CENTOPAESI 2012-1

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La rivista delle Pro Loco e dei Consorzi Pro Loco del Trentino anno XVII n°1 aprile 2012 Sped. in abb. postale 45% art2 comma 2/b l.662/96 filiale di Trento edito dalla Federazione Trentina delle Pro Loco e loro Consorzi

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rivista delle pro loco e dei consorzi pro loco del trentino

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La rivista delle Pro Locoe dei Consorzi Pro Loco del Trentino

EDITORIALE FEDERAZIONE CONSORZI PRO LOCO

Ricambio ediversità di idee perguardare al futuro

Pro Loco sulla neve a

Bolbeno

Primo incontro

nazionale della stampa

Pro Loco

Vall i Giudicarie: le Pro

Loco a scuola di

sicurezza

Nuove Pro Loco: Zoreri

e Castel Belasi

50 anni del la Pro Loco

di Brez

anno XVII n°1 ­ aprile 2012

OPZIONI

DI RINNOVAMENTO...

Sped.inabb.postale­45%art2comma2/bl.662/96­filialediTrentoeditodallaFederazioneTrentinadelleProLocoeloroConsorzi

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CENTOPAESI

DIRETTORE RESPONSABILE

Armando Pederzolli

REDAZIONE

Ivo Povinelli

Rina Chemelli

Oriana Bosco

DIREZIONE

Via Garibaldi 3 Trento

tel 0461 239006

[email protected]

Autorizzazione del tribunale di

Trento n: 926 del 26.09.96

IMPAGINAZIONE GRAFICA

Ivo Povinelli

Rina Chemelli

STAMPA

Tipografia Esperia

Lavis - Trento

INDICEPag. 3 Ricambio e diversità di idee per guardare il futuro

Pag. 5 Locus Locorum 3° edizione

Pag. 6 Pro Loco Trentine sul le nevi di Bolbeno

Pag. 8 Sperimentazione del marchio ecofesta trentino

Pag. 9 Primo incontro della stampa delle Pro Loco

Pag. 1 0 Detrazione IRAP per i l finanziamento

Pag. 1 4 La nuova Pro Loco di Zoreri

Pag. 1 5 Caoria un paese si racconta

Pag. 1 6 Le organizzazioni no profit

Pag. 1 8 Esce il Fi lò

Pag. 1 9 Canta della Stel la

Pag. 20 Pro Loco idi Zambana

Pag. 21 Pro Loco di Mezzocorona

Pag. 22 Un progetto Europeo per valorizzare il Meanese

Pag. 24 Pro Loco di Nanno

Pag. 25 50°compleanno della Pro Loco di Brez

Pag. 26 E' nata la Pro Loco di Castel Belasi

Pag. 27 Don Andrea Gallo racconta Fabrizio De Anfrè

Pag. 28 Sulla Brenta con Gusto

Pag. 29 Pro Loco di Fiavè

Pag. 30 Le Pro Loco a scuola di sicurezza

Pag. 31 Tirocino presso la Pro Loco di Carisolo

PONTE ARCHE-COMANO TERME2|3 giugno 2012III edizione

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3RICAMBIO E DIVERSITA’ DI IDEEPER GUARDARE AL FUTUROdi Armando Pederzolli, presidente della Federazione Trentina delle Pro Loco e loro Consorzi

Anche noi delle Pro Loco siamo esseri viventie come tali tendiamo a fare di tutto per stareil più a lungo possibile, come specie e come

individui, su questa terra. Per gli umani la questionesembra diventata però culturale e siamo ormaiconvinti che cambiare la classe dirigente sia troppo ri-schioso. Così il ricambio delle élite è diventato unproblema diffuso ad ogni livello, auspicato ma di radoattuato. Il fatto è che se le cose funzionano, a nostrovedere, facciamo di tutto per fare sì che restino uguali,tentando di fissare un mondo comodo, tranquillo e unpo’ meno incerto. Chi governa qualunque tipo diorganizzazione in periodi di tranquillità tende quindia prendersene il merito e chi lo elegge crede e pensache il merito sia di questo: tutto bene fino a provacontraria, vedi i governi saltati per la crisi economica!Questo recente passato ha lasciato una cultura di “go-vernance” irremovibili, incollate alla poltrona, impos-sibili da rinnovare, giustificate con mille scuse: non cisono persone in grado di portare avanti la baracca,non c’è un’adeguata esperienza, il difficile momentonon permette il ricambio, non è opportuno farlo ora, evia dicendo... Anche noi del vasto mondo Pro Loco lapensiamo in fin dei conti così, come i più, e quindi cicomportiamo alla stessa maniera. E questo avviene sututti i fronti; nazionale, regionale, provinciale e giùgiù, fino alle singole Pro Loco.Quante volte abbiamo sentito dire: ‘Nessuno vuolefare il presidente’ , ‘ I giovani non vogliono entrare neldirettivo’ , ‘Le donne hanno paura a farsi avanti’? Tuttialibi per non ammettere di essere stati contagiati dal‘morbo della carega’: siamo lì perché non ce lafacciamo ad andarcene, d'altronde siamo pur sempreumani!Anche quei ‘maghi’ , in dialetto o in italiano pococonta, che ci promettono di ‘voltare pagina’, imparanovelocemente le regole del gioco e si scopre poi che iloro slogan erano solo delle frasi fatte, per dire coseche piacciono alla gente, che servono a farsi belli eniente di più. Spesso dichiarano di volere il cambia-mento solo perché va di moda, mentre l’unico effettoche desiderano sortire è convincere la gente che, in findei conti, possiamo continuare ad andare avanti comeprima, ma con loro alla testa del carrozzone: ‘ tutto de-ve cambiare perché tutto resti uguale’ diceva Don Fa-brizio nel Gattopardo.Sorrido anche di me stesso; da troppo tempo faccioparte della governance del mondo Pro Loco e solo orami sto convincendo di aver contribuito, in parte, a fre-narne l’evoluzione. Rilevo che le Pro Loco non hannoancora innescato seri processi di adattamento almondo contemporaneo e al turismo di oggi, che tantoè cambiato negli ultimi 30 anni. Sono certo che potre-

mo trarre giovamento dalla presenza di nuove facceall’ interno della dirigenza, pur avendo visto situazionidi Pro Loco che hanno incorporato molti nuovi giova-ni, ma nelle quali il pensiero dominante è rimastoimbrigliato, bloccato, forse ostacolato, vai a capire perquali motivazioni! In altri casi ho visto Pro loco cheattraverso una riflessione guidata e coscienziosamenteponderata sono riuscite a darsi uno slancio, a pro-iettarsi nel futuro pur senza cambiare un solo compo-nente del proprio direttivo. Altre ancora che hannosaputo fare le due cose, cambiare le persone e il modo

di fare allo stesso tempo, con un’equilibrata presenzadi genere e di età hanno saputo impostare obiettivi eprogrammi di lavoro davvero degni di nota,improntati a raggiungere obiettivi gratificanti per lorostessi per i loro ’consumatori’ .Mi preme fare questo discorso perché voglio stimola-re i componenti del mondo del volontariato-turistico amettersi in discussione. Vorrei che riflettessero sulfatto che i fruitori dei nostri servizi, cittadini o turistiche siano, hanno cambiato comportamenti e prefe-renze, e solo poche volte abbiamo saputo riconoscerequesti mutamenti. Alcune Pro Loco sono rimasteferme e si sono mano a mano accartocciate su se stes-se non riuscendo a innovare. Altre, e soprattutto alcu-ne di quelle nuove, si sono mostrate all’altezza nell’affrontare nuove sfide. Ho fatto l’esempio delle Pro

FotoT

aniaP

ergine

Nella foto:ArmandoPederzollicontinua a pag 4

INDICEPag. 3 Ricambio e diversità di idee per guardare il futuro

Pag. 5 Locus Locorum 3° edizione

Pag. 6 Pro Loco Trentine sul le nevi di Bolbeno

Pag. 8 Sperimentazione del marchio ecofesta trentino

Pag. 9 Primo incontro della stampa delle Pro Loco

Pag. 1 0 Detrazione IRAP per i l finanziamento

Pag. 1 4 La nuova Pro Loco di Zoreri

Pag. 1 5 Caoria un paese si racconta

Pag. 1 6 Le organizzazioni no profit

Pag. 1 8 Esce il Fi lò

Pag. 1 9 Canta della Stel la

Pag. 20 Pro Loco idi Zambana

Pag. 21 Pro Loco di Mezzocorona

Pag. 22 Un progetto Europeo per valorizzare il Meanese

Pag. 24 Pro Loco di Nanno

Pag. 25 50°compleanno della Pro Loco di Brez

Pag. 26 E' nata la Pro Loco di Castel Belasi

Pag. 27 Don Andrea Gallo racconta Fabrizio De Anfrè

Pag. 28 Sulla Brenta con Gusto

Pag. 29 Pro Loco di Fiavè

Pag. 30 Le Pro Loco a scuola di sicurezza

Pag. 31 Tirocino presso la Pro Loco di Carisolo

FEDERAZIONE

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4Loco perché molto più palpabile eimmediato ma, come ricordavopoco sopra, la riflessione valeanche per i livelli superioridell’organizzazione del mondo ProLoco. Allora la domanda chefaccio prima a me stesso e poi atutti i vari livelli gerarchici è la se-guente: come mi sono e come cisiamo comportati di fronte allamutata richiesta dei fruitori dei no-stri servizi offerti in questi ultimianni? Abbiamo chiuso gli occhi oabbiamo fatto finta di nonaccorgerci di nulla pur di non farela fatica di cambiare?Personalmente vedo la necessitàimpellente di trovare nuovi modidi vedere; sia come volontari checome amministratori delle nostreassociazioni. Non c’è più tempoper pensare, non convieneinventarsi degli alibi per rimanereconservatori del fare e basta. Le ri-chieste dell’ospite, come del citta-dino, non sono più quelle di 30anni fa, è un mondo che si è spe-cializzato e nel quale il turismo èdiventato una vera e propria eco-nomia. Questo non vuol dire chedobbiamo smettere di fare volonta-riato turistico, no, ma dobbiamosforzarci nel trovare modi e formenuove per plasmare le nostre atti-vità attraverso il dialogo con isoggetti interessati, e allo stessotempo dobbiamo riuscire a tenereuna posizione, chiara e definita,sapendo quali sono le nostre ca-ratteristiche irrinunciabili.Dobbiamo trovare un’interpreta-zione aggiornata e attuale dellapassione che abbiamo per i nostriterritori, dobbiamo trovare nuovimodi di mettere in pratica quel le-game di affetto per il nostro paesee dobbiamo trovare un modo nuo-vo di raccontarlo all’ospite fruito-re. Credo, allora, che il primopasso in questa direzione sia spia-nare la strada per attrarre quellaparte della Società che dovràapprontare il futuro; i giovani, ledonne o gli immigrati etc… E co-me si può fare questo? L’attualeclasse dirigente deve fare un passodi lato, lasciare libero il passo,aspettare il nuovo e se poi sarà ri-chiesto dare una mano per lapartenza.

Quante volte è successo che purnon rifiutando esplicitamente unanuova idea, di fatto la abbiamoaffossata trattandola con indiffe-renza o dicendo che è impossibileda realizzare? E quante volteabbiamo preferito esserecircondati da persone che ‘nonrompono’ con le loro nuove ideeper poi lamentarci dei volontariche non hanno iniziativa edaspettano solo ordini? Se nonmettiamo in pratica una reale de-mocrazia di confronto nel volonta-riato, dove chi ha più voti non fasolo il comandante ma si preoccu-pa anche di dare spazio a chi lapensa in modo diverso, a lungoandare creiamo intorno a noi undeserto di idee e di partecipazione,un mondo fatto solo di quello chepensiamo noi ‘comandanti’ e nelquale finiremo per ritrovarci solie destinati a stufarci.A volte penso che il cambiamentosia qualche cosa che non fa per ilgenere umano, è un qualcosa diostico, faticoso, carico diincertezze. Lo dico perché quandoho dovuto cambiare qualche cosanelle mie esperienze personali divita lavorativa ho fatto una grandefatica, e quasi sempre il cambia-mento è avvenuto per una costri-zione contingente.Quando poi il cambiamento vuoldire anche farsi da parte,purtroppo, non sempre si riesce adecidere per il sì. Perché ri-nunciare a qualche cosa con laquale si è cresciuti assieme e beneper anni, con grande entusiasmo,passione e dedizione, è come la-sciar andare un figlio che è di-ventato grande. Ma se siamo bravigenitori comprendiamo e accettia-mo di buon grado che i figli ad uncerto punto della loro vita nonavranno più bisogno di noi!Questa mia lunga militanza nelvolontariato, in particolare inquello che io sono solito definire’turistico’ , mi rende fiduciosonell’affermare che il mondo Proloco ha in sé tutte le virtù necessa-rie a rinnovarsi: volontà, entusia-smo, amore e orgoglio per ilproprio ‘Loco’ . Mi sento forte diquesta nobile appartenenza!Avanti, Amici Pro Loco, coraggio-

segue dapagina 3

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Ci siamo quasi, è di nuovo il tempo di LocusLocorum, l'appuntamento della Pro Loco delTrentino che ha lasciato Mori per approdare

a Ponte Arche. La terza edizione vede impegnata lagiovane Pro Loco di Ponte Arche, di recente fonda-zione ma con ferrate doti organizzative visto che isuoi componenti vengono da anni di eventi sottoaltre spoglie.Non hanno mai affrontato un evento di questo tipoma hanno composto la scritta PONTE ARCHE fa-cendo reggere altrettante candele ad 800 persone inuna sera d'estate!Quindi non dubitiamo del loro successo.Per la terzaedizione l'evento tenterà di sviluppare un tema, ilracconto. Sempre di più nel turismo non vale soloquello che fai, ma soprattutto come lo fai e come seicapace di raccontarlo. Ed ecco che, per far fare unpiccolo scatto in avanti all'evento, si è pensato ditrovare un tema che potesse legare insieme tuttoquanto ci sarà a Ponte Arche nel fine settimana del 2e 3 giugno prossimi.Cucinare, mettere in mostra un'antica usanza o far

vedere come si giocava tanti anni fa, sono tanto mo-di di raccontare il proprio territorio, ed è questo cheabbiamo chiesto alle Pro Loco per la prossima edi-zione di Locus Locorum.Tutto quello che viene dalla nostra terra parla di noie quindi dobbiamo fare molta attenzione a come lopresentiamo agli altri.Va curato il modo di cucinare i piatti, di pre-sentarli, di mostrare la propria Pro Loco, perchèconta molto l'idea che daremo di noi, come singo-le Pro Loco e come sistema del volontariato turi-stico. Quello che accade a Locus Locorum èquello che accade nel mondo delle Pro Loco, contutta la sua varietà, fantasia ed emozione!Inoltre domenica 3 giugno si terrà sempre a PonteArche l'assemblea della Federazione Trentinadelle Pro Loco e loro Consorzi, per l'approvazionedel bilancio, per la modifica dello statuto e per ilrinnovo di tutte le cariche sociali. Ricordiamo cheper votare in assemblea è necessario essere in re-gola con il versamento della quota associativa201 2.

LOCUS LOCORUM 3° EDIZIONE2|3 GIUGNO 2012Ponte Arche - Comano Terme

Nella foto:l'area dove si terràLocus locorumFotoGiordani

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Domenica 22 gennaio si è svolta sulle nevi di Bolbe-no, piccolo paese vicino a Tione, famoso per l’impianto sciistico “più basso in Italia” – come ama-no ricordare i promotori – la prima edizione denomi-nata “Campionato Provinciale sulla neve delle ProLoco del Trentino”, organizzata dalla Pro Loco diBolbeno in collaborazione con la FederazioneTrentina delle Pro Loco e loro Consorzi.L’ idea, nata ormai più di un anno fa, voleva so-prattutto essere un modo per dar modo di conoscersialle tante associazioni Pro Loco che operano sulterritorio della nostra Provincia, ma anche per cele-brare e valorizzare il fantastico mondo del volonta-riato turistico trentino attraverso una sana egogliardica competizione sportiva.A dir poco strepitoso il successo della manifestazio-ne, con centinaia e centinaia di persone che fin dallaprima mattina hanno affollato il piccolo ma effi-cientissimo centro sciistico, gestito da oltre qua-rant’anni dalla Pro Loco di Bolbeno che si avvale delsupporto di alcuni dipendenti stagionali, ma so-prattutto di tantissimi volontari.Quasi 250 sono stati i partecipanti alla gara, uno sla-lom gigante adatto a persone di ogni età, al terminedella quale hanno potuto trovare ristoro sui tavoli dellussuoso ristorante “La Contea”:la nuova strutturapresente dallo scorso anno a fondo pista che ha fattofare il definitivo salto di qualità ad una stazione scii-stica certamente anomala, dove ogni anno apprendo-no le tecniche sciistiche oltre 500 bambini.

La formula della manifestazione prevedeva che ogniPro Loco, versando solamente 20 € per iscritto,acquistasse il “pacchetto gara” che dava diritto anchea skipass giornaliero dell’ impianto e al pranzo, natu-ralmente a base di prodotti tipici trentini. Nelpomeriggio si è svolta una splendida cerimonia dipremiazione, alla presenza nientepopodimeno chedell’Assessore Provinciale al Turismo TizianoMellarini che nel suo intervento ha ricordatol’ importanza per la nostra terra di una risorsa fonda-mentale qual è quella del volontariato turistico.Per la cronaca, vincitrice della manifestazione è statala Pro Loco ospitante, la Pro Loco Bolbeno, che èstata premiata con una trasferta in pullman fuori re-gione, mentre nella classifica delle Pro Loco più nu-merose ha dominato la Pro Loco di Tione, con ben41 partecipanti, aggiudicandosi per tutti i suoi “atle-ti” una giornata gratuita sulle nevi di Pinzolo.Doveroso però ricordare anche tutte le altre Pro locoche hanno partecipato, ovvero le Pro Loco di Frassi-longo, Tiarno di Sotto, Rumo, Del Casale, VigoRendena, Spiazzo Rendena, Bondo, Zuclo, Ragoli,Pieve di Bono, Ponte Arche, Massimeno, Bocenago,Carisolo e Terres. A loro non può che andare il piùsentito ringraziamento per aver reso memorabile unamanifestazione che sicuramente verrà ripetuta ancheil prossimo anno, cercando se possibile di miglio-rarla ulteriormente e alla quale – speriamo - possapartecipare anche chi quest’anno non ha potuto esse-re presente.

PRO LOCO DEL TRENTINOSULLE NEVI DI BOLBENOGrande successo per il primo campionatoprovinciale sulla neve delle Pro Loco delTrentinodi Roberto Marchetti, presidente della Pro Loco di Bolbeno

In alto:il tracciato della gara

in basso da sx:don Daniele Laghi

l'Assessore al turismoTiziano Mellarini

il sindaco di BolbenoDiego Chiodega

il nostro presidenteArmando Pederzolli

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GIOVANI - FEMMINILE1 Monica Ferrari2 Chiara Maestranzi3 Valentina Zago

CATEGORIA DAME1 Rosallba Chemell i2 Rina Chemell i3 Manuela Fedrizzi

CATEGORIA PIONIERI1 Ugo Stefani2 Gian Pietro Bonetti3 Mario Ghezzi

CATEGORIA MASTER1 Giovanni Bertol la2 Claudio Capell i3 Armando Vender

CATEGORIA LADY1 Lina Antol ini2 Lara Baceda3 Loredana Valenti

CATEGORIA SENIOR1 Paolo Ferrari2 Alessandro Pintarel l i3 Gino Tevini

CATEGORIA BABY FEMMINILE1 Caterina Djukic2 Giorgia Armani3 Sara Tavernini

CATEGORIA BABY MASCHILE1 Giul io Bortolotti2 Emanuele Bell ini3 Nicola Capell i

CATEGORIA RAGAZZE1 Valeria Bortolotti2 Aurora Carl ini3 Ambra Gasperi

CATEGORIA RAGAZZI1 Samuel Toller2 Lorenzo Franchini3 Samuele Tavernini

GIOVANI - MASCHILE1 Cristian Capell i2 Andrea Beltrami3 Mattia Capell i

JUNIOR - FEMMINILE1 Lorenza Podetti2 Nicole Capell i3 Marika Artini

JUNIOR - MASCHILE

1 R. Marchetti eM.Leonardi

2 Erik Ferrari

3 Michele Giacomini

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Cimone, Garniga Terme e Zambana sono le prime tre Pro locodel nostro territorio che si sono offerte per sperimentare e spe-rimentarsi, certificando la propria iniziativa con il marchioECOFESTA.Cimone e Garniga hanno organizzato una ECOFESTA nel pe-riodo di carnevale, rispettivamente il 1 8 e il 26 febbraio,raggiungendo ottimi risultati pur partendo da organizzazionidifferenti.Cimone ha realizzato la sua festa presso la sede, dove ha adisposizione una cucina attrezzata perfetta per cucinare, distri-buire e lavare le stoviglie. L’area immediatamente di fronte èstata attrezzata con un tendone, panche e tavoli a disposizionedei partecipanti i quali hanno potuto gustare gli ottimi piatticucinati e distribuiti gratuitamente dalla Pro loco. Il piacere digustare gnocchi e trippa in brodo in un piatto di ceramica, co-me se si fosse a casa propria o al ristorante, non ha eguali.Per mandare giù le ottime pietanze si poteva scegliere tra vi-no, vin brulè, acqua dalla spina o acqua in bottiglia ( vetro convuoto a rendere, di marca trentina).Anche Garniga si è impegnata notevolmente e, non avendouna cucina propria a disposizione, ha chiesto la collaborazionedi un albergatore del paese, il quale ha messo a disposizione leproprie attrezzature e spazi per cucinare e lavare le stoviglie.Un servizio di trasporto a spinta (grazie ai volontari della proloco e all’assessore all’ambiente del comune) ha fatto sì chenon mancassero mai le stoviglie a disposizione dei parteci-panti, raddoppiati rispetto all’edizione 2011 , come ha

raccontato il presidente della Pro loco. Altre associazionihanno contribuito all’organizzazione, come la Sezione degliAlpini.Per le due Pro loco le Ecofeste sono state un successone!Attendiamo ora i risultati anche della raccolta differenziata,come ulteriore sottolineatura che ECOFESTA è bella e prati-ca. Entrambe queste Pro loco hanno dichiarato che continue-ranno in questa direzione anche per le prossime feste. Perinformazioni specifiche, contattatele direttamente.La terza Pro loco è quella di Zambana, che organizzerà unaECOFESTA in occasione della festa degli asparagi, tra fine aprile einizio maggio. I volontari della Pro Loco da anni sono impegnati inazioni di riduzione dei rifiuti attraverso soprattutto l’utilizzo di stovi-glie lavabili e di lavastoviglie nei giorni della festa, offrendo unservizio di qualità ai partecipanti. Quest’anno rilanceranno questiaspetti implementandoli con altre piccole azioni al fine di certificarsiECOFESTA.Altre Pro Loco, “vecchie” e nuove, si stanno interessando al progettoe alla sperimentazione.Il progetto ECOFESTA, con relative sperimentazioni, continuerà nelperiodo estivo, per concludersi nel mese di settembre, dopo la stipuladi un accordo di programma tra Provincia, Federazione delle ProLoco e Consorzio dei Comuni, come anticipato in Centopaesi n.4.Le risorse del progetto permettono ancora a qualche Pro Loco dimanifestare il proprio interessamento e sperimentare nel periodoestivo la propria iniziativa. Nel box i requisiti per partecipareall’ iniziativa (vedi anche Centopaesi n°4, 2011 )

SPERIMENTAZIONEDEL MARCHIO ECOFESTA TRENTINO3 Pro LocoTrentine si mettono in gioco!

REQUISITI OBBLIGATORI

• Individuazione responsabile interno (per la raccolta differenziata)

• Raccolta differenziata in tutta la eco-festa (AZIONE MONITORATA)

• Attività di comunicazione (AZIONE MONITORATA)

REQUISTITI FACOLTATIVI• Adozione stovigl ie materiale durevole(bicchieri,posate,piatti) (AZIONE MONITORATA)• Uti l izzo vuoto a rendere o caraffe per bevande(AZIONE MONITORATA)• Team di eco-volontari per la festa• Adozione stovigl ie materiale compostabile(bicchieri,posate,piatti) (AZIONE MONITORATA)• Azioni di riduzione impatto ambientale(energia, trasporti ,altro) (AZIONE MONITORATA)• Riduzione imballaggi in plastica(AZIONE MONITORATA)• Uti l izzo acqua del rubinetto(AZIONE MONITORATA)• Utenti con stovigl ie durevoli da casa(AZIONE MONITORATA)• Acquisto di prodotti del la zona e locali(AZIONE MONITORATA)• Uti l izzo prodotti di origine biologica per prodotti al imentari e detergenti(AZIONE MONITORATA)• Adozione contenitori multidose(per bibite ed alimenti) (AZIONE MONITORATA)• Acquisti grandi q. tà in accordo con altri enti/associazioni(AZIONE MONITORATA)

• Compattamento rifiuti differenziati(AZIONE MONITORATA)• Recupero di al imenti non uti l izzati o residui(AZIONE MONITORATA)

INFORMAZIONI E CONTATTI UTILIReferente progetto, dott. Riccardo Acerbi - Coop.Quater: cel l . 347-0398927, mailRiccardo.acerbi@quater. infoReferente Ufficio rifiuti , dott.ssa Lorenza Longo: tel. 0461 493677, mail lorenza. longo@provincia. tn. itSito: www.eco.provincia. tn. it

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INFORMAZIONI E CONTATTI UTILIReferente progetto, dott. Riccardo Acerbi - Coop.Quater: cel l . 347-0398927, mailRiccardo.acerbi@quater. infoReferente Ufficio rifiuti , dott.ssa Lorenza Longo: tel. 0461 493677, mail lorenza. longo@provincia. tn. itSito: www.eco.provincia. tn. it

FEDERAZIONE

E’ la prima volta che le riviste delle Pro Loco d’Italia sitrovano a tu per tu: l’occasione è il festeggiamento, il24 marzo scorso, dei 40 anni di attività di uno deigiornali storici del mondo Pro Loco, “Cose Nostre” diCaselle. L’idea è quella di creare un’opportunità diincontro tra quelle “splendide anomalie” giornalistiche(ad oggi sono una cinquantina le riviste Pro Loco inItalia, cui vanno aggiunte 5 riviste UNPLI), come ledefinisce il direttore di Cose Nostre, che da anni porta-no in molti paesi italiani una voce libera e fortementelegata al territorio. Nasce così il primo Incontro Nazio-nale Giornali delle Pro Loco che ha visto 18 rappre-sentanti di altrettante testate italiane confrontarsi suitemi caldi dell’editoria delle Pro Loco nella cornice diCaselle. E davvero cornice non po-teva essere più adatta all’evento,visto che la cittadina piemontese haun posto di primo piano nella storiadella carta stampata se, come pare,addirittura la carta della Bibbia diGutemberg proveniva propriodalle cartiere di Caselle.Il confronto tra le realtà editorialiha permesso di sentirsi simili purnella differenza, di trovare insie-me soluzioni a problematicheanaloghe, di imparare dalle espe-rienze degli altri e di gettare lebasi per una futura sinergia tra leforze dell’editoria delle Pro Loco.L’auspicio è infatti quello di pro-cedere meglio e soprattutto uniti,nella convinzione che la cono-scenza reciproca e la consapevo-

lezza di essere parte di un sistema più ampio possaportare ad azioni comuni a beneficio di ognuno.L’incontro ha permesso di riflettere sul fatto che questepubblicazioni assumono un forte valore affettivo per illettore in quanto rappresentano per lui la vera “voce”del suo territorio; allo stesso tempo però, la sfida perqueste riviste oggi si gioca sul piano del confronto conl’altro, sull’instaurazione di collaborazioni chepermettano di mantenere un radicato legame con il luo-go ma che diano anche loro la possibilità di cre-scere e di migliorarsi. In attesa di sapere sel’ iniziativa avrà un seguito e se verrà ripetuta ilprossimo anno, i giornali Pro Loco hanno spuntisu cui lavorare!

PRIMO INCONTRO DELLA STAMPADELLE PRO LOCOConvegno a CaselleTorinese il 24 marzo 2012di Oriana Bosco, collaboratrice della Federazione

In alto:il tavolo dei relatoricon le autoritàdi Casellee alcuni rappresentantiUnpli Nazionaliin basso:le riviste dellevarie Pro Loco

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Il giorno 14 febbraio 2012 nelcomune di Terragnolo si è co-stituita la nuova pro loco di

Zoreri che opera sul territorio chein valle viene chiamato il“quartier de dentro” ovvero pro-muove le iniziative che nascononelle frazioni di Baisi, Zoreri,Soldati, Incapo e Campi.La neo pro loco nasce quale mo-dificazione dello storico gruppoIniziative Zoreri, un gruppo cheda circa una cinquantina d’anniopera sul territorio e che vennefondato in occasione dei“maccheroni carnevaleschi”. Neltempo tale associazione si èarricchita e, da quella che era unasola festa di fine inverno, pro-muove ora una serie di iniziativeche vanno dalle feste tradizionaliestive a feste che, nella loro origi-nalità, offrono l’opportunità di co-noscere e apprezzare la storia e lacultura della nostra gente e dellanostra valle. Ci piace sottolineareche, quando ci viene richiesto,siamo sempre disponibili a colla-borare con tutte le associazionipresenti nel comune e a fiancodella stessa Amministrazione Co-

munale.Le feste non sono però il solointeresse del nostro gruppo; giàda alcuni anni operiamo nel ripri-stino di alcuni sentieri e luoghicaratteristici; in occasione delcentenario della guerra è nostraintenzione recuperare la vecchiamulattiera che da “val Calchera”raggiunge monte “Marogna”. Lapro loco nasce anche per gestireil piccolo bar di Zoreri (chiuso adicembre 2011 ) e creare un puntodi ritrovo e aggregazione per ipropri soci. Allo stato attuale i so-ci della nuovo pro loco sono uncentinaio; trenta di questi, a turno,gestiscono il punto ristoro per ilritrovo della domenica dopo lamessa, quello serale e per offrireai soci, soprattutto nei fine setti-mana, cene a base di piatti tipici etradizionali.Il nuovo programma estate 2012prevede:–“laboratori natura” tre incontriindirizzati ai ragazzi; giornate allascoperta dell’antica Segheria Ve-neziana e dei segreti della nostravalle in collaborazione con il Pia-no Giovani.

–“Non solo Sentieri” camminata conpresentazione dei nuovi spaventapas-seri 2012 e altre animazioni nonchél’inaugurazione del nuovo ponte chea breve ripristineremo lungo il sentie-ro della “fontana vecia”.–“Do passi fin en Borcola” pas-seggiata diurna lungo il sentiero della“Gulva” e del “Fontanel dell’Avez”con meta Malga Borcola dove è pre-visto il pranzo.–“Festa paesana” con musica da balloe piatti tipici.

LA NUOVA PRO LOCO DI ZORERIAttività e molto altro per la Pro Locodi Giulia Stedile, consigliere della Pro Loco di Zoreri

Nella foto in alto:alcuni soci in costume

tipicoIn basso:

il presidenteSergio Mattuzzi

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Caoria , piccolo paese incastonato in fondoalla valle del Vanoi Cuore Verde del Trenti-no, come indicato sul cartello posto all’ inizio

del paese “si racconta”. Qualche anno fa il gruppianimatori della Pro Loco su iniziativa dell’alloraPresidente Sicheri Silvano si inventava “La Mappadi Comunità”. Molti si chiederanno che cosa è unaMappa di Comunità ? Il modo di vedere il presente ,il passato e il futuro del proprio paese e del suo terri-torio.Dopo mesi di lavoro, con tante persone impegnateche si confrontavano, “nacque un modo di vedere”il proprio paese e il suo territorio, che, poi dipinto daun noto autore locale fa bella vista al centro delborgo. Qui sono raffigurati i vecchi mestieri, gli edi-fici più rappresentativi del paese, la sua storia diguerre , alluvioni, ma anche il suo territorio, con lesue bellezze, le sue malghe, i suoi masi, la vita diuna volta. Ma non solo: anche la vita di adesso equello che si “sogna” in futuro - come il tunnel chepotrebbe collegare il Vanoi con la Val di Fiemme eaprire una strada a una valle chiusa. Il lavoro ècontinuato “raccontandosi.” Difatti in questi giorni èstato presentato un libro scritto da dodici “autori di-lettanti Cauriotti” i quali hanno tutti trattato un pro-prio tema: geologia, storia, foreste, acqua, storiadella centrale idroelettrica, storia delle associazioni,prima guerra mondiale,storia del demanio, modi didire, sacro, storia della caccia e della pesca,raccontando il loro paese e il loro territorio. Ne èuscito un volume di 330 pagine con numerose foto-

grafie e numerosi fatti inediti della vita del paese.Questo a dimostrazione che anche una piccola co-munità, isolata tra le montagne, ricordando econfrontandosi può cercare una strada migliore per ilfuturo. Il libro è disponibile presso la Pro Loco diCaoria e presso il Consorzio delle Pro Loco di CanalSan Bovo.

PRO LOCO DI CAORIACaoria un paese si raccontadi Dino Taufer, consigliere della Pro Loco di Caoria

Nella foto in altopanorama di CaoriaA latoMappa di Comunità

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IL LIBRO

Il volume affronta diverse te-matiche giuridiche, ammini-strative e fiscali delleorganizzazioni non profit.Vengono analizzate le orga-nizzazioni di volontariato, leassociazioni di promozionesociale e quindi le Pro Loco ele organizzazioni non go-vernative, le fondazioni, lecooperative sociali, le impre-se sociali, il trust e le tra-sformazioni eterogenee,nonché l’applicazionedell’Amministratore di soste-gno alle realtà non lucrative.Focus specifico è riservatoanche ai possibili impattidella responsabilità ammini-strativa ex d.lg. n. 231 /2001sulle organizzazioni non pro-fit.Un capitolo è poi dedicatointeramente ai rapporticontrattuali tra PubblicaAmministrazione e soggettinon profit, in cui si evi-denziano anche i ruoli e lefunzioni di alcune figure didiritto pubblico (aziende spe-ciali e aziende pubbliche diservizi alla persona)

Prof. Santuari, che cosa accomuna l’elevato

numero di organizzazioni non profit e le loro

tipologie?

Si tratta di organizzazioni che, oggi più che inpassato, sono chiamate ad erogare servizi dipubblica utilità in conformità al principio disussidiarietà. Con l’ approvazione della legge n.328/2000 e della Riforma del Titolo V dellaCostituzione (art. 1 1 8 ult. co. ) il principio di

sussidiarietà viene “costituzionalizzato” ediventa parametro al quale gli enti localidebbono fare riferimento per valorizzarel’ azione dei corpi intermedi.

Un’occasione per lo stato di alleggerire il

proprio lavoro?

No, direi piuttosto che una corretta applicazionedel principio di sussidiarietà – come i padri

LE ORGANIZZAZIONI NO PROFITE' uscito il nuovo volumedi Alceste SantuariIntervista a Alceste Santuari, di Ivo Povinelli

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17LE ORGANIZZAZIONI NO PROFITE' uscito il nuovo volumedi Alceste SantuariIntervista a Alceste Santuari, di Ivo Povinelli

L’AUTORE

ALCESTE SANTUARI è Professore incaricato diDiritto Amministrativo presso il corso di LaureaMagistrale in Organizzazione e Metodologia deiServizi Sociali – Facoltà di Sociologia – Universitàdi Trento.E’ autore di contributi e saggi in tema di organizza-zioni non lucrative, anche a livello internazionale, diservizi socio-sanitari e di servizi pubblici locali.Esperto giuridico di organizzazioni non profit, spe-rimentazioni gestionali e livelli essenziali delle pre-

stazioni sociali e socio-sanitarie, supporta numerosepubbliche amministrazioni nella definizione dei mo-delli di erogazione dei servizi alla persona.E’ Presidente della Fondazione Famiglia Materna diRovereto (TN) e siede in alcuni boards di organisminon profit e collabora con Regioni ed enti locali inprogetti di ricerca-intervento nei settori sociali e so-cio-sanitario. Fa parte della redazione del sitowww.personaedanno.it diretto da Paolo Cendon.

costituenti avevano ben chiaro – implica unintervento dello Stato e degli enti locali attentoa che le organizzazioni della società civileprosperino in una dimensione di sostegnoattivo. In questo modo, laddove esse non sonoin grado di intervenire, deve intervenire l’ entepubblico. Ciò ovviamente presuppone unapproccio fondato su due direttrici fondanti: daun lato, uno Stato/enti locali impegnati inazioni e interventi di stimolo e coordinamentoe, dall’ altro, una platea di organizzazioni nonprofit che “reclamano” di essere riconosciute inquanto portatrici di valore sociale e non certo diprivilegi (compresi quelli fiscali).

Qual è il valore distintivo di questi sodalizi?

Le organizzazioni senza scopo di lucro possonogiocare un ruolo “strategico”, in quanto realtàradicate sul territorio, conosciute, stimate e, perquesto, ritenute in grado di prendersi cura deipropri cari/famigliari. E le esperienze ad oggiconosciute dicono che quanto più leorganizzazioni sono “collegate” con il territorio(comuni, banche di credito cooperativo,fondazioni bancarie, ecc. ), tanto maggiore è illoro grado di “appeal” istituzionale. Inoltre sitratta di un contesto composito diorganizzazioni ed esperienze impegnate asviluppare soluzioni innovative capaci diintercettare e “guidare” i nuovi bisogni,espressione non solo di istanze soggettive ematerialmente identificabili, ma anche domandadi socialità e di compagnia. A questo riguardo,si pensi all’ esperienza positiva (ancorchéiniziale in molti territori) dell’ amministratore disostegno ovvero del trust a favore dei soggettideboli.

E come si rapportano le organizzazioni non

profit nei confronti degli enti locali?

A questa tematica specifica è dedicato unapposito capitolo del volume, il quale contiene

altresì un’ indagine e una ricognizione dellediverse forme giuridiche di diritto pubblico(Aziende speciali e Aziende Pubbliche diservizi alla persona) con le quali gli enti nonlucrativi entrano in contatto nell’ erogazione deiservizi alla persona. Il capitolo esamina ilcontesto peculiare in cui i servizi alla persona(socio-assistenziali e socio-sanitari) debbonoessere affidati dagli enti locali alleorganizzazioni non profit.

Le Pro Loco, come si collocano dentro a

questo universo?

Le Pro Loco rientrano a pieno titolo tra quelleassociazioni che possono assumere la qualificadi associazione di promozione sociale ai sensidella legge n°383 del 2000. Nello specifico lePro Loco sono il primo nucleo di incentivazioneturistica e coniugano le istanze della realtàlocale con iniziative in grado di incrementare ilmovimento turistico. Nella maggior parte deicasi le Pro Loco adempiono al bisogno deicittadini e dei soggetti coinvolti nel turismo dimigliorare la qualità della vita nella proprilocalità, anche a favore del turista. Si tratta diun ruolo di promozione e tutela allo stessotempo, perché le iniziative per migliorare ilpaese o la città e allo stesso tempo la vita deicittadini sono anche quelle che creano le basiindispensabili per un turismo di qualità.

A chi è rivolto il volume?

Il volume è indirizzato – sia per gli argomentitrattati sia per il taglio operativo impiegato -agli avvocati, ai commercialisti, agli entiecclesiastici, ai volontari, ai dirigenti efunzionari pubblici, ai responsabili diorganizzazioni non profit. Mi auguro che questepersone possano trovare nell’ opera un valido edefficace supporto per il loro lavoro.

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E' nata una nuova rivista e poichè laFederazione collabora alla suarealizzazione abbiamo pensato di

presentarvela. Si chiama Filò. Per i trentini nonserve la traduzione come per molti altri delleregioni del nord Italia, per tutti gli altri bastisapere che con il temrine Filò si indicava quelritrovarsi durante le sere invernali, dopo cena,nelle stalle, per chiacchierare e per stare insiememagari svolgendo anche qualche lavoro daseduti, come filare la lana o intagliare qualchestrumento di lavoro.Il promotore della rivista, nonchè curatore, èLouis Brunelli, americano originario del Bleggio,che dopo la pensione può finalmente dedicarsipienamente a questa sua passione. Louis, diformazione psicologo, ha svolto e svolge tuttoraattività di orientamento per i ragazzi che devonofare una scelta nel campo dell' istruzione, è quindiun conoscitore dell'animo umano e dei suoiaspetti. Proprio questa sua competenza lo haguidato nella realizzazione di questa rivista, laprima completamente in lingua inglese, destinataai Tirolyan (i tirolesi), come sono chimati idiscendenti dei trentini nei paesi anglofoni.L'obiettivo di Louis Brunelli è quello di portare aquelli che come lui discendono dai Trentiniqualche elemento di conoscenza della propriaterra di origine. L'intento non è quello dirivangare una storia passata per farne un oggettodi adorazione ma quello di scoprire che il passatoa volte è imprevedibile. Infatti Louis spera che laconoscenza di qualche cosa di vecchio, ma in findei conti nuovo, apra un interesse per il Trentinoda parte delle persone che discendono da questaterra, per creare occasioni di scambio e divalorizzazione della propria identità inprospettiva futura. Insomma, la filosofia è quelladi tirare fuori qualche cosa dal passato perchècontamini il presente in modo da creare qualcheibrido che abbia una vita futura.La Federazione collabora alla realizzazione dellarivista fornendo il materiale necessario perscrivere il prologo all' immagine centrale dellarivista, che riproduce il territorio sul quale siconcentra ogni singolo numero.Se volete informare i vostri parenti all'esterodell'esistenza di questa rivista, della qualepossono chiedere una copia omaggio osottoscrivere un piccolo abbonamento, seguite leistruzioni nel box a lato.

ESCE IL " FILO' ""Una rivista dedicata ai discendentideiTrentini di madre lingua inglese"di Ivo Povinelli

Se volete segnalare la rivista ai vostri parentiall'esteropotete dire loro di collegarsi al sitowww.filo.tiroles.come di registrarsi per ricevere gratuitamente unacopia della rivista.Oppure di scrivere aFilò MagazinePO Box 90Crompond NY 10517o via mail [email protected]

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Anche quest' anno, il 5 gennaio, per il dodicesi-mo anno consecutivo si è svolta a Faedo la tra-dizionale Canta della Stella organizzata dalla

Pro Loco.È un avvenimento questo molto sentito dalla popolazio-ne che per un giorno si vuole riappropriare delle anticheusanze popolari. In un momento storico in cui si tende adomologare comportamenti e stili di vita, si sente forte il

bisogno di distinguersi anche facendo rivivere e valo-rizzando le tradizioni di un tempo ormai remoto. Neglianni 2000 un' importante ricerca condotta dal maestroGianotti di Faedo, dal ricercatore etnomusicologo Re-nato Morelli e dal vicepresidente della Sosat Bruno Fi-lippi,ha permesso di scoprire molti canti della tradizioneorale tra i quali vi erano anche quelli che venivanocantati, in tempi antichi, la sera dell'Epifania e sono pro-prio questi canti, che rischiavano di scomparire sotto icolpi della modernizzazione, che rivivono a Faedo nellanotte del 5 gennaio per le vie del borgo. La suggestivacerimonia della Canta della Stella ha inizio nel tardo po-meriggio quando, al calar della sera, tutto è immersonella luce del crepuscolo. È allora che dalla parte alta delpaese, denominata "I Gregi", partono i Re Magi prece-duti dalla grande stella illuminata, a simboleggiare ilviaggio dei Magi partiti dall' Oriente. Giunti alle primecase dell' abitato si unisce a loro un numeroso corteo difiguranti e musicisti in costume: pastori, pastorelli,contadine. Ognuno ha il proprio compito: chi reca unalanterna, chi porta un cesto con della frutta, chi dellegerle per la raccolta dei dolci che poi saranno offerti aconclusione della manifestazione, chi custodisce le peco-re, chi è attento alle caprette, qualcuno si occupa dell'asinello, qualche pastorella bada al coniglietto amore-volmente riparato nel cestino. Gaspare, Melchiorre eBaldassarre, con il lungo corteo, percorrono le vie delpaese illuminate dalle fiaccole e, soffermandosi ad ognipresepe, intonano canti natalizi a cui fa seguito il corodei pastori e delle pastore “canterine”, mentre le sapientinote dei musicisti, che si alternano ai cantori, riempionol'aria di dolci melodie. I presepi, circa una trentina, sonoallestiti nei portici, negli angoli esterni delle case o suidavanzali delle finestre che si affacciano sulle stradedando vita ad un percorso caratteristico attraverso il

centro storico. La loro realizzazione è dovuta alla fanta-sia e alla creatività di Associazioni, famiglie, scolari egruppi che di anno in anno immaginano nuoveambientazioni e creano, con i materiali più disparati, verepiccole opere d’arte. Il clima gelido dell'inverno, il. balu-ginio delle luci, il fuoco delle fiaccole, l'aria profumatad'incenso che risuona di musiche e canti, creanoun'atmosfera che già di per sé è da presepio e dà lasensazione ai visitatori di essere immersi in una di-mensione arcaica di grande suggestione. Il giro dei Magisi conclude in piazza dove, in un antico portico allestitoper l’ occasione a stalla, prende posto il presepio vivente.Quest'anno il presepio si è arricchito anche della pre-senza degli "angioletti": piccini di circa due anni di etàche con i loro costumini bianchi e dorati facevano"compagnia" a Gesù.Gran finale sotto il maestoso albero di Natale che que-st'anno è stato eretto al centro della piazza riproponendocosì un’ iniziativa di quaranta anni fa.Tutti si son potuti riscaldare con del vin brulè e del thecaldo preparato dai volontari della Pro Loco e a nessunoè mancata una fetta di panettone e se qualcuno potevaobbiettare che in un quadro così suggestivo la neve era lagrande assente, eccolo accontentato: proprio mentre sifesteggiava sotto l'albero, magicamente un leggerosfarfallio di fiocchi ha imbiancato il paese coprendolo diun soffice manto e donandogli un tocco di irrealtà.La festa è poi proseguita nel grande tendone dove sonostati serviti dei gustosi pasti caldi a base di canederli,spezzatino e crauti sapientemente preparati e serviti, co-me ogni anno, dalle insostituibili e zelanti donne del di-rettivo della Pro Loco, aiutate per l'occasione da personevolenterose che si sono rese disponibili a dare una mano.La serata è stata allietata dalla sempre gradita musicadella “Böhmische Königsberger Musikanten” che haintrattenuto piacevolmente i convenuti.I musicisti hanno poi lasciato spazio a chi ha voluto ci-mentarsi con i vecchi canti paesani sia sacri che profani.La festa si è protratta fino a tardi ma per i più tenaci, ReMagi compresi, è proseguita nelle “caneve” privateimbandite di ogni ben di Dio e, tra un canto e un buonbicchiere di vino, come ogni anno, si è salutato il nasce-

PRO LOCO DI FAEDOCanta della Stelladi Carlo Barchetti, presidente della Pro Loco di Faedo

Nelle foto:alcuni momentidellarappresentazione.

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Il 1 5 febbraio 2012 si è tenuta presso il Teatro Co-munale di Zambana l’assemblea dei soci della Pro

Loco, ed è stato proprio uno spettacolo nel verosenso della parola. Per forte volere del Presidente,che con le giuste osservazioni è riuscito a convincereil Direttivo, la Pro Loco di Zambana in collaborazio-ne con la Banda Sociale di Zambana e la Compagnia“Teatro a Zambana” hanno voluto realizzare, perallietare l’annuale assemblea dei soci, dei momentid’ intrattenimento musicale e teatrale. La presenta-zione della serata è stata affidata a Valerio Nardelliche con ironia e sagacia ha saputo sottolineare i varimomenti. Oltre al bilancio annuale, illustrato nellesue parti dalla segretaria Katia Castellan, che in ma-niera esauriente ha spiegato, anche ai non addetti ailavori, tutta l’attività burocratica della gestione ProLoco, il Presidente ha descritto la futura attività chela Pro Loco intende svolgere durante il 2012,nell’occasione ha anche presentato singolarmente ivari membri del Direttivo mostrando così l’armoniae l’affiatamento presente nel gruppo Direttivo. Ha

avuto anche parole di elogio per l’ impegno e lacollaborazione che le varie Associazioni hannodimostrato durante le numerose attività proposte nel2011 sul territorio. Ricordando le manifestazioni chesaranno realizzate quest’ anno, la Pro Loco ha rinno-vato l’ invito a tutti i Presidenti delle Associazioni maanche ai volenterosi, a collaborare attivamente nella

preparazione degli eventi. A conclusione della seratal’Assessore alle attività culturali, istruzione ed atti-vità sociali ha ringraziato la Pro Loco per il lavoro dicollante che svolge fra le varie Associazioni sottoli-neando la prolifica programmazione e la validacollaborazione con il Comune; anche don Marco,Parroco di Zambana, ha voluto lodare l’ impegnoprofuso da tutti per creare armonia e famigliaritàall’ interno della Comunità.L’anno di attività della Pro Loco di Zambana si aprecon il Carnevale in Piazza, il 1 9 febbraio con l’aiutodei nuovi diciottenni, che anche quest’anno sonostati chiamati a prestare “aiuto”, e di tutti i compo-nenti delle varie Associazioni. Sono stati portati aglianziani che non si potevano muovere da casa circa200 pasti, mentre in piazza sono state distribuitecirca 2000 porzioni di polenta crauti luganeghe eformaggio! Ad allietare la giornata ci hanno pensatoi vari carri allegorici preparati da alcune Associazio-ni del paese e giunti dai borghi vicini. Musica, giochiper i più piccoli e lotteria hanno completato il pro-gramma della giornata.La prima novità, tra le tante che la Pro Loco diZambana ha in programma, è stato il Carnevaleanalcolico che si è svolto il 21 febbraio a ZambanaVecchia per festeggiare il martedì grasso. La pro-mozione di eventi, soprattutto a sfondo culturale e

sociale, è una priorità della nostra Pro Loco, cosìl’ idea di dare un forte segno ai giovani su un argo-mento rilevante come l’alcolismo non ci ha lasciatoindifferenti. Pensiamo di essere stati i primi in Regionea proporre un evento di questo tipo e ci auspichiamo diaver dato un piccolo esempio per poter discutere argo-menti importanti anche facendo festa. Questo è stato ilnostro inizio, ma ci aspetta l’organizzazione della mani-festazione più importante, riconosciuta e aspettata di tuttol’anno: “La festa dei Patroni e dell’Asparago Bianco diZambana”, una bella fatica che quest’anno vedrà impegnatiil Direttivo Pro Loco e tutte leAssociazioni che operano nelComune di Zambana, per ben cinque giorni. Aspettiamocon gioia tutte le persone che vorranno assaggiare i nostri

PRO LOCO DI ZAMBANAUn direttivo attivo e tante iniziativedi Monica Viola, consigliere della Pro Loco di Zambana

nelle fotovari momentidelle attività

annuali

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Il nuovo anno è cominciato conl’elezione del direttivo della ProLoco di Mezzocorona ed ora che

il gruppo è confermato, con vecchi enuovi componenti, si può riprendereil lavoro a pieno ritmo. Avevamochiuso il 2011 lasciandoci alle spallemolti eventi che hanno ottenuto otti-mi riscontri e che anche quest’annoabbiamo deciso di riproporre; uno fraquesti è “La Magia del Bosco”, unpercorso di sculture, intagliate intronchi di abete bianco, che si snodalungo l’ultimo tratto del vecchiosentiero che arriva alla Malga Kraun.L’estate scorsa sono stati in molti adapprezzare questo angolo d’arte cheall’improvviso si apre tra gli alberi edove ogni opera fa capolino lungo ilsentiero per stupire i visitatori,pertanto invitiamo chi non l’avesseancora fatto a fare una camminata dalMonte di Mezzocorona verso il rifu-gio e godersi lo spettacolo per poi ri-lassarsi e gustare qualche piatto tipicopresso laMalgaKraun.Un altro evento da non perdere sarà la“Marcia di Primavera”, che si terrà il13 maggio: una gara non competitivadurante la quale i partecipanti parti-ranno dall’imbocco della strada cheporta alla Funivia e dovranno arrivarealla Malga Kraun. Ogni concorrentericeverà un pacco gara ed i vincitoriverranno premiati all’interno dellamanifestazione.Saremo inoltre presenti all’Expo diMezzocorona dal 25 al 27 maggio e agiugno al “Locus Locorum” a PonteArche per promuovere il nostro terri-torio ed i nostri eventi. Sarà dunquel’occasione giusta per conoscerci echiederci direttamente ogni tipo diinformazione e curiosità relativa allenostre manifestazioni.Mercoledì 11 luglio riproporremol’appuntamento musicale dei “Suonidelle Dolomiti” presso la malgaKraun dove si terrà un concertoall’aperto nell’anfiteatro offerto dallenostre montagne e dove i posti a se-

dere saranno quelli di un pratocircondato da alberi; una naturaleunione tra natura ed arte da conviveresenza i limiti di un luogo chiuso eformale.Chiuderemo la rassegna degli eventivolti a valorizzare il Monte diMezzocorona con il “San Lorenzo alMonte” la sera del 10 agosto, durantela quale i Vigili del Fuoco FuoriServizio offriranno le consuete“patate e sardele” da gustare davantiallo spettacolo di un grande falò.Siamo inoltre orgogliosi di invitarvial “Settembre Rotaliano”, che que-st’anno si terrà dal 31 agosto al 2settembre, per offrirvi ancora unavolta un’ampia gamma di spunti didivertimento composta da musica,intrattenimenti e mostre culturaliinsieme alle specialità preparate nei

numerosi stand enogastronomici dis-locati nel centro del paese e allestitiall’interno dei palazzi storici.Contemporaneamente si potrà visita-re la mostra “Alla Scoperta del Te-roldego” dove il teroldego, vinoemblema della Piana Rotaliana, saràil protagonista indiscusso e ognunopotrà apprezzarne le qualità.Dal momento che bisogna sempreguardare avanti ed essere al passocon i tempi, l’anno scorso abbiamodato il via, insieme alle altre Pro Lo-co della Piana Rotaliana, alConsorzio delle Pro Loco della Pia-na Rotaliana Königsberg. Dopoavere fatto una carrellata generaledelle nostre iniziative non ci restache aspettarvi numerosi per tra-scorrere tramite questi nostri impe-gni un altro anno insieme.

PRO LOCO DI MEZZOCORONATanti appuntamenti e un'impotante novità:il Consorzio Piana Rotaliana Koenigsbergdi Ilenia Postal, consigliere della Pro Loco di Mezzocorona

PIANA ROTALIANA KOENIGSBERG

Nella fotola PianaRotaliana dalMonte diMezzocoronafoto:Federazione

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DALLE PIANTE OFFICINALI

AL TURISMO SOSTENIBILE

Il tema attorno al quale verranno sviluppate le va-rie iniziative, coordinate da “cà Comuna Gruppocostituente Pro Loco di Meano” è stato formulatocome: "La riscoperta dell’uso delle erbe sponta-nee, officinali ed aromatiche: dalla tradizione allaproduzione”. L’obiettivo di questo primoincontro, attuato con metodo partecipativo nellasede di palazzo Sardagna ed indetto da “cà Co-muna Gruppo costituente Pro Loco”, era rivoltonon solo a presentare pubblicamente il progetto,ma anche a sondare l’ interesse dei potenziali atto-ri.

Nelle intenzioni programmatiche, il progetto vuo-le in primis fornire nuove opportunità ai giovani,con formule innovative orientate alla sostenibilitàe alla valorizzazione delle tradizioni del territorio.Di fatto di “opportunità” si tratta, considerandogli aspetti pratici e organizzativi messi a puntosotto la regia della Provincia per sostenere lerealtà locali nello sviluppo del progetto, cosìsintetizzabili:- la disponibilità materiale del terreno e deicontributi per la dotazione strumentale, nonché ilsostegno di autorevoli “tutor”, con competenzespecifiche – ad esempio - nella botanica e vivai-stica e nella coltivazione biolo

UN PROGETTO EUROPEO PILOTAPER VALORIZZARE LA COLLINADEL MEANESESinergia fra cultura e turismo, dallepiante officinali al turismo sostenibiledi Nicoletta ZardiniMartedì 6 marzo 2012 si è svolto a Meano il pri-mo incontro “open” del progetto “SY_CULTour -Sinergia fra cultura e turismo: l’utilizzo dei po-tenziali culturali nelle zone rurali svantaggiate”.Stiamo parlando di un progetto pilota promosso

dalla Provincia autonoma di Trento, in collabora-zione con numerosi partner del Sud Est Europa efinanziato dall’Unione europea, che muove ora isuoi primi passi, per giungere al traguardo nei pri-mi mesi del 2014.Gli obiettivi, dichiarati nello stesso titolo del pro-getto, vengono perseguiti attraverso una specifica

azione sul territorio realizzata attraverso ilcoinvolgimento dei vari soggetti potenzialmenteinteressati.Tra le realtà trentine che hanno fin da subito ade-rito al progetto figurano i sette ecomusei che

compongono la rete ecomusea-le provinciale.Ecco dunque come si arriva alcoinvolgimento della circoscri-zione di Meano, con la pre-senza in loco di tre realtàdistintive del territorio che, avario titolo hanno aderito alprogetto: “cà Comuna Gruppocostituente Pro Loco” e Eco-museo Argentario che hannocome obiettivo comune la va-lorizzazione del territorio e laFondazione E. Salvadori-Za-natta in qualità di proprietariadel compendio agricolo di villaSalvadori-Zanatta.La parte strettamente agricola

del progetto prevede infatti l’utilizzo di unappezzamento di terreno messo a disposizionedalla Fondazione E. Salvadori-Zanatta, inclusonella proprietà della villa già inserita in un pianodi utilizzo per attività pubbliche e sociali della co-munità che rappresenterà un funzionale e attratti-vo polo logistico per le iniziative del caso.

Nella foto:il terreno messo a

disposizione

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23ogica;- una metodologia mirata allacreazione di un’offerta di turi-smo culturale non di massa, ingrado di generare nuoveopportunità per la popolazione,da applicare e testare –appunto-attraverso le esperienze pilota, econ collaborazioni intersettorialitra istituzioni pubbliche localied operatori turistici;- l’esperienza nelle aree pilotaverrà inoltre utilizzata per svi-luppare un “marchio europeoper le destinazioni che promuo-vono un turismo culturale soste-nibile”;

- la metodologia comune saràtrasferita alle altre aree ruralinel Sud-Est Europa attraverso la“camera virtuale”: organoconsultivo, dedicato agli ope-ratori turistici che funzioneràmediante una piattaformainternet, dove i vari attori nellediverse aree rurali avranno lapossibilità di scambiarsi valuta-zioni, esperienze e buone prassinella gestione dei valori cultura-li;L’ultima parte del progetto pre-vede infine il coinvolgimentodei decisori politici per la crea-

zione di una sinergia con le ge-stioni locali, con il precisoobiettivo di stabilizzare e darecontinuità a quell’ insieme di va-lori culturali, turistici eimprenditoriali sviluppati con ilprogetto.

6 MARZO 2012: IL PRIMO INCONTRO

Al primo incontro informativo, già mirato a svi-luppare il progetto, hanno partecipato una trentinadi persone, fra referenti e interessati.Tra questi ultimi sono emersi:a) coloro che intendono avviare l’attività dicoltivazione: Giulia Furlani di Vigo Meano giova-ne diplomata all’ istituto agrario di San Michele eLaura Pontalti titolare dell’azienda agricola MasoCiroccolo di Cortesano.b) coloro che intendono sostenere l’attività:Martina Piotto di Vigo Meano laureata in scienzee tecnologie agrarie e una rosa di persone per ilprimo tavolo di lavoro.Alla presentazione, con introduzione all’eventodella coordinatrice Giusi Depaoli e introduzioneal tema di Federico Bigaran (responsabile ufficioproduzione biologica Pat), è seguito l’ intervento

di Luigi Bertoldi, resposabile della cooperativasociale “Progetto92” presso Maso Pez di Ravina,che ha inquadrato i vari aspetti e le problematichedell’attività vivaistica e della certificazione diproduzione biologica, che ha portato ad affiancarevarietà orticole e officinali, finalizzata alla produ-zione di reddito.Altro contributo significativo è stato dato da CarlaVender e Pietro Fusani che operano nella sede diVillazzano del CRA -“Consiglio per la ricerca e lasperimentazione in agricoltura (Dipartimentoagronomia foreste e territorio), unità di ricerca peril monitoraggio e la pianificazione forestale- iquali hanno proposto una coltivazione speri-mentale di un “campo-catalogo”, necessaria perverificare l’adattabilità di specie spontanee allecaratteristiche del sito di coltura, stagionalità, ro-tazione e cicli vegetativi agili.

TRENTO

A lato:il primo incontrodel progetto

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Con grande soddisfazionedel direttivo, l’assembleatenutasi il 29 gennaio ha

visto una presenza numerosa disoci e simpatizzanti nuovi soci, adimostrazione del buon lavorosvolto nell'anno 2011 . In questaoccasione il Presidente DaniloCristoforetti ha illustrato le varieattività e iniziative svolte dallaPro Loco durante l’anno passato.Il 2011 si è aperto con le giornateper bambini, con i pupazzi diGiovanna Palmieri e Camilla daVico in occasione della festa dellaBefana.

Per il carnevale, oltre alla festa inpiazza per grandi e piccini, la co-munità è stata invitata ad una se-rata a teatro con la filodrammaticaRAL di Rallo.Interessante serata è stata quellaorganizzata in collaborazione conla Pro Loco di Tassullo; tra gliinterventi, ricordiamo “Stili di vi-ta e comunità: la comunità comeprotagonista delle proprie scelte"(relatore dott. Alberto PasquesiResp. Alcologia Val di Sole); "Sa-lute e stili di vita"( relatore dott.Lorenzo Beber operatore di reteServizio alcologia Val di Non);"Esperienze di promozione dellasalute nel territorio" (relazionatoda Stente Sani Friends Peer Lea-ders Val di Non); "I club alcolo-gici territoriali nelle nostre valli"

(Marcello Biasi, Acat). Una serata

di interesse comune, che ha vistola presenza interessata di giovanie genitori.La stagione estiva si è aperta nelmese di giugno, con tre serate de-dicate a musica e ballo: la seratadel ballo liscio per i meno giova-ni, la corale ASPIS di Milanonelle chiesa di S. Biagio di Nannoe la serata in concerto con labanda comunale di Tuenno.Domenica 10 luglio si è tenuta lafesta alla malga Nana (MontePeller): il ricco programma preve-deva S. Messa, un buon pranzo,visita guidata alla scoperta dei se-greti della natura con guida delParco Adamello Brenta e, perconcludere, i canti del coro SetteLarici di Coredo.Dal 24 al 30 luglio poi è stata rea-lizzata la consueta collaborazioneper l’organizzazione della ormaitradizionale settimana culturaleproposta dal comune, evento so-cio-culturale di musica, spettacoloe degustazioni di prodotti locali eartigianali. La presenza di pubbli-co si fa di anno in anno semprepiù numerosa, con provenienzadei paesi di tutta la valle e turistiche si trovano nel territorio.Nel mese di agosto, in collabora-zione con la Pro Loco di Tassulloe i comuni di Tassullo e Nanno, sisono svolte le quattro uscite VIVILA MONTAGNA, passeggiateper famiglie alla scoperta di

piante, animali e geologia dell'Alpe Nana a cura del Parco natu-rale Adamello Brenta e Albatros.Ultimo appuntamento estivo èstato il 1 0 settembre, quando, incollaborazione con il gruppoAmici di Matteo, si è svolto il 2°memorial Matteo Paoli, serata dibeneficenza per il progetto CasaMatteo in Brasile per i bambini distrada.Domenica 6 novembre tutta lacomunità è stata invitata alla clas-sica FESTA del RINGRAZIA-MENTO promossa dalla ProLoco. Dopo la funzione religiosa,si è rievocata la tradizionale de-gustazione del vino novelloaccompagnato da dolci a base dimele delle Donne Rurali.Per l’occasione i portici dellapiazza sono diventati sededell'esposizione di arte e prodottilocali: apicoltori, hobbistica, la-vorazione della ceramica, intagliin legno, lavorazione in ferrobattuto, pittura. La nostra Pro Lo-co non si è dimenticata poi di fe-steggiare con tutti i bambini SantaLucia! Il 1 2 dicembre festa inpiazza, grande castagnata con vinbrulè, the e cioccolato caldo.Il Natale è arrivato il 21 dicembrenella frazione di Portolo con gliauguri del gruppo Alpini. ANanno invece, nel tradizionalepresepe allestito dalla Pro Locoper le feste Natalizie, protagonistesono state le varie associazionidel paese, a coronare la finedell'anno del volontariato. Inoltresi è allestita una mostra di presepidi vari artisti della zona.Nel ringraziare tutti i collabo-ratori per la loro dedizione, vo-gliamo anche sottolineare lastretta e positiva collaborazionecon Amministrazione Comunale,Donne Rurali, Corpo Vigili delFuoco, Gruppo Alpini, SportivaNanno, Giovani Amici di

PRO LOCO NANNOun 2011 ricco di inziative, con un occhiodi riguardo alla qualità delle manifestazionidi Danilo Cristoforetti, presidente della Pro Loco di Nanno

Nelle foto:momenti della festa

di carnevalee il presidentedella pro loco

Danilo Cristoforetti

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Domenica 11 marzo alle ore 20.30presso la sala polivalente di Brez èstato festeggiato il 50° anniversa-

rio di fondazione della Pro Loco Brez.E’ stata decisamente una festa all’ insegnadell’allegria: la serata è stata infatti animatadall’esilarante ed eclettico Lucio Gardin,che ha letteralmente bombardato il pubbli-co di battute e gags comiche. Il Presidentedella Pro Loco, Danilo Segna, ha introdottola serata salutando e ringraziando tutti ipresenti. Ha dato quindi la parola al Sinda-co, cav. Ezio Tuninetti, il quale ha definitola Pro Loco “il braccio turistico del paese”e “una risorsa per Brez e la sua comunità”.Donato Preti, Presidente di vallata del BIMdell’Adige, e l’Assessore provincialeFranco Panizza, hanno messo in evidenzal’ importanza della Pro Loco non solo perquanto riguarda la promozione turistica, maanche per il suo valore sociale. CaterinaDominici, con la sua eloquenza straripantee pittoresca e rigorosamente in dialetto no-neso, ha sottolineato il valore strategico diBrez nel contesto delle comunità della terzasponda e il grande impegno della Pro Loconell’organizzazione di importanti eventi.Leone Cirolini, Presidente del Consorziodelle Pro Loco della Val di Non, ha ri-cordato come la Pro Loco sia “l’associa-zione di riferimento – come recita la Legge8/2002 sulla promozione turistica – nelrapporto con le Amministrazioni comunaliper il coordinamento e la programmazionedelle attività di valorizzazione del territo-rio, delle sue risorse e dei suoi prodotti”.Ha sottolineato poi che il segreto del

successo per una Pro Loco è racchiuso intre parole: concordia, qualità e cuore:concordia nei rapporti con i soci, qualitànelle manifestazioni, il tutto supportato daun grande cuore, cioè l’amore per il pro-prio paese. Il Presidente ha quindi pre-sentato il libro realizzato per ilcinquantesimo della Pro Loco dal titolo“Da 50 anni la forza di una squadra” testidi Marina Patil con la collaborazione diLaura Menghini, Marisa Corazza, ElisaMenghini, Veronica Zuech, Roberta Boni-ni, Laura Dorighi, Elisa Menghini Zuech eAnna Rita Sonna. Uno stupendo volumecon una ricca documentazione fotografica,che mette in evidenza la principale caratte-ristica della vita della Pro Loco: l’ impegnocollettivo di tutti i suoi componenti e lacollaborazione con tutte le associazioni delpaese e con l’Amministrazione comunale.Il suo primo presidente fu Alberto Zuech,uno dei fondatori.Sono stati poi ricordati gli ex Presidentiscomparsi e premiati quelli presenti: Giu-seppe Mazzolini,Giulio Graziadei, LorenzoRuffini, Enzo Flor, Feruccio Clauser,Federico Corazza, Renzo Prevedel. As-sieme a loro Danilo Segna, Presidenteattualmente in carica fin dal 1 995 , haprovveduto al taglio della grande tortadistribuita a tutti i presenti.Al termine delle celebrazioni ufficiali,ha concluso la serata Lucio Gardin conuno spettacolo che ha strappato moltiapplausi a scena aperta e ha lasciatotutti perfettamente rilassati e di buonumore!

PRO LOCO DI BREZ50°compleannodi Leone Cirolini, presidente del Consorzio Pro Loco Valle di Non

Nelle foto in basso:la copertina del libro dedicatoai 50 anni della Pro Locoe il taglio della torta

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Il 16 marzo 2012 dopo circa vent’anni rinasce laPro Loco grazie ad un gruppo di persone deside-rose di rilanciare la vita sociale e culturale nel

territorio del Comune di Campodenno, un comunemolto vasto e suddiviso in cinque frazioni e due sub-frazioni. L’ intento è quello di creare un collante tra ipaesi che compongono il comune stesso.Oltre un anno fa, un gruppo di persone tra le qualimolti giovani, si pone l’obiettivo di far rinascere unaPro Loco passando attraverso la realizzazione dialcune manifestazioni, necessarie per testare ecompattare il gruppo. La prima espressione si ha il27 e 28 agosto 2011 , quando in collaborazione con lasocietà sportiva locale, viene organizzato un torneodi calcio per squadre delle categorie giovanissimi ejuniores che cade anche in coincidenza con l’ inaugu-razione del nuovo centro sportivo di Campodenno. Iltorneo denominato “4 Girasoli” viene organizzatoquale Memorial in ricordo di Andrea, Luca, Mattia eStefano prematuramente e tragicamente scomparsinel 2002. La manifestazione è stata molto parteci-pata e ben riuscita. Successivamente, in occasionedel Natale, il gruppo promotore della neonata ProLoco ha organizzato un concorso denominato“Fantasie del Natale” con l’ intento di vivere piùintensamente la festività del Natale nel nostro comu-ne. Un’apposita giuria nominata dal gruppo promo-tore ha provveduto a valutare gli iscritti al concorsoe dobbiamo dire che non è stato certo facile sceglierei vincitori tra i bellissimi presepi realizzatiall’esterno delle abitazioni e gli addobbi luminosi.La partecipazione è stata molto alta, sicuramenteoltre le più rosee aspettative e culminata nella seratadel 7 gennaio con il concerto della banda di Malè perl’occasione diretta dal maestro giapponese Cin CiauLin, che ha richiamato una nutrita platea presso lasala polifunzionale don A. Pozza. Di qui, il gruppopromotore si è adoperato al fine di costituire la ProLoco, concretizzatasi il 1 6 marzo 2012. La neonataassociazione porta il nome di “Pro Loco Castel Bela-si – Campodenno” in virtù del maniero che dominal’ intero territorio comunale e attualmente soggetto arestauro, ma che potrà sicuramente rappresentare unarisorsa importante per il prossimo futuro. A tenere

battesimo all’associazione, presso la sala consiliaredel Comune di Campodenno, erano presenti oltre aisoci fondatori il presidente ed il direttore della Fede-razione Trentina delle Pro Loco e loro Consorzi, ri-spettivamente i sig. Armando Pederzolli ed IvoPovinelli, ed il consigliere Diego Coletti, ai quali vaun grande ringraziamento da parte di tutti per il so-stegno continuo riservato durante l’ iter di costituzio-ne. Nel corso della serata è stato eletto il comitatodirettivo composto da: Francesco Paoli, eletto Presi-dente Gabriele Cattani, eletto Vice Presidente Mi-riam Emanuelli, eletta Segretaria Donatella MainesFrancesca Ebli Manuel Zanotti nonché i revisori deiconti: Mattia Endrizzi Maria Carla Mottes GiovannaCattaniUn grazie particolare va all’amministrazione comu-nale che ha sostenuto economicamente la nascitadell’associazione e le ha garantito una sede dignito-sa. Il comitato direttivo propone per l’anno in corsoun programma molto ambizioso che sarà incre-mentato negli anni a venire. Verrà sicuramente ri-proposto in collaborazione con la società sportivalocale la quarta edizione del Memorial “Torneo dei 4Girasoli” e la manifestazione “Fantasie del Natale”.C’è l’ intenzione di creare una nuova manifestazionenel corso dell’estate, per la quale ci si sta già adope-rando. Verrà creato un sito internet per promuovere ilterritorio comunale e si creerà un calendario dellemanifestazioni di tutte le associazioni presenti nelcomune con il doppio fine di promuoverle ed evi-tarne la sovrapposizione. Con arco temporale piùampio il direttivo si pone l’obiettivo di creare colla-borazioni con le varie associazioni comunali e di da-re vita ad una pubblicazione sulle Chiese di tutte lefrazioni, per questo sono già stati presi contatti conun’associazione a livello di valle. Nel prossimo fu-turo verranno inoltre acquistate attrezzature che sa-ranno messe al servizio di tutte le associazioni.Il primo passo ora è stato compiuto, auguro quindi atutti i componenti del direttivo, ai soci ed alle perso-ne che collaborano e sostengono l’associazione unbuon lavoro ed a nome di tutto il direttivo auguroche la nostra attività venga gradita e sia partecipatadai cittadini comunali.

E' NATA LA PRO LOCOCASTEL BELASI DI CAMPODENNODi nuovo operativa dopo 20 annidi Francesco Paoli, presidente della Pro Loco di Castel Belasi

Nella foto :da sx

Armando PederzolliFrancesco PaoliMattia Endrizzi

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Grande entusiasmo ha destato l’ inizativa dellapro Loco di Vezzano di invitare don AndreaGallo al Teatro Valle dei Laghi a raccontare

il suo amico Fabrizio de Andrè, accompagnato dalgruppo degli “Ostinati e Contrari Zena” con le note ela poesia delle canzoni del cantautore-poeta genove-se. Ma chi è don Andrea Gallo, spesso ospite di tra-smissioni televisive, citato come esempio daCelentano all’ ultimo Festival di Sanremo? DonAndrea, genovese classe 1928, è un prete che ha de-dicato la vita ai bisogni degli Altri seguendo gli inse-gnamenti di personaggi del calibro di don LorenzoMilani e padre Oscar Romero. Ordinato sacerdotenel 1959, dopo la militanza nella Resistenza, ed unperiodo di studi trascorso in Brasile in una missionedei Salesiani, è inviato a fare il cappellano del carce-re minorile della Garaventa, esperienza che gliconsente di applicare la pedagogia della fiduciacontro i metodi reperessivi in uso. Egli in seguito hacontrasti più o meno aspri con la diocesi genoveseper le sue idee di uguaglianza sociale e di condannadi ogni conflitto bellico chiaramente espresse nelleomelie, nonchè per la frequentazione di uomini edonne che, per pregiudizio, vengono considerati “di-versi”. Don Andrea chiede ed ottiene ospitalità pres-so la parrocchia di San Benedetto al Porto dove,dopo qualche anno, vedrà la luce la sua Comunità:aperta a tutti, giovani e vecchi, uomini e donne, ita-liani e stranieri per qualunque richiesta di aiuto, dalladroga alla disoccupazione, dall’alcolismo alla solitu-dine. La Comunità sorge a breve distanza dalla sta-zione di Porta Principe verso Via Prè e Via delCampo, cantate da Fabrizio de Andrè. Nella Comu-nità si entra per rimettersi in sesto per poi essereavviati al lavoro nelle attività che comprendono coo-perative sociali, botteghe e trattorie ecc. e riprendereautonomamente la vita di tutti i giorni. La Comunitàè nata per lottare contro la povertà e l’emarginazio-ne, per ascoltare ed aiutare senza mai giudicare.E’ Comunità contro l’ intolleranza e contro l’ indiffe-renza, summa di tutti i mali come ricorda lo stessoDon Andrea; perché se è peccato fingere di non ve-dere la miseria è peccato anche non prendere posi-zione, trincerarsi nelle nostre quotidiane, acquisitesicurezze. Con lo scopo di scuotere le coscienze e disollecitare un impegno attivo dei cittadini adabbattere barriere di indifferenza o peggio di intolle-ranza erette per “ proteggersi” da chi non rientra neicanoni della “persona per bene”, affinchè possanoemergere sentimenti di solidarietà sociale fonda-

mentali nella realtà socio- economica attuale, la ProLoco di Vezzano ha fortemente voluto questoincontro con don Gallo, con i suoi ragazzi delgruppo “Ostinati e contrari Zena” e con Fabrizio deAndrè, che alla pro Loco vezzanese ha “prestato” leparole per il motto “tu prova ad avere un paese nelcuore” che staff e simpatizzanti hanno stampato sullemagliette, chiaramente ispirato ad un verso dellacanzone “ Un matto” di Faber.Don Andrea ha conosciuto Fabrizio quando l’ artistaera al liceo, colpito e incuriosito dalla sua insoffe-renza verso il potere e verso l’ intolleranza che giàtraspariva dai suoi componimenti scolastici. Con Fa-brizio girava per i bassifondi di Genova, con lui siconfrontava su quella realtà aliena alla vita del ra-gazzo dell’alta borghesia genovese. Anche e forsesoprattutto in questo rapporto Fabrizio de Andrè hatrovato l’ ispirazione e il genio che c’è nella sua ope-ra e la forza di scrivere versi come questi ( da “ Lacittà vecchia”) per descrivere le persone che in queibassifondi incontrava…“Se tu penserai, se giudiche-rai da buon borghese li condannerai a cinquemilaanni più le spese ma se capirai, se li cercherai fino infondo se non sono gigli son pur sempre figli vittimedi questo mondo”

Don Andrea Gallo racconta Fabrizio de Andrèper combattere intolleranza ed indifferenzadi Monica Antoniol, consigliere della Pro Loco di VezzanoE' NATA LA PRO LOCOCASTEL BELASI DI CAMPODENNODi nuovo operativa dopo 20 anni

di Francesco Paoli, presidente della Pro Loco di Castel Belasi

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A Borgo Valsugana si riparte con l’attività e proseguonole iniziative turistico-culturali. Sulla Brenta con Gusto siconfigura come un evento incentrato sulla promozionedei prodotti gastronomici tipici locali con lo slogan: “d’istà soto i porteghi”.La manifestazione si svolgerà nel week-end del 5 e 6maggio 2012 sotto i portici Lungo Brenta Trento e Trie-ste appena ristrutturati, in Via Padri Morizzo e Piazza

Dante sempre costeggiando il fiume Brenta.Verranno promossi prodotti locali come la farina dellaValsugana e per l’occasione sarà possibile degustare la“polenta concia”, formaggi, salumi, le verze e crauti, ilradicchio, piccoli frutti di produzione locale, la mela e isuoi derivati, il miele e una selezione di Vini Trentini e

valsuganotti, grappe e parampampoli.La Pro Loco di Borgo Valsugana in sinergia con i pro-duttori e le associazioni locali creerà un percorso di de-gustazione in modo da valorizzare le produzioni e letipicità della zona.L’organizzazione di un concorso a premi distinguerà ilprodotto più apprezzato tra le produzioni esposte, chegrazie alla degustazione potrà essere conosciuto dai visi-

tatori.Allieteranno le due giornate concerticon esibizioni di artisti locali, la musicain diffusione lungo i portici, mostre dihobbistica e intrattenimenti per bambinicon laboratori didattici. Si conosce-ranno le diverse tipologie di coltivazio-ne e produzione delle specialità tipichein degustazione. Per l’occasione i ne-gozi di Borgo saranno aperti tutto ilgiorno.Il Comune di Borgo Valsugana, orga-nizzerà una manifestazione di contornodenominata NOTTE VERDE DELNORDEST, nell’ambito della V edizio-ne del festival della Città Impresa.L’evento metterà in connessione città epiccoli centri tra Friuli Venezia Giulia,Veneto e Trentino, con l’obiettivo dicoinvolgere cittadini, imprese, istituzio-ni pubbliche e private, in un momentovolto all’informazione, alla comunica-zione e confronto sull’innovazione.Borgo sarà compagna di Padova, Vene-zia, Udine, Gorizia, Adria, Bassano delGrappa, i comuni del Camposampiere-se, del milanese e della riviera delBrenta, Schio, Pieve di Soligo, Valda-gno ed ancora altri paesi del vicentino.La notte verde ci darà l’opportunità diaccendere una luce su una Valsuganapoco conosciuta, che ha importanti po-tenzialità da sviluppare, ad esempio nelmondo delle “ fuel cell” o “celle acombustibile”. Il 5 maggio al mattino cisarà un convegno in Sala Paternolli,dove si parlerà di queste nuove tecno-logie che si stanno affermando.

Per l’occasione in Piazza Degasperi verrà allestito unpercorso-gincana percorribile con due fiat panda allestitecon celle a combustibile, si potranno inoltre guidareanche bici elettriche e quadricicli elettrici.Il piano di comunicazione e promozione prevede un roadshow nelle principali piazze delle città limitrofe sia in

VALSUGANAPRO LOCO DI BORGO VALSUGANAProdotti tipici ancora protagonisti sotto i porticidi Katia Minotto, presidente della Pro Loco di Borgo Valsugana

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L'inverno alle porte con la magica atmosferanatalizia lascia il passo alle gialle primule. . .sotto una ventata di caldo una timida prima-

vera si fa strada.La nuova direzione della Pro Loco di Fiavè, inse-diata a fine ottobre 2011 , lavorerà sulla culturadell'ospitalità radicata sì nel territorio ma forse sopi-ta. Il calendario delle iniziative vede alternarsi mo-menti culturali, sportivi, di valorizzazione delpatrimonio locale a quelli di puro svago e tutto nellemagnifiche cornici della piazzetta di S.Zeno e delparco del Museo delle Palafitte.Sì. .eccolo finalmente! Fiavè, alle porte del lago diGarda, SABATO 14 APRILE 2012 apre i battenti alMuseo delle Palafitte.Sarà un week end ricco di iniziative a cui seguiràuna settimana di particolari appuntamenti nel conte-sto della settimana della cultura.Vi aspettiamo numerosissimi!

PRO LOCO DI FIAVE'La primavera inizia con la settimana della culturadi Lorena Festi, presidente della Pro Loco di Fiavè

INAUGURAZIONE DEL MUSEO DELLEPALAFITTE DI FIAVE'I SITI PALAFITTICOLIE MUSEI DI FIAVE' E DI LEDROINSIEME PER FESTEGGIAREl'ISCRIZIONE NELLA LISTA DELPATRIMONIO MONDIALE UNESCOSabato 14 aprile

ore 14,30 Sfilata della Banda Intercomunale del Bleggiodalla piazzetta S.ZenoInaugurazione del Museo delle Palafitte di Fiavè

Intermezzo musicale di Alexandra Selleri , arpa celticaDegustazioni di prodotti localiore 20,30 Concerto del Quartetto Mandolinistico Neuma

Domenica 15 aprile

ore 11 Visita guidata al Biotopo Carera e al sito archeologicoore 11 , 1 2, 1 4,30 e16,30 visite guidate al Museo delle Palafitteore 15,30 Palafitti? No, palafitte!

Spettacolo teatrale per bambini e ragazzi.ore 16,00 proiezione del filmatoLe avventure di Patrimonito con il patrimonio mondiale

Sabato 21 aprile

ore 14,30 Un patrimonio di idee

Laboratorio per famiglie al museo delle PalafitteLoc. Carera area archeologica delle Palafitte di Fiavèore 16 Viaggio dell’emozione

Tutto ebbe inizio dal piccolo lago di CareraUn viaggio a ritroso nel tempo in compagniadi un cantastorie e di personaggi in costume

Domenica 22 aprile

Loc. Carera area archeologica delle Palafitte di Fiavèore 14 Arco….logia

Come si costruivano archi e frecce preistoriciLaboratorio per bambini e adulti e prove di tiro con l’arcoMuseo delle Palafitte di Fiavèore 16,30 Visita guidata

VALSUGANA

FotoB

erasi

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Ogni anno le Pro Loco delle Giudicarie organizzano unnumero ingente di eventi, che vedono la partecipazio-ne attiva e preziosa di molti volontari, i quali aiutano

in vari modi alla riuscita dell’evento.Dal trasporto al montaggio degli allestimenti per le sagre e lefeste, dai servizi di ristorazione alla gestione di ogni aspettoburocratico e pratico, tutto è in mano a volontari, che prestanola loro opera per il semplice senso di appartenenza al propriopaese. Tale lavoro, però, può comportare ilrischio di infortuni e diventa indispensabileconoscere la normativa puntuale che li tuteli.La direttiva di competenza è il D.lgs.81 /08,ovvero il “Testo Unico” sulle norme e sullaprevenzione degli infortuni nei luoghi di la-voro e la figura del volontario è equiparata aquella del lavoratore autonomo, con tutte leresponsabilità ed i doveri che ne derivano. IlConsorzio per il Turismo Giudicarie Centra-li, visto l’enorme valore delle Pro Loco co-me risorsa turistica, in quanto organizzatoridi svariati eventi, ha organizzato un corso,che si rivolgesse alle loro necessità e le aiu-tasse a districarsi tra le norme che regolanoil tema della sicurezza. Il Consorzio ha,quindi, ritenuto importante organizzare talecorso per aumentare la conoscenza dellamateria da parte degli organizzatori dellemanifestazioni, e tutti i dipendenti dellostesso hanno partecipato al percorsoformativo. Questo progetto, volto a farfronte al problema della sicurezza nel lavorovolontaristico, aveva lo scopo di censire i rischi principali le-gati alle attività di competenza delle Pro Loco e di formare,quindi, personale consapevole.Le Pro Loco hanno visto di buon occhio quest’opportunità equasi tutte hanno partecipato entusiaste con almeno un espo-nente. Il corso, che si è tenuto presso la sala riunioni delConsorzio per il Turismo, era suddiviso in quattro seratecoordinate dall’ ing. Michele Salvaterra.

Le prime due erano dedicate espressamente al D.lgs.81 /08 e atutte le norme che regolano la sicurezza, nonché l’organizza-zione del lavoro, dei ruoli, i concetti di rischio, di danno e dipericolo, di prevenzione e di protezione, gli organi di vigi-lanza, i doveri e le responsabilità.La terza serata, invece, era divisa in due parti: la prima rivoltaagli aspetti legali, con l’ intervento di un legale, che ha spie-gato le fonti del diritto, le responsabilità civili e penali e le re-

sponsabilità verso terzi; laseconda ha visto la parteci-pazione di un assicuratore,che ha parlato degli aspettiassicurativi associati alleattività delle Pro Loco.Il percorso è terminato conil modulo inerente gliaspetti fiscali e la gestionedi quelli igienico sanitari.Durante l’ultima serata delcorso sono state consegnatea tutti i partecipanti le slideutilizzate durante le lezioniraccolte in chiavette USB,gentilmente offerte dalle Assi-curazioni Generali.Inoltre, per chi ha partecipatoalmeno a tre serate, verrà asse-gnato un attestato di partecipa-zione. Ogni serata è statafondamentale per comprenderei rischi che si potrebbero correre

lavorando con superficialità ed imparare le modalità per operare, inve-ce, inmodo consapevole e professionale.L’osservanza delle norme sulla sicurezza costituisce un impegnoconsiderevole per queste associazioni, un impegno che abbiamo volu-to sostenere con questo progetto formativo-informativo, rivolto a tutti ilivelli organizzativi delle Pro Loco, dai presidenti ai lavoratori vo-lontari, per accrescere la cultura della sicurezza e della salute sul lavoroe per aiutare gli operatori a prevenire il rischio di incidenti.

Ogni serata è statafondamentale percomprendere i rischiche si corronolavorando consuperficialità edimparare le modalitàper operare in modoconsapevole eprofessionale.

A latoi partecipanti al corsosulla sicurezza

LE PRO LOCO A SCUOLA DI SICUREZZAdi Sara Bonomi, dipendente del Consorzio per il Turismo Giudicarie Centrali

GIUDICARIE CENTRALI

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31VAL RENDENATirocinio presso l’ufficio della Pro Loco di Carisolodi Denise Collini, studentessa della facoltà di Lettere e Filosofia di TrentoLingue moderne ­ mediazione linguistica per le Imprese e il turismo

Nel periodo dal 9 gennaio al 20 marzo 2012ho svolto un tirocinio della durata di 1 50ore presso l’ufficio dell’Associazione Pro

Loco Carisolo, avendo come tutor aziendale la di-pendente Michela Bertarelli. La Pro Loco di Cariso-lo è un'associazione di promozione sociale che dal1957 opera nella promozione turistica e nell'orga-nizzazione di eventi ed è considerata dagli abitantidel paese e dai turisti un vero e proprio punto di rife-rimento. Essa organizza da molti anni eventi,

concorsi, manifestazioni e numerose altre attivitàmolto apprezzate non solo dalle persone di Carisoloma anche da tutti gli abitanti della Val Rendena. Nelperiodo del mio tirocinio ho avuto modo di mettermiper la prima volta dalla “parte opposta”, ossiapassare da frequentatrice dell’ufficio in cerca diinformazioni come sono stata fino ad ora, ad impie-gata: ero io a dover dare le risposte. Devo ammettereche all’ inizio del mio stage mi sono piacevolmentestupita della quantità e varietà di lavoro che vi sisvolge: l’ufficio è infatti molto frequentato e diconseguenza gran parte del tempo viene impiegatonel rapporto col pubblico e nelle telefonate. I turisti,italiani e stranieri, chiedono generalmente informa-zioni riguardanti il paese ed i dintorni, e l'ufficiofornisce loro cartine geografiche, gratuite o a paga-mento a seconda della necessità, numeri di telefono,orari dei mezzi di trasporto ed indicazioni di variogenere. Gli abitanti del paese considerano l’ufficiodella Pro Loco un vero e proprio centro del paese, incui possono richiedere informazioni riguardanti lespecifiche attività organizzate a cui sono interessati.La mia esperienza di tirocinio nell’ufficio della ProLoco di Carisolo è stata fin da subito molto positiva,in quanto mi sono trovata in un ambiente sereno epositivo, con colleghi gentili e disponibili che mi

hanno fatta sentire subito a mio agio. Essendo allamia prima esperienza lavorativa, inizialmente ero unpo’ tesa ed avevo un po’ di timore a parlare con chientrava o a rispondere al telefono, per paura di nonsaper dare le risposte che cercavano. Ma ho cercatodi impegnarmi subito per imparare le nozioni neces-sarie e soprattutto acquisire sicurezza e disinvoltura.Credo che questo atteggiamento, non impacciato maspontaneo nei confronti della gente, sia una dellequalità più importanti che l’esperienza mi abbia tra-

smesso e che cercherò di mettere in pratica in futuroanche in altri ambienti lavorativi fin dall’ inizio.La situazione lavorativa che ho affrontato mi ha datoinoltre modo di approfondire e mettere in praticaalcune tematiche studiate: innanzitutto la compe-tenza informatica, essendo naturalmente al giornod’oggi gran parte del lavoro svolto a computer. Hoinoltre avuto la possibilità di “vedere” comeun’azienda organizza e svolge la propria attivitàcontabile ed ho trovato ciò molto utile, dato che finoad ora avevo affrontato argomenti economici sola-mente in ambito puramente teorico. Per quanto ri-guarda le competenze linguistiche, ho dovutorelazionarmi con turisti stranieri in cerca di informazionied ho quindi messo in pratica le conoscenze acquisite, so-prattutto in ambito turistico.L’esperienza è stata dunque per me molto utile e costrutti-va, sia dal punto di vista formativo che relazionale. Inquesto aspetto ha certamente contribuito la presenza di un’atmosfera di lavoro tranquilla e serena. Il lavoro in sé miha attirata molto e l’ho svolto con molto interesse, attiratasoprattutto dal fatto che ciò che stavo facendo era ciò cheper anni avevo invece dato per scontato senza pormi do-mande sul modo in cui venisse svolto. Sono complessiva-mente soddisfatta dei risultati conseguiti e della miaintroduzione nel mondo del lavoro.

LE PRO LOCO A SCUOLA DI SICUREZZAdi Sara Bonomi, dipendente del Consorzio per il Turismo Giudicarie Centrali

Nella foto:la tirocinanteDenise Collinie il presidentedella Pro Locodi CarisoloGraziano Righi

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