Cap 1 Unimib
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Management A.A. 2014-2015
Rapporto tra impresa e
ambiente competitivo
A cura di Maria Teresa Cuomo
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Management A.A. 2014-2015
Dalla manifattura allimpresa moderna
Centralit persona fisica
Mezzi rudimentali di comunicazione
Sistema di trasporto primitivo (trazione animale)
Tempi di produzione estremamente lunghi
Prodotto unico
t
Artigiano
ante 1870
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Management A.A. 2014-2015
Dalla manifattura allimpresa moderna
t
Artigiano
1870
Fabbrica Taylor con lorganizzazione scientifica del
lavoro cerca dellefficienza tramite
Analisi su tempi e metodi di lavorazione
Organizzazione ottimale
La sua teoria si fonda su tre direttive (3 S)
Specializzazione
Standardizzazione
Semplificazione
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Management A.A. 2014-2015
Dalla manifattura allimpresa moderna t
Artigiano
1870
Fabbrica
Taylor con lorganizzazione scientifica del lavoro cerca dellefficienza tramite
Analisi su tempi e metodi di lavorazione
Organizzazione ottimale
La sua teoria si fonda su tre direttive (3 S)
Specializzazione
Standardizzazione
Semplificazione
Prendiamo dunque un esempio in una manifattura di poco conto dove la divisione del lavoro stata molto spesso citata, quella, cio, dello spillettaio; un operaio non educato in questa manifattura [], non preparato all'uso del macchinario realizzato per questo [] pu a fatica, forse, con la sua laboriosit, produrre uno spillo al giorno, e di certo non pu produrne 20. Dato il modo in cui viene svolto oggi questo compito, [] un uomo trafila in metallo, un altro raddrizza il filo, il terzo lo taglia, un quarto gli fa la punta, [], sicch l'importante attivit di fabbricare uno spillo viene divisa, in tal modo in circa 18 distinte operazioni che, in alcune manifatture, sono tutte compiute da mani diverse, sebbene si diano casi in cui la stessa persona ne compie due o tre. Io ho visto una piccola manifattura di questo tipo dove erano impiegati solo 10 uomini, e dove alcuni di essi di conseguenza compivano due o tre distinte operazioni. Ma sebbene loro fossero assai poveri, e perci non disponessero molto delle macchine necessarie, potevano, quando si impegnavano a vicenda, fare all'incirca dodici libbre di spilli in un giorno. Una libbra contiene pi di mille spilli di grandezza media. Quelle 10 persone, quindi, riuscivano a fare pi di 40.000 spilli al giorno. Ciascuno di loro 10 dunque, facendo una decima parte di 48000 spilli, pu essere considerato come se ne fabbricasse 4800 in un giorno .
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Management A.A. 2014-2015
Dalla manifattura allimpresa moderna t
Artigiano
1870
Fabbrica
Taylor con lorganizzazione scientifica del lavoro cerca dellefficienza tramite
Analisi su tempi e metodi di lavorazione
Organizzazione ottimale
La sua teoria si fonda su tre direttive (3 S)
Specializzazione
Standardizzazione
Semplificazione
Se invece avessero lavorato tutti separatamente e indipendentemente senza che alcuno di loro fosse stato previamente addestrato a questo compito particolare, non avrebbero certamente potuto fabbricare neanche 20 spilli al giorno per ciascuno, forse neanche un solo spillo al giorno; cio certamente non la 240ima parte, e forse neanche la 4800ima parte di quel che sono intanto capaci di compiere in conseguenza di una appropriata divisione e combinazione delle loro differenti operazioni. [] La divisione del lavoro, comunque, nella misura in cui pu essere introdotta, determina in ogni mestiere un aumento proporzionale delle capacit produttive del lavoro.
A. Smith
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Management A.A. 2014-2015
Dalla manifattura allimpresa moderna
Produzione di massa: sostituzione lavoro manuale con macchine Parcellizzazione Replicabilit
t
Artigiano
1870
Fabbrica
Economie di scala Minori costi di
produzione Maggiori volumi
prodotti Minori prezzi
per acquirenti Prodotto
standardizzato
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Management A.A. 2014-2015
Dalla manifattura allimpresa moderna
Maggiore importanza allorganizzazione della fabbrica Legami fra macchine specializzate (layout di
fabbrica) Professionalit specializzate Sviluppo funzioni
di supporto alla produzione (logistica, R&D, Finanza, HR)
Ma Illumination fiasco di Mayo
Obsolescenza
Tecnologia a disposizione dei concorrenti
t
Artigiano
900
Fabbrica Grande fabbrica
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Management A.A. 2014-2015
Dalla manifattura allimpresa moderna
Reciproca dipendenza con gli stakeholder
Separazione fra propriet e controllo Public company
Rischio di take over
Maggiore importanza del top management
Competenze firm specific Economie di regolazione sistemica
Codice di comando con centri di responsabilit
Routine organizzative
Sunk costs per la produzione di conoscenze non utilizzabili da altri
Riproducibilit nel tempo non garantita
t
Artigiano
1950 ca
Fabbrica Grande fabbrica Impresa manage-
riale
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Management A.A. 2014-2015
Dalla manifattura allimpresa moderna
Saturazione domanda
Maggiore importanza al cliente
Aumento forze concorrenziali e ambientali
Avvento del marketing
Segmentazione
Differenziazione vs standardizzazione
Aumento importanza R&D per ricerca di innovazioni
t
Artigiano
1960
Fabbrica Grande fabbrica Impresa manage-
riale
Impresa concor-renziale
-
Management A.A. 2014-2015
Dalla manifattura allimpresa moderna
Cambiamento nei consumi
Impresa concor-renziale
t
Artigiano
1970
Fabbrica Grande fabbrica Impresa manage-
riale Lean
Produc-tion
Piramide di Maslow (1954)
Le persone tendono a soddisfare i propri bisogni secondo una gerarchia,
iniziando da quelli elementari
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Management A.A. 2014-2015
Dalla manifattura allimpresa moderna
Cambiamento nei consumi
Risposta delle imprese
Focus su aspetti immateriali
Flessibilit produttiva e ampliamento della gamma
Maggiore importanza alla relazione con il cliente
t
Artigiano
1970
Fabbrica Grande fabbrica Impresa manage-
riale
Impresa concor-renziale
Lean Produc-
tion
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Management A.A. 2014-2015
Dalla manifattura allimpresa moderna
Automazione flessibile
Produzione di piccoli lotti a basso costo
Aumento della variabilit
Supporto ICT
Progettazione modulare
Flessibilit nei prodotti
Personalizzazione con aggiunta di servizi
Grande fabbrica
t
Artigiano
1980
Fabbrica Impresa manage-
riale
Impresa concor-renziale
Lean Produc-
tion
Mass customi-
zation
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Management A.A. 2014-2015
Dalla manifattura allimpresa moderna
Interazione col cliente
Approccio one-to-one
Importanza del CRM
Creazione di un customer db
Contesti di esperienza (es. Nike town, Abercrombie & Fitch, Coca cola)
t
Artigiano
Oggi
Fabbrica Grande fabbrica Impresa manage-
riale
Impresa concor-renziale
Lean Produc-
tion
Mass customi-
zation Esperienza
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Management A.A. 2014-2015
Riepilogo
Tratti salienti delle fasi principali che hanno portato alla creazione
dellimpresa moderna
1. Artigiano
2. Fabbrica
3. Grande fabbrica
4. Impresa manageriale
5. Impresa concorrenziale
6. Lean production
7. Mass customization
8. Economia dellesperienza
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Management A.A. 2014-2015
Indice
I fattori che creano la variet delle imprese
Il contesto di riferimento dellimpresa
La diversit dei capitalismi nazionali
La diversit dei settori economici
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Management A.A. 2014-2015
1. Limpostazione microeconomica neoclassica si fonda
sulla formulazione teorica che esista un unico modello
efficiente ed efficace di impresa allinterno di uno
specifico contesto competitivo
2. La diversit dimensionale nonch organizzativa, di
governance e strategica non ammessa e, anzi,
qualora vi sia, essa costituisce uneccezione destinata ad
essere espulsa per loperare dei meccanismi
concorrenziali presenti nel mercato
Il paradigma microeconomico neoclassico
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Management A.A. 2014-2015
1. Al contrario, la diversit delle imprese, allinterno di un
contesto competitivo, un fatto ineliminabile e
strutturale
2. In un certo qual modo, proprio questa diversit delle
imprese contribuisce a generare una dinamica del
contesto competitivo, fatta di innovazioni e di
conseguenti distruzioni creatrici (Schumpeter), capaci
di creare nuovi mercati e nuove fonti di ricchezza e di
sviluppo economico
Il paradigma di management
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Management A.A. 2014-2015
1. Quali fattori influenzano la diversit delle imprese, riconoscibile e visibile sul piano empirico in base delle loro strategie?
2. La diversit evidenziata nelle strategie riflette, in realt, una variet strutturale riconducibile alloperare di almeno tre fattori:
context specific
industry specific
firm specific
Le fonti della variet strutturale
delle imprese
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Management A.A. 2014-2015
I fattori context-specific fanno riferimento al fatto che i sentieri di sviluppo e le performance delle imprese
sono fortemente condizionati dalla fitta rete di rapporti con variabili specifiche del pi ampio contesto in cui operano, dal semplice contesto
territoriale di riferimento (per esempio, il distretto industriale) sino a quello pi generale definito in
termini di sistema-paese
I fattori context-specific
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Management A.A. 2014-2015
1. I fattori industry-specific si riferiscono ad altre dimensioni concettuali relative al settore di appartenenza tali da influenzare una variet delle imprese
2. Es: lappartenenza a un determinato settore, per ipotesi high
tech piuttosto che un settore low tech, comporta un maggiore o un minore investimento in attivit knowledge intensive, un diverso peso e una differente organizzazione delle attivit di R&S, diseguali modalit di differenziazione dei propri prodotti e servizi sul mercato, differenti decisioni in termini di canali distributivi e di relazione con il cliente e diverse tipologie di reti di appartenenza (reti scientifiche nel primo caso, reti soprattutto di mercato nel secondo)
I fattori industry-specific
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Management A.A. 2014-2015
1. I fattori firm-specific fanno riferimento a diverse dimensioni endogene alle imprese
2. La struttura proprietaria dellimpresa, il livello di managerialit e imprenditorialit nello stile di gestione, la struttura organizzativa, la storia, i valori condivisi, le professionalit, sono tra i principali elementi che contraddistinguono unimpresa rispetto a unaltra, influenzandone anche le modalit di azione e i percorsi di sviluppo
I fattori firm-specific
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Management A.A. 2014-2015
1. Limpresa non un soggetto che vive in isolamento ma strutturalmente collocata in un ecosistema composto da numerosi attori, con i quali si attivano differenti relazioni e che interagiscono tra di loro
2. Una parte di questi attori costituiscono quellinsieme di soggetti portatori di intessi, definiti stakeholder, che, proprio per questo, influenzano le decisioni dellimpresa
I fattori context-specific:
il contesto di riferimento
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Management A.A. 2014-2015
Le connessioni tra questi soggetti possono avere diverse caratteristiche, dal punto di vista dellimpresa, quali:
1. relazioni formali oppure informali;
2. relazioni unilaterali oppure bilaterali;
3. relazioni con conseguenze intense oppure deboli;
4. relazioni cooperative oppure competitive;
5. relazioni da cui derivano vincoli oppure opportunit.
Le diversit relazionali
con gli attori esterni
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Management A.A. 2014-2015
1. Questinsieme di relazioni contribuisce, in misura significativa, a configurare e
modellare la competitivit dellimpresa
2. Il paradigma teorico che tende a spiegare la competitivit di unimpresa in
funzione del suo ecosistema in cui collocata viene detto strutturalismo
3. Limpresa immersa in un particolare sistema istituzionale, composto da
proprie regole di comportamento, da una propria storia, da peculiari forme di
regolazione delle attivit delle imprese e cos via. Le caratteristiche differenziali
del comportamento delle imprese dipendono perci dal fatto che esse si trovano
storicamente modellate dal sistema sociale e istituzionale in cui sono localizzate
e radicate
4. Con il paradigma strutturalista, limpresa ha una propria progettualit strategica
e conseguentemente propri comportamenti e proprie performance
fortemente influenzata e condizionata dal contesto esterno
Il paradigma strutturalista
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Management A.A. 2014-2015
1. Lecosistema nazionale fa riferimento ai sistemi capitalistici nazionali in cui limpresa collocata
2. I percorsi storici di industrializzazione appaiono cos specifici e irripetibili per i diversi paesi al punto di arrivare a modellare una variet nei meccanismi e nelle logiche di funzionamento dei sistemi capitalistici avanzati
3. In questi diversi modelli, le interazioni istituzionali tra soggetti finanziari, sindacali, imprenditoriali e della policy pubblica, cos come le regole di corporate governance, cambiano significativamente, al punto di poter identificare uno specifico modello in funzione del contesto capitalistico nazionale in cui si colloca limpresa
La diversit dei
capitalismi nazionali
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Management A.A. 2014-2015
Il capitalismo anglosassone possiede essenzialmente le
seguenti caratteristiche:
il ruolo della borsa valori
la flessibilit del mercato del lavoro
il ruolo della concorrenza tra le imprese
il ruolo della R&S
Il capitalismo anglosassone
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Management A.A. 2014-2015
Il capitalismo tedesco presenta le seguenti caratteristiche:
limportanza di alcuni settori manifatturieri, cosiddetti
scale intensive
la centralit della ricerca scientifica applicata a favore
di queste industrie manifatturiere
la rilevanza, negli organi decisionali delle grandi
imprese, delle rappresentanze dei lavoratori
la presenza di banche cosiddette miste
Il capitalismo tedesco
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Management A.A. 2014-2015
Il capitalismo francese ha alcune proprie specificit:
il ruolo dello Stato nel perseguimento di progetti nazionali di
sviluppo industriale
il ruolo dello Stato nelleconomia tramite la propriet,
parziale o totale, di molte imprese in alcuni settori considerati
strategici
Il capitalismo francese
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Management A.A. 2014-2015
Il capitalismo italiano presenta talune peculiarit che lo rendono piuttosto diverso dai capitalismi nazionali precedentemente analizzati
Principali caratteristiche:
una specializzazione manifatturiera nei settori tradizionali
una dimensione medio-piccola delle imprese
un soggetto proprietario delle imprese molto concentrato e, in genere, riconducibile ad un nucleo familiare
unagglomerazione di piccole e medie imprese industriali nei distretti industriali
Il capitalismo italiano
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Management A.A. 2014-2015
Il peso di alcuni settori sul valore aggiunto
manifatturiero
Tabella 1 Il peso di alcuni settori economici sul valore
aggiunto manifatturiero
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Management A.A. 2014-2015
La dimensione media delle imprese
Figura 1 La dimensione media delle imprese
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Management A.A. 2014-2015
La concentrazione proprietaria in Italia nelle
imprese quotate nella borsa valori
Tabella 2 La concentrazione proprietaria in Italia
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Management A.A. 2014-2015
1. Lecosistema settoriale costituisce un secondo importante profilo della variet strutturale delle imprese
2. A seconda del settore, cambiano molte caratteristiche del contesto competitivo tali da influenzare la condotta strategica dellimpresa (regolamentazione, tecnologie, fabbisogni finanziari, internazionalizzazione, ecc.)
La diversit dei settori economici
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Management A.A. 2014-2015
1. I settori economici sono una suddivisione formale del sistema economico complessivo sulla base delle caratteristiche delle attivit svolte
2. Il termine settore economico viene normalmente utilizzato con diverse accezioni:
per indicare un particolare mercato o prodotto (p.e. settore energia, settore trasporti, settore auto ecc.)
una particolare propriet della produzione (p.e. settore pubblico e settore privato)
delle grandi macrocategorie produttive (settore primario, secondario e terziario)
I settori economici
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Management A.A. 2014-2015
Secondo una tradizionale classificazione i settori produttivi
sono quattro:
il settore primario
il settore secondario
il settore terziario
il settore quaternario o terziario avanzato
La tassonomia tradizionale dei settori
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Management A.A. 2014-2015
Pavitt ha proposto una tassonomia dei settori industriali sulla
base delle loro caratteristiche innovative, identificando quattro
diverse categorie:
settori supplier-dominated
settori scale-intensive
settori specialised suppliers
settori science-based
Una tassonomia innovativa dei settori
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Management A.A. 2014-2015
Essa si basa sulla diversa intensit della R&S (in rapporto
al fatturato totale) presente nei diversi settori
manifatturieri
settori ad alta tecnologia
settori a medio-alta tecnologia
settori a medio-bassa tecnologia
settori a bassa tecnologia
La tassonomia settoriale dellOECD
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Management A.A. 2014-2015
La specializzazione settoriale di alcuni paesi
Figura 2 Il peso economico dei diversi settori manifatturieri in alcuni
paesi (dati in percentuale).
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Management A.A. 2014-2015
1. La green economy non costituisce un nuovo settore economico ma esprime
un diverso orientamento nella produzione di moltissimi prodotti e servizi
2. La sua finalit, infatti, data dallobiettivo di ridurre limpatto ambientale
(ossia i potenziali danni generati dallintero ciclo di trasformazione delle
materie prime a partire dalla loro estrazione, passando per il loro trasporto e
trasformazione in prodotti finiti sino alla loro definitiva eliminazione)
3. In questo approccio di filiera complessiva, evidente che tutti i prodotti
possono essere re-interpretati, riuscendo a contenere il loro impatto negativo
sullambiente complessivo
4. La green economy non un nuovo settore ma un paradigma di sviluppo e di
trasformazione dellintera economica e dei settori che la compongono
La green economy: oltre la partizione settoriale
A. Tunisini T. Pencarelli L. Ferrucci, Economia e management delle imprese Copyright Ulrico Hoepli Editore S.p.A. 2014