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SOSTANZA PURASOSTANZA PURA
Un sistema si dice costituito da una sostanza pura se in esso è presente una sostanza di composizione chimica fissata: essa può presentarsi in differenti stati di aggregazione fisica ovvero solido, liquido, aeriforme.
Ciascuno degli stati di aggregazione è detto FASE.
FASEFASECon riferimento ad una sostanza pura, la fase è l’insieme di tutte le parti omogenee
del sistema aventi lo stesso stato intensivo.
Sebbene pressione e temperatura siano uniformi in un sistema a più fasi, tutte le proprietà specifiche cambiano con discontinuità attraversando il confine che limita due qualsiasi delle fasi presenti.
Il sistema semplice è costituito da una sostanza pura il cui stato intensivo sia individuato da due proprietà interne intensive indipendenti.
Il sistema semplice comprimibile o sistema p,v,T è detto così quando il suo stato intensivo è descrivibile con le proprietà pressione, volume specifico e temperatura, due delle quali saranno considerate indipendenti.
SISTEMA SEMPLICESISTEMA SEMPLICE
REGOLA DELLE FASI O DI GIBBSREGOLA DELLE FASI O DI GIBBS
Per una sostanza pura (ad un solo componente) vale la seguente regola:
V=3-F
dove con F si è indicato il numero delle fasi coesistenti in equilibrio e con V, detta varianza, il numero delle possibili variazioni, tra p e T, tali che F non cambi.
SISTEMA COSTITUITO DA UNSISTEMA COSTITUITO DA UN’’UNICA FASE EUNICA FASE E’’ BIVARIANTEBIVARIANTEV=3-1=2 ovvero è possibile variare pressione e temperatura senza mutare il numero
di fasi presenti.
SISTEMA INVARIANTE O SISTEMA AL PUNTO TRIPLO.SISTEMA INVARIANTE O SISTEMA AL PUNTO TRIPLO.
SISTEMA COSTITUITO DA DUE FASI ESISTEMA COSTITUITO DA DUE FASI E’’ MONOVARIANTEMONOVARIANTEV=3-2=1 ovvero è possibile variare solo una tra pressione e temperatura affinchè due
fasi coesistano in equilibrio.
V=3-3=0 ovvero in tale sistema sono presenti in equilibrio tre fasi, per cui una qualunque variazione di p o di T comporterebbe la scomparsa di almeno una fase.
Il punto triplo è dunque per definizione quel punto di coesistenza di tutte e tre gli stati di aggregazione in cui il sistema è invariante.
POSTULATO
Per un sistema p,v,T ad un solo componente, gli stati di equilibrio possono essere rappresentati da una superficie detta caratteristica in uno spazio a tre dimensioni.
0),,( =Tpvf
Per una sostanza pura che possiede una sola
fase solidae che è caratterizzata da un volume specifico del
liquido maggioredi quello del solido. Ciò si verifica in quasi tutte
le sostanze pure ad eccezione dell’acqua
che solidificando espande.
Esaminiamo il comportamento di una sostanza puraSi consideri una massa unitaria di sostanza pura in fase solida contenuta in un sistema pistone cilindro.
Si supponga che la trasformazione sia internamente reversibile.
Essendo la trasformazione isobara, dalla prima legge segue che il calore ceduto al sistema è pari all’incremento di entalpia.
δqdhvdpδl)(pdvδqdh
=+−+=
L’incremento di entalpia si manifesta con un aumento della temperatura e del volume: avviene una piccola dilatazione dovuta al riscaldamento.
Se si continua a somministrare calore, ha inizio il processo di FUSIONE (il processo inverso è detto di SOLIDIFICAZIONE): si manifesta la fase liquida e contemporaneamente si nota che la temperatura resta costante.
Il sistema in queste condizioni è detto BIFASICO.
All’interno del sistema bifasico pressione e temperatura restano uniformi, ma le altre proprietà specifiche presentano discontinuità passando da una fase all’altra.
Se si continua a somministrare calore, la massa della fase liquida continua ad aumentare fino alla completa scomparsa della massa in fase solida.
La quantità di calore necessaria al completo cambiamento di fase solida in liquida è una misura dell’ENTALPIA DI FUSIONE che può essere vista come somma della variazione di energia interna e del lavoro di variazione di volume scambiato con l’ambiente.
Cosa accade se si continua a somministrare calore?
Si passerà dalla fase liquida alla fase gassosa attraverso il processo di EVAPORAZIONE ( il processo inverso è detto LIQUEFAZIONE)che vede la coesistenza delle due fasi, liquida e gassosa.
Anche durante tale processo p e T sono costanti.
Se si continua a somministrare calore, la massa della fase gassosa continua ad aumentare fino alla completa scomparsa della massa in fase liquida.
Quando la sostanza è tutta in fase gassosa il suo volume è notevolmente maggiore di quello della fase liquida.
L’esperimento può essere ripetuto per differenti valori di pressione: si osserva che i passaggi di fase solido-liquido, liquido-aeriforme avvengono a temperature differenti: esiste una corrispondenza biunivoca tra pressione e temperatura in un sistema bifasico in equilibrio.
t
v
TTERMODINAMICA DEGLI ERMODINAMICA DEGLI SSTATITATI
sistema:sistema:1 kg di 1 kg di sostanza pura sostanza pura in fase solidain fase solidasomministriamo somministriamo
calore calore aa
pressione pressione costantecostante
compare la compare la fase liquida in fase liquida in equilibrio con la equilibrio con la
fase solidafase solida
sistema:sistema:1 kg di 1 kg di sostanza pura sostanza pura in fase liquidain fase liquida
ripercorriamo ripercorriamo la la
trasformazione trasformazione dopo aver dopo aver
aumentato laaumentato lapressionepressione
compare la compare la fase aeriforme fase aeriforme in equilibrio con in equilibrio con la fase liquidala fase liquida
sistema:sistema:1 kg di sostanza 1 kg di sostanza pura in fase pura in fase aeriformeaeriforme
t
v
TTERMODINAMICA DEGLI ERMODINAMICA DEGLI SSTATITATI
punto critico
punto triplo
volume specifico
fase liquida
volume specifico fase
aeriforme
AcquaTc=373 °Cpc=22 MPa
AcquaTt=0 °Cpt=0,6 kPa
se la pressione èmaggiore della pressione del
punto critico non c’è il passaggio di
fase
se la pressione èminore della pressione del
punto triplo c’è il passaggio di fase solido-aeriforme
p
vT
TTERMODINAMICA DEGLI ERMODINAMICA DEGLI SSTATITATIliquido
solido
solido-liquido
solido-aeriforme
pressionecritica
temperatura pressione tripla
temperaturacritica
liquido-aeriforme
aeriforme
SUPERFICIE CARATTERISTICA per una sostanza pura che possiede unasola fase solida ed è caratterizzata da un vliquido>vsolido: f(p,v,T)=0
mC = curva limite inferiore o linea del liquido saturo
nC = curva limite superiore o linea delvapore saturo
Un sistema plurifasico in equilibrio è detto saturo
In corrispondenza del punto critico si annullano le differenze tra i valori delle proprietà specifiche relative alle due fasi.
abcdef rappresentano gli stati termodinamici relativi al riscaldamento isobarico alla pressione pa.
ghil sono gli stati termodinamici relativi alla compressione isoterma dell’aeriforme: essendo Tg<Tc, la compressione causa il passaggio di fase gas-liquido
Liquido sottoraffreddato o compresso: stati il cui punto rappresentativo è alla sinistra della curva limite inferiore;
Liquido saturo: stati il cui punto rappresentativo è sulla curva limite inferiore;
Vapore saturo:stati il cui punto rappresentativo tra la curva limite inferiore e la curva limite superiore (stati interni allaregione bifasica);
Vapore saturo secco: stati il cui punto rappresentativo sulla curva limite superiore;
Vapore surriscaldato: stati il cui punto rappresentativo è tra la curva limite superiore e l’isoterma critica;
Nelle regioni monofasiche lo stato è univocamente determinato dalla conoscenza di una qualsiasi coppia di coordinate tra p, v e T in quanto sono tra loro indipendenti.
Nelle regioni bifasiche p e T sono tra loro dipendenti, per cui fissata T, ad esempio, in corrispondenza di un solo valore di p possono coesistere due fasi. La coppia individua il segmento luogo degli infiniti stati di equilibrio per la miscela (settoricilindrici con generatrice parallela all’asse dei volumi specifici). E’ dunque necessario conoscere il valore di una terza proprietàtermodinamica per l’individuazione dello stato del sistema.
Lo stato triplo è caratterizzato da un’unica coppia di valori pTdipendenti tra loro solo per la composizione chimica.
N.B.N.B.
Per sostanza di lavoro acqua:
pT=6,11.102
TT=273,13K
a: condizione di solido;
b: condizione di liquido;
c: condizione di gas;
a-b: solido-liquido;
b-c: liquido-gas;
a-c: solido-gas
Il triangolo abc è su di un piano ortogonale all’asse delle pressioni e lo interseca per un valore pari alla pressione tripla della sostanza.
SUPERFICIE CARATTERISTICA per l’acqua un vliquido<vsolido: f(p,v,T)=0
Presenta una differente disposizione delle regioni bifasiche
Proiezione della superficie caratteristica sul diagramma pProiezione della superficie caratteristica sul diagramma p--T o di fase:T o di fase:Le proiezioni delle regioni Le proiezioni delle regioni bifasichebifasiche sono delle linee e la loro linea in comune sono delle linee e la loro linea in comune èè rappresentata rappresentata
dal punto triplo, le regioni dal punto triplo, le regioni monofasichemonofasiche sono rappresentate da aree.sono rappresentate da aree.
La superficie caratteristica è proiettata sul piano pT:
La linea comune alle tre regioni bifasiche si proietta in un solo punto detto PUNTO TRIPLO “T”.
• AT è la curva di SUBLIMAZIONE o CONDENSAZIONE;
• BT è la curva di FUSIONE o SOLIDIFICAZIONE che in genere ha pendenza positiva, con l’unica eccezione per sostanze come l’acqua che solidificando si espandono;
• CT è la curva di EVAPORAZIONE o CONDENSAZIONE (di importanza applicativa).
Sebbene non sempre la conoscenza di entrambe le proprietSebbene non sempre la conoscenza di entrambe le proprietàà termodinamiche intensive, termodinamiche intensive, pressione e temperatura, permettano lpressione e temperatura, permettano l’’individuazione dello stato termodinamico del sistema, la individuazione dello stato termodinamico del sistema, la loro conoscenza darloro conoscenza daràà sempre la possibilitsempre la possibilitàà di individuarne la fase o le fasi presenti.di individuarne la fase o le fasi presenti.
(d) liquido sottoraffreddato o compresso; stato raggiungibile mediante un raffreddamento isobarico dallo stato di vapore saturo secco ( f ) o mediante una compressione isoterma dallo stato di liquido saturo ( c )
( f ) vapore saturo secco;
( e ) liquido saturo;
( g ) vapore surriscaldato; stato raggiungibile mediante un riscaldamento isobarico dallo stato di vapore saturo secco (f ).
gasgas
T > T > TTcc
97propano
-118ossigeno
-141aria
374acqua
-82metano
Tc [ °C]sostanza
TTERMODINAMICA DEGLI ERMODINAMICA DEGLI SSTATITATI
il metano, lil metano, l’’aria e aria e ll’’ossigeno, in ossigeno, in condizione condizione
ambiente, sono in ambiente, sono in fase gassosa fase gassosa
T < T < TTcc
liquido liquido-aeriformeaeriforme
TTERMODINAMICA DEGLI ERMODINAMICA DEGLI SSTATITATI
acqua t = 100 °Cp = 10 bar
liquido
acquat = 100 °C
p = 0,1 baraeriforme
acquat = 100 °Cp = 1 barliquido-
aeriformeQuando la temperatura della sostanza è inferiore
alla sua temperatura critica può presentarsi in diverse fasi a seconda
del valore della pressione
p = 101 kPa t = 100 °C
p = 85 kPa t = 95 °C
p = 200 kPa t = 120 °C
TTERMODINAMICA DEGLI ERMODINAMICA DEGLI SSTATITATI
acqua alla pressione ambiente al livello del
mare bolle alla temperatura di 100 °C
acqua alla pressione ambiente in montagna bolle alla temperatura
di 95 °C
acqua in una pentola chiusa alla pressione di
2 bar bolle alla temperatura di 120 °C
per ogni sostanza per ogni sostanza pura esiste un pura esiste un
legame legame monotono monotono crescentecrescente tra tra pressione e pressione e temperatura temperatura durante il durante il
passaggio di fasepassaggio di fase
TTERMODINAMICA DEGLI ERMODINAMICA DEGLI SSTATITATI
LL’’acqua bolle a acqua bolle a temperatura temperatura diversa a diversa a seconda della seconda della pressionepressione
T
pliquido
sottoraffreddato
vaporesurriscaldato
Individuazione della fase Individuazione della fase assegnate due proprietassegnate due proprietàà intensiveintensive
TA Tsat
pA
A A
TA
A
TA < Tsat(pA)
TA > Tsat(pA)
liquido sottoraffreddato
vapore surriscaldato
TA = Tsat(pA) vapore saturo
TTERMODINAMICA DEGLI ERMODINAMICA DEGLI SSTATITATI
data la pressione pA si legge a
quale temperatura c’è
il passaggio di fase Tsat
se la temperatura assegnata TA è
minore di quella di saturazione Tsat
la sostanza èliquido
sottoraffreddato
se la temperatura assegnata TA è
maggiore di quella di saturazione Tsat
la sostanza èvapore
surriscaldato
se la temperatura assegnata TA è
uguale a quella di saturazione Tsat
la sostanza èvapore saturo
T
p liquido sottoraffreddato
vaporesurriscaldato
TA
psat
pA
A
pA
A
Individuazione della fase Individuazione della fase assegnate due proprietassegnate due proprietàà intensiveintensive
pA > psat(tA)
pA < psat(tA) Aliquido sottoraffreddato
vapore surriscaldatopA = psat(tA)
vapore saturo
TTERMODINAMICA DEGLI ERMODINAMICA DEGLI SSTATITATI
data la temperatura TAsi legge a quale pressione c’è il
passaggio di fase psat
se la pressione assegnata pA è
maggiore di quella di saturazione psat
la sostanza èliquido
sottoraffreddato
se la pressione assegnata pA è
minore di quella di saturazione psat
la sostanza èvapore
surriscaldato
se la pressione assegnata pA è
uguale a quella di saturazione psat
la sostanza èvapore saturo
Proiezione della superficie caratteristica sul diagramma pProiezione della superficie caratteristica sul diagramma p--v:v:le regioni le regioni bifasichebifasiche e quelle e quelle monofasichemonofasiche si proiettano in tale piano come aree, la linea in comune si proiettano in tale piano come aree, la linea in comune
delle tre zone delle tre zone bifasichebifasiche èè proiettata nella linea proiettata nella linea mnmn (degli stati tripli).(degli stati tripli).
La superficie caratteristica è proiettata sul piano pv:
• abcdef riscaldamento isobarico;
• ghil compressione isoterma.
• Zona di vapore saturo è quella tra le due curve limiti e dalla linea del punto triplo (mn).
Nella zona al di sotto della campana, del vapore saturo, p e T sono tra loro dipendenti, per cui la loro conoscenza consente di individuare su tale piano un segmento (de) corrispondente ad infiniti stati aventi eguale p e T, ma differenti proprietà specifiche.
Proiezione della superficie caratteristica sul diagramma pProiezione della superficie caratteristica sul diagramma p--v:v:
La conoscenza di v e p(e quindi della T corrispondente) identifica lo stato di un vapore saturo: il volume specifico della miscela può essere considerato come la media pesata dei volumi specifici delle singole fasi in equilibrio. Si definisce una nuova proprietà, il titolo x, che esprime la composizione massica della miscela:
vsl
vs
vsl
vsvsll
vsl
vsl
mmmx
mmvmvm
mmVVv
+=
++
=++
=
Proiezione della superficie caratteristica sul diagramma pProiezione della superficie caratteristica sul diagramma p--v:v:
Il titolo è una grandezza adimensionale che può assumere valori compresi tra 0 ed 1:
( ) ( )( )( )lvs
l
lvslvsl
vsl
vs
vvvv
x
vvxvxvvxvmm
mx
−
−=
⇒−+=+−=
+=
1
Per x=0 v=vl cioè siamo sulla curva limite inferiore.
Per x=1 v=vvs cioè siamo sulla curva limite superiore.
Per 0<x<1 siamo sotto la curva a campana.
Il luogo dei punti con egual titolo definisce le curve isotitoloconvergenti tutte nel punto critico.
Per un vapore saturo esiste una corrispondenza biunivoca tra v ePer un vapore saturo esiste una corrispondenza biunivoca tra v ed x: lo stato può d x: lo stato può essere caratterizzato dalla coppia (p,x) o (T,x).essere caratterizzato dalla coppia (p,x) o (T,x).
Proiezione della superficie caratteristica sul diagramma Proiezione della superficie caratteristica sul diagramma TT--ss per una sostanza per una sostanza pura con una sola fase solida che fondendo espandepura con una sola fase solida che fondendo espande
a-b isoterma del punto triplo: essa delimita la zona bifasica liquido-aeriforme con le curve limiti;
( ) vsl
vsvsl
vsl
vsl
l
vsl
vsl
xssx
smm
msmm
mmmSSs
+−=
=+
++
=++
=
1
Dalla conoscenza di s e T(e quindi della p corrispondente) è possibile determinare i valori dell’entropia specifica del liquido saturo e del vapore saturo secco, dunque del titolo della miscela.
pp cT
sT
=⎟⎠⎞
⎜⎝⎛∂∂
L’area sottesa ad una trasformazione internamente reversibile sul piano Tsrappresenta la quantità di energia specifica scambiata nel modo calore: l’area sottesa al tratto di isobara-isoterma tra le curve limiti rappresenta l’entalpia di fusione.
Poiché le proprietà della sostanza in fase liquida sono poco sensibili alla variazione di pressione, le isobare si addensano sulla curva limite inferiore: in due stati di equilibrio caratterizzati dalla stessa T e da p differenti i valori delle entropie specifiche di fatto coincidono.
La regione del liquido è praticamente coincidente con la curva limite inferiore.
Valutazione della pendenza di un’isobara: curva monotonicamente crescente con concavità rivolta verso l’asse positivo della temperatura.
Se ci spostiamo lungo un’isobara (f-h) verso valori crescenti di T si nota un aumento della pendenza della curva in quanto è trascurabile la variazione di cp rispetto alla variazione di T.
La sottotangente (g-h)rappresenta il cp in quel punto.
L’isobara critica ha un flesso orizzontale in corrispondenza del punto critico che coincide con il massimo della curva a-c-b.
Per un generico stato l’isocora e l’isobara ad esso relative (f) sono tali che la pendenza della prima è sempre maggiore della pendenza della seconda:
pv
vp
vv
sT
sT
cc
cT
sT
⎟⎠⎞
⎜⎝⎛∂∂
>⎟⎠⎞
⎜⎝⎛∂∂
>
=⎟⎠⎞
⎜⎝⎛∂∂
valida per tutte le sostanze pure
La sottotangente intercettata dalla tangente nel punto considerato rappresenta il cvin quel punto.
Nel piano Ts le derivate delle isobare e delle isocoe presentano una discontinuità in corrispondenza della curva limite superiore.
Dalle relazioni di Gibbs segue che le aree sottese da isocore e isobare rappresentano rispettivamente le variazioni di energia interna e di entalpia specifica.
Si riporta il diagramma Ts per l’aria: lo stato di riferimento scelto è T=0°C, p=1atm; per tale stato si ritiene arbitrariamente h=s=0.
Tsh
p
=⎟⎠⎞
⎜⎝⎛∂∂
Proiezione della superficie caratteristica sul diagramma hProiezione della superficie caratteristica sul diagramma h--s (s (MollierMollier))
Nella regione bifasica le isobare-isoterme hannno un andamento lineare:
Dalla II equazione di Gibbs si deduce che spostandosi lungo un’isoentalpica verso s crescenti, la p decresce.
L’isobara d-e ha pendenza maggiore della a-b; si noti che la temperatura di saturazione corrispondente alla pressione relativa alla curva d-e èmaggiore di quella corrispondente alla curva a-b. Si deduce che il punto critico non è il massimo della curva a-c-b.c
pp
Tsh
c
=⎟⎠⎞
⎜⎝⎛∂∂
=
In corrispondenza della curva limite superiore al diminuire di p le isoterme tendono a diventare orizzontali: per i gas ideali è h=h(T)
dh = cp(T)dT
Percorrendo le isobare nel verso delle T crescenti la pendenza va aumentando:le isobare presentano la concavità rivolta verso l’asse positivo dell’entalpia.
Le curve a titolo costante individuano sulle isoterme segmenti proporzionali ad (x-1) ed x.
Si riporta il diagramma di Mollier per l’acqua: lo stato di riferimento è quello in cui si ha solo liquido saturo al punto triplo; si ritiene arbitrariamente h=s=0.
Usato per il calcolo delle proprietà nei cicli diretti
Proiezione della superficie caratteristica sul diagramma pProiezione della superficie caratteristica sul diagramma p--s per una sostanza puras per una sostanza pura
Usato per il calcolo delle proprietà nei cicli inversi
La lunghezza del tratto di isobara nelle miscele bifasiche rappresenta l’entalpia di fusione a quella pressione di saturazione: al crescere di p la lunghezza dei segmenti diminuisce.
Le isoterme hanno un andamento praticamente orizzontale nella zona dei liquidi: la dipendenza dell’entalpia di un liquido dalla pressione è praticamente trascurabile. Nella zona del vapore surriscaldato assume invece una pendenza negativa e tende a diventare verticale nel campo delle basse pressioni: l’entalpia di un aeriforme a bassa p è funzione solo di T.
Le isoentropiche hanno in ciascun punto pendenza pari alla densità nel punto stesso: dalla II eq. Di Gibbs vhp
s
1=⎟
⎠⎞
⎜⎝⎛∂∂
Le isoentropiche hanno un andamento praticamente lineare nella zona dei liquidi e assumono una pendenza via via decrescente nel passaggio dalla zona bifasica a quella del vapore surriscaldato.
Si riporta il diagramma ph per il Freon-12: lo stato di riferimento è quello individuato da T= - 40°C e p = 0.0641MPa; si ritiene arbitrariamente h=s=0.