Bergamo SOStenibile 35 > Settembre 2014

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Numero 35 | Anno IV° | Settembre 2014 | www.bergamosostenibile.com PERIODICO D’INFORMAZIONE CULTURALE SUGLI STILI DI VITA E D’IMPRESA SOSTENIBILI È insostenibile, ma non cambie- remo mai. Appunto. L’immobili- smo dell’Italia, la refrattarietà a ogni cambiamento, l’eterna criti- ca e le eterne discussioni su tutto e su tutti, sui massimi sistemi co- me sui minimi dettagli è proprio un male congenito tutto italiano, e purtroppo è anche lo sport nazionale più diffuso. Tutti si la- mentano… praticamente di tut- to, ma tutti si lamentano anche di qualsiasi tentativo di riformare qualunque cosa. Giusto per fare un esempio a mio avviso ecla- tante: il numero dei Parlamen- tari. Tutti concordi nel dire che 900 parlamentari sono troppi e segue a pagina 2 Immobilismo insostenibile Pagina 52 Pagina 4 Appuntamenti di Diego Moratti Stefano Zenoni Mobilità e urbanistica Sinergia per andare lontano Le novità di BgSOS Punti distribuzione e due pagine di appuntamenti Condominio EXPO La fiera della svolta Speciale Condominio Pagina 16 L’intervista Settembre 2014 Pagina 14 Ricicloni I migliori comuni della bergamasca Appuntamento dall’11 al 13 settembre Comuni Virtuosi Pagina 12 Educazione Giornate europee di educazione ambientale Bergamo Pagina 44 Celiachia I benefici della dieta Gluten free Salute & Benessere Peter pensa alla piazza in verde e rosa Fink Pink VENERDI 19 SETTEMBRE Vuoi trasformare i Tuoi Terreni in una Miniera Verde? VANTAGGI: Coltura facile e redditizia Ottimi profitti per ettaro Non necessita di trattamenti antiparassitari e diserbanti Oltre 1500 applicazioni industriali e commerciali RITIRO GARANTITO DAL CONSORZIO BAMBÙ ITALIA COLTIVA IL BAMBÙ GIGANTE!!! buca18.it Consulente di zona: Massimiliano Colombo info: 0541.830001 | onlymoso.it | [email protected]

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Periodico d’informazione culturale sugli stili di vita e d’impresa sostenibili

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Numero 35 | Anno IV° | Settembre 2014 | www.bergamosostenibile.com

PERIODICO D’INFORMAZIONE CULTURALE SUGLI STILI DI VITA E D’IMPRESA SOSTENIBILI

È insostenibile, ma non cambie-remo mai. Appunto. L’immobili-smo dell’Italia, la refrattarietà a ogni cambiamento, l’eterna criti-ca e le eterne discussioni su tutto e su tutti, sui massimi sistemi co-me sui minimi dettagli è proprio un male congenito tutto italiano, e purtroppo è anche lo sport nazionale più diffuso. Tutti si la-mentano… praticamente di tut-to, ma tutti si lamentano anche di qualsiasi tentativo di riformare qualunque cosa. Giusto per fare un esempio a mio avviso ecla-tante: il numero dei Parlamen-tari. Tutti concordi nel dire che 900 parlamentari sono troppi e

segue a pagina 2

Immobilismoinsostenibile

Pagina 52Pagina 4

Appuntamenti

di Diego Moratti

Stefano ZenoniMobilità e urbanistica Sinergia per andare lontano

Le novità di BgSOSPunti distribuzione e due pagine di appuntamenti

Condominio EXPOLa fiera della svolta

Speciale Condominio

Pagina 16

L’intervista

Settembre2 0 1 4

Pagina 14

RicicloniI migliori comunidella bergamascaAppuntamento dall’11 al 13 settembre

Comuni Virtuosi

Pagina 12

EducazioneGiornate europee di educazione ambientale

Bergamo

Pagina 44

CeliachiaI benefici delladieta Gluten free

Salute & Benessere

Peter pensa alla piazza in verde e rosaFink Pink

Venerdi 19 settembre

Vuoi trasformare i Tuoi Terreniin una Miniera Verde?

VANTAGGI:• Coltura facile e redditizia• Ottimi profitti per ettaro

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Editoriale

Segue dalla prima pagina

che comportano una serie infini-ta di spese, portaborse e vitalizi, frammentazione partitica, etc. Poi però, per una riforma che fi-nalmente toglie il bicameralismo perfetto tra Camera e Senato e ne taglierebbe ben 300 su 900, si trovano mille questioni per cui meglio non procedere, meglio ri-pensare, meglio ridiscutere, me-glio non fare nulla.Certo ha ragione chi critica di-cendo che tanto il Senato non sarebbe abolito veramente, (seppur i “nuovi” senatori sareb-bero fortemente ridimensionati nel ruolo e nei costi) ma tant’è che allora teniamoci 900 par-lamentari come sono adesso. Certo ha ragione chi si scaglia contro questa riforma perché questi nuovi senatori manter-rebbero ancora l’immunità par-lamentare, va bene, ma allora ci teniamo i 900 parlamentari

così come sono. Certo ha ra-gione chi vede nell’eliminazione del Senato uno scardinamen-to delle istituzioni repubblicane che secondo gli eruditi non può essere fatto senza una revisione complessiva dell’intero assetto istituzionale. Ci manca solo di riformare l’intero assetto istitu-zionale repubblicano… per ca-rità non tocchiamolo nemmeno dopo vent’anni di erudite discus-sioni. E allora teniamoci 900 par-lamentari. Si potrebbe andare avanti all’in-finito, ciascuno convinto della bontà delle proprie osservazioni, sia sulla questione parlamentari

sia su un’infinità di questioni, dal-la riforma della scuola all’abolizio-ne delle province. C’è sempre un buon motivo per cui non si riesce a fare nemmeno il primo passo. Il male congenito è pensare che ogni riforma sia epocale, quan-do invece è semplicemente un primo passo, ogni riforma si può poi correggere nel tempo, si può anche cambiare direzione se ne-cessario, ma almeno si sarebbe provato a smuovere un immobi-lismo che sta facendo affondare il nostro vecchio Paese. Un pae-se ingessato e ingolfato nei mille vincoli burocratici, istituzionali, giurisprudenziali, vincoli che tut-ti vorrebbero cambiare, ma che nessuno è disposto ad accoglie-re tout court.

Sono arrivato al punto di pensa-re che ormai non è più nemmeno così importante quale direzione o decisione si prenda. L’impor-tante è prenderne una e perse-guirla. Lo chiede l’economia, lo chiedono i giovani, lo chiedono i precari, lo chiede chi vorrebbe lavorare avendo un quadro più certo e meccanismi più rapidi, lo chiede chi vuole meritocrazia,

in un paese che è vissuto finora sugli scatti di anzianità, che so-no l’esatto opposto. Senza tanti catastrofismi perché la vera ca-tastrofe è l’immobilismo in cui siamo finiti. Ma è così difficile non riuscire a vedere almeno un lato posi-tivo, un passo avanti che c’è in ogni processo di riforma? Non sappiamo più andare all’osso delle questioni, non riusciamo più a fare nemmeno un bilancio complessivo dei pro e dei con-tro. Tradotto: non ci va mai be-ne niente. Proprio perché è tale, una “riforma” nasce per “rifor-mare” qualcosa che ha bisogno di essere modificato, mentre ciò che funziona, ovviamente viene mantenuto. E allora quanti dubbi

e cautele dobbiamo avere pri-ma di provare nuove soluzioni? Tante situazioni diventano dif-ficilmente modificabili proprio perché siamo noi a dare trop-pa importanza ai cambiamenti stessi, considerandoli a loro vol-ta non più modificabili. Torniamo all’esempio iniziale, che fra i mille esempi possibili mi pare il più paradossale: ma davvero se voi doveste scegliere tra votare una riforma che elimi-na una cospicua parte di parla-mentari -pur con tutti i distinguo, pur con tutte le osservazioni o gli emendamenti che si potrebbero fare, pur sapendo che i proble-mi sono ben altri e non cambie-rà niente, pur tutto quello che volete- davvero voi alla fine non votereste per una riduzione dei parlamentari comunque e do-vunque? Rispondetevi sincera-mente. Se la vostra risposta è sì, allo-ra pensate a quante infinite di-scussioni in realtà siano solo un’immane perdita di tempo. Se la vostra risposta è no, rilegge-te questo editoriale al prossimo tentativo di riforma del prossimo governo. E i 900 parlamentari nel frattempo vi ringrazieranno.In Italia prevale un immobilismo anacronistico e insostenibile, ampiamente avversato da tutti; ma la stessa nostra forte vena critica, in realtà, ne è la più pro-fonda causa.

Diego Moratti

“C’è sempre un buon motivo per cui non si riesce a fare nemmenoil primo passo”

“Il male congenito è pensare che ogni riforma sia epocale, quando invece si può sempre correggere nel tempo”

“Davvero voi alla fine non votereste per una riduzione dei parlamentari comunque e dovunque?”

silvia Cesana, mara d’Arcangelo, Alice rota,Giorgio sappilo, mario salomone, Francesca messina, maddalena Palo, Angela Garbelli, sara baido,Arianna Corti, daniela Picciolo, Livia salvi, elisa troiani, manuel montanaro, rossana madaschi, daniele macchi.

Hanno collaborato a questo numero:

recapiti redazione:

Via broseta, 12124128 bergamo (zona Loreto)tel. +39 035 258559Fax +39 035 209040

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registrazione:tribunale di bergamon. 25/10 del 04/10/2010registro stampa periodici

Chiuso in redazione5 settembre 2014

© Copyright 2014. tutti i diritti non espressamente concessi sono riservati.

Free Press >30.000 copie Editorestudio Green solution s.r.l.Direttore Responsabile diego morattiResponsabile di RedazioneAlice motti > bergamostefano Florioli > bresciaRedazione e SegreteriaFrancesca togni e roberta [email protected] Grafico e impaginazione nello ruggiero - [email protected] CsQ spa - erbusco (bs) - www.csqspa.itPubblicità > Bergamomarco rossi - tel. +39 335 [email protected] Pubblicità > Bresciastefano Florioli - tel. +39 333 [email protected]

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S o m m a r i oAttualità

Mobilità4. Mobilità dolce e urbanistica ragionata per una Bergamo a misura di cittadino6. BG Green 2014. Torna l’Ecomobility Experience in città7. Dalla vecchia “Via della Lana” nasce il filo green8. Campionati Mondiali di Nascondino fra spensieratezza e natura9. Curiosità in pillole

bergaMo11. I Maestri del Paesaggio 2014… in rosa12. Dall’ambiente una speranza per l’Europa13. Turismo s-Low e centralità dei territori

CoMuni Virtuosi 14. Comuni ricicloni: la nuova classifica di Legambiente

Green EconomyspeCiale ConDoMinio

16. Condomino Expo. Riqualificare il futuro dell’edilizia18. Sinergia bergamasca a Condominio Expo19. Qualità ed efficienza energetica. Un affare di famiglia 20. Vanoncini Spa. Condomini del passato diventano performanti22. Gruppo Pesenti, qualità d’impresa24. Il pulito “sempre in prova”... A prova di condominio26. MAD, le tecnologie d’impermeabilizzazione per un condominio a impatto zero28. Casa Hoval. Il condominio fra energie e sinergie

eCologia & iMprese30. Falegnameria Adda30. Imex

Stili di vita e d’impresaturisMo & territorio

32. Gusto biologico e solidale, una scommessa vincente32. Cibovicino 201434. Wine tour in pullman35. L’Anima di Bergamo è nel bicchiere, degustiamola!36. Al Polisena «L’altro Agriturismo» lo chef bio Francesco Locatelli37. Da settembre Altobrembo si tinge di sapori autunnali37. Scoprire il territorio. Corso di giornalismo ambientale

natura & aMbiente38. Gattile di Bergamo. Trovatelli in cerca di amore 38. Progetto Galgo Onlus. Adozione di levrieri dalla Spagna39. Terebinto39. Graminacee ornamentali

innoVazione40. Pronto, chi parla? La sostenibilità risponde41. Mammapp: prima app bergamasca per le famiglie in movimento42. Solar Impulse: il giro del mondo si fa con un aereo a energia solare43. Bitcoin, la moneta per un futuro sostenibile?

salute & benessere44. Celiachia e sensibilità al glutine

aliMentazione46. Elav Indie Festival 201448. Frutta e verdura di stagione > Il fico d’India e il ravanello49. Ricette > Branzino su insalata di ravanelli con salsa allo yogurt 49. Ricette > Crema alle foglie di ravanello e quinoa alla menta

eVenti50. Una Bergamo da Nobel

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Con una laurea in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Am-bientale alla facoltà di Architettu-ra e Società presso il Politecnico di Milano, un Erasmus a Londra e un dottorato di Ricerca a Vene-zia, Stefano Zenoni, 32 anni, è il secondo assessore più giovane della giunta Gori. Modi spigliati, passione per la musica e una bi-cicletta pieghevole fiammante ci accolgono nell’ufficio del neo as-sessore alla Pianificazione Ter-ritoriale e alla Mobilità. Stefano Zenoni ha idee chiare rispetto al-la mobilità, ci spiega la Bergamo che ha in mente restando con i piedi per terra, anche grazie a un’enorme planimetria della cit-tà che copre tutta la scrivania e puntualmente utilizza per indica-re percorsi, punti critici e strate-gici della nostra città.

Assessore Zenoni, ci dia una visione d’insieme della mobilità a Bergamo con le sue criticità e le sue opportunità?Diciamo subito che Bergamo ha

una struttura urbana complessa: si sviluppa sia su pianura sia su collina, non si estende a cerchi concentrici come gran parte del-le città ma ha -di fatto- più di un centro storico. È una città diffici-le, quindi occorrono politiche for-ti che si traducano in scelte più coraggiose. Sicuramente uno

dei punti critici, che è stato anche al centro della nostra campagna elettorale, è la pedonalizzazione del centro, da Piazza Pontida a via Pignolo. Stiamo lavorando per estendere le zone a traffico limitato, che ora si presentano a singhiozzo, per raggiungere una situazione omogenea. Ci rendia-mo conto delle problematiche

che gli esercenti della zona po-trebbero sollevare, per questo motivo sarà un lavoro graduale, che ha come priorità assoluta la zona intorno al Teatro Donizetti. Vorremmo trasformare la zona in una piazza attraverso un percor-so di riqualificazione urbana.

Un altro punto critico è l’accessibilità verso il centro dall’esterno della città, visto il forte flusso di pendolarismo incentrato sul capoluogoUna migliore accessibilità al no-stro territorio è un’esigenza mol-to sentita, ma è anche vero che dipende considerevolmente da finanziamenti esterni. Basti pen-sare alla linea tramviaria della Val-le Brembana (T2): è un intervento a cui teniamo molto ma occorre una risposta dal Ministero del-le Infrastrutture, dalla Regione e dalla Provincia per far fronte agli investimenti necessari. Un pro-getto che invece è più alla por-tata delle casse del Comune è la realizzazione del Metrobus urba-

no, la prevista linea T3. In questo senso, perché non pensare che, invece della tramvia annuncia-ta dal Prg, questo asse urbano possa essere percorso da au-tobus con corsie preferenziali? Il tracciato pensato (da S.Fermo al nuovo Ospedale) rimarrebbe lo stesso, ma la realizzazione sen-za binari, su gomma e a propul-sione elettrica offrirebbe notevoli vantaggi economici. Un metro-bus a percorso prevalentemente riservato ci costerebbe circa 12 milioni, contro i 160 milioni del progetto tramviario. Il Metrobus sarebbe il punto d’arrivo, ma anche solo avere tutte le corsie preferenziali realizzate entro fine mandato rappresenterebbe già un traguardo.

Sempre in tema di pendolarismo, parliamo di parcheggiL’obiettivo è ampliare il numero di parcheggi semi-centrali ed ester-ni potenziando il servizio pubbli-co per accedere al centro città. Vorremmo creare un sistema di

parcheggi che vadano a integra-re quelli già esistenti, prossimi al centro e rigorosamente blu, utilizzati per brevi soste occa-sionali con aree d’interscambio esterne, gratuite o quasi, che fa-vorirebbero chi in città ci sta per un’intera giornata. Vorremmo lavorare sull’ex-Gasometro che grazie alla sua posizione strategi-ca sarebbe un parcheggio molto funzionale. Non sappiamo però ancora i costi di bonifica e la pos-sibilità di un accordo con l’Inps, attuale proprietario dell’area.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico urbano, quali sono le priorità?Come si è visto già da quest’e-state, con la promozione delle navette gratuite dal parcheggio dello stadio agli spazi estivi, la nostra priorità è facilitare l’acces-so a città alta. Il servizio navette è stato una sperimentazione estiva realizzata anche grazie alla col-laborazione con enti privati. Ora vogliamo promuovere una ge-stione intelligente dei parcheggi

Mobilità

Mobilità dolce e urbanistica ragionataper una Bergamo a misura di cittadinoIntervista a Stefano Zenoni, neo assessore alla Pianificazione Territoriale e alla Mobilitàche spiega le criticità, i punti di forza e le potenzialità della nostra città

“Vorremmo trasformare la zona di fronte al Teatro Donizetti in una piazza attraverso un percorso di riqualificazione urbana”

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con l’uso “intensivo” dei disposi-tivi d’info-mobilità, per segnalare in anticipo le effettive disponibili-tà di sosta. In generale ci stiamo muovendo per il potenziamento del trasporto esistente e della frequenza degli autobus, con particolare attenzione al traspor-to serale e notturno. A.t.b. sta lavorando a uno studio sulla mo-bilità urbana efficiente partendo dal confronto con altre città. Il pri-mo passo in questa direzione è il potenziamento delle linee 8 e 6 che già a partire dal nuovo orario invernale, per il sabato sera pre-vedono corse ogni 22 minuti fino a mezzanotte e venti.

Parlando invece di ciclabilità?L’intenzione è di creare una vera cultura della bicicletta, vogliamo favorire la ciclabilità in tutta la cit-tà organizzando le piste ciclabili in modo da non avere più spez-zoni scollegati ma disegnando una rete interconnessa. In que-sto senso s’inserisce ciò che chiamiamo “circonvallazione verde”: l’integrazione della rete

di piste ciclabili esistenti lungo gli assi di ingresso della città e la sua estensione. Un primo obiet-tivo è rendere percorribili le aree agricole di Bergamo come il Par-co della Media Valle del Lambro (Plis) e integrarle così nel tessuto urbano, agevolandone la fruizio-ne. Attraverso la circonvallazione verde potrebbero essere colle-gati quartieri che ora sono se-parati in termini di viabilità dolce come per esempio Colognola-Villaggio degli Sposi. In occasio-ne della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile inaugurere-mo il pezzo di pista ciclabile del progetto Tram & Bike da via Da-vid fino a Borgo Palazzo, in cor-rispondenza della fermata TEB.

La Settimana Europea della Mobilità (16-22 settembre) è alle porte, qualche anticipazione?Come ogni anno il Comune di Bergamo aderirà all’iniziativa proponendo diverse attività in collaborazione con enti privati. Tra le principali potrei segnalarvi BG Green e il test drive di veico-

li elettrici organizzato da FCS; il Premio Tartaruga di Legambien-te; la pedalata notturna e il cen-simento ciclisti sulle principali arterie proposto da Aribi; la pre-sentazione di 21 nuovi autobus da parte di A.t.b. Ci sarà anche la “Millegradini”, la caccia al tesoro in bici de “I Ciclopi”, le Grazielliadi di Pedalopolis e la settimana del Piedibus che coinvolge i membri della giunta in prima persona. In-somma, un programma ricco di tutto rispetto che stiamo ancora ampliando e definendo.

Passiamo alle domande più leggere per far conoscere ai nostri lettori il giovane assessore: qual è stato il suo percorso prima di arrivare all’assessorato? Dopo il Dottorato di Ricerca in Pianificazione Territoriale e Po-litiche Pubbliche del Territorio presso l’Università IUAV di Ve-nezia, ho lavorato in diversi studi professionali nella bergamasca. Dal 2009 al 2014 sono stato con-sigliere comunale di opposizione e membro della III Commissione

Permanente, dedita ai temi di urbanistica, mobilità e housing sociale. Ora sono assessore a tempo pieno, anzi pienissimo! Collaboro anche con il Politec-nico di Milano come assistente, gestendo il Laboratorio di Analisi della Città e del Territorio. Fino a marzo ero anche coordinatore dell’Associazione Innova Berga-mo, soggetto culturale interes-sato allo studio delle politiche urbane per l’area urbana di Ber-gamo.

E nel (poco) tempo libero che rimane?Suono la batteria! Faccio parte dei Garage Ermetico, un gruppo post-rock bergamasco, come lo definirebbero i giornalisti. La pas-sione per la batteria è nata dopo la maturità, quindi relativamente tardi, ma nei primi anni di univer-sità mi ci sono dedicato anima e corpo. Ora continuo a mantener-la come passione ma solo alcu-ne sere quando ho le prove. Tra le altre passioni sicuramente c’è la bicicletta.

Libri e film?Sono un cultore del thriller e po-liziesco. Amo i film d’azione e le serie televisive ad alta tensione, forse perché in questo modo scarico la mia di tensione! Per quanto riguarda i libri, sono piut-tosto noioso, leggo prevalente-mente saggistica attinente al mio ambito lavorativo, architettura e urbanistica di cui sono vera-mente appassionato tanto da dedicare loro anche il mio tempo libero.

Diego MorattiMara D’Arcangelo

Mobilità dolce e urbanistica ragionataper una Bergamo a misura di cittadinoIntervista a Stefano Zenoni, neo assessore alla Pianificazione Territoriale e alla Mobilitàche spiega le criticità, i punti di forza e le potenzialità della nostra città

“Vogliamo favorire la ciclabilità in tutta la città organizzando le piste ciclabili in modo da non avere più spezzoni scollegati ma disegnando una rete interconnessa”

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Dopo il successo dello scorso anno, venerdì 19 settembre, in occasione della Settimana Eu-ropea della Mobilità, Piazza del-la Libertà ospiterà il ritorno di un evento innovativo e unico nel suo genere, la seconda edizione di BG Green 2014 – ecomobility experience. La manifestazione è organizzata dal Comune di Ber-gamo -Assessorato alla mobilità e Assessorato all’ambiente-, da FCS Mobility (società bergama-sca integratrice di sistemi e so-luzioni avanzate nel campo della mobilità sostenibile) e da Ber-gamoSOStenibile in linea con lo spirito e le raccomandazioni che la Commissione Europea ha re-centemente divulgato: la Ue ha infatti raccomandato a tutti i pla-yer pubblici coinvolti di diffonde-re la mobilità sostenibile, usando metodi di comunicazione e pro-mozione “user-friendly” verso la cittadinanza e il territorio.Per questo il cuore di Bergamo, dalle ore 10 alle 22, si trasforme-rà in un’importante Area Expe-rience HEV (Hybrid & Electric Vehicle), uno spazio dinamico d’esposizione della miglior pro-duzione eco sostenibile nazio-nale ed estera a due e quattro ruote, ma anche delle tecnolo-gie di supporto alla mobilità, dei servizi e dello sfruttamento delle energie rinnovabili. Dalla Piazza sarà possibile provare i veicoli a disposizione lungo un percorso con pendenze e discese fino a

22% per poter testare con mano tutte le novità di prodotto, le loro caratteristiche e le capacità dei

mezzi tendenti a zero emissioni. Sarà inoltre possibile usufruire della teoria di guida ecologica “Eco Drive”, utile nella guida di veicoli elettrici, messa a disposi-zione dal Master in Eco Mobility Management della LUISS Busi-ness School di Roma. Durante la mattina avrà luogo un convegno, moderato da Ro-berto Maldacea, rappresentante italiano dell’International Sustai-nability Forum, con i maggiori esperti del settore pubblico, pri-vato e universitario per presenta-re le tante novità e i risultati degli studi sperimentali di mobilità so-stenibile a Bergamo e Provincia (Sala della Camera di Commer-cio - Via Petrarca, 10 - ore 9:30; 13:30 inizio test drive riservato ai congressisti accreditati). Cinque saranno i temi trattati nella tavola

rotonda: l’integrazione modale (a piedi, in bici, mezzi pubblici e au-to), la mobilità dolce, la logistica delle merci, il mobility manage-ment e, soprattutto, la mobilità in sharing, con un’attenzione speciale al progetto BG Sharing #2.0. Si tratta del primo studio italiano dedicato alla mobilità ‘sharing’ in città e provincia, per utenti e target specifici come turisti, stu-denti, pensionati e chi viaggia per motivi di business. Durante il convegno saranno, inoltre, pre-sentate alcune best practices di aziende bergamasche di rilievo internazionale che hanno punta-to sull’eco mobilità.La giornata di venerdì 19 pro-seguirà fino a tarda serata con la possibilità per il pubblico di effettuare test drive e scambia-

re informazioni e notizie con gli addetti del settore. Tra le case automobilistiche che hanno già aderito all’iniziativa troviamo il Gruppo Autotorino con Mitsu-bishi, il Gruppo Bonaldi con i marchi Audi e VW, Motor 3000 con Nissan, Motorama e Con-cessionaria Sarco con i marchi Toyota e Lexus. Esporrà le novità in campo Green anche FCS Ser-vices. Per tutte le informazioni è possibile collegarsi a www.ber-gamoecomobilita.it, una finestra di comunicazione interattiva dal-la quale seguire il programma di “BG Green 2014” e scaricare gli atti del convegno, rimanendo aggiornati anche sulla rasse-gna stampa dei media coinvol-ti. BG Green 2014 è organizzato con il patrocinio del Ministero

dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; la Provincia di Bergamo; la Camera di Com-mercio di Bergamo; l’Universi-tà di Bergamo; ALOT (Azienda Trasporti Lombardia Orientale). Media partner ufficiale della ma-nifestazione è il mensile Eco Car, unico nel suo genere in edicola e online, capace di orientare il consumatore nel nuovo mondo dell’eco mobilità.

Mobilità

BG Green 2014. Torna l’Ecomobility Experience in cittàIn occasione della settimana della mobilità sostenibile a Bergamola possibilità di provare i veicoli elettrici e un convegno dedicato

“La concessionaria Nissan per Bergamo e provincia presenta in anteprima a BG GREEN il nuovo e-NV 200, il furgone 100% elettrico di casa Nissan”

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La storia della Bosio Group di Val Gandino inizia negli anni ’60 grazie ad Antonio Bosio, fonda-tore e primo gestore di una pic-cola attività di tessitura nel suo paese natale, Peia, vicino a Gan-dino. Territorio di antichi percorsi e tradizioni (come l’allevamento ovino e la “Pozza”) è un punto strategico lungo la “Via della la-na”, strada che collegava la Val Gandino alla Val Cavallina e alla Mitteleuropa; un luogo di merca-to e scambio dei prodotti lanieri che oggi offre quiete e benesse-re agli escursionisti. Nel 1973 i figli di Antonio Bosio iniziarono, tra questi luoghi, la propria attivi-tà imprenditoriale sviluppata su un’area di 2.500 mq e dedicata non solo all’attività di tessitura conto terzi, ma anche di orditura e attività di magazzino. Queste le radici di Bosifil, azien-da oggi specializzata nella com-mercializzazione dei filati da taglio cotoniero, il cui punto di forza è l’attività in loco sui propri impianti e presso aziende leader del settore. Oltre alla lavorazione del cotone, le richieste di mer-cato hanno influenzato la produ-zione che oggi riguarda anche prodotti d’origine sintetica. Negli anni Bosifil, dato il forte interesse nel settore ricerca e sviluppo di nuovi macchinari e all’esperienza nelle fiere di set-tore, ha integrato la propria at-tività attraverso la creazione di due nuove realtà produttive, og-

gi integrate completamente alla principale. Subbifil e Filtrating si sono specializzate in nuovi bu-siness: non solo si occupano di manifattura tessile e prodotti di abbigliamento, ma anche arre-damento, accessori, filati fanta-sia e filati elasticizzati. Dinamicità e innovazione tecnologica sono la filosofia di Bosio Group, che prosegue la propria attività at-traverso l’esperienza e il lavoro

di novanta dipendenti residenti nella Valle, per cinquanta milioni di fatturato l’anno. La fiducia nel progresso, il for-te senso etico e uno sguardo sempre più attento all’ecologia, porta il gruppo a esigere la Certi-ficazione Oekotex Standard 100 per tutti i prodotti chimici utiliz-zati nei processi produttivi. Il ri-spetto verso ambiente e natura ha portato l’azienda a sostenere il principio del “consumo di suo-lo zero”, riqualificando vecchi siti dismessi e riducendo l’impatto ambientale. Un intervento im-portante anche a livello sociale, nell’era della crisi economica, che punta alla tutela della natura e alla rivalutazione del territorio e dei suoi abitanti. Oltre alla rimo-zione di cemento amianto dalle coperture degli edifici aziendali di Peia, sono stati realizzati due impianti fotovoltaici da 200 e

400 kw, che rendono l’azienda autosufficiente dal punto di vista energetico. Altri interventi hanno reso sempre più efficiente l’atti-vità produttiva: sono stati instal-lati sistemi di recupero calore e costruite vasche di decantazio-ne per la depurazione e il recu-pero dell’acqua; infine è stato realizzato un impianto di illumi-nazione a lampade LED. «Gli interventi che facciamo -spiega Luca Bosio, amministratore di Bosio Group- sono diretti alla sostenibilità ambientale, ma fa-voriscono anche la sostenibilità economica dei costi d’esercizio dell’azienda». Luca Bosio si fa portavoce dell’importanza del rapporto tra tecnologia e so-stenibilità, raccontando la sua esperienza e passione per l’in-novazione, pur nel rispetto di ambiente e natura. Da tre anni proprietario di un autoveicolo Renault Twitzy, è il primo in Italia

a possedere da Febbraio 2014 la nuova BMW i3, 100% elettrica, per 150 km di autonomia. Per la ricarica dell’auto si è rivolto all’esperienza di Scame Parre, azienda leader nel settore del materiale elettrico e specialista in sistemi di ricarica per veicoli elettrici, che ha provveduto all’in-stallazione della colonnina di ricarica nel parcheggio azienda-le. Anche nell’abitazione privata sono stati realizzati interventi di risparmio energetico attraverso l’installazione di una pompa di calore per aria e acqua. «È un diritto incentivare l’innovazione per ricavarne efficienza –com-menta Bosio- ma è altrettanto possibile contribuire alla soste-nibilità e rispetto dell’ambiente, attraverso semplici interventi nelle nostre aziende e nelle no-stre case».

Alice Rota

Dalla vecchia “Via della Lana” nasce il filo greenLa Bosio Group di Val Gandino non conosce crisi grazie a una visione sostenibile dell’impresa che le garantisce qualità ed efficienza

“Da tre anni proprietario di un autoveicolo Renault Twitzy, è il primo in Italia a possedere da Febbraio 2014 la nuova BMW i3, 100% elettrica, per 150 km di autonomia”

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C’è ancora qualcuno che non sa che a Bergamo si sono svolti i Campionati Mondiali di Nascondino? Ne sta parlando tutta Italia, persino il Tg1 del-le 20, e anche noi sabato 30 agosto, incuriositi dalla bizzar-ria di questo campionato, sia-mo andati a vedere di cosa si trattasse. Cominciamo dalla location: 1.500 metri quadrati di verde in riva al fiume Brembo. Il colpo d’occhio è stato sicuramente positivo anche grazie al so-le che la mattina ha giocato a nascondino ma il pomeriggio è stato liberato dalle nuvo-

le regalandosi ai partecipanti e al pubblico. Sì, il pubblico: come in tutti gli sport anche il nascondino ha raccolto il suo pubblico che tana dopo tana si è lasciato andare a un tifo a dir poco coinvolgente. Le gare hanno visto 20 squa-dre sfidarsi a colpi di nascondi-gli, alcuni dei quali veri e propri colpi di genio. A ricoprire il ruolo di “cercatori”, nientepo-podimeno che i Lions, la plu-ripremiata squadra di football americano di Bergamo. Molto curioso in questo senso l’epi-logo della giornata: a vincere la Foglia di Fico d’Oro è stata la

squadra composta dai gioca-tori del Rugby Lumezzane che non negano di aver partecipa-to anche per cogliere una rara occasione di sfidare i colleghi giocatori di football. Quello che sembra un evento che si po-ne fra l’ironico e lo sportivo è invece da prendere più sul se-rio dato che esiste la concre-ta possibilità che approdi alle Olimpiadi di Tokyo 2020 come sport dimostrativo. Nascon-dino World Championship, organizzato da Ctrl magazi-ne, è arrivato fino in Giappone suscitando un vivo interesse da parte della Commissione Olimpica. Staremo a vedere come si evolverà la situazione. Per il momento l’unica certez-za è che giocare a nascondino fa bene alla salute e alla na-tura…lezza: non solo perché si torna un po’ bambini e ci si diverte, ma anche perché si al-lenano concentrazione, agoni-smo e fiato in mezzo al verde: abbiamo visto corse incredibili verso una tana ed esultanze a gran voce senza limitazioni. La cosa bella è che placcaggi, ri-valità e sconfitte non hanno tol-to a nessuno il sorriso sul volto, emblema di una giornata all’in-segna della naturalezza.

Giorgio Sappilo

A Brembate Sopra si è svolta la manifestazione nata per scherzo5 anni fa e che ora punta a Tokyo 2020

Campionati Mondiali di Nascondino fra spensieratezza e natura

Mobilità

I Ciclopi è una gara organizzata da Comb Studio all’interno della Settimana Europea della Mobi-lità che si pone fra la caccia al tesoro e la competizione ciclisti-ca: il 20 settembre i partecipanti dovranno risolvere alcuni enig-mi di natura culturale riguar-danti Bergamo, che riveleranno i luoghi (chiamati check point) verso i quali dovranno sfreccia-re in sella alle proprie biciclette raccogliendo in ognuno di essi la prova del passaggio. Vince il più veloce? No, vince chi finisce per primo unendo alla velocità anche conoscenza e strategia. Ai vincitori delle diverse catego-rie un telaio Pelizzoli e altri pre-mi offerti dagli sponsor fra cui Bianchi e Suntrading.L’idea di questa gara deriva dalle Alleycat che a cavallo fra gli anni ’90 e il nuovo millennio hanno dato il via alle manifesta-zioni ciclistiche underground

rivolte però a un pubblico spes-so di nicchia. I Ciclopi hanno invece rivolto la gara a chiun-que, aprendola a ogni tipolo-gia di bicicletta. Fra le decine e decine di ciclopi ci sono anche molti appassionati di bici che non abitano a Bergamo e che risolvendo i quesiti possono scoprire la bellezza e le attra-zioni turistiche, anche molto cu-riose, della nostra città. La gara in sé è soprattutto un modo per sensibilizzare i cittadini sul tema della mobilità sostenibile. Non ci sarà nessun percorso chiuso al traffico e quindi non è altro che un’esibizione in scala aumenta-ta della gara di sopravvivenza che ogni amante della bicicletta deve affrontare ogni giorno per le strade della città. Sono aper-te le iscrizioni e i Ciclopi vi avver-tono… Occhio alla bici! Per iscrizioni scrivere a: [email protected]

Il 20 settembre a Bergamo arrivano I Ciclopi… Occhio alla bici!

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A completare il cerchio delle competizioni stravaganti ecco le Grazielliadi, la competizione esclusivamente dedicata alla Graziella, la bici da combatti-mento, quella con la sella co-moda e il portapacchi dietro. Il giorno dopo de I Ciclopi, il 21 settembre, un’altra gara ciclisti-ca fatta di ruote e fantasia rav-viverà le giornate della mobilità a Bergamo. La VI edizione delle Grazielliadi si svolgerà al Par-

co Goisis di Monterosso e ogni Graziella deve essere cavalcata da due fantini che sfideranno gli altri partecipanti in competizioni come la “gara di lentezza” e la “rest’in pè”. Saranno premiate anche “la Graziella più tamarra” e la “peggior prestazione” per-ché la bici è un divertimento per tutti e l’importante è coglierne lo spirito.Per iscrizioni scrivere a: [email protected]

Grazielliadi 2014: la bici di tua nonna è una bomba

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© Luca Viganò/CtrL magazine

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➊ Gli alimenti scaduti alimentano il supermercato

Succede in Inghilterra, nella cittadina di Cannok, che la fi-liale di una delle più grandi ca-tene britanniche di supermercati (Sainsbury’s) ha deciso di stac-carsi dalla rete nazionale per di-venire off-grid, diventando quindi indipendente a livello energeti-co. Tutto ciò avviene semplice-mente recuperando gli alimenti deteriorati o scaduti per ottene-re biogas, utilizzato per produrre l’energia necessaria allo stesso supermercato di Cannok. L’e-nergia quindi diventa a chilome-tro “quasi” zero: sarà un cavo lungo 1,5 km a portare l’energia dall’impianto di cogenerazione direttamente al supermercato.

Un interessante passo verso la sostenibilità, in linea con la po-licy adottata da Sainsbury’s che ha l’obiettivo di ridurre del 30% le emissioni entro il 2020, anche attraverso un progetto di solariz-zazione che sta sviluppando su tutti i suoi supermercati.

➋ Pedala se vuoi un gelato

Spuntano come funghi i risto-ranti, i caffè e i dispositivi che incentivano l’attività fisica per produrre energia tramite la pe-dalata. Anche una gelateria ora, in California, ha escogitato que-sto sistema: per avere un gelato devi pedalare! Bastano 15 minu-ti di pedalata e il gelato ti viene regalato. Un incentivo da non sottovalutare per tutti i golosi.

A maggior ragione se si tratta di gelato artigianale come questo, realizzato con prodotti biologi-ci e certificati “km zero”. Non si tratta soltanto di un’idea curiosa: il meccanismo con cui vengono prodotti i gelati, infatti, funziona proprio grazie alla pedalata della bicicletta ad esso collegata. La domanda sorge spontanea: se pedali bene, vinci una coppetta?

➌ In giro per l’azienda in bicicletta (General Motors)

Tra i 61 edifici sparsi su un’area di 130 ettari, i 19 mila dipenden-ti di un’azienda automobilistica americana dovranno pedalare! È stato infatti messo a loro dispo-sizione un servizio di bike sha-ring per muoversi fra i vari spazi e i capannoni. Curioso, dato che l’azienda in questione è uno dei colossi automobilistici più impor-tanti del mondo! Ciononostante non hanno avuto problemi ad af-fermare che «il bike sharing è la mobilità del futuro. Teniamo alla salute dei nostri dipendenti e al-la loro attività fisica, inoltre la bici permette movimenti più rapidi fra i nostri spazi». Ciliegina sulla torta: le stazioni dove si preleva-no e si depositano le bici sono alimentate a fotovoltaico.

➍ La barca solare più grande del mondo in mostra a Venezia

Non stiamo parlando dei pa-diglioni della Biennale, bensì dell’area portuale della Certo-sa in fase di riqualificazione. La Turanor, prima imbarcazione totalmente a energia solare che ha compiuto il giro del mondo, sceglie di stabilirsi a Venezia per i prossimi sei mesi. Forse si tratta di una valutazio-ne estetica: potrà anche aver visitato tutto il pianeta, ma non ha potuto che cedere di fronte al fascino della Laguna. Inoltre la sua presenza simboleggia la riqualificazione dell’Isola della Certosa, in nome della sosteni-bilità. Infatti, quale migliore ospi-te di una barca che funziona a energia solare e che ha compiu-to il giro del mondo per ripulire gli oceani?

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Giorgio Sappilo

Curiosità in pillole

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Settembre tinge Città Alta di ver-de, e quest’anno anche di rosa. Torna dal 6 al 21 settembre “I Maestri del Paesaggio - Interna-tional Meeting of the Landscape and Garden”, una delle manife-stazioni più significative in te-ma di paesaggio e architettura sostenibile ospitate dalla nostra città. Per due settimane, eventi itineranti, seminari, workshop, appuntamenti culturali ed eno-gastronomici, mostre, aperitivi di paesaggio e concorsi raccon-teranno un mondo diverso, con-ducendo il pubblico in un luogo di benessere e architettura gre-en.

“Healing Landscape” Il verde che cura

Quest’anno è il potere rilassan-te e curativo delle piante a co-stituire il cuore pulsante della kermesse organizzata dall’As-sociazione Arketipos. “Healing Landascape” è infatti il tema dell’edizione 2014 che, come spiega Giulio Senes, docente e ricercatore presso la Facoltà di Scienze Agrarie e Ambien-tali dell’Università degli Studi di Milano e direttore del Corso di Perfezionamento in Healing Gardens, «vuole approfondire il tema del verde come fonte di benessere», “healing”, appunto.I benefici del verde sono molte-plici e riguardano tutti gli aspet-ti della salute dell’uomo: fisico, mentale, e sociale. «I motivi per cui il contatto con la natura in-crementa il benessere e favo-risce i processi di guarigione

-spiega Senes- si rifanno all’es-senza profonda dell’uomo co-me “essere vivente” in perenne stretto rapporto con l’ambiente che lo circonda e con gli altri es-seri viventi».Un “healing garden” è quindi uno spazio esterno (e talvolta un’area verde interna) proget-

tato per promuovere e migliora-re la salute e il benessere delle persone. Fondamentale quindi la presenza di questi spazi in tutti quei luoghi destinati alla cu-ra, ospedali, in primis, ma non solo. Attraverso la cura di orti e giardini, l’uomo attira a sé il po-tenziale energetico delle piante, lasciando fluire liberamente sta-ti d’animo e pensieri, secondo quel bisogno recondito che gli antichi chiamavano “bio-filia”.

La “Piazza Verde” di Peter Fink

Anche quest’anno l’allestimen-to temporaneo in Piazza Vec-chia, battezzata per l’occasione “Piazza Verde” sarà il Manife-sto del paesaggio urbano. Una passeggiata in parte provoca-toria e irriverente, sicuramente onirica, alla scoperta del valore (fisico e mentale, individuale e collettivo) della natura in città. La storica Piazza, che quest’an-no porta la firma internazionale

di Peter Fink in team con Lucia Nusiner e Maurizio Quargnale, si trasforma nei quindici giorni dell’evento in un salotto all’aria aperta, un’attrazione imperdibi-le per i molti visitatori e cittadini che vogliono riscoprire l’unicità del nostro paesaggio sotto una nuova luce. Tra i relatori dell’edizione 2014 troviamo i più autorevoli pae-

saggisti, garden designers, lan-dscape architects selezionati e invitati da Arketipos per questa quarta edizione: da Stig L. An-dresson a Fergus Garrett, da Marco Bay a Peter Fink. E an-cora: Pablo Georgieff, Mikyoung Kim, Luciano Giubbilei, Ugo Mo-relli, Ulf Nordfjell e molti altri an-cora, per una manifestazione che fa della vocazione interna-zionale e multidisciplinare il suo elemento distintivo.

Summer School, Moda, Arte e la sinergia cibo-natura

Tra gli eventi più attesi, la “Sum-mer School”, a cui parteciperan-no sedici studenti provenienti da tutto il mondo supervisionati dai Visiting Professor, Andy Sturge-on e Gianni Pettena. I ragazzi lavoreranno divisi in team per favorire il confronto d’idee e la realizzazione di due allestimenti paesaggistici i cui frutti saran-no visibili in occasione di Expo

Bergamo

I Maestri del Paesaggio 2014… in rosaL’International Meeting of the Landscape and Garden quest’anno punta sul potere curativo del verde con un occhio di riguardo a Expo 2015Dal 6 al 21 settembre Piazza Vecchia si colora di eventi e workshop. Tra gli ospiti internazionali il paesaggista Peter Fink

“I motivi per cui il contatto con la natura incrementa il benessere e favorisce i processi di guarigione si rifanno all’essenza profonda dell’uomo come essere vivente in perenne stretto rapporto con l’ambiente che lo circonda e con gli altri esseri viventi”

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2015: una piazza storica di Ber-gamo Alta e la Piazza Città di Lombardia di Milano, ingresso del grattacielo sede della Re-gione Lombardia. Le iniziative “Green Fashion” e “Green Food” coinvolgeranno giovani e gente di ogni età grazie alla collabora-zione tra gli Chef del Paesaggio e il Gruppo Editoriale L’Espresso e D Repubblica.

Particolare attenzione è rivolta al connubio cibo-natura: «Come ci ricorda Carlo Petrini, fondato-re di Slow Food, il cibo è fonda-mentalmente trasformazione di natura in cultura -afferma Paolo Bellini di Arketipos- Per questo ci saranno tante iniziative che promuovono la cultura del cibo e dell’alimentazione secondo natura, primi fra tutti gli Aperitivi

di paesaggio curati dai ragazzi dell’istituto alberghiero ischool». Grazie a “Green Food” inoltre si avrà l’occasione di lavorare con “Le Tavole di Bergamo Alta” per selezionare la ricetta di un primo piatto green che meglio tradurrà le eccellenze territoriali, aggiudi-candosi il titolo di “Ricetta Ma-drina della Manifestazione”.Tra le novità del 2014 troviamo anche la mostra organizzata in collaborazione con GAMeC, Galleria d’Arte Moderna e Con-temporanea e Allianz Bank, dedicata al fotografo Long Chin-San (Zhejiang 1892-1995) dal titolo “Long Chin San-Mario Fi-nazzi. La fotografia di paesaggio tra tecniche moderne e antica tradi-zione”: Trentadue scatti originali per raccontare la poetica visiva del paesaggio d’Oriente.

Una manifestazione rivolta a tutti

«Crediamo che una manifesta-zione come questa abbia una valenza decisiva anche in vista di Expo 2015 -dichiara Claudia Maria Terzi, Assessore all’Am-biente, Energia e Sviluppo so-stenibile- Il tema del paesaggio e

del verde urbano devono tornare a essere al centro dell’attenzio-ne non solo di pochi specialisti, ma di tutti i cittadini che la città la vivono ogni giorno. Quest’an-no il focus è sul verde curativo, un’idea che fino a qualche anno fa sarebbe stata considerata eli-taria, ma che oggi deve entrare a far parte della consapevolezza quotidiana di tutti”. Parole confermate dai numeri che testimoniano un successo in divenire. «La manifestazione -sottolinea il presidente di Ar-ketipos, Maurizio Vegini, che insieme al Comune organizza la manifestazione- ha portato a Bergamo centinaia di migliaia di visitatori, centinaia di parteci-panti all’International Meeting, ragazzi da tutto il mondo per la Summer School e relato-ri internazionali di prestigio per un’attenzione europea senza precedenti». Un evento d’eccellenza, unico nel suo genere, patrocinato ol-tre che dal Comune di Bergamo anche da Regione Lombardia, Expo 2015 e da numerose as-sociazioni nazionali e interna-zionali.

Mara D’Arcangelo

I Maestri del Paesaggio 2014… in rosaL’International Meeting of the Landscape and Garden quest’anno punta sul potere curativo del verde con un occhio di riguardo a Expo 2015Dal 6 al 21 settembre Piazza Vecchia si colora di eventi e workshop. Tra gli ospiti internazionali il paesaggista Peter Fink

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Che l’ambiente sia la più grande novità di questi anni lo dicono tutti gli studi economici e finan-ziari, anche se nelle politiche de-gli Stati parole come “ambiente” o “sostenibilità” trovano ancora uno spazio troppo interstiziale.È forse anche un problema di cultura: si stenta a capire la com-plessità del mondo contempo-raneo, gli intrecci e i reciproci

influssi tra società umana e pia-neta così come millenni di civi-lizzazione lo hanno plasmato, si fatica a comprendere la neces-sità di un approccio nuovo, inte-grato e di largo respiro. Ritrovare il rapporto con la Natura (uno psicologo americano ha parlato di “disordine da deficit di natu-ra”), scoprire stili di vita capaci di conciliare benessere ed equità,

ma anche “riterritorializzare” l’e-conomia e costruire comunità in un mondo globalizzato, lavorare per la “resilienza” (cioè la capa-cità di reagire e riprendersi) di fronte a rischi e disastri: sono queste alcune delle sfide dell’e-ducazione ambientale che oggi si trova a dover inserire tra i suoi obiettivi quello della sostenibilità, contribuendo così alla transizio-

ne verso società più ecologiche. Per questo educatori ambientali di varia appartenenza, pubblica e privata, si trovano a Bergamo il 25 e 26 settembre per il secon-do degli appuntamenti europei, i Pan-European Days of Envi-ronmental Education, ovvero le Giornate europee di Educazio-ne Ambientale, svoltesi l’anno scorso a Lione. A organizzarlo è il Segretariato internazionale WEEC, che l’Italia ha l’onore di ospitare. Regione Lombardia, Comune di Bergamo e Provincia hanno dato un pieno e convinto appoggio. Molti altri, dalle istitu-zioni europee a quelle nazionali e locali, hanno contribuito con patrocini e aiuti concreti. La fase che stiamo vivendo non è certo serena: preoccupazioni per i po-sti di lavoro, impoverimento delle famiglie, deindustrializzazione,

venti di guerra in Ucraina, atro-ci immagini di violenza in Orien-te e altro ancora. L’educazione ambientale vuole allora lanciare un messaggio positivo, fatto di etica, di passione, di voglia di immaginare e giorno per giorno costruire un futuro più vivibile e sostenibile.

Mario Salomone

Il 25 e 26 settembre Bergamo ospita le Giornate europee di Educazione Ambientale. Il 24 settembre il Forum nazionale

Dall’ambienteuna speranza per l’Europa

Bergamo

“Le sfide: ritrovare il rapporto con la Natura, scoprire stili di vita capaci di conciliare benessere ed equità, “riterritorializzare” l’economia e lavorare per la «resilienza»”

Il programmaIl 24 settembre, primo giorno dell’incontro europeo dell’educa-zione ambientale, è dedicato ai protagonisti italiani. Sono alme-no sette anni che nel nostro Paese non ci sono occasioni di incontro: l’ultima era stato un forum nazionale promosso dal Mi-nistero dell’Ambiente nel 2007. Poi, sull’onda del grande succes-so del congresso mondiale del 2013, che celebrava dieci anni di meeting internazionali del settore (i WEEC, World Environmental Education Congress), anche in Italia si è sviluppato un percorso di creazione di una rete stabile. A Casa Suardi, in Piazza Vecchia, si terranno assemblee plena-rie e verranno organizzati molti gruppi di lavoro, per coprire i tan-ti aspetti dell’educazione ambientale e consolidare le nascenti strutture del network. Il 25 settembre, al mattino, nell’Auditorium del Seminario Vescovile, cerimonia ufficiale di apertura dei due giorni più propriamente “europei”. Parlano autorità, il vescovo e diversi esperti di fama internazionale. La plenaria del 25 mattina è anche l’occasione per presentare un memorandum in 10 punti importanti per l’educazione ad ambiente e sostenibilità, piatta-forma su cui aprire un confronto con le istituzione comunitarie. Nel pomeriggio e per tutta la mattinata del 26 i lavori proseguono in commissioni parallele e si concludono in plenaria (di nuovo all’Auditorium) il 26 pomeriggio. Nel pomeriggio del 25, nella sala conferenze della sede universi-taria di Sant’Agostino si riuniscono le Regioni europee, su invito della Regione Lombardia che quest’anno presiede l’associazio-ne “Quattro motori per l’Europa”, di cui fanno parte quattro tra le più importanti regioni europee. La partecipazione alle giornate è gratuita e aperta a tutti gli interessati, ma è consigliabile re-gistrarsi prima sul sito (www.europe.environmental-education.org) dove è possibile anche trovare informazioni più dettagliate e il programma completo dell’evento.

il complesso di sant’Agostino in Città Alta

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Bergamo al centro di una ricerca univer-sitaria con lo scopo di esperire il territorio e strut-turare progetti turistici in una prospettiva totalmente nuova: quella s-Low. Il termine s-Low si riferisce a una nuova idea di turismo che coniuga i concetti di “Sostenibilità”, intesa come lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse naturali e culturali con la partecipazione delle comunità locali; “Slow travel”, che focaliz-za principalmente il nuovo modo di viaggiare dei turisti evitando la banalizzazione dell’esperienza; “Low cost” nella riconfigurazio-ne del concetto di lontananza/prossimità, per come si è ri-configurato nel mondo contem-poraneo, e dell’aumento delle mete raggiungibili. «Tale turismo si prospetta uno degli assi stra-tegici dello sviluppo territoriale, sia per la sua potenziale capa-cità di produrre reddito e oc-cupazione dalla valorizzazione delle risorse locali, sia per la sua facoltà di accrescere la valenza economica dei processi di ripo-sizionamento incentrati sulla cul-tura. Coniugando la connettività

aerea, le ri-sorse cultu-

rali e naturali e le competenze locali si

recupera la centralità dei ter-ritori quale volano cui ancorare un nuovo modello di business: un innovativo sistema socio-economico, basato sulla micro-imprenditorialità, la sostenibilità ambientale e la partecipazione dei cittadini», spiega la prof.ssa Emanuela Casti, che dirige il La-boratorio Cartografico Diathesis dell’Università di Bergamo, ide-atore della ricerca internaziona-le “Centralità dei territori, verso una rigenerazione del territorio bergamasco”. La doppia valen-za del progetto riguarda per un verso il contesto internazionale e dall’altro lato agisce su quello locale. L’Ateneo bergamasco ha siglato un accordo di partena-riato interuniversitario con le sei università cluster del network s-Low, volto a consolidare la coo-perazione scientifica e didattica. Tale rete europea comprende le città di Beauvais, Cambrid-ge, Charleroi, Girona, Lubec-ca e Santander, paragonabili a Bergamo poiché condividono le medesime condizioni struttu-

rali: essere di medie dimensioni, possedere un’università e un centro storico di pregio, avere un aeroporto sede di vettori low cost ed essere situate in pros-simità di una grande metropoli. Nel contesto locale, invece, so-no stati avviati cinque progetti pilota: Treviglio città slow; Il ver-de agricolo di Bergamo; La rete dei castelli della pianura berga-masca; La Valcamonica, sito Unesco; Il parco delle Orobie. Da qui il successivo step sarà quello del 10-12 Ottobre 2014, quando si svolgerà a Bergamo la Fiera Agri Travel & Slow Travel Expo 2014: in questa occasione il progetto Centralità dei territo-ri sarà presentato sia mediante uno stand espositivo, che rac-coglierà i partner europei, sia attraverso un convegno inter-nazionale dal titolo “Bergamo s-Low: il verde agricolo in città”, con il coinvolgimento di esperti e studiosi nazionali e internaziona-li e la presenza del Ministro On. Maurizio Martina. Insomma, l’Università si offre alla

città e al suo territorio mettendo a disposizione ciò che nel tem-po è andata a costruire e a con-solidare: un gruppo di analisti territoriali esperti in una proget-tazione partecipata e basata sul-le nuove tecnologie; un insieme di collaborazioni internazionali, che le permettono di prospettar-si come capofila di una ricerca che vede la provincia e la città di Bergamo quale banco di pro-va di una progettualità reticolare europea.

Francesca Paola Messina

Turismo s-Low e centralità dei territoriBergamo capofila di un network europeo all’insegna di Sostenibilità, Slow travele Low cost

“Avviati cinque progetti pilota: Treviglio città slow; Il verde agricolo di Bergamo; La rete dei castelli della pianura bergamasca; La Valcamonica, sito Unesco; Il parco delle Orobie”

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iAggiornata la graduatoria dei “Comuni ricicloni”: l’annuale classifica di Legambiente che premia le comunità locali che si dimostrano virtuose nella ge-stione dei rifiuti. Iniziamo con un dato decisamente positivo: rispetto alla precedente edizio-ne, i comuni che differenziano

più del 65% dei loro rifiuti sono in crescita: si è passati dai 1.293 del 2013 ai 1.328 del 2014 per un totale di 7,8 milioni di cittadini coinvolti.La classifica stilata da Legam-biente si basa sull’indice di buo-na gestione dei rifiuti urbani: un comune per conquistare le pri-

me posizioni non deve tenere in considerazione solo la percen-tuale di raccolta differenziata, ma numerosi altri fattori, tra cui la riduzione della quantità di ri-fiuti prodotti, la sicurezza dello smaltimento, l’utilizzo di piatta-forme ecologiche e l’efficacia del servizio. L’indice di buona gestione, unendo molteplici aspetti, rappresenta il giudizio finale alla gestione dei rifiuti: la giuria, dall’edizione 2014, ha scelto 23 parametri su cui com-piere la valutazione. L’obiettivo cui si vuole arrivare è di porre una maggiore attenzione non solo all’incremento della raccol-ta differenziata, ma soprattutto determinare una riduzione della produzione pro capite di rifiuti.

L’eccellenza dei comuni “rifiuti free”

A questo proposito, a partire dal 2013, all’interno della classifica sono stati inseriti anche i comuni “rifiuti free”, ovvero quelle real-

tà di eccellenza dove vengono prodotti e smaltiti solo 75 kg di rifiuti residui pro capite all’anno (la produzione media nazionale pro capite si attesta intorno ai 500 kg). I comuni esemplari a li-vello nazionale sono 310 e la pri-ma posizione è detenuta anche quest’anno dalla città di Empoli, comune che con i suoi 48.000 abitanti è riuscito a ridurre drasti-camente la produzione di rifiuti. La situazione nel resto d’Italia è molto variegata con la maggior parte delle realtà “rifiuti free” concentrata nella zona del Trive-neto (al secondo e terzo posto sono presenti i comuni trevisani di Castelfranco e Montebelluna) e nella provincia di Firenze.Qual è la ricetta per il successo? Sicuramente l’utilizzo del siste-ma “porta a porta”, la tariffazione del servizio secondo il metodo “chi inquina paga” e la riduzione della tassa sui rifiuti se si separa-no bene i materiali. Anche cam-pagne di comunicazione efficaci volte alla responsabilizzazione

del cittadino, insieme a incenti-vi al compostaggio domestico e al consumo di acqua pubbli-ca sono iniziative importanti per l’innestarsi di un meccanismo virtuoso. I comuni virtuosi della provincia bergamasca di questa sezione quest’anno sono quat-tro: Villa di Serio, Bonate sopra, Torre Boldone e Trescore Balne-ario; in calo rispetto allo scorso anno, quando le realtà premiate erano sette.

Vincitore assoluto: Ponte nelle Alpi (Belluno)

Nella graduatoria nazionale il co-mune riciclone sul gradino più al-to del podio è per il quinto anno consecutivo Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno, con 8.508 abitanti. Cambiano, rispetto allo scorso anno, la seconda e la ter-za posizione, conquistate rispet-tivamente da Borso del Grappa in provincia di Treviso e Vattaro in provincia di Trento. La particola-

Comuni Virtuosi

Comuni ricicloni: la nuova classifica di Legambiente Aumentano i comuni virtuosi a livello nazionale, ma nessuna grande città è ancora riuscita a superare la soglia del 65%

COMUNE PROVINCIA ABITANTI INDICE % RDPonte nelle Alpi BL 8.485 80.49 85%Borso del Grappa TV 6.020 79.80 85%Vattaro TN 1.244 78.14 81.49%Bosentino TN 864 77.62 80.90%San Gregorio nelle Alpi BL 1.612 77.21 79.76%Asolo TV 9.065 76.86 85%Santa Giustina BL 6.806 76.86 78.01%Ovaro UD 1.982 76.83 81.07%Maser TV 5.088 76.52 85%Capriana TN 688 76.48 75.57%

I PrIMI 10 COMUNI rICICLONId’italia

REgIONE COMUNI sOPRA10000 Abitanti INDICE COMUNI sOTTO

10.000 Abitanti INDICE CAPOlUOgO INDICE

Abruzzo Cepagatti 50,1 Palena 68,06Basilicata Non Classificato Banzi 58,22Calabria “” Casole Bruzio 68,75

Campania Monte Di Procida 67,71 Tortorella 73,72 Salerno 37,15Emilia romagna Colorno 63,74 Monte San Pietro 61,81

Friuli Venezia Giulia Tolmezzo 70,44 Ovaro 76,83 Pordenone 63,23Lazio Alatri 53,52 Oriolo romano 74,59

Liguria Garlenda 72Lombardia rezzato 67,51 Villa Di Serio 72,51

Marche Mondolfo 62,33 Serra De Conti 74,76Molise Cercepiccola 56,8

Piemonte Poirino 69,44 Belveglio 73,03 Novara 55,94Puglia rutigliano 64,09 Cellamare 60,81 Andria 50,07

Sardegna Siniscola 64,57 Tergu 65,44Sicilia Bisacquino 64,95

Toscana Monsummano Terme 72,89 Gambassi Terme 66,68Trentino Alto Adige Levico Terme 68,65 Vattaro 78,14 Trento 55,01

Umbria Giano Dell’umbria 57,15 Umbertide 54,66Veneto Carbonera 75,66 Ponte Nelle Alpi 80,49 Belluno 62,33

I migliori COMUNI rICICLONI, DIVISI PEr regione

I 10 COMUNI rICICLONIBergamaSCHiCOMUNE ABITANTI INDICE %RDVILLA DI SErIO 6.620 72.51 78.54BONATE SOPrA 9.451 70.96 77.62TOrrE BOLDONE 8.686 66.82 80.26TrESCOrE BALNEArIO 9.906 66.64 78.64PEDrENGO 6.017 64.57 76.01ALZANO LOMBArDO 13.773 64.40 80.37TrEVIOLO 10.513 63.19 73.05MOrNICO AL SErIO 2.920 62.33 75.16PONTErANICA 6.868 61.81 71.56UrGNANO 9.723 61.29 72.05

I 9 COMUNI rICICLONIBreSCiani

COMUNE ABITANTI INDICE %RDrEZZATO 13.502 67.51 78.58TrAVAGLIATO 13.747 66.64 75.63ADrO 7.172 63.02 70.45PASSIrANO 7.070 60.43 85.00NUVOLENTO 4.016 56.46 72.17CAZZAGO SAN MArTINO 11.069 54.39 74.60PONTEVICO 7.132 54.39 70.66PADErNO FrANCIACOrTA 3.779 52.66 71.55CALVAGESE DELLA rIVIErA 3.504 41.99 64.86

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rità di quest’anno è la presenza in tutte le regioni di almeno un comune riciclone (ad eccezione della Valle d’Aosta), nonostante rimangano marcate le differenze regionali. Continua il dominio del nord-est Italia, con le prime 33 posizioni occupate da province venete, trentine e friulane. Da un rapido con-fronto con la gra-duatoria 2013 emerge però un certo arretramen-to delle regioni del Nord Italia: -4,6% per il Friuli Venezia Giulia (nonostante sia comunque la seconda regione per numero di comuni ricicloni), -2,1% per il Trentino Alto Adige, -0,4% per la Lombardia, -1,2% per il Piemon-te e -0,9 per l’ Emilia Romagna. Aumentano invece i comuni ri-cicloni del centro-sud che oggi rappresentano il 20% del tota-le, mentre lo scorso anno erano il 14%. Tra le regioni del sud la migliore resta la Campania, al settimo posto con un aumento del1,5%. Una variazione significativa si è registrata nelle Marche, dove è stato incrementato del 15% il numero dei comuni ricicloni. Questo successo è il risultato

dell’adozione dell’ecotassa che premia economicamente i co-muni più virtuosi, penalizzan-do quelli che non lo sono stati. Questo sistema è riuscito a ri-durre fino al 70% l’ecotassa per i comuni che superano del 25% gli obiettivi stabiliti dalla legge. Un altro dato da rimarcare è

l’assenza, all’inter-no della classifica, dei grandi centri urbani, a testimo-nianza di un’evi-dente difficoltà di gestione dei rifiuti e arretratezza nel-la differenziazione. Basti pensare che

sono solo sette i capoluoghi di provincia che rientrano tra i ri-cicloni (Salerno, Pordenone, Novara,Verbania Andria, Trento e Belluno). Nessuna grande cit-tà è ancora riuscita a superare la soglia del 65% di raccolta dif-ferenziata. Milano resta ferma al 50% anche se si prospettano segni di miglioramento grazie all’estensione a tutto il territorio della raccolta differenziata della frazione umida. La speranza è quindi che Milano possa funge-re da esempio per le altre grandi città.

Maddalena Palo

Comuni ricicloni: la nuova classifica di Legambiente Aumentano i comuni virtuosi a livello nazionale, ma nessuna grande città è ancora riuscita a superare la soglia del 65% Facciamo il punto della situazione per quanto riguarda l’area ber-

gamasca, ricordando le due categorie di comuni sotto e sopra i 10 mila abitanti. Tra i comuni minori l’orgoglio bergamasco è si-curamente Villa di Serio, che si aggiudica la prima posizione nella classifica generale di tutti i comuni lombardi al di sotto dei 10.000 abitanti. Secondo posto a livello provinciale per Bonate Sopra e terzo per Torre Boldone. Tutti e tre i comuni hanno rafforzato la loro posizione, mentre ha perso il gradino più alto del podio Medolago che è scivolato fino alla ventesima posizione. Bisogna sottolineare che nel 2013 i comuni bergamaschi premiati erano 37 a discapito dei 31 attuali, quindi una flessione di sei unità. Per quanto riguarda la graduatoria dei comuni sopra i 10.000 abitanti, tra i 43 comuni ricicloni lombardi troviamo ben 8 comuni bergamaschi e tra questi i primi due sono Alzano Lombardo e Treviolo che occupano addirittura la quarta e quinta posizione regionale; salgono in classifica anche Albino e Martinengo rispettivamente al decimo e quattordicesimo posto.

Nella bergamascaprimo posto per Villa di Serio

Nella lunghissima lista dei municipi sotto i 10.000 abitanti il primo bresciano è Adro (sedicesimo a livello regionale), al secondo posto Passirano e al terzo Nuvolento. Se ci limitiamo ad osservare il dato sulla raccolta differenziata, Pas-sirano con l’85% è il comune dove si differenzia di più. Nella classi-fica dei comuni più grandi che superano i 10.000 abitanti, Rezzato e Travagliato rappresentano sicuramente l’eccellenza e l’onore della provincia, classificandosi al primo e secondo posto sia a livello pro-vinciale che a livello regionale; ottimo risultato anche per Cazzago san Martino, terzo in provincia di Brescia e diciassettesimo in Lom-bardia. Nella graduatoria generale dei comuni lombardi, in totale i comuni bresciani ricicloni sono nove: si è verificata una flessione di cinque unità rispetto al 2013. Il podio è totalmente cambiato rispetto allo scorso anno e il dato più significativo riguarda Coccaglio che passa dalla seconda posizione all’essere addirittura escluso dalla graduatoria attuale.

Nel brescianoguida la classifica Rezzato

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SPecIAle cONDOMINIO

Si apre giovedì 11 settembre Condominio Expo, il primo sa-lone nazionale dedicato esclu-sivamente agli amministratori e ai loro condòmini. Più che un polo espositivo, questa innovati-va fiera dedicata al pianeta delle costruzioni si configura come la possibilità di esplorare un nuovo

universo, attraverso un’esposi-zione che rappresenta una svol-ta nel modo di concepire l’edilizia e la casa. Sì perché il condomi-nio è prima di tutto una compro-prietà, comune a più persone. E la rete di relazioni che si instau-rano fuori dalle mura domestiche sono fatte di persone che intes-

sono relazioni. Un condominio è infatti una primaria forma di so-cialità aggregata, perché com-posto da strutture e persone, da un insieme di alloggi e a volte di altre unità immobiliari come uffici, negozi, magazzini. Un’or-ganizzazione complessa, un “si-stema” che si regge sul concetto

di condivisione e di regole, ma che contemporaneamente deve rivolgere la propria attenzione al mantenimento delle parti strut-turali, al fine di garantire il mas-simo comfort e benessere alla componente umana. Ma solo se la gestione di questo sistema è ben organizzata è possibile ri-

sparmiare e far risparmiare i pro-pri condòmini. In Italia esistono 1 milione di edifici, circa 27 milioni di unità immobiliari, delle quali 14 milioni sono alloggi residenziali occupati da famiglie. «Il mercato delle costruzioni sta vivendo una profonda trasformazione: in Ita-lia solo due condomini su dieci

Condominio ExpoRiqualificare il futuro dell’ediliziaMissione: efficientare 1 milione di case in tutta ItaliaAppuntamento in fiera dall’11 al 13 settembre

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SPecIAle cONDOMINIO

sono stati edificati dopo il 1991, data dell’entrata in vigore della prima legge sull’efficienza ener-getica. Ciò si traduce in circa 800 mila condomini potenzialmen-te da ristrutturare e riqualificare -spiega Ivan Rodeschini, Presi-dente di Ente Fiera Promoberg-. Dopo decenni di nuove costru-zioni, oggi il Paese ha quindi ur-gente bisogno di rinnovare gli edifici già esistenti. Se ben sup-portata da adeguate decisioni governative, la riqualificazione dei condomini rappresenta una straordinaria opportunità per far ripartire la filiera dell’edilizia ita-liana e con essa tutta la nostra economia».

Intervenire nel condominio, sul sistema strutturale e su quel-lo dei servizi, diventa quindi di grande importanza strategica, affinché l’investimento immobi-liare possa essere valorizzato, al fine di garantire condizioni di efficienza energetica e di miglio-ramento delle condizioni di be-nessere e salubrità degli alloggi, dalla gestione della sicurezza all’innovazione nei servizi e al supporto legato alla costruzione

di nuove forme di socialità. Ed è proprio questa l’idea che ha ispi-rato l’ente Fiera Promoberg che, in collaborazione con YouTrade e la rivista Condominio sostenibile e certificato, ha lanciato una fie-ra innovativa sia nel concept che nella modalità di realizzazione. Entrando in questa ideale città dell’edilizia, con strade e piaz-ze dedicate agli argomenti cal-di della gestione di uno stabile, avrete modo di scoprire le più in-novative soluzioni tecniche unite a strumenti finanziari adeguati, proposti direttamente dai princi-pali operatori finanziari e bancari nazionali. Sarà anche l’occasio-ne per sottoporre all’attenzione delle istituzioni politiche e finan-ziarie nazionali l’importanza stra-tegica del “condominio” e il ruolo cruciale che può rappresentare nel rilancio dell’economia del no-stro paese. Oltre alla parte espo-sitiva, grande rilevanza avranno i convegni, i workshop, gli incontri con esperti e la presentazione di casi concreti. I temi trattati sono strategici per gli amministrato-ri condominiali, le imprese e gli

operatori del settore che vo-gliono essere protagonisti in un mercato che richiede sempre più competenze e qualità delle solu-zioni proposte. Condominio Ex-po si pone in questo senso come collettore di soluzioni pratiche e gestionali, innovative e di servi-zio, orientate a soddisfare la cre-scente domanda di qualità. Dalla gestione amministrativa (sof-tware, servizi, posta, segreterie 24/24, siti web, portineria digita-le) agli strumenti finanziari e as-sicurativi per sostenere le opere di manutenzione, passando per le tecnologie in grado di ottimiz-zare il risparmio energetico, fino all’impiantistica (ascensore, ri-scaldamento e raffrescamento, idrico, elettrico, adduzione gas metano, ricezione tv, banda lar-ga) e alla sicurezza (video sorve-glianza, sensori, servizi web per la sicurezza): ogni tematica sarà affrontata in modo professionale e approfondito grazie alla parte-cipazione di esperti del settore.E nell’epoca digital, anche l’edi-lizia diventa 2.0: video e tutorial sugli aspetti che maggiormente

interessano un amministratore e i condòmini, come per esempio gli interventi al tetto o le tecniche di isolamento termico. Ma non solo: sabato la fiera apre anche al pubblico, cioè ai condòmini, i veri protagonisti della vita di uno stabile. L’obiettivo di Condomi-nio Expo è fare cultura metten-do a disposizione best practise, nel settore ma anche al di fuori del mondo degli addetti ai lavori. Perché bisogna partire dalle so-luzioni tecnicamente più efficien-ti ed economicamente più valide per migliorare la qualità della vita dei condòmini e, di conseguen-za, la sostenibilità delle città.

“In Italia solo due condomini su dieci sono stati edificati dopo il 1991, data dell’entrata in vigore della prima legge sull’efficienza energetica. Ciò si traduce in circa 800 mila condomini potenzialmente da ristrutturare e riqualificare”

“In Italia esistono 1 milione di edifici, circa 27 milioni di unità immobiliari, delle quali 14 milioni sono alloggi residenziali occupati da famiglie”

“la riqualificazione dei condomini rappresenta una straordinaria opportunità per far ripartire la filiera dell’edilizia italiana e con essa tutta la nostra economia»”

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Sono sette aziende, distinte nel-le competenze ma unite nell’in-tento: offrire al condominio, o a qualsiasi altro immobile, un pac-chetto completo d’interventi di efficientamento, garantito da im-prese specializzate e coordinate tra loro. È questa una delle principali no-vità della nuova manifestazione fieristica di Bergamo, Condo-minio Expo, il primo Salone nazionale dell’innovazione per la riqualificazione e la gestio-ne del Condominio. Si svolgerà da giovedì 11 a sabato 13 set-tembre 2014 presso la Fiera di Bergamo e i temi centrali della manifestazione saranno la ri-

qualificazione degli edifici e il loro efficientamento energetico, oltre a tutte le attività connes-se alla gestione condominiale. In questo gruppo di eccellenze bergamasche fanno parte Clivati Impianti Elettrici, Vanoncini Spa, Enzo Pesenti Srl, Falegnameria Cornelli Elisa, Duesse Copertu-re, Termoidraulica Riva Terzo e Guerinoni Costruzioni. «L’idea di unire competenze diverse e for-nire così un servizio completo al cliente è nata da un’iniziativa di Confimi Apindustria Bergamo. Ci piacerebbe creare una siner-gia tra aziende che possano col-laborare per offrire alla clientela un servizio completo e più pro-

fessionale» spiegano i promotori del gruppo. Si tratta, quindi, di appoggiare e sostenere aziende locali con cui si è costruita una solida intesa e sfruttare al meglio le potenzialità di ognuna delle at-tività che prendono parte al pro-getto, facendosi portabandiera della multisettorialità come valo-re e competenza. La creazione di un gruppo de-finitivo è ancora in via di svilup-po, ma il principio che guida la selezione delle eccellenze ber-gamasche è chiaro: «Vogliamo realtà competenti che siano ben inserite nel territorio in cui ope-riamo e che negli anni abbiano saputo dimostrare qualità e pun-

tualità -specificano i promoto-ri del gruppo- Per ora siamo in sette, ma ci piacerebbe arrivare a dieci aziende “consorziate” e stiamo ancora valutando altre possibili candidate che rispon-dano ai nostri requisiti». Intanto la sinergia di queste sette aziende spera di trovare in Condominio Expo un trampolino di lancio o e un’occasione per farsi conosce-re e incontrare potenziali clienti. L’obiettivo è proporsi agli ammi-nistratori condominiali o a chiun-que fosse interessato ad avere la garanzia di un servizio completo e di qualità. «Il nostro è anche un servizio di riqualificazione, quindi un buon investimento per chiun-

que operi nel settore dell’edilizia -precisano i promotori del grup-po- e poi siamo tutte aziende del territorio, quindi più vicine alle esigenze del cliente rispetto alle grandi multinazionali». Sebbene sia ancora agli albo-ri, la sinergia tra queste aziende sta già facendo alcuni importanti passi: «Già da qualche mese or-ganizziamo incontri mensili nel-le sedi delle aziende che fanno parte del pool. È un modo per far conoscere a tutti le poten-zialità di ciascuna, confrontarsi e far crescere quell’affiatamento indispensabile per imporsi in un mercato che guardi alla qualità del servizio offerto».

Un pool di aziende di qualità propone un pacchetto completodi servizi per di condomini e immobili

Sinergia bergamasca a Condominio Expo

ClIVATI IMPIANTI ElETTRICI sRlL’azienda con sede ad Azzano San Paolo si occupa di impianti

elettrici civili e industriali, impianti fotovoltaici, consulenza in termini di risparmio energetico, impianti di sicurezza,

domotica KNX, riqualificazione energetica, sostituzione di corpi illuminanti LEDVANONCINI sPA

Moderna impresa edile e rivenditore di materiali con sede a Mapello, particolarmente attenta all’edilizia sostenibile;

specialista nella tecnica costruttiva a secco, struttura e rivestimento. Offre anche servizi di assistenza tecnica e

consulenza

ENZO PEsENTI sRlAzienda attiva da oltre 40 anni con sede in Covo, è specializzata in lavori stradali, parcheggi, fognature, movimenti terra, demolizioni. Fa parte di un gruppo societario storico della bassa bergamasca (famiglie Pesenti di Covo), composto di diverse aziende in grado di fornire un servizio completo: oltre ai lavori edili, fornitura di calcestruzzi, asfalti, strutture prefabbricate, immobili industriali chiavi in mano, prodotti per l’agricoltura.

FAlEgNAMERIA CORNEllI ElIsA sRlDa più di vent’anni un’azienda specializzata

nella produzione di serramenti, porte interne e portoncini d’ingresso di alta qualità, in grado di soddisfare le esigenze abitative di ogni cliente

TERMOIDRAUlICA RIVA TERZOL’azienda si occupa di installazione

impianti idrotermosanitari, condizionamento e trattamento

dell’aria, impianti antincendio, metanodotti, acquedotti e reti di teleriscaldamento. Un costante

monitoraggio di tutte le commesse gestito da un team di tecnici

specializzati garantisce la qualità e la massima affidabilità degli

impianti

gUERINONI COsTRUZIONIImpresa familiare storica che grazie all’esperienza e alla sua professionalità si è imposta come leader nell’edilizia bergamasca. Impegno, qualità e capacità imprenditoriale sono alla base di questa solida impresa

DUEssE COPERTURE sRlAzienda con sede a Ponte Nossa, specializzata in particolare nelle coperture civili e industriali e nello smaltimento di amianto. Un know-how ventennale che garantisce competenza e professionalità

Un ”pool” di aziende in sinergia

SPecIAle cONDOMINIO

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Sia per le grandi aziende sia per i privati, il rinnovo dell’impianto elettrico può essere sinonimo di lunghe ricerche in vista di qua-lità e sicurezza. Clivati Impianti Elettrici Srl è il perfetto esempio di un’azienda con anni di espe-rienza alle spalle, che garantisce l’attenzione necessaria nei con-fronti delle esigenze del cliente. La storia dell’azienda inizia nel 1962, in pieno boom economi-co, quando Umberto Clivati apre una piccola officina a Bergamo, specializzata nella manuten-zione degli impianti e nell’av-volgimento di motori elettrici. Nel 1992, forti di una presenza importante sia nel settore indu-striale sia in quello terziario, i fi-gli trasferiscono l’azienda in una sede più ampia, ad Azzano San Paolo di fronte all’aeroporto di Orio al Serio. Nel 2008 l’azienda installa sul tet-to della propria sede un impianto fotovoltaico pilota con una po-tenza di 18.9 kW, consentendo un risparmio di emissioni di CO2

pari a 13,80 tonnellate l’anno. «Il principio che da sempre guida

l’azienda -spiega Mauro Clivati- è che per proporre le soluzioni migliori per i nostri clienti prima le testiamo su di noi». Solo l’e-sperienza in prima persona ga-rantisce la qualità di un servizio completo, dalla progettazione all’installazione, alle pratiche per il Conto energia. Non a caso è proprio l’azienda di Azzano che si è occupata di finanziare e installare gli impian-ti fotovoltaici di diversi edifici del Comune di Seriate che detengo-

no la gestione autonoma dell’e-nergia prodotta e consumata. Negli ultimi anni il fotovoltaico nel settore industriale ha subito un considerevole calo, ma fun-ziona ancora tra i privati, gra-zie alla possibilità di fruire della detrazione Irpef del 50% fino a dicembre 2014, che passerà al 40% dal primo gennaio fino alla fine del 2015.Oltre agli impianti elettrici civili e industriali e gli impianti fotovol-taici, Clivati S.r.l si occupa anche

d’impianti di sicurezza (antintru-sione, rilevazione fumi, TVCC e videocitofonia). Grazie a un cor-so di formazione sulla domotica (e al superamento del relativo esame) è ora KNX partner, ol-tre a essere partner Ecoxpert di Schneider Electric per le solu-zioni di efficientamento energe-tico. La Domotica offre notevoli vantaggi anche negli edifici resi-denziali: nell’ambiente domesti-co permette infatti di gestire in modo integrato sistemi impian-

tistici che normalmente sono concepiti separatamente come il climatizzatore e l’impianto elet-trico. L’utilizzatore può control-lare e programmare i dispositivi elettronici presenti nell’ambiente domestico attraverso interfac-ce utenti come pulsanti, teleco-mandi, schermi touch screen. La “home automation” garantisce quindi una maggiore sicurezza, efficienza e risparmio energeti-co, permettendo di conoscere in ogni momento e con precisio-ne i consumi per gestirli in modo efficiente. Clivati Impianti Elettri-ci è da sempre attenta alle idee innovative che permettono una maggiore tutela dell’ambiente e un migliore risparmio energetico anche nel settore dell’illumina-zione; non a caso presenta solu-zioni d’avanguardia basate sulle esigenze dei singoli casi. In partnership con Zumtobel, Clivati S.r.l propone al settore industriale e al terziario l’utilizzo di impianti Led di qualità, che consentono notevoli benefici in termini di risparmio energetico e manutenzione.

Qualità ed efficienza energeticaUn affare di famiglia Clivati Impianti Elettrici Srl garantisce un servizio completo al clientecon un occhio di riguardo verso l’ambiente e il risparmio energetico

SPecIAle cONDOMINIO

Impianti elettrici civili e industriali

Impianti fotovoltaici:Società di Servizi Energetici

Impianti di sicurezza:Antintrusione, rilevazione fumi, TVCCe videocitofonia

Domotica KNX

Riqualifi cazioni energetiche:sostituzione corpi illuminanti LED

Via Lombardia, 124052 Azzano San Paolo (BG)Tel. 035 310130 Fax 035 4595945www.clivati.it - [email protected]

Umberto Clivati apre una piccola offi c ampia, dove produrre e cablare quadri elettrici, e occuparsi di impianti elettrici industriali. Dal 2005 entra a far parte del gruppo Clivati anche Elettronica Industriale s.r.l., di cui la famiglia Clivati detiene la maggioranza.Oggi la storia continua con i fi gli del fondatore, in una nuova sede di oltre 2.000 metri quadrati ad Azzano San Paolo, di fronte all’aeroporto internazionale di Orio al Serio e a pochi chilometri dai caselli di Bergamo e Seriate dell’autostrada A4.

Impianti elettrici civili e industriali

Impianti fotovoltaici:Impianti fotovoltaici:Società di Servizi EnergeticiImpianti fotovoltaici:

Impianti di sicurezza:Antintrusione, rilevazione fumi, TVCCe videocitofonia

Domotica KNX

Riqualifi cazioni energeticheRiqualifi cazioni energetichesostituzione corpi illuminanti LEDRiqualifi cazioni energetiche

Impianti elettrici civili e industrialiImpianti elettrici civili e industriali

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Il recupero del patrimonio immo-biliare esistente è un’azione alta-mente sostenibile. Ormai sono tantissimi gli studi che dimostra-no il minor impatto ambientale della riqualificazione degli edifici, a differenza della loro demolizio-ne e successiva ricostruzione. Ci sono poi altri vantaggi legati a questa pratica quali, ad esem-pio, il minor dispendio di risorse economiche (spesso associa-to alla possibilità di beneficiare di sgravi fiscali), la valorizzazio-ne del patrimonio architettoni-co tradizionale, il recupero dei centri storici e la rivalutazione economica di abitazioni che ac-quisiscono un nuovo comfort abitativo, a misura d’uomo e d’ambiente. Non dimentichiamo poi quanto il settore delle ristrut-turazioni e delle riqualificazioni possa contribuire a rilanciare l’e-conomia italiana.Per intervenire su edifici del pas-sato (antichi o anche sempli-cemente desueti) è necessario affidarsi a professionisti pre-

parati, che sappiano interveni-re efficacemente su situazioni esistenti e che siano in grado di eseguire uno studio preventivo attento e scrupoloso. Vanoncini Spa, moderna impresa edile e ri-venditore di materiale con sede a Mapello (Bg), ha sempre ritenu-to fondamentale un approccio scientifico e rigoroso alla tecnica costruttiva. In questo senso, si è impegnata con uomini e risorse per garantire alla propria cliente-la indagini approfondite circa lo status quo degli edifici oggetto di intervento. Ancor prima di agire su un ap-partamento o su un condominio, lo staff si reca sul posto per esa-minare la situazione (in partico-lar modo lo stato degli isolamenti termoacustici) e, attraverso pro-ve acustiche, termografie e tec-niche non invasive condotte con strumentazioni ad hoc, rileva le criticità di una casa o di un con-dominio. Solo a questo punto è possibile passare alla fase di progettazione e di preventiva-

zione degli interventi di efficien-tamento energetico e acustico. Una volta approvata con il cliente la linea da seguire, si interviene con la ristrutturazione e la riqua-lificazione e, laddove necessa-rio, in collaborazione con esperti progettisti, vengono pianificati gli interventi che riguardano anche gli aspetti impiantistici correlati alla riqualificazione energetica.Vanoncini è in grado di operare sulla riqualificazione del singo-lo appartamento, su una por-zione di esso oppure sull’intero condominio. L’organizzazione aziendale consente di tenere sempre in massima considera-zione le tempistiche e i costi con-cordati con il cliente. Per dare un’idea dei risultati che si possono raggiungere, basta un solo dato: operando sul so-lo guscio abitativo interno di un edificio, è possibile passare dalle classi energetiche più basse (F, G) alle più alte (A, B) con un ri-sparmio importante dei costi di gestione.

Valorizzare il patrimonio immobiliare è green

Vanoncini Spa

Vanoncini compie la ristruttu-razione e la riqualificazione di tutto il condominio tramite la realizzazione di cappotti ester-ni e/o facciate ventilate, oppure intervenendo in ogni singolo ap-partamento con l’installazione di contropareti, controsoffitti, sottofondi a secco, isolamenti acustici e termici, compresi tut-ti i lavori edili accessori. Inoltre per quanti amano il “fai da te” il rivenditore Vanoncini, in tutti i suoi magazzini, offre la consu-lenza necessaria per l’acquisto dei materiali del sistema a secco necessari per la ristrutturazione della propria casa.L’azienda bergamasca studia vere e proprie strategie che ri-guardano la progettazione di impianti condominiali e la pianifi-cazione dell’involucro esterno e dei serramenti: in questo modo è possibile garantire risultati sor-prendenti anche su condomini datati e desueti. In questo senso sono ormai vastissime le case-history aziendali. Solo per fare un esempio, vale la pena ricor-dare un condominio degli anni ’60 sito in via Bono, a Bergamo, cui un’ordinanza del Comune una decina di anni fa pose l’ob-bligo di intervenire per la rimessa in sicurezza di alcune parti della facciata ormai pericolante e ob-soleta. Il condominio con lungi-

miranza andò oltre la richiesta del Comune e, attraverso la re-alizzazione di facciate isolate e ventilate e cappotti isolanti, rese complessivamente più efficien-te dal punto di vista energetico tutto il complesso. Il risultato? Un condominio performante che consuma poca energia (e che quindi costa poco in termi-ni di gestione) ed esteticamente ineccepibile, ancora oggi.L’esperienza Vanoncini sa-rà pronta a essere raccontata nell’ambito di Condominio Expo 2014, manifestazione che si ter-rà dall’11 al 13 settembre a Ber-gamo. L’evento, concepito come una matching tra aziende e pri-vati, consentirà ai partecipanti di incontrare lo staff Vanoncini per approfondire le varie decli-nazioni dell’edilizia sostenibile, da sempre cuore pulsante della mission aziendale.

Condomini del passato diventano performanti

“L’azienda bergamasca studia vere e proprie strategie che riguardano la progettazione di impianti condominiali e la pianificazione dell’involucro esterno e dei serramenti”

SPecIAle cONDOMINIO

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La famiglia Pesenti di Covo è attiva da decenni nella berga-masca e le due società Enzo Pesenti Srl e Scavi Pesenti fan-no parte del “pool” di aziende di Bergamo che presenteranno la loro sinergia in occasione della fiera Condominio Expo 2014. Da due generazioni questa famiglia d’imprenditori opera nel territo-

rio della bassa bergamasca, con interessi che spaziano dall’agri-coltura al commercio fino all’e-dilizia. Il gruppo Pesenti vede la diretta e costante partecipa-zione dei titolari alla gestione, a garanzia della serietà delle opere realizzate e in nome di un’espe-rienza che si tramanda di gene-razione in generazione.

Enzo Pesenti Srl e Scavi Pesenti operano nel settore dell’edilizia e

dell’urbanizzazione da generazioniUna preziosa sinergia basata su efficienza

e professionalità

Gruppo Pesentiqualità d’impresa

Enzo Pesenti Srl opera nel settore dei lavori stradali in genere; in particolare è specializzata nei lavori di urbanizzazione di aree industriali e residenziali. Si occupa anche della costruzione di strade, piaz-zali, fognature e opere viarie in genere, sia pubbliche sia private, oltre alla costru-zione di opere edili di tipo industriale e alle demolizioni di fabbricati. La società nasce nel 1972 sotto forma di ditta indi-viduale e fin da subito si occupa di lavori di scavo, sbancamenti, movimento terra, fognature e simili. Se inizialmente poteva contare sull’entusiasmo del titolare e po-chi mezzi, la società è poi cresciuta fino a raggiungere un organico ben strutturato ed efficiente.Negli ultimi anni la Società si è specia-lizzata nella realizzazione di grandi opere tra cui quelle a servizio del centro com-merciale Le Acciaierie nel Comune di Cortenuova (BG) e l’Antegnate Shopping Center nel Comune di Antegnate (BG). Tra le attività stradali, invece, le più recenti sono opere complementari alla realizza-zione dell’autostrada Bre.Be.Mi, al tratto Nuova Tangenziale Est Esterna di Milano (TEEM) e la realizzazione di opere com-plementari all’Alta Velocità Ferroviaria, Lotto Treviglio-Brescia (TAV).Operando nell’ambito di opere pubbli-che e private importanti, l’impresa Enzo Pesenti Srl ha sentito l’esigenza di qua-lificare il proprio modus operandi attra-verso certificazioni di Qualità tra cui UNI EN ISO 9001:2008 e l’attestazione SOA in

diverse categorie. La crescita della socie-tà è anche testimoniata dall’ampio par-co macchine di cui dispone per i lavori di movimento terra e trasporto di materiali, oltre a macchinari indispensabili per ope-rare con efficienza e in sicurezza. Questa “flotta” ha base presso un magazzino di adeguate dimensioni, coperte e scoper-te. La società occupa circa 75 dipendenti e ha realizzato nel triennio 2011-2013 un valore della produzione di circa 40 milioni di euro.

Fin dagli albori della sua attività, la famiglia Pesenti si è occupata di lavori di scavo nel nostro territorio. Oggi Scavi Pesenti Srl è un’azienda che opera nell’ambito delle attività estrattive e di cava, possedendo il polo estrattivo di Covo (ATEg6 del Pia-no Cave di Bergamo) per un’area di cir-ca 38 ettari, e diverse aree industriali nel Comune di Covo e limitrofi. Rami dell’at-tività concernono anche la produzione e vendita di calcestruzzi e la produzione di asfalti. La società dispone di due moderni impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato, per ogni tipo e per ogni uso, siti in Covo e Vailate (CR). Dal 2003 ha inoltre iniziato la produzione di asfalti con un impianto tecnologicamente avan-zato, sempre installato a Covo, testimo-niando la direzione della società verso un continuo aggiornamento e miglioramento della qualità ed efficienza aziendale. Ne-gli anni, l’azienda ha puntato molto sulla qualità, sia per garantire l’efficienza dei

propri servizi, sia per gli indubbi riflessi in termini di immagine aziendale e qualifica-zione presso gli enti pubblici o privati, an-che ai fini delle gare d’appalto connesse alle grandi opere. L’impresa Scavi Pesenti Srl opera nel campo delle forniture a ope-re pubbliche e private anche di notevole rilevanza. Dai primi anni Duemila è quindi sorta l’esigenza di qualificare e certifica-re l’operato della società; a tal proposito nell’anno 2001 Scavi Pesenti Srl ha con-seguito la certificazione di Qualità UNI EN ISO 9001:2000. Successivamente ha puntato sulla marcatura CE degli aggre-gati, ottenuta nel 2006; nel 2007 la certifi-cazione FPC del calcestruzzo, nel 2012 la certificazione FPC del misto cementato, oltre all’attestazione SOA in diverse ca-tegorie. In sinergia con Enzo Pesenti Srl, la società ha fornito materiali e servizi per la realizzazione delle nuove viabilità auto-stradali. La società occupa, a oggi, circa 40 dipendenti e ha realizzato nel triennio 2011-2013 un valore della produzione di circa 53 milioni di euro.

Enzo Pesenti Srl Scavi Pesenti Srl

Enzo Pesenti SrlVia G. Gregis 46 - Covo (Bg)Tel. +39 0363 93101 [email protected]

Scavi Pesenti SrlLocalità Cava Bellinzana - Covo (Bg)Tel. +39 0363 [email protected]

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Wolf Service è un’azienda di pu-lizie con sede a Bergamo in zona Boccaleone che da diversi anni si attesta fra le principali realtà per quanto riguarda il settore delle pulizie condominiali, civili e industriali. Il motto dell’impresa è “sempre in prova”, uno slogan che rispecchia la realtà dei fatti in quanto Wolf Service non lega i clienti a vincoli contrattuali nel tempo. A conferma di questa scelta vi è per esempio la possi-bilità di disdire il servizio richiesto anche solo tramite fax, con una settimana di preavviso. La scelta di “essere sempre in prova” è stata molto apprezza-ta dai clienti nel corso del tem-po e si è rivelata una strategia vincente: non crea pressioni di nessun tipo a chi usufruisce del servizio e allo stesso tempo spinge l’azienda e il personale a dimostrare ogni volta la propria efficienza, facendo sì che ci sia una continua ricerca verso il mi-glioramento e la qualità del lavo-ro svolto. Wolf Service si rivolge a una fascia di clientela molto ampia che interessa in primis il cittadi-no privato, per la pulizia condo-miniale, di appartamenti e ville. Per gli abitanti del condominio la questione pulizie è una delle più scottanti da affrontare nel corso delle assemblee. Spesso la pu-lizia di scale, ascensori, corridoi, vetrate interne ed esterne è af-fidata a turno alle famiglie che abitano il condominio ma l’abi-lità, l’efficacia e l’affidabilità delle stesse non sempre è garantita. Scegliere Wolf Service per le pu-lizie condominiali può essere la soluzione migliore che evita alla base uno dei motivi di discussio-ni e incomprensioni

più comuni durante le assem-blee condominiali e che facilita il raggiungimento di un quieto vi-vere delle diverse famiglie.Fra gli ambienti in cui Wolf Servi-ce effettua regolarmente la pro-pria attività ci sono anche spazi adibiti al lavoro terziario in cui è richiesta la perfezione nella puli-zia e nell’igiene per i propri uffici. L’ampia disponibilità di perso-nale e strumentazione profes-sionale permette all’azienda di essere un punto di riferimento anche per quanto riguarda la necessità di effettuare pulizie industriali, di centri commerciali e impianti sportivi: fra i clienti di Wolf Service c’è anche l’Albino-leffe Calcio che si rivolge all’a-zienda per le pulizie dello Stadio Azzurri d’Italia di Bergamo.Un altro settore in cui l’azienda bergamasca si afferma come leader è la pulizia delle vetra-te. Palazzi, condomini e grandi

edifici hanno spesso finestro-ni molto difficili da raggiungere e per i quali bisogna rivolgersi a specialisti. Wolf Service pos-siede la preparazione e l’attrez-zatura migliore per compiere pulizie di questo tipo. Grazie alle aste telescopiche in carbonio, gli operatori non necessitano di piattaforme elevatrici che cau-serebbero per i residenti una spesa maggiore del 60%. vetra-

te risparmio del 60% no ele-vatori.

L’azienda è una delle pochissi-me aziende bergamasche ad aver ottenuto la certificazione per la qualità ISO 9001 ma so-no molti altri i fattori che rendono ottimale la scelta di Wolf Servi-ce: l’esperienza del personale, la capacità di analizzare il contesto che necessita di pulizia al fine di equipaggiarsi della strumenta-zione adeguata e conseguente-mente di fornire rapidamente un preventivo con massima traspa-renza dei prezzi, l’assistenza da parte dei tecnici specializzati e

la possibilità di fare affidamento sul pronto intervento di Wolf Ser-vice con l’ausilio di collaboratori professionali in grado di risolve-re ogni problema di pulizia. Ulti-ma ma non meno importante è la cura per l’impatto ambientale: l’attenzione verso il mercato dei prodotti per il lavaggio si con-centra verso i prodotti che hanno caratteristiche eco compatibili e che garantiscano efficacia unita al rispetto dell’ambiente.“Sempre in prova” non è solo uno slogan ma un invito a testa-re l’efficacia dell’azienda. Prova-re per credere.

Giorgio Sappilo

“Wolf Service è la soluzione migliore che evita alla base uno dei motivi di discussioni e incomprensioni più comuni durante le assemblee condominiali”

Il pulito “sempre in prova”...A prova di condominioWolf Service è un’impresa di puliziache non vincola i clienti a nessuna formula contrattuale

Wolf Service SrlVia Rosa Gabriele 28 - Bergamo - Tel. +39 035 [email protected] - www.wolfservicesrl.it

“La scelta di “essere sempre in prova” è stata molto apprezzata dai clienti”

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In un’ottica improntata al rispar-mio energetico, l’impermeabi-lizzazione degli edifici è sempre una questione che merita un oc-chio di riguardo. La nascita del concetto di Green Building parte proprio dall’esigenza crescente di edificare e costruire con occhi sempre più attenti all’ambiente. È in quest’ottica che s’inserisce la filosofia di MAD, azienda che opera nel settore dell’imperme-abilizzazione liquida, tecnolo-gia avanzata per la copertura di edifici. La carica innovativa del progetto ha ottenuto nel 2012 il riconoscimento dalla Regione Lombardia come start-up e l’in-tento è continuare a sostenere l’innovazione in versione “green” smuovendo il settore edilizio ita-liano. Paolo Maddaloni, titolare dell’a-zienda, ha importato in Italia la cultura delle eco-impermeabi-lizzazioni con un prodotto unico nel suo genere: Inopaz H2O. Si tratta di una guaina di poliure-tano alifatico a base d’acqua altamente riflettente e comple-tamente ecocompatibile, adat-ta a rendere impermeabili tutte le superfici orizzontali e verticali a vista e non. Il prodotto ha ot-tenuto il marchio CE e le certi-ficazioni Cool Roof e Broof T2. Quest’ultima è di particolare rilevanza perché indica la resi-stenza del materiale al fuoco. «La MAD si occupa d’imperme-abilizzazioni a trecentosessan-ta gradi -spiega Maddaloni- La direttiva UE prevede che entro il 2018 tutti gli edifici pubblici, ed entro il 2020 tutti quelli privati, di nuova costruzione siano a con-sumo energetico quasi zero; noi ci stiamo muovendo in questa direzione grazie all’abbattimento del carico energetico che la no-stra tecnologia permette».Cool roof, letteralmente “tet-to freddo” è il concetto che sta dietro alle tecnologie d’imper-meabilizzazione liquida “bianco riflettente” promossa dalla MAD. La riflettanza delle superfici esterne di copertura è un requi-sito fondamentale per migliorare

il carico energetico delle coper-ture e aumentare le prestazioni degli impianti fotovoltaici. «Il cari-co energetico di un edificio varia sensibilmente a seconda della sua interazione con l’ambiente esterno -precisa Maddaloni- Un

conto è avere coperture che si surriscaldano arrivando fino ai 90° C nei periodi estivi, un altro è avere coperture riflettenti che garantiscono un livello di tempe-ratura che si assesta intorno ai 38°/40° C di massima». L’utilizzo

di tali tecnologie permette di ri-durre sensibilmente il surriscal-damento dell’ambiente interno di un edificio e quindi limita i co-sti di raffreddamento, favorendo risparmio ed efficienza energe-tica. L’innovativa tecnologia di Inopaz H2O, quindi, s’inserisce perfettamente nell’ottica di una riqualificazione di condomini, capannoni, magazzini e qualsi-asi tipo di immobile a copertura piana. Le tecnologie rifletten-

ti promosse dalla MAD sono inoltre pedonabili, a base d’ac-qua e VOC free, ovvero prive di composti organici volatili nocivi. Rappresentano pertanto una soluzione assolutamente green e un investimento duraturo che garantisce comfort ed efficienza all’edificio. Da non sottovalutare è anche l’impatto sull’ambiente esterno: una superficie bianca “Cool roof” garantisce l’abbas-samento della temperatura dell’edificio, migliorando quin-di l’effetto “isola di calore” delle aree urbane. La MAD, proponendosi come azienda promotrice dell’innova-zione eco-compatibile e della bio-edilizia, offre anche consu-lenze e tecnologie risolutive nei confronti delle problematiche relative al gas Radon, un gas ra-dioattivo nocivo, incolore e ino-dore, presente nel suolo.

La MAD promuove la tecnologia Cool roof per l’eco-impermeabilizzazione delle coperture piane di qualsiasi edificio che guardi al concetto di Green Building

MAD, le tecnologie d’impermeabilizzazione per un condominio a impatto zero

“La riflettanza solare di superfici esterne di copertura è un requisito fondamentale per migliorare sensibilmente l’efficienza energetica delle coperture e degli impianti fotovoltaici”

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Anche se l’edificio in costruzio-ne presso Zanica accoglierà i nuovi uffici, Hoval ha deciso di chiamarla “casa” e non “sede” perché è stato costruito con la stessa cura e attenzione con cui vengono costruiti quelli resi-denziali. La nuova sede italiana di Hoval (gruppo internaziona-le con sedi distribuite in tutto il mondo) è un chiaro esempio di costruzione industriale ad alti standard di efficienza energeti-ca, sostenibilità e comfort, uno dei primi in classe A. Efficienza energetica ed energie alternati-ve sono le linee che guidano la

ricerca e lo sviluppo della socie-tà che continua a rappresentare una realtà in crescita nonostan-te la difficile congiuntura econo-mica. I suoi prodotti, soluzioni tecnologicamente avanzate per il riscaldamento e il benessere, producono un inevitabile risvol-to positivo che si concretizza nel risparmio di denaro e nella salvaguardia delle materie pri-me. Hoval infatti unisce la com-petenza sul riscaldamento e sul comfort del clima indoor a un’a-

nima fortemente ecosostenibile. Il progetto di Casa Hoval è sta-to reso possibile grazie alla col-laborazione con un network di partner attenti e qualificati che hanno costituito un vero e pro-prio team di lavoro, ognuno se-condo le proprie competenze: Alpi Fenster con i suoi serramen-ti e porte d’ingresso in legno o in

pvc; Biral che fornisce e allesti-sce pompe e circolatori ad alta efficienza; Regent Lighting ap-portando soluzioni per illumina-zioni alternative; Solarraum che coniuga architettura, energie e mobilità; Sto Italia srl in materia di facciate, interni, ripristino del calcestruzzo e rivestimenti per pavimenti; Termigas fornendo impianti tecnologici meccanici elettrici speciali; Trabis, impre-sa di costruzioni e Wolf System che si occupa di strutture pre-fabbricate in legno e acciaio. Da quest’esperienza nasce un team di professionisti che è in grado di fornire soluzioni per la realizzazione di edifici ad alta ef-ficienza energetica, non resi-denziali. Un patrimonio di conoscenze pronto a

soddisfare le richieste di chi vo-lesse seguire l’esempio di Casa Hoval, con l’ambizione di poter fissare nuovi standard in ambi-to industriale, così da creare un marchio destinato alle “Industrie di classe A”. Per la costruzione di Casa Hoval sono stati preventivati sei mesi, ovvero il 66% in meno dei nor-mali tempi di costruzione di un edificio di questo tipo (per cui sono necessari in genere circa 18 mesi). Que-sto

edificio produrrà annualmente il 49% di CO2 in meno rispetto a un edificio tradizionale con cal-daia a gas e richiederà il 65% di energia in meno rispetto al solito. Casa Hoval è il risultato di una stretta sinergia tra il progetto im-piantistico e quello architettoni-co: per costruire un’azienda in classe A, infatti, la fase proget-tuale è determinante. Gli impian-ti sono il perno attorno al quale ruotano il progetto e la realizza-zione di Casa Hoval e assolve-ranno contemporaneamente tre funzioni: riscaldare gli ambienti, fare da permanente impianto dimostrativo ed essere utilizzati

per la parte pratica del per-corso di formazione che

Hoval offre ai profes-sionisti del settore. Per il riscaldamento, il raf-freddamento e la venti-lazione degli ambienti si è dovuta studiare un’in-tegrazione tra più si-stemi ad alta efficienza energetica, in grado di interagire e dialogare tra loro. Tutto questo rende dunque Casa Hoval non solo un edificio in classe A, ma anche un ambiente di lavoro gradevole, con-fortevole e a misura di chi ci lavora.

Angela Garbelli

Casa HovalSistemi energetici integrati, risparmio di risorse e comfortper uno dei primi edifici industriali in classe A

“Questo edificio produrrà annualmente il 49% di CO2 in meno rispetto a un edificio tradizionale con caldaia a gas e richiederà il 65% di energia in meno rispetto al solito”

“Nel mese di agosto, mentre continuavano i lavori alla palazzina uffici, è stato effettuato il trasloco del magazzino che è già operativo. A fine settembre invece ci sarà il trasloco degli uffici”

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La situazione energetica dei condomini è una delle tematiche più attuali per quanto riguarda la normativa italiana ed europea. Molti edifici, soprattutto se di costruzione poco recente, pre-sentano molte lacune a livello di efficienza energetica che tutta-via possono essere risolte con una giusta consulenza: Ener-gy20, azienda con sede ad Az-zano San Paolo, offre soluzioni ottimali per tutte le esigenze di servizi e impiantistica in ambito energetico.Abbiamo parlato con il titolare Giancarlo Balzer che ci ha spie-gato alcune pratiche necessarie per ottenere un buon livello di efficienza energetica condomi-niale. La vostra soluzione ener-getica potrete trovarla allo stand 42 della Fiera Condominio Expo di Bergamo, con esperti dispo-nibili a rispondere alle domande di condomini e di amministratori condominiali. La regione Lom-bardia ha recentemente stabilito

l’obbligo di attivare nel condo-minio la contabilizzazione del calore e la termoregolazione se-condo la normativa UNI 10.200, risalente al 2005 e revisionata nel 2013. Il contabilizzatore riparti-sce i consumi per ogni singolo appartamento, differenziando quindi le spese condominiali delle singole famiglie che abita-no lo stabile. La termoregolazio-ne dà la possibilità di scegliere la temperatura di ogni termosifone dell’appartamento con l’instal-lazione delle valvole termosta-tiche. La contabilizzazione del calore interessa i consumi rela-tivi al riscaldamento, all’utilizzo dell’acqua calda sanitaria e in alcuni casi anche al raffresca-mento. In questo modo, oltre a ridurre considerevolmente gli ar-gomenti di discussione in sede di assemblea condominiale, si ha un’importante responsabiliz-zazione di ogni singola famiglia. Ogni unità abitativa dovrà quindi fare fronte a una spesa energe-

tica direttamente proporzionale ai consumi effettuati esclusiva-mente all’interno del proprio ap-partamento. Spetterà quindi ai condomini decidere di fatto quella che nelle spese condo-miniali prende il nome di spesa volontaria (mediamente attorno al 60% rispetto al totale della spesa). Gli obblighi imposti dal-le norme regionali vanno anche oltre a quanto appena descritto e per ottenere una maggiore ef-ficienza energetica all’interno del proprio condominio sono molte altre le pratiche che Energy20 può consigliare e i servizi che può offrire. Prima di installare di-spositivi e prendere decisioni è fondamentale effettuare un’ac-curata diagnosi energetica dello stabile che individui i punti di di-spersione che causano consu-mi energetici ed economici più elevati. L’audit energetico può rivelare la necessità di sistemare il condominio con l’introduzione di un cappotto esterno o interno che riduca considerevolmente la dispersione di calore dall’interno all’esterno dell’edificio, isolando le rispettive situazioni termiche. La diagnosi può permettere di individuare soluzioni che riguar-dano il settore impiantistico, ma anche individuare soluzioni a livello comportamentale e di sensibilizzazione dei condomini poiché spesso sono le abitudini sbagliate delle famiglie a causa-re la maggior parte dei consumi in eccesso: Enery20 si pone a questo proposito anche come sportello informativo per le fami-glie, al fine di ottenere risparmio e rispetto delle risorse. La riqua-lificazione energetica del condo-minio passa per Energy20 ma l’ottenimento del risparmio ener-getico dipende soprattutto dalle abitudini dei singoli condomini. Ogni singolo abitante partecipa al miglioramento della situazio-ne energetica dell’intero edificio così come ogni singolo cittadino partecipa al rispetto delle risorse ambientali del mondo intero.

Giorgio Sappilo

Il condominio fra energie e sinergieEnergy20 come sportello informativo per consulenza, diagnosi e interventi al fine di ottenere efficienza e risparmio energetico

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Cornici per ogni gusto e buoneper l’ambiente, dall’idea al prodotto

La storia di Imex ha inizio nel 1940, anno della sua fondazione. Nata come Imes, industria mobili e serramenti, il suo no-me viene cambiato in Imex nel 1975, an-no in cui l’attuale titolare, Mauro Ghidini, subentra al padre che aveva assunto la guida dell’azienda nel ’57. Dagli anni settanta la produzione di Imex si specializza nel settore delle cornici in asta per quadri e profilati in legno, pas-

sando da realtà aziendale a conduzione familiare con una trentina di dipenden-ti a significativo punto di riferimento per il settore produttivo, esportando il 93% dei prodotti in tutto il mondo. Se qualche tempo fa il periodo di vita di una cornice era di svariati anni, ora per certi prodotti diventa addirittura stagionale. Si assiste a un ricambio veloce di articoli e a una ricerca continua di nuovi prodotti che seguano le mode e le tendenze del settore dell’arredamento. Imex mette a frutto la propria esperienza artigianale per rispondere prontamente e con professio-nalità alle più svariate esigenze, investen-do sull’aggiornamento dei macchinari e sulla continua formazione dei dipendenti.

Per la realizzazione dei prodotti l’azienda impiega diverse essenze di legno, tra cui pino, rovere, ayous e MDF (pannelli di fi-bra di legno a media densità). Realizzare cornici richiede una buona do-se di originalità e creatività nel design: ec-co perché Imex segue il ciclo produttivo delle aste nella sua interezza, dall’ideazio-ne alla creazione, impegnandosi anche in un continuo lavoro di ricerca di materiali e vernici, sempre in linea con le normative europee REACH per la gestione delle so-stanze chimiche. I prodotti di Imex portano inoltre il logo FSC (Forest Stewardship Council) a ga-ranzia della corretta gestione delle fore-ste da cui proviene il legname impiegato. Imex da anni apre le proprie porte a di-verse iniziative ed eventi che per l’azienda rappresentano delle preziose opportu-nità d’incontro con scuole e abitanti del territorio oltre che di divulgazione di te-mi legati a un uso del legno rispettoso dell’ambiente.

Imex

“L’esperienza artigianale pluridecennale garantisce soluzioni originali e dal design creativo”

Imex S.r.l.Via dell’Industria 1/5, Lenna (BG)Tel. +39 0345 [email protected]

Ecologia & Imprese

Il legno dalla natura alle…caseSerramenti di qualità da oltre 50 anni

A raccontare il proprio amore per il legno -tra le trentadue aziende testimonial della manifestazione “Il legno dalla natura alle cose”- c’è anche la Falegnameria Adda. Situata a Suisio, un paese della provincia di Bergamo, lungo l’Adda, la falegname-ria produce da oltre cinquant’anni ser-ramenti in legno di molteplici essenze e dimensioni, seguendo con cura ciascuna delle fasi di lavorazione richieste dai suoi

prodotti e premurandosi di renderle il più possibile sostenibili. Nella fase di vernicia-tura ad esempio, delicata e fondamentale per la buona conservazione del prodot-to, vengono impiegate vernici ecologiche di qualità, che forniscono una protezione efficace contro muffe, parassiti e agenti atmosferici. Tali vernici abbinate a un’a-deguata manutenzione periodica dei ser-ramenti, ne garantiscono la durata nel tempo. Isolamento termico, isolamento acustico e tenuta all’acqua sono decisamente i re-quisiti richiesti ad ogni buon serramento. La Falegnameria Adda si assicura che i suoi prodotti soddisfino tali requisiti, sot-

toponendoli ad accurate prove di labora-torio presso l’Istituto CSI s.p.a. di Bollate (MI). Tramite particolari test certificati, di ogni prodotto viene verificata la perme-abilità all’aria, ovvero la capacità di una finestra chiusa di lasciar filtrare aria in pre-senza di una differenza di pressione tra l’interno e l’esterno; la tenuta all’acqua; la resistenza al carico del vento, cioè la capacità di un serramento di mantenere una deformazione tollerabile, di conser-vare le sue proprietà e di salvaguardare la sicurezza degli utenti se sottoposto a sbalzi di pressione; l’isolamento acustico, ovvero la sua capacità di proteggere gli ambienti interni delle abitazioni dai rumo-ri; infine la trasmittanza termica, che in-dica quanta energia, in termini di calore, viene dispersa dalla superficie del serra-mento. È anche così dunque che presso la Falegnameria Adda l’artigianato sposa l’innovazione tecnologica, garantendo in questo modo prodotti di qualità e all’a-vanguardia, resistenti e duraturi.

Falegnameria Adda

“Isolamento termico, isolamento acustico e tenuta all’acqua sono decisamente i requisiti richiesti ad ogni buon serramento”

Falegnameria Adda S.r.l.Viale Europa 20 - Suisio (BG)Tel. +39 035 [email protected]

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F O R M A T O E U R O P E O

P E R I L C U R R I C U L U M

V I T A E

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome PIER LUIGI

Indirizzo BERGAMO, VIA E. BASCHENIS, 12 - 24122

Telefono

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Il biologico è perlopiù asso-ciato al desiderio di tutti, ma privilegio per pochi. La coope-rativa Gherim ha voluto scom-mettere sulle proprie capacità imprenditoriali e sul biologico e l’equosolidale come valori per sfatare questo mito. Maurizio Pulcini e i soci, che da dieci anni gestivano la bottega Al-tromercato in via Garibaldi a Nembro, sentivano l’esigenza di dare nuovi sbocchi com-merciali alla propria attività. A gennaio di quest’anno si sono costituiti in cooperativa e han-no aderito al bando proposto dal Comune di Nembro per la riqualificazione degli spazi in precedenza gestiti dal bar “Modernissimo”, nella piazza centrale del Comune. Viene inaugurato così ad aprile Ghe-rim Gusto Solidale, una realtà che integra in un unico com-plesso la bottega, il bar e l’au-ditorium musicale. «L’intento primario -spiega Maurizio- è quello di comunicare come, per noi, il biologico sia l’uni-ca strada percorribile». Per questo, prerogativa di Ghe-rim Gusto Solidale è l’utilizzo esclusivo di prodotti biologici possibilmente locali e/o prove-nienti dal Commercio Equoso-lidale: «La scommessa è stata puntare sull’alta qualità, man-tenendo però prezzi uguali se non addirittura inferiori a quelli degli altri bar».

Tra le proposte di Gherim, degustazioni di caffè e bir-re artigianali, aperitivi e buffet preparati con verdure locali e prodotti biologici, il tutto a co-sto contenuto. A ottobre sono anche previsti cinque incon-tri per la degustazione di vini lombardi con la guida di un

esperto sommelier. Oltre all’a-spetto prettamente culinario, Gherim organizza all’interno dell’auditorium diverse iniziati-ve musicali e incontri su tema-tiche inerenti all’alimentazione sana, alla solidarietà e all’in-tegrazione. Gherim ora conta cento soci e circa quaranta volontari; ci sono però anche otto lavoratori stipendiati tra cui tre inserimenti lavorativi di persone svantaggiate. Le maggiori difficoltà che s’in-contrano nel tuffarsi a capofitto in un’impresa così ambiziosa sono principalmente di carat-tere organizzativo: «Gestire lavoratori giovani e volontari non specializzati a volte è diffi-cile, occorre tempo e pazienza -spiega Maurizio-. L’entusia-smo e la comunanza d’intenti però non mancano; c’è sem-pre più gente interessata che contribuisce concretamente al progetto e anche la comunità di Nembro ha risposto posi-tivamente alle nostre iniziati-ve». Condividendo i principi di filiera corta e alimentazione biologica, Gherim Gusto So-lidale sarà partner della fiera Cibovicino organizzata dalla rete G.A.S. di Nembro il 13-14 Settembre, gestendo il punto ristoro durante la giornata di domenica.

Mara D’Arcangelo

A Nembro il progetto della cooperativa Gherim esempio riuscito di impresa e auto occupazione

Gusto biologico e solidaleuna scommessa vincente

Turismo & Territorio

“Gherim ora conta cento soci e circa quaranta volontari; ci sono però anche otto lavoratori stipendiati tra cui tre inserimenti lavorativi di persone svantaggiate”

Incontro e confronto tra con-sumatore e produttore locale: ecco il principio cardine di Ci-bovicino, la Fiera del Consumo Consapevole di Nembro che giunge quest’anno alla sua quin-ta edizione. La manifestazione, che si svolgerà il 13 e il 14 set-tembre in vari luoghi della berga-masca, intende far incontrare e conoscere produttori, prevalen-temente locali, e consumatori, favorendo la “filiera corta” della distribuzione affinché il controllo da parte del consumatore pos-sa essere diretto. Accogliendo l’indicazione delle Nazioni Unite che hanno nominato il 2014 “An-no Internazionale dell’Agricoltura Familiare” Cibovicino vuole pro-muovere tutte le attività agricole basate sui nuclei familiari o pic-coli gruppi che lavorano preser-vando e incoraggiando metodi di produzione alimentare soste-nibili, in armonia con la natura, il paesaggio, la tradizione. Quella

di quest’anno è un’edizione par-ticolarmente ricca: nella giornata di sabato 13 settembre è prevista la visita guidata a Mais Expo Ber-gamo ad Astino e all’Orto Botani-co di Bergamo oltre al percorso botanico sulla conoscenza delle bacche commestibili della Bas-sa Val Seriana. Il 14 settembre, invece, nello spazio fieristico sa-rà allestito “Fuoricibo” sezione aperta a stili di vita sostenibili con la Bancarella del Riciclo, labora-tori per bambini e laboratori del gusto con Slow Food. Non man-cheranno inoltre incontri e pro-poste per sensibilizzare i cittadini a uno stile di vita che si traduca nell’autoproduzione familiare e nella sperimentazione di orti fa-miliari e sociali. Con l’avvicinarsi di Expo 2015 uno spazio sarà dedicato alla conoscenza di pro-dotti agricoli Dop bergamaschi che sono stati scelti per rappre-sentare parte del settore agro-alimentare lombardo.

Cibovicino 2014Il 13 e 14 settembre la Fiera del Consumo Consapevole

Programma dettagliato su www.bergamosostenibile.com

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Un pullman con a bordo un som-melier che porti visitatori ber-gamaschi o turisti stranieri dal centro della città di Bergamo alle decine e decine di cantine delle valli e colline bergamasche. Co-modo, efficiente, sicuro, per be-re in modo intelligente e rilassarsi in compagnia. Questo il proget-to di promozione territoriale a cui

sta lavorando il consorzio Val-calepio, in collaborazione con Turismo Bergamo e Promoiso-la, affinché sia operativo in via sperimentale dal mese di otto-bre per tutti i weekend. Da diver-si anni si sono realizzate alcune esperienze in questa direzione, con un riscontro crescente in termini sia di numero dei parte-

cipanti sia di convinto apprezza-mento dell’iniziativa. L’intenzione degli organizzatori del “wine tour in pullman” è quella di passare dall’evento occasionale a una vera e propria opportunità si-stematica e costante nel tempo, coinvolgendo a turno le diverse cantine aderenti sparse su tutto il territorio della bergamasca. L’idea di base è che per attrar-re i visitatori, l’appuntamento del wine tour non può essere occa-sionale ma deve essere fisso e sicuro ogni settimana, tale da poter essere prenotato per tem-po o addirittura preso in consi-derazione fin dal momento in cui il visitatore italiano o straniero inizia a programmare un viaggio o a organizzare una semplice giornata di piacere. Sono nu-merosissime infatti le mete che potrebbero fare gola agli ap-passionati del vino, ai turisti del gusto o ai semplici visitatori che vogliano provare questa espe-rienza, chi per conoscenza e chi per divertimento. Il problema è che spesso queste cantine so-

no situate in zone lontane o poco raggiungibili dai mezzi pubblici, scoraggiandone così la fruizione. Altro problema è che per avere una massa critica di partecipanti che possa sostenere i costi di un tale sistema, occorre per forza di cose unire gli sforzi e le risorse dei diversi enti, istituzioni e del-le stesse cantine, per realizzare una comunicazione univoca e un’organizzazione efficace, pe-na la dispersione di risorse che non consentirebbero di soste-nere ad esempio i soli costi del pullman o dell’interpretariato in lingua inglese. Riuscire a mette-re a frutto le sinergie necessarie

per creare anche nella nostra provincia un indotto turistico ba-sato sulle nostre realtà vinicole, con aziende agricole spesso as-sociate a luoghi di pregio stori-co architettonico o naturalistico, significherebbe fare un salto di qualità e cogliere l’occasione di intercettare le richieste di un cre-scente turismo enogastronomi-co. Un’occasione per riscoprire il nostro territorio e acquisire con-sapevolezza sul suo valore, una base importante per creare oc-casioni di crescita e lavoro in un ambito in cui l’Italia può vantare ancora un’invidiabile tradizione e una meritata fama. L’alternativa è lasciare questa fetta di mercato a province o regioni molto più or-ganizzate o rinomate dal punto di vista turistico o enogastrono-mico, sprecando l’enorme af-flusso di turisti che già visitano la città e che con tutta probabilità vi soggiornerebbero più a lungo se fossero opportunamente sti-molati, informati e incentivati.

Diego Moratti

Da ottobre l’iniziativa dedicata a turisti e viaggiatori del gusto, italiani e stranieri, per promuovere il territorio bergamasco e le sue realtà vinicole

Wine tour in pullmanTurismo & Territorio

“L’intenzione degli organizzatori del “wine tour in pullman” è quella di passare dall’evento occasionale a una vera e propria opportunità sistematica e costante nel tempo”

“Creare anche nella nostra provincia un indotto turistico basato sulle nostre realtà vinicole, con aziende agricole spesso associate a luoghi di pregio storico architettonico o naturalistico”

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“Sette Terre” è questo il nome della nuova Associazione di Viti-coltori Indipendenti di Bergamo, presentata il 21 Luglio presso Casa Virginia a Villa d’Almè. Tra i 200 invitati presenti alla serata, i rappresentanti di istituzioni, ri-storanti e viticoltori, ma anche gli onorevoli Antonio Misiani ed Ele-na Carnevali e i sindaci dei sette comuni coinvolti.Durante la conferenza stam-pa Carlo Ravasio, presidente di Sette Terre, ha presentato le

finalità dell’associazione, nata per promuovere l’identità stori-ca, culturale, ambientale e so-ciale del territorio bergamasco: «Vogliamo dare dignità al vino e rendere i bergamaschi orgoglio-si della propria terra. Non sono cose da poco, perché quando si è orgogliosi della propria terra la si rispetta, la si cura e la si fa co-noscere. Cercheremo, dunque, un rapporto costruttivo prima di tutto con i bergamaschi e poi col resto del mondo». L’associazio-

ne istituirà una commissione di degustatori formata da enologi, sommelier, giornalisti ed esperti del settore che assaggerà an-nualmente i nostri vini, attribuen-do il marchio Sette Terre ai soli prodotti che raggiungeranno gli 85/100 di punteggio. A riguardo, il vicepresidente Antonio Lec-chi ha puntualizzato: «Vogliamo trovare una terminologia che dia identità alla qualità del vino bergamasco, portando “l’anima di Bergamo nel bicchiere”. La

commissione rappresenta un modo concreto per rispettare i consumatori, che potranno final-mente essere certi di acquistare prodotti di qualità certificata».Sette Terre sono i sette terreni vocati che rappresentano le pe-culiarità vitivinicole di ciascuna azienda dell’associazione: Ma-iolica per la Caminella, Marna per Casa Virginia, Volpinite per Cascina Lorenzo, Sass de Luna per Eligio Magri, Arenaria per Le Corne, Flysch per Sant’Egidio

e Torbiditi per Valba. Nel corso della serata è stato proclamato il vincitore del concorso per la cre-azione del logo di Sette Terre con lo slogan “La terra, l’ambiente, la qualità, l’anima di Bergamo nel bicchiere”. Tra gli 84 lavori perve-nuti, il logo che ha dato un volto all’associazione è stato realiz-zato dal ventiquattrenne grafico bergamasco Roberto Adobati che si è aggiudicato il premio di 1.000 euro: l’immagine rappre-senta un’onda di vino racchiusa in un calice, che diviene lo skyli-ne di Bergamo Alta.

Mara D’Arcangelo

L’Anima di Bergamo è nel bicchiere, degustiamola!Nasce Sette Terre, la nuova Associazione di Viticoltori Indipendenti di Bergamo per promuovere, attraverso i nostri vini, l’identità del territorio

“Vogliamo dare dignità al vino e rendere i bergamaschi orgogliosi della propria terra. Non sono cose da poco, perché quando si è orgogliosi della propria terra la si rispetta, la si cura e la si fa conoscere”

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Quando si vive in città, si ha bi-sogno di prendersi delle pause da auto, smog, lavoro e impegni per immergersi nel silenzio. Noi vi proponiamo un luogo ubicato a venticinque minuti da Bergamo, totalmente immerso nel verde della campagna lombarda e, ov-viamente, sostenibile! Parliamo di Polisena L’Altro Agriturismo, una struttura a basso impatto ambientale che offre una cucina esclusivamente biologica. A svelarci i segreti del mangiare sano, Francesco Locatelli, il gio-vanissimo chef dell’agriturismo.

Francesco com’èiniziata la tua carriera ?Mi sono diplomato nel 2010 all’I-stituto Alberghiero di Nembro. Ho iniziato la mia gavetta duran-te il periodo scolastico, all’inter-no delle ore previste dal corso di studi e non. Durante le lunghe estati dei miei anni di studio, ho prestato servi-zio come aiuto chef in ottimi risto-ranti stellati Michelin: a Bergamo il Roof Garden e Cantina Lemine, a Brescia il Miramonti L’Altro.

Hai altri riconoscimentiin ambito culinario? Sì. Sempre nel 2010 ho ottenu-to anche il diploma dell’AIS, l’As-sociazione Italiana Sommelier. Questo corso ha ampliato la mia cultura enogastronomica e ha reso più completa la mia forma-zione.

Quando hai cominciato a lavorare all’Agriturismo? Subito, appena è stato aperto, nell’ottobre del 2011. In famiglia si è molto ragionato sul da farsi. È stata una decisione presa in comune con i miei genitori, che hanno deciso di fidarsi di me but-tandoci insieme in questa nuova avventura, di cui condivido ap-pieno i valori e le radici fonda-mentali: la nostra è una cucina biologica e sostenibile, tutti noi teniamo molto alla qualità e ci muoviamo in direzione di questo continuo arricchimento.

È stato difficile? Sono sempre stato abituato a la-vorare in cucina, ma il lavoro del-lo chef comprende molti aspetti

che da aiuto chef non si riescono a valutare.

Svelaci i segretidel lavoro in cucinaDa chef, mi occupo di tutto, dal-la spesa al menù. Per quanto ri-guarda i prodotti, il nostro è un agriturismo biologico: puntiamo all’autosufficienza, quindi la frut-ta e la verdura arrivano dai nostri giardini. Cerco di fare il possibile per avere esclusivamente pro-dotti del territorio, per esem-pio solo pesce d’acqua dolce

che arriva da Como. Il Polisena inoltre è un’azienda vitivinicola e dunque anche il vino è di nostra produzione.

Qual è la lineadella vostra cucina? Sul menù offriamo una sorta di binomio di gusto. Abbiamo una scelta di piatti versatile, con due linee: la prima offre piatti più tra-dizionali, mentre la seconda più creativi. Un piatto che è piaciuto fin da subito è un primo: i tagliolini viola di bietola al ragù di agnello; il frullato di bietola dà il colore viola, e si abbina molto bene al ragù. Come dolce ora propongo un morbido alla pesca con gelato al rosmarino, un abbinamento d’in-tuito dal risultato piacevolissimo.

Da dove prendi l’ispirazione per i piatti? In generale i piatti li scelgo tutti io, ma mi confronto molto: è un passaggio necessario per la na-scita di nuove idee. L’ispirazione la prendo dagli ingredienti che abbiamo, sono il mio punto di partenza.

Hai altre passioni? Seguo l’attualità e la politica e collaboro come opinionista per un sito. Mi piacciono lo sport, la lettura e la musica, come tut-ti i giovani! Da questo mese mi sono iscritto all’Università alla facoltà di Lettere. Faccio anche parte del consiglio del Consorzio Tutela Valcalepio, che si occupa della promozione e sviluppo del-la Doc Valcalepio sia a Bergamo sia fuori.

Sei soddisfattodel progetto? Assolutamente sì. L’esperienza accumulata, aggiunta alla fortu-na di aver sempre frequentato ottimi ristoranti, mi ha fatto svi-luppare occhio e gusto e tutto questo lo sto riportando all’in-terno dell’agriturismo. Dal 2014 poi siamo sulla Guida Michelin: un ottimo traguardo e un gran-de riconoscimento per il nostro lavoro.

Sara Baido

Turismo & Territorio

Lo chef Francesco Locatelli, 22 anni

Al Polisena «L’altro Agriturismo» lo chef bio Francesco LocatelliIntervista di Sara Baido al giovanissimo chefche ci svela i segreti e la creatività della cucina di famiglia

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I temi legati all’ambiente so-no oggi una delle principali preoccupazioni dell’opinione pubblica. Questo richiede competenze e professionalità crescenti nel campo della co-municazione ambientale da parte dei mass media e di tutti gli attori della comunicazione ambientale. Per promuovere un modello di sostenibilità co-struito su solide basi scientifi-che e sull’impegno civile, da tredici anni Legambiente e La Nuova Ecologia promuovono il Corso EuroMediterraneo di Giornalismo Ambientale Laura Conti. Nata a Udine nel 1921, Laura Conti fu tra i primi eco-logisti italiani e una delle figure più significative nel panorama della divulgazione scientifico-ambientale del nostro Paese. Realizzato in partenariato con l’INGV (Istituto Nazionale di Ge-ologia e Vulcanologia), il corso ha ricevuto il patrocinio del Mi-nistero dell’Ambiente, dell’E-nea, di Federparchi, dell’Anev, del Comune di Savona e del Campus Universitario di Sa-vona, dove quest’anno si svol-geranno le lezioni. Itinerante e a cadenza annuale, il corso si

rivolge soprattutto a giornali-sti professionisti e pubblicisti interessati ad approfondire le loro conoscenze in campo am-bientale. Il percorso formativo, residenziale e a tempo pieno è aperto anche a laureati o diplo-mati interessati alle tematiche ambientali. L’iniziativa prevede la partecipazione di 20 giovani, che potranno usufruire di bor-se di studio integrali e parziali. Nelle prime tredici edizioni il corso ha impegnato 150 do-centi di grande prestigio tra giornalisti specializzati, esper-ti, professori universitari e 335 studenti selezionati su una ro-sa di oltre 3.200 domande di partecipazione. Al termine del Corso, della durata di sei setti-mane per un totale di 220 ore di lezione tra teoria e pratica, i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione e potranno completare la loro formazione grazie ad alcuni stage attivati presso testate giornalistiche nazionali e uffici stampa.Per informazioni sul corso http://www.corsolauraconti.it

Arianna Corti

Gustare prodotti locali è un’oc-casione per visitare luoghi un po’ dimenticati e riscoprirne la ricchezza naturalistica e quella tradizionale. Proprio le zone rurali durante l’autunno dedicano numerosi appunta-menti alle sagre: protagonisti i prodotti stagionali messi in risalto da rassegne gastro-nomiche, feste tradizionali, degustazioni e fiere. In Alta Valle Bremba-na, da settembre saranno moltissimi gli appuntamenti dedicati alle pri-mizie autunnali e ai prodotti tipici. Ad aprire la stagio-ne, dal 30 agosto al 7 settembre, “Fungolan-dia, la Sagra del Fungo in Val-le Brembana” giunta alla sua nona edizione che animerà gli undici paesi dell’Altobrembo con moltissime iniziative; tutti i giorni escursioni con micolo-gi, esposizioni di funghi, menu a tema nei ristoranti conven-zionati, aperitivi, degustazioni e moltissime altre iniziative le-gate al mondo dei funghi. Pro-gramma completo su: www.fungolandia.it Altobrembo propone poi una splendida novità: quest’anno in occasione della prima edi-zione di “Festa del Brembo e Sagra della Trota”, manifesta-zione che si terrà il 4 e 5 ottobre a Piazza Brembana e negli altri 10 paesi dell’Altobrembo, avrà luogo un grande raduno di pe-sca con menu a tema e altre attività volte a valorizzare il fiu-me Brembo e le sue risorse. Sempre a ottobre, il 18 e il 19, Piaz-za Brembana ospiterà anche quest’anno la “Sagra del-la Mela e dei prodotti tipi-ci della Valle Brembana”: un’occasio-ne da non perdere per co-

noscere la speciale produzio-ne di mele in Valle Brembana attraverso due giornate ricche di appuntamenti gastronomi-ci, culturali e d’intrattenimento. L’autunno, stagione di raccol-to e tempo di

festa, offre altre

numerose oc-casioni per scoprire

la tradizione contadina e i sa-pori autunnali, come la “Fiera Zootecnica Bovina” a Valtorta il 13 settembre, la “40ª Sagra della Castagna” ad Averara l’11 e il 12 ottobre e la “Festa dell’Antico Mulino” a Cusio, il 26 ottobre. Da non perdere poi le iniziative organizzate dalle Donne di Montagna nel bellis-simo Borgo Rurale di Ornica, tra cui “Funghi nel Borgo” il 13 settembre, “Cena itinerante a base di patate e castagne” l’11 ottobre e la “Festa del Maiale” il 15 novembre.Per scoprire tutti gli eventi di Altobrembo, visitate il sito www.altobrembo.it e per co-noscere le iniziative legate al mondo rurale www.altobrem-borurale.it

Al via la prima Festa del Brembo con la Sagra della Trotaoltre alle numerose occasioni per gustare la nostra valle

Da settembre Altobrembo si tinge di sapori autunnali

Scoprire il territorioA Savona Corso EuroMediterraneo di Giornalismo Ambientale

AppuntamentiprincipaliDal 30 agosto al 7 settembreAltobremboFungolandia, la Sagra del Fungo in Valle Brembana

13 settembreValtortaFiera Zootecnica BovinaOrnicaFunghi nel Borgo

4 e 5 ottobreAltobrembo Festa del Brembo e Sagra della Trota

11 e 12 ottobreAverara 40ª Sagra della Castagna

18 e 19 ottobrePiazza BrembanaSagra della Mela e dei prodotti tipici della Valle Brembana

26 ottobreCusioFesta dell’Antico Mulino

15 novembreOrnicaFesta del maiale

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La sede del gattile di Bergamo, il rifugio che ospita gatti randagi e abbandonati, si trova in via Borgo Palazzo a Celadina e dal 2009 è entrato a far parte dell’En-te Nazionale Protezioni Animali (ENPA). Come ci ha spiegato Mirella, responsa-bile del gattile, sono numerose le attività svolte dai volontari, che vanno dalla cura degli animali al mantenimento della strut-tura, dalla ricerca di fondi all’organizza-zione di collette alimentari per le colonie feline presenti sul territorio. Fortunata-mente i volontari possono contare sull’a-iuto dell’ASL, che si occupa di recuperare i gatti accidentati e di portarli al gattile per trovar loro una sistemazione definitiva. Sul numero delle adozioni, Mirella ci ha fornito qualche dato interessante: «L’anno scorso siamo riusciti a trovare casa a ben 610 dei nostri ospiti mentre quest’anno, siamo solo a quota 150, ma pensiamo di effettuare numerosi adozioni nei prossi-mi mesi grazie all’afflusso di cuccioli nel periodo estivo». Per motivi di carattere sanitario esiste una procedura dettaglia-ta per ogni nuovo arrivato: è necessario un periodo di isolamento di 8 giorni per i gatti adulti e di 15 giorni per i cuccio-li, per escludere la presenza di patologie che potrebbero contagiare gli altri ospiti. Anche le adozioni sono seguite in manie-ra attenta dai volontari, proprio per evitare conseguenze spiacevoli ed essere certi

che i futuri proprietari possano prendersi cura dell’animale in modo responsabile. «Innanzitutto -spiega Mirella- non si dan-no gatti per cessione a terzi ma ci si deve presentare di persona. Si prosegue poi con un colloquio conoscitivo per poter in-dividuare l’animale più adatto a convivere con il futuro proprietario. Viene poi fatto compilare un questionario e, se il collo-quio è andato a buon fine, la settimana successiva la persona interessata potrà venire a ritirare il proprio animale. Sono anche previsti dei colloqui post-affido per vedere se l’animale ha avuto un inseri-mento sereno nella nuova famiglia». Per chi invece fosse amante degli animali ma non avesse la possibilità di adottarne uno, è sempre possibile fare delle offerte al gattile tramite bancomat, bonifico, car-ta di credito o donando del materiale co-me cibo, ceste, lettiere e tutto ciò che può servire ai nostri amici a quattro zampe.

“Le adozioni sono seguite in maniera attenta dai volontari, proprio per evitare conseguenze spiacevoli ed essere certi che i futuri proprietari possano prendersi cura dell’animale in modo responsabile”

Sempre di più i volontari che si occupano dei gatti randagi nella struttura di Celadina

L’associazione nasce a Bergamo per salvare i cani Galgo: sfruttati per la caccia e poi barbaramente abbattuti

I galghi sono dei cani appartenenti alla raz-za dei levrieri che vengono allevati in Spa-gna per la caccia alla lepre e che una volta terminata la stagione venatoria vengono brutalmente abbattuti e torturati. Proprio per fermare questa barbarie, a Bergamo è nata l’associazione progetto Galgo On-lus che tramite i suoi numerosi volontari si occupa di salvare questi splendidi ca-ni e di dare loro una casa e una famiglia che li possa accudire. Come ci ha spie-gato Massimo, uno dei soci che sostiene l’associazione, insieme agli altri volontari l’associazione cerca di sensibilizzare l’o-pinione pubblica su questo tema tramite stand o diffusione di materiale informati-vo sull’argomento. Massimo ci ha illustra-to nel dettaglio come avviene la pratica di adozione: «Inizialmente cerchiamo una famiglia che voglia adottare uno dei cani. In seguito si fa compilare ai futuri padro-ni un modulo e vengono organizzati degli incontri conoscitivi per assicurarci che ci siano le condizioni adeguate per proce-dere con l’affidamento. Una volta stabi-lita l’idoneità, il modulo compilato viene inviato in Spagna perché sia selezionato un cane Galgo adatto alle esigenze del futuro proprietario. Dalla Spagna giunge una foto del cane candidato e se la fa-

miglia accetterà di adottarlo, il cane sarà pronto per il suo viaggio verso l’Italia e la sua nuova vita». L’associazione è conven-zionata con veterinari ed educatori cinofili, in modo tale che possano aiutare il cane per un sereno inserimento nella nuova ca-sa. I cani, una volta giunti in Italia sono già sterilizzati, vaccinati, dotati di microchip e di passaporto europeo. Fino a oggi so-no stati adottati circa 94 esemplari, ma sono ancora molti quelli che hanno biso-gno del nostro aiuto. Per chi non potesse adottare uno di questi magnifici esempla-ri è sempre possibile fare una donazione all’associazione tramite bonifico banca-rio o con paypal a [email protected].

Daniela Picciolo

Gattile di BergamoTrovatelli in cerca di amore

Progetto Galgo OnlusAdozione di levrieri dalla Spagna

“A Bergamo è nata l’associazione progetto Galgo Onlus che tramite i suoi numerosi volontari si occupa di salvare questi splendidi cani e di dare loro una casa e una famiglia che li possa accudire”

Natura & Ambiente

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Lo spaccasasso dai frutti carnosi Piante rustiche dal fogliame variopinto

Descrizione Tipico arbusto della macchia mediter-ranea, cresce in boschi che presentano ambienti caldi, su pendii e fessure di rupi calcaree. Pianta rustica e assai resistente alla siccità, non supera i 5 metri di altezza ed è dotata di radici profonde che resi-stono bene anche al gelo, caratterizzata dalla perdita delle foglie durante l’inverno. I frutti sono a grappolo, carnosi e succo-si, con un solo seme osseo, verdi fino a quando raggiungono la maturazione, co-lorandosi di rosso.

CuriositàÈ utilizzata come porta-innesti per il pi-stacchio (Pistacia vera).Il genere prende il nome dal latino “pista-cia” e dal greco “pistakê”. Entrambi i nomi sembrano derivare dal persiano e indica-no i suoi frutti. Il nome specifico, dal gre-co “terebenthus” indicava invece la sua resina. Il nome volgare di “spaccasasso” ricorda le radici sviluppate e profonde che ben si adattano a terreni rocciosi; quello di “Cornucopia” deriva dalle galle a forma di corna di capra che si sviluppano sul-le foglie; quello di “Scornabecco” è do-vuto alla durezza del suo legno. Le galle indotte su questa pianta dagli afidi Pem-phigus cornicularius e P. semilunarius erano fonte di tannini per conciare le pelli, mentre in Spagna servivano per produrre un vino astringente utilizzato per rinfor-zare le gengive, mentre in tempi recenti è stato estratto un triterpene ad azione

antinfiammatoria. A Creta si utilizzano i frutti per preparare un liquore chiamato “tsikoudia”, in Turchia tostati per ottene-re una bevanda simile al caffè conosciuta come “menengiç kahves”.All’Orto Botanico la pianta è visibile nell’ai-uola dedicata alle piante mediterranee di fronte alla pergola.

All’Orto Botanico un’aiuola in forma di col-linetta vicino al laghetto delle esotiche è dedicata alla grande famiglia delle “Poa-ceae” cui appartengono la comune “erba dei prati”, i bambù, i cereali e le cosiddet-te “graminacee ornamentali”, piante erba-cee perenni in grado di donare al giardino un suggestivo effetto estetico, pur senza produrre fiori vistosi. Le “Poaceae” sono in genere piante che si affidano al ven-to per disperdere il polline e non hanno, quindi, bisogno di sviluppare fiori appari-scenti, ecco perché il motivo di attrazione nelle graminacee ornamentali non riguar-da tanto i fiori, quanto piuttosto il fogliame e il portamento. Sono per lo più rustiche e moltissime resistono bene alla siccità. Nel nostro Paese tra le specie più conosciu-te vi è “Cortaderia selloana”, nota anche come erba delle Pampas. Specie precoci e tardive offrono scenografie particolari nei diversi periodi dell’anno. Le prime si sviluppano in primavera, vanno a riposo in piena estate e riprendono a crescere in autunno, ma senza colorazioni partico-lari. Le specie tardive in primavera sono ancora a riposo, fioriscono in autunno, hanno foglie dai colori molto caldi e man-tengono belle forme anche in inverno.Le Poaceae regalano diverse sfumatu-re di colore anche senza la presenza dei fiori: le foglie presentano colori variega-ti che vanno dal rosa al giallo o al bian-co, con sfumature tendenti al rosso, blu o grigio, con tonalità accese in autunno.Le graminacee solitamente si adattano

bene a terreni secchi, ma vi sono anche alcune specie che prosperano nelle zone ombrose. Alla fine dell’inverno andreb-bero tagliate a 5-10 cm dal suolo perché possano ricrescere rigogliose. Per l’ope-razione è consigliabile utilizzare i guanti, poiché le foglie delle Graminacee pos-sono essere taglienti. All’inizio della pri-mavera può essere utile concimare con fertilizzanti a basso contenuto di azoto, per evitarne uno sviluppo eccessivo che porterebbe a un indebolimento generale degli steli.

CuriositàIl nome graminacee deriva dal latino “gramen” e significa erba o filo d’erba. Alcune specie selvatiche, come la “Poa alpina” che cresce sulle Alpi, producono semi che iniziano a germinare già diret-tamente sulla pianta. Chi soffre di aller-gia primaverile ai pollini è meglio che eviti la coltivazione delle graminacee: data la grande quantità di polline prodotto, sono le maggiori responsabili delle allergie pri-maverili. All’Orto Botanico è stata allestita un’aiuola dedicata alle Poaceae, accanto al laghetto delle piante acquatiche esoti-che.

Terebinto Graminacee ornamentali

nome scientifico Pistacia terebinthus L.Famiglia Anacardiaceaeorigine Mediterraneo

nome scientifico graminaceeFamiglia poaceaeorigine Mediterraneo

A cura di Orto Botanico di BergamoScaletta di Colle Aperto Bergamo Alta

“A Creta si utilizzano i frutti per preparare un liquore chiamato «tsikoudia», in Turchia tostati per ottenere una bevanda simile al caffè conosciuta come «menengiç kahves»”

“Alla fine dell’inverno andrebbero tagliate a 5-10 cm dal suolo perché possano ricrescere rigogliose”

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Innovazione

Alla fine degli anni Novanta, chi avrebbe mai immaginato che entro un decennio molti di noi avrebbero avuto sempre in ta-sca uno smartphone? In quegli anni i cellulari avevano iniziato a spopolare, e ci si stupiva di poter telefonare facendo una passeg-giata e di mandare gli ormai ben noti SMS. Da allora la tecnologia ha fatto passi da gigante e nel giro di poco tempo sono arrivati sul mercato apparecchi sempre più avanzati, che combinano le

funzioni di un telefono con quel-le di un computer. Se a livello tecnologico si può parlare di grandi progressi, purtroppo non altrettanto si può dire dal punto di vista ecologico. La produzio-ne degli smartphone cela realtà arretrate sia per quanto riguar-da l’attenzione all’ambiente che per le condizioni dei lavoratori; basti pensare che uno dei ma-

teriali principali impiegato nella loro produzione è la Columbite-Tantalite, minerale proveniente da miniere controllate dai signori della guerra che fomentano la guerra civile in Congo. A parti-re da queste riflessioni, l’azienda olandese Waag ha sviluppato

un progetto che potesse unire all’eccellenza tecnologica an-che quella civile e ambientale. Fairphone è uno smartphone di ultima generazione prodot-to con elevati standard etici, sia per quanto riguarda l’approvvi-gionamento della materia prima,

proveniente da miniere certifica-te da ONG, sia per la tutela dei la-voratori e le politiche ambientali. L’azienda olandese l’ha lanciato nel gennaio del 2013, attraverso una campagna di crowdfunding organizzata per verificare l’esi-stenza di un mercato interessa-

to a questo prodotto. L’obiettivo era auto-finanziare la produzio-ne dei primi Fairphone, dando agli acquirenti la possibilità di prenotarli on-line. Il successo è stato strepitoso: in soli sei mesi è stato raggiunto il sold-out, con ben 25 mila telefoni venduti e consegnati dopo alcuni mesi. La seconda produzione (circa 40 mila pezzi) è stata consegnata questa primavera. Il telefono eti-co costa 325 euro (tasse incluse) e si acquista on-line. L’azienda, coerentemente con la sua filoso-fia, ha pubblicato sul proprio sito sia le informazioni relative alla fi-liera produttiva sia quelle relative al costo di produzione del telefo-no, per mantenere la promessa di trasparenza che chi acquista un Fairphone si aspetta. Per maggiori informazioni: www.fai-rphone.com

Livia Salvi

Pronto, chi parla? La sostenibilità rispondeFairphone, il primo smartphone etico è Made in Holland

“Fairphone è uno smartphone di ultima generazione prodotto con elevati standard etici”

“L’azienda olandese l’ha lanciato nel gennaio del 2013, attraverso una campagna di crowdfunding”

Assessorato Urbanistica e Agricoltura

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Quando parliamo di soste-nibilità parliamo di una serie infinita di ambiti entro cui svi-luppare una serie infinita di possibilità per migliorare una serie infinita di aspetti. Un bell’esempio di sostenibilità è quando un comune ascolta e supporta le richieste e i pro-getti dei suoi cittadini. Come l’idea di una madre che, dopo una vacanza con la sua bimba di appena pochi mesi, scopre che sarebbe fantastico sape-re di avere un luogo adatto per ogni necessità dei bebè e an-cor più fantastico sarebbe po-ter condividere la conoscenza

di questo luogo con altre famiglie con le stesse esigenze. Il comune in que-stione è il Comune di Bergamo -As-sessorato all’Istru-zione, Servizi per l’Infanzia, Giovani e Sport- e la madre è l’ide-atrice di Mammapp, l’app pensata per facilitare l’intera-zione tra famiglie e territorio urbano: uno strumento basato sulla mappatura dei luoghi, sia pubblici sia privati, che aiuta-no a conciliare i tempi di vita e di cura, mettendo a dispo-

sizione gratui- tamente postazioni per l’allattamento e/o fasciatoi per il cambio. In linea con le raccomandazioni dell’Oms-Unicef per il soste-gno all’allattamento, e come

già fatto in altre città, si creano così luoghi di sosta, spazi ospi-tali dove le famiglie sono benvenute e possono fermar-

si al momento della poppata o del cambio

pannolino. Negli spa-zi aderenti questo servi-

zio è gratuito e non obbliga all’utilizzo commerciale della struttura. In Mammapp ven-gono inoltre segnalati bar e ristoranti con menù bimbi, seggioloni e spazi per il gioco. Attualmente Mammapp è sta-ta sviluppata come web-app

(www.mammapp.it) proposta in due lingue, italiano e ingle-se, fornendo ai genitori uno strumento utile per la geoloca-lizzazione su mappa dei luoghi più vicini e idonei a soddisfare bisogni immediati dell’infanzia. L’aspetto più interessante è che l’applicazione esiste gra-zie alla partecipazione attiva delle famiglie che segnalano e recensiscono i vari luoghi, permettendo a Mammapp di essere costantemente aggior-nata e perennemente in evo-luzione.

Elisa Troiani

Una città sostenibile è una città che pensa anche ai bisogni dei più piccoli

Mammapp: prima app bergamasca per le famiglie in movimento

“Mammapp ben si presta a un utilizzo anche su altri territori, perché si appoggia alla cartografia fornita Google Maps”

“Come sarebbe stato bello trovare un posto diverso, un posto family

friendly nella zona. Dopotutto non è poi così complicato, basta un

fasciatoio o una comoda sedia!”

© Alice tebaldi designer

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La tecnologia sostenibile fa passi da gigante, come te-stimonia il nuovo progetto di Solar Impulse, l’impresa di innovazione tecnologica che sperimenterà entro il 2015 il primo viaggio intorno al mon-do con un aereo che si alimen-ta esclusivamente a energia solare e che verrà presentato il 9 aprile. Il progetto è soste-nuto da ABB, gruppo leader

nelle tecnologie per l’energia e l’automazione che ha sede in Svizzera ed è il secondo fornitore mondiale di inver-ter fotovoltaici nonché uno dei maggiori fornitori di so-luzioni per il settore eolico. Protagonisti di quest’impre-sa Bertrand Piccard e André Borschberg, fondatori piloti e promotori dell’iniziativa So-lar Impulse. André Borshberg

insiste in particolare sul punto che è necessario incoraggiare le persone a utilizzare le ener-gie pulite. Dello stesso parere è Bertrand Piccard, il quale ha affermato che in tempi in cui i combustibili scarseggia-no e l’inquinamento atmosfe-rico sta diventando sempre più un problema per il nostro pianeta, risulta necessario mi-gliorare il mondo usando l’e-

nergia in modo più efficiente e tutelando le risorse naturali. Anche Ulrich Spiesshofer, am-ministratore delegato di ABB, considera la nuova invenzione come vantaggiosa per la pro-mozione dell’uso di trasporti sostenibili e fonti rinnovabili. Il progetto, del resto, si avvarrà di un aereo in grado di rimane-re in volo giorno e notte sen-za consumare carburante né

inquinare. Le caratteristiche del velivolo sono veramente innovative se si pensa che un aeroplano grande e leggero come questo non era mai sta-to costruito: realizzato in fibra di carbonio, possiede un’a-pertura alare di 63,4 metri per un peso di 1600 chili. È il frutto di sette anni di intenso lavoro, tra calcoli, simulazioni e prove a opera di un team composto da 80 persone e 100 partner e consulenti. È dotato inoltre di 12 mila celle fotovoltaiche che sono integrate nelle ali, le quali hanno il compito di ricaricare le batterie al litio che servono a far funzionare l’aeroplano di notte.

Daniela Picciolo

Il progetto sostenuto dal gruppo ABB avrà per protagonisti i piloti Bertrand Piccard e André Borschberg

Solar Impulse: il giro del mondo si fa con un aereo a energia solare

Innovazione

“Realizzato in fibra di carbonio, possiede un’apertura alare di 63,4 metri per un peso di 1600 chili”

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C’è chi vede in questa nuova ti-pologia di moneta, il bitcoin ap-punto, oltre che un investimento, la potenziale fine del potere ban-cario, chi invece, nell’assenza di un ente garante come la banca, una mancanza di garanzia e si-curezza Se questa rimarrà solo l’utopia di pochi o il destino di tutti, sarà solo il tempo a dirlo. Il dibattito è appena iniziato, al momento cominciamo a fare qualche accenno alla questione, rispondendo alla sollecitazio-ne di alcuni lettori che ci hanno chiesto di trattare l’argomento. Dettagli e nozioni tecniche a parte, è interessante soffermar-si sui punti salienti che il sistema Bitcoin offre ai consumatori e imprenditori. Il Bitcoin è la prima “moneta globale” della storia, può esse-re utilizzato per ricevere o invia-re pagamenti in tutto il mondo, non ne-cessita di ban-che o altri enti eliminandone completamente i costi. Il Bitcoin garantisce stan-dard di sicurez-

za superiori a quelli delle normali carte di credito, senza però chiedere in cambio una percen-tuale sulla transazione; sono direttamente gli utenti a essere i detentori del proprio denaro senza che esso venga delegato a terzi (Banca ,Posta ecc..). Per iniziare a utilizzare il Bitcoin ba-sta scegliersi un wallet, che non è nient’altro che una semplice app disponibile per ogni tipo di dispositivo e farsi inviare Bitcoin in cambio di beni o servizi, op-pure acquistandoli in cambio di euro.Un wallet Bitcoin una volta instal-lato e avviato, all’apparenza non è molto diverso da un account PayPal, dal quale è possibile in-

viare e ricevere pagamenti, os-servare lo storico delle proprie transazioni e il totale del denaro in possesso. Tra gli obiettivi del sistema Bit-coin vi è la possibilità di introdurre una moneta sostenibile rispetto a quella tradizionale perché a detta dei promotori non avreb-be né costi di gestione, né tan-tomeno costi sulle transazioni, oltre a non essere soggetta alla deflazionabilità. Questo perchè il Bitcoin, a differenza del dena-ro tradizionale, parte da un am-montare fisso: ci sono soltanto 81 milioni di Bitcoin al mondo, ognuno dei quali è frazionabile in 100 milioni di Satoshi (unità minima del bitcoin), quindi più la moneta si diffonderà, più essa verrà frazionata e quindi il potere di acquisto aumenterà col tem-po invece di diminuire.In conclusione va detto che tutto

questo sistema è un progetto OpenSource, cioè aperto e visibile a tutti. Chiunque può verificarlo e collaborare al suo sviluppo che prosegue ormai dal 2009.

Manuel Montanaro

Bitcoin, la moneta per un futuro sostenibile?Un nuovo sistema di pagamento tra dibattiti, curiosità e utopiaper transazioni più dirette e trasparenti

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www.bergamosostenibile.com Numero 35 - Settembre 2014

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Sempre più spesso si sente par-lare di celiachia, una patologia in continuo aumento non solo in Occidente, ma anche in pa-esi come Cina e India, in cui vi è una progressiva occidentaliz-zazione dei regimi alimentari. La celiachia è un’intolleranza per-manente al glutine, una proteina presente in alcuni cereali quali ad esempio frumento, farro, grano khorasan (commercializzato co-me Kamut), orzo, segale, spelta e triticale. Per quanto riguarda l’avena, test di laboratorio han-no indicato che la stragrande maggioranza dei celiaci può tol-lerarla, tuttavia si preferisce per precauzione non includerla nella dieta, soprattutto per il rischio di contaminazione. La celiachia colpisce persone di tutte le età e razze, con una pre-valenza mondiale stimata in 0,6 - 1 per cento. In Italia l’incidenza di questa intolleranza colpisce

un soggetto ogni 100 persone. A conti fatti, i celiaci potenzialmen-te sarebbero 600.000, ma ne sono stati diagnosticati, ad oggi, solo 150.000, con una maggiore frequenza tra le persone di ses-so femminile e quelle che hanno almeno un familiare di primo gra-do celiaco. La dieta senza glu-tine è attualmente l’unico modo per curare tale patologia e con-siste nell’escludere dalla propria alimentazione i cereali conte-nenti glutine, i loro derivati, quali ad esempio pasta e prodotti da forno e qualsiasi tipo di alimento che potrebbe aver subito con-taminazioni. Infatti anche l’as-sunzione di piccole quantità di glutine può provocare conse-guenze più o meno gravi.

Cos’è il glutine?

Il glutine è un complesso pro-teico presente in alcuni cereali,

costituito da prolamine e glute-line. Proprio le prolamine sono responsabili dell’effetto tossico del glutine per il celiaco. La pro-lamina del frumento viene deno-minata gliadina, mentre proteine simili, con il medesimo effetto sul celiaco, si trovano ad esem-pio anche in orzo, segale, farro, spelta, kamut, triticale e avena. Il consumo di alimenti contenti glutine provoca gravi danni alla mucosa intestinale, come l’atro-fia dei villi intestinali.

Come si diagnostica la celiachia?

Fino agli anni ’80 la celiachia ve-niva considerata una malattia ra-ra con diagnosi esclusivamente in età pediatrica. Inoltre la biop-sia intestinale era considerata l’unica metodica per fare dia-gnosi attraverso l’individuazione dell’appiattimento dei villi inte-

stinali, segno caratteristico del-la patologia. A partire dagli anni ’90, i test sierologici, ovvero tra-mite il prelievo di sangue, hanno permesso di verificare la presen-za della malattia con più facilità.

La sensibilità al glutine

Ancora troppo poco si sa sul-la sensibilità al glutine a livel-lo strettamente scientifico: gli scienziati hanno stabilito che probabilmente è un’entità clinica distinta dalla celiachia per i geni coinvolti, patogenesi e risposta immunitaria, ma i cui criteri dia-gnostici non sono ancora stati chiaramente definiti, pertanto non si è ancora in grado di dia-gnosticare in modo univoco, certo e indiscutibile la sensibili-tà al glutine. Alcuni studi rilevano che tale condizione è circa 6 vol-te più frequente della celiachia,

coinvolgendo, solo in Italia, circa 5 milioni di persone. Le persone che presentano sensibilità al glu-tine hanno sintomi simili ai ciliaci, come l’intestino infiammato, ma risultano negative al test e non ri-portano gli stessi danni che cau-sa la patologia.

La differenza tra celiachia e sensibilità al glutine

La celiachia è una malattia au-toimmune in cui non si tolle-ra il glutine. Dipende da difetti dell’immunità innata, cioè quella di cui siamo dotati dalla nascita, e dell’immunità adattiva, cioè di quella che permette all’organi-smo di produrre anticorpi spe-cifici allo scopo di eliminare una molecola nemica. Questo mec-canismo viene attivato nel giro di due o tre settimane, mentre i sintomi possono manifestarsi

Salute & Benessere

Celiachia e sensibilità al glutineLa patologia che colpisce 1 italiano su 100 si combatte con la dieta Gluten free

La piramide alimentare per i celiaciPoiché l’alimento completo non esiste, è necessario consumare giornalmente alimenti appartenenti a diversi gruppi alimentari, rispettando le frequenze di consumo riportate nella piramide alimentare italiana.

Grassi animali da condimentoburro, panna, strutto e lardo

Oli(meglio extravergine d’oliva

a crudo e nelle cotture)Dolci, bevande zuccherate

Uova(1-2 porzioni a settimana)

Carni magre(3-4 porzioni a settimana)

Pesce(3-4 porzioni a settimana)

Frutta secca oleosacome noci, mandole, pinoli, ecc.

(1 piccola porzione al giorno)

Latte e yogurt(1-2 porzioni al giorno)Formaggi(1-2 porzioni a settimana)

Legumi(3-4 porzioni a settimana)Cereali, pseudocerealipatate e farine consentite(5 o più porzioni al giorno)

Frutta e verduradi stagione(5 o più porzioni al giorno)

Carni grasse e salumiSale e prodotti salati

cibi fritti(limitare il consumo)

Pane e pastaSOLO GLUten Free

Fonte: Celiachia e alimentazione senza glutine- regione emilia romagna

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anche dopo anni. Nel caso della sensibilità al glutine è presente un difetto dell’immunità innata. La reazione al glutine è imme-ditata, poche ore o al massimo alcuni giorni tra l’assunzione di glutine e l’insorgenza dei sintomi.

I sintomi tipici della celiachia e della sensibilità al glutine

La celiachia si manifesta attra-verso problemi gastrointestinali (come diarrea cronica), perdita di peso, fatica cronica, anemia, rash cutanei, perdita di coordi-namento, deficit nutrizionali.Nella celiachia il glutine scatena l’attacco del sistema immunita-rio ai danni dell’intestino tenue: il segno tipico della malattia è l’appiattimento dei villi intestinali, con conseguente malassorbi-mento di nutrienti e quindi deficit nutrizionali. Alcuni individui inve-ce non presentano sintomi, né gastrointestinali né di altra natu-ra: in questo caso la malattia vie-ne definita “silente”, ma anche in questa fase possono verificarsi danni intestinali dovuti alla cat-tiva assimilazione dei nutrienti. Spesso la celiachia si associa a

dermatite erpetiforme, una ma-lattia infiammatoria della cute. Tale patologia, se non diagnosti-cata e curata tempestivamente, può portare allo sviluppo di altre patologie autoimmuni, tra le qua-li la principale è il diabete di tipo I, ma anche osteoporosi, infer-tilità, danni neurologici e, in rari casi, anche il cancro dell’appa-rato digerente. Invece i principali sintomi della sensibilità al glutine somigliano a quelli del colon ir-ritabile come dolori addominali, meteorismo, gonfiore, emicra-nia, anemia, annebbiamento della memoria, mancanza di lu-cidità, stanchezza cronica, rash cutanei (manifestazioni cuta-nee), depressione.

La soglia di tolleranza al glutine è individuale. Ciò vuol dire che una persona può avere problemi di questo tipo mangiando un solo boccone di pasta o mezzo pa-nino, altre invece possono con-sumare in abbondanza alimenti contenenti glutine senza avere conseguenze. La sensibilità al glutine può aumentare nel cor-so della vita scomparire natu-ralmente senza lasciare danni e questa è un’altra differenza con la celiachia che, invece, ha un ef-fetto cumulativo.

Come si risolve il problema?

A oggi l’unica terapia conosciu-ta per il trattamento della ce-liachia consiste in un’adesione rigorosa a una dieta senza glu-tine che può prevedere l’utilizzo di alimenti “gluten free”, oppure l’utilizzo di moltissimi alimenti naturalmente privi di glutine. Via libera dunque a riso, teff, sorgo, amaranto, miglio, mais, quinoa, grano saraceno, legumi (pisel-li, ceci, lenticchie, soia, fagioli, ecc.), pesce, carne, uova, latte e formaggi, semi oleosi, patate e altri ortaggi, verdura e frutta.

Rossana MadaschiDietista e Docente diScienza dell’AlimentazioneCell. [email protected]

Cereali e derivati vietati

O TabulèIl tabbouleh o tabulè è una pietanza araba e consiste in un’insalata a base di bulgur, prezzemolo, cipollotti e men-ta tritati fini e con pomodoro e cetrioli a tocchettini, il tutto condito con succo di limone e olio d’oliva.

O CouscousTradizionale piatto arabo. La semola di grano duro viene mescolata ad acqua e lavo-rata a mano fino ad ottenere piccolissime sfere, seccate poi al sole e cotte a vapore. Esistono oggi in commercio couscous senza glutine da cereali permessi.

O KamutKamut è un marchio registra-to della società americana Kamut International che desi-gna una varietà di grano du-ro. È un cereale che contiene glutine e, come tale, è da evi-tare per le persone affette da celiachia.

O SeitanDerivante dalla lavorazione del glutine del frumento; il glu-tine estratto viene trasformato in seitan. Da secoli costituisce l’alimento base della cucina orientale ma è sempre più dif-fuso anche da noi.

O TriticaleIl triticale è un ibrido artificiale tra la segale e il grano tenero. Creato alla fine del XIX secolo, solo ultimamente è coltivato su larga scala.

Oltre a frumento (grano duro e grano tenero), segale, orzo e avena sono vietati al celiaco altre tipologie di cereali e derivati. Vediamo i principali.

La rubrica è promossa da Punto Ristorazione srl

“La sensibilità al glutine può aumentare nel corso della vita scomparire naturalmente senza lasciare danni e questa è un’altra differenza con la celiachia che, invece, ha un effetto cumulativo”

O Bulgur(boulgour o burghul)Il Bulghur si ricava da grano duro integrale pregermoglia-to che subisce un particola-re processo di lavorazione: i chicchi di frumento germo-gliati vengono cotti al vapore e fatti seccare, poi vengono macinati e ridotti in piccoli pezzetti. Molto diffuso in Me-dio Oriente.

O Cracked granoIl Grano spezzato deriva dai chicchi di frumento crudi tri-turati grossolanamente. Si differenzia dal Bulghur (con il quale viene spesso confu-so) perché non è precotto e richiede quindi la cottura.

O FarroEra un cereale molto popo-lare nell’antica Roma. At-tualmente è diffuso sia sotto forma di grani (nei minestroni surgelati, miscelato con legu-mi secchi per le preparazioni di minestroni, ecc...) oppure sotto forma di farina per la preparazione di paste, dolci, ecc...

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Al Birrificio Indipendente Elav l’estate si saluta così ormai da 3 anni, con una grande festa dedicata alla musica indipen-dente italiana e alla birra. Chi c’è

già passato sa di cosa stiamo parlando: è l’Elav Indie Festival, una maratona di musica indi-pendente italiana, ospitata negli spazi del Birrificio Indipendente

Elav a Comun Nuovo, che quest’anno inizierà mercoledì 17 settembre per concludersi dome-nica 21 settembre. La prima serata di aper-tura vedrà due ospiti d’eccezione: BUNNA DJ (from Africa Uni-te) & MADASKI Live Set (from Africa Unite) che presenteranno il progetto Africa Unite System Of A Sound; le altre serate ve-dranno invece una decina di gruppi che si avvicenderan-no sull’Elav palco. Come gli altri anni ci sarà un merca-tino della musica con gli stand del-le etichette indi-pendenti presenti al

Festival e, accanto a questo, sarà allestito anche uno spazio dedicato a un piccolo mercato della terra con prodotti locali e biologici. L’azienda agricola re-centemente aperta da Elav farà da trait-d’union per questa e per altre nuove iniziative legate alla terra, come i laboratori verdi or-ganizzati per i più piccoli sempre durante il Festival. Anche la cu-cina per l’occasione si è orien-tata su un’offerta vegetariana molto particolare, che verrà completata dalle specialità del-la Pasticceria Ferrandi arricchite quest’anno da una nuova linea di prodotti birro-dolciari marchiata

Elav presentata proprio in questa occasione.E quest’anno con l’Indie Festi-val si festeggia anche l’arrivo del nuovo impianto di produzione del Birrificio che sarà possibile visitare, su prenotazione, proprio durante il Festival. Da non dimentica-re: ospite di grande rilievo sarà RADIO POPOLARE che trasmetterà in diret-ta dal Birrificio. Una terza edizione vera-mente speciale che il Birrificio dedica a un amico scomparso l’anno scorso, grande appassionato di musi-ca e “Guru” di vita.

Dal 17 al 21 settembre birra e musica indipendente italiana al Birrificio Indipendente Elav di Comun NuovoElav Indie Festival 2014

Alimentazione

“L’azienda agricola recentemente aperta da Elav farà da trait-d’union per questa e per altre nuove iniziative legate alla terra”

“Ci sarà anche un mercatino della musica con gli stand delle etichette indipendenti presenti al Festival”

Tel. 035 0690834 | Cell. [email protected]

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Page 47: Bergamo SOStenibile 35 > Settembre 2014

Dal 17 al 21 settembre birra e musica indipendente italiana al Birrificio Indipendente Elav di Comun Nuovo

Per tutto il 2014 la rubrica di BergamoSOStenibile sulla cultura della birra

curata dal Birrificio Indipendente Elav

) Alla vistaSi presenta nel bicchiere di color giallo paglierino, mol-to chiaro e velato. La sua schiuma è bianca e di lunga tenuta.

) Al nasoUna birra che in parte si differenzia rispetto alle classiche Weizen, dove i sentori di banana, apportati dagli este-ri sintetizzati in fermentazione, dominano nettamente la scena. Nella Beat Weizen Generation questi sono ac-compagnati da eleganti note floreali, fruttate (richiami di ananas e albicocca non mancano) e leggermente spe-

ziate, che la rendono una Weizen tutta da scoprire.

) In boccaBirra costituita da una buona struttura. La sua carbonazione non è invadente ma nonostate ciò mantiene un corpo morbido e avvolgente. La componente dolce dei malti è smorzata da sensazioni citriche e speziate che, tramite un passaggio che regala una piacevole acidità, ci conducono verso un finale secco e molto pulito.

) AbbinamentiLa pulizia e la notevole secchezza finale della Beat Weizen Generation ci permettono di ac-compagnarla a piatti a base di carne suina, pri-mi piatti e insalate.

Capesante rosolate con cosce di coniglio in salsa WeissRicetta realizzata per noi da Einmassvia Papa Giovanni XXIII n.18 a Montello (BG)

ingreDienti per 4 persone• 4capesantegrosse• 4coscediconiglio• 1bottigliadiWeiss• 1pomodororamato• 1cipollabianca• 1patata• Saleepepeq.b.

DiFFiColtà: media

teMpo Di preparazione: 30/40 minuti

preparazioneIn una pentola aggiungere pomodori ramati e cipolla a dadini con un filo d’olio extra vergine d’oliva. Rosolare il coniglio, sfuma-re con la birra e aggiungerne di tanto in tanto. A cottura ultimata (30/40 minuti) rimuovete il coniglio e create una salsa con il fondo avanzato. Aprite le capesante lasciando unito il frutto al corallo. In una padella, con un filo d’olio, scottate le capesante da en-trambi i lati. Dopo aver pelato e lavato la patata, con l’aiuto della mando-lina, create una chips che do-vrete sciacquare e asciugare; infine friggetela in olio di semi bollente (185°C) per due minuti. Posizionate al cento del piatto la salsa alla birra, su cui adagerete la capasanta e la coscia di co-niglio. Arric-chite il piatto con altra sal-sa alla birra e la chips di pa-tata. Il piatto è servito.

BEAT WEIZEN GENERATION

LaRICETTA

In questa rubrica, suddivisa in dieci appuntamenti, il Birrificio Indipendente Elav proporrà un’analisi sensoriale delle proprie birre, curata da degustatori professionisti, abbinata a una ricetta creata in collaborazione con altri produt-tori artigianali bergamaschi. Non mancheranno curiosità e approfondimenti sul mondo birraio artigianale italiano ed estero, con lo scopo di avvicinare i lettori alla bevanda per eccellenza: la birra.

NomeBeat Weizen Generation

ProvenienzaBergamo, Italia

Materie primeMalti Pils e frumento maltatoLuppolo Saaz

StileWeizen

Recensita da Federico Zivillica su Enjoy Food & Wine (www.enjoyfoodwine.it)

Birrificio Indipendente ElavVia Autieri d’Italia, 268 (trasversale di via Europa)24040 - Comun Nuovo (BG)Tel. 035334206 - www.elavbrewery.com

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Il ravanello (Raphanus sativus) è una pian-ta erbacea annuale della famiglia delle Brassicaceae: presenta foglie palmate irregolari, genera piccoli fiori di colore bianco o violetto e viene coltivato per la sua radice commestibile, tondeggiante o allungata, di colore generalmente ros-so vivo all’esterno e bianco all’interno. Il suo sapore è pungente, quasi piccante, e la consistenza croccante e succosa. Le foglie del ravanello appassiscono veloce-mente, quindi non sono un elemento utile per stabilirne la freschezza: al momento dell’acquisto è importante che questi or-taggi siano sodi, non molli e spugnosi.L’origine del ravanello è incerta; si sup-pone che provenga dall’Estremo Orien-te, presumibilmente da Giappone o Cina -paese in cui si concentra la maggior parte delle varietà- ma pare che anche gli antichi Egizi ne facessero uso, accompa-gnandolo con spicchi d’aglio. Già i medici greci e romani ne conoscevano le pro-prietà terapeutiche e lo utilizzavano infatti contro la tosse e per favorire la digestio-ne. Tra le diverse qualità, numerose e differenti per forma, colore e dimen-sioni, ne ricordiamo alcune: il Rosso quarantino, il Rosso oliva, il Tondo di Al-

benga, il Cappuccetto rosso, il Mezzo lungo di Torino e il Rosso lungo candela di fuoco, mentre in Giappone possiamo trovare il Daikon, un ravanello che può ar-rivare fino a un metro di lunghezza.In cucina viene usato per arricchire insala-te miste, come contorno per piatti di car-ne e pesce, solitamente servito crudo e tagliato in sottili fettine, è gustoso anche in pinzimonio. Prima di servirli, è consiglia-bile immergere i ravanelli in acqua fredda per qualche ora, in modo da accentuarne la naturale croccantezza.Questi ortaggi sono un’importante fonte di potassio, calcio, fosforo e ferro, mentre

hanno un limitato valore energe-tico e un ridotto apporto vitami-nico. Tra i benefici segnaliamo

l’effetto diuretico, depurativo a livello renale, astringente e stimolante della digestione; importante anche l’azione calmante contro tosse e altri

problemi respiratori.

Il fico d’India (Opuntia ficus-indica) è una pianta grassa appartenente alla fa-miglia delle Cactacee che produce frutti dal sapore dolce e leggermente acidu-lo. Può raggiungere i 3-5 metri di altezza ed è composto da ramificazioni spinose di forma ovale e piatta, dette “pale”, alla cui sommità germogliano -tra settembre e novembre- i gustosi frutti, ricoperti da una spessa buccia dotata di aculei sottili.Originario del Messico (gli Aztechi ne ave-vano fatto il proprio simbolo), questo frut-to è diffuso in tutta l’area mediterranea, in particolare in Sicilia. Si riconoscono di-verse varietà di fico d’India: la Sanguigna, dalla polpa rosso-violacea, la Sulfarina, di colore giallo-arancione e la Muscaredda, di colore bianco. Oltre che consumati fre-schi, i frutti possono essere lavorati per la produzione di succhi, marmellate, liquori, gelatina e sciroppi. Da secoli questa pianta viene impiegata per le sue proprietà curative e cosmeti-che: nella medicina tradizionale messi-cana, ad esempio, i fiori erano usati per produrre decotti diuretici; i frutti venivano consumati dai conquistatori spagnoli per combattere lo scorbuto, malattia causata dalla carenza di vitamina C, di cui la polpa è ricca. Oggi sappiamo che il fico d’India ha un no-

tevole valore nutrizionale anche per il suo apporto di sali minerali, vitamina B2 e po-tassio, oltre ad avere significative proprie-tà antiossidanti. L’assunzione di questo frutto favorisce la produzione di sostan-ze antinfiammatorie che contribuiscono a purificare l’organismo, stimolando la diuresi, contrastando la ritenzione idrica e la cellulite, e regolarizzando l’intestino; le fibre e le mucillagini della polpa sono considerate protettrici della mucosa ga-strica, rigeneratrici della flora intestinale, e regolatrici della glicemia. Un estratto di Opuntia può essere usato come rimedio efficace in caso di intossicazione alcolica. Infine, gli sportivi possono trarre giova-mento da questo frutto che è dissetante ed energizzante allo stesso tempo.

Il ravanelloIl fico d’India

La rubrica che vi invitaa conoscere e gustare i frutti che la

natura offre ad ogni stagione: più qualità nutrizionali, più freschezza e

minor impatto ambientale

Da saporito contorno… a rimedio per la tosse

Un cuore dolce, rinfrescante e genuinoricoperto da spine sottili

Alimentazione

“In cucina viene usato per arricchire insalate miste, come contorno per piatti di carne e pesce, solitamente servito crudo e tagliato in sottili fettine, è gustoso anche in pinzimonio”

“Originaria del Messico e diffusa in tutta l’area mediterranea, da secoli questa pianta viene impiegata per le sue proprietà curative e cosmetiche”

Funghi, mais, fagiolini, broccoli, finocchi, porri, melanzane

Verdura di stagioneSettembre

Castagne, lime, melagrana, uva, prugne, kaki, pesche, meloni

Frutta di stagioneSettembre

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La ricetta di Lisa Casali

Crema alle foglie di ravanello e quinoa alla menta

preparazionePer la base usate le foglie di ravanello e aggiungete altri ortaggi a piacere a secon-da di quello che avete in casa. Iniziate la preparazione della ricetta tagliando fine-mente l’aglio e la cipolla e fateli appassire con due cucchiai di olio in una pentola a pressione. Unite le foglie di ravanello lavate e spezzettate, gli altri ortaggi tritati, come per esempio le parti di scarto di zucchi-ne, insalate, ecc. Bagnate con il brodo e lasciate cuocere 5 minuti dal fischio. Fate sfiatare e frullate in tutto con un frullatore a immersione (o passate il composto otte-nuto al passaverdura) in modo da ottenere una crema. Rimettete sul fuoco e unite la quinoa. Fate cuocere 8 minuti dal fischio,

quindi sfiatate la pentola e regolate di sale. Lasciate raffreddare la crema quindi ripo-netela in frigorifero. Al momento di servirla suddividetela nei piatti da portata e guar-nite con menta fresca.

ingreDienti per 4 persone•Foglie di 2 mazzi di ravanelli•1 cipolla•1 spicchio d’aglio•4 cucchiai di quinoa•1 litro di brodo vegetale o

semplicemente acqua di cottura (di pasta, riso, verdure, ecc.)

•Altri ortaggi a piacere•Menta fresca

Ricetta tratta dal libro “La cucina a impatto (quasi) zero” di Lisa Casali, Gribaudo Editore

La ricetta biologica del Villino d'Erica

Branzino su insalata di ravanelli con salsa allo yogurt

preparazioneCuocere il pesce in vaporiera, aggiungen-do nell’acqua di cottura la scorza di lime,

le foglie di timo e la mentuccia. Nel frat-tempo, affettare in modo sottile i ravanelli e porli in acqua e ghiaccio. Preparare la salsa allo yogurt di soia sminuzzando la mentuccia a mano per non perdere gli oli essenziali, unire lo yogurt e aggiustare di sale e pepe. Procedere a scolare e asciu-gare i ravanelli e a condirli con la salsa allo yogurt. Per la composizione porre il tutto in un piatto, adagiandovi il filetto di pesce ir-rorato con un filo d’olio evo a crudo e come guarnizione un ramo di mentuccia. Se desiderate potete servire la pietanza accompagnandola con dell’orzotto, per ottenere un ottimo piatto unico.

ingreDienti per 4 persone

•600 gr. di filetto di pesce già pulito (senza pelle e lische)

•2 mazzi di ravanelli di campo•1 vasetto di yogurt di soia•Scorza di lime, timo e mentuccia•Sale e pepe•Olio evo q.b.

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Dal 3 al 19 ottobre 2014 Berga-mo diventerà la piazza in cui si svolgerà la XII edizione di Ber-gamoScienza, che nello scor-so anno ha ottenuto 146.351 presenze registrate. Come nel-la precedente edizione la città orobica ospiterà conferenze, la-boratori, open day, mostre, spet-tacoli e incontri con scienziati di fama mondiale e premi Nobel. Oltre 150 eventi gratuiti indaghe-ranno ambiti diversi: medicina, biologia, energia, neuroscienze, chimica, ma anche archeologia, sociologia, scienze naturali, tec-nologia, robotica, informatica, matematica, fisica, astrofisica, ingegneria e architettura. Arric-chiranno inoltre il programma appuntamenti di filosofia, cine-ma e arte.

Il premio Nobel per la medicina 2002, Sydney Brenner, inau-gurerà il festival con la lettura della 2° Montalcini’s Lecture in onore della scomparsa scien-ziata Italiana. Altro ospite atte-so è Michael S. Brown, premio Nobel per la medicina 1985 che parlerà delle sue scoperte sul metabolismo e sul colestero-lo. Sempre in ambito medico il

direttore all’IFOM Pier Paolo Di Fiore dell’unità di ricerca “La lo-gistica cellulare sul cancro” par-

lerà delle cellule staminali e dei tumori, mentre Lewis E. Brave-man, dalla Boston University discuterà della mancanza di io-dio come causa importante dei problemi legati alla tiroide. Ian Wilson del The Scripps Rese-arch Institute tratterà l’argomen-to dello sviluppo di vaccini per diversi virus e Paolo Cornaglia Ferrarsi della fondazione Tender to Nave Italia ONLUS racconte-rà l’esperienza dei suoi progetti terapeutici. La capacità di pre-servare le diversità delle risorse naturali, fondamentale per la si-curezza alimentare, è il tema che affronteranno Francesco Sala-mini della fondazione Edmund Mach, Maria Luisa Chiusano e Ida Maria Fusco dell’Universi-tà Federico II di Napoli, Desirèe Quagliarotti dell’Istituto di Studi

sulle Società del Mediterraneo e Alessandro Vitale dell’Istitu-to di Biologia e Biotecnologia Agraria, CNR. Bergamoscienza ospiterà una tavola rotonda sulla sperimentazione animale in me-dicina con Giuseppe Remuz-zi, Massimo Reichlin, Stefano Cassola, Massenzio Fornasier e Pier Giuseppe Pellicci. Anche la mente umana sarà oggetto di diversi interventi: la coscienza sarà indagata da Mercello Mas-simini dell’Università degli Studi di Milano e il linguaggio da Mar-co Catani del King’s College di Londra. Olle Lindvar, neurologo svedese, risponderà al quesi-to “si può riparare il cervello?”, mentre Ype Elgersma, scienzia-to dell’ Erasmus Medical Cen-ter Rotterdam parlerà delle sue scoperte sull’autismo e Diego

Marconi dell’Università di Torino affronterà il tema del significato delle parole nella filosofia e nel linguaggio. Altre scienze poste sotto i riflettori saranno le nuove tecnologie, grazie agli interventi del fisico Renato Ricci e dei col-leghi Geroy Delacote e Brigitte Zana, mentre Roberto Cingolari mostrerà le sorprendenti appli-cazioni della nanotecnologia in medicina. Saranno trattati an-che argomenti “spaziali”, come la missione Exomars e la Mis-sione Rosetta. Tanti gli ospiti e i grandi nomi come Samue Bi-got dell’Institute of Mechanical and Manifactuting Engineering di Cardiff, Mauro Magatti dell’U-niversità Cattolica di Milano, Martin Bechthold da Harvard e Federico Augugliaro del Poli-tecnico di Zurigo. Per gli amanti dell’arte, la partnership tra Ber-gamoScienza e la fondazione IDIS-Città della Scienza di Na-poli offrirà la possibilità di visi-tare l’esposizione interattiva “La trasformazione della materia di origine marina – cibo e materiali”.Tutte le iniziative sono gratuite e aperte al pubblico fino a esauri-mento posti. Per maggiori infor-mazioni visitate la pagina web www.bergamoscienza.it.

Daniele Macchi

Al via dal 3 ottobre la XIIª edizione di Bergamoscienzaper 17 giorni all’insegna di conferenze, spettacoli, mostre e laboratori

Una Bergamo da NobelEventi

“Oltre 150 eventi gratuiti indagheranno ambiti diversi: medicina, neuroscienze, archeologia, sociologia, robotica, astrofisica, architettura”

“Il premio Nobel per la medicina 2002, Sydney Brenner, inaugurerà il festival con la lettura della 2° Montalcini’s Lecture in onore della scomparsa scienziata Italiana”

Tel. 035 0690834 | Cell. [email protected]

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50 www.bergamosostenibile.comNumero 35 - Settembre 2014

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■■■ Sagra

Fino al 7 settembre Fungolandia 2014 P Valle Brembana (BG)

Paesi dell'Alto Brembo Otto giorni in alta Valle Brembana per scoprire il mondo dei funghi e le bellezze naturali di un territorio ricco di cultura e tradizioni e www.altobrembo.it

■■■ Fiera

5 > 7 settembre Fiera di Sant' Alessandro P Bergamo

Fiera Bergamo, via Lunga Torna al polo fieristico di Bergamo la Fiera di Sant’alessandro, l’evento ultracentenario dedicato al mondo rurale e www.fieradisantalessandro.it

■■■ FeSTiVal

6 > 7 settembre I Borghi più belli d'Italia P Lovere (BG) lovere, insieme ai Comuni di Bienno e Monte isola, è protagonista della iX edizione del Festival de i Borghi più belli d’italia e www.borghitalia.it

■■■ COrSO

Ogni martedì e venerdì Corso di balli e canti folk P Bergamo T 20.50 > Quartiere Celadina, via Borgo Palazzo 211 Da settembre a dicembre il gruppo folk i gioppini di Bergamo propone corsi di ballo popolare, canti tradizionali e di osteria, danze antiche e www.geo.it

■■■ Fiera

6 > 9 settembre Sana - Salone Internazionale del Biologico e del Naturale P Bologna

Quartiere Fieristico di Bologna la fiera dei prodotti alimentari e cosmetici biologici e naturali. Sana 2014 si articola in tre grandi settori espositivi: alimentazione, Benessere, altri Prodotti Naturali e www.sana.it

■■■ raSSegNa greeN

6 > 21 settembre Maestri del Paesaggio - International Meeting of the Landscape and Garden P Bergamo, Città Alta evento d’eccellenza di respiro internazionale per immergersi nella cultura del paesaggio in sedici giorni di fermento culturale e www.arketipos.org

■■■ raSSegNa CulTurale

Dal 6 settembre al 12 ottobre Fiato ai Libri 2014

P Seriate e altri comuni di BG 17 appuntamenti letterari promossi dal Sistema Bibliotecario Seriate laghi; letture ad alta voce accompagnate da musica per riscoprire il valore della parola narrata e www.fiatoailibri.altervista.org

■■■ iTiNerariO

7 > 28 settembre Dimore storiche e corti a verde - Maestri del Paesaggio P Bergamo e dintorni Quattro tra le più belle dimore storiche di Bergamo e Provincia aprono al pubblico per visite guidate attraverso corti allestite a verde, giardini storici, ambienti e saloni affrescati e www.bergamogiardiniedimore.it

■■■ TeaTrO

7 settembre C'era due volte...il riciclo P Treviglio (BG) T 18.00 > Oratorio quartiere Geronima, via Canonica lettura animata per bambini sull'importanza del riciclo i [email protected]

■■■ iTiNerariO

7 settembre Laboratori - Percorso Vivaldi P Bergamo T 10.00-15.30 > Orto Botanico Lorenzo Rota, Città Alta Tre laboratori in programma: 10.00 Nella bottega dell'erborista; 11.00 Come e perché le piante ci attraggono o ci disgustano; 15.30 la botanica della cosmesi naturale e www.lascatoladelleidee.it

■■■ TeaTrO

10 settembre Carbonara - Risorgimento a fumetti P Bergamo T 21.00 > Chiostro di S. Francesco, Piazza Mercato del Fieno 6/a, Città Alta Spettacolo per bambini dagli 8 anni - 5^ edizione della rassegna teatrale per famiglie "Teatro Cocomero" a cura della

compagnia luna e gNaC Teatro e www.lunaegnac.com

■■■ TeaTrO

12 settembre C'era due volte...il riciclo P Romano di Lombardia (BG) T 18.30 > Biblioteca Comunale lettura animata per bambini sull'importanza del riciclo i [email protected]

■■■ raSSegNa CulTurale

11 > 14 settembre Food Film Festival 2014 P Bergamo

Piazza della Libertà rassegna per diffondere una cultura dell'alimentazione consapevole attraverso film, cortometraggi, documentari e animazioni e www.montagnaitalia.com

■■■ Fiera

11 > 13 settembre Condominio Expo 2014 P Bergamo

Fiera Bergamo, via Lunga 1° salone nazionale dedicato in modo esclusivo a oltre 1 milione di condomini e ai loro amministratori e www.bergamofiera.it

■■■ TeaTrO

13 settembre Scarpette Strette P Bergamo T 21.00 > Teatro scuola materna S. Croce, via Furietti 11

Spettacolo comico per bambini dai 5 anni - 5^ edizione della rassegna teatrale per famiglie "Teatro Cocomero" a cura della compagnia luna e gNaC Teatro e www.lunaegnac.com

■■■ iTiNerariO

13 > 14 settembre Alla scoperta della Valzurio P Parco delle Orobie bergamasche T 18.30 > Ostello "Baita Valle Azzurra" Tappa conclusiva di Parco Vivo 2014, in collaborazione con WWF italia - natura, tradizione e cultura per riscoprire le Orobie e www.parcorbie.it

■■■ iTiNerariO

13 > 14 settembre A piedi sulla via Mercatorum P Bergamo T 14.00 > stazione TEB itinerario tra Bergamo, bassa Val Seriana e alta Val Brembana con pernottamento. iniziativa a numero chiuso con quota d'iscrizione i [email protected]

■■■ Fiera

13 > 14 settembre CiboVicino 2014 P Nembro (BG) 5^ edizione della Fiera del Consumo Consapevole organizzata dal gruppo gas di Nembro. il 14 alle ore 16.30 suoneranno i Manzella Quartet e www.retegasbergamo.it

■■■ FeSTa

14 settembre Buon compleanno LORTO P Bergamo

Orto di Porta S. Giacomo, Città Alta l'orto sociale di Bergamo alta compie dieci anni di attività i [email protected]

■■■ FeSTa

14 settembre CFL: Festa in Piazza P Treviglio (BG) T 10.30 > Piazza Cameroni Festa annuale di Coop. Famiglie lavoratori con incontri, laboratori per bambini, balli popolari, produttori locali, pranzo in compagnia e www.cfltreviglio.it

■■■ eVeNTO eurOPeO

16 > 22 settembre Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2014 P Città e paesi europei Torna la campagna annuale sulla mobilità urbana sostenibile promossa dalla Commissione europea per introdurre e promuovere misure di trasporto green in città e www.mobilityweek.eu

■■■ MuSiCa

17 > 21 settembre Elav Indie Festival 2014 P Comun Nuovo (BG)

Via Autieri d'Italia Festival di Musica indipendente italiana organizzato dal Birrificio indipendente elav e www.elavbrewery.com

■■■ eVeNTO

19 settembre Bg Green 2014. Ecomobility experience P Bergamo T 10.00-22.00 > Piazza della Libertà in occasione della Settimana europea della Mobilità, Piazza della libertà ospiterà il ritorno di un evento innovativo e unico nel suo genere, la seconda edizione di Bg green 2014 – ecomobility experience con un convegno di esperti e test drive e www.bergamosostenibile.com

■■■ laBOraTOri

19 > 28 settembre Laboratori di critica teatrale e per burattinai P Bergamo

Spazio Polaresco Teatro Caverna organizza un ciclo di occasioni conviviali, arricchite da incontri tematici sugli ultimi cinquant’anni di storia del pensiero, fra arte e teatro e www.teatrocaverna.it

■■■ eVeNTO

20 settembre Puliamo il MiniMondo P Capriate San Gervasio (BG)

Minitalia Leolandia Simulazione di Puliamo il Mondo per 300 bambini a scuola di tutela dell'ambiente i [email protected]

■■■ Fiera

20 > 21 settembre Salone salute - Benessere & Alimentazione P Treviglio (BG)

PalaFacchetti, via del Bosco 2^ edizione dedicata all'alimentazione naturale e biologica e www.benessereintreviglio.it

■■■ iTiNerariO

21 settembre Biciclettata Natura e Gusto P Martinengo (BG) Tour ciclabile con pranzo organizzato dall’ufficio iat e dalla Pro loco Martinengo - Sagra della patata di Martinengo e martinengo.org

appuntamenti dal territorioCalendario Settembre>Ottobre 2014

52 www.bergamosostenibile.comNumero 35 - Settembre 2014

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■■■ iTiNerariO

21 settembre Millegradini 2014 P Bergamo T 8.30 > Piazzetta Don Spada 4^ edizione della passeggiata culturale, sportiva ed ecologica attorno e dentro Città alta con diversi percorsi e www.millegradini.it

■■■ raSSegNa greeN

24 > 26 settembre Giornate Europee dell'Educazione Ambientale P Bergamo 2^ edizione delle giornate europee dell'educazione ambientale: tre giorni all'insegna di conferenze, incontri e workshop sull'educazione green e www.reti.regione.lombardia.it

■■■ eVeNTO

26 > 28 settembre Puliamo il Mondo 2014 P Città italiane Torna l'edizione italiana di Clean up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo e www.puliamoilmondo.it

■■■ MuSiCa

26 settembre Musica-Mente: ovvero anche la Musica è bugiarda P Seriate (BG) T 21.00 > Villa Ambiveri "rassegna musicale "Concerti in villa" 2014 Seriate. il Trio Musica-Mente propone un repertorio cameristico-jazz" e www.comune.seriate.bg.it

■■■ Sagra

28 settembre Sagra della Patata

P Martinengo (BG) Centro storico

Celebre manifestazione sul prodotto tipico della città, pranzo con menù a tema seguito da una sfilata in abiti medievali e martinengo.org

■■■ SPOrT

28 settembre 2^ Mezza Maratona dei Mille, Città di Bergamo P Bergamo T 9.30 > Città Alta 2^ edizione della Mezza Maratona dei Mille per correre immersi nella storia della città all'insegna della sostenibilità. iscrizione 25 euro e www.lamezzadibergamo.it

■■■ COrSO

29 settembre Cultura e degustazione del vino P Nembro (BG) T 20.45-23.00 > Auditorio di Piazza della Libertà 5 lezioni per conoscere e apprezzare il mondo del vino: 29 settembre, 6/13/20/27 ottobre i [email protected]

■■■ Fiera

3 ottobre Fiera della Sostenibilità P Dalmine (BG) T 10.00 > via Mazzini, Dalmine Quali opportunità offre il mercato per facilitare comportamenti ambientalmente virtuosi ed economicamente consapevoli? un'occasione per scoprirlo e www.dalminecultura.bg.it

■■■ FeSTiVal

3 > 19 ottobre Bergamo Scienza P Bergamo 12^ edizione del Festival della divulgazione scientifica che coinvolge l'intera città con un ricco programma di eventi gratuiti e www.bergamoscienza.it

■■■ Fiera

7 > 8 ottobre Salone della CSR e dell'innovazione sociale P Milano

Università Bocconi, via Roentgen 1 Torna il Salone dedicato all’evoluzione della responsabilità d’impresa verso scenari sempre più innovativi e sostenibili; seminari, dibattiti e tavole rotonde con esperti e www.csreinnovazionesociale.it

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Tutti i martedì Farmers market Campagna Amica P Bergamo, piazza S. Spirito T 8.00-12.30 q Coldiretti Tel. 035 4524125

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3 e 17 Settembre Farmers market Campagna Amica P Caravaggio, largo Cavenaghi T 8.00-12.30 q Coldiretti Tel. 035 4524125

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10 e 24 Settembre Farmers market Campagna Amica P Ponte San Pietro, via S.Anna T 8.00-12.30 q Coldiretti Tel. 035 4524125

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Tutti i giovedì Farmers market Campagna Amica P Seriate, piazza Alebardi T 8.00-12.30 q Coldiretti Tel. 035 4524125

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Tutti i venerdì Farmers market Campagna Amica P Bergamo, piazza Pontida T 8.00-12.30 q Coldiretti Tel. 035 4524125

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Tutti i sabati Mercato "bRiologico" P Ponte San Pietro c/o Centro la

Proposta T 9.00-12.00 i [email protected]

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Ogni 1° sabato del mese Mercato agricolo dei produttori locali P Stezzano (Bg) T 8.00-12.30 e www.a21isoladalminezingonia.bg.it

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Ogni 2° sabato del mese Mercato agricolo e non solo P Albino (Bg) T 8.30-12.30 e www.cittadinanzasostenibile.it

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Ogni 3°sabato del mese Mercato agricolo dei produttori locali P Zanica (Bg) T 8.00-12.30 e www.a21isoladalminezingonia.bg.it

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Ogni 4°sabato del mese Mercato agricolo dei produttori locali P Madone (Bg) T 8.00-12.30 e www.a21isoladalminezingonia.bg.it

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Ogni 1° domenica del mese

Farmers market Campagna Amica P Città Alta Bergamo, piazza Mascheroni T 9.00-18.00 q Coldiretti Tel. 035 4524125

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Ogni 2° domenica del mese Mercato agricolo dei produttori locali P Osio Sotto, piazza Papa Giovanni XXIII T 8.00-12.30 e www.a21isoladalminezingonia.bg.it

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Ogni 3° domenica del mese Mercato agricolo e non solo P Sant'Omobono Imagna (Bg) T 9.00-13.00 e www.cittadinanzasostenibile.it

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1/15/29 Ottobre Farmers market Campagna Amica P Caravaggio, largo Cavenaghi T 8.00-12.30 q Coldiretti Tel. 035 4524125

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8 e 22 Ottobre Farmers market Campagna Amica P Ponte San Pietro, via S.Anna T 8.00-12.30 q Coldiretti Tel. 035 4524125

Mercati agricoli e Biologici

Giornate europeedell’educazione ambientalee dello sviluppo sostenibile

Non vi è garanzia che gli appuntamenti vengano pubblicati. La pubblicazione degli appuntamenti resta a discrezione e ad insindacabile giudizio dell’editore.

Manda i tuoi comunicati all’[email protected]

Vuoi vedere pubblicati i tuoi“Appuntamenti Sostenibili”?

53www.bergamosostenibile.com Numero 35 - Settembre 2014

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ecco le attività che ogni mese vi offrono l informazione SOStenibile una rete di oltre 500 punti per promuovere nuovi stili di vita e d impresa

I Punti di distribuzione di BgSOS

L´elenco completo suwww.bergamosostenibile.com

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Cenate Sotto - Via Don Luigi Sturzo, 19q 035 425 8340E [email protected] f FarmaciareginaPacisCenateBg

Farmacia Regina Pacis

La farmacia Regina Pacis offre servizi ad hoc per i cittadini più atten-ti al benessere naturale. Un’ampia esposizione di prodotti naturali, omeopatici, per intolleranti, diabetici e celiaci si affianca alla sezione infanzia e alla nuova sezione per cani e gatti. Il dottor Alfonso e le col-leghe propongono anche preparazioni erboristiche e fiori di Bach; non manca l’haloterapia, utile per i disturbi respiratori nella stanza di sale.

Seriate - Via Decò e Canetta 77q 035-294155E [email protected] www.ristorantevertigo.it

Ristorante Vertigo

Dal 1988 Paolo, Franchino e Franco gestiscono con passione il risto-rante Vertigo a Seriate facendosi portabandiera di una cucina leggera, creativa e soprattutto attenta alle esigenze di tutti. Nel menu, piatti speciali per celiaci, vegetariani ma anche piatti della tradizione me-diterranea. Un occhio di riguardo viene riservato a iniziative culturali e equo-solidali.

Bergamo - Piazza Marconi 4q 035-289011E [email protected] www.arriva.it

SAB Autoservizi / Arriva

SAB Autoservizi, una delle aziende facenti parte del gruppo Arriva, garantisce ai 14,3 milioni di passeggeri annui della provincia di Ber-gamo un trasporto urbano ed extraurbano a tutela del territorio e a garanzia del cliente. I servizi offerti vanno dal noleggio di autobus con conducente alla linea Gran Turismo con direzione Riviera Adriatica e Ligure fino alla funivia Albino-Selvino, usata da residenti e turisti.

Bergamo - Via Cesare Battisti, 1q 035-231422E [email protected] www.gelateriaverderosa.it

Gelateria Verderosa

La Gelateria Verderosa in via Cesare Battisti a Bergamo nasce nel 1990 dalla passione di Giancarlo.La selezione accurata delle materie prime e l’utilizzo di pratiche arti-gianali di pregio hanno permesso all’attività di divenire un riferimento per i cittadini attenti all’ambiente, che non indugiano al piacere di un gelato di qualità.

Bergamo - Via San Tomaso, 90q 035 078 7499E [email protected] ThymiamaBioprofumeriaBergamo

Bioprofumeria Thymiama

Thymiama è il primo franchising di bellezza in Italia a concentrarsi esclusivamente su prodotti biologici e naturali. La bioprofumeria di via Tomasi a Bergamo è gestita da Francesca, che con entusiasmo porta avanti i valori e i benefici di una cosmesi naturale non testata su animali e priva d’ingredienti sintetici o tossici. Nel negozio Thymiama Bergamo potete trovare ogni mese una copia di BergamoSOStenibile.

Levate (Bg)Via San Carlo Borromeo 3/7q 035 4549030

Tabaccheria “Oltre il fumo”

Danilo ha rilevato la tabaccheria-ricevitoria “Oltre il fumo” di Levate più di un anno fa. Dopo le prime difficoltà è riuscito a ricreare una clientela affezionata, grazie anche alla promozione di prodotti del territorio an-che biologici e biodinamici. Avendo fatto parte della prima Lista Verde di Bergamo, Danilo si riconosce nei valori promossi da BergamoSO-Stenibile e promuove attivamente il nostro mensile.

Dove trovareil nostro giornale? Sono sempre di più i punti

di distribuzione del nostro

mensile che decidono di far

girare l informazione

SOStenibile. Queste attività

vengono premiate in termini

di visibilità e clientela dai molti

cittadini sensibili alle buone

pratiche ambientali.

E tu cosa aspetti?

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