Bergamo Economia Aprile 2010

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APRILE 2010 - anno 4 - numero Economia, attualità, costume e stile L’INTERVISTA ESCLUSIVA “La mia Camera di Commercio? Collegialità e gioco di squadra” Paolo Malvestiti, presidente dell’Ascom, alla guida dell’ente camerale CAMERA DI COMMERCIO Veterani e volti nuovi nel parlamentino di Largo Belotti Il ruolo strategico giocato dalle Pmi nei prossimi cinque anni LA SCOMMESSA LOW COST Crescono i passeggeri di Orio al Serio, ma Bergamo rimane divisa tra la soddisfazione del cliente e le ricadute economiche del turismo Rivista mensile - Ogni primo venerdì del mese in edicola al prezzo di 4,00 euro. Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. post. 70% DCB Bergamo. In caso di mancato recapito restituire al mittente. 30 Dalla cantina di casa alla società per azioni. Vi raccontiamo la storia di Gianfranco Chiecchio: "Ora lavoriamo con le più famose maison di moda del mondo e disponiamo di una sede all'avanguardia" Hidro Tech, l'idraulica si veste da S.p.a.

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APRILE 2010 - anno 4 - numeroEconomia, attualità, costume e stile

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CCAAMMEERRAA DDII CCOOMMMMEERRCCIIOOVeterani e volti nuovi nel parlamentino di Largo Belotti Il ruolo strategico giocato dalle Pmi nei prossimi cinque anni

LLAA SSCCOOMMMMEESSSSAA LLOOWW CCOOSSTTCrescono i passeggeri di Orio al Serio, ma Bergamo rimane divisa tra la soddisfazione del cliente e le ricadute economiche del turismo

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Dalla cantina di casa alla società per azioni. Vi raccontiamo la storia

di Gianfranco Chiecchio: "Ora lavoriamocon le più famose maison di moda

del mondo e disponiamo di una sede all'avanguardia"

Hidro Tech, l'idraulica si veste

da S.p.a.

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L’editorialeAprile 2010

E’ tutto vero: finalmente Davide ha battuto Golia

DI LUCA T. BILOTTA

La svolta, tanto attesa e spesso messa in discussione, è arrivata. Aldilàdelle frasi di circostanza e dell'amicizia che possa esserci al di fuoridella sede camerale fra le parti e le singole persone che le compongo-

no, l'avvento di Paolo Malvestiti in Camera di Commercio rappresentauna nuova vita per le imprese bergamasche. Addio a Roberto Sestini, cheda decenni ha guidato il colosso di Largo Belotti con la giusta competenzae il piglio del capitano d'industria. Ora spazio ai piccoli e medi imprendito-ri che, conti alla mano, rappresentano la maggioranza delle imprese dellaprovincia di Bergamo. E così, le schermaglie dei mesi scorsi sono statesuperate in un battibaleno. Non sono serviti tre scrutini per arrivare al dun-que, bensì ci ha pensato lo stesso Sestini a farsi da parte da "Signore" con

Il passatoe il futurodella Cameradi Commercio:Paolo Malvestiti,con il neo segreta-rio Emanuele Pratiriceve virtualmenteil testimoneda Roberto Sestini

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la s maiuscola, ritirando la propria candidatura primadelle elezioni. Gesto dovuto a fronte dei "rumors" chelo vedevano sconfitto in partenza, ma alzare bandierabianca non è mai facile, soprattutto con classe.

E questa volta si cambia davvero, non solo perchénella nuova Camera di Commercio 17 consiglieri su32 sono nuovi di zecca. Più che altro perché, dopo

18 anni di monocolore confindustriale, è spuntato - comepreventivato - un cambio della guardia che sancisce difatto il reale peso di "Imprese & Territorio" a Bergamo.Un'associazione delle associazioni, fenomeno che stafacendo proseliti nell'Italia del nord, forte nei numeri mafino a pochi giorni fa senza un accesso diretto alla stan-za dei bottoni. A questo punto in molti si chiederannocosa, effettivamente, cambierà. Le parole di Malvestiti,pronunciate in fase d'insediamento, indicano già le lineeguida del nuovo corso: "Il valore della persona e dellerisorse umane" sono indiscutibili. Sono loro il vero capi-tale delle aziende del territorio. Il punto focale, però, èche - almeno questa volta - il mirino verrà puntato sullePmi, linfa dell'economia bergamasca e fino a pocotempo fa non considerate da Confindustria. Già, l'ege-monia dei colossi industriali nati nei nostri confini è ter-minata. Come in campo tecnologico la macchina da scri-vere ha fatto largo ai pc. Del resto, le grandi aziende sistanno ridimensionando, o meglio stanno abbandonandoi nostri territori trasmigrando verso l'Est Europa o l'Asia.Giusto, quindi, guardarsi negli occhi e cercare, per usci-re dall'empasse della crisi, chi meglio può guidare que-sto gruppo rinnovatore.

I l passaggio più importante, infatti, è da ricercarsi inqueste parole: "L'uscita dalla crisi - ha continuato ilpresidente dell'Ascom, l'11 marzo scorso - è l'obietti-

vo principale che abbiamo di fronte, per fare ciò una par-ticolare attenzione riguarderà tutta la filiera della nostraeconomia". In pratica, oltre al gioco di squadra necessa-rio per rendere coeso l'ambiente, è fondamentale darevoce a chi - finora - non ha avuto, se non in pochissimicasi, parola. E Paolo Malvestiti è la persona giusta. Illavoro svolto a capo dell'Ascom parla da solo. Con lesue capacità e l'aiuto del nuovo Segretario Generale,

Emanuele Prati, i risultati non dovrebbero tardare.Ruolo cruciale, inoltre, sarà il filo diretto con le altreassociazioni di "Imprese & Territorio". Saranno loro,infatti, a poter dare i giusti consigli per indirizzare e - incaso di bisogno - virare gli obiettivi della Camera diCommercio. In pratica ci sarà coesione d'impresa. Incabina di regia regnerà un "sistema d'imprese" e nonl'"industria". Proprio questa politica delle alleanze conle associazioni di categoria (senza dimenticare nei gio-chi, ovviamente, Confindustria), la Provincia e i Comuniè il vero passo della svolta. Coinvolgere tutti per il benecomune, indirizzare gli sforzi economici oltre che gliaiuti tecnico/operativi verso qualsiasi settore produttivo- grande o piccolo che sia - rappresenta la nuova e giu-sta chiave di volta del tessuto economico cittadino.

Non dimentichiamoci, infatti, che la Camera diCommercio è l'unica espressione dell'economiaterritoriale. E non si possono, come fatto in pas-

sato, trascurare di settori fondamentali come, ad esem-pio, l'agricoltura o l'artigianato. Lo stesso nome incarnail senso di collegialità dei settori da coinvolgere:"Commercio e Industria" sono un tutt'uno, non ci puòessere una bilancia che pende verso un comparto o l'al-tro. E proprio in questi due termini (commercio e indu-stria) possiamo ritrovare un altro passo focale del nuovocorso di Malvestiti. Il valore della persona di cui parla-vamo all'inizio, si evidenzia anche nella famiglia che -come ricordato dal nuovo presidente - "costituisce lasicurezza e l'affidabilità primaria di una buona gestioneaziendale". Come un buon padre riesce ad indirizzare ifigli nelle scelte di vita, Paolo Malvestiti guiderà i varisettori economici nel miglior modo possibile per riemer-gere dalla crisi. Come ci riuscirà? Dando voce alle real-tà imprenditoriali "di famiglia" che rappresentano oltrel'80% delle aziende a Bergamo. L'asset patriarcalesmantellato dalla globalizzazione sarà uno dei punti diforza di Largo Belotti, un cavallo di battaglia da cavalca-re per rilanciare Bergamo nei prossimi 5 anni di manda-to. Basta dare forza alle multinazionali o alle grandirealtà, ma strutturare la giusta economia e dare il realespazio a chi cresce con i sani principi della famiglia (anchein azienda), di generazione in generazione.

IL CAPOREDATTORE

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Sommario

A pagina 72

Aprile 2010

72 CopertinaHidro Tech, l'idraulica si veste da S.p.a

32 Assalto alla diligenzaSoldi per Padre Pio e SanremoMilleproroghe: la legge "calderone"

36 Il convegnoCalderoli e Formigoni a Bergamo"Per un patto di sviluppo delle Pmi”

40 Politiche anticrisiCon il "pacchetto fiducia"Regione Lombardia premia l'ottimismo

48 Belpaese&MarketingRoberto Ruozi, presidente del TCI, scommette sulle potenzialità di Bergamo

ECONOMIA& BUSINESS

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82 Gusto&KermesseCooking Expo e Bocuse d'OrBergamo capitale dell'alta cucina

86 CucinaOsteria del Contela tradizione è di casa

90 Moda&MotoriMotorwear 2010,primavera-estate su due ruote

102 Motori&EventiMercedes-Benz SLS AMGil nuovo gioiello della casa tedesca

106 Prova su stradaBMW 750i xDrivelusso d'alte vette

110 Chi, dove e perchéFoto e curiosità

78 Top Business SISTRI e aziende? E-Conil giusto partner per l'ambiente

A pagina 78

RUBRICHE& EVENTI

A pagina 102

www.bergamoeconomia.it

AZIENDE

52 Low Cost&Small BusinessIl bla-bla-bla su Bergamolasciamolo solo ai turisti

56 L’osservatorioSpagnoli, inglesi e tedeschisono loro i turisti di Orio al Serio

58 Orobie&MarketingGiorgio Bonassoli, assessore provinciale, presenta la ricetta dell'ospitalità orobica

64 Parola all’associazioneMarco Stucchi della Fai: "Per non perdere competitività serve una marcia in più"

68 FinanziamentiClaudio Brembilla, mediatore creditizio:"Il mutuo? Domanda fissa solo per pochi”

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Notizie in breve

La concessionaria BMW e MINI diBergamo Lario Bergauto S.p.A., ilprossimo maggio, trasferirà la pro-pria Filiale Service BMW daChiuduno in una nuova e più spa-ziosa sede a Grumello del Monte invia Brescia. L'edificio si dispone suun'area di 10mila metri quadri,dove oltre all'assistenza delle vet-ture BMW verrà ospitato il primocentro italiano "BMW PremiumSelection". Lo show-room offriràvetture BMW e MINI seminuovedirettamente provenienti dallasede BMW Europa di Monaco diBaviera. In occasione di questa

apertura, che testimonia la volontàdi continuare ad investire sul terri-torio in modo significativo, la LarioBergauto, nella figura del presiden-te Renato Mariani, ha voluto dona-re il 19 marzo scorso al Comune diGrumello del Monte una fuoristra-da BMW X3, consegnando le chia-vi nelle mani del sindaco NicolettaNoris. La scelta del tipo di vettura atrazione integrale è dovuta alla par-ticolarità del territorio di Grumellodel Monte, che comprende aziendevitivinicole a mezza collina, alcunecollegate solo con strade sterrate.In occasione di fiere e manifesta-

zioni del settore, i responsabili delcomune faranno visita alle aziendeper il ritiro di prodotti da esporrenegli stand dedicati. La responsabi-lità sociale della concessionaria siispira allo stile etico della casamadre di Monaco di Baviera, e neha dato prova non solo con questogesto ma anche con la precedentedonazione di una motociclettaBMW C1 per il pronto interventocon defibrillatore alla Croce Rossadi Bergamo, oppure con il restau-ro di due clavicembali del MuseoDonizetti e tante altre azionisociali e culturali sul territorio.

Show-room

- 4.1%E' il ribasso dei prezzi nel settore immobiliare, fatto segnare nel secondosemestre del 2009, a Bergamo. Il ribasso più significativo è nella città diVarese con -12%, poi Monza -3,1%, Mantova -2,4% e Pavia chiude con -1%

-52%

Nomine

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E' la flessione degli utili 2009 registrato dalla Banca Popolare diBergamo (gruppo Ubi Banca) che chiude con un utile netto di 179 milio-ni euro e la proposta di distribuire un dividendo di 0,0365 euro per azione

Lario Bergauto sbarca a Grumellodel Monte donando una BMW X3

Paolo Reggia alla Banca centrale di San Marino

Il bergamasco Ezio Paolo Reggiaè il nuovo Presidente della BancaCentrale di San Marino. A pochigiorni dalle dimissioni dei vertici diBanca Centrale il Consiglio Grandee Generale di San Marino hanominato Presidente, su propostadel Comitato per il Credito e ilRisparmio, una personalità diesperienze e competenza in ambi-to finanziario conferendogli l'inca-rico della durata di tre mesi.Reggia lavorerà fin da subitocoadiuvato da una società specia-lizzata di Milano sulle due diligen-ce di Banca Centrale. "Ho accetta-to quest'incarico - chiarisce Reggia- solo a precise condizioni e suquesto sarà intransigente. Le con-dizioni sono quelle di autonomia edi indipendenza, per far svolgere aBanca Centrale il ruolo che real-mente le compete. Per questoanche sarò garante nei confrontidella Repubblica di tutti cittadini.La Banca centrale non è di destra odi sinistra, non è dell'opposizione odella maggioranza ma è delloStato cioè della collettività. Labanca Centrale di San Marino hauna peculiarità unica al mondo,quella di vigilare banche cheoperano a supporto del territo-rio". Reggia, 65 anni, è nato aFontanella in provincia di Bergamoe vanta una lunga carriera di topmanager nel mondo assicurativo.

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La metro diMilano risparmia70 mila Kg di CO2 con i pannelli solari

Grazie al fotovoltaico in tremesi, le emissioni di CO2 dellametropolitana di Milano sonostate ridotte di 70 mila kg.Come dire: valori equivalenti a833 vetture di piccola cilindra-ta che si spostano da Roma aMilano. Un risultato importan-te, in special modo se si consi-dera che deriva da un mezzo ditrasporto pubblico. E questanon è che la punta dell'icebergdi un "piano" di risparmio che,in tre anni, consentirà alla rete

metropolitana milanese di"guadagnare" 14 milioni dikWh. In questi giorni è statoreso noto l'andamento deiprimi tre mesi di funziona-mento della Linea 1 del metròdi Milano, che dallo scorsoNovembre è alimentata a ener-gia solare, grazie all'installa-zione di una serie di pannellifotovoltaici sul tetto del depo-sito della Atm di Precotto,nella zona nord orientale delcapoluogo. L'impianto, che siestende su 23 mila metriquadri, è in grado di erogarefino a 1,4 milioni di kWhall'anno, rappresenta unadelle più vaste installazionidi energia solare esistenti inItalia, e alla collettività noncosta nemmeno un centesi-mo. L'installazione dei pannel-li solari, infatti, è stata realiz-zata attraverso un finanzia-mento tramite terzi: ad occu-

parsene è stata la DedaloESCO, azienda di Bergamocostituita nel 2008 che sioccupa di "energy manage-ment", ovvero lo sviluppo inambito pubblico e privato dienergie rinnovabili attraversoprogetti specifici. I pannellisolari che alimentano la linea1 della metrò di Milano sonostati installati a spese dellastessa Dedalo, la quale versaalla Atm un canone mensileper l'affitto del tetto e si ripa-ga attraverso il Conto Energia.Dal canto suo, l'Azienda mila-nese dei trasporti (che nellescorse settimane, nell'otticadi un piano di mobilità soste-nibile, ha presentato il primobus a idrogeno) ottiene undoppio vantaggio: la riscos-sione del canone e il paga-mento dell'energia fotovol-taica a un prezzo inferiore aquello di mercato.

Riconoscimenti

18.760 kWE' la potenza prodotta dai 1.607 impianti fotovoltaici già operativi in pro-vincia. Davanti a noi Brescia con 2.705 impianti per 27.160 kW di poten-za. Al terzo posto su scala regionale c'è Milano con 1.442 per 19.201 kW

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Green Technology

Medaglia d'oro a Silvio Garattini

Il 18 marzo 2010 il Ministrodella Salute, Ferruccio Fazio, haconsegnato al dottor SilvioGarattini, direttore e fonda-tore dell'Istituto di RicercheFarmacologiche Mario Negri, la"Medaglia d'oro al merito per lasanità pubblica". Nelle motiva-zioni al premio si legge, tra l'al-tro "Silvio Garattini si è distintoper il particolare impegnoprofessionale, conseguendorisultati di eccezionale livellosotto il profilo della didatti-ca, della ricerca, dell'assi-stenza e della pubblicistica".In 47 anni di attività i ricerca-tori dell'Istituto Mario Negrihanno prodotto oltre 11.000pubblicazioni scientifiche suriviste internazionali, in varisettori della medicina, tracui: chemioterapia antitumo-rale, farmacologia cardiova-scolare e renale, nonché studisulla neurodegenerazione,sulle malattie rare e sui tra-pianti d'organo. Nello stessogiorno sono state date 16medaglie d'oro, 3 d'argentoe 2 di bronzo, oltre a 7 atte-stazioni al merito. Il ministrodella Salute ha consegnatole benemerenze sanitarie "apersone che, con il loro lavo-ro, hanno contribuito a ren-dere la sanità italiana tra lemigliori al mondo".

128E' il consumo di acqua, in litri al giorno, per ogni bergamasco. Salerno èla città che ne consuma di più con una media di 264 litri a testa mentreAgrigento ne consuma di meno con 100 litri pro-capite al giorno

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C i si chiede spesso come mai la giustizia ita-liana funziona a rilento, perché le procedureamministrative durano molto e perché i costi

siano comparativamente più alti. La vicenda di cuici occupiamo ci suggerisce che, a volte, vi è unainspiegabile ritrosia giurisprudenziale a spiegazio-ni semplici e ad interpretazioni lineari: in altreparole, fatta la riforma ci si impegna alacrementea rendere complesso ciò che non è. La vicenda deltrasferimento delle quote di una S.r.l. è, in questosenso, emblematica. La legge 133/2008 che haconvertito il decreto legge 112/08 sulla competivi-tà ha previsto, in un'ottica di apertura alla concor-renza e alla semplificazione, che il trasferimento diquote di una S.r.l. potesse essere sottoscritto confirma digitale nel rispetto della normativa ancheregolamentare vigente. La riforma era volutamenteorientata ad ampliare il novero di soggetti autoriz-zati a trasferire quote e ad abbassare i costi didetto adempimento. Giubilo tra i commercialisti edimmediata preoccupazione tra i notai che ovvia-mente non erano contenti di perdere riserve di atti-vità da cui traggono lucrosissimi profitti di monopolio. Il dibattito è ampio: si può discutere sull'oppor-tunità di aprire alla concorrenza determinate atti-vità, nonché sul delicato equilibrio tra garanziadel diritto e concorrenza. Certamente, gli interes-si in gioco non sono di poco conto e la riforma hacomportato il trasferimento di una significativafetta di ricchezza da una categoria (i notai) adun'altra (i commercialisti). Condivisibile o menoche fosse la scelta, una cosa tuttavia non credopossa essere messa in dubbio: la volontà del legis-latore era quella di consentire anche ai commer-cialisti la possibilità di trasferire le quote. Ciòemerge dal testo di legge e dalla dichiarata volontàpolitica del governo che approvava detta riforma. Raffinati giuristi di estrazione notarile hanno subitolavorato per mettere in dubbio la ricostruzione con-segnata dal legislatore le cui intenzioni erano fran-camente piuttosto chiare e in alcune pronunce giuri-sprudenziali sono riusciti ad avere ragione. In altre

parole, alcune pronunce giurisprudenziali (v. tra lealtre, Tribunale Vicenza 21 aprile 2009) hanno sotto-lineato che la nuova normativa non esclude lanecessità del notaio nell'autenticare il trasferimen-to e che la semplificazione attiene unicamente allapossibilità per il commercialista di trasmettere l'at-to in formato digitale al registro delle imprese. Ilrisultato, ovviamente, è di creare grande incertezza.Insomma, sembra che nella lite tra interessi profes-sionali sia venuta meno l'esigenza primaria chedovrebbe perseguire ciascuna professione: il perse-guimento di un livello di servizi elevato ad un costocommisurato al valore aggiunto effettivamenteapportato dal contributo intellettuale del professio-nista. Ciò che stupisce è l'avallo giurisdizionale adun orientamento che è certamente contrario allelinee guida provenienti dall'Unione europeache, con la comunicazione denominata "SmallBusiness Act for Europe", ha spinto in modo deci-so verso la semplificazione delle misure necessa-rie all'avvio ed al trasferimento delle attività eco-nomiche. Gli effetti sono evidenti e a farne lespese è il mondo imprenditoriale che è costrettoa fronteggiare costi enormemente più alti rispet-to ad altri paesi europei. La costituzione di unanuova società costa in Italia mediamente 2.673,contro 166 in Germania, 33 in Gran Bretagna,84 in Francia, 385 in Austria e i costi di trasfe-

rimento sono anch'essi maggiori (v. http://ec.euro-pa.eu/enterprise/policies/sme/business-envi-ronment/start-up-procedures/progress-2009/).Il problema è serio se si pensa che in una ormaisempre più integrata Unione Europea, un impren-ditore potrà decidere liberamente di costituireuna società in un qualsiasi paese dell'Unione eoffrire i propri prodotti o servizi ovunque inEuropa. Ci si deve chiedere pertanto quali incen-tivi avrà per costituire la sua società in Italia e cisi deve chiedere se l'effimera vittoria di unacategoria non possa comportare un generalepeggioramento del benessere di tutte le catego-rie siano esse professionali o imprenditoriali.

LEGGERE LA LEGGE - RUBRICA A CURA DELL’AVVOCATO MARCO AMORESE

ECONOMIA&BUSINESS

La scheda

ha conseguito unLL.M. presso laHarvard Law Schooled un Dottorato diricerca in diritto com-merciale pressol'Università degliStudi di Brescia. Èammesso all'eserciziodella professioneforense in Italia e aNew York

STUDIO LEGALE AMORESEha sede a Bergamo Via Zelasco, 18; Tel. +39 035 212175 Fax +39 035 271110 e a Londra 76 Holland Park, Tel +44 207 229 0889(www.amorese.eu)

La semplificazione digitale e la vicenda del trasferimento delle quote di una S.r.l.

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BergamoVia XX Settembre, 58 (Passaggio Bruni)

Tel. 035 [email protected]

Curno (Bg)Centro commerciale Curno

Tel. 035 [email protected]

Villa d’Almè (Bg)Via Mazzini, 103Tel. 035 541471

[email protected]

Per noi ogni occhio è unico.

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F inalmente è stato approvato dal Consiglio deiMinistri il "decreto incentivi" per un valore intornoai 300 milioni di Euro che dovrebbe dare un aiuto

concreto all'economia italiana, misurabile intorno al 1-1,2% annuo. Ma qual è la fonte del gettito monetarionecessario alla copertura di tali incentivi? Nientepaura, specifica il Ministro dell'Economia GiulioTremonti, non ci saranno aumenti di tasse e non ci sarànessun impatto sui conti pubblici, la copertura finanzia-ria, infatti, proviene dai ricaviderivanti dal contrasto all'eva-sione fiscale e dalla guerra allefrodi dichiarata dal GovernoBerlusconi. Maggiori entrateallo Stato, quindi, dovute amaggior controlli eseguitisoprattutto a chi effettua fattu-razione con i paesi della Blacklist. La crisi, bisogna essere rea-listi, continua, sia in Italia, dovel'impatto non è stato dei più dis-astrosi, come nel resto delmondo, ma almeno, con questodecreto, il governo si impegna asostenere la ripresa per rag-giungere obbiettivi di crescitaprefissati per migliorare sensi-bilmente l'economia Nazionale.Un pacchetto di complessivi 420 milioni di Euro: 300 disostegno ai consumi e i restanti 120 per sgravi fiscali ealtri interventi. Sono quattro i criteri utilizzati dalGoverno per mirare la destinazione delle "poche masempre apprezzate" risorse disponibili gli aiuti econo-mici: "migliorare la qualità della vita e dell'ambiente,con il sostegno ai prodotti ecosostenibili e a quelli indu-striali che possono migliorare la sicurezza sul lavoro";"premiare i settori e le imprese che hanno maggior-mente innovato la propria tecnologia e la propria pro-duzione; sostenere alcuni settori che hanno avuto mag-giore difficoltà"; "incentivare quei settori che hanno unamaggiore capacità di produzione nazionale significati-va". I settori agevolati dagli incentivi sono: motocicli e

moto elettriche, elettrodomestici a basso consumo,cucine, abitazioni ecologiche, rimorchi, gru per l'edilizia,motori nautici, internet con un bonus dedicato ai giova-ni, vengono, altresì, stanziati fondi per le reti televisivelocali. I consumatori potranno ottenere uno sconto del20% sulle lavatrici per un massimo di 130 euro, perforni e piani cottura 20% in meno per un massimo di 80.Gli incentivi sugli elettrodomestici si applicano anchese gli stessi vengono acquistati in combinazione con i

mobili per cucina in uso concucine componibili,in quelcaso si applica uno scontoalla spesa totale del 10%con tetto massimo di Euro1.000,00. Ma attenzione per-ché essendo i finanziamentidisponibili solo fino "adesaurimento" è molto proba-bile che dobbiate cominciarefin da subito, la "corsa albonus statale", in teoria,infatti, i contributi entreran-no in vigore a partire dal 6aprile fino al 31 dicembre2010, ma è molto probabileche, viste le richieste verran-no prosciugate in pochi gior-ni. Un po' come successo per

gli incentivi biciclette (esauriti in appena pochi giorni)verrà istituito un sito internet alla quale i rivenditoridovranno collegarsi e in cui saranno visibili in temporeale le risorse individuate dal decreto attuativo. E’concreto, quindi, il rischio che, scelto il vostro elettro-domestico o la vostra bella cucina nuova e forniti tuttii documenti identificativi necessari, vi vediate blocca-re l'operazione per "esaurimento delle disponibilitàdel fondo". Per quanto riguarda l'informatica è statoinserito un incentivo per l'acquisto dell'ADSL riserva-to ai giovani, non è stato ancora, però, rivelato l'im-porto, né il significato della parola "giovani" (speriamoal di sotto dei 40 anni), ovvero a quale fascia d'età sifa riferimento. Il resto del settore informatico quali pc,

CON... TRIBUTO - RUBRICA A CURA DELLA DOTT.SSA BARBARA PUTORTÌ

Crisi:il governo vara gli incentivi

La scheda

Dottore CommercialistaRevisore Contabile

STUDIO ASSOCIATO MANAZZA - PUTORTÌ ha sede a Bergamo in via Cucchi n. 3,Tel +39 035 215205 +39 035 4136420 Fax +39 035 226736

desktop, computer e netbook sono rima-sti fuori dagli incentivi statali, un pecca-to visto che l'ICT italiano nel 2010 è pre-visto in calo del 3,1% circa, e che il 50%delle famiglie italiane non ha un pc acasa, senza un computer nelle proprieabitazioni, è assai difficile e complessoattivare l'ADSL…

ECONOMIA&BUSINESS

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Dentro il Family Business

I l Family Business è il maggior interprete dell'attua-le palcoscenico dell'economia italiana. Si stima,infatti, che in Italia a fine 2007 operavano circa

8.140 Imprese con ricavi superiori ai 50milioni di Euroe che di queste piu' della metà erano a controllo fami-liare (dati Osservatorio AIdAF-Unicredit-Bocconi AUB ).

All'ombra di questa forma d'impresa si celano pero'molti stereotipi: tanti pensano, infatti, al negozio di"mamma e papà", altri all'immeritato ingresso alleposizioni di comando di taluni incapaci figli del"padrone", altri ancora alle irrisolvibili ed intermina-bili discussioni tra familiari che spesso trovano sfogosolo presso i tribunali ed, infine, tal altri alle evoca-zioni di certe fiction TV quali Bonanza, Dinasty etc.

Molti di questi stereotipi si rivelano nella realtà moltonegativi e, soprattutto, possono indurre l'imprenditorea prendere decisioni scorrette riguardo la "sua" impre-sa. Per questo molti consulenti o esperti aziendali sonosoliti dire che l'unica via per "salvare" un'attività fami-liare sia proprio quella di tenere la famiglia fuori dal-l'azienda! Pensate che cio' sia veramente possibile?

La risposta è evidentemente no! Riflettiamo su quel-le famiglie - e sono la maggioranza - dove l'attivitàd'impresa rappresenta la parte fondamentale dell'at-tività e del reddito della famiglia stessa. Se i sin-

goli componenti della famiglia vogliono prosperareo, meglio, con un termine oggi piu' adatto, soprav-vivere, non basterà che il business sopravviva masarà condizione imperativa che lo stesso prosperi.

Sarà quindi indispensabile per l'imprenditore atti-vare una dinamica relazionale positiva con glialtri familiari, volente o nolente. Egli deve impa-rare a lavorare con chi ama. Questo puo' sembra-re facile ma spesso, all'evidenza dei fatti, si rile-va proprio il contrario.

La definizione

S ono molte le descrizioni del Family Businessma, per brevità, tutte queste possono ricom-prendersi in due grandi aggregati:

a) Un'impresa dove due o più persone legate da vin-coli di parentela esercitano la gestione ed influen-zano sostanzialmente l'attività attraverso l'inter-pretazione di ruoli proprietari e/o di management;b) Un business dove un singolo possidente sia in pro-cinto di effettuare la trasmissione a piu' soggetti eredi.

Stante quanto detto risulta ovvio che la maggiorparte delle attività siano proprio familiari. Risultainoltre altrettanto ovvio che, vista la caratteristica diqueste strutture, il momento cruciale per mantener-le in "salute", sia proprio quello del passaggio gene-

razionale ancora prima di quello che puo'rappresentare la congiuntura di mercato.

Cosa significa "salute"

E' palese che il significato di salutesia conosciuto da tutti noi ma per le"family businesses" esso rappre-

senta la combinazione eccellente di duemondi distinti ma strettamente connessi: unefficiente sistema di processi aziendali edun efficiente sistema di relazioni familiari.

Il primo significa una perfetta sostenibi-lità e profittabilità dell'impresa sul lungotermine, mentre il secondo rappresentaun positivo ecosistema familiare dotatodi relazioni interpersonali buone anchese non necessariamente perfette.Come raggiungere questo delicato obiet-tivo? Ci sono un'enormità di fattori che

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ECONOMIA&BUSINESS

PILLOLE DI FINANZA - RUBRICA A CURA DEL DOTT. CLAUDIO ROSSI

La scheda

Con laurea in Scienzedell'Economia e Master SDA Bocconi in WealthManagement, ricopre da diversi anniposizioni di responsabilità in ambito bancario e scrive articoli e testi concernentil'Impresa. Opera oggi come FamilyBusiness Advisor

contribuiscono o condizionano questostato di fatto ma solo quattro sono quel-li ritenuti indispensabili:

a) Interpretare e gestire le singolariinterrelazioni tra i diversi componentidella famiglia nei loro ruoli familiari eaziendali;b) Considerare l'azienda come un'enti-tà a se stante e rispettarne accurata-mente le regole anche a scapito discelte "impopolari";c) Cercare di pianificare il futuro siadella famiglia che dell'impresa;d) Non aver timore di chiedere consi-gli specialistici ma, anzi, farne tesorocercando il piu' possibile un confrontochiarificativo.

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Nel precedente numero di questa Rivista si èaffrontato il tema della tracciabilità dei rifiu-ti come regolato dal Decreto Ministeriale 17

dicembre 2009 istitutivo del SISTRI. Proprio allo sca-dere del termine assegnato al primo gruppo di sog-getti obbligati per l'iscrizione al SISTRI, è stato pub-blicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 febbraio 2010il Decreto ministeriale 15 febbraio 2010 che ha dis-posto alcune modifiche ed integrazioni al preceden-te decreto. In primo luogo sono stati prorogati di unmese i termini per l'iscrizione al nuovo sistema dicontrollo da parte dei soggetti obbligati: tali terminisono ora rispettivamente fissati al 30 marzo, per ilprimo gruppo, ed al 29 aprile per il secondo. Nonvengono, tuttavia, differiti i termini previsti per l'o-peratività del SISTRI, che rimangono del 13 luglio peril primo gruppo e del 12 agosto per il secondo. Ildecreto correttivo prevede, altresì, un'estensionedell'obbligo di videosorveglianza per il monitoraggiodell'ingresso e dell'uscita degli automezzi che, giàprevisto per le discariche, ora viene richiesto ancheper gli impianti di incenerimento, ampliando, così, ilcontrollo anche ai luoghi dove viene effettuata lagestione finale dei rifiuti. Un altrorilevante cambiamento coinvolge isoggetti tenuti ad aderire al SISTRIed, in particolare, le imprese e glienti che effettuano operazioni direcupero e smaltimento e cherisultano produttori iniziali di rifiutinon pericolosi di cui all'art. 184,comma 3, lettera g) del D.Lgs152/06. Tali soggetti, che primaerano obbligati ad iscriversi alSISTRI solo se avevano un numerodi dipendenti superiore a 10 unità,ora vi sono tenuti in ogni caso.Coinvolte dalle modifiche risultano, inoltre, le impre-se di cui all'art. 212, comma 5 del D.Lgs 152/06 cheraccolgono e trasportano rifiuti speciali. Queste,secondo il correttivo, hanno la possibilità di istallareil dispositivo elettronico per l'accesso al sistema

informatico idoneo alla trasmissione, memorizzazio-ne dei dati ed alla firma elettronica (dispositivo USB)nella sola sede legale o, in alternativa, possonodotarsi di un'ulteriore dispositivo USB per ciascunaunità locale. Resta, però, fermo l'obbligo per taliimprese di dotarsi di un dispositivo elettronico perciascun veicolo adibito al trasporto dei rifiuti.Cambia anche la definizione di "delegato", che vienedepotenziata, eliminando ogni riferimento alleresponsabilità relative alla gestione dei rifiuti perciascuna unità locale, individuando, pertanto, talesoggetto come colui che, nell'ambito dell'organizza-zione aziendale, è delegato all'utilizzo ed alla custo-dia del dispositivo USB ed al quale vengono attribui-te le credenziali di accesso al SISTRI ed il certificatoper la firma elettronica. Un importante chiarimento,introdotto grazie al nuovo decreto, riguarda le moda-lità di pagamento dei contributi per gli impianti chesvolgono attività di recupero e/o smaltimento. Inparticolare, viene precisato che per tali impianti ilcontributo è dovuto per ogni operazione di recuperoe/o smaltimento svolta nell'unità locale e che nelnuovo modulo d'iscrizione si dovrà indicare quali e

quante sono le singoleattività svolte nell'unitàoperativa di riferimento.Sono state, infine, stabi-lite delle nuove indica-zioni in merito ai tempiper le comunicazioni deidati di movimentazionedei rifiuti. In base allenuove tempistiche i pro-duttori, in caso di movi-mentazione di rifiuti peri-colosi, sono obbligati acomunicare al SISTRI i

dati relativi al rifiuto almeno quatto ore prima che sieffettui l'operazione. Il trasportatore, a sua volta,dovrà inserire i propri dati almeno due ore prima. Peri rifiuti non pericolosi, invece, il termine precedenteviene completamente soppresso, stabilendo che la

LEGGE AL VERDE - RUBRICA A CURA DELL’AVVOCATO CRISTINA PUTORTÌ

ECONOMIA&BUSINESS

SISTRI parte seconda: le primemodifiche al decreto 17/12/2009

La scheda

Avvocato presso il Foro di BergamoHa conseguito un master in Dirittodell'Ambiente presso l'Università degli Studi di Bergamo

STUDIO LEGALE PUTORTìHa sede a BergamoVia Silvio Spaventa, 25Tel. - Fax 035 [email protected]

relativa scheda dovrà essere compila-ta dai produttori e dai trasportatoriprima della movimentazione del rifiu-to. Queste, in sintesi, sono le princi-pali modifiche introdotte dal decretocorrettivo 15 febbraio 2010 rispetto aldecreto istitutivo del SISTRI. Ma saran-no anche le ultime? Staremo a vedere.

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S trano ma vero, la traduzione di coach vale sia perun mezzo di trasporto che per istruttore o allena-tore, di fatto significa che il coacher non è altro

che un semplice veicolo per trasferire competenze, espe-rienze e metodi. Tutto qui, semplice e razionale nellaforma complesso e difficoltosonella sostanza. Come al solitocompiremo un percorso analiti-co che ci potrà aiutare nel defi-nire i vari passaggi che debbo-no essere compiuti da un coach.

CHI E' IL COACH: il coach è unuomo di pratica e non solo un teo-rico, a lui viene richiesto di esserea fianco delle risorse e non dimo-strarsi superiore ad esse. Giornodopo giorno il coach deve guada-gnarsi e conservare la stima delle risorse rinnovandotale stima attraverso suggerimenti e consigli. Il coachdeve in sostanza esprimere una leadership di servizio.

COME SCEGLIERE UN COACH: la scelta di un coachè quindi un'operazione delicata in quanto è determinan-te per il rapporto che deve venirsi a creare nelle fasi diapprendimento e di affiancamento, non esiste un coachsbagliato ma è indispensabile scegliere la tipologia dicoach più adeguata al gruppo o risorsa che gli verrà affi-dato. La scelta però non è determinata dalla sostanza diciò che deve essere appreso da un punto di vista tecni-co, il coach non è un veicolo di nozioni tecniche, lascelta deve essere guidata dagli obiettivi che si desi-derano raggiungere. Il coach deve essere un po' "mago".

COSA DEVE FARE UN COACH: la prima cosa che devefare un coach è ascoltare, infatti l'errore più grande chesi può commettere è quello di non mettersi a disposizio-ne delle risorse imponendo un'esperienza senza essersiconfrontati con l'esperienza, il clima, la tradizione e gliobiettivi dell'individuo e dell'Azienda. L'ascolto dovràessere modulato organicamente attraverso intervistemotivazionali, a schema aperto, per consentire l'interpre-tazione corretta di quanto viene trasmesso. Lo strumen-to dell'assessment ha un valore importante al fine di

poter esercitare correttamente la funzione di coach, inquanto osservando le risorse si individuerà anche il "nondetto", si valuteranno le sfumature, si incroceranno i datidel "detto" durante l'intervista traendone così un quadromolto vicino alla realtà. Dopo l'ascolto, attraverso le

modalità sopra descritte, ilcoach deve fare una pausa diriflessione per poi fare un"disegno" delle relazioni cheintercorrono tra le risorse e ilresto dell'Azienda, studiandole caratteristiche di questerelazioni attraverso la comuni-cazione scritta, verbale e nonverbale, l'analisi della conflit-tualità eventuale, l'individua-zione delle aree di possibilecollaborazione e le relazioni

interpersonali. Portato a termine anche questo punto ilcoach avrà una visione d'insieme e ponendo al centro larisorsa ne ricaverà la ragnatela di connessioni che nederiva. Poi ogni connessione sarà studiata e analizzataprima a tavolino dal coach e poi nel corso della vita pra-tica. Il coach dovrà presentare il "disegno" alle risorsechiedendo la loro opinione e cercando la loro complicitàprima di agire. Il coach deve essere un buon disegnato-re, un buon comunicatore ma anche un bravo stratega.

IL METODO DEL COACH: il coach deve essere since-ro. Pur nell'esprimere sempre rispetto e comprensione,il coach non può esimersi da dire ciò che funziona e ciòche non funziona, non tralasciando mai di esprimere lapropria opinione, dopo avere ascoltata quella delle risor-se. L'importanza di non dovere "interpretare" ciò chepensa il coach da parte delle risorse, ma di essere certiche ciò che viene espresso corrisponda esattamente alpensiero, è determinante per far nascere una relazioneleale che consenta di garantire un periodo di lavoro chepossa sfociare nel risultato previsto. In realtà alcunevolte è possibile equivocare sia sul termine sincerità "videbbo dire assolutamente ciò che penso e ve lo dico amodo mio" sia sulla comprensione "vi ascolto, vi com-prendo, vi compatisco" imboccando in questo modo duestrade differenti e sbagliate ambedue. E' necessario far

IN... FORMAZIONE - RUBRICA A CURA DELLA DOTT.SSA MARIA ZACCONE

La scheda

laureata in Sociologia a Roma, specializzandosisoprattutto in tecniche di gestionedella Risorsa Umana e FormazioneHa lavorato per realtà internazionali quali la ex Mobil Oil Italia,ora Q8, e la Meridiana

lavorare le risorse, osservandole conestrema attenzione, riportare la loro atten-zione sulle attività svolte riepilogandonepunto per punto i diversi aspetti e soffer-mandoci sulle diverse modalità attraversole quali si sarebbe potuto giungere allasoluzione delle problematiche. In questomodo saranno le risorse ad avere trovatola soluzione e con il coach ad indicarla.

ECONOMIA&BUSINESS

Il coaching, istruttore o allenatore?

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Meno spazio dedicato all'angolo cucina,poco il tempo trascorso in bagno, mentrela zona living - soprattutto quella riservata

al relax - è diventata il punto focale del vivere quo-tidiano. E' questo il nuovo modo di interpretare evivere la casa. Una recente ricerca da AD - il grup-poimmobiliare.it - ha messo in luce le attuali esi-genze che gli italiani ricercano negli spazi di unacasa, è emerso il quadro di un utilizzatore che inquesti anni ha cambiato le sue abitudini. Il mio per-sonale pensiero corre a tutto ciò che vedo espostonelle vetrine dei negozi d'arredamento e sulle rivistespecializzate, poi guardo ai fatturati delle più impor-tanti aziende produttrici di mobili per la casa e sco-pro che i conti non tornano. La mia perplessità hauna motivazione precisa: esiste una dissonanza digiudizi tra chi costruisce, progetta case e chi si deveoccupare di arredarle. Questo crea nel compratoreuna forte incertezza, grande confusione, spreco dienergie e quindi di denaro. Mi pongo una domanda:perché i due mondi imprenditoriali non si parlano? Intanti anni di lavoro a contatto con un pubblico ete-rogeneo ho avvertito un certo disagio nell'acquiren-te che visita con noi, agenti del settore, immobiliprogettati con un determinato schema che, però,non corrisponde al suo modo di vivere la casa se nona seguito di ristrutturazioni a volte assai onerose. Michiedo ancora: chi realmente conosce e tiene in con-siderazione le reali esigenze che animano l'utilizza-tore di una casa? Va detto, innanzitutto, che unagrossa responsabilità è da imputare all'imprendito-ria edile, troppo arroccata su un modello costruttivomolto conservatore e speculativo. Niente di offensi-vo nel dichiarare ciò, ma osservando cosa e come siè costruito negli ultimi trent'anni si può notare lapovertà del linguaggio architettonico che ne è emer-

so. Se vi capita di guardare qualche film italianodegli anni settanta, ambientato nelle città di allo-ra, vi accorgerete di quanto ci siamo fermati nellescelte stilistiche. Se poi vogliamo parlare di ricercadi nuove tecnologie applicate alla casa, di propostedi nuovi materiali utilizzati nelle ultime costruzioni,allora è chiaro quanto siamo rimasti fermi al palo.Mi viene spesso da sorridere quando un'impresami sottopone progetti di immobili da vendere edefinisce l'appartamento con il termine "finituresignorili" solo perché ha messo a capitolato il par-quet come pavimento o i sanitari sospesi nei bagni.Se da un lato questo mondo dell'edilizia è fermocome un gigante dai piedi di argilla, ho voluto capiredall'altro lato cosa anima il mondo dell'arredamento. Di recente ho avuto il piacere di ritrovarmi a Milanocon Rosario Messina, uno dei più importanti impren-ditori nel mondo dell'arredamento, nominato daNapolitano Cavaliere Del Lavoro e fondatore diFLOU S.P.A, azienda leader nella produzione di lettitessili o meglio "della cultura del dormire". Inoltre èPresidente di FederlegnoArredo, associazione affi-liata a Confindustria che rappresenta oltre 2400aziende leader del settore legno/arredo, la terzaassociazione per fatturato nell'economia italianadopo Federchimica e Federmeccanica. Il tema del-l'incontro con Rosario Messina è stato quello dicapire quale sia la molla che spinge il mondo del-l'arredamento ad evolversi e quali energie devonoimpiegare gli impresari edili per dare un nuovo slan-cio al settore. "Il mondo delle costruzioni - ha sotto-lineato lo stesso Rosario Messina, che ho incon-trato a margine del convegno - è stato e continua adessere uno dei volani più importanti dell'economiadel nostro Paese, dal momento che da rilevazionied analisi sempre riconfermate, un occupato delle

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Costruttori e arredatori due mondi che non si parlano

Rosario Messina, presidente di FederlegnoArredo, sottolinea come il più grande successo italiano sia il passaggio dal "Made in Italy"all'"Italian life". Ma la strada per nuovi paradigmi abitativi è frutto

della sinergia fra il mondo delle costruzioni e l'arredamento

MATTONE DOPO MATTONE - RUBRICA A CURA DI LAURA ADELE FELTRI

La scheda

Vicepresidente FIMAABergamo (FederazioneItaliana MediatoriAgenti d'Affari), agenteimmobiliare dal 1988 e mediatore creditizioDa sottolineare ancheil ruolo di docente perBergamo Formazionenel campo immobiliare

CASAFELTRIVia Cucchi, 3BergamoTel. 035 4220053www.casafeltri.it

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costruzioni ne muove altri tre. E' un ambitoche coinvolge: la progettazione, gli studi difattibilità, le industrie di lavorazione di varimateriali, i trasporti,le aziende di isolamentoed applicazione di sistemi ecologici ed ecoso-stenibili per concludersi, poi, con l'arredamen-to. Il miracolo economico italiano, dagli anni'60 agli anni '90 ha avuto dalle costruzioni edalle industrie, gli attori principali ed in questomomento, proprio per le situazioni cicliche chesi verificano nei Paesi sviluppati, si aspetta unulteriore e nuovo rilancio delle costruzioni".

Qual è la motivazione che spinge i produt-tori d'arredamento ad una ricerca formale,direi quasi maniacale di nuovi prodotti?"E' l'unica strada per difendersi dall'offensiva dimercato messa in atto in quasi tutte le parti delmondo: 20 anni fa la Thailandia, 10 anni fa laCina, oggi il Vietnam e, sicuramente, in futuro daaltri Paesi. Si assiste anche ad un attacco inter-no, sul sistema delle copie. L'unica via d'uscita èla ricerca. Precedentemente era solo formalementre oggi è tecnologica, prestazionale e deimateriali. Solo così possiamo rimanere leadernel mondo in tema di creatività"

Secondo lei, esiste la possibilità di un con-fronto tra i due mondi: le costruzioni e l'ar-redamento, che possa fare emergere unaproduzione industriale capace di generare,ad entrambi, nuovi sviluppi nella proposta enella vendita?"Già dallo scorso anno, esiste una cooperazioneinternazionale fra Federlegno e Federcostruzioni, sia nella rappresentazione del nostro sistema alivello istituzionale, sia nella pratica. Il Salonedel Mobile è un laboratorio costante che rap-presenta l'industria dell'arredamento a 360° conun'esperienza di 50 anni, grazie ad un successoconsolidato. Da tre anni si organizza MADEExpo: la fiera dell'edilizia e delle costruzioni.Si è innescata, così, una sinergia che va daiprogettisti alle industrie attraverso 180 con-vegni. Quest' anno, nei quattro giorni di fiera,si sono analizzate tutte le problematiche rela-tive alle costruzioni e all'arredamento, in fun-zione delle normative europee circa: "rispettoenergetico", "ecososteniblità" e "le nuove tec-nologie" che hanno ampiamente visualizzatouno straordinario panorama di evoluzione inatto, volte a far vivere meglio le persone".

La forza dell'Italia resta il suo sistema mani-fatturiero : la cosidetta "quadrupla AAAA".Mi riferisco ai 4 macrosettori manifatturiericardine del "Made in Italy": Abbigliamento-moda, Arredo-casa, Automazione-meccani-ca-plastica e Alimentari-vini. Secondo lei,in che modo i costruttori edili possono cam-biare il loro modo di progettare e costruirecase facendo anche dell'edilizia italiana un

prodotto firmato made in Italy che tutto ilmondo possa invidiarci."La sinergia fra il mondo delle costruzioni el'arredamento porta ad un'analisi migliorativadei processi in entrambi i settori. D'altra parte,ormai da 10 anni, molti progettisti, nel mondodelle costruzioni del residenziale, dagli alber-ghi ai grattacieli, alle infrastrutture, sono pas-sati a realizzare prodotti di design nel mondodell'arredamento. Dal mondo dell'arredamento,molti architetti che si erano solo occupati diprodotti, oggi vengono chiamati a realizzare lacosiddetta "scatola" che deve contenere questiprodotti, cioè le costruzioni. Per cui, anche senon viene molto comunicato, di fatto, questaevoluzione sinergica è già in atto".

Quali sono le prospettive che si aprono peri 4 macrosettori che, nonostante la crisi

mondiale e i problemi strutturali del nostrostato, continuano a sorreggere l'Italia. "Ritornando all'importanza delle 4 A, il piùgrande successo italiano si sta concretizzandocon il passaggio dal Made in Italy all'Italianlife, proprio perché il mangiare, il vestire, l'ar-redare , fanno parte della nostra indole creati-va-artistica che parte dai secoli passati conMichelangelo, Raffaello. Per non parlare degliantichi romani con il Colosseo e tutte le grandiopere da loro realizzate. Ad esempio lo sfrutta-mento delle acque termali e il caso delle termecostruite a Bath (Inghilterra). Tutto questo, neisecoli ha portato ad avere, in Italia, circa l'80%delle opere d'arte di tutto il mondo. E' un DNAdifficilmente riproducibile che continua a faredell'Italia il paese dove la creatività nei varisettori, l' originalità si trasforma in arte neldesign, nell'arte della cucina o del vestire".

ROOSSAARRIIOO MEESSSSIINNAA

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ECONOMIA&BUSINESS

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Tutti i volti del "parlamentino" camerale

LARGO BELOTTI

Tra veterani e volti nuovi si è composto il consiglio della Camera di Commercio: otto rappresentano l'industria, sette l'artigianato, cinque il commercio, quattro i servizi alle imprese, due i trasporti e le spedizioni e uno ciascuno per turismo, cooperazione, agricoltura,credito, sindacati e consumatori

Tra veterani e volti nuovi sono trentadue le personesedute al tavolo del consiglio camerale: otto rappre-sentano l'industria, sette l'artigianato, cinque il com-mercio, quattro i servizi alle imprese, due i trasporti

e le spedizioni e uno ciascuno per turismo, cooperazione,agricoltura, credito, sindacati e consumatori. I seggi sonoripartiti fra i vari ambiti in base al peso calcolato su numerodi imprese, occupazione e valore aggiunto. La distribuzionevede diciannove esponenti di Imprese&Territorio, sei rappre-sentanti di Confindustria Bergamo, uno per Ance e UnioneArtigiani e due per la Compagnia delle Opere. A questi siaggiungono i rappresentanti del credito, del sindacato e deiconsumatori. Per Imprese&Territorio undici già in passatohanno dato voce alle categorie: Paolo Agnelli perApindustria e Giorgio Ambrosioni per Confesercenti. Perl'Ascom il presidente Paolo Malvestiti (nuovo presidentedella Camera di Commercio), il presidente di FogalcoRiccardo Martinelli , il direttore Luigi Trigona e il presi-dente della categoria caffé-bar Giorgio Beltrami. DorianoBendotti per il trasporto Fai e Marziano Borlotti perl'Associazione Artigiani. Per Cna l'ex presidente Franco

Nicefori, Marco Amigoni e Sergio Bonetti rispettiva-mente presidente di Lia e Confcooperative. Tra i nuovi DiegoPedrali e Valter Giupponi dell'Ascom e il direttore diConfesercenti Giacomo Salvi. Per l'Associazione Artigianial primo mandato il presidente Angelo Carrara, i consiglie-ri Nadia Palazzi e Stefano Carrara, Sonia Bonesi dell'e-secutivo Lia e il presidente di Coldiretti GiancarloColombi. Per Confindustria Bergamo tre le conferme: l'expresidente della Camera di Commercio Roberto Sestini,Mario Ratti presidente della Sacbo e Paolo Ferretti pre-sidente dei costruttori Ance, associato a Confindustria. Alprimo mandato Alberto Frambosi presidente del terziarioavanzato, Rita Malocchi presidente della ServiziConfindustria Bergamo e Alberto Paccanelli e MatteoZanetti rispettivamente presidente dei Tessili e del gruppoAlimentari. Per l'Unione Artigiani Remigio Villa.Compagnia delle Opere è rappresentata da Carlo Vimercatiper l'industria e Matteo Brivio nei servizi. A chiudere iltavolo, per il credito il direttore della Banca Popolare diBergamo Giuseppe Masnaga, Patrizio Fattorini della Cislper i sindacati e infine Umberto Dolci di Federconsumatori.

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È industriale di terza genera-zione e discende da unafamiglia di imprenditori ber-gamaschi di lungo corso.Con il fratello Baldassare

guida il Gruppo Agnelli: 14 aziende che operano nel campodella estrusione e produzione dell'alluminio, delle pentole dialluminio e della commercializzazione di metalli ferrosi enon. È presidente di Apindustria Bergamo, del gruppo edito-riale de “Il Nuovo Giornale di Bergamo”, della Fondazione"Angelo Agnelli", di Api Lombarda e consigliere dellaPromoberg. Componente del Consiglio Camerale dal 2004.

IndustriaPaolo Agnelli

Dal 2007 è presidentedel gruppo industrialedel Terziario avanzato diConfindustria Bergamo.Fondatore di Finconsult

e la sua controllata Consulnord, oggi gestisce ungruppo di una dozzina di imprese controllate tra lequali Punto One, unico distributore per l'Italiadelle soluzioni tecnologiche Sap per le Pmi. Al primomandato da componente del Consiglio Camerale.

IndustriaAlberto Frambosi

Imprenditrice, è presidentedella Servizi ConfindustriaBergamo. Prima consiglie-re, dal 2001 al 2005 è vice-presidente del comitato

Piccola Industria. Dal marzo 2005 al 2009 è stata pre-sidente della Piccola Industria, vicepresidente diConfindustra Bergamo e vicepresidente del comitatoregionale della Piccola Industria fino al febbraio 2010. E'anche presidente del Cda di Idea Stampi di Rovereto. Alprimo mandato da componente del Consiglio Camerale.

IndustriaRita Melocchi

E' presidente dei tessili- abbi-gliamento di Confindustria,consigliere e amministratoredelegato della MartinelliGinetto Spa (ricopre cariche

anche nelle controllate Candeggio La Briantea eGiuseppe Brignoli srl). E' presidente della sezione tessi-tura e membro del Cda dell'associazione Liniera eCanapiera Europea (Celc) e membro del direttivo e dellagiunta di Smi (Sistema Moda Italia). Al primo mandatoda componente del Consiglio Camerale.

IndustriaAlberto Peccanelli

Eletto presidente della Cameradi commercio di Bergamo nel1992 è stato confermato suc-cessivamente nel 1999 e nel2004. Tra le principali cariche

societarie attualmente ricoperte: dal 1965 presidente e direttoregenerale dell'azienda di famiglia SIAD, presidente della fondazio-ne "Sestini", che ha lo scopo di promuovere studi e ricerche infor-matiche nel campo medico-chimico e tecnico-scientifico genera-le. Nell'ambito dell'attività della Camera di commercio diBergamo, Roberto Sestini ha riqualificato il personale camerale,facendo raggiungere all'Ente nel mese di dicembre 1999, primaCamera in Italia, la certificazione ISO 9001, ora Vision 2000.Consigliere, dopo 18 anni lascia il timone di Largo Belotti.

IndustriaRoberto Sestini

E' presidente del gruppodelle industrie alimentari diConfindustria e consiglieredelegato della Zanetti Spa.E' membro del direttivo di

Confindustria Bergamo e consigliere nazionale del com-mercio dei prodotti lattiero-caseari. Al primo mandato dacomponente del Consiglio Camerale.

IndustriaMatteo Zanetti

E’ Presidente di ANCEBergamo, AssociazioneCostruttori Edili, di cui èstato anche Presidente delgruppo giovani imprenditori

dal 1993 al 1996. E' tesoriere di ANCE Lombardia e mem-bro del Comitato di Presidenza e della Giunta ANCE. ÈConsigliere delegato della Ferretti Spa di Dalmine ePresidente della Fyre SA de CV con sede a Boca del Rio,in Messico. Componente del Consiglio Camerale dal 1999.

IndustriaPaolo Ferretti

Dal 1995 è commissariodella Fondazione Carialo,dal 2001 è presidente dellaFondazione della ComunitàBergamasca e dal 2005

presidente nazionale della consulta dei comitati di gestio-ne dei fondi speciali per il volontariato. E' nel direttivodella Compagnia delle Opere. Al primo mandato da com-ponente del Consiglio Camerale.

IndustriaCarlo Vimercati

Imprenditore artigiano nelsettore dell'edilizia. E' presi-dente del consorzio tinteg-giatori orobici. Dal settem-bre 2007 fa parte del consi-

glio della Confiab. E' componente del Cda di ConfartigianatoServizi. Nel febbraio 2010 diventa vicepresidente dellaPromoberg. Presidente dell'Associazione Artigiani diBergamo dal 2007, il 20 aprile viene riconfermato alla guida.Al primo mandato da componente del Consiglio Camerale.

ArtigianatoAngelo Carrara

Artigiano edile. Consiglieredell'Associazione Artigianidi Bergamo e del Cpta diBergamo. E' vice capo areadel settore costruzioni, con-

sigliere Edilcassa artigiana di Bergamo e consigliere Atscpta-cpt dell'ospedale di Bergamo. Al primo mandato dacomponente del Consiglio Camerale.

ArtigianatoStefano Carrara

Titolare di un negozio diacconciature a Montello.Dal 1970 aderisce all'Anam(Accademia nazionale accon-ciatori misti) svolgendo inca-

richi di docente, direttore didattico e di presidente provinciale.Dal 2001 ricopre il ruolo di capo categoria degli acconciatori edegli estetisti dell'Associazione Artigiani di Bergamo.Componente del Consiglio Camerale dal 2004.

ArtigianatoMarziano Borlotti

Imprenditrice nel settored e l l ' a r t i g i a n a t o .Vicepresidente del gruppodonne dell'AssociazioneArtigiani di Bergamo, con-

sigliere dell'Associazione Artigiani e delegata del Polo diBergamo. Dal 2000 al 2003 è stata eletta componentedella consulta delle politiche familiari del comune diBergamo, in rappresentanza della Cciaa. E' già stata con-sigliere camerale dal 1999 al 2004.

ArtigianatoNadia Palazzi

Socio fondatore diFederconsumatori Bergamonell'anno 1998 è stato presi-dente dall'aprile 1998 almaggio 2009. E' membro del

direttivo regionale di Federconsuamtori Lombardia e com-ponente dell'osservatorio prezzi del comune di Bergamo. E'auditore in seno al comitato direttivo del dipartimento pre-venzione e sorveglianza delle infezioni ospedaliere pressogli Ospedali Riuniti di Bergamo. Al primo mandato da com-ponente del Consiglio Camerale.

ConsumatoriUmberto Dolci

Dal 1993 è presidentedell'Unione artigiani (asso-ciata a Confindustria),amministratore delegatode L'officina della Moda

srl e vicepresidente di Banca Pmi Banca di credito coope-rativo di Bergamo. Membro di giunta per sette anni.Componente del Consiglio Camerale dal 1999.

ArtigianatoRemigio Villa

Nel settore dell'edilizia,tra le esperienze profes-sionali: socio e ammini-stratore di Amigoni Evasio& figli di Seriate e poi

vicepresidente e presidente del Cda di Impresa AmigoniSrl. È presidente del Cda della Pam di Pedrengo. Tra leesperienze associative è socio fondatore della LIA -Liberi imprenditori associati di Bergamo - di cui è presi-dente dal 2001. Dal 2003 è consigliere di Liaeurofidi.Componente del Consiglio Camerale dal 2004.

ArtigianatoMarco Amigoni

Artigiano nella progetta-zione e manutenzionearchivi. Presidente dellaCna per tre quadrienni suc-cessivi sino all'11 settem-

bre 2009. Attualmente ricopre l'incarico di presidentedella società di servizi di Cna Bergamo. Continua adessere membro di presidenza, membro della direzioneregionale e dell'Assemblea Nazionale. E' vicepresidentedella Cpa (commissione provinciale dell'artigianato) ber-gamasca. Componente del Consiglio Camerale dal 1999.

ArtigianatoFranco Nicefori

E' il direttore generale dellaBanca Popolare di Bergamoche torna a rappresentare ilcredito dopo i cinque annidella Bcc. Nel 2000 è stato

direttore di E.Solution nell'ambito del progetto banca vir-tuale e nel 2001 di Banca 24-7 del gruppo Ubi. Fino al2006 è stato vicedirettore generale della Banca Popolaredi Bergamo, responsabile area commerciale. Al primomandato da componente del Consiglio Camerale.

CreditoGiuseppe Masnaga

E' il segretario organizzati-vo della Cisl dal 1975. E'entrato nel 1972 alla Cisl,lavorando all'ufficio dellevertenze sindacali. In pas-

sato è stato segretario della Fisascat. Al primo man-dato da componente del Consiglio Camerale.

SindacatiPatrizio Fattorini

Presidente di Csa, società diservizi tecnico amministrati-vi di Confcooperative e vice-presidente di ConfcooperfidiLombardia. E' stato dirigente di

imprese cooperative dei settori: servizi, sanità esociali. Imprenditore nel settore delle forniture medi-co-sanitarie è rappresentante del movimento coope-rativo in vari organismi nazionali e regionali. E' presi-dente di Confcooperative Bergamo dal 2008.Componente del Consiglio Camerale dal 2004.

CooperazioneSergio Bonetti

Dal 1973 è imprenditore nelsettore della pelletteria, cal-zature e valigeria. Nel 1991sviluppa l'attività imprendito-riale nell'ambito di vari centri

commerciali della provincia. Nel 1985 entra in Ascom comemembro del Consiglio direttivo, per diventare dal 2000Presidente dell'Associazione. Ricopre numerosi incarichi asso-ciativi e istituzionali tra cui vicepresidente di ConfcommercioLombardia e membro del Consiglio e della Giunta Nazionaledi Confcommercio. Componente del Consiglio Camerale dal1999 e succede a Roberto Sestini nella veste di presidentedella Camera di commercio di Bergamo.

CommercioPaolo Malvestiti

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Angelo CarraraStefano CarraraMarziano BorlottiNadia PalazziFranco Nicefori (Cna)Marco Amigoni (Lia)Remigio Villa (Unione artigiani)

Alberto FrambosiRita MelocchiAlberto PeccanelliRoberto SestiniMatteo ZanettiPaolo Ferretti (Ance Bergamo)Paolo Agnelli (Apindustria)Carlo Vimercati (Compagnia delle opere)

}Industria

(Confindustria Bg)

}Artigianato

Ass. artigiani

Umberto Dolci (Federconsumatori)

Consumatori

Giuseppe Masnaga (BPB)

Credito

Paolo MalvestitiLuigi TrigonaRiccardo MartinelliDiego PedraliGiorgio Ambrosioni (Confesercenti)

}Commercio

Ascom

Valter Giupponi (Ascom)Giacomo Salvi (Confesercenti)Sonia Bonesi (Lia)Matteo Brivio (Comp. delle Opere)

Servizi alle imprese

Giancarlo Colombi (Confcooperative)

Agricoltura

Giorgio Beltrami (Ascom)

Turismo

Mario Ratti (Confindustria Bergamo)Doriano Bendotti (Fai)

Trasporti e spedizioni

Patrizio Fattorini (Cisl)

Sindacati

Sergio Bonetti (Confcooperative)

Cooperazione

È segretario generale dell'EnteFiera Promoberg, direttore diAscom Bergamo dal 1979. E'componente di Giunta delComitato Nazionale Fiere

Terziario - CFT. È stato segretario generale di Confcommerciodal 1993 al 1995, componente della giunta esecutiva dell'EnteFiera Milano sino al 1999, consigliere della società FieraMilano Congressi fino al 2001, consigliere delegato diConfcommercio dal 1996 al 1998. È insignito delle onorificen-ze di Commendatore al merito della Repubblica e Maestro delLavoro. Componente del Consiglio Camerale dal 1999.

CommercioLuigi Trigona

Imprenditore nel commercioall'ingrosso di vino e bevan-de. Dal 2000 è vicepresiden-te dell'Ascom e dal 2009 èpresidente della Fogalco. È

sindaco effettivo di Assist, la società di ConfindustriaBergamo e Cciaa per il sostegno ai programmi di inter-nazionalizzazione e sindaco effettivo di BergamoMercati, società di cui il maggior azionista è il comune diBergamo. Componente del Consiglio Camerale dal 1999.

CommercioRiccardo Martinelli

Imprenditore nel settore del-l'abbigliamento. Dal 1997 èpresidente del gruppo dicategoria Abbigliamento,calzature e pelletteria

dell'Ascom di Bergamo. Dal 2001 è membro della giuntanazionale della Federazione moda Italia in cui è presi-dente della Commissione per gli studi settore e membrodella contraffazione prodotto in Italia. Dal 2005 è mem-bro del consiglio direttivo di Ascom Bergamo. Al primomandato da componente del Consiglio Camerale.

CommercioDiego Pedrali

Esperto in sicurezza sul lavo-ro. Dal 1994 è titolare di unasocietà di consulenza cheopera nel campo dei servizialle imprese, ambiente e

sicurezza sul lavoro. È socio fondatore di Bergamo anziani, èstato presidente della USL 26 di Albino, della Comunitàmontana Valle Seriana, del distretto industriale ValleSeriana. E' componente della presidenza nazionale e vice-presidente vicario regionale di Confesercenti. Dal 2005 èpresidente di Confesercenti Bergamo. Componente delConsiglio Camerale dal 2004.

CommercioGiorgio Ambrosioni

Dall'ottobre del 1999 è diret-tore di Comapagnia delleOpere di Bergamo, incaricoche ricopre tuttora. Neglianni abbina l'attività opera-

tiva a diretto contatto con le imprese allo sviluppo diservizi e convenzioni con le banche. Dal 2005 è iscrit-to all'albo mediatori creditizi presso l'ufficio italianocambi. Dall'agosto 2006 è componente del comitatodirettori CdO. Al primo mandato da componente delConsiglio Camerale.

Servizi alle impreseMatteo Brivio

Imprenditrice nel settorevetro-gomma-plastica. Trale esperienze associative:dal 2007 consigliere delCda di Lia, dal 2008 com-

ponente del comitato esecutivo dell'associazione edal 2009 componente dell'imprenditoria femminile diLia Servizi per l'Impresa. Al primo mandato da com-ponente del Consiglio Camerale.

Servizi alle impreseSonia Bonesi

Direttore di ConfesercentiBergamo dal 2001, dal 1987è in associazione. E' anchecomponente della presiden-za nazionale e della giunta

regionale di Confesercenti. E' componente di numerosiorganismi e società del sistema. Al primo mandato dacomponente del Consiglio Camerale.

Servizi alle impreseGiacomo Salvi

Imprenditore attivo nei ser-vizi alle imprese, è fondato-re e presidente onorarioFai Bergamo (FederazioneAutotrasportatori Italiani). E'

amministratore unico di Abm service, operante nel settore deiservizi e manutenzione degli immobili. E' vice presidentedell'Ebitral (Enti bilaterale trasporto e logistica). Al primo man-dato da componente del Consiglio Camerale.

Servizi alle impreseValter Giupponi

Tra i principali incarichi chericopre attualmente è presi-dente di Sacbo, presidente econsigliere delegato dellaICIS Spa di Mozzo, presiden-

te del CSQ (Centro Stampa Quotidiani), componente delCda e del Ce del Credito Bergamasco Spa, componentedel Cda di Ateneo Bergamo Spa. Ricopre inoltre diversiincarichi istituzionali quali vicepresidente e membro delConsiglio nazionale Assografici, è componente delCollegio nazionale dei Probiviri di Confindustria. La suaprima nomina a consigliere risale al dicembre 2001.

Trasporti e spedizioniMario Ratti

Dal giugno 2004 è vicesin-daco del comune di AlzanoLombardo confermato nellatornata amministrativa del2009. Dal 2004 consigliere

delegato della Sinergie Servizi S.r.l. società di servizi peril mondo dell'autotrasporto. Dal maggio 2005 membrodel Cda di Faiservice sc. Dal 2009 consigliere d'ammini-strazione della società S. Giulia Truck Center titolaredella gestione dell'autoparco di Brescia Est. Componentedel Consiglio Camerale dal 2004.

Trasporti e spedizioniDoriano Bendotti

E' fondatore nel 1975dell'AS.AR.CO di Lovere,associazione che raccogliegli imprenditori del commer-cio, del turismo e dell'arti-

gianato di Lovere di cui è stato presidente per molti man-dati. E' amministratore delegato di nomina provincialedel convitto nazionale C. Battisti di Lovere. Dal 2006 èmembro del consiglio di amministrazione della Fogalco.Dal 2009 è presidente del gruppo di categoria Bar caffègelaterie dell'Ascom di Bergamo. Componente delConsiglio Camerale dal 2004.

TurismoGiorgio Beltrami

Imprenditore nel settoreagricolo. Nella Coldiretti, alivello provinciale, è statopresidente della zona mon-tagna orientale, componen-

te del consiglio direttivo di Coldiretti di Bergamo, consi-gliere dell'Agrifidi e dell'associoazione produttori latte.Attualmente è membro del Consiglio Regionale edell'Assemblea Nazionale della Coldiretti. Dal marzo2008 è presidente della Coldiretti di Bergamo ed è presi-dente di turno di Imprese&Territorio. Al primo mandatoda componente del Consiglio Camerale.

AgricolturaGiancarlo Colombi

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"Collegialità, coinvolgimento e un grande gioco di squadra"

Sono le parole chiave che guideranno il mandato di Paolo Malvestiti - presidente dell'Ascom, che dopo 18 anni, succede a Roberto Sestini

nella guida della Camera di Commercio di Bergamo per un mandato che tutti hanno già ribattezzato "epocale"

L’INTERVISTA

ARTICOLO DI LIVIO CASANOVAPHOTO: LAURA PIETRA

"Commosso vi ringrazio per la grande attestazione di stima e di fiducia chemi avete dimostrato con il voto. E' un grande onore ricoprire questo inca-rico che ha avuto nella storia della Camera di Commercio illustri prece-denti, che hanno segnato tappe fondamentali nella vita e nello sviluppo

delle imprese bergamasche": sono le prime parole di Paolo Malvestiti alla guida di LargoBelotti. Sono da poco passate le quattro e mezza di giovedì 11 marzo e Roberto Sestini,dopo 18 anni alla guida dell'ente camerale, con 30 voti su 32, proclama eletto per la pre-sidenza della Camera di Commercio di Bergamo Paolo Malvestiti, presidente dell'Ascom.

Partiamo dall'inizio. Come è stato il suo primo giorno nella veste dipresidente della Camera di Commercio di Bergamo? Cosa ha fatto equal è stato il primo atto (ufficiale) che ha firmato?"Di atti, per ora, non ne ho ancora firmati, ma il 13 marzo - il giorno dopo la mia elezione -ero a Verona accompagnato dal segretario generale Emanuele Prati per un incontro ope-rativo con i partner dell'autostrada Serenissima. Il saluto ai dipendenti dell'ente camerale,lo scorso 19 marzo, è stato un momento molto sentito e partecipato. Ho avvertito una fortefamiliarità, mi hanno subito accolto con grande calore in un clima di rispettosa attenzione".

Come intende guidare il nuovo corso? Come nuovo presidente, PaoloMalvestiti che impronta intende dare al suo mandato?"Tre le parole chiave che guideranno il mio mandato: collegialità, coinvolgimento e gioco disquadra. Sono fermamente convinto che i modelli organizzativi che vengono suggeriti eattuati dalle nostre aziende possano essere mutuati anche dalla Camera di Commercio. Illavoro che ci attende sarà ispirato, come ho detto, ai principi di collegialità, coinvolgimentoma anche partecipazione e condivisione di tutti gli Organi Camerali, comprese le struttureinterne dell' ente camerale che saranno dirette dal nuovo segretario generale, EmanuelePrati. In altre parole, il metodo che verrà attuato sarà improntato al gioco di squadra: ele-mento indispensabile e irrinunciabile per ottenere risultati positivi, soddisfacenti e gratifi-

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PAAOOLLOO MAALLVVEESSTTIITTII

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canti. Si dovrà tenere conto, il più possibile,delle diverse articolazioni dei settori economicie delle sfaccettature che costituiscono e com-pongono la trama preziosa del tessuto econo-mico bergamasco. La proposta al nuovoConsiglio Camerale di una modifica allo statutoche consenta l'allargamento della Giunta vaproprio in questa direzione. Del resto, questascelta è già fatta da altre Camere di Commerciodella Lombardia, a partire da Milano".

La sua investitura è frutto della mag-gioranza di uomini e numeri riassun-ta da Imprese&Territorio. Cosa cam-bierà per il mondo delle piccole emedie imprese bergamasche? "Credo che la svolta possa essere ritenutaepocale. Prima di tutto per il fatto che io rap-presento le Pmi e in secondo luogo (ma non perimportanza) perché vengo dal mondo del com-mercio. Ci sarà, sicuramente, una rappresenta-tività migliore delle piccole e piccolissimeimprese, così da poter intercettare e interpre-tare le varie istanze che incarnano. La conside-razione che prima era riservata alle grandiaziende sarà ripartita anche sulle piccole. Verràriservata una particolare attenzione al merito,al valore della persona e della famiglia, salva-guardando sempre la libertà di impresa".

Lei ha sottolineato, più volte, chesarà presidente di tutti con la volon-tà chiara di mettere in atto "un giocodi squadra". Ha già ipotizzato alcuni

passi che vanno in questa direzione?"La squadra, cioè giunta e consiglio, dovràtener in considerazione tutti i settori economi-ci che la Camera di Camera rappresenta. E'necessaria una stretta e fattiva collaborazionecon tutte le associazioni di categoria che sonorappresentate nel Consiglio generale dell'ente".

Nel suo discorso inaugurale ha richia-mato la necessità dell'implementazio-ne delle banche dati di settore, l'elabo-

razione e la diffusione di informazioni edati economico-statistici delle impresepresenti sul territorio bergamasco.Cosa si propone di offrire con il poten-ziamento dell'ufficio studi della Cameradi Commercio? A che dati punta?"La Camera di Commercio non è una torred'avorio chiusa in sé stessa e avulsa dallarealtà. Deve aprirsi ai cittadini e alle famiglieconsumatrici che, per altro, spesso coincido-no con i nuclei familiari degli imprenditori. Lavolontà è diffondere la conoscenza dell'entecamerale verso le associazioni di categoria,gli enti locali per migliorarne la conoscenza inmodo da facilitarne l'accesso. La Cameradeve essere in grado - e può farlo - di comu-nicare alla comunità bergamasca con effica-cia e prontezza tutte le iniziative messe incampo e la comunicazione deve risultareattendibile. Per far questo è necessario averealle spalle un ufficio studi in grado di forniredati essenziali e aggiornati, per poter cono-scere e controllare l'andamento dell'eco-nomia locale. In altre parole: una sorta di"termometro economico" bergamasco".

Torniamo all'allargamento dellagiunta camerale da 9 a 11 membri.Cosa significano due persone in più?"Un moderato e qualificato allargamento

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della Giunta permette di aumentare larappresentatività delle categorie. Nellostesso tempo garantisce un numero dimembri in grado di rispondere, con effi-cienza e tempestività alle varie istanzeterritoriali, rispondendo ai bisogni dellefamiglie e del mondo imprenditoriale".

Nel suo discorso di insediamento hatoccato anche il tema delle parteci-pazioni. In che direzione vanno i cam-biamenti ipotizzati? Ci sono già dellepartecipazioni che vorrebbe dismet-tere e altre che vorrebbe valorizzare?"E' ancora presto per dire gli indiriz-zi che adotteremo nello specifico.Anche perché, questo, sarà il risulta-to di un lavoro interlocutorio, di con-sultazione e concertazione con l'inte-ra giunta. Posso solo anticipare chela Camera di Commercio continueràa svolgere un ruolo primario neglienti strategici, in cui è rappresentatala società economica bergamasca:Sacbo, Brebemi, IPB InterconnessionePedemontana Brebemi, Sibem e Teb".

Tra le novità dell'ultimo periodoche ha visto, in prima fila, la nostraCamera di Commercio c'è sicura-mente "Futurimpresa SGR". E' sod-disfatto di come è stato strutturatoil fondo?"Futurimpresa SGR rappresenta una rispo-

sta concreta, e di lungo periodo, all'anno-so problema di capitalizzazione che inte-ressa le nostre Pmi. La vera sfida - realiz-zare una solida ripresa per le piccole emedie imprese italiane - si gioca sulcampo dell'internazionalizzazione e del-l'innovazione. Sono più che mai necessaristrumenti di sviluppo che possano affian-care le imprese sotto il profilo del capita-le umano e finanziario. Futurimpresa SGRimplementa la nostra attenzione verso ildelicato tema del credito. Per le piccolee medie strutture sarà indirizzato alsostegno dei confidi, organismi fonda-mentali nelle associazioni di categoria".

Nei bandi messi in campo nell'ultimoanno quanto è rimasto, non distribui-to? Non le sembra che molti deibandi promossi da enti locali, istitu-zioni e le stesse regioni siano diffi-cilmente reperibili dal target delleimprese bergamasche? "Per quanto riguarda i bandi camerali nonci sono problemi di non utilizzo delle risor-se. I bandi nascono sempre da un'ottimacollaborazione tra ente camerale e asso-ciazione di categoria. Prima di chiedere lapubblicazione di un bando c'è l'individua-zione dei bisogni reali e contingenti".

Tra i progetti che urgono e che, seattuati, possono significare un saltodi qualità del sistema economico

bergamasco può dirci quali, secon-do lei, debbono avere la priorità? "Sicuramente le infrastrutture. A questoproposito, nel piano della Regione è giàstato inserito il collegamento Stazioneferroviaria-Fiera-Aeroporto. Inoltre, sidovrà sviluppare il progetto e la realizza-zione di una linea ferroviaria che prose-guirà attraverso la bassa bergamasca".

Paolo Malvestiti, oltre ai suoi inca-richi (presidente dell'Ascom, diMasec, di Bergamo Terziaria s.r.l.,del Cat - Centro di assistenza tecni-ca Ascom, di Iniziative Ascom Spa;è vicepresidente Fogalco e dell'EnteFiera Promoberg. A livello regionaleè vicepresidente di ConfcommercioLombardia) ora è presidente dellaCamera di Commercio di Bergamo.Come l'hanno presa in famiglia? Senon sono troppo indiscreto: quandovi vedete?"In famiglia sono molto contenti. Perloro questo significa un mio impegnomaggiore, dal punto di vista lavorati-vo e delle responsabilità. Il tempoche dedicherò all'azienda sarà piùqualitativo che quantitativo. Tuttociò non mi spaventa perché lavoreròcon la squadra dell' Ascom e dellaCamera di Commercio, che alla provadei fatti si sono dimostrare sempremolto efficienti".

"La Camera di Commercio

continuerà a svolgereun ruolo primario

negli enti strategici:Sacbo, Brebemi, IPB

InterconnessionePedemontana Brebemi,

Sibem e Teb"

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Soldi per Padre Pio e i fiori di SanremoASSALTO ALLA DILIGENZA

Il Milleproroge è sempre più una legge "calderone". Anche quest'annonon mancano microinterventi, come un milione di euro per Pietralcina - la città di Padre Pio -, e la conferma dei contributi per la realizzazionedel mercato dei fiori di Sanremo

Un milione di euro per Pietralcina, la città di Padre Pio econtributi per la realizzazione del mercato dei fiori diSanremo. Sono due, tra i microinterventi che non hannoancora smesso di far discutere, contenuti nel "millepro-

roghe". Perplessità anche per gli otto milioni di euro destinati allaProtezione Civile scampata per un soffio alla privatizzazione. E poi,in periodo di campagna elettorale, non poteva mancare il mini-condono per i manifesti abusivi: si possono sanare le irregolaritàpagando mille euro a provincia. La norma ha una validità chesupera la data delle ultime consultazioni regionali, il termine ulti-mo è il 31 maggio. I "piani bassi" della Finanziaria 2010, rimastifuori durante la sessione di bilancio, sono riemersi e stipati a forzanel "milleproroghe". Una volta l' assalto alla diligenza riguardavala Finanziaria. Il più importante provvedimento legislativo delgoverno entrava snello in Parlamento e usciva carico di migliaia dicommi astrusi, ognuno dei quali prevedeva interventi senza caponé coda ma finanziariamente importanti per questo o quel colle-gio elettorale. Grazie alla tenacia di Giulio Tremonti, oggi laFinanziaria light è diventata una realtà. Il problema è che ciò cheè uscito dalla porta cerca di rientrare dalla finestra. Il provvedi-menti passepartout si chiama milleproroghe, una legge che sivara tradizionalmente a fine anno per prorogare tutti i termini inscadenza che non sono stati rispettati. Teoricamente dovrebbesuccedere una o due volte soltanto in una legislatura, mentre, inrealtà, si tratta di una prassi consolidata annuale che risale allanotte dei tempi della prima Repubblica. Il copione si è ripetutoanche per l'ultimo milleproroghe votato. Oltre ai fiori di Sanremo

e Petralcina, il provvedimento votato quest'anno contieneanche la riapertura dei termini per aderire allo scudo fiscale, lapossibilità di utilizzare le somme destinate al 5 per mille nondistribuite nel 2009. E ancora: la possibilità di inserire nellacarta d'identità la decisione di donare gli organi e viene datoun altro anno per chi ha un contratto d'affitto scaduto. Ecconel dettaglio tutte le misure contenute nel milleproroghe.• Amianto. Si fissa al 30 giugno 2010 il termine, entro il quale,è possibile presentare il curriculum professionale la cui acqui-sizione è necessaria per la definizione della procedura in mate-ria di benefici previdenziali, per lavoratori esposti all'amianto.• Assunzioni università. Sblocco del turn over per le uni-versità che hanno i bilanci in regola. La modifica permetteràalle università di non superare la soglia critica del 90% nelrapporto tra spese di personale e fondo di funzionamentoordinario. In questo modo, gli atenei potranno procedere abandire concorsi e fare assunzioni.• Banche Popolari. C'è tempo fino al 31 dicembre 2011 per l'a-lienazione delle quote eccedenti degli azionisti di banche popo-lari che, al 31 dicembre 2008, detenevano una quota di parteci-pazione al capitale superiore al tetto, stabilito dal Tub, dello 0,5%.La misura interessa solo i casi in cui il superamento del limitederiva da operazioni di concertazione tra banche e investitori.• Benzinai. Prorogate per tutto il 2010 le deduzioni forfeta-rie dal reddito di impresa previste in favore degli esercenti.• Carta d'identità. Si va al 1° gennaio 2011 per l'inserimen-to delle impronte digitali nel documento in formato cartaceo.

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Diventa facoltativa l'indicazione, nella carta d'identi-tà del consenso o del diniego della persona a donarei propri organi in caso di morte.• Controversie lavorative. Torna la gratuità dellespese per le controversie in materia di lavorodavanti alla Corte di Cassazione. Il contributo unifi-cato non dovrà essere pagato ma solo fino al 31dicembre 2010.• Editoria. Si ripristina al 100 per cento, per il 2010,il diritto soggettivo ai contributi, cancellato dallafinanziaria, per le seguenti tipologie di testate gior-nalistiche: radio di partito, organi di partito (tv, radio,giornali, testate on-line), giornali di cooperative edenti locali senza fine di lucro, editoria brail, radio chetrasmettono informazione per almeno nove ore algiorno. I contributi indiretti (quelli delle grandi testa-te) non vengono toccati, anzi si ripiana un debito pre-gresso di 50 milioni che lo Stato aveva con le Posteitaliane. Taglio del 50 per cento invece alle testateitaliane edite e diffuse all'estero, più una riduzione di4 milioni di euro per le radio locali. Penalizzazionianche per i giornali delle associazioni di consumato-ri, e per le testate che stampano fuori dall'Unioneeuropea. I contributi vengono prorogati nelle moredella riforma organica del settore dell'editoria. Lacopertura arriverà dai fondi della presidenza delConsiglio. Il Dipartimento dell'editoria di PalazzoChigi effettuerà un monitoraggio delle spese e riferirà entro il 30giugno al premier e al ministro dell'Economia.• Energie rinnovabili. Rinviato al 1° gennaio 2011 il momento apartire dal quale nei regolamenti edilizi comunali dovrà essere pre-vista, per i nuovi edifici, l'installazione di impianti per la produzionedi energia elettrica da fonti rinnovabili.• EXPO 2015. L'ente della fiera di Milano potrà entrare nella Soge,la società che gestisce l'Expo 2015. Nel provvedimento si stabilisceche la Soge potrà adottare anche i servizi degli enti fieristici ''senzascopo di lucro, con sede in Lombardia e operativi a livello regiona-le''.• Fondi TFR. E' disposto il mantenimento in bilancio delle quoteaccantonate al 31 dicembre 2009 del Fondo per il Tfr, da utilizzareper il 2010.• Frontalieri. Anche per il 2011 il reddito prodotto dai dipendentitransfrontalieri concorre a formare il reddito complessivo per l'im-porto eccedente gli 8 mila euro.• Manifesti abusivi. Potranno essere sanate le violazioni relativeall'affissione dei manifesti abusivamente, pagando una multa di1.000 euro per provincia. • Medicinali. Slitta dal 1° gennaio 2010 al 1° gennaio 2011 l'ap-plicazione della disciplina transitoria sulla certificazione di confor-mità relativamente alle materie prime.• Pietralcina. In arrivo 500 mila euro annui, nel biennio 2010-2011,per interventi a favore del Comune di Pietralcina, per predisporre emigliorare i servizi e i locali di accoglienza dei fedeli di Padre Pio.

• Pubblico impiego. Ulteriori riduzioni di personale per la pubbli-ca amministrazione. La nuova stretta sui dipendenti della pubblicaamministrazione non risparmia la presidenza del Consiglio cheridurrà gli organici dirigenziali del 7% e del 15% quelli di livello nongenerale. • Radio Radicale. Viene confermata fino al 2011 la convenzionecon Radio Radicale per la trasmissione radiofonica delle seduteparlamentari.• Raccolta rifiuti. Spostato al 30 giugno 2010 il termine per l'a-deguamento alle norme sulla raccolta differenziata da parte deicentri di raccolta di rifiuti urbani.• Sanremo. Confermati i contributi in conto capitale al comune diSanremo per il mercato dei fiori. • Scudo fiscale. Sarà ancora possibile aderire, ma più costoso.Chi lo farà entro il 30 aprile dovrà pagare il 7% del capitale regola-rizzato. Entro il 15 giugno il ministro dell'Economia deve comunica-re i dati sui rimpatri.• Sfratti. Per determinate categorie svantaggiata l'esecuzioneviene prorogata fino al 31 dicembre 2010. • Spiagge. Le concessioni demaniali con finalità turistico-ricreati-ve (stabilimenti balneari), sono prorogate sino alla fine del 2015. • Trasportatori. Il governo ha posticipato al 4 dicembre 2011 il ter-mine entro cui le imprese di trasporto dovranno adeguarsi ai requi-siti per l'accesso alla professione di trasportatore.• Zone franche urbane. Fissato in 50 milioni di euro (ogni anno perdue anni) il tetto delle risorse per istituire le "zone franche urbane".

Pietralcina,la casa dove Padre Pio

andava a studiare

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IL CONVEGNO

Un bagno d’adrenalina per scongiurare la naftalina

ARTICOLO DI: LIVIO CASANOVAPHOTO: LAURA PIETRA

Per evitare di trovarsi al capezzale delle Pmi la CdO di Bergamo si èinterrogata sugli strumenti per sostenere e promuovere l'imprenditorialocale. Interlocutori al Centro Congressi: le banche locali, un ministroCalderoli sugli scudi e il governatore Formigoni in gran spolvero

"Sapremo stupire il mondo". Ma in sala, a bassavoce, chi per scaramanzia e chi per non farsi senti-re dal vicino, aggiunge ... "speriamo". Si chiude cosìla toccata e fuga di un Roberto Formigoni in gran

spolvero, di passaggio a Bergamo, per l'appuntamento organizza-to al Centro Congressi Giovanni XXIII dalla Compagnia delleOpere. E' un presidente che lasciata alle spalle la querelle sulleliste, sull'onda dell'adrenalina elettorale, snocciola le iniziativeche Regione Lombardia ha messo in campo per la nostra provin-cia. "Il rilancio di San Pellegrino - ricorda lo stesso Formigoni - lariconversione del cotonificio Honegger, il recupero produttivodella Pigna, Minitalia e i comprensori sciistici". Di fronte ad unaplatea tutta orecchie e mani - per gli applausi - che sottolineanoalcuni passaggi, il governatore entra nel dettaglio: "Per ilCotonificio Honegger l'intenzione è realizzare ad Albino e Nembroun polo del terziario che consenta il recupero produttivo del coto-nificio con il riassorbimento completo dei lavoratori in esubero.Sono 450 i lavori in cassa integrazione che puntiamo a ricolloca-re a breve. Ad Alzano vogliamo garantire la continuità dell'attivi-tà della cartiera Pigna. Strategico è stato l'accordo di programmasul polo della cultura e del lusso in Azzano San Paolo". A proposi-to di mani, Formigoni, forte del sostegno della Compagnia delle

Opere, vince "a mani basse" il confronto con una sala colma all'in-verosimile tanto che parte dei partecipanti devono accontentarsidi un posto di rincalzo, nella dependance al piano superiore. Ilgovernatore ricorda anche gli impegni sottoscritti lo scorso feb-braio per lo sviluppo di comprensori sciistici della valle brembanae di scalve "per il rilancio delle stazioni sciistiche, grazie a strut-ture moderne e alla valorizzazione delle caratteristiche territoria-li. L'obiettivo è unire i comprensori in un unico sistema che com-prenda tutto l'arco delle orobie grazie anche all'ammodernamen-to degli impianti e alla creazione di aree di parcheggio".L'intervento del governatore al Centro congressi Giovanni XXIIIrientra nel convegno dal titolo: "Per un patto di sviluppo delle pic-cole-medie imprese. Il ruolo del governo, della Regione, delle ban-che" voluto e organizzato dalla stessa CdO. In prima fila il parter-re delle grandi occasioni composto da imprenditori con la I maiu-scola, politici, sindacalisti e dai rappresentanti delle istituzionilocali, hanno seguito gli interventi di Emilio Zanetti - presidentedel consiglio di gestione di Ubi Banca, Cesare Zonca - presidentedel Credito Bergamasco, Giuseppe Mussari - presidente delMonte dei Paschi di Siena e, infine, di Giuseppe Fratta Pasini -presidente dell'associazione delle Banche popolari. Gli animi sisono accesi, invece, all'intervento di Roberto Calderoli - ministro

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per la Semplificazione normativa, e come detto RobertoFormigoni - governatore della Lombardia. Carlo Vimercati, mem-bro dell'esecutivo del Cdo e componente della nuova Giuntadella Camera di Commercio ha moderato gli interventi. Nota dicostume, stipati in fondo alla sala da un lato tutto il mondo diComunione e Liberazione con imprenditori e professionisti chia-mati a raccolta e, dall'altro, i leghisti con vessilli, bandiere e tuttoil corollario di accessori: spille, pochette, sciarpe e cravatte.

Banche. Gli interventi vengono aperti da Emilio Zanetti e CesareZonca, rappresentanti del credito locale. "Sono state molte le ini-ziative a sostegno delle famiglie e delle realtà economiche - ricor-da il presidente del consiglio di gestione Ubi - sottoscritte dallebanche che appartengono al nostro gruppo nei rispettivi territoridi competenza. Ricordo l'adesione all'iniziativa regionale"Confiducia" di Unioncamere e i Confidi tesa a sostenere l'acces-so per le piccole e medie imprese alle linee di credito di breve ter-mine e ai finanziamenti a medio-lungo termine. Per le famiglieabbiamo firmato l'anticipazione cig, il protocollo d'intesa per lasospensione delle rate dei mutui, etc.". E inoltre rassicura sul fattoche "le banche non faranno mai mancare il loro appoggio all'eco-nomia locale perché sono banche del territorio, sono vicine e con-

tinueranno a sostenere le comunità di appartenenza". Sulla stes-sa linea d'onda anche il presidente del Credito Bergamasco cherimarca come tutte le banche locali "non hanno mancato di soste-nere imprese e famiglie, forti della conoscenza diretta con l'im-prenditore". Richiama "la necessità di riportare le aziende ad unaratio sicura in questa tempesta e la particolare attenzione a cui èchiamato il sistema bancario". Il pensiero, nemmeno troppo remo-to, corre ai continui appelli del mondo imprenditoriale rivolti alsistema bancario per evitare che le corde del credito finiscano persoffocare proprio le piccole e medie imprese. "Le banche nonfinanziano le imprese?" è lo stesso Cesare Zonca a porsi ladomanda quasi a voler scongiurare la possibilità che qualcunodalla platea si alzi in piedi e ponga la stessa domanda. La rispo-sta: "Non ci siamo mai sottratti al dovere di stare a fianco dellenostre imprese per permettere che queste superassero le difficol-tà". Ma (manco a dirlo) subito dopo una precisazione. "Questo nonsignifica - ricorda il presidente del Credito Bergamasco - che l'im-presa banca debba dimenticare il suo mestiere. E' obbligata avalutare l'esistenza del merito creditizio, della prospettiva impren-ditoriale". Un altro modo per dire che "bisogna avere fiducia nelsistema bancario, sempre che ci siano aziende organizzate e conprospettive". Quattro sono linee che Carlo Vimercati a nome della

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CdO ritiene prioritarie per lo sviluppo del nostro territorio: retifinanziarie efficienti, pubblica amministrazione "amica" dellefamiglie e delle imprese, reti fisiche in grado di collegare l'Italiaall'interno e all'esterno e reti della conoscenza per formare il capi-tale umano e il trasferimento tecnologico. Raccogliendo i rumorsdegli associati solletica l'intervento di Giuseppe Mussari ricor-dando come, nonostante tutte le rassicurazioni del caso, "le azien-de continuano ad avere difficoltà ad approvvigionarsi di nuovafinanza". La premessa è d'obbligo perché "non potremo più esse-re - sostiene il presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena -quello che siamo stati fino a 16-18 mesi fa. Sono in corso profon-di cambiamenti e questo discorso vale in primo luogo per le ban-che". Per tornare ad essere competitivi tutti - banche e imprese -sono chiamate ad uno "sforzo per instaurare rapporti più chiari,trasparenti e meno opachi". Chiari e trasparenti non significa gra-tuiti, "perché i servizi in banca vanno pagati. Le banche non sonoenti caritatevoli e gli istituti di credito che svendono i loro servizisignifica che hanno puntato sulla leva finanziaria, mettendo arischio i soldi dei correntisti". Ma chiarezza significa anche con-sapevolezza "che le banche italiane che hanno goduto di renditedi posizione devono rendersi conto che quella stagione è finita persempre. Gli istituti di credito sono chiamati a rischiare, non devo-no guardare solo al momento di erogazione del credito, madovrebbero essere un luogo di confronto, l'insieme delle relazioniche garantiscono la tenuta del rapporto". Anche Fratta Pasinirichiama la necessità di tornare al gusto del rischio, anche se ognitanto "occorre avere il coraggio di dire dei no - sostiene il presi-dente dell'Associazione nazionale Banche popolari. Dobbiamotornare a selezionare per comprenderequali sono le Pmi virtuose da sostenere ele altre senza i fondamentali in regola".Le imprese per parte loro "devono fareuno sforzo di sincerità. Basta affidarsi aicommercialisti creativi che sistemano ibilanci con il magazzino e le fatture daricevere". Per ripartire "abbiamo bisognodi imprese più capitalizzate. Bisogna tor-nare a mettere i soldi nelle aziende, per-ché - scusate - se nemmeno l'impren-ditore crede più nella sua azienda per-ché mai dovrebbe crederci la banca?".

Governo. Una giacca ed un paio diJeans. Si presenta così Calderoli, vestitocasual e semplice quasi a ricordare chelui è il ministro per la Semplificazionenormativa, Se si pensa, poi, che a para-lizzare le imprese molte volte è una buro-crazia esasperante e logora si capiscequanto fosse atteso il suo intervento. Inumeri sono imbarazzanti "sono 453 milale leggi che ho trovato - ricorda Calderoli- quando mi sono insediato e abbiamo

fatto una cernita di tutto quello che è stato legiferato. Sonotutte le leggi dal 1861 ad oggi". Per non parlare dei prezzi:"Ognuna costa 200 euro per inserirla nel supporto informatico e1.900 euro per mantenerle". L'esito? Un'assoluta incertezza deldiritto. A forza di tagli Calderoli ha ridotto il corpus iuris a 10mila leggi "con una creazione di una banca dati "normattiva"pubblica, non onerosa e, soprattutto, gratuita a cui tutti posso-no accedere". Stoccatina alle banche quando ricorda il tentativodi reintrodurre sotto mentite spoglie il massimo scoperto cheraccoglie gli applausi di tutti. Impassibili quelli seduti accanto alui, i banchieri. Lettura personale anche per la ricapitalizzazionedelle Pmi che bolla come "spintanea". E poi spazio al suo caval-lo di battaglia: il federalismo. "Tutto il sistema va rivisto, bastatrasferimenti al centro e poi, alle periferie. Ognuno deve saperequello che fa e i costi devono essere uguali. Serve la tracciabi-lità del tributo: dobbiamo sapere cosa paghiamo e come ver-ranno impiegati i nostri soldi". L'obiettivo è "pagare menotasse. C'è un’accentuazione esagerata della pressione fiscale sulreddito. Dobbiamo lavorare su Iva e Irap". Tremonti permettendo.

Regione. Tirato a lucido per la campagna elettoraleFormigoni chiude l'incontro ricordando che "nel '95 raccolseuna Lombardia piena di acciacchi, mentre oggi è una loco-motiva. Un esempio di governance". Due gli impegni presicon i bergamaschi: l'interconnessione Pedemontana -Brebemi e il treno per Orio al Serio, in vista del grande obiet-tivo dell' Expo 2015, vetrina non solo per Milano ma per tuttala regione. Perchè noi "sapremo stupire il mondo". Speriamo.

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ECONOMIA&BUSINESS

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Dalle ore otto del 10 marzo 2010 fino a esaurimento dellerisorse e, comunque, non oltre il 30 settembre 2010, lePmi bergamasche e lombarde potranno beneficiare diun contributo a fondo perduto di un importo totale pari

a 145 milioni di euro. Il finanziamento è indirizzato a promuoverel'acquisto di macchinari, attrezzature e apparecchiature per lemicro e piccole imprese (con almeno un dipendente con contrattodi lavoro subordinato), tecnologicamente avanzati, il cui impiegoriduca l'impatto dell'attività produttiva sull'ambiente, grazie adelevati standard di efficienza energetica e a una diminuzione delconsumo di energia. I contributi possono essere del 30% o del50% dei costi ammissibili, rispettivamente 10 mila o 15 mila euro.Unico impegno: per poter accedere al contributo i beneficiari sidevono impegnare a non ridurre il numero dei dipendenti nei 12mesi successivi alla presentazione della domanda di contributo.Qualcuno obietterà: si poteva far di più! Può darsi ma in tempi divacche magre è pur sempre qualcosa. Si potrà far spal-lucce e attendere tempi migliori, ma al di là di questo ilcontributo rappresenta un incentivo a rimodernare leimprese e nel contempo è una spinta ad andare avantiper tutti coloro che hanno ancora la forza di guardareoltre (la crisi). La misura rientra in una serie di interventiche il presidente Formigoni, non a caso, a chiamato"pacchetto fiducia", ad indicare l'inizio di una fasenuova, dopo il "pacchetto anticrisi" del 2008-2009. Nelcomplesso si tratta di oltre 200 milioni di nuove risorseper il 2010, che vanno ad aggiungersi agli 1,4 miliardi

stanziati nel 2009 sulle 13 misure del pacchetto anticrisi e per lacompetitività. Inoltre, sempre per il 2010, Regione Lombardia fada banca per le aziende agricole, anticipando, a luglio, 300 milio-ni di fondi Pac (Politica agricola comune). "Molto abbiamo fattofino ad oggi per fronteggiare la crisi, ma - ha spiegato Formigoni- in questa fase, oltre a voler garantire una continuità alla nostraazione di sostegno, abbiamo voluto mettere in campo misurenuove, sempre più adeguate, efficaci e rispondenti ai bisogni realidella nostre imprese, per poterle accompagnare sulla via dellaripresa che piano piano inizia a manifestarsi". "Si tratta di inter-venti - ha proseguito il presidente della Regione Lombardia - chemirano a sostenere soprattutto chi scommette con fiducia e posi-tività sul futuro e decide di investire per far crescere la propriaazienda e migliorare la competitività sul mercato". Il "pacchettofiducia" si caratterizza, in una logica di crescita complessiva ditutto il sistema, per una forte attenzione alle componenti dell'in-

Con il "pacchetto fiducia"Formigoni premia l'ottimismo

Per non disperdere il patrimonio di competenze regionali, Regione Lombardia ha stanziato 200 milioni a fondo perduto per le imprese (di ogni settore e dimensione) che si impegnano a non licenziare per almeno un anno

POLITICHE ANTICRISI

La parte più ingente dei fondi, pari a 145 milioni di euro, è destinata a sostenere le Pmi che acquistano macchinari, attrezzature e apparecchiaturetecnologicamente avanzate per sostituire le vecchie apparecchiature energivore

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novazione, dell'efficienza energetica e dellasostenibilità ambientale. In particolare, oltre ai145 milioni per l'innovazione e l'efficienza ener-getica, gli altri provvedimenti riguardano lo svi-luppo del settore costruzioni (2 milioni), il setto-re agricolo (22 milioni oltre ai 300 milioni di anti-cipo dei fondi Pac), i processi di brevettazione (3milioni), la ricerca su macchinari e trasporti eco-logici (1 milione), i sostegno a start-up impre-se (20 milioni) e infine il commercio (9 milioni).

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Regione Lombardia: per le Pmistanziati 200 milioni di euro

Innovazione ed efficienza energetica (145 mln.). A partireda mercoledì 10 marzo le micro e piccole imprese lombardepotranno inviare via internet le domande per partecipare albando della Regione Lombardia "Innovazione ed efficienza

energetica" per l'assegnazione di contributi per l'acquisto di mac-chinari, attrezzature e apparecchiature nuovi e ad alta efficienza.Per gli investimenti finalizzati alla sostituzione di vecchie apparec-chiature energivore, il contributo è pari al 50 per cento dei costiritenuti ammissibili, fino ad un massimo di 15mila euro. Per l'inno-vazione attraverso l'acquisto ex-novo di nuovi impianti più effi-cienti, il contributo è invece pari al 30 per cento dei costi ritenutiammissibili fino ad un massimo di 10mila euro. Per entrambe lemisure l'investimento minimo ammissibile è pari a 2mila euro.Beneficiarie del bando le micro e piccole imprese lombarde conalmeno un dipendente con contratto di lavoro subordinato, chepotranno presentare una sola domanda di contributo per l'acquisto

di un unico macchinario fino ad esaurimento fondi e comunqueentro e non oltre il 30 settembre 2010. Per poter accedere al con-tributo i beneficiari si devono impegnare a non ridurre il numero deidipendenti nei 12 mesi successivi alla presentazione della doman-da di contributo.

Sviluppo del settore costruzioni (2 mln.). La misura intendenuovamente supportare la crescita competitiva del settore dellecostruzioni, settore di rilievo nel sistema economico lombardo (lecui imprese rappresentano circa il 17% del totale regionale e il7,5% della forza lavoro), attraverso due linee di intervento. La prima è dedicata alla costituzione di aggregazioni di impresecompetitive (consorzi, piattaforme logistiche e di fornitura, new-coinnovative e multisettoriali). Le risorse ammontano a 2 milioni.Beneficiari sono le aggregazioni di micro, piccole e medie imprese- singole, associate o consorziate - classificate, iscritte in una delle

Ecco il dettaglio delle misure varate dalla Giunta regionaledella Lombardia a favore del sistema imprese

Il nuovo “Palazzo Lombardia”

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Casse Edili della Regione Lombardia. E' previsto un contributo inconto capitale fino al 20% delle spese ammissibili, che devonoessere comprese tra 50.000 e 800.000 euro. La seconda linea èvolta a favorire l'innovazione tecnologica e la qualificazione delleimprese edili, in particolare sotto il profilo ambientale, della sicu-rezza sul lavoro, della qualità dei processi di gestione aziendale.Regione Lombardia cofinanzierà programmi di investimento, perun importo complessivo compreso tra un minimo di 25.000 euro eun massimo di 250.000 euro

Settore agricolo (22 mln.). L'iniziativa intende sostenere il set-tore agricolo attraverso le seguenti misure: a) Anticipo del 70% della Pac a 38.000 aziende agricole perun valore di circa 300 milioni di euro; b) Contributi per le imprese agricole e di trasformazione ecommercializzazione dei prodotti tramite l'abbattimento degliinteressi e l'erogazioni di garanzie per l'accesso al credito inbase agli aiuti straordinari per le crisi autorizzati dallaCommissione europea allo Stato italiano il 4 febbraio 2010(risorse previste 8 milioni di euro); c) Apertura di punti di ascolto e di assistenza tecnica per leaziende agricole presso le organizzazioni professionali agrico-le (oltre 200 sportelli), al fine di indirizzarle agli strumentiofferti da Regione Lombardia (risorse previste: 775.000 euro); d) Contributi per azioni dirette a migliorare la produzione e lacommercializzazione dei prodotti dell'apicoltura (risorse previ-ste: 1,5 milioni di euro); e) Sostegno ad un programma di ricerca a favore delle impre-se agricole e agroindustriali per il triennio 2010-2012 (risorsepreviste: 12 milioni di euro); f) Accordo con ISMEA per l'utilizzo dei prodotti finanziari e dirating per una offerta finalizzata alle imprese agricole lom-barde, al fine di migliorare l'accesso al credito e il rapportocontrattuale con il sistema bancario.

Processi di brevettazione (3 mln.). La volontà è promuovere esostenere i processi volti ad ottenere il brevetto italiano, il brevet-to europeo e/o altri brevetti internazionali da parte delle micro,piccole e medie imprese lombarde al fine di mantenere elevato illivello di sviluppo scientifico e tecnologico del sistema produttivolombardo. L'ammontare delle risorse stanziate è di 3 milioni.Beneficiari: micro, piccole e medie imprese e centri di ricerca pri-vati, purché costituiti in forma di micro, piccola o media impresa. Ilcontributo a fondo perduto, sarà pari al 50% delle spese ammissi-bili, vale a dire: 2.500 euro nel caso di richiesta di un brevetto ita-liano; 5.000 euro nel caso di richiesta di due o più brevetti italiani;8.000 euro nel caso di richiesta di un brevetto europeo e/o inter-nazionale; 16.000 euro nel caso di richiesta di due o più brevettieuropei e/o internazionali.

Ricerca su macchinari e trasporti ecologici (1 mln.). La misu-ra intende verificare, valutare e censire le più innovative proget-tualità scientifiche e tecnologiche di risoluzione dei problemi con-

nessi all'impatto ambientale dei mezzi di trasporto pubblici e deimacchinari industriali. I progetti di ricerca e sviluppo finalizzati adaccrescere il sistema delle conoscenze, e conseguentemente l'uti-lizzo di nuove applicazioni innovative, devono essere relativi a dueambiti di intervento: risoluzione delle problematiche collegateall'impatto ambientale e acustico dei mezzi di trasporto pubblici;risoluzione delle problematiche collegate all'impatto ambientaledei macchinari industriali appartenenti alle filiere del settore mec-canico caratterizzati dall'utilizzo di processi di filtrazione di oli efluidi. L'ammontare delle risorse stanziate è di 1 milione.Beneficiari sono le imprese singole, associate o in aggregazione,che abbiano competenze di eccellenza nelle tecnologie interessa-te in partenariato con Università, Organismi di ricerca, Centri diEccellenza. I migliori progetti, di importo uguale o superiore a500.000 euro, saranno cofinanziati attraverso un bando specificoche verrà emanato in tempi brevi.

Sostegno a start up imprese (20 mln.). Lo sportello "Nuovaimprenditorialità" viene implementato con altri 10 milioni e vipotranno accedere anche le ditte individuali del commercio e delturismo. Le risorse per lo start up delle imprese ammontano così a20 milioni.

Sostegno ad imprese commerciali (9 mln.). Ulteriore sostegnoalle imprese commerciali viene dato attraverso il terzo bando"Distretti del commercio" (9 milioni).

Internazionalizzazione e competitività (accordo con MI.S.E.).Con questo Protocollo d'Intesa, Ministero dello SviluppoEconomico e Regione Lombardia hanno concordato di sviluppareuna più forte collaborazione volta a favorire lo sviluppo del siste-ma delle imprese in una logica di coordinamento delle azioni edegli strumenti. Gli ambiti sono: l'internazionalizzazione delleimprese; l'innovazione e il trasferimento tecnologico; lo sviluppodi settori avanzati; la valorizzazione e tutela della proprietà intel-lettuale; le reti di impresa e aggregazioni e le crisi di imprese. Aquesta collaborazione sarà data attuazione mediante specificiprotocolli e programmi operativi.

Settore aerospaziale. La volontà messa in campo punta asostenere tre livelli: a) Appoggio alla costituzione e di un distretto tecnologico aero-spaziale. Il progetto vede il coinvolgimento di piccole, medie egrandi imprese, Centri di ricerca e Università, enti e associazioni edè già stato classificato fra i progetti finanziabili da RegioneLombardia con i fondi del Bando Driade (Distretti Regionali perl'Innovazione, l'Attrattività e il Dinamismo dell'Economia locale),dotato di 12,7 milioni; b) Impegno a promuovere il distretto aerospaziale in ambito inter-nazionale; c) Partecipazione attiva di Regione Lombardia nella rete Nereus,associazione europea delle 39 Regioni che utilizzano tecnologie spaziali.

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ECONOMIA&BUSINESS

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Grazie all' Expo 2015 sarà di 8 miliardi di euro l'incre-mento del giro d'affari che le imprese lombardeavranno nel 2010. Nella sola bergamasca le attesesfiorano i 410 milioni di euro. A completare il quadro

delle aspettative, sempre in terra orobica è ipotizzato unaumento dei posti di lavoro, nel settore turistico, di oltre 3 milaunità. E' quanto emerge da una stima dell'Ufficio studi dellaCamera di commercio di Monza e Brianza, nell'ambito del pro-getto ERI (Economic Reputation Index) su dati Anholt BrandIndex, Registro Imprese, Istat, Censis, Isnart, IstitutoTagliacarne, e dalla indagine "Expo e imprese lombarde", che

ha coinvolto 1050 imprese lombarde, realizzata dalla Camera dicommercio di Monza e Brianza e presentata in occasione delconvegno "Verso il 2015: l'Expo che innova. Alimentazione,green economy e salute", che si è tenuto a Monza, pressol'Hotel de la Ville, alla presenza, tra gli altri, di Carlo EdoardoValli Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianzae Lucio Stanca a.d. Expo 2015 S.p.A. Non saranno certo i nume-ri iniziali a far crollare "le certezze", meglio, i dubbi degli Exposcettici, uno schieramento articolato costituito da chi ne fauna questione estetica, chi ne fa una questione ambientale echi paventa le speculazioni. Dopo che Milano s'è aggiudicata

Cresce la fiducianel business dell'Expo

Expo 2015Vista aerea est

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l'Expo 2015 s'è aperto, infatti, accanto e in contrapposizioneall'entusiasmo molto bipartisan, anche un fronte di persone chesollevano dubbi. E così rimbalzando traun'incertezza e un dubbio si scopre che,nonostante la candidatura italianaall'Expo 2015 sia stata vinta il 31 marzodel 2008, in realtà l'Italia potrà presen-tare la domanda di autorizzazione sol-tanto a partire dal prossimo 30 aprile, inconcomitanza con l'inaugurazione diExpo 2010 Shangai (1 maggio 2010).Rimane da capire se il termine fugheràtutti i dubbi o se darà vita ad una ulte-riore esplosione di scetticismo. La domanda sarà composta da300 pagine, divise in otto capitoli: documento legislativo, svi-

luppo del tema, masterplan del sito, piano economico-finanzia-rio, piano commerciale, piano di comunicazione e marketing,

piano commerciale, eredi-tà dell'Expo per Milano eregolamenti. Nei successi-vi sei mesi sono previstele osservazioni dei Paesimembri del Bie al progettodell'Expo milanese. I can-tieri nell'area espositivadovrebbero quindi partiretra il dicembre 2010 e ilgennaio 2011. Legato ad

un discorso di stime anche il corollario di ricadute che caratte-rizzerà l'evento. Dall' indagine emerge chiaramente che a cre-

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BRAND ECONOMICO

Nel 2010, l'Expo del 2015 porterà alle Pmi bergamasche 410 milioni di euro. In terra orobica è ipotizzato un aumento dei posti di lavoro, nel settore turistico, di oltre 3 mila unità, ma i cantieri nell'area espositiva partiranno nel gennaio 2011

Aspettative delle imprese per l’aumento del giro d’affari nel 2010 per Expo 2015

Provincia

bg

bs

co

lc

mb

mi

pv

va

Lombardia

Aspettative delle imprese per l’aumento del giro d’affari nel 2010 per Expo 2015

409.234.672

524.700.526

454.344.660

246.907.766

500.192.000

4.909.729.734

178.357.684

258.395.620

7.952.242.536

Fonte: stima dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Osservatorio Imprese della CCIAA di Monza e Brianza, su dati registro imprese, Istat, Iulm, e Ciset

Indotto turistico di alcune mete lombarde(valori in milioni di euro)

Provincia

Varese

Como

Sondrio

Bergamo

Brescia

Monza

Brianza

Milano

Lombardia

Indotto

258

395

130

214

725

752

752

6.705

9.384

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Expo 2015Il lago

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scere sarà la visibilità e la riconoscibilità, anche internaziona-le, di Expo 2015, tanto che il brand economico, tra "reputazio-ne" ed immagine dell'evento ospitato da Milano, vale per ilcapoluogo e per l'intera area metropolitana della "grandeMilano" quasi 60 miliardi di Euro. L'evento, del resto, è consi-derato una grande occasione non solo per Milano ma ancheper l'intero Paese dalla maggioranza dei lombardi (73%). Edinsieme alla visibilità, come già anticipato, crescono anche leaspettative delle imprese lombarde che per il 2010 sperano inun incremento del proprio giro d'affari legato a Expo di 8 miliar-di di Euro. Circa il 40% del giro d'affari andrà a beneficio dellePmi lombarde fuori Milano, con un incremento di circa 525milioni di Euro per le imprese bresciane, 500 milioni per quelledella Brianza e oltre 454 milioni per quelle del comasco. Per il90% degli imprenditori lombardi Expo 2015, inoltre, avràimportanti conseguenze sul territorio. Più della metà (56,2%) siaspetta come principale beneficio di Expo un potenziamentodella rete infrastrutturale, seguito dalla creazione di nuoviposti di lavoro (17,3%) e dal miglioramento dell'intera offertaturistica (15,6%). Del resto, l'indotto di Expo 2015 legato ai set-tori di ricettività, cultura e trasporti stimato per la Lombardia èdi più di 9 miliardi di Euro che valgono, solo nel settore del turi-smo, 35 mila posti di lavoro in più in Lombardia, Milano esclu-sa. "L'Expo è una grande opportunità - ha dichiarato CarloEdoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monzae Brianza - per Milano, la Brianza e l'intero Paese, sia in termi-ni di indotto connesso alla preparazione sia, ancor di più, per

l'Expo che resta, vale a dire per quelle ricadute economiche edi valore aggiunto che un grande evento globale produce. E perquesta iniziativa, che è al tempo stesso un'importante occasio-ne di sviluppo strategico, occorre trovare un orizzonte di cre-scita comune, così da puntare sulla sfida della qualità di unMade in Italy produttivo, innovativo e globale." "La sfida cheabbiamo davanti tutti insieme è creare una serie di eventi e ini-ziative non solo nei sei mesi del 2015, durante i quali si svol-gerà Expo, - ha dichiarato Lucio Stanca a.d. Expo 2015 S.p.A -l'obiettivo è concepire un percorso che costruisca una rete direlazioni con il territorio che consenta di valorizzare le eccel-lenze delle diverse aree e dei diversi settori produttivi delPaese. Dobbiamo lavorare in squadra, perché Expo lasci un'e-redità concreta. In questa sfida non ci sono spettatori. Si vincese tutto il sistema si mobilita." I risultati dell'indagine per pro-vincia. Sono i comaschi i più convinti che l'Expo sia una grandeoccasione per Milano e per il Paese (85,1%), ma lo credonoanche gli stessi milanesi (70,8%) e complessivamente i lom-bardi (73%). I bergamaschi sono fra gli imprenditori lombardi ipiù "fiduciosi" in Expo 2015: il 53,8% crede in benefici direttisulla propria impresa derivati dall'Esposizione Universale,seguono gli imprenditori comaschi (49,3%), lecchesi (46,8%)e milanesi (45,7%). E sono gli imprenditori bergamaschi i piùconvinti "dell'effetto Expo": il 64,5% pensa ad uno sviluppodelle infrastrutture mentre sono i lecchesi e i comaschi apuntare più degli altri lombardi su un miglioramento dell'of-ferta turistica, da quella culturale a quella enogastronomica.

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ECONOMIA&BUSINESS

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Saperi e sapori: la rispostaal turismo "mordi e fuggi"

L'Italia che vanta la metà del patrimonio culturale mondiale sconta la mancanza di una politica promozionale "accattivante"

Roberto Ruozi, Presidente del Touring Club Italiano, scommette sulle potenzialità turistiche di bergamo

BELPAESE&MARKETING

ARTICOLO DI LIVIO CASANOVA

L'industria turistica è in crisi. Lo si trova scritto nei quotidiani, lo si ascolta nelleconferenze, ma a tener banco è solo una crisi: quella economica. Nessunonega che ci siano dirette ripercussioni anche per il turismo, ma questo set-tore, a differenza di altri, si porta appresso altre due crisi: una endogena,

dovuta a un modello turistico inadeguato, già in atto da troppo tempo, e da un fattore eso-geno dovuto al cambio nel comportamento del turista: più autonomo, competente, esi-gente, selettivo e sempre più "connesso" grazie alle nuove tecnologie. In primo luogo c'èda rimarcare una crisi economica mondiale che sta colpendo il settore tanto in quantità(numero di turisti) come in qualità (spesa per turista), sia il turismo nazionale che interna-zionale. E' vero, tuttavia, che rispetto ad altri comparti (es. automobilistico) il turismo stasopportando meglio le difficoltà. Per il resto, una seconda crisi ha a che fare con la suanatura. Le organizzazioni e gli operatori turistici, per lo meno a partire dagli anni 60, hannopuntato ad un modello di turismo di massa, che ha avuto un grande successo e ha porta-to allo sviluppo di molte destinazioni turistiche negli anni passati. Ma oggi la competitivi-tà non si può giocare solo e quasi esclusivamente sul prezzo e sulla standardizzazione delprodotto. Ad esempio il binomio spiaggia - hotel non è più un prodotto competitivo. La terzacrisi, infine, è vincolata al cambio di paradigma necessario. Si continua ad aspettare ilcliente stando fermi in casa, a comunicare e promuovere male e poco. Non si capisce cheil turista vuole proposte concrete, accattivanti e che rispondano ai suoi bisogni e desideri.Ma soprattutto in Italia, aziende ed amministrazioni non promuovono prodotti ed offerte,ma continuano a comunicare destinazioni. Lo sottolinea anche Roberto Ruozi, presiden-te del Touring Club Italiano che evidenzia, come alla prova dei fatti,"hanno tenuto meglioil turismo ambientale, enogastronomico, culturale e termale, mentre hanno perso colpialcuni segmenti classici in cui sul piano internazionale siamo abbastanza spiazzati".

Da quel punto di osservazione privilegiato che è l'Osservatoriodel Touring, come è andato il 2009?"E' stato un anno di sostanziale stasi sia per il turismo internazionale che per quello ita-

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Roberto Ruozi

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liano. Tuttavia il Belpaese non sta mostrandoalcuna capacità di reazione alla crisi struttura-le nella quale si trova ormai da diversi anni".

Quali sono a suo giudizio i seg-menti della nostra offerta chehanno mostrato una migliore tenu-ta sul mercato internazionale equali quelli in maggiore affanno?"I segmenti che mostrano la migliore tenu-ta sono quelli che hanno saputo reagire aimutamenti della domanda turistica. I cam-biamenti sono stati profondi e gli operatorisono stati chiamati ad investimenti sia nelmarketing sia nella produzione vera e pro-pria, compresa la formazione delle risorseumane. E' stato necessario equilibraremeglio il rapporto qualità/prezzo dei serviziofferti, dinamica nella quale abbiamo persocompetitività a livello internazionale".

Come sono cambiate, in concreto,le abitudini dei viaggiatori?"I viaggiatori fanno soggiorni sempre menolunghi, più frazionati e diversificati. Puntano apiù obiettivi nello stesso tempo e badano consempre maggior attenzione alla qualità del-l'accoglienza e al prezzo dei servizi offerti".

Oggi sono sempre meno i turisti chevisitano il nostro Paese, nonostante ilturismo sia in forte sviluppo in altreparti del mondo. Quali sono i motivi ditale fenomeno? Quali sono le propo-ste da mettere in campo per promuo-vere un turismo di qualità in Italia?"La crisi strutturale del nostro turismo, oltreche per i motivi già ricordati, è dovuta allamancanza di una politica di promozione a livel-lo internazionale. Siamo sopraffatti dai nostriconcorrenti tradizionali e da alcuni che si sonoaffacciati solo recentemente sulla scena del-l'attività turistica, ma anche alla carenza diuna vera e propria politica turistica a livellonazionale, resa peraltro ardua e complicatadal non ancor risolto conflitto fra Stato eRegioni. Anche la carenza nel comparto delleinfrastrutture influenza negativamente talecompetitività. Strade, ferrovie e aeroporti nonsono più all'altezza di ciò che chiede il turismointernazionale. Le strutture ricettive, infine,sono in buona parte obsolete. Si calcola checirca il 50% degli alberghi in Italia sia sostan-

zialmente da rifare o ristrutturare. Solo quan-do il turismo sarà veramente posto sulla scalaalta delle priorità della politica governativa sipotrà sperare in una prospettiva migliore incui il pubblico e il privato tornino ad inve-stire e a dialogare nel comune interesse".

Per il 2010 cosa vede (e prevede)per il turismo in Italia?"Vedo la sostanziale fotocopia degli ulti-mi anni, cioè un anno pressoché grigio,come può essere un anno in cui non sipotranno raccogliere i benefici di ciòche non è stato fatto in precedenza".

La crescita esponenziale degli ultimianni di Orio al Serio (la quota di mer-cato low cost è dell'88%) ha indottoanche gli altri gestori aeroportuali ita-liani a favorire l'ingresso delle compa-gnie low cost con una forte accentua-

zione dei voli internazionali. Lei ha maivolato da Orio al Serio con una com-pagnia low cost? Che idea si è fatto?"Un'idea molto interessante. I voli low costsono senz'altro una grande opportunitàper i viaggiatori, specialmente quelli gio-vani e dinamici che, però, hanno risorselimitate e devono amministrarle al meglio.Credo sia un settore che avrà importantisviluppi nel prossimo futuro se sapremovalutarlo e gestirlo al meglio sia in terminigestionali sia dal punto di vista delle regole".

Per molte persone, sia operatori cheviaggiatori, viaggiare low cost signifi-ca semplicemente spendere meno. Maè davvero così? E soprattutto, è veroche i viaggiatori low cost spendonomeno dei viaggiatori "normali"?"Penso proprio di sì, ultimamente non ci sareb-be nessuna vera ragione per privilegiare i voli

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low cost rispetto agli altri. Questo non vuoleperaltro dire che i turisti "normali" sianodegli spendaccioni. L'epoca degli spendac-cioni è finita, almeno per un bel po' d'anni edi questo gli operatori dovrebbero tenerconto nella riformulazione delle loro offerte".

Bergamo, da sempre, è un territorio adalta vocazione industriale. Tralasciandol'archeologica industriale lei giudicapossibile la riconversione di un territo-rio come il nostro al turismo? Come giu-dica "la conversione" di Bagnoli? "Riconvertire un territorio al turismo non èfacile, specie in un Paese come il nostroche ha innumerevoli località a vocazioneturistica, alle quali è sempre più difficilefare concorrenza. Tuttavia non è impossi-bile e molti esempi lo testimoniano, spe-cialmente nelle zone relativamente margi-nali di diverse regioni dove interi borghiche erano ormai quasi totalmente spopo-lati e abbandonati, stanno rifiorendo gra-zie alla riconversione che hanno saputofare con intelligenza e con disponibilità".

A Bergamo bisogna puntare più alsegmento del turismo di lusso o aun'offerta di massa all'insegna dellavacanza low-cost? Sono due tenden-ze che possono convivere all'internodi una medesima offerta territoriale?"Turismo di lusso e turismo di massa pos-sono benissimo convivere anche se la rela-tiva offerta deve essere differenziata e pun-tare su elementi distintivi. Il primo ricercaraffinatezza, benessere, cultura, cucina raf-finata e via dicendo. Il secondo è più legatoall'ambiente, alla possibilità di coinvolgerela famiglia, di affrontare avventure sempli-ci ma nuove, cerca l'essenzialità e il caloredell'accoglienza. Tutte cose che possonobenissimo convivere. Anche Bergamo puòpuntare sull'uno e sull'altro, con gli opera-tori e con una politica di marketing adatta".

La Bandiera arancione è il marchiodi qualità turistico ambientale delTouring Club Italiano; è destinatoalle piccole località dell'entroterrache si distinguono per un'offerta dieccellenza e un'accoglienza di qua-lità. E' possibile che in provincia

di Bergamo solo Gromo e Clusoneabbiano queste caratteristiche?"La Lombardia è entrata solo ultimamen-te nel panorama dei comuni bandieraArancione e quindi i numeri che la rappre-sentano, e che contraddistinguono perciòanche la provincia di Bergamo, sono anco-ra molto modesti. Bisogna pazientare unpo' e poi anche Bergamo, con le sue dif-fuse ricchezze purtroppo non conosciute enon valorizzate, avrà quello che si merita".

Quali sono le prossime iniziativepromosse dal Touring Club Italianoche interesseranno e coinvolge-ranno la provincia di Bergamo?"Il 23 maggio si terrà a Bergamo una tappadella Penisola del Tesoro che vedrà prota-goniste le fontane di Città Alta e il TeatroSociale. Inoltre il Console di Bergamo delTCI ha in programma, prima dell'estate,visite ai luoghi donizettiani, alle torri dellacittà alta, al centro storico di Lovere e allaPinacoteca dell'Accademia Tadini".

Qual è la bellezza rappresentativadel nostro territorio? "Bergamo e la sua provincia si distinguono

per un ottimo mix di ambiente e cultura arti-stica e monumentale. La storia vi recita unaparte importante. La musica e l'arte sonovive come non mai. Anche l'enogastronomiafa assai degnamente la sua parte. Vi è anco-ra pace e tranquillità. Per promuovereBergamo e la sua provincia basterebbe pun-tare su queste cose e comunicarle in modoefficace. Per attirare turisti non basta infattidisporre di buoni attrattori. Occorre che que-sti siano noti e percepiti dal pubblico esiano poi fortemente raggiungibili. Un ulte-riore miglioramento del sistema dei tra-sporti locali potrebbe essere assai utile".

Lei ci verrebbe in vacanza a Bergamo?Dove e perché?"Le mie vacanze sono un'occasione di riposoassoluto e di meditazione. Solitamente lepasso a casa mia, dove c'è pace e silenzio edove non vedo quasi nessuno riuscendo aconcentrarmi nei miei pensieri, con qualcheintervallo fatto di passeggiate in montagna. E'difficile quindi che decida di passare le mievacanze nella provincia di Bergamo, ma senon fossi già attrezzato personalmente pensoche potrei trovare in quella zona esattamentetutto quello che io cerco per le mie vacanze".

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ECONOMIA&BUSINESS

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LOW COST&SMALL BUSINESS

Mentre noi ci interroghiamo sulla vocazione (turistica) della città si scopre che inglesi e spagnoli vengono a Bergamo grazie al passaparola. "Lo sviluppo di questi anni può essere considerato un fenomeno spontaneo", a sostenerlo è Andrea Macchiavelli docente di economia turistica all'Università di Bergamo

"The city is divided in two parts : Bergamo Alta,the beautiful walled hilltop medieval city, andBergamo Bassa, the lower city, built mainly atthe beginning of the 20th century" raccontano

con entusiasmo gli inglesi David e Garrett, di ritor-no a Londra, al loro amico Paul rimasto a casa perimpegni di lavoro. E poi aggiungono "we have verylucky to find a parking place in the old town, becau-se the old center is not allowed to cars. You canalso park at the lower city, and take the cable rail-way from downtown to upper town". Paul cercanotizie sulla funicolare di San Vigilio e trova iltempo per un week end a Bergamo. Lo confida aNick, che poi lo dice a George, che lo racconta aMicheal, che decide di portare la fidanzata in CittàAlta. La maggior parte dei turisti che vediamo pren-dere la funicolare, passeggiare sulle mura o bere uncaffè in piazza vecchia sono venuti (o capitati) nellanostra città grazie al passaparola. Più di qualsiasicampagna promozionale o di strategia pianificata si

è rivelato efficace il "bla - bla - bla": le dritte di parenti,amici e conoscenti. L'efficacia del passaparola è statamessa in luce dal professor Andrea Macchiavelli, autoredella ricerca "Bergamo, da città industriale a polo turistico"

ARTICOLO DI: LIVIO CASANOVA

Il bla-bla-bla su Bergamolasciamolo ai turisti

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redatta dall'Irer (Istituto regionale di ricerca) e presentata inoccasione dell'ultimo rapporto di legislatura della RegioneLombardia. Per la nostra provincia "lo sviluppo di questi annipuò essere considerato uno sviluppo essenzialmente spon-taneo - ha sottolineato il docente di economia turisticaall'Università di Bergamo e curatore del rapporto -. Il passa-parola costituisce la modalità promozionale, di gran lunga,più efficace per qualsiasi destinazione". Nessuno mette indubbio che, per il turismo di Bergamo, Orio al Serio sia unoscalo cruciale, infatti "i turisti che raggiungevano laLombardia attraverso l'aeroporto di Orio al Serio si sono viavia resi conto che quella destinazione che molti ritenevanoessere la periferia di Milano, in realtà era una delle più bellecittà del Nord Italia e che valeva il tempo di una visita". Sedi primo acchito il passaparola sconta un limite legato allacerchia - più o meno stretta - di parenti e amici, le garanziee la fiducia che si nutrono nei loro confronti ha permesso,tuttavia, che il raggio si ampliasse lentamente ma in modocostante. Libero e indipendente, anche criticando se è ilcaso. "Il passaparola è stato continuo - ha ricordato Andrea

Macchiavelli -, le agenzie promozionali si sono allineate allecircostanze e così nel tempo si è formata una base semprepiù consistente di turisti che hanno indicato in Bergamo unadestinazione degna di visita, seppure di breve durata". Conl'avvento di Internet il passaparola è cambiato, perché "èben noto che il turista che viaggia sui voli low cost utilizzala rete per le sue principali funzioni: per la prenotazione el'acquisto del biglietto innanzitutto, per qualsiasi tipo diinformazione necessaria e per scegliere e acquistare i servi-zi più svariati" Più che cambiato si è esteso, diventando piùpotente grazie alla formidabile pervasività della rete. Sitiinternet, motori di ricerca, e-mail e forum di discussionesono tutti nuovi canali tramite i quali il passaparola si dif-fonde, con tutti i pro e i contro del caso. Non disporre deiservizi adeguati su questo terreno significa perdere dellegrosse opportunità e "ciò avviene, per esempio, quando esi-ste una molteplicità di siti web non in grado di comparire suGoogle digitando "Bergamo tourism", o quando i siti nonconsentono la possibilità di acquisto dei servizi: tutti i casifacilmente verificabili". Come si vede non sono tutte rose e

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fiori. Il passaparola è una leva molto delicata, da asse-condare nella maniera giusta, pena il rischio di trasfor-marsi in un boomerang pericoloso. Ma questi devonoessere problemi del dopo, intanto bisogna continuare astimolarlo per entrare nel circuito giusto. "Diverse sonole prospettive turistiche per il territorio bergamasco,soprattutto se si pensa che solo il 40% circa dei turistiche atterrano ad Orio conosce Bergamo anche come unacittà turistica, il 24% la conosce come città industrialee, addirittura, il 36% vi giunge convinto di essere nellaperiferia di Milano". D'altra parte vanno prese in consi-derazione anche le nuove tendenze in tema di vacanza.La moda attuale è il "city break": fuga dalle città (versoaltre città) per regalarsi una rottura avventurosa dallaquotidianità e dalle offerte "all inclusive". "Le trasfor-mazioni verificatesi con il turismo sono già visibili:Bergamo sta sempre di più assumendo quella nuovafisionomia da city break al pari di altre città europee.Anche la tendenza alla destagionalizzazione in alcunedelle aree di vacanza più vicine alla città è un segnaledel cambiamento. E' il caso del lago d'Iseo dove l'anda-mento turistico della scorsa estate, in piena crisi eco-

nomica, è andato in controtendenza con un netto incre-mento di presenze anche nei mesi meno di punta, cosìcome è il caso della bassa Valle Imagna che, facilmen-te raggiungibile dalla città, ospita sempre più turistiinternazionali, grazie ad un'offerta competitiva".Rimane il dubbio sulle strategie future da utilizzare.Sono molte le carte da giocare per cavalcare e asse-condare il passaparola: tenersi in contatto con i clientiscrivendo loro in occasione di Pasqua, registrarsi neimotori di ricerca, posizionarsi come un unicum e soprat-tutto instaurare relazioni dirette con i clienti. La sceltaè passare da un'idea di vendita (antiquata) a quella diservizio (accattivante). "Il problema, ora, - ha conclusoil docente di economia turistica all'Università diBergamo - è gestire con competenza questa grandepotenzialità. Non si tratta di aumentare il numero degliarrivi, in qualche caso ciò può essere opportuno, in altrimeno, quel che diventa importante è gestire i flussi inmodo che apportino effettivi benefici al territorio e ridu-cano le negatività che anche il turismo può portare". Eallora spazio al bla-bla-bla, meglio se liberamente eser-citato dai turisti di passaggio a Bergamo. Passaparola.

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Spagnoli, inglesi e tedeschi i turisti di Orio al Serio

L'identikit: dal numero dei pernottamenti risulta che l'81% ha sceltoBergamo per vacanza o far visita ai parenti, il 12% per motivi di lavoro e il 2.5% per studio. Il soggiorno è di tre-quattro giorni e la spesa mediadel turista di Orio che si ferma in provincia è di 81.7 euro

L’OSSERVATORIO

"Have a good holiday!" o "Haben Sie einen gutenFeiertag" o "Qué pases unas buenas vacaciones" tra-dotto in italiano suona "Buona vacanza". Se nontutte e tre le lingue - inglese, tedesco e spagnolo - è

bene che albergatori, ristoratori, commercianti e tutti i bergamaschiche hanno o vogliono avere a che fare con turisti si armino di santapazienza e imparino l'inglese. Oggi, nell'impossibilità (vera o presunta)di frequentare un corso di lingua per ragioni di tempo, i più intrapren-denti si dotano di semplici frasari, mentre gli altri si fanno capire "agesti". Tutto bene fin quando c'è da indicare destra e sinistra, alto obasso, più complesso spiegare come raggiungere Città Alta. Eppurel'accoglienza di un territorio - nella fattispecie di Bergamo - passa,soprattutto, da qui visto che i turisti proventi da Spagna, Gran Bretagnae Germania rappresentano quasi i tre quarti dei flussi in arri-vo all'aeroporto di Orio Al Serio e gli spagnoli e gli inglesi, dasoli, superano il 60%. I dati provengono dall'indagine sul turi-smo internazionale che viene effettuata annualmente dallaBanca d'Italia che monitora tutti i passaggi di frontiera e cheinteressa sia gli stranieri che giungono in Italia, sia gli italianiche si recano all'estero. Il Cestit (Centro Studi per il Turismo el'interpretazione del Territorio) dell'Università di Bergamoavendo grazie ai dati relativi agli arrivi ad Orio, ha disegnatol'identikit dei turisti che atterranno nella nostra provincia.

Il profilo del turista. Colui che utilizza i voli low cost eche atterra a Bergamo è un turista prevalentemente gio-vane: oltre il 60% ha meno di 35 anni e oggi più di unterzo è composto da studenti. Con il 2.8% gli ultra 65ennirappresentano la percentuale più marginale, mentre glistudenti sono aumentati del 10% rispetto al 2006.

La provenienza. E' una conseguenza diretta della disponibilità edel numero dei voli, anche se non va dimenticato che questi vengo-no attivati dove esiste un mercato quantitativamente adeguato agarantire il riempimento del volo. Come detto, l'aeroporto di Oriovede la prevalenza di tre Paesi: Spagna, Gran Bretagna e Germaniache rappresentano quasi i tre quarti dei flussi in arrivo e spagnoli einglesi da soli superano il 60%. Tra le altre provenienze ci sono iPaesi dell'Est europeo, la loro crescita va letta in relazione allo svi-luppo dei collegamenti tra Bergamo-Polonia, Romania e Slovacchia.

I motivi del viaggio. Le motivazioni sono piuttosto stabili, senzasignificativi cambiamenti nel corso degli anni. Dei turisti che arri-vano ad Orio poco più della metà sono coloro che vengono in Italia

...turista europeo in Italia

...turista in arrivo a Orio

...turista a Orio con permanenza a Bergamo

...turista britannico a Orio

...turista tedesco a Orio

...turista spagnolo a Orio

...turista dell’Est Europa a Orio

Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia

La spesa media giornaliera pro-capite del...

82,8 Euro

72,4 Euro

81,7 Euro

97,4 Euro

97,1 Euro

57,8 Euro

40,0 Euro

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per trascorrere una vacanza (72% città d'arte, 11% lago), men-tre un 12 - 15% utilizza i voli low cost per motivi di lavoro. E' con-sistente la componente che viaggia per motivi di studio, si aggi-ra attorno al 10 %, coerentemente con la giovane età e l'altaincidenza di studenti. E' interessante notare nel complesso deipernottamenti a Bergamo, la somma di coloro che vengono pervacanza e per visite a parenti ed amici supera l'81%, confer-mando una vocazione pienamente turistica della città. A motividi lavoro è legato il 12.1% di persone che transitano in provin-cia mentre coloro che si spostano per studio sono solo il 2.5%.

La destinazione. Il 60% dei turisti che atterrano a Orio ha comedestinazione la Lombardia e oltre la metà sceglie Milano. La secon-da provincia è proprio Bergamo con circa un quarto dei turisti direttinella nostra regione, seguono Brescia e Como, i cui laghi esercitanouna forte attrazione sui turisti europei. Bergamo, inoltre, è l'unicameta che ha incrementato la propria quota negli ultimi quattro anni,a conferma dell'attenzione crescente riposta dai turisti per la città.

La permanenza e il pernottamento. La durata media del sog-giorno in Italia dei turisti in arrivo ad Orio nel 2008 risultava di seigiorni, più o meno in linea con gli anni precedenti. I turisti con desti-nazione Bergamo hanno una durata media del soggiorno di tre -quattro giorni, compatibile con una forte prevalenza che sosta per

pochi giorni in visita alla città. La scelta dell'albergo è in linea con lamedia, mentre coloro che scelgono i B&B e le camere d'affitto rag-giunge il 28.3%, a cui si aggiunge un 10.4% che utilizza l'ostello.

La spesa e la segmentazione del mercato. Nel 2008 la spesamedia sul territorio (senza il viaggio) dei turisti in arrivo all'aeroportodi Orio al Serio è stata di 72.4 euro, circa 10 euro in meno della mediaspesa da tutti i turisti europei in Italia, che era di 82.8 euro. Tuttaviasono molte le differenze che si riscontrano in ragione della prove-nienza del turista: lo spagnolo spende il 40% in meno di un britanni-co, un turista proveniente da un paese dell' est Europa meno dellametà. Guardando le altre variabili emerge che: il turista britannicospende più del turista medio europeo perché pratica un turismovacanziero. E' meno giovane e predilige un turismo itinerante, tantoche la quota di coloro che sono diretti a Milano è piuttosto bassa(31.3%). Si ferma per il periodo tipico di un breve tour (5 giorni), siserve dei servizi alberghieri in misura maggiore degli altri (55%) eaddirittura una quota del 8.5% si avvale del volo nell'ambito di unpacchetto turistico (cosa certamente non frequente nel caso dell'uti-lizzo di un volo low cost); il turista tedesco è per molti versi abba-stanza simile al turista britannico ma in parte più orientato al turismobusiness. Spende una cifra simile e ha la stessa predilezione per l'al-bergo, ma è più giovane, si ferma per un periodo più breve (3 giorni emezzo) con una quota considerevole diretta a Milano (40.9%).

Caratteristiche che fanno pensare ad unuomo d'affari. Tuttavia un quarto di loropernotta presso parenti e amici, il che fapensare ad una buona quota di "turisti diritorno", in altre parole di emigrati, ormaicittadini tedeschi, che si fermano pressofamiliari; il turista spagnolo ha invece unprofilo e un comportamento decisamen-te differente. Il fatto che spenda pocorispetto agli altri è conseguenza dellaconsistente quota di studenti (41%) checaratterizza questa componente turisti-ca. Corrisponde ad una bassa quota dipernottamento in albergo e una piùlunga permanenza in Italia (7 giorni). Laquota di coloro che alloggiano in appar-tamenti d'affitto è di circa un quarto.

Conclusione. L'analisi dettagliata mettein evidenza che, in realtà, dietro ai turistiche utilizzano i voli low cost si cela un mer-cato molto segmentato con comportamen-ti, esigenze e capacità di spesa assai diver-se, di cui il paese di provenienza costitui-sce un primo fattore di omogeneizzazione.Ciò comporta la necessità di un altrettantodiversificato approccio ai mercati turi-stici di provenienza, in termini di gestio-ne, promozione e commercializzazione.

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Milano50,78%

53,92%

Bergamo24,42%

24,01

Brescia7,69%

7,23%

Como7,24%6,75%

Cremona

Mantova

Pavia

Sondrio5,23%

Varese

Lecco1,82%

Lodi0,00%

0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00%

0,60%0,91%

0,45%0,79%

1,64%1,58%

1,70%

0,67%0,97%

0,30%

1,27%2008

2007

Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia

Turisti con destinazione la Lombardia, per provincia di destinazione (distribuzione%)

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ECONOMIA&BUSINESS

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"Divisa, targhette nominative e operatori turistici multilingue"

Sono i prossimi obiettivi di Giorgio Bonassoli - assessore provinciale alle attività produttive e al Turismo,

che presenta la ricetta dell'ospitalità per accogliere i turistie rilanciare "la cartolina" di Bergamo

OROBIE&MARKETING

Ituristi a Bergamo: croce o delizia? Sono una risorsa o solo una scocciatura? Sono tuttedomande che hanno preso piede in questo periodo visto i recenti fatti di cronaca. Da corol-lario ha fatto capolino anche il solito tormentone circa "la nostra vocazione turistica". Ilpunto debole del sistema ricettivo orobico è senza dubbio lo scarso customer-care. Spesso

il cliente è considerato una scocciatura e ci si augura che si arrangi o, tutt'al più, che non chie-da troppe cose. Se la volontà è quella di entrare nel circuito delle grandi città, è importante tenerpresente che la concorrenza è altissima e i clienti non si possono "catturare" solo grazie all'ap-peal del paesaggio che ci siamo ritrovati. Spesso sono le piccole cose a rendere soddisfatto uncliente, molto importanti sono le attenzioni, i servizi offerti, le facility o le informazioni fornite. Laprima risposta viene dalla Provincia che ha deciso di mettere "nel bagaglio" delle priorità la valo-rizzazione del territorio. "E' necessario sostenere e accompagnare le performance di Orio alSerio - sostiene Giorgio Bonassoli, assessore provinciale alle attività produttive e alTurismo -, mettendoci del nostro: apertura, cortesia, disponibilità e molte attenzioni".

Pochi giorni fa, Vittorio Feltri, senza troppi giro di parole ha sostenuto che ai ber-gamaschi i turisti danno fastidio. Anche lei pensa che siamo una provincia "aller-gica" ai turisti, che non li vogliamo e nel migliore dei casi mal sopportiamo?"I bergamaschi hanno dimostrato, nei secoli, di essere indiscussi e assidui lavoratori. In molticasi si sono distinti per la loro spiccata capacità imprenditoriale. Comprendo la posizione diFeltri. Talvolta possiamo dare l'impressione e l'immagine di essere persone con un caratte-re chiuso e introverso, ma una volta rotto il ghiaccio ci dimostriamo amichevoli e di cuore.Tuttavia sono certo che, se sapremo leggere nel turismo una risorsa e un volano economicoper tutto il territorio, saremo in grado di perfezionare il nostro modo di accogliere i turisti".

Verrebbe da pensare che Bergamo sia una terra un po' "schizofreni-ca", da una parte non amiamo avere estranei tra i piedi che vengonoa curiosare in casa nostra, ma dall'altra non disdegnamo i loro "euri". "Né Bergamo né i bergamaschi si possono definire così. Siamo (forse) un po' chiusi dicarattere ma dimostriamo anche di essere ottimi imprenditori. Lo attesta il fatto che diver-si soggetti della nostra provincia abbiano già investito e continuino a scommettere

ARTICOLO DI LIVIO CASANOVA PHOTO: GIORGIO CHIESA

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Giorgio Bonassoli

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sulla carta del turismo e sulle enormi oppor-tunità che gioca lo scalo di Orio al Serio.Ricordo l'operazione San Pellegrino oMinitalia-Leolandia, solo per citare i piùnoti. Siamo, inoltre, al lavoro per dotare laprovincia di altre strutture di eccellenza chepermetteranno a Bergamo di distinguersisul palcoscenico delle mete internazionali".

Ogni sera, alle dieci, il Campanonesuona 100 rintocchi, in memoria del-l'antico coprifuoco. Eppure che cichiudiamo in casa oppure no, che cipiaccia o meno, i turisti a Bergamoarriveranno lo stesso. A meno chenon si voglia cancellare Orio alSerio, non sarebbe meglio fare frontecomune e organizzarsi per accoglierli? "L'aeroporto di Bergamo-Orio al Serio è la"porta sul mondo" della nostra provincia.Un'occasione unica per il nostro territorioche va sfruttata in tutte le sue potenzialità earticolazioni. Stiamo lavorando perché chiatterra ad Orio si renda conto di essere nellabellissima provincia di Bergamo e non nellaperiferia di Milano. Parallelamente, attra-verso un progetto sinergico, strutturato conla Camera di Commercio e il Comune diBergamo, puntiamo ad una promozione diBergamo e provincia nelle località di desti-nazione dei voli che decollano da Orio".

Proviamo a spiegare ai "cittadinidel mondo" quali sono i motivi pervenire a visitare Bergamo."Sarò di parte per l'affetto che nutro nei con-fronti della mia terra, ma la provincia diBergamo è ricca di scenari diversi e moltoaffascinanti. Basti pensare alle bellezze dellenostre Orobie, al romantico fascino dei nostrilaghi ed al patrimonio culturale che ritroviamonei monumenti e nei santuari della bassa ber-gamasca, senza dimenticare l'indimenticabileincanto di Città alta e i panorami mozzafiatoche offrono le mura. Il tutto ad un'ora - nel peg-giore dei casi - dall'aeroporto di Orio al Serio.Vorrei inoltre ricordare l'eccellenza dei nostriprodotti enogastronomici e l'ottima capacitàdi valorizzarli da parte dei ristoratori locali".

Andiamo alla prova dei numeri e tiriamoun bilancio del 2009. Come è stata l'estatedel 2009 e quali sono state le mete berga-

masche più gettonate? "Siamo in linea con la medianazionale. La crisi si è fattasentire anche da noi, tuttaviase da un lato registriamo unlieve calo delle presenze, dal-l’altra i giorni di permanenzasono aumentati. Non va valu-tato, però, solo il dato nume-rico nudo e crudo. Dobbiamopuntare su un turismo di qua-lità che lasci risorse sul terri-torio. Le mete sono quelletradizionalmente privilegiatedai nostri ospiti: Città e pia-nura, montagna e laghi.Stiamo elaborando i dati defi-nitivi del 2009 che sarannopresentati a stampa e opera-tori nel corso di questo mese".

Come è stata la stagioneinvernale. Le stazionesciistiche più ricercatee quelle più ricettive?Cosa significa "il sole" e"la neve" per Bergamo?Quali sono le ricadute economiche? E' ancora presto per tirare le somme ma direiche, tutto sommato e considerando il perio-do di crisi, il territorio dimostra una buonatenuta in termini di appeal. Come Provinciaabbiamo cercato di dare visibilità alle nostremontagne con azioni promozionali mirateche ripeteremo per gli altri segmenti turistici,in base alla stagionalità. Per i nostri com-prensori sciistici ci sono progetti importantiche miglioreranno la qualità della nostraofferta. Non dobbiamo cercare di competerecon località molto più strutturate di noi, comeil Trentino, ma dobbiamo saper sfruttare lediverse potenzialità della nostra provincia edella nostra posizione geografica con la vici-nanza delle città d'arte e dell'Aeroporto".

Qual è la lamentela più frequenteche raccogliete agli sportelli delturismo? Qual è la più curiosa? "Le lamentele più frequenti riguardanola mancanza di un deposito bagagli incittà e l'assenza di un punto informativomoderno e accessibile. I turisti chiedonoinformazioni specifiche e dettagliate

anche sulle singole località della provincia".

Le prossime iniziative. A Giugno,all'Urban Center, aprirà uno spazio - unnuovo turista point . Cosa troverà (in con-creto) il turista che varcherà la soglia?"L'utente - ma sarebbe meglio chiamarlo "clien-te" - troverà in una struttura moderna tutto quel-lo che cerca: la possibilità di prenotare un alber-go, un ristorante, pacchetti specifici, una visitaguidata, un mezzo di trasporto elettrico con osenza autista e la possibilità di poter deposita-re il proprio bagaglio e accedere ai contenutiweb e multimediali che illustrano le carat-teristiche del nostro territorio. Stiamo valu-tando la possibilità di attivare un merchan-dising di prodotti con il brand Bergamo”.

Lei, personalmente, cosa si attende?"Vedo addetti in divisa con targhetta nomina-tiva e indicazione delle lingue parlate. Questoobiettivo sarà raggiungibile solo attraverso lesinergie degli enti promotori che, oltre allaProvincia, sono il Comune di Bergamo e laCamera di Commercio, i quali hanno dimo-strato di essere molto attivi su questo fronte".

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ECONOMIA&BUSINESS

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Nel nuovo sistema aeroportuale vola l'asse Bergamo-Milano

Siglato un accordo di cooperazione industriale tra la Sea e Sacbo, che mira alla creazione di una rete di aeroporti sulla base di sinergie

ed economie di scala. Per ora Brescia e Verona restano a terra

SPAZI AEREI

Un protocollo di intesa sottoscritto da Sea e Sacbo che hatutto il sapore e lo spessore delle grandi alleanze. Le duesocietà che gestiscono gli scali di Linate e Malpensa (Sea)e Orio al Serio (Sacbo) hanno messo la firma per un accor-

do di cooperazione industriale. L'obiettivo è gettare la prima pietra delprocesso di razionalizzazione del sistema aeroportuale di buona partedel Nord Italia, assegnando a ogni scalo un preciso target di attivitàin modo da trarre vantaggio dalla vicinanza anziché farne elementodi concorrenza. "E' un accordo che parte dalla considerazione dellaframmentazione del nostro sistema aeroportuale - ha spiegatoGiuseppe Bonomi, presidente di Sea- Si tratta di mettere assieme il secon-do, il terzo e il quarto aeroporto per traf-fico passeggeri e il primo e il terzo pertraffico merci". Un progetto che, secon-do il manager, ha trovato "consensoforte da parte delle imprese e dellafinanza". Parole condivise da MarioRatti, presidente di Sacbo: "E' fatto conuna logica di sistema, non solo per laLombardia ma anche per tutta la partepedemontana del nord Italia". Durantei tre mesi di studio poi, grazie al gruppodi lavoro e alla 'steering commitee',saranno studiate le specificità dei variaeroporti per arrivare dopo a "prepara-re le linee di guida per un piano indu-striale". "Gli aeroporti del Nord hanno già oggi specializzazioni diver-se, missioni industriali diverse e clienti diversi ed è assolutamente

compatibile e direi anche auspicabile creare le condizioni per azionie strategie coordinate", ha aggiunto Bonomi. Infatti, invece di spar-tirsi i soldi o scipparsi le compagnie - vedi il caso Air Berlin - le duesocietà hanno messo a punto questo piano industriale che dovrà gui-dare lo sviluppo e la specializzazione dei singoli scali nei prossimianni. Il progetto conta sugli sviluppi infrastrutturali dei prossimi anni,come l'alta velocità Milano-Verona o l'autostrada BreBeMi che col-legherà Brescia con Milano via Treviglio, che renderanno molto piùsemplice l'accesso agli scali. Per ora non sono previsti né scambiazionari né creazioni di nuove società, anche se i due gestori aero-

portuali sono già legati, poiché la Sea - con-trollata all'84,5% dal Comune di Milano - èazionista Sacbo con il 30,98% delle quote(mentre il restante 69,02% è saldamente inmano ai soci bergamaschi). Secondo gliaddetti ai lavori, proprio la cessione del 19%delle azioni Sacbo, deciso dalla Sea nel feb-braio dello scorso anno, avrebbe gettato ipresupposti per proseguire sulla strada dellacreazione del nuovo sistema aeroportuale,segno inequivocabile che la volontà diporre fine alla storica frammentazione degliaeroporti del Nord è un'idea che i verticidelle due società stanno accarezzando datempo. Nel complesso, lo scorso anno, daitre aeroporti sono transitati circa 33 milionidi viaggiatori, l'asse tra Orio, Malpensa e

Linate, tuttavia, fa storcere il naso ai bresciani che puntano ainserirsi nella partita ma non si accontentano delle merci cargo.

GIIUUSSEEPPPPEE BOONNOOMMII

e MAARRIIOO RAATTTTII

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ECONOMIA&BUSINESS

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"In Lombardia - sottolinea Marco Stucchi, presidente della Fai - i problemi maggiori sono legati alla mancanza di zone di interscambioo di centri di smistamento all'imbocco delle grandi metropoli, così da offrire una vera alternativa all'accesso in città dei camionLa politica dei divieti e delle multe è solo controproducente"

PAROLA ALL'ASSOCIAZIONE

Strano il mondo quando è tempo di crisi! Sfogliandonegli ultimi mesi le riviste e i giornali, parlando diinfrastrutture e dei problemi legati alla viabilità moltiguardano con soddisfazione il ritorno dei mezzi

pesanti sulle strade, considerato un indice positivo: significache l'economia sta ripartendo dopo i due anni di recessionedovuta alla crisi economica mondiale. Insomma ben venganole code, i rallentamenti e i tanto criticati e ingombranti TIRsulla strada, purché ci si tiri fuori da una situazione stagnan-te e che ha fatto perdere all'Italia il 5,5% del PIL nel 2009 masoprattutto ha fatto salire la disoccupazione all'8,6%, secon-do i dati emessi dall'Ocse proprio nel mese di marzo. Naturalequindi salire a bordo della cabina del Tir Bergamasco e chie-dere al presidente della Federazione Autotrasportatori Italianidi Bergamo Marco Stucchi se è vero che il Bel Paese siè messo di nuovo in moto, così come i suoi camion. "Adire la verità i segnali della ripresa non si sono ancora

visti - afferma il numero uno di FAI Bergamo -. Di positivoc'è che esperti e responsabili di categorie assicurano chegli indici stanno tornando tutti in positivo e che quindinella seconda metà del 2010 gli effetti della ripresa sivedranno anche nelle piccole aziende a gestione familiare".

Insomma sembra che il motore sia acceso ma che lamarcia non sia ancora innestata."Più che altro si potrebbe dire che per metterci in motomanchi solamente quella benzina che ci è stata promessaa livello statale con le risorse già messe in Finanziaria perla vertenza degli autotrasportatori. Si parla di 400 milionidi euro destinati al nostro settore che non sono però anco-ra spendibili. In vista di una possibile ripartenza, questerisorse sarebbero fondamentali ai lavoratori per abbassarei costi aziendali (pedaggi, Inail, costo del bollo) e non per-dere ulteriore competitività sul mercato internazionale".

"Per non perdere competitivitàè necessaria una marcia in più"

ARTICOLO DI: ROBERTO AMAGLIOPHOTO: LAURA PIETRA

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"Per metterci in motomanca solamente

la benzina che ci è stata promessa,

a livello statale, con le risorse già

messe in Finanziariaper la vertenza degli

autotrasportatoriSi parla di 400 milioni

di euro destinati al nostro settore"

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Nella precedente intervista di febbraio 2009, infatti,Lei snocciolava dati inquietanti: velocità dei tra-sportatori italiani minore del 20% rispetto ai compe-titor europei e il passaggio dal trasporto su gommaa quello su rotaia o su navi è quantomai problematico."E i numeri sono ancora quelli. La velocità commerciale non èmigliorata, anche se la quarta corsia per Milano è un passoavanti e la Brebemi e la Pedemontana garantiscono margini dimiglioramento alla viabilità lombarda. Tuttavia il nodo è lega-to alla mancanza di zone di interscambio o di centri di smi-stamento all'imbocco delle grandi metropoli, in modo tale daevitare l'accesso in città dei camion non con i divieti e lemulte ma con proposte e soluzioni interessanti. In questosenso un primo passo importante è stato fatto da Parma,capace di allestire ai margini dell'area urbana una piattafor-ma di smistamento da cui partono con mezzi meno ingom-branti furgoni a metano e mezzi meno impattanti per il cen-tro cittadino. Tuttavia in Lombardia è tutto abbastanza fermo".

Eppure c'erano diversi spunti a tal riguardo."Per quanto riguarda le zone di interscambio per tra-

sporto su rotaia, si è parlato per anni di allestirne unoalla stazione di Montello, ma poi non se n'è più fattonulla. Allora abbiamo proposto un progetto analogo aTerno, ma anche in questo caso non ci sono stati riscon-tri positivi. Sembra che qualcosa si possa fare invece aStezzano, ma siamo ancora in fase preliminare. Questotra l'altro sarebbe un importante passo per limitare ladelocalizzazione delle nostre imprese in aree più attrezzate".

Intanto negli incontri con il sottosegretario ai trasportiBartolomeo Giachino si è parlato anche di trasportorifiuti e legalità. Sembra tuttavia che i toni siano abba-stanza accesi."In pratica per combattere la criminalità organizzata e i cri-mini ecologici si chiede agli autotrasportatori che trasporta-no rifiuti di montare una scatola nera per seguire lo sposta-mento delle merci. Può essere una soluzione interessante,purché però il provvedimento sia allargato anche alle impre-se municipalizzate e alle compagnie estere. In caso contrarionon si promuoverebbe un maggior controllo e una trasparen-za migliore, bensì una deregulation priva di ogni controllo".

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Sembra che la vostra voce al tavolo delletrattative sia abbastanza forte."L'Unatras sta raggiungendo gli obiettivi percui era nata, ossia dare maggiore peso allanostra voce: l'organizzazione riunisce infatti lemaggiori sigle associative dell'autotrasportocome la Cna-Fita, la Confartigianato Trasporti,la Fiap, l'Unitai, la Sna Casartigian e la Faiappunto. Così facendo riusciamo a portareunitariamente le nostre necessità e le nostrepreoccupazioni. Si tratta di un punto impor-tante, in quanto si passa dalla politica nel tra-sporto alla politica del trasporto. Un cambia-mento di paradigma per noi fondamentale".

Chiusura ovviamente dedicata all'elezio-ne di Paolo Malvestiti alla guida dellaCamera di Commercio di Bergamo"Ci aspettiamo anche da lui un importantemutamento di paradigma. Come da lui stes-so espresso nel giorno del suo insediamen-to, meritocrazia e contributi mirati sono due aspetti che cipermetteranno di premiare l'eccellenza del mondo produt-tivo bergamasco. Non per questo Malvestiti sarà il presi-dente di pochi, ma garantirà rappresentatività e importan-za a ogni categoria produttiva. In questo senso mi sento di

rassicurare tutti, compresi gli industriali: in Camera diCommercio si farà squadra e si collaborerà tutti insie-me, così come è stato fatto in questi ultimi tre anni all'in-terno di Imprese & Territorio; e sono state proprio questele carte vincenti del nostro soggetto politico sindacale".

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"Per gli autotrasportatori,la velocità commerciale

non è migliorata, anche se la quarta corsia

per Milano è un passoavanti e la Brebemi

e la Pedemontana garantiscono margini

di miglioramento alla viabilità lombarda"

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"Al giorno d'oggi, per avere un mutuo, è necessariopresentare un contratto a tempo indeterminato conalmeno 24 mesi di anzianità lavorativa. C'è unamaggiore attenzione da parte degli istituti di credi-

to, che ha portato a una drastica riduzione dei mutui sulla primacasa, facendo al contempo aumentare quelli surroga". A parlare èClaudio Brembilla, imprenditore e mediatore creditizio, che all'e-sperienza maturata in anni di attività lavorativa ha unito una car-riera nel mondo della finanza e deifinanziamenti a privati e aziende."Sono appena stato eletto - affermaBrembilla - account manager a livellonazionale del Banco Popolare (costi-tuito da 13 istituti), che nella nostracittà è rappresentato principalmentedal Credito Bergamasco. Inoltre, dal2005, sono consigliere provincialecon delega alla mediazione crediti-zia della Provincia di Bergamo, pro-posto nel ruolo dalla dirigenzaF.I.A.I.P., la Federazione ItalianaAgenti Immobiliari Professionisti e

Mediatori Creditizi. La mia opinione sulla recente crisi che attana-glia l'economia mondiale? Probabilmente c'è stata troppa leggerez-za in passato, specialmente nel rilasciare mutui a persone e azien-de che non potevano permetterseli, ecco perché sulla prima casac'è stato un netto calo di contrattazioni. Vorrei comunque lanciareun messaggio positivo: nonostante i momenti difficili che la vitaci impone di affrontare, c'è sempre una soluzione a tutte lecose. Basta avere volontà e credere nelle proprie potenzialità".

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"Il mutuo? Domanda fissa, ma possibilità per pochi"FINANZIAMENTI

ARTICOLO DI: GIORGIO CHIESA

Gli ufficidi IsolaMutui

Claudio Brembilla, mediatore creditizio - delegato alla mediazione creditizia per il Collegio provinciale Bergamo di FIAIP e nominato accountmanager del Banco Popolare, ci spiega l'accesso al credito: "Per ottenerlo,bisogna avere almeno un contratto a tempo indeterminato da 24 mesi"

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Claudio Brembilla

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Il suo è quasi un messaggio da profeta, probabilmentei problemi di salute che ha dovuto affrontare le hannofatto cambiare prospettiva e filosofia?In primo luogo ho sempre creduto nelle mie capacità imprendi-toriali e non ho mai perso la voglia di lavorare: ho subito bendue trapianti di rene, uno nel 1991 e l'altro nell'ottobre 2000 manonostante questo ho sempre vissuto le mie attività lavorativeappieno e con estrema passione. Nel 1983 ho costituito lasocietà Gardenia, divenuta poi leader nella commercializzazio-ne di prodotti e complementi per fioristi. Mentre ero in tratta-mento dialitico giravo l'Italia e l'Europa per l'azienda stringen-do i denti. Su consiglio del Professor Remuzzi e dellaDottoressa Gotti degli Ospedali Riuniti di Bergamo ho cedutoquesta attività, la cui gestione risultava essere troppo pesanteper il mio stato di salute, con l'esperienza acquisita con la miaprecedente attività e grazie anche al ruolo di socio consulta diuna importante Cassa Rurale, ho quindi deciso di costituireIsolaMutui: una società specializzata in mediazione creditizia.

Cos'è cambiato nel settore mutui dopo la crisi?"E' mutato l'atteggiamento generale del settore bancario.Ora a farla da padrone sono i mutui surroga, liquidità e con-solidamento debiti, che consentono di ristrutturare situazioni

altrimenti difficilmente superabili garantendomaggior stabilità finanziaria e quindi una con-dizione psicologicamente più sostenibile.

Di cosa si occupa esattamente IsolaMutui?"Come dice il nome stesso, la nostra specializza-zione sono i mutui. Affidarsi ad un mediatore cre-ditizio per il proprio mutuo permette al cliente diavere una serie di servizi importanti: una consulen-za a 360 gradi rispetto a tutte le soluzioni confa-centi alla propria situazione, avere una persona cheelabora la pratica con estrema cura relazionandolaall'Istituto erogante e ottenere il tasso e le condi-zioni più convenienti del mercato grazie alle con-venzioni previste per la clientela dello stessomediatore. Inoltre il nostro studio segue costante-

mente lo sviluppo della pratica fino al controllo della minuta del-l'atto ed è presente al momento del rogito presso il Notaio peraccertarsi che tutto proceda nel migliore dei modi. Lo studio siavvale anche della collaborazione di professionisti, quali notaioe avvocato, per assicurare al cliente un'assistenza completa.

Ci parli meglio di quest'ultime attività."L'account manager segue il convenzionamento degli Istituti etiene il rapporto tra gli istituti stessi e gli associati F.I.A.I.P. nazio-nali, vale a dire con oltre 12.500 agenti immobiliari professionisti.Il mediatore creditizio ha il compito di valutare la fattibilità di unmutuo trovando la migliore soluzione, in modo da salvaguardare gliinteressi delle banche ma anche - e soprattutto - quelli del cliente."

Qual è la parte più difficile di questo lavoro?"Riuscire a recuperare situazioni in cui esistono più debiti daestinguere. Uno dei prodotti su cui siamo maggiormentespecializzati è il consolidamento debiti che accorpa appuntoi vari impegni al fine di avere una sola rata mensile inferio-re e conservare integro il patrimonio del nostro cliente.Certo, oggi come oggi, per avere un finanziamento servonomaggiori garanzie, altrimenti si rischiano inutili negativitàche potrebbero compromettere ulteriormente la situazione".

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"Sono partito con un'azien-da che commercializzavaprodotti per fioristiRecentemente ho apertoIsolaMutui, una societàspecializzata in mediazionecreditizia che fa da collantetra il cliente e la banca"

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Trasformarsi ed evolversi da società a responsabilitàlimitata a società per azioni, raddoppiare di anno inanno il fatturato e nascere da un'iniziativa impren-ditoriale importante e, come spesso capita, quasi

folle. Questa volta abbiamo voluto percorrere la strada alcontrario, partendo dalla notizia dell'ultima ora per arrivarefino alla fondazione di Hidro Tech S.p.a.. Perché in unperiodo di generale recessione economica, è bello vedereiniziative che vanno controcorrente e che riescono a risalirela china esclusivamente con la forza del lavoro e delle idee.Dulcis in fundo, notiamo con piacere che, nonostante la suagiovane età, la storia imprenditoriale dell'azienda di Seriateè già fitta di avvenimenti importanti: ultimo - appunto - latrasformazione da S.r.l. a S.p.a., avvenuta ufficialmente afine febbraio. Un susseguirsi di eventi che partono tutti dalnon troppo lontano 2003, quando il presidente GianfrancoChiecchio e il consigliere delegato Fabrizio Panna decise-ro d'iniziare la loro avventura con la prima sede di Fiobbiodi Albino. "Erano locali riadattati - afferma Chiecchio - e

nonostante questo i nostri clienti ci diedero fiducia. Cisiamo distinti semplicemente per la qualità del lavoro e nonper le quantità. Le specializzazioni sono la progettazione,realizzazione e manutenzione d'impianti idraulici tecnologi-ci e industriali. Per questo, il nostro focus è sempre stato ilcantiere vero e proprio". Una filosofia che senz'altro è diffi-cile da trovare al giorno d'oggi, ma che ha dato i risultatisperati fin da subito. Parliamo di una strada tortuosa, cheha premiato l'azienda col trasferimento nell'avveniristicastruttura seriatese progettata dal giovane architetto FlavioMarzetti (dove il lusso è davvero palpabile), all'interno delpolo "ex Ismes", una zona industriale di 100 mila metri qua-dri. "Lo sviluppo dell'azienda - continua il presidente - èmaturato grazie anche alla collaborazione instaurata conalcune importanti società come Sice Previt di Milano e mar-chi della moda, come il Gruppo Della Valle, Versace - peril quale sono stati realizzati gli impianti nella nuova sededi Milano - e Gucci, con cui è stato appena inaugurato unimpianto nella boutique sulla Croisette di Cannes".

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ECONOMIA&BUSINESS

ARTICOLO DI GIORGIO CHIESAPHOTO: LAURA PIETRA

Hidro Tech, l'idraulicasi veste da S.p.a.

IN COPERTINA

Nata nel 2003 dalla volontà di Gianfranco Chiecchio e Fabrizio Panna, l'azienda di Seriate - leader nella realizzazione

d'impianti idraulici tecnologici e industriali d'alta gamma - è diventata società per azioni lo scorso febbraio

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In soli sette anni, il fatturato si è decuplicato

e la sede si è spostata nell'avveniristica struttura

seriatese, all'interno del poloindustriale "ex Ismes"

Gianfranco Chiecchio

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Da una cantina riadattata a uno show-room avveniristico.Non c'è quantomeno una contraddizione in questa scelta?"L'azienda si è evoluta ed è stato necessario un nuovo edificiodove accogliere i nostri clienti più importanti. Non vorrei esserefrainteso, se prima il nostro interlocutore principale era il cantie-re, anche adesso la qualità del lavoro è certamente il valore checi differenzia rispetto alla concorrenza. Ora, semplicemente,abbiamo una struttura più consona, che vanta oltre 2500 metriquadrati di superficie, più di 1200 esterni e un magazzino agestione completamente automatizzata con una struttura infor-matica per la gestione delle commesse, controllata a sua volta daun sistema domotico d'ultima generazione".

Passeggiando in questa sede, possiamo senz'altro direche è davvero incredibile quello che siete riusciti a fare."Vorrei raccontarvi un piccolo aneddoto: qualche anno fa, quan-do la concorrenza ci vedeva di cattivo occhio, c'è stata una per-sona che per acquisire vantaggio - pur di screditarci - portò ad

un nostro cliente alcune fotografie dell'esterno della nostravecchia sede. Disse che lavoravamo nella stalla dei maiali eche non eravamo qualificati solo per il semplice fatto di esserepartiti da zero. È vero, e non me ne sono mai vergognato, lanostra vecchia sede di Albino, molti anni fa, prima di essereanche la cantina di casa mia, era una stalla dell'allevamento dimaiali di mio nonno. Abbiamo iniziato senza grandi risorse, maci siamo sempre distinti sul campo. Fortunatamente quei clien-ti ci diedero retta e adesso siamo loro partner ufficiali. Di con-tro, la mascotte dell'azienda è proprio un simpatico maialino,perché non dobbiamo mai dimenticarci da dove siamo partiti edelle conquiste che siamo riusciti ad ottenere".

Come mai avete deciso di diventare una S.p.a.?"Volevamo dare un'immagine aziendale ancor più solida, ancheperché i volumi di crescita continuavano - e continuano - adaumentare, e ora che sono io a detenere tutte le quote dellasocietà. Mi sento, quanto mai, stimolato a raggiungere nuovi tra-

"Siamo maturati grazie alla collaborazione instaurata con alcuni importantimarchi della moda, come il Gruppo Della Valle, Versace e Gucci"

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guardi. Un esempio: per il periodo che va dal 2010 al 2011abbiamo già acquisito appalti davvero notevoli, che dovreb-bero portare 20 milioni di euro nelle casse di Hidro Tech.Anche a fronte di questi numeri, la trasformazione di ragionesociale (e di sede) è stata necessaria".

Possiamo dire che la vostra crescita è stata inversamenteproporzionale alla recessione economica?"In sette anni d'attività il fatturato è cresciuto con una media del90% ogni dodici mesi. Nel 2009 abbiamo realizzato un valore diproduzione di circa 7 milioni e solo nel primo trimestre del 2010abbiamo già raggiunto i 3 milioni, con una crescita superiore del100%. A fronte di questa impennata, sono state assunte altre 10persone in aggiunta alla consolidata struttura di 25 dipendenti. Inun periodo in cui tanti licenziano e ricorrono alla cassa integrazio-ne, siamo veramente fieri dei risultati che abbiamo ottenuto".

Apriamo il capitolo committenza, che nel vostro caso èabbastanza curioso ed insolito."Operiamo principalmente fuori dalla Bergamasca, prevalente-mente a Milano ed all'interno del quadrilatero della moda mila-nese. In quella zona particolare ci siamo sempre distinti, perché

col tempo il passaparola (alimentato dalle nostre qualità) ci hafavoriti sulla concorrenza. Quando interveniamo, infatti, abbiamoprovate capacità ed il nostro know-how interno portato sul can-tiere riesce ad amalgamare tutta l'organizzazione della commes-sa. Queste società ci scelgono non certo per il prezzo, ma per lacertezza del nostro operato e della nostra qualità".

Questo dinamismo è dovuto anche dal fatto che lei è unimprenditore molto giovane?"Ho 33 anni e per questo motivo ho spesso sopportato delle durelezioni, a volte anche immotivate. Le persone e, purtroppo, anchemolti bergamaschi, ci giudicavano dalle apparenze o dall'età. Noisiamo cresciuti con la consapevolezza di non poter fare grandivolumi e su questa filosofia abbiamo costruito il nostro business,basato esclusivamente sulla qualità. L'imprenditore è tale perchéha idee innovative, non certo perché fa grandi volumi".

Come avete iniziato ad entrare in contatto con il mondomilanese?"Abbiamo avuto la fortuna d'incontrare l'azienda Sice PrevitS.p.a., che realizza boutique, negozi e residenze di lusso inquel di Milano. Quando hanno capito ed apprezzato le nostrecapacità, siamo riusciti a conquistarci la loro fiducia e diven-

"Abbiamo un magazzino molto fornito, completamente gestito da un software di carico-scarico che ci permette di avere ogni giorno la visione completa del cantiere"

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tare partner ufficiali. Da li, siamo partiti e ci siamoespansi in un settore che costituisce, comunque, unacerchia molto ristretta, nella quale se non hai le qua-lità non puoi emergere".

Avete clientela anche nella Bergamasca?"Purtroppo siamo poco conosciuti a livello locale.Probabilmente, il fatto che non amiamo le grandi com-messe ci limita sul territorio bergamasco. Possiamodefinirci dei sarti dell'impiantistica, quindi, collaboriamoprincipalmente con studi di architettura e realizziamoimpianti in cui, come detto, servono qualità e non quantità. Nesono testimonianza i cantieri attualmente aperti: tre boutique, unaa Cannes, una a Saint Tropez ed una a Parigi. Sono realizzazioniestremamente avanzate sia dal punto di vista tecnologico, sia dalpunto di vista estetico ed architettonico".

Anche il vostro magazzino è all'avanguardia da questopunto di vista."E' importante investire nell'organizzazione. Abbiamo un magazzi-no molto fornito, controllato da un software di carico-scarico checi permette di avere ogni giorno il valore effettivo della merce. Mispiego meglio: tutto è controllato con codici e barre che monito-rano ogni movimentazione sul materiale. Ogni sera, siamo ingrado di sapere quanto è costato il singolo cantiere in termini dimateriali, ufficio tecnico e maestranze".

Come fate a controllare tutto?"Tramite una rete senza fili (o anche su base terrestre LAN) e conuna semplice penna ottica. Il software di gestione è stato svilup-pato appositamente per la nostre esigenze. Al suo interno sonopresenti 80mila articoli, che automaticamente si rapportano contutti i nostri fornitori. Siamo così in grado di mantenere un con-trollo ottimale su tutta la movimentazione che interessa un qual-siasi lavoro in corso. Una particolare importanza è sempre statadata anche all'aspetto della organizzazione finanziaria, da sempregestita dall'amico Livio Bombardieri".

Ci scusi la domanda provocatoria, ma non è esagerata unastruttura simile per un'azienda che si occupa d'idraulica?

"Qui non parliamo più d'immagine, ma di qualità. Abbiamoadottato tutti questi sistemi per ottimizzare l'organizzazio-ne. Se non avessimo un magazzino cosi fornito, divente-rebbe impensabile rispondere alle richieste dei nostriclienti in modo veloce ed efficace. Abbiamo anche unufficio qualità che ha il compito specifico di supervisio-nare tutta l'organizzazione. D'altronde, non è un caso sedalla nostra fondazione non abbiamo mai avuto alcunacontestazione".

Quanto materiale riuscite a "far girare" in un anno?"Prendendo come paragone la giacenza ordinaria (cheequivale al magazzino pieno), molti articoli presenti neinostri scaffali vengono riordinati completamente dalle 12alle 14 volte l'anno. Con i controlli automatici informatiz-zati, possiamo gestire tutti gli ordini ottimizzandone tempie consegne. Ancora, quindi, qualità e organizzazione, que-sto è il segreto della nostra azienda".

Avete già fatto tanto, ma da un imprenditore comelei ci aspettiamo obbiettivi futuri molto importanti."Vogliamo raggiungere e stabilizzare il fatturato attorno ai10-12 milioni di euro. Vorremmo, inoltre, avere un organi-co di circa 40 persone. Il nostro primo business planning,risalente al 2003, è stato rispettato in toto (con anche unleggero anticipo sui tempi). Adesso siamo convinti di poterpuntare ancora più in alto e poter dimostrare anche allanostra città che qualcosa di buono lo sappiamo fare anchenoi, pur essendo partiti da una cantina".

Gianfranco Chiecchio, presidente di Hidro Tech:

"Ci siamo distinti per la grandequalità delle realizzazioni

Il nostro focus è sempre stato il lavoro in cantiere"

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"Ci occupiamo del trasporto di rifiuti speciali peri-colosi e non pericolosi per il settore privato. Lanostra specializzazione, tuttavia, non è quelladelle bonifiche ambientali. Molti ancora non

sanno che esistono tantissime tipologie di rifiuti che necessi-tano di un partner specializzato per essere smaltiti". Poche

righe per esprimere il campo d'operatività di Econ, l'azienda diCalusco D'Adda guidata da Sergio Contato - assieme allamoglie -, da oltre vent'anni leader nel complicato ambito dellosmaltimento di rifiuti industriali. "La nostra esperienza - con-tinua Contato - ci permetterà, a breve, di raggiungere leimportanti certificazioni ISO 9001 e ISO 14000, normative

che garantiscono la perfetta gestionedella qualità aziendale riferita all'am-biente. Sono riconoscimenti importanti, inquanto siamo alle porte di una rivoluzio-ne per tutto il settore voluta proprio dalMinistero dell'Ambiente, che da febbraioha introdotto SISTRI, il nuovo sistema dicontrollo per la tracciabilità dei rifiuti".

Come interagiscono le certificazioniISO con la normativa relativa al SISTRI?"Le due cose non sono collegate tra loro.Come per tutte le novità, il sistema di con-trollo per la tracciabilità dei rifiuti ha spa-ventato molte aziende, che non pensavanodi essere pronte ad accogliere la normati-va. Da questo punto di vista, appoggiarsi aEcon garantisce una soluzione intelligente,a maggior ragione adesso che il nostroprocesso industriale è stato esaminato eritenuto idoneo per le certificazioni ISO".

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SISTRI e aziende? Econ il giusto partner per l'ambiente

L'azienda di Calusco D'Adda - leader nel settore del trasporto di rifiutispeciali -, raggiunge standard internazionali. Il presidente SergioContato: "Nei prossimi mesi, grazie alla nostra ventennale esperienza,saremo certificati ISO 9001 e ISO 14000"

TOP BUSINESS

ARTICOLO DI: GIORGIO CHIESA

Alcuni automezzidell’azienda

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79Sergio Contatoassieme alla moglie

Cosa certificano la ISO 9001 e la ISO14000?"La prima identifica una serie di norme e lineeguida che propongono un sistema di gestioneper la qualità, pensato per gestire i processiaziendali affinché siano indirizzati al migliora-mento dell'efficacia e dell'efficienza dell'orga-nizzazione oltre che alla soddisfazione delcliente. La seconda si riferisce ad una serie di

standard internazionali relativi alla gestioneambientale delle organizzazioni. Tuttavia, è lafiducia che si riesce ad instaurare col cliente afarla da padrone nel nostro campo".

Cosa intende per fiducia?"Il trasporto dei rifiuti è un ramo delicato dellafiliera industriale. I contratti con gli impiantifinali sono interamente gestiti da noi e il clien-

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te deve - per forza di cose - fidarsi. Per instaurare un climasereno, che non lascia spazio a sorprese sgradite, serve pro-fessionalità, ma anche qualcosa di più. La nostra società, daquesto punto di vista, non si limita al solo trasporto. Come nelcaso del SISTRI, siamo professionisti a 360 gradi e assistiamola committenza anche in alcuni campi che esulano dalla spe-cializzazione da cui siamo nati".

Quindi il vostro servizio si basa anche sull'assistenza?"Ci distinguiamo per una gestione rivolta all'economicità e - comedetto - all'aspetto fiduciario. Quando entriamo in un'azienda, nonci limitiamo ad offrire il solo servizio di trasporto, ma ci poniamocome veri e propri partner. I clienti spesso necessitano di smalti-re molteplici rifiuti, ma quello che non sanno è che la normativavaria addirittura al variare della tipologia di ragione sociale del-l'azienda. Una società a responsabilità limitata deve sottostare aregole differenti rispetto ad una società per azioni. È qui cheentrano in campo le nostre conoscenze e capacità di consulenza".

Mentre per quanto riguarda l'economicità che citava?"Esistono centinaia di materiali che il servizio pubblico può ritira-re solo con un sostanzioso aumento sulla casella esattoriale. Lavalutazione che, quindi, deve essere fatta, è anche di tipo econo-mico. Tra pericolosi e non pericolosi è davvero lunga la lista deirifiuti che trattiamo. I più comuni sono quelli ospedalieri, i liquididi sviluppo e fissaggio piuttosto che i rifiuti di laboratorio. Altretipologie vanno dai solventi alle vernici, fino ai diluenti".

Ci scusi la domanda schietta: perchè ritenete che

il vostro servizio sia piu` vantaggioso?"Facciamo questo lavoro da più di vent'anni e con-siderando che il nostro servizio si sovrappone allaprivativa del comune, esistono numerose agevola-zioni. Sulle aree che producono rifiuti speciali, adesempio, la normativa dice che non può essereapplicata la tassa sui rifiuti urbani. Questo per direche siamo in grado di supportare il cliente nel labi-rinto legislativo, consentendogli di risparmiaresomme anche cospicue. È un ragionamento resopossibile dalla filosofia fiduciaria di cui parlavamo.

Essere partner e non semplici fornitori vuol dire anche questo".

Di quanti automezzi disponete per il trasporto?"Abbiamo nove furgoni che si dividono per coprire zone trala Lombardia (che costituisce il nostro core business), ilPiemonte, una parte dell'Emilia e una parte del Veneto. Tuttii nostri automezzi sono certificati da un'altra normativa volu-ta dal Ministero dei Trasporti, la cosiddetta ADR, che disci-plina la legge in materia - appunto - di trasporto dei rifiutipericolosi. In totale, inoltre, la nostra azienda si componedi nove autisti, cinque persone negli uffici per la gestionedell'amministrazione e, infine, di me e mia moglie".

Sta dimenticando l'organico della sua squadra di calcio.Sappiamo che lei è un appassionato."Cinque anni fa abbiamo iniziato l'avventura ASD SportingAdda Bottanuco rilevando una parte del Bottanuco Calcio, chepoi è passato interamente a noi. Pian piano siamo arrivati allaprima categoria utilizzando la politica di lasciare spazio ai gio-vani. Attualmente militiamo nelle zone alte della classifica esiamo la squadra rivelazione del campionato".

Quali sono i vostri obbiettivi futuri, imprenditoriali esportivi?"A livello imprenditoriale il prossimo passo sarà quello di avere unimpianto di stoccaggio. Abbiamo già identificato l'area e, proba-bilmente, saremo pronti fra tre anni. A livello sportivo, invece,l'obiettivo è continuare come abbiamo sempre fatto. Poi, quel-lo che verrà, anche la promozione, sarà ben accetta".

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"Quando entriamo in un'azienda, non ci limitiamo ad offrire il solo servizio di trasporto,ma ci poniamo come veri e propri partner"

L’ingresso dell’azienda

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RUBRICHE

PHOTO: GIORGIO CHIESACooking Expo e Bocused'Or, Bergamo capitaledell'alta cucina

È stato il bergamasco Alberto Zanoletti a vincere le selezioni italiane del concorsogastronomico internazionale. Sarà lui a partecipare alla gara europea di Ginevra

GUSTO&KERMESSE

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Un parterre da favola, un tifo indi-menticabile e un clima unico hannofatto da cornice alla "SelezioneItaliana del Bocuse d'Or", che si

è tenuta il 15 e 16 marzo scorso al nuovopolo espositivo di via Lunga, nell'ambitodella manifestazione fieristica CookingExpo 2010. Il concorso ha visto la Città deiMille capitale internazionale dell'eno-gastronomia, per una due giorni di successosotto tutti i punti di vista. Ci riferiamo nonsolo al vincitore, Alberto Zanoletti (berga-masco doc) - che avrà l'onore di rappresen-tare l'Italia alle selezioni europee di Ginevra,l'antipasto ai mondiali di Lione che si svol-geranno a gennaio del 2011 -, ma anche atutte le eccellenze imprenditoriali chehanno concorso nel fornire i materiali e che

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sono andate a comporre il palcoscenico delle azien-de presenti alla kermesse. A partire dalle pentolecon cui si sono cimentati i concorrenti - fornite dallaPentole Agnelli di Lallio -, fino all'approvvigiona-mento del pesce (by Orobica Pesca), passando per laperfetta organizzazione di Ente Fiera Promoberg,culminata con una serata di gala senza eguali perscenografia e qualità grazie alla sapiente coordinazio-ne dell'Associazione Promozione del Territorio,dell' Accademia del Gusto di Ascom Bergamo edella FIPE. Una due giorni, quindi, nei quali la nostra

Grande successo per la prima edizione della manifestazione e per le aziende partnerDalle pentole con cui si sonocimentati i concorrenti - fornitedalla Pentole Agnelli di Lallio -,fino alla perfetta organizzazionedell'Associazione Promozione del Territorio

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città ha saputo rinnovare, anche e soprattutto tra i giova-ni, l'entusiasmo verso il mestiere di cuoco, non solo per-ché ha rafforzato i rapporti di amicizia e di collaborazio-ne fra coloro che appartengono alla stessa categoria, maanche perché ha dimostrato che per legittimare questomestiere bisogna necessariamente passare dal giudiziodel prossimo. I giovani cuochi concorrenti si sono con-frontati con impegno e sacrificio, ma soprattutto conumiltà, disciplina e coraggio. Elementi che nel quotidianovalgono sempre molto nel duro lavoro di cucina. Si èormai detto tutto di questo concorso da poco concluso,anche se forse non si è ancora sottolineato a sufficienzala forte amicizia e collaborazione venutasi a creare tra iprofessionisti presenti, nonché il rispetto reciproco everso i propri clienti e - in questo caso - avventori delCooking Expo 2010. Una vera e propria manna dal cieloper il comparto della ristorazione italiana che, in questomomento, sta affrontando una serie di problematiche tracui quella della crisi che attanaglia l'economia nazionale.L'interpretazione e la divulgazione della tradizione culi-naria del nostro paese - passata attraverso questa sele-zione - ha fatto indiscutibilmente bene a tutto il compar-to. Sul trono è sempre rimasta una filosofia che ha pre-miato la figura dello chef a tutto tondo, un mestiere cherappresenta una delle realtà più emblematiche del nostropaese e da cui la nostra economia non può prescindere.

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C O N C E S S I O N A R I A

I N E S C L U S I V A P E R B E R G A M O E P R O V I N C I A

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RUBRICHE

FIIOORREELLLLAA FRREESSCCHHII

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"Il nostro territorio, i suoi prodotti, i suoivini, le sue tipicità, le sue eccellenze e lafedeltà alle radici, fanno della cucinadell'Osteria del Conte un vero riferimen-

to per il pubblico attento al rispetto della tradizione,dello star bene a tavola, della comodità in totaleassenza di inefficaci orpelli". Recita così la filosofiadel ristorante di Dalmine, un luogo dove ritrovare isapori delle generazioni assieme ad un'offerta dimaterie prime di assoluta qualità, accompagnati dallaprofessionalità di una delle cuoche più riconosciutedella Bergamasca. Stiamo parlando di FiorellaFreschi - in arte "Lella" -, da trent'anni dietro ai for-nelli e figlia d'arte di genitori che alla ristorazionehanno dedicato tutta la vita. "Questo locale è nato asettembre dello scorso anno dalla volontà di quattroimprenditori bergamaschi. Mi hanno voluta comecuoca per via dell'esperienza: la caratteristica dellamia cucina è mantenere le antiche ricette, riscopren-done le qualità e abbinandole a prodotti d'eccellenza".

FILOSOFIA - L'idea di fondo dell'Osteria del Conte,infatti, è far sentire il cliente come a casa, e tutte leatmosfere e i profumi che si respirano all'interno dellocale evocano questa sensazione. La sala è curata

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Il ristorante di Dalmine rinnova le antiche ricette grazie all'esperienzadi Fiorella Freschi, trent'anni dietro ai fornelli e figlia d'arte

della ristorazione bergamasca. "La mia cucina valorizza i sapori con materie prime di assoluta qualità"

CUCINA

Osteria del Conte,la tradizione è di casa

ARTICOLO DI: GIORGIO CHIESA

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nei minimi dettagli e conta 50 coperti, il personale è estre-mamente attento e la stessa cuoca - come ama essere defi-nita Lella - esce per accogliere le eventuali richieste degliavventori. "Ho sempre amato - continua Fiorella Freschi -l'arte della cucina. Tutte le scelte che abbiamo fatto nellaselezione della carne puntano alla ricerca della qualitàgarantita. Parlo della carne di fassone, nel dettaglio, perchéquesta è la specializzazione del ristorante. È stata una deci-sione presa deliberatamente per poter avere sotto controllotutti gli aspetti gestionali della cucina. Sempre seguendoquesto filo conduttore, ci appoggiamo alla MacelleriaCazzamali per la fornitura. Inoltre, abbiamo una banca datiche certifica la qualità della carne, monitorandone la provenienza".

CUCINA - Un percorso che, quindi, porta direttamente aduna cucina ricercata ma che mantiene al contempo la sem-plicità nel gusto. Come tutti sanno, infatti, oltre alla qualitàdella materia prima, ci deve essere un intenditore capace dilavorarla, di gestirla. Capace, insomma, di preparare un piat-to che le renda giustizia. "All'interno del ristorante vienetutto preparato dalle mie mani. Il pane lo facciamo tutti igiorni, allo stesso modo ci occupiamo dei dolci e dei gelati.La massima attenzione è riservata ai sapori, quelli veri, quel-li che derivano dalla tradizione delle nostre terre. Un esem-pio è la pappa al pomodoro, un piatto sconosciuto ma che,se preparato nella giusta maniera, riserva delle grandi sor-prese. Per i casoncelli, invece, uso una ricetta particolare.

Passando alle zuppe, il senso rimane quello di ridare valoreai sapori della tradizione e proprio di quest'ultime, in carta,continuo a cambiarne la varietà".

TRADIZIONE - Assieme alla carne e ai prodotti fatti in casa,il ristorante accompagna un'attenta selezione di formaggi, chespaziano su tutto il territorio nazionale e - fattore di ricerca-tezza - una cura tutta particolare per l'olio. "Ne ho scelti solotre: un Garda, un umbro e un siciliano "Particella 34". Sonosapori diversi che si completano alla perfezione. Infine, stoaspettando la fornitura di un olio ad acidità zero provenienteda Montisola. Sempre parlando di materia prima, la pasta peri primi piatti viene da Roseto degli Abruzzi, una varietà ecce-zionale che mantiene la cottura alla perfezione". Cambiandoargomento, anche la carta dei vini propone una scelta ditutto rispetto - in prevalenza rossi, per via del menù a basedi carne -, che passa con disinvoltura dal Nord al Sud Italia.

SERATE - Il ristorante è pronto ad accogliere la clientelatutti i giorni, tranne la domenica sera e il lunedì, mentredurante la settimana capita spesso di gustare delle partico-lari serate a tema. "Stiamo anche pensando di aggiungereun vernissage con il pesce, ma solo cotto. In ogni caso, inquesti mesi abbiamo proposto svariati appuntamenti ainostri fedeli clienti, tra cui la serata dedicata al fassone equella dedicata alla zuppa. La filosofia è sempre stata lastessa, inossidabile come la tradizione della nostra cucina".

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RUBRICHE

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L'abbigliamento è un'avventura e il modo in cuiviaggi parla del tuo stile: qualcuno sceglie la stra-da meno trafficata, qualcun altro preferisce farequalche chilometro in più, pur di trovare qualcosa

capace di distinguerlo dalla massa e dal noioso e banaledesign. Nessun mezzo di trasporto è più individuale e piùaffascinante della moto. Che si viaggi in città, su una endu-ro, una tourer o una sportiva, dopo aver sentito il vento sullafaccia, il brivido della strada e della pura velocità, nient'al-tro potrà reggere il confronto. Per raggiungere questa sen-sazione di libertà è indispensabile disporre di un abbiglia-mento che soddisfi le più esigenti aspettative. Senza le pro-tezioni di metallo e vetro, bisogna sfidare gli elementi, ilclima e l'inquinamento. È qui che entra in gioco lo stile, incui ogni prodotto è realizzato con i migliori materiali peradempiere perfettamente alla funzione per cui è stato crea-to. E specialmente con l'avvento della primavera le offerte si

Motorwear 2010,primavera-estate su due ruote

Viaggio nell'abbigliamento offerto dalle più prestigiose concessionarie motociclistiche di Bergamo. Lo stile degli amanti delle due ruote fa sempre più tendenza: le proposte sono a metà strada tra tecnologia,praticità e - soprattutto - sicurezza

MODA&MOTORI

ARTICOLO DI: GIORGIO CHIESA

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sprecano, in nome di una ricercatezza per trovare il perfet-to equilibrio tra comodità e benessere, considerando anchel'innalzamento delle temperature fino al torrido clima esti-vo. Dal casco ultraleggero in carbonio, quindi, alla tutamotociclistica iperventilata. Ogni accessorio diventa segnodi distinzione e al contempo un importante baluardo per lasicurezza. E da questo punto di vista i due temi si rincorro-no l'un l'altro, arrivando e trovando teatro anche nellanostra città, dove i più importanti rivenditori motociclisticidi Bergamo e provincia hanno allestito i rispettivi negozicon le più importanti griffe del settore. Stiamo parlandodella "KTM Farioli" di via Celadina, della "Perego MotoYamaha" di via Corridoni, del concessionario Kawasaki eHusqvarna "Dall'Ara Ezio Mototecnica" di via Paglia edi quello MV Agusta "Bruno Moto" di Paladina, dellamitica "Motorama Bike" di Azzano San Paolo e della"TAG" di Curno, rivenditore di moto e abbigliamento BMW.

Maglia KTMRacetech Shirt 10

Farioli

KTM - Per quanto riguarda uno dei marchi più forniti, rappre-sentato dalla casa austriaca, a farla da padrone da diversianni è la famiglia Farioli, che propone alcuni articoli d'abbi-gliamento (naturalmente firmati KTM) davvero innovativi eche uniscono la massima comodità con le protezioni più effi-caci del settore. Si parte dai pantaloni "KTM Racetech",comodi, ergonomicamente performanti e con posteriore nylonkordura 1000D dall'ottima lavorazione. Quest'ultimi hannodiversi inserti elastici di nuova concezione sul ginocchio per lamassima mobilità dell'articolazione, assieme ad inserti inpelle sulle ginocchia resistenti al calore e all'attrito. Il cavalloè in spandex x-style senza cuciture, mentre su ginocchio e pol-paccio è applicato lo spandex quattro-stretch. Sul fondoschie-na è invece inserito un inserto in bio-foam, mentre la fibbiaregolare con la cintura TPR garantisce una tenuta assoluta-mente sicura. La fodera interna è a tutta lunghezza ventilata,con prese d'aria su anca e ginocchio. Le grafiche sono subli-mate nella zona coscia e ci sono doppie e triple cuciture nellearee più critiche. Infine, la cerniera lampo frontale è origi-nale YKK. Capitolo a parte lo merita la maglia "KTMRacetech Shirt 10", composta da una maglia MX asimme-trica nel design e multi pannello in microfibra 100% PE. Larete di ventilazione è presente su avambraccio e petto e le

Pantaloni KTM RacetechFarioli

Guanti KTM Racetech Gloves 10

Farioli

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grafiche sono resistenti e sublimate, con cuciture elasticiz-zate safety stich. Inoltre, la parte posteriore è più lunga, perfacilitare la sistemazione del pantalone. Per quanto riguar-da i guanti da fuoristrada, i "KTM Racetech Gloves 10"sono di altissima qualità, con protezioni in carbonio sullesingole nocche. Il palmo è fatto in clarino a doppio strato,mentre su dita e polso il rivestimento è TPR e bio-foam. Suipolpastrelli la stampa è in silicone, per un grip ottimale, etra le dita è collocata la lycra per un'aderenza perfetta. Iltessuto al polso è air-mesh con chiusura a strappo TPR.

YAMAHA - Prima di dedicarsi alla casa motociclistica giap-ponese, Perego Moto pone l'accento sulla fornitura del cata-logo caschi 2010 della Bye, all'avanguardia per tutte le esi-genze. In particolare, il funzionale "Optic" richiama molto davicino l'accoppiata col mitico T-Max di Yamaha. Il casco inno-vativo presenta una calotta esterna in multi fibra e una calot-ta interna con imbottitura a doppia densità per una miglioreprotezione antiurto. Il tessuto interno, inoltre, è antibatterico,traspirante, estraibile e con paranuca removibile, mentre ilcinturino presenta un sistema con tasto a sgancio rapito. Lavisiera, infine, è trasparente e con trattamento antigraffio.Parlando di Yamaha più nello specifico, la "Linea Classic" èil fiocco nel guardaroba di ogni ribelle. Capi anche perdonne e bambini contraddistinguono tutto il comparto, costel-lato da linee semplici, sportive ma eleganti al contempo.

Yamaha OpticPerego Moto

MV AgustaGiacca in pelle uomoBruno Moto

MV AgustaGiacca in pelle donnaBruno Moto

Yamaha Giacca in tessuto VenturiPerego Moto

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KAWASAKI HEAVY INDUSTRIES - Tra i marchi che sod-disfano le esigenze più disparate, c'è sicuramente il brandgiapponese che offre una gamma di prodotti per tutto l'ab-bigliamento motociclistico con alcune chicche da tempolibero. Con la collezione 2010, infatti, il comparto si èallargato anche ad articoli regalo, portachiavi, occhiali dasole e shirts anche per i più piccoli. Impossibile dimenti-care l'ambito stradale, quello da fuoristrada, da sport eaddirittura il comparto officina. Tutti articoli che si potran-no trovare dal concessionario Dall'Ara Ezio Mototecnica,assieme all'altro marchio di riferimento per l'enduro.

HUSQVARNA - Le moto della nota casa italo-svedese sonotutt'ora presenti nel mondiale di enduro e in quello supermo-tard: di quest'ultima specialità si può dire che Husqvarna èstata la prima casa motociclistica a crederci veramente e acreare dei modelli molto performanti. È successo verso la finedegli anni '90. Al nascere di questo sport e col dilagare di unavera e propria moda, Husqvarna si è trovata a gestire un incre-dibile boom di richiesta (che attualmente è rappresentato dalla"SM 630", l'esponente più potente della categoria). Da qui ini-ziò a dettare legge anche sulla sicurezza nell'abbigliamento,aspetto fondamentale per ogni gara da enduro e supermotard.

MV AgustaNuovo giubbotto casualBruno Moto

Moto Husquarna SM 630 Dall'Ara Ezio Mototecnica

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MV AGUSTA - Il settore abbigliamento della casa produttrice ita-liana segue un concept molto diverso, che parte da una forte identi-ficazione con i modelli delle moto per poi arrivare a tutto il mer-chandising collegato. Si parte quindi dalla nuova "MV Agusta F4",la famosa motocicletta che nel 2010 è stata stravolta con interventiestesi, ma che non ne hanno snaturato la linea, mantenendone ilfascino e al contempo aumentandone le prestazioni (e con un prezzopiù modico). Con lei si accompagna una linea di abbigliamento appo-sitamente dedicata, così come nel caso della "MV AgustaBrutale", un gioiello caratterizzato da una carenatura molto pove-ra (tipico delle naked), con il gruppo ottico in un unico elementocon assi sovrapposti, gli scarichi laterali e tagliati a fetta di salame.

CABERG - L'azienda bergamasca di Azzano San Paolo, nata nel 1974, èstata la prima a commercializzare un casco cosiddetto apribile o modu-lare. Ancora oggi, infatti, dopo tanti anni, è riconosciuta a livello europeocome leader nella costruzione di questa tipologia di elmetti. La nuovachicca si chiama "Jet sintesi", vero e proprio riferimento per il merca-

CabergJet sintesi

Motorama Bike

CabergSintesi Shadw

Motorama Bike

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to touring. Innovazioni tecniche edesign made in Italy caratterizza-no questo prodotto, in grado disoddisfare le diverse esigenzeche s'incontrano nei percorsi cit-tadini di tutti i giorni, ma anchenegli spostamenti extra-urbani. Ilcasco si contraddistingue tra lenumerose soluzioni tecnicheper una visiera esterna traspa-rente molto lunga, anti-appan-nante e dalla particolare sago-ma nella parte inferiore, chepermette la massima protezionedall'aria a beneficio dell'aero-

dinamica generale. L'esclusivosistema "double visor tech", inol-tre, permette di guidare semprecon la luce ideale e quindi inpiena sicurezza, grazie ad unavisiera parasole interna facil-mente manovrabile. Il sistema disgancio della visiera trasparente"quick release" non richiedeattrezzi durante le operazioni dismontaggio e la ventilazione ègarantita da una grande presad'aria superiore e da due estratto-ri d'aria posteriori per facilitarel'uscita d'aria calda e viziata.

CabergSintesi Shadw

Motorama Bike

Giacca TucanoShorty

Motorama Bike

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L'interno è completamente amovibile e lavabile, realiz-zato con tessuti traspiranti e ipoallergenici che garan-tiscono un'ottima ventilazione anche nei mesi piùcaldi. "Jet sintesi" è anche predisposto per il sistemadi comunicazione Caberg "just speak wireless" che,grazie alla tecnologia Bluetooth, permette di comuni-care non solo con il proprio telefono cellulare e con ilproprio passeggero, ma anche di collegarsi ad un navi-gatore satellitare ed ascoltare musica attraverso laradio integrata o attraverso un lettore mp3. Sempre adAzzano San Paolo, inoltre, è la storica Motorama Bikea distribuire gli elmetti Caberg per Bergamo e provincia.

TUCANO URBANO - Sempre sul fronte Motorama Bike,impossibile non menzionare la ormai mitica TucanoUrbano, la marca d'abbigliamento italiana che ha spopo-lato grazie a soluzioni intelligenti ed efficaci allo stessotempo. Un esempio è la giacca "Shorty", un misto di ele-ganza e funzionalità al servizio dei motociclisti più esi-genti così come dei fashion-victim che non voglionorinunciare alla praticità. Leggero e comodo, sia in motosia camminando per le vie di Bergamo non si passa inos-servati con una linea giovanile e un taglio un po' sciancrato.

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BMW - Concludiamo in bellezza, con la rinnovata linea BMWMotorrad, tenuta dalla concessionaria BMW MOTORRAD TAGdi Curno. Glamour e sinuoso, con questi due aggettivi si posso-no riassumere le linee del "Casco System 6", dotato di men-toniera sollevabile in materiale sintetico rinforzato in fibra divetro, calotta interna EPS costituita da molteplici segmenti,visierina parasole integrata a scomparsa, apertura mentonieratramite pulsante centrale e ottima aerodinamica e acustica. Èanche predisposto per un impianto interfono. Passando all'ab-bigliamento vero e proprio, il must-have è la "Tuta Sport",dotata di protezioni NP su spalle, gomiti, schiena, fianchi, coc-cige e ginocchia secondo i tipici standard qualitativi BMW. Suspalle e gomiti, la pelle di vitello Nappa da 1,2 mm di spessoreè rinforzata da strisce in acciaio. Sulle ginocchia sono applica-te strisce in plastica rigida e nella zona delle clavicole, il mate-riale paracolpi completa le eccellenti caratteristiche di sicurez-za. Superfici in pelle traforate su petto e schiena e la tecnolo-gia "TFL Cool" garantiscono, infine, un clima piacevole all'inter-no della tuta anche con elevate temperature esterne.

Bmwcasco System 6

BMW MOTORRADTAG di Curno

BmwTuta sportBMW MOTORRAD TAG di Curno

BmwTuta sportBMW MOTORRAD TAG di Curno

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RUBRICHE

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ARTICOLO DI: GIORGIO CHIESAMercedes-Benz SLS AMG, nata per volare

Alla concessionaria Lodauto di Orio al Serio l’ultimo gioiello della casa tedesca Una kermesse organizzata in partnership con Gioielleria Serafino Consoli

MOTORI&EVENTI

Non poteva che essere una pre-sentazione in grande stile quelladella nuova SLS AMG. Alla con-cessionaria ufficiale Lodauto

Mercedes-Benz di Orio al Serio è statomostrato - lo scorso giovedì 25 marzo - l'inno-vativo gioiello della casa automobilistica tede-sca, mentre all'interno della concessionariaerano esposti altri gioielli oltre a quelli auto-mobilistici. Parliamo della partnership con laGioielleria Serafino Consoli, che durantela kermesse ha presentato delle esclusività sultema "Movimento ed Emozioni", tra cui il rivo-luzionario concept watch Tag-Heurer MonacoV4 e il prestigioso cellulare Vertu Ascenter TI.La gioielleria ha inoltre presentato alcuni mar-chi sinonimo d’eccellenza come GebruderSchaffrath, Hera e Glashutte Original.

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Protagonista della serata la nuova SLS, pura espres-sione di tecnica ed eccellenza. Monoscocca in allu-minio, propulsore V8 da 571 CV e 650 Nm di coppia,rapporto peso/potenza 2,84 kg/CV, albero di trasmis-sione in carbonio e cambio a 7 marce con doppia fri-zione DCT. Il messaggio è abbastanza chiaro: allac-ciate le cinture di sicurezza, perché l'SLS AMG è nataper volare. E forse non è un caso che sia già famosaper le sue "ali di gabbiano", segno distintivo cheritorna prepotentemente alla ribalta, suscitandoemozioni forti. Dai sentimenti alla sicurezza: il conti-

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nuo sistema di controllo della qualità, appositamenterealizzato per la nuova SLS AMG, prevede una verifi-ca conclusiva su ogni singola vettura secondo la filo-sofia costruttiva "one man, one engine". Si tratta diuna consolidata tradizione aziendale grazie allaquale ogni specialista lavora su di un motore allavolta, apponendovi la firma sull'apposita targhettaper rendere ogni motore unico al mondo. Questi sonosolamente alcuni dei dettagli emersi nel corso dellapiacevole serata, organizzata in collaborazione conBang & Olufsen Zero 90, condita - tra l'altro - dauno splendido "welcome dinner" a buffet.

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I n o s t r i m a r c h i

PIGNOLO

INIn Aprile festa della rondine

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RUBRICHE

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Dopo il successo del lancio sul merca-to, la nuova BMW Serie 7 sta ulte-riormente ampliando la sua gammadi modelli, una tra le più innovative

nel segmento delle berline di lusso. Nuovemotorizzazioni e nuovi equipaggiamenti sotto-lineano sia il piacere di guidare sia l'eccezio-nale efficienza della berlina di lusso al topdella gamma BMW. Fra le novità propostedalla casa bavarese, ci siamo principalmenteconcentrati in questo servizio sulla nuovissima750i xDrive, di cui avevamo già avuto modo diparlare presentando la versione a trazioneposteriore l'anno scorso. La location? SanVigilio, per rimarcare la sua bellezza classicavolta al moderno e alla tecnologia "d'alte vette".

XDRIVE - La vera novità per il Model Year2010 è sicuramente il sistema BMW xDriveche sarà disponibile per la prima volta anchesulla Serie 7. Nella BMW 750i xDrive e nella

750Li xDrive, questo sistema di trazione inte-grale controllato elettronicamente assicura lacorretta distribuzione della potenza di 300kW/407 CV sviluppata dal V8 con tecnologiaBMW TwinPower Turbo, soddisfacendo quindile esigenze del guidatore in ogni situazione.Mediante un dispositivo di ripartizione dellapotenza con frizione a dischi multipli controlla-ta elettronicamente, xDrive trasferisce esatta-mente la giusta quantità di potenza in ognisituazione all'assale le cui ruote abbiano lamigliore aderenza alla strada. Il controllo pre-ciso e veloce di questa distribuzione conferi-sce alle berline di lusso BMW a quattro ruotemotrici un comportamento davvero ottimale estraordinariamente sicuro in ogni condizione.Grazie al suo funzionamento dinamico, xDriveconferisce ai nuovi modelli di lusso ad alteprestazioni un comportamento particolarmen-te neutro in curva ed un'ottima stabilità dimarcia, tipici di una BMW a trazione integra-

La nuova Serie 7 amplia ulteriormente la sua gamma di modelli, una tra le più innovative nel segmento delle berline di lusso:

in queste pagine la versione xDrive

BMW 750i xDrive, lusso d'alte vette

Classe:nulla tradisce

la presenza della trazione

sulle ruote anteriori,salvo la piccola

e discreta targhettain prossimità

dell'indicatore di direzione laterale

Anche i cerchi in lega sono

gli stessi del restodella gamma

LUSSO A QUATTRO RUOTE

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ARTICOLO DI LUCA T. BILOTTAPHOTO: LAURA PIETRA

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le. Nelle curve, viene trasferita maggiore potenza all'assaleposteriore per rendere la vettura ancora più agile e per evita-re il fenomeno di sottosterzo. In questa circostanza, il funzio-namento dell'xDrive si basa sull'angolo di sterzo impostato dalguidatore. Mentre in rettilineo la potenza viene distribuita tral'assale anteriore e quello posteriore nel rapporto 40:60, incurva fino all'80 per cento della potenza viene trasferita all'as-sale posteriore, assicurando un comportamento spontaneodello sterzo che segue la traiettoria impostata. In uscita dicurva la distribuzione della potenza ritorna normale per offri-re la massima motricità in fase di accelerazione sui rettilinei.

LINEA - Per il resto non ci sono sostanziali novità, anchese detto questo può sembrare davvero riduttivo. La mae-stosità della Serie 7, infatti, non passa mai di moda einosservata, risultando l'unica berlina elegante - disponi-bile anche a passo lungo - per uomini e padri di famigli diclasse. Quanto all'estetica, la trazione integrale è presso-ché in incognito. Nulla tradisce la presenza della trazioneanche sulle ruote anteriori, salvo la piccola e discreta tar-ghetta in prossimità dell'indicatore di direzione laterale. Icerchi in lega disponibili sono gli stessi del resto della gamma.

IN STRADA - Già, perché la trazione integrale su un auto come laserie 7 ha senso come plus tecnologico, ma non trasforma la pesan-te berlinona bavarese in una fuoristrada pronta a tutto. La trazio-ne integrale può togliere dall'impaccio su asfalto viscido e in con-

dizioni di scarsa aderenza sulla neve grazie ai pneumatici invernaliche rendono possibile alla 750i xDrive di sfruttare i suoi 600 Nmdi coppia. Questa ammiraglia può portare conducente e passeg-geri fin sotto gli impianti di risalita, anche se per questo esistonomolti altri modelli più adatti nella gamma BMW, nonostante tuttociò il ruolo della serie 7 rimane quello della berlina di rappresen-tanza, ricca di soluzioni ad alto contenuto tecnologico, studiateper rendere la vita di chi è al volante il più possibile comoda.Senza dimenticare, però, che il cliente BMW chiede sempre uncoinvolgimento particolare alla guida. Ecco perché il sistemaxDrive sulla 750i non copia in toto quanto fatto sulle altre SAV(Sport Activity Vehicle) BMW, ma va per la sua strada, pur man-tenendo la frizione a dischi multipli per trasferire la trazione all'as-se anteriore e una ripartizione di base che privilegia il retrotreno,secondo uno schema che trasferisce - in condizioni normali - il60% della trazione all'asse posteriore e il 40% a quello anteriore.

IN CURVA - La particolarità della 750i, come detto prima in chiavetecnica, sta nel fatto che il sistema è tarato per trasferire finoall'80% della coppia al solo retrotreno in curva. Questo permette dimantenere il carattere dinamico dell'auto anche in condizioni discarsa aderenza e in presenza di un corpo vettura che supera i 5metri di lunghezza anche nella versione a passo "corto". In uscita dicurva, poi, il sistema automaticamente riporta la trazione allo sche-ma di base 60/40, offrendo così la miglior trazione per rag-giungere il più rapidamente possibile la prossima curva. Allaguida questi spostamenti di coppia sono poco avvertibili,

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Motori: entrambe le versioni proposte con l'xDrive

sono equipaggiate con il propulsore 4.4 V8Twin Turbo da 407 CV di potenza e 600 Nm di coppia massima

anche perché non hanno alcun riflesso sullo sterzo, sempre preciso epiacevolmente sostanzioso nella sua azione, né inficiano la fluidità d'a-zione della 750i, che si conferma fra le berline più guidabili in relazionealle sue dimensioni. Il merito va sicuramente ripartito con quanto offer-to dal reparto sospensioni, dove l'elettronica permette di passare dallaguida di un vero e proprio tappeto volante, a quella di un'auto che - purnon arrivando a reazioni sportive - non disdegna affatto la guida dinamica.

GUIDABILITA' - Questa qualità della serie 7 è ancora più evidente se - come ècapitato a noi di Bergamo Economia - la prima presa di contatto avviene con la ver-sione non a passo lungo. Anche sui tornanti di montagna, infatti, la 750i si dimo-stra estremamente agile, perfino molto più "leggera" e reattiva di quanto le dimen-sioni generali possano far pensare. Il tutto, poi, avviene in un ambiente di rara raf-finatezza e con il contorno di un comfort acustico difficilmente riscontrabile suauto così dette "normali". Degna di nota, infine, la risposta abbastanza ener-gica del cambio automatico in certe condizioni di guida, soprattutto quando lalogica di funzionamento della gestione elettronica dell'auto è settata su Sport+.

MOTORE - Le versioni dell'ammiraglia bavarese che adottano le quattro ruote motri-ci sono, come detto, la 750i e la 750Li a passo lungo, entrambe equipaggiate con il4.4 V8 Twin Turbo da 407 CV di potenza e 600 Nm di coppia massima (300 kW a 6400giri; consumi in autostrada: 8,024 km/l e urbano: 5,247 km/l). Un propulsore tutto inalluminio, mentre la precedente montava un V8 "tradizionale" 4.8 con 367 Cv e unacoppia di 490 Nm a 3.400 giri. I vantaggi assicurati dal notevole incremento di poten-za e coppia, nonché dall'andamento di quest'ultima, sono facilmente immaginabili.Sorprendono semmai i valori di consumi ed emissioni, soprattutto considerando chela nuova 750i è più grossa e pesante della progenitrice. Ma percorre mediamen-te 8,8 chilometri con un litro di benzina ed emette 266 anziché 271 g/km di CO2.

Lario BergautoVia Campagnola, 50

Tel. 035 4212211 - Bergamowww.lariobergauto.bmw.it

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Nella mattinata di mercoledì 24 marzo scorso sono state inau-gurate altre due importanti filiali della Banca Popolare diVicenza. La prima in via Berizzi 45 e la seconda nel centro diBergamo, in via Masone 1/C. Con questa doppia apertura,

l'istituto di credito vicentino prosegue il proprio percorso di espansionee sviluppo nella nostra città, dove oggi conta 25 agenzie dislocate tracapoluogo e provincia. Un progetto sicuramente ambizioso e giovane,iniziato nel gennaio del 2008 con l'acquisto di 61 sportelli bancari delGruppo Ubi, di cui 24 in provincia. "Siamo molto soddisfatti - ha dichia-rato Marino Breganze, vice presidente della Popolare di Vicenza, pre-sente ad entrambe le inaugurazioni - di aver consolidato la nostra pre-senza. Siamo una banca al servizio dell'economia reale che non fa man-care il sostegno alle famiglie e alle imprese. Ci poniamo come dei verie propri partner verso i nostri clienti e promuoviamo la trasparenza sututti i livelli. Forse le grandi vetrate della filiale di via Masone sono unadelle espressioni della nostra filosofia. Siamo un istituto molto solido,abbiamo chiuso il 2009 con un utile netto consolidato di 101 milioni, evorremmo far capire a tutti gli investitori che si possono fidare di noi".

PHOTO: GIORGIO CHIESA

Popolare di Vicenza,altri due gioielli in città

CHI, DOVE E PERCHÈ

EVENTI

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Dopo il grande successo ottenuto lo scorso anno, è tornato l'im-perdibile appuntamento organizzato da L’Azzurro e dedicato atutti gli amanti dello sport invernale per eccellenza. Durante ilweek-end del 27 e 28 febbraio scorso, Foppolo si è trasformato

nel villaggio dello sci, dove amanti ed appassionati delle discipline damontagna hanno potuto provare gratuitamente tutte le novità 2011 dellemigliori case produttrici. In questa due giorni speciale, in programma nelpaese dell'alta Val Brembana, non è mancata l'adrenalina, con emozio-nanti test drive a bordo di due gioielli di casa Mercedes, la nuovissimaClasse E Station Wagon 4MATIC e la ML 350 CDI. Ma non è finitaqui: il divertimento è stato assicurato grazie ad un eccezionale intratteni-mento musicale, animazione e imperdibili spettacoli per i presenti. Il tuttograzie a Cisalfa e alla concessionaria Mercedes-Benz Lodauto. Abreve distanza dal "Salone Internazionale dell'Articolo e AbbigliamentoSportivo" - tenutosi dal 7 al 10 febbraio a Monaco di Baviera -, è stataquindi Foppolo la località italiana che ha ospitato sette tra i più impor-tanti produttori di sci al mondo, per un'anteprima assoluta della stagione2011. Presentandosi ai vari stand allestiti per l'occasione nel piazzale anti-stante la partenza della seggiovia, e compilando un semplice modulo, è statoinfatti possibile provare i nuovi modelli 2011 di: Atomic, Elan, Fischer,Head, K2, Nordica e Salomon. Un sogno per i tutti gli appassionati di sci.

PHOTO: GIORGIO CHIESA

Cisalfa e Lodauto,assieme per uno"Ski&Test Drive" coi fiocchi

CHI, DOVE E PERCHÈ

EVENTI

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Sta per tornare la bella stagione e con lei i campi golfistici sipopolano di tornei e grandi eventi. La kermesse di domenica 21marzo scorsa è stata un succulento antipasto dell'estate. Al"Golf Club Villa Paradiso", infatti, a farla da padrona è stata

la concessionaria ufficiale BMW per Bergamo e provincia LarioBergauto - che ha messo in mostra il nuovo gioiello della casa automo-bilistica tedesca, la nuova Serie 5 berlina - in partnership con la "PFGOLF", l'Associazione Italiana Promotori Finanziari Golfistici, che vantaoltre 150 soci. È stata la prima tappa dell'esclusivo circuito 2010, com-posto da otto gare che toccheranno tutte le regioni del Nord, con granfinale al Chervò Golf San Vigilio di Brescia. Tra gli ospiti illustri c'è statoanche il celebre mago e presentatore Marco Berry (conosciuto per esse-re stato una delle Iene di Italia1) che - oltre ad essere un ottimo giocato-re di golf - è anche socio dell'associazione del presidente Patrizio Comi.Ad allietare la presenza dei fortunati ospiti, il sarto Stefano Battistini(presente nella club house) ha preso le misure dei vari golfisti, proponen-do la linea d'abbigliamento "Il Golf su Misura". A fine vernissage, le pre-miazioni hanno visto ancora protagonista Lario Bergauto, grazie alle pallineda golf griffate BMW e al venditore della concessionaria MarcoLevantini, che è riuscito a guadagnarsi il cosiddetto "Playing Handicap:35",titolo che gli consentirà di avere accesso a numerosi tornei nazionali.

PHOTO: LAURA PIETRA

CHI, DOVE E PERCHÈ

EVENTI

Serie 5 berlinanel "Paradiso" dei golfisti

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"Torniamo a far sorridere gli angeli di Haiti". Con questa sem-plice sigla il locale più poliedrico della città è riuscito adorganizzare una splendida serata di beneficenza la scorsadomenica 28 febbraio. Stiamo parlando del "Tiempo,

restaurant - pizzeria & bar", sempre in prima linea per unire il diverti-mento che lo contraddistingue ad altrettante opere solidali. La serata, pre-sentata da Fabrizio Pirola, è stata fortemente voluta dalla nuova gestionedel locale di Mozzo, che ha deciso di devolvere il 50% dell'incasso.L'iniziativa ha avuto il patrocinio dell'amministrazione comunale delComune, fisicamente presente con la madrina dell'Humanitas PadanaOnlus Ornella Caglioni e col sindaco Silvio Peroni. Un vernissage cheha visto anche la partecipazione di numerosi sponsor, tra cui Holiday InnExpress, Corna Gioielli, Perle Vacanze, Enotop, Lob Ottica, Scuoladi Ballo Open Dance Studio, Palestre Victoria, B&B La Fontanellae la squadra di pallavolo Trawel Fly Agnelli. Sono stati loro ad offrire lalotteria finale con cui i fortunati clienti sono stati premiati. Inoltre, assiemeal ricchissimo buffet da degustazione abbinato a pregiati vini e cocktails, èstato offerto uno spettacolo di danza proprio da Open Dance Studio, men-tre sulle pareti del locale erano esposte alcune splendide opere di arti-sti locali. Una vera e propria mostra, curata da Danielle Morinoni, che havisto sfilare le creazioni di Alessandro Berizzi, Alessandra Oprandi,Arianna Milesi, Sergio Navone, Luca Eliseo Rota e Antonio Mangone.

PHOTO: GIORGIO CHIESA

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EVENTI

Insieme per Haiti,è "Tiempo" di solidarietà

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Con l'evento dello scorso 11 marzo, la "Center Light Service" -realtà leader nel settore dell'illuminazione per la grande distri-buzione, guidata da Maurizio Lorenzi - ha inaugurato il primoshow-room aziendale della sua più che ventennale storia. Un

vero e proprio outlet dove trovare lampadari di ogni tipologia e prezzo.L'evento, che si è svolto tra le mura luminose del negozio di Grassobbio(in via Boschetti, 62), ha visto la partecipazione di numerose personali-tà imprenditoriali di spicco di tutta la Bergamasca. Per l'occasione, unpregevole buffet ha accompagnato l'aperitivo, a cui non hanno volutomancare anche i soci che hanno reso CLS Illuminazione la protagonistaassoluta del mercato su larga scala. Stiamo parlando di FrancoTammaro (proprietario della "Vetrerie Tammaro Spa", leader assolutonella produzione di vetreria per illuminazione), Franco Brignoli, dasempre professionalmente a fianco della famiglia Lorenzi, MassimoCrippa, il "cinese" del gruppo che conosce profondamente il mercatoasiatico, Giancarlo Bassi e Aldo Brignoli, quotidianamente impe-gnati nella cura della clientela. La kermesse, quindi, ha inaugurato unavera e propria "nuova era" dell'azienda: con questo negozio si punteràalla fascia di mercato medio alta, che propone lampadari inediti fruttodi progetti esclusivi. Come si è poi visto, all'interno dell'outlet azienda-le sarà comunque possibile comprare tutta la gamma dei prodotti basi-ci con prezzi alla portata di tutti ed una grande possibilità di scelta.

PHOTO: GIORGIO CHIESA

Center Light Service,luci accese a Grassobbio

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EVENTI

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"Quando siamo in campo dobbiamo sempre ricordarci chei bambini ci guardano: per loro dobbiamo essere unesempio". Javier Zanetti ha momentaneamente rottoil silenzio stampa dell'Inter per ricevere il premio

"Senatore Daniele Turani 2009", consegnatogli dal Panathlon diBergamo lo scorso lunedì 8 marzo al ristorante "Il Pianone". Il capitanodell'Inter è stato scelto proprio in virtù della sua correttezza, oltre cheper le sue prestazioni sul campo. Il riconoscimento, intitolato al primopresidente della sezione di Bergamo, viene infatti attribuito a un cam-pione che non ha subito squalifiche nell'anno di riferimento: nel 2008l'aveva vinto Filippo Inzaghi. "Sono orgoglioso di ricevere questo rico-noscimento - ha ringraziato Zanetti -, perché sono convinto che essereuna brava persona ti può far arrivare in alto. Ognuno ha il suo caratte-re: io in campo cerco sempre di esser corretto per non dare messaggisbagliati ai piccoli tifosi". Javier Zanetti ha anche ricordato l'impegnosuo e della moglie per i bambini argentini, aiutati grazie all'organizza-zione da loro costituita in soccorso dei più deboli. "L'idea - ha prose-guito il capitano argentino - ci è venuta dopo la grande crisi che ha col-pito il nostro paese. Oggi siamo orgogliosi di dire che aiutiamo più dimille bambini". Il pensiero finale è dedicato al mitico Giacinto Facchetti,bergamasco doc e bandiera interista oltre che simbolo di correttezzasportiva. "Giacinto - ha concluso - è stato il primo ad accogliermi al mioarrivo all'Inter e a spiegarmi cos'era questa società. È stato un puntodi riferimento, resterà sempre nelle nostre menti e nel nostro cuore".

PHOTO: GIORGIO CHIESA

"Senatore DanieleTurani 2009",il Panathlon premiaJavier Zanetti

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EVENTI

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Come ogni grande evento che si rispetti, anche Cooking Expo haavuto la sua serata di gala: un mix tra alta cucina e magia che siè tenuto la sera di lunedì 15 marzo scorso all'interno del polo fie-ristico di via Lunga e che ha visto la partecipazione di oltre 750

invitati. In uno spazio suggestivo, che ha ricreato luoghi e monumentidella città di Bergamo e della provincia, tre grandi maghi hanno intratte-nuto gli invitati per l'aperitivo iniziale. Per l'alta cucina, invece, i prota-gonisti sono stati i prodotti tipici bergamaschi. Il menù, infatti, è statoideato dagli chef e dai maestri dell'Accademia del Gusto e realizzato da"Bobadilla Ricevimenti", che si è occupato anche del servizio. Il temadella serata è stato la primavera, sia per quanto ha riguardato la ristora-zione, sia per l'allestimento e la coreografia. I sei docenti dell'Accademiadel Gusto ideatori dei piatti sono stati Fabrizio Ferrari del Roof Garden(per l'antipasto), Francesco Gotti del Bobadilla Feeling Club (per il primopiatto) e Federico Coria dell'Antico Ristorante del Moro (per il secondopiatto). Per il dessert, invece, si sono gustate le creazioni di GiancarloCortinovis (dell'omonima pasticceria Cortinovis di Ranica, vincitore dellamedaglia d'argento dei Mondiali di Pasticceria del 2008 a Lione) eGiovanni Pina dell'omonima pasticceria Pina di Trescore Balneario, pre-sidente dell'Accademia Maestri Pasticceri Italiani. Del pane, invece,si è occupato il maestro Tiziano Casillo, in collaborazione conl'Associazione Panificatori di Bergamo. La serata, infine, è stata pre-sentata dal cuoco VIP Fabrizio Borghese, che a cena conclusa haconsegnato un riconoscimento alle aziende partner della manifestazione.

PHOTO: GIORGIO CHIESA

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EVENTI

Cooking Expo, a cena tra sapori e sogni di Bergamo

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