Bergamo Economia dicembre 2011

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DICEMBRE 2011 - anno 5 - numero Economia, attualità, costume e stile IL PARERE FUORI DAL CORO L’economista Eugenio Benettazzo: «Il futuro dell’Italia? Ci avvieremo verso una stagnazione simile a quella giapponese» LA APPLE DEI CIELI BERGAMASCHI Melisa Corrigan, giovane sales & marketing manager di Ryanair: «Orio al Serio? Non lo lasceremo mai, nemmeno per Malpensa» Rivista mensile - Ogni primo venerdì del mese in edicola al prezzo di 4,00 euro. Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. post. 70% DCB Bergamo. In caso di mancato recapito restituire al mittente. 48 ‘NDRANGHETA A BERGAMO «Il Nord sottovaluta la criminalità organizzata». L'allarme è lanciato da Rosario Crocetta, europarlamentare impegnato nella lotta anti-mafia Intertrasport, la logistica si fa spazio L'azienda di Grassobbio, guidata da Vincenzo Locatelli, è pronta ad inaugurare la nuova e avveniristica sede. Mentre il suo fatturato consolidato aumenta del 48% nel settore internazionale

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DICEMBRE 2011 - anno 5 - numeroEconomia, attualità, costume e stile

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L’economista Eugenio Benettazzo: «Il futuro dell’Italia?Ci avvieremo verso una stagnazione simile a quella giapponese»

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Melisa Corrigan, giovane sales & marketing manager di Ryanair: «Orio al Serio? Non lo lasceremo mai, nemmeno per Malpensa»

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«Il Nord sottovaluta la criminalità organizzata». L'allarme è lanciato da Rosario Crocetta, europarlamentare impegnato nella lotta anti-mafia

Intertrasport,la logistica si fa spazioL'azienda di Grassobbio, guidata da Vincenzo Locatelli, è pronta ad inaugurarela nuova e avveniristica sede. Mentre il suo fatturato consolidato aumenta del 48% nel settore internazionale

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14 Con...tributoStretta sulle società di comodo

16 “SuperMario”Ecco le (possibili) misure del governo Monti

22 L’europeistaPia Locatelli: «I tecnici? Anche lorohanno un'anima. Politica».

34 Pillole di finanzaLe transazioni internazionalicon il credito documentario

36 La classificaSalgono a 3 le «miliardarie» bergamasche

40 ManagerZocchi, nuovo addi N&W Global

44 “Industriamoci”Pmi day: 31 aziende apertea 1860 ragazzi di terza media

ECONOMIA

SOMMARIODicembre 2011

PAGINA 28L’economistaEugenio Benetazzo e le sue visio-ni sul futuro: «L’Italia diventeràun pachiderma, come ilGiappone»

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48 CongiunturaMade in Bergamo stagnante

52 Pirovano & BettoniVia Tasso, sipario sulle partecipate

54 Green EconomyRISEE: è bergamasca la prima filiera dell'efficienza energetica

58 L'appuntamento«ValSeriana Workshop», l'ottimismo del fare

62 "Sulla cresta dell'onda"Lucio Mistri: docenteper un giorno all'Università

66 Leggere la leggeLa tutela del «non so che»di una borsa di moda

68 L’inchiestaAste a Bergamo?I partecipanti latitano, eppure gli affari non mancanono

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SOMMARIODicembre 2011

72 Nuovi mercatiAll'asta aumentanoi grandi immobili

74 LegalitàMafie, ecco la mappadei beni confiscati

76 Lotta alla mafiaRosario Crocetta: «Il Nord sottovaluta la mafia»

82 Parola all’associazione«Rincorri la stella. La missione al cuore del tuo Natale»

88 RyanairMelisa Corrigan: «Siamo la Apple dei cieli»

92 CopertinaIntertrasport, la logistica si fa spazio

98 Green business«Brewering a Better Future», sostenibilità a tutta birra

102 PrevenzioneLa guida della sicurezza sul lavoro

BUSINESS

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si trasforma in stile e design

112 Chi, dove e perchèFoto e curiosità

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SOMMARIODicembre 2011

RUBRICHE& EVENTI

BERGAMO ECONOMIA

Rivista mensile di economia, attualità, costume e stile (Registrazione al Tribunale

di Bergamo nr. 22 del 02/08/2007)

Società editrice: Speb S.r.l.Via San Giorgio 6/n 24122 Bergamo

Presidente: Marino Lazzarini

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Direttore responsabile: Paolo Agnelli

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Caporedattore: Luca T. BilottaMail: [email protected]

Redattore: Livio CasanovaMail: [email protected]

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e Barbara Putortì

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PUBBLICITA’:

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104 In anteprimaAudi apre le porte al verde: Q5 hybrid quattro

108 Provata per voiBMW Serie 6 Coupè, l'eccellenza è sportiva

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L’editorialeDicembre 2011

Ok all'avvento di «Tax Willer Monti»,ma dopo la recessione serve

un risanamento

Dopo la guida berlusconiana, ecco sbu-care dal cilindro della crisi Mario Montiil "salvatore". Per molti semplicemente

"SuperMario" o "Tax Willer Monti", che speria-mo sia capace di trasformare un'Italia alladisperata ricerca di un'identità economica e

politica. Al suo fianco un governo tecnico com-posto da semplici professori, per lo meno nelruolo e nel tono greve dei loro volti, oltre cheper le loro posture, con un'età media di 63 annigiusto per ribadire che siamo un Paese di vec-chi. Già, proprio questo è l'unico dettaglio nega-tivo di un cambio di fronte politico forse neces-sario. A mali estremi, estremi rimedi dicevano i

nostri padri. Da ogni eccesso (sociale, culturale,economico), prima o poi, si passa puntualmen-te ad un eccesso di segno contrario. Detto que-sto, cosa pensare? Che rimettere ordine allanostra nazione era doveroso, ma per farlo ser-viva gente preparata e soprattutto esperta.Spesso però, forse erroneamente, il termine"esperienza" viene associato a vetustà. Mapossibile che nessuno si sia accorto che abbia-mo bisogno di un rinnovamento generazionalein politica? Forse sì, ma non è bastato per velo-cizzare questo iter. Serve più entusiasmo, piùforze per riprendere il largo nel mare burrasco-so dell'economia europea. Giusto affidarsi atraghettatori navigati, per carità. Certo è che,avrebbe comunque confortato e offerto un'im-magine più "aperta", se un paio di giovani ditalento (ci accontenteremmo anche di due qua-rantacinquenni) avessero mosso la foto di grup-po del Governo Monti. E quale migliore occa-sione di un governo tecnico? Sì di transizione,ma l'unico capace di modificare - seppur atempo determinato - le leggi non scritte dellapolitica. E dopo? Speriamo non ci sia il classicoreimpasto con le stesse facce. Già perché, seanalizziamo chi ci ha governato, ci rendiamoconto del continuo reiterarsi di una classe poli-tica stanca e identica di volta in volta.Naturalmente ministri come Anna Maria

Cancellieri avranno tempo e modo di mostrareil loro physique du rôle e non solo un'algida fac-cia da professori di scuola tanto odiati e temu-ti da piccoli. "SuperMario" certamente si dimo-strerà capace di fare quello che il protagonistadell'omonimo gioco fa con facilità incredibile(cioè superare qualsiasi livello del videogame).Ma nel 2013, quando si tornerà alle urne,dovremo dare un segno di rifondazioneall'Europa. Per recuperare terreno si dovrànecessariamente cambiare volto all'Italia.Perché, a proposito di passatempi natalizi,siamo in una situazione simile "al Gioco dell'o-ca", dove, prima o poi, si ritorna sempre allacasella di partenza. E noi abbiamo resettato unPaese, pronti a ripartire e a rigiocare con "TaxWiller Monti", mentre la Borsa arranca e con leitutta la nostra economia. Stavolta, con il gover-no dei tecnocrati, non si potrà sbagliare: a costodi venire sommersi da Ici, tasse di qualsivoglianatura e mille altre insidie. Tutte scelte che dob-biamo digerire per il nostro bene, perché la dif-ferenza di un Governo tecnico da qualsiasi altraforma di gestione politica è proprio questa:riformare con azioni che, normalmente, uccide-rebbero il consenso popolare. Soffriamo, però,con un monito importante: dopo l'addio diMonti, urge un necessario ringiovanimento.Altrimenti sarà "Game Over".

IL CAPOREDATTORE

DI LUCA T. BILOTTA

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La Smi di San Giovanni Bianco è stata premiata nella categoria "Top Investors in China 2011"nell'ambito della sesta edizione di China Awards, evento organizzato dalla Fondazione ItaliaCina in collaborazione con Milano Finanza, con la partnership della Camera di CommercioItaliana in Cina ed il patrocinio della Camera di Commercio Italo Cinese. I China Awards sono pre-miazioni annuali rivolte alle aziende italiane che meglio hanno saputo cogliere le opportunità di sviluppoofferte dal mercato cinese e alle aziende cinesi che si sono distinte in Italia. I premi, suddivisi in sette cate-gorie, sono stati attribuiti da una giuria presieduta da Cesare Romiti (Presidente della fondazione Italia-Cina) e Paolo Panerai (Vice Presidente ed Amministratore Delegato di Classeditori), e composta da GabrieleCapolino (Direttore ed Editore Associato MF-Milano Finanza), Franco Cutrupia (Presidente Camera diCommercio Italiana in Cina), Osvaldo De Paolini (Direttore MF-Milano Finanza), Giancarlo Lanna (PresidenteSimest), Marco Mutinelli (Professore ordinario di Gestione aziendale all'Università degli studi di Brescia),Pasquale Natuzzi (Presidente Natuzzi), Mario Zanone Poma (Presidente Camera di Commercio Italo-Cinese).Il riconoscimento "Top Investors in China" è riferito alle società italiane che hanno realizzato significativiinvestimenti in Cina nel 2011. Il premio è stato ritirato il 24 novembre 2011 da Ennio Nava, ConsigliereDelegato di SMI, durante un charity dinner presso l'Hotel Principe di Savoia a Milano i cui proventi sonostati devoluti a favore del progetto LifeLine Express, un'organizzazione no-profit che offre cure ed opera-zioni chirurgiche gratuite grazie a treniospedale che viaggiano per le regioni più remote e povere della Cina.

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Eccellenze

A Smi il premio«China Awards 2011»

Innovazione a tutto gas per Brembo, un palmaresdi GP e mondiali vinti: non basterebbe un capan-none a contenerli tutti, obiettivi sempre più ambi-zioni e bilanci in piena salute, senza rallentamentia fine anno, ma anzi già proiettati con gli ordinati-vi al 2012 inoltrato. Tanto per buttar lì una cifra, alterzo trimestre 2011 l'utile base risulta di 0.47 europer azione: tantissimo. Le assunzioni? Senza frenitra Polonia, Repubblica Ceca, Argentina eBrasile, ma anche negli States, a Detroit, dovela società è presente dall'estate 2010. Dati allamano, nel terzo trimestre 2011 (30 settembre scor-so) il gruppo di Curno dichiara 6.726 persone alibro, con un'incidenza sui ricavi (313.3 milioni dieuro) pari al 18.9%: il costo complessivo del per-sonale risulta così di 59 milioni di euro. Un anno fa,

alla Brembo lavoravano circa mille persone inmeno (5.698 addetti) con un'incidenza sui ricavi(268.9 milioni di euro) appena inferiore (18.7%) e

un costo complessivo del personale pari a 50,2milioni. Il gruppo, a sua volta, precisa che l'attuale

aumento del personale rispetto alla fine dell'e-sercizio 2010 è legata anche alla variazione del-l'area di consolidamento e in particolare all'ac-quisizione della Brembo Argentina S.A. e all'iniziodelle attività produttive in Brembo Czech. A pari-tà di perimetro, l'incremento sarebbe pari al 9%,cioè la metà secca del dato attuale (più 18% erotti per cento su base annua). L'ultima inaugura-zione della serie risale ad un mese e mezzo fa (14ottobre 2011) con lo stabilimento di DabrowaGornicza, in Polonia, costato oltre 100 milioni,progettato per integrare tutte le fasi produttivecon una forza lavoro di 1.200 persone. La pro-gressiva entrata a regime dei nuovi impianti - pre-cisa una nota - contribuirà a un miglioramento deimargini dalla seconda metà dell'anno prossimo.

Bilanci

Brembo, occupazione record: 6.726 unità

Notizie in breve73 mila Sono i solleciti, inviati dalla Regione Lombardia ai bergamaschi, per mancati pagamentio errori nella compilazione del bollo auto. Sono, per la precisione, 73.857 gli avvisi invia-ti agli automobilisti orobici che adesso devono cercarlo e dimostrare di averlo pagato

16.5%Di tasse universitarie, in più, chieste dall'Università di Bergamo. Secondo una sentenza del Tarsarebbero tasse troppo alte perché le strutture scolastiche pubbliche non possono raccoglie-re dalle tasse una somma superiore al 20% rispetto all'assegno annuale erogato dallo Stato

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Furgone distrutto nel sottopasso Auchan

LA FOTONOTIZIA

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Un boato, le lamiere del furgone che si accartoc-ciano. E' finito così, distrutto, un furgone per il tra-sporto di merci nel sottopasso che collega il super-mercato Auchan con via Carducci, in direzione diLonguelo. Un frastuono che ha attirato l 'attenzionedei residenti. Per fortuna il conducente del furgonenon è rimasto ferito. Visto il risultato non aveva

ben calcolato le dimensioni del suo mezzo rispettoalla larghezza e all 'altezza del sottopasso. Rimastoincastrato, non ha potuto fare altro che chiamareaiuto per liberare il tunnel e, nel frattempo, scari-care la merce per evitare che anche quella andas-se in rovina. Solo verso mezzogiorno il passaggio èstato liberato.

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anche quest'anno lasciamo i nostri auguri dietro ogni porta, dentro ogni casa...felice natale e buone feste!

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ECONOMIA&BUSINESS

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Sicuramente molti di noi ricordanola tanto discussa "manovra di fer-ragosto" con la quale si colpivanole società con cui vengono scher-

mati i beni che si trovano nella disponibili-tà dei soci, attraverso la tassazione, dal2012, in capo ai soci, della differenza travalore del diritto dell'utilizzo del bene ecanone pagato alla società; la predettadifferenza rappresenterà, per il socio, unmaggiore imponibile Irpef.La norma ha inoltre previsto la comunica-zione obbligatoria all'Agenzia delle Entratedei beni dati in uso a soci, familiari di que-sti e a soci o familiari di altre società del-l'eventuale gruppo di appartenenza dellasocietà, al fine di dotare il fisco di ulterio-ri informazioni utili per gli accertamentisintetici e da redditometro; è stato, poi,introdotto l'obbligo di comunicare l'entitàdei finanziamenti erogati dai soci allesocietà che concedono propri beni in godi-mento ai soci stessi.In data 16/11/2011 è stato diffuso ilProvvedimento dell'Agenzia che regola lapredetta comunicazione, prevista indipen-dentemente dalla circostanza che l'even-tuale corrispettivo dovuto per l'utilizzo siao meno ritenuto congruo avuto riguardo alvalore di mercato.I beni dovranno essere elencati in mododistinto e suddivisi in sei categorie (auto-vetture, veicoli diversi, imbarcazioni dadiporto, aerei, immobili, altri beni), sia chesiano dati in uso a titolo gratuito, sia chesiano assegnati al socio contro corrispetti-vo, e a prescindere dal fatto che quest'ul-

timo sia, o meno, inferiore al valore dimercato. I beni devono essere dettagliatianaliticamente (ad esempio specificandola targa per le auto, i dati catastali per gliimmobili, la lunghezza per le barche, lapotenza degli aerei) indicando anche l'e-ventuale prezzo corrispettivo previsto perl'uso e il relativo valore di mercato, per laquantificazione del quale non è stato peròindicato alcun criterio.Tra i dati da evidenziare, vi sono anche ilperiodo di godimento e gli estremi deglieventuali contratti d'uso stipulati.L'unico caso di esonero dalla comunicazio-ne riguarda i beni della categoria residua-le il cui valore non supera 3.000 euro alnetto dell'Iva.La comunicazione riguarda anche i finan-ziamenti effettuati da soci diversi dalle

persone che utilizzano i beni (si pensi alcaso di bene dato in uso al coniuge delsocio, con finanziamento effettuato daquest'ultimo), mentre non dovrebbe riguar-dare le società che hanno ricevuto finan-ziamenti dai soci, ma non hanno concessobeni in godimento agli stessi.La comunicazione potrà essere inviatadalla società o in alternativa dal socio, edovrà illustrare i beni concessi in godimen-to e i finanziamenti realizzati in ciascunperiodo di imposta, anche se entro la finedello stesso anno il godimento è cessato.Fin qui il Governo Berlusconi….ci si chie-de oggi, con ansia, quali iniziative potràprendere questo nuovo Governo Monti peroberare sempre più i contribuenti di tassee di adempimenti al fine di contrastarequesta crisi, sempre più pressante.

CON... TRIBUTO - a cura della Dott.ssa Barbara Putortì

Stretta sulle societàdi comodo

Prevista la comunicazione obbligatoria all'Agenzia delle Entrate dei beni dati in uso ai soci e ai suoi familiari

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ECONOMIA&BUSINESS

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"SUPERMARIO"

Ancora allo studio, ma le linee direttrici del nuovo esecutivo sono, di fatto, già tracciate: Ici sulla prima casa, evasionefiscale, monitoraggio delle ricchezze accumulate, pensioni, lavoro per giovani e donne, ammortizzatori sociali, dismissionidel patrimonio pubblico e costi della politica

Ecco le (possibili)misure del governo Monti

1 ANTONIO CATRICALÀ (SOT-TOSEGRETARIO ALLA PRESI-DENZA DEL CONSIGLIO)59 anni, dal 2005 ricopre il ruolodi presidente dell'Autorità garantedella concorrenza e del mercato.Allievo di Pietro Rescigno, è statoconsigliere e presidente di sezio-ne del Consiglio di Stato.

2 ANNAM. CANCELLIERI (MINI-STRO DELL'INTERNO)Nata a Roma, 67 anni, inizia la car-riera a Milano nei '70 come respon-sabile della comunicazione dellaprefettura prima di diventare sub-commissario al comune. Prefetto

a Vicenza, Bergamo, Catania eGenova. In pensione dal 2009, èstata commissario al Comune diBologna dopo lo scandalo chetravolse Delbono, e da due mesiricopre lo stesso ruolo a Parma.

n.p. GIULIO TERZI (MINISTRODEGLI ESTERI)Ambasciatore, ha ricoperto incarichidiplomatici a Parigi, a Vancouver e aBruxelles, dove è stato ConsiglierePolitico presso la Rappresentanzad'Italia alla Nato. Dal 1993 al1998 è stato a New York presso laRappresentanza d'Italia alle NazioniUnite. Per oltre un anno, ha guidato

la delegazione italiana al Consigliodi Sicurezza.

3 LORENZO ORNAGHI (MINI-STRO DEI BENI CULTURALI)Dal 2002 é rettore dell'UniversitàCattolica del Sacro Cuore, dove halavorato come ricercatore fino al1987. È direttore dell'Alta scuola diEconomia e relazioni internaziona-li (Aseri), e vicepresidente del quo-tidiano "Avvenire".

4 CORRADO PASSERA (MINI-STRO SVILUPPO ECONOMICOE DELLE INFRASTRUTTURE)56 anni, è consigliere delegato Intesa

Sanpaolo. Laurea in Bocconi emaster in Business Administrationa Philadelphia (Usa). Nel 1980entra in McKinsey dove rimane percinque anni. Ha ricoperto il ruolo didirettore generale alla Cir di CarloDe Benedetti, di Arnoldo MondadoriEditore e poi del Gruppo L'Espresso.E' stato amministratore delegato delBanco Ambrosiano Veneto, dellePoste Italiane e di Banca Intesa.

5 PAOLA SEVERINO (MINISTRODELLAGIUSTIZIA)Nel 2002 è stata per settimanevicepresidente in pectore del Csm.Avvocato penalista e vicerettore

Rigore, crescita ed equità: sonoquesti i tre punti di riferimento delprogramma del governo di MarioMonti: dentro questo quadro il

professore ha annunciato alcune dellemisure a cui metterà mano, tra cui l'Ici e le

imposte sugli immobili, il mercato del lavo-ro e la previdenza. Monti ha spiegato che il"rigore di bilancio" non basta a rendere"credibile" l'Italia se manca la crescita,senza la quale il debito non è sostenibile. Alcontempo nel varare le riforme per la cre-

scita, "maggiore sarà l'equità, e maggiorisaranno gli effetti positivi". Un'agenda dun-que prevalentemente economica. Almenoin questa prima delicatissima fase. Puntodi riferimento del programma sarebbe lalettera inviata quest'estate dalla Bce al

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dell'Università Luiss "Guido Carli"della Confindustria, per quattro anniè stata vicepresidente del Consigliodella magistratura militare.

6 ELISA FORNERO (MINI-STRO DEL LAVORO E DELLEPOLITICHE SOCIALI CONDELEGA AL WELFARE)63 anni, è a capo del Cerp, Center forresearch on pensions and welfarepolicies, uno dei maggiori centri studiosullo stato sociale in Italia e in Europa.Fornero è anche vicepresidente delConsiglio di sorveglianza di IntesaSanpaolo e componente del Nucleodi valutazione sulla spesa previden-

ziale presso il ministero del Lavoro.

7 MARIO CATANIA (MINISTRODELL'AGRICOLTURA)E' un "supertecnico" esperto di poli-tiche comunitarie, con un bagagliodi importanti incarichi a Bruxelles.Attualmente responsabile delDipartimento delle politiche europeee internazionali del dicastero dellePolitiche agricole, è il dirigente che hafinora trattato per l'Italia la Pac, la pro-posta di politica agricola comune.

n.p. GIAMPAOLO DI PAOLA(MINISTRO DELLA DIFESA)L'ammiraglio è attualmente presiden-

te del comitato militare della Nato. E'stato capo di Stato maggiore dellaDifesa tra il 2004 e il 2008, quindi siasotto il governo Berlusconi sia sotto ilgoverno Prodi.

8 FRANCESCO PROFUMO (MINI-STRO DELL'ISTRUZIONE)Per sei anni rettore al Politecnico diTorino, dal 13 agosto è presidente delConsiglio nazionale delle ricerche. Èconsiderato molto vicino al cardinalAngelo Bagnasco.

9 CORRADO CLINI (MINISTRODELL'AMBIENTE)Dirigente del Dicastero dal 1990, è

medico chirurgo specializzato inMedicina del Lavoro. Ha collaboratocon l'Agenzia europea dell'Ambientee l'Onu e ha partecipato all'elabora-zione del "Piano per la riduzione delleemissioni di gas serra".

10 RENATO BALDUZZI (MINI-STRO DELLA SANITÀ)Direttore dell'Agenzia nazionale peri servizi sanitari regionali (Agenas),ha ricoperto l'incarico di Capo del-l'ufficio legislativo del ministero dellaSanità dal 1997 al 1999. Dal 2002 al2009 è stato presidente nazionaledel Movimento ecclesiale di impe-gno culturale.

governo in cui si chiedevano misure drasti-che e impopolari. È atteso dunque l'annun-cio di quei "sacrifici ma con equità" ai qualiMonti avrebbe fatto riferimento già negliincontri con le parti sociali. La manovraaggiuntiva, che si aggiungerebbe ai due

decreti estivi e alla legge di stabilità, e chesarebbe necessaria per centrare il pareggiodi bilancio nel 2013, potrebbe aggirarsiintorno ai 20-25 miliardi di euro e dovrebbeprevedere nuovi tagli alla spesa ma anchenuove entrate. Al momento sembrerebbe

più probabile un ritorno dell'Ici rispetto allapatrimoniale. Ma sono già annunciatemisure contro i "privilegi", ed è da immagi-nare che si metterà mano ai costi dellapolitica. Poi le misure di rilancio, e il super-ministro allo Sviluppo e alle Infrastrutture,

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DA SINISTRA (NON NUMERATI) I MINISTRI SENZA PORTAFOGLIO, ANNDDRREEAA RIICCCCAARRDDII - COOPERAZIONE INTERNAZIONALE -, MAARRIIOO MOONNTTII - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CON INTERIM AL MINISTERO DELL'ECONOMIA -, PIIEERROO GIIAARRDDAA - RAPPORTI CON IL PARLAMENTO -, FAABBRRIIZZIIOO BAARRCCAA - COESIONE TERRITORIALE -, PIIEERROO GNNUUDDII - TURISMO E SPORT -, ENNZZOO MOOAAVVEERROO MIILLAANNEESSII, AFFARI EUROPEI.

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Corrado Passera, ha già annunciato le sueparole d'ordine: "sviluppo sostenibile e postidi lavoro". La spinta alle liberalizzazioni e allaconcorrenza dovrebbe essere quindi il cavallodi battaglia per la crescita.

Ecco tutte le questioni aperte.SPENDINE REVIEW. La revisione della spesapubblica è urgente perché i "sacrifici" degli annipassati sono stati vanificati da una spesa cor-rente che ha continuato a crescere.

DISMISSIONI IMMOBILI PUBBLICI. Saràpresto "definito un calendario puntuale" delpiano di dismissione degli immobili pubblici.

COSTI POLITICA. "Davanti ai sacrifici richie-sti ai cittadini sono ineludibili interventi suicosti del funzionamento degli organi elettivi",ha detto il premier.

CUNEO FISCALE. Meno spesa pubblicaimplica risparmi e in prospettiva si deve pensa-re alla pressione fiscale che in Italia "è eleva-ta"; dunque essa andrà "modificata per render-la favorevole alla crescita", specie alleggeren-do il peso su impresa e lavoro. Un netto riferi-mento al monitoraggio della ricchezza va nelladirezione nella lotta all'evasione fiscale.

ICI. "Intendiamo riesaminare - ha annunciatoil premier - il prelievo sulla ricchezza immobi-liare" che rispetto agli altri Paesi europei "èparticolarmente bassa". "L'esenzione dall'Icidelle abitazioni principali - ha aggiunto -costituisce una peculiarità se non una ano-malia del nostro ordinamento".

PENSIONI. "Il sistema previdenziale italiano ètra i più sostenibili in Europa ", però "perman-gono ampie disparità di trattamento e areeingiustificate di privilegio", va rivisto.

MERCATO DEL LAVORO. Andrà superata"l'impostazione attuale di un mercato dualedove alcuni hanno ampie tutele e altri sonoprivi di ogni assicurazione di base". Il tuttoaccompagnato da una riforma degli ammor-tizzatori sociali.

DONNE. "Giovani e donne sono le due gran-di risorse sprecate del Paese": ci sarà una"tassazione preferenziale

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Un europeista convinto, liberista, un professore dall'animo internazionale, uno di quegli ita-liani usciti dai confini nazionali che, come Mario Draghi, piace profondamente anche all'e-stero. In un momento in cui l'Italia è sotto i riflettori di tutto il mondo, come pericolo imminenteper l'Eurozona, ma anche come ineliminabile parte dell'Europa, la scelta per la guida delgoverno non poteva che ricadere su un profilo come quello di Mario Monti. L'indipendenzapolitica del professore, l'autonomia di scelta dimostrata negli anni passati alla Commissioneeuropea, il rigore e la coerenza che lo hanno sempre accompagnato rappresentano unamassima garanzia non solo per il nostro Paese, ma anche per il resto dell'Europa (Germaniae Francia in testa) e per i mercati finanziari, che a Roma guardano con timore e apprensio-ne. Le sue qualità appaiono quasi opposte rispetto a quelle, decisamente più sopra le righeincarnate dal governo Berlusconi negli ultimi anni. Nato a Varese, in quella che oggi è la roc-caforte della ben poco europeista Lega, Monti si laurea alla Bocconi nel 1965. L'Universitàsarà il punto di riferimento della sua vita, perchè è lì che insegnerà, lì che diventerà rettore elì che formerà la sua cerchia di studenti-amici diventati economisti di massimo livello, daNouriel Roubini ad Alberto Alesina, da Angelo Porta a Donato Masciandro. Laureatosi aMilano, si specializza negli Usa, a Yale, studiando con James Tobin che vincerà il premioNobel per l'economia. Comincia quindi a insegnare all'Università di Trento prima e di Torinopoi, nel 1970. A distanza di 15 anni torna alla Bocconi per diventare professore di Economiapolitica e per assumere poi l'incarico di rettore dell'Istituto di Economia politica. Tra il 1988 eil 1990 è vicepresidente Comit, ma è nel 1994 che arriva la svolta. Berlusconi lo indica infat-ti come Commissario europeo, carica che ricoprirà anche sotto il governo D'Alema, che loriconfermerà a Bruxelles dove diventerà responsabile della concorrenza. È in questi anni ein questa veste che Monti si guadagna il rispetto internazionale, con due mosse che non pas-seranno inosservate e che gli varranno il soprannome di SuperMario. È lui infatti a bloccarenel 2001 la fusione tra General Electric e Honeywell ed è sempre lui che, non guardando infaccia a nessuno, osa sfidare addirittura un colosso allora intoccabile come la Microsoft diBill Gates. La multa da mezzo miliardo di euro inflitta per abuso di posizione dominante allasocietà americana è rimasta infatti negli annali dell'Antitrust europeo. La carica a Bruxellesdura fino al 2004. Monti rientra quindi in Italia dove continua la sua carriera universitaria (ètutt'ora presidente della Bocconi) e dove resta attento osservatore dell'attualità economica epolitica come editorialista del Corriere della Sera. Ed è proprio dalle pagine del quotidianomilanese che il professore ha difeso a spada tratta il ruolo dell'euro, schierandosi aper-tamente contro le accuse alla moneta unica mosse da Berlusconi, in un articolo che damolti è stato interpretato come un primo passo verso una più esplicita discesa in campo.

A Palazzo Chigiun bocconiano europeista

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Da Washington alla FarnesinaGIULIO TERZI DI SANT'AGATA DI BREMBATE SOPRA È IL NUOVO MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI

IL PERSONAGGIO

E' un bergamasco concreto, diretto, schietto ed elegante. Giulio Terzidi Sant'Agata, classe 1946, si è laureato in Giurisprudenza a Milanocon specializzazione in diritto internazionale. Entrato in carrieradiplomatica nel 1973, tra gli incarichi ricoperti all'estero di partico-lare rilievo, Terzi è stato ambasciatore d'Italia in Israele tra il 2002 eil 2004 ed è noto, fra l'altro, per essere stato l'uomo che gettò le basiper la storica visita di Fini nello Stato ebraico nel novembre 2003.L'ultimo incarico dell'ambasciatore Terzi prima dell'ambasciata a

Washington era stato quello di Rappresentante Permanente d'Italiaall'Onu a New York, dove guidò la delegazione italiana al Consigliodi Sicurezza per poco più di un anno, dal 20 agosto 2008 al 30 set-tembre 2009, nell'ultimo periodo del biennio italiano come membronon permanente nel 2007-2008. Il "ritorno" alla Farnesina da mini-stro rappresenta per il bergamasco tenace, grande conoscitore deidossier internazionali ed entusiasta promotore dell'Italia dalla lin-gua al business, il coronamento di una lunga carriera diplomatica.

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Quale sarebbe stata la scelta giusta,elezioni anticipate o governo tecni-co? Gli italiani non lo sapranno maiperché, di fatto, di scelte non ne

hanno fatta alcuna. Ma Bergamo Economia havoluto comunque chiederlo a Pia Locatelli, 62anni, presidente dell'Internazionale SocialistaDonne (già europarlamentare). "Era necessarioavere subito un governo perché il Paese non è ingrado di sopportare un periodo di due/tremesi di campagna elettorale: la speculazioneci farebbe a pezzi e rimarrebbe ben poco dasalvare. Un governo tecnico è sicuramenteuna forzatura ma è giustificata dalla situazio-ne d'emergenza in cui si trova l'Italia. E' chia-ro che se non fosse per la crisi finanziariabisognerebbe andare alle elezioni, ma ades-so la priorità è mettere in sicurezza il Paese".

Che governo è questo: tecnico e ancheneutro o politico?"E' un governo composto da tecnici, io riten-go con idee politiche ben precise, ma pre-vale l'aspetto tecnico. Il nuovo Ministrodell'Ambiente, Corrado Clini, è una personacompetente con idee molto chiare; lo stessovale per il nuovo ministro dell'Istruzione,

Francesco Profumo, ex rettore del Politecnicodi Torino, che difficilmente farà "solo" il tec-nico. Io credo che lui non avrebbe mai accet-tato i tagli imposti alla Gelmini".

Resisterà il Governo Monti fino al 2013?"Non lo so. Non dipende solo dalle capacitàdella compagine di governo ma anche dalsostegno delle forze politiche, dall'equilibriodelle forze politiche e sociali e dallo loro sen-sibilità istituzionale. Mario Monti gode difama e stima internazionale. La credibilità el'autorevolezza del Presidente del Consiglioper le istituzioni europee è un dato accertato.Della parola del governo attuale, a differenzadi quello precedente, ci si può fidare, ma ciònon significa che la speculazione automatica-mente si fermi. Sicuramente la "faccia" diMonti non basta".

Lei ha conosciuto Mario Monti. Che per-sona è? "Sembra molto più ingessato di quanto non sia.Io l'ho conosciuto quando è stato relatore a unconvegno organizzato dalla nostra Fondazione.E' una persona molto cortese, mi ricorda FilippoMaria Pandolfi per autorevolezza, competenza

e senso delle istituzioni. Pandolfi rispetto aMonti, però, è più estroverso".

In termini di ministri come giudica lescelte fatte da Mario Monti?"Conosco Corrado Clini, Francesco Profumo eho conosciuto Anna Maria Cancellieri quandoera prefetto a Bergamo: sono tutte personemolto preparate e competenti".

E per quanto riguarda Corrado Passera? "Certamente ha deleghe molto pesanti, è unsuper-ministro, anche se c'è una logica in que-sto accorpamento. Non parlerei di conflitto diinteressi per il fatto di aver ricoperto una seriedi incarichi in ruoli strategici del settore priva-to, sono incarichi che ha lasciato".

Ci sono tre donne, nel governo, a guida-re dicasteri pesanti: Anna MariaCancellieri agli Interni, Paola Severinoalla Giustizia e Elsa Fornero a lavoro epolitiche sociali. Poche?"Troppo poche, ma ricoprono dicasteri dellamassima importanza e rilievo. Monti ha scel-to seguendo criteri di merito e anche di auto-revolezza e tra i suoi ministri ci sono per l'ap-

«I tecnici? Anche lorohanno un'anima. Politica»L'EUROPEISTA

Elezioni anticipate o è giusto così? Con questa domanda incontriamo l'ex europarlamentare Pia Locatelli che su Monti dice: «Sembra molto più ingessato di quanto non sia», sulle donne nel nuovo governo: «Tre sono troppo poche, ma molto competenti», sui ministri tecnici: «Non sono grigi funzionari»

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ARTICOLO DI LIVIO CASANOVAPHOTO: GIORGIO CHIESA

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«Non so se il Governo Monti arriverà al 2013. Non dipende solo dalle capacità

della compagine di governo ma anche dal sostegno dei gruppi parlamentari»

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punto tre illustri e competenti personalità fem-minili. E' stata una scelta giusta, avrei volutoqualche nome in più".

Ministro degli Esteri è Giulio Terzi diSant'Agata. Un ritratto?"Sono contenta di questa nomina e orgoglio-sa per Bergamo. Giulio Terzi di Sant'Agata èun alto funzionario che ha ricoperto numerosiincarichi sempre con un forte senso delloStato e delle istituzioni. Quando è stato chia-mato a far parte del governo era ambasciato-re a Washington e l'immediato invito allaCasa Bianca da parte di Barack Obama aMario Monti è frutto di una stagione apertadal ministro bergamasco nelle relazioni e neldialogo transoceanico".

Quali sono le misure più urgenti per faruscire il Paese dalla crisi?"La situazione economica italiana dipende dadiversi fattori, uno fra i tanti il peso del nostrodebito sul Pil. Questo peso può essere ridottonon solo riducendo il debito ma anche aumen-tando il Pil, cioè attraverso la crescita. Credoche i tagli lineari e indiscriminati di Tremontisiano stati un grave errore. La spesa pubblicava verificata, la ricerca va certamente pro-mossa investendovi. E poi ci solo le donne,che sono una risorsa per il Paese, una risorsasprecata: le donne studiano più degli uominima meno di una donna su due in età lavorati-va ha un lavoro, per non parlare dello loro scar-sa presenza nelle istituzioni ".

Rispetto alla reintroduzione dell'Ici?"L'Ici è un'imposta giusta anche se la Lega ècontraria. L'Ici rimane l'unica vera impostafederale, gestita autonomamente dai Comuni.E' federale per quanto riguarda l'importo e ladestinazione. Cancellarla, per un partito ban-diera del federalismo, è stato un controsenso"

E' favorevole o contraria alla patrimo-niale?"In questa situazione d'emergenza chi ha dipiù ha il dovere di dare di più. Qualcuno diceche è solo un gesto simbolico e poco efficace.Ma a volte anche i simboli aiutano".

Il governo Monti riuscirà a spiazza-re il direttorio franco-tedesco chefinora ha dato la linea all'Europa e a

dare un ruolo più forte all'Italia?"Lo spero. Una cosa è la richiesta dellaCommissione europea e della Bce di vigilare"molto da vicino" i progressi di bilanciodell'Italia, altra cosa è il direttorio Merkel-Sarkozy, che non hanno nessuna autorità disvolgere questo ruolo. Inoltre la Francia non èpoi così solida come l'atteggiamento diSarkozy vuol far credere. Mi auguro che Monticontribuisca a restituire un ruolo centrale alleistituzioni europee nel loro insieme. Io sonoper assegnare alle istituzioni europee un ruolodi governance della politica economica dell'in-tera Unione".

Che ruolo gioca, o dovrebbe giocare, laBce? "E' necessario rafforzare il ruolo della BancaCentrale Europea sul modello della FederalReserve americana, cioè facendola diventareuna vera Banca centrale. La situazione nonmigliorerà se non sarà dato più potere allaBCE. Inoltre sono assolutamente favore-vole all'emissione degli Eurobond, ma ledue cose non sono gradite alla Germania".

Il problema è anche di un'Europa cheviaggia sempre a due velocità."In alcuni casi sì, in altri questo non è vero. Cisono le cooperazioni rafforzate, cioè iniziativea cui aderiscono alcuni dei 27 Paesi, come nelcaso dell'Euro che è stato adottato non da 27Paesi ma da 17. Come ho detto la strada daseguire è quella di una maggiore integrazionetra i Paesi europei: abbiamo bisogno di piùEuropa, non di meno Europa".

"Il profeta della crisi. Tributo a HymanMinsky" è il tema del convegno annua-le della Fondazione Zaninoni. Perchéquesta scelta?"Hyman Minsky è un economista americanofuori dal mainstream, morto 15 anni fa, chenegli anni '80 aveva previsto che la crisi del '29poteva ripetersi, come è puntualmente suc-cesso. Ora in tanti parlano di questo economi-sta che noi abbiamo avuto la fortuna di averespesso nella nostra università, soprattuttograzie all'ex-rettore Piero Ferri. La FondazioneZaninoni ha voluto celebrare questa figuracosì importante per il pensiero economico".

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Elezioni anticipateo Governo Monti?

Governo del Presidente o subito al voto? Tra le tanti discus-sioni paradossali che affaticano l'Italia c'è quella sul dopoBerlusconi. Il dilemma è se sia stato meglio varare un gover-no cosiddetto tecnico o, invece, indire subito nuove elezioni.Le dichiarazioni che si sono susseguite sull'una e sull'altra

soluzione sono da prendere con le pinze, perché vengono dapartiti, che, inevitabilmente, scelgono sulla base della propriaconvenienza in termini di sopravvivenza politica. Va da sé chenon esiste la soluzione migliore in assoluto, bensì la miglioresoluzione possibile in questo momento.

ELEZIONI ANTICIPATE O IL GOVERNO MONTI? COSA È MEGLIO PER L' ECONOMIA ITALIANA?

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Fiorello, nel suo show su RAI 1, ha descritto così Mario Monti: "È alto 1 e 75, ha un sacco di capelli e ha la stessa moglie da 40 anni…"che tradotto significa persona seria, rassicurante ed affidabile. Basta la battuta dello showman per capire il motivo per cui molti ita-liani (il 78% degli intervistati secondo un sondaggio di Demopolis, mentre soltanto il 22% degli italiani preferirebbero le elezioni subi-to, secondo la statistica dello scorso novembre dell'Istituto Piepoli) sono disposti ad affidarsi a lui, il tecnocrate, per uscire da questa crisi.

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PAROLA AI LETTORI

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«La verità è che per 15 anni si è sfruttato il ricorso al debito pubblico per procacciarsi il sostegno elettorale attraverso manovre di condivisione che davano tutto a tutti»

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Sono innumerevoli le domande che gli italiani,a livello locale e nazionale, si stanno ponen-do in questo delicato periodo storico circa ilfuturo economico del nostro paese. La paura

serpeggia e una chiave di lettura univoca è apparente-mente impossibile. La caduta del governo Berlusconi a

favore dell'esecutivo di Mario Monti, seppur accol-ta con toni trionfalistici dai più accaniti detrattori

del Cavaliere, ha lasciato dietro di sé uno

strascico importante. In particolare, ad accentuare lepiù acute perplessità, c'è un semplice dato di fatto: chefine ha fatto la democrazia e dove è stato relegato l'arti-colo 1 della Costituzione, che ricordiamolo tutti recita"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavo-ro. La sovranità appartiene al popolo, che la eserci-ta nelle forme e nei limiti della Costituzione"? Lo abbia-mo chiesto a Eugenio Benetazzo, uno tra i più autore-vole economisti fuori dal coro in Italia, conosciuto alla

VISIONI

Per l'Italia?«Giapponesizzazione dell'economia e sudamericanizzazione della società»

Lo dice Eugenio Benetazzo, uno tra i più autorevoli economisti «fuori dal coro» italiani. «L'economia crescerà in modo modesto, con tassi d'interesse bassi e lento ma costante declino industriale. Dal punto di vista sociale,la popolazione verrà spinta su livelli reddituali bassi, ma con una elite sempre più ricca»

A CURA DI: GIORGIO CHIESA

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stampa di settore come il Nouriel Roubini italia-no per il suo modo irriverente e dissacratorio concui analizza e racconta lo scenario macroecono-mico contemporaneo. "Molta stampa di settoreitaliana parla di golpe finanziario. In realtà nonc'è stato nulla di simile, visto che non è statoimposto alcunché, e i voti sulla fiducia lo dimo-

strano. Possiamo parlare d'imposizione datadall'emergenza - è proprio il termine golpead essere usato impropriamente -, un'e-mergenza volta a ristrutturare il paesequanto prima per evitare che la turbolen-za finanziaria si espandesse andando aminare le basi dell'UE. Possiamo però

affermare senza paura d'essere smentiti chein Italia non c'è più la sovranità monetaria,caratteristica che accomuna anche il restod'Europa, in quanto la BCE non fa gli inte-ressi della Comunità, bensì ha un imprintingprettamente tedesco. Quindi, non hannoalcun riguardo nei nostri confronti".

Cosa ha fatto precipitare la situazionein modo così drastico e repentino? "Senz'altro deriva tutto dal referendum concui l'Italia ha detto no al nucleare e alla pri-vatizzazione dell'acqua il 12 e 13 giugno.Con quella scelta sono stati improvvisa-mente cambiati i piani di saccheggio cheerano previsti per il nostro paese. Se ci fac-ciamo caso, infatti, la pressione sui nostrititoli di stato è iniziata appena dieci giornidopo. Questa visione trova conferma pro-prio all'interno della famosa lettera che la

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«Non mi sorprende che la prima dichiarazione del neo Ministro per l'Ambiente Corrado Clini abbia trattato della sua apertura all'energia nucleare»

ITALIAPIL

-7%

DEFICIT/PIL 20105%

DEBITO PIL 2009116%

DISOCCUPAZIONE8,3%

GB PIL

+1,8%

DEFICIT/PIL 201010%

DEBITO PIL 200968,2%

DISOCCUPAZIONE7,7%

GRECIAPIL

-3,9%

DEFICIT/PIL 20109,3%

DEBITO PIL 2009126,8%

DISOCCUPAZIONE12%

PORTUGALPIL

+1,5%

DEFICIT/PIL 20107,3%

DEBITO PIL 200976,1%

DISOCCUPAZIONE10,6%

FRANCIAPIL

+1,6%

DEFICIT/PIL 20107,5%

DEBITO PIL 200978,1%

DISOCCUPAZIONE10%

GERMANIAPIL

+3,5%

DEFICIT/PIL 20104%

DEBITO PIL 200973,4%

DISOCCUPAZIONE6,7%

SPAGNAPIL

-0,2%

DEFICIT/PIL 20109,3%

DEBITO PIL 200953,2%

DISOCCUPAZIONE20,8%

IRLANDAPIL

-0,3%

DEFICIT/PIL 201032%

DEBITO PIL 200965,5%

DISOCCUPAZIONE14,1%

IL CIRCOLO DEGLI EUROKILLER

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BCE ha spedito all'esecutivo Berlusconi, nellaquale veniva messo nero su bianco la necessi-tà di privatizzare determinati servizi pubblicicome le risorse idriche. Non mi sorprendenemmeno che la prima dichiarazione del neoMinistro per l'Ambiente Corrado Clini abbiatrattato della sua apertura all'energia nucleare.Faccio davvero fatica a non leggerne il nesso".

Come vede quindi oggi la situazione ita-liana?"Partiamo da una metafora: immaginiamo uncondominio che sta prendendo fuoco. Lei cosafarebbe? Chiamerebbe l'amministratore o ivigili del fuoco? E' successo che sono stati chia-mati i vigili del fuoco, ma non dai condomini,bensì dai vicini di casa, che hanno avuto paurache il fuoco si propagasse anche alle loro abi-tazioni. Sostanzialmente ci si è resi conto chel'Europa rischia la spaccatura a causa di paesicome l'Italia. Infatti, la diversificazione politicanazionale (10 o 12 partiti), è tale per cui non siriuscirà mai a convergere in una visione unica,in una regia che metta in primo piano le esi-genze di ristrutturazione oggettive del paese. Inprima battuta per ragioni elettorali (non ci saràmai alcun politico che andrà a proporre trasfor-mazioni radicali mettendosi in cattiva lucedavanti al suo stesso elettorato), in secondoluogo perché la classe politica italiana - che faquello di mestiere - vuole tutelarsi nel prose-guo delle sue attività. Il modus operandi è: fac-ciamo fare a un soggetto esterno, privo d'inge-renze con l'elettorato, le cose scomode. Questosoggetto, Mario Monti, non ha probabilmente

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in mente di ricandidarsi (credo non gli importinulla), bensì punta a un prestigio professionalericonosciuto, probabilmente a un Nobel per l'e-conomia".

Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?"Due tipi di scenario, uno sociale e l'altro econo-mico. Per quanto riguarda quest'ultimo, prevedouna "giapponesizzazione" del paese, con una cre-scita zero molto modesta, tassi d'interesse bassie lento e costante declino industriale. Dal puntodi vista sociale, invece, mi aspetto una "sudame-ricanizzazione", ovvero una popolazione schiac-ciata sempre più verso il basso, con livelli reddi-tuali modesti e povertà costantemente inaumento, a cui si andrebbe a contrapporre unapiccola elite molto ricca. Mi sorprenderei se siverificasse il contrario".

In molti hanno però l'impressione che ci

sia al governo una sorta di "filosofia finan-ziaria" che la crisi ha contribuito in largamisura a crearla, vale a dire coloro chehanno voluto l'Euro e stanno cercando ditenere in vita quello che potrebbe sembra-re un esperimento fallito."Personalmente concordo con questa visionedelle cose. Ma non posso esimermi dal fareanche un ragionamento come contribuente.Ecco, in questo caso mi sento rincuorato,perché le nomine sono state fatte - seppurnella loro discutibilità - con soggetti che,anche in presenza di conflitti d'interesse,hanno conclamato prestigio professionale eistituzionale. E' quello che in questo momen-to serve al paese, in particolare dopo 15 annidi politica fatta di pressapochismo, improvvi-sazione e soprattutto incompetenza e impre-parazione. La verità è che si è sfruttato ilricorso al debito pubblico per procacciarsi il

sostegno elettorale attraverso manovre dicondivisione che davano tutto a tutti".

Se cade l'Italia cade anche l'Europa?"Esattamente. E' proprio una questione didimensione economica, se un paese comel'Italia dovesse entrare in un default pilotatocome la Grecia o l'Irlanda ci sarebbe un effettodomino tale che, in confronto, il 1929 divente-rebbe una barzelletta. Basti vedere chi ha volutol'Unione Europea e chi beneficia maggiormentedell'Euro, ovvero la Germania (in seconda battu-ta Francia e Olanda, i paesi ad economia forte) enon di certo l'area periferica".

A cosa è dovuto uno sbilanciamento cosìconsistente?"Questo quesito ripone la risposta nella storia cheha portato alla nascita prima della CEE e poi dellaComunità Europea e, infine, all'Unione Europea.Si è voluto creare un'istituzione sovranazionaleche tentasse di coordinare tutti gli stati che avreb-bero aderito alla moneta unica, per guardare almedio-lungo termine del progresso macroecono-mico. Ognuno tragga le proprie conclusioni".

C'è ancora un modo per far tornare asplendere il nostro paese?"Possiamo solo mitigare la discesa, ma dif-ficilmente, a causa proprio della nostra pre-senza in Europa, riusciremo a prendere unastrada diversa. Ora si andranno a privatizza-re risorse strategiche del paese per genera-re flussi finanziari che vanno a pagare consicurezza e certezza il debito, poi il paese sistabilizzerà ma di certo non tornerà mai aifasti degli anni '90".

«Con il referendum del 13 giugno sono stati

cambiati i piani di saccheggio che eranoprevisti per il nostro

paese. La pressione suinostri titoli di stato

è infatti iniziata appenadieci giorni dopo»

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Il credito documentario è una tra le più tipi-che e conosciute forme di regolamento finan-ziario delle transazioni commerciali intercorren-ti tra soggetti talvolta residenti in paesi molto

lontani e con connotati culturali assai diversi.Esso, attraverso un articolato ma, sostanzialmen-te, semplice meccanismo, permette di ottenere ovendere delle merci minimizzando il rischio di nonvedersele consegnare o di non vedersele pagare.La distanza geografica e culturale, infatti, tra i duesoggetti attori dell'interscambio, in assenza diquesta ormai consolidata forma di regolamento,potrebbe essere alla base di aspre e frequenticontestazioni oltre che fonte di potenziali compor-tamenti scorretti di mercato.Entrando più in dettaglio nell'esaminare lo strumento,rinveniamo che le parti che intervengono nell'opera-zione di credito documentario sono solitamente quat-tro ovvero: a) l'ordinante (compratore/importatore)colui che impartisce le istruzioni per l'apertura del cre-dito; b) la banca emittenteovvero colei che riceve leistruzioni dell'ordinante e che provvede ad aprire il cre-

dito stesso; c) la banca notificatrice (banca inter-mediaria/domiciliataria) quella a cui viene appoggia-ta l'operazione per darne comunicazione al beneficia-rio; d) il beneficiario (venditore/esportatore), sog-getto a favore del quale viene aperto il credito.Più in dettaglio e nel contesto della transazione, tratutte queste figure si stabiliscono una serie di rap-porti che dipendono principalmente dalla tipologiadel credito aperto (revocabile o irrevocabile), dalladomiciliazione del luogo dove dovranno essereassolte le obbligazioni da esso derivanti e dallamodalità di utilizzo richiesta per lo stesso (a vista,differito o per negoziazione). Cominciando dal tipo di credito, come abbiamo visto,la banca puo' assumere un impegno revocabile odirrevocabile. Nel primo caso il credito puo' esseremodificato o annullato in qualsiasi momento e senzaprevio avviso al beneficiario, esponendo, quindi, que-st'ultimo al rischio di aver avviato la produzione o,addirittura, di aver già spedito la merce, e di vederannullato il mezzo di incasso. Esso viene utilizzato,quindi, in presenza di un elevato grado di fiducia tra icontraenti e solo per superare eventuali limiti valutariche potessero insorgere tra i due paesi. Se il credito,invece, risulta irrevocabile, il beneficiario è pienamen-te garantito da un impegno inderogabile assunto dauna banca ed ogni eventuale modifica, entro la validi-tà, dovrà essere accettata dal beneficiario stesso.In merito al luogo ove debbano venire assolte le obbli-gazioni, le ipotesi possono prevedere due opzioni ovve-ro presso le casse della banca emittente (propriecasse) o presso un'altra eventuale banca corrispon-dente (sue casse). Nel "proprie casse" il beneficiarioper ottenere il pagamento deve far pervenire, a suo

rischio, i documenti presso la banca emittente a cuispetta il compito di determinarne la conformità: l'ob-bligo quindi nasce solo ad avvenuta verifica dellabanca di fiducia dell'emittente stesso. Nell'altro caso,per contro, sarà la banca di fiducia del beneficiario cheavrà il mandato di verificare i documenti e di rilevarnela conformità alle clausole del credito, effettuandone ilpagamento "liberatorio" se tutto appare conforme esuccessivamente al pagamento, il rischio del viaggiodei documenti rientra a carico dell'ordinante. Questosignifica che qualora i documenti, pagati dalla bancaestera, non giungano a destinazione dell'emittente ilcredito, nulla potrà venire opposto al beneficiario.Da ultimo, in merito alle modalità di utilizzo, possiamoraggrupparle in tre forme principali: pagamento a vista,pagamento differito e per negoziazione. Il primo tipo,più elementare, comporta il pagamento immediato albeneficiario da parte della banca domiciliataria delcontrovalore delle merci contro ritiro dei documenticonformi alle prescrizioni del credito. Invece, nel paga-mento differito, il beneficiario, nel momento in cui pre-senta i documenti, ottiene dalla banca domiciliatariaun impegno irrevocabile differito di un certo periodo ditempo fissato a priori dal credito. Solo a scadenza diquesto impegno potrà entrare in possesso dellasomma dovuta. Infine, nella negoziazione, è prevista lapresentazione alla banca domiciliataria, assieme aidocumenti di spedizione delle merci, di una tratta avista a carico della banca emittente, del compratore odi una terza banca se il credito è espresso in terzamoneta. In questo ultimo caso il beneficiario del credi-to otterrà in pagamento un impegno bancario pron-tamente negoziabile o scontabile presso qualsiasialtra banca e quindi anche molto flessibile nell'utilizzo.

Le transazioni internazionali con il credito documentario

PILLOLE DI FINANZA - Rubrica a cura del Dott. claudio Rossi

Siamo in presenza di una forma «letterale» di regolamento finanziario di un'operazione commerciale che, nel suo uso più comune, permette

di renderla piu' sicura. Con un facile ma superficiale sillogismo sembraquasi smentito il motto «Litterae non dant panem»!

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ECONOMIA&BUSINESS

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Salgono a 3 le «miliardarie»bergamasche

LA CLASSIFICA

Nella classifica «Le principali società italiane», in base al fatturato 2010 pubblicata da Mediobanca, la Brembo e la RadiciFin seguono Italcementi e tornano sopra i mille milioni di ricavi. Sotto il miliardo la Tenaris Dalmine dei F.lli Rocca, non accadeva dal 2004. Ecco chi sale e chi scende

Nella classifica stilata dall'ufficiostudi di Mediobanca, che pren-de in esame i bilanci 2010 delle"Principali società italiane", le ber-

gamasche "miliardarie" (quelle con un fatturatoannuo che supera il miliardo di euro) salgono dadue a tre. Al vertice assoluto, con 4,79 miliardidi euro si riconferma Italcementi (che con ilgruppo Italmobiliare si attesta al 22° postonazionale); al secondo posto bergamasco c'è laRadiciFin, la holding di Radici Group con inte-ressi che spaziano dalla chimica alla plastica,dalle fibre al tessile, accreditata di 1,16 miliardidi euro di ricavi (130° posto nazionale) e poi

la Brembo che, guadagnando una posizionerispetto al precedente rapporto, occupa il 3°posto orobico con un volume d'affari che supe-ra il miliardo di euro (al 144° posto nella classi-fica nazionale). Sotto il miliardo la TenarisDalmine dei F.lli Rocca. Come anticipatol'Italcementiguida la pattuglia orobica con unfatturato di gruppo di 4 miliardi 790 milioni dieuro e un calo del 4,3% rispetto ai 5 miliardi nel2009. La causa è la diminuzione dei volumi e laminore domanda nel settore delle costruzioni inmolte aree insieme ai riflessi di una deboledinamica dei prezzi di vendita in alcuni Paesi:Italia, Nord America e India. Un andamento

negativo che si registra per il quarto anno con-secutivo. Alle spalle di Italcementi si piazzaRadiciFin con 1 miliardo 162 milioni e un fat-turato che ha segnato un rimbalzo del 50% dai775 milioni del 2009. Un livello superiore ancheai 961 milioni registrati nel 2008 ma ancora lon-tano dal 2007, l'anno prima dell'inizio dellarecessione, quando la holding presieduta daAngelo Radici ha toccato 1 miliardo e 419 milio-ni. Sul terzo gradino del podio la Brembo diBombassei che ha chiuso il 2010 con 1 miliar-do e 75 milioni. Un record storico per il gruppomondiale che vede la luce l'11 gennaio 1961nelle Officine Meccaniche di Sombreno, sotto

«LE PRINCIPALI SOCIETÀ BERGAMASCHE»

ITALCEMENTI (GRUP-PO ITALMOBILIARE)

RADICIFIN

BREMBO

DALMINE

SAME DEUTZ-FAHR

SANPELLEGRINO

MIRI RADICI FAMILYOF COMPANIES

POLYNT

SCHNEIDERELECTRIC

ITEMA

10°

19

188

173

131

164

174

185

336

298

405

22*

130

144

166

186

192

224

259

281

289

4.790.944

1.162.455

1.075.252

951.363

854.559

841.223

741.917

613.861

575.787

533.512

La top ten Pos.2009

Pos.2010

Fatturato2010**

** POSIZIONE RIFERITA AL GRUPPO ITALMOBILIARE** VALORI IN MIGLIAIA DI EURO** FONTE: STUDIO MEDIOBANCA

ITALCEMENTI

LA CEMENTERIA DI

CALUSCO D'ADDA

Page 37: Bergamo Economia dicembre 2011

37

gli occhi di Emilio Bombassei, Italo Breda e del-l'attuale presidente Alberto Bombassei, e chequest'anno ha festeggiato i suoi primi 50 anni.Dopo il gap negativo registrato nel 2009, pena-lizzato dalla crisi e chiuso con un fatturato di 825milioni di euro (contro i 1.060 del 2008), i priminove mesi del 2010 hanno visto per il gruppoleader mondiale nei sistemi frenanti un sensi-bile recupero: il fatturato è rimbalzato del 30%a 800 milioni, permettendo il recupero di livellisuperiori a quelli di prima della crisi e legitti-mando, di fatto, le attese di un ritorno sopra ilmiliardo a fine anno. Dopo cinque anni conse-cutivi scende sotto la soglia dei mille miliardi diricavi la Tenaris Dalminecon 951 milioni con-tro il miliardo e 43 milioni dell'anno precedente.Non accadeva dal 2004. La causa è dovuta, ingran parte, alla dinamica sfavorevole dei prezzidi vendita. Al 5° posto la Same Deutz-Fahrcon 855 milioni di euro. Meno 2,5% rispet-to agli 876 milioni del 2009. Segue laSanpellegrino che ha chiuso l'ultimo eserci-zio con 841 milioni di ricavi (819 milioni nelbilancio 2009). L'azienda, esattamente un annofa, ha festeggiato il miliardo e 70 milioni botti-glie prodotte nel sito bergamasco (la previsioneper il 2011 è di tagliare il traguardo del miliardoe 150 milioni), di cui 700 milioni di pezzi sonobottiglie di acqua minerale, oltre 250 milionisono bibite e 115 milioni gli aperitivi a marchioSanbittèr. Settima la Miro Radici Family of

Companies con 742 milioni contro i 789 milio-ni del 2009 e poi la Polynt, al 8° posto, con 614milioni (421 milioni nel 2009). L'obiettivo delgruppo è di raggiungere un miliardo di euro difatturato entro il 2015. Al 9° SchneiderElectric con 575 milioni (490 milioni nel 2009)e al 10°Itema Holding, che è tornata nel 2010a un livello di fatturato di 534 milioni di euro.

«LA CLASSIFICA»Le principali società industriali e di

servizi bergamasche - Edizione 2011 Fatturato Ris. di competenzaazionisti del gruppo

4.790.9445.006.379

45.78071.288

20102009*° ITALCEMENTI

20102009

1.162.455775.354

42.866-18.630* RADICIFIN

20102009

1.075.252825.897

32.27110.528*°BREMBO

DALMINE 20102009

951.3631.043.450

82.963108.422

* SAME DEUTZ-FAHRGROUP

20102009

854.559876.377

-11.949-48.362

* SANPELLEGRINO 20102009

841.233818.657

10.70710.707

*° MIRO RADICI FAMILYOF COMPANIES

20102009

741.917789.483

-40.123-44.915

* POLYNT 20102009

613.861420.786

-14.065-31742

SCHNEIDER ELECTRIC 20102009

575.787489.562

16.67911.038

*° ITEMA HOLDING 20102009

533.512337.532

33.228-48.708

* SIAD 20102009

452.661409.698

22.33015.651

* ZANETTI 20102009

320.185272.704

8.26917980

*° GEWISS 20102009

302.562275.939

25.11318.265

CALCESTRUZZI 20102009

271.203305.067

-22.782-35.022

* LUCCHINI RS 20102009

245.011242.463

14.54228.166

N&W GLOBALVENDING

20102009

243.754207.063

-31.467-29.834

EXIDE TECHNOLOGIES

20102009

181.171188.443

3.178-11.590

* FINANZIARIAIL BELVEDERE

20102009

181.017149.040

26.88514.419

SAN DIEGO 20102009

172.992154.166

2.4725.451

OLD MILL HOLDING 20102009

171.863163.624

2.9001.982

FINOS 20102009

161.241177.375

4.2388.661

BAYER MATERIAL 20102009

149.81488.081

4.3333.789

BB HOLDING 20102009

136.581130.468

4.6554.857

ITALTRANS 20102009

132.921126.312

4.8265.433

* TENACTA GROUP 20102009

132.921126.312

5.0723.133

* NICOTRAGEBHARDT

20102009

125.457122.423

-3.799-2.658

VALTELLINA 20102009

123.752116.892

375247

MIRO RADICI

Page 38: Bergamo Economia dicembre 2011

38

Come per la RadiciFin, anche per l'Itema nonc'è stato ancora il recupero dei livelli pre crisi(il 2007 aveva registrato ricavi per 673 milio-ni), ma il dato dell'anno scorso di molto supe-riore rispetto ai 337 milioni del 2009, l'annopiù nero della crisi del mercato internazionale.

«LA CLASSIFICA»

EUROGRAVURE20102009

54.17649.536

-2.074-10.787

Le principali società industriali e di servizi bergamasche - EDIZIONE 2011 Fatturato Ris. di competenza

azionisti del gruppo

ENI PRIMA PER RICAVI E UTILIEni conferma la prima posizione per ricavi,poi Enel, Exor-Fiat e Telecom: questi irisultati salienti della tradizionale classificaMediobanca delle principali società italiane,riferita ai dati del 2010. Eni riguadagna inoltrela testa negli utili (6,3 miliardi di euro), sopra-vanzando Enel, prima nel 2009 (4,3 miliardi).Seguono Telecom (3,1 miliardi), Poste (1,01)e Terna (614 milioni). La graduatoria, giuntaalla 46ma edizione, registra l'ascesa delleaziende energetiche (Esso, Saras, KuwaitPetroleum, TotalErg) e metallurgiche (RivaFire, Marcegaglia), che avevano perso terre-no nel 2009, ma presenta poche novità com-plessive: tra queste il gruppo Pirelli che sca-valca De Benedetti, Supermarkets Italiani(Esselunga) che diventa prima nella grandedistribuzione, la scalata di Prada nel sistemamoda-abbigliamento. Un sistema dunque cheassomiglia molto a una "foresta pietrificata"con variazioni indotte dal prezzo delle materieprime e da rare acquisizioni, quasi sempreall'estero (come l'operazione Draka, che por-terà Prysmian il prossimo anno a guadagna-re una dozzina di posizioni), ma senza un veracrescita dell'economia italiana. La classificavede Eni prima con 98,5 miliardi di euro di fat-turato (+18%), Enel a 71,9 miliardi, Exor-Fiat58,9, Telecom 27 miliardi, poi Gse (Gestoreservizi energetici), Finmeccanica, Edizione(Benetton), Essoche passa dal decimo all'ot-tavo posto, Edisonnona, Poste Italiane (dal-l'ottavo al decimo). Saras passa dal vente-simo all'undicesimo gradino, Total Erg dal35mo al 14mo. Supermarkets Italianisegnaun +6,4% del fatturato, perde tre posizioni(dal 16mo al 13mo), ma nel comparto dellagrande distribuzione supera Carrefour (6,2miliardi di fatturato contro 5,7). Nelle posizio-ni seguenti sale Luxottica (da 21 a 19), scen-de Wind (da 15 a 20), Italmobiliare fuori dallatop-20 (da 22 a 19). Pirellipassa da 25 a 24 escalza la Cofidedi De Benedetti (da 23 a 25).Il gruppo Marcegaglia passa dalla 47ma alla29ma posizione. Nella moda-abbigliamentoPradacon un +31% del fatturato, a 2,04 miliar-di, quasi appaia Benetton (2,05 miliardi) estacca Armani (+4,6% fatturato a 1,58 miliar-di). Nella classifica manca il gruppo Gucci (2,6miliardi il giro d'affari) che fa capo a società didiritto estero. Il miglioramento del fatturato perle imprese industriali nel 2010 è comunquepari al +9,4%, con un +12,4% delle energeti-che e un +31,8% delle metallurgiche. Numeriche non sempre impattano sugli utili, tantoche Thyssen segna un +58,9% dei ricavima 96 milioni di perdita, Lucchini fa +48%,ma con 648 milioni di rosso, Riva Fire +34%ma perdite per 66 milioni. In deficit ancheSaras (9,4 milioni) e Shell Italia (-38 milioni).

** DATI DI BILANCIO CONSOLIDATO** POSIZIONE DELLA CONTROLLANTE*° BILANCIO REDATTO SECONDO I PRINCIPI CONTABILI IAS/IFRS*° FONTE: MEDIOBANCA - UFFICIO STUDI

POZZONI 20102009

119.782116.675

479-2.803

FAR - FABBRICAADESIVI RESINE

20102009

116.02191.983

-4.153-2.190

* FINANZIARIA PER LOSVILUPPO DEL TESSILE

20102009

115.880101.020

1.784-7.841

BRANDED APPARELITALIA

20102009

112.006117.125

-4.879-346

*° GIOVANNI BOZZETTO

20102009

109.21189.517

2.560-76

* PERFORMANCEINVESTMENTS

20102009

108.90697.425

-489-2.986

* TESMEC20102009

105.28086.088

5.2437.368

M.S.AMBROGIO20102009

102.36872.555

1.746-4.714

* SIT - SOCIETA' ITALIA-NA TRASMISSIONI

20102009

94.73376.366

3.274-1.607

* ZAMBAITI DISTRIBU-ZIONE TESSILE

20102009

91.043102.182

-763-883

SACBO 20102009

88.51983.100

12.27110.802

NUOVO ISTITUTO ITA-LIANO D'ARTI GRAFICHE

20102009

88.40682.788

751-3.490

* SAPA20102009

87.64983.538

1.1982.014

* OLDRATI GROUP20102009

82.29466.733

-861-480

* SCAME PARRE20102009

73.66069.619

1.178237

OLMI20102009

72.93896.036

9.72718.494

ERREGIERRE20102009

70.51174.332

4.3835.097

* AGOSTINO FERRARI20102009

63.30659.818

-2.296-5.145

GILDEMEISTER20102009

61.16327.818

-4.706-12.598

OFFICINE LUIGI RESTA20102009

59.72054.976

12.81711.671

SAINT-GOBAIN ISOVERITALIA

20102009

59.59655.230

-3.643-2.145

CARTIERE PAOLOPIGNA

20102009

54.70472.295

210-6.498

CAM IL MONDO DELBAMBINO

20102009

54.55851.851

2.4063.950

VOLVO ITALIA20102009

52.44950.244

-5.612-3.514

Page 39: Bergamo Economia dicembre 2011
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ECONOMIA&BUSINESS

40

Zocchi, nuovo ad di N&W Global

MANAGER

Cambio ai vertici dei 1.100 addetti della ex-Necta. A partire dal prossimogennaio Andrea Zocchi sarà l'amministratore delegato del gruppo e succe-de ad Antonio Cavo, che rimarrà presidente del consiglio di amministrazio-ne assicurando così una transizione graduale e una continuità manageriale

Nuovo amministratore delegatoalla N&W Global Vending (exNecta) di Valbrembo che, con isuoi mille e passa lavoratori, è

una delle maggiori fabbriche della provin-cia salita addirittura sul podio (terza),prima che la crisi d'autunno mettessefuori gioco gli interinali. La scelta degliazionisti per la successione di AntonioCavo è caduta su un manager interno,Andrea Zocchi, che prima della promo-

zione ricopriva l'incarico di direttoreamministrativo. Cavo, che è alla guida delgruppo da anni, continuerà a lavorareall'interno dell'azienda con incarichi ditipo societario, più che operativo. La noti-zia, nell'aria da diverso tempo, è statacomunicata come la naturale prosecuzio-

ne della linea aziendale seguita negli ulti-mi anni. Con i suoi 243 milioni di fatturato(ultimo bilancio approvato) incassati nel-l'ultimo esercizio dalla vendita di macchi-ne per il caffè, l'ex Necta figura tra leprime 600 realtà industriali italiane; l'eser-cizio si è chiuso con perdite superiori ai 31milioni di euro, in peggioramento dai circa3 milioni persi nell'esercizio 2009. Il grup-po è stato acquisito tre anni fa dai fondiBarclays Private Equity e Investcorp diret-tamente dai fondi Argan Capital e MerrillLynch global private equity. Tra le primemosse, non appena si è intravisto unospiraglio nella crisi, i nuovi proprietarihanno deciso di chiudere le lavorazioni inDanimarca e di accentrarle a Bergamo,con un piano investimenti oneroso che,visto l'attuale panorama, sta dando menofrutti del previsto e ha già posto una seriaipoteca sul piano di assunzioni varato nellaprimavera scorsa (200 interinali). Da set-tembre, con il rallentamento del mercato,è in atto una specie di fermata collettivanelle giornate di venerdì (oppure di lunedì,come accaduto con il ponte del 31 ottobrescorso) che viene effettuata attingendodal monte ferie oppure, per chi le ha giàesaurite, con il ricorso ai permessi retribui-ti. A ottobre il management, ancora guida-to da Antonio Cavo, aveva ipotizzato inalternativa il ricorso alla cassa integrazio-

ne ordinaria, tuttavia le assemblee deilavoratori si erano espresse per mantene-re l'attuale sistema. Inoltre l'amministrato-re delegato uscente è stato il primo man-

ager della provincia a varare un program-ma di assunzioni con il sistema del salariod'ingresso, cioè partendo dalla paga base,per aggiungere via via le varie voci dellapiattaforma integrativa; il percorso concor-dato prevede che l'ingresso in aziendaavvenga attraverso contratti flessibili(interinali, tempo determinato) portandoalla stabilizzazione dopo 30 mesi. Con ilritorno della crisi, proprio gli interinali sonostati i primi a pagare il prezzo più alto.

AndreaZocchi

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ECONOMIA&BUSINESS

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“INDUSTRIAMOCI”

Grande successo per la seconda Giornata Nazionale delle piccole e medie imprese, voluta da Confindustria per mettere i giovani in contatto con le imprese, un'opportunità di orientamento professionalee di conoscenza sulle figure più ricercate dalle imprese orobicheIn un anno triplicate le Pmi aderenti al progetto

Adesioni più che raddoppiate per la Seconda GiornataNazionale "PMI DAY" organizzata da Confindustria, cheha visto 31 piccole e medie imprese della nostra provinciaaprire le porte il 25 e il 26 novembre a 1860 ragazzi di terza

media. Un incontro ravvicinato fra scuola e mondo del lavoro che ha avutovari obiettivi: accrescere la consapevolezza dei più giovani nei confrontidel ruolo sociale delle imprese, far toccare con mano la loro forte evolu-zione tecnologica delle piccole e medie aziende, vera spina dorsale delsistema economico italiano in grado di creare ricchezza e occupazione,e promuovere percorsi scolastici ad indirizzo tecnico-scientifico chegarantiscono meglio uno sbocco professionale e soddisfano le richie-ste delle aziende sempre affamate di tecnici da inserire nei loro organici. Queste le aziende partecipanti: Acerbis Italia (Vall'Alta di Albino),Co.Mac (Bonate Sotto), Cosberg (Terno d'Isola), Elframo (Bergamo),Fassi Gru (Albino), Flamma (Chignolo d'Isola), Gamba (Brembilla),Giasini (Grassobbio), Grazioli Angelo e Fratelli (Fara Gera d'Adda),Gualini Lamiere International (Bolgare), Imex (Lenna), ImsDeltamatic (Calcinate), Lartigianabottoni (Bolgare), MeccanicaGervasoni (Lenna), Mi-Me Minuterie Metalliche Meles (BonateSopra), Nolan Helmets (Valbrembo), Persico (Nembro), Piazzalunga(Sorisole), Plastik (Albano S. Alessandro), Pneumax (Lurano), PoliniMotori (Alzano Lombardo), Projetman Macchine (Grumello del Monte),Robur (Zingonia), Salf Laboratorio Farmacologico (Cenate Sotto),San Pellegrino (San Pellegrino), Scaglia Indeva (Brembilla), Tino Sana(Almenno San Bartolomeo), Valsecchi (Pontida), W&H Sterilization(Brusaporto), Visconti (Mapello) e Vitali (Cisano Bergamasco). L'iniziativa, gestita a Bergamo dal Comitato Piccola Industria diConfindustria Bergamo, si inserisce in un pacchetto organico diproposte per le scuole, curato dal Gruppo Giovani Imprenditori, fracui il concorso "Industriamoci: accendi un'idea" che rappresentauna continuazione ideale del PMI DAY.

Pmi day: 31 aziende apertea 1860 ragazzi di terza media

Page 45: Bergamo Economia dicembre 2011

45

FLAMMA SPA(CHIGNOLOD'ISOLA) Flamma SpA opera dapiù di 60 anni nel settoredelle Life Sciences pro-ducendo principi attivi e

intermedi per l'industria farmaceutica, nutraceutica ecosmetica e da 15 ha l' unità produttiva a Chignolo d'Isola."E' indispensabile per una realtà come la nostra -ha dettoGian Paolo Negrisoli, presidente della società - avereun rapporto aperto e trasparente con il territorio. Siamoorgogliosi di poter mostrare che alla base della nostra atti-vità stanno non solo tecnologie e know-how ma ancheattenzione all'ambiente e alla sicurezza".

GIASINI SPA (GRASSOBBIO) Anche quest'anno la Giasini SpA, azienda costruttrice distampi per plastica e lamiera dal 1962, apre le sue portealla visita degli studenti di terzadella vicina scuola media."L'importanza della scelta dipercorsi formativi di istruzionesecondaria -ha detto il respon-sabile Giovanni Giasini -,compatibili con le reali opportu-nità lavorative del territorio, èdeterminante per lo sbocco professionale delle nuovegenerazioni e per il futuro delle aziende. La Giasini incon-tra, da sempre, le ambizioni lavorative dei nostri ragazzi".

IMS DELTAMATIC SPA (CALCINATE) La Pmi di Calcinate, è la sede di un network di aziendeoperanti in tutto il mondo, che progetta e costruisce

impianti industriali persona-lizzati con circa 200 addettidi cui la metà tecnici qualifi-cati. "In un'azienda tecnolo-gica che, come la nostra,lavora tanto con l'estero èfondamentale la conoscen-za delle lingue, delle tecno-

logie più avanzate, la voglia di viaggiare e il saper gesti-re le relazioni", questo è il messaggio che il presidentedella Ims Deltamatic SpA, Raffaele Ghilardi, ha tra-smesso ai giovani visitatori.

MI ME MINUTERIE METALLICHEMELES SPA (BONATE SOPRA) Costituita nel 1950, MI-Me SpA si è specializzata nellaproduzione su disegno del cliente di particolari tran-ciati complessi di precisio-ne destinati ai più svariatisettori industriali. "Questagiornata ha permesso dimostrare da vicino la nostrarealtà produttiva a giovanistudenti che si prepare-ranno ad effettuare scelteimportanti per la loro futura vita lavorativa", è stato ilcommento del titolare Raffaele Meles.

VALSECCHI SPA (PONTIDA) Fondata nel 1918, Valsecchi SpAha da sempre la pas-sione per il legno, affiancando la cura artigianale allatecnologia produttiva più moderna ed eco-compatibile.

Nel 2004, ottiene la certifica-zione UNI EN ISO 9001:2008per la qualità. Leader nel set-tore del bricolage è ValsìSrl, producendo mensole, aBonate Sotto (Bg). Nel 2006 ilgruppo ottiene la certificazio-ne FSC per l'impiego di legna-

me proveniente da foreste eco-gestite. Nel 2010 com-pie un passo verso l'eco-sostenibilità installando unimpianto fotovoltaico da 422.000 kWp.

ROBUR SPA (VERDELLINO/ZINGONIA)Robur SpA studia, sviluppa e produce interamente inItalia sistemi di riscaldamento ad alta efficienza e basso

impatto ambientale. Robur offre le soluzioni più avan-zate per riscaldare gli ambienti. Presente negli USA

e in Germania con filialicommerciali, l'aziendaha sede a Verdellino. "Loscambio tra mondo edu-cativo e quello delleimprese è determinanteper entrambi. Per que-sto accogliamo gruppi

di studenti - ha commentato il presidente BenitoGuerra - e sosteniamo l'attivazione di collaborazio-ni con istituti scolastici".

ELFRAMO SPA (BERGAMO) Anche quest'anno Elframo SpA - che progetta e realiz-za con un ciclo di produzione integrato attrezzature perla ristorazione collettiva - apre le porte agli studen-

ti delle medie edelle superiori, perstimolarne la perce-zione del mondodel lavoro. "Gli stu-denti hanno sco-perto - ha dettol'ad Maurizio Mora-, interagendo conle figure professio-

nali all'interno dell'azienda, che le competenze tecniche ela manualità, unite all'inclinazione personale sono le basiper un percorso di crescita umana e professionale".

GUALINI LAMIERE INTERNATIONALSPA (BOLGARE) Gualini Lamiere International SpA è specializzata nellalavorazione della lamiera di grande spessore. Attenta

alle tecnologie avanzate di produzione, l'azienda diBolgare si configura sempre più come fornitore di pro-dotti finiti medio-grandi. "La nostra strategia - ha affer-mato Miriam Gualini, a.d. della società e vice presi-dente del Comitato Piccola Industria di ConfindustriaBergamo - è fornire soluzioni ad alto valore aggiuntoche trovano nella specializzazione tecnologica e nellaprofessionalità degli uomini le colonne portanti."

GRAZIOLI ANGELO & F.LLI SRL(FARA GERA D'ADDA) La PMI di Fara d'Adda, nata nel 1951 e specializzatanella lavorazione meccanica di precisione di compo-nenti per trattori, movimentazione terra e veicoli haospitato circa 100 ragazzi delle classi terze medie di

Fara d'Adda e i loro inse-gnanti. "Abbiamo aderitocon entusiasmo all'iniziati-va, che peraltro coincidecon il festeggiamento del60° anno di attività - hadichiarato il presidente

Grazioli Giovanni - perché crediamo da sempre nellegame tra aziende e mondo della scuola, come testi-monia la nostra presenza nel Consorzio ENFAPI diTreviglio".

S.A.L.F. SPA LABORATORIOFARMACOLOGICO (CENTATE SOTTO) S.A.L.F. Laboratorio Farmacologico SpA dal 1921 pro-duce farmaci infusionali in flaconi di vetro e polipropile-

ne, soluzioni iniettabili in fiale di vetro, soluzioni infusio-nali e per irrigazione in sacche di PVC e polipropilene

"La S.A.L.F. - ha detto il vice-presidente Aldo Angeletti -opera sul territorio nazionalecon il 46% del proprio fattu-rato nel pubblico ospedalie-ro e sta sviluppando il mer-cato estero. L'azienda ha rite-nuto di fondamentale impor-

tanza la formazione e la crescita professionale del persona-le e in questa direzione collabora con scuole ed università".

ACERBIS INTERNATIONAL SPA(VALL'ALTA DI ALBINO) Acerbis SpA, nata nel 1973 da Franco Acerbis, sin daisuoi inizi evidenzia la sua vocazione per il mondo delle

competizioni. Acerbis risponde alle esigenze degli atle-ti professionisti, che negli anni '70 avevano la neces-sità di prodotti che permettessero un maggior livello disicurezza e di competitività. A Franco Acerbis, il fon-datore, piace dire che: "Se ti piace quello che faioggi, hai più possibilità di vedere il domani, perchéla tua mente e il tuo corpo ne traggono benefici.Seguire i propri sogni rende la vita più facile".

CO.MAC. SRL (BONATE SOTTO) La visita ai reparti di montaggio, dei ragazzi di terza A eB di Bonate Sotto, delle linee di infustamento e di imbot-tigliamento oltre che di carpenteria e di Ricerca e

Sviluppo è stata organizzata dividendo gli alunni indiversi gruppi. Ciò ha permesso un'interazione tra stu-denti e lavoratori, supportato con prove pratiche di sal-datura o di movimentazione in 3d di pezzi meccanici. Lamattinata si è conclusa con un test gioco, somministra-to ai ragazzi e correlato con premi di classe utili per ilproseguo dell'anno scolastico.

LARTIGIANA BOTTONI SPA(BOLGARE) Lartigiana Bottoni SpA è una fucina di idee ed espe-rienze al servizio delle più importanti firme del prêt-à-porter. "E' un incessante lavoro di squadra - ha detto

Pietro Gualini - nellaricerca di design e pro-poste uniche, grazie allacapacità di unire idee eintuizioni, manualità ecapacità tecniche. Unosguardo volto sempresu nuovi orizzonti che si

realizza attraverso azioni di cultura rivolta ai giovani delterritorio: aprire le aziende al loro sguardo curioso è divitale importanza. Filosofia che ci guida da 50 anni".

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PNEUMAX SPA (LURANO) "Pneumax, produttore di componenti per l'automazio-ne, - ha spiegato Marco Beretta - da sempre ha un

atteggiamentoattento alla scuo-la; non si preten-de che essa for-nisca tutta la pre-parazione neces-saria per il lavoro,ma si chiede chevengano fornitecompetenze pro-

fessionali che serviranno ai giovani nell'inserimento enella permanenza nel mercato del lavoro: in altre paro-le la scuola deve "insegnare ad imparare", cioè impara-re ad usare il patrimonio individuale di conoscenze ecompetenze per produrre nuovo valore attraverso illavoro".

VISCONTI SRL (MAPELLO) La Visconti di Mapello nasce 36 anni fa come attivi-tà artigiana e si è specializzata nella lavorazione ecommercializzazione di nastri stretti. Si è evolutasul mercato siderur-gico divenendo unCentro Servizi certifica-to TÜV, la cui gammadi prodotti spazia pertipologia, qualità e sipresenta come un'a-zienda produttiva, pro-fessionale nella pro-duzione e commercializzazione di nastri in ferro."Produttività, efficenza, qualità ed innovazione - hannospiegato i titolari Enrica e Mauro Visconti - sono i prin-cipi su cui poggia tutta la nostra organizzazione".

NOLAN SPA (BREMBATE SOPRA) Nolan, sita in Brembate di Sopra, nel 1972 ha iniziato ilproprio percorso nella produzione di caschi da motoci-

clista realizzati in policarbonatoe in fibre composite. L'azienda,grazie alle proprie capacità tecni-co-produttive e a un team di 400persone che lavorano con pas-sione, è in grado di offrire unavasta gamma di prodotti destina-ta a ogni tipo di motociclista.

Sicurezza, tecnologia e ricerca d'innovazione sono lelinee guida fondamentali che l'azienda desidera tra-smettere alle nuove generazioni aprendo le proprieporte agli alunni delle scuole.

PIAZZALUNGA SRL (PETOSINO) Piazzalunga è specializzata da oltre vent'anni nellavendita, assistenza e noleggio di carrelli elevatori. Èunico concessionario diretto Toyota material handlingItalia per Bergamo e provin-cia. Si occupa di: vendita dicarrelli elevatori e macchineda magazzino con disponibili-tà di nuovo ed usato; noleg-gio con formule contrattua-li anche Full Service; assi-stenza tecnica e pianificazione di interventi dimanutenzione periodica; formazione tecnica aglioperatori del settore e consulenza in materia dipiani finanziari e sicurezza sul lavoro.

IMEX SRL (LENNA) La Imex è leader europea nella produzione di aste in

legno per cornici di quadri. Iprodotti sono presenti nelladistribuzione europea e ita-liana e rispettano le normati-ve ambientali e di sicurezza.E' certificata FSC: utilizzalegnami provenienti da fore-

ste controllate. Realizza la prototipazione, sviluppandoforme e aspetto estetico rispondente alle esigenze dei

clienti. Produce con macchinari e impianti d'ultimagenerazione nelle tre unità produttive in ValleBrembana. E' guidata dal presidente Ghidini Maurocon le figlie Francesca e Giulia.

TINO SANA SRL(ALMENNO SAN BARTOLOMEO) "La Tino Sana produce arredi per alberghi e navi da cro-ciera. L'interesse - ha dello lo stesso Tino Sana - di que-

sti ragazzi ha spaziatodalla progettazione ai varireparti produttivi dovehanno avuto la possibilitàdi vedere come prendeforma un mobile, masoprattutto hanno avutola possibilità di sentire

dalla viva voce di giovani che si stanno formando in TinoSana. L'entusiasmo che li ha accompagnati è statotanto, ci auguriamo che questa loro breve esperienza astretto contatto col mondo del lavoro costituisca un ele-mento di stimolo nella loro crescita".

PLASTIK SPA (ALBANOSANT'ALESSANDRO) La Plastik spa ha ospitato due classi di prima media delcomprensorio di Albano S.Alessandro. Per i ragazzi èstata l'occasione pervisitare i reparti dell'a-zienda e conoscereuna realtà specificadel loro territorio cheda 50 anni opera nelsettore igienico sanita-rio. "E' stato molto pia-cevole vedere i ragazzi interessati - ha detto il presi-dente Gianangelo Cattaneo - non solo al processoproduttivo ma anche ai problemi ambientali, all' ecosostenibilità e al rispetto che Plastik ha nei confron-ti dell'ambiente".

PERSICO SPA (NEMBRO) La Persico S.p.A., con entusiasmo ha partecipato alla

seconda edizione delPMI DAY, ospitando i110 alunni delle terzemedie dell' Istituto E.Talpino di Nembro.Pierino Persico, fon-datore e presidente

della Persico Spa, ha raccontato la sua storia diimprenditore incominciata come modellista dellegno quando ancora portava i pantaloni corti.Gli alunni hanno visitato uno degli uffici tecnicidi progettazione, oltre ai reparti delle DivisioniAutomotive, Rotomoulding e Marine.

VITALI SPA (CISANO BERGAMASCO) Lodevole l'iniziativa che ha portato 80 ragazzi dellascuola media di Mapello in visita al polo produttivo delGruppo Vitali a Ponte San Pietro. Vitali Spa è a capo di

un gruppo diversificato e innovativo attivo da oltre tregenerazioni che si contraddistingue per la capacità dipresidiare l'intera filiera delle costruzioni, per l'elevatoprofilo tecnologico e per un impegno consolidato perl'eco-edilizia. Nell'area produzione, il Gruppo Vitali vantala proprietà d'impianti per la produzione di calcestruzzo,di conglomerati bituminosi e di inerti.

SCAGLIA INDEVA SPA (BREMBILLA) Scaglia Indeva produce manipolatori industriali, veicoliautoguidati e sistemi modulari. "Il lavoro non pesa più"

hanno detto i ragazzidella terza media diSedrina: con un ditohanno sollevato cari-chi da più di 20 chilicon i manipolatori elet-tronici. Utilizzabili in piùsettori (dal tessile all'a-limentare) dispongo-no di un dispositivo

elettronico che consente al bilanciatore l'azzeramentoautomatico ed istantaneo del peso del carico. Il veicoloautoguidato (AGV), stabile in velocità e nelle curve, e lalinea lean manufacturing completano la produzione.

MECCANICA GERVASONI (LENNA) E' stata fondata nel gennaio 1988 da GiovanniGervasoni. L'azienda, collocata nel settore delle lavora-zioni meccaniche conto terzi su pezzi di medie e gran-

di dimensioni, costruisce oggivalvole a sfera ed è in gradodi realizzare e collaudare ogniparticolare. "E'molto impor-tante - ha detto GiovanniGervasoni - che i ragazzisiano informati e ospitati nelleaziende in modo che possa-

no entrare nel mondo del lavoro con stupore, curiositàvisionando più tipologie di lavoro che le aziende appli-cano con massimo impegno per il nostro territorio".

PROJETMAN(GRUMELLO DEL MONTE) Projetman di Grumello del Monte, progetta e realizzamacchine per la gestione integrata dei processi produt-tivi. La missione di Cesare Mangili, fondatore è fornireagli uomini di impresa chesi rivolgono a Projetman, imacchinari e le automa-zioni necessarie a corona-re di successo le loro intui-zioni. Projetman Macchinefornisce soluzioni all'avan-guardia nei più svariati set-tori, dai centri di ricerca, alle aziende siderurgiche, chi-miche, lapidee, manifatturiere. Le Macchine Projetmanoperano nei quattro continenti.

FASSI GRU SPA (ALBINO) L'ad del gruppo di Albino, Giovanni Fassi, ha accolto leclassi di terza delle scuole medie di Pradalunga e di Villadi Serio. "Per confrontarsi con la globalizzazione, la cono-scenza delle lingue è indispensabile”. Ai ragazzi è statapresentata l'automazione alla base dei processi di trasfor-mazione dell'acciaio. A completamento della giornata, gliospiti hanno osservato le fasi dell'assemblaggio delle gru.

W&H STERILIZATION SRL(BRUSAPORTO) W&H Sterilization produce per il Gruppo W&H, da 12anni, piccole autoclavi a vapore ed accessori per il setto-re dentale ed ospedaliero. W&H Sterilization e W&H Italiahanno voluto trasmettere ai giovani ospiti la filosofia e l'or-ganizzazione a team W&H, sintetizzata nella formula1+1>2. Un chiaro messaggio ai "futuri lavoratori": coltiva-re le conoscenze tecniche e le lingue straniere, e impa-rare a lavorare e prendere decisioni in team. Lavoraresignifica soprattutto rapportarsi con gli altri.

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ECONOMIA&BUSINESS

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Made inBergamo stagnanteCONGIUNTURA

Produzione industriale quasiferma nella Bergamasca e per il prossimo trimestre,visto il calo degli ordini, le previsioni sono negativeFlessione anche per la produzione artigianale, il commercio ed i servizi È il quadro che emerge dal rapporto sulla congiun-tura del terzo trimestre 2011rilevato dalla Camera di Commercio

Decelerazione. Questa la faseche caratterizza il terzo trime-stre 2011 per il ciclo dell'indu-stria bergamasca. La dinami-

ca congiunturale della produzione indu-striale è debole, quasi stazionaria. Ilsegno è ancora positivo (+0,2%) ma incalo rispetto alla precedente rilevazio-ne. Resta positiva ma in progressivoridimensionamento la crescita nei con-

fronti dello stesso trimestre di un annofa (+2,2% la variazione tendenziale).Non è di certo il ritmo della ripresa chesarebbe necessario per recuperare lacapacità produttiva persa nella reces-sione del 2008/2009 né è questo iltasso di crescita di cui Bergamo, comel'Italia, avrebbe bisogno per liberarerisorse per lo sviluppo. E tuttavia, in uncontesto nazionale ed europeo pesan-

temente critico, il sistema produttivo diBergamo sta mantenendo le sue posi-zioni, in particolare grazie a una tenacepresenza sui mercati internazionali (laquota del fatturato estero sul totale è incontinua crescita). Nel corso del terzotrimestre anche l'occupazione indu-striale è cresciuta (+0,4% la variazioneal netto della stagionalità) e una partedi Cassa integrazione è stata riassorbi-

«Sintesi dei risultati indagini congiunturali 3° trimestre 2011»Per la provincia di Bergamo

Produzione manifatturiera dell’ARTIGIANATOProduzione manifatturiera dell’INDUSTRIA

Volume d’affari del COMMERCIO AL DETTAGLIO

Volume d’affari deI SERVIZIVolume d’affari dell’EDILIZIA

-3,40,2

-

--

-1,52,2

-4,2

-2,5-0,3

Sul 2° tr. 2011 Sul 3° tr. 2010Variazione % 3° trimestre 2011

«Terzo trimestre 2011: variazione su base annua»

Produzione manifatturiera dell’INDUSTRIA

Produzione manifatturiera dell’ARTIGIANATO

Volume d’affari del COMMERCIO AL DETTAGLIO

Volume d’affari dell’EDILIZIA

Volume d’affari dei SERVIZI

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ta (anche se i dati di ottobre sulle oreautorizzate segnalano una ripresa dellaCassa straordinaria). Al contempo siprofilano segnali di un indebolimentodel quadro congiunturale negli indica-tori che anticipano il ciclo dell'industria

(gli ordinativi e le aspettative) e siaggrava una situazione di difficoltà perle imprese minori, con rilevanti perditedi produzione e di fatturato da parte

dell'artigianato manifatturiero e deglioperatori del commercio e dei servizi.Gli ordinativi acquisiti dalle industriesono in calo sia nel trimestre sia nelconfronto annuo e senza grandi diffe-renze tra mercato interno (-2,3% neltrimestre) ed estero (-2,8%). Le previ-sioni delle imprese industriali sull'ulti-mo scorcio dell'anno vedono per laprima volta dall'avvio della ripresa una

prevalenza di attese negative su tutti iversanti: produzione, domanda (anchequella estera) e occupazione.

Se l'industria ristagna, l'artigianatomanifatturiero pare orientato ad unanuova flessione: la produzione artigia-nale diminuisce nel trimestre (-3,4%) eanche nel confronto annuo (-1,5%). Ilfatturato resta stazionario ma gli ordi-

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«Variazioni congiunturali (dati destagionalizzati) nel trimestre»

Ordini interni (1)Produzione

Ordini esteri (1)

Quota fatturato estero (2)Fatturato totale

Prezzi materie prime

OccupazionePrezzi prodotti finiti

-2,01,1

2,1

35,41,0

2,1

-0,40,9

1,32,5

0,0

36,21,8

2,9

0,20,9

-2,4-0,1

0,7

36,12,7

5,5

-0,12,1

-0,20,5

-1,3

36,80,6

3,9

0,21,6

-2,30,2

-2,8

36,8-0,1

2,0

0,41,1

III Trim IV Trim I Trim II Trim III Trim2010 2011

(1) Ordini: valori a prezzi costanti

(2) Livello in %

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nativi cedono nettamente (-4,8% neltrimestre). Nel commercio le vendi-te nel terzo trimestre sono in ribasso(-4,2% rispetto all'analogo periododell'anno scorso) con un peggiora-

mento marcato nel non alimentare (-7,1%), un risultato ancora netta-mente negativo nell'alimentare (-6,3%) e solo un'attenuazione delcalo (-1,1%) delle vendite della distri-buzione moderna. Anche nei servizi ilgiro d'affari diminuisce su base annua (-2,5%) con un peggioramento rispet-to ai trimestri precedenti. Tanto ilcommercio quanto i servizi risentonodel calo dei consumi da parte dellefamiglie e, soprattutto in alcuni setto-ri (trasporti, commercio all'ingrossoe servizi alle imprese), della stessadomanda da parte delle aziende. Neconsegue anche una riduzione subase annua dell'occupazione delleimprese del commercio (-0,6%) e deiservizi (-1,1%).

Che l'industria tenga è un bel segnale,nella provincia patria del manifatturiero,ma il presidente della Camera di com-mercio non nasconde i timori per queidue terzi abbondanti dell'economia ber-gamasca che vivono sganciati dall'ex-port, essendo i mercati esteri l'attualeciambella di salvataggio del mondo pro-duttivo. Artigianato, edilizia,commercio eterziario in genere continuano infatti a lot-tare in un clima recessivo, e secondo ilpresidente Paolo Malvestiti la crisi finan-ziaria finirà per avere effetti ancora piùnegativi sul tessuto imprenditoriale, inparticolare per la crisi dei consumi: "Sonotutti settori nei quali sono preponderantile imprese di piccole dimensioni - dichia-ra Malvestiti - quelle potenzialmente piùesposte a un irrigidimento delle condizio-ni del credito che dovesse derivare daun prolungarsi delle tensioni finanziarie".A riguardo la Camera di Commercio, inbase alle risorse e agli obiettivi recen-temente definiti dal Consiglio camerale,"vigilerà soprattutto sulle condizioni delcredito - aggiunge il presidente dellaCciaa - rafforzando l'azione dei confidi, emoltiplicherà gli sforzi per sostenere l'in-ternazionalizzazione delle imprese e l'in-

Il commento del presidente camerale Malvestiti

La preoccupazione: «Non c'è ripresa perartigianato, edilizia,commercio e servizi»

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novazione dei loro processi e prodotti.Le nostre indagini sulla congiunturaeconomica nel terzo trimestre dell'annoconfermano che a Bergamo, come inLombardia, il ciclo è debolmente positivoper l'industria e persistentemente negati-vo per tutti gli altri settori". Sono risultatimaturati in un trimestre estivo che havisto "una virata in negativo - spiega ilpresidente camerale - del clima di fiduciadi imprese e consumatori, in un contestonazionale, europeo e internazionale a dirpoco plumbeo, dominato da tensioni fortisui mercati finanziari e incertezza acutasull'esito della crisi dei debiti sovrani e inspecifico del debito pubblico del nostropaese". In questo quadro e con le avvi-saglie di un rallentamento del ciclo inter-nazionale, "registriamo un risultato positi-vo, ancorché modesto e in decelerazio-ne, della produzione industriale in provin-cia (+0,2% nel trimestre, +2,2% su baseannua). Il ruolo sempre più rilevante chele vendite all'estero giocano nel sostene-re i fatturati industriali dimostra che l'in-ternazionalizzazione delle imprese e l'in-novazione dei prodotti sono ancora ele-menti di tenuta del sistema Bergamo".Per quanto una valutazione compiutasia prematura, anche l'andamento del-l'occupazione industriale è giudicato "mode-ratamente positivo" da Malvestiti: "Gliaddetti aumentano (+0,4% nel trimestreal netto della stagionalità) e l'utilizzo effet-tivo della cassa integrazione diminuisce,pur rimanendo su livelli elevati in con-fronto agli anni pre-crisi, soprattutto pergli interventi straordinari a sostegno delleaziende in ristrutturazione. E tuttavia siconferma che il ciclo industriale, trimestredopo trimestre, sta rallentando e che ilrecupero dei livelli pre-crisi è problemati-co - aggiunge - le preoccupazioni deriva-no dagli altri elementi che emergonodalla nostra indagine e dalla constatazio-ne di un sempre più probabile impattodella crisi finanziaria sull'economiareale". Il prossimo trimestre potrebbeessere critico per l'industria "che cisegnala un calo degli ordinativi, anchequelli dall'estero, e un deterioramentodelle aspettative da parte delle imprese".In secondo luogo, "la pur flebile ripresadell'industria non ha riscontro nell'arti-gianato" (che nel manifatturiero è torna-to in negativo: -1,5% su base annua),nell'edilizia (e in tutti i comparti produttivie di servizi ad essa connessi), nel com-mercio (-4,2% il giro d'affari tendenzia-le) e nei servizi (-2,5%): "Tutti settori -conclude il presidente Malvestiti - chescontano un calo continuo dei consumi".

«Variazioni tendenziali (dati corretti per i giorni lavorativi) su base annua»

Ordini interni (1)Produzione

Ordini Esteri (1)

Prezzi materie primeFatturato totale

Prezzi prodotti finitiOccupazione

10,012,7

13,6

10,512,1

1,1-2,8

7,513,5

7,7

13,210,3

-1,5-1,5

1,48,8

6,8

15,613,2

5,2-0,8

-2,93,2

1,7

14,96,4

5,6-0,1

-3,62,2

-4,0

15,04,5

5,90,7

III Trim IV Trim I Trim II Trim III Trim

2010 2011

(1) Ordini: valori a prezzi costanti

12,210,6

12,2

8,69,7

0,3-2,7

Mediaanno2010

-1,84,6

1,4

15,18,0

5,60,0

MediaGen-set

2011

Fonte: Camera di Commercio di Bergamo

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ECONOMIA&BUSINESS

Via Tasso, sipario sulle partecipate

PIROVANO & BETTONI

La Giunta Pirovano taglia il «ramo energia» delle partecipate. Quattro le societàche verranno dimesse (Abm Calor, Abm Service, Abm Energy e Mistral),

mentre Vocem, al centro di un'azione di responsabilità promossa dalla Provincia nei confronti dei passati amministratori, verrà direttamente liquidata

La Provincia di Bergamo chiude uncapitolo del (lungo) libro delle pro-prie società. La Giunta di EttorePirovano ha deliberato la dismis-

sione di quattro aziende - Abm Calor Srl,Abm Service Srl, Abm Energy Srl e MistralSpa - e la liquidazione della Vocem Srl.Tocca ora al Consiglio provinciale espri-mersi su questa decisione, poi toccheràalla holding di via Tasso, Abm Spa che invaria misura controlla le società in que-stione, trovare la via d'uscita più indoloreper i conti di via Tasso. Pirovano, subito dopol'insediamento da presidente della Provincia nel2009, mise in chiaro che tra gli obiettivi di man-dato considerava prioritario il disboscamentoalmeno parziale della selva di società controllatee partecipate dall'amministrazione. Circa 40 leaziende della galassia, per lo più costituite duran-te i due mandati da presidente di Valerio Bettoni.Ora cinque di queste sono arrivate al capolinea.La dismissione di Abm Calor e Abm Service(entrambe al 100% nelle mani della holding AbmSpa) ha radici fuori da Bergamo, nelle decisionidel Parlamento. Abm Calor gestiva gli impianti diriscaldamento di tutti i 70 edifici di proprietà dellaProvincia, un servizio del valore di quasi 5 milionidi euro nello scorso inverno. Troppo, stando ad undecreto convertito in legge poche settimane fa,perché un servizio venga affidato a società inhouse senza gara pubblica d'appalto. Per ade-guarsi alla normativa l'amministrazione provincia-le chiuderà a fine 2011 il contratto con Abm

Calor e di conseguenza verrà meno anche la fun-zione di Abm Service, che si occupa di acquistodei combustibili, progettazione e gestione degliimpianti. Il cosiddetto "ramo energia" delle parte-cipate e controllate della Provincia ha anche un'al-tra faccia. È quella delle società costituite per pro-

durre energia e rivenderla, provando a ricavarneprofitti da reinvestire nel bilancio di via Tasso. Unprogetto rimasto in gran parte sulla carta. Lo testi-monia la vicenda delle altre tre aziende sulle qualiil Consiglio provinciale è chiamato a decidere.Vanno in dismissione Abm Energy, al98% diAbm, e Mistral, al 60% partecipata da AbmEnergy. Scatole cinesi che racchiudono il falli-mento del progetto dell'eolico in provincia diFoggia, in effetti realizzato e capace di generareutili, persi però nel bilancio della Abm Energy (asuo tempo denominata Bergamo Energia). La

cessione delle quote di Mistral ancora non è statapossibile, tanto quanto quella di Abm E&E, sulmercato dal 2008 senza successo (a questo puntoil patrimonio netto ha superato 1,4 milioni di euro).C'è infine la vicenda di Vocem, ormai al 100%nelle mani di Abm, nata per realizzare una cen-trale a biomasse in provincia di Benevento. Il pro-getto portò inizialmente un grosso prestito pubbli-co nelle casse della società, che presto però siritrovò costretta a restituire i fondi per l'impossibi-lità di costruire il termovalorizzatore. Provincia diBenevento e Regione Campania cambiarono opi-nione sull'impianto, rendendolo impossibile darealizzare. A questo punto diventa impossibileanche trovare acquirenti per la società, che laProvincia decide di chiudere definitivamente,pagando i debiti e mettendo la parola fine a unadelle vicende che hanno provocato maggiori pole-miche negli ultimi anni tra Pirovano e Bettoni.L'attuale presidente della Provincia ha portato lapartita anche sul piano legale ed è tutt'ora in corsoun procedimento davanti alla Camera diCommercio di Bergamo, un'azione di responsabi-lità nei confronti dei passati amministratori diVocem e Abm. Con questo lotto di dismissioni/liquidazioni la Giunta Lega-Pdl completa unaparte di quanto già deciso nel 2009. Pirovano hadedicato parecchie energie a ricostruire le storie esoprattutto i conti di partecipate e controllate pro-vinciali. Nel 2010 secondo il presidente leghista sipoteva calcolare che via Tasso avesse speso 62milioni di euro per aprire e gestire le società,dalle quali aveva ricavato solo 3 milioni di euro.

EttorePirovano

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ECONOMIA&BUSINESS

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RISEE: è bergamasca la prima filiera dell'efficienza energetica

Page 55: Bergamo Economia dicembre 2011

Quale sarà la fonte energetica delfuturo? Cosa, in altre parole, per-metterà alle nostre case di fun-zionare ed alle nostre società di

continuare ad accrescere il nostro benesse-re è stato l'interrogativo al centro del conve-gno "Efficienza energetica, nuove opportu-nità delle reti d'impresa", organizzato daMarina Piccininimartedì 8 novembre nel-l'ambito della Settimana dell'Energia pressol'ex Cartiera Pigna di Alzano Lombardo oggiFabbrica Seriana Energia. Moderatored'eccezione: Mario Tozzi, geologo e primoricercatore del CNR, nonché volto televisivo

del programma scientifico divulgativo di La7"La gaia scienza". Suo l'incipit: "Se non aves-simo i combustibili fossili o d'origine nuclea-re, l'energia ci costerebbe molto di piùrispetto a ciò che ci viene fatturato in bollet-ta tanto che, ad esempio, per far funzionareuna moderna casa, servirebbe un quantitati-vo di energia pari a quella generata dal lavo-ro di ben quaranta uomini; se poi si conside-rassero le abitudini di consumo statunitensi,sarebbero un centinaio gli uomini necessa-ri". È, in altre parole, evidente, secondo ilricercatore Mario Tozzi, come uno dei fatto-ri del grande sviluppo raggiunto oggi dalle

55

GREEN ECONOMY

Il tema del risparmio energetico e delle rinnovabili sono un'occasione per favorire la competitività delle Pmi attraverso lo strumento della rete d'impresaNell'ambito della settimana dell'energia è stata presentato il modello d'aggregazione orobico: "Rete ImpresaSpecialisti Efficienza Energetica"

ARTICOLO DI CARLO DI GREGORIOPHOTO: GIORGIO CHIESA

La platea

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nostre società è anche l'aver trovato una fonte di energia a basso costo e di grandepotenza; d'altra parte, non può dimenticarsi come le attuali fonti di produzione dell'e-nergia pongano problemi in termini di inquinamento, tensioni geo-politiche e smalti-mento delle scorie. Quale sarebbe, dunque, la soluzione? "L'efficienza energetica - hadichiarato Mario Tozzi, - almeno fin quando non saranno scoperte fonti di energia vera-mente alternativa". Che, d'altronde, in questa direzione ci sia ancora molto da lavora-re è stato confermato da Gianluigi Piccinini, presidente del Gruppo Ressolar e diRISEE, ovvero della Rete di Imprese Specialiste nell'Efficienza Energetica. "Il patrimo-nio edilizio italiano è antiquato per il novanta per cento del totale degli immobili - ha

dichiarato Piccinini -, e ciò pone seri problemi intermini di spreco, nonché di costi maggiori inbolletta per le famiglie italiane". Proprio guar-dando a queste potenzialità di mercato giàattuali, Ressolar ha deciso di usare il bagaglio disaperi accumulato in cinquant'anni di presenzanel mercato dell'energia e, in particolare, nelcampo delle energie rinnovabili, per fondare conaltre aziende del settore una Rete d'Imprese.Obiettivo dichiarato: fornire a privati ed aziendeimpianti chiavi in mano ad alto tasso di efficienza

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Page 57: Bergamo Economia dicembre 2011

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energetica per contribuire in questo modo siaal rinnovo del patrimonio edilizio italiano siaalla necessaria opera di aumento del livelloqualitativo energetico che attende anchel'Italia. In particolare, la rete d'imprese costitui-ta da Ressolar vanta l'adesione di diverseimprese attive nel settore dell'edilizia ecoso-stenibile come la Gualini S.p.a., azienda di ser-ramenti con sede in Costa di Mezzate o laC.R.S. Impianti, impresa attiva nella progetta-zione di impianti di condizionamento e riscal-damento, senza dimenticare la Crien, studioper la progettazione integrata e la gestione del-l'energia, nonché la F.M.S. Impianti Tecnologicicon sede in S.Giovanni Bianco, specializzatanella domotica e nelle fonti rinnovabili. "RISEEè un unicum nel panorama nazionale" hacommentato il presidente di ConfindustriaBergamo, Carlo Mazzoleni, intervenuto inapertura del convegno per un saluto:"Solitamente - ha continuato Carlo Mazzoleni- ogni impresa è gelosa della sua specificità,delle sue risorse e delle sue conoscenze; dif-ficilmente, dunque, è propensa a metterle inrete ovvero a fare sinergia" anche se ciòaccresce le capacità competitive del singoloche fa squadra. Sostanzialmente d'accordocon lui anche Angelo Carrara, presidentedegli Artigiani di Bergamo, il quale ha già anti-cipato come RISEE sarà un caso che il propriocentro studi cercherà di approfondire in modo

da replicarlo nel panorama bergamascoanche ad altre realtà imprenditoriali. Nulla,però, sarebbe stato possibile senza il decisivoapporto economico-finanziario del gruppoIntesa San Paolo. "Parlare di efficienza ener-getica è progresso puro - ha infatti dichiaratoPier Aldo Bauchiero, direttore regionale diIntesa Sanpaolo -, e laddove il progetto èchiaro noi non ci tireremo mai indietro anche

se, è inutile nasconderlo, oggi le banchehanno un problema di liquidità finanziaria mabisogna smetterla di piangersi addosso" perricominciare, invece, a darsi da fare. In questosenso, Ressolar farà sicuramente scuolacon la sua Rete d'Imprese Specialistiche

per l'Efficienza Energetica. "Una simile inizia-tiva - ha concluso Bauchiero - non poteva chenascere da Bergamo perchè in questa terra cisi piange poco addosso". Con uno sguardodeciso verso l'energia del futuro: l'efficienza.

Carlo Mazzoleni

Angelo Carrara

Pier AldoBauchiero

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L'APPUNTAMENTO

All'evento organizzato da PromoSerio lo scorso 19 novembre sono andati in scena tutta la grinta e determinazione del tessuto imprenditoriale della Valle. «Per il futuro - ha affermato il presidenteGuido Fratta - le parole d'ordine saranno responsabilità e partecipazione del territorio»

«ValSeriana Workshop»,l'ottimismo del fare

ECONOMIA&BUSINESS

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"Ènella crisi che emerge ilmeglio di ognuno, perchésenza crisi tutti i venti sonosolo lievi brezze. Parlare di

crisi significa incrementarla, e tacere nellacrisi è esaltare il conformismo. Invece,lavoriamo duro. Finiamola una volta per

tutte con l'unica crisi pericolosa, che è latragedia di non voler lottare per superar-la". È con questa citazione di AlbertEinstein che si è aperto lo scorso sabato19 novembre, di buon mattino, al FaSE -Fabbrica Seriana Energia - di AlzanoLombardo, il ValSeriana Workshop, evento

dedicato alle eccellenze produttive seria-ne organizzato da PromoSerio. Una testi-monianza, quella di Einstein, che ha datoil via ai lavori delle tante aziende e istitu-zioni arrivate in Val Seriana per conoscer-si, promuoversi e confrontarsi, e che èstata il filo conduttore dell'intera giornata.

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PROTAGONISTI - Una giornata sentita dal pubblico e in modo particolare dalle oltre 60 azien-de intervenute, per un totale di oltre 500 persone, che hanno preso parte al convegno in matti-nata e all'incontro B2B nel pomeriggio. "Crederci" è stata la parola d'ordine dell'iniziativa, pro-nunciata già nei saluti iniziali dall'onorevole Giorgio Jannone che ha sottolineato la necessi-tà di "non perdersi d'animo perché solo così si può ripartire". Un bisogno di ricominciare e unplauso quindi all'iniziativa di PromoSerio ripreso dagli interventi istituzionali di Roberto Anelli,sindaco di Alzano Lombardo, Eli Pedretti, presidente della Comunità montana Val Seriana, della

senatrice Alessandra Gallone edel deputato Gregorio Fontana.

PROMOSERIO - Ad avere fiducianel sistema Val Seriana è soprattut-to PromoSerio, fautore dell'evento erealtà che punta proprio a sosteneree far apprezzare le eccellenze delterritorio seriano. "Un lavoro, quellodi PromoSerio, che passa attraversodiversi fondamentali passaggi - haricordato il presidente Guido Fratta

- dall'identificazione di un territoriocon caratteristiche e particolaritàben definite, alla promozione dellaValle tramite iniziative mirate, comu-nicazione diffusa e progetti innovati-vi come SerioSnow che raggruppatutti i comprensori sciistici seriani.Parole d'ordine di PromoSerio per il2012 - ha concluso Fratta - sarannoresponsabilità e partecipazione delterritorio".

INIZIATIVE - Il lavoro di promozio-ne portato avanti da PromoSerio con

Giorgio Jannone

Guido Fratta

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le tante iniziative fatte nel primo anno di vita èpiaciuto anche all'assessore regionale alCommercio, Turismo e servizi StefanoMaullu che ha parlato di una dimensione"glocal" di un territorio che non può prescinde-re da una propria tradizione consolidata ma

che guarda ad un turismo attivo e culturalesempre più aperto al mondo. "Sono lieto - haaggiunto Maullu -di aver visto come le risorsedella Regione Lombardia, sempre di meno diquesti tempi, vengano spese bene, a favore diuna comunità da cui emergono fortemen-te l'etica e la responsabilità del lavoro eche può dare risultati positivi non solo perla Val Seriana, ma per la Lombardia tutta".

RESET - Come fare, però, per uscire da unasituazione di stallo? "Reset", ovvero cancel-lare tutto e ripartire è la soluzione secondoRemo Morzenti Pellegrini, prorettoredell'Università di Bergamo: "Siamo ad un bivio;quello che dobbiamo fare è andare avantisenza illusioni, consapevoli delle difficoltà, macon il piacere di riscoprire l'ottimismo del fare.La vera scoperta - ha concluso il prorettore

citando Proust - non consiste nel trovare nuoviterritori, ma nel vederli con occhi nuovi".

RISCATTO - A sostenere l'iniziativa diPromoSerio anche Angelo Carrara, presiden-te dell'Associazione Artigiani di Bergamo,

Patrizio Fattorini, segretario organizzativo Cisl,Giorgio Bonassoli, assessore provinciale alleAttività produttive e Turismo, il consiglie-

re regionale Carlo Saffioti e l'onorevoleNunziante Consiglio. Particolarmente sentito il"viaggio" nelle eccellenze seriane che ha coin-volto alcune delle realtà più importanti dellaValle come Cartiere Pigna, Fassi Gru, Gipsy -Scorpion Bay, Scame Parre, Fas Pendezza,Salumi Bortolotti, Acerbis e KTM Italia. Pertutti, i segreti per portare avanti un'azienda disuccesso sembrano essere la determinazionenel realizzare un prodotto ben definito, lavoglia di riscattarsi dal momento di crisi e lapazienza di insistere sul mercato anche quan-

StefanoMaullu

RemoMorzenti

Pellegrini

GiovanniFassi

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do questo non sembra dare buoni frutti. "Èbello parlare di cambiamento - ha dettoGiovanni Fassidi Fassi Gru - ma non sempreè corretto. A volte occorrono decenni per con-quistare il mercato e lo sbaglio di molte azien-de è passare ad un nuovo prodotto in tempitroppo rapidi. La costanza, nel nostro caso, ciha premiati".

B2B - Ma l'aspetto più importante della ker-messe è stata senz'altro la fase di vero e pro-

prio workshop, nella quale le 64 aziendefacente parte di PromoSerio hanno incontratoimprenditori bergamaschi interessati allerispettive realtà. "Nelle due ore di "busi-ness2business" - ha affermato GiovanniAuditore, direttore di PromoSerio - si sono

create notevoli sinergie dal punto di vistaumano e imprenditoriale. Era lo scopo princi-pale della giornata e possiamo dire che sia

stato a dir poco produttivo. Alcuni amici eimprenditori mi hanno già chiesto quandoorganizzeremo il prossimo appuntamento".

GiovanniAuditore

Una fase del B2B,sotto le aziende

a confronto

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Abitare (fisicamente) in Val Serianama svegliarsi tutte le mattine conin testa la California, sentire il pro-fumo di erba appena tagliata ma

nelle orecchie il fragore delle onde dell'ocea-no, vedere la bellezza delle montagne ma

immaginare spiagge immense e doratedall'altra parte del mondo, raccogliere unpugno di terra dai vicini sentieri montanipensando di avere tra le mani la sabbia diScorpion Bay, paradiso del surf situatosulla riva occidentale della Baja California.

E' questa la quotidianità di Lucio Mistri,patron della "Scorpion Bay" di Albino con lasorella Emanuela, che ogni giorno purvivendo chilometri e chilometri lontano dal-l'oceano immagina, disegna e realizzafelpe, t-shirt, pantaloni, abiti e bermuda

ECONOMIA&BUSINESS

"SULLA CRESTA DELL'ONDA"

I genitori Serafino e Caterina e gli inizi in un laboratorio di 30 mq, le 34 mila mutande prodot-te al giorno e la vendita per corrispondenza, l'impatto con la globalizzazione, la produzione dit-shirt e l'acquisizione del marchio Scorpion Bay nelle parole del patron della Gipsy di Albino

Lucio Mistri: docenteper un giorno all'Università

ARTICOLO DI LIVIO CASANOVA

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ispirandosi ai colori, ai sapori e allo stile divita della Baja California. Accogliendol'invito del professor Lucio Cassia loscorso 8 novembre, nell'aula 10 dellafacoltà di Ingegneria di Dalmine, esalendo in cattedra ha raccontato airagazzi come una Pmi della Val Serianapossa cavalcare la complessità, l'impre-vedibilità e la volatilità dei mercati pro-prio come un surfista cavalca le ondedell'oceano su una tavola da surf. Tuttoinizia in un piccolo laboratorio dellaValle Seriana negli anni Cinquanta. "Ionasco nel '51 - racconta Lucio Mistri - inuna famiglia normale che viveva dipochissimo come molte famiglie di allo-ra. Mio padre Serafino era sarto mentremia madre Caterina tessitrice. In queglianni nella nostra valle, accanto a tantepiccole aziende familiari, erano presentigrossi opifici industriali tessili". Sonostati gli stranieri, in particolarità dinazionalità svizzera e con ingenti capita-li, nel territorio bergamasco e bresciano,a creare quelle che possono essere con-siderate le prime vere e proprie fabbri-

che: Zopfi a Ranica, Widmer-Walty aCene, Blumer a Nembro, Spoerry eHonegger ad Albino. Territori che vede-vano la prevalenza di telai a mano:33.000 in fabbrica e ben 229.000 adomicilio nell'anno 1880. Presto lemanifatture tradizionali si trasformanoin industrie tessili moderne tanto daarrivare a definire la media ValleSeriana la "Manchester italiana". "Nel1961, mio padre - continua il patrondella Scorpion Bay -, vede una macchinacircolare che, praticamente, faceva tuttoda sola. Ne rimane talmente impressio-nato da lanciarsi nella produzione di tes-suti per la maglieria intima per contoterzi". Disegnare, tagliare, imbastire ecucire: in quegli anni nelle sartorie tuttii lavori erano eseguiti a mano. Anchegli occhielli venivano fatti a mano. "Luiacquisisce la macchina convinto di poterlavorare una vita ma dopo pochi anni l'a-zienda per cui lavora fallisce e lui siritrova con una macchina, quintali dicambiali e senza un committente.Decide, allora, in un laboratorio di 30 mqcon un tavolo da sartoria e la macchinacircolare, di produrre direttamente per ilmercato". In quegli anni produrre per ilmercato significa commercio ambulan-te. "Frequentavo le superiori in quegli

anni - ricorda Mistri agli universitari -,due volte al mese dovevo "bigiare" perandare con mio padre in Valle Camonicae vendere alle mercerie locali. Se almattino si vendeva ci potevamo conce-dere un risotto o un piatto di spaghetti,altrimenti pane e mortadella" considera-ta, allora, il prosciutto dei muratori.

Lucio Mistri e la sorella Emanuela entra-no in Gipsy negli anni '70 e l'attività cre-sce a tal punto che nei primi anniOttanta la produzione arriva a 34 milamutande al giorno. Lavorano per corri-spondenza postale, una sorta di vendi-

Lucio Cassia

La platea

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ta Internet fatta su cataloghi comeVestro o Postalmarket. Fiero ricorda:"eravamo la settima azienda produtti-va italiana di intimo". Ma nello stessotempo la Gipsy deve fare i conti con untermine nuovo, la globalizzazione, per-chè "i pugliesi producevano i nostristessi capi a prezzi inconcepibili. Noi,agli stessi prezzi, a malapena riusciva-mo ad acquistare il tessuto grezzo". Lestesse difficoltà che si incontrano oggia competere con la Cina. "Decidiamo,allora, di convertire la produzione dimaglieria intima in magliette a mani-che corte, girocollo e dal taglio delbusto dritto, le classiche t-shirts". InItalia l'industria della maglieria èormai avviata e diffusa e nascononuove tecniche come la tessitura tubo-lare, "il tessuto - spiega Mistri - vienelavorato a macchina (maglieria circola-re) in forma tubolare, senza cuciture.Siamo stati i pionieri di questa tecnica,acquistavamo da aziende il filo e dava-mo i prodotti finiti. Eravamo un'impresatessile completamente verticalizzata,mancava solo la tintoria". In queglianni l'azienda passa da 140 mq a 600mq, fino a 2 mila mq. "Nel 1984 - ricor-da Mistri -, oltre a t-shirt, producevamoanche maglieria e abbigliamento ester-

no per grandi marchi dello sportswearcome Levi's, Mistral, Nike, OceanPacific, O'Neill, Reebok e Quicksilver.Alla fine degli anni Ottanta collaboriamocon Armani e Versace. Tra t-shirt e felpein quel periodo arriviamo a produrreanche 7.000 capi al giorno". Ma la glo-balizzazione non si arresta e la concor-renza da est sui prezzi è sempre mag-giore e questa volta la minaccia arrivadai turchi. "A metterci in guardia èstato Tullio Portone, nato a Clusone edirettore generale della Levi's Italia. Nel1991 dovevamo cambiare nonostantefossimo già verticalizzati" perchè nonbastava più comperare il filo e vendere ilprodotto finito. "Compio un viaggio di"formazione" negli Stati Uniti e visitotante aziende produttive tessili, tra lequali Athletic Russell, Fruit of the Loome Hanes scoprendo un mondo moltolontano dal nostro. L'anno successi-vo volo in California dove incontrodiversi marchi e rimango folgoratoda Scorpion Bay". Nell' agosto dellostesso anno, per i fratelli Mistri, èanche il mese dell'ennesimo traslo-co: da 2 mila mq ai 7.500 mq coper-ti attuali. "Dopo aver traslocato, melo ricordo ancora come fosse oggi, -dice Mistri -, nella seconda settima-

na di settembre, con due telefonatein 2 giorni, perdiamo il 60% di fattu-rato perché O'Neill e Reebok decidonodi interrompere la collaborazione connoi. Sono state le nostre torri gemelle".Dopo vent'anni di lavoro come produtto-ri di t-shirt e felpe per i più grandi mar-chi nel mondo sportswear, i due FratelliLucio ed Emanuela decidono, nello stes-so anno, di trasformare la propria realtàda produttiva a commerciale distribuen-do per il mercato europeo il marchioScorpion Bay. Acquisiscono da MikeFischer e Rod Bradford la licenza delmarchio per l'Europa e cambiano i desti-ni dell'azienda che, già nel luglio di quel-l'anno, presenta la prima collezione perl'estate 1993 (le prime grafiche ScorpionBay presero vita nel 1987 quando duesurfers californiani, Mike Fischer e RodBradford, decisero di raffigurare su alcu-ne t-shirt il loro modo di vivere il surf ele emozioni che la Baja trasmetteva).Nel 2002 Gipsy acquisisce la proprie-tà del marchio a livello europeo e nel2007, in occasione dei 20 anni diScorpion Bay e dei 30 di Gipsy, siglal'accordo di acquisto a livello mondia-le. Siamo agli anni nostri. "Con il pro-getto corner, investendo in Germaniae in Russia e aprendo negozi mono-marca - spiega Mistri -, abbiamoaggredito il mercato. Nel 2011 abbiamoaperto 8 negozi monobrand. L'ultimo, inordine di tempo, a Peschiera Borromeo".L'abbigliamento Scorpion Bay, oggi, èdistribuito in 1.000 punti vendita multi-brand in Italia e 500 in Europa, 100 cor-ner e 25 negozi monomarca. "A brevepotrebbero concretizzarsi trattativecon partner locali per uno sbarco inCina, India e Brasile". Negli ultimi cin-que anni l'azienda ha raddoppiato ilproprio fatturato da 9 a 20 milioni dieuro e ha quasi quadruplicato i dipen-denti, passati da 22 a 70. Il saluto fina-le è con le immagini del viaggio diLucio Mistri alla scoperta della spiag-gia Scorpion Bay, il paradiso del surfdella Baja California. Se dovessimodare un titolo al filmato non potrebbeche essere: "Piccole imprese serianesulla cresta dell'onda".

Lucio Mistricon la sorellaEmanuela

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APERTO TUTTI I GIORNIVia Papa Giovanni XXIII, 22San Paolo d'Argon (Bg)Te l . e Fax 035 [email protected]

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ECONOMIA&BUSINESS

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In un recente provvedimento emesso dalle sezionispecializzate di diritto industriale, il Tribunale diTorino, in una causa promossa da una celebre casadi moda, è ritornato su uno dei temi più spinosi

del diritto industriale: la tutela del marchio prodotto.

Come noto, la direttiva 89/104/CE, il regolamentoCE 207/09 e, da ultimo, il Codice della proprietàindustriale, prevedono che sono "esclusi dalla regi-strazione o, se registrati, possono essere dichiaratinulli (…) i segni costituiti esclusivamente (I) dallaforma imposta dalla natura stessa del prodotto (II)dalla forma del prodotto necessario per ottenereun determinato risultato tecnico (III) dalla forma chedà un valore sostanziale al prodotto".

La questione pertanto coinvolge tutti quei produttori,particolarmente attenti al design ed alle forme del loroprodotto, i quali intendono distinguere il proprio pro-dotto mediante una forma tipica che sia percepitacome il vero "marchio di fabbrica" senza che il marchiopossa propriamente individuarsi come quell'entità per-cepibile, connessa al prodotto ma distinta da essa, chesia capace di differenziare lo stesso.

Il tentativo di molti produttori di qualità di distinguersimediante forme particolari e "uniche" potrebbe esserevanificata in assenza di adeguata tutela del marchioprodotto. Tuttavia, detta tutela può costituire un inde-bito vincolo alla libertà di pensare i propri prodotti daparte degli altri concorrenti. L'equilibrio appare difficile.

Già in un precedente leading case che riguardava lanullità della registrazione di marchio avente adoggetto il rasoio elettrico con tre testine rotanti, laCorte di Giustizia delle comunità europee si era

espressa nel senso che l'impossibilità di registrareuna forma per violazione del principio della necessi-tà di ottenere un determinato risultato tecnico nonviene meno se il medesimo risultato tecnico puòessere ottenuto mediante altre forme.

La Corte torinese ha ribadito il principio secondo cui,qualora un operatore economico sia l'unico ad immet-tere sul mercato determinati prodotti, l'uso su largascala di un segno, il quale consista nella forma di detti

prodotti, può essere sufficiente ad attribuire al segnomedesimo un carattere distintivo in circostanze in cui,quale conseguenza di detto uso, una parte sostanzia-le degli ambienti interessati associa tale forma del pro-dotto a quell'operatore,

Tuttavia, la stessa ha anche sottolineato l'esigenza diuno standard particolarmente rigoroso per quanto

riguarda la valutazione delle circostanze in cui la con-dizione imposta da detta disposizione può essereconsiderata sussistente. Esse devono essere com-provate sulla base di dati concreti ed affidabili, cheprendano in considerazione l'aspettativa presunta diun consumatore medio della categoria di prodotti oservizi in questione, normalmente informato e ragio-nevolmente attento ed avveduto, e che accertino l'i-dentificazione, da parte degli ambienti interessati,del prodotto come proveniente da un'impresa deter-minata grazie all'uso del marchio in quanto marchio.

L'esigenza di uno standard particolarmente rigorosoè stato ribadito anche nell'interepretazione dell'effi-cacia sanante del "secondary meaning". Può capita-re che un marchio, originariamente invalido, acquistimediante l'uso una capacità distintiva meritevole ditutela. In circostanze come queste, il marchio, la cuiregistrazione doveva considerarsi nulla in origine,acquisisce validità.

Anche in questo caso, tuttavia, la Corte torineseha ribadito la necessità, per chi vuole fare valeredetta sanatoria, di fornire serie e comprovati datisull'aspettativa del consumatore medio rifuggen-do pertanto da semplificazioni che finirebbero perassicurare privative ingiustificabili su forme fun-zionali o estetiche.

La giurisprudenza torinese ribadisce pertanto lanecessità di una vera capacità distintiva del prodot-to. Appare però il caso di dire che la corte torinesenon riesce a svelare il mistero, destinato a rimanereinsondabile, di come Vostra moglie, viceversa, riescasempre, e a prescindere dalla tutela del marchio, aindividuare "quella" costosissima borsa.

LEGGERE LA LEGGE - Rubrica a cura dell’avvocato Marco Amorese

La tutela del «non so che»di una borsa di moda

La giurisprudenza si interroga su cosa renda unica una borsetta griffata

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ECONOMIA&BUSINESS

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Il mercato immobiliare è in totale balia della recessione, i dati parlanochiaro: ci sono sempre meno compravendite e i prezzi bloccati non per-mettono affari interessanti. Il credit crunch sta mettendo ko il mercato,non solo nel lancio di nuove iniziative imprenditoriali nel settore - le ban-

che non finanziano più le aziende edili per lanciare nuovi cantieri -, ma anchein chiave mutui è sempre più difficile che un privato possa ottenere l'appro-vazione dagli istituti di credito. L'unica ipotesi (per quei pochi rimasti a cac-cia di affari) restano le aste immobiliari, figlie di fallimenti o espropri nei con-fronti di famiglie in condizioni economiche difficili o con mutui pesanti a carico.

ARTICOLO DI LUCA T. BILOTTAL'INCHIESTA

Mentre il settore immobiliare è in balia della crisi, a Bergamo

aumentano le case all'astaEppure, a fronte di prezzi al 30%

in meno rispetto al mercato, gli acquirenti non ci sono

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Aste a Bergamo? I partecipanti latitano, eppure

gli affari non mancano

Ma anche qui i dati non sono rassicuranti: aBergamo più del 50% delle aste in corsovanno deserte. Già, perché non è detto checomprare un immobile all'asta costi di meno.Spesso le perizie effettuate tre anni fa, quan-do ancora non era scoppiata la crisi immobi-liare, possono rendere eccessivo il prezzo sta-bilito oggi dal tribunale. Eppure le statistichedicono che le vendite giudiziarie consentonorisparmi anche del 30 per cento (in media iprezzi sono inferiori del 10-15%). Più in gene-rale, anche in Italia i dati non sono confortan-

ti: si stima che oltre il 40% delle aste vadanodeserte. La diffidenza dei potenziali acquirentie le insidie burocratiche penalizzano ancoraun segmento di mercato che della trasparen-za ormai ha fatto il suo obiettivo principale.

Le offerte immobiliari a Bergamo.Sfogliando i siti internet che raccolgono gliannunci di aste giudiziarie le occasioni non sem-brano mancare e la possibilità di visionare ladocumentazione allegata (foto, perizia, planime-tria, ordinanza di vendita) consente agli interes-

sati di avere anche più informazioni rispetto aquelle di un normale annuncio commerciale.Ad esempio a Bergamo, scartabellando il sitowww.tribunale.bergamo.it/portaletribunali/WebApp/RicercaAste.aspx. si trova un sempliceformat da compilare per avere indicazioni sul-l'immobile che più ci interessa. I canoni di ricer-ca sono i soliti proposti dalle più disparate agen-zie immobiliari nei loro siti (fascia di prezzo, luogodi ubicazione dell'immobile, provincia, tipologiaecc...). All'interno troviamo una serie di apparta-menti o ville a disposizione, con la data di messa

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Magnifica villa singola stile liberty con terreno circostante. Posizione dominante e numerosi particolari di pregio.Possibilita' di acquisire ampio box adiacente in lotto separato.

SAN PELLEGRINO TERME (BG)850.000,00 EURO

V I L L E

BERGAMO600.000,00 EURO Villetta unifamiliare anni 60 ristrutturata mq 310 con giardino piantumato di 800 mq, due autorimesse di cui una in corpo separato rispettiva-mente mq 30 e mq 21. Camere da letto con pavimentazione parquet. Zona giorno con pavimentazione in marmo.

CAROBBIO DEGLI ANGELI (BG)387.000,00 EURO Villa bifamiliare del 2008 composta da due appartamenti, con giardino piantumato comune di 540 mq e piscina scoperta. AppartamentoA, 175 mq - B, mq 71. Box doppio di 38 mq. Riscaldamento a pavimento, pannelli solari, doppi vetri con serramenti in pino di svezia.

A P P A R T A M E N T I

BERGAMO90.000,00 EURO In condominio anni 60, appartamento di mq 80 al piano rialzato composto da ingresso, corridoio, cucina, soggiorno, due vani, bagno e balcone.Cantina al piano interrato. Rifinito in parquet e marmo.

all'asta con o senza incanto. Un esempio?Eccolo: "in un condominio anni '60 in viaVittore Ghislandi a Bergamo, è possibileportarsi a casa un appartamento di 80 mqcomposto da ingresso, corridoio, cucina,soggiorno, due camere, bagno e balcone.Ovviamente è inclusa la cantina ed è rifi-nito in parquet e marmo. Il prezzo? Nonoltre i 90 mila euro". Insomma, un affare.Premesso, dunque, che ogni immobile messoall'asta può nascondere qualche insidia (adesempio che sia occupato dagli esecutati o datoin usufrutto a terzi), fatte le dovute verifiche conl'ausilio di un legale esperto, partecipare a un'a-sta giudiziaria è abbastanza semplice. Chiunquepuò prendervi parte (ad eccezione del debitoreesecutato o fallito). Si tratta di un'attività pro-cessuale, regolata dall'ordinamento giuridico; sisvolge in giorni prefissati presso locali appositi econsente di ottenere il prezzo più elevato (ilmiglior offerente) per un dato bene attraverso ilconfronto diretto tra gli aspiranti acquirenti. Il

prezzo dell'immobile viene stimato da unperito sul quale incombe l'onere di fissare labase d'asta. È possibile visitare prima l'im-mobile contattando il custode nominato daltribunale, cui spetta affiancare gli interessatianche fornendo la documentazione necessaria.

Le offerte industriali/artigianali/socie-tarie. Fra le proposte interessanti, non possonomancare anche quelle industriali. Ad esempioespropri di capannoni o di aziende vere e propriemesse all'asta. Purtroppo, le storie alle spalle diqueste realtà sono spesso tristi e figlie di situa-zioni patrimoniali difficili. Certo è che, normal-mente, chi volesse acquisire un'azienda o allar-gare la propria in un capannone più ampioanche qui le ipotesi sono molto varie. Unesempio? "Un capannone artigianale aGrassobbio di 1.118 mq., carrabile, alpiano primo, composto da sei campatecon altezze variabili da 3.50 a 5.70 mtoccupate da magazzino/deposito, labora-

torio, archivio, uffici e servizi, oltre cortiledi pertinenza recintato verrebbe solo 500mila euro". Ovviamente alla cifra finale sidovranno aggiungere le eventuali spese notari-li, ma resta comunque un buon prezzo in unazona industriale vicino alla città. E per chiudere,possiamo anche trovare interessanti operazionicome il ramo d'azienda di una ex lavanderiaindustriale. E per azienda intendiamo propriotutto: dall'oggetto dell' attività (ovvero lavande-ria industriale e noleggio di biancheria per risto-ranti, alberghi e comunità in genere). Passandoal complesso immobiliare, i macchinari, gliimpianti, la biancheria utilizzata per il noleg-gio, gli automezzi ed i mobili d' ufficio. Costoglobale? Oltre il milione e mezzo di euro, mail giorno successivo all'acquisto si può tran-quillamente iniziare a lavorare. Infine per ipiù facoltosi, anche le quote societariedelle "Fonti di Gaverina S.p.a.", con sedeproprio a Gaverina Terme. In questo casoil valore dell'acqua è attorno ai 9 milioni di euro.

BERGAMO225.000,00 EURO Appartamento mq 88 al terzo e ultimo piano, senza ascensore: soggiorno con cucina, camera, doppi servizi e disimpegno. Riscaldamento autonomo.

Appartamento mq 145, piano primo, ascensore: soggiorno, cucina, disimpegno, tre camere, doppi servizi e balconcino, oltre aripostiglio al piano terra e cantina al piano interrato. Pavimentazione con parquet. Riscaldamento autonomo. Riattato nel 2008.

BERGAMO350.000,00 EURO

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Vademecum per partecipare.Le aste ven-gono effettuate da magistrati, o, per delega,da notai. Tutti possono partecipare, ancheattraverso un avvocato (da nominare) o man-datario munito di procura speciale redatta daun notaio. Nell'ordinanza di vendita sono con-tenuti l'eventuale suddivisione dei beni in unoo più lotti, la base d'asta, il giorno e l'ora dellavendita, l'ammontare della cauzione, la misu-ra minima dell'aumento delle offerte e lemodalità di aggiudicazione. Nel caso specificodi Bergamo, per partecipare è necessariodepositare l'offerta d'acquisto entro le ore13,00 (ore 12 per le aste avanti i notai e laBergamo Esattorie S.p.a.) del giorno lavorativoprecedente (due giorni precedenti per le astegiudiziarie). Anche qui c'è una precisazionesull'offerta da presentare: attenzione se l'astaè con incanto o senza incanto. Alla domanda,in carta da bollo di 14,62, bisogna allegare il10% del prezzo offerto a titolo di cauzione (chein caso di acquisto verrà scalato dal prezzo di

aggiudicazione), a mezzo assegni circolarinon trasferibili, intestati alla Procura esecu-tiva immobiliare o all'Associazione notariledi Bergamo. In caso di mancata aggiudicazio-

ne gli assegni saranno restituiti. Detto, fatto:con questi passaggi si è accreditati a presen-ziare all'asta. Ovvero dove si aprono le bustee, in caso di più offerte, gli acquirenti effettua-no rilanci a voce, con aumenti superiori alrilancio minimo stabilito nel bando. Quandosarà rimasto un solo compratore interessato

al rilancio, il lotto viene aggiudicato. E se l'of-ferta è stata firmata da un avvocato o perso-na delegata, entro tre giorni dovrà dichia-rare il nome della persona cui ha ricevutola delega. L'aggiudicazione è provvisoria (sela vendita è "per incanto", ci sono ancora 10giorni entro i quali possono essere presentatenuove offerte, efficaci solo se superano di unquinto il prezzo fissato all'asta): si formalizza iltrasferimento di proprietà al versamento delsaldo, che dovrà avvenire nel termine di 30 o60 giorni (come da bando), secondo le moda-lità indicate nell'ordinanza di vendita. In casodi inadempienza nel termine stabilito decadel'aggiudicazione e la cauzione viene trattenu-ta a titolo di multa. In caso l'asta vada invecedeserta, il giudice dovrà stabilire una nuovadata con un prezzo base ridotto o adottandouna diversa tipologia di vendita. Se, invece,l'offerente non partecipa all'asta senza giu-stificato e documentato motivo, verrà trat-tenuto un decimo della cauzione versata.

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Capannone artigianale mq 1.118, carrabile, al piano primo, composto da sei campate con altezze variabili da 3.50 a5.70 mt occupate da magazzino/deposito, laboratorio, archivio, uffici e servizi, oltre cortile di pertinenza recintato.

GRASSOBBIO (BG)550.000,00 EURO

C O M M E R C I A L E / A R T I G I A N A L E

BERGAMO410.000,00 EURO Negozio bilivello mq 140 con bagno oltre predisposizione per secondo wc. Piano strada, mq 90: due locali con vetrina. Piano interrato mq 102:area espositiva/magazzino con volta a botte (altezze comprese tra 1,65 e 2,45 mt)

GAVERINA TERME (BG)260.000,00 EURO Fabbricato di mq 800 gia' destinato ad albergo e ristorante, disposto su tre piani oltre il seminterrato. Area esterna mq 475.

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SAN PELLEGRINO TERME (BG)1.450.000,00 EUROComplesso immobiliare ex lavanderia industriale, capannone mq 3500 circa, macchinari atti allo svolgimento dell'attivita', autoveicoli e terreni di natura agricola.

MAPELLO (BG)EURO n.d.Capannone edificato nel 2006 con area cintata di 1750 mq. Unitamente all'immobile sono venduti mobili e arredi per ufficio,macchine e attrezzature per ufficio, macchinari ed attrezzature meccaniche e merce a magazzino.

Complesso immobiliare in un'area commerciale ed industriale di facile accesso. Il compendio e' costituito da un unico edificio Nella zona retro-stante al complesso sono presenti: piazzale per movimentazione mezzi, tettoia riservata a parcheggio di 123 mq, centrale termica 32 mq.

GORLE (BG)17.000.000,00 EURO

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All'asta aumentano i grandi immobiliNUOVI MERCATI

Federica Ferrari traccia una pano-ramica sul mercato immobiliare«Ad essere oggi sulla piazza con più frequenza sono le villeMa la domanda è bassa perchémanca liquidità»

Uno scorcio del mercato immobiliaredal punto di vista di un'esperta didiritto civile. Ha parlato di questol'avvocato Federica Ferrari - tito-

lare dello "Studio Legale Di Cintio Ferrari" divia Tasso -, che ha anche tracciato una pano-ramica sul mercato delle aste e sulla crisi delmattone che, prima del degenerare delle cro-nache di questi giorni, ha colpito l'Italia ela Bergamasca nel suo cuore produttivo."L'offerta di abitazioni all'asta è aumentatanell'ultimo periodo, complice l'acuirsi dellanegativa condizione congiunturale che ha col-pito il nostro paese, ma la domanda è rimastaferma ai dati del passato. In particolare, adessere oggi sul mercato con più frequenzasono le grandi ville, presumibilmente acqui-state da imprenditori facoltosi che non riesco-no più a far fronte a determinate spese".

Possiamo parlare di un momento favo-revole per il mercato delle aste immo-biliari?

"Non direi, perché se è vero che la crisiha colpito in particolare le "aziende" cheprima potevano permettersi abitazioni dilusso, allo stesso modo è vero che la per-sone comuni hanno meno liquidità dainvestire. E' una sorta di circolo vizioso dacui sarà difficile uscire nel breve periodo".

Quanto dovrebbe durare questo "breveperiodo"?"Sicuramente non meno di due anni, e poicomunque - anche se il mercato dovesseriprendersi - non è detto che rimarrà lostesso. Le banche, dopo aver elargitomutui anche con una certa leggerezza, difronte a mutuatari che non pagano hannopignorato gli immobili acquistati. Perquesto il numero delle vendite all'asta èmolto aumentato".

Che sistema si usa oggi nelle aste?"I sistemi sono fondamentalmente due:con incanto e senza incanto. Nel primo

si chiede di partecipare all'asta e il mec-canismo è quello che conosciamo tutti,con i rilanci e l'aggiudicazione al migliorofferente. In quelle senza incanto, inve-ce, si deve consegnare una busta primadell'asta vera e propria nella quale si fauna richiesta di partecipazione, copertada una cifra che finanzia parte dell'im-mobile, generalmente il 10%".

Ci sono altri modi per aggiudicarsi un'a-bitazione?"Anche quando l'immobile è all'astaposso comunque acquisirlo prima, ma laprocedura si complica in quando preve-derebbe di raggiungere un accordo conil proprietario e con tutti i creditori chehanno dato avvio alla procedura. Tuttoquesto sempre tenendo come riferimen-to il prezzo stabilito. Generalmente èuna strada più contorta, nella qualeessere affiancati da un avvocato è indi-spensabile".

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Mafie, ecco la mappa dei beni confiscati

LEGALITÀ

Sono 18, tra case, ville e terreni i beni sottratti alla criminalità organizzatain provincia di Bergamo. Sul sito Liberabg.it è presente una mappa interat-

tiva e una scheda riassuntiva dei beni confiscati, divisi per ubicazione, tipologia, stato attuale della destinazione d'uso e motivo della confisca

Dove un tempo c'erano le mafie,oggi ci sono enti locali, associazio-ni, cooperative, fondazioni che riuti-lizzano i beni confiscati a fini sociali

o istituzionali: persone che giorno dopo giorno siimpegnano per la legalità, la giustizia e i diritti.Anche a Bergamo. Sono diciotto, in tutto, in pro-vincia gli immobili (case, ville e terreni) seque-

strati alla mafia e alle organizzazioni criminali e"girati" allo Stato e ai Comuni per uso sociale,quali sede di associazioni o alloggi di ediliziaresidenziale pubblica. Basta stendere sul tavolola mappa della provincia di Bergamo e, conpennarello rosso alla mano, possiamo iniziareun tour tra gli appartamenti della criminalitàorganizzata dislocati nelle valli orobiche. ASuisio, un capannone e una villa sono staticonfiscati a uno dei clan più potenti inLombardia, quello di Franco Coco Trovato, unodei capi di un'alleanza di 'ndrine del milanese e

del lecchese tra gli anni Ottanta e Novanta. ACornalba è stato requisito un immobile i cuiappartamenti sono stati destinati ad alloggioper la stazione dei carabinieri dislocata nel vici-no Comune di Serina. Non è ancora utilizzato

perché è in attesa di essere ristrutturato. Ma diimmobili restituiti allo Stato ce ne sono anche inalta montagna, a Berbenno. La casa confisca-ta a Berbenno apparteneva ad Aldo Tempera,un barista accusato di usura: prestava soldi atassi del 65 per cento annuo, percentuale chegli ha permesso di costruirsi un piccolo imperoimmobiliare di oltre settanta case a Milano enel resto d'Italia, Berbenno compresa, perun valore di 15 milioni di euro. Dopo l'arre-sto e dopo le indagini del pubblico ministe-ro Margherita Taddei della Direzione distret-tuale antimafia, metà di quel patrimonio è pas-sato nelle mani della collettività. L'abitazione divia Milano 55 è stata confiscata nel giugno del

2007. Nel marzo del 2009 il demanio l'ha asse-gnata al Comune di Berbenno, che ne è diven-tato proprietario. Oggi ospita un progetto speri-mentale di comunità familiare: una comunità diservizio educativo, strutturata, rivolta a minorie con la presenza stabile di una famiglia all'in-terno della comunità stessa. Il comune diDalmine, dopo avere cancellato l'ipoteca diquasi 14 mila euro che gravava su un apparta-mento, lo ha riutilizzato quale alloggio per leemergenze abitative. Due gli appartamentirequisiti per usura a Foppolomentre a Seriategli immobili confiscati sono addirittura quattro.Per studiare ed analizzare questi beni presentisul territorio provinciale, nel 2009 l'associazioneLibera Bergamo ha costituito un gruppo di quat-tro donne, coordinate dalla referente GiovannaBaccari, con l'obiettivo di creare una mappatu-ra dei beni confiscati per capirne la dislocazio-ne, i motivi della confisca, lo stato di conserva-zione e monitorarne la destinazione sociale,come previsto dalla legge 109/96 voluta da donCiotti. Attraverso il "geoblog" disponibile su sitolocale dell'associazione (Liberabg.it) si puòvedere la mappa della provincia e una schedariassuntiva dei 18 beni confiscati, ordinati perubicazione, tipologia del bene, stato attualedella destinazione d'uso ed esito del proce-dimento e, in ultimo, il motivo della confi-sca. Basta cliccare sul bene, indicato con unsegno rosso, e si apre la scheda descrittivacon relativa foto.

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LOTTA ALLA MAFIA

L'allarme è lanciato da RosarioCrocetta, euro parlamentare del Pd ed ex sindaco di GelaImpegnato nella lotta anti-mafia, con lui abbiamo parlato della presenza della 'ndrangheta nelnord Italia, della Calcestruzzi Spa e di Gaetano Giordano, imprenditore ucciso a Gela e sepolto a Bergamo

«Il Nord sottovaluta la mafia»

ROSARIO CROCETTA e' nato aGela nel 1951. Diplomato in ragio-neria, ha lavorato all' Eni. Militantedel Pci, poi di Rifondazione comu-nista e del Partito dei comunistiitaliani e poi ha aderito al Pd.Eletto sindaco di Gela nel 2003 e'stato confermato nel 2008 alprimo turno. Alle elezioni europeedel 2009 è candidato nella circo-scrizione Italia insulare nella listadel Partito Democratico e con150.091 preferenze risulta elet-to al Parlamento Europeo

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Una fotografia che dà i brividi.Lombardia come Calabria, Milanocome Reggio. L'ultima relazionedella Direzione nazionale anti-

mafia parla ormai esplicitamente di"colonizzazione" della 'ndranghetanella regione. Oltre 500 gli affiliati, checontrollano il territorio attraverso levarie famiglie calabresi, come fosseSan Luca o Platì, Gioia Tauro o Palmi.Tra i particolari interessanti, analizza-ti nella relazione del Dna, il fatto chela 'ndrangheta rimane impermeabile,vista la sua struttura su base familiare,al fenomeno del "pentitismo". La'ndrangheta in Lombardia, nota la Dna,ha "messo radici", divenendo col tempoun'associazione dotata di un certogrado di indipendenza dalla "casamadre", con la quale però comunquecontinua ad intrattenere rapporti moltostretti e dalla quale dipende per le piùrilevanti scelte strategiche. Di questirapporti ne parliamo con RosarioCrocetta, ex sindaco di Gela e oggieuroparlamentare Pd che ha fatto del-l'antimafia la sua bussola di vita.

La Direzione nazionale antimafiaparla di "colonizzazione" della'ndrangheta nel Nord. Un fenome-no pervasivo: ma come è potutoaccadere? "Di mafie al Nord, purtroppo, non cen'è una sola. Oltre all''ndrangheta,ci sono anche uomini di Cosa Nostraed esponenti della camorra. A diffe-renza di quest'ultima, l'ndranghetaha cessato di essere solo militareper diventare, come è sempre statoinvece per Cosa Nostra, una mafiache si occupa d'affari. Entra negliinvestimenti e intrattiene rapporticon la politica deviata, si inseriscenelle gare d'appalto, pilotandole aproprio favore grazie a sponde poli-tiche. E' proprio l'infiltrazione nel-l'economia legale il principale moti-vo della presenza della criminalitàorganizzata nel nord Italia".

Come c'è arrivata?"Intorno agli anni Cinquanta si possonofar risalire le prime presenze mafioseal Nord. 'Ndrangheta, camorra e Cosanostra vi sono arrivate attraverso il sog-giorno obbligato. Ma anche, e questo

vale soprattutto per la 'ndrangheta,seguendo i flussi migratori che, neglianni sessanta, hanno spostato diversimilioni di persone da un Sud agrarioverso il triangolo industriale, cioè laLombardia, il Piemonte e la Liguria.Insieme a tanti uomini e donne cheemigravano alla ricerca del lavoro e diuna vita migliore, si mischiavano alcu-ni affiliati in cerca di zone "pulite", incui potessero importare e sviluppare ipropri introiti criminali".

Se è cosi allora vale l'equazione:meno immigrati = meno criminalità."Tutte le zone del Nord, non penso soloall'Italia ma a tutta l'Europa, dimostra-no come la ricchezza di quei territori sialegata all'immigrazione. Stati Uniti,

Australia e la stessa Germania sonodiventate potenze dal punto di vistaeconomico grazie al contributo degliimmigrati. Nel dopoguerra italiano ilNord ha vissuto uno sviluppo incre-dibile grazie alla forza lavoro del

Mezzogiorno. L'immigrazione porta consé anche fenomeni negativi ma nell'ot-tica della crescita non ci si può chiude-re a questi ragionamenti".

E' eccessivo parlare di "colonizza-zione"?"Io non parlerei di colonizzazione per-ché non ci troviamo di fronte ad un tes-suto sociale contaminato. E' necessa-rio, però, avere la consapevolezza delpericolo. Al Nord il discorso politicoraramente affronta il problema mafio-so, e quando lo fa gioca di rimessa,difendendo la loro azione e assolvendoaprioristicamente l'operato da qualsiasivischiosità con la criminalità organiz-zata. Ma vicende come quelle BustoArsizio dimostra il contrario".

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«Rosario Crocetta è stato eletto sindaco di Gela l'11 marzo 2003 dopo che il Tar di Palermoribaltò il risultato delle amministrative del giugno2002. Rosario aveva perso per 107 voti in realtà

ne aveva 532 in più»

ARTICOLO DI LIVIO CASANOVAPHOTO: GIORGIO CHIESA

Gela

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Si riferisce ai recenti arresti delclan Madonia a Busto arsizio."Si. La mafia a Busto c'era da molti annie i clan, in particolare i Rinzivillo e iMadonna sono riusciti ad importareprima gli affiliati, poi l'imprenditoriacollusa e infine i capitali da riciclare.Gli arresti sono il frutto di una denunciacoraggiosa, un passaggio fondamenta-le per una presa di coscienza civile daparte di tutti i cittadini. Ma attenzione:quando gli imprenditori cominciano apagare il pizzo, significa che la mafiaha preso il controllo della società, ed èquello il momento di insorgere".

Come ha ricordato lei, sono ancoranumerosi i sindaci lombardi chenegano la presenza delle mafienel loro territorio, derubricandolea fenomeno di folklore. È solo unaquestione di orgoglio ferito?"Come ho detto c'è sicuramente una sot-

tovalutazione del fenomeno. Credereche la cultura mafiosa non possa attec-chire nel Nord sviluppato del Paese è ungrave errore di valutazione. La 'ndran-gheta porta i soldi e segue i soldi. Oggile mafie si sono globalizzate e i territoridel Nord sono diventati il punto di incon-tro di molti interessi. L'inquinamentodella 'ndrangheta non è solo geografico,ma anche economico, sociale e politico".

Entriamo nel merito, qual è il "modus

operandi" utilizzato dalle organizza-zioni criminali in Lombardia?"La 'Ndrangheta si è radicata e s'èmessa a fare, con il tempo, le stessecose che fa nel meridione. Gestisceappalti, s'infiltra dentro imprese edili,controlla pub, bar, ristoranti, pizzerie,sale da gioco, night club. Estorce ilpizzo e si nasconde dietro al silenzio. Loschema è sempre lo stesso: riciclare alNord, con imprese "pulite", i proventidel narcotraffico. Come al Sud Italia.Leonardo Sciascia ha scritto nel libro "Ilgiorno della civetta": "Forse tutta l'Italiava diventando Sicilia"".

Infiltrazione, connivenza e indiffe-renza: sono questi gli elementi che

emergono. Come può reagire ilmondo economico e la politica?"La politica, gli imprenditori e la prefet-tura si devono organizzare per control-lare le imprese in odore di mafia, quel-le che possono aver aiutato le organiz-zazioni criminali a riciclare capitali.Non basta verificare il certificato anti-mafia della Camera di Commercio,serve una struttura che controlli più afondo. Se si stabilisce che bisogna farel'informativa antimafia per presentarsialle gare, si consente all'imprenditoreche non ha legame con la mafia di sce-gliere di poter lavorare in maniera nonmafiosa. Se si dice che per sub-appaltio forniture bisogna fare i controlli anti-mafia, si libera il mercato da una serie

DIA Direzione

InvestigativaAntimafia

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«Rosario Crocetta è da tempo nel mirino della mafia. Già nel 2003 la Stidda (organizzazionecriminale dell'Agrigentino)aveva deciso di ucciderlo,assoldando un killer lituanoNel 2006 un'altra condanna a morte, stavolta di Cosa Nostra»

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di condizionamenti. E' con l'informativaantimafia che, quando si è trattato dicostruire il tribunale di Gela, è emersala vicenda della Calcestruzzi Spa".

Qual è il suo legame con Bergamo?"A Bergamo è sepolto Gaetano Giordano,un imprenditore ucciso a Gela per nonavere pagato il pizzo. In quel caso lecosche ricorsero a sorteggio per unapunizione esemplare nei confrontidei commercianti del centro storico.Estrassero a sorte il nome di Giordano.Che venne ammazzato".

Cosa apprezza dei bergamaschi?"La laboriosità. Penso ad una città freddad'inverno e ai contadini che negli anni

passati andavano a lavorare nelle campa-gne, alle pmi che hanno costruito l'econo-mia di Bergamo, agli artigiani che produ-

cono. Mi piace l'onestà di fondo, la loroostinatezza e il loro orgoglio. Mi piace unpo' meno la voglia d'isolarsi dal resto delmondo, il fatto di dire: noi ce l'abbiamofatta e gli altri si arrangino".

Ha paura di venir ucciso?"Io non credo di aver diritto alla paura.Ho un dovere, quello civile, e mi sonoeducato al coraggio. Mi sento un uomodelle istituzioni che ha deciso di dedi-care la vita ad una battaglia che ritienefondamentale per il proprio paese e peri propri concittadini. Preferisco convive-re con l'idea che la mia vita sia a rischiopiuttosto che con l'aberazzione di averceduto me stesso, la mia anima, la miacoscienza ai poteri criminali e mafiosi"

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Napoli? No. Bergamo, via dei Carrozzai

LA FOTO DEL MESE

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«Rincorri la stella. La missioneal cuore del tuo Natale»

In vista del Natale i commercianti nonsi mobilitano solo ad allestire le vetri-ne e a preparasi nell'affrontare lacorsa agli acquisti per regali e cenoni

ma aprono le porte anche ad iniziative di

solidiarietà. Da nove anni l'Ascom e i suoicommercianti sostengono le proposte pro-mosse dal Centro Missionario diocesano edella Pro Jesu per il mese di dicembre.L'iniziativa per il Natale 2012 ha per titolo

"Rincorri la stella. La Missione alcuore del tuo Natale". L'attenzione èrivolta alle famiglie palestinesi più pove-re di Terra Santa, alle comunità conta-dine delle diocesi di Santo Domingo e

PAROLA ALL'ASSOCIAZIONE

E' l'iniziativa per il periodo natalizio sostenuta dall'Ascom e dai commer-cianti e promossa dal Centro Missionario diocesano e della Pro Jesu afavore delle famiglie palestinesi, delle comunità contadine delle diocesidi Santo Domingo e Latacunga in Ecuador e di alcuni villaggi dell'Uganda

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Latacunga in Ecuador; alle comunità parrocchiali di alcuni villag-gi dell'Uganda. "Da più anni accogliamo la proposta del CentroMissionario che ci trova pienamente disponibili non solo per lasua valenza religiosa ma anche perché ci permette di ribadire esottolineare l'importanza che i nostri settori ricoprono all'internodella società - afferma Luigi Trigona, direttore di Ascom

Bergamo - I nostri commercianti, aderendo a questa iniziativa, sifanno portavoce di una proposta missionaria caritativa, riacqui-stando così un ruolo che li ha contraddistinti per anni. Un ruoloimportante e spesso determinante: quello della presenza stabi-le sul territorio e della promozione della socialità. I nostri negozi,

PROPOSTE E APPUNTAMENTI DEL PROGETTO

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«I PROGETTI»

Anche quest'anno la campagna è finalizzata a soste-nere tre progetti legati a realtà del mondo missionarioche hanno un riferimento con l'impegno della Diocesi.UGANDA. Il progetto prevede l'accompagnamento dialcune comunità parrocchiali rispetto alla vita ordina-ria: la possibilità di strutture per l'incontro dei ragazzi edei giovani, per la formazione dei catechisti e la con-divisione delle famiglie; il sostegno ad alcuni tra i piùpoveri della comunità; l'appoggio alla scuola maternaparrocchiale che provvede, quasi in toto, anche allanutrizione dei piccoli; la realizzazione di percorsi di for-mazione per catechisti e di alfabetizzazione. TERRA SANTA. La maggior parte delle famiglie cri-stiane di Terra santa è di origine palestinese, che diffi-cilmente riescono a far sentire la loro voce, per l'esi-guità del numero e per la precarietà del lavoro e delruolo sociale. Il progetto vuole contribuire: ad assicu-rare una casa, alla possibilità di sostenere cooperati-ve artigianali, a realizzare un percorso scolastico per ifigli, a sostenere le comunità parrocchiali.ECUADOR. Il progetto prevede di raggiungere trecomunità contadine delle diocesi di Santo Domingo eLatacunga in Ecuador con attività di formazione allasalute di base e favorire per ogni famiglia le cono-scenze tecniche e gli attrezzi di base per realizzare ortifamiliari (ortaggi, piante da frutto, cereali, allevamentodi piccoli animali, allevamento di pesci), sostenibili etotalmente biologici. Questo contribuirà a sconfig-gere problemi di denutrizione infantile e di anemia.

STAND per la vendita di presepi e «pre-senti natalizi» presso ORIOCENTER

29/11/2011FINO AL

21/12/2011

«CAPANNA NATALIZIA» in centro cittàallestita in collaborazione con «Eco diBergamo». All'interno della capanna, insie-me alla rappresentazione della natività,verranno collocate le stelle che contraddi-stinguono la campagna ed i fondi raccoltisaranno devoluti per i progetti indicati.

03/12/2011FINO AL

08/01/2012

«CONCERTO DI NATALE» Basilica diSant'Alessandro in Colonna eseguitodall'Accademia Concertante d'Archidell'Accademia di Milano.

10/12/2011ORE 21

«HO VISTO ILMONDO» martedì 13 dicem-bre serata di presentazione e racconto del-l'esperienza di incontro con la missione vis-suta da diversi gruppi di giovani nell'estate2011. Verranno presentate immagini e con-divise riflessioni rispetto all'incontro conBrasile, Bolivia, Perù, Ecuador, Bangladesh,Mozambico. Alle h. 21 presso la sala dellacomunità della parrocchia di Levate mostrafotografica sull'esperienza in missione.

13/12/2011

Mostra fotografica e di poesie «VOLTIDI MADRE» presso la chiesa parroc-chiale di Ponteranica. Inaugurazionesabato 17 dicembre alle h 18,30 conla S. Messa presenti le giovani coppie.

17/12/2011FINO AL

06/01/2012

Mostra fotografica «UGANDA, FESTA DICOMUNITÀ» presso la parrocchia di GorleLa mostra presenta il progetto Uganda cheviene sostenuto con la raccolta fondi dell'i-niziativa anche attraverso la vendita di pre-sepi provenienti dal sud del mondo. Il pro-getto è promosso e gestito dall'associazionePro Jesu. Sarà disponibile materiale informativo.

17/12/2011FINO AL

06/01/2012

«LALUCE DI BETLEMME»: l'esperienza sirinnova nella nostra città grazie al gruppoMASCI e scouts della zona. La luce saràaccolta nella comunità di Sant'Alessandro inColonna disponibile per essere attinta dalleparrocchie e dai singoli. Nei diversi luoghidove saranno allestite le mostre sarà dispo-nibile anche la luce.

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piccoli e grandi, sono il presidio del territorio e sono una pre-senza amica fatta di rapporti di conoscenza, di attenzione, diaiuto, di socializzazione, perché i commercianti sono impegnati,in silenzio e tutti i giorni, a tessere la trama di solidarietà e di rap-porti umani che sono il vero valore aggiunto della nostra attivi-tà". Lo scorso anno circa 1200 commercianti di città e provinciasi sono fatti promotori dell'iniziativa, acquistando il kit ed espo-nendolo sui loro banconi. "Rivolgo anche quest'anno - continuail direttore di Ascom - l'invito a tutti i commercianti di aderire all'i-niziativa e di farsi portavoce della proposta missionaria, forma-tiva e di carità della nostra diocesi- sottolinea Trigona.- Un invi-to forte a condividere lo spirito dell'iniziativa perché, nei momen-

ti di sconforto, e in questo periodo ce ne sono tanti, è neces-sario ripartire da lì, da quel Bambino che rende vera la nostraesistenza". "Rincorri la stella! La missione al cuore del tuoNatale", promossa grazie alla collaborazione del CreditoBergamasco e di molte altre realtà presenti sul territorio delladiocesi e della provincia di Bergamo, ha l'obiettivo è di infor-mare, sensibilizzare e sostenere situazioni nelle quali la pre-carietà della vita compromette presente e futuro dei più pic-coli e bisognosi. Ai commercianti è chiesto di acquistare e diesporre in negozio il simbolo dell'iniziativa, che è una stellarealizzata in tessuto scozzese decorato con un doppio nastroin raso rosso e argento con chiusura in spillo gioiello in cristalli.

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«LE ALTRE INIZIATIVE A CUI ASCOM ADERISCE»

L'Ascom di Bergamo sostiene inoltre ad una serie di altreiniziative. Tra queste lo spettacolo di natale organizzatoper sabato 3 Dicembre alle 21.00, al Donizetti, dalGruppo FAI Giovani Bergamo, al quale l'associazioneaderisce attraverso una sponsorizzazione promossa dalGruppo Giovani. La serata inizierà con l'esibizione dei"Piccoli Musici di Casazza" accompagnati dallo spetta-colo di 3D Mapping "The Globes" della Polar.tv. Seguiràl'esibizione della "Pavlova International Ballet School andCompany", e la prima del cortometraggio "Bergamo, tracielo e terra" del regista Emilio Scoti, realizzato tra l'aero-porto Caravaggio di Orio e Città Alta.Oltre a ciò Ascom sarà protagonista di tutte le iniziative acarattere natalizio che l'amministrazione comunale met-terà in campo per il mese di dicembre.

Mostra fotografica «EFFETÀ» presso laChiesa di San Rocco in via Broseta aBergamo. La mostra è realizzata daFrancesco Cito con i testi di NicolettaPrandi e presenta la realtà dell'unico isti-tuto di cura e prevenzione per bambiniaudiolesi a Betlemme in Palestina. Larealizzazione è stata possibile graziealla Fondazione Comunità Bergamasca,al CMD, al Credito Bergamasco e alComune di Bergamo.

19/12/2011FINO AL

06/01/2012

Mostra fotografica: «ECUADOR, TERRADI COMUNIONE» presso la chiesa par-rocchiale di Telgate. La mostra presenta ilprogetto Ecuador che viene sostenuto conla raccolta fondi dell'iniziativa. Il progetto ègestito dal Celim Bergamo e si realizzaanche con il contributo del comitato pergli interventi caritativi a favore del TerzoMondo della Conferenza EpiscopaleItaliana. Presso la mostra è possibileattingere anche la «luce di Betlemme»

17/12/2011FINO AL

06/01/2012

Consegna del «PANETTONE DELLASOLIDARIETÀ» alla presenza di SuaEcc.za Mons. Francesco Beschi, Vescovodi Bergamo presso il Centro CongressiPapa Giovanni XXIII. I panettoni verrannodistribuiti, attraverso i gruppi missionari, afamiglie in precaria situazione economica.

20/12/2011ORE 18,30

Presso l'Auditorium Piazza della Libertà diBergamo, l'Anghèlion Gospel Choir diNembro terrà un CONCERTO GOSPELa sostegno della campagna di Natale«Polvere di stelle». Mercoledì 28 dicembrealla 15,30 incontro di preghiera per la paceper bambini e ragazzi missionari nella chie-sa di S. Rocco in via Broseta e visita allamostra fotografica «Effatà». La preghiera sisvolgerà alla presenza della «luce diBetlemme» che poi potrà essere portata daciascuno nelle proprie comunità e case dadonare a parenti, amici e parrocchiani.

23/12/2011ORE 21

Mostra fotografica «SANTA, SPERANZADELLAFAMIGLIA» presso la parrocchia diRomano di Lombardia. La mostra presen-ta il progetto Terra Santa che viene soste-nuto con la raccolta fondi dell'intera inizia-tiva. Sarà disponibile materiale informativo.

17/12/2011FINO AL

06/01/2012

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Dhl via da Orio per Malpensa? Mille posti

di lavoro a rischio "ANDATA SENZA RITORNO"

Preoccupazione per le scelte future di Dhl che potrebbe abbandonare lo scalo orobico: il contratto tra l'azienda leader del comparto cargo e laSacbo scade nel 2013. La scelta del corriere internazionale dipende daglispazi, dalle relazioni territoriali e dai problemi di inquinamento acustico

Dhl, l'azienda tedesca leader del com-parto cargo secondo fonti sindacali ètentata da Malpensa. Starebbe valu-tando, infatti, l'ipotesi di spostare il

suo hub italiano (che tradotto significa nastri tra-sportatori) dall'aeroporto bergamasco di Orio alSerio a quello della provincia di Varese. Quantosia importante per il territorio orobico la presenzadella compagnia aerea lo chiariscono i numeri:per la Sacbo, società che gestisce lo scalo orobi-co, si tratta di 6 milioni di euro - circa - di ricavil'anno (perché rappresenta il 65 per cento del traf-fico merci dello scalo) e 450 dipendenti occupatidirettamente che, sommati all'indotto, arrivanoad un migliaio di posti di lavoro. Sullo scalo ber-gamasco il trasportatore opera da 12 a 14 voli algiorno pari al 12% del traffico merci. Le preoccu-pazioni sono dovute alle indiscrezioni circa un'im-minente offerta della Sea (società che controllagli scali milanesi e che detiene il 30.98% di Orio)e dal fatto che, a Malpensa, c'è un modernissimo

Cargo center. Il contratto siglato tra l'aziendatedesca leader del comparto cargo del GruppoDeutsche Post e la Sacbo scadrà nel 2013 eaccanto all'ipotesi Malpensa, destinazione piùaccreditata, si parla anche di Montichiari(Brescia), scalo con scarso volumi di traffico mache dalla sua ha il vantaggio di avere spazi e diessere collocato nell'area Est della Lombardia.Strategico rispetto al grande centro di smista-mento su gomma di Dhl che si trova a PozzuoloMartesana, a Est di Milano. Due potrebberoessere i motivi che farebbero pendere la bilanciaverso lo spostamento: la vasta ristrutturazionedella rete europea di Dhl tesa ad accorciare ledistanze rispetto alle aree produttive e la man-canza di spazi di espansione di Orio al Serio. Mail vero nodo cruciale potrebbe essere la protestainnescata intorno allo scalo orobico dei comitaticittadini contro l'aumento dei voli. A questo pro-posito Dhl potrebbe chiedere conto a Orio al Seriosulle reali intenzioni di sviluppo dello scalo, visto

che le proteste dei quartieri non si placano. E' diqualche settimana fa la richiesta dei residenti diColognola di una nuova centralina per rilevare irumori degli aerei in piazzale delle Scienza che siaggiunge alla richiesta dei comitati sul rispettodel decreto di Valutazione d'impatto ambientalee dell'inquinamento acustico (che deve essereinferiore ai 60 decibel). E poi ancora: stop ai volinotturni, decollo da inizio pista con severi control-li, distribuzione e diversificazione dei voli e inda-gine epidemiologica per capire i danni alla salutecausati dall'aeroporto. Sicuramente, nell'ipotesisul futuro pesa, quindi, l'aspetto ambientale e lerelazione con il territorio visto che il colosso tede-sco non ama, per politica aziendale, avere a chefare con proteste e comitati. A guidare la scelta diDhl saranno il modello di relazione con il territo-rio, la logistica operativa e, sicuramente, l'offertavera e propria. Per restare in tema di inquina-mento acustico speriamo che Dhl rimanga adOrio e si possa dire "Molto rumore per nulla".

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«Per fare una simile carriera in Italia avrei dovuto avere dai 55 anni in su e sarei dovuta essere raccomandata»

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A31 anni si può diventare Sales& Marketing Manager di unacompagnia aerea internaziona-le? In molti direbbero di no, ma

badate bene, si parla di "internazionalità"e non d'impresa italiana. Perché MelisaCorrigan - appunto 31 anni appena com-piuti -, ricopre la prestigiosa carica per Italia,Grecia, Croazia, Romania e Cipro. Si potreb-be riassumere qui la filosofia di Ryanair,un'azienda che ha deciso d'investire sull'in-novazione dell'offerta low-cost, sul ricambiogenerazionale e sul mercato libero da con-dizionamenti esterni. "Per raggiungere unasimile posizione in Italia avrei dovuto averedai 55 anni in su e sarei dovuta essere rac-comandata. Invece, l'età media in Ryanair èdi 35 anni, qui i giovani sono una risorsaimportantissima. Vorrei esordire raccontarviun aneddoto del mio primo giorno di lavoro:fui portata ad una conferenza stampa pre-senziata da Micheal O'Leary. Bene, dopoavermi già rimproverata in aereo per averglidato del "Lei", mi fece fare la conferenzastampa al posto suo. Lui mette alla provatutti, è come dicevo una questione di men-talità e di propensione al rischio. Tornare inItalia? Se fosse possibile anche a piedi, tuttigli amici continuano a ripetermi che sono uncervello in fuga dato che lavoro in piantastabile a Dublino. Ma tornare "a casa" vor-

rebbe dire fare non uno, ma diversipassi indietro a livello di carriera, obiet-tivi e stipendio. Impianterei la filosofiadi Ryanair anche all'economia e alleistituzioni italiane, perché solo unricambio generazionale può smuovere lecose dando nuove prospettive sul futuro".

Quali risultati ha ottenuto la com-pagnia aerea in questo 2011 cosìtravagliato?"Penso che Ryanair sia una delle pochecompagnie che è riuscita a crescere anchedurante la crisi economica. In particolare, lanostro politica di abbattimento totale deicosti per andare incontro alle esigenze diportafoglio dei nostri clienti è sempre piùapprezzata. Ed è anche piuttosto semplice,basta tagliare tutto ciò che è superfluosenza mai intaccare la sicurezza dei voli.Porterei qualche dato per spiegarmi meglio:dall'Italian Customer Survey 2011 effettuatosu 6600 persone (un sondaggio a tappetosulla soddisfazione dei clienti), sono emersidati che sono andati oltre anche le più roseeaspettative. L'58% ha volato almeno 4 volteall'anno (il 38% più di 6 volte all'anno), il95% ha valutato il sito web soddisfacen-te/buono/eccellente, il 95% ha valutato ilpersonale soddisfacente/buono/eccellente,il 98% ritiene che il rapporto qualità/prezzo

sia soddisfacente/buono/eccellente. Infine,il 95% volerà nuovamente con Ryanair".

Effettuerete qualche promozio-ne speciale su dicembre?"Offriremo voli a partire da 9,99 euro.Sarà un'offerta valida dal 2 al 8 dicem-bre per viaggiare a gennaio e febbraio2012. Su richiesta abbiamo poi introdot-to per Milano anche la prenotazione deiposti a sedere. Ventuno per la precisio-ne, al costo di 10 euro comprensivi dellapriorità d'imbarco, che da sola è 6 euro.Aggiungerei che, attualmente, Ryanair èl'unica compagnia che non applica latassa carburante sui propri voli, possogià dire che sarà così per sempre. Infine,chiudendo il capitolo numeri, Ryanair hauna tariffa media di 39 euro, del 259%inferiore a quella di Alitalia, solo per fareun esempio, calcolata per le rotte euro-pee delle due realtà. Inoltre, abbiamoappena lanciato ufficialmente in Italia laRyanair Cash Passport, ovvero lacarta prepagata MasterCard (gestitada Access Prepaid Worldwide) cheandrà a sostituire dal primo dicembre lealtre carte MasterCard prepagate comeunico modo per evitare il costo ammini-strativo di Ryanair di 6 euro per le preno-tazioni originate in Italia".

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A CURA DI GIORGIO CHIESA

BACK TO ORIO

A 31 anni è Sales & Marketing Manager di RyanairMelisa Corrigan ci racconta uno spaccato dell’azienda che ha rivoluzionato il trasporto aereo, dal rapporto con Orio al Serio fino alla comunicazione pungente che l’ha resa celebre

«Siamo la Apple dei cieli»

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Torniamo per un attimo a Bergamo e alvostro rapporto con l'aeroporto di Orioal Serio. Quanto, proprio l'aeroportoorobico, dipende da voi e quanto delvostro fatturato dipende da Bergamo?"Con lo scalo di Bergamo c'è un rapportoeccezionale. La sua crescita è stata senz'altrodettata da Ryanair: siamo presenti dal 2003 ein nove anni Orio al Serio si è completamentetrasformato, grazie a noi ma soprattutto gra-zie all'affiatamento nato tra il managementdelle due realta'. Sinceramente non so comefosse prima del nostro arrivo, ma so che oraè uno dei più importanti d'Italia. I manager diSacbo si stanno organizzando per cercare dinon dipendere solo da noi, crediamo sia giu-sto, anche perché Orio al Serio è comunque

una delle nostre basi più grandi, la terza sututto il network. Lo stesso Micheal O'Leary hadichiarato che Ryanair non lascerà mai loscalo anche qualora ci dovesse essere un'of-ferta da parte di Malpensa. Crediamo di avercreato una partnership ottima che permette diportare indotto economico a tutta la regione".

Le polemiche, tuttavia, vi hanno sem-pre accompagnato. Cosa rispondetea chi vi confina al ruolo di "colonizza-tori" che mirano solo al profitto noninvestendo sul territorio orobico?"All'aeroporto di Orio al Serio sono basati 14aerei Ryanair. Quindi, facendo un rapido cal-colo (considerando 70 milioni di euro a mac-china), si parla di 980 milioni di dollari. La

«Penso che Ryanair

sia una delle pochecompagnie

che con la crisieconomica

ha continuato a crescere»

«Non lasceremo mai lo scalo orobico anche qualora ci dovesse essere un'offerta da parte di Malpensa»

«LA CRESCITA DI RYANAIR IN ITALIA»2011: 63 nuove rotte (8 interne)

Nessuno sciopero, chiusura o sovrattassa

17% crescita nel 2010: traffico3,3 m. e 3.300 posti di lavoro

Ryanair ha investito 1,4 mld di dollari nel turismo in Italia nel biennio 09-10

Ryanair continua a crescere mentre Alitalia taglia

1.075.252

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nostra compagnia riversa, di solo indotto turi-stico, 850 milioni di euro ogni anno sul ter-ritorio. Quindi, vorrei davvero capire cosacomunemente s'intende per investimento".

Recentemente si è sviluppata una "dia-triba" in merito all'approvazione dellecurve isofoniche, che sono state rite-nute non adeguate. Ryanair ha unaposizione ufficiale in merito a questoproblema sullo scalo bergamasco?"Abbiamo avuto gli stessi problemi suCiampino. Dalle nostre ricerche siamo la com-pagnia aerea che maggiormente investe perrisolvere il problema. Infatti, oltre a non volarela notte, cambiamo velivoli ogni tre anni.

Invece di fare manutenzione sui mezzi, li ven-diamo e andiamo ad acquistare l'ultima gene-razione, che consuma meno ed è più silenziosa".

Passiamo ai settori comunicazione emarketing. Parliamo di alcune propo-ste che si stanno rincorrendo, in par-ticolare: introdurrete i posti in piedi?"Li stanno sperimentando, dobbiamo avere il vialibera per quanto riguarda la sicurezza. Stannotestando con la Boeing se sarà possibile, potrebbeessere una rivoluzione. L'idea di fondo è quella ditogliere le ultime otto o nove file, quindi eliminan-do 50 sedute per lasciare spazio a 90 persone inpiedi. Aumentare il numero dei passeggeri equi-vale per noi ad abbassare ulteriormente il costo dei

biglietti. L'obiettivo finale di O'Leary è quello di ren-dere il trasporto aereo un trasporto pubblico, chepermetta a tutti di usufruirne. Il sogno è fissare ilprezzo dei biglietti a 5 euro, perché abbiamo ormaicapito che l'utile si fa sui servizi e null'altro.Passatemi il paragone, ma credo davveroche lui sia lo Steve Jobs del settore turistico".

Avete politiche di espansione che viporteranno a effettuare anche voli inter-continentali?"Al momento stiamo discutendo con altri 75aeroporti in Europa, di cui 3 in Italia. La politicareale è quella di andare a stabilizzare la compa-gnia, nel 2013 ci saranno ulteriori investimenti suivelivoli, poi ci fermeremo e distribuiremo i divi-

dendi. Gli intercontinentali? Stiamo studiando lamateria, non posso negarlo, ma per Ryanairdiventeranno concreti solo se riusciremo a tro-vare la formula magica per renderli low-cost".

La comunicazione istituzionale sul vostrosito ha colpito alcuni esponenti di spiccodella politica, tra cui Silvio Berlusconi eNicolas Sarkozy. Qual è la filosofia diuna comunicazione così "pungente"?"Le pubblicità vengono proposte da chiunqueabbia l'idea. Basta bussare alla porta di Michealper avere il permesso alla pubblicazione. Quelle suBerlusconi sono opera mia e del mio team, e ne

vado fiera. Nella comunicazione penso sia impor-tante fare parlare di sé, e Ryanair, anche in que-sto caso, ha trovato il modo per farlo low-cost".

Questa esuberanza non rischia di met-tere in ombra le vostre numerosi azionibenefiche, di cui in pochi parlano?"Effettivamente è un peccato, anche perché è unaspetto a cui Micheal tiene molto. Abbiamoappena lanciato il calendario 2012, nel quale lenostre hostess hanno fatto da modelle. Ci augu-riamo di raccogliere oltre 100 mila euro, chesaranno poi devoluti a DEBRA, una realtà checonsente a bambini affetti da EpidermolisiBollosa e alle loro famiglie di trascorrere periodi divacanza nelle proprie strutture. Oltre a questo,abbiamo introdotto i gratta e vinci sui nostri voli, ilcui ricavato va interamente in beneficenza.Chiuderei come ho esordito, con un aneddoto: suuna tratta, nello stesso aereo, è capitato che addi-

rittura tre passeggeri vincessero il primo premio,una Fiat 500. Non vi dico la reazione di O'Leary".

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Intertrasport,la logisticasi fa spazio

Potremmo partire parlando della crisicome già altre volte abbiamo fatto,ponendo in evidenza le tante virtù dellaBergamasca, una terra che continua a

proporre aziende perseveranti negli investimen-ti a lungo termine, quelli dedicati squisitamenteal futuro, all'innovazione e alle persone che nelsacro valore del lavoro credono fermamente.

IN COPERTINA

L'azienda di Grassobbio, guidata da Vincenzo Locatelli, è pronta ad inaugurare la nuova e avveniristicasede. Mentre il suo fatturato consolidato aumenta del 48% nel settore internazionale

TESTO&PHOTO: GIORGIO CHIESA

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Giovanni Pagani, consigliere delegato: «Con la cadutadelle barriere doganali si è affacciato il mercato globale

Così, da azienda pura di servizi di spedizioni, abbiamoallargato il business inserendo l'attività di logistica»

Da sinistra Vincenzo, Davide, e Simone Locatelli

Foto di Ezio Manciucca

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Potremmo dire che la nuova sede dellaIntertrasport S.p.a. è un vero e proprio fioreall'occhiello tanto nella metratura generosanella quale è stata costruita quanto per ilgusto con cui è stata arredata e pensata.Potremmo infine sciorinare alcuni numeri dabrivido, come quelli che vedono la società diGrassobbio aver incrementato il proprio fat-turato del 48% nel settore internazionale inquesto "annus horribilis" per l'economialocale e macro. La verità, però, concedete-celo almeno in questo caso, è che tutti (gio-vani che vorrebbero iniziare un'avventura inproprio ma anche imprenditori che hannoperso fiducia nel mercato) dovrebbero -come si suol dire - "farsi una chiacchierata"con il presidente e direttore generaleVincenzo Locatelli. Perché dalla sua ener-

gia e onestà intellettuale scaturiscono ivalori nobili che hanno fatto grande l'im-prenditoria bergamasca nel corso di questiultimi 40 anni: intelligenza, coraggio, tena-cia, competenza, spirito d'iniziativa, capacitàdecisionali e propensione al rischio. Traaneddoti e avventure "da non credere", ciòche rimane dopo una mattinata nel suo uffi-cio/salotto è il ritratto di un uomo che - daquando si è presentato nel 1972 come fat-torino in quella che era una società appenanata (1967) - ha saputo sfruttare tutte leoccasioni per "sporcarsi le mani", imparandodagli altri a superare i propri limiti, cercandodi mettere a frutto ogni insegnamento chegli veniva donato come un investimento sulfuturo proprio e dell'azienda di cui di lì ameno di vent'anni (1986) sarebbe diventato

presidente, direttore generale e proprietarioal 100%. "Come abbiamo fatto a costruiretutto questo? Tanta volontà, passione, fortu-na e un mare di determinazione. Perché iol'ho voluto fortemente. Oggi siamo un'azien-da che conta 57 dipendenti e che chiuderà il2011 con un fatturato consolidato di 11milioni di euro. Ma i numeri contano poco,perché come spesso capita nella vita realesono i fatti a prendere il sopravvento.All'inizio di quest'anno avevamo pratica-mente finito tutti i lavori per questa nuovasede, ma di punto in bianco alcuni clienti concui lavoravamo hanno dovuto ridurre gli ordi-ni. Mi sono trovato a fronteggiare un inve-stimento importante (circa 13 milioni dieuro) senza più la necessità di stipare lamerce per il nostro lavoro di logistica. Invece

Angelo Stefano Berti, direttore settore internazionale: «Abbiamo la buona abitudine di proporre ai nostri clienti solo i mercati in cui raggiungiamo l'assoluta eccellenza, in particolare Germania, Spagna, Portogallo, Svizzera e i paesi dell'Est»

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milioni di euro spesi per la nuova sede queste due realiz-zazioni sono costate circa 3 milioni. Ma si tratta di un veroe proprio investimento, in quanto rendono all'anno circa400 mila euro d'incentivi, senza contare l'energia rispar-miata. Ma il rinnovabile non è il solo focus dove l'innova-zione si è concentrata, nel corso del tempo siamo statiinfatti in grado di sviluppare un software informatico all'a-vanguardia tramite il quale abbiamo anche ricevuto unfondo economico dall'Unione Europea".

Ci parli di questa specializzazione sull'informa-tica."Nel 1997 ci siamo fatti promotori di un consorzio inter-

di abbatterci abbiamo lottato contro la crisi, riuscendo aincrementare il fatturato acquisendo nuovi ordini. Oraabbiamo quasi concluso l'accordo con una grande multi-nazionale - di cui per scaramanzia preferisco non fare ilnome - e a gennaio quasi sicuramente rinnoveremo ilcontratto con uno dei nostri clienti più importanti. Siamoandati avanti nonostante tutto, e finalmente posso direche dopo 10 anni di ricerche sono riuscito a trovare le per-sone giuste per ogni tassello della mia azienda. Perchéun'impresa simile deve essere naturalmente coordinata,ma deve anche avere le persone giuste nei ruoli chiave".

Inoltre, avete un occhio anche per quanto riguar-da le energie rinnovabili, dato che in questa nuovasede è presente un impianto fotovoltaico moltogeneroso."Per la precisione gli impianti fotovoltaici sono due, uno da161,2 kWp e l'altro da 523,25 kWp. Nel computo dei 13

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Da sinistra:Giovanni Paganiconsigliere delegato, Simone Locatelliresponsabile logistica, Vincenzo LocatelliPresidente, Angelo Stefano Bertidirettore settore internazionale e Nicoletta Brignoli assistente alla presidenza

Scorcio di uno dei tremagazzini

Davide Locatelli, Neo ingegnere

gestionale, attualmente a New York per un

master e uno stage pres-so società di spedizioni

internazionali americana

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nazionale, abbiamo partecipato ad un bando di concorso della ComunitàEuropea per progetti di ricerca nel campo proprio dell'informatica, voltoallo sviluppo di software innovativi per la gestione dei trasporti multi-modali. Il progetto, della durata di 3 anni, è stato così approvato, finan-ziato e condotto a termine con grande successo. Al termine, ho poi deci-so d'investire nuovamente per trasformare i prototipi realizzati in appli-cazioni utilizzabili e ritagliate sulle nostre esigenze. Quest'ultime ancoraoggi costituiscono la base del sistema informativo aziendale e conti-nuano a darci un vantaggio competitivo di grande rilevanza".

Nel corso della vostra storia vi siete trasformati. Come avetefronteggiato la globalizzazione e l'apertura delle barriere doga-nali?"Con la caduta delle barriere doganali - ha continuato Giovanni Pagani,consigliere delegato e zio di Vincenzo Locatelli -, si è affacciato il mer-cato globale, siamo negli anni che vanno dal 1993 al 1995. Così, daazienda pura di servizi di spedizioni, abbiamo allargato il business inse-rendo l'attività di logistica che nel tempo è naturalmente risultata vita-le. Siamo così riusciti a incrementare e potenziare i servizi, abbiamoaffinato - come diceva il presidente - gli strumenti tecnologici e conti-nuato ad investire sul futuro dei nostri dipendenti e quindi dell'azienda".

Alla ripresa del mercato siete stati pronti a non "subire" la ripre-sa?"La mente volitiva dell'azienda, guidata da una personacapace e illuminata, ha consentito di guardare al futuro coninsistenza e di cogliere l'opportunità di trasferire la propriasede operativa in un nuovo comprensorio a Grassobbio, doveinsistevano infrastrutture ideali per l'espansione dell'attivi-tà. Continuando a lavorare nella tradizione che ci ha resicelebri, abbiamo quindi deciso (da 4 anni a questa parte) difare un altro sforzo per dare lustro a quella che nel tempo èandata consolidandosi come una delle più solide aziende perla logistica internazionale. E' con questo spirito che invece disubire il mercato, lo abbiamo - come si dice in gergo - aggredito".

Quali mercati andate a colpire conla vostra offerta?"Negli ultimi anni - ha concluso AngeloStefano Berti, direttore settore interna-zionale -, abbiamo rivoluzionato il merca-to internazionale inserendo nuovo perso-nale a aprendo nuovi orizzonti. Stiamoparlando dei paesi dell'Est, dove nel girodi pochi mesi siamo riusciti a creare lineedi trasporto continuative tra Polonia,Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia.Abbiamo la buona abitudine di proporreai nostri clienti solo i mercati in cui rag-giungiamo l'assoluta eccellenza, in parti-colare Germania, Spagna, Portogallo,Svizzera e come già detto i paesi dell'Est.Ma ultimamente abbiamo aperto ancheil nazionale e la Svezia su importazione".

Una parte degli uffici

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Cosa avete in mente per il futu-ro?"Consolideremo ancor più il nostromodus operandi, che parla di onestàe di rapporto diretto col cliente perqualsiasi genere di problema doves-se verificarsi. Inoltre, ritengo che losviluppo demografico (saremo circa10 miliardi nel 2020) imporrà unadiversificazione nella merce. Noi cispecializzeremo nel settore dell'a-gricoltura (i paesi emergenti coltive-ranno in modo diverso dal nostro,con macchinari diversi che dovrannoessere trasportati dall'estero) enel ramo delle parti di ricambio, inquanto il "nuovo" comunementeinteso diventerà un bene di lusso".

«I PASSI DECISIVI»

1967 - Intertrasport viene fondata aBergamo su iniziativa di un piccolo gruppo diimprenditori che ha saputo abbinare l'espe-rienza maturata nel campo del trasporto sugomma a quella nel campo delle spedizioni,per porre le basi della grande realtà impren-ditoriale che l'azienda è oggi, concentrando-si prevalentemente su quelle destinazioniverso le quali l'Italia del miracolo economi-co stava gradatamente occupando spazi dimercato sempre più rilevanti.

1986 Diventa presidente Vincenzo Locatelli

1996 - La crescita dell'Azienda comporta iltrasferimento nella sede attuale di Grassobbio,situata nel punto strategico della città, tral'aeroporto di Orio al Serio, l'autostrada A4e l'asse interurbano di Bergamo. Da qui ini-zia il progressivo ampliamento dellestrutture ricettive che arrivano oggi, con

le recenti costruzioni, ad una disponibilitàdi 20 mila metri quadrati di magazzino e dicirca 1500 per uffici direzionali ed operativi.

FINE ANNI '90 - Intertrasport si aggiudica,in consorzio con altri 3 partner, un progettoeuropeo di ricerca in ambito ESPRIT per larealizzazione di un software innovativoper la gestione dei trasporti multi-modali.Questo progetto costituisce la base di par-tenza per la realizzazione dell'attuale siste-ma informativo aziendale, totalmente svilup-pato e mantenuto con competenze informa-tiche interne.

2001 - Intertrasport ottiene la certificazionedi Qualità DNV UNI EN ISO 2001:20002004 e vengono implementate funzionali-tà web che consentono ai clienti di intro-durre gli ordini on-line e di verificare lostato delle spedizioni.

2006-2007 - Viene realizzato un importanteprogetto per la gestione ed archiviazioneelettronica della documentazione.

2008 - Prende il via il progetto di coperturadei magazzini con un impianto fotovoltaico160 kWp che assicurerà l'autonomia ener-getica dell'Azienda in un contesto di valoriz-zazione delle fonti energetiche rinnovabili edi totale rispetto dell'ambiente.

2009 - Viene iniziato e si conclude nellostesso anni il secondo impianto fotovoltai-co, da 523,25 kWp.

2011 - Si conclude il progetto per la costru-zione di un nuovo magazzino (circa 9.000mq) e nuovi uffici (1.500 mq), progetto ini-ziato 3 anni prima.

2012 - La storia continua...

«All'inizio di quest'anno avevamo finito i lavori per questa nuova sede, ma alcuni clienti con

cui lavoravamo hanno dovuto ridurre gli ordiniInvece di abbatterci abbiamo lottato contro

la crisi, riuscendo a incrementare il fatturato acquisendo nuovi ordini»

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«Brewering a Better Future»,sostenibilità a tutta birra

In occasione dell'open day del birrificio di Comun Nuovo, il più granded'Italia (avvenuto lo scorso venerdì 11 novembre), Heineken ha presen-tato al pubblico e alle istituzioni i traguardi raggiunti dal nuovo piano disostenibilità "Brewing a Better Future" e ha annunciato la realizzazione

del nuovo impianto di raffreddamento che apporterà una riduzione del 40%dei consumi di acqua, con un investimento complessivo di 2,4 milioni di euro.

BREWERING A BETTER FUTURE - Attraverso l'introduzione di que-sto impianto, anche l'acqua utilizzata per il raffreddamento nelle fasi diproduzione della birra potrà essere messa nuovamente in circolo (conuna dispersione minima per effetto dell'evaporazione), riducendo i con-sumi di acqua per questo processo da 4,5 a 0,5 ettolitri per ettolitro dibirra, per un risparmio complessivo di circa 960 milioni di litri su baseannua. Attualmente l'acqua, utilizzata per i processi di raffreddamento,viene restituita all'ambiente senza alcun inquinante o variazioni dellecaratteristiche chimico biologiche, ma è comunque considerata nel

bilancio totale dell'acqua consumata, in accordocon le severe procedure aziendali.

SUSTAINABILITY REPORT 2010 - Durante l'incon-tro è stato inoltre presentato il "Sustainability Report2010", una nuova pubblicazione tutta Italiana, chesi aggiunge al rapporto presentato ogni anno daHeineken N.V. per illustrare i risultati ottenuti in ter-mini di sostenibilità dal piano "Brewing a BetterFuture". Uno dei dati più rilevanti riguarda la ridu-zione dei consumi di energia totale (termica edelettrica) dai 158 MJ/hl del 2009 a 155,5 MJ/hl.Questo valore, già al di sotto della media globale

GREEN BUSINESS

Heineken Italia annuncia un investimentodi 2,4 milioni di euro per il risparmio di acqua all'interno del nuovo birrificiodi Comun Nuovo, inaugurato lo scorsovenerdì 11 novembre

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di Heineken (166 MJ/hl), evidenzia l'impegno con cuiil management di Heineken Italia sta ripensando i pro-cessi produttivi in un'ottica di efficienza energetica.

"Attraverso "Brewing a Better Future" Heineken siè impegnata a diventare entro il 2020 il produttoredi birra più green al mondo - ha dichiarato AlfredoPratolongo, direttore comunicazione e affari isti-tuzionali di Heineken Italia -, l'obiettivo è ambizio-so ma tutti i livelli dell'organizzazione sono coin-volti per rendere il business ancora più sostenibi-le, abbiamo piani concreti e incentivi per il man-agement". Anche per quanto riguarda la catena

AlfredoPratolongo

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di approvvigionamento e distribuzione,Heineken Italia sta apportando impor-tanti cambiamenti per diminuire l'im-patto sull'ambiente delle diverse fasie, proprio quest'anno, sono stati acqui-stati oltre 2000 frigoriferi a basso con-sumo energetico che, oltre a ridurre laquantità di CO2 prodotta, consentono

ai punti vendita un notevole rispar-mio in bolletta. Questo risparmio vienerealizzato mediante una funzione chepermette di regolare la temperaturain base all'utilizzo del refrigeratore emediante una tecnologia di alimenta-zione a idrocarburi, nonché attraversoun sistema di illuminazione a led.

«IL GRUPPO HEINEKEN»E' presente in Italia da oltre 35 anni. Conpiù di 2000 dipendenti e 4 birrifici produ-ce e commercializza nel nostro paeseoltre 5 milioni di ettolitri e detiene unaquota di mercato pari al 31%. I principalimarchi di Heineken Italia S.p.A. sono:Heineken, Birra Moretti, Dreher, Ichnusa,Amstel, Birra Moretti Baffo d'Oro, BirraMoretti Doppio Malto, Birra Moretti LaRossa, Birra Moretti Zero, Birra MorettiGrand Cru, Messina, Buckler, Henninger,Mc Farland Jennas, Ichnusa Speciale,Murphy's, Sans Souci, Von Wunster,Prinz, Desperados, Affligem, Amstel 1870,Brand, Fischer Blonde, Wieckse Witte,Gasoline Strong, Erdinger, Golden FireStrong Lager, Foster's, Storngbow Gold(Sidro). Il Gruppo comprende anchePartesa Srl e Dibevit Import. Partesa è unnetwork distributivo che opera nel setto-re "beverage". Con oltre 60 depositi èspecializzato nei servizi di commercializ-zazione di prodotti di qualità, distribuzio-ne e consulenza per il canale Ho.Re.Ca.Dibevit Import, seleziona importa e dis-tribuisce birre speciali da tutto il mondo,anche in formati da 75cl con tappo insughero, magnum da 1,5 litri e fusti.

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Questo mese parliamo dei "Sistemidi protezione contro le cadute dal-l'alto". Nei lavori in quota, qualoranon siano state attuate misure di

protezione collettiva (come previsto all'articolo111, comma 1, lett. a) è necessario che i lavo-ratori utilizzino idonei sistemi di protezioneadatti a loro volta per l'uso specifico, compostida diversi elementi, non necessariamente pre-senti contemporaneamente, conformi alle normetecniche. Eccone di seguito alcuni esempi.A) ASSORBITORI DI ENERGIA;B) CONNETTORI;C) DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO;D) CORDINI;E) DISPOSITIVI RETRATTILI;F) GUIDE O LINEE VITA FLESSIBILI;G) GUIDE O LINEE VITA RIGIDE;H) IMBRACATURE.Come evidenziato dal legislatore - conl'Articolo 111 "Obblighi del datore di lavoronell'uso di attrezzature per lavori in quota"- è il datore di lavoro che, visionato l'inter-vento e valutate le condizioni, decide diadottare le soluzioni che reputa più oppor-tune per lo svolgimento dei lavori. In meri-to a quanto deciso dota i lavoratori deisistemi di protezione individuale più idoneied opportuni. Inoltre, per la conformità alle

norme tecniche, semplicisticamente e nonesaustivamente si differenziano gli imbra-chi in 2 macro categorie:1. Imbraco marcato UNI 358 risultacompleto con protezione lombare a fasciaper lavori in sospensione (foto 1);

2. Imbraco marcato UNI 361 è omologa-to genericamente per i lavori in quota (foto 2)L'utilizzo degli imbrachi comporta anche una for-mazione specifica per ogni singolo lavoratoreche deve sempre ricevere adeguata formazione

ed informazione sul lavoro da svolgere. Si ricor-da che un compito importante che deve esseresempre ottemperato dal datore di lavoro e vigi-lato dal coordinatore della sicurezza in fase ese-cutiva è la redazione del piano di emergenza edevacuazione che deve prevedere le fasi di pro-babile recupero in quota in caso di emergenza.Un esempio chiarificatore delle situazioni di pos-sibile recupero in quota sono quelle relative aiponteggi o ai soccorsi da prestare in quota sullegru. Si devono sempre prevedere, oltre a quan-to descritto dai libretti ministeriali, dei punti diaggancio che risultino sempre stabili, sicuri edinamovibili per potersi legare ed agganciare, siaper lavorare che per prestare soccorso.

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La guida della sicurezza sul lavoroPREVENZIONE

Marina Bongiorno fa una panoramica delle più comuni norme in materia, proponendo gli imbrachi più adatti e conformi alle norme del legislatore

RUBRICA A CURA DI MARINA BONGIORNO

MarinaBongiorno

Foto 2

Foto 1

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IN ANTEPRIMA

Ecco la nuova nata con l'innovativa propulsione benzina-elettrica. L'inizio di una nuova era per la casa di Ingolstadt testata per voi con unaprova speciale

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Motore:il quattro cilindri di 2 litri con turbo, iniezione diretta e fasatura variabiledelle valvole ha una potenza di 211 cv ed è abbinato a un motore elettricoda 40 kW

ARTICOLO DI LUCA T. BILOTTAPHOTO: GIORGIO CHIESA

Anche Audi apre le porte alle ibridecon la prima versione "ecocompati-bile" Q5, primo modello di seriedella Casa tedesca ad avere questo

tipo di propulsione, in consegna a partire dalloscorso novembre. La Q5 hybrid è proposta conun equipaggiamento di serie più ricco di quellodella corrispondente versione a benzina, la 2.0TFSI. Le dotazioni aggiuntive comprendono ilsistema di gestione MMI, i cerchi in lega da 19pollici e un impianto audio da 180 Watt dipotenza. E Bonaldi Motori, concessionaria

ufficiale Audi per Bergamo e provincia, ha volu-to presentare, in collaborazione con il GruppoPercassi, la nuova nata di Ingolstadt con un testdel tutto particolare nella prestigiosa residenza"Vigne di Scanzo" a Scanzorosciate. Con l'occa-sione, a far virtualmente compagnia alla nuovanata Q5, anche la versione - ovviamente nonibrida - più piccola: la nuova Q3. Proprio que-st'ultima, per dovizia di cronaca, è stata attesaper lungo tempo dagli appassionati del seg-mento e presentata proprio pochi giorni fa aibergamaschi. Fatta di linee semplici, di tratti

MOTORI

Audi apre le porte al verde: Q5 hybrid quattro

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Accelerazione:accelerando

a fondo ed entrando

nella fase «Boost», i due motori lavorano

in combinazione fornendo

per 10 secondi la massima spinta

alla vettura

regolari, di forme tradizionali, di segni ordina-ti, la nuova Q3 non vuol certo stupirci con ilsuo aspetto fisico, che è decisamente somi-gliante a quello dell'A1 e della Q5. I contenu-ti, comunque sia, sono di primo livello comedel resto tutta la famiglia Audi.

CUORE VERDE - Ma torniamo alla protagoni-sta del servizio in salsa "ecocompatibile". LaQ5 hybrid quattro, questa l'esatta denomina-zione, è stata sviluppata partendo, comeaccennato, dalla base della 2.0 TFSI ed è pro-dotta sulle stesse linee di montaggio dellealtre SUV di gamma. Il quattro cilindri di 2 litricon turbo, iniezione diretta e fasatura variabile

delle valvole ha una potenza di 211 cv ed èabbinato a un motore elettrico da 40 kW. Ilpicco di potenza è di 245 cv, con una ragguar-devole coppia massima di 480 Nm. Dal postodi guida la versione è riconoscibile per il parti-colare tipo di strumentazione, che ha un indi-catore della potenza utilizzata al posto del piùclassico contagiri. Tramite questo strumento elo schema nello schermo centrale è possibileseguire in diretta la gestione del sistema cheutilizza, di volta in volta, il motore elettrico oquello a benzina. Accelerando a fondo edentrando nella fase "Boost", i due motori lavo-rano in combinazione fornendo per 10 secondila massima spinta alla vettura. La velocità

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Potenza:il picco di potenza

è di 245 cv, con una ragguardevole coppia massima

di 480 Nm

BONALDI MOTORICONCESSIONARIA AUDI

Bergamo - Via Gemelli, 30Tel. 035 4532711

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massima è di 225 km/h con la possibilità di accelerare da 0 a 100 km/h in 7,1 secon-di. In fase di rilascio oppure in frenata, il sistema recupera energia, ricaricando lemoderne batterie agli ioni di litio montate sotto il piano di carico del bagagliaio.L'apporto del motore elettrico riduce il consumo a una media nel ciclo combinato di6,9 litri per 100 km e le emissioni di anidride carbonica a 159 grammi per km.

MANEGGEVOLE - Nella versione ibrida, la Q5 conferma doti di maneggevolezzaconosciute. Per migliorare l'aerodinamica, l'assetto è stato ribassato di 25 mm maquesto non ha irrigidito le sospensioni. Pur con un'impostazione tendenzialmentemorbida, l'auto segue fedelmente i comandi del guidatore. Ottimo anche lo sterzocon servoassistenza elettrica. Essendo una "full hybrid", l'auto può viaggiare nellamodalità completamente elettrica EV, a patto di avere sufficiente energia di scorta edi viaggiare al di sotto dei 100 orari. Si può percorrere sino a un massimo di 3 km auna velocità costante di 60 km/h. Il pregevole cambio è automatico a otto marce, conla possibilità di essere usato in modalità sportiva e manuale, premesso che entram-be inibiscono l'uso della propulsione esclusivamente elettrica. Ovviamente la paro-la "quattro" che si trova a fianco del nome rappresenta la trazione. La Q5 hybrid quat-tro è infatti dotata di trazione integrale, che ripartisce la coppia al 40% all'avantre-no e al 60% al retrotreno; in caso di perdita di aderenza, la coppia può essere spo-stata fino al 65% all'assale anteriore e fino all'85% a quello posteriore. Equipaggiatadi serie con il controllo elettronico della stabilità (con mappature per l'off-road) e diassistenza alla discesa, può rimorchiare fino a due tonnellate.

ALLESTIMENTI - Da notare che Audi ha previsto degli allestimenti mirati proprioper questa versione ibrida. Parliamo dei pacchetti Advanced e Advanced Plus, piùeconomici del 28 e 33% rispetto a quanto non costerebbero i singoli accessori. Laversione Advanced prevede un pacchetto esterno lucido, fanali xeno plus, regolato-re di velocità e il sistema acustico di ausilio al parcheggio posteriore. Per quantoriguarda la Advanced Plus - oltre a quanto già citato - si deve aggiungere l'Audimusic interface, il volante sportivo multifunzionale in pelle traforata a 3 razze el'Adaptive light. Ovviamente l'allestimento base è già particolarmente corposo ecomprende di serie il servosterzo ad assistenza variabile Servotronic, il sistema dinavigazione plus con MMI e joystick, l'Audi Sound System con amplificatore a 6canali, il volante multifunzione in pelle a 4 razze ed i cerchi in lega 8×19’’ con pneu-matici 235/55 e dischi freno da 345 mm anteriori e 330 mm posteriori. Disponibilela sola colorazione argento artico metallizzato.

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PROVATA PER VOI

Ecco a voi una fantastica vettura che rappresenta al meglio i prestigiosi valori del costruttore bavarese, provata in versione supersportiva

Motori:degno di nota il turbodiesel tre litri biturbo da 313 cv e 630 Nm della 640d, scontata candidata al ruolo di best seller in Italia

ARTICOLO DI LUCA T. BILOTTAPHOTO: GIORGIO CHIESA

MOTORI

BMW Serie 6Coupè, l'eccellenzaè sportiva

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Una fantastica vettura che rap-presenta al meglio i prestigiosivalori del costruttore bavarese.Stiamo parlando della nuovissi-

ma BMW Serie 6 Coupé - provata per voiper pochi istanti in versione superspor-tiva, visto che non era ancora atterratasulle strade italiane in via ufficiale. Ilrisultato? Schiacciati al sedile, comodocome non mai, e incollati all'asfalto. Unagoduria per gli amanti del genere: vi con-sigliamo, chi ne avesse voglia, di fare un

salto dalla concessionaria BMW LarioBergauto a Bergamo ed osservarla -oltre che provarla - in tutto il suo splen-dore. Un auto che ammalia, una coupéche non si usa solo in città; il suo terre-no ideale, infatti, sono i percorsi misto-veloci con curve ampie, strada larga easfalto scorrevole. In quel caso le sueinfinite doti vengono esaltate.

NOVITA' - Ma entriamo nel dettaglio delfantastico mezzo. Rispetto al modello pre-

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Design: rispetto al modello

precedente, è cresciutadi 75 millimetri

nel passo, di 39 millimetri

in larghezza, mentrein altezza ha perso

5 millimetri avantaggio dei sedili

posteriori

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cedente, la Serie 6 Coupé edizione 2011è cresciuta di 75 millimetri nel passo, di39 millimetri in larghezza, mentre inaltezza ha perso 5 millimetri: dimensioniche vanno tutte a vantaggio dei due pas-seggeri che siedono sul divanetto poste-riore. O almeno, d'ora in poi saranno unpo' meno sacrificati. Altre novità riguar-dano i motori che hanno guadagnato inpotenza (più 18,6%) ma nel contempoinquinano meno, l'introduzione della tra-zione integrale nella gamma Serie 6 e deiproiettori adattivi LED per la luce abba-gliante e anabbagliante, inclusa la fun-zione di luce di svolta.

INTERNI - Il colpo d'occhio è comunque piùquello di una Gran Turismo elegante e moder-na, piuttosto che quello di una sportiva Doc el'abitacolo è sulla stessa lunghezza d'onda,con quattro poltrone singole e una pregevolecura per le finiture. Qui la parte centrale dellaplancia è padrona assoluta della scena, condimensioni importanti. Originale è anche ildisegno a goccia che parte dal tunnel centra-le e gira attorno al grosso schermo piatto, leg-germente girato verso il pilota per farlo sen-tire più parte della macchina. L'interno hacomunque un look sobrio, nonostante sotto lapelle si nasconda uno stuolo di dispositivi elet-tronici di ultima generazione. Molti comandi

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Tecnologia:spicca il Driving ExperienceControl, che con due tastipermette di regolare tutta

l'elettronica di bordo, dal motore allo sterzo,

passando per l'acceleratore

sono d'altra parte accentrati nella classica manopola multifunzione e in giro sitrovano solo i pulsanti strettamente indispensabili. Tra questi spicca il DrivingExperience Control, che con due tasti permette di regolare in men che non sidica tutta l'elettronica di bordo, dal motore allo sterzo, passando per l'accele-ratore, le sospensioni e il cambio automatico a otto marce.

ALLA GUIDA - Appena seduti al volante ci si sente leggermente in soggezio-ne, forse per via degli interni particolarmente lussuosi e all'atmosfera che nonsi avverte su altre vetture concorrenti, seppur prestigiose. Quello che abbiamomaggiormente apprezzato di questo mezzo è stato naturalmente il motore:silenzioso ma potentissimo e molto fruibile anche ai bassi regimi. Splendido ilcambio automatico sportivo a 8 rapporti, adeguato alle potenze di questi pro-pulsori e alle velocità che si raggiungono.

DIESEL - Quest'ultimo fa da denominatore comune a tutta la gamma motori,in cui ci sono due importanti novità rispetto al listino della Cabrio. La BMWSerie 6 Coupé arriva infatti forte anche del turbodiesel tre litri biturbo da 313cv e 630 Nm (0-100 in 5,5 secondi, 250 km/h e 5,4 l/100 km) della 640d, scon-tata candidata al ruolo di best seller in Italia e provata da Bergamo Economiaper l'occasione. L'altra primizia d'autunno ed esclusiva della Coupé è la trazio-ne integrale xDrive abbinata alla 650i, con un V8 4.4 da 407 cv e 600 Nm (4,8secondi, 250 km/h e 11,3 l/100 km). La stessa versione 650i è proposta anche contrazione posteriore (4,9 secondi, 250 km/h, 10,5 l/100 km) e a completare lagamma c'è poi la 640i, da 320 cv e 450 Nm (5,7 secondi, 250 km/h e 7,6 l/100km). Insomma, non ci si fa mancare proprio niente.

RAFFINATA - Ed in effetti alla nuova "nata" della Bmw non manca quasi nien-te: c'è perfino la telecamera posteriore che agevola le operazioni di parcheg-gio e la funzione Stop&Go. Ma ugualmente è possibile personalizzare il mezzocon degli optional unici per il segmento di appartenenza della Coupé Serie 6,come per esempio i sedili comfort o sportivi e con la possibilità di essere aera-ti e, se si desidera, rivestiti con esclusiva pelle Nappa. Per quanto riguardal'intrattenimento, nella lista degli accessori di prestigio è inserito anche ilsistema Bang & Olufsen High End Surround Sound System sviluppato apposi-tamente per questo modello.

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E' stata una cerimonia solenne quella chesi è svolta al concept restaurant dellaSaps di Lall io lo scorso giovedì 17

novembre. Il Panathlon Bergamo si è riunito -ospite della Baldassare Agnelli - per l'elezionedei nuovi organi direttivi alla guida del distrettostorico della provincia, un cambiamento sia nelruolo di presidente sia, appunto, del consigliodirettivo. Per chi ancora non lo sapesse, ilPanathlon è un'associazione aconfessionale,apartitica, senza distinzione di sesso e di razzae senza finalità di lucro. Con il motto "LudisIungit" si rivolge al variegato mondo dello sportcon finalità istituzionali molto precise chevogliono riaffermare gli ideali sportivi ed i valo-ri morali e culturali. Lo ha ricordato MaurizioGamba - presidente che ha ceduto lo scettro el'onore del ruolo a Marco Venier - che ha ancherimarcato l'attivismo che ha caratterizzato il suomandato, tra convivi, services, attività culturalie riconoscimenti al valore etico di campionisportivi testimoni di fair play.

Alla Saps, il PanathlonBergamo si pre-para al futuro

CHI, DOVE E PERCHÈPHOTO: GIORGIO CHIESA

EVENTI

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"I l piacere è un componente decisivo".Recitava così lo slogan della giornata disabato 26 novembre scorso. E non poteva

essere altrimenti quando a farla da padronesono le splendide BMW targate Lario Bergauto.Nella concessionaria di via Campagnola, infatti,sono state messe a disposizione la Serie 3 (conla 320d) e la Serie 1 (con la 120d) equipaggiatecon gli accessori BMW Performance: miglioriesia estetiche (come la calandra frontale nera, lecalotte dei retrovisori esterni in carbonio, i copripedali e poggia piedi in alluminio, il diffusore, epoi il pacchetto aerodinamico con le pinneposteriori e gli spoiler posteriori in carbonio,solo per fare alcuni esempi) sia di prestazione,come il "KIT Tuning Motore BMW Performance",accompagnato dai vari Kit cerchi-gomme datogliere il fiato. Inoltre, per la gioia di tutti gliinvitati, sono state anche messe a disposizioneper l'occasione le ormai mitiche Serie M, chenon hanno mancato di rendere spettacolare lagiornata con il loro incredibile rombo.

Lario Bergauto,quando il piacerediventa decisivo

CHI, DOVE E PERCHÈPHOTO: LORIS SAMBINELLI

EVENTI

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E' stato un evento a dir poco atipico quello chesi è celebrato in Saps lo scorso 30 ottobre.Tutta la compagine della squadra di pallavo-

lo Caloni Le Due Torri, che milita nel campionato diSerie B1/A, si è riunita per una conviviale all'inse-gna dell'amicizia per rafforzare il gemellaggio chequest'anno ha permesso alla squadra bergamasca dipuntare alla promozione in Serie A diretta. Parliamonaturalmente del primo sponsor Caloni Trasporti, cheha partecipato all'evento con a sua volta tutta la suasquadra aziendale, guidata dall'imprenditore NicolaCaloni. Dopo aver partecipato al derby con un tifo dastadio calcistico, infatti, l'intero team (squadra piùmain sponsor) si è spostato al "concept restaurant"della Saps per gustare una deliziosa cena nella piùclassica tradizione di casa Agnelli. E poco ha impor-tato se la sfida contro Brescia è stata persa sul filodel rasoio al tie-break, l'appuntamento ha unito inmodo ancora più profondo la società di trasporti (cheha da poco inaugurato ufficialmente la nuova sede diCarobbio) non solo con il volley team, ma anche conil tessuto imprenditoriale e sociale bergamasco.

Caloni Trasporti e Olimpia, unlegame semprepiù profondo

CHI, DOVE E PERCHÈPHOTO: LORIS SAMBINELLI

EVENTI

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Nella serata di mercoledì 23 novembre al "PrimoLivello" di Curno è partito il "MINI TOUR" diLario Bergauto, organizzato in collaborazione

con "FACE 2 FACE", l'evento infrasettimanale più get-tonato dai giovani di Bergamo. Il "MINI TOUR" parteforte e già dalla prime ore si riscontra un'ottimaaffluenza di gente, che, nonostante le temperatureinvernali, ha riempito il locale sia all'interno sia all'e-sterno, dove, come negli eventi più cool, è stato alle-stito un vero e proprio set fotografico, con grande pro-tagonista la MINI Cooper S Countryman. All'internodel locale musica e divertimento, che hanno semprecontraddistinto la serata del "FACE 2 FACE", sonoandati avanti fino alle 2 di notte e per gli ospiti nonsono finite le sorprese. Durante la kermesse sonostati regalati gadget MINI e, data anche l'aria di neveche ha contraddistinto l'evento, skipass per i più for-tunati, regalati dagli impianti sciistici di Presolana eMontepora, che hanno partecipato come co-sponsor.Finisce a notte inoltrata il primo evento del "MINITOUR", che lascia un bel ricordo a tutti gli ospiti, invi-tandoli al via della prossima tappa.

Start alla primatappa del «MINI TOUR»

CHI, DOVE E PERCHÈ

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Un'altra bella serata di beneficenza è stataquella ospitata dal nuovo "Le Fairy" diCalolziocorte lo scorso venerdì 18 novem-

bre, organizzata dal Rotaract Club Lariano OrobicaBriantea, che per l'occasione ha riunito le asso-ciazioni di Bergamo, Lecco e Sondrio. Le finalitàsono state benefiche, vale a dire raccogliere fondia favore di "Camp dell'amicizia", per offrire unasettimana speciale nella quale dieci ragazzi diver-samente abili avranno la possibilità d'essere ospi-tati in una splendida villa sul lago di Como, unastruttura che proprio i Rotary sono stati lieti dimettere a disposizione. L'evento, come da miglio-re tradizione Rotaract, è stato sponsorizzatoanche dalla concessionaria Lario Bergauto, cheper l'appuntamento ha esibito sulla pista delladiscoteca la splendida BMW Serie 1. La kermesseè poi proseguita col divertimento che ha già resocelebre e popolare il discoclub della provincia diLecco, una delle discoteche storiche negli anni'90 attualmente ristrutturata e rinnovata conambienti moderni, eleganti e alla moda.

Le Fairy, a Leccosi rinnova il connubio Rotaract e Lario Bergauto

CHI, DOVE E PERCHÈPHOTO: LORIS SAMBINELLI

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T utto ciò che fa tendenza in tema di altagioielleria ed orologeria, a Bergamo sichiama da oltre cinquant'anni Cornaro

Gioielli. Lo ha dimostrato ancora una volta l'e-vento della scorsa domenica 20 novembre: nellostorico negozio di via Camozzi 44 a Bergamo,infatti, la mostra "Diamond Dream" ha saputostupire, come sempre, gli affezionati clienti concreazioni da sogno. Hanno dato sfoggio dellaloro bellezza magnifiche parure di diamanti epietre dai colori vivaci. Gioielli pensati e realiz-zati per donne che vivono all'insegna della pas-sione per il bello la vita di tutti i giorni. Ma ungrande successo è stato decretato anche per l'u-niverso maschile, con orologi dai marchi esclusi-vi come Breguet, Vacheron Constantin, Choparde tanti altri. Un grande evento che riconferma lagrande passione e professionalità della famigliaCornaro, un vero e proprio successo è dovutoalla professionalità e alla capacità di soddisfarei desideri dei propri clienti con il solito, grandeentusiasmo.

Cornaro Gioiellistupisce ancora,con la «DiamondDream»

CHI, DOVE E PERCHÈPHOTO: LORIS SAMBINELLI

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S ono sempre di più le aziende che scelgo-no il "Night Brunch" di Capogiro Joy Clubper presentare al pubblico di Bergamo le

proprie novità, gratificare i propri clienti epartner commerciali, o semplicemente per vive-re una coinvolgente serata. Questa volta èstato il turno del prestigioso marchio di VodkaBelvedere, che ha scelto CaPoGiRo lo scorsovenerdì 18 novembre, unico partner ufficialeTOP LEISURE di Bergamo, per presentare uffi-cialmente PRODUCT RED, la "limited editionbottle" che sostiene il progetto benefico diGlobal Fund, finanziatore leader mondiale nellalotta contro AIDS, tubercolosi e malaria inAfrica. Finalità benefiche quindi, ma ancheospiti d'assoluta eccezione e di grande fama,come Roger Taylor, i l mitico batterista deiDURAN DURAN che non ha mancato di emozio-nare un pubblico rigorosamente adulto e raffi-nato, con un fantastico DJ SET in quello stileglamour che negli anni ha sempre contraddi-stinto CaPoGiRo Joy CLUB.

Una Vodka da CaPoGiRo

CHI, DOVE E PERCHÈPHOTO: MATTEO MOTTARI

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La più suggestiva e storica discoteca bergama-sca, il Bobadilla Feeling Club, ha fatto da corni-ce a uno degli appuntamenti più attesi dai veli-

sti bergamaschi. La kermesse di venerdì 11 novem-bre scorso, fortemente voluta e creata dallo YatchClub Bergamo (che ha l'anno scorso festeggiato isuoi primi dieci anni) del commodoro GiovanniCampi - nonché brillante presentatore della serata -,ha letteralmente travolto i partecipanti in un'ondamusicale caratterizzata dalla fresca brezza invernalee da alcuni partner di assoluto prestigio. Anche que-st'anno, il "Winter Party" più amato dagli esperti del"vento in poppa" ha visto sfilare sponsor illustricome Lario Bergauto. Proprio la concessionaria uffi-ciale BMW per Bergamo e provincia ha allietato lavista di tutti i fortunati presenti portando - nel mae-stoso ingresso della discoteca - la frizzante MINICountryman Cooper S, una vera e propria gemmaincastonata tra le miriadi del Feeling Club. Il momen-to clou della serata è stato caratterizzato dalla tra-dizionale estrazione di numerosi premi, gentilmenteofferti dai numerosi partner dello YCBG.

Al Boba l'appuntamentoè targato YCBGe Lario Bergauto

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