ARES INFORMA marzo 2013

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ARESINFORMA 1 ARESINFORMA Anno 13 nr. 03 MARZO 2013 CON VOI, SEMPRE. IN PRIMO PIANO SICUREZZA Criteri per la qualifica dei formatori Verifiche periodiche delle attrezzature Formazione all’uso delle attrezzature ambiente SISTRI I PROSSIMI APPUNTAMENTI CON LA FORMAZIONE ARES

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Notiziario di Marzo di Studio ARES

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ARESINFORMA 1

ARESINFORMAAnno 13 nr. 03 MARZO 2013

CON VOI, SEMPRE.

IN PRIMO PIANOSICUREZZACriteri per la qualifica dei formatoriVerifiche periodiche delle attrezzatureFormazione all’uso delle attrezzature

ambienteSISTRI

I PROSSIMI APPUNTAMENTI CON LA FORMAZIONE ARES

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prima di tutto

A partire da questo numero di Ares Informa inauguriamo una nuova rubrica, Punto di Vista. Ogni mese ospiteremo l’intervento di un professionista, di un imprenditore, di un consulente sui temi della gestione aziendale, dell’ambiente e della sicurezza.Vogliamo allargare gli orizzonti, ascoltare nuove voci, confrontarci con altri punti di vista.Iniziamo con il contributo di un auditore, ossia un verificatore che lavora per un organismo di certificazione internazionale.L’intervento verte sul tema della cultura organizzativa, argomento quanto mai attuale e importante. In tempi di recessione economica, solo le aziende con un’organizzazione solida, efficiente e snella sono in grado di competere in un mercato sempre più esigente.I sistemi di gestione aziendale vengono spesso accusati – non sempre a torto, in verità – di essere fabbriche di carta, poco utili alla crescita delle imprese.Invece, se correttamente applicati, possono essere strumenti per aumentare la produttività, ridurre i costi e limitare gli sprechi.Anche le certificazioni, al di là del cosiddetto “bollino”, sono ottimi driver di cambiamento, garanzia di fiducia verso i clienti, attestazione di valore aziendale per tutti i soggetti interessati.Le aziende che lo sapranno comprendere, che decideranno di vivere e far vivere i sistemi di gestione con piena convinzione saranno le imprese del futuro, quelle che andranno incontro al successo.

“In tempi di recessione economica, solo le aziende con un’organizzazione solida, efficiente e snella sono in grado di competere in un mercato sempre più esigente.”

Vittorio CampionePresidente Studio Ares

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punto di vista

Il ruolo dell’auditor di terza parte è profondamente mutato negli ultimi anni. Gli organismi di certificazione volontaria non possono limitare la loro azione alla mera attestazione della conformità dei sistemi di gestione delle organizzazioni a degli standard di riferimento, ma devono penetrare nelle organizzazioni, analizzarne i processi e supportare il management nell’identificazione di criticità che potrebbero costituire una minaccia per il futuro delle aziende. Oltre a questo aspetto è assolutamente fondamentale essere in grado di valorizzare le buone prassi rilevate, favorendo il tanto auspicato percorso del miglioramento continuo.L’era del formalismo fine a se stesso si è esaurita da tempo, tuttavia è assolutamente fondamentale che nelle aziende permangano regole formali armonizzate a convenzioni ed assunti radicati, rispettati senza costrizione alcuna, ma con la consapevolezza di ogni membro dell’importanza di fare le cose come è giusto fare, per il proprio bene all’interno dell’organizzazione.Quando si prende in considerazione un’organizzazione e la si verifica, si tende a soffermarsi sui lati più noti e più facilmente analizzabili. E’ come guardare la punta di un iceberg e giudicarne la grandezza. Ciò che sta in superficie è soltanto una minima parte di quello che questo strano fenomeno della natura nasconde. È molto più complesso per un auditore esterno andare oltre l’evidenza, ciò richiede elevate competenze relazionali

e distintiva intelligenza emotiva, per mantenere la giusta imparzialità ed evitare di incorrere nell’errore di essere scambiati per consulenti.Nel mondo sommerso delle organizzazioni si cela la loro cultura, ed è su questa che i manager devono lavorare per creare condizioni favorevoli e successo duraturo. In questo processo l’organismo di certificazione deve potere creare le condizioni per un confronto aperto.Per cultura organizzativa si intende l’insieme dei valori, delle opinioni e delle conoscenze che sono condivise dai membri di un’organizzazione, e che forniscono a quest’ultimi le linee guida di comportamento in una serie di circostanze, sia quotidiane che straordinarie.La cultura organizzativa ha due funzioni principali all’interno di un’organizzazione: l’integrazione dei membri in modo che riescano a relazionarsi gli uni con gli altri, e l’adattamento all’ambiente esterno. L’integrazione interna significa che la cultura crea una situazione in cui, i membri dell’organizzazione, capiscono come lavorare insieme in modo efficiente. La cultura guida i rapporti di lavoro quotidiani, determina il modo di comunicare, di risolvere i problemi, di collaborare, e individua i comportamenti che si possono o non si possono adottare.Secondo Edgard Schein (Organizational Culture and Leadership – 2010), nell’analisi della cultura si possono distinguere tre livelli:Gli artefatti: sono l’ambiente fisico e sociale dell’organizzazione, la tecnologia impiegata, il linguaggio scritto e parlato,

Silvio GenoveSe da oltre dieci anni opera come auditor di terza parte per l’aSSociazione Svizzera per SiStemi di Qualità e di manaGement (SQS) nell’ambito delle certificazioni di norme volontarie di GeStione per la Qualità, ambiente, Sicurezza e Salute Sui luoGhi di lavoro e GeStione del riSchio. in QueSti anni ha viSitato e verificato oltre 300 orGanizzazioni di diverSe dimenSioni, operanti in vari Settori, diSlocate tra italia, Svizzera, Germania ed auStria.

a cura di Silvio Genovese - Auditor SQS

LA CULTURA ORGANIZZATIVA E IL RUOLO DELL’AUDITOR

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punto di vista/segue

i comportamenti dei componenti, tutto ciò che è visibile ma di non immediata decifrabilità in termini culturali.i valori dichiarati: indicano le convinzioni e le credenze esistenti nell’organizzazione alle quali si fa riferimento in maniera automatica.Gli assunti taciti condivisi: sono il risultato di un processo congiunto di apprendimento, che finiscono per esser dati per scontati, invisibili, inconsapevoli che orientano il comportamento e danno indicazioni su come percepire, pensare, sentire e intervenire nella realtà.Risulta quindi piuttosto evidente che apportare cambiamenti alla cultura organizzativa è impresa assai ardua, in quanto essa nasce con l’organizzazione, si forma con il continuo apprendimento ed adattamento dei suoi membri e si radica in essa.E’ perciò chiaro che non è possibile parlare di cultura migliore o peggiore in senso assoluto, ma che il concetto di bontà della cultura organizzativa deve inevitabilmente essere messo in reazione agli obiettivi che l’organizzazione vuole raggiungere.

Nella mia carriera molto spesso ho visto fallire ambiziosi progetti di prepotente riorganizzazione, di implementazione di costosi programmi informatici o sprecare tempo e denaro per corsi di formazione per innalzare l’empowerment dei collaboratori che non generano alcun cambiamento. La spiegazione che normalmente segue, ammesso che venga realmente fornita, è spesso attribuita alla scarsa leadership di progetto, all’incompetenza dei partner scelti o all’ottusità del personale. Mai sino ad oggi mi è capitato di sentire: “non avevamo piena coscienza della nostra preparazione culturale al cambiamento in relazione agli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti”.Questo ci fa capire quanto sia complesso occuparsi di cultura organizzativa e spesso di fronte a simili ostacoli si preferisce soprassedere. Tuttavia è molto importante che ogni individuo che lavora nell’ambito delle organizzazioni non sottovaluti questo fondamentale argomento e che ne approfondisca le varie sfaccettature.

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SICUREZZAPUBBLICATI

I CRITERI PER LA QUALIFICA DEI

FORMATORI

E’ stato pubblicato il Decreto che riporta i criteri per la qualifica dei soggetti formatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Questo provvedimento è destinato ad entrare in vigore un anno dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.I nuovi criteri sulla “Qualificazione dei Formatori” dei Lavoratori, definiti il 18 aprile 2012 in sede di Commissione consultiva permanente, sostituiranno i criteri (oggi validi) stabiliti dalla Conferenza Stato-Regioni del 21 dicembre 2011.I requisiti prevedono e impongono:•un pre-requisito per tutti: Diploma di scuola secondaria di secondo grado (con salvaguardia di chi già opera);•sei criteri generali per tutti: occorrerà possederne almeno uno completo;•una norma particolare per i datori di lavoro RSPP.Il prerequisito e i sei criteri individuati rappresentano il livello base richiesto per la figura del “formatore-docente” , in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

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Verifiche periodiche delle attrezzature: i chiarimenti del ministero

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SICUREZZA

Le aziende che utilizzano o detengono attrezzature contenute nell’allegato VII del D.Lgs. n. 81/2008 devono sottoporle a verifica periodica; i soggetti titolari per le verifiche sono INAIL e le ASL competenti per territorio, con il possibile coinvolgimento di soggetti privati abilitati.Nel rispondere ai numerosi quesiti sollevati in merito all’applicazione del D.M. 11 aprile 2011, il Ministero del Lavoro, ha fornito alcuni chiarimenti in merito alla nuova disciplina.Tra le principali indicazioni segnaliamo che:•il datore di lavoro che, trascorsi i sessanta giorni o i trenta giorni dalla richiesta, rispettivamente nel caso di prima verifica periodica o di verifica periodica successiva alla prima, decida di affidare la verifica periodica ad un soggetto abilitato deve comunicare, nel più breve tempo possibile, al soggetto titolare della funzione (INAIL o ASL), il nominativo del soggetto abilitato che effettui la verifica;•prima verifica periodica su attrezzature non marcate CE: se sono state immesse sul mercato prima del 31 dicembre 1996, rimangono soggette al regime di collaudo precedente. La richiesta di immatricolazione dovrà essere inoltrata all’INAIL per la gestione della banca dati, mentre il successivo collaudo,

trascorsi 40 giorni dalla comunicazione della matricola da parte dell’INAIL, potrà essere effettuato da un tecnico. Al termine del collaudo le attrezzature saranno sottoposte al regime delle verifiche periodiche successive di competenza delle ASL;•il carrello industriale a forche (muletto) non è assoggettato al regime delle verifiche periodiche previsto dall’articolo 71 del D.Lgs. 81/2008 per gli apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 kg. Viceversa, tale carrello è assoggettato al regime delle verifiche periodiche se munito di accessori di sollevamento (previsti dal fabbricante) o di attrezzature intercambiabili (installate nel rispetto della direttiva macchine) che gli conferiscono la funzione, sopra definita, di apparecchio di sollevamento;•i soggetti titolari della funzione e i soggetti abilitati dovranno adottare modelli di “scheda tecnica” e di “verbale di verifica periodica”, su cui deve essere presente l’intestazione dell’ente o del soggetto abilitato che ha effettuato la verifica periodica, mentre non è richiesta la contemporanea presenza del logo del soggetto titolare della funzione e del soggetto abilitato;•i termini temporali per lo svolgimento delle verifiche periodiche decorrono dalla data di richiesta e non da quella di effettuazione del pagamento delle tariffe.

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FORMAZIONE ALL’USO DELLE ATTREZZATURE:

ENTRA IN VIGORE L’ACCORDO

SICUREZZA

Il 12 marzo è entrato in vigore l’accordo sancito in sede di Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio 2012,.Tale accordo riguarda l’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori e le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione stessa.Con l’entrata in vigore dell’accordo, l’uso di varie macchine sarà riservato ai lavoratori in possesso di una abilitazione e frequenza di specifici corsi di formazione e di addestramento della durata variabile da 16 a 24 ore con verifica finale dell’apprendimento.Le attrezzature di cui si parla, nel definire un preciso percorso formativo che di fatto supera qualunque valutazione del datore di lavoro, sono le piattaforme di lavoro mobili elevabili, gru a torre, gru mobile, gru per autocarro, carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo, trattori agricoli o forestali, macchine movimento terra e pompe per calcestruzzo.Si tratta di attrezzature dall’uso apparentemente elementare, ma per le quali un errore di utilizzo può comportare rischi considerevoli.Per diverse di queste attrezzature già esistevano linee guida e buone prassi che prevedevano anche una formazione specifica degli addetti (ad esempio la vasta serie di documenti inerenti la formazione degli addetti ai carrelli elevatori).Alla data di entrata in vigore dell’accordo sono riconosciuti i corsi già effettuati che, per ciascuna tipologia di attrezzatura, soddisfino i requisiti previsti dal punto 9 dell’accordo.I lavoratori che alla data di entrata in vigore dell’accordo sono incaricati dell’uso delle attrezzature previste in questo accordo, devono effettuare i corsi entro 24 mesi.

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AMBIENTENEWS

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Sistri, al via il 1°ottobre 2013 per i rifiuti pericolosi

Il Sistri, sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi, sarà attivato dal 1 ottobre 2013 per i produttori di rifiuti pericolosi con più di dieci dipendenti e per gli enti e le imprese che gestiscono rifiuti pericolosi, mentre per tutte le altre imprese l’avvio del sistema è fissato per il 3 marzo 2014.Lo stabilisce un decreto del ministro dell’Ambiente. Il pagamento dei contributi di iscrizione al sistema resterà sospeso per tutto il 2013.Dal 30 aprile saranno avviate, per concludersi entro il 30 settembre, le procedure di verifica per l’aggiornamento dei dati delle imprese per le quali il sistema partirà ad ottobre. Dal 30 settembre al 28 febbraio 2014 sarà effettuata analoga verifica per tutte le altre imprese.Le imprese che trattano rifiuti non pericolosi potranno comunque utilizzare il Sistri, su base volontaria, dal 1° ottobre prossimo.

Contributi per la certificazione ambientale

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio concede un contributo alle PMI che intendono certificarsi secondo il Regolamento EMAS e/o della Norma internazionale UNI EN ISO 14001.Sono finanziabili le seguenti tipologie di intervento: la verifica e la registrazione dell’organizzazione ai sensi del Regolamento EMAS, la certificazione secondo la normativa UNI EN ISO 14001 o la verifica e la registrazione EMAS di organizzazioni già certificate UNI EN ISO 14001. I contributi alle PMI sono concessi mediante “procedura a rimborso”, ossia a certificazione ottenuta.Sono ammessi a contributo i costi per la consulenza, i costi dell’ente di verifica e di certificazione, i costi per le indagini finalizzate all’analisi ambientale iniziale, quelli per la formazione specifica e la comunicazione ambientale.Le agevolazioni concedibili, corrisposte nella forma di contributo in conto capitale, sono ripartite in rapporto alla tipologia di investimento ed alla dimensione dell’impresa.

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CORSO ORE DATA ISCRIZIONI ENTRO

Addetti Al Primo SoccorSo AziendAle Per Aziende GruPPo A

16 ORE13 APRILE 9.00 - 18.0018 APRILE 9.00 - 18.00

2 APRILE

Addetti Al Primo SoccorSo AziendAle Per Aziende GruPPi B e c

12 ORE16 APRILE 9.00 - 18.0018 APRILE 9.00 - 13.00

2 APRILE

corSo di AGGiornAmento Per Addetti Al Primo SoccorSo AziendAle

4 ORE 18 APRILE 9.00 - 13.00 4 APRILE

corSo di AGGiornAmento Per rSPP - “VAlutAzione del riSchio chimico Secondo il metodo mo.VA.riSch”

4 ORE 12 APRILE 9.00 - 13.00 29 MARZO

corSo di AGGiornAmento Per rSPP - “toSSicodiPendenzA e AlcoldiPendenzA. AccertAmenti SAnitAri di ASSenzA di ASSunzione di SoStAnze StuPefAcenti e di Alcol-diPendenzA: Gli oBBliGhi in ViGore e le modAlità di AdemPimento”

4 ORE 12 APRILE 14.00 - 18.00 29 MARZO

corSo di AGGiornAmento Per rSPP - “BBS - SicurezzA comPortAmentAle: PreVenire Gli infortuni, AumentAre lA ProduttiVità” - corSo AVAnzAto

8 ORE 17 APRILE 9.00 - 18.00 3 APRILE

corSo di AGGiornAmento Per rSPP - “nuoVo reGolAmento di SemPlificAzione PreVenzione incendi - dPr n.151/2011: coSA cAmBiA Per i titolAri di AttiVità Già SoGGette AllA PreVenzione incendi e Per quelle finorA non SoGGette”

4 ORE 23 APRILE 9.00 - 13.00 9 APRILE

corSo di AGGiornAmento Per rSPP - “GeStione delle emerGenze”

4 ORE 23 APRILE 14.00 - 18.00 9 APRILE

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aprile

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Tutti i nostri corsi si svolgeranno presso la sede di via Baertsch 4, Bergamo.I corsi di aggiornamento per RSPP per l’anno 2013 sono in fase di programmazione.Ricordiamo che vengono erogati corsi anche in modalità e-learning (FAD).

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ARESSIAMO NOI

Fra i primi in Italia a progettare e realizzare Sistemi di Gestione Integrata, Studio ARES contribuisce allo

sviluppo sostenibile e al miglioramento delle condizioni di lavoro, supportando aziende ed enti pubblici nella

gestione ed integrazione dei sistemi qualità, ambientee sicurezza sul lavoro.

Il nostro approccio nasce dall’esperienza pluriennale di professionisti del settore.

un risultato garantito dalla certificazione della nostra società in accordo con la norma iso 9001.

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