Parrocchie informa Marzo 2014

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Notiziario delle Parrocchie di CASTELPLANIO (San Sebastiano) e POGGIO SAN MARCELLO NON TUTTO IL MALE VIEN PER NUOCERE Raccoglie le edizioni precedenti di CASTELPLANIO COMUNITA’ ANNO XXII 3 - POGGIO PARROCCHIA, ANNO VI°, N° 3 Parrocchie InForma N° 162 1 MARZO 2014 IL PARROCO INFORMA E’ stata rappresentata a Poggio la commedia in due atti di don Maurizio Fileni dal titolo “Non tutto l male vien per noce”. L’autore dice che l’ha scritta diverso tempo fa prendendo spunto da un fatto realmente accaduto. Quattro serate piene di gente. Attori bravissimi. Una compagnia ormai sicura sotto la direzione di Michele Cardinali. Il principio (o proverbio) del male che non produce solo male, è applicato ad un uomo che si ritrova all’ospedale e che guarisce non solo dalla caduta in montagna, ma dal “problema” che gli rodeva dentro: il tradimento. E’ vero: il male fa male, rovina, ma è possibile riciclarlo in occasione di cambiamento (di conversione, di ritorno). Buttar fuori il male che si ha dentro è necessario. La commedia lo immagina come un “rimettere” tutto. I mali dell’anima, i tradimenti e le cattiverie, possono essere espulse da noi. Il racconto della nostra fede ci regala proprio aquesta verità, che nessun altra religione ammette: il male può essere vinto; vincere il male col bene. A fare questa “conversione” o “riciclaggio” non basta tuttavia la buona volontà, o le semplici occasioni fortuite della nostra vita. Occorre una attrattiva forte al bene possibile. Lo dice l’ammalato accanto al nostro protagonista nella semplicità del suo ordinario ragionare; l’intromissione della moglie, vista come una invadanza all’inizio, si è rivelata provvidenziale. La commedia non scade mai sia nel linguaggio sia nella dinamica della scena un po’ statica perché sempre la stessa. L’attrattiva al bene passa attraverso la vera amicizia che nella semplicità dell’amore riesce ad entrare nel cuore e lasciar portare fuori dall’imbroglio. Anche tra noi ci sono state e ci sono delle amicizie, che sono un rafforzamento dell’imbroglio, una copertura dei tradimenti, un compromesso col male. Ma ci sono e ci saranno certamente anche delle amicizie, nate proprio in situazioni di debolezza e di precarietà, che riescono a fare una mano per risalire dalla china del male. In questo foglio si fa riferimento alla condizione della donna. Possiamo essere guardiani della sua bellezza, o complici della sua rovina. Chi segue Cristo, si fa lui pure più persona, perché sta con uno che ha preso su di sé il male del mondo. Il suo amore non viene mai meno. PAG. 1 NON TUTTO IL MALE VIEN PER NUOCERE PAG. 2 VITA DELLE PARROCCHIE PAG. 5 NUOVI STILI DI VITA. I PROGRAMMI TV LEGITTIMANO LE MOLESTIE PAG. 6 SPIRITUALITA’ LA BELLEZZA AL FEMMINILE PAG. 7 IN PROGRAMMA QUARESIMA PAG. 8 CALENDARIO MARZO - APRILE

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dei doni di Dio

Notiziario delle Parrocchie di CASTELPLANIO (San Sebastiano) e POGGIO SAN MARCELLO

NON TUTTO IL MALEVIEN PER NUOCERE

Raccoglie le edizioni precedenti di CASTELPLANIO COMUNITA’ ANNO XXII N° 3 - POGGIO PARROCCHIA, ANNO VI°, N° 3

Parrocchie InForma

N° 162 1 MARZO 2014

IL PARROCO INFORMA

E’ stata rappresentata a Poggio la commedia in due atti di don Maurizio Fileni dal titolo “Non tutto l male vien per noce”. L’autore dice che l’ha scritta diverso tempo fa prendendo spunto da un fatto realmente accaduto. Quattro serate piene di gente. Attori bravissimi. Una compagnia ormai sicura sotto la direzione di Michele Cardinali. Il principio (o proverbio) del male che non produce solo male, è applicato ad un uomo che si ritrova all’ospedale e che guarisce non solo dalla caduta in montagna, ma dal “problema” che gli rodeva dentro: il tradimento. E’ vero: il male fa male, rovina, ma è possibile riciclarlo in occasione di cambiamento (di conversione, di ritorno). Buttar fuori il male che si ha dentro è necessario. La commedia lo immagina come un “rimettere” tutto. I mali dell’anima, i tradimenti e le cattiverie, possono essere espulse da noi.

Il racconto della nostra fede ci regala proprio aquesta verità, che nessun altra religione ammette: il male può essere vinto; vincere il male col bene. A fare questa “conversione” o “riciclaggio” non basta tuttavia la buona volontà, o le semplici occasioni fortuite della nostra vita. Occorre una attrattiva forte al bene possibile. Lo dice l’ammalato accanto al nostro protagonista nella semplicità del suo ordinario ragionare; l’intromissione della moglie, vista come una invadanza all’inizio, si è rivelata provvidenziale. La commedia non scade mai sia nel linguaggio sia nella dinamica della scena un po’ statica perché sempre la stessa. L’attrattiva al bene passa attraverso la vera amicizia che nella semplicità dell’amore riesce ad entrare nel cuore e lasciar portare fuori dall’imbroglio.

Anche tra noi ci sono state e ci sono delle amicizie, che sono un rafforzamento dell’imbroglio, una copertura dei tradimenti, un compromesso col male. Ma ci sono e ci saranno certamente anche delle amicizie, nate proprio in situazioni di debolezza e di precarietà, che riescono a fare una mano per risalire dalla china del male. In questo foglio si fa riferimento alla condizione della donna. Possiamo essere guardiani della sua bellezza, o complici della sua rovina. Chi segue Cristo, si fa lui pure più persona, perché sta con uno che ha preso su di sé il male del mondo. Il suo amore non viene mai meno.

PAG. 1 NON TUTTO IL MALE VIEN PER NUOCERE PAG. 2 VITA DELLE PARROCCHIE PAG. 5 NUOVI STILI DI VITA. I PROGRAMMI TV LEGITTIMANO LE MOLESTIE PAG. 6 SPIRITUALITA’ LA BELLEZZA AL FEMMINILE PAG. 7 IN PROGRAMMA QUARESIMA PAG. 8 CALENDARIO MARZO - APRILE

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2 VITA DELLE PARROCCHIE

RACCOLTEAbbianoconsegnatoallaCaritas766,34europerFilippine e Sardegna; sono state raccolte dallagiornata apposita, dai salvadanai delle “tigne”,dallaraccoltaalcimiterodiCastelplanio.Ricordiamo che ogni SABATO MATTINA è POSSI‐BILE portare al Centro di Ascolto di Angeli mate‐riale vario (vestiti e cibi) e anche al centro riciclo del QUADRIFOGLIO (mobili, ecc) che vengono messi a disposizione di chi ne ha bisogno.

COLLABORAZIONEVuoiregalareun’oraodueadun’operabuona?CERCHIAMO PERSONE PER IL CENTRO RIUSO (PRESSO IL CENTRO RACCOLTA IL QUADRIFOGLIO DI CASTELPLANIO). Non è solo accogliere le cose che uno porta e che un altro prende… anche se questo è utile…. E’ incontrare persone. Il centro è stato affidato dal Comune di Castelplanio al Cen‐tro di Ascolto Caritas di Angeli di Rosora. Questo porta un compenso nelle casse della Caritas, soldi che servono alla carità. Nel mese di gennaio si decide se proseguire o meno, visto la scarsa adesione delle persone. Se vuoi regalare un tempo in questa opera tele‐fona a ARISTEO ZAMPETTI (342 0780986)

LEPOESIEDIALDOSONOGIUNTEAL…PAPAIl nostro Aldo Calderigi ha mandato al Papa il 20 ottobre u.s. due poesie dal titolo: “Papa France‐sco” e “Papa Francesco ‘u gesuida” scritte dopo la sue elezione. La Segreteria di Stato gli ha fatto sapere di aver ricevuto gli scritti e gli esprime viva riconoscenza e Benedizione.

ADDIOAGIULIANOGRIZIILPRETORECHESPEZZO’ILMONOPOLIORAIELIBERO’LETVPRIVATE.Venerdì 30 gennaio sono giunte a Poggio le spo‐glie dell’ex magistrato nativo di Poggio scomparso qualche giorno prima a Biella, dove risiedeva dal 1956, all’età di 86 anni. Erano presenti la moglie,

la figlia ed altri parenti di Jesi. La mattina del venerdì 31 è stata celebrata la Santa Messa di suffragio, quindi la sepoltura nella tomba di fami‐glia, la cappella appena si entra a sinistra. Ne hanno parlato anche i giornali. Ed hanno tratteg‐giato per noi che non lo conoscevamo un magi‐strato ligio alla legge e volutamente riservato. Non usciva mai dal perimetro delle sue sentenze, e non amava l’applauso della piazza. Si capisce allora la riservatezza con cui ha voluto celebrare il commiato. Portatemi a Poggio e lì ci sia una ceri‐monia semplice. Si ricorda di lui il coraggio di rompere un sistema che pareva naturale ed eterno: il monopolio Rai, per far posto a TeleBiel‐la (la prima delle TV commerciali) e da lì a tutte le altre TV. Era un giudice giudice che non si curava delle convenzioni e neppure delle mode. Un giudice lontano da quanti aspettano la notorietà per sbarcare nella politica. Questo fatto poteva portagli tanta carriera, ma rientrò presto al suo lavoro. Davanti a Dio – ha detto il parroco – conta alla fine ciò che siamo stati, non ciò che abbiamo fatto, o il ruolo che abbiamo ricoperto. La fedeltà ai valori e alla giustizia, saranno ricordate come doti anche per tutti i poggiani.

SCUOLADIPREGHIERAALCENTRODISPIRITUALITA’Il nostro Centro ospita esperienze di spiritualità frequentate da gente anche di Jesi. Ogni lunedì, alle ore 21 si medita sul Vangelo della domenica precedente. E’ iniziato il percorso EVO (Esercizi Spirituali nella vita Ordinaria) che dura due anni. Ogni mese un bel gruppo si incontra per la scuola di preghiera, la preghiera del cuore. Diversi di Poggio e di Castello.

UNASALAPERIGIOVANILa seconda sala della cripta di Poggio, è stata data ai giovanissimi delle due parrocchie (referenti sono Damiano De Angelis e Antonini Ruggero e Edi Fenucci). Aggregati al CSI è stato chiesto loro di esprimere la loro aggregazione come una bella esperienza di amicizia, capace di allontanare loro e altri dalle dipendenze che rovinano. Hanno elaborato un regolamento e sono disposti a dare una mano alla comunità e al paese nei momenti di festa.

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3 APoggioilConsiglioPastoraleComponenti:PiccottiDonMariano,MeiBruna,FenucciEdi,GriziMorena,EleuteriBarbara,Pao-laLibanori,VicoStefania,BartolucciValeria,CecchiniAlessio(segretario)SilenziMario(vicepresidente)OraziRinaSilenzi,AntoniniRugge-ro(perigiovani),VenanziGilbertoeCrognalettiLuciana,VenanziFedericoeGraziellaBastari,LorenzoVenanzi.

Martedì 11 febbraio alle ore 21 si è riunito il nuovo Consiglio Pastorale della parrocchia che per tre anni accompagnerà la vita della piccola e vivace comunità. Il parroco già nei mesi scorsi aveva chiesto indicazioni ai parrocchiani con una cassetta che raccoglieva le proposte. E’ iniziato questo percorso con persone che hanno voglia di pensare al “bene comunitario”, alla promozione della fede e della vita cristiana. Si è aper‐to con l’ascolto del vangelo dei 72 discepoli, prenden‐do ispirazione per ricordare che siamo chiamati a portare il Vangelo della Gioia, a portarlo da agnelli in mezzo ai lupi e a portarlo di casa in casa e a farlo insieme. E’ questo lo stile della nuova evangelizzazio‐ne espresso bene da Papa Francesco. Quindi il gruppo di 15 persone ha risposto a queste due domande: “nella nostra comunità, quali sono le debolezze? Quali sono i punti di forza?” E’ uno sguardo sul vissuto alla luce del Vangelo. Punti forti sono: la aggregazione del paese; una certa disponibilità anche dei giovani. Punti deboli; il calo numerico e la difficile comunione nella comunità; la motivazione tradizionale della fede che stenta a diventare convinzione; i tanti problemi delle famiglie. Il parroco ha voluto offrire una indicazione precisa perché ognuno che ha un servizio diventi anche capace di cercare e creare collaborazioni. Non è il fare e il fare delle stesse persone che crea comunità, ma la capacità di lavorare insieme, in rete scovando e rispettando i carismi di tanti. La stessa Eucaristia festiva può essere vissuta frettolo‐samente e con i soliti lettori e cantori oppure può crescere nella preparazione (come quando c’è un matrimonio) e nella collaborazione di più persone. Ci si è lasciati dicendo che affronteremo due problemi: come sollecitare presso tutti l’importanza della fami‐

glia e come creare comu‐nità. Per alcuni è la Messa sposta‐ta alle ore 11 (che adesso non c’è) che risolverebbe.

ConsigliopastoralediCastelplanioComponenti: d. Mariano Piccotti, Sr Anna MariaVissani, Sr Maria Rosa Feretti, Giancarlo Ceciliani,Maria Crosetto Fileni, Daniela Cantiani Barboni,AdelePaolucciSebastiano,LucianaBastariBrocanel-li.BrunoPierangeli,AnnaRitaMoretti,AngeloSeba-stiano,RobertaPaccusseMarchetti,FedericoPanfo-li,LorettaCardinaliPanfoli (segretaria),LucaGaspa-rini, Coppa Alessandra, Achille Carbonari, AnnaMariotti,Augusto Fiaschetti (vicepresidente),Vale-riaPasqualiniFiaschetti

A Castelplanio paese, ogni tre anni si rinnova il Consi‐glio Pastorale. Si cercano i candidati gli “indicati”, attraverso un sondaggio in chiesa, poi si decide di chiamare alcuni a far parte di questo organismo di servizio. Infatti si tratta di un servizio da svolgere per il bene della Comunità tutta intera, attraverso i suoi ministeri. La parrocchia è fortunata e vede presenti e attive le suore nel centro di Spiritualità. E’ il primo dei servizi. Ci sono poi le signore della Comunione agli infermi, le catechiste, i musicisti e i cantori, i membri della caritas, degli affari economici e quanti collegano la nostra parrocchia con le altre realtà di volontariato e di animazione culturale e sociale, come il Centro sociale e il nostro Oratorio. La parrocchia ha due prolungamenti territoriali che vanno raggiunti; così ci sono quelli di Pozzetto e quelli del territorio delle Piagge. Questa volta poi su 20 membri, 4 sono coppie. Non è un caso. E’ voluto. Sta davanti a tutti noi l’importanza e la problematica delle coppie e della famiglia. Dalla visita pastorale del Vescovo, siamo stati chiamati a custodire il dono delle famiglie e della famiglia. Non possiamo stare a guar‐dare – ripete il parroco don Mariano – le tensione e le divisioni che avvengono nelle famiglie. Come per ogni altra realtà, c’è il compito di qualcuno e c’è l’attenzione responsabile di tutti. La parrocchia ha già ripreso a incontrare i fidanzati che chiedono il matri‐monio e i giovani sposi. Chi non vede l’importanza di essere vicino a questi due gruppi che sono all’inizio del cammino? C’è anche, presso il Centro di Spirituali‐tà, una continua accoglienza delle persone “ferite” nelle relazioni di coppia. Ma c’è da fare rete e fare cultura. Ecco perché, la prima riunione del nuovo CP si è svolta – dopo il dovuto resoconto economico da parte del segretario del Consiglio Affari Economici – con la domanda: dove e come servire la fede e la speranza? Due sono state le indicazioni che abbiamo iniziato a considerare: la conoscenza della Bibbia come libro carico di luce e bisognoso di essere preso in mano da ognuno; la riflessione sulla famiglia. Pren‐dendo spunto dal Vangelo di Luca sui 72 discepoli, si è

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4 come ipotizzato un andare “ di casa in casa” per incontrarci in famiglia e tra famiglie e sulla famiglia. Inoltre ci si è chiesti: nelle tre grandi occasioni annuali che la parrocchia ha (San Giuseppe, Venerdì Santo, Festa del Crocifisso) quali realtà umane vogliamo considerare? Da anni infatti queste feste e celebrazio‐ni non si limitano a ripetere i contenuti centrali, ma cercano di coniugarli con la condizione umana. Così per es. facciamo la via crucis del Venerdì Santo considerando le passioni che oggi sono state viste e vissute da Carlo Urbani, o quelle dei giovani. Per quest’anno, già abbiamo orientato la nostra attenzio‐ne sulle donne e le violenze che vivono. E’ necessario che quanti fanno parte del CP possano dare un contributo determinante alla scelta di queste aree di animazione, studiarle e proporre azioni. Il Consiglio ha accolto quanto si sta già vivendo sia al Centro di Spiritualità, sia all’oratorio, sia al Centro sociale, ecc… “Non è bene che il prete sia solo” così ha indicato il parroco, che ha ringraziato quanti con responsabilità e competenza stanno servendo la crescita del Regno di Dio nelle diverse aggregazioni e nei momenti della vita comunitaria.

Restauro Conservativo dellaSALA PARROCCHIALE & ARCHIVIO Scrivel’Ing.GiacomoGiacomini:“Il mio lavoro ha avuto inizio con il rilievo architettonico dettagliato dello stato attuale che, come principale scopo, aveva quello di cogliere, da un lato, le valenze architettoni‐che presenti da mantenere, dall’altro, le carenze strutturali bisognose di intervento, il tutto, compatibilmente alla futura funzione e destinazione d’uso dei locali. Operativamente si è proceduto alla demolizione di tutti i canterti, degli impianti elettrico ed idraulico, del vecchio camino in muratura, dei controsoffitti in camorcanna, delle pavimentazioni con i relativi massetti di allettamento mettendo in luce le strutture preesistenti, alcune di grande valore storico e architettonico. Successivamente a tutte le demolizioni si è proceduto al rinforzo strutturale dei solai di calpestio e del solaio supe‐riore di divisione con l’altra unità abitativa (appartamento al piano secondo). La fase successiva all’esecuzione delle opere strutturali è stata senz’altro quella più stimolante ed entusiasmante. In questo come in altri casi mi sono trovato a dover agire su un manufatto edilizio antico, la storia insita nella struttura ci mette di fronte a potenzialità e difficoltà che ci hanno sorpreso giorno dopo giorno; ogni particolare diventa allora importante, dalla varietà di materiali anche rari e preziosi, che vanno conosciuti e rispettati, ai dettagli architettonici da mantenere e valorizzare. Un esempio di come si è cercato di agire è sicuramente il camino riproposto nella zona centrale del soggiorno e costruito con gli stessi mate‐riali, legno e mattoni e valorizzato da punti luce dedicati.

Particolari di grande rilievo storico ed archi‐tettonico come porzioni di muro in mattoni e pietra realizzati secondo la nostra antica tradizio‐ne, travi in quercia incastonate nelle mura‐ture a riprova di vecchie aperture o con funzione di architravi delle fine‐stre e delle aperture interne, affreschi murali a decoro della rampa delle scale di accesso al piano, fino ad oggi e per più di cento anni coperti da più strati di vernice e stucco, sono stati portati alla luce. Particolare è stato il lavoro di recupero dell’affresco della scala, trattandosi infatti di un vero e proprio restauro conservativo si sono osservate alcune fondamentali regole di conservazione, prima tra tutte quella di non colmare le lacune, dovute alla caduta di alcune parti dell’intonaco, con una prosecuzione della decorazione ma di distinguerla attraverso una colorazione di alcuni toni inferiori all’affresco stesso. La storia di questo edificio è stata riportata alla luce non solo attraverso il ripristino strutturale ed architettonico ma anche grazie ad uno studio approfondito dei materiali utilizzati, delle luci e dei colori. Grande importanza ha avuto anche lo studio dei colori, cercando infatti di ottenere locali sobri e luminosi, si sono fatte scelte precise anche facendo riferimento alla cromo‐terapia, in particolare per la sala dedicata all’archivio parrocchiale è stato scelto un indaco tenue che, come tutti i colori del cielo e dell’acqua, è associato alla riflessione, alla meditazione, all’introspezione, nella sala riunioni si è scelto un giallo chiaro, colore che stimola la capacità di comunica‐zione e i rapporti interpersonali. Ultimo ma molto impor‐tante è stato lo studio delle luci che sono andate a valoriz‐zare particolari architettonici, artistici e d’arredo. L’appartamento – sala parrocchiale è stato arredato quasi completamente con mobili di pregio già appartenenti alla parrocchia (con l’eccezione del mobilio cucina e bagno) il tutto arricchito da stampe, dipinti e fregi di valore trovati in soffitta da Don Mariano. Con la speranza di aver saputo valorizzare un luogo a cui tutta la comunità parrocchiale si possa avvicinare e di cui possa godere, perché diventi punto d’incontro e di condivi‐sione, un centro d’accoglienza e di armonia sento di dover ringraziare Don Mariano, in primis, per avermi dato questa opportunità e tutte le ditte che si sono alternate nei diversi momenti per il loro prezioso lavoro; ogni giorno ci siamo trovati di fronte a delle scoperte, abbiamo dovuto prendere delle decisioni al fine di valorizzare e rispettare gli ambienti su cui ci trovavamo ad agire, per far ciò è stato importantis‐simo la collaborazione ed il grande spirito di unione creatosi tra tutti.

NB.LaspesaèstatapossibilegrazieallascitodelcarissimoLinoBramati.

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5 NUOVI STILI DI VITA I programmi tv con donne oggetto legittimano le molestie

Non si può parlare di isti-gazione, questo no, ma che certi programmi tv favoriscano le molestie nei confronti delle donne a-desso è dimostrato. Per-ché proporre figure femmi-

nili in versione oggetto, usate come belle statuine o come serve sciocche, in qualche modo legittima il ricorso alle offese, agli abusi e si rivela un pericolo per la loro sicurezza. A confermare i diffusi sospetti è lo studio condotto da Silvia Galdi, Anne Maass e Mara Candiu del dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova e pubblicato proprio in questi giorni sulla rivista Psychology of Women Quarterly. A spingere le ricercatrici ad analizzare il fe-nomeno sono stati due fattori: la crescente diffusione, nell’ultimo decennio, di modelli femminili oggettivati (quando cioè le donne sono relegate al ruolo di oggetti o di mera decorazione) in molti programmi della televi-sione e in parallelo il preoccupante aumento degli episodi di molestia sessuale e violenza contro le donne. Da qui la domanda cui lo studio ha dato una risposta positiva: possono i messaggi veicolati dai mezzi di comunica-zione di massa e in particolare dalla tv avere un effetto sul nostro modo di comportarci? E i risultati, frutto di due ricerche sperimentali, spiega Galdi, «dimostrano che anche una breve esposizione a materiale televisivo vei-colante un modello svilente e denigrante del ruolo femminile aumenta il comportamento di molestia. Questa relazione è da attribuirsi al fatto che la visione di tale materiale favorisce una maggiore adesione alle norme tradizio-nali riguardanti il ruolo maschile». I due studi, riassunti nell’Objectifying media: their effect on gender role norme and sexual harassment of women, sono stati realizzati

chiedendo a partecipanti maschi, di età com-presa tra i diciotto e i quarant’otto anni, sud-divisi casualmente in tre gruppi, di vedere un video clip della durata di tre minuti. A seconda della condizione sperimentale, sono stati proposti un video che comprende-va sequenze di un documentario sulla natura (condizione di controllo), un altro con imma-gini tratte da programmi televisivi che pro-ponevano donne oggettivate (condizione tv oggettivante) e un terzo con inquadrature riguardanti donne in ruoli professionali di prestigio (condizione donne professioniste). Subito dopo la visione, i partecipanti hanno compilato un questionario attraverso il quale è stato rilevato il loro grado di adesione alle norme tradizionali riguardanti il ruolo ma-schile. Quanto al comportamento di molestia ses-suale, è stato invece misurato in termini quantitativi registrando il numero totale di barzellette sessiste inviate dagli stessi parte-cipanti alla ricerca a una interlocutrice fittizia nel corso di una successiva interazione via Internet. Dai risultati dei due studi è emerso che solo i partecipanti esposti al video oggettivante hanno manifestato una maggiore adesione alle norme tradizionali riguardanti il ruolo maschile, adesione che a sua volta ha au-mentato il comportamento di molestia con-fermato dal maggior numero di barzellette sessiste inviate all’interlocutrice occasionale. Un rapporto causa-effetto che rappresenta un concreto pericolo per la sicurezza e la dignità delle donne.

Studio dell’Università di Pado-va conferma i sospetti e mette in guardia: il rapporto causa-effetto peri-colo per la sicurezza.

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6 SPIRITUALITA’ a cura di Sr. Anna Maria Vissani

LA BELLEZZA AL FEMMINILE “Quando si percorrono le pagine della storia al femminile,

quando ci si lascia coinvolgere dall' eloquenza di tanti eventi, molti di essi autentici "fatti di vangelo", vissuti da donne che hanno aperto nuove vie al cammino dell'umanità in tutti i campi della realtà, ci si rende conto di quanto ingiusti siamo stati noi uomini, di chiesa e di mondo, quanto lenti ad arrenderci all'evi-denza, quanto incapaci di cogliere le dimensioni della femminili-tà della realtà, e, conseguentemente, quanta gioia di vivere ab-biamo disatteso e compromesso.

Sarebbe stato sufficiente pensare che ognuno di noi esiste perché una donna per nove mesi ci ha cresciuti nel ventre e per un numero indefinito di giorni e di mesi ha trepidato e vegliato per noi, per vedere la realtà in altra luce” (D. Mongillo).

E' vero che, in genere, alla propria mamma ognuno ha riser-vato un trattamento speciale: "esclusa mia madre"! Non si è pensato che questa valutazione la attuano quasi tutti e, perciò, tutte le donne, madri per la generazione o per la rigenerazione, avrebbero meritato a livello di linguaggio, di pensiero, di atteg-

giamento, una considerazione meno ingiusta e discriminatoria. Il maschile e il femminile strutturano l'unica e indivisa umanità, sono le due orbite dell'ellisse umana, la

realtà che, solo insieme, rendono feconda e amica la convivenza, gioiosa e degna di essere vissuta la vita. Perdurano molte e profonde situazioni di discriminazione, di emarginazione, ma le donne resistono a cedere.

Il cammino verso questa meta sarà da costruire, da percorrere; è frutto di novità di vita alla quale occorre convertirsi permanentemente, da ambo le parti. E' tutt'altro che automatico il passaggio da strutture di non reciprocità ad una cultura di solidarietà, dell'interdipendenza, della convergenza giusta ed amica. Non meno scontato è il cammino personale e comunitario che, liberata la mente dalle rappresentazioni generatrici di violenza, porta a temprare sentimenti ed emozioni e ad alimentare il coraggio di perseverare in nuovi stili di accoglienza, condivisione, collaborazione.

Santa Maria De Mattias, vissuta nella prima metà dell’800, ha voluto guardare la società del tempo, ostile alla donna, con intelligenza femminile e profondo intuito di sorel-la e madre. E’ uscita dal chiuso della sua casa e del suo paese, ha percorso sentieri impervi per andare incontro alle persone, uomini e donne, giovani e vecchi e sostenere in tutti la dignità di persona amata da Dio e redenta dal Sangue prezioso di Gesù.

Ha fondato un Istituto che in quasi tutti i continenti opera per l’emancipazione della donna, perché lei stessa ripeteva alle sue suore: “quando avremo educato la donna salveremo il mondo”. Incontrava gli uomini e con loro si intratteneva a lungo per educarli alla vita civile e al senso della famiglia e del lavoro onesto. Una società - affermava la Santa - che deve maturare nell’armonia tra i sessi, nell’accoglienza delle diffe-renze e in una educazione dei più piccoli al coraggio e alla bellezza della vita.

PIU’ DEL 70% delle donne nel mondo ha subito una violenza almeno una volta. Un dato agghiacciante ricordato dal segretario generale dell’ONU, Ki-Moon. In Italia dall’inizio dell’anno sono già 128 le vittime di femmini-cidio. A risvegliare le coscienze su questa piaga è stata la giornata mondiale dell’ONU contro la vio-lenza sulle donne il 25 novembre. In occasione della ricorrenza il Pre-sidente Napolitano ha nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana Lucia Annibali, l’avvocato di Pesaro sfre-giata con l’acido alcuni mesi fa per ordine del suo ex-fidanzato.

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7 IN PROGRAMMA a cura di d. Mariano

TANTI PROBLEMI: DA DOVE COMINCIARE?

Un giornalista ha chiesto un giorno a Madre Teresa: ”Madre, i problemi sono tanti, qui in India e nel mondo; ma da dove cominciare?” Rispose: Ricomincio da me. Ricomin-cia da te”. La Quaresima ha proprio il senso del rimettere ordine nella propria vita davanti allo specchio della Parola del Signore. Questo “abitare secum” (stare a riflet-tere su se stesso) è indispensabile per vivere felici, e saper trarre il bene anche dal male. Che cosa proponiamo? 1. TORNARE A MESSA ALLA DOMENICA e proseguire PERSONALMENTE la lettura della Parola (portando via il foglietto) 2. RITROVARE IN GRUPPO per risuonare sul Vangelo ascoltato. Ogni lunedì alle ore 21 presso la biblioteca del centro di spiritualità, comunichiamo i nostri pensie-ri lasciandoci illuminare dal Signore. invito esplicito a tutti i genitori. 3. FERMARSI IN PREGHIERA E ADORAZIONE. Ogni giovedì alle ore 18,30 a Ca-stello e ogni mercoledì alle ore 17 invece del Rosario a Poggio. 4. MEDITARE LA PASSIONE DI GESU’ con la Via Crucis. Ogni venerdì alle ore 17 (a Poggio) e alle ore 17,30 (a Castelplanio). 5. PROGETTO “SERATA FAMIGLIA” per riscrivere insieme LA FAMIGLIA CRISTIA-NA. L’alfabeto della famiglia inizia con A come ADULTO (presenta don Mariano). Seguirà: B come Bambini; C come coppia; D come Donna, ecc PRIMA SERATA A Poggio il sabato 15 marzo, alle ore 18,30 (incontro – cena insie-me – visione del film: “EX”). I bambini possono stare in salone a giocare.

LUCE NELLE TENEBRE Dvd sul Venerdì santo

a Castelplanio Processione – canti trdizionali PRESENTAZIONE UFFICIALE

13 APRILE ORE 18 SALA COMUNALE

DOMENICA 9 MARZO ORE 18

SORELLE DI SANGUE Spettacolo sul dolore/valore

della donna a cura dell’Astralmusic

e del centro danza “Mirra” in occasione del 180° dell’Istituto delle suore

adoratrici del Sangue di Cristo Sala Comunale - Segue Buffet

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8 PROGRAMMA marzo-aprile ‘14 MARZO2014 ora cosa dove5 MC CENERI DIGIUNOEASTINENZA

17,30 19,00

Celebrazione Celebrazione

a Poggio a Castello

6 GV 18,30 Adorazione A Castello 7 VN 17 e

17,30 Via Crucis OGNI GIOVEDI Via Crucis OGNI VENERDI

A Poggio A Castello

8 SB CATECHISMO (11) 9DM1°QUARESIMA 18 Spettacolo“SORELLEDISANGUE” SalaComunale10 LU 21 INCONTRO SUL VANGELO Centro di spiritualità 11 MA 18,30 CATECHISMO CRESIMA 15 SB 15,30

18,30 CATECHISMO 1° (gruppo stupore) SERATA FAMIGLIA a Poggio

A Castello

16DM2°QUARESIMA CONSEGNACREDO(2°-grupposcoperta) A Castello ore 11,15 17 LU 21 INCONTRO SUL VANGELO Centro di spiritualità 22 SA CATECHISMO (12) 23DM3°QUARESIMA CONS.PADRENOSTRO A Poggio ore 10 24 LU

21 INIZIOBENEDIZIONIAPOGGIOINCONTRO SUL VANGELO

Centro di spiritualità

25 MA 18,30 CATECHISMO CRESIMA 27 GV Scuola di preghiera profonda Centro di Spiritualità 29 SA 11° anniversario Carlo Urbani 30DO4°QUARESIMA 31 LU 21 INCONTRO SUL VANGELO Centro di spiritualità Aprile20145 SB Catechismo (13) 6DM5°QUARESIMA 7 LU 21 INCONTRO SUL VANGELO Centro di spiritualità 8 MT 18,30 CATECHISMO. CRESIMA 12 SA 15,00 Catechismo (14) 13DMdellePALME

18,00 CONSEGNASEGNODICROCE(1°)Presentazionedvd“LUCENELLETENEBRE”

SalaComunale

14 LU 18,30 1° CONFESSIONE NELLA CELEBR. COMUNITARIA Poggio 16 MC SANTO 18.00 Celebrazione a Jesi per consacr. Olii santi Jesi 17 GV SANTO 17,30

19,00 MESSAINCOENADOMINICONSEGNACOMANDAMENTOAMORE

A Poggio A Castello

18 VN SANTO 20,00 21,00

COMMEMORAZIONE MORTE DI GESU’ A Poggio A Castello

19 SB SANTO 15‐19 21‐23

CONFESSIONI VEGLIA PASQUALE

20DMPASQUA messe 21 LU 18,00 TRIDUO PER SAN GIUSEPPE 22 MT 18,00 TRIDUO PER SAN GIUSEPPE

CATECHISMO. CRESIMA

23 MC 18,00 TRIDUO PER SAN GIUSEPPE 24GVPATRONO 11,15

18,0021,00

MessacomunitariaMessaprimadellaProcessioneSPETTACOLO“Mytalentforyou”

PARROCCHIADISANSEBASTIANOINCASTELPLANIO–ESANNICOLO’APOGGIOSANMARCELLOCOLLEGAMENTOTRALEFAMIGLIEDELLEDUEPARROCCHIEPRO MANUSCRIPTO ‐ AD USO INTERNO ALLA COMUNITA' COLLABORANO: SR ANNA MARIA VISSANI, SIMONE SEBASTIANO,

STEFANIA VICO, don Mariano Piccotti: tel 0731.813402 (8) 339.650 6124 e‐mail: [email protected]