Anpas Informa - marzo 2012 (numero 1)

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EMERGENZA NEVE L’INTERVENTO DEI VOLONTARI ANPAS COOPERAZIONE ANPAS IN SENEGAL IL SERVIZIO CIVILE NON è MORTO LA NUOVA DIREZIONE NAZIONALE L’ARANCIO scioglie il bianco Anno 12°, numero 1, marzo 2012 - ANPAS INFORMA: Periodico mensile Dir. Responsabile Fausto Casini. Redazione: via Pio Fedi, 46/48 - Firenze Reg. Trib. Firenze n° 4395 del 13/07/1994 - Spedizione in abbonamento postale Legge 662/96 art.2 comma 20/c - Stampato da Litografia IP - Firenze

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Il numero di marzo di ANPAS Informa. In questo numero si parla di: intervento neve, Volontariato e Vacanze Valle d'Aosta, Radio Anpas Sicilia, Rossella Urru, Progetto Senegal

Transcript of Anpas Informa - marzo 2012 (numero 1)

EmErgEnza nEvE

L’INTERVENTODEI VOLONTaRI

aNPaS

COOPERaZIONEaNPaS IN SENEGaL

IL SERVIZIO CIVILE NON è

MORTO

La NuOVa DIREZIONENaZIONaLE

L’ARANCIO scioglie il bianco

anno 12°, numero 1, marzo 2012 - anPaS InFOrma: Periodico mensile Dir. responsabile Fausto Casini. redazione: via Pio Fedi, 46/48 - Firenzereg. Trib. Firenze n° 4395 del 13/07/1994 - Spedizione in abbonamento postale Legge 662/96 art.2 comma 20/c - Stampato da Litografia IP - Firenze

COMITaTO DI REDaZIONEFausto Casini (Direttore Responsabile), Fabrizio Pregliasco, Luciano Dematteis, moreno milighetti, annalisa Bergantini, Benedetta Brugagnoni, Lucia Calandra, andrea Cardoni, Sergio giusti, monica rocchi, Enzo Susini, mirco zanaboni.

Sono intervenuti: giovanni albanese, romuald Desandré

aNPaS INFORMavia Pio Fedi, 46/4850142 - FirenzeTelefono 055/30.38.21 Fax 055/37.50.02Email [email protected] www.anpas.org

INDICE paginaLa NuOVa DIREZIONE NaZIONaLE 3

EMERGENZa NEVE L’arancio scioglie il bianco

4 e 5

SERVIZIO CIVILE Corsi e ricorsi... di un ricorso 6

RaDIO anpas Sicilia 7VOLONTaRIaTO EVaCaNZE in Valle d’aosta

8

Liberate Rossella urru! 9

INTERNaZIONaLEIl progetto a Kebemer (Senegal)

10 e 11

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pagina 2 ANPAS INFORMA

Segui aNPaS INFORMa su Facebook!Tutte le attività, gli eventi e le notizie aggiornate di ANPAS e delle Pubbliche Assistenze sul nuovo profilo www.facebook.com/anpasinforma.

EDITORIALEdi Fausto Casini

Dopo il Congresso, l’emergenza neve, il blocco delle partenze per i giovani in Servizio Civile, la nomina della nuova Direzione e della Presidenza nazionale… si riparte.Sì, dobbiamo ricostruire i mantra per camminare assieme con ritmi ordinari verso il futuro.Comincerei con ripetere sottovoce, ma con tono in aumento: “Bari, Bari, Bari....”. Sarà lì il primo punto di passaggio in cui anpas guarderà se sta lavorando nella direzione che è stata tracciata dal congresso. Quest’anno vedrà la convocazione degli stati generali del volontariato di protezione civile (aprile) e la vI Conferenza nazionale del volontariato (ottobre), del convegno mondiale del Terzo settore a Siena (ISTr) a luglio e della giornata internazionale del volontariato come sempre il 5 dicembre. anpas, i suoi volontari e dirigenti sono già pronti a partecipare, ma il meeting di Bari a settembre è il nostro evento: è lì misureremo la nostra freschezza, la nostra rinnovata capacità di mobilitazione e forse anche la nascita di nuove idee.E allora sogno che l’organizzazione passi attraverso la mobilitazione di volontari da tutta Italia con una sorta di “volontariato

e vacanze” di servizio al movimento. Sogno che da lì passerà la nostra riflessione su “Lavoro e volontariato” sui “giovani e democrazia”. Che lì ci sia modo di esporre le nuove attività sulla prevenzione del rischio e sulla tutela dei beni comuni, ma soprattutto sogno che quella sia la palestra dei nuovi comunicatori anPaS per incontrarsi, per comunicare dentro e fuori alla rete e per organizzare eventi per incontrare la città, divertendosi e costruendo un ponte fra nord e Sud dell’Italia, tra l’Europa, l’Oriente e il mediterraneo.E’ un sogno ma gli argomenti, gli obiettivi e le persone con voglia di fare ci sono. gli amici della Sicilia hanno già cominciato a prepararsi per aiutare il Comitato pugliese a gestire il lavoro. La semina del meeting di Enna che tutti ricordiamo con tanta gioia sta dando frutti, ma da contatti so che nelle altre regioni del sud a partire dalla Sardegna si sta cominciando a prepararsi, e altri più silenziosi del nord e dal centro hanno già iniziato e allora.... “Bari... Bari... Bari... :Ehi tu non alzare la voce troppo in fretta” “Bari... Bari... Bari... Scusa, ma non ti sento; usa i toni bassi controlla il respiro” “Beri... Beri... Beri... va bene così!!!”

Il 24 febbraio scorso è stato il ventennale del-la legge 225 che ha sancito la nascita del Ser-vizio nazionale della Protezione Civile. L’an-pas è stata una delle principali associazioni di volontariato che, prima ancora dello studio della legge, ha contribuito alla realizzazione del “sistema” di Protezione Civile che la legge del 1992 ha consolidato.Sul sito www.anpasnazionale.org ne parlano Luciano Dematteis e Carmine Lizza, rispetti-vamente l’ultimo e l’attuale responsabile na-zionale di Protezione Civile dell’anpas.

PROTEZIONE CIVILEI 20 anni della legge 225

IN COPERTINaI volontari della Croce verde Civitella roveto (aQ)

PROGETTAZIONEDall’inizio del 2012 si sono tenuti i primi sei incontri previsti nel percorso dedicato alla formazione politica nell’ambito del progetto KoineT finanziato da Fondazione con il Sud e rivolto ai componenti dei consigli dei Comitati regionali di Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia. a Paestum dal 22 al 25 marzo 2012 si rifletterà sul ruolo che ricopre il dirigente in anpas e si avvierà la costruzione di un manuale del dirigente anpas

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LA NUOVA DIREZIONE NAZIONALE ANPAS

Il Consiglio nazionale svoltosi a Firenze sabato 14 gennaio 2012 ha confermato Fausto Casini come Presidente nazionale di anPaS.I due vicepresidenti eletti sono Fabrizio Pregliasco (con funzione vicaria) e Mauro Giannelli.gli altri componenti della Direzione sono: Maurizio ampollini, Luciano Dematteis, Carmine Lizza, Romano Manetti, Concetta Mattia, Ilario Moreschi.Come segretario del Consiglio è stato eletto andrea Ciampi.Il Collegio nazionale dei revisori dei conti è composto da: antonio Galizia, antonio Mannetta, Mario Paolo Moiso (eletto come presidente).Fanno parte del Collegio nazionale dei Probiviri anpas: Roberto Cavenati, Davide Costa, Fabio Fraiese D’amato, Marino Properzi, Vilderio Vanz.

Deleghe e rappresentanzaNOME DELEGa RaPPRESENTaNZa

Fausto CasiniComunicazione e immagine; Servizio Civile; responsabile del trattamento dati legge privacy (Decreto Legislativo 196/2003)

Osservatorio Nazionale del Volontariato; Fondazione con il Sud (Comitato di indirizzo e coordinamento); Forum Terzo Settore (componente di Consiglio nazionale e Coordinamento); Coordinatore Consulta nazionale Volontariato; CESIAV; ICS (Consorzio Italiano Solidarietà).

Fabrizio PregliascoPolitiche Sanitarie e affidamento dei servizi; ammissione ed esclusione associazioni; decreto 81 (ex Legge 626) Sicurezza sui luoghi di Lavoro; politiche comunitarie ed euro mediterranee e rapporti con le reti internazionali

CEV; SAMARITAN INTERNATIONAL (Vicepresidente); Consulta monitoraggio applicazione protocollo intesa per accordi quadro regionali.

Mauro Giannelli Formazione; progettazione sociale CESIAV

Deleghe collegiali della presidenza

Tesseramento Nazionale Soci e Volontari; bilancio sociale; Sviluppo del Movimento; Politiche Giovanili (nuove generazioni ed innovazione); fondo di solidarietà (art.24); Politiche di welfare e beni comuni; Rapporti con le reti nazionali; Contratto Colletivo Nazionale di Lavoro

SISER; Banca Etica; CNV (Centro Nazionale Volontariato)

Maurizio ampolliniPolitiche del Lavoro (nelle Pubbliche Assistenze, nel Volontariato e Terzo Settore); realtà strutturali promosse dalle pubbliche assistenze; coordinatore gruppo lavoro rinnovo CCNL; riferimento per pari opportunità.

Luciano Dematteis Politiche Anpas per i Centri di Servizio al Volontariato Consulta nazionale del Volontariato di Protezione Civile presso il Dipartimento; CSV.net

Carmine Lizza Protezione Civile (Responsabile nazionale) Copass

Romano Manetti (Segretario di Direzione)

Rapporti con i Comitati regionali; risorse umane ed organizzazione Ufficio nazionale; progettazione europea

Concetta Mattia Ufficio Tecnico Nazionale, ambiente e territorio, riferimento per pari opportunità Libera, Rete Zero Waste

Ilario Moreschi Bilancio, accordi e convenzioni commerciali per pubbliche assistenze e soci

Deleghe esterne alla Direzione: Luigi Negroni - Adozioni Internazionali Cooperazione internazionale; rappresentanza presso la CAIMaurizio Garotti (delega esterna al Consiglio nazionale) - Archivio storicoSergio Giusti -CNESC, ufficio Presidenza Conferenza Nazionali Enti Servizio Civile

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PROTEZIONE CIVILE: L’EMERGENZA NEVEL’arancio scioglie il bianco

Partire da Stazzema (Lucca) per andare a spalare neve, salare e liberare la strada dai rami per quattro giorni. Par-tire dalla Basilicata per andare a Roma, prendere un’am-bulanza e riportarla indietro mentre sulla strada sono caduti 80 cm di neve. Andare a prendere un anziano in un paese isolato e accompagnarlo nella casa del figlio per non farlo stare solo e senza cibo. Passare la notte nel-la sala operativa del Dipartimento di Protezione Civile a rispondere al telefono e coordinare gli interventi delle ambulanze e i mezzi di soccorso. Portare il thè caldo e le coperte sia ai senzatetto della stazione che agli automo-bilisti rimasti sul GRA (Roma) di venerdì sera. Prendere le ferie o darsi malati al lavoro per portare un generato-re di corrente dall’altra parte della città con la macchina dell’associazione. Aprire una colletta alimentare su fa-cebook sul profilo dell’associazione. Tornare dal turno con la febbre. Portare le medicine e la spesa alle famiglie rimaste bloccate in paesi isolati. Distribuire le pale e rac-comandare a orecchie troppo distratte dalle televisioni e dalla radio di: mantenere puliti gli accessi alla propria abitazione, non utilizzare l’auto se non strettamente ne-cessario, informarsi sulla percorribilità delle strade nelle immediate vicinanze prima di uscire dalla propria abita-

zione, evitare comportamenti che possano determinare il rischio di cadute, consigliare alle persone anziane di non uscire di casa se non strettamente necessario. Non sentirsi dire mai GRAZIE o sentirsi dire: “il turno di que-sta sera è scoperto perché sono tutti bloccati, non è che potresti restare…”. Chiedere una donazione temporanea di un camper o di una roulotte. Dover rispondere, nel bel mezzo del turno, alla domanda del giornalista che chiede soltanto: “Visto che lei è un volontario, che ne pensa della polemica…”. Sostituire i tubi che sono scop-piati per il freddo con tubi nuovi. Aiutare un tecnico dell’Enel a riportare l’energia elettrica nel palazzo, men-tre tutti si lamentano con lui. Doversi aggiornare ogni istante sulle condizioni del tempo. Sentirsi rispondere “Grazie, mi sono commossa, non avrei mai pensato suc-cedesse una cosa simile”.Svegliarsi presto o fare la notte in associazione con in-dosso una divisa arancione, spesso gelida già in condi-zioni normali: questo è ciò che hanno fatto i volontari dell’Anpas e i volontari di tante altre associazioni di vo-lontariato nei giorni del grande freddo, nel tentativo di sciogliere il bianco e qualche coscienza.

di andrea Cardoni, anpas nazionale

Nusco (aV)

ancona

anpas Lombardia ad agnone (Molise)

In Basilicata

In occasione della straordinaria ondata di maltempo che ha colpito l’Italia all’inizio di febbraio, migliaia gli interventi di Protezione Civile dei volontari anpas. 868 volontari impegnati solo con la Colonna mobile nazionale, circa trenta mezzi. Oltre duecento pubbliche assistenze operative sul territorio. grande partecipazione anche sul web.

864VOLONTaRI

6944 ORE DI LaVORO

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IL RINGRAZIAMENTO DEL DIPARTIMENTO

«Voglio ringraziare tutte queste donne e questi uomini, gli oltre 25.000 tecnici delle aziende fornitrici dei servizi essenziali, e con loro le migliaia di amministratori, funzionari, tecnici delle strutture comunali, provinciali e regionali che, ognuno con i propri compiti, hanno profuso uno straordinario impegno. Non penso solo a quanti hanno operato nelle zone interessate dal maltempo; mi riferisco anche a coloro che, rimanendo nei propri territori, non hanno esitato a organizzare l’invio di proprie squadre e mezzi per concorrere alla gestione dell’emergenza.Tutto il Servizio Nazionale di Protezione civile – nato vent’anni fa con la legge n. 225 del 24 febbraio 1992, oggi così tanto al centro dell’attenzione – si è coordinato e ha risposto con uno sforzo corale che ha consentito, in molti casi, di salvare la vita a persone in difficoltà. Di questo non posso che essere soddisfatto, pur nella consapevolezza che la macchina può e deve essere ancora migliorata».

Franco Gabrielli, Capo Dipartimento Protezione Civile

Oltre alle inevitabili ferite e dolori, le emergenze generano inno-vazione. nel corso dell’emergenza neve che ha colpito l’Italia nel corso della prima settimana di febbbraio, anpas è stata prota-gonista di un piccolo caso di buona pratica in rete con il “crowd-sourcing”: centinaia di volontari di tutta Italia hanno condiviso le informazioni dei loro interventi di Protezione Civile su una map-pa (a lato e da consultare sul sito anpasneve.crowdmap.com). anpas ha utilizzato un sistema di localizzazione delle informa-zioni che si chiama ushaidi: una piattaforma di informazione collettiva. Dopo soli quattro giorni dall’attivazione della map-pa, sono state centinaia le storie che i volontari delle pubbliche assistenze hanno condiviso, raccolto e organizzato su un’unica mappa.

MAPPARE L’EMERGENZA: l’esperimento dell’ANPAS

Nusco (aV)

ancona

San Donnino (FI)

Ostra (ancona)

Mirandola (MO) aCRI (CS)

pagina 6 ANPAS INFORMA

SERVIZIO CIVILEIl Servizio Civile non è morto

Dal 19 al 26 gennaio gli oltre 18mila ragazzi e ragazze vincitori del Bando Servizio Civile 2011 hanno vissuto 7 giorni di attesa in se-guito alla sospensione dell’avvio al servizio. Di seguito un breve riassunto della vicenda.

La domanda di ammissione. Shahzad Syed, un ragazzo pakistano, ha presentato doman-da per svolgere il Servizio Civile nazionale in un ente di milano (Caritas ambrosiana) che, sulla base delle disposizioni indicate nel ban-do, non ha potuto accogliere la domanda per-ché il ragazzo non era in possesso di uno dei requisiti indicati: la cittadinanza italiana. Il ricorso. In seguito alla motivazione dell’esclusione, Shahzad, attraverso l’aSGI (associazione per gli Studi giuridici sull’Im-mgirazione), ha presentato ricorso al Tribu-nale di milano – Sezione Lavoro ritenendo il bando di servizio Civile “discriminatorio” per-ché esclude i cittadini non in possesso della cittadinanza ma regolarmente soggiornanti in Italia. La sentenza. Il Tribunale di milano, con l’or-dinanza n.15243/11 rg del 2012, ha stabilito che il bando ha carattere discriminatorio ed ha ordinato all’Unsc di sospendere le pro-cedure di selezione e di modificare il bando consentendo l’accesso anche agli stranieri soggiornanti regolarmente in Italia.

Il 19 gennaio l’Unsc ha sospeso, con effetto immediato, l’avvio al Servizio Civile nazio-nale per tutti i volontari selezionati. grazie alla mobilitazione di giovani, associazioni e al confronto tra le varie parti in causa, il 25 gennaio, l’asgi ha dichiarato la disponibilità a sospendere gli effetti dell’ordinanza: «al fine di superare la situazione creatasi, in manie-ra spontanea, abbiamo già preso contatto con l’avvocatura dello Stato per concordare la presentazione già domani avanti la Corte d’appello di milano, ove è stato depositato il ricorso in appello dell’amministrazione, per chiedere consensualmente la sospensione provvisoria – sino alla pronuncia definitiva - degli effetti dell’ordinanza per la sola parte riguardante il bando in corso, fermi restando gli effetti della stessa nella parte in cui accer-ta il carattere discriminatorio della esclusio-ne degli stranieri».Il comunicato dell’unsc del 26 gennaio. «L’Ufficio è nella condizione di riprendere im-mediatamente le attività relative all’avvio al servizio dei volontari selezionati. Pertanto le partenze programmate per il 1 febbraio 2012 sono confermate».

Tutta la vicenda suwww.anpasnazionale.org

Corsi e ricorsi di un ricorso

a fine febbraio è stato nominato nuovo capo dell’Ufficio nazionale per il Servizio Civile Federico Fauttilli. nella nota che comunica la sua nomina, ha dichiarato che il primo obiettivo deve essere quello di «mettere a punto sotto la guida del Ministro Riccardi, una serie di iniziative utili ad aprire una nuova fase per il Servizio Civile nazionale attraverso un percorso di ripensamento dell’intero sistema, sia in termini organizzativi che di qualità».

nonostante il pericolo (scampato) del blocco delle partenze previste nel bando 2011 (trovate l’approfondimento in questa pagina), a inizio febbraio hanno iniziato il loro anno di servizio civile in 963 nelle varie associazioni anpas vincitrici del bando 2011.

«Sappiamo – ha affermato Primo di Blasio, il presidente della Cnesc - che la situazione economica finanziaria è difficile, che impone sacrifici per tanti e scelte di campo sostenibili per chi governa il nostro Paese».«Da un po’ di tempo, da più parti, con sfumature diverse - prosegue Di Blasio - si sta dichiarando la morte del Servizio Civile Nazionale, pensando già a come sostituirlo.Siamo sinceramente convinti che, trasversalmente all’intero arco costituzionale, siano in tanti a credere nel SCn e tanti vogliano salvarlo.Chiediamo a tutti, al di là delle differenze che ognuno può avere rispetto all’attuale gestione ed organizzazione dell’Istituto del Servizio Civile, di sostenere il suo rifinanziamento per garantire una continuità dell’esperienza fondamentale, per non dissipare quel patrimonio di risorse umane e di attività che ha permesso in questi anni, a molti giovani, non solo di scrivere tante storie di impegno, di cittadinanza attiva, di pace, di solidarietà, - conclude il presidente della CnESC -ma di trovare un riferimento, un luogo dove potersi misurare sia con se stessi sia con gli

ANPAS INFORMA - Periodico mensile Dir. Responsabile: Fausto Casini - redazione: via Pio Fedi, 46/48 - Firenze pagina 7

RADIO ANPAS SICILIA ON AIR

Dopo l’apertura anticipata per aprire una finestra informativa in occasione dell’alluvione nel messinese, la cerimonia d’inau-gurazione è avvenuta lo scorso 18 dicembre a Marsala con un convegno che ha messo a con-fronto le istituzioni regionali con i rappresentanti di Anpas nazionale in tema di sanità, pro-tezione civile e ambiente, i tre settori nei quali Anpas Sicilia intende lavorare con particolare impegno nel 2012. Radio Anpas Sicilia è l’emittente del volon-tario comune, un luogo di con-fronto costruttivo che, attraver-so le esperienze, può favorire la crescita del terzo settore nel Pa-ese, oltre che delle strutture An-pas. Così il palinsesto, in arrivo da febbraio, sarà il mosaico delle proposte di volontari formati in materia di comunicazione. Non solo, è in mano della disponibi-lità dei volontari pure il lavoro oscuro necessario per la messa in onda della programmazione, con un’attenta squadra di regia

che cura le playlist musicali, i jingle, i promo e tutte le produ-zioni utili alla dirette. Lo studio centrale della radio è stato rea-lizzato all’interno della sede del comitato regionale di Anpas Si-cilia, in via Sardegna 36 a Enna bassa, ma i programmi saranno realizzati in diretta anche dalle tante strutture Anpas dell’Isola, oltre che di altri comitati regio-nali, grazie a un sistema di regia che consente la conduzione in esterna. Prevista l’organizzazione di un radiogiornale realizzato dalla redazione giornalistica di Anpas Sicilia, con le notizie di crona-ca giornaliere provenienti dal mondo del volontariato. Il link diretto della radio sarà presente non solo sul sito internet di An-pas Sicilia, www.anpas-sicilia.it, ma anche in altri portali ineren-ti al terzo settore.

di Giovanni albanese, Direttore ResponsabileRedazione Anpas Sicilia

E’ nata Radio Anpas Sicilia. Uno strumento innovativo, realizzato dal Comitato regionale delle trentasei pubbliche assistenze siciliane nell’ambito del progetto Siculamente, finanziato da Fondazione con il Sud.

aSCOLTa RaDIO aNPaS SICILIa

Suwww.anpas-sicilia.it/

player.

WILLKKOMMEN!5 VOLTE BENVENUTI!

Il Consiglio nazionale tenutosi a Firenze lo scorso 18 febbraio ha ufficializzato l’ingresso di 5 nuove pubbliche assistenze anpas: La Pietà di Gioia Tauro (rC), associazione volontari del soccorso Castelnuovo di Porto (rm), P.a. Croce d’Oro Porto Empedocle (ag), associazione Volontari Italiani soccorso Prizzi (Pa), Croce Bianca di Bolzano nell’anpas. Sono 881 le Pubbliche assistenze aderenti all’anpas. In particolare, con l’ingresso della Croce Bianca di Bolzano, oggi anpas è presente in tutte le regioni d’Italia.Una realtà importante, quella della Croce Bianca di Bolzano (fondata nel 1965), formata da 30 sezioni distribuite su tutta la provincia, della quale fanno parte 2502 volontari, 44 volontari in servizio civile, 50299 soci, 378 dipendenti (dati aggiornati all’anno 2011). molta attenzione viene rivolta al coinvolgimento dei giovani: fanno parte della Croce Bianca 1018 giovani che, nel solo 2011, hanno svolto oltre 32mila ore di attività. La scelta dell’adesione all’anpas è stata fortemente voluta dal Presidente della Croce Bianca, Georg Rammlmair: «Dopo anni di reciproci scambi d’informazione e costruttivi rapporti personali intercorsi con i vertici di anPaS, in particolar modo con il Presidente Fausto Casini ed il vice Presidente Fabrizio Pregliasco, formalizziamo ora questa proficua collaborazione, con la nostra richiesta di affiliazione ufficiale a quella che per esperienza, know-how e capacità è senz’altro la più forte realtà nazionale nell’ambito della pubblica assistenza. Passo questo auspicabile, anche a consolidamento di una rete che vede le nostre associazioni entrambe presenti a livello internazionale in SamI (Samaitan International) organismo in cui lo stesso Pregliasco, unitamente al nostro direttore Ivo Bonamico, riveste anche la carica di vicepresidente».

TESSERaMENTO obiettivo 400mila!

779 su 881le associazioni che hanno sottoscritto il tesseramento

(al 1 marzo 2012)

373.357 le tessere soci sottoscritte al 1 marzo 2012

pagina 8 ANPAS INFORMA

Volontariato&Vacanze in Valle d’AostaA spasso in ambulanza lungo la Via delle Gallie!

Sin dai tempi remoti la Valle d’Aosta è stata infatti un importante crocevia, permettendo, grazie prima all’Im-pero Romano poi in seguito alla famiglia degli Challant e dei Savoia in pieno medioevo, un continuo flusso di pellegrini e mercanti. Al giorno d’oggi poco è cambiato, la vallata continua ad essere un punto importante per l’accesso al resto dei paesi europei, sempre frequentata da pellegrini, mercanti, dai primi dell’ottocento dai turisti ed in ultimo volontari Anpas.A distanza di oltre 2 anni dall’adesione al proget-to “Volontariato&Vacanze” oltre 100 volontari Anpas provenienti da tutta Italia hanno frequen-tato la Valle d’Aosta in modo solidale, prestando servizio presso le pubbliche assistenze di Chatil-lon, Cogne, Gressoney e Valtournenche.A Chatillon (centro valle), dove si trova la deca-na delle associazioni di volontariato del soccorso valdostane, è possibile accedere comodamente ad Aosta, capoluogo valdostano, fondata ai tem-pi dell’imperatore Cesare Augusto nel 25 A.C. e dove, in pieno centro, è possibile vedere ancora diversi monumenti. Sempre da centro valle è faci-le raggiungere e visitare diversi castelli, eredità di un passato medioevale molto intenso, dislocati a Saint Pierre, Sarre, Fenis, Verres e Issogne. Per gli amanti della montagna, sia in inverno che in esta-

te, è possibile prestare servizio a Cogne, immersi nel parco nazionale del Gran Paradiso, a Gressoney alle pendici del Monte Rosa oppure a Valtournenche dove è possibile sfio-rare con un dito il Monte Cervino, tanto amato da Walter Bonatti e Mike Bongiorno.

di Romuald Desandré (foto e testo)

avete mai pensato di trascorrere le vostra giornata di volontariato in una delle più alte pubbliche assistenze d’Italia? Oppure in una terra circondata dalle più alte vette d’Europa e circondati da oltre 2000 anni di storia, ripercorrendo l’antica Via delle Gallie?

ANPAS INFORMA - Periodico mensile Dir. Responsabile: Fausto Casini - redazione: via Pio Fedi, 46/48 - Firenze pagina 9

INFO e aDESIONIPer aderire al progetto volontariato &

vacanze in valle d’aosta è necessa-

rio essere iscritti presso una pubblica

assistenza anpas, essere in possesso

dell’abilitazione per il defibrillatore DaE

e contattare la Federazione regionale

delle Organizzazioni di volontariato del

Soccorso della valle d’aosta allo 0165-

267640 (interno 2) oppure visitando il

sito ww.volontaridelsoccorsovda.it.

rossella Urru: oltre 135 giorni di prigionia (al momento della chiusura di anpas Informa, ndr), eppure non tutti conoscono la sua vicenda. rossella è stata rapita la notte tra il 22 e il 23 ottobre 2011, insieme a due cooperanti spagnoli ainhoa Fernandez de rincon e Enric gonyalons, mentre svolgeva il suo lavoro come rappresentante del CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli che opera nei campi dal 1985) nei campi profughi saharawi nei pressi di Tindouf, nel sud-ovest dell’ algeria. Il popolo saharawi è originaria del Sahara Occidentale: un territorio ricco di petrolio, di materie prime e di banchi di pesca. Dal 1975, la presenza di queste risorse stimolò l’interesse del marocco che iniziò i bombardamenti costringendo i saharawi ad un grande esodo: milletrecento chilometri a piedi con mezzi di fortuna verso il deserto algerino. Si calcola siano circa duecentomila le persone che attualmente sono residenti nei campi profughi dell’Hammada. Le condizioni in cui versa il popolo saharawi sono molto dure e non vi è un’economia di sussistenza, ma la piaga che più affligge questo popolo è la salute. rossella si occupa di rifornimenti alimentari per i campi, controlla ciò che arriva, predispone la distribuzione e ha sempre un occhio vigile sulle necessità di donne e bambini con i progetti per la salute materno-infantile. Ha a che fare con medici, con cooperatori, ma anche con esponenti politici e ministri. La qualità che tutti le riconoscono è la grande competenza. Rossella è una donna con gran cuore: ha fatto della solidarietà il suo impegno e il suo lavoro. ma soprattutto rossella è una figlia, una sorella e un’ottima amica. La nostra parola è rivolta alle organizzazioni, alle ambasciate, ai mediatori, ai servizi ed ai governi, centrale e regionale, perché utilizzino tutti i mezzi e tutte le strategie possibili per riportare rossella a casa quanto prima.

di Monica Zucca, anpas Sardegna

LIBERATE ROSSELLA URRU!L’appello dalla Sardegna

INTERNAZIONALEIl progetto nella scuola materna di Kebemer (Senegal)

pagina 10 ANPAS INFORMA

È entrato nell’ultima fase di realizzazione il progetto promosso da anpas in collaborazione con il partner senegalese Help&Solidarité che ha l’obiettivo di favorire il diritto all’istruzione rafforzando il programma scolastico, migliorare l’alimentazione potenziando il servizio mensa e sostenere il reddito delle famiglie più a rischio.L’intervento si svolge nella località di Kébémer, villaggio situato 150 km a nord di Dakar. Questa regione, prevalentemente a vocazione agricola, vive da anni una progressiva desertificazione che mette in seria difficoltà le famiglie più svantaggiate.a oggi, è stata costruita una seconda aula scolastica e ristrutturata la mensa, entrambe dotate di tutti gli arredi. Sono stati messi a disposizione dei bambini materiale didattico, giochi e strumenti informatici.a breve si procederà con lo scavo del pozzo, la messa a dimora della recinzione nonché con l’acquisto degli arnesi e delle sementi per l’attività di orticoltura, da realizzarsi all’interno della scuola da genitori e insegnanti.

uN PROGETTO aNCHE PER LE FaMIGLIE. È invece già avviato il meccanismo sostenibile per incentivare il reddito delle famiglie vulnerabili attraverso il rimborso dei costi di frequenza scolastica per 90 bambini, la creazione di gruppi di piccolo risparmio e l’istituzione di un fondo comune a rotazione a gestione informale partecipata. Le famiglie beneficiarie del sostegno al reddito hanno deciso, in comune accordo con i partner locali, di intraprendere un’attività di microgiardinaggio su tavoli gestita dalle donne. È stato infatti valutato che questa tipologia di agricoltura permette di ottenere buoni risultati anche con poca acqua; la produzione sarà in parte venduta al mercato ed in parte utilizzata dalle singole famiglie beneficiarie. Le donne hanno svolto la formazione teorica e tecnica sul microgiardinaggio, con l’ausilio di attrezzature ad hoc. nelle prossime settimane si svolgerà la formazione sulla gestione del fondo.Infine, nell’ultima fase del progetto, si prevede di acquistare gli strumenti e gli arredi per l’allestimento dell’infermeria dedicata ai bambini della scuola, che beneficeranno anche di visite pediatriche specialistiche.

KEBE

MER

ANPAS INFORMA - Periodico mensile Dir. Responsabile: Fausto Casini - redazione: via Pio Fedi, 46/48 - Firenze pagina 11

BENVENUTI!Kamelia (Bulgaria)[ Abishek (Sri Lanka), Ming Hsiang - Chih Hung (Taiwan), Djakaridia - Dorothè Djamilatou - Diallo (Mali)

IL PROGETTOLocalizzazione: Senegal, Comune di Kébémer, Regione di LougaDurata: 12 mesi (da aprile 2011 ad aprile 2012)Partner in Italia: aNPaS (capofila), L’airone OnlusPartner in Senegal: associazione Help & Solidarité, L’IDEN de Kébémer (Ufficio Dipartimentale per l’Istruzione), Scuola Materna Case des tous petits.

Questo progetto è finanziato in parte dalla Presidenza del Consiglio dei ministri con il fondo dell’Otto per mille dell’IrPEF devoluto dai cittadini alla diretta gestione statale per l’anno 2010 ed in parte dalla Fondazione monte dei Paschi di Siena.

aIuTaCI a FaRLI CRESCERE!!Per sostenere il Progetto CASE DE TOUS PETITS inviaci il tuo contributo tramite bonifico bancario a:C/C intestato a anPaS Causale: Progetto CaSE DES TOUS PETITS IBan: IT12T0335901600100000018 487 BanCa PrOSSIma FILIaLE DI mILanO

INFOaNPaS - ufficio Cooperazione e adozioni InternazionaliVia Pio Fedi 46/48 50142 - Firenze [email protected], tel. 055.30.38.232www.anpas.org

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