Furettomania Informa Marzo Aprile 2012

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Furettomania Informa A voice from America: Tumori della pelle nei furetti Furetti e vaccini di Claudio Cermelli

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Pubblicazione bimestrale riservata ai soci di Furettomania Onlus

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A voice from America:Tumori della pelle nei furetti

Furetti e vaccinidi Claudio Cermelli

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Anno 13 - n.75

Pubblicazione bimestrale riservata ai Soci di Furettomania

MARZO - APRILE 2012

1FURETTOMANIA INFORMA

FurettomaniaInforma

Direttivo NewsL’Associazione Italiana Furetti FURETTOMANIA ONLUS e l’Associazione Sportiva Dilettantistica Culturale VIVERE LA FATTORIA si stringono la zampa e organizzano una manifestazione benefica contro l’abbandono di tutti gli animali domenica 3 giugno presso Cascina Tua, Regione Ceretto 13883 ROPPOLO (BI)L’ingresso è gratuito e la manifestazione è aperta a tutti! Durante la giornata le Associazioni presenteranno il proprio operato e ci saranno giochi, allegria e tanto altro!

Durante la specialissima Carica dei Cercafamiglia, verranno scelte, come ogni anno, le 13 fotografie che saranno protagoniste del calendario 2013 di Furettomania.

RedazioneDirettore responsabile: Cinzia Fresia

Vicedirettore: Viviana Puzone

Redattore e coordinatore Scientifico: Claudio Cermelli

Redattore: Federica Repossi

Grafica e impaginazione: Chiara Vercesi

Spedizioni postali e web: Gaia Franzoso

A questo numero hanno contribuito: Ing. Oreste Colenghi e le dott.sse Mazzanti e Mattarelli.

Furettomania informaEdizioni Furettomania onlusVia Petrarca n.1221012 Cassano Magnago (Varese)

Sommariopag. 2 Editoriale

pag. 8 News form the world

pag. 20 Furettomania consiglia:Amati, odiati, mangiati

pag. 19 Il ponte dell’arcobaleno

pag. 17 Adozioni Gennaio-Febbraio

pag. 9 I soci raccontanoLa mia prima volta

pag. 13 Furettomania incontraIntervista all’Ing. Colenghi

pag. 3 A voice from America:I tumori della pelle nel furetto

pag. 21 Provato per voi

pag.11 Concorsi ed eventiAssemblea annuale soci

pag.5 Vaccini e furetti

pag.15 il veterinario racconta:Un caso complesso

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EditorialeQuando il male è silente

Con i furetti, la parola “programma” dovrebbe essere bandita dal nostro vocabolario, soprattutto quando se ne hanno un certo numero, è naturale fare alcune previsioni, e supporre che il più anziano, quello verso il traguardo dei 10 anni, sarà colui che ci lascerà per primo, ma con i furetti non si sa mai e spesso non funziona così. Ecco che il male “silente” colpisce il membro adulto di 4- 5 anni, di cui non ci si aspetta.

Perché silente? .. le forme di linfomi più comuni spesso sono subdole, privi di sintomi o talmente lievi da renderle confondibili con altre patologie non invasive, si nota qualcosa che non va, ma non si pensa mai necessariamente a qualcosa di brutto, nemmeno il veterinario nonostante gli approfondimenti clinici i cui esiti spesso rientrano nella norma, è nelle condizioni di identificare uno stato anomalo che annuncia una malattia certa, salvo presentarsi dopo poco tempo gli accertamenti, inesorabile e definitiva.

Ecco che ci troviamo con il più grave dei dilemmi, cosa fare? Operare? Lasciar stare? Optare per una terapia palliativa? Credo, sia la peggiore delle situazioni che persone come noi si trovano ad affrontare, già avere un veterinario che ci supporta e non ci lascia soli, è un grosso vantaggio ma poi la decisione è nostra e anche il dolore.

Quando la patologia è operabile, seppur molto grave, e le condizioni lo permettono: età, stato di salute precedente, è quasi sempre la strategia che personalmente ho adottato, è durissima vedere il proprio furetto spegnersi come una candelina, che non vuole più mangiare, facendomi sentire impotente e inutile di fronte a qualcosa di più grande di me, la chirurgia ben effettuata, può dare di fatto dei risultati da medio anche a lungo termine, dipende da tanti fattori, non ultimo la fortuna, ma so anche di situazioni non operabili le cui terapie palliative offrono buoni risultati comunque.

La sinergia è tra proprietario e veterinario, decidere il giusto per il nostro furetto prima di tutto e anche per noi, per la nostra sensibilità e purtroppo pena.

Ma accompagnarli verso la chiusura della loro vita, atto per’altro naturale, è non solo nostro dovere, ma cercando di trasformare il dolore in altro di più positivo, può diventare una fase di bellissima condivisione di un periodo che non ci ricondurrà alla fine del nostro animale.

Cinzia Fresia

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A voice from AmericaTumori della pelle nei furetti:di Jerry Murray (medico veterinario)

La pelle è la zona più comune per i tumori nei furetti. La maggior parte sono tutti benigni ma solo alcuni sono maligni e possono causare seri problemi e in certi casi possono essere anche fatali. I due più comuni sono delle ghiandole sebacee e dei mastociti. Fortunatamente questi due tumori sono spesso facili da trattare e curare nei furetti.

Tumori sebacei:

I tumori sebacei come l’epithelioma e l’adenoma sebaceo, sono i più comuni. Un tumore sebaceo può avere un aspetto verrucoso in apparenza, o può essere piuttosto grande, rosso e con una crescita brutta, solo occasionalmente prudono, e quando accade il furetto lo graffia. Il trauma conseguito procura infiammazione, infezione e ulcerazione del tumore.Nonostante le dimensioni, e il brutto aspetto sono benigni. Sono meglio trattati se rimossi chirurgicamente il prima possibile. Altrimenti si può ingrossare ancora e col tempo ne diventerebbe difficile la rimozione nella zona in cui è venuto.

Tumori dei mastociti:

I tumori dei mastociti sono i secondi più comuni tumori della pelle, tipicamente piccoli, piatti, e di colore giallo o rosa. I mastociti sono una normale parte del sistema immunitario, queste cellule rilasciano istamina come risposta alle reazioni allergiche.

I tumori dei mastociti sono spesso pruriginosi e i furetti di frequente li lacerano, il trauma indurrà i mastociti a rilasciare l’istamina che farà aumentare il senso di prurito, arrossando la pelle intorno al tumore. A lungo andare può anche sanguinare e formare una sommità con una crosta nera sulla punta del tumore. Diverso che nei cani, nei furetti sono benigni, e sono trattati chirurgicamente, ma alcuni veterinari preferiscono congelarli con la cryo-chirurgia. Alcuni furetti continueranno a produrre mastocitomi in vecchiaia e saranno necessarie altre chirurgie per toglierli ma i furetti con problemi di cardiopatie o linfomi, che renderebbero qualunque intervento con anestesia pericoloso, possono essere trattati con pomate al cortisone che terranno sotto controllo il prurito.

Tumori delle ghiandole olfattive

I tumori delle ghiandole ofattive sono la terza causa più comune dei tumori della pelle. I furetti hanno delle ghiandole olfattive sul collo vicino alla testa, vicino al prepuzio nei maschi o alla vulva per la femmina e intorno all’ano, che producono una sostanza oleosa che dà al furetto il caratteristico odore muschiato, le

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le utilizzano per marcare il territorio e come richiamo sessuale. I tumori al prepuzio sono comuni nei furetti maschi, questi si formano all’apertura del prepuzio, alcuni sono di colore blu e altri diventano grandi in poco tempo. Sfortunatamente possono essere maligni, e si possono moltiplicare ai linfonodi degli organi interni ed esterni come i polmoni. Così è importante rimuovere il tumore prima possibile, che non diventi troppo grosso e contamini il circostante.

I tumori perianali o perivulvari non sono comuni in questa specie, ma sono quasi sempre maligni. Toglierli può diventare molto difficoltoso dovuto alla rapida crescita e alla vicinanza di strutture anatomiche importanti. Dopo aver rimosso il più possibile con la chirurgia, una radio terapia e chemioterapia può essere adottata per abbassare le possibilità al cancro di propagare le sue metastasi nei linfonodi degli organi interni.

I furetti che hanno le ghiandole perianali possono sviluppare occasionalmente tumori maligni di questi organi. Questi sono spesso grandi: solide masse intorno all’ano, che possono invadere anche il tessuto rettale, difficili da rimuovere chirurgicamente.

Linfoma:

Il linfoma è un tipo di cancro comune nei furetti e può colpire furetti di ogni età. Il linfoma spesso coinvolge i linfonodi della milza, del fegato, dell’intestino, del tratto intestinale, reni e polmoni, comunque, una delle più rare forme è quello cutaneo.

Il linfoma epitelio tropico principalmente attacca la pelle e i follicoli del pelo. Si vede spesso nelle zampe che diventano gonfie, rosate e senza pelo, in alcuni casi si perde anche l’unghia.

Rari casi possono causare dei noduli ulcerativi o lesioni cutanee, sulla schiena o ai lati delle zampe. Se non trattate queste lesioni continuano a crescere e propagarsi, l’unico trattamento possibile è la rimozione della pelle appena comparse, se fosse impossibile, trattando con farmaci appositi e applicazioni di pomata al cortisone e antibiotico sulle lesioni, si può tenere sotto controllo questo tipo di cancro.

Come abbiamo detto, i tumori della pelle nei furetti sono molto comuni, se sentite sul vostro furetto un grumo o una protuberanza, stare calmi e portare il tuo furetto dal veterinario specialista, che potrà identificarne il tipo e la rimozione eventualmente. E’ consigliato se si opta per la chirurgia di effettuare l’esame istologico per avere una diagnosi definitiva necessaria se fosse maligno.

Jerry Murray Medico veterinario

Traduzione a cura di Cinzia FresiaRedazione Furettomania Onlus

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Mi capita spesso di vedere sul web siti dove si esprimono forti perplessità, se non decisa ostilità che arriva fino al rifiuto, verso i vaccini. Si dimentica che i vaccini sono una delle più grandi conquiste dell’uomo che ha rappresentato una chiave di volta nella lotta alle malattie infettive. Grazie alla vaccinazione una grave piaga come il vaiolo è stata eradicata, il che significa che il virus del vaiolo non esiste più in natura, non circola più.

Il vaiolo era una delle grande malattie epidemiche della storia dell’umanità, che ha condizionato i destini di molte società (le popolazioni indios del Centro- America furono completamente cancellate dall’arrivo del vaiolo con gli europei; fu usato come arma biologica in molti conflitti i cui destini furono così cambiati, come la conquista degli Incas da parte di Pizarro; le truppe napoleoniche riuscirono a conquistare l’Egitto per il fatto che erano state vaccinate mentre le popolazioni native e l’esercito ottomano venivano decimati dal vaiolo).

L’ultimo caso umano naturale di vaiolo fu nel 1978 e nel 1980 l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarò eradicato il vaiolo: prima malattia nella storia dell’umanità ad essere completamente debellata. Un’altra grave malattia ormai quasi completamente eradicata grazie alla diffusione capillare della vaccinazione è la poliomielite (persistono alcuni focolai epidemici in Asia e Africa, in zone belliche dove è difficile eseguire le campagne vaccinali).

Fino agli anni ‘50 la poliomielite era un vero incubo per le mamme, in quanto colpiva soprattutto bambini e giovani adolescenti, con epidemie violentissime ogni estate. La conseguenza, nei soggetti che non morivano, era paralisi motoria soprattutto agli arti inferiori, ma a volte anche tetraplegia,e, nei casi più infelici, paralisi dei muscoli respiratori con condanna a vivere il resto della vita nel polmone d’acciaio: destino terribile.

Il morbillo, malattia ormai da noi rarissima, miete migliaia di morti tra i bambini del terzo mondo dove il vaccino è scarsamente disponibile. In campo animale, la vaccinazione obbligatoria dei cani contro la rabbia ha portato alla scomparsa della rabbia negli animali domestici: purtroppo, dalle foreste del Centro ed Est Europa la rabbia silvestre (che cioè colpisce gli animali selvatici) si è diffusa in altri paesi europei che l’avevano ormai eradicata, raggiungendo anche le nostre regioni di nordest, minacciando gli animali domestici non vaccinati: tuttavia, in Belgio è stata debellata anche la rabbia silvestre

Cultura generale

Vaccini e furetti

Lesione da cimurro

Lesione da cimurro

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grazie allo spargimento nei boschi di esche di carne contenenti il vaccino. La vaccinazione antitubercolosi nei bovini ha eliminato il rischio di tubercolosi umana per consumo di latte e latticini. Grazie all’uso del vaccino, gli allevamenti di polli non vengono devastati da epidemie del terribile virus influenzale aviario ad alta patogenicità che ha una mortalità pressoché del 100% .

Potrei riempire pagine e pagine con esempi, umani e animali, degli enormi vantaggi che hanno portato i vaccini. L’obiezione che avanzano gli avversari dei vaccini è che hanno effetti collaterali pericolosi. Vero. Ma quale trattamento non ne ha? La semplice aspirina, come qualsiasi farmaco, può scatenare reazioni avverse anche mortali, fulminanti, ma non per questo motivo dobbiamo bandire ogni trattamento medico. Perfino i prodotti cosmetici, il cui uso è in continuo aumento esponenziale, possono causare effetti avversi ma non mi sembra di percepire ostilità nei confronti di questi prodotti, che, per altro, il più delle volte non hanno alcun effetto positivo.

Anche mettersi al volante è rischioso: quanti milioni di morti ci sono in tutto il mondo causati da incidenti stradali, ma a nessuno viene in mente di bandire le automobili, eppure i morti e i feriti gravi per cause automobilistiche sono infinitamente (e ripeto: infinitamente) maggiori rispetto alle vittime dei vaccini, che invece salvano milioni di individui ogni anno. Dalla fine del ‘700, quando fu scoperto il primo vaccino, quello antivaioloso, ad oggi saranno stati vaccinati miliardi e miliardi di individui: se i vaccini avessero tutti questi effetti collaterali paventati dagli avversari dei vaccini, forse avremmo già smesso di usarli, mentre è certo che milioni di morti e di malati sono stati risparmiati grazie al loro uso.

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Opinione diffusa tra gli osteggiatori del vaccini è che a regolare l’emissione di vaccini sul mercato e a pianificare le campagne vaccinali siano le industrie farmaceutiche, prive di scrupoli. La realtà è ben diversa. L’approvazione di un nuovo vaccino è sottoposta ad un iter lunghissimo, da quando inizia la sperimentazione in laboratorio fino alla licenza per l’uso umano o veterinario, controllato passo passo in maniera a dir poco severa, dalla Food and Drug Administration (negli USA) e dall’EMA (in Europa).

Ottenere l’approvazione da parte di queste agenzie richiede, ormai da molti anni, il superamento di criteri estremamente restrittivi e comunque, una volta che il vaccino è stato approvato, il controllo continua: in questi ultimi anni erano stati immessi in commercio due vaccini umani che dopo pochissimi anni sono stati ritirati. I criteri che prevalgono in questi ultimi anni è che in caso di dubbio, si preferisce non rischiare. Quindi se un vaccino è in uso da anni, vuol dire che è sicuro (nei limiti in cui può esserlo qualsiasi trattamento medico), che il rapporto costi/beneficio (per costi si intendono anche quelli etici, cioè gli effetti collaterali) è fortemente spostato verso i benefici. Inoltre, le moderne tecniche di produzione dei vaccini hanno ridotto fortemente l’incidenza degli effetti collaterali e aumentato la sicurezza. Ci si focalizza sui pericoli del vaccino, poi magari i genitori, anche quelli osteggiatori dei vaccini, riempiono i loro bambini di cibo spazzatura (patatine, merendine e altre schifezze) che causano danni concreti alla salute molto maggiori del rischio teorico dei vaccini.

Lesione da cimurro

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Un altro aspetto importante è il dovere morale nei confronti della società che ognuno ha di rispettare gli obblighi vaccinali. Infatti la vaccinazione ha il fine di proteggere non solo il singolo ma anche la collettività. Si chiama “immunità di gregge” e dipende dal fatto che affinché un’epidemia possa diffondersi bisogna che in quella popolazione ci sia una certa percentuale di individui suscettibili (cioè non immuni per superamento dell’infezione o vaccinazione): se non ci sono abbastanza soggetti che possono infettarsi e a loro volta diffondere l’infezione ad altri, l’epidemia non attecchisce, si estingue da sola. Come un incendio: se non ci sono alberi fitti in un territorio, un fuoco non dà origine ad un incendio e quando tutti gli alberi sono bruciati, l’incendio si estingue.

Quindi le vaccinazioni servono a proteggere ciascuno di noi e dei nostri animali dal rischio di contrarre la malattia, ma anche a ridurre la circolazione di quel microrganismo nella popolazione, fino ad arrivare, come per vaiolo e poliomielite, ad eradicare l’infezione, a far sparire quel batterio o virus dalla faccia della terra. Quindi, se non vacciniamo i nostri furetti li esponiamo al rischio di contrarre pericolose malattie, ma siamo anche corresponsabili del diffondersi di epidemie nelle comunità di furetti.

Una domanda che mi viene posta spesso è se è davvero necessario ripetere i richiami ogni anno. Purtroppo gli studi sui vaccini negli animali sono sicuramente più carenti rispetto a quelli in campo umano, in special modo per quel che riguarda i nostri amici furetti.

Sono quindi scarsi, per non dire completamente mancanti, i dati relativi alla durata della copertura vaccinale e anche, cosa più importante, sui livelli minimi anticorpali che garantiscono protezione: cioè se anche volessimo sapere se un nostro animale vaccinato è ancora protetto, non possiamo sapere se il valore di anticorpi che riveleremmo in un test è sufficiente a proteggere.

Purtroppo, la protezione immunitaria non è qualcosa di facilmente percepibile come per altri trattamenti: per es., l’impianto di deslorelina per la sterilizzazione è previsto abbia una certa durata, ma noi possiamo verificare con i chiari segni del calore se ha smesso di funzionare prima o continua anche dopo la data di presunta scadenza. Non così con la protezione immunitaria. Quindi, in attesa di studi estensivi che potrebbero darci informazioni precise su quanto mediamente può durare una copertura vaccinale, la mia raccomandazione è di eseguire sempre le vaccinazioni consigliate per i furetti secondo le schedule previste dalle linee guida: per il bene dei furetti vostri e degli altri.

Claudio Cermelli

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Operai salvano un furetto intrappolato su una chiatta galleggiante. Pubblicato il 26/03/12 in News

Alcuni operai hanno aiutato un furetto albino che si trovava su una chiatta galleggiante del porto di Beaumaris ad Anglesey in Galles. Gli uomini hanno visto qualcosa muoversi sotto una tavola di legno che si trovava sulla chiatta, hanno capito che si trattava di un animale e hanno chiamato l’Ente Protezione Animali gallese. Il furetto albino, un maschio, è stato chiamato Kon-Tiki, in onore della famosa spedizione di zattere attraverso l’Oceano Pacifico del 1940. Mike Pugh, un ispettore della Protezione animali, ha dichiarato: “Non ci rendiamo conto di come sia arrivato sulla chiatta. Purtroppo l’ipotesi più plausibile è che sia stato abbandonato da qualcuno con una barca”Il furetto adesso si trova al Bryn-y-Maen Animal Centre di Upper Colwyn Bay dove è accudito e coccolato.

Il direttore de Centro, Becky Lloyd, ha dichiarato: “Kon-Tiki è un paziente molto tollerante, nonostante tutti i trattamenti antiparassitari e le cure per alcune ulcerazioni ha sempre mantenuto un buon carattere”.

News from the world

Naufrago bianco

E-mail centrale: [email protected]•Consiglio Direttivo: Viviana Puzone (Presidente) 339-1158668, Ariela Trovato (Consigliere) 334-8586875, Claudio Cermelli (Consigliere) 340-5226910, Ambra Gianotti (Consigliere) 340-3172621 Gaia Franzoso (Tesoriere) 333-8911991 [email protected]

•Ufficio Tesseramenti e Iscrizioni: Gaia Franzoso 333-89119991 [email protected] •Ufficio Adozioni: Patrizia Puccetti 335/6678218, Viviana Puzone 339-1158668

[email protected]•Ufficio Amministrativo: Gaia Franzoso 333-89119991 [email protected]

•Ufficio Anagrafe (Microchip e Albo): Tommaso Bobini 345/6103451 [email protected]•Ufficio Certificati: Claudia Segafredo 338-5430132 [email protected]

•Ufficio Grafica: Chiara Vercesi [email protected]•Ufficio Manifestazioni: Federica Repossi 347-4513736, [email protected]

•Angolo delle Coccole: Fabrizia Orlandini, (articoli visibili su www.furettomania.com/forum e ordinabili all’indirizzo e-mail: [email protected]

•Ufficio Redazione Giornalino: Cinzia Fresia 338-5289565 (dopo le ore 15) [email protected]

Responsabili uffici di furettomania

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Cari amici, vorrei raccontarvi la mia prima volta….ma non quella che immaginate! Il mio primo affido. Tutto è cominciato una mattina d’estate con una telefonata di Viviana, la nostra presidente, che ci chiedeva se eravamo disponibili ad accogliere 5 (dico 5!) furetti che stavano per essere ceduti all’associazione. Per chi non ci conosce, noi di furetti ne abbiamo parecchi (ho perso ormai il conto…), quindi sul momento siamo stati presi alla sprovvista e abbiamo chiesto a Viviana se potevamo pensarci un pò, per essere certi di poterli gestire senza problemi.

Piccola riunione di famiglia…valutati in un lampo pro e contro… siamo pronti all’avventura: ok, accettiamo! E mi sono sentita un’incosciente! Quattordici furetti, quattordici, tutti insieme! Ed un gatto, pure! E senza sapere nulla dei cinque ospiti! Ma ormai era fatta... Ho cominciato subito a preparare il posto dove sarebbero stati: lettiere, ciotole, cucce, beverini, panni per le nanne...per fortuna il posto non ci manca…ero consapevole di aver fatto la cosa giusta.

E arriva il giorno in cui siamo andati a prenderli: un’ infuocata giornata d’agosto da bollino nero in autostrada, cosa si poteva volere di più? Arriviamo al luogo dell’appuntamento, con Sara, collaboratore dell’ufficio adozioni, incaricata del recupero, ma lei non c’è ancora, è bloccata nel traffico, …normale, vanno tutti al mare…noi siamo contromano!

Finalmente arriva, ci salutiamo e lei apre la portiera dietro e…oh, che carini, cinque musetti ci guardano con aria semi-interrogativa come per dire “ma chi sono questi?”, gli occhietti un po’ assonnati, forse un po’ spaesati…Li mettiamo nella nostra macchina, prendiamo i documenti (pochi in realtà, niente libretto delle vaccinazioni, solo il contratto di cessione, forse chi li ha ceduti, aveva fretta di lasciarli andare…), Sara ci spiega due cose (i nomi, l’età…il recupero…) e poi si riparte verso casa con Gigi, Silvio, Florida, Coconut e Luna. Come Sara, restiamo bloccati al passante di Mestre, ma non abbiamo fretta ormai, i piccini sono con noi e per’altro tranquillissimi, sembrano quasi finti in confronto ai nostri! Arriviamo a casa e li faccio uscire dalla gabbia per prendere confidenza con l’ambiente nuovo…tutti si dirigono verso i vasi delle piante, normale, ma da questa prima

I soci raccontano

La mia prima volta

esplorazione emerge qualcosa che non va…Gigi sembra strano…non cammina come gli altri…ed anche Florida sembra avere qualcosa alla zampa posteriore…avvisiamo subito Viviana e concordiamo di effettuare una visita dal veterinario quanto prima per tutti, anche perché la loro ex-mamma ha detto che erano tutti in salute.

La visita è andata bene per Luna e Coconut, Silvio ha un po’ d’aria nell’intestino, Florida ha la zampina posteriore con una lesione dei legamenti e Gigi…ha una massa dietro lo sterno…mi si gela il sangue…non sono miei, ma è come se lo fossero…già dopo una settimana mi hanno dato la loro fiducia, sono docili (a parte Florida che è una birbantella mozzicosa!!) e educatissimi, teneri…

Dopo aver studiato il caso, il veterinario decide di operare Gigi: la massa è nel fegato ed è molto grossa (io l’ho vista, sembrava una piccola clementina); l’operazione va bene, non serve neanche la trasfusione ( avevo portato il mio Fàfnir in caso di bisogno, è stato in trasferta per niente, per fortuna!) e Gigi torna a casa.

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C’è stata poi la convalescenza reagendo bene alle cure. Si riprenderà in un paio di settimane: come si può riprendere un furetto di sei anni che ha subito un intervento al fegato? Non lo so, ma lui non molla: ha ancora la forza di imparare a mangiare l’umido e di giocare nel tubo, nonostante la sua andatura incerta, le sue zampe posteriori instabili…un vero combattente!

Nel frattempo, anche gli altri imparano a mangiare l’umido, sconosciuto, credo, fino allora, vista la faccia schifata che facevano all’inizio (ma io sono più testarda di loro, o forse loro si sono arresi?), facciamo delle brevi passeggiate sull’erba e sulla sabbia, giocando sereni, ed io ottengo le prime “leccatine” e finalmente li sento popottare. Il tempo passa e nessuno si informa su loro, 5 sono tanti, e non sono giovanissimi…qui da noi stanno bene, ma non si devono abituare troppo, altrimenti sarà un altro trauma un cambio di casa.

Intanto arriviamo a novembre e c’è il concorso di bellezza organizzato da Furettomania, questa volta è a Voghera, …forse li vedrò andar via, pensavo, e mi si stringeva il cuore…e alla fine per il loro bene, hanno trovato casa, …ma solo tre: Luna Florida e Coconut, ora sono con Laura e la sua famiglia (e stanno bene, piccini “miei”, ho visto delle foto bellissime!).

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E gli altri due? Be’, sono rimasti qui con noi: come facevo a lasciar andare via Gigi, dopo quello che abbiamo passato insieme? Le medicine, la pappa leccata dal dito, le piccole conquiste quotidiane in convalescenza…e Silvio, con quello sguardo così dolce, un vero amore, in più si chiama come il mio papà che mi ha lasciata troppo presto…almeno lui doveva restare…era un segno del destino!

Morale: è stata una gran bella esperienza, che ripeteremo volentieri all’occasione. Queste piccole creature non finiranno mai di stupirmi per tutto quello che sanno dare e insegnare, Offrono un amore incondizionato persino a degli sconosciuti, come eravamo noi quando li abbiamo accolti in casa nostra. Magari non subito, dopo un pò, ma chi non aspetterebbe per farsi un’idea? E insegnano che si può sempre ricominciare da capo, in qualsiasi momento, anche se non si è più giovanissimi, e che la vita ti sorride sempre, se sarai tu per primo a sorridere.

Maria Pozzetto

Ricordiamo che i Soci che vogliono mandare articoli per il Giornalino sono sempre i benvenuti!Ognuno di noi ha esperienze e insegnamenti da comunicare o condividere con gli altri, quindi se vuoi

inviarci storie dei tuoi furetti, foto, suggerimenti, notizie o articoli, segnalarci siti web o letture che parlano di furetti, non esitare a contattarci!

Articoli per il giornalino

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Quest’anno la presidenza e il direttivo Furettomania ha scelto di rompere le tradizioni lombarde andando incontro verso i soci del centro Italia, decidendo di tenere l’annuale assemblea in campagna, all’agriturismo Arcadia a Poggetto di Casale-Bologna. In questa occasione si sono discusse le tematiche riguardanti la nostra associazione, con la rinomina del consiglio direttivo e Presidente.

Viviana Puzone, è stata rieletta a pieni voti a Presidente di Furettomania Onlus, unitamente al nuovo direttivo. Bevenuti a Claudio Cermelli, Ariela Trovato, Gaia Franzoso e Ambra Gianotti, con tanti auguri di buon lavoro. In una giornata primaverile, quasi estiva, si è tenuto il nostro evento con pranzo sociale in loco.

L’agriturismo Arcadia condividendo le modalità e gli obiettivi della nostra onlus, ha messo a disposizione GRATUITAMENTE la struttura: una casa colonica situata in un borgo nella campagna bolognese, tra Bologna e Ferrara, dotata di un prato completamente a disposizione: la nostra festa si è svolta lì, tra un frutteto e un vigneto, nella pace più totale, complice un tempo meteorologico splendido che ci ha regalato il primo anticipo di estate, i bambini presenti si sono divertiti insieme ai pavoni della residenza, numerose le attrazioni presenti e buona l’affluenza, vi diciamo a tutti grazie.Nel pomeriggio si sono tenuti i giochi e la lotteria, e i nostri giudici di concorso si sono riuniti per stilare lo speciale standard angora.

Concorsi ed eventi

Assemblea annuale dei soci di Furettomania

Ma la grande novità è stata l’iniziativa raccolta fondi Pasqua solidale. All’approssimarsi di queste feste, Furettomania ha deciso di far confezionare delle uova di cioccolato artigianale, e non solo: per un piccolo pensiero, un regalino goloso, i simpatici cd al cioccolato, fondente, al latte o bianco. Insomma quest’anno Furettomania ha preso per la “gola” i suoi soci riservando una primavera tutta da gustare, dai prodotti deliziosi dell’agriturismo alla cioccolata per commemorare la Pasqua ricordandosi di Furettomania.

Lo staff dell’associazione comprende quanto sia importante essere più vicino ai soci possibile, anche con queste piccole cose, e si ripromette di fare di più in futuro per voi cari soci.

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Altre presenze importanti le nostre creative che hanno offerto oggettistica, cucce morbide e altri articoli furetteschi davvero imperdibili. Insomma un grande successo come tutte le manifestazioni di FURETTOMANIA.

Un altro evento altrettanto importante oltre ai giochi e i divertimenti che furettomania organizza per i furetti, si è tenuto l’incontro tra i giudici ufficiali di concorso di bellezza per stilare lo standard dei furetti Angora, vista la diffusione e la grande popolarità, Furettomania ha deciso di ammettere al concorso annuale di bellezza l’angora, uniformandosi ai canoni europei. Per fare questo è stato importante l’incontro tra giudici la cui esperienza è stata preziosa per poter stilare lo standard furetti Angora italiano.

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La carta azzurra dei serviziDiversi Soci in tutta Italia che posseggono negozi o altre attività, offrono sconti per i Soci di Furettoma-nia che si presenteranno con la tessera valida per il 2011! I Soci interessati ad offrire sconti ed agevola-zioni ad altri Soci, possono contattare la Redazione: Tel. 338-5289565 (dopo le ore 15.00) oppure viae-mail a [email protected]. Dai presenti servizi sono escluse tutte le attività inerenti il commercio di animali. L’Associazione precisa che il presente servizio è riservato ai Soci dell’Associazione stessa e dichiara di non percepire alcun compenso per questo servizio.Le agevolazioni offerte verranno comunicate di vol-ta in volta sul Giornalino.

• La pasticceria s.a.s. di Benvenuto Emanuele, Piazza Adua, 8/B - Biella. Sconto 10%.Per Informazioni: Riccardo, tel. 015-8492685.

• Bar Croce Bianca di Aries Emilia, Via dei Pescatori, 1 -Cerro di Laveno Mombello (VA).Sconto 10% sulle consumazioni. Per informazioni: Emilia, tel. 338-7562220.

• Polleria girarrosto di Angela MassoMercato- P.zza Borromini n.48 TorinoTel 347 4900848 Orario: dalle 8 alle 14Carni tritate (compreso la quaglia intera) o a pezzi secondo le esigenze. In estate le quaglie esclusiva-mente su ordinazione. E’ consigliata la prenotazione.

• Al cantun d’lè fiur (l’angolo dei fiori)Negozio di fiori e piante di Mauro GarelliC.so Casale 192/a - Torino Tel. 011 8980166Sconto del 10% su tutti gli articoli escluso faxiflora.

• Azienda Agrituristica Arcadia(Rita, Graziano e Gabriele)Ospitalità e territorio: per le vostre vacanze: camere, cene, eventi, vendita prodotti biologici di stagione.La struttura accetta animali e i furetti sono benvenutil’azienda offre uno sconto ai soci di Furettomania del 10% su tutti i servizi.Via Cornetta 491 Poggetto di San Pietro in Casale (Bologna) Tel: 051 813176 Cel: 347 9161584www.arcadia-agriturismo.it [email protected]

Riservata ai soci di Furettomania Onlus

Cinzia Fresia

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Intervista all’ing. Oreste Colenghi

Tutti sanno che i nostri amatissimi furetti sporcano le case, non lo fanno apposta poveretti, diciamo che non sono proprio precisi quando si tratta di “andare al bagno”, quindi le pulizie sono all’ordine del giorno tra aspirare lettiera, pulire bisogni o tracce di grasso rilasciate dal pelo, ci troviamo quindi a dover utilizzare sostanze detergenti più volte al giorno. I rifiuti organici del furetto, ovvero l’urina e le feci chiedono un intervento più approfondito e mirato, a dover perciò usare frequentemente la candeggina o prodotti con tale contenuto, ma l’utilizzo costante di così tante sostanze chimiche a lungo andare danneggia la nostra salute, quella dei furetti e l’ambiente.É così che ho cominciato a cercare soluzioni alternative e le ho trovate al saponificio Colenghi srl a San Mauro t.se, un’azienda chimica che lavora riducendo drasticamente l’inquinamento da tensioattivi delle acque, che si autoeliminano per la massima parte dagli scarichi. Evitando così carenze di impianti da depurazione.

Ingegnere, buongiorno e grazie per essere nostro ospite, come ho scritto in questa prefazione la maggior parte dei nostri soci che ha questi animali deve pulire la casa più volte al giorno, nella sua linea di prodotti, mi sono trovata molto bene con lindo igienizzante Colequat, ce ne può parlare?

E’ un igienizzante a base di sali quaternari d’ammonio che hanno azione battericida (nelle modalità d’uso esposte in etichetta). Svolgono anche un’efficace azione deodorante ed al confronto con altri principi biocidi presentano una buona tollerabilità cutanea.

Anno 13 - n. 75 13FURETTOMANIA INFORMA

Furettomania incontra

Si può ritenere la linea Colequat virucida? Quindi adatto agli ospedali e sale operatorie? No, per tali impieghi vi sono prodotti appositi

Sono al corrente che lei non fa esperimenti su animali, e la ringraziamo per questo, in cosa i suoi prodotti rispetto la grande produzione si distinguono?

I nostri prodotti si distinguono sia dalla grande distribuzione che da quelli esasperatamente “verdi” perchè pensati e preparati in considerazione della massima compatibilità ambientale possibile senza rinunciare all’efficacia del prodotto professionale ed alle ridotte dosi d’impiego.

Oltre alla pulizia domiciliare, la maggior parte di noi lava almeno una o due volte la settimana le cucce, letti o coperte dei nostri furetti, che come avrà già capito hanno e rilasciano un odore particolare, talvolta, i residui dei detersivi creano problemi di dermatiti ai nostri animali, tanto da causargli pruriti o irritazioni diffusi, per questo problema il suo Lindo Baby polvere adatta anche alla lavatrice evita tutto questo, ci racconta perché?

La motivazione risiede nell’aver individuato una miscela sinergica di tensioattivi con prevalenza di sapone e con gli altri componenti a catena grassa vegetale. Tale miscela ha sia un’elevata resa (e quindi consente l’impiego di basse quantità) che un’ottima risciacquabilità; ciò che rimane infine è protettivo per la pelle.

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Anno 13 - n. 75 14FURETTOMANIA INFORMA

Animali, ambiente e detersivi, sono al corrente che lei ha approfondito le sue ricerche in fatto di inquinamento ambientale e la sua attività è mirata ad avere meno danni derivati dai saponi, le chiedo cosa rischiamo oggi se continuiamo ad usare prodotti per pulire non eco compatibili?

Da anni era evidente la necessità di cambiare atteg-giamento e di comprendere nelle nostre valutazioni non solo i bisogni dell’uomo ma anche le conseg-uenze che la loro soddisfazione ha sull’ambiente: ogni spostamento di una parte del sistema genera l’evoluzione verso nuovi equilibri. Finchè l’umanità era numericamente scarsa e si utilizzavano i saponi, anche oggi tra i detergenti più ecocompatibili, la na-tura riusciva a neutralizzare il piccolo inquinamento. Esso, oggi, è manifestamente una delle priorità per la nostra sopravvivenza. Ogni prodotto va quindi, a dif-ferenza del passato, considerato in tutto il suo ciclo di vita: per l’impatto causato dalla sua produzione, dal suo utilizzo fino al suo ritorno alle sostanze naturali da cui si era generato. Tuttavia sarebbe inconcludente pensare di imporre uno stile di vita spartano, pertanto per concretizzare quanto più vantaggio possibile per l’ambiente percorriamo la strada indicata al punto 3.

In ultimo, cosa ci consiglia nel nostro specifico per ottimizzare le nostre pulizie, tenendo conto che il nostro problema giornaliero è contrastare l’odore a volte un po’ invadente dei nostri animali?

Utilizzare per la pulizia della casa, sia per i pavimenti che per le superfici dure lavabili, il lindo pavimenti alternandolo al lindo igienizzante colequat , diluiti in acqua e seguendo sempre le modalità d’uso riportate sulle etichette. Per quanto riguarda il lavaggio in lavatrice delle cucce e delle coperte dei furetti utilizzare il lindo baby aggiungendo solo nell’ultimo lavaggio il nostro igienizzante colequat (sempre seguendo le istruzioni riportate in etichetta) che essendo anche lui a base di sali quaternari d’ammonio ha un’azione igienizzante e deodorante.

Intervista a cura di Cinzia Fresiaredazione Furettomania Onlus

www.colenghi.it

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Pompeo è un furetto di quasi 6 anni con una storia complicata. Proviene da una gabbia maleodorante della Brianza, dove era stato relegato da uno dei componenti di una coppia di ex innamorati. Come spesso succede, non tutti i mali vengono per nuocere ed a Pompeo è andata proprio così.Viene adottato nel 2008, già adulto, dal cuore e dalla passione del suo attuale proprietario, che lo segue passo dopo passo quale componente fondamentale della sua famiglia. Pompeo lo ricompensa con il suo carattere eccezionale, sempre allegro, raramente preoccupato, fonte di risate.

Non incorre in grossi problemi di salute nei primi stralci della sua nuova vita, salvo l’estrazione del dente ferino destro che gli aveva provocato una fastidiosa fistola sotto-oculare, già presente al momento della adozione. Questo avviene nel mese di novembre 2008. Nel mese di marzo 2009 presenta una grave patologia bronco-polmonare complicata da versamento pleurico, che supera senza particolari strascichi. Necessita di una alimentazione controllata per garantirgli una composizione fecale ideale e la riduzione di un certo grado di meteorismo intestinale che a volte fa assumere al suo corpo la forma di un’anfora.

È molto seguito dai suoi proprietari e dai suoi veterinari, esegue regolarmente controlli clinici, esami del sangue, delle urine, ed ecografie, che non evidenziano patologie in corso. Fino a che…un brutto giorno d’estate del 2010, improvvisamente, qualche giorno prima di un check up già programmato, si sente male. Il naso e le mucose diventano gialle, l’addome si gonfia e, portato d’urgenza in clinica, finisce in poche ore sotto i ferri del chirurgo.

L’ecografia preoperatoria mostra un fegato molto alterato, pieno di immagini riconducibili a raccolte di liquido circoscritte ed avvolte da una parete (cisti a contenuto liquido). Una di queste cisti si è rotta e ha riversato il suo contenuto, la bile, nell’addome. Questo ha provocato una peritonite da cui dolore, mancanza d’appetito, ittero e probabile decesso se non si fosse intervenuti tempestivamente. Il risultato è stato un pezzetto di fegato in meno per Pompeo e un decorso post-operatorio abbastanza lungo per “smaltire i postumi” della peritonite.

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Un caso complesso: la vicenda di Pompeo

Pompeo è un furetto oltremodo reattivo e risponde alle cure con una straordinaria vitalità. Nel giro di qualche settimana, viene dimesso, in tempo per godersi l’ultimo scampolo di vacanza in montagna con i suoi proprietari.

L’esame istologico sul campione di fegato è incoraggiante: nessuna neoplasia maligna, bensì un adenoma colangiocellulare cistico, benigno. C’è una concomitante infezione e dall’esame colturale eseguito sul contenuto di una delle cisti cresce un batterio un po’ antipatico, molto resistente ai comuni antibiotici, tranne un paio, che vengono somministrati al paziente per due mesi.

Pompeo riprende la sua vita normale, gioca, mangia, è molto energico, non mostra nessuna complicazione. Nel corso dei mesi successivi, viene monitorato strettamente, attraverso esami del sangue ed ecografie. A gennaio 2011 purtroppo il fegato mostra nuovamente le cisti che già ben conoscevamo. Apparentemente però questa situazione non incide né sull’umore né sull’appetito di Pompeo. Si prende in considerazione l’idea di intervenire chirurgicamente, ma l’ipotesi viene ben presto abbandonata perché non appare comunque risolutiva, dal momento che questa patologia è recidivante ed il furetto non ha alterazioni cliniche ed emato-chimiche. Si continua a tenere sotto controllo lo stato infiammatorio ed infettivo dell’organo con terapie mediche cicliche.

Fino a che, ironia della sorte, lo stesso giorno di luglio dell’anno precedente, compare uno strano malessere. L’appetito questa volta è mantenuto, ma l’addome è

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gonfio e il furetto è assai depresso, ha febbre, i globuli bianchi e le transaminasi epatiche molto aumentati. Si pensa alla stessa evenienza dell’anno passato, ma l’ecografia mostra qualcosa di diverso, una grossa massa unica a carico del fegato, al posto delle cisti, che nel frattempo erano aumentate di numero. Dopo qualche giorno di ricovero, fluidoterapia endovenosa ed antibioticoterapia , le condizioni di Pompeo non migliorano quindi si decide di intervenire.

In sede chirurgica vengono asportati due lobi epatici, coinvolti entrambi da un unico un grosso ascesso. Il resto dell’organo si presenta macroscopicamente alterato e pieno di microascessi, sui quali, tuttavia, non si può fare molto. Dal materiale dell’ascesso viene isolato un batterio diverso rispetto a quello identificato l’anno precedente,ancora più resistente, tanto che la scelta dell’antibiotico è obbligata.Purtroppo questa volta l’istologico non è incoraggiante, viene fatta diagnosi di colangiocarcinoma, neoplasia maligna delle vie biliari. Questo tipo di tumore non è chemiosensibile, cioè non può rispondere adeguatamente a nessun trattamento chemioterapico.

Eppure Pompeo recupera anche questa volta, non molla, ha molta voglia di vivere, di riuscire di nuovo ad entrare dentro il cestino della carta della sala visita n 3 e dondolarsi come in una amaca, di farsi rincorrere per il corridoio della clinica, di nascondersi sotto i mobili e se la porta è aperta di salire sul letto dei medici...

D’altra parte Pompeo è un furetto. Non è un cane, non è un gatto, non è un insieme di cane e gatto. No. E che non sia forse il caso di iniziare a rispettarla un po’ di più questa sua diversità o per meglio dire identità?

Secondo noi un tratto accomunabile dalla nostra seppur minima esperienza (perché recente) di medici veterinari di questa specie è la resistenza e la capacità di convivere dignitosamente con la sue innumerevole varietà di patologie anche senza ricorrere a terapie chirurgiche che spesso risolutive non sono, ma invasive sì.

Pompeo attualmente (sono passati sei mesi dall’ultimo evento) sta bene, sembra un furetto in salute, ha discreti esami del sangue, mangia gioca e sale nel cestino della carta senza difficoltà. E’ seguito anche da un medico veterinario che si occupa di medicina omeopatica , nonostante la naturale iniziale riluttanza del suo proprietario che è un docente di microbiologia.La terapia omeopatica è volta ‘solo’ a cercare di migliorare la qualità della vita del paziente oncologico. Forse non è poi così poco…

Noi tutti ci auguriamo che la maggiore conoscenza ed esperienza che nel corso degli anni si acquisiranno nella medicina del furetto ci insegnino ad approcciare questa specie con maggiore scienza e coscienza.

Dr.ssa Simona Mazzanti, medico veterinario, VignolaDr.ssa Sara Mattarelli, medico veterinario, Vignola

Clinica Veterinaria cittò di Vignola (MO)

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Pompeo durante il ricovero

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Anno 13 - n. 75 17FURETTOMANIA INFORMA

Adozioni Marzo - Aprile 2012

Joy:Piccola dolce Joy ora sei felice e hai la famiglia che meriti! Grazie a Diana e moroso!

Salvia:La nuova sorellina Trilly aspettava con ansia un po’ di compagnia ed arrivata Salvia è stato subito amore!

Milord e Spuzzy:Un grazie di cuore a Elisabetta e Giuseppe, che hanno accolto il principe e il pirata nella loro casa e hanno donato loro una vera famiglia!

Rudy:Grazie a Christian&Ale per aver di nuovo scelto l’adozione dando finalmente una vera casa a Rudy ed un grazie speciale a Franco&famiglia per averlo ospitato amorevolmente fino all’adozione.

Zelda:Un grazie di cuore a Lisa per questa bella adozione! Ora questa piccola palletta di pelo ha finalmente una bella famiglia tutta per sè!

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Anno 13 - n. 75 18FURETTOMANIA INFORMA

Nala:Un grazie speciale ad Alessandra per l’adozione di questa splendida principessina.

Wilma e Bruna:..e alla fine arriva..BARBARA e ALEX e grazie a loro anche queste due meraviglie hanno trovato amore e una famiglia splendida! GRAZIE

Adozioni Marzo - Aprile 2012

Ritratti e dipinti su commissione

Si eseguono ritratti e dipinti su commissione sia a colori che in bianco e nero, in qualsiasi formato.Per ogni ritratto o dipinto il 10% del ricavato andrà devoluto all’associazione Furettomania Onlus.

Per informazioni: [email protected]

Kill Joy:Elisa non ha potuto resistere a questo matto e dolce furebettone!!

Yovis:Giada e Davide si sono innamorati a prima vista di questo magnifico furettone! grazie di aver aperto i vostri cuori ragazzi!

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Ponte dell’arcobalenoAnno 13 - n. 75 19FURETTOMANIA INFORMA

Mimì:Ciao Mimi’, ora hai smesso di soffrire, ma ricordati della tua famiglia qui che tanto ti ha amata! un abbraccio a Matteo.

Vlad:Ciao vlad grazie per i bellissimi anni passati insieme, sei andato dove ci sono alcuni dei tuoi compagni di giochi, ciao Vlad corri felice al dilà del ponte un giorno noi ci incontreremo per non lasciarci mai più. ciao conte ciao, Simona e Stefano”

Pippo: Ciao dolce Pippo, hai lottato a lungo come un vero guerriero, ora riposa e ricordati della tua mamma Erika a cui mandiamo un abbraccio forte.

Marta: un angelo dolce e buono che ha lasciato un grande vuoto nel cuore di Roberto

Circe: Un caro abbraccio a Caterina e Flavio, per la perdita della loro amata Circe.

Polly:Un altra stellina a splendere nel cielo di Cristina, un abbraccio cara...

Zeus:Ciao dolce Zeus, ora sei un angelo, torna a trovare nei sogni la tua mamma Eleonora a cui manchi tanto!.

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Anno 12 - n. 75 20FURETTOMANIA INFORMA

Amati, odiati, mangiati non è solo un saggio, ma un viaggio molto approfondito sul mondo animale e il rapporto che abbiamo con loro. Il ricercatore Hal Herzog, va a fondo e analizza tutti gli atteggiamenti contradditori di chi ama o odia gli animali, e di quanto le nostre debolezze vengono manipolate dalle multinazionali. Un testo importante che tutti dovrebbero leggere per cercare di comprendere meglio le esigenze degli animali che vivono con noi, ma anche quelli selvatici dai quali si hanno molte aspettative. Il ricercatore non giudica, ma si limita ad informare sui luoghi comuni, sui falsi miti che fanno del male agli animali. La narrazione è di semplice comprensione, a tratti ironico, lascerà qualcosa dentro che ci inviterà alla riflessione.

Cinzia Fresia

Furettomania consiglia...

Amati, Odiati, Mangiati

Recensione del libro “Amati, Odiati, Mangiati” di Hal Herzog

Page 22: Furettomania Informa Marzo Aprile 2012

Anno 13 - n. 75 21FURETTOMANIA INFORMA

Tanti sono i prodotti chimici in commercio per la detersione casalinga, ma questa azienda si distingue per una selezione di prodotti riguardanti tutti i settori della pulizia, eco-compatibili e di alta tollerabilità cutanea. La linea Colequat è efficace sugli odori e soprattutto sullo sporco organico lasciato appunto da animali in generale. Utile per tutte le superfici domestiche, pulizie gabbie e lettiere.

IGIENIZZANTE COLEQUATIgienizzante a base di sali quaternari d’ammonio per biancheria e superfici dure. LINDO IGIENIZZANTE COLEQUATDetergente igienizzante a base di sali quaternari d’ammonio per pavimenti e superfici dure. LINDO IGIENIZZANTE ADetergente igienizzante a base di sali quaternari d’ammonio per superfici varie nel settore alimentare. A cura della Redazione di Furettomania Onlus

Provato per voi

Linea igienizzante ColequatAzienda Colenghi - San Mauro

A cura della Redazione di Furettomania Onlus

Page 23: Furettomania Informa Marzo Aprile 2012

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parte del ricavato verrà devoluto a furettomania

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