AMMINISTRARE IN TEMPO DI CRISI - Rivalta Sostenibile · ad amministrare un Comune. Oggettivamente,...

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AMMINISTRARE IN TEMPO DI CRISI LA CRISI C’È E SI SENTE, LA CRISI C’È E SI VEDE RIVALTA SOSTENIBILE NEWS N. 66 - GENNAIO 2014 66 gennaio 2014 Giornale a Km0, autofinanziato e distribuito dai volontari di RS Ognuno di noi, nel proprio ambito, nella propria sfera di appartenenza, al lavoro, con gli amici, in famiglia, ha ben chiare le conseguenze di questa situazione di crisi generalizzata che dura da qualche anno e non accenna a finire. Ci sono dati a testimoniare in modo evidente che si fa molto meno e con molta più fatica in ogni ambito. Per leggere questa crisi nei numeri, si deve partire dai 400.000 posti di lavoro persi in Italia nell’ultimo anno e che, aggiunti a quelli persi nel biennio 2011/2012, hanno portato la disoccupazione in Italia al 12,5% (40,4% quella giovanile!). Questa situazione, molto simile ad un’economia di guerra, fa da sfondo alle scelte di chi è chiamato ad amministrare un Comune. Oggettivamente, può risultare alquanto impegnativo gestire la drastica riduzione delle entrate dovute a tributi cancellati (ICI per es.), al taglio brutale dei trasferimenti dallo stato e, al contempo, garantire e mantenere ai cittadini e alle famiglie un livello dei servizi accettabile ed è tanto più difficile in presenza di un costante aumento delle “sofferenze” sociali dovute alla perdita di lavoro, al bisogno di avere un tetto sulla testa, all’aumento della cassa integrazione e al conseguente calo occupazionale. In questo contesto, i sindaci cercano con fatica di amministrare, avendo a che fare con una “coperta sempre più corta che comincia ad essere anche piena di buchi”. Con l’ultimo assestamento di bilancio votato in Consiglio Comunale il 28/11/2013, si è confermato che l’ammontare complessivo di questi minori disponibilità finanziarie per progetti e servizi è quantificabile, per il Comune di Rivalta, in una cifra di oltre 1 milione di euro; se a questo si aggiungono altri circa 100.000 euro di morosità relativa alla sola IMU non ancora pagata da un certo numero di Rivaltesi…il quadro è alquanto cupo. Ad aumentare la preoccupazione contribuiscono anche l’incertezza dovuta ai continui cambiamenti in tema di imposizione fiscale e l’assoluta confusione del quadro normativo. Negli ultimi anni si è assistito a numerosi avvicendamenti a livello di governo centrale e contemporaneamente ad un costante e oggettivo peggioramento del quadro normativo di riferimento. I vari governi hanno cambiato il nome a qualche tassa, aggiunto nuovi tributi e prelievi e tassazioni lasciando i COMITATO DI CITTADINANZA ATTIVA Maggiori informazioni e aggiornamenti di questa newsletter sul nostro sito www.rivaltasostenibile.it

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AMMINISTRARE IN TEMPO DI CRISILA CRISI C’È E SI SENTE, LA CRISI C’È E SI VEDE

RIVALTA SOSTENIBILE NEWS N. 66 - GENNAIO 2014

66gennaio 2014

Giornale a Km0, autofi nanziato e distribuito dai volontari di RS

Ognuno di noi, nel proprio ambito, nella propria sfera di appartenenza, al lavoro, con gli amici, in famiglia, ha ben chiare le conseguenze di questa situazione di crisi generalizzata che dura da qualche anno e non accenna a fi nire. Ci sono dati a testimoniare in modo evidente che si fa molto meno e con molta più fatica in ogni ambito. Per leggere questa crisi nei numeri, si deve partire dai 400.000 posti di lavoro persi in Italia nell’ultimo anno e che, aggiunti a quelli persi nel biennio 2011/2012,

hanno portato la disoccupazione in Italia al 12,5% (40,4% quella giovanile!).Questa situazione, molto simile ad un’economia di guerra, fa da sfondo alle scelte di chi è chiamato ad amministrare un Comune. Oggettivamente, può risultare alquanto impegnativo gestire la drastica riduzione delle entrate dovute a tributi cancellati (ICI per es.), al taglio brutale dei trasferimenti dallo stato e, al contempo, garantire e mantenere ai

cittadini e alle famiglie un livello dei servizi accettabile ed è tanto più diffi cile in presenza di un costante aumento delle “sofferenze” sociali dovute alla perdita di lavoro, al bisogno di avere un tetto sulla testa, all’aumento della cassa integrazione e al conseguente calo occupazionale.In questo contesto, i sindaci cercano con fatica di amministrare, avendo a che fare con una “coperta sempre più corta che comincia ad essere anche piena di buchi”. Con l’ultimo assestamento di bilancio votato in Consiglio Comunale il 28/11/2013, si è confermato che l’ammontare complessivo di questi minori disponibilità fi nanziarie per progetti e servizi è quantifi cabile, per il Comune di Rivalta, in una cifra di oltre 1 milione di euro; se a questo si aggiungono altri circa 100.000 euro di morosità relativa alla sola IMU non ancora pagata da un certo numero di Rivaltesi…il quadro è alquanto cupo.Ad aumentare la preoccupazione contribuiscono anche l’incertezza dovuta ai continui cambiamenti in tema di imposizione fi scale e l’assoluta confusione del quadro normativo. Negli ultimi anni si è assistito a numerosi avvicendamenti a livello di governo centrale e contemporaneamente ad un costante e oggettivo peggioramento del quadro normativo di riferimento. I vari governi hanno cambiato il nome a qualche tassa, aggiunto nuovi tributi e prelievi e tassazioni lasciando i

cittadini e alle famiglie un livello dei servizi accettabile ed è tanto più diffi cile in presenza di un costante aumento delle “sofferenze” sociali dovute alla perdita di lavoro, al bisogno di avere un tetto sulla testa, all’aumento della cassa integrazione e al conseguente calo occupazionale.In questo contesto, i sindaci cercano con fatica di amministrare, avendo a che fare con una “coperta sempre più corta che comincia ad essere anche piena di buchi”. Con l’ultimo assestamento di bilancio votato in Consiglio Comunale il 28/11/2013, si è complessivo di questi minori disponibilità fi nanziarie e serviziComune di Rivalta, in una cifra oltre 1 milione disi aggiungono altri circa 100.000 euro di morosità relativa alla sola IMU non ancora pagata da un certo numero di Rivaltesi…il quadro è alquanto cupo.

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COMITATO DI CITTADINANZA ATTIVAMaggiori informazioni e aggiornamenti di questa newsletter sul nostro sito www.rivaltasostenibile.it

RIVALTA SOSTENIBILE NEWS N. 66 - GENNAIO 2014

Gianni Lussiana premiato da Rivalta Sostenibile “rivaltese dell’anno 2013”

cittadini frastornati e confusi, oltre che (tar)tassati, con livello di tassazione sui redditi da primato europeo. Il recente assestamento di bilancio ha costretto gli uffici del Comune nei vari settori di competenza a fare i conti con questa situazione. In particolare la giunta, il sindaco ed il dirigente finanziario hanno dovuto fare un minuzioso lavoro di verifica e di accertamento sui capitoli e sulle somme non ancora spese, per indirizzarle laddove possano essere utilizzate entro fine anno. Certo amministrare un Comune in queste condizioni risulta più difficile di quanto non fosse anche solo un paio d’anni orsono. Sembra davvero lontana anni luce la situazione che ha permesso alla precedente Amministrazione di “spendere” 850.000 euro per acquistare Cascina Rifoglietto, di fare un progetto da 650.000 euro per rifare gli spogliatoi del Campo di calcio del Sangone, di scordarsi di riscuotere il canone di affitto dell’ex-bocciodromo per alcuni anni per un ammontare complessivo di circa 60.000 euro, ecc. Sicuramente gli amministratori precedenti avranno avuto una sensazione di relativo benessere anche per via delle significative entrate degli oneri di urbanizzazione che (circa 2,7 milioni di euro nel 2011, 1,6 milioni nel 2012, meno di 1 milione di euro nel 2013), grazie all’interpretazione in senso “espansivo” data dalla normativa in vigore, consentiva all’Amministrazione di spendere fino al 30% di quelle somme, anche per spese correnti (stipendi, bollette…), e non solo per investimenti in opere pubbliche… Davvero un’altra epoca, quella. Ma dato che la vita continua e, per inciso, l’attuale Amministrazione è attiva e più che mai determinata a fare bene la sua parte... si cerca di fare di necessità virtù.

….E, NONOSTANTE TUTTO, NON SIAMO RIMASTI FERMIPur con ridotti fondi a disposizione sono numerose le opere realizzate, talvolta anche apparentemente piccole, ma non per questo meno importanti quando risolvono problemi radicati nel tempo. Ricordiamone alcune: più di 15 interventi per migliorare la viabilità

(messa in sicurezza del Dojrone con pannelli lampeggianti, rilevatori di velocità in via I Maggio, nuova rotonda di via Einaudi al Villaggio Aurora, nuova segnaletica nel Centro storico, via Umberto I, via Tagliamento, via Isonzo, via Verdi/Bellini, via Fenestrelle già realizzati e con altri interventi già progettati e di prossima esecuzione in via Giaveno a Gerbole, via Torino a Pasta, ecc.); il percorso ciclopedonale protetto in via Piossasco dal ponte del Sangone a Piazza Cervi; il completamento della riqualificazione di Tetti Francesi con revisione del progetto iniziale per recuperare aree parcheggio; il completamento dell’area sportiva di via Trento sempre con modifica migliorativa del progetto (aggiunti la fontanella e la recinzione esterna, innalzate le reti dei campi da gioco a 5 metri, diversa disposizione del campo da tennis non più in comune con quello del basket per renderlo più fruibile); il recupero del bocciodromo con l’affido alle Associazioni degli Alpini e degli anziani, già frequentatori, costituiti in associazione, il recupero del giardino di via Leopardi a Pasta grazie anche al contributo di tanti volontari che hanno partecipato con il loro lavoro e con importanti donazioni; l’apertura della nuova farmacia comunale; i due nuovi distributori d’acqua a Pasta e in Centro; la piantumazione di alcune

decine di alberi per migliorare l’arredo urbano a cui seguirà, nei prossimi mesi, la posa di panchine e cestini richiesti con varie segnalazioni dai cittadini.Sono in fase di progettazione e di prossima esecuzione a partire dalla primavera 2014: i lavori per completare l’illuminazione ed asfaltare numerose vie a Pasta; l’illuminazione di via Alfieri a Gerbole; il nuovo parcheggio di servizio al centro storico di via Allende; il “Bicigrill”, prima esperienza piemontese di punto sosta turistico, bar/ristoro e ciclo-officina al Parco del Sangone; due nuove aree cinofile nel Centro e a Pasta.Seguiranno, già finanziati, l’installazione di pannelli fotovoltaici per l’autoproduzione di energia elettrica su edifici comunali, la ristrutturazione energetica di una scuola del Centro, la sostituzione dei serramenti di altre due scuole a Gerbole e al Sangone (nido/materna), nuova illuminazione a led in via Pragelato al Villaggio Aurora.Infine si stanno predisponendo tutti gli atti necessari per la realizzazione, a gestione privata a seguito di bando pubblico, di un centro sportivo polifunzionale in via Piossasco che includerà gli attuali campi da calcio, altri atti per consentire la costruzione della nuova chiesa a Pasta e per la realizzazione di 18 alloggi in edilizia

RIVALTA SOSTENIBILE NEWS N. 66 - GENNAIO 2014

66gennaio 2014

popolare a Tetti Francesi.A voi concittadini il giudizio sul lavoro di Rivalta Sostenibile nell’Amministrazione comunale di questo anno e mezzo di lavoro.

QUI RIVALTA CENTRO: VIABILITÀ PRESENTE... E FUTURA Sono passati alcuni mesi da quando l’Amministrazione Comunale ha introdotto i primi cambiamenti alla viabilità nel centro di Rivalta. Queste modifiche, senza problemi rilevanti, sono entrate a far parte delle abitudini dei Rivaltesi. Chi voleva fare polemiche strumentali probabilmente è rimasto deluso, chi ha suggerito modifiche e miglioramenti è stato ascoltato e, dove possibile, soddisfatto. Con le attuali limitazioni al traffico nel centro storico, chi usa sempre e solo l’auto per spostarsi può sostanzialmente continuare a farlo, mentre chi si muove a piedi o in bici può transitare e fermarsi anche in aree parzialmente pedonalizzate.Ma quale sarà la viabilità futura? Nei prossimi mesi ci saranno altri cambiamenti. Ovviamente lasciamo all’Amministrazione il compito di presentarli e discuterli con chi, tra i Rivaltesi, vuole essere parte attiva nelle decisioni, ma l’orientamento sarà comunque quello di realizzare nuovi parcheggi intorno al centro storico e nuove aree pedonali nel ricetto. Il cambiamento più interessante sarà però quello in prospettiva: nei prossimi anni la mobilità, e quindi la viabilità, muteranno per motivi indipendenti dalle scelte della nostra comunità. Si tratta di motivi complessi e ancora non ben quantificabili, ma comunque riferibili all’aumento del costo dei carburanti, alla minore disponibilità economica per l’acquisto e il mantenimento delle auto, alla drastica necessità di ridurre l’emissione di sostanze inquinanti, e anche un po’ alla messa in pratica, per scelta, di modalità di spostamento compatibili con stili di vita più salutari. Questo trasformazione generale è, in realtà, già ampliamente in atto. A Torino, ad esempio, le biciclette in circolazione sono aumentate notevolmente nelle zone centrali e semi-centrali, e sono “ricomparse” nelle

periferie. L’attuale organizzazione della viabilità non è però predisposta per questa nuova mobilità e, soprattutto in spazi stretti e con densità di spostamenti elevata, sono emersi i primi problemi di “convivenza” tra pedoni, ciclisti e automobilisti. Certo, Rivalta non è Torino, ma è importante che anche il nostro paese abbia un’infrastruttura di viabilità adeguata al cambiamento in prospettiva. Gli interventi più importanti saranno quindi il completamento della rete ciclabile su tutto il territorio e la realizzazione di marciapiedi e percorsi pedonali (compatibilmente con le risorse disponibili), in modo da potersi muovere in sicurezza. Diversi studi, tra l’altro, hanno dimostrato che incentivando una mobilità sostenibile si generano benefici economici generalizzati per tutto il territorio. Non a caso la promozione della ciclabilità è stato definito “il più saggio investimento che un amministratore locale possa fare”.

NEGOZI A KM ZERO!

Da questo mese iniziamo una rubrica che vuole far conoscere i negozi del nostro territorio. Un piccolo aiuto affinché i negozi rivaltesi possano vincere la battaglia contro la grande distribuzione coniugando cortesia, comodità e qualità.

Quattro chiacchiere con… Vincenzo del “ Minimarket del Gusto” !

In origine c’era un piccolo ed un po’ anonimo negozietto di paese che vendeva di tutto, dal pane ai detersivi, poi un giorno è arrivato Vincenzo e ha rivoluzionato il negozio.L’arredamento anni ‘60 è rimasto quasi immutato, ma pian piano l’offerta sempre più varia e succulenta del reparto gastronomia ha “fidelizzato” un bel numero di clienti.RS: “Vincenzo, come si trova a Rivalta?”.Vincenzo: “Posso dire di trovarmi bene: nonostante ci sia una netta divisione tra rivaltesi di vecchia generazione e “acquisiti”, la convivenza è armoniosa e c’è una buona propensione al dialogo, qualità che considero importante per produrre benessere nella società”.RS: “Di recente il suo negozio ha aderito ad un GAS (Gruppo di Acquisto

Solidale): quali sono le motivazioni?”Vincenzo: “La filosofia che accomuna i GAS mi ha sempre affascinato: la ricerca del prodotto che abbia il giusto rapporto tra genuinità e prezzo. Purtroppo anche nella mentalità del commerciante si instaura una dipendenza verso i prodotti “di marca”, che garantiscono maggiori opportunità di vendita, anche quando è consapevole che non si tratti di un buon prodotto in termini di salute.I GAS di Rivalta sono formati da gruppi di persone fortemente motivate a salvaguardare la propria salute da alimenti pericolosi e a ripristinare la volontà del singolo sulla pubblicità imposta dai media. È un sistema che vorrei introdurre nel mio punto vendita. Il mio interesse in questo momento non è economico, e talvolta investo con mancati guadagni, ma ci credo fortemente, nell’ottica di un equo guadagno futuro commercializzando i prodotti precedentemente testati dal GAS”.RS: “Cosa ne pensa delle recenti modifiche alla viabilità del centro storico?”.V.: “In centro non credo ci siano reali problemi di traffico, tranne in alcune fasce orarie, per qualche minuto. Ritengo però che si potrebbero apportare molti miglioramenti al centro storico, dettati anche dai commenti che sento in negozio: ad esempio delle panchine in cui le persone anziane possano riposare durante i loro percorsi a piedi per fare la spesa. Bisognerebbe pensare alle piazze cittadine non come luogo di sosta per i mezzi ma come luogo di incontro, per anziani e ragazzini, con aiuole piacevoli da guardare e sedute comode che stimolino la conversazione.”

Passare dal Minimarket del Gusto, anche solo per un minuto, è piacevole perché, come accade in molti negozi di Rivalta, permette di riappropriarsi del contatto umano, dei sorrisi, di scambi di parole inesistenti nei centri commerciali.Beh, che dire, Vincenzo è una bella risorsa per Rivalta: ci insegna qualcosa, cogliendo il meglio da ciò che lo circonda, con ottimismo e pacatezza.ARRIVEDERCI AL PROSSIMO NEGOZIANTE!

VITINA

� I ladri non guardano in faccia più nessuno: nella notte del 28 dicembre ignoti hanno rubato l’albero di Natale e la stella apposta sopra la casetta di Babbo Natale posizionata in piazza Filippa di Tetti Francesi. Nella circostanza hanno anche distrutto la nuvoletta di polistirolo con scritto “Noi di Tetti”. Sarà stato qualcuno dei paesi vicini invidioso del nuovo look della frazione ?

� Dal giornalino del PD locale apprendiamo la critica ai numerosi incontri di partecipazione dei cittadini alle decisioni politiche, promossi da questa Amministrazione, dimenticandosi che per 20 anni sconteremo la loro idea di partecipazione: da quando il 18.12.2003 votarono una mozione a favore della costruzione dell’inceneritore, senza consultare i rivaltesi.

RIVALTA SOSTENIBILE NEWS N. 66 - GENNAIO 2014

66gennaio 2014

Chiuso in redazione il 28 dicembre 2013Tra la data indicata e la distribuzione del giornale nelle buche delle lettere passano due settimane, nel corso delle quali gli avvenimenti di cui si parla possono subire dei cambiamenti.Stampa: tipografia TLS • Torino8000 copie • Gennaio 2014Supplemento de Il Cambiamento (www.ilcambiamento.it)periodico online registrato presso il Tribunale di Roma al numero 384/2010

Stampata su carta riciclata.

Comitato di cittadinanza attiva Rivalta [email protected]

“Si guarisce una malattia, ma non si guarisce mai una cattiva abitudine”

proverbio africano

RIDUZIONE DEI RIFIUTI: 7 ANNI DI IMPEGNO PER RS

Correva l’anno 2006 quando il movimento di cittadinanza attiva Rivalta Sostenibile, unitamente ad altre associazioni, promosse l’iniziativa Rifiuto l’Imballo, aprendo la strada all’acquisto dei prodotti sfusi con l’impiego dei propri contenitori. Sette anni dopo Rivalta Sostenibile, Amministrazione Comunale, nell’ambito della Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti, ripropone e coniuga l’iniziativa con il rilancio della piccola distribuzione. Infatti piccolo di per sé vuol già dire amico dell’ambiente. Ciò che è piccolo si integra meglio e quindi ha un impatto ambientale minore, ecco allora che la piccola distribuzione può diventare ecologica.È stato interessante rilevare l’impressione di alcuni commercianti che ritenevano come già allora l’efficacia avrebbe potuto essere maggiore se l’Amministrazione avesse aderito. Ciononostante grazie all’attenzione sull’uso dei propri contenitori che in particolare alcuni commercianti hanno tenuto viva in questi anni sull’onda di Rifiuto l’Imballo, ripartire ora con questa iniziativa potrà essere più facile. Chiudere gli occhi sui rifiuti sarà sempre più difficile, a maggior ragione con l’inceneritore che ogni giorno ci ricorda l’importanza di “affamarlo” e quindi di ridurre. Ricordiamo quindi di portare sempre con noi, in borsa, in auto, in bici sacchetti riutilizzabili. Inoltre facendo acquisti in alcuni negozi del territorio che hanno aderito e portando i nostri contenitori per carni, affettati, formaggi, pasta fresca, prodotti di gastronomia, pane e grissini, biscotti, ortofrutta potremo fruire di uno sconto o di un “buon peso”. Così facendo ridurremo i rifiuti, risparmieremo e daremo una mano all’economia locale.Quali sono i vantaggi nell’acquistare con i miei contenitori ?

� Non disperdere nelle borse, durante il trasporto, in auto, liquidi (es. carni, formaggi freschi, prodotti di gastronomia con sughi,ecc.)

� Poter riporre senza travasi, immediatamente in frigo, la spesa una volta a casa

� Poter conservare maggiormente la freschezza degli affettati senza che le fette si “incollino” tra di loro

� Non dover pagare due volte gli imballi (all’acquisto e al momento di smaltirli)

� Poter godere, in alcuni casi, di piccoli sconti immediati o barattare il peso dell’imballo con un “buon peso” di merce

� Non dover portare prima in casa gli imballi-rifiuti, per poi doverli riportare fuori nel momento di svuotare la spazzatura

I MIGLIORI “AMICI” DELL’UOMO

Alla fine di novembre l’Amministrazione ha organizzato una riunione con i cittadini per poter parlare e discutere sull’attuazione di “quattro aree di sgambamento” ove i possessori di cani possano dare ai propri animali la possibilità di correre senza creare problemi a se stessi e agli altri. La storia parte dal lontano 2009 con la precedente Amministrazione che, approvando una mozione presentata da Rivalta Sostenibile, aveva deliberato per la realizzazione di 4 aree cinofile, ma non aveva indicato dove attuarle. Dagli interventi durante la serata subito si è percepito che il problema non era se farle o non farle, ma l’ubicazione di una delle aree all’interno del parco del castello, nel centro di Rivalta. Contro questa valutazione si sono espressi svariati cittadini, anche possessori di cani. Dall’altro lato oltre 300 cittadini, con una raccolta firme, hanno espresso un parere favorevole ad insediare l’area all’interno del parco stesso. Alcuni interventi, nettamente fuori tema, hanno contestato che l’area cinofila non poteva essere prioritaria rispetto ad altre problematiche a loro dire più importanti della frazione Gerbole.I disturbatori della serata, non trovando riscontro alle loro richieste (perché la sede e l’oggetto della riunione non erano opportuni), hanno abbandonando l’aula al grido di “Vergognatevi!”, senza minimamente contribuire al quesito all’ordine del giorno e senza perciò sapere cosa si sarebbe deciso alla fine.Infatti, l’Amministrazione ha trovato in centro un luogo sostitutivo all’area del Castello. Un grazie a tutti quei

cittadini che, rimanendo in sala, hanno civilmente e democraticamente espresso il loro dissenso e accolto positivamente la proposta alternativa.