Aila News n. 10 2011

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www.ailafondazione.it Direttore responsabile: Francesco Bove Fondazione per la lotta contro l’artrosi e l’osteoporosi NOTIZIARIO AILA Anno XIII n. 1 Donna, società e salute di Francesco Bove I n una società in continua trasforma- zione, molte attenzioni sono riservate alla donna; non solo nel nostro Paese, ma nel mondo intero. ll processo di modernizzazione dei vari sistemi le sta facendo guadagnare sempre maggiori posizioni. Laddove le resistenze politiche e culturali sembravano conce- dere poco spazio alla donne, il clima, seppur lentamente, sta cambiando: nei paesi arabi la donna, anche se non può prendere un caffè in un bar, può con sod- disfazione iniziare a portare la macchina. Nei paesi industrializzati l’emancipazione femminile, iniziata molto prima, non si è fermata: oggi la donna, grazie alla cultura delle pari opportunità (non a caso in Ita- lia c’è un ministero), si avvicina sempre più al ruolo maschile, pur gravando sem- pre su di lei le incombenze maggiori per quel che riguarda, ad esempio, la gestione della famiglia, con un conseguente affan- no per gli importanti obiettivi che si pre- gge, ad esempio nel mondo del lavoro. Ma se la donna, pur con oggettive dif- coltà, svolge un ruolo sempre più deter- minante nella società, nel campo della salute sopporta un peso maggiore pro- prio per le sue caratteristiche geneti- che ed ormonali. Così è per l’osteopo- rosi, l’artrosi, le patologie della tiroide, oltre a quelle che riguardano l’apparato sessuale e quindi la mammella, l’utero e l’ovaio. Non solo. Le trasformazioni po- sitive in campo sociale, hanno riportato anche novità nel campo medico, se con- sideriamo l’infarto, patologia dalla quale le donne 30 anni fa erano quasi inden- ni, come pure il cancro al polmone, for- temente aumentato per la diffusione del fumo nel gentil sesso, legato al processo di emancipazione. Di qui l’interesse crescente per la don- na in tutti gli aspetti biologici, afnché la scienza sia più attenta alla ricerca di so- luzioni che superino questo divario, pro- prio ora che il suo ruolo nella società è più importante, e far sì che – soprattutto in questo momento in cui le aspettative di vita sono maggiori – proprio la donna, destinata a vivere più a lungo, conservi parimenti buone condizioni, autonomia e non accumuli sofferenze. U na giornata speciale per la Fondazione AILA. Lo scorso 17 giugno si è te- nuta la prima edizione internazio- nale del Premio “Progetto Don- na”, il riconoscimento che la Fon- dazione AILA riserva alle persona- lità che si sono distinte con la loro attività a favore della donna. È sta- ta l’Ammiraglio Susan Blumenthal a ricevere il premio internaziona- le per i meriti acquisiti nella sua importante carriera al servizio del- la medicina e, in particolare, del- la Women’s Health. L’Ammiraglio Blumenthal è una delle gure di riferimento per la scienza mondiale, una carriera straordinaria al servizio della sa- lute della donna a cui dedichia- mo ampio spazio a pagina 4 e 5. La cerimonia è stata ospitata dall’Ambasciata ita- liana a Washington, alla presenza dell’Ambascia- tore Giulio Terzi di Sant’Agata che ha introdotto la manifestazione: “L’Ammiraglio Blumenthal è una delle donne più inuenti nella medicina dei no- stri giorni” – ha affermato l’Ambasciatore – “Sia- 1° PREMIO INTERNAZIONALE PROGETTO DONNA ALL’AMBASCIATA ITALIANA DI WASHINGTON mo inoltre onorati che abbia accettato di avere un ruolo di primissimo piano nella prossima edi- zione del Global Health, che si terrà ad ottobre in Ambasciata e che sarà dedicato ad un tema estre- mamente attuale: la qualità della vita e la scien- za della longevità”. Nel suo intervento l’Amba- sciatore ha espresso il suo ap- prezzamento per l’attività che ogni anno l’AILA svolge per la prevenzione e la ricerca con- tro l’artrosi e l’osteoporosi e ha ringraziato Francesco Bove per aver riconosciuto con que- sto premio l’eccezionale con- tributo dato alla scienza e alla medicina da una personalità americana come Susan Blu- menthal. Il premio AILA quindi è stato an- che un contributo che rinnova e consolida il duraturo rappor- to d’amicizia tra USA e Italia. A confermare il legame tra i due Paesi la partecipazione di un prestigiosissimo parterre di ospiti: membri del corpo di- plomatico, dell’Amministrazione, del Congresso e della stampa. Tra loro una menzione speciale agli Ambasciatori di Kuwait, Afghanistan, Romania e Giappone, Gary Locke, Secretary of Commerce, i membri del Congresso Dingel, Obey, Waxman, Markey, Kildee, Lewis, Gordon, Tanner, Eshoo, Aderholt, Kagen e Lorraine Hariton del Diparti- mento di Stato. L’Ambasciatore Terzi di Sant’Agata ha chiuso il suo intervento accogliendo sul palco il Presidente AILA Francesco Bove il quale ha ricordato come la Fondazione AILA, da oltre 10 anni, contribuisca a diffondere conoscenza e informazione per la lot- ta all’artrosi e all’osteoporosi. “Le donne – ha af- fermato il Presidente – sono le più colpite da que- ste due patologie ed è proprio per accrescerne la consapevolezza che l’AILA ha creato questo pre- mio per la salute della donna”. Il Presidente Bove si è detto onorato di poter con- segnare il riconoscimento all’Ammiraglio Susan Blumenthal, inaugurando così l’edizione interna- zionale del Premio “Progetto Donna”. L’AILA, dopo aver svolto in Italia per lunghi anni opera di sensibilizzazione, anche attraverso l’isti- tuzione del premio “Progetto Donna” e il coinvol- gimento di personalità di spicco (Ministri e rap- presentanti delle Istituzioni, del mondo scienti- co, dello spettacolo e del giornalismo), con que- sto evento, l’ospitalità dell’Ambasciatore, l’auto- revolezza di Susan Blumenthal, conferisce al rico- noscimento una caratura internazionale. Al termine della cerimonia di premiazione la se- rata è proseguita con il concerto degli “Affetti Col- laterali”, band che si esibisce esclusivamente per “charity” e con la sua attività, tra concerti live e la vendita dei propri CD, ha nanziato numero- se ricerche scientiche sull’apparato scheletrico. Ospite della serata l’artista internazionale Amii Ste- wart, che ha proposto il suo successo storico che l’ha resa celebre nel mondo “Knock on wood”. > > > > > > > > Servizi a pag 2 e 3 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Roma SANITÀ PRIVATA ACCREDITATA: L’ALLARME DELL’AIOP I decreti varati dalla Regione Lazio, rischiano di essere il colpo di grazia per la sanità privata accreditata con pesanti ripercussioni sui servizi sanitari e sull’occupazione. Ne ha parlato Jessica Veronica Faroni, Presidente di AIOP Lazio in occasione del Sanit 2010. Il servizio a pag. 7 L’AILA sbarca negli USA Il prestigioso award assegnato a Susan Blumenthal per il suo impegno nella Women’s Health L’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata e il Presidente Francesco Bove consegnano a Susan Blumenthal il premio internazionale “Progetto Donna”. LA LETTERA DI NANCY PELOSI, SPEAKER DELLA CAMERA USA June 17, 2010 Dear Friends: It is my distinct honor to bring you greetings on the occasion of the Italian Foundation for Arthritis and Osteoporosis Rese- arch’s (AILA)’s celebration of International Award recipient Rear Admiral Susan Blumenthal, M.D., M.P.A., here at the Embassy of Italy. Congratulations to my friend, Dr. Blumen- thal, on being honored by AILA and for all her tireless efforts un behalf of improved bone health. Far more than a decade now, AILA has dedicated itself to advancing research for the prevention and cure of arthritis and osteoporosis. Through its programs of awareness building. education and training, advocacy and research, AILA has had a great impact on enhancing lifelong bone health and improving the lives of those affected by osteoporosis. AILA’s work as one of Italy’s major health organizations is to be commended for bettering the health of Italians and Americans alike. Thank you for ensuring a brighter, more vibrant future for us all. Again, congratulations to all and best wishes far a successful event. beat regards, NANCY PELOSI Speaker of the House Giugno 17, 2010 Cari Amici, è un grande onore portarvi i miei saluti in occasione della cerimonia per il premio internazionale della Fondazione Italiana per la lotta all’artrosi e all’osteoporosi (AILA), consegnato presso l’Ambasciata Italiana all’Ammiraglio Susan Blumenthal, M.D., M.P.A.. Mi congratulo con la mia amica, Dr.ssa Blumenthal, per essere stata insignita dall’AILA e per tutti i suoi instancabili sforzi per il miglioramento delle condizioni sanitarie per le ossa. Per oltre 10 anni l’AILA si è dedicata alla ricerca, la prevenzione e la cura dell’artrosi e dell’osteoporosi. Attraverso i suoi progetti di sensibilizzazione, di educazione e formazione, i patrocini e la ricerca, l’AILA ha avuto un grande impatto per il miglioramento delle condizioni di salute delle ossa e delle vite delle persone affette da osteoporosi. L’opera dell’AILA, una delle maggiori organizzazioni per la salute in Italia, è da lodare per il contributo alla salute degli Italiani e, allo stesso modo, degli Americani. Vi ringrazio perché con il vostro impegno garantirete un futuro più luminoso e brillante a tutti noi. Nuovamente congratulazioni a tutti e i migliori auspici per il successo della manifestazione. Con i migliori saluti NANCY PELOSI Speaker of the House Speciale Washington: Speciale Washington: Premio Internazionale Premio Internazionale Progetto Donna Progetto Donna AILA AL GLOBAL HEALTH FORUM A WASHINGTON I l 12 ottobre a Washington il Presidente AILA Francesco Bove, accogliendo l’invito dell’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, partecipa al Global Health Forum 2010, il simposio scientifico organizzato presso l’Ambasciata Italiana negli USA e giunto alla quinta edizione, al quale prenderanno parte i più illustri esponenti americani e italiani della sanità tra cui il Ministro Ferruccio Fazio. Partecipa anche Katheleen Sebelius, Segretario del Dipartimento di Stato americano per la salute.

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Aila News n. 10

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www.ailafondazione.it Direttore responsabile: Francesco Bove Fondazione per la lotta contro l’artrosi e l’osteoporosi

NOTIZIARIO AILA Anno XIII n. 1

Donna, societàe salutedi Francesco Bove

I n una società in continua trasforma-zione, molte attenzioni sono riservate alla donna; non solo nel nostro Paese,

ma nel mondo intero.ll processo di modernizzazione dei vari sistemi le sta facendo guadagnare sempre maggiori posizioni. Laddove le resistenze politiche e culturali sembravano conce-dere poco spazio alla donne, il clima, seppur lentamente, sta cambiando: nei paesi arabi la donna, anche se non può prendere un caffè in un bar, può con sod-disfazione iniziare a portare la macchina. Nei paesi industrializzati l’emancipazione femminile, iniziata molto prima, non si è fermata: oggi la donna, grazie alla cultura delle pari opportunità (non a caso in Ita-lia c’è un ministero), si avvicina sempre più al ruolo maschile, pur gravando sem-pre su di lei le incombenze maggiori per quel che riguarda, ad esempio, la gestione della famiglia, con un conseguente affan-no per gli importanti obiettivi che si pre-fi gge, ad esempio nel mondo del lavoro.Ma se la donna, pur con oggettive diffi -coltà, svolge un ruolo sempre più deter-minante nella società, nel campo della salute sopporta un peso maggiore pro-prio per le sue caratteristiche geneti-che ed ormonali. Così è per l’osteopo-rosi, l’artrosi, le patologie della tiroide, oltre a quelle che riguardano l’apparato sessuale e quindi la mammella, l’utero e l’ovaio. Non solo. Le trasformazioni po-sitive in campo sociale, hanno riportato anche novità nel campo medico, se con-sideriamo l’infarto, patologia dalla quale le donne 30 anni fa erano quasi inden-ni, come pure il cancro al polmone, for-temente aumentato per la diffusione del fumo nel gentil sesso, legato al processo di emancipazione. Di qui l’interesse crescente per la don-na in tutti gli aspetti biologici, affi nché la scienza sia più attenta alla ricerca di so-luzioni che superino questo divario, pro-prio ora che il suo ruolo nella società è più importante, e far sì che – soprattutto in questo momento in cui le aspettative di vita sono maggiori – proprio la donna, destinata a vivere più a lungo, conservi parimenti buone condizioni, autonomia e non accumuli sofferenze.

Una giornata speciale per la Fondazione AILA. Lo scorso 17 giugno si è te-

nuta la prima edizione internazio-nale del Premio “Progetto Don-na”, il riconoscimento che la Fon-dazione AILA riserva alle persona-lità che si sono distinte con la loro attività a favore della donna. È sta-ta l’Ammiraglio Susan Blumenthal a ricevere il premio internaziona-le per i meriti acquisiti nella sua importante carriera al servizio del-la medicina e, in particolare, del-la Women’s Health. L’Ammiraglio Blumenthal è una delle fi gure di riferimento per la scienza mondiale, una carriera straordinaria al servizio della sa-lute della donna a cui dedichia-mo ampio spazio a pagina 4 e 5.La cerimonia è stata ospitata dall’Ambasciata ita-liana a Washington, alla presenza dell’Ambascia-tore Giulio Terzi di Sant’Agata che ha introdotto la manifestazione: “L’Ammiraglio Blumenthal è una delle donne più infl uenti nella medicina dei no-stri giorni” – ha affermato l’Ambasciatore – “Sia-

1° PREMIO INTERNAZIONALE PROGETTO DONNA ALL’AMBASCIATA ITALIANA DI WASHINGTON

mo inoltre onorati che abbia accettato di avere un ruolo di primissimo piano nella prossima edi-zione del Global Health, che si terrà ad ottobre in Ambasciata e che sarà dedicato ad un tema estre-mamente attuale: la qualità della vita e la scien-za della longevità”.

Nel suo intervento l’Amba-sciatore ha espresso il suo ap-prezzamento per l’attività che ogni anno l’AILA svolge per la prevenzione e la ricerca con-tro l’artrosi e l’osteoporosi e ha ringraziato Francesco Bove per aver riconosciuto con que-sto premio l’eccezionale con-tributo dato alla scienza e alla medicina da una personalità americana come Susan Blu-menthal. Il premio AILA quindi è stato an-che un contributo che rinnova e consolida il duraturo rappor-to d’amicizia tra USA e Italia. A confermare il legame tra i due Paesi la partecipazione di un prestigiosissimo parterre di ospiti: membri del corpo di-

plomatico, dell’Amministrazione, del Congresso e della stampa. Tra loro una menzione speciale agli Ambasciatori di Kuwait, Afghanistan, Romania e Giappone, Gary Locke, Secretary of Commerce, i membri del Congresso Dingel, Obey, Waxman, Markey, Kildee, Lewis, Gordon, Tanner, Eshoo, Aderholt, Kagen e Lorraine Hariton del Diparti-mento di Stato.L’Ambasciatore Terzi di Sant’Agata ha chiuso il suo intervento accogliendo sul palco il Presidente AILA Francesco Bove il quale ha ricordato come la Fondazione AILA, da oltre 10 anni, contribuisca a diffondere conoscenza e informazione per la lot-ta all’artrosi e all’osteoporosi. “Le donne – ha af-fermato il Presidente – sono le più colpite da que-ste due patologie ed è proprio per accrescerne la consapevolezza che l’AILA ha creato questo pre-mio per la salute della donna”.Il Presidente Bove si è detto onorato di poter con-segnare il riconoscimento all’Ammiraglio Susan Blumenthal, inaugurando così l’edizione interna-zionale del Premio “Progetto Donna”. L’AILA, dopo aver svolto in Italia per lunghi anni opera di sensibilizzazione, anche attraverso l’isti-tuzione del premio “Progetto Donna” e il coinvol-gimento di personalità di spicco (Ministri e rap-presentanti delle Istituzioni, del mondo scientifi -co, dello spettacolo e del giornalismo), con que-sto evento, l’ospitalità dell’Ambasciatore, l’auto-revolezza di Susan Blumenthal, conferisce al rico-noscimento una caratura internazionale.Al termine della cerimonia di premiazione la se-rata è proseguita con il concerto degli “Affetti Col-laterali”, band che si esibisce esclusivamente per “charity” e con la sua attività, tra concerti live e la vendita dei propri CD, ha fi nanziato numero-se ricerche scientifi che sull’apparato scheletrico. Ospite della serata l’artista internazionale Amii Ste-wart, che ha proposto il suo successo storico che l’ha resa celebre nel mondo “Knock on wood”.

> > > > > > > > Servizi a pag 2 e 3

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Roma

SANITÀ PRIVATA ACCREDITATA: L’ALLARME DELL’AIOP

I decreti varati dalla Regione Lazio, rischiano di essere il colpo di grazia

per la sanità privata accreditata con pesanti ripercussioni sui servizi sanitari e sull’occupazione. Ne ha parlato Jessica Veronica Faroni, Presidente di AIOP Lazio in occasione del Sanit 2010.

Il servizio a pag. 7

L’AILA sbarca negli USAIl prestigioso award assegnato a Susan Blumenthal per il suo impegno nella Women’s Health

L’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata e il Presidente Francesco Bove consegnano a Susan Blumenthal il premio internazionale “Progetto Donna”.

LA LETTERA DI NANCY PELOSI, SPEAKER DELLA CAMERA USA

June 17, 2010

Dear Friends:

It is my distinct honor to bring you greetings on the occasion of the Italian Foundation for Arthritis and Osteoporosis Rese-arch’s (AILA)’s celebration of International Award recipient Rear Admiral Susan Blumenthal, M.D., M.P.A., here at the Embassy of Italy. Congratulations to my friend, Dr. Blumen-thal, on being honored by AILA and for all her tireless efforts un behalf of improved bone health.

Far more than a decade now, AILA has dedicated itself to advancing research for the prevention and cure of arthritis and osteoporosis. Through its programs of awareness building. education and training, advocacy and research, AILA has had a great impact on enhancing lifelong bone health and improving the lives of those affected by osteoporosis. AILA’s work as one of Italy’s major health organizations is to be commended for bettering the health of Italians and Americans alike. Thank you for ensuring a brighter, more vibrant future for us all.

Again, congratulations to all and best wishes far a successful event.

beat regards,

NANCY PELOSISpeaker of the House

Giugno 17, 2010

Cari Amici,

è un grande onore portarvi i miei saluti in occasione della cerimonia per il premio internazionale della Fondazione Italiana per la lotta all’artrosi e all’osteoporosi (AILA), consegnato presso l’Ambasciata Italiana all’Ammiraglio Susan Blumenthal, M.D., M.P.A.. Mi congratulo con la mia amica, Dr.ssa Blumenthal, per essere stata insignita dall’AILA e per tutti i suoi instancabili sforzi per il miglioramento delle condizioni sanitarie per le ossa.

Per oltre 10 anni l’AILA si è dedicata alla ricerca, la prevenzione e la cura dell’artrosi e dell’osteoporosi. Attraverso i suoi progetti di sensibilizzazione, di educazione e formazione, i patrocini e la ricerca, l’AILA ha avuto un grande impatto per il miglioramento delle condizioni di salute delle ossa e delle vite delle persone affette da osteoporosi. L’opera dell’AILA, una delle maggiori organizzazioni per la salute in Italia, è da lodare per il contributo alla salute degli Italiani e, allo stesso modo, degli Americani. Vi ringrazio perché con il vostro impegno garantirete un futuro più luminoso e brillante a tutti noi.Nuovamente congratulazioni a tutti e i migliori auspici per il successo della manifestazione.

Con i migliori saluti

NANCY PELOSISpeaker of the House

Speciale Washington:

Speciale Washington:

Premio Internazionale

Premio Internazionale

Progetto Donna

Progetto DonnaAILA AL GLOBAL HEALTH FORUM A WASHINGTON

Il 12 ottobre a Washington il Presidente AILA Francesco

Bove, accogliendo l’invito dell’Ambasciatore Giulio Terzi di

Sant’Agata, partecipa al Global Health Forum 2010, il simposio

scientifico organizzato presso l’Ambasciata Italiana negli USA

e giunto alla quinta edizione, al quale prenderanno parte i più

illustri esponenti americani e italiani della sanità tra cui il

Ministro Ferruccio Fazio. Partecipa anche Katheleen Sebelius,

Segretario del Dipartimento di Stato americano per la salute.

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Progetto salute donna in primo piano

Alle 18.00 in punto arrivano gli ospiti, annun-ciati dal rappresentante della sede diplomatica, e accolti dall’Ambasciatore S.E. Giulio Terzi di Sant’Agata e dalla Dott.ssa Antonella Cinque, nella passata legislatura Capo Dipartimento della prevenzione e della comunicazione per il

Ministero della Salute e già Presidente dell’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco. Accolgono uno ad uno gli invitati, ad ognuno un saluto personale. Impeccabili il cerimoniale d’Ambasciata e l’ospi-talità riservata agli invitati, splendidamente curata e organizzata da Donatella Verrone, Social Se-

cretary dell’Ambasciatore. Un parterre di grande prestigio, con personalità eccellenti. Tra i selezio-natissimi ospiti presenziavano gli Ambasciatori di Kuwait, Afghanistan, Romania e Giappone, Gary Locke, Segretario di Stato USA al commercio, diversi membri del Congresso, Dingel, Obey,

di Francesco Pessa

17 giugno 2010, Washington D.C. Que-sta data rimarrà nei ricordi di tutti gli amici della Fondazione AILA come

uno dei giorni più belli della sua storia. Una giornata calda, quasi torrida nella capitale USA. La temperatura che man mano, col passare delle ore, sale, così come l’emozione e l’attesa per questo evento: la Fondazione AILA sbarca negli States per la prima edizione internazionale del Premio “Progetto Donna”. Non ci poteva essere modo migliore per inaugura-re il premio internazionale, che consegnarlo nelle mani di Susan Blumenthal, una donna, un medico, che rappresenta un punto di riferimento tra i più autorevoli nel mondo nel campo della sanità.Fervono i preparativi fi n dalla prima mattina, ogni dettaglio deve essere a punto per la cerimonia. Appuntamento fi ssato per le ore 18.00, su Whi-tehaven Street, dove ha sede l’Ambasciata italiana a Washington e molte altre sedi diplomatiche dei più importanti paesi al mondo. Per questo motivo questa via ha un fascino del tutto particolare. L’Ambasciata italiana è un vero e proprio gioiello architettonico, “incastonato” tra la già citata Whi-tehaven Street e Massachusetts Avenue, proprio nel cuore del Rock Creek Park, in uno dei più ele-ganti quartieri dell’area nord ovest della capitale.All’esterno il tricolore italiano sventola insieme alla bandiera dell’Unione Europea.

L’AMBASCIATA ITALIANA IN USA TEATRO DELL’IMPORTANTE M

Ambassador Terzi, distinguished diplomatic and political authorities, ladies and gentle-men,I’m very honoured to be here today as President of the Italian Foundation AILA for the fi ght

against osteoporosis and osteoarthritis.AILA’s main objective over the past 10 years has been to bring awareness to the general public about these two pathologies.Prevention is vitally important, for the public and individual health and wellness, as well as reduce public spending.Women are the mail targets for these two pathologies, so as to increase awareness, so as to increase awareness AILA has created this award for women’s health, in an aim to sustain research. Today we are here in Washington to present our fi rst intenational award, to a woman who has been outstanding in her contribution in the fi ght for Women’s health.

She is recognized for her lifetime achieve-ments and leadership in raising national awareness and scientific attention to women’s health issues, as well as a range of other critical public health concerns. Addittionally she is an international leader in global health with AIDS, obesity, preven-tion, breast cancer and osteoporosis.I am pleased to announce that Rear Adm. Susan Blumenthal, M.D. is the winner of AILA’s fi rst International Award “Progetto Donna”.

Ambasciatore Terzi, autorità di-plomatiche e politiche, signore e signori,

sono onorato di essere qui oggi, in qualità di Presidente della Fondazione AILA, per la lotta all’artrosi e all’osteoporosi. Il principale obiettivo dell’AILA in questi 10 anni è stato quello di portare all’attenzione dell’opinione pubblica la consapevolezza riguardo a queste due patologie. La prevenzione è di vitale importanza per la salute pubblica e di ogni persona, così come per ridurre la spesa pubblica.

Le donne sono le più colpite da queste due patotologie, e per accrescere la consapevolezza, l’AILA ha ideato questo premio a favore della salute delle donne e per sostenere la ricerca.Oggi siamo qui a Washington per presentare la prima edizione internazionale del premio, che è conferito a una donna che ha dato un contributo eccezionale nelle battaglie a favore della salute delle donne.È riconosciuta per i risultati conseguiti nel corso della sua carriera, per l’autorevolezza nella divul-gazione nazionale, per l’attenzione ai problemi della salute delle donne, così come per una serie di altre importanti emergenze critiche relative alla sanità pubblica.In più è un punto di riferimento internazionale della sanità mondiale per l’AIDS, l’obesità, la preven-zione, il cancro al seno e l’osteoporosi. È un immenso piacere annunciare che l’Ammiraglio Susan Blumenthal è la vincitrice del primo premio internazionale “Progetto Donna”.

L’opera dell’AILA contro artrosi e osteoporosi apprezzata dai massimi rappresentanti d

Ambasciataitaliana a Washington:

il Presidente Francesco Bove pronuncia il suo discorso alla platea rappresentata da esponenti

del Congresso, del Governo e della diplomazia americana

GLI INTERVENTI DEI PROTAGONISTI DEL PREMIO INTERNAZIONALE PROGETTO D

Francesco Bove: “Un onore premiare Susan Blumenthal”

Francesco Bove proclamaSusan Blumenthal vincitricedel Premio InternazionaleProgetto Donna

Excellencies, Distinguished guests, ladies and gentlemen,This hall has a long standing tradition of

hosting important and meaningful events for my country. Be that on the occasion of visits of the highest Italian offi cials, of our National Day, or of the many meetings and initiatives aimed at strengthening the bond of friendship and under-standing between Italy and the United States, in the realms of politics, culture, and science.The international award AILA is presenting today encompasses many faces of the relationship be-tween our two countries, as it can be seen you can see by the very impressive attendance of members of the Diplomatic Corps, the Administration and Congress, Media and friends.I would like to recognize and warmly welcome the Ambassadors of Kuwait, Afghanistan, Romania and Japan.I am particularly grateful to Secretary of Com-merce, Gary Locke for joining us tonight. A special welcome to the many members of Con-gress who honor us with their presence: Repre-sentatives Dingel, Obey, Waxman, Markey, Kildee, Lewis, Gordon, Tanner, Eshoo, Aderholt and Kagen. Special Representative Lorraine Hariton is with us together with colleagues and friends from the State Department.In a few moments the president of AILA Professor Francesco Bove will confer the 2010 International Award, followed by a concert of Italian contem-porary music, which I am sure will raise memories and inspiration in many of us. AILA promotes and supports research to prevent and cure arthritis and osteoporosis. Each year, the Foundation honors women who have con-tributed to AILA’s core mission. The purpose is to raise awareness worldwide, funds to prevent these pathologies, to promote health and im-prove the lives of those affected. Let me express, twice, appreciation to the Presi-dent of AILA. First of all for his initiative of acknowledging, through this award, the outstanding contribution given to science and medicine by an American personality, and an internationally recognized expert, a true leader on issues of women and global health: Rear Admiral Susan Blumenthal. Dr. Blumenthal is a former Assistant Surgeon General and Deputy Asst Secretary for Health. Among her many impressive appointments and functions Rear Admiral Blumenthal is Professor at Georgetown and Tufts University Schools of

Medicine; Director for Health and Medicine Program of the Center for the Study of the Presi-dency; Chair of the Global Health Program at the Meridian International Center and Senior Advisor at amfAR, the Foundation for AIDS Research.To put it simply, Dr Blumenthal is one of the most infl uential women in today’s medicine. We are proud, at the Embassy, that she has kindly ac-cepted to have a key role in the next Global Health Conference, which will be held here in October, dedicated to a very important issue: Quality of life and the science of longevity.On a personal note, Antonella and I are honored to have Susan as an extraordinary friend of ours and of Italy.I have one more reason to tell all my appreciation to Professor Bove: it was Pythagoras who fi rst talked about “the music” played by the planets in their motion, noting the strong links between mathemat-ics and music, between “logic” and “emotions”. Francesco Bove knows it well. An accomplished and recognized scientist, Professor Bove is also a talented musician. He will be leading us into the realm of fascination, poetry and entertainment to-gether with a star of music of our time, Amii Stewart.

Terzi: l’Ambasciata rnei progetti salute U

L’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agatadurante il suo discorso

Anno XIII - N. 1 - pag. 2

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o a WashingtonE MANIFESTAZIONE

Eccellenze, illustri ospiti, signore e signori,Questo luogo ospita per lunga tradizione impor-tanti e signifi cativi eventi per il mio paese, sia

in occasione di visite da parte dei più alti funzionari italiani, del nostro National Day, o dei numerosi in-contri e iniziative volte a rafforzare i legami di amicizia e intesa tra l’Italia e gli Stati Uniti nel campo delle relazioni politiche, culturali e scientifi che.Il premio internazionale, presentato oggi dall’AILA, riunisce tutti i diversi aspetti delle relazioni tra i nostri due paesi, come potete vedere dalla grande partecipazione di membri del Corpo Diplomatico, dell’Amministrazione e del Congresso, dei mezzi di comunicazione e amici.Desidero ringraziare e dare un caloroso benvenuto agli Ambasciatori di Kuwait, Afghanistan, Romania e Giappone. Sono inoltre particolarmente grato al Segretario al Commercio, Gary Locke, per essersi unito a noi stasera. Un ringraziamento speciale ai molti membri del Congresso che ci onorano della loro presenza: i Rap-presentanti Dingel, Obey, Waxman, Markey, Kildee, Lewis, Gordon, Tanner, Eshoo, Aderholt e Kagen.

l’Ambasciatore, prima di introdurre e lasciare il palco al Presidente Bove. USA e Italia sembrano un tutt’uno in questa torrida e festosa giornata di giugno. La cordialità, l’amicizia e il rispetto tra i due paesi e i due po-poli è reale, palpabile, per nulla retorico. Sono l’atmosfera, i gesti, i sorrisi a raccontarlo, e non ultima l’attenzione all’ascolto. Francesco Bove è sul podio e annuncia la vincitrice del primo premio internazionale “Progetto Donna” Susan Blumen-thal che, elegante in abito viola, prende la parola. È sorridente Susan Blumenthal, ringrazia di cuore Francesco Bove e la Fondazione AILA per questo prestigioso riconoscimento. Il suo tono diventa appassionato e determinato quando affronta le tematiche relative alla salute della donna: per questo medico innamorato della scienza e della ricerca, applausi scroscianti e standing ovation. Ma non saranno gli ultimi applausi della giornata. Comincia lo show degli “Affetti Collaterali” e la scienza lascia il campo alla musica. Scienza e musica, logica e emozioni: due binomi “pitagorici” come ha ricordato l’Ambasciatore nel suo intervento. Sulle note dei maggiori successi degli anni ’60 e ’70 la band “scioglie” e coinvolge la platea prima del gran fi nale: Amii Stewart, fasciata in un ele-gantissimo abito rosso, intona “Knock on wood”. È l’ultimo applauso di questo indimenticabile, cal-dissimo 17 giugno, ma è solo un arrivederci. “We want to come back here” dice al microfono il Pre-sidente Francesco Bove. See you soon America.

Waxman, Markey, Kildee, Lewis, Gordon, Tan-ner, Eshoo, Aderholt, Kagen e Lorraine Hariton del Dipartimento di Stato, e ancora, tra gli altri, Rosanna Bove, Marcia Matthews, Antonello Bove con Joni Matthews, Naomi Rosenblatt, Elizabeth e Jan Lodal, Joe Duffey, Lucky Roosvelt, Shamin e Said Jaward, Ronit Ziswiler, Wilma e Stuard Bernstein, Rima Al-Sabah, Chan Heng Chee, Leslie Gordon, Marie Royce, Donna McLarty, Bobbie Smith, Eden Rafshoon.In pochi minuti la sala si riempie, è gremita in ogni posto.Sul palco allestito per la premiazione fanno bella mostra gli strumenti musicali, con i quali, di lì a poco, gli “Affetti Collaterali” animeranno la serata. È dalle prime ore del mattino che la squadra di tecnici e fonici lavora instancabilmente per valorizzare al meglio la performance della band che si esibirà. Il palco è elegante, sobrio, con un fondale nero dal quale risalta un podio trasparente su cui campeggia la scritta “Embassy of Italy – Washignton DC”. Da li prenderà la parola l’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata per dare inizio, con il suo prestigioso intervento, alla prima edizione internazionale del Premio AILA “Progetto Donna”. Mentre davanti a una platea attenta e silenziosa il diplomatico traccia il profi lo di Susan Blumenthal, elencandone i suc-cessi di una strepitosa carriera scientifi ca, è subito evidente, se mai ve ne fosse stato bisogno, che il riconoscimento non poteva fi nire in mani migliori. Ricorda ed elogia le fi nalità della Fondazione AILA

ti del Governo e del Congresso americano

O DONNA. UN RICHIAMO ALL’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE PER LA SALUTE

I passaggi più signifi cativi dell’intervento di Susan Blumenthal

Thank you so much, my appreciation, Professor Bove, for this extraordinary honor and my gratitude to AILA, the Arthritis and Osteoporosis Foundation for this great honor. […] heartache disease, once considered a men’s disease, that you know, is the number one killer of women world wide.

AIDS, thought to be a men’s disease in the 80s, today 50% of cases of HIV are in women globally. And lung cancer, thought to be a men’s disease, all the research and prevention focused on men, in 1987 lung cancer surpassed breast cancer, as the number one cancer killer of women, in fact 5 times as many women die of lung cancer as they do of breast cancer annually […]. And osteoporosis, 1 in 3 women over the age of 50 would have an osteoporotic fracture. It’s the number one cause of a woman losing her independence and having to go into a nursing home. […]Computers are also providing second opinion in the diagnosis and treatment of illness, let me just give you one example. You know, recently we heard about what age we start mammograms, but this is not new, 15 years ago, they seemed to be a cure – when I was at Women’s Health for the Government – and I thought to myself “ you know, mammograms are lifesaving technology, it’s the gold standard but it’s a 40-year-old technology and that 3 out of 4 lesions it fi nds are benign and it misses 15 to 20% of cancer”. I thought to myself, you know, “we can see missiles 20,000 miles away in distant skies and with the Hubble telescope see the surface of Mars, then why can’t we see small lesions in women’s breast right here on earth?” so here’s what we did. I called the director of CIA and NASA and asked them if they had imaging technologies that could help us in our quest. They said they thought they did. The CIA director put 7 million dollars of his money and sent his top imaging scientists to work with our nation top radiologists and today as a result of this initiative, the same imaging technology that spy satellites use to fi nd tanks camoufl aged behind trees is helping us fi nd small cancers camoufl aged behind dense breast tissue. And I say “what better peace dividend could there be from our national investment in defense into save the lives of women everywhere?”

Grazie davvero Prof Bove, tutto il mio apprezzamento per l’onore concessomi e la mia gratitudine all’AILA, la Fondazione per la Lotta all’Artrosi e all’Osteoporosi per

questo grande onore. […] Le patologie cardiache, un tempo considerate proprie della popolazione maschile, oggi è risaputo che sono la prima causa di mortalità per la donna, a livello mondiale. L’AIDS, che negli anni ’80 era ritenuta anch’essa una malattia maschile, attualmente registra il 50% dei casi di HIV, a livello mondiale, a carico della donna. Anche nel caso del cancro al polmone, ritenuto una malattia della popolazione maschile, la ricerca e la prevenzione si sono concentrate esclusivamente sui soggetti maschili, nel 1987 ha superato il cancro al seno come causa principale di mortalità nella donna, infatti annualmente le morti femminili per il cancro al polmone sono 5 volte di più rispetto ai decessi per tumore al seno […]. E poi l’osteoporosi, 1 donna su 3 oltre i 50 anni ha una frattura dovuta all’osteoporosi. È la prima causa per cui una donna perde la propria autonomia ed è costretta ed entrare in un istituto per anziani. […]I sistemi informatici forniscono ulteriori indicazioni sulla diagnosi e la cura delle malattie, permettetemi di farvi un esempio. Sapete, recentemente abbiamo sentito parlare di quale sia l’età giusta per fare la prima mammografi a, ma questa non è una novità, 15 anni fa, mentre lavoravo nella Women’s Health per il Governo, sembrava fosse una panacea e mi sono detta: la mammografi a è una tecnologia che salva la vita, è il gold standard, ma è vecchia di 40 anni, e in 3 casi su 3 le lesioni rilevate sono benigne mentre non rileva dal 15 al 20% delle formazioni tumorali. A questo punto, mi sono detta, riusciamo a lanciare missili in cielo a 20.000 miglia di distanza e con il telescopio Hubble vediamo addirittura la superfi cie di Marte, perché non riusciamo allora a vedere piccole lesioni tumorali al seno proprio qua sulla terra? E dunque ecco cosa abbiamo fatto. Ho contattato i direttori della CIA e della NASA e ho chiesto loro se disponevano di tecnologie delle immagini che potessero aiutarci nella nostra ricerca. Mi dissero che ritenevano di sì. Il direttore della CIA ha destinato 7 milioni di dollari dei suoi fondi inviando i suoi migliori scienziati dell’immagine a lavorare assieme ai migliori radiologi del nostro Paese. Oggi, il risultato di questa iniziativa è che la stessa tecnologia delle immagini usata dai satelliti spia per rilevare i carri armati mimetizzati dietro a un bosco, ci sta aiutando a rilevare piccole formazioni tumorali camuffate dietro a un tessuto denso del seno. E vi dico, quale miglior profi tto in termini di pace potevamo ricavare dall’investimento nazionale per la difesa, se non la salvezza della vita delle donne di tutto il mondo?

Blumenthal: “Grazie AILA”

L’intervento di Susan Blumenthal al Premio Internazionale Progetto Donna

Lorraine Hariton, Special Representative, è tra noi assie-me ai suoi colleghi e amici del Dipartimento di Stato. Fra qualche istante il presidente dell’AILA, Professor Francesco Bove, conferirà il Premio Internazionale 2010, in seguito ci sarà un concerto di musica contemporanea italiana che, sono certo, rievocherà ricordi ed emozioni in molti di noi. L’AILA promuove e sostiene la ricerca per preve-nire e curare l’artrosi e l’osteoporosi. Ogni anno, la fondazione rende onore alle donne che hanno contribuito alla missione principale dell’AILA. Lo scopo è di sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale, di raccogliere fondi per la prevenzione delle patologie, di sostenere la salute e migliorare le condizioni di vita delle persone interessate. Permettetemi di esprimere ancora una volta il mio apprezzamento per il Presidente dell’AILA. Prima di tutto per la sua iniziativa volta a rico-noscere, attraverso questo premio, l’importante contributo dato alla scienza e alla medicina da una personalità statunitense nonché autorità ricono-sciuta a livello internazionale, vera guida per quan-to riguarda le questioni legate alla salute mondiale e delle donne: l’Ammiraglio Susan Blumenthal. La dott.ssa Blumenthal è stata Assistant Surgeon Ge-neral e Deputy Asst Secretary alla Sanità. Tra le no-tevoli nomine e funzioni, l’Ammiraglio Blumenthal è Professore alla Georgetown and Tufts University School of Medicine; Direttore per i Programmi di Salute e Medicina del Centro Studi della Presiden-za; Presidente del Global Health Program presso il Meridian International Center e Senior Advisor per amfAR, la Fondazione per la Ricerca sull’AIDS.Per dirla con parole semplici, la Dott.ssa Blumenthal è una delle donne più infl uenti della medicina dei nostri giorni. Siamo orgogliosi, qui presso l’Am-basciata, che essa abbia gentilmente accettato di svolgere un ruolo chiave in occasione della prossima Global Health Conference, che si terrà a ottobre, dedicata a una questione molto importante: la qualità della vita e la scienza della longevità.Personalmente, Antonella e io siamo onorati di avere Susan come straordinaria amica nostra e dell’Italia. Ho ancora un motivo per esprimere tutta la mia stima al Professor Bove: è stato Pitagora a parlare per primo della “musica” suonata dai pianeti durante il loro movimento, notando gli stretti legami esistenti tra la matematica e la musica, tra “logica” ed “emo-zioni”. Francesco Bove lo sa bene. Scienziato colto e prestigioso, il Professor Bove è anche un musicista di talento. Ci condurrà nel regno del fantastico, della poesia e dell’intrattenimento assieme ad una star della musica del nostro tempo quale Amii Stewart.

La scultura del Premio AILA Progetto Donna,opera dell’artista Liliana Radicevic

Antonella Cinque è l’ideatrice del primo Premio Internazionale Progetto Donna, avendo negli anni apprezzato l’attività di informazione e divulgazione svolta dall’AILA. Proprio lei, insignita del Premio AILA nel 2004, ha rivestito in Italia un ruolo importante nel campo della sanità, prima come dirigente di Farmindustria e successivamente come Capo Dipartimento per la prevenzione e comunicazione al Ministero della Salute.

È stata inoltre Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’AIFA, l’importante Agenzia Italiana del Farmaco.Antonella Cinque, attualmente negli USA, svolge un ruolo di primo piano nello svi-luppo delle relazioni italo-americane nel settore salute, favorendo scambi culturali e scientifi ci di primaria importanza, oltre che per il nostro paese, anche per gli USA, dove è in corso un cambiamento del sistema sanitario.

PRIMO PIANO

La promotrice del Premio Antonella Cinque, con la vincitrice Susan Blumenthal

Antonella Cinque“Ambasciatrice” dell’AILA

a ruolo chiavee USA-Italia

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LA STRAORDINARIA CARRIERA DI SUSAN BLUMENTHAL

Una vita dedicata alla salute della donnaIl cammino della vincitrice della prima edizione internazionale del Premio Progetto Donna

Ripercorriamo in questo articolo la storia di una donna, di un medico che, a pieno titolo, si è aggiudicato la prima edizione del premio

internazionale Progetto Donna.L’Ammiraglio Susan J. Blumenthal, M.D., M.P.A. ha ricoperto la carica di Assistant Surgeon General and Senior Global Health Advisor, affrontando per oltre 20 anni, quale uno dei massimi rappresentanti di governo, una serie di questioni scientifi che e legate alla sanità pubblica, tanto a livello nazionale che internazionale. Esperta professionista, nota a livello internazionale, ha il merito indiscusso di aver massicciamente sensibilizzato l’opinione pubblica e gli ambienti scientifi ci su importanti questioni legate alla salute pubblica, con particolare riguardo per la popolazione femminile, alla salute in generale, alla malattia, all’obesità, alla prevenzione della violenza e alle malattie menta-li, facendone dei temi prioritari nell’agenda di governo. La dottoressa Blumenthal si è altresì distinta nella ricerca di risposte, a livello di sanità nazionale, ad eventi di terrorismo, si è occupata della prepa-razione per le emergen-ze, di questioni legate alle biotecnologie e delle sfi de crescenti per la salute pub-blica, tra le quali la minaccia di pandemie infl uenzali e AIDS. Ha avviato diverse collaborazioni mediche internazionali, fra cui la Middle East Health Initiative. È stata una pioniera nell’uso dell’informatica fi nalizzata al miglioramento delle condizioni di salute ed è stata tra i primi membri di governo a sfruttare In-ternet per scopi di formazione in materia di salute, attraverso l’istituzione di prestigiosi siti dedicati. È stata insignita della Medaglia per il servizio pre-stato nell’ambito della Sanità Pubblica, ovvero la massima onorifi cenza “per essersi distinta - dice la motivazione - per i meriti acquisiti nel ruolo di leader e pioniere, per il contributo di innovazione e dedizione al servizio pubblico volto al migliora-mento della salute, soprattutto della popolazione femminile, della nostra nazione e a livello mon-diale”. La Blumenthal è Diret-tore del Programma di Salute Pubblica e Me-dicina presso il Centro Studi per la Presidenza e il Congresso Americani (CSPC) dove co-presiede la Commissione del Centro Studi per gli Orien-tamenti Sanitari Futuri. Guida inoltre progetti sanitari a livello diplomatico tra i quali l’Inizia-tiva Sanitaria Israelo-palestinese patrocinata da USAID che ha riunito esperti, elaborato linee guida per programmi di cooperazione e sfruttato la tecnologia informatica per migliorare lo scam-bio di informazioni. Ricopre inoltre l’incarico di Consigliere Politico Capo alla Sanità per amfAR, Fondazione per la Ricerca sull’AIDS inoltre è Presidente del Piano Sanitario Generale presso il Meridian International Center. È professore di psichiatria alla Georgetown and Tufts School of Medicine. Innumerevoli gli incarichi di docenza che ha ricoperto nella sua carriera. Su speciale incarico del governo, la Dott.ssa Blumenthal ha ricoperto l’incarico di Vice Presidente Associato per le Politiche Sanitarie alla George Washington University. A riconoscimento dei suoi meriti, quale leader e portatrice di innovazione a livello mon-diale nel campo della salute della donna, dal 1993 al 1997 la Dott.ssa Blumenthal ha ricoperto per prima l’incarico di Deputy Assistant Secretary per la Women’s Health nell’ambito del Dipartimento della Sanità e dei Servizi Sociali degli Stati Uniti. In questo ruolo, ha sviluppato progetti innovativi a livello nazionale, supervisionato e coordinato un budget di 4 miliardi di dollari destinato alla ricerca, ai servizi, ai programmi e attività di formazione. Ha collaborato con diversi enti ed agenzie regionali del Dipartimento della Sanità e dei Servizi Sociali degli Stati Uniti, tra i quali NIH, CDC, CMS e FDA, per garantire programmi medico-sanitari nazionali mirati alle esigenze specifi che della popolazione

e rilasciato dichiarazioni dinanzi al Congresso. È apparsa sovente in veste di esperto in programmi di informazione alla radio e Tv nazionali, è stata Direttore per la Medicina in Discovery Channel/American Film Institute Global Health Docu-mentary Festival e Consigliere Medico Capo per

l’iniziativa PBS Health Outreach Initiative. La Dott.ssa Blumenthal ha scritto diversi articoli scientifici e per le ru-briche di medicina di riviste quali U.S. News and World Report e Elle.

L’Ammiraglio Blumenthal è membro del Consiglio d’Amministrazione di diversi istituti fi lantropici e scolastici compresi Save the Children, Stanford University a Washington, e il Meridian International Center. È stata recentemente nominata Health Le-ader dell’Anno 2009 da parte della Commissioned Offi cers Association per la sua “eccellente carriera e i numerosi contributi in materia di orientamenti a favore dei comportamenti che favoriscono la salute pubblica, infl uendo in maniera positiva sulla po-polazione americana e sulla popolazione mondiale [...] e per il lavoro svolto a favore dell’applicazione della tecnologia per fi nalità di miglioramento della salute”. L’ Ammiraglio Blumenthal è stata altresì eletta da New York Times, National Library of Me-dicine e Medical Herald quale una delle donne più infl uenti e importanti della medicina.

(Fonte: www.susan-blumenthal.org)

In sintesi elenchiamo alcuni dei prestigiosi incarichi della brillante carriera dell’Ammiraglio Susan J. Blumenthal: Ex U.S. Assistant Surgeon General and Senior Global Health Advisor; Founding Deputy Assistant Secretary for Health (Women’s Health) per il Dipartimento della Sanità e dei Servizi Sociali degli Stati Uniti; Clinical Professor presso le Georgetown and Tufts University Schools of Medicine; Direttore, per il Programma Medico Sanitario, del Centro Studi della Presidenza; Consigliere Capo per le Politiche Sanitarie per amfAR, Fondazione per la ricerca sull’AIDS.

ALCUNE TAPPE FONDAMENTALI

femminile. Nominata dalla Casa Bianca quale Consulente in materia di politiche sanitarie, Susan Blumenthal ha inoltre collaborato con diverse organizzazioni governative, gruppi professionali di operatori sanitari e consumatori per portare alla ribalta questioni legate alla salute della po-polazione femminile sia negli Stati Uniti che a livello internazionale. Ha il merito di aver creato un approccio coordinato, a livello nazionale, in

gramma d’azione nazionale per la lotta contro il tumore al seno, un’iniziativa presidenziale che ha dato il via a diversi programmi innovativi di lotta contro questa patologia. È stata inoltre l’autrice di un’importante iniziativa mista pubblico-privata sul cancro alle ovaie. Ha avviato una collaborazione senza precedenti con CIA, NASA e DOD de-nominata “From Missiles to Mammograms” (“Dai missili alle mammogra-fi e”) per trasferire la tec-

nologia delle immagini usata per scopi mi-

litari e spaziali alla diagnosi precoce dei tumori al seno.

Nei 12 anni che hanno preceduto questo incarico, la Blumenthal ha

diretto diversi prestigiosi pro-grammi di ricerca (quale Diret-tore del Settore di Ricerca di Medicina Comportamentale e Prevenzione di base, oltre che Direttore del Reparto di Ricerca sui Suicidi) presso gli istituti Sanitari Nazio-nali dove il suo lavoro si è concentrato in particolare sui fattori biologici, com-portamentali e psico-sociali

presenti nelle patologie, la psiconeuroimmunologia, la

prevenzione delle patologie e l’obesità, l’alimentazione, i distur-

bi del sonno e i disturbi mentali. Nel suo libro, Suicide over the Life

Cycle (Il suicidio durante il ciclo vitale), pubblicato nel 1990, ha sviluppato dei mo-

delli per la comprensione del comportamento suicida, oltre che delle strategie di prevenzione.

In questo stesso periodo ha inoltre denunciato con forza le disuguaglianze nella ricerca per la salute della donna, promuovendo nuove iniziative riguardanti la differenza di genere nella salute e nella malattia. Ha presieduto diversi Comitati in seno a organizza-zioni professionali e governative oltre a conferenze nazionali e internazionali e Commissioni. Ha pre-sieduto il NIH’s Health and Behavior Coordinating Committee oltre alle Commissioni Federali di Co-ordinamento sulla salute femminile e l’ambiente, tecnologia delle immagini, tumore al seno e violenza domestica; ha inoltre diretto il Centro nazionale per la prevenzione della violenza giovanile. Ha organizzato e presieduto la serie di conferenze al Campidoglio “Healthy Women 2000” e ha condotto un’innovativa serie televisiva in tredici puntate, vincitrice di un premio, sui temi legati alla salute della donna. L’Ammiraglio Blumenthal, in veste di membro del President’s Interagency Council on Women, ha rappresentato gli Stati Uniti presso la World Health Organization’s Global Commission e la US/Mexico Bi-national Commission sulla salute della donna. È stata anche vicepresidente della US-Canada Conference on Women’s Health.Come leader indiscussa e portavoce nazionale in materia di salute, Susan Blumenthal ha fornito consulenza a Capi di Stato e Ministri della sanità

Susan Blumenthal è stata insignita di numerosi e prestigiosi premi e onorifi cenze. Impossibile elencare tutti i riconoscimenti della sua carriera, ne menzioniamo alcuni:• Rear Admiral Susan Blumenthal Named

Jewish Heroine of America, Florida Atlantic University Libraries, 2008

• Distinguished Service Medal, United States Public Health Service, US Dept of Health and Human Services, 2006

• Honorary Doctorate of Science, Ben Gurion University, 2005

• Women’s Leadership Award, Save the Chil-dren, 2004

• National Public Service Award, National Breast Cancer Awareness Month, 2004

• Achievement Medal, U.S. Public Health Service, 2002

• U.S. Congressional Citation, 2001• Humanitarian Award — AMIT, 1999• Special Assignment Award - U.S. Public He-

alth Service, 1998• Commendation Award — Naval Sea Com-

mand, 1998• Secretary’s Honor Award – U.S. Department

of Health and Human Services, 1996• Gracie Award – American Women in Radio

and Television, Inc., New York, 1997• Public Health Service Award – National Asso-

ciation of Anorexia Nervosa and Associated Eating Disorders and the Academy for Eating Disorders, 1995

• Presidential Commendation for Outstanding Service – American Medical Women’s Asso-ciation, 1994

• Trendsetter Award for Research and Advocacy on Women’s Health, 1993

• Meritorious Service Medal of the United States Public Health Service, 1992

• Commendation Medal of the United States Public Health Service, 1990

• Outstanding Service Medal of the United States Public Health Service, 1989

Tutti i premi sul sitowww.susan-blumenthal.org

PREMI E RICONOSCIMENTI

materia di salute della donna, che ha decisamente sensibilizzato l’opinione pubblica e gli ambienti scientifi ci verso questi temi, grazie all’istituzione di Centri Nazionali di Eccellenza per la Women’s Health presso gli istituti accademici di tutto il terri-torio nazionale, che potessero fungere da modelli

nazionali di cura rivolta alla popolazione femmi-nile, creando partnership internazionali, riunendo un’ottantina di gruppi impegnati contro l’AIDS nella donna e promuo-vendo iniziative sull’oste-

oporosi, l’obesità, l’alimentazione, l’attività fi sica, il diabete e la prevenzione di patologie, mettendo in collegamento agenzie federali, organizzazioni private e mass media sulla risposta da dare a que-ste problematiche. Per Susan Blumenthal inoltre, la lotta contro il tumore al seno è una massima priorità. È stata Co-presidente e responsabile per il coordinamento e l’implementazione del Pro-

Ha sensibilizzato l’opinione pubblica e gli ambienti scientifici su

importanti questioni legate alla salute pubblica, con particolare riguardo

per la popolazione femminile

Eletta da New York Times, National Library of Medicine e Medical Herald quale una delle donne più influenti e importanti

della medicina

COA (Commissioned Offi cers Association) Frontline dedica la prima pagina a Susan Blumenthal,

nominata Health Leader dell’anno 2009

Susan Blumenthal in un suo intervento alla Casa Bianca con il Presidente Bill Clinton

Da Sinistra Laura Bush, Rosalynn Carter,Susan Blumenthal e Hillary Clinton

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INTERVISTA A SUSAN BLUMENTHAL

Le nuove vie della medicina al femminile“Rimanere vigili per accendere un futuro di salute per la donna nel ventunesimo secolo”

Dottoressa Blumenthal, che cosa sta rallentan-do il progresso nei confronti del miglioramento delle condizioni di salute nella donna?

Esistono diversi ostacoli che rallentano i progressi in questa direzione. La condizione socio-economica è in generale l’indicatore più signifi cativo delle con-dizioni di salute. Eppure, il 70% di 1.2 miliardi di persone che vivono in povertà sono donne. A livello globale, la donna è pagata il 30-40% in meno ri-spetto all’uomo, a parità di occupazione. Negli Stati Uniti, una donna guadagna ancora 76 cents per ogni dollaro guadagnato da un uomo. Inoltre negli Stati Uniti oggi, 45 milioni di persone – in gran parte donne – non hanno una copertura assi-curativa sanitaria e il loro numero è in aumento. Pertanto, garantire opportu-nità di istruzione e salute per le donne e migliorare il loro accesso alle cure sanitarie nel corso della vita è un pun-to cruciale perché esse possano avere un futuro all’insegna della salute.Un altro ostacolo è lo scarso grado di conoscenza in ma-teria di salute. Si calcola che esi-stano 876 milioni di analfabeti nel mondo, dei quali il sessantasei per cento sono donne. Quasi la metà dei soggetti adulti negli Stati Uniti corre rischi maggiori, in termini di salute, data la diffi coltà di comprendere istruzioni e termini medici.Le donne – e gli uomini – hanno bisogno di istruzione quando si tratta della loro salute e dei farmaci che usano. È nostro compito dare un senso all’informa-zione medica, renderla semplice da leggere e da comprendere. Parecchie sono ora le iniziative in corso, promosse sia dal Dipartimento della Sanità e dei Servizi Sociali che dal settore privato, per mi-gliorare il livello di conoscenza in materia di salute.Esiste un’altra sfi da per la salute della donna, come disse Goethe nella sua opera, il quale una volta scrisse: “Non è suffi ciente sapere; dobbiamo applicare; non è sufficiente desiderare; dob-biamo fare”. Si calcola che vi sia un gap di 15 anni tra la scienza e i servizi offerti, dal mo-mento cioè in cui si fa una nuova scoperta e il momento in cui questa viene applicata. Nell’era informatica, perché non dovremmo impiegare solo 15 secondi? Moltissime informazioni importanti sulla preven-zione e la cura delle malattie sono attualmente disponibili e potrebbero essere oggi utilizzate per migliorare la salute della donna, sia nel nostro paese che nel mondo. L’HHS ha recentemente pubblicato un rapporto, The Decade of Health Information Technology, (Il decennio dell’infor-matizzazione medica) contenente indicazioni in merito alla creazione di un’infrastruttura infor-matica snella che aumenti l’effi cienza del sistema sanitario, limiti gli errori medici e diffonda infor-mazioni salvavita, rapidamente ed effi cacemente, negli Stati Uniti come nel resto del mondo. Lo sviluppo di strategie innovative per accelerare i tempi tra la scoperta scientifi ca e l’applicazione delle nuove conoscenze è una priorità essenziale per la salute della popolazione femminile nel ven-tunesimo secolo.

Lei ha gestito numerose questioni relative alla salute della donna nel mondo. Può citare qual-che problematica a livello globale?

All’inizio del ventunesimo secolo, la salute della donna è davvero una priorità a livello mondiale.

Esistono oltre 3.1 miliardi di donne e nella maggior parte delle aree, le donne sono più numerose degli uomini. Eppure un certo numero di fattori, tra i quali povertà e le discriminazioni, minano le condizioni di salute per le donne, che sono essenzialmente collegate al loro ruolo e alle libertà fondamentali. I diritti delle donne – diritti umani – sono essenziali per lo sviluppo della nazione, la crescita economica e il progresso generale. Tuttavia, per le donne in diversi paesi le discrimi-nazioni e la negazione dei diritti fondamentali, già dall’infanzia, hanno un impatto negativo sulla

ne, le soluzioni – come i problemi – devono avere portata globale. Il che signifi ca che il nostro lavoro non può fermarsi davanti alle frontiere statunitensi, per motivi umanitari, economici e di sicurezza nazionale. La SARS ha messo in ginocchio le economie della Cina e di Toronto perché la gente aveva paura di viaggiare in quei paesi. Milioni di orfani oltreoce-ano, le cui madri sono morte di AIDS, malaria o tubercolosi sono un invito all’instabilità politica. Curare milioni di

donne affette da sindromi da HIV/AIDS o da malattie connesse al ta-bagismo e all’obesità depauperano le nazioni di risorse umane dei fondi necessari per costruire comunità, economie e democrazie sane.È il motivo per cui il dipartimento USA per la Sanità e i Servizi Sociali, oltre a parecchie organizzazioni private supporta un’ampia gamma di progetti e iniziative internazionali nel campo della salute per preveni-re e curare una serie di minacce glo-bali per la salute della popolazione

femminile. Migliora-re il controllo sulle malattie, supportare la ricerca scientifi ca, rafforzare le infra-strutture compresa quella per la forma-zione professionale, la sensibilità cultura-

le e il potenziamento della prevenzione delle malattie sono tutti elementi fon-damentali. La nostra comune ricerca per migliorare la salu-te della donna nel ventunesimo secolo deve essere trasversa-le, a livello culturale, linguistico e gover-nativo.

Cosa è necessario fare ancora?

Nell’ultimo secolo, negli Stati Uniti, grazie alle conquiste raggiunte nel campo della salute fem-

minile, la durata di vita della donna media è quasi raddop-piata, raggiungendo livelli di cura inimmaginabili per le generazioni passate. […]Madame Curie una volta osser-vò, “Non vedo mai quello che

è stato fatto, vedo sempre quello che rimane da fare.” Sì, si sono fatti molti progressi per la salute della donna, ma molto rimane ancora da fare. È necessaria una ricerca più approfondita sulla differenza tra i sessi per quanto riguarda la salute e la malattia e sulle condizioni che riguardano la donna durante il suo ciclo vitale. […]Dobbiamo inoltre collaborare per spostare l’asse da una società basata sulla cura a una centrata sulla prevenzione; aumentare il livello di prepa-razione per affrontare e vincere nuove sfi de sulla salute e sulla sicurezza della donna; colmare il gap relativo alla disparità di cura per le donne di co-lore; infi ne tradurre con maggior effi cacia ciò che apprendiamo dalla scienza e dalla salute pubblica per migliorare la fornitura di servizi alle donne. Le complesse sfi de da affrontare in termini di cura contro la diffusione del tabagismo, l’obesità, l’AIDS, la povertà, la violenza contro la donna e l’accesso all’assistenza medica di qualità richiedo-no un approccio multidisciplinare. Non possiamo risolvere i problemi della salute pubblica da soli. Questo è il motivo per cui le prospettive sulla sani-tà pubblica, la medicina, la scienza e la tecnologia devono integrarsi in un nuovo paradigma per af-frontare le opportunità e le sfi de che ci si pongono davanti. La bella notizia è che il governo e il settore privato stanno lavorando insieme, facendo leva su capacità e risorse reciproche per colmare i vuoti di conoscenza e migliorare la prevenzione e l’offerta di servizi alle donne sul territorio nazionale e a livello mondiale. Se rimaniamo vigili, i risultati di questo sforzo dovrebbero accendere un futuro di salute per la donna nel ventunesimo secolo.

A cura di Harvard Health Policy Review

In basso: a sinistra l’Ammiraglio Susan Blumenthal, a destra con il Generale Russ Zatchuk per l’iniziativa From Missiles to Mammograms di cui è stata promotrice.In alto: con Hillary Clinton, allora First Lady, a sinistra Mirabella Magazine le dedica un servizio.

Lo sviluppo di strategie innovative per accelerare i tempi tra la scoperta

scientifica e l’applicazione delle nuove conoscenze è una priorità

essenziale per la salute della popolazione femminile

Si sono fatti molti progressi per la salute della

donna, ma molto rimane ancora da fare

traiettoria della loro vita.A livello mondiale, l’istruzione, le opportunità di lavoro, un’adeguata alimentazione, la pianifi ca-zione familiare e l’accesso alle cure mediche co-stituiscono degli elementi essenziali per garantire un futuro più sano alla donna.La popolazione mondiale sta invecchiando e l’incidenza e le morti per malattie croniche, com-presi infarti, cancro, diabete e Alzheimer sono in drastico aumento.

Si prevede che il numero di ultrasessantenni pas-serà da 600 milioni a 1 miliardo nel corso dei prossimi due decenni, e per la maggior parte saranno donne. È per questo che favorire un buon invecchiamento

deve diventare una delle massime priorità a livello mondiale. In parecchi paesi in via di sviluppo, le donne stanno affrontando il doppio rischio delle malattie croniche e infettive. Mentre l’aspettativa di vita è aumentata per la popolazione femminile nella maggior parte dei paesi sviluppati e di quelli in via di sviluppo, è drammaticamente calata nell’Africa sub-Sahariana in conseguenza dell’AIDS. Nei primi anni ‘80, si pensava che l’AIDS riguardasse soltanto gli uomini, per cui ricerca e la preven-zione erano unicamente mirate alla popolazione maschile, lasciando le donne all’oscuro del fatto che anche loro fossero a rischio.Dall’inizio dell’epidemia a oggi, le morti per AIDS riguardano quasi al 50% le donne. Attualmente sono in corso iniziative per prevenire e curare l’AIDS nelle donne, oltre che per prevenire la trasmissione madre/fi glio. Inoltre, la diffusione di malattie infettive (che rappresentano il 25% dei casi di morte a livello mondiale), la diffusione di tabagismo e obesità, la scarsa sicurezza alimentare e dell’acqua, la violen-za contro le donne, il traffi co di esseri umani e la minaccia del bioterrorismo non hanno frontiere. Dal momento che condividiamo un futuro comu-

Roma, 10 giugno 2010

Gentile Ammiraglio Susan Blumenthal,

Le esprimo la mia felicità nell’inviarLe le mie congratulazioni e la mia ammirazione per la Sua brillante carriera e per la dedizione nei confronti della salute pubblica, in particolare per l’impegno rivolto alla salute delle donne.

Come sa l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha manifestato preoccupazione per le patologie connesse alla salute della donna e sostiene ogni processo di miglioramento.

Gli obiettivi che ha conseguito nel suo lavoro l’hanno resa celebre in Europa.

Vorrei quindi esprimerLe, a nome dell’Università Sapienza di Roma, con tutte le nostre facoltà e il vasto corpo studenti, che ci rendono il più grande Ateneo in Europa, le congratulazioni per il Premio AILA che riceverà oggi dal Presidente, Prof. Francesco Bove.

Saremmo lieti di inviarLa a Roma per una Sua conferenza nell’Aula Magna, che in passato ha ospitato gli studiosi più illustri.

I più cordiali saluti

Prof. Luigi FratiRettore Università “Sapienza” di RomaPreside di Facoltà di MedicinaCapo Dipartimento di Oncologia

COOPERAZIONE UNIVERSITARIA

Rome, 10th June 2010

Dear Rear Adm. Susan Blumenthal, M.D. ,

I am happy to convey my congatulations and admiration for your brillant career and dedication to public health and especiall for your commitment to Women’s welfare.

As you know, the World Health Organization is very preoccupied with female health issues and sustains any development towards improvement.

The goals that you have been working towards have also rendered you renowned in Europe.

So, I would like to express, in the name of The Sapienza University of Rome, with its numerous faculties and huge body of students, making it the largest university in Europe, congratulations for The AILA Awards that you are receiving today from its president - Prof. Francesco Bove.

We would very much like to invite you to Rome for a conference in the Aula Magna, which has in the past received the most illustrious of scholars.

Kindest regards.

Prof. Luigi FratiRettore Università “Sapienza” di RomaPreside di Facoltà di MedicinaCapo Dipartimento di Oncologia

Congratulazioni e invito di Frati alla Blumenthal

Il Prof. Luigi Frati

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di Francesco Pessa

Il legame antico e indissolubile tra scienza e musica l’ha ricordato l’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Aga-ta nel suo intervento in occasione del primo premio

internazionale “Progetto Donna”, citando uno dei più importanti fi losofi della storia, Pitagora, che “per primo fece riferimento alla «musica» dei pianeti nel loro moto, intuendo il forte collegamento tra matematica e musica, tra logica e emozioni”. A metà tra storia e leggenda si narra che Pitagora, avvici-natosi a un’offi cina di un fabbro e incuriosito dal suono dei martelli sulle incudini a volte consonante, e a volte dissonante, cominciò a studiarne i motivi scoprendo che i martelli che risuonavano in consonanza avevano un pre-ciso rapporto di peso. Partendo dall’osserva-zione e dai successivi esperimenti, in perfetto stile scientifi co, Pitagora dedusse la sua teoria matematica sulla musi-ca e gli strettissimi legami tra musica, matematica e natura. Da allora, seppur in costante simbiosi, il rapporto tra scienza e musica ha vissuto fasi alterne, un legame di odio e amore. Se un tempo, soprattutto negli anni ’70, gli artisti predicavano la contro-cultura, il rifi uto di ogni regola, vissu-ta come costrizione e impedimento, oggi invece i musicisti si fanno interpreti e testimonial delle grandi campagne sociali: la lotta alle droghe, all’alcol, a favore dei corretti stili di vita e della ricerca scientifi ca. Negli USA lo scorso anno è stata avviata la campagna Rock Star of Science (www.rockstarofscience.org) sostenuta dal magazine GQ e promossa da alcuni tra i più importanti artisti e musicisti internazionali con lo scopo di sostenere la ricerca scientifi ca e i medici, le persone a cui è

demandato il compito di salvare e migliorare le nostre vite. Il manifesto della campagna recita: “I nostri «cervelli» più bril-lanti si dedicano a cercare le cure per malattie come il cancro, l’HIV e l’AIDS, l’ Alzheimer, e i nostri artisti più celebrati li sostengono”. Sheryl Crow, Josh Goban, Joe Perry, Seal, sono alcu-ne delle star della musica che promuovono e supportano Rock Star of Science e gli obiettivi della campagna: far diventare l’investimento per la ricerca scientifi ca una priorità nazionale, accelerare le terapie, stimolare le generazioni future a intraprendere la carriera medica, sensibilizzare sull’importanza della diagnosi precoce, rifi utarsi di accettare “No cure” come risposta alla richiesta di cure mediche.Anche in Italia non mancano artisti che hanno prestato il proprio volto e la propria voce a favore di campagne sociali. Ricordiamo in particolare un amico della Fondazione AILA, Gigi D’Alessio: il suo brano “Non c’è vita da buttare” è stata colonna sonora della campagna sociale contro gli abusi dell’alcol promossa dal Ministero della Salute.Ma molti altri si sono impegnati per la salute, come Laura Pausini, probabilmente l’artista italiana più famosa nel mondo, che, tra le numerose attività sociali, ha partecipato alla campagna a favore del test HPV per le donne europee. Non dimentichiamo inoltre l’impegno della Nazionale

Cantanti e di artisti del calibro di Eros Ramazzotti, Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, per citarne solo alcuni, nel sostenere tantissime fondazioni in oltre 20 anni di attività.In oltre due millenni di storia, dall’antica Grecia ad oggi, scienza e musica confermano tutto il fascino del loro eterno e talvolta confl ittuale legame.

SCIENZA E MUSICA: UN’IMPORTANTE INIZIATIVA DELLA RIVISTA AMERICANA GQ

Da Pitagora alle campagne socialiSheryl Crow, Joe Perry, Seal in linea con l’attività degli Affetti Collaterali a favore dell’AILA

di Simona Gabrielli

Musica e scienza, rock e medicina. Se le star a stelle e strisce danno voce alla ricerca medica, nel nostro paese c’è chi

ha intuito come la musica possa essere un veicolo straordinario per diffondere la cultura medica, messaggi per la prevenzione e l’impor-tanza dei corretti stili di vita per la nostra salute. Gli Affetti Collaterali nascono per questo scopo: portare in tutta Italia nei propri live buona musica, intratteni-mento di qualità e un messaggio per la salute e il viver sani, in particolar modo per la prevenzione dell’artrosi e l’osteoporosi. Tutte le performance della band sono fi nalizzate a condividere l’infor-mazione medico scientifi ca e a raccogliere fondi per la ricerca. Il progetto musicale nasce dalla passione condivisa per la musica di un gruppo di artisti di grande ta-lento e notevole curriculum: Francesco Bove (voce solista e chitarra acustica), Nicola di Staso (chitarra elettrica), Gabriele Bove (batteria), Arturo Valiante (tastiere), Valerio Serangeli (basso), Adriana Ester Gallo e Vanessa Cremaschi (violino e voce), Laura

di Mauro e Valentina Ducros (vocalist). Una lunga stagione quella degli Affetti Collaterali. Inizia il 24 settembre dello scorso anno a Roma, in occasione della VIII edizione del Premio AILA “Progetto Donna”, all’Auditorium Parco della Musica. Esaurita la Sala Petrassi con ospiti d’ecce-

zione come Mogol e Renzo Arbore “mostri sacri” della musica italiana, ma è stata soprattutto l’occasione per parlare di salute ricordando che l’artrosi e l’osteoporosi interessano solo in Italia oltre

5 milioni di persone e sottolineando l’importanza della ricerca scientifi ca e della prevenzione.Ancora un live in occasione de “La 3 giorni della salute”, iniziativa promossa dal Ministero della Salute per promuovere l’educazione ai corretti stili di vita: sana alimentazio-ne, sport e un “no” deciso a fumo e alcol: Affetti Collaterali “on stage” il 2 ottobre a Castel Sant’Angelo. Applausi e consensi anche a Cremona, nella magnifica cornice del Teatro Ponchielli e nella suggestiva Piazza del Duomo di Spoleto. Lo scorso 8 maggio,

al Teatro Gentile di Fabriano, la band si è esibita nel corso della manifestazione “Donne senza età”, organizzata dall’Associazione “Noi come prima Fabriano”. È stata una giornata interamente dedicata ai temi della salute della donna: nella piazza del Comune di Fabriano, grazie alla parte-cipazione di medici specializzati della Fondazione AILA si è potuta effettuare gratuitamente la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata), esame fondamentale per conoscere lo stato di salute delle ossa. Il 17 giugno si è tenuta la brillante performance americana in occasione della prima edizione in-ternazionale del Premio Progetto Donna ospitata dall’Ambasciata italiana a Washington. Due appuntamenti in Sardegna il 25 e 26 giugno, rispettivamente al Next Door di Porto Cervo e all’Hotel Sporting di Porto Rotondo, a riprova del

fatto che la buona musica e le attività di sensibilizzazione per la salute non si fermano nem-meno in estate. Un altro concerto importante per gli Affetti Collaterali si è tenuto a Parma, nell’ambito

del programma “Sotto le stelle…in piazzale della Pace”, una rassegna di musica e informazione medica volta a indirizzare i cittadini a persegui-re corretti stili di vita, riducendo così il rischio dell’insorgere di patologie pericolose e limitando l’azione dei principali fattori di rischio per la salute.Tanti concerti per gli Affetti Collaterali, su e giù per lo “stivale” e non solo. Tante le persone che, grazie a questi live hanno potuto conoscere più a fondo i rischi di una malsana condotta di vita, i pericoli connessi con patologie come l’artrosi e l’osteoporosi, ma soprattutto gli strumenti e le regole per una prevenzione effi cace.

AFFETTI COLLATERALI

Un anno a tutto rock per la saluteDai teatri all’Ambasciata USA: il cammino della band nella raccolta fondi per la ricerca

A sinistra il manifesto della campagna Rock Star of Science. A destra Gigi D’Alessio. Il cantante ha prestato volto e voce per alcune importanti iniziative sociali:la campagna contro l’abuso di alcol del Ministero della Salute e, recentemente, quella contro il bullismo del Comune di Roma

Oggi i musicisti si fanno interpreti e

testimonial delle grandi campagne sociali

Anche in Italia gli artisti hanno prestato il proprio volto e la propria voce a favore di campagne sociali

Gli Affetti Collaterali nascono per questo scopo: portare in

tutta Italia un messaggio per la salute e il viver sani

Il progetto musicale nasce dalla passione condivisa

per la musica di un gruppo di artisti di grande talento

Ricordiamo infi ne che se volete sostenere la Fon-dazione AILA potete farlo acquistando “Across the 60’s – 70’s”, cd che la band ha pubblicato, conte-nente una raccolta dei brani più signifi cativi di quel periodo d’oro per la musica. Tutti i proventi della vendita del cd saranno devoluti alla Fondazione AILA per la ricerca contro l’artrosi e l’osteoporosi.

Per acquisto CD e DVD degli Affetti [email protected]

Amii Stewart durante il concerto di Washington con gli Affetti Collaterali.A fi anco Gabriele Bove, batterista della band

Una panoramica del Teatro Ponchielli di Cremona durante il concerto degli Affetti Collaterali

Spoleto 30 maggio 2009

Roma Auditorium Parco della Musica, 24 settembre 2009

Roma Castel Sant’Angelo, 2 ottobre 2009

Cremona Teatro Ponchielli, 4 ottobre 2009

Fabriano Teatro Gentile, 8 maggio 2010

Spoleto Piazza del Duomo, 22 maggio 2010

Washington Ambasciata Italiana in USA, 17 giugno 2010

Porto Cervo Next Door, 25 giugno 2010

Porto Rotondo Hotel Sporting, 26 giugno 2010

Parma Parco della Pilotta, 3 settembre 2010

LE TAPPE DEL TOUR LE TAPPE DEL TOUR 2009-20102009-2010

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JESSICA VERONICA FARONI, PRESIDENTE AIOP LAZIO, AL SANIT 2010

di Luciano Pecchi

«Potremmo essere accusati di ripetere sem-pre le stesse cose; la realtà, però, è sot-to gli occhi di tutti e fi nché avremo fi ato

continueremo a dire che la Regione Lazio, a pre-scindere dal colore politico, vessa inesorabilmente e costantemente la sanità privata accreditata». Per il presidente di AIOP Lazio, Jessica Veronica Faro-ni, «i 12 decreti varati da Renata Polverini, qua-le commissario per la Sanità, rischiano di essere

il colpo di grazia per la sanità privata accreditata che, suo malgrado, sarà costretta a licenziare mi-gliaia di dipendenti e a non poter più garantire l’assistenza a moltissimi pazienti».«Non c’è dubbio - prosegue il presidente di AIOP Lazio - è la soluzione peggiore che si potesse adottare in un momento di crisi economica qual è quella che stiamo vivendo. Anziché difendere i lavoratori e le loro famiglie si preferisce tirare una riga sul libro della partita doppia». «Non solo, i risparmi che la regione Lazio auspi-ca di avere dalla imposizione dei tagli alla sanità privata accreditata saranno insuffi cienti per ripia-nare il defi cit della sanità, tant’è che - precisa Fa-roni - sono già allo studio aumenti di Irpef e Irap che penalizzeranno ulteriormente i cittadini del-la nostra regione». Così il presidente di AIOP La-zio, Jessica Veronica Faroni, ha esordito aprendo la tavola rotonda dal titolo “Sanità privata accre-ditata: certezza della spesa, qua-lità delle presta-zioni” che l’AIOP Lazio ha organiz-zato il 22 giugno 2010, al Palaz-zo dei Congres-si dell’Eur di Ro-ma, nell’ambito del Sanit 2010. L’incontro è ser-vito a dibattere il ruolo che il set-tore dell’ospeda-lità privata accre-ditata può e deve giocare nella cru-ciale partita per il perseguimen-to della certezza dei costi e della qualità del-le prestazioni.«Occorre che il presidente della Giunta regiona-le del Lazio, Renata Polverini - ha proseguito Fa-roni - si renda conto dei danni che provoca alle strutture sanitarie accreditate con i tagli orizzon-tali previsti dai decreti che ha varato. Non è ve-ro che noi facciamo melina, noi vogliamo colla-borare perché dobbiamo salvaguardare i posti di lavoro nelle nostre aziende e fi n tanto che non si aggredirà il vero problema del defi cit sanitario re-

I 12 decreti varati da Renata Polverini, quale commissario per la Sanità della regione Lazio,rischiano di essere il colpo di grazia per la sanità privata accreditata che, suo malgrado, sarà costretta a licenziare migliaia

di dipendenti e a non poter più garantire l’assistenza a moltissimi pazienti.È questo il grido d’allarme che Jessica Veronica Faroni ha lanciato in occasione di una tavola rotonda organizzata da AIOP Lazio

gionale, cioè la voragine dei costi della sanità pub-blica, la questione rimarrà insoluta».Del resto i numeri parlano chiaro. Stando a una analisi AIOP sui budget 2009, per tipo di sogget-to erogatore e il relativo costo per posto letto, si ha che tra i soggetti erogatori privati accreditati le case di cura hanno il costo più basso per po-sto letto pari a 244,75 euro. Di contro le struttu-re pubbliche, prive di budget, hanno un costo di 1207,11 euro. In mezzo ci sono gli IRCCS privati con 330,33 euro, i classifi cati 514,98 euro, i po-

liclinici universitari privati 690,09 euro.L’AIOP Lazio, pur condividendo gli obiettivi di de-ospedalizzazione e riqualifi cazione dell’offerta sa-nitaria del Piano di Rientro, fi nora può riscontra-re solo misure di razionamen-to e non di razionalizzazione. Quindi, l’AIOP ritiene che so-lo un’adeguata politica di ra-zionalizzazione della spesa e riduzione degli sprechi, da per-seguire anche con lo strumen-to dei controlli, possa portare a un notevole contenimento del disavanzo. «Siamo tuttavia fi duciosi - ha poi detto il Presiden-te Faroni - che il neo eletto Presidente di Giunta modifi chi tempestivamente i provvedimenti ema-nati e inizi un reale processo di confronto con la nostra categoria che conduca all’elaborazione

di provvedimen-ti equi ma soprat-tutto utili al fi ne di intervenire in maniera efficace sull’abnorme disa-vanzo regionale». I lavori, modera-ti dal giornalista Lamberto Sposi-ni, sono poi pro-seguiti con gli in-terventi di: Do-menico Grama-zio, vicepresiden-te commissione sanità del Senato, Luciano Ciocchet-ti, vicepresiden-

te della Giunta re-gionale del Lazio; Lucio

D’Ubaldo, presidente LazioSa-nità agenzia di sanità pubblica; Cesare Cursi, pre-sidente consulta nazionale politiche sociali e sa-nità PDL; Alessandro Cipolla, direttore generale ASL RMH; Vincenzo Ziparo, preside II facoltà di medicina e chirurgia Università La Sapienza; Ga-briella Guasticchi, direttore generale LazioSani-tà agenzia di sanità pubblica.In particolare il Senatore Gramazio ha sottolineato il ruolo di grande responsabilità che ha l’AIOP e che a parte certe dichiarazioni occorre stare con

i piedi per terra, senza irrigidirsi, per trovare modi e termini che non portino a una contrapposizione tra sanità pubblica e privata. «Occorre dar vita a un nuovo piano regionale sanitario - ha detto - che sia condiviso e sviluppato con il sistema sanitario accreditato. Da parte dell’AIOP c’è tutto l’interes-se ad aderire a tale iniziativa perché ci sarebbe la possibilità di riconvertire quelle piccole strutture che altrimenti sarebbero costrette alla chiusura».Gli ha fatto eco l’Onorevole Luciano Ciocchetti il quale ha sottolineato come «questi temi sono noti da tanti anni. Tutti devono fare il mea culpa per-ché il sistema sanitario della re-gione Lazio non regge più e oc-corre quindi riorganizzarlo». Do-po aver ripercorso le tappe che hanno portato Renata Polverini alla presidenza della regione, ne difende l’operato e sottolinea il fatto che da qui alla fi ne dell’an-no si possano gettare le basi di una riforma strut-turale della sanità laziale. «Del resto - ha detto - in vent’anni non si è posto mano a niente e in 30 giorni non si può certo pretendere di varare una riforma strutturale che necessita di un grande ta-volo di confronto al quale devono aderire tutti gli attori interessati alla questione, AIOP in testa. Nu-meri a parte, non si deve perdere di vista la vera essenza del problema: la qualità del servizio che si deve offrire al cittadino».Per il Senatore D’Ubaldo occorre mettere da parte le contrapposizioni politiche «però - ha detto - la maggioranza che governa la regione Lazio ha la re-sponsabilità di redigere un valido piano di riforma strutturale che dia la possibilità di trovare una solu-zione anche ai diecimila esuberi (ottomila pubblici e duemila privati) che altrimenti rischierebbero di

trovarsi senza lavoro».Il Senatore Cursi, richiaman-dosi al titolo della tavola ro-tonda si posto delle doman-de «È possibile - ha detto - che dal 1993 si debba andare avanti con gli accreditamenti provvisori senza che sia stata varata una norma defi nitiva?

Perché esistono i drg solo per il settore privato, mentre la sanità pubblica ne fa a meno?». «È giu-sto che il presidente Polverini abbia assunto quei provvedimenti, però è anche giusto che si apra un dibattito e un confronto per trovare le solu-zioni migliori. Gli scontri non servono a nessuno».«Attenzione a non perdere di vista la funzione principale del sistema che è quello di dare rispo-ste di salute ai cittadini», ha esordito nel suo in-tervento il Dottor Cipolla, il quale ha sottolinea-to come «avendo riduzione di posti letto sia nel pubblico sia nel privato è più diffi cile dare rispo-ste di salute. Oltretutto il pubblico non è in grado di fare fronte a tutte quelle richieste che gli giun-gono dalla popolazione per cui è giusto che in seno a un accordo si crei un rapporto di sinergie tra pubblico e privato. Giusto che la parte privata non può scegliere ciò che gli fa più comodo, in quanto è il servizio sanitario nazionale che deci-de cosa serve». Per quanto riguarda i budget ha poi precisato che «anche il settore pubblico ce l’ha e li deve non solo rispettare ma anche ren-derne conto all’Asp».Spostando l’attenzione sui policlinici universitari il Professor Ziparo ha precisato «che i cinque policli-nici universitari che si trovano nella regione Lazio non sono solo un costo ma rappresentano la spe-rimentazione, l’innovazione e la formazione del-le professioni sanitarie dell’intero paese. Non di-

mentichiamo che il 25 % delle fi gure professionali sanitarie italiane escono dai policlinici universitari della regione Lazio, per cui limitare le università nella loro opera di formazione nel lungo termi-ne avrà effetti negativi sull’intero servizio sanita-rio nazionale». Occorre poi aprirsi al territorio, ha detto, in quanto «non è più possibile fare sanità che ricade solo sugli ospedali. I medici di medi-cina generale devono essere rivalutati perché so-no loro la cerniera di collegamento tra i cittadini e le strutture sanitarie». Le due voci che portano fuori bilancio, ha quindi concluso Ziparo, «sono

la spesa farmaceutica e l’acqui-sto di beni e servizi, mentre oc-corre sbloccare i turn over per-ché la sanità del Lazio è diven-tata troppo vecchia».La Dottoressa Guasticchi nel par-lare della razionalizzazione del sistema sanitario regionale si è

soffermata sul fatto che l’Asp utilizza degli indica-tori di performance per valutare il giusto setting as-sistenziale e che in questo ambito «le case di cura rispettano al meglio questi indicatori sia nei rico-veri per acuti sia per i day hospital perché hanno maggiore e migliore elasticità decisionale rispet-to alle strutture pubbliche. Hanno di fatto un mi-gliore livello di appropriatezza. In questo conte-sto si apre quindi il problema del settore pubbli-co che non è in grado di rispettare gli indicatori di performance al quale si aggiunge il fatto nega-tivo che il medico di medicina generale non è in grado di effettuare la propria funzione di fi ltro».«L’appropriatezza, però, la stanno pagando solo le case di cura», ha replicato il presidente di AIOP La-zio, il quale ha richiamato l’attenzione della platea su un fatto a dir poco sconvolgente «uno degli ul-timi decreti varato dalla regione Lazio - ha detto - prevede che le persone operate di protesi d’anca a seguito di frattura non possano essere più ricoverati in riabilitazione ma se ne debbano andare a casa. Una assurdità che ci mette in diffi coltà con i pa-zienti e con le loro famiglie perché di fronte a una decisione così disarmante non sappiamo cosa dire».

Sanità privata accreditata: certezza della spesa, qualità delle prestazioni

«I risparmi che la regione Lazio auspica di avere dalla

imposizione dei tagli alla sanità privata accreditata saranno insufficienti per

ripianare il deficit»

«Siamo fiduciosi che il neo eletto Presidente di Giunta modifichi tempestivamente i

provvedimenti emanati»

Dal Corriere della Sera del 22 giugno 2010

Da sinistra: Vincenzo Ziparo, Alessandro Cipolla, Luciano Ciocchetti, Jessica Veronica Faroni,Lamberto Sposini, Domenico Gramazio, Lucio D’Ubaldo, Cesare Cursi

Jessica Veronica Faroni (nella foto con Lamberto Sposini), Presidente dell’AIOP Lazio

nel suo intervento al Sanit 2010

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IMMAGINI DA WASHINGTON

Primo premio internazionale “Progetto Donna”

1. L’Ambasciatore accoglie Susan Blumenthal 2. L’Ambasciata italiana a Washington 3. Gary Locke, Segretario di Stato USA per il Commercio, Antonella Cinque,

Mona Locke e l’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata4. Susan Blumenthal riceve il Premio da Francesco Bove5. Il Senatore Ed Markey e Susan Blumenthal6. Vanessa Cremaschi violinista degli Affetti collaterali7. Una veduta della sala dell’Ambasciata, teatro della cerimonia

8. Gli Affetti Collaterali durante l’esibizione: da sinistra Nicola Di Staso, Valentina Ducros, Francesco Bove, Valerio Serangeli, Adriana Gallo, Arturo Valiante, Vanessa Cremaschi

9. Da sinistra Francesco Bove, Antonella Cinque, Giulio Terzi di Sant’Agata, Rosanna Bove, Amii Stewart

10. Joni Matthews, speaker dell’evento musicale11. L’Ambasciatore Terzi di Sant’Agata con Laura di Mauro (vocalist Affetti

Collaterali) e sullo sfondo Giorgio Bove

12. Il party a Villa Firenze13. Gary Locke, Mona Locke, Francesco Bove. Dietro di loro Amii Stewart14. Lo staff dell’Ambasciata italiana in USA: da sinistra Thomas Botzios,

Niccolò Fontana, Giuseppe Manzo, l’Ambasciatore Terzi, Antonella Cinque, Stefano Beltrame, Edoardo Pucci, Giulio Busulini

15. L’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata con Antonello Bove16. Susan Blumenthal con Donatella Verrone Social Secretary

dell’Ambasciatore

9.9.

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