Aclivarese Dicembre 2011

32
varese POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 [CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46] ART. 1, COMMA 2, DCB - VARESE - TAXE PERÇUE SPECIALI [pag. 16-21] Tutte le news fiscali e del Patronato VITA CRISTIANA [pag. 24] Il cardinale Scola in visita a Varese CONVEGNO [pag. 8] Il lavoro che cambia AUGURI DI PACE E SPERANZA AUGURI DI PACE E SPERANZA PERIODICO DELLE ACLI DI VARESE - SETTEMBRE 2011 - N. 5

description

Aclivarese Dicembre 2011

Transcript of Aclivarese Dicembre 2011

varese

POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 [CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46] ART. 1, COMMA 2, DCB - VARESE - TAXE PERÇUE

SPECIALI [pag. 16-21]

Tutte le news fiscalie del Patronato

VITA CRISTIANA [pag. 24]

Il cardinale Scolain visita a Varese

CONVEGNO [pag. 8]

Il lavoroche cambia

AUGURIDI PACEESPERANZA

AUGURIDI PACEESPERANZA

PERIODICO DELLE ACLI DI VARESE - SETTEMBRE 2011 - N. 5

dicembre 2011 - n. 5

www.aclivarese.it

Registro Stampadel Tribunale di Varese n. 234

Direzione AcliVia Speri Della Chiesa, 921100 VareseTel. 0332.281.204

Direttore responsabileTiziano Latini

Redazione ([email protected])Maria Carla CebrelliRoberto Morandi

Progetto grafico e impaginazioneMassimo Mentasti([email protected])

StampaMagicgraphVia Galvani, 2bisBusto Arsizio

Garanzia di tutela dei dati personali - I dati perso-

nali degli abbonati e lettori saranno trattati nel

pieno rispetto del Dlgs. 196/2003.

Tali dati, elaborati elettronicamente, potranno esse-

re utilizzati a scopo promozionale. Come previsto

dall’art. 7 del Dlgs. 196/2003 in qualsiasi momento

l’interessato potrà richiedere la rettifica e la cancel-

lazione dei propri dati scrivendo a:

Acli - via Speri Della Chiesa, 9 - 21100 Varese

S O M M A R I O

EDITORIALE

Auguri di pace . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

VOLONTARIATO

Un anno dedicato a chi si prende cura degli altri . . . . . . . . . . . . . . 4

Solidali e consapevoli. Il mondo del volontariato Acli . . . . . . . . . . . 6

CONVEGNO

“Imprigionati in una rete, possiamo uscire grazie ai giovani” . . . . . 8

TESSERAMENTO ACLI 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

PRIMO PIANO

Quando si perde la memoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

FAP

La protesta dei pensionati: no ai provvedimenti governativi

iniqui e vessatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

SPECIALE FISCALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

SPECIALE PATRONATO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

LAVORO

La crisi fa paura, anche a Varese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

I lavoratori della Whirlpool: «Questa volta è finita». . . . . . . . . . . . 23

VITA CRISTIANA

Il cardinale Scola incontra i fedeli

nella sua prima visita a Varese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

MIGRANTI

Nati in Italia ma stranieri,

continua la raccolta firme per cambiare la legge . . . . . . . . . . . . . . 25

Mettiti in giallo contro il razzismo 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

CTA

Offerte provincia Varese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

LIBRI SOTTO L’ALBERO

Consilgi di lettura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

DAI CIRCOLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 - 31

l’editoriale

3varese | dicembre 2011 | n. 5 |

questo l’augurio che abbiamo scelto per questo Natale, un augurio che rivolgiamo a tutti i nostrisoci, animati dal desiderio che tutti possano trascorrere il Natale con la pace nel cuore, sereni nel-la propria famiglia.

Questo pur nella consapevolezza che la crisi non solo è ancora presente ma in alcuni settori èpeggiorata. Una crisi che non vede ancora un’uscita certa, aggravata da una situazione politica chenon aiuta a trovare valide soluzioni. Sicuramente ci aspetta un aggravamento della crisi che mette-rà alla prova la coesione sociale. Importanti saranno le azioni capaci di creare armonia laddove c’è

disarmonia, l’essere quindi uomini di pace. Importante saràla capacità della politica di creare coesione e condivisione con-vinti che solo con il contributo di molti sarà possibile affron-tare le dure prove che la crisi sempre più aggressiva ci porrà.

Fra queste azioni dovrà trovare posto il tema del lavoro,occorre riaffermare con coraggio che “l’uomo è al centro del-l’economia” perché “in questa crisi economica si vede cosa ac-cade quando un’economia solo mercantile ha dimenticato l’eti-ca” (parole del Papa Benedetto XVI a Madrid per la XXVI Gior-nata Mondiale della Gioventù).

In questo scenario le ACLI propongono di introdurre mi-sure in grado di rendere più stabile il lavoro dei giovani,di innalzare i redditi di lavoro, di intervenire sul sistema

pensionistico a sostegno delle giovani generazioni e delledonne; di estendere il diritto alla conciliazione tra tempidi vita e di lavoro in modo da favorire famiglie e occupazio-ne femminile.

Dobbiamo inoltre, dal centro alla periferia, rafforzare la con-sapevolezza che non siamo semplici spettatori di fronte allenumerose problematiche di ordine sociale e politico in cui ciimbattiamo. Dobbiamo ritornare a svolgere azioni tese a ri-creare una cultura politica dal basso; superare il distacco tra

centro e periferia. Dobbiamo tornare a fare Formazione Sociale partendo dalla Dottrina Sociale del-la Chiesa.

A tutti gli Aclisti rinnovo gli AUGURI di un BUON NATALE E BUON ANNO NUOVO.

“…Auguri di pace. Facciamo di tutto perché ci siala pace, per essere noi stessi uomini di pace,capaci di creare l’armonia là dove c’è disarmonia,capaci di perdonare e superare l’offesa”

(dall’omelia di Davide Maria Turoldo)

SergioMoriggi

Auguri di pace

È

volontariato

4 varese| dicembre 2011 | n. 5 |

on il 2011 si chiude l’anno europeo dedica-to al volontariato, istituito con la Decisio-ne del 27 novembre 2009 il Consiglio del-l’Unione Europea. Un documento che rico-nosceva il volontariato come “una delle di-mensioni fondamentali della cittadinanza at-tiva e della democrazia, nella quale assumo-

no forma concreta valori europei quali la solidarietà e la nondiscriminazione e in tal senso contribuirà allo sviluppo armo-nioso delle società europee”.

L’anno europeo è nato proprio dalla volontà di incorag-giare e sostenere - in particolare attraverso lo scambio di espe-

rienze e di buone pratiche - gli sforzi della Comunità, degliStati membri, delle autorità locali e regionali per creare nellasocietà civile condizioni favorevoli al volontariato nell’Unio-ne europea. Inoltre, fra i principali obiettivi vi era quellodi aumentare la visibilità e quindi la conoscenza delle attivi-tà di volontariato nell’UE e delle iniziative realizzate dai sog-getti del Terzo Settore, ponendo al centro la comunità - crea-trice di legami sociali - e il territorio, quali ambiti in cui siaccrescono relazioni solidali e partecipative, concretizzandoin questo modo il modello sociale proposto dal “Libro Bian-co. La vita buona nella società attiva”.

In Italia, la preparazione del 2011 è iniziata nel 2007. Il grup-

Un anno dedicatoa chi si prendecura degli altri

Un anno dedicatoa chi si prendecura degli altri

C

volontariato

5varese | dicembre 2011 | n. 5 |

po di lavoro “Volontariato Europeo e Internazionale a con-fronto” dell’Osservatorio Nazionale per il Volontariato - co-stituitosi nel 1997 - ha contribuito alla condivisione e allacostruzione del Piano Nazionale Italia 2011 dell’Organi-smo Nazionale di Coordinamento.

L’Osservatorio Nazionale del Volontariato, nella seduta del21 dicembre 2009, ha deliberato l’avvio dei lavori partecipan-do direttamente alla preparazione dell’Anno Europeo del Vo-lontariato 2011, assumendo come documento di base il Ma-nifesto del volontariato per l’Europa già adottato dall’As-semblea Nazionale del Volontariato tenutasi a Roma il 4 e 5dicembre 2009.

L’anno del volontariato in un francobollo

Il 4 ottobre 2011 le Poste Italiane hanno emesso un fran-cobollo autoadesivo da 75 centesimi dedicato alla celebrazio-ne dell’Anno Europeo del Volontariato.

L’iniziativa si inserisce fra quelle incoraggiate dal Consi-glio dell’Unione europea con la Decisione del 27 novembre2009 che, nel proclamare il 2011 quale anno europeo delle at-tività di volontariato che promuovono una cittadinanza atti-va, ha posto fra i principali obiettivi quello di sensibilizzarei cittadini europei al valore e all’importanza del volontariatoin quanto espressione di partecipazione civica e prezioso con-tributo allo sviluppo armonioso della società e la coesione so-ciale.

Il bozzetto del francobollo, la cui emissione è prevista inquattro milioni e cinquantamila esemplari, è stato realizzatoda Tiziana Trinca e raffigura due figure strette in un abbrac-cio, proprio a simboleggiare il valore della solidarietà che,insieme a quelli della gratuità e del dono, maggiormente ca-ratterizza ogni attività di volontariato.

“Volontarioineuropa”,fai conoscere la tua storia

Dall’11 luglio, le associazioni di volontariato hanno a dispo-sizione un sito internet per farsi conoscere e mettere in lucele proprie attività e iniziative, favorendo così lo scambio diesperienze a livello europeo.

È www.volontarioineuropa.eu, il principale strumento perdare attuazione al progetto “Anche io volontario in Euro-pa” realizzato dal Parlamento Europeo, dalla Commissioneeuropea e dal Dipartimento per le politiche europee della Pre-sidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Mi-nistero degli Affari Esteri, nell’ambito dell’attività di comuni-cazione effettuata in partenariato sulle tematiche dell’UE.

Il servizio civile volontario(tratto da “Nel cuore dell’Italia” di Vittoria Boni*)

Il servizio civile vo-lontario istituito dallalegge 64/2001 rappre-senta una delle pochestrategie di politicagiovanile offerta dallanostra Repubblica agiovani donne e a giova-ni uomini di età compre-sa tra i 18 e i 28 anni.

Un’esperienza di cit-tadinanza attiva non ir-rilevante che, se ben accompagnata e tutelata, può segnare lestorie e le vite di quelle persone che scelgono di dedicareun tratto del proprio cammino alla difesa non armata e nonviolenta della patria, come recita l’articolo 1 della legge me-desima.

Tra i diversi motivi dichiarati che inducono i giovani a de-dicare un anno della propria vita al servizio civile ritrovia-mo la volontà di impegnarsi nella comunità, l’esigenza di da-re concretezza ad un percorso di cittadinanza in un’ottica for-mativa, l’impegno per la pace, la ricerca di una collocazioneoccupazionale: sono tutte chiavi di lettura, spesso compre-senti, che ci interrogano sul come appassionare al nostropatrimonio associativo, valoriale, di impegno civile e socialele giovani generazioni che trascorrono un anno della pro-pria vita nel sistema aclista.

Si tratta di un cammino ambizioso che ci invita a una mag-giore responsabilità nell’assunzione di una triplice sfida: cul-

volontariato

6 varese| dicembre 2011 | n. 5 |

turale, organizzativa e politica.Culturale, innanzitutto, a partire dal fatto che il servizio ci-

vile affonda le sue radici in una storia nobile: un percorsolungo e accidentato che ha attraversato le istituzioni e la so-cietà in modo profondo.

Si è trattato di una storia di idee e persone che hanno fat-to della non violenza, dell’anti-militarismo, della rivendi-cazione del loro diritto a non prendere le armi, bussoledi riferimento. Si è trattato di un processo culturale che, sot-to la spinta delle diverse anime del movimento per l’obie-zione di coscienza, ha messo in moto una revisione profon-da del concetto di “patria”, una riconfigurazione in cui la con-divisione di valori comuni e fondanti l’ordinamento demo-cratico ha preso il posto di una visione territoriale dello Sta-to.

È dunque necessario un maggiore impegno perché anchealla luce del dibattito in atto sulla riforma della legge isti-tutiva del servizio civile, non si disperdano sia quel patri-monio di pensiero storico sia quell’esperienza maturata dal-le Acli e da tutte le realtà del Terzo settore, in Italia comeall’estero, che in questi dieci anni hanno contribuito a quali-ficare ed arricchire di significato e di proposta l’esperienza deitanti ragazzi e ragazze che le hanno scelte.

Pensando al futuro del servizio civile è inevitabile fare me-moria del contributo che tale opportunità ha offerto alnostro movimento. Senza retorica alcuna, dobbiamo rico-noscere che la rigenerazione della vita associativa passa ancheda questa esperienza, che non pochi dirigenti aclisti hanno ini-ziato il loro cammino proprio all’interno di questa palestrad’impegno, che il dialogo e lo scambio tra generazioni fan-no crescere le persone e le organizzazioni con un pensieropiù articolato e complesso, e dunque volto al futuro.

In quest’impresa il ruolo educativo degli adulti è crucia-le e l’operatore locale di progetto (Olp) diventa un pun-to di riferimento e un testimone credibile se è capace di co-struire spazi di relazione e confronto che consentano al gio-

vane di sentirsi accolto e protagonista, di comprendere il si-gnificato del proprio ruolo, di acquisire strumenti e profes-sionalità spendibili anche al termine del progetto di serviziocivile.

Nell’ambito del quadro futuro che potrà vedere mutamen-ti di scenario resta il nostro impegno per un servizio civile chemantenga unitarietà di riferimento valoriale e culturale, soli-dità educativa e progettuale, serietà nella verifica, nel monito-raggio, nel controllo e nella valutazione. In virtù del principiodi sussidiarietà che vede gli Enti locali più vicini alle esigen-ze e ai bisogni dei cittadini, è chiaro che andranno ridecli-nati compiti e ruoli dei diversi attori, evitando però sia deri-ve localistiche che irrigidimenti burocratici.

L’esperienza del servizio civile che molti Paesi europei ciinvidiano, deve rimanere un asse strategico grazie al contri-buto di tutti, delle Istituzioni, delle forze politiche e degli En-ti che in questi dieci anni l’hanno fatto crescere in significa-to e progettualità, investendo passione, impegno e risorse.

*Vittor ia Boni è la responsabile del dipartimento Welfaree dell’area Servizio civile delle Acli

(da Azione sociale 3/2011)

ervono il bicchiere di vi-no bianco o di gazzosa albancone dei circoli, mafanno anche scuola d’ita-liano e accompagnano lepersone anziane a fare lavisita dal medico. Sono i

volontari, linfa vitale del sistema delleAcli, diffuso su tutto il territorio. Nel2011 sono 366 i tesserati all’AVAL, l’as-sociazione promossa delle Acli dedica-ta alle persone che offrono contributo

volontario. «Tra questi distinguiamo ipromotori sociali legati al Patronato e ivolontari Acli» spiega Espedito Miche-lon, il presidente dell’AVAL, presentan-do i numeri di questo universo in pro-vincia. «I promotori sociali sono 188 efanno attività di patronato occupando-si di pensioni, di invalidità, di diritti: ope-rano con gli sportelli attivati nei circolie nelle parrocchie.

I volontari Acli veri e propri invecefanno volontariato per i diversi circoli,

Solidali e consapevoliIl mondo del volontariato AcliIn provincia di Varese, nel2011, sono attivi 366volontari inquadrati nell’ap-posita associazione AVAL,che offre inquadramentogiuridico, formazione, maanche momenti di aggre-gazione per rafforzare illegame associativo

S

volontariato

7varese | dicembre 2011 | n. 5 |

si occupano per esempio anche dei barcon mescita». Anche questa è una fun-zione sociale importante, soprattutto inquelle zone (come i paesi di montagna,sopra Luino e verso la Svizzera) dovespesso il circolo Acli è presidio di socia-lità gratuita, ma a volte anche uno de-gli ultimi servizi in comunità segnate dal-l’emigrazione e dall’aumento dell’anzia-nità dei residenti.

A Castelveccana, piccolo Comune trail Lago Maggiore e la montagna, il cir-colo - animato da volontari pensionati- ha attivato un servizio di trasporto perammalati e persone non autosufficienti,potenziato “a piccoli passi” negli ulti-mi due anni. «I volontari - continuaEspedito Michelon - si occupano anchedi questo servizio, che è attivo anche aGallarate e Busto Arsizio», dove i mez-zi attrezzati (Furgoncini con pedane disollevamento) sono stati recuperati an-che grazie ai fondi del 5 per mille de-voluti ad Acli e Fondazione La Sorgen-te. Nei centri più grandi della provin-cia - Varese e Gallarate - sono stati at-tivati anche i corsi d’italiano per stranie-ri, anche questi sostenuti dall’impegnodei volontari, a volte anche ex insegnan-ti. «Ho iniziato cinque anni fa: ero venu-ta a fare dei documenti per la pensionedi mio papà e ho scoperto che si pote-va anche contribuire alle Acli come vo-lontaria» spiega Luana Simeoni. «Mi so-no occupata di varie cose, alla segreteriaprovinciale e poi anche con la scuolad’Italiano». A Varese, Gallarate e Saron-no i volontari seguono anche lo sportel-lo del CAL Centro Acli Lavoro che aiu-ta nella ricerca di lavoro. Importante èanche il contributo fornito ai Centri Tu-ristici Acli diffusi in provincia.

I volontari delle Acli appartengono al-l’AVAL, Associazione Volontari AcliLombardia, costituita a Varese nel 2002,che offre loro tutela e possibilità di con-divisione. Ma non solo: «AVAL - dice an-cora il presidente provinciale Michelon- è una associazione iscritta al registroprovinciale e regionale del volontariatoe in questo modo può partecipare a ban-di per finanziamento e riconoscimentodi progetti». Così si sono attivati i cor-si sulla tutela del diritto, sulla legge328/2000 (norma di riferimento per in-

terventi e servizi sociali), ma anche i cor-si d’informatica che hanno riscossogrande successo e dato nuove compe-tenze anche a persone ritirate dal lavo-ro da tempo e anziane. «Soprattutto ne-gli ultimi anni abbiamo poi creato anchemomenti d’incontro e di conoscenza tra

i volontari, con mostre, visite culturalia Milano, la visita al Cenacolo, le gite so-ciali», nella convinzione che anche daquesto passi la creazione di un volon-tariato consapevole e qualificato e checosì si crei coesione all’interno dell’as-sociazione.

convegno

8 varese| dicembre 2011 | n. 5 |

“Imprigionatiin una rete,possiamo usciregrazie ai giovani”

n guscio opaco, una rete a maglie fitte cheimpedisce di guardare lontano e di libera-re le energie dei giovani: l’ex ministro del lavo-ro, Tiziano Treu, e il professore di sociolo-gia, Lelio Demichelis, usano quasi la stessa im-magine per descrivere l’Italia di oggi. Se n’è di-scusso a lungo - e da punti di vista molto dif-

ferenti - nel convegno che il 13 ottobre scorso Acli pro-vinciali di Varese, Università dell’Insubria e Fondazio-ne La Sorgente hanno dedicato al tema del lavoro, con unosguardo aperto soprattutto sui giovani.

«Da quando è scoppiata la crisi - ha spiegato Treu nell’in-

tervento ch eha aperto il pomeriggio di studio - spendia-mo la gran parte delle risorse per la cassa integrazionedifendendo l’esistente (senza riuscirci fino in fondo) e cosìsi è messa fuori una generazione che non trova lavoro oneppure lo cerca. Spendiamo il 15% del PIL per le pensio-ni e lo 0,9% per le famiglie. O rompiamo questo guscio einvestiamo nel futuro del lavoro o non andiamo avanti». Perrompere il guscio serve investire in educazione e forma-zione, professionale e non solo, creare le condizioni perchéi giovani possano esprimersi liberamente e trovino spazio.

L’intervento statale, il quadro legislativo non possono pe-rò sostituirsi (o meglio: non devono rischiare di fiaccare) lo

U

convegno

9varese | dicembre 2011 | n. 5 |

spirito d’iniziativa delle giovani generazioni. Su questa linea siè mosso anche il convegno, illustrando tre storie di ragaz-zi e ragazze tra i 20 e i 30 anni: la dottoranda Paola Os-sola cerca la sua strada affidandosi alla «consapevole irra-zionalità» di chi sa dove vuole andare ma prende anche de-cisioni coraggiose per investire, quelle decisioni che per gli al-tri sono irrazionali; Roberto Catania invece è un neolau-reato, ha scelto di partire per il mondo facendo (anche) la-vori umili e dice che c’è un problema con molti suoi coeta-nei, perché l’esperienza lavorativa e di scoperta del mondotroppo sottovalutata rispetto alla semplice vita universitaria,soprattutto a Varese: «Il progetto Erasmus a Varese è po-co considerato, rimangono addirittura posti liberi quan-do in altre realtà si fa la corsa per accaparrarseli».

Andrea Rizzi, giovane “imprenditore di se stesso” (defi-nizione un po’ abusata), sviluppatore di applicazioni per iPho-ne, è approdato come esterno in multinazionali e aziende tec-nologiche del territorio. «Dobbiamo ragionare come se noistessi fossimo un brand da vendere, non arrendersi aspet-tando un lavoro» ha detto, ricordando il ruolo del web e deisocial network, da FB a Linkedin, come strumenti di pro-mozione anche professionale.

Colpa dei giovani che non sanno come muoversi? Nonsolo. «L’atteggiamento delle imprese che non riconoscono

il merito e la qualità della formazione è un’altra anoma-lia italiana» dice ancora Tiziano Treu. «Le aziende, anche nelnostro territorio, non vogliono spesso riconoscere competen-ze alte o giudicate troppo alte nei giovani» concorda ancheLelio Demichelis, dell’Università dell’Insubria, che da socio-logo ha ripreso anche il tema - sfuggente ma affascinante -del carattere e dello spirito incarnato in un territorio, quasiche non sia una questione tecnica e professionale, ma an-che umana. «A Varese c’è una forte etica del lavoro, al pun-to che sembra non ci sia niente al di fuori del lavoro. For-se è questa logica che ci stritola. Si rischia che si cancellitutto quello che non è lavoro ma che serve al lavoro: Mon-tale diceva “Cerca una maglia rotta nella rete che ci stringe,balza fuori e fuggi”. Dobbiamo trovare insieme il modo peruscire da questa rete».

Il lavoro che cambia in una mostra fotograficaIn occasione del seminario la Facoltà di Economia dell’Uni-

versità dell’Insubria ha ospitato la mostra fotografica: “150anni d’Italia attraverso il lavoro”, che si è tenutta da mar-tedì 11 a giovedì 13 ottobre nell’ingresso della sede di via Mon-te Generoso a Varese. Un percorso di quaranta fotografie (ar-chivio Giovara Gallarate) scattate tra gli anni Venti e i gior-ni nostri che raccontano le trasformazioni del lavoro nel ter-ritorio racchiuso tra l’Alto Milanese e le Prealpi.

10 varese| dicembre 2011 | n. 5 |

Tessera Normale/Ordinaria €20,00

Tessera Sostenitore €30,00

Tessera Famiglia €16,00

TESSERAMENTO ACL I 2012

Per l’anno 2012 la Campagna tesseramento che ha al centro il tema:

“Il vero capitale è l’Uomo”VALIDITÀ DELLA TESSERALa tessera ACLI ha validità dal 1° gennaio al 31 dicembre

CALENDARIO CAMPAGNA TESSERAMENTO 2012La campagna tesseramento 2012 avrà il seguente calendario:

15 dicembre 2011: apertura Campagna Tesseramento presso i Circoli

30 settembre 2012: chiusura della Campagna provinciale Tesseramento 2012

Il tesseramento 2012 conferma la TESSERA FAMIGLIA,sottoscrivibile alla quota ridotta di € 16,00,

riservata ai componenti lo stesso nucleo familiare (stessa residenza)di un socio ordinario o sostenitore (capofamiglia).

Q U O T E T E S S E R A 2 0 1 2

primo piano

11varese | dicembre 2011 | n. 5 |

ome ormai tradizione, leAcli di Cassano Magna-go hanno organizzatoanche quest’anno unbreve soggiorno inmontagna.

Dall’8 all’11 settembrele Dolomiti del Cadore hanno accolto,con il loro splendore, un folto gruppodi aclisti desiderosi di riposo e di sere-na vacanza. Non è stata, però solo unaspensierata gita nel verde: la visita al pae-se di Longarone e alla diga del Vajontè stato un momento molto commoven-te che ha fatto riflettere e pensare per“non perdere la memoria”.

LA TRAGEDIALa frana che si staccò alle ore 22 e 39

del 9 ottobre del 1963 dalle pendici set-tentrionali del Monte Toc, precipitan-do nel bacino artificiale sottostante, ave-va dimensioni gigantesche. Tutta la costa del Toc, larga qua-si tre chilometri, affondò nel lago, provocando una grandescossa di terremoto. Il lago sembrò sparire e al suo posto com-parve un’enorme nuvola bianca, una massa d’acqua alta piùdi cento metri, contenente massi dal peso di diverse tonnel-late.

La forza d’urto della massa franata creò due ondate. La pri-ma, a monte, fu spinta verso il centro della vallata del Va-jont, spazzando via le frazioni lungo le rive del lago. La se-conda, di 50 milioni di metri cubi, scavalcò la diga precipitan-do nella vallata sottostante con una velocità impressionante,investendo il paese di Longarone.

Alle prime luci dell’alba l’incubo, che aveva ossessionato daparecchi anni la gente del posto, era diventato realtà. Gli oc-chi dei sopravvissuti contemplarono quanto l’imprevedibilitàdella natura, unita alla piccolezza umana, seppe produrre: qua-si 2000 vittime, primato nella storia italiana.

Questo il racconto di Beppe Vazza, la nostra guida, mentreci trovavamo sulla frana che guarda alla diga. In quella tra-gedia egli ha perso gran parte della sua famiglia, oltre al ne-gozio di macelleria di cui era proprietario.

BUROCRAZIA E POTEREPerché questa diga è stata costruita? Beppe ha risposto che tutto è nato nell’ottica di un gran-

dioso programma stilato nel giugno del 1940 quando ha pre-so corpo il progetto Vajont allo scopo di aumentare la pro-duzione di energia elettrica in Veneto e, soprattutto, per il por-to industriale di Marghera. Nel 1957 si autorizzò l’inizio deilavori in via provvisoria, giustificando l’atto con la motivazio-ne che l’opera rendeva possibile l’assunzione di manodope-ra locale.

Il territorio sul quale si intendeva costruire la diga è circon-dato da versanti di montagna estremamente instabili: sareb-be stato sufficiente cogliere il significato del toponimo dellamontagna suddetta (Toc = “monte che va a pezzi, a tocchi”)o delle montagne vicine per evitare la tragedia, ma ancora unavolta altri interessi vennero considerati prioritari rispetto al-la vita di migliaia di persone umane.

Il lavoro fu iniziato malgrado le indagini geologiche aves-sero rivelato la vera natura del terreno. La protesta dei citta-dini non fu sufficiente a fermare il progetto. Gli esperimen-ti in laboratorio sulle ipotesi di catastrofe furono eseguiti

Cdi Lina Fasani

Quando si perdela memoria

primo piano

12 varese| dicembre 2011 | n. 5 |

col massimo riserbo nel riguardo delle fonti di informazio-ne per evitare strumentalizzazioni tecniche o politiche. Il ri-sultato prodotto fu di rassicurare tutti che l’invaso non ave-va nulla da temere dalla previsione più catastrofica. Era or-mai chiaro che i funzionari della pubblica amministrazioneadottavano differenti atteggiamenti a seconda delle proble-matiche da affrontare: contrastavano i problemi che intralcia-vano la normale esecuzione del piano e diventavano per-missivi quando intravedevano condizioni economiche favo-revoli.

Gli ingegneri costruirono una diga perfetta – che infattiha resistito all’urto dell’acqua – ma proprio tale perfezionecontribuì a rendere la tragedia ancora più grave.

GIUDIZI E SENTENZETre giorni dopo il disastro il Ministro dei Lavori Pubblici,

in accordo col Presidente del Consiglio, nominò la commis-sione d’inchiesta sulla sciagura. Suo compito era quello diaccertare le cause, prossime e remote, che avevano determi-nato la catastrofe.

Qui il racconto di Beppe ha messo in evidenza il cinismopiù bieco dimostrato dai responsabili del progetto nei con-fronti delle vittime e dei familiari superstiti: l’offerta di un esi-

guo rimborso per i danni subiti, con un velato obbligo adaccettarlo senza intraprendere vie giudiziarie; la detrazione,dal suddetto rimborso, del costo dei materassi dati agli sfol-lati; il pagamento della bolletta elettrica imposto ai proprieta-ri di case e negozi che erano stati distrutti…

Il processo è cominciato nel 1968 e si è concluso in viadefinitiva nel 1997. Enel e Montedison sono stati condan-nati al risarcimento dei danni patrimoniali, extra-patrimo-niali e morali conseguenti alla perdita parziale della popola-zione e delle attività e per danno ambientale ed ecologico.

Beppe ha ricordato con profonda amarezza che si perce-piva la speranza, da parte dei responsabili della tragedia, chei morti fossero più dei sopravvissuti, in modo da ridurre l’im-porto totale dei risarcimenti da effettuare.

Le riflessioni che alcuni dei partecipanti hanno mandatoal signor Beppe rispecchiano fedelmente le forti emozioniche tutti hanno provato nel sentire la sua testimonianza, te-stimonianza di un sopravvissuto.

Speriamo che “ricordare” serva a prendere coscienza che ilrispetto dell’ambiente è fondamentale per la nostra vita: la tra-gedia che in questi giorni si sta verificando in Liguria (en-nesimo esempio di un territorio non salvaguardato), ce losta “ripetendo”.

Gentilissimo Signor Giuseppe,mi chiamo Lina e sono una turista del Gruppo Acli che sabato 10 settembre ha visitato i luoghi del di-sastro del Vajont. La ringrazio di cuore per la sua esposizione della tragedia vissuta in prima persona.E’ stata una mattinata di conoscenza, ma non solo, anche di riflessione e di commozione. Pur essen-do informata di quanto successo, ho potuto guardare alla tragedia con occhi più critici e con più con-sapevolezza. E questo grazie al suo instancabile lavoro di conservazione della memoria e soprattuttodi formazione delle coscienze sui problemi ambientali.A questo proposito, parlando con mia figlia che si sta preparando alla laurea, ho scoperto che sta

leggendo un libro (Capire la società contemporanea) nel quale è riportato un capitolo riguardante “Ladimensione politica del rischio ambientale”, in cui si parla espressamente della tragedia del Vajont e sianalizza il venir meno della differenza gerarchica tra “ sapere esperto e sapere profano: i contadini delluogo sono coscienti del pericolo, gli ingegneri non prendono in considerazione questi fatti. Mia figliami ha riempito di domande circa quanto lei ha detto durante la visita.Le auguro di poter continuare ancora per molto a formare coscienze critiche e a stimolare l’amore perla natura, soprattutto tra i giovani .Grazie infinite per quanto ci ha detto.

Lina Fasani

Sabato 17 settembre 2011

Gentile signor Giuseppe, buon giorno.Di seguito le invio alcune nostre riflessioni al suo racconto di sabato 10 scorso sul disastro del Vajont.Forse ne seguiranno altre.La saluto e le auguro ogni bene.

Mario Moroni

primo piano

13varese | dicembre 2011 | n. 5 |

Gentile signor BEPI.La ringrazio ancora, anche a nome degli amici presenti sabato 10 settembre, per la sua chiara testi-monianza sulla tragedia del Vajont da lei vissuta in prima persona.E’ stata una catastrofe aggravata dalla insensibilità di istituzioni e di persone che del danaro hannofatto e fanno l’unico scopo della loro esistenza; infatti per essi la vita umana è vista in funzione del po-tere e dell’economia privata.Ne ho parlato con gli amici che sono rimasti tutti allibiti per quanto appreso e per i luoghi visti, le pare-ti della montagna, che lasciano intravvedere le chiare cause dello smottamento della terra.Le auguro di poter illustrare ancora a tanti, ragazzi o adulti, i fatti successi e la loro incredibile storia.Grazie ancora perché sa reggere con serenità a tanto orrore e lo sa raccontare.La saluto cordialmente e la abbraccio.

Mario Moroni

Nel lontano 1963, ai tempi della tragedia, avevo solo 12 anni, ma la nostra insegnante, attenta ai fattidi cronaca, ci fece commentare l’accaduto. Ricordo solo di essere rimasta impressionata, per giorni egiorni, dalle immagini del mare di fango e dagli alpini soccorritori.Ascoltando con molta emozione le parole del Sig.Giuseppe, ho rivissuto quelle scene terribili. Quello,però, che più mi ha colpito sono stati i meschini retroscena e i misfatti ancor più gravi di cui si sonomacchiati i responsabili.EROI DUE VOLTE I SOPRAVVISSUTI: pur nel dolore e fra molte difficoltà, hanno difeso la propriadignità e quella dei loro morti.Tanto in basso sono caduti alcuni uomini, tanto in alto si sono elevati coloro che si sono prodigati congenerosità.GRAZIE SIGNOR GIUSEPPE! OGNI VOLTA CHE TESTIMONIA RENDE OMAGGIO AI CADUTI!Cordialmente

Fulvia Mainini

primo piano

14 varese| dicembre 2011 | n. 5 |

26/09/2011

Signori Mario Moroni, Lina Fasani, Fulvia Mainini, Lino Santinello e tutto il groppo del vostro Circolodel quale ho avuto l’onore di accompagnare nei percorsi della tragedia del Vajont del 9 ottobre 63.Le vostre commoventi e significative lettere, oltre ad essermi di conforto mi inorgogliscono; sia perchémi fanno capire che la mia spiegazione e stata da voi compresa ed ha raggiunto i vostri sentimenti.Le frasi ed i commenti da voi espressi, mi danno la forza di continuare in questo impegno sociale chemi sono assunto, per spiegare la verità sul Vajont in questi ultimi anni che ancora mi restano.Non si sa mai, può darsi che questi vostri scritti fra non molto facciano parte di una “collana” di giudizidi chi ha scoperto una verità che fu preclusa per molti anni.Non vi dimenticherò. E se il caso vuole che passiate di qua (anche singolarmente) io ci sarò sempre.Un forte e caloroso abbraccio a voi tutti.

Beppi Vazza

Sabato 24/09/2011

QUANDO SI PERDE LA MEMORIAEgr. Sig. Bepi di ritorno dal periodo trascorso con le Acli di Cassano Magnago nella vostra bellissimaterra, dove sabato scorso ho avuto modo, in sua compagnia, di visitare i luoghi diventati tristementestorici dopo il disastro provocato dalla frana che ha fatto tracimare il bacino idroelettrico del Vajont, leinvio questa mia riflessione.Con le sue esaurienti spiegazioni ricche di particolari in molti casi a me sconosciuti, ho potuto costata-re e visionare di persona il disastro che ha colpito la vostra vallata e assieme a questaI vostri cuori, i vostri animi, e le vostre menti.Personalmente sono stato scosso quando lei ci ha raccontato degli aspetti burocratici e di atroce me-nefreghismo che si sono verificati prima e dopo il disastro, tendenti a far dimenticare al più prestoquanto accaduto, in particolare quando ci ha raccontato la sua vicenda del tagliato della corrente daparte di ENEL, oppure il fatto che i responsabili avrebbero preferito avere più vittime di superstiti.Purtroppo negli anni successivi di casi simili a quello da lei raccontato ne sono successi ancora anchese non così disastrosi, ed altri ne succederanno perché si è indotti a perdere la memoria di quanto av-venuto.In particolare in questi ultimi anni, il cambio generazionale, e la politica qualunquistica, che porta a fardimenticare o a rivisitare vicende storiche, ci sta offuscando anzi ci fa perdere la memoria, portandocianche a pensare che quanto accaduto nel passato non sia la verità oppure che la verità sia un’altra.Bene fa lei e chi come lei a tenere viva la memoria di quanto accaduto in particolare in ricordo delleduemila vittime che in alcuni casi anche simbolicamente giacciono nel cimitero che alla fine della mat-tinata abbiamo visitato.Con questo: nel suo ricordo e nel rispetto di quanto avvenuto distintamente la saluto.

Lino Santinello

fap

15varese | dicembre 2011 | n. 5 |

La protestadei pensionati:

no ai provvedimentigovernativi iniqui e vessatori

l Comitato Direttivo Provinciale della FAP (FederazioneAnziani Pensionati) ACLI di Varese, nel corso dell’ulti-ma riunione, ha dedicato un particolare esame della si-tuazione determinatasi dopo gli ultimi provvedimenti go-vernativi e delle manovre economico-finanziarie appro-vate dal Parlamento.

Dal dibattito è emerso che tali interventi, iniqui edingiusti, non solo intaccano unilateralmente i diritti acquisi-ti, ma colpiscono duramente le famiglie, i lavoratori, i pensio-nati e gli anziani con drastici tagli al sistema previdenziale, sa-nitario ed assistenziale.

In particolare essi riguardano: il blocco parziale della riva-lutazione automatica dei trattamenti pensionistici, l’anticipodel requisito anagrafico all’aspettativa di vita per l’età pen-sionabile, l’allungamento della finestra di pensione per chi ma-tura i 40 anni di contribuzione, l’innalzamento dell’età pen-sionabile per le donne del settore privato per l’accesso allapensione di vecchiaia, la modifica dei requisiti per le pen-sioni di reversibilità ai superstiti, i tagli indiscriminati alle age-volazioni sanitarie, assistenziali e fiscali agli aventi diritto.

È evidente che tutto ciò impedisce, non solo l’accesso aduna vita dignitosa - come del resto conclamato dalla Dottri-na Sociale della Chiesa - ma provoca un rilevante peggiora-mento delle condizioni di vita delle famiglie e dei pensiona-ti, specialmente dei beneficiari dei trattamenti pensionisticigenerali che non consentono, il più delle volte, di far frontealle esigenze primarie della persona e, quindi, essi vengonocosì a trovarsi in condizioni di indigenza ed anche alla so-glia della povertà.

Il Consiglio Direttivo della FAP, nell’esprimere un giudi-zio negativo e di netto dissenso su tali manovre economi-co-finanziarie, ritiene - tra l’altro - che esse hanno una va-lenza fortemente depressiva, senza la previsione di idoneiinterventi atti a stimolare la crescita e lo sviluppo economi-co del Paese, per cui purtroppo dobbiamo aspettarci ulte-riori sacrifici.

Ecco perché non è quindi accettabile che tali provvedimen-ti vengano a colpire coloro i quali già assolvono totalmente aipropri obblighi fiscali, mentre permane nel Paese una larghis-sima area di evasione, di elusione fiscale, di sprechi pubbliciche richiedono, peraltro, anche l’eliminazione di costi im-propri della politica, anche con l’abbattimento degli assurdiprivilegi che “la casta” continua a permettersi ancora.

Infine, in questa fase e di fronte ad una situazione di gra-ve crisi come l’attuale, diventa ineludibile la ripresa dei rap-porti sindacali unitari e la FAP auspica con la forza la ri-composizione di un fronte comune fra le Organizzazionidei lavoratori, a partire anche fra i pensionati e le loro rappre-sentanze sociali.

Antonio CarcanoSegretario Provinciale F.A.P - ACLI

I

speciale fiscale

16 varese| dicembre 2011 | n. 5 |

Gli studenti universitari per ri-chiedere prestazioni agevolateall’università e/o agli enti per

il diritto allo studio universitario devonopresentare il modello ISEEU come pre-visto dal D.P.C.M. 9 aprile 2001.Tale decreto, al fine di garantire il dirit-to allo studio universitario, prevede del-le modifiche rispetto a quanto discipli-nato dal D.Lgs. 109/98 successive mo-difiche e integrazioni, ed in particolare:1) Nucleo FamiliareLo studente viene sempre attratto nel nu-cleo dei propri genitori e a meno che:- Risieda esternamente al nucleo dei pro-pri genitori da almeno due anni e l’alloggio non sia di proprie-tà di uno dei membri della famiglia di origine- Possieda, da almeno due anni un reddito di lavoro dipenden-te o assimilato di almeno Euro 7.500 circa (N.B. - devono ri-correre entrambe le condizioni.)2) Ipotesi di separazione o divorziodei genitori dello studente Il nucleo dello studente è integrato con quello del genitore chepercepisce gli assegni di mantenimento dello studente.

In assenza di separazione legale o divor-zio (separazione di fatto), il nucleo fami-liare dello studente è integrato con quel-lo di entrambi i genitori3) Presenza di fratelli/sorelleSe sono presenti nel nucleo familiare an-che fratelli e/o sorelle percettori di red-diti o possessori di patrimonio, il relati-vo reddito e patrimonio di fratelli e so-relle, facenti parte del nucleo, concor-rono alla formazione di tutti gli indica-tori della condizione economica nella mi-sura del 50 per cento4) Presenza di redditi/patrimoni mo-biliari

ed immobiliari all’esteroSe nel nucleo famigliare sono presenti soggetti con redditipercepiti all’estero e/o patrimoni posseduti all’estero, tali red-diti e/o patrimoni vanno indicati 5) Studenti stranieriQualora uno studente straniero sia a carico dei propri geni-tori, i quali sono residenti all’estero, questi devono produrreil proprio reddito, il proprio patrimonio immobiliare e mo-biliare.

Iseeu, le novità per gli studenti

Casa: cedolare secca, nuovo pattotra proprietario e inquilino

La cedolare secca sugli affitti, chesostituisce le imposte attualmen-te dovute sulle locazioni, costi-

tuisce un regime facoltativo e si appli-ca in alternativa a quello ordinario.

Cosa significa?Vuol dire che il locatore, cioè il pro-

prietario, in sede di registrazione di uncontratto di locazione, può scegliere sevuole pagare la cedolare secca in alter-nativa a Irpef, Addizionale Regionale,Addizionale Comunale, Imposta di Re-gistro e Imposta di Bollo.

E’ evidente che si tratta unicamente diuna decisione di mera convenienza eco-nomica.

Fino all’entrata in vigore della cedola-re secca si doveva pagare l’Imposta diRegistro, pari al 2% del canone di lo-cazione (spesa che comunque andavaequamente ripartita fra proprietario e in-quilino), l’Imposta di Bollo, e l’impor-to dell’affitto, ridotto forfetariamente del

15% (o del 25% per Venezia e dintor-ni), andava ad aggiungersi agli altri red-diti eventualmente prodotti. In sede,quindi, di Dichiarazione dei redditi, ve-niva poi calcolato l’importo dell’Irpef dapagare e delle Addizionali (Regionale eComunale).

Anche adesso, se si decide di appli-care il regime ordinario, vale sempre tut-to quanto sopra descritto

Nel caso in cui, invece, si opti per lacedolare secca, occorre applicare l’ali-

quota del 21% in caso di contratti a ca-none libero o del 19% nel caso in cuiil contratto sia stato stipulato a canoneconcordato e che l’alloggio sia ubicatoin un capoluogo di provincia o in un co-mune ad alta densità abitativa.

A prima vista sembrerebbe che l’op-zione verso la cedolare secca sia sicu-ramente sempre più conveniente; manon è detto.

In generale, la cedolare secca è inte-ressante, in caso di affitti a canone li-bero per chi ha redditi superiori a Eu-ro 15.000; in caso di contratti a cano-ne concordato, il discorso di convenien-za diventa appetibile solo per i redditisuperiori a Euro 28.000.

Inoltre sulla parte di reddito sogget-ta a cedolare secca NON è possibile farvalere oneri deducibili e detraibili.

Va sottolineato che l’opzione alla ce-dolare secca implica anche il fatto cheil locatore si impegna, per tutta la du-

speciale fiscale

17varese | dicembre 2011 | n. 5 |

rata dell’opzione stessa, a rinunciare al-la richiesta di aggiornamenti del canonedi locazione, incluso l’aumento ISTAT

Resta comunque interessante la pecu-liarità di questo regime che dà la possi-bilità di entrare ed uscire dalla cedolaresecca; infatti il locatore ha la facoltà direvocare l’opzione durante ciascuna an-nualità, restando salva inoltre la facoltà

di esercitare l’opzione nelle annualitàsuccessive.

Nell’occasione vogliamo ricordare che,da alcuni anni, abbiamo istituito lo“Sportello Affitti” che offre:• la stesura di contratti di locazione (ca-

none libero – convenzionale – tran-sitorio ecc.) e/o di comodato gratui-to con la relativa registrazione pres-

so l’Agenzia delle Entrate• il monitoraggio delle scadenze dei rin-

novi contratto dei nostri utenti, pre-disponendo i Modelli F23 per il pa-gamento delle tasse inerenti

• il calcolo della convenienza della ce-dolare secca

• il calcolo dell’Imposta di Registro nelcaso di recesso anticipato.

SPESE MEDICHE: dispositivi mediciLa Circolare n. 20/E del13/5/2011 dell’Agenzia delle En-trate ha fornito dei chiarimenti intema di spese sanitarie, ed in par-ticolare dei cosiddetti dispositivi me-dici.È possibile beneficiare della detra-zione pari al 19% qualora i dispo-sitivi medici rientrino nella c l a s-sif icazione nazionale dei di-spos i t i v i med ic i e, sulla basedel parere del Ministero della Sa-lute, sono considerati tali se: “sono dichiarati conformi, con dichia-razione/certificazione di conformità, in base ai decreti legislativi di setto-re n. 507/92 – n. 46/97 – n. 332/00 e loro allegati, e perciò vengo-no marcati “CE” dal fabbricante in base alle direttive europee di setto-re”La dicitura generica “Dispositivo medico” riportata sui docu-menti di acquisto, quindi, non è sufficiente per beneficiare del-la detrazione; la detrazione è riconosciuta alle seguenti con-dizioni:- nella fattura/scontrino risulti il nome e/o il codice fiscale del

soggetto che sostiene la spesa- nella fattura/scontrino risulti la descrizione del dispositivo

medico- per ciascuna tipologia di prodotto il contribuente sia in gra-

do che detti dispositivi siano contrassegnati dalla marcatura“CE”

Possono essere considerati dispositivi medici, se in possesso delmarchio CE, ad esempio: occhiali, apparecchi acustici, termo-metri, siringhe, apparecchi per aerosol, pannoloni per inconti-nenti, lenti a contatto e i relativi liquidi, prodotti per dentiere,contenitori per urine o feci, test di gravidanza – ovulazione –menopausa, strisce/strumenti per determinazione del gluco-sio – colesterolo – trigliceridi, test autodiagnostici tempo diprotrombina – rilevaz.sangue occulto nelle feci – celichia.Non esistendo, comunque, un elenco esaustivo il contribuen-te non ha la possibilità di verificare che il dispositivo rientri nel-la categoria di prodotti dispositivo medico, ma ha l’obbligodi conservare, per ogni tipologia di prodotto, la documenta-zione da cui risulti che possiede la marcatura CE.

DETRAZIONI PER FAMILIARI A CARICOPossono essere considerati fiscalmente a carico, i familiari:- coniuge – figli anche se non conviventi- nipoti (figli di figli) - nonni - fratelli - cognati - suoceri -

nuora/genero solo se conviventi che nell’anno precedentehanno conseguito un reddito (lordo) non superiore a Euro2.840,50

In particolare per i figli spetta una detrazione variabile in baseal reddito del dichiarante:- all’età del figlio (inferiore o meno a tre anni) - all’esistenza di un handicap (Legge 104/92)- al numero dei figli (ulteriore detrazione per almeno 4 figli).La detrazione va, di norma ripartita fra i genitori al 50%.Può essere attribuita al 100% del genitori che possiede il red-dito più alto.In caso di genitori separati, va attribuita al genitore affidatarioo ripartita al 50% fra i due genitori in caso di affidamentocongiunto.Comunque le de-trazioni fiscali perfigli a carico vannoripartite per tutti ifigli nella medesi-ma percentuale.Diverse invece so-no le regole per laripartizione dellespese sostenute peifigli fiscalmente acarico:se la spesa è inte-stata ad un genito-re, la detrazionespetta unicamenteall’intestatariose la spesa è inte-stata al figlio, la spesa va ripartita in relazione all’effettivo soste-nimento della spesa, in questo caso va apposta un’apposita an-notazione sul documento di spesa.

ONG – ONLUSÈ sempre possibile detrarre o dedurre i versamenti effettuati

P R E C I S A Z I O N I

speciale fiscale

18 varese| dicembre 2011 | n. 5 |

SCADENZIARIO FISCALE AUTUNNO-INVERNO 2011 /2012DICEMBRE09 Termine per la presentazione dell’ISEU per il Politecnico16 Ultimo giorno valido per il pagamento della seconda rata (saldo) I.C.I. per l’anno 2011 15 Termine per la presentazione dell’ISEU per l’Università Bicocca di Milano27 Versamento dell’acconto dell’IVA per l’anno 201123 Termine per la presentazione del modello UNICO/2011 tardivo

GENNAIO10 Scadenza per il pagamento dei bollettini INPS relativi ai contributi per colf/badanti – 4° trimestre 2011

FEBBRAIO01 2ª Scadenza ISEU Università Statale di Milano (con la maggiorazione)16 Autoliquidazione INAIL16 Versamento della 4ª rata INPS (quota fissa) per commercianti/artigiani16 Versamento IVA 4° trimestre (solo per regimi speciali L. 698)23 Termine per la presentazione dell’ISEU per l’Università dell’Insubria 28 Termine di presentazione della “Comunicazione dati-IVA”28 Termine di consegna della “Certificazione dei compensi”28 Termine entro cui i Datori di lavoro devono consegnare il Modello CUD/2012 ai propri dipendenti N.B.: Fissare l’appuntamento per la compilazione del modello 730/12telefonando al n.verde 800-233526

MARZO01 2ª Scadenza ISEU Università Bicocca (con la maggiorazione)09 2ª Scadenza ISEU per il Politecnico (con la maggiorazione)16 Termine per la presentazione della Dichiarazione Annuale IVA31 Termine consegna dei modelli sostitutivi di CUD alle colf/badanti assunte N.B.: Preparare tutta la documentazione inerente la compilazione del mod. 730/12

Le scadenze indicate in corsivo sono quelle che competono ai possessori di Partita IVA

I.C.I. – Imposta Comunale ImmobiliSi ricorda che entro il 16 dicembre va pagata la seconda rata (saldo) relativa all’Imposta Comunale Immobiliper l’anno 2011.Inoltre, nel caso in cui nel corso dell’anno sono sopraggiunte variazioni del proprio patrimonio immobiliare do-vuta ad acquisti, vendite, eredità, donazioni, a modifiche strutturali degli immobili stessi oppure nel caso sisiano ricevute notifiche da parte del Comune/Catasto da dove emergono cambiamenti del valore della renditacatastale, va ricontrollato il conteggio ICI effettuato a giugno.Occorre presentarsi con visure, atti notarili e/o ogni altro documento utile per poter effettuare il nuovo conteg-gio d’imposta.

come contributo a favore delle ONG (Organizzazioni Non Go-vernative), Associazioni di Promozione Sociale e/o ONLUS(Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale).Occorre però sottolineare che è INDISPENSABILE che det-ti versamenti siano effettuati tramite Banca, Posta o tramite pa-gamento attraverso bancomat, carte di credito (anche se prepa-gate) bonifici, assegni bancari/postali.Nulla è quindi detraibile se il versamento è effettuato in con-tanti!

NOVITÀ PER 36% E 55%La Finanziaria 2011 ha prorogato il riconoscimento della detra-zione del 55% per gli interventi volti al risparmio energetico an-che per le spese sostenute fino al 31/12/2011; la spesa va pe-rò ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

Rimangono confermati gli adempimenti necessari, i limiti mas-si i di spesa/detrazione e le tipologie degli interventi.Il Decreto/Legge n. 70 del 13 maggio 2011 “Decreto-Svilup-po” convertito il 12 luglio 2011 nella Legge n. 106, a partiredal 14 maggio 2011, ha invece abrogato l’obbligo:- dell’invio della Comunicazione al Centro Operativo di Pesca-

ra - dell’indicazione in fattura del costo della manodopera.Va comunque sottolineato che, in sostituzione all’obbligo di in-vio della Comunicazione a Pescara, andrà indicato nel Model-lo Unico:- dei dati catastali dell’immobile- degli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce ti-

tolo, se i lavori sono effettuati dal detentore- degli altri dati richiesti ai fini del controllo della detrazione.

speciale patronato

19varese | dicembre 2011 | n. 5 |

L’assegno di maternitàper lavori atipici e discontinui

L’assegno di maternità per lavori atipici e discontinui ècorrisposto dall’Inps per ogni figlio nato o per ogni mi-nore in affidamento preadottivo o in adozione senzaaffidamento, alle donne residenti, cittadine italiane ocomunitarie oppure alle donne non appartenenti al-l’Unione europea in possesso di carta di soggiorno,per le quali sono stati versati i contributi per la tutelaprevidenziale obbligatoria della maternità (in generesono necessari 3 mesi di contribuzione nel periodoche va dai 18 ai 9 mesi antecedenti alla nascita o al-l’ingresso del minore nel nucleo familiare).L’assegno spetta per l’intero importo, qualora le richie-denti non beneficino delle indennità di maternità previ-ste per le lavoratrici dipendenti, autonome o per le li-bere professioniste. In caso di godimento di indennitàdi maternità spetta per la quota differenziale rispettoalla prestazione complessiva, se questa risulta inferio-re.La prestazione non è cumulabile con l’assegno di ma-ternità gestito dai comuni.L’assegno è concesso per ciascun figlio nato o adotta-to.La domanda deve essere presentata all’Inps, nel ter-mine perentorio di 6 mesi dalla data di nascita del fi-glio o dalla data di ingresso del minore nella famiglianel caso di adozione o affidamento preadottivo.

Novità per congedi e permessiIl Collegato al lavoro prevede delle novità entrate in vi-gore in questi giorni:

Permessi mensili disabiliSe la distanza stradale dalla residenza del lavoratorea quella del familiare disabile è superiore a 150 chilo-metri per poterne usufruire, sarà necessario presenta-re la documentazione del viaggio compiuto.È inoltre prevista una limitazione alla cumulabilità deipermessi per l’assistenza a più familiari con grave di-sabilità.

Congedo straordinario biennaleper familiari disabiliIntrodotta la possibilità che il congedo spetti anche incaso di ricovero a tempo pieno, su richiesta dei sanita-ri.

Congedo per cure di 30 giorni all’annoper gli invalidi civiliQuesto tipo di permesso lavorativo è indennizzato enon rientra nel periodo di comporto della malattia.

Congedo di maternità Nel caso di interruzione della gravidanza o di decessodel bambino, la donna ha facoltà di riprendere l’attivitàlavorativa.

Prolungamento del congedo parentaleper figli disabili Tale permesso può essere utilizzato entro il compi-mento dell’8° anno di vita del bambino.

Certificati di malattiasolo in forma telematicaDa settembre è entrato a regime il sistema di invio te-lematico dei certificati di malattia dei lavoratori dipen-denti.In virtù delle nuove norme, i lavoratori sono stati esen-tati dall’obbligo di consegnare la copia del certificatodi malattia all’Inps e al datore di lavoro. Quest’ultimo,infatti, per consultarlo dovrà ora utilizzare il sito inter-net dell’Inps (www.inps.it). Questo non esonera co-munque il lavoratore dal comunicare al datore la pro-pria assenza in modo tempestivo secondo le modalitàpreviste dal contrato collettivo o dal regolamentoaziendale, nonché l’indirizzo di reperibilità durante lamalattia, pena l’applicazione di sanzioni disciplinari.Il lavoratore, quindi, non si deve più preoccupare né dipresentare all’Inps il certificato, poiché è il medico adinviarlo telematicamente, né di far avere copia al pro-prio datore di lavoro: in realtà è sempre facoltà di que-st’ultimo, qualora sia nell’ambito del settore privato, ri-chiedere ai propri dipendenti di comunicare il numerodi protocollo identificativo del certificato inviato on linedal medico.L’unico caso in cui ci si può ancora affidare alla vec-

SPORTELLO SALUTE

speciale patronato

20 varese| dicembre 2011 | n. 5 |

chia modalità cartacea è nel caso in cui il medico cu-rante sia impossibilitato ad effettuare la trasmissionetelematica del certificato di malattia.

INAIL – L’infortunio in itinere

È l’evento dannoso nel quale il lavoratore può incorre-re nel percorso casa-lavoro e ritorno, ed anche nelpercorso effettuato dal luogo di lavoro al luogo di risto-ro per il pranzo.Il riconoscimento di tale incidente è subordinato allapresenza di determinate condizioni.L’infortunio in itinere può essere riconosciuto dall’Inaile quindi indennizzato quando sono accertate le finalitàlavorative, la normalità del tragitto e la percorrenza inorari confacenti con quelli lavorativi.Anche l’utilizzo della propria vettura per recarsi al la-voro, è subordinato ad alcune regole.Un limite al riconoscimento di tale infortunio è rappre-sentato dall’utilizzo del mezzo privato rispetto a quellopubblico. Infatti, se il lavoratore riesce a dimostrareche, per affrontare il percorso per recarsi dalla propriaabitazione al posto di lavoro e viceversa, deve utilizza-re la propria autovettura, per inesistenza del mezzopubblico, o perché gli orari di percorrenza del stessomezzo pubblico non sono confacenti con quelli lavora-tivi, ha la possibilità di ottenere il riconoscimento del-l’evento da parte dell’Inail e conseguentemente ha di-ritto alla prestazione economica.

Per maggiori informazioni rivolgitialla sede del Patronato ACLI più vicina.

Lombardia i ticket sanitari

Prestazioni ambulatorialiDal primo agosto è entrato in vigore un provvedimentoregionale di rimodulazione del ticket previsto dalla ma-novra economica del Governo sulle prestazioni di spe-cialistica ambulatoriale.Per la Lombardia la soluzione adottata è stata quelladi un ticket proporzionale al valore delle prestazionicontenute nelle ricette , con la non applicazione deiticket per le ricette di valore inferiore ai 5 euro e con lafissazione di un tetto massimo pari a 30 euro.

Per esempioFascia valore Quota in euro fissa perricetta euro ricetta non esente01 - fino 5 002 - da 5,01 a 10 1,5003 - da 10,01 a 15 3,0004 - da 15,01 a 20 4,5016 - oltre 100 30,00

N.B. La norma prevede una serie di categorie che so-no comunque esenti dal pagamento del ticket

Pronto SoccorsoResta invariato il ticket sulle prestazioni di Pronto Soc-corso, con l’applicazione del ticket da 25 euro solo suicodici bianchi e la conferma dell’esenzione per gli altricodici.

Farmaci L’importo massimo del ticket sui farmaci è di 2 euro aconfezione e di 4 euro a ricetta.

N.B. La norma prevede una serie di categorie che so-no comunque esenti dal pagamento del ticket

Farmaci equivalenti e non coperti da brevettoLa quota fissa vale anche per i farmaci equivalenti eper i farmaci non coperti da brevetto. Nel caso in cui ilcittadino non accetti la sostituzione proposta dal far-macista o il medico abbia espresso la non sostituibili-tà, è dovuta la differenza fra il prezzo di riferimento e ilprezzo del farmaco prescritto dal medico. Tale quotaaggiuntiva non è dovuta solo nel caso in cui sia accer-tata la non disponibilità del farmaco al prezzo più bas-so a livello regionale.

speciale patronato

21varese | dicembre 2011 | n. 5 |

Di seguito un breve riepilogo delle principali novitàdella manovra

Rivalutazione delle pensionidi importo più elevatoPer le pensioni di importo più elevato è prevista per ilperiodo 2012-2013 una modifica del meccanismo del-la rivalutazione automatica a) Pensioni fino a cinque volte il trattamento minimo

Inps- 100% di rivalutazione per gli importi fino a tre vol-

te il trattamento minimo Inps;- 90% di rivalutazione tra tre e cinque volte il pre-

detto minimo Inps b) Pensioni superiori a cinque volte il trattamento mini-

mo Inps- 70% di rivalutazione per gli importi fino a tre volte

il trattamento minimo Inps;- Nessuna rivalutazione per gli importi superiori a

tre volte il trattamento minimo

Aumento del requisito anagraficoper la pensione di vecchiaiaper le lavoratricidel settore privatoDal 2014 e fino al 2026 per le lavoratrici dipendentidel settore privato, per le lavoratrici autonome e per leiscritte alla gestione separata è previsto un aumentograduale del requisito anagrafico richiesto per l’acces-so alla pensione di vecchiaia Per le donne quindi dal 2014 l’età richiesta per ottene-re la pensione di vecchiaia non sarà più pari a 60 annima verrà aumentata di un mese il primo anno di ulte-riori 2 il secondo e così via fino al 2026.Tale aumento dell’età si sommerà all’incremento lega-to alla speranza di vita che dal 2013 sarà pari a 3 me-si e che dovrà essere aggiornato con carattere trien-nale.Va poi sempre aggiunta la finestra mobile di 12 mesiper le lavoratrici dipendenti e di 18 per le lavoratriciautonome e parasubordinate

Spostamento della decorrenzaper le pensioni di anzianitàcon i 40 anni di contributiDal primo gennaio 2011 sono entrate in vigore le co-siddette finestre mobili per la pensione, la prestazioneviene liquidata trascorsi 12 mesi (per i dipendenti ) e

18 (per gli autonomi) dal momento della maturazionedi tutti i requisiti richiesti per l’accessoA partire dal 2012 è previsto un ulteriore spostamentodella decorrenza ma soltanto per la pensione matura-ta con 40 anni di contributi Sono esclusi dal meccanismo nel limite di 5000 unitàalcune particolari categorie di soggetti.

Finestre mobili ancheper il personale della scuola

Al personale della scuola che maturerà i requisiti perl’accesso alla pensione a partire dal 2012 saranno ap-plicate le finestre mobili. Si potrà quindi accedere allapensione dal primo settembre dell’anno scolasticosuccessivo a quello di maturazione dei requisiti e nonpiù dal primo settembre dello stesso anno di matura-zione dei requisiti.

• Rinvio dei trattamenti di fine servizioper i dipendenti pubbliciPer i dipendenti pubblici che matureranno i requisitiper il pensionamento a decorrere dal 13 agosto2011 è previsto un rinvio della liquidazione del trat-tamento di fine servizio da 6 a 24 mesi in base aduna determinata tabella.

• Prescrizione dei ratei di pensioneI ratei arretrati dei trattamenti pensionistici e delleprestazioni temporanee di prescrivono ora in 5 anni.(precedentemente la prescrizione era decennale)

• Termini di decadenza per l’azione giudiziariaNelle controversie in materia di trattamenti pensioni-stici l’azione giudiziaria può essere proposta, penala decadenza, entro il termine di 3 anni.Il mancato rispetto dei termini di decadenza, chepuò essere impedita esclusivamente dall’inizio del-l’azione giudiziaria, produce la totale perdita del di-ritto.I nuovi termini vengono applicati anche ai giudizi an-cora pendenti in primo grado al 6 luglio 2011.

MANOVRA 2011

lavoro

22 varese| dicembre 2011 | n. 5 |

La crisi fa paura,anche a Varese

o scenario internazionalenon è certo dei più sempli-ci: la crisi finanziaria met-te in difficoltà i mercati, ildebito pubblico costringeil nostro paese a chiedereun nuovo corso e interven-

ti strutturali e le grosse aziende abban-donano il vecchio continente per inve-stire altrove, nei paesi in via di svilup-po di Oriente e Sud America. Una cri-si difficile, tangibile, che si respira pro-fondamente anche a livello locale. Inprovincia di Varese l’autunno è stato ac-compagnato da gravi notizie sul pianooccupazionale. Quella forse più pesan-te riguarda Whrilpool che insieme al-l’ultima analisi trimestrale ha presentatoun piano di riorganizzazione che preve-

de 5.000 tagli al personale in Europa enegli Stati Uniti. Licenziamenti che nel-la provincia di Varese riguarderanno sei-

cento persone (500 operai e 100 impie-gati) e che si accompagnano alla decisio-ne di dismettere la produzione dei fri-goriferi “Side by side”, linea che era giàstata toccata dalla cassa integrazione.

La situazione è difficile alla Ims di Ca-ronno Pertusella. L’azienda storica cheper decenni ha stampato dischi, musi-cassette, videocassette, cd e dvd, dei piùnoti artisti italiani è prossima alla chiu-sura. La proprietà fa fatica a pagare glistipendi ai 132 lavoratori che da metà ot-tobre hanno avviato un presidio perma-nente fuori dallo stabilimento di via Ber-gamo.I dipendenti, dopo la mancanza didialogo con la proprietà, hanno anchechiesto aiuto e sostegno a diversi can-tautori e tra questi hanno trovato VascoRossi che gli ha dato visibilità naziona-le. C’è molta attesa per il futuro, ma no-nostante fino a giugno la Ims fosse laquarta impresa del settore in Europa,la proprietà sta facendo fatica a trova-re un nuovo acquirente.

L

lavoro

23varese | dicembre 2011 | n. 5 |

I lavoratori della Whirlpool:«Questa volta è finita»(articolo di Michele Mancino, tratto dal quotidiano www.varesenews.it)

Antonio, Saverio e Davide lavorano alla Whirlpoolda oltre trent’anni. Una vita passata «al freddo», il re-parto frigoriferi. Alla soglia dei 50 anni «riciclarsi» in

altri lavori sarà molto difficile, soprattutto in un periodo dicrisi come questo, e loro ne sono consapevoli. Non c‘è rab-bia nelle parole, ma una profonda delusione. Si sentono tra-diti dall’azienda, dai manager, da quelli che, fino a una setti-mana fa, li convocavano in riunioni per indicargli «nuovipercorsi di carriera».

Davanti ai cancelli della Whirlpool a Cassinetta il clima èpesante. I camion con i materiali sono in coda per scaricare,dietro al corteo dei lavoratori, che sfila come un funerale.Quello dei frigoriferi.

«Questa volta non è come le altre mobilità – dice DavideFerretti, perito meccanico – perché qui, rispetto al 2001,non si vedono prospettive». Lui è uno di quelli che il sideby side (i frigoriferi a doppia porta) lo ha letteralmente fat-to. «Non capisco – continua l’impiegato - si sono celebrati i100 anni della Whirlpool.

Hanno fatto murales, manifestazioni, cene. Addirittura nelnostro reparto sono stati fatti investimenti recenti. Devo de-durre che fossero tutte cose di facciata, se dietro c’era que-sto piano. Sono voci, ma qualcuno dice che c’è già pronta unafabbrica cinese che verrà convertita per la produzione dei fri-goriferi».

La concorrenza al prodotto di punta della multinazionaleamericana, e non solo, arriva dall’estremo oriente e porta inomi di Samsung e LG. « Noi stavamo lavorando bene - con-clude Ferretti – allineati con il metodo lean, tanto che quel re-parto era il fiore all’occhiello per efficienza e qualità. Ma levendite sono crollate lo stesso e non per colpa nostra».

Sono 256 i lavoratori impiegati nel side by side, altri 350 do-ve si fanno i frigoriferi “normali”. Di fatto la produzione diCassinetta, con questa ristrutturazione, verrà decapitata. «Isintomi c’erano già da qualche tempo – spiega un gruppodi lavoratrici -. Fino a qualche anno fa in catena passavano500 pezzi ogni due ore, negli ultimi tempi ne passavano 50al giorno. Inoltre, hanno iniziato a tagliare a monte, toglien-do ad esempio le serigrafie sui pezzi, dove lavoravano quin-dici persone, oggi ne lavorano due. Poi è sparita di colpoanche la produzione per l’Ikea, che era notevole».

Antonio ha 53 anni ed è calabrese. A novembre, sono 37anni che lavora in Whirlpool. «Un compleanno amaro - com-menta l’operaio -. Al sud ho visto molte cattedrali nel de-serto e questa fabbrica lo diventerà. Questa volta è finita».

LA VOCE DEI LAVORATORI

Oltre 130 posti di lavoro a rischio an-che alla Sanofi-Aventis di Origgio. Que-sta azienda farmaceutica, dove da 25 an-ni si producono i conosciutissimi Maa-lox ed Enterogermina, fa parte di unamultinazionale che ha deciso per un ri-dimensionamento dei vari stabilimentisparsi per l’Italia e coinvolgono 3.400 la-voratori.

L’azienda ha presentato il nuovo pia-no industriale che prevede lo spostamen-to della produzione del Maaloox in unostabilimento in Abruzzo. Questa dismis-sione parziale dell’azienda di Origgio,

dove rimarrebbe in produzione solol’Enterogermina, riguarderà 130 dei 250lavoratori. A loro l’azienda ha spiegatodi voler proporre lo spostamento dellamanodopera in altri stabilimenti dellamultinazionale. Non un licenziamentoma una scelta molto difficile. I sinda-cati e i lavoratori stanno lottando permantenere la produzione del Maalox aOriggio.

Un’altra brutta notizia nei mesi scor-si è arrivata dalla Valcuvia: la Inda di Ca-ravate, storica azienda (è nata nel 1944)

leader nel settore dell’arredo bagno, chiu-derà entro l’anno. La produzione degliaccessori verrà concentrata sul polo in-dustriale di Pagazzano, in provincia diBergamo, fino ad ora dedicato esclusi-vamente alla produzione delle paretidoccia. Attualmente a Caravate lavora-no 230 persone: 32 lavoratori sarannotrasferiti a Pagazzano, 113 a Vizzola Ti-cino, dove c’è la nuova sede direziona-le dell’azienda. Nel frattempo è già sta-ta avviata la procedura per richiederela cassa integrazione straordinaria cheinteresserà 125 lavoratori.

vita cristiana

24 varese| dicembre 2011 | n. 5 |

Il cardinale Scolaincontra i fedeli nella suaprima visita a Varese

arese è una «terra digrande tradizione cristia-na, dove è entrata, comein tutte le società, la ne-cessità di una visioneplurale. Ed è tempo che,anche a Varese, una cit-

tà con una peculiarità creativa che ha sa-puto portare al di fuori della provinciauna forte novità civile, sociale, politica eun peso culturale centrale nel Paese,l’azione eucaristica esca da questo tem-pio oggi tanto frequentato, ed entri nel-le nostre famiglie, entri nelle relazioni trasposo e sposa, nell’educazione dei no-stri figli. Si manifesti nella magnanimi-tà nell’accogliere chi viene da noi». So-no state queste le parole che il nuovo Ar-civescovo della diocesi di Milano, Ange-lo Scola, ha scandito durante l’omelia re-citata nella sua prima visita a Varese do-po l’incarico ricevuto. Il Cardinale è ar-rivato nella città giardino lo scorso 13ottobre e ha rivolto un appello partico-

lare ai giovani: «Le nuove generazionisono provate dalla precarietà, dai pro-blemi legati all’occupazione, dalla perdi-ta del lavoro. Ebbene queste generazio-

ni, che hanno di fronte il futuro, ritrovi-no il senso del “noi”». «La società civi-le italiana – ha concluso Scola di fron-te a una basilica di San Vittore gremitadi federli – forse la più ricca d’Europava ascoltata: vanno ascoltate le migliaiadi associazioni che la compongono; èopportuno ascoltare il loro messaggio,non comandarle. Mi affido al vostro ab-braccio che sento fraterno».

La giornata di visita a Varese per mon-signor Scola, oltre alla santa messa in ba-silica, ha visto anche altri incontri, desti-nati a gruppi precisi: al seminario di Ve-negono Inferiore ha incontrato i presbi-teri e i diaconi (secolari e religiosi) e i su-periori e i seminaristi. Al collegio De Fi-lippi, ha ricevuto le consacrate e i con-sacrati mentre in serata, al palazzetto del-lo Sport di Varese, ha dialogato con glioperatori pastorali (come i membri deiconsigli pastorali e affari economici diComunità pastorali, Unità pastorali eparrocchie) “delegati” delle parrocchiedella zona pastorale seconda.

V

25varese | dicembre 2011 | n. 5 |

migranti

i hanno definiti la “genera-zione Balotelli”. Bambini eragazzi nati e cresciuti in Ita-lia ma stranieri agli effettidella legge. Almeno fino ai18 anni e salvo l'ottenimen-

to della cittadinanza una volta compiu-ta la maggiore età.

A loro e agli altri cittadini immigratiè rivolta la campagna di sensibilizzazio-ne “L'Italia sono anch’io” lanciata alivello nazionale da una serie di realtà delmondo del volontariato (e non solo) esposata e promossa in provincia di Va-rese dai sindacati e dalle associazioni delterritorio.

La campagna in provincia di Vareseè iniziata con una raccolta firme per pro-porre una legge di iniziativa popolareche tocchi due punti: «Il primo - spie-ga Filippo Pinzone, vice presidente del-le Acli provinciali - riguarda il diritto di voto alle elezioniamministrative per gli immigrati. È importante per rimette-re al centro il diritto di poter contribuire non solo alla cre-scita del Pil con il proprio lavoro ma anche alle scelte di chigoverna. Il secondo riguarda il diritto dicittadinanza che non è riconosciuto aifigli di stranieri che nascono in Italia. Perquesto chiediamo di seguire l'esempioamericano e considerare italiani tutti ibambini nati all'interno dei nostri con-fini».

In provincia di Vareseaderiscono:Acli provinciali di Varese, Cgil Va-rese, Libera coordinamento pro-vinciale Varese, Arci comitato pro-vinciale Varese, Uisp comitato pro-vinciale Varese, Associazione I co-lori del mondo, Anpi sezione Vare-

se, Cooperativa Lotta contro l'emarginazione, Sei UglVarese, @ssoci@zion@ Cultur@ V@arese, un'altrastoria, Mediazione Integrazione onlus, Associazionedonne immigrate provincia di Varese onlus, Legam-

biente Varese, Coordinamentomigrante Varese, Movimentoubuntu, Associazione Il ponte,Caritas, Sanità di frontiera,Gruppo consiliare "Luino futu-ra", l'Albero di Antonia circoloArci, Anolf Varese onlus, CislVarese, Associazione Yacoubaper l'Africa, Comitato varesinoper la Palestina, Ipsia VareseAcli, Donne in nero, Associazio-ne Voce; Coordinamento immi-grati Cgil Varese, Comitato ho-tel Plaza, Circolo Acli colf Vare-se, Coordinamento donne Cgile Uil

Nati in Italia ma stranieri,continua la raccolta di firmeper cambiare la legge

La campagna L’Italia sono anch’io continua on line:seguici sul blog http://litaliasonoanchiovarese.wordpress.com

L

26 varese| dicembre 2011 | n. 5 |

migranti

SOGGIORNI INVERNALI IN LIGURIALOANO - HOTEL EXCELSIOR ***Soggiorni climatici quindicinali l’ hotel Excelsior,situato a pochi metri dal mare con un’incantevolevista panoramica sul porticciolo. Le camere sonospaziose, con balcone, vasca da bagno o doccia,aria condizionata, telefono diretto e tv color satelli-tare. L’hotel dispone, inoltre, di un bar, un ristoran-te e un ampio soggiorno oltre che un parcheggioprivato a disposizione degli ospiti.L’ambiente completamente ristrutturato e il servizioaccurato, rendono piacevole il soggiorno. Serviziopullman A/R Busto Arsizio-Loano compreso nellaquota di partecipazioneQUOTE DI PARTECIPAZIONE INDIVIDUALIdal 23 dicembre 2011 al 07 gennaio 2012:€ 920,00dal 07 al 21 gennaio 2012: € 650,00dal 21 gennaio al 11 febbraio 2012: € 940,00Informazioni e prenotazioni:C.T.Acli “L.Morelli”,Via A.Pozzi, 3 - 21052 Busto Arsizio (VA)Tel e Fax 0331/638073Mercoledì e venerdì dalle 15 alle 17.30

SOGGIORNI CLIMATICI IN LIGURIASoggiorni al mare presso le nostre case vacanze“VILLA GIOIOSA” di Diano Marina e “VILLA SA-CRA FAMIGLIA” di Arma di Taggia. Entrambe lestrutture sono situate in zone tranquille ma, allostesso tempo, in prossimità del mare e degli stabi-limenti balneari.Offrono agli ospiti camere dotate di ogni confort,ampi spazi verdi comuni, con possibilità di connes-sione wi-fi e una cucina molto curata.Speciale NATALE E CAPODANNO dal 22 di-cembre al 07 gennaioQuota di partecipazione individuale a DianoMarina: € 850,00Quota di partecipazione individuale ad Arma diTaggia: € 860,00

INVERNO SULLA NEVESoggiorni in montagna nel Comprensorio sciisticodi MADESIMO MOTTA VAL DI LEI su un ampiopianoro a 1750 mt di altitudine, direttamente suicampi da sci presso la CASA ALPINA DI MOTTAe in Trentino a Pinzolo, vicino a Madonna di Cam-piglio presso l’ALBERGO RENDENA.Entrambe le strutture si trovano nei pressi deicampi da sci per una vacanza all’insegna dellosport e del divertimento.Quota giornaliera individuale con trattamentomezza pensione a partire da: € 36,00inoltre SPECIALI PACCHETTI PER NATALE, CAPO-DANNO E L’EPIFANIA!!!

ISCHIA: OZI TERMALI…PIACERI IMPERIALISoggiorni quindicinali in autobus da Gennaio a

Marzo ad Ischia presso il Grand Hotel Terme diAugusto 5* e l’Hotel Terme Villa Svizzera 4* diLacco Ameno. Entrambe le strutture alberghiereoffrono agli ospiti camere dotate di ogni comfort,una cucina curata attenta ai dettagli e uno stabili-mento termale interno con piscine interne edesterne.Quota di partecipazione individuale pressol’Hotel Terme Villa Svizzera a partire da:€ 490,00Quota di partecipazione individuale pressoil Grand Hotel terme D’Augusto a partire da:€ 610,00Informazioni e prenotazioni:C.T.Acli “Luigi Rimoldi”Via Agnelli 33 - 21013 GallarateTel. 0331/776395 - Martedì dalle 14.30 alle 16.30e giovedì dalle 9.00 alle 12.30e-mail: [email protected]

Informazioni e prenotazioni:C.T. Acli VareseVia Speri Della Chiesa 9 - 21100 VareseTel. 0332/497049 – lunedì e giovedì dalle 9.00 alle13.00e-mail: [email protected]

ESTATE IN ROMAGNAA PINARELLA DI CERVIA - HOTEL ROXY***L’hotel è situato di fronte al mare a pochi passidalla spiaggia. Ha un ampio giardino privato om-breggiato di fronte alla pineta. Le camere sono tut-te dotate di servizi privati, telefono, TV e aria con-dizionata. Il ristorante climatizzato e con un’ampiaveranda sulla pineta offre ai suoi ospiti cucina ro-magnola ed internazionale. Il CTA di Saronnomette a disposizione dei soci un servizio un servi-zio domenicale di trasporto in pullman A/R Saron-no – Pinarella.TARIFFE SOGGIORNO BLOCCATE AL 2011!Quota di partecipazione settimanale a Giugnoe Luglio partire da: € 340,00Quota di partecipazione settimanale ad Agostoa partire da: € 400,00 Quota di partecipazione settimanale a Settem-bre partire da: € 310,00 Informazioni e prenotazioni:C.T.Acli SaronnoVicolo S. Marta 7 - 21047 SaronnoTel. 02/96703870 - lunedì, mercoledì e venerdìdalle 10.00 alle 12.00 oppure martedì e giovedìdalle 16.00 alle 18.00

OFFERTE PROVINCIA VARESE

Si ricorda che i soggiorni proposti sono riservati ai soci C.T.A. (Centro Turistico Acli): il costo della tes-sera è di € 13,50 (validità 1 gennaio / 31 dicembre), i tesserati Acli devono richiedere l’opzione C.T.A. delcosto di € 7,00. La tessera comprende l’assistenza sanitaria Mondial Assistance.

libri sotto l’albero

28 varese| dicembre 2011 | n. 5 |

Consigli di lettura“Le riforme a costo zero”(di Tito Boeri, Pietro Garibaldi; ed.Chiarelettere)

“Non ci sono i soldi per le riforme”: nonè vero. Quello dei soldi è un falso pro-blema. Esistono importantissime rifor-me che in quasi tutti i campi crucialidell’economia possono essere realizza-te “senza aumentare di un solo euro ildebito pubblico”. Come dimostrano gliautori, in alcuni casi le proposte formu-late potrebbero comportare una ridu-zione della spesa pubblica e contem-poraneamente un aumento del tasso di crescita potenzia-le dell’economia. Un circolo virtuoso. Perché allora nullacambia? Perché per sostenere interventi che alterano unostatus quo consolidato e scontentano una parte è neces-sario costruire un forte consenso e investire in “capitalepolitico”. Nuovi criteri di selezione e di scelta dei candidatipossono garantire una rappresentanza all’altezza delcompito che l’attende. Le resistenze ci sono, possono pe-rò essere rimosse. Le dieci proposte di questo libro lo di-mostrano. Ma bisogna crederci.Tito Boeri insegna economia alla Bocconi. Nel 2002 ha

fondato il sito lavoce.info, di cui è il coordinatore. È edi-torialista de “la Repubblica” e direttore della FondazioneRodolfo Debenedetti.

Pietro Garibaldi, direttore del Collegio Carlo Alberto, in-segna economia all’Università di Torino. È membro delconsiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo. Per Chia-relettere ha scritto con Tito Boeri “Un nuovo contrattoper tutti” (2008).

Il libro segreto di Dante.Il codice nascosto della Divina Commedia(di Francesco Fioretti, ed. Newton Compton)

Dante è davvero stato ucciso dalla ma-laria, come tutti a Ravenna credono?Oppure qualcuno aveva dei motivi perdesiderare la sua morte e la scomparsadi un segreto insieme a lui? Tormentatida questo dubbio, la figlia del poeta,suor Beatrice, un ex templare di nomeBernard e un medico, Giovanni da Luc-ca, iniziano una doppia indagine per fa-re chiarezza su quanto è accaduto. Cer-cano con fatica di decifrare un messaggio in codice la-sciato da Dante su nove fogli di pergamena e intanto simettono sulle tracce dei suoi presunti assassini, scopren-do che molti nutrivano una profonda avversione per ilpoeta. Non sarà facile trovare la chiave del segreto occul-tato nella Commedia e scoprire chi voleva impedire alpoeta di terminare la sua opera. Ma perché l’Alighieri ave-va deciso di nascondere con così grande cura gli ultimitredici canti del Paradiso? Teoremi raffinati, intrighi com-plessi e verità da svelare si celano tra i versi delle tre can-tiche, come l’identità del Veltro, o l’annuncio dell’arrivo diun misterioso vendicatore... Sullo sfondo storico della crisi

politica ed economica del Trecento, “Il libro segreto diDante” intreccia vicende reali e personaggi di fantasia,tessendo trame piene di mistero e inquietanti interrogativi.

L’Italia nonostante tutto(di Edmondo Berselli, ed. Il Mulino)

Con il susseguirsi dei fatti e dei misfattidella politica, appare sempre più diffici-le comprendere le possibili vie d’uscitadall’impasse italiana. In molti si diffondeun senso di malcelata rassegnazioneper un Paese bloccato, anzi in arretra-mento, mentre nel contempo aumenta-no le occasioni per l’autocommiserazio-ne, l’astio reciproco e una rissosa indi-sponibilità al confronto. Affidandosi alleanalisi penetranti che Edmondo Berselli (nella foto) è ve-nuto via via pubblicando sul “Mulino”, questo volume pro-pone una breve storia dell’Italia repubblicana da Tangen-topoli al crepuscolo del berlusconismo, e ricostruisce levicende portanti della crisi del Paese. Senza sconti pernessuno, ma anche senza rassegnazione. Nella certezzache l’Italia sia molto meglio di come viene rappresentata.Alla fine e nonostante tutto.

Divorzio all’islamica a viale Marconi(di Amara Lakhous, ed e/o)

2005. I servizi segreti italiani ricevonoun’informativa: un gruppo di immigratimusulmani, che opera a Roma nellazona di viale Marconi, sta preparandoun attentato. Per scoprire chi siano icomponenti della cellula viene infiltratoChristian Mazzari, un giovane sicilianoche parla perfettamente l’arabo.Christian inizia la sua indagine sottocopertura: per gli abitanti del quartierediventa Issa, un immigrato tunisino incerca di un posto letto e di un lavoro. Il suo destino si in-crocia con quello di Sofia, una giovane immigrata egizia-na che indossa il velo e vive nel quartiere assieme al ma-rito Said, alias Felice, architetto reinventatosi pizzaiolo. At-traverso Sofia vediamo la cultura islamica con gli occhi diuna donna alle prese con una vita coniugale complicata.Sofia ha però un grande sogno da realizzare.Nell’alternarsi delle voci di Issa e Sofia l’ironia e la satiradei luoghi comuni fanno di Divorzio all’islamica a vialeMarconi una commedia nera in cui il serio e il grottesco, ilrazionale e l’assurdo, l’amore e la paura descrivono lecontraddizioni della società italiana con un linguaggio ori-ginale, che imita i “parlati” degli immigrati e degli italiani.In un susseguirsi di scene esilaranti e momenti ricchi dipathos, di dialoghi frizzanti e arguti proverbi popolari, siarriva a un avvincente finale a sorpresa che spiazza il let-tore, costringendolo con grande divertimento a riavvolgerela pellicola dall’inizio

dai circoli

29varese | settembre 2011 | n. 4 |

In preparazione al VII In-contro Mondiale delle Fa-miglie che si terrà a Mila-no nel 2012 il Consigliodel Circolo “M. Rimoldi” diCassano Magnago ha affi-dato ad un gruppo di amiciaclisti e a persone di altreassociazioni o presenti sulterritorio e sensibili all’ar-gomento, il compito di stu-diare e approfondire il te-ma “Il lavoro: risorsa e sfi-da per la famiglia”, in riferi-mento al n. 6 e 7 della ca-techesi. Il lavoro di ricercasarà presentato in un in-contro in programmail 16febbraio 2012.

CASSANO MAGNAGO

La festa del volontariatouest’anno le Associazionipresenti sul territorio del-la nostra Città hanno vo-luto pensare alla grandee preparare una “Festa delVolontariato” ricca di ini-

ziative che spaziavano un po’ su tutti ifronti: impegno sociale, attività teatralee ludica. Il trait-d’union è stato quello didedicare ogni attività ai bambini e ai ra-gazzi.

La festa si è svolta in due giornate: sa-bato 17 settembre e domenica 18 set-tembre… il peggior (meteorologicamen-te parlando) week-end di tutta l’estate!

Siamo partiti sabato mattina con unConvegno dal titolo: “ARTISTICA-MENTE - Disabilità e integrazione:PERCHE’ IO NON POSSO?”, in col-laborazione con il Centro Ricerche Tea-trali di Fagnano Olona che si è tenutopresso il salone dell’Oratorio San Carlo.

La tematica era davvero interessanteed infatti abbiamo raccolto un notevo-lissimo successo, gli iscritti sono stati tan-tissimi, e soprattutto soddisfatti dell’ini-ziativa.

Sempre sabato 17 settembre e semprepresso l’Oratorio San Carlo, è stato mes-so in scena lo spettacolo teatrale:“BUON COMPLEANNO CAPI-TAN UNCINO” realizzato dal grup-po “I laboratori del venerdì” della Par-rocchia di Santa Maria del Cerro.

Anche qui, quindi, i bambini sono sta-ti i protagonisti assoluti: sono stati lo-ro a recitare, cantare e ballare in que-sto spettacolo divertente, simpatico e al-legro.

Peccato (e la delusione maggiore l’-hanno avuta proprio i piccoli attori) chel’affluenza del pubblico è stata pratica-mente nulla! A parte i genitori dei pro-tagonisti e i rappresentanti di qualche as-sociazione, il salone era praticamentevuoto! E questo nonostante si sia pub-blicizzato in tutte le scuole questa inizia-tiva.

Domenica 18 il programma prevede-va la S. Messa per le Associazioni Cas-sanesi alle ore 11.30 presso la Chiesa diSanta Maria e poi, nel pomeriggio, una

Qfesta che avrebbe dovuto svolgersi pres-so il Parco della Magana… ma non ab-biamo tenuto conto che il tempo qual-che volta è birichino… e quella dome-nica lì, è stato veramente monello!

Un cielo bigio bigio… che ricordavail mese di novembre, scrosci di pioggiaalternati a tregue, ma mai, mai la speran-za che potesse uscire un occhiata di so-le a rallegrare la festa.

Ci è venuto incontro ancora una vol-ta l’Oratorio San Carlo, offrendoci ospi-talità e evitandoci di dover annullare tut-to quanto era stato previsto dal program-ma.

Abbiamo allestito gli stands delle As-sociazioni nella vetrata dell’Oratorio,mentre nel Salone, il gruppo Scout haanimato i giochi che si sono svolti pertutto l’arco del pomeriggio.

In vetrata erano previste parecchie at-tività: il gruppo di etnia marocchina“Fiore” ha portato dolciumi e bevande(ottime!) della loro tradizione e le lorodonne hanno eseguito tatuaggi (lavabi-

lissimi!) con l’hennè; c’erano poi i ragaz-zi del Liceo Artistico di Busto Arsizioe dell’Associazione “Truccabimbi” chehanno dipinto i visi di ragazzi e adultiche lo volevano, c’era Justina che face-va le treccine nei capelli di tante ragaz-ze (e non!) e soprattutto c’erano ovun-que ragazzi che, aderendo al concorso“Dipingi il tuo ombrello” erano indaf-faratissimi a pitturare e creare le loroopere d’arte su ombrellini bianchi coni quali hanno sfilato in un multicolorecorteo nel cortile dell’Oratorio (il tem-po almeno questo ce l’ha concesso) ; so-no stati premiati sei ragazzi con dei buo-ni-acquisto gentilmente offerti da alcu-ni commercianti di Cassano, mentre tut-ti i partecipanti hanno ricevuto un buo-no/sconto da parte di un negozio di Bu-sto Arsizio, senza contare la soddisfa-zione di portarsi a casa il loro ombrel-lino artistico!

È stata proprio una bellissima giorna-ta, con diritto di replica negli anni pros-simi: parola di Associazioni!

FAMIGLIA:IL LAVOROE LA FESTA

dai circoli

30 varese| settembre 2011 | n. 4 |

F O T O N O T I Z I E D A U B O L D O

11°° MMaaggggiioo.. “Festa del Tesseramento e del Lavoro” conl’assegnazione degli Aclini 2011 che quest’anno sono statiassegnati con grande merito, a due Aclisti Dirigenti delnostro Circolo. Il primo Aclino è stato assegnato all’amicodott. Carlo Caprera per la lunga e fedele militanza nellaFamiglia Aclista, per il suo trentennale e proficuo lavorosvolto come amministratore del nostro Circolo Acli, e per gliinnumerevoli incontri di formazione condotti con grandecompetenza. Il secondo Aclino è stato assegnato all’Amicoed ex Presidente del nostro Circolo dott. Pietro D’Amico peraver guidato con grande competenza e serietà la nostraassociazione dal 2004 al 2010. Un grazie particolare ainostri due amici per aver dedicato molto del loro tempoprezioso al nostro sodalizio.

11°° MMaaggggiioo.. Nella Sala grande delle Acli, in occasione dellabeatificazione di Papa Giovanni Paolo II, il nostroconcittadino e pittore Giuseppe Ceriani ha allestito unamostra dal titolo “I miei Papa”, una rassegna pittorica deiPontefici che hanno guidato la Chiesa dal 1940 ai giorninostri.

1122 GGiiuuggnnoo.. Mostra sul 150° dell’Unità d’Italia.

1188 SSeetttteemmbbrree.. Festa Parrocchiale con allestimento di ungazebo e mongolfiera delle Acli Varesine con dirigenti esimpatizzanti in posa dopo l’allestimento.

2222 OOttttoobbrree.. 3ª Giornata di Formazione promossa dalla SedeProvinciale svoltasi nel Circolo Acli di Uboldo.

22 OOttttoobbrree.. Gita Sociale al Santuario della Madonna di Crea ea Casale Monferrato.

dai circoli

31varese | dicembre 2011 | n. 5 |

"Un posto nel mondo" ha compiutodieci anni e ha presentato un calenda-rio più ricco che mai: un mese e mez-zo di appuntamenti in tutta la provincia,

cinquanta serate, dodici comuni coinvol-ti (quattro in più dell'anno scorso). Larassegna dedicata al cinema e alla do-cumentazione sociale è iniziata marte-dì 25 ottobre confermandosi una dellerealtà più longeve in provincia, se nonaddirittura in Lombardia. «Non esisto-no rassegne come questa al nord - haspiega Giulio Rossini di Filmstudio'90 ecapofila della rassegna -. Siamo una re-altà che si è consolidata negli anni e cheancora oggi si basa sulla collaborazio-ne in rete e sulla voglia di proporre un

cinema "impegnato" ma fruibile a tutti».La rassegna ricca e completa ha spa-

ziato intorno a diverse tematiche. Neidodici comuni interessati infatti, si sonoalternate serate che, oltre a proporre filme incontri di qualità, vedono il coinvol-gimento di associazioni e realtà del ter-ritorio come le Acli (che hanno messo adisposizione le sale di Varese, Gallarate,Saronno, Bolladello di Cairate) ma an-che Lav, Legambiente, Coop Varese, l'as-sociazione per genitori adottivi "Petalinel mondo", Cesvov e Cortisonici.

ACLI Colf e alcune associazioni varesine hanno organizzato l'iniziativa “La Costituzione: donne a con-fronto”, un'occasione di incontro e di dibattito sui diritti e sul mondo visti al femminile.

Il mondo visto con gli occhi delle donne

“Un posto nel mondo”

BUSTO ARSIZIO

Domenica 6 novembre si

è tenuto il tradizionale

appuntamento con la

Pastorale Sociale, il te-

ma dell’incontro è stato:

“Educare alla vita buona

del Vangelo”.

Buon Natalee Felice 2012