7 marzxo 2014

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Il Tapiro del giorno lo diamo a Car- melo Parpiglia. Il consigliere regionale dell'Italia dei Valori è tra i dispersi in Consiglio. Non si sente, nè registriamo alcun suo intervento. L'ultima sua ap- parizione, guarda caso, fu in occasione della presentazione dei defibrillatori per il mondo sportivo. Dopodichè, però, non è stata registrata alcuna scossa dialettica dalle sue parti. Un consi- gliere che non 'consiglia' che consi- gliere è? E' l'interrogativo che si pon- gono i molisani che hanno perso le tracce dell'eletto del popolo. L'Oscar del giorno lo assegniamo a Roberto Ruta. Il presidente della Re- gione si disinteressa della questione Ittierre e il senatore campobassano cerca di metterci mano nel tentativo di non mandare a casa tutti i lavoratori. Non a caso questa mattina terrà una conferenza stampa per illustrare una sua proposta nel silenzio della Re- gione. Si tratta di un passaggio politico importante anche perchè mette in ri- lievo l'assurdo di una situazione che vede il disinteresse del presidente Frattura dinanzi alla drammaticità della situazione. L’Oscar del giorno a Roberto Ruta Il Tapiro del giorno a Carmelo Parpiglia GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 55 - VENERDÌ 7 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA di Giovanna Ruggiero Non si capisce bene se sia più choosy (fannullone) Frattura o più “sfigato” Ro- berto Ruta. Perché? Perché mentre il presidente ufficiale della Regione Molise gongola con i suoi 12.500 euro nel non far nulla (tranne nomine e azzeramenti inesistenti di Giunta), a risolvere i problemi del Molise ci devono pensare gli altri. Ruta è “sfigato”. Perché gli tocca colmare il vuoto della presidenza della Regione prendendo iniziative che sarebbero più consone ad un governatore. Ed è “sfigato” perché quando ha scelto di “regalare” la presidenza a Frattura, non sapeva che doveva supplire a tutte queste mancanze. Ma forse il senatore del Pd ha capito che se lascia gestire le questioni a Frattura, il Molise ne uscirà impoverito e tornerà indietro di 50 anni. Insomma, si potrebbe quasi affermare che Roberto Ruta agi- sce, al di là dei suoi compiti da senatore, per senso di responsabilità sia nei con- fronti dei molisani sia nei confronti della coalizione. Perché Ruta sa benissimo, o per lo meno si può ipotizzare che possa pensarlo, che la modalità di gestione im- pressa da Frattura porterà ad una ribellione popolare dei cittadini verso l’intero centrosinistra. E mentre Frattura pare comportarsi come se future elezioni non gli interessano, Ruta non ha alcuna intenzione di mollare la politica. Così, mentre il governatore ufficiale mette in campo atti ufficiali che vanno nella sola direzione di soddisfare soci in affari, prestanomi e Patriciello (quasi ne fosse succube), Ruta che fa? Si occupa finanche delle crisi aziendali. Prendiamo ad esempio la confe- renza stampa che terrà questa mattina. Il senatore del Pd si è preso la briga di dialogare con tutti i soggetti della Ittierre, si è preoccupato di ideare una proposta di rilancio ed oggi la lancerà ufficialmente. Come a dire: visto che l’azienda tessile di Pettoranello rischia di fare la fine della Gam, è arrivato il momento di prendere l’iniziativa per salvare il salvabile. Cosa dirà Ruta questa mattina non è dato sa- pere, ovviamente. Ma ormai il quadro è chiaro: se Maometto non va alla monta- gna, la montagna va da Maometto. E non si può certo sperare che queste iniziative vengano prese dai consiglieri regionali di maggioranza per lo più vicini al governatore ufficiale. Insomma, parliamoci chiaro, non si può mica pretendere che il calciatore Parpiglia, il geometra Ciocca, il dentista Ioffredi, il poliziotto Di Pietro (tanto per citarne alcuni) possano non dormire la notte per capire come risolvere i problemi del Molise. Loro hanno altro a cui pensare. Non solo per non irritare Frattura mettendolo in penombra, ma soprattutto per incompetenza po- litica. Loro sarebbero più portati a fare il giro del mondo in 80 giorni per scrivere un nuovo libro facendo concorrenza a Jules Verne. Con la differenza che loro, i con- siglieri, viaggiano con i soldi dei molisani. Lo ha dimostrato Niro con gli arabi, ma anche Ioffredi che è andato in Olanda, Di Pietro che è stato in Francia… E men- tre loro viaggiano, Frattura pensa solo a come inserire Patriciello in Giunta facendo fuori Ruta, e Ruta cerca di occuparsi del Molise. Almeno ci prova. Ruta, il senatore che colma il vuoto del presidente del Molise

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Il Clark Kent molisano

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Il Tapiro del giorno lo diamo a Car-

melo Parpiglia. Il consigliere regionale

dell'Italia dei Valori è tra i dispersi in

Consiglio. Non si sente, nè registriamo

alcun suo intervento. L'ultima sua ap-

parizione, guarda caso, fu in occasione

della presentazione dei defibrillatori

per il mondo sportivo. Dopodichè, però,

non è stata registrata alcuna scossa

dialettica dalle sue parti. Un consi-

gliere che non 'consiglia' che consi-

gliere è? E' l'interrogativo che si pon-

gono i molisani che hanno perso le

tracce dell'eletto del popolo.

L'Oscar del giorno lo assegniamo a

Roberto Ruta. Il presidente della Re-

gione si disinteressa della questione

Ittierre e il senatore campobassano

cerca di metterci mano nel tentativo di

non mandare a casa tutti i lavoratori.

Non a caso questa mattina terrà una

conferenza stampa per illustrare una

sua proposta nel silenzio della Re-

gione. Si tratta di un passaggio politico

importante anche perchè mette in ri-

lievo l'assurdo di una situazione che

vede il disinteresse del presidente

Frattura dinanzi alla drammaticità

della situazione.

L’Oscar del giornoa Roberto Ruta

Il Tapiro del giornoa Carmelo Parpiglia

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 55 - VENERDÌ 7 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

di Giovanna Ruggiero

Non si capisce bene se sia più choosy (fannullone) Frattura o più “sfigato” Ro-berto Ruta. Perché? Perché mentre il presidente ufficiale della Regione Molisegongola con i suoi 12.500 euro nel non far nulla (tranne nomine e azzeramentiinesistenti di Giunta), a risolvere i problemi del Molise ci devono pensare gli altri.Ruta è “sfigato”. Perché gli tocca colmare il vuoto della presidenza della Regioneprendendo iniziative che sarebbero più consone ad un governatore. Ed è “sfigato”perché quando ha scelto di “regalare” la presidenza a Frattura, non sapeva chedoveva supplire a tutte queste mancanze. Ma forse il senatore del Pd ha capitoche se lascia gestire le questioni a Frattura, il Molise ne uscirà impoverito e torneràindietro di 50 anni. Insomma, si potrebbe quasi affermare che Roberto Ruta agi-sce, al di là dei suoi compiti da senatore, per senso di responsabilità sia nei con-fronti dei molisani sia nei confronti della coalizione. Perché Ruta sa benissimo, oper lo meno si può ipotizzare che possa pensarlo, che la modalità di gestione im-pressa da Frattura porterà ad una ribellione popolare dei cittadini verso l’interocentrosinistra. E mentre Frattura pare comportarsi come se future elezioni non gliinteressano, Ruta non ha alcuna intenzione di mollare la politica. Così, mentre ilgovernatore ufficiale mette in campo atti ufficiali che vanno nella sola direzionedi soddisfare soci in affari, prestanomi e Patriciello (quasi ne fosse succube), Ruta

che fa? Si occupa finanche delle crisi aziendali. Prendiamo ad esempio la confe-renza stampa che terrà questa mattina. Il senatore del Pd si è preso la briga didialogare con tutti i soggetti della Ittierre, si è preoccupato di ideare una propostadi rilancio ed oggi la lancerà ufficialmente. Come a dire: visto che l’azienda tessiledi Pettoranello rischia di fare la fine della Gam, è arrivato il momento di prenderel’iniziativa per salvare il salvabile. Cosa dirà Ruta questa mattina non è dato sa-pere, ovviamente. Ma ormai il quadro è chiaro: se Maometto non va alla monta-gna, la montagna va da Maometto. E non si può certo sperare che questeiniziative vengano prese dai consiglieri regionali di maggioranza per lo più vicinial governatore ufficiale. Insomma, parliamoci chiaro, non si può mica pretendereche il calciatore Parpiglia, il geometra Ciocca, il dentista Ioffredi, il poliziotto DiPietro (tanto per citarne alcuni) possano non dormire la notte per capire comerisolvere i problemi del Molise. Loro hanno altro a cui pensare. Non solo per nonirritare Frattura mettendolo in penombra, ma soprattutto per incompetenza po-litica. Loro sarebbero più portati a fare il giro del mondo in 80 giorni per scrivereun nuovo libro facendo concorrenza a Jules Verne. Con la differenza che loro, i con-siglieri, viaggiano con i soldi dei molisani. Lo ha dimostrato Niro con gli arabi, maanche Ioffredi che è andato in Olanda, Di Pietro che è stato in Francia… E men-tre loro viaggiano, Frattura pensa solo a come inserire Patriciello in Giunta facendofuori Ruta, e Ruta cerca di occuparsi del Molise. Almeno ci prova.

Ruta, il senatore che colma il vuoto del presidente del Molise

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Due milioni di euro al Molise da investire per la sicu-

rezza nelle scuole. Provengono dalle decisioni assunte

in sede di conferenza unificata il primo agosto 2013.

Ovvero, per effetto della legge 98/2013. Pochi, oggetti-

vamente pochi, anche in rapporto allo stanziamento

complessivo di 150 milioni da ripartire sul territorio na-

zionale. Il Molise meritava indubbiamente di più se

solo ricordiamo il dramma della scuola Iovine di San

Giuliano e lo stato generalizzato di insicurezza che ca-

ratterizza l’intero patrimonio scolastico regionale, e

l’alto grado di sismicità del suolo molisano.

Comunque, “a caval donato non si guarda in bocca”,

per cui anche due milioni di euro, se spesi con giudizio,

possono aiutare ad avere scuole più sicure. Almeno si

spera. Va da sé che se si aspetta la manna dal cielo (il

Governo di Roma), della sicurezza nelle scuole se ne

parlerà in eterno. Fare quindi di necessità virtù met-

tendo in circolo risorse autonome.

Un impegno che la Regione Molise dovrebbe inserire

nel bilancio e centellinare con interventi mirati, circo-

scritti, e realizzati sulla scorta di priorità certificate

sotto il profilo tecnico e dell’urgenza. In una situazione

generalizzata di pericolo, qual è quella che caratterizza

lo stato delle strutture scolastiche molisane, non è og-

gettivamente facile stabilire dove intervenire, e con

quale intensità.

Se davvero si vuole seguire un filo logico e non ca-

dere nel favoritismo, non c’è via diversa da quella di

una oggettiva graduatoria delle priorità stilata rigoro-

samente in base ad una analisi tecnica da seguire.

In questi frangenti la politica deve restare fuori dal-

l’uscio.

Non sappiamo se lo sarà (fuori dall’uscio) ora che ci

sono questi due milioni di euro da spendere. Sappiamo

che ad essere interessate in prima battuta sono le am-

ministrazioni comunali di Campobasso, Isernia, Larino,

Cercemaggiore, Venafro, Riccia, Pietracatella, Palata,

Matrice, Macchiagodena, Baranello, Trivento e Termoli.

Comuni in cui sussistono plessi scolastici che necessi-

tano di sicurezza e, crediamo, pronti più degli altri a re-

digere i progetti degli interventi.

Ora hanno da vedersela col tempo a di-

sposizione per l’affidamento dei lavori.

La data ultima fissata dal Governo è il

30 aprile prossimo. Dovranno quindi

darsi da fare e non perdere

tempo, pena lo slittamento

della graduatoria. Di co-

muni in lista d’attesa se ne

contano parecchi. Quella che

viene chiesta è una prova di

serietà agli amministratori e,

soprattutto, alle strutture

tecniche.

Due entità che nel Molise in

fatto di scarsa efficienza si reggono

a vicenda. In gioco questa volta, però, oltre

alle risorse finanziarie, c’è la sicurezza delle scuole:

ergo della popolazione scolastica. La giunta regionale

ha stabilito i criteri delle priorità, vogliamo credere

sulla scorta di un’analisi tecnica.

Stando al deliberato, le priorità sono queste: 1) l’eli-

minazione dell’amianto; 2) interventi finalizzati all’ac-

quisizione del Cpi (Certificato di prevenzione incendi);

3) interventi strutturali; 4) lavori di nuova costruzione

o completamento. Sempre in materia scolastica, è stata

accolta con favore l’iniziativa del presidente del Consi-

glio dei ministri, Matteo Renzi, di finanziarie un plesso

quale segnale della volontà di assegnare priorità alla

sicurezza.

A Palazzo san Giorgio il sindaco di

Bartolomeo e il responsabile dei Lavori pubblici, l’ar-

chitetto Giuseppe Giarrusso, sono impegnati a cercare

la soluzione giusta indicando il sito (un’area all’interno

del Cep), il tipo di struttura (prefabbricata?), e la desti-

nazione (polifunzionale).

Dardo

di Massimo Dalla Torre

Eccoci nuovamente in vostra compa-

gnia per continuare a scrivere di quanto

sta accadendo nei palazzi della politica

regionale. A quanti hanno manifestato

gradimento ai nostri articoli, almeno

questo è quello che esterna la gente

quando c’incontra per strada, vorremo

ribadire, tanto per essere chiari, che

quello che scriviamo lo scriviamo, non

per acredine verso il “palazzo”, anche

perché i personalismi li lasciamo agli

altri, lo facciamo esclusivamente per

dare voce a chi voce non ha, ma soprat-

tutto per tenere alto il livello di guardia

nei confronti di chi crede di essere “il si-

gnore del castello” e nel Molise di “ca-

stellani” ve ne sono fin troppi. Baruffe

tra “nobili di campagna”, si fa per dire

nobili, perché nella fattispecie la nobiltà

è una parola grossa, che evidenzia in-

quietudine, protagonismo e rivalsa asso-

luta. Baruffe e litigi che ogni giorno di

più prendono corpo tanto da poterle an-

noverate nella categoria dei “gialli”. I

quali, sono fondati sulla capacità di di-

strarre l’opinione pubblica dai mali che

opprimono e offendono il Molise.

Gialli con trame talmente squallide

che, questa è l’assurdità della cosa,

hanno la capacità di mitigare la gravità

della situazione.

Trame che si palesano soprattutto gra-

zie all’intesa sempre più evidente tra le

alte sfere che governano questa nave

senza timoniere e alcuni esponenti di

spicco della destra, anch’essa in un mare

di procelle. Personaggi che, ironia della

sorte, si dicono pronti a scendere in

campo avverso, in vista delle elezioni di

maggio, e poi fanno “comunella” con l’av-

versario, fregandosene altamente dei de-

stini dei Molisani.

Cose che, nella dannosità e nell’assur-

dità alquanto imbarazzante, denota spre-

giudicatezza disarmante e poca

oculatezza da parte dei protagonisti a di-

mostrazione che “il lato oscuro del po-

tere ammalia”. Un rebus cui fra

Guglielmo da Baskerville, protagonista

de “in nome delle rosa”, non saprebbe

dare la soluzione definitiva. Insomma

caos che si aggiunge a caos. Confusione

che tra l’altro, ha trovato l’humus ideale

nella “faida” che si è scatenata in casa

PD. “Guerra tra casati” che potrebbe ve-

dere a breve, anche se da qualche giorno

regna una calma apparente, l’azzera-

mento e la sfiducia verso alcuni espo-

nenti di spicco della giunta regionale

che, a nostro giudizio operano bene af-

finché il Molise esca dal pantano che ci

ha relegato agli ultimi posti delle classi-

fiche economico-finanziare.

Una “Resa dei Conti” mascherata dalla

necessità di svecchiamento e rinnova-

mento che si contrappone al conservato-

rismo assoluto.

Cosa che applica appieno il fine “giu-

stifica il mezzo” di Machiavellica memo-

ria che invece vorremo affidare, con la

speranza di non irritare nessuno, visto

che le vendette sono all’ordine del

giorno, alla saggezza e alla sagacia di un

proverbio popolare: “Quando gli asini li-

tigano i barili, si rompono”.

TAagliolto

27 marzo 2014

Molise terra non solo di “inciuci”

Chiesta dal governo una prova di serietà degli amministratori e, soprattutto, delle strutture tecniche

Sicurezza nelle scuole: arriveranno due milioni di euro da spendere in frettaIl Molise meritava di più se avessero ricordato il dramma della scuola

Iovine di San Giuliano e l’alto grado di sismicità del territorio

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Rimpasto Giunta: si attende Facciollache entra nel Pd

Giunta è servito ma solo a metà. Il governatore

Frattura ha lasciato il gioco a bocce ferme: gli asses-

sori sono tutti lì, tutti bloccati in attesa di conoscere il

proprio futuro. Cosa si sono detti Ruta e Frattura ve-

nerdì scorso, nel giorno in cui il governatore doveva

azzerare l’esecutivo regionale? Non si sa. Ma di certo

Ruta avrà utilizzato la stessa tecnica di inizio legisla-

tura: se togli Petraroia e Scarabeo, o anche uno solo di

loro, non mantenendo fede all’accordo pre elettorale

firmato, il Pd in Consiglio regionale ti darà un appog-

gio esterno.

Ossia voterà i provvedimenti come riterrà più op-

portuno. Parole che avrebbero portato Frattura a fer-

mare i passi avanti per elaborare un nuovo esecutivo.

Fermare sì, ma solo momentaneamente nel tentativo

di studiare a tavolino, con i suoi fedelissimi, un via di

fuga al tunnel senza uscita prospettato da Ruta. Cer-

chiamo di capire come. Frattura deve mantener fede

al patto con il Partito Democratico che prevede due

punti fermi: inserire due assessori e rispettare il ma-

nuale Cencelli (ossia scegliendo chi ha preso più voti).

Regole che, stando così le cose, prevedono in ogni

caso Petraroia e Scarabeo in Giunta. Ma se nel Pd si

tesserasse l’assessore Vittorino Facciolla? Cavolo, si

dirà, ma Facciolla fa già l’assessore! Certo, risponde

Frattura, ma se Facciolla si tessera nel Pd, e lo farà al

momento giusto, il governatore rispetterebbe il patto

preelettorale firmato con il suo partito. Anzi, an-

drebbe oltre. E vediamo perché. Il Pd, dopo la nuova

leadership regionale, è diviso in due tronconi: 50% sta

con la Fanelli (e con Frattura), l’altra metà con il

gruppo Ruta. Con il tesseramento di Facciolla, il buon

Frattura potrebbe fare questa proposta: basta con le

differenze interne.

In Giunta mi metto due assessori del Pd legittimati

dal manuale Cencelli scegliendo uno in quota Fanelli

(ossia Facciolla che pur essendo stato eletto in una

lista civica ha preso 3.711 voti), uno in quota Venittelli.

Ma sia Scarabeo che Petraroia sarebbero in quota Ve-

nittelli (gruppo Ruta). Chi dei due quindi uscirebbe

dall’esecutivo? Quello che ha preso meno voti: Petra-

roia ne ha 3.387, Scarabeo ne ha 2.768. L’idea di Frat-

tura, così ad occhio e croce, potrebbe andare. Se non

fosse per una pecca: le quote percentuali.

E qui i conti non tornano perché Facciolla e Petra-

roia hanno preso il 2% nella circoscrizione di Campo-

basso, Scarabeo ha preso il 5% nella circoscrizione di

Isernia. Insomma, per fare l’assessore si può anche

prescindere dai voti (vedi gli assessori esterni come

Nagni o la possibile quota rosa in capo a Patriciello),

per cacciare un esponente dall’esecutivo ci vogliono i

voti (ossia chi ha preso più preferenze va fuori).

giorug

TAagliolto

37 marzo 2014

Frattura tenta la strategia dei numeri per far fuori Scarabeo ma i conti non tornano

CAMPOBASSO. "In riferimento alla determina del Direttore del-l'Agenzia Regionale di Protezione Civile n. 11/P.S. del 28/02/2014 epubblicata sul sito istituzionale dell'ARPC in data 03/03/2014, questoCoordinamento di nuova costituzione, manifesta la totale contrarietàrispetto a quanto previsto nella predetta Determina". Si legge cosìnella nota di protesta inoltrata al presidente della Giunta, Frattura eal direttore dell'agenzia di Protezione civile. "Nei fatti, nonostantequanto sottoscritto nel corso dell'ultimo tavolo tecnico tenutosi pressoil palazzo di Governo, alla presenza del Prefetto di Campobasso, ilgiorno 10 Febbraio 2014, (vedasi Determina del Direttore ARPC n. 7del 12 feb 2014 "allegato C" – albo pretorio ARPC) è palese che viè stata una totale difformità d'intenti, eliminando in concreto 110 la-voratori che non sono stati inclusi nella succitata Determina del28/02/2014, e quindi non più contrattualizzati. Inoltre, nulla si dice

in merito alla turnazione degli stessi lavoratori, così come stabilitonel predetto tavolo tecnico del 10 Febbraio. E' evidente, quindi, chela disparità di trattamento risulta palese e pertanto il Coordinamento,al fine di tutelare i diritti di tutti gli aderenti, ha deciso di attuare ogniiniziativa opportuna, senza escludere, prioritariamente, le vie giudizia-rie. Alla luce della grave crisi che sta attraversando la nostra Regione,è quanto meno inopportuno tutelare solamente 100 lavoratori (chenel frattempo a seguito di vari "mercanteggiamenti" sono diventati110 o forse di più, non è dato saperlo!!! La situazione è in continuaevoluzione!!!), oltretutto per un periodo esiguo di 4 mesi, e gettarenello sconforto altri 110 dipendenti che hanno maturato negli annicompetenze professionali e tecniche necessarie e indispensabili,anche ai fini di una certa celerità nella conclusione delle proceduredi ricostruzione post sisma".

Precari Protezione, troppe disparità

Micaela Fanelli calpesta le regole

del Partito Democratico

La sindachessa manda a monte lo Statuto e nomina 25 membrinella segreteria invece che 15Esecutivo bloccato fino al tesseramento

del braccio destro del governatore in quota Fanelli

CAMPOBASSO. La notizia è stata divulgata da Iser-nianews: Micaela Fanelli rottama le regole. All'internodell'organo di partito si contano 25 membri quando ilnumero massimo sarebbe pari a 15. Solo due giorniprima i componenti erano 23, tra cui l'imprenditriceSabrina Ricci, poi misteriosamente depennata e sosti-tuita con ben tre persone. La segreteria della nuova guida del Pd, si legge sul-

l’online, è partita all'insegna di almeno quattro nodida sciogliere: i nomi e il numero dei componenti; ilperché siano stati cambiati dalla sera alla mattina; ilperché siano stati inseriti soggetti non iscritti al par-tito; il perché sia stato violato lo Statuto del Pd. Maandiamo con ordine per capire cosa sia accaduto daquando il sindaco di Riccia ha vinto le Primarie controLaura Venittelli. Domenica scorsa, 2 marzo, la Fanelli comunica i

nomi dei membri della segreteria attraverso una notaufficiale: ne fanno parte 23 persone. Passano 48 ore ela Fanelli, per motivi assolutamente misteriosi, cambiale carte in tavola e, dalle colonne di Facebook, in barbaal comunicato ufficiale, posta i nomi della nuova se-greteria con 22 conferme. Viene depennato solo il no-minativo di Sabrina Ricci sostituito con tre innesti:Liberatore, Petracca e Laurelli. Una dimenticanza? Unerrore? La necessità di mettere una pezza? O, SabrinaRicci a parte, un'esplicita volontà di violare le regole?Già, perché la Fanelli, in ambo i casi, calpesta il comma3 dell'articolo 15 dello Statuto del Pd, che statuisceletteralmente come "La composizione numerica delledirezioni e degli esecutivi, a tutti i livelli, non può es-sere superiore a quella dei corrispondenti organisminazionali di cui agli art. 7 e 8 del presente Statuto". In altre parole, la segreteria dovrà contare "non più

di quindici membri". La circostanza, passata nel silen-zio generale, sarà sfuggita con ogni probabilità anchealla neo presidente del Pd, Laura Venittelli, che ha giàpresentato ricorso contro l'elezione della Fanelli dopoil caso Riccia (oltre 1.500 votanti in 12 ore con un soloseggio, con una media da record che ricorda il caso diDiamante, in Calabria, anch'esso oggetto di ricorso).Ultimo aspetto: sia la segreteria da 23 membri chequella da 25 annovera al suo interno Cosmo Tedeschi(ex vicesegretario regionale Idv e oggi responsabiledello Sviluppo Economico del Pd) e Alessandro Aceto(già candidato alle Regionali 2013 con Sel). Trattandosi del massimo organo di indirizzo poli-

tico, la prassi ha sempre voluto che, al suo interno, fos-sero nominate persone rigorosamente iscritte alpartito nei termini previsti. Come si vede, la rottama-zione tanto sbandierata riguarda le regole, più che lefacce.

Il coordinamento dei lavoratori contesta le scelte della Regione

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CAMPOBASSO. La scadenza,

il prossimo 31 marzo 2014, dei

progetti esecutivi relativi al

Masterplan dei servizi per il la-

voro e dei piani organizzativi

dell'area della ricollocazione,

finanziati con le risorse affe-

renti il POR Molise FSE 2007-

2013, determinerà la cessazione

degli incarichi per 62 lavoratori

e dei relativi servizi ammini-

strativi, di assistenza tecnica e

consulenziale presso i Centri

per l'Impiego di Campobasso,

Termoli ed Isernia, i cui profili

professionali sono specifici,

non previsti nella pianta orga-

nica del personale di ruolo dei

Centri per l'Impiego, la maggior

parte dei quali opera presso i

servizi pubblici per l'impiego

da almeno dieci anni. Per que-

sto, il consigliere regionale del

Pd, Francesco Totaro, ha pre-

sentato una mozione per chie-

dere alla Giunta regionale di

intervenire.

"La cessazione degli incarichi

a tempo determinato e la collo-

cazione a riposo di alcuni di-

pendenti del personale di ruolo,

per raggiungimento del requi-

sito pensionistico, pregiudi-

cherà la realizzazione dei

servizi che saranno previsti

nell'ambito del nuovo Pro-

gramma comunitario "Youth

Guarantee".

La mozione presentata dal

Partito Democratico mira ad

impegnare la Giunta Regionale

affinchè accerti urgentemente

le risorse regionali non spese,

derivanti dai residui di cui al

Programma Operativo Regio-

nale FSE – ASSE II – Occupabi-

lità (Programmazione

2007/2013), al fine di impe-

gnare le somme necessarie a fi-

nanziare la proroga dei servizi

per il lavoro erogati dai Centri

per l'impiego fino al 31 dicem-

bre 2014.

L'esecutivo regionale è stato

inoltre sollecitato a inviare una

richiesta urgente al Ministero

del Lavoro e delle Politiche so-

ciali di anticipo dei contributi

da programmare a carico del

bilancio dell'unione Europea ai

sensi del comma 219, lett. d),

art. 1 della Legge di Stabilità

2014 (Legge n. 147/2013) per fi-

nanziare i servizi per il lavoro

erogati dai Centri per l'Impiego

di Campobasso, Isernia e Ter-

moli, al fine di consentire

l'espletamento delle nuove at-

tività previste dalla Giunta Re-

gionale del Molise (nuove

direttive in materia di stato di

disoccupazione) e dal Pro-

gramma comunitario "Youth

Guarantee".

CAMPOBASSO. La scomparsa progressiva degli

uffici postali diffusi sul territorio (perché questo

non è che l’inizio…) è cosa preoccupante: fa sì

che luoghi e strutture geografiche (le Poste) ra-

dicati nel DNA di ciascun peculiare paesaggio ur-

bano, con alcune loro funzioni “sociali” (gli

anziani che ritirano direttamente la pensione,

senza imposizione di accrediti automatici; la pos-

sibilità che essi hanno, anziani, di andare presso

l’ufficio abbastanza vicino a casa in un luogo co-

munque “famigliare”, dove conoscono l’impiegato,

magari chiedono qualche consiglio sul risparmio,

come impiegarlo…)… ebbene tutto questo sem-

bra che debba scomparire del tutto (perché già lo

è, quasi scomparso, ma non ancora del tutto).

Se la modernizzazione e il risparmio sulla spesa

(ammesso che sia vero) impone scelte drastiche

che cambiano antropologicamente il vissuto delle

relazioni sociali con gli enti pubblici di un luogo

(le Poste, il Comune, gli uffici delle imposte, del-

l’Enel, del gas… di ogni servizio) è pur vero che

va ripensato e progettato con un’alternativa cre-

dibile a quel “luogo di servizi” che viene estirpato

in quest’epoca di globalizzazione: cioè è suffi-

ciente l’accredito automatico della pensione con

un prelievo in bancomat? (…e se voglio avere

qualche informazione? … se quel luogo era un

punto “di comunicazione” nel quale individuavo

un impiegato, un funzionario di mia fiducia?…e

pure un punto di “socialità”, dove trovare persone

dello stesso quartiere, borgo, paese…); è suffi-

ciente l’uso di internet dalle abitazioni (per chi

ne è in grado, creando luoghi virtuali di comuni-

cazione, come la mail o blog come questi, che

francamente hanno tutti i limiti che possiamo im-

maginare…)?

Già in passato studiosi, sociologi, avevano lan-

ciato il loro grido di allarme per l’inizio della

scomparsa che stava avvenendo nei piccoli paesi

di montagna degli uffici postali (tra l’altro in un

contesto storico di allora dove la funzione delle

Poste era strategica nella vita di ciascuno; non

come ora che le Poste cercano di vendere allo

sprovveduto cliente un po’ di tutto: dai titoli fi-

nanziari, ai libri, giocattoli, telefoni, cd e non sap-

piamo che altro…). Perché, la scomparsa

dell’ufficio postale locale significa appunto per-

dere la possibilità di un contatto diretto (raggiun-

gibile, a piedi, in bicicletta…) con un luogo che dà

“servizi”, in un contesto non anonimo ma di co-

noscenza diretta tra “fornitore” e “cliente”.

Oggi, purtroppo, il tutto è diventato realtà.

4 TAagliolto7 marzo 2014

In Molise nessuna amministrazione ha ritenuto ricorrere avverso i tagli

CAMPOBASSO. Nei mesi scorsi la

questione dei medici delle guardie

mediche e la necessità di una riorga-

nizzazione del servizio sul territorio,

era tornata prepotentemente alla ri-

balta. Poi, però, il silenzio è calato su

questa vicenda. Al contrario, proprio

alla luce della bozza del piano sanita-

rio, bisognerebbe tornare a ripren-

dere l'argomento.

L'ipotesi di rimodulazione delle

Guardie mediche in Molise, che pre-

vede una razionalizzazione del servi-

zio finalizzata al risparmio con

l’eliminazione di postazioni oggi esi-

stenti in alcuni comuni, pone l’atten-

zione sulla proposta organizzativa che

se venisse confermata - compromet-

terebbe la copertura territoriale della

continuità assistenziale e determine-

rebbe un aumento dei ricoveri ospe-

dalieri e del ricorso alle prestazioni

del servizio di emergenza – urgenza.

In Molise, è pur vero, così come per

altre realtà territoriali, l'indice di pre-

senza sul territorio di medici per pa-

zienti è tra i più alti. Altrettanto vero,

però, è che in molti comuni della re-

gione, soprattutto nelle aree interne e

in quelle zone che presentano mag-

giori difficoltà di collegamento, i pre-

sidi di guardia medica costituiscono

spesso l’unico riferimento sanitario

nelle ore notturne e nei giorni festivi.

Pertanto la riorganizzazione del ser-

vizio di guardia medica dovrebbe av-

venire sulla base di criteri che

tengano conto del fabbisogno del-

l’utenza e della funzionalità territo-

riali.

La questione torna, così, di stretta

attualità proprio nel momento in cui

erano stati proprio i medici di guardia

medica a sollecitare la Regione ad as-

sumere provvedimenti in merito ad

un migliore e diverso criterio di ripar-

tizione sul territorio per garantire una

migliore funzionalità del servizio.

Troppo spesso operanti in strutture di

fortuna, privi anche dei più elemen-

tari servizi le guardie mediche hanno

garantito, comunque, prestazioni effi-

cacie e, soprattutto, immediate. Oggi,

per una politica di ridisegno del si-

stema, si rischia di privare ancora di

più il territorio di punti di guardie

mediche a scapito di quanti abitano

nei centri più piccoli tra l'altro mal

collegati tra di loro.

La soppressione di alcuni di loro,

pertanto, porterebbe a un dilatamento

delle zone da servire con grave nocu-

mento per la tempestività dell'inter-

vento stesso.

Guardie mediche abbandonate a se stesse

Poste, una chiusura dissennata

Uffici per l'Impiego, 62 unità a rischioChiesto l'intervento della Giunta regionale. La mozione è di Totaro

Riapre la polemica sui servizi garantiti dai medici in turnazione

Page 5: 7 marzxo 2014

CAMPOBASSO. Il Governo stanzia i fondi per l'edili-

zia scolastica ma la Regione Molise non ha ancora il

Piano di dimensionamento scolastico. Significa che i

soldi potrebbero andare a edifici scolastici pronti per

essere chiusi. E cosa fa l'assessore Petraroia? Scrive

l'ennesima lettera al Ministro. Ma quel Piano sospeso

al Tar non è, forse, carente? Non è stato dettato, anche,

da incongruenze e garantire dirigenti?

E oggi perchè a pagare dobbiamo essere noi tutti e,

soprattutto, la funzionalità degli istituti scolastici?

Sembra di rivivere la triste e brutta storia dell'Uni-

versità del Molise alla quale sono stati tagliati fondi,

cancellato il Parco Tecnologico e Scientifico e il Con-

sorzio Universitario. E l'assessore all'Istruzione Petra-

roia, pensa a scrivere al Ministro. Senza il

dimensionamento persiste il rischio che lo Stato conti-

nui a finanziare interventi su scuole destinate a chiu-

dersi, con un dispendio di risorse irragionevoli al quale

si è assistito per anni con progetti di adeguamento si-

smico, di innovazione digitale e di strutture di supporto

che costituiscono un monumento all'ignavia.

La nota esplicativa del Provveditorato agli Studi del

Molise del 04 marzo scorso conferma che in caso di ac-

coglimento dei ricorsi sul dimensionamento scolastico

da parte del TAR non ci sarà nessun vincitore, si tor-

nerà a n. 82 autonomie al posto delle n. 54 concordate

con il Ministero, rimarranno n. 41 autonomie sottodi-

mensionate senza dirigenti a tempo pieno, si perde-

ranno posti di lavoro, non saranno assunti gli 11

dirigenti vincitori di concorso, si bloccheranno i trasfe-

rimenti del personale, si dovranno rifare le graduatorie,

si rinvierà la costruzione dell'anagrafe degli edifici da

mettere in sicurezza e l'anagrafe degli studenti, e si

creeranno problemi di funzionalità e disservizi per

43mila studenti e 6.500 docenti, personale ATA, DSGA

e dirigenti.

Ma l'assessore Petraroia sa che suo compito, come

delegato all'Istruzione, comporta l'assunzione di prov-

vedimenti concreti e afferenti alla realtà territoriale?

Non quella dello scrivano.

Ciao Dardo,

per il Distretto militare di via Verdone nella nostra ormai deserta città capo-

luogo, vorrei indicare un progetto che sicuramente non sarà condiviso: utiliz-

zare l’ormai deserta struttura a favore dei cittadini che amano il corso come

luogo di incontri amichevoli. Se si abbattesse il muro che mantiene il cancello

su Via Scatolone avremmo una grande area che comprenderebbe Piazza della

Repubblica e via Petrella, con ingresso alla Villa De Capoa, e tutti i locali del

Distretto a piano terra, compresa la Piazza d’armi, potrebbero essere aperti a

botteghe artigiane e negozi, ed inoltre lo spazio potrebbe essere utilizzato da

giovani artisti. Poi, volendo andare sulle nuvole, si potrebbe creare una galleria

che porterebbe al vecchio Romagnoli dove ... e mi fermo. Che ne dici? Poi a pro-

posito delle ferrovie, visto che non si risolve una rotaia, si potrebbero mettere

su un

carro, attaccato alle famose 663, dei cavalli da soma che interverrebbero quando

la locomotiva è stanca.....Un saluto

Aldo Abbazia

______________

(Ndr) - Dico che sono idee brillanti e fattibili. Che appartengono ad un cittadino

solerte e volitivo ma assenti nelle menti sclerotizzate dei vecchi e giovani ammini-

stratori che di Campobasso hanno fatto scempio lasciandosi andare al nullismo.

Dico che un’amministrazione con gli attributi chiederebbe al ministero della Difesa

di dimostrare che l’immobile di Via Verdone, costruito sul suolo comunale ceduto

gratuitamente, ma con la clausola che una volta finita la destinazione militare sa-

rebbe tornato alla fonte, svolge funzioni attinenti alla difesa. Dubito che da Palazzo

san Giorgio parta la richiesta di un chiarimento e di una dimostrazione in tal

senso. Eppure, i presupposti perché il Distretto torni ai campobassani ci sono tutti.

E sarebbe davvero facile, come tu immagini, creare le condizioni per un’area ur-

bana aperta, ampia, qualificata. A proposto delle ferrovie, qualcosa si sta facendo

per indurre Trenitalia e Rfi a tenere in considerazioni le esigenze di mobilità dei

molisani. Un sentiero impervio, sul quale si vanno muovendo con buona lena l’as-

sessore regionale Pierpaolo Nagni e il direttore dell’area 4, l’ingegnere Rodolfo

Cocozza. Il tuo richiamo alla famose locomotive a vapore 663 non è affatto “imper-

tinente”. Siano a quelle condizioni, con la sola variante di essere passati dal carbon

fossile al gasolio (e vorremmo passare all’elettrificazione), e dalla vecchie vetture

a quelle meno vecchie, ma pur sempre vecchie se paragonate al materiale rotabile

che circola nel resto d’Italia. Noi, però, siamo il Molise. Con rinnovata stima e cor-

dialità

Dardo

TAagliolto

57 marzo 2014

Scuola, il caos di PetraroiaL'assessore scrive l'ennesima lettera ma il Piano di dimensionamento è sospeso

CAMPOBASSO. Il deputato molisano del Pd, Danilo Leva, interviene

sulla questione della possibile installazione di pale eoliche nei pressi

del sito archeologico di Sepino – Altilia con un’interrogazione atta a sa-

pere quali iniziative il Governo centrale intenda adottare a tutela del

parco archeologico ma anche a tutela delle prerogative della Regione

Molise, verosimilmente‘violate’ da parte della Regione Campania.

Nel testo dell’interrogazione l’onorevole Leva, ripercorrendo le tappe

della vicenda – dall’attivazione di una conferenza dei servizi da parte

della Campania per ottenere il via libera alla realizzazione di un im-

pianto eolico nella Valle del Tammaro, alla mancata convocazione al ta-

volo di Regione Molise e Direzione regionali dei Beni Culturali, nonostante le stesse ne avessero avanzato

richiesta – evidenzia come il progetto presentato dalla Regione Campania insista in prossimità del parco

regionale del Matese e nelle vicinanze del sito Sapinum-Altilia, il cui territorio è sottoposto a vincolo pae-

saggistico ed è peraltro attraversato dall’antico percorso tratturale Pescasseroli – Candela.

Fatte queste considerazioni, il deputato Pd auspica che l’intervento diretto del Governo nella questione

possa scongiurare l’installazione di pale eoliche. “Bisogna impedire – afferma Leva – che venga danneg-

giato l’immenso patrimonio storico-culturale di questa Regione”.

"No al parco eolico a ridosso del sito di Altilia"

La Lettera

Interrogazione dell'on.Leva. “Bisogna impedire che venga danneggiato un patrimonio”

Page 6: 7 marzxo 2014

CAMPOBASSO. Il MoVimento 5 Stelle ha depositato un'interrogazione per for-

nire risposte alla comunità di Campodipietra circa la situazione relativa al

sito in Località Selva, vista la pericolosa condizione in cui versa la strut-

tura della ditta “Fasolino carni”, situazione che, preoccupantemente,

si protrae ormai da 13 anni. Infatti la copertura dei suddetti capan-

noni in cemento-amianto o Eternit, risultano crollati e conse-

guenzialmente spezzati nonché abbandonati all’azione degli

agenti atmosferici, rappresentando quindi la tipica condizione

di rischio per questo tipo di strutture in quanto, le onduline

in Eternit, se lesionate, liberano nell’ambiente le proprie

fibre altamente cancerogene. Già nel 2001, ‘A.R.P.A. Molise,

effettuò un primo sopralluogo presso i capannoni in que-

stione, praticando i relativi prelievi di campioni di mate-

riale di cemento- amianto. L’analisi dei suddetti campioni

evidenziò la presenza di numerose fibre affioranti di tipo

crocidolite, crisotilo e amosite; inoltre, il sopralluogo, ap-

purò lo stato di avanzato degrado della struttura. Pertanto,

come si evince dalla relazione ufficiale, l’A.R.P.A. Molise

ravvisò l’esistenza del rischio per la salute pubblica e, di

conseguenza, il Comune di Campodipietra fece redigere un

progetto per la bonifica ma, non disponendo della cifra ne-

cessaria allo svolgimento dei lavori (circa €75.000), ne chiedeva

il finanziamento sia alla Regione Molise che alla Provincia di

Campobasso. Dopo ulteriori sopralluoghi nel 2007 prima e nel 2012

dopo l’A.R.P.A. Molise accerta nuovamente che “tutto il complesso

aziendale appare abbandonato a se stesso in condizioni di completo di-

sfacimento”. Dopo 13 anni nulla è cambiato! Un immobilismo delle istitu-

zioni decisamente preoccupante, aggravato dal fatto che il sito, già dal 2001,

venne indicato dall’Agenzia come un “rischio per la salute pubblica”.

Tempi duri per l’amministrazione che

non riesce a piazzare l’immobile realiz-

zato all’interno del Parco Foce, una strut-

tura che potrà essere trasformata in

punto di ristoro e di promozione turi-

stica. La prima gara, infatti, è andata de-

serta ed allora l’amministrazione ha

deciso di riprovarci abbassando di tre-

cento euro il canone mensile e sperando

che, questa volta, qualcuno si faccia vivo.

Il prezzo a base di gara è passato da 850

euro, richieste inizialmente. a 550 euro.

L’amministrazione ha dovuto per forza

riproporre la gestione della struttura

perché la ristrutturazione dell’intera

area e dell’immobile realizzato all’in-

terno del Parco Foce sono frutto della

collaborazione tra Comune e Provincia

che ha fornito un supporto finanziario.

La sottoscrizione dell’accordo di pro-

gramma per costituire ed avviare il pro-

getto di interventi per la valorizzazione

naturalistica, turistica ed ambientale

dell’area Foce risale al 2006. Gli inter-

venti hanno riguardato principalmente

la ridefinizione della rete sentieristica

originaria, l’illuminazione, la realizza-

zione di speciali attrezzature per il ri-

storo ed il riposo dei fruitori, la

realizzazione di una struttura da desti-

narsi a punto di ristoro e di promozione

turistica e l’apposizione di cartellonistica

sia indicativa che didattica. Terminati gli

interventi la Provincia di Campobasso

ha riconsegnato definitivamente l’area

al Comune che, sempre per concretiz-

zare l’accordo di programma ha indetto

la gara per l’affidamento della struttura

fissando quale canone di concessione

minimo da porre a base di gara la somma

di 850 euro mensili. Dopo il flop, la deci-

sione di indire una nuova gara e di ab-

bassare il prezzo.

TeMa

CAMPOBASSO. Da oggi gli

utenti del Registro Imprese

della Camera di Commercio di

Campobasso (aziende, ammi-

nistrazioni, professionisti, cit-

tadini) possono consultare le

visure in modo più semplice ed

efficace grazie alla nuova veste

grafica e ad una nuova impagi-

nazione.

La ‘nuova visura’ diventa più

fruibile in tutti i suoi contenuti.

Sulla prima pagina sono evi-

denziate le principali informa-

zioni dell’azienda (dati

anagrafici ed economici, le in-

formazioni relative all’attività

esercitata e un riepilogo dei

documenti e delle certifica-

zioni). Tramite l’indice naviga-

bile si accede alle informazioni

da approfondire ottenendo

un’immediata sintesi dei dati

attraverso semplici prospetti

riassuntivi.

Nella prima pagina è inoltre

indicato il QR Code, cioè il

nuovo codice identificativo dei

documenti ufficiali della ca-

mera di commercio, grazie al

quale chiunque può verificare

la corrispondenza tra il docu-

mento in suo possesso e quello

archiviato dal Registro Im-

prese al momento dell’estra-

zione.

La lettura del QR Code av-

viene tramite l’app "RI QR

Code" realizzata da InfoCa-

mere e scaricabile gratuita-

mente dai principali store o dal

portale delle Camere di Com-

mercio registroimprese.it.

“L’obiettivo – spiega il Presi-

dente della Camera di Com-

mercio di Campobasso Amodio

De Angelis– è incrementare

l’accessibilità del patrimonio

informativo della nostra Ca-

mere di Commercio, strumento

di trasparenza e di legalità nel

mondo dell’economia. L’Ente

camerale, infatti, oltre a essere

all’avanguardia sul fronte del-

l’innovazione tecnologica, è in

prima linea nel dare risposte

veloci e concrete al mondo im-

prenditoriale locale “

67 marzo 2014 Campobasso

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise

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Camera commercio, il patrimonio informativoDa oggi cambia la visura camerale:più chiara accessibile ed affidabile

Da 850 si passa a 550 euro mensili per gestire la struttura realizzata all’interno dell’area da adibire a punto di ristoro e promozione turistica

Campodipietra: 13 anni di Eternit

Parco Foce, gara deserta: il Comune ci riprova e abbassa il canone di 300 euro

Un'interrogazione è stata presentata in Consiglio regionale

Page 7: 7 marzxo 2014

Da un decreto del sindaco Di Bartolo-meo del 5 marzo, è facile rilevare comesia in grave difficoltà con i servizi e lestrutture interne. Costretto, pertanto, inprima persona, a tamponare falle a destrae a manca. Non gliene va bene una alprimo cittadino in questo finale di man-dato se ai problemi interni di inagibilità,deve aggiungere le difficoltà a salvaguar-dare la sua ricandidatura. Per la qualeviene spontaneo chiedere, visto gli accadi-menti e le difficoltà che gli piovono ad-dosso,” Ma chi glielo fa fare?”. Questi deiprimi giorni di marzo sono particolar-mente impegnativi per l’amministrazionecivica alle prese con il consuntivo 2013,con il bilancio di previsione, col patto distabilità, la relazione di fine mandato, lescadenze, le responsabilità (non solo po-litiche). Il venir meno della presenza e delcontributo professionale del dirigente del-l’area 2 – Servizi finanziari e tributari –Maria Veronica Gallinaro, lo ha mandato inbestia e il disappunto, senza perifrasi e ad-dolcimenti linguistici, è, come diciamo, tra-scritto a chiare lettere nel decreto sopraaccennato. Alla dirigente, già assente dal

servizio dal 28 febbraio, viene addebitatola mancata nomina di un sostituto per ga-rantire il funzionamento del servizio, equella di una Posizione organizzativa all’in-terno del settore. Competenze e respon-sabilità omesse, dice il sindaco, che lohanno costretto a intervenire e a nomi-nare lui un sostituto, “per garantire il fun-zionalmente del servizio”, nella personadi Vincenzo De Marco. Una soluzione

tampone, urgente; se si vuole, anche istin-tiva, che conferma la penuria di risorseumane alternative all’interno del Palazzo.Probabilmente le relazioni umane e pro-fessionali risentono della carenza di em-patia. Troppi umori contrastanti, troppediscrezionalità, scarsa tutela dei ruoli edelle responsabilità hanno segnato il per-corso amministrativo che fa capo allamaggioranza di centrodestra. Il decreto

certifica inequivocabilmente lo stato diprovvisorietà che vige e vive a Palazzo sanGiorgio. Alle “defezioni” dirigenziali, allenomine dovute e non fatte, si devono ag-giungere le riunioni consiliari sistematica-mente deserte e le spaccature all’internodella giunta con due assessori, Gesualdoe Cefaratti, in bilico tra il dimettersi o es-sere cacciati, comunque in una condizionepolitica e amministrativa quantomeno

controversa. Il disappunto del primo citta-dino al venir meno del contributo profes-sionale del responsabile dei servizifinanziari e tributari in una fase delicatadella vita amministrativa (la redazione delbilancio di previsione), lo ha spinto a riser-varsi eventuali azioni di responsabilità neiconfronti della dottoressa Gallinaro. Laquale, diciamolo, vincitrice del concorsoper l’assegnazione della dirigenza dell’area2, è fatta bersaglio di esposti e di denunceda parte dei concorrenti interni all’ammi-nistrazione che la seguono in graduatoria(Santina Melfi, Angelo Ruggi e FrancescaSmargiassi). Non bastasse, esposti e de-nunce fioccano vicendevolmente anchetra questi, a riprova del guazzabuglio ches’è prodotto una volta concluso il con-corso con esiti probabilmente non corri-spondenti alle attese. Non sono daescludere pertanto sviluppi giudiziari dellafaccenda. Che l’amministrazione e gli am-ministratori hanno fin qui dimostrato dinon avere la capacità di affrontare, chiarire,e risolvere. La bandiera della provvisorietàsventola e garrisce su Palazzo san Giorgio.Dardo

77 marzo 2014Campobasso

La bandiera della provvisorietà sventola e garrisce sul municipio Il concorso per la dirigenza dell’area 2 di Palazzo san Giorgiotra esposti, denunce e ricorsi Il sindaco Di Bartolomeo, costretto a sopperire all’assenza della dottoressa Gallinaro nella nominadel sostituto per mandare avanti i servizi finanziari e tributari, minaccia azioni di responsabilità

Elezioni comunali di Campobasso ai nastri di partenzadi Avv. Carmen Di Iorio

Con l’avvicinarsi della scadenza dei termini per la pre-

sentazione delle liste per il rinnovo del consiglio comu-

nale del capoluogo di Regione, si iniziano a delineare gli

schieramenti in campo.

Ad oggi sono quattro le liste che concorreranno per

l’elezione del Sindaco: il Movimento 5 Stelle, che ha scelto

con il suo metodo il candidato Gravina; il centro sinistra,

che si accinge a designare il suo candidato con le prima-

rie; il sindaco uscente, Di Bartolomeo; l’outsider Saluppo

con le sue liste civiche. Prima di sviluppare alcune con-

siderazioni su questo scenario, bisogna fare i conti con

un sottobosco che, come un avvoltoio, si aggira sulla città,

pronto a entrare nella competizione a fianco del candi-

dato che aprirà le proprie porte ai suoi voti o del cava-

liere bianco che, con il suo aiuto, spariglia le carte.

Proprio questo sottobosco, rappresenta il vero pericolo

da cui gli elettori, ma anche gli schieramenti in campo,

devono guardarsi: una caduta di senso, nella sua indiffe-

renza alla cura del bene comune (che è il bene di tutti) e

nel riproporre la dicotomia tra interesse individuale ed

etica pubblica. Questo sottobosco presenterà il conto e

potrà permettersi di riproporre, sulla base delle sue con-

venienze, quella instabilità politica e quella ingovernabi-

lità che caratterizzano la scena politica comunale e

regionale da diverse legislature. Costoro sono portatori

di un relativismo politico che tutto omologa e, per l’effetto,

diventa indifferente se stare a destra o sinistra, di lato o

al centro: tutto si converte in lotta per il potere a garanzia

di interessi individuali e settoriali e in occupazione di po-

sizioni di controllo, senza offrire il giusto supporto ai

processi positivi di sviluppo della società campobassana

e molisana. Anche papa Francesco ha segnalato, tra i pe-

ricoli che minacciano la democrazia, il neoindividualismo

possessivo: un individualismo libertario ed edonista, aso-

ciale e amorale. Tornando agli schieramenti in campo, le

differenze sono notevoli:

- il Movimento 5 stelle ha presentato il suo candidato

scegliendolo con il suo sistema basato sulla rete, senza

presentare però né un programma, né un progetto per la

città, facendo affidamento esclusivamente sul brand del

Movimento che garantisce una rendita di voti;

- il centro sinistra sceglierà il suo candidato sulla base

delle primarie, sistema sicuramente più aperto della rete,

ma anche qui, si è chiamati a scegliere la persona, mentre

l’idea di città, di comunità, viene dopo;

- il sindaco uscente, dal suo punto di vista, chiede ai

suoi concittadini, con il voto, un giudizio sul suo operato

e la fiducia per continuare sulla strada intrapresa;

- infine, il candidato Saluppo, sostenuto da diverse liste

civiche, si presenta proponendo un progetto e un’idea di

città rivolti a quella che una volta veniva definita società

civile.

Quest’ultimo rappresenta, a mio avviso, la possibilità

di un vero rinnovamento, in quanto esce dagli schemi tra-

dizionali e dai rituali dell’odierno teatrino politico, forte

della assenza, all’interno del suo schieramento, di politici

“professionisti”.

In questa prospettiva, anche le primarie, più volte sol-

lecitate, perdono di significato perché esse hanno una lo-

gica, all’interno di schieramenti precostituiti, solo se vi è

una proposta da presentare al vaglio dei cittadini. Sem-

bra, invece, per come si stanno presentando che le pri-

marie rappresentano una moda, anzi, per dirla con don

Giussani, “è come se non ci fosse più nessuna evidenza

reale se non la moda, perché la moda è un progetto di

potere”. In conclusione di questa mia breve e parziale

analisi, i cittadini di Campobasso, a maggio, avranno la

possibilità scegliere la novità di un progetto integrato e

con una visione a lungo termine, che non esclude nes-

suno, che da una speranza alla città e che propone

un’idea di presente per costruire il futuro.

Tagliato il pino secolare per farespazio alla rotonda

CAMPOBASSO. La Campobasso che scompare. Anche il pino

secolare che delimitava l'accesso a viale del Castello è stato ab-

battuto per fare un po' di spazio in più alla rotonda inventata in

quell'area. Un ulteriore sfregio all'immagine di una città sempre

più sbiadita che ha perso i suoi connotati.

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www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA

ANNO X - N° 55 - VENERDÌ 7 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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ISERNIA. Nel pomeriggio alle ore 17:00,

presso la sala conferenze del Centro So-

ciale Sabino D’Acunto, ex Scuola Elemen-

tare Ignazio Silone in Piazza Michelangelo

ad Isernia, prenderà il via il ciclo di confe-

renze promosso dall’ASCA (Associazione

Solidarietà Cultura Anziani), nell’ambito

del “Progetto storia, poesia e musica del

nostro territorio”, selezionato e sostenuto

dalla Regione Molise.

L’iniziativa, voluta fortemente dai soci e

dal Presidente Antonietta Di Bucci, affron-

terà un arco di tempo che va dalla preisto-

ria all’era fino a tutto il Novecento al fine di

veicolare i temi trattati non solo tra gli as-

sociati ma anche tra tutti coloro che vor-

ranno approfondire le proprie radici. Il

primo dei quattro appuntamenti previsti

con cadenza quindicinale verterà sui carat-

teri generali della preistoria, con partico-

lari riferimenti al prestigioso giacimento

paleolitico di “Isernia La Pineta” a cura di

Emilio Izzo, già Coordinatore delle Attività

di Comunicazione e Valorizzazione dei

Beni Culturali in Molise, e del periodo san-

nita e romano che ha fortemente caratte-

rizzato il nostro territorio, a cura di

Fernando Cefalogli, già Direttore della Bi-

blioteca Comunale “Michele Romano” di

Isernia. Per l’intero ciclo di conferenze,

visto il forte richiamo culturale e popolare

dei temi, è previsto il libero ingresso.

ISERNIA. Dal 16 al 23 marzo

2014 si terrà la XIII edizione della

Settimana Nazionale per la Pre-

venzione Oncologica, uno dei

principali appuntamenti della

Lega Italiana per la Lotta contro i

Tumori. Istituito con Decreto del

Presidente del Consiglio dei Mi-

nistri, l’evento ha come obiettivo

informare correttamente, sensibi-

lizzare e rendere tutti consapevoli

che la Prevenzione rappresenta

oggi lo strumento più efficace per

i vincere i tumori.

Focus particolare di questa edi-

zione è il ruolo dell’obesità e del

sovrappeso infantile ed adole-

scenziale come fattore favorente

lo sviluppo di tumori. Un numero

crescente di studi dimostra infatti

che i bambini e gli adolescenti in

eccesso di peso o obesi hanno un

rischio sostanzialmente aumen-

tato di sviluppare vari tipi di tu-

more.

Anche la sezione provinciale di

Isernia aderisce all’iniziativa na-

zionale e, per l’occasione, ha vo-

luto organizzare una serie di

incontri volti a promuovere e dif-

fondere le virtù della “dieta medi-

terranea”, celebre per le sue

proprietà salutari, ed il consumo

soprattutto dell’olio extravergine

di oliva, testimonial storico della

campagna, noto per le sue qualità

protettive nei confronti di vari tipi

di tumore.

Non a caso, il 5 marzo 2014, il

presidente della Lilt sezione di

Isernia, la dott.ssa Maria Otta-

viano, interverrà al Corso di colti-

vazione e potatura dell’olivo,

organizzato dall’Amministrazione

Provinciale in collaborazione con

l’Arsiam – Agenzia regionale per

lo sviluppo dell’agricoltura in Mo-

lise, per parlare di “Alimentazione

e Salute”. L’appuntamento è, alle

ore 19:30, nella sala convegni

dell’Ente di via Berta.

ISERNIA. A seguito di indagini, le Fiamme

Gialle di Isernia hanno denunciato un im-

prenditore isernino che dal 2010 al 2012, ha

omesso di presentare le dichiarazioni fiscali

ed occultato tutta la documentazione ammini-

strativo-contabile dell'azienda. L'imprendi-

tore pentro, che operava nel settore edile e

delle pulizie industriali, al fine di evitare con-

trolli, aveva trasferito in maniera fittizia la

proprietà dell'azienda intestandola ad un pre-

stanome romano, questo senza fissa dimora è

risultato irreperibile, inoltre avrebbe spo-

stando la sede legale della società a Roma ad

un indirizzo che è risultato appartenere ad un

parrucchiere.

Oltre alla tassazione evasa per oltre 7 mi-

lioni di euro, l'isernino non aveva nemmeno

versato l'Iva per un valore corrispondente a

circa 2 milioni di euro. Il rappresentante della

società ed il prestanome sono stati denunciati

alla procura della repubblica di Isernia per i

reati di omessa presentazione delle dichiara-

zioni fiscali e di occultamento delle scritture

contabili.

117 marzo 2014Isernia

Soddisfazione è stata espressa

dal Comitato 'Mamme per la salute'

I controlli della Finanza hanno portato alla scoperta del giro di un imprenditore di Isernia

VENAFRO. Hera Ambiente (ex Energonut) verso l’A.I.A. pub-

blica. Lo comunicano dal loro sito internet le Mamme per la Sa-

lute e l’Ambiente di Venafro., che hanno pubblicato “copia del

verbale della Conferenza dei servizi del 05 dicembre 2013, con-

ferenza che si conclude con la determinazione concorde di sot-

toporre l’impianto ad A.I.A. La nostra associazione aveva

presentato proprie osservazioni volte a sollecitare le autorità

competenti a dar luogo alla procedura autorizzativa con evi-

denza pubblica; le motivazioni contenute in dette osservazioni

sono state condivise dal Parco Regionale storico agricolo del-

l’Olivo di Venafro a cui va il nostro grazie. L’azione continua e

calzante della nostra associazione, unitamente alla fattiva colla-

borazione del presidente del Parco dell’Olivo di Venafro e alle

indagini che la Comunità Europea continua a svolgere su

quanto segnalato dalla nostra Associazione, ha prodotto un ri-

sultato importante rispetto alle aspettative di una comunità che

vuole veder tutelata la propria salute”.

Hera Ambiente, i controlli Aia

E' l'Asca ad organizzare il ciclo di conferenze per conoscere il territorio

A Isernia si svolgerà la XIII edizione dell'evento della Lilt

Prevenzione oncologica,

la manifestazione

Tasse evase per 7 milioni, denunciato

Il progetto storia Isernia

Page 12: 7 marzxo 2014

TERMOLI - Il Liceo Scientifico Alfano, l’Associazione donne Fidapa di Ter-moli e il gruppo “Donne Lettrici” propongono lo spettacolo intitolato “Sedico basta. Ascoltami!” che si terrà questa sera alle ore 21presso il cinemaSant’Antonio. Lo spettacolo viene proposto in occasione della festa delladonna e la tematica sul quale si sviluppa è quella del femminicidio, affron-tata già con il progetto “Mai nessuna più”, spettacolo che il Liceo Scientificoha proposto il 27 gennaio per la Giornata della Memoria. “Il tema – spiegaAlessandra Benaduce, regista dello spettacolo - significativo e tristementeattuale, ci è parso troppo coinvolgente per rappresentarlo in ambito esclu-sivamente scolastico”. Da qui l’intento di riproporlo con la partecipazione,accanto agli studenti, di donne, come le socie Fidapa, impegnate a vario ti-tolo in ambiti social e lavorativi. La giornata internazionale della donna

(comunemente definita in modo improprio “festa della donna”) ricorre l’8marzo, di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed eco-nomiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse, ancora,sono fatte oggetto in molte parti del mondo. È solo il caso di ricordare chela festa della donna fu istituita nel 1908 per ricordare le 129 operaie mortearse a causa di un incendio scoppiato nell’industria tessile Cotton di NewYork, proprio mentre scioperavano contro le terribili condizioni in cui eranocostrette a lavorare. La festa doveva essere l’occasione per riflettere sullacondizione femminile nella prospettiva di migliorarne lo standard di vita la-

vorativa e sociale. Nel corso degli anni si è tuttavia perduto il vero significatodi questa ricorrenza, diventata ormai un fatto consumistico e di costume.Bisogna ricordare però che tuttora sussistono quelle condizioni di disagio edi discriminazione che ne fecero una giornata di lotta, e che dopo anni disvilimento la donna ha più che mai bisogno di riconquistare la propria di-gnità. Per queste ragioni lo spettacolo vuole essere uno stimolo affinché l’8Marzo torni ad essere considerato un momento di riflessione e di confrontoda parte di tutti coloro che rifiutano la sopraffazione e la violenza.

TERMOLI - Per iniziativa congiunta della

Direzione Sanitaria dell’ospedale San Timo-

teo e della Divisione di Ostetricia e Ginecolo-

gia diretta dal facente funzioni dr. Bernardino

Molinari, l’8 marzo si terrà la I giornata della

donna in Ostetricia. Per l’intera giornata,

presso i locali dell’ambulatorio divisionale, sa-

ranno effettuate prestazioni gratuite. In tale

occasione, alle ore 10, nel piazzale antistante

l’ospedale, verranno attivati due “parcheggi

rosa”. Si tratta di aree di sosta riservate alle

donne in gravidanza.

127 marzo 2014 Termoli

TERMOLI - Si rinnoverà anche quest’anno, per la nona volta con-secutiva, l’ormai immancabile Giornata diocesana della donna daltema “Donna, maternità senza frontiere”, che vuole essere opportu-nità per offrire alla cittadinanza lo sguardo e l’immagine della donnache rivive nelle lettere e nella testimonianza di don Tonino Bello e delbeato Giovanni Paolo II. Anche quest’anno l’evento si svolgerà allastraordinaria presenza di un ospite ragguardevole che risponde alnome di Flora Gualdani. Figlia spirituale di Giovanni Paolo II, FloraGualdani ha vissuto un rapporto speciale e diretto con l’amato Pon-tefice al punto da esserne anche ispiratrice per l’enciclica “Evangeliumvitae”, promulgata il 25 marzo 1995. Fondatrice di "Casa Betlemme",Gualdani è una laica aretina nata nel 1938 che “a un certo puntodel suo cammino ha aperto la propria abitazione per un servizio allavita nascente”. Figlia di contadini, nel 1959 Flora diventa ostetrica-puericultrice e riceve una chiamata da Gesù: “preghiera, sacrificio, le-tizia” e così, mentre lavora in ospedale, viaggia per il mondo e rimaneturbata incontrando donne volate all’estero per abortire. Percepisceche è urgente fare qualcosa, ne parla in Azione cattolica ma i tempinon sono maturi e s’incammina da sola. Episodio importante per lasua scelta di vita è l’aver salvato la figlia di una donna malata di can-cro che non intendeva abortire nemmeno davanti al consiglio dei me-dici; Flora le rimane accanto, la bambina nasce, è sana; se la porta acasa tenendola qualche anno, finché quella madre coraggiosa, lenta-mente, guarirà. Di lì a poco prenderà tanti bambini in affidamento,per qualche mese o per vent’anni. Le istituzioni la conoscono e la sti-mano: collabora con il Tribunale per i Minorenni, l’ospedale, i servizisociali. Lo fa gratis. Intanto continua a viaggiare in un personale ser-vizio alla “maternità senza frontiere”: spende tutte le ferie in Bangla-desh e India, dall’Africa alla Svezia, Cina e Messico, l’inferno dellaguerra in Cambogia. Durante il conflitto in Bosnia tornerà a Medju-gorje per togliere dallo stupro etnico un gruppo di donne portandolecon sé. Mentre lei gira per il mondo, il mondo comincia ad arrivare acasa sua. Le bussano alla porta gestanti in difficoltà, sono gli annidella legge 194. La casa diventa stretta. Flora chiede al padre la di-visione dell’eredità e combina l’opposto del giovane ricco: usa il suo

ettaro di terra per costruirci alcune casette immerse in un grandeparco. Lo fa con ingenti sacrifici personali e l’aiuto di qualche amico.Non la fermeranno né l’ernia né i debiti. Non si affida a convenzionima a forti convinzioni, e ai suoi tre santi: Francesco d’Assisi, Caterinada Siena, Teresa di Lisieux. Così l’opera sta in piedi da mezzo secoloperché lei continua a stare in ginocchio. Il cuore di Casa Betlemmerisiede in una cappellina dove la fondatrice, per volontà del Vescovo,tiene l’Eucarestia fin dai tempi del Concilio Vaticano II: è un cenacolopermanente di preghiera centrato nella contemplazione del misterodell’Incarnazione e nell’esaltazione della maternità di Maria corre-dentrice. E poi il rapporto con Giovanni Paolo II, da cui si sente “so-stenuta in modo straordinario, specialmente di fronte a certemitragliate”. Casa Betlemme diventa poi una scuola di formazionedove approdano tante persone: laici e consacrati, analfabeti e profes-sori, giovani e meno giovani. Negli ultimi cinque anni, con la formuladei " laboratori di bioetica cristiana" si sono preparate in questo cen-tro circa quaranta persone, tra cui coppie di sposi, operatori sanitari,operatori pastorali, educatori ed insegnanti, operatori sociali, artisti egiornalisti. L'iniziativa individuale di Flora è divenuta associazione divolontariato nel 1982 ed ha ottenuto il primo riconoscimento eccle-siastico dopo 40 anni, nel Natale del 2005, con decreto della Diocesidi Arezzo - Cortona - Sansepolcro che ha eretto l'opera ad "associa-zione pubblica di fedeli". I suoi scritti poetici hanno ricevuto diversipremi letterari. Nel 1983 le è stato assegnato il "Premio della bontà"e nel 1994 la sua città le ha conferito, come operatrice sociale, il pre-mio "Chimera d'oro". L’incontro pubblico con Flora avverrà il prossimo8 marzo, a partire dalle 15,30, presso il cinema Sant’Antonio cui se-guirà la celebrazione eucaristica, alle ore 18, presso la chiesa diSant’Antonio in Termoli, che sarà presieduta dal vescovo diocesano,monsignor Gianfranco De Luca. L’appuntamento sarà preceduto dauna veglia di preghiera, il 7 marzo alle ore 19, presso la chiesa par-rocchiale del Sacro Cuore in Termoli. A organizzare l’evento il Comitatodonne che opera sul territorio della diocesi di Termoli-Larino, con il so-stegno diretto del sacerdote padre Enzo Ronzitti e del vescovo Gian-franco De Luca.

TERMOLI - La Polizia di Stato,

nel corso di mirati servizi di pre-

venzione e controllo finalizzati al

contrasto dello spaccio di stupe-

facenti, inseguiva e bloccava un

uomo di 42 anni di origini pu-

gliesi. Sottoposo a perquisizione

personale, gli agenti gli hanno

trovato in bocca una bustina

contenente 5 grammi di sostanza

stupefacente del tipo cocaina

che è stata sequestrata. L’uomo è

stato quindi denunciato a piede

libero alla Procura della Repub-

blica di Larino per detenzione ai

fini di spaccio di sostanze stupe-

facenti. Sempre a Termoli, il

personale del Commissariato, in

esecuzione di una ordinanza di

custodia cautelare in carcere

emessa dal Gip del Tribunale di

Larino, ha arrestato un 57enne,

responsabile di reati contro la

famiglia. L’uomo, già in prece-

denza sottoposto al provvedi-

mento dell’allontanamento dalla

casa familiare, aveva violato le

prescrizioni, rendendosi nuova-

mente pericoloso per le vittime e

reiterando quindi il reato che

aveva giustificato il precedente

allontanamento.

Festa della donna in compagnia di Flora Gualdagni

Detenzione di droga, Polizia denuncia un pugliese

Giornata della donna in Ostetricia

TERMOLI - In vista della Settimana Mondiale del Cervello, 10-16

marzo, la Fondazione Neuromed accoglie oggi gli studenti del Liceo

Classico “G. Perrotta” di Termoli. Una mattinata dedicata alla ricerca e

all’approfondimento dei temi legati alle neuroscienze, alla ricerca e

degli argomenti vicini alle problematiche vissute dalle giovani gene-

razioni come ad esempio le tossicodipendenze. I circa 60 ragazzi delle

classi secondo e terzo Liceo arriveranno al Parco Tecnologico di Poz-

zilli alle ore 9:30 e, dopo un welcome coffee, seguirà un seminario dal

titolo “La Ricerca in Neuromed: dal laboratorio al paziente”. Successi-

vamente gli studenti visiteranno i laboratori del centro ricerche, ac-

compagnati dai ricercatori stessi che spiegheranno loro attività e

prerogative della ricerca targata Neuromed. “Da sempre l’IRCCS Neu-

romed accoglie gli studenti nei suoi laboratori – afferma il Presidente

della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa. A seguito della con-

venzione stipulata con l’Ufficio Scolastico Regionale, abbiamo inten-

zione di aprire sempre di più le porte dell’Istituto alle nuove

generazioni perché fermamente convinti dell’importanza di promuo-

vere ed informare sulle tematiche ed i valori insiti del mondo della ri-

cerca e, perché no, stimolare i ragazzi maggiormente predisposti ad

avvicinarsi al settore scientifico. Un obiettivo, quello della divulgazione

e dell’informazione, che viene perseguito anche dalla Settimana Mon-

diale del Cervello in vista della quale anche noi vogliamo avvicinare

gli studenti, i cittadini in generale, non solo al mondo della ricerca

scientifica ma anche allo studio di uno degli organi del corpo umano

meno conosciuto nonostante le numerose scoperte degli ultimi anni.

L'IRCCS Neuromed è un istituto d’eccellenza internazionale nell’am-

bito delle neuroscienze per questo crediamo fortemente nell’iniziativa

e crediamo, altresì, nella indispensabilità della divulgazione scientifica

a tutti i livelli”.

Ricerca e giovani, in visitaalla Neuromed studentidel liceo classico “Perrotta”

Sel, presentazionedel candidatoa sindaco

TERMOLI – Questa mat-

tina alle ore 9,30 nella

sede in corso Umberto I,

79, si terrà la conferenza

stampa di presentazione

del candidato sindaco di

Sel.

Il partito prosegue nel

suo percorso di traspa-

renza e di coerenza rispet-

tando i tempi della

campagna elettorale. Il

candidato sindaco che

verrà presentato nel corso

della conferenza stampa,

infatti, sarà anche il can-

didato che verrà proposto

in sede di primarie.

“Se dico basta. Ascoltami!” in scena le donne

Page 13: 7 marzxo 2014

URURI – “La violenza sulle donne,aspetti etici e giuridici” è il tema diuna tavola rotonda che si terrà alle 17di oggi nella Sala consiliare del Muni-cipio. Dopo i saluti del sindaco, LuigiPlescia, e del Consigliere comunaleDonato Frate, sono previsti gli inter-venti del presidente del Lions Club diLarino professor Marco Tagliaferri(Etica ed estetica della donna); pro-fessor Vincenzo Musacchio, presi-dente COREA Molise (Normativapenale contro la violenza sulledonne); dottoressa Nunzia Lattanzio,Consigliere della Regione Molise(Legge regionale 10 ottobre 2013n.15, strumento di tutela e di garan-zia); dottor Galileo Cosimiro, presi-dente dell’Ordine dei Consulenti dellavoro di Campobasso, (Evoluzionedella legislazione in materia di lavorodelle donne e violenza nei luoghi dilavoro). La Tavola rotonda sarà mode-rata dal giornalista Michele Mignogna.Per i Consulenti del Lavoro che pren-deranno parte all’evento sono rico-nosciuti 2 crediti validi ai fini dellaformazione continua.

BASSO MOLISE - Ecco ora il giorno favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!” (2Cor 6,2). La nostra esistenza personale, comela vita sociale, è attraversata da tensioni e segnata da conflitti, che inquietano e a volte opprimono, relegando nella solitudine e impri-gionando il cuore nella tristezza. Dentro questo vissuto è presente e accade un fatto, originato dalla libera e gratuita iniziativa di Dio:Lui “ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo” e ci ha resi capaci di una vita riconciliata: piena e gioiosa, fraterna; infatti “trattò dapeccato in nostro favore, colui che non aveva conosciuto peccato” Gesù Cristo. La Chiesa, comunità dei credenti in Cristo, è, nello stessotempo, frutto, ambasciatrice e strumento efficace di quest’azione riconciliante di Dio. La celebra e se ne alimenta continuamente nellaliturgia Eucaristica, la partecipa al mondo e, nel ritmo annuale dell’anno liturgico, vi si immerge con rinnovato slancio con la celebrazionedella Pasqua, rinnovando l’adesione a Cristo di ciascuno dei suoi membri nella solenne Veglia pasquale. Ecco ora il giorno favorevole,ecco ora il giorno della salvezza” (2Cor 6,2). Con queste parole dell’Apostolo, la Chiesa, ogni anno, apre il suo cammino verso la Pasqua.Rimette, così, al centro della sua vita e dell’esistenza di ciascun fedele la “memoria” viva e operante del Dono che il Padre ha fatto permezzo del suo Figlio Gesù Cristo e che, grazie al Battesimo, è deposto e vive nel cuore di ciascun cristiano: la possibilità di vivere da figlisuoi e di amare come Lui ama. Un Dono che va continuamente riconosciuto, accolto e vissuto come compito di testimonianza. Gli stru-menti che da sempre caratterizzano il cammino quaresimale: il digiuno, la preghiera e la condivisione fraterna sono finalizzati proprioa questo. Col digiuno, infatti, siamo invitati a concentrarci pienamente sul Dono come “unico pane” che nutre una vita che non muore;con la preghiera, illuminata e nutrita dall’ascolto della Parola di Dio, abbiamo la possibilità di renderlo vivo ed efficace nella nostraesistenza quotidiana e con la condivisione fraterna donarlo e condividerlo attraverso con quanti quotidianamente incontriamo. Infatti,il vangelo ci insegna che ogni dono lo si possiede realmente nella misura in cui lo si dona. Ecco ora il giorno favorevole, ecco ora il giornodella salvezza” (2Cor 6,2). Per ben due volte, in questa breve frase, vengono ribadite l’attualità e la fruibilità immediata del Dono. “Eccoora”: sì, è proprio qui, adesso, per me. Ogni momento è quello opportuno. Questo che vivo adesso, è l’unico momento opportuno. Quantevolte rimaniamo prigionieri del nostro passato e ingabbiati nei fallimenti, nei rancori e nelle delusioni patite. Quante volte evadiamo inun futuro inesistente, solo ardentemente desiderato e comunque sempre di là da venire! No, oggi è il tempo propizio; è qui, adesso, lapossibilità concreta di vivere da figlio di Dio, di guardare le cose con gli occhi del Padre, di entrare nelle circostanze con la certezza delSuo amore provvidente, di amare ognuno con il Suo stesso amore. Tutto mi è donato, qui adesso, tutto va restituito, qui adesso. Nell’oggivissuto così, viene sanato il passato ferito e reso possibile un futuro pieno e sereno. La vita è compiuta: quale libertà, quale leggerezza!Ecco ora il giorno favorevole, ecco ora il giorno della salvezza” (2Cor 6,2). Il momento presente, è l’occasione donata per entrare nellaPasqua di Cristo, annegando nel suo amore tutte le nostre fragilità, omissioni, resistenze e quant’altro appesantisca la nostra anima;uscendo dalle ristrettezze del nostro tornaconto personale e aprendoci nel dono e nel servizio verso ogni persona che ci sta accanto:“siamo passati dalla morte alla vita perché abbiamo amato i fratelli” (1Gv 3,16). In questo modo il cammino della quaresima diventaun itinerario di apprendimento spirituale nel quale si impara a sperimentare e a testimoniare sempre più profondamente la Gioia del-l’essere cristiani. E’ bello esercitarci in questo modo, è bello essere consapevoli di farlo insieme, sostenuti dalla preghiera ed edificati dal-l’esempio reciproco. Buon cammino verso la Pasqua. Gianfranco De Luca

137 marzo 2014Termoli

LITORALE - Quello della pesca si can-

dida ad essere il primo coordinamento

settoriale a procedere in forma più con-

creta verso l'assetto della costituenda

centrale unica della cooperazione ita-

liana, in attuazione a quanto deliberato

lo scorso 29 gennaio dalla IV Assemblea

nazionale dell’Alleanza delle Coopera-

tive Italiane. Ha rilanciato senza indugi

questo obiettivo la Direzione Nazionale

di Lega Pesca, svolta oggi a Roma con la

partecipazione del direttore generale di

Legacoop, Giancarlo Ferrari, con l'ap-

provazione all'unanimità di una delibera

che dà mandato al presidente, Ettore

Ianì, di intraprendere ogni azione o ini-

ziativa finalizzata ad individuare i criteri

e le modalità gestionali di tale processo,

nonché i tempi di attuazione e le relative

scadenze. E' condivisa l'esigenza di ren-

dere immediatamente operativa l'intesa

già raggiunta con le altre Organizzazioni

cooperative (AGCI Agrital e Federcoope-

sca/Confcooperative) sulla base del sem-

pre più alto grado di interazione avviata

sia sul piano della rappresentanza, che

progettuale e della strumentazione con-

sortile, che vanta l'esperienza maturata

in seno ai tre Consorzi nazionali (Fidipe-

sca Italia per il credito, Unimar per la ri-

cerca, Uniprom per la promozione). La

riorganizzazione del sistema della rap-

presentanza è ritenuta senza ombra di

dubbio una delle sfide cruciali per dare

nuove risposte ai bisogni delle imprese,

al centro di una crisi straordinaria che

invoca il rilancio dell'azione di governo

di fronte ai vincoli sempre più stringenti

della programmazione nazionale e al

gravoso processo di adeguamento impo-

sto dalle normative europee. Sono pro-

poste concrete quelle su cui Lega Pesca

sollecita il confronto con le altre Asso-

ciazioni per entrare nel vivo della di-

scussione e definizione di nuovo assetto

della rappresentanza cooperativa nel

settore ittico. La Delibera approvata

dalla Direzione nazionale mette nero su

bianco 6 ipotesi di lavoro: Istituire

un’anagrafe unitaria per rafforzare la

consistenza in occasione della verifica

della rappresentatività; Avviare una spe-

rimentazione localizzata in tre Regioni-

campione, per un sistema di

rappresentanza unica, al fine di inco-

minciare a verificare ed analizzare gli ef-

fetti e le problematiche che ne

potrebbero derivare; Avviare una razio-

nalizzazione dei servizi, iniziando da

quelli di consulenza, per un conteni-

mento dei costi ed una maggiore univo-

cità di risposte sui servizi, su assistenza,

su formazione ed informazione; Porre

l’accento su una gestione unitaria di tutti

i Consorzi, sia quelli unitari, sia quelli

associativi, per una loro unificazione;

Avviare un piano di riduzione dei costi

per spese di logistica e funzionamento

delle tre Associazioni; Redigere un piano

di priorità per aggredire l’emergenza,

vista la straordinaria crisi dovuta alla

mancanza di una direzione politica do-

vuta al repentino cambio dei Ministri, al-

l’assenza prolungata di un Direttore

generale, a nuovi e gravosi compiti legati

alla nuova regolamentazione comunita-

ria, al nuovo Programma triennale ed

alla diminuzione dei finanziamenti pub-

blici. Considerata la rilevanza sia pro-

grammatica sia organizzativa che

strutturale del processo di unificazione

della rappresentanza, la Direzione na-

zionale di Lega Pesca ha dato mandato al

Presidente di convocare l’Assemblea na-

zionale dell’Associazione per adempiere

a quanto necessario per portare a com-

pimento il processo di aggregazione ed

integrazione.

MONTENERO DI BISACCIA – Nella

giornata di ieri con ordinanza del Sin-

daco, per motivi di sicurezza e pubblica

incolumità, sono rimaste chiuse le

scuole dell’Istituto Omnicomprensivo:

la materna Statale di via Palermo e la

scuola secondaria di primo grado (ex

scuola media) di via Valentina. L’ordi-

nanza sindacale è stata emessa a se-

guito dell’avviso dell’ENEL dell’interru-

zione di energia elettrica dalle ore 9 alle

13. L’interruzione del servizio di forni-

tura dell’energia elettrica avrebbe pre-

giudicato il corretto svolgimento delle

attività didattiche, l’utilizzo degli im-

pianti di riscaldamento e avrebbe reso

impossibile l’attivazione, in caso di

emergenza, delle procedure di sicu-

rezza ed evacuazione scolastica. Per-

tanto il primo cittadino, dopo aver

ascoltato il dirigente scolastico e l’Uffi-

cio tecnico Comunale, ha disposto la

chiusura delle due scuole che riapri-

ranno regolarmente questa mattina.

Alleanza Coop, Lega Pesca accelerapercorso verso centrale unica

Ieri chiuse le scuole materna ed ex scuola media

Tempo di Quaresima, il messaggio del Vescovo

Elezioni, strappati

manifesti

dell’opposizione SAN MARTINO IN PENSILIS – Nel cen-

tro bassomolisano a maggio si torna a vo-

tare per il rinnovo dell’amministrazione

comunale e la campagna elettorale è già

iniziata. Già in campo il gruppo consiliare

di opposizione San Martino Libera, movi-

mento civico locale che ha fatto affiggere,

negli appositi spazi, dei manifesti che ri-

portano la spesa corrente comunale dal

2006 al 2013. Ma quelli affissi la strada

principale e nella piazza del paese sono

stati strappati, non permettendo ai resi-

denti di poterli leggere. Il fatto, senza

commenti, è stato denunciato pubblica-

mente dai componenti il movimento civico

San Martino Libera.

Tribunale, due

nuovi magistrati

in organico LARINO – Nel Tribunale frentano, sotto

organico da tempo, sono in arrivo due

nuovi magistrati. Già operativa nel Pa-

lazzo di giustizia Veronica D’Agnone, ma-

gistrato ordinario in tirocinio, mentre è

atteso per oggi l’arrivo dal Tribunale di

Bari di Daniele Colucci. Anche se sale a

sei il numero dei magistrati la pianta or-

ganica resta al di sotto degli 8 minimo

previsti e dei tredici di cui ci sarebbe biso-

gno per far fronte agli oltre diecimila pra-

tiche da smaltire tra penale e civile.

Tavola rotonda su la violenza sulle donne

Page 14: 7 marzxo 2014

147 marzo 2014 Spettacolo

di Charles N. Papa

CAMPOBASSO - Il pubblico ha affollato

l’auditorium del Liceo classico l’anno

scorso, alla prima edizione della rassegna

teatrale “Off”, organizzata dalla Incas pro-

duzioni.

Domenica 9 marzo, prende il via la se-

conda edizione con quattro spettacoli sino

al 6 aprile.

L’intento, è quello comune a tutte le ras-

segne amatoriali: promuovere i talenti re-

gionali, e questo rende merito alla Incas.

Giovani attori molisani lavorano ad opere

scritte da altri molisani, riescono ad avere

un booking regionale notevole, ma al di

fuori dei confini regionali, ben pochi rac-

colgono soddisfazioni.

Ai più manca la grande occasione. A molti

altri, la bravura, la tenacia, la scommessa.

Il cartellone di “Off”, premia il talento di:

Giorgio Careccia (foto) che replica “La ca-

parra” di Adelchi Battista la prima sera. Il

testo dello scrittore molisano, esalta la bra-

vura di Careccia e ne trae un profilo che

ammalia la platea.

Il monologo non è pesante, e il contadino

Giovanni Zuccolitti è simpatico. Il 16 marzo

in scena “Mollisani”, di e con Walter San-

toro,e la sua band formata da Giuliano Ga-

briele, Lucia Cremonesi, Stefano Barbare-

sco, Tiziano Palladino, Mariassunta Cerio.

Un racconto in musica nel quale Santoro,

con il suo eloquio leggero e semplice,

strappa più di un sorriso.

Il 30 marzo “La cipria nel cielo” di Fran-

cesco Vitale tratto dal romanzo di Massimo

Brunno “Nel cielo di cipria”. Il poliedrico

attore molisano, tra i più promettenti al

momento, si avvale di un gruppo di colleghi

come Barbara Petti, Massimiliano Vitolo,

Maria Teresa Spina, Francesco Vitale, Mi-

chele Manicchio, Davide Iapaolo.

Vitale tra le altre cose, è ora sul web con

la mini serie “Non capisci un gà”.

Si chiude il 6 aprile con “Dolmen” di Ni-

cola Macolino.

Un cartellone dunque con eccellenze mo-

lisane che si propone tra altri cartelloni e

che mette in imbarazzo lo spettatore, a

volte, per la superofferta temporanea. Ma

sicuramente meglio dover e poter scegli-

rere, che non avere nulla.

Se ora ci sono più proposte culturali, me-

glio. Certo, i detrattori diranno che non si

può concentrare tutto nello stesso periodo

per poi avere lunghi momenti vuoti, ma

probabilmente la sovraesposizione di spet-

tacoli teatrali fissa la creatività degli ope-

ratori culturali, che si muovono a seconda

delle opportunità.

Va dunque cancellata ogni stucchevole

presa di posizione ‘contro’, va detto che

l’unica discriminante, è sempre il denaro, è

solo quello.

Tutto dipende da quanto, ogni famiglia,

può investire in cultura. Che dunque la

scelta sia la più ampia, per accontentare

tutte le fasce di età e di quelli più esi-

genti.

Teatro a scuolaSeconda edizione della rassegna “Off”

all’auditorium del Liceo classico

GUGLIONESI - La coppia Spina-Caldoro, ripropone con succeso la commedia

“Equità, ad ognuno il suo debito”.

Scritto e diretto da Palma Spina, lo spettacolo ha nella coppia di attori moli-

sani, un affiatato ‘gruppo’ì di lavoro, visto che entrambi recitano più personaggi.

La pièce rientra nella programmazione della Frentania Teatri al Fulvio di Gu-

glionesi. Aperitivo, degustazione e musica precedono ogni spettacolo. Info

3894390397.

La coppia Palma Spina-Marco Caldoro al Fulvio

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise

dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal

Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via LombardiaISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della StazioneTERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo di Giuseppe Saluppo

336 pagine€ 19,90

FERRAZZANO - Il teatro del Loto ha in essere la rassegna “Loto

sud music club”. Dopo la prima serata con Carolina Bubbico, sta-

sera il concerto di Pejman Tadayon & Sufi ensemble. Sul palco:

Martina Pelosi, Carlo Cossu, Simone Pulvano, Zaira Giannotti, Jo-

lina Iavicoli. L’ensemble unisce musica e danza sufi, con la poesia

, per celebrare alcuni grandi mistici orientali come Jalalludin Rumi,

Hafez, Omar Khayyam.

Musica sufi al teatro del Loto

Page 15: 7 marzxo 2014

Senza dirigenza, domenica per il derby con l’Agnonese sarà indetta la giornata biancoceleste per pagare i debiti

L’Isernia è in autogestione: questo è quanto emerso

dalla conferenza stampa convocata e tenuta dai calciatori

biancocelesti e dallo staff tecnico. Il capitano Nicola Pa-

nico si è fatto interlocutore di una società oramai assente,

soprattutto dopo le dimissioni del presidente Mario Ciam-

pittiello, anche se si vocifera che il rappresentante legale

sia altra persona, e del direttore sportivo Dino Petrangelo.

Panico ha fatto un discorso rivolto al futuro, per salvare

la società dal fallimento. Messa in preventivo la retroces-

sione e il conseguente ritorno in Eccellenza, il capitano

Panico, d’accordo con i compagni di squadra, rinunce-

rebbe a tre delle ultime cinque mensilità, firmando le li-

beratorie, andando ad incassare il prossimo mese di giu-

gno la fidejussione depositata, presso il Comitato Inter-

regionale, con la quale pagare gli stipendi di due

mensilità. I soldi che i calciatori riusciranno a racimolare

in questi ultimi due mesi della stagione, invece, servi-

ranno per pagare le vertenze degli ex calciatori, in modo

che a luglio chiunque vorrà prendere il club lo farà senza

debiti pregressi e con un progetto nuovo ripartendo dal

massimo campionato regionale.

Domenica, per il derby contro l’Olympia Agnonese, i

calciatori guidati da Nicola Panico vorrebbero indire la

giornata biancoceleste, ovvero tutti dovranno passare per

il botteghino per assistere all’incontro, in modo che con

l’incasso si pagherà la vertenza dell’ex calciatore Cala-

brese, che sta per scadere e se non dovesse essere saldata

l’Isernia sarà penalizzata di un altro punto in classifica.

Non ci sarebbe, comunque, soltanto questa vertenza, ma

anche altre controversie economiche farebbero tremare il

club pentro.

Intanto, la squadra in condizioni precarie sta prepa-

rando il derby contro l’Olympia Agnonese, gara che rap-

presenterà per l’Isernia l’ultima spiaggia per poter

ambire a disputare i playout e non retrocedere diretta-

mente.

Il Campobasso tornerà in campo questo pomeriggio per ripren-dere gli allenamenti dopo il giorno di riposo concesso ieri algruppo dall’allenatore Francesco Farina, all’indomani del successocontro il Portocorallo, che ha spalancato ai rossoblù le porte dellesemifinali di Coppa Italia. Il trainer dei lupi, però, non si fida dei sardi, come ha affermato

nel post-gara e per Farina la partita a Villaputzu, mercoledì pros-simo, sarà gara vera, aperta a qualsiasi esito. Non si può, però,non affermare che il Campobasso, dopo il 2-0 dell’andata, ha al-meno l’80% delle possibilità di agguantare le semifinali, obiettivoperaltro già raggiunto da un club rossoblù, nel 2005 sempre conl’allenatore Farina. Nove anni fa il Nuovo Campobasso Calcio, so-cietà fallita la scorsa estate, si arrese all’Altamura in semifinale:successo all’andata per 2-1 in Molise, fatale ko per 1-0 in Puglia.Il traguardo delle semifinali fu raggiunto due anni fa dal Termoli

del presidente Nicola Cesare: anche i giallorossi eliminarono aiquarti una squadra sarda, la Torres, squadra che oggi milita in LegaPro. Al penultimo atto della manifestazione, il Termoli cedette ilpasso al Bisceglie, che grazie alla kermesse tricolore poi fu pro-mosso in serie D.La Coppa Italia procede a ritmi frenetici: mercoledì è in pro-

gramma il ritorno dei quarti di finale, nei due mercoledì successivi,il 19 e il 26 marzo, si giocheranno le semifinali, con la finalissimain programma a Firenze il prossimo 2 aprile, giorno in cui si co-

noscerà il nome della squadra che sarà promossa in serie D tra-mite la manifestazione tricolore.Il Campobasso, dopodomani, usufruirà di una salutare sosta,

così come tutta l’Eccellenza molisana, che consentirà alla truppadi Francesco Farina di preparare al meglio la contesa in terrasarda. Da mercoledì prossimo, se i lupi dovessero agguantare lesemifinali, inizierà un ciclo terribile che vedrà i rossoblù scenderein campo 6 volte in 18 giorni. La striscia di allungherebbe a 9 par-tite in 30 giorni, qualora il Campobasso dovesse giungere fino allafinale tricolore.Si inizierà mercoledì 12 con la gara di Villaputzu, in provincia di

Cagliari; domenica 16 marzo al ‘Selva Piana’ arriverà l’Alife; tregiorni dopo, in caso di qualificazione, ci sarà la semifinale di andatadella Coppa Italia contro il Casarano o il Catania San Pio X; do-menica 23 i lupi saranno di scena a Gambatesa, mercoledì 26 è inprogramma il ritorno della semifinale. Il 30 marzo, per il campio-nato, al ‘Nuovo Romagnoli’ giungerà il Sesto Campano. Se i lupidovessero qualificarsi per la finalissima di Coppa Italia, questa sigiocherà mercoledì 2 aprile al Centro Federale ‘Bruno Buozzi’ diFirenze. Il ciclo si completerebbe con le gare di campionato di domenica

6 aprile a Montenero e giovedì 10 contro il Vairano al ‘Selva Piana’,con le gare della 28^ giornata di Eccellenza anticipate da dome-nica 13 a giovedì 10 aprile, per gli impegni delle rappresentativeal Torneo delle Regioni, che quest’anno si disputerà in Friuli.Dal 10 aprile, poi, una lunga e salutare sosta sino a domenica 27

aprile, quando è in programma la penultima gara stagionale equando ormai tutti i giochi saranno fatti. Sarà, dunque, un meseimportante per il Campobasso: campionato e Coppa Italia, conl’ormai quasi certo ritorno in serie D. A parte questo che è statosempre l’obiettivo stagionale, la manifestazione tricolore fa golaperché proietterebbe il club rossoblù nella storia calcistica dilet-tantistica.È pur vero che Farina dovrà attuare, per quanto possibile, il tur-

nover, perché sinora la squadra ha disputato 36 partite ufficiali,vincendo 34 volte e pareggiando ad Avezzano e Fornelli. Il numerodi gare potrebbe arrivare fino al 10 aprile, ovvero tra esattamenteun mese, a 45. Il Campobasso questo lo sa, ma ovviamente i lupi non voglio

rinunciare a nessuno degli obiettivi per i quali la squadra è ancorain corsa. Le attenzioni, comunque, da oggi saranno focalizzate sullagara in terra sarda con gli allenamenti di oggi, domani, lunedì emartedì mattina, l’ultimo che precederà la partenza per Cagliaricon volo in programma dall’aeroporto di Ciampino.

Sport15

7 marzo 2014Da mercoledì per la squadra di Farina inizia un tour de force tra campionato e coppa

I rossoblù, dopo l’ottima prestazione con il Portocorallo,

credono nella manifestazione tricolore

I calciatori dell’Isernia gestiranno la societàIl capitano Nicola Panico e i suoi compagni di squadra puntano a non far fallire il club

I Lupi fanno un pensierinoalla finale della Coppa Italia in programma a Firenze

L’Aesernia Calcio a 5 del presidente Antonio Di Francoè rimasta piacevolmente stupita del calore trovato a Cam-pobasso, dove alla palestra ‘Don Luigi Sturzo’, sabato pome-riggio ha giocato la gara del campionato di serie A2 controil Potenza, vinta dai lucani. Il club pentro ha trovato un pub-blico numeroso, come mai era avvenuto sinora a Miranda,sede delle gare casalinghe, nonostante negli ultimi anni l’Ae-sernia ha vinto due campionati, di serie C1 regionale e di B,e quest’anno si trovi a disputare un torneo importante,quale è quello di serie A2.Il patron del sodalizio biancoceleste, Antonio Di Franco,

così starebbe pensando di giocare di giocare a Campobassoanche la prossima partita casalinga, il prossimo 22 marzo,contro l’Odissea 2000, questa volta però al ‘Palaunimol’. Neiprossimi giorni l’Aesernia comunicherà la propria scelta.Intanto, i calciatori Grana e Cucolicchio hanno fatto il

loro ritorno in Brasile con un mese e mezzo di anticipo.Una scelta fatta di comune accordo con la società dell'Ae-sernia con motivazioni differenti, ma che alla fine sanciscela fine di una storia, più lunga per Grana, meno per il cen-trale ex Venafro."Ci hanno lasciato due grandi giocatori e professionisti –

ha affermato il presidente Antonio Di Franco attraverso lecolonne del sito ufficiale della società –. Ci siamo incontratidopo la gara con il Potenza e abbiamo convenuto di antici-pare di un mese e mezzo la partenza. Gustavo ha seri pro-blemi familiari a casa e la sua scelta di tornare subito inBrasile è stata comprensibile. Per quanto riguarda Marcio,la squalifica rimediata contro il Potenza ce l'avrebbe fattoriavere a disposizione solo per le ultime due settimane dicampionato ad aprile, così abbiamo deciso la rescissioneconsensuale. Una scelta, comunque, dettata anche da motivilegati al difficile momento economico”. L’Aesernia, comunque, resta competitiva per una salvezza

ormai a un passo, che garantirà anche per il prossimo announ nuovo campionato di serie A2.

Francesco Farina, allenatore del Campobasso

Serie A2 calcio a 5, l’Aesernia medita di trasferirsi a Campobasso

Sabato scorso, per la gara contro ilPotenza, la palestra ‘Sturzo’ è stataassediata dagli appassionati di futsal

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