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DELIBERAZIONE 7 AGOSTO 2014 421/2014/R/EEL ULTERIORI INTERVENTI RELATIVI AGLI IMPIANTI DI GENERAZIONE DISTRIBUITA FINALIZZATI A GARANTIRE LA SICUREZZA DEL SISTEMA ELETTRICO NAZIONALE Incontro tecnico THYTRONIC in collaborazione con il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Pesaro e Urbino - 3 Febbraio 2015 .

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ULTERIORI INTERVENTI RELATIVI AGLI IMPIANTI DI GENE RAZIONE DISTRIBUITAFINALIZZATI A GARANTIRE LA SICUREZZA DEL SISTEMA EL ETTRICO NAZIONALE

Incontro tecnico THYTRONIC in collaborazione con il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia d i Pesaro e Urbino - 3 Febbraio 2015

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GLI ATTORI

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GLI ATTORI

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IL CONTESTO: COME CI SIAMO ARRIVATI

� Deliberazione 344/2012/R/EEL e Allegato A72 2-8-2012Approvazione della modifica all’Allegato A70 e dell’Allegato A72 al Codice di rete. Modifica della deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas 8 marzo 2012, 84/2012/R/eel

� Norma CEI 0-16 terza edizione 12-2012 (allegato M)

� Deliberazione 562/2012/R/EEL 20-12-2012Ulteriori interventi relativi agli impianti di generazione distribuita per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale. Modifiche alla deliberazione 84/2012/R/eel

� Deliberazione 421/2014/R/EEL 07-8-2014 e Allegato A72 8-2014Ulteriori interventi relativi agli impianti di generazione distribuita finalizzati a garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale

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� Norma CEI 0-16 ??? edizione 09-2014è la versione consolidata della stessa CEI 0-16:201 2-12, dell’Errata Corrige:2013-05 edella V1:2013-12

� Nuova V1 alla Norma CEI 0-16 consolidata (12-2014)

PER COMPLETEZZA: GLI ULTIMI RIFERIMENTI NORMATIVI

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Allegato A72 Storia delle revisioni Rev.00 Agosto 2012 Prima emissione Rev.01 Agosto 2014 Adeguamento all’ Allegato M alla Norma CEI 0-16 (entra in vigore il 1-9-

2015)

PREMESSA: IL PROBLEMAUna consistente produzione rinnovabile non programma bile e di natura dispersa , crea delle situazioni temporanee di criticità nell’esercizio del sistema elettrico primario per effetto della riduzione della capacità di regolazione e dell’inerzia produttiva del sistema elettrico nazionale che risulta così esposto a maggiore vulnerabilità. Il recente sviluppo di generazione da fonti rinnovabili non pro grammabili ha acuito il problema fisico citato ed ha introdotto nuovi problemi di controllo in quanto essa risulta dispersa in migliaia di generatori connessi a reti di distribuzione. Ne consegue la necessità di poter limitare la GD , in particolari condizioni di funzionamento caratterizzate ad esempio da elevato irraggiamento solare e da periodi temporali con consumi ridotti, per consentire una più idonea composizione del parco di generazione. Allo scopo si rende necessario adottare particolari procedure che tengano conto della natura dispersa della generazione e del ruolo dei Distributori.

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Allegato A72

SCOPO: IL PROVVEDIMENTOIl presente documento definisce le modalità d’attuazione, per motivi di sicurezza del sistema elettriconazionale (nel seguito: SEN), della riduzione della generazione distribuita (nel seguito GD) connessaalle reti elettriche di media tensione (MT) di caratteristiche e taglie specificate nel campod’applicazione nonché le modalità di scambio dati con i Distributori per l’applicazione di quantoprevisto nell’allegato M alla norma CEI 0-16.La riduzione di GD ha lo scopo di consentire a Terna di garantire la sicurezza del sistema elettricoanche attraverso i servizi di bilanciamento e riserva , laddove si verifichino situazioni di riduzione dicapacità regolante del SEN nonché, in generale, di contrastare situazioni potenzialmente critiche per lasicurezza del sistema.

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Allegato A72

CAMPO DI APPLICAZIONE Sono tenuti all’applicazione del presente documento, per le parti di propria competenza Terna, le Imprese Distributrici e le Imprese Produttrici titolari degli impianti di GD connessi in MT. Le prescrizioni contenute si applicano agli impianti di generazione che presentano contemporaneamente le seguenti caratteristiche� sono connessi alle reti MT di distribuzione; � sono impianti non programmabili alimentati da fonte rinnovabile fotovoltaica ed eolica; � presentano potenza nominale dei gruppi di generazione maggiore o uguale 100 kW.

L’insieme di generazione risultante è definito, ai fini del presente documento, Generazione Distribuita Riducibile (GDR).

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Allegato A72

DEFINIZIONI

GDR distaccabile con preavviso GDPRO GDR connessa con linee non dedicate sulle quali sono presenti anche impianti di consumo. Il distacco di tali impianti di produzione è attuabile dal Titolare su richiesta.

GDR telecontrollata GDTEL GDR, caratterizzata da impianti che immettono in rete tutta la produzione, al netto dei servizi ausiliari, che è connessa con linee dedicate il cui distacco è attuabile da remoto dall’Impresa Distributrice, su richiesta di Terna o derivata tramite IMS motorizzati e telecomandati dedicati, i cui distacchi sono attuabili da remoto dall’Impresa Distributrice su richiesta di Terna.

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Allegato A72

DEFINIZIONI

GDR conforme allegato M CEI 0-16 GDRM GDR il cui distacco è attuabile dal Sistema di Difesa Terna attraverso il colloquio con il sistema di tele-distacco dell’Impresa Distributrice

Generazione Distribuita Riducibile GDR E’ la generazione distribuita riducibile di cui al capitolo «campo di applicazione»

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Che cos’ è l'Autorità per l'energiaelettrica il gas e il sistema idrico

L'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico è unorganismo indipendente, istituito con la legge 14 novembre 1995,n. 481 con il compito di tutelare gli interessi dei consumatori e dipromuovere la concorrenza, l'efficienza e la diffusione di servizicon adeguati livelli di qualità, attraverso l'attività di regolazione e dicontrollo. L'Autorità svolge inoltre una funzione consultiva neiconfronti di Parlamento e Governo ai quali può formularesegnalazioni e proposte; presenta annualmente una RelazioneAnnuale sullo stato dei servizi e sull'attività svolta.

L'Autorità regola i settori di competenza,attraverso provvedimenti (deliberazioni) e, inparticolare: (omissis)

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Deliberazione 421/2014/R/EEL 07-8-2014 e Allegato A72 8- 2014Gli articoli e i punti salienti

Articolo 1Approvazione dell’Allegato A72 modificato1.1 L’Allegato A72, relativo a “Procedura per la Riduzione della GenerazioneDistribuita in condizioni di emergenza del Sistema Elettrico Nazionale(RIGEDI)”, nella versione aggiornata da Terna e trasmessa all’Autorità con letteradel 4 agosto 2014 è positivamente verificato e trova applicazione a decorreredall’1 settembre 2015 , in sostituzione della versione positivamente verificata conla deliberazione 344/2012/R/eel

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Deliberazione 421/2014/R/EEL 07-8-2014 e Allegato A72 8- 2014Gli articoli e i punti salientiArticolo 2Implementazione dei sistemi atti a consentire il tele-dist acco nel caso diimpianti alimentati da fonte eolica o solare fotovoltaica di potenza maggiore ouguale a 100 kW connessi o da connettere alle reti di media tensione per i quali èstata presentata la richiesta di connessione in data antecedente all’1 gennaio20132.1 I produttori sono tenuti ad adeguare gli impianti di produzione di energiaelettrica alimentati da fonte eolica o solare fotovoltaica di potenza maggiore ouguale a 100 kW connessi o da connettere alle reti di media tensione per i quali èstata presentata la richiesta di connessione in data antecedente all’1 gennaio2013, alle prescrizioni di cui al Paragrafo 8.8.6.5 e all’Allegato M della NormaCEI 0-16 – Edizione III entro il 31 gennaio 2016 oppure entro la data di entrata inesercizio qualora successiva

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Deliberazione 421/2014/R/EEL 07-8-2014 e Allegato A72 8- 2014Gli articoli e i punti salienti

2.2 Ciascuna impresa distributrice , ivi incluse le imprese distributrici che nondispongono almeno di una cabina primaria direttamente connessa alla rete ditrasmissione nazionale (di seguito: imprese distributrici sottese), provvedetempestivamente a dare informazione in merito a quanto previsto dal presenteprovvedimento tramite il proprio sito internet e i relativi portali qualoradisponibili; provvede a trasmettere apposita comunicazione, anche tramitestrumenti elettronici, a ciascun produttore coinvolto dal presente provvedimento econnesso alla propria rete avvalendosi del GSE , sulla base di accordi tra le parti,nel caso di impianti di produzione ammessi a ritiro dedicato, scambio sul posto oai diversi strumenti incentivanti; provvede a rendere disponibile ai medesimiproduttori il regolamento di esercizio aggiornato ai sensi del presenteprovvedimento; provvede a trasmettere un ultimo sollecito ai fini dell’adeguamentoentro il 31 dicembre 2015.

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Deliberazione 421/2014/R/EEL 07-8-2014 e Allegato A72 8- 2014Gli articoli e i punti salienti

2.3 A seguito dell’avvenuto adeguamento dell’impianto di produzione alleprescrizioni previste dal comma 2.1, il produttore è tenuto a darne comunicazioneall’impresa distributrice alla cui rete l’impianto di produzione è connesso, asottoscrivere il nuovo regolamento di esercizio e ad inoltra rlo alla medesimaimpresa distributrice allegando una dichiarazione sostitu tiva di atto di notorietàredatta, ai sensi del D.P.R. 445/00, da un responsabile tecn ico di impresainstallatrice abilitata o da un professionista iscritto al l’albo professionalesecondo le rispettive competenze, che attesta che il sistema atto a consentire iltele-distacco è conforme a quanto previsto dalla Norma CEI 0 -16 – Edizione III . Leimprese distributrici possono prevedere che la gestione dell’aggiornamento delregolamento d’esercizio e dell’invio della dichiarazione sostitutiva avvenga per iltramite del portale informatico (ove presente), dando opportuna comunicazione dellemodalità applicative.

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Deliberazione 421/2014/R/EEL 07-8-2014 e Allegato A72 8- 2014Gli articoli e i punti salienti

2.5 A seguito del ricevimento della comunicazione di cui al comma 2.3, le impresedistributrici di riferimento verificano tempestivamente (e comunque entrodue mesi dalla data di ricevimento della predetta comunicaz ione o entro il 30settembre 2015 qualora successivo a tale data di riceviment o) l’effettivainstallazione , da parte dei produttori per cui vige l’obbligo ed entro le tempistichedefinite dal presente provvedimento, dei sistemi atti a consentire il tele-distacco daremoto nonché il loro corretto funzionamento . Tali verifiche sono effettuatetramite prove da remoto in relazione all’effettivo invio, ricevimento eimplementazione del segnale e, qualora sia stato riscontrato per almeno trevolte un esito negativo, sono seguite da un sopralluogo sull’impianto diproduzione per verificare l’avvenuta installazione dei dispositivi richiesti e i motividel mancato funzionamento.

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Deliberazione 421/2014/R/EEL 07-8-2014 e Allegato A72 8- 2014Gli articoli e i punti salienti

2.6 I produttori che inviano all’impresa distributrice, entro il 30 giugno 2015 , la comunicazione di avvenuto adeguamento degli impianti di produzione alleprescrizioni richieste dal comma 2.1 e che, se l’impianto di produzione era tenutoalla corresponsione del CTS prima dell’intervento d i adeguamento, trasmettonoentro la medesima data anche la dichiarazione di ade guatezza di cui all’articolo 40del TIQE (qualora non già inviata) hanno diritto, con riferimento ai medesimiimpianti di produzione, a un premio pari a:a) 800 euro per ciascun impianto di produzione di energia elettrica nei casi incui siano presenti tre o più sistemi di protezione di interfaccia;b) 650 euro per ciascun impianto di produzione di energia elettrica nei casi incui siano presenti due sistemi di protezione di interfaccia.c) 500 euro per ciascun impianto di produzione di energia elettrica nei casi incui sia presente un solo sistema di protezione di interfaccia. (segue)

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Deliberazione 421/2014/R/EEL 07-8-2014 e Allegato A72 8- 2014Gli articoli e i punti salienti

A tal fine, la predetta comunicazione deve includere copia della dichiarazione dicui al comma 2.3 (qualora non già inviata). La comunicazione deve avvenire conmodalità definite dalle imprese distributrici che c onsentono di verificare la data di invio e l’avvenuto ricevimento . Il premio viene erogato dall’impresa distributrice di riferimento entro tre mesi dalla data di ricevimento , da parte della medesima impresa, della comunicazione di avvenuto adeguamento o entro il 31 ottobre 2015 qualora successivo , a condizione che le verifiche o il sopralluogo (nei soli casi di cui al comma 2.5) abbiano avuto esito positivo.

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Deliberazione 421/2014/R/EEL 07-8-2014 e Allegato A72 8- 2014Gli articoli e i punti salienti

2.7 I produttori che inviano all’impresa distributrice, nel periodo compreso tra l’1 luglio 2015 e il 31 agosto 2015 , la comunicazione di avvenuto adeguamento degli impianti di produzione alle prescrizioni richieste dal comma 2.1 e che, se l’impianto di produzione era tenuto alla corresponsione del CTS primadell’intervento di adeguamento, trasmettono entro la medesima data anche ladichiarazione di adeguatezza di cui all’articolo 40 del TIQE (qualora non giàinviata) hanno diritto , con riferimento ai medesimi impianti di produzione, allametà dei premi di cui al comma 2.6.A tal fine, la predetta comunicazione deve includere … omissis

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Deliberazione 421/2014/R/EEL 07-8-2014 e Allegato A72 8- 2014Gli articoli e i punti salientiArticolo 5Disposizioni transitorie e finali5.1 Nel corso della vita utile di un impianto di produzione di ene rgia elettricaper il quale trovano applicazione, anche a seguito del presente provvedimento, leprescrizioni di cui al Paragrafo 8.8.6.5 e all’Allegato M della Norma CEI 0-16 –Edizione III, le imprese distributrici di riferimento verificano, con la periodicitàprevista dal medesimo Allegato M , il corretto funzionamento dei sistemi installatidai produttori atti a consentire il tele-distacco da remoto. Tali verifiche sonoeffettuate tramite prove da remoto in relazione all’effettivo invio, ricevimento eimplementazione del segnale e, qualora sia stato riscontrato per almeno tre volteun esito negativo, sono seguite da un sopralluogo sull’impianto di produzione perverificare l’avvenuta installazione dei dispositivi richiesti e i motivi del mancatofunzionamento.

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Deliberazione 421/2014/R/EEL 07-8-2014 e Allegato A72 8- 2014Gli articoli e i punti salienti

5.2 Nei casi in cui:- la verifica effettuata dall’impresa distributrice di riferimento ai sensi del comma2.5 o del comma 5.1 abbia avuto esito negativo;- il produttore, nonostante il sollecito da parte dell’impresa distributrice di cuial comma 2.2, non adegui i propri impianti di produzione secondo le tempistiche ele modalità previste dal presente provvedimento, l’impresa distributrice diriferimento ne dà comunicazione al GSE e al produttore.Il GSE sospende l’erogazione degli incentivi fino all’avve nuto adeguamentodegli impianti di produzione .(segue)

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Deliberazione 421/2014/R/EEL 07-8-2014 e Allegato A72 8- 2014Gli articoli e i punti salienti

Il produttore dà comunicazione dell’avvenuto adeguamento all’impresa distributrice territorialmente competente e al GSE con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ….omissis Qualora l’esito della verifica sia positivo, la sospensione dell’erogazione degli incentivi cessa i propri effetti.

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Deliberazione 421/2014/R/EEL 07-8-2014 e Allegato A72 8- 2014Gli articoli e i punti salienti

5.4 I valori di cui al comma 2.6 sono da intendersi com e valori minimi riconosciuti .Al fine della quantificazione definitiva dei valori dei premi, da adottarsi consuccessivo provvedimento, i soggetti interessati possono trasmettere all’Autorità,entro il 31 gennaio 2015, ogni informazione e dato utile, opportunamente motivatie giustificati. Viene dato mandato al Direttore della Direzione Mercati di analizzare idati e le informazioni trasmesse e di proporre all’Autorità i valori definitivi dei premi.

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Deliberazione 421/2014/R/EEL 07-8-2014 e Allegato A72 8- 2014Gli articoli e i punti salienti

Articolo 3Implementazione, da parte delle imprese distributrici di riferimento, di sistemi in grado di inviare i segnali necessari per l’attivazione del tele-distacco3.1 Le imprese distributrici di riferimento implementan o, entro il 31 agosto 2015, un sistema centralizzato in grado di inviare i segnali necessari per l’attivazione del Tele-distacco agli impianti di produzione di potenza maggiore o uguale a 100 kW alimentati da fonte eolica o solare fotovoltaica connessi alle reti di media tensione proprie o delle imprese distributrici sottese.

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Norma CEI 0-16 Allegato M Gli articoli e i punti salienti

M.1 Modalità di riduzione della potenza attiva in r elazione alla partecipazione degli utenti attivi ai piani di difesa

Omissis …. Per attuare tali funzionalità, è necessario che il Distribu tore possainviare segnali ad un opportuno ricevitore GSM/GPRS situat o pressol’impianto dell’utente attivo; tale ricevitore elaborerà il segnale ed emetterà uncomando al SPI (cui sarà collegato – ingresso Tele-scatto) in modo da consentire ildistacco e l’inibizione dei gruppi di generazione.(1)

Qualora siano presenti più SPI, dovrà comunque essere installato un solo ricevitore GSM/GPRS che dovrà assicurare l’invio del segnale di tele-scatto a tutti gli SPI presenti. Omissis

(1) Eventuali modalità di implementazione delle prescrizioni differenti da quanto specificato nel presente paragrafosaranno concordate tra il Distributore e TERNA e comunicate all’Utente in fase di connessione.

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Norma CEI 0-16 Allegato M Gli articoli e i punti salienti

M.2 Caratteristiche del sistema di comunicazione ba sato su tecnologia GSM

Per consentire il tele-distacco da remoto di un gruppo di generazione, l’Utente Attivo deve dotarsi di:• modem GSM/GPRS con alloggiamento per scheda SIM;• antenna GSM/GPRS omnidirezionale;• eventuale Modulo di interfaccia verso la protezione di interfaccia (PI), in caso di

modem non dotato di ingressi/uscite digitali (DI/DO).Per quanto riguarda la SIM card da utilizzare nel modulo, questa verrà fornita dal Distributore che si preoccuperà ……OmissisL’alimentazione ausiliaria del modem GSM/GPRS e dell’eventuale modulo di interfacciamento con SPI è garantita dallo stesso sistema di alimentazione ausiliario che, in assenza dell’alimentazione princip ale, consente il funzionamento del SPI, la tenuta in chiusura del DDI . (segue)

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Norma CEI 0-16 Allegato M Gli articoli e i punti salienti

Negli impianti dotati di controllore d’impianto è ammesso che le azioni di tele distacco, inibizione e ripristino possano essere soddisfatte all’interno della architettura funzionale e comunicativa prevista dall’Allegato O , a condizione che siano rispettate le modalità di funzionamento di seguito prescritte.

Ma ….

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Norma CEI 0-16 Allegato M Gli articoli e i punti salienti

….L’allegato O è allo studio!

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Norma CEI 0-16 Allegato M Gli articoli e i punti salienti

M.3 Caratteristiche del modem GSM/GPRSOmissis Il modem deve essere dotato, in alternativa:• 1 DI: contatti puliti oppure polarizzati con la tensione di alimentazione del

modem;• di porta seriale per la connessione con il modulo di interfaccia verso la PI.Detto modulo deve consentire, attraverso un’interfaccia locale:• il settaggio attraverso comandi AT, in particolare: invio di SMS a numero

predefinito, memorizzazione (su SIM) degli SMS in ricezione con verifica della capacità di memoria, lettura degli SMS in memoria;

• la gestione lista indicativi numerici (CLI) dei chiamanti abilitati (almeno 5 numeri);

• il rilievo dei valori di copertura della rete cellulare.

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Norma CEI 0-16 Allegato M Gli articoli e i punti salienti

M.5 Modalità di installazioneIl modem GSM/GPRS, con SIM CARD inserita, andrà installato nell’impiantodell’Utente e dovrà garantire un funzionamento affidabile della comunicazione.Sia il modem che l’eventuale modulo di interfaccia saranno alimentati c on lamedesima tensione ausiliaria che alimenta SPI e bobina a man canza ditensione del DDI.

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Norma CEI 0-16 Allegato M Gli articoli e i punti salienti

M.5.1 Modem dotato di DI/DO (vedere variante V1)L’uscita digitale sarà connessa all’ingresso a mancanza di tensione “Scatto da segnale esterno” della PI. Per il DI (digital input), le possibili soluzioni realizzative sono le seguenti:• Contatto ausiliario del DDI;• Relè di corrente posto in serie al

circuito a mancanza di tensione che determina l’apertura del DDI (vedi figura); soluzione ammessa per impianti esistenti;

• Contatto ausiliario dalla protezio-ne d’interfaccia opportunamente ritardato alla ricaduta (almeno 30 s); soluzione ammessa per impianti esistenti.

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Norma CEI 0-16 Allegato M Gli articoli e i punti salienti

M.5.2 Modem dotato di porta seriale (vedere variante V1)L’interfaccia verso la PI andrà connessa al modem GSM tramite la porta seriale apposita. L’uscita digitale sarà connessa all’ingresso a lancio di tensione “Scatto da segnale esterno” della PI. L’ingresso digitale sarà connesso ad un relè di tensione posto in serie al circuito a mancanza che determina l’apertura del DDI. In alternativa la conferma di apertura può essere ricevuta tramite la posizione dei contatti ausiliari del DDI.

Per il DI, le possibili soluzioni realizzative sono le seguenti:

• Contatto ausiliario del DDI;• Relè di corrente posto in serie al circuito a mancanza di

tensione che determina l’apertura del DDI (vedi figura); soluzione ammessa per impianti esistenti;

• Contatto ausiliario dalla protezione di interfaccia opportunamente ritardato alla ricaduta (almeno 30 s); soluzione ammessa per impianti esistenti.

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Norma CEI 0-16 Il protocollo IEC 61850

Prima di proseguire Ma …. che fin ha fatto la richiesta

del protocollo IEC 61850?

8.8.8.1 Protezioni associate al DDIIl SPI deve inoltre avere capacità di ricevere segnali su protocollo serie CEI EN 61850(96) finalizzati alla gestione del comando di telescatto.

Per gli impianti definiti nel par. 8.8.6.5, il comando di teledistacco può ancheessere attivato tramite sistema GSM/GPRS (come definito in Allegato M) edutilizzato al fine di evitare l’isola indesiderata dovuta a manovra intenzionale delDistributore (ad esempio apertura interruttore di Cabina Primaria).

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Norma CEI 0-16 Il protocollo IEC 61850

Ma …. che fin ha fatto la richiesta del protocollo IEC 61850?

Inoltre In A72 troviamo anche:…. In attesa della piena implementazione delle Smart Grids il piano RIGEDI costituisce un primo provvedimento atto a frontegg iare ecc. ecc.

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Norma CEI 0-16 Allegato M Gli articoli e i punti salienti

M.6.1 Distacco del generatore (vedere variante V1)Considerando un Utente Attivo avente codice POD = x, il distacco del generatoreavverrà con la seguenti modalità:

DISTRIBUTORE => “DISTACCO utenza x”Il modulo di interfaccia interpreta il messaggio (confrontandolo con quello memorizzatoal suo interno secondo le indicazioni del Distributore) e attiva l’uscita digitale consegnale a livello collegata alla protezione di interfaccia; detto segnale permane nellostato di attivazione fino a quando non verrà ricevuto il messa ggio di ripristino,determinando l’apertura del DDI ed inibendone la chiusura f ino al ripristino .La PI aprirà il circuito “a mancanza” che determina l’apertura del DI, con conseguenteattivazione dell’input digitale del modulo di interfaccia;Quest’ultimo invia al distributore, tramite il GSM, l’SMS di avvenuta apertura,confermando la riuscita dell’operazione.

UTENTE ATTIVO => “utenza x distaccata - Input=K – Outpu t= Y””

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Norma CEI 0-16 Allegato M Gli articoli e i punti salienti

M.6.2 Ripristino del generatoreAl cessare delle condizioni di rete critiche il Distributore invierà un SMS opportuno al cliente per consentire l’avvio delle procedure di riconnessione dell’unità di generazione alla rete:

DISTRIBUTORE => : “RIPRISTINO utenza x”Alla ricezione di detto segnale, il modulo di interfaccia disattiverà l’uscita digitale che pilota lo scatto della PI, riabilitando l’impianto alla riconnessione (la riconnessione avverrà a cura dell’utente attivo sec ondo le modalità definite nella Norma).

UTENTE ATTIVO => “utenza x ripristinata - Input=K – O utput= Y”K=1 => Ingresso attivo; K=0 => ingresso disattivo.Y=1 => Uscita attiva; K=0 => uscita disattiva.

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Norma CEI 0-16 Allegato M Gli articoli e i punti salienti

M.6.3 DiagnosticaDevono essere implementati anche alcuni messaggi di diagnostica al fine di risolvere eventuali problemi di funzionamento del sistema. In particolare:

1) Messaggio di Diagnostica per verificare la connessione in rete del GSM e lo stato degli ingressi e uscite verso PI:

DISTRIBUTORE => : “utenza x stato Input - Output”UTENTE ATTIVO => “utenza x stato - Input=K – Output= Y”

2) Messaggio di RESET interfaccia verso PIDISTRIBUTORE => : “RESET utenza x”

Alla ricezione di questo SMS l’interfaccia deve resettarsi, effettuare l’autodiagnostica e porsinelle condizioni di riposo iniziali (uscita disattiva), quindi inviare il seguente messaggio:

UTENTE ATTIVO => “utenza x RESET OK/KO - Input=K – Outp ut =Y”

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Norma CEI 0-16 Allegato M Gli articoli e i punti salienti

M.7 Verifiche funzionaliUna volta predisposto il sistema, il Distributore dovrà poter procedere ad una provafunzionale di distacco reale, avvalendosi della possibilità di inviare propriopersonale o personale qualificato presso l’impianto del Produttore. Le proveverranno eseguite:• all’atto della messa in servizio del tele distacco;• su evento o periodicamente (ogni due anni) per verificare il corretto

funzionamento del sistema.

(segue)

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Norma CEI 0-16 Allegato M Gli articoli e i punti salienti

M.7.1 Messa in servizio del tele distaccoLa prova funzionale è articolata sui seguenti test:• verifica connessione GSM/GPRS;• invio di un comando di distacco ed inibizione con misurazione dei tempi di

attuazione (tempo massimo ammissibile 1’) da sistema remoto e riscontro effettiva apertura dell’interruttore;

• verifica della permanenza inibizione sul comando di chiusura dell’interruttore;• invio comando di ripristino;• spegnimento interfaccia locale e verifica comparsa allarme da remoto;• accensione modem e richiesta reset da remoto.

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Norma CEI 0-16 Allegato M Gli articoli e i punti salienti

M.7.2 Prove su evento o ciclicheLe prove su evento vengono eseguite in caso di manifeste anomalie del sistema oin caso di sostituzione/riconfigurazione di parti del dispositivo di riduzione dellapotenza; le prove cicliche invece vengono definite dal Distributore con cadenzatale da consentire una verifica periodica del corretto funzionamento del sistema. Leprove di cui sopra possono essere parte o totalità del set definito al par. M.7.1..

Nota: non sono previsti indennizzi per la mancata produzione conseguenteall’attuazione delle procedure di cui all’Allegato A72 (fonte TNE 10-2014)

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Un’azienda italiana

2015 ���� 50 anni d’esperienza

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PERCHE’ ASPETTARE: la variante V1M.2 Caratteristiche del sistema di comunicazione bas ato su tecnologia GSMAggiungere alla fine del paragrafo il seguente testo:In caso di impianto con presenza di più di un SPI, il modem da installare è unico. In questocaso, l’unico segnale in uscita dal modem (DO) deve causare l’apertura di tutti i DDI. Inoltre,lo stato di aperto di tutti i DDI in logica AND deve essere riportato al suddetto modem comesegnale di ingresso (DI).M.5.1 Modem dotato di DI/DOCancellare il terzo elenco puntato come nel seguito:• Contatto ausiliario dalla protezione di interfaccia opportunamente ritardato alla ricaduta(almeno 30 s); soluzione ammessa per impianti esistenti.M.5.2 Modem dotato di porta serialeCancellare il terzo elenco puntato come nel seguito:• Contatto ausiliario dalla protezione di interfaccia opportunamente ritardato alla ricaduta(almeno 30 s); soluzione ammessa per impianti esistenti.

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DELIBERAZIONE 7 AGOSTO 2014 421/2014/R/EEL

PERCHE’ ASPETTARE: la variante V1

M.6.1 Distacco del generatoreAggiungere la nota (G) dopo il secondo capoverso:Il modulo di interfaccia interpreta il messaggio (confrontandolo con quello memorizzato al suo interno secondo le indicazioni del Distributore) e attiva l’uscita digitale con segnale a livello collegata alla protezione di interfaccia; detto segnale permane nello stato di attivazione fino a quando non verrà ricevuto il messaggio di ripristino, determinando l’apertura del DDI ed inibendone la chiusura fino al ripristino(G).

(G) Tale prescrizione si ritiene soddisfatta se, a fronte dello stato alto del DO del modem, il contatto di uscita della PI rimane in posizione aperto impedendo la chiusura del DDI.

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PERCHE’ ASPETTARE: cos’ è cambiato (A72)

A72 prima versione : distacco temporaneo di impianti fotovoltaici ed eolici > 100kW connessi in MT che immettono in rete tutta la produzione al netto dei serv. Ausiliari.Modalità:1. Linea dedicata �comando remoto da Distributore su richiesta di Terna (GDTEL

preavviso 1 ora)2. Linee che non possono essere interrotte (con utenti passivi) � comando da

soggetto responsabile su preavviso del Distributore (7 giorni) salvo revoca (2 giorni prima) – GDPRO-

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PERCHE’ ASPETTARE: cos’ è cambiato

Verificato che la maggior parte degli impianti che rientravano nell’Allegato A72 non è servita da linea dedicata e quindi la conseguente difficoltà di gestire la rimanente quota di impianti, la Terza Ed. della Norma CEI 016 introduce l’allegato M.La Norma viene recepita dalla Delibera 562.

Nuovo allegato A72

Ed eccoci alla delibera 421

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La nostra proposta: il modulo MGSM

Un nuovo modulo MGMS che si aggiunge alla disponibilitàdei moduli già presenti nella gamma PRO-N

• Porta di connessione al relè tramite Thybus - Cavo 2m in dotazione • Porta di connessione USB per programmazione Cavo opzionale 3m • Morsettiere di collegamento• Led indicatori • Indicatore copertura di rete• Alloggiamento SIM card• Connessione SMA maschio per antenna• Antenna multibanda omnidirezionale

con 3m di cavo fissaggio magnetico

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Il modulo MGSM: modalità d’uso

Molteplicità e flessibilità d’uso grazie alla disponibilità di:

• Ampio campo di alimentazione ausiliaria (24…230Vca-cc )

• Thybus per collegamento diretto al relè NV10P• Due ingressi digitali• Due uscite a relè (contatto di segnalazione in scambio)

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Il modulo MGSM: La scheda SIM

Fornita dal distributore (le modalità e tipologie non sono ancora note)

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Il modulo MGSM: modalità d’uso

Il collegamento ThyBus: la soluzione ideale!Tempi di realizzazione ridottiThybus + Alimentazione modem + posizione interruttore

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Il modulo MGSM: modalità d’uso

Il collegamento fisico I/O Utile in presenza di più DI o di PI che non dispongono di ThybusThybus + Alimentazione modem + posizione interruttore + uscita digitale Modem e ingresso digitale relè

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Il modulo MGSM: modalità d’uso

Alimentazione modemLa tensione ausiliaria deve essere la medesima della PI e della Bobina a minima del DDI

Il vantaggio delnostro MODEM MGSM � 24…230Vca-cc

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Il modulo MGSM: modalità d’uso

ThyBus il collegamento• Plug & play terminali identici• estremamente semplice• cavo in dotazione (2m)• Avere cura di evitare la porta D1

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MGSM Su Thybus : incompatibile con la presenza di modulo MRI MRI e MGSM sono due moduli analoghi1 MRI � ok1 MGSM � ok1 MRI e 1 MGSM � NO!

Il modulo MGSM: modalità d’uso

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Il modulo MGSM: modalità d’uso

L’ ingresso digitale : lavora in tensione (due ingressi disponibili)Acquisisce la posizione del DI da trasmettere al Distributore tramite SMSSolo per impianti esistenti: Contatto ausiliario della protezione d’interfaccia

Potrebbe essereil contattoin scambio che toglie tensione allabobina di minima

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Il modulo MGSM: modalità d’uso

Le uscite digitali: contatti in scambio liberi da tensioneTrasmettono il comando di apertura del DI inviato dal Distributore tramite SMS

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Il modulo MGSM: modalità d’usoIn presenza di più SPI le cose si complicano

L’unico segnale in uscita dal modem deve causare l’apertura di tutti i DDI

Lo stato di aperto di tutti i DDI in logica AND deve essere riportato al modem come segnale d’ingresso.

All’esecutore l’arduo compito!MGSM gestisce direttamente fino a 3PI

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• Tutti i comandi sono trasmessi su rete tramite messaggi con protocollo proprietario RPC*

• I relè devono essere dotati di porta Ethernet

*remote procedure call

Il tele-distacco su rete:una proposta possibile?

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La richiusura dopo tele-distaccoIl Distributore riabilita l’impianto alla riconness ione che avverrà a cura dell’utente attivo secondo le modalità definit e dalla norma.

Abbiamo individuato tre casi:1. Clienti con NV10P-ARF Thytronic � aggiornamento a NV10P-ARF-

MGSM gratuita con l’acquisto di MGSM (entrambi gli ingressi digitali del relè sono già utilizzati)

2. Clienti senza NV10P-ARF Thytronic � acquisto di NV10P-ARF-MGSM a prezzo scontato con l’acquisto di MGSM

3. Clienti che richiudevano con loro sistema: a loro carico la gestione della richiusura dopo tele-distacco.

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La programmazione

Verranno rilasciati manuali d’uso

Sono previste le seguenti programmazioni:

1. Programmazione del relè NV10Pper comando relè uscita (Thysetter)

2. Programmazione del modemper interpretazione messaggi in ingresso e uscita (distacco, ripristino, diagnostica)

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La programmazione: Il modem

Tre aree di lavoro1. SET programmazione2. READ lettura3. COMMAND comandi

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La programmazione: Il modem1. SET programmazione in cui vengono introdotti

• 5 numeri abilitati a inviare messaggi • PIN SIM• Stringa di comando (come da allegato M)• Timout teledistacco• Massimo ritardo ammesso per ricezione (confronto ora invio-ricezione)• SMS-IN1….INn messaggi in ingresso (distacco, ripristino ecc.)• SMS-OUT1…OUTn messaggi in uscita (conferma apertura, ecc.)

2. READ lettura in cui vengono letti • Diagnostica• Messaggi SIM correnti• Messaggi SIM memorizzati• Livello segnale

3. COMMAND in cui vengono comandati • Cancellazione messaggi correnti e residenti• Salvataggio parametri• Set orario• Comando forzatura uscite

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La simulazione in attesa del test con il Distributo re

In attesa e prima del test previsto in accordo alla deliberazione, l’utente potrà utilizzare una propria SIM per la simulazione.

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