Il Tapiro del giorno lo diamo a Car-
melo Parpiglia. Il consigliere regionale
dell'Italia dei Valori è tra i dispersi in
Consiglio. Non si sente, nè registriamo
alcun suo intervento. L'ultima sua ap-
parizione, guarda caso, fu in occasione
della presentazione dei defibrillatori
per il mondo sportivo. Dopodichè, però,
non è stata registrata alcuna scossa
dialettica dalle sue parti. Un consi-
gliere che non 'consiglia' che consi-
gliere è? E' l'interrogativo che si pon-
gono i molisani che hanno perso le
tracce dell'eletto del popolo.
L'Oscar del giorno lo assegniamo a
Roberto Ruta. Il presidente della Re-
gione si disinteressa della questione
Ittierre e il senatore campobassano
cerca di metterci mano nel tentativo di
non mandare a casa tutti i lavoratori.
Non a caso questa mattina terrà una
conferenza stampa per illustrare una
sua proposta nel silenzio della Re-
gione. Si tratta di un passaggio politico
importante anche perchè mette in ri-
lievo l'assurdo di una situazione che
vede il disinteresse del presidente
Frattura dinanzi alla drammaticità
della situazione.
L’Oscar del giornoa Roberto Ruta
Il Tapiro del giornoa Carmelo Parpiglia
GIORNALE SATIRICO
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ANNO X - N° 55 - VENERDÌ 7 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
di Giovanna Ruggiero
Non si capisce bene se sia più choosy (fannullone) Frattura o più “sfigato” Ro-berto Ruta. Perché? Perché mentre il presidente ufficiale della Regione Molisegongola con i suoi 12.500 euro nel non far nulla (tranne nomine e azzeramentiinesistenti di Giunta), a risolvere i problemi del Molise ci devono pensare gli altri.Ruta è “sfigato”. Perché gli tocca colmare il vuoto della presidenza della Regioneprendendo iniziative che sarebbero più consone ad un governatore. Ed è “sfigato”perché quando ha scelto di “regalare” la presidenza a Frattura, non sapeva chedoveva supplire a tutte queste mancanze. Ma forse il senatore del Pd ha capitoche se lascia gestire le questioni a Frattura, il Molise ne uscirà impoverito e torneràindietro di 50 anni. Insomma, si potrebbe quasi affermare che Roberto Ruta agi-sce, al di là dei suoi compiti da senatore, per senso di responsabilità sia nei con-fronti dei molisani sia nei confronti della coalizione. Perché Ruta sa benissimo, oper lo meno si può ipotizzare che possa pensarlo, che la modalità di gestione im-pressa da Frattura porterà ad una ribellione popolare dei cittadini verso l’interocentrosinistra. E mentre Frattura pare comportarsi come se future elezioni non gliinteressano, Ruta non ha alcuna intenzione di mollare la politica. Così, mentre ilgovernatore ufficiale mette in campo atti ufficiali che vanno nella sola direzionedi soddisfare soci in affari, prestanomi e Patriciello (quasi ne fosse succube), Ruta
che fa? Si occupa finanche delle crisi aziendali. Prendiamo ad esempio la confe-renza stampa che terrà questa mattina. Il senatore del Pd si è preso la briga didialogare con tutti i soggetti della Ittierre, si è preoccupato di ideare una propostadi rilancio ed oggi la lancerà ufficialmente. Come a dire: visto che l’azienda tessiledi Pettoranello rischia di fare la fine della Gam, è arrivato il momento di prenderel’iniziativa per salvare il salvabile. Cosa dirà Ruta questa mattina non è dato sa-pere, ovviamente. Ma ormai il quadro è chiaro: se Maometto non va alla monta-gna, la montagna va da Maometto. E non si può certo sperare che questeiniziative vengano prese dai consiglieri regionali di maggioranza per lo più vicinial governatore ufficiale. Insomma, parliamoci chiaro, non si può mica pretendereche il calciatore Parpiglia, il geometra Ciocca, il dentista Ioffredi, il poliziotto DiPietro (tanto per citarne alcuni) possano non dormire la notte per capire comerisolvere i problemi del Molise. Loro hanno altro a cui pensare. Non solo per nonirritare Frattura mettendolo in penombra, ma soprattutto per incompetenza po-litica. Loro sarebbero più portati a fare il giro del mondo in 80 giorni per scrivereun nuovo libro facendo concorrenza a Jules Verne. Con la differenza che loro, i con-siglieri, viaggiano con i soldi dei molisani. Lo ha dimostrato Niro con gli arabi, maanche Ioffredi che è andato in Olanda, Di Pietro che è stato in Francia… E men-tre loro viaggiano, Frattura pensa solo a come inserire Patriciello in Giunta facendofuori Ruta, e Ruta cerca di occuparsi del Molise. Almeno ci prova.
Ruta, il senatore che colma il vuoto del presidente del Molise
Due milioni di euro al Molise da investire per la sicu-
rezza nelle scuole. Provengono dalle decisioni assunte
in sede di conferenza unificata il primo agosto 2013.
Ovvero, per effetto della legge 98/2013. Pochi, oggetti-
vamente pochi, anche in rapporto allo stanziamento
complessivo di 150 milioni da ripartire sul territorio na-
zionale. Il Molise meritava indubbiamente di più se
solo ricordiamo il dramma della scuola Iovine di San
Giuliano e lo stato generalizzato di insicurezza che ca-
ratterizza l’intero patrimonio scolastico regionale, e
l’alto grado di sismicità del suolo molisano.
Comunque, “a caval donato non si guarda in bocca”,
per cui anche due milioni di euro, se spesi con giudizio,
possono aiutare ad avere scuole più sicure. Almeno si
spera. Va da sé che se si aspetta la manna dal cielo (il
Governo di Roma), della sicurezza nelle scuole se ne
parlerà in eterno. Fare quindi di necessità virtù met-
tendo in circolo risorse autonome.
Un impegno che la Regione Molise dovrebbe inserire
nel bilancio e centellinare con interventi mirati, circo-
scritti, e realizzati sulla scorta di priorità certificate
sotto il profilo tecnico e dell’urgenza. In una situazione
generalizzata di pericolo, qual è quella che caratterizza
lo stato delle strutture scolastiche molisane, non è og-
gettivamente facile stabilire dove intervenire, e con
quale intensità.
Se davvero si vuole seguire un filo logico e non ca-
dere nel favoritismo, non c’è via diversa da quella di
una oggettiva graduatoria delle priorità stilata rigoro-
samente in base ad una analisi tecnica da seguire.
In questi frangenti la politica deve restare fuori dal-
l’uscio.
Non sappiamo se lo sarà (fuori dall’uscio) ora che ci
sono questi due milioni di euro da spendere. Sappiamo
che ad essere interessate in prima battuta sono le am-
ministrazioni comunali di Campobasso, Isernia, Larino,
Cercemaggiore, Venafro, Riccia, Pietracatella, Palata,
Matrice, Macchiagodena, Baranello, Trivento e Termoli.
Comuni in cui sussistono plessi scolastici che necessi-
tano di sicurezza e, crediamo, pronti più degli altri a re-
digere i progetti degli interventi.
Ora hanno da vedersela col tempo a di-
sposizione per l’affidamento dei lavori.
La data ultima fissata dal Governo è il
30 aprile prossimo. Dovranno quindi
darsi da fare e non perdere
tempo, pena lo slittamento
della graduatoria. Di co-
muni in lista d’attesa se ne
contano parecchi. Quella che
viene chiesta è una prova di
serietà agli amministratori e,
soprattutto, alle strutture
tecniche.
Due entità che nel Molise in
fatto di scarsa efficienza si reggono
a vicenda. In gioco questa volta, però, oltre
alle risorse finanziarie, c’è la sicurezza delle scuole:
ergo della popolazione scolastica. La giunta regionale
ha stabilito i criteri delle priorità, vogliamo credere
sulla scorta di un’analisi tecnica.
Stando al deliberato, le priorità sono queste: 1) l’eli-
minazione dell’amianto; 2) interventi finalizzati all’ac-
quisizione del Cpi (Certificato di prevenzione incendi);
3) interventi strutturali; 4) lavori di nuova costruzione
o completamento. Sempre in materia scolastica, è stata
accolta con favore l’iniziativa del presidente del Consi-
glio dei ministri, Matteo Renzi, di finanziarie un plesso
quale segnale della volontà di assegnare priorità alla
sicurezza.
A Palazzo san Giorgio il sindaco di
Bartolomeo e il responsabile dei Lavori pubblici, l’ar-
chitetto Giuseppe Giarrusso, sono impegnati a cercare
la soluzione giusta indicando il sito (un’area all’interno
del Cep), il tipo di struttura (prefabbricata?), e la desti-
nazione (polifunzionale).
Dardo
di Massimo Dalla Torre
Eccoci nuovamente in vostra compa-
gnia per continuare a scrivere di quanto
sta accadendo nei palazzi della politica
regionale. A quanti hanno manifestato
gradimento ai nostri articoli, almeno
questo è quello che esterna la gente
quando c’incontra per strada, vorremo
ribadire, tanto per essere chiari, che
quello che scriviamo lo scriviamo, non
per acredine verso il “palazzo”, anche
perché i personalismi li lasciamo agli
altri, lo facciamo esclusivamente per
dare voce a chi voce non ha, ma soprat-
tutto per tenere alto il livello di guardia
nei confronti di chi crede di essere “il si-
gnore del castello” e nel Molise di “ca-
stellani” ve ne sono fin troppi. Baruffe
tra “nobili di campagna”, si fa per dire
nobili, perché nella fattispecie la nobiltà
è una parola grossa, che evidenzia in-
quietudine, protagonismo e rivalsa asso-
luta. Baruffe e litigi che ogni giorno di
più prendono corpo tanto da poterle an-
noverate nella categoria dei “gialli”. I
quali, sono fondati sulla capacità di di-
strarre l’opinione pubblica dai mali che
opprimono e offendono il Molise.
Gialli con trame talmente squallide
che, questa è l’assurdità della cosa,
hanno la capacità di mitigare la gravità
della situazione.
Trame che si palesano soprattutto gra-
zie all’intesa sempre più evidente tra le
alte sfere che governano questa nave
senza timoniere e alcuni esponenti di
spicco della destra, anch’essa in un mare
di procelle. Personaggi che, ironia della
sorte, si dicono pronti a scendere in
campo avverso, in vista delle elezioni di
maggio, e poi fanno “comunella” con l’av-
versario, fregandosene altamente dei de-
stini dei Molisani.
Cose che, nella dannosità e nell’assur-
dità alquanto imbarazzante, denota spre-
giudicatezza disarmante e poca
oculatezza da parte dei protagonisti a di-
mostrazione che “il lato oscuro del po-
tere ammalia”. Un rebus cui fra
Guglielmo da Baskerville, protagonista
de “in nome delle rosa”, non saprebbe
dare la soluzione definitiva. Insomma
caos che si aggiunge a caos. Confusione
che tra l’altro, ha trovato l’humus ideale
nella “faida” che si è scatenata in casa
PD. “Guerra tra casati” che potrebbe ve-
dere a breve, anche se da qualche giorno
regna una calma apparente, l’azzera-
mento e la sfiducia verso alcuni espo-
nenti di spicco della giunta regionale
che, a nostro giudizio operano bene af-
finché il Molise esca dal pantano che ci
ha relegato agli ultimi posti delle classi-
fiche economico-finanziare.
Una “Resa dei Conti” mascherata dalla
necessità di svecchiamento e rinnova-
mento che si contrappone al conservato-
rismo assoluto.
Cosa che applica appieno il fine “giu-
stifica il mezzo” di Machiavellica memo-
ria che invece vorremo affidare, con la
speranza di non irritare nessuno, visto
che le vendette sono all’ordine del
giorno, alla saggezza e alla sagacia di un
proverbio popolare: “Quando gli asini li-
tigano i barili, si rompono”.
TAagliolto
27 marzo 2014
Molise terra non solo di “inciuci”
Chiesta dal governo una prova di serietà degli amministratori e, soprattutto, delle strutture tecniche
Sicurezza nelle scuole: arriveranno due milioni di euro da spendere in frettaIl Molise meritava di più se avessero ricordato il dramma della scuola
Iovine di San Giuliano e l’alto grado di sismicità del territorio
Rimpasto Giunta: si attende Facciollache entra nel Pd
Giunta è servito ma solo a metà. Il governatore
Frattura ha lasciato il gioco a bocce ferme: gli asses-
sori sono tutti lì, tutti bloccati in attesa di conoscere il
proprio futuro. Cosa si sono detti Ruta e Frattura ve-
nerdì scorso, nel giorno in cui il governatore doveva
azzerare l’esecutivo regionale? Non si sa. Ma di certo
Ruta avrà utilizzato la stessa tecnica di inizio legisla-
tura: se togli Petraroia e Scarabeo, o anche uno solo di
loro, non mantenendo fede all’accordo pre elettorale
firmato, il Pd in Consiglio regionale ti darà un appog-
gio esterno.
Ossia voterà i provvedimenti come riterrà più op-
portuno. Parole che avrebbero portato Frattura a fer-
mare i passi avanti per elaborare un nuovo esecutivo.
Fermare sì, ma solo momentaneamente nel tentativo
di studiare a tavolino, con i suoi fedelissimi, un via di
fuga al tunnel senza uscita prospettato da Ruta. Cer-
chiamo di capire come. Frattura deve mantener fede
al patto con il Partito Democratico che prevede due
punti fermi: inserire due assessori e rispettare il ma-
nuale Cencelli (ossia scegliendo chi ha preso più voti).
Regole che, stando così le cose, prevedono in ogni
caso Petraroia e Scarabeo in Giunta. Ma se nel Pd si
tesserasse l’assessore Vittorino Facciolla? Cavolo, si
dirà, ma Facciolla fa già l’assessore! Certo, risponde
Frattura, ma se Facciolla si tessera nel Pd, e lo farà al
momento giusto, il governatore rispetterebbe il patto
preelettorale firmato con il suo partito. Anzi, an-
drebbe oltre. E vediamo perché. Il Pd, dopo la nuova
leadership regionale, è diviso in due tronconi: 50% sta
con la Fanelli (e con Frattura), l’altra metà con il
gruppo Ruta. Con il tesseramento di Facciolla, il buon
Frattura potrebbe fare questa proposta: basta con le
differenze interne.
In Giunta mi metto due assessori del Pd legittimati
dal manuale Cencelli scegliendo uno in quota Fanelli
(ossia Facciolla che pur essendo stato eletto in una
lista civica ha preso 3.711 voti), uno in quota Venittelli.
Ma sia Scarabeo che Petraroia sarebbero in quota Ve-
nittelli (gruppo Ruta). Chi dei due quindi uscirebbe
dall’esecutivo? Quello che ha preso meno voti: Petra-
roia ne ha 3.387, Scarabeo ne ha 2.768. L’idea di Frat-
tura, così ad occhio e croce, potrebbe andare. Se non
fosse per una pecca: le quote percentuali.
E qui i conti non tornano perché Facciolla e Petra-
roia hanno preso il 2% nella circoscrizione di Campo-
basso, Scarabeo ha preso il 5% nella circoscrizione di
Isernia. Insomma, per fare l’assessore si può anche
prescindere dai voti (vedi gli assessori esterni come
Nagni o la possibile quota rosa in capo a Patriciello),
per cacciare un esponente dall’esecutivo ci vogliono i
voti (ossia chi ha preso più preferenze va fuori).
giorug
TAagliolto
37 marzo 2014
Frattura tenta la strategia dei numeri per far fuori Scarabeo ma i conti non tornano
CAMPOBASSO. "In riferimento alla determina del Direttore del-l'Agenzia Regionale di Protezione Civile n. 11/P.S. del 28/02/2014 epubblicata sul sito istituzionale dell'ARPC in data 03/03/2014, questoCoordinamento di nuova costituzione, manifesta la totale contrarietàrispetto a quanto previsto nella predetta Determina". Si legge cosìnella nota di protesta inoltrata al presidente della Giunta, Frattura eal direttore dell'agenzia di Protezione civile. "Nei fatti, nonostantequanto sottoscritto nel corso dell'ultimo tavolo tecnico tenutosi pressoil palazzo di Governo, alla presenza del Prefetto di Campobasso, ilgiorno 10 Febbraio 2014, (vedasi Determina del Direttore ARPC n. 7del 12 feb 2014 "allegato C" – albo pretorio ARPC) è palese che viè stata una totale difformità d'intenti, eliminando in concreto 110 la-voratori che non sono stati inclusi nella succitata Determina del28/02/2014, e quindi non più contrattualizzati. Inoltre, nulla si dice
in merito alla turnazione degli stessi lavoratori, così come stabilitonel predetto tavolo tecnico del 10 Febbraio. E' evidente, quindi, chela disparità di trattamento risulta palese e pertanto il Coordinamento,al fine di tutelare i diritti di tutti gli aderenti, ha deciso di attuare ogniiniziativa opportuna, senza escludere, prioritariamente, le vie giudizia-rie. Alla luce della grave crisi che sta attraversando la nostra Regione,è quanto meno inopportuno tutelare solamente 100 lavoratori (chenel frattempo a seguito di vari "mercanteggiamenti" sono diventati110 o forse di più, non è dato saperlo!!! La situazione è in continuaevoluzione!!!), oltretutto per un periodo esiguo di 4 mesi, e gettarenello sconforto altri 110 dipendenti che hanno maturato negli annicompetenze professionali e tecniche necessarie e indispensabili,anche ai fini di una certa celerità nella conclusione delle proceduredi ricostruzione post sisma".
Precari Protezione, troppe disparità
Micaela Fanelli calpesta le regole
del Partito Democratico
La sindachessa manda a monte lo Statuto e nomina 25 membrinella segreteria invece che 15Esecutivo bloccato fino al tesseramento
del braccio destro del governatore in quota Fanelli
CAMPOBASSO. La notizia è stata divulgata da Iser-nianews: Micaela Fanelli rottama le regole. All'internodell'organo di partito si contano 25 membri quando ilnumero massimo sarebbe pari a 15. Solo due giorniprima i componenti erano 23, tra cui l'imprenditriceSabrina Ricci, poi misteriosamente depennata e sosti-tuita con ben tre persone. La segreteria della nuova guida del Pd, si legge sul-
l’online, è partita all'insegna di almeno quattro nodida sciogliere: i nomi e il numero dei componenti; ilperché siano stati cambiati dalla sera alla mattina; ilperché siano stati inseriti soggetti non iscritti al par-tito; il perché sia stato violato lo Statuto del Pd. Maandiamo con ordine per capire cosa sia accaduto daquando il sindaco di Riccia ha vinto le Primarie controLaura Venittelli. Domenica scorsa, 2 marzo, la Fanelli comunica i
nomi dei membri della segreteria attraverso una notaufficiale: ne fanno parte 23 persone. Passano 48 ore ela Fanelli, per motivi assolutamente misteriosi, cambiale carte in tavola e, dalle colonne di Facebook, in barbaal comunicato ufficiale, posta i nomi della nuova se-greteria con 22 conferme. Viene depennato solo il no-minativo di Sabrina Ricci sostituito con tre innesti:Liberatore, Petracca e Laurelli. Una dimenticanza? Unerrore? La necessità di mettere una pezza? O, SabrinaRicci a parte, un'esplicita volontà di violare le regole?Già, perché la Fanelli, in ambo i casi, calpesta il comma3 dell'articolo 15 dello Statuto del Pd, che statuisceletteralmente come "La composizione numerica delledirezioni e degli esecutivi, a tutti i livelli, non può es-sere superiore a quella dei corrispondenti organisminazionali di cui agli art. 7 e 8 del presente Statuto". In altre parole, la segreteria dovrà contare "non più
di quindici membri". La circostanza, passata nel silen-zio generale, sarà sfuggita con ogni probabilità anchealla neo presidente del Pd, Laura Venittelli, che ha giàpresentato ricorso contro l'elezione della Fanelli dopoil caso Riccia (oltre 1.500 votanti in 12 ore con un soloseggio, con una media da record che ricorda il caso diDiamante, in Calabria, anch'esso oggetto di ricorso).Ultimo aspetto: sia la segreteria da 23 membri chequella da 25 annovera al suo interno Cosmo Tedeschi(ex vicesegretario regionale Idv e oggi responsabiledello Sviluppo Economico del Pd) e Alessandro Aceto(già candidato alle Regionali 2013 con Sel). Trattandosi del massimo organo di indirizzo poli-
tico, la prassi ha sempre voluto che, al suo interno, fos-sero nominate persone rigorosamente iscritte alpartito nei termini previsti. Come si vede, la rottama-zione tanto sbandierata riguarda le regole, più che lefacce.
Il coordinamento dei lavoratori contesta le scelte della Regione
CAMPOBASSO. La scadenza,
il prossimo 31 marzo 2014, dei
progetti esecutivi relativi al
Masterplan dei servizi per il la-
voro e dei piani organizzativi
dell'area della ricollocazione,
finanziati con le risorse affe-
renti il POR Molise FSE 2007-
2013, determinerà la cessazione
degli incarichi per 62 lavoratori
e dei relativi servizi ammini-
strativi, di assistenza tecnica e
consulenziale presso i Centri
per l'Impiego di Campobasso,
Termoli ed Isernia, i cui profili
professionali sono specifici,
non previsti nella pianta orga-
nica del personale di ruolo dei
Centri per l'Impiego, la maggior
parte dei quali opera presso i
servizi pubblici per l'impiego
da almeno dieci anni. Per que-
sto, il consigliere regionale del
Pd, Francesco Totaro, ha pre-
sentato una mozione per chie-
dere alla Giunta regionale di
intervenire.
"La cessazione degli incarichi
a tempo determinato e la collo-
cazione a riposo di alcuni di-
pendenti del personale di ruolo,
per raggiungimento del requi-
sito pensionistico, pregiudi-
cherà la realizzazione dei
servizi che saranno previsti
nell'ambito del nuovo Pro-
gramma comunitario "Youth
Guarantee".
La mozione presentata dal
Partito Democratico mira ad
impegnare la Giunta Regionale
affinchè accerti urgentemente
le risorse regionali non spese,
derivanti dai residui di cui al
Programma Operativo Regio-
nale FSE – ASSE II – Occupabi-
lità (Programmazione
2007/2013), al fine di impe-
gnare le somme necessarie a fi-
nanziare la proroga dei servizi
per il lavoro erogati dai Centri
per l'impiego fino al 31 dicem-
bre 2014.
L'esecutivo regionale è stato
inoltre sollecitato a inviare una
richiesta urgente al Ministero
del Lavoro e delle Politiche so-
ciali di anticipo dei contributi
da programmare a carico del
bilancio dell'unione Europea ai
sensi del comma 219, lett. d),
art. 1 della Legge di Stabilità
2014 (Legge n. 147/2013) per fi-
nanziare i servizi per il lavoro
erogati dai Centri per l'Impiego
di Campobasso, Isernia e Ter-
moli, al fine di consentire
l'espletamento delle nuove at-
tività previste dalla Giunta Re-
gionale del Molise (nuove
direttive in materia di stato di
disoccupazione) e dal Pro-
gramma comunitario "Youth
Guarantee".
CAMPOBASSO. La scomparsa progressiva degli
uffici postali diffusi sul territorio (perché questo
non è che l’inizio…) è cosa preoccupante: fa sì
che luoghi e strutture geografiche (le Poste) ra-
dicati nel DNA di ciascun peculiare paesaggio ur-
bano, con alcune loro funzioni “sociali” (gli
anziani che ritirano direttamente la pensione,
senza imposizione di accrediti automatici; la pos-
sibilità che essi hanno, anziani, di andare presso
l’ufficio abbastanza vicino a casa in un luogo co-
munque “famigliare”, dove conoscono l’impiegato,
magari chiedono qualche consiglio sul risparmio,
come impiegarlo…)… ebbene tutto questo sem-
bra che debba scomparire del tutto (perché già lo
è, quasi scomparso, ma non ancora del tutto).
Se la modernizzazione e il risparmio sulla spesa
(ammesso che sia vero) impone scelte drastiche
che cambiano antropologicamente il vissuto delle
relazioni sociali con gli enti pubblici di un luogo
(le Poste, il Comune, gli uffici delle imposte, del-
l’Enel, del gas… di ogni servizio) è pur vero che
va ripensato e progettato con un’alternativa cre-
dibile a quel “luogo di servizi” che viene estirpato
in quest’epoca di globalizzazione: cioè è suffi-
ciente l’accredito automatico della pensione con
un prelievo in bancomat? (…e se voglio avere
qualche informazione? … se quel luogo era un
punto “di comunicazione” nel quale individuavo
un impiegato, un funzionario di mia fiducia?…e
pure un punto di “socialità”, dove trovare persone
dello stesso quartiere, borgo, paese…); è suffi-
ciente l’uso di internet dalle abitazioni (per chi
ne è in grado, creando luoghi virtuali di comuni-
cazione, come la mail o blog come questi, che
francamente hanno tutti i limiti che possiamo im-
maginare…)?
Già in passato studiosi, sociologi, avevano lan-
ciato il loro grido di allarme per l’inizio della
scomparsa che stava avvenendo nei piccoli paesi
di montagna degli uffici postali (tra l’altro in un
contesto storico di allora dove la funzione delle
Poste era strategica nella vita di ciascuno; non
come ora che le Poste cercano di vendere allo
sprovveduto cliente un po’ di tutto: dai titoli fi-
nanziari, ai libri, giocattoli, telefoni, cd e non sap-
piamo che altro…). Perché, la scomparsa
dell’ufficio postale locale significa appunto per-
dere la possibilità di un contatto diretto (raggiun-
gibile, a piedi, in bicicletta…) con un luogo che dà
“servizi”, in un contesto non anonimo ma di co-
noscenza diretta tra “fornitore” e “cliente”.
Oggi, purtroppo, il tutto è diventato realtà.
4 TAagliolto7 marzo 2014
In Molise nessuna amministrazione ha ritenuto ricorrere avverso i tagli
CAMPOBASSO. Nei mesi scorsi la
questione dei medici delle guardie
mediche e la necessità di una riorga-
nizzazione del servizio sul territorio,
era tornata prepotentemente alla ri-
balta. Poi, però, il silenzio è calato su
questa vicenda. Al contrario, proprio
alla luce della bozza del piano sanita-
rio, bisognerebbe tornare a ripren-
dere l'argomento.
L'ipotesi di rimodulazione delle
Guardie mediche in Molise, che pre-
vede una razionalizzazione del servi-
zio finalizzata al risparmio con
l’eliminazione di postazioni oggi esi-
stenti in alcuni comuni, pone l’atten-
zione sulla proposta organizzativa che
se venisse confermata - compromet-
terebbe la copertura territoriale della
continuità assistenziale e determine-
rebbe un aumento dei ricoveri ospe-
dalieri e del ricorso alle prestazioni
del servizio di emergenza – urgenza.
In Molise, è pur vero, così come per
altre realtà territoriali, l'indice di pre-
senza sul territorio di medici per pa-
zienti è tra i più alti. Altrettanto vero,
però, è che in molti comuni della re-
gione, soprattutto nelle aree interne e
in quelle zone che presentano mag-
giori difficoltà di collegamento, i pre-
sidi di guardia medica costituiscono
spesso l’unico riferimento sanitario
nelle ore notturne e nei giorni festivi.
Pertanto la riorganizzazione del ser-
vizio di guardia medica dovrebbe av-
venire sulla base di criteri che
tengano conto del fabbisogno del-
l’utenza e della funzionalità territo-
riali.
La questione torna, così, di stretta
attualità proprio nel momento in cui
erano stati proprio i medici di guardia
medica a sollecitare la Regione ad as-
sumere provvedimenti in merito ad
un migliore e diverso criterio di ripar-
tizione sul territorio per garantire una
migliore funzionalità del servizio.
Troppo spesso operanti in strutture di
fortuna, privi anche dei più elemen-
tari servizi le guardie mediche hanno
garantito, comunque, prestazioni effi-
cacie e, soprattutto, immediate. Oggi,
per una politica di ridisegno del si-
stema, si rischia di privare ancora di
più il territorio di punti di guardie
mediche a scapito di quanti abitano
nei centri più piccoli tra l'altro mal
collegati tra di loro.
La soppressione di alcuni di loro,
pertanto, porterebbe a un dilatamento
delle zone da servire con grave nocu-
mento per la tempestività dell'inter-
vento stesso.
Guardie mediche abbandonate a se stesse
Poste, una chiusura dissennata
Uffici per l'Impiego, 62 unità a rischioChiesto l'intervento della Giunta regionale. La mozione è di Totaro
Riapre la polemica sui servizi garantiti dai medici in turnazione
CAMPOBASSO. Il Governo stanzia i fondi per l'edili-
zia scolastica ma la Regione Molise non ha ancora il
Piano di dimensionamento scolastico. Significa che i
soldi potrebbero andare a edifici scolastici pronti per
essere chiusi. E cosa fa l'assessore Petraroia? Scrive
l'ennesima lettera al Ministro. Ma quel Piano sospeso
al Tar non è, forse, carente? Non è stato dettato, anche,
da incongruenze e garantire dirigenti?
E oggi perchè a pagare dobbiamo essere noi tutti e,
soprattutto, la funzionalità degli istituti scolastici?
Sembra di rivivere la triste e brutta storia dell'Uni-
versità del Molise alla quale sono stati tagliati fondi,
cancellato il Parco Tecnologico e Scientifico e il Con-
sorzio Universitario. E l'assessore all'Istruzione Petra-
roia, pensa a scrivere al Ministro. Senza il
dimensionamento persiste il rischio che lo Stato conti-
nui a finanziare interventi su scuole destinate a chiu-
dersi, con un dispendio di risorse irragionevoli al quale
si è assistito per anni con progetti di adeguamento si-
smico, di innovazione digitale e di strutture di supporto
che costituiscono un monumento all'ignavia.
La nota esplicativa del Provveditorato agli Studi del
Molise del 04 marzo scorso conferma che in caso di ac-
coglimento dei ricorsi sul dimensionamento scolastico
da parte del TAR non ci sarà nessun vincitore, si tor-
nerà a n. 82 autonomie al posto delle n. 54 concordate
con il Ministero, rimarranno n. 41 autonomie sottodi-
mensionate senza dirigenti a tempo pieno, si perde-
ranno posti di lavoro, non saranno assunti gli 11
dirigenti vincitori di concorso, si bloccheranno i trasfe-
rimenti del personale, si dovranno rifare le graduatorie,
si rinvierà la costruzione dell'anagrafe degli edifici da
mettere in sicurezza e l'anagrafe degli studenti, e si
creeranno problemi di funzionalità e disservizi per
43mila studenti e 6.500 docenti, personale ATA, DSGA
e dirigenti.
Ma l'assessore Petraroia sa che suo compito, come
delegato all'Istruzione, comporta l'assunzione di prov-
vedimenti concreti e afferenti alla realtà territoriale?
Non quella dello scrivano.
Ciao Dardo,
per il Distretto militare di via Verdone nella nostra ormai deserta città capo-
luogo, vorrei indicare un progetto che sicuramente non sarà condiviso: utiliz-
zare l’ormai deserta struttura a favore dei cittadini che amano il corso come
luogo di incontri amichevoli. Se si abbattesse il muro che mantiene il cancello
su Via Scatolone avremmo una grande area che comprenderebbe Piazza della
Repubblica e via Petrella, con ingresso alla Villa De Capoa, e tutti i locali del
Distretto a piano terra, compresa la Piazza d’armi, potrebbero essere aperti a
botteghe artigiane e negozi, ed inoltre lo spazio potrebbe essere utilizzato da
giovani artisti. Poi, volendo andare sulle nuvole, si potrebbe creare una galleria
che porterebbe al vecchio Romagnoli dove ... e mi fermo. Che ne dici? Poi a pro-
posito delle ferrovie, visto che non si risolve una rotaia, si potrebbero mettere
su un
carro, attaccato alle famose 663, dei cavalli da soma che interverrebbero quando
la locomotiva è stanca.....Un saluto
Aldo Abbazia
______________
(Ndr) - Dico che sono idee brillanti e fattibili. Che appartengono ad un cittadino
solerte e volitivo ma assenti nelle menti sclerotizzate dei vecchi e giovani ammini-
stratori che di Campobasso hanno fatto scempio lasciandosi andare al nullismo.
Dico che un’amministrazione con gli attributi chiederebbe al ministero della Difesa
di dimostrare che l’immobile di Via Verdone, costruito sul suolo comunale ceduto
gratuitamente, ma con la clausola che una volta finita la destinazione militare sa-
rebbe tornato alla fonte, svolge funzioni attinenti alla difesa. Dubito che da Palazzo
san Giorgio parta la richiesta di un chiarimento e di una dimostrazione in tal
senso. Eppure, i presupposti perché il Distretto torni ai campobassani ci sono tutti.
E sarebbe davvero facile, come tu immagini, creare le condizioni per un’area ur-
bana aperta, ampia, qualificata. A proposto delle ferrovie, qualcosa si sta facendo
per indurre Trenitalia e Rfi a tenere in considerazioni le esigenze di mobilità dei
molisani. Un sentiero impervio, sul quale si vanno muovendo con buona lena l’as-
sessore regionale Pierpaolo Nagni e il direttore dell’area 4, l’ingegnere Rodolfo
Cocozza. Il tuo richiamo alla famose locomotive a vapore 663 non è affatto “imper-
tinente”. Siano a quelle condizioni, con la sola variante di essere passati dal carbon
fossile al gasolio (e vorremmo passare all’elettrificazione), e dalla vecchie vetture
a quelle meno vecchie, ma pur sempre vecchie se paragonate al materiale rotabile
che circola nel resto d’Italia. Noi, però, siamo il Molise. Con rinnovata stima e cor-
dialità
Dardo
TAagliolto
57 marzo 2014
Scuola, il caos di PetraroiaL'assessore scrive l'ennesima lettera ma il Piano di dimensionamento è sospeso
CAMPOBASSO. Il deputato molisano del Pd, Danilo Leva, interviene
sulla questione della possibile installazione di pale eoliche nei pressi
del sito archeologico di Sepino – Altilia con un’interrogazione atta a sa-
pere quali iniziative il Governo centrale intenda adottare a tutela del
parco archeologico ma anche a tutela delle prerogative della Regione
Molise, verosimilmente‘violate’ da parte della Regione Campania.
Nel testo dell’interrogazione l’onorevole Leva, ripercorrendo le tappe
della vicenda – dall’attivazione di una conferenza dei servizi da parte
della Campania per ottenere il via libera alla realizzazione di un im-
pianto eolico nella Valle del Tammaro, alla mancata convocazione al ta-
volo di Regione Molise e Direzione regionali dei Beni Culturali, nonostante le stesse ne avessero avanzato
richiesta – evidenzia come il progetto presentato dalla Regione Campania insista in prossimità del parco
regionale del Matese e nelle vicinanze del sito Sapinum-Altilia, il cui territorio è sottoposto a vincolo pae-
saggistico ed è peraltro attraversato dall’antico percorso tratturale Pescasseroli – Candela.
Fatte queste considerazioni, il deputato Pd auspica che l’intervento diretto del Governo nella questione
possa scongiurare l’installazione di pale eoliche. “Bisogna impedire – afferma Leva – che venga danneg-
giato l’immenso patrimonio storico-culturale di questa Regione”.
"No al parco eolico a ridosso del sito di Altilia"
La Lettera
Interrogazione dell'on.Leva. “Bisogna impedire che venga danneggiato un patrimonio”
CAMPOBASSO. Il MoVimento 5 Stelle ha depositato un'interrogazione per for-
nire risposte alla comunità di Campodipietra circa la situazione relativa al
sito in Località Selva, vista la pericolosa condizione in cui versa la strut-
tura della ditta “Fasolino carni”, situazione che, preoccupantemente,
si protrae ormai da 13 anni. Infatti la copertura dei suddetti capan-
noni in cemento-amianto o Eternit, risultano crollati e conse-
guenzialmente spezzati nonché abbandonati all’azione degli
agenti atmosferici, rappresentando quindi la tipica condizione
di rischio per questo tipo di strutture in quanto, le onduline
in Eternit, se lesionate, liberano nell’ambiente le proprie
fibre altamente cancerogene. Già nel 2001, ‘A.R.P.A. Molise,
effettuò un primo sopralluogo presso i capannoni in que-
stione, praticando i relativi prelievi di campioni di mate-
riale di cemento- amianto. L’analisi dei suddetti campioni
evidenziò la presenza di numerose fibre affioranti di tipo
crocidolite, crisotilo e amosite; inoltre, il sopralluogo, ap-
purò lo stato di avanzato degrado della struttura. Pertanto,
come si evince dalla relazione ufficiale, l’A.R.P.A. Molise
ravvisò l’esistenza del rischio per la salute pubblica e, di
conseguenza, il Comune di Campodipietra fece redigere un
progetto per la bonifica ma, non disponendo della cifra ne-
cessaria allo svolgimento dei lavori (circa €75.000), ne chiedeva
il finanziamento sia alla Regione Molise che alla Provincia di
Campobasso. Dopo ulteriori sopralluoghi nel 2007 prima e nel 2012
dopo l’A.R.P.A. Molise accerta nuovamente che “tutto il complesso
aziendale appare abbandonato a se stesso in condizioni di completo di-
sfacimento”. Dopo 13 anni nulla è cambiato! Un immobilismo delle istitu-
zioni decisamente preoccupante, aggravato dal fatto che il sito, già dal 2001,
venne indicato dall’Agenzia come un “rischio per la salute pubblica”.
Tempi duri per l’amministrazione che
non riesce a piazzare l’immobile realiz-
zato all’interno del Parco Foce, una strut-
tura che potrà essere trasformata in
punto di ristoro e di promozione turi-
stica. La prima gara, infatti, è andata de-
serta ed allora l’amministrazione ha
deciso di riprovarci abbassando di tre-
cento euro il canone mensile e sperando
che, questa volta, qualcuno si faccia vivo.
Il prezzo a base di gara è passato da 850
euro, richieste inizialmente. a 550 euro.
L’amministrazione ha dovuto per forza
riproporre la gestione della struttura
perché la ristrutturazione dell’intera
area e dell’immobile realizzato all’in-
terno del Parco Foce sono frutto della
collaborazione tra Comune e Provincia
che ha fornito un supporto finanziario.
La sottoscrizione dell’accordo di pro-
gramma per costituire ed avviare il pro-
getto di interventi per la valorizzazione
naturalistica, turistica ed ambientale
dell’area Foce risale al 2006. Gli inter-
venti hanno riguardato principalmente
la ridefinizione della rete sentieristica
originaria, l’illuminazione, la realizza-
zione di speciali attrezzature per il ri-
storo ed il riposo dei fruitori, la
realizzazione di una struttura da desti-
narsi a punto di ristoro e di promozione
turistica e l’apposizione di cartellonistica
sia indicativa che didattica. Terminati gli
interventi la Provincia di Campobasso
ha riconsegnato definitivamente l’area
al Comune che, sempre per concretiz-
zare l’accordo di programma ha indetto
la gara per l’affidamento della struttura
fissando quale canone di concessione
minimo da porre a base di gara la somma
di 850 euro mensili. Dopo il flop, la deci-
sione di indire una nuova gara e di ab-
bassare il prezzo.
TeMa
CAMPOBASSO. Da oggi gli
utenti del Registro Imprese
della Camera di Commercio di
Campobasso (aziende, ammi-
nistrazioni, professionisti, cit-
tadini) possono consultare le
visure in modo più semplice ed
efficace grazie alla nuova veste
grafica e ad una nuova impagi-
nazione.
La ‘nuova visura’ diventa più
fruibile in tutti i suoi contenuti.
Sulla prima pagina sono evi-
denziate le principali informa-
zioni dell’azienda (dati
anagrafici ed economici, le in-
formazioni relative all’attività
esercitata e un riepilogo dei
documenti e delle certifica-
zioni). Tramite l’indice naviga-
bile si accede alle informazioni
da approfondire ottenendo
un’immediata sintesi dei dati
attraverso semplici prospetti
riassuntivi.
Nella prima pagina è inoltre
indicato il QR Code, cioè il
nuovo codice identificativo dei
documenti ufficiali della ca-
mera di commercio, grazie al
quale chiunque può verificare
la corrispondenza tra il docu-
mento in suo possesso e quello
archiviato dal Registro Im-
prese al momento dell’estra-
zione.
La lettura del QR Code av-
viene tramite l’app "RI QR
Code" realizzata da InfoCa-
mere e scaricabile gratuita-
mente dai principali store o dal
portale delle Camere di Com-
mercio registroimprese.it.
“L’obiettivo – spiega il Presi-
dente della Camera di Com-
mercio di Campobasso Amodio
De Angelis– è incrementare
l’accessibilità del patrimonio
informativo della nostra Ca-
mere di Commercio, strumento
di trasparenza e di legalità nel
mondo dell’economia. L’Ente
camerale, infatti, oltre a essere
all’avanguardia sul fronte del-
l’innovazione tecnologica, è in
prima linea nel dare risposte
veloci e concrete al mondo im-
prenditoriale locale “
67 marzo 2014 Campobasso
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Camera commercio, il patrimonio informativoDa oggi cambia la visura camerale:più chiara accessibile ed affidabile
Da 850 si passa a 550 euro mensili per gestire la struttura realizzata all’interno dell’area da adibire a punto di ristoro e promozione turistica
Campodipietra: 13 anni di Eternit
Parco Foce, gara deserta: il Comune ci riprova e abbassa il canone di 300 euro
Un'interrogazione è stata presentata in Consiglio regionale
Da un decreto del sindaco Di Bartolo-meo del 5 marzo, è facile rilevare comesia in grave difficoltà con i servizi e lestrutture interne. Costretto, pertanto, inprima persona, a tamponare falle a destrae a manca. Non gliene va bene una alprimo cittadino in questo finale di man-dato se ai problemi interni di inagibilità,deve aggiungere le difficoltà a salvaguar-dare la sua ricandidatura. Per la qualeviene spontaneo chiedere, visto gli accadi-menti e le difficoltà che gli piovono ad-dosso,” Ma chi glielo fa fare?”. Questi deiprimi giorni di marzo sono particolar-mente impegnativi per l’amministrazionecivica alle prese con il consuntivo 2013,con il bilancio di previsione, col patto distabilità, la relazione di fine mandato, lescadenze, le responsabilità (non solo po-litiche). Il venir meno della presenza e delcontributo professionale del dirigente del-l’area 2 – Servizi finanziari e tributari –Maria Veronica Gallinaro, lo ha mandato inbestia e il disappunto, senza perifrasi e ad-dolcimenti linguistici, è, come diciamo, tra-scritto a chiare lettere nel decreto sopraaccennato. Alla dirigente, già assente dal
servizio dal 28 febbraio, viene addebitatola mancata nomina di un sostituto per ga-rantire il funzionamento del servizio, equella di una Posizione organizzativa all’in-terno del settore. Competenze e respon-sabilità omesse, dice il sindaco, che lohanno costretto a intervenire e a nomi-nare lui un sostituto, “per garantire il fun-zionalmente del servizio”, nella personadi Vincenzo De Marco. Una soluzione
tampone, urgente; se si vuole, anche istin-tiva, che conferma la penuria di risorseumane alternative all’interno del Palazzo.Probabilmente le relazioni umane e pro-fessionali risentono della carenza di em-patia. Troppi umori contrastanti, troppediscrezionalità, scarsa tutela dei ruoli edelle responsabilità hanno segnato il per-corso amministrativo che fa capo allamaggioranza di centrodestra. Il decreto
certifica inequivocabilmente lo stato diprovvisorietà che vige e vive a Palazzo sanGiorgio. Alle “defezioni” dirigenziali, allenomine dovute e non fatte, si devono ag-giungere le riunioni consiliari sistematica-mente deserte e le spaccature all’internodella giunta con due assessori, Gesualdoe Cefaratti, in bilico tra il dimettersi o es-sere cacciati, comunque in una condizionepolitica e amministrativa quantomeno
controversa. Il disappunto del primo citta-dino al venir meno del contributo profes-sionale del responsabile dei servizifinanziari e tributari in una fase delicatadella vita amministrativa (la redazione delbilancio di previsione), lo ha spinto a riser-varsi eventuali azioni di responsabilità neiconfronti della dottoressa Gallinaro. Laquale, diciamolo, vincitrice del concorsoper l’assegnazione della dirigenza dell’area2, è fatta bersaglio di esposti e di denunceda parte dei concorrenti interni all’ammi-nistrazione che la seguono in graduatoria(Santina Melfi, Angelo Ruggi e FrancescaSmargiassi). Non bastasse, esposti e de-nunce fioccano vicendevolmente anchetra questi, a riprova del guazzabuglio ches’è prodotto una volta concluso il con-corso con esiti probabilmente non corri-spondenti alle attese. Non sono daescludere pertanto sviluppi giudiziari dellafaccenda. Che l’amministrazione e gli am-ministratori hanno fin qui dimostrato dinon avere la capacità di affrontare, chiarire,e risolvere. La bandiera della provvisorietàsventola e garrisce su Palazzo san Giorgio.Dardo
77 marzo 2014Campobasso
La bandiera della provvisorietà sventola e garrisce sul municipio Il concorso per la dirigenza dell’area 2 di Palazzo san Giorgiotra esposti, denunce e ricorsi Il sindaco Di Bartolomeo, costretto a sopperire all’assenza della dottoressa Gallinaro nella nominadel sostituto per mandare avanti i servizi finanziari e tributari, minaccia azioni di responsabilità
Elezioni comunali di Campobasso ai nastri di partenzadi Avv. Carmen Di Iorio
Con l’avvicinarsi della scadenza dei termini per la pre-
sentazione delle liste per il rinnovo del consiglio comu-
nale del capoluogo di Regione, si iniziano a delineare gli
schieramenti in campo.
Ad oggi sono quattro le liste che concorreranno per
l’elezione del Sindaco: il Movimento 5 Stelle, che ha scelto
con il suo metodo il candidato Gravina; il centro sinistra,
che si accinge a designare il suo candidato con le prima-
rie; il sindaco uscente, Di Bartolomeo; l’outsider Saluppo
con le sue liste civiche. Prima di sviluppare alcune con-
siderazioni su questo scenario, bisogna fare i conti con
un sottobosco che, come un avvoltoio, si aggira sulla città,
pronto a entrare nella competizione a fianco del candi-
dato che aprirà le proprie porte ai suoi voti o del cava-
liere bianco che, con il suo aiuto, spariglia le carte.
Proprio questo sottobosco, rappresenta il vero pericolo
da cui gli elettori, ma anche gli schieramenti in campo,
devono guardarsi: una caduta di senso, nella sua indiffe-
renza alla cura del bene comune (che è il bene di tutti) e
nel riproporre la dicotomia tra interesse individuale ed
etica pubblica. Questo sottobosco presenterà il conto e
potrà permettersi di riproporre, sulla base delle sue con-
venienze, quella instabilità politica e quella ingovernabi-
lità che caratterizzano la scena politica comunale e
regionale da diverse legislature. Costoro sono portatori
di un relativismo politico che tutto omologa e, per l’effetto,
diventa indifferente se stare a destra o sinistra, di lato o
al centro: tutto si converte in lotta per il potere a garanzia
di interessi individuali e settoriali e in occupazione di po-
sizioni di controllo, senza offrire il giusto supporto ai
processi positivi di sviluppo della società campobassana
e molisana. Anche papa Francesco ha segnalato, tra i pe-
ricoli che minacciano la democrazia, il neoindividualismo
possessivo: un individualismo libertario ed edonista, aso-
ciale e amorale. Tornando agli schieramenti in campo, le
differenze sono notevoli:
- il Movimento 5 stelle ha presentato il suo candidato
scegliendolo con il suo sistema basato sulla rete, senza
presentare però né un programma, né un progetto per la
città, facendo affidamento esclusivamente sul brand del
Movimento che garantisce una rendita di voti;
- il centro sinistra sceglierà il suo candidato sulla base
delle primarie, sistema sicuramente più aperto della rete,
ma anche qui, si è chiamati a scegliere la persona, mentre
l’idea di città, di comunità, viene dopo;
- il sindaco uscente, dal suo punto di vista, chiede ai
suoi concittadini, con il voto, un giudizio sul suo operato
e la fiducia per continuare sulla strada intrapresa;
- infine, il candidato Saluppo, sostenuto da diverse liste
civiche, si presenta proponendo un progetto e un’idea di
città rivolti a quella che una volta veniva definita società
civile.
Quest’ultimo rappresenta, a mio avviso, la possibilità
di un vero rinnovamento, in quanto esce dagli schemi tra-
dizionali e dai rituali dell’odierno teatrino politico, forte
della assenza, all’interno del suo schieramento, di politici
“professionisti”.
In questa prospettiva, anche le primarie, più volte sol-
lecitate, perdono di significato perché esse hanno una lo-
gica, all’interno di schieramenti precostituiti, solo se vi è
una proposta da presentare al vaglio dei cittadini. Sem-
bra, invece, per come si stanno presentando che le pri-
marie rappresentano una moda, anzi, per dirla con don
Giussani, “è come se non ci fosse più nessuna evidenza
reale se non la moda, perché la moda è un progetto di
potere”. In conclusione di questa mia breve e parziale
analisi, i cittadini di Campobasso, a maggio, avranno la
possibilità scegliere la novità di un progetto integrato e
con una visione a lungo termine, che non esclude nes-
suno, che da una speranza alla città e che propone
un’idea di presente per costruire il futuro.
Tagliato il pino secolare per farespazio alla rotonda
CAMPOBASSO. La Campobasso che scompare. Anche il pino
secolare che delimitava l'accesso a viale del Castello è stato ab-
battuto per fare un po' di spazio in più alla rotonda inventata in
quell'area. Un ulteriore sfregio all'immagine di una città sempre
più sbiadita che ha perso i suoi connotati.
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA
ANNO X - N° 55 - VENERDÌ 7 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA. Nel pomeriggio alle ore 17:00,
presso la sala conferenze del Centro So-
ciale Sabino D’Acunto, ex Scuola Elemen-
tare Ignazio Silone in Piazza Michelangelo
ad Isernia, prenderà il via il ciclo di confe-
renze promosso dall’ASCA (Associazione
Solidarietà Cultura Anziani), nell’ambito
del “Progetto storia, poesia e musica del
nostro territorio”, selezionato e sostenuto
dalla Regione Molise.
L’iniziativa, voluta fortemente dai soci e
dal Presidente Antonietta Di Bucci, affron-
terà un arco di tempo che va dalla preisto-
ria all’era fino a tutto il Novecento al fine di
veicolare i temi trattati non solo tra gli as-
sociati ma anche tra tutti coloro che vor-
ranno approfondire le proprie radici. Il
primo dei quattro appuntamenti previsti
con cadenza quindicinale verterà sui carat-
teri generali della preistoria, con partico-
lari riferimenti al prestigioso giacimento
paleolitico di “Isernia La Pineta” a cura di
Emilio Izzo, già Coordinatore delle Attività
di Comunicazione e Valorizzazione dei
Beni Culturali in Molise, e del periodo san-
nita e romano che ha fortemente caratte-
rizzato il nostro territorio, a cura di
Fernando Cefalogli, già Direttore della Bi-
blioteca Comunale “Michele Romano” di
Isernia. Per l’intero ciclo di conferenze,
visto il forte richiamo culturale e popolare
dei temi, è previsto il libero ingresso.
ISERNIA. Dal 16 al 23 marzo
2014 si terrà la XIII edizione della
Settimana Nazionale per la Pre-
venzione Oncologica, uno dei
principali appuntamenti della
Lega Italiana per la Lotta contro i
Tumori. Istituito con Decreto del
Presidente del Consiglio dei Mi-
nistri, l’evento ha come obiettivo
informare correttamente, sensibi-
lizzare e rendere tutti consapevoli
che la Prevenzione rappresenta
oggi lo strumento più efficace per
i vincere i tumori.
Focus particolare di questa edi-
zione è il ruolo dell’obesità e del
sovrappeso infantile ed adole-
scenziale come fattore favorente
lo sviluppo di tumori. Un numero
crescente di studi dimostra infatti
che i bambini e gli adolescenti in
eccesso di peso o obesi hanno un
rischio sostanzialmente aumen-
tato di sviluppare vari tipi di tu-
more.
Anche la sezione provinciale di
Isernia aderisce all’iniziativa na-
zionale e, per l’occasione, ha vo-
luto organizzare una serie di
incontri volti a promuovere e dif-
fondere le virtù della “dieta medi-
terranea”, celebre per le sue
proprietà salutari, ed il consumo
soprattutto dell’olio extravergine
di oliva, testimonial storico della
campagna, noto per le sue qualità
protettive nei confronti di vari tipi
di tumore.
Non a caso, il 5 marzo 2014, il
presidente della Lilt sezione di
Isernia, la dott.ssa Maria Otta-
viano, interverrà al Corso di colti-
vazione e potatura dell’olivo,
organizzato dall’Amministrazione
Provinciale in collaborazione con
l’Arsiam – Agenzia regionale per
lo sviluppo dell’agricoltura in Mo-
lise, per parlare di “Alimentazione
e Salute”. L’appuntamento è, alle
ore 19:30, nella sala convegni
dell’Ente di via Berta.
ISERNIA. A seguito di indagini, le Fiamme
Gialle di Isernia hanno denunciato un im-
prenditore isernino che dal 2010 al 2012, ha
omesso di presentare le dichiarazioni fiscali
ed occultato tutta la documentazione ammini-
strativo-contabile dell'azienda. L'imprendi-
tore pentro, che operava nel settore edile e
delle pulizie industriali, al fine di evitare con-
trolli, aveva trasferito in maniera fittizia la
proprietà dell'azienda intestandola ad un pre-
stanome romano, questo senza fissa dimora è
risultato irreperibile, inoltre avrebbe spo-
stando la sede legale della società a Roma ad
un indirizzo che è risultato appartenere ad un
parrucchiere.
Oltre alla tassazione evasa per oltre 7 mi-
lioni di euro, l'isernino non aveva nemmeno
versato l'Iva per un valore corrispondente a
circa 2 milioni di euro. Il rappresentante della
società ed il prestanome sono stati denunciati
alla procura della repubblica di Isernia per i
reati di omessa presentazione delle dichiara-
zioni fiscali e di occultamento delle scritture
contabili.
117 marzo 2014Isernia
Soddisfazione è stata espressa
dal Comitato 'Mamme per la salute'
I controlli della Finanza hanno portato alla scoperta del giro di un imprenditore di Isernia
VENAFRO. Hera Ambiente (ex Energonut) verso l’A.I.A. pub-
blica. Lo comunicano dal loro sito internet le Mamme per la Sa-
lute e l’Ambiente di Venafro., che hanno pubblicato “copia del
verbale della Conferenza dei servizi del 05 dicembre 2013, con-
ferenza che si conclude con la determinazione concorde di sot-
toporre l’impianto ad A.I.A. La nostra associazione aveva
presentato proprie osservazioni volte a sollecitare le autorità
competenti a dar luogo alla procedura autorizzativa con evi-
denza pubblica; le motivazioni contenute in dette osservazioni
sono state condivise dal Parco Regionale storico agricolo del-
l’Olivo di Venafro a cui va il nostro grazie. L’azione continua e
calzante della nostra associazione, unitamente alla fattiva colla-
borazione del presidente del Parco dell’Olivo di Venafro e alle
indagini che la Comunità Europea continua a svolgere su
quanto segnalato dalla nostra Associazione, ha prodotto un ri-
sultato importante rispetto alle aspettative di una comunità che
vuole veder tutelata la propria salute”.
Hera Ambiente, i controlli Aia
E' l'Asca ad organizzare il ciclo di conferenze per conoscere il territorio
A Isernia si svolgerà la XIII edizione dell'evento della Lilt
Prevenzione oncologica,
la manifestazione
Tasse evase per 7 milioni, denunciato
Il progetto storia Isernia
TERMOLI - Il Liceo Scientifico Alfano, l’Associazione donne Fidapa di Ter-moli e il gruppo “Donne Lettrici” propongono lo spettacolo intitolato “Sedico basta. Ascoltami!” che si terrà questa sera alle ore 21presso il cinemaSant’Antonio. Lo spettacolo viene proposto in occasione della festa delladonna e la tematica sul quale si sviluppa è quella del femminicidio, affron-tata già con il progetto “Mai nessuna più”, spettacolo che il Liceo Scientificoha proposto il 27 gennaio per la Giornata della Memoria. “Il tema – spiegaAlessandra Benaduce, regista dello spettacolo - significativo e tristementeattuale, ci è parso troppo coinvolgente per rappresentarlo in ambito esclu-sivamente scolastico”. Da qui l’intento di riproporlo con la partecipazione,accanto agli studenti, di donne, come le socie Fidapa, impegnate a vario ti-tolo in ambiti social e lavorativi. La giornata internazionale della donna
(comunemente definita in modo improprio “festa della donna”) ricorre l’8marzo, di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed eco-nomiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse, ancora,sono fatte oggetto in molte parti del mondo. È solo il caso di ricordare chela festa della donna fu istituita nel 1908 per ricordare le 129 operaie mortearse a causa di un incendio scoppiato nell’industria tessile Cotton di NewYork, proprio mentre scioperavano contro le terribili condizioni in cui eranocostrette a lavorare. La festa doveva essere l’occasione per riflettere sullacondizione femminile nella prospettiva di migliorarne lo standard di vita la-
vorativa e sociale. Nel corso degli anni si è tuttavia perduto il vero significatodi questa ricorrenza, diventata ormai un fatto consumistico e di costume.Bisogna ricordare però che tuttora sussistono quelle condizioni di disagio edi discriminazione che ne fecero una giornata di lotta, e che dopo anni disvilimento la donna ha più che mai bisogno di riconquistare la propria di-gnità. Per queste ragioni lo spettacolo vuole essere uno stimolo affinché l’8Marzo torni ad essere considerato un momento di riflessione e di confrontoda parte di tutti coloro che rifiutano la sopraffazione e la violenza.
TERMOLI - Per iniziativa congiunta della
Direzione Sanitaria dell’ospedale San Timo-
teo e della Divisione di Ostetricia e Ginecolo-
gia diretta dal facente funzioni dr. Bernardino
Molinari, l’8 marzo si terrà la I giornata della
donna in Ostetricia. Per l’intera giornata,
presso i locali dell’ambulatorio divisionale, sa-
ranno effettuate prestazioni gratuite. In tale
occasione, alle ore 10, nel piazzale antistante
l’ospedale, verranno attivati due “parcheggi
rosa”. Si tratta di aree di sosta riservate alle
donne in gravidanza.
127 marzo 2014 Termoli
TERMOLI - Si rinnoverà anche quest’anno, per la nona volta con-secutiva, l’ormai immancabile Giornata diocesana della donna daltema “Donna, maternità senza frontiere”, che vuole essere opportu-nità per offrire alla cittadinanza lo sguardo e l’immagine della donnache rivive nelle lettere e nella testimonianza di don Tonino Bello e delbeato Giovanni Paolo II. Anche quest’anno l’evento si svolgerà allastraordinaria presenza di un ospite ragguardevole che risponde alnome di Flora Gualdani. Figlia spirituale di Giovanni Paolo II, FloraGualdani ha vissuto un rapporto speciale e diretto con l’amato Pon-tefice al punto da esserne anche ispiratrice per l’enciclica “Evangeliumvitae”, promulgata il 25 marzo 1995. Fondatrice di "Casa Betlemme",Gualdani è una laica aretina nata nel 1938 che “a un certo puntodel suo cammino ha aperto la propria abitazione per un servizio allavita nascente”. Figlia di contadini, nel 1959 Flora diventa ostetrica-puericultrice e riceve una chiamata da Gesù: “preghiera, sacrificio, le-tizia” e così, mentre lavora in ospedale, viaggia per il mondo e rimaneturbata incontrando donne volate all’estero per abortire. Percepisceche è urgente fare qualcosa, ne parla in Azione cattolica ma i tempinon sono maturi e s’incammina da sola. Episodio importante per lasua scelta di vita è l’aver salvato la figlia di una donna malata di can-cro che non intendeva abortire nemmeno davanti al consiglio dei me-dici; Flora le rimane accanto, la bambina nasce, è sana; se la porta acasa tenendola qualche anno, finché quella madre coraggiosa, lenta-mente, guarirà. Di lì a poco prenderà tanti bambini in affidamento,per qualche mese o per vent’anni. Le istituzioni la conoscono e la sti-mano: collabora con il Tribunale per i Minorenni, l’ospedale, i servizisociali. Lo fa gratis. Intanto continua a viaggiare in un personale ser-vizio alla “maternità senza frontiere”: spende tutte le ferie in Bangla-desh e India, dall’Africa alla Svezia, Cina e Messico, l’inferno dellaguerra in Cambogia. Durante il conflitto in Bosnia tornerà a Medju-gorje per togliere dallo stupro etnico un gruppo di donne portandolecon sé. Mentre lei gira per il mondo, il mondo comincia ad arrivare acasa sua. Le bussano alla porta gestanti in difficoltà, sono gli annidella legge 194. La casa diventa stretta. Flora chiede al padre la di-visione dell’eredità e combina l’opposto del giovane ricco: usa il suo
ettaro di terra per costruirci alcune casette immerse in un grandeparco. Lo fa con ingenti sacrifici personali e l’aiuto di qualche amico.Non la fermeranno né l’ernia né i debiti. Non si affida a convenzionima a forti convinzioni, e ai suoi tre santi: Francesco d’Assisi, Caterinada Siena, Teresa di Lisieux. Così l’opera sta in piedi da mezzo secoloperché lei continua a stare in ginocchio. Il cuore di Casa Betlemmerisiede in una cappellina dove la fondatrice, per volontà del Vescovo,tiene l’Eucarestia fin dai tempi del Concilio Vaticano II: è un cenacolopermanente di preghiera centrato nella contemplazione del misterodell’Incarnazione e nell’esaltazione della maternità di Maria corre-dentrice. E poi il rapporto con Giovanni Paolo II, da cui si sente “so-stenuta in modo straordinario, specialmente di fronte a certemitragliate”. Casa Betlemme diventa poi una scuola di formazionedove approdano tante persone: laici e consacrati, analfabeti e profes-sori, giovani e meno giovani. Negli ultimi cinque anni, con la formuladei " laboratori di bioetica cristiana" si sono preparate in questo cen-tro circa quaranta persone, tra cui coppie di sposi, operatori sanitari,operatori pastorali, educatori ed insegnanti, operatori sociali, artisti egiornalisti. L'iniziativa individuale di Flora è divenuta associazione divolontariato nel 1982 ed ha ottenuto il primo riconoscimento eccle-siastico dopo 40 anni, nel Natale del 2005, con decreto della Diocesidi Arezzo - Cortona - Sansepolcro che ha eretto l'opera ad "associa-zione pubblica di fedeli". I suoi scritti poetici hanno ricevuto diversipremi letterari. Nel 1983 le è stato assegnato il "Premio della bontà"e nel 1994 la sua città le ha conferito, come operatrice sociale, il pre-mio "Chimera d'oro". L’incontro pubblico con Flora avverrà il prossimo8 marzo, a partire dalle 15,30, presso il cinema Sant’Antonio cui se-guirà la celebrazione eucaristica, alle ore 18, presso la chiesa diSant’Antonio in Termoli, che sarà presieduta dal vescovo diocesano,monsignor Gianfranco De Luca. L’appuntamento sarà preceduto dauna veglia di preghiera, il 7 marzo alle ore 19, presso la chiesa par-rocchiale del Sacro Cuore in Termoli. A organizzare l’evento il Comitatodonne che opera sul territorio della diocesi di Termoli-Larino, con il so-stegno diretto del sacerdote padre Enzo Ronzitti e del vescovo Gian-franco De Luca.
TERMOLI - La Polizia di Stato,
nel corso di mirati servizi di pre-
venzione e controllo finalizzati al
contrasto dello spaccio di stupe-
facenti, inseguiva e bloccava un
uomo di 42 anni di origini pu-
gliesi. Sottoposo a perquisizione
personale, gli agenti gli hanno
trovato in bocca una bustina
contenente 5 grammi di sostanza
stupefacente del tipo cocaina
che è stata sequestrata. L’uomo è
stato quindi denunciato a piede
libero alla Procura della Repub-
blica di Larino per detenzione ai
fini di spaccio di sostanze stupe-
facenti. Sempre a Termoli, il
personale del Commissariato, in
esecuzione di una ordinanza di
custodia cautelare in carcere
emessa dal Gip del Tribunale di
Larino, ha arrestato un 57enne,
responsabile di reati contro la
famiglia. L’uomo, già in prece-
denza sottoposto al provvedi-
mento dell’allontanamento dalla
casa familiare, aveva violato le
prescrizioni, rendendosi nuova-
mente pericoloso per le vittime e
reiterando quindi il reato che
aveva giustificato il precedente
allontanamento.
Festa della donna in compagnia di Flora Gualdagni
Detenzione di droga, Polizia denuncia un pugliese
Giornata della donna in Ostetricia
TERMOLI - In vista della Settimana Mondiale del Cervello, 10-16
marzo, la Fondazione Neuromed accoglie oggi gli studenti del Liceo
Classico “G. Perrotta” di Termoli. Una mattinata dedicata alla ricerca e
all’approfondimento dei temi legati alle neuroscienze, alla ricerca e
degli argomenti vicini alle problematiche vissute dalle giovani gene-
razioni come ad esempio le tossicodipendenze. I circa 60 ragazzi delle
classi secondo e terzo Liceo arriveranno al Parco Tecnologico di Poz-
zilli alle ore 9:30 e, dopo un welcome coffee, seguirà un seminario dal
titolo “La Ricerca in Neuromed: dal laboratorio al paziente”. Successi-
vamente gli studenti visiteranno i laboratori del centro ricerche, ac-
compagnati dai ricercatori stessi che spiegheranno loro attività e
prerogative della ricerca targata Neuromed. “Da sempre l’IRCCS Neu-
romed accoglie gli studenti nei suoi laboratori – afferma il Presidente
della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa. A seguito della con-
venzione stipulata con l’Ufficio Scolastico Regionale, abbiamo inten-
zione di aprire sempre di più le porte dell’Istituto alle nuove
generazioni perché fermamente convinti dell’importanza di promuo-
vere ed informare sulle tematiche ed i valori insiti del mondo della ri-
cerca e, perché no, stimolare i ragazzi maggiormente predisposti ad
avvicinarsi al settore scientifico. Un obiettivo, quello della divulgazione
e dell’informazione, che viene perseguito anche dalla Settimana Mon-
diale del Cervello in vista della quale anche noi vogliamo avvicinare
gli studenti, i cittadini in generale, non solo al mondo della ricerca
scientifica ma anche allo studio di uno degli organi del corpo umano
meno conosciuto nonostante le numerose scoperte degli ultimi anni.
L'IRCCS Neuromed è un istituto d’eccellenza internazionale nell’am-
bito delle neuroscienze per questo crediamo fortemente nell’iniziativa
e crediamo, altresì, nella indispensabilità della divulgazione scientifica
a tutti i livelli”.
Ricerca e giovani, in visitaalla Neuromed studentidel liceo classico “Perrotta”
Sel, presentazionedel candidatoa sindaco
TERMOLI – Questa mat-
tina alle ore 9,30 nella
sede in corso Umberto I,
79, si terrà la conferenza
stampa di presentazione
del candidato sindaco di
Sel.
Il partito prosegue nel
suo percorso di traspa-
renza e di coerenza rispet-
tando i tempi della
campagna elettorale. Il
candidato sindaco che
verrà presentato nel corso
della conferenza stampa,
infatti, sarà anche il can-
didato che verrà proposto
in sede di primarie.
“Se dico basta. Ascoltami!” in scena le donne
URURI – “La violenza sulle donne,aspetti etici e giuridici” è il tema diuna tavola rotonda che si terrà alle 17di oggi nella Sala consiliare del Muni-cipio. Dopo i saluti del sindaco, LuigiPlescia, e del Consigliere comunaleDonato Frate, sono previsti gli inter-venti del presidente del Lions Club diLarino professor Marco Tagliaferri(Etica ed estetica della donna); pro-fessor Vincenzo Musacchio, presi-dente COREA Molise (Normativapenale contro la violenza sulledonne); dottoressa Nunzia Lattanzio,Consigliere della Regione Molise(Legge regionale 10 ottobre 2013n.15, strumento di tutela e di garan-zia); dottor Galileo Cosimiro, presi-dente dell’Ordine dei Consulenti dellavoro di Campobasso, (Evoluzionedella legislazione in materia di lavorodelle donne e violenza nei luoghi dilavoro). La Tavola rotonda sarà mode-rata dal giornalista Michele Mignogna.Per i Consulenti del Lavoro che pren-deranno parte all’evento sono rico-nosciuti 2 crediti validi ai fini dellaformazione continua.
BASSO MOLISE - Ecco ora il giorno favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!” (2Cor 6,2). La nostra esistenza personale, comela vita sociale, è attraversata da tensioni e segnata da conflitti, che inquietano e a volte opprimono, relegando nella solitudine e impri-gionando il cuore nella tristezza. Dentro questo vissuto è presente e accade un fatto, originato dalla libera e gratuita iniziativa di Dio:Lui “ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo” e ci ha resi capaci di una vita riconciliata: piena e gioiosa, fraterna; infatti “trattò dapeccato in nostro favore, colui che non aveva conosciuto peccato” Gesù Cristo. La Chiesa, comunità dei credenti in Cristo, è, nello stessotempo, frutto, ambasciatrice e strumento efficace di quest’azione riconciliante di Dio. La celebra e se ne alimenta continuamente nellaliturgia Eucaristica, la partecipa al mondo e, nel ritmo annuale dell’anno liturgico, vi si immerge con rinnovato slancio con la celebrazionedella Pasqua, rinnovando l’adesione a Cristo di ciascuno dei suoi membri nella solenne Veglia pasquale. Ecco ora il giorno favorevole,ecco ora il giorno della salvezza” (2Cor 6,2). Con queste parole dell’Apostolo, la Chiesa, ogni anno, apre il suo cammino verso la Pasqua.Rimette, così, al centro della sua vita e dell’esistenza di ciascun fedele la “memoria” viva e operante del Dono che il Padre ha fatto permezzo del suo Figlio Gesù Cristo e che, grazie al Battesimo, è deposto e vive nel cuore di ciascun cristiano: la possibilità di vivere da figlisuoi e di amare come Lui ama. Un Dono che va continuamente riconosciuto, accolto e vissuto come compito di testimonianza. Gli stru-menti che da sempre caratterizzano il cammino quaresimale: il digiuno, la preghiera e la condivisione fraterna sono finalizzati proprioa questo. Col digiuno, infatti, siamo invitati a concentrarci pienamente sul Dono come “unico pane” che nutre una vita che non muore;con la preghiera, illuminata e nutrita dall’ascolto della Parola di Dio, abbiamo la possibilità di renderlo vivo ed efficace nella nostraesistenza quotidiana e con la condivisione fraterna donarlo e condividerlo attraverso con quanti quotidianamente incontriamo. Infatti,il vangelo ci insegna che ogni dono lo si possiede realmente nella misura in cui lo si dona. Ecco ora il giorno favorevole, ecco ora il giornodella salvezza” (2Cor 6,2). Per ben due volte, in questa breve frase, vengono ribadite l’attualità e la fruibilità immediata del Dono. “Eccoora”: sì, è proprio qui, adesso, per me. Ogni momento è quello opportuno. Questo che vivo adesso, è l’unico momento opportuno. Quantevolte rimaniamo prigionieri del nostro passato e ingabbiati nei fallimenti, nei rancori e nelle delusioni patite. Quante volte evadiamo inun futuro inesistente, solo ardentemente desiderato e comunque sempre di là da venire! No, oggi è il tempo propizio; è qui, adesso, lapossibilità concreta di vivere da figlio di Dio, di guardare le cose con gli occhi del Padre, di entrare nelle circostanze con la certezza delSuo amore provvidente, di amare ognuno con il Suo stesso amore. Tutto mi è donato, qui adesso, tutto va restituito, qui adesso. Nell’oggivissuto così, viene sanato il passato ferito e reso possibile un futuro pieno e sereno. La vita è compiuta: quale libertà, quale leggerezza!Ecco ora il giorno favorevole, ecco ora il giorno della salvezza” (2Cor 6,2). Il momento presente, è l’occasione donata per entrare nellaPasqua di Cristo, annegando nel suo amore tutte le nostre fragilità, omissioni, resistenze e quant’altro appesantisca la nostra anima;uscendo dalle ristrettezze del nostro tornaconto personale e aprendoci nel dono e nel servizio verso ogni persona che ci sta accanto:“siamo passati dalla morte alla vita perché abbiamo amato i fratelli” (1Gv 3,16). In questo modo il cammino della quaresima diventaun itinerario di apprendimento spirituale nel quale si impara a sperimentare e a testimoniare sempre più profondamente la Gioia del-l’essere cristiani. E’ bello esercitarci in questo modo, è bello essere consapevoli di farlo insieme, sostenuti dalla preghiera ed edificati dal-l’esempio reciproco. Buon cammino verso la Pasqua. Gianfranco De Luca
137 marzo 2014Termoli
LITORALE - Quello della pesca si can-
dida ad essere il primo coordinamento
settoriale a procedere in forma più con-
creta verso l'assetto della costituenda
centrale unica della cooperazione ita-
liana, in attuazione a quanto deliberato
lo scorso 29 gennaio dalla IV Assemblea
nazionale dell’Alleanza delle Coopera-
tive Italiane. Ha rilanciato senza indugi
questo obiettivo la Direzione Nazionale
di Lega Pesca, svolta oggi a Roma con la
partecipazione del direttore generale di
Legacoop, Giancarlo Ferrari, con l'ap-
provazione all'unanimità di una delibera
che dà mandato al presidente, Ettore
Ianì, di intraprendere ogni azione o ini-
ziativa finalizzata ad individuare i criteri
e le modalità gestionali di tale processo,
nonché i tempi di attuazione e le relative
scadenze. E' condivisa l'esigenza di ren-
dere immediatamente operativa l'intesa
già raggiunta con le altre Organizzazioni
cooperative (AGCI Agrital e Federcoope-
sca/Confcooperative) sulla base del sem-
pre più alto grado di interazione avviata
sia sul piano della rappresentanza, che
progettuale e della strumentazione con-
sortile, che vanta l'esperienza maturata
in seno ai tre Consorzi nazionali (Fidipe-
sca Italia per il credito, Unimar per la ri-
cerca, Uniprom per la promozione). La
riorganizzazione del sistema della rap-
presentanza è ritenuta senza ombra di
dubbio una delle sfide cruciali per dare
nuove risposte ai bisogni delle imprese,
al centro di una crisi straordinaria che
invoca il rilancio dell'azione di governo
di fronte ai vincoli sempre più stringenti
della programmazione nazionale e al
gravoso processo di adeguamento impo-
sto dalle normative europee. Sono pro-
poste concrete quelle su cui Lega Pesca
sollecita il confronto con le altre Asso-
ciazioni per entrare nel vivo della di-
scussione e definizione di nuovo assetto
della rappresentanza cooperativa nel
settore ittico. La Delibera approvata
dalla Direzione nazionale mette nero su
bianco 6 ipotesi di lavoro: Istituire
un’anagrafe unitaria per rafforzare la
consistenza in occasione della verifica
della rappresentatività; Avviare una spe-
rimentazione localizzata in tre Regioni-
campione, per un sistema di
rappresentanza unica, al fine di inco-
minciare a verificare ed analizzare gli ef-
fetti e le problematiche che ne
potrebbero derivare; Avviare una razio-
nalizzazione dei servizi, iniziando da
quelli di consulenza, per un conteni-
mento dei costi ed una maggiore univo-
cità di risposte sui servizi, su assistenza,
su formazione ed informazione; Porre
l’accento su una gestione unitaria di tutti
i Consorzi, sia quelli unitari, sia quelli
associativi, per una loro unificazione;
Avviare un piano di riduzione dei costi
per spese di logistica e funzionamento
delle tre Associazioni; Redigere un piano
di priorità per aggredire l’emergenza,
vista la straordinaria crisi dovuta alla
mancanza di una direzione politica do-
vuta al repentino cambio dei Ministri, al-
l’assenza prolungata di un Direttore
generale, a nuovi e gravosi compiti legati
alla nuova regolamentazione comunita-
ria, al nuovo Programma triennale ed
alla diminuzione dei finanziamenti pub-
blici. Considerata la rilevanza sia pro-
grammatica sia organizzativa che
strutturale del processo di unificazione
della rappresentanza, la Direzione na-
zionale di Lega Pesca ha dato mandato al
Presidente di convocare l’Assemblea na-
zionale dell’Associazione per adempiere
a quanto necessario per portare a com-
pimento il processo di aggregazione ed
integrazione.
MONTENERO DI BISACCIA – Nella
giornata di ieri con ordinanza del Sin-
daco, per motivi di sicurezza e pubblica
incolumità, sono rimaste chiuse le
scuole dell’Istituto Omnicomprensivo:
la materna Statale di via Palermo e la
scuola secondaria di primo grado (ex
scuola media) di via Valentina. L’ordi-
nanza sindacale è stata emessa a se-
guito dell’avviso dell’ENEL dell’interru-
zione di energia elettrica dalle ore 9 alle
13. L’interruzione del servizio di forni-
tura dell’energia elettrica avrebbe pre-
giudicato il corretto svolgimento delle
attività didattiche, l’utilizzo degli im-
pianti di riscaldamento e avrebbe reso
impossibile l’attivazione, in caso di
emergenza, delle procedure di sicu-
rezza ed evacuazione scolastica. Per-
tanto il primo cittadino, dopo aver
ascoltato il dirigente scolastico e l’Uffi-
cio tecnico Comunale, ha disposto la
chiusura delle due scuole che riapri-
ranno regolarmente questa mattina.
Alleanza Coop, Lega Pesca accelerapercorso verso centrale unica
Ieri chiuse le scuole materna ed ex scuola media
Tempo di Quaresima, il messaggio del Vescovo
Elezioni, strappati
manifesti
dell’opposizione SAN MARTINO IN PENSILIS – Nel cen-
tro bassomolisano a maggio si torna a vo-
tare per il rinnovo dell’amministrazione
comunale e la campagna elettorale è già
iniziata. Già in campo il gruppo consiliare
di opposizione San Martino Libera, movi-
mento civico locale che ha fatto affiggere,
negli appositi spazi, dei manifesti che ri-
portano la spesa corrente comunale dal
2006 al 2013. Ma quelli affissi la strada
principale e nella piazza del paese sono
stati strappati, non permettendo ai resi-
denti di poterli leggere. Il fatto, senza
commenti, è stato denunciato pubblica-
mente dai componenti il movimento civico
San Martino Libera.
Tribunale, due
nuovi magistrati
in organico LARINO – Nel Tribunale frentano, sotto
organico da tempo, sono in arrivo due
nuovi magistrati. Già operativa nel Pa-
lazzo di giustizia Veronica D’Agnone, ma-
gistrato ordinario in tirocinio, mentre è
atteso per oggi l’arrivo dal Tribunale di
Bari di Daniele Colucci. Anche se sale a
sei il numero dei magistrati la pianta or-
ganica resta al di sotto degli 8 minimo
previsti e dei tredici di cui ci sarebbe biso-
gno per far fronte agli oltre diecimila pra-
tiche da smaltire tra penale e civile.
Tavola rotonda su la violenza sulle donne
147 marzo 2014 Spettacolo
di Charles N. Papa
CAMPOBASSO - Il pubblico ha affollato
l’auditorium del Liceo classico l’anno
scorso, alla prima edizione della rassegna
teatrale “Off”, organizzata dalla Incas pro-
duzioni.
Domenica 9 marzo, prende il via la se-
conda edizione con quattro spettacoli sino
al 6 aprile.
L’intento, è quello comune a tutte le ras-
segne amatoriali: promuovere i talenti re-
gionali, e questo rende merito alla Incas.
Giovani attori molisani lavorano ad opere
scritte da altri molisani, riescono ad avere
un booking regionale notevole, ma al di
fuori dei confini regionali, ben pochi rac-
colgono soddisfazioni.
Ai più manca la grande occasione. A molti
altri, la bravura, la tenacia, la scommessa.
Il cartellone di “Off”, premia il talento di:
Giorgio Careccia (foto) che replica “La ca-
parra” di Adelchi Battista la prima sera. Il
testo dello scrittore molisano, esalta la bra-
vura di Careccia e ne trae un profilo che
ammalia la platea.
Il monologo non è pesante, e il contadino
Giovanni Zuccolitti è simpatico. Il 16 marzo
in scena “Mollisani”, di e con Walter San-
toro,e la sua band formata da Giuliano Ga-
briele, Lucia Cremonesi, Stefano Barbare-
sco, Tiziano Palladino, Mariassunta Cerio.
Un racconto in musica nel quale Santoro,
con il suo eloquio leggero e semplice,
strappa più di un sorriso.
Il 30 marzo “La cipria nel cielo” di Fran-
cesco Vitale tratto dal romanzo di Massimo
Brunno “Nel cielo di cipria”. Il poliedrico
attore molisano, tra i più promettenti al
momento, si avvale di un gruppo di colleghi
come Barbara Petti, Massimiliano Vitolo,
Maria Teresa Spina, Francesco Vitale, Mi-
chele Manicchio, Davide Iapaolo.
Vitale tra le altre cose, è ora sul web con
la mini serie “Non capisci un gà”.
Si chiude il 6 aprile con “Dolmen” di Ni-
cola Macolino.
Un cartellone dunque con eccellenze mo-
lisane che si propone tra altri cartelloni e
che mette in imbarazzo lo spettatore, a
volte, per la superofferta temporanea. Ma
sicuramente meglio dover e poter scegli-
rere, che non avere nulla.
Se ora ci sono più proposte culturali, me-
glio. Certo, i detrattori diranno che non si
può concentrare tutto nello stesso periodo
per poi avere lunghi momenti vuoti, ma
probabilmente la sovraesposizione di spet-
tacoli teatrali fissa la creatività degli ope-
ratori culturali, che si muovono a seconda
delle opportunità.
Va dunque cancellata ogni stucchevole
presa di posizione ‘contro’, va detto che
l’unica discriminante, è sempre il denaro, è
solo quello.
Tutto dipende da quanto, ogni famiglia,
può investire in cultura. Che dunque la
scelta sia la più ampia, per accontentare
tutte le fasce di età e di quelli più esi-
genti.
Teatro a scuolaSeconda edizione della rassegna “Off”
all’auditorium del Liceo classico
GUGLIONESI - La coppia Spina-Caldoro, ripropone con succeso la commedia
“Equità, ad ognuno il suo debito”.
Scritto e diretto da Palma Spina, lo spettacolo ha nella coppia di attori moli-
sani, un affiatato ‘gruppo’ì di lavoro, visto che entrambi recitano più personaggi.
La pièce rientra nella programmazione della Frentania Teatri al Fulvio di Gu-
glionesi. Aperitivo, degustazione e musica precedono ogni spettacolo. Info
3894390397.
La coppia Palma Spina-Marco Caldoro al Fulvio
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FERRAZZANO - Il teatro del Loto ha in essere la rassegna “Loto
sud music club”. Dopo la prima serata con Carolina Bubbico, sta-
sera il concerto di Pejman Tadayon & Sufi ensemble. Sul palco:
Martina Pelosi, Carlo Cossu, Simone Pulvano, Zaira Giannotti, Jo-
lina Iavicoli. L’ensemble unisce musica e danza sufi, con la poesia
, per celebrare alcuni grandi mistici orientali come Jalalludin Rumi,
Hafez, Omar Khayyam.
Musica sufi al teatro del Loto
Senza dirigenza, domenica per il derby con l’Agnonese sarà indetta la giornata biancoceleste per pagare i debiti
L’Isernia è in autogestione: questo è quanto emerso
dalla conferenza stampa convocata e tenuta dai calciatori
biancocelesti e dallo staff tecnico. Il capitano Nicola Pa-
nico si è fatto interlocutore di una società oramai assente,
soprattutto dopo le dimissioni del presidente Mario Ciam-
pittiello, anche se si vocifera che il rappresentante legale
sia altra persona, e del direttore sportivo Dino Petrangelo.
Panico ha fatto un discorso rivolto al futuro, per salvare
la società dal fallimento. Messa in preventivo la retroces-
sione e il conseguente ritorno in Eccellenza, il capitano
Panico, d’accordo con i compagni di squadra, rinunce-
rebbe a tre delle ultime cinque mensilità, firmando le li-
beratorie, andando ad incassare il prossimo mese di giu-
gno la fidejussione depositata, presso il Comitato Inter-
regionale, con la quale pagare gli stipendi di due
mensilità. I soldi che i calciatori riusciranno a racimolare
in questi ultimi due mesi della stagione, invece, servi-
ranno per pagare le vertenze degli ex calciatori, in modo
che a luglio chiunque vorrà prendere il club lo farà senza
debiti pregressi e con un progetto nuovo ripartendo dal
massimo campionato regionale.
Domenica, per il derby contro l’Olympia Agnonese, i
calciatori guidati da Nicola Panico vorrebbero indire la
giornata biancoceleste, ovvero tutti dovranno passare per
il botteghino per assistere all’incontro, in modo che con
l’incasso si pagherà la vertenza dell’ex calciatore Cala-
brese, che sta per scadere e se non dovesse essere saldata
l’Isernia sarà penalizzata di un altro punto in classifica.
Non ci sarebbe, comunque, soltanto questa vertenza, ma
anche altre controversie economiche farebbero tremare il
club pentro.
Intanto, la squadra in condizioni precarie sta prepa-
rando il derby contro l’Olympia Agnonese, gara che rap-
presenterà per l’Isernia l’ultima spiaggia per poter
ambire a disputare i playout e non retrocedere diretta-
mente.
Il Campobasso tornerà in campo questo pomeriggio per ripren-dere gli allenamenti dopo il giorno di riposo concesso ieri algruppo dall’allenatore Francesco Farina, all’indomani del successocontro il Portocorallo, che ha spalancato ai rossoblù le porte dellesemifinali di Coppa Italia. Il trainer dei lupi, però, non si fida dei sardi, come ha affermato
nel post-gara e per Farina la partita a Villaputzu, mercoledì pros-simo, sarà gara vera, aperta a qualsiasi esito. Non si può, però,non affermare che il Campobasso, dopo il 2-0 dell’andata, ha al-meno l’80% delle possibilità di agguantare le semifinali, obiettivoperaltro già raggiunto da un club rossoblù, nel 2005 sempre conl’allenatore Farina. Nove anni fa il Nuovo Campobasso Calcio, so-cietà fallita la scorsa estate, si arrese all’Altamura in semifinale:successo all’andata per 2-1 in Molise, fatale ko per 1-0 in Puglia.Il traguardo delle semifinali fu raggiunto due anni fa dal Termoli
del presidente Nicola Cesare: anche i giallorossi eliminarono aiquarti una squadra sarda, la Torres, squadra che oggi milita in LegaPro. Al penultimo atto della manifestazione, il Termoli cedette ilpasso al Bisceglie, che grazie alla kermesse tricolore poi fu pro-mosso in serie D.La Coppa Italia procede a ritmi frenetici: mercoledì è in pro-
gramma il ritorno dei quarti di finale, nei due mercoledì successivi,il 19 e il 26 marzo, si giocheranno le semifinali, con la finalissimain programma a Firenze il prossimo 2 aprile, giorno in cui si co-
noscerà il nome della squadra che sarà promossa in serie D tra-mite la manifestazione tricolore.Il Campobasso, dopodomani, usufruirà di una salutare sosta,
così come tutta l’Eccellenza molisana, che consentirà alla truppadi Francesco Farina di preparare al meglio la contesa in terrasarda. Da mercoledì prossimo, se i lupi dovessero agguantare lesemifinali, inizierà un ciclo terribile che vedrà i rossoblù scenderein campo 6 volte in 18 giorni. La striscia di allungherebbe a 9 par-tite in 30 giorni, qualora il Campobasso dovesse giungere fino allafinale tricolore.Si inizierà mercoledì 12 con la gara di Villaputzu, in provincia di
Cagliari; domenica 16 marzo al ‘Selva Piana’ arriverà l’Alife; tregiorni dopo, in caso di qualificazione, ci sarà la semifinale di andatadella Coppa Italia contro il Casarano o il Catania San Pio X; do-menica 23 i lupi saranno di scena a Gambatesa, mercoledì 26 è inprogramma il ritorno della semifinale. Il 30 marzo, per il campio-nato, al ‘Nuovo Romagnoli’ giungerà il Sesto Campano. Se i lupidovessero qualificarsi per la finalissima di Coppa Italia, questa sigiocherà mercoledì 2 aprile al Centro Federale ‘Bruno Buozzi’ diFirenze. Il ciclo si completerebbe con le gare di campionato di domenica
6 aprile a Montenero e giovedì 10 contro il Vairano al ‘Selva Piana’,con le gare della 28^ giornata di Eccellenza anticipate da dome-nica 13 a giovedì 10 aprile, per gli impegni delle rappresentativeal Torneo delle Regioni, che quest’anno si disputerà in Friuli.Dal 10 aprile, poi, una lunga e salutare sosta sino a domenica 27
aprile, quando è in programma la penultima gara stagionale equando ormai tutti i giochi saranno fatti. Sarà, dunque, un meseimportante per il Campobasso: campionato e Coppa Italia, conl’ormai quasi certo ritorno in serie D. A parte questo che è statosempre l’obiettivo stagionale, la manifestazione tricolore fa golaperché proietterebbe il club rossoblù nella storia calcistica dilet-tantistica.È pur vero che Farina dovrà attuare, per quanto possibile, il tur-
nover, perché sinora la squadra ha disputato 36 partite ufficiali,vincendo 34 volte e pareggiando ad Avezzano e Fornelli. Il numerodi gare potrebbe arrivare fino al 10 aprile, ovvero tra esattamenteun mese, a 45. Il Campobasso questo lo sa, ma ovviamente i lupi non voglio
rinunciare a nessuno degli obiettivi per i quali la squadra è ancorain corsa. Le attenzioni, comunque, da oggi saranno focalizzate sullagara in terra sarda con gli allenamenti di oggi, domani, lunedì emartedì mattina, l’ultimo che precederà la partenza per Cagliaricon volo in programma dall’aeroporto di Ciampino.
Sport15
7 marzo 2014Da mercoledì per la squadra di Farina inizia un tour de force tra campionato e coppa
I rossoblù, dopo l’ottima prestazione con il Portocorallo,
credono nella manifestazione tricolore
I calciatori dell’Isernia gestiranno la societàIl capitano Nicola Panico e i suoi compagni di squadra puntano a non far fallire il club
I Lupi fanno un pensierinoalla finale della Coppa Italia in programma a Firenze
L’Aesernia Calcio a 5 del presidente Antonio Di Francoè rimasta piacevolmente stupita del calore trovato a Cam-pobasso, dove alla palestra ‘Don Luigi Sturzo’, sabato pome-riggio ha giocato la gara del campionato di serie A2 controil Potenza, vinta dai lucani. Il club pentro ha trovato un pub-blico numeroso, come mai era avvenuto sinora a Miranda,sede delle gare casalinghe, nonostante negli ultimi anni l’Ae-sernia ha vinto due campionati, di serie C1 regionale e di B,e quest’anno si trovi a disputare un torneo importante,quale è quello di serie A2.Il patron del sodalizio biancoceleste, Antonio Di Franco,
così starebbe pensando di giocare di giocare a Campobassoanche la prossima partita casalinga, il prossimo 22 marzo,contro l’Odissea 2000, questa volta però al ‘Palaunimol’. Neiprossimi giorni l’Aesernia comunicherà la propria scelta.Intanto, i calciatori Grana e Cucolicchio hanno fatto il
loro ritorno in Brasile con un mese e mezzo di anticipo.Una scelta fatta di comune accordo con la società dell'Ae-sernia con motivazioni differenti, ma che alla fine sanciscela fine di una storia, più lunga per Grana, meno per il cen-trale ex Venafro."Ci hanno lasciato due grandi giocatori e professionisti –
ha affermato il presidente Antonio Di Franco attraverso lecolonne del sito ufficiale della società –. Ci siamo incontratidopo la gara con il Potenza e abbiamo convenuto di antici-pare di un mese e mezzo la partenza. Gustavo ha seri pro-blemi familiari a casa e la sua scelta di tornare subito inBrasile è stata comprensibile. Per quanto riguarda Marcio,la squalifica rimediata contro il Potenza ce l'avrebbe fattoriavere a disposizione solo per le ultime due settimane dicampionato ad aprile, così abbiamo deciso la rescissioneconsensuale. Una scelta, comunque, dettata anche da motivilegati al difficile momento economico”. L’Aesernia, comunque, resta competitiva per una salvezza
ormai a un passo, che garantirà anche per il prossimo announ nuovo campionato di serie A2.
Francesco Farina, allenatore del Campobasso
Serie A2 calcio a 5, l’Aesernia medita di trasferirsi a Campobasso
Sabato scorso, per la gara contro ilPotenza, la palestra ‘Sturzo’ è stataassediata dagli appassionati di futsal
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