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COPIA GRATUITA www.leggopassword.it l’accesso mirato all’informazione L’ INTERVISTA Miss Marche NANCY BERNACCHIA “Nei miei sogni, famiglia e lavoro”. AuRoRA bASkET A tu per tu con MASON ROCCA SpETTAcoLo ALICE BELLAGAMBA “Felicità è continuare a inseguire i sogni”. MoDA CARLA GOZZI “cosa mettere nell’armadio”. RUBRICHE DEGLI ESPERTI IDEE REGALO n° 7 - DICEMBRE 2013 PASSWORD Nancy BERNACCHIA “LA FELICITÀ È STARE BENE CON SE STESSI” VentaSun Solarium Centro Estetico Via San Francesco, 27/a JESI (AN) Tel. 0731 213835 e-mail: [email protected] Foto di Roberto Torelli RIF/V a PAG 31

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Password - L'accesso mirato all'informazione numero di fine anno 2013 e Gennaio 2014

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L’ INTERVISTA Miss Marche NANCY BERNACCHIA “Nei miei sogni, famiglia e lavoro”. AuRoRA bASkET A tu per tu con MAsoN RoCCA SpETTAcoLo ALICE BELLAGAMBA “Felicità è continuare a inseguire i sogni”. MoDA CARLA GozzI “cosa mettere nell’armadio”. RUBRICHE DEGLI EspERtI IDEE REGALo

n° 7 - DICEMBRE 2013

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Nancy BERNACCHIA“La feLicità è stare bene con se stessi”

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La FELICITàdi Chiara Cascio

|EDITORIALE|

A chiusura dell’anno, non potevamo che parlare di felicità. Non solo perché è di buon auspicio per il 2014 che sta per iniziare ma anche perché è im-possibile essere tristi nel periodo dell’anno in cui tutte le città si riempiono di luci e colori.A volte basta veramente poco per ritrovare il sorriso. A me per esempio, ba-sta buttare un occhio all’albero luminoso di Castelbellino per sgombrare la mente dallo stress accumulato durante la giornata. Quest’anno rischiavamo di perderlo ma fortunatamente è di nuovo lì, adagiato sul colle, a ricordarci che tra qualche giorno sarà Natale. In questi giorni, c’è chi si rallegra con lo shopping, collezionando regali e pacchettini. E chi allenta la tensione addobbando l’albero e la casa, preparandosi a ricevere amici e parenti.E’ il periodo dell’anno più magico, in cui si fa il resoconto dell’anno passato e si pensa a quello futuro, nella speranza che sia migliore. E scatta la corsa a consultare l’oroscopo, tra previsioni e calcoli astrologici, curiosi di sapere, anzitempo, se la nostra linea della felicità sarà in salita o discesa. Ma cos’è la felicità e soprattutto come raggiungerla? Noi di Password abbiamo voluto capirci qualcosa e darvi degli spunti su cui riflettere, delle linee guida da se-guire nella vostra ricerca, nella speranza che non debba arrivare il prossimo Natale per ritrovare un po’ di serenità! Felicità è vedere realizzati i propri sogni. Amarsi e stare bene con se stessi. È l’abbraccio di una persona cara. Felicità è divertirsi nel fare ciò che più ci piace. Riscoprire la gioia delle piccole cose. È un bambino che corre dietro un pallone. Felicità è insita nella semplicità. È un viaggio da vivere insieme agli altri. È non abbattersi mai e pensare che esiste il domani.Arrivederci al prossimo anno e auguri di Buone Feste da parte di tutta la redazione.

“E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le

stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno, e che sederti

a leggere all’ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.”

(Richard Bach da “Il gabbiano Jonathan Livingston”)

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EVEN

TIIl MOlInEttO a MaCInE DI CaStElplanIO

a cura di Riccardo ceccarelli

|CURIOSANDO|

Anche questo è scomparso, o meglio, è stato fatto scomparire, ormai da diverso tempo. Molti a Macine ancora lo ricordano perché ci sono andati, perché ci siamo andati a scuola. Non era stato costruito come edificio scolastico, ma adibito a scuola perché il plesso scolastico nei pressi del bivio per Castelplanio entrato in funzione nel 1916, negli Trenta-Quaranta era diventato insufficiente per gli alunni delle classi quarta e quinta elementare provenienti anche da Borgo Loreto. Era stato l’unico molino ad acqua della zona di Castelplanio, in via Copparoni, non costruito nei pressi del fiume ma vicino al Fosso Lungo o Fosso delle Macinare (attuale Fosso di Rosora) come era chiamato nel Settecento. Sull’edificio c’era un mattone con incisa la data “1548” che ne ricordava forse l’ultima ristrutturazione; era infatti più antico, con tutta probabilità risaliva alla fine del Trecento e gli inizi del Quattrocento, come lasciano presumere alcuni documenti. Noi lo chiamavamo “il molinetto”, da sempre però era stato il molino del maltempo, in quanto funzionava quando il fosso limitrofo attraverso un piccolo vallato e un invaso riusciva a fornire l’acqua sufficiente a farlo funzionare. Nel Settecento era proprietà della comunità di Casteplanio; fu in attività fino agli anni 1920-25 quando l’ultimo proprietario Giuseppe Ceccacci, uno della famiglia di mugnai più noti della zona, lo vendette. Per decenni, come già detto, fu adibito a scuola elementare; fu demolito nei primi giorni del settembre 1990: già da qualche tempo tuttavia era stato fatto sparire il mattone che ne attestava l’antichità e che avrebbe potuto essere utile a tutelare l’edificio stesso; non era in cattive condizioni, realizzato com’era prevalentemente in pietra. Dopo la demolizione, le pietre e le macerie di uno dei più antichi edifici di Macine sono state sparse

per fare da massicciata alla strada, via Giacomo Brodolini, allora in costruzione, nella zona artigianale di Pozzetto di Castelplanio. Ristrutturato poteva essere utilizzato per finalità pubbliche: sarebbe stato la memoria concreta e tangibile più antica e significativa della comunità. Di questo passato ora rimane solo il toponimo, Macine, che insieme all’antico nome Fosso delle Macinare, ricorda l’attività di costruzione con “sopraffine maestria” di macine da molino e di metterle in opera nei molini stessi. La lavorazione delle macine coinvolse per secoli un buon numero di artigiani: verso la fine del Settecento era ancora “una lucrosa industria con non

lieve vantaggio della popolazione”. Un’occupazione che andò riducendosi progressivamente, arrivata tuttavia fino alla prima metà del Novecento quando viene ricordato Nazzareno Bucciarelli (1862-1949) che oltre a costruire macine con martello e scalpello assemblandole con cerchi di ferro, era chiamato presso i molini per la manutenzione periodica della macine stesse. A “celebrare” con grande nostalgia il molino-scuola che aveva frequentato, è stato per ultimo Alberto Ribichini di Castelplanio-Macine (1938-2003), stampatore d’arte, che nel 1990 dava il titolo “il molinetto” a una collana di cartelle d’artista iniziata con cinque serigrafie di Nicola Sorgentone (1945-2007), conosciuto e stimato artista abruzzese. Dimenticato dai più, il molinetto rimarrà almeno legato alla memoria di questo artista.

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ARIETE: Buon anno amici dell’Ariete! Uscite da un 2013 di cambiamenti, lotte e colpi di scena. Le

emozioni non sono mancate...quanta fatica avete fatto per trovare la strada per la felicità! Si apre un anno di rivalsa, ne vedrai tutte le potenzialità da luglio in poi. Si parte al rallentatore, con la voglia di chiudere tutto. Tranquilli, la pazienza non vi mancherà e il sole tornerà a splendere riportandovi la serenità mancata per tutto l’ultimo anno.

TORO: Le luci e ombre dello scorso anno continueranno nel 2014, ma la fatica avrà il sapore

della liberazione. Chi ha mantenuto, alla fine dell’anno non resterà delusa, chi ha rischiato potrebbe tornare indietro. I primi mesi saranno incoraggianti, necessari per riordinare le idee, poi si torna a sentire sulla pelle il sapore dell’avventura. Sei forte come una roccia, ma è probabile che tu abbia a che fare con l’affascinante scoperta delle tue debolezze.

GEMELLI: Cari Gemelli, nonostante gli alti e bassi, gli ultimi due anni hanno mutato in meglio gran parte

dei settori della vostra vita ad iniziare dal carattere. Il 2014 beneficerà ancora di questo influsso magico e vi porterà a vivere cambiamenti spesso improvvisi quanto mai eccitanti. Si raccoglieranno meriti nel lavoro, investirai nel futuro, arriveranno conferme in amore, traguardi un tempo insperati.

CANCRO: Auguri di buon 2014! Le stelle vi hanno visto sul podio del 2013 e fino a luglio prossimo continuerete a cavalcare le onde

tra un’occasione e l’altra, mille possibilità da sfruttare senza perdere tempo. Qualcosa è cresciuto in voi e dopo tanto avete finalmente ritrovato la fiducia in voi stessi e nelle vostre capacità. Si respirerà aria di rinnovamento e quello che finisce è solo l’inizio di qualcosa più grande.

LEONE: Leoni, impavidi compagni di dure lotte...il fatidico 2014 è arrivato e insieme la riscossa tanto

promessa dalle stelle. Sarete sul piede di guerra, decisi a non tornare indietro dopo l’impegno e la fatica che vi è costata l’ultimo anno. Ancora un piccolo sforzo fino a luglio, poi la liberazione che per un anno ti offrirà occasioni, avanzamenti nel lavoro, protezione per le finanze e soddisfazione personale.

VERGINE: Miei cari Verginelli, siete tra i pochi segni meno sballottati dalle stelle. Si procede con moderazione e raccogliendo a piccoli passi, senza

generare rumori sospetti o stravolgimenti epocali. Sarete capaci di coltivare, lavorare a testa bassa senza lamentele e raccogliere con altrettanta discrezione. Nel 2014 otterrete quanto la prima parte del 2013 vi aveva tolto, chi ha già cambiato vita troverà la sua realizzazione.

BILANCIA: Suerte amici della Bilancia, da segno dell’armonia quale siete, vi siete trovati nel mezzo

di guerre stellari nel corso degli ultimi mesi e l’inizio nel 2014 non sarà da meno. La positività non v’abbandonerà mai, qualcosa è cambiato nella vostra vita e non senza lasciare lividi. I mille pensieri e le questioni da risolvere si scioglieranno con il sole di giugno, quando finalmente tornerai ad essere tra i più splendenti segni baciati dalla fortuna.

SCORPIONE: Buon anno Scorpionini, voi che non avete mai paura di faticare il doppio, inizierete l’anno con una marcia in più. Gli astri continueranno

a mettervi alla prova, a tagliarvi i pesi del passato, a farvi diventare forti e consapevoli. Stat vivendo un biennio cruciale in cui cogliere il meglio da ogni esperienza, evolvervi e accettare finalmente quelli che siete senza paure. Fino a luglio sarà come volare sostenuti da una grande energia!

SAGITTARIO: Cari Sagittario, si apre il vostro anno di rafforzamento. Dopo le sfide dell’ultimo biennio, tra mutamenti sentimentali e preoccupazioni

lavorative, sentitevi di aver ormai scontato il debito con le stelle. Questo 2014 inizia con l’oro in bocca e avrà il suo picco dall’estate in poi, grazie anche al vostro gioviale ottimismo. Non voltatevi indietro, lasciate andare chi vi ha fatto soffrire e le situazioni che vi toglievano libertà e respiro.

CAPRICORNO: Amici Capricorno vedervi soddisfatti è davvero un’impresa! Le stelle complicate degli ultimi mesi del 2013 non vi hanno aiutato, anzi,

ma la buona notizia è che dovrete pazientare solo fino a giugno per poi, finalmente, brindare alla liberazione. Il 2014 inizia con i soliti dubbi di percorso, sia nelle questioni affettive che nella tua vita professionale, ma quello che vi è stato negato vi arriverà in autunno e con gli interessi.

ACQUARIO: Un 2014 astratto, che richiederà tutta la vostra immaginazione. Un altro anno di purgatorio, con luci e ombre, ma non senza colpi di scena! Esci

dal 2013 come da una bufera, ma niente paura: i primi sei mesi dell’anno regalano sorprese inaspettate e dolci emozioni che faranno bene al cuore. Poi ricomincerete a fare l’Acquario mettendo alla prova tutto e tutti, in attesa dell’estate 2015.

PESCI: Quanto è cambiato e quanto cambierà ancora la vostra vita: le stelle fanno il tifo per voi, non è tempo

per fermarsi, farsi prendere dalla pigrizia o lamentarsi. Nel 2014 arriveranno le soluzioni ai blocchi che vi portate avanti da tempo e gli ultimi mesi del 2013 hanno già fatto intravedere spiragli incoraggianti. Siete sognatori nati e quando vi ci mettete, lottate per raggiungere quello che desiderate!

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Alice BellAgAmBA: “FElICItà è ... ESSERE a un paSSO Dal CIElO In un FantaStICO vIa vaI ... DI EMOzIOnI”.

|L’INTERVISTA|

a cura di Talita Frezzi

occhi lucenti sempre pronti a regalare un sorriso. la dolcezza del Natale e delle luci intermittenti dell’albero addobbato illuminano le serate casalinghe di Alice Bellagamba, l’étoile jesina che dalla popolare trasmissione di Canale5 “Amici” di Maria de Filippi, è volata sul grande schermo fino poi al red carpet. una car-riera in ascesa, un sogno che si trasforma continuamente in bellissime pagine di realtà. Ventisei anni, biondissima ed eterea, Alice - accompagnata dal fidanzato Marco giammarini - ha incantato il red carpet al Festival del Cinema di Venezia, alla prima del film “Joe” di Nicholas Cage. ora la vedremo al cinema in tutte le sale, come una delle protagoniste dell’ultimo film di Natale di leonardo Pie-raccioni, ‘un fantastico via vai’, accanto a Enzo Iacchetti, Massimo Ceccherini, Serena Autieri, giorgio Panariello, Marco Marzocca, Maurizio Battista e i più giovani giuseppe Maggio, Chiara Cristalli, Marianna di Martino e david Sef.alice, cos’è per te la felicità?“la felicità - ci racconta Alice - è continuare ad inseguire i miei sogni e vedere che piano piano, uno dopo l’altro, si realizzano...”.Felicità è ... essere ‘a un Passo dal Cielo’ o ‘Un Fantastico via vai’ ... di emozioni?“Felicità è essere ad entrambi! Mi piace poter lavorare sia per il cinema che per la televisione italiana. Il modo e i tempi di lavorazione sono molto diversi, infatti con il cinema c’è più attenzione ai piccoli dettagli, mentre con la televisione l’attore è come se si trovasse in una palestra: tempi stretti, tante scene che si susseguono una dietro l’altra e soprattutto tanto stress! Ma ti forma molto... Ammetto che mi piacerebbe lavorare anche davanti ad una platea, a teatro..”.Se adesso mettessi sulla bilancia della soddisfazione da una parte la tua vita e dall’altra le tue esperienze artistiche, quale avrebbe più peso?“Per quanto riguarda le mie esperienze artistiche, mi sono ritrovata a fare un lavoro che ho sempre sognato sin da piccola, ma per me era quasi irraggiun-

gibile...invece studiando tanto e rialzandomi dopo ogni sconfitta sono riuscita a superare anche quegli ostacoli che sembravano grandissimi, insormontabili. Sono fiera della mia carriera, di come sta andando e penso che si debba sempre continuare a lavorare, a studiare e perfe-zionarsi, puntando sempre più in alto. Poi, credo che se sei felice nel lavoro, poi la tua soddisfazione si riversa anche nella vita in maniera consequenziale”.E a cosa stai lavorando in questo momento?“Sto tenendo diversi stage di danza in giro per l’Italia...un ritorno al mio primo amore, la danza dopo tanti ciak! Poi sto girando una puntata di una fiction per la tv ma per il momento non posso svelare niente...(scaramanzia e contratti!)”.Quale delle tante ed entusiasmanti tappe della tua carriera ti ha resa più felice?“In modi diversi, mi ha resa felice tutto ciò che ho fatto perché ogni esperienza mi ha portato ad acquisire sempre qualcosa in più, a cre-scere in un certo senso. In ‘Talent High School’ ad esempio, avendo un

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ruolo più infantile mi sono calata nel mondo dei teenagers, in ‘un Passo dal Cielo” mi sono trasformata in cattiva...e ora, con il film per il cinema ‘un fantastico Via Vai’ ho avuto la possibilità di imparare tanto dal cast di grandi attori di cui ho l’onore di far parte. E anche la mia carriera da ballerina mi ha dato tantis-simo: disciplina e volontà, i capisaldi di ogni ballerino professionista, mi sono stati enor-memente d’aiuto sul set”.Progetti futuri?“Intanto il 12 dicembre vi aspetto tutti al cine-ma per ‘un Fantastico Via Vai’ per la regia di leonardo Pieraccioni. Progetti futuri? godermi le vacanze di Natale! Non riesco mai a partire e speriamo che stavolta sia la volta buona!”Il tuo natale sarà a Jesi?“Il mio Natale sarà sicuramente a Jesi, come tutti gli anni... Sono troppo affezionata alle Marche!!!”alice e la solidarietà...“la solidarietà fa parte del mio percorso per-sonale e artistico. da cinque anni sono testi-monial della onlus dell’ospedale pediatrico Salesi di Ancona. da artista mi sento respon-sabile verso gli altri e cerco, quando posso, di aiutare chi è meno fortunato di me donando la

mia arte o stimolando le coscienze attraverso la mia immagine o il mio ruolo di personaggio pubblico. A breve inizierò anche una collabo-razione con Etwoo, un’associazione no-profit che opera in città attraverso una sorta di asta online in cui ciascuno può acquistare un gadget o prenotare una giornata con i propri beniamini dello sport e dello spettacolo. Il vin-citore dell’asta online potrà decidere a quale associazione onlus devolvere il ricavato”.E sotto all’albero di Natale tra pacchetti e nastri, Alice regala ai lettori di Password “un affettuoso abbraccio e un augurio di felicità. E approfitto anche per ringraziare qualche persona...a Natale sono più buona anche io! grazie a Mario Salussuola, Alessandro Sa-vocco, Mauro deiana, Sami, Ila&Silvia e a tutti i miei Fan che mi sostengono sempre! Vi voglio bene!”. Per seguire più da vicino la nostra bella Aly, basta un clic su www.alicebellagamba.it

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|L’INTERVISTA|

a cura di Catiuscia Ceccarelli

MattEO RICCIalla RICERCaDELLA FELICITA’

Bob Kennedy diceva “ il Pil – prodotto interno lordo – di un paese misura tutto tranne ciò per cui vale la pena di vivere una vita: la Felicità.” Non molto lontano da noi, in provincia di Pesaro urbino, queste parole hanno dato il via alla sperimentazione di un nuovo indicatore del progresso, per arrivare a definire i parametri per la misurazione della felicità. Il Valore non del Pil bensì del Bes, il Benessere Equo e Solidale. una sfida culturale che ha por-tato, tre anni fa, alla nascita di un Festival dedicato interamente alla Felicità. Ideatore della manifestazione è Matteo Ricci, presidente della Provincia di Pesaro urbino, tra l’altro, autore del libro “l’ Italia alla ricerca della Felicità”. un libro è sempre un ottimo regalo, soprattutto a Natale. un libro che ha nel titolo la parola “Felicità”, è ancora più accattivante.Da dove nasce l’idea di scrivere “L’Italia alla ricerca della Felicità”?Tutto è nato da una sera passata al cinema, dalla visione del film di Muc-cino “la ricerca della felicità”. Si racconta una storia in una fase storica precisa. Il sogno americano calato nell’era di Reagan, il diritto alla ricerca della felicità sancito dai padri fondatori di quel Paese all’interno del mo-dello dell’iper-liberismo, con le sue distorsioni che hanno fatto credere all’occidente di poter guidare il mondo. E anche l’Italia si è illusa, perché dallo schema ha importato la versione peggiore, escludendo il merito. Il mio desiderio era riflettere da un angolo diverso. Scongelare una prospet-tiva da sinistra, con occhi da europeo, per l’interpretazione di quel diritto. una visione più democratica, più progressista, della vita e della società. Cosa racconta nel libro?E’ una sorta di viaggio da Bob Kennedy ai giorni delle larghe intese, ri-percorso con la visione e l’azione quotidiana di un amministratore locale chiamato a fronteggiare le difficoltà della crisi, tra bisogni crescenti e ri-sorse calanti Nel mezzo, c’è la necessità di costruire un nuovo modello di sviluppo, misurandolo in modo differente, attraverso nuovi indicatori del progresso. In grado di oltrepassare le categorie tradizionali e conosciute. Il nodo è tutto lì: rivedere le regole del gioco, archiviare i meccanismi che non hanno superato la prova del tempo. Perchè la crisi economica indica chiaramente il capolinea di un paradigma culturale. Ma è un’opportunità per rimettere in fila quello che conta. Con una nuova sfida, meno legata all’effimero e più ai valori. Che parli di speranza e coraggio.Lei è anche ideatore del’ormai noto “Festival della Felicità”. Una fe-lice intuizione e, se vogliamo, una provocazione visto il clima socio-economico di questi ultimi anni.E’ stata una sfida culturale. un momento di incontro tra studiosi, economi-sti, ricercatori, opinionisti tra i più influenti a livello nazionale e internazio-nale. ognuno ha portato il suo contributo e tutti si sono confrontati sull’idea di felicità vista come equilibrio tra la visione individuale e quella collettiva, di carattere pubblico. Penso che in un momento come questo sia importan-te non solo resistere ma anche pianificare il futuro. Il senso del festival si è retto su questo principio. E’ anche il compito di una politica che guarda al

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bene comune.La Felicità ha un valore?dal mio punto di vista certamente. Nessuno vuole rinunciare al diritto alla ricerca della felicità. A maggior ragione nei momenti di crisi. E’ un desiderio che ha mosso nei secoli l’umanità. E se poi ci si rialza dalle difficoltà, la soddisfazione è impagabile.Che rapporto c’è tra la ricerca della Felicità e il potere della politica?So bene che la dimensione della felicità è per gran parte un lato intimo della persona. Ri-guarda salute, affetti, spiritualità. Ma c’è una sfera pubblica della felicità? E se c’è come va perseguita? Nel libro c’è la mia riflessione su queste domande.L’Italia è, attualmente, alla ricerca del-la Felicità. Secondo lei, in passato, quali sono stati i momenti più “felici” per il no-stro Belpaese?Quando il Paese si è dato una visione e un obiettivo ha mostrato il suo lato migliore. Si è ricompattato su un ideale. Come nel caso del nostro ingresso nell’area dell’euro, dove

c’era una sfida precisa che all’epoca è stata affrontata con convinzione. Lei è presidente della Provincia “bella” di Pesaro Urbino. Qual è lo stato di salute del suo territorio?Purtroppo anche da noi la crisi si fa sentire. A Pesaro e urbino stiamo ancora meglio di tanti altri. Ma nel paragone con noi stessi, non siamo mai stati così male. Se non nel dopoguerra. la disoccupazione prima non esisteva. o meglio: era una cosa fisiologica. Tollerata. Meno del tre per cento. oggi quel valore è aumentato di più di cinque punti percentuali. Ancora sotto la media di tutte le statistiche nazionali. Ma l’impatto dell’im-pennata è stato devastante. Anche a livello psicologico. Perché quando non sei abituato ad avere davanti un problema del genere, ritrovartelo all’improvviso mette a rischio la tenuta sociale. Però il nostro è anche un ter-ritorio pieno di persone coraggiose, caparbie e di talento. E ci sono tante luci che danno speranza per reagire a questa stato genera-le. E costruire un nuovo paradigma, un nuovo modello di sviluppo per la comunità. Su tante voci poi ci siamo contraddistinti in positivo. Penso alle piste ciclabili e alla mobilità dolce, solo per fare un esempio.Sentiremo parlare di lei alle prossime Re-gionali?!Molti mi fanno domande sul mio futuro. Ma io sono concentrato solo sul mio lavoro di am-ministratore locale. A questo voglio dedicare tutte le mie energie, per onorare il mandato che gli elettori mi hanno dato. Che cosa è per lei la Felicità?E’ vero che la ricerca della felicità è un viag-gio individuale. Ma i miei nonni e i volontari delle feste dell’unità mi hanno insegnato che noi siamo quelli che stanno bene quando anche gli altri stanno un po’ meglio. la no-stra direzione non sarà mai indicata dall’e-goismo. Ed è il modello che corrisponde alla mia idea di felicità.

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|L’INTERVISTA|

MaSOn ROCCa: “la FElICItà è FaRE OgnI gIORnO CIò ChE pIù tI pIaCE”

Continuiamo a parlare di felicità, questa volta con un personaggio legato al mondo dello sport. Incontriamo Richard Mason Rocca, il cestista statunitense della Fileni Bpa , tornato a Jesi per indossare la maglia arancioblu a distanza di 9 anni dalla precedente esperien-za con la Sicc Bpa, squadra che nel 2001 l’ha lanciato in Italia ed in Europa, fino a ve-stire la maglia della Nazionale. l’Aurora Basket lo ha accolto di nuovo a braccia aperte, con grande soddisfazione: lottatore, determinato a non mollare mai, è un esempio per tutti sia in campo che fuori. “Ho sempre desiderato tornare a Jesi, dovevo solo decidere quando – racconta Mason – Nonostante le altre offerte, ho preferito firmare un contratto con l’Aurora Basket e trasferirmi di nuovo qui. ora abito in campagna, con mia moglie e i miei quattro figli, in un appezzamento di terreno che avevo acquistato”.Cosa ti piace di Jesi?“Che è una città tranquilla, dove tutti si conoscono. Non è troppo grande ma è comun-que fornita di servizi. Inoltre è eccezionale la posizione, tra il mare e la montagna. Qui si vive bene”.E cosa pensi degli jesini?“In nessun’altra parte di Italia e Europa ho trovato amicizie solide come quelle che ho qui. Negli jesini ho trovato una seconda famiglia: mi hanno accolto bene quando sono arrivato in città per la prima volta. Mi hanno insegnato la lingua. Sono generosi: se sei leale con loro, faranno di tutto per te!”Ti trovi meglio in Italia che negli USa?“Vivere negli Stati uniti ha i suoi aspetti positivi ma anche negativi. là tutto è più ac-celerato e veloce, se vuoi qualcosa la ottieni subito e più facilmente. E questo perché si lavora sempre, ininterrottamente! Il tempo viene apprezzato di meno e le persone trascorrono la maggior parte della giornata a lavoro. In Italia, invece, c’è una cultura diversa, è la patria del buon cibo e dello stare insieme, qui ci sono più spazi per godersi il tempo e i piaceri della vita”.Il basket negli Stati Uniti è uno sport di massa, un po’come il calcio in Italia. È diverso il modo in cui i giovani si avvicinano alla pallacanestro?“Sì, negli uSA i giovani apprendono lo sport direttamente dalla scuola. durante l’anno scolastico, tutti gli studenti provano più discipline ed entrano a far parte di associazioni sportive. In Italia, ci si avvicina invece ad una disciplina per scelta. le società sportive sono esterne alla scuola e se sei bravo in uno sport è perfetto, puoi praticarlo ed andare avanti. Altrimenti, puoi cambiare e provare qualcos’altro, ti iscrivi ad un’altra società ma sempre con il rischio di investire tempo e denaro in qualcosa che potrebbe non essere adatto a te”.Mason, come trascorri il tuo tempo libero fuori dal palazzetto?“Con la famiglia, leggendo o guardando un film insieme ai miei figli”.Prima hai parlato dell’Italia come la patria del buon cibo. Qual è il piatto marchi-giano che più preferisci?“Adoro i vincisgrassi!”Come trascorrerai il natale?“Resterò qui a Jesi, insieme a mia moglie a i miei figli. Anche mio fratello vive qui. Purtroppo non avrò molto tempo libero perché in quel periodo dovrò giocare una par-tita importante”.

il ceStiStA StAtunitenSe tornA A JeSi. gli mAncAvAno lA BuonA cucinA e gli Amici.a cura di Chiara Cascio

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Quali sono i valori in cui credi di più, Mason, quelli che ti sono stati insegnati e che traman-derai ai tuoi bambini?“Insegnerò loro che non si ottiene nulla senza l’im-pegno. Nella vita c’è da sudare e lavorare sodo per ottenere dei buoni risultati. E che nella quotidianità, così come nello sport, non conta il singolo ma la squadra. Sono i compagni a fare la differenza”.

E cosa dirai loro riguardo la felicità?“Che in qualunque attività decideranno di cimentar-si non dovrà mai mancare il divertimento. già da ora li esorto ad uscirea giocare all’aperto. li porto in mezzo alla natura, li faccio divertire. Perché per es-sere felici, ogni giorno, devi fare ciò che più ti piace, che ti dà soddisfazione, e viverlo a pieno”.

auRORa, Il BaSkEt vICInO alla CIttàaltero Lardinelli, amministratore unico dell’Aurora Basket, ha le idee chiare sui progetti della Filena Bpa per il 2014. “l’obiettivo è avvicinare il pubblico alla squadra arancioblu, senz’altro un vanto per la città di Jesi – spiega lardinelli - Al palazzetto, ad ogni incontro, si contano circa 2 mila presenze, segno che la campagna sta producendo dei risultati”.Quali sono state le iniziative di maggiore successo in questo 2013?“Il rapporto con il territorio è un elemento fondamentale per l’Aurora Basket nella definizione delle iniziative di supporto all’attività sportiva. Innanzitutto, abbiamo lasciato invariato il prezzo degli abbonamenti che, negli ultimi quattro anni, non è salito. Per avvicinare la gente al basket, è stata promossa anche

l’iniziativa “la Spesa dei Camponi”, un accordo siglato con i Supermercati SI con Te di via Castelfidardo e via Paladini che, con una spesa di  € 50 in un unico scontrino,  permette di ricevere in omaggio, un biglietto per la prima partita casalinga in cartellone, successiva all’acquisto, per tutta la durata del campionato. Sono poi in piedi convenzioni con Mcdonald’s e l’associazione Jesi Centro per il periodo Natalizio”.Quali sono i valori promossi da aurora Basket?“Sicuramente il grande senso di appartenenza alla città e la “tigna”– come si dice a Jesi – nel perseguire gli obiettivi. Crediamo nell’etica dello sport e nella sua valenza educativa per i giovani”.L’aurora Basket investe molto nelle nuove generazioni …“I giovani sono il serbatoio e il futuro della squadra. Il basket, d’altra parte, come tutti gli sport, restituisce in quanto fonte di crescita, in grado di educare i nostri figli ai valori sani e di tenerli lontani da problemi e “cattive” scelte di vita”.Come avvicinare i più piccoli al basket?“grazie all’iniziativa “Aurora, il basket per tutti” la società ha messo a disposizione dieci borse di studio che permetterà a bambini da 4 ai 10 anni di giocare a basket gratuitamente. l’assegnazione dell’offerta sarà gestita dal Comune di Jesi sulla base delle necessità delle famiglie. Il “Progetto Scuola”, invece, prevede 320 ore di laboratori finalizzati all’attività motoria all’interno delle classi delle primarie di Jesi e Vallesina, con l’intento di avvicinare i bambini al gioco-sport del minibasket. Altra iniziativa è il “Family day”, fissato per il prossimo 4 gennaio, che offre ai più piccoli e alle loro famiglie l’opportunità di incontrare i giocatori dell’Aurora e divertirsi con loro a pallacanestro”. Lo sport rende felici?“Indubbiamente. la mia idea di felicità corrisponde all’immagine di un bambino che corre dietro un pallone”. aspettative per il 2014?“Riuscire a consolidare il legame tra città e pallacanestro e unire il più possibile i soci e gli sponsor intorno l’Aurora Basket”.

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|L’INTERVISTA|

CaRla gOzzISpOntanEItà E DIvERtIMEntO alla BaSE DEl SuCCESSOa cura di Chiara Cascio

la redazione di Password sulle tracce di Carla gozzi, stylist e conduttrice televisiva di Real Time. Bionda e frizzantina, così come appare in tivù, cono-sciamo da vicino la più famosa style coach d’Italia. Carla, sei nota al pubblico per le trasmissioni “Ma come ti vesti”, “Shop-ping night” e “guardaroba Perfetto”. Ma, spento il lumino rosso della telecamera… chi è Carla gozzi?“la stessa che conoscete in tv! Precisina e con la fissa dell’estetica”.Come ricordi gli inizi della tua carriera?“gli inizi sono stati eccitanti e anche impegnativi. lavoravo per una maison italiana in forte crescita e si respirava un’aria fantastica! Però il lavoro era tantissimo. Entravo in ufficio con la luce del mattino e uscivo a notte fonda. un inizio che, devo dire, mi ha dato un bella impostazione per come sono poi diventata workaholic”. Icona di gusto e stile per molte ragazze, quando ti sei avvicinata la pri-ma volta al mondo della moda?“Nella tarda adolescenza. Molte delle mie amiche prima di me adoravano la moda e io invece no. loro giocavano con le bambole e io no. Però poi, appena ho sentito un’attrazione irresistibile… il richiamo è stato totale”.Hai anche altre passioni?“lo sport che pratico tutti i giorni, l’arte, la lettura e i cani”.nel 2008, inizia la tua avventura sul piccolo schermo. Ti aspettavi un successo simile?“Quando ho mosso i primi passi nel mondo della televisione pensavo fossero anche gli ultimi. Non immaginavo quello che sarebbe poi accaduto”. nel 2009 ti affermi come fashion blogger e approdi sul web con il clic-catissimo carlagozzi.it. Come hai fatto a conquistare così velocemente il mondo della rete? “Con la semplicità che in fondo mi appartiene; ho offerto a chi mi leggeva il mio lavoro di consulente”.Dal 20 novembre, sei anche a teatro con uno “Show” tutto tuo. Di cosa si tratta?“Carla gozzi Show” è uno spettacolo e un tuffo nella moda, restyling, la mia academy e tanto divertimento”.altri progetti e iniziative che ti riguardano?“Molte nuove ma tutte ancora top secret”.Secondo te, qual è il segreto del successo?“due parole: spontaneità e divertimento”.Ma Carla… c’è una cosa che nella vita in cui non sei riuscita?“Così tante che spero di riuscire a farle tutte!”Una caratteristica che ti piace di te.“Il pragmatismo unito alla creatività”.Un consiglio sulla moda con te è d’obbligo! Cosa non deve mai mancare nell’armadio di una donna? E in quello di un uomo?“Per lei il little Black dress (lBd) e per lui la pochette da taschino”.La chiave della felicità, secondo Carla gozzi.“In una frase: domani è un altro giorno”.

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JESI (AN)Corso Matteotti, 44

0731 215293

FEMME Abbigliamento dI g.E.

foto di Roberto Torelli e Chiara Cascio

& I N T I M o

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|L’INTERVISTA|

A tu per tu con nanCy BERnaCChIa

“la vERa FElICItà è nOn ESSERE MaI SOlI”a cura di Chiara Cascio

A volte, è faticoso essere unici. Avere delle qualità e, allo stesso tempo, sentirsi incompresi perché speciali. la chiamano la solitudine dei numeri primi. Eppu-re, anche se spesso additata per la sua bellezza e suoi primi passi nel mondo dello spettacolo e della moda, nancy Bernacchia non ha smesso di essere la ragazza acqua e sapone di sempre. Bella sì ma altrettanto determinata nell’ inseguire i suoi sogni, armata di sorriso e una dose di umiltà. Ventuno anni, studentessa universitaria a Camerino, Nancy vive con la sua famiglia a Moie, in una casa di campagna. Attratta dal mondo dello spettacolo sin da bambina, partecipa alle selezioni per Miss Italia a 18 anni, iscritta da sua madre e da un’amica, quasi per gioco. Pur essendo la prima esperienza in un concorso di bellezza, a Salsomaggiore si fa strada fino alle prefinali. Nancy non demorde e negli ultimi anni continua a calcare le passerelle dei concorsi più noti e impor-tanti. A Miss Mondo, si piazza tra le cìnquantadue finaliste; a Miss universo, si classifica 3^ alle nazionali di Roma. Nel 2011, vince la fascia nazionale di Miss Ciclismo, titolo che fa parlare di lei in tutta Italia, premiata da damiano Cunego e Vincenzo Nibali. Nancy torna a concorrere per il titolo di reginetta d’Italia nel 2013 e partecipa alle finali con la fascia di Miss Marche . Si classifica tra le ventuno finaliste in gara e approda in prima serata su la7, in diretta dal Pala Arrex di Jesolo. Ritorna a Moie, senza la corona, ma con ancora tanti sogni e progetti da realizzare. Nancy sa che il mondo che vuole conquistare è scandito da luci ed ombre. leggero e frivolo all’apparenza, fondato sui canoni estetici, quel posto in passerella o sotto i riflettori dello show biz richiede – come in tutti percorsi professionali - costanza e sacrificio. “Chi sceglie questo mestiere sa che deve sottostare ai dettami di un ambiente estremamente competitivo, dove si incontrano, come diceva Pirandello, tante maschere e pochi volti – racconta Nancy – Impari a tirar fuori il carattere per non abbatterti, a sorridere anche davanti le delusioni. Senza contare i tanti aspetti da curare, dalla taglia, rigorosamente 38-40 se vuoi sfondare nell’alta moda, all’età, un limite questo che, oltrepassato senza risultati, costringe a rivedere le proprie scelte”. Sono molte le esperienze già collezionate sotto i riflettori, dai concorsi ai ser-vizi fotografici, come quello in Marocco per la rivista donna Moderna. E poi ci sono le sfilate con le agenzie locali e gli impegni con la scuola di danza dove insegna hip-hop ai più piccoli. “Sono fortunata perché la mia famiglia mi è sempre stata vicino – racconta Nancy – Mia madre mi accompagna anche nei viaggi di lavoro e alle selezioni e condivide con me oneri e onori della strada che ho scelto”. nancy, qual è stata l’emozione più forte di questo 2013?“la più forte è stata quando ho vinto il titolo di Miss Marche. Essere premiata da Miss Italia come portabandiera della regione mi ha regalato tantissima gio-ia e soddisfazione. una bellissima sorpresa, a dire il vero … non mi aspettavo di essere incoronata, per carattere tendo a non farmi troppe illusioni”.Cosa ricorderai di Jesolo e dell’esperienza a Miss Italia?“la nebbia della mattina quando mi alzavo, la sveglia alle 6.30, trucco e parrucco in un lampo e poi tante ore di prove, scatti fotografici, stress. due settimane intense, particolarmente impegnative e allo stesso tempo uniche,

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le porterò sempre nel cuore. da bambina guar-davo Miss Italia e, avervi partecipato, è stata una bella soddisfazione oltreché un traguardo professionale”.nancy, tu non sei solo una bella ragazza. Sei anche un’ottima ballerina …“la danza è il mio primo amore, ho iniziato all’età di 3 anni con la classica. Ho studiato fino all’anno scorso poi ho appeso le scarpette da allieva al chiodo per concentrarmi sulla carriera di indossatrice. Anche perché i due settori ri-chiedevano un tipo di corporatura contrastante: la danza scolpisce, rende tonici e muscolosi, la moda invece preferisce forme più snelle e sottili. dovevo scegliere”.E in rete c’è anche un tuo singolo, scarica-bile da iTunes.“Sì, è una versione remix della canzone “Con il nastro rosa”. Ho studiato anche canto … quel-lo che ho ottenuto finora è arrivato con le mie sole forze e tanto impegno”.Quali sono i tuoi prossimi impegni?“Sfilate e casting tra Milano e Roma. A breve farò anche un corso di dizione e recitazione, di-cono che ho un viso adatto per il cinema. Sicu-ramente il 2014 sarà un anno all’insegna delle nuove opportunità, magari anche all’estero!”Cosa fai lontana dal lavoro?“l’estate vado a cavallo. Sono cresciuta in campagna, amo gli animali e la natura! Piscina e palestra regolarmente durante la settimana e

quando ho tempo libero mi diverto in cucina”.non dirmi che sei anche un’ot-tima cuoca…“da brava mar-chigiana, mi pia-ce la buona cuci-na e così, quando posso, preparo i passatelli fatti in casa o mi faccio una crescia di polenta”.

Eppure sei sempre in perfetta forma. “Questo perché mangio tutto e in maniera sana. Non nascondo che sono una buona for-chetta ma sono attenta a bilanciare tutti gli alimenti. Non mi dispiace contenermi sui dolci, preferisco due bistecche ad una crostata! Man-gio molto frutta e verdura, anche più volte al giorno, non stravizio con la pasta – anche se è faticoso! - colazione a base di the, yogurt o latte vegetale con il caffè, dato che sono intol-lerante ai latticini”.Come ti vedi in futuro?“Felice, con una famiglia mia e un ottimo lavo-ro. Magari un giorno poi si apriranno le porte del successo e potrò anche realizzare il mio sogno …”Secondo te, qual è la chiave per essere felici?“Prima di tutto sentirsi bene con se stessi. go-dere di ottima salute. Avere le persone care al tuo fianco, non essere soli”.C’è qualcuno che vorresti ringraziare?“Tanti professionisti del settore e le persone del paese che mi hanno amata e sostenuta nel voto durante la mia permanenza a Miss Italia. E poi gli amici, i familiari, mia nonna che, sarta, mi ha sempre dato una mano con gli abiti, e i miei genitori che da sempre mi sostengono”.

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Alcuni suggerimenti per un regalo di Natale: perdono per un tuo nemico,

tolleranza per un tuo avversario, il tuo cuore per un tuo amico,

un buon servizio per un tuo cliente. Carità per tutti

e buon esempio per i bambini. Rispetto per te stesso

(Oren Arnold)

Auguri

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|NUTRIZIONE|

COnSIglI

pER BattEREla pIgRIzIaInvERnalE

a cura di Roberto ceciDottore in Scienze dell’Alimentazione

e Nutrizione umanaNutrizionista

la stagione invernale è oramai alle porte e con essa arrivano giornate decisamente più corte, mal tempo e anche un pò di pigrizia. Questo ci porta a lasciarci andare di più a tavola e tendenzialmente ad ab-bassare il nostro livello di attività

fisica. le due cose unite insieme molte volte si traducono in un aumento di peso ed in un peggioramento della composizione corporea che poi con molta fatica cerchiamo di recuperare. le basse temperature e l’atmosfera festaiola inducono al consumo frequente di cibi molto energetici e calorici, ricchi di zuccheri e grassi. I nostri ante-nati avevano sicuramente bisogno di questo surplus energetico per resistere ai climi rigidi, ma l’uomo di oggi vive in ambienti super riscaldati e senza compiere il minimo sforzo per alimentarsi. Questo fa si che si ingrassa con maggiore facilità, rispetto a stagioni quali la primavera o l’estate. In realtà la bassa temperatura potrebbe essere utilizzata a nostro vantaggio, infatti facendo attività fisica outdoor il nostro corpo sarà costretto a bruciare più energia a causa del freddo per mantenere costante la tem-peratura corporea. dicembre è anche il mese in cui iniziano le festività natalizie e proprio per questo avremo a tavola spesso dolci e grassi per almeno quindici giorni. E allora come fare per non appesantire eccessivamente il nostro corpo? In realtà niente di diverso da quello che dovremmo fare normalmente, ovvero mangiare buone dosi di alimenti vegetali ed integrali e pochi prodotti raffinati. Ciò diventa quanto mai importante in questo periodo dell’anno e per questo sarà utile seguire un’alimen-tazione sana dagli effetti disintossicanti che aiuta a prevenire l’aumento di peso e l’eccesso di tossine. Sulla tavola non dovranno perciò mancare elementi essenziali, ricchi di antiossidanti e vitamine, necessari per proteggere le cellule dell’organismo dagli attacchi dei radicali liberi. Molto spesso il digiuno è visto come la soluzione più efficace per compensare l’eccesso calorico del periodo natalizio, anche se questa è senza dubbio la scelta più sbagliata da fare. Sarà utile invece utilizzare i giusti alimenti e nelle giuste quantità. largo spazio quindi a passati di verdure, piatti unici a base di legumi, verdura e frutta di stagione come melograni ed arance. da limitare il più possibile è invece il consumo di alcolici, insaccati, latticini e carne, in particolare quella rossa. Sarà bene sostituire il tanto amato cappuccino a colazione con caffè d’orzo e tisane drenanti o depurative come quelle a base di finocchio o miscele di curcuma, cardo mariano, menta e tarassaco. Altro importante frutto del periodo na-talizio è sicuramente la melagrana, che oltre ad essere gustosa e scenografica per arricchire i piatti delle feste, è anche un’ottima fonte di antiossidanti e protegge l’ap-parato cardiovascolare dal processo aterosclerotico. la natura ci viene inoltre in aiuto per depurare il fegato e stimolarne la funzionalità epatica con il carciofo, il succo di mirtillo, succo di limone e l’olio extra vergine di oliva (senza esagerare nelle dosi). Non ultima l’importanza di bere circa due litri di acqua al giorno che aiuterà a eliminare le tossine in eccesso e ad idratare l’organismo. Cosi facendo potremmo permetterci di consumare i pasti natalizi senza particolari limitazioni o paure, e goderci, come è giusto che sia, i piaceri della tavola cercando ad ogni modo di evitare le abbuffate che sono sempre sconsigliate. Buon Natale a tutti!

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Invito tutti i lettori di Password a scrivermi

via mail: [email protected]

via posta a: Avv. Monica Checchini, Via Clementina, 31 - Castelbellino Staz.

- An - i quesiti legali che li assil-lano, al fine di consentirmi di aiutarli o comunque, di orientarli verso le scelte

più opportune.

Si avvisano i lettori che hanno sottoposto quesiti

legali alla sottoscritta che riceveranno il parere direttamente al domicilio

indicatomi.Potete rivolgermi domande, condividere esperienze e trovare risposta ai vostri

quesiti sul FoRUM presente nel sito dello Studio www.studiolegalechecchini.it

|L’AVVOCATO RISPONDE|Cara avvocatessa, ho un problema e non so come comportarmi; mio marito da tempo mi tradisce e per questo motivo io gli ho detto che deve andersene di casa a vivere con l’amante e che voglio la separa-zione, ma lui mi ha risposto che dato che io non ho uno stipendio non mi posso permettere di pagare un avvocato e comunque, il giorno che chiederò la separazione, mi farà togliere le figlie che peraltro, dato che sanno tutto e vedono che nei loro confronti il padre è sostanzialmente assente sia economicamente che materialmente, non vogliono più ave-re a che fare con lui. Lo può fare? Devo continuare ad accettare questa situazione?gentilissima Signora, contrariamente a quanto sostenuto da suo marito, il fatto che lui intrattenga una relazione extraconiugale e che abbia un pessi-mo rapporto con le figlie è da considerarsi “fortemente pregiudizievole per il mantenimento di una affectio coniugalis all’interno del matrimonio secondo l’id quod plerumque accidit” (in tal senso si è espressa anche da ultimo la Cassazione con sentenza n. 25315/2013) con conseguente diritto di affida-mento esclusivo delle figlie alla di loro madre (e, quindi, a lei) e l’asse-gnazione della casa coniugale, con obbligo per il padre di versare un assegno mensile quale contributo al mantenimento della prole, oltre a dover concorrere nella misura del 50% alle spese straordinarie; fatto salvo il (probabile) suo diritto al mantenimento ove ne sussistano i presup-posti.Peraltro l’affido esclusivo a lei sarebbe determinato dallo stesso disinteresse e dall’inosservanza da parte di suo marito degli obblighi di assistenza verso le figlie (tale da farlo apparire ai loro occhi una figura del tutto assente), oltre che dalla difficoltà di comunicazione, venutasi a creare con le medesime, anche se probabilmente in parte generata dall’accesa conflittualità esistente tra i genitori, tutte situazioni tali da far ritenere pregiudizievole per le predette l’affidamento congiunto o condiviso. Il fatto poi che lei non sia in grado di sopportare le spese legali per una separazione (consensuale o giudiziale che sia) non costituisce un problema poiché non avendo reddito può accedere al gRaTUITo PaTRoCInIo (o Patrocinio a spese dello Stato) per cui la cui disciplina la rinvio alle sezioni “ARTIColI (http://www.studiolegalechecchini.it/?page_id=172) e “doCuMENTAzIoNE E PRoCEduRE” (http://www.studio-legalechecchini.it/?page_id=212) del mio sito www.studiolegalechecchini.it.

l’avvocato Monica Checchini comunica che lo Studio legale

rimarrà nella sua attuale sedein via Clementina, 31 di Castelbellino Staz. (AN)

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Corso Matteotti, 12 - Jesi (AN)Tel. 0731 59932 [email protected] - www.esitur.com

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|LETTERATURA PER L’INFANZIA|

Silvia Piangerelli è laureata in lettere e ha conseguito un Master in Editoria con una tesi sulla letteratura per l’infanzia e sull’importanza delle fiabe per lo sviluppo psicologico del bambino. lavora come redat-trice e ideatrice di testi per una casa editrice, per cui scrive articoli, racconti, testi di varia natura destinati ai bambini e alle insegnanti.

“Evviva, evviva, evviva, evviva, noi crediamo alla felicità!”.

Pippi calzelunghe

PiPPi CalzeluNghe Ci iNsegNa ad essere feliCi

Credo che le fiabe, e in generale gran parte della letteratura per l’infan-zia, siano una ginnastica per la felicità: tonificano i muscoli della nostra identità e fortificano i tendini della fantasia. Esse guidano il bambino (e anche l’adulto) nel rispetto di se stesso, invitano all’ascolto e a sdram-matizzare, aiutano a superare le difficoltà della vita, a non ferire e a non subire, a far uscire allo scoperto la creatività, le paure, ma anche la fiducia e il coraggio. un personaggio della letteratura per l’infanzia che è senz’altro il simbolo della felicità è Pippi Calzelunghe, l’irriverente ra-gazzina dai capelli rossi e dalle innumerevoli lentiggini sparse su un viso simpatico. Vive in una casa senza adulti, piena di soffitte e luoghi nasco-

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sti: è la casa delle avventure e delle prove di coraggio, che sempre supera al meglio grazie alla caparbietà e alla forza d’animo. Nel sua vita tutto è possibile, non ci sono limiti alla fantasia e neanche alla felicità, di cui si fa la portavoce per eccellenza. Il suo mondo è caratterizzato da giochi in libertà, all’aperto, senza paura dei rischi e dei pe-ricoli, un mondo al quale cerca di rimanere aggrappata ingurgitando le pillole “cune-gunde” che non fanno mai diventare gran-de. Ma Pippi è anche responsabile come un adulto, sa che deve cavarsela da sé e soprattutto che deve proteggersi da sola, facendosi beffe dei bulli, dei ladri e delle forze dell’ordine. Si dà da fare, non aspetta i principi azzurri per essere felice, lei felice lo è già, perché sa di poter contare su se stessa, trovando sempre la forza per af-frontare ogni cosa. Il personaggio creato

dalla penna di Astrid lindgren fece subito parlare di sé, poiché sembrava fare tutto quello che ai bambini per bene viene impo-sto di non fare. l’eroina positiva, spavalda, temeraria, sempre sorridente, divenne una fonte d’ispirazione nella lotta per la parità dei sessi, non solo in Svezia, ma un po’ in tutto il mondo. le ragazze furono incorag-giate a divertirsi, ad affrontare la vita con serenità, con un sorriso contagioso sul viso e tanti buoni propositi in tasca. Tutti noi, anche oggi, abbiamo bisogno di Pippi Calzelunghe e dovremmo imparare da lei a credere nella felicità, lottando con tutte le nostre forze per raggiungerla.

Per suggerimenti, domande ed altro po-tete scrivermi al seguente indirizzo mail: [email protected]

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VIDEogIoCHI: Un REgaLo PER naTaLE

FILM E DVD Da METTERE SoTTo L’aLBERo

Stanno per arrivare i giorni più felici dell’anno, le vacanze natalizie sono ormai alle porte e, come sempre, inizia la corsa all’acquisto. da tempo uno dei regali più ambiti dai giovani - e non solo! - sono gli apparecchi tecnologici, tanto costosi quanto desiderati e, fra questi, sicuramente a farla da padrone sono i videogiochi con un fatturato che ormai ha superato quello dell’intera industria cine-matografica. Nell’affolato mondo videoludico, molti non avranno un’idea precisa di cosa convenga comprare: an-diamo a scoprire i più importanti prodotti che troverete

nelle principali catene di elettronica e nei negozi specializzati. durante il mese di Novembre ha fatto la sua comparsa sugli scaffali addirittura la nuova generazione di console. Se riuscirete a trovarne ancora una disponibile, potrete por-tarvi a casa la nuova console Microsoft chiamata Xbox one (prezzo consigliato 499€) oppure la neonata Playstation 4 di Sony (prezzo consigliato 399€). grazie a queste due macchine, la nuova generazione di videogiochi prenderà vita e il destinatario del regalo non potrà che esservi grato. Passando al lato software e, di conseguenza, a cifre nettamente più basse, gli ultimi mesi dell’anno sono considerati i più prolifici proprio in virtù del Natale, statisticamente il periodo dove la gente è più predisposta all’acquisto. di recente uscita troviamo capolavori come il famosissimo gTA 5, la mera-vigliosa simulazione calcistica Fifa 14, il nuovo e più fortunato capitolo (rispetto al predecessore) dell’assassino ubisoft chiamato Assassin’s Creed 4: Black Flag, il sempreverde Call of duty, quest’anno sottotitolato ghosts, o i nuovi episodi dei Pokemon (X e Y) per Nintendo 3dS. A ridosso del Natale troverete invece la simulazione di guida gran Turismo 6 per Ps3 e il nuovo capitolo di Mario, nominato Super Mario 3d World per Nintendo Wiiu, il tutto a completare un quadro ricco dove segliere non sarà facile ma la qualità risulterà garantita.

a cura di Matteo baleani

|SPECIALE REGALI DI NATALE|

la festa natalizia si avvicina e per non farci co-gliere impreparati nella scelta del regalo segna-liamo alcuni titoli di serie TV e film. Per i cineama-tori valutare quale pellicola donare alla persona desiderata è indispensabile per far bella figura, dato che in base al carattere o alle inclinazioni di ognuno di noi, possiamo abbinare dVd di sicuro successo.Per gli innamorati: il primo consiglio è Notting Hill, film del 1999 con Hugh grant e Julia Roberts, ambientato nell’o-monimo quartiere londinese, che narra la storia d’amore tra una stella hollywoodiana e un ragazzo comune. una commedia romantica americana piacevole e non impegnativa, adatta a passare del tempo con il partner in una calda atmosfera. Il secondo film è Venuto al mondo, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Margaret Maz-zantini con un cast internazionale che va da Sergio Castellitto a Penelope Cruz fino a Emile Hirsch. l’ottima regia di Castellitto cattura eccellentemente i tre piani temporali diversi nei quali si svolge la trama. Attraverso intrecci narrativi conosciamo la tormentata storia d’amore tra gemma e il fotografo diego in una Sarajevo ai tempi delle olimpiadi invernali del 1984.Per gli amici: bellissimo film d’autore, I Tenenbaum, commedia firmata da Wes Anderson che racchiude le vicende di una famiglia particolare sul ritmo delle musiche di lou Reed. Tre ragazzi tornano dopo tanti anni nella casa d’infanzia a New York con il peso di molti fallimenti. Sarà il padre, Royal Tenenbaum, a salvare le sorti di una famiglia divisa. un altro film è Big Fish, viaggio fantastico partorito dall’idea di Tim Burton nel 2003. Edward Bloom racconta storie fantastiche e apparentemente inverosimili sulla sua vita. Suo figlio, non prendendolo sul serio, si allontana da lui. In seguito alla ma-

a cura di Giuseppe De Lauri

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lattia del padre, però, compie un viaggio personale scoprendo nei racconti paterni molta più verità di quanto credesse.Per i cinefili: grande classico con Blue Velvet di david lynch, claustrofobico e inquietante, che parla di un mondo spre-gevole, ovvero l’altra faccia di una cittadina americana, considerato da Rolling Stone il miglior film degli anni ottanta. Fortemente consigliato è l’acquisto (o il regalo) del cofanetto Alfred Hitchcock – The complete collection disponibile dal venti novembre. una raccolta dei film del maestro della tensione contenente opere quali la finestra sul cortile, Psyco, la donna che visse due volte, gli uccelli, il tutto in una imperdibile edizione in Blu-ray.Per i teledipendenti: consigliamo l’acquisto della prima stagione di Breaking Bad, serie ormai famosissima e prodotto di punta dell’emittente HBo. l’ascesa criminale del professore di chimica più famoso della televisione è garanzia di successo assicurato. di tutt’altra fattura, invece, è la simpatica sit-com How I met your mother. Arrivata alla sua nona stagione, le vicende sentimentali di Barney Stinson e dei suoi amici sono un eccellente diversivo, nel nuovo millennio, agli amanti delle storiche commedie seriali come Friends o dharma e greg.Per i viaggiatori e naturisti: Baraka, stupendo film di Ron Fricke, un viaggio spettacolare nei luoghi può remoti o vicini del pianeta. Attraverso tutti i continenti una serie continua di immagini spiazzano per la loro bellezza e genuinità. Africa, America, Asia, Europa e oceania rappresentate nella società e nella natura più nascosta. un’opera che lascia senza parole. Il secondo film è Microcosmos, cooproduzione tra Francia, Svizzera e Italia del 1996, ha per protagonista la minuscola vita che si svolge in prati e boschi, dove insetti e invertebrati sembrano inconsapevoli attori di un mondo parallelo e concatenato al nostro.Infine per non sbagliare mai proponiamo la scelta di grandi Kolossal come Il gladiatore o Il Padrino, film che non hanno bisogno di presentazioni e che sono adatti ad ogni fascia di pubblico e ad ogni esigenza.

A Natale, regala un libro.Tante le novità in libreria per le feste. la scelta, però, è dettata dai gusti personali di chi acquista e di chi avrà il piacere di trovare un libro sotto l’albero.Qualche suggerimento per arrivare preparati in libreria.Tra i libri più venduti si conferma “gli Sdraiati” di Michele Serra (Ed. Feltrinelli), che racconta, con il solito piglio critico di Serra, le riflessioni di un padre rivolte al figlio diciannovenne sulle distanze incolmabili tra le generazioni. A seguire luis Sepul-veda, firma del grande capolavoro educativo letterario” Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, che torna in libreria con “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” (Ed. guanda). dopo il successo di vendite del romanzo “le prime luci del mattino”, torna in testa alle classifiche Fabio Volo con “la strada verso casa” (Ed. Mondadori). E’ la storia di due fratelli, Marco e Andrea, molto diversi fra loro, costretti a riavvicinasi a causa degli eventi della vita. Al centro della trama, un inconfessabile segreto di famiglia. Piace molto alle donne, ma non solo, l’ultimo libro di Chiara gamberale “Per dieci minuti” (Ed. Feltrinelli), in cui l’autrice consiglia ai lettori e alle lettrici di fare un gio-co, per liberarsi dalle proprie ossessioni e ritrovare benessere e speranza. Edito da Piemme, un buon libro è anche “E l’Eco Rispose” di Khaled Hosseini. Per i più tradizionalisti è uscito “la cena di Natale” (Ed. Mondadori), il sequel del for-tunato romanzo “Io che amo solo te” di luca Bianchini. Per gli aggiornamenti sulla storia del nostro belpaese, ogni anno, a Natale, ci pensa Bruno Vespa. Quest’anno il giornalista di Porta a Porta si fa nostalgico e propone “ Sale, zucchero e caffè. l’Italia che ho vissuto: da nonna Aida alla Terza Repubblica” (Ed. Mondadori). un tributo all’amore nella sua più totale libertà è “Splendore” , il nuovo romanzo di Margaret Mazzantini (Ed. Mondadori).di suggerimenti letterari ce ne sarebbero tanti altri, ma vi invito ad investire del tempo in libreria. girare per gli scaffali, leggere i titoli che più vi incuriosiscono e lasciarvi catturare dal profumo dei libri.Buona lettura e Felice Natale!

LIBRI: QUaLI REgaLaRE?a cura di catiuscia ceccarelli

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la FElICItà DI una gRanDE SCOpERta : Il nuOvO MOnDO DElla FISICa quantIStICa a cura di Roberto Longo

|SPECIALE SCIENZA|

Roberto longo nasce a Jesi il 4 gennaio 1978. dopo ever ottenuto la laurea in in-gegneria elettronica presso l’ università Politecnica delle Marche, si trasferisce in Belgio, dove consegue il Ph.d in in-gegneria biomedica presso l’ università libera di Bruxelles. Nel gennaio 2012 viene accettato all’ università Montpel-lier 2, Francia, come ricercatore post dottorato, e nel Settembre 2013 riceve la carica di professore associato presso l’ ESEo “grande école d’ingénieurs”, An-gers. Autore di numerose pubblicazioni di livello internazionale, collabora con diver-si istituti di ricerca interessati allo studio e l’ utilizzo di ultrasuoni per la medicina e la biologia.. Per contattarlo scrivete a: [email protected]

le storie dei fumetti sono spesso arricchite da elementi di fantasia che rendono le storie più avvincenti, e in generale, più il cattivo di turno è tale, più la storia si fa interessante. Anche se ovviamente la realtà è un’altra cosa, abbiamo visto più volte, attraverso questa rubrica, che è possibile parlare di fisica raccontando la vita e le gesta di un supereroe. Immagino che questo sia sembrato un po’ insolito, almeno all’inizio, in quanto siamo abituati a considerare la fisica e, più in generale, le ma-terie scientifiche come entità estremamente rigide e razionali, incapa-ci di generare emozioni. I ricercatori diventano così, nell’immaginario collettivo, degli esseri un po’ freddi, asociali e, se di sesso maschile, imbranati con le donne. In realtà la ricerca scientifica è una professione ricca di colpi di scena: una grande scoperta, infatti, porta con sè una serie di emozioni in grado di investire chiunque, scienziati e non. A so-stegno di questa tesi posso ricordare uomini come newton, Maxwell, Einstein che hanno cambiato il nostro modo di pensare, vivere e di relazionarci con l’universo. Esiste però una grande scoperta, messa a punto a partire dagli anni ‘20 da matematici e fisici in maggior parte te-deschi. Questi ricercatori cominciarono a sostenere, tra una birra e uno strudel, un concetto rivoluzionario: nel regno dell’atomo regna il caos e avremo bisogno di tutta l’immaginazione possibile per comprenderlo! Nasceva così la fisica quantistica. E a chi non è mai capitato di parla-re di fisica quantististica e delle interazioni tra particelle subatomiche (protoni, elettroni e così via) al bar o durante una serata tra amici?!? A dispetto delle dimensioni, le leggi che valgono nel nostro mondo (gra-vità, elettromagnetismo...) dovrebbero funzionare anche dentro l’ato-mo, ma purtroppo non è cosi. la fisica quantistica ci dice che le par-ticelle subatomiche obbediscono ad altre leggi, che nel nostro mondo risultano assurde. A livelli subatomici, infatti, non vi è alcuna certezza di determinare la velocità e la posizione di un corpo (principio di inde-terminazione) ma soltanto una certa probabilità che una particella si trovi in un posto piuttosto che in un altro. Assurdo vero? Nella vita re-ale possiamo determinare con precisione la posizione e la velocità dei pianeti che orbitano intorno al Sole, grazie alle leggi della gravitazione universale, ma per determinare l’orbita di un elettrone attorno al nucleo di un atomo, quelle formule sono utili quanto un accendino scarico. la sola maniera di “uscirne vivi” dall’intricato mondo subatomico è quello di usare un approccio probabilistico: tutto, quindi, si svolge secondo una certa probabilità e niente diventa impossibile, dall’attraversare i muri ai viaggi del tempo. Più precisamente la parola impossibile deve essere sostituita dalla frase: “questo fenomeno ha una scarsa proba-bilità di verificarsi”. Se siete un po’ disorientati da questi concetti non preoccupatevi, siete in buona compagnia. Molti fisici dell’epoca rifiu-

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tarono apertamente questo tipo di approc-cio, lo stesso Einstein si scagliò contro le nuove leggi della fisica quantistica e, con la famosa frase “dio non gioca a dadi!”, espresse tutto il suo disappunto. gli anni

di studi e sperimentazioni che seguirono dimostrarono però che aveva torto e che la fantasia e l’immaginazione avevano aperto nuove strade per arrivare a capire l’univer-so fuori e dentro di noi.

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Un Natale “curioso”le tradizioni e le leggende sul Natale sono tante e variegate e in questo spazio voglia-mo offrire ai nostri lettori delle piccole curio-sità provenienti da diverse parti del mondo. In Francia Babbo Natale lascia i suoi regali non sotto l’albero, ma dentro le scarpe dei bimbi! la mattina del 25 dicembre si brucia un tron-co di legno molto massiccio che deve ardere durante tutto il giorno di Natale e si mangia la “Buche de Noel”, una torta al cioccolato che assomiglia ad un tronco (paragonabile al no-stro tronchetto di Natale). dall’altra parte del mondo, in Perù, i presepi sono ricavati dentro canne di bambù e il paesaggio sullo sfondo ha i colori accesi dei paesi tropicali. Infatti il Natale a Sud dell’Equatore coincide con la stagione estiva. Tornando in Europa, in ungheria, il presepe è realizzato dentro una cassa a forma di stalla con i personaggi costruiti in legno, carta od ovatta, mentre il pranzo di Natale in Polonia è composto da 12 portate (una per ogni apo-stolo). In Svezia vi è una tradizione natalizia molto radicata. Verso fine novembre aprono i  tipici mercatini di Natale che propongono le consuete decorazioni, oggetti d’artigia-nato, giochi per bambini  e dolci tradiziona-li come brioche allo zafferano e biscotti allo zenzero, cannella e garofano, immancabile il “glögg”, saporito vin brulé svedese che ser-vito con uvette e mandorle è un ottimo rimedio per scaldarsi nel rigido inverno scandinavo. In olanda la pianta del mirto viene considera-ta un fiore di Natale ed è tradizione bruciarne un ramoscello alla Vigilia in attesa della mezzanotte. Per concludere non tutti sanno che, in Italia, la parola panettone deriva da “Pan di Toni”, che è il nome del dolce inven-tato dall’aiuto cuoco di casa Sforza. la leg-genda narra che durante una cena, per aiutare il suo capo cuoco a rimediare al pasticcio di aver bruciato il dolce, preparò con gli avanzi del pranzo un dolce molto particolare che ebbe molto successo fra i commensali.

Chi è Babbo Natale?Nell’immaginario collettivo Babbo Natale è un omino grassottello vestito di rosso con la barba bianca, quello dello spot della Coca Cola, per intenderci, noto nella tradizione an-che come Santa Claus (in italiano San Nicola), protettore dei bambini: secondo la leggenda, l’uomo apparteneva ad una dinastia nobile ricca della Turchia. Per aiutare tre ragazze di una famiglia caduta in rovina, il turco Claus donò dei sacchi di monete d’oro in dote alle sventurare, cosicchè potessero essere prese in sposa. Al momento della consegna, trovando la finestra della loro camera chiusa, lasciò cadere i sacchi dal camino. da qui la leg-genda dell’uo-mo buono che porta doni pas-sando dal camino. una delle prime raffigura-zioni di Babbo Natale è del 1886 ad opera di luois Prang e nel 1931 un pubblicitario della Coca Cola ne riprese e modernizzò le sembianze sostituendo con le renne il cavallo bianco dell’originale raffigurazione di Santa Claus.

Perchè si addobba l’albero di Natale?

Nell’antico Egitto, durante il culto del sole, si addobbava una piramide. Tradizione poi ri-presa anche da altri popoli, tra i quali anche quelli del nord, che ovviamente sostituirono ciò che non avevano con quanto disponibile: dalla piramide all’abete. le luci sull’albero, come nel culto del sole, rappresentano la luce della vita.

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Password – mensile di informazione. n° 7 - dicembre 2013 Direttore responsabile: Chiara Cascio Editore e Progetto Grafico: Studio Gamma Coordinamento generale: Gianna Scortechini Foto di copertina: Roberto Torelli Foto: Chiara Cascio e Roberto Torelli

Collaboratori: Avv. Monica Checchini - Avv. Lucia Ripa - Roberto Longo Francesco Cascio - Catiuscia Ceccarelli - Riccardo Ceccarelli Silvia Piangerelli - Roberto Ceci - Talita Frezzi - Matteo Baleani Registrato al Tribunale di Ancona n. 5/09 del 23.03.2009 Reg. Periodici Stampa: Tipografia TJ - Jesi

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Per la sesta stagione sportiva la squadra Vallesina City Amatori partecipa al campio-nato Amatori Federale (F.I.g.C.). la squadra composta è da ex giocatori che, dopo aver appeso le scarpette al chiodo, hanno ancora voglia di divertirsi, ritrovandosi la sera sui campi di calcio sfidando le varie intemperie. Ci caratterizza la volontà di stare insieme, di fare sport e perché no, anche di vincere,.Il

tutto condito dal piacere di brindare in allegria. Comunque, a differenza di altre categorie, viene curato molto l’aspetto tecnico della squadra, perché portare a casa qualche trofeo è sempre stata una soddisfazione, cosa che ci capita molto spesso. Attualmente siamo alla settima giornata di campionato, occupiamo la seconda posizione in classifica a tre punti dalla prima, grazie a 4 vittorie e 3 pareggi. Concludendo, vogliamo augurare a tutti i lettori di Password e a tutti coloro che ci sostengono i più fervidi auguri di Buon Natale e un Felice Anno Nuovo.

Vallesina City Amatori

vallESIna

CIty

tutta la redazione di Password coglie l’occasione per porgere ai suoi lettori gli auguri per un

Buonissimo Anno Nuovo !Felice Natale e un

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ricambi.

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