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SOCIETÀ TRIESTINA DELLA VELA Associazione Sportiva Dilettantistica Stella d‘oro al merito sportivo C.O.N.I. - F.I.V. Notiziario Sociale Trimestrale • N. 26 Giugno 2010 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abb. Postale - 70% - DCB Trieste Fabio Zlatich è il presidente La Regata di Apertura Trofeo Bisso Classe Snipe All’Europeo di Optimist Mondiale 29.er per i Savio Fare Vela con l’Assonautica

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Società trieStina della VelaAssociazione Sportiva DilettantisticaStella d‘oro al merito sportivo

C.O.N.I. - F.I.V. Notiziario Sociale Trimestrale • N. 26 Giugno 2010

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Mondiale 29.er per i Savio

Fare Vela con l’assonautica

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Fabio Zlatich fotografato

da Max Ceschia.

“LA BRAZZERA”SI METTE AL PASSOCON I TEMPI

Egregi Soci, gentili Socie, questo è il primo numero della nuova edizio-

ne de “La Brazzera” - della quale, grazie alla sua squisita disponibilità, continua a essere direttore responsabile Pino Bollis - che si presenta a voi con un’impostazione e con una veste grafica rinnovate, nel tentativo di coniugare il ri-spetto della tradizione con la naturale crescita evolu-tiva imposta dal tempo e di offrirvi la possibilità di accesso immediato alle no-tizie del settore sociale di vostro maggiore interesse.

Desidero, inoltre, ringra-ziare tutti coloro che contribuiscono alla realiz-zazione e alla pubblicazione del nostro giornale sociale.

Nella speranza che queste piccole innovazio-ni, frutto del nostro desiderio di costante miglio-ramento, vi possano essere gradite, mi sia consen-tito augurarvi, di cuore, buona lettura.

Il PresidenteFabio Zlatich

RINGRAZIOPER LA FIDUCIA

Riprendo con emozione la direzione de “La Brazzera”. Speravo in un periodo di riposo più lun-go, ma non potevo sottrarmi all’invito del presi-dente Fabio Zlatich di seguitare a occuparmene. Grazie per la fiducia.

Mi sono di sprone la generosità della Modia-no, che continua a offrire alla STV il suo appoggio anche tramite la Luglio Fotocomposizioni incari-cata di migliorare ulteriormente la veste del noti-ziario, e la collaborazione promessa dal Consiglio direttivo.

Già da questo numero “La Brazzera” cambia aspetto e si arricchisce di nuovi contenuti. Il giu-dizio ai lettori.

Pino Bollis

Società Triestina della VelaPontile Istria, 8 - 34123 TriesteSegreteria Tel. 040 306327 - Fax 040 313257Bar Ristorante 040 305999www.stv.ts.it - [email protected]

Direttore Responsabile Pino BollisTel. e Fax 040 415535 - [email protected]

Autorizzazione del Tribunale di Trieste n. 1059/24.10.02 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abb. Postale70% - DCB Trieste

Grafica e impaginazione Luglio Fotocomposizioni

Stampa Modiano S.p.A.

Questo numero è stato chiuso per la stampa il giorno 9 giugno 2010

In copertina

La scuffia di Tornetta-Tamaro al Mondiale Master Snipe 2009 (Foto Ceschia).

Società trieStina della Vela

Notiziario Sociale Trimestrale • N. 26

Al passo con i tempi �L’assemblea di febbraio 3Impressioni di un Presidente 4L’assemblea di marzo 7Il bilancio preventivo 8Le nuove cariche 2010-2012 9Commissione sportiva 10Campionati studenteschi 10“Apertura” 2010 11Trofeo Bisso per Snipe 13Europei Optimist 14Coppa Italia Finn 14Match race femminile 14Coppe Antonio Sponza 15I Savio al Mondiale 29.er 16Silva Campanacci in Laser 4.7 16Minitransat per Luca Riccobon 17Risultati Nastro Bianco 17Modellini di Dariol 18“Calicanto” 18Fare Vela con l’Assonautica 19Gita in Turchia �0Incontri culturali �1News ��L’angolo della cucina �3La Sacchetta com’era �4

In queSTo numeRo

Giugno 2010

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IL TIMONE A ZLATICHELETTO CON 214 VOTIl’assemblea di febbraio. 116 preferenzeper Marina Simoni. Dibattito su questioni legali. Commosso saluto di Giorgio Brezich.

L’architetto Fabio Zlatich, anni 44, è il nuovo presidente della Società Trie-stina della Vela. È stato eletto con 214

voti durante l’assemblea generale dei soci tenu-tasi il 28 febbraio. Marina Simoni, l’unica altra concorrente alla massima carica societaria, ha ottenuto 116 preferenze.

Erano presenti 339 soci, di cui 97 per delega. Ha presieduto la riunione Roberto Sponza, se-gretario Nicola Matschnig.

Con commozione il presidente uscente Giorgio Brezich ha letto la relazione morale nella quale ha posto in risalto le attività svolte nel corso del suo doppio mandato 2003-2009. Intanto sullo schermo scorrevano delle imma-gini riepilogative di una politica senza confini e senza respiro. Un lunghissimo, significativo ap-plauso è stato rivolto all’indirizzo dell’oratore, a testimonianza dell’affetto e della considerazione di quanto ha fatto per la STV e della preziosa eredità che lascia al suo successore.

La relazione è stata approvata all’unanimi-tà, come subito dopo quelle del tesoriere Livio Lonzar sul consuntivo 2009 e del revisore dei conti Ruggero Kucich.

Dopo il plebiscitario voto favorevole alla modifica di due articoli del Regolamento (pro-posta approfondita dal direttore mare Furio Sponza), l’assemblea ha ascoltato la relazione del presidente del Comitato elettorale, Gianfranco Longhi, sui quattro incontri tenutisi in vista del rinnovo degli organi sociali. Un tema ampia-mente e animatamente discusso è stato quello dell’eleggibilità a presidente della Società di un consigliere che abbia appena concluso due mandati successivi. Sia il Collegio dei probiviri sia lo studio legale Martinelli-Rogolino aveva-no confermato tale possibilità. Longhi ha con-cluso il suo intervento indicando come priorità per il futuro Consiglio direttivo una revisione dello Statuto sociale che preveda una stesura più chiara dei limiti del doppio mandato.

Un momentodell’assemblea (Foto Ceschia).

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Sullo sfondo, Fabio Zlatich.

IMPRESSIONIDI UN PRESIDENTETra passato e futuro: la passione per il Circolo, dalle barche di legno agli skiff. Spirito e tradizioni da rimandare.

Il �8 di febbraio è stata una giornata lunga, anzi lunghissima, estenuante, esaltante e - non vi nascondo - anche venata di momenti, per me, commoventi. Alla fine, rimasto da solo, ho assa-porato completamente la felicità per l’onore di guidare la Società ma, nel contempo, ho sentito la preoccupazione per l’onere di tale impegno. Vorrei riuscire a raccontare questi miei sentimen-ti, ma non sarà cosa facile.

Sono nato nel 1965, il primo di settembre, sono figlio di Luciano e Clara, fratello di Paolo. Mio padre è stato socio dal 195�. Nel 1976 ho partecipato alla mia prima regata in Optimist, a Chioggia, al seguito dell’infaticabile Nino Spon-za. Poi sono venuti il Laser, il Finn, le squadre fe-derali, ma anche l’esame di maturità, l’università, la laurea e, infine, l’abbandono della attività ago-nistica. Dopodiché, da amatore, poche regate lo-cali, e rigorosamente con gli amici, da appassio-nato del mare con poco tempo libero. Per due mandati ho fatto parte del Consiglio presieduto da Giorgio Brezich. Sono stati anni interessanti, affascinanti e, cosa di non poco conto, diverten-ti. Lavorare con quelle persone è stato un piace-re ancor prima che un’esperienza unica. Ho valu-tato a lungo, quando ne ho avuto l’opportunità, se accettare o meno la candidatura a Presidente, perché temevo di non riuscire a dedicare abba-stanza tempo a questo incarico, perché temevo di non essere pronto.

Ma più riflettevo più chiaramente capivo che non potevo rifiutare, allora ho rinunciato agli im-pegni presso la Facoltà di Venezia e ho deciso di non ricandidarmi per il Consiglio provinciale dell’Ordine degli Architetti, ritenendo che il mio circolo fosse una priorità assoluta.

Non potevo rifiutare, perché dalla Vela ho avuto tanto, ci sono praticamente nato, sono cresciuto su questi pontili, ho imparato ad ama-re il mare e lo sport, sono divenuto “grande”; tra queste mura ho gioito e ho pianto, ma sempre assieme agli amici, come in una grande fami-glia.

Volevo e dovevo affrontare questo rischio per cercare di essere il nuovo Presidente.

È veramente difficile trovare le parole per raccontare la gioia e l’orgoglio che ho provato la sera del �8 di febbraio, che provo adesso, mentre scrivo, che certamente proverò domani e dopo ancora nel pensare di essere il Presidente della Triestina della Vela, del Nostro circolo a cui siamo tutti indissolubilmente e affettuosamente legati.

Mi sono commosso, ho detto, quando du-rante l’assemblea ho ricevuto, assieme a molti amici, velisticamente figli del vecchio Sponza, il distintivo dei �5 anni di associazione. Con tenero orgoglio posso dire: “Io facevo lo sport perché era bello stare con gli amici”, citando Matt, il pro-tagonista di un film, ambientato nel mondo del surf , divenuto un culto per la mia generazione.

Voglio usare queste parole perché rappre-sentano bene l’esperienza - mia e dei miei coe-tanei - alla Vela.

Noi siamo la generazione di mezzo. Quelli prima di noi erano i pionieri delle barche di le-gno e delle prime vele in dacron, noi abbiamo incominciato con gli Optimist di legno ma siamo poi cresciuti con i Laser e oggi abbiamo le vele in laminato e gli alberi in carbonio. La generazione ultima sta crescendo su skiff ultraveloci e acroba-tici, ma sempre sullo stesso mare.

Spetta dunque a noi aiutare i giovani a cre-scere nel rispetto dello spirito più vero del circo-lo - la divulgazione dello sport, della passione e dell’amore per la vela e il mare - in modo che possano diventare adulti e rimanere nella socie-tà e un giorno tramandarne a loro volta lo spirito e l’insegnamento.

Voglio ringraziare tutti i soci che mi hanno dato fiducia e sempre ci aiutano, come voglio ringraziare tutti i miei consiglieri per il grande impegno e capacità. Senza di loro tutto questo non sarebbe possibile.

Voglio ringraziare anche la mia Chiara per il sostegno che mi dà.

Fabio Zlatich

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Ha ripreso la parola Brezich per dire che la richiesta allo studio Martinelli-Rogolino di un parere ufficiale si era resa necessaria a seguito di un parere legale contrario presentato da alcuni soci. Sono intervenuti Osvaldo Giannessi, Gui-do Crechici, Roberto Sponza e Umberto Wetzl che con argomentazioni diverse hanno invitato l’assemblea a procedere oltre, evitando discus-sioni sullo statuto che avrebbero invalidato i la-vori del Comitato elettorale e le candidature da questo espresse.

Messa ai voti la proposta di non procede-re alla votazione sulla interpretazione dello Statuto, l’assemblea ha approvato a larghissima maggioranza, con due soli voti contrari e nove astenuti.

Un altro significativo momento si è avuto più tardi quando Giorgio Brezich ha procedu-to alla consegna dei distintivi ai soci che hanno maturato 25 o rispettivamernte 50 anni di an-zianità sociale.

- Soci da 25 anni, distintivo d’oro: Ennio Abate, Fabio Annibal, Giorgio Bacer, Alessan-dro Bisso, Bruno Bradaschia, Tiziana Cescon, Alfredo Del Santo, Corrado Ferluga, Massimo Fonda, Federico Lenardon, Alberto Lonza, De-cio Romanò, Felice Sciancalepore, Nicolò Tra-ni, Riccardo Valle, Fabio Zlatich.

- Soci da 50 anni, distintivo d’oro con bril-lante: Giorgio Doriguzzi, Arrigo Fonda, Sergio Riccobon.

Il Trofeo del Piccolo Nastro Azzurro, dispu-tato sabato 29 agosto (dalle cronache: cielo im-bronciato, previsioni meteo pessime, campo di gara il più possibile vicino alla Sacchetta, mezzi appoggio in grande quantità, nessun incidente), è stato consegnato ai coniugi Stefano Longhi e Alessandra Papa, primi in classe Snipe.

A questo punto il presidente dell’assemblea ha ricordato le modalità di voto per il rinnovo delle cariche sociali e ha invitato gli scrutatori (Stefano Domini, Giorgio Fragiacomo, Piero Penso e Fabio Rinaldi) a iniziare la chiamata nominale per l’espressione del voto.

Giorgio Doriguzzi, Sergio Riccobon e Arrigo Fonda hanno ricevuto i distintivi d’oro con brillante per i 50 anni di anzianità sociale (Foto Ceschia).

I coniugi Stefano e Alessandra Longhi tra Marco Penso e Giorgio Brezich (Foto Ceschia).

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Molto significativo tra le varie l’intervento di Roberto Sponza, come socio e non come presidente dell’assemblea, che, richiamandosi all’articolo 22 dello Statuto sociale ha invita-to il futuro Consiglio direttivo a considerare il conferimento del titolo di Commodoro al pre-sidente uscente Giorgio Brezich che, oltre ad avere bene meritato nei confronti della Società, ha ottenuto nel corso della sua lunghissima car-riera eccellenti risultati agonistici e prestigiosi incarichi internazionali.

L’assemblea ha accolto la proposta con un lunghissimo applauso.

A operazioni di scrutinio completate sono risultati eletti alle cariche sociali per il triennio 2010-2012:

Presidente: Fabio Zlatich.Consiglio direttivo: Ferruccio Cavazzon,

Massimo Cibibin, Vincenzo Distefano, Stefano Longhi, Stefano Michelazzi, Gino Neglia, Ni-cola Orciuolo, Marco Penso.

Collegio dei probiviri: Giuseppe Bollis, Lucia Giurco, Gianfranco Longhi, Giovanni Si-curanza, Giuseppe Terdoslavich.

Collegio dei revisori dei conti: Tullio Bontempo, Riccardo Cavazzon, Ruggero Ku-cich, Livio Lonzar, Cristina Orlando.

Ennio Abate riceve il distintivo

dei 25 anni.

Riccardo Berini,Socio dell’anno

2009.

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Fabio Zlatich.

La presentazione del nuovo Consiglio direttivo da parte del neo eletto presidente Fabio Zlatich.

UN’EREDITÀ PREZIOSASUGGERISCE IMPEGNOl’assemblea di marzo. Un’apposita commissioneper lo sport. Ci sono i mezzi per ambiziosi progetti. Richiami alle tradizioni marinare.

Fabio Zlatich non ha nascosto la sua emozione a parlare per la prima volta in assemblea da neo eletto presidente

della Società. Ha ricordato che l’assise era la prosecuzione di quella elettiva di febbraio e pertanto ha proposto che a dirigerla fosse lo stesso presidente, Roberto Sponza. Niccolò Michelazzi ha fatto da segretario.

L’assemblea ha quindi ratificato la distribu-zione delle cariche in seno agli organi sociali (vedi box a pag. 9).

Zlatich, ricordata la preziosa eredità lascia-tagli da Giorgio Brezich, è passato quindi a esporre la sua relazione programmatica com-prendente tutti i settori dell’attività sociale, dedicando particolare importanza a quello

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Il nuovo tesoriere Gino Neglia.

GINO NEGLIA CI PARLA DEL PREVENTIVO

La relazione del nuovo tesoriere Gino Neglia ha toccato alcuni punti sulle nume-rose disposizioni normative fiscali emanate nei confronti delle associazioni che hanno complicato il lavoro di chi si occupa di que-sta realtà, tanto che i controlli dei funzio-nari dell’Agenzia delle entrate o della Polizia tributaria negli ambi-ti delle associazioni è diventata una norma-le prassi. Gli adempi-menti da rispettare sono molti e di grande importanza e i privilegi che il fisco concede alle associazioni sportive sono molti, biso-gna solo rispettare in maniera assoluta le regole. Per il bilancio preventivo, è stata se-guita la linea adottata negli anni precedenti, mantenendo invariate le risorse a favore di ogni singolo settore per dare la possibilità di svolgere al meglio i loro compiti istituzio-nali.

Entrate.Le voci con entrate certe sono rimaste

invariate rispetto al consuntivo �009 come i canoni associativi, imbarcazioni, alaggi, allievi squadra agonistica; mentre sono diminuiti per il principio della prudenza i proventi per le buone entrate, per la scuola vela e soprattutto per i contributi in quanto non si può avere in anticipo la certezza del loro ammontare.

Uscite.Anche l’ammontare delle uscite è rima-

sto invariato rispetto al bilancio consuntivo �009 apportando solo alcuni aumenti alle spese fisse correnti come le spese per il personale per eventuali rinnovi contrattuali e aumenti Istat, per la sede e le utenze le quali non si discostano mai dagli 85.000-95.000 euro; le spese per lo sport e per la scuola vela restano in linea con gli anni pre-cedenti.

Si prevede anche una diminuzione degli oneri bancari.

sportivo. È stata infatti creata un’apposita com-missione composta da Marco Penso, Stefano Longhi e Vincenzo Distefano, della quale trat-tiamo diffusamente a pagina 10.

Un lungo applauso ha testimoniato il gra-dimento dell’assemblea per le parole del nuovo presidente. Diversi soci sono intervenuti con suggerimenti e incoraggiamenti, sottolinean-do la validità di quanto realizzato finora, l’im-portanza del rinnovo generazionale in corso a livello dirigenziale e il fatto, considerato molto positivo, che ex allievi e sportivi agonisti rico-prano cariche nel nuovo Consiglio.

Non sono mancati inviti a un uso più at-tento del guidone sociale sulle imbarcazioni da diporto e un rispetto delle norme marina-re che a esempio impongono che i parabordi vadano tolti non appena si lascia l’ormeggio. Sono piccole cose che però fanno una grande differenza nel distinguere una società e i suoi soci veramenti attenti alle tradizioni veliche.

Sul bilancio preventivo si è soffermato a parlare il tesoriere Gino Neglia, un cui contri-buto vediamo nel box accanto.

Guido Crechici ha preso la parola per invi-tare il Consiglio direttivo a pensare a progetti a medio termine, soprattutto nello sport, con-siderato che l’impegno del mutuo sottoscrit-to per l’ammodernamento della sede è ormai giunto alla fine e di conseguenza la Società si troverà ad avere risorse disponibili che potran-no essere impiegate anche per realizzare cose ambiziose.

Fabio Zlatich in proposito ha ricordato la volontà di realizzare sul terrazzo una nuova sala riunioni al servizio dello sport, progetto che però trova attualmente degli ostacoli per le restrizioni all’adozione del nuovo piano urba-nistico e alla nuova legge antisismica.

Sia la relazione programmatica di Fabio Zla-tich sia quella sul bilancio preventivo di Gino Neglia sono state approvate all’unanimità.

Alla fine il presidente ha ringraziato Gior-gio Doriguzzi, che ha appena compiuto cin-quanta anni di associazione, per aver donato una bella carta nautica ottocentesca raffiguran-te l’Adriatico e il porto di Trieste.

Niki Orciuolo, responsabile alle pubbliche relazioni, ha lanciato l’idea di incontri culturali in sede all’inizio di ogni mese, fissando il pri-mo di questi al 7 aprile.

Ad assemblea conclusa, tutti i soci sono stati invitati a un brindisi di buon auspicio offerto dal Consiglio direttivo.

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LE NUOVE CARICHE 2010-2012

A fianco gli eletti il 28 febbraio con la distribuzione delle cariche ratificata il 28 marzo.

PresidenteVice PresidenteTesoriereSegretarioPubbliche RelazioniResponsabile SedeResponsabile MareResponsabile SportCoadiutore

CONSIGLIO DIRETTIVOZlatich FabioPenso MarcoNeglia GinoMichelazzi StefanoOrciuolo NicolaCibibin MassimoCavazzon FerruccioLonghi StefanoDistefano Vincenzo

PresidenteEffettivi

Supplenti

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTILonzar LivioCavazzon RiccardoKucich RuggeroBontempo TullioOrlando Cristina

Presidente

COLLEGIO DEI PROBIVIRILonghi GianfrancoBollis GiuseppeGiurco LuciaSicuranza GiovanniTerdoslavich Giuseppe

A conclusione del mandato presidenziale Giorgio Brezich ha voluto incontrare i membri del Consiglio direttivo, del Collegio probiviri e del Collegio dei revisori dei conti per ringraziarli del proficuo lavoro svolto assieme con tanto impegno.

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Cambio di allenatore per la squadra agonistica juniores degli Optimist: al posto di Mattia Pressich è arrivato da

Isola Rian Pilepich, mentre Lisa Tamaro è stata confermata alla guida della squadra dei più pic-coli cadetti. Aria nuova, che fa bene sperare per un ulteriore passo in avanti di tutto il team.

Gli juniores si allenano assiduamente per una stagione molto impegnativa nella prima parte con regate di selezione per i Campionati

italiani, europei e mondiali, e hanno colto su-bito lusinghieri successi strappando dalle mani della squadra della Barcola-Grignano il Trofeo Marlin, organizzato dalla Società Triestina Sport del Mare.

La Commissione sportiva - presieduta dal direttore sportivo Stefano Longhi e composta dal vice presidente Marco Penso e dal consi-gliere coadiutore Enzo Distefano - vigila atten-tamente per far sì che i nostri atleti imparino ad apprendere le nozioni tecniche necessarie per poter padroneggiare compiutamente il proprio Optimist in regata e dall’altra siano pronti a co-

noscere e a impadronirsi dell’arte marinara, per diventare padroni responsabili della propria at-tività in mare.

470, 420, 29.er e Laser sono seguiti, come sempre, dal tecnico Kostyantyn Gordiyko. La grande novità apportata dall’istituzione della Commissione sportiva è stata quella di dare ai nostri allenatori degli stimoli nuovi per ade-guarsi alle nuove necessità del nostro sport. Il lavoro di Stefano Longhi e degli altri ha pro-dotto una nuova tipologia di controllo del me-rito, che già molti altri circoli cercano di copia-re, segno di un buon lavoro.

Questo nuovo approccio ha generato negli allenatori uno stimolo diverso, che si concre-tizza da subito con un lavoro di sinergia, che era del tutto assente precedentemente. I risultati non tarderanno e già vedere come i ragazzi fac-ciano di nuovo gruppo non fa altro che fornire una nuova spinta a continuare nella direzione presa.

caMPionati italianiStUdenteScHi

Con la collaborazione della STV si sono svolte presso lo Y.C. Porto San Rocco le se-lezioni degli equipaggi che avrebbero rappre-sentato le scuole di Trieste e della regione ai Campionati italiani studenteschi di Policoro in Basilicata. La Addobbati ha ottenuto la qualifica vincendo nel raggruppamento Medie inferio-ri, mentre lo Scientifico Galilei ha vinto tra le Superiori.

Le buone notizie non finiscono qui perché il Galilei ha vinto anche il Campionato italiano a bordo delle derive classe 555 e la Addobbati è giunta seconda a bordo di un Trident. Nel team del Galilei erano i nostri Gabriele Giannotti e Matteo Roici, mentre per la Addobbati c’era Matilda Distefano.

COMMISSIONE SPORTIVAE TRE ALLENATORIOptimist Juniores: al posto di Mattia Pressich arriva Rian Pilepic. Con Gordiyko c’è sempre Lisa Tamaro. Dai nuovi stimoli un proficuo lavoro di sinergia.

Gli allenatori della STV per la stagione 2010:

con l’isolano Rian Pilepich (subentrato

a Mattia Pressich) Lisa Tamaro

e Kostyantyn Gordiyko.

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SOTTO BUONI AUSPICILA STAGIONE 2010regata di apertura. Sei le classi di derive impegnate di fronte a Barcola. Portate a termine tre prove dopo un certo periodo di vento irregolare.

Il 18 aprile è scattata la stagione 2010 del-la Triestina della Vela con l’organizzazione della prima regata per derive delle classi

Star, 29.er, 470, Finn, Snipe, L’Equipe. La com-petizione si è svolta sul campo di regata allestito davanti a Barcola e le prove in programma erano valide per il campionato zonale delle classi 470, L’Equipe, Finn, Snipe e 29er.

La giuria è stata presieduta da Mario Chian-dussi, assieme ai componenti del comitato Fer-ruccio Cavazzon, Walter Zugna, Corrado Alle-gretto e Michele Kobal.

Il vento irregolare in mare ha consigliato la giuria di issare il segnale di intelligenza per ri-tardare le manovre di avvio alla regata in modo da dare il tempo al vento di stabilizzarsi e offrire

una certa garanzia agli equipaggi di gareggiare in maniera quasi ottimale. Agendo così si è riu-sciti a portare a compimento tre prove.

Nella classe Snipe, su nove partecipanti, la vittoria è andata al misto Stefano Longhi-Ma-rina Senni, che hanno preceduto l’altro equi-paggio composto da Pietro Fantoni e Marinella Gorgatto del Circolo Vela di Muggia; terzi Fa-bio Rochelli-Daniela Semec della Barcola Gri-gnano.

Sei le imbarcazione della classe Star, la regina delle barche olimpiche. Al primo posto i fratelli Andrea e Alessandro Nevierov, battenti guidone dello Yacht Club Adriaco, seguiti dai compagni di circolo Marco Augelli con Jacopo Kuhar a prua e da Guglielmo Danelon e Mattia Gaz-

Lotta fra stelle (Foto Ceschia).

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zetta. Quarto l’equipaggio della Triestina della Vela formato da Michele Pipan e Giampaolo Bommarco.

Assolo dei fratelli Savio che nei 29.er hanno regatato per allenamento non avendo avversa-ri, mentre nell’altra classe olimpica, quella dei 470, quattro imbarcazioni della STV si sono ci-mentate nelle tre prove al termine delle quali la vittoria è andata a Giulio Trani e Stefano Cigui

Sei momenti della Regata di Apertura

(Foto Ceschia).

che hanno messo alle loro spalle Stefano Carini e Gabriele Giannotti, nonché Andrea Picciotto e Matteo Roici.

Un tiepido sole primaverile ha fatto da con-torno alla manifestazione della premiazione ar-ditamente allestita all’aperto e seguita dal rinfre-sco offerto dalla nostra società ai partecipanti e ai soci che aiutano gli organizzatori nella riusci-ta delle regate a terra ed in mare.

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LA REGATA NAZIONALEPER LA CLASSE SNIPEtrofeo Bisso. Concorrenti giunti da tutta l’Italia. Brillanti vincitori Solerio e Simonetti di Sanremo. Scarsa fortuna per gli equipaggi della STV.

Nel week-end del 15-16 maggio la nostra società è stata impegnata nel-l’organizzazione del Trofeo Bisso, re-

gata nazionale per la classe Snipe. Molto buona la partecipazionei di atleti provenienti da tutta Italia, con 40 Snipe al via.

Il comitato di regata unico è stato presie-duto da Barbara Giacometti coadiuvata nel suo incarico dai membri di giuria Ottavio Puntin, Flavio Genzo, Sergio Riccobon, Gino Costan-tini e Alessandro Bucci. Tre le prove portate a termine su cinque in programma ed è stato un successo giacché le bizze di questa stagione pri-maverile, piuttosto alternativa, hanno ostacolato non poco il lavoro dell’organizzazione e della giuria, sia a terra sia in mare.

Un ringraziamento va, come sempre, alla generosità dei nostri soci che volontariamente hanno contribuito al buon successo della mani-festazione aiutando in prima persona il comita-to organizzatore.

Al termine della due giorni di regate l’equi-paggio composto da Enrico Solerio e da Ser-gio Simonetti dello Yacht Club Sanremo si è aggiudicato il Trofeo Bisso con due primi di giornata e un sesto: alle loro spalle i gardesani Paolo Lambertenghi e Mario Camin (2,3,3) e terzi l’equipaggio misto del Circolo Velico di Muggia composto da Pietro Fantoni e Mari-nella Gorgatto (10,2,1).

La grande tradizione della Triestina della Vela in campo Snipe non ha visto primeggiare

La premiazione dei vincitori del Trofeo Bisso (Foto Ceschia).

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i suoi atleti, un vero peccato per Stefano Lon-ghi e Marina Senni, che nella terza prova sono incappati in dodicesima posizione, vanificando quanto ben fatto nelle due precedenti (4, 6).

Al nono posto troviamo Giorgio Brezich in coppia con il fido Lucio Penso e poi al 23.mo Stefano Michelazzi e Riccardo Cavazzon, 28.mo Marco Penso e Annarosa Perini e infine 33.mo Sergio Irredento e Stefano Bosutti.

Da ricordare ancora la strana coppia Marina Simoni e Paolo Cerni trentesimi in classifica.

Alla cerimonia di premiazione, seguita dal consueto rinfresco, sono intervenuti i nostri soci Gianpaolo Bisso e suo figlio Alessandro, che hanno premiato i vincitori conferendo il trofeo nelle mani di Solerio e Simonetti, che lo rimetteranno in palio nella prossima stagio-ne.

I vincitoridel Trofeo Bisso(Foto Ceschia).

Altre immagini della regata

(Foto Ceschia).

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eUroPei oPtiMiStin Polonia:ci Sarà la BerGaMo

La juniores Francesca Bergamo, classe Opti-mist, allenata da Rian Pilepich, si è selezio-nata per partecipare ai Campionati euro-pei che si svolgeranno a Kamien-Pomorski in Polonia dal 2 al 10 luglio. Le selezioni si sono svolte a Dervio (lago di Como), orga-nizzate dalla LNI di Milano.Sono state disputate nove prove in quattro giorni. Il campo di regata si è dimostrato molto selettivo alternando al vento legge-ro delle prime prove situazioni al limite con vento rafficato che ha raggiunto punte di 40 nodi. Francesca si è selezionata coglien-do la dodicesima piazza.

coPPa italia Per Finn:FaGGiani È 11.Mo

E veniamo alle gesta dei nostri della classe Finn, deriva olimpica da sempre banco di prova per i futuri timonieri d’élite della vela. Nella Coppa Italia Finn 2010 organizzata a Punta Ala dal locale Yacht Club, rileviamo un bel 11.mo posto collezionato da France-sco Faggiani al termine di tre prove. 24.mo Bruno Catalan e 31.mo Umberto Giugni: in-dubbiamente i nostri master continuano a farsi valere.

MatcH race FeMMinilecon la WetZlParladori e anGelini

Avevamo lasciato Federica Wetzl impegna-ta a bordo del suo 420 e ora la ritroviamo im-pegnata nella nuova disciplina olimpica del Match race femminile. L’attività viene svolta a bordo di una barca con tre elementi di equi-paggio. Oltre a Federica ritroviamo la sua prodiera Marta Parladori e in più Alessandra Angelini. All’Olympic Garda le ragazze sono arrivate settime, mentre la vittoria è andata alle australiane Pellew, Curtis e Jackson.

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Le coppe in ricordo di Antonio Sponza, che ha avuto parte importante nello sviluppo dell’attività giovanile.Antonio è stato ufficiale di Marina e la sua figura è ricordata nei libri di storia navale.

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DUE COPPE IN RICORDODI ANTONIO SPONZASono in argento e le ha donate un socio che desidera restare nell’anonimato. Verranno messe in palio alle edizioni del Piccolo Nastro Azzurro.

Il Piccolo Nastro Azzurro, ultima nata tra le regate sociali, ha avuto subito un grande suc-cesso ed è entrata nei nostri cuori per cui si

è ritenuto utile dotarla di premi adatti a un così importante appuntamento. Dopo il ritrovamen-to della Coppa Mandriol che ricorda il nostro campione Danilo D’Isiot e che viene assegnata al vincitore in assoluto in tempo compensato, il Consiglio direttivo precedente ha ritenuto di ri-cordare un’altra persona che ha avuto una parte importante nello sviluppo dell’attività giovanile della STV. Parliamo di Antonio (Nino) Sponza padre di Furio, il Responsabile Mare per gli ultimi due mandati del CD, e di Roberto nostro socio benemerito pluricampione ed olimpico 1976 in 470 oltre che essere stato consigliere della STV.

La figura di Antonio è ricordata nei libri di storia navale quale giovane ufficiale di marina du-

rante la seconda guerra mondiale e alle sue gesta e a quelle dei suoi compagni è stato anche ispirato un drammatico film. Nel tempo libero Antonio si è dedicato con grande entusiasmo a insegnare ai giovani l’arte di andare a vela e tramite suo l’Opti-mist è entrato a far parte delle barche utilizzate alla Società Triestina della Vela per l’insegnamento e le prime regate. Poiché la nostra Società deve vivere oltre che nel presente pensando al futuro anche di tradizioni, dalla prossima edizione del Piccolo Na-stro Azzurro verranno messe in palio due coppe perpetue, intitolate appunto ad Antonio Sponza, una da assegnare al primo classificato della Classe Optimist Juniores e una al primo Cadetto.

Le coppe, in argento, sono state offerte da un socio generoso che desidera mantenere l’anoni-mato. Rispettiamo il suo volere e lo ringraziamo di cuore.

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SILVIA CAMPANACCI PROMETTE BENE IN LASER 4.7

Dopo aver gareggiato in classe Opti-mist, deriva di formazione per tutti i giova-ni che vogliono avvicinarsi allo sport della vela, Stefano Silva Campanacci ha deciso di seguire il suo istinto e di allenarsi con il La-ser 4.7, deriva con equipaggio singolo che da anni è sulla breccia e che permette ai ragazzi di proseguire la loro avventura nella vela agonistica.

Alla Triestina della Vela abbiamo comin-ciato a dare spazio ai giovani che vogliono cimentarsi con questa deriva. Essi sono se-guiti dall’allenatore Kostyantyn Gordiyko e da Riccardo Poli. Da inizio stagione i primi risultati già si vedono con buone prove di Campanacci alle regate invernali di Pola (3°) e nel Trofeo Erriquez della Pietas Julia (1°), come anche all’ Europa Cup di Torbole (�0° su 136 partenti).

Altri buoni risultati sono stati colti nelle regate internazionali di Isola d’Istria (6° su 35 partenti) e alle regate di Salerno per la Italian Cup (5° su 94).

Sicuramente le promettenti virtù del nostro faranno da elemento trainante an-che verso i più giovani elementi della squa-dra di Laser, come Alessandro Brezovec, Fulvio Alessandro e Riccardo Medvescek, che non tarderanno a farsi valere sui campi di regata.

Andrea e Alessandro Savio sul podio a

Lovere (Foto Bruckner).

I SAVIO (29.ER) AL MONDIALE ISAF UNDER 19

I due fratelli Andrea e Alessandro Savio sono riusciti a selezionarsi per il prossimo Campio-nato mondiale Isaf Under 19, che si svolgerà a Istanbul dal 8 al 18 luglio prossimi. Dopo alcune ottime stagioni a bordo de L’Equipe, passando al 29.er sono riusciti a centrare l’obiettivo prefissa-to dal loro allenatore Gordiyko, coordinato dalla commissione sportiva (Longhi, Penso, Distefa-no) a inizio della stagione agonistica.

Il percorso di avvicinamento al Mondiale prevedeva tre regate di selezione: a Imperia, La Spezia e infine a Lovere.

La 29.er è una deriva nuova nel panorama velistico nazionale; per certi versi si allontana un po’ dai normali concetti di deriva agonistica finora visti sui campi di regata, in realtà le doti di velocità ed equilibrismo, che sono necessari per cimentarsi in regata, fa sì che sia propedeu-tica al più difficile 49.er, classe olimpica che in Italia trova nei fratelli Sibello, già olimpionici a Pechino, la sua massima espressione.

Circa 15 equipaggi hanno affrontato le re-gate di selezione per Istanbul. Nelle prime due tappe il nostro equipaggio ha regatato, con vento anche forte (raffiche a 25 nodi), molto bene cogliendo in ambedue i casi la prima piaz-za. Parzialmente più complicata la terza fase di selezione dove è mancato il successo pieno un po’ per il vento leggero e un po’ per problemi lamentati alla randa.

Alle regate di Lovere ha partecipato anche un altro equipaggio della Triestina della Vela, quello femminile composto da Ottavia Balducci e Sara El Daccache, che hanno regatato molto bene cogliendo, nelle sei prove disputate, due terzi posti.

Stefano Silva Campanacci

in allenamento.

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IL “NASTRO BIANCO”SULLO ZONCOLAN

In una bella giornata si è disputato sullo Zon-colan a fine gennaio il tradizionale “Nastro Bian-co” che ancora una volta ha visto assieme sciatori della STV (quest’anno sono stati pochini i giova-ni ed è un peccato) e dell’YCA. Diamo i risultati per quanto riguarda la Triestina della Vela.

I primi tre di categoria.Master: 1) Gianfranco Longhi, �) Gaetano

Romanò; 8: 1) Ugo Traversa, �) Piero Catalan, 3) Marino Specia; 7: 1) Maurizio Sambo, �) Fabio Rinaldi, 3) Marco Penso; 6: 1) Alessandro Zerbo, �) Stefano Longhi, 3) Decio Romanò; 5: 1) Fran-cesco Grigolon, �) Cristiano Bresich; 4: 1) Giaco-

mo Dolcetti, �) Manuel Costantini; 3: 1) Stefano Campanacci, �) Niccolò Michelazzi, 3) Andrea Picciotto; 2: 1) Oliviero Romanò, �) Lorenzo Do-mini, 3) Andrea Del Re; 1: Federico Borghi, �) Tommaso Losso, 3) Gaia Faggiani.

Alessandro Zerbo è stato il più veloce, aven-do completato il percorso in 5�”48. Alle sue spalle in classifica generale troviamo: �) Stefano Longhi, 3) Decio Romanò, 4) Stefano Michelaz-zi, 5) Stefano Campanacci, 6) Alberto Zavaldi, 7) Francesco Grigolon, 8) Giacomo Dolcetti, 9) Maurizio Sambo, 10) Gianfranco Longhi. Se-guono altri �5 concorrenti.

Luca Riccobon in navigazione nel Golfo di Trieste.

LUCA RICCOBONALLA MINITRANSATRisultati di rilievo alle prime regate di 160 e 140 miglia.È alla ricerca di sponsor e di aiutidati gli alti costi di una partecipazione così impegnativa.

Degno di essere raccontato è l’impe-gno agonistico del nostro velista Luca Riccobon, classe 1980, che finalmen-

te, dopo aver acquistato nel 2003 il nudo scafo in legno di un Minitransat 6.50 “Corto”, averlo attrezzato da solo con tanto lavoro e sacrifici, è riuscito nel 2008 a metterlo in acqua per prepa-rarsi a partecipare al Circuito italiano Minitran-sat 2010 nella categoria Prototipi.

Dopo aver percorso con il suo “guscio di noce” più di 1000 miglia fino a Talamone, si è impegnato nelle durissime prove del Circuito, classificandosi terzo di classe nella prima regata di 160 miglia e quarto nella Sanremo-Portofi-no-Sanremo di 140 miglia, lottando contro un mare forza 7 che gli ha arrecato seri danni allo spy e all’attrezzatura.

Luca, che ha frequentato il Nautico ed è stato allievo della STV regatando in Optimist, 470 e Snipe per passare poi a prestigiose barche d’altura, si prepara ora a riportare in solitario a Trieste da Sanremo, 1200 miglia, il suo “Corto”,

per acquisire meriti nella classe Minitransat. Tanto impegno sportivo andrebbe sostenu-

to. Luca, che può essere contattato a [email protected] fa pure un appello ai soci perché ovviamente, visti i costi di queste partecipazioni, è alla ricerca di aiuti e di uno sponsor.

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Bertillo Dariol alla consegna dei suoi

modellini alla Triestina della Vela.

“CALICANTO” OFFRE VELA INTEGRATA

A cura dell’associazione “Calicanto”, un’ottantina di giovani con i loro inse-gnanti, provenienti anche dal Friuli, han-no affollato la sede della STV nel quadro delle “attività polisportive integrate” ve-dono coinvolti contemporaneamente ragazzi diversamente abili e abili. A causa del maltempo non sono potute uscire le imbarcazioni di altura che molti soci ave-vano messo a disposizione. È stata invece impiegata la capiente e veloce “Vela 19�3”, con la quale i partecipanti a turno hanno effettuato brevi escursioni nel golfo.

La professoressa Elena Gianello, coa-diuvata da un gruppo di volontari, si è fatta in quattro per organizzare il tutto, fa-cendo anche la spola fra Trieste e Muggia per contatti con quel Circolo della vela del pari impegnato a dare supporto all’inizia-tiva.

La Capitaneria di Porto ha dato assi-stenza inviando la motovedetta CP �084 e il gommone GC B3�. Il capo di prima clas-se Di Stefano, il sergente Pullano e i sotto capi Esposito, D’Amilo e Capraro hanno intrattenuto i giovani parlando di nodi, at-trezzature di sicurezza, meteorologia. Per la STV, Pino Bollis si è soffermato invece sulla bussola e sulla carta nautica.

IN VETRINA ALLA STV I MODELLINI CREATI DA BERTILLO DARIOL

La nuova vetrinetta del salone della Triesti-na della Vela, oltre agli storici trofei e modellini di famose barche come il “Nibbio” e il “Susan Joy”, da alcuni mesi si è arricchita di due bellis-simi modelli che il nostro socio Bertillo Dariol ha progettato e costruito con tante ore di lavo-ro, con grande precisione e certosina pazienza, e che infine ha donato, in una simpatica serata conviviale, al suo circolo.

Tutti ora, soci e ospiti, possono ammirare, riprodotti in scala, i modellini delle due sedi che hanno preceduto l’attuale.

La prima: la brazzera, vecchia imbarcazione tradizionale (che non per caso ha dato il nome al nostro notiziario), sede della STV dalla nasci-ta nel 1923 al 1925; la seconda: la storica sede galleggiante dal 1926 al 1956 che ormai solo alcuni dei soci con maggiore anzianità ricorda-no, con romantico affetto.

Tutti i particolari delle due sedi sono stati fedelmente riprodotti grazie all’attenta consul-tazione di vecchie fotografie in bianco e nero. Un grazie dunque a Bertillo per aver fatto co-noscere ai tanti velisti di recente associazione una parte della lunga storia e della continua crescita migliorativa del nostro circolo.

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Il salone della Camera di Commercio durante la manifestazione Fare Vela (Foto Andrea Lasorte).

FARE VELA PER GIOCOCON L’ASSONAUTICACorsi per i bambini delle elementari. La Camera di Commercio mette a disposizione premi. Anche la STV coinvolta nella significativa iniziativa.

L’idea è quella di avvicinare giovani in età scolare al mondo della vela, un’idea che impone un bel impegno per riu-

scire a conquistare l’immaginazione dei bambi-ni, che in realtà vedono il mare come elemento di gioco e più per la spiaggia sabbiosa che per giocare tra le onde. Ben venga l’iniziativa di Fare Vela, promossa da Assonautica in collabora-zione con l’Ufficio scolastico provinciale e con i circoli nautici triestini, che vuole avvicinare i bambini delle elementari al nostro sport.

Più di 200 bambini hanno avuto l’opportu-nità di seguire una lezione teorica di vela in una sala della Camera di Commercio, ma in realtà sono stati oltre 800 i ragazzi che si stanno ci-mentando con la manifestazione Fare Vela e che avranno la possibilità di effettuare delle uscite in mare per toccare con mano il mondo del nostro sport. Il presidente dell’Assonautica, Paoletti, ha annunciato la messa a disposizione di ben 100 premi per i frequentatori più meritevoli del corso ai quali verrà riservata la possibilità di ac-cedere a un corso di scuola vela di una settima-na in uno dei cinque circoli triestini che sono coinvolti nella manifestazione.

Nicola Matschnig ha impartito la lezione di vela subendo un pacifico assalto da parte dei bambini, interessati più che mai a capire il signi-ficato di termini propri di questo sport.

Mani alzate che chiedevano che cosa fossero le sartie, le crocette, il timone a ruota, la rigolla o per sapere tutto sulla bolina, il lasco, la pla-nata, la poppa. Il mini corso ha cercato anche di far capire ai giovani quanto sia importante salvaguardare il mare e la sua vita imparando a conoscere l’ambiente marino e i pericoli che corriamo distruggendo questo patrimonio.

I ragazzi delle elementari sono stati cooor-dinati da Marina Simoni, come sempre molto attiva, per il settore scolastico, e da Giorgio Bre-zich in veste di coordinatore dei circoli velici.

Tre sono i gruppi scolastici creati e affidati ai vari circoli: Duca d’Aosta, San Giusto e Fo-schiatti sono state seguite dalla Società velica sport del mare e dalla Lega Navale, Grego, Suvi-ch e Loreto sono state abbinate allo Yacht Club Adriaco e a Porto San Rocco, mentre gli allievi della Gaspardis sono stati indirizzati alla nostra società. Le uscite in mare sono già iniziate e perdureranno per i prossimi mesi.

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PER MOSCHEE E MUSEIIN TERRE FASCINOSECon Serena e Niki in Turchia alla scoperta di villaggi rupestri sperduti in valli nascoste e navigando tra le coste dell’Europa e dell’Asia.

Un buon numero di soci ha partecipa-to al tradizionale “viaggio di maggio” verso mete lontane, organizzato come

sempre da Serena e Niki Orciuolo. L’affascinan-te meta è stata quest’anno la Turchia. Con la di-namica e preparata guida Farhan, i gitanti han-no visitato l’immensa Istanbul, ricca di enormi, fantastiche moschee, per poi imbarcarsi su un comodo battello privato che ha navigato nel Bosforo lungo le due coste dell’Europa e del-l’Asia per attraccare infine a un vivace villaggio di pescatori.

Nei giorni successivi visite del Grande Lago

Salato, della capitale Ankara con l’imperdibile Museo delle civiltà anatoliche e infine l’incre-dibile e stupefacente regione della Cappadocia con i suoi villaggi rupestri sperduti in valli na-scoste e i paesaggi da fiaba modellati nei seco-li dalla natura e dall’uomo. Antiche chiesette affrescate, colombaie, modeste abitazioni scava-te nella roccia vulcanica, dirupi e ripidi sentie-ri che resteranno a lungo scolpiti anche nella mente dei partecipanti.

Incredibile il numero delle foto scattate dai nostri soci con entusiasmo e frenesia, certamen-te superano la decina di migliaia!

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SONO INIZIATIGLI APPUNTAMENTII primi incontri conviviali. Niki Orciuolo disserta sugli antichi documenti di navigazione. Livio Dorigo ci delizia sul miele delle nostre terre.

Sono iniziati in aprile gli Incontri culturali conviviali che si ripeteranno con scaden-za mensile ogni prima settimana. Gli ap-

puntamenti potranno comprendere conferenze, presentazione di libri, filmati, fotografie, mostre ecc.; verteranno sempre su argomenti nautici, viaggi, crociere, cultura marinaresca, eventi so-ciali e saranno sempre segnalati per tempo con un SMS e con locandine affisse all’albo che si consiglia di leggere con regolarità.

Tutte le serate, che inizieranno se possibile alle 18,30 sempre nei giorni di lunedì, mercole-dì o giovedì, si concluderanno con la possibilità di partecipare ad una cenetta a buffet dal costo concordato di 10 euro, intesa come momento conviviale di aggregazione tra tutti i soci della Triestina della Vela.

Il calendario degli eventi verrà concordato e stabilito da Niki Orciuolo, responsabile delle pubbliche relazioni che raccoglierà ogni utile proposta e suggerimento da parte dei soci.

L’argomento del primo appuntamento men-sile su “Le antiche carte nautiche dell’Adriatico” è stato trattato da Niki Orciuolo che ha descritto i primi preziosi portolani mostrandone uno ve-neziano del ‘500, proseguendo poi con la genesi delle prime carte nautiche molto belle, ma poco affidabili e imprecise. Solo ai primi dell’‘800 furono create carte disegnate con precisione scientifica grazie anche alla possibilità di calco-lare la longitudine, ai perfezionati cronometri di bordo e ai moderni metodi di rilevamento. In particolare è stata descritta la storica carta del-l’Adriatico, datata 1820, che la STV ha da poco ricevuto in dono.

Il secondo incontro in maggio intitolato “Da Cherso al Carso” ha avuto come simpatico e preparato conferenziere il veterinario Livio Dorigo, profondo conoscitore della storia, della flora e della fauna del Carso e dell’Istria, che ha intrattenuto i presenti, lanciando motivati ap-pelli ecologici, sulle api e il miele delle nostre terra. Gran finale con un apprezzato assaggio di miele e formaggi locali.

Giorgio Doriguzzi accanto alla preziosa carta nautica donata alla Società al raggiungimento dei 50 anni di associazione. Gli è vicino Niki Orciuolo.

L’assalto agli assaggini di miele e formaggio dopo la conferenza di Livio Dorigo “Da Cherso al Carso”.

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“SAILING FOR CHILDREN”

“Sailing for children” è una mani-festazione velica di beneficienza che viene organizzata quest’anno a Trieste assieme al Lloyd Register nella giorna-ta di sabato 3 luglio. La Società Triesti-na della Vela metterà a disposizione le sue strutture per organizzare le regate e dare assistenza a terra.

I proventi risultanti dal costo di iscrizione e da una lotteria abbinata saranno poi devoluti alle associazioni benefiche Azzurra, Calicando e Lu-chetta Hrovatin Alpi.

La manifestazione è aperta a tutti gli appassionati che vorranno cimen-tarsi su un percorso a triangolo con boa al vento portando a bordo un bambino disabile accompagnato, che avrà così modo di sentirsi parte attiva durante la navigazione.

Un modo intelligente di aiutare questi bambini nella loro aspettativa di vita, un altro momento attivo di partecipazione della STV nella realtà cittadina.

STELLEAL MERITO

Dai più giovani atleti ai più grandi campioni tutti contribuiscono a for-mare l’eccezionale movimento spor-tivo triestino che tanti ci invidiano e tanto vitale anche per merito dei di-rigenti, dei tecnici, delle famiglie. Lo ha sottolineato il presidente del CONI provinciale Stelio Borri alla cerimonia di consegna delle Stelle al merito svol-tasi ancora lo scorso dicembre nel sa-lone del MIB al Ferdinandeo.

Sul podio anche la Triestina della Vela, con Giulio Trani e Paolo Pinelli campioni mondiali ORC Int. Corin-thian �009.

Per i risultati sportivi di livello nazio-nale e buon profitto scolastico sono stati premiati diversi giovanissimi al limite dei quindici anni che gareggia-no in L’Equipe. Fra questi Matteo Roici, Andrea Savio e Matteo Savio.

TERRA DEL FUOCO E CANALI CILENI

È stato presentato in sede il secon-do libro di Mario Bonomi.

Dopo “Da Trieste a Trieste, il viaggio di Amaltea, attorno al mondo” che ci ha affascinato con il lungo racconto della prima barca della STV a compie-re la grande impresa, il secondo libro “Amaltea, Circumnavigazione del Sud America, Terra del Fuoco e canali cileni” ci fa nuovamente sognare facendoci navigare fra i ghiacciai e terre inospi-tali.

Al velista “principiante” con “sola-mente” un giro e mezzo del mondo a vela sulle spalle, Niki Orciuolo respon-sabile pubbliche relazioni ha scher-zosamente donato il nuovo “Manuale dell’allievo velista”.

LE AQUILE DELLO SPORT

Friuli Venezia Giulia miniera di ta-lenti palcoscenico di grandi eventi. Sotto questa insegna è avvenuta la consegna delle “Aquile dello sport” agli atleti della nostra regione distintisi nel corso del �008.

La significativa cerimonia si è svolta all’auditorium “Concordia” di Pordeno-ne il 15 marzo, affollato di atleti e loro accompagnatori.

Riconoscimenti sono andati ai per-sonaggi più in vista degli sport qui pra-ticati, dall’atletica leggera al calcio, alla pallacanestro, allo sci. E naturalmente ha avuto il suo momento magico an-che la vela, che vanta da sempre cam-pioni di grande valore.

Con l’Aquila d’oro è stato premia-to Lorenzo Bodini, già olimpionico in Tornado e oggi assieme a tanti altri consoci fra i principali protagonisti su imbarcazioni di altura.

Aquile d’argento sono state ap-puntate su Sara Daccache e Valeria Pauletti.

Sei le nostre Aquile di bronzo: Ste-fano Carini, Alberto Bolzan, Gabriele Giannotti, Paolo Pinelli, Andrea Savio e Matteo Roici.

DECEDUTI PAOLINI E MICALESCO

Dobbiamo purtroppo registrare la morte di due nostri anziani soci: Ar-mando Paolini e Claudio Micalesco.

Paolini ci ha lasciati il �� aprile al-l’età di 86 anni. Era entrato a far parte della nostra società nel lontano 1978. Assiduo frequentatore, se la spassa-va con la sua barchetta fin quando la salute l’ha retto. Lo ricordiamo anche quale valente sciatore, di casa sullo Zoncolan.

Di Micalesco, socio dal 1965, un pensiero di Roby Vencato: “Come sempre ricordi anche lontani riaffio-rano e ci si rammenta delle cose forse più strane. Caro Claudio, mi sembra ieri quando abbiamo “contrattato” l’ac-quisto del mio Flying Junior “Silli” (così chiamato in onore di Marsilio Viduli-ch), un plasticone tutto rosso con la poppa completamente aperta.

“Se la memoria non mi tradisce del tutto, alla prima uscita hai pure disal-berato...

“Flash che mi fanno ricordare la tua passione per le cose nuove e la tua gentilezza. Ciao Claudio, ci piace pen-sare che il nostro sport abbia allietato tante delle tue giornate”.

Condoglianze ai famigliari.

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UraL’AnGoLo DeLLA CuCInA

a cura di Ugo Caporizzi

È una delle più buone e classiche ricette della cucina triestina, istriana e dalmata e si presta a diverse interpretazioni. Qui deside-ro fornire la mia versione che, a differenza di altre, non prevede la cipolla. L’elemento più importante è la freschezza degli scampi che devono essere di colore rosa chiaro, quasi bianco e, natural-mente, non avere nella zona della testa trasparenze scure o ema-nare un odore troppo forte. Ricordatevi che, se acquistati al mat-tino, gli scampi rigorosamente devono essere consumati in giornata.

Quanto all’etimologia del nome “busara”, il fiumano Francesco Gottardi nel suo libro di cucina afferma che esso deriva da un antico metodo di cottura usato dalle popolazioni dalmate che ponevano la padella con gli scampi in una buca (busa) sulle braci di un fuoco che era stato acceso in precedenza.

Se gli scampi si cucinano alla busa-ra va tolto loro il “sacchetto di sporco” sulla punta del muso, non invece se si lessano o si arrostiscono per non fargli perdere parte del contenuto.

TAGLIATELLE CON SCAMPI ALLA BUSARA

DOSI PER QUATTRO PERSONE

- 1,2 kg. di scampi istrianio dalmati interi e(possibilmente) medio/grandi;- un bicchiere di olio d’oliva;- tre spicchi di aglio;- un bicchierino e 1/2 di brandy;

PREPARAZIONE

Lavate velocemente gli scampi sotto l’acqua corrente, taglia-te le piccole gambe e la punta del muso, asciugateli e poi met-teteli a rosolare per 3 minuti in una larga padella con l’ olio e il peperoncino sminuzzato, girandoli due o tre volte, salate. Versate il brandy e fiammeggiate (se vi manca il coraggio, fatelo solo eva-porare…), quindi aggiungete il vino e fatelo a sua volta evaporare per 3 o 4 minuti facendo attenzione che resti sul fondo un poco di sughetto.

A questo punto spargete sopra gli scampi il prezzemolo e l’aglio finemente tritati seguiti dalla dadolata di pomodoro, salate leggermente il pomodoro e lasciate cuocere a fuoco medio/bas-so per 8 minuti.

Mescolate poi il tutto e fate cuocere ancora per circa 5/7 mi-nuti a fuoco moderato controllando il sale e la consistenza del sugo, tenendo presente che ci dovrete condire la pasta (even-tualmente allungate con acqua calda).

Nel frattempo avrete cucinato le tagliatelle portandole all’80% della cottura; a questo punto versatele nella padella e terminate la cottura della pasta. Servite possibilmente in piatti caldi.

Un invitante piatto di scampialla busara.

- un bicchiere e 1/2 di malvasia;- dadolata di 400 gr. di pomodoro;- una manciata di prezzemolo;- 2 peperoncini;- sale;- 250 gr. di tagliatelle all’uovo.

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Inizio Anni Cinquanta… Lungo le rotaie sulle rive, alcune volte al giorno, preceduto da un uomo che agitava una bandierina rossa (ma non c’entrava la politica), passava pigramente un lungo treno merci traina-to da una fumante vaporiera bloccando il modesto traffico. Quelle rotaie, oltre che far transitare il convoglio, rappresentavano un vero confine, anche se solo doganale. E c’erano le garitte (nella foto una, in basso a destra), scaglionate lungo le banchine, e i finanzieri armati che camminando da una garitta all’altra control-lavano che non si contrabbandasse alcunché dalla zona portuale considerata “estero” e la città.

Ma allora talvolta c’era la necessità di portare qualche stanco motore in officina per ridargli vita. I mec-canici difficilmente lavoravano sulle barche e i motori entrobordo erano tutti vecchi motori di automobile marinizzati provenienti da Topolino o Balilla.

Alla Triestina della vela, la cui sede galleggiava all’incirca ove ora si trova il pontile Istria, veniva molto usato il grande “passo” chiamato Ursus che serviva principalmente a sistemare gli ormeggi su corpi morti (allora non c‘erano i pontili). Chi doveva portare il motore in officina lo caricava sull’Ursus e, mentre il finan-ziere si allontanava verso la garitta in fondo alla Sacchetta, accostava furtivamente alla riva presso la scaletta, ove intanto era arrivato un motocarro per il trasporto. Giunto alla garitta, il finanziere invertiva il cammino, notava il losco traffico e avvicinandosi chiedeva:

- “Cosa fate con questo motore? Avete le carte in regola?”.La timida risposta era:- “Era in officina, volevamo riportarlo in barca”. - “Se non avete le necessarie autorizzazioni (temporanea importazione/esportazione) non si può fare”.- “Pazienza, allora, vuol dire che lo riportiamo in officina…”. E via col motocarro.Logicamente la commedia veniva recitata all’incontrario per riportare il motore “all’estero”.

La Sacchetta com’era...a cura di Giorgio Fonda

TRIESTE - LA SACCHETTA

Archivio Luglio Editore