23 brazzera giugno 2009 01 64 italiano

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Special issue for World Masters Snipe Championship 2009 farà parlare tutte le Cancellerie dei cinque continenti. Così come ha già costi300 tuito materia di commenti il messaggio pasquale che egli ha rivolto a mezzogiorno di domenica a400 ll’umanità intera dalla loggia delle benedizioni della basilica di san Pietro. Ma quello che pi500 ù ha colpito la nazione confinante con la Sede pontificia, è stato l’inopinato augurio che Giova600 nni Paolo II ha rivolto, primo fra tutti i cinquantasei Paesi ai quali lo ha significato “coram 700ulo” nella medesima solenne circostanza, all’Italia che, son parole sue, in questo “delicato mome800” sta gettando le basi per il futuro con non poche perplessità e altrettante difficoltà. Lo ha fa900 con piglio biblico e tono rassicurante, così cominciando: ”Buona Pasqua a voi, uomini e donne d1000 Ha parlato e ha scritto. La Pasqua di Papa Wojtyla è trascorsa così, in un “bagno di folla” di pr100 rzioni gigantesche, con un’immagine ch’è stata trasmessa in tutti gli angoli del pianeta, con un200 a iniziativa che farà parlare tutte le Cancellerie dei cinque continenti. Così come ha già costi300 tuito materia di commenti il messaggio pasquale farà parlare tutte le Cancellerie dei cinque continenti. Così come ha già costi300 tuito materia di commenti il messaggio pasquale che egli ha rivolto a mezzogiorno di domenica a400 ll’umanità intera dalla loggia delle benedizioni della basilica di san Pietro. Ma quello che pi500 ù ha colpito la nazione confinante con la Sede pontificia, è stato l’inopinato augurio che Giova600 nni Paolo II ha rivolto, primo fra tutti i cinquantasei Paesi ai quali lo ha significato “coram 700ulo” nella medesima solenne circostanza, all’Italia che, son parole sue, in questo “delicato mome800” sta gettando le basi per il futuro con non poche perplessità e altrettante difficoltà. Lo ha fa900 con piglio biblico e tono rassicurante, così cominciando: ”Buona Pasqua a voi, uomini e donne d1000 Ha parlato e ha scritto. La Pasqua di Papa Wojtyla è trascorsa così, in un “bagno di folla” di pr100 rzioni gigantesche, con un’immagine ch’è stata trasmessa in tutti gli angoli del pianeta, con un200 a iniziativa che farà parlare tutte le Cancellerie dei cinque continenti. Così come ha già costi300 tuito materia di commenti il messaggio pasquale Supplemento a “La Brazzera” n. 23 - Bollettino ufficiale della Società Triestina della Vela C.O.N.I. - F.I.V. CAMPIONATO MONDIALE SNIPE MASTER TRIESTE / ITALIA, 8 -12 LUGLIO 2009 NUMERO SPECIALE

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Transcript of 23 brazzera giugno 2009 01 64 italiano

Special issue for World Masters Snipe Championship 2009

Ha parlato e ha scritto. La Pasqua di Papa Wojtyla è trascorsa così, in un “bagno di folla” di pr100 rzioni gigantesche, con un’immagine ch’è stata trasmessa in tutti gli angoli del pianeta, con un200 a iniziativa che farà parlare tutte le Cancellerie dei cinque continenti. Così come ha già costi300 tuito materia di commenti il messaggio pasquale che egli ha rivolto a mezzogiorno di domenica a400 ll’umanità intera dalla loggia delle benedizioni della basilica di san Pietro. Ma quello che pi500 ù ha colpito la nazione con�nante con la Sede ponti�cia, è stato l’inopinato augurio che Giova600 nni Paolo II ha rivolto, primo fra tutti i cinquantasei Paesi ai quali lo ha signi�cato “coram 700ulo” nella medesima solenne circostanza, all’Italia che, son parole sue, in questo “delicato mome800” sta gettando le basi per il futuro con non poche perplessità e altrettante di�coltà. Lo ha fa900 con piglio biblico e tono rassicurante, così cominciando: ”Buona Pasqua a voi, uomini e donne d1000Ha parlato e ha scritto. La Pasqua di Papa Wojtyla è trascorsa così, in un “bagno di folla” di pr100 rzioni gigantesche, con un’immagine ch’è stata trasmessa in tutti gli angoli del pianeta, con un200 a iniziativa che farà parlare tutte le Cancellerie dei cinque continenti. Così come ha già costi300 tuito materia di commenti il messaggio pasquale

Ha parlato e ha scritto. La Pasqua di Papa Wojtyla è trascorsa così, in un “bagno di folla” di pr100 rzioni gigantesche, con un’immagine ch’è stata trasmessa in tutti gli angoli del pianeta, con un200 a iniziativa che farà parlare tutte le Cancellerie dei cinque continenti. Così come ha già costi300 tuito materia di commenti il messaggio pasquale che egli ha rivolto a mezzogiorno di domenica a400 ll’umanità intera dalla loggia delle benedizioni della basilica di san Pietro. Ma quello che pi500 ù ha colpito la nazione con�nante con la Sede ponti�cia, è stato l’inopinato augurio che Giova600 nni Paolo II ha rivolto, primo fra tutti i cinquantasei Paesi ai quali lo ha signi�cato “coram 700ulo” nella medesima solenne circostanza, all’Italia che, son parole sue, in questo “delicato mome800” sta gettando le basi per il futuro con non poche perplessità e altrettante di�coltà. Lo ha fa900 con piglio biblico e tono rassicurante, così cominciando: ”Buona Pasqua a voi, uomini e donne d1000Ha parlato e ha scritto. La Pasqua di Papa Wojtyla è trascorsa così, in un “bagno di folla” di pr100 rzioni gigantesche, con un’immagine ch’è stata trasmessa in tutti gli angoli del pianeta, con un200 a iniziativa che farà parlare tutte le Cancellerie dei cinque continenti. Così come ha già costi300 tuito materia di commenti il messaggio pasquale

Supplemento a “La Brazzera” n. 23 - Bollettino u�ciale della Società Triestina della Vela

C.O.N.I. - F.I.V.

CAMPIONATO MONDIALESNIPE MASTER

TRIESTE / ITALIA, 8 -12 LUGLIO 2009

NUMERO SPECIALE

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Cari amici dello Snipe,mi è molto gradito presentare il Campi-

onato Mondiale Master 2009 organizzato dalla Società Triestina della Vela in sinergia con lo Yacht Club Adriaco. La STV è una degli yacht club più antichi d’Italia essen-do stata fondata nel 1923 con lo scopo primario di sostenere principalmente le derive e le imbarcazioni più piccole.

Nel corso degli anni la STV ha svilup-pato l’attività dedicando la propria atten-zione ai giovani ed alle regate istituendo una delle prime scuole vela che annovera ogni anno circa 250 partecipanti.

Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

Attualmente la STV conta di 650 soci, 250 barche ormeggiate e 70 derive siste-mate a terra.

Tra i nostri soci abbiamo il Past Com-modore e Chairman of Rules Committee Giorgio Brezich, ed il Segretario Europeo Stefano Longhi.

Gli atleti della STV hanno partecipato a cinque Olimpiadi e l’albo d’oro sociale an-novera i vincitori di titoli italiani, europei e mondiali, risultati ottenuti dalla classe Optimist alla Coppa America. La STV ha grandi tradizioni nella Snipe Class infatti in passato aveva ben due �otte la Grignano n°335 e la Sistiana n°606.

Lo Snipe è stata per molti anni la Classe più importante per la STV. Ora lo Snipe è sempre molto importante però è a�an-cato dall’Optimist,Finn, 470, 420, L’Equipe, Laser, 29er, Star, Moth ecc.

La STV organizza ogni anno circa 18 regate di vario livello, da quelle sociali a quelle internazionali. La STV ha organiz-zato per la Snipe Class vari campionati Na-zionali, gli Europei 1982, il Mondiale Fem-minile 2000, e gli Europei Juniores 2004

La Società Triestina della Velaaugura il benvenutoai partecipantial Campionato Mondiale Master

3 Special issue for World Masters Snipe Championship 2009

4 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

pertanto possiamo dire che la STV ha una vasta esperienza nell’organizzare eventi di alto livello.

La STV può fortunatamente contare sull’aiuto delle Amministrazioni Comu-nale, Provinciale e Regionale.

La STV è ubicata nel centro della città in un porticciolo denominato Sacchetta, con alberghi, negozi tecnici, alimentari, super-mercati situati a brevissima distanza. Due velerie tra le più importanti ed un costrut-tore di snipe trai più noti possono dare tutto il supporto tecnico ai partecipanti.

Le condizioni meteo tipiche di Trieste in

luglio sono adatte alle regate dei master in quanto le giornate sono solitamente soleggiate e con vento medio leggero.

Tutte le attività del club sono condotte dai soci, da tre impiegati, tre allenatori che sono orgogliosi di organizzare ques-to campionato ed o�rire la migliore ac-coglienza ai partecipanti. Desidero dare a tutti voi un caldo benvenuto a Trieste ed auguravi che il motto della Classe “serious sailing and serious fun” abbia piena realiz-zazione.

Giorgio BrezichPresidente della S.T.V.

5Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

Il Commodoro della Classe Snipe per gli anni 2008 e 2009 è l’uruguaiano Pedro Garra. Vice Commodoro è il portoghese Luis Pessanha che avremo l’onore di avere a Trieste in qualità di SCIRA Representative, posizione tipica della Classe Snipe nei campionati maggiori che ha la funzione di collegamento tra i regatanti, la giu-ria, il comitato di regata per facilitare le comunicazioni e le relazioni.

SCIRA Board 2009

Commodoro Pedro Garra UruguayVice Commodoro Luis Pessanha PortogalloSegretario Jiro Yamamoto GiapponePresidente Rules Committee Giorgio Brezich ItaliaSegretario Europeo Stefano Longhi ItaliaSegretario Emisfero Occidentale Martin Dovat UruguayDirettore Jerelyn Biehl Stati Uniti

Gli adesividella SCIRA

La storia della Classe potrebbe essere narrata anche attraverso i bollini annuali. La fantasia

del Direttore Jerelyn Biehl unita al desi-

derio dei Commodori di personalizzare gli adesivi ha gen-erato una collezione colorata, ma

sempre con lo snipe come soggetto.

Pedro Garra Luis Pessanha

6 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

Una caratteristica che si può de�nire peculiare dello Snipe, perché a mio avviso non si riscontra in alcuna altra barca, è la formazione degli equi-paggi che spesso sono misti.

Misti vuol dire maschio/femmina o viceversa ma anche padre/�glio esperto/meno esperto.

Fin dall’origine della Classe questa caratteristi-ca è stata di importanza basilare anche perché a quel tempo le barche erano molto pesanti ed avere la possibilità di imbarcare ragazzi molto giovani e quindi leggeri di peso era un vantaggio non da poco specialmente in condizioni di ven-to leggero. Questa situazione oltre a migliorare le performances ha consentito ai giovani di essere imbarcati da timonieri esperti e quindi imparare dal vivo le tecniche di conduzione di una deriva in regata. Allora non esistevano gli allenatori, i gom-moni, l’assistenza che oggi sono prassi comune per cui tutto si imparava per trasmissione orale in occasione di chiacchierate, per emulazione dei

più bravi o appunto l’imbarco su snipe condotti da persone più mature.

Questo ha permesso l’apprendimento prati-co delle regole basilari ed avanzate di regata, di “fare le vele” di eseguire piccole riparazioni ed in generale la manutenzione degli sca� e delle loro attrezzature. Quante ore passate a carteggiare gli sca� con la carta abrasiva e la pietra pomice.!!

I ragazzi più promettenti venivano grati�ca-ti con l’incarico di rodare le vele nuove. Le vele nuove, allora in cotone, non venivano impiegate subito in regata ma venivano usate solo in condi-zioni di vento medio leggero, navigando preferi-bilmente di mezzanave in modo da permettere al tessuto ed alle cuciture di assestarsi. Dopo un certo numero di giorni di questo tipo d’uso veni-vano lavate in acqua dolce ed ancora rodate per qualche ora.

Alla �ne di questo iter erano idonee all’uso in regata.

Equipaggi misti

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Essere incaricati di un simile servizio era un grande onore perché signi�cava usare le barche migliori, le vele nuove e specialmente essere con-siderati degni di �ducia e promettenti.

Spesso la vela così rodata prendeva anche il nome o meglio il nomignolo di colui che la ro-dava, ad esempio “virgola” che stava ad indicare Enzo Braut, allora molto magro, detto appunto virgola già allora molto promettente, anzi bravo.

L’abbinamento esperto/giovane ha avuto grandissimo merito perché appunto si formaro-no immediatamente schiere di velisti di qualità grazie all’imbarco con timonieri noti come D’Isiot, Sarè, Rizzi, Rossetti che furono sempre disponibi-li a promuovere l’imbarco dei meno esperti.

In quegli anni si avvici-narono alla STV Mario Rec-chia, Guido Crechici, i fra-telli Lizier, Luciano Zlatich, Giorgio Giani, Piero Napp, Franco Segala, Fabio Spon-gia, i fratelli Fonda persone che sono rimaste in socie-tà rivestendo in molti casi anche incarichi dirigenziali. Pochi anni, dopo con l’incremento dell’importanza della scuola vela, arrivarono Claudio Maranzana, i fratelli Vidulich, Franco Ostoich, Romeo Ferfoglia, Gianpaolo Bis-so, Giuseppe Terdoslavich, Giorgio Radin, Sergio Riccobon, Giorgio Sullini, Piero Barcia, i fratelli Sponza, Roberto Vencato, i fratelli Mejorini, Sergio Battistella, Fabio Beltrame, Filippo Tornetta,Marco Cobau, Fabio Apollonio, Dani Degrassi.

I nomi sopraindicati non sono un elenco steri-le �ne a se stesso solo per riempire queste pagine ma sono l’esempio pratico dell’attaccamento alla STV, infatti tutti sono rimasti soci e tantissimi lo sono ancora assumendo anche incarichi dirigen-ziali ed hanno ottenuto grandissimi risultati spor-tivi, partecipazioni olimpiche e Coppa America incluse come chiaramente visibile nell’albo d’oro.

Le tradizioni di appartenenza in molti casi si sono tramandate da padre in �glio e comunque erano sempre legate alla pratica dell’attività veli-ca cioè si passava attraverso le regate con gli sni-pes. Il Direttore Sportivo dell’epoca, Mario Finozzi, organizzava la scuola vela degli anni ‘40 in modo molto diverso da quello attuale perché non c’era-no istruttori speci�ci con programmi didattici de-dicati ma i soci più anziani e frequentatori assidui della sede sociale svolgevano il compito di sor-veglianza più dei comportamenti dei giovani che non della loro istruzione speci�ca. Quindi dopo aver maturato qualche esperienza come prodieri si iniziava a veleggiare da soli acquisendo la pra-

tica necessaria per poter regatare in equipaggio giovanile.

Questo sistema mol-to grezzo aveva il merito di mettere l’allievo nelle condizioni di essere total-mente responsabile delle proprie azioni poiché le società non disponevano di mezzi di salvataggio per

cui la sicurezza era gestita a livello dell’intelligen-za e sensibilità personali. La maturazione velica era gioco forza molto precoce, quasi immediata, però si inquadrava nella vita corrente in tutti gli aspetti che allora era molto più semplice e dura.

Non possiamo dimenticare che non esisteva un abbigliamento nautico speci�co, si usava-no gli abiti dismessi o comunque in tela bianca senza cerate, senza calzature idonee e soprattut-to senza salvagenti. Oggi le cose sono cambiate anche nel senso che è aumentato enormemen-te il numero di donne che regatano e quindi le coppie miste dominano le classi�che delle regate anche quelle di altissimo livello lottando alla pari con quelle formate da soli uomini. Ciò contribui-sce a tenere più unite le famiglie anche nei �ne settimana quando si regata.

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La STV un dei più antichi club veliche italia-ni si è costituita nel 1923 col nome di Filonau-tica Triestina con lo scopo di promuovere la vela e le regate delle derive. La prima e la seconda sede sociale sono state galleg-gianti ormeggiate pratica-mente nello stesso posto dove oggi abbiamo la sede in muratura. 86 anni è un lungo periodo che in questa parte d’Europa ha visto tanti cambiamenti epocali, due guerre, passaggi di naziona-lità: Trieste è stata austriaca, italiana, per 10 anni Territo-rio Libero e successivamen-te ancora italiana. Malgrado tutto questo l’amore per lo sport e per specialmente per la vela sono rimasti solidi ed immutati. Per Trieste la seconda guerra mondiale è �nita so-lamente nel 1954, in quanto dal 45 al 54 l’area è stata amministrata come “Territorio Libero” dagli Alleati (USA e UK) tanto da avere un’in-�uenza anglosassone nelle nostre tradizioni.

In quel periodo è stata costruita la nuova sede, quella attuale, grazie alle facilitazioni concesse dall’amministrazione internaziona-le. Nel 1956 la costruzione è stata completata ed inaugurata. Per il tempo era una delle più

Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

moderne e belle sedi di club. Poche parole per dare un’idea dell’amore per lo sport e le regate così ben radicati nei nostri cuori. No-

nostante le sanzioni interna-zionali decretate dalle Con-sorzio delle Nazioni contro l’Italia durante la seconda guerra mondiale sono stati ottenuti direttamente dagli USA circa 30 numeri velici per Snipe malgrado non ci fossero relazioni u�ciali tra i due Paesi.

Fin dal 1940 la Triestina della Vela ha curato annual-mente l’organizzazione di scuole di vela. La STV è stato uno dei primi club che ha individuato nelle scuole di vela il modo per reclutare i

nuovi regatanti e contemporaneamente in-crementare il numero di soci.

Lo snipe è una barca che ha avuto imme-diato impatto positivo sui derivisti della no-stra zona �n dall’origine della classe. Quanto sopra forse perché a quel tempo non c’erano altre derive a due semplici ed economiche quanto lo snipe.

Il Presidente Giorgio Brezich come Luciano Sandrin, Mario Agosti ed altri ha incominciato a regatare in giovane età su Snipe prestati da

Dura da tanto tempol’amore per lo Snipe

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u�ciali degli alleati residenti a Trieste.Localmente le barche venivano costruite a

Capodistria (ora Koper- Slovenia) ed a Trieste da diversi maestri d’ascia.

L’Albo d’Oro che si può ammirare in sede conferma quanto sia importante la Classe Snipe per la STV.

Il primo Campionato Italiano si tenne a Genova nel 1937, e le prime regate per Sni-pe vennero organizzate nell’area di Trieste nel 1939. Giorgio Rinaldi, socio dello YCA, vinse nel 1947 il Campionato Nazionale; per la pri-ma volta 1948 venne organizzato a Trieste un Campionato Italiano.

La STV vinse nel 1949 il titolo italiano con Danilo D’Isiot, un nome che è rimasto nella storia della Classe Snipe in Italia e all’estero, in quanto Danilo vinse 4 volte il titolo Naziona-le , partecipò a diversi Campionati Europei e Mondiali e a moltissime regate nazionali ed internazionali.

Danilo è stato anche un costruttore di Sni-pe molto popolare e conosciuto per le sue barche molto performanti ed eleganti. Egli ha inventato e applicato molte soluzioni genia-li che sono tuttora popolari anche in Coppa America tipo trim table, la regolazione della lunghezza dell’albero ed anche il cunnin-gham. Tutte queste innovazioni furono usate sui suoi Snipe �no all’emanazione di nuove norme che ne hanno vietate alcune. La leg-genda narra che al Campionato Mondiale del 1953 tenutosi a Montecarlo è stato impiegato un giorno per misurare tutte le barche ed un altra giornata solo per misurare il Punta Salvo-re di Danilo. Ted Wells dopo la regata ritenne di dover emanare delle nuove e più precise norme per regolamentare certi eccessi. Sem-bra incredibile che un simile personaggio che ha speso la sua vita a regatare in deriva non sapesse nuotare, infatti quando vinse il Campionato Nazionale a Rimini e fu buttato in mare per festeggiare lui fu costretto ad ag-grapparsi alla banchina per non annegare.

Un ricordo speciale è la costruzione con-temporanea da parte di D’Isiot di quattro snipe molto eleganti in western red cedar ri�niti con vernice trasparente denominati Brioni per la STV, Medolin per lo YCA, Lussin per Aldo Bellemo di Chioggia e Portorose per Luciano Brambilla di Milano. Brambilla prestò il Portorose a Mario Capio con il quale vinse il Campionato del Mondo del 1955 a Santander in Spagna. Questa barca esiste tutt’ora in ec-cellenti condizioni e venne esposta a Rimini in occasione del mondiale del 1995. Anche il Lussin esiste ancora ed è conservato gelosa-

Punta Salvore armato con strallo di poppa

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mente dal suo primo proprietario. Vieri Lasinio è il nome di un grande amante

dello Snipe ed un generoso amico della STV.Era nato a Fiume ed alla �ne della secon-

da guerra mondiale dopo il matrimonio si era trasferito a Genova ma i legami con la nostra città ed in particolare con la STV sono sempre rimasti molto stretti. Infatti i nostri equipaggi juniores hanno vinto tre campionati italiani, nel 1955 con il Lassapur II e nel 1956 e 1957 con il Bon II ambedue di proprietà di Lasinio generosamente messi a disposizione dei gio-vani della STV.

Per meglio capire quanto fatto da Lasinio bisogna sapere che il Bon II aveva ricevuto un premio, durante un campionato mondia-le, per la barca più bella al mondo, inoltre la barca era invelata con vele nuove in dacron di marca Ulmer appena giunte dagli USA. Giorgio Giani e Giorgio Brezich hanno avuto

Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

l’onore di regatare con tale barca vincendo ambedue il titolo italiano juniores. Lasinio è stato Segretario Nazionale della Classe Snipe dal 1955 al 1959 per poi essere eletto Segre-tario Europeo, carica che ha mantenuto per alcuni anni.

La sua dedizione ed attaccamento alla Snipe Class ed ai giovani è ancora oggi testi-moniata dal trofeo per porta il suo nome ed è assegnato al Campione Mondiale Juniores.

Negli anni 1940-1960 lo Snipe era molto popolare come doppio per la scuola vela poi-ché a quel tempo non esisteva un’altra bar-ca a due, infatti non erano ancora arrivati sul mercato il Flying Junior ed il 470; questi arri-varono solo alla �ne degli anni 50.

Tutti gli allievi e gli juniores regatavano in Snipe ed ogni anno venivano corse delle re-gate speci�che anche per gli juniores.

Si costruivano moltissimi Snipe, non tutti perfettamente conformi alle regole di classe, ma sicuramente con l’aspetto di uno Snipe. Dette barche venivano usate non solo per re-gatare ma anche per il diporto, la pesca, alcu-ne erano dotate di un piccolo motore. Molti ricordano di aver imparato ad andare a vela �n da bambini usando gli Snipe.

Dal 1952 si disputa il Campionato Italiano Juniores della Classe Snipe. Lo YCA e la STV hanno vinto la prima edizione con l’equipag-gio misto Dorigo-Braut. In seguito la STV sur-classò tutti gli altri club vincendo ben sei volte consecutive questo titolo con Giorgio Giani-Franco Segala, Giorgio Giani-Piero Napp, Gior-go Brezich-Franco Osoich (tre volte) ed anco-ra Giorgio Ferin-Giorgio Radin.Brioni

11Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

Nel 1950 la STV ha dovuto registrare la morte del Past President Riccardo de Haag e nel 1956 del Presidente in carica Paolo Pupis. I soci della STV ed il Consiglio Direttivo deci-sero di commemorare queste due imprtanti persone con due trofei riservati agli Snipes. Come detto sopra il ’54 è stato un anno im-portante per la STV che vide la disputa della prima edizione della Coppa Barbanera ,dedi-cata a de Haag, una delle più importanti re-gate organizzate in Italia poiché vi partecipa-rono velisti di tutta Europa, Nord Africa, Sud e Nord America.

L’albo d’oro di questa regata riporta nomi di eccellenti velisti che sono entrati nella sto-ria della vela. Malgrado le grandi di�coltà di spostamento di quel tempo che obbligavano a trasportare le barche su ferrovia o camion era incredibile che ai maggiori eventi ci fosse-ro talvolta anche 100 snipe presenti. Gli anni ’60 sono stati molto importanti per il migliora-mento dei trasporti cosicché i nostri soci po-

terono partecipare a regate in tutto il mondo. L’avvento della vetroresina per la costruzione degli sca� e del dacron per le vele sono stati di grande vantaggio nella reperibilità e quali-tà dei materiali e per una maggiore uniformi-tà delle prestazioni.

L’aumento ed il miglior livello della produ-zione italiana di vele e barche è stata deter-minante per lo sviluppo della vela sportiva. Gli equipaggi della STV partecipando per la prima volta nel ’67 al Campionato Mondiale di Nassau, a molte regate juniores e campio-nati europei, nonché a regate in Spagna, Da-nimarca, Inghilterra, Yugoslavia vincendone molte o ottenendo eccellenti risultati.

La STV divenne molto conosciuta e pola-re con i suoi equipaggi partecipanti a rega-te fuori Trieste, ma anche distinguendosi per l’organizzazione di importanti eventi interna-zionali quali la già citata Coppa Barbanera, la

2009 - La cerimonia del varo del nuovo Brioni

1954 - Il vecchio Brioni il giorno del varo

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Coppa Pupis. Ad incrementare ancora l’im-portanza di questi regate vennero istituiti altri trofei: L’Olandese Volante per la Classe Flying Duchtman, il Trofeo Miramare per la Classe 470, la Coppa Bongo per la Classe Finn.

Nel 1957 Marsilio Vidulich venne eletto Presidente della STV e durante il suo manda-to fu anche Segretario Nazionale della Classe Snipe, in riconoscimento dei meriti acquisiti dalla STV attraverso la partecipazione ed al-l’organizzazione di regate Snipe.

Sono stati quelli gli anni proli�ci nella par-tecipazione e nelle vittorie della STV nelle ca-tegorie juniores e seniores portando fama e prestigio alla società che potè aumentare il numero dei propri associati.

L’inizio degli anni ’80 vide l’elezione di Gui-do Crechici a Presidente. Guido era un rega-tante Snipe, prodiere di D’Isiot, Braut, Rizzi ed altri importanti skipper. Anche altri consiglieri erano snipisti e pertanto fu naturale che mol-te risorse ed energie venissero dedicate ai giovani.

Nel 1982 la STV ebbe l’opportunità di orga-nizzare un super evento: il Campionato Euro-peo Snipe.

Alla seconda giornata il tempo fu così cat-tivo che molte barche scu�arono subendo anche importanti danni che con l’aiuto dei soci vennero ovviati in modo da permettere a tutti di continuare la regata. I giorni succes-sivi il tempo fu soleggiato con bora che die-de la possibilità di completare il programma con piena soddisfazione dei partecipanti. A molti regatanti venne o�erta la possibilità di pernottare a bordo delle barche dei soci. Sul

Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

podio salirono gli spagnoli Henelt-Winzer, de Soto-Gutierrez ed i norvegesi Hartman-Nesse. La crescita della Snipe Class alla STV raggiunse il suo massimo nel ’90 in parte dovuta alla no-mina prima a Segretario Nazionale e poi nel ’96 a Commodoro di Giorgio. Nel 1997 la STV ha organizzato il Campionato Italiano Snipe con la partecipazione di 58 imbarcazioni.

Durante la presidenza di Giovanni Paolo Ba-toli ed il suo Consiglio Direttivo venne proget-tata la ristrutturazione della sede sociale che dopo 45 anni di vita aveva bisogno urgente di aggiornamenti e la stessa area di ormeg-gio venne riorganizzata ed ingrandita com-pletando il grande lavoro di costruzione dei pontili di ormeggio fatta sotto la presidenza di Otello Oro e la piattaforma di alaggio sotto

Marsilio Vidulich

13Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

la presidenza di Guido Crechici. I lavori venne-ro completati nel 2000 ed ancora una volta la Classe Snipe fu protagonista delle celebrazio-ni con l’organizzazione da parte della STV del Campionato Mondiale Femminile.

Il campionato fu un grande successo per l’alto livello dei partecipanti, vennero portate a termine tutte le prove in programma.

Parteciparono 30 equipaggi provenienti da 10 nazioni.

Il podio fu per Elkeland-Krefting (Norvegia), Nakamura-Yoshioka (Giappone), Domato-Gra-nucci (Argentina). Anche questa volta diversi equipaggi furono ospiti delle imbarcazioni dei soci. Le cerimonie di apertura e chiusura furono molto belle anche per l’intervento dei giapponesi nei loro caratteristici kimono. Sul-

l’onda del successo del Mondiale Femminile, la STV ha organizzato nel 2004 il Campionato Europeo Juniores Snipe. Purtroppo la parteci-pazione non è stata soddisfacente in quanto furono presenti solamente 14 equipaggi in rappresentanza di tre Paesi Danimarca, Spa-gna, Italia.

Gli spagnoli furono ancora i dominatori ol-tre altra bora che ha so�ato forte nelle gior-nate di regata.

La STV e lo YCA hanno continuato a mo-strare un grande interesse per le regate Snipe organizzando, su richiesta del Segretario Na-zionale Rodati e la FIV, i Campionati Juniores ed Assoluto del 2006 della Classe Snipe.

Questa volta il numero di concorrenti è stato ragguardevole ed anche l’esito è stato estremamente positivo avendo regalato in tutte le condizioni di vento, da leggero a me-dio. Le società hanno o�erto un’ospitalità di ottimo livello ricevendo messaggi di apprez-zamento. Gli equipaggi locali furono i domi-natori.

Alexander Paradeda, già campione Mon-diale Snipe ed olimpico nella classe 470, ven-ne invitato a gareggiare per rendere più inte-ressante la competizione.

Sfruttando l’esperienza acquisita organiz-zando negli ultimi anni in sinergia con lo YCA varie regate sia sociali che nazionali abbiamo deciso di proporci per l’organizzazione del Mondiale Masters del 2009.

Trieste o�re delle condizioni ideali per le regate poiché le nostre sedi dispongono di palestre, spogliatoi docce all’interno ed al-l’esterno e ristoranti.

Vieri Lasinio mentre riceve la Coppa Barbanera

14 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

A pochi passi ci sono negozi tecnici, ali-mentari, ristoranti alberghi e posteggi.

Le barche dei concorrenti sono ospitate al-l’interno degli spazi sociali delle sedi ubicate in un porticciolo sportivo denominato Sac-chetta protetto in tutte le condizioni atmosfe-riche. La STV ha la tradizione di celebrare i suoi più importanti anniversari con la stampa di pubblicazioni dedicate come questa che state leggendo a celebrazione di questo gran-de evento che è il Mondiale Masters.

I legami tra la SCIRA e la STV, come già detto, sono sempre stati molto stretti. STV vuol dire Snipe e Snipe in Italia signi�ca Golfo di Trieste molto conosciuto per la qualità dei regatanti, il nu-mero di partecipanti, il numero di vittorie ed anche i tanti dirigenti della classe che sono stati espressi dai nostri club.

Marsilio Vidulich è stato Segretario Nazio-nale dal 1960 al 1963 ed allo stesso tempo è stato anche Presidente della STV. La sua atten-zione è sempre stata particolarmente rivolta ai giovani ed allo sport facendo partecipare i nostri equipaggi alle regate più importanti in Italia ed all’estero.

La sua grande esperienza di sport matura-ta prima della guerra in qualità di dirigente ad altissimo livello di tutti gli sport, è stata fon-damentale nella crescita della STV e dei suoi atleti. Giorgio Brezich è stato Segretario Na-zionale dal 1988 al 1995. Durante questo pe-

riodo l’Italia ha organizzato, per la prima volta, il Campionato Mondiale Snipe tenutosi a Ri-mini. In questo periodo la crescita della Classe è stata molto forte ed permesso, tra l’altro, di acquistare un Lillia nuovo da prestare a coloro che erano intenzionati ad entrare nella Clas-

se dopo almeno una minima esperienza. L’operazione ha avuto successo e continua an-cora oggi.

L’Italia con Giorgio Brezi-ch ha avuto l’onore di vedere eletto per la prima volta un italiano alla carica di Commo-doro della Classe Snipe.

Giorgio dal 1997 è Presi-dente dell’ International Rules Committee della Classe.

Anche Stefano Longhi è stato Segretario Nazionale dal 2000 al 2003 fa-cendosi apprezzare molto per il suo generoso operato al punto che nel 2007 è stato eletto Segretario Europeo ed è tuttora in carica.

La STV è molto orgogliosa della reputazio-ne che hanno i propri soci non solo localmen-te ma anche all’estero.

La STV per celebrare degnamente il Cam-pionato Mondiale Master ha acquistato que-st’anno un nuovo snipe al quale è stato im-posto il nome di Brioni, in ricordo dei tempi andati, dopo più di 50 dal primo snipe con questo nome.

La collaborazione con lo YCA inziata nel 1952 con la vittoria dell’equipaggio misto Do-rigo-Braut continua tutt’ora, anzi è ancora au-mentata nel corso degli anni.

15Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

Due vecchi timbri di stazza

1957 - Il varo di Barbanera 1 costruito da Aldo Brezich

16 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

Adelaide, lo Snipe n. 1Adelaide è lo Snipe n°1 che alcuni anni fa è stato rinvenuto negli USA in pessime condizioni. Gli snipisti americani hanno subito pensato ad un suo recupero ed al restauro di questa barca che è il simbolo della Classe. Per reperire i fondi necessari è stata aperta una sottoscrizione internazionale che ha trovato molti entusiasti sostenitori.A lavori di restauro completati si è presentato un nuovo problema, cosa fare di questo Snipe, dove conservarlo?Qualcuno ha avuto la brillante idea di o�rirlo al museo navale di Cheseapeake il cui direttore ha considerato l’o�erta interessante per cui l’ha accettata. Durante il Campionato dell’Emisfero del 1996 corso a Larchmont (NY) con una commovente cerimonia è stato presentato Adelaide restaurato e fatta la donazione con relativo atto u�ciale di donazione della SCIRA al museo navale.

Larchmont 1996. La donazione di Adelaide al Museo di Chasepeake

17Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

La regata per i MasterNon è da molto tempo che si corrono

regate speci�che riservate ai master anche nella Snipe Class, come del resto avviene in molte altre classi di derive.

Fin dall’inizio si è capito che l’idea era valida infatti già al primo campionato cor-so nel 1996 ci furono 32 equipaggi prove-nienti da 5 nazioni. La partecipazione più ampia si è avuta a Bracciano con 83 imbar-cazioni di 16 nazioni.

E’ stato istituito anche un Campiona-to Europeo Master per cui oggi la Snipe Class corre campionati juniores, assoluto, master, femminile a livello nazionale, eu-ropeo e mondiale.

La ragione dell’espansione delle regate master potrebbe essere spiegata in ma-niera semplicistica dicendo che gli snipisti non sono tanto giovani, questo è vero solo parzialmente. Secondo me va considera-to che l’attività dei derivisti si è allungata molto anche in regate ad alto livello.

Un prova è costituita da Augie Diaz che è stato contemporaneamente Campione Mondiale Master ed anche Assoluto.

Dobbiamo ringraziare il Past Commo-dore Id Crook, al quale è intitolato il trofeo del Campionato Mondiale, per aver credu-to nei master ed aver fortemente voluto che si corressero campionati speci�cata-mente dedicati.

Purtroppo Id non è più tra noi e la Trie-stina della Vela ne conserva un gradito ri-

cordo poiché sotto il suo Commodorato si è corso il Campionato Mondiale Femmini-le organizzato dalla STV

Per partecipare ad una regata dei ma-ster ci sono due condizioni da osservare e cioè il timoniere deve avere almeno 45 anni e l’età combinata timoniere/prodiere deve essere di almeno 80.

I timonieri sono divisi in tre gruppi:Apprentice master 45-54 anniMaster 55-64 anniGrand Master 55-65 e più

Il trofeo Id Crook viene assegnato al pri-mo overall.

Il Trofeo World Masters Snipe

18 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

Gli juniores a TriesteCome abbiamo avuto modo di far notare la STV e Trieste in generale hanno sempre privilegiato l’attività degli juniores sia a livello di regate locali che di campionati.La STV ha il piacere e l’onore di conservare tra i suoi trofei più signi�cativi la coppa in argento e in marmo simbolo del Campionato Italiano Juniores che veniva assegnata negli anni ‘50-’60 ai vincitori del titolo.Inspiegabilmente questo trofeo è rimasto de�nitivamente alla Triestina della Vela.

Il Trofeo del Campionato italiano junioresPB

19Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

La rappresentanza dello SCIRA alla Barcolana sull’imbarcazione della famiglia Longhi

20 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

La copertina della rivista La Vela, che è stata anche il bollettino dello Yacht Club Adriaco e della Società Filonautica Trieste-STV

21Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

Campionato Europeo 1982

Sopra, le bandiere delle Nazioni partecipanti.Sotto a sinistra, il podio; a destra, operazioni di stazza

22 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

23Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

Sergio Morin e Sergio Michel vincitori di sette campionati italiani.

I giudici di gara. Da sinistra: Marino Vencato, Lodi Vencato, Angelo Carlo Perini, Enzo Perini già Segretario della Classe Snipe per il Sud Europa, Livio Spanghero olimpionico a Londra nel 1948

I nostri costruttoriNegli anni 50 parecchi Snipes sono stati costruiti sia a livello amatoriale che professionale per i soci della STV. Renato Zuliani era sia costruttore che regatante poiché era il prodiere di Fabio Sarè. Un binomio che ha partecipato ai vertici delle classi�che per parecchi anni. Anche Giovanni Ghedina costruì diverse imbarcazioni, le più famose delle quali, erano Veglia e Whisky che sono rappresentate in alcune immagini di questa pubblicazione. Un terzo maestro d’ascia è stato Aldo Brezich che con l’aiuto del cognato Valerio Filiput costruì 6 Snipe che hanno primeggiato in molte regate e campionati ed ancora oggi vengono ricordate per la loro alta qualità. L’opportunità di avere dei costruttori così vicini al club ha permesso lo sviluppo della classe e l’avvicinamento di giovani elementi allo sport della vela.

24 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

manifesto Italiano 1997

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In alto, una partenza; sotto, il podio

26 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

Alla cerimonia di premiazione.

Sotto, un momento della regata

27

28 Supplement to LA BRAZZERA n. 23 the Magazine of Società Triestina della Vela

29Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

A sinistra la Coppa Barbanera. Sopra, il due volte medaglia di bronzo alle Olimpiadi Classe Star Giorgio (Dodo) Gorla a bordo del suo Snipe. Sotto, preparativi per l’edizione 1965 della Coppa Barbanera disputata di fronte a Miramare vicino a Grignano

30 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

Ricordo di Mattia de Carolis, un caro snipista

31Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

I trofei storici della STV che sono stati corsi negli anni:

BARBANERARegata istituita nel lontano 1955 in ri-

cordo del presidente ingegner Riccardo de Haag, grande animatore e promotore della crescita della nostra Società. Un ri-tratto fattone da Nino Perizzi ed esposto in sede lo ra�gura con una �uente barba nera che ne ha originato il soprannome. La regata, da subito internazionale, di gran-de richiamo a livello europeo e mondiale, era riservata alla classe Snipe. La Coppa è una pregevole opera in bronzo e oro dello sculture triestino Tristano Alberti.

PUPISUn altro grande presidente – sotto la

sua guida è stata costruita sul pontile Istria la tanto sognata attuale sede in muratura – ha dato il suo nome a una manifestazio-ne internazionale per la classe Snipe.

GIORGIO FERINQuesto trofeo è stato istituito dalla

famiglia e dagli amici in ricordo di Giorgio

I trofei storici della S.T.V.per la Classe Snipe

Ferin che è stato un grande campione vincitore di vari titoli italiani di snipe, regatante pure nelle classi d’altura ed anche dirigente della STV che purtroppo è morto giovane. La prima edizione di questo trofeo è stata corsa nel 1994 ed è tuttora nel calendario della classe Snipe.

TRENTO BISSOO�erto dalla famiglia di snipisti in

ricordo di una persona entusiasta del mare e della vela, assiduo frequentatore del club. La prima edizione è stata corsa nel 1996 ed è tuttora nel calendario della classe Snipe.

PER PAOLOÈ stato istituito nel 2001 in ricordo di

Paolo Zlatich, atleta nato nella STV e man-cato molto prematuramentre durante una regata nel Golfo di Trieste. Assiduo rega-tante, Paolo è stato indimenticato istrutto-re di grandi derivisti della nostra zona. Per ricordarlo gli dedichiamo un’appuntamen-to aperto a tutte le derive, che si corre con una formula particolare con dei correttivi che permettono di stilare anche una clas-si�ca overall.

32 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

1949 Campione italiano Snipe D. D’Isiot 1952 Campione italiano juniores Snipe E. Braut 1954 Campione italiano juniores Snipe A. Giani - F. Segala 1956 Campione italiano juniores Snipe A. Giani - P. Napp 1957 Campione italiano juniores Snipe G. Brezich - F. Ostoich 1959 Campione italiano juniores Snipe G. Brezich - F. Ostoich1960 Campione italiano juniores Finn M. Vidulich Campione italiano juniores Snipe G. Brezich - F. Ostoich1961 Campione mondiale Finn, Marina militare M. Vidulich 1962 Campione italiano juniores Snipe G. Ferin - G. Radin 1967 Campione italiano F. D. M. Cobau - F. Apollonio Campione italiano Snipe G. Brezich - G. Ferin1968 Campionato europeo juniores Snipe, 2° R. Vencato - P. Barcia1970 Campione italiano Snipe G. Brezich - G. Ferin Campione italiano juniores 470 R. Vencato - R. Sponza1971 Campione italiano juniores 470 R. Vencato -R. Sponza Campione italiano 470 R. Vencato - R. Sponza Campione italiano Tornado F. Apollonio 1972 Campione italiano 470 R. Vencato - R. Sponza Campione italiano juniores 470 R. Vencato - R. Sponza Campione italiano Tornado F. Apollonio Campione sud-europeo Snipe G. Brezich - R. Vencato 1973 Campione italiano Snipe G. Brezich - G. Ferin Campione italiano juniores Snipe F. Beltrame - M. Parladori 1974 Campione italiano juniores F. J. F. Beltrame - F. Tornetta Campione italiano Snipe G. Brezich - P. Napp1975 Giochi del Mediterraneo, 470, 1° R. Vencato - R. Sponza 1976 Olimpiadi, Montreal, 470, 14° R. Vencato - R. Sponza Campione italiano Snipe G. Brezich - P. Napp Campione italiano V classe I.O.R., “Balanzone” N. Ferro - D. De Grassi - S. Brosch A. Fonda - P. Pieri - G. Brezich Campione del mondo a squadre H.T.C. N. Ferro - S. Brosch - G. Brezich “Balanzone” D. De Grassi - A. Fonda - P. Pieri1978 Campione italiano Snipe G. Brezich - P. Napp 1979 Campione italiano V classe I.O.R., “Speedy” F. Apollonio - G. Distefano E. Distefano - P. Barcia Campione italiano Snipe G. Brezich - M. Penso 1981 Campione italiano F. J. R. Gessi - A. Bisso Campione italiano Snipe G. Brezich - M. Penso Campione italiano III classe I.O.R. F. Apollonio - P. Barcia E. Distefano - R. Distefano 1982 Campione italiano F.J. R. Gessi - A. Bisso 1983 Campione italiano I classe I.O.R. B. Catalan - R. Distefano Campione italiano III classe I.O.R. D. De Grassi Campione italiano VI classe I.O.R., “Sorcetto” C. Orlando - R. Sorci Campione mondiale One Ton D. De Grassi Campione mondiale Three Quarter Ton D. De Grassi Campione mondiale juniores F. J. G. Sussa - F. Angioletti 1984 Campionato mondiale 12 m. S.I., 2° F. Apollonio 1985 Campione italiano III classe I.O.R. D. De Grassi

1987 Campione italiano III classe I.O.R. P. Barcia - B. Catalan U. M. Giugni - U. Wetzl 1988 Campione italiano IV classe I.O.R., “Gen-Mar” C. De Martis - S. Irredento G. Terdoslavich Campione italiano classe A D. De Grassi Olimpiadi, Seul, riserva F. Cittar1989 Campione italiano III classe I.O.R. B. Catalan 1990 Campione italiano VI classe I.O.R. R. Sorci1991 Campione italiano Quarter Ton G. Terdoslavich Campione italiano juniores 470 femm. E. Sossi Campione italiano VI classe I.O.R. A. Lonza Campionato mondiale juniores 470, 3° M. Bodini - L. Bodini 1993 Campione italiano 470 femm. E. Sossi Campionato mondiale 470 femm., 3° E. Sossi Campionato mondiale VI classe I.O.R., 2° A. Lonza Campione mondiale Quarter Ton G. Terdoslavich1994 Campione italiano Modelvela classe A G. Cadelli Campione master Snipe G. Brezich - G. Bisso Campione italiano IMS F. Stopani Campione italiano 470 femm. E. Sossi 1995 Campione master Snipe G. Brezich 1996 Olimpiadi, Savannah, 470 femm., 7° E. Sossi Campione femminile Snipe F. Cappello - M. Reis Campione juniores Snipe L. Riccobon Campione master Snipe G. Brezich1997 Campionato europeo 470 femm., 3° E. Sossi Giochi del Mediterraneo, 470 femm., 1° E. Sossi Campione italiano Tornado M. Bodini- L. Bodini Campione italiano IMS F. Stopani Campionato europeo IMX-38, 2° E. Distefano - F. Stopani - A. Lonza1998 Campionato mondiale ISAF 470 femm., 2° E. Sossi Campione italiano 470 femm. E. Sossi Campionato italiano Tornado, 1° L. Bodini - M. Bodini Campionato europeo IMS Regata, 1° F. Stopani Campionato europeo IMX 38, “Speedy-X”, 1° F. Stopani - E. Distefano Campione italiano universitario J24 E. Giannessi Campione nazionale Master Snipe S. Longhi1999 Camp. mondiale 470 femm., 3°, qualif. olimp. E. Sossi Campione italiano 470 femm. E. Sossi Campione mondiale Sydney 40’, F. Stopani Campionato mondiale IMS 50’, 3° F. Stopani Campionato mondiale IMS cl. C, 1° A. Lonza Campionato europeo 8 m. S.I., 1° D. De Grassi - B. Catalan2000 Campione nazionale Snipe G. Brezich Campione nazionale Master Snipe G. Brezich Campionato mondiale Master Snipe, 3° G. Brezich Campione nazionale femm. Snipe F. Cappello Campione nazionale L’Equipe S. Spangaro-L. Percic Campione nazionale femm. L’Equipe R. Ulcigrai - G. Antonini Campionato europeo femm. L’Equipe, 2° R. Ulcigrai - G. Antonini Olimpiadi, Sydney, 470 femm., 7° E. Sossi Olimpiadi, Sydney, Tornado, 14° L. Bodini - M. Bodini

Albo d’Oro della Società Triestina della Vela

33Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

2001 Campione europeo femm. L’Equipe R. Ulcigrai - G. Antonini Campionato europeo femm. L’Equipe, 2° G. Coppola - A.P. Antonini Campionato europeo L’Equipe, 2° S. Spangaro - L. Percic Campionato europeo L’Equipe, 3° G. Trani - G. Giotto Campionato mondiale IMS cl. B, 2° L. Bodini Campione italiano IMS cl. B L. Bodini Campione nazionale jun. femm. L’Equipe R. Ulcigrai - G. Antonini Campione italiano J22 P. Pinelli Campione italiano 470 femm. E. Sossi 2002 Campione mondiale IMS cl. A F. Stopani Campionato mondiale IMS cl. A, 2° L. Bodini Campione mondiale IMS cl. B A. Lonza Campione europeo femm. L’Equipe G. Coppola - A. Antonini Campionato europeo femm. L’Equipe, 2° C. Belcaro - G. Antonini Campione nazionale femm. L’Equipe C. Belcaro - G. Antonini Campione europeo IMS L. Bodini Campionato mondiale Maxi, 2° L. Bodini Campione nazionale a squadre L’Equipe A. Condello - L. Percic G. Coppola - A.P. Antonini C. Belcaro - G. Antonini Campione mondiale a squadre M. Bodini2003 C.I.C.O. 470 femm., 1° E. Sossi C.I.C.O. 470 femm. jun., 1° R.Ulcigrai - I. Pischiutta Campione nazionale Master Snipe G. Brezich Campione nazionale Junior Master Snipe S. Irredento - R. Pinelli Campionato mondiale IMS, 2° L. Bodini Campionato europeo IMS, 2° L. Bodini Campionato mondiale IMS, 3° A. Lonza2004 Campione europeo IMS L. Bodini Campione nazionale IMS L. Bodini Campione mondiale IMS “Corinthian” A. Bolzan Campione italiano UFO M. Bodini2005 Campione italiano 420 femm. C. Rodda Campione italiano match race U. 25 A. Bolzan - G. Giovanella Campione nazionale Mumm 30 M. Bodini2006 Campione mondiale Melges 24 A. Bolzan Campione nazionale juniores Snipe L. Percic “Meeting rosa” Optimist, 1.a class. F. Russo Cirillo Campioni nazionali L’Equipe A. Fragiacomo - A. Savio2007 Campione italiano Ufo 28 od M. Nicolich Campioni europei IMS P. Pinelli - F. Cittar Campioni italiani IMS Regata P. Pinelli - F. Cittar Campione italiano IMS Crociera A. Bolzan Campioni europei Grand Master Snipe G. Brezich - S. Longhi Campioni nazionali L’Equipe O. Balducci - A. Savio2008 Campione europeo femm. L’Equipe S. Daccache - V. Pauletti Campione nazionale a squadre L’Equipe S. Carini - G. Giannotti A. Savio - M. Roici S. Daccache - V. Pauletti Campioni nazionali L’Equipe A. Savio - M. Roici Campione nazionale UFO o.d. P. Pinelli Campione mondiale ORC Int L. Bodini Campione italiano ORC Int. L. Bodini Campione italiano ORC Int. A. Bolzan

1987 Campione italiano III classe I.O.R. P. Barcia - B. Catalan U. M. Giugni - U. Wetzl 1988 Campione italiano IV classe I.O.R., “Gen-Mar” C. De Martis - S. Irredento G. Terdoslavich Campione italiano classe A D. De Grassi Olimpiadi, Seul, riserva F. Cittar1989 Campione italiano III classe I.O.R. B. Catalan 1990 Campione italiano VI classe I.O.R. R. Sorci1991 Campione italiano Quarter Ton G. Terdoslavich Campione italiano juniores 470 femm. E. Sossi Campione italiano VI classe I.O.R. A. Lonza Campionato mondiale juniores 470, 3° M. Bodini - L. Bodini 1993 Campione italiano 470 femm. E. Sossi Campionato mondiale 470 femm., 3° E. Sossi Campionato mondiale VI classe I.O.R., 2° A. Lonza Campione mondiale Quarter Ton G. Terdoslavich1994 Campione italiano Modelvela classe A G. Cadelli Campione master Snipe G. Brezich - G. Bisso Campione italiano IMS F. Stopani Campione italiano 470 femm. E. Sossi 1995 Campione master Snipe G. Brezich 1996 Olimpiadi, Savannah, 470 femm., 7° E. Sossi Campione femminile Snipe F. Cappello - M. Reis Campione juniores Snipe L. Riccobon Campione master Snipe G. Brezich1997 Campionato europeo 470 femm., 3° E. Sossi Giochi del Mediterraneo, 470 femm., 1° E. Sossi Campione italiano Tornado M. Bodini- L. Bodini Campione italiano IMS F. Stopani Campionato europeo IMX-38, 2° E. Distefano - F. Stopani - A. Lonza1998 Campionato mondiale ISAF 470 femm., 2° E. Sossi Campione italiano 470 femm. E. Sossi Campionato italiano Tornado, 1° L. Bodini - M. Bodini Campionato europeo IMS Regata, 1° F. Stopani Campionato europeo IMX 38, “Speedy-X”, 1° F. Stopani - E. Distefano Campione italiano universitario J24 E. Giannessi Campione nazionale Master Snipe S. Longhi1999 Camp. mondiale 470 femm., 3°, qualif. olimp. E. Sossi Campione italiano 470 femm. E. Sossi Campione mondiale Sydney 40’, F. Stopani Campionato mondiale IMS 50’, 3° F. Stopani Campionato mondiale IMS cl. C, 1° A. Lonza Campionato europeo 8 m. S.I., 1° D. De Grassi - B. Catalan2000 Campione nazionale Snipe G. Brezich Campione nazionale Master Snipe G. Brezich Campionato mondiale Master Snipe, 3° G. Brezich Campione nazionale femm. Snipe F. Cappello Campione nazionale L’Equipe S. Spangaro-L. Percic Campione nazionale femm. L’Equipe R. Ulcigrai - G. Antonini Campionato europeo femm. L’Equipe, 2° R. Ulcigrai - G. Antonini Olimpiadi, Sydney, 470 femm., 7° E. Sossi Olimpiadi, Sydney, Tornado, 14° L. Bodini - M. Bodini

Albo d’Oro della Società Triestina della Vela

34 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

La rappresentative giapponese e statunitense con l’ex presidente della STV Nicolò Ferro

Campionato MondialeFemminile 2000

35Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

Nel 2000 in occasione del restauro della sede sociale è stato organizzato a Trieste il Campionato Mondiale Femminile della Classe Snipe. 30 equipaggi provenienti da vari paesi quali Giappone, Russia, Canada, Norvegia, Inghilterra hanno raggiunto la nostra città per disputare questa regata.Le regatanti italiane si sono impossessate, per l’occasione, degli snipe dei mariti e compagni e guidate da Enrico Michel si sono preparate per questo

La Squadra Italianaappuntamento di inizio settembre.Le condizioni perfette con sole ed il buon vento hanno permesso di portare a termine il programma previsto.Gli equipaggi stranieri hanno dimostrato il loro grande valore conquistando il podio.La sede sociale appena ultimata dopo un anno di continui lavori, l’ospitalità a bordo delle barche dei soci , le quotidiane feste sociali e la calorosa assistenza hanno permesso di regatare un grande evento.

36 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

Campionato MondialeFemminile 2000

L’alzabandiera per la cerimonia

d’apertura SP

37Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

Katsumi Hirata membro della giuria giapponese. Sotto, il podioPB

38 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

Campionato EuropeoJuniores 2004

Come avete potuto notare la STV ha da lungo tempo strette relazioni con i giovani della Snipe Class e pertanto quando si è presentata l’occasione di organizzare un grande evento per gli juniores è stato naturale richiederlo alla classe.La regata non è stata onorata da un grande numero di concorrenti, sedici,

provenienti da tre nazioni; però la loro qualità

e le condizioni atmosferiche hanno o�erto un grande spettacolo che le fotogra�e possono ben rendere l’idea. La

qualità delle regate, l’amicizia instauratasi tra i ragazzi e l’ospitalità o�erta anche questa volta dalla STV sono state molto apprezzate.

39Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

In alto, troppo vento; a lato, premiazione

40 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

Le �otte locali ha fatto un grande sforzo per costituire una squadra italiana ed hanno reclutato anche ragazzi che abitualmente regatano in altre classi, molti dei 470, utilizzando le barche o�erte loro dai seniores.Questa è stato un tipico gesto di collaborazione tra anziani e giovani caratteristico della Classe Snipe per cui risulta chiara la collaborazione tra generazioni di velisti.La settimana di regate è stata caratterizzata da condizioni di�cili a causa prima della mancanza di vento e poi da bel tempo però con bora che so�ando con vigore che ha messo in di�coltà non pochi equipaggi.

La squadra della STV si è classi�cata al sesto posto con Rebecca Ulcigrai-Irene Pischiutta ed al settimo con Costanza Rodda-Giacomo Bartoli.

41Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

42 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

Le regate degli juniores hanno avuto sempre di�coltà ad emergere con una buona partecipazione a causa della disponibilità limitata di imbarcazioni.Per ovviare a questo problema si è pensato di abbinare l’organizzazione del campionato juniores a quello assoluto nella stessa area in prosecuzione uno dell’altro. In questo modo i ragazzi hanno avuto la possibilità di utilizzare le barche che poi sarebbero state impiegate nel campionato assoluto.

Pietro Cerni e Marco Pellis in regata al largodi Miramare. Sopra, veduta delle sedi dei club situati nel porticciolo sportivo della Sacchetta

Campionati Italiani 2006

43Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

Nicolò Michelazzi e Manuel Costantini

Margherita Bensa e Irene Pischiutta sorridenti in Snipe

44 Supplement to LA BRAZZERA n. 23 the Magazine of Società Triestina della Vela

Sole e ri�essi a Trieste durante i Campionati nazionali 2006

45Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

Sopra, una partenza;sotto, a sinistra il podio.

A destra, in planata con la Bora

46 Supplement to LA BRAZZERA n. 23 the Magazine of Società Triestina della Vela

Girando la boa

47Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

Stazzatori al lavoro e una prova con vento leggero

48

In passato non c’erano tante riviste che parlassero di mare e di vela quanto oggi.La STV considerava molto importante avere un archivio specialistico per cui si abbonò a Vela e Motore, Yachting Italiano e Yachting World. Ancora disponiamo di una considerevole collezione di queste riviste, rilegate.E’ molto interessante ricordare che la rivista Vela, che poi sarebbe diventata Vela e Motore, è stata il bollettino sociale di vari club trai quali la Filonautica Triestina diventata poi Triestina della Vela.

Le più popolari riviste nautiche negli anni ’50-‘60

Waiting the start. Photo from Yachting Italiano

49Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

La bandiera della Classe Snipe

1957 – L’ex presidente della STV Guido Crechici mentre aiuta Giorgio Brezich e Franco Ostoichdopo una prova disputata a Luino sotto una tempesta

La SCIRA italiana ha usato per molti anni la bandiera ra�gurata qui accanto.Nessuno è stato in grado di motivarne l’origine. La cosa è curiosa poiché la Classe ha due bandiere un ra�gurante il globo terrestre ed una con la siluette rossa dello snipe in campo bianco.La bandiera ra�gurata sembra quindi essere un mistero irrisolto.

La bandieradel mistero

50 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

Enzo Braut e Giorgio Fonda impegnati in Sacchetta

Un esempio di quello che può capitare regatando in varie parti del mondo magari noleggiando una barca a caro prezzo è rappresentato dalla fotogra�a qui accanto. Il Past Commodoro Jerry Thompson tiene in mano una deriva che si è piegata durante una regata. Per s�larla è stato necessario rimuovere i fermi e s�larla dal fondo. Il commento di Jerry è stato: non sono io così forte è l’alluminio che è troppo tenero.

JerryThompson

Troppo poco resistente

51Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

A sinistra: 1960 – Sulzano, Lago d’Iseo.Giorgio Fonda e il suo Whisky.In alto e sotto: come si trasportavanogli Snipe cinquant’anni fa

52 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

Il Trofeo del Campionato Sudeuropeoin memoria di Sergio Michel

Sergio Morin e Sergio Michel un equipaggio che è stato al vertice delle classi�che per lungo tempo.Erano particolarmente competitivi con vento forte. Sergio Michel è stato l’autore di un importante libro sulla storia della Snipe Class.Purtroppo Sergio ci ha lasciati lo scorso anno e la famiglia e gli amici hanno deciso di ricordarlo con ben due trofei. Uno dedicato al campione dell’Adriatico della Classe Dinghy 12’ ed uno al vincitore del Campionato Sud Europeo della Classe Snipe.

53Numero speciale per il Campionato mondiale Snipe Master 2009

Durante il periodo del “Territorio libero di Trieste” sono accadute delle cose particolari quali il cambio temporaneo dei nomi dei nostri club o l’avvento di nuovi come il Gazelle Yacht Club che

era quello delle truppe Neozelandesi di stanza nella nostra città. I tempi erano di�cili, il denaro poco ma la voglia di regatare tanta per cui il premio poteva essere semplicemente un diploma.

Gazelle Yacht Club

54 Supplemento alla LA BRAZZERA n. 23 il Bollettino della Società Triestina della Vela

Il Piccolo Nastro Azzurro

Ci sono due regate sociali molto vicine al cuore dei soci della STV; queste due regate sono riservate alle imbarcazioni maggiori dei soci della STV e dello YCA e vengono corse una al sabato sera denominata “Marinaresca”, seguita da una festa, ed una alla domenica chiamata “Nastro Azzurro”.Il Nastro Azzurro è corsa ormai da tantissimi anni e premia l’imbarcazione più veloce della STV.Le derive erano completamente assenti in questo contesto di festa ed allegria per cui a qualcuno alla STV è venuta l’idea di aggiungere una regata per derive

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al sabato pomeriggio, chiamandola “Piccolo Nastro Azzurro”. Le classi�che vengono stilate con un sistema di compensi simile a quello denominato Southampton da noi detto sistema Sacchetta.L’idea è piaciuta subito ed abbiamo avuto una �otta di circa 90 barche composta da star, snipe, 470 420, laser optimist, �nn, �ying moth ed altre barche locali. E’ stato bello vedere i giovani concorrenti della classe optimist competere alla pari con il presidente a bordo del suo snipe.Tutti si sono divertiti e ci aspettiamo che quest’anno ci sia un numero ancora maggiore di concorrenti.Nonostante queste tre regate siano aperte ai soli soci della STV e dello YCA in un �ne settimana vengono coinvolte più di duecento barche.

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Il Diana realizzato da Renato Zuliani

Lo Snipe Whisky costruito da Giovanni GhedinaIl varo di Whisky

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Trieste: “nessun luogo”e “ogni luogo”di Lucian Henry Comoy

Potreste essere perdonati se pensaste, quando arrivate a Trieste, di avere lasciato l’Italia in qualche parte delle pianure occidentali; quando vi avvicinate provenienti da Venezia, la pianura lascia il posto a un altopiano roccioso, il Carso, un’area boscosa e scarsamente popolata nella quale si potrebbero immaginare orsi e lupi (e a ragione!). Procedendo lungo la splendida strada Costiera, due

castelli appaiono sulla costa: il vecchio e il nuovo castello di Duino, il primo abitato dal fantasma di una Dama Bianca che, abbandonata dal suo amato, si gettò in mare, il secondo, più nuovo, abitato dalla famiglia dei principi di Torre e Tasso. Poi un terzo castello �abesco appare su un promontorio: Miramare, fatto costruire da Massimiliano d’Austria, che partì per il Messico e lì trovò la morte prima

Lo scoglio della Dama Bianca ai piedi del vecchio Castello di Duino. Sullo sfondo il nuovo Castello PB

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Il Faro della Vittoria

Il Castello di Miramare

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di vederlo �nito. E là, in lontananza, si estende Trieste.Splendidamente, a�ettuosamente, Jan Morris descrisse la città come “nessun luogo”; e certamente essa è diversa dalle altre città italiane; ma l’altro lato della medaglia è che essa è “ogni luogo”. Il suo dialetto rivela le diverse culture che si sono ripetutamente incontrate (spesso frontalmente) attraverso i secoli in questo luogo strategico dell’Adriatico: armate latine, germaniche e slave si sono contese questo luogo cruciale, in questo

o quel momento, e hanno lasciato il loro segno sulla città. Napoleone fu qui. E anche gli Inglesi. Per molti aspetti essa è davvero la “Napoli del Nord”, come alcuni hanno detto: un’indolente isola mediterranea in un attivissimo mare nord-europeo. Ma questi termini sono riduttivi, come vedremo. Il nome romano di Trieste, Tergeste, deriva da due parole che signi�ca mercato cittadino, e questo riassume la ragione dell’esistenza della città. Tuttavia, la sua posizione originaria fu sia una minaccia per Venezia sia una

Veduta di Trieste

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tentazione per gli Asburgo, e nei secoli lo sviluppo di Trieste fu ostacolato dal costante, turbolento con�itto fra i due. La sua fortuna �nalmente cambiò quando fu dichiarata porto franco nel 1719 dagli Austriaci, sotto la cui protezione la città si era trovato per 400 anni. Le concessioni attirarono mercanti da tutta Europa e la città cominciò a espandersi sotto l’Imperatrice Maria Teresa. Nell’epoca della sua maggiore prosperità, nel diciannovesimo secolo,

Trieste fu uno dei più importanti porti mondiali, sede di più numerose compagnie di assicurazione marittima che Londra. Qui fu collaudata con successo (nel 1829) la prima elica per navi da Josef Ressel, di origini boeme. Trieste ebbe anche una �orente vita letteraria, e fu in questo periodo che la cultura dei “ca�è” fu al suo apice, con le sale piene di “irredentisti” italiani che cospiravano per l’uni�cazione con l’Italia, di cittadini austriaci e cechi che parlavano dei costi

La Strada Costiera è un monumento alla bellezza. Qui la piccola galleria con il suo caratteristico pro�lo (a qualcuno ricorda Dante, ad altri Mussoilini)

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delle spedizioni via mare, e di letterati che discutevano dell’ultimo romanzo di Svevo. Fu anche residenza di James Joyce, che qui insegnò l’inglese per più di dieci anni, mentre �niva “Gente di Dublino” e iniziava “Ulisse”, e di Richard Burton, allora Console inglese, che lavorava intorno alle “Notti d’Arabia”. E lungo, la costa, Rilke scrisse una parte delle sue Elegie di Duino. La sua anima internazionale e commerciale lasciò due tracce curiose: in primo luogo una scarsità di chiese, se paragonata ad

La statua di James Joyce lungo il Canale di Ponterosso

Un modello dell’elica di Josef Resselal Museo del Mare di Trieste

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Il Carso variopinto si a�accia sul mare

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altre città italiane, e secondariamente il numero di religioni contemplate: serbo-ortodossa, greco-ortodossa, evangelica, anglicana…, oltre alla più grande sinagoga d’Europa.Trieste fu raggiunta dai moti nazionalistici del diciannovesimo secolo, e la sua “redenzione” fu uno dei primi scopi dell’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. Le trincee sul Carso vicino a Monfalcone testimoniano i terribili combattimenti che avvennero qui: da una parte le eterogenee truppe imperiali provenienti da una mezza dozzina di Paesi, dall’altra gli Italiani, con un’esigua artiglieria inglese e francese.Trieste fu riunita all’Italia nel 1918, ma dopo la Seconda Guerra Mondiale fu ambita da Tito per il suo porto dalle acque profonde e fu brevemente occupata dalle truppe jugoslave, prima di essere amministrata per quasi dieci anni dagli Inglesi e dagli Americani. Avendo perduto il suo territorio austriaco nel 1918, nel 1954 Trieste si trovò alla �ne di uno stretto corridoio senza alcun entroterra, e divenne rifugio di decine di migliaia di rifugiati dalla penisola istriana, che era stata occupata dal nuovo Stato jugoslavo.Con la ride�nizione dei con�ni, e la generale indi�erenza dei politici romani, il ruolo commerciale di Trieste venne meno.E’ una città che ancora oggi guarda malinconicamente al suo passato, come se si chiedesse come ha fatto a essere ingombrata da un governo di Roma

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anziché da uno di Vienna. Qui la nostalgia conta molto, e questo è un peccato perché Trieste potrebbe o�rire molto. Ma ci sono segni di cambiamento. Grazie agli ultimi sindaci, la città è stata resa più bella e diversi�cata. Ha creato legami commerciali più stretti con i suoi vicini e le attività portuali si sono in qualche modo riprese.E’ la capitale italiana del ca�è, forse del mondo, ed è anche sede di centri internazionali della ricerca scienti�ca, come il Sincrotrone sul Carso e il Centro di �sica teorica nucleare di Miramare.O�re molto al turista intelligente (i suoi ca�è e i bu�et!), e la sua collocazione geogra�ca è ideale. Ora Trieste deve lasciare il suo “triste” passato e �ssare un appuntamento con il futuro.

Il Teatro romano

L’Arco di Riccardo del periodo romano

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I Presidenti

* Giorgio Mazzucato dalla fondazione alla prima assemblea del luglio 1923

* Santo Pontoni (1923 - 1928)

* Virgilio Rubini (1928 - 1931)

* Sisinio Zuech (1931 - 1941)

* Riccardo de Haag (1941 - 1948)

* Paolo Pupis (1948 - 1956)

* Marsilio Vidulich (1966 - 1969) Giorgio Irneri (1965)

* Marsilio Vidulich (1966 - 1969)

* Umberto Brovedani (1970 - 1974)

* Roberto Zar (1974 - 1976)

* Egeo Bonetta (1976) Gianfranco Longhi (1976 - 1979) Otello Oro (1979 - 1982) Guido Crechici (1982 - 1994) Giovanni Paolo Bartoli (1994 - 1998) Nicolò Ferro (1998 - 2004) Giorgio Brezich (2004 - 2009)

I fondatori

* Domenico Brencich

* Enrico De Grandi

* Carlo Giraldi

* Carlo Liubich

* Edmondo Lokner

* Mario Lukas

* Giorgio Mazzucato

* Evaldo Perdan

* Giorgio Sanzin

La situazione al 01.01.09

CONSIGLIO DIRETTIVOPresidente Brezich Giorgio Vice Presidente Terdoslavich Giuseppe Tesoriere Lonzar Livio Segretario Michelazzi Stefano Pubbliche relazioni Bollis GiuseppeResponsabile sede Cavazzon Ferruccio Resonsabile mare Sponza Furio Responsabile attività sportive Penso Marco Consigliere coadiutore Zlatich Fabio

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTIPresidente Neglia Gino Cittar Franco Kucich Ruggero Crechici Guido Di Vito Franco

COLLEGIO DEI PROBIVIRIPresidente Longhi Gianfranco Vodiska Egidio Orciuolo Nicola Giurco Lucia Bodini Marco

SOCI ONORARICuomo AldoMarrosu Maria AugustaPanariello Rizzi AngelaPiccini RenzoRicci Cino

SOCI BENEMERITI

Fotocomposizione Luglio Fotocomposizioni - TriesteStampa Modiano spa - TriesteHanno collaborato alla realizzazione di questo notiziario: Lucian Comoy, Giorgio Brezich, Marco Penso, Annarosa Perini, Ingrid Baret, Pino Bollis, Max Ceschia.Fotogra�e di: Max Ceschia (logo SWM e le immagini delle regate dal 2005), Gabriele Crozzoli (GC), Sergio Pozzar (SP), Giovanni Bordon (foto di copertina), Michele Postinghel (Trofeo Sergio Michel), Pino Bollis (PB). Altre foto dagli archivi STV, Giorgio Fonda e Niki Orciuolo.

Apollonio FabioBartoli Giovanni PaoloBattistelli DuilioBodini LorenzoBodini MarcoBrezich GiorgioCittar FrancoCrechici GuidoDe Grassi Daniele

Ferro Nicolò Giurco LuciaLonghi GianfrancoOro OtelloRossetti BrunoSossi Marchesini EmanuelaSponza RobertoStopani FedericoVencato Roberto