2010 america oggi ottobre 2010

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NEW YORK. New York celebra il Colum- bus Day con una settimana di grandi con- certi, dal pop al jazz. Si inizia questa sera con Elisa che si esibirà all’Highline Bal- lroom, mentre domani doppio appuntamen- to con i rocchettari Negrita al Poisson Rou- ge e con il sassofonista Joe Lovano al Diz- Oggi america NEW YORK. Ingenui e sporovve- duti: il businessTv all’estero non é per gli italiani. Ecco come titola in co- pertina “VideoAge” in una delle sue edizioni quotidiane al Mipcom di Can- nes, la principale fiera dell’audiovisi- vo del mondo, “Caso da manuale: ita- liani nel business della Tv britanni- ca”, e poi il sottotitolo: “Il settore Tv italiano affronta avversitá in Italia e all’estero”. Diretta da Dom Serafini, “Video- Age” é una delle principali testate nel settore Tv internazionale e, spe- cialmente durante le fiere Tv, conta fino a 10 volte piú inserzionisti del venerabile concorrente “Variety”. Il servizio sulle “disavventure ita- liane all’estero” (come le definisce il giornale) é a cura di due giornalisti di “VideoAge”, Bob Jenkins di Lon- dra e Erin Somers di New York, en- trambi a Cannes in occasione del Mipcom, e riguardano principalmen- te le societá Endemol e Zodiak- Rdf,entrambe aventi la sede princi- pale a Londra. cultura Lunedì 11 ottobre 2010 Tv: italiani sprovveduti nel business all’estero Grandi star e band emergenti si incontrano tra Dizzy Club, Highline Ballroom e Poisson Rouge. Rock, pop e jazz con sonorità “made in Italy” e non solo ROMA. Solomon Burke ha regala- to al mondo uno dei titoli più famo- si della storia della black music: “Everybody Needs Somebody to Love”, un pezzo diventato un ma- nifesto. Lui lo ha scritto e cantato nel 1964, molti grandi l’hanno regi- strato, da Wilson Pickett ai Rolling Stones, ma nessuno gli ha dato lo slancio che gli hanno impresso il film dei Blues Brothers nell’indi- menticabile concerto in teatro di fronte alle forze di polizia dell’Illi- nois. Per molti aspetti Solomon Bu- rke rappresenta l’incarnazione del lato più rassicurante del soul: dalla data di nascita che oscilla tra il 1936 e il 1940, alla formazione in chiesa a base di gospel e alla forte compo- nente religiosa, passando per lo stile predicatorio, la sconfinata fa- miglia con 21 figli e 90 nipoti e l’amo- re per il cibo che faceva somigliare il suo corpo a quello di un lottatore di Sumo in pensione. Come molti grandi della musica nera, anche il buon Solomon ha co- nosciuti alti e bassi nel corso della sua carriera, ma invece di votarsi all’autodistruzione ha risolto la fac- cenda facendo altro e gestendo una ditta di pompe funebri. Sui grandi palcoscenici si è af- facciato quasi subito, visto che ne- gli anni ’60 è entrato nella squadra della Atlantic, una delle etichette decisive per la storia della musica. Il suo primo grande successo, un classico del soul, è “Cry to Me”, poi qualche anno dopo, arriverà “Everybody Needs Somebody To Love”. Il fatto è che Burke, nono- stante fosse dotato di una bella voce baritonale, di una travolgente presenza scenica e di una naturale capacità di comunicare con la pla- tea, non ha mai raggiunto la popo- larità di suoi grandi colleghi come Sam Cooke, Otis Redding, Ray Charles, Aretha Franklin, Marvin Gaye, per fare solo qualche esem- pio. E come spesso succede, ha raccolto tardi i frutti del suo lavoro. Nel 2001 ad esempio è stato in- trodotto nella Rock and Roll Hall of Fame, mentre l’anno dopo ha inci- so “Don’t Give Up On Me”, un album, che ha vinto un Grammy, che contiene canzoni scritte appo- sitamente da Bob Dylan, Brian Wil- son, Van Morrison, Elvis Costello e Tom Waits. Anche Zucchero ha registrato con lui una torrida ver- sione di “Diavolo in me” che fa parte dell’album di duetti e che è stata riproposta alla Royal Albert Hall di Londra. In Italia aveva molti amici e fan conquistati con i suoi concerti. È stato anche più volte protagonista dei concerto di Natale in Vaticano. Nel 2008 ha registrato un bellissi- mo album prodotto da Steve Jor- dan, “Like a Fire”, con pezzi, tra gli altri, di Eric Clapton e Ben Harper. Nonostante la sua mole che lo por- tava a esibirsi seduto su di una sorta di trono, confacente al suo titolo di “King of Rock’n’Soul”, conduce- va un’attività live frenetica, che lo ha visto passare per ogni genere di palcoscenici, compresi il Lin- coln Center di New York, il festival di Glastonbury. Burke addio, ma resta “somebody to love” MUSICA 19 Ecco Elisa, Negrita e Lovano NEW Y ORK /C OLUMBUS D AY CELEBRATO CON UNA SETTIMANA DI CONCERTI NEGRITA, ROYPACI &ARETUSKA: Domani: Dove: Poisson Rouge 158 Bleeker St (@ Thompson St) Concerto: 8:00PM Biglietti: $20.00 prevendita, 25.00 alla porta Info. (212) 796-0741 PATBIANCHITRIO & PAOLO RECCHIA Oggi: Dove: Dizzy’s Club Coca Cola Columbus Circle Concerti: 7:30 p.m. e 9:30 p.m. JOE LOVANO EANTONIOCIACCAQUINTET Domani: Dove: Dizzy’s Club Coca Cola Concerti: 7:30 p.m. e 9:30 p.m. EUGENIOMACCHIATRIO&FRIENDS Domani: Dizzy’s Club Coca Cola “After Hours” 11:00 p.m. (martedì e giovedì); 11:30 p.m. (venerdì e sabato) LUCIO FERRARA QUARTET E ORSA- RAJAZZENSAMBLE Mercoledì 13 Miles’ Café 212 East 52ns Street Concerto: 9:30 p.m. ITALIAN JAZZ JAM SESSION Giovedì 14 Jolly Hotel Madison Towers dalle 7:00 p.m. STEFANIA TSCHANTRETQUINTET Sabato 16 Trumpets Jazz Club (Montclair, NJ) 6 Depot Square Concerto: 8:00 p.m. Nelle foto cover di Elisa e Negrita. A destra, il sasso- fonista Joe Lovano and the Johnsons. Elisa sarà preceduta da La Blanche Al- chimia, formazione di Mila- no guidata da Jessica Einau- di, figlia d’arte, dato che il padre è il pianista e compo- sitore Ludovico Einaudi. Hanno vinto un MTV Italia invece i My Awesome Mix- Tape, che faranno da apri- pista con i loro ritmi da “new generation”. Attesa per gli aretini Ne- grita considerati tra le band ita- liane più influenti dell’ultima ge- nerazione. Già molto conosciuti in Sud America grazie alla collaborazione con la star colombiana Juanes e con il rap- per brasiliano Gabriel o Pensador, i Negri- ta arrivano per la prima volta a New York dove proporranno il loro album più recen- te, HELLdorado, con sonorità miste italia- ne, portoghesi, spagnole e francesi. Sempre al Poisson Rouge si esibirrà il trombettista siciliano Roy Paci con la sua musica intercontinentale. Artisticamente cresciuto in Uruguay, Paci si definisce un “latinista” e in Italia ha collaborato con Jovanotti, Capossela e Peppe Voltarelli per il film “La vera leggenda di Tony Vilar”. Paci sarà accompagnato sul palco da Are- tuska, gruppo di orintamento ska/jazz, for- matosi a Siracusa. Entra nel vivo l’Italian Jazz Days. Do- mani, al Dizzy Club del Jazz @ Lincoln Center ci sarà il sassofonista Joe Lovano. Ma in città è già arrivato anche il maestro Lucio Ferrara (il chitarrista pugliese si è esibito ieri allo Smalls) che mercoledì sarà in concerto con l’Orzara Jazz Ensamble, una formazione a cui hanno aderito Ulys- ses Owens, Doug Weiss e Antonio Ciac- zy Club Coca Cola in “squa- dra” con Antonio Ciacca (piano) Luca Santaniello (batteria), Joseph Lepore (contrabbasso) e Dominick Farinacci (tromba). Per Elisa si tratta di un ritorno dopo l’esordio di due anni fa. La cantante friulana presenterà il suo nuovo album che si intito- la “Heart” anche in col- laborazione con Giu- liano Sangiorgi dei Negramaro e con i newyor- chesi Antony ca, alcu- ni dei musicisti che hanno par- tecipato all’Orzara Jazz Summer Camp. Si tratta di un seminario che si svolge an- nualmente ad Orzara, piccolo centro in pro- vincia di Foggia, ma base del più longevo festival jazz pugliese. Chiude la settimana, la bolognese Ste- fania Tschantret che sabato prossimo a Montclair presenterà il suo nuovo album “Love for sale” registrato con musicisti newyorchesi come Stacy Dillard, Kengo Nakamura e Ulysses Owen. ECCOILPROGRAMMA DELLASETTIMANA ELISA LA BLANCHE ALCHIMIE, MY AWESOMEMIXTAPE Oggi: Dove: Highline Ballroom431 W 16th St (tra 9th e 10th Ave). Concerto: 8PM Biglietti: $20.00 prevendita, $25.00 porta Info: (212) 414-5994 Endemol é praticamente con- trollata da Media- set, mentre Zodi- ak-Rdf é di pro- prietá della De Agostini e di alcu- ni altri azionisti di minoranza. A detta del di- rettore, il servizio é stato speronato dalle tante do- mande incredule pervenute spe- cialmente da Hol- lywood a “Video- Age” -- sapendo del collegamento italiano della testa- ta -- sulle strategie incomprensibili delle societá italiane nel campo del- l’intrattenimento internazionale. La conclusione, raggiunta dagli autori dopo aver descritto i vari pas- saggi di proprietá della Zodiak-Rdf, i passi falsi e gli enormi debiti della Endemol (circa 2,4 miliardi di euro), é che con la televi- sione gli italiani han- no successo all’este- ro in paesi come la Spagna (dove Me- diaset possiede la rete Tv Tele 5 e De Agostini la rete A3), ma si trovano in dif- ficoltá in paesi piú competitivi e finan- ziariamente raffinati come l’Inghilterra. Nonostante la montagna di debiti, Endemol ha fatto una serie di acquisti con- siderati insensati a li- vello strategico ed economico, in- cluso quello di Southern Star, una societá di distribuzione australiana con un “povero” management che era in vendita da anni. Da parte sua, De Agostini si é prima accollata Zodiak, “un grovi- glio di 30 societá sparse in 18 pae- si”, poi ha strapagato per Rdf, un gruppo messo al bando (ora solle- vato) dalle principali reti Tv britan- niche per aver falsificato un pro- gramma sulla regina Elisabetta II. Nell’articolo “VideoAge” ha fat- to notare come entrambe le societá inglesi si siano affrettate a rispedi- re a casa i loro due unici manager italiani. L’articolo ha anche sottoli- neato la coincidenza della vicinan- za dei padiglioni delle due societá alla fiera, e come Mediaset e De Agostini siano in concorrenza non solo a livello televisivo, ma anche a livello politico, essendo una chia- ramente nel centro-destra e l’altra vicino al centro-sinistra. Inoltre, entrambe le societá hanno un azio- nista in comune: John de Mol, co- fondatore di Endemol. L’articolo ha infine esposto le ulteriori diffi- coltá che entrambe le societá do- vranno affrontare in quanto per- cepite troppo locali, a differenza delle societá americane che sono- abitualmente accettate a livello in- ternazionale. di Lorenza Cerbini

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NEW YORK. New York celebra il Colum-bus Day con una settimana di grandi con-certi, dal pop al jazz. Si inizia questa seracon Elisa che si esibirà all’Highline Bal-lroom, mentre domani doppio appuntamen-to con i rocchettari Negrita al Poisson Rou-ge e con il sassofonista Joe Lovano al Diz-

Oggiamerica

NEW YORK. Ingenui e sporovve-duti: il businessTv all’estero non éper gli italiani. Ecco come titola in co-pertina “VideoAge” in una delle sueedizioni quotidiane al Mipcom di Can-nes, la principale fiera dell’audiovisi-vo del mondo, “Caso da manuale: ita-liani nel business della Tv britanni-ca”, e poi il sottotitolo: “Il settore Tvitaliano affronta avversitá in Italia eall’estero”.

Diretta da Dom Serafini, “Video-Age” é una delle principali testatenel settore Tv internazionale e, spe-cialmente durante le fiere Tv, contafino a 10 volte piú inserzionisti delvenerabile concorrente “Variety”.

Il servizio sulle “disavventure ita-liane all’estero” (come le definisce ilgiornale) é a cura di due giornalistidi “VideoAge”, Bob Jenkins di Lon-dra e Erin Somers di New York, en-trambi a Cannes in occasione delMipcom, e riguardano principalmen-te le societá Endemol e Zodiak-Rdf,entrambe aventi la sede princi-pale a Londra.

culturaLunedì 11 ottobre 2010

Tv: italiani sprovveduti nel business all’estero

Grandi star

e band emergenti

si incontrano

tra Dizzy Club,

Highline Ballroom

e Poisson Rouge.

Rock, pop e jazz

con sonorità

“made in Italy”

e non solo

ROMA. Solomon Burke ha regala-to al mondo uno dei titoli più famo-si della storia della black music:“Everybody Needs Somebody toLove”, un pezzo diventato un ma-nifesto. Lui lo ha scritto e cantatonel 1964, molti grandi l’hanno regi-strato, da Wilson Pickett ai RollingStones, ma nessuno gli ha dato loslancio che gli hanno impresso ilfilm dei Blues Brothers nell’indi-menticabile concerto in teatro difronte alle forze di polizia dell’Illi-nois. Per molti aspetti Solomon Bu-rke rappresenta l’incarnazione dellato più rassicurante del soul: dalladata di nascita che oscilla tra il 1936e il 1940, alla formazione in chiesa abase di gospel e alla forte compo-nente religiosa, passando per lostile predicatorio, la sconfinata fa-miglia con 21 figli e 90 nipoti e l’amo-re per il cibo che faceva somigliareil suo corpo a quello di un lottatoredi Sumo in pensione.

Come molti grandi della musicanera, anche il buon Solomon ha co-nosciuti alti e bassi nel corso dellasua carriera, ma invece di votarsiall’autodistruzione ha risolto la fac-cenda facendo altro e gestendo unaditta di pompe funebri.

Sui grandi palcoscenici si è af-facciato quasi subito, visto che ne-gli anni ’60 è entrato nella squadradella Atlantic, una delle etichettedecisive per la storia della musica.Il suo primo grande successo, unclassico del soul, è “Cry to Me”,poi qualche anno dopo, arriverà“Everybody Needs Somebody ToLove”. Il fatto è che Burke, nono-stante fosse dotato di una bellavoce baritonale, di una travolgentepresenza scenica e di una naturalecapacità di comunicare con la pla-tea, non ha mai raggiunto la popo-larità di suoi grandi colleghi comeSam Cooke, Otis Redding, RayCharles, Aretha Franklin, MarvinGaye, per fare solo qualche esem-pio. E come spesso succede, haraccolto tardi i frutti del suo lavoro.

Nel 2001 ad esempio è stato in-trodotto nella Rock and Roll Hall ofFame, mentre l’anno dopo ha inci-so “Don’t Give Up On Me”, unalbum, che ha vinto un Grammy,che contiene canzoni scritte appo-sitamente da Bob Dylan, Brian Wil-son, Van Morrison, Elvis Costelloe Tom Waits. Anche Zucchero haregistrato con lui una torrida ver-sione di “Diavolo in me” che faparte dell’album di duetti e che èstata riproposta alla Royal AlbertHall di Londra.

In Italia aveva molti amici e fanconquistati con i suoi concerti. Èstato anche più volte protagonistadei concerto di Natale in Vaticano.Nel 2008 ha registrato un bellissi-mo album prodotto da Steve Jor-dan, “Like a Fire”, con pezzi, tra glialtri, di Eric Clapton e Ben Harper.Nonostante la sua mole che lo por-tava a esibirsi seduto su di una sortadi trono, confacente al suo titolo di“King of Rock’n’Soul”, conduce-va un’attività live frenetica, che loha visto passare per ogni generedi palcoscenici, compresi il Lin-coln Center di New York, il festivaldi Glastonbury.

Burke addio,

ma resta

“somebody

to love”

MUSICA

19

Ecco Elisa, Negrita e Lovano

NEW YORK/COLUMBUS DAY CELEBRATO CON UNA SETTIMANA DI CONCERTI

NEGRITA, ROY PACI & ARETUSKA:Domani:Dove: Poisson Rouge158 Bleeker St (@ Thompson St)Concerto: 8:00PMBiglietti: $20.00 prevendita, 25.00 alla portaInfo. (212) 796-0741

PAT BIANCHI TRIO& PAOLO RECCHIAOggi:Dove: Dizzy’s Club Coca ColaColumbus CircleConcerti: 7:30 p.m. e 9:30 p.m.

JOE LOVANOE ANTONIO CIACCA QUINTETDomani:Dove: Dizzy’s Club Coca ColaConcerti: 7:30 p.m. e 9:30 p.m.

EUGENIO MACCHIA TRIO & FRIENDSDomani:Dizzy’s Club Coca Cola “After Hours” 11:00p.m. (martedì e giovedì); 11:30 p.m. (venerdìe sabato)

LUCIO FERRARA QUARTET E ORSA-RA JAZZ ENSAMBLEMercoledì 13Miles’ Café212 East 52ns StreetConcerto: 9:30 p.m.

ITALIAN JAZZ JAM SESSIONGiovedì 14Jolly Hotel Madison Towers dalle 7:00 p.m.

STEFANIA TSCHANTRET QUINTETSabato 16Trumpets Jazz Club (Montclair, NJ)6 Depot SquareConcerto: 8:00 p.m.

Nelle fotocoverdi Elisae Negrita.A destra,il sasso-fonistaJoeLovano

and the Johnsons. Elisa saràpreceduta da La Blanche Al-chimia, formazione di Mila-no guidata da Jessica Einau-di, figlia d’arte, dato che ilpadre è il pianista e compo-sitore Ludovico Einaudi.Hanno vinto un MTV Italiainvece i My Awesome Mix-Tape, che faranno da apri-pista con i loro ritmi da “newgeneration”.

Attesa per gli aretini Ne-grita considerati tra le band ita-liane più influenti dell’ultima ge-nerazione. Già molto conosciuti inSud America grazie alla collaborazionecon la star colombiana Juanes e con il rap-per brasiliano Gabriel o Pensador, i Negri-ta arrivano per la prima volta a New Yorkdove proporranno il loro album più recen-te, HELLdorado, con sonorità miste italia-ne, portoghesi, spagnole e francesi.

Sempre al Poisson Rouge si esibirrà iltrombettista siciliano Roy Paci con la suamusica intercontinentale. Artisticamentecresciuto in Uruguay, Paci si definisce un“latinista” e in Italia ha collaborato conJovanotti, Capossela e Peppe Voltarelli peril film “La vera leggenda di Tony Vilar”.Paci sarà accompagnato sul palco da Are-tuska, gruppo di orintamento ska/jazz, for-matosi a Siracusa.

Entra nel vivo l’Italian Jazz Days. Do-mani, al Dizzy Club del Jazz @ LincolnCenter ci sarà il sassofonista Joe Lovano.Ma in città è già arrivato anche il maestroLucio Ferrara (il chitarrista pugliese si èesibito ieri allo Smalls) che mercoledì saràin concerto con l’Orzara Jazz Ensamble,una formazione a cui hanno aderito Ulys-ses Owens, Doug Weiss e Antonio Ciac-

zy Club Coca Cola in “squa-dra” con Antonio Ciacca(piano) Luca Santaniello(batteria), Joseph Lepore(contrabbasso) e DominickFarinacci (tromba).

Per Elisa si tratta di unritorno dopo l’esordio didue anni fa. La cantantefriulana presenterà il suonuovo album che si intito-la “Heart” anche in col-laborazione con Giu-liano Sangiorgi deiNegramaro econ i newyor-chesi Antony

c a ,alcu-

ni deim u s i c i s t i

che hanno par-tecipato all’Orzara Jazz Summer Camp. Sitratta di un seminario che si svolge an-nualmente ad Orzara, piccolo centro in pro-vincia di Foggia, ma base del più longevofestival jazz pugliese.

Chiude la settimana, la bolognese Ste-fania Tschantret che sabato prossimo aMontclair presenterà il suo nuovo album“Love for sale” registrato con musicistinewyorchesi come Stacy Dillard, KengoNakamura e Ulysses Owen.

ECCO IL PROGRAMMADELLA SETTIMANA

ELISALA BLANCHE ALCHIMIE,MY AWESOME MIXTAPEOggi:Dove: Highline Ballroom431 W 16th St (tra9th e 10th Ave).Concerto: 8PMBiglietti: $20.00 prevendita, $25.00 portaInfo: (212) 414-5994

Endemol épraticamente con-trollata da Media-set, mentre Zodi-ak-Rdf é di pro-prietá della DeAgostini e di alcu-ni altri azionisti diminoranza.

A detta del di-rettore, il servizioé stato speronatodalle tante do-mande incredulepervenute spe-cialmente da Hol-lywood a “Video-Age” -- sapendodel collegamento italiano della testa-ta -- sulle strategie incomprensibilidelle societá italiane nel campo del-l’intrattenimento internazionale.

La conclusione, raggiunta dagliautori dopo aver descritto i vari pas-saggi di proprietá della Zodiak-Rdf,i passi falsi e gli enormi debiti dellaEndemol (circa 2,4 miliardi di euro),

é che con la televi-sione gli italiani han-no successo all’este-ro in paesi come laSpagna (dove Me-diaset possiede larete Tv Tele 5 e DeAgostini la rete A3),ma si trovano in dif-ficoltá in paesi piúcompetitivi e finan-ziariamente raffinaticome l’Inghilterra.

Nonostante lamontagna di debiti,Endemol ha fatto unaserie di acquisti con-siderati insensati a li-

vello strategico ed economico, in-cluso quello di Southern Star, unasocietá di distribuzione australianacon un “povero” management cheera in vendita da anni.

Da parte sua, De Agostini si éprima accollata Zodiak, “un grovi-glio di 30 societá sparse in 18 pae-si”, poi ha strapagato per Rdf, un

gruppo messo al bando (ora solle-vato) dalle principali reti Tv britan-niche per aver falsificato un pro-gramma sulla regina Elisabetta II.

Nell’articolo “VideoAge” ha fat-to notare come entrambe le societáinglesi si siano affrettate a rispedi-re a casa i loro due unici manageritaliani. L’articolo ha anche sottoli-neato la coincidenza della vicinan-za dei padiglioni delle due societáalla fiera, e come Mediaset e DeAgostini siano in concorrenza nonsolo a livello televisivo, ma anchea livello politico, essendo una chia-ramente nel centro-destra e l’altravicino al centro-sinistra. Inoltre,entrambe le societá hanno un azio-nista in comune: John de Mol, co-fondatore di Endemol. L’articoloha infine esposto le ulteriori diffi-coltá che entrambe le societá do-vranno affrontare in quanto per-cepite troppo locali, a differenzadelle societá americane che sono-abitualmente accettate a livello in-ternazionale.

di Lorenza Cerbini