03.12.2016 Nuova vita ALL’INTERNO - belpaeseweb.it · piuttosto fare sentire anche noi...

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Primo piano RITARDI E CARICHI ECCESSIVI DI LAVORO: I SINDACATI CONTRO POSTE ITALIANE Alessandro Chizzini pag. 10 Anno XV n. 604 Periodico d’informazione del Salento Primo piano IL SALENTO ACCOGLIE BARTHOLOMEOS I, PATRIARCA DI COSTANTINOPOLI Alessio Quarta pag. 11 03.12.2016 pçåç= Öáìåíá= ~ä= íÉêãáåÉ= á= ä~îçêá= éÉê= áä= êÉÅìéÉêç= ÇÉääç= ëíçêáÅç= íÉ~íêç= ^éçääçI= Ç~ä= NVNN= ìåç= ÇÉÖäá= ÉÇáÑáÅá= é᪠ê~ééêÉëÉåí~íáîá=Çá=iÉÅÅÉK=_Éäé~ÉëÉ=Ü~=ê~ÅÅçäíç=äÉ=íÉëíáãçåá~åòÉ=ÇÉá=éêçí~Öçåáëíá=Çá=ìå=ãáåìòáçëç=êÉëí~ìêç=Çìê~íç ÇáîÉêëá=~ååá=EåÉä=Åçêëç=ÇÉä=èì~äÉ=ëçåç=ÉãÉêëá=Ç~ä=ëçííçëìçäç=~åÅÜÉ=êÉéÉêíá=~êÅÜÉçäçÖáÅá=Çá=ÉéçÅ~=êçã~å~F=É=ÅÜÉ Ü~=êÉëíáíìáíç=~ää~=Åáíí¶=åçå=ëçäç=ìå=ÅçåíÉåáíçêÉ=Åìäíìê~äÉI=ã~=ìå=îÉêç=éêçí~Öçåáëí~=ÇÉää~=ëì~=ãÉãçêá~=ëíçêáÅ~== Nuova vita ALL’INTERNO 6

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1 3 dicembre 2016 113 febbraio 2010Primo pianoRITARDI E CARICHI ECCESSIVI DI LAVORO: I SINDACATI CONTRO POSTE ITALIANE Alessandro Chizzini pag. 10

Anno XV n. 604

Periodico d’informazione del Salento

Primo piano IL SALENTO ACCOGLIE BARTHOLOMEOS I, PATRIARCA DI COSTANTINOPOLI Alessio Quarta pag. 11

03.12.2016

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Nuova vita ALL’INTERNO6

2 3 dicembre 2016

OPINIONI3 3 dicembre 2016

“Come fu ai giorni di Noè,così sarà la venuta del Fi-glio dell’uomo. Perciò an-che voi tenetevi pronti,perché nell’ora che nonimmaginate verrà il Figlio dell’uomo”. Amici di Belpaese, terminato l’Anno Santo dellaMisericordia iniziamo il Tempo di Avvento in pre-parazione al Natale. La parola “avvento” signifi-ca “ricordo” della prima venuta del Signore, 2016anni fa, ma anche “attesa” del ritorno del Signorealla fine dei tempi. Ricordiamo un fatto del passato, ma ci prepa-riamo anche al futuro, perché colui che è già ve-nuto nell’umiltà del presepio “di nuovo verrà nel-la gloria per giudicare i vivi e i morti”. L’invito alla vigilanza, con il ricordo del Diluvio uni-versale, non vuole incuterci spavento e terrore mapiuttosto fare sentire anche noi nell’Arca insiemea Noè e la sua famiglia, per un barlume di spe-ranza che non tutto è distrutto. La cronaca nonci risparmia catastrofi naturali come il terremo-to, distruzione e morte a causa della guerra, tra-gedie del Mar Mediterraneo trasformato da sca-fisti criminali non in un mare attraverso cui giun-gere a nuova vita, ma in un immenso cimitero perprofughi e rifugiati. L’Avvento ci presenta al riguardo la lezione dei pro-feti, come Isaia e Giovanni Battista, e della Ver-gine Maria che celebriamo Immacolata l’8 di-cembre. Tutti costoro non sono stati risparmiatida prove e difficoltà della vita, ma hanno tenu-to accesa la lampada della speranza che rischiarail buio di tante notti. Giovanni Battista, in parti-colare, ha una predicazione carica di invettive erimproveri per scuotere le coscienze alla con-versione; Cristo, invece, si imporrà come maestrodicendo a tutti noi: “Imparate da me, che sonomite ed umile di cuore!”. Papa Francesco, dopo aver chiuso la Porta San-ta della Basilica di San Pietro, ci esorterebbe anon dimenticare che Cristo “sta alla porta e bus-sa”. Beati quanti vivranno l’Avvento ascoltandola sua voce e aprendogli il cuore. Auguri per un’at-tesa del Natale piena di solidarietà.

Mentre l’attenzione mediatica è ancora tutta sulreferendum del 4 dicembre, la Regione Puglia havarato il nuovo piano ospedaliero che, di fatto, ri-disegna la geografia dell’assistenza sanitaria. Inpositivo e in negativo, come sempre. Vediamo nel dettaglio cosa succederà nell’im-mediato futuro. Il “Vito Fazzi” di Lecce, unico ospe-dale di II° livello, avrà 118 posti letto in più gra-zie all’attivazione di nuovi reparti quali Chirurgiamaxillo-facciale e vascolare, assorbendo inoltre Chi-rurgia pediatrica (da Casarano) e Gastroenterologia(da Galatina). Scorrano, Gallipoli e San Cesario sa-ranno potenziati per alcuni aspetti, mentre ad es-sere penalizzati saranno Copertino, Casarano e Ga-latina, di fatto declassati ad ospedali per l’assi-stenza di base e senza i rispettivi punti nascita. Queste le novità che riguardano direttamente gliospedali, dove continuano a coesistere punte dieccellenza (quali il sistema di termoablazione a mi-croonde per la cura del fegato a Galatina) e si-tuazioni caratterizzate da sprechi o sottoutilizzo del-le risorse umane o finanziarie disponibili, dove l’uni-co interesse di Asl e sindacati sembra essere quel-lo di preservare posti di lavoro di personale nonmedico, mentre occorrerebbero con urgenza dot-tori, infermieri e operatori sociosanitari. Altraquestione è quella dei medici di famiglia, che ini-ziano a scarseggiare in tutta la regione a causa delblocco del turnover, fatto questo che ha genera-to un carico di lavoro ormai insopportabile per quel-li che sono tuttora in attività. Questa è la fotografia più recente della sanità nelnostro territorio. Una foto forse a tinte meno foscherispetto a Taranto, dove ancora non sanno se il Go-verno metterà o meno a disposizione i soldi per cu-rare i bambini malati.

a cura di fra Roberto Francavilla

La lucernaEditorialeUna sanità tra poche luci

e tante ombre di Andrea Colella

Le Hadeninae sono un gruppodi farfalle notturne che hannouna notevole importanza negliagroecosistemi e negli ecosi-stemi selvatici. Inoltre sonodei bioindicatori molto atten-dibili, per cui il fatto che oltrela metà delle specie pugliesi siapresente nel Salento fa pensa-re ad uno stato di buona salu-te dell'ambiente salentino. Purtroppo le aree selvatichesono pochissime, in continuadiminuzione e molto degrada-te; stanno acquistando semprepiù importanza gli ambienti re-siduali come serbatoi di biodi-

versità; tali ambienti si alter-nano alle aree agricole, che po-trebbero integrarsi benissimo senon fossero sottoposte adun'agricoltura eccessivamen-te industrializzata e che facciauso di massicce dosi di pestici-di. Lo studio di Durante e Po-tenza rivela cha la situazione sa-lentina non è ancora dispera-ta e che le farfalle possono tro-vare piccole porzioni di terri-torio dove prosperare. Pur-troppo lo studio, che si è av-valso di fondi strettamente pri-vati, è solo il primo paragrafodi un immenso libro ancora

tutto da leggere e conclusionicerte potranno aversi solo inuno stadio più avanzato.Il Museo può contare solo sul-la benevolenza dei privati, inquanto la munificenza pubbli-ca sembra ormai defunta da unpezzo e si nutrono forti dubbisulla sua resurrezione! D'altrocanto, lo sappiamo bene, ilpubblico altro non è chel'aspetto collettivo dei privati,che purtroppo non viene mes-so a disposizione di tutti se-condo criteri meritocratici.

Lo staff del Museo di StoriaNaturale del Salento

Belpaesetornerà in distribuzione il 10 dicembre 2016

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Nel Salento il 56% delle Hadeninae della PugliaRICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

4 3 dicembre 2016

A cura di Diletta Pascali3 dicembre 2016 Post-itcuriosità dal mondo

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SUCCEDEVA IL 3 DICEMBRENel 1967 al Groote SchuurHospital di Città del Capo(Sudafrica), il 53enne LewisWashkansky diventa il primoessere umano ad essere sot-toposto ad un trapianto dicuore. L'operazione venne ese-guita dal team guidato daChristiaan Barnard.Nel 1992 il primo SMS dellastoria è viene inviato dall'in-gegnere britannico Neil Pap-worth da un computer a uncellulare sulla rete GSM Vo-dafone: il testo del messaggioera "MERRY CHRISTMAS".Nel 2007 durante uno scon-tro a fuoco con le forze del-l'ordine, viene ucciso il bossdella mafia siciliana DanieleEmanuello.

Il gioiello del Molise

L’idea è di un centro com-merciale di Shanghai, dovegli uomini possono rilassar-si mentre le loro dolci metàsi dedicano a visitare nego-zi e fare acquisti. Nell’areanido, gli uomini possonoguardare la tv, leggere, sta-re comodamente seduti inuna poltrona massaggianteo anche dormire, in un’areariservata e molto più rilas-sante delle tipiche aree d’at-tesa o dei bar dei normalicentro commerciali.

Nido per mariti

Castelpetroso è famoso per il Santuario della Madonna Addolo-rata. Realizzato in stile neogotico dall’Ing. Gualandi di Bologna, èsimbolo di amore incondizionato per la Madonna e per il Molise.Interamente scolpito in pietra locale, la prima di esse venne po-sizionata il 28 settembre 1890.

Siena International Photo Awards 2016Uno degli scatti in concorso è di Danny Yen Sin Wong, fatto in un piccolo paesino del Vietnam. Una don-na con il tipico cappello a cono, sta realizzando una rete da pesca alla maniera tradizionale. La mani-fattura artigianale delle reti è un’attività che le donne vietnamite continuano a svolgere.

Gli imolesi Bertozzi & Casonisono fra i nomi di punta

della scultura in ceramicae maiolica, due artisti difama internazionale cheportano avanti da tempo

una ricerca all’interno dellaceramica con un linguaggiodefinito “pop concettuale”.Niente è come appare è il ti-tolo della mostra che li ha vi-sti protagonisti nel PalazzoDucale di Massa.

Ceramiche dissacranti

Nome scientifico Lepus timi-dus, è più piccola e compattadella lepre comune, un adatta-mento alle temperature piùbasse. Un corpo più "rotondo" infattidisperde meno calore di unastruttura più lunga, anche leorecchie sono più corte. In in-verno riesce a sopravvivere nu-trendosi di rametti e corteccedegli alberi.

La lepre bianca

Fatti a mano con plastica e metallo, le creazioni dell’aziendaOOOWhorshop di Hong Kong sembrano giocattoli in miniaturaed hanno la forma di coloratissimi dinosauri. È anche possibilecombinare coppie di orecchini diversi tra loro per creare un ibridoa vostro piacere.

Orecchini…preistorici

Il birrificio svedese St. Erik ha volu-to creare uno snack di altissimo livello,adatto ad accompagnare quelle cheloro ritengono le loro migliori birre.Sono confezionate in una scatola (co-sto 50 euro) che ne contiene appenacinque, e ognuna è cucinata personalmente da uno chef, utilizzando ingredientiparticolari delle regioni scandinave e ovviamente luppolo, lo stesso usato per rea-lizzare la birra.

Patatine a 5 stelle

6 3 dicembre 2016

Per comprendere meglio la storia del tea-tro Apollo, che parte ufficialmente nel1911, abbiamo scelto di analizzare i dise-gni custoditi presso l’archivio storico co-munale di Lecce, curiose istantanee d’altritempi da cui è possibile ricostruire le tap-pe fondamentali dell’evoluzione dell’edifi-cio. Si tratta in sostanza di una serie di di-segni diversi per supporto, formato e sca-la grafica dai quali emergono anche detta-

gli architettonici che non furono realizza-ti. Nel primo disegno è rappresentato quel-lo che in gergo è l’inquadramento della zonacon una parte del castello, dell’istituto

“Costa” e delle case operaie che furono ab-battute per realizzare il teatro; a tratteggiol’intera area che sarebbe stata occupata dal-l’Apollo. Siamo agli inizi del ‘900. Ben quattro tavole sono invece riservate aiprospetti; di queste, due riguardano lafacciata verso l’attuale via Trinchese, unaè relativa al grande prospetto principale el’ultima è quella con la facciata verso l’at-tuale Zara. Il prospetto principale reca in

basso la firma del committente e costruttore“Vincenzo Cappello fu Carmelo” ed è di-verso da quello che sarebbe stato effetti-vamente realizzato. Manca infatti l’interopiano attico riccamente decorato e così puredifferenze si rivelano nella decorazione diquella sorta di mezzanino collocato soprale porte principali di accesso al teatro. Il prospetto laterale, riferibile al progetto dacui è tratto il prospetto precedente, è sud-divisibile in tre parti in quanto alle coper-ture (al centro la grande calotta ribassatasopra la sala); la parte inferiore è invecescandita da quattro paraste doppie a tuttaaltezza distribuite secondo un ritmo A-B-A con la campata centrale più larga. Risa-lente al 1926 è invece l’ultimo prospetto incui l’edificio appare come un lungo volu-me che verso via Trinchese presenta un por-tico a colonne (non realizzato) su cui è unaloggia a cielo. La successione delle tavolesi completa poi con due planimetrie in cuisono visibili la sala, il palcoscenico, i ca-merini, il foyer.

Il restauro di un edificio non è mai una vi-cenda lineare ed anche quello di questo tea-tro leccese lo è stato. In quello che tecni-camente è l’iter di un intervento finisconosempre o quasi con l’intrecciarsi una seriedi vicende legate alle ricerche storiche, ai ri-lievi e soprattutto ai finanziamenti; quan-do poi a questi fattori si aggiungono i rin-venimenti archeologici l’intreccio si infitti-sce ed i tempi si dilatano. A scanso di equivoci, bisognerebbe ricordarea coloro che di restauro architettoniconon si occupano come la complessità di unprogetto costituisca un arricchimento, un va-lore aggiunto. A brevissimo sarà inaugurato il teatroApollo a Lecce dopo una lunga fase di re-stauro durata circa 8 anni. “I lavori sono ini-ziati nel 2008 -afferma l’ingegnere GiovanniDell’Anna, Responsabile Unico del Proce-dimento (Rup)- con un primo finanziamentopari a 9 milioni di euro. È seguito quindi unsecondo di 2 milioni e mezzo di euro de-stinato al completamento dell’intervento. Ilprogetto è stato a cura di un raggruppa-mento temporaneo di professionisti fra cuii progettisti rappresentati dallo studio Ni-colangelo Barletti - Luigi Del Grosso (ca-pofila) cui sono da aggiungere Pierluigi Cer-vellati, Franco Malgrande, Daniele Paolin,Mario Catania ed altri. Tutti professionistidi alto livello. Ricordo solo che Malgran-

de è lo scenotecnico capo della nuova Sca-la e che il prof. Paolin è colui che ha lavo-rato al restauro del teatro veneziano La Fe-nice. Gli scavi archeologici sono stati il pun-to più delicato dell’intervento ed infatti -con-tinua Dell’Anna- si è lavorato con estremaattenzione e cautela, con paletta e pennel-lo. L’operazione ha richiesto circa 4 anni. Èstata scavata tutta l’area al di sotto del tea-tro, fondazioni escluse naturalmente e finoallo strato di roccia. Sono state scoperte mo-nete, sepolture romane ed un sarcofago conun bambino così come i resti di un muro re-lativo alla fortezza che era prima dell’attualecastello Carlo V a ridosso del quale sorgeil teatro Apollo. E poi il taglio del fossatodell’odierno castello”. I reperti sono stati tutti restaurati e saran-no esposti nella parte superiore del foyer.“Tutta l’area sarà visitabile -conclude l’in-gegnere-, il finanziamento da 2 milioni emezzo di euro ha consentito infatti l’ela-borazione di un progetto di allestimento.Siamo in attesa del nulla osta da parte del-la Direzione Generale del MiBACT”. Perquanto riguarda le ipotesi di gestione del tea-tro sembrano farsi avanti al momento duesoluzioni: da una parte la creazione di unafondazione con soggetti locali e non, dal-l’altra l’inserimento dell’Apollo all’internodi una rete regionale di teatri.

Fabio Antonio Grasso

in copertina

Non tutti sanno che alcuni dei dettagli architettonici previsti dal primo progetto, che risale agli inizi del ‘900, non furono mai realizzati

La storia dell’edificio nei disegni dell’archivio storico comunale

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Nuova vita

Elaborazioni grafiche di Fabio Antonio Grasso

7 3 dicembre 2016

“Finalmente giunge a com-pimento un percorso co-minciato anni fa con RaffaeleFitto, allora presidente della

Regione Puglia, e AdrianaPoli Bortone, sindaco dellacittà in quegli stessi anni. Ilteatro sarà un gioiello di

tutti. Il nostro impegno saràquello di attrarre il maggiornumero possibile di turisti.Quella del restauro del pa-trimonio pubblico è una stra-da da continuare a tutti i co-sti ed ora siamo in attesa deilavori a Sant’Anna e soprat-tutto di realizzare il sogno diportare alla luce il fossato delcastello Carlo V”. Queste pa-role dell’assessore ai Lavoripubblici, Gaetano Messuti,non solo esprimono soddi-sfazione per il recupero del-l’Apollo ma rappresentanouna dichiarazione d’intentida parte di Palazzo Carafa inmerito al restauro di altribeni architettonici a Lecce. Il capoluogo salentino, nel

corso della sua lunga storiaurbana, si è rigenerato piùvolte su sé stesso e in alcunicasi ciò ha comportato lostravolgimento e l’abbatti-mento di edifici storici ancheimportanti. A Lecce, in ma-teria di edifici pubblici da re-staurare, molto c’è da fare enon sorprenderebbe se anchequesto diventasse un temaimportante per i protagoni-sti della prossima campa-gna elettorale. Qualche giorno fa si è tenu-ta un’importante conferenzastampa in cui il sindacouscente Paolo Perrone, nellasua ultima presentazione delbilancio, ha annunciato chela prossima Amministrazio-

ne avrà a disposizione unacospicua cifra da impiegarea beneficio dei cittadini. Allaconferenza era presente an-che l’assessore al BilancioAttilio Monosi, il quale hasottolineato che questi de-nari, provenienti da una cau-sa fra Comune di Lecce e Sta-to, potrebbero incidere sulpiano delle alienazioni. Altroaspetto importante sollevatoda Messuti è il problemadegli uffici comunali disse-minati nel territorio per ca-renze di spazio. È chiaroquindi che il tema del re-stauro acquista, sotto questeconsiderazioni, un nuovoaspetto. Restaurare vuol dire,prima di tutto, evitare di

consumare nuovo suolo (lestatistiche ci informano cheabbiamo ‘cannibalizzato’ ilpaesaggio ben oltre ogni ra-gionevolezza), oltre che por-tare alla luce il proprio pas-sato.Se tutto questo è vero allo-ra il primo pensiero andreb-be all’ex Istituto Margherita(nella foto, già convento set-tecentesco di San Giovanni diDio) in pieno centro storicoe di proprietà comunale.Evitare di alienarlo e reim-piegarlo per destinarlo ad uf-fici comunali potrebbe esse-re operazione virtuosa eco-nomicamente prima ancorache culturalmente.

Fabio Antonio Grasso

in copertina

Non solo Apollo: a Lecce sono molti i beniarchitettonici in attesa di restauroSant’Anna, il fossato del castello Carlo V e l’ex Istituto Margherita sono alcuni degli edifici storiciche potrebbero essere valorizzati o destinati a sede di uffici comunali

Restauro critico, strutture e tagli: le parole chiave del nuovo teatro

L’avventurosa storia del teatro Apollo: verrebbeda definire in questo modo la recente storia delrestauro architettonica di questo monumen-to leccese se si avesse la pazienza di ascoltar-ne il racconto attraverso le parole di Nico Bar-letti, architetto, e Luigi del Grosso, ingegnere. Le parole chiave di questo intervento sono: re-stauro critico, strutture e tagli. Il restauro cri-tico è fra tutte le voci la più complessa perchéè quella che necessita di una conoscenzapuntuale della storia dell’edificio in tutti i suoiaspetti ed obbliga il progettista a percorrerecome un equilibrista un filo sospeso dove, unpasso dopo l’altro, egli si muove fra la di-mensione estetica e quella storica del restau-ro e, meglio ancora, fra la inevitabile necessi-tà di progettare ex novo alcune parti e la fe-deltà ad un passato non necessariamente ge-neroso in quanto ai suoi lasciti. Afferma l’architetto Barletti: “L’edificio ha avu-to un momento critico della sua storia a par-tire soprattutto dagli anni ’50 circa del seco-

lo scorso. Ciò comportò nel corso di queglianni interventi che oggi definiremmo non ri-spettosi di quelle che sono oramai le regole con-solidate del buon restauro architettonico. Ri-dipinture, modifiche più in generale che allafine ci hanno lasciato un patrimonio formalee spaziale non più ripristinabile se non in al-cune sue parti come il cassettonato in carta-pesta e i pannelli dei parapetti dei palchi. Il re-stauro critico -continua l’architetto- è il mo-mento della presa di coscienza; è un giudizioponderato capace di offrire una lettura del-l’opera”. Tale posizione metodologica è stata condivi-sa dalla Soprintendenza di Lecce, è giusto ri-cordarlo. Un esempio illuminante (è il caso didire) è quello delle luci “per le quali -continuaBarletti- la scelta è caduta sugli elementicomponibili in vetro soffiato di Angelo Man-giarotti. Nella grande sala, circa 800 posti, siè seguita la tradizione del grande lampadariocentrale interpretando però in chiave moder-

na tale tema. Altro punto forte dell’interven-to è stato l’innalzamento della torre scenica per-ché il teatro nel suo complesso possa essere con-forme agli standard internazionali vigenti edospitare così compagnie da tutto il mondo. Perquanto riguarda i tagli essi sono conseguen-za di un frazionamento -sottolinea l’architet-to- che ha ‘tagliato’ al teatro una parte dei ca-merini e della stessa torre scenica andati al pro-prietario dell’edificio addossato alla parteposteriore dell’Apollo. Proprio questo ci ha ob-bligato a scavare nel sottosuolo per aggiungerei camerini di cui si aveva bisogno”. Ultima ma non meno importante questione èstata quella della statica. L’ingegner Del Gros-so afferma: “L’edificio aveva molti problemistrutturali come ad esempio le fondazioni, i pi-lastri interni in cemento armato pericolosa-mente fessurati, senza contare poi che i sotti-li solai, sempre dei palchi, erano ancorati soloper pochi centimetri all’interno del muro”.

Fabio Antonio Grasso

L’architetto Nico Barletti e l’ingegnere Luigi del Grosso ci hanno spiegato gli interventi necessari per ilrecupero e la messa a norma dell’edificio, senza dimenticare la sua identità storica

Fondamentale è stata in questo restauro la collaborazione virtuosafra progettisti e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Pae-saggio per le provincie di Lecce, Brindisi e Taranto, in particola-re l’architetto Augusto Ressa che fin dall’inizio, nel 2008, ha se-guito i lavori. “L’operazione di restauro -ricorda Ressa- è stata fi-nalizzata non solo alla tutela dell’edificio ma anche all’aggiuntadi qualità in materia di tecnologia, arredi e così via. È stata pre-stata particolare attenzione al recupero della partitura architet-tonica esterna fortemente degradata. Altro aspetto interessan-te -continua Ressa- è quello della copertura un tempo apribile perragioni legate al ricambio dell’aria, tanto più che in questo tipodi locali un tempo era consentito fumare. La copertura adessoè fissa ed il controllo ambientale interno avviene con tecnologiepiù moderne ed efficaci. La difficoltà dell’intervento -conclude l’ar-chitetto- era di recuperare un’immagine complessiva unitaria per-ché molti elementi decorativi erano illeggibili ed in alcuni casi, comeper le porte esterne, nulla di esse era recuperabile”. A proposito delle parti decorative il restauratore Mario Cataniaafferma: “Sono stati eseguiti saggi stratigrafici per individuare leeventuali superfici decorate preesistenti, ora completamente sve-late, operazioni di disinfestazione e disinfezione, rimozione di ri-dipinture posticce, consolidamento di superfice e di profondità,restituzione delle partiture originali plastiche e pittoriche”.

Il contributo della Soprintendenza

Foto: Leccesette.it

8 3 dicembre 2016

fa fa

9 3 dicembre 2016

guest starFRANCESCO ARCA

fashion showfashion show

primo piano10 3 dicembre 2016

A cura di Alessandro Chizzini

Una situazione di assoluta emer-genza: può essere sintetizzata così l’at-tività di Poste Italiane in provincia diLecce secondo quanto denunciato ne-gli scorsi giorni dai sindacati. Da unlato, quintali di corrispondenza inlunga giacenza presso gli uffici postalie code di utenti, giustamente, ar-rabbiati agli sportelli per reclamarela consegna di bollette e fatture or-mai scadute; dall’altro, le condizio-ni di lavoro a cui sarebbero costret-ti i dipendenti degli uffici, soprattuttoin riferimento alla salute e alla sicu-rezza. Criticità e disagi contenuti indue diversi esposti: uno presentato al-l’Agcom (Autorità per le garanzie nel-le comunicazioni) dalle segreterieprovinciali di Uil, Uil Poste e dal-l’Associazione per la Difesa dei Con-sumatori di Lecce, mentre l’altroinviato da Slc Cgil, Slp Cisl, Sailp,Failp Cisal agli organi ispettivi del-

la sanità e della sicurezza del lavoro (Spesal,Inail e servizio ispettivo della Direzione Pro-vinciale del Lavoro).I firmatari delle due note individuano il re-sponsabile di questi disagi proprio in PosteItaliane spa, che da oltre un anno ha avvia-to un processo di cambiamento organizza-tivo del reparto logistico, i cui effetti nega-tivi si sarebbero riversati sui lavoratori ad-detti al recapito e su quelli delle lavorazio-ni interne, costretti ad un carico di lavoro in-sopportabile e a subire pressioni dai loro su-periori per assolvere in tempo e corretta-mente alle loro mansioni. Uil, Uil Poste e Adoc ricordano la nuova or-ganizzazione del recapito della corrispon-denza denominata “a giorni alterni” im-plementata da Poste Italiane già nel 2015,ma che evidenzierebbe incongruenze ri-spetto al mandato ricevuto da Agcom alladirettiva europea 97/67/CE. Questa proce-dura è stata attivata lo scorso agosto anchein provincia di Lecce, ma ha però previsto

il taglio del personale da adibire al recapi-to ed il conseguente considerevole aumen-to del carico di lavoro dei portalettere. A ri-sentirne, quindi, secondo le associazioni dicategoria, è stata la qualità del servizio e nonsono stati rispettati gli impegni derivanti dal-la normativa in materia di erogazione del ser-vizio universale. Uil Poste, inoltre, lamenta il silenzio dellestrutture aziendali regionali informate del-la situazione già lo scorso 13 novembre, men-tre l’Adoc Lecce ha preannunciato la pre-disposizione di una denuncia nei confrontidi Poste Italiane per la violazione dellanormativa di settore.

In Salento il postino non suona più due volte

Ritardi nella consegna dellacorrispondenza e dipendenticostretti a subire carichi di lavoro insostenibili: PosteItaliane nel mirino deisindacati

Le difficoltà e i disagi sofferti da utenti e lavorato-ri salentini di Poste Italiane sono rappresentate intutta la loro dimensione dal Centro di Distribuzio-ne Master di Lecce; si tratta, cioè, del centro di la-vorazione della corrispondenza del capoluogo sitoin via Lequile, in cui viene smistata tutta la corri-spondenza in arrivo e in partenza della provincia diLecce e che provvede al recapito della posta dei co-muni di Lecce, San Cesario, Lequile, Cavallino, Liz-zanello e Surbo. Secondo quanto denunciato da Slc Cgil, Slp Cisl,Sailp, Failp Cisal, gli ambienti non sarebbero ade-guati al numero degli addetti e in particolare per iturni antimeridiani, mentre le postazioni di lavoro non

rispetterebbero le norme; a peggiorare la situazio-ne, inoltre, la presenza di lavoratori distaccati da al-tri centri della provincia e della regione. Un nume-ro elevato al quale non corrisponderebbe, inoltre unadeguato piano antincendio. A tutto ciò, si aggiungerebbero la scarsa pulizia deilocali, l'inadeguatezza degli spogliatoi e la preca-ria condizione della banchina esterna su cui si ef-fettuano le operazioni di carico e scarico degli au-tomezzi. Una serie di elementi che secondo le or-ganizzazioni sindacali costituiscono altrettante vio-lazioni delle norme e per questo chiedono imme-diati interventi ispettivi presso il centro di via Lequileed eventualmente presso gli altri uffici della provincia.

Il caso del centro di smistamento di Lecce

A cura di Alessio Quarta

Il 2 dicembre BartholomeosI (nella foto), arcivescovo diCostantinopoli NuovaRoma e Patriarca Ecumeni-co, riceverà la Laurea Ho-noris Causa in Archeologiaall’Università del Salento.Un’occasione storica nonsolo perché l’incontro per-mette di rinsaldare i fili delrapporto di una gran partedel Salento con quella che èla propria cultura, la storia,le origini legate al mito diCostantinopoli e del popolobizantino, ma perché l’arci-vescovo Bartholomeos I èstato, negli ultimi vent’anni,uno dei principali protago-nisti del dibattito sull’am-biente, sulla protezione del

Creato e sulla difesa di quel-lo che più complessivamen-te va sotto la definizione dipatrimonio artistico-cultu-rale. “La presenza tra noi di SuaSantità Bartholomeos I -que-ste le parole del Rettore del-l’Università del Salento, Vin-cenzo Zara- ci ricorda unaspetto importante delle ra-dici culturali del territorio incui operiamo: il Salento,porta d’Italia che guarda al-l’Oriente. Nel corso dei secoliqueste terre hanno vissuto in-tensi contatti e scambi con ilmondo bizantino, ancor oggipresenti nell’arte delle chie-se, nelle tradizioni letterarie,nella musica e nella lingua.Questo momento di cele-brazione, oltre a rinsaldare

antichi legami e far riviveretradizioni secolari, vuole es-sere un invito a un rinnova-to impegno per la salva-guardia della Terra e per ildialogo tra i popoli”.Dopo l’elezione a PatriarcaEcumenico, Bartholomeus Ifu intronizzato il 2 novembre1991 ed è stato il primo Pa-triarca della storia a parte-cipare nel 2013 alla messa diintronizzazione di Papa Fran-cesco. “Il Patriarca -si leggenella motivazione alla basedella proposta di LaureaHonoris Causa avanzata daiprofessori Francesco D’An-dria e Grazia Semeraro- hasviluppato un’opera costan-te e di grande efficacia per lasalvaguardia del pianeta.L’impegno per la protezione

dell’ambiente è stato sempresviluppato nella prospettivapiù ampia della tutela del pa-trimonio storico e culturale,come componente essenzia-le di un’azione globale di va-lorizzazione delle diverse co-munità umane e del lorohabitat. Incisiva anche l’azio-ne svolta dal Patriarca perproteggere il patrimonio ar-cheologico e culturale dellaTurchia, grazie al prestigio dicui gode presso le Autoritàpolitiche del Paese e pressol’opinione pubblica; la suaazione si è rivolta in parti-colare ai monumenti e alle te-stimonianze della civiltà bi-zantina, in un contesto mol-to complesso a causa delle di-verse realtà culturali e socialidi questo Paese”.

primo piano

La Terra d’Otranto accoglie il Patriarca di Costantinopoli

Dopo aver ricevuto la Laurea Honoris Causa inArcheologia all'Università del Salento, nella mat-tinata di venerdì, nel pomeriggio il Patriarca del-la Chiesa di Costantinopoli si recherà all'Ab-bazia di Cerrate, dove una volta vi erano i mo-naci Basiliani, e in seguito al Monastero del-le Benedettine.

Sabato mattina, alle 10, farà tappa al Castel-lo di Castrignano dei Greci, qui BartholomeusI riceverà la cittadinanza onoraria della Grecìasalentina. In tarda mattinata sarà in visita alla Cripta diSanta Cristina a Carpignano Salentino, laddovevi è la più antica iscrizione in greco medieva-

le e i più importanti cicli di affreschi bizantini. A seguire visita a Castello de' Monti di Coriglianod'Otranto. Domenica mattina liturgia nellaChiesa Ortodossa di San Nicola a Lecce e alle13 a Palazzo Bernardini per la benedizione del-la Biblioteca della Metropoli d’Italia “KallinikosLysron”.

Sulla via dei monaci Basiliani, nel segno del dialogo tra i popoli

Dal 2 al 4 dicembre Bartholomeos I sarà in visita a Lecce, dove riceverà la Laurea Honoris Causa in Archeologia all'Università del Salento, e nella Grecìa Salentina

11 3 dicembre 2016

Animatore del dibattito sull'am-biente e la tutela del patrimonioartistico-culturale Bartholome-os I ha ricevuto già nei mesi scor-si un'altra Laurea Honoris Cau-sa da una Università italiana. Nelmese di settembre, infatti, l'Uni-versità per Stranieri di Perugia haconferito a quello che ha defini-to “Artigiano della pace” e “Co-struttore di ponti tra Occidente e

Oriente” il titolo di Dottore HonorisCausa in Relazioni internaziona-li e cooperazione allo sviluppo. Inquell'occasione, nella sua lectiodoctoralis incentrata sui temidella pace e del dialogo rispet-toso tra culture e religioni, Bar-tholomeos I si era così espresso:“Non ci può essere pace senzaamore, giustizia, perdono, di-scernimento e rispetto”.

Seconda Laurea Honoris Causa per “l’Architetto della pace”

12 3 dicembre 2016

13 3 dicembre 2016

lecce14 3 dicembre 2016

In un clima di grande insicurezza su chi sa-ranno i prossimi candidati sindaci per Pa-lazzo Carafa ecco che spunta un nome cer-to: Fabio Valente (nella foto). Il candidatoè sostenuto dal Movimento 5 Stelle ed è sta-to scelto a seguito di un confronto con l’av-vocato Italo Porcari, quest’ultimo però haavuto esperienze in politica candidandosiin passato con Vendola. Ma, si sa, le rego-le dei grillini impongono l’indipendenza as-soluta da ogni partito politico, questo no-nostante Porcari si sia prodigato per la dif-fusione dei 5 Stelle sul territorio. La certezza assoluta per la candidatura diValente si avrà dunque quando la direzio-

ne centrale del Movimento verificherà tut-ti i requisiti. Ovviamente bisogna poi at-tendere la raccolta delle firme prima chequesta candidatura possa essere considerataufficiale. Di fatto, rispetto al centrodestra ed al cen-trosinistra, il Movimento 5 Stelle ha ma-nifestato celerità nella scelta, permettendocosì al candidato di poter far conoscere aileccesi la sua visione della città, comequindi intenderebbe agirebbe riguardo i pro-blemi e le potenzialità della stessa. Valen-te è un professionista 50enne, a capo di unente di formazione e con alle spalle ven-t’anni di gestione di una società di software,

oltre a possedere una laurea in Scienze del-la Formazione. È la seconda volta che ilMovimento 5 Stella presenta un candida-to sindaco per Lecce, nelle precedenti ele-zioni fu candidato Maurizio Buccarella, at-tualmente senatore, il quale registrò un in-teressante risultato nonostante l’esiguacampagna elettorale. M5S poggia il proprio consenso sui citta-dini delusi dalle forze politiche “canoniche”,facendo leva su coloro che preferisconoeleggere le persone del popolo non arric-chitesi con la politica svilendo quest’ultimain un vero e proprio mestiere. Senz’altro Va-lente dovrà confrontarsi con una popola-zione incline ai personaggi più o meno bla-sonati, quelli per intenderci, che da anni cipromettono una Lecce da sogno facendo-ci credere che ce l’hanno concessa. È il momento di riflettere su chi possa ve-ramente lavorare bene in questa città cheè ricca di potenzialità ma scarna di eccel-lenti amministratori. Lecce assume semprepiù un respiro internazionale ed è dovero-so che il prossimo sindaco colga appienoquesta inclinazione. La città presenta ancorastrascichi obsoleti nei trasporti, nella ge-stione della sanità, nella pulizia, nella le-galità su più livelli. Dunque, il prossimo sin-daco sarà “valente”!?

Gian Piero Personè

Fabio Valente candidato sindacoper il Movimento 5 Stelle

Nei giorni scorsi è partita la raccolta delle firme per ufficializzarne la candidatura, mentre centrodestra ecentrosinistra sono ancora incerti sui nomi per le amministrative 2017

“The Monuments People” per AmatriceLa sensibilità delle guide turistiche non si evince solonel momento dello studio o dell’analisi di monumentied opere ma anche, e soprattutto, nella loro conser-vazione. I monumenti vanno intesi dunque come “per-sone” in grado di testimoniare e di raccontare allefuture generazioni chi siamo. È evidente come il disa-stro del terremoto abbia sconvolto non solo per il nu-mero delle vittime ma anche per il deterioramento e,in alcuni casi, la cancellazione del patrimonio storico-artistico. Ecco che le guide turistiche pugliesi, partedell’associazione delle Guide Turistiche e Accompa-

gnatori della Regione Puglia, hanno dato vita all’evento“The Monuments People” che prevede visite temati-che in tutto il territorio regionale durante il mese di di-cembre 2016, il cui scopo è raccogliere fondi dadestinare al restauro delle opere del Museo Civico diAmatrice. “Ricostruire il futuro di una città -affermanogli attivisti- significa non perdere le tracce del suo pas-sato”. Tra le tante visite il 9 dicembre alle 16 la visitaalla Pinacoteca Caracciolo (nella foto) di Lecce. Per in-formazioni: 347.1999885, [email protected], www.themonumentspeople.it.

15 3 dicembre 2016

Un’opportunità ghiotta per la nostra città. A proporloè Enel che nei giorni scorsi ha avviato una serie diincontri con gli amministratori locali, in primis conl’assessore all’Innovazione tecnologica AlessandroDelli Noci il quale non nasconde il suo entusiasmoper questa proposta di Enel. Per chi non fosse pratico in materia, grazie a que-sto importante intervento potremmo navigare in in-ternet in maniera più veloce. Se la banda larga per-mette una velocità di navigazione compresa fra i 30e 100 megabit, ga-rantendo però unlimite minimo di30, la banda ultra-larga assicura a mil-le megabit in dow-nload e 200 mega-bit in upload. In Pu-glia solo Bari si stadotando di tale ser-vizio, i cui lavoritermineranno nel2018; nel capoluo-go, dov’è sindacoAntonio Decaro, èstato aperto il can-tiere per il progetto“Open Fiber” diEnel con l’obiettivo di portare la connessione ad altavelocità in più di 120mila abitazioni baresi. Il privilegio è che Enel abbia scelto solo 20 città ita-liane, tra cui Lecce, per realizzare quest’opera. I det-tagli del progetto e dell’accordo che verrà preso conl’Amministrazione leccese non sono ancora stati uf-

ficializzati. Enel ha mantenuto assoluta riservatez-za. Si vedrà a quali decisioni giungeranno Enel e Co-mune dall’incontro dello scorso lunedì annunciatoda Delli Noci, pronto a proporre una variazione delprogetto sulle effettive necessità della nostra città. Di quest’opera potranno beneficiare tutti i cittadi-ni leccesi, le attività commerciali, il terziario, le scuo-le, l’Università. “È importante -afferma Delli Noci-che la nostra città sia stata scelta per questo tipo diinvestimento: è anche significativo dell’appeal cre-

scente di Lecce. Abreve presenteremoi lavori già effettua-ti da Telecom, Vo-dafone e Fastweb. ELecce sarà una del-le pochissime cittàdel Sud Italia conuna copertura tota-le del centro abita-to. Ho infatti chie-sto agli operatori dicoprire anche learee a minor inte-resse di mercato,come le marine, iborghi, Villa Con-vento ed è un obiet-

tivo che, anche grazie alla Regione, siamo riusciti acentrare. Il progetto -conclude l’assessore all’Inno-vazione- non soltanto porterà vantaggi enormi ai cit-tadini, ma anche notevoli risparmi all’Amministra-zione comunale”.

Gian Piero Personè

L’annuncio è arrivato direttamente dal sindaco Paolo Perrone,che sul suo profilo Facebook ha scritto: “In una decina di gior-ni contiamo di restituire lo Skate Park alla città e ai veri utiliz-zatori. Stiamo ripulendo dalle erbacce e rimettendo a nuovo lereti di recinzione, la fontana, i pannelli in plastica, le parti in le-gno danneggiate. Questo spazio deve ritornare agli amanti del-

lo skate ed essere sottratto per sempre ai vandali e ai balordi”. La Skate Park in via Medaglie D’Oro è stato inaugurato nell’aprile2012, ma dal 2014 è rimasto chiuso per lavori di manutenzione.Eppure, con i suoi 650 metri quadrati con miniramp ed area stre-et su cemento risulta essere una delle cinque migliori struttu-re italiane del settore.

AL VIA I LAVORI PER IL RECUPERO DELLO SKATE PARK

Lo Sportello dei diritti di Lecce, coordi-nato da Giovanni D’Agata, alza i toni suidisagi provocati ai cittadini dallo statoin cui versano via Bormida e via Giam-matteo, tra i rioni Salesiani e SantaRosa. I residenti hanno voluto realizza-to un vero e proprio reportage fotogra-fico, registrando un insidioso camminofatto di buche, dislivelli, asfalto divelto. Il problema principale riguarda gli alberiche vennero piantati anni fa per orna-re via Bormida, le radici di questi alberi,

espandendosi orizzontalmente, hannoprovocato danni ingenti al manto stra-dale ed ai marciapiedi. Attualmente lepiante sono state sradicate ma i dan-ni che hanno causato non sono stati an-cora riparati. Le vie risultano pericolo-se non solo per le automobili che vi tran-sitano ma, soprattutto, per i pedoni checon difficoltà devono percorrere i mar-ciapiedi. Ci si auspica che i candidatidelle prossime elezioni amministrativeconsiderino i disagi vissuti nelle periferie.

Dopo Bari sarà il capoluogo salentino ad essere dotato di questa importante infrastrutturache consentirà di navigare in internet a mille Megabit in download e 200 Megabit in upload

Un percorso di guerra tra via Bormida e via Giammatteo

In arrivo la banda ultralarga

maglie16 3 dicembre 2016

Le prime segnalazioni dei cittadini sono par-tite dalla periferia, ma il fenomeno ha in-teressato anche il centro: per qualche gior-no in numerose strade della città è stata so-spesa l’illuminazione pubblica. Il sindaco Er-nesto Toma ha emesso un’ordinanza neiconfronti della Mengoly Energy per il ri-pristino immediato della pubblica illumi-nazione con l’accensione totale dell’im-pianto. Il contenzioso, non ancora risolto,è nato dalla richiesta inoltrata lo scorso 28

ottobre dal legale dell’azienda, FrancescoGalluccio Mezio, al Comune di Maglie delpagamento di maggiori somme dovute a cre-diti non meglio specificati e con cui si è pro-spettata, in mancanza di ottemperanza, la

possibilità di interruzione del servizio. Talicrediti deriverebbero da maggiori oneri a ca-rico dell’azienda imputabili a consumi piùelevati. A tal proposito l’azienda più volte aveva

chiesto al Comune la revisione del contrattostipulato due anni fa, revisione che a dire delsindaco è attualmente allo studio. Il con-tratto prevedeva la sistemazione dei pali edelle lampadine per migliorare l’illumina-zione a parità di costi. L’Ufficio tecnico co-munale ha invitato l’azienda a non so-spendere il servizio perché il Comune hasempre regolarmente corrisposto le sommedovute da contratto. L’avvocato Mezio haperò ribadito per conto della Mengoly chele responsabilità per la sospensione del-l’energia sarebbero interamente in capo alComune. E per diversi giorni l’illuminazionepubblica magliese è stata ridottissima, conzone periferiche completamente al buio. L’Ufficio tecnico ha chiesto delucidazioni alladitta, adombrando il reato di interruzionedi pubblico servizio con conseguenze civi-li e penali nella sospensione di erogazionedell’energia. L’intera documentazione è sta-ta inviata per conoscenza al Prefetto e il sin-daco non ha escluso di rivolgersi alla Pro-cura. “Non esiste a Maglie un problema diinsicurezza sociale -ha dichiarato ErnestoToma-, ma le strade sono state sempre benilluminate. La carenza di illuminazione co-stituisce un pericolo anche per i pedoni. Leistituzioni comunale fanno tutto ciò che èpossibile ma comunque chiediamo scusa aimagliesi per il disagio”. Da lunedì scorso ilservizio è stato ripristinato, ma la situazio-ne non è ancora definita. Attendiamo lumi.

Carla Ruggeri

Fiat lux Dopo giorni di semioscuritànelle periferie e in centrol’illuminazione pubblica ètornata a funzionare. All’originedel problema un contenzioso trail Comune e la Mengoly Energy

Solidarietà, divertimento esport sono i tre obiettivi chehanno spinto Telethon ad

organizzare la 1° “Babbo Marathon” del Salento, prevista per il prossimo 18 dicembrea Maglie. Una marcia a passo libero rivolta a tutti, adulti e piccini, che donerannocon la loro presenza un contributo importante alla ricerca per le malattie geneticherare. Le iscrizioni, infatti, saranno interamente devolute alla Fondazione. La maratona partirà alle 10 da piazza Aldo Moro e proseguirà per 5 Km all’internodella città fino a terminare nuovamente nella stessa piazza, dove ristoro, musica egiochi attenderanno tutti i partecipanti. La manifestazione è sostenuta dal Comu-ne di Maglie e dall’Assessorato alla Cultura, dalla Fondazione “F. Capece” e da nu-merosi commercianti e associazioni del territorio, tra le quali Asd Podisitica Magliese,che presidierà il percorso, e Harmonium Scuola Superiore di Musica che intratter-rà con musica dal vivo la conclusione della camminata.

In corsa per Telethon

Foto di Pino Cavalera

17 3 dicembre 2016

tricase18 3 dicembre 2016

Tre i filoni di indagine che germogliano at-torno alla strada della discordia: la Stata-le 275. Dopo la contestazione sull’affida-mento del progetto e abuso d’ufficio, tor-na a far parlare di sé la questione dei rifiutitombati sul tracciato della Maglie-Leuca.Tutto prese le mosse nel 2014 con la sco-perta delle discariche abusive su istanza dicittadini e associazioni ambientaliste con-trarie alla 275 così come progettata. Nel-lo stesso periodo giunse a buttare benzinasul fuoco la confessione di Carmine Schia-vone su un presunto sodalizio criminale Sa-cra Corona - Camorra per interrare in Sa-lento veleni partenopei. A conforto di ciòle affermazioni del pentito Silvano Galati,in seguito liquidate dagli inquirenti comepoco attendibili. Tornando ai nostri giorni la Procura di Lec-ce ha iscritto nel registro degli indagati am-ministratori, imprenditori e cittadini di al-cuni comuni del Capo, tra cui Tricase. Nel-le vecchie discariche risalenti agli anni‘80-‘90 infatti sarebbero confluiti rifiuti“speciali”, spianando la via a due ipotesi direato: discarica abusiva e omessa bonifica.Nella bagarre mediatica della scorsa setti-mana sono saltati fuori fatti e nomi eccel-lenti categoricamente smentiti in una fasesuccessiva. Tra questi il primo cittadino di

Tricase Antonio Coppola (nella foto), chenon ci sta e alle pagine di Belpaese affidail suo disappunto: “Le discariche e la Stra-da Statale 275 sono un esempioemblematico di disinformazione.A distanza di quasi tre anni dal-l’avvio di questo ingiustificato al-larme, ancora oggi si legge del ri-schio diossina nelle falde, a di-spetto dei numerosi accertamentieffettuati dalle autorità sanitarieincaricate. Una follia che generaed alimenta paure non fondantee reazioni inconsulte”.Coppola puntualizza che esisto-no in Salento, come del resto su tutto il ter-ritorio nazionale, delle discariche utilizza-te tra gli anni ’80 e ’90. In quel periodo nel-la provincia di Lecce esisteva una sola di-scarica controllata a Nardò che, per iscrit-to e puntualmente, comunicava l’impossi-bilità di conferire i rifiuti per insufficientedimensione. I sindaci, ex lege, erano auto-rizzati ad emettere ordinanze per conferi-re i rifiuti solidi urbani nelle numerose caveesistenti. Le ordinanze erano comunicate enote a tutte le autorità. “L’ipotesi che la SS275 sarebbe nata in quel modo per occul-tare le discariche è pura fantasia -aggiun-ge il sindaco Coppola-. A distanza di qua-

si 30 anni peraltro il carico inquinante sipuò considerare pressoché esaurito”. Tuttavia, fanno sapere da Palazzo Gallone,il Comune di Tricase ha redatto un pianoper la caratterizzazione, ossia uno studiopuntuale sullo ‘stato dell’arte’ dei siti in-criminati, stanziando circa 200mila euro alfine di addivenire alla bonifica dell’area. Ri-guardo le notizie circolate negli ultimigiorni sull’ipotesi di un suo coinvolgimen-to giudiziario nella vicenda Coppola replica:“Sono stato tirato in ballo più volte, im-motivatamente, dalla stampa non solo lo-

cale. Dopo essere stato sottoposto ad ‘in-terrogatorio’ dal programma televisivoReport, sulla base di accuse infondate, inquesti giorni sono stato nuovamente addi-tato come destinatario di un avviso di ga-ranzia. Tutto ovviamente falso. Poche epoco leggibili le smentite. Ciò che tutti ciauguriamo è che i risultati degli studi pre-disposti mettano un punto alla vicendascongiurando ipotesi che porterebbero no-cumento alla salute e all’immagine del no-stro territorio, sofisticatamente ribattezzatocome seconda terra dei fuochi”.

SS 275 e discariche abusive, arrivala replica di Antonio Coppola Dopo le polemiche dei giorni scorsi il primo cittadino ribadisce la sua estraneità alle vicende giudiziarie che hanno coinvoltoamministratori, imprenditori e cittadini di alcuni comuni del Capo

19 3 dicembre 2016

20 3 dicembre 2016

21 3 dicembre 2016

poggiardo

Il recupero e la promozione degli edifici sto-rici di Poggiardo. Con questo obiettivo l’as-sociazione culturale “Orizzonte” ha lan-ciato negli scorsi mesi una battaglia per ilrilancio del territorio. Lo scorso 17 set-tembre, con una manifestazione pubblicaall’aperto, l’associazione aveva espresso lavolontà di recuperare, rivalorizzare e re-stituire ai cittadini poggiardesi, e salentini,in generale, il Cinema Teatro Anita. L’im-pegno di “Orizzonte” era però partitocon la discussione aperta intorno al Castellodei Guarini, il palazzo storico risalente alXIV secolo e che sovrasta la centralissimapiazza Umberto I. L’obiettivo del sodalizioè quello di riconsegnare alla comunità un

edificio lasciato in stato di abbandono e chenecessità di un progetto di recupero, coin-volgendo il Comune di Poggiardo, la Re-gione Puglia e la proprietà, i duchi Guari-ni di origine normamma. Paolo Rausa, presidente dell’associazione“Orizzonte”, sollecita soprattutto l’inter-vento dell’Amministrazione comunale, so-prattutto in virtù dell’acquisizione al pa-trimonio pubblico locale dell’archivio Gua-rini, che contengono documenti preziosi sul-la storia locale e del circondario, a partiredal Rinascimento salentino fino ai nostrigiorni. E proprio su questo archivio il Co-mune di Poggiardo aveva preannunciatol’organizzazione di un incontro pubblico,

che sarebbe servito anche ad elaborare pro-poste per il recupero e l’utilizzo del maniero. Questo incontro ancora non si è svolto eRausa spinge in questa direzione: “Finoradi questa iniziativa pubblica, non se ne sanulla. Il sindaco Giuseppe Colafati e l’as-sessore alla Cultura Antonella Pappadà ave-vano espresso un certo compiacimentonei confronti di una operazione culturale esociale di notevole importanza per il pae-se, soprattutto per i risultati già ottenuti diacquisizione dell’archivio Guarini e sulleprospettive di acquisizione del maniero inconcordato d’uso in cambio della destina-

zione di una parte che la proprietà avreb-be intenzione di valorizzare come residen-za storica turistica. In ogni caso è necessa-rio accelerare i tempi prima che l’edificio de-cada irreversibilmente”. Il Palazzo Guarini costituisce il centro delcentro storico di Poggiardo, l’elementointorno al quale si è sviluppata nei secoliquella che oggi è la città; un palazzo anti-co che costituisce indubbiamente uno deipiù importanti rappresentanti del ricchis-simo patrimonio storico e culturale diPoggiardo.

Alessandro Chizzini

Palazzo Guarini, un patrimonioda recuperare Dopo il Cinema Teatro Anita, l'associazione culturale “Orizzonte” si attiva per la valorizzazione di un altro edificio storico della città

22 3 dicembre 2016

23 3 dicembre 2016

24 3 dicembre 2016

25 3 dicembre 2016

26 3 dicembre 2016

casarano27 3 dicembre 2016

Arriva direttamente dal prefetto di LecceClaudio Palomba la richiesta di rinforzi alMinistero dell’Interno, all’indomani dellariunione del Comitato per l’ordine e la si-curezza pubblica al quale hanno partecipatoil procuratore Cataldo Motta e i vertici del-le Forze dell’ordine della provincia di Lec-ce dopo l’agguato avvenuto in contradaMadonna della Campana che è quasi co-stato la vita al 41enne Luigi Spennato. Nel-lo specifico il prefetto Palomba ha richie-sto un incremento di unità di agenti e uf-ficiali di Polizia giudiziaria, insieme a det-tagliate indagini patrimoniali su persone vi-cine ad Augustino Potenza e Spennato, an-che perché, come ha affermato lo stesso Pa-lomba, “a Casarano c’è chi ha un tenore divita ben al di sopra delle sue possibilità”. Intanto continuano senza sosta le indagini,che hanno coinvolto anche alcuni sospet-tati individuati a poche ore dal tentato omi-cidio di Luigi Spennato e subito sottopostialla prova dello stub per verificare se han-no utilizzato armi da fuoco. Quello che gli investigatori intendono ac-certare è se il kalashnikov che ha esploso icolpi contro Spennato sia lo stesso che haucciso il 26 ottobre scorso Augustino Po-tenza. Di certo c’è una relazione diretta traPotenza e di Spennato: sono gli unici duead essere stati prima accusati e poi assolti

per la strage della famiglia Toma. Potenzafu condannato all’ergastolo perché indica-to come facente parte del gruppo di fuocoche assassinò i coniugi Fernando D’Aqui-no e Barbara Toma nel 1998. Spennato, invece, fu condannato a vent’anniper aver informato gli uomini del clan DiEmidio dei movimenti di Cosimo e Fabri-zio Toma (padre e figlio), familiari di Bar-bara e anche loro uccisi nel 2000. Tuttavia,nel 2014 sia Potenza che Spennato sono sta-ti assolti dalla Corte d’Assise d’Appello diTaranto.

Tante coincidenze e analogiedunque per non pensare chei due agguati siano stretta-mente collegati, nonostantele differenze nelle modalità diesecuzione. Al di là di tutto,si tratta però di due graviepisodi di sangue a cui va ag-giunto anche l’agguato incui è rimasto ferito RobertoGiancane a Copertino) chelasciano supporre una nuo-va guerra di mafia.

Clima rovente in città dopo l’agguato del 28 novembre in cui ha quasi perso la vita Luigi Spennato.Intanto gli investigatori sono al lavoro per accertare le relazioni con l’omicidio di Augustino Potenza

Sempre più pax violata: il prefettoPalomba chiede rinforzi

Un musical davvero originale quello andato in scenalo scorso 1° dicembre al teatro Italia di Gallipoli. A ci-mentarsi sul palco 56 artisti, diversamente abili e nor-modotati, che hanno portato in scena La bella e labestia. Un progetto inclusivo, l’ennesimo, nato daun’idea della onlus casaranese “Un sorriso in più” eportato in scena nella Città bella. L’associazione già in passato si è distinta per l’atten-zione riservata ai diversamente abili, facendo instal-lare in città due anni fa, con l’aiuto dei cittadini, un’al-talena “speciale”, per far giocare insieme bambini nor-modotati e diversamente abili. Adesso a unire, grazieanche a mesi di prove, ci ha pensato il teatro. Barbara

Micelli, presidentessa di “Un sorriso in più”, ha spie-gato perché si è deciso di portare in scena la cele-bre fiaba: “La scelta è caduta su La bella e la bestiaper il tema trattato, la diversità, che noi abbiamo vi-sto come arricchimento e non come handicap. Il di-versamente abile non avrà le abilità di un normodo-tato ma ne ha altre e non per questo meno importanti”. Dietro al successo dei tanti attori che hanno calcatole scene (Lele, Federica, Roberto, Cinzia, Fernando, Ga-briele e tutti gli altri) c’è anche un altro nome: CinziaCorrado. La cantante originaria di Supersano ha cu-rato la regia del musical.

Stefano Manca

Attori speciali per La bella e la bestia

28 3 dicembre 2016

29 3 dicembre 2016

30 3 dicembre 2016

31 3 dicembre 2016

galatina

Il “sogno” è di convincere le istitu-zioni preposte ad aprire ai voli ci-vili l’Aeroporto militare di Galati-na. Continua a mietere consensi lapetizione lanciata via web lo scor-so 28 luglio da Lorenzo Vantag-giato, insegnante 47enne residentea Milano ma di origini galatinesi.Per farlo, Vantaggiato la scorsaestate ha lanciato la proposta dalsito Change.org, il noto portale che

raccoglie petizioni online, rivelato-si negli anni utile strumento dipressione politica e sociale. Questo il testo di una “battaglia” ilcui contatore nei giorni scorsi ha re-gistrato le 8.423 adesioni: “Questapetizione propone l’apertura (o ria-pertura) dell’aeroporto civile diGalatina, non più in funzione daanni, affinché i residenti della pro-vincia di Lecce, in una situazione di

trasporto pubblico non ottimale,non abbiano a viaggiare per distanzecomprese tra i 40 e i 100 km perraggiungere l’aeroporto più vicino(Brindisi). Questo spesso con l’uti-lizzo di veicoli privati e con costi si-gnificativi. La riapertura dell’aero-porto di Galatina ha altresì un sen-so data la forte vocazione turisticadell’area del Salento”. I destinatari della richiesta sono: Re-

gione Puglia, Ministero dei Trasportie delle Infrastrutture, Aeroporti diPuglia ed Ente Nazionale Aviazio-ne Civile. Ma l’ideatore della peti-zione sembra non accontentarsidel web e per raggiungere l’obietti-vo chiede l’aiuto anche della tv. Inparticolare di “Striscia La Notizia”.“Seppur a ritmi alterni -ha scritto in-fatti Vantaggiato nei giorni scorsi-il numero di firme è cresciuto e con-tinua a crescere. Questo mi hadato tempo di contattare alcuni per-sonaggi dello spettacolo, tra cui Pi-

nuccio di Striscia La Notizia, al finedi dare una certa visibilità alla no-stra petizione. Al momento non hoavuto alcuna risposta dai media na-zionali, per cui come al solito ho do-vuto ripiegare su realtà di infor-mazione locale, che tuttavia si sonorivelate preziose allo scopo. Oral’importante è garantire la massimaesposizione mediatica alla nostracausa”. E la mobilitazione prosegue,in attesa di raggiungere le 10mila fir-me.

Stefano Manca

Aprire l’aeroporto ai voli civili: raccolte 8mila firme in quattro mesiProsegue con successo la petizione on line. L’idea è di un insegnante residente a Milano ma originario di Galatina

Torna, per il 12esimo anno, la rassegna tea-trale dell’Ass. La Bussola. La rassegna “Pal-coscenico” continua a destare l’interessedegli spettatori grazie alla qualità degli spet-tacoli inseriti in cartellone. La rassegna hapreso il via venerdì 25 novembre con Ven-totene di A.Lib.I teatro e proseguirà il 9 di-cembre con un appuntamento di cabarettutto da ridere, a cura degli Scemifreddi,che portano in scena Quando la marca va…Ancora A.Lib.I, il 23 dicembre, rispolvere-rà un classico della letteratura teatrale: Na-tale in casa Cupiello, ad inaugurare il pe-riodo natalizio. Gioca in casa la compagnia Piccolo Tea-

tro La Bussola venerdì 13 gennaio con unrevival: Lu Senatore, commedia di RaffaeleProtopapa. Il 3 febbraio Fabrizio Sacco-manno (nella foto) accompagnerà glispettatori lungo il cammino della memo-ria con Shoah, frammenti di una ballata.Si prosegue con Diversamente stabili chepropone Coppia aperta, quasi spalanca-ta, ricordando Dario Fo e Franca Rame. Eancora 29nove porta in scena L’imbian-chino di D. Churcill il 10 marzo. Per i quat-trocento anni della morte di Shakespea-re, la carrellata continua con la CompagniaCalandra che porta in scena Romeo vs. Am-leto e con Tutto Shakespeare in 92 minu-

ti di Temenos recinti teatrali, rispettivamenteil 31 marzo e il 21 apile. Conclude com-pagnia Piccolo Teatro La Bussola conAvendo Potendo…Pagando il 26 maggio.Per info e prenotazioni: 0836.341413

Si illumina il palcoscenico de “La Bussola”muro leccese

32 3 dicembre 2016

Un alimento unico nel suo genereche ha dato popolarità ad una pic-cola comunità. Il pisello di Vitigliano(piccola frazione di Santa CesareaTerme) sarà il protagonista della ter-za edizione della Festa di Sant’Eli-gio, organizzata dal locale CircoloCittadino Sportivo Ricreativo conil patrocinio di Città di Santa Ce-sarea Terme, Unione dei ComuniCosta Orientale e Istituto Alber-ghiero di Santa Cesarea Terme e lacollaborazione della Confraternitacittadina.L’appuntamento è per i prossimi 2,3 e 4 dicembre con un programma

che si divide tra cultura, enoga-stronomia e arte. Nell’Anno Inter-nazionale dei legumi, questa mani-festazione si presenta quindi distrettissima attualità e il fulcro deitre giorni non poteva non essere ilpisello di Vitigliano, riconosciutonella sua unicità anche dal Ministerodelle Politiche Agricole. L’evento partirà proprio con il con-vegno “FAO – 2016 Anno Inter-nazionale dei Legumi”, venerdì 2 di-cembre alle 17.30 presso la Sala Par-rocchiale; per l’occasione interver-ranno il cuoco umanista Maestrodel Lavoro Uccio Cretì (“I piselli e

i legumi nostrani: provenienza e usoin cucina”), il docente dell’IstitutoAlberghiero di Santa Cesarea Roc-co de Filippis (“Valore nutriziona-le e terapeutico dei legumi”) e, in-fine, il presidente dell’Ordine deiDottori Agronomi della Provinciadi Lecce dott. Rosario Centonze eil presidente del Gal Terra d’ArneoCosimo Durante (“La nuova poli-tica agricola comunitaria: le op-portunità per i produttori di legu-mi”). Al termine del convegno,poi, spazio ad una degustazione difocacce a base di legumi ed erbe dicampo. Sabato 3 dicembre, invece, in piaz-za IV novembre, alle ore 19, parti-rà la Sagra del pisello secco di Vi-tigliano (piseddru cuciulu), accom-pagnata dalla musica popolare de“Lu Thriu”. L’ultimo appunta-mento è, infine, per domenica 4 di-cembre, alle 11, con la benedizionedegli animali presso Largo Addo-lorata, alla quale parteciperanno an-che gli animali del Centro di recu-pero fauna selvatica del Museo diStoria Naturale del Salento.I tre giorni, inoltre, saranno “con-diti” da un mercatino di prodottiagroalimentari tipici e di artigiana-to, di altri stand gastronomici e, ov-viamente, da momenti di degusta-zione dei legumi di Vitigliano.

Alessandro Chizzini

In occasione dell’Anno Internazionale dei legumi, fino al 4 dicembre un programma a base dicultura, enogastronomia e arte dedicato al piseddru cuciulu

santa cesarea terme

Originale e spettacolare iniziativa del Mu-seo di Storia Naturale del Salento, che ciaccompagna in un excursus storico-pa-leontologico per conoscere il passato el’evoluzione degli esseri umani. La mostradal titolo “Dai giganti dell’Era Glaciale alleorigini dell’uomo”, ripropone i protagoni-sti e le più recenti teorie sul cammino del-l’uomo. Un progetto a cura di Simone Ma-ganuco e Stefania Nosotti per Geomodeldi Mauro Scaggiante (che ne è anche l’artdirector), e realizzato da Geomodel insie-me al Museo di Storia Naturale del Salento,il Parco della Preistoria di Rivolta d’Adda,la Cooperativa “Il Dado Gira”, l’OsservatorioFaunistico Provinciale e con il patrociniodel Comune di Calimera. Sarà aperta sinoal 12 febbraio 2017 (esclusi i lunedì e ilperiodo natalizio) e comprende soprattuttovideo, riproduzioni, diorami e sculture. È la visione artistico-documentale diquando milioni di anni fa, in piena Era Gla-ciale, si evolsero gli scimpanzé e gli esseriumani. L’esposizione si articola in cinquesezioni. Si apre con un’introduzione ge-nerale attraverso un video e un testo di ap-profondimento sull’evoluzione cervello-mano, focalizzandosi sull’Era Glaciale. La

seconda sezione presenta le tappe evo-lutive che hanno inciso sull’evoluzione deiprimati, mentre nella sessione successi-va si giunge ad una panoramica del-l’evoluzione umana e l’invenzione dei pri-mi strumenti. Nella quarta sezione, intitolata “Evoluzio-ne umana: storie e protagonisti (passatie presenti)”, si ha una ricostruzione del-lo sviluppo umano, attraverso teste scol-pite degli ominidi più importanti; tra que-ste sono presenti le immagini ispirate al-l’evoluzione di tre specie in una visione pro-spettiva moderna, Homo heidelbergensis,Homo neanderthalensis e Homo sapiens,il tutto integrato dalle video interviste a pa-leoantropologi e a paleoartisti. Nell’ultimasezione, modelli dei protagonisti del-l’evoluzione sono inseriti in ricostruzioni nelloro habitat naturale, ed esemplari dell’EraGlaciale come il mammut. A concludere il percorso, vi è una sezio-ne progettata ad hoc, con protagonisti i fos-sili locali dei glaciali ed interglaciali. La mo-stra è aperta, oltre che al pubblico, anchea tutte le scuole, con visite guidate e la-boratori a tema.

Clara Scarciglia

calimera

Al Museo di Storia Naturale in scena l’Era Glaciale

La Festa di Sant’Eligio per la promozione del pisello di Vitigliano

33 3 dicembre 2016

Foto di Giuseppe Bene - Salento Km0

34 3 dicembre 2016

35 3 dicembre 2016

36 3 dicembre 2016

Dopo la gara di Marsala, tanti i“se” in casa Betitaly. Se ci fosse sta-ta la squadra al completo? Se lacondizione fisica fosse stata otti-male? Se non ci fosse stato uno stopdi oltre venti minuti per prestaresoccorsi ad una tifosa che aveva ac-

cusato un malore in tribuna? Sel’arbitro non avesse commessocosì tanti errori? Troppe effettiva-mente le domande a cui risponde-re o a cui cercare di dare una ri-sposta. La soluzione migliore èguardare avanti. Prendere la scon-

fitta siciliana come un insegna-mento, come una motivazione,come nuova linfa per fare meglioe dare ancora di più in campo. Un’ ulteriore certezza, però, c’è: leragazze magliesi hanno dimostra-to di essere all’altezza, se non su-

periori, alla corazzata isolana. Unprimo set stratosferico. Poi il se-condo colpo su colpo. Solo una pic-cola débâcle al terzo e un vantag-gio di 7 punti dilapidato nel quar-to. Questo il sunto di una gara chesenza tanti “se” poteva avere unapiega diversa. Ma a volte serve ri-

mettere i piedi per ter-ra per essere più con-vinti delle proprie po-tenzialità. E guardareavanti, a domenica 4dicembre per la sfidadelle 18 contro Iser-nia. Il primo postodeve essere tutelato. “Risultato bugiardo”,così il coach rosso-blù, Emiliano Gian-domenico (nella foto),

rivive la gara e aggiunge: “Ci sia-mo presentati in condizioni fisichemolto complicate e ciò nonostan-te abbiamo approcciato la con de-terminazione e convinzione vin-cendo il primo set con autorità eprepotenza. Nel secondo eravamoin partita alla grande fino all’in-terruzione di quasi mezz’ora per unmalore di una spettatrice che ci hatroncato le gambe in quanto le so-ste per chi ha infortuni e acciacchifisici sono sempre deleterie. Mar-

sala ne ha saputo approfittare gra-zie soprattutto alla notevole pre-stazione della M’Bra in giornata digrazia. Nel quanto set, poi, avan-ti 17-10 abbiamo vanificato tuttocommettendo qualche errore ditroppo. Peccato, ma non ho nullada rimproverare alla mia squa-dra”. Deve essere così, infatti. Le atletemagliesi hanno dimostrato di es-sere delle vere professioniste: nien-te scuse e tanto sudore per vince-re la sfida nonostante tutto. Per iltecnico magliese, ora, conta solo ilprossimo impegno: “Isernia èun’ottima squadra e sta disputan-do un bel campionato. Dobbiamoriprenderci dalle problematiche fi-siche e prepararci molto attenta-mente tatticamente. Daremo ilmassimo, come sempre”. Il saggiodiceva: “The show must go on”.Scaldare i cuori per il prossimo im-pegno interno di domenica 4 di-cembre. Alle 18 il palazzetto ma-gliese sarà benzina per dare nuovecalore alle sue eroine.

speciale volley Maglie

Betitaly, il coach Giandomenico suona la carica contro l’Isernia L’appuntamento è per domenica 4 dicembre al Palazzetto dello sport di Maglie, dove le atlete rossoblù daranno il massimo per difendere la posizione in classifica

37 3 dicembre 2016

38 3 dicembre 2016

Il Natale è la festa della nascita del Signore Gesù Cristo,celebrata il 25 dicembre, anche se la data è, in realtà, pu-ramente simbolica. Fu scelta dalla Chiesa a partire dal IVsecolo per farla coincidere con il solstizio d’inverno e per“cristianizzare” la festa pagana in onore del Dio del Sole,per affermare solennemente che Cristo è il sole di cui l’uo-mo ha bisogno. Non si conosce la data esatta della nasci-ta di Gesù, i vangeli non ne parlano. Stranamente però, inun almanacco, redatto nel 354 d.C. da Furio Dionisio Fi-localo, vi è un frammento di un calendario liturgico cristiano

in uso a Roma, che alla data VIIIKalendas Ianuarias, cioè il 25 di-cembre, dice: Natus est Christusin Betleem Judaeae. Nel corso delMedioevo, sorsero un numero in-calcolabile di leggende e creden-ze varie legate al Natale, moltedelle quali messe in relazione piùalla magia e alla ciarlataneriapiuttosto che ai veri valori cri-

stiani. Si credeva, ad esempio, che se si moriva alla mez-zanotte della notte di Natale, si andava subito in Paradi-so. I bambini nati la notte di Natale poi avrebbero dovu-to avere poteri sovrannaturali, ma per altri, erano inveceportatori di un flagello, perché nati lo stesso giorno di Cri-sto. La scelta dell’abete come simbolo di questo giorno nonè casuale infatti, nell’antico Egitto, l’abete simboleggiavala natività. Nell’antica Grecia, l’abete bianco era sacro alladea Artemide, che era la dea della Luna, della caccia e del-le nascite. Inoltre, nel calendario celtico, l’abete era desti-

nato al culto del giorno della nascita del Fanciullo Divino.Secondo altre fonti però, potrebbe derivare dal ciocco diYule, (in inglese, termine arcaico per Natale) associato auna festa pagana nordica, che durava dodici giorni, il cuiramoscello veniva bruciato all’aperto, e dall’albero del pa-radiso, presente nei drammi antichi su Adamo ed Eva.L’usanza di scambiarsi regali il giorno di Natale sembra de-rivi da un rito pagano romano, denominato strenae, periodoin cui la popolazione si regalava cibo, monete e pietre pre-ziose come portafortuna per il nuovo anno. Il personag-gio che è divenuto famoso in tutto il mondo per consegnarei regali è Santa Claus, in Italia Babbo Natale, che derivada San Nicola. Dice la leggenda, che San Nicola, vescovodi Myra del IV secolo d.C., avendo ereditato molti beni edenari dai suoi genitori, per liberarsene cominciò a fare re-gali a chi ne avesse più bisogno. Secondo la tradizione, ar-riva con una slitta trainata da renne, ma in alcuni paesi,ad esempio l’Australia, dove non c’è mai neve durante ilNatale, si dice che venga con una zattera rimorchiata daalcuni delfini.

39 3 dicembre 2016

25 DICEMBREuna data simbolica

L’allestimento e il progetto scelto per Joy, come è stato chiamato l’al-

bero di Natale, quest’anno è affidato a Pandora; la consegna uffi-

ciale avverrà il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, con una ceri-

monia speciale di luci e colori accompagnata dal Piccolo Coro del-

l’Antoniano. Alto 28 metri, decorato da palle rosse e argento e per-

corso da oltre 6 chilometri di luci, per un totale di 54mila punti led.

Sarà una sorta di selfie-point, che permetterà a tutti di scattarsi una

foto accanto al simbolo delle feste natalizie. Ai suoi lati, due totem

con schermi da 55 pollici coinvolgeranno i passanti. Dall’8 al 15 di-

cembre, chiunque potrà entrare nell’installazione e lasciare un video

augurale sul tema ‘la gioia del donare’. Fino alla Vigilia, si potrà rea-

lizzare una propria fotografia da condividere sui social usando l’ha-

shtag #lagioiadeldonare: in cambio si riceverà la stampa dello scat-

to in uno speciale biglietto d’auguri oltre a vedere la propria foto-

grafia sugli schermi appesi ai totem.

MILANO

40 3 dicembre 2016

Dopo il grande successo del-le prime due edizioni, a par-tire da domenica 27 novem-bre ha riaperto le porte il Sa-lento Santa Claus Village. IlCamping Santa Maria diLeuca, posizionato fra Ga-gliano del Capo e Leuca lun-go la SS 275, si trasformerànuovamente nel “Villaggio diBabbo Natale”, unparco a tema con fan-tastiche ambientazio-ni interne ed esternein perfetto stile SantaClaus dove gli ElfiGuida accompagne-ranno i visitatori nelmagico percorso eBabbo Natale farà glionori di casa.L’idea, nata da unprogetto di Erminia Licchel-li, responsabile del CampingSanta Maria di Leuca, e LeoBianchi, responsabile dellostaff di animazione, prendenuovamente forma con ilprezioso lavoro e la collabo-razione di tutti i componen-ti dello staff del Camping,vero punto di forza del-

l’evento. Nel Salento SantaClaus Village ogni bambinopotrà realizzare il desiderio divisitare il paese di Babbo Na-tale, dove la magia e la fan-tasia del Natale diventano re-altà. Visitando il Villaggio sitrascorreranno momenti disvago immersi nella candidaatmosfera Natalizia, in com-

pagnia di Babbo Natale e deisuoi aiutanti, i quali consen-tiranno di conoscere le abi-tudini di Santa Claus, diascoltare le sue storie fanta-stiche e di visitare tutte le stan-ze del suo regno, il tutto ac-compagnato da numerose at-tività ludiche, spettacoli emomenti creativi.

Il Salento Santa Claus Villa-ge sarà aperto al pubblico dal27 novembre al 26 dicembretutte le domeniche e i festivi(escluso il 25 dicembre), dal-le 10.30 alle 21 (ultimo in-gresso entro le 18). Aperturastraordinaria il 31 dicembrea partire dalle 18 per festeg-giare insieme il Capodanno

degli Elfi. Costo del bi-glietto 6 euro, ingres-so gratuito ai bambinidi età inferiore ai 2anni e ai nonni over65. Dal lunedì al sabato,fino al 23 dicembre,l’ingresso sarà riser-vato ai gruppi orga-nizzati (scolaresche,associazioni, parroc-

chie) che potranno prenota-re la visita nelle due opzioni:visita con merenda dell’Elfodalle 9 alle 12, oppure visitae pranzo dalle 11 alle 15. Lescuole avranno la possibilitàdi fare esibire il proprio coroo spettacolo scolastico nel-l’area spettacolo. Info: 0833.548157.

Benvenuti nel Villaggio di Santa Claus! Fino al 26 dicembre (e eccezionalmente il 31 dicembre, a partiredalle 18) lo staff del Camping Santa Maria di Leuca vi aspettaper farvi vivere la magia del Natale attraverso un percorsomagico dedicato a grandi e piccini

PRESEPI D’AUTOREGALLIPOLI, 3 dicembre - 15 gennaioIl Castello di Gallipoli ospita la terza edizionedella mostra “Presepi d'autore” con una quin-dicina di opere provenienti dal Museo della Ce-ramica di Grottaglie, in provincia di Taranto. Sirinnova, infatti, l'incontro tra culture e tradizioniattraverso l'esposizione delle opere premiatenell’ambito della “Mostra del Presepe”, ras-segna trentennale dedicata all’arte del presepe in ceramica. E per festeggiare il so-dalizio con la storica città dei ceramisti, quest'anno si potrà ammirare anche il pre-zioso Presepe Monumentale di Grottaglie, creato nel 1997 dal maestro ceramistaLeonardo Petraroli. Curata da Daniela De Vincentis, responsabile del Museo della Ceramica di Grotta-glie, la mostra sarà aperta tutti i giorni (chiusa il lunedì tranne il 26 dicembre) dalle10 alle 13 e dalle 15 alle 17.

VILLAGGIO NATALIZIO MARTANO, 7-11 dicembre L’antico Palazzo Baronale di Martano si vestedi Natale con il Villaggio Natalizio, Mercatinodell'Artigianato ed Enogastronomico a cura del-l'associazione "L'Orizzonte". Numerosi espo-sitori, provenienti da tutto il Salento, anime-ranno per cinque giorni l'atrio e le splendidesale dell'antico palazzo. Il villaggio si accenderàdi luci e colori e un enorme albero di Natale terrà tutti con il naso all'insù, e l'arti-gianato, la degustazione e la vendita di prodotti tipici allieteranno le serate facen-do vivere a pieno l'atmosfera prenatalizia.Nael ricco programma di appuntamenti si segnalano venerdì 9 alle 18 lo spettaco-lo di magia per bambini con Mago Ninì, sabato 10 alle 19.30 il concerto di melodienatalizie per organo e violino a cura di Stefano Perrotta, domenica 11 alle 18 lo spet-tacolo di artisti di strada a cura di Salento Busker’s.

MERCATINO ECONATALE ZOLLINO, 10-11 dicembre Dopo il grande successo della prima edizione,ritorna in Piazza Pertini il Mercatino EcoNata-le. L'evento è organizzato dall'Amministrazio-ne comunale in collaborazione con il Labora-torio Urbano Salento km0 - To kalò Fai, conMana Grika e con l'Associazione Philos. Tra lecaratteristiche bancarelle sarà possibile trova-re prodotti di eccellenza dell'enogastronomia naturale facenti parte della rete Sa-lento km0 ma anche oggetti artigianali realizzati attraverso il riciclo creativo selezionatida Mana Grika. La piazza sarà interamente allestita con bellissime decorazioni so-stenibili realizzate dai bambini della scuola elementare e media. Il programma, ric-chissimo di appuntamenti, prevede momenti di spettacolo (teatro, musica, intrat-tenimento) e di approfondimento su argomenti a tema, iniziative di solidarietà e de-gustazioni.

41 3 dicembre 2016

Le feste di Natale sono le più lunghe dell’anno, permolti le più attese e, che lo si voglia o no, quando èalle porte lo si sente nell’aria; gli addobbi nelle case,le piazze e le strade illuminate, i motivetti mu-sicali nei negozi, la scelta dei regali; una mi-scela di cose che mette il buon umore. Ami-ci e parenti si riuniscono per trascorrere se-rate ma soprattutto pranzi e cene in com-pagnia del buon cibo. Da nord a sud tro-viamo tavole imbandite di ogni piatto tipi-co tradizionale, dai tortellini in brodo del-l’Emilia Romagna al cappone imbottito del-la Campania ma attenzione, se non volete tro-varvi con un tripudio di glicemia e coleste-rolo. Non sempre una buona cucina si spo-sa con una sana cucina ma non per questo bi-sogna privarsi del piacere di fare uno strappoalla regola, ma quali consigli seguire? Come sem-pre la giusta misura sta nel mezzo. Concedetevigli eccessi solo per il pranzo di Natale ed il cenone

di Capodanno, cercate di avere una correttaalimentazione nelle altre giornate; persmaltire le calorie di troppo invece, fateattività fisica. Limitate il consumo di be-vande alcoliche e zuccherate, piuttostonon fatevi mai mancare l’acqua. Alle frit-ture preferite le cotture al vapore, alla pia-

stra, o al forno facendo molta attenzioneai condimenti, utilizzate olio di oliva ex-travergine a crudo; dosate il sale, insa-porite i vostri piatti con spezie ed erbearomatiche. Prediligete il pesce allacarne e scegliete ricette che prevedanol’utilizzo di verdure cotte e crude. Mo-derate il consumo di salumi e formaggigrassi, di dolci e frutta secca, so-prattutto a fine pasto. Le regole, unavolta imparate, rimangono le stesse,

e ricordatevi che il Natale rimane meravi-glioso anche senza eccessi!

Ingredienti

200 gr di farina (ottima quella integrale)80 gr di acqua20 gr di olio extravergine d’oliva250 gr di fagioli già cottiMais già cottoErba cipollinaSemi di sesamo e di papavero per guarnire

Preparazione

Per prima cosa prepariamo una pasta molto mor-bida, impastando insieme farina acqua e olio, acui aggiungeremo un pizzico di sale. Stendetela pasta con uno spessore di pochi millimetri,quindi con l'aiuto delle formine natalizie per bis-cotti tagliate le basi dei crostini, facendo atten-zione a farli a coppie, visto che poi dovranno es-sere sovrapposti. Preparate nel frattempo ilripieno: in una terrina unite i fagioli e il mais, quin-di aromatizzateli con l'erba cipollina. Mettete unpochino di ripieno in ciascuna base di pasta,quindi coprite con un'altra base e sigillate benei bordi con l'aiuto di una forchetta. Trasferite gliantipastini in una teglia ricoperta con cartaforno, quindi spennellateli con olio extraverginedi oliva e decorate con sale e semi di sesamo epapavero. Fate cuocere in forno già caldo a 180°C per cir-ca 20 minuti o fino a completa doratura eservite.

CROSTINI DI NATALEL’aria natalizia porta con sé una magia tutta particolare: final-mente si gustano le serate in compagnia delle persone cheamiamo di più e che la frenesia degli altri mesi dell’anno non cipermette di godere a pieno. Sì, perché le fredde sere d’invernonon sono assolutamente un deterrente per chi vuole approfittaredelle strade addobbate, dei vicoli illuminati, della suggestiva at-mosfera che solo un mese così importante sa regalare, tra unoscambio di auguri e uno stuzzicante pasto leggero e poco impe-gnativo. Ovviamente si parla del nome cui si ricollegano l’incredibile qua-lità e la grande esperienza: Zio Giglio. Da ben 17 anni, infatti,Zio Giglio è la risposta adatta a tutte le esigenze in fatto di palatoe gusti sfiziosi. Accanto all’eccellente qualità dell’offerta, Zio Gi-glio accontenta anche i palati più esigenti, sempre nel pieno ri-spetto della natura e della cucina tipica. Pizzeria, rosticceria,panini e focacce, schiacciatine di melanzane e ancora arancini,sia nella formula tradizionale che in quella vegetariana. Nell’ampio ventaglio di prelibatezze, quella a cui non si può ri-nunciare è la “Pizza Edonè”, pezzo forte dell’anno, rigorosamentea basso contenuto glicemico e alta digeribilità. Alimenti sicuri,naturali, integrali o gluten free, quindi, dagli antipasti sino aidolci. E ovviamente, se si parla di cucina tradizionale, non puòmancare il motivo d’orgoglio del locale, in particolare, e dei sa-lentini, più in generale: il calzone fritto. Ma da Zio Giglio la pre-libatezza tipica della cucina leccese è a prova di tovagliolino, nonunge e anche in questo consiste tutta la sua originalità. Per tutto il mese di dicembre Zio Giglio vi aspetta in via San Do-menico Savio n. 74 a due passi dalla chiesa dei Salesiani, apertodal martedì al sabato con orario continuato dalle 10 fino a mez-zanotte, per rispondere ai ritmi più frenetici del mondo del la-voro e a pause non proprio lunghissime, mentre la domenica èaperto dalle 10 alle 13 e nel pomeriggio dalle 16.30 in poi. Percontatti: 0832.399814, www.pizzeriaziogiglio.it.

Ingredienti naturali e un’ampia scelta diricette anche gluten free fanno dello storicolocale in via San Domenico Savio il punto diriferimento per un spuntino gustoso daconsumare nelle serate natalizie

Da Zio Giglio tutto il gusto delle feste

42 3 dicembre 2016

Per realizzarequesti simpati-ci personaggioccorrono deicartoncini co-lorati e qual-che rotolo dicarta igienica.Per prima cosaincolliamo uncartoncino dicolore verde scuro intorno ai tre rotolini di car-ta igienica (sarà il corpo degli elfi), e un car-toncino di colore rosso intorno ad un rotolo didiametro più grande (sarà il corpo di Babbo Na-tale). Realizziamo dei coni: rosso e più grandeper Babbo Natale, verde chiaro e più piccolo pergli elfi, a questi ultimi taglieremo un po’ di pun-ta per non farli venire troppo alti. Ritagliamo uncartoncino rosa di forma ovale, su di esso in-colliamo dei baffi (cartoncino marrone), ma pos-siamo anche colorarli. Ad un altro facciamo labarba grigia, l’ultimo, più giovane con i capel-li color arancione. In questa fase potete diver-tirvi a vostro piacere aggiungendo dei partico-lari. Dal cartoncino bianco sagomiamo gli occhie, per finire, con una penna di colore nero di-segniamo le pupille e la bocca. Con il cartonci-no nero prepariamo i piedi, che pieghiamo e in-colliamo sotto al rotolino. Per completare gli elfiad uno incolliamo una letterina con le manine,agli altri due un pacco regalo. Passiamo ora aBabbo Natale: per il volto, tagliamo da un car-toncino bianco la sagoma della barba, dei baf-fi, degli occhi e delle sopracciglia e li incolliamosu un grosso ovale di colore rosa. Prima però diincollare il volto sul rotolone, mettiamo la cin-tura fatta con una striscia di cartoncino nero. Sa-gomiamo le braccia con le mani e, per finire,mettiamo anche in questo caso i piedi sotto alrotolo ed ecco pronti tutti i nostri personaggi!

BABBO NATALE E GLI ELFI

Il Natale dei bimbi Spesso questa festa è l’inizio di un pro-blema soprattutto per il cucciolo. Mapartiamo dalla solita domanda: cosa re-galare? Molti mettono sotto l’albero uncucciolo, magari con un bel fiocco ros-so al collo. Lì per lì l’effetto è garanti-to. Ma le indagini parlano chiaro:molti di questi “regali pelosi” finisco-no entro l’estate per le strade o nei ca-nili. Non è difficile capirne il motivo:troppo spesso non si è riflettuto inmodo responsabile sulla scelta di pren-dere con sé o regalare un cane. Pen-siamo per un momento a cosa vuol direper una persona trovare il suo divanopreferito ridotto in brandelli o la casaallagata dalla pipì. Consideriamo an-che le spese: un cane deve essere rego-larmente vaccinato e visitato, avere ilmicrochip, per non parlare di quandosta male. Meglio riflettere bene primadi fare scelte azzardate. Ma, se propriolo vogliamo regalare, la prima do-manda da porsi è: quale razza? Ci sonocani adatti alla vita in appartamento,altri nati per svolgere delle attività spe-cifiche, come la caccia o la condotta delgregge. E’ poi importante che il cucciolorimanga con la madre ed i fratelli finoai 2 mesi di vita. La cosa migliore è

quella di informarsi attentamente sudove acquistarlo. Andare a vedere i cuc-cioli prima di prenderli, controllare chesiano gestiti nel migliore dei modi. Unavolta adottato, deve socializzare conmolte persone, animali ed ambienti di-versi: è proprio nei primissimi mesi divita che si abitua al mondo che lo cir-conda. Per creare la giusta relazionecon il nostro amico a quattro zampedovremo preoccuparci fin dal principiodella sua gestione, con gentilezza, macoerenza. Educare vuol dire premiarei comportamenti desiderati, non puni-re continuamente quelli sbagliati.

Il cane ci deve vedere come un leadergiusto e affidabile, come la figura di ri-ferimento per ogni necessità, comecompagni di branco con cui collabo-rare. Questo si ottiene solo se iniziamoa capirli veramente e cerchiamo di stu-diare il loro comportamento e le lororeali esigenze. Si possono leggere alcunilibri e riviste che ci aiutino, possiamofrequentare i corsi gentili di educazio-ne, effettuati appositamente per cani intenera età, grazie all’utilizzo del giocoe dei premi. “Natale e cucciolo di cane”sono dunque un binomio che deve es-sere ben ragionato e ponderato.

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Moov Now è la prima wearable band che fornisce in tempo reale indica-zioni e suggerimenti su come migliorare le performance della propria at-tività fisica, proprio come farebbe un personal trainer. Il bracciale infattinon solo traccia e analizza l'allenamento al termine dell'attività, ma for-nisce anche indicazioni in tempo reale sia audio che visive sull’allenamentodirettamente dallo smartphone. Con dieci programmi di allenamen-to personalizzabili con oltre 200 intensità diverse, può essere indos-sato al polso o alla caviglia a seconda del tipo di attività e, grazie allabatteria a tampone, non bisogna mai ricaricarlo. Quattro i colori di-sponibili: Stealth Black, Blizzard White, Aqua Blue e Fusion Red.

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43 3 dicembre 2016

Ci sono storie, a volte, cheinsegnano a sperare, a cre-dere nei propri sogni, a in-seguirli, nonostante le diffi-coltà e le avversità; storieche insegnano che alla finedel cammino si trova la metache era già dentro di noi, finda quando eravamo bambi-ni. C’era una volta una bam-bina, il suo nome era Cristi-na. I suoi genitori vivevanoin un paese della Svizzera,ma erano nati altrove, inuna graziosa cittadina delSud Italia, Maglie, e spesso illoro pensiero correva lì, si ri-trovavano a sognare di tor-narci un giorno, di poter fi-nalmente fare ritorno a casa. Lo facevano per brevi perio-di tutte le estati, durante le

vacanze. Quando tornavanoa Maglie, la piccola Cristinaera felice perché avrebbe ri-visto quella bella cittadina, lesue strade popolate da con-cittadini e conoscenti, i co-lori dei negozi, la bella piaz-za al centro del paese, ma so-prattutto avrebbe potuto so-spendere il tempo e incan-tarsi tutte le volte in cui lemani abili e sapienti di suazia, sarta da uomo, munite diago e filo, intrecciavano traloro fili, tessuti e desideri.Tutte le estati era come unappuntamento a cui non sipoteva mancare. Fu lì, inquei giorni, che cominciò aprendere vita il sogno di Cri-stina, come per un talentoereditato: aprire un giorno,

proprio lì, in quella bella,una bella merceria per i suoiconcittadini, in cui tenere,ben disposti, su tanti scaffa-li, bottoni, merletti, tessuti,passamaneria, nastri, fili dicotone, gli stessi che millevolte aveva visto srotolarsitra le mani di sua zia. Finite le vacanze, Cristinatornava con la sua famigliain Svizzera, ma il sogno chesi era acceso dentro di leicontinuava a crescere. Fuproprio per questo che scel-se di studiare sartoria e diconseguire un diploma comesarta da donna, in Svizzera.Iniziò a inserirsi fin da subi-to nel mondo del lavoro e perdieci anni lavorò in un ate-lier di alta moda a Zurigo. Ma

dentro il richiamo di quellacittadina lontana e graziosanon si spegnava, anzi. Cri-stina allora lascia la Svizze-ra e torna a Maglie, ascol-tando il forte richiamo den-tro di lei, per amore di quel-la terra che le aveva datotanto, le aveva dato un sognoe una storia da raccontare.Ma la strada verso i sogni ètortuosa e alla fine del cam-mino si arriva solo con per-severanza e grande forzad’animo. Appena arrivata aMaglie, Cristina si scontracon una realtà piuttosto osti-le: a parte la sua famiglia,che la sosteneva in ogni pas-so, non conosceva nessuno.Aveva voglia di realizzarsiprofessionalmente, di con-tinuare ad alimentare il suosogno, a vederlo prenderevita ogni giorno, farsi realtàtra le sue mani: allora iniziaa inviare curricula e candi-dature per proporsi comesarta in ditte, aziende e ne-

gozi locali. Cristina è giova-ne, ha 27 anni, un bel po’ diesperienza e molto talento,ma si sente rispondere che ègià troppo grandicella, che èpiù opportuno investire suragazze più giovani di lei.Cristina è scoraggiata, ma ilsogno, dentro di lei, continuaad agitarsi, come un destinoche chiama. Cristina allorarisponde. Chiede alla sua fa-miglia di sostenerla nellasfida più grande della suavita: aprire a Maglie la mer-ceria dei suoi sogni, quellache intravedeva nel suo cuo-re fin da quelle lunghe gior-nate afose trascorse a guar-dare le mani abili di sua zia.La sua famiglia è pronta a of-frirle aiuto e sostegno, Cri-stina lavora duramente, ledifficoltà sono innumerevo-li: la crisi, l’organizzazione,

la promozione, gli scatolonidi roba da portare, ma il so-gno sta prendendo forma,non c’è difficoltà che tenga. Ora è lì, in via Onorio n. 3 aMaglie. Cristina è lì tra merletti, na-strini, lunghi fili di cotone,tessuti, passamaneria, im-mersa nell’inconfondibileodore che hanno le mercerie:quell’odore antico, di tradi-zione, di autenticità, di sto-ria. È lì da dieci anni ormai eha intorno a sé la fiducia del-le sue clienti, che ricambiacon la gentilezza e la corte-sia che solo chi ha lunga-mente creduto in sogno puòriservare. Andate a trovarla, lasciateviincuriosire dalla sua storia eda tutto quello che trovere-te all’interno della MerceriaCristina.

Merceria Cristina,una storia di passione

spettacolo

Per segnalazioni:

[email protected]

44 3 dicembre 2016

a cura di Claudia Mangione

Love Life Peace, tre parole attuali e di speranza:è questo il titolo del nuovo album di inediti diRaphael Gualazzi, uscito lo scorso 23 settem-bre (su etichetta Sugar) e che ha dato il nomeal tour, anticipato dal singolo L’estate di JohnWayne in rotazione radiofonica in questigiorni, un brano versatile e originale che si tuf-fa in sonorità r’n’b ed echi vintage, a propo-

sito del quale il cantautore e pianista marchi-giano aveva dichiarato: “È un brano di remi-niscenze. Nel passato ci sono spesso belle vi-sioni per il futuro. Per il testo devo ringrazia-re Alessandro Reina e Lorenzo Urciullo, per lamusica il mio coautore Matteo Buzzanca”. Tra i più apprezzati musicisti italiani del mo-mento, Gualazzi si è rivelato al grande pubblico

vincendo il primo premio nella categoria“Giovani” a Sanremo nel 2011. Da allora il suosuccesso ha varcato i confini nazionali e l’haportato ad esibirsi in tutti i più importanti fe-stival jazz del mondo. Love Life Peace, il suoquarto disco in studio, ripercorre con estro nuo-vo i generi musicali più cari all’artista, rive-stendoli con grande creatività e, tra gli altri, con-tiene anche il brano Pinzipo, parte della colonnasonora della fiction Rai “Tutto Può Succede-re” e Buena fortuna in cui duetta con MalikaAyane. Lunedì 5 dicembre sul palcoscenico del Poli-teama Greco (ore 21) l’artista sarà accompa-gnato da una band di sei musicisti (alcuni an-che coristi), tutti polistrumentisti, con una se-zione fiati composta da tromba, sax e trom-bone e una sezione ritmica con chitarra, con-trabbasso (o basso elettrico) e batteria, men-tre Gualazzi si alternerà tra piano e tastiera. Saràun concerto emozionante, con una setlist chespazierà dai nuovi brani di Love Life Peace finoai successi contenuti negli album Reality andFantasy e Happy Mistake. Il repertorio saràriarrangiato da Gualazzi nella sua usuale di-mensione di “divertissement” musicale, sfio-rando l’unicità dei colori del jazz, la dolcezza

di alcune pop ballad, il ritmo incalzante dellesonorità latine tradizionali e l’intensità della mu-sica soul. Prevendite disponibili presso il Teatro PoliteamaGreco, su Bookingshow, Bazinga Ticket e in tut-ti i punti vendita dei circuiti. Info: 329.7761511.

Lunedì 5 dicembre il noto cantautore e pianista arriva al Politeama Greco con una tappa del suo nuovissimo tour

Raphael Gualazzi scalda l’inverno leccesecon il suo “Love Life Peace Tour”

È partita la campagna per la realizzazione delnuovo album di Francesca Romana Perrotta sulsito Musicraiser (link https://goo.gl/0GKRp3),che si occupa di raccogliere fondi per sostene-re l’attività di tanti artisti, tra cui Meg, i CSI, Bjorkche fanno musica e vogliono condividerla conamici e fan. Spiega la cantautrice leccese: “Hoiniziato da un po’ a lavorare al mio terzo albumproprio perché molti miei fan me lo chiedono daalmeno due anni e sono molto felice di questo.Ho scritto 11 nuove canzoni, racchiuse in un cdche s’intitolerà L’Ora di Mezzo. Per produrre que-sto cd ci vogliono almeno 7mila euro. Vi sembramolto, vero? Ma dietro a 11 belle canzoni ci sonouna cantautrice che scrive, un produttore arti-stico che insieme a lei arrangia i brani e si chia-ma Cristian, uno studio di registrazione che hai suoi costi, quattro musicisti che suonano e re-gistrano le loro parti, il mixaggio, la masterizza-zione, le foto, la grafica e la stampa di almenomille copie e, infine, la promozione. Tutto que-sto nell’intento appassionato di diffondere bel-lezza nelle nostre giornate, nelle nostre case,auto e nei nostri pensieri... questo è quello cheio ho in mente per voi, da sempre”. Francesca Romana Perrotta ha circa 50 giorni

di tempo per raggiungere almeno 3mila euro. Seciò non dovesse accadere Musicraiser restitui-rà i fondi raccolti, nella massima trasparenza esicurezza. Inoltre Francesca, in base all’entità del-la donazione, ha preparato dei pacchetti rega-lo, realizzati appositamente per la campagna enon reperibili altrove.

Crowdfunding per il nuovo album di Francesca Romana Perrotta

45 3 dicembre 2016

LECCE, All’Ombra del Barocco - ore 21 Nel mese di dicembre prenderà il via la rassegna“Blues Shadow”, diretta dal violinista AlessandroQuarta, con l’omaggio a Ella Fitzgerald della can-tante Gianna Montecalvo, che terrà anche una ma-ster class domenica 4. Info: 0832.242626.

Blues Shadow SABATO 3

PARABITA, pizza Umberto I - ore 22 La trascinante energia degli Opa Cupa e l’eleganza del duoformato dal violoncellista albanese Redi Hasa e dalla cantantesalentina Maria Mazzotta, che salirà sul palco prima dello showdell’esplosiva band guidata da Cesare Dell’Anna, saranno pro-tagonisti di una serata dedicata alla musica dal vivo in oc-casione dell'evento "La grande Bisboccia".

SABATO 3La grande Bisboccia

MUSICA

MUSICA

LECCE, Officine Cantelmoore 21 Doppio appuntamento questasera con la musica: la rassegna“La poesia nei jukebox” ospi-terà, infatti, a partire dalle 21Dente, tra i più apprezzati can-tautori italiani. Dopo dieci annidi carriera Dente rimane tra i po-chi coraggiosi artisti capaci dicontinuare a sperimentare purmantenendo intatta una solidaidentità pop. Dalle 22 sul palcoil concerto di Motta, in veste dasolista col suo album “La finedei Vent’anni”. Ingresso libero.

SABATO 3La poesia nei jukebox

MUSICA

MAGLIE, piazzetta Stazione n. 5 - ore 21.30L’Ass. Culturale Jazz "Bud Po-well" presenta il suo prossimoappuntamento ricco comesempre di eventi. Si cominciasabato 3 dicembre alle 21.30con il concerto del duo Paola Ar-nesano (nella foto) e Guido DiLeone, tra classici americani ebrasiliani rivisitati. Si proseguedomenica 4 con la Master-class di Canto Jazz a partire dal-le 11 e la Jam Session (alle21.30) con Paola Arnesano. Info: 389.9768558.

SABATO 3Musica da BudPowell

MUSICA

LECCE, Manifatture Knos ore 18 Presentazione del laboratorioteatrale “Improvvisamente inscena”, diretto da Ismaele DeStradis (nella foto). Il corso èstrutturato in due moduli, conuna prima fase di studio delladurata di tre mesi sullo spazioscenico, sulla creazione del per-sonaggio, e una seconda fase diquattro mesi in cui si lavorerà suun'opera teatrale. Ismaele DeStradis, che dirigerà il corso, siè formato presso l'Accademia direcitazione Eutheca di Roma.Info: 340.5598740.

LUNEDÌ 5Improvvisamentein scena

TEATRO

MELENDUGNO, Nuovo Cinema Paradiso - ore 21 Continua il viaggio di Rocco Papaleo attraverso il teatro-canzo-ne. Si parte per un’avventura ai confini del mondo, una crocieraa tutti gli effetti con marinai pronti a tutto per assistervi e divertirvi,l’orchestrina per ballare le storie che il capitano racconterà. Lanave si chiama “Buena Onda”, l’onda buona, quella che solle-va e dà sollievo.

SABATO 3 Buena Onda

TEATRO

LECCE, Cantieri Teatrali Koreja - ore 11 e 17.30 La regina delle nevi è una della più conosciute fiabe di H. C. An-dersen. Racconta di una tenera amicizia tra due bambini, Gerdae Kay, e di come la piccola Gerda, resasi conto della perdita delsuo caro compagno di giochi tra le rose del loro piccolo giardino,sia pronta a mettersi in cammino per cercarlo fra mille ostacoli.Età consigliata: dai 6 anni in su. Info e prenotazioni: 0832.242000.

DOMENICA 4La regina delle nevi

TEATRO

a cura di Claudia Mangione

Anno XV - n. 604Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002

Direttore Responsabile Andrea Colella

Gli articoli non firmati si intendonoa cura della redazione

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Periodico associato all’UnioneStampa Periodica Italiana

Tessera n. 14594

Il tratto principale del tuo carat-tere.La disponibilità.Il tuo principale difetto.La disponibilità.La qualità che preferisci in unadonna?La capacità di ridere.E in un uomo? La capacità di piangere.Cosa ci vuole per esserti amico? Niente, basta presentarsi. Cos’è la felicità?Dimenticare sé stessi.L’ultima volta che hai pianto?Mi piace molto piangere, ma nonè facile. Quindi direi dieci giornifa. Di cosa hai paura?Dei serpenti.Canzone che canti sotto la doccia? Cori ultras Lecce.Musicisti o cantanti preferiti?Cambio sempre: oggi potrei dirti

Uochi Toki, domani non lo so.Poeti preferiti?Vasco Brondi.Autori preferiti in prosa?Flannery O’Connor.Libri preferiti.L’ultimo che ho letto: Le ragazzedi Emma Cline.Attori e attrici preferiti.Garcia Bernal e Rachel Weisz.Chi potrebbe interpretarti sulgrande schermo? Wagner Moura.Film preferiti.Amores perros, Y tu mamá tam-bién.I tuoi pittori preferiti.Bellini e Caravaggio.Il colore che preferisci.Blu. Se fossi un animale, saresti?Un cigno nero.Cosa sognavi di fare da grande?Il regista.

L’incontro che ti ha cambiato lavita?Edoardo Winspeare.La persona a cui chiederesti con-siglio in un momento difficile?A Gesù.Quel che detesti più di tutto.La cattiveria.Quanto tempo dedichi alla curadel tuo corpo?Dipende dai giorni.Piatto preferito.Pastina all’olio.Il profumo preferito.L’odore del mare. Il fiore che ami.Fiore di ciliegio. La tua stagione preferita? La primavera.Il paese dove vorresti vivere?Cocumola. In quale epoca ti sarebbe piaciu-to vivere?Nel futuro.

Personaggi storici che ammiri dipiù. Francesco d’Assisi nella versionecinematografica della Cavani.Personaggi storici detestati. Hitler.Cosa faresti per sostenere ciò incui credi? Rischierei tutto.Chi è il tuo eroe vivente? Odio gli eroi.Il tuo sogno ad occhi aperti?Che tutti siano super felici.Il tuo rimpianto più grande? Non amare di più il prossimo.Cos’è l’amore?Perdersi.Stato attuale del tuo animo.Felice e triste come un pezzo deiCure.Il tuo motto.“Ultras Lecce, non mollare mai”.Come vorresti morire?Non credo di morire.

Regista e sceneggiatore leccese, vincitore del prestigioso Premio SusoCecchi D’Amico come migliore sceneggiatore italiano, nasce nel 1973.Laureato in Filosofia, è docente di Storia del cinema presso l’Universitàdel Salento e di Scrittura creativa all’Accademia Belle Arti. Inizia l’atti-vità di documentarista con i lavori Eccomi e Sud delle donne incentratisulla condizione femminile. La firma della sceneggiatura del film Ga-lantuomini (“Marco Aurelio d’Argento” per il miglior personaggio fem-minile) segna un prestigioso traguardo per la sua carriera, che spiccail volo cementando la fortunata collaborazione con Edoardo Winspeare.Dopo il lungometraggio per Panorama Films e Rai cinema arriva la sce-neggiatura per il film In grazia di Dio: unico lavoro italiano selezionatoal Festival di Berlino, ha vinto il Globo d’oro 2014 e ottenuto importan-tissimi riconoscimenti, tra cui l’inserimento nella short list dei film ita-liani candidati all’Oscar. Reduce dalla 73esima Mostra internazionaled’arte cinematografica, dove ha vinto nella sezione “MigrArti” con ilcortometraggio Babbo Natale da lui scritto e diretto. Tra le altre cose at-tualmente è impegnato nello sviluppo di una serie televisiva sulla ‘ndran-gheta insieme con la casa di produzione americana HBO e Wildside.

io PROPRIO ioAlessandro Valenti

di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust

46 3 dicembre 2016

47 3 dicembre 2016

48 3 dicembre 2016