Primo pianoNO SAMSARA, NO PARTY: IL COMUNE REVOCA LACONCESSIONE AL LIDO Stefano Manca pag. 10

Anno XVI n. 630

Periodico d’informazione del Salento

Primo piano PARTE DA LEVERANO IL RILANCIO DEL FLOROVIVAISMO ITALIANO Alessio Quarta pag. 11

02.12.2017

Dopo un secolo è ricomparso il `~åáë=äìéìë=iáåå~Éìë, la cui presenza (a Otranto, Lecce e Porto Cesareo) è statadocumentata fotograficamente dal team guidato dal faunista Giacomo Marzano e (a Nardò) grazie all’analisi delDna su un ovino predato nel mese di agosto. Ma sono tante le specie di animali selvatici diffusi sul nostro territorio,tra cui i cinghiali selvatici presenti in gran numero nell’area limitrofa la Riserva Naturale “Le Cesine”

Attenti al lupo

Pasquale De Santis pag. 13

LECCE

Clara Scarciglia pag. 25

FOCUS CASTRIGNANO DEL CAPO

Continual’impegno di“We Africa tored heart” inBurkina Faso

Una cittàcolorata di rosae celeste asostegno delPolo Pediatrico

2 2 dicembre 2017

3 2 dicembre 2017

È uno degli erbicidi più diffusi in agricoltura e difatto è anche il più “raccomandato”, non solo daicommercianti ma anche dalle istituzioni, in parti-colare la Comunità Europea, la quale da tempoha assunto nei confronti del glifosato un atteg-giamento di “protezione”, nonostante gli allarmiper la sua tossicità che arrivano da più parti. È di questi giorni la notizia della decisione del Co-mitato d’appello dell’Ue, che con 18 voti favorevoli,9 contrari e un astenuto, ha espresso parere fa-vorevole alla proroga del suo utilizzo per altricinque anni; ora la Commissione europea dovràdare la risposta definitiva entro il 15 dicembre,data in cui scadrà la licenza per l’uso del chimico.È importante ricordare che Italia e Francia hannovotato contro, ma il “peso” della Germania si èfatto -come sempre sentire-, insieme a quello diquasi tutti i paesi dell’Est. Sembra che ai rappresentanti di quelli Stati chehanno votato a favore proprio non entra in testaquella sentenza dell’Agenzia Internazionale perla Ricerca sul Cancro, che ha marchiato il glifosatocome “probabilmente cancerogeno”. A livello ra-zionale basterebbe soltanto questo ragionevoledubbio per indurre l’adozione di tutte le cautelepossibili; invece, proprio l’espressione “probabil-mente” viene utilizzata come pretesto per conce-dere proroghe su proroghe. Quanto dovremoaspettare ancora per avere in pronta disponibilitàerbicidi e pesticidi biologici e a prezzi ragionevoli?Speriamo il minor tempo possibile.

EditorialeGlifosato,

l’erbicida raccomandato di Andrea Colella

OPINIONI

Oracolo del Signore Dio:“Andrò in cerca della pe-cora perduta, ricondurròall’ovile quella smarritafascerò quella ferita e cu-rerò quella malata, avròcura della grassa e della forte”. Amici di Belpaese, per la festa di Cristo Re, ilprofeta Ezechiele ci presenta il nostro Dio nell’im-magine del Re-Pastore. Non domina da tirannosul suo popolo, al contrario si prende cura di cia-scuno proprio come fa il pastore con le pecoredel suo gregge. Cristo Gesù nel linguaggio delleparabole ama definirsi: “Io sono il buon pastore,conosco le mie pecore e esse conoscono me”. Certo, oggi non suona molto convincente questoparagone, vorremmo essere interpellati e coinvoltinelle decisioni che ci riguardano, però rimane laverità di tante persone smarrite, ferite e malate enon mancano quelli che sono forti, non bisognosidi alcuna attenzione. Anche la parabola del giudiziouniversale utilizza la stessa immagine: “Il pastoresepara le pecore dalle capre e pone le pecorealla sua destra e le capre alla sinistra”. Si vuolecosì precisare la lucidità e la mansuetudine dellepecore, a differenza della bizzarria e frenesiadelle capre. In definitiva, Cristo nostro Re ci giudicherà conquesto criterio: “Tutto quello che avete fatto aduno solo dei miei fratelli più piccoli, l’avete fatto ame!”. Saremo giudicati non per pratiche di pietàe devozioni varie, ma solo se abbiamo riconosciutoCristo negli indigenti e in quanti sono dimenticatie trascurati. Papa Francesco ci sta guidando permano in questo Vangelo delle opere, mentrePapa benedetto ci ha presentato il Cristo dellastoria e della fede. Non vergogniamoci di appartenere a Cristo Re,crocifisso e risorto per la nostra salvezza. Il suoregno non ha confini di razza, lingua o religione.

a cura di fra Roberto Francavilla

La lucerna

Belpaesetornerà in distribuzione

il 9 dicembre 2017

L’incresciosa circostanza si è ve-rificata sabato scorso e ha mor-tificato tutte le persone presenti,in particolare i parenti dellapersona scomparsa che al doloredella perdita hanno dovuto ag-giungere questa umiliazione.Tale è, infatti, l’effetto che pro-duce la sciatteria di un’Ammi-nistrazione comunale che nonriesce a garantire ai suoi cittadinineppure le condizioni minimedi dignità. A questo si deve ag-giungere la circostanza, nienteaffatto secondaria, che gli operai

addetti alla tumulazione hannolavorato in assenza delle piùelementari norme di sicurezza.In quelle condizioni poteva ac-cadere qualsiasi tipo di incidente.Questa maggioranza è davveroandata oltre, non solo con illogo di un pezzo della loro coa-lizione.Nel cimitero ci sono problemisull’impianto elettrico, ragionper cui molte lampade votivesono spente e nella camera mor-tuaria il corpo illuminante cen-trale non funziona quindi gli

ambienti sono al buio, comenel caso della sigillatura avvenutaieri a lume di cellulare. Mi do-mando come sia possibile chesi verifichi una così eccessivatrascuratezza da parte del sin-daco Marcello Amante e dellasua maggioranza che dicono dipassare intere giornate a verifi-care di tutto e di più, ma se illavoro non dà frutti è solotempo sprecato.

Giampiero De PascalisConsigliere di opposizione

del Comune di Galatina

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“A Collemeto si chiudono le bare a lume di cellulare”RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

4 2 dicembre 2017

5 2 dicembre 2017

6 2 dicembre 2017

SUCCEDEVA IL 2 DICEMBRE

In Russia, sta per essere completato il primo condominio riservato esclusivamente ai vegetariani, il VedaVillage, in grado di ospitare fino a 210 famiglie. Progettato esplicitamente per i vegetariani che desideranopraticare il proprio stile di vita in una comunità di persone con la stessa mentalità, intende diventare unacomunità sostenibile i cui residenti diventino autosufficienti in termini di energia, acqua, trattamento dei

rifiuti e produzione alimentare. Il complesso residenziale avrà anche un centro di yoga, una palestra,un centro benessere, negozi, asilo, scuole e un ristorante (rigorosamente vegetariano).

Residence per vegetariani

Tayfun Tinmaz è un artista che vive ad Istanbul,in grado di creare soggetti tridimensionalimolto dettagliati e coloratissimi, utilizzandosemplicemente dei pezzi di carta che ripiegain modo da ottenere delle piccole piramididalle diverse cromie che, con molta pazienza,assembla come fossero pezzi di un puzzle.Paperpan è il titolo della raccolta di questeopere che potete trovare su Instagram; ri-traggono principalmente uccelli esotici, famosi

per i loro piumaggi multicolore, soggetti chefanno letteralmente sbizzarrire l’estro innato del-

l’artista.

Se amate i pupazzetti di stoffa ma non siete esperti nel ri-camo, il set per animaletti fai da te Kirikì Press dell’artigianae designer americana Michelle Galletta, verranno invostro aiuto in modo semplice e divertente. Ogni confezioneè dotata di un disegno stampato su cotone, tessuto disupporto, filati di ricamo, imbottitura ecologica e di ap-posite istruzioni che vi seguiranno passo dopo passo. Ikit sono suddivisi in tre diversi livelli di difficoltà.

È stato inaugurato a Berlino, nel quartiere di Schöneberg, ed è il piùgrande del mondo; il motto del museo è L’impossibile che diventa re-altà. Si chiama URBAN NATION ed è un intero palazzo, completamenteristrutturato, di quattro piani ricoperto all’esterno da graffiti. Non èstato pensato per togliere dalla strada le opere di street art ma percreare un punto di incontro per tutti gli artisti che si occupano di street.Circa 130 artisti hanno contribuito alla realizzazione delle opere, pen-sate esclusivamente per il museo. Tra questi ci sono anche alcuni lavoriitaliani come quelli di NEMO, NEVER 2501 e altri.

Museo di Street artUccelli di carta

È stata ritrovata in Grecia, all’interno di un corredo funebre risalenteall’Età del bronzo, nella cosiddetta Tomba del Guerriero del Grifone.

Un vero e proprio capolavoro della miniatura, difficilmente con-cepibile per il livello artistico di quei tempi. Gli studiosi si

domandano se l’artigiano in questione avesse a dispo-sizione strumenti d’ingrandimento a noi sconosciuti,per poter creare un’incisione così dettagliata.

Bisognerà, di certo, aspettare ulterioriscoperte che potrebbero obbli-garci a modificare gli attualilibri di storia dell’arte.

Preziosa incisione su agata

Dedica a Bruce McLarenLa McLaren ha presentato al Salone di Dubai unanuova one-off ispirata a una celebre affermazionedi Bruce McLaren. L’esemplare unico, propone unalivrea nera con particolari dorati e una scritta inarabo con la traduzione della frase “La vita si misurain successi, non nei soli anni che passano”. La finituradorata viene ripresa anche dai cerchi in lega e dallacopertura del motore, realizzata in oro 24 carati e siabbina alla carrozzeria verniciata in Zenith Blackcon finitura satinata. Interni in alcantara e pellenera si abbinano a inserti di fibra di carbonio e a fi-niture dorate per i paddle del cambio e la fasciacentrale del volante.

Pupazzi fai da te Nel 1993 il narcotrafficantecolombiano Pablo Escobarviene ucciso a Medellín. Nel 2005 in Europa vienemessa in commercio la con-sole Xbox 360.Nel 2006 le Forze Armateitaliane concludono, dopotre anni e mezzo di presenza,l'Operazione Antica Babilonia,presso la città di Nassiriyae la provincia di Dhi Qar(Iraq).

7 2 dicembre 2017 A cura di Diletta Pascali

curiosità dal mondoPost-it

8 2 dicembre 2017

in copertinain copertina

Lo studio ha generato grande en-tusiasmo in chi da anni è impe-gnato nella salvaguardia e tuteladell’immenso patrimonio faunisticopresente sul territorio salentino:“È un fatto molto importante,perché vuol dire che il nostro am-biente si sta riprendendo -com-menta fiducioso Sandro Panzera,direttore dell’Osservatorio Fauni-stico Provinciale presso il Museodi Storia Naturale di Calimera-.Anni fa quella del lupo era unaspecie a rischio di estinzione intutta Italia, invece oggi è tornataa vivere nel nostro Paese e dopocento anni circa di assenza fa lasua comparsa nuovamente in Sa-lento. È una notizia buona, che faben sperare”. Testi di fine Ottocento, d’altronde,testimoniavano come il lupo inquell’epoca fosse di casa dalle no-

stre parti, con tanto di descrizionedelle tecniche utilizzate per la cac-cia; poi, inesorabilmente, la pre-senza si è ridotta fino a scompariredel tutto. Ad oggi, quelli individuatidal team di Marzano sono pochiesemplari, tre per la precisione,per cui bisognerà vedere se sonodi passaggio o se troveranno lecondizioni, a livello di habitat e diprede, utili per la sopravvivenza eper poter impiantare qui un nucleofisso. Se questo avvenisse, la pre-senza del lupo andrebbe ad arric-chire un patrimonio faunistico dispecie selvatiche già abbondante-mente ricco in Salento. “Ci sono moltissime specie di uc-celli, poi adesso stanno cambiandomolto le distribuzioni. Le normedi protezione stanno dando i lorofrutti: è ritornato abbondante, adesempio, a nidificare il grillaio,

un uccello rapace della famigliadei Falconidi, oppure l’assiolo. Cisono, poi, i tassi (proprio nei giorniscorsi ne abbiamo liberato uno),la volpe è diventata ormai comu-nissima, la faina, ma soprattuttoc’è una grande varietà negli uccelli.C’è il fenicottero rosa che è presentea Torre Vado o alle Cesine”.Molto difficile, per non dire im-possibile, l’appello lanciato perl’immissione di fauna, tipo i cervi,come elemento per garantire lasopravvivenza in Salento del lupo:“Non ci sono studi approfonditiper propendere per una cosa delgenere. Il territorio salentino èmolto cambiato, si è fortementeantropizzato. Il fatto che sianostati avvistati dei lupi non vuoldire che sia una presenza stabilesul territorio. E comunque -con-clude Panzera- non giustificherebbel’immissione di animali tipo i cerviche hanno bisogno di spazi ampi,mentre qui quasi ogni 50 metric’è una casa”.

A cura di Alessio Quarta

Le foto-trappole installate sul ter-ritorio e le successive analisi delDna hanno dato la prova certa: sitratta di esemplari della specie Ca-nis lupus Linnaeus, 1758 (Mam-malia Canidae). Più precisamentedue adulti, di cui un maschio edun cucciolo di un anno che sonostati avvistati nei mesi scorsi nellecampagne tra Otranto, Lecce ePorto Cesareo. Una scoperta affascinante che apreuna nuova pagina nella presenzamillenaria di questo animale interra salentina e che è stata pre-sentata in uno studio in lingua in-glese, comparso sulla rivista spe-cializzata “Biodiversity Journal”,condotto dal faunista GiacomoMarzano e dai ricercatori FrancescaCrispino, Michela Rugge e Gia-como Gervasio. Per quel che con-cerne la Puglia, i dati ufficiali ag-giornati al 2016 indicano che laspecie è distribuita sul 30% del

territorio regionale, in particolarmodo nella parte nord-occidentale,dalle Murge fino all’arco ionico,con insediamenti nel Parco Natu-rale del Gargano e nel Parco Na-zionale dell’Alta Murgia. Da qui,qualche esemplare si è staccato,probabilmente a causa di una na-turale dispersione della specie, ar-rivando sin nelle nostre terre. Quelli contenuti all’interno dellostudio condotto da Marzano edagli altri collaboratori sono i ri-sultati di uno studio preliminaresu animali selvatici o randagi po-tenzialmente dannosi per le colturee l’allevamento nell’area protetta,sollecitato nel 2016 dal Parco Na-turale Regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco diTricase. Nel Salento il contestoambientale degli avvistamenti edella potenziale connessione conpopolazioni stabili nel resto dellaPuglia sono pesantemente influen-zati dalle attività umane. La rico-lonizzazione in corso del lupo è

ulteriormente alimentata dalla scar-sità di risorse naturali nella zonaa sud di Lecce.L’obiettivo ora è quello di cercaredi capire come permettere il man-tenimento dell’ecosistema generalee, al contempo, garantire gli alle-vatori locali che, in qualche caso,

hanno visto sparire galline o altrianimali di proprietà. “Di fonda-mentale importanza -spiega il bio-logo del Parco, Francesco Minon-ne- sarà lo studio comportamentaledi questa specie per la migliorecomprensione delle abitudini ali-mentari nei nostri ecosistemi. Circa

la salvaguardia e la tutela del be-stiame contro eventuali aggressioniil Parco offre il supporto tecniconecessario per la migliore convi-venza possibile e per capire se de-rivino effettivamente dal lupo o,come in questi anni è accaduto,da branchi di cani randagi”.

Dopo un secolo è ricomparso il `~åáë=äìéìë=iáåå~Éìë, lacui presenza (a Otranto, Lecce e Porto Cesareo) è statadocumentata fotograficamente dal team guidato dal faunistaGiacomo Marzano e (a Nardò) grazie all’analisi del Dnasu un ovino predato nel mese di agosto. Ma sono tante lespecie di animali selvatici diffusi sul nostro territorio, tracui i cinghiali selvatici presenti in gran numero nell’arealimitrofa la Riserva Naturale “Le Cesine”

Attenti al lupo

Un ritorno inaspettato dopo oltre un secoloLa scoperta è stato accolta con entusiasmo daglioperatori dell'Osservatorio Faunistico Provinciale, chericordano come tante altre specie di animali selvaticisono di casa nel nostro territorio

9 2 dicembre 2017

in copertinain copertina

“Il Lupo: Canis Lupus Linnaeus,1758 (Mammalia Canidae): la ri-colonizzazione è ancora in corsonel Sud Italia: un branco dellaspecie documentato attraverso fo-totrappole nella Pensiola Salenti-na”.Questo il titolo dell’articolo pub-blicato sulla rivista “BiodiversityJournal”, a firma Giacomo Mar-zano, Francesca Crispino, MichelaRugge e Giacomo Gervasio. ProprioMarzano ci racconta come sonoarrivati a questa scoperta. Dottor Marzano, com’è che il lupoè ricomparso in Salento?Bisogna ricordare, infatti, che illupo qui da noi esisteva fino ad unsecolo fa, poi è stato sterminato eoggi sono tornati. Si tratta di pochiesemplari che già si sono riprodottie questa è una cosa importante,molto significativa. Si spostanomolto, quindi si tratta di una specieche non può essere individuata olocalizzata, non dà riferimenti precisie può essere avvistata oggi sullo

Ionio, domani sull’Adriatico. Dalpunto di vista concreto siamo giuntialla scoperta mettendo delle foto-trappole in alcuni punti in cui ave-vamo visto dei segni particolari checi facevano pensare alla presenzadi lupi, siamo riusciti a fotografarlie così abbiamo avuto la provacerta. Cosa significa questa scoperta peril Salento? Ci sono dei tratti di ter-ritorio che presentano vecchie ca-ratteristiche geomorfologiche?No, anzi, la condizione dell’ambienteva sempre peggiorando. Questa èuna specie che sta aumentando inaltre parti di Italia e quindi perforza di cose si deve distribuire. Cisono delle densità che non possonoessere superate: una volta che ilbranco raggiunge una determinatadensità in un’area, i giovani vengonoallontanati e vanno a colonizzarezone nuove; quindi dipende da que-sto, dall’aumento numerico dellaspecie. Bisognerà vedere se gli esem-plari riusciranno a sopravvivere

qui, perché all’inizio ci sono più ri-sorse poi potrebbero finire. Le predeabituali come cinghiali o caprioliqui non ci sono, quindi non è facileper loro nutrirsi. Staremo a vedere.Come mai sono riusciti ad arrivarequi in Salento, nonostante il terri-torio non sia prevalentemente bo-schivo?Il lupo è una specie che si adatta, cisono dei parchi, delle zone belledove può stare e poi spostarsi allaricerca del cibo, spaziando all’ester-no. I pericoli sono diversi: le strade,perché possono essere investiti, lacompetizione con l’uomo perchéappena si aggredisce un agnello oaltri animali di allevamento i lupivengono avvelenati. È una convi-venza difficile quella con l’uomo,però se le Amministrazioni e gliEnti sapranno fare bene la loroparte, se sapranno risarcire i dannie se riusciranno a seguire benequesta vicenda si potrà assistere aduna convivenza pacifica.Cosa ne pensa di chi propone l’im-

missione di animali come i cerviper permettere ai lupi di sopravvi-vere? Le immissioni di fauna sono vietate,presuppongono uno studio e unafattibilità che non ci starebbe. Primache si costituisca una popolazionedi cinghiali ci vuole tanto tempo,ci vuole un territorio adatto, poiqui le condizioni ambientali sonoal limite. La densità degli animalisi determina in base al cibo e all’-habitat in cui si trovano: essendoqui scarso il cibo e l’habitat nonospitale, o si estinguono o soprav-vivranno in poche unità.

Nelle ultime settimane è toccato ai lupi farecapolino in terra salentina dopo un’assenzasecolare. Stessa sorte qualche anno fa, invece,era toccata ai cinghiali che erano stati avvistatinelle campagne nei dintorni di Frigole, dopopiù di cent’anni dall’ultima volta nel Taccod’Italia. Orti e giardini devastati, alcuni capidi allevamento decimati e decine di richiestedi risarcimenti danni alla Provincia: fu questala traccia della ricomparsa dei cinghiali nel2011. Una presenza che, con il passare deglianni, è andata via via scemando, mentre lacomunità dei cinghiali si è spostata, facendosipiù massiccia nei pressi della Riserva Naturale“Le Cesine”.“Negli anni scorsi i cinghiali erano stati par-ticolarmente localizzati nella zona di Frigole,dove vi erano state diverse richieste di risar-cimento danni -conferma Giuseppe Raho,presidente dei Beccacciai d’Italia-. In particolarmodo i terreni coltivati con patate dolci, lecosiddette ‘zuccarrine, cibo di cui i cinghialisono particolarmente ghiotti, erano stati presidi mira. Allo stato attuale, da quanto cirisulta, le maggiori richieste di risarcimentodanni alla Regione adesso provengono dal-l’area limitrofa alla Riserva delle Cesine. Un

fenomeno, tuttavia,che a livello numericonon è facile da quan-tificare”. I cinghiali, difatti, sonoanimali in grado di ri-prodursi in manieramassiccia anche piùvolte l’anno, con lascrofa che può darealla luce fino a 15esemplari. Animali on-nivori, che si adattanoa mangiare di tutto, icinghiali sono animalimolto rustici, capacicon il loro muso diarare completamente il terreno. “È un animaleche può provocare danni -precisa Raho- ed èun fenomeno difficile da gestire. In Basilicatasono invasi dai cinghiali, da noi per fortunail fenomeno è più limitato Sono specie invasive,il nostro ecosistema non è più abituato a so-stenere certe presenze, fondamentalmente percolpa dell’uomo che ha urbanizzato tutto.Lo stesso accade, ad esempio, con le volpi econ le gazze ladre, con queste ultime che

stanno decimando la presenza dei cardellinie di altri uccellini. Diciamo che in situazioni del genere bisognaintervenire subito, senza perdere tempo, però,purtroppo, fra autorizzazioni e pratiche variepassano svariate settimane. Inoltre sono specieche si riproducono con grande facilità, il cherende il fenomeno ancora più complicato dagestire, aumentando i rischi derivati dallaconvivenza con l’uomo”.

Secondo Giacomo Marzano la presenza di questa specie è dovuta ad un aumento in generale degli esemplari inItalia. Ma localizzarli con precisione è molto difficile, in quanto si spostano rapidamente

Marzano: “Ora bisogna vedere se i lupiriusciranno a sopravvivere e riprodursi”

I cinghiali selvatici invadono “Le Cesine” Da Frigole, dove erano presenti in maniera massiccia nel2011, questi branchi si sono spostati nell’area limitrofa allaRiserva Naturale, creando non pochi problemi

I lupi si sono spinti fino al Nord Sa-lento, nelle campagne in localitàBoncore a Nardò, lasciando le pro-prie tracce ben visibili. Soprattuttosu un ovino trovato predato nelmese di agosto. Ora le analisi genetiche condottedall’Istituto Zooprofilattico Speri-mentale della sezione di Taranto,che si è avvalso dell’Istituto Zoo-profilattico LT di Rieti per l’indivi-duazione del genotipo individualecon la tecnica dei microsatelliti,ha dato la propria certificazioneufficiale: il predatore in quella cir-costanza era stato un lupo dellaspecie Canis lupus.Va ricordato che il lupo è unaspecie protetta come stabilito dallaLegge regionale n. 27 del 1998, laquale precisa che tutte le speciedi mammiferi in stato di naturalelibertà sono oggetto di tutela e illupo è tra le specie “particolarmenteprotette”. E sempre la Regione Pu-glia, nel 2015, ha definito i criterie le modalità di corresponsionedegli indennizzi dei danni provocatida fauna selvatica protetta a causadel patrimonio zootecnico, previoaccertamento da parte del ServizioVeterinario dell’Asl. “Il fatto che si tratti di un lupo -ri-corda l’assessore all’Ambiente delComune di Nardò, Mino Natalizio-non deve assolutamente scatenarepaure di nessun tipo, visto che inItalia la mortalità dei lupi per causeantropiche sembra essere già trale cause più diffuse, siano questeaccidentali (collisioni con veicoli) ointenzionali (arma da fuoco, trap-pole, veleno)”.

A Nardò la provadel Dna confermala presenza dei lupi

10 2 dicembre 2017

A cura di Stefano Manca

Decadenza della concessione dema-niale: questa la determina, datata23 novembre, con cui il Comune diGallipoli prova a mettere la parolafine al Samsara Beach, nota spiaggia

del lungomare Galilei, in localitàBaia Verde. La motivazione, riportatanell’atto, è la seguente: “Mutamentosostanziale non autorizzato delloscopo per il quale è stata assentitala concessione e per inadempienzadegli obblighi derivanti dalla stessa”.

Significa che il Samsara nel corsodella sua attività si sarebbe trasfor-mato in discoteca anziché restarelido balneare. Com’era prevedibileil provvedimento sta facendo discu-tere tutto il mondo dell’industriaturistica, salentina e italiana. Mentrela società concessionaria, “Sabbiad’oro srl”, ha 60 giorni di tempoper sgomberare l’area finora occu-pata, la palla passa alla Magistratura.A far scattare il provvedimento sonostati alcuni sopralluoghi compiutial Samsara a luglio di quest’anno,nei quali la Capitaneria di Porto diGallipoli avrebbe riscontrato che laspiaggia veniva utilizzata non per laposa di sdraio e ombrelloni ma perballare, violando così le norme bal-neari. Il primo scontro tra i legalidella società e il Comune si è avutonei mesi scorsi, con quest’ultimoche ha confermato la decadenza

della concessione ritenendo insuffi-cienti le motivazioni degli avvocatidel Samsara. Adesso si fa più concretoil rischio “effetto domino”, poichénel mirino è appena finito anche unaltro lido gallipolino, sempre peruso improprio della struttura. Intantoal Samsara rischiano di saltare glieventi invernali programmati per lefeste natalizie e per questo motivo illido sta chiedendo la sospensivadella revoca della concessione. Seinvece il Tar dovesse confermare lasospensiva del Comune, il suolosarà nuovamente assegnato tramitebando. Mauro Della Valle, presidente diFederbalneari Salento, così si è espres-so sulla vicenda: “Il Samsara potevafare intrattenimento, musica e attivitàludico-motorie per un massimo diquattro ore al giorno così comerecita l’ordinanza balneare 2017

della Regione Puglia. E così faceva:iniziava alle 16 e spegneva alle 20 eil tutto era pubblicizzato con cartelloall’ingresso. La Capitaneria contestail fatto che quella della discotecafosse invece un’attività preminente:ma come poteva esserlo se il Samsaraha, per esempio, centinaia di con-venzioni con alberghi per il serviziodi balneazione? Se nel pomeriggiovenivano spostati i lettini, era soloper evitare che ci ballassero sopra eli rompessero”. “Atto dovuto. Sualcuni atti amministrativi non cipuò essere discrezionalità», ha di-chiarato il sindaco di Gallipoli StefanoMinerva. David Cicchella& soci naturalmentenon intendono mollare: il 29 no-vembre scorso nel corso di una con-ferenza stampa hanno annunciatoil ricorso al Tar per impugnare ilprovvedimento del Comune.

La recente determina del Comune di Gallipoli parlachiaro: entro 60 giorni la struttura va rimossa. Ora si preannuncia una lunga battaglia legale

“Se pensiamo ci sia un collegamento tra clienti dei lidi bal-neari e turismo caotico, stiamo sbagliando tutto! È doverosoper me, che per anni ho combattuto il turismo maleducato,difendere il Samsara!”. A parlare è Roberto Giurgola, ex por-tavoce del Comitato cittadino di liberazione, nato nel 2014e scioltosi nel 2016 per difendere lo sviluppo e la salvaguardiadi Gallipoli. “I problemi -dichiara- sono generati dalla troppatolleranza delle istituzioni, con protocolli di sicurezza firmatie mai attuati”. Per Giurgola in questa vicenda si sarebbe verificata ancheuna sorta di ‘due pesi e due misure’: “Abbiamo situazioniben più gravi, dove si sono registrati tafferugli e problemi conle Forze dell’ordine, eppure mai si è strappata una licenza! IlSamsara non ha mai ricevuto esposti per schiamazzi o risse,nessun lavoratore in nero, mai un verbale per sovraffolla-

mento o musica alta, fa intrattenimento solo dalle 16 alle 20ed è l’unica spiaggia con un punto di pronto soccorso internogestito a proprie spese. E si va ad attuare una misura cosìdrastica come la revoca della concessione proprio a loro?”.La solidarietà di Giurgola ai titolari del lido è quindi forte echiara, condita da un aneddoto: “Al Samsara ho portato im-prenditori esteri e ne sono orgoglioso! Organizzazione im-peccabile”. L’ex portavoce del comitato civico gallipolino allarga poi losguardo alle conseguenze che il provvedimento ‘anti-Sam-sara’ potrebbe portare. “Chiudere il Samsara e qualche altraattività -avverte- sarebbe una scelta deleteria e dannosa perGallipoli, città al momento non preparata a un cambio im-minente di modello turistico. Grazie a questo lido lavorano100-150 persone. Oggi Gallipoli è calibrata per questo turi-

smo, in caso contrario si piomba nel nero più assoluto. Si ri-schiano due anni di collasso. La soluzione per me è questa:annullare la revoca, ripristinare la licenza e stabilire regolecerte per tutti. Il turismo maleducato, ripeto, non è il Samsara-conclude Giurgola-: ancora adesso a Gallipoli c’è la venditaabusiva di alcool, mercato nero e codice stradale non rispet-tato”.

Roberto Giurgola, ex portavoce del “Comitato cittadino di liberazione”, difende la struttura e i suoi titolari:“Abbiamo situazioni ben più gravi, occorre stabilire regole certe per tutti”

primo piano

No Samsara, no party

“Ma quale turismo caotico! Il Samsara è un’eccellenza da imitare!”

11 2 dicembre 2017

primo piano

A cura di Alessio Quarta

Ieri più di 40mila aziende in tuttaItalia, oggi a malapena si raggiun-gono le 20mila unità. Un calo dra-stico di presenza sul territorio del50%. Sono solo alcuni dei numeriche testimoniano la crisi di unsettore un tempo trainante, specieper il Salento. Stiamo parlando delflorovivaismo, fiore all’occhiellodell’economia nostrana, soprattuttoper i centri di Leverano e Taviano,sedi di importantissimi mercati co-nosciuti in tutta Europa. E proprio a Leverano il 23 e il 24novembre scorso si è tenuta unacruciale due giorni di incontri cuihanno partecipato i rappresentantidei mercati più importanti di Italia,come Viareggio (Florexport), Pom-pei (Florapompei), Ercolano, laCooperativa 3 Ponti di Sanremo, ilpresidente dell’associazione nazio-nale “Piante e fiori d’Italia”, Cri-stiano Genovali, oltre, ovviamente,ai Mercati di Taviano e Leverano.

L’obiettivo primario è quello di farfronte comune nell’individuare lestrategie migliori per uscire dalpantano della crisi economica. Edè un segnale importante che, dopoun primo incontro a Padova duranteFlormart, sia toccato al Sud ospitareun evento di tale portata. “Siamo lieti di aver potuto orga-nizzare una due giorni così impor-tante a livello nazionale qui nelnostro Comune -ha affermato l’as-sessore alle Attività produttive delComune di Leverano, Sandro Leo-ne-, Leverano avrà un importanteruolo nel coordinamento delle at-tività mirate al rilancio del settoreflorovivaistico, per anni una perlaed una delle leve dell’economia delnostro territorio”. Un tavolo tecnico in cui si è discussodelle forme di commercializzazionepassate, presenti e future, con unparticolare sguardo verso la nuovafrontiera dell’e-commerce e di in-terventi mirati in termini di pro-mozione dei prodotti floricoli na-

zionali. Poi la visita guidata ad al-cune eccellenze del florovivaismosalentino che hanno lasciato a boccaaperta i rappresentanti provenientidalle altre Regioni d’Italia. “Quic’è una qualità dei prodotti eleva-tissima e in particolare c’è un ri-cambio generazionale che in altreparti manca completamente, masulla logistica e sul confezionamentoci sono alcune lacune”, ha confidatoil presidente di “Piante e Fiori d’Ita-lia”, Cristiano Genovali.Nel corso dell’ultimo decennio, in-fatti, molte aziende si sono convertitedal florovivaismo agli ortaggi, maalmeno qui in Salento c’è una im-prenditoria giovane che lascia bensperare per il futuro. A patto, però,che si superino gli steccati indivi-dualistici tipici delle imprese locali,magari associandosi in cooperativaoppure aderendo ad un disciplinareunico, come quello presentato da“Piante e Fiori d’Italia”, che sia ingrado di identificare al meglio laqualità del prodotto floricolo.

I più importanti Mercati italiani dei fiori si sono dati appuntamento nei giorni scorsi per individuare strategie comuni. E se in Salento occorre migliorare logistica e confezionamento, la qualità dei prodotti rimane sempre elevata

Parte da Leverano il rilancio del florovivaismo italiano

“Piante e Fiori d'Italia”, un marchio digaranzia per produttori e confezionatori Il 24 novembre scorso all'interno delTeatro Comunale di Leverano è stato pre-sentato ufficialmente il marchio “Piantee Fiori d'Italia”. Un marchio di prodottoutile a garantirne l'italianità, almeno perquel che concerne la maggior parte delciclo produttivo.Un'operazione dirompente per il mercatoitaliano, come l'ha definita il presidentedell'associazione “Piante e Fiori d'Italia”Cristiano Genovali, perché per la primavolta fissa un disciplinare unico, validoper tutti i produttori che aderiscono eche va dalla denominazione della piantaalla sua coltivazione sino al confeziona-mento finale del prodotto. Si tratta di un marchio che si può utilizzaresu tutta la produzione oppure su unicoprodotto che si voglia promuovere in ma-

niera particolare, sia esso un'eccellenzadella propria azienda o una coltivazionedi nicchia. Una volta che l'imprenditoreagricolo firma l'adesione al marchio,quindi ne accetta il regolamento, saràvalutato annualmente da un ente terzo,la DQA, per verificare il rispetto di tutti iparametri. L'adesione al marchio “Piantee Fiori d'Italia” non va in contrasto conl'uso di altri marchi, come può esserequello personale dell'impresa o quelli ri-chiesti per i produttori che commercianoil loro prodotto all'estero. Costi in linea con il mercato e suddivisiin tre scaglioni: 650 euro l'anno per iproduttori puri, il doppio per chi oltre aprodurre compra prodotti floricoli per ri-spondere alle offerte del proprio mercato,il triplo per chi fa solo confezionamento.

12 2 dicembre 2017

13 2 dicembre 2017

Dopo otto anni alla guida dell’Ar-cidiocesi di Lecce, è arrivato l’attesomomento di commiato per monsi-gnor Domenico D’Ambrosio: “Do-vevo e potevo darvi di più. Mimancherà la città, mi mancheretevoi”. Sono le parole con cui mon-signor D’Ambrosio si è congedatoda Lecce, in attesa dell’insediamentodel nuovo arcivescovo metropolitaMichele Seccia in programma sa-bato 2 dicembre. Il saluto com-mosso è avvenuto sabato scorso incattedrale dove D’Ambrosio hapresieduto una concelebrazione eu-caristica alla quale hanno presoparte tutti i sacerdoti e i rappre-sentanti delle comunità parrocchiali.Ai tantissimi fedeli accorsi a salu-tarlo, monsignor D’Ambrosio haparlato a braccio con visibile emo-zione, ricordando alla politica ilsuo ruolo, di attenzione a chi neha bisogno, tornando all’essenziale,alla sobrietà e richiamando, anchein questa occasione, al decoro conriferimento alle “frotte scompostee irriverenti di turisti e visitatori”nella cattedrale. Una missione pastorale forte la suache ha impresso una svolta nettaalla Chiesa leccese, anticipando percerti versi l’indirizzo imposto poi

da Papa Francesco alla Chiesa cat-tolica di tutto il mondo. “Si chiude-ha detto commosso D’Ambrosio-, una bella pagina della storia diquesta Chiesa. Si apre un nuovocapitolo di un cammino con unaguida nuova che vi accompagnerànei prossimi anni. La forza del le-game che mi ha stretto a tutti voinon allenterà, di sicuro in me, il ri-cordo e l’affetto verso di voi, masoprattutto la gratitudine per ilmolto che mi avete donato”. Monsignor D’Ambrosio si ritireràa San Giovanni Rotondo, a pocadistanza da Peschici, il paese chegli ha dato i natali, non lontano daTeramo, dalla cui diocesi provieneil nuovo arcivescovo monsignorMichele Seccia. “Sono felice di tor-nare in Puglia che è casa mia -hadichiarato il presule di origini bar-lettane-. Torno nel Salento dei mieipadri spirituali e religiosi, portan-domi dentro tutti i ricordi dellamia vita”. Monsignor Seccia hainfatti collaborato per 9 anni conil compianto monsignor CosmoFrancesco Ruppi in sede di Confe-renza Episcopale Pugliese, di cuiera segretario, da vescovo di SanSevero.

Pasquale De Santis

L’arcivescovo metropolita si è congedato da Lecce, in attesa dell’insediamento del suo successoremonsignor Michele Seccia previsto per sabato 2 dicembre

D’Ambrosio: “Mi mancherà la città, mi mancherete voi”

“Coloriamo tutto di rosa e celeste” è lo slogandella seconda giornata “Soloxloro”, in pro-gramma dal 1° al 3 dicembre, che ha lo scopodi sensibilizzare l’opinione pubblica sulnascente Polo Pediatrico del Salento presso il“Vito Fazzi” di Lecce, un progetto ideato dal-l’associazione Tria Corda Onlus e, oggi, sostenutoda una vera e propria rete sociale denominataproprio “Soloxloro”, costituita da 24 associazionie organizzazioni che si occupano, con strumentie metodi diversi, di bambini e adolescenti.La giornata “Soloxloro” si preannuncia comeun evento diffuso e a libera partecipazione.Avrà luogo, infatti, su tutto il territorio delSalento, ovunque ci sarà una scuola, una vetrina,un palazzo, una casa, una finestra, un’auto de-corata o provvista di un accessorio di colorerosa e celeste. Chiunque può aderire con piccolie grandi interventi, che possono andare da unasemplice coccarda rosa celeste sull’abbigliamento

alla decorazione di una bici,dal cambiare l’immagine diprofilo sui social all’esposi-zione dalle finestre di lenzuolao teli, dall’applicazione di unfiocco o palloncino sull’autoall’allestimento di una vetrina,dal farsi un selfie o un videoin tema alla creazione a scuoladi disegni. Protagoniste di questa secondaedizione le scuole, dall’infanzia alle superiori, acui è dedicata la mattinata di venerdì 1° dicembrecon lo svolgimento di celebrazioni e festeggia-menti. Sempre le scuole saranno protagonistedel contest “Le Scuolexloro”, a cui si può par-tecipare inviando foto e/o video degli allestimenti eaddobbi realizzati dai ragazzi presso la propriasede. Tutte le azioni e le iniziative intraprese da

chiunque (cittadini, scuole, comuni, media,uffici, negozi, associazioni, etc.) saranno riportatesul sito ufficiale dell’iniziativa e sulla pagina Fa-cebook. Chiunque può segnalare la propria iniziativavia mail all’indirizzo info@soloxloro.org oppureattraverso la pagina Facebook “SOLO x LORO- Insieme per il Polo Pediatrico”.

Pasquale De Santis

Seconda edizione della giornata “Soloxloro” a sostegno del PoloPediatrico del Salento, che vede in campo 24 associazioni e chequest’anno ha coinvolto le scuole della città

Una città colorata di rosa e celeste

lecce

Dopo la prima giornata del 19 no-vembre, domenica 3 dicembre ritornaa Lecce -per il secondo anno conse-cutivo- il Test Rapido Hiv: sicuro, facile,veloce, con esito in 20 minuti e senzaprelievo di sangue, gratuito e in totaleanonimato. Infatti, l’infezione da Hivnon può essere diagnosticata attraversoi sintomi, né attraverso le comunianalisi del sangue: l’unico modo peraccertare l’infezione è quello di sottoporsial test. L'iniziativa, promossa da Lila Lecce incollaborazione con Officine Cantelmo,è inserita all'interno della “EuropeanHIV Testing Week” 2017 alla qualeaderiscono oltre 500 organizzazioni di53 diversi paesi, volta a promuoverel'accesso ai test per l'HIV e per l'HCV(epatite C). Slogan dell’edizione diquest’anno: “Test. Treat. Prevent”, ovvero“Test-Terapie-Prevenzione”: tre azionifondamentali per contenere e sconfig-gere queste infezioni. La Lila aderiscerafforzando l'offerta di test rapidi presso9 sedi in altrettante città. Il Test Rapido Hiv si potrà effettuarepresso le Officine Cantelmo domenica3 dicembre dalle 10.30 alle 12; inoltre,saranno proposti colloqui di supportoe orientamento con i volontari dellaLila su tutti i temi relativi all’Hiv, qualiprevenzione, salute, diritti, nonché uneventuale accesso “facilitato” ai centriclinici qualora necessario. Per saperne di più: 339.2462686, lilalecce@libero.it, www.lila.it.

Alle Officine Cantelmoil Test Rapido Hiv con Lila Lecce

Foto: 20centesimi.it

14 2 dicembre 2017

maglie15 2 dicembre 2017

Gran galà di premiazioni domenica 26 no-vembre nell’aula magna “De Donno” delLiceo Classico “Francesca Capece” di Ma-glie. Il prestigioso istituto magliese, infatti,come da ormai consolidata tradizione, haospitato la serata di premiazione dei Meri-diana 2017, che la Pro Loco Maglie “Avv.Luigi Puzzovio” e la Città di Maglie hannovoluto per onorare e ringraziare i cittadinimagliesi -di nascita o di adozione- che si

sono distinti nel campo culturale, in quelloeconomico ed in quello sociale. Il nome meridiana è stato ideato pensandoall’orologio solare che fa bella mostra di sénell’atrio del Liceo Ginnasio “Capece”, peri magliesi e non solo, luogo principe di cul-tura. La giuria, presieduta dal professor RobertoMuci, ha assegnato all’unanimità i Meri-diana 2017 a Pierfrancesco Liguori, scrittoree saggista; Elia Sabato, artista-scultore; Sal-vatore Toma, imprenditore; Luigi Gatto,medico ed operatore di volontariato; LuigiPartipilo, designer. “Nomi che hanno moltoconvinto la Città -ha commentato il Presi-dente della Pro Loco, Anna Maria Puzzo-vio- e ne sono prova le tante e tante atte-stazioni di stima, congratulazioni e felici-

tazioni che hanno raggiunto i premiati e lastessa Proloco attraverso i diversi canalisocial”. La presentazione della serata èstata affidata dalla Proloco alla nota edapprezzata presentatrice magliese MoniaPalmieri. Nel corso della stessa serata sono statianche assegnati i premi Meridiana dellaprecedente edizione, la 2016, che non ebbeluogo per solidarietà con le popolazionicolpite dal terremoto dell’agosto scorso, eper rispetto verso le vittime di tanta tragedia.Ieri morte e ferite sociali lasciate nel Paesedalle calamità naturali, oggi - ovunque -dalla violenza del terrorismo. Su tutto, e sututti, a vigilare sempre le forze armate, dipolizia, di sicurezza e di protezione civile.Motivo, questo, per il quale il premio Me-

ridiana 2016 è stato conferito dalla giuriaa tutti gli operatori che con abnegazionegrande e responsabile e connaturato sensodel dovere si prodigano quotidianamente afavore dell’intera cittadinanza e del territorio.In particolare, la giuria ha assegnato il pre-mio agli operatori di sicurezza presenti sulterritorio di Maglie, e cioè ai Carabinieri,alla Guardia di Finanza, alla Polizia Stradale,ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Municipale,intendendo con loro premiare idealmentetutte le forze dell’ordine.

Il Premio Meridiana alle eccellenze del territorio Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato ai cittadinimagliesi che si sono distinti nel campo culturale, in quelloeconomico ed in quello sociale

Un’indimenticabile esperienza aRimini, dove le giovani ballerinedella scuola Dimensione Danzadi Maglie, con la direzione artisticae le coreografie di Lina Chiriatti,si sono esibite al teatro Novellipresentando tre coreografie in oc-casione della rassegna nazionale“Città in danza” 2017. Proprioin questa occasione tutte e tre lecoreografie sono state scelte peressere presentate al Dance FestivalInternational, che si terrà a feb-braio del prossimo anno a Firenzein occasione dell’evento interna-zionale “Danza in Fiera”. In particolare a Rimini su centocoreografie sono state scelte trentatra cui quelle firmate DimensioneDanza. Saranno dunque oltre 30gli allievi (con un’età dai 10 ai 18 anni) della scuola magliese che si esibiranno a Firenze.Un anno ricco di soddisfazioni e di novità per Dimensione Danza, come l’avvio di una colla-borazione con il centro internazionale Opus Ballet di Firenze, il cui primo incontro/workshopsi è concluso la settimana scorsa ed un secondo incontro è in programma a gennaio. A seguirenei mesi successivi tre concorsi attendono i giovani atleti. Tanto lavoro, dunque, ma anchetanta passione.

Una passione vissuta sempre in punta di piedi

16 2 dicembre 2017

17 2 dicembre 2017

18 2 dicembre 2017

tricase

Armati di tutti gli strumenti del mestiere, i vo-lontari dell’Associazione Marina Serra, Cleanup! Tricase e Arci Lecce hanno iniziato unacampagna che unisce sensibilizzazione alle te-matiche ecologiche, consapevolezza del patri-monio ambientale e monitoraggio del territorio,in un’area come quella del Parco Otranto-

Leuca caratterizzata da bellezza ma anchefragilità. “La prima escursione nel territoriodi Tricase -fa sapere Angelo Chiuri, presidentedell’Associazione Marina Serra-, punto di par-tenza per altre in programma a breve, haportato alla raccolta dei rifiuti non pericolosie alla segnalazione al Comune di quelli peri-colosi, stoccati in tre punti del percorso daiquali Monteco li preleverà al più presto persmaltirli”. Interessanti ed utili sono stati anchei contatti con alcuni frontisti delle strade per-corse, i quali hanno condiviso la proposta diadottare il pezzo di strada a loro prospicientee tenerla pulita. Chiuri anticipa poi comehanno previsto altre cinque escursioni con lefinalità di promuovere sul territorio il “Sistemadi Conservazione della Natura”, da realizzarein alcuni siti e sentieri naturalistici di Tricase eprecisamente in via Palane, nel Sentiero del

nemico, nel Bosco delle Vallonee e nell’Unicobiotopo delle Vallonee. Mentre Clean up! Tri-case continua a crescere grazie all’adesione dialtro capitale umano di buona volontà, il di-rettivo dell’Associazione Marina Serra sottolineail valore delle sinergie, per una campagna chenon vuole essere finalizzata alla sola raccoltadei rifiuti, ma ha lo scopo precipuo, di sensi-bilizzare alla tematica ambientale attraversouna serie di azioni mirate, che coinvolgonoanche le scuole: “E’ fondamentale ridurrel’utilizzo della plastica, che ha ormai superatoil limite di tollerabilità sino a divenire un pro-blema globale con il quale i grandi della terrainiziano a misurarsi, quindi ridurre i rifiuti ri-correndo alla differenziata e al valore del riuso-conclude Chiuri-, per arrivare al concetto diagricoltura sostenibile”.

M. Maddalena Bitonti

Quando l’unione fa laforza (dell’ambiente)L’Associazione Marina Serra, Clean up! Tricase e Arci Lecce insiemeper promuovere la raccolta dei rifiuti abbandonati e sensibilizzare sullaraccolta differenziata e il riuso creativo

andrano

C’è tempo fino al 5 dicembre prossimo per partecipareal concorso fotografico “Premio Matroneo”, organizzatoda Pro Loco e Info Point di Andrano e giunto allaquarta edizione. Il concorso si divide in due sezioni:“Foto a tema” e “Progetti”. In particolare per laprima sezione i temi proposti sono “Atrofia sociale”e “SubUrban” (quest’ultimo è un focus sulle sfac-cettature del tessuto urbano, sulle parti celate epoco evidenti delle città, sui contrasti e contraddizionidelle periferie); nella sezione “Progetti” è possibileproporre set di foto che condividano un elementocomune, come reportage e storyboard (assiemealle foto, l’autore dovrà scrivere una breve descrizionedel suo progetto).

Quest’anno nella sezione “Foto a tema” sono statimessi in palio 150 euro e una scultura del Matroneoin ferro battuto per ogni primo classificato; i secondiclassificati si aggiudicheranno un kit di attrezzaturafotografica. Nella sezione “Progetti” sono stati messiin palio per il primo classificato 150 euro, unascultura del Matroneo in ferro battuto, la stampa diun catalogo del progetto presentato (in 500 copie)e l’abbonamento ad una rivista di settore delladurata di un anno; il secondo classificato si aggiudi-cherà un kit di attrezzatura fotografica e l’abbonamentoad una rivista di settore della durata di un anno. Leopere saranno esposte dal 27 al 29 dicembrepresso il Castello Spinola-Caracciolo ad Andrano.

Al via la quarta edizione del concorso fotografico “Premio Matroneo”

19 2 dicembre 2017

poggiardo

Lo scorso 20 novembre il Castellodi Otranto ha ospitato il “Desti-nazione turistica Sud Salento”,promosso dal Piano d’Area “Terred’Otranto”, aggregazione di 17comuni con Poggiardo capofila econ Andrano, Bagnolo del Salento,Cannole, Cursi, Castro, Diso,Giurdignano, Muro Leccese, Mi-nervino di Lecce, Ortelle, Otranto,Palmariggi, Scorrano, Spongano,

Santa Cesarea Terme, Uggiano laChiesa; un appuntamento con alcentro le strategie per lo sviluppoturistico del territorio regionale edegli stessi Piani d’Area.Il tavolo dei relatori comprendevail sindaco di Otranto PierpaoloCariddi, il sindaco di Poggiardoe presidente del Piano d’Area“Terre d’Otranto” Giuseppe Co-lafati, il sindaco di Tiggiano e

Presidente del Piano d’Area “Capodi Leuca” Ippazio Morciano, ilsindaco di Ugento Massimo Lecci,il sindaco di Muro Leccese Anto-nio Donno, il presidente di Fede-ralberghi Mimmo De Santis, ildirigente del settore Turismo dellaRegione Puglia Patrizio Giannonee l’assessore regionale LoredanaCapone. Presenti inoltre i sindacidel Piano d’Area “Terre d’Otran-to” e molti operatori turistici.“Un incontro utile -ha dichiaratoColafati- sia perché si è fatto ilpunto sulle strategie poste in esseresul tema da territori e Regione,

sia per spiegare a un pubblicoqualificato la ratio e lo spiritoche hanno spinto i comuni deiPiani d’Area, ‘Terre d’Otranto’ e‘Capo di Leuca’ a costituirsi primae a collaborare poi, anche allaluce dell’approvazione da partedella IV Commissione consiliaredella Regione Puglia della propostadi legge sui piani d’area integrati,fondamentale per lo sviluppo fu-turo dei territori interessati. Giàil presente dimostra la bontà dellascelta fatta di mettersi assieme,come provano la presentazionedi un piano avanzato di rigenera-

zione urbana e un progetto inte-grato sulla mobilità e i trasportiin grado di dare un impulso stra-ordinario allo sviluppo dei nostriterritori”. “Non serve solo l’attività di pro-mozione -ha invece spiegato l’as-sessore Capone-, serve costruireuna buona accoglienza, un per-corso. Serve costruire prodotti or-ganizzati e strutturati. Il primopasso da compiere è, innanzitutto,quello di unirsi in reti d’impresa.In quest’ottica i Piani d’Area sonouna premessa eccellente”.

Alessandro Chizzini

Un Piano d’Area per la crescita del territorioUn progetto avanzato di rigenerazione urbana e un altrorelativo alla mobilità e ai trasporti sono stati presentatinel corso dell’incontro istituzionale svoltosi a Otranto

ruffano

Quattro categorie di danza, quattro giudici di alto livello, unvincitore assoluto, 15mila al primo gruppo classificato,10mila euro al miglior coreografo e borse di studio in palio:questi i numeri di “iCrew”, il nuovo contest televisivo delcanale LA5 di Mediaset che andrà in onda nei primi mesidel nuovo anno. Anche il Salento sarà presente con il gruppo“Ladies Crew” composto da cinque ragazze salentine inpartenza per Cinecittà a Roma, dove dal 7 dicembre prossimosi terranno le registrazioni televisive. Le ballerine di hip-hop,Mariachiara Lucia (Lecce), Clara Scarciglia (Spongano),Gloria Giannuzzi (Ruffano), Vanessa Lazzari (Castro) con laloro insegnante e coreografa Giovanna Accogli (Ruffano),

sono pronte e determinate a rappresentare al meglio ilSalento e la loro scuola di danza “La Fabbrica dello Spettacolo”che ha sede a Ruffano.

Cinque ballerine hip hop in gara per "iCrew" del LA5

“Le Calendive & Friends”, il calendariorealizzato da donne salentine, è un’im-portante opera sociale il cui ricavatoservirà per sostenere la lotta contro ilcancro. Per l’ideatrice, Irene Dongio-vanni, presidente dell’associazione“Idee alla vita”, che ha collaboratocon Rosanna Conte, Paola Orlando eil fotografo Aldo Isocento, “l’unicastrada da seguire è quella della ricercae della prevenzione”. L’appuntamento è giunto alla secondaedizione, dopo l’esperienza de “LeCalendive 2017”, e quest’anno vede anche la partecipazione degli uomini ai quali va ad ag-giungersi un testimonial d’eccezione, Gabriele Greco (nella foto), attore di importanti fictioncome “Vivere”, “Centovetrine”, “Capri 3” e “Squadra Antimafia”. Il progetto è stato presentato a Salve lunedì 27 novembre, presso Palazzo Ramirez, aMorciano di Leuca martedì 28, nell’aula Consiliare, e ad Alessano giovedì 30, nell’AuditoriumDon Tonino Bello.Il tema del calendario è quello dei film celebri: le protagoniste degli scatti e i loro colleghihanno riprodotto delle scene di pellicole come Amore mio aiutami di Alberto Sordi, TopGun di Tony Scott, Grease di Randal Kleiser e Thelma e Luise di Ridley Scott. “È stato piùcomplesso da un punto di vista organizzativo -spiega la presidente- in quanto sono statescelte 12 scene di film famosi che 24 persone, tra modelle e modelli hanno interpretato,donando parte del proprio tempo a favore della solidarietà”. Il ricavato della vendita dei calendari sarà infatti devoluto alla sezione di Lecce della LegaItaliana Lotta ai Tumori, impegnata nel progetto Geneo e nella realizzazione Centro Ilma,un istituto all’avanguardia per la cura e la ricerca sulle neoplasie e sulle variabili ambientaliad esse collegate.

Marco De Matteis

Un anno con le “Calendive”salve

20 2 dicembre 2017

21 2 dicembre 2017

galatone

Bianca e Biondo sono due cani diquartiere da sempre amati e coc-colati dai cittadini, i quali portanoloro da mangiare e da bere, oltre aessersi preoccupati di vaccinarli eavere loro fornito due cucce doveripararsi. Qualche giorno fa, tutta-via, i due randagi sono stati sfrattatidalle stesse cucce perché giudicate“non decorose” dagli amministra-tori comunali, per i quali il Monu-mento ai caduti non era il postogiusto per la collocazione dellestesse. Da qui la decisione di disporreil trasferimento dei ricoveri e deglianimali in altro luogo con l’inten-zione dichiarata da parte del sindacoFlavio Filoni.“Le cucce erano posizionate tramiteuna firma dell’ex sindaco su unarichiesta scritta, senza alcun attoamministrativo e questo non è pos-sibile in una Pubblica amministra-zione -si legge nella nota ufficialediffusa dall’Assessorato della Poliziamunicipale - in cui la trasparenza eil rispetto dei regolamenti devonoessere all’ordine del giorno. Il futurodei due cani in questione, ovveroBianca e Biondo, è dunque in piazzaSan Pio dove l’Amministrazionecomunale ha deciso di realizzare,

di concerto con l’associazioneR.V.A., operante nel settore dellaProtezione civile e Protezione ani-mali, una zona in cui i cani possanotrovare rifugio. Numerose, sonointanto, le richieste di adozione chesono al vaglio della Polizia munici-pale”. Intanto nei giorni scorsi sono arri-vate due cucce nuove di zecca. Tut-tavia, anche qui le critiche nonsono concluse in quanto le stesseda alcuni sono state giudicate non

adatte alla loro taglia, oltre al fattodi essere state collocate in un vico-letto nascosto e soprattutto sporco.. Ecco perchè qualcuno ha pensatodi cambiare postazione nella notte,collocandoli sotto un albero. Inutiledire che questo episodio ha generatonuovi screzi, ma i cittadini nonmollano. Continua infatti la peti-zione affinchè si possa ridare aBianca e Biondo l’originaria collo-cazione, sempre nei pressi di PiazzaSant’Antonio, ma sotto la quercia.

Le cucce della discordia In città da giorni tiene banco una querelle che vede contrapposti l’Amministrazionecomunale e un gruppo di cittadini preoccupati per la sorte dei due randagi Bianca e Biondo

L’Associazione Commercianti di MuroLeccese, in collaborazione con la Cittàdi Muro Leccese organizza la 4° edizionedel “Natale al Borgo” che si svolgerà il7 e 8 dicembre dalle 9 alle 22.30.Due giorni di festa in un contestomolto suggestivo e con un ricco pro-gramma di eventi. Giovedì 7 dicembrealle 9 avrà luogo l’inaugurazione del4° Mercatino natalizio nel borgo me-dievale, con il taglio del nastro daparte del sindaco Antonio LorenzoDonno; alle 11.30 visite guidate gratuitenel centro storico, ai monumenti, almuseo ed ai mercatini di Natale, se-guendo un percorso itinerante tra lestradine di borgo terra, le sale del Pa-lazzo del Principe, il frantoio ipogeo, le

corti e la chiesetta di San Giuseppe.Venerdì 8 alle 9 in programma la visitanel frantoio ipogeo nel quale verràrappresentata una rievocazione me-dievale, con banchetti e figuranti tipicidei mestieri dell’epoca che faranno ri-vivere atmosfere d’altri tempi; alle 16si potrà partecipare alla processionedella Madonna Immacolata, al terminedella quale ci sarà un grandioso spet-tacolo pirotecnico a cura della Con-fraternita dell’Immacolata. Nelle stradine del borgo si potrannodegustare tutti i prodotti tipici del Sa-lento, mentre le serate saranno allietatedalla musica degli zampognari. Per informazioni: 0836.444008,www.asscommuro.it.

Si accende la magia del “Natale al Borgo”

muro leccese

22 2 dicembre 2017

All’ombra della serra di Supersano ven-gono coltivati i vigneti più a est delSalento: prendono mezz’ora di sole inmeno, sono piantati in un terreno sabbiosocon sottosuolo argilloso ad alta ritenzioneidrica, utile nei periodi di siccità, e gene-rano aromi balsamici dalla potenza ridotta.Nella zona di Parabita e Casarano, invece,al riparo dai venti balcanici sorgono vignetipiantati nella terra rossa, sottoposti ad

una “cottura lenta”: il calore del Sole as-sorbito dai “cuti” di giorno viene rilasciatodi notte, portando la pianta a generarevini di una potenza considerevole. È proprio in queste terre che vanno rin-tracciate le radici dell’azienda vitivinicolaCastel di Salve di Tricase, guidata daFrancesco Winspeare (nella foto). L’anticostabilimento vinicolo vide glialbori nel lontano 1885, qui

vennero prodotti vini di qualità in bottigliafino al 1918 grazie al supporto di un ri-nomato enologo francese dell’epoca.Dagli anni Trenta agli anni Sessanta fuproprio il padre di Francesco a riprenderela produzione con vini da taglio, solo nel1992 nasce la nuova Castel di Salve che,forte della sua esperienza familiare in

campo agrario, decide di ri-portare in vita il progetto ela storia di antichi avi appas-sionati di terra, vino e colture. Da allora tutto è cambiato:l’esperienza produttiva, la do-manda sempre più attenta econsapevole, le modalità diproduzione. Ad oggi avan-zate tecniche refrigeranti eimpianti fotovoltaici all’avan-guardia uniti ad un know howindispensabile per essere

competitivi e riconoscibili sul mercato,fanno di quest’azienda una realtà unicanel suo genere. Unicità testimoniata nonsolo dalle certificazioni di qualità acquisite,ma dalle persone che operano sul campomediante studi condotti sulla pianta, in-timamente consapevoli che la qualità èdata da tanti impercettibili dettagli. Apprezzare le caratteristiche uniche deivitigni salentini significa per Castel diSalve sapere che nessun vino è mai

uguale ad un altro, ed è per questo checiascuno va guardato con uno sguardospecifico e competente: dal Negroamaroal Primitivo, dal Montepulciano alla Mal-vasia Nera di Lecce. Dietro alla gestionedei vigneti, in parte proprietà dell’aziendae in parte dati in conduzione, vi sonoinfatti lunghi processi di lavoro portatiavanti secondo linee guide di coltivazioneproprie della filosofia aziendale.“Il nostro valore aggiunto -afferma Fran-cesco Winspeare- è dato dal fatto che ri-spetto ad altre aziende abbiamo sceltodi seguire tutte le fasi di produzione, co-minciando dalla parte agronomica chemolto spesso nel Salento viene data perscontata. Lavorare sulla qualità vuol direfar soffrire la pianta al punto giusto danon mandarla in squilibrio e condurlacosì alla creazione di interessanti variazioniaromatiche. Quello che ho capito dopo27 anni che faccio questo lavoro -ag-giunge- è che bisogna distinguersi, eper farlo serve know how, esperienza diproduzione enologica e agronomica.L’agronomo, l’enologo e il consulentedei vigneti devono tassativamente lavoraredi concerto mediante tecniche innovative,anche molto selezionate, che portino allaproduzione del vino desiderato. Sonoscelte profonde e molto vaste che hannobisogno di conoscenza”.L’azienda ad oggi vanta una cantina aDepressa, e quattro enoteche presso cuipoter acquistare vino, anche al dettaglio,ed olio extra vergine di oliva: in piazzaPisanelli a Tricase, corso Vittorio Emanuelea Supersano, strada provinciale per Tau-risano a Miggiano, e ultima new entryl’enoteca presso Largo Santa Sofia a Pog-giardo. Visite guidate in cantina e pressoi vigneti, percorsi didattici e degustazionisu prenotazione sono solo alcune delleattività pensate dall’azienda per soddisfarepersino l’enoturista più esigente. Fioreall’occhiello l’Aperitivo in cantina, dispo-nibile tutti i giorni d’estate e nei weekendd’inverno, dal venerdì alla domenica dalle19 alle 23. Tutti i clienti inseriti in un’ampialista broadcast su Whatsapp vengono divolta in volta informati da Francesco sullefantasie culinarie della cuoca. Serate te-matiche con piatti abbinati a vini particolari,proiezioni cinematografiche in modalitàdrive in a base di prodotti d’origine sa-lentina, “focalire” acceso e musica disottofondo contribuiscono a creare un’at-mosfera unica dove assaggiare per esem-pio “l’aperitivo de lu masculu”, tipicodelle osterie di un tempo a base di sarde,ricotta “scanta” e “cunserva mara” o ilmenù “chiru ca nce nce”, espressionemutuata dal dialetto salentino del Capodi Leuca per indicare un menù della casacon polpette al sugo, pitta di patate,farro, pomodorini e tonno, pizza rustica. Occasioni rare, dunque, per raccontare ilgusto e la storia di vitigni autoctoni cheserbano nelle loro radici, non solo espe-rienza e capacità tecnica ma anche culturae tradizione di una terra, che più che in-dietro è sempre più desiderosa di guardareavanti.

Serena Merico

Un accurato controllo nella gestione di tutte le fasi della produzione e un ricco know how enologico e agronomico fanno dei vini dell’azienda vitivinicola di Tricase un’eccellenza del settore

Castel di Salve, oltre 130 anni di amore per la nostra terra

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23 2 dicembre 2017

economia&fisco

Con il Decreto Legge n. 91/2017(c.d. “Decreto Sud”) convertito inlegge lo scorso agosto, sono statepreviste per il Mezzogiorno le ZoneEconomiche Speciali (Zes) la cuicreazione è stata prevista con l’obiet-tivo di rilanciare il sistema economicoe l’occupazione del Sud Italia. LeZes presenti nel mondo sono circa4mila (tra le più rilevanti vi è Dubai)e in Europa sono state disciplinatein 10 Stati (solo la Polonia ad esem-pio ne ha 14). Rappresentanoun’evoluzione delle Zone Franchee sono finalizzate ad attrarre inve-stimenti sul territorio in cui sonoinsediate, investimenti che possonovenire anche dall’estero. Va precisatoche le Zone Economiche Specialinon si possono creare su tutto ilterritorio nazionale in quanto sonostate previste, esclusivamente, perle seguenti cinque regioni del Sud:Puglia, Calabria, Campania, Basi-licata e Sicilia. Tali zone, quindi,devono essere realizzate in una de-

terminata zona geografica, devonocomprendere un’area portuale epossono essere costituite anche daparti di territorio non del tutto adia-centi, ma collegate dal punto divista economico-funzionale. I benefici per le imprese che opere-ranno nell’ambito delle future ZoneSpeciali saranno molteplici: agevo-lazioni fiscali, credito di imposta,incentivi all’occupazione e sempli-ficazione degli adempimenti buro-cratici. Il Governo ha stanziato perle Zes circa 200 milioni di euro daspalmare nel triennio 2018-2020,nello specifico: 25 milioni nel 2018,31,25 milioni nel 2019 e 150 milioninel 2020. Al fine di ottenere e con-servare tutti i benefici, che sarannoprevisti per le aziende incluse nelleZes, sarà necessario che le stessemantengano le proprie attività peralmeno sette anni successivi al com-pletamento dell’investimento e nondevono essere in liquidazione o infase di scioglimento. Ogni zona

economica speciale verrà costituitacon decreto del Presidente del Con-siglio dei Ministri, da adottare suproposta di ogni singola Regioneinteressata dal suindicato provve-dimento. Ruolo fondamentale viene dato,quindi, alle cinque Regioni del Sud,tra le quali la Regione Puglia, laquale dovrà individuare e presentareal Governo le zone economiche daistituire sul territorio pugliese. Com’è stato detto, ogni zona economicaspeciale deve comprendere un’areaportuale, ma diviene di notevoleimportanza inserire nelle zes anchetutte quelle zone del territorio inte-

ressate da importanti arterie ferroviee stradali (necessarie per il trasportodelle merci e per il collegamentocon i porti e gli aeroporti), nonchèle aree industriali destinatarie degliinvestimenti. Sul territorio salentino,infatti, sono presenti diverse zoneindustriali: Lecce-Sur-bo, Maglie-Melpigna-no, Nardò-Galatone,Galatina-Soleto, Tri-case-Specchia-Miggia-no, Gallipoli e Casa-rano.

Dario MarsellaAvvocato tributarista in Maglie

Info: dmarsella@legal-one.it

Con il decreto legge n. 50 del 2017 èstata introdotta un’interessante age-volazione fiscale per le imprese e i la-voratori autonomi che decidono di in-vestire in campagne pubblicitarie superiodici, quotidiani nazionali e localie sulle tv-radio locali. L’agevolazioneconsiste in un credito di imposta, pergli investimenti effettuati, al momento,sulla sola stampa quotidiana e periodica(anche on line), dal 24 giugno 2017 esino al 31 dicembre 2017; per quantoconcerne le campagne pubblicitariesu radio e tv, il bonus è previsto nel2018. Per poter beneficiare della sud-detta agevolazione è necessario chegli investimenti posti in essere dai sog-getti interessati, nel 2017, siano superioridi almeno l’1% degli stessi investimentieffettuati sulla stessa stampa, nell’annoprecedente.Il credito di imposta da utilizzare, esclu-sivamente, in compensazione, è pari al75% del valore incrementale degli in-vestimenti per le imprese e i lavoratoriautonomi che cresce al 90% del valoreincrementale per le start-up, le picco-le-medie imprese e per le piccole im-prese. I chiarimenti e le regole operativesono state pubblicate sul sito del Di-partimento per l’Informazione e l’Editoriadella Presidenza del Consiglio dei Ministri(http://presidenza.governo.it/die/).

Nuove opportunità per il Salento con le Zone Economiche Speciali

Bonus pubblicitàper imprese elavoratori autonomi

Rilanciare il sistema economico e l’occupazione del SudItalia: questo l’obiettivo del decreto legge che istituiscele Zes in Puglia, Calabria, Campania, Basilicata e Sicilia

Le festività natalizie rappresentano un momento parti-colare per le famiglie, un’occasione nella quale ritrovarsie trascorrere insieme questo intenso periodo. Per le at-tività commerciali, invece, rappresenta sicuramente unmomento strategico, nel corso del quale variare o allar-gare la propria offerta. E proprio in occasione del Natalecresce la già ampia e qualitativa proposta del Tesorettodi Vaste (frazione di Poggiardo), punto di riferimentoper tutto il territorio nei settori ristorazione, ricezione ebenessere. Saranno tanti i servizi e gli eventi che la popolare strut-tura salentina sta preparando per il mese di dicembree gennaio. La novità principale è però rappresentato dalcabaret, con una mini rassegna di tre spettacoli che an-dranno in scena in altrettanti venerdì: l’8 dicembre si esi-birà Andrea Baccassino, popolare showman neretinoe autore di divertenti parodie di celebri canzoni italiane;il 22 dicembre sarà invece il turno del magliese Mas-simo Giordano, attore e regista teatrale che al Teso-retto proporrà il suo monologo di successo Non mipento del Salento; il 12 gennaio chiuderà la rassegna iltugliese Mino De Santis, tra i più apprezzati cantautorisalentini in grado di raccontare la cultura e la società delnostro territorio con profondità, ma anche con ironia e

irriverenza. “Abbiamo scelto di puntare sulcabaret -spiega il titolare Fernando Cretì-per offrire alla nostra clientela un venerdìdiverso da quelli da noi proposti solita-mente e all’insegna del divertimento”.Ogni fine settimana il Tesoretto offriràanche momenti musicali e di intratteni-mento; sarà così per i venerdì non inseriti nel calendariodel cabaret, per le giornate di sabato e soprattutto ladomenica, quando si esibiranno diverse cover bandpu-gliesi. Gli appuntamenti partono il 10 dicembre con unatribute band di Eros Ramazzotti, mentre il 17 sarà lavolta di “Vasco Live”, che omaggerà la musica del roc-ker di Zocca; la sera di Natale, invece, spazio al progettomusicale “Canzoni alla Radio”, dedicato ai più famosicantautori italiani. I “Domenica Live Music”, come sonostati definiti questi appuntamenti settimanali, continue-ranno anche per le settimane successive.Il Tesoretto, ovviamente, non rinuncia alle occasioni ti-picamente natalizie, e così, anche quest’anno i suoiesperti chef elaboreranno un gustoso menu per ilpranzo di Natale e il cenone e il pranzo di Capodanno.In queste occasioni, così come in ogni giorno della set-timana, sarà sempre possibile degustare la qualità del-

l’offerta enogastronomica del Tesoretto, soprattutto lesue carni pregiate e le birre artigianali bavaresi; diquest’ultime, in particolare, la struttura vastese ne pro-porrà una diversa ogni mese.Da diverso tempo, però, il Tesoretto si è affermatocome un centro benessere, con delle suite spa idealiper le coppie desiderose di celebrare il loro anniversarioo un altro particolare evento, o anche solo per trascor-rere un fine settimana diverso. E il periodo natalizio puòprestarsi benissimo a queste opportunità offerte dal Te-soretto e chi sceglierà di godersi la spa potrà sceglierese divertirsi nelle serate musicali organizzate nella bir-reria o rilassarsi all’interno delle suite e usufruire di tuttii servizi previsti, compresa la cena in camera. Un pro-gramma natalizio ricco, divertente e con servizi di qua-lità, così come da anni si è contraddistinta l’attività delTesoretto.

L’ampia proposta natalizia della struttura ricettiva e di ristorazione di Vaste, per tanti week-end all’insegna del divertimento

Cabaret, musica ed enogastronomia di qualità: il ricco Natale del Tesoretto

Andrea Baccassino Massimo Giordano Mino De Santis

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Sta per partire la corsa ai regali di Natale,in vista dell’attesissima festività che cadràtra meno di un mese. Un periodo digrande fermento e attività per un po’tutte le tipologie di esercizi commerciali,soprattutto per quelli che operano nelsettore della pasticceria. I dolci rappre-sentano infatti tra i prodotti più ricercatiper rendere, appunto, più “dolce” nonsolo il Natale, ma tutto il periodo festivoche conduce all’Epifania.In questo senso, i salentini possono con-tare su un’azienda diventata un punto diriferimento importante per il territorio,“Dolci Fantasie” di San Cassiano. In vistadelle festività, la rinomata caffetteria epasticceria di Antonio Catamo allarga lasua già ampia e diversificata offerta con i

prodotti dolciari tipici della tradizione na-talizia: dai panettoni alla frutta di Marto-rana, dalla pasta di mandorla ai cesti na-talizi, fino al catering con dei gustosimenu per il pranzo e la cena.“Dolci Fantasie” segue quella che è latradizione italiana per eccellenza, e quindila sua proposta ci concentra soprattutto

sui panettoni, riservando, però, alla suaclientela tre originali tipologie: curcuma,arancio e cioccolato, pere e cioccolato;in particolare, quello alla curcuma si con-traddistingue per un gusto molto delicatoe per particolare colore giallo paglierino.La gamma di panettoni non si esaurisce,però, con questi tre prodotti, ma com-prende altre diverse varietà, come il tra-dizionale uvetta e canditi, fichi e noci,noci e uvetta, cioccolato e crema al cioc-colato e tante altre. Un altro aspetto tipico di pasticceria edenogastronomia in ambito natalizio è ilcesto, eleganti confezioni composte dadiversi prodotti dolciari proprio comequelle proposte da “Dolci Fantasie”: neicesti preparati dall’azienda salentina saràpossibile trovare “cupete”, cotognate,pasta di mandorla (tronchetti o pesci),prodotti di cioccolateria o lievitati, pa-nettoni ed una bottiglia (grappa, cham-pagne o rum). A seconda della composi-zione, i cesti hanno un costo diverso e“Dolci Fantasie” è disponibile a perso-nalizzarli su richiesta del cliente.L’offerta natalizia dell’azienda di AntonioCatamo finora illustrata ha quasi una co-stante: il cioccolato, sicuramente l’ele-mento principale del settore dolciario.La cioccolateria rappresenta da sempreuno dei fiori all’occhiello di “Dolci Fanta-sie”, e anche per Natale darà bella mostradi sé nelle vetrine. L’azienda dolciaria hapreparato per questo periodo una pregiatae ampissima varietà di cioccolatini, che sicaratterizzano soprattutto per una deli-catezza che li rende unici nel gusto. Trale bontà proposte in questo periodo,“Dolci Fantasie” propone i particolarifichi al cioccolato: i frutti, acquistati daaziende italiane, vengono tostati per poi

aggiungerci della mandorla, completandola preparazione con della glassa al cioc-colato che lascia metà fico a vista. Nonfinisce però qui la gamma di prodotti alcioccolato che la pasticceria salentina hainserito nell’offerta natalizia: mandorle,filetti di arancio, zenzero o frutta disidratatasono altri elementi gastronomici che pren-deranno gusti nuovi grazie proprio alcioccolato.Il Natale è sicuramente la festa più attesadai bambini e una vasta area di questaproposta dolciaria risponde benissimo aigusti dei più piccoli. “Dolce Fantasie”,però, ha pensato per loro anche a qualcosadi più semplice ma ugualmente carino,come lollilop e biscotti a forma di simpa-tiche faccine.C’è però un aspetto fondamentale checaratterizza l’intera produzione dell’aziendadi Antonio Catamo, non solo quella na-talizia: tutti i suoi dolci sono infatti prodottiartigianalmente nel laboratorio di “DolciFantasie”, dove lavorano chef e pasticceridi esperienza. La produzione, inoltre, siavvale di ingredienti naturali: viene adesempio utilizzato un lievito madre eogni prodotto viene arricchito con arominaturali, come il burro “Corman”, prodottodi alta qualità prodotto nel territorioalpino; molta attenzione riservata anchealle uova, rigorosamente in brick.Anche per Natale, quindi, “Dolci Fantasie”propone alla propria clientela un vastoassortimento di prodotti dolciari in gradodi dare gusto e dolcezza alle imminentifestività. Per degustare o conoscere l’interagamma, non serve che recarsi a San Cas-siano in via Provinciale per Poggiardo(tel. 0836.993682), a Tricase in via Brindisie a Lecce presso il Bar Alvino in piazzaSant’Oronzo. Info: www.catamo.it.

Panettoni e cioccolatini, ma non solo: la rinomatapasticceria salentina propone per le imminenti festivitànatalizie una vasta gamma diprodotti dolciari che faranno lafelicità di grandi e piccini

Le Dolci Fantasiedi Natale

24 2 dicembre 2017

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25 2 dicembre 2017

“Non bisogna chiudere gli occhi difronte ai bisogni del Terzo Mondo”.Parte da questo assunto “We Africato red earth”, fondazione nata aCastrignano del Capo grazie al-l’impegno di Adriano Nuzzoe Giu-lia Bassano, che svolgono la loromissione in Burkina Faso da ormaiqualche anno. L’associazione sipone l’arduo compito di risollevaredalle disagiate condizioni di vita ilpopolo burkinabè, realizzando poz-zi d’acqua, assicurando viveri, as-sistenza sanitaria e formazione sco-lastica. Dal 2015, anno della fon-dazione, questi volontari si sonocostantemente impegnati nella rac-colta di fondi necessari per portareaiuto, sostegno, speranza e vita. La loro azione umanitaria non ènata per caso ma grazie all’incontrocon il “missionario” Umberto Trapi,un “uomo di Dio” che all’iniziodegli anni ‘70 raggiunse il BurkinaFaso con la moglie Lisa facendonascere un orfanotrofio, una scuolaper l’infanzia e un altro centro cheaccoglie i bambini. Umberto il 25marzo 2015 è venuto a mancare,ma la missione iniziata da lui e suamoglie non si è fermata bensì con-tinua a vivere grazie al lavoro di

Lisa e dei suoi figli Lidia e Isaac.Nel 2015 l’associazione salentinaha realizzato il primo pozzo d’acquanella scuola materna di Lisa Trapi“Les Papillons” e un’ulteriore pozzoa Kaya, mentre nel 2016, ha rea-lizzato altri due pozzi occupandosianche della ristrutturazione di unedificio poi adibito ad una primaclasse di scuola elementare. Que-st’anno, Adriano e Giulia, rientratiin Italia hanno avviato una nuovaraccolta fondi che ha come obiettivola realizzazione di una secondaclasse di scuola elementare, la co-struzione di altri indispensabilipozzi d’acqua, l’acquisto di un pul-

mino per il trasporto dei più piccolie per distribuire vettovaglie. “Abbiamo una sola visione -diconoAdriano e Giulia- portare aiuto esostegno al popolo burkinabé at-traverso la realizzazione di pozzid’acqua, la distribuzione di cibo ela formazione scolastica dei bam-bini. Tutto questo è basato su prin-cipi cristiani e sulla fede in Dio”.Sul sito dell’associazione(www.weafrica.org) sono illustratele iniziative in corso ed anche lemodalità di sostegno economicoal loro encomiabile e condivisibileimpegno.

Clara Scarciglia

A Castrignano del Capo parte unanuova iniziativa a cura dell’Assesso-rato comunale alle Politiche sociali efinanziata dall’Ambito Sociale di Zonadi Gagliano: si chiama “Bibliolab” edè rivolta ai ragazzi di età compresa trai 6 e i 18 anni. Il progetto è finalizzatoalla prevenzione delle dipendenzepatologiche e gli incontri avverrannoall’interno della Torre cinquecentescadi Salignano. La prima parte del progetto (novem-bre-dicembre 2017) prevede treazioni d’intervento: la prima è rivoltaai ragazzi della scuola primaria di Ca-strignano con un laboratorio di sen-sibilizzazione alla lettura, affinché siasuscitato il piacere di leggere e la cu-riosità. La seconda azione (la Mappadi comunità) è rivolta ai ragazzi dellascuola secondaria di primo grado per

avvicinarli alla storia della propria co-munità attraverso la raccolta delle te-stimonianze che riguardano la scuoladi Castrignano del Capo negli anni‘60-‘70-‘80, con testimonianze orali el’ausilio di immagini fotografiche re-staurate e montate in un video chesarà proiettato alla fine del progetto.La terza azione è rivolta alla fasciad’età 13-18 anni: una serie di proie-zioni-dibattito dal tema “Ragazzi nelcinema” e relativo all’adolescenza. Le attività della seconda parte delprogetto (dicembre 2017-gennaio2018) riguardano la documentaristicadel Salento, l’educazione ambientale,attività di trekking leggero nelle ri-serve del Capo di Leuca, un labora-torio di didattica del patrimonio e leantiche tecniche di marineria.

Clara Scarciglia

CASTRIGNANODELC.FOCUS

Al via il progetto “Bibliolab” contro le dipendenze patologiche

Continua l’impegno di “We Africa” in Burkina Faso Distribuzione di viveri e vestiti, assistenza sanitaria, formazione scolastica e cinque pozzi perl’acqua sono gli interventi finora realizzati da Adriano Nuzzo e Giulia Bassano in due anni

26 2 dicembre 2017

27 2 dicembre 2017

La Farmacia Palma è arrivata alla decima ge-nerazione, un traguardo raro, rarissimo, forseunico. Di certo è una delle più antiche farma-cie del Salento: è sorta infatti a Maglie nel1783 e da allora è stata tramandata sempre dipadre in figlio (Michele e Salvatore sono inomi più ricorrenti nella sua lunga e gloriosatradizione). Oggi la conduzione è affidata allacompetenza e professionalità delle due titolariElisabetta e Giuliana. Da più di 10 anni la Farmacia Palma ha ab-bandonato la storica sede in via Roma per ca-renza di spazio, per riposizionarsi in locali piùampi e accoglienti situati in via Piave (angolovia Brenta). Oltre a offrire tutti i servizi tipici di una far-macia, grande attenzione viene prestata allepreparazioni galeniche, grazie ad un labora-torio attrezzato e al personale qualificato edesperto che si avvale delle più moderne tecni-

che di confezionamento, al fine di garantirequalità e sicurezza per i pazienti. Altrettantoimportante è il servizio di consulenza offertoalla propria clientela, alla quale vengono sem-pre suggeriti i migliori preparati e trattamentipersonalizzati. Presso la Farmacia Palma è possibile trovareun’ampia scelta di prodotti per la cura delcorpo dei marchi più prestigiosi Vichy, Avene,Somatoline, Rilasti e Korff, di cui è esclusivi-sta. Nel corso del mese di dicembre potete ap-profittare delle giornate promozionali Rilastil(martedì 5) e Korff (lunedì 11) e acquistare iprodotti con sconti fino al 25% avvalendovidel consiglio esperto di una make-up artistmessa a vostra disposizione.Per essere sempre aggiornati sulle offerte egli eventi è possibile consultare la pagina Fa-cebook “Farmacia Palma Elisabetta e Giu-liana”.

Farmacia Palma, farmacisti da dieci generazioni

spettacolo

Per segnalazioni: redazione@belpaeseweb.it

28 2 dicembre 2017

a cura di Claudia Mangione

Continuano gli appuntamenti per il primodecennale delle Manifatture Knos di Lecce,una struttura di 4mila metri quadri cheun tempo ospitava una scuola per operaimetalmeccanici e poi è rimasta abbandonataper più di dieci anni, per essere poi restituitaalla città dopo un lungo processo di recu-pero e valorizzazione. In particolare presso il Cinelab “GiuseppeBertolucci” del Cineporto di Lecce hapreso il via il 23 novembre scorso laseconda edizione della rassegna “Cinemadel Terzo Luogo” realizzata da ApuliaFilm Commission e Manifatture Knos efinanziata dalla Regione Puglia. Una seriedi appuntamenti che proseguirà fino al 21dicembre. Questo percorso è ispirato al pensiero delpaesaggista e filosofo francese Gilles Clé-ment insieme alle Manifatture Knos. Pros-simo appuntamento sabato 2 dicembrealle 21, avrà luogo la proiezione del lun-gometraggio Il pianeta azzurro (nella foto)del regista Franco Piavoli, in cui l’uomo siconfronta con la natura nel susseguirsidelle stagioni e nei momenti essenzialidella sua esistenza. Nella giornata di do-menica 3 appuntamento con la masterclassdi Michelangelo Frammartino incentratasul tema dell’equilibrio; a seguire, in serata,il critico Luigi Abiusi introdurrà la proie-zione di Lungo il fiume un documentariodel 1992 di Ermanno Olmi girato lungol’intero corso del Po, per giungere ad unariflessione sul creato.

Sabato 9, alle 20.30 appuntamento con ilcritico e giornalista cinematografico RobertoSilvestri ed il regista Enrico Masi, che pre-senteranno poi il film del 2016 Lepanto -Ultimo cangaceiro, un racconto dello stessoMasi tra il documentario e la finzione, cheinsieme a Terra Sem Males e Historia dofuturo fa parte della “trilogia brasiliana”. A concludere la rassegna, il 21 dicembre,sarà la proiezione di Mum I’m sorry(premio Arte Visione del 2017) di MartinaMelilli, ispirato ai temi della memoria e

dell’identità. A seguire, Ilcastello di MassimoD’Anolfi e Martina Parenti,un documentario che de-scrive lo stato di allerta co-stante e la vita all’internodell’aeroporto di Malpensaa seguito dell’attentatodell’11 settembre 2001. Infoe programma completo suwww.manifattureknos.org.

Clara Scarciglia

Fino al 21 dicembre presso il Cinelab "Giuseppe Bertolucci" una rassegna di film d’autoreper celebrare il decimo anniversario del polo culturale leccese

La Compagnia Finzi Pasca di Lugano aprirà lastagione di prosa del Teatro Apollo di Lecce,che  il 6 dicembre accoglierà i suoi spettatoricon l’opera Per te, l’ultima produzione rappre-sentata con successo a Lugano, Budapest, Mes-sico e Australia. È un’anteprima della stagioneteatrale del 2018 ed ha come tema centralel’ironia di attore che sa come incantare il suopubblico (filo conduttore di tutta la stagione). L’opera è dedicata alla compagna di vita e diarte del regista Daniele Finzi Pasca, Julie HamelinFinzi, scomparsa di recente a 44 anni, la qualesosteneva che ogni vita cerca di costruire ungiardino interiore dove rifugiarsi, dove accoglierechi si ama, quelli che si sono persi, quelli che sivorrebbero incontrare in un luogo intimo e riser-vato, la fragilità che ognuno di noi difende con

armature e corazze. Infatti nello spettacolo ilpubblico è accompagnato nel giardino di Julie,fatto di aria e colori con al centro una panchinasu cui sedersi per assaporare la bellezza dellavita, sollecitando ogni spettatore a coltivare ilproprio giardino, ad una riflessione interiore perrasserenare l’anima. “È uno spettacolo emozionante -ha dichiaratol’assessora alla Cultura, Creatività e Valorizzazionedel patrimonio culturale del Comune di Lecce,Antonella Agnoli- di grande impatto visivo e digrande poesia, che può essere apprezzato datutti e in particolare dai ragazzi più giovani chespero partecipino sempre numerosi”. Il botteghinodel Teatro Apollo sarà aperto a partire dalle18.30, sipario alle 21.

Clara Scarciglia

Il linguaggio poetico e visionario di Finzi Pasca è Per te

Alle Manifatture Knos in scena il “Cinema del Terzo Luogo”

29 2 dicembre 2017

a cura di Claudia Mangione

Big Mama è festa, sensualità, mood, life style e tecnologia alritmo di hip hop, r&b, reggaeton ed elettronica. La nuova blackmusic è il filo conduttore di Big Mama, il substrato su cui si fonda.Un’onda lunga, sinuosa e sessualmente provocante che muovedal Salento e arriva direttamente in Giamaica. Info: 349.6598755.

Big Mama Black PartySABATO 2

MUSICA

MUSICA

Per il terzo appuntamento dei “Concerti con Ape-ritivo”, organizzati dalla Camerata Musicale Sa-lentina nell'ambito della 48^ Stagione Concerti-stica, il palco del Paisiello ospita il duo salentinoformato da Enrico Donateo (percussioni) e ClaudiaRizzello (pianoforte).

Concerto con AperitivoLECCE, Teatro Paisiello - ore 11

DOMENICA 3MUSICA

MAGLIE, I’M Industrie Musicali - ore 23

Fluidè la prima prova da solistadi Marco Rollo, compositore sa-lentino, pianista, amante del-l’elettronica, dei suoni campionatie delle melodie mediterranee,come testimonia la sua carrieramusicale, costellata di esperienzemultiformi. Tutto ciò si condensain questo suo primo album: diecibrani dal sapore deciso, di cuici s’innamora al primo ascolto.Info: 338.1200398.

Marco Rollo presenta Fluid

SABATO 2

CORIGLIANO D’O., Art&LabLu Mbroia - ore 20.30

Inaugurato ad Aradeo con la mostra “Il Santolivo” di Daniele Co-ricciati, prosegue il nuovo progetto dei Koreja, “L’età dell’olio edella pietra”, la visita audio guidata e teatralizzata che svela isegreti dei frantoi ipogei del Salento. Il 2 e 3 dicembre farà tappapresso quello di Palazzo Granafei, in via Pizzo n. 73, a Sternatia.

L’età dell’olio e della pietraSABATO 2

TEATRO

STERNATIA, Palazzo Granafei - ore 18

TEATRO

Giunta alla sua 12esima edi-zione, torna Partenze d’Aeroplani,la rassegna itinerante di teatroper ragazzi e famiglie organizzatadalla compagnia TerramMareTeatro. Per l’inaugurazione fissataoggi alle 17.30, il primo dei settespettacoli domenicali in pro-gramma fino al 4 marzo è Labambina librata (dai 7 anni insu) di Madimù Associazione Cul-turale. Info: 0833.727567.

Partenze d’aeroplani

DOMENICA 3

TIGGIANO, Palazzo Baronale ore 17.30

MUSICA

Formati da Giorgio Consoli(voce), Peppino Soloperto(basso e cori), Dino Semeraro(batteria e cori), Ciccio Barletta(sinth, campionatori e chitar-ra), dopo un periodo di pausa,a grande richiesta, i Leitmotivritornano con un live imper-dibile al Crocevia di Lecce, invia Silvio Pellico n. 8, tra sug-gestioni punk wave, elettrodubed echi folk-rock e cantauto-riali. Ingresso libero.

Leitmotiv in concerto

VENERDÌ 8

LECCE, Crocevia - ore 21.30

Tappa leccese per il tour che sta portando il duo apulo albanesedel violoncellista Redi Hasa e della cantante Maria Mazzottanelle principali città italiane ed europee per presentare dal vivoil loro nuovo album “Novilunio”, prodotto da Alberto Fabris e re-gistrato dal genio fonico Tim Oliver a Londra. Info: 0832.242000.

Novilunio con Hasa e MazzottaGIOVEDÌ 7

MUSICA

LECCE, Cantieri Teatrali Koreja - ore 20.45

Foto di Daniele Coricciati

Il pisello secco o “piseddru cu-ciulu” di Vitigliano (frazione diSanta Cesarea Terme) sarà il pro-tagonista della quarta edizionedella fiera di Sant’Eligio organiz-zata dal Circolo Cittadino di Viti-gliano, operativo sul territoriodal 1988. L’evento partirà venerdì1° dicembre alle 17.30 con il con-vegno “Massari e masserie”, unviaggio nelle masserie rurali del-l’antica contea di Castro. Sabato2, in piazza Umberto I, dalle 17partirà la sagra del Pisello secco,legume coltivato nelle campagne

circostanti, riconosciuto dal Mi-nistero delle Politiche Agricoleed inserito nell’elenco regionaledei prodotti agroalimentari tra-dizionali, con la degustazionedei legumi della terra di Vitiglianoed accompagnati dalla musicapopolare salentina del gruppo“Carlo Canaglia Ensemble”. Do-menica 3 dalle 11 avrà luogo labenedizione dei cavalli nei pressidella cappella dell’Addoloratacon un altare dedicato a San-t’Eligio, patrono dei cavalli, deimaniscalchi e dei contadini.

A cura di Diletta Pascali

FIERA DI SANT’ELIGIO E SAGRA DEL PISELLO SECCO

30 2 dicembre 2017

Anno XVI - n. 630Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002

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Tessera n. 14594

Il tratto principale del tuo carat-tere.Gli occhiali.Il tuo principale difetto.La puntualità al contrario.La qualità che preferisci in unadonna?La generosità.E in un uomo? La generosità economica.Cosa ci vuole per esserti amico?Vienimi a prendere che non mi vadi guidare.Cos’è la felicità?Albano.L’ultima volta che hai pianto?Chiedetelo a Ventura.Di cosa hai paura?Delle interviste.Canzone che canti sotto la doccia? Ho la vasca. Musicisti o cantanti preferiti?Mal dei Primitives, Gigliola Cin-quetti, Nicola Di Bari, Tony San-tagata.Poeti preferiti? Marchionne, Renzi, Razzi, Boschi.

Autori preferiti in prosa?Di Battista, Salvini, Lemme.Libri preferiti. Il Tuttocittà di Cosenza, sono bellele figure.Attori e attrici preferiti. L’uomo tigre anche quando nonha la maschera.Chi potrebbe interpretarti sul gran-de schermo? Danny De Vito.Film preferiti. Totò, Peppino e la malafemmina,Il commissario Lo Gatto, Pasquali-no Settebellezze, Napoli calibro 9.I tuoi pittori preferiti. Non sono mai fortunato con imuratori e gli imbianchini, quindinon ho nomi.Il colore che preferisci.Marrò.Se fossi un animale, saresti?Justin Bieber. Cosa sognavi di fare da grande? Sognavo di avere un posto fissoalla Regione Puglia (perché è vicinocasa, non per altro).

L’incontro che ti ha cambiato lavita? Quando all’aeroporto ho incon-trato il carissimo e stimatissimoDonato Trump.La persona a cui chiederesti con-siglio in un momento difficile?A Sgarbi. Quel che detesti più di tutto?Il formaggio sugli spaghetti con lecozze.Quanto tempo dedichi alla curadel tuo corpo?Sono laureato in legge.Piatto preferito? Quello di porcellana.Il profumo preferito.La salvia.Il fiore che ami.La cima di rapa.La tua stagione preferita? Quella dell’amore, come dice Fran-co.Il paese dove vorresti vivereButrugno.In quale epoca ti sarebbe piaciutovivere?

Nel ‘42 insieme a Miss Italia.Personaggi storici che ammiri dipiù. Craxi, Licio Gelli, Indiana Jones,Moana Pozzi.Personaggi storici detestati. Candy Candy, Geppetto, Moreno(arbitro).Cosa faresti per sostenere ciò incui credi? Aprirei una pagina Facebook. Chi è il tuo eroe vivente? Trump. Il tuo sogno ad occhi aperti? La moglie di Trump.Il tuo rimpianto più grande? Aver ceduto la Gioconda e la Cor-sica alla Francia. Cos’è l’amore?Un vaso sul comò.Stato attuale del tuo animo. Stato a luogo. Il tuo motto.“Non fare oggi quello che non tihanno chiesto di fare”.Come vorresti morire? Facendo la differenziata.

Inviato dal 2015 di Striscia la notizia, Pinuccio, all’anagrafe Alessio Giannone,è da tempo uno dei volti più rappresentativi della sua terra, la Puglia: da quandocioè nel 2011 ha portato sul web il lato più dissacrante della politica, creandoun personaggio capace di suscitare in Italia un entusiasmo senza precedenti.Inizia tutto su YouTube nella sezione dedicata alla satira e, parallelamente, suFacebook e Twitter e il successo è così immediato (le cifre dei follower sono dacapogiro) da essere presto menzionato sui maggiori quotidiani, in programmitelevisivi e invitato a prender parte alla trasmissione La guerra dei mondi, inonda su Raitre. Diverse sono inoltre le sue incursioni in programmi radiofonici,come TG Zero e La Zanzara. Attore e regista, dal 2014 porta in teatro lospettacolo Pinuccio chiama, ispirato al suo format ormai virale sul web. Iniziapoi la collaborazione con La Gazzetta del Mezzogiorno e Il Fatto Quotidiano perpoi approdare nel 2017 a un nuovo canale di comunicazione satirica, quellaletteraria, con TrumpAdvisor, Donald e Pinuccio in viaggio per il Sud Italia(Mondadori), uscito lo scorso 14 novembre.

Pinucciodi Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proustio PROPRIO io

A cura di Diletta Pascali

31 2 dicembre 2017

TORTINO DIbaccalà Ingredienti per 6/8 persone

½ lt latte110 gr burro110 gr di farina4 uova intere400 gr di baccalà dissalato

1 cucchiaino di saleBurro Pane grattugiato

Preparate con il burro, la farina

e il latte una besciamella (dura).

Private il baccalà della pelle e

delle spine, tagliate la polpa a

cubetti piccoli. Unire alla bescia-

mella, ormai tiepida, le uova una

alla volta, il baccalà ed un piz-

zico di sale. Con una tasca da

pasticcere riempite gli stampini,

precedentemente imburrati e

spolverati di pane grattugiato.

Cuocere a bagno-maria a 150°

per 45 minuti circa. Servite con

una ciuffo di misticanza condita

con olio extravergine d’oliva e

sale o verdurine glassate.

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32 2 dicembre 2017