Post on 02-May-2015
LA MALATTIA COME CAUSA DI
CONTRADDIZIONI DEL SISTEMA SOCIALE
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DUE CASI CLINICI ESEMPLIFICATIVI
MALATTIA RARA E CRONICA
COMPROMISSIONEPSICOFISICA
ASSENZE LAVORATIVEPER ESAMI ED ALTRO
PROBLEMI SUL POSTO DI LAVORO
PRIMO CASO 1) 2005: La paziente F.P. , di professione contabile amministrativa, per una patologia ipofisaria iniziava il percorso diagnostico-terapeutico previsto dalla malattia.
2) Fin dall’inizio, l’Azienda da cui dipendeva, nonostante la presenza di certificati medici che giustificavano le assenze suddette, di fatto mal sopportava tali assenze portando la paziente alla decisione di recuperare sistematicamente le ore in questione.
3) A questo punto il Medico di Base, in occasione degli accertamenti previsti, certificava sulla ricetta “rossa” una giornata di malattia.
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PRIMO CASO II Parte
La paziente, per correttezza nei confronti dell’Azienda e per rispetto del medico di base,
avvia la richiesta di riconoscimento dei benefici previsti dalla legge 104
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CENNI NORMATIVI
Legge 5 febbraio 1992, n. 104
"Legge - quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate."
(Pubblicata in G. U. 17 febbraio 1992, n. 39, S.O.)
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Legge 104 / 92: Articolo 33
prevede agevolazioni lavorative:
Per i familiari che assistonopersone con handicap Per gli stessi lavoratori con
disabilità
…..I lavoratori disabili, in possesso del certificato di handicap
con connotazione di gravità, possono richiedere due tipi di permessi:
1)un permesso pari a due ore giornaliere
1)oppure tre giorni di permesso mensile 8
rilasciato dalla Commissione dell'Azienda Usl.
Non sono ammessi altri certificati di invalidità”.
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Articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992“Il disabile deve essere in possesso del
certificato di handicap con connotazione di gravità
Abstract art. 33 Agevolazioni. 4. Ai permessi di cui ai commi 2 e 3, che si cumulano con quelli previsti
all'articolo 7 della citata legge n. 1204 del 1971, si applicano le disposizioni di cui all'ultimo comma del medesimo articolo 7 della legge n. 1204 del 1971, nonché quelle contenute negli articoli 7 e 8 della legge 9
dicembre 1977, n. 903.
LA PERSONA HANDICAPPATA MAGGIORENNE IN SITUAZIONE DI GRAVITÀ PUÒ USUFRUIRE
ALTERNATIVAMENTE DEI PERMESSI DI CUI AI COMMI 2 E 3, HA DIRITTO A SCEGLIERE, OVE
POSSIBILE, LA SEDE DI LAVORO PIÙ VICINA AL PROPRIO DOMICILIO E NON PUÒ ESSERE
TRASFERITA IN ALTRA SEDE, SENZA IL SUO CONSENSO.
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Certificazione di Handicap:Il Percorso nel Privato
Commissione Medica OspedalieraCommissione Medica Ospedaliera
Commissione
Certificazione di Handicap:RISULTATI DEL CASO IN OGGETTO
Commissione Medica Ospedaliera
I° Giudizio di Invalidità = 71 % II° Giudizio di Invalidità = 73 %
III° Giudizio di Invalidità = 75 %
Valutazione Amministrativa
Idoneità alla legge 104Invalidità 71 % Negativa
Invalidità 73 % Negativa Invalidità 75% Negativa
Percorso fatto3 volte e durato
1 anno
Il Paziente, trattato come una pallina di Ping-Pong,alla fine, amareggiato e demoralizzato,
non ha potuto far altro che licenziarsi e trovare un altro lavoro compatibile con la sua malattia
ovvero della serie “la legge c’è ma non per te”
? ? ! SE CON IL 75 % DI DISABILITA’, RICONOSCIUTA DALLA COMMISSIONE MEDICA, NON E’ STATA DATA LA LEGGE 104/92 E’ LECITO CHIEDERSI
QUALE SIA LIVELLO DI DISABILITÀ NECESSARIO AVERE PER OTTENERE I BENEFICI DELLA LEGGE 104 ?
PERO’ UNA DISABILITA’ SUPERIORE A 75 % FORSE AVREBBE CONSENTITO DI DARE LA 104 NON AL PAZIENTE MA BENSI’ AI
FAMILIARI PERCHE’ LO ASSISTESSERO
Morale della I^ Storia: Contraddizioni Emerse
La legge 104 prevede dei benefici anche per il paziente che lavora, ma le commissioni addette non concordano
tra loro sul giudizio
Nella discordanza del giudizio tra le commissioni prevale quella che ha esaminato solo le carte ma non
ha visitato il paziente
L’impressione e la conclusione del paziente è che prevalga il bisognodi risparmio più che la volontà di
aiutare il paziente
SECONDO CASO
La storia successiva si svolge in ambito pubblico
ed ha inizio nel 1992 e riguarda E.Z. docente di Educazione Fisica nella
scuola pubblica
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Anche lui ha dovuto conciliare per anni il lavoro con la malattia
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Posto di lavoro
Ospedale
Presentando certificati medici in caso indagini strumentali in day
hospital e/o di terapie .
Sopportando due visite fiscali contemporaneamente al ricovero ospedaliero:
la prima durante l’intervento chirurgico e la seconda durante la radioterapia!
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I° RICOVERO PER INTERVENTOII° RICOVERO PER RADIOTERAPIA
I^ Visita fiscale II^ Visita fiscale
IL DOCENTE, PER OVVIE LIMITAZIONI FISICHE DOVUTE ALLA MALATTIA E PER I CONTINUI
CONTROLLI SANITARI, RICHIEDE RIPETUTAMENTE AI SUOI SUPERIORI DI ESSERE
IMPIEGATO IN MANSIONI DIVERSE DALL’AULA, RICEVENDONE SEMPRE UN DINIEGO!
19Ufficio Biblioteca?
Dopo vent’anni presenta domanda di pensionamento
anticipato (36 anni già maturati) per invalidità totale.
presso la Commissione Medica del Ministero del Tesoro
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“inabile permanentemente al servizio
ma
non sussiste assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi
attività lavorativa !!!”21
RISULTATO DELLA COMMISSIONE MEDICA
•inidoneo al servizio (docente di educazione fisica)
ai sensi art. 15 DPR 461/2001 •senza il riconoscimento art. 2 comma 12
L. 335/95 (ovvero i 40 anni di servizio).
NON GLI VIENE RICONOSCIUTA L’INABILITÀ TOTALE
Si poteva pensare ad un utilizzo in altre mansioni dopo la dichiarazione di
inidoneità!!! 22
ASPETTATIVE DISATTESE
DOMANDA FATTA PER CONVINZIONE DI INABILITÀ TOTALE
RICERCA DISATTESA DEI VANTAGGI PENSIONISTICI DELLART2 COMMA 12 LEGGE 335/95
DIVENTA QUINDI IMPROBABILE CHE SI SODDISFI COMUNQUE LA RICHIESTA DI ALLEGGERIRE IL CARICO DI LAVORO DEL
DISABILE !
COSA INSEGNANO I DUE CASI ?
1 IL MALATO NON DEVE AGIRE IN SOLITUDINE
2 AVVALERSI SEMPRE DI UN SUPPORTO PERITALE MEDICO-LEGALE
3FONDAMENTALE E AUSPICABILE POTREBBE ESSERE
L’ATTIVAZIONE DI UN SERVIZIO DI CONSULENZA MEDICO-LEGALE DA PARTE DI ANIPI!
LA SALUTE secondo la Costituzione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), agenzia dell'ONU istituita nel 1948
La salute, definita nella Costituzione dell'OMS, come
"stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia",
viene considerata un DIRITTO e come tale si pone alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che
spettano alle persone.
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Questo principio assegna agli Stati e alle loro articolazioni compiti che vanno ben al di là della
semplice gestione di un sistema sanitario.
Essi dovrebbero farsi carico di individuare e cercare, tramite opportune alleanze, di modificare
quei fattori che influiscono negativamente sulla salute collettiva,
promuovendo al contempo quelli favorevoli.
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In tale contesto, la salute viene considerata più un mezzo
che un fine e può essere definita come una
risorsa di vita
quotidiana che consente alle persone di condurre una vita produttiva a livello
individuale, sociale ed economico
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