I percorsi del gusto - Motoexplora · 2020-02-12 · 44 Mototurismo I percorsi del gusto vanzale...

Post on 13-Jul-2020

0 views 0 download

Transcript of I percorsi del gusto - Motoexplora · 2020-02-12 · 44 Mototurismo I percorsi del gusto vanzale...

40 Mototurismo

I percorsi del gusto

Mototurismo 41

Blu e arancio,bianco e nero

Colori e sapori, dal mare di Acireale alla lava dell’Etna.di Claudio Vismara e Paola Colombi

Sicilia

42 Mototurismo

I percorsi del gusto

I“Percorsi del gusto” tor-nano in terra di Siciliaper un “incandescente”itinerario dove, oltre aileggendari sapori del-

l’enogastronomia siciliana, sa-ranno i colori adaccompagnarci insieme allanostra moto. In quale altroposto la natura sa offrire unatavolozza di colori così varie-gata? Un percorso che ci porterà dalblu del mare del Golfo di Ca-tania, all’arancio splendente diquel frutto straordinario qualeè l’arancia; dagli spettacolaricontrasti del bianco della neveal nero della lava del vulcanopiù alto d’Europa: l’Etna.Come sempre ci sono tutti gliingredienti per realizzare untour molto interessante: stradeentusiasmanti, una cucina ec-cellente accompagnata da pro-dotti tipici molto particolaricome i vini D.O.C. dell’Etna,un’ospitalità da riferimentoche ci consentirà di trascorrere

al meglio la nostra perma-nenza sull’isola. Come già av-venuto in altre occasioni, perla preparazione del nostro per-corso ci siamo avvalsi dellacollaborazione di MotoEx-plora, il tour operator con sedeoperativa ad Acireale: Beppeed Enza, profondi conoscitoridel territorio ci hanno fornitole giuste dritte per mettere in-sieme un bell’itinerario. Ab-biamo capito che il tourprende le mosse dal mare, piùprecisamente dalla costa diAcireale; gli aranceti ci accom-pagneranno poi all’inizio dellasalita al vulcano, passando daS. Venerina a Zafferana Etnea.Man mano che ci avviciniamoal pennacchio fumante della ‘amuntagna, un gioco avvincentetra il bianco della neve ed ilnero della lava renderanno ilnostro percorso uno spettacolounico; il tutto si conclude insfavillanti tonalità di verde daBelpasso a Leonforte. La partenza da Acireale - unadelle nove Aci - ci regala su-bito interessanti note storico-artistiche. Il nome si deve allaleggenda popolare del pasto-rello Aci, innamorato dellaninfa Galatea e ucciso dal ci-clope Polifemo per gelosia: ilsuo corpo, smembrato in noveparti, fu l’origine delle noveAci della Riviera dei Ciclopi.Acireale è una città che ci ac-coglie con numerosi palazzibarocchi e campanili, rico-struita in buona parte dopo iltremendo terremoto del 1693.Il centro è dominato dalla fa-stosa facciata barocca della ba-silica di S. Sebastiano, il cuiingresso è ornato da una ba-laustra con statue ispirate agliepisodi narrati nel Vecchio Te-

stamento; meritevole la piazzadel Duomo, caratterizzata daparticolari geometrie che nefanno una delle più bellepiazze d’Italia. Nelle strette viedel centro si respira la classicaatmosfera siciliana, con le bot-teghe che espongono la loromercanzia in pittoresche com-posizioni colorate e il mercatodel pesce in piazza Marconiche, con il vociare dei com-mercianti intenti a vendere iloro prodotti, suscita sempreun’attrazione particolare. Con-sigliamo di provare, in uno deinumerosi caffè presenti nelcentro storico, la mitica gra-nita siciliana: acqua, zuccheroe tipicamente limone o altrevarianti come la mandorla o ilpistacchio, per una ricettatanto semplice quanto rinfre-scante. La granita viene servitain bicchieri di vetro trasparentie accompagnata da una brio-che tradizionale preparata conl’uovo; in origine era il pane,oggi è ‘a granita cà briosci. Lagranita nasce nel Medioevo,dove si intraprese la pratica diconservare la neve dell’Etnaper poi rivenderla ai signoridurante l’estate insaporita disucco di limone. In questo ter-ritorio è arricchita special-mente con le mandorle eprende il nome di minnulata. Uno degli appuntamenti piùfolcloristici della Sicilia è ilCarnevale di Acireale; unevento molto sentito, che devela sua particolarità, oltre che ainumerosi carri allegorici,anche alle caratteristiche mac-chine infiorate. Acireale èanche città termale, grazie allesue antiche fonti romane diacque sulfuree; tutta la cittàsorge poi su una sorta di da-

Qui a sinistra: la basilica di S. Sebastiano in stilebarocco ad Acireale. Sotto: il centro di Agira. Quisotto: il mercato in piazza Marconi ad Acireale offretutto quello di cui si può aver bisogno per un buonpranzetto. Nella pagina accanto: la chiesa madredi S. Basilio di Regalbuto.

44 Mototurismo

I percorsi del gusto

vanzale prospiciente il mare, lacosì detta “Timpa”, che in-nalza ulteriormente le pro-prietà benefiche del luogo. Una bella strada si snoda traaranceti e casali rurali, sfo-ciando nel pittoresco borgomarinaro di Santa Maria laScala. Il borgo si stringe in-torno al porticciolo, sfog-giando ancora un aspettodiscretamente intatto; al suofianco sassose spiagge lavicheportano fino a Santa Tecla, illuogo dove pernotteremo. La-sciamo la costa ed il suo mareblu e puntiamo verso il conosbuffante ancora innevatodell’Etna. Santa Venerinasorge sulle pendici laviche delvulcano e oggi è al centro di

una zona rinomata per la pro-duzione di vini; non a caso quisi tiene “Eno Etna”, mostramercato dei prodotti tipiciagroalimentari, dell’artigianatoe vetrina dei vini Sicilia. Lazona dell’Etna si può conside-rare una delle migliori per laproduzione di vino: il clima eil terreno offrono incredibilipotenzialità per un ottimo pro-dotto. Seppure con un po’ diritardo, oggi i viticoltori diquesto territorio hanno capitole incredibili risorse di cui di-spongono; grazie ad interventimirati di miglioramento dellaproduzione in campagna ed incantina, possiamo considerarei vini dell’Etna tra i migliorisul mercato. (vedi box “Vinidell’Etna D.O.C.”)

Santa Venerina nel maggio diquest’anno ha ospitato unevento unico nel panoramamotociclistico: “Moto=Li-bertà=Legalità”. Più di unsemplice raduno motocicli-stico, un evento che ha avutoil coraggio di sfidare l’omertà,di gridare alla libertà e alla le-galità. Dalle parole di Beppe ri-sulta ben chiara lamotivazione che ha portato adorganizzare una tale manife-stazione: “Il nostro obiettivo èpromuovere un evento cheveda come protagonista asso-luta la voglia di legalità e chedia testimonianza di solida-rietà e gratitudine nei con-fronti di chi ha dato la propriavita per il bene comune. L’ideadel motoraduno nasce dallaconvinzione che chi vive unapassione, come ad esempioquella per il motociclismo, siain grado di creare aggrega-zione e rispetto per gli altri;

ovviamente la manifestazioneè aperta a chiunque vogliacontribuire, con la propria pre-senza, a creare un momentoche possa testimoniare, ancheper un solo giorno, la voglia dirinascita”. Zafferana Etneaci accoglie con due cartelli si-gnificativi: “Città del vino”,“Città del miele”. Due prodottidi assoluta rilevanza in questoterritorio sempre più vicino alvulcano: il vino, di cui ab-biamo iniziato ad apprezzarnele caratteristiche, ed il miele,alimento della salute. Mieleche nelle varie tipologie as-sume caratteristiche differentidi sapore e colore; tipici dellazona sono quelli di zagara,arancio, castagno, eucalipto,fico d’india. Un interessanteesempio di utilizzo del mielein questa stagione è il latte conil miele: si tratta di un ottimorimedio per i disturbi da raf-freddamento e dell’apparatorespiratorio, aiuta a diminuireil mal di gola e la tosse, favori-sce lo scioglimento del catarro.Per la preparazione scioglieredel miele a piacere in lattecaldo. Contro il raffreddore,sciogliere in una tazza di lattetiepido 50 grammi di miele dieucalipto e aggiungere un po’di brandy o cognac. Quest’ul-tima soluzione è da utilizzareevidentemente solo per gliadulti. La piazza centrale è dominatadalla spettacolare scalinata inpietra nera della chiesa MadreMadonna della Provvidenza,costruita invece in pietrabianca. Una sosta nelle pastic-cerie della piazza ci delizierà diuna prelibatezza: la frutta Mar-torana, più conosciuta comemarzapane. Prende il nome

Qui sopra: la piazza del Duomoad Acireale. A destra: ZafferanaEtnea, la scalinata in pietra nerafa da contrasto alla pietra biancacon cui è stata costruita lachiesa Madre Madonna dellaProvvidenza.

46 Mototurismo

I percorsi del gusto

dall’omonima chiesa di Pa-lermo e da parecchio tempo laproduzione si è diffusa in tuttala regione; tanti sono i labora-tori che ci offrono questodolce di pasta di mandorla aforma di frutta dipinta a mano. Ora ci godiamo un po’ di bellestrade nella salita all’Etna: latortuosità del percorso, unitaal sorprendente paesaggio sur-reale, ci regala forti emozioni.Sei in piega in un tornante inmezzo al bosco e tutto d’untratto ti si apre davanti agliocchi una striscia nera di lava

a ricordo di una delle nume-rose eruzioni. Come ben noto,il vulcano è attivo e ciclica-mente offre un po’ di spetta-colo, arrivando talvolta adistruggere l’opera dell’uomoche un po’ incautamente sispinge troppo nel suo raggiod’azione. Salendo di altitudinela vegetazione si fa sempre piùrara e la maestosità della vettasi manifesta in tutta la sua bel-lezza. È affascinante il cambia-mento di colori che ciaccompagnano in questo per-corso: siamo partiti con il blu

del mare e, a distanza di pochichilometri, siamo finiti in unaltro mondo; sono il nero ed ilbianco a scambiarsi, in ungioco coinvolgente di contra-sti. Transitiamo dal piazzaledello storico “Rifugio Sa-pienza”, tuffandoci in unadelle discese più emozionantiche ci sia mai capitato di per-correre. Lo sguardo una voltaspazia sulla piana di Cataniafino a scorgere il mare, unavolta insegue il pennacchiosbuffante del “Mongibello”(altro nome utilizzato per

Mototurismo 47

chiamare l’Etna,). In un conte-sto così speciale emergonotutti i piaceri della guida inmoto: poco importa se losbalzo termico dal livello delmare ai duemila metri consi-gliava uno strato in più nel-l’abbigliamento; le sensazioniche si provano, la percezionedi essere dentro al contesto,fanno sopportare ben volen-tieri qualche brivido di ariafresca che s’infila nella giacca. Tra una curva e l’altra incurio-sisce osservare le numerosecolate laviche; la loro anzianità

è evidente nelle presenza omeno della vegetazione. In al-cuni tratti la strada è di unospettacolare irreale, con i mu-retti sul ciglio che dividonol’asfalto dalla lava. Un per-corso assolutamente consi-gliato. Scendendo di quota, dopooltre venti chilometri, tro-viamo nuovamente la presenzadell’uomo nell’abitato di Bel-passo. Il centro ospita versola fine di luglio un interessantemotoraduno; quest’anno si èsvolta la 34ª edizione e come

Qui sotto: il pittoresco borgo ma-rinaro di Santa Maria la Scala.Nella pagina accanto: ad Aci-reale si gode di un’ottima vistadel mare dal famoso davanzalechiamato anche “Timpa”. Nellepagine successive: il Lago diPozzillo a Regalbuto.

48 Mototurismo

I percorsi del gusto

Mototurismo 49

50 Mototurismo

I percorsi del gusto

Mototurismo 51

52 Mototurismo

I percorsi del gusto

da tradizione viene offerto unnutrito programma con itine-rari che toccano interessantizone del territorio. Belpassonei secoli è stata ricostruitanumerose volte a causa delledistruzioni subite da terremotied eruzioni; il nome attuale gliè stato conferito nell’ultima ri-costruzione, successiva al1693, con l’intento di augu-rarle un futuro migliore.Adrano è un consistenteborgo agricolo, noto fin dal-l’antichità grazie alle terre fer-tili dell’altipiano lavico.Imponente il castello Nor-manno a pianta quadrilatera,al cui interno oggi troviamoun interessante museo archeo-logico. Altro monumentalecomplesso è il monastero e lachiesa di S. Lucia, con la fac-ciata della chiesa disposta sutre ordini con ricche ed ele-ganti decorazioni in pietra la-vica. Un susseguirsi dipiacevoli colline ci porta a Re-galbuto, cittadina dall’inte-ressante centro storico, con lagraziosa piazza che ospita lachiesa madre di S. Basilio. Unasosta per godere della tranquil-lità del luogo, è l’occasione perassaporare una delle deliziedella cucina siciliana: gli aran-cini. (vedi box “Arancini sici-liani”)

Proseguendo dopo Regalbutoci troviamo un pezzo di Siciliache non ti aspetti: verdi collinee la strada che costeggia un bellago azzurro; un ambiente che,nell’immaginario collettivo diuna regione sempre alle presecon l’acqua razionata, nont’immagini minimamente. Il Lago di Pozzillo, sebbene ar-tificiale, offre un ambiente

dove il silenzio e la natura re-gnano sovrani, dando unsenso d’incanto e di tranquil-lità; arrivando in moto, vienesubito spontaneo accostarsi efermarsi a guardare con uncerto senso di stupore. Vi ave-vamo avvisati che era un per-corso colorato e variegato!Qualche tornante e lo stuporediventa forte emozione nellasosta al cimitero di guerra diAgira, luogo scelto dai cana-desi per dare sepoltura aglioltre cinquecento soldati ca-duti durante la Seconda guerramondiale; inevitabilmentevengono alla memoria i tragicieventi di una guerra assurda... Agira può vantare una storiaantichissima: oltre ad averdato i natali allo storico Dio-doro Siculo nel II secolo a.C.,

il borgo presenta un notevolepatrimonio architettonicocomposto dai ruderi del ca-stello, l’abbazia e il Tempio diGerone. Una storia sospesa traleggenda e realtà: secondo latradizione la città fu visitatadal mitologico Ercole e fu tea-tro degli esorcismi miracolosidi San Filippo. Agira è una sosta molto inte-ressante anche per degustare lafamosa Cassatella di Agira, undolce tradizionale che si vantaanche della De.Co. - Denomi-nazione d’Origine Comunale.Originarie di Agire, si sono dif-fuse un po’ in tutta la Siciliaorientale. Dalla caratteristicaforma di mezza luna, sonopreparate con una pasta frollatenera, di un bel colore gialloper la presenza della farina di

Mototurismo 53

ceci, spolverata di zuccherovelo, e con un ripieno da lec-carsi i baffi, composta da unimpasto di cacao, mandorletritate, zucchero, scorza di li-mone ed un pizzico di can-nella. Ad un prodotto cosìesclusivo non poteva non es-sere dedicata una sagra, che sisvolge regolarmente ogni mesedi ottobre. Il nostro percorso sta volgendoal termine, non rimane chel’ultima tappa, quella di Leon-forte. Da non perdere qui è la mae-stosa fontana barocca di Gran-fonte, cuore del centro, cheebbe la duplice funzione di ar-ricchire dal punto di vista ar-chitettonico la città e di fornireacqua agli animali ed ai citta-dini del borgo. A conclusione

del nostro percorso del gustoci concediamo ancora qualchespecialità di prodotti legati alterritorio nella sosta a VillaGussio. Un percorso davvero straordi-nario quello proposto in terrasiciliana; un’isola che vale dav-vero un continente, basti pen-sare in pochi chilometri aquante belle strade abbiamopercorso, vedendo mutarecontinuamente il paesaggiodavanti alla nostra visiera. Unventaglio di sapori incredibili,dai profumi del pesce e delmare, ai sapori decisi dellacarne dell’entroterra. Un ringraziamento all’amicoBeppe e ad Enza di MotoEx-plora, che ci hanno consigliatobellezze e delizie davvero sor-prendenti.

Nelle pagine precedenti: lestrade che ci portano all’Etnasono tortuose ma offrono un sor-prendente paesaggio quasi sur-reale. Qui a sinistra: il cimitero diguerra di Agira. Qui sotto: lesuccose arance rosse e la fre-schissima granita siciliana sonosolo due delle leccornie che cioffre questa meravigliosa terra!

EventiMotoraduno Internazionaledell’EtnaFine luglio-inizio agostoMC BelpassoTel. 095913131www.motoradunoetna.it staff@motoradunoetna.it

Carnevale ad Acireale26 gennaio-5 febbraio 2011www.carnevaleacireale.com

Raduno Nazionale “Aquile sul Vulcano"MC Guzzi Club Palermo7-8 maggio 2011, Acireale (CT) www.guzziclubpalermo.it

Sagra delle pescheottobre, Leonforte (EN)www.sagradellepesche.it

Ottobrata Zafferaneseottobre, Zafferana Etnea (CT)www.ottobratazafferanese.net

Sagra della Cassatella di Agiranovembre, Agira (EN)www.cassatella.com

54 Mototurismo

I percorsi del gusto

La coltivazione della vite sullependici dell’Etna ha origini anti-chissime: i primi vini conosciuti

risalgono al V-III sec. a.C.. La “base”della viticoltura etnea poggia su vi-cende geologiche di 500.000-700.000 anni, ovvero il periodo diformazione del vulcano più alto d’Eu-ropa. In questo ambiente, su cui sisono depositati nel tempo enormiquantità di lava, il vigneto ad albe-rello, aiutato dalle terrazze faticosa-mente preparate dall’uomo, trova dasecoli la sua ambientazione ideale. La D.O.C. dell’Etna risale al 1968 e sipresenta nelle tipologie rosse, rosato,bianco e bianco superiore. I vitignimaggiormente utilizzati ed ammessidal disciplinare sono autoctoni; per irossi abbiamo il Nerello Mascalese eCappuccio, mentre per i bianchi c’è ilCarricante, il Catarratto e Minnella.L’area di coltivazione si estende dai

Arancini siciliani

Come per altre ricette, gli aran-cini risalgono al periodo delladominazione saracena. Per gli

arabi il riso era un alimento che en-trava nella dieta quotidiana; la suaelaborazione invece era riservata adoccasioni particolari come banchetti,in cui veniva servito su vassoi ed aro-matizzato con zafferano ed arricchitodi verdure, carne e spezie. Ai tempi cisi serviva direttamente dal vassoio al-lungando la mano e prelevando unpugno di riso. La panatura arrivò piùtardi e nacque dall’esigenza di ren-dere trasportabile il “pasticcio” di riso.Divenne così un alimento da viaggio,che poteva resistere senza deterio-rarsi troppo facilmente. Si crede chel’idea venne a Federico II, notoria-mente goloso di riso, il quale esco-gitò questo sistema di conservazioneper non privarsene durante le suebattute di caccia. Il ripieno ovvia-mente conobbe diverse evoluzioni, lapiù importante delle quali fu l’introdu-zione del pomodoro, che soppiantò il

450 metri fino a poco oltre i 1.000metri sul livello del mare; un am-biente che risulta pertanto molto di-versificato nelle singole zone,fornendo così numerose situazioniambientali differenti che trasmettonoalle uve - e quindi al vino - caratteri-stiche differenti. L’Etna rosso non hala popolarità del Nero d’Avola, ma lasua originalità e complessità sono ve-ramente notevoli. Il territorio vulca-nico, il clima tipicamente montano, lebrezze marine che portano notevoliescursioni termiche tra il giorno e lanotte, il carattere dei vitigni di riferi-mento: tutti elementi che offrono lapossibilità di realizzare vini di grandepregio. L’Etna rosso ha un colore ru-bino che con l’invecchiamento si fre-gia di riflessi granato, l’odore è vinosodal profumo intenso, caratteristico, dicorpo; il sapore è inevitabilmentesecco, caldo, robusto, pieno, armo-nico dotato di un piacevole equilibrio.La gradazione minima è 12.5°. L’ab-binamento con piatti tipici del territo-rio è inevitabile: pecorino sicilianostagionato, polpettone siciliano, bra-ciole, capretto, montone al forno, me-lanzane ripiene. Data la caratteristicadel vino è preferibile utilizzare calicimolto ampi per esaltarne le sue parti-colarità.

Vini dell’Etna D.O.C.

Mototurismo 55

costoso zafferano. La diffusione dellaspecialità creò anche numerose diffe-renziazioni tra una regione e l’altra,sia per quanto concerneva l’aspetto(a forma di pera, rotondi, ovali) siaper il ripieno (ragù, aggiunta di parmi-giano, cipolla, vino bianco, piselli edaltro ancora).

Ingredienti: 1 Kg. di riso - 1 Kg. di carne tritata di manzo perragù - 2,4 litri di acqua - formaggiocaciocavallo o mozzarella - pastella(acqua e farina) - pangrattato

Preparazione: cuocere il riso fino aquando non si sarà asciugata tuttal’acqua di cottura. Versare il riso cottosu un piano e lasciare raffreddare peralcune ore. Preparare nel frattempoun ragù di carne, molto denso. Ta-gliare il formaggio a dadini. Prenderecon la spatola una quantità di riso espalmarlo nella mano, al centro posi-zionare una quantità di ragù con unpo’ di formaggio. Coprire il tutto, ag-giungendo un’altro poco di riso, for-mando una palla a forma di pera - siusa farli rotondi quando sono senzasugo - quindi passare nella pastella erigirare nel pangrattato. Far riscaldarel’olio ad alta temperatura e immer-gere gli arancini completamente.Quando hanno preso la doratura,scolarli e disporli in una teglia.

MotoExploraVia Timone Zaccanazzo 7/B 95024 Acireale (CT)Tel. 0957652613Cell. 3939479201www.motoexplora.cominfo@motoexplora.com

Hotel Santa Tecla PalaceVia Balestrate 10095020 Acireale (CT)Tel. 0957634015 - 0957640171 -0957640169www.hotelsantatecla.itinfo@hotelsantatecla.it

L’Hotel Santa Tecla Palace sorge inriva al mare, sulla costa lavica a norddi Acireale; una struttura pensata perrigenerarsi e riposare in un ambientedi grande suggestione. Collocato inun ambiente magico, caldo e colo-rato che ricorda i villaggi dei pesca-tori dei tempi passati, l’hotelrappresenta un’incantevole ed ina-spettata oasi di esclusiva tranquillitàimmersa nella Riserva Naturale dellaTimpa e bagnata dalle limpide acquedel Mar Ionio, benefiche per la den-sità dei suoi sali minerali. La hall rappresenta il centro dellastruttura, in una piazza arredata congusto, e diventa punto di ritrovo per

relax e divertimento. Nelle stanze pre-vale l’equilibrio tra design contempo-raneo e comfort. L’utilizzo di materialitradizionali e innovativi, come il ta-tami, la pietra lavica ed il legno diulivo, creano sorprendenti armoniecromatiche e conferiscono all’am-biente una calda e intima atmosfera.Terra di agrumi, pesce fresco, sapo-rite carni, dolci prelibati, ricca di vinipregiati e rotondi come le sue forme,la Sicilia è la regina della cucina delMediterraneo. Il ristorante prende ilnome di “Pontile”, perché la sua ca-ratteristica è la struttura in legno delpavimento con insenature di vetroche creano delle cromie di luci az-zurre come il mare. Il menu è frutto dipassione, competenza, sapori tradi-zionali ed anche insoliti accostamenti

Notizie utili

56 Mototurismo

I percorsi del gusto

rienza, accoglie l’ospite nel suo localecon arredi rustici ma gradevoli cheaiutano a rendere la permanenza pia-cevole. Gradevole anche lo spazioesterno, dove prendere un aperitivoalla vista dell’Etna. I menù propostisono semplici ma gustosi ed intri-ganti. La protagonista è la carne,sempre tenera e di ottima qualità, cu-cinata direttamente su braci ardentinella sala. Morbidi bocconi che sisposano con i vini D.O.C. dell’Etnadella grande terra siciliana. La sceltadei formaggi è sorprendente, accom-pagnati da miele, marmellate e mo-starde; ampia risulta anche la varietàdi salumi tipici locali. Vediamo neldettaglio alcune proposte del risto-rante: per iniziare verdure in pastella,crocchette e taralli con anice; si pro-segue con un mix di formaggi tra cui

non può mancare il piacentinu, for-maggi con pistacchio, peperoncino,erbe aromatiche, abbinati a miele dizagara. Spettacolare il salame di S.Angelo di Brolo, tagliato a coltello concarni dei maiali neri dei Nebrodi, ca-ponata con uvetta, pinoli e Parmi-giano, funghi dell’Etna da soli o con letrofie, pomodori pachino, prezzemoloe sfoglie di Reggiano. Si proseguecon pasta ripiena di carciofo violetto,pancetta arrotolata di maiale con ci-pollata, tritato di magro di vitello, aro-matizzato con foglie di limone e

in chiave rinnovata. Ne citiamo alcuni,giusto per far venire l’acquolina inbocca: arancino con gambero rossodi Mazzara, fagottino di sarde di sco-gliera con ripieno di verdure, bucatinialla carbonara di tonno con pecorinopepato, caramelle di pesce spada af-fumicato con melanzane... La cartadei vini include etichette accurata-mente selezionate con prevalenza deigrandi vini siciliani ed italiani. Nellabella stagione la terrazza sul mare di-venta lo scenario ideale per degu-stare un drink o semplicemente pertrascorrere piacevoli momenti direlax. La piscina ad effetto otticocontinuo nel mare è una vera chicca.Prezzi a partire da € 110.

Ristorante “La Lumera”Via Princessa, 1895010 S. Venerina (CT)Tel. 0957000487 www.lalumera.com

Nuovo look al locale, rinnovato daAlfio, forte di una ventennale espe-

Mototurismo 57

ricca di pregevoli qualità architettoni-che, di affreschi e bassorilievi. Il com-plesso si compone di due unità: laVilla ed il Palmento. Le originali can-tine del Palmento sono una vera cu-riosità dell’architettura siciliana.All’origine il Palmento era destinatoalla trasformazione dell’uva; ancoraoggi possiamo vedere restaurato ilgrande torchio a vite e la vasca diraccolta. La struttura dispone di 49camere, con diverse tipologie di of-ferta, di ristorante che possiamo defi-nire un museo etno-antropologico,bar, enoteca, pizzeria, centro con-gressi, beauty farm, due piscine,campi da tennis, campo da golf anove buche. Nel complesso della Villasi possono visitare cinque sale

museo, riccamente decorate con af-freschi e stucchi, damaschi, pitture,arredamenti d’epoca, cristalli, porcel-lane, argenti. Il ristorante “Il Torchio diCatone” si trova al pian terreno delPalmento, sotto la sala di pigiatura;l’ambiente è tutto in pietra viva, cottoe legno ed al suo interno vi èun’esposizione permanente dedicataalla civiltà contadina. I piatti servitisono quelli della tradizione con pro-dotti tipici locali: macco di fave di Le-onforte con crostino di pane, strigolial pistacchio di Bronte, tagliatelle conpolpa di maialino dei Nebrodi e fun-ghi porcini dell’Etna, falso magro al-l’ennese, medaglione di manzo alcioccolato di Modica. Pernottamentoda € 70, ristorante da € 30.

verdure di campo. Per concludere unsemifreddo alle mandorle è quelloche ci vuole. Ottima la pizza in tutte lesue varianti, in abbinamento con birrenazionali e internazionali. Prezzi da €20 a € 40.

Hotel Golf & Spa Resort “Villa Gussio Nicoletti”S.S. 121 Km. 94,750 (Stazione Pirato) 94013 Leonforte (EN)Tel. 0935903268 - 0935906552www.villagussio.it

Villa Gussio Nicoletti è una villa patri-zia, attualmente sotto la tutela dellaSopraintendenza ai Beni Culturali.Costruita fra il 1600 ed il 1800, è