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INTERAGEINGPATTO
TRA GENERAZIONI IN AZIENDA
LA RIVISTA DI MANAGERITALIAN. 3 MARZO 2013
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIOPoste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)
INTERAGEINGPATTO
TRA GENERAZIONI IN AZIENDA
POLIZZE ASSICURATIVE:COSA SI PUÒ DETRARRE
L’EFFICACIA DELLA PAROLA:MENO TWITTER PIÙ POESIA
POLIZZE ASSICURATIVE:COSA SI PUÒ DETRARRE
L’EFFICACIA DELLA PAROLA:MENO TWITTER PIÙ POESIA
••01.COPERTINA_3_13 14-03-2013 17:13 Pagina 1
MARZO 2013 3
Sommario
Editoriale4 Il nostro impegno
per un’Italia possibile
Copertina6 Guerra aperta
tra giovani e senior?
Cfmt14 L’efficacia della parola:
meno Twitter più poesia
Fisco20 Polizze assicurative:
cosa si può detrarre
Consumi26 Supermercato 3.0
Diritto32 Adozione, vademecum
per aspiranti genitori
Azienda44 La collaborazione
si fa “social”
InfoMANAGERConvenzioneAntonio Pastore
59 Assicurazione Ponte:importanti novità
63 La rivalutazione dellapolizza di capitale differitoper l’anno 2012: 3,74%
Manageritalia60 Assistenza fiscale:
50&più Caaftorna in Associazione
62 Cud online per i pensionati
FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONALDEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
R
Fondo di previdenza Mario Negri
Associazione Antonio Pastore
CFMTCentro di formazionemanagement del terziario
Fondo assistenza sanitaria dirigentiaziende commerciali
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato
INTERAGEINGPATTO
TRA GENERAZIONI IN AZIENDA
LA RIVISTA DI MANAGERITALIAN. 3 MARZO 2013
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIOPoste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)
INTERAGEINGPATTO
TRA GENERAZIONI IN AZIENDA
POLIZZE ASSICURATIVE:COSA SI PUÒ DETRARRE
L’EFFICACIA DELLA PAROLA:MENO TWITTER PIÙ POESIA
POLIZZE ASSICURATIVE:COSA SI PUÒ DETRARRE
L’EFFICACIA DELLA PAROLA:MENO TWITTER PIÙ POESIA
Iniziative Manageritalia30 Premio Eccellenza 2013
40 XXVI Torneo di tennisManageritalia
48 Campioni d’inverno
Our point of view 51 Interageing: a pact
between generations in the company
RUBRICHE
18 Non solo consumi
29 Orizzonti di management
36 A tu per tu con...
38 Territori
52 Di buon grado
53 Arte
54 Libri
55 Letture per manager
57 Lettere
58 ...al fin della licenza, io tocco!
Al centro della rivista VADEMECUM & GARANZIE 2012
il quarto inserto
CASO MORTE
IL NOSTRO IMPEGNO PER UN’ITALIA POSSIB
A ridosso delle ultime elezioni abbiamo presenta-
to e condiviso le proposte del nostro Program-
ma per il rilancio del paese. Lo abbiamo fatto in
giro per l’Italia, in 11 incontri, con i rappresentanti delle
forze politiche candidati nelle diverse regioni per le ele-
zioni nazionali. Quasi 150 i candidati che hanno parteci-
pato, di cui 22 eletti alla Camera e 16 al Senato.
L’iniziativa di Cida, Manageritalia e Federmanager ha
dato seguito all’azione di contaminazione della politi-
ca voluta da #Prioritalia, nata lo scorso agosto con lo
scopo di diventare sempre più un soggetto sociale in-
fluente. A novembre, poi, in 5.000 abbiamo presentato
le nostre proposte per il rilancio dell’Italia al premier
Mario Monti. Non potevamo quindi stare fermi nel-
l’agone elettorale.
Abbiamo trovato in quasi tutti gli schieramenti ampia con-
divisione di alcune riforme, come quella sulla competiti-
vità, sul fisco e sulla spesa pubblica. Abbiamo sperimen-
tato che se la politica si concentra sui programmi è più fa-
cile trovare condivisione. Basandosi solo sugli schiera-
menti è facile arrivare allo scontro.
Da più parti abbiamo ricevuto apprezzamenti per l’im-
pegno che ci siamo assunti per senso di responsabilità
verso un paese in evidente difficoltà. Un impegno non
solo a tutela delle categorie che rappresentiamo, ma più
in generale nell’interesse dell’Italia, degli italiani e del
nostro futuro.
Ma non ci siamo fermati a questo. Abbiamo individua-
to sei aree prioritarie del nostro Programma e le abbia-
mo inserite all’interno di una piattaforma collaborativa
sul web che ha ottenuto 10mila interventi da parte di tan-
tissimi associati a Cida. Ogni suggerimento verrà valu-
tato attentamente e preso in considerazione nella reda-
zione definitiva delle nostre priorità per l’Italia.
L’intera operazione ha avuto un sicuro ritorno in termini
di visibilità dell’Organizzazione nel suo complesso, ma si
Editorialea cura del presidente Manageritalia
MARZO 2013 55
potrebbe dire della categoria; al di là delle sigle federa-
li o confederale, il messaggio passato è che “i manager
hanno voluto avanzare le loro proposte per il rilancio
del paese”. Abbiamo riempito un vuoto che, per am-
missione degli stessi candidati, c’è stato in questa cam-
pagna elettorale. Lo abbiamo fatto con un metodo as-
solutamente innovativo: i politici non hanno preso la
parola per fare campagna elettorale, ma per esprimer-
si su un programma politico concreto, attraverso un di-
battito costruttivo in una campagna elettorale dove i
toni eccessivi hanno coperto il vuoto dei programmi.
Inoltre, c’è stata una forte osmosi tra le strutture del-
le Organizzazioni confederate nella Cida che hanno
collaborato, fornendosi sostegno reciproco. E anche
grande coesione tra le strutture federali e le associa-
zioni territoriali. A tale proposito desidero ringrazia-
re i presidenti e tutto il personale delle Associazioni
per l’ottimo lavoro di squadra.
Abbiamo dimostrato che è possibile partecipare alla
vita politica producendo proposte, discutendole di
persona e via web, concentrando la libera partecipa-
zione dei cittadini, senza però assumere toni aggres-
sivi o puntare tutto sulla “distruzione creativa”.
C’è anche troppa “distruzione” nel nostro sistema
economico, nel tessuto sociale e nella cultura politi-
ca: è il momento di avviare la ricostruzione.
Cosa accadrà adesso?
Comincerà la nostra attività di monitoraggio della
politica per controllare la coerenza dell’operato di
governo e Parlamento e far sì che quanto promesso
venga realmente realizzato. Perché l’Italia che voglia-
mo deve ripartire da una politica che faccia le cose,
ne renda conto e le faccia bene nel rispetto dell’ac-
countability, cioè il principio per cui la politica deve
dare conto di quello che fa e su questo essere valuta-
ta. E alle promesse devono corrispondere i fatti.
Perché l’Italia che vogliamo non può prescindere dal-
la certezza che la politica si adoperi per intervenire
su alcune priorità: competitività aziendale, welfare,
sanità, fisco, riforma dell’ordinamento della Repub-
blica e delle pubbliche amministrazioni, istruzione,
università e ricerca.
In questo momento storico particolarmente critico ser-
ve una visione e un grande “progetto paese” che ne
alimenti, stimoli e indirizzi le potenzialità. Per questo
chiediamo alla politica di assumersi fino in fondo la
propria responsabilità: dare al paese una guida all’al-
tezza delle aspettative dei cittadini.
L’Italia non può essere bloccata dai tatticismi nuovi
e vecchi. La politica deve garantire la governabilità,
e anche questa volta non ha dato le garanzie che tut-
ti noi ci aspettavamo. Nel momento in cui scrivo c’è
ancora grande incertezza. Quando leggerete questo
mio editoriale spero che i leader politici avranno sa-
puto indicare una via d’uscita dalla situazione di stal-
lo successiva alle elezioni.
Ma le azioni per il rilancio non passano solo attra-
verso le leggi. Anche noi, come parti sociali, dob-
biamo agire nell’interesse collettivo, produrre, au-
tonomamente e insieme, visioni e soluzioni per re-
cuperare la competitività del sistema produttivo e
l’efficienza delle pubbliche amministrazioni. Il mo-
mento di indiscutibile gravità impone a tutti di fa-
re la propria parte.
Noi manager abbiamo dimostrato di avere idee e
strumenti utili per il nostro paese, lavoreremo affin-
ché un ampio ventaglio di soggetti sociali possa con-
dividerne lo spirito e uscire dalla cappa di torpore
post-elettorale.
Guido Carella
(guido.carella@manageritalia.it)
O IBILE
GUERRA APERTA T
GIOVANI E SENI
«BENVENUTO, ti faccio fare un giro degli uf-
fici e ti presento i tuoi colleghi». Il ragazzo
si guarda attorno e segue chi lo introduce
nel nuovo ambiente facendo domande.
Strette di mano. Sorrisi. Qualche frase di
circostanza e si comincia.
L’ingresso di un giovane in azienda è sempre
una scommessa. Ci vuole un po’ di tem-
po per valutarlo, per capire se la
nuova risorsa fresca di studi e
con poche esperienze pro-
fessionali, più o meno rile-
vanti, sia stata un buon inve-
stimento o meno. Qual-
che timore c’è: sarà la per-
sona giusta? si darà delle
arie con quella laurea e ma-
gari anche il master? con
tutte quelle specializza-
zioni e lingue conosciute?
non sarà troppo qualifica-
to? e se farà carriera, io che
fine farò? Già, non nascon-
diamoci dietro a una foglia
di fico: dietro ai modi affa-
bili dei colleghi l’ap-
prensione c’è.
Soprattutto di
questi tem-
pi, in cui
trovare un lavoro è
difficile quanto mantenerlo.
Copertina
MARZO 20136
Manageritalia fa lucesulla convivenza inazienda tra generazionidiverse e propone ilprogetto InterAGEing.Se è opinione diffusache oggi le tensioni sono evidenti, da partedei manager c’è ladisponibilità a fare da tutor e a investire su chi si è appenaaffacciato al mondo del lavoro
••03INTERAGEING 14-03-2013 17:33 Pagina 6
TRANIOR
In tempi di rottamazione chi ci va
di mezzo sono anche i senior, ma-
nager compresi, che vedono vacil-
lare l’immagine di incrollabili pun-
ti di riferimento in azienda.
L’imbarbarimento del mondo del
lavoro, il mors tua vita
mea insomma, è og-
MARZO 2013 7
gi più che mai un problema serio.
Chi si occupa di risorse umane lo
sa: in piena crisi economica, alla lu-
ce della nuova riforma pensionisti-
ca che ha allungato la permanenza
al lavoro, e della sem-
pre maggio-
re difficoltà dei giovani a entrare
nel mondo professionale, i di-
scorsi sul “facciamo squadra” ri-
schiano di apparire slogan di-
stanti dal clima di incertezza e
diffidenza.
I “vecchi” sono da rottamare?
Manageritalia ha voluto capire
allora se in azienda si recita la
commedia col pugnale sempre
pronto, oppure se, nonostante
tutto, i rapporti intergenerazio-
nali sono più fluidi di quanto si
possa credere. Lo ha fatto con
due indagini, su un campione di
600 italiani occupati 15-64enni e
di 830 manager del terziario. Per
entrambi non si scappa: l’età di
permanenza al lavoro si deve al-
zare, a patto però che si trovino
soluzioni di sistema e aiuti con-
creti da parte delle associazioni
di rappresentanza, sindacati e
istituzioni. Condivisa da tutti, la
preoccupazione circa il proprio
futuro pensionistico (88%).
Qual è il compito delle aziende?
In primo luogo devono impe-
gnarsi per favorire la produttivi-
tà di ogni lavoratore. E i “vecchi”
?L’ingresso di un giovane
in azienda è sempre una scommessa.
Ci vuole un po’ di tempoper valutarlo
••03INTERAGEING 14-03-2013 17:33 Pagina 7
Come trasformare un problema oggettivo in
una grande opportunità? Interageing - Un
patto tra le generazioni in azienda (a pagina
10 i dettagli) è l’ultima iniziativa del Gruppo Donne
Manager di Manageritalia.
L’obiettivo è concentrarsi ancora una volta sul vero
punto di forza delle imprese: il capitale umano. Sul
tema dei rapporti intergenerazionali in azienda, per
Marisa Montegiove, coordinatrice del Gruppo, «è in-
dispensabile sviluppare un patto tra generazioni, ma
oggi se ne trova ancora poca applicazione, visto che
solo il 14% delle imprese sta facendo qualcosa e il
15% pensa di farlo. Il tempo dei contratti generazio-
nali è arrivato, anche se c’è bisogno di allargare le
esperienze pratiche».
La presentazione del progetto è avvenuta nell’ambi-
to di una tavola rotonda moderata da Romano Be-
nini, giornalista ed esperto di politiche del lavoro, lo
scorso 15 febbraio a Milano. Ecco qualche battuta dal
dibattito.
GIULIANO CAZZOLA, esperto di lavoro e pensioni: «Il si-
stema pensionistico italiano è uno dei più virtuosi, ora
dobbiamo lavorare per facilitare sinergia e passaggio
intergenerazionale a livello legislativo, dove qualco-
sa stiamo facendo, e in azienda, dove va fatto molto di
più. Qui i manager hanno un ruolo chiave».
MARZO 20138
Copertina
sono da rottamare? Nemmeno
per sogno. Se per il 48% degli ita-
liani intervistati a 60 anni non
tutti possono dare il massimo di
sé, si può continuare a dare il
proprio contributo alle aziende e
alla società, però con un ruolo
nuovo. Per l’85% gli over 60 do-
vrebbero diminuire la mole di la-
voro e gli impegni. Per il 59% ac-
cettare la sfida di legare la retri-
buzione ai risultati, aumentando
la quota di stipendio variabile.
Un nodo da sciogliere
Il conflitto è innegabile: per il
campione di italiani oggi c’è guer-
ra aperta tra giovani e anziani
Nasce Interageing, InterAGEing fa partedell’area Lavoro e welfaredel Piano operativoManageritalia 2012-2016
••03INTERAGEING 14-03-2013 17:33 Pagina 8
9
LAURA PIATTI, capo segreteria tecnica del ministero del
Lavoro (vedi intervista a pagina 12): «Le leggi, e in Italia
ne abbiamo alcune valide, come il recente decreto mini-
steriale sull’interageing, sono un buon riferimento, ma
dobbiamo stringerci tutti, istituzioni e parti sociali, intor-
no a un nuovo patto sociale per dare slancio e lavoro ai
giovani e motivare, accompagnando in modi flessi-
bili e personalizzabili i senior alla pensione».
JOLE VERNOLA, direttore centrale Politiche del lavoro e
del welfare di Confcommercio: «È importantissimo il
ruolo delle parti sociali per essere da stimolo e dare li-
nee guida alle aziende e ai lavoratori, un modo per aiu-
tarli a cambiare, personalizzando sulle specifiche esigen-
ze aspetti quali quello dell’interageing, ma anche della
produttività».
GIOVANNI CHIABRERA, responsabile macroarea Nord di
Italia Lavoro spa: «Per competere serve innovare, collabo-
rare, e tutto questo richiede una gestione manageriale che
tantissime pmi non hanno. Per queste a breve partiran-
no incentivi volti a favorire l’ingresso in azienda di
manager attualmente inoccupati. Un modo per dare
competitività alle aziende e non disperdere valide profes-
sionalità delle quali la nostra economia ha tanto bisogno».
MASSIMILIANO FEDRIGA, deputato, XI commissione
permanente Lavoro pubblico e privato: «È essenziale far
ripartire il sistema produttivo riducendo pressione fi-
scale e costo del lavoro. In Italia possiamo fare le miglio-
ri riforme del lavoro possibile, ma il problema base è far
ripartire il comparto produttivo».
RENATO MERZ, direttore risorse umane, Abb Italia: «Oc-
corre agire al più presto per affrontare da un lato il nodo del-
le pensioni, anche con l’incentivo verso forme di fondi pri-
vati, come avviene ad esempio in Svizzera, dall’altro per per-
mettere ai lavoratori over 60 di lavorare attraverso for-
me di tutorship o di consulenza».
PASCAL SCHEIWILLER, responsabile Svizzera e Europa Lee
Hecht Harrison: «L’innalzamento dell’età demografica è og-
gi una sfida per tutti i paesi e di conse-
guenza per le aziende. Offrire oppor-
tunità professionali ai lavoratori se-
nior è un’esigenza condivisa in tutti
i paesi europei. Il vostro progetto raf-
forza un concetto chiave nel mercato del
lavoro attuale: quello della flessibilità,
che favorisce sviluppo e occupazione».
MATTIA GRANATA, assessorato al la-
voro del Comune di Milano: «Il patto
tra generazioni in azienda è ugua-
le al patto tra generazioni nella so-
cietà. Politiche che stimolino la cresci-
ta a livello locale a supporto delle
aziende sono senza dubbio un must».
MARZO 2013
g, patto tra generazioni in azienda
Marisa Montegiove Pascal Scheiwiller
••03INTERAGEING 14-03-2013 17:33 Pagina 9
IL PROGETTO I N P I L L O L EGLI OBIETTIVI
� Individuare per ogni azienda la soluzione più
idonea e sostenibile per migliorare l’intera-
zione produttiva e serena tra generazioni.
� Sostenere e diffondere prassi innovative a
testimonianza di cambiamenti culturali e or-
ganizzativi etici, sostenibili e competitivi.
� Far leva su soluzioni giuslavoristiche esisten-
ti e/o sostenibili per introdurre formule di
collaborazione tra diverse generazioni, esal-
tando le opportunità.
� Affiancare aziende proattive nella realizzazione
di pratiche virtuose per la gestione degli staff
manageriali come entità aperte al cambiamen-
to e all’innovazione, leader di nuovi modelli so-
cialmente ed economicamente efficaci.
LE PROPOSTE
� LA STAFFETTA Trasformazione, su base volontaria, del ruolo del senior da lavoro
full a part time (senza perdita di contribuzione) a favore dell’inserimento di un ju-
nior con contratto di apprendistato (nel suo stesso team o nell’azienda) con l’obiet-
tivo di realizzare un vero piano di successione.
� IL VARIABILE Revisione, su base volontaria, del pacchetto retributivo del dirigen-
te (con inserimento di un junior in apprendistato), introducendo un nuovo bilan-
ciamento tra fisso e variabile con la prospettiva di realizzare maggiore profitto al
raggiungimento di obiettivi prefissati, concordati e sistematicamente misurati.
� IL TANDEM Abbinamento di collaboratori senior/junior, affini per area funziona-
le e aspirazioni professionali, cui affidare l’esecuzione di progetti congiunti, mi-
surabili e premiabili da bonus al raggiungimento.
� IL MENTORING Strutturazione di un piano formativo (learning by doing) tra due
collaboratori senior/junior selezionati per potenzialità professionali cui affidare
l’esecuzione di progetti congiunti, misurabili e/o preparare la successione o la fi-
liera di nuovi manager.
(68%). Mentre i primi scalpitano
per crescere, i secondi sono obbli-
gati a restare al lavoro più a lun-
go (68%). I manager non dovreb-
bero stare a guardare, possono e
devono aiutare i più giovani a in-
serirsi e a lavorare al meglio in
azienda (96%), ma solo uno su
due (53%) ritiene che i giovani ab-
biano un grande rispetto per chi è
più anziano e può trasmettere lo-
ro esperienza e competenza. Allo
stesso tempo, si pensa che i mana-
ger temano i giovani (64%). Il 45%
ritiene che chi è entrato nel mon-
do del lavoro ruba il posto ai più
MARZO 201310
Copertina
Sul blog donne.manageritalia.it tutti gli approfondimenti sul progetto Intera
••03INTERAGEING 14-03-2013 17:33 Pagina 10
VANTAGGI PER TUTTI
PER L’AZIENDA � nuovi modelli organizzativi che contemplino anche forme di rilascio responsabile di risorse;
� capitalizzare le competenze dei senior, in termini di conoscenza, esperienze e maturità, inserendo nel
contempo dei junior, portatori di nuove competenze;
� creare un clima lavorativo positivo attraverso la valorizzazione di tutte le risorse aziendali;
� migliorare la corporate reputation;
� crescita della produttività aziendale grazie al miglioramento delle performance individuali e di team.
PER I DIPENDENTI � conservare e/o guadagnare il posto di lavoro;
� opportunità di apprendimento, percorsi di carriera, piani di successione e nuovi progetti;
� opportunità di premi, miglioramento delle performance individuali, crescita del senso di appartenenza
e miglioramento del clima aziendale.
PER LA SOCIETÀ � opportunità di guidare il patto sociale tra generazioni;
� realizzare un cambiamento culturale e una sostenibilità più profonda del mercato del lavoro;
� arginare eticamente il momento di crisi;
� valorizzare il patrimonio di competenze come asset produttivo a vantaggio dell’intera comunità;
� creare una strada alternativa al ricorso agli ammortizzatori sociali.
MARZO 2013 11
erageing. Per maggiori info: interageing@manageritalia.it oppure 0262535030
anziani solo quando il minor co-
sto prevale su tutto.
Senior: tutor verso i più giovani?
Sì: il 93% sarebbe disposto ad ac-
cettare un incarico volto a tra-
smettere la propria esperienza ai
giovani e un’ampia quota (70%)
concorderebbe su base volontaria
con l’azienda una riduzione del-
l’orario di lavoro e della retribu-
zione, con il mantenimento di
una contribuzione pensionistica
pari al tempo pieno precedente,
in cambio del tutoraggio verso un
giovane. Pochi sarebbero invece
orientati a concordare con l’a-
zienda una riduzione secca di
orario e retribuzione (44%) e an-
cora meno ad accettare un pen-
sionamento anticipato con decur-
tazione della pensione per assu-
mere un giovane (32%).
Manager disponibili a far crescere
Qualche dato dall’indagine paral-
lela sui manager. Il punto di vista
è particolarmente interessante in
questo caso perché arriva da un
osservatorio diretto e privilegiato.
Prima di tutto, i manager smenti-
scono l’ex ministro Elsa Fornero: i
giovani non sono affatto choosy.
Grande rispetto poi per i più an-
••03INTERAGEING 14-03-2013 17:33 Pagina 11
L’OPINIONE Laura Piatticapo segreteria tecnica ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
Cosa ne pensa del nostro progetto Interageing?
«È interessante, tant’è che lo abbiamo non solo spon-
sorizzato, ma anche fatto precedere da un’iniziativa
specifica del ministero del Lavoro che utilizza il fon-
do Welfare to work per finanziare queste forme di
staffetta intergenerazionale. Quel che ci piace è pro-
prio l’idea di combinare forme di pensionamento
graduale che non sono forme espulsive ma, anzi, raf-
forzano le competenze che potrebbero uscire a breve,
rendendole ricche e trasferibili a chi invece accede al-
l’azienda. Ci interessa molto proprio questa fusione
tra competenze generazionali, senza contare l’impat-
to sull’occupazione che può essere molto importan-
te per il ministero del Lavoro. In questo modo si ar-
ricchisce il patrimonio di competenze del paese: sia-
mo molto indietro su ciò che in Europa si chiama skill
strategy e questo indebolisce la produttività del pae-
se e delle nostre aziende».
Quali sono i punti del progetto in comune con le vo-
stre proposte?
«Il vostro progetto riguarda un target specifico di
lavoratori, i manager, che hanno un’esperienza di
direzione d’azienda e hanno raggiunto certi livelli,
anche di competenze comportamentali specifiche
da trasferire. Il nostro progetto pensa invece, con
uno schema del tutto simile, a lavoratori e lavora-
trici di tutti i tipi: tecnici, amministrativi, manua-
li… Quindi credo che Interageing, rientrando in
questo filone, possa accedere (dipenderà ovvia-
mente dall’azienda e passando dalla Regione) ai
fondi stanziati, perché noi abbiamo inserito l’acti-
ve ageing, ma soprattutto le staffette generaziona-
li, nella nuova programmazione del Fondo sociale
europeo. Questo è l’elemento concreto di contatto,
MARZO 201312
Copertina
ziani, che hanno esperienza da
dare (63,8%). Gli intervistati af-
fermano inoltre che non solo pos-
sono, ma devono aiutare i giova-
ni a inserirsi e a lavorare in azien-
da (99%). Per un manager, far
crescere i più giovani è un dove-
re (97,3%) e, anche in una logica
“egoistica”, è necessario avere
una squadra valida (95,3%).
A differenza di quanto è emerso
dall’indagine sugli italiani, per i
dirigenti in azienda non c’è un ve-
ro e proprio scontro tra giovani e
senior (66%). Gli over 60, d’altro
canto, non devono essere rottama-
ti perché non sono meno produt-
tivi rispetto ai più giovani.
I manager sanno dunque che il va-
lore delle persone non ha età. Det-
to altrimenti, per loro scommette-
re sui giovani è oggi prioritario. Il
talento va cercato e coltivato, ma
allo stesso tempo l’esperienza de-
cennale è un patrimonio per le
aziende che sarebbe sciocco igno-
rare o, peggio, disperdere. �
••03INTERAGEING 14-03-2013 17:33 Pagina 12
e quello che voi potete fare, perché siete un’Asso-
ciazione in cui ci sono manager e quindi anche ca-
pi del personale».
Questo come può influire?
«L’azione dei capi del personale è molto importante.
Il capo del personale di nuova generazione è colui o
colei che riesce a interpretare le relazioni con il per-
sonale anche in questo modo, veramente produttivo,
perfino da un punto di vista lavorativo; a non consi-
derare il personale solo come un costo; a non consi-
derare l’esodo forzoso come unica possibilità per ri-
durre chi è in eccedenza o anziano».
La politica può dare delle risposte di fronte alla fuga dei
cervelli e alla richiesta, soprattutto da parte dei giova-
ni, di meritocrazia nel mondo del lavoro?
«La politica potrebbe farlo dando qualche buon
esempio! Può sicuramente ricreare le condizioni per
avere un paese attrattivo e attraente per i nostri gio-
vani e per le imprese. Per i giovani molto andrebbe
fatto sul fronte del sistema scolastico, ma i nostri cer-
velli escono anche perché non trovano più imprese
che abbiano bisogno di alte qualifiche. Dobbiamo fa-
re attenzione perché stiamo perdendo eccellenze in
termini di ricerca e innovazione. Anche le aziende
devono recuperare il rischio imprenditoriale, ma è
un circolo vizioso perché significa investire di nuo-
vo in innovazione e talenti, cosa che spesso non fan-
no perché sono piccole, anche troppo piccole, e non
sono in grado di creare network».
Quindi, come fare?
«Il processo dovrebbe essere guidato dal governo.
Spero che il prossimo vada avanti su un progetto che
noi abbiamo iniziato e che coniuga filiere formative
con filiere della ricerca e produttive con il mercato del
lavoro. Soltanto questa filierizzazione, che crea valo-
re aggiunto e serve al tessuto produttivo, che poi se
ne alimenta producendo lavoro, diventa interessan-
te. Se la perdiamo, come sta succedendo, il nostro
vantaggio comparato in Europa, che è già molto bas-
so, rischia di diventarlo ancora di più».
È vero che la formazione professionale si è abbassata
di qualità?
«Sì, sono dati che ci arrivano da alcuni indicatori di
valutazione e che ci pongono paese fanalino di coda
nella formazione cosiddetta permanente. Di forma-
zione ne eroghiamo molta, ma non facciamo una co-
sa che tutti gli altri paesi fanno: analisi d’impatto.
Dobbiamo imparare a farla (per esempio valutare a
posteriori a cosa è servito un corso). Lo può fare
l’azienda, ma dovremmo avere un sistema in grado
di gestire queste valutazioni. È qui che la qualità si
perde, e si perdono anche quelle eccellenze in termi-
ni di centri di formazione che non riescono a diven-
tare sistema. L’appello che faccio alla vostra Federa-
zione è: avete i manager, una leva importante per fa-
re cultura, quindi conto sulla vostra sensibilità in
questa direzione».
MARZO 2013 13
••03INTERAGEING 14-03-2013 17:33 Pagina 13
MARZO 201314
Cfmt
Far seguire alle idee i fat-
ti: solitamente con que-
sto spirito le organizza-
zioni si predispongono
a un nuovo progetto. Ogni volta
che si mette a punto un piano, di
qualunque tipo esso sia, l’obietti-
vo è quantificare il risultato e la-
vorare per non disattenderlo. In
altre parole, si agisce per trasfor-
mare le idee in realtà, mettendo
in pratica la teoria.
I modelli che si seguono però non
hanno luci e neppure colori, non
risentono delle emozioni e della
forma delle relazioni, non vivono
di dubbi e ripensamenti. Non so-
lo, gli schemi della teoria risulta-
no piuttosto rigidi in un contesto
che invece muta continuamente.
Per questo, le cosiddette compe-
tenze chiave, le regole condivise
a priori, i modelli ritenuti vincen-
ti sulla carta sono oggi insuffi-
cienti se non a volte dannosi.
Occorre introdurre un nuovo stru-
mento, la domanda, per aprire
Torna “Pensieri stupendi”,un percorso per scuotere le nostre abitudini mentali, professionali e di comportamento.Prima tappa: quello che c’è dietro le parole.Ne parliamo con lo scrittore Aldo Novee con il linguista Stefano Bartezzaghi
Valeria Cantoni
L’EFFICACIA DELLA
PAROLA:MENO TWITTER,
PIÙPOESIA
••04CFMT_INTERVISTA 14-03-2013 17:08 Pagina 14
MARZO 2013 15
Stefano Bartezzaghi: «Sapere quan-
do usare un tecnicismo e quando
un’immagine è essenziale per non
rivolgersi solo a chi condivide il
proprio gergo. Un pensiero inge-
nuo ma diffuso è che l’interlocuto-
re capirà esattamente quanto noi
vogliamo far dire alle parole, né
più né meno. Ma invece il linguag-
gio è ricco di altri sensi e se non ci
si pensa si finisce a dire cose come:
“È sceso in campo sull’onda di un
nuovi interrogativi. Questo signifi-
ca porre più attenzione al proces-
so, lavorare sulle possibilità alter-
native in un momento di scarsità di
risorse. Che cosa accade se ci inter-
roghiamo sul perché di ciò che fac-
ciamo e soprattutto sulle altre mo-
dalità di cui possiamo disporre?
Con questo spirito, nel 2013 il
Centro di formazione manage-
ment del terziario (Cfmt) orga-
nizza, in collaborazione con la
società di consulenza Trivioqua-
drivio, “Pensieri stupendi”, che
prosegue dopo l’avvio promet-
tente dello scorso anno.
Si tratta di un percorso in quattro
tappe, nelle quali Trivioquadrivio
farà incontrare artisti e intellettuali
dalle visioni ampie per creare op-
portunità che aprono
stimolanti do-
mande e ispirano
nuove visioni per scuotere le abi-
tudini mentali, professionali e di
comportamento di chi ogni giorno
si trova ad affrontare problemi, re-
lazioni e sfide.
Abbiamo inaugurato il percorso
con un dialogo dedicato al ruolo
della parola nelle relazioni. Il
poeta e scrittore Aldo Nove e il
giornalista, esperto di linguisti-
ca, Stefano Bartezzaghi, protago-
nisti del primo incontro che si è
tenuto l’11 marzo, ci
hanno aiutato a capire
cosa si cela dietro alle
parole che siamo abi-
tuati a usare e quali significati si
possono aprire se sospendiamo
le abitudini ormai consolidate
del nostro modo di comunicare.
Ci illudiamo che i linguaggi tecni-
ci di cui ci serviamo descrivano
con precisione la realtà. Eppure
ogni linguaggio attinge dall’in-
conscio. Come possiamo trasfor-
mare questo vincolo della parola
in un’opportunità?
«Osservare le parole porta
a conoscerle meglio e questo porta
a saper scegliere la più efficace»
«La cultura è informazione sedimentataed elaborata. Abbiamobisogno di più tempo per “fissare” i concetti. Meno Twitter e più libri»
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orna
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i
••04CFMT_INTERVISTA 15-03-2013 8:34 Pagina 15
MARZO 201316
Cfmt
entusiasmo portato alle stelle”,
dove il protagonista diventa con-
temporaneamente un cavaliere,
un surfista e un astronauta. Apen-
sarci è assurdo ma, appunto, biso-
gna pensarci».
Oggi si punta molto alla quantità
e poco alla qualità della forma
delle nostre comunicazioni. È
d’accordo?
Aldo Nove: «Non si punta alla quan-
tità. Succede in conseguenza alle
nuove modalità di comunicazio-
ne. La trasformazione è a livello
profondo, neurologico. Il rilascio
di dopamina è più veloce. Crolla
la soglia d’attenzione mentre ci si
dispone a rivolgere il pensiero a
più cose simultaneamente. C’è
una differenza immensa tra in-
formazione e cultura. La cultura
è informazione sedimentata ed
elaborata. Abbiamo bisogno di
più tempo per “fissare” i concet-
ti. Meno Twitter e più libri di fi-
losofia e poesia».
Che cosa significa osservare una
parola per ricostruirne i significati
fuori dagli schemi consolidati ai
quali siamo abituati?
Stefano Bartezzaghi: «Noi parliamo
molto, usiamo strumenti che ci in-
vitano a farlo in continuazione e
quindi rischiamo di non pensare
molto a quello che diciamo. Il
grande scrittore Primo Levi face-
va questo esempio: chi sa che la
parola “scatenarsi” letteralmente
significa “liberarsi delle catene”
saprà usarla in modo più intenso.
Osservare le parole e le espressio-
ni porta a conoscerle meglio, e
questo a sua volta porta a saper
scegliere la più efficace».
In che modo ciascuno può servir-
si dei meccanismi della poesia al-
l’interno delle relazioni che vive
quotidianamente?
Aldo Nove: «La poesia è la vitalità
del linguaggio chiusa in una for-
ma. Una continua apertura alle
potenzialità espressive. Conosce-
re la poesia significa conoscere la
lingua in tutte le sue sfumature e
quindi saperla usare. La poesia
non solo genera mondi, ma spie-
ga come farlo agendo sull’imma-
ginario proprio e altrui. Chi pensa
bene, comunica bene. Le parole
sono un veicolo. La poesia è la
consapevolezza della loro possi-
bilità di manutenzione, in qualun-
que ambito». �
IL PROSSIMO APPUNTAMENTO
••04CFMT_INTERVISTA 14-03-2013 17:08 Pagina 16
••04CFMT_INTERVISTA 14-03-2013 17:08 Pagina 17
L
MARZO 201318
NON SOLO CONSUMI
L’invecchiamento attivo caratterizzasempre più le persone che varcanola soglia della terza età, fissata peralcune scuole di pensiero dopo i 65anni, per altre oltre i 70. Durantequesta fase della vita si è sempre piùpadroni di sé e si è mentalmente efisicamente in grado di affrontarenuovi impegni. L’invecchiamento attivo è determi-nato dall’atteggiamento verso iltempo, che viene inteso come agen-da ricca di progetti, relazioni, espe-rienze, scambi. Il tempo viene consi-derato una sorta di banca dove an-dare ad attingere o depositare mo-neta (ore) per gli usi e le gratificazio-ni. È la scoperta di un patrimonio pri-ma ignoto, perché si viveva pressatida impegni di lavoro e famiglia. Chiariamo: il tempo è una risorsaambivalente. Non tutti, superatala terza soglia, saranno purtroppoattivi. Ma gli active ager sono de-stinati a crescere, anche grazie aglistili di vita più attenti al benessereche hanno caratterizzato i babyboomer e i loro figli. Crescendo, questo nuovo segmen-to, che sarà sempre più riduttivochiamare anziano, inciderà sulla do-manda in quanto portatore di nuo-vi desideri e bisogni. Non dimenti-cando che apre un periodo di vitadedicato a una nuova socializzazio-ne: si torna a imparare dopo anni oc-cupati a ripetere sostanzialmente lestesse mansioni. E non saranno pochi coloro che vor-ranno divulgare il sapere accumu-lato, insegnando le buone pratichealle nuove generazioni.
La banca del tempoIn sostanza, le nuove energie dellamente dei senior – se si è in buona
salute e in sostenibile condizioneeconomica – si rigenereranno in unwell-being che comporta nuovi im-pegni e apprendimenti, nuovi in-quadramenti ed esperienze di so-cializzazione e di divertimento.Questi nuovi orientamenti di atteg-giamento e stile di vita necessitanodi un’agenda che consideri la nuovapsicografia dei senior. Questa nuovaagenda interpreterà il mondo deiservizi e della produzione, della co-municazione e del marketing, deiviaggi e degli spostamenti dedicatiai programmi focalizzati per mante-nersi in salute, evitando le malattiedella vecchiaia. Un’agenda che non potrà trascura-re la nutrizione giusta, in grado dimediare tra salute e piacere, evi-tando i fondamentalismi nutrizio-nali. E stimolerà nuovi modi di vi-vere, favorendo nuovi scambi, evi-tando il patetismo del volontariatoobbligatorio.
Dopo i 60In questa prospettiva, è importantela testimonianza del think tank crea-to a San Francisco per pensare allaterza fase di vita attiva e ripensare al-l’attività lavorativa dopo i 60 anni. Si chiama Encore.org, che in inglesesignifica: “bis”. Nel 1998, quando venne fondataper capire come cambiava il concet-to di pensionamento con l’affac-ciarsi della grande onda demogra-fica dei baby boomer, Marc Freed-man, il fondatore, la chiamò Civicventures. Voleva sottolineare il de-siderio di impegno civico e lo spiri-to di rinnovamento e di rischio in-dividuale di una generazione chenon voleva farsi trovare imprepara-ta alla svolta del pensionamento.
Giuseppe Minoia
ACTIVE AGER:CHI SONO?
GfK Eurisko, fondato nel 1972, svolge in-dagini e studi sociali e di mercato. È par-te del Gruppo GfK, uno dei più importan-ti network internazionali, presente in piùdi cento paesi. GfK Eurisko svolge un’in-tensa attività di divulgazione, con la suanewsletter 5minuti e con il quadrimestra-le Social trends, ai quali si sono aggiuntii periodici Talk e Connect, dalla sede cen-trale del Gruppo. Nell’attività di informa-zione rientrano dieci seminari l’anno di-stribuiti tra Milano e Roma.cons
umi
••05NONSOLOCONSUMI 14-03-2013 17:07 Pagina 18
MARZO 2013 19
Una nuova fase lavorativaDa centro di riflessione il think tankè ora diventato un vero e propriomovimento, una risorsa per milionidi baby boomer che vogliono diven-tare una forza lavorativa portatricedi esperienza e cambiamento. Encore si è specializzata quindi ne-gli ultimi due anni nel promuovere“Encore careers: second acts for thegreater good”, “Mettersi ancora incarriera, con altre azioni e scopi piùalti”, definendo la seconda metàdella vita adulta attiva come un mo-mento di rinnovamento individualee di impegno sociale. La non profit Encore si è concentrataproprio sui temi del lavoro e della fa-se bis ed è diventata un punto di rife-rimento per chi, entrato nei 50 anni,guarda alla prossima fase di lavorocon la filosofia del cambiamento e diun approccio di servizio sociale.
Un premio alla carriera bisFra le risorse che vengono offerteper promuovere il movimento, c’èil premio annuale Purpose prize di100mila dollari alle “carriere Enco-re”. Istituito sette anni fa, premiaogni anno persone dai 60 anni insu che abbiano fatto un cambio dicarriera di successo e nello spiritoEncore. Secondo l’ultima ricerca effettuata daMetlife foundation ed Encore.org, 9milioni di persone fra i 44 e i 70 an-ni sono attualmente in Encore ca-reers, cioè hanno intrapreso negliStati Uniti una carriera con le 3P:purpose, passion, paycheck (scopo,passione e stipendio) e 31 milionidesiderano seguire lo stesso per-corso. Insieme rappresentano il40% della popolazione in quella fa-scia di età. Accanto al premio e alle attività di
ricerca, esiste l’iniziativa Encorecolleges, volta a promuovere per-corsi di formazione e rieducazioneverso Encore careers per personeover 50. Non, quindi, la creazionedelle tradizionali scuole della terzaetà, ma la riqualificazione di per-corsi formativi soprattutto neicommunity college, che negli Sta-ti Uniti sono una rete capillare diistruzione, meno nota, ma di buo-na qualità, a prezzi e orari abbor-dabili e flessibili. Molte iniziativesono adesso online, alcune gratui-te, e la spinta – alle università e al-le iniziative online – è quella di spe-cializzarsi nel formare e rieducareadulti perché affrontino nuovecarriere nell’assistenza sanitaria,nei servizi sociali e nei servizi lega-ti all’ambiente: i tre settori doveEncore prevede ci sarà la più altaofferta di impiego.
Gli italiani in ciascuna fascia di età, sul totale popolazione 14+
Persone che si sono collegate a internet negli ultimi 3 mesi
14-24 anni 12% 94%
25-34 anni 15% 85%
35-44 anni 18% 77%
45-54 anni 17% 60%
55-64 anni 14% 34%
oltre 64 anni 24% 7%
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
••05NONSOLOCONSUMI 14-03-2013 17:07 Pagina 19
LA SCADENZA ANNUALE per la presentazione del-
la dichiarazione dei redditi si sta avvicinando. È dun-
que importante poter disporre di tutte le informazio-
ni utili a una corretta compilazione non dimentican-
doci che, in tempo di crisi, non bisogna tralasciare al-
cuna voce che potrebbe intervenire a nostro favore
nel calcolo delle imposte da pagare.
Per questo motivo vogliamo fornire agli associati un breve “prome-
moria” sul trattamento fiscale delle polizze di assicurazione in gene-
rale, con particolare riguardo a quelle che fanno parte del pacchetto
di coperture offerto da Manageritalia.
Va da sé che questo articolo non vuole in alcun modo essere né un trat-
tato di natura fiscale né una guida puntuale cui fare riferimento per la
compilazione della dichiarazione dei redditi che, ovviamente, ognu-
no di noi demanderà alla persona o all’ente cui ha deciso di affidarsi
Fisco
MARZO 201320
Un’utile guida percompilare correttamentela dichiarazione deiredditi con un occhio diriguardo alle copertureassicurative previste per gli associati
a cura di Assidir
POLIZZE ASSICURATIVE
COSA SI PUÒDETRARRE
••06SGRAVI.FISCALI 14-03-2013 17:06 Pagina 20
per questo compito. Riteniamo
però nostro compito fornire indi-
cazioni di massima su quali sono
le possibili detrazioni cui abbia-
mo diritto per chi volesse prepa-
rare personalmente la propria di-
chiarazione dei redditi.
Detrazione
e deducibilità fiscale dei premi
delle polizze di assicurazione
Prima di tutto è importante di-
stinguere tra detrazione e dedu-
cibilità fiscale delle polizze di as-
sicurazione: nell’economia della
tassazione, la deduzione fiscale
viene sottratta dalla base impo-
nibile mentre la detrazione viene
sottratta dall’imposta lorda, per
determinare l’imposta netta ef-
fettivamente dovuta. Le imprese
di assicurazione rilasciano per
ogni polizza un apposito attesta-
to con le informazioni sugli im-
porti che il contraente può de-
MARZO 2013 21
trarre o dedurre in sede di prepa-
razione della dichiarazione dei
redditi. Premesso che non tutte le
polizze assicurative consentono
di considerare i relativi premi
quali “oneri detraibili o deduci-
bili” nella dichiarazione dei red-
diti, per le tipologie ammesse al-
la detrazione fiscale i premi sono
detraibili da parte del contraente
fino a un importo complessivo
annuo di 1.291,14 euro (ricordia-
mo che il beneficio fiscale per la
detrazione è pari al 19% dei pre-
mi assicurativi effettivamente
pagati nell’anno che precede la
dichiarazione fiscale: vige il cri-
terio di cassa).
Si deve poi tenere presente che la
detrazione è applicabile anche se
il contraente stipula la polizza a
favore di familiari fiscalmente a
carico e che può essere vincolata
ad altri fattori, quali la data di sot-
toscrizione del contratto, o al ri-
correre di altre condizioni. In par-
ticolare, la tabella di sintesi qui
sotto mette in evidenza le caratte-
ristiche e le limitazioni delle de-
trazioni e delle deduzioni che at-
tualmente sono applicabili, secon-
do la legge, ai contratti assicurati-
vi, ovviamente senza fare cenno a
quanto previsto dalle normative
precedenti.
Alcune indicazioni importanti
per i dirigenti Manageritalia
Esaminiamo ora, rapidamente,
quali sono le possibili detrazioni e
deduzioni legate alle coperture as-
sicurative che sono nostro appan-
naggio in quanto dirigenti del ter-
ziario associati a Manageritalia.
Chi è in servizio e opera con il
ccnl Manageritalia ha diritto alla
detrazione per i premi relativi al-
le garanzie “Temporanea caso
morte”, “Invalidità permanente
da malattia”, “Esonero paga-
mento premi” e “Rendita colle-
gata a problemi di non autosuffi-
cienza” (Long term care) che fan-
no parte della Convenzione An-
tonio Pastore. In questo caso bi-
sogna porre attenzione al fatto
che il totale di questi premi non
è fisso ma variabile in relazione
all’età e al sesso del dirigente:
mentre per gli uomini raggiunge
sempre il valore del plafond di
detrazione (€ 1.291,14) per le
donne ci si può fermare a valori
un poco più bassi.
Si deve poi considerare che anche
la polizza infortuni prevista dal-
l’art. 18 del ccnl dà diritto alla de-
••06SGRAVI.FISCALI 14-03-2013 17:06 Pagina 21
MARZO 201322
Fisco
trazione fiscale per la parte di pre-
mio relativa alla quota di rischio
extraprofessionale.
In sostanza, il plafond viene qua-
si sempre esaurito dai premi ver-
sati tramite il datore di lavoro, il
quale, come sostituto d’imposta, è
tenuto ad effettuare direttamente
in busta paga le detrazioni spet-
tanti al dirigente (in caso di incer-
tezza, è consigliabile verificare se
ciò avviene effettivamente).
Va da sé che, in questo caso, non
potremo portare in detrazione ul-
teriori premi assicurativi per altre
polizze stipulate individualmente,
in quanto potremmo rischiare di
incorrere in una sanzione qualora
superassimo il limite previsto.
Lo stesso problema può verificar-
si se un dirigente in servizio sti-
pula una polizza pensionistica o
aderisce a un fondo pensione
aperto (i “Pip” e “Fip” già citati
nella tabella): il versamento che
effettua a favore del Fondo Mario
Negri tramite l’azienda esaurisce
il plafond di deducibilità previsto
e, di conseguenza, un’ulteriore
deduzione non è consentita (per
il particolare regime fiscale ricono-
sciuto al Fondo Mario Negri ri-
mandiamo al box nella pagina a
fianco).
E per i prosecutori volontari della
Convenzione Antonio Pastore?
I volontari ricevono ogni anno
dall’impresa di assicurazioni,
tramite Assidir, una specifica at-
testazione relativa ai premi paga-
ti per le polizze prima citate che
prevedono il beneficio fiscale: ta-
le lettera dovrà semplicemente
essere allegata alla documenta-
zione della dichiarazione dei red-
diti quale giustificativo dell’im-
porto richiesto in detrazione. �
PREMI DETRAIBILI nel limite di 1.291,14 euroPolizze vita caso morte Detraibili
Polizze caso vita, miste, rivalutabili, Detraibili solo per la parte di premio relativa alla copertura del rischio morte e invalidità permanentecapitalizzazioni, index e unit linked non inferiore al 5%. Per le polizze di queste tipologie stipulate entro il 31 dicembre 2000 è con-
cessa la detraibilità per l’intero premio, a condizione che la durata non sia inferiore a 5 anni enon sia concessa la possibilità di ottenere prestiti.
Polizze da infortunio e malattia Detraibili solo per la parte di premio relativa ai casi di morte e invalidità permanente qualificata,cioè non inferiore al 5% (come risulta dall’attestazione rilasciata dalla compagnia di assicurazione).NB: non è detraibile il premio per polizze di rimborso spese mediche.
Polizze che coprono Detraibili solo con garanzia della copertura per l´intera vita dell´assicurato senza possibilità di reces-il rischio della non autosufficienza so da parte dell’impresa o nel caso di coperture di tipo temporaneo a carattere rigorosamente(Long term care) collettivo (tipicamente: polizza prevista da ccnl).
PREMI DEDUCIBILIPolizze di assicurazione sulla vita Deducibili fino a un importo massimo di € 5.164,57. La somma comprende sia importi versati acon finalità pensionistiche (Pip) fondi pensione istituiti su base contrattuale collettiva, sia polizze pensionistiche/fondi pensioneo fondi pensione aperti ad adesione aperti con adesione individuale. individuale (Fip) NB: Al momento della riscossione del capitale e/o rendita gli importi sono sottoposti a tassazione
in regime speciale.
Polizze Rc Auto Deducibile la parte di premio versata al Ssn (come risulta nella quietanza del premio di respon-sabilità civile rilasciata dalla compagnia di assicurazione).
••06SGRAVI.FISCALI 14-03-2013 17:06 Pagina 22
23
FONDO MARIO NEGRII contributi versati al Fondo Mario
Negri sia dal dirigente che dal-
l’azienda vengono portati integral-
mente in deduzione dal datore di
lavoro, in qualità di sostituto d’im-
posta (la trattenuta effettuata al di-
rigente diminuisce l’imponibile fi-
scale e il contributo dell’azienda
non lo incrementa). Infatti, per il
Fondo Mario Negri non si applica
il regime di deduzione parziale dei
contributi previsto per la generali-
tà dei fondi di previdenza comple-
mentare, per i quali è stabilito un li-
mite massimo di deducibilità pari
a 5.164,57 euro annui 1.
Se ci si accorge che per errore è sta-
to applicato il massimale di dedu-
cibilità di 5.164,57 euro, assogget-
tando a tassazione la parte di con-
tribuzione eccedente tale limite, si
può segnalare la svista al datore di
lavoro che può effettuare le oppor-
tune correzioni in sede di congua-
glio definitivo, entro il 28 febbraio
dell’anno successivo a quello a cui
la contribuzione si riferisce.
Decorsa tale data è comunque pos-
sibile recuperare la differenza a
credito in sede di dichiarazione dei
redditi tramite la presentazione del
modello Unico, oppure comunica-
re al Fondo Mario Negri, entro il 31
dicembre dell’anno successivo a
quello a cui la contribuzione si ri-
ferisce, la quota di contributo even-
tualmente non dedotta, in modo
che se ne possa tenere conto in se-
de di tassazione della prestazione
pensionistica2.
È infine importante precisare che
gli iscritti al Fondo Mario Negri,
che godono già di una deducibilità
più ampia rispetto alla generalità
degli iscritti ai fondi di previdenza
complementare, non possono inol-
tre dedurre, entro il limite di
5.164,57 euro, eventuali contributi
versati ad altre forme pensionisti-
che, collettive e individuali a cui
siano iscritti loro stessi o le persone
a loro carico.
MARZO 2013
FONDO MARIO NEGRIPrevidenza
integrativa complementare
CFMTCentro di formazione
management del terziario
... E GLI ALTRI FONDI?a cura di Manageritalia
1 La deroga di cui fruiscono gli iscritti al Fondo MarioNegri, compresi i prosecutori volontari, trova riferi-mento nell’art. 18, commi 8-bis e seguenti, del de-creto legislativo 21 aprile 1993, n. 124, e dall’art. 15,comma 6, della legge 8 agosto 1995, n. 335, ed èstata confermata dall’art. 3, commi 119 e 120, del-la legge 24 dicembre 2003, n. 350 (Finanziaria peril 2004) e dall’art. 20, comma 7, del decreto legisla-tivo 5 dicembre 2005, n. 252 (Riforma della previ-denza complementare).
2 Art. 8, comma 4, del decreto legislativo 5 dicembre2005, n. 252.
FASDACAssistenza
sanitaria integrativa
••06SGRAVI.FISCALI 14-03-2013 17:06 Pagina 23
MARZO 201324
CONTRIBUTI CFMT PER LA FORMAZIONEAnche se vengono versati al Fondo
Mario Negri, che funge da ente
esattore, i contributi dovuti al Cfmt,
non avendo natura previdenziale o
assistenziale, non sono soggetti al
medesimo trattamento fiscale dei
contributi versati alla previdenza
complementare. Pertanto, la tratte-
nuta a carico del dirigente non è de-
ducibile dal reddito, mentre il con-
tributo a carico dell’azienda non
aumenta il reddito imponibile fi-
scale e previdenziale3.
FASDACIl trattamento fiscale dei contribu-
ti versati al Fasdac varia a secon-
da della tipologia di iscritto al
Fondo (dirigente in attività di ser-
vizio, prosecutore volontario o
pensionato):
� Dirigenti in servizioIl limite di non concorrenza alla
formazione del reddito di lavoro
dipendente dei contributi versa-
ti ai fondi contrattuali di assi-
stenza sanitaria integrativa è pa-
ri a 3.615,20 euro annui.
Per quanto riguarda i dirigenti in
servizio, le aziende provvedono
direttamente a dedurre i contri-
buti versati al Fasdac, avendo cu-
ra di non considerare, ai fini del
superamento del massimale di
deducibilità annuo, il contributo
aziendale destinato alla gestione
dirigenti pensionati, introdotto
dal 1° gennaio 2007 ed elevato a
1.107,15 euro annui a decorrere
dal 1° ottobre 20114.
Come conseguenza della piena
deducibilità fiscale dei contributi
versati al Fasdac, per i dirigenti in
servizio le spese mediche possono
essere portate in detrazione solo
con riferimento al quantum non
rimborsato dal Fondo, nel limite
del 19% della quota eccedente i
129,11 euro annui.
� Prosecutori volontariLa formulazione del Tuir in vigo-
re fino al 2007 non rendeva pos-
sibile la deducibilità dei contri-
buti versati ai fondi di assistenza
sanitaria da parte di chi vi aderi-
va volontariamente e non in ap-
plicazione di un contratto collet-
tivo nazionale di lavoro. Dal 2008
in avanti i pareri sulla possibilità
di dedurre o meno il contributo
per i volontari sono stati discor-
di, perché la normativa non ha
chiaramente equiparato i contri-
buti versati ai fondi di assistenza
sanitaria previsti dai ccnl di cate-
goria (come è appunto il Fasdac)
dai dirigenti in servizio (che rien-
trano quindi nella previsione
dell’art. 51, comma 2, lett. a del
Tuir) ai contributi versati volon-
tariamente da chi non ha più un
rapporto di lavoro dipendente
come dirigente del terziario.
Stando così le cose, alcuni prose-
cutori volontari, facendo riferi-
mento alla nuova formulazione
dell’art. 10, comma 1, lett. e-ter
del Tuir e su suggerimento del
proprio commercialista di fidu-
cia, hanno portato in deduzione
il contributo versato al Fasdac e
taluni tra questi, sulla base di al-
cune segnalazioni pervenuteci,
hanno ricevuto contestazioni dal-
l’Agenzia delle entrate con riferi-
mento alle dichiarazioni presen-
tate nel 2009 relative ai redditi
del 2008.
La motivazione addotta dall’A-
genzia delle entrate è che il Fasdac
nel 2008 non risultava essere tra i
fondi integrativi del Servizio sani-
tario nazionale istituiti o adeguati
ai sensi dell’art. 9 del decreto legi-
slativo 30 dicembre 1992, n. 502, e
successive modifiche, che erogano
prestazioni negli ambiti di inter-
vento stabiliti con decreto del mi-
nistro della Salute. Tutto ciò senza
tenere conto del fatto che nel 2008
(come del resto avviene ancora og-
gi) tali fondi non risultavano nep-
pure istituiti e che le procedure che
i fondi di assistenza sanitaria già
esistenti dovevano seguire per po-
ter essere dichiarati “adeguati”
non sono state ancora definitiva-
mente stabilite dagli organi a ciò
delegati (sulla situazione normati-
va del Fasdac, vedi box di appro-
fondimento nella pagina a fianco).
Sarebbe quindi auspicabile un in-
tervento chiarificatore al riguardo.
Nel frattempo, riteniamo preferibi-
le consigliare di seguire un com-
portamento più prudente e quindi
Fisco
3 Rif. lettera Inps n. 27/8/9008 pervenuta a Confcom-mercio il 5 gennaio 1996, in risposta a un quesitoformulato in merito.
4 Rif. Agenzia delle entrate, nella circolare 4 marzo1999, n. 55/E.
••06SGRAVI.FISCALI 14-03-2013 17:06 Pagina 24
SITUAZIONE NORMATIVAFASDACL’art. 51, comma 2, lett. a, del Tuir attribuisce la “non concorren-
za alla formazione dei redditi di lavoro dipendente” ai contributi
versati a enti e casse aventi esclusivamente fine assistenziale entro
il limite annuo di 3.615,20 euro, purché rispettino la destinazione
del 20% delle risorse ai seguenti ambiti:
1. prestazioni sociali a rilevanza sanitaria da garantire alle per-
sone non autosufficienti;
2. prestazioni sanitarie a rilevanza sociale da garantire alle per-
sone non autosufficienti in ambito domiciliare, semi-residen-
ziale e residenziale;
3. prestazioni finalizzate al recupero della salute di soggetti
temporaneamente inabilitati da malattia o infortunio;
4. prestazioni di assistenza odontoiatrica compresa la fornitu-
ra di protesi dentarie.
Secondo le disposizioni fornite dal ministero del Lavoro, della Salu-
te e delle Politiche sociali con decreto 27 ottobre 2009, in fase di
prima applicazione la verifica del rispetto della destinazione del 20%
alle risorse vincolate è effettuato a partire dall’anno gestionale 2010,
per il quale gli enti/casse iscritti all’Anagrafe del ministero hanno do-
vuto produrre un’autocertificazione entro luglio 2011.
In conformità a quanto previsto dal citato decreto ministeriale, il
Fasdac, Fondo “Mario Besusso”, ha provveduto nei termini all’iscri-
zione all’Anagrafe dei Fondi, ricevendo il 10 giugno 2010 l’attesta-
to di iscrizione da parte del dipartimento di qualità - direzione ge-
nerale della programmazione sanitaria del ministero della Salute.
carico delle aziende di un contribu-
to per finanziare la gestione pensio-
nati Fasdac, con riferimento a cia-
scun dirigente in servizio e non al
singolo ex dirigente ora pensiona-
to, gli iscritti al Fondo in qualità di
dirigenti pensionati rientrano nella
stessa fattispecie presa in esame
dall’Agenzia delle entrate. �
MARZO 2013 25
non dedurre il contributo ma por-
tare in detrazione il 100% della spe-
sa medica, anche per la parte rim-
borsata dal Fasdac, fermo restando
il fatto che ogni associato può libe-
ramente decidere di agire diversa-
mente, seguendo il consiglio di un
professionista di fiducia.
� PensionatiL’Agenzia delle entrate, con riso-
luzione dell’11 luglio 2008, n. 293,
ha chiarito che, anche con la nuo-
va formulazione dell’art. 10,
comma 1, lett. e-ter del Tuir, nul-
la cambierà rispetto al passato
per gli iscritti al Fasdac in qualità
di pensionati che, quindi, conti-
nueranno a non dedurre il contri-
buto versato al Fondo. A fronte di
tale mancata deduzione, in sede
di dichiarazione dei redditi è per-
messo portare in detrazione l’in-
tero ammontare delle spese me-
diche sostenute, compresa la par-
te rimborsata dal Fasdac, nel li-
mite del 19% della quota ecce-
dente i 129,11 euro annui.
La risoluzione citata prende in esa-
me il caso degli iscritti al Fasi in
qualità di pensionati, in quanto
iscritti a un Fondo per il quale il
contributo aziendale alla gestione
pensionati risulta essere cumulati-
vo e indifferenziato, e non riferito
a ogni singolo dirigente andato in
quiescenza. Secondo l’Agenzia
delle entrate, non potendo risalire
al contributo complessivamente
versato a favore di tali iscritti (quo-
ta a carico del pensionato + quota
a carico dell’azienda) non è possi-
bile verificare il raggiungimento
del massimale di deducibilità e
quindi applicare la deduzione di
un importo effettivo dal reddito.
Pertanto, poiché anche i ccnl per i
dirigenti del terziario, della distri-
buzione e dei servizi e quelli degli
altri settori rappresentati da Mana-
geritalia prevedono il versamento a
••06SGRAVI.FISCALI 14-03-2013 17:06 Pagina 25
SUPERMERCASUPERMERCA3.0
Consumi
MARZO 201326
Dai mercati rionali a quelli virtuali. Ma iconsumatori italianiquanto si sono evoluti?
Antonio Votino
LA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE MODERNA
ha basato il suo modello di sviluppo su due direttrici,
la capillarità e la completezza dell’offerta delle merci.
Con i punti vendita, luoghi dove il consumatore è in
relazione con il prodotto, è nato anche il “libero ser-
vizio”, cioè la vendita non assistita dal personale e la
concentrazione in un unico luogo di merceologie diverse come mas-
sima espressione del servizio. Ora, è corretto osservare che la stessa
attività era ed è ancora svolta dai mercati rionali fissi, quelli per in-
tenderci che coagulano nella stessa sede venditori diversi con tipolo-
gie di merci diverse, a volte sovrapponendo offerte similari a pochi
metri le une dalle altre.
Dal mercato all’ipermercato
Il processo d’acquisto da parte del cliente, secondo alcuni osservato-
ri, non si è evoluto di pari passo con la crescente disponibilità di su-
perfici e formati diversi dei luoghi dove effettuare gli acquisti. Dal
1957, anno dell’apertura del primo supermercato in Italia di una ca-
tena di gdo – l’Esselunga di Milano in viale Regina Giovanna – i di-
stributori italiani hanno sperimentato più formule (ipermercati alla
francese, superstore americani, grandi magazzini all’inglese, di-
scount tedeschi, outlet ecc.) creando una confusione tra formati e ti-
pologie di proposta commerciale che oggi porta la clientela a non
comprenderne più le peculiarità di ognuna.
L’imprenditoria italiana del settore si è formata su una variegata e com-
posita cultura che passa dall’immobiliarista puro al commercializzato-
re di spazi fino al vecchio grossista evoluto a distributore. Il ritardo strut-
turale del settore ci vede poco competitivi nello scenario europeo e ine-
sistenti su quello mondiale, si pensi che il primo distributore italiano, la
Coop, compare solo al 47° posto nella classifica internazionale.
••07VOTINO.CONSUMI 14-03-2013 17:05 Pagina 26
CATOCATO
senza alcun problema un consu-
matore maturo a cui rivolgersi.
Da punto vendita
a punto espositivo
Qual è allora il ruolo che oggi han-
no i punti vendita? La risposta ar-
riva dall’analisi dei nuovi stili di
consumo che assegnano al luogo
fisico più un ruolo di vetrina che di
effettivo scambio tra merce e dena-
ro: si assiste a un graduale sposta-
mento da point of purchase a point of
exhibition. Un punto vendita diven-
ta capace anche di adattarsi ai gu-
sti di chi passa, ad esempio trami-
te una vetrina che interagisce con il
cliente. Alcuni punti vendita, quin-
di, finiranno per essere semplici
espositori di prodotti che vengono
provati, scelti, toccati, confrontati e
poi acquistati online in quanto le
economie di scala rendono più
conveniente questo canale.
Le vetrine del futuro saranno
schermi che rimandano con touch
screen a modalità di interazione
MARZO 2013 27
diretta e con l’integrazione della
carta di credito e dei sistemi di pa-
gamento contactless. Questo sce-
nario è già visibile da Xylys in In-
dia o da Tesco e WallMart, mentre
in Italia da Euronics o Marco Polo
sono già possibili integrazioni tra
assortimento presente in punto
vendita e online. Ad esempio, per
la verifica della disponibilità del-
l’articolo, ci sono servizi come
“clicca&ritira” che riducono gli
stock del punto vendita e rendono
La dimensione “infinita”
del commercio online
In questo scenario irrompe negli
ultimi anni il commercio online
che sembra essere appannaggio di
figure nuove, senza una cultura
specifica del settore e orientate
piuttosto alla dimensione “infini-
ta” del commercio elettronico, che
non ha vincoli di spazio, né scaffa-
li dove esporre e può quindi pro-
porre milioni di prodotti. La po-
tenziale minaccia al punto vendita
rappresentata dall’online impone
una riflessione se si pensa che ol-
tre ai prodotti che possono trovare
facile veicolo di distribuzione nel
canale virtuale, come libri, dischi,
video, canzoni, si stanno affer-
mando nelle preferenze dei clienti
i vestiti e le scarpe. Questi prodot-
ti hanno un processo di acquisto
preceduto dalla prova e da un
complesso meccanismo psicologi-
co di scelta che aveva nel punto
vendita un naturale sbocco, ma
che evidentemente trovano oggi
Le vetrine del futurosaranno schermi cherimandano con touch
screen a modalità di interazione diretta e con l’integrazione
della carta di credito e dei sistemi di
pagamento contactless
••07VOTINO.CONSUMI 14-03-2013 17:05 Pagina 27
Consumi
di interagire con chi è in coda per
effettuare una scelta o integrare il
carrello con ordini dall’online, op-
pure passare dalla cassa per ven-
dita assistita a quella self-service
adattandosi ai flussi di clientela.
Il vero cambiamento per i punti
vendita non è avvenuto creando il
libero servizio spersonalizzato e
massificato, ma si sta realizzando
con il one to one virtuale dei siste-
mi di profilatura basati sui com-
portamenti dei clienti, proponen-
do il prodotto veramente ricerca-
to in quel momento (serendipità)
e questo si può fare anche in pun-
ti vendita fisici, dove i sistemi di
pull-in per stimolare l’interesse a
entrare nel negozio vanno a sofi-
proattivo il cliente informandolo
via email o sms sullo stato di eva-
sione dell’ordine.
Anche la cassa del punto vendita
evolve, diventa punto multime-
diale di relazione con il cliente,
con visori a colori rivolti non più
solo alla cassiera ma capaci anche
sticarsi. Non si affidano più solo
alla merce esposta, ma anche al-
l’interazione che è possibile atti-
vare con questa l’utilizzo di fre-
quent shopper card, buoni sconto
fruibili in time, sistemi di contatto
visivi con il potenziale acquirente
anche con aggiunta di sistemi rfid
(identificazione a radio frequen-
za) o nfc (comunicazione di pros-
simità) e lo smartphone.
Siamo vicini al punto vendita 3.0
oppure tra poco scopriremo che i
mercati rionali, con le grida dei
venditori e la folla che si accalca
nei cestoni, ritornerà fulcro di una
storia mai dimenticata, che pone
l’uomo al centro della relazione
commerciale? �
I distributori italiani hanno sperimentato piùformule creando unaconfusione tra formati e tipologie di propostacommerciale
••07VOTINO.CONSUMI 14-03-2013 17:05 Pagina 28
Da Ferrara a Ferrarelle?Immaginiamo una città checambia nome adottando unmarchio commerciale, man-tenendo le prime tre o quat-tro lettere della sua denomi-nazione originale: Bari di-venta Barilla, Benevento sitrasforma in Benetton, Fer-rara in Ferrarelle...L’idea sembra paradossa-le, ma in Usa è una realtà.Halfway, un paesino dell’Oregon, è diventato Half.com, un’azienda che vende li-bri online. L’amministrazione comunale trovatasi in difficoltà finanziarie, ha de-ciso di accettare, dietro adeguato compenso, di cambiare nome.Forse la cosa ci fa sorridere. O, forse, ci inorridisce. Magari pensiamo che una si-mile idea non troverà mai applicazione in Italia. Eppure…Eppure, qualche anno fa, qualcosa del genere è successo anche da noi. Nell’esta-te 2005, infatti, Riccione è diventata – con tanto di cambiamento dei cartellistradali – RicC1one. L’operazione è stata sponsorizzata dalla Citroën per il lanciodella vettura C1.
MARZO 2013 29
oriz
zont
iA TU PER TU CON...
Claudio Nutrito
ORIZZONTI DI MANAGEMENT
Michael A. Frohman, biologo dellaState University di New York. Poi, nelfebbraio 1997 viene resa nota inGran Bretagna la nascita, medianteclonazione, della pecora Dolly.
� Nel 1899, Charles Duell propone-va al presidente degli Stati Unitil’abolizione dell’U.S. Office of pa-tents (Ufficio brevetti), di cui erasovrintendente, perché “tutto quel-lo che poteva essere inventato eragià stato inventato”.
� Ma cosa volete che interessi al pub-blico sentire parlare gli attori?: cosìsi espresse, nel 1927, Henry War-ner, presidente della Warner Bros,sulla possibilità di convertire i filmdal muto al sonoro.
L’aspetto – apparentemente parados-sale – delle suddette errate previsionista nel fatto che esse sono state det-tate proprio dall’esperienza. Prendia-mo, ad esempio, l’ultima affermazio-ne, quella di Henry Warner. Correval’anno 1927 e il cinema era nato all’ini-zio del secolo: quasi trent’anni d’espe-rienza, durante i quali il pubblico ave-va ben risposto all’offerta di film mu-ti, con dialoghi in sovrimpressione emusica suonata dal pianista in sala,avevano portato alla “logica conclu-sione” che il cinema doveva continua-re a essere così. Per chi voleva sentirela voce degli attori, c’era il teatro.
Anche gli esperti possono sbagliare.Anzi: sbagliano sistematicamente,proprio quando si cimentano in pre-visioni sul futuro del settore in cuivantano la loro esperienza. E poiché – chi più, chi meno – siamotutti “esperti in qualcosa” è bene es-sere consci di questo rischio. Nel libroThe experts speak (Villard, New York),Christopher Cerf e Victor Navaskyhanno raccolto migliaia di dichiarazio-ni di esperti, di ogni tempo e di ognisettore, che si sono poi rivelate dei cla-morosi errori. Ecco alcuni esempi.� Tecnicamente la televisione è fattibi-
le, ma non potrà mai competere se-riamente con la radio: richiedeun’attenzione esclusiva e la gentenon ha abbastanza tempo per glisvaghi: sono parole pronunciate nel1926 da Lee DeForest, pioniere del-le trasmissioni radiofoniche in Usa.
� Il Rigoletto è privo di melodia. Que-st’opera non ha alcuna speranza disuccesso. (“Gazette musicale deParis”, 22 maggio 1853).
� Le ricerche condotte negli ultimicinque anni hanno dimostrato chela clonazione di un mammifero èimpossibile, sia con le tecnologieattuali sia con quelle che potrannorealisticamente essere disponibili infuturo: così, nel 1993, si espresse
Gli errori degli esperti
Lee DeForest Charles Duell Henry Warner
••08ORIZZONTI 14-03-2013 17:04 Pagina 29
••09DIRITTO.COZZI 15-03-2013 9:10 Pagina 30
••09DIRITTO.COZZI 15-03-2013 9:10 Pagina 31
ADOZIONEVADEMECUM
PER ASPIRANTIGENITORI
Diritto
MARZO 201332
Procedure e regole per coronare il sogno di una famiglia.Ecco cosa stabilisce la legge italiana
Camilla Cozzi
L’ADOZIONE È UN MEZZO per dare dei genitori
a un bambino che non ne ha. Può essere naziona-
le o internazionale: si definisce “nazionale” quel-
la di un bambino dichiarato in stato di adottabili-
tà sul territorio italiano e questo vale sia per i bam-
bini italiani sia per i bambini stranieri nati in Ita-
lia. Tuttavia, è bene sapere che, nonostante oggi non sia ancora dispo-
nibile un vero e proprio censimento dei bambini adottabili, sicura-
mente il numero di questi è inferiore rispetto a quello delle coppie di
aspiranti genitori.
L’adozione “internazionale”, invece, è quella di un bambino straniero
nel suo paese, secondo le leggi di quel paese. Per quanto riguarda però
la parte della normativa che concerne l’Italia non ci sono differenze ri-
spetto a quella nazionale.
Chi può presentare domanda di adozione e la procedura da seguire
Possono presentare domanda di adozione i coniugi uniti in matrimonio
da almeno tre anni (o che abbiano convissuto per tre anni e poi si siano
sposati). La procedura per intraprendere il percorso di adozione inizia
con la presentazione di una domanda di adozione inviata al tribunale
per i minorenni competente per territorio, il quale in seguito alla do-
manda dispone una serie di indagini sulla coppia di aspiranti genitori.
Le indagini da effettuare
Il tribunale per i minorenni dispone un’indagine psico-sociale affidata ai
servizi sociali (assistenti sociali e psicologi) che raccoglie elementi utili a
valutare l’idoneità a educare, istruire e mantenere un minore. E ancora,
un’indagine da parte degli organi di pubblica sicurezza competenti nel-
la zona di residenza e una serie di indagini di natura sanitaria.
La valutazione del tribunale per i minorenni può essere molto difficile da
sopportare per gli aspiranti genitori. Bisogna però tenere sempre presen-
te che il compito dei genitori adottivi è quello di favorire la trasformazio-
••09DIRITTO.COZZI 15-03-2013 9:10 Pagina 32
In quest’ottica vengono seleziona-
ti gli aspiranti genitori attraverso
le indagini dei servizi sociali e i
colloqui con il giudice delegato e,
sempre in quest’ottica, le coppie
devono essere ben consapevoli di
chi siano i bambini adottabili: po-
chi neonati, tanti bambini che su-
perano i quattro anni e che spesso
provengono dall’estero.
Solo un giudizio rigoroso consen-
te la scelta di nuovi genitori per un
bambino che ha già subito una
grande privazione (l’abbandono
da parte dei propri genitori) e che
è in condizione di difficoltà.
Dal momento che non si nasce ge-
nitori adottivi, la strada per gli
aspiranti genitori è quella di acqui-
sire via via sempre maggiori com-
petenze per rispondere al legittimo
bisogno del bambino di avere una
MARZO 2013 33
famiglia che lo accolga. L’adozione
infatti è un nuovo progetto di vita
per un bambino che non ha più la
famiglia di origine.
L’iter dopo le indagini
Letti i pareri e la relazione dei ser-
vizi sociali, il tribunale, previo ul-
teriore colloquio con un giudice,
ne del dolore e della sofferenza del
bambino abbandonato in un’op-
portunità di avere una famiglia e di
crescere in modo equilibrato.
Durante questo percorso è im-
portante essere consapevoli che
nell’adozione sono fondamentali
i bisogni del bambino e il suo di-
ritto di avere una famiglia, non il
pur legittimo desiderio di una
coppia di adulti di diventare ge-
nitori. I genitori adottivi divente-
ranno genitori di un bambino che
ha già un suo vissuto di ricordi ed
esperienze di vita, che magari ap-
partiene a un’altra cultura, che
parla un’altra lingua, che ha trat-
ti somatici diversi. Per questo
motivo occorre che i genitori
adottivi siano scelti con la massi-
ma cura affinché siano davvero i
più adatti a quel bambino.
Il compito dei genitoriadottivi è di favorire la
trasformazione del doloree della sofferenza del
bambino abbandonato inun’opportunità di avere
una famiglia e di crescerein modo equilibrato
••09DIRITTO.COZZI 14-03-2013 17:02 Pagina 33
Diritto
Se ritengono di procedere, si realiz-
za l’incontro tra il minore e i coniu-
gi che può assumere forme diver-
se, stabilite dal tribunale con i ser-
vizi sociali, a seconda della situa-
zione e dell’età del minore (incon-
tri monitorati o collocamento di-
retto presso la coppia).
Nel primo periodo di affidamen-
to, il cosiddetto “affidamento
preadottivo”, della durata di circa
un anno, il tribunale e i servizi so-
ciali verificano la sussistenza di
tutti i requisiti a garanzia del mi-
nore. In tale periodo, gli affidatari
non esercitano la potestà, né rap-
presentano legalmente il minore
e, in caso di difficoltà di idonea
convivenza non superabili, il
provvedimento può essere revo-
cato. Allo scadere del periodo di
affidamento preadottivo, l’ado-
zione si ritiene definitiva e viene
pronunciata la sentenza.
In caso di adozione internaziona-
le, invece, entro un anno dal-
decide se considerare idonea o
non idonea all’adozione la coppia.
Questa fase termina con l’emissio-
ne di un decreto di idoneità e l’in-
serimento del fascicolo relativo ai
coniugi che hanno presentato do-
manda in un archivio delle coppie
idonee ad adottare.
Alivello nazionale, la domanda di
adozione avrà un seguito al mo-
mento dell’eventuale abbinamen-
to tra le esigenze del minore da
adottare e le caratteristiche delle
coppie che sono state giudicate
potenzialmente idonee.
Il tribunale per i minorenni prov-
vede a comunicare ai coniugi indi-
viduati l’avvenuto abbinamento,
le informazioni mediche sullo sta-
to di salute del minore e le eventua-
li informazioni riguardanti la sua
storia. A quel punto, avendo tutte
le informazioni sul minore da
adottare, i coniugi devono proce-
dere alla decisione se continuare o
meno nel procedimento adottivo.
l’emissione del decreto di idonei-
tà i coniugi devono affidare l’in-
carico a un ente autorizzato di se-
guire la procedura all’estero.
Ogni ente è autorizzato a operare
in alcuni specifici paesi e si occu-
pa di svolgere la pratica all’este-
ro e in Italia fino all’avvenuta
adozione. Se necessario, si pren-
de cura anche degli adempimen-
ti postadottivi richiesti dal paese
di origine del minore.
L’abbinamento tra la coppia e il
minore è di solito effettuato dalle
autorità straniere e avviene con
modalità diverse a seconda del
paese, ma deve comunque avve-
nire prima della partenza della
coppia. Avvenuto l’abbinamento,
la coppia si reca nel paese prescel-
to a incontrare il minore che gli è
stato abbinato. In questo periodo,
vengono svolte le pratiche per av-
viare alla conclusione l’adozione,
per quanto riguarda il paese di
origine dell’adottato.
MARZO 201334
La strada per gli aspiranti genitoriadottivi è quella di acquisire sempremaggiori competenze per rispondere al legittimo bisogno del bambino di avere una famiglia che lo accolga
••09DIRITTO.COZZI 14-03-2013 17:02 Pagina 34
Gli effetti legali dell’adozione
Con l’adozione, il bambino adotta-
to acquista lo stato di figlio degli
adottanti, dei quali assume il co-
gnome. La potestà genitoriale sul-
l’adottato e il relativo esercizio spet-
tano a entrambi i coniugi. Con l’a-
dozione cessano i rapporti dell’a-
dottato con la famiglia d’origine.
Qualunque attestazione di stato
civile riferita all’adottato deve esse-
re rilasciata con la sola dichiarazio-
ne del nuovo cognome e con l’esclu-
sione di qualsiasi riferimento alla
paternità o maternità del minore.
Le informazioni sull’identità dei ge-
nitori biologici possono essere for-
nite ai genitori adottivi solo su au-
torizzazione del tribunale, se sussi-
stono gravi e comprovati motivi.
Se un cittadino italiano single
adotta un bambino all’estero
Poiché la Corte di cassazione, an-
che recentemente, ha ribadito
l’impossibilità di adottare da par-
te di un cittadino single, pur sol-
lecitando, indirettamente, un in-
tervento di apertura da parte del
legislatore, il tribunale italiano
non potrà trascrivere il provvedi-
mento dell’autorità straniera. Di
recente, il tribunale per i mino-
renni di Caltanissetta ha dichia-
rato efficace una sentenza di ado-
zione di uno stato africano da
parte di una cittadina italiana
L’ADOZIONE E L’AFFIDOL’affido è un provvedimento di accoglienza temporanea rivolto ai minori con difficoltà fa-
miliari. In caso di affido il minore rimane figlio dei propri genitori e viene solo tempora-
neamente collocato presso una famiglia, detta appunto affidataria. L’affido può durare al
massimo due anni, prorogabili, nell’esclusivo interesse del minore. Tutti possono diven-
tare genitori affidatari: coppie sposate, conviventi, single, familiari del minore.
non coniugata, poiché era risulta-
to che nei due anni trascorsi in
Africa si era instaurato tra la don-
na e il bambino un consolidato e
significativo legame genitoriale
dal punto di vista affettivo, edu-
cativo e di accudimento del mi-
nore. Il provvedimento però non
è stato ratificato in Italia come
adozione ordinaria di minore (co-
siddetta adozione legittimante)
ma come adozione in casi parti-
colari e quindi un’adozione con
effetti diversi da quella ordinaria,
in cui il minore non perde il lega-
me con la famiglia di origine. �
••09DIRITTO.COZZI 14-03-2013 17:02 Pagina 35
atu
pert
u...
MARZO 201336
A TU PER TU CON...
a cura della redazione
Lei rappresenta in Italia una multi-nazionale olandese di trasporti e lo-gistica che fa della sostenibilità am-bientale un elemento cardine. Qua-li soluzioni adottate per ridurre leemissioni di Co2?
«Credo che la principale sfida peruna logistica sostenibile sia di ridur-re la capacità di trasporto a vuotosulle strade europee. La realizzazio-ne prevede approcci differenti daparte delle aziende produttrici, deilogistic provider e dei governi perraggiungere dei cambi fondamenta-li nel modo attuale di lavorare.L’obiettivo che ci siamo dati è di ri-durre del 20% le emissioni di Co2 dal2009 al 2015 attraverso una policydi utilizzo del gasolio e un’ottimizza-zione della capacità di carico e ridu-zione dei km a vuoto».
Quali sono i principali driver di cam-biamento nel mercato della logisti-ca italiano ed europeo?
«La logistica e i trasporti sono corre-lati con le infrastrutture di un paese.A livello europeo vedremo nei pros-simi anni uno spostamento sostan-ziale degli hub logistici in paesi co-me Polonia e Turchia. L’Italia rappre-
A TU PER TU CON...
a questa richiesta che diventacomplementare al prezzo, chenon deve essere l’unico aspettoda valutare».
La crisi che stiamo vivendo haavuto ripercussioni anche nel
suo settore? «Tutti i settori risentono del partico-lare momento economico che hacambiato radicalmente il modo dipianificare da parte delle aziende. So-lo i logistic provider in grado di anti-cipare queste variazioni, o di saperreagire velocemente ad esse, riesco-no a seguire gli andamenti del mer-cato. Noi ci poniamo verso i clienti co-me un partner che vuole condivideregli stessi obiettivi di qualità del servi-zio e ottimizzazione dei costi e, dovesi superano le barriere dei rapporticliente-fornitore, emerge sempre chela condivisione delle informazioni è lachiave per essere vincenti nel merca-to attuale».
Come ha reagito il gruppo?«Investire per crescere e offrire sem-pre soluzioni innovative ai nostriclienti. Asset principale è il rinnovodella flotta con un programma par-tito nel 2011 e che si concluderà nel2013 con 600 trattori Euro 5 e 6. Nelperiodo 2012-2013 rinnoveremo500 trailer e con Mercedes abbiamosviluppato mezzi che viaggiano concarburanti innovativi, come l’Lng, ungas liquido naturale che comparatocon i mezzi Euro 5 ha una riduzionedi Co2 del 30%».
senta ancora un paese di transito im-portante per raggiungere il MedioOriente o il Nord Africa e ha ancoramolti spazi di sviluppo sul traffico in-termodale, oggi ancora troppo sbi-lanciato su quello via gomma (nel2012 pari al 90%). Quindi, ancheper il nostro paese le infrastrutturegiocheranno un ruolo fondamenaleper lo sviluppo dell’offerta logisticainterna».
Quali sono le peculiarità del settorelogistica, rispetto ad altri più tradi-zionali del terziario?
«La logistica è sempre stata vista co-me un costo “dovuto” per molteaziende, ma negli ultimi anni è ma-turato il concetto che l’ottimizzazio-ne dei costi non risolve tutti i proble-mi, soprattutto se va a scapito dellaqualità del servizio. Su questo pun-to, aziende come Vos hanno contri-buito a ribaltare il concetto puntan-do sulla qualità del servizio, aiutan-do le aziende nel capire quali proces-si logistici mantenere all’interno equali delegare all’esterno. Il merca-to richiede un’etica e una professio-nalità sempre maggiori, e la qualitàdel servizio è il modo per rispondere
Claudio PostèNato il 13 maggio 1965 a Codogno (Lo) Azienda: Vos Logistics ItaliaQualifica: country manager Associato: Manageritalia MilanoSport preferito: ciclismo e tennisLibro preferito: Il mondo di Sofia di Jostein GaarderFilm preferito: Blade Runner di Ridley ScottLuogo preferito: Sardegna
••10ATUPERTU 14-03-2013 17:53 Pagina 36
3
CASO MORTE
Nel caso dovesse succedere l’irreparabile,ecco cosa è meglio sapere per tutelare i propri cari
••S.ASSIDIR.OK.3 14-03-2013 16:52 Pagina 1
Eccoci alla terza tappa della raccolta degli articolinecessari per costruire il “vademecum” contenente le informazioni utili sulle tutelegarantite dal nostro contrattocollettivo nazionale.Abbiamo iniziato con uno schema riepilogativopubblicato sul numero di ottobre2012, su novembre e dicembre sono stati analizzati i casi di inabilità temporanea,di invalidità permanente e il caso di perdita dello stato di autosufficienza.Vediamo ora quali tutele sono state realizzate nel caso di morte del dirigente a sostegno dei suoi eredi o beneficiari.
L’inserto è consultabile sui sitiwww.manageritalia.it (comunicazione e stampa >> approfondimenti >> tutele su infortuni e altro)e www.assidir.it (sezione Dirigenti).
Le prestazioni previste dalla legge: Inail e InpsNel caso in cui il decesso del dirigente sia dovuto a un in-fortunio sul lavoro o a una malattia professionale, saràl’Inail a intervenire erogando ai superstiti una renditamensile che decorre dal giorno successivo il decesso. Persuperstiti si intendono il coniuge, i figli legittimi, naturali,riconosciuti o riconoscibili e adottivi. In mancanza di unadi queste figure, la rendita spetta ai genitori naturali oadottivi e ai fratelli e sorelle, solo se conviventi e a caricodel defunto. L’Inail eroga inoltre un assegno per le spese funerarie aisuperstiti o a chiunque, purché familiare, dimostri di aver-le sostenute: l’importo di tale assegno è di € 2.046,81 dal1° gennaio 2012.In caso di decesso, non dipendente da infortunio sul lavoroo malattia professionale, di persona titolare di una rendita perinabilità permanente di grado non inferiore al 65%, l’Inailcorrisponderà ai superstiti uno speciale assegno mensile.Nel caso il decesso fosse dovuto a un infortunio o a unamalattia non professionale sarà invece l’Inps a intervenirecon l’erogazione di una pensione indiretta ai superstiti. Lapensione indiretta viene però erogata solo se il lavoratore,al momento del decesso, aveva accumulato, in qualsiasiepoca, almeno 15 anni di contributi oppure se era assicu-rato da almeno 5 anni, di cui almeno 3 versati nel quinquen-nio precedente la data di morte.La pensione indiretta spetta al coniuge, anche se separatoo divorziato, a condizione che abbia beneficiato di un as-segno di mantenimento e non si sia risposato, ai figli chealla data della morte del genitore siano minori, studenti oinabili e a suo carico e ai nipoti minori (in linea retta) cheerano a carico del parente defunto (perciò nonno e nonna).In mancanza del coniuge, dei figli e dei nipoti discenden-ti in linea retta ne hanno diritto anche i genitori e, in man-canza di questi, i fratelli celibi e le sorelle nubili.L’assegno di pensione indiretta sarà pari a una percen-tuale della pensione che sarebbe spettata al lavoratore,secondo i seguenti criteri stabiliti in base al numero e al-la tipologia di beneficiari: 60% solo coniuge; 70% soloun figlio; 80% coniuge e un figlio oppure due figli sen-za coniuge; 100% coniuge e due o più figli oppure treo più figli; 15% per ogni altro familiare avente diritto,diverso da coniuge, figli e nipoti. In ogni caso, la sommadelle quote non può superare il 100% della pensione chesarebbe spettata al lavoratore. L’importo della pensioneai superstiti è condizionato dalla situazione economicadel titolare.L’assegno viene ridotto del 25, del 40 e del 50% a secon-da dei redditi percepiti dai beneficiari. Questa regola nonvale se sono contitolari i figli minori, studenti o inabili.Nel caso in cui i superstiti non abbiano diritto alla pen-
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sione per mancanza dei requisiti, possono ottenereun’indennità una tantum che varia a seconda del siste-ma di calcolo pensionistico (contributivo o retributivo) incui si trovava il dirigente al momento del decesso. Percalcolare il valore dell’indennità si utilizza come base dicalcolo l’assegno sociale.
Le tutele previste dal ccnl per i dirigenti ManageritaliaIn caso di decesso del dirigente, conseguente a infortunioo a malattia, l’azienda interviene erogando ai familiari l’in-dennità di preavviso e il trattamento di fine rapporto.Preavviso: l’azienda eroga al coniuge, ai figli o a eventua-li altri familiari, a norma dell’art. 2122 del codice civile (ov-vero parenti entro il terzo grado e affini entro il secondogrado), un’indennità sostitutiva del preavviso pari a un mi-nimo di 6 e a un massimo di 12 mesi di retribuzione in base all’anzianità di servizio globalmente prestato in azien-da, indipendentemente dalla qualifica ricoperta. Per esem-pio, se l’anzianità di servizio è inferiore ai 4 anni verrà liqui-data un’indennità sostitutiva del preavviso di 6 mensilità,che aumenterà fino a raggiungere le 12 mensilità nel casodi anzianità superiore a 12 anni di servizio.Liquidazione del trattamento di fine rapporto: l’azien-da versa al coniuge, ai figli o a eventuali altri familiari, a nor-ma dell’art. 2122 del codice civile, il valore del tfr matura-to fino alla data del decesso comprensivo del periodo di pre-avviso calcolato sulla base dei criteri precedentemente illu-strati, salvo l’eventuale quota destinata dal dirigente allaprevidenza complementare.
Decesso causato da infortunio: la polizza assicurativa obbligatoria Il ccnl Manageritalia ha stabilito inoltre l’obbligatorietà perle aziende di assicurare tutti i dirigenti con una polizzacontro gli infortuni sia professionali che extraprofessiona-li, tutelandoli così nello svolgimento di tutte le attività del-la vita umana (lavoro e tempo libero).Per quanto riguarda il caso di morte causata solo da in-fortunio, la polizza prevede la liquidazione ai beneficiaridi una somma pari a 5 annualità della retribuzione di fat-to; nulla vieta, quale condizione di miglior favore, di sti-pulare un contratto con massimali maggiori.È importante ricordare che questa polizza infortuni non ècompresa nelle prestazioni né dell’Associazione Pastorené del Fondo Mario Negri, perciò è bene che ogni dirigen-te s’informi presso la propria azienda sull’esistenza e sul-la congruità della stessa. Questo controllo, tra l’altro, è digrande utilità anche per l’azienda che, in caso di non ade-guatezza delle garanzie e dei massimali assicurati, è re-sponsabile nei confronti dei beneficiari e potrebbe trovar-si a pagare di tasca propria somme di grande rilievo.
LE PRESTAZIONI DEI FONDI CONTRATTUALI
FASDACPrevede una piccola prestazione in caso di deces-so (causato da malattia o da infortunio) del diri-gente in servizio, prosecutore volontario e pen-
sionato diretto: si tratta di un riconoscimento sotto formadi contributo per le spese funerarie pari a € 1.500.
FONDO MARIO NEGRIInterviene in caso di decesso (qualunque sia lacausa) dell’iscritto in servizio o in prosecuzionevolontaria che al momento della morte abbia
maturato almeno 5 anni di anzianità contributiva.La prestazione prevista è l’erogazione di una pensione in-diretta ai superstiti, cioè il coniuge e i figli legittimi, natu-rali riconosciuti, legittimati o adottivi di età inferiore ai 18anni. In mancanza di coniuge e figli con diritto a pensio-ne, questa spetta ai genitori, se a carico. L’importo iniziale della pensione indiretta è determinatoapplicando le seguenti aliquote alla pensione che al mo-mento del decesso sarebbe spettata all’iscritto in caso dicessazione per invalidità permanente:a) per il coniuge superstite e gli orfani: 60% per un su-
perstite; 80% per due superstiti; 100% per tre o piùsuperstiti.
b) per i genitori a carico: 40% per ciascuno di essi.
I beneficiari aventi titolo alla pensione indiretta hanno fa-coltà di opzione per esercitare il riscatto in forma capitaledell’intera posizione dell’iscritto. Una volta erogata la pre-stazione, la scelta non è revocabile.A partire dal 2007 il Fondo Mario Negri ha introdotto lapossibilità per il dirigente di designare dei beneficiari di-versi dai superstiti i quali, in caso di premorienza, posso-no riscattare l’intera posizione previdenziale dell’iscrittoottenendo quindi la liquidazione dell’intero capitale ma-turato. Si tratta di un’interessante opportunità per il diri-gente, che può in qualche modo “personalizzare” la de-stinazione della propria posizione.Per quanto riguarda il caso di decesso di un dirigente pen-sionato, la pensione di vecchiaia o di anzianità è reversibilea favore dei superstiti, così come previsto per il caso di de-cesso del dirigente in servizio, senza possibilità di optare peril riscatto del capitale.La pensione a favore dei beneficiari decorre dal primo gior-no del mese successivo a quello in cui è avvenuta la mortedel dirigente in servizio o in prosecuzione volontaria o delpensionato diretto, sempreché gli aventi diritto presentinodomanda al Fondo, per mezzo di lettera raccomandata conavviso di ricevimento entro 2 anni dalla data del decesso.
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Se la domanda di pensione indiretta viene presentata do-po due anni dal decesso del dirigente, la pensione sarà li-quidata dal primo giorno del mese successivo, ma non sa-ranno erogati gli arretrati.
ASSOCIAZIONE ANTONIO PASTORE: la polizza Temporanea caso morte (Tcm)
La copertura per il caso morte fa parte del si-stema di tutele previste dalla Convenzione An-tonio Pastore.
La garanzia Temporanea caso morte tutela i beneficiarinel caso di premorienza del dirigente in servizio e deiprosecutori volontari, mettendo a loro disposizione unasomma che può sopperire a eventuali problemi econo-mici derivanti dall’improvvisa mancanza del reddito deldirigente. La garanzia è prestata qualunque sia la causa:infortunio professionale, extraprofessionale o malattia.Le uniche esclusioni riguardano i casi di dolo del benefi-ciario, partecipazione dell’assicurato a eventi dolosi ofatti di guerra, oppure incidente di volo non autorizzatoo viaggio in qualità di membro dell’equipaggio. La co-pertura si estende anche al caso di morte presunta. Adifferenza di Inps, Inail e Fondo Mario Negri, che eroga-no ai superstiti/beneficiari una rendita o una pensione,l’Associazione Antonio Pastore prevede solo la liquida-zione di un capitale una tantum.
Attivazione e durataLa copertura assicurativa decorre dalla data di nomina adirigente ed è attiva durante tutto il periodo contributivo(come dirigente o volontario) fino al raggiungimento del70° anno di età (da qui la definizione “temporanea” ca-so morte). Va precisato che durante i primi 6 mesi vige unperiodo di cosiddetta carenza, cioè il capitale assicuratoviene liquidato esclusivamente per i decessi causati da in-fortunio, shock anafilattico o da malattia a decorso acu-to e fulminante (meningite, tifo ecc.).
Prestazioni e premiIl capitale assicurato dalla polizza varia a seconda dell’etàdel dirigente: da un massimo di € 520.000 a un minimo di€ 135.000 (per un’età tra i 55 e i 65 anni). Di conseguen-za, il premio destinato alla garanzia caso morte, che è com-preso all’interno del contributo annuo globale versato allaConvenzione Antonio Pastore, è variabile per ciascuna fa-scia di età raggiunta dal dirigente.Da 66 a 70 anni la garanzia è comunque attiva, ma per ca-pitali decrescenti decisamente inferiori, per i quali si paga unpremio fisso. Proprio per questo motivo viene data la facol-tà, agli assicurati che abbiano compiuto i 66 anni di età, dieliminare la copertura caso morte, destinando la relativa quo-ta di contributo a favore della garanzia capitale differito.
La variabilità del capitale assicurato è stabilita secondo ilcriterio di una maggiore tutela per i nuclei familiari più gio-vani, spesso formati da persone non ancora autonome dalpunto di vista economico. Il capitale assicurato decrescecosì man mano che aumenta l’età del dirigente e il suonucleo familiare acquista maggiore stabilità economica.Ricordiamo che il capitale corrisposto ai beneficiari del diri-gente non è assoggettato a tassazione in quanto si trattadi un indennizzo.
BeneficiariÈ importante ricordare che la prestazione spetterà ai bene-ficiari indicati dal dirigente al momento della nomina o, inmancanza di indicazione, agli eredi legittimi e testamenta-ri. È fondamentale tenere presente che la designazionepuò essere revocata o modificata ogni qual volta il dirigen-te lo desideri tramite l’apposito modulo o lettera racco-mandata ad Assidir. Quindi, la prestazione non spetta au-tomaticamente ai superstiti, come per Inail e Inps, ma aibeneficiari designati al momento della nomina o successi-vamente. Pertanto si raccomanda che, nel tempo, il diri-gente verifichi la designazione fatta in precedenza, così cherisulti sempre in linea con la propria volontà e conforme al-l’evolversi della situazione personale e familiare (ad esem-pio nascita di un figlio, matrimonio, divorzio ecc.).Per fare un esempio, citiamo il caso di un dirigente divor-ziato che, dopo il secondo matrimonio, non ha effettua-to la nuova designazione: al suo decesso la prestazione èstata erogata alla prima moglie, che risultava ancora co-me beneficiario designato.Nell’area riservata del sito www.assidir.it, previa digitazionedi codice e password per motivi di riservatezza, ogni diri-gente può verificare se la designazione dei beneficiari risul-ta essere stata effettuata; per avere conferma invece dei no-minativi dei beneficiari, il dirigente dovrà contattare Assidir.
Come attivare la prestazioneIn caso di decesso, i beneficiari o gli eredi legittimi e te-stamentari dovranno inviare ad Assidir, tramite lettera rac-comandata, la richiesta di liquidazione del capitale indi-cando la data in cui il decesso è avvenuto. Successivamen-te, Assidir richiederà l’ulteriore documentazione necessa-ria per la liquidazione della prestazione. La compagnia diassicurazione provvederà poi alla liquidazione di quantospettante entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta,previa consegna di tutta la documentazione prevista.Tutte le tempistiche per la liquidazione del capitale parto-no dalla formalizzazione della denuncia e non dal momen-to del decesso dell’assicurato: per questo motivo è fonda-mentale effettuare la comunicazione ad Assidir nel tem-po più breve possibile dopo che si è verificato l’evento.
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nifiche, soprattutto nella bassa pia-nura è stata la base dell’iniziale svi-luppo economico lombardo. Verteprincipalmente sulla produzione dicereali, ortaggi, frutta e vino; oltreall’intensa produzione di foraggiusati per l’allevamento. Nell’alta pianura, invece, zona me-no adatta alle coltivazioni per l’ari-dità del terreno, si sviluppò mag-giormente l’attività artigianale. L’industria quindi è presente in nu-merosissimi settori, dal meccanicoal calzaturiero, dall’alimentare al
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A TU PER TU CON...
a cura della redazione
TERRITORI
Nonostante la crisi economica per-durante, la Lombardia resta co-munque la regione più ricca d’Italiae il traino dell’economia nazionale.Da sola contribuisce quasi a unquarto del pil nazionale e insieme aBaden-Württemberg, Catalunya eRhône Alpes fa parte dei Quattromotori per l’Europa. È la regione italiana più industrializ-zata, ma anche il terziario è ampia-mente sviluppato, senza contareche la sua agricoltura, la prima a es-sere meccanizzata e oggetto di bo-
La Lombardia
Dirigenti Quadri Dipendenti Dir/dip (D+Q)/dipN. N. N. % %
Bergamo 2.818 8.689 337.023 0,84 2,58Brescia 2.051 5.888 374.504 0,55 1,57Como 1.270 3.263 155.054 0,82 2,10Cremona 493 1.731 85.603 0,58 2,02Lecco 733 1.836 92.678 0,79 1,98Lodi 415 1.701 51.290 0,81 3,32Mantova 590 2.443 113.004 0,52 2,16Milano 38.078 108.073 1.491.185 2,55 7,25Pavia 959 2.291 109.107 0,88 2,10Sondrio 128 764 48.245 0,27 1,58Varese 2.289 6.605 249.472 0,92 2,65Totale 49.824 143.284 3.107.165 1,60 4,61Fonte: Elaborazioni Manageritalia su dati Inpste
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Dirigenti, quadri e dipendenti del settore privato in Lombardia (2010)
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farmaceutico, dall’editoriale aquello del mobile ed è dominata dapmi a conduzione familiare, anchese non mancano le grandi aziende(Milano e provincia coprono più del40% delle imprese dell’industrialombarda). Il terziario si è sviluppato molto ne-gli ultimi decenni grazie al com-mercio, favorito anche dalla posi-zione che la collega facilmente al-la ricca Europa centrale (Fiera Mi-lano è il primo operatore fieristicoe congressuale nazionale e uno deiprincipali punti di riferimento in-ternazionali). Ma anche grazie al-la finanza (nel capoluogo ha sedela Borsa italiana), alle attività ban-carie, di comunicazione e servizialle imprese e infine anche al turi-smo grazie alle numerose bellezzenaturali, montane e lacustri, oltrealle città d’arte. Secondo le stime di Prometeia, ri-portate nel Rapporto annuale 2012di Bankitalia, il prodotto internolordo della Lombardia è aumentatodello 0,5% nel 2011, dopo un rim-balzo nel 2010 del 2,4%, ancora
insufficiente a recuperare i livellipre-crisi. Lo stimolo maggiore allacrescita è derivato dalle esportazio-ni, che, pur in rallentamento, sonoaumentate fino a raggiungere i va-lori massimi del 2008. Il recupero del fatturato manifattu-riero negli anni successivi alla reces-sione mondiale è stato più frequen-te per quelle aziende che tra il 2007e il 2009 avevano messo in attostrategie di internazionalizzazione.L’occupazione è rimasta stagnante,dopo due anni in cui è diminuitacomplessivamente di quasi 78milapersone e nel primo trimestre del2012 è diminuito l’utilizzo dellaCassa integrazione guadagni.Nel 2011, la Lombardia contava piùdi 4 milioni di occupati, più o me-no così distribuiti: un 60% abbon-dante impiegato nei servizi, oltre il35% nell’industria e il rimanentenell’agricoltura. Il tasso di occupa-zione regionale era del 64,7%: il74,1% degli uomini e il 55,2% del-le donne. L’occupazione femminile,per quanto cresciuta negli ultimianni, non è ancora ai livelli dei pae-
si nord-europei, dove si attesta ol-tre il 60% (indagine Istat 2012 sul-le forze lavoro). I comportamenti di spesa delle fa-miglie sono più prudenti, ma i con-sumi sono comunque superiori allamedia italiana. La ricchezza familia-re in termini pro capite (161mila eu-ro) nel 2010 superava del 13% lamedia nazionale.Questo forte sviluppo del terziarioe dell’economia in generale fa sìche la Lombardia da sola ospiti piùdel 40% dei dirigenti del settore(49.824 dirigenti su 124mila). Inol-tre, suo anche il primato nel rappor-to numero dirigenti/dipendenti: sela media nazionale è 0,85% qui siarriva a 1,6%, anche se non c’è daandarne troppo fieri visto che na-zioni come Francia e Germania nehanno 3 ogni 100. A livello provin-ciale predomina Milano, come pre-vedibile, con 38.078 dirigenti(2,55% il rapporto dirigenti/dipen-denti, livello simile alle economieeuropee più avanzate). Seguono ben staccate, seppure su-periori alla media nazionale, Varese(0,92%), Pavia (0,88%), Bergamo(0,84%) e infine Sondrio (0,27%). I quadri lombardi sono 143.284(33,3% del totale) e insieme ai di-rigenti raggiungono il 4,61%, con-tro il 2,94% a livello nazionale. Perquanto riguarda il settore occupa-zionale, i dirigenti qui sono superio-ri alla media nazionale nel commer-cio (13,4% contro 9,4%), nelle at-tività finanziarie (13,4% contro11,6%) e immobiliari (17,8% con-tro 15,3%). Molto buona anche la presenza fem-minile: se 13,3% è la media nazio-nale di donne dirigenti, 14,7% sonole lombarde, con Pavia (26,3%) ma-glia rosa, seguita da Milano (15,3%)e Como (15%).
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DAL 22 AL 29 GIUGNO CLUB MED NAPITIA (PIZZO CALABRO)
XXVI TORNEODI TENNISMANAGERITALIA
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AA distanza di tre anni il torneo ditennis Manageritalia torna sulle co-ste della Calabria. Il Club Med Na-pitia, che tanto aveva soddisfatto leaspettative dei nostri ospiti, e ancorpiù quelle dei nostri tennisti grazieal buon livello dei campi in terrabattuta, ci accoglierà nuovamente,con la sua pineta silenziosa, laspiaggia lunga e i suoi indimentica-bili giardini fioriti. Il XXVI Torneo di tennis Managerita-lia si svolgerà dal 22 al 29 giugno ecome sempre prevede cinque com-petizioni: Trofeo Manageritalia, Tro-
feo Assidir, Coppa ManageritaliaServizi, Coppa Aviva e Trofeo Ubi As-sicurazioni, a cui possono partecipa-re gli associati a Manageritalia e adaltre organizzazioni aderenti allaconfederazione del terziario, i lorofamiliari e ospiti.
Camere. Provviste di aria condi-zionata, cassetta di sicurezza, asciu-gacapelli, telefono e tv, le cameresono dislocate tra la struttura cen-trale dell’hotel e i bungalow, piùadatti alle famiglie.Sport e divertimento. Basket,
XXVI TORNEODI TENNISMANAGERITALIA
DAL 22 AL 29 GIUGNO CLUB MED NAPITIA (PIZZO CALABRO)
INIZIATIVE MANAGERITALIA
Per maggiori informazioniwww.manageritalia.it
oppure 0229516028
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beach-soccer, beach-volley, volley-ball, water-polo, minifootball, salapesi e cardio training, kayak, boc-ce, tennis da tavolo. Corsi collettiviper principianti di tiro con l’arco, fit-ness, aquadynamic, pilates. Per i piu piccoli. Il Club offre ve-ramente il massimo per bambini eragazzi di tutte le età.L’assistenza è suddivisa in fasced’età e prevede attività, pasti e mo-menti di riposo. Per i bambini da 4mesi a 3 anni il servizio è a paga-mento (prenotabile anticipatamen-te, posti limitati).
SETTIMANA SOGGIORNOADULTI €.1.570 in camera doppia, tripla o quadrupla
€.1.741 in camera doppia uso singola
BAMBINI €.1.free da 0 a 6 anni non compiuti€.1.230 da 6 a 11 anni €.1.460 da 12 a 17 anni
La quota, moltiplicata per due, rimane invariata anche per eventuali prenotazioni per la setti-mana aggiuntiva: precedente o successiva a quella in programma (i posti sono limitati).
QUOTA VOLO A/R LAMEZIA TERMEPER COLORO CHE INTENDONO USUFRUIRE DEL PACCHETTO COMPLETO SOGGIORNO+VOLO
MILANO LINATE €.1.240 adulti€.1.220 bambini da 2 a 11 anni €.1. 40 bambini da 0 a 2 anni non compiuti
Le quote dei voli potrebbero subire modifiche dovute all’eventuale variazione del costo del carburante.
VOLI DA ALTRE CITTÀ SU RICHIESTA CON QUOTAZIONE DA STABILIRE
IMPORTANTESolo per coloro che intendono arrivare con mezzi propri (non acquistando il pacchettosoggiorno+volo), l’entrata al villaggio è prevista dalle ore 15. L’ingresso precedente atale orario comporta il pagamento di 25 euro a persona per usufruire dei servizi del vil-laggio, ma non garantisce la disponibilità immediata della camera. Chi desiderasse usufruire del nostro transfer da/per l’aeroporto, pur avendo acquista-to il volo autonomamente, può richiederne il servizio al costo di 24 euro a/r.
LE QUOTE DI PARTECIPAZIONE INCLUDONO� trasferimenti da/per villaggio collettivi in coincidenza con i nostri voli (solo per chiprenota il pacchetto completo soggiorno+volo) � trattamento full all inclusive � ani-mazione diurna e serale e assistenza del personale Club Med � attività di villaggio spor-tive e di animazione e campi da tennis a disposizione per lo svolgimento del torneo� assicurazione base Europ Assistance passeggeri e bagagli.
RINUNCE/PENALITÀSoggiorno. Per annullamenti comunicati:� da 30 a 15 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 30%; � da 14 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 100%.Non è previsto nessun rimborso all’ospite che decida di interrompere la vacanza.
Volo. Per annullamenti comunicati:� da 30 a 15 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 50%;� dai 14 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 100%.In caso di emissione da parte di Club Med di biglietti per voli da città diverse daMilano la penale è del 100% a partire dal momento della prenotazione.
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TORNEOPossono partecipare gli associati
a Manageritalia e ad altreorganizzazioni aderenti
alla confederazione del terziario,i loro familiari e ospiti
MODALITÀ DI ISCRIZIONELa prenotazione deve essere effettuata entro e non ol-tre il 17 maggio 2013 inviando la scheda via fax allo0229516093 o per posta a Manageritalia Servizi, viaStoppani 6, 20129 Milano.
NON SI ACCETTANO PRENOTAZIONI TELEFONICHE
MODALITÀ DI PAGAMENTOCon carta di credito o bonifico bancarioManageritalia Servizi, ricevuta la scheda qui a fianco, prov-vederà al più presto a confermare la prenotazione o, nelcaso fossero già esaurite le camere, ad avvertire dell’inse-rimento del nome nella lista d’attesa. In caso di conferma,la persona dovrà provvedere immediatamente al paga-mento. Copia del bonifico completo di cro timbrata dallabanca dovrà essere inviata, entro cinque giorni dalla con-ferma della prenotazione, a Manageritalia Servizi: viafax 0229516093, oppure per posta via Stoppani 6,20129 Milano.
Dati bancariClub Med, BNL Iban IT 08 I0100501608000000001094
Indicare nella causaleNome del partecipante“Manageritalia - Napitia giugno 2013”
IMPORTANTEColoro che necessitano della fattura da parte di Club Medsono invitati a comunicarlo in anticipo, contrassegnandol’apposita casella sulla scheda di iscrizione. Nessuna fattura potrà essere emessa successivamente.
TORNEOPossono partecipare gli associati
a Manageritalia e ad altreorganizzazioni aderenti
alla confederazione del terziario,i loro familiari e ospiti
Informazioni utiliClub Med NapitiaContrada Difesa - 89812 Pizzo CalabroTelefono: 0963538111/ 0963538000 - Fax: 0963538014
Carte di credito accettateAmerican Express, Mastercard, Visa CartaSi, Bancomat
L’arrivo al villaggio è previsto dalle ore 15 alle ore 20(primo pasto in entrata: cena). L’ultimo giorno le came-re dovranno essere liberate entro le ore 10 (ultimo pastoin uscita: pranzo).
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SCHEDA DI PRENOTAZIONEsettimana di vacanza abbinata alXXVI TORNEO DI TENNIS MANAGERITALIAClub Med Napitia, Pizzo Calabro, 22-29 giugno 2013
Da ritagliare e inviare a MANAGERITALIA SERVIZI - via Stoppani 6, 20129 Milano - tel. 0229516028 - fax 0229516093
Il/la sottoscritto/a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . abitante a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
via . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cap . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . tel. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
cell. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . email . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C.F./partita Iva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
appartenente all’Associazione Manageritalia di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Richiesta di emissione fattura da parte di Club Med Sì � No �
DESIDERA ADERIRE A:
settimana vacanza 22-29 giugno 2013 abbinata al XXVI Torneo di tennis Manageritaliasettimana vacanza + settimana precedente aggiuntiva 15-22 giugno 2013 settimana vacanza + settimana successiva aggiuntiva 29 giugno-6 luglio 2013
I TORNEI DI TENNIS IN PROGRAMMA
Trofeo MANAGERITALIA singolare maschile per associati over*
Trofeo ASSIDIR singolare maschile per associati under
Coppa MANAGERITALIA SERVIZI singolare femminile per associate, familiari e ospiti
Coppa AVIVA singolare maschile per familiari e ospiti
Trofeo UBI ASSICURAZIONI doppio giallo maschile per associati
Indicare tutti i nominativi dei partecipanti al soggiornoCognome e nome Data Codice fiscale* Torneo (se si intende partecipare Class. fed.
di nascita (obbligatorio) barrare la casella corrispondente)
_____________________________________________________________ ________________ ______________________________________ _______________________
_____________________________________________________________ ________________ ______________________________________ _______________________
_____________________________________________________________ ________________ ______________________________________ _______________________
_____________________________________________________________ ________________ ______________________________________ _______________________
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Sistemazione (le camere dell’hotel e dei bungalow non sono posizionate vicine)
n. � singole (solo hotel - limitate) n. � doppie (solo hotel) n. � triple (� hotel / � bungalow) n. � quadruple (solo bungalow)
Prenoto il volo a/r comprensivo di transfer per n. � passeggeri da __________________________________________
Prenoto solo il transfer aeroporto/club/aeroporto per n. � passeggeri
���� Mi impegno a pagare con bonifico bancario € ....................... in unica soluzione dopo la conferma da parte di Manageritalia Servizi
���� Vi autorizzo ad addebitare sulla carta di credito � Visa � CartaSi � American Express � MasterCardla quota di € ...................................................... alla conferma della prenotazione da parte di Manageritalia Servizi
Nome dell’intestatario della carta di credito .............................................................................................................................................................
Numero���������������� Scadenza �� / �� CCV ���tutte le 16 cifre
Autorizzo la pubblicazione delle mie immagini scattate nel corso della settimana per uso rivista Dirigente e web sì no
Firma _______________________________________________________
EDCBA
EDCBA
EDCBA
EDCBA
EDCBA
EDCBA
* Richiesto ai fini assicurativi
••11TENNIS.2013.4 14-03-2013 16:59 Pagina 43
Azienda
MARZO 201344
Alla ricerca di nuove opportunità,integrando persone,strategie di social business e nuovi modelli di management
Emanuele Scotti
ÈUN MOMENTO DI GRANDE SMARRIMENTO an-
che per i valori e i modelli manageriali. Il modo in cui
le aziende sono organizzate e gestite è messo in seria
discussione dalle mutate condizioni complessive. I
nuovi imperativi a cui l’azienda è chiamata a rispon-
dere – contesto turbolento, peso dei valori intangibi-
li, agilità, ridefinizione continua – rendono lento, se non addirittura
pericoloso, un modello caratterizzato da burocrazia e sistemi di vec-
chia generazione.
In questo contesto, i modelli emergenti di collaborazione in rete appa-
iono una risposta efficace. Le modalità e le tecnologie 2.0 di social col-
laboration si stanno dimostrando in grado di dare risposte forti in ter-
mini di velocità, efficienza, innovazione e knowledge management.
Sul fronte esterno, l’affermarsi di una mutazione antropologica della
figura del consumatore, che oggi chiamiamo “social customer” (un
nuovo cliente molto più intelligente e molto più efficiente nello sfrut-
tare le informazioni sulle aziende di quanto lo siano le aziende stes-
se), impone modalità di marketing, di servizio e di comunicazione ra-
dicalmente diverse. Anche su queste spinte l’azienda sta cambiando e
chi non avrà una strategia di social business è destinato nei prossimi
tempi a uscire dal mercato.
Concentrandoci sulle modalità di organizzazione dei processi, ecco
qualche riflessione sulle modalità di intervento oggi praticabili.
I social media: nuove tecniche per i knowledge worker
Non è una novità osservare come la gran parte degli strumenti e delle me-
triche che le organizzazioni hanno elaborato a partire dalle prime fabbri-
che di inizio 900 siano di tipo meccanicistico, ispirate alla metafora del-
l’organizzazione come orologio. Il presupposto allora era che il contribu-
to umano fosse standardizzabile, scomponibile, spersonalizzabile, descri-
vibile in procedure. Ora invece accade che le organizzazioni contempo-
ranee – anche quando non si tratti di forniture di servizi – si trovano a
Social Business Forum 2013Milano - 12/13 giugno
iscriviti su: www.socialbusinessforum.it
LACOLLABORAZIONE
SI FA“SOCIAL”
SocialBusinessForumorganized by
••12CFMT_RE.DESIGN.2 14-03-2013 16:58 Pagina 44
MARZO 2013 45
Le modalità e le tecnologie2.0 di social collaborationsi stanno dimostrando in
grado di dare risposte fortiin termini di velocità,
efficienza, innovazione eknowledge management
zio, più il servizio accumula cono-
scenza).
I social media, nati in gran parte
dal basso e cresciuti su meccani-
smi di selezione molto stringenti,
stanno mostrando una grande ca-
pacità ed efficienza nel creare col-
laborazione (per esempio con i wi-
ki), nel connettere (per trovare ex-
pertise o documenti nel proprio
network), comunicare (con i blog e
microblog), condividere (docu-
ment sharing, social bookmar-
king…), nello sfruttare l’intelli-
genza collettiva (idea manage-
ment, prediction market…).
Scenari di intervento
Le modalità collaborative e gli
strumenti social introdotti hanno
la possibilità di integrarsi con i pro-
cessi operativi e con le dinamiche
effettive di lavoro. I tipi di inter-
vento, che nella nostra esperienza
operare su asset intangibili (i servi-
zi, l’esperienza, l’innovazione, i
valori, la marca…) e in contesti
sempre più complessi, turbolenti,
in continua riconfigurazione. L’ap-
parato è ancora quello di Adam
Smith e di Frederick Taylor, ma la
natura dell’impegno è quella de-
scritta da Peter Drucker a cui si de-
ve, come noto, il termine “know-
ledge worker” (il lavoratore della
conoscenza, che ha ruoli collegati
alle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione: docenti,
scienziati, medici, avvocati ecc.).
La sfida delle organizzazioni si
sposta dal differenziare, specializ-
zare e controllare al connettere le
persone, al far circolare le esperien-
ze e la conoscenza accumulata, al-
l’apprendere continuamente (an-
che guardando a Google, Facebook
e Wikipedia come modelli organiz-
zativi: più gli utenti usano il servi-
riescono a creare valore specifico
per gli utenti e per l’organizzazio-
ne, sono articolabili in quattro aree.
1 Processi operativi e team di lavoro
La social collaboration viene in-
trodotta in questo contesto all’in-
terno del processo operativo. Gli
strumenti specifici vengono decli-
nati all’interno delle diverse fasi
di lavoro in funzione della natura
degli scambi che avvengono in
E
L”
••12CFMT_RE.DESIGN.2 14-03-2013 16:58 Pagina 45
quella fase e servono a distribuire
sui team le diverse attività in mo-
do più efficiente.
2 Comunità di pratica
La social collaboration entra in
questo scenario all’interno di co-
munità di mestiere (ad esempio,
manutentori, rete di vendita, ac-
quisti, hr manager ecc.) o di scopo
(ad esempio, innovazione). Il col-
lante di queste comunità non è il
processo di lavoro ma l’identità
della community in termini di
trust, dominio, mestiere.
3 Internal communication
La comunicazione interna, in que-
sto scenario applicativo, mantiene
la sua natura istituzionale e top
down, ma accoglie il contributo
degli utenti in termini di gradi-
mento, consultazione, commento
o generazione di contenuti.
4 Comunità di interesse
Si tratta di comunità extraprofes-
sionali che permettono alle per-
sone di coltivare una dimensione
interpersonale all’interno del-
l’organizzazione attraverso ini-
ziative di supporto, scambio, ri-
conoscimento. �
Azienda
46 MARZO 2013
Fonte: OpenKnowledge 2012
ORE 9-13 • Grand Visconti Palace Hotel, Viale Isonzo, 14
Quali sono i principali social media e in che modo sono rilevanti peril business? Questo workshop rappresenta un aiuto concreto per imanager che organizzano strategie e attività di vendita, marketing,comunicazione, public relation, customer care. L’ingaggio dei clientiè sempre più un fattore di successo per ridisegnare il proprio busi-ness e guadagnare vantaggio competitivo. Attraverso una panorami-ca di problematiche e soluzioni relative alle strategie di utilizzo deisocial media, ascolto della rete, relazione con la clientela, visibilità emonitoraggio dei social analytics, si forniranno strumenti concreti percomprendere e applicare l’utilizzo dei social al proprio business.
www.cfmt.it
Per info: tel. 0254063102 (Anna Scirea)
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EMPLOYEEORGANIZATION
Focus:collaborationgoals:businessobjectives,processintegration
Focus: internalcommunicationgoals:allignment,feedback
Focus: socialnetworkinggoals:building trust
Focus:knowledgesharinggoals:problem solving,expertise location
DA
ORG
AN
IZAT
ION
EMPL
OYE
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Internal communication
Processi operativi e
team di lavoro
Comunità di interesse
Comunità di pratica
Alcune piattaforme per scoprire le funzionalità e lepotenzialità delle nuove tecnologie abilitanti ai pro-getti di social business:JIVE www.jiveon.comIGLOO www.igloosoftware.comTELLIGENT http://telligent.comYAMMER www.yammer.comSOCIAL TEXT www.socialtext.com
DOVE?
••12CFMT_RE.DESIGN.2 14-03-2013 16:58 Pagina 46
47MARZO 2013
CASI DI SUCCESSO www.socialbusinessmanifesto.com
utenti. In questo spazio, si condivide la documentazione tecni-
ca, le conoscenze ed esperienze legate ai prodotti della domoti-
ca, ma soprattutto si generano collaborazioni e iniziative di bu-
siness development.
INTERNAL COMMUNICATIONDivisione corporate di un gruppo bancario, 3.500 utentidi cui 200 all’estero
Obiettivi: integrare 5 spazi intranet differenti in un unico por-
tale di comunicazione, attivare spazi di collaborazione, unifor-
mare gli standard editoriali utilizzando nuovi format multimedia-
li, evitare le duplicazioni, sviluppare il senso di appartenenza di
gruppi e società divise dalle specificità di business.
Soluzione: coinvolgimento e partecipazione attiva dei referenti
delocalizzati (co-design) dei contenuti e dei servizi, modello di
governance della comunicazione diffuso nelle varie società e uni-
tà organizzative della divisione, step graduali di rilascio delle fun-
zionalità, palinsesto dei contenuti condiviso, spazi profilati per
gruppi di lavoro, personalizzazione della navigazione.
Benefici: rilascio della nuova piattaforma digitale in 6 mesi dal-
la richiesta d’intervento, 25 gruppi di lavoro coinvolti, 50 riunio-
ni di co-design, 45 applicazioni di servizio inserite nel pannello
di controllo personalizzabile, creazione della community di ap-
prendimento dei redattori composto da 60 persone, 50.000 click
nelle prime due ore di messa online.
COMUNITÀ D’INTERESSEAzienda internazionale del settore elettronica
Obiettivi: aumentare la brand reputation in Italia e promuove-
re un prodotto (fotocamera digitale) aprendo un dialogo diretto
con i clienti acquisiti e potenziali.
Soluzione: l’azienda ha coinvolto esperti del settore fotografico,
giornalisti, blogger, consumatori che hanno lavorato con gli esperti
interni (marketing, prodotto, addetti commerciali, customer care)
per costruire una community online che sviluppasse spazi di discus-
sione, servizi e iniziative legate al mondo della fotografia.
Benefici: lo spazio (gestito sui principali social network come Fa-
cebook, Flickr, Twitter) ha generato in poche settimane di vita più
di 20.000 contatti di appassionati pronti a confrontarsi sui temi
d’interesse e sulle caratteristiche dei prodotti.
PROCESSI OPERATIVI E TEAM DI LAVOROGruppo internazionale del manifacturing con 65.000dipendenti in tutto il mondo (circa 9.600 in Europa)
Obiettivi: diffondere best practice e gestire i progetti in moda-
lità più efficiente (diminuzione dei tempi e delle interazioni) pres-
so gli impianti produttivi in Italia.
Soluzione: il progetto ha previsto una prima analisi dei proces-
si e delle pratiche in uso e la scelta delle attività da abilitare al-
l’interno di uno spazio digitale di tipo 2.0. Il processo è stato ri-
disegnato introducendo le nuove funzionalità da utilizzare all’in-
terno della piattaforma installata. I team di lavoro sono stati for-
mati all’utilizzo della piattaforma collaborativa, sia come nuovo
repository delle informazioni, sia come spazio interattivo per la
gestione dei task da parte dei responsabili di progetto.
Benefici: le azioni di miglioramento delle condizioni delle postazio-
ni di lavoro nei diversi stabilimenti industriali sono state documen-
tate e diffuse attraverso spazi dedicati ai singoli progetti e sezioni di
scrittura collaborativa, assicurando all’azienda la capitalizzazione del
knowhow. Sono diminuiti i costi di organizzazione delle riunioni e i
tempi di allineamento tra gli operatori e i responsabili di progetto.
COMUNITÀ DI PRATICAAzienda leader nel settore metalmeccanico con 60 sediin tutto il mondo
Obiettivi: sviluppare relazioni con gli utenti e partner di busi-
ness, facilitare i processi di customer care e innovare il prodotto
attraverso il contributo di esperti e consumatori.
Soluzione: il progetto ha previsto la valorizzazione di alcuni fo-
rum di discussione già attivati negli anni dall’azienda attraverso il
lancio di un nuovo spazio dedicato ai system integrator, tecnici e
installatori. È stata progettata e lanciata una community online che
offre, oltre alle discussioni su temi tecnici, iniziative e contenuti di
formazione, servizi di assistenza, informazioni relative ai prodotti
e brevetti generati dai membri della community e un’App Gallery
(spazio di presentazione delle applicazioni domotiche).
Benefici: la piattaforma sulla quale opera la comunità permette
un’analisi approfondita dell’utilizzo dei servizi proposti e orienta
la scelta di contenuti e argomenti che generano più interesse. Si
registra un aumento costante delle discussioni, ma soprattutto
della documentazione messa a disposizione dagli oltre 11mila
••12CFMT_RE.DESIGN.2 15-03-2013 8:35 Pagina 47
33a COPPA DI SCI MANAGERITALIA
C AMPIONID’INVERNO
MARZO 201348
CCome promesso lo scorso anno,siamo tornati a Corvara, in provin-cia di Bolzano. La 33a Coppa di scisi è svolta in uno dei comprensorimigliori d’Italia e ha conquistatoancora una volta i nostri campionidella neve, che hanno affrontatola pista numero 4 del Col Alto. La splendida giornata e le ottimecondizioni della neve hanno per-messo ad Alberto Gioia di ottene-re il miglior tempo in assoluto trai dirigenti: 1’08.45. Inoltre, particolare suspance l’hadestata il testa a testa tra i due di-rigenti della categoria master B6-B7, che si sono distaccati di pochi
centesimi di secondo: Paolo For-rer ha allungato sull’amico Valen-tino Fabbian di soli 47 centesimitotalizzando, il primo, un tempodi 1’14.16 e, il secondo, di1’14.63.E per i non sciatori? Il piacevolestaff dell’hotel Greif ha accom-pagnato i nostri ospiti tra pae-saggi suggestivi alla scopertadella natura locale durante pas-seggiate, come quella a La Villa,frazione del comune di Badia no-ta per la famosa pista da sci GranRisa, sulla quale ogni anno si di-sputa la Coppa del mondo di scialpino.
L’intrattenimento non è mancatonemmeno la sera, grazie ad appas-sionanti partite di burraco, quiz asquadre e balli di gruppo. Ma la se-rata più particolare è stata la cenadi giovedì, che ha deliziato anche ipalati più esigenti con portate lo-cali e ha stupito gli ospiti con un in-trattenitore fuori dal comune: l’il-lusionista Jason Enygma ha diver-tito tutti con giochi di prestigio chehanno lasciato a bocca aperta an-che i più scettici.L’atmosfera e l’affiatamento tra gliospiti hanno dato vita a un grup-po molto piacevole che speriamodi ritrovare il prossimo anno.
33a COPPA DI SCI MANAGERITALIA
C AMPIONID’INVERNO
INIZIATIVE MANAGERITALIA
IN COLLABORAZIONE CON
••14GARA.SCI.corvara 14-03-2013 16:57 Pagina 48
49
33a COPPA DI SCIMANAGERITALIAPISTA COL ALTO - CORVARA
DIRIGENTIMaster B9 - B10 1 Tiziano Ferrari 46.06 43.29 1’29.35
2 Lorenzo Nalli 46.21 45.53 1’31.74 3 Alberto Musso 52.31 51.71 1’44.02
Master B8 1 Giorgio Castellazzo 35.44 36.37 1’11.812 Ambrogio Lucietti 36.86 37.71 1’14.573 Angelo Bonetti 43.51 45.36 1’28.87
Master B6 - B7 1 Paolo Forrer 36.86 37.30 1’14.16 2 Valentino Fabbian 37.41 37.22 1’14.633 Franco Tomasi 39.65 40.79 1’20.44
Master A4 - A5 1 Alberto Gioia 34.35 34.10 1’08.452 Florian Schwienbacher 34.64 34.89 1’09.533 Mario Mantovani 35.89 35.14 1’11.03
FAMILIARI E OSPITI Baby-Superbaby 1 Elisa Tamanini 48.44 48.72 1’37.16
2 Alessia Tamanini 50.59 50.21 1’40.80 3 Tim Schwienbacher 51.48 50.60 1’42.08
Ragazze 1 Anna Clara Marano 45.72 44.46 1’30.182 Matilde Ballabio 47.01 46.83 1’33.84 3 Laura Onnis 48.39 48.50 1’36.89
Seniores 1 Elena Tomasi 43.45 44.02 1’27.472 Monica Raimondi 44.52 45.71 1’30.23 3 Paola Avallone 54.17 54.65 1’48.82
Femminile 1 Annalisa Bernabè 41.58 41.76 1’23.342 Nereide Bonato 43.17 44.02 1’27.19 3 Mariangela Mariani 48.82 47.10 1’35.92
Master A4 - B10 1 Giuseppe Bertoletti 39.53 40.05 1’19.582 Angelo Sagramora 42.51 43.05 1’25.563 Toni Savli 44.76 45.46 1’30.22
Master A1 - A3 1 Patrick Told 30.32 30.59 1’00.912 Lorenzo Gioia 33.14 33.73 1’06.87 3 Massimo Tamanini 36.84 37.25 1’14.09
Grazie a
MARZO 2013
••14GARA.SCI.corvara 14-03-2013 16:57 Pagina 49
••15OUR_POINT+ 14-03-2013 16:55 Pagina 50
MARZO 2013 51
INTERAGEING: A PACT BETWEEN GENERATIONS IN THE COMPANY
The increased working age of senior staff and the delayed access to the employment market by
the young require companies to explore innovative human resources management solutions. The
company is under pressure, fresh expertise and skills, new or diversified disciplines are needed. At
the same time, the successful experiences and the maturity that consolidated management skills
can provide cannot be disregarded.
For this reason Manageritalia is actively engaged in the new InterAGEing project, to offer possible
and sustainable solutions to the challenges which the company and the world of work, in general,
have been addressing in recent years.
InterAGEing sets itself the following objectives: to overcome the phase of economic stagnation, to
appreciate and remotivate the senior staff nearing retirement, to favour new additions of young
employees to the company, to control labour costs by adopting new or infrequently used labour law
solutions. To achieve all these objectives, Manageritalia illustrated the project last February in Milan,
with the collaboration of the ministry of Labour and with the support of the funds allocated for
welfare policies; the project envisages four ways to achieve intergenerational transition:
� Mutual support (transformation of the senior employee’s role from working full-time to part-
time, on a voluntary basis, without loss of contributions, in favour of introducing a junior with
an apprenticeship employment contract);
� Variable (introduction of a junior employee with an apprentice contract and reviewing the
manager’s remuneration, by introducing a new balance between the fixed and variable elements
with the prospect of achieving a higher profit on reaching predetermined targets);
� Tandem (combining senior/junior employees to be entrusted with joint projects which attract a
bonus when accomplished);
� Mentoring (a learning by doing training programme between two senior/junior employees to be
entrusted with joint projects and to prepare the succession or the supply chain of new managers).
OURPOINTOF VIEW
••15OUR_POINT+ 14-03-2013 16:55 Pagina 51
52
DI BUON GRADO
Piero Valdiserra
MARZO 2013
LL’ascendente più antico della PiñaColada fu diffuso addirittura da unpirata, il portoricano Roberto Cofre-sí. All’inizio del XIX secolo inventòuna miscela di rum, cocco e ananasper infondere coraggio e baldanza al-la sua ciurma. Alla morte del filibu-stiere, tuttavia, la ricetta scomparve,per poi riaffacciarsi sulla scena quasiun secolo dopo, quando la rivista Tra-vel, in un suo articolo del 1922, de-scrisse estasiata un drink chiamato Pi-ña Colada a base di succo d’ananas,zucchero, ghiaccio, lime e rum. Nonc’era ancora traccia del latte di coc-co, che invece venne menzionato fragli ingredienti nell’edizione del 16aprile 1950 del New York Times.Negli anni Cinquanta e Sessanta diver-si barman portoricani si disputarono ilmerito di avere definitivamente lancia-to la Piña Colada. Sarebbe difficile di-rimere oggi la spinosa contesa sullebenemerenze di ognuno di loro. Quelche è certo è che nella parte vecchiadella città di San Juan di Portorico unatarga commemorativa in marmo ricor-da la nascita della Piña Colada, sul mu-ro di una casa che in precedenza ave-va ospitato il “Barranchina Bar” e chenel 1978 Portorico ha eletto il cocktaila propria bevanda nazionale.Il boom internazionale del drink si èperò registrato soltanto negli anni Ot-
grad
o PIÑA COLADA
COME SI PREPARA
tanta. In quel periodo l’artista ingleseRupert Holmes ha dedicato al cocktailuna canzone, poi diventata un’auten-tica hit: “Escape - The Piña ColadaSong”. La band svedese Hardcore Su-perstar, qualche anno più tardi, ha fat-to ancor meglio, intitolando alla be-vanda un intero album: “Bad Sneakersand a Piña Colada”. Il suggello plane-tario è arrivato nel 1987, con l’inseri-mento per la prima volta nel prestigio-so ricettario dell’Iba (International bar-tenders association).Da un punto di vista squisitamentetecnico, la Piña Colada è un longdrink, in cui è netto l’aroma tenden-zialmente dolce del cocco, anche seal momento della degustazione l’im-pressione di dolcezza sfuma con gra-dualità, per lasciare posto a una mi-scela morbida ed equilibrata, nontroppo alcolica. Anche per la Piña Colada, come pertutti i drink di successo, si sono pro-gressivamente diffuse molte variantiche hanno sostituito l’originale rumbianco con altre basi alcoliche: l’Ama-retto Colada (con amaretto), l’IguanaColada (con Midori), la Kahlúa Colada(con Kahlúa), la Marula Colada (conAmarula), la Jackolada (con Jack Da-niel’s), la Chi Chi (con vodka). Virgin Piña Colada, o Piñita Colada, è infinechiamata la versione analcolica.
Prevede 3 cl di rum bianco, 9 cl di succo d’ananas e 3 cl di latte di coc-co. Gli ingredienti vengono messi nel blender con ghiaccio, frullati e in-fine versati in un bicchiere grande tipo goblet. La decorazione è un tran-cio di ananas, con foglie d’ananas e ciliegina rossa. Le cannucce com-pletano il servizio. Chi volesse aggiungere alla preparazione un toccocaraibico può servire la Piña Colada dentro un ananas svuotato dellapolpa, la quale può essere utilizzata, frullata, al posto del succo.
••20RUBRICHE 14-03-2013 16:53 Pagina 52
MARZO 2013 53
ARTE
Claudia Corti
CURIOSITÀ
Il perché dei colli lunghi Tra la fine del XIX e l’iniziodel XX secolo si sviluppò tra gli artisti un particolare in-teresse per tutto ciò che non fosse stato “contaminato”dal contatto con la civiltà, le mode o le tendenze artisti-che. Pittori come Gauguin cercarono la vera essenza del-la natura umana nei popoli polinesiani e nella loro sem-plicità; altri come Modigliani o Picasso si accontentarono
di ricercare la cultura esotica in oggetti di fattura moltosemplice, di scarso valore economico e alla portata dichiunque nei mercati francesi: le maschere di legno afri-cane dai volti caratterizzati da grandi occhi vuoti, nasi sti-lizzati e schiacciati ed elegantissimi colli lunghi.Da questi elementi sarebbero nati i ritratti di Modì o leDemoiselles d'Avignon di Picasso.
IIl 21 febbraio al Palazzo Reale di Mi-lano aprirà una grande mostra dedi-cata ad Amedeo Modigliani e agli ar-tisti di Montparnasse, la collinetta diParigi che a partire dal 1910 divenneil cuore artistico pulsante della città,una vera babele culturale in cui l’uni-co linguaggio riconosciuto era quel-lo dell’arte in ogni sua espressione, eche Apollinaire, devoto frequentato-re dei suoi locali, definì «manicomiodella semplicità libera e bella».A movimentare la vita del quartierecontribuì certamente Amedeo Modi-gliani: bello e maledetto, una vita bre-ve e intensa all’insegna degli eccessie consumata tra droghe, alcol e don-ne, ma costellata di capolavori natiproprio tra i vicoli di Montparnasse.Nato a Livorno nel 1884 da una fa-miglia ebrea, era approdato nella ca-pitale francese poco più che venten-ne in cerca di un’identità artistica.Attratto per indole dalla scultura, sa-rà costretto a “ripiegare” sulla pittu-ra poiché la polvere di gesso mal siaccordava con i problemi respiratoriche lo affliggevano fin dall’infanzia.Profondamente affascinato dall’es-sere umano, nella sua breve carrie-ra realizzò prevalentemente ritrattidi amici, artisti come il tenebrosoSoutine, compagno di risse e di be-vute, o di donne con cui ebbe pas-sioni intense e fugaci. È il caso del poetico “Elvira dal col-
letto bianco”(1918, immagine a si-nistra), in cui dimostrò di aver bencompreso la portata della scopertatutta parigina dell’arte africana, dal-le cui maschere in legno prenderà inprestito le sopracciglia arcuate, il na-so marcato e quegli elegantissimicolli lunghi che in breve diventeran-no la sua peculiarità.Non perse neppure occasione percreare scandalo. Fu protagonista,infatti, della mostra d’arte più bre-ve della storia: i suoi celebri nudi fu-rono esposti nella vetrina di unagalleria d’arte nel 1917 per sole treore... giusto il tempo di scatenare ilputiferio e l’inevitabile irruzionedella polizia, cui seguì la chiusuraimmediata della mostra!Indimenticabile la profonda storiad’amore con la giovane artista Jean-ne Hebuterne, grandi occhi azzurri,collo lungo e aria malinconica cometante sue opere d’arte. Talmente in-tenso il loro legame che due giornidopo la morte di Modigliani, avvenu-ta il 24 gennaio 1920 a soli 36 anni,Jeanne non resse al dolore e, incintadel secondo figlio al nono mese digravidanza, si uccise gettandosi dalquinto piano di un palazzo, non ac-cettando la possibilità di vivere ungiorno di più senza avere al suo fian-co l’artista più inquieto e geniale disempre, alimentandone ulterior-mente il mito romantico.
MODIGLIANI Genialità e male di vivere
DA NON PERDEREMODIGLIANI E GLI ARTISTI DI MONTPARNASSEPalazzo Reale, Milanodal 21 febbraio all’8 settembre
arte
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Un giallo per 13 autori
Da un managercon la valigiasempre prontaper i viaggi d’af-fari o per turi-smo, una riflessione semi-seria sucome l’esperienza del partire pos-sa essere rappresentata attraversolinee rette, assi e scale di punteg-gio: una metafora geometrica masoprattutto esistenziale di come sicambia, ci si arricchisce, ci si diver-te quando si approda in una nuo-va destinazione.La geometria del viaggio, Pie-ro Valdiserra, Este Edition, pagg.47, € 7.
Davide Mura
LIBRI
Tra due punti sul mappamondo
Meridione,la risorsainaspettata
Un libro alla velocità della luce
Nel 1988 il saggioDal big bang ai bu-
chi neri. Breve storiadel tempo diviene un vero bestsel-
ler, rimanendo per 237 settimane nella classificadei libri più venduti del Sunday Times di Londra(si è calcolato che ne è stata venduta una copiaogni 750 persone). L’autore è il cosmologo Ste-phen Hawking, che ritorna in libreria con unanuova versione di quell’opera di divulgazionescientifica, capace di avvicinare il grande pubbli-
co ai misteri dell’universo. Senza alcun piglio cat-tedratico e con la solita chiarezza espositiva,Hawking ci parla di stelle e galassie con una sem-plicità sorprendente, ma soprattutto affronta leultime scoperte legate al concetto di tempo. Deltesto originale è rimasta la storia dei grandi pen-satori scientifici (da Aristotele a Tolomeo, fino aGalileo, Newton e Einstein) che ci permette di ca-pire come l’idea dell’universo sia cambiata nel-l’arco dei secoli, ridimensionando il ruolo stessodell’uomo in questo grande meccanismo. Dallateoria della relatività per principianti, Hawkingpassa poi al nucleo centrale della sua “lezione”:la fine dell’idea di un tempo assoluto. La grande storia del tempo, Stephen Hawking,Bur, pagg. 192, € 9,90.
Lino Patrunonon nasconde iproblemi dell’I-talia che viag-gia a due velocità, ma prova a ipo-tizzare cosa rimarrebbe del nostropaese se a un tratto il Sud scom-parisse. Ben poco. Aerei, auto,acciaio, gastronomia, cellulari,benzina, farmaci, moda, arte,paesaggi: un patrimonio che con-tribuisce a formare il made in Ita-ly. Con l’entusiasmo di chi è fierodi appartenere a luoghi che sem-brano senza futuro, Patruno indi-vidua mille opportunità per un“Rinascimento terrone”.Ricomincio da Sud, Lino Patruno,Rubbettino, pagg. 250, € 14.
Il nome di AgathaChristie è solouno specchiettoper le allodole. Inrealtà, “La stranamorte dell’ammiraglio” è l’operacollettiva del Detection club diLondra, associazione di autori dipolizieschi sorta ufficialmente nel1932. Ciascun membro del clubavrebbe dovuto scrivere un capi-tolo e continuare la storia. Il casoda risolvere è quello di un ufficia-le della marina inglese in pensio-ne trovato morto su una barca, inriva a un fiume, vicino alla casa delvicario in un piccolo paese di pro-vincia. Un mistero con tante pos-sibili soluzioni.La strana morte dell’ammira-glio, Agatha Christie, Dorothy L.Sayers, G.K. Chesterton, Giunti,pagg. 352, € 12.
libri
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Marco Lucarelli
LETTURE per MANAGER
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Come si forma un campioneOltre alla storia avvincente di Agassi, questo li-
bro ci fa riflettere anche su alcuni punti chiave,fondamentali nella formazione di un campione:
1. talento;2. mentorship;
3. vision e focalizzazione.
Talento. Banale a dirsi, ma non si diventa campioni di ten-nis senza talento. Questo libro ci insegna che il talento vaprima di tutto individuato e poi coltivato. Il padre di Agas-si e il talent-scout Nick Bollettieri, per quanto odiati dalgiovane tennista, hanno avuto un ruolo fondamentale:quello di cogliere quel “qualcosa in più” che poteva fardiventare Agassi il campione che poi è diventato.Mentorship. Individuare il talento, però, non è sufficien-te. Il talento deve essere coltivato, sostenuto. Agassiavrebbe abbandonato tutto se non avesse incontrato al-cune persone chiave. Come Gil, il preparatore atletico cheseguirà Agassi nei tornei di tutto il mondo, capace di “ti-rare fuori” il campione che c’era in lui. Un vero e propriomentor, capace di ascoltare senza giudicare, fornire la di-rezione senza prevaricare.Vision e focalizzazione. La “voce interiore” fornisce unsostegno continuo durante il cammino verso il traguardo.Traguardo che deve essere chiaro in mente, una vision niti-da, come se fosse reale. Di qui l’importanza di “saper so-gnare a occhi aperti, sempre” e non avere paura, non rinun-ciare, ripetersi che il successo è a un passo, basta conquista-re un punto alla volta, un set alla volta, un match alla volta.
...per
man
ager
Cosa c’entra il tennis con la lea-dership e il management? Appa-rentemente nulla. Però, leggen-do Open di Andre Agassi (Ei-naudi, pagg. 504, € 20) impa-rerete molto sulla leadership, sul management,sulla motivazione e sulle sconfitte necessarie per prepa-rarsi ai successi che verranno.Anche se sapete poco o nulla di tennis, saprete sicuramen-te chi è Andre Agassi, ex tennista statunitense, vincitoredi tutto quello che si poteva vincere e che ha guadagna-to durante la sua carriera più di 31 milioni di dollari in pre-mi e 150 milioni di dollari in sponsorizzazioni. Mai avrem-mo immaginato che anni dopo Agassi sarebbe diventatol’autore di questo caso letterario, un libro pubblicato insordina nel 2011 e diventato un bestseller grazie al pas-saparola, più di 150.000 copie vendute. Perché questo li-bro è diventato un caso editoriale? E soprattutto, perchéi manager dovrebbero leggerlo?
Un campione di tennis che odia il tennis«Odio il tennis, lo odio con tutto il cuore, eppure conti-nuo a giocare, continuo a palleggiare tutta la mattina, tut-to il pomeriggio, perché non ho scelta». Questo ci dice Agassi nella sua autobiografia, la nascitanegli Stati Uniti da padre di origini iraniane a madre sta-tunitense. Padre dispotico e determinato a fare del figliominore un campione di tennis dopo gli inutili tentativifatti con i figli maggiori. Ecco allora i racconti del giova-ne Agassi costretto ad allenamenti estenuanti, esaspe-ranti, sotto il controllo continuo del padre-padrone e del-le sue feroci ambizioni. Pagina dopo pagina entreremo nel mondo claustrofobi-co del protagonista, costretto a diventare un campionecontro la sua volontà. Un campione prigioniero dell’am-bizione altrui e per questo ribelle, a un passo dal molla-re tutto, dal dare un calcio al suo talento.
LEZIONI DI TENNIS (E DI MANAGEMENT)
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crisiesviluppo.manageritalia.it#letturexmanager
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Daniela Fiorino (daniela.fiorino@manageritalia.it)
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La legge 92 del 28 giugno 2012, in materiadi riforma del mercato del lavoro, ha intro-dotto una nuova procedura con l’intento dicombattere il ben noto fenomeno delle co-siddette “dimissioni in bianco”.La novità consiste nel dare ai lavoratori chepresentano le proprie dimissioni la possibilitàdi revocare le stesse (o il loro consenso, in ca-so di risoluzione consensuale) se il recessonon è frutto di libera scelta ma è stato cau-sato da un’azione coercitiva messa in attodall’azienda.Pertanto, a partire dal 18 luglio 2012, per lageneralità dei lavoratori il recesso per dimis-sioni o per risoluzione consensuale è sospen-sivamente condizionato alla convalida dellostesso, da effettuarsi presso le direzioni terri-toriali del lavoro o il centro per l’impiego com-petenti, o presso le sedi individuate dai ccnl.Al riguardo, Confcommercio e Managerita-lia, con l’accordo del 25 luglio 2012, hannostabilito che le commissioni paritetiche terri-toriali di conciliazione possono anche rappre-sentare sede di convalida delle dimissioni edelle risoluzioni consensuali.In alternativa, il lavoratore può scegliere disottoscrivere una dichiarazione di confermadella volontà di cessazione del rapporto, chedeve essere apposta in calce alla ricevuta di
trasmissione della comunicazione di cessa-zione del rapporto di lavoro, inoltrata telema-ticamente dal datore di lavoro al centro perl’impiego. Il ministero del Lavoro, con appo-sito decreto, potrà individuare ulteriori mo-dalità semplificate di convalida.Se nel periodo immediatamente successivo alrecesso non si è provveduto alla convalida oalla sottoscrizione della ricevuta di trasmissio-ne della cessazione, il datore di lavoro hal’obbligo, entro 30 giorni dalla data delle di-missioni o della risoluzione consensuale, ditrasmettere al lavoratore un invito ad attua-re la procedura, pena l’inefficacia delle dimis-sioni/risoluzione consensuale.Nei sette giorni successivi al ricevimento del-l’invito, il lavoratore può esercitare il diritto direvoca delle dimissioni o della risoluzioneconsensuale.Il rapporto si intende, invece, definitivamen-te risolto se nei sette giorni dall’invito il lavo-ratore effettua la convalida, sottoscrive la di-chiarazione di conferma o non esercita il di-ritto di revoca. Pertanto, il lavoratore che nonpossa o non voglia recarsi presso una dellesedi individuate per la convalida, può sempli-cemente astenersi dal fare qualsiasi azione eattendere il decorso dei sette giorni dal rice-vimento della comunicazione dell’azienda.
Operavo in qualità di dirigente presso un’azienda commerciale. Per motivi personaliho dato le dimissioni e successivamente ho ricevuto dalla mia azienda un invito a pre-sentarmi presso la direzione provinciale del lavoro per convalidarle. Sono realmente te-nuto a farlo?
S. M. - Vr
La convalida delle dimissioni e delle risoluzioni consensuali
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ri attraverso la mediazione nonsoltanto di un bell’uomo, ma an-che laureato o quantomeno ac-culturato. Va da sé che fra i varicandidati sarà preferito quello oquelli in possesso di due linguestraniere. Alimentari presentati,descritti e offerti da venditori sif-fatti non possono che essere dilivello altissimo. Vuoi mettere unsalame o una busta di prosciuttose offerti da un “acculturato” in-telligente, di bella presenza ecertamente in grado di sciorinar-ti la storia della salumeria attra-verso i secoli?
Vediamo le auto del Pirellone, aMilano, con 4.000 dipendenti e unbilancio di 23,2 miliardi di euro. Leauto di servizio sono 92. La nostraimpressione è che si sia “tiratatroppo la cinghia” e che la scarsi-tà delle auto genererà certamenteuna serie di problemi. Fra l’altroobbligando gli autisti a defatigan-ti straordinari. Perché la Regioneha esagerato tanto nel comprime-re le spese? Sarebbe contento Gril-lo di tanta parsimonia?
MARZO 201358
gici (presidenza e assessorati) am-piamente irrorati dal lavoro difunzionari e impiegati e col sup-porto di esperti esterni. Ecco co-me il settore pubblico può attrez-zarsi per un funzionamento digrande efficienza ed efficacia chenulla ha da invidiare alla miglioreazienda privata. Quest’ultima de-ve soltanto (!) originare profitto,ma una regione ha scopi ben piùambiziosi: raggiungere l’obiettivodi una buona politica e, cioè, ser-vire la polis. Vi pare poco? Vale lapena di investire o no?
Leggo su un giornale della pro-vincia di Milano alla rubrica“Cercasi lavoratori”. Si cerca:“Intelligente, acculturato, bellapresenza, disponibile a sposta-menti”. Tu provi a telefonare peravere qualche dettaglio e ti sen-ti dire che si tratta della ricerca divenditori di alimentari porta aporta. Magnifico! Questo testi-monia un grande rispetto per ilcliente che ti apre la porta e alquale vuoi offrire degli alimenta-
Guido Gay
ioto
cco!
Azienda modello
Premi Nobel porta a porta Qualche auto
Si criticano spesso le realtà ammi-nistrative pubbliche (come, adesempio, le Regioni) e il loro fun-zionamento perché incapaci distrutturarsi e funzionare come leaziende private. La Regione Lazio costituisce unalodevole eccezione, anzi, unesempio da imitare. Un consigliodotato di 660 dipendenti – di cuisolo (!) 39 dirigenti – e un’azien-da di supporto, la Lazio Service,con 1.370 collaboratori. Oltre a14 assessori esterni (che costano5 milioni di euro all’anno). Gli as-sessori eletti, invece, hanno unostipendio netto di 13.321,79 eu-ro e un’indennità altrettanto net-ta di 8.500 euro. I loro vitalizi co-stano un milione di euro lordi al-l’anno e questa spesa durerà cir-ca un trentennio. Le segreterie della presidenza edegli assessori impegnano 189dipendenti mentre le consulenzee le assunzioni a tempo determi-nato sono 270. Struttura articola-ta, organici completi e operanti,retribuzioni e benefit molto mo-tivanti, organizzazione del lavoroperfetta, organi direttivi e strate-
... AL FIN DELLA LICENZA, io tocco!
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CONVENZIONE ANTONIO PASTORE
ASSICURAZIONE PONTEImportanti novità
Dal 1° gennaio 2013 le prestazioni della garanzia Assicurazione Pon-te, che opera in caso di perdita d´impiego del dirigente, sono state am-pliate. Ecco in sintesi le novità:� eliminazione del limite minimo di età e innalzamento a 70
anni del limite massimo; � inserimento tra gli eventi assicurati delle dimissioni rassegnate
per giusta causa dal dirigente; � inserimento tra gli eventi assicurati del licenziamento per supe-
ramento del termine di comporto; � operatività dell´Assicurazione Ponte, in presenza di tutte le altre
condizioni previste, nei casi di irregolarità contributiva da parte dell’azienda qualora, entro sei mesi dalla perdita dell´impiego, il datore di lavoro sia sottoposto a una delle seguenti procedure concorsuali:
• fallimento;
• concordato preventivo;
• amministrazione straordinaria.
Prossimamente pubblicheremo un articolo di approfondimento dellenovità.
Per informazioni sulla polizza Ponte www.assidir.it (sezione Dirigenti)o contatta Assidir allo 02277981.
••21infoMANAGER 14-03-2013 16:50 Pagina 59
ASSISTENZA FISCALE
TORNA IN ASSOCIAZIONEAnche per quest’anno rinnovato l’accordo tra Manageritalia e 50&Più Caaf.Disponibile in tutte le Associazioni territoriali un’ampia gamma di utili servi-zi, a cominciare dalla compilazione del 730
territoriale Manageritalia e fissare unappuntamento in sede con un esper-to 50&Più Caaf. Sarà anche possibilerichiedere un incontro direttamentepresso le sedi provinciali e di zonadel Caf (800 uffici in tutta Italia) allestesse condizioni di favore.
ImportanteGli associati dovranno presentare lapropria card Manageritalia. I consulenti Caaf verificheranno,attraverso la lettura del codice abarre, l’esattezza dei dati e potran-no così tenere traccia delle consu-lenze erogate. Anche i familiari potranno presen-tarsi con la card dell’iscritto ed es-sere quindi “riconosciuti”.
razioni a ciascun contribuente;� comunicazione ai sostituti d’im-
posta del risultato finale delle di-chiarazioni, ai fini del conguaglioa credito o a debito in sede di ri-tenuta d’acconto;
� calcolo e compilazione F24 Imu;� predisposizione e stampa della
dichiarazione Imu;� visure catastali e ipocatastali per
immobili o terreni di proprietà deldichiarante;
� dichiarazioni di successione;� domande di voltura al catasto edi-
lizio urbano e al catasto dei terreni.
Come richiedere il servizioPer usufruirne sarà necessario con-tattare la propria Associazione
Cosa prevede l’accordo:� assistenza alla compilazione del-
le dichiarazioni dei redditi 2013relative ai redditi 2012;
� raccolta, controllo e conservazio-ne delle dichiarazioni;
� raccolta delle schede conformi almodello approvato con decretodel ministro delle Finanze, sotto-scritte dal contribuente, contenen-ti le scelte operate dai contribuen-ti ai fini della destinazione dell’8 edel 5 per mille dell’imposta sul red-dito delle persone fisiche;
� elaborazione e trasmissione in viatelematica all’amministrazione fi-nanziaria delle dichiarazioni deiredditi;
� consegna di copia delle dichia-
PROSPETTO DELLE TARIFFE APPLICATE AGLI ASSOCIATI
SERVIZI PER LA DICHIARAZIONE DEI REDDITIPresentazione modelli correttamente precompilati gratuita
Assistenza alla compilazione 730/2013 redditi 2012-singolo € 40 iva inclusa
Assistenza alla compilazione 730/2013 redditi 2012-congiunto € 70 iva inclusa
Correzione per visto conformità del 730 singolo precompilato errato € 20 iva inclusa
Correzione per visto conformità del 730 congiunto precompilato errato € 40 iva inclusa
ALTRI SERVIZI Calcolo singolo F24/Imu € 10 iva inclusa
Dichiarazioni di successione € 350 iva inclusa
Domande di voltura per fabbricati e terreni (prima) € 100 iva inclusaDomande successive nell’ambito della stessa operazione € 70 iva inclusa
Visure catastali per le prime 5 unità immobiliari (o frazione di 5) € 15 + iva clusa
Per ogni ulteriore gruppo di 5 unità o frazione di 5 nell’ambito della stessa provincia e per lo stesso dichiarante € 5 + iva a
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NOVITÀ MODELLO730/2013Le principali novità contenute nelladichiarazione dei redditi modello730/2013 relativo ai redditi dell’anno2012:� non sono dovute l’Irpef e le rela-
tive addizionali, perché sostituitedall’Imu, sul reddito dominicaledei terreni non affittati, mentre ilreddito agrario continua a esse-re assoggettato alle imposte suiredditi;
� non sono dovute l’Irpef e le relati-ve addizionali, perché sostituitedall’Imu, sul reddito dei fabbrica-
••21infoMANAGER 15-03-2013 9:29 Pagina 60
MARZO 2013 61
ti non locati, compresi quelli concessi incomodato d’uso gratuito;
� il Caaf esporrà nel prospetto di liquidazio-ne (sezione Altri dati) l’ammontare deiredditi fondiari non imponibili, in quantogià assoggettati a Imu. Tale importo po-trà assumere rilievo nell’ambito delle pre-stazioni previdenziali e assistenziali;
� per gli immobili esenti dall’Imu, anche senon locati o non affittati, continuano adapplicarsi, se dovute, l’Irpef e le relative ad-dizionali.
� il reddito dei fabbricati di interesse sto-rico o artistico concessi in locazione è co-stituito dal maggiore importo tra la ren-dita catastale, rivalutata del 5% e ridot-ta del 50%, e il canone di locazione ri-dotto del 35%;
� i redditi di lavoro dipendente prestato al-
l’estero in zone di frontiera sono imponibi-li ai fini Irpef per la parte eccedente 6.700euro;
� per le spese relative a interventi di recu-pero del patrimonio edilizio sostenute dal26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, la de-trazione d’imposta è elevata dal 36 al50%, nel limite di spesa di 96.000 euro. Lastessa detrazione è estesa agli interventinecessari alla ricostruzione o al ripristinodell’immobile danneggiato a seguito dieventi calamitosi, se è stato dichiarato lostato di emergenza;
� da quest’anno non è più prevista la pos-sibilità, per i contribuenti di età non infe-riore a 75 e 80 anni, di ripartire la detra-zione, rispettivamente, in 5 o 3 quote an-nuali. Tutti i contribuenti devono ripartirel’importo detraibile in 10 quote annuali;
� la detrazione del 55%, relativa agli inter-venti finalizzati al risparmio energeticodegli edifici, è prorogata al 30 giugno2013 ed è estesa anche alle spese per in-terventi di sostituzione di scaldacqua tra-dizionali con scaldacqua a pompa di ca-lore dedicati alla produzione di acquacalda sanitaria;
� i contributi sanitari obbligatori per l’as-sistenza erogata nell’ambito del Ssnversati con il premio di assicurazionedi responsabilità civile per i veicoli so-no deducibili dal reddito complessivoma con l’applicazione di una piccolafranchigia;
� devono essere indicati i dati relativi agliacconti per l’anno 2012 ricalcolati in pre-senza di redditi derivanti dagli immobiliriconosciuti di interesse storico o artistico.
INFORMAZIONI UTILIAlcuni dei principali documenti richiesti al momento dell’incontro� copia del modello 730 o del modello Unico dello scorso anno;� copia modelli F24 pagati nel 2012;� modello Cud 2013 o 2012 per i redditi del 2012 (per i pensio-
nati vedi pagina 62);� certificazioni dei redditi da lavoro autonomo, occasionale e/o
di altri redditi percepiti nel 2012;� certificazione utili e altri proventi percepiti nel 2012;� quietanze di polizze vita e infortuni;� bollettini dei contributi per addetti ai servizi domestici;� fatture e scontrini di spese mediche e di assistenza specifica;� documentazione comprovante il pagamento dell’assegno al
coniuge separato o divorziato e copia della sentenza;� per la detrazione degli interessi su mutui per l’acquisto del-
l’abitazione principale atto di acquisto di mutuo, certificazio-ne degli interessi pagati alla banca e altra documentazionerelativa a oneri accessori (notarili, di perizia tecnica, tributa-ri ecc.);
� ricevuta del versamento di somme alle forme pensionisticheindividuali;
� certificazione di spese sostenute per adozioni internazionali;� ricevuta dei compensi agli addetti all’assistenza della perso-
na nonché certificato medico attestante la condizione di nonautosufficienza;
� per la detrazione spese di recupero edilizio copia della rice-vuta della raccomandata al centro operativo di Pescara e co-
pia dei bonifici bancari e delle fatture (per lavori condomi-niali è sufficiente un’attestazione dell’amministratore);
� dati catastali dell’immobile per i lavori effettuati dopo il 14maggio 2011;
� per gli immobili soggetti a cedolare secca presentare:1. copia della raccomandata all’inquilino;2. contratto di locazione e mod. 69 o mod. Siria presentato al-l’Agenzia delle entrate.
Inoltre, 50&Più Caaf offre servizi per…� Imu - modelli F24 e predisposizione della dichiarazione del-
l’imposta comunale sugli immobili Imu; � Ise - servizio gratuito di compilazione della dichiarazione so-
stitutiva unica, emissione della certificazione, calcolo dell’Ise(Indicatore situazione economica) e immissione delle infor-mazioni nella banca dati dell’Inps;
� Successioni - compilazione della dichiarazione, determinazio-ne delle imposte ipotecarie e catastali e conseguenti doman-de di voltura catastale;
� Red - servizio gratuito di compilazione, insieme al pensiona-to, dell’apposito modello reddituale (Red) e di trasmissionedella dichiarazione all’Inps senza ulteriori incombenze.
Per ulteriori informazioni visitare il sitowww.50epiu.it o prendere contatto
con la propria Associazione territoriale
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L’Inps si è adeguato alle disposi-zioni introdotte dalla legge di
stabilità (legge 228/2012): da que-st’anno l’invio cartaceo del Cud aipensionati da parte degli enti previ-denziali non sarà più la procedura or-dinaria e, quindi, potrà avvenire soloin casi particolari, previa richiesta deldiretto interessato. Conseguentemen-te, dal 28 febbraio è disponibile sul si-to www.inps.it il Cud e il modelloObisM (certificato di pensione) e chivorrà potrà scaricarlo, una volta otte-nuto il codice di identificazione perso-nale per poter accedere all’area riser-vata per i servizi online.La certificazione sarà inoltre inviataper email agli indirizzi di posta elet-tronica certificata comunicata daicittadini all’Istituto. Chi non ha già attivato una caselladi posta elettronica certificata o nonha comunicato il relativo indirizzo al-l’Inps, può farlo scrivendo a richie-staCUD@postacert.inps.gov.it e rice-verà il documento per via telemati-ca. Si può anche utilizzare la casella
di un’altra persona a ciò delegata.La casella di posta elettronica certifi-cata si ottiene gratuitamente tramiteil sito www.postacertificata.gov.it.È possibile trasmettere la richiestadel proprio Cud utilizzando anche laposta elettronica ordinaria, indiriz-zandola a richiestaCUD@postacert.inps.gov.it, allegando l’istanza (debi-tamente firmata e digitalizzata) e lacopia (digitalizzata fronte/retro) diun documento di riconoscimento va-lido del richiedente. Le soluzioni al-ternative per chi non ha la possibili-tà o le competenze per accedere aiservizi online del sito Inps sono:� rivolgersi agli sportelli con perso-
nale delle agenzie presenti sul ter-ritorio o utilizzare quelli automati-ci (ma solo se si ha il pin) situati intali sedi;
� richiedere la certificazione trami-te i centri di assistenza fiscale(Caf) o rivolgendosi a professioni-sti abilitati all’assistenza fiscale;
� rivolgersi a un ufficio postale ade-rente al progetto “Reti amiche”,che stamperà il modello al costodi 3,27 euro.
Infine, per chi sia impossibilitato adaccedere alla certificazione perso-nalmente, o delegando un altro sog-getto mediante le opzioni sopra elen-cate, sarà possibile richiedere l’inviodei documenti in formato cartaceotramite posta ordinaria, telefonandoal call center Inps.
Il contact center è raggiungibilecomponendo il numero gratuito803164, da rete fissa, e il numero06164164 da cellulare. In questocaso, il servizio è a pagamento inbase al piano tarif fario applicatodai diversi gestori telefonici.
Il servizio è attivo dal lunedì al ve-nerdì, dalle 8 alle 20, e il sabato dal-le 8 alle 14.
CUD ONLINE PER I PENSIONATI
Da quest’anno i pensionati non riceveranno più il modello di certificazione unicadei redditi mediante posta tradizionale, ma solo per via telematica. Ecco cosa fare
MA
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ITA
LIA
Sportello mobile per utenti over 85 e pensionati residenti all’esteroPer alcune categorie di utenti particolarmente disagiati (in una primafase l’iniziativa riguarderà gli ultraottantacinquenni titolari di indenni-tà di accompagnamento), sarà possibile fare ricorso al servizio dedica-to “Sportello mobile”, contattando un operatore della sede Inps territo-rialmente competente.Per quanto riguarda esclusivamente i pensionati residenti all’estero,gli stessi, per il medesimo servizio, potranno anche rivolgersi, fornendoi propri dati anagrafici e il numero di codice fiscale, ai seguenti nume-ri telefonici: 0659054403 - 0659053661 - 0659055702, con orario 8-19(ora italiana).
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In seguito all’emissione annuale dell’estratto
conto della Convenzione Antonio Pastore, ag-
giornato al 31 dicembre 2012, per tutte le posizio-
ni assicurative attive dei dirigenti e prosecutori vo-
lontari, è ormai consuetudine dedicare uno spazio
alla guida della lettura del documento che è in
corso di spedizione in formato cartaceo.
Ciò che non può essere considerato “consuetudine”
è certamente il dato di rivalutazione della polizza
di capitale differito riconosciuta a ogni assicurato
(3,74%); un rendimento in linea con quello degli
anni precedenti e generato dall’investimento del-
le risorse versate dagli iscritti, nelle gestioni sepa-
rate (Previr) delle imprese assicuratrici.
Con l’avvertenza che i risultati storici di una gestio-
ne non possono essere presi come indicazione di
rendimenti futuri, la performance totale delle ge-
stioni Previr, nell’arco degli ultimi 20 anni, è stata
superiore a quella della media delle polizze Vita ri-
valutabili (fonte: Ivass) e a quella della media dei
fondi comuni di investimento (fonte: Assogestioni),
nonché maggiore dell’inflazione.
Il fatto risulta ancora più apprezzabile consideran-
do che tutto ciò è stato realizzato con un prodotto
a rischiosità limitata (prudenza degli investimen-
ti), ben inferiore a quella della media dei fondi co-
muni di investimento.
Lo stesso rendimento (3,74%) è stato assegnato an-
che alle polizze “Capitello” sottoscritte individual-
mente dagli associati.
CONVENZIONE ANTONIO PASTORE
LA RIVALUTAZIONE DELLA POLIZZA DI CAPITALE DIFFERITO PER L’ANNO 2012: 3,74%
SITUAZIONE DEL DIRIGENTE
� Posizione contributiva aperta e chiusaprima del 30/9/1997
� Posizione contributiva aperta prima del 30/9/1997 e chiusa dopo il 30/9/1997
� Posizione contributiva aperta prima del 30/9/1997 e non ancora chiusa
� Posizione contributiva apertadopo il 30/9/1997
TIPOLOGIA DI ESTRATTO CONTO
A Estratto conto riassuntivo solo posizionePrevir
B Estratto conto unificato riassuntivo posizioniPrevir e Antonio Pastore
C Estratto conto riassuntivo solo posizione Antonio Pastore
Identifica la tua situazione utilizzando questo schema: nella colonna di sinistra individua la tua posizio-ne contributiva mentre nella colonna di destra individua la tipologia del tuo estratto conto. Utilizza que-sti riferimenti nelle istruzioni delle pagine seguenti.
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L’estratto conto è consultabile, in
formato elettronico,anche nell’area
riservata del sitowww.assidir.it,
al quale puoiaccedere con i tuoi
codici personali(username e
password)
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SEZIONE 1Contiene i dati relativi ai premi versati durante il periodocontributivo (contributi versati dall’azienda durante l’attivi-tà di dirigente più eventuali contributi volontari). I contribu-ti lordi sono suddivisi per anni di versamento:� contributi versati fino al 31 dicembre 2011;� contributi versati nell’anno 2012;� totale contributi versati.
Tutti e tre scorporati per il reale utilizzo su ogni garanzia as-sicurativa.
SEZIONE 2Contiene un dettaglio dei singoli premi versati relativa-mente alla sola annualità 2012 e alla sola garanzia Capi-tale differito. Per quanto concerne questa tipologia diestratto conto, la sezione è priva di dati in quanto la Con-venzione Previr è cessata il 31 dicembre 1997 e con essaanche la contribuzione relativa.
SEZIONE 3Contiene un ulteriore dettaglio sulla polizza di Capitale dif-ferito.
A Estratto conto della convenzionePrevir ’95
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I premi sono suddivisi per anni di versamento:� totale al 31 dicembre 2011; � totale al 31 dicembre 2012.
L’ultima colonna della tabella indica il dato di “prestazioneminima a scadenza” rivalutata al 31 dicembre 2011 e al 31dicembre 2012.La prestazione minima a scadenza è costituita da quan-to già maturato alle date sopra indicate (al netto di even-tuali riscatti parziali già concessi) aumentato della riva-lutazione minima (minimo garantito) prevista dalle Con-venzioni Previr per il periodo necessario al raggiungimen-to della scadenza “naturale” della polizza (raggiungimen-to della scadenza del differimento). In sintesi, è quanto le imprese assicuratrici devono – comeminimo – garantire all’assicurato al termine del periodo didifferimento. La scadenza del periodo di differimento varia in funzionedell’età dell’assicurato al momento dell’accensione dellaposizione assicurativa.
SEZIONE 4Contiene il dettaglio dei riscatti parziali eventualmenteerogati prima e nel corso dell’anno 2012 dall’impresa de-
legataria all’assicurato sulla posizione di “Capitale diffe-rito”. Sono specificati la data di erogazione e l’importo ero-gato (al lordo delle imposte applicate).
SEZIONE 5Contiene l’indicazione del tasso di rendimento utilizzato perrivalutare le prestazioni della polizza di Capitale differito.Nel caso in cui il rendimento ottenuto e retrocesso dalla Ge-stione speciale sia inferiore al “minimo garantito”, alle po-lizze in differimento sarà riconosciuto il tasso minimo garan-tito previsto dalla Convenzione.
SEZIONE 6Contiene il valore riscattabile in caso di vita e premorien-za al 31 dicembre 2012 relativo alla polizza di Capitale dif-ferito. Tale valore comprende tutte le rivalutazioni attribui-te fino al 31 dicembre 2012 al lordo delle imposte previsteper legge.
SEZIONE 7Contiene la specifica delle imprese assicuratrici che con-corrono a garantire le prestazioni della polizza di Capitaledifferito attraverso le gestioni speciali Previr e, per Ina As-sitalia spa, la gestione speciale Euro Forte.
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SEZIONE 1Contiene i dati relativi ai premi versati durante il periodocontributivo (contributi versati dall’azienda durante l’at-tività di dirigente più eventuali contributi volontari).I contributi lordi sono suddivisi per anni di versamento:� contributi versati fino al 31 dicembre 2011; � contributi versati nell’anno 2012;� totale contributi versati.
Tutti e tre scorporati per il reale utilizzo su ogni garanziaassicurativa.I contributi destinati alla polizza Capitale differito com-prendono la somma di 203,19 euro prelevata dal Fondounico della Convenzione. Tale incremento è reso possibi-le dal buon andamento sinistri/premi delle altre garan-zie fornite dalla Convenzione.
SEZIONE 2Contiene un dettaglio dei singoli premi versati relativa-mente alla sola annualità 2012 e alla sola garanzia Ca-pitale differito.
SEZIONE 3Contiene un ulteriore dettaglio sulla polizza di Capitale
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B Estratto conto unificato delle convenzioniPrevir e Antonio Pastoren. 3049/3108/3140
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Sono specificati: l’impresa delegataria che ha effettuatoil riscatto; la data di erogazione; l’importo erogato (al lor-do delle imposte applicate).
SEZIONE 5Contiene l’indicazione del tasso di rendimento utilizzatoper rivalutare le prestazioni della polizza di Capitale dif-ferito. Nel caso in cui il rendimento ottenuto e retrocessodalla Gestione speciale sia inferiore al “minimo garanti-to”, alle polizze in differimento sarà riconosciuto il tassominimo garantito previsto dalla Convenzione.
SEZIONE 6Contiene il valore riscattabile in caso di vita e premorien-za al 31 dicembre 2012 relativo alla polizza di Capitaledifferito. Tale valore comprende tutte le rivalutazioni at-tribuite fino al 31 dicembre 2012 al lordo delle impostepreviste per legge.
SEZIONE 7Contiene la specifica delle imprese assicuratrici che concor-rono a garantire le prestazioni della polizza di Capitale dif-ferito attraverso le gestioni speciali Previr e, per Ina Assita-lia spa, la gestione speciale Euro Forte.
differito. I premi sono suddivisi per anni di versamento:� totale al 31 dicembre 2011; � totale al 31 dicembre 2012.
L’ultima colonna della tabella indica il dato di “prestazio-ne minima a scadenza” rivalutata al 31 dicembre 2011 eal 31 dicembre 2012. La prestazione minima a scadenza è costituita da quan-to già maturato alle date sopra indicate (al netto di even-tuali riscatti parziali già concessi) aumentato della riva-lutazione minima (minimo garantito) prevista dalle Con-venzioni Previr e Antonio Pastore per il periodo necessa-rio al raggiungimento della scadenza naturale della po-lizza (raggiungimento della scadenza del differimento). In sintesi, è quanto le imprese assicuratrici devono – co-me minimo – garantire all’assicurato al termine del pe-riodo di differimento. La scadenza del periodo di differimento varia in funzionedell’età dell’assicurato al momento dell’accensione dellaposizione assicurativa.
SEZIONE 4Contiene il dettaglio dei riscatti parziali eventualmenteerogati all’assicurato sulla posizione di Capitale differito.
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SEZIONE 1Contiene i dati relativi ai premi versati durante il periodocontributivo (contributi versati dall’azienda durante l’at-tività di dirigente più eventuali contributi volontari). I contributi lordi sono suddivisi per anni di versamento:� contributi versati fino al 31 dicembre 2011; � contributi versati nell’anno 2012;� totale contributi versati.
Tutti e tre scorporati per il reale utilizzo su ogni garanziaassicurativa.I contributi destinati alla polizza Capitale differito com-prendono la somma di 203,19 euro prelevata dal Fondounico della Convenzione. Tale incremento è reso possibi-le dal buon andamento sinistri/premi delle altre garan-zie fornite dalla Convenzione.
SEZIONE 2Contiene un dettaglio dei singoli premi versati relativa-mente alla sola annualità 2012 e alla sola garanzia Ca-pitale differito. Questa sezione può risultare priva di dati per le posizionidi assicurati assunti o nominati in qualità di “dirigenti diprima nomina”.
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C Estratto conto della convenzioneAntonio Pastore n. 3049/3108/3140
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SEZIONE 3Contiene un ulteriore dettaglio sulla polizza di Capitale differito.I premi sono suddivisi per anni di versamento:� totale al 31 dicembre 2011; � totale al 31 dicembre 2012.
L’ultima colonna della tabella indica il dato di “prestazioneminima a scadenza” rivalutata al 31 dicembre 2011 e al 31 di-cembre 2012. La prestazione minima a scadenza è costituita da quanto giàmaturato alle date sopra indicate (al netto di eventuali riscat-ti parziali già concessi) aumentato della rivalutazione minima(minimo garantito) prevista dalla Convenzione Antonio Pasto-re per il periodo necessario al raggiungimento della scaden-za naturale della polizza (raggiungimento della scadenza deldifferimento). In sintesi, è quanto le imprese assicuratrici de-vono – come minimo – garantire all’assicurato al termine delperiodo di differimento. La scadenza del periodo di differimento varia in funzione del-l’età dell’assicurato al momento dell’accensione della posizio-ne assicurativa. Anche questa sezione può risultare priva di dati per le posizio-ni di assicurati assunti o nominati in qualità di “dirigenti di pri-ma nomina”.
SEZIONE 4Contiene il dettaglio dei riscatti parziali eventualmente erogati al-l’assicurato sulla posizione di Capitale differito. Sono specificati:l’impresa delegataria che ha effettuato il riscatto, la data di ero-gazione e l’importo erogato (al lordo delle imposte applicate).
SEZIONE 5Contiene l’indicazione del tasso di rendimento utilizzato per riva-lutare le prestazioni della polizza di Capitale differito. Nel caso incui il rendimento ottenuto e retrocesso dalla Gestione speciale siainferiore al “minimo garantito”, alle polizze in differimento sarà ri-conosciuto il tasso minimo garantito previsto dalla Convenzione.
SEZIONE 6Contiene il valore riscattabile in caso di vita e premorienza al 31dicembre 2012 relativo alla polizza di Capitale differito. Tale va-lore comprende tutte le rivalutazioni attribuite fino al 31 dicem-bre 2012 al lordo delle imposte previste per legge.
SEZIONE 7Contiene la specifica delle imprese assicuratrici che concorronoa garantire le prestazioni della polizza di Capitale differito attra-verso le gestioni speciali Previr e, per Ina Assitalia spa, la gestio-ne speciale Euro Forte.
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Editore: Manageritalia Servizi srl
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SERVIZI, TERZIARIO AVANZATOHanno collaborato a questo numero
Valeria Cantoni è cofondatrice di Trivioquadrivio, do-cente all’Università Cattolica di Milano e alla Luiss BusinessSchool di Roma e presidente di Art for Business. Introduce emodera gli incontri del progetto Pensieri Stupendi ed è part-ner di Cfmt. (14)
Claudia Corti è laureata in lettere indirizzo modernoartistico e guida turistica per le province di Milano, Pavia,Monza e Brianza. (53)
Camilla Cozzi è avvocato e socia fondatrice dello studiolegale associato Ciriello-Cozzi di Milano (www.ciriello-cozzi.it);si occupa prevalentemente di diritto della famiglia e dellepersone (avvcozzi@ciriello-cozzi.it). (32)
Marco Lucarelli lavora nella direzione Strategy di unamultinazionale tlc dove si occupa di operatori virtuali. Cura an-che la rubrica #letturexmanager sul blog crisiesviluppo.mana-geritalia.it. (55)
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Emanuele Scotti è ceo e cofondatore di Open-knowledge(www.open-knowledge.it). È esperto di sistemi di apprendimento sup-portati dalle tecnologie e di community management,coautore di Com-munity management (Apogeo, 2007) e partner di Cfmt. (44)
Piero Valdiserraè direttore marketing e relazioni ester-ne di uno dei maggiori gruppi italiani operanti nel beveragealcolico. È anche sommelier, nonché fondatore e presidentedel club enogastronomico bolognese Gaudio (marketing@ri-naldi.biz). (52)
Antonio Votino si occupa di consumer e loyalty mar-keting in una società di consulenza e servizi nell’informatione business intelligence. È stato anche docente alle universi-tà di Macerata e di Parma e presso la telematica Marconi. Ègiornalista pubblicista. (26)
da ManageritaliaDaniela Fiorino, ufficio sindacale.
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Conversazioni tra uomini e donne
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Per i pensionati di oggi e di domani
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