Dirigente - Marzo 2012

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USCIRE DAGLI SCHEMI LA RIVISTA DI MANAGERITALIA N. 3 MARZO 2012 MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - 2,20 (abbonamento annuo 16,50) USCIRE DAGLI SCHEMI CARRIERA - INDAGINE SUI MANAGER EDITORIALE COSTRUIAMO UN NUOVO FUTURO POLIZZE ASSICURATIVE COSA SI PUÒ DETRARRE CARRIERA - INDAGINE SUI MANAGER

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La rivista di Manageritalia

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USCIREDAGLISCHEMI

LA RIVISTA DI MANAGERITALIAN. 3 MARZO 2012

MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIOPoste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)

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CARRIERA - INDAGINE SUI MANAGER

EDITORIALECOSTRUIAMO UN NUOVO FUTURO

POLIZZE ASSICURATIVECOSA SI PUÒ DETRARRE

CARRIERA - INDAGINE SUI MANAGER

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MARZO 2012 3

Sommario

Editoriale4 Costruiamo

un nuovo futuro

Copertina8 Indagine:

obiettivo carriera

Ambiente14 I mattoni

della sostenibilità sociale

Formazione20 Olimpiadi: qual è il tuo

traguardo?

Fisco28 Polizze assicurative:

cosa si può detrarre

Cfmt36 Pensieri stupendi

Azienda42 Contratto di rete,

strumento per la crescita

Iniziative Manageritalia50 Vacanza a tutto tennis

54 Campioni in Val Badia

RUBRICHE

26 Osservatorio legislativo

34 Catturati dalla rete

40 Dal diario di un headhunter

46 Assicuratese per tutti

49 A tu per tu con…

56 Di buon grado

58 Lifestyle

59 Fuori ufficio

60 Libri

61 Lettere

62 …al fin della licenza, io tocco!

InfoMANAGERAssociazione Antonio Pastore

65 Al 3,77% netto la rivalutazione del 2011

ManageritaliaAssistenza fiscale

66 50&Più Caaf torna in Associazione

Conoscere il contratto68 La responsabilità civile

e penale del dirigente

Fasdac70 Ticket in forma diretta

Cfmt72 I corsi di marzo e aprile

FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONALDEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO

R

Fondo di previdenza Mario Negri

Associazione Antonio Pastore

CFMTCentro di formazionemanagement del terziario

Fondo assistenza sanitaria dirigentiaziende commerciali

MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato

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LA RIVISTA DI MANAGERITALIAN. 3 MARZO 2012

MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIOPoste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)

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CARRIERA - INDAGINE SUI MANAGER

EDITORIALECOSTRUIAMO UN NUOVO FUTURO

POLIZZE ASSICURATIVECOSA SI PUÒ DETRARRE

CARRIERA - INDAGINE SUI MANAGER

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COSTRUIAMO UUn’opportunità storic

Mario Monti, con il governo da lui presieduto, è riu-

scito in pochi mesi a far crescere la credibilità del-

l’Italia in Europa, grazie alla sua reputazione e

autorevolezza come economista e alla sua esperienza come

commissario europeo e soprattutto grazie all’avvio di rifor-

me strutturali con cui ridare un senso a parole come merito-

crazia e concorrenza. Queste riforme, tuttavia, almeno in

una prima fase hanno dovuto tenere conto del momento di

massima emergenza dei conti pubblici, finendo quindi per

colpire chi molto ha già dato e per produrre iniquità e stor-

ture anche per la nostra categoria e per i nostri pensionati.

L’Italia torna finalmente ad avere voce in capitolo sulle scelte

fondamentali che l’Unione europea deve compiere se vuole es-

sere all’altezza della sfida per superare l’attuale crisi dell’unio-

ne monetaria.

La recente storia economica e finanziaria dimostra che le poli-

tiche dei governi nazionali sono condizionate dalla sostenibi-

lità delle loro scelte rispetto alle politiche e agli equilibri euro-

pei e mondiali. La mancata coerenza può mandare in default

un paese, specie quando le grandi decisioni, quelle che cam-

biano la vita dei cittadini, sono prese da vertici oligarchici, a

porte chiuse, a volte senza trasparenza né partecipazione.

Una nuova pagina si è aperta nella vita politica italiana. Giun-

ti quasi sull’orlo del precipizio, i partiti si sono resi conto che

era meglio per un certo periodo passare la mano e chiamare

alla guida del paese un gruppo di tecnici valutati sulla base di

traguardi raggiunti, di competenze certificate e di merito, ar-

mati di regole deontologiche e valoriali.

Basta con le liste bloccate e basta con la politica come mestiere

di tutta una vita. Lo stato del paese che abbiamo ereditato non

depone a favore della classe politica che lo ha governato fino a

ieri: fossero stati dirigenti sarebbero stati estromessi dall’oggi al

domani dalle aziende per non aver raggiunto i propri obiettivi.

Merito e competenze, dunque, che sarebbe necessario certifi-

care anche per la dirigenza pubblica, nell’ottica di fornire il mi-

glior servizio ai cittadini, tutelando il bene comune dai casi di

nepotismo o vicinanza a un partito politico.

Editorialea cura del presidente Manageritalia

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Si tratta di costruire una nuova prospettiva politica e una pro-

posta di governo per l’Italia a partire dalla primavera del 2013.

Diventa più che mai decisiva la visione politica del futuro e la

capacità di progettarlo mettendo al centro la coesione sociale

e la coerenza di indirizzi per il bene del paese. Sono necessa-

rie scelte di rinnovamento politico e sociale.

La rappresentanza si allarga

Manager e alte professionalità del pubblico e del privato,

componente vitale di ogni società avanzata, sono oggi uni-

tariamente rappresentati dalla Costituente Manageriale,

unione di Cida e Confedir-Mit.

In un panorama di tante incertezze la nascita del nuovo sog-

getto è avvenuta per aggregare tutta la dirigenza italiana, pub-

blica e privata, per dare maggiore peso alla nostra azione e una

concreta opportunità di rappresentanza per i quadri, i profes-

sional e tutto il mondo delle alte professionalità. Costituente

Manageriale opera mantenendo l’equilibrio tra interessi legit-

timi e senso della collettività e ha contribuito a togliere il pre-

giudizio che le Associazioni della dirigenza siano esclusiva-

mente organismi corporativi. Vogliamo invece sostenere l’idea

di un’identità manageriale fondata sul senso di responsabilità

collettiva, con l’obiettivo di dare voce alle nostre istanze svi-

luppando valori trasversali e condivisi e facendoci portatori di

valori non corporativi ma generali.

Un salto di qualità

Il futuro del nostro paese è nelle mani degli elettori, come il fu-

turo della politica: nessuno sa chi governerà il paese nel dopo-

Monti, dopo l’emergenza e la serietà di questo governo. C’è

un’evidente debolezza dell’attuale sistema politico italiano che

dovrà con ogni evidenza riformarsi e rigenerarsi.

C’è bisogno di fare un salto di qualità e voltare pagina elimi-

nando gli squilibri e le diseguaglianze del mercato del lavoro,

restituendo dignità e centralità al lavoro, promuovendo uno

sviluppo sostenibile e la qualità della vita delle persone. Oc-

corre rimuovere tutte le rendite corporative e aprire opportu-

nità soprattutto alle nuove generazioni e alle donne, ma anche

agli over 50, sviluppando professionalità e competenze e, al

contempo, tutelando il lavoro con l’obiettivo ultimo di render-

ci competitivi nello scenario globale. Occorre investire nel rin-

novamento della classe politica, puntando sulla qualità e sul

talento, che di certo non mancano nelle nuove generazioni:

bisogna solo permettere, a chi lo merita, di emergere.

Ma è davvero possibile fare innovazione in politica? Sì, a pat-

to che questa non sia orientata unicamente alla gestione del

potere ma persegua il meglio per il paese. Un paese democra-

tico del resto non può fare a meno della politica, fondamenta-

le per costruire un consenso condiviso da tradurre poi in pro-

grammi strategici.

Manager in prima linea

In che modo i manager possono giocare un ruolo importante?

È nelle mani degli elettori dare continuità a tutte le riforme av-

viate (previdenza, lavoro, fisco, liberalizzazioni, semplifica-

zione) e far sì che vengano migliorate, laddove hanno prodot-

to evidenti ingiustizie, portandole a compimento per rafforza-

re lo sforzo del paese verso un modello sostenibile in futuro.

Vogliamo, come deciso lo scorso novembre dal Congresso, da-

re seguito al progetto di aggregazione della dirigenza, dei qua-

dri e dei professional iniziata con la Costituente Manageriale.

Occorre che la dirigenza italiana unita compia concretamente

i passi successivi. L’occasione storica è tale per cui sentiamo la

necessità di “fare la nostra parte”, per influire sui processi de-

cisionali nei settori economici, sociali e culturali del paese, af-

finché si torni a una politica che dia prestigio e credibilità al

governo della cosa pubblica.

È arrivato il momento di avanzare le nostre idee e proposte per

rendere più incisive e coerenti le scelte e le azioni che il pros-

simo governo dovrà compiere. Vogliamo ricostruire insieme a

tutti gli italiani un paese che, guardando alla Carta Costituzio-

nale, riparta dai valori fondanti della collettività, baluardi im-

prescindibili per l’Italia di ieri, oggi e domani. Vogliamo un

paese che riparta da merito, equità, crescita e collettività. Vo-

UN NUOVO FUTUROica irripetibile per la dirigenza italiana

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MARZO 20126

Editoriale

6

gliamo che siano ripristinate le radici basilari della nostra vita

economica e sociale e che vengano assunti quei comportamen-

ti che danno senso e sostanza a una comunità.

Vogliamo ripristinare il valore della legalità, vogliamo un pae-

se che lotti seriamente per liberarsi dai poteri forti delle orga-

nizzazioni criminali, che condizionano la vita delle imprese,

che rendono problematico l’arrivo di investimenti da altri pae-

si, la libertà di partecipare con trasparenza alle gare d’appal-

to, che minano la dignità e la sicurezza dei cittadini.

Abbiamo il diritto di essere legittimati come Parte sociale,

abbiamo il dovere di intervenire anche per un preciso moti-

vo: siamo i maggiori contributori al funzionamento della

macchina dello Stato. Siamo oltre 300.000 tra dirigenti pub-

blici e privati, lo 0,9% dei contribuenti che però versa circa

il 16% del gettito Irpef. Sommati agli oltre 220.000 dirigenti

pensionati Inps rappresentiamo l’1,5% dei contribuenti e

ben il 20% delle imposte versate.

Una rappresentatività oggi ancora più ampia includendo i

quadri e i professional (chi svolge attività manageriali o simi-

li come libero professionista) del pubblico e del privato che si

avvicina a un milione di cittadini.

Per governare ci vuole competenza e bisogna avere come di-

rezione prioritaria l’interesse generale: è questo che pretendia-

mo dalla futura classe politica. Vogliamo poter scegliere chi ci

rappresenterà in Parlamento e che ai vertici della Pubblica am-

ministrazione ci siano manager di qualità.

Questa attività deve essere portata avanti da un nuovo sogget-

to sociale, che con grande professionalità e competenza lavo-

rerà a tempo pieno. Un soggetto influente, un megafono che

esprima non solo il malcontento della classe dirigente ma si

proponga come una lobby propositiva e positiva per la cresci-

ta del paese, un soggetto regolatore della buona politica. Un

movimento di orientamento che vuole influire sulle scelte ri-

vendicando il diritto a una partecipazione legittimata.

Abbiamo il dovere di tendere al cambiamento e avanzare pro-

poste concrete per essere portatori di novità in un’epoca di to-

tale trasformazione, perché rappresentiamo una cultura ma-

nageriale in grado di proporre un’azione di reale sostegno al-

le rapide trasformazioni in atto.

In questa direzione si sta muovendo un Comitato di studio con

esponenti di tutta la dirigenza pubblica e privata, anche sulla

base delle prime indicazioni ricevute dal Congresso di Mana-

geritalia sul tema Rappresentanza e Politica. Stiamo proceden-

do a passo spedito verso il progetto di scioglimento delle at-

tuali confederazioni della dirigenza pubblica e privata e la ce-

lebrazione di un’assemblea che trasformerà la Costituente Ma-

nageriale in un nuovo unico soggetto di rappresentanza della

dirigenza italiana e delle alte professionalità.

Il momento storico impone alle organizzazioni di rappresen-

tanza di ampliare la dimensione di Movimento, salvaguardan-

do l’identità associativa e le peculiarità del nostro sistema di

servizi. Per questo è fondamentale far confluire in un sogget-

to terzo la responsabilità di rappresentare il nostro progetto di

innovazione socio-economica del paese.

Manageritalia e le altre organizzazioni sindacali della dirigen-

za continueranno invece a fare il loro lavoro di tutela degli in-

teressi degli associati, ma ancor più rafforzato dall’azione isti-

tuzionale del nuovo soggetto sociale.

Come dissi al Congresso, il futuro va costruito giorno per

giorno, con impegno e passione, individuando gli obiettivi

e le strategie per raggiungerli. È necessaria una dimostrazio-

ne di coraggio, tramite l’attuazione di interventi più ambi-

ziosi e mirati. Un futuro migliore si deve costruire sulla mas-

sima condivisione possibile, sul coinvolgimento e le respon-

sabilità individuali di ciascuno di noi. È finito il tempo di na-

scondersi dietro la faccia del leader carismatico generatore

di consensi e altro... È tempo di fare appello alla responsabi-

lità individuale di tutti i cittadini. Il futuro ci attende, con le

sue incredibili potenzialità!

Guido Carella

([email protected])

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CARRIE

MARZO 20128

Copertina

Basta con gli stereotipi e le vecchie verità.Oggi è necessario unnuovo modo di gestire la carriera e lo sviluppoprofessionale. I consigli,le esperienze e il punto di vista di chi, su questotema, ha molto da dire: i manager

Enrico Pedretti

ÈUN RITORNELLO: IL LAVORO NON È PIÙ QUELLO

DI UNA VOLTA. E la carriera? Anche. Una carriera tutta

da ripensare, inevitabile specchio dei tempi fluidi come i

nostri, dove i cambiamenti si susseguono in modo rapi-

do e convulso. Chi non è pronto a reinventarsi, in qua-

lunque momento, è dunque fuori dal gioco.

I percorsi lineari sono un lontano ricordo, dunque. L’azienda chioc-

cia che ti fa crescere e in cui svolgi il tuo percorso professionale se-

condo precise tappe, oggi semplicemente non esiste più, salvo casi

più unici che rari. La competizione su scala globale, inoltre, con i nuo-

vi mercati con cui confrontarsi, costringe tutti, manager e non, a esplo-

rare nuove strade, spesso lontane e impervie. Ecco perché un solido

bagaglio di conoscenze e competenze, un’apertura mentale e la fles-

sibilità oggi sono aspetti vincenti.

Per fare il punto sulle prospettive di crescita, Manageritalia ha effettua-

to un’indagine via web con il supporto di AstraRicerche su un campio-

ne di 1.722 manager, dirigenti e quadri direttivi e, in un secondo mo-

mento, ha organizzato una tavola rotonda con manager ed head hunter

per commentare i risultati. Risultati che delineano in parte un quadro

diverso da quanto si possa pensare, pur nella sarabanda di cambiamen-

ti che hanno toccato il mondo del lavoro negli ultimi anni.

Progetto professionale

Partiamo dall’inizio (vedi tabella) e vediamo se il lavoro lo si approc-

cia attivamente. La maggioranza dei nostri manager aveva sin dal-

l’inizio un obiettivo professionale ben delineato (61%), ma meno del-

la metà aveva anche fatto un progetto professionale (40%). E si badi

bene, stiamo parlando di lavoratori oggi diventati manager, che pre-

sumibilmente sin dai primi passi propendevano verso qualcosa di sfi-

dante e importante. Oggi le cose vanno meglio, ma non troppo. Se il

CARRIEOBIETTIVO

INDAGINE:

••03INCHIESTA.COPERTINA 7-03-2012 10:26 Pagina 8

Page 9: Dirigente  - Marzo 2012

IERA

72% ha un obiettivo professiona-

le chiaro, solo il 58% ha l’indi-

spensabile progetto professiona-

le a supporto.

Ricerca attiva

Non c’è dubbio, dice la stragran-

de maggioranza dei manager

(94%): mentre un tempo si pote-

va pensare che fosse sufficiente

affidare il proprio sviluppo pro-

fessionale a una grande azienda,

oggi è necessario gestirlo più at-

tivamente e direttamente. E qui

su tutti emergono i più giovani

(under 40 98%) e le donne (97%).

Bisogna essere più attivi, ma an-

che agire molto più fuori dalle ri-

ghe, tant’è che per avere un vali-

do sviluppo professionale oggi

MARZO 2012 9

IERA

La competizione su scala globale costringetutti, manager e non, a

esplorare nuove strade,spesso lontane e impervie

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Page 10: Dirigente  - Marzo 2012

MARZO 201210

Copertina

occorre rompere gli schemi clas-

sici e, fatte alcune ottime espe-

rienze di base, si devono cercare

esperienze trasversali (area, set-

tore ecc.) e geografiche diverse.

In questo uscire dagli schemi ci

sta anche che le grandi aziende

non sono più il primo, indispen-

sabile e unico posto dove iniziare

una brillante carriera e apprende-

re l’Abc del management.

I must per fare strada

Prima di tutto per gettare delle so-

lide basi per fare carriera occorre

aver intrapreso un valido percorso

di formazione scolastica e poi di

formazione continua. Seguono le

esperienze in aziende attente alla

crescita professionale, l’esperienza

internazionale, il giusto network

professionale e la gestione di start

up o progetti importanti. Molto

basso l’impatto di conoscenze e re-

ferenze (come a dire, forse l’italica

raccomandazione può essere utile

per trovare un lavoro, ma certa-

mente per evolvere professional-

mente occorre ben altro).

La conferma della necessità di non

affidare il proprio sviluppo pro-

fessionale più solo e tanto alle

“aziende-mamma” è data dal fat-

to che metà degli intervistati ha

cambiato azienda per cercare nuo-

ve sfide e possibilità di crescita. A

seguire, per importanza, trovia-

mo una gestione più ragionata e

aiutata della crescita che si avvale

di piani di sviluppo professionale,

valutazione competenze, coa-

ching e consulenza di carriera.

Indagine Manageritalia: Carriera? Think different

All'inizio del tuo lavoro avevi un? %Obiettivo professionale 61,3Progetto professionale 40,2

Oggi hai un?Obiettivo professionale 72,5Progetto professionale 57,8

Cosa pensi di fare nei prossimi 3-4 anni per la tua crescita professionale?Cambiare azienda per cercare nuove sfide/possibilità di crescita 39,1Redazione di un piano di sviluppo professionale 25,4Valutazione competenze 24,8Nessuna di queste 22,4Coaching 19,0Consulenza di carriera 17,3Counselling 8,5

Cosa vuol dire per te oggi fare sviluppo professionale?Avere un obiettivo professionale definito, seppure mutabile nel tempo 40,0Avere un piano di sviluppo per raggiungere quell’obiettivo 39,0Cercare attivamente e continuamente all’interno dell’azienda opportunità in linea con obiettivo e progetto professionale 32,3Cercare attivamente e continuamente anche all’esterno dell’azienda opportunità in linea con obiettivo e progetto professionale 29,6Avere un’azienda che pensi al tuo sviluppo professionale e lo faccia dialogando con te 29,2Confrontarmi ogni tanto con qualche esperto per capire mutamenti del contesto esterno e attualità del mio obiettivo e progetto professionale 27,8

Cosa vuol dire per te oggi fare carriera?Avere un incarico sfidante e con ampia autonomia 58,7Avere continue possibilità di crescere professionalmente 54,9Avere la capacità di essere sempre appetibile sul mercato equindi l’indipendenza di scegliere l’incarico/situazione che preferisci 51,0Avere una posizione di prestigio in azienda e quindi nella business community 27,4Avere un’alta retribuzione 27,0

Con chi ti confronti o a chi chiedi consigli in merito al tuo sviluppo profes-sionale/carriera?

Figura di successo/conoscente con percorso di successo esterno all’azienda 47,7Colleghi 40,8Ex capi 35,6Attuale capo/responsabile diretto 32,1Executive search 16,8Hr manager dell’azienda 11,5

Indagine via web effettuata con il supporto tecnico di Astra Ricerche suun campione di 1.722 manager.

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Page 11: Dirigente  - Marzo 2012

MARZO 2012 11

Molti manager hanno un’immagine della

carriera legata alla crescita professionale

con la conquista di un’indipendenza e una

forte possibilità di avere incarichi sfidanti.

Cosa ne pensa?

«Mentre molti manager possiedono que-

sta prospettiva, la carriera non è più co-

sì lineare e legata ai soli obiettivi di cre-

scita professionale come un tempo. Par-

te di questi professionisti contribuisce

infatti alla formazione di un trend di ri-

chieste per un bilanciamento migliore

tra lavoro e vita personale, dimostrando

come indipendenza e responsabilità non

rappresentino la visione ideale per

ognuno. Questo può richiedere la dispo-

nibilità e la volontà di effettuare un pas-

so indietro, valutando tipologie di svi-

luppo alternative e più orizzontali, per

ottenere forme di lavoro legate maggior-

mente al benessere personale piuttosto

che alla carriera in sé».

Tanti dicono che non ci sono più le aziende

mamma, ma che bisogna essere sempre

più autonomi e capaci di gestire la propria

professionalità. Come farlo?

«Per essere in grado di gestire il proprio

percorso e la propria professionalità sono

necessarie una forte autonomia nel porsi

obiettivi chiari e la piena consapevolezza di

come ogni manager sia anche manager di

se stesso, elementi che vanno applicati al

contenuto del lavoro per destreggiarsi al

meglio nelle aziende e sul mercato».

Se lei fosse un manager, quali aziende sce-

glierebbe, anche in ottica della sua cresci-

ta professionale?

«Sceglierei senza dubbio un contesto in

grado di proporre soluzioni di crescita tra-

sversali oltre che verticali, con un forte ri-

spetto reciproco. Un ambiente dove poter

apportare un contributo significativo, in-

dipendentemente dalla sua nazionalità o

internazionalità».

Se invece lei fosse un imprenditore, quali

caratteristiche cercherebbe in un manager?

«Ricercherei un manager autonomo e in

grado di confrontarsi con i suoi superiori,

che possa apportare processi e metodolo-

gie per compensare le lacune o mancanze

presenti e capace di mettere in discussio-

ne le decisioni prese dall’alto».

E la carriera di un head hunter come si co-

struisce?

«Non esiste un percorso prestabilito per

definire la carriera di un head hunter. Al

giorno d’oggi molte persone si defini-

scono tali, ma poche lo sono veramente.

Per essere un head hunter competente è

sicuramente necessario saper gestire

molteplici situazioni sotto più punti di

vista, commerciali, manageriali o di ese-

cuzione, e sapersi muovere come un ve-

ro stratega nelle situazioni in cui il clien-

te lo richiede».

Ci racconti di un episodio curioso avvenuto

durante la ricerca di un candidato.

«È capitato molte volte di lavorare con

aziende italiane per ricerche di manager

all’estero e/o di manager esteri. In alcuni

casi una percezione non realistica del va-

lore del proprio brand all’estero ha dato

luogo a una distanza notevole tra offerte

dell’azienda e richiesta del candidato.

Questo ci dimostra come l’attenzione al-

l’internazionalità – conoscenza e immagi-

ne all’estero – non sia assolutamente da

sottovalutare».

IL PUNTO DI VISTA DI UN HEAD HUNTER

Cris

tina

Spag

na

È managing director di Kilpatrickexecutive search, società leadernell’head hunting.Vanta dieci an-ni di esperienza in executive se-arch in medie e grandi aziende,sia a livello nazionale che inter-nazionale.

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Page 12: Dirigente  - Marzo 2012

Copertina

I consigli di Christina Lundari(Industry leader Google Italia) e Alessandro Preda (Group chief hro officer Autogrill), protagonistidell’evento organizzato da Manageritalia “Carriera? Think different!”

MARZO 201212

In che modo oggi si “costrui-

sce” una carriera?

Christina Lundari «È diverso

rispetto a ieri. Non si può più

cercare di crescere in termini di

responsabilità e stipendio o di

posizione aziendale, ma signi-

fica saper interpretare il cam-

biamento, sapersi assumere

dei rischi, essere disponibili a

formarsi in continuazione, a

seguire percorsi non lineari co-

me poteva essere una volta».

Alessandro Preda «Lavorare

un po’ su se stessi, cercare di

adattarsi a un contesto di am-

biente che cambia. Capire che il

terreno di gioco è diventato in-

ternazionale, quindi ci si è aperti

molto rispetto al mercato competi-

tivo. Dedicare un po’ di tempo a se

stessi, investendo anche su forma-

zione o altre iniziative, cogliere le

opportunità che vengono offerte

dal mercato e dalle aziende».

Cosa chiedono in cambio le azien-

de per offrire queste opportunità?

Christina Lundari «Chiedono di-

sponibilità a ricoprire ruoli diver-

si rispetto a quelli concordati al-

l’inizio della collaborazione, chie-

dono l’acquisizione di competen-

ze a 360 gradi, quindi non solo

quelle necessarie per svolgere

quel ruolo, ma anche quelle che

COME SI FA COGGI?

Investire e pagare

per la propria crescita

Oggi molto più di prima si è di-

sposti a investire e pagare per il

proprio sviluppo professionale.

In primis la formazione, che un

terzo già pagava personalmente

prima e lo farà anche in futuro.

La novità sta nell’aumento cospi-

cuo, anche se i numeri sono in as-

soluto ancora bassi, di altri servi-

zi: consulenza di carriera, coa-

ching, valutazione delle compe-

tenze. Una piccola rivoluzione

ancora da compiersi appieno, ma

fortemente in atto se pensiamo

che chi non pagava personal-

mente almeno una di queste atti-

vità era il 45,2% ieri e sarà il

24,8% in futuro.

Carriera e sviluppo professionale

Qui l’opinione è netta: un terzo

dei manager intervistati dice che

carriera e sviluppo professionale

non sono la stessa cosa, mentre

solo uno su quattro li accomuna.

E la differenza è incontrovertibile.

Sviluppo professionale vuol dire

avere un obiettivo definito e un

piano per raggiungerlo, e cercare

attivamente e continuamente op-

portunità in linea con questi al-

Solo per la metà deimanager più giovanicarriera fa in parte rimacon elevata retribuzione

l’interno e all’esterno dell’azien-

da. Fare carriera invece significa

avere un incarico sfidante, conti-

nue possibilità di crescita profes-

sionale e sostanzialmente avere

la capacità di essere sempre ap-

petibili sul mercato. In altre paro-

le, l’indipendenza di scegliersi

l’incarico/situazione che si pre-

ferisce. Solo per la metà dei ma-

nager più giovani, carriera fa in

parte rima con elevata retribuzio-

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Page 13: Dirigente  - Marzo 2012

Chri

stin

a Lu

ndar

i

Ale

ssan

dro

Pred

a

MARZO 2012 13

permettono di gestire in parte

l’azienda, per cui essere capaci di

far crescere banalmente gli altri

manager, essere capaci di interro-

garli rispetto al loro percorso, mo-

tivarli in continuazione e fare in

modo che l’investimento fatto sul-

le persone, che oggi rappresenta il

valore vero della maggior parte

delle aziende, possa essere capita-

lizzato nel tempo e quindi cercare

di trainare il turnover delle pro-

prie risorse diventa una sfida per

qualsiasi manager».

Alessandro Preda «Flessibilità,

adattabilità, capacità di fare deli-

very, confrontarsi con la misura-

zione dei risultati rispetto agli

obiettivi e lavorare in team, quin-

di riuscire a costruire il contesto

migliore. Non necessariamente

essere quello che fa ma far sì che

la squadra raggiunga i suoi tra-

guardi motivandola continua-

mente».

Come si sceglie l’azienda che offre

più chance?

Christina Lundari «Questo è un

aspetto che io suggerirei di consi-

derare. Io ho sempre ammesso di

aver fatto carriera per caso. Forse

non ho studiato attentamente tutte

le mie mosse, mi sono trovata, gra-

zie a un grande lavoro, una grande

voglia di prendermi le mie respon-

sabilità, a crescere professional-

mente. Fare una scelta attenta in

questa direzione può essere pre-

miante perché insieme a una car-

riera professionale un’azienda ti

può insegnare dell’altro, come ba-

nalmente prestare attenzione al

proprio percorso, come gestire le

altre persone, quali strumenti pos-

sono essere a disposizione per ar-

ricchire il proprio profilo. Quindi,

una scelta in questa direzione nel

proprio percorso professionale

può essere vincente».

Alessandro Preda «Si può sce-

gliere l’azienda migliore rispetto

alle proprie aspettative. Non è fa-

cile farlo, non è facile selezionarla.

Non sempre quello che vedi da

fuori equivale a quello che c’è

dentro la propria organizzazione,

non mi focalizzerei troppo in ter-

mini di stress sulla costruzione del

percorso di carriera – cosa sarò do-

mani, dove andrò – perché le va-

riabili che impattano sono tantis-

sime, quelle che tu riesci a control-

lare sono pochissime. Focalizzati

su quelle che riesci a governare,

perché il mondo esterno è compo-

sto da talmente tante variabili che

diventa difficile indirizzarle a pro-

prio piacimento».

A CARRIERA

ne, mentre questo è in assoluto ve-

ro solo per un manager su quattro.

Il timone nelle nostre mani

Se i manager ritengono importante

l’abilità nel gestire da un lato se

stessi e dall’altro le relazioni all’in-

terno dell’azienda (la base di ogni

leadership, in ogni campo, anche

nell’era della rete e dei social net-

work), dall’indagine emerge come

è il merito l’arma vincente per fare

carriera. Il risultato logico di tutto

ciò? La capacità di far accadere le

cose. Il destino, sembra proprio che

in questo caso non c’entri. Del resto,

già gli antichi romani lo ripetevano:

faber est suae quisque fortunae. �

••03INCHIESTA.COPERTINA 7-03-2012 10:26 Pagina 13

Page 14: Dirigente  - Marzo 2012

I MATTONIDELLA

SOSTENIBILITÀSOCIALE

Ambiente

MARZO 201214

Economia, ambiente,società: le condizioni per un modello di sviluppo più equo

Emilio Rossi

«THE RIOTS WERE NOT ABOUT POVER-

TY OR RACE» David Cameron, attuale

primo ministro del Regno Unito. All’ini-

zio di agosto 2011, Londra, Birmingham,

Liverpool, Bristol e molte altre città ingle-

si si sono trovate nel mezzo di una vera e

propria rivolta civile. La radice profonda di questa situazione non era

(solo) di tipo economico, ma piuttosto di mancanza di integrazione di

una parte rilevante della popolazione nel contesto sociale, indipenden-

temente dalla sua nazionalità di origine (moltissimi tra i rivoltosi erano

inglesi di nascita e tradizione). L’emarginazione sociale, sorprendente

in un paese ricco come l’Inghilterra, e la mancanza di equità hanno get-

tato le fondamenta per la creazione di larghe fasce di giovani che sem-

plicemente rifiutano in blocco il sistema di relazioni sociali e il potere

costituito… un’evidente assenza di “sostenibilità sociale”.

In questo articolo ci occuperemo proprio di sostenibilità sociale – col-

legandoci al concetto di sviluppo sostenibile articolato negli ultimi tre

numeri della rivista. Cercheremo di fare il punto su cosa implichi og-

gi, anche per le aziende, la sostenibilità sociale in interazione con gli al-

tri due pilastri dello sviluppo sostenibile (economia e ambiente). An-

che stavolta useremo una definizione semplificata, benché compatibi-

le con l’ottica “intergenerazionale” del Rapporto Brundtland (elabora-

to nel 1987 dalla Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo

dell’Onu): la sostenibilità sociale è quella capacità di garantire condizio-

ni di benessere umano equamente distribuite per classi e per genere.

Qual è il nesso tra sviluppo sociale da un lato, economia e protezione

dell’ambiente dall’altro?

Sin dall’inizio, il paradigma della green economy sembra aver gradual-

mente “colonizzato” il concetto di sviluppo sostenibile, esaurendo la di-

mensione sociale della sostenibilità nella promozione di dinamiche par-

••04ROSSI.AMBIENTE.5 7-03-2012 10:27 Pagina 14

Page 15: Dirigente  - Marzo 2012

voro, ma anche eccessivo squili-

brio nella distribuzione del reddi-

to) sarà solo una questione di tem-

po prima che la protesta esploda.

Infine, la “comunità” promuove

un senso di responsabilità perso-

nale, necessaria affinché la società

non degeneri nel caos.

Una comunità degradata dal pun-

to di vista ambientale e socialmen-

MARZO 2012 15

tecipative o educative per l’am-

biente. Di conseguenza, la sosteni-

bilità sociale come dimensione in-

dipendente dello sviluppo soste-

nibile ha finito per perdere (a tor-

to) l’attenzione che merita sia dal

pubblico che dai policy maker, pe-

raltro ulteriormente distorta dalla

forte propensione alla dimensione

tecnologica dello sviluppo soste-

nibile.

Colmare i divari

In realtà, l’intero concetto di svi-

luppo sostenibile altro non do-

vrebbe essere che uno strumento

usato proprio per raggiungere

obiettivi di equità sociale e di mi-

glioramento degli standard della

qualità della vita. Da qui discen-

de un’importante considerazio-

ne: agendo nella direzione della

sostenibilità economica e ambien-

tale, si va di conseguenza nella di-

rezione della sostenibilità sociale.

Nel corso dell’ultimo decennio,

gli studi relativi allo sviluppo so-

stenibile hanno iniziato a colmare

il gap in merito alla definizione

dei criteri distintivi e precipui del-

la sostenibilità sociale. Elementi

quali l’equità, il lavoro, la salute

mentale e fisica, l’istruzione, la

partecipazione alla vita delle co-

munità di appartenenza, sono tut-

ti considerati fattori imprescindi-

bili di un corretto evolversi dello

sviluppo umano.

Questi elementi sono essenziali

perché una società non può svi-

lupparsi se la popolazione è in cat-

tive condizioni di salute, mentre

oltre un certo limite di ingiustizia

sociale (non solo mancanza di la-

La sostenibilità socialecome dimensione

indipendente dello svilupposostenibile ha finito per

perdere l’attenzione chemerita sia dal pubblico

che dai policy maker

••04ROSSI.AMBIENTE.5 7-03-2012 10:27 Pagina 15

Page 16: Dirigente  - Marzo 2012

MARZO 201216

Ambiente

te “non inclusiva” avrà quindi

maggiori difficoltà a garantire

uno sviluppo sostenibile, come ci

hanno insegnato le esperienze

delle banlieue francesi e delle ri-

volte nelle periferie delle città in-

glesi. Tali episodi si sono verifica-

ti, infatti, in zone dove le condizio-

ni economiche, pur non essendo

brillanti, sono di certo migliori di

quelle della maggior parte della

popolazione mondiale.

L’emarginazione sociale

e l’invivibilità dell’ambiente

sembrano quindi essere i fattori

chiave del malessere. Non a caso,

un’ampia branca della letteratu-

ra e dei progetti relativi alla so-

stenibilità sociale si è dedicata al-

la rigenerazione delle aree urba-

ne. Tali problematiche sono de-

stinate a essere esacerbate nei

prossimi decenni dagli effetti

crescenti della massiccia migra-

zione in corso verso i paesi più

ricchi da parte di crescenti fette

della popolazione mondiale.

Senza voler entrare nel dettaglio

di cause, vantaggi e svantaggi di

tale fenomeno, è ovvio che la ge-

stione delle differenze culturali e

l’inclusione nel tessuto sociale

del paese di destinazione sono

elementi da cui non si potrà sfug-

gire – e quote crescenti di reddi-

to verranno assorbite dalla ge-

stione di questi fenomeni.

La dimensione della “partecipa-

zione alla vita della comunità” è

senza dubbio quella che richiama

maggiormente alla necessità della

partecipazione individuale e del-

la corretta gestione della “diversi-

tà”. In Italia abbiamo iniziato solo

di recente a dover gestire l’inseri-

mento sociale di un flusso migra-

torio in entrata, con il suo carico

di diversità culturali. Nonostan-

te l’ampio confronto su queste

tematiche, è tuttavia raro per-

cepire (per la verità, a me non

è mai capitato…) che il dibat-

tito consideri le tematiche so-

ciali come parte di un processo

mirato allo sviluppo sostenibile.

Nella migliore delle ipotesi, si di-

scute dell’opportunità di finan-

ziare una scuola o una moschea.

La finanza sostenibile

Torniamo quindi alla domanda

iniziale, su quale sia la relazione

tra la sostenibilità sociale e gli al-

tri due pilastri dello sviluppo so-

stenibile. Il nesso tra sostenibilità

ambientale e sociale è duplice. Da

un lato il nesso mediato dalle op-

portunità e dalle limitazioni eco-

nomico-finanziarie: l’investimen-

to in green economy aiuta l’occu-

pazione e la salute, entrambi fon-

damentali parametri sociali, ma

riduce le risorse per investimenti

in tecnologia e in altri settori, for-

se non “verdi” ma comunque im-

portanti. Dall’altro lato il collega-

mento diretto è costituito dalla ge-

stione ambientale degli spazi co-

muni (verde, impianti sportivi,

luoghi ricreativi e per la formazio-

L’emarginazione sociale el’invivibilità dell’ambiente sembranoessere i fattori chiave del malessere.Problematiche destinate a essereesacerbate nei prossimi decennidagli effetti crescenti dellamigrazione in corso verso paesi piùricchi. In Italia abbiamo iniziato solodi recente a dover gestirel’inserimento sociale di un flussomigratorio in entrata, con il suocarico di diversità culturali.

••04ROSSI.AMBIENTE.5 7-03-2012 15:50 Pagina 16

Page 17: Dirigente  - Marzo 2012

17

ne ecc.) in cui si esprime la socia-

lità e la partecipazione attiva.

Le modalità sostenibili con cui si

estrinseca la dimensione economi-

ca possono poi determinare impat-

ti sociali diversi. Proviamo a fare

degli esempi di come la sostenibi-

lità economica si possa declinare in

diversa sostenibilità sociale.

Il primo esempio è di tipo finan-

ziario. È ormai da alcuni anni che

i differenti aspetti della sostenibi-

lità sociale vengono tenuti in con-

siderazione dai cosiddetti fondi di

investimento Sri (Socially respon-

sible investing). Gli Sri utilizzano,

nella loro metrica per gli investi-

menti, criteri di sostenibilità so-

ciale per valutare e decidere su

quali aziende indirizzare i propri

investimenti. Criteri quali: inseri-

mento nella comunità, diversità,

relazioni con i dipendenti, rispet-

to dei diritti umani, sicurezza del-

la produzione e dei prodotti. La

performance di questi fondi è a

tutt’oggi, quindi anche in un pe-

riodo di crisi molto accentuata, di

tutto rispetto, in quanto le azien-

de in cui investono presentano

mediamente migliori performan-

ce nel lungo termine. L’espansio-

ne di tali fondi sta spingendo un

numero crescente di aziende ad

adottare elementi di sostenibilità

sociale nelle proprie strategie.

Del resto anche i consumatori va-

lutano ormai da almeno un decen-

nio il comportamento socialmen-

te sostenibile delle aziende, pu-

nendole laddove queste adottino

comportamenti non in linea con

alcuni dei parametri minimi di ac-

cettazione sociale. L’idea che

un’impresa abbia un valore socia-

le in sé in quanto creatrice di occu-

pazione, pur se ancora valida, non

appare essere più sufficiente.

L’esempio dell’ammutinamento

dell’acquisto di prodotti Nike in

seguito alla scoperta dell’utilizzo

da parte dell’azienda di minori in

siti produttivi è un segno chiaro

della presa di coscienza collettiva

su questi temi. Tanto che dopo la

Nike (peraltro detentrice di un ot-

timo track record sulle questioni

ambientali), anche altre aziende

sono state costrette a rivedere i lo-

ro processi produttivi per motivi

anche meno lampanti (si pensi ad

esempio a Wal-Mart negli Usa per

il suo comportamento nei con-

fronti dei lavoratori).

L’investimento in greeneconomy aiuta

l’occupazione e la salute,entrambi fondamentali

parametri sociali, mariduce le risorse

per investimenti intecnologia e in altri settori,

forse non “verdi” ma comunque importanti

Anche i consumatori valutano ormaida almeno un decennio il

comportamento socialmentesostenibile delle aziende, punendole

laddove queste adottinocomportamenti non in linea con

alcuni dei parametri minimi diaccettazione sociale.

MARZO 2012

••04ROSSI.AMBIENTE.5 7-03-2012 10:27 Pagina 17

Page 18: Dirigente  - Marzo 2012

MARZO 201218

Un indice per i consumatori

I tempi sono ormai maturi per la

creazione di un indice o di un ve-

ro e proprio rating che dia la pos-

sibilità ai consumatori di scegliere

tra prodotti simili anche in base ai

comportamenti sociali del pro-

duttore. Un indice di questo tipo,

l’indice Vci (Value chain index),

consente di comparare prodotti si-

mili sulla base del loro impatto

sulla sostenibilità complessiva

(economica, ambientale e sociale)

ed è ormai utilizzato da moltissi-

me aziende Usa nella valutazione

dei loro acquisti.

Un altro esempio, a noi più vici-

no, è costituito dalla situazione

delle finanze pubbliche italiane e

dalle politiche che sono state at-

tivate negli ultimi mesi. Nelle

manovre succedutesi nel 2011 la

prospettiva di un approccio com-

plessivamente “sostenibile” non

è stata neanche presa in conside-

razione. Anzi, una delle manovre

estive addirittura riduceva signi-

ficativamente gran parte degli

incentivi esistenti a favore della

green economy (fotovoltaico, in-

terventi per la riduzione dei con-

sumi energetici casalinghi ecc.).

Tuttavia, il richiamo del profes-

sor Monti al valore dell’equità

come uno dei principi guida (in-

sieme a rigore e crescita) del-

l’azione sua e del governo da lui

presieduto, può certamente esse-

re annoverato come un esempio

di attenzione alla dimensione so-

ciale e non solo economico-fi-

nanziaria della politica economi-

ca. Tale richiamo è stato poi ac-

compagnato da un atteggiamen-

to concretamente e fieramente

avverso all’evasione fiscale (ba-

sti ricordare l’affermazione sul

“pane avvelenato” che gli evaso-

ri danno ai propri figli). La rela-

zione tra equità, risorse della col-

lettività e comportamenti indivi-

duali di cittadini, imprese e con-

tribuenti in genere, ne è risultata

evidenziata per la prima volta

dopo molti anni, almeno in Italia.

È di tutta evidenza infatti come

l’evasore fiscale riduca le risorse

economiche della società e, nel

caso di un’impresa, ottenga per

sé un vantaggio illecito di ulte-

riore competitività. Ciò riduce

sia la possibilità per lo stato di

avviare politiche redistributive e

di investimenti, sia la possibilità

di crescere e creare occupazione

da parte delle imprese oneste,

che non possono competere con

quelle che evadono.

Molto resta ancora da fare, ma

equità, inclusione, lavoro e tutti i

parametri della sostenibilità so-

ciale non potranno essere trascu-

rati dal programma dell’azione di

qualsiasi governo, pena il risve-

gliarsi una mattina nel mezzo di

rivolte come quelle che hanno

scosso l’estate inglese dello scorso

anno... o forse anche peggiori. �

Il richiamo al valoredell’equità come uno dei principi guida (insiemea rigore e crescita) può certamente essereannoverato come unesempio di attenzione alladimensione sociale e nonsolo economico-finanziaria

Ambiente

••04ROSSI.AMBIENTE.5 7-03-2012 10:27 Pagina 18

Page 19: Dirigente  - Marzo 2012

••04ROSSI.AMBIENTE.5 7-03-2012 10:27 Pagina 19

Page 20: Dirigente  - Marzo 2012

MARZO 201220

I valori dello sport possono offrire spuntiper dare il meglio,nella professione e nella vita. Ecco come allenarsi per vincere le sfidequotidiane

Carlo S. Romanelli

IL MONDO DELLO SPORT OFFRE AL MANAGEMENT una se-

rie di curiose combinazioni metaforiche e di suggestioni affasci-

nanti che si possono esplorare con passione e coraggio. L’obiet-

tivo è la ricerca di contaminazioni in grado di arricchire recipro-

camente questi due universi. Il confronto costante con altri con-

testi diventa infatti preziosa fonte di sviluppo del sé, dove la ri-

cerca di analogie definisce percorsi di apprendimento che arricchisco-

no la coscienza di ruolo. L’idea di mettere costantemente a confronto

sport e management ora è divenuta una realtà che attraversa un perio-

do che si colloca tra due edizioni olimpiche; un periodo che al contem-

po ha visto trasformarsi profondamente il contesto in cui opera il ma-

nagement, i suoi stessi significati e le proprie logiche di azione.

Nelle olimpiadi antiche (nate proprio nel paese che oggi è curiosamente

la principale fonte di incertezza del nostro ambiente di riferimento) lo sta-

dion era la competizione principale, una corsa su un rettilineo di 197 me-

tri circa, e chi la vinceva era l’eroe principale dell’olimpiade, colui che da-

va il nome ai successivi giochi e che ne avrebbe acceso il fuoco. In un cer-

to senso, diventava un “manager” dei giochi a venire. Da allora lo stadion

è divenuto un luogo, per noi metafora perfetta dell’arena competitiva nel-

la quale ciascuno di noi agisce e lotta per affermare prima di tutto la pro-

pria identità nell’alternarsi delle sfide quotidiane. In quell’arena ci sono

tutta l’essenza metaforica e la potenza reale del pensiero, della costruzio-

ne e della realizzazione di ciò che porta a produrre la prestazione.

Il 2012 è l’anno in cui gli sportivi di eccellenza saranno con vari ruoli

impegnati nei giochi della XXX Olimpiade moderna, perfettamente

consapevoli di concentrare nell’arena competitiva anni di progetti, fa-

tiche, rinunce, sogni, sconfitte e vittorie.

È anche, questo, un anno in cui tutto il management è impegnato ad af-

frontare un epocale cambio di paradigmi in una delle stagioni più in-

certe e sfidanti dell’economia e del mercato negli ultimi decenni. Come

gli atleti e i loro allenatori si preparano ad affrontare sfide delle quali

non conoscono l’esito – ma proprio per questo lo fanno con la massima

intensità – nelle organizzazioni i manager conducono e sperimentano

OLIMPIADI

QUAL È IL TUOTRAGUARDO?

Formazione

••05ROMANELLI.5 7-03-2012 10:28 Pagina 20

Page 21: Dirigente  - Marzo 2012

percorsi dall’esito incerto, che

mettono a dura prova capacità,

immaginazione, coraggio e prati-

che quotidiane.

Quelle del 2012 saranno in buona

parte olimpiadi “di città”, svolte

prevalentemente in luoghi storici

appositamente riqualificati dalla

città che le ospita, in una stagione

di grande difficoltà economica e

percezione di incertezza anche

per il mondo dello sport: un bel

messaggio per chi, come accade al

management nelle organizzazio-

ni, deve prima di tutto e più che

mai “guardarsi dentro” per co-

struire qualcosa di nuovo.

Allenarsi all’incertezza

Ciò che accomuna è la riscoperta

continua delle attitudini giuste per

rinnovare le proprie prestazioni in

un contesto in cui variabilità e ri-

schio sono la linfa vitale per ogni

forma di ricerca di risultato. Un

contesto nei confronti dei quali non

retrocedere, ma con il quale misu-

rarsi per costruire performance

nuove, che vadano oltre, in grado

di essere un punto di riferimento e

una traccia significativa per chi

opera sia nello stadion che nelle

MARZO 2012 21

Il 2012 è l’anno in cui tuttoil management

è impegnato ad affrontareun epocale

cambio di paradigmi

••05ROMANELLI.5 7-03-2012 10:28 Pagina 21

Page 22: Dirigente  - Marzo 2012

MARZO 201222

Formazione

aziende. I protagonisti dello sport

ci offrono con immediatezza alcu-

ne di queste tracce, perché sono

l’essenza della loro visione perso-

nale di ricerca per la costruzione di

prestazioni. Per agire in contesti

caratterizzati da elevati livelli di ri-

schio e variabilità, occorre matura-

re “confidenza” con l’incertezza,

cioè allenarsi all’incertezza. Come

afferma Sandro Campagna, cam-

pione olimpico a Barcellona come

giocatore e attuale allenatore del

leggendario “Settebello”, campio-

ne del mondo in carica di pallanuo-

to maschile, «il mio lavoro come

giocatore prima e come coach oggi

è allenare all’incertezza, a non te-

merla e a sfruttarla come elemento

naturale nel quale muoversi; nella

pallanuoto il 70% del gioco avvie-

ne sotto la linea di galleggiamento,

i giocatori devono imparare ad

adattarsi a quelle che potremmo

definire “situazioni sporche”, e per

questo vanno allenati a esprimere

personalità, coraggio e forza men-

tale, ai massimi livelli possibili di

stress; in pratica si tratta di allena-

re il corpo e la mente a essere co-

stantemente in preallarme per po-

ter affrontare ogni situazione con

ogni tipo di avversario, soprattut-

to quando quest’ultimo ha caratte-

ristiche fisiche superiori alle tue e

devi imparare a far leva su opzio-

ni diverse e superiori alle sue per

poter competere. Allenarsi all’in-

certezza significa in gran parte tut-

to questo».

Visione personale esplicita

È quindi evidente che per ottenere

risultati in condizioni dove incer-

tezza, rischio e variabilità sono

componenti stessi della prestazio-

ne, occorre avere maturato una vi-

sione personale molto esplicita al-

la quale essere fedele: vale a dire

che meno sono chiari i punti di ri-

ferimento e quindi maggiore è la

variabilità situazionale, più è ne-

cessario che esista un progetto fon-

dato su una visione capace di de-

terminare e ispirare i comporta-

menti. E questo è vero sia negli

sport individuali che in quelli di

squadra. «Sono convinto e fedele a

questa convinzione – dice Massimo

Barbolini, allenatore della naziona-

le femminile campione del mondo

di volley – e cioè che il risultato di

squadra dipenda dalle capacità in-

dividuali. Il volley è uno sport si-

tuazionale, in cui praticamente

nessun movimento può prescinde-

re da quello che fanno i tuoi com-

pagni di gioco, per cui per la pre-

stazione è fondamentale che cia-

scuno perfezioni le sue capacità in-

dividuali al massimo livello di

espressione possibile. Solo così si

eliminano gli alibi che portano ad

«Il mio lavoro comegiocatore prima e comecoach oggi è allenareall’incertezza, a nontemerla e a sfruttarlacome elemento naturale nel quale muoversi»Sandro Campagna

«Sono convinto e fedele a questa convinzione ecioè che il risultato di squadra dipenda dalle capacità individuali»Massimo Barbolini

Sand

ro C

ampa

gna

Mas

sim

o B

arbo

lini

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Page 23: Dirigente  - Marzo 2012

MARZO 2012 23

attribuire ad altri la responsabilità

degli errori fatti. Questo è un pun-

to fermo del mio modo di interpre-

tare questo sport e il mio ruolo, de-

vo riuscire a comunicare e far pra-

ticare questa visione».

Esplorare la potenzialità

Chi deve misurarsi con la forza del-

l’incertezza è un esploratore di po-

tenzialità, e queste possono emer-

gere solo se il potenziale non solo lo

si sa riconoscere, ma lo si responsa-

bilizza, cioè gli si dà una possibili-

tà reale di esprimersi. È questo, ad

esempio, il pensiero di Francesco

Damiani, boxeur già campione del

mondo dei pesi massimi e oggi al-

lenatore della nazionale italiana di

pugilato. «Io lavoro sul potenziale

di persone che hanno talento, forza

e coraggio, ma che devono scopri-

re dove possono arrivare tramite

queste loro caratteristiche. Perché

questo accada, fiducia e responsa-

bilità sono una sperimentazione

necessaria: spesso non basta il ta-

lento per ottenere risultati. A volte

mi è accaduto di sottovalutare il po-

tenziale di un talento, e se avessi in-

sistito su questa strada non avrem-

mo scoperto dei campioni».

Equilibrio

tra esperienza e innovazione

Ottenere risultati nell’incertezza

comporta anche saper equilibrare

esperienza e innovazione all’inter-

no di un progetto. Andrea Anastasi,

ex giocatore e già allenatore della

nazionale italiana e spagnola di

volley maschile, oggi della nazio-

nale polacca, che sarà una delle

protagoniste alle Olimpiadi, espri-

me chiaramente questo pensiero:

«La mia nazionale è giovane, cari-

ca di entusiasmo, sulla squadra ci

sono grandi aspettative: se voglio

tentare di ottenere risultati impor-

tanti devo essere in grado di co-

struire un equilibrio vitale ed effi-

cace tra l’entusiasmo e la voglia di

affermarsi dei giovani con l’espe-

rienza di quelli più affermati, che

per altro esprimono ancora grande

voglia di arrivare oltre. Tutto que-

sto facendo i conti con le pressioni

ambientali, che sono molto forti.

Deve esserci coincidenza tra gli

obiettivi e le aspettative individua-

li e quelle della squadra, cioè far

parte di questo team deve permet-

tere a ciascuno di conseguire obiet-

tivi importanti individualmente. E

bisogna proporre azioni positive,

concentrarsi sulle cose fatte bene,

piuttosto che insistere su quello che

non ha funzionato, che va analizza-

to senza indugiare sulle colpe. Sol-

tanto così si costruisce uno spirito

di squadra che sia un progetto, in

grado di tentare di ottenere risulta-

ti positivi anche nel breve periodo».

«Io lavoro sul potenziale di persone che hanno

talento, forza e coraggio,ma che devono scopriredove possono arrivare»

Francesco Damiani

«Se voglio ottenere risultati importanti devo

essere in grado di costruireun equilibrio vitale ed

efficace tra l’entusiasmo e la voglia di affermarsi

dei giovani»Andrea Anastasi

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nast

asi

••05ROMANELLI.5 7-03-2012 10:28 Pagina 23

Page 24: Dirigente  - Marzo 2012

ché nel nostro sport si riteneva

che a 30 anni iniziasse un declino

irreversibile; stavo quasi per cre-

derci, ma grazie alla mia volontà

e alla visione di mio marito e alle-

natore Guglielmo Guerrini, che

era un allenatore di volley, riflet-

temmo sul fatto che probabilmen-

te era così perché i metodi di alle-

namento fino ad allora sperimen-

tati si basavano su quell’idea, e

sull’ossessione di ripetere all’infi-

nito gli stessi schemi. Così, grazie

alla nostra esperienza, ma anche

dall’alto della nostra inesperien-

za, abbiamo cambiato radical-

mente i metodi di allenamento, ed

è per questo che i risultati più im-

portanti li ho ottenuti dopo i 35

anni, e sempre per questo che an-

drò alla mia ottava Olimpiade,

dove tenterò di vincere. Il “segre-

to” è avere una visione sapendo-

si rinnovare sempre». �

MARZO 201224

Longevità della prestazione

Siamo così tutti consapevoli che

una delle sfide di questa stagione

è che l’incertezza mette a dura

prova la necessità di costruire ri-

sultati visibili nel breve periodo

(che legittimano la permanenza

nel ruolo) con l’opportunità di

poter disporre di tempo per co-

struire un progetto che getti le ba-

si per prestazioni durature: quel-

la della longevità della prestazio-

ne è una questione comune a ma-

nager e sportivi. Per Josefa Idem,

campionessa olimpica di K500 al-

le Olimpiadi di Sydney, quella di

Londra sarà l’ottava Olimpiade:

«Dopo Seoul nel 1988 cercarono

di convincermi che ero finita, per-

«Grazie alla nostraesperienza, ma anche dall’alto della nostrainesperienza, abbiamocambiato radicalmente i metodi di allenamento, ed è per questo che i risultati più importanti liho ottenuti dopo i 35 anni»Josefa Idem

Formazione

Jose

fa Id

em

2012: anno olimpico per lo sport e per il managementTutti questi protagonisti dello sport, insieme con Arrigo Sacchi, Va-lentina Vezzali, Valerio Bianchini, Domenico Fioravanti, Cino Ricci,Julio Velasco, sono stati e saranno testimoni dell’Accademia Sport& Management del Cfmt, il progetto che, alla sua quarta edizione,continua a ricercare le radici più profonde della prestazione nellesue diverse prospettive, creando un contesto permanente di con-fronto tra sport e management. Un contesto di ricerca autenticadove non impera la retorica della prestazione e la passione è auten-tica. Come dice Simone Moro, uno dei più grandi alpinisti viventi epiù volte testimone dell’Accademia, «scalo le montagne semplice-mente perché questo mi rende felice». I manager come i protago-nisti dello sport, gli sportivi come i manager.

Per i prossimi appuntamenti di marzo e aprile www.cfmt.it

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26

OSSERVATORIO LEGISLATIVO

Manageritalia ha avviato una serie di incontri conesponenti del ministero del Lavoro e del Parla-

mento per affrontare le delicate questioni scaturitein seguito alla riforma sulle norme pensionistichecontenute nella manovra Salva Italia del governoMonti (lavoratori esodati, perequazione e altro). Inquesto ambito, la Federazione ha incontrato il 31gennaio scorso l’on. Massimiliano Fedriga, compo-nente della Commissione lavoro della Camera per ilgruppo Lega Nord. Avevamo conosciuto l’on. Fedriga qualche mese fa al-l’audizione sui provvedimenti di modifica della nor-mativa sulla pensione ai superstiti: in quell’occasionesi impegnò a porre mano alla modifica della discipli-na del cumulo dei redditi del beneficiario della pen-sione di reversibilità. Il testo unificato delle propostedi legge all’esame della Commissione, infatti, fino almomento dell’audizione aveva trovato una soluzionesolo per la questione dei cosiddetti “matrimoni di co-modo”, ma non per la richiesta portata avanti da an-ni da Manageritalia anche nei suoi convegni, ovverola forte penalizzazione che subiscono i superstiti nelpercepire la pensione di reversibilità nei casi in cui sia-no a loro volta titolari di un altro reddito. In alcuni ca-si la riduzione portava a percepire appena un terzodell’importo spettante all’assicurato defunto, pur

avendo versato questi una contribuzione piena du-rante la carriera lavorativa. Nell’audizione alla Came-ra, Manageritalia propose una revisione della cosid-detta “tabella F” della legge 335/95, ovvero di quelmeccanismo che comporta la riduzione della pensio-ne in caso di compresenza di più redditi in capo al be-neficiario della pensione di reversibilità. L’on. Fedriga ha presentato un emendamento che po-trebbe migliorare la questione del cumulo dei reddi-ti. Gli uffici della Camera stanno effettuando gli ap-profondimenti sul piano della copertura finanziaria.

a cura di Manageritalia

REVISIONE DELLA NORMATIVA SULLA PENSIONE DI REVERSIBILITÀ

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FESTIVITÀ 2012: NULLA CAMBIA

MARZO 2012

L’ art. 1, comma 24, del decreto legge 138/2011, convertito inlegge 14 settembre 2011, n. 148 (cosiddetta Manovra di Fer-

ragosto), ha demandato a un dpcm, da emanare entro il 30 no-vembre di ogni anno, la possibilità di prevedere una diversa de-correnza di alcune festività nazionali previste in via generale daleggi dello Stato (legge 260/1949 e dpr 792/1985). Tale decreto, ad oggi, non è stato emanato.Dal momento che la disposizione in esame non apporta alcuna

modifica diretta con riguardo alle date delle ricorrenze sopra men-zionate, e in assenza del decreto cui fa riferimento la norma, con-tinuano a trovare applicazione le festività elencate all’art. 142 delccnl del vigente terziario, distribuzione e servizi o nei diversi ccnldi categoria.

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Il 12 dicembre abbiamo incontrato Tommaso DiFonzo, direttore centrale della nuova Scuola supe-

riore di statistica e di analisi sociali ed economiche. L’incontro era stato suggerito e promosso dal presi-dente dell’Istat Enrico Giovannini, che ha fortementevoluto la scuola. Questa, infatti, è operativa dallo scor-so ottobre con l’obiettivo di svolgere attività di forma-zione e qualificazione professionale per i dirigenti(compresa la formazione permanente fin dall’accesso)e il personale dell’Istat e delle pubbliche amministra-zioni, per gli operatori e per gli addetti al Sistema sta-tistico nazionale e per altri soggetti pubblici e privati.Al professor Di Fonzo abbiamo presentato la Federa-zione e il suo complesso e articolato sistema di welfa-re e di formazione. In particolare, abbiamo presenta-to il Cfmt. A sua volta il professore ha illustrato la scuo-la e si è soffermato su I.Stat, il datawarehouse dellestatistiche prodotte dall’Istat, un patrimonio informa-tivo completo e omogeneo, unico per la statistica ita-liana, il cui accesso è libero e gratuito per tutti. I dati sono presentati in forma aggregata in tavolemultidimensionali, con la possibilità di comporretabelle e grafici personalizzati, anche ad esempioper analizzare dati sulla dirigenza. La scuola, pro-prio per promuovere la fruibilità di I.Stat, sta pro-gettando attività formative ad hoc. L’incontro è ter-minato con l’impegno di ambo le parti a vagliare be-ne possibili sinergie e occasioni di collaborazione.

MARZO 2012 27

Come anticipato nel precedente numero della rivista,è stata rifinanziata per i prossimi tre anni (2012-2014)

l’azione di sistema Welfare to work di Italia Lavoro (agen-zia del ministero del Lavoro e delle politiche sociali) nellaquale è inserito l’intervento finalizzatoad accrescere le opportunità di ricolloca-zione di ex dirigenti di età superiore ai50 anni. Viene riconfermato l’importo

dei contributi concessi alle aziende che ricollocano diri-genti, ovvero 10.000 e 5.000 euro a seconda della dura-ta del contratto. La novità è che, su richiesta di Manage-ritalia, non verrà richiesto il requisito anagrafico per due

categorie di lavoratori “svantaggiati”,ovvero le donne dirigenti e i dirigenti delMezzogiorno, a condizione che siano di-soccupati da sei mesi.

REIMPIEGO DIRIGENTI: rifinanziamento dello stanziamento di Italia Lavoro

Finanziamento di servizi manageriali alle micro, piccole e medie imprese della provincia di Reggio Calabria

La Camera di commercio di Reggio Calabria, in collabo-razione con Manageritalia e Federmanager, ha emana-

to il bando per il finanziamento di servizi di consulenzamanageriale alle micro, piccole e medie imprese della pro-vincia di Reggio Calabria. È in fase di preparazione la redazione della convenzionetra le due Organizzazioni dei manager e la Camera di com-mercio, mentre si sta definendo il catalogo delle funzionimanageriali e il repertorio contenente i profili dei mana-ger da inserire nelle imprese.

Avviata la collaborazione conla Scuola superiore dell’Istat

La sede della Camera di commercio di Reggio Calabria

••06OSSERVATORIO.bis 7-03-2012 10:30 Pagina 27

Page 28: Dirigente  - Marzo 2012

LA SCADENZA ANNUALE per la presentazione della

dichiarazione dei redditi si sta avvicinando. È dunque

importante poter disporre di tutte le informazioni utili

a una corretta compilazione non dimenticandoci che, in

tempo di crisi, non bisogna tralasciare alcuna voce che

potrebbe intervenire a nostro favore nel calcolo delle

imposte da pagare. Per questo motivo ci è parso utile dedicare un po’

di spazio per fornire agli associati un breve “promemoria” sul tratta-

mento fiscale delle polizze di assicurazione in generale,

con particolare riguardo a quelle che fanno

parte del pacchetto di coper-

ture offerto da

POLIZZE ASSICURCOSA

SI PUÒDETRARRE

Fisco

MARZO 201228

Un’utile guida percompilare correttamentela dichiarazione deiredditi con un occhio diriguardo alle copertureassicurative previste per gli associati

a cura di Assidir

POLIZZE ASSICURCOSA

SI PUÒDETRARRE

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Page 29: Dirigente  - Marzo 2012

Manageritalia. Va da sé che questo

articolo non vuole in alcun modo

essere né un trattato di natura fi-

scale né una guida puntuale cui

fare riferimento per la compilazio-

ne della dichiarazione dei redditi

che, ovviamente, ognuno di noi

demanderà alla persona o all’ente

cui ha deciso di affidarsi per que-

sto compito. Riteniamo però no-

stro compito fornire indicazioni di

massima su quali sono le possibi-

li detrazioni cui abbiamo diritto

per chi volesse preparare perso-

nalmente la propria dichiarazione

dei redditi.

Detrazione e deducibilità fiscale

dei premi delle polizze di assicu-

razione

Prima di tutto è importante distin-

guere tra detrazione e deducibili-

tà fiscale delle polizze di assicu-

razione: nell’economia della

tassazione, la deduzione fisca-

le viene sottratta dalla base

imponibile mentre la detra-

zione viene sottratta dal-

l’imposta lorda, per deter-

minare l’imposta netta ef-

fettivamente dovuta. Le

imprese di assicurazio-

ne rilasciano per ogni

polizza un’apposita

attestazione con le

informazioni sugli

importi che il con-

traente può de-

trarre o dedurre

in sede di preparazione della

dichiarazione dei redditi.

Premesso che non tutte le polizze

URATIVE

MARZO 2012 29

URATIVE PREMI DETRAIBILI nel limite di € 1.291,14Polizze vita caso morte Detraibili

Polizze caso vita, miste, Detraibili solo per la parte di premio relativa alla copertura rivalutabili, capitalizzazioni, del rischio morte e invalidità permanente non inferioreindex e unit linked al 5%.

Per le polizze di queste tipologie stipulate entro il 31 di-cembre 2000 è concessa la detraibilità per l’intero pre-mio a condizione che la durata non sia inferiore a 5 an-ni e non sia concessa la possibilità di ottenere prestiti.

Polizze da infortunio Detraibili solo per la parte di premio relativa ai casi di e malattia morte e invalidità permanente qualificata, cioè non in-

feriore al 5% (come risulta dall’attestazione rilasciatadalla compagnia di assicurazione).NB: non è detraibile il premio per polizze di rimborsospese mediche.

Polizze che coprono Detraibili solo con garanzia della copertura per l´intera il rischio della vita dell´assicurato senza possibilità di recesso da partenon autosufficienza dell’impresa o nel caso di coperture di tipo tempora-(Long term care) neo a carattere rigorosamente collettivo (tipicamente:

polizza prevista da ccnl).

PREMI DEDUCIBILIPolizze di assicurazione Deducibili fino a un importo massimo di € 5.164,57.sulla vita con finalità La somma comprende sia importi versati a fondi pen-pensionistiche (Pip) o sione istituiti su base contrattuale collettiva sia a polizzefondi pensione aperti ad pensionistiche/fondi pensione aperti con adesione in-adesione individuale (Fip) dividuale.

NB: Al momento della riscossione del capitale e/o ren-dita gli importi sono sottoposti a tassazione in regimespeciale.

Polizze Rc Auto Deducibile la parte di premio versata al Ssn (come ri-sulta nella quietanza del premio di responsabilità civi-le rilasciata dalla compagnia di assicurazione).

assicurative consentono di consi-

derare i relativi premi quali “oneri

deducibili” nella dichiarazione dei

redditi, per le tipologie ammesse

alla detrazione fiscale i premi sono

detraibili da parte del contraente

fino a un importo complessivo an-

nuo di € 1.291,14 (ricordiamo che

il beneficio fiscale per la detrazio-

ne è pari al 19% dei premi assicu-

rativi effettivamente pagati nel-

l’anno che precede la dichiarazio-

ne fiscale: vige il criterio di cassa).

Si deve poi tenere presente che la

detrazione è applicabile anche se il

contraente stipula la polizza a favo-

re di familiari fiscalmente a carico e

che può essere vincolata ad altri fat-

tori, quali la data di sottoscrizione

del contratto, o al ricorrere di altre

condizioni. In particolare, la tabel-

la di sintesi qui a fianco mette in

evidenza le caratteristiche e le limi-

tazioni delle detrazioni e delle de-

duzioni che attualmente sono ap-

plicabili, secondo la legge, ai con-

••06SGRAVI.FISCALI 7-03-2012 10:31 Pagina 29

Page 30: Dirigente  - Marzo 2012

MARZO 201230

Fisco

tratti assicurativi, ovviamente sen-

za fare cenno a quanto previsto dal-

le normative precedenti.

Alcune indicazioni importanti

per i dirigenti Manageritalia

Esaminiamo ora, rapidamente,

quali sono le possibili detrazioni e

deduzioni legate alle coperture as-

sicurative che sono nostro appan-

naggio in quanto dirigenti del ter-

ziario associati a Manageritalia.

Chi è in servizio e opera con il

ccnl Manageritalia ha diritto alla

detrazione per i premi relativi al-

le garanzie “Temporanea caso

morte”, “Invalidità permanente

da malattia”, “Esonero paga-

mento premi” e “Rendita colle-

gata a problemi di non autosuffi-

cienza” (Long term care) che fan-

no parte della Convenzione An-

tonio Pastore. In questo caso bi-

sogna porre attenzione al fatto

che il totale di questi premi non

è fisso ma variabile in relazione

all’età e al sesso del dirigente:

mentre per gli uomini raggiunge

sempre il valore del plafond di

detrazione (€ 1.291,14) per le

donne ci si può fermare a valori

un poco più bassi.

Si deve poi considerare che anche

la polizza infortuni prevista dal-

l’art. 18 del ccnl dà diritto alla de-

trazione fiscale per la parte di pre-

mio relativa alla quota di rischio

extraprofessionale.

In sostanza, il plafond viene qua-

si sempre esaurito dai premi ver-

sati tramite il datore di lavoro, il

quale, come sostituto d’imposta, è

tenuto ad effettuare direttamente

in busta paga le detrazioni spet-

tanti al dirigente (in caso di incer-

tezza, è consigliabile verificare se

ciò avviene effettivamente).

Va da sé che, in questo caso, non

potremo portare in detrazione ul-

teriori premi assicurativi per altre

polizze stipulate individualmente,

in quanto correremmo il rischio di

incorrere in una sanzione qualora

superassimo il limite previsto.

La stesso problema può verificar-

si se un dirigente in servizio sti-

pula una polizza pensionistica o

aderisce a un fondo pensione

aperto (i “Pip” e “Fip” già citati

nella tabella ): il versamento che

effettua a favore del Fondo Mario

Negri tramite l’azienda esaurisce

il plafond di deducibilità previsto

e, di conseguenza, un’ulteriore

deduzione non è consentita (per

il particolare regime fiscale ricono-

sciuto al Fondo di previdenza dei

dirigenti del terziario “Mario Ne-

gri”, rimandiamo all’articolo nella

pagina a fianco).

E per i prosecutori volontari della

Convenzione Antonio Pastore?

I volontari ricevono ogni anno

dall’impresa di assicurazioni,

tramite Assidir, una specifica at-

testazione relativa ai premi paga-

ti per le polizze prima citate che

prevedono il beneficio fiscale: ta-

le lettera dovrà semplicemente

essere allegata alla documenta-

zione della dichiarazione dei red-

diti quale giustificativo dell’im-

porto richiesto in detrazione. �

••06SGRAVI.FISCALI 7-03-2012 12:31 Pagina 30

Page 31: Dirigente  - Marzo 2012

31

FONDO MARIO NEGRII contributi versati al Fondo Mario

Negri sia dal dirigente che dal-

l’azienda vengono portati integral-

mente in deduzione dal datore di

lavoro, in qualità di sostituto d’im-

posta (la trattenuta effettuata al di-

rigente diminuisce l’imponibile fi-

scale e il contributo dell’azienda

non lo incrementa). Infatti, per il

Fondo Mario Negri non si applica

il regime di deduzione parziale dei

contributi previsto per la generali-

tà dei fondi di previdenza comple-

mentare, per i quali è stabilito un li-

mite massimo di deducibilità pari

a 5.164,57 euro annui 1.

Se ci si accorge che per errore è sta-

to applicato il massimale di dedu-

cibilità di 5.164,57 euro, assogget-

tando a tassazione la parte di con-

tribuzione eccedente tale limite, si

può segnalare la svista al datore di

lavoro che può effettuare le oppor-

tune correzioni in sede di congua-

glio definitivo, entro il 28 febbraio

dell’anno successivo a quello a cui

la contribuzione si riferisce.

Decorsa tale data è comunque

possibile recuperare la differen-

za a credito in sede di dichiara-

zione dei redditi tramite la pre-

sentazione del modello Unico,

oppure comunicare al Fondo

Mario Negri, entro il 31 dicembre

dell’anno successivo a quello a

cui la contribuzione si riferisce,

la quota di contributo eventual-

mente non dedotta, in modo che

se ne possa tenere conto in sede

di tassazione della prestazione

pensionistica2.

È infine importante precisare che

gli iscritti al Fondo Mario Negri

che godono già di una deducibili-

tà più ampia rispetto alla genera-

lità degli iscritti ai fondi di previ-

MARZO 2012

FONDO MARIO NEGRIPrevidenza integrativa complementare

CFMTCentro di formazione management del terziario

E PER QUANTO RIGUARDA GLI ALTRI FONDI?a cura di Manageritalia

1 La deroga di cui fruiscono gli iscritti al Fondo Mario Negri, compresi i pro-secutori volontari, trova riferimento nell’art. 18, commi 8-bis e seguenti deldecreto legislativo 21 aprile 1993, n. 124 e dall’art. 15, comma 6, dellalegge 8 agosto 1995, n. 335, ed è stata confermata dall’art. 3, commi 119e 120, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (Finanziaria per il 2004) edall’art. 20, comma 7, del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 (Ri-forma della previdenza complementare).

2 Art. 8, comma 4, del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252.

FASDACAssistenza sanitaria integrativa

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Page 32: Dirigente  - Marzo 2012

MARZO 201232

denza complementare, non pos-

sono inoltre dedurre, entro il limi-

te di 5.164,57 euro, eventuali con-

tributi versati ad altre forme pen-

sionistiche, collettive e individua-

li a cui siano iscritti loro stessi o le

persone a loro carico.

CONTRIBUTI CFMT PER LA FORMAZIONEAnche se vengono versati al Fon-

do Mario Negri, che funge da en-

te esattore, i contributi dovuti al

Cfmt, non avendo natura previ-

denziale o assistenziale, non sono

soggetti al medesimo trattamen-

to fiscale dei contributi versati al-

la previdenza complementare.

Pertanto, la trattenuta a carico del

dirigente non è deducibile dal

reddito, mentre il contributo a ca-

rico dell’azienda non aumenta il

reddito imponibile fiscale e pre-

videnziale3.

FASDACIl trattamento fiscale dei contribu-

ti versati al Fasdac varia a secon-

da della tipologia di iscritto al

Fondo (dirigente in attività di ser-

vizio, prosecutore volontario o

pensionato):

� Dirigenti in servizio Il limite di

non concorrenza alla formazione

del reddito di lavoro dipendente

dei contributi versati ai fondi con-

trattuali di assistenza sanitaria inte-

grativa è pari a 3.615,20 euro annui.

Per quanto riguarda i dirigenti in

servizio, le aziende provvedono

direttamente a dedurre i contri-

buti versati al Fasdac, avendo cu-

ra di non considerare, ai fini del

superamento del massimale di

deducibilità annuo, il contributo

aziendale destinato alla gestione

dirigenti pensionati, introdotto

dal 1° gennaio 2007 ed elevato a

1.107,15 euro annui a decorrere

dal 1° ottobre 20114.

Come conseguenza della piena

deducibilità fiscale dei contributi

versati al Fasdac, per i dirigenti in

servizio le spese mediche possono

essere portate in detrazione solo

con riferimento al quantum non

rimborsato dal Fondo, nel limite

del 19% della quota eccedente

129,11 euro annui.

� Prosecutori volontari La formu-

lazione del Tuir in vigore fino al

2007 non rendeva possibile la de-

ducibilità dei contributi versati

ai fondi di assistenza sanitaria da

parte di chi vi aderiva volonta-

riamente e non in applicazione di

un contratto collettivo nazionale

di lavoro. Dal 2008 in avanti i pa-

reri sulla possibilità di dedurre o

meno il contributo per i volontari

sono stati discordi, perché la nor-

mativa non ha chiaramente equi-

parato i contributi versati ai fondi

di assistenza sanitaria previsti dai

ccnl di categoria (come è appunto

il Fasdac) dai dirigenti in servizio

(che rientrano quindi nella previ-

sione dell’art. 51, comma 2 lett. a

del Tuir) ai contributi versati vo-

lontariamente da chi non ha più

un rapporto di lavoro dipendente

come dirigente del terziario.

Stando così le cose, alcuni prosecu-

tori volontari, facendo riferimento

alla nuova formulazione dell’art.

10, comma 1, lettera e-ter del Tuir e

su suggerimento del proprio com-

mercialista di fiducia, hanno porta-

to in deduzione il contributo versa-

to al Fasdac e taluni tra questi, sul-

la base di alcune segnalazioni per-

venuteci, hanno ricevuto contesta-

zioni dall’Agenzia delle entrate

con riferimento alle dichiarazioni

presentate nel 2009 relative ai red-

diti del 2008.

La motivazione addotta dall’A-

genzia delle entrate è che il Fa-

sdac nel 2008 non risultava esse-

re tra i fondi integrativi del Ser-

vizio sanitario nazionale istituiti

o adeguati ai sensi dell’art. 9 del

decreto legislativo 30 dicembre

1992, n. 502, e successive modifi-

cazioni, che erogano prestazioni

negli ambiti di intervento stabili-

ti con decreto del ministro della

Salute. Tutto ciò senza tenere

conto del fatto che nel 2008 (co-

me del resto avviene ancora og-

gi) tali fondi non risultavano

neppure istituiti e che le proce-

dure che i fondi di assistenza sa-

nitaria già esistenti dovevano se-

guire per poter essere dichiarati

“adeguati” non sono state anco-

Fisco

3 Rif. lettera Inps n. 27/8/9008 pervenuta a Confcommercio il 5 gennaio1996, in risposta a un quesito formulato in merito.

4 Rif. Agenzia delle entrate, nella circolare 4 marzo 1999, n. 55/E.

••06SGRAVI.FISCALI 7-03-2012 10:31 Pagina 32

Page 33: Dirigente  - Marzo 2012

di applicare la deduzione di un

importo effettivo dal reddito.

Pertanto, poiché anche i ccnl per i

dirigenti del terziario, della distri-

buzione e dei servizi e quelli degli

altri settori rappresentati da Ma-

nageritalia prevedono il versa-

mento a carico delle aziende di un

contributo per finanziare la ge-

stione pensionati Fasdac, con rife-

rimento a ciascun dirigente in ser-

vizio e non al singolo ex dirigente

ora pensionato, gli iscritti al Fon-

do in qualità di dirigenti pensio-

nati rientrano nella stessa fattispe-

cie presa in esame dall’Agenzia

delle entrate. �

MARZO 2012 33

ra definitivamente stabilite dagli

organi a ciò delegati (sulla situa-

zione normativa del Fasdac, vedi

box di approfondimento).

Sarebbe quindi auspicabile un in-

tervento chiarificatore al riguardo.

Nel frattempo, riteniamo preferibi-

le consigliare di seguire un com-

portamento più prudente e quindi

non dedurre il contributo ma por-

tare in detrazione il 100% della spe-

sa medica, anche per la parte rim-

borsata dal Fasdac, fermo restando

il fatto che ogni associato può libe-

ramente decidere di agire diversa-

mente, seguendo il consiglio di un

professionista di fiducia.

Ritorneremo in ogni caso sull’ar-

gomento per aggiornarvi sugli

esiti degli accertamenti e su even-

tuali ulteriori sviluppi del conten-

zioso tributario in atto.

� Pensionati L’Agenzia delle en-

trate, con risoluzione dell’11 lu-

glio 2008, n. 293, ha chiarito che,

anche con la nuova formulazione

dell’art. 10, comma 1, lett. e-ter del

Tuir, nulla cambierà rispetto al

passato per gli iscritti al Fasdac in

qualità di pensionati che, quindi,

continueranno a non dedurre il

contributo versato al Fondo. A

fronte di tale mancata deduzione,

in sede di dichiarazione dei reddi-

ti è permesso portare in detrazio-

ne l’intero ammontare delle spese

mediche sostenute, compresa la

parte rimborsata dal Fasdac, nel

limite del 19% della quota ecce-

dente 129,11 euro annui.

La risoluzione citata prende in

esame il caso degli iscritti al Fasi

in qualità di pensionati, in quan-

to iscritti a un Fondo per il quale

il contributo aziendale alla ge-

stione pensionati risulta essere

cumulativo e indifferenziato, e

non riferito a ogni singolo diri-

gente andato in quiescenza. Se-

condo l’Agenzia delle entrate,

non potendo risalire al contribu-

to complessivamente versato a

favore di tali iscritti (quota a cari-

co del pensionato + quota a cari-

co dell’azienda) non è possibile

verificare il raggiungimento del

massimale di deducibilità e quin-

SITUAZIONE NORMATIVA FASDAC L’art. 51 comma 2, lett. a, del Tuir attribuisce la “non concorrenza alla formazione dei red-diti di lavoro dipendente” ai contributi versati a enti e casse aventi esclusivamente fine as-sistenziale entro il limite annuo di 3.615,20 euro, purché rispettino la destinazione del 20%delle risorse ai seguenti ambiti:1. prestazioni sociali a rilevanza sanitaria da garantire alle persone non autosufficienti;2. prestazioni sanitarie a rilevanza sociale da garantire alle persone non autosufficienti in

ambito domiciliare, semi-residenziale e residenziale;3. prestazioni finalizzate al recupero della salute di soggetti temporaneamente inabilitati

da malattia o infortunio;4. prestazioni di assistenza odontoiatrica compresa la fornitura di protesi dentarie.

Secondo le disposizioni fornite dal ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche socia-li con decreto 27 ottobre 2009, in fase di prima applicazione la verifica del rispetto delladestinazione del 20% alle risorse vincolate è effettuato a partire dall’anno gestionale 2010,per il quale gli enti/casse iscritti all’Anagrafe del ministero hanno dovuto produrre un’au-tocertificazione entro luglio 2011.In conformità a quanto previsto dal citato decreto ministeriale, il Fasdac, Fondo “Mario Be-susso”, ha provveduto nei termini all’iscrizione all’Anagrafe dei Fondi, ricevendo il 10 giugno2010 l’attestazione di iscrizione da parte del dipartimento di qualità - direzione generale del-la programmazione sanitaria del ministero della Salute.

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Page 34: Dirigente  - Marzo 2012

U

MARZO 201234

cattu

rati

CATTURATI DALLA RETE

Un italiano online su due, il 51%dei navigatori, fruisce di siti finan-ce (banking, informazione finan-ziaria, mutui, assicurazioni...). Si tratta della penetrazione piùbassa rispetto ai principali paesieuropei e che vede nella Francia ilmercato maggiormente interessa-to al settore (68%) e Gran Breta-gna, Germania e Spagna presso-ché allineate (60%). Questa carat-teristica, dovuta in parte al lentoprocesso di alfabetizzazione digi-tale e in parte al retaggio cultura-le legato alla gestione del denaronel nostro paese, si è mantenutacostante negli anni. Sin dal 2006, infatti, scontavamo19 punti percentuali di differenzanell’attrattività di tali siti rispetto almercato più avanzato tra quelliprecedentemente citati.Nonostante il poco premiante con-fronto d’Oltralpe, sempre più italia-ni gestiscono online il proprio de-naro: a dicembre 2011 circa 7,9 mi-lioni di utenti hanno effettuato il lo-gin nell’area riservata delle banche,il 14% in più rispetto allo scorso an-no. Non solo aumenta l’audience,ma anche il tempo dedicato a infor-marsi su prodotti/servizi finanziari ea consultare/movimentare il pro-prio conto corrente. Nell’ultimo mese dell’anno gli ita-liani hanno trascorso sui siti banca-ri quasi 430 milioni di minuti, il12% in più rispetto allo stesso pe-riodo dell’anno precedente. Questa tendenza, molto accentua-ta nel primo semestre (+47%), de-riva da molteplici fattori: da un la-to l’aumento dei navigatori nel no-stro paese (+11% valore medio diaudience 2011 vs 2010 – fonte Au-

diweb), dall’altro la maggiore at-tenzione con cui i consumatori va-lutano le caratteristiche di un’offer-ta diversificata e complessa, non-ché lo sviluppo sempre più struttu-rato delle attività di engagement daparte dei principali operatori ban-cari sui social network.

Il legame con il territorioI player che registrano i più eleva-ti tassi di crescita nell’anno sonobanche dirette e le tradizionali conun forte legame con il territorio. La performance più rilevante inquesto senso è quella di BancaMediolanum, la cui audience, gra-zie anche alla promozione delnuovo conto deposito “InMedio-lanum”, nel primo semestre è piùche raddoppiata. A crescere di ol-tre il 20% in un anno sono Cari-parma, Banca Sella, Credito Valtel-linese e le Banche di Credito Coo-perativo. I top player UniCredit eIntesa Sanpaolo crescono con va-lori leggermente inferiori.Grazie alla loro natura di investi-mento a basso rischio, i conti de-posito sono il prodotto dove laconcorrenza sembra essersi fattapiù accesa. Banche territoriali eplayer entrati di recente nel mer-cato online hanno contribuito adar vita a un’offerta variegata. So-no 600mila circa gli italiani che adicembre hanno utilizzato i sitibancari per informarsi su questogenere di prodotti.

Banche sempre più socialCon oltre 23 milioni di utenti suisocial media, anche il settore fi-nanziario è stato attratto dalle in-novative forme di contatto con

Cristina Papini

GESTIRE LE PROPRIE FINANZE ONLINE

È un’azienda globale con posizione dileadership nelle misurazioni e informa-zioni di marketing relative a consumer,retail, advertising, televisione, internet,mobile e altri media. È presente in oltre100 paesi con sede a New York e Diemenin Olanda. Cristina Papini è reasearch & analyticssales director online. Per maggiori in-formazioni: www.nielsen.com/it.

••07CATTURATI_RETE.2 7-03-2012 10:32 Pagina 34

Page 35: Dirigente  - Marzo 2012

MARZO 2012 35

clienti e prospect offerte dal web:Facebook e altri servizi simili sem-brano essere divenuti parte inte-grante delle attività di comunica-zione delle principali banche italia-ne. Molte di esse hanno comincia-to infatti a presidiare i social net-work con strategie mirate. Si tratta di un consistente bacinosul quale sviluppare attività di ac-quisizione: gli utenti che visitano isiti top 5 della categoria sono cir-ca 21,5 milioni. Di questi, menodel 45% fruisce dei siti bancari. Questa scarsa sovrapposizione di-pende, tra gli altri fattori, dall’etàdei frequentatori dei servizi social(il 23% è al di sotto dei 25 anni),ma apre anche opportunità suquesta tipologia di target, sul qua-le i player bancari scontano unapiù elevata difficoltà di acquisizio-ne. Attualmente, il target dei siti dibanking è composto per il 40% daindividui di età compresa tra i 35 ei 49 anni, mentre i giovani fino ai25 anni rappresentano appena il10% dell’audience complessiva.La presenza sui social media con-sente inoltre una relazione piùstretta con la propria customer ba-se in ottica di fidelizzazione e quin-di di promozione “bottom up” delbrand. Diverse sono le esperienzeormai consolidate in questo sensoda parte di operatori come IntesaSanpaolo, che ha sviluppato su Fa-cebook un touch point del servizioclienti, o WeBank, che ha coinvol-to i clienti attraverso la progetta-zione e il test di alcuni servizi, co-me l’applicazione per iPad. Il suc-cesso di questi casi, peraltro nonisolati a livello europeo, testimoniacome il dialogo e la collaborazio-

ne tra impresa e cliente costituiscaun importante patrimonio in otti-ca di sviluppo della relazione e delbusiness.

La forza del passaparolaDel resto, il dialogo tra clienti è giàoggi sviluppato su internet: sono1,8 milioni gli italiani che dichiara-no di aver cambiato la propria de-cisione d’acquisto in merito a unprodotto/servizio finanziario dopoaver letto online un giudizio nega-tivo e circa 1,3 milioni coloro chesono stati influenzati da uno posi-tivo (fonte: Osservatorio Multica-nalità 2011). È quindi cruciale per le aziende,anche finanziarie, monitorare conattenzione l’evoluzione del passa-parola su prodotti/servizi e dotarsidi strumenti mirati per presidiare iluoghi dove clienti e prospect for-mano la loro opinione e perfezio-nano le scelte di acquisto.Gli “home banker” sono più attivionline e quindi più esposti a formedi contatto peer-to-peer con altriclienti; sono infatti digitalmentepiù evoluti e maggiormente pro-pensi alle novità: il 70% di essi si

tiene informato sulle novità tecno-logiche (+5 punti percentuali ri-spetto al totale utenti) e il 58% di-chiara di non aver timore ad acqui-stare prodotti e servizi su internet(+8 punti percentuali), solo per fa-re alcuni esempi.

I target di riferimentoDue sembrano essere i temi rile-vanti nel medio periodo anche peril settore finance online. Il primo èrappresentato dai giovani, soprat-tutto quelli di età compresa tra i 18e i 34 anni, che costituiscono il30% dell’utenza internet. La sfida consiste nel catturare la lo-ro attenzione e fiducia mediante losviluppo di una comunicazione edi servizi in linea con valori e com-portamenti di consumo diversi daquelli delle generazioni preceden-ti. Il secondo punto è il mobile. InItalia gli smartphone sono il 50%dei telefoni cellulari. Sarà quindi sempre più crucialepensare multicanale, integrando ilmobile in maniera coerente tra icanali consolidati, sfruttando ap-pieno le potenzialità in ottica dicross e upselling.

Nielsen eFinanceeFinance è la famiglia di studi realizzata da Nielsen sui segmentibanking, credito al consumo e assicurazioni. Le indagini restitui-scono evidenze e insight sui comportamenti dell’utenza internet.Tali informazioni sono integrate con dati provenienti dalle altrefonti Nielsen e con le dichiarazioni degli stessi player attivi nelmercato. La rilevazione dell’audience e dei consumi online avvie-ne attraverso il panel meterizzato NetView di oltre 35.000 indivi-dui, che rappresenta la navigazione internet da casa (anni 2+) eda ufficio (anni 16+).

••07CATTURATI_RETE.2 7-03-2012 10:32 Pagina 35

Page 36: Dirigente  - Marzo 2012

LA PAROLA INNOVA-

ZIONE è come il latte a

colazione quando si è

piccoli: ti raccontano

passo con i partner internaziona-

li, cercando di creare nuove idee,

nuovi prodotti, nuovi processi e

fare la differenza, sempre, dal mo-

mento che è su questo territorio

che ci giochiamo ogni possibilità

di superare la crisi a testa alta.

Cosa significa

innovare in tempo di crisi?

Acquisire nuova tecnologia? For-

se, ma non è sufficiente. Importare

modelli internazionali che ci sem-

bra abbiano funzionato? Rassicu-

rante, ma in realtà rischioso perché

è come far crescere le papaye a Ci-

nisello Balsamo. La logica dell’im-

portare da fuori si trova a fare i con-

ti con un altro approccio, più orien-

che o lo bevi tutto o non cresci. Da

piccoli ci si crede. Si svuota la sco-

della e basta. Da adulti, se non ci

domandiamo il perché, rischiamo

di restare bambini travestiti da uo-

mini e donne d’affari. Assoluta-

mente ridicoli.

E allora, questo “latte-innovazio-

ne”, perché ci viene proposto con

tale insistenza? Come possiamo

trovare la nostra ricetta, la nostra

giusta dose di zucchero o di bi-

scotti perché sia veramente adat-

to a noi e al nostro sviluppo?

Antonio Tajani, vicepresidente e

commissario europeo per l’indu-

stria e l’imprenditoria, ha dichiara-

to: «I risultati di quest’anno sono

un chiaro segnale della necessità di

compiere maggiori sforzi per po-

tenziare l’innovazione. Se voglia-

mo colmare il divario che ci separa

dai nostri principali partner econo-

mici e superare la crisi attuale dob-

biamo rivolgere tutte le nostre at-

tenzioni all’innovazione».

Una risposta non particolarmente

originale, ma credibile: stare al

Cfmt

MARZO 201236

La password perripartire in tempi di crisi è innovazione:ma per essere efficacioccorre cominciare da se stessi. Ecco unpercorso di incontri che guarda in questadirezione

Valeria Cantoni

PENSIERISTUPENDI

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Page 37: Dirigente  - Marzo 2012

re nuove idee «ci vogliono sistemi

nazionali di ricerca e di innovazio-

ne in grado di creare un ambiente

che promuove l’innovazione del-

le imprese», sostiene Máire Geo-

ghegan-Quinn, commissaria eu-

ropea per la Ricerca, l’Innovazio-

ne e la Scienza.

I sistemi sono creati dagli esseri

umani e ognuno di noi è protago-

nista e responsabile dell’ambiente

in cui lavora e vive. In ufficio, in fa-

miglia, in strada, si può essere sem-

pre modello per chi ci sta vicino e

insieme co-creatori del sistema.

Non aspettiamoci grandi movi-

menti dall’alto che ci facilitino nel-

l’affrontare questo momento così

difficile e insieme sfidante. Partia-

mo dalla nostra quotidianità, dal

nostro piccolo sistema di collabo-

ratori, di familiari, di vicini di casa,

per creare l’ambiente migliore af-

finché il sistema si sviluppi con po-

sitività e non imploda.

In sintesi: innovare per restare vi-

vi è la risposta al perché l’innova-

zione ci fa bene come il latte. Crea-

re l’ambiente migliore è la rispo-

sta al come dare vita a idee nuove,

realizzabili ed esportabili. Partire

da se stessi risponde invece al me-

todo da usare per acquisire credi-

bilità e motivare le persone all’in-

terno dell’Organizzazione.

Innovare se stessi

Partiamo dall’invito e insieme

dalla condivisione del nuovo per-

corso di incontri che Cfmt ha in-

trapreso nel 2012 e il cui titolo,

“Pensieri stupendi”, speriamo sia

tato a creare valore all’interno del

sistema, modificandolo a partire

dal cambiamento dei propri ele-

menti endogeni. Dunque, innova-

re dal di dentro, dalle persone in-

terne all’Organizzazione. E, se si

ha la responsabilità di gestire un

gruppo, piccolo o grande che sia, si

tratta di innovare a partire da sé.

Infatti, come poter innovare se

non si è innovativi? Come preten-

dere di cambiare l’Organizzazio-

ne se non si cambia prima se stes-

si? Come essere credibili nel ruolo

di dirigenti, protagonisti dell’epo-

ca dei grandi cambiamenti, se pri-

ma non si lavora sul proprio cam-

biamento? Di approccio, di pen-

siero, di comportamento. Per ave-

premonitore di ispirazione, inno-

vazione e cambiamento in chi vor-

rà essere con noi. Partire da se

stessi significa aprire la propria fi-

nestra cognitiva, emotiva e cono-

scitiva per guardare al di là di ciò

che abitualmente pensiamo, sen-

tiamo e conosciamo.

Con questa premessa Cfmt ha di-

segnato alcuni appuntamenti in

cui lo stare insieme, in ascolto di

maestri del pensiero e delle arti,

assume un valore reale perché

può divenire un’esperienza indi-

viduale condivisa con chi ha istan-

ze simili di innovazione nella pro-

pria Organizzazione.

Che cosa può imparare un mana-

ger dall’arte? Forse niente, forse

molto, dipende dal grado di ascol-

to e curiosità che si decide di con-

cedere, al di là delle scadenze di

budget, delle telefonate da fare,

delle presentazioni da revisionare.

Che cosa accade quando il punto di

vista di artisti che abitano diversi

campi della creatività si incontra

con quello di pensatori inclini a far-

si domande importanti, ad affron-

MARZO 2012 37

Partire da se stessisignifica aprire la propria

finestra cognitiva, emotivae conoscitiva per guardare

al di là di ciò cheabitualmente pensiamo,sentiamo e conosciamoKeith Haring, Untitled, 1987

••08CFMT_pensieri 7-03-2012 10:33 Pagina 37

Page 38: Dirigente  - Marzo 2012

Che cosa può imparare un managerdall’arte? Forse niente, forse molto,dipende dal grado di ascolto ecuriosità che decide di concedersi.

tare discipline speculative, a ricer-

care il senso della nostra esistenza

e della nostra cultura? Potranno

venire alla luce domande ancora

più interessanti, prospettive inedi-

te, sguardi trasversali e sufficiente-

mente strabici da permetterci di

guardare alla nostra quotidianità

con occhi diversi. In poche parole:

occasioni di ispirazione per vive-

re il nostro presente con maggiore

Cfmt

un manager del 2012 e con la crea-

zione di un ambiente adatto a par-

torire idee che ci conducono al

successo della nostra azienda?

Se l’idea di ripartire da se stessi

per poi co-creare insieme al grup-

po ha una qualche veridicità, allo-

ra queste parole acquistano un

senso proprio di guide. Perché so-

no indagate da punti di vista ine-

diti, come quello delle arti del pre-

sente e della filosofia che si incon-

trano per dare vita appunto a

“pensieri stupendi”, dove tutto è

imprevedibile e fuori dagli sche-

mi della cultura manageriale.

Lo stare ai margini si scopre essere

oggi più che mai utile per chi neces-

sita di una visione ampia e trasver-

sale, là dove la centralità del potere

rischia di tenerci prigionieri in ter-

ritori dai confini troppo ristretti. Il

malinteso è esperienza quotidiana

nelle nostre relazioni ed è un termi-

ne che troppo a lungo è rimasto re-

cluso nel cassetto delle esperienze

da evitare. Va solo capito come ren-

dere i nostri malintesi strumenti di

relazioni più creative.

La migrazione e il passaggio ci

conducono alla possibilità di cam-

biare prospettiva, aiutare a modi-

ficare lo sguardo, dare vita a quel-

la conversione che non è altro che

il convertere latino, sinonimo di

mutamento e cambiamento.

Liberare i significati dalle loro gab-

bie e consegnarli alla libera creati-

vità di un pensiero che può portar-

ci a innovare con più efficacia. Ecco

perché abbiamo chiamato gli artisti

e i pensatori contemporanei. �

È solo attraverso lacollaborazione attiva traintelligenze, sensibilità,competenze e conoscenzediverse che si creanogruppi efficaci sul pianodella produzione di nuoveidee e di sistemi adeguatiper realizzarle

pienezza, in maniera più consape-

vole e con sguardo vasto.

Più che l’innovazione di cui si par-

la sui tavoli istituzionali, ci inte-

ressa approfondire l’idea che sia

attraverso l’innovazione sociale

che le Organizzazioni possono

svilupparsi, creare maggiore valo-

re e differenziarsi nel mercato glo-

bale. È solo attraverso la collabo-

razione attiva tra intelligenze,

sensibilità, competenze e cono-

scenze diverse che si creano grup-

pi efficaci sul piano della produ-

zione di nuove idee e di sistemi

adeguati per realizzarle.

Emergere dal gruppo

È uscendo dalle barriere di compe-

tenza, insieme agli altri, che si può

innovare. Aprirsi, mettersi in

ascolto, invitare al proprio tavolo

lo scienziato insieme al giullare,

l’artista insieme al contabile. Che

gruppo assortito, quali insolite

possibilità di emergere dal magma

uniforme delle verità manageriali,

del si fa così e del si pensa così.

Confini, marginalità, migrazioni,

prossimità, malintesi, cosa c’en-

trano queste parole con le sfide di

Museo Pecci Milano, spazio espositivo distaccato del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci Prato.

••08CFMT_pensieri 7-03-2012 10:33 Pagina 38

Page 39: Dirigente  - Marzo 2012

Arte e pensieri del presente per ispirare il futuro

Cfmt promuove nel 2012 Pensieri Stupendi, un nuovociclo di incontri dove i linguaggi artistici della contem-poraneità diventano leva strategica per ispirare idee egenerare comportamenti in grado di interpretare in mo-do nuovo la nostra quotidianità.I dialoghi, moderati da Valeria Cantoni, presidente di ArtFor Business, si presentano quali momenti di ampio re-spiro culturale, che vedono in azione il confronto tra ar-tisti e pensatori di rilievo internazionale appartenenti adiverse discipline.

5 marzo

ABITARE IL CONFINE: MARGINI E CENTRALITÀcon Franco Farinelli e Armando Punzo

3 aprile

NON CI SIAMO CAPITI: IL MALINTESO COME OPPORTUNITÀ DI RELAZIONE con Franco La Cecla e Lorenzo Loris

14 maggio

DA DOVE VENIAMO, DOVE SIAMO DIRETTI:PASSAGGI DELL’OGGI con Carlo Sini e Adrian Paci

18 giugno

DISTANZA E NUOVE PROSSIMITÀ con Luigi Zoja e Paolo Rosa

Gli incontri si tengono a Milano dalle 19 alle 20,30in luoghi significativi per la produzione artistica.

Per informazioni e iscrizioni: www.cfmt.itCoordinamento: Simona Silvestritel. 02 5406311- email: [email protected]

PENSIERISTUPENDI

3 APRILE

NON CI SIAMO CAPITI: IL MALINTESO COME OPPORTUNITÀ DI RELAZIONE con Franco La Cecla e Lorenzo Loris

Noi esseri umani siamo macchine progettate per comunicare, ma celiamo un sot-tile paradosso: alla base delle nostre relazioni ci sono sempre malintesi. La diver-sità di ogni individuo rispetto a un altro rende il rapporto irriducibile a una perfettacorrispondenza di senso, con la conseguenza di generare errori e frustrazione. Ri-percorrendo il ruolo del malinteso nella storia dell’umanità scopriamo, però, quan-to positiva sia stata la sua funzione, come strumento di convivenza tra culture. Co-me rendere i nostri malintesi strumenti di relazioni più creative e aperte?Lo chiederemo all’antropologo Franco La Cecla e al regista Lorenzo Loris che, gra-zie alle loro ricerche, hanno sperimentato da vicino le innumerevoli opportunità cheil malinteso ci offre.

14 MAGGIO

DA DOVE VENIAMO, DOVE SIAMO DIRETTI: PASSAGGI DELL’OGGI con Carlo Sini e Adrian Paci

Abbiamo chiamato un grande filosofo come Carlo Sini e l’artista albanese AdrianPaci, che abita e lavora in Italia da molti anni. A loro il compito di aiutarci a capirequali migrazioni e metamorfosi sono richieste al nostro pensiero per poter essereadeguato al presente in cui viviamo e lavoriamo. Lo stare fermi, l’essere solidi, nonè più un valore assoluto, non è più un asset per chi deve gestire sistemi complessicome le organizzazioni. Il filosofo e l’artista migrano di continuo il proprio pensieroe punto di vista perché vivono facendosi domande più che cercando risposte.Carlo Sini, uno dei più autorevoli filosofi italiani, molto apprezzato dai non addetti ai la-vori per la sua semplicità e chiarezza di linguaggio, dialoga con Adrian Paci che ha fat-to dei movimenti del pensiero e del punto di vista il centro della sua poetica artistica.

18 GIUGNO

DISTANZA E NUOVE PROSSIMITÀcon Luigi Zoja e Paolo Rosa

Il ciclo si chiude con un tema al centro della nostra contemporaneità: il rapporto tracultura digitale, dominata dalla distanza, e cultura della relazione, abitata dalla pros-simità tra essere umani. A Luigi Zoja, psicanalista junghiano, autore di un recentelibro su La morte del prossimo, e a Paolo Rosa, videoartista fondatore del gruppoStudio Azzurro, chiederemo come possiamo continuare a essere prossimi ai nostricompagni, colleghi, collaboratori, ossia all’Altro, senza fuggire dalla rete che ci tie-ne distanti con l’illusione di mantenerci uniti. Come valorizzare la distanza della re-te per creare prossimità?Domande piene di contraddizioni, come contraddittoria è la vita professionale nel-la quale siamo calati tutti i giorni; si tratta solo di abitarla con serenità e sapere sta-re nelle contraddizioni senza per forza cercare una risoluzione.Questa è la contemporaneità, è utile saperla capire da diverse prospettive.

Un progetto di: In collaborazione con:

••08CFMT_pensieri 7-03-2012 10:33 Pagina 39

Page 40: Dirigente  - Marzo 2012

...hu

nter

MARZO 201240

NNegli ultimi mesi mi è capitato dipartecipare ad alcuni eventi sultema organizzazione e manage-ment nel corso dei quali due pro-fessori universitari, di diversaestrazione, hanno affermato: «Co-nosciamo ancora poco o nientedella media impresa italiana, conla sua originalità di modelli orga-nizzativi e di sviluppo che invece lascienza manageriale affronta apartire dagli schemi della grandeimpresa internazionale, peraltronon sempre risultati di successo».In questo momento di mercatodel lavoro non facile, in cui unaparte significativa della doman-da proviene dalla media impresa(le grandi sembrano ancora infase di ristrutturazione, conteni-mento costi e in generale anco-ra “in attesa”), vale forse la pe-na cercare di capirne di più, par-tendo come sempre dall’angolodi visuale operativo e pragmati-co di chi per mestiere si trova adaffrontare queste problemati-che, senza la presunzione di in-ventare nuove scienze manage-riali dedicate alla pmi.Anche se nel vissuto di molti deimanager che incontro la mediaimpresa italiana non è più unasoluzione di ripiego, come acca-deva fino ad alcuni anni fa, misembra che ancora oggi vi sia unapproccio del tipo “vengo perinsegnarti come si fa” e che nel-l’approfondire i possibili conte-nuti del ruolo eventualmenteproposto si tenda ad andare piùalla scoperta di aree di migliora-mento o di ottimizzazione chealla ricerca della comprensionedella realtà di cui si parla, deisuoi fattori specifici di successo,

dei valori su cui si basa, dellestrategie talvolta non esplicitatema sempre presenti nell’impren-ditore e infine delle aspettativederivate dall’ingresso di un nuo-vo manager, anch’esse non sem-pre predefinite.

Molte identitàQuesto atteggiamento è in pro-fondo contrasto con la primagrande caratterizzazione dellepmi: la numerosità e la diversitàdelle loro “cifre identitarie”, lacui originalità e non riconducibi-lità agli schemi è una ricchezza enon una debolezza, con le con-seguenti difficoltà di codifiche einquadramenti in categorie spes-so derivanti dalle “regole” discienze manageriali nate e svi-luppate altrove.Nel caso di richiesta da parte deldatore di lavoro di trasferimentonella stessa città dell’azienda, ilcandidato sostiene che lo stessoequivale a un pendolarismo (“ga-rantisco comunque la presenza,no?”), ignorando che quasi sem-pre le pmi hanno un legame mol-to forte con il territorio e che que-sto legame è uno dei valori fon-damentali dell’impresa ed è vissu-to come tale dall’imprenditore.La commistione fra componentestrategica e operativa del lavoroè un’altra delle caratteristichespesso frequenti nella pmi guida-ta dall’imprenditore e che altret-tanto spesso viene interpretatadal manager come “mancanza dicapacità di delega” e “accentra-mento”, dimenticando che forsequesto modo di lavorare nelle im-prese di successo può anche si-gnificare che l’imprenditore ha

PMI,ISTRUZIONIPER L’USO

DAL DIARIO DI UN HEAD HUNTER

Roberta Galli

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Page 41: Dirigente  - Marzo 2012

un’integrazione di competenzeche gli garantiscono la padronan-za del suo business, della concor-renza, dell’ambiente socio-eco-nomico di riferimento, delle pos-sibili evoluzioni: questo può con-sentirgli maggiore capacità deci-sionale e immediatezza di reazio-ne, ambedue requisiti divenuti es-senziali con i ritmi attuali.

L’incognita del padroneAltro commento critico che sentospesso dal professionista abitua-to ai meccanismi di pianificazionerigorosi (o rigidi?) della grandemultinazionale: «Si fanno le stra-tegie e poi il padrone cambiaidea». Può essere una critica legit-tima, ma questo modus operandipuò anche significare che al ver-tice c’è un imprenditore illumina-to, che sa cogliere l’opportunitàquando si presenta: non dimenti-chiamo che l’impresa non si basasolo sulle regole ma anche sull’in-tuito e sull’innovazione! Nella pmi le qualità umane dei ma-nager (quelle che oggi alcuni chia-mano life skill) sono mediamentemolto più importanti delle compo-nenti tecnico-professionali: il bic-chiere mezzo vuoto dice che non sisa riconoscere la competenza e chele valutazioni delle performancesono troppo personalistiche, sog-gettive e quindi non corrette, quel-lo mezzo pieno che il manager è vi-sto come persona nella sua interez-za, in un contesto dove la parteci-pazione e la condivisione sono ri-tenuti primari fattori di successo(spesso ci si dimentica che in que-ste imprese il riferimento primarioè quello familiare, con i suoi puntidi forza e di debolezza!).

••11HEADHUNTER.2 7-03-2012 10:34 Pagina 41

Page 42: Dirigente  - Marzo 2012

CONTRATTO DI RETESTRUMENTOPERRESCITA

Azienda

CONTRATTO DI RETESTRUMENTOPERRESCITA

MARZO 201242

Opportunità,agevolazioni eprospettive del nuovoaccordo: uno sboccoalle imprese e ai manager per uscire dalle impassefinanziarie

Roberto Saliola

IN UN MONDO IN CUI LADISTANZAE LABARRIERAFISICA

non rappresentano più un ostacolo per il successo di un’impre-

sa e la cooperazione ne diventa fattore vincente, occorreva indi-

viduare e regolamentare uno strumento normativo che desse ri-

sposta al paradosso di coniugare autonomia e coordinamento,

stabilità e flessibilità, cooperazione e competizione. I contratti di

rete sono dunque un tentativo per compensare le ridotte dimensioni del-

le pmi italiane, pur senza far loro rinunciare al valore dell’autonomia e

dell’indipendenza, valori fondanti del successo del sistema produttivo

italiano, e le nuove, non più procrastinabili, sfide soprattutto sui mer-

cati internazionali e sul tema della ricerca e dell’innovazione.

Chiariamo subito come il contratto di rete sia differente dal raggruppa-

mento temporaneo di imprese e dal consorzio. Per raggruppamento

temporaneo di imprese si intende il sistema a cui le imprese ricorrono

per partecipare a gare d’appalto quando non possiedono singolarmen-

te le categorie richieste nel bando e si caratterizza da un rapporto di

mandato con rappresentanza conferito collettivamente a un’impresa

“capogruppo”. Il consorzio è invece il contratto con il quale due o più

imprenditori “istituiscono un’organizzazione comune per la disciplina

o per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese” (art.

2602 del codice civile). È evidente come la differenza fondamentale tra

queste forme di cooperazione imprenditoriale e il contratto di rete risie-

da nello “scopo” specifico dell’aggregazione fra le imprese partecipan-

ti al contratto di rete e nell’assenza nelle altre forme di un programma

comune duraturo e non limitato al compimento di un affare specifico o

alla disciplina delle “fasi” della rispettiva attività d’impresa.

Definizione e obiettivi

Il contratto di rete (istituito con la legge 9 aprile 2009, n. 33, e integra-

to con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122) viene definito

C

••12SALIOLA.4 7-03-2012 10:35 Pagina 42

Page 43: Dirigente  - Marzo 2012

ER LA

l’attività della rete a quelle previ-

ste nell’oggetto sociale, si riduce

la possibilità che le stesse possa-

no fare insieme ciò che non avreb-

bero fatto da sole.

Non suscita minori perplessità

l’assenza di regolamentazione cir-

ca la responsabilità patrimoniale

del fondo (il fondo è un elemento

accessorio e non obbligatorio),

ER LA

MARZO 2012 43

come “il contratto mediante il

quale più imprenditori perseguo-

no lo scopo di accrescere, indivi-

dualmente e collettivamente, la

propria capacità innovativa e la

propria competitività sul merca-

to e a tal fine si obbligano, sulla

base di un programma comune di

rete, a collaborare in forme e in

ambiti predeterminati attinenti

all’esercizio delle proprie impre-

se, ovvero a scambiarsi informa-

zioni o prestazioni di natura in-

dustriale, commerciale, tecnica o

tecnologica, ovvero ancora a eser-

citare in comune una o più attivi-

tà rientranti nell’oggetto della

propria impresa”.

Dalla definizione emerge come ci

troviamo di fronte a un contratto

plurilaterale a scopo comune, al

quale risulterebbero pertanto ap-

plicabili gli artt. 1420, 1446, 1459

e 1466 del codice civile. Non è pe-

rò purtroppo tutto così semplice:

l’innovatività dello strumento ha

infatti obbligato il legislatore a

operare alcune scelte che per cer-

ti versi appaiono ibride.

In alcuni passaggi si fa infatti rife-

rimento a definizioni proprie del

contratto di società, integrando lo

scopo che diventa quello “di ac-

crescere la reciproca capacità in-

novativa e la competitività sul

mercato”. Ed è proprio l’utilizzo

di termini propri della struttura

societaria a sollevare incertezze.

In primo luogo, come risulta dal-

la definizione, con il contratto di

rete le imprese si obbligano a

esercitare in comune attività eco-

nomiche rientranti nei rispettivi

oggetti sociali. In questo modo,

vincolando le aziende a esercita-

re in comune le attività e legando

I contratti di rete sono un tentativo per

compensare le ridottedimensioni delle pmi

italiane, pur senza far loro rinunciare al valore

dell’autonomia e dell’indipendenza

••12SALIOLA.4 7-03-2012 10:35 Pagina 43

Page 44: Dirigente  - Marzo 2012

MARZO 201244

Azienda

formato dai conferimenti effettua-

ti dai singoli contraenti, anche al-

la luce del dibattito inerente la

sussistenza o meno di soggettivi-

tà della rete.

Vantaggi e agevolazioni

È bene chiarire che dal contratto

di rete non scaturisce un sogget-

to giuridico autonomo e distinto

rispetto ai partecipanti, né quin-

di un nuovo soggetto passivo a

livello tributario. Si tratta di un

contratto a struttura “aperta”, al

quale possono aderire imprese

diverse da quelle che hanno in

origine dato vita alla rete, secon-

do modalità di adesione prede-

terminate e stabilite nel contrat-

to medesimo.

Il contratto di rete è redatto per at-

to pubblico o per scrittura privata

autenticata ed è soggetto a iscri-

zione nella sezione del registro

delle imprese presso cui è iscritto

ciascun partecipante; l’efficacia

del contratto inizia a decorrere da

quando è stata eseguita l’ultima

delle iscrizioni prescritte a carico

di tutti coloro che ne sono stati sot-

toscrittori originari.

Notevoli sono i vantaggi del con-

tratto di rete. In primis, le agevola-

zioni di natura fiscale riconosciute

a ogni impresa che partecipa al

contratto di rete, che consistono

nella detassazione degli utili desti-

nati al fondo comune, così come

previsto dall’art. 42, comma 2-qua-

ter del decreto legge 78/2010, con-

dizionato all’accantonamento del-

l’utile di esercizio e all’asseverazio-

ne del contratto di rete. Anche le

agevolazioni finanziarie non man-

cano, soprattutto di natura regio-

nale, finalizzate alla creazione di

aggregazioni di rete mediante lo

strumento del contratto di rete.

Tra i vantaggi generali, invece,

c’è da segnalare come il contrat-

to di rete sia in grado di aumen-

tare il rating di ogni singola im-

presa partecipante grazie al co-

siddetto “rating di rete”. In altri

termini, gli istituti finanziari, nel

processo di valutazione del me-

rito creditizio, valutano, oltre al-

le caratteristiche quali-quantita-

tive dell’impresa, anche le “po-

tenzialità” economico-finanzia-

rie della rete di cui la singola im-

presa fa parte, applicando un co-

efficiente migliorativo al rating

proprio dell’impresa. Il migliora-

mento del rating generale del-

l’impresa comporta due conse-

guenze immediate: la prima le-

gata al miglior pricing ottenibile

sui finanziamenti in essere; la se-

conda riconducibile all’incre-

mento della capacità di credito

della singola impresa come effet-

to del miglioramento del proprio

rating. Inoltre, diversi istituti di

credito stanno lanciando dei pro-

Notevoli sono i vantaggi del contratto di rete. In primis, le agevolazionidi natura fiscale, ma anche quellefinanziarie e di naturaregionale non mancano

APPROFONDIMENTO SUL TERRITORIOUn focus sui contratti di rete, con alcuni esempi pratici, è

stato al centro di un convegno organizzato da Manageri-

talia Roma lo scorso 16 febbraio.

Ricco il panel dei relatori: oltre a Roberto Saliola (vicepresi-

dente Manageritalia Roma), Marcella Mallen (presidente Ma-

nageritalia Roma), Andrea Maria Felici (ministero dello Svilup-

po economico, dipartimento per l’Impresa e l’internazionalizza-

zione), Massimo Fiaschi (segretario generale Manageritalia),

Francesco Fanti (Monte dei Paschi di Siena), Donatello Aspro-

monte (analista economico e finanziario), Silvana Marcotulli

(Studio legale internazionale Marcotulli & Partners), Giuseppe

Moretta (dottore commercialista, revisore contabile), Marco

Belisario (direttore e vicepresidente esecutivo del contratto di

rete “Polo Alta Moda dell’Area Vestina”), Alessandro Addari

(presidente del contratto di rete “Partner for Value”) e Alessan-

dro Trippa (direttore generale del contratto di rete “Diconet”).

••12SALIOLA.4 7-03-2012 10:35 Pagina 44

Page 45: Dirigente  - Marzo 2012

ed energia (11%) assorbono circa

la metà delle tipologie di settori

presenti; l’altra metà evidenzia

una notevole frammentazione.

Il panorama italiano, almeno fi-

no ai primi anni duemila, ha avu-

to un modello vincente nel di-

stretto industriale. L’evoluzione

e la crisi degli ultimi anni hanno

determinato un’accelerazione

nei processi di globalizzazione e

internazionalizzazione della

produzione e una sempre più

consistente pressione competiti-

va dei paesi di nuova industria-

lizzazione.

Il sistema paese e le imprese stan-

no tentando di reagire alle mutate

condizioni di conte-

sto con lo

dotti ad hoc per le reti di impre-

sa, finalizzati a finanziare gli in-

vestimenti di rete necessari a rea-

lizzare il programma di rete.

Il panorama italiano

Il primo contratto di rete è stato

firmato a marzo 2010. A fine di-

cembre 2011 sono stati siglati 215

contratti con il coinvolgimento di

circa 1.100 imprese; prevale però il

principio della regionalità, nel

senso che il 58% dei contratti di re-

te costituiti prevedono la parteci-

pazione di imprese con sede nella

medesima regione, il 13% mostra

una decisa prevalenza regionale,

mentre solo il 29% può definirsi

multi-regionale, ossia con una

partecipazione paritetica di im-

prese ubicate in regioni differenti.

Analizzando poi la ripartizione

settoriale dei contratti di rete, le

prime quattro tipologie di attività,

settore dell’automazione della

meccanica (13%), servizi avanzati

alle imprese (14%), edilizia (11%)

MARZO 2012 45

sforzo di coniugare un indirizzo

programmatico centrale con la li-

bertà d’impresa. È dunque possibi-

le utilizzare il termine “democrati-

co”, con riferimento sia alla libertà

con cui il legislatore ha volutamen-

te lasciato mano libera ai contratti

di rete di definire le proprie regole

di governance interna, sia alla

possibilità che partecipino ai con-

tratti imprese di forma e di-

mensione diversa che, nel-

l’ambito delle forme ag-

gregative preesisten-

ti, non avrebbero

trovato convenien-

za o possibilità al-

l’aggregazione. �

Nel 2011 sono stati siglati215 contratti di rete

con il coinvolgimento dicirca 1.100 imprese

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Page 46: Dirigente  - Marzo 2012

MARZO 201246

ASSICURATESE PER TUTTI

IN VIAGGIO CON ASSIDIR NEL MONDO DELLE ASSICURAZIONI

CCon questo numero di Dirigentesi chiude il ciclo di articoli della ru-brica “Assicuratese per tutti”.Il nostro viaggio con Assidir nelmondo delle assicurazioni ha cer-cato di renderci più familiari ter-mini e concetti che possono esse-re fuorvianti, se non nasconderedelle vere e proprie insidie qualo-ra vengano utilizzati senza cono-scerne approfonditamente il si-gnificato.Utile chiedersi, a questo punto,perché Assidir si sia data la penadi sforzarsi in questo esercizio.Perché è un’azienda di proprietàdi Manageritalia che svolge unafunzione di servizio per tutti gliassociati e considera la divulga-zione delle conoscenze in campoassicurativo come uno dei propri

compiti istituzionali per suppor-tarli al meglio.Vale quindi la pena dedicare an-cora cinque minuti del nostrotempo per ripercorrere la storia diAssidir e ricordarne caratteristi-che e funzioni fondamentali.

Il braccio operativo di ManageritaliaCome abbiamo già ricordato, As-sidir non è un’azienda qualunquema è strettamente legata a Ma-nageritalia che, detenendone ilcontrollo, ne ha fatto il “bracciooperativo” degli associati per lagestione di tutte le problematicheassicurative. Cosa vuol dire, però,essere un braccio operativo? Nelnostro caso significa avere la ca-pacità di tradurre in pratica piani

1. LA STORIA2. IL RISCHIO E LA COPERTURA

3. LE GARANZIE

per

tutti

IL RUOLO DIASSIDIR

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Page 47: Dirigente  - Marzo 2012

ASSOCIAZIONE A. PASTOREProgramma assicurativo contrattuale

CARLO DE LELLISCassa interaziendale di assistenza sanitaria

ha un’esperienza pluriennale nelsettore assicurativo ed è in gradodi sviscerare tutti gli aspetti deiproblemi che vengono loro sotto-posti. Ed è proprio in relazione aqueste competenze che vale lapena di sottolineare alcune pecu-liarità di Assidir.

Assidir e la Convenzione Antonio Pastore Nella galassia delle tutele che Ma-nageritalia offre ai propri associa-ti esistono realtà molto conosciu-te, come ad esempio Fasdac eFondo Mario Negri, e altre che so-no più note per i loro servizi di ba-se piuttosto che per l’intero pano-rama delle attività svolte.Assidir appartiene a quest’ultimacategoria ed è certamente cono-sciuta per la gestione della Con-venzione Antonio Pastore (in pre-cedenza Previr).Il ruolo dell’azienda è, in questocaso, la ricerca delle migliori solu-zioni in un’ottica di lungo periodoe contemporaneamente la gestio-ne quotidiana di ognuna delle ol-tre 35.000 posizioni assicurative.Ciò che si cerca di garantire è laprotezione del capitale, un rendi-mento e una serie di coperture suirischi della persona – premorienza,invalidità permanente da malattia,perdita dell’autosufficienza – chehanno carattere di unicità nelloscenario nazionale e che sono re-se disponibili per tutti gli associati.

Coperture aziendali collettiveAssidir effettua consulenza speci-fica anche per le esigenze di qua-dri e professional. Di particolare ri-lievo, in questi ultimi dieci anni, èstata l’attenzione per l’assistenza

sanitaria integrativa dei quadri: èstata fondata, insieme a Manage-ritalia, la Cassa interaziendale diassistenza sanitaria Carlo De Lellis,alle cui prestazioni di rimborso dispese possono accedere i quadri ei dipendenti che stipulano con lapropria azienda uno specifico ac-cordo di “secondo livello”.Sempre in tema di coperture azien-dali collettive, Assidir ha risposto al-le previsioni che il ccnl impone alleaziende per i loro dirigenti e qua-dri: la copertura infortuni profes-sionale ed extraprofessionale e latutela legale per fatti legati alle re-sponsabilità lavorative.Meno si sa, però, di quanto puòvenire richiesto ad Assidir in temadi pura consulenza assicurativa.

La consulenza assicurativa La mission di Assidir è anche veri-ficare le esigenze e i rischi assicu-rativi personali e della famiglia de-gli associati a Manageritalia, an-che tramite l’analisi delle propriepolizze che riguardano ogni aspet-to della vita quotidiana: dalla casaall’auto, alla responsabilità civiledel capo famiglia, agli infortuni, al-l’invalidità da malattia, alla longterm care, al rimborso delle spesemediche, sino alle forme di rispar-mio finalizzate alla previdenza in-tegrativa individuale.

47

strategici sviluppando tutte leazioni necessarie per raggiunger-ne gli scopi.In quest’ottica, l’obiettivo di As-sidir, sin dalla sua nascita, che ri-sale al 1990, è stato proprioquello di fornire strumenti incampo assicurativo destinati acompletare il quadro delle tuteleofferte ai dirigenti associati e, datempi più recenti, ai quadri e aiprofessional iscritti. Presupposto di base per essere unoperatore efficiente, però, èl’avere un’approfondita cono-scenza della problematica di cui cisi deve occupare.Assidir, in questo, risponde piena-mente a tutti i requisiti: il perso-nale – dal management agli spe-cialisti di settore e agli operativi –

IE 4. GLI ATTORI5. RAPPORTO CITTADINO/ASSICURAZIONE

6. LA LEGGE E LACONTRATTUALISTICA

7. IL SINISTRO 8. IL RUOLO DI ASSIDIR

MARZO 2012

L’obiettivo diAssidir è quellodi fornirestrumenti incampoassicurativodestinati acompletare il quadro delletutele offerte ai dirigentiassociati, ai quadri e aiprofessionaliscritti

••13ASSICURATESE.2 7-03-2012 10:36 Pagina 47

Page 48: Dirigente  - Marzo 2012

tt

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Page 49: Dirigente  - Marzo 2012

A TU PER TU CON...

MARZO 2012 49

a cura della redazione

atu

pert

u...

tori sempre più infor-mati, connessi, curiosi».

Quali sono i vostri punti diforza e su cosa punterete perla stagione estiva?

«Eden Viaggi oggi è il secondo touroperator italiano. Operiamo con trelinee di prodotto: la linea Eden Viag-gi dedicata alla villaggistica; Margòdedicata a chi cerca soluzioni alter-native e senza vincoli (proporremonuove soluzioni per gli amanti del-l’ecologia, dell’archeologia, dellosport e della musica); Eden Madededicata ai grandi viaggiatori che ri-cercano un servizio su misura. Sinte-tizzando, il nostro punto di forza ètrovare sempre la risposta a ogni esi-genza di viaggio o vacanza, consa-pevoli che non esiste la vacanza per-fetta, ma la vacanza giusta per le esi-genze di ogni cliente».

Cosa bisognerebbe fare inItalia e in particolare al Sudper sviluppare il turismo, po-tenziale forza della nostraeconomia?

«L’argomento è complesso e coin-

Come si presenta il mercatodel turismo nel mondo e inItalia oggi?

«In movimento, per definizione. Ilturismo, forse, è l’economia cheper prima subisce i cambiamenti po-litici e sociali che avvengono nel pia-neta. Basti pensare a quanto è suc-cesso un anno fa nei paesi dove èsorta la Primavera Araba: un grandemovimento, nato all’interno di Tuni-sia, Egitto, Libia, Siria, ha modifica-to non solo la geopolitica dell’interaarea nordafricana, ma anche i prin-cipali flussi turistici dei paesi europeie, in parte, asiatici. Oggi sul merca-to si assiste a una grande crescitadella domanda da parte dei paesiBrics che si affacciano sulle destina-zioni turistiche classiche: Mediterra-neo, Oceano Indiano, area Caraibi-ca, Mar Rosso. Noi operatori deimercati più tradizionali ci impegnia-mo da un lato a mantenere le posi-zioni sulle mete più amate dai nostriclienti, dall’altro a cercare nuovi luo-ghi da proporre. Soprattutto, oggi lavera sfida è poter garantire serenitàe sicurezza a ogni nostra propostaed esaudire le aspettative di viaggia-

A TU PER TU CON...

Roberto RuoccoNato il 27 aprile 1964 in SvizzeraAzienda: Eden Viaggi Qualifica: direttore generale Associato: Manageritalia MilanoSport preferito: basketFilm preferito: Braveheart di Mel GibsonLibro preferito: Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar Luogo preferito: solcare i mari più belli del mondo in barcaMotto: «Per quanto possa esser bella la strategia, occasionalmentesi dovrebbe poter guardare ai risultati» Sir Winston Churchill

volge non solo gli operatori privati,ma anche la politica e gli stessi abi-tanti dei territori in oggetto. Il turi-smo è un’economia in crescita co-stante, e lo sarà per molti anni a ve-nire, stando ai principali studi delleorganizzazioni sovranazionali. L’Ita-lia, per risorse naturali, culturali e ar-tistiche, dispone di un patrimonioineguagliabile ed è costantementeai vertici delle classifiche dei paesipiù desiderati dai turisti di tutto ilmondo. Purtroppo la nostra offertaricettiva non è all’altezza di quelladelle principali destinazioni turisti-che internazionali, la rete delle infra-strutture impedisce di muoversi convelocità e semplicità, la formazionedelle risorse non è adeguatamenteorganizzata, valorizzata, profonda.Servirebbe una strategia nazionaleper il turismo, che si ponga gli obiet-tivi di risolvere i problemi storici e ditracciare la strada per il futuro. Se ilgoverno spagnolo progetta pianiventennali per il turismo, perchél’Italia deve limitarsi a gestire l’esi-stente?».

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Page 50: Dirigente  - Marzo 2012

VACANZA A TUTTO TENNIS23-30 GIUGNO 2012 BAIA SAMUELE, SICILIA

MARZO 201250

LLa Sicilia, una delle mete più getto-nate dell’estate per il suo mare tra ipiù cristallini della penisola, è statascelta come destinazione del XXVtorneo di tennis per gli associati Ma-nageritalia, ogni anno sempre piùnumerosi e competitivi. Un torneo ditennis in terra sicula vuol dire anchetrascorrere una vacanza all’insegnadel relax. Meta ideale anche per chiè in cerca di luoghi ricchi di cultura,arte e storia.A ospitarci sarà il villaggio iGV BaiaSamuele, una struttura immersa nelverde situata all’estremo sud dellaSicilia, a dieci chilometri da Modica,in una delle più belle zone della co-sta iblea nel comune di Scicli, nomi-

nato dall’Unesco patrimonio del-l’Umanità insieme ad altri comunisimbolo del Barocco siciliano. Il club offre un centro benessere al-l’avanguardia, perfetto per rigene-rarsi dopo un’intensa partita a ten-nis. E per chi ha bambini al segui-to? Niente paura, il villaggio sem-brerebbe proprio pensato per loro,con strutture perfettamente at-trezzate e personale qualificato alquale affidare i propri bimbi in pie-na sicurezza. La nursery è dotata dicucina, ristorante, sala nanna,area giochi e piscina. È inoltre a di-sposizione, 24 ore su 24, un appo-sito locale con frigorifero, cucina escaldavivande.

VACANZA A TUTTO TENNIS23-30 GIUGNO 2012 BAIA SAMUELE, SICILIA

INIZIATIVE MANAGERITALIA

Per maggiori informazioniwww.manageritalia.it

oppure 0229516028

XXV TORNEO DI TENNIS MANAGERITALIA

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Page 51: Dirigente  - Marzo 2012

MARZO 2012 51

A parte i tennisti, che saranno mol-to impegnati nelle varie competi-zioni, gli altri ospiti saranno stimo-lati al gioco e al divertimento dauno staff attento e discreto. Di gior-no potranno rilassarsi su un’attrez-zata spiaggia di sabbia finissimapreceduta da dune di tipo africanoraggiungibile con una passeggiataa piedi o con navette in servizio dal-le ore 9 alle 19 “non stop”. E non finisce qui. Dopo cena, sottola volta stellata delle notti d’estate,per gli amanti del cinema un gran-de schermo all’aperto offre splen-dide rassegne cinematograficheche vi trasporteranno in una di-mensione di puro coinvolgimento.

SETTIMANA SOGGIORNOADULTI €.1.810 in camera doppia e tripla

€ 1.110 in camera doppia uso singola€.1.710 4° letto

BAMBINI €.1.180 da 0 a 2 anni non compiuti€.1.300 da 2 a 6 anni non compiuti€.1.500 da 6 a 12 anni non compiuti€.1.620 da 12 a 17 anni non compiuti

La quota, moltiplicata per due, rimane invariata anche per eventuali prenota-zioni per la settimana aggiuntiva: precedente o successiva a quella in program-ma (i posti sono limitati).

QUOTA VOLO A/R CATANIAper coloro che intendono usufruire del pacchetto completo soggiorno+volo

MILANO MALPENSA/LINATE, TORINO, VERONA, NAPOLI, BOLOGNA€.1.300 adulti€.1.270 bambini da 2 a 12 anni non compiuti€.1. 70 bambini da 0 a 2 anni non compiuti

ROMA FIUMICINO €.1.270 adulti€.1.250 bambini da 2 a 12 anni non compiuti€.1. 50 bambini da 0 a 2 anni non compiuti

IMPORTANTE: le quote dei voli potrebbero subire modifiche dovute all’even-tuale variazione del costo del carburante.

LE QUOTE DI PARTECIPAZIONE INCLUDONO� trasferimenti da/per villaggio collettivi in coincidenza con i nostri voli

(solo per chi prenota il pacchetto completo soggiorno+volo);� trattamento di pensione completa incluso acqua e vino ai pasti;� sistemazione a due, tre, quattro letti con servizi privati;� cena tipica siciliana;� animazione diurna e serale e assistenza del personale iGV;� attività di villaggio sportive e di animazione e campi da tennis a di-

sposizione per lo svolgimento del torneo;� assicurazione base Europ Assistance passeggeri e bagagli.

RINUNCE/PENALITÀSoggiorno. Per annullamenti comunicati:� da 30 a 15 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 20%;� da 14 a 10 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 35%;� da 9 a 3 giorni lavorativi prima della partenza, penale dell’80%;� dai 2 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 100%.Non è previsto nessun rimborso all’ospite che decida di interrompere la vacanza.

Volo. Per annullamenti comunicati:� da 30 a 15 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 50%;� dai 14 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 100%.In caso di emissione da parte di iGV di biglietti per voli da città diverse rispetto aquelle messe a disposizione dall’organizzazione, la penale è del 100%.

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Page 52: Dirigente  - Marzo 2012

TORNEOIl torneo di tennis prevede cinque

competizioni per differenti categorie:Trofeo Manageritalia, Trofeo Assidir,

Coppa Manageritalia Servizi, Coppa Aviva e Trofeo Ubi Assicurazioni

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MODALITÀ DI ISCRIZIONELa prenotazione deve essere effettuata entro e nonoltre il 14 maggio 2012 inviando la scheda via fax allo0229516093 o per posta a Manageritalia Servizi, viaStoppani 6, 20129 Milano.

NON SI ACCETTANO PRENOTAZIONI TELEFONICHE.

MODALITÀ DI PAGAMENTOSolo con bonifico bancarioManageritalia Servizi, ricevuta la scheda qui a fianco,provvederà al più presto a confermare la prenotazio-ne o, nel caso fossero già esaurite le camere, ad av-vertire dell’inserimento del nome nella lista d’attesa.In caso di conferma, la persona dovrà provvedere im-mediatamente al pagamento. Copia del bonifico com-pleto di cro timbrata dalla banca dovrà essere inviata,entro cinque giorni dalla conferma della prenotazio-ne, a Manageritalia Servizi: via fax 0229516093,oppure per posta via Stoppani 6, 20129 Milano.

Dati bancariBanca Popolare di Milano, agenzia 10 - Milanoiban IT56Q0558401610000000013235intestato a iGrandiViaggi, via della Moscova 36 - 20121 Milano

Indicare nella causaleNome del partecipanteManageritalia - Baia Samuele GM600015

IMPORTANTE Coloro che necessitano della fattura daparte di iGV sono invitati a comunicarlo in anticipo,contrassegnando l’apposita casella sulla scheda diiscrizione. Nessuna fattura potrà essere emessasuccessivamente.

TORNEOIl torneo di tennis prevede cinque

competizioni per differenti categorie:Trofeo Manageritalia, Trofeo Assidir,

Coppa Manageritalia Servizi, Coppa Aviva e Trofeo Ubi Assicurazioni

Informazioni utiliiGV Club Baia SamueleLocalità Punta Sampieri - 97010 Sampieri (Rg)

tel. 0932848111 - fax 0932939725

Come arrivare: in auto, autostrada del Sole, uscita Villa San Giovanni. Tra-

ghetto per Messina e autostrada per Catania, direzione Ragusa. Prosegui-

re per Modica, quindi per Pozzallo. Poco prima di Pozzallo uscire a destra

per Sampieri, percorrere circa 2 km fino all’iGV Club Baia Samuele. In tre-no, stazione F.S. di Sampieri. In aereo, aeroporto di Catania a 125 km. Car-te di credito: American Express, Diners, Master Card, Moneta, Visa e Pa-

go Bancomat. Animali: non sono ammessi. Servizi a pagamento: centro

benessere, noleggio auto, teli mare, servizio lavanderia, internet (nelle ca-

mere), parcheggio esterno.

••15TENNIS.2012.4 7-03-2012 10:38 Pagina 52

Page 53: Dirigente  - Marzo 2012

sche

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nota

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e SCHEDA DI PRENOTAZIONEsettimana di vacanza abbinata alXXV TORNEO DI TENNIS MANAGERITALIAiGV Club Baia Samuele, Sicilia, 23-30 giugno 2012

Da ritagliare e inviare a Manageritalia Servizi via Stoppani 6 - 20129 Milano - tel. 0229516028 - fax 0229516093

Il/la sottoscritto/a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . abitante a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

via . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cap . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . tel. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

cell. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . email . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C.F./partita Iva* . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

appartenente all’Associazione Manageritalia di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Richiesta di emissione fattura da parte di iGV Sì � No �

DESIDERA ADERIRE A:

settimana-vacanza 23-30 giugno 2012 abbinata al XXV Torneo di tennis Manageritaliasettimana-vacanza + settimana precedente aggiuntiva 16-23 giugno 2012 settimana-vacanza + settimana successiva aggiuntiva 30 giugno-7 luglio 2012

I TORNEI DI TENNIS IN PROGRAMMA

Trofeo MANAGERITALIA singolare maschile per associati over*

Trofeo ASSIDIR singolare maschile per associati under

Coppa MANAGERITALIA SERVIZI singolare femminile per associate, familiari e ospiti

Coppa AVIVA singolare maschile per familiari e ospiti

Trofeo UBI ASSICURAZIONI doppio giallo maschile per associati

Indicare tutti i nominativi dei partecipanti al soggiorno

Cognome e nome Data Codice fiscale* Torneo (se si intende partecipare Class. fed.di nascita (obbligatorio) barrare la casella corrispondente)

_____________________________________________________________ ________________ ______________________________________ _______________________

_____________________________________________________________ ________________ ______________________________________ _______________________

_____________________________________________________________ ________________ ______________________________________ _______________________

_____________________________________________________________ ________________ ______________________________________ _______________________

_____________________________________________________________ ________________ ______________________________________ _______________________

con sistemazione in camere n. singole (limitate) n. doppie n. triple n. quadruple

Desidero inoltre prenotare il volo andata e ritorno da __________________________________ per n. passeggeri

Mi impegno a pagare con bonifico bancario la quota di €_________________________ appena riceverò conferma della mia prenotazione da parte

di Manageritalia Servizi.

Autorizzo la pubblicazione delle mie immagini scattate nel corso della settimana per uso rivista Dirigente e web sì no

Firma _______________________________________________________

EDCBA

EDCBA

EDCBA

EDCBA

EDCBA

E

D

C

B

A

* Richiesto ai fini assicurativi

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Page 54: Dirigente  - Marzo 2012

32a COPPA DI SCI MANAGERITALIA

CAMPIONIIN VAL BADIA

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SSi è concluso anche quest’annol’appuntamento con la tradizio-nale Coppa di Sci Manageritaliache per la sua 32esima edizioneha scelto come campo di batta-glia il cuore delle Dolomiti.Corvara e l’accogliente hotel Greifhanno ospitato il nostro nutritogruppo di sciatori e non, che han-no potuto deliziarsi gli occhi, allavista degli scorci paesaggisticimontanari tra i più belli al mon-do, e l’appetito, con le bontà del-la cucina tipica altoatesina. Masoprattutto hanno potuto diver-tirsi grazie a decine e decine dichilometri di piste che da un pun-to di partenza privilegiato comeCorvara permettono di giungere inVal Gardena, all’Alpe di Siusi, sul-la Marmolada, al Lagazuoi, a Plande Corones, fino a Cortina ed ef-fettuare itinerari tra i più famosicome il celebre Sellaronda e quel-

lo della Grande Guerra, sempre sciai piedi.Ma non solo sci in un contesto co-me quello dolomitico che sa offri-re svago per tutti. Partecipate so-no state infatti anche le quotidia-ne passeggiate organizzate dallostaff dell’hotel tra boschi e casca-te o alla scoperta dei tipici paesi-ni della valle, da San Cassiano aBrunico.L’appuntamento più coinvolgen-te della settimana è stato certa-mente la cena in baita di giovedìsera. Il rifugio Las Vegas di SanCassiano ha atteso l’arrivo su gat-ti delle nevi e motoslitte di quasitutto il gruppo Manageritalia. Lacena tipica e gustosa è stata ac-compagnata da un ottimo intrat-tenimento musicale, che ha spin-to i più vivaci a scatenarsi in qual-che ballo. Ma la parte più affasci-nante della serata l’ha vissuta so-

lo un gruppo ristretto di audaciche tornando a valle con gli sci haattraversato piste e boschi sottole stelle illuminati solo da torceelettriche.Ma veniamo alla gara! Sabato 18febbraio, sulla pista Col Alto diCorvara, una settantina di sciato-ri di tutte le età si sono sfidati indiverse categorie per conquistarela 32esima Coppa di Sci Manage-ritalia. Miglior tempo assoluto tragli uomini dirigenti per Fabio Bat-taggia con 33,73 e tra le donneper Laura Zanfrini con 44,42. Mi-glior tempo assoluto tra gli ospitiinvece per Massimo Tamanini con36,70 e per Susanna Battaggiacon 42,26.La soddisfazione degli ospiti perla location è stata generale, tan-to che si potrebbe ripetere l’espe-rienza il prossimo anno: vi aspet-tiamo sempre più numerosi!

32a COPPA DI SCI MANAGERITALIA

CAMPIONIIN VAL BADIA

INIZIATIVE MANAGERITALIA

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1 Femminile1 Laura Zanfrini 44.42 44.02 1’28.442 Daniela Bettinelli 49.79 51.58 1’41.373 Clotilde Poggi 1’02.12 1’01.37 2’03.49

1 Master B9-B121 Francesco Gilardoni 43.12 44.31 1’27.432 Lorenzo Nalli 44.57 45.33 1’29.90 3 Tiziano Ferrari 45.37 44.89 1’30.26

1 Master B7-B81 Ambrogio Lucietti 38.88 39.78 1’18.662 Silvano Storti 42.65 41.47 1’24.123 Valerio Valeri 42.83 41.92 1’24.75

1 Master B61 Alberto Zanotto 35.85 36.13 1’11.982 Paolo Forrer 35.26 36.85 1’12.113 Valentino Fabbian 39.21 38.56 1’17.77

1 Master A1-A51 Fabio Battaggia 33.73 34.92 1’08.652 Alberto Gioia 34.39 34.88 1’09.273 Paolo Gatti 35.08 35.49 1’10.57

In collaborazione con

Grazie a

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1 Ragazzi1 Lorenzo Battaggia 39.79 41.00 1’20.792 Giovanni Gatti 42.07 41.90 1’23.973 Anna Clara Marano 49.09 48.66 1’37.75

1 Femminile1 Susanna Battaggia 42.26 43.21 1’25.472 Erica Rustia 43.62 43.24 1’26.863 Elena Tomasi 43.54 44.26 1’27.80

1 Master B6-B121 Angelo Sagramora 41.08 43.11 1’24.192 Luigi Abbo 41.11 43.15 1’24.263 Maurizio Ballabio 43.66 41.92 1’25.58

1 Master A51 Giuseppe Bertoletti 41.98 41.44 1’23.422 Stefano Aghini Lombardi 43.37 42.97 1’26.343 Alessandro Belaz 42.59 44.18 1’26.77

1 Master A2-A41 Massimo Tamanini 36.70 36.52 1’13.222 Gianluca Vergani 42.97 43.77 1’26.743 Flavio Cavalca 44.98 43.28 1’28.26

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DI BUON GRADO

SSe cercate di rintracciare le originidel Martini, unanimemente consi-derato il re dei cocktail, vi trovere-te di fronte a un groviglio inestri-cabile di storie, leggende e dicerie,al cui confronto la questione ome-rica dei tempi del liceo è roba daragazzi. Alcuni affermano che unbarista italiano di nome Martini,originario di Arma di Taggia in Li-guria ed emigrato poi negli StatiUniti, abbia creato la miscela attor-no al 1910-1911, presso il Knic-kerbocker Hotel di New York. Al-tre versioni vedono il cocktail na-scere un decennio prima dall’estrodi un tale Martinez di New Orle-ans, o da una cittadina della Cali-fornia di nome Martinez: qui infat-ti una targa in bronzo ne attribui-sce la paternità al barman Julio Ri-chelieu, che servì a un minatoredel luogo un “Martinez Special” –dopo 3 o 4 bicchieri sembra che la“z” si sia persa per strada, e che ildrink si sia chiamato semplice-mente Martini. Non manca, addi-rittura, chi lega il suo nome a unvecchio modello di fucile del 1871,il Martini & Henry. In ogni caso,non è corretto associare l’originedel nome del cocktail a quello delVermouth Dry della Martini & Ros-si, in quanto l’azienda nacque e si affermò solo successivamentealla comparsa della celebre ricetta.Lasciando da parte le dispute cro-nologiche, è solo nel XX secolo cheil Martini acquistò una notorietà euna diffusione planetarie. C’è chi

Piero Valdiserragr

ado COCKTAIL

MARTINI

COME SI PREPARA?

l’ha definito il supremo dono ame-ricano alla cultura mondiale, l’uni-ca invenzione americana perfettacome un sonetto, la fonte della gio-vinezza. Lo apprezzarono scrittoricome Jack London, Francis ScottFitzgerald e Ernest Hemingway, at-tori come Dean Martin e Clark Ga-ble, magnati come John D. Rocke-feller, agenti segreti come JamesBond. Fra i politici, piacque a ungrande intenditore come WinstonChurchill, fu offerto da Roosevelt aStalin e Krusciov arrivò a definirlol’arma più micidiale degli Stati Uni-ti d’America. Qualche tempo fa, ilgrande barman italiano Mauro Lot-ti si è spinto a creare una nuova ca-tegoria antropologica, quella delmartiniano, ovvero l’appassionatodel cocktail Martini: «Il martinianolo si riconosce subito. Da comecammina e fa il suo ingresso al bar,e mai in un bar qualunque o dalleanonime atmosfere. Anche le scar-pe che calza sono sobriamenteadeguate e soprattutto comode,come del resto la giacca. Veste i co-lori della natura, con camicie maiinamidate. La cravatta appare manon troppo. Quando parla ti guar-da sempre negli occhi. Un uomo diclasse, dunque, ma non effimero efatuo; un uomo vero».Del Martini esistono innumerevolivarianti, e c’è chi si è sbizzarrito acontarle, arrivando anche ad alcu-ne centinaia. Riflessi inevitabili del suo successointernazionale, non c’è dubbio.

LA PIÙ CLASSICA RICETTA DEL MARTINI DRY. Nel mixing glass conghiaccio, 5,5 cl di Gin, 1,5 cl di Vermouth Dry. Miscelare e servirenella coppetta cocktail. Aggiungere uno sprizzo di scorza di limonein superficie. Si può servire anche con un’oliva verde nel bicchiere.

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LIFESTYLE

Eliana Sambrotta

Bespoke dining chairQuesta sedia elegante e personalizzabile è solo una delle creazioni che si possono trovare a Nap Atelier, a Milano. Si può scegliere tra numerose stoffe o dare libero sfogo alla propria

creatività inventando il proprio rivestimento sul sito www.napateliershop.comche mostra già il risultato finale.

Ps vållöÈ di Ikea l’annaffiatoio dal design minimal ma

originale disponibile in diverse tinte accese.www.ikea.com

Pianta e rivangaÈ di C’Art l’insolito set di utensili compostoda cesoia in acciaiomultifunzione e

coltelli nel manico con chiusura a scomparsa,palettina e

rastrello in acciaiosatinato.www.cart.eu

lifes

tyle

Amici da giardinoElegante e utile questo tris da appendere

a qualche albero per ospitare uccellini,insetti o semplicemente offrirgli cibo e

acqua. È di Burgon & Ball.www.burgonandball.com

Piedi a fioriSi mimetizza con il prato questosimpatico stivaletto da donna di

Demar. Realizzato in pvc confodera interna setificata, sagoma

anatomica, ècompletamenteimpermeabile.

www.demaritalia.it

Finalmente all’aria aperta!

I litigatiCosì si chiama il set di vasi di Bitossi Ceramiche:ogni vaso si compone di due parti, un bacino e un“cappello” che può essere orientato per comunica-re con il compagno: si possono rivolgere verso unostesso punto, orientarli reciprocamente o posizio-narli in modo divergente così da sembrare “litiga-ti” appunto! www.bitossihome.it f

iff

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Sapori Bon-Wei, cu-Cina di delizieA Milano si sentiva la mancanza di un ristorante così.Siamo in una traversa di corso Sempione e la locationè d’effetto. Il design rigoroso si declina nella cura deidettagli, dal pavimento in legno di acacia birmana aipannelli in lacca allepareti. Il menu pro-posto è formato da101 piatti che rievo-cano suggestioni culi-narie all’insegna del-la raffinatezza. Leg-geri e saporiti come lezuppe servite in cop-pette di porcellana(da non perdere quel-la di Wan Ton o l’im-prevedibile zuppa di

Spa & relaxMosca da zarOggi russo fa rima con lusso. Per averne un’ulteriore confer-ma si può soggiornare nel nuovo Barvikha hotel & spa di Mo-sca, frutto dell’estro di Antonio Citterio e membro dei Leadinghotels of the world. L’area benessere su 2.000 mq è gestita daDominque Chenot e propone un programma detox con un me-nu biologico di David Desseaux. www.barvikhahotel.com

FUORI UFFICIO

Davide Mura

In mostraGocce, materia e zuppe CampbellI decenni in cui New York divenne capitale dell’artevengono rappresentati da una sessantina di opere che

ripercorrono l’ascesadell’espressionismoastratto fino all’avven-to della pop art. Tra i“mostri sacri”, JacksonPollock, Robert Rau-schenberg, Rothko el’immancabile AndyWarhol.

Il Guggenheim. L’avanguardia americana 1945-1980Roma, Palazzo delle Esposizioniwww.palazzoesposizioni.it, fino al 6 maggio

Dal Veneto all’ArcadiaExcursus su un sog-getto poi divenutogenere consideratofino al Cinquecentomera cornice per lefigure umane: il pae-saggio. Sulla scenaartistica Tiziano Ve-cellio è il protagoni-sta indiscusso.Tiziano e la nascita del paesaggio modernoMilano, Palazzo Reale www.comune.milano.it/palazzoreale fino al 20 maggio

abalone). Sostanziosi come l’anatra adagiata su fetti-ne di mango o la fonduta con rane. Piccole sculture ve-getali, piastre con fiamma, colori e accessori rivelanouna certa sensibilità all’aspetto scenografico dei piatti.La solerzia dello staff può essere apprezzata se si par-tecipa alla “cerimonia del tè”. Rinomate le etichette dei

vini italiani e internazionali ela scelta di birre artigianali.Egli involtini primavera? Il ri-so alla cantonese? Sono sololontani ricordi. Un indirizzoal top per manager, buongu-stai e per chi vuole vivereun’autentica esperienza sen-soriale. Cena sui 40 euro.Bon Wei, via Castelvetro 16/18 Milanowww.bon-wei.itfu

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Vittime e carnefi-ci della societàconsumistica, gliunder 30 sono alcentro di un dialo-go tra due intel-lettuali, il sociologo della moderni-tà liquida Zygmunt Bauman e il re-sponsabile editoriale di EricksonRiccardo Mazzeo. La riflessione af-fronta in maniera pacata – ma sen-za nascondere l’inquietudine – iprincipali problemi che coinvolgo-no i giovani e la pedagogia di og-gi. Dalle ambiguità di internet alrapporto con la diversità. Conversazioni sull’educazione,Zygmunt Bauman con RiccardoMazzeo, Erickson, pagg. 146, €12.

Quanti di noi pro-vano avversioneverso una perso-na non appenaquesta inizia aparlare, a prescindere da quelloche sta dicendo? Il training di CiroImparato prevede 5 minuti di alle-namento per 21 giorni attraversoun cd. L’obiettivo è trasformare lavoce in un potente strumento dipersuasione in grado di allontana-re emozioni negative come l’ag-gressività, facilitando i nostri rap-porti personali e professionali. La voce verde della calma, Ci-ro Imparato, Sperling & Kupfer,pagg. 240, € 19.

Un grande pro-getto condiviso,la disponibilità alcambiamento ela determinazio-ne ad affrontare i problemi: que-sta la ricetta per uscire dalla crisidi Piercarlo Ceccarelli, consulen-te ed economista d’impresa chenon ha certo bisogno di presen-tazioni. Una riflessione proattivae convincente tra nuovi modellidi leadership e una revisione deisistemi di governance aziendale.L’urto della crisi, Piercarlo Cecca-relli, Mind, pagg. 222, € 19.

Davide Mura

LIBRI

Cartellino, pausa pranzo, ufficio... addio!La “rivoluzione” nel mondo del lavoroè già una realtà in molti paesi occiden-tali. Noi italiani siamo poco inclini aicambiamenti contrattuali e lo spet-tro della precarietà ci terrorizza. Stia-mo senz’altro vivendo una fase ditransizione, anche considerando leriforme che interessano questosettore in dirittura d’arrivo. Pas-saggi “epocali” con implicazionimolto pratiche nella vita di tutti i giorni, a parti-re da un modo nuovo di considerare il lavoro. Ciòsignifica abbandonare gli spazi fisici a cui eravamoabituati, a cominciare dall’ufficio, così come i mo-delli organizzativi tradizionali. Spariscono i cartel-lini, spariscono le pause pranzo. Si lavorerà sem-pre più da remoto. In questa logica è impossibiledefinire la quantità di ore dedicate alla nostra at-tività. Se la flessibilità permette di svincolarsi dalcontrollo, allo stesso tempo impone un ripensa-

mento del nostro tempo libe-ro, come quello del fine setti-mana. Secondo Richard Don-kin quello che sta succedendoè causato prima di tutto dalladiffusione delle nuove tecnolo-gie, ma anche dai cambiamenticulturali e da quelli delle stesse or-ganizzazioni. I luoghi di lavoro didomani assomiglieranno sempremeno a quelli dove hanno svolto leloro mansioni i nostri genitori. Il mer-cato sarà più dinamico e in definitiva

migliore, a patto che si riescano a comprendere lenuove forze all’opera e a gestirle. Un libro quantomai attuale in cui Donkin presenta fondate ragioniper l’introduzione di nuove politiche di stringenteurgenza, mirate non soltanto all’occupazione, maanche ad archiviare un modello d’impresa che hafatto il suo tempo.Il futuro del lavoro, Richard Donkin, Edizioni Grup-po 24 Ore, pagg. 381, € 25.

Diplomazia vocale

Obiettivo ripresa

Giovani liquidi

libri

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Daniela Fiorino ([email protected])

L’inserimento delle ferie nel calcolodell’indennità sostitutiva del preav-viso da parte della sua Associazio-ne trova fondamento nel contrattocollettivo nazionale di lavoro per idirigenti di aziende del terziario,della distribuzione e dei servizi (Te-sto Unico 23 gennaio 2008 e suc-cessive modificazioni).I riferimenti normativi sono ai commi7, 8, 12 e 13 dell’art. 36 (Licenzia-mento), che testualmente recitano:“7. Durante il periodo di preavviso,anche se sostituito dalla relativa in-dennità, valgono tutte le disposi-zioni economiche e normative e lenorme previdenziali e assistenzialipreviste dalle leggi e contratti in vi-gore e loro eventuali variazioni.8. Il periodo di preavviso, anche sesostituito dalla relativa indennità,avrà decorrenza dal primo giornodel mese successivo alla data del ri-cevimento della comunicazione dellicenziamento e pertanto l’azienda

è tenuta a retribuire per intero an-che il mese in cui è stata ricevuta lacomunicazione di licenziamento.12. Il datore di lavoro potrà esone-rare, totalmente o parzialmente, ildirigente dal prestare servizio du-rante il periodo di preavviso, ero-gando all’interessato la corrispon-dente indennità sostitutiva. Tale in-dennità va computata sulla retribu-zione di fatto, comprensiva di tuttigli elementi fissi e della media de-gli ultimi tre anni (o del minor tem-po di servizio prestato) per gli even-tuali elementi variabili.13. Essa (l’indennità sostitutiva,ndr) va assoggettata alla normalecontribuzione e, per l’intero perio-do cui si riferisce, comporta, in for-za del disposto del sesto comma delpresente articolo, la maturazionedel trattamento di fine rapporto edelle ferie nonché, in base all’art.2121 c.c., la maturazione dei rateidelle mensilità supplementari”.

LETTERE

Sono stato licenziato dalla mia azienda per soppressione del posto dilavoro a seguito di ristrutturazione aziendale, con esonero dal presta-re in servizio il preavviso contrattuale che mi è stato liquidato insie-me al tfr. Nel frattempo, avevo chiesto alla mia Associazione territo-riale di calcolarmi l’indennità sostitutiva del preavviso di licenzia-mento. Confrontando i due conteggi è emersa una differenza derivan-te dal fatto che la mia azienda non aveva considerato i giorni di feriee di permesso per ex festività soppresse che avrei maturato duranteil preavviso. Quali motivazioni posso adottare per sostenere che an-che questo importo mi è dovuto?

F.P. - MI

Si maturano le ferie durante il preavviso?

lett

ere

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Ascoltiamolo il borbottio di certopopolino becero quando parla de-gli uomini delle istituzioni, soprat-tutto quelli dei palazzi di “Romaladrona”: non lavorano, hannoprebende e pensioni da nababbi,doppi incarichi remunerativi, è unavergogna. Non è vero! Basta guardare la posi-zione dell’onorevole Lorenzo Orna-ghi, ministro dei Beni culturali, pre-sidente per cinque anni dell’Agen-zia per il volontariato. All’Agenzia ilsuo compenso mensile era di 8.500euro lordi. E per cinque anni, l’on.Ornaghi ha sempre girato questocompenso a favore delle Associa-zioni non profit per un totale di ol-tre mezzo milione lordo. Una mosca bianca o un caso tut-t’altro che isolato? Io non lo so ma vorrei andare a Ro-ma e, riuscendo a passare accantoall’on. Ornaghi, toccarlo. Per vedere se è vero, in carne e os-sa, oppure se l’ha inventato il gior-nalista G.D.F. sull’Espresso del 4gennaio 2012.

Guido Gay

ioto

cco!

Il lessico è reazionario

La mosca bianca

Una grande “azienda”

Dal libro di Stefano Bartezzaghi Nonse ne può più: il lessico del giornod’oggi è ingiusto con le donne, ma-schilista e sessista.Prendiamo qualche esempio citan-do alcuni sostantivi o modi di direusati al maschile (con un certo e no-to significato) e poi “volturate” alfemminile (con significati gratuiti eingiusti): cortigiano (uomo che vivea corte) e cortigiana (Bartezzaghi di-ce “mignotta”); un uomo di strada(un uomo del popolo) e una donnadi strada (!); un uomo pubblico euna donna pubblica (!); un uomo di-sponibile (gentile e premuroso) euna donna disponibile (!); un pas-seggiatore e una passeggiatrice, unuomo allegro (buontempone) e unadonna allegra (!); uno che batte (untennista che serve la palla) e unadonna che batte (!); uno squillo (al-lude al suono del telefono) e unasquillo (!); un amichetto (compagnodi giochi) e un’amichetta (!). Si po-trebbe continuare con gli esempistraordinari di Bartezzaghi. Ma vogliamo finire con la grandearte pittorica: un cubista è un uo-mo che dipinge al modo di Picasso,una cubista, per i maschi che fre-quentano certe discoteche, è...!

Trentacinquemila dipendenti, un“fatturato” di 1,85 miliardi. Unagrande azienda, veramente, non cene sono molte di così grandi in Ita-lia. Questa è singolare, non produ-ce profitti ma solo spese. Miliarda-rie, come abbiamo detto. E chi pa-ga i costi di questa onlus? Noi con-tribuenti, naturalmente.Si tratta del gigantesco parco delleauto blu che – secondo il censimen-to del ministero della Funzione pub-blica – consta di 71.662 auto e35.000 dipendenti. Un miliardo e200 milioni per gli stipendi, poi i co-sti di gestione, la logistica, gli am-mortamenti. Qualcuno sostiene chesia uno scandalo, altri che sia bene-detta una così importante opportu-nità di posti di lavoro e di fatturatoper le fabbriche di auto. Bisogneràdiscuterne, dibattere e approfondirei pro e i contro coinvolgendo cittadi-ni ed esperti. Mi chiedo perfino sepotremmo fare a meno di consulta-re il guru dei guru. È in grado di stra-volgere la mission e tutto l’assetto didue testate giornalistiche nazionali,figuriamoci se non avrà la soluzionedel problema delle auto blu.Alludo ad Adriano Celentano, na-turalmente.

... AL FIN DELLA LICENZA, io tocco!

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ASSOCIAZIONE ANTONIO PASTORE

AL 3,77% NETTO LA RIVALUTAZIONE DEL 2011È stato determinato il rendimento realizzato per il 2011 dalla polizza di capi-tale differito rivalutabile della Convenzione Antonio Pastore per i dirigentiin servizio e per i prosecutori volontari. Il tasso di rivalutazione riconosciutoa ogni assicurato è pari al 3,77%.La medesima percentuale di rivalutazione viene riconosciuta a tutti i diri-genti, ex dirigenti e quadri che hanno stipulato una o più polizze di capita-le differito rivalutabile Capitello, sia nella forma a premio unico una tan-tum, sia nella forma a premi ricorrenti.Tramite il consueto estratto conto individuale, ogni associato potrà ottenerel’aggiornamento dettagliato della propria posizione. I dati dell’estratto con-to sono consultabili nell’area riservata del sito Assidir (www.assidir.it).Si tratta di un risultato interessante, ben posizionato sul mercato di questacategoria specifica di contratti assicurativi, caratterizzati dalla massima si-curezza della prestazione, che prevede un consolidamento dei risultati finan-ziari conseguiti nel passato e un rendimento minimo garantito pari al 2%.

I rendimenti degli ultimi dieci anni della Convenzione Antonio Pastore

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02001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

� % rendimento Associazione Antonio Pastore� % tasso di inflazione

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ASSISTENZA FISCALE

50&PIÙ CAAF TORNA IN ASSOCIAZIONE

Anche per quest’anno rinnovato l’accordo tra Manageritalia e 50&Più Caaf.Disponibile in tutte le Associazioni territoriali un’ampia gamma di utiliservizi, a cominciare dalla compilazione del 730

toriale Manageritalia e fissare unappuntamento in sede con un esper-to 50&Più Caaf. Sarà anche possibi-le richiedere un incontro diretta-mente presso le sedi provinciali e dizona del Caf (800 uffici in tutta Ita-lia) alle stesse condizioni di favore.

ImportanteGli associati dovranno presentare lapropria card Manageritalia. I consulenti Caaf verificheranno, at-traverso la lettura del codice a bar-re, l’esattezza dei dati e potranno co-sì tenere traccia delle consulenzeerogate. Anche i familiari potranno presen-tarsi con la card dell’iscritto ed esse-re quindi “riconosciuti”.

� comunicazione ai sostituti d’impo-sta del risultato finale delle dichia-razioni, ai fini del conguaglio acredito o a debito in sede di ritenu-ta d’acconto;

� calcolo e compilazione F24 Imu;� predisposizione e stampa della di-

chiarazione Ici/Imu;� visure catastali e ipocatastali per

immobili o terreni di proprietà deldichiarante;

� dichiarazioni di successione;� domande di voltura al catasto edi-

lizio urbano e al catasto dei terreni;� gestione delle locazioni.

Come richiedere il servizioPer usufruirne sarà necessario con-tattare la propria Associazione terri-

Cosa prevede l’accordo:� assistenza alla compilazione delle

dichiarazioni dei redditi 2012 rela-tive ai redditi 2011;

� raccolta, controllo e conservazio-ne delle dichiarazioni;

� raccolta delle schede conformi almodello approvato con decretodel ministro delle Finanze, sotto-scritte dal contribuente, contenen-ti le scelte operate dai contribuen-ti ai fini della destinazione dell’8 edel 5 per mille dell’imposta sul red-dito delle persone fisiche;

� elaborazione e trasmissione in via te-lematica all’amministrazione finan-ziaria delle dichiarazioni dei redditi;

� consegna di copia delle dichiara-zioni a ciascun contribuente;

Prospetto delle tariffe applicate agli associati SERVIZI PER LA DICHIARAZIONE DEI REDDITIPresentazione modelli correttamente precompilati gratuitaAssistenza alla compilazione 730/2012 redditi 2011-singolo € 40 iva inclusa Assistenza alla compilazione 730/2012 redditi 2011-congiunto € 70 iva inclusa Correzione per visto conformità del 730 singolo precompilato errato € 20 iva inclusa Correzione per visto conformità del 730 congiunto precompilato errato € 40 iva inclusa

ALTRI SERVIZI Calcolo singolo F24/Imu € 10 iva inclusa

Dichiarazioni di successione € 250 iva inclusa

Domande di voltura per fabbricati e terreni (prima) € 100 iva inclusaDomande successive nell’ambito della stessa operazione € 70 iva inclusa

Visure catastali per le prime 5 unità immobiliari (o frazione di 5) € 15 + iva clusa

Per ogni ulteriore gruppo di 5 unità o frazione di 5 nell’ambito della stessa provincia e per lo stesso dichiarante € 5 + iva

In caso di richiesta di dichiarazione Imu, i prezzi verranno concordati successivamente tra le parti.clusa

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INFORMAZIONI UTILIAlcuni dei principali documenti richiesti al momento dell’incontro� copia del modello 730 o del modello Unico dello scorso anno;� modello Cud 2012 o 2011 per i redditi del 2011;� certificazioni dei redditi da lavoro autonomo occasionale;� certificazione utili e altri proventi corrisposti nel 2011;� quietanze di polizze vita e infortuni;� bollettini dei contributi per addetti ai servizi domestici;� fatture e scontrini di spese mediche e di assistenza specifica;� documentazione comprovante il pagamento dell’assegno

al coniuge separato o divorziato e copia della sentenza;� per la detrazione degli interessi su mutui per l’acquisto del-

l’abitazione principale atto di acquisto di mutuo, certifica-zione degli interessi pagati alla banca e altra documenta-zione relativa a oneri accessori (notarili, di perizia tecnica,tributari ecc.);

� ricevuta del versamento di somme alle forme pensionisti-che individuali;

� certificazione di spese sostenute per adozioni internazionali;� ricevuta dei compensi agli addetti all’assistenza della per-

sona nonché certificato medico attestante la condizione dinon autosufficienza;

� per la detrazione spese di recupero edilizio copia della rice-vuta della raccomandata al centro operativo di Pescara ecopia dei bonifici bancari e delle fatture (per lavori condo-miniali è sufficiente un’attestazione dell’amministratore);

� dati dell’immobile per i lavori effettuati dopo il 14/5/2011;� per gli immobili soggetti a cedolare secca presentare:

1. copia della raccomandata all’inquilino;2. contratto di locazione e, se presentato, mod. 69 o mod.Siria all’Agenzia delle entrate;3. modelli F24 di pagamento degli acconti dovuti.

Inoltre, 50&Più Caaf offre servizi per…� Imu - modelli F24 e predisposizione della dichiarazione del-

l’imposta comunale sugli immobili Ici/Imu; � Ise - servizio gratuito di compilazione della dichiarazione so-

stitutiva unica, emissione della certificazione, calcolo del-l’Ise (Indicatore situazione economica) e immissione delleinformazioni nella banca dati dell’Inps;

� Successioni - compilazione della dichiarazione, determina-zione delle imposte ipotecarie e catastali e conseguenti do-mande di voltura catastale;

� Red - servizio gratuito di compilazione, insieme al pensio-nato, dell’apposito modello reddituale (Red) e di trasmissio-ne della dichiarazione all’Inps senza ulteriori incombenze.

Per ulteriori informazioni visitare il sitowww.50epiu.it o prendere contatto

con la propria Associazione territoriale

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NOVITÀ MODELLO 730/2012Le principali novità contenute nella dichiarazione dei redditi mo-dello 730/2012 relativo ai redditi dell’anno 2011:

� introduzione di una cedolare secca (imposta sostitutiva del 21o del 19%) sulle locazioni degli immobili a uso abitativo ubi-cati sull’intero territorio nazionale;

� previsione di uno specifico codice di utilizzo degli immobili diinteresse storico e/o artistico concessi in locazione, da indica-re nel quadro relativo ai redditi dei fabbricati;

� proroga dell’agevolazione prevista sulle somme percepiteper incremento della produttività, in attuazione di quantoprevisto da contratti collettivi territoriali o aziendali, consi-stente nell’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef edelle addizionali, pari al 10%, nel limite di 6.000 euro lordi;

� proroga della detrazione riconosciuta per il personale delcomparto sicurezza, difesa e soccorso, determinata dal sosti-tuto d’imposta entro il limite di 141,90 euro;

� eliminazione dell’obbligo di inviare tramite raccomandata la

comunicazione di inizio lavori al centro operativo di Pescaraper fruire della detrazione del 36% per le spese di ristruttura-zione edilizia (“decreto sviluppo”, entrato in vigore il 14 mag-gio 2011). Al posto della comunicazione di inizio lavori, il con-tribuente deve indicare nella dichiarazione dei redditi i daticatastali identificativi dell’immobile e gli altri dati richiesti aifini del controllo della detrazione;

� proroga della detrazione del 55% per le spese relative agli in-terventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici esistenti;

� introduzione a carico dei contribuenti titolari di un redditocomplessivo superiore a 300.000 euro lordi annui, a decorre-re dal 2011, di un contributo di solidarietà del 3%, da appli-carsi sulla parte eccedente il predetto importo;

� differimento del versamento del 17% dell’acconto Irpef perl’anno 2011 alla data di pagamento del saldo per lo stessoanno (l’acconto Irpef è dovuto nella misura dell’82% anzichédel 99%);

� differimento del versamento del 17% dell’acconto cedolaresecca per l’anno 2011 alla data di pagamento del saldo perlo stesso anno (l’acconto cedolare secca è dovuto nella misu-ra del 68% anziché dell’85%).

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MA

NA

GER

ITA

LIA

Il dirigente, in quanto lavoratore su-bordinato, ha nei confronti del pro-

prio datore di lavoro una responsabi-lità contrattuale (responsabilità inter-na) che gli deriva dalla legge, dalcontratto collettivo e dal contratto in-dividuale di lavoro. Egli deve esegui-re la prestazione lavorativa con cor-rettezza e buona fede ed è soggettoagli obblighi di fedeltà e diligenza, co-me disposto dagli artt. 2104 e 2105 delcodice civile.

Impegno verso terziNell’esecuzione delle sue funzioni,però, il dirigente svolge un’attivitàche non ha rilevanza solamente in-terna, cioè solo nei confronti del pro-prio datore di lavoro. Spesso, infatti,soprattutto se munito di procura, im-pegna la società nei confronti di ter-zi (i soci, lo stato, i clienti, i fornitori,ecc.) e, comunque, per il suo ruolopuò condizionare il buon funziona-mento aziendale, incidendo sullaposizione di soggetti esterni.Un eventuale fatto illecito commessonei confronti di terzi dà origine alla re-sponsabilità extracontrattuale (re-sponsabilità esterna), che è civile ma

anche penale, se il fatto illecito costi-tuisce reato. L’art. 23 del contratto col-lettivo dei dirigenti del terziario, cosìcome le corrispondenti clausole deglialtri contratti collettivi dei dirigentirappresentati da Manageritalia1, di-sciplina espressamente la responsabi-lità civile e penale per fatti illeciti com-piuti dal dirigente verso terzi nell’eser-cizio della sua prestazione lavorativa.Scopo della norma contrattuale èquello di consentire al dirigente di la-vorare con tranquillità, altrimenti si ri-schierebbe la “paralisi” aziendale sel’attività lavorativa potesse, anche so-lo potenzialmente, provocare un dan-no a terzi e ne dovesse rispondere per-sonalmente il dirigente, secondo iprincipi giuridici generali.

No alle tutele per dolo o colpa graveProprio per la responsabilità contrat-tuale che il dirigente ha verso il pro-prio datore di lavoro, le tutele e le ga-ranzie disposte dall’art. 23 non si ap-plicherebbero qualora, con sentenzapassata in giudicato, fosse accertatoil dolo o la colpa grave del dirigente.La norma del contratto collettivo in-nanzitutto evidenzia correttamenteche, perché ci sia responsabilità deldirigente, deve essergli stato attribui-to l’effettivo potere e la necessaria au-tonomia decisionale: la delega deverisultare da un atto formale, emana-to da chi ne abbia il potere. La re-sponsabilità civile e le conseguenzerisarcitorie a favore di terzi danneg-giati per fatti commessi dal dirigente

CONOSCERE IL CONTRATTO

LA RESPONSABILITÀ CIVILE E PENALE DEL DIRIGENTE

Le tutele e le garanzie dell’art. 23 del contratto collettivo dei dirigenti del terziario

Mariella Colavito

1 Art. 23, ccnl 23 gennaio 2008 dirigenti terziario nel testo novella-

to dall’accordo 27 settembre 2011; art. 24, ccnl 6 aprile 2005 di-

rigenti trasporti; art. 24, ccnl 17 novembre 2011 dirigenti alber-

ghi Federalberghi nel testo novellato dall’accordo 19 novembre

2011; art. 23, ccnl 18 ottobre 1995 dirigenti alberghi Aica nel te-

sto novellato dall’accordo 16 giugno 2004; art. 17, ccnl 21 luglio

1995 dirigenti magazzini generali nel testo novellato dall’accor-

do 29 giugno 2004; art. 23, ccnl 15 ottobre 1999 dirigenti agenzie

marittime nel testo novellato dall’accordo 3 agosto 2004.

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LE ASSOCIAZIONI TERRITORIALI MANAGERITALIA

MANAGERITALIA ANCONA60121 ANCONA - Via Magenta 5Tel. 07153624 - Fax [email protected]

MANAGERITALIA BARI70126 BARI - Via Amendola 172/a - 172/cc/o Executive Business CenterTel. e Fax [email protected]

MANAGERITALIA BOLOGNA40125 BOLOGNA - Viale Carducci 12Tel. 051399712 - Fax [email protected]

MANAGERITALIA FIRENZE50129 FIRENZE - Via Crispi 21Tel. 0554633393 - 055461420 - Fax [email protected]

MANAGERITALIA GENOVA16121 GENOVA - Via C. R. Ceccardi 1/5Tel. 010587664 - 010586459 - Fax [email protected]

MANAGERITALIA MILANO20121 MILANO - Via Fatebenefratelli 19Tel. 026253501 - Fax [email protected]@[email protected]

Delegazione di:

24121 BERGAMO - Via Casalino, 5/hTel. 035240585 - Fax [email protected]

25121 BRESCIA - Via F.lli Lechi 15 - scala G - III piano - int. 11Tel. 0303754785 - Fax [email protected]

22100 COMO - Viale Masia 26Tel. 031573682 - Fax [email protected]

23900 LECCO - Via A. Visconti 84c/o Nh Hotel Pontevecchio (ex Jolly)cell. 3314734868 (solo in orario di apertura)[email protected]

20052 MONZA - Via Missori 10Tel. 0392304074 - Fax [email protected]

27100 PAVIA - Corso Strada Nuova 86 - Palazzo DemetrioTel. 038229864 - Fax [email protected]

21100 VARESE - Via Magenta 50Tel. 0332284773 - Fax [email protected]

MANAGERITALIA NAPOLI80133 NAPOLI - Via Cervantes 52Tel. 0815513612 - 0814977108 - Fax [email protected]

MANAGERITALIA PADOVA35129 PADOVA - Via San Marco 11 - Palazzo TendenzaTel. 049756841 - Fax [email protected]

MANAGERITALIA PALERMO90139 PALERMO - Via Isidoro La Lumia 7Tel. 091583272 - Fax [email protected]

MANAGERITALIA ROMA00192 ROMA - Via Ezio 49Tel. 0632694811 - Fax segreteria 0632694825Fax sanitaria [email protected]

Delegazione di 65122 PESCARA - Via Galilei 65Tel. 0632694811

MANAGERITALIA TORINO10125 TORINO - Via G. Bidone 10Tel. segreteria 0116690268 - Tel. sanitaria 0116690269Fax [email protected]

MANAGERITALIA TRENTINO-ALTO ADIGE, SÜDTIROL38100 TRENTO - Via G. Grazioli 85Tel. 0461235499 - Fax [email protected]

Delegazione di39100 BOLZANO - Via Carducci 5Tel. 0471977778 - Fax [email protected]

MANAGERITALIA TRIESTE34125 TRIESTE - Via Cesare Battisti 8Tel. 040371124 - Fax [email protected]

MANAGERITALIA VENEZIA30171 VENEZIA-MESTRE - Via Trento 106/1Tel. 041987477 - Fax [email protected]

MANAGERITALIA VERONA37138 VERONA - Lungadige Catena 5Tel. 045915366 - Fax [email protected]

Sede: 00184 ROMA • Via Nazionale 163 • tel. 0669942441 • fax 066781794Ufficio di Milano: 20129 MILANO • Via A.Stoppani 6 • tel. 0229409078 • fax 0229409836

[email protected] • www.manageritalia.it

FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONALDEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO

R

nell’esercizio delle sue funzioni riman-gono a carico del datore di lavoro.

Violazioni fiscali e tributarieAnche le sanzioni tributarie non pena-li, commesse senza dolo o colpa grave,rimangono a carico del datore di lavo-ro, come consentito dall’art. 11, com-ma 6, del decreto legge 472/1997.Se il fatto commesso costituisce rea-to, la responsabilità penale è semprepersonale, come sancito dall’art. 27della Costituzione e, quindi, le impli-cazioni sono più complesse, ma co-munque disciplinate dall’art. 23 delcontratto collettivo. Infatti, a tutela del dirigente, la nor-ma dispone che il rinvio a giudiziodel dirigente stesso non è di per ségiustificato motivo di licenziamento.Inoltre, in caso di procedimento pena-le tutte le spese, comprese quelle di as-sistenza legale, sono a carico del da-tore di lavoro. A tal fine l’azienda puòstipulare un’apposita polizza, soste-nendone per intero il relativo onere.L’azienda ha facoltà di scelta del di-fensore ma il dirigente può farsi assi-stere anche da un legale di fiducia,con onere sempre a carico della so-cietà. In caso di privazione della li-bertà personale al dirigente dovrà es-sere conservato il posto di lavoro ecorrisposta la retribuzione.Infine, le tutele disposte dalla contrat-tazione collettiva dovranno essereapplicate al dirigente anche dopo lacessazione del rapporto di lavoro, ov-viamente per i fatti accaduti duranteil rapporto stesso.

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La convenzione ticket è una tipo-logia di convenzione promossa

dal Fasdac nel maggio 2010. Pressole strutture sanitarie aderenti, gli as-sistiti che intendono avvalersi delServizio sanitario nazionale non do-vranno pagare i ticket previsti per lerelative prestazioni in quanto… asaldare il conto ci pensa direttamen-te il Fasdac!La convenzione è attiva con il Cdi-Centro diagnostico italiano, con l’Isti-tuto Auxologico Italiano, con l’Usi diRoma e con le strutture del gruppoMultiMedica della Lombardia.

Le prestazioniLa convenzione è attivaper le prestazioni fruite inregime di Ssn: analisi cli-niche di laboratorio; accer-tamenti di diagnostica perimmagini e strumentale (eco-grafie, radiografie, elettrocar-diogrammi, risonanze magneti-che, tomografie computerizzateecc.); visite specialistiche (pressole strutture dell’Istituto Auxologico,dell’Usi e della MultiMedica).Nella forma diretta, quindi, il Fa-sdac si sostituisce all’assistito al mo-mento del pagamento dei ticket do-vuti. Per qualsiasi importo, ancheminimo.

La procedura di accessoBasta prenotarsi presso la strutturasanitaria prescelta chiamando i nu-meri telefonici indicati nel riquadroa fianco e qualificarsi come assisti-

to Fasdac dichiarando la volontà diavvalersi della “convenzione tic-ket”. All’accettazione si dovrà con-segnare soltanto la prescrizione ri-lasciata dal medico di base (la ri-cetta del Ssn di colore rosa). Non èrichiesto il modulo di autocertifica-zione.

Perché la convenzionePer promuovere il ricorso al Ssn quan-do questo è in grado di offrire in mo-do efficiente e in tempi ra-gionevoli le pre-

stazioni sanitarie di cui si necessitacon un conseguente utilizzo respon-sabile delle risorse della collettivitàdegli iscritti al Fondo. A questo ri-guardo è importante far presente chela “convenzione ticket” non sostituiscegli accordi in essere con le struttureche aderiscono. Le due convenzionipertanto convivono.

TICKET IN FORMA DIRETTA

La “convenzione ticket” è estesa alle strutture dell’Usi-Unione sanitaria nazio-nale di Roma e alle strutture MultiMedica della Lombardia

FASD

AC

Nella forma diretta il Fasdac si sostituisce all’assistito al momento del pagamento dei ticket dovuti. Per qualsiasi importo, anche minimo

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Strutture CDINumero unico per prenotazioni 02 48317555Milano via Saint Bon, 20

viale Monza, 270via Pellegrino Rossi, 24viale Abruzzi, 14 Punto prelievivia Ripamonti, 190/D Punto prelievivia Teuliè, 2 Punto prelievivia delle Primule, 6 Punto prelievicorso Italia, 46 Punto prelievi

Corsico (Mi) via Vigevanese, 4 Punto prelieviRho (Mi) via Magenta, 41Pavia viale Cremona, 326 Punto prelieviCorteolona (Pv) via dei Caduti, 20/A Punto prelievi

Strutture ISTITUTO AUXOLOGICONumero unico per prenotazioni 02 619111Milano via Mosè Bianchi, 90

via Pier Lombardo, 22piazzale Brescia, 20 Ospedale San Luca via Ariosto, 13 Ospedale San Michele

Bollate (Mi) largo Federico Fellini, 3 FnmeCusano Milanino (Mi) via Zucchi, 18Meda (Mi) corso della Resistenza, 23 Centro Diagnostico Meda Pioltello (Mi) via Masaccio, 4b/6Verbania (Vb) corso Mameli, 199 Villa Caramora

Strutture GRUPPO USI-Unione sanitaria nazionale di RomaAnalisi Cliniche Pietralata via dei Durantini, 362/370 tel. 063286844 Axalab via Eschilo, 191/193 tel. 063286841 Biodiagnostica via Squarcialupo, 36 tel. 063286842 Biomedical via Paolo di Dono, 9 tel. 065193605 Casa di cura Marco Polo via Marco Polo, 41 tel. 063286848 Machiavelli Medical House via Machiavelli, 22 tel. 063286843 Nova Medica via Squarcialupo, 17/C tel. 063286842 Pro.Di.Lab. via di Fontana Candida, 60/G-62 tel. 620764141 Rocomar Analisi Cliniche Massimo via V. Cerulli, 2 tel. 065191692 Santa Bonora viale G. Marconi, 139 tel. 063286845 USI via Virginio Orsini, 18 tel. 06328681 Villa Esperia Roma viale Regina Margherita, 279 tel. 063286846

Strutture GRUPPO MULTIMEDICANumero unico per prenotazioni 02 86878889Milano Ospedale San Giuseppe via San Vittore, 12

Amb. Multispecial. MultiMedica via San Barnaba, 29Castellanza (Va) Ospedale MultiMedica viale Piemonte, 70Limbiate (Mb) Ospedale MultiMedica via Fratelli Bandiera, 3Sesto San Giovanni (Mi) Irccs MultiMedica via Milanese, 300

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AREA CONTROLLO DI GESTIONE E FINANZA

Valutare un’azienda: criteri e metodologieCome analizzare le criticità di un processo di valutazione.Bari, 20 marzo

Introduzione alla gestione finanziariaCome familiarizzare con la visione finanziaria della gestio-ne d’impresa.Milano, 20-21 marzo

Indicatori di performanceCome costruire i più rappresentativi indicatori sulle perfor-mance di gestione.Udine, 22 marzo

Come valutare un cliente per concedergli creditoModelli di valutazione del cliente e modalità di gestione delcredito.Milano, 23 marzo

Pianificazione e programmazione finanziaria Come comprendere le principali variabili aziendali chedeterminano il fabbisogno finanziario aziendale.Milano, 27 marzo

Il risk managementCome identificare, misurare e gestire i rischi.Roma, 28 marzo

nnoovviittàà

GESTIONE RISORSE UMANE

Il manager just in time Come attuare strategie di successo tramite spontaneità,creatività e improvvisazione.Firenze, 27-28 marzo

Parlare in pubblicoCome preparare e realizzare una presentazione efficace.Milano, 27-28 marzo

Ti guardo, ti conosco! Leggere la verità attraver-so i comportamenti Come osservare e capire i comportamenti altrui.Milano, 30 marzo

Effective business writingHow to write documents clear, complete, persuasive andas short as possible.Milano, 4 aprile

The power of engagement How to know and share best practices in order to improveenergy, committment and motivation.Roma, 4-5 aprile

Diversity & inclusionCome riconoscere e valorizzare la diversity nel propriogruppo di lavoro.Milano, 5 aprile

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nnoovviittàà

I CORSI DI MARZO E APRILE

CFMT - Centro di formazione management del terziariowww.cfmt.itSede: 20137 Milano • Via Pier Candido Decembrio 28

Ufficio di Roma: 00142 Roma • Via Bianchini 51

CFM

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STRATEGIA E ORGANIZZAZIONE

Il marchio come segno qualificante della propria attività Come orientare e massimizzare gli sforzi nella protezione delproprio segno distintivo.Trento, 20 marzo

Business intelligenceCome analizzare le informazioni e trasformarle in supportidecisionali.Milano, 22 marzo

Visual thinking toolsCome visualizzare e mappare il pensiero giocando conle idee.Milano, 22 marzo

Business model innovationCome cambiare le regole del gioco per rendere irrilevantela propria concorrenza.Bologna, 3 aprileMilano, 17 aprile

Gestire team di progettoCome permettere al gruppo di raggiungere risultati di ec-cellenza in un progetto valorizzando ruoli e competenze.Torino, 12-13 aprile

Risk analysis dei sistemi informativiCome prevedere ed evitare il fallimento di un progettoinformatico.Roma, 13 aprile

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MARZO 2012 73

Per informazioni:

CFMT • SEGRETERIA CORSIMILANO Luigia Vendola, tel. 025406311 ROMA Daniela Lignini, tel. 065043053

La partecipazione ai corsi è gratuita per tutte le aziende e i dirigenti che versano annualmente i contributi.

MARKETING E ORGANIZZAZIONEFORZE DI VENDITA

Massimizzare la motivazione della forza di vendita attraverso il sistema premianteCome motivare i venditori attraverso sistemi di sales in-centives e sales compensation nell’attuale contesto dimercato.Milano, 22 marzo

La negoziazione nelle trattative commerciali complesseCome apprendere le tecniche per portare a termine tratta-tive commerciali ad alta complessità.Roma, 22-23 marzo

Il marketing viraleCome mettere a sistema il passaparola nell’era del web.Torino, 29 marzo

Il marketing non convenzionale: da marketing a societingCome cambia il rapporto fra le aziende e i loro mercati: dalmass marketing ai nuovi rapporti con il consumatore.Milano, 3 aprile

Marketing digitale: metodi e strumenti per affrontare il mercato in modo innovativoIl marketing digitale come insieme di strumenti che con-sentiranno di recuperare competitività e crescere conqui-stando il mercato.Milano, 3-4 aprile

Vendere con approccio imprenditorialeCome costruire una vendita strategica.Roma, 12 aprile

ACCADEMIA SPORT & MANAGEMENT®

quello che lo sport ha da insegnare al management

QUARTA EDIZIONE

Prepararsi alle Olimpiadi

Francesco DamianiMilano, 13 marzoRoma, 19 marzo

Andrea AnastasiMilano, 12 aprileRoma, 17 aprile

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Editore: Manageritalia Servizi srl

Direttore responsabile: Guido Gay

Coordinamento: Roberta Roncelli

Redazione: Davide Mura, Luca Padovani,Enrico Pedretti, Eliana Sambrotta

Direzione, redazione, amministrazione:20129 Milano - via Antonio Stoppani 6tel. 0229516028 - fax [email protected]

Le opinioni espresse dagli autori impegna-no esclusivamente la loro responsabilità

CCoonncceessssiioonnaarriioo ppuubbbblliicciittààPUBLIMASTER20146 Milano - via Winckelmann 2 tel. 02424191 - fax 0247710278

GGrraaffiiccaaTHE GRAPHIC FORGE snc20129 Milano - via Antonio Stoppani 4 tel. 0229404920 - www.graphicforge.it

SSttaammppaaALL GRAPH SYSTEM 28100 Novara - via Verbano 138tel. 0321477625 - [email protected]

Registrazione Tribunale di Milanon. 142, del 24 aprile 1974

Associato all’USPIUnione stampa periodica italiana

Accertamenti diffusione stampa

La diffusione di marzo è di 34.648 copie

DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATOFEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL

FONDO DI PREVIDENZAMARIO NEGRI

ASSOCIAZIONE ANTONIO PASTORE

CFMT - CENTRO DI FORMAZIONEMANAGEMENT DEL TERZIARIO

FONDO ASSISTENZA SANITARIA DIRIGENTIAZIENDE COMMERCIALI

MENSILE DI INFORMAZIONE ECULTURA DI MANAGERITALIA

FEDERAZIONE NAZIONALEDEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO,

SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO

Hanno collaborato a questo numero

crisiesviluppo.manageritalia.it

donne.manageritalia.itpensioni.manageritalia.it

I NOSTRI B L O G

Valeria Cantoni, docente universitaria, è presidente dell’asso-ciazione non profit Art For Business partner Cfmt e ad di Trivioquadrivio,società di consulenza culturale d’impresa per lo sviluppo organizzativo.

(pag. 36)

Roberta Galli ha lavorato nel marketing, organizzazione e svilup-po in azienda. È passata alla consulenza con lo Studio Ambrosetti e nel1979 ha fondato la R. Galli & Partners, società di ricerca e selezione dimanager, della quale è tuttora partner operativa. (pag. 40)

Cristina Papini è research & analytics sales director online di

Nielsen. (pag. 34)

Carlo S. Romanelli è fondatore e presidente di Net Working, so-cietà di consulenza per lo sviluppo delle organizzazioni a Bologna. Ha svi-luppato l’approccio del Wellness Management e ne coordina le attivitàpresso il Cfmt. È il fondatore e conduttore dell’Accademia Sport & Mana-gement. (pag. 20)

Emilio Rossi è ceo di EconPartners. (pag. 14)

Roberto Saliola è direttore generale di Sud Impresa e direttoreoperativo di Hash Italia. Autore di diverse pubblicazioni, ha ricoperto in-carichi internazionali e svolto attività di docenza presso l’Università Luissdi Roma e l’Università di Perugia (Santa Maria degli Angeli). È vicepre-sidente di Manageritalia Roma. (pag. 42)

Piero Valdiserra è direttore marketing e relazioni esterne di unodei maggiori gruppi italiani operanti nel beverage alcolico. È anche som-melier, nonché fondatore e presidente del club enogastronomico bolo-gnese Gaudio. (pag. 56)

da ManageritaliaMariella ColavitoDaniela Fiorino

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