Sportivissimo Marzo 2012

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32 N el 2011 si sono svolte le celebra- zioni del primo centenario della scomparsa di Pa- olo Lioy. Oltre ai convegni e alle mostre che hanno reso omaggio a que- sta eclettica figura di politico, archeologo e scienziato, il Mu- seo Naturalistico Archeologico di Vicenza ha escogitato un modo molto dinamico e sporti- vo per ricordare Lioy e i suoi interessi naturalistici. Nel settembre 1879 Paolo Lioy, assieme al geologo Antonio De Gregorio, alla guida alpi- na Giovanni Meneguzzo e al segretario del CAI di Vicenza Scipione Cainer aveva svolto nell’arco di quattro giorni una spedizione scientifica sui Les- sini vicentini e veronesi. Scipione Cainer scrisse un bre- ve diario su questa escursione, e la sua lettura ha fornito lo spunto per ideare, organizzare e realizzare una rievocazione moderna dell’escursione del 1879. Non si è trattato di ripercorrere semplicemente il percorso del 1879, ma di riprenderne anche lo spirito scientifico, trasfor- mando quello che poteva es- sere un bellissimo trekking tra splendide località montane, in una vera e propria spedizione scientifica. Così il Museo di Vicenza, con l’essenziale collaborazione lo- gistica delle coop Biosphaera e I Berici, è riuscito a formare un gruppo di scienziati che, riper- correndo le tracce del Lioy ne hanno seguito anche gli scopi scientifici attraverso la raccolta di materiali naturalistici, geolo- gici e paleontologici. Materiali che sono andati a implementare le collezioni del Museo vicentino. La rievocazione si è tenuta nel settembre 2011 e seguendo per quanto possibile quella del Lioy ha percorso questo inte- ressantissimo itinerario: primo giorno, S. G. Ilarione - Bolca, secondo, Bolca - Campofonta- na, terzo, Campofontana - Rif. Revolto, quarto Rif. Revolto - Podesteria-Ebezzo, quinto e ultimo Erbezzo - Ponte di Veja. Il tutto, ovviamente, con gli stessi mezzi del Lioy, e cioè a piedi e con la simpatica (e in- dispensabile) compagnia di due simpaticissime asinelle: Agata e Natalina. E per non esser da meno dei nostri predecessori, anche in questa occasione si è pensato bene di tenere un dia- rio dell’escursione, compito affidato ad Enrico Gleria. Ma la documentazione di que- sta esperienza è stata affidata anche alle immagini, con la realizzazione di un documenta- rio realizzato dal regista Paolo Bernardi e dal tecnico del suo- no Antonio Ricossa. L’iniziativa, quindi, ha visto la pubblicazione di un libretto con la trascrizione del diario del Cainer assieme a quello di Gleria, allegati ad un DVD do- cumentario dell’escursione. In questo modo si potranno ri- percorrere e ricordare le azioni dei partecipanti all’impresa: gli entomologi Paolo Fontana e Filippo Buzzetti, il naturalista Roberto Battiston, il paleon- tologo Ermanno Quaggiotto, il conservatore del Museo Na- turalistico Antonio Dal Lago, il prof Ugo Sauro, il botanico Sivlio Scortegagna, il licheno- logo Riccardo Febbraretti; un gruppo qualificato di epigoni del Lioy che hanno reso onore di Armando Bernardelli ai loro predecessori e alla rie- vocazione dell’escursione. Attraverso il racconto scritto e le immagini del filmato si evince anche che si tratta di un percorso interessante e soprat- tutto ripercorribile, un trekking naturalistico scientifico da ri- proporre e vivere direttamente. I monti Lessini offrono am- bienti e panorami che gli scien- ziati coinvolti in questa inizia- tiva hanno potuto vivamente apprezzare in un percorso ricco di spunti di interesse, intercala- to ad esempio dalla visita alla famosissima pesciara di Bolca, con il suo bellissimo Museo dei Fossili, e conclusosi allo straor- dinario ponte naturale di Veja. Ma, a dire la verità, c’è un ul- timo aspetto che si evince dal racconto di questo viaggio: per quanto interessati e concentrati sulla loro spedizione, l’atten- zione degli scienziati puntual- mente, a fine giornata, è stata rivolta ai succulenti piatti della tradizione culinaria della Lessi- nia! Un bel modo di riprendere le forze, e un ulteriore motivo per ripercorrere da parte nostra, le loro tracce. Sulle tracce di Lioy vicenza A cent’anni dalla morte di Paolo Lioy, un gruppo di scienziati sotto l’egida del Museo di Vicenza ha ripercorso il cammino della spedizione scientifica che Lioy fece nel 1879 sui monti Lessini con il geologo Antonio De Gregorio, le guida geologica Giovanni Meneguzzo, il segretario del Cai Scipione Cainer e due asini.

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Articolo sul progetto Asini&Scienziati

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Nel 2011 si sono svolte le celebra-zioni del primo centenario della scomparsa di Pa-

olo Lioy.Oltre ai convegni e alle mostre che hanno reso omaggio a que-sta eclettica figura di politico, archeologo e scienziato, il Mu-seo Naturalistico Archeologico di Vicenza ha escogitato un modo molto dinamico e sporti-vo per ricordare Lioy e i suoi interessi naturalistici.Nel settembre 1879 Paolo Lioy, assieme al geologo Antonio De Gregorio, alla guida alpi-na Giovanni Meneguzzo e al segretario del CAI di Vicenza Scipione Cainer aveva svolto nell’arco di quattro giorni una spedizione scientifica sui Les-sini vicentini e veronesi.Scipione Cainer scrisse un bre-ve diario su questa escursione, e la sua lettura ha fornito lo spunto per ideare, organizzare e realizzare una rievocazione moderna dell’escursione del 1879.Non si è trattato di ripercorrere semplicemente il percorso del 1879, ma di riprenderne anche

lo spirito scientifico, trasfor-mando quello che poteva es-sere un bellissimo trekking tra splendide località montane, in una vera e propria spedizione scientifica.Così il Museo di Vicenza, con l’essenziale collaborazione lo-gistica delle coop Biosphaera e I Berici, è riuscito a formare un gruppo di scienziati che, riper-correndo le tracce del Lioy ne hanno seguito anche gli scopi scientifici attraverso la raccolta di materiali naturalistici, geolo-gici e paleontologici.Materiali che sono andati a implementare le collezioni del Museo vicentino.La rievocazione si è tenuta nel settembre 2011 e seguendo per quanto possibile quella del Lioy ha percorso questo inte-ressantissimo itinerario: primo giorno, S. G. Ilarione - Bolca, secondo, Bolca - Campofonta-na, terzo, Campofontana - Rif. Revolto, quarto Rif. Revolto - Podesteria-Ebezzo, quinto e ultimo Erbezzo - Ponte di Veja. Il tutto, ovviamente, con gli stessi mezzi del Lioy, e cioè a piedi e con la simpatica (e in-dispensabile) compagnia di due

simpaticissime asinelle: Agata e Natalina. E per non esser da meno dei nostri predecessori, anche in questa occasione si è pensato bene di tenere un dia-rio dell’escursione, compito affidato ad Enrico Gleria. Ma la documentazione di que-sta esperienza è stata affidata anche alle immagini, con la realizzazione di un documenta-rio realizzato dal regista Paolo Bernardi e dal tecnico del suo-no Antonio Ricossa. L’iniziativa, quindi, ha visto la pubblicazione di un libretto con la trascrizione del diario del Cainer assieme a quello di Gleria, allegati ad un DVD do-cumentario dell’escursione. In questo modo si potranno ri-percorrere e ricordare le azioni dei partecipanti all’impresa: gli entomologi Paolo Fontana e Filippo Buzzetti, il naturalista Roberto Battiston, il paleon-tologo Ermanno Quaggiotto, il conservatore del Museo Na-turalistico Antonio Dal Lago, il prof Ugo Sauro, il botanico Sivlio Scortegagna, il licheno-logo Riccardo Febbraretti; un gruppo qualificato di epigoni del Lioy che hanno reso onore

di Armando Bernardelli

ai loro predecessori e alla rie-vocazione dell’escursione.Attraverso il racconto scritto e le immagini del filmato si evince anche che si tratta di un percorso interessante e soprat-tutto ripercorribile, un trekking naturalistico scientifico da ri-proporre e vivere direttamente.I monti Lessini offrono am-bienti e panorami che gli scien-ziati coinvolti in questa inizia-tiva hanno potuto vivamente apprezzare in un percorso ricco di spunti di interesse, intercala-to ad esempio dalla visita alla famosissima pesciara di Bolca, con il suo bellissimo Museo dei Fossili, e conclusosi allo straor-dinario ponte naturale di Veja.Ma, a dire la verità, c’è un ul-timo aspetto che si evince dal racconto di questo viaggio: per quanto interessati e concentrati sulla loro spedizione, l’atten-zione degli scienziati puntual-mente, a fine giornata, è stata rivolta ai succulenti piatti della tradizione culinaria della Lessi-nia! Un bel modo di riprendere le forze, e un ulteriore motivo per ripercorrere da parte nostra, le loro tracce.

Sulle tracce di Lioyvicenza

A cent’anni dalla morte di Paolo Lioy, un gruppo di scienziatisotto l’egida del Museo di Vicenza ha ripercorso il camminodella spedizione scientifica che Lioy fece nel 1879 sui monti Lessini con il geologo Antonio De Gregorio, le guida geologica Giovanni Meneguzzo, il segretario del Cai Scipione Cainer e due asini.

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