Post on 07-Apr-2018
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
1/66
1
Comunicazione
e mass media
Prospettive per oggi e domani
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
2/66
2
BREVE STORIADEL GIORNALISMO
ITALIANO
DAGLI ALBORI AD OGGI
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
3/66
3
I PRIMI PASSI
Le prime gazzette a stampa, quindicinali osettimanali, compaiono allinizio del 600 e
coabitano a lungo con gli avvisi e i fogli di notizie
manoscritti. In Italia, Firenze e Genova sono le prime ad avere
una gazzetta, nel 1636 e 1639.
Il tempo che intercorre tra un evento e ladiffusione della notizia di una ventina di giorni
(oggi 20 minuti).
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
4/66
4
I PRIMI PASSI
Le prime gazzette hanno il formato dei libri(15x23) ed escono a due o quattro pagine.Le otto pagine e la periodicit settimanale
arrivano nella seconda met del 600. Quasi tutti durano poco, e la tiratura va
dalle 200 alle 1.000 copie.
Il primo quotidiano della storia esce aLipsia nel 1660.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
5/66
5
I PRIMI PASSI IN ITALIA In Italia, a cavallo tra 600 e 700, si amplia la rete
delle gazzette privilegiate, ovvero finanziate dai
governi locali. Ne escono a Torino, Bologna, Mantova, Messina,
Parma e Modena, ma anche in piccoli centri come
Rimini. Alla fine del 600 si stringono i lacci della
censura, scoraggiando i propositi di fare nuovi
giornali. Nel 700, i quotidiani rimasti viaggiano comunquesopra le 2.000 copie al giorno.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
6/66
6
LA RIVOLUZIONE FRANCESEE LA STAMPA ITALIANA
La Rivoluzione segna una tappa fondamentale nellastoria della stampa, e d al giornalismo un grandeimpulso.
Larticolo XI dellaDichiarazione dei diritti delluomo(1789) dice:
La libera comunicazione del pensiero e delleopinioni uno dei diritti pi preziosi delluomo: ogni
cittadino pu dunque parlare, scrivere e stampareliberamente, salvo rispondere dellabuso di questalibert nei casi determinati dalla legge.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
7/66
7
NASCE LOPINIONE PUBBLICA
Con la nascita del giornalismo politico si formalopinione pubblica. In Italia le notizie che
arrivano dalla Francia provocano eccitazione e
curiosit: quasi tutte le gazzette danno conto delledecisioni dellAssemblea nazionale e della
Costituente, e pubblicano i documenti
rivoluzionari. 1791: compaiono a Firenze, Venezia e Milano, i
primi periodici femminili.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
8/66
8
LA STAMPA SOTTO NAPOLEONE
Napoleone arriva a Milano nel maggio 1796: conla sua venuta in Italia, cadono le restrizioni sulla
stampa.
Nel triennio giacobino escono a Milano 40giornali, 20 a Genova e 10 tra Venezia, Roma e
Napoli.
Nascono le prime forme digiornalismo politico,sui temi della libert di stampa e sul movimento
patriottico.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
9/66
9
IL REGNO DITALIA NAPOLEONICO
Nel 1804 Napoleone torna in Italia (era statocacciato dagli austriaci nel 1799) e proclama il
Regno dItalia.
La penisola pullula di giornali, anche se non piliberi, ma orientati alla politica francese.
La pagina viene suddivisa in 3 colonne: con
lintroduzione della macchina a fabbricazionecontinua di carta che crescono i formati (pi
pagine) e aumentano le tirature.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
10/66
10
IL GIORNALISMO DEL RISORGIMENTO
Per tutto il periodo della Restaurazione, fino
alla promulgazione degli editti del 1847-48, non
esiste in Italia un giornalismo politico nel senso
completo del termine. Le idee nuove vengono comunque espresse
attraverso i fogli letterari e culturali.
In ogni citt i sovrani fanno uscire unaGazzetta.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
11/66
11
IL BIENNIO 1848-49
La fioritura di giornali che si era verificata nellefasi rivoluzionarie, si ripete in misura molto pi
ampia e intensa nel 1848-49: la scena giornalistica
diventa tumultuosa per limportanza degli eventi. Nel clima della guerra dindipendenza, compare a
Torino la Gazzetta del Popolo: prezzi popolari,
distribuzione al mattino, linguaggio semplice, glivalgono subito 10.000 abbonati.
In Italia il 75% della popolazione analfabeta.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
12/66
12
ALCUNE CONSIDERAZIONI La Gazzetta del Popolo si rivela un vero fenomeno
editoriale.
La media nazionale delle tirature si aggira comunque sulle2.000 copie, a fronte delle 30-40.000 degli altri Paesieuropei.
In Italia, i quotidiani che hanno buone possibilit di durare sicontano sulle dita di una mano. Alcuni hanno il formatogrande alla francese, con la pagina suddivisa in quattrocolonne anzich in due. La pubblicit per ora molto
scarsa. Il giornalismo italiano nel periodo risorgimentale si sviluppato con forte connotazione politica, e manca la spintaimprenditoriale.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
13/66
13
IL GIORNALISTA
La figura del giornalista, negli anniprecedenti lunificazione nazionale,
comincia ad assumere lineamenti peculiari.
Sono per rari i casi in cui limpegno
politico non abbia il sopravvento su quello
professionale.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
14/66
14
PERIODO 1860-1900
Con lUnit dItalia migliora la situazionesocioculturale del Paese: diminuisce
lanalfabetismo (dal 75% del 1848 al 68%
del 1871, con punte minime in Lombardia ePiemonte al 42-45%).
Quando cade il governo dellaDestra storica(1876), i giornali ufficiali del Regno sono
65 (28 quotidiani e 37 periodici).
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
15/66
15
LE PRIME LEGGI SULLA STAMPA
In questi anni, la legge prevede il sequestro in casodi attivit politica non conforme agli interessidello Stato: a farne le spese sono soprattutto igiornali di sinistra, cos come i primi fogli
destinati alla classi popolari.
Ai giornali amici, governo e prefetti concedonoanche finanziamenti.
Unaltra forma di aiuto da parte del Governo lafornitura gratuita di notizie. Si tratta della primarudimentale forma di ufficio stampa.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
16/66
16
Avvicinandosi il 1871, anno di Roma capitale, ilgiornalismo comincia a crescere e formarsi
anche nellUrbe.
A muovere lanima del giornalismo sonosempre le battaglie politiche: la Sinistra sta
cercando di fronteggiare lo strapotere della
Destra, cominciando ad impossessarsi di alcuni
mezzi dinformazione. Questo gli varr il
governo nel 1876. 1876: nasce a Milano il Corriere della Sera.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
17/66
17
NASCE IL CORSERA Il Corrierone nasce come quotidiano del
pomeriggio: il progetto del direttore 34enne EugenioTorelli Viollier, dare alla borghesia un giornale chesia la versione destroide de Il Secolo, fino a quelmomento il quotidiano lombardo pi avanzato.
Lavvio molto stentato: il Corriere stampa 3.000copie, il Secolo 40.000.
Per il Corsera una svolta decisiva arriva nel 1885quando il cotoniere Benigno Crespi entra socio conTorelli.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
18/66
18
Nel 1889 la tiratura del Corsera arriva a60.000 copie, contro le 100.000 del Secolo.Nel frattempo, la Gazzetta piemontese si
trasformata ne La Stampa. A Roma sta crescendo Il Messaggero,
lanciato nel 1878: abbandonata la formula
iniziale del giornale dei giornali, perchrealizzato con forbici e colla (un fiasco conmeno di 3.000 acquirenti) cresce grazie allo
spazio dato dal direttore Luigi Cesana allacronaca cittadina, che negli altri giornaliquasi non esiste.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
19/66
19
ALTRI QUOTIDIANI
Il Resto del Carlino di Bologna nasce inpiccolo formato (2 cent) come foglio locale
di tendenza democratica. Nonostante un
successo iniziale (6.000 copie), i conti nontornano, e la propriet passa a Zamorani,
che gli d un taglio editoriale migliore, di
matrice progressista, giungendo alle 20.000
copie di tiratura.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
20/66
20
Il Secolo XIX compare a Genova nel 1886, e si
colloca come sostenitore degli interessi
protezionistici, creando un collegamento con le forze
economiche della borghesia industriale ed agraria.
In campo cattolico, le direttive per lo sviluppo della
stampa si imperniano sul localismo. Si raccomanda di
aderire alle necessit ed ai gusti delle popolazioni di
ogni piccolo centro, affinch il giornale divenga un
elemento indispensabile del buon cattolico.
I giornali maggiore sono LOsservatore cattolico di
Milano, LAvvenire di Bologna, Il Cittadino di
Brescia e LEco di Bergamo.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
21/66
21
IL NOVECENTO
Nel momento in cui, per lItalia, si aprono prospettive
di progresso civile, sociale ed economico (realizzate
poi da Giolitti) la situazione delleditoria giornalisticapresenta notevoli disparit ed ancora fragile, non
avendo un riconoscimento ufficiale.
La popolazione cresce a ritmo sostenuto (32 milioninel 1901) ed il processo di urbanizzazione accelera.
Il 48% della popolazione ancora analfabeta.
I giornali dimpronta liberale sono quelli che sirafforzano di pi, e c gi chi guarda alla stampa
come Quarto potere.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
22/66
22
Dati sul numero
di quotidiani e periodici stampati
0
100
200
300
400
500
600
1905
Lombardia
Lazio
Piemonte
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
23/66
23
Tra il 1905 e il 1915 diminuisce la percentuale di
fogli minori sul numero complessivo di quotidiani
e periodici, passa dall11,5% al 4,8%.
Ai costi di produzione pi alti, si devono
aggiungere cospicui investimenti per dotare le
tipografie dei nuovi macchinari.
La tendenza generale al formato grande, con seio otto pagine. Si delineano le suddivisioni per
argomenti con testatine apposite: cronaca
cittadina, giudiziaria, notizie teatrali,
recentissime.
In prima pagina notizie di ogni genere.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
24/66
24
Nelle redazioni dei maggiori quotidiani, che ormai
sono una decina, procede la razionalizzazione dei
compiti e degli orari: solo nei giornali di provincia
i redattori si improvvisano tuttofare.
Il settore che conta il maggior numero di
giornalisti lacronaca cittadina: ci sono cronisti
di bianca e di nera.
Si afferma la stampa socialista con LAvanti.
Molti giornali cattolici cercano di superare ilNon
expedit (bolla di Leone XIII del 1896) con un
coinvolgimento maggiore nei fatti quotidiani, ed
un atteggiamento generale di moderazione.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
25/66
25
LA GRANDE GUERRA Con la I Guerra Mondiale, i giornali si dividono
tra fronte neutralista e fronte interventista: ne
guadagnano gli editori, visto che la gente, avendobisogno dinformarsi, fa pi riferimento aiquotidiani.
La Grande Guerra incise molto sullimpostazionedei giornali, in primis perch cambiarono diversepropriet, poi perch mut lintonazione delle
notizie. I giornali furono condizionati dalla censura dal1915 al 1919.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
26/66
26
VALUTAZIONI
La diffusione era cresciuta nelle prime fasibelliche, poi era diminuita col crescere dei
costi di produzione e la crisi economica.
FENOMENO CENSURA: voluto da Luigi
Cadorna, che non aveva simpatia per la
stampa, e quindi faceva filtrare tutte lenotizie dallUfficio stampa del Comando
Supremo.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
27/66
27
LAVVENTO DEL FASCISMO
Tra il 1920 e il 1922 nascono nuovi giornali dipartito, o filo-partitici: ogni forza politica ne haalmeno uno.
28 ottobre 1922: MARCIA SU ROMA.
Nelle prime settimane del governo Mussolini leprime pagine dei giornali appaiono politicamentespente, oppure danno la sensazione dellufficiosit
o della soddisfazione. I giornali socialisti, comunisti e repubblicano
tentano la replica.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
28/66
28
MUSSOLINI E LA STAMPA
Lintenzione di Mussolini era di giungere ad una
concreta limitazione della libert di stampa.
Il direttore del Corsera, Luigi Albertini, dopo
numerosi attacchi squadristi costretto alledimissioni.
Arrivano le leggi fascistissime: con la legge
del 31 dicembre 1925 cessa la libert di stampa.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
29/66
29
LEGGE 31/12/1925
I cardini di questa legge sono gli articoli 1 e 7. Con questi due articoli si crea la figura del
direttore responsabile e si istituisce lOrdine dei
giornalisti (controllato dal Sindacato fascista) alquale occorrer essere iscritti per esercitare la
professione.
Dunque, i direttori diventano vassalli del Duce.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
30/66
30
LEGGE 31/12/1925
Le due norme lasciano spiragli molto esigui,perch per essere iscritti allAlbo bisogner
presentare un certificato di buona condotta
politica. Tra i criteri ispiratori delle leggi fascistissime
cera la prevalenza della libert dello Stato sulla
libert del cittadino. 1926: continua i sequestri dei quotidiani e dei fogli
non allineati.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
31/66
31
I GIORNALI SOTTO IL REGIME
Mussolini concentra la sua politica sullastampa su 2 obiettivi:
1. Sottoporre allobbedienza i maggiori
quotidiani2. Dare unimpronta dottrinaria ai giornali,
inserendoli nella MACCHINA DEL
CONSENSO, senza farne giornali diStato.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
32/66
32
MUSSOLINI E LA STAMPA CATTOLICA
Verso la stampa cattolica il regime adotta
un particolare tatto, poich nel complesso ifogli cattolici assecondano le propensioni
della Chiesa ad un dialogo col regime, in
virt della firma dei Patti Lateranensi
(1929).
Durante il fascismo (1931) nasceRadioVaticana, ad opera di Guglielmo Marconi.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
33/66
33
IL MINCULPOP
Mussolini cre il Ministero per la stampa ela propaganda, poi mutato in Ministero per
la cultura popolare, soprannominato dai
giornali Minculpop. 1939: le tirature dei quotidiani italiani si
aggirano in totale su 4.500.000 copie.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
34/66
34
LA STAMPA DELLA RESISTENZA La stampa del movimento di liberazione fu un
fenomeno di dimensioni considerevoli, oltre che digrande valore politico.
2 filoni: 1. Stampa clandestina (settembre 1943-
aprile 1945); 2. Fogli delle formazioni partigiane(primavera 1944-primavera 1945).
I partiti di fatto operavano attraverso la stampa,
spesso clandestina, che aveva cadenza quindicinale.Cerano sedi di giornali nelle maggiori citt italiane.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
35/66
35
Le forze politiche si sforzano di far uscirefogli diretti a singole categorie sociali:operai, donne, artigiani.
La stampa comunista la pi numerosa e lapi diversificata: lorgano del Pci,LUnit, esce a Roma, Milano, Torino e
Genova, con tirature tra le 10 e le 15.000copie. Unenormit se si pensa alle enormiristrettezze economiche (la cartascarseggiava).
LItalia libera lorgano dinformazionedel Partito dAzione.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
36/66
36
IL DOPOGUERRA: FASE 1
Prima della fine della guerra, lattivit dellastampa dipende dal controllo del Pwb, un organo
dipendente dal Governo militare alleato, creato sia
per la propaganda, sia per pilotare il ritorno della
libert di stampa nei territori via via liberati dai
tedeschi.
E il Pwb che rilascia le autorizzazioni necessarieper stampare i giornali: i primi fogli escono in
Sicilia e Calabra subito dopo l8 settembre 1943.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
37/66
37
Questi fogli vanno a ruba, anche se sono di
piccolo formato.
Dopo la Liberazione, le richieste degli Alleati
perch compaiano anche i quotidiani indipendenti
sono pressanti: soprattutto a Milano e Torino, citt
guida della lotta partigiana.
Il 22 maggio 1945 ricomincia ad uscire il
Corriere dInformazione, ovvero il Corsera
sotto altro nome, per cancellare il connubio col
fascismo imposto dopo le dimissioni di Albertini.
La linea tenuta dal Corrierone fedele alle
direttive del Comitato di Liberazione (CLN).
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
38/66
38
Nella seconda met del 1945 escono molti
giornali, alcuni con nuovo nome dopo
lesperienza fascista.
Si tratta de Il Resto del Carlino, che finoal 1953 si chiamer Giornale dellEmilia,
Il Secolo XIX, La Nazione, Il
Messaggero e Il Giornale dItalia.
Nel luglio 1945 Rizzoli ottiene
lautorizzazione a pubblicare il settimanaleOggi, 16 pagine formato tabloid.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
39/66
39
LA COSTITUZIONE Il 1 gennaio 1948 entra in vigore la Costituzione.
Riportiamo larticolo 21:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il propriopensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di
diffusione. La stampa non pu essere soggetta ad
autorizzazioni o censure. Si pu procedere a sequestrosoltanto per atto motivato dallautorit giudiziaria nel caso di
delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente loautorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge
stessa prescriva per lindicazione dei responsabili. Sonovietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre
manifestazioni contrarie al buon costume.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
40/66
40
IL DOPOGUERRA: 2^ FASE
Nascono le prime concentrazioni: Il Restodel Carlino nel 1952 rileva La Nazione,
famoso quotidiano fiorentino.
Confindustria acquista Sole e 24 Ore.
Lo stile giornalistico ancora quello degli
anni 30, depurato da certe logiche diregime.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
41/66
41
Lattenzione per il mondo dello spettacolo molto
scarsa, se si escludono le critiche teatrali e lopera
lirica.
Considerata lomogeneit politica, la concorrenza
tra i grandi quotidiani continua a basarsi sulle
firme degli inviati, dei corrispondenti e dei
collaboratori.
I quotidiani di partito accusano una flessione, fatta
eccezione per LUnit.
1952: anche lMsi ha il suo quotidiano, Il SecolodItalia, riproposizione de Il Secolo XIX.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
42/66
42
Alcuni dati sui rotocalchi
del periodo 1955-59
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000800.000
900.000
Dato
medio
Dato
massimo
Domenica del Corriere
Oggi
Epoca
Tempo
L'Europeo
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
43/66
43
I rotocalchi soddisfano sia il desiderio di favole
moderne, sia laspirazione ad unesistenza di
benessere. Alcuni, come Oggi, guadagnano
molte copie con articoli su famiglie reali,
miliardari e divi del cinema.
Il 2 ottobre 1955 nasce LEspresso: 16 pagine,
50 lire. Direttore Arrigo Benedetti (ex de
LEuropeo), affiancato da Eugenio Scalfari.
LEspresso si fa paladino delle inchieste sulla
malapolitica e sulle grandi questioni irrisolte,
come labusivismo edilizio.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
44/66
44
NASCE IL GIORNO (1956)
Tre sono le circostanze che ne hannodeterminato la nascita: 1. Lintraprendenzadel nuovo direttore Gaetano Baldacci, ex
inviato del Corsera. 2. La necessit diEnrico Mattei, presidente Eni, di disporre diun giornale. 3. La voglia delleditore Cino
Del Duca, di tornare in Italia, dopounesperienza in Francia, con uniniziativadi prestigio.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
45/66
45
CARATTERISTICHE DE IL GIORNO
1. In politica punta alla collaborazione tra
democristiani e socialisti, difende
lintervento pubblico in economia, controlo strapotere di Confindustria, e sostiene la
politica della distensione e le aspirazioni
dindipendenza dei paesi del TerzoMondo.
2. Impaginazione vivace, prima pagina avetrina, con molti titoli e notizie di variet.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
46/66
46
3. Gli articoli culturali vanno nellinserto inrotocalco, dove si possono trovare anche
fumetti e giochi.
4. Baldacci inizialmente predispone ancheunedizione del pomeriggio, presto abolita
per ristrettezze economiche.
5. Subito 150.000 copie, poi 300.000, che
per via via diminuiscono, specie dopo
luscita di scena, nel 1959, di Baldacci.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
47/66
47
LA SFIDA TRA GIORNALI E TV
La radio, per il suo modo di fare formale ebacchettone, non aveva messo in crisi lindustria
giornalistica. Diverso fu con lavvento della Tv, nel 1954: al
termine del 1 anno la popolazione che poteva
captare il segnale era il 48%. In un biennio si realizza linformazione di massa,
perch il Tg la trasmissione pi seguita.
Gli argomenti delle prime telecronache sono lecerimonie ufficiali.
1958: prime trasmissioni di attualit. Dal 1960Tribuna elettorale.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
48/66
48
LA REAZIONE DEI GIORNALI Sulle prime i giornali limitano il colpo
assestatogli dallinformazione televisiva. Infatti
nei primi anni 60 cresce lafoliazione e il numerodi servizi, sempre pi specifici ed intriganti.Aumenta anche il colore, oltre alla diffusione dei
rotocalchi. Il Giorno uno dei quotidiani che persegue la
politica della settimanalizzazione: sotto ladirezione di Italo Pietra, subentrato a Baldacci,distribuisce ben 3 rotocalchi (per ragazzi, lettrici eil domenicale).
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
49/66
49
IL CORRIERE DELLA SERA
Lo svecchiamento del Corsera porta ilmaggiore quotidiano italiano a dare pi
spazio a cronache locali e sport, che sono i
veri motori trainanti dellinformazione. Linformazione viene facilitata dal pullulare
delle Agenzie stampa, comeAnsa,Agi e
Adn Kronos, che salgono alla ribalta negli
anni 60.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
50/66
50
ANNI 70:UN GIORNALISMO DATTACCO
Nel biennio 1968-69, la contestazione giovanile, la
riscossa dei sindacati, le bombe di Milano, le passioni
suscitate dalla guerra del Vietnam, la nascita e lo
sviluppo del movimento femminista scuotono il
mondo dellinformazione.
Nascono giornali espressione di questo movimento,
molti dei quali di matrice giovanile.
NUOVI PERIODICI: il manifesto (1971) e
Lotta continua (1972).
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
51/66
51
Sono fogli di battaglia politica e ideologica,
vessilliferi di utopie rivoluzionarie.
il manifesto esce nel 1971, con impostazionegrafica sobria, quasi austera, su modelli
ottocenteschi. Non pubblica fotografie ed volutamente privo di pubblicit.
Lotta continua esce nel 1972, tabloid
squillante e aggressivo, con titoli slogan, vignettee fotografie. E composto con scritti brevi, ditaglio giovanile. Prende di mira malgoverno,scandali e arretratezze del sistema sociale. Durerfino al 1981.
Laffermazione della formula newsmagazinearriver nel 1974.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
52/66
52
QUADRO VENDITE ANNI 70
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
400.000450.000
500.000
Anni '70
Corsera
Stampa
L'Unit
Il Messaggero
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
53/66
53
LO SCANDALO RIZZOLI-P2
Andrea Rizzoli aveva ereditato dal padre lavoglia di possedere un grande quotidiano:
cos, quando lalleanza Crespi-Agnelli-
Moratti va in crisi, si fa avanti e compratutto il gruppo di via Solferino (ovvero il
Corriere della Sera).
Laccordo raggiunto nel 1974.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
54/66
54
I Rizzoli promettono ai sindacati unapolitica di tutela dei giornalisti, e stringonoaccordi con tutti i partiti, compreso il Pci.
Il problema vero il bisogno di soldi. Direttore del Corsera ancora Piero Ottone.
1976: Rizzoli annuncia la politica di
espansione editoriale, acquisendo altretestate: si tratta di un impero costruito suideficit e gli intrighi politici.
1977: avviene una svolta economica. Chi hafornito i soldi?
Si f il di b C l l d d l
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
55/66
55
Si fa il nome diRoberto Calvi, leader del
Banco Ambrosiano, e del finanziereUmberto Ortolani.
Non vengono menzionati i veri responsabili,ovveroLicio Gelli (capo della loggia P2), eloIor(Istituto opere di religione, presiedutoda monsignor Marcinkus).
Ottone si dimette nellottobre 1977, al suoposto Franco Di Bella, ex direttore del
Carlino, con un passato in via Solferino. Di Bella rende pi vivace il foglio milanese.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
56/66
56
1979: il passivo di 150 miliardi.
I Rizzoli tentano due mosse: la prima
LOcchio, un tabloid diretto da Maurizio
Costanzo. La seconda una rete tv privata,
Contatto, diretta dallo stesso Costanzo, ma mai
partita.
Gli eventi precipitano con la pubblicazione, da
parte del Presidente del Consiglio, Arnaldo
Forlani, dellelenco degli iscritti alla loggia P2: il
Corriere perde 100.000 copie in 3 anni.
1982: parte lamministrazione controllata da parte
del Tribunale di Milano.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
57/66
57
IL GIORNALE VS LA REPUBBLICA
La nascita di questi due quotidiani va vista nel contesto
della crescita di partecipazione politica e sociale da partedei lettori.
La sfida diIndro Montanelli creare lanti-Corriere:
con una linea politica moderata, Il Giornale, nato nel1974, si rivolge ai cittadini che non ne possono pi degli
intrighi di potere, e che temono che il Pci prenda il
sopravvento con il compromesso storico. Sulle prime 280.000 copie, che poi calano a 140.000.
1976 il idi bbl
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
58/66
58
1976: nasce il quotidiano La Repubblica,
appoggiato da Mondadori. Le redini del progetto sononelle mani del direttoreEugenio Scalfari.
La sua idea fare un quotidiano leggero di pagine,
diretto a coloro che seguono politica, economia,cultura e spettacolo, senza cronaca locale e conpochissimo sport.
Nellinsieme, Repubblica appare un Espresso che esce
tutti i giorni. Sulle prime 80.000 copie, che nel 1979 diventano
145.000.
1981: grazie alla crisi del Corsera, aumenta lafoliazione a 40 pagine, aumentando anche la tiratura.
1985: record di 373.000 copie.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
59/66
59
IL FENOMENO BERLUSCONI
Allinizio degli anni 80 nascono le reti televisive
commerciali, mentre la legge per leditoria,
fornendo maggiori fondi economici, salva molti
quotidiani, consentendo di compiere le
indispensabili riconversioni tecnologiche.
I primi network sono Canale 5 di Silvio
Berlusconi e Prima Rete del Gruppo Rizzoli.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
60/66
60
Canale 5 parte nel 1980 e attira rapidamente un
buon numero di telespettatori.
Subito dopo si muove leditore Rusconi conItalia 1,
e nel 1981 debutta Retequattro, fondata dallaMondadori.
Queste reti, per, non possono usare la diretta,
dunque devono limitarsi ai Tg locali. Nel 1984 Berlusconi compra Italia 1 e Retequattro,
che sommandosi a Canale5 formano un oligopolio
in grado di contrastare la Rai.
!Manca ancora una legge sulla disciplina della Tv.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
61/66
61
BRACCIO DI FERRO STAMPA-TV
1986
: si consolidano i due poli televisivi, ilpubblico e il privato, e comincia lera
dellaudience.
I maggiori quotidiani battono la strada delgigantismo e del marketing.
1990: la stampa quotidiana ha una tiratura
complessiva di 6.800.000 copie al giorno.
Nel 1986, Repubblica sorpassa per la prima volta
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
62/66
62
Nel 1986, Repubblica sorpassa per la prima volta
il Corsera: 515.000 copie per Scalfari, contro le487.000 del neo direttore Ugo Stille.
In crisi Il Giorno, Il Tempo e Il Lavoro.
Cresce il numero dei giornalisti: lOrdine deigiornalisti (Odg) passa dai 10.000 iscritti del 1985ai 12.000 del 1990.
A fine anni 80 nasce ilgruppo Rcs
, mentreMondadori incorpora laltro 50% di Repubblica,oltre alla totalit delle azioni de LEspresso.
Fra gli azionisti di Mondadori c anche
Berlusconi, proprietario della Fininvest, de IlGiornale e del settimanale Tv-Sorrisi ecanzoni.
DATI SULLE VENDITE
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
63/66
63
0
500.000
1.000.000
1.500.000
2.000.000
2.500.000
3.000.000
Quot. Sett. Mens.
MondadoriRcs
DI MONDADORI E RCS (1989)
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
64/66
64
1992: DIMINUZIONE LETTORI
Gli editori provano a rispondere in vari modi, in
primis col ringiovanimento dei direttori.
In grave difficolt sono i quotidiani di partito:LUnit arriva al tetto minimo delle 100.000
copie giornaliere. Fenomeno del giornale panino, per la moda di
inserire gadget nei quotidiani.
Con lavvento del satellite, landamento dellevendite diminuisce ancora.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
65/66
65
PREVISIONI
Secondo alcuni sociologi, entro i primi 50
anni del XXI secolo linformazione cartacea
sparir.
Rimarranno solo i libri, seppur venduti inmisura minore, perch continuano ad essere
un supporto migliore per lo studio.
8/3/2019 Corso di giornalismo - storia del giornalismo
66/66
66
PER RICEVERE I MATERIALI
pierpaolo.bellucci@libero.it