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007SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 28, dal 23 al 29 luglio 2007Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona 282ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

INTRAMOENIASalta un passaggio parlamentare epassa direttamente alla Camera il ddlsull’intramoenia: proroga di 18 mesiper l'intramoenia allargata. Stralciatala parte che riguarda l'esclusività dirapporto per i dirigenti.

IMPATTO BERSANISecondo il rapporto del Governo sul-le liberalizzazioni del Ministro Bersa-ni, le libere professioni si collocano alterzo posto nella percezione sponta-nea dei cittadini, che le ricordano su-bito dopo taxi e farmaci. Ma quantoad efficacia, è nella telefonia cellula-re che i cittadini dichiarano di avere imaggiori vantaggi; in tal caso le libe-re professioni scendono al decimoposto.

30 CREDITIPer chiudere il debito formativo del2007 il numero dei crediti ECM daconseguire resta fissato a 30. Nelprossimo triennio formativo 2008-2010 si cambierà registro: sul model-lo statunitense ed europeo i crediticomplessivi saranno 150.

CONSIGLIO FNOVISi terrà a Roma dal 1 a al 4 novembreil prossimo Consiglio Nazionale dellaFNOVI. La Federazione annuncia u-na formula “completamene innovati-va”, con confronto interno ed esternoalla professione. Dettagli sul pro-gramma e sull’organizzazione al por-tale fnovi.it

UDINEÈ stato inoltrato anche all'Ordine deiMedici Veterinari di Udine l'espostodell'ANMVI per le vicende legate alcanile di Villotta di Chions (PN). Nelcanile svolge attività veterinaria un i-scritto del capoluogo friulano.

RICERCAIl Convegno Nazionale sulla Ricercain Sanità Pubblica Veterinaria si terràil 2 ottobre presso l’Istituto Superioredi Sanità. È rivolto a Dirigenti e ricer-catori del MinSal, degli IZS, dell’ISS,dei Servizi Veterinari delle Regioni edelle ASL. Info: ministerosalute.it

FVOBrucellosi negli ovicaprini, commer-cio intracomunitario di equini, benes-sere del cavallo durante il trasporto ela macellazione. Sono i punti indicatiper l’Italia nel programma di ispezio-ne dell’Ufficio Veterinario Europeo delsecondo semestre 2007.

PROSCIUTTOSì del Governo cinese ai prosciutticrudi a marchi Parma e San Daniele.Ne dà notizia il ministero della Salute.Le autorità cinesi, con nota del 13 lu-glio scorso firmata dal viceministroWei Chuanshong, hanno comunicatol'accettazione, per l'esportazione dal-l'Italia verso la Cina di prosciutti crudia marchi Parma e San Daniele, delmodello di certificato che era statoconcordato nel 2005.

Brevi I requisiti del "nulla osta" nelle linee guida FNOVI

laPROFESSIONE VETERINARIA

A R R I V E D E R C I A S E T T E M B R E

Dopo Bersani gli Ordini devono vigilare di più

Sulla scia di un palese fraintendimento - non sempre ispirato dal-la buona fede - del nuovo corso “liberalizzatore” introdotto di

recente dal Legislatore, si assiste al proliferare ed al ripetersi di episodidi violazione dell’etica professionale veterinaria. Per questo l’ANMVI hainviato una nota al Presidente della FNOVI Gaetano Penocchio rimarcan-do la “necessità di una costante e incisiva attività di vigilanza degli Ordiniprovinciali sul rispetto del Codice Deontologico Veterinario, in ottempe-ranza con il loro precipuo compito istituzionale”. Scrive il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti: “si registrano infatti conti-nuative azioni di volantinaggio promozionale, iniziative in commistionecon attività e finalità commerciali e reiterate attività di disinformazionescientifica al pubblico, allo scopo di indurre ingannevolmente una do-manda di prestazione sanitaria. A tali comportamenti non sempre seguel’opportuno intervento dell’Ordine Provinciale, ancorché sollecitato dallanostra Associazione o dagli stessi iscritti”. Cadute le tariffe obbligatoriee abbattuti i limiti di comunicazione pubblicitaria, la nota ricorda che per-sino la Legge Bersani parla di pubblicità “informativa” (e non promozio-nale) e che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ap-provato la nuova formulazione del Codice Deontologico Veterinario, nul-la obiettando circa il sussistente e vigente divieto di cointeressenza. “Al-la luce di quanto esposto - scrive Scotti - lungi dall’indebolire il ruolo del-l’Ordine professionale, la nuova era liberalizzatrice richiede, a parere dichi scrive, una presenza ancor più autorevole ed incisiva da parte del-l’Ordine professionale nei confronti di iniziative di vera e propria deregu-lation, che sfuggono alla deontologia e sfociano in prevedibili e previsteviolazioni normative. Il Presidente dell’ANMVI si richiama inoltre alla re-cente pronuncia della Commissione Centrale degli Esercenti le Profes-sioni Sanitarie che ha confermato il procedimento sanzionatorio commi-nato dall’Ordine di Torino alla Collega del più noto casus belli della no-stra storia professionale recente, sottolineando che tale pronuncia “deb-ba rappresentare uno stimolo per gli Ordini professionali affinché assol-vano fino in fondo il loro compito istituzionale ed esercitino tutte le fa-coltà di intervento che la Legge assegna loro”. La convinzione di fondoè che sia necessario “rafforzare e difendere l’istituzione ordinistica, a di-spetto di una preoccupante azione politico-parlamentare di discreditodelle professioni liberali”. Tempestivo il riscontro del Presidente Penoc-chio che ha così commentato: “Noi Federazione, prima degli Ordini eprima dei singoli medici veterinari, dobbiamo avere la capacità di distin-guere i comportamenti in buoni, giusti, o moralmente e deontologica-mente leciti, dai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente o deontolo-gicamente inappropriati. Messa in campo questa capacità, dobbiamointervenire e dare misura della determinazione a far rispettare le regole,anche se questo può talvolta risultare scomodo. Ai medici veterinari vor-rei ricordare come i fini ed i mezzi sono strettamente dipendenti gli unidagli altri, il che significa che un fine giusto sarà il risultato dell’utilizzo digiusti mezzi”.

Comportamentoe mnc: sì alla pubblicitàI veterinari che esercitano in queste

discipline potranno farlo sapere

al pubblico A PAG. 3

La newsletter per operatori sanitari Va'Pensiero ha avviato un dibattito sull'u-tilità del sistema ECM per il controllodell'aggiornamento continuo obbliga-torio. In risposta a chi sosteneva l'inu-tilità del progetto la Dott.ssa Maria Li-netti, direttrice dell'ufficio formazionecontinua del Ministero della Salute, hascritto: "Per quanto mi riguarda l'ECMnon è stato posto in essere per accu-mulare crediti formativi. Se noi ridu-cessimo l'ECM ad un sistema deputa-to ad acquisire crediti è come se pen-sando alla formazione scolastica e u-niversitaria ne riducessimo la portataall'atto dell'attribuzione del voto. I cre-diti formativi sono una parte, margina-le, di un tutto. Sono solo la misura del tempo e del-l'impegno che l'operatore utilizza perseguire un corso di aggiornamentocosì come i crediti formativi universi-tari tempificano e valutano la prepara-zione di uno studente in ambito acca-demico. Tutto ciò si traduce in terminidi sistemi che nel caso dell'apprendi-mento si sono dati un valore, un crite-rio, assolutamente generale che aiutaa verificare l'effettivo impegno, in ter-mini di tempo, dell'operatore sanitario.Se valutiamo l'ECM dal punto di vista

dei crediti è come se partissimo dallafine". Ci dispiace ancora una volta nontrovarci d'accordo con la Linetti allaquale dobbiamo, comunque, darecredito dello sforzo e dell'impegnoche esprime a sostegno del sistemaECM. Nella sua doverosa difesa la di-rigente del Ministero paragona l'ECMall'Università. Forse la Linetti si ricor-da di una Università che negli annisessanta/settanta regalava i 30 comevoto di gruppo e di valore politico. Re-galava, perché non si facevano esa-mi e bastava farsi vedere ogni tanto.Questo è anche il sistema ECM per ilquale l'impegno si limita alla presen-za temporale. Che poi durante que-sto tempo si sia chiacchierato con ilvicino, ascoltata la partita alla radioo letto la Gazzetta dello Sport, non haimportanza. Quello che conta è di-mostrare la presenza e consegnareun modulo con le risposte corrette,magari copiate dal compagno dibanco, ad alcune domande. Ci di-spiace ma questo non è aggiorna-mento, è solo una raccolta di puntida supermercato che svilisce l'impe-gno di quanti lo hanno sempre senti-to come un dovere professionale.

E SE ABOLISSIMO L’ECM?

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V ia libera della FNOVI al-la pubblicità informati-va per i settori della

medicina comportamentale e del-la medicina non convenzionale: imedici veterinari che esercitanoin questi settori possono darneinformazione al pubblico. Acco-gliendo la richiesta dell’ANMVI,che si era fatta interprete delle e-sigenze di tutela professionale deiColleghi che esercitano in questediscipline, la Federazione ha va-rato Le linee guida inerenti l’appli-cazione dell’articolo 48 del Codi-

ce Deontologico. Le Linee Guida sono coerenticon il “ruolo di verifica della cor-rettezza, veridicità e trasparenzadei messaggi pubblicitari infor-mativi relativamente all’eserciziodelle Medicine Non Convenzio-nali e della Medicina Comporta-mentale”. Esse individuano infatti“i requisiti indispensabili per po-ter ritenere corretta e veritiera lapubblicità sanitaria relativa all’e-sercizio professionale in questiambiti”. I Colleghi che intendono informa-

re il pubblico dell’esercizio di me-dicine e pratiche non convenzio-nali o dell’esercizio della medici-na veterinaria comportamentaledovranno però essere in posses-so di alcuni “requisiti indispensa-bili”, come un’anzianità di tre annidella pratica clinica e una forma-zione teorico-clinica attestata se-condo le modalità indicate dalleLinee Guida. Nei casi di compro-vata professionalità l’Ordine pro-vinciale può valutare il riconosci-mento di determinati requisiti al-ternativi. Ma oltre a tutelare l’uten-za, la Federazione ha inteso porreun argine all’esercizio abusivodella professione veterinaria, unfenomeno al quale sono partico-larmente esposti i settori discipli-nari in questione. Il documento prodotto dal Comi-tato Centrale evidenzia infatti che:“la necessità di queste precisa-zioni scaturisce dalla valutazioneche tali branche della MedicinaVeterinaria sono quelle in cui piùfacilmente si assiste al fenomenodell’abuso di professione e allapressione concorrenziale di altrefigure professionali, non medicoveterinarie, che generano confu-sione e discredito nell’utenza che,al contrario, questa Federazionevuole tutelare”. Infine, l’imminenza di provvedi-menti legislativi (dal riconosci-mento delle medicine non con-venzionali alla regolamentazionedel possesso responsabile deicani) che richiedono competenzemirate in questi ambiti, ha resoprioritario lo “sdoganamento” deicomportamentalisti e degli eser-centi le mnc, per consentire allaprofessione veterinaria di precor-rere i tempi ed evitare che la scel-ta del Legislatore possa ricaderesu professionalità diverse, prive diadeguata formazione medico-ve-terinaria. Restano comunque fuoridai confini della pubblicità infor-mativa, le comunicazioni di tipopromozionale. È per questo che la qualifica di“esperto” - che di per sé impliche-rebbe una valutazione di giudiziopositiva sul professionista che lavantasse - non rientra fra le possi-bilità ammesse dalle nuove rego-le pubblicitarie.Da tempo i veterinari che si occu-pano di medicina comportamen-tale chiedono il riconoscimentodelle loro competenze, una quali-fica istituzionalmente approvata evisibilità. Quello dei comporta-mentalisti è uno dei fronti più e-sposti all’abuso di professione ealla pressione di figure concorren-ti (etologi, addestratori, psicologi,laureati triennali, ecc.).Il Consiglio Direttivo dell’ANMVInel corso dell’ultima riunione del10 febbraio aveva deciso di chie-dere alla FNOVI l’attivazione di untavolo di lavoro. Dal Presidente

della Federazione, Gaetano Pe-nocchio, era arrivata la piena di-sponibilità ad affrontare un pro-blema sentito non solo nel settoredel comportamento animale edelle medicine non convenzionali.Più in generale, il problema si po-ne infatti nei confronti di tutti glispecialisti che - malgrado leScuole di specializzazione univer-sitarie, Master o College Europei -per il nostro ordinamento restanoinquadrabili, come medici veteri-

nari tout court. Ma i titoli universi-tari e quelli conseguiti presso icollege specialistici europei sonogià da tempo pubblicizzabili. Lapriorità accordata a settori relati-vamente nuovi, come la medicinacomportamentale e quella nonconvenzionale, trova le sue ragio-ni nell’ambito della lotta all’abusodi professione e nelle more di unaemananda legislazione che nonpoteva trovare la Categoria impre-parata. ■

3ATTUALITÀ

Integrazione dell’art. 48 del Codice Deontologico

Comportamentalisti e “non convenzionali”potranno farsi pubblicità

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007

I requisiti

Questi i requisiti indispensabili per la pubblicità dell’informa-zione sanitaria relativa all’esercizio professionale nell’ambito

della medicina comportamentale e delle medicine non convenzionalisecondo le linee guida della FNOVI.1) Laurea in Medicina Veterinaria e iscrizione all’Ordine2) Esercizio della professione (pratica clinica) da almeno 3 anni3) Formazione teorica consistente in una certificazione di frequenza diuna scuola ad orientamento clinico almeno biennale, con superamentodi un esame finale che attesti la formazione teorico-pratica.La scuola deve garantire i seguenti requisiti:

• i docenti titolari/ordinari della formazione devono essere mediciveterinari salvo casi particolari di apporti di ulteriori competenzein riferimento alla didattica non prettamente clinica;

• la scuola deve avere un minimo di tre docenti titolari e, comun-que, la componente medico-veterinaria deve essere almeno di2/3 del corpo docenti.

4) Formazione pratica: consistente nell’effettuazione di attività didatti-che, anche non continuative, di Medicina comportamentale e delle me-dicine non convenzionali; nella partecipazione a corsi formativi qualimaster universitari, seminari, corsi intensivi; nella partecipazione a con-vegni sulla materia negli ultimi cinque anni.5) Nei casi in cui gli Ordini ritengano sussistere una acclarata compe-tenza e professionalità clinica del richiedente, possono valutare, in al-ternativa ai requisiti di cui ai punti 3, e 4, il possesso dei seguenti titoli:

• pubblicazioni su libri e riviste mediche dotate di comitato scienti-fico;

• partecipazione a convegni in qualità di responsabile scientifico odi relatore

• effettuazione di attività didattiche, anche non continuative, sullamateria

• attestazione (certificazione) di pratica clinica nella materia, effet-tuata in una struttura pubblica e/o privata, per almeno 3 anni, ri-lasciata dal direttore e dal responsabile della struttura stessa.

Chi ha abrogato la 175?

Èdel 15 gennaio 2007 la prima sentenza della Cassazione sullaLegge 175 nell’ “Era-Bersani” (Cass - Sez. III - 15 gennaio 2007

n. 652). La Corte coglie l’occasione per affermare che: “è entrato in vi-gore il Dl 223/06 (il Decreto Bersani, ora legge dello Stato - ndr) che haabrogato le disposizioni legislative e regolamentari che prevedono, conriferimento alle attività libero professionali e intellettuali, tra l’altro il di-vieto di svolgere pubblicità informativa e, di conseguenza, anche lenorme che limitano il diritto di apporre targhe aventi, appunto, scopopubblicitario”. Si è effettivamente letto in alcuni siti specializzati nel-l’informazione sanitaria che la Cassazione avrebbe in tal modo sancitol’abrogazione della legge 175/92. Analoga interpretazione è stata datadi recente dal Ministero della Salute alla FNOVI. Il 6 luglio scorso la Di-rezione Generale delle Risorse Umane e delle Professioni Sanitarie haaffermato che “la materia della pubblicità sanitaria, sinora regolamen-tata dalla Legge 5 febbraio 1992, n. 175 e successive modificazioni eintegrazioni è stata implicitamente abrogata dalla Legge Bersani”; lastessa Direzione si è quindi richiamata alla citata sentenza della Cas-sazione (pur aggiungendo che la FNOVI può benissimo emanare dellelinee guida ed è del resto il Ministro Bersani a decretare che la comuni-cazione dei professionisti deve essere fatta “secondo criteri di traspa-renza e veridicità del messaggio il cui rispetto è verificato dall’ordine”).Questo il parere del Ministero della Salute. In attesa di un approfondimento richiesto dall’ANMVI ai propri legali difiducia, sulla effettiva abrogazione totale della 175, possiamo ricordareche la FNOVI interpellava sì il Ministero sulla 175, ma relativamente aprevisioni diverse da quelle sulla pubblicità sanitaria. La 175, infatti,contiene precisi paletti all’abuso di professione, un ambito che non hanulla a che vedere con la comunicazione pubblicitaria. E questo distin-guo, vale la pena di rimarcarlo, lo fa anche la Cassazione proprio conla sentenza 652/2007.Il caso era quello di un odontoiatra al quale l’Ordine di Arezzo avevanegato il nulla osta per l’apposizione della targa: tale diniego si fon-dava sulla sostenuta necessità di svolgere ulteriori accertamenti atti averificare l’eventuale favoreggiamento da parte dell’odontoiatria di e-sercizio abusivo della professione di un odontotecnico. L’odontoiatraimpugnava il mancato rilascio del nulla osta e la questione arrivavadunque in Cassazione. In questa sede la suprema Corte affermava chel’ordine poteva vagliare solo la rispondenza o meno della targa alle pre-scrizioni della legge 175 e che non era quindi legittimo “bloccare” ilnulla osta in ragione di accertamenti in un ambito che nulla ha a chevedere con la pubblicità.

Modifiche al farmaco e sanzioni sul trasporto

Mentre chiudiamo in stampa la rivista, ilConsiglio dei Ministri ha approvato due

importanti decreti legislativi: uno per apportare al-cune modifiche al Codice del Farmaco, l’altro per in-trodurre sanzioni in caso di violazioni alle norme sultrasporto animale. In particolare, il Governo ha ap-provato: su proposta del Ministro per le politiche eu-ropee, Bonino, e del Ministro della salute, Livia Tur-co, un decreto legislativo che modifica l’analogo

decreto n. 193 del 2006 sul codice comunitario dei medicinali per usoveterinario. Sul decreto si è espressa favorevolmente la ConferenzaStato-Regioni; su proposta del Ministro per le politiche europee, EmmaBonino, e del Ministro della giustizia,Clemente Mastella, il Cdm ha ap-provato un decreto legislativo che disciplina le sanzioni e i controlli intema di protezione degli animali durante il trasporto, in attuazione di u-no specifico Regolamento comunitario. Sono state accolte le osserva-zioni della Conferenza Stato-Regioni e delle Commissioni parlamenta-ri. Dei contenuti dei provvedimenti ci occuperemo più diffusamente suiprossimi numeri della rivista. I provvedimenti sono attesi in GazzettaUfficiale.

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Raimondo Colangeli, medico ve-terinario comportamentalista, Vi-ce Presidente SISCA, segue conattenzione l’evoluzione delle nor-me per la prevenzione delle ag-gressioni canine. Più volte incari-cato dalla Società di ScienzeComportamentali Applicate e dal-l’ANMVI di partecipare ai tavoliministeriali dove si discutono ordi-nanze, disegni di legge e propo-ste di regolamentazione del rap-porto uomo-cane, Colangeli è sta-to fra i promotori in ANMVI del ri-conoscimento della figura del me-dico-veterinario comportamentali-sta. Molte informazioni qui pubbli-cate sulla gestione della muse-ruola e del guinzaglio sono tratteda “La medicina comportamenta-le del cane e del gatto” di R. Co-langeli e S. Giussani, Poletto ed.2004, Milano.

I proprietari di cani (tutti i ca-ni, eccettuati solo i cani gui-da per non vedenti e non

udenti) hanno l’obbligo di appli-care la museruola o il guinzaglioai cani quando si trovano nellevie o in altro luogo aperto al pub-blico e di applicare la museruolae il guinzaglio ai cani condotti neilocali pubblici e sui pubblici mez-zi di trasporto. Lo prevede l’Ordi-nanza 12 dicembre 2006 Tuteladell’incolumità pubblica dal-l’aggressione di cani (GazzettaUfficiale n. 10 del 13 gennaio2007) analogamente a quantoprevisto dal Regolamento di po-lizia veterinaria [articolo 83, primocomma, lettere c) e d]. Non stia-mo quindi parlando di “cani peri-colosi”, ma di obblighi pre-esi-stenti alle discusse ordinanze mi-nisteriali. I proprietari di cani amaggior rischio di aggressivitàdevono applicare sia il guinzaglioche la museruola ai cani siaquando si trovano nelle vie o inaltro luogo aperto al pubblico siaquando si trovano nei locali pub-blici o sui pubblici mezzi di tra-sporto. Per loro non c’è scampo.Stante il rispetto per le norme dilegge, ai medici veterinari com-portamentalisti non sfugge il ca-rattere coercitivo di questi stru-menti e la necessità di educare ilcane a portarli e sopportarli.

L’ABITUDINE ALLAMUSERUOLAL’obbligo vigente impone ai pro-prietari di abituare il loro cane allamuseruola (v. box). Generalmentele troviamo di due tipi: a gabbia oa fascia, detta da orso. La primapermette all’animale di respirare abocca aperta, ma impedisce l’as-sunzione di piccoli premi; la se-conda tiene più stretto il muso,quindi sconsigliabile d’estate, mapermette all’animale di bere emangiare piccoli premi, anche secon difficoltà, ed ha l’inconvenien-te di permettere al cane aggressi-vo di dare piccoli morsi con gli in-cisivi. La museruola, anche se uti-lizzata per breve tempo, resta inogni caso un mezzo coercitivo, edun ostacolo alla corretta comuni-cazione sociale: ma dura lex, sedlex. Fattore determinante per unacorretta abituazione alla museruo-la, sarà l’apprendimento attraver-so il gioco. Abbiamo due possibilità: 1) il ca-ne non ha mai messo la muse-ruola durante la sua vita. Questaè l’evenienza più facile, in quan-to ci troviamo in una situazione ditabula rasa: possiamo sceglierela museruola che maggiormentesi adatta alla morfologia dell’ani-male. 2) i proprietari hanno già usato unmetodo coercitivo per far indos-sare la museruola al cane. In que-sto caso dovremo escludere lamuseruola utilizzata, in quanto as-sociata ad un evento negativo: ilcane generalmente tende a divin-colarsi oppure tenta di togliersi lamuseruola con le zampe anteriori,con rischio di automutilarsi. Se i-noltre ci troviamo di fronte ad uncane che presenta comportamen-ti di aggressione, il rischio di ag-gressioni ai proprietari, con con-seguenti posture di evitamento le-gate alla paura, rende l’impresaancora più ardua.

La tecnica dello shapingProcederemo nel seguente modo,adottando la tecnica dello sha-ping: con voce giocosa si presen-ta al cane la museruola, semprepiù vicino al muso, e si accompa-gnerà con un premio in cibo. Ri-petere molte volte con la muse-ruola a gabbia, si mette un po’ dicibo sul fondo (si può foderare i-nizialmente la museruola all’ester-no con del domopak trasparenteper evitare che il cibo cada) e siinduce l’animale a cercare e amangiare nella museruola; in se-guito si complimenta il cane. Nelcaso della museruola ad orso, sitiene il premio nella dita ed infilan-dole nel buco anteriore della mu-seruola, si incoraggia il cane acercare il cibo e a mangiarlo,mentre la museruola viene a con-tatto con il muso. Ripetere più vol-te, gradualmente si aumenta il

tempo in cui il cane tiene il musonella museruola quando il com-portamento sarà consolidato, si ri-pete l’esercizio e si inizia ad ap-poggiare il laccio del dispositivodi chiusura sulla nuca del cane.Ripetere più volte, si ripete l’eser-cizio, si chiude per un attimo il di-spositivo di chiusura, si apre dinuovo, si toglie la museruola e so-lo in questo momento si rinforzacon il cibo. Ripetere più volte, au-mentando lentamente l’intervalloin cui il cane mantiene la muse-ruola si iniziano brevi passeggia-te con la museruola prima in casaed in seguito all’esterno.

Tempo al tempoIl tempo che occorre per ottenerel’abituazione varia da cane a ca-ne: l’importante è essere ludici, a-vere pazienza, per non bruciare letappe. Dobbiamo dare il tempo alcane di apprendere e di consoli-dare il comportamento.In molti casi, sia per il cane chenon abbia mai indossato la muse-ruola, sia dove i proprietari hannoutilizzato un metodo coercitivo,l’animale tende in passeggiata adinibirsi giungendo a bloccarsi nel-la deambulazione, a non elimina-re, a non giocare con gli altri cani,a non esplorare. L’abituazione al-la museruola con il premio tendea migliorare questa inibizione delcane, anche se lentamente.

LA CONDOTTA AL GUINZAGLIOLa condotta al guinzaglio è la tec-nica basilare nel sottolineare ilcontrollo dell’iniziativa fuori casada parte del proprietario. Se siamodi fronte ad un cucciolo che ha ap-preso l’abitudine al guinzaglio, co-me abbiamo spiegato nel para-grafo precedente, l’insegnamentoavviene facilmente. Altra cosa è seci troviamo di fronte a cani adulti,ancor di più se affetti da patologiecomportamentali. Conditio sinequa non è preventivamente innal-zare il livello gerarchico dei pro-prietari attraverso la RegressioneSociale Guidata, che avverrà ini-zialmente all’interno delle mura do-mestiche. Difficilmente avremo deibuoni risultati se non avremo uncane convinto di essere condottoda un leader. Questo spiega il per-ché i cani portati in addestramentoal campo siano perfetti al guinza-glio, anche se condotti dai proprie-tari, mentre continuano ad esseredei disastri fuori dal campo. Dob-biamo capire che per il cane ilcampo di addestramento è unascuola, con il suo magister, l’adde-stratore, e qualunque sia il metodoadottato, gentile o coercitivo, restaun territorio di un leader dove glistessi proprietari sono in soggezio-ne, sottolineata dalla loro comuni-cazione posturale che in tal modoviene letta ed interpretata dal ca-ne. Anche durante i nostri interven-

ti terapeutici, mentre mostriamo lastessa tecnica, non è raro vedereil cane, con cui fino ad allora ab-biamo avuto una interazione cor-retta da leader, seguirci al guinza-glio come dei soldatini, lasciandobasiti i proprietari: il nostro compi-to è spiegare loro il perché ciò av-venga, contribuendo ad allontana-re le loro frustrazioni ed alimentan-do la loro volontà di cambiamento:ripeto sempre “Se ci riesco io chenon sono un addestratore e chenon ho una relazione stabile con ilvostro cane, figuriamoci voi….!”.

La tecnicaDopo questa doverosa premessapassiamo alla tecnica: il guinzagliodeve essere della lunghezza all’in-circa di un metro, a cui associareun collare assolutamente normale:non è necessario utilizzare i col-lari a strozzo, ancor meno quellia punte. È inoltre altamente scon-sigliato il guinzaglio estensibile,questa volta non per rispettare ilbenessere del cane, bensì perquello del proprietario: ricordiamoloro che esiste una differenza frapeso e massa di un cane (unrottweiler di 45 kg che accelera a20 km orari raggiunge una massadi 225 kg, mentre a 40 km orariraggiunge la massa di 495 kg). Ilguinzaglio deve essere metafori-camente associato ad un filo deltelefono: serve quindi per comuni-

4ATTUALITÀ

Fra Ordinanze e Sentenze

Museruola e guinzaglio: come renderli meno coercitivi Informare il proprietario sul corretto utilizzo di strumenti in molti casi obbligatori ma sempre costrittivi

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007

Museruola: come educare FidoCome abituare il cane alla museruola?R.C. Anche se è un mezzo di coercizione, si può abituare il cane alla museruolaa patto che venga fatto come esercizio ludico: l’apprendimento deve essere len-to, graduale e con voce gioiosa (il «gioco della museruola»), gratificando l’ani-male ogni volta con un premio in cibo. All’inizio gli facciamo vedere la museruolae gli diamo subito un premio, poi gli appoggiamo la museruola sul muso e dinuovo un premio. In seguito gli mettiamo la museruola per un attimo ma senzalegarla, la togliamo e lo premiamo. Continuiamo così di seguito fino a farla in-dossare per qualche minuto: operazione seguita sempre dal premio. Inizieremoa fargliela tenere più tempo, prima in casa, poi fuori e in tutte le situazioni in cui è

richiesta. Il nostro intento è non associare la museruola a eventi negativi.

Quanto tempo ci vuole? R.C.Minimo due settimane. Più l’apprendimento è graduale e più verrà consolidato nel tempo e accettato tran-quillamente dal cane, in quanto non è una punizione ma un gioco dove sarà premiato. Chiaramente il cuccioloimparerà più facilmente, anche perché non ha avuto esperienze negative legate alla museruola (voce e atteg-giamenti minacciosi del padrone). Nel cane adulto l’apprendimento è più lungo, molto dipende se in prece-denza l’uso della museruola è stato effettuato con atteggiamenti punitivi. È consigliabile in questo caso utiliz-zare un modello differente.

Esistono delle controindicazioni? R.C. Va detto che la museruola è pericolosa per la salute dei cani anziani, dei cani con problemi cardiaci e re-spiratori. È inoltre un oggetto “etologicamente” inaccettabile in quanto impedisce la corretta socializzazionefra i cani, inibisce la possibilità di odorarsi e di eseguire i rituali sociali.

Che si può fare in questi casi? R.C. Io, come molti colleghi, produrrò dei certificati sanitari di esenzione nei soggetti a rischio, ma non so chevalore legale avranno. In ogni caso risponderò del mio operato per il benessere del mio assistito. Nei soggettifobici, cioè con patologie comportamentali, la museruola può causare un aumento dell’inibizione di tutti i com-portamenti: difficoltà a camminare, a eliminare feci e urina, a giocare. Mentre nei soggetti iperattivi, o con di-sturbi gerarchici, si otterranno dei reiterati tentativi di togliersi la museruola, con possibili lesioni al muso pro-vocate dalle zampe. Va detto che l’aumento dell’irritabilità del soggetto può facilitare le manifestazioni aggres-sive. Quando l’uso della museruola diventa una forma di maltrattamento?

R.C. Utilizzare la museruola in soggetti a rischio vuol dire mettere a repentaglio la loro salute. Secondo me questoè maltrattamento dell’animale. (Intervista rilasciata da Raimondo Colangeli al quotidiano Il Mattino)

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care le intenzioni del proprietario;quindi un guinzaglio teso impedi-sce qualunque comunicazione, senon addirittura uno stato di tensio-ne del conduttore (per esempiol’anticipazione del proprietario,che si associa ad una messa intensione del guinzaglio, nel mo-mento che scorge un cane cheviene in direzione contraria: il risul-tato è spesso il comportamento diaggressione del proprio cane).Filosoficamente dobbiamo spiega-re che il nostro obiettivo è premia-re il cane che cammina vicino anoi, non di punire il cane che tira;questo concetto cambia l’interpre-tazione della tecnica da parte deiproprietari. Il proprietario dovrà ef-fettuare inizialmente l’esercizio in-tensivo della condotta al guinza-glio: deve quindi dedicaredai 10 a 15 minuti perdelle sedute dove siconcentrerà su que-sta tecnica; non èpensabile insegna-re la condotta alguinzaglio per e-sempio con le bustedella spesa in manoo accompagnando ifigli a scuola. Una voltaacquisita la tecnica, ilproprietario adotteràautomaticamente la corretta con-duzione al guinzaglio del cane. Ilcane può allontanarsi fino al puntoin cui mette in tensione il guinza-glio, se ciò avviene daremo un col-po di polso uguale e contrario esubito dopo richiameremo all’at-tenzione il cane con uno “Stai vici-no” che rinforzeremo con un pre-mio in cibo o carezze: non ci inte-ressa che stia pedissequamente adestra o sinistra, l’importante è cheil cane stia attento alla direzioneche scegliamo; si può notare co-me il cane che riceve il richiamoguarda il padrone e sembra dire:“Scusa mi sono distratto e mi sonoallontanato.”

È importante:non anticipare l’errore del canecon lo strattone, ma fare in modoche esso risulti la conseguenzadella sua disattenzione, effettuaredei richiami molto rapidi, non ne-cessariamente forti, premiare il ca-ne con la voce o con la carezza o-gni volta che non si fa cogliere im-

preparato dalla variazione di velo-cità o di direzione del conduttore,oppure addirittura la anticipa, au-mentare o diminuire la frequenzadei cambiamenti di velocità e dire-zione a seconda della prontezzadimostrata dal cane; il significatodel gioco, come sottolinea l’etolo-go Pier Vittorio Molinario, deve es-sere: vediamo se ti fai imbrogliaredai miei spostamenti, sempre piùrapidi ed imprevedibili.

L’ABITUDINE AL GUINZAGLIOEtologicamente la madre non inse-gna al cucciolo ad andare al guin-zaglio. È dunque per lui un nuovocomportamento da apprendere.Non è insolito vedere infatti deicuccioli in ambulatorio che al mo-mento di andare via al guinzaglio

si bloccano seduti e si fannotrascinare dal proprieta-rio. Anche in questo ca-so dovremo abituare ilcane seguendo delletappe: all’inizio dobbia-mo abituare il cuccioloal collare; generalmen-

te si nota che appe-na indossato, ilcucciolo inizia a

grattarsi il collo ma-nifestando un certofastidio. Le prime

volte si consiglia di lasciarlo perpochi minuti di seguito, distraendoil cucciolo con il gioco abituato alcollare, si inizia a mettere anche ilguinzaglio lasciando il cucciolo li-bero per casa; anche qui in modograduale e distraendolo con il gio-co contemporaneamente si inizial’insegnamento del seguire il pro-prietario: camminando per casa,battendo la mano sulla coscia econ voce ludica chiedendo il “Vie-ni”, rinforzando con un premio incibo e carezze. Solo dopo averconsolidato i punti precedenti, si i-nizia a prendere il guinzaglio conla mano sinistra, continuando abattere la mano sulla coscia perfarsi seguire dal cucciolo, alter-nando la voce ludica con i rinforzi:si può notare quanto sia determi-nante il coinvolgimento del pro-prietario per accentrare su di sél’attenzione del cucciolo. Da que-sto momento il cucciolo è prontoad apprendere la condotta alguinzaglio, prima in casa e poiall’esterno. ■

I l Dipartimento delle politichedi sviluppo del Ministero del-le Politiche Agricole e

Forestali ha firmato il decreto checontiene le norme di raccordo fra li-bro genealogico dell’ENCI e il siste-ma di identificazione dei cani previ-sto dal DPCM del 28 febbraio 2003.Tale sistema, si legge nel provvedi-mento, “costituisce l’unico sistemaufficiale in grado di garantire l’uni-vocità della identificazione stessa,ai fini della tutela delle esigenze siasanitarie che zootecniche, ivi com-presa la gestione dei libri genealo-gici”. Il Mipaaf ha ritenuto necessa-rio “garantire il costante allineamen-to delle informazioni contenute nellibro genealogico del cane di razzatenuto dall’ENCI, con quelle conte-nute nel sistema di identificazionedei cani” e pertanto ha emanato epubblicato sul proprio sito un appo-sito provvedimento.A decorrere dal 1° ottobre 2007,“l’ENCI invia, con cadenza almenotrimestrale, anche per via telemati-ca, alle banche dati informatizzate,costituite dalle Regioni e Provinceautonome di Trento e Bolzano sullabase dell’accordo del 6 febbraio2003 punto 4, i dati dei cani iscrittinel libro genealogico del cane dirazza nel periodo di riferimento. Lemodalità operative di accesso allebanche dati e di trasmissione delleinformazioni saranno concordate alivello locale tra l’ENCI e le ammini-strazioni di competenza”.La documentazione necessaria perl’iscrizione di una cucciolata o di unsingolo soggetto nel libro genealo-gico del cane di razza “deve esse-re integrata dal certificato veterina-rio di avvenuta inoculazione del mi-crochip identificativo”. A decorrere dal 1° ottobre 2007, inoccasione della denuncia di montae nascita la fattrice e lo stallone, giàiscritti al libro genealogico del canedi razza e non iscritti all’anagrafecanina regionale, “dovranno esserepreventivamente identificati ed i-scritti a tale ultima anagrafe”. Dallastessa data “ per la partecipazionealla manifestazione del libro genea-logico, i cani, già iscritti al libro ge-nealogico del cane di razza e non i-scritti all’anagrafe canina regionale,dovranno essere preventivamenteidentificati ed iscritti all’anagrafe ca-nina medesima”. Il decreto è stato firmato dal CapoDipartimento delle Politiche delloSviluppo, Giuseppe Ambrosio, indata 6 luglio 2007.

Prime istruzioni applicative daparte dell’ ENCI Il Decreto del Mipaaf è stato tra-smesso dall’ENCI ai propri soci conalcune indicazioni esplicative.

Il Direttore dell’Ente Fabrizio Crivel-lari scrive: “Si ritiene opportuno sot-tolineare la responsabilità in capoagli allevatori in relazione alla rego-larizzazione all’anagrafe canina deisoggetti iscritti al Libro genealogi-co. Particolare attenzione dovrà es-sere prestata ai cuccioli dichiaratisul Modello B a nome dell’allevato-re e successivamente ceduti a nuo-vi proprietari. Ciò ai fini della rego-larizzazione delle proprietà per il Li-bro genealogico e per l’anagrafecanina, così come previsto dallenorme del codice civile. Gli ufficidell’ENCI rimangono a disposizio-ne per gli eventuali chiarimenti delcaso, fermo restando le ulteriori in-dicazioni che l’Ente comunicherà abreve”.

Le note esplicativeL’ENCI si accorderà con gli organicompetenti al fine di definire moda-lità e tempi della trasmissione deidati riferiti all’iscrizione dei soggettial Libro genealogico. Tale procedu-ra entrerà in vigore dal 1 ottobre2007. L’obiettivo dell’ENCI, per il fu-turo, è poter consentire di regolariz-zare l’iscrizione all’anagrafe caninacon la sola iscrizione al Libro ge-nealogico (articolo 1).Per i cani nati a partire dal 6 luglio2007, data di emanazione del pre-sente Decreto, ai fini dell’iscrizioneal Libro è obbligatorio integrare almodello di iscrizione di cucciolata(Mod. B) il certificato rilasciato dalmedico veterinario di avvenuta ino-culazione del microchip. Il certifica-to di inoculazione dovrà pervenire

congiuntamente al Modello B al-l’ENCI. Le Delegazioni non potran-no pertanto accettare iscrizionisprovviste di tale certificazione (ar-ticolo 2).L’ENCI provvederà ad apportare lenecessarie modifiche alla modulisti-ca in uso (Modello A) in quanto, afar data 1 ottobre 2007 i proprietaridella fattrice e dello stallone do-vranno autocertificare l’iscrizione diquesti ultimi all’anagrafe canina re-gionale indicando il codice identifi-cativo denunciato presso la stessaanagrafe. Le Delegazioni non po-tranno accettare iscrizioni sprovvi-ste di tale autocertificazione (artico-lo 3).I Comitati Organizzatori delle mani-festazioni riconosciute dall’ENCIdovranno provvedere a richiedere,congiuntamente all’iscrizione alle e-sposizioni e prove di lavoro dei sog-getti, la dichiarazione di iscrizioneall’anagrafe canina regionale indi-cando il codice identificativo de-nunciato presso la stessa anagrafe.Nel caso in cui non vi fosse iscrizio-ne all’anagrafe canina, il cane nonpotrà partecipare alla manifestazio-ne. I Comitati Organizzatori dovran-no inviare all’ENCI i dati riferiti aisoggetti mancanti dell’iscrizione al-l’anagrafe, per l’opportuno inoltrodell’informazione agli organi com-petenti. Tale obbligo entra in vigore dal 1 ot-tobre 2007 (articolo 4).Ulteriori indicazioni verranno comu-nicate successivamente agli accor-di che verranno stipulati con gli or-gani competenti. (enci.it) ■

5ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007

Cane senza museruola, condannaper lesioni colpose

La quarta sezione penale della Corte di Cassazione che, con lasentenza n. 25474/2007 ha dichiarato inammissibile il ricorso

presentato da un 60enne marchigiano, che uscendo dalla sua villa a-veva lasciato il cancello aperto e il cane del figlio aveva morso una vi-cina di casa al polpaccio. I giudici di merito avevano condannato l’uo-mo per «lesioni colpose» conseguenti all’omessa custodia del cane,un pastore privo di museruola. Contro la condanna l’uomo ha fatto ri-corso in Cassazione adducendo che il suo cane era sempre stato unanimale particolarmente mansueto. Ma la Cassazione ha sentenziato:«Sul concetto di pericolosità dell’animale, è stato condivisibilmente af-fermato che pericolosi per l’altrui incolumità devono ritenersi non sol-tanto gli animali in cui la ferocia è caratteristica naturale e distintiva matutti quelli che, sebbene domestici, possono diventare pericolosi in de-terminati casi e determinate circostanze. Dal novero di questi ultimi nonsi può escludere il cane normalmente mansueto; per tale categoria di a-nimali la pericolosità deve essere accertata in concreto, considerando larazza di appartenenza ed ogni altro elemento rilevante».

Dal 1 ottobre 2007

Raccordo fra l’anagrafe canina e il libro genealogico dell’ENCI

L’anagrafe canina nazionale

È il registro dei cani identificati in Italia. Si tratta di una banca dati,alimentata dalle singole anagrafi territoriali, che intende fornire

on line i riferimenti utili per rintracciare il luogo di registrazione di un ca-ne smarrito e il suo legittimo proprietario, nel rispetto della tutela dellaprivacy del cittadino. L’anagrafe nazionale è realizzata dal Ministero del-la Salute in stretta collaborazione con le amministrazioni regionali, chevi riversano i dati locali. Al suo avvio, conta il 30 per cento dei cani re-golarmente iscritti nelle anagrafi territoriali. L’iscrizione è dunque auto-matica e a cura dell’amministrazione competente.Oltre a rendere più facile la restituzione al proprietario, il sistema delle a-nagrafi, nazionale e territoriali, istituito con l’accordo Stato-Regioni del 6febbraio 2003, garantisce la certezza dell’identificazione del cane, rap-presenta un efficace strumento di dissuasione degli abbandoni, favoriscestudi e interventi per la prevenzione e cura delle malattie degli animali. Laconsultazione della banca dati è libera. Chi trova un cane smarrito, digi-tando il codice a 15 cifre del microchip o quello tatuato, può risalire all’a-nagrafe di provenienza del cane e trovare numeri utili e sportelli a cui ri-volgersi per rintracciare il proprietario. È possibile effettuare la lettura delmicrochip, per ottenere il codice, presso i servizi veterinari delle Asl e gliambulatori veterinari privati muniti dell’apposito lettore.

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È stato divulgato il pareredel gruppo di espertiscientifici dell’EFSA

(CONTAM) in merito a residui diormoni nella carne bovina e neiprodotti a base di carne bovina.In linea con gli obblighi definiti al-l’articolo 11bis della direttiva96/22/CE come modificato dalladirettiva 2003/74/CE, la Commis-

sione ha chiesto all’EFSA di esa-minare nuovi dati concernenti so-stanze e loro prodotti con attivitàormonale che possono essere le-galmente usati nei paesi terzi perla stimolazione della crescita nel-la carne bovina. Le sostanze in esame sono glisteroidi presenti in natura, testo-sterone e progesterone, nonché icomposti sintetici acetato di tren-bolone, con dimostrata affinità peri recettori androgenici, zeranolo,con un’elevata affinità per i recet-tori estrogenici, e acetato di me-lengestrolo, che assomiglia agliormoni progestinici. In conformità con il mandato, ilgruppo di esperti scientifici suicontaminanti nella catena alimen-tare ha revisionato la letteratura

scientifica pubblicata nel periodocompreso tra il 2002 e i primi me-si del 2007, fino alla data della re-dazione del presente parere. Ilgruppo scientifico ha notato chela comprensione dei complessimeccanismi d’azione degli ormo-ni steroidei continua ad essereoggetto d’interesse per la ricercascientifica e che ancora oggi con-tinuano ad emergere nuovi datisui complessi meccanismi di re-golazione, genomici e non geno-mici, che controllano l’omeostasiormonale nelle diverse fasi dellavita. Il gruppo scientifico ha rileva-to che sono disponibili metodi a-vanzati di analisi ad alta sensibi-lità e riproducibilità, che permet-tono di misurare i residui degli or-moni naturali e sintetici nei tessutianimali. Tuttavia, nei paesi chehanno autorizzato l’uso degli or-moni che stimolano la crescita(GPH) non sono stati condotti stu-di di sorveglianza per quantifica-re il volume e la natura dei residuinei tessuti commestibili dei bovinitrattati con questo tipo di ormoniin condizioni pratiche. Attualmen-te i dati epidemiologici fornisconoprove convincenti dell’esistenzadi un nesso tra la quantità di car-ne rossa consumata e talune for-me di tumori ormone-dipendenti. Non è noto tuttavia se i residui or-monali presenti nella carne con-corrano a determinare questo ri-schio. Il gruppo CONTAM ha con-cluso che i nuovi dati disponibilinon forniscono informazioni quan-titative utili per la caratterizzazio-ne del rischio e, pertanto, nonraccomanda una revisione delleprecedenti valutazioni del comita-to scientifico riguardo alle misureveterinarie collegate con la sanitàpubblica (SCVPH) (EC, 1999,2000, 2002). ■

Paola Testori-Coggi direttore

generaleaggiunto allaDG SANCO

L a Commissione europea hanominato direttore generale

aggiunto per la salute e la tute-la dei consumatori (DG SAN-CO) Paola Testori-Coggi, chesarà responsabile della politicadella Commissione in materia disicurezza alimentare, specieper quanto riguarda la sicurez-za degli alimenti e della catenaalimentare, la salute degli ani-mali e le questioni fitosanitarie,e coadiuverà il direttore gene-rale nella gestione globale. Ilnuovo incarico - si legge nelcomunicato di nomina - ponela signora Testori-Coggi allaguida dell’impostazione inte-grata dell’UE in materia di sicu-rezza alimentare, comprese mi-sure coerenti “dal produttore alconsumatore” e un monitorag-gio adeguato. Al tempo stesso, la signora Te-stori-Coggi dovrà garantire ilbuon funzionamento del merca-to interno e verificare la coeren-za delle politiche della direzio-ne generale in materia di sicu-rezza alimentare con le altrepolitiche della Commissione. Paola Testori-Coggi, svolge at-tualmente le funzioni di diretto-re responsabile della sicurezzadella catena alimentare (SAN-CO.E), le cui competenze com-prendono la legislazione sullasicurezza alimentare - tra cuiquestioni delicate come la BSE,gli OGM, gli ormoni, gli additivie l’etichettatura - e la gestionedelle crisi riguardanti la sicu-rezza degli alimenti e dei man-gimi. ■

Nuovo PortaleDG SANCO

L a Direzione Generale Salutee tutela dei consumatori

(DG Sanco) ha presentato ufficial-mente Salute-UE, il portale ufficia-le dell’Unione europea sulla salu-te pubblica, arricchito con infor-mazioni e dati inerenti la salute ele attività condotte in questo cam-po a livello europeo e internazio-nale. http://ec.europa.eu/health-eu/index_it.htm ■

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Ormoni GPH e rischio tumori- Parere EFSA

Non si cambiano le norme veterinarie sui residui nei tessuti bovini

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007

Incoraggiare il benessere animalesu basi “oggettive e sostenibili”

È “difficile per i consumatoricomprendere chiaramente i

criteri che ispirano l’etichettatura eil contenuto delle norme. Inoltre, gliaspetti relativi al benessere deglianimali non sempre hanno un fon-damento scientifico sufficiente”.Tuttavia, in ambito comunitario sista valutando l’introduzione di unsistema di etichettatura volontaria

che comprenda anche informazioni riguardanti il benessere animale.Anche il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) conviene sul-l’opportunità di promuovere i metodi di produzione e di allevamentopiù attenti al benessere degli animali, purché su basi “oggettive e so-stenibili”. Chiamato ad esprimersi su incarico della Commissione Euro-pea, il CESE ritiene che “un sistema basato sul mercato e poggiantesu criteri obiettivi volti a quantificare il benessere degli animali, risul-terà più flessibile, efficace e innovativo di un sistema ispirato a criteripolitici, e quindi anche più adattabile ai futuri sviluppi della produzio-ne, che saranno caratterizzati da una maggiore variabilità delle condi-zioni produttive determinata dall’allargamento dell’Unione europea”. Ma occorrono ricerca, formazione e informazione ai consumatori: “Èimportante che i metodi di produzione e di allevamento più rispettosidel benessere degli animali vengano promossi attraverso la formazio-ne e la diffusione dei nuovi risultati della ricerca e la formazione degliagricoltori, dei consulenti e dei veterinari”. La ricerca sul benessere animale nell’UE “sarà quindi decisiva affin-ché in futuro diventi possibile integrare il benessere animale nella ca-tena produzione agricola- trasformazione-commercializzazione su ba-se scientifica e oggettiva”. Stando alla maggior parte degli studi, i con-sumatori ritengono il benessere degli animali un parametro essenzialedella qualità dei prodotti, anche se in taluni Stati membri questo mododi vedere appare meno marcato. La percezione del benessere o laqualità della vita di un animale può essere definita come la somma del-le esperienze positive e negative da esso vissute durante la sua esi-stenza. Le sofferenze, le malattie, i conflitti, le condizioni inconsuete oanomale e lo stress cronico possono essere considerati in linea di prin-cipio esperienze negative per gli animali, mentre il riposo, il sonno, l’a-limentazione, la cura della prole, l’igiene dell’epidermide possono va-lere come esperienze positive. Ad ogni modo- conclude il CESE- nonesiste alcuna definizione univoca riconosciuta del benessere degli ani-mali.

EUROPA

★★

★★★★★★

Medicina Veterinarianon convenzionaleCurare gli animali con le “al-tre” medicine: quali sono edove trovarleAutore: Paolo PignattelliEditore: Ed agricole

Nonostante le medicine nonconvenzionali siano ormai unarealtà diffusa ed accettata, so-lo una parte ha trovato per o-ra una certa applicazione inveterinaria, particolarmente inzootecnia biologica, per la cu-ra ed il benessere degli ani-mali d’affezione e non, com-plice anche una minore diffu-sione delle notizie e una mino-re disponibilità di professioni-sti esperti. Questo libro è de-dicato a quanti, medici, pro-prietari, allevatori, voglianocapire di più delle medicinenon convenzionali, dei princi-pi di cura sui quali esse si ba-sano e dei campi di applica-zione in cui possono risultareefficaci, a sostituzione e com-plemento della medicina allo-patica. Capire queste medici-ne, riconoscere i principi suiquali si fondano e le metodi-che di azione non è, infatti,che il primo passo per poterscegliere come curare i proprianimali d’affezione, cavallicompresi, e comprendere icriteri con cui vengono curatigli animali da reddito in agri-coltura biologica. Per i veteri-nari che vogliono avvicinarsi aqueste medicine un libro pre-zioso per valutarne l’efficaciaattraverso l’esperienza di col-leghi veramente esperti dellamateria. Un ricco indirizzariodi associazioni e aziende for-nisce a proprietari e professio-nisti tutti i riferimenti essenzialiper contattare quanti hannogià scelto questa strada.

RECENSIONI

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Se un medico veterinario cedela propria attività a (uno o) piùcolleghi, chi rileva l’attività puòsubentrare nel contratto di loca-zione anche in mancanza delconsenso del proprietario loca-tore? Ai sensi dell’art.36 della leggeN°392/1978 (c.d. legge dell’equocanone), “il conduttore può sublo-care l’immobile o cedere il con-tratto di locazione anche senza ilconsenso del locatore, purchévenga insieme ceduta o locatal’azienda, dandone comunicazio-ne al locatore mediante letteraraccomandata con avviso di rice-vimento. Il locatore può opporsi,per gravi motivi, entro trenta gior-ni dal ricevimento della comuni-cazione”. Più di una volta nei miei pareri hoevidenziato che, secondo la nor-mativa vigente, uno studio profes-sionale non può essere conside-rato azienda, né un medico vete-rinario può essere considerato im-prenditore; nel caso della locazio-ne, pertanto, la suddetta normanon può trovare applicazione, conla conseguenza che il medicoveterinario che cede il proprioambulatorio può cedere ancheil contratto di locazione soltan-to se vi è il consenso del pro-prietario-locatore.Se il locatore, invece, non intendeprestare il proprio consenso, allo-ra potrà legittimamente opporsialla cessione del contratto di loca-zione e potrà anche ottenere dalGiudice un provvedimento, anchein via d’urgenza, che ordini all’e-ventuale “nuovo” conduttore diabbandonare l’immobile. Va tuttavia evidenziato che è pos-sibile per altre vie ottenere che unnuovo professionista subentri nelcontratto di locazione all’origina-rio conduttore: l’art.37 comma IIIe IV legge equo canone infatti sta-bilisce che, se l’immobile è adi-bito all’uso di più professionisti,quando l’unico titolare del contrat-to di locazione recede dal contrat-to stesso, allora “a questi succe-dono nello stesso [ovvero nel con-

tratto di locazione] gli altri profes-sionisti”.Ciò significa che i medici veteri-nari che rilevano l’ambulatorio delcollega possono subentrare all’o-riginario conduttore purché per uncongruo periodo di tempo, checonsiglio non inferiore a qualchemese (l’ideale sarebbe almenosei mesi), svolgano la propria atti-vità insieme al collega nello stes-so ambulatorio, ivi esponendo lapropria targa, creando un propriospazio all’interno dell’ambulatorioed in genere predisponendo tuttigli elementi (ad esempio carta in-testata e/o timbro con l’indicazio-ne dell’indirizzo del “nuovo” am-bulatorio) che possano compro-vare che essi svolgono effettiva-mente la propria professione neilocali del cui contratto di locazio-ne è titolare il professionista dalquale intendono rilevare l’attività.Quando il veterinario cedente re-cederà dal contratto di locazione,allora gli succederanno gli altriprofessionisti al cui uso l’immobi-le è adibito.È opportuno che il conduttore ori-ginario dia dapprima comunica-zione del proprio recesso per imotivi e con le modalità previstedal contratto di locazione (gene-ralmente mediante lettera racco-mandata con ricevuta di ritorno). Una volta che il recesso si è per-fezionato, il “vecchio” conduttorecomunicherà al locatore (semprecon lettera raccomandata con ri-cevuta di ritorno) l’avvenuta suc-cessione, nel contratto di locazio-ne, degli altri professionisti (o del-l’altro professionista) al cui usol’immobile è adibito.Il locatore, recita ancora l’art.37 L.N° 392/1978, può opporsi allasuccessione nel contratto, pergravi motivi, entro trenta giornidal ricevimento della comunica-zione.I “gravi motivi” che consentonol’opposizione del locatore devonoriguardare la persona del nuovoconduttore (che ad es. non dà ga-ranzie di solvibilità, perché - sem-pre a titolo di esempio - a suo ca-

rico risultano protesti e/o pignora-menti); non sono invece conside-rati “gravi motivi” le esigenze dellocatore. ■

Mancatoinserimentonegli elenchi

telefonici

I l profes-sionista ti-

tolare di un’u-tenza telefoni-

ca ha diritto diessere inserito o-

gni anno nell’e-lenco degli abbo-

nati, altrimenti può chiedere il ri-sarcimento del danno. Per quan-to gli spetti un magro ritorno. Loha stabilito la Corte di Cassazio-ne che con la sentenza n. 14580del 22 giugno scorso ha respintoil ricorso di un avvocato chechiedeva un forte risarcimentoalla Telecom spa per non esserestato inserito nell’elenco telefoni-co nel 1993-1994. Il che, si leggenel ricorso aveva determinato u-na perdita di probabili nuoviclienti da fidelizzare. “Nullaquaestio” sul fatto che l’avvocatoavesse subito un danno dopo ilmancato inserimento nell’elencodegli abbonati. Un punto questoche ha trovato d’accordo il tribu-nale di Napoli, la corte di appellopartenopea e anche i giudici delPalazzaccio. In poche parole, i clienti avevanoavuto bisogno di contattarlo conurgenza, ma non erano riusciti araggiungerlo. Il problema è sulladeterminazione di tale danno. Inprimo grado era stato riconosciu-to al professionista un risarci-mento pari a 25.000 euro. Maquello della Cassazione è statoun sì al risarcimento ma congrande moderazione: solo 1000euro. Una somma più alta avreb-be potuto trovare motivazione so-lo se l’avvocato avesse provatouno per uno tutti gli incarichi pro-fessionali persi. Il professionistainvece non aveva provato di aversubito una contrazione di guada-gni nel periodo di tempo in cui ilsuo nome non era comparso nel-l’elenco. Nella parte conclusivadella decisione, la Cassazionedice: “è affatto inusuale che sistabilisca un contatto professio-nale con un professionista ricer-candone per la prima volta e acaso il nome sull’annuario telefoni-co mentre è usuale che un talecontatto lo stabilisca in base aconsigli chiesti e indicazioni rice-vute da altri che hanno già avutorapporti con lui, sicché il fatto cheil suo nome non comparisse nell’ul-timo elenco telefonico doveva averreso affatto sporadici i casi in cuis’era finito con il non entravi in con-tatto da parte di nuovi clienti”. (Fonte: Italia Oggi) ■

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Si può cedere con l’ambulatorio anche il contratto di locazione?

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007

di Maria Teresa Semeraro

Avvocato, Bologna

RUBRICA LEGALE

L’urgenza cancella la multa

Un anno fa un collega di Cremonasuperò i limiti di velocità guidando

verso l’azienda in cui si trovava un cavalloin emergenza. L’autovelox gli fece arriva-re una multa da 146 euro e togliere 2punti dalla patente. Contro la multa il me-dico veterinario in questione fece ricorsoe ora il Giudice di Pace gli ha dato ragio-

ne: l’urgenza era legata “all’adempimento di un dovere”, quello di soc-correre “il proprio paziente-animale”, colpito da una colica addominaleche non ammetteva ritardi. L’avvocato che ha assistito il collega ha fat-to leva sull’articolo 4 della legge n 689 del 1981 che recita: “non ri-sponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto nell’a-dempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima ovve-ro in stato di necessità o di legittima difesa”. Il collega era giustificatodalla “necessità di visitare urgentemente l’equino malato di una pato-logia che poteva avere anche esiti nefasti”- ha detto il giudice. La mul-ta è stata azzerata e i punti-patente restituiti. (Fonte: La Provincia)

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L ’articolo 1, commi 401,402 e 403, della legge 27dicembre 2006, n. 296 (Fi-

nanziaria 2007) ha introdotto, adecorrere dal 1 gennaio 2007,alcune modifiche al trattamentofiscale delle spese relative allatelefonia fissa ed alla telefoniamobile.Per chiarezza di esposizione siricorda che: • con il termine “telefonia” si de-

ve intendere qualunque gene-re di impianto di comunicazio-ne come, ad esempio, i cen-tralini, gli apparecchi telefoni-ci fissi, i telefoni cellulari, i mo-dem e i fax, etc.;

• nel termine “spese relative al-la telefonia” rientrano tutte lespese sostenute per l’acquistoe l’impiego di tali impianti co-me, ad esempio, le quote diammortamento del costo so-stenuto per l’acquisto, i cano-ni di locazione finanziaria, icanoni di noleggio, le spese di

utilizzo e le eventuali spese dimanutenzione.

Precedente normativaFino al periodo d’imposta 2006,le spese telefoniche sostenutedal professionista risultavanodeducibili, ai fini della determi-nazione del reddito di lavoro au-tonomo, come segue:• spese di telefonia fissa: dedu-

cibili in misura piena (100%);• spese di telefonia mobile: de-

ducibili nella misura del 50%.Per quanto riguarda l’IVA la de-trazione era stabilita come se-gue:• nella misura del 100% per tut-

te le spese di telefonia fissa;• nella misura del 50% per tutte

le spese di telefonia mobile.

Nuova normativaIl citato comma 402 della legge296/2006 ha riformulato il com-ma 3 bis dell’articolo 54 delTUIR, che adesso testualmenterecita:“Le quote di ammortamento, icanoni di locazione anche fi-nanziaria o di noleggio e le spe-se di impiego e manutenzionerelativi ad apparecchiature ter-minali per servizi di comunica-zione elettronica ad uso pubbli-co di cui alla lettera gg) delcomma 1 dell’articolo 1 del co-dice delle comunicazioni elet-troniche, di cui al decreto legi-slativo 1° agosto 2003, n. 259,sono deducibili nella misuradell’80 per cento”.Nella locuzione “apparecchiatureterminali per servizi di comunica-

zione elettronica” vengono com-presi tutti i servizi di trasmissionedi segnali su reti di comunicazio-ne elettronica via cavo, a mezzodi fibre ottiche, reti fisse e mobili,servizi Internet, etc..È evidente che la norma ha volu-to estendere lo stesso trattamen-to ad ogni spesa sia di telefonia

fissa sia di telefonia mobile.La Risoluzione dell’Agenzia del-le Entrate 17 maggio 2007, n.104/E ha confermato che la nor-ma si applica a telefonia fissa emobile ed ha precisato che nel-l’ambito applicativo della normadevono essere compresi, oltre aicosti dei servizi telefonici anchei costi (tra cui ammortamenti, ca-noni di locazione anche finanzia-ria e di noleggio, spese di impie-go e manutenzione) relativi a be-ni (materiali ed immateriali, ivicompreso il software), utilizzatiper la connessione telefonica o-perata nell’ambito dell’attività im-prenditoriale o professionale, li-mitatamente a quelli indispensa-bili per il collegamento alle sud-dette linee telefoniche.E quindi a titolo esemplificativorientreranno nella disposizione inesame le spese sostenute perl’acquisto del modem ovvero delrouter ADSL (ed eventualmenteper l’acquisto del software spe-cifico), mentre i costi relativi alpersonal computer saranno de-dotti secondo i criteri generaliche sovrintendono alla formazio-ne del reddito d’impresa o pro-fessionale.

Imposte diretteAi fini delle imposte dirette per-tanto i costi come sopra indivi-duati concorreranno nella deter-minazione dei redditi come se-gue:• telefonia fissa 80% (a fronte

del 100% fino all’esercizio2006)

• telefonia mobile 80% (a frontedel 50% fino all’esercizio2006)

Imposta sul valore aggiuntoNessuna modifica è intervenutaai fini IVA e pertanto l’IVA relati-va ai costi di telefonia fissa con-tinuerà ad essere detratta nellamisura del 100% e l’IVA relativaai costi di telefonia mobile po-tranno essere detratti solo nellamisura del 50%.

Decorrenza delle nuovedisposizioniIl comma 403 dell’articolo 1 del-la Legge 296/2006 stabilisce ladecorrenza delle nuove disposi-zioni “dal periodo d’imposta suc-cessivo a quello in corso al 31dicembre 2006” e quindi, per lageneralità dei contribuenti, adecorrere dall’esercizio 2007.

Effetti sugli acconti dovuti perl’esercizio 2006Lo stesso comma 403 disponeanche che, gli acconti delle im-poste dirette e dell’IRAP devonoessere determinati “assumendoquale imposta del periodo d’im-posta precedente quella che sisarebbe determinata tenendoconto delle disposizioni dei pre-detti commi 401 e 402”.Sarà quindi necessario ricalcola-re la deduzione dei costi dellatelefonia (sia fissa che mobile)nella nuova misura dell’80%, ri-calcolare l’imposta del 2006 chedovrà essere utilizzata come ba-se di riferimento per il ricalcolodegli acconti per l’anno 2007.Nelle tabelle riportate esemplifi-chiamo l’ammortamento deduci-bile di un impianto di telefoniafisso e di un telefono cellulare,mettendo a confronto la vecchianormativa e la nuova. ■

8

Trattamento delle spese telefoniche

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007RUBRICA FISCALE

di Giovanni Stassi

Dottore Commercialista, Torino

Acquisto di un centralino telefonico al prezzo di Euro 2.000,00.

Aliquota di ammortamento 20%

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Acquisto di un telefono cellulare al prezzo di Euro 500,00.

Aliquota di ammortamento 20%

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Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 28

L’ambulatorio chiavi in manoApri? Trasformi? Adegui la tua struttura?

Chiama ANMVI Servizi: • consulenze• sopralluoghi • assistenzaANMVI SERVIZI - +39/0372/40.35.37

[email protected]

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L’ambulatorio chiavi in manoApri? Trasformi? Adegui la tua struttura?

Chiama ANMVI Servizi: • consulenze• sopralluoghi • assistenza

Chiavi in mano!ANMVI Servizi compendia u-na serie di attività di consulen-za e di formazione svolte nelcorso degli ultimi anni da Col-leghi che, nel tempo, hannoconseguito qualifiche ad hoce maturato competenze spe-cifiche: dall’autorizzazione sa-nitaria alla privacy, dalla sicu-rezza del lavoro alla gestionedocumentale del farmaco,dai rifiuti sanitari all’impiantoelettrico, ecc.Queste consulenze vengonooggi svolte da un team com-petente e professionale, ingrado di consegnare al Tito-lare, di “nuova” o “vecchia” e-sperienza professionale, unastruttura perfettamente in re-gola. Come si dice, “chiavi inmano”!

Norme chiare e solo quelle checi riguardanoOggi, anche grazie alla col-laborazione del Legislatore edei Ministeri competenti, pos-siamo contare su riferimentilegislativi certi e più chiara-mente applicabili. Nel corso del tempo, quan-do è stato necessario o pos-sibile, il voluminoso insiemedelle disposizioni legislativee regolamentari è stato snel-lito e adeguato alla misuraveterinaria: norme chiare esolo quelle che ci riguardanoveramente.

Tutto in regola, entra il dottoreLe attività di assistenza pro-fessionale proposte daANMVI Servizi ai Titolari(consulenze personalizzateed eventuali sopralluoghi mi-rati) riguardano esclusiva-mente la struttura veterinariae i suoi determinanti norma-tivi: tutto ciò che, una voltamesso in regola, consente alprofessionista di dedicarsicon serenità alla sua quoti-diana missione: la cura delpaziente. La piena osservanza dellenorme di legge è indispensa-bile per esercitare con auten-tica professionalità, nel rispet-to dei principi di qualità ebuona pratica veterinaria. L’osservanza del dettato nor-mativo è inoltre il pre-requisi-to di un eventuale percorsodi certificazione.

E per chi lavora senza una struttura?Anche i colleghi che eserci-tano senza una propriastruttura hanno una serie dinorme da osservare nel cor-retto espletamento della at-tività professionale. ANMVIServizi si rivolge anche a lo-ro (vedi Progetto adegua-mento).

TRE PROGETTI PER UNA STRUTTURA IN PIENA REGOLA

È rivolto a coloro che sono intenzionati ad aprire una nuova struttura veterinaria.ANMVI Servizi offre assistenza sui requisiti discriminanti e non discriminanti ai fini dell’ottenimen-to dell’autorizzazione sanitaria, consulenze d’orientamento alle varie tipologie di strutture veteri-narie previste dalla legge ai requisiti tecnologici, organizzativi e di impiantistica.

L’obbiettivo è quello di indirizzare il veterinario che valuta una prima apertura di struttura,verso l’acquisizione degli elementi utili ad effettuare e realizzare la miglior scelta in funzio-ne delle sue aspettative e possibilità.

È rivolto a coloro che hanno attuato o stanno per attuare una trasformazione strutturale delproprio studio, ambulatorio, clinica od ospedale.

L’obbiettivo è quello di individuare e risolvere tutte le nuove problematiche che potrebbero es-sere insorte, indirizzando il veterinario-titolare verso l’implementazione di tutti gli adempimentinecessari alla trasformazione strutturale e organizzativa.

È rivolto a coloro che decidono di aggiornare e adeguare la propria struttura o l’organizzazio-ne della propria attività a quanto previsto dalle vigenti normative.

L’obbiettivo è quello di individuare e risolvere tutte le esigenze di messa in regola o di aggior-namento degli adempimenti previsti dalla normativa in qualunque tipologia di struttura o diattività veterinaria.

RICHIEDI IL QUESTIONARIO CONOSCITIVOI progetti Start, Trasformazione e Adeguamento possono essere acquistati “a pacchetto” oppu-re a “moduli”. L’acquisto “a pacchetto” comporta che il veterinario-Titolare affidi alla consulenza ed assistenza diANMVI Servizi l’intero percorso di avvio (start-1), oppure di trasformazione (2) o di adeguamento(3) della propria struttura. L’acquisto “a moduli” prevede, invece, l’intervento di ANMVI Servizi solo su alcune fasi del pro-getto, in osservanza solo di determinati adempimenti normativi.Nella valutazione delle tue esigenze i consulenti ti saranno di aiuto attraverso un que-stionario conoscitivo che puoi richiedere, senza impegno d’acquisto, [email protected]

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Progetto Start

Progetto Trasformazione

Progetto Adeguamento

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Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 28

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........

........

........

........

........

........

........

........

...❒

50,0

0€

9.G

AS

MED

ICA

LI....

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

❒50

,00€

10.P

ET C

ORN

ER-D

ISPE

NSA

ZIO

NE

FARM

ACO

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

.❒50

,00€

TOTA

LE C

OST

O M

OD

ULI

........

........

........

........

........

........

........

........

.€+

20%

CO

STO

FIS

SO D

I GES

TIO

NE

(min

imo

fisso

10 €

).....

........

........

........

........

........

........

........

....€

+ 20

% IV

A(c

alco

lata

sul

la s

omm

a de

l cos

to m

odul

i + c

osto

fiss

o di

ges

tione

)....

........

........

........

........

........

........

........

.....€

TOTA

LE IM

PORT

O ..

........

........

........

........

........

........

........

.......€

Ai fi

ni fi

scal

i si t

ratta

di c

osti

iner

enti

l'atti

vità

pro

fess

iona

le e

qui

ndi d

educ

ibili

nel

la d

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min

azio

ne d

el re

ddito

.

Il so

ttosc

ritto

, let

te e

acc

etta

te le

“Con

dizi

oni,

Info

rmaz

ioni

e A

vver

tenz

e pe

r l’a

cqui

sto d

ei P

roge

tti A

NM

VI S

erviz

i - L’

ambu

lato

rio c

hiav

i in

man

o” -

forn

isce

di s

e-gu

ito i

dati

rela

tivi a

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amen

to c

he v

errà

cor

rispo

sto m

edia

nte

adde

bito

su

carta

di c

redi

to(n

on s

i acc

etta

no c

arte

di c

redi

to e

lettr

onich

e).

CAR

TA D

I CRE

DITO

❍VI

SA❍

MAS

TERC

ARD

❍C

ARTA

SI

N. C

ARTA

DI C

RED

ITO(ri

porta

re 1

6 N

umer

i)Sc

aden

za (m

ese

e an

no)

INTE

STAT

A A

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

...

DAT

I PER

LA

FATT

URA

ZIO

NE:

RAG

ION

E SO

CIA

LE ..

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

.......

DO

MIC

ILIO

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........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

....PA

RTITA

IVA

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DIC

E FI

SCAL

E ....

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

....Fa

ttura

zion

e al

l’add

ebito

del

50%

e a

l sal

do d

ella

forn

itura

Firm

a le

ggib

ile....

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

..D

ata

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

.......

AN

MVI

SER

VIZI

A

NM

VI

per

...

L’am

bula

torio

chi

avi i

n m

ano

AN

MVI

SER

VIZI

A

NM

VI

per

...

L’am

bula

torio

chi

avi i

n m

ano

1. D

EFIN

IZIO

NE

DEL

LE P

ARTI

Il pr

esen

te c

ontra

tto d

i for

nitu

ra d

i ser

vizi v

iene

stip

ulat

o tra

E.V

. srl

con

sede

a C

rem

ona

in V

ia Tr

ecch

i, n.

20

(P. IV

A e

Cod

. Fisc

ale:

010

3220

0196

) di s

e-gu

ito d

enom

inat

a se

mpl

icem

ente

“EV

”e

il m

edic

o ve

terin

ario

sot

tosc

ritto

rede

l con

tratto

di r

ichie

sta d

ei s

erviz

i di A

NM

VI S

erviz

i, di

seg

uito

den

omin

ato

sem

plice

men

te “

cont

raen

te”.

2. D

ESCR

IZIO

NE

DEL

SER

VIZI

O2.

1.AN

MVI

Ser

vizi f

orni

sce,

in n

ome

e pe

r con

to d

i EV,

ser

vizi d

i con

sule

nza

a as

siste

nza

a di

stanz

a tra

mite

tele

com

unica

zion

i- an

che

a m

ezzo

Inte

rnet

-o

med

iant

e so

pral

luog

o a

cura

di u

no o

più

con

sule

nti.

I ser

vizi d

i con

sule

n-za

e a

ssist

enza

son

o fin

aliz

zati

al c

onse

guim

ento

deg

li ob

ietti

vi p

revi

sti d

aiPr

oget

ti St

art(

1), T

rasfo

rmaz

ione

(2) e

Ade

guam

ento

(3) e

rela

tivi o

biet

tivi

mod

ular

i (v.

desc

rizio

ne m

odul

i com

plet

i e/o

par

zial

i). Pe

r l’e

roga

zion

e de

lle c

onsu

lenz

e ric

hies

te A

nmvi

Ser

vizi

pot

rà a

vval

ersi,

asu

a in

sinda

cabi

le d

iscre

zion

e, d

el s

uppo

rto d

ei m

ezzi

e d

elle

per

sone

rite

-nu

te p

iù id

onee

al r

aggi

ungi

men

to d

egli

obie

ttivi

rich

iesti

. Se

tutta

via

tale

supp

orto

dov

esse

com

porta

re d

ei c

osti,

a c

aric

o de

l con

traen

te, e

cced

enti

quan

to p

attu

ito d

al p

rese

nte

cont

ratto

, il c

ontra

ente

sar

à lib

ero

di ri

fiuta

rel’e

roga

zion

e de

lla c

onsu

lenz

a re

lativ

a al

pro

getto

o a

l mod

ulo

che

dete

rmi-

na l’

ecce

denz

a di

cos

to.

I cita

ti Pr

oget

ti so

no re

si no

ti al

pub

blic

o de

i Med

ici V

eter

inar

i med

iant

epu

bblic

azio

ne e

diff

usio

ne p

ress

o i c

anal

i inf

orm

ativ

i del

l’AN

MVI

ed

ai s

in-

goli

Med

ici V

eter

inar

i int

eres

sati

med

iant

e in

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ativa

mira

ta e

per

sona

le a

cura

di A

NM

VI S

erviz

i (v.

anch

e pu

nto

2.2.

).AN

MVI

Ser

vizi

è u

na in

izia

tiva

dell’A

ssoc

iazi

one

Naz

iona

le M

edic

i Vet

eri-

nari

Italia

ni.

2.2.

Il co

ntra

ente

, sul

la b

ase

della

val

utaz

ione

del

Que

stion

ario

con

osci

tivo

prel

imin

arm

ente

com

pila

to e

sot

topo

sto a

d AN

MVI

Ser

vizi

, sce

glie

in a

sso-

luta

aut

onom

ia l’

acqu

isto

del P

roge

tto (S

tart,

Tras

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azio

ne o

Ade

guam

en-

to),

dei m

odul

i com

plet

i o d

ei m

odul

i par

zial

i ind

icat

i nel

con

tratto

di f

orni

-tu

ra.

3. O

GG

ETTO

DEL

CO

NTR

ATTO

Con

la s

otto

scriz

ione

del

pre

sent

e co

ntra

tto, i

l con

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te ri

chie

de a

AN

MVI

SERV

IZI l

a fo

rnitu

ra d

ei s

erviz

i com

e de

scrit

to a

l pun

to 2

.2 s

econ

do le

car

at-

teris

tiche

indi

cate

al m

omen

to d

ella

sot

tosc

rizio

ne d

el c

ontra

tto d

i for

nitu

raco

me

da p

unto

2.1

.

4. D

URA

TA D

EL C

ON

TRAT

TOI s

erviz

i di c

ui a

l pun

to 2

son

o re

si ne

ll’arc

o di

un

mas

simo

di 3

0 g.

g. d

alla

sotto

scriz

ione

del

con

tratto

, sal

vo d

iver

so a

ccor

do tr

a EV

e il

con

traen

te e

salvo

esp

licita

pro

roga

sta

bilit

a co

n ap

posit

o ac

cord

o sc

ritto

firm

ato

da e

n-tra

mbe

le p

arti

di c

ui a

l pun

to 1

. L’o

bblig

o co

ntra

ttual

e di

EV

nei c

onfro

nti

del c

ontra

ente

si i

nten

de a

ssol

to a

ll’atto

del

rila

scio

da

parte

di A

NM

VI S

er-

vizi d

i una

dich

iara

zion

e co

mpr

ovan

te la

forn

itura

di o

gni c

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lenz

a e

as-

siste

nza

idon

ea a

l con

segu

imen

to d

egli

obie

ttivi

indi

cati

al p

unto

2.

5.PR

ORO

GA

Qua

lora

per

mot

ivat

e es

igen

ze o

rgan

izza

tive

o di

altr

a na

tura

(es.

tem

po-

rane

a as

senz

a di

una

o e

ntra

mbe

le p

arti)

risu

ltass

e im

poss

ibile

com

plet

are

la c

onsu

lenz

a en

tro il

term

ine

stabi

lito

al p

unto

4, l

e pa

rti s

i im

pegn

ano

aso

ttosc

river

e un

a pr

orog

a, m

otiva

ta, d

alla

qua

le n

on d

ovra

nno

deriv

are

ul-

terio

ri on

eri e

cono

mici

a c

arico

di E

V e

di A

NM

VI S

erviz

i.

6. O

BBLI

GH

I E R

ESPO

NSA

BILI

TÀ D

I EV/

ANM

VI S

ERVI

ZI6.

1.EV

si i

mpe

gna,

per

il tr

amite

di A

NM

VI S

erviz

i, a

porre

il c

ontra

ente

nel

-le

con

dizi

oni m

ater

iali

e in

telle

ttual

i ido

nee

a re

aliz

zare

le c

ondi

zion

i di

mes

sa in

rego

la d

ella

stru

ttura

(o d

ell’a

ttivit

à) v

eter

inar

ia, l

imita

tam

ente

alle

azio

ni/m

odul

i pre

viste

dai

Pro

getti

Sta

rt, Tr

asfo

rmaz

ione

e A

degu

amen

tone

l mom

ento

del

la s

otto

scriz

ione

del

con

tratto

; 6.

2.EV

si i

mpe

gna,

per

il tr

amite

di A

NM

VI S

ervi

zi, p

er u

n ar

co te

mpo

rale

di 2

ann

i dal

rila

scio

del

la d

ichi

araz

ione

di c

ui a

l pun

to 4

. ad

info

rmar

e il

cont

raen

te d

elle

eve

ntua

li m

odifi

cazi

oni i

nter

cors

e ne

lle n

orm

e di

legg

e rif

e-rit

e al

le a

zion

i/m

odul

i cita

te e

a p

ropo

rre a

l con

traen

te la

sot

tosc

rizio

ne d

iun

ulte

riore

con

tratto

di f

orni

tura

di s

ervi

zi. A

ltres

ì, con

la s

otto

scriz

ione

del

pres

ente

con

tratto

il c

ontra

ente

dic

hiar

a di

acc

etta

re d

i ric

ever

e, s

enza

ob-

blig

o di

sot

tosc

rizio

ne, l

e pr

opos

te in

form

ative

. 6.

3.EV

si i

mpe

gna,

per

il tr

amite

di A

NM

VI S

ervi

zi, a

rila

scia

re la

dic

hiar

a-zi

one

di c

ui a

l pun

to 4

, com

prov

ante

la fo

rnitu

ra d

ei s

erviz

i, la

con

grui

tà d

e-gl

i ste

ssi i

n fu

nzio

ne d

ella

rich

iesta

di c

ui a

l pun

to 3

e la

con

clus

ione

del

cont

ratto

. Tal

e di

chia

razi

one

sarà

rico

nosc

iuta

dal

la C

omm

issio

ne Q

ualit

àde

ll’AN

MVI

ai f

ini d

i un

even

tual

e pe

rcor

so d

i cer

tific

azio

ne d

i qua

lità

ebu

one

prat

iche

vete

rinar

ie s

econ

do le

mod

alità

di v

alut

azio

ne s

tabi

lite

dal-

la C

omm

issio

ne s

tess

a.

6.4.

EV e

AN

MVI

Ser

vizi

non

son

o re

spon

sabi

li in

cas

o di

man

cata

oss

er-

vanz

a o

di in

terru

zion

e de

ll’attu

azio

ne d

elle

azi

oni d

i mes

sa in

rego

la d

ella

strut

tura

o d

ell’a

ttivit

à ve

terin

aria

ogg

etto

del

ser

vizio

(pun

to 2

) da

parte

del

cont

raen

te o

di t

erzi

.

7. O

BBLI

GH

I E R

ESPO

NSA

BILI

TÀ D

EL C

ON

TRAE

NTE

7.1.

La fo

rnitu

ra d

elle

con

sule

nze

e de

ll’as

siste

nza

è di

retta

al c

ontra

ente

che

ne è

il p

erso

nale

des

tinat

ario

(v. a

nche

pun

to 6

.4).

7.2.

Il co

ntra

ente

sol

leva

EV

e AN

MVI

Ser

vizi

da

qual

unqu

e re

spon

sabi

lità

in c

aso

di a

zion

i leg

ali o

am

min

istra

tive

deriv

anti

dalla

pro

pria

inos

serv

an-

za d

elle

disp

osiz

ioni

nor

mat

ive

per l

e qu

ali A

NM

VI S

ervi

zi h

a pr

esta

to la

prop

ria c

onsu

lenz

a.7.

3. I

l con

traen

te s

i im

pegn

a a

forn

ire la

nec

essa

ria c

olla

bora

zion

e ad

ANM

VI S

erviz

i al f

ine

di c

onse

ntire

l’er

ogaz

ione

dei

ser

vizi r

ichie

sti.

8. P

AGAM

ENTO

8.

1.Il

cont

raen

te s

i im

pegn

a al

ver

sam

ento

deg

li im

porti

pat

tuiti

nel

l’ent

itàe

con

le m

odal

ità s

otto

scrit

te.

8.2.

Il co

rrisp

ettiv

o, c

ome

dete

rmin

ato

dal p

rese

nte

cont

ratto

, è d

a pa

gars

ian

ticip

atam

ente

per

la m

età

dell’

inte

ro im

porto

dov

uto.

All’

atto

del

rice

vi-

men

to d

ella

sot

tosc

rizio

ne E

V pr

oced

erà

all’a

ddeb

ito d

ella

car

ta d

i cre

dito

per l

’impo

rto c

orris

pond

ente

all’a

ntici

po ri

sulta

nte.

8.3.

Il sa

ldo

verrà

add

ebita

to s

ulla

car

ta d

i cre

dito

forn

ita d

al c

ontra

ente

al

rilas

cio d

ella

dich

iara

zion

e di

cui

al p

unto

4 e

al p

unto

6.3

.8.

4.Ai

fini

fisc

ali s

i tra

tta d

i cos

ti de

duci

bili

dal r

eddi

toin

qua

nto

iner

enti

lafo

rmaz

ione

del

redd

ito p

rofe

ssio

nale

med

esim

o.

9. T

RATT

AMEN

TO D

EI D

ATI P

ERSO

NAL

IEV

, per

il tr

amite

di A

NM

VI S

ervi

zi, r

acco

glie

ed

arch

ivia

i da

ti an

agra

fici e

prof

essio

nali

rela

tivi a

l pre

sent

e co

ntra

tto a

llo s

copo

di a

dem

pier

e ag

li ob

-bl

ighi

con

trattu

ali e

fisc

ali d

eriv

anti.

Per q

uant

o rig

uard

a le

info

rmaz

ioni

sul

tratta

men

to d

ei d

ati p

erso

nali

che

il tit

olar

e de

l tra

ttam

ento

dev

e re

nder

eal

l’inte

ress

ato,

pre

viste

dal

l’art.

13

del D

.Leg.

196

/200

3, s

i fa

rifer

imen

to a

l-l’in

form

ativa

ripo

rtata

sul

que

stion

ario

con

oscit

ivo d

i cui

al p

unto

2.2

.

10. D

ECO

RREN

ZA D

EL C

ON

TRAT

TOIl

pres

ente

con

tratto

ha

valo

re tr

a le

par

ti da

lla d

ata

di a

ttiva

zion

e co

mun

i-ca

ta a

mez

zo e

-mai

l da

ANM

VI S

erviz

i.La

com

unic

azio

ne fa

seg

uito

al r

icev

imen

to v

ia m

ail o

altr

o m

ezzo

del

pre

-se

nte

cont

ratto

firm

ato

dal c

ontra

ente

.

11. C

LAU

SOLA

RIS

OLU

TIVA

EV s

i rise

rva

il di

ritto

di d

ichia

rare

il c

ontra

tto ri

solto

ai s

ensi

e pe

r gli

effe

tti d

icu

i all’a

rtico

lo 1

456

del c

odice

civi

le c

on s

empl

ice c

omun

icazi

one

scrit

ta d

ain

viar

si a

mez

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Professione 28-2007 23-07-2007 12:43 Pagina 10

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 28

L a Conferenza Stato Re-gioni nella seduta del 12luglio scorso, ha dato pa-

rere favorevole allo schema di de-creto che modificherà il decretolegislativo 16 marzo 2006, n. 158sul divieto di utilizzazione di talu-ne sostanze ad azione ormonica,tireostatica e delle sostanze beta- agoniste nelle produzioni anima-li. L’esigenza di modifica ed inte-grazione del predetto decreto - silegge nelle motivazioni della Con-ferenza - scaturisce dalla neces-sità di: - rimediare alla carenza,nel titolo del modificando provve-dimento, dei riferimenti alla com-plessiva disciplina comunitaria dacui trae origine; - reintrodurre ta-lune prescrizioni essenziali al si-stema di controllo nazionale suldivieto di utilizzazione, negli ani-mali produttori di alimenti, di so-stanze pericolose per la salute u-mana;- sostituire l’Allegato II con-cernente le categorie di residui odi sostanze da ricercare a secon-da del tipo di animali, loro alimen-ti e acqua di abbeveraggio e deltipo di prodotti animali di origineprimaria, atteso che il contenutodell’Allegato II di cui al decreto le-gislativo n. 158 del 2006 risultadifforme rispetto al corrisponden-te Allegato alla direttiva 96/23/CE.

LOMBARDIA

Microchip,comunicazione

dalla ASL di Milano

R iceviamo dalla dott. DianaLevi Direttore del Servizio

Sanità Animale ASL Città di Mila-no la seguente comunicazione:Cari colleghi Libero Professionisti,vi prego di provvedere a farequanto richiesto da LombardiaServizi segnalando via mail a: [email protected], l’e-lenco dei microchip distrutti,smarriti o applicati ad altri animali(non cani, non gatti non furetti).Approfitto per chiedervi di svuota-re frequentemente la vostra casel-la di posta perché per l’ultimo mes-saggio mail che vi ho inoltrato misono pervenute moltissime segna-lazioni di impossibilità di recapitoper “casella piena”. Nel caso divariazioni del vostro indirizzo emailvi chiedo di comunicarlo a:[email protected] a [email protected].

Dott. Diana Levi

CAMPANIA

Un osservatorioregionale per la

sicurezza alimentare

Su proposta degli Assessorial Bilancio Antonio Valiante,

all’Agricoltura e alle Attività Produt-tive Andrea Cozzolino, alla SanitàAngelo Montemarano e all’Ambien-te Luigi Nocera, la Giunta Regiona-le della Campania, ha approvato ladelibera con cui si istituisce l’Os-servatorio Regionale per la Sicu-rezza Alimentare (ORSA) presso l’I-stituto Zooprofilattico Sperimentaledel Mezzogiorno di Portici. L’Os-servatorio avrà sede a Caserta, inlocalità Tuoro, presso i locali di pro-prietà dell’Istituto ZooprofilatticoSperimentale del Mezzogiorno. Adirigerlo sarà un Dirigente dellostesso Istituto, affiancato da una“Consulta Tecnico-Scientifica”, no-minata dall’Assessore alla Sanità.L’osservatorio svolgerà attività di ri-cerca e monitoraggio in materia ditracciabilità dei prodotti alimentariin tutte le fasi della filiera. Presso lastruttura confluiranno i dati derivan-ti dalle attività territoriali e di ricercanel campo della sicurezza alimen-tare svolte da tutti gli Enti coinvolti,permettendo così un più rapidoscambio di informazioni.In questo modo sarà possibile indi-rizzare i controlli sul territorio in mo-do mirato e avere una visione com-pleta e una gestione ottimale del si-stema alimentare, coordinare i con-trolli nel campo della Sicurezza,promuovere lo strumento della “Va-lutazione del Rischio” quale meto-do per la programmazione dei con-trolli, dare voce ai produttori e aiconsumatori, affidare compiti e fun-zioni ben definite alle diverse strut-ture amministrative coinvolte, evi-tando sovrapposizioni e sperperodi risorse. Tra gli altri suoi compiti,la gestione di una banca dati cheraccolga tutti i dati dei controlli ef-fettuati in materia di qualità, sicu-rezza e tracciabilità dei prodotti; at-tività per la promozione e il coordi-namento per l’armonizzazione del-le metodiche di analisi; sviluppo diprogrammi di monitoraggio e disorveglianza della sicurezza ali-mentare per conto dell’Assessora-to alla Sanità, in particolare conmessa a punto di sistemi di valuta-zione dell’efficacia delle azioni dicontrollo e la predisposizione dipiani di emergenza regionali in ma-teria di sicurezza alimentare; sup-porto di coordinamento regionalead organi esterni (Carabinieri NAS,Corpo Forestale dello Stato, Ufficiperiferici del Ministero della Salute,Capitanerie di Porto, Comuni), perun impiego più razionale delle ri-sorse; monitoraggio sui rischi e-mergenti negli alimenti attraverso lacollaborazione con istituzioni pub-bliche primariamente impegnate inattività di Ricerca Scientifica; atti-vità di informazione, formazione epromozione in materia di sicurezzaalimentare rivolte ai consumatori ealle associazioni di categoria deiproduttori. A livello nazionale, inol-tre, l’Orsa agirà da interfaccia conle strutture comunitarie e nazionalisulle tematiche della sicurezza ali-mentare e sul monitoraggio, con-trollo e contenimento delle patolo-gie legate al consumo di alimenti.(Fonte: Regione Campania)

TOSCANA

Lucca, piani di sorveglianza

sulle TSELa Direzione Generale Diritto al-la Salute e Politiche di Solida-rietà - Area di Coordinamento del-la Sanità - della Regione Toscanacon decreto n. 2688 del 25 mag-gio 2007, ha approvato il progettopresentato dall’Az. USL n. 2 diLucca “Attuazione, nel territoriodell’Az. USL n.2, dei piani di sor-veglianza attiva e passiva sulleEncefalopatie Spongiformi Tra-smissibili (TSE) e realizzazione diprocedure per conto della Regio-ne Toscana per la riduzione del ri-schio epidemiologico nel settorebovino, ovino e caprino”. All’USL2 di Lucca saranno assegnate lerisorse necessarie per la realizza-zione del progetto, nella sommadi € 50.971. L’USL dovrà fornire u-na puntuale relazione sull’attivitàsvolta e produrre le procedure re-gionali per la riduzione del rischio

11

Ormoni vietati nelle produzioni animali

Sì delle Regioni alla modifica del DL 158/06

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007INFO REGIONI

l’Allegato III - Sezione IX - Capito-lo I - Punto III del Regolamento(CE) n. 853/2004; alle analisi del-la situazione aziendale e valuta-zione del livello di rischio ai finidella programmazione dell’attivitàdi controllo e modalità di esecu-zione dei controlli veterinaria nelleaziende di produzione secondo iprincipi riportati nel Regolamento(CE) n. 854/2004; alle modalità diraccolta dei dati relativi allo svol-gimento ed ai risultati dei control-li. A livello regionale è stato costi-tuito un Gruppo ristretto, coordi-nato dal Dott. Telemaco Cencidell’IZS Umbria e Marche, che haelaborato una serie di proposteapprovate definitivamente in suc-cessive riunioni tenutesi presso ilServizio IV della Direzione Regio-nale Sanità il 20 e il 24 aprile scor-si con i Dirigenti Veterinari Re-sponsabili di Igiene degli Alleva-menti e delle Produzioni Zootecni-che delle ASL n. 1-2-3-4 e con ilDott. Cenci e Dott. Valiani dell’IZScoordinati dal Dott. Gonario Guai-tini. ■

derivante dalle TSE nel settorebovino, ovino e caprino.

UMBRIA

Controlli veterinarinelle aziende di produzione

e sul latte crudo

L a Giunta Regionale dell’Um-bria ha approvato con deli-

bera n. 770 del 21 maggio “Lineeguida vincolanti per l’esecuzionedei controlli veterinari nelle Azien-de di produzione e sul latte cru-do” in applicazione del Regola-mento (Ce) n. 854/2004 del 29 a-prile 2004. Con questo documen-to, tenendo anche conto dell’e-sperienza maturata negli anni diattuazione del D.P.R. 54/97 e del-le modifiche introdotte dai Rego-lamenti, si stabiliscono le indica-zioni vincolanti in merito alle pro-cedure relative: ai criteri di igienee sanità relativi al latte crudo ai fi-ni dell’applicazione dei controllida parte degli OSA ai sensi del-

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Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 28

Una delle più comuni cau-se di colica dell’asino èla costipazione grave del

colon (“fecal impaction”), tuttavianon vi sono molti dati circa l’inci-denza e i fattori di rischio di questacondizione. Uno studio ha valutatol’epidemiologia delle coliche dacostipazione (“impaction colic”) in

4596 asini di un santuario in Inghil-terra. Tra il 2000 e il 2005 si verifi-cavano 807 episodi di colica nellapopolazione studiata. La maggiorparte (54,8%) degli episodi era do-vuta a una sospetta o confermatacostipazione grave (impaction)dell’apparato gastroenterico. Il ri-schio di mortalità di tutte le coliche

(51,1%) era maggiore rispetto aquanto riportato negli altri equidi.L’incidenza di tutte le coliche (5,9episodi ogni 100 asini ogni anno)e delle coliche da costipazione(3,2 episodi) era simile a quella deicavalli. Uno studio retrospettivocontrollato di tutte le coliche da co-stipazione da gennaio 2003 (193)

indicava che gli asini più anziani,quelli nutriti con razioni extra equelli che avevano sofferto in pre-cedenza di coliche avevano un ri-schio maggiore di costipazione.Anche il peso corporeo inferiore, iproblemi muscolo-scheletrici e lemalattie di allevamento e dentali e-rano significativamente associati

alla diagnosi di colica da costipa-zione. A conoscenza degli autori,il presente è il primo studio che va-luta l’incidenza delle coliche inun’ampia popolazione di asini inInghilterra. Al contrario di altri equi-di, la costipazione era la causa piùfrequentemente riportata di colica.Lo studio ha identificato numerosifattori di rischio per la colica da co-stipazione. La maggiore età, le ra-zioni extra e le coliche pregressesono fattori di rischio conosciuti dicolica anche in altri equidi. I risul-tati suggeriscono l’ipotesi che an-che le patologie dentali siano as-sociate alla colica da costipazione.Le patologie muscolo-scheletrichepossono essere associate alle co-liche per vari motivi, tra cui una va-riazione nella quantità di eserciziofisico o di tempo passato al pasco-lo. Altri fattori associati (peso e al-levamento) devono essere ulterior-mente studiati. ■

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Epidemiologia delle coliche nell’asinoLa costipazione intestinale grave è la causa più comune

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007

Prac-tic con piriprolo.la Nuova libertà da

puLci e zecche.

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LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

www.vetjournal.it

Mastocitoma:quando effettuarel’ago aspirato delmidollo osseo?

Alterazioni dell’emogramma,recidive e progressione dellaneoplasia le principaliindicazioni

L’ago aspirato di midollo os-seo non è effettuato in ma-

niera consistente per la stadia-zione del mastocitoma cutaneodel cane, inoltre l’incidenza com-plessiva dell’infiltrazione midolla-re e il valore predittivo dell’esameemocromocitometrico (CBC) nonsono conosciuti. Uno studio havalutato una serie di 157 cani af-fetti da mastocitoma cutaneo incui sono stati effettuati l’ago aspi-rato del midollo osseo e la deter-minazione del CBC. L’incidenzadell’infiltrazione del midollo os-seo al momento della stadiazio-ne iniziale era bassa, pari al2,8%, e quella complessiva erapari al 4,5%. I fattori associati al-l’infiltrazione midollare erano etàpiù avanzata, leucocitosi, ane-mia, neutrofilia, monocitosi, eosi-nofilia, trombocitopenia, la razzapura e la stadiazione effettuata almomento della recidiva o permalattia progressiva. Lo studio suggerisce che l’esa-me del midollo osseo non è indi-cato per la stadiazione di routinedel mastocitoma cutaneo, men-tre può esserlo nei cani con ma-stocitoma associato ad alterazio-ni dell’emogramma (neutrofilia,monocitosi, eosinofilia, basofilia,anemia e trombocitopenia) op-pure con recidiva neoplastica,progressione della malattia onuovo sviluppo neoplastico.

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Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 28

EVENTI VETERINARIlaVETERINARIAPROFESSIONE

AIVEMP ANMVI FSA SCIVAC SIVAR SIVAE SIVESIVAL

DELEGAZIONE REGIONALE EMILIA ROMAGNAL’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC)

NELLA PRATICA CLINICABologna, 23 Settembre 2007

RELATOREAndrea Zatelli

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifi-

ca presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed iniziodei lavori

9.30 IRC: cause ed approccio diagnostico.Utilizzo dei parametri clinici, valori sieri-ci ed urinari e delle indagini strumenta-li

11.00 Pausa11.30 Terapia e monitoraggio del paziente

affetto da IRC. Cosa posso fare nelmio ambulatorio?

13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi: diagnostica cli-

nica, laboratoristica e strumentale15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi: diagnostica cli-

nica, laboratoristica e strumentale16.30 Test di valutazione dell’apprendimen-

to e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDEBologna

3 CREDITI

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE VENETOL’OCCHIO DOLENTE

Monastier (TV), 23 Settembre 2007RELATOREAlberto Crotti

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifi-

ca presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed iniziodei lavori

9.30 L’occhio dolente: cenni anatomici, fi-siopatologici, procedure diagnostichee diagnostica differenziale

11.00 Pausa11.30 L’occhio dolente: eziologia, sintoma-

tologia e terapia (1ª parte)13.00 Pausa14.00 L’occhio dolente: eziologia, sintoma-

tologia e terapia (2ª parte)

15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi16.30 Test di valutazione dell’apprendimen-

to e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDEPark Hotel Villa Fiorita - P.zza Giovanni XXIII, 131050 Monastier (TV) - Tel. 0422 898008

3 CREDITI

PARTECIPAZIONEGli incontri delle delegazioni Regionali SCIVAC sono liberi e gratuiti per tutti i soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2007. Senza obbligo di preiscrizione

INFORMAZIONISegreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - [email protected]

La PROFESSIONE VETERINARIA numero 28, settimana dal 23 al 29 luglio 2007 - 13

DELEGAZIONE REGIONALE FRIULI VENEZIA GIULIADERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME

GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI EDEFFETTUARE UN’ADEGUATA TERAPIA

Cervignano del Friuli (UD), 30 Settembre 2007RELATORELuisa Cornegliani

OBIETTIVILo scopo della giornata è di fornire elementi conoscitiviconcreti per la gestione e risoluzione di due malattie der-matologiche frequenti nella pratica ambulatoriale: la der-matofitosi e la dermatite atopica. Per ogni argomento ver-ranno trattati l'eziologia e la risposta dell'organismo allamalattia, le differenze di specie, le manifestazioni clinichecomuni e quelle inusuali. L'approccio diagnostico più ido-neo verrà spiegato tramite un review degli esami comple-mentari e delle diagnosi differenziali da formulare al mo-mento della visita clinica. Infine si darà ampio spazio alleattuali strategie di trattamento ed alle novità farmacologi-che e non. La giornata sarà completata da casi clinici in-terattivi con approccio POA ed il test di valutazione finale.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e veri-

fica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed inizio deilavori

9.30 Dermatofitosi: eziopatogenesi, mani-festazioni cliniche e diagnosi nelle di-verse specie; strategie di trattamento

11.00 Pausa11.30 Dermatite atopica: eziopatogenesi,

manifestazioni cliniche e diagnosi nel-le diverse specie; strategie di tratta-mento

13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi16.30 Test di valutazione dell'apprendimento

e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDEHotel Internazionale - Via Ramazzotti 2 -33052 Cervignano del Friuli (UD)

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE MOLISELA GESTIONE DELLE PIU' COMUNI CARDIOPATIE

DI RISCONTRO AMBULATORIALEVenafro (IS), 30 Settembre 2007

RELATOREOriol Domenech

OBIETTIVIApprofondire aspetti pratici della visita clinica e interpreta-zione dell'informazione ottenuta dai diversi accertamenticomplementari alla cardiologia veterinaria. Conoscere gliaspetti pratici dell'ecocardiografia nelle diverse patologiecardiache congenite. Individuare le informazioni più utiliper formulare una corretta terapia e prognosi.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifi-

ca presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente

Regionale, presentazione del relatoreed inizio dei lavori

9.30 Considerazioni sulla visita clinica eprove complementari nella diagnosidelle più comuni cardiopatie

11.00 Pausa11.30 Cosa fare una volta che diagnostichia-

mo una cardiopatia? È possibile ga-rantire la qualità di vità?

13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi16.30 Test di valutazione dell'apprendimento

e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDE - Venafro (IS)

3 CREDITI

DELEGAZIONE REGIONALE BASILICATALE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE

NEL CANE E NEL GATTOMatera, 7 Ottobre 2007

RELATOREFilippo Maria Martini

OBIETTIVIL'obiettivo primario della giornata non specialistica è rap-presentato dalla volontà di fornire gli strumenti necessariper diagnosticare e proporre un protocollo terapeuticoadeguato in caso di lussazioni articolari traumatiche. Nelcorso della giornata di aggiornamento verranno prese inconsiderazione tutte le lussazioni articolari dell'arto ante-riore e posteriore del cane e del gatto approfondendo so-prattutto quelle che si presentano con maggior frequenzanella clinica quotidiana dei piccoli animali. Verranno forni-te ai partecipanti le informazioni utili ai fini di effettuare unadiagnosi corretta e di mettere in atto le indagini collateralinecessarie ai fini diagnostici. Saranno inoltre fornite infor-mazioni dettagliate circa il trattamento delle lussazioni acielo chiuso, mentre per quanto riguarda il trattamento chi-rurgico non si forniranno informazioni dettagliate per la suaesecuzione (essendo tale aspetto complesso e per il qua-le è necessario un corso approfondito), ma solo indicazio-ni di massima al fine di rendere possibile un’adeguatascelta del paziente ed una corretta impostazione del pro-tocollo terapeutico.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifi-

ca presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed inizio deilavori

9.30 Le lussazioni articolari traumatichedell'arto toracico

11.00 Pausa11.30 Le lussazioni articolari traumatiche

dell'arto pelvico 13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi16.30 Test di valutazione dell'apprendimento

e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDEOstello Femminile Le Monacelle via Riscatto- 32 Matera

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DELEGAZIONE REGIONALE ABRUZZOin collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari de L’Aquila

CHIRURGIA DELLO STOMACO E INTESTINOL’Aquila, 7 Ottobre 2007

RELATOREFabio Sangion

OBIETTIVILa chirurgia dell'apparato gastroenterico, più specificata-mente di stomaco e intestino, fa parte spesso delle primeesperienze del chirurgo veterinario. Alcuni interventi, inve-ce, sono bagaglio solo di chirurghi molto esperti. Biopsieo tomie, per esempio, non sono degli esercizi di tecnicachirurgica ma vanno inseriti nella gestione di un pazienteche può presentare svariati fattori di rischio. Scopo dellagiornata è quello di fornire dei principi di base che renda-no più gratificante l'approccio a questo tipo di chirurgia ealcune nozioni più specialistiche che illustrino la gestionedi casi più complessi.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifi-

ca presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed inizio deilavori

9.30 La chirurgia dello stomaco 11.00 Pausa

11.30 La chirurgia dell'intestino13.00 Relazione commerciale a cura di Iams13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento

e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDE- L’Aquila

3 CREDITI

Professione 28-2007 23-07-2007 12:43 Pagina 13

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 28

La PROFESSIONE VETERINARIA numero 28, settimana dal 23 al 29 luglio 2007 - 14

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continuain Medicina). Per la normativa prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

organizzato da Eventi Veterinari certificata ISO 9001:2000

CORSI PRATICI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CHIRURGIA TORACICA(4a Parte dell’Itinerario didattico di Chirurgia dei tessuti

molli)Cremona, 12/15 Settembre 2007

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORE

Roberto Bussadori, Med Vet, Milano

RELATORI E ISTRUTTORI

Roberto Bussadori, Med Vet, Milano

Gilles Duprè, Dr Vet, Dipl ECVS, Vienna, Austria

Luca Formaggini, Med Vet, Dormelletto (NO)

Giorgio Romanelli, Med Vet, Dipl ECVS, Cusano

Milanino (MI)

Fabio Sangion, Med Vet, Treviso

ISCRIZIONE

Partecipazione a numero chiuso (36)

QUOTE

Soci SCIVAC: € 850,00 + IVA 20%

Non soci: € 1000,00 + IVA 20%

ANESTESIA E SISTEMA NERVOSO.

TERAPIA DEL DOLORE. COMPLICANZE IN

CORSO DI ANESTESIA - EUTANASIA(4a Parte dell’Itinerario didattico di Anestesia)

Cremona, 27/29 Settembre 2007 - Centro Studi SCIVAC

ECM: fase di accreditamento

DIRETTORE

Alessandra Bergadano, Med Vet, Dipl ECVA, Berna (CH)

RELATORI E ISTRUTTORI

Diego Fonda, Prof Med Vet, Dipl ECVA, Milano

Oscar Grazioli, Med Vet, Reggio Emilia

Adriano Lachin, Med Vet, Venezia

Peter Kronen, Med Vet, Dipl ECVA, Berna (CH)

Claudia Spadavecchia, Med Vet, PhD, Dipl ECVA, Oslo (NO)

ISCRIZIONE

Partecipazione a numero chiuso (36)

QUOTE

Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20%

Non soci: € 750,00 + IVA 20%

TIROCINIO PRATICO FACOLTATIVO

3 giorni da concordarsi con il direttore del Corso.

Supplemento quota € 150,00 + IVA 20%

LA GESTIONE DEL CLIENTE E DEL

PAZIENTE E LA PREVENZIONE

COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO,

CONIGLIO, FURETTO E PSITTACIDI(4a Parte dell’Itinerario didattico di Medicina

Comportamentale)Cremona, 03/06 Ottobre 2007 - Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREFranco Fassola, Med Vet, Asti

RELATORI E ISTRUTTORIBarbara Alessio, Psicologa e Psicoterapeuta, TorinoMaria Chiara Catalani, Med Vet, Senigallia (AN)Armando Cotugno, Med Chir, Psichiatra, Roma

Franco Fassola, Med Vet, AstiSabrina Giussani, Med Vet, Dipl Comportamentalista

ENVF, Busto Arsizio (VA)Silvia Mazzoni, Psicologa e Psicoterapeuta, Roma

Maria Cristina Osella, Med Vet, PhD, Chiasso (TO)Marzio Panichi, Prof Med Vet, Torino

Marzia Possenti, Med Vet, Roma

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20%

Non soci: € 750,00 + IVA 20%

TIROCINIO PRATICO FACOLTATIVO

25 Ore da concordarsi con il direttore del Corso.

Supplemento quota € 150,00 + IVA 20%

PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E

CHIRURGICA(4a Parte del 2° Itinerario didattico di Neurologia)

Cremona, 08/10 Ottobre 2007Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORE

Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano

Terme (PT)

RELATORI E ISTRUTTORI

Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano

Terme (PT)

Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna

Daniele Corlazzoli, Med Vet, Roma

Luisa De Risio, Med Vet, Dipl ECVN, Parma

Gualtiero Gandini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna

Stefania Giannini, Med Vet, Milano

Raffaele Gilardini, Med Vet, Voghera (PV)

ISCRIZIONE

Partecipazione a numero chiuso (36)

QUOTE

Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20%

Non soci: € 750,00 + IVA 20%

TERAPIA IN DERMATOLOGIA DEL CANE E

DEL GATTO: APPRENDIMENTO BASATO

SUL PROBLEMA(4a Parte dell’Itinerario didattico di Dermatologia)

Cremona, 10/12 Ottobre 2007Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORE

Laura Ordeix, Med Vet, Dipl ECVD, Milano

RELATORI E ISTRUTTORI

Silvia Colombo, Med Vet, Dipl ECVD, Milano

Alessandra Fondati, Med Vet, Dipl ECVD, PhD, Roma

Laura Ordeix, Med Vet, Dipl ECVD, Milano

Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, Milano

ISCRIZIONE

Partecipazione a numero chiuso (36)

QUOTE

Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20%

Non soci: € 750,00 + IVA 20%

ECOGRAFIA AVANZATA(6a Parte dell’Itinerario didattico di Diagnostica per

Immagini)Cremona, 11/13 Ottobre 2007

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORE

David Chiavegato, Med Vet, Padova

RELATORI

David Chiavegato, Med Vet, Padova

Gian Marco Gerboni, Med Vet, Malpensa (VA)

Francesco Migliorini, Med Vet, Roma

Federica Rossi, Med Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi

(BO)

Roberto Santilli, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Card),

Malpensa (VA)

Gabriela Seiler, DVM, Dipl ECVDI, Dipl ACVR,

Università di Pennsylvania, Philadelphia, USA

Giliola Spattini, Med Vet, Reggio Emilia

ISTRUTTORI

Luca Benvenuti, Med Vet, Lucca

ISCRIZIONE

Partecipazione a numero chiuso (36)

QUOTE

Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20%

Non soci: € 850,00 + IVA 20%

Professione 28-2007 23-07-2007 12:43 Pagina 14

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 28

N elle vacanze e nei viag-gi estivi aumenta il pe-ricolo di incorrere in

problemi legati all’alimentazione. Quei dolori addominali, con più omeno rialzo febbrile, diarrea o vo-mito, che talvolta condizionano lenostre ferie, spesso attribuiti ad “in-fluenze intestinali” o a “colpi di fred-do”, possono essere in realtà dovu-ti a intossicazioni o tossinfezionicausate dal consumo di alimenticontaminati da tossine o microrga-nismi (batteri, virus, protozoi). Come difendersi? Il dottor Barto-lomeo Griglio, medico veterinariodell’ANMVI che si occupa di con-trollo degli alimenti di origine ani-male, riassume alcuni consigli ri-portati dalle agenzie internaziona-li (OMS, European Food SafetyInformation Council, ecc…) e dif-fusi con la campagna sulla sicu-rezza alimentare organizzata dal-l’Asl 8 di Chieri. Il primo consiglio è quello di ac-quisire informazioni sul Paese do-ve si svolgerà la vacanza: il climaed il livello di sviluppo economicospesso condizionano il livello igie-nico dei cibi. In generale, le precauzioni da a-dottare sono le seguenti:• se non vi sono precise garanzie

occorre consumare bevandeconfezionate, aperte al momen-to (per evitare la tentazione deigestori di allungare o riempirele bottiglie con acqua “locale”)escludendo l’aggiunta di ghiac-cio (il freddo non uccide i bat-teri!) e le verdure crude; anchei denti andrebbero lavati conacqua minerale o bollita;

• evitare le carni o i prodotti itticicrudi o poco cotti (un recentelavoro dell’Istituto Superiore diSanità ha evidenziato anche inItalia, nelle cozze dell’Adriatico,la presenza del virus dell’Epati-te A, facilmente distrutto dallacottura ma pericolosissimo neimolluschi consumati crudi) e iformaggi freschi prodotti conlatte non pastorizzato;

• evitare di consumare cibi nonconservati correttamente: gli a-limenti cotti devono essere te-nuti caldi (sopra i 60°C) quellifreddi sotto i 10° C;

• valutare il livello igienico dei ri-storanti: la pulizia dei locali edella toilette, l’igiene del perso-nale e delle stoviglie, l’esposi-zione dei cibi che, nei self-ser-vices, deve avvenire a tempe-ratura corretta ed in banchi do-tati di pareti trasparenti ad unaaltezza tale da garantire la pro-tezione da colpi di tosse o star-nuti degli avventori, con posa-te, disponibili per ogni singoloprodotto, dotate di un manicosufficientemente lungo da evi-tare contatti delle mani con l’ali-mento, sono indicatori di affida-bilità; nel caso di gravi carenze,cambiare il ristorante o segna-larlo, nel caso ad esempio di

villaggi vacanze, alla direzioneed al tour operator.

È importante inoltre porre partico-lare attenzione, a causa di una mi-nor resistenza delle difese immu-nitarie, alla alimentazione deibambini, delle donne in stato di

gravidanza e degli anziani.E se si manifestano problemi ga-stro-enterici? “Nella maggior par-te dei casi i sintomi si risolvonospontaneamente in pochi giorni -afferma il dottor Walter MarroccoMedico di Famiglia FIMMG - è im-

portante, soprattutto nei bambini,prevenire la disidratazione som-ministrando abbondanti bevandenon gasate a temperatura am-biente ed eventualmente specificiintegratori e probiotici (da acqui-stare in farmacia), adottando una

alimentazione a base di riso, fettebiscottate, pane tostato, banana,mela e carni bollite. Se i problemi si protraggono è op-portuno ricorrere a strutture medi-che”. Buone vacanze ■

15

Viaggi e vacanze sì… ma attenzione alla sicurezza degli alimenti

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007SI.CUR.A.

a cura di Bartolomeo Griglio*,

Walter Marrocco**

*ANMVI, **FIMMG

Professione 28-2007 23-07-2007 12:43 Pagina 15

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 28

S ulla base di una notadella DG-SANCO firmatadal Responsabile An-

drea Gavinelli ed emessa a finegiugno, il Ministero della Salute,considerando definitivamentechiusa la questione delle “vacchea terra” ha richiamato gli Assesso-rati della Sanità delle Regioni allapuntuale applicazione del Rego-lamento CE n. 1/2005.Il regolamento 1/2005 all’allegatoI, capo I, punto 1 stabilisce infattiche non può essere trasportatonessun animale che non sia ido-neo al viaggio previsto, né le con-dizioni di trasporto possono esse-re tali da esporre l’animale a lesio-ni o sofferenze inutili. Al punto 2dello stesso allegato chiarisceche non sono idonei al trasportogli animali che presentino lesionio problemi fisiologici, in particola-re tale condizione di non traspor-tabilità è prescritta per quegli ani-mali che non sono in grado dispostarsi autonomamente senzasofferenza o di deambulare senzaaiuto, se presentano una feritagrave o un prolasso, se sono fem-mine gravide che hanno superato

il 90% del periodo di gestazioneprevisto ovvero che hanno parto-rito durante la settimana prece-dente.L’applicazione del Regolamento e-ra stata contestata in Italia dallaLAV che aveva evidenziato e por-tato all’attenzione dell’opinionepubblica irregolarità presso alleva-menti, mercati bestiame e macelli. “Gli animali sofferenti non posso-no essere trasportati al macello” èla posizione espressa dai mediciveterinari di AIVEMP e della SI-VAR e portata all’attenzione delMinistero della Salute dall’ANMVIche ha però evidenziato come al-l’atto pratico, tuttavia, i medici ve-terinari devono confrontarsi con lacomplessità, legata ad aspetti sa-nitari ed economici, della gestio-ne degli animali a terra. Comples-sità che appare particolarmentecritica per quelle Regioni in cui lavalutazione sulla trasportabilitàdell’animale non deambulante èstata delegata ai veterinari liberoprofessionisti chiamati di fatto adimporre l’attuazione di una normaa carico dell’allevatore. “In attesa di un chiarimento daparte della UE al quesito postodal Ministero della Salute - affer-ma Bartolomeo Griglio, Vicepre-sidente dell’AIVEMP - i medici ve-terinari si sono resi disponibili adutilizzare le proprie competenzeper consentire il trasporto di ani-mali non deambulanti al macelloriducendo al minimo le sofferen-ze. Oggi questo non è più possi-bile e pertanto gli animali non ingrado di spostarsi autonomamen-te, che non presentino situazioni

di urgenza tali da giustificare lamacellazione in allevamento, de-vono essere abbattuti ed inviati al-la distruzione così come già av-viene in gran parte degli altri Pae-si che hanno istituito programminazionali basati anche sul sup-porto economico all’allevatore”.Anche in Italia, le Associazioni deiproduttori hanno espresso la ri-chiesta di prevedere un contribu-to per gli allevatori che, abbatten-do gli animali in allevamento, do-vranno far fronte ad ulteriori spe-se per l’eutanasia e lo smaltimen-to delle carcasse. Sollecitiamo una linea comune trale Regioni - chiede Marco Colom-bo, Presidente SIVAR - che portiad uniformare le modalità operati-ve e l’attribuzione delle compe-tenze di applicazione della normaevitando le attuali difformità traRegioni e ASL. Pieno accordo tra le 2 associazio-ni sulla necessità di individuaremodalità di supporto agli allevato-

ri anche mediante l’impiego, co-me avviene già in alcune Regionio Stati Membri, di apposite poliz-

ze assicurative o fondi vincolati(diritti sanitari versati dai macelli)provenienti dal settore. ■

16

Vacche a terra, proposta AIVEMP-SIVARUniformare le modalità operative e tener conto dei risvolti economici del benessere animale

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007DALLE ASSOCIAZIONI

Per il “Veterinario Convenzionato”e “Aziendale”

L ’AIVEMP e la SIVAR propongono quattro importanti momentiformativi per Medici Veterinari realizzati con la Regione Lom-

bardia nell’ambito di un importante progetto internazionale che vedecoinvolti vari paesi europei, in particolare i paesi dell’est, ultimi entratinella UE. I corsi proposti, della durata di tre giorni ed organizzati a Cre-mona a Palazzo Trecchi, sede delle due associazioni, sono gratuiti pertutti i veterinari italiani per il contributo della Regione Lombardia. Ve-dranno coinvolti numerosi ed importanti relatori italiani e stranieri. I temiscelti sono di grande attualità. L’avvio è previsto a partire da settembre2007. Il primo corso proposto dall’AIVEMP (14/16 settembre) è sul te-ma del “Veterinario Convenzionato”, figura professionale da poco rego-lamentata con un contratto nazionale e sempre più diffusa in tutte le re-gioni. Quello proposto dalla SIVAR (20/22 settembre) è invece su “Il Ve-terinario Aziendale per la sicurezza alimentare e l’epidemiosorveglian-za”. Di Veterinario Aziendale si parla da anni, sempre più si sente la ne-cessità di una definizione e di una formalizzazione di questa figura chepotrebbe avere un ruolo molto importante per la sicurezza alimentare agaranzia del rispetto di tutte le procedure normative previste nella ge-stione delle strutture zootecniche. Si proseguirà poi nei mesi di ottobree novembre con altri due appuntamenti: dal 3 al 5 ottobre si terrà il cor-so AIVEMP “Il Veterinario di Sanità Pubblica: dall’ispezione di prodottoal sistema degli Audit (in applicazione dei Regolamenti europei854/2004 e 882/2004” mentre dal 7 al 9 novembre si parlerà di benes-sere animale nel corso promosso dall’AIVEMP dal titolo “La sfida euro-pea del benessere animale: The Community Action Plan on the Protec-tion and Welfare of Animals 2006-2010”. Ciascun percorso formativoviene realizzato con la supervisione e il contributo didattico di un Comi-tato Scientifico - formato da esperti nelle discipline medico-veterinariedi riferimento - e da docenti di provenienza nazionale ed internazionale(Francia, Inghilterra, Austria, Polonia, Romania e Olanda). Per informa-zioni www.aivemp.it - www.sivarnet.it.

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IL VETERINARIO DI SANITÀ PUBBLICA:

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corso l’11 ottobre“Progettazione, implementazione e valutazione dei sistemi di autocon-trollo igienico-sanitario nelle imprese alimentari e mangimistiche”. Èquesto il titolo del corso che sarà organizzato dall’AIVEMP a Sondrio ilprossimo 11 ottobre. Ai partecipanti saranno fornite le conoscenze suiprincipi e le modalità di corretta progettazione, applicazione e valuta-zione dei sistemi di autocontrollo igienico-sanitario negli stabilimenti a-limentari o mangimistici, uniformando i comportamenti degli operatorisanitari nella valutazione dei sistemi di autocontrollo. Relatore del cor-so il collega Andrea Cereser, Veterinario Dirigente Istituto Zooprofilatti-co delle Venezie. L’incontro sarà libero e gratuito per tutti i medici vete-rinari interessati. Certificazione ECM riservata ai soci AIVEMP e SIVARin regola con la quota associativa per l’anno 2007 e ai Veterinari iscrittiall’Ordine di Sondrio. Il programma della giornata e la scheda di ade-sione sono scaricabili on line al sito dell’associazione (www.aivemp.it). Per ulteriori informazioni: 0372/40.35.41.

Professione 28-2007 23-07-2007 12:43 Pagina 16

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 28

Altro chescalone!Cari colleghi,in questi giorni sia i telegiornaliche le prime pagine delle princi-pali testate giornalistiche non fan-no altro che parlare di riforma pre-videnziale e di scalone.Insomma per farla breve con lariforma approvata dal precedentegoverno a partire dal primo gen-naio 2008 l’età pensionabile è sta-ta portata dai 57 ai 60 anni d’età .Una parte dell’attuale esecutivo,la cosiddetta sinistra radicale e u-na parte del sindacato si oppon-gono al cosiddetto scalone, ovve-ro vogliono un passaggio più gra-duale e l’utilizzo quindi di una par-te delle risorse del famoso “ teso-retto” per una nuova riforma. E noi giovani veterinari? A frontedi cospicui versamenti nella no-stra cassa previdenziale dopoquanti anni potremo andare inpensione e con quale contribuzio-ne poi?Angeletti (Luigi Angeletti, UIL ndr)

da poco ha indicato nella lista deilavori usuranti oltre gli operai, ibaristi, gli infermieri, i vigili delfuoco, i carabinieri ecc... in quan-to categorie di lavoratori impe-gnate in turni notturni o festivi, eche dire allora di noi turnisti dellecliniche veterinarie costretti a la-vorare anche 24 ore di seguito,naturalmente in nero, spesso acapodanno, pasqua, ferragostoecc...Lascio a voi questo spuntodi riflessione.A presto

Dott. Stefano Giua

Caro Collega, è proprio così, si assiste alla cor-sa al lavoro usurante. Però noi la-voratori privati, autonomi, siamoun’altra cosa. Se ci segui avrai let-to il mio intervento sulla questionedel lavoro in veterinaria, cosapenso e cosa suggerisco. Avraianche letto che incoraggio i Col-leghi ad intervenire e a portare te-stimonianze. Qui aggiungo soloche non confonderei, anche se miè chiaro il senso della tua provo-cazione, il lavoro usurante (situa-zione gravosa ma legale) con lo

sfruttamento (situazione illegale).E inoltre permettimi di spezzare u-na lancia nei confronti del nostroEnte di previdenza che oltre a ga-rantirci la pensione è capace,proprio facendo leva sull’autono-mia che gli è propria, di ottimizza-re le risorse economiche e legisla-tive per agevolare chi inizia, chi èin corso d’opera e chi smette laprofessione. Credo che una rapi-da visita al sito enpav.it possadarti interessanti conferme. Cedo la parola.

Carlo Scotti

17laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007

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LETTERE AL DIRETTORE

@

Io non vorrei mangiare lesfogliatelle con la crema agli

staffilococchi che tempo fa hofatto sequestrare.

Raffaele Guariniello, magistrato

Premio GiancarloGeri - Ed. 2007

È istituito per l’anno 2007 ilPremio “Giancarlo Geri”

per una tesi di laurea nelle di-scipline zootecniche. L’ammon-tare del premio è di 1.500 euro.Possono partecipare all’asse-gnazione del Premio i laureatidei corsi quinquennali e dellelauree specialistiche delle Fa-coltà di Agraria e Medicina Ve-terinaria che abbiano discussole tesi in discipline zootecnichedopo il 1 gennaio 2006; il termi-ne per la presentazione delledomande è fissato per il 31 ot-tobre 2007. Le domande do-vranno essere inoltrate all’Acca-demia dei Georgofili, Logge Uf-fizi Corti, 50122 Firenze, com-plete di nome, cognome, luogoe data di nascita, domicilio, co-dice fiscale, numero telefonico.La domanda dovrà essere cor-redata da curriculum studiorum,copia del certificato di laurea, n.3 copie della tesi, nonché di-chiarazione da cui risulti che illavoro non è stato premiato inaltro concorso (i documenti nonsaranno restituiti); la Commis-sione giudicatrice del Premiosarà designata dal ConsiglioAccademico. Il Premio sarà as-segnato, ad insindacabile giu-dizio della Commissione, all’e-laborato che sarà ritenuto piùmeritevole; la premiazione av-verrà in una pubblica adunanzache si terrà presso l’Accademiae la cui data sarà tempestiva-mente comunicata al vincitore.Il bando viene diffuso con l’invioalle Facoltà di Agraria e Medici-na Veterinaria ed ai relativi Ordi-ni Professionali. Il Premio, in ri-cordo del Prof. Giancarlo Geri,promosso dalla moglie, si pre-figge di stimolare nei giovanilaureati la passione per lo stu-dio e la ricerca scientifica nelcampo delle produzioni animali.

Professione 28-2007 23-07-2007 12:43 Pagina 17

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 28

18 laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2007CALENDARIO ATTIVITÀ

INCONTRO MACROREGIONE CENTRALE SIVE LAMINITE E RADIOLOGIA DIGITALE: VECCHI PROBLEMI E NUOVE SOLUZIONI - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: IV PARTE - CHIRURGIA TORACICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP / E.V. IN COLLABORAZIONE IL VETERINARIO CONVENZIONATO CON IL SSN - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM:CON REGIONE LOMBARDIA Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537

- E-mail: [email protected] SIVAR/E.V. IN COLLABORAZIONE IL VETERINARIO AZIENDALE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’EPIDEMIOSORVEGLIANZA -CON REGIONE LOMBARDIA Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli -

Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected] SIVE CORSO BASE DI EMBRYO TRANSFER - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona e San Daniele Po (CR) -

Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel.+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) NELLA PRATICA CLINICA - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO L’OCCHIO DOLENTE - Park Hotel Villa Fiorita, Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Hotel Campanile - Rivoli IN COLLABORAZIONE CON SOVEP (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segrete-

ria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC ANESTESIA: IV PARTE - ANESTESIA E SISTEMA NERVOSO - TERAPIA DEL DOLORE - COMPLICAN-

ZE IN CORSO DI ANESTESIA - EUTANASIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Ri-chiesto Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SIVE CONCETTI APPLICABILI DI DERMATOLOGIA EQUINA PER IL VETERINARIO PRATICO - Palazzo Trec-chi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segrete-ria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Novotel Caserta Sud, Caserta - Strada Statale,87 Sannitica - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC APPROCCIO E GESTIONE PRATICA DELLA LEISHMANIOSI - Holiday Inn Cagliari, Cagliari - Viale IN COLLABORAZIONE CON ASVAC Umberto Ticca - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -

Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected] SIARMUV L’ANESTESIA NEI PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIE EPATICHE E RENALI - Centro Studi SCIVAC, Cre-

mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO CRITERI DI VENDITA DI UN SERVIZIO AL CLIENTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - DI PRACTICE MANAGEMENT ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -

Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI ED EFFETTUA-RE UN’ADEGUATA TERAPIA. - Hotel Internazionale, Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: Rich. Ac-cr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP/EV IN COLLABORAZIONE IL VETERINARIO DI SANITÀ PUBBLICA: DALL’ISPEZIONE DI PRODOTTO AL SISTEMA DEGLI AUDIT (INCON REGIONE LOMBARDIA APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI 854/2004 E 882/2004) - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona -

ECM: Rich. Accr. - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE: IV PARTE - LA GESTIONE DEL CLIENTE E DEL PAZIENTE E LA PREVENZIONE

COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR VALLE D’AOSTA PATOLOGIE DEL GIOVANE VITELLO - IZS Piemonte, Ligura e Valle D’aosta (Quart) - Regione Amerique,7/g - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione ScientificaSIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC PATOLOGIE OSTRUTTIVE DELLE VIE RESPIRATORIE: VIVERE CON UN FILO D’ARIA - Sheraton Pado-va Hotel Conference Center, Padova - Corso Argentina, 5 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazio-ni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SINUV PATOLOGIE OSTRUTTIVE NON ONCOLOGICHE DELLE VIE URINARIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Spe-cialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA LA GERARCHIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA FRIULI VEN. GIULIA COMPAGNIA - “Il Quadrifoglio srl” Ronchi dei Legionari - Gorizia - Via Staranzano, 23 - ECM: 4 Crediti - Per

informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Matera - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Palermo - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DERMATOLOGIA: IV PARTE - TERAPIA IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO: APPRENDI-MENTO BASATO SUL PROBLEMA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: VI PARTE - ECOGRAFIA AVANZATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON CORSO REGIONALE SICILIA - CHIRURGIA NEI PICCOLI ANIMALI - Istituto Zooprofilattico sperimentale DELEGAZIONE SCIVAC SICILIA della Sicilia, Ragusa - c/a Nunziata km 1.3 S.P 40 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Moni-

ca Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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A quale temperatura di refrigerazione deveessere conservato il latte in aziendasecondo il Reg. 853/2004?

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