Ws berti 21giu12
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Corso di Alta Formazione
“PROGETTAZIONE PARTECIPATA PER LOSVILUPPO
SOSTENIBILE DEI TERRITORI RURALI”
WORKSHOP SU
METODI, STRUMENTI E PROPOSTE PROGETTUALI
Giaime Berti
Attori e territorio:
dinamiche reticolari e partecipazione per lo sviluppo rurale sostenibile
Associazione Italiana per la Partecipazione Pubblica
“If you have seen one rural place, you have seen on e rural place” (OECD, 2006)
Nuove aree
suburbane
Nuove aree
rurali
svilupporegressione
Aree
periferiche
Aree a
specializzazione
agricola Aree
disarticolate
Rilevanza
dell’agricoltura in
termini quantitativi
Relativamente
basso
Dreamland
Relativamente
alto
Traiettoria
della
transizione Van der Ploeg et. al. (2008)
Dalla “national farm” alla campagna differenziata
Campagna differenziata
•diversità territoriale,
•plurisettorialità economica,
•multifunzionalità dell’agricoltura, •complessità sociale che sorge dal disgregarsi della comunità agricola e dalla ricomposizione di networks sociali differenziati
Capitale
territoriale
Assemblaggio
di Actor Network
Capitale territoriale è configurato,
costruito e moblilizzato da differenti
costellazioni di network ibridi attraverso
cui gli attori locali e extralocali
Differenziazione
Il web rurale
Lo spazio rurale e la ruralità sono il risultato della costruzione di
identità socio-spaziali differenti, basate su un insieme di valori culturali, sociali e
morali che sono il risultato dell’interazione politica, economica e sociale di attori e pratiche
spazialmente diversificate.
La ruralità, quindi, non è un dato oggettivo ma il risultato una co-
costruzione (umana-non umana) sociale (Murdoch, 2003) in cui la
componente soggettiva ha un ruolo decisivo in quanto è attraverso l’azione sociale
che si sviluppano i processi di “concatenamento” (Deleuze e
Guattari, 2006) attraverso cui sono assemblati elementi materiali,
flussi relazionali, risorse immateriali, valori, simboli, identità, network, pratiche
economiche-sociali, componenti interne ed esterne, beni, persone, animali, elementi naturali,
nella costruzione della specifica ruralità.
La ruralità come costruzione sociale
Lo stock di risorse (materiali e immateriali) specifiche di un luogo, disponibili per
coloro che vi lavorano e vivono.
Queste risorse sono beni comuni (“common goods”) fruibili dalle persone che
appartengono a quella specifica comunità rurale e che sono disponibili per essere
mobilizzati in progetti (Ventura et. al., 2008; p. 160).
CAPITALE
TERRITORIALE
Capitale
economico
Capitale sociale
Capitale
istituzionale
Capitale
culturale
Capitale umano Capitale
ambientale
Capitale
Simbolico
Capitale Territoriale
“The national structures have given way to a complex constellations of
networks in countryside location” (Murdoch, 2006; p. 175)
National
Farm
Global Agro-food
chainNetwork verticali
Sistemi territoriali Network orizzontali
Campagna
differenziata
“Networks constitute a new morphology of our societies “ (Castells, 2000;
pg. 500)
University
Slow food
La ruralità a rete
Al fine di perseguire i propri obiettivi gli attori devono coinvolgere altri
attori, la rete è pertanto
-una forma organizzativa per la promozione di azione congiunta
-che risulta dai collegamenti
-che si stabiliscono tra una varietà di attori eterogenei (Gree et al., 1999; p.
779)
-per creare e mobilizzare risorse (Brunori,2003)
-al fine di perseguire i propri scopi.
La rete e gli attori
Hay (1998) definisce i networks sono alleanze strategiche costituite attorno ad una agenda comune (discussa e dinamica) che si basa su reciproci vantaggi derivanti dall’azione collettiva
La governazione rurale come sistema di coordinamento
reticolare per la costruzione di agende strategiche comuni
L’agenda strategica collettiva lo Statuto del Consorzio di Zeri :
•Dall’azione individuale all’azione collettiva (la creazione del Consorzio)
•Nicchia biologico-sociale dell’allevamento:
• razza ovina autoctona (standard di razza)
• tecniche di allevamento estensive e no OGM
• perimetrazione aperta” della zona di produzione
•Costruzione di un macello a Zeri;
•Nel passaggio dall’allevamento finalizzato alla sola produzione di carne alla valorizzazione
di tutta la “filiera”
•Nella promozione della cultura e dell’arte del fare locale;
•Nella costruzione di relazioni con network esterni
•Nella realizzazione della sagra della pecora Zerasca
Agende strategiche collettive: il caso di Zeri
Bene comune
PARTECIPAZIONEco-decisione e inclusione
DELIBERAZIONE
partecipazione deliberativa
La costruzione di agende strategiche comuni e la
prospettiva della “partecipazione-deliberativa”
ARENE DELIBERATIVE:
metodologie, metodi e strumenti attraverso cui dei facilitatori
accompagnano il dialogo tra i partecipanti
La Regione Toscana è il primo “governo” ad aver adottato una
legge sulla partecipazione (LR 69/2007) la cui struttura si
articola intorno a tre assi:
a)dibattito pubblico regionale;
b) sostegno e supporto ai processi locali di
partecipazione;
c) Partecipazione all’attività normativa della Giunta e alla
programmazione(Floridia, 2007).
La riflessione teorica si ricongiunge alla realtà. La LR 69/2007
Dibattito Pubblico regionale
VillaggiovacanzeRobinsonClub 200appartamenti 430
AlbergoIberhotel 10.500mq 240
VillaggioSanPietro(Casiscala) 67alloggi per un totaledi1.2000m2. 268
VillaggioStarnino 43alloggi per un totale di 8.000m2 172
VillaggioSulLago 12 alloggi per un totale di 3.000m2 48
VillaggiodellaPollonia 28 alloggi per un totale di 5.500m2. 112
Centrobenessere(nelborgo)
Centrocongressi(nelborgo)
GolfClub
appartamenti,botteghe,bar eristorantin e gl iedifici all’interno del borgo
piscine
INVESTIMENTO 250 milioni di Euro da parte di TUI s.p.a
Castello Mediceo
di Cafaggiolo
«PROGETTAZIONE
PARTECIPATA»
Corso di Alta Formazione
“PROGETTAZIONE PARTECIPATA PER LOSVILUPPO
SOSTENIBILE DEI TERRITORI RURALI”
Processi locali di partecipazione
Progetto “Custodia
del Territorio”
convenzioni con alcune aziende agricole del territorio affidandogli l’attività
di sorveglianza, monitoraggio e primo intervento su una parte del reticolo
idraulico anche con l’obiettivo di farli acquisire specifiche conoscenze e
professionalità tali da farle diventare anche dei punti di riferimento per l’ente e la
comunità locale nel suo complesso.
Fermato ?
Proseguito?
Esteso?
«PROGRAMMAZIONE
E GOVERNAZIONE
DELLE AREE RURALI
DI TIPO
PARTECIPATIVO».
Partecipazione all’attività normativa della Giunta e alla programmazione
L’intervento della legge 69/2007 a modifica della l.r. 49/1999
sulla programmazione:
1. l’obbligo di destinare una quota delle risorse disponibili dei
piani e programmi regionali per processi partecipativi e questa
quota deve essere determinata “in misura adeguata a
garantire il loro efficace svolgimento” (l.r. 49/1999 art. 10 co. 2
bis).
• Redazione PSR attraverso un processo partecipativo …. e
la concertazione?
• L.r. 49 ���� principio di sussidirietà istituzionale:
• PLSR delle Prov.
• SISL dei GAL
2. Attivare processi partecipativi per la valutazione ex-ante dei
piani e programmi integrante degli atti di programmazione (l.r.
49, art. 16, co. 2).
Partecipazione all’attività normativa della Giunta e alla programmazione
L’intervento della legge 69/2007 a modifica della l.r. 49/1999
sulla programmazione:
3. Art. 21 – Coordinamento con la l.r. 1/2005 in materia di
territorio.
Urban Sprawl[…]
Gli enti locali possono promuovere le forme partecipative di cui alla presente legge nella
fase di elaborazione degli strumenti della pianificazione territoriale e degli atti di governo
del territorio e precedentemente alla loro adozione, in riferimento sia ai profili statutari sia
strategici
[…]
Grazie
per
l’attenzione