Report WS Innovazione 27.11.13

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Il report del Workshop "Innovazione e trasferimento delle conoscenze nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali", organizzato il 27 novembre 2013 a Palermo dalla Linea PROGETTARE di Capacity SUD come parte del Laboratorio "Piano di sviluppo Rurale verso Europa 2020: valutare e programmare in modo collaborativo ".

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REPORT

Laboratorio Piano di sviluppo Rurale verso Europa 2020: valutare e programmare in modo collaborativo WORKSHOP Innovazione e trasferimento delle conoscenze nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali

27 Novembre 2013 – Viale della Regione Siciliana n°2771 (Palermo)

SOMMARIO

Premessa ........................................................................................................................................................... 1

1 – Il workshop .................................................................................................................................................. 2

2 – La metodologia utilizzata ............................................................................................................................. 3

3 – Analisi S.W.O.T. e analisi dei fabbisogni ...................................................................................................... 4

ALLEGATO I - Elenco dei partecipanti .............................................................................................................. 16

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Premessa

Capacity SUD è un progetto realizzato da Formez PA su incarico del Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP) e finanziato dal Programma Operativo Nazionale "Governance e Azioni di Sistema" (PON GAS).

Ha la finalità di migliorare la capacità istituzionale delle amministrazioni delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza supportandole nella programmazione di interventi che rispondano alle loro esigenze prioritarie e nel rafforzamento delle competenze necessarie per la loro efficace attuazione. La Capacità Istituzionale, Asse del Programma, oltre a fornire un supporto strategico per una gestione maggiormente efficiente dei Programmi Operativi, assume un rilievo fondamentale in prospettiva della programmazione comunitaria nel quadro di Europa 2020.

La linea PROGETTARE di Capacity SUD ha l’obiettivo di sviluppare le competenze delle amministrazioni pubbliche per realizzare politiche di qualità e per attuare un miglioramento organizzativo e gestionale.

Le attività aiutano le persone impegnate nelle amministrazioni a disegnare strategie per la programmazione europea 2014-2020, a progettare nuovi interventi, a realizzare azioni efficaci all’interno delle organizzazioni, a partire da obiettivi condivisi e da risultati attesi.

Tutte le attività si fondano su processi collaborativi che includono diversi attori e che si realizzano con metodologie partecipative. Il lavoro viene co-progettato con le amministrazioni in base alle loro specificità e calibrato in corso d’opera a seconda delle esigenze che emergono e dei contributi che lo arricchiscono.

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1 – Il workshop

Il presente documento rappresenta una sintesi del workshop svoltosi Il 27 novembre 2013, presso l’Assessorato per le Risorse Agricole della Regione Sicilia, inerente alla nuova Programmazione sullo Sviluppo Rurale 2014-2020, il quale è stato gestito con la metodologia Metaplan® e ha avuto tre obiettivi principali:

1. aprire uno spazio partecipativo di confronto e discussione relativamente al tema dell’innovazione e del trasferimento delle conoscenze nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali;

2. condividere ed integrare il semilavorato dell’analisi strategia S.W.O.T. relativa alla Priorità 1 del Regolamento Comunitario per la Programmazione 2014-2020;

3. condividere ed integrare i fabbisogni, identificando al contempo le possibili azioni concrete.

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2 – La metodologia utilizzata

Metaplan® è una metodologia di facilitazione della discussione di gruppo, basata sulla visualizzazione, sviluppata negli anni ‘70 in Germania, e da allora utilizzata con successo in infinite realtà organizzative di ogni tipo e dimensione, per affrontare e risolvere, in forma condivisa, specifici problemi.

Essa consente, infatti, di gestire una discussione di gruppo e raccogliere, selezionare e omogeneizzare i diversi contenuti espressi dai partecipanti (esperienze, opinioni, soluzioni, domande, risposte). L’obiettivo della metodologia è evidenziare i punti di vista di un gruppo di individui su un determinato tema, per arrivare ad un’analisi che consideri le affermazioni di tutti e mantenga la ricchezza delle proposte individuali, portando il gruppo verso un risultato operativo. Il metodo fornisce una versione sinergica e collettiva deterinata dal processo di gruppo.

Con esso è possibile analizzare un problema, mettendone in luce tutti gli aspetti; trovare la sintesi tra posizioni diverse e pianificare le azioni conseguenti, coinvolgendo le persone e definendone i ruoli.

Il Metaplan® è una tecnica per la facilitazione di qualsiasi tipo di processo, basato su pochi semplici concetti:

- Pianificare il contenuto delle discussioni, per concentrare lo sforzo su obiettivi ben configurati e noti in anticipo;

- Visualizzare lo svolgimento delle discussioni, per far sì che ciò che via via viene acquisito sia fissato, e il discorso possa procedere verso gli altri punti in esame;

- Sviluppare il report durante la discussione, ed in modo aperto e collaborativo, in modo che ciascuno dei partecipanti all’incontro abbia piena comprensione e condivisione su quanto discusso, e possa quindi essere responsabile dell’attuazione delle decisioni prese.

Nonostante i principi siano estremamente semplici, la loro mancata applicazione è alla base dell’insuccesso di qualsiasi processo, dalla più semplice riunione alla più complessa attività di progettazione o analisi:

- Tornare più e più volte sullo stesso punto; - Rimettere continuamente in discussione quanto pareva acquisito; - Procedere senza ordine, generando la sensazione che nessun punto possa essere trattato a sé; - Discutere a braccio, senza un disegno che guidi il passaggio da un punto a un altro; - Creare consenso falso o superficiale, compromettendo l’efficacia delle azioni conseguenti; - Non formalizzare quanto discusso, confidando nella memoria e scrupolosità di ciascuno.

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3 – Analisi S.W.O.T. e analisi dei fabbisogni

La giornata è stata aperta con una introduzione di metodo da parte del facilitatore; successivamente è stato chiesto ai partecipanti di presentarsi, in modo che potesse emergere quali attori locali stessero prendendo parte ai lavori: hanno preso parte all’incontro soggetti appartenenti sia al settore pubblico che al settore privato come mostra l’immagine sottostante.

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Sono state successivamente presentati gli obiettivi tematici cogenti del QSC, insieme alla priorità, ed alle focus area da Regolamento CE COM (2011)627 final/2 - art.5, sulla base dei quali è stata impostata la bozza della documentazione che è stata la base di partenza della discussione.

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È stata successivamente illustrata la metodologia relativa all’analisi strategica S.W.O.T. (Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats), un metodo strutturato che consente di condurre un’analisi attraverso l’individuazione di punti di forza e di criticità, intesi come caratteristiche attuali del contesto che si sta analizzando; opportunità e minacce intese invece come aspetti che caratterizzano il contesto sia in termini positivi che negativi e che rappresentano i fattori che possono condizionare quel determinato contesto in futuro. L’analisi S.W.O.T. viene rappresentata sotto forma di matrice su quattro quadranti che descrivono sinteticamente elementi rilevati per ogni aspetto considerato, come mostra l’immagine sottostante.

Incontro tematico: Innovazione e trasferimento delle conoscenze nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali

Palermo, 27 novembre 2013

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Analisi strategica SWOT

Strenghts Forze (punti di forza)

Weaknesses Debolezze (punti di

debolezza)

Identificano aspetti positivi, interni al contesto regionale. Il programma ha la finalità di rafforzarli.

Identificano aspetti negativi, interni al contesto regionale. Il programma ha la finalità di superarli.

Opportunities Opportunità

Threats Minacce (rischi)

Riguardano aspetti positivi ma esterni al contesto regionale, non influenzabili dal programma, ma da cui il progetto stesso può trarre vantaggio.

Riguardano aspetti negativi ma esterni al contesto regionale, non influenzabili dal progetto, ma che il programma stesso deve contrastare o aggirare.

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La discussione ha preso avvio in seguito alla lettura, da parte del facilitatore, di un semilavorato di analisi S.W.O.T., predisposto dal gruppo del Dipartimento Interventi Strutturali per l’Agricoltura e gli attori locali, utilizzato come base per la discussione della giornata.

Tutti gli attori hanno convenuto sul fatto che sia opportuno abbreviare l’analisi, eliminando le ridondanze ed esprimendo in modo più sintetico i concetti.

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Incontro tematico: Innovazione e trasferimento delle conoscenze nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali

Palermo, 27 novembre 2013

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PRIORITÀ 1 - Promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione

nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali

Opportunità Minacce

Strumenti di incentivazione della R&S che promuovono la cooperazione tra operatori della ricerca e imprese.

Nuove forme di incentivazione dell’innovazione basate sulla promozione della domanda dal basso (smart communities, smart cities, social innovation).

Maggiore orientamento del sistema di istruzione verso discipline tecnico-scientifiche.

Progressivo sviluppo e diffusione del mercato di servizi avanzati a supporto dell'innovazione.

Presenza di un quadro normativo (europeo, nazionale e regionale) a sostegno della valorizzazione della biodiversità.

Miglioramento del “clima culturale” pro-innovazione (Crescente diffusione nel dibattito pubblico dell'importanza dello sviluppo sostenibile di un "ecosistema dell'innovazione" con conseguente maggior consapevolezza dei decision maker).

Vantaggio competitivo sempre più basato sull’innovazione.

Maggiore attenzione nei confronti della qualità, sostenibilità e dell’etica delle produzioni.

Reti di cooperazione transnazionale finalizzate allo sviluppo del territorio.

Riduzione progressiva dei fondi ordinari alla ricerca e all’istruzione secondaria e universitaria.

Fuga di cervelli di giovani con istruzione elevata.

Forte capacità di attrazione di investimenti greenfield da parte dei paesi emergenti nei settori a più alto tasso di innovatività e forte capacità di attrazione di risorse umane (talenti) e finanziarie verso investimenti innovativi da parte di altri sistemi territoriali maggiormente attenti alle misure pro start up innovative.

“Delocalizzazione produttiva” verso Paesi in via di sviluppo.

Deperimento del patrimonio collettivo di conoscenze (perdita di core competences) per effetto della diminuzione delle imprese a causa della crisi.

Numero di laureati in discipline scientifiche insufficiente a sostenere processi di innovazione del sistema produttivo basati sulla specializzazione intelligente.

Quadro fiscale non favorevole a stimolare gli investimenti innovativi.

Appesantimenti burocratici derivanti dalla normativa nazionale.

Erosione del germoplasma locale.

Riduzione della fertilità dei terreni per la diffusione di sistemi colturali intensivi poco sostenibili.

Aumento delle emergenze fitosanitarie, ambientali e alimentari.

A partire dal PEI

Parternariato europeo in costituzione

Come si evince dalle immagini sopra, i temi emersi riguardano in particolar modo:

il collegamento poco strutturato e dunque inefficace tra i diversi attori del sistema della ricerca (non solo pubblica ma anche privata), che operano dunque spesso senza ottica di sistema;

la variabilità associata alle diverse mission degli enti di ricerca (che li rendono più o meno direttamente collegati al fabbisogno direttamente espresso dal territorio);

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la rilevante presenza di un patrimonio genetico autoctono, che peraltro si accompagna a importanti saperi locali sui criteri del suo utilizzo (nonostante comunque resti ancora molto da fare in termini di ricerca);

il problema dell’accesso al credito per la realizzazione dei progetti (problema che ormai riguarda sia gli enti privati che i pubblici);

la disponibilità di capitale umano specializzato, effettivamente presente nel settore dell’agroindustria, ma certo non sufficientemente nelle aziende agricole;

la bassa capacità di autodiagnosi delle aziende per quanto riguarda la propria esigenza di innovazione; tuttavia relativamente a questo aspetto è opportuno comprendere se siano le davvero le aziende a dover esprimere in modo immediato il proprio bisogno di innovazione, o se piuttosto ci sia necessità di un intermediario che si occupi di questo aspetto; in questo secondo caso, sarà importante comprendere quali soggetti possano operare come intermediari, considerate

o le criticità associate ad alcuni grossi soggetti ipoteticamente impegnati in tal senso o una possibile disponibilità dei consulenti privati ad essere cooptati a tal fine o la capillare disponibilità delle SOAT, che potrebbero essere proattivamente

coinvolte.

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Si è poi proceduto alla finalizzazione dell’Analisi S.W.O.T.

Tutti gli aspetti emersi relativamente ai punti di forza e di debolezza sono risultati di grande rilevanza ma in alcuni sono stati particolarmente salienti, come ad esempio:

la presenza di un’innovazione troppo spesso “nascosta” e la conseguente necessità di

intercettarla e renderla fruibile;

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innovazione intesa come sistema organizzato: è opportuno procedere alla

riorganizzazione del sistema di soggetti che si occupano di ricerca e il trasferimento di

quest’ultima; relativamente al trasferimento dell’innovazione sono già state avviate delle

esperienze nazionali declinate in chiave locale e sono presenti delle banche dati

(Agritrasfer e Banca della ricerca Agricola), che però non sono direttamente utilizzabili e

poco pubblicizzate, di conseguenza non si conoscono i risultati e comunque i canali di

trasferimento non sono adeguati;

rilevante e diffusa presenza di attrezzature e laboratori che però devono essere messi a

sistema (sono state sviluppate delle esperienze a riguardo, come ad esempio il progetto

“Graceba” ma sono ancora troppo poche).

Per quanto concerne le opportunità e le minacce, un aspetto particolarmente rilevante ha riguardato il fatto che non ci si debba concentrare solo sulle PMI di grandi dimensioni, che già probabilmente sono almeno in parte attive in termini di innovazione, ma soprattutto su quelle di piccole dimensioni. Emerge inoltre che gli attori della filiera innovazione dovrebbero immaginarsi coordinati e il PSR dovrebbe supportare questo processo.

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Nella seconda parte della giornata sono stati presi in esame i Fabbisogni, è stato confermato l’impianto generale di questi ma in alcuni casi sono state introdotte delle modifiche, come illustrano le immagini sottostanti.

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I temi principalmente emersi hanno riguardato:

la precaria qualità delle iniziative progettuali relativamente alla scorsa programmazione (2007-2013), in particolar modo è emerso come sia opportuno avviare dei processi di formazione e informazione rivolte ai progettisti (settore privato), ma allo stesso tempo anche sugli operatori del settore pubblico (non solo sul personale delle SOAT, ma anche

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sul personale dell’assessorato, soprattutto quello direttamente impegnato nella predisposizione e nella attuazione delle Misure) per accompagnarli a sviluppare maggiori competenze e una migliore organizzazione del lavoro per quanto riguarda la redazione dei bandi ed in particolare la definizione dei criteri per la selezione delle iniziative;

l’utilizzo delle SOAT, i cui tecnici dovrebbero avere un ruolo fondamentale nella diffusione delle informazioni e nella raccolta delle esigenze provenienti dal territorio, e per fare questo è opportuno strutturare un meccanismo di rilevazione delle esigenze del territorio (in questo senso è opportuno che gli enti pubblici avviino un più stretto coordinamento della/con la consulenza privata);

la diffusione dell’informazione relativa all’innovazione si può e si deve effettuare in modo più diretto, attraverso l’utilizzo di cataloghi che rendano le innovazioni disponibili più concretamente conosciute e quindi fruibili dall’utenza;

il partenariato deve coinvolgersi più attivamente in alcune fasi di gestione, prima tra tutte nella “lettura preliminare” dei bandi in uscita, per ridurne le ambiguità ed aumentarne così l’efficacia.

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ALLEGATO I - Elenco dei partecipanti

COGNOME E NOME STRUTTURA RUOLO E-MAIL

Albanese Camillo Associazione Regionale Dei Dottori In Scienze Agrarie E In Scienze Forestali Della Sicilia

Agronomo [email protected]

Ammavuta Giuseppe Assessorato Regionale Risorse Agricole E Alimentari - Dipartimento I - Area 2 U.O. 9 - Valutazione E Programmi

Responsabile Unita' Operativa 9 - Valutazione Programmi Comunitari E Regionali

[email protected]

Amore Gabriele Istituto Regionale Del Vino E Dell'olio

Ricercatore [email protected]

Andreozzi Marco Assessorato Regionale Risorse Agricole E Alimentari - Area Iv - Programmazione - U.O.B. 16 Studi, Statistiche E Ricerca

Responsabile Unita' Operativa 16 - Studi, Statistiche E Ricerca

[email protected]

Argentati Federica Distretto Produttivo Agrumi Di Sicilia

Presidente [email protected]

Carimi Francesco Cnr - Consiglio Nazionale Delle Ricerche

Istituto Delle Bioscienze E Biorisorse - Responsabile Sezione Di Palermo

[email protected]

Cavallo Vincenzo Distretto Produttivo Siciliano Lattiero - Caseario

Presidente [email protected]

Cimo'Gaetano Assessorato Regionale Risorse Agricole E Alimentari - Programmazione

Responsabile Ufficio Programmazione Interventi Nel Settore Delle Attivita' Produttive

[email protected]

Di Carlo Marianna Sviluppo Italia Sicilia Spa - Agenzia Regionale Per Lo Sviluppo Economico

Assistenza Tecnica Presso L'assessorato Regionale Delle Risorse Agricole E Alimentari

[email protected]

Di Dio Pietro Irriworks S.R.L. Tecnologie Software Per Irrigazione

C.T.O. [email protected]

Di Miceli Giuseppe Universita' Degli Studi Di Palermo

Ricercatore Dipartimento Scienze Agrarie E Forestali

[email protected]

Fascella Giancarlo Cra - Consiglio Per La Ricerca E La Sperimentazione In Agricoltura

Ricercatore Presso Unita' Di Ricerca Per Il Recupero E La Valorizzazione Delle Specie Floricole Mediterranee

[email protected]

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Ferraro Giuseppe N.A. Agronomo Libero Professionista

[email protected]

Ficani Giovanni Battista Agriconsulting Spa Valutatore Ex Ante Psr 2014 - 2020

[email protected]

Fioremaria Carola Cra - Consiglio Per La Ricerca E La Sperimentazione In Agricoltura

Ricercatrice Unita' Di Ricerca Per Il Recupero E La Valorizzazione Delle Specie Floricole Mediterranee

[email protected]

Geraci Fabrizio Sviluppo Italia Sicilia Spa - Agenzia Regionale Per Lo Sviluppo Economico

Assistenza Tecnica Presso L'assessorato Regionale Delle Risorse Agricole E Alimentari - Area Attuazione

[email protected]

Giambalvo Eloisa Assessorato Regionale Risorse Agricole E Alimentari - Dipartimento Interventi Strutturali In Agricoltura - Area Iv - Programmazione

Funzionario Direttivo [email protected]

Guccione Emanuela Dipartimento Programmazione - Servizio Risorse Umane, Ricerca

Dirigente U.O. B1 [email protected]

Gurrieri Salvatore Societa' Consortile Agraria "La Mediterranea Srl"

Amministratore Unico [email protected]

Lo Tauro Antonio Distretto Del Ficodindia Del Calatino Sud-Simeto

Rappresentante Legale

[email protected]

Mangia Maria Rosa Assessorato Regionale Risorse Agricole E Alimentari - Dipartimento Interventi Strutturali In Agricoltura

Responsabile U.O. [email protected]

Matranga Maria Gabriella

Assessorato Regionale Risorse Agricole E Alimentari - Dipartimento Interventi Infrastrutturali In Agricoltura - Servizio Vi - U.O. 31

Sistemi Informativi Territoriali

[email protected]

Milazzo Rosario Istat Ricercatore [email protected]

Mirto Anna Pia Statistiche Economiche Ambientali - Regione Sicilia

Ricercatrice Responsabile U.O.

[email protected]

Paci Marinella Inea - Istituto Nazionale Di Economia Agraria

Consulente Rete Rurale Nazionale - Postazione Per La Sicilia

[email protected]

Palumbo Massimo Cra - Consiglio Per La Ricerca E La Sperimentazione In

Ricercatore Cra - Acm Centro Di Ricerca Per L'agrumicoltura E Le

[email protected]

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Agricoltura Colture Mediterranee

Paparone Nicoletta Parco Scientifico E Tecnologico Della Sicilia Pst

Responsabile Coordinamento Ricerca E Laboratori

[email protected]

Provenzano Giuseppe Universita' Degli Studi Di Palermo

Docente Dipartimento Scienze Agrarie E Forestali

[email protected]

Rallo Giovanni Ricercatore Universita' Degli Studi Di Palermo

Dipartimento Scienze Agrarie E Forestali

[email protected]

Rapisarda Paolo Cra - Consiglio Per La Ricerca E La Sperimentazione In Agricoltura

Ricercatore Cra - Acm Centro Di Ricerca Per L'agrumicoltura E Le Colture Mediterranee

[email protected]

Ricciardi Gabriella Inea - Istituto Nazionale Di Economia Agraria

Tecnologo Sede Regionale Per La Sicilia

[email protected]

Romano Roberta Assessorato Regionale Risorse Agricole E Alimentari - Dipartimento Interventi Strutturali In Agricoltura - Area Iv

[email protected]

Russo Giuseppe Cra - Consiglio Per La Ricerca E La Sperimentazione In Agricoltura

Ricercatore Cra - Acm Centro Di Ricerca Per L'agrumicoltura E Le Colture Mediterranee - Miglioramento Genetico

[email protected]

Savarino Francesco Distretto Produttivo Siciliano Avicolo

Legale Rappresentante

[email protected]

Savona Paolo Irriworks S.R.L.Tecnologie Software Per Irrigazione

Amministratore Unico [email protected]

Scaccia Alessandra Sviluppo Italia Sicilia Spa - Agenzia Regionale Per Lo Sviluppo Economico

Assistenza Tecnica Presso L'assessorato Regionale Delle Risorse Agricole E Alimentari

[email protected]

Scicchigno Caterina Assessorato Regionale Risorse Agricole E Alimentari - Dipartimento Interventi Strutturali In Agricoltura - Area Iv

Segretaria [email protected]

Sciortino Angela Confederazione Italiana Agricoltori - C.I.A.

Responsabile Servizio Alle Imprese

[email protected]

Siracusa Giuseppe Consorzio "Il Mare In Montagna"

Responsabile [email protected]

Spampinato Domenico Dipartimento Programmazione - Nucleo Di Valutazione E Verifica Degli Investimenti Pubblici

Componente Nvvip [email protected]

Sparta' Giuseppe Assessorato Regionale Risorse Agricole E Alimentari - Dipartimento Interventi Infrastrutturali In Agricoltura - Servizio V

[email protected]

Vacca Monica Agriconsulting Spa Consulente Esperto Per La Valutazione Ex Ante Psr 2014 - 2020

[email protected]

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Vaccaro Alessandra Inea - Istituto Nazionale Di Economia Agraria

Consulente Rete Rurale Nazionale - Postazione Per La Sicilia

[email protected]

Varia Francesca Inea - Istituto Nazionale Di Economia Agraria

Ricercatrice Rete Rurale Nazionale - Postazione Per La Sicilia

[email protected]

Vigliarisi Giovanni Assessorato Regionale Risorse Agricole E Alimentari - Servizio I Tutela Ambiente

Dirigente U.O. 25 Rete Ecologica

[email protected]

Zora Daniela Assessorato Regionale Risorse Agricole E Alimentari - Area Ii - U.O.8 Sorveglianza Programmi Comunitari

Sorveglianza Programmi Comunitari

[email protected]

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Riferimenti

STAFF DI LINEA

Elena Tropeano responsabile di Linea 070 67956202 [email protected]

Donatella Spiga staff di progetto 070 67956246 [email protected]

Emma Maxia staff di progetto 070 67956265 [email protected]

TASK FORCE SICILIA

Angela Clemente [email protected]

Valeria D’Angelo [email protected]

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Il progetto Capacity SUDsviluppa il tema del rafforzamento della capacità istituzionalenella programmazione e gestione dei Fondi strutturali 2014-2020

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