WS 1 Principi Base

61
PRINCIPI DI BASE DELL’ANALISI COMPORTAMENTALE APPLICATA

description

principi di base

Transcript of WS 1 Principi Base

Page 1: WS 1 Principi Base

PRINCIPI DI BASE DELL’ANALISI COMPORTAMENTALE APPLICATA

Page 2: WS 1 Principi Base

ORARIO DELLA GIORNATA

9:00 – 9:30 Questionario iniziale 9:30 – 11:00 Workshop 11:00 – 11:15 Pausa 11:30 – 12:30 Workshop 12:30 – 14:00 Pranzo 14:00 – 17:00 Workshop 17:00 – 17:30 Compiti a casa

Page 3: WS 1 Principi Base

ARGOMENTI:

Cosa significa ABA Le origini dell’ABA Definizione di

comportamento Condizionamento

Classico Condizionamento

Operante Rinforzo

Programmi di rinforzo

Estinzione Punizione Plasmare (shaping) Suggerimento

(prompting) Compiti a casa

Page 4: WS 1 Principi Base

LA STRUTTURA DI QUESTO WORKSHOP Laboratorio di lavoro:

TeoricaEsercitazioni su degli esempi pratici

Auto-Test: SAFMEDS SAY IT DILLE ALL TUTTE FAST FOR ONE VELOCEMENTE PER UN MINUTE MINUTO EVERY OGNI DAY GIORNO SHUFFLED MISCHIATE

Grafico: Standard Celeration Chart 4 weeks.jpg

Page 5: WS 1 Principi Base

ABA? CHE COS’É? CHI L’HA INVENTATA?

L’ABA é:a) Una terapia specifica per individui

con autismob) Intervento educativo precoce ed

intensivoc) Modificazione del comportamento

Chi, secondo voi, é il padre fondatore dell’ABA:a) J.B. Watsonb) B.F. Skinnerc) O.I. Lovaas

Page 6: WS 1 Principi Base

VERO O FALSO?

L’ABA richiede un intervento intensivo e precoce

L’ABA “guarisce” il 47% dei bambini con autismo

L’ABA deve essere fatta uno ad uno L’ABA deve essere fatta almeno tra le

20 e le 40 ore a settimana L’ABA si basa sull’uso dei Discrete

Trials (prove distinte) Il protocollo DAN e l’ABA vanno fatti

insieme

Page 7: WS 1 Principi Base

ANALISI COMPORTAMENTALE ED ANALISI COMPORTAMENTALE APPLICATA

Applied Behaviour Analysis: analisi del comportamento applicata

La scienza per il cambiamento di comportamenti socialmente significativi attraverso la manipolazione di eventi ambientali.

Page 8: WS 1 Principi Base

DEFINIZIONI OPERAZIONALI

COMPORTAMENTO: L’interazione dei muscoli e ghiandole di un organismo e l’ambiente, osservabile e quantificabile.

Perché é importante definire i comportamenti di una persona e non usare etichette riassuntive tipiche della psicologia tradizionale?

Page 9: WS 1 Principi Base

ESEMPI:

Etichette sommarie: Marco é un ragazzo

timido.

Definizioni Operazionali A ricreazione, Marco

tende a stare da una parte guardandosi le mani. Se qualcuno prova a conversare con lui, risponde a monoparole e non reciproca con una domanda.

Page 10: WS 1 Principi Base

ESERCITAZIONE 1:

Prendete in considerazione uno studente con cui lavorate. Identificate due eccessi comportamentali e due deficit comportamentali.

Identificate per ogni problema la soluzione. Esempio:Deficit: Marco legge pochi libriSoluzione: Marco legge piú libri

Esercitazioni WS1.doc

Page 11: WS 1 Principi Base

DEFINIZIONI COMPORTAMENTO: L’interazione dei

muscoli e ghiandole di un organismo e l’ambiente.

AMBIENTE: L’intera costellazione di stimoli che possono influenzare il comportamento

STIMOLO o EVENTO: Un cambiamento osservabile nell’ambiente che puo’ influenzare il comportamento

Page 12: WS 1 Principi Base

IL PEDIGREE DELL’ABA PREVISIONE e CONTROLLO:

Impegno nell’usare una filosofia deterministica. La maggior parte dei comportamenti avvengono per una ragione. Quando possiamo determinarne le variabili di controllo, allora possiamo prevedere il comportamento stesso. Se possiamo controllare le variabili, allora possiamo plasmare il comportamento

Page 13: WS 1 Principi Base

ANALITICA

Analitica: Le decisioni si basano sui DATI. Tutte le decisioni su come un’intervento dovrebbe progredire devono basarsi sull’osservazione e l’analisi dei dati.

Page 14: WS 1 Principi Base

COMPORTAMENTALE

Comportamentale: Il comportamento stesso e le sue relazioni funzionali sono ogetto di studio.

Il comportamento puo’ essere overt (esterno) e e quindi osservabile da altre persone, o covert (interno), comportamento osservabile solo dalla persona che lo manifesta

Page 15: WS 1 Principi Base

APPLICATA

Applicata: Si usano i principi comportamentali di base su comportamenti che hanno valore socialmente significativo per l’individuo.

Il cambiamento generato dall’intervento sará necessario affinché l’individuo possa meglio integrarsi nella sua comunitá circostante ed accedere ai RINFORZI NATURALI.

Page 16: WS 1 Principi Base

TECNOLOGICA

Le procedure vengono chiaramente definite onde permettere a persone con formazione e risorse di replicare gli effetti del trattamento.

Page 17: WS 1 Principi Base

CONCETTUALMENTE SISTEMATICA Le procedure utilizzate si basano sui principi

comportamentali di base, non c’é bisogno di uscire dalla scienza comportamentale per spiegare nuovi fenomeni.

Page 18: WS 1 Principi Base

EFFICACE

I cambiamenti sono significativi, efficienti e cost effective. Gli analisti comportamentali utilizzano procedure per promuovere la generalizzazione e mantenimento del comportamento modficato.

Page 19: WS 1 Principi Base

GENERALE

Le procedure possono essere efficacemente applicate ad individui diversi ed in diversi contesti. Gli effetti sono inoltre estendibili a lungo nel tempo.

Page 20: WS 1 Principi Base

LE ORIGINICOMPORTAMENTISMO

ANALISI COMPORTAMENTALE

SPERIMENTALE

ANALISI COMPORTAMENTALE

APPLICATA

Discrete Trial Teaching

Insegnamento Incidentale

Verbal Behaviour

Precision Teaching

Modello UCLA (Lovaas)

Pivotal Response Training (Koegel)

Denver Model (Rogers)

Page 21: WS 1 Principi Base

PRINCIPIO E METODO

Principio: Descriveremo il processo per cui avviene un

determinato cambiamento comportamentale Metodo:

Descriveremo le tecniche e procedure che sono poi derivate dal riconoscimento dei principi di base per apportare cambiamenti sginificativi

Page 22: WS 1 Principi Base

PROCESSI DI APPRENDIMENTO

Condizionamento Classico:. Sam non é mai stato molto bravo agli

esami o interrogazioni. Ogni volta che il professore annuncia un compito in classe Sam inizia a sentirsi nervoso e a provare nausea

Condizionamento Operante:Sam ha iniziato a studiare regolarmente

con il risultato di raggiungere la sufficienza in quasi tutte le interrogazioni e compiti in classe durante tutto il quadrimestre.

Page 23: WS 1 Principi Base

CONDIZIONAMENTO CLASSICO Stimolo risposta

Generalmente risposte fisiologiche

CONDIZIONAMENTO CLASSICO: Il processo per cui uno stimolo neutro se continuamente associato allo stimolo incondizionale ne elicita la stessa risposta. Chiamato anche condizionamento rispondente o Pavloviano.

“Il solo sentire il trapano del dentista mi fa venire i sudori freddi”

Dovuto ad una malattia congenita, Giovanni ha passato molto tempo in ospedale durante I primi tre anni di vita. Adesso, ogni volta che Giovanni vede un camice bianco inizia a piangere.

Page 24: WS 1 Principi Base

CONDIZIONAMENTO OPERANTE

CONDIZIONAMENTO OPERANTE:Il processo per cui il le conseguenze influenzano la frequenza futura del comportamento

Page 25: WS 1 Principi Base

COMPORTAMENTO OPERANTE

COMPORTAMENTO OPERANTE: qualunque comportamento la cui probabilitá di manifestazione é determinata dalla storia delle sue conseguenze

In parole povere: Movimento da parte dell’organismo che opera sull’ambiente per produrre una determinata conseguenza. Il comportamento avviene in funzione delle sue conseguenze.

Page 26: WS 1 Principi Base

ESERCITAZIONE COLLETIVA: DISTINZIONE DI CONDIZIONAMENTO

1. Affinché possa punire il mio gatto anche quando non gli sono vicina, ho associato lo spruzzo dell’acqua al battito di mani. Adesso anche solo il battito di mani lo fa saltare.

2. Il solo vedere l’insegna del panificio mi fa venire una gran fame

3. Mio figlio non sale mai con I piedi sul divano se io sono in casa

4. QUando insegno un nuovo concetto, elogio ogni risposta piú o meno corretta

5. L’odore del pane appena sfornato mi fa venire l’acquolina in bocca

6. In un gruppo per la perdita di peso, I partecipanti vincono punti per aver perso peso e per ogni esercizio di ginnastica che riescono a completare. Per ogni tot di punti vengono restituiti dei soldi.

7. Dopo il brutto incidente di macchina che ha avuto l’anno scorso, a Elena vengono le palpitazioni ogni volta che sente il rumore di freni.

Page 27: WS 1 Principi Base

LA CONTINGENZA A TRE TERMINI:

Contingenza: la descrizione completa dell’operante specifico

1. Una definizione precisa del comportamento2. Le conseguenze specifiche (gli stimoli che

seguono il comportamento)3. La situazione ambientale in cui si verifica

(eventi antecedenti che precedono il comportamento)

Page 28: WS 1 Principi Base

DUE FORME DI CONSEGUENZE: PENSATE ALLA MATEMATICA! POSITIVA:

Un nuovo stimolo viene presentato, consegnato o aggiunto all’ambiente (POSITIVA)

NEGATIVA:Uno stimolo giá presente viene terminato o

rimosso dall’ambiente

Page 29: WS 1 Principi Base

ESERCITAZIONE 2: Selezionate uno dei comportamenti che

avete descritto precedentemente ed identificate

Il contesto ambientale o stimolo antecedente Il comportamento La conseguenza che produce

Esercitazioni WS1.doc

Page 30: WS 1 Principi Base

RINFORZATORI E PUNIZIONI

RINFORZATORI Conseguenze

contingenti che risultano nell’aumento della frequenza di un comportamento

Metto un euro nel distributore del caffé. Esce il mio caffé. La prossima volta che vorró del caffé usero il distributore

PUNIZIONI Conseguenze

contingenti che risultano nella diminuzione della frequenza di un comportamento

Metto un euro nel distributore del caffé, ma esce del té. Due té dopo, me ne vado. É probabile che la prossima volta che vorró del caffé, non usi piú quel distributore

Page 31: WS 1 Principi Base

RINFORZO: SEMPRE IN SU! RINFORZO o RINFORZAMENTO (principio):

il processo per cui la probabilitá di ricomparsa di un comportamento incrementa se immediatamente seguito da una conseguenza

RINFORZATORE (nome): lo stimolo rinforzante

RINFORZARE (verbo): l’azione di somministrare una conseguenza contingente ad un comportamento che ne aumenta la futura frequenza. Si rinforzano I COMPORTAMENTI e non le PERSONE.

Page 32: WS 1 Principi Base

COME SI APPRENDE UNA RISPOSTA

Antecedente Comportamento Conseguenza

Antecedente Comportamento Rinforzo

Stimolo Discriminativo

Risposta Rinforzo

Page 33: WS 1 Principi Base

IL DOPPIO EFFETTO DEL RINFORZO1. Incrementa la probabilitá che un

comportamento si ripeta

2. Rende l’antecedente stimolo discriminativo (SD). L’SD é correlato con la disponibilitá di un rinforzatore nel caso venga emessa la risposta.

Page 34: WS 1 Principi Base

RINFORZO NEGATIVO E POSITIVO RINFORZO POSITIVO: la

PRESENTAZIONE contingente di un evento che AUMENTA o MANTIENE la frequenza del comportamento

RINFORZO NEGATIVO: la RIMOZIONE contingente di un evento/stimolo che AUMENTA o MANTIENE la frequenza del comportamento

Page 35: WS 1 Principi Base

ESERCITAZIONE 3

Dividetevi in gruppi di quattro. Per ogni scenario stabilite se la conseguenza al comportamento potrebbe diventare STIMOLO RINFORZANTE POSITIVO (Sr+) O STIMOLO RINFORZANTE NEGATIVO (Sr-)

Esercitazioni WS1.doc

Page 36: WS 1 Principi Base

RINFORZATORI PRIMARI

RINFORZATORI PRIMARI: Eventi o stimoli che per virtú della loro

importanza biologica fungono da rinforzatori. Non hanno bisogno di esser sottoposti ad un

processo di condizionamento per diventare rinforzatori positivi

Page 37: WS 1 Principi Base

RINFORZATORI SECONDARI

RINFORZATORI SECONDARI: Stimoli inizialmente neutrali che acquisiscono

capacitá rinforzanti per via della continua associazione a rinforzatori primari od altri rinforzatori secondari giá stabiliti

Page 38: WS 1 Principi Base

COME SELEZIONARE UN RINFORZATORE Chiedere all’individuo stesso o chi per lui Osservazione Test delle preferenze Provare e vedere

Page 39: WS 1 Principi Base

REGOLE PER L’USO DEL RINFORZO

1. Definite il comportamento da incrementare2. Evitate di usare rinforzatori negativi (“ordino

la mia stanza almeno smette di urlare”)3. Stabilite potenziali rinforzatori positivi4. Consegnate il rinforzatore immediatamente5. Consegnate il rinforzatore solo se

contingente al comportamento target6. Se potete, usate rinforzatori secondari7. Individuate rinforzatori naturali che possano

mantenere il comportamento alla fine dell’intervento

8. Monitorate i risultati

Page 40: WS 1 Principi Base

DALL’ACQUISIZIONE AL MANTENIMENTO: SCHEMI DI RINFORZO Schema di rinforzo continuo:

Ogni volta che il comportamento viene esibito, l’individuo riceve il rinforzatore

Schema di rinforzo intermittente:

Il comportamento viene rinforzato ogni tanto

Page 41: WS 1 Principi Base

ESEMPI DI SCHEMI DI RINFORZO

Mettete un euro nel distributore delle bibite, premete il bottone e la vostra lattina esce.

Alla Sig.ra Elisa piace giocare alle slot machine machine talmente tanto che é sempre a chiedere soldi, persino ai figli. Aspetta la grande vincita! Come quando due anni prima vinse €10,000!

Page 42: WS 1 Principi Base

ESTINZIONE

ESTINZIONE: Il processo per cui la non consegna del rinforzatore che fino ad allora aveva mantenuto il comportamento porta il comportamento ad estinguersi

Page 43: WS 1 Principi Base

ESTINZIONE: QUALI TRA QUESTI DUE ESEMPI SARÁ PIÚ RESISTENTE ALL’ESTINZIONE?

Da circa una settimana Silvia va in giro con una Golf nuova di zecca. All’ottavo giorno, la macchina non si accende.

Carlotta gira da una vita con la vecchia Golf di sua madre. La macchina é cosí malandata che spesso si accende dopo cinque tentativi. A volte Carlotta deve addirittura chiedere a suo fratello di aiutarla a farla partire a spinta.

Page 44: WS 1 Principi Base

LA PUNIZIONE

Ricordate che la proprietá di una conseguenza viene determinata dall’effetto che ha sul comportamento.

La punizione: il processo per cui la presentazione o rimozione di eventi contingenti al comportamento ne diminuiscono la frequenza futura.

Page 45: WS 1 Principi Base

DUE FORME DI PUNIZIONE

PUNIZIONE POSITIVA: La presentazione contingente di un evento che DIMINUISCE o SOPPRIME

la frequenza futura del comportamento

PUNIZIONE NEGATIVA: La rimozione/terminazione contingente di uno stimolo che DIMINUISCE o SOPPRIME la frequenza futura del comportamento

Page 46: WS 1 Principi Base

ESERCITAZIONE 4

Dividetevi in coppie. Decidete quali tra questi rappresentano

esempi di punizione o meno. Una volta stabilito questo, differenziate tra punizione positiva e negativa.

Esercitazioni WS1.doc

Page 47: WS 1 Principi Base

LE INSIDIE DELLA PUNIZIONE L’uso della punizione puo’ elicitare aggressivitá Persone e stimoli associati alla punizione

possono anch’essi diventare stimoli punitivi condizionali che evocheranno in seguito risposte di fuga o evitamento

L’uso della punizione NON INSEGNA nessun comportamento nuovo o alternativo a quello punito, semplicemente sopprime un comportamento giá esistente.

L’individuo il cui comportamento viene punito potrebbe copiare il comportamento punitivo

Il rinforzo per chi punisce é talmente alto che potrebbe portare ad un uso eccessivo della punizione

Page 48: WS 1 Principi Base

REGOLE PER L’USO DELLA PUNIZIONE

Selezionate la risposta. Massimizzate le condizioni per una

risposta alternativa appropriata da rinforzare

Cercate di eliminare I vari stimoli discriminativi per il comportamento indesiderato

Selezionate una punizione efficace Applicatelo con la massima intensitá OGNI

volta che si presenta la risposta selezionata, con calma e fermezza

Monitorate l’effetto con la presa dati continua

Page 49: WS 1 Principi Base

UN ESEMPIO: Punire le autostimolazioni vocali di Alexander:

Offerta di un attivitá continua rinforzante contingente all’assenza di autostimolazioni (ascoltare la musica)

L’emissione di una qualunque approssimazione di autostimolazione vocale veniva seguita dal dire “silenzio”, rimozione della musica e consegna di un’attivitá noiosa

Una volta raggiunta stabilitá del comportamento desiderato alla musica sono stati intervallati momenti di lavoro. Nel caso di emissione di vocalizzazioni, veniva ritardata la consegna del rinforzo fino a che non ci fosse stato silenzio per cinque minuti consecutivi.

Programma di generalizzazione

Page 50: WS 1 Principi Base

ESERCITAZIONE 5: Da soli. Per ogni esempio stabilite se la

conseguenza al comportamento é:1. RINFORZO POSITIVO (Sr+) 2. RINFORZO NEGATIVO (Sr-)3. PUNIZIONE POSITIVA (Sp+)4. PUNIZIONE NEGATIVA (Sp-)5. ESTINZIONE

Esercitazioni WS1.doc

Page 51: WS 1 Principi Base

PROMPTING: SUGGERIMENTO PROMPT:

Uno stimolo antecedente che induce una persona ad emettere un comportamento che altrimenti non emetterebbe

In parole povere:Uno stimolo antecedente aggiuntivo che permette di evocare il comportamento target

Page 52: WS 1 Principi Base

TIPI DI PROMPTS: Prompts nella risposta: suggerimenti che

richiedono l’intervento di un’altra persona che evoca la risposta target

Prompts nello stimolo o ambientali: cambiamento nello stimolo (aggiunta o rimozione) che incrementa la probabilitá di risposta

Page 53: WS 1 Principi Base

TIPI DI PROMPTS

Fisico Modello Verbale Gestuali Testuali Risposte precedenti Ritardo nel rinforzo

Posizionali Stimolo stesso

Page 54: WS 1 Principi Base

TRASFERIMENTO DI CONTROLLO DELLO STIMOLO: FADING/SFUMATURA FADING:

La diminuzione/rimozione graduale di uno stimolo antecedente che controlla la risposta.

In parole povere:

Un cambiamento graduale nel livello di aiuto per evocare la risposta target

Page 55: WS 1 Principi Base

REGOLE PER L’USO EFFICACE DEL SUGGERIMENTO E SFUMATURA

1. Definite il comportamento target2. Identificate la strategia di suggerimento3. Stabilite la gerarchia di suggerimento4. Presentate l’ SD5. Date il prompt6. Rinforzate il comportamento corretto7. Trasferite il controllo dello stimolo

sfumando il prompt8. Continuate a rinforzare risposte non

suggerite, o con minor livello di suggerimento

Page 56: WS 1 Principi Base

ESERCITAZIONE 6

Descrivete come insegnereste a Simone, un ragazzo con autismo di diciotto anni, ad apparecchiare la tavola per una persona.

Descrivete come insegnereste a Nicola, un bambino con autismo di tre anni a salutare con la mano

Page 57: WS 1 Principi Base

SHAPING: PLASMARE UN COMPORTAMENTO ASSENTE Avete mai giocato a caldo/freddo? Cosa fanno i genitori quando un bambino

inizia a camminare o a parlare?

SHAPING:

Il processo per cui un nuovo comportamento viene stabilito attraverso il rinforzo differenziato delle approssimazioni successive

Page 58: WS 1 Principi Base

REGOLE PER L’USO DELLO SHAPING

1. Definite il comportamento terminale2. Determinate se lo shaping é la tecnica piú

appropriata3. Identificate il comportamento di partenza4. Identificate i passi dello shaping5. Differenziate il rinforzo per ogni

approssimazione successiva

Page 59: WS 1 Principi Base

ESERCITAZIONE 7:

1. Dividetevi in gruppi di quattro2. Uno di voi sará l’insegnante, l’altro lo

studente, gli altri due gli osservatori3. Durante questo esercizio non potrete dire

nulla4. L’insegnante decide un comportamento

terminale senza comunicarlo allo studente5. Il gioco inizia nel momento in cui lo studente

manifesta una serie di comportamenti casuali6. Lo studente deve rispondere secondo il

principio di rinforzo. Quando l’insegnante fa cenno di SÍ con la testa, quella risposta deve incrementare, fino ad arrivare al comportamento terminale

7. Avete 5 minuti

Page 60: WS 1 Principi Base

COMPITI A CASA:

Mantenimento delle nozioni apprese oggi: 2 osservazioni di mezz’ora di un’atra persona.

Individuare tutte le contingenze a tre termini possibili

Studiate le SAFMEDS per cinque minuti ogni giorno e fate uno sprint di un minuto ogni giorno. Segnate sul grafico le vostre risposte.

Delineate un programma per incrementare un deficit comportamentale del vostro studente

Page 61: WS 1 Principi Base

PER LA PROSSIMA VOLTA Fate un elenco di tutti I comportamenti

problema che presenta il vostro studente. Definiteli in maniera operazionale e non con etichette sommarie

Stabilite una gerarchia di severitá in base all’impatto che il comportamento ha: Sull’individuo a livello fisico e di prevenzione di

apprendimento Sull’ambiente Sugli altri

Sceglietene due: uno medio ed uno severo Per entrambi prendete I dati sul foglio

“analisi funzionale”. Se potete, fate in modo che anche il personale della scuola prenda I dati