Vol 1 guida vivaitaliani

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COME fare l’orto a parete LE GUIDE PRATICHE DI VIVAITALIANI.IT VOL.1

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COME fare l’orto a parete LE GUIDE PRATICHE DI VIVAITALIANI.IT

VOL.1

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Testi a cura di:Valentina Beli e Junio [email protected]

Progetto grafico: Salvo Tuccio

Web developer: Giuseppe Scopelliti

Progetto realizzato dall'agenzia creativaMuddichi.it - [email protected]

INserTo ALLegATo ALLA TesTATA VIVAITALIANI.IT

PICCOLI

SPAZI PER GRANDI

RISULTATISe è vero che non tutti hanno una casa con giardino, è vero che ciascuno di noi può ri-tagliarsi un piccolo angolo di paradiso. è in quest’ottica che nasce il primo volume delle guide pratiche di Vivaitaliani: Come fare un orto a parete. Che sia sul balcone o in una zona luminosa del proprio appar-tamento, chiunque può affondare le mani nella terra e veder crescere i frutti che pre-ferisce avere in tavola. Nella ferma convinzione che chi fa da sé fa per tre e che l’erba del vicino non debba essere necessariamente più verde, Vivaita-liani propone le sue guide pratiche su orto e giardinaggio, sulla buona cucina, il brico-lage e il fai-da-te.

A costo zero e ad oggi elevata ad alto ele-mento di design, da contenitore bistratta-to si è trasformato in elemento principe di scarpiere, librerie e complementi di arre-do. Originalità e risparmio vi aspettano nel prossimo numero.

NeL prossImo VoLume

pag. 4 pag. 6pag. 9 pag. 10

orTo A pAreTe:ecco I modI per reALIzzArLo

erbe AromATIchecome coLTIVArLe e coNserVArLe

LA rIceTTA doLcedeL VINcITore dI mAsTerchef

composTIL coNcIme fATTo IN cAsA

INdIce Verde

I mILLe usI deLLA super cAsseTTA deLLA fruTTA

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dammi una parete e ti farò l'orto

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L’idea del primo orto a parete in un pallet e in al-tri contenitori verticali è venuta in mente ad una ti-zia americana di nome Fern Richardson, esperta di giardinaggio e membra della Garden Writers Associa-tion. I suoi libri “Small Space Cointaner Gardens” e “Small budjet Gardeners” spopolano negli Usa e sono un must per gli appassionati del genere. Nel suo sito lifeonthebalcony.com si trovano tante idee diverse per coltivare in spazi molto ristretti. Rebecca Bray e Britta Riley sono, invece, le prime che nel 2009 han-no messo a punto un sistema di coltivazione verticale realizzato con le bottiglie di plastica nell’ambito di un progetto per sensibilizzare i newyorkesi sull'ecologia e sulla sostenibilità. Noi vi facciamo vedere come far-lo a casa.

Coi pallet- Di pedane ne trovate a bizzeffe per strada, basta farsi un giro. Meglio scegliere quelle non pesantissime. Dopodiché è ne-cessario fissare un tessuto piut-tosto resistente tra una tavola e l’altra -si può optare per un ma-teriale plastico, oppure vanno bene anche dei teli molto spessi e i teli pac-ciamanti neri (che trovate anche da Leroy Merlin).Fissate bene la stoffa - Abbia-te cura di fissare la stoffa anche lungo la parte inferiore e lungo la parete laterale del bancale tra-mite una pistola per graffette: il tessuto va infatti attaccato al le-gno. A questo punto non resta che riempire le varie cavità che si sono create grazie al tessuto e al legno del-le pedane con il terriccio (che avrete miscelato con dell’argilla espansa) e seminare le piantine. Il bancale può essere anche colorato cosicché l’intera struttura, una volta appesa alla parete o appoggiata a una rin-ghiera o a un muro, possa essere anche un originale elemento decorativo. Se sceglierete di piantare o se-minare le cultivar che consigliamo ricordate di piaz-zare i fiori eduli e le fragole in alto, il resto in basso.Con le bottiglie - Le bottiglie di plastica posizionate a testa in basso sulla struttura che decide-rete di costruire, vanno collegate tra loro con dei tubicini che ser-viranno alla circolazione dell’ac-qua in questo singolare orto verti-

cale. Questo sistema sfrutta il concetto di coltivazione idroponica, capace di creare uno spazio verticale ca-pace di garantire la crescita delle piante senza spen-dere tempo per innaffiarle.Drenaggio e innaffiature - Nel tappo della bottiglia dovrà essere effettua-to un foro nel quale verrà inserito il tubo di drenaggio. Il primo po-trebbe essere un tubo in polieti-lene nero, (Ø 16 mm), collegato a un rubinetto (o se siete agricolto-ri 2.0 a un contenitore di raccolta con una piccola pompa che potrà farvi utilizzare sempre la stessa ac-qua) su cui sono inseriti gli innesti e su di essi i microtubi (Ø 3 mm) che finiranno nelle bot-tiglie. Il sistema di drenaggio è quello che riporta la

soluzione nutritiva in eccesso alla vasca di raccolta, oppure - decidendo di sistemare le bottiglie una sotto l’altra - per fare in modo che innaffiano la prima, potrete innaffiare quelle sotto.Dentro le bottiglie – i substra-

ti impiegati nella coltivazione idroponica sono diversi, quali ad

esempio perlite, vermiculite, ar-gilla espansa, pietra pomice, fibra di cocco, lapillo vulcanico, sabbia o ghiaia. Serve a mantenere un

equilibrio idrico costante, trat-tenendo l’umidità, ma anche la-sciando defluire l’acqua in ecces-so. Se siete capitati qui per sbaglio e non siete tipi da fai da te “strong” ma “soft”, pote-te anche acquistare il kit originale a 99 dollari su

windowfarms.com.Con i sacchi di juta o i jeans

Un’altra idea originale è quella di im-bottire i sacchi di juta che potrete chiedere alla vostra torrefazione o i vostri vecchi jeans. Basta cucirli sul fondo e praticare dei fori laterali dentro cui insac-care le piantine. Oltre ai generi di piantine che vi consigliamo in calce alla guida, qui potrete coltivare anche patate, topinambur, zenzero, melanzane

e pomodori. Riempite i sacchi con della terra e ag-giungete dell'argilla per poter formare un’anima centrale di 3/5 centimetri che possa servire a evi-tare i ristagni d’acqua. Fissate con una corda la struttura al muro, alla ringhiera o costruite una base di legno con un due

travi a incrocio come supporto.

AvETE UN’IRREfRENAbILE vOGLIA DI ORTO MA NON AvETE IL TERRENO? SI DIffONDONO SEMPRE DI PIù GLI ORTI A PARETE, L'ULTIMA fRONTIERA DELLA "PASSIONE PER LA ZOLLA" CHE DILAGA IN TUTTA ITALIA. NELLO STIvALE, INfATTI, IL 37% DELLA POPOLAZIONE COLTIvA L’HObby DEL GIARDINAGGIO, CON UNA PREDILEZIONE PER GLI ORTAGGI. ECCO COME “METTERE IN PIEDI” UN ORTICELLO A CHILOMETRI ZERO ANCHE SUL bALCONE

come si fa

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più profumo in casa con le erbe aromatiche

salvia officinalisDal latino salvus ovvero sano.

Pianta perenne che predilige il clima

mite, quindi per-fetta da coltiva-re in balcone ma anche in casa, purché le sia garantito il

ricircolo d’aria. Ama il sole e ne-

cessita di un’ annaffia-tura moderata, è dunque impor-tante evitare ristagni idrici nel terreno che potrebbero provocar-ne la morte. La terra deve avere un ph neutro oppure leggermente calcareo. La fioritura inizia a pri-mavera e si protrae per tutta l’e-state. Al termine di essa è bene potare la pianta per rinforzar-la. Si riproduce per seme e per talea.

basilicoIl nome greco basilikos, ovvero

pianta regale, la in-corona regina tra

le erbe aroma-tiche, con un profumo e un gusto che l’han-no resa imman-

cabile nei piatti della cucina me-

diterranea. Pianta annuale, predi-lige una temperatura elevata che oscilla tra i 20° e i 25°. Tuttavia, se siamo in grado di garantirgli un tasso di umidità elevato, può sopravvivere anche a temperature più basse. Richiede molta acqua purchè si evitino i ristagni idrici. La messa a dimora delle piantine deve avvenire in primavera. Il basiclico fiorisce da giugno a settembre e si riproduce per seme.

prezzemoloDal latino Petroselinum, se assun-to in grandi quantità è velenoso

ma nelle giuste dosi è molto proteico e

riconosciuto per le sue virtù offi-cinali. Predilige una temperatu-ra tra i 15 e i 20 gradi. Tempe-

rature sotto 0°C e sopra 35 °C non

sono tollerate. Predili-ge un terreno leggermente acido e richiede molta acqua. E’ una pianta biennale e, secondo una leggenda popolare, se pianta-to il 4 ottobre (S.Francesco), cre-sce prospero tutto l’anno. La mol-tiplicazione avviene per seme.

Inebrianti e utilissime in cucina, occupano poco spazio e sono facili da coltivare. Ottime dunque per popolare il nostro orto a parete, purché non si verifichino mai ristagni d’acqua. Con foglie e fiori decorativi, sono un primo step per metterci alla prova ed affinare le nostre doti di coltivatore

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origanoPredilige sole, caldo e aria e si svi-

luppa meglio in terre-no asciutto. Sono le

piante che cresco-no in prossimità delle zone ma-rine che hanno la maggiore fra-granza. Si mol-

tiplica per seme, per talea o per divi-

sione della pianta.

mentaFacile da coltivare perché si adat-

ta bene a qualunque temperatura.

Richiede delle an-naffiature regola-ri e generose so-prattutto durante il periodo estivo.

Predilige un ph neutro o anche

leggermente acido (ph 6-7), l’importante

è che il terreno non abbia mai ri-stagni d’acqua. Considerando che i semi hanno una bassa germina-bilità queste piante sono molti-plicate prevalentemente per via vegetativa, tramite la riproduzione di parti di pianta. Fiorisce dalla primavera all'estate e può prose-guire fino all'autunno.

Il momento migliore per raccoglierle è quando la pianta mette i boccioli, momento in cui hanno più aroma e freschezza. Tagliate le erbe al matti-no, perché molti oli es-senziali, nelle più tarde, diventano volatili nell’a-ria calda del giorno.

Per essiccarleDopo averle tagliate, lavate e asciugate con cura, appendetele o stendetele in un luogo asciutto, caldo e venti-lato ma non alla luce di-retta del sole finchè non si sono essiccate (occor-re circa una settimana). Conservatele quindi in vasi di vetro o plastica lontano dalla luce diret-ta del sole.

Per congelarle Lavatele e asciugatele quindi tritatele a mano o con il mixer. Riponete-le quindi in contenitori di plastica e riponeteli nel congelatore.Un modo pratico per conservare le erbe è ag-giungere un pò di acqua nel mixer (abbastan-za da rendere fluide le erbe tritate), e versare il composto negli stampi da cubetti di ghiaccio e quindi congelare. Quando avete biso-gno di aromi per stufati, minestre e salse, non dovete far altro che ag-giungere un cubetto di ghiaccio alle erbe.

COME CONSERVARE LE TUE ERBE AROMATICHE

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NasturziPrediligono posizioni luminose e

soleggiate e un’an-naffiatura regolare

(sebbene soppor-ti brevi perio-di di siccità). Il terreno può essere di qual-siasi tipo purché

mantenuto umi-do. Commestibili in

tutte le sue parti con un sapore agro-piccante. Fiori e foglie, ricche di vitamina C, possono essere aggiunte alle insalate ed i semi, non ancora maturi, si usano in salamoia o sotto sale come i capperi. La moltiplicazione dei nastur-zi avviene con i semi che ver-ranno raccolti dopo la fioritura. La semina può essere fatta in feb-braio-marzo

primulePreferiscono un'esposizione che

abbia il sole solo al mattino o nel po-

meriggio inol-trato oppure a mezz'ombra. Vanno tenute lontane da fonti

di calore o dal

sole diretto. Annaffiare in quantità sufficiente a tener sempre umi-do il terriccio, che preferibilmen-te deve essere costituito da foglie, torba e concime organico. Si mol-tiplicano per seme tra marzo e aprile.

fragoleAggiungono al nostro orto verti-

cale un tocco di colore e infinita bontà. Il

terreno preferito dalle fragole ha un ph che varia dai 5,5 ai 6,5, possibilmente sabbioso e ricco

di sostanze orga-niche. Bisogna an-

naffiarle di frequente evitando i ristagni d’acqua.

Questo piatto unisce menta e basilico con le fragole. Ecco come è possibile utilizzare alcuni degli ingredienti del nostro orto a parete in un unico piatto. vi proponiamo il dessert con cui federico ferrero ha vinto la terza edizione di Masterchef

LA rIceTTAComposta di limoni di Amalfi con crema allo yogurt, menta e basilico

quanto spendiPiante di Fragole Meilland € 5,00Piante Basilico € 1,50 a 2,60Piante Primule da € 0,40 a 0,60Piante Menta € 2,50Piante Prezzemolo € 1Piante Origano € 3,85Piante Nasturzio (Tropaeolum) € 6Piante Salvia € 2,50

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Ingredienti: › mascarpone, 100 gr.› latte› yogurt greco, 150 g› miele di timo, 50 gr.› limoni di Amalfi, 8› menta fresca› basilico› lamponi› fragole› fiori di borragine› cacao, 150 gr.› zucchero, 300 gr.› farina 00, 300 gr.› bacca di vaniglia, 2 gr.› burro, 300 gr.› lievito, 7 gr.› liquore Mastiha di Xios› sale preparazione:

Miscelare la crema inglese, realizzata precedentemente facendo bollire nel lat-te 6 rametti di basilico fresco, con il mascarpone e montare alla frusta. Lasciar raffreddare, incorporare alla miscela 1/3 di yogurt greco e lasciar riposare a circa 4° gradi. Preparare una composta con la polpa dei limoni pelati a vivo e zucchero. Lasciar raffreddare. Preparare un croccante alle grue di cacao unen-do e impastando il cacao, lo zucchero semolato, farina 00, una bacca di vani-glia, burro, sale e lievito. Stendere a uno spessore di 2 mm. tra due carte da forno, infornare a 180° per 25 minuti. Impiattamento: disporre in un fondina la composta di limoni, stemperarla con 3 gocce di liquore Mastiha di Xios o Ar-galà. Aggiungervi menta fresca tritata e sormontare con la crema precedente-mente realizzata. Decorare con una spirale di miele sciolto precedentemente a bagnomaria. Disporre sulla spirale di miele i lamponi, le fragole e i pezzetti di croccante al cacao.

compostsul terrazzoseNzA uN mINImo dI progrAmmAzIoNe NoN è possIbILe oTTeNere uN buoN orTo, scrIVe mArIo howArd IN “L’orTo secoNdo NATurA”. NuLLA dI pIù Vero. dA cosA sI comINcIA? uNA VoLTA decIsI gLI spAzI, e -neL VOstrO casO- pArTIAmo dAL presupposTo che sIANo pochI, bIsogNA peNsAre ALLA composIzIoNe deL TerreNo e ALLo smALTImeNTo dI TuTTI gLI scArTI deL VosTro pIccoLo orTo cAsALINgo. ANche se A pAreTe e moLTo pIccoLo. uN buoN puNTo dI pArTeNzA è IL composT

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Compostaggio domestico significa non solo ottenere periodicamente una piccole dose di terriccio, ma an-che diminuire i rifiuti di casa trasformandoli in hu-mus per le piantine. Con le opportune precauzioni è possibile fare un piccolo compostaggio dome-stico anche sul terrazzo. Fare compostaggio domestico significa gestire una fabbrica biologica dove gli operai sono batteri e fun-ghi che convertono la sostanza organica nei compo-sti chimici più semplici e stabili: sali minerali, acqua e anidride carbonica. Sul terrazzo è bene pensare solo agli scarti di frutta e verdura cruda, fondi di caffè, gusci di uova spezzettati, bucce, foglie sec-che raccolte durante la pulizia del terrazzo stesso; la-sciate perdere gli avanzi umidi di carne, pesce o altri scarti a degradazione lenta, che possono essere gestiti solo in un orto o in giardino di discrete dimensioni. Il composter sul terrazzo può essere anche molto artigianale, come un vecchio secchio munito di co-perchio non ermetico: è importante il coperchio per riparare da eventuali piogge, ma non deve essere er-metico perché il processo di degradazione delle so-stanze ha bisogno dell’aria. Per fare compostaggio sul terrazzo si possono usare anche una cassetta di le-gno abbastanza alta da consentire una stratifica-zione degli scarti organici con abbondante terriccio, o un cilindro fatto con una rete (tipo quella adatta a tenere lontani i conigli che trovate nei negozi di bri-colage) a maglie non troppo larghe posto su un sotto-vaso in cui vi sia uno strato di terra di 15 centimetri o su una cassetta della frutta. I rifiuti organici vanno posti nel composter a strati, alternandoli a terriccio nella proporzione di tre a uno: il terriccio eviterà di attrarre i fastidiosi moscerini della frutta. Il buon compostaggio, che è una cosa abbastanza semplice, ha poche sane regole.La cosa più importante è assicurare nel composter la corretta e costante presenza di ossigeno necessario ai batteri e ai funghi presenti nel terreno e negli scarti. Per agevolare il ricambio d’aria, quindi, non compri-mete la massa degli scarti e rivoltate il materiale di tanto in tanto, soprattutto se è poco poroso. Assicura-tevi che non sia mai troppo bagnato, ma mai troppo secco. Potreste quindi bagnarlo con un nebulizzato-re. Per accellerare il processo di compostaggio potrete anche comprare dei prodotti specifici o farvi dare una mano da qualche lombrico trovato nel terreno.

I pallet e le bottiglie di plastica vanno gratis. Se consideriamo anche che i jeans che utilizzerete saranno quel-li usati, anche quelli potete reperirli a costo zero. Per la struttura coi pallet - Per quanto riguarda il telo pacciamante: quello Bio della Mailland si adatta a qualsiasi coltivazione di ortaggi e frut-ti. È di origine vegetale e completa-mente biodegradabile. Ha una durata di 6 mesi e costa € 8,95 (dimensioni 1,40m x 10m): una confezione basta per tre o quattro pallet.Per l’orto idroponico - Una confezio-ne di tubo di polietilene in rotolo da 5 metri da Leroy Merlin costa € 3,95. Pompa elettrica indoor da adattare alla coltura idroponica: pompa Indo-or 200 da € 10,50 o pompa “Indoor” 23,00 (entrambe da Leroy Merlin).Per il substrato - Terriccio Compo Sana Compo 20 litri, € 7,20. Per l’Ar-gilla espansa va bene la Geolia da 10 litri al prezzo di € 4,70. Entrambi le confezioni possono servire a realizza-re tutte le creazioni consigliate nella nostra guida.

La struttura con il pallet è realizza-bile in due ore se decidete di utiliz-zare le piantine. Anche meno tempo -un’oretta- ci vorrà se utilizzerete i semi. In quest’ultima ipotesi vi con-viene mischiare la terra e l’argilla con i semi delle diverse cultivar (un misto per ogni sezione del pallet). Per l’orto idroponico le cose si complicano: do-vrete prima realizzare i fori nei tappi delle bottiglie e incollare ermetica-mente i piccoli tubicini in politilene. Per quanto riguarda il compost una volta riempito il vostro contenitore ci vorranno quattro mesi almeno per trasformare i resti della vostra spaz-zatura “scelta” in humus per le vostre piantine.

quanto spendi

quanto tempo

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