Voci di Cortina - Ottobre 2006

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Direttore Responsabile: Gianni Milani Proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004 Stampa: Tipografia Printhouse snc Euro 1,40 POSTE ITALIANE s.p.a. SPEDIZIONE IN A.P. -70% - D.C.B. BL 3 Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Anno III numero 29 ottobre 2006 Anno III numero 29 ottobre 2006 Anno III numero 29 ottobre 2006 Anno III numero 29 ottobre 2006 Anno III numero 29 ottobre 2006 Inchiostro spiritoso Il panorama agricolo in Ampezzo Ultime dal Consiglio Comunale Coro Estone ospite del Coro Cortina Alberi sì, alberi no 6 8-11 12 16 A che punto è il progetto del Golf GLI AVVENIMENTI ALL’INTERNO I CITTADINI PARLINO I CITTADINI PARLINO I CITTADINI PARLINO I CITTADINI PARLINO I CITTADINI PARLINO AI POLITICI AI POLITICI AI POLITICI AI POLITICI AI POLITICI Ai genitori con figliolan- za numerosa conviene portare i figli a scuola con l’automobile perché i mezzi pubblici sono troppo costosi. Forse provocatorio, ma schietto e lampante, l’articolo di Sisto Menar- di nell’ultimo numero di Voci ha scos- so i nostri lettori-cittadini. Moltissi- mi ci hanno contattato per conferma- re quanto scritto e per sollecitare “la politica” a proporre delle soluzioni. È un tarlo ormai insinuato nella co- scienza dei residenti: viviamo in un Comune sempre più ricco, ma i resi- denti sono sempre meno: perché la politica comunale non li agevola nel- la vita quotidiana? Perché dobbiamo pagare caro l’ab- bonamento scolastico? L’ingresso in piscina? La sala cultura se organiz- ziamo una conferenza di interesse generale? Perché dobbiamo aspettare e aspet- tare per una ristrutturazione? Perché è un problema aumentare un po’ il volume delle case in diritto di superficie? Perché si deve prenotare l’asilo nido per il bimbo ancora nel pancione? Sono domande semplici, concrete, ter- ra-terra. Non lasciano spazio a tante scappatoie. Nei prossimi mesi i candidati Sinda- co dovranno elaborare i programmi politici. È questo il momento di indirizzare ai protagonisti della prossima battaglia elettorale – Giacobbi, Franceschi, Ghedina, Demenego e chissà chi altro – proposte, aspettative, necessità. Non preoccupiamoci se le segnalazio- ni sono sempliciotte e banali. Spetta agli strateghi della politica tradurle in un progetto articolato e coerente. Non accontentiamoci di un program- ma ideologico – eliminare il traffico, garantire la casa e, magari, combat- tere “la fame nel mondo” – ritrascrit- to nelle consuete soluzioni che si tra- scinano da decenni. Con la scusa della continuità … Senza una forte voce del cittadino ai rappresentanti politici, parleremo ancora per anni di tunnel e di super impianti, portando intanto i figli a scuola in macchina. LE REGOLE E LE DONNE LE REGOLE E LE DONNE LE REGOLE E LE DONNE LE REGOLE E LE DONNE LE REGOLE E LE DONNE Cinzia Ghedina: primo presidente donna Cinzia Ghedina: primo presidente donna Cinzia Ghedina: primo presidente donna Cinzia Ghedina: primo presidente donna Cinzia Ghedina: primo presidente donna dell’istituto regoliero ampezzano dell’istituto regoliero ampezzano dell’istituto regoliero ampezzano dell’istituto regoliero ampezzano dell’istituto regoliero ampezzano di Marina Menardi T alebanampezzan, ri- cordate? Così commen- tava il brillante foglio satirico anonimo “Il Cristallo – la voce della limpidezza”, al- l’indomani della bocciatura della riforma del laudo delle Regole d’Ampezzo, avvenu- ta meno di un anno fa, il 18 dicembre 2005. Assimilando i regolieri agli integralisti isla- mici, lo sconosciuto autore del simpatico giornalino ri- portava anche alcuni detti ampezzani sintomatici della tradizione maschilista am- pezzana, quali:”Ra femenes sa da sta a ciasa”, “Ra femenes es sta ben inze el lieto”. La proposta di riforma del laudo, frutto di un lavoro di anni portato avanti da una commissione presieduta da Cinzia Ghedina, oggi presi- dente delle Regole, propone- va tra le varie di riconoscere alle donne gli stessi diritti de- gli uomini, quindi il diritto di voto in assemblea e la non perdita del titolo di regoliere nel caso di matrimonio con un foresto , cosa invece am- messa per gli uomini. Notizia che fece scalpore non tanto a Cortina, quanto sui quotidia- ni, anche nazionali: le Rego- le negano il diritto di voto alle donne! Le Regole d’Ampez- zo come gli integralisti isla- mici! Oggi i titoli dei giornali tor- nano a parlare delle Regole, e delle donne: svolta storica, una donna presidente – le Regole in rosa, ecc. ecc.. Certo, altrove la notizia non avrebbe fatto tanto scalpore, le donne, per quanto non di certo alla pari degli uomini, occupano spesso spazi istitu- zionali di rilievo. Anche a Cortina abbiamo qualche esempio: da anni Paola Valle è apprezzato Amministratore Unico della soc. SeAm, che si occupa di trasporti e parcheggi comu- nali. Inoltre è recente l’elezio- ne di Elsa Zardini quale pre- sidente dell’Uld’A. Adesso, per la prima volta nella storia, nove mesi dopo la negazione del diritto di voto alle donne, e in seguito ad una situazione di non fa- cile soluzione che ha portato Alberto Lancedelli a rassegnare le dimis- sioni, sarà Cinzia Ghedina a guidare l’antica istituzione fino alla prossima as- semblea. La sua nomina è sta- ta possibile perché non ha fratelli ma- schi e non è sposata. Forse il fatto dovreb- be farci riflettere su alcune decisioni pre- se dalla maggioranza dei regolieri il 18 di- cembre scorso. In fondo, la cultura e la tradizioni vengono comunque in buona parte trasmesse per via materna, essendo la don- na più a diretto contatto con i figli. Un esempio su tutti, la lingua parlata: ci sono perso- ne che portano il cognome ampezzano, ma hanno la mamma foresta, che non par- lano il dialetto, viceversa al- tre con madre ampezzana e padre foresto che parlano il dialetto e conoscono le Rego- le molto meglio di coloro con- siderati de raza. Forse anche le donne ampez- zane dovrebbero avere il di- ritto di dire sì o no all’allar- gamento della pista Tofanina o alla permuta dei terreni per il campo da golf.

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Anno III numero 29 ottobre 2006

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Direttore Responsabile: Gianni Milani

Proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina

Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004

Stampa: Tipografia Printhouse snc

Euro 1,40POSTE ITALIANE s.p.a. SPEDIZIONE IN A.P. -70% - D.C.B. BL

3

Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Anno III numero 29 ottobre 2006Anno III numero 29 ottobre 2006Anno III numero 29 ottobre 2006Anno III numero 29 ottobre 2006Anno III numero 29 ottobre 2006○

Inchiostro spiritoso

Il panorama agricolo

in Ampezzo

Ultime dal

Consiglio Comunale

Coro Estone

ospite del Coro Cortina

Alberi sì,

alberi no

6 8-11 12 16

A che punto è

il progetto del Golf

GLI AVVENIMENTIALL’INTERNO

I CITTADINI PARLINOI CITTADINI PARLINOI CITTADINI PARLINOI CITTADINI PARLINOI CITTADINI PARLINOAI POLITICIAI POLITICIAI POLITICIAI POLITICIAI POLITICI

Ai genitori con figliolan-za numerosa convieneportare i figli a scuola con

l’automobile perché i mezzi pubblicisono troppo costosi.Forse provocatorio, ma schietto elampante, l’articolo di Sisto Menar-di nell’ultimo numero di Voci ha scos-so i nostri lettori-cittadini. Moltissi-mi ci hanno contattato per conferma-re quanto scritto e per sollecitare “lapolitica” a proporre delle soluzioni.È un tarlo ormai insinuato nella co-scienza dei residenti: viviamo in unComune sempre più ricco, ma i resi-denti sono sempre meno: perché lapolitica comunale non li agevola nel-la vita quotidiana?Perché dobbiamo pagare caro l’ab-bonamento scolastico? L’ingresso inpiscina? La sala cultura se organiz-ziamo una conferenza di interessegenerale?Perché dobbiamo aspettare e aspet-tare per una ristrutturazione?Perché è un problema aumentare unpo’ il volume delle case in diritto disuperficie?Perché si deve prenotare l’asilo nidoper il bimbo ancora nel pancione?Sono domande semplici, concrete, ter-ra-terra. Non lasciano spazio a tantescappatoie.Nei prossimi mesi i candidati Sinda-co dovranno elaborare i programmipolitici.È questo il momento di indirizzare aiprotagonisti della prossima battagliaelettorale – Giacobbi, Franceschi,Ghedina, Demenego e chissà chi altro– proposte, aspettative, necessità.Non preoccupiamoci se le segnalazio-ni sono sempliciotte e banali. Spettaagli strateghi della politica tradurlein un progetto articolato e coerente.Non accontentiamoci di un program-ma ideologico – eliminare il traffico,garantire la casa e, magari, combat-tere “la fame nel mondo” – ritrascrit-to nelle consuete soluzioni che si tra-scinano da decenni. Con la scusadella continuità …Senza una forte voce del cittadino airappresentanti politici, parleremoancora per anni di tunnel e di superimpianti, portando intanto i figli ascuola in macchina.

LE REGOLE E LE DONNELE REGOLE E LE DONNELE REGOLE E LE DONNELE REGOLE E LE DONNELE REGOLE E LE DONNECinzia Ghedina: primo presidente donnaCinzia Ghedina: primo presidente donnaCinzia Ghedina: primo presidente donnaCinzia Ghedina: primo presidente donnaCinzia Ghedina: primo presidente donnadell’istituto regoliero ampezzanodell’istituto regoliero ampezzanodell’istituto regoliero ampezzanodell’istituto regoliero ampezzanodell’istituto regoliero ampezzano di Marina Menardi

T alebanampezzan, ri-cordate? Così commen-tava il brillante foglio

satirico anonimo “Il Cristallo– la voce della limpidezza”, al-l’indomani della bocciaturadella riforma del laudo delleRegole d’Ampezzo, avvenu-ta meno di un anno fa, il 18dicembre 2005. Assimilandoi regolieri agli integralisti isla-mici, lo sconosciuto autoredel simpatico giornalino ri-portava anche alcuni dettiampezzani sintomatici dellatradizione maschilista am-pezzana, quali:”Ra femenes sada sta a ciasa”, “Ra femenes essta ben inze el lieto”.

La proposta di riforma dellaudo, frutto di un lavoro dianni portato avanti da unacommissione presieduta daCinzia Ghedina, oggi presi-dente delle Regole, propone-va tra le varie di riconoscerealle donne gli stessi diritti de-gli uomini, quindi il diritto divoto in assemblea e la nonperdita del titolo di regolierenel caso di matrimonio conun foresto, cosa invece am-messa per gli uomini. Notiziache fece scalpore non tanto aCortina, quanto sui quotidia-ni, anche nazionali: le Rego-le negano il diritto di voto alledonne! Le Regole d’Ampez-zo come gli integralisti isla-mici!

Oggi i titoli dei giornali tor-nano a parlare delle Regole,e delle donne: svolta storica,

una donna presidente – leRegole in rosa, ecc. ecc..Certo, altrove la notizia nonavrebbe fatto tanto scalpore,le donne, per quanto non dicerto alla pari degli uomini,occupano spesso spazi istitu-zionali di rilievo.Anche a Cortina abbiamoqualche esempio: da anniPaola Valle è apprezzatoAmministratore Unico dellasoc. SeAm, che si occupa ditrasporti e parcheggi comu-nali. Inoltre è recente l’elezio-ne di Elsa Zardini quale pre-sidente dell’Uld’A.Adesso, per la prima voltanella storia, nove mesi dopola negazione del diritto divoto alle donne, e in seguitoad una situazione di non fa-cile soluzione che ha portato

Alberto Lancedelli arassegnare le dimis-sioni, sarà CinziaGhedina a guidarel’antica istituzionefino alla prossima as-semblea.La sua nomina è sta-ta possibile perchénon ha fratelli ma-schi e non è sposata.Forse il fatto dovreb-be farci riflettere sualcune decisioni pre-se dalla maggioranzadei regolieri il 18 di-cembre scorso.

In fondo, la cultura ela tradizioni vengonocomunque in buonaparte trasmesse per

via materna, essendo la don-na più a diretto contatto coni figli. Un esempio su tutti, lalingua parlata: ci sono perso-ne che portano il cognomeampezzano, ma hanno lamamma foresta, che non par-lano il dialetto, viceversa al-tre con madre ampezzana epadre foresto che parlano ildialetto e conoscono le Rego-le molto meglio di coloro con-siderati de raza.

Forse anche le donne ampez-zane dovrebbero avere il di-ritto di dire sì o no all’allar-gamento della pista Tofaninao alla permuta dei terreni peril campo da golf.

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22222 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 ottobre 2006

CAMBIO AL VERTICE DELLE REGOLECAMBIO AL VERTICE DELLE REGOLECAMBIO AL VERTICE DELLE REGOLECAMBIO AL VERTICE DELLE REGOLECAMBIO AL VERTICE DELLE REGOLEIl resoconto di un braccio di ferroIl resoconto di un braccio di ferroIl resoconto di un braccio di ferroIl resoconto di un braccio di ferroIl resoconto di un braccio di ferroper la salvaguardia dell’ente regolieroper la salvaguardia dell’ente regolieroper la salvaguardia dell’ente regolieroper la salvaguardia dell’ente regolieroper la salvaguardia dell’ente regoliero di Marco Dibona

L’IDENTIKIT: CINZIA GHEDINA

Cinzia Ghedina di Ugo de Antoniasi è diplomata al liceo classico diSan Vito di Cadore e poi ha con-seguito due lauree, in economiaed in lettere. Lavora per un istitutobancario a Cortina. In seno all’am-ministrazione delle Regoled’Ampezzo ha una considerevoleesperienza: dal 1998 al 2004 èstata presidente del collegio deisindaci; dal 2005 è una degli undi-ci deputati, eletta dall’assembleadei consorti regolieri; per moltotempo ha rappresentato il centroculturale delle Regole; è stata inol-tre presidente della commissioneche elaborò, in alcuni anni di lavo-ro, la proposta di modifica dellaudo, lo statuto dell’ente, che venne portato all’esame dell’assem-blea straordinaria del 18 dicembre 2005, che lo respinse. Proprio quellamodifica prevedeva la possibilità di attribuire spazi maggiori alle don-ne, all’interno delle Regole.Ha accettato il nuovo incarico di presidenza sino alla prossima prima-vera, all’assemblea generale che verrà convocata il 15 aprile 2007, ladomenica in Albis, che segue la Pasqua, come è tradizione.

E’ il 9 agosto scorso, quan-do la giunta delle Regoled’Ampezzo propone di

intervenire nei confronti dellasocietà di impianti a fune Istaper il deposito abusivo di mate-riale, un volume di 1.400 metricubi, nei pressi del laghetto ar-tificiale di Son dei Prade, ese-guito in difformità dall’autoriz-zazione dell’assemblea dei con-sorti regolieri, modificando ilprofilo della scarpata a valledell’invaso. Non è un errore ouna questione tecnica, si preci-sa, ma una deliberata volontà,poiché lì è stato portato mate-riale in esubero, proveniente dalfondovalle, e non dai lavori neidintorni.E’ il primo atto del braccio diferro fra le Regole d’Ampezzoe la società Iniziativa sportive eturistiche ampezzane, che pro-segue per il resto dell’estate e inautunno, sino a determinare ilcambio al vertice dell’antica isti-tuzione regoliera, con dueeventi storici: le dimissioni diAlberto Lancedelli e la nominadi Cinzia Ghedina.Il 24 agosto il collegio dei sin-daci segnala che, nei lavori diallargamento della pista Tofa-nina, sono state abbattute circa380 piante, dopo essere statespecchiate e martellate dalguardaboschi Agostino Deme-nego, su ordine del presidentedelle Regole, contro le 60 pian-te previste nel progetto appro-vato dall’assemblea del 18 apri-le 2004. Ci si trova quindi inuna situazione di difformità frail progetto autorizzato e quan-to realizzato sul posto, nel can-tiere in cui l’ingegner AlbertoLancedelli, responsabile tecnicodella società Ista, è direttore deilavori. Emerge subito un dop-pio problema: l’abuso e il dan-no, a scapito della proprietà re-goliera, e il conflitto di interessidel presidente, nel duplice ruo-lo di esecutore di lavori nonautorizzati e di legale rappre-sentante della proprietà dan-

neggiata. C’è chi, in giun-ta, dichiara e verbalizza:“I terreni delle Regole sem-brano diventati terra diconquista”.Si decide di far quantifi-care i danni da un tecni-co esterno. Intanto si al-lega la nota elaboratal’11 agosto dal collegiodei sindaci, composto da Mau-ro Alverà, Rosanna Caldara eEvaldo Constantini.Si passa al 30 agosto, quandosi riuniscono prima la giunta,alla quale è invitato il presiden-te dell’Ista Luigi Pompanin, epoi la deputazione. Si comin-cia a prospettare l’allontana-mento dall’incarico di Lance-delli, viene precisato che la de-putazione lo può delegittimaresoltanto dalla carica di presi-dente, non dal ruolo di depu-tato, per il quale ha avuto man-dato dal voto dell’assemblea. Leriunioni si susseguono con ca-denza settimanale, intervallateda un continuo lavorio dei de-putati, dei marighe, del vicepresidente Leopoldo Lacedelli,che si adopera per chiarire lasituazione e soprattutto per sal-vaguardare l’immagine del-l’istituzione.Il 7 settembre il presidente Lan-cedelli porta in deputazioneuna memoria in propria dife-sa. Alla fine di una lunga riu-nione, con tonni talora moltoaccesi, accalorati, si passa allavotazione, decidendo con 15voti a favore, un contrario edun astenuto, di precisarel’estraneità delle Regole dallavicenda e di informare tutti gliorgani competenti, a tutela del-l’immagine dell’ente: Comune,Servizi forestali, Procura dellaRepubblica. Subito dopo vienechiesta alla deputazione la sfi-ducia del presidente: la propo-sta passa con 9 voti a favore e8 contrari.L’indomani la notizia esplodein paese, a cominciare dall’au-la del municipio, dove si svolge

una riunione straordinaria delconsiglio, a sostegno del campoda golf. Ci si chiede, fra le millealtre cose, se la sfiducia sia sta-ta espressa correttamente. Il 13settembre c’è una riunione conil legale delle Regole, che antici-pa la nuova deputazione del-l’indomani. Il 14 settembre ilpresidente Lacedelli esprime lasua amarezza per la vicenda,invitando tutti a risolvere il pro-blema all’interno delle Regole, lacui immagine esce rovinata. Ilcollegio dei sindaci si assume laresponsabilità per la votazionedi sfiducia del 7 settembre, rite-nuta non corretta, poiché nonera un argomento inserito all’or-dine del giorno. Si rimanda tut-

to alla settimana successiva, aduna nuova deputazione, convo-cata per giovedì 21 settembre;una riunione tempestosa, che sideteriora ancora di più dopo lapresentazione, da parte di La-cedelli, di una richiesta di fidu-cia al consiglio. Alcuni membrisi allontanano indispettiti, restail numero legale, sufficiente perdeliberare, ma si ritiene più op-portuno rinviare ancora, con-vocare una quinta riunione, lu-nedì 25 settembre.E’ il giorno dei due eventi storici:le dimissioni del presidente incarica, accolte a maggioranza, ela nomina di una donna al verti-ce delle Regole d’Ampezzo.Dopo la proposta di uno dei com-ponenti della deputazione, Cin-zia Ghedina dichiara inizialmen-te di non essere disposta ad as-sumere ufficialmente la presiden-za, ma di preferire un ruolo se-condario, per occuparsi dellequestioni amministrative, affian-cando il vice presidente Leopol-do Lacedelli. La discussione pro-segue, c’è chi sostiene che “l’ele-zione di una donna, in questomomento, rappresenta un segna-le importante da parte delle Re-gole”. Si arriva al voto, all’una-nimità dei consensi per la nuovapresidente, che accetta l’incaricocon spirito di servizio, disposta aportarlo avanti sino all’assembleagenerale della primavera 2007.

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A CHE PUNTO SIAMO CON IL GOLF?A CHE PUNTO SIAMO CON IL GOLF?A CHE PUNTO SIAMO CON IL GOLF?A CHE PUNTO SIAMO CON IL GOLF?A CHE PUNTO SIAMO CON IL GOLF?Secondo lo spirito del gioco del golf, un percorso ad ostacoli.Secondo lo spirito del gioco del golf, un percorso ad ostacoli.Secondo lo spirito del gioco del golf, un percorso ad ostacoli.Secondo lo spirito del gioco del golf, un percorso ad ostacoli.Secondo lo spirito del gioco del golf, un percorso ad ostacoli.Da Cortina a Venezia, passando per Roma.Da Cortina a Venezia, passando per Roma.Da Cortina a Venezia, passando per Roma.Da Cortina a Venezia, passando per Roma.Da Cortina a Venezia, passando per Roma. di Edoardo Pompanin

L’iter per l’approvazionedel progetto del golf aCortina procede ormai

come un thriller. E come in ognigiallo che si rispetti, spuntanocontinui colpi di scena.

Quando il progetto sembra in-camminato in un lento ma ras-sicurante tran tran burocraticodagli esiti scontati, arriva a fineestate il parere negativo del So-printendente per i Beni ambien-tali di Venezia. Boccia non soloil progetto, bensì la stessa scel-ta dell’area dove realizzarel’impianto. Per l’architetto Mon-ti, è proprio la zona di Fraina-Noulù a non essere idonea, inconsiderazione – e citiamo te-stuale - “degli aspetti ambien-tali e soprattutto paesaggisticiche l’area riveste ed il tipo e l’im-patto degli interventi previsticon modificazioni permanentidel suolo”.Il parere del 25 agosto è però‘preliminare’ e anticipato nelcorso della Conferenza di ser-vizio del 25 luglio. La Conferen-za, ricordiamo ai non addetti,ha la funzione di mettere intor-no ad un tavolo tutte la partipubbliche interessate a vario ti-tolo al progetto e di coordinarei lavori per le autorizzazioni.In quella stessa sede viene peròstabilito di lasciare l’ultima pa-rola sulla controversia al Comi-tato Tecnico del Ministero deiBeni e Attività Culturali diRoma, affinché decida sullaquestione se ritenere ammissi-bile o meno il progetto. La Con-ferenza viene perciò sospesa inattesa …Il 12 settembre a Roma è fuma-ta “bianca”; è un “sì” accom-pagnato da una serie di racco-mandazioni per il “rispettoscrupoloso” delle ormai innu-merevoli prescrizioni accumu-late nei passaggi fra uffici, acominciare ovviamente dallaValutazione di Impatto Am-bientale provinciale.Come dire: fate pure, ma con

scrupolo e vigilanza.Il progetto del golf, per andarein buca, deve ora completarel’iter autorizzativo chiudendopositivamente la Conferenza diServizio sospesa il 25 luglio ericonvocata per il 16 ottobre,per poi avviarsi alla licenza edi-lizia e alla fase operativa.

Svelato all’inizio del raccontocome è andata a finire la storiadei pareri e dei contropareri,non ci resta che riassumere latrama di come si è arrivati al-l’arbitrato” di Roma.Poi ogni lettore – come sempre– parteggi per chi vuole.

Il Piano Regolatore di Cortina,quale strumento di programma-zione urbanistica del territorio,ha previsto la costruzione di“nuovi campi da golf” in loca-lità Fraina-Noulù, come zona(F) per attrezzature, servizi edimpianti pubblici e di interessegenerale: nello specifico (F/13)campi da golf. Viene data lapossibilità di costruire un edifi-cio per accogliere gli uffici, il ri-storante e i locali di servizio perun volume massimo di 3.000metri cubi e due piani di altez-za. Sono previsti 150 posti par-cheggio.Il Piano Regolatore è vigente,dopo avere passato una serie,estremamente impegnativa, diesami critici in varie sedi (inprimo luogo la Regione), ma inogni modo rassicurante.Alla fine di giugno del 2004,l’Associazione Golf Cortina –riuscendo a mettersi d’accordocon i proprietari dei 600.000metri di terreno necessari all’im-presa, di cui 50.000 di proprie-tà regoliera - presenta un pro-getto per realizzare le prime 9buche di un campo da 18.La Club House è disegnata suterreno delle Regole.

Un anno dopo, il progetto vie-ne sottoposto alla Valutazionedi impatto ambientale agli uffi-

ci della Provincia di Belluno, cheesprimono parere favorevole,pur con una sfilza di prescrizio-ni e raccomandazioni. La deli-bera della Giunta provinciale èdel 19 luglio 2005.

L’8 settembre 2005 viene convo-cata una Conferenza di Servizipreliminare. Il 10 ottobre 2005ne segue un’altra.Il 25 luglio di quest’anno – e sia-mo in cronaca – una nuovaConferenza esamina la varian-te al progetto preliminare rea-lizzato in conformità alle pre-scrizioni e raccomandazioni.In quella sede il Soprintendentesi esprime negativamente sullaparte di territorio cortinese scel-ta per il golf ma – come ci rac-conta il Presidente dell’Associa-zione Golf Giovanni Dibona –con riserva che si esprimessesulla questione il Comitato Tec-nico di Roma, lasciando a lorol’ultima parola.Nel corso dei lavori, la Confe-renza sollecita tra l’altro il Co-mune di Cortina a provvederecon una variante al Piano rego-latore per autorizzare la possi-bile realizzazione dei laghettiartificiali, eventualità non pre-vista dalla scheda normativa manecessaria al progetto.Con supervelocità, il Consigliocomunale approva il 5 settem-bre la variante. Il voto è unani-me da parte di tutto il Consiglio.È lampante l’intento della mag-gioranza e dell’opposizione dipresentare una volontà politicacondivisa e compatta nei con-fronti non tanto della variante“laghetto”, quanto del “proget-to golf” nel complesso.Verocai (opposizione) addirittu-ra suggerisce all’Amministra-zione di porsi a capo di questaoperazione per favorirne un cor-so più rapido.Il bisogno di ribadire l’interessepubblico del progetto spinge ilSindaco a riconvocare il Consi-glio per l’8 settembre e a votarein maniera unanime un ordine

FOTO: ZONA PRATIVA FRA L’HOTEL MIRAMONTI EL’HOTEL CRISTALLO INTERESSATA DALL’INTERVENTO

DEL GOLF

DOVE VERRÀ REALIZZATO

Il progetto complessivo prevedela realizzazione di un campo digolf a 18 buche a sud del cen-tro abitato di Cortina d’Ampez-zo lungo il versante sinistro idro-grafico del Torrente Boite, tra lelocalità di Toulàs, Cornel, Cuc-cagna, Val da Lago e Fraina, checomprendono i prati ed i boschitra l’Istituto Orsoline – AlbergoCristallo a nord e l’Albergo Mi-ramonti a sud.

Il campo di gioco 18 buche, del-la lunghezza di circa 5.000 me-tri, occupa una superficie di cir-ca 265.540 metri quadrati com-prensivi di un campo pratica edi putting green. La configura-zione del percorso è volta a ga-rantire una regolare distribuzio-ne del traffico e a limitare le di-stanze tra il green di una bucaed il tee della successiva.

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44444 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 ottobre 2006

ASSOCIAZIONE ARTIGIANIDI CORTINA D'AMPEZZO

Via Pezié n. 11532043 Cortina d'Ampezzo (BL)

Tel. 368 7674980 � Fax 0436 879126E-mail: [email protected]

“PROGETTO CORTINA”“PROGETTO CORTINA”“PROGETTO CORTINA”“PROGETTO CORTINA”“PROGETTO CORTINA”Il giovane Andrea Franceschi si buttaIl giovane Andrea Franceschi si buttaIl giovane Andrea Franceschi si buttaIl giovane Andrea Franceschi si buttaIl giovane Andrea Franceschi si buttain una proposta a tutto campo per il futuroin una proposta a tutto campo per il futuroin una proposta a tutto campo per il futuroin una proposta a tutto campo per il futuroin una proposta a tutto campo per il futurodi Cortina. di Cortina. di Cortina. di Cortina. di Cortina. di Edoardo PompaninAndrea Franceschi ha 28 annie una laurea in economia allaBocconi di Milano.È consulente finanziario dellaMediolanum.Vive da sempre a Cortina e suopadre è il noto albergatore Er-nesto Franceschi.Il papà è anche protagonistadella politica cortinese e allo sta-to ricopre il ruolo di coordina-tore della lista di maggioranza,la “Cortina Dolomiti”.Ai primi di settembre, Andreachiama tutti i giornalisti localie presenta un lavoro che chia-ma: “Progetto Cortina: analisie proposte per il futuro del no-stro paese”.Riflessione immediata: c’è unsuggeritore? C’entrano qualchecosa le prossime elezioni di pri-mavera e l’attività politica pa-terna?La risposta di Franceschi è sem-plice e quasi disarmante.La mia finalità – dice - è di“muovere un po’ le acque”,anche se discorsi di politica at-tiva sono prematuri. “Mi piace-rebbe fare parte di un progettodi cambiamento”, anche se almomento butto una propostanell’arena della discussione evaluto che tipo di reazioni su-scita nei miei concittadini.Ammette tranquillamente chefino a due giorni prima della

presentazione, nessuno era aconoscenza di quanto stesse ela-borando. La spinta a cimentar-si nella redazione di uno studiosulla situazione socio-economi-ca di Cortina nasce in manierafortuita, dalle ferie agostanerovinate dal brutto tempo.La proposta di Andrea France-schi merita spazio e commen-to, che nel caso di Voci affidia-mo alla penna autorevole delprofessor Gaffarini.È ormai raro che i giovani trovi-no lo spunto per proporsi neldibattito politico. Pochi voglio-no correre il rischio di essere so-praffatti dal cinismo di chi rin-faccia loro la mancanza di espe-rienza e di memoria ‘storica’.Ancora meno sono poi i giova-ni che applicano il loro talentoa beneficio del bene comune,senza un interesse diretto.Franceschi si butta! e fa bene.Possiamo non essere del tuttod’accordo sulle idee e sulle ana-lisi che propone; stimiamo peròil coraggio e l’applicazione.

LLLLLAAAAA P P P P PROPOSTAROPOSTAROPOSTAROPOSTAROPOSTALe riflessioni sono raggruppateper argomenti.L’obiettivo dichiarato è di por-tare un “prezioso” (forse adAndrea l’aggettivo un pocopomposo è scappato) contribu-to al dibattito locale sui proble-mi cittadini.Si mira a fare “un passo avantirispetto al modo in cui i proble-mi del nostro paese vengononormalmente affrontati”.

Viene detto quanto segue.a)a)a)a)a) per la tradizione e la culturaper la tradizione e la culturaper la tradizione e la culturaper la tradizione e la culturaper la tradizione e la culturaAvviare le necessarie iniziativeper trasmettere il patrimonioculturale locale alle nuove ge-nerazioni. Rinsaldare le nostreradici nella tradizione.b)b)b)b)b) andamento demograficoandamento demograficoandamento demograficoandamento demograficoandamento demograficoLo spopolamento è in atto eporta a vivere per lunghi perio-di in una città fantasma.Istituire un bonus bebé per in-centivare le nascite.Bloccare l’esodo dei residenti

con un calo dell’Ici sulla primacasa (compensata da una stret-ta sulle ‘finte’ residenze); conti-nuare sulla strada delle costru-zioni di prime case in “dirittodi superficie”.c)c)c)c)c) strategiastrategiastrategiastrategiastrategiaIl traino della nostra economiaè il turismo. Per avere successoè necessario posizionarsi strate-gicamente sul mercato deciden-do a chi rivolgere la propria of-ferta e poi perseguire il chiaroobiettivo con ogni energia.Occorre elevare la qualità deiservizi. La battaglia sul prezzoè perdente per una realtà comela nostra. Golf e sala congressisono indispensabili.Altra priorità è quella di allun-gare le stagioni.La costruzione di nuovi alber-ghi non è la priorità; bisognapiuttosto incentivare i proprie-tari ad ammodernare le strut-ture esistenti, senza lasciare solicoloro che vogliono rischiare.Si sente la necessità di un uffi-cio turistico integrato che gesti-sca la comunicazione, coordinile iniziative, svolga un’attivitàdi marketing per il prodotto“Cortina”.Chiave di volta per tutto il ra-gionamento: tutto il paese inizia remare nella stessa direzione.d)d)d)d)d) gestione finanziariagestione finanziariagestione finanziariagestione finanziariagestione finanziariaPer incrementare le entrate co-munali occorre vendere gli im-mobili improduttivi, ricorrereall’emissione delle obbligazionicomunali, “vendere” meglio ilmarchio “Cortina” (ad esem-pio appaltando a una societàspecializzata gli spazi pubblici-tari presenti sul territorio).Il bilancio comunale non pre-senta comunque problemi par-ticolari; non bisogna però ac-contentarsi più dell’ordinariaamministrazione.e)e)e)e)e) piano urbanisticopiano urbanisticopiano urbanisticopiano urbanisticopiano urbanisticoCon la “perdita” della tangen-ziale si sono persi importantifondi statali.Ciò non toglie che possano es-sere attivati interventi più fatti-bili nel breve:

- parcheggio scambiatore per ilproblema del rientro invernaledegli sciatori (anche se noncome priorità);- collegamento delle piste di To-fana con il comprensorio delle5 Torri;- costruzione di un parcheggiomultipiano in zona Boite conannessa scala mobile per salirein centro.f)f)f)f)f) piano regolatorepiano regolatorepiano regolatorepiano regolatorepiano regolatoreSbloccare il piano regolatoreagevolando in misura più inci-siva la ristrutturazione dei tou-là; rendere edificabili i terrenidei residenti imponendo un vin-colo di destinazione sulle casecostruite.g)g)g)g)g) i giovanii giovanii giovanii giovanii giovaniPer arginare la fuga dei giova-ni che studiano fuori Cortina enon tornano a vivere in paeseper mancanza di opportunità,viene proposto di agevolarel’avvio di nuove imprese o atti-vità attraverso finanziamentiagevolati e la costruzione diedifici adibiti ad uso professio-nale in una zona tipo Pian daLago. Occorre inoltre attivare sututto il territorio le tecnologieche permettono il telelavoro,l’internet veloce in primis.

LLLLLEEEEE R R R R REAZIONIEAZIONIEAZIONIEAZIONIEAZIONICosa racconta Andrea a proposi-to delle risposte al suo progetto?“La risposta dei cittadini diCortina è andata al di là dellepiù rosee previsioni: ho ricevu-to realmente moltissimi messag-gi di stima e ringrazio tutti perl’incoraggiamento ad andareavanti che mi hanno dato. Perquesto motivo sto lavorandoassiduamente al progetto perintegrarlo e migliorarlo tenen-do conto dei numerosi suggeri-menti che mi sono pervenuti;appena l’avrò terminato rende-rò pubblica la nuova versionein modo da poter continuarequesto dialogo con la cittadi-nanza.”

Sito internet con tutto:www.progettocortina.it

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55555Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 29Numero 29Numero 29Numero 29Numero 29 ottobre 2006

A proposito delA proposito delA proposito delA proposito delA proposito del

“PROGETTO CORTINA”“PROGETTO CORTINA”“PROGETTO CORTINA”“PROGETTO CORTINA”“PROGETTO CORTINA” di Pier Maria Gaffarini

Solo l’analisi corretta dellastruttura sociale consentedi fare previsioni attendi-

bili per il futuro e di decidere eagire con lungimiranza.E’ sempre encomiabile porsi difronte ai problemi sociali ed eco-nomici che si manifestano, inuna società e in un luogo, e cheappaiono puntuali a seguito discelte e decisioni attuate in tem-pi lontani.E’ il caso dell’area ampezzanae della sua attualità, delle con-traddizioni che la permeano,delle sue trasformazioni, del suo“progresso” e del verso senzadirezione nel quale si è incam-minata.Appaiono allora preoccupa-zioni e tentativi, interventisingoli, per cercare di cono-scere le cause di quanto ap-pare, ad orecchi sensibili, e diquanto si può fare senza pre-giudizi e senza posizioni pre-concette o d’appartenenza.Cosa oltremodo difficile e arduaquando può accadere che simettano come scelte interessi dicategorie, di singoli, o di parte,di fronte a quelli di tutta unacomunità.Ciò può succedere senza un in-tento o una volontà precisa, macome ricaduta delle scelte, do-vuta alla nostra capacità di tra-sformare le cose senza esserecapaci, temporalmente, di pre-vederne le conseguenze.

Nel caso del “Progetto Corti-na”, individuo la scelta di pro-cedere sulla scia di un percorsoche è diventato usuale cercan-done i rimedi.

Vorrei, invece, consideraredue punti, intrecciandoli in unragionamento, che mi sembra-no atti a leggere dello statodelle cose: Tradizione e Cul-tura, Andamento Demografi-co.La popolazione residente inCortina d’Ampezzo, era au-mentata in 10 anni (1951-1971) passando da 5964 a

8499 unità (+2535): sarebbeinteressante risalire alla strut-tura di quella popolazione perconoscere quanti erano i natie quanti gli immigrati (età,professione).La fase di decremento si pre-sentò nel 1981 con la perditadi 390 unità, per giungere al2005 con una popolazionepari a 6218 unità. Il picco dipopolazione fu quindi rag-giunto nel 1971, da quelladata e sino ai nostri giorni ildecremento raggiunse le 2281unità. Quanti furono i deces-si, quanti gli emigrati, e chiemigrò?

Dall’elaborazione di questi datipuò emergere la trasformazio-ne della popolazione, può ap-parire che prevale il settore ter-ziario a scapito del primario esecondario, oppure può spa-rire il settore primario.

In questi casi la struttura del-la popolazione cambia e la let-tura della Tradizione può con-fermarci che certi usi, linguag-gi, comportamenti, si siano per-duti.

Oppure possano essere “ricor-dati” in avvenimenti e diventa-re folclore; in ogni caso sugliaspetti demografici, che eviden-ziano una “perdita” di popola-zione in aree sensibili, si sonoconsumate una quantità di pa-role e seminate molte buone in-tenzioni.

Uno sguardo ai programmi eai piani, e l’eco delle prese diposizioni d’enti e personaggi,per cercare di invertire la ten-denza, sembra giocare sugli ef-fetti piuttosto che colpire lecause, e questo fa apparire unorizzonte più oscuro di quelloche i dati possono evidenziare.

Le “fughe in avanti” che spa-Le “fughe in avanti” che spa-Le “fughe in avanti” che spa-Le “fughe in avanti” che spa-Le “fughe in avanti” che spa-ziano dalle strade alle galle-ziano dalle strade alle galle-ziano dalle strade alle galle-ziano dalle strade alle galle-ziano dalle strade alle galle-rie, ai comprensori turistici, alrie, ai comprensori turistici, alrie, ai comprensori turistici, alrie, ai comprensori turistici, alrie, ai comprensori turistici, alfederalismo, al “dopo ci pen-federalismo, al “dopo ci pen-federalismo, al “dopo ci pen-federalismo, al “dopo ci pen-federalismo, al “dopo ci pen-siamo noi”, sono solo posizio-siamo noi”, sono solo posizio-siamo noi”, sono solo posizio-siamo noi”, sono solo posizio-siamo noi”, sono solo posizio-ni di debolezza di fronte aini di debolezza di fronte aini di debolezza di fronte aini di debolezza di fronte aini di debolezza di fronte aiproblemi, più che una medi-problemi, più che una medi-problemi, più che una medi-problemi, più che una medi-problemi, più che una medi-tata e consapevole conoscen-tata e consapevole conoscen-tata e consapevole conoscen-tata e consapevole conoscen-tata e consapevole conoscen-za di ciò che accade, un modoza di ciò che accade, un modoza di ciò che accade, un modoza di ciò che accade, un modoza di ciò che accade, un modovecchio ed esausto di operarevecchio ed esausto di operarevecchio ed esausto di operarevecchio ed esausto di operarevecchio ed esausto di operarele scelte che coinvolgono inte-le scelte che coinvolgono inte-le scelte che coinvolgono inte-le scelte che coinvolgono inte-le scelte che coinvolgono inte-re comunità.re comunità.re comunità.re comunità.re comunità.

Diviene invece concreta edimportante la definizione deiruoli, dei tempi dell’esecuzio-ne degli interventi, che devesostituirsi alla loro occasiona-

lità, l’analisi corretta della strut-tura della popolazione e della si-tuazione sociale ed economicache consenta di fare previsioniattendibili per il futuro.

Altrettanto con-creta l’analisi del-l’ecosistema, in-terpre tandonetutti gli aspetti fisiografici,l’analisi sulle destinazioni e suicambiamenti d’uso del suolo edil loro costo. L’organizzazionedelle reti dei servizi; aspetti damettere in relazione tra loro ri-considerandoli verso un obiet-tivo comune e fondamentale: lacrescita sociale ed economicadella comunità.

Tutto questo in “una realtà at-tuale che non si deve discono-

scere, dove sono mutati i cano-ni di comportamento di unasocietà che, non più proprieta-ria del territorio (pur permanen-do Regole e Laudi), si trova insituazioni di conflittualità.

Una realtà nuova nei valoriambientali toccati da un’impre-parazione dell’utenza turisticaa capirli. Quanto a quelli socialisi rischia la dispersione e il di-sconoscimento della propriacultura, processo che cancella,nella progressione temporale,la civiltà montana.

In ogni caso il turismo e l’uten-za turistica non dovrebbero tro-vare spazio ed occasioni permutare totalmente la culturadell’area, così come non si trat-

ta di stabilire unprocesso d’ade-guamento per or-ganizzare l’inevi-tabile” (PMG, feb-braio 1979).

Il voler perpetuare la medesimasituazione, sperando in un ef-fetto moltiplicatore dei benefici,è ancora troppo forte: ciascu-no preferisce comandare nelproprio piccolo spazio piuttostoche riunirsi in uno più vastoproiettato nel futuro.Non lontano si esplorano modidiversi di operare, in territoriuniti dalle stesse e fondamen-tali caratteristiche.

L’area ampezzanaL’area ampezzanaL’area ampezzanaL’area ampezzanaL’area ampezzanae il verso senza direzionee il verso senza direzionee il verso senza direzionee il verso senza direzionee il verso senza direzione

nel quale si è incamminatanel quale si è incamminatanel quale si è incamminatanel quale si è incamminatanel quale si è incamminata

Le fughe in avantiLe fughe in avantiLe fughe in avantiLe fughe in avantiLe fughe in avantisono solo posizionisono solo posizionisono solo posizionisono solo posizionisono solo posizioni

di debolezzadi debolezzadi debolezzadi debolezzadi debolezza

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66666 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 ottobre 2006

GOLF E TANGENZIALEGOLF E TANGENZIALEGOLF E TANGENZIALEGOLF E TANGENZIALEGOLF E TANGENZIALEgli argomenti portanti del consiglio comunale del 5 settembre:gli argomenti portanti del consiglio comunale del 5 settembre:gli argomenti portanti del consiglio comunale del 5 settembre:gli argomenti portanti del consiglio comunale del 5 settembre:gli argomenti portanti del consiglio comunale del 5 settembre:la minoranza interroga l’Amministrazionela minoranza interroga l’Amministrazionela minoranza interroga l’Amministrazionela minoranza interroga l’Amministrazionela minoranza interroga l’Amministrazione di Carla Pompanin

Golf e tangenziale sonostati gli argomenti por-tanti della seduta, su

sollecitazione del gruppo di mi-noranza che ha presentato dueinterrogazioni.Per quanto riguarda il golf ilconsiglio intero ha espresso lavolontà che la struttura vengarealizzata in tempi brevi. Nel-l’opinione del consigliere Vero-cai, le lungaggini nelle appro-vazioni dei progetti derivanodal poco peso che hanno i pri-vati che costituiscono l’associa-zione golf cortina. “Questa gen-te ha bisogno di lavorare” ed èper questo che l’amministrazio-ne deve in qualche modo met-tersi a capo dell’operazione inmodo attivo e concreto. “Adhoc” è stata fissata una sedutastraordinaria del consiglio perl’otto settembre nella quale siandrà a ribadire la volontà del-la comunità di dotare Cortinadel golf.Il consigliere Demenego ag-giunge: “Per avere una struttu-ra di prestigio sarebbe il caso didotarsi non solo di un campo a9+9 buche, ma anche di un ul-teriore percorso a nove bucheper gli allenamenti”.Meno soddisfacente la rispostadell’Assessore alle Infrastruttu-re Paolo Franceschi sull’iter del-la tangenziale (v. riquadro), inquanto non accenna minima-mente a come si intenda affron-tare la prescrizione riguardan-te la questione dello svincoloCortina-Sud che, una voltastralciato, andrà a sconvolgeretotalmente il progetto e la fun-zionalità dell’intera infrastrut-tura. Il Consigliere De Biasi chie-de nuovamente quali strategiel’amministrazione cortinese in-tenda mettere in atto per ovvia-re al problema del traffico neilunghi anni che mancano al-l’eventuale realizzazione dellagrande opera e non riceve ri-sposta.L’argomento che porta vera-mente scompiglio nella seduta

riguarda i lavori di ristruttura-zione dell’edificio che ospita ilCinema Eden.Durissimo l’attacco della mino-ranza che compatta lascia l’au-la in segno di protesta: è passa-to un anno e mezzo da quandola giunta ha avviato, su propo-sta della GIS, gli accordi con ilprivato. Mai nei 14 consigli co-munali che si sono succeduti dal17 marzo 2005 ad oggi, la giun-ta ha accennato al preliminaredi permuta sottoscritto con ilprivato ed agli accordi per la ri-strutturazione. Ed ora, a lavoriterminati, la giunta presenta laproposta per la formale appro-vazione del Consiglio. Per laminoranza non si è rispettata ladignità del Consiglio Comuna-le, privandolo in pratica delpotere decisionale, limitandonel’espressione ad una formalepresa d’atto di decisioni già as-sunte. La minoranza, pur sol-levando qualche obiezione, di-chiara di non voler nemmenoentrare nel merito della questio-ne se l’operazione sia stata piùconveniente per il Comune oper il privato e chiede al Segre-tario comunale di predisporreuna relazione che chiarisca sele competenze dei due organisono state rispettate o meno.I fatti: su proposta della Gis, laGiunta ha sottoscritto un accor-do con il privato per la ristrut-turazione di parte dell’immobiledel Cinema Eden. Il privato haprovveduto a proprie spese asostenere le spese per i lavori,compresi quelli di sistemazionedel piazzale antistante, ade-guandolo allo stile adottato perla pavimentazione di corso Ita-lia. In contropartita ha ottenu-to l’intero lato di Corso Italia, adiscapito dell’ingresso del Cine-ma Eden sul Corso - soppresso.Da parte sua il Comune dispo-ne ora di una superficie più va-sta al piano di via Cesare Batti-sti, che garantisce l’abbattimen-to delle barriere architettonicheper l’accesso ai bagni ed una

sala d’aspetto-bigliet-teria più ampia.Il responsabile del set-tore patrimonio –dott. Ivo Roncen – sot-tolinea che attraversoil preliminare la giun-ta si è impegnata atrasferire ma non c’èstato effettivo trasferi-mento, che potrà av-venire solo su decisio-ne del Consiglio. Ilprivato, invece, si èassunto delle obbliga-zioni alle quali haadempiuto, e questo èil vantaggio dell’ope-razione.Il consiglio ha poi ap-provato un leggerospostamento del pic-colo edificio che siandrà a costruire a Pierosà: loscopo è quello di allontanarlodalla strada per garantire al-l’incrocio migliori condizioni divisibilità. Anche la minoranza

MONDIALI 2013MONDIALI 2013MONDIALI 2013MONDIALI 2013MONDIALI 2013Chi seguirà la candidatura!Chi seguirà la candidatura!Chi seguirà la candidatura!Chi seguirà la candidatura!Chi seguirà la candidatura! di Marina Menardi

vota favorevolmente, auspi-cando che finalmente la com-missione edilizia si esprima fa-vorevolmente rispetto a questoprogetto.

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

L’ASSOCIAZIONE PERMA-L’ASSOCIAZIONE PERMA-L’ASSOCIAZIONE PERMA-L’ASSOCIAZIONE PERMA-L’ASSOCIAZIONE PERMA-NENTE DELLA COPPA DELNENTE DELLA COPPA DELNENTE DELLA COPPA DELNENTE DELLA COPPA DELNENTE DELLA COPPA DELMONDO PORTERA’ CORTI-MONDO PORTERA’ CORTI-MONDO PORTERA’ CORTI-MONDO PORTERA’ CORTI-MONDO PORTERA’ CORTI-NA ALLA CANDIDATURANA ALLA CANDIDATURANA ALLA CANDIDATURANA ALLA CANDIDATURANA ALLA CANDIDATURAPER I MONDIALI DI SCIPER I MONDIALI DI SCIPER I MONDIALI DI SCIPER I MONDIALI DI SCIPER I MONDIALI DI SCIALPINO DEL 2013.ALPINO DEL 2013.ALPINO DEL 2013.ALPINO DEL 2013.ALPINO DEL 2013.

Durante il Consiglio Comuna-le svoltosi venerdì 29 settembresi è parlato anche della candi-datura di Cortina ai Mondialidi sci alpino del 2013. Il Sinda-co ha annunciato infatti che c’èbisogno di un organismo che sioccupi della questione sotto ilpunto di vista tecnico da oggial 2008, anno della nomina del-la località italiana candidata da

parte della FISI. La proposta delgruppo di maggioranza è diutilizzare a tal proposito l’As-sociazione Permanente dellaCoppa del Mondo, con l’inte-grazione di altri soggetti, e cioè:- il Sindaco o un suo delegato;- il presidente di Cortina Turi-smo o un suo delegato;- il presidente del Consorzio Im-pianti a Fune o un suo delegato.

Il gruppo Cortina Oltre il 2000ha, a sua volta, avanzato alConsiglio Comunale tre propo-ste:1) nominare il Sindaco presi-dente del Comitato promotore;

CINEMA EDEN: IMMAGINI DELL’EX INGRESSO DEL CINEMA EDEN

DURANTE I LAVORI DELLA PRIMAVERA 2006.ORA L’INTERA FACCIATA AL PIANO TERRA È ADIBITA A VETRINA DEL

NEGOZIO FRANZ KRALER.

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77777Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 29Numero 29Numero 29Numero 29Numero 29 ottobre 2006

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2) inserire nel Comitato uncomponente per ogni gruppoconsigliare;3) inserire nel Comitato ancheun membro delle categorie eco-nomiche non citate nella deli-bera.Le proposte vengono però tut-te respinte, in quanto, secondoGiacobbi, non è indispensabileche il Sindaco sia presidente delComitato; non c’è l’esigenzadella presenza di un membroper ogni gruppo consigliare, inquanto il Consiglio Comunaleè già rappresentato dal Sinda-co; tante sono le categorie eco-nomiche a Cortina, per cui èdifficile comprenderle tutte, equindi bisogna rimanere nel-l’ambito di Cortina Turismo,che rappresenta le più impor-tanti. Rassicura tuttavia i pre-senti che, per avere ulteriore tra-sparenza nel lavoro svolto dalComitato promotore, quest’ul-timo sarà tenuto a relazioni pe-riodiche sull’attività svolta.

Rassicurazioni che però nonsoddisfano per niente i compo-nenti del gruppo di minoranza.Verocai si dichiara “esterrefat-to” della scelta dell’Associazio-ne Permanente della Coppa delMondo, in quanto, secondo lui,il risalto deve essere a caratterenazionale, ed è opportuno affi-darsi ad organismi provincialio regionali per poter ottenere iMondiali. A questo propositoGiacobbi puntualizza che co-munque è il Comune, e non entisuperiori, a richiedere la candi-datura. Demenego intervieneper enfatizzare il bisogno dicoinvolgere più persone possi-bili, a partire dal nostro paese,ma anche enti e istituzioni a ca-rattere nazionale affinché ven-ga scelta Cortina come candida-ta. Secondo Demenego, in que-sta fase preliminare “è più im-portante convincere che siamobravi e siamo tutti d’accordopiuttosto che la questione tecni-ca. Questa diverrà più importan-te più avanti, dopo il 2008”.Le richieste del gruppo CortinaOltre il 2000 non vengono peròprese in considerazione, e ladelibera passa con il solo votodei consiglieri di maggioranza,mentre il gruppo di minoranzasi astiene, pur dichiarando dimantenere il proprio appoggioalla candidatura.

L’ESTATE L’ESTATE L’ESTATE L’ESTATE L’ESTATE ÈÈÈÈÈ FINITA FINITA FINITA FINITA FINITA di Ennio Rossignoli

I l campo da golf forse, lacir-convallazione chissà. Iponti, le gallerie, la

sopraelevata, la ferrovia, l’au-tostrada? Mah!Sempre più Cortina somiglia auna grande inferma, al cui ca-pezzale i dottori a consulto fan-no a gara nel suggerire le medi-cine più necessarie e più urgen-ti, e le ricette si rin-corrono nella spe-ranza (o nell’illusio-ne) che le cure final-mente comincino emagari funzionino.Ma non succede, ecosì anno dopo annoi mali si sono croni-cizzati; certo nonsono mancati i pan-nicelli, e neppurequalche impresa so-lenne, ma tanto per dire, l’ar-redo urbano - corollario peral-tro prezioso di ogni politica mu-nicipale - non basta a offrire dasolo soluzioni ai problemi del-l’adeguamento, ovvero quelliche sorgono dalla necessità diportare la comunità al passocon le esigenze che i processisociali continuamente propon-gono (e che riguardano anzi-tutto il settore delle strutture edelle infrastrutture).

Più recentemen-te Cortina è sa-lita prepotente-mente ai fastidelle cronachenazionali: in-contra - con osenza trattini - iprotagonisti e icomprimari dell’establishmentpolitico e economico del Paese,nonché gli esponenti più famo-si del melting pot culturale, einoltre accoglie la kermessemontana del convegnismo for-zista.

Tutti eventi dellaGrande Estate, chevanno oggi a as-sommarsi a quellidi tradizione (comela Festa delle Ban-de o la Coppa au-

tomobilistica delle Do-lomiti).Ma di fronte a tuttociò, viene da chiedersise questo fare di unluogo ameno immersonello splendore alpinouna cittadella dell’industria cul-turale - per la quale il successopoggia sui numeri e sugli spazi

conquistati nei media - rappre-senti veramente il miglior con-tributo alle “magnifiche sorti eprogressive” della Reginad’Ampezzo.

Nascono perciòalcune riflessioni,ad esempio sullacorrispondenza omeno tra le strabocchevoli af-fluenze del pubblico al Pala-volkswagen e le presenze turi-

stiche in paese,con annesso l’inter-rogativo se le mani-festazioni “chiami-no” il turismo, oservano esclusiva-mente a quello giàpresente.

Naturalmente sipuò rispondere che il piacere èpresupposto di affezione, che lapubblicità è sempre un potentestrumento di propaganda: mail divario che si è dovuto regi-strare tra le cifre sembra con-fermare che altri siano i fattoripiù incidenti sul movimento tu-

ristico - dalla congiuntura eco-nomica alla meteorologia, allamarginalità giovanile, alla len-

ta perdita di unaidentità la cui inte-grità costituisce unfondamentale re-quisito di attrazio-ne -.

Tutto questo lo sidice senza nullatogliere al valore ea l l ’ i m p o r t a n z adella Cortina “ci-

snettiana”, ma per sgombrareil campo dall’equivoco che unentusiasmo periodico può ge-nerare in rapporto ai proble-mi che si alimentano nella con-

tinuità: circola-zione, salubrità,tempi stagionali,equilibri ambien-tali e economici.Occorrono idee e

ancora idee, e la volontà e lacapacità di trasformarle in oc-chielli dove far passare la mo-dernità; occorre guardare ol-tre i muri di casa, confrontar-si, imparare senza remore, perun giusto atteggiamento nei ri-guardi di una realtà che hacome connotato principale ilmovimento.

La sorte di chi si ferma restain fondo sempre quella minac-ciata dal vecchio motto mus-soliniano: ma Cortina non siperderà se saprà liberarsi dal-l’intrigo di qualche supponen-za di troppo, che ha nella suastoria la spiegazione, ma nelpresente l’infondatezza piùgratuita e pericolosa.

L’arredo urbano,L’arredo urbano,L’arredo urbano,L’arredo urbano,L’arredo urbano,da solo,da solo,da solo,da solo,da solo,

non bastanon bastanon bastanon bastanon basta

Fare di un luogo amenoFare di un luogo amenoFare di un luogo amenoFare di un luogo amenoFare di un luogo amenoimmerso nello splendore alpinoimmerso nello splendore alpinoimmerso nello splendore alpinoimmerso nello splendore alpinoimmerso nello splendore alpino

una cittadella dell’industria culturaleuna cittadella dell’industria culturaleuna cittadella dell’industria culturaleuna cittadella dell’industria culturaleuna cittadella dell’industria culturale- per la quale il successo poggia sui numeri- per la quale il successo poggia sui numeri- per la quale il successo poggia sui numeri- per la quale il successo poggia sui numeri- per la quale il successo poggia sui numeri

e sugli spazi conquistati nei media -e sugli spazi conquistati nei media -e sugli spazi conquistati nei media -e sugli spazi conquistati nei media -e sugli spazi conquistati nei media -rappresenta veramente il miglior contributorappresenta veramente il miglior contributorappresenta veramente il miglior contributorappresenta veramente il miglior contributorappresenta veramente il miglior contributo

alle “magnifiche sorti e progressive”alle “magnifiche sorti e progressive”alle “magnifiche sorti e progressive”alle “magnifiche sorti e progressive”alle “magnifiche sorti e progressive”della Regina d’Ampezzo?della Regina d’Ampezzo?della Regina d’Ampezzo?della Regina d’Ampezzo?della Regina d’Ampezzo?

Le manifestazioniLe manifestazioniLe manifestazioniLe manifestazioniLe manifestazionidel Palavolkswagendel Palavolkswagendel Palavolkswagendel Palavolkswagendel Palavolkswagen

“chiamano”“chiamano”“chiamano”“chiamano”“chiamano”il turismo o servonoil turismo o servonoil turismo o servonoil turismo o servonoil turismo o servono

esclusivamente aesclusivamente aesclusivamente aesclusivamente aesclusivamente aquello già presente?quello già presente?quello già presente?quello già presente?quello già presente?

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88888 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 ottobre 2006

IL PANORAMA AGRICOLO DELLA VALLE D’AMPEZZOIL PANORAMA AGRICOLO DELLA VALLE D’AMPEZZOIL PANORAMA AGRICOLO DELLA VALLE D’AMPEZZOIL PANORAMA AGRICOLO DELLA VALLE D’AMPEZZOIL PANORAMA AGRICOLO DELLA VALLE D’AMPEZZOUn breve itinerario fra stalle e trattoriUn breve itinerario fra stalle e trattoriUn breve itinerario fra stalle e trattoriUn breve itinerario fra stalle e trattoriUn breve itinerario fra stalle e trattoriper capire meglio una realtà in crisiper capire meglio una realtà in crisiper capire meglio una realtà in crisiper capire meglio una realtà in crisiper capire meglio una realtà in crisi di Stefano Lorenzi

A A A A A COSACOSACOSACOSACOSA SERVESERVESERVESERVESERVE FALCIAREFALCIAREFALCIAREFALCIAREFALCIARE

IIIII PRATIPRATIPRATIPRATIPRATIOggi il tenere puliti i prati è unanecessità legata al turismo, al-l’offerta di un paesaggio in or-dine. Lo ha capito bene ancheil Comune, che già da moltianni sostiene con risorse econo-miche i contadini e le ditte chesi occupano dello sfalcio deiprati di fondovalle.In Ampezzo ci sono attualmen-te circa 1.100 ettari di prati cheandrebbero tenuti puliti e sfal-ciati almeno una volta all’anno.In realtà si arriva a copriremeno della metà di quest’area,mentre il resto rimane in zonescomode o marginali, e in pra-tica risulta abbandonato.Buona parte dei prati ampez-zani è di proprietà privata, mai singoli proprietari raramentesi occupano di tenere in ordinei loro prati, se non nelle vicinan-ze delle abitazioni: per lavora-re la terra ci vogliono infattitempo e mezzi che non tuttihanno. Se a questo si vuole ag-giungere l’assenza di interes-se economico delle persone ver-so il prodotto foraggiero, è na-turale constatare il progressivoabbandono dei prati a loro stessie, nel tempo, il loro naturalerimboschimento.L’assetto naturale, antico, diquesta valle è infatti proprioquello boschivo: lasciata a sestessa, la natura tende a evol-versi da prato a foresta, come

ben sanno le persone un po’ piùattente. Rispetto a qualche de-cennio fa il bosco è aumentatodi molto, stringendo semprepiù d’assedio l’abitato nelle zonedi fondovalle. Negli ultimi qua-rant’anni i prati si sono ridottidi circa 400 ettari, e il mancatosfalcio degli stessi fa perdereinesorabilmente al nostro pae-saggio circa 10 ettari di pratoall’anno. Vale a dire: se nessu-no tiene in ordine i prati, nelgiro di meno di un secolo la val-le ritornerà ad essere la selva diun tempo.

UUUUUNNNNN AMBIENTEAMBIENTEAMBIENTEAMBIENTEAMBIENTE ARTIFICIALEARTIFICIALEARTIFICIALEARTIFICIALEARTIFICIALEPrati verdi attorno alle case eambienti di margine sono carat-teristici di tutto l’arco alpino esono la testimonianza di untempo in cui ogni metro di ter-reno falciabile in più significa-va più cibo per glianimali nelle stalled’inverno, e quindiuna maggiore ga-ranzia di sopravvi-venza o di benesse-re per la famigliacontadina.Si tratta però di unambiente creatodalla presenzaumana, dai secolidi tensioni fra l’uo-mo e la natura, frale necessità di coltivare e di al-levare contro quelle naturali cheportano al rimboschimento. Il

vero significato di que-sto ciclo virtuoso fra ilprato, il bosco, il pasco-lo e la stalla oggi è statoquasi perso, anche se ilbel paesaggio rimaneancora uno degli ele-menti fondamentali peruna località turistica dimontagna.

IIIIILLLLL PREZZOPREZZOPREZZOPREZZOPREZZO DELLADELLADELLADELLADELLAMECCANIZZAZIONEMECCANIZZAZIONEMECCANIZZAZIONEMECCANIZZAZIONEMECCANIZZAZIONESi è allentato anche ilcontatto diretto fra l’uo-mo e il territorio, quel

contatto fatto so-prattutto di lavoro edi esperienza diret-ta che vedeva al-l’opera i contadininon solo per racco-gliere il prodotto fo-raggiero, ma anche per la puli-zia dei ruscelli, la sistemazionedegli argini, dei filari, dei confi-ni, ecc. Un lavoro capillare cheinteressava tutta la comunità eche oggi, visti i costi del lavoroe gli interessi familiari rivolti intutt’altre direzioni, sarebberoimproponibili.Anche i mezzi di un tempo era-no meno invasivi per l’ambien-te, ma richiedevano fatiche or-mai dimenticate. Oggi si lavoracon trattori e mezzi meccaniz-zati, che garantiscono velocitàed efficienza, ma che lascianosul terreno segni che, a lungo

andare, possono degradare iprati e portare a problemi dicostipazione e impaludamen-to del terreno: è il prezzo chesi sta pagando per mantenereil paesaggio caratteristicod’Ampezzo.D’altro canto, però, la minoreattenzione alla resa economicadei prati porta a un ripopola-mento degli stessi con specievegetali più sensibili all’inter-vento umano, specie che, in uncontesto di sfalcio più intenso oaddirittura di ingrassamentodei prati con letame e concimi,non potrebbero sopravvivere.La resa dei prati in termini di

alimento è dunque minore, mail rovescio della medaglia è unpunto a favore della biodiversi-tà, cioè della maggiore ricchez-za genetica dei prati rispetto adaltrove. (Detto fra parentesi, i beiprati verdi e ingrassati del vici-no Sudtirolo sono sì portatori dimaggiori quantità di fieno e bel-li a vedersi, ma in realtà sonoambienti più poveri dal punto divista naturale, perché il concimenaturale permette di vivere soloalle poche specie più resistenti e“brucia” tutte le altre).

CCCCCHEHEHEHEHE SENSOSENSOSENSOSENSOSENSO HAHAHAHAHA

OGGIOGGIOGGIOGGIOGGI MANTENEREMANTENEREMANTENEREMANTENEREMANTENERE LELELELELE STALLESTALLESTALLESTALLESTALLEL’erba falciata e raccolta daiprati ha oggi destini diversi: oessere un rifiuto speciale desti-nato alla raccolta differenziata(del “verde”), o finire su scar-pate e piste di sci per favorire ilrinverdimento di zone alteratedall’uomo, o diventare alimen-to per il bestiame.La presenza di stalle nel paesegiustifica quest’ultimo tipo didestinazione del foraggio, cheviene così impiegato nel modotradizionale per il nutrimentodi bovini e ovini. In questo modosi può cercare di mantenere,almeno per alcune aziendeagricole, il ciclo naturale di pro-duzione e di allevamento deglianimali, naturalmente in unmodo che sia logico e redditi-zio per i tempi moderni.Le piccole stalle con una man-ciata di vacche e qualche caprastanno ormai scomparendo,assieme ad una generazione dipersone che hanno vissuto lostile dei loro padri, tenendo be-stie e campagna.Le aziende con una buonaquantità di animali allevati pos-

FOTO: TRATTORE IMPEGNATO NELLE OPERAZIONI DI FIENAGIONE.

FOTO: LE BALLE DI FIENO, PRODOTTE DAI MEZZI MECCANICI, HANNO SOSTI-TUITO, NEL TIPICO PAESAGGIO DELLA FIENAGIONE, I TRADIZIONALI MANTUI.

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99999Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 29Numero 29Numero 29Numero 29Numero 29 ottobre 2006

sono ancora avere un futuro,sempre tenendo per buona, allabase, una passione per un me-stiere che non concede ferie osvaghi particolari.

L’L’L’L’L’IMPORTANZAIMPORTANZAIMPORTANZAIMPORTANZAIMPORTANZA DEIDEIDEIDEIDEI CONTADINICONTADINICONTADINICONTADINICONTADINIFino a qualche decennio fa –diciamo fino alla fine degli anni’60 – la componente rurale delpaese rappresentava un cospi-cuo numero di famiglie: anchese molti integravano il loro red-dito lavorando sulle piste di scid’inverno, il ritmo delle stagio-ni e del bestiame che saliva ver-so i pascoli era parte del conte-sto sociale d’Ampezzo, e i con-tadini formavano tutto somma-to una lobby abbastanza rap-presentata. È grazie a questaforza che, nel 1957-60, le Rego-le riuscirono a ottenere dal Co-mune la piena proprietà deiboschi e dei pascoli, azione chesegnò la storia successiva delpaese e di cui non si apprezzamai abbastanza il valore.Il cambio di generazione haportato ad accelerare l’abban-dono di stalle e vacche, puntan-do sempre di più sul settore ter-ziario. L’esodo dalla campagnaverso mestieri legati al turismoè stato accelerato senz’altrodalla politica urbanistica loca-le, dove il blocco delle costru-zioni ha portato all’aumentovertiginoso dei valori immobi-liari: chi aveva stalla e toulà si èquindi trovato con una ricchez-za in mano, ricchezza che halasciato meno rimorsi a chi de-cideva di voltare le spalle alpassato.In realtà non c’è confronto frail benessere dato dal turismo ele fatiche di stalla: resistono oggisolo alcuni “benemeriti”, perso-ne che con grande passione de-dicano il loro tempo all’alleva-mento, ma che non possonoprescindere da altre attività la-vorative per integrare redditiagricoli sempre più ridicoli.

OOOOOCCASIONICCASIONICCASIONICCASIONICCASIONI EEEEE IDEEIDEEIDEEIDEEIDEE SPRECATESPRECATESPRECATESPRECATESPRECATEVa detto che, seppure un tem-po numerosi, gli allevatori diCortina non hanno saputo co-niugare in modo adeguato illoro lavoro con le opportunitàche il turismo offre nel settore:gli agriturismi sono cosa degliultimi anni, mentre non si è riu-sciti a realizzare qualche for-

maggio o salume con marchiodi qualità, qualche prodotto ti-pico su cui puntare e da ven-dere in convenzione con i com-mercianti locali. Qualcheesempio c’è stato, ma riguardapiù l’abilità di un singolo alle-vatore piuttosto che una scel-ta di categoria. Peccato, perchéla clientela di Cortina ha le ca-ratteristiche adatte per apprez-zare e consumare prodotti dipunta.Il latte continua quindi ancheoggi ad essere portato a Bu-sche, dove è pagato al conta-dino un prezzo sociale stabili-to a livello nazionale. Buonacosa per il consumatore il prez-zo calmierato del latte,ma al contadino rima-ne poi davvero poco.Per uno strano para-dosso, poi, in Ampez-zo il latte prodotto invalle non va sulle no-stre tavole, ma è smer-ciato perlopiù altrove.Da noi si beve invece illatte di provenienzapusterese: tipicol’esempio della Coope-rativa, che con il mar-chio “Malga Cortina”vende latte prodotto inAlto Adige.

QQQQQUANTIUANTIUANTIUANTIUANTI ANIMALIANIMALIANIMALIANIMALIANIMALI VENGONOVENGONOVENGONOVENGONOVENGONOALLEVATIALLEVATIALLEVATIALLEVATIALLEVATI OGGIOGGIOGGIOGGIOGGI INININININ A A A A AMPEZZOMPEZZOMPEZZOMPEZZOMPEZZOPochi, dunque, gli animali al-levati in valle, anche se sui pa-scoli di alta quota le manze ele pecore continuano a farebella mostra di sé: esse vengo-no soprattutto dalla Pusteria,dalla Badia e dal Fodom.L’anno scorso, ad esempio, suipascoli regolieri hanno sog-giornato circa 380 bovini e1.800 pecore, animali che poiin gran parte hanno svernatoin altre valli. Il contingente dibovini residenti in Ampezzo èoggi inferiore ai 120-130 capi,mentre quasi tutte le pecorepassano l’inverno in pianuraper mancanza di stalle a Cor-tina.Va da sé che il numero di capiè strettamente legato al nume-ro di stalle e agli allevatori: seda un lato si riescono ad alpeg-giare – cioè a portare sui pa-scoli alti – molti animali, dal-l’altro il ruolo che questi svol-gono per l’economia agricoladel fondovalle è modesto.

IIIIILLLLL CONTRIBUTOCONTRIBUTOCONTRIBUTOCONTRIBUTOCONTRIBUTO DELLEDELLEDELLEDELLEDELLE R R R R REGOLEEGOLEEGOLEEGOLEEGOLELe Regole sono state sempremolto vicine al mondo ruraleampezzano: nate dalla terra,esse ne hanno sempre fatto par-te. Oggi hanno però assunto unruolo un po’ distinto dal destinodel comparto agricolo locale, ehanno risentito finora solo inparte dell’agonia dell’agricoltu-ra ampezzana.Legate al bestiame e all’alleva-mento sono le singole undici Re-gole, solo quattro delle quali eser-citano però ancora attività dialpeggio e custodia del bestiame.Una di queste, la Regola di Po-col, ha peraltro sospeso que-

st’anno l’attività di pascolo aPezié de Parù, a causa dei lavo-ri di sistemazione della casera.Si spera che sia un’interruzionetemporanea e che non segni ilpasso di un progressivo abban-dono dei pascoli.La comunità regoliera ha soste-nuto e sostiene da moltissimianni gli allevatori, ma non è riu-scita ad invertire la tendenza incorso, pur cercando di agevola-re in ogni modo i Regolieri chehanno proposto iniziative lega-te alle attività di allevamento.

IIIIILLLLL RUOLORUOLORUOLORUOLORUOLO DELDELDELDELDEL C C C C COMUNEOMUNEOMUNEOMUNEOMUNEUna riflessione su questi aspet-ti porta certamente nella dire-zione di un maggiore sostegnoverso quelle poche persone chesi dedicano alla cura dell’am-biente di fondovalle, e in effettinon si sentono mai levarsi vocicontrarie a questa cosa “buonae giusta”.Il Comune ha un peso rilevan-te nell’indirizzare o meno glisforzi della comunità in questadirezione, ma il comportamen-to pratico dell’Amministrazio-

ne in tema di nuove stalle è sta-to un po’ altalenante. Una man-ciata di persone chiede da annidi poter costruire stalle in fon-dovalle per avviare attività diallevamento. Cosa interessantee lodevole, ma foriera di proble-mi legati alla speculazione edili-zia, in quanto questi nuovi,grandi volumi, una volta co-struiti potrebbero essere vendu-ti, e a che prezzi! Il Comune sipreoccupa allora di imporre vin-coli di destinazione, di lavoro, diaree sfalciate, ecc. per obbligarei richiedenti a svolgere in modoeffettivo l’attività agricola, e nonsolo ipotetico.Giusto, rispondono gli interessa-

ti, ma i timori dell’Ammi-nistrazione sembrano du-rare anni e anni, e non por-tare mai alla realizzazionedi questi obiettivi. Così lepratiche burocratiche si al-lungano, i progetti vengo-no fatti e rifatti più volteper accontentare le variecommissioni di esperti, sidevono attendere semprenuove autorizzazioni, lavoglia di mettersi in giocoviene meno e alcuni ab-bandonano l’impresa: ineffetti è più facile investirei soldi altrove, dove le por-

te non sono così serrate, e maga-ri dove di sicuro il denaro spesorende di più che in una stalla.Peccato, perché parlando conalcuni degli allevatori, e concoloro che ancora tenacementevogliono veder realizzato il lorosogno di un’attività agricola inarmonia con la tradizione, leg-go un profondo amore per illoro paese e per la sua natura,amore che in alcuni casi si è tra-mutato in rabbia.Nessuno è santo, certo, e ognu-no cerca di ottenere il meglio persé e per la propria famiglia.Compito del Comune è ancheil garantire una certa equità ditrattamento fra i cittadini, al dilà delle loro motivazioni perso-nali o della conoscenza diretta.Quello che però fa sorridere èche il giustificato timore versopossibili illeciti in questo setto-re non sembra essere bilanciatoda una pari attenzione per leenormi speculazioni che conti-nuano a essere portate avantiquotidianamente sul patrimo-nio immobiliare del paese. Larealtà sta sotto gli occhi di tutti.

IL TOULÀ ERA IL CLASSICO EDIFICIO UTILIZZATO PER IL RICOVERO DEL

FIENO; ORA È POSSIBILE LA SUA TRASFORMAZIONE AD USO RESIDENZIALE.NELLA FOTO: PREZIOSO ESEMPIO DI TOULÀ.

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1010101010 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 ottobre 2006

IL PANORAMA AGRICOLO DELLA VALLE D’AMPEZZOIL PANORAMA AGRICOLO DELLA VALLE D’AMPEZZOIL PANORAMA AGRICOLO DELLA VALLE D’AMPEZZOIL PANORAMA AGRICOLO DELLA VALLE D’AMPEZZOIL PANORAMA AGRICOLO DELLA VALLE D’AMPEZZOLa voce di alcuni addetti ai lavoriLa voce di alcuni addetti ai lavoriLa voce di alcuni addetti ai lavoriLa voce di alcuni addetti ai lavoriLa voce di alcuni addetti ai lavoriRRRRRENATOENATOENATOENATOENATO EEEEE R R R R RANIERIANIERIANIERIANIERIANIERI C C C C CALDARAALDARAALDARAALDARAALDARA

È l’uomo “formica” a mantenere l’ambienteÈ l’uomo “formica” a mantenere l’ambienteÈ l’uomo “formica” a mantenere l’ambienteÈ l’uomo “formica” a mantenere l’ambienteÈ l’uomo “formica” a mantenere l’ambienteI due allevatori di Mortisahanno oggi l’azienda agrico-la più consistente della val-le, con trenta vacche da lat-te e altrettante manze e vi-telle. La loro stalla, vicina al-l’abitazione, è da poco stataintegrata con un’attivitàagrituristica di alloggio,sfruttando quindi le oppor-tunità date dal terziario perle aziende agricole.In Ampezzo – ci spiega Renato “Partel” – l’attività primaria(l’agricoltura) e quella terziaria (il turismo) si sono di fatto inver-tite, nel senso che il mantenimento del territorio esercitato daicontadini è oggi a servizio del turismo. Un paese ben tenuto è ilmigliore biglietto da visita per gli ospiti in vacanza, e tutte le atti-vità economiche del paese ne beneficiano, direttamente o indiret-tamente.Anche l’allevamento si muove verso un maggiore rispetto deglistandard di qualità sia per la salute degli animali, sia per quellaumana, adeguandosi alle richieste europee che diventano sem-pre più pressanti.Ranieri vede in modo favorevole il futuro agricolo d’Ampezzo,ma sottolinea il bisogno di idee e progetti chiari, tenendo i piediper terra e lavorando sulla professionalità. Secondo lui in questadirezione va anche il Comune, il quale teme i secondi fini legatialla speculazione ma sostiene i giovani che si mettono in gioco.Dura è stata però la battaglia di Renato per avviare l’azienda nelmodo desiderato: con la sua tenacia ha lavorato a vari livelli perriuscire a realizzare il suo progetto, diventando – per vera neces-sità – un esperto nella normativa del settore. Egli sollecita rispo-ste chiare e veloci dagli organi pubblici, per evitare perdite ditempo e di denaro. Secondo il suo modo di vedere, il benesseredato dal turismo ha portato alla vendita della proprietà, e quindianche all’abbandono del territorio. Il primo tutore dell’ambienteè infatti l’uomo che vi abita e che, stagione dopo stagione, lo col-tiva e lo conserva. Il valore del lavoro agricolo – insiste Ranieri –non è purtroppo paragonabile a quello del turismo e del com-mercio, anche se gli investimenti che questo tipo di attività ri-chiede, sono notevoli. Una soluzione potrebbe essere suggeritada stalle di proprietà comunale date in gestione ai privati, lascian-do però spazio all’iniziativa individuale per il loro funzionamen-to. Tutta l’attività annuale dell’allevatore gira attorno al mante-nimento dei prati, sia per l’alimentazione animale, sia per la retri-buzione che il Comune dà agli allevatori che sfalciano. Si potreb-be anche pensare a dare un maggior valore al latte, magari conformaggi di qualità, ma si dovrebbe in tal caso cambiare l’impo-stazione dell’azienda, oggi imperniata sulla collaborazione fami-liare e sul lavoro diretto dei proprietari.

MMMMMAURIZIOAURIZIOAURIZIOAURIZIOAURIZIO G G G G GASPARIASPARIASPARIASPARIASPARI EEEEE R R R R RENZOENZOENZOENZOENZO L L L L LACEDELLIACEDELLIACEDELLIACEDELLIACEDELLI

Impensabile vivere di solo allevamentoImpensabile vivere di solo allevamentoImpensabile vivere di solo allevamentoImpensabile vivere di solo allevamentoImpensabile vivere di solo allevamentoL’azienda agricola di Mau-rizio Gaspari “Mul” e delsuocero Renzo Lacedelli“Zamar” conta una quin-dicina di capi bovini, alcu-ni dei quali vengono la-sciati a pascolare sui pratidi Col anche durantel’estate, mentre altri ven-gono portati sui pascolidelle Regole.La loro voce è quella di per-sone d’esperienza, che lavorano nel settore da una vita e che fan-no il mestiere che amano: ci spiegano che lavorare di sola stalla ecampagna è oggi quasi impossibile se si vuole condurre un’esi-stenza decorosa. Il lavoro dell’allevatore deve per forza essereintegrato con qualcos’altro nelle stagioni fredde: turismo, artigia-nato, affittacamere, ecc. I capitali esposti sono notevoli e la resaeconomica – quando va tutto bene – è comunque molto esigua.Anche il Comune e l’Unione Europea aiutano il settore con con-tributi, senza i quali sarebbe davvero difficile far quadrare i conti.Due parole anche sui molti terreni privati che i contadini d’Am-pezzo – e non solo d’Ampezzo – si impegnano a sfalciare ognianno. Lacedelli ricorda che alcuni cittadini hanno rifiutato di fartagliare l’erba sui loro fondi dai contadini per paura di una futurarivendica di usucapione, cioè di passaggio forzato della proprietàdei prati a colui che li coltiva. Lacedelli rassicura che nel rapporto

che i contadini han-no con i singoli pro-prietari e con il Co-mune questo non èperò possibile, inquanto viene fattoun apposito contrat-to davanti al notaioche garantisce i tito-lari dei fondi da qual-siasi pretesa.Il lavoro di pulizia emanutenzione deiprati dà soddisfazio-

ne – rimarca Gaspari – ma occorrono sacrifici e mezzi particolari,a seconda del tipo di terreno e della sua ripidità. Il mese di agostodi quest’anno, tanto per fare un esempio, è stato pessimo per lacura dei prati, in quanto le continue piogge non hanno permessoagli addetti ai lavori di uscire per completare la fienagione: moltoè legato alle condizioni atmosferiche e ai cicli della natura. Si devequindi tenere conto del lavoro che viene fatto dai contadini du-rante l’anno, non solo da quelli locali ma anche da chi sale dallapianura per tagliare e raccogliere il fieno.Un ricordo va anche ai prodotti di malga, che un tempo portava-no sulle tavole ampezzane sapori che oggi non si gustano più: lenuove normative sugli alimenti – ci spiega Ada Zambelli, mogliedi Renzo – chiedono un’igiene assoluta, che non va d’accordocon i metodi di fabbricazione tradizionale dei formaggi. Al di làdi alcuni marchi protetti (p.es. il grana, il gorgonzola, ecc.), glialtri formaggi sono fatti quasi tutti con il latte pastorizzato: lamancanza di batteri nella caseificazione appiattisce un po’ i sa-pori, pur essendo forse più sicura per le delicate tavole d’oggi.

SEGUE DA PAG. 11

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1111111111Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 29Numero 29Numero 29Numero 29Numero 29 ottobre 2006

SSSSSTEFANOTEFANOTEFANOTEFANOTEFANO G G G G GHEDINAHEDINAHEDINAHEDINAHEDINA

Vent’anni di lotta per un idealeVent’anni di lotta per un idealeVent’anni di lotta per un idealeVent’anni di lotta per un idealeVent’anni di lotta per un idealeIl giovane allevatore di Ve-rocai sta oggi costruendouna nuova azienda a Chia-ve, con abitazione e stalla.Stefano “Basilio” è sui cam-pi dall’età di tredici anni eritiene di aver dimostratoalla comunità la sua passio-ne per il territorio e la suadedizione al lavoro agrico-lo; ciò nonostante, ha im-piegato vent’anni a ottenere i permessi per costruire la sua azien-da, sfidando caparbio tutte le difficoltà. Da iniziativa professio-nale, la sua è diventata una questione di principio, che lo ha por-tato a quarant’anni a veder realizzato il suo obiettivo: una stallacon cinquanta capi bovini da carne e il sogno di firmare un mar-chio di qualità per il suo prodotto. L’idea è quella di “produrre”vitelli selezionati, allevandoli in modo naturale con allattamentodalla madre, un po’ come sta avvenendo per gli agnelli “doc”dell’Alpago o del Sudtirolo.Le vacche da latte – secondo Ghedina – non riescono a renderedal punto di vista economico, sia per il prezzo fisso con cui si devevendere il prodotto, sia per gli alti costi di allevamento in monta-gna. Difficile anche la trasforma-zione del latte in formaggio, cherichiederebbe il lavoro di un’altrapersona a tempo pieno, di un ca-saro specializzato: mantenere poiil tipo di formaggio nel tempo nonè cosa da poco, visto che la qualitàdel latte in montagna cambia nelcorso dell’anno.Vincoli anche per la sua nuovastalla, naturalmente: trent’anni diimpegno nel mantenere la destina-zione agricola, attraverso un pia-no economico di lavoro da rispet-tare. Se per cinque anni o piùl’azienda rimane chiusa, egli hal’obbligo di demolirla a sue spese edi ripristinare il terreno a prato.L’impegno non sembra spaventar-lo, visto che ha scelto questo me-stiere per il suo avvenire. Il “Basilio” riconosce però un certo rischioin questi vincoli, dato dalle incertezze della vita, sia in termini disalute propria sia degli animali che poi alleva: epidemie bovine echiusure forzate dell’attività da parte dell’autorità sanitaria posso-no mettere in seria difficoltà il rispetto di questi impegni.Sulla scelta di impegnarsi in un lavoro che non dà ferie, Stefanorisponde che per la qualità della vita la strada scelta è assoluta-mente la migliore: vita all’aperto, libertà di organizzare il propriotempo e di integrare eventualmente il reddito con altre attivitàmarginali.Egli ritiene che la presenza dell’uomo sull’ambiente di fondovalle,con lo sfalcio e la cura dei prati, sia un interesse per tutta la colletti-vità. Il Comune in effetti ne sta tenendo conto e aiuta chi lavora perla cura estiva dei prati. Dall’altra parte, però, non è sempre statosollecito nell’aiutare i pochi che ancora vogliono continuare questomestiere. I tempi lunghissimi del suo progetto ne sono un esempio:le lungaggini hanno comportato costi enormi e la perdita di contri-buti europei sostanziosi destinati ai giovani allevatori. Quando hainiziato, infatti, il Ghedina era ben più giovane, ma prima di poteravviare la nuova stalla è passato molto tempo, tanto da farlo usciredalle graduatorie europee per sopraggiunti limiti di età!

AAAAANGELONGELONGELONGELONGELO G G G G GHEDINAHEDINAHEDINAHEDINAHEDINA

Una stalla che non s’ha da fare!Una stalla che non s’ha da fare!Una stalla che non s’ha da fare!Una stalla che non s’ha da fare!Una stalla che non s’ha da fare!Da sempre è stato legato all’am-biente e al mondo agricolo, è unappassionato del proprio territo-rio ed è stato uno dei soci fonda-tori della cooperativa agricolaAmpezzo Oasi, di cui è ancoraoggi amministratore. Il suo sognoè la realizzazione di un’aziendaagricola sui terreni di proprietàsua e della sua famiglia a Cadin.Il primo incontro con l’Ammini-strazione comunale per illustra-re la sua iniziativa risale al 1997,anno di inizio di un lungo pro-cesso di disegni, pareri e relazio-ni che non hanno ancora vistola fine. Secondo gli indirizzi diprogramma del nuovo Piano re-golatore formulato dall’attualeamministrazione comunale, però, questa sua aspirazione potrebbeessere realizzata, in quanto egli possiede i requisiti minimi previ-sti: proprietà dei terreni, minimo di sei ettari, qualifica di impren-ditore agricolo, abilitazione all’attività agrituristica, ecc.

Ma Ghedina non ha ancora ot-tenuto il permesso di costruire, ele rassicurazioni continue daparte dei vari soggetti coinvoltinon hanno coinciso con un per-corso logico.Egli osserva, a denti stretti, chegià il voler investire in agricoltu-ra è un’attività rischiosa, inquanto il rapporto costi/benefi-ci è molto risicato. Se a questo siaggiungono anni e anni di pro-getti, relazioni, varianti e incer-tezze, il beneficio di questo tipodi investimento tracolla ancorprima di iniziare, se mai riusciràa portarlo a termine.Sulla questione dei vincoli di de-stinazione d’uso imposti dalP.R.G. (trent’anni con atto nota-

rile, pena esproprio) Angelo Ghedina si dichiara d’accordo, benconoscendo il valore degli immobili a Cortina. Egli è giunto peròall’idea che il labirinto di difficoltà in cui è stato costretto a entra-re sia il segnale di una non volontà dell’Amministrazione comu-nale che il suo progetto vada a buon fine.

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1212121212 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 ottobre 2006

UNA VOLTA SI FACEVA “LA FESTA DEGLI ALBERI”UNA VOLTA SI FACEVA “LA FESTA DEGLI ALBERI”UNA VOLTA SI FACEVA “LA FESTA DEGLI ALBERI”UNA VOLTA SI FACEVA “LA FESTA DEGLI ALBERI”UNA VOLTA SI FACEVA “LA FESTA DEGLI ALBERI”OGGI SI FA LA FESTA AGLI ALBERIOGGI SI FA LA FESTA AGLI ALBERIOGGI SI FA LA FESTA AGLI ALBERIOGGI SI FA LA FESTA AGLI ALBERIOGGI SI FA LA FESTA AGLI ALBERIDa un estremo all’altro nella gestioneDa un estremo all’altro nella gestioneDa un estremo all’altro nella gestioneDa un estremo all’altro nella gestioneDa un estremo all’altro nella gestionedel verde urbanodel verde urbanodel verde urbanodel verde urbanodel verde urbanodi Carla Pompanin

I BOSCHETTI NEL PRGCon riferimento al verde urbano nella Relazione al PRG si definiscono le“aree boscate intercluse” all’interno o ai margini dell’agglomerato urba-no quali spazi non edificati che presentano “caratteristiche di grande va-lenza paesaggistica”.

3.10.1 - IL VERDE URBANO

DI INTERESSE PAESAGGISTICO“All’interno o ai margini dell’agglomerato urbano esistono ancora alcuni

spazi non edificati, che presentano caratteristiche di grande valenza pa-esaggistica per tutta una serie di motivi:

- ambiti prativi di pausa dell’edificato;- aree boscate intercluse;

- zone con pendenza troppo ripida per essere edificate.. . . essi quindi rimangono di proprietà privata ma devono essere conser-

vati nell’attuale stato, in quanto il loro mantenimento è considerato essen-ziale per non deprimere la qualità del paesaggio urbano”. Il boschetto in

questione non è stato inserito fra queste zone ma ne ha tutte le caratteri-stiche.

INDIRIZZI E DIRETTIVEDEL REGOLAMENTO EDILIZIO SUL VERDE URBANO

“In conclusione il PRG recepisce le indicazioni dell’indagine agro-foresta-

le, formulando le seguenti indicazioni:- in primo luogo, non trattandosi di temi specifici e quindi di competenza

della disciplina urbanistica, il PRG non agisce attraverso prescrizioni evincoli ma si limita a formulare indirizzi e direttive;

- viene comunque prescritto che ad ogni intervento edilizio (sia di ristruttu-razione che di nuova costruzione) venga allegato un progetto di sistema-

zione dell’area di pertinenza, che dovrà riportare la situazione aggiornatadella vegetazione e proporre gli interventi più idonei;

- viene allegata alle norme tecniche l’elenco delle essenze consigliate, checomprendono in genere piante a foglia caduca;

- vengono invece sconsigliate sia le conifere autoctone (ad esclusione dellarice) che quelle introdotte;

- viene favorito il taglio alla base delle conifere sempreverdi piantate nelpassato in zona urbana;

- viene impedita la delimitazione delle proprietà nelle aree contigue allegrandi estensioni prative”.

L’intero territorio di Cor-tina è caratterizzato daiboschi e dai prati. La pre-

valenza di una componente sul-l’altra è dipesa, nel corso dei se-coli, dalle diverse esigenze del-la popolazione residente. Conun’economia esclusivamenteagricolo-pastorale ogni anno sicercava di rubare al bosco qual-che metro di pascolo e di terre-no per le culture; ora è invece ilbosco a rimpossessarsi del fon-dovalle.Con l’ultimo strumento urbani-stico approvato, l’amministra-zione comunale ha inteso favo-rire il taglio delle piante nell’abi-tato. Tuttavia “il PRG non agi-sce attraverso prescrizioni e vin-coli ma si limita a formulare indi-rizzi e direttive” (v. riquadro)Il fine è sicuramente quello dilimitare il proliferare del boscoall’interno del centro urbano.

Quest’estate però si è prodottoun caso estremo che sorprendee lascia molti interrogativi.Un gruppo di proprietari di di-versi terreni nei pressi di viaRoma, si è visto recapitare l’av-viso dell’avvio di un procedi-mento amministrativo per l’ab-battimento degli alberi che in-sistono sulle loro proprietà.Sia ben chiaro, non si tratta diuna richiesta dei proprietari ma

di un’azione del Comune, solle-citata da un vicino confinante.Se fino a qualche anno fa taglia-re un albero nel proprio giardi-no era quasi un’impresa, adessosembra che il Comune vogliaobbligare i cittadini ad abbatte-re gli alberi sui terreni privati.Riassumiamo i dati principali:- i terreni sono tutti di proprie-tà privata;- gli alberi sono in gran parteabeti rossi. Un primo gruppo èlì da un secolo, l’altro ha sup-pergiù quarant’anni.- buona parte delle case che af-facciano su questo piccolo bo-schetto intercluso sono state co-struite quando gli alberi aveva-no già raggiunto l’odierna al-tezza;- gli alberi non pregiudicano lasicurezza delle strade, da cuisono lontani;- gli alberi non si vedono da viaRoma: la loro vista è infatti im-pedita dall’altezza degli edificiche si affacciano sulla strada.- il boschetto in questione nonprospetta su spazi pubblici osoggetti al pubblico passaggio.

Ci si può legittimamente chie-dere quale sia il motivo che haspinto il Comune a ventilare iltaglio di piante centenarie (sep-pur conifere) in quella zona. Visono innumerevoli esempi, agli

occhi di tutti, di abetidella medesima altez-za, anche se più giova-ni, piantati come recinzioni a 50centimetri dal bordo di stradecomunali, per i quali nessunaazione del genere è stata intra-presa. Alberi che rendono piùdifficili le operazioni di sgom-bero neve, che rendono neces-sario lo spargimento di sale perevitare la formazione di ghiac-cio, tanto pericoloso per la cir-colazione. Alberi, questi ultimi,per i quali un provvedimento diabbattimento poteva forse tro-vare un presupposto di interes-se pubblico.La motivazione addotta nelprovvedimento comunale fa ri-ferimento all’art. 53.8 del Rego-lamento Edilizio “La piantagio-ne di alberatura non deve interfe-rire con la libera visuale da puntidi vista panoramici. È in facoltàdel Dirigente preposto, sentito ilparere della Commissione Edili-zia, imporre il taglio di alberatureche limitino la visuale dei punti divista di particolare interesse”.In questo caso, quindi, tutto sibasa su cosa si intenda per“punti di vista di particolare in-teresse”. Nel sentito comune sipensa ai belvedere, alle piazzo-le da cui si gode una panora-

mica sulla vallata. Il punto dacui si osserva il panorama “diparticolare interesse” dovrebbe,comunque, corrispondere aduno spazio pubblico o perlome-no soggetto al pubblico passag-gio, cioè essere fruibile da tutti.È chiaro infatti che altrimenti sidovrebbe garantire - e il Comu-ne ne ha forse la facoltà? - lavisuale da ciascuna e qualsiasiproprietà privata: se così fossenon andrebbero abbattuti sologli alberi ma anche gran partedegli edifici.Il Codice Civile dispone sui con-fini e sulle distanze da rispetta-re fra terreni ed edifici privati.Fatte salve queste limitazioni, cisi chiede, come può il Comuneintervenire sulla proprietà pri-vata, quando non è riscontra-bile l’interesse pubblico?Bella domanda: la risposta aglieventi che si succederanno e checomunque rappresenterannoun precedente rilevante perquesta comunità.Tutti i proprietari hanno pre-sentato delle “memorie” in Co-mune per sostenere il propriodiritto a mantenere gli alberisulle loro proprietà.

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1313131313Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 29Numero 29Numero 29Numero 29Numero 29 ottobre 2006

SALE & PEPEPREMIO PISTA NERADopo un lungo testa a testacon la frazione di Chiaveva a via Faloriail premio �Pista Nera 2006�,di Cortina.Per una discesa da brivido 365 giorni all�anno.

Per la risalita si stavalutando l�opportunitàdi un impianto a fune,da inserire nel circuito Superski.La pista è consigliatasolo a piloti esperti.

LE CALDAIE A LEGNA VINCOLOLE CALDAIE A LEGNA VINCOLOLE CALDAIE A LEGNA VINCOLOLE CALDAIE A LEGNA VINCOLOLE CALDAIE A LEGNA VINCOLOIL MATCH DELLA CONVENIENZAIL MATCH DELLA CONVENIENZAIL MATCH DELLA CONVENIENZAIL MATCH DELLA CONVENIENZAIL MATCH DELLA CONVENIENZA di Silvio Rezzonico

Qual’è la fonte energeti-ca più conveniente, traquelle tradizionalmen-

te disponibili? Il metano, oppu-re il gasolio o il gpl? Sbagliato.Sorpresa: è il legno o, più esat-tamente le biomasse, nonostan-te i costi iniziali di installazioneelevati.Naturalmente la combustionenon deve avvenire nel caminet-to, che ha un’altissima disper-sione di calore, ma in stufe co-struite secondo le tecnologie piùavanzate. Condizione perché itradizionali ceppi possano vin-cere il confronto è però dispor-re di rifornimenti vicini, altri-menti i costi del trasporto di-vengono proibitivi. Quindi l’al-ternativa-legno resta, per i più,un sogno.Non per questo il riscaldamen-to a biomassa è una chimera: seil legno non è disponibile vici-no e a basso costo, si può ricor-rere alle stufe a “pellets”, com-bustibili reperibili anche nellegrandi città.Si tratta di minuscoli tronchettilegnosi costituiti da segaturacompressa e scarti della lavora-zione del legno, di lunghezzavariabile da 5 millimetri a 4 cen-timetri e di diametro di 4-10millimetri. La forte compressio-ne cui sono sottoposti fa sì chemantengano la loro forma epossano essere trasportati co-modamente con autocisterne.Hanno una percentuale di umi-dità molto più bassa rispettoalla legna tradizionale, quindiuna maggiore resa termica conun basso residuo di cenere. Illoro potere calorifico è pari acirca 4,9 kWh/kg; il valoreenergetico di un chilogrammodi pellets equivale all’incirca amezzo litro di gasolio da riscal-damento o a mezzo metro cubodi metano. I pellets sono in ven-dita ormai anche nelle grandicittà, anche se occorre pur sem-pre fare attenzione alla loroqualità.Gli apparecchi a pellets assomi-gliano a una normale stufa ocamino ad incastro. Sono utiliz-zabili sia per riscaldamento cen-

tralizzato che singolo esono in genere automa-tici, quanto ad accensio-ne, regolazione , quanti-tà di aria o acqua caldada utilizzare . Si autoali-mentano da appositi ser-batoi. Le stufe a pelletspossono anche bruciarediversi tipi di biomasselegnose, purché oppor-tunamente tritate e smi-nuzzate, come per esem-pio gusci di nocciole, dinoci, di pesche, di man-dorle, tralci d’uve, cippa-to, ramaglia di potature,ecc. Una sottocategoria diquesto tipo di apparecchiè rappresentata dalle stu-fe alimentate da normalemais in grani, abbastan-za facilmente reperibile, aprezzi tra i più bassi infatto di combustibili. Ingenere le stufe a maisbruciano anche pellets.La resa è di oltre 6000kcal/h al kg, vengonoemanati pochissimi fumie la quantità di ceneri ècirca uguale a quella deipellets.

FINANZIAMENTIFINANZIAMENTIFINANZIAMENTIFINANZIAMENTIFINANZIAMENTI.La regione Veneto (legge30/6/06, n. 8) concedecontributi fino al 35% del-le spese di acquisto di tut-te le apparecchiature ne-cessarie (stufe fino a 80kw di potenza). In AltoAdige i contributi scen-dono al 30% (legge n. 4del 1993) ma comprendo-no anche l’installazionee, per l’8%, gli studi difattibilità. Le caldaie a le-gna ad alto rendimentosono premiate anche inFriuli (Decreto presiden-te giunta regionale 31/5/01, n. 110) con bandi pe-riodici della DirezioneRegionale dell’Edilizia edei Servizi Tecnici. Articolo pubblicatoper gentile concessione diCONFAPPI

Legna pellets gasolio metano Costo caldaia e installazione 12.500 12.500 5.500 4.500 Costo opere civili 10.000 8.500 4.500 4.000 Totale investimento 22.500 21.000 10.000 8.500 costo del capitale 2.273 2.122 1.010 859 costi totali combustibile 5.102 6.192 15.028 11.713 altri costi d'esercizio 2.075 1.718 528 445 Totale costi esercizio 9.450 10.032 16.566 13.017 costo per MWh 0,063 0,067 0,110 0,087

A CONFRONTO I COSTI IN EURO DI 4 TIPI DI RISCALDAMENTO

(caldaie con potenza di 100 kw, 1.500 ore di esercizio, comprensividi ammortamento in 14 anni d’esercizio)

Fonte: elaborazione Confappi su dati Provincia di Bologna

Nota: l’ammortamento delle stufe a biomasse è tanto più rapido quanto l’impian-to è potente. Pertanto per ottenere “performance” simili da una stufa da 20 kw,adatta al riscaldamento unifamiliare, occorre attendere qualche anno in più.

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1414141414 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 ottobre 2006

RILEGGENDO BUZZATIRILEGGENDO BUZZATIRILEGGENDO BUZZATIRILEGGENDO BUZZATIRILEGGENDO BUZZATINel centenario dalla nascitaNel centenario dalla nascitaNel centenario dalla nascitaNel centenario dalla nascitaNel centenario dalla nascita di Roberto Pappacena

Il 28 gennaio del 1972 passòa miglior vita Dino Buzzati.Lungi dal voler qui rievoca-

re la sua risaputissima figura dialpinista e di scrittore, sento ilbisogno di ricordarlo perché inalcune sue pagine ho trovato laspiegazione dei miei stati d’ani-mo connessi con le mie mode-ste esperienze alpinistiche del-l’età giovanile. Occorre sapereche da ragazzo, nel mio picco-lo, ho molto camminato in mon-tagna e ho persino arrampica-to in compagnia di guide. Trene ricordo in particolare congratitudine: Luigi Ritz di Cam-pitello che mi condusse sullacima della Stàbeler (che ebbrez-za le discese a corda doppia!),Arturo Brunet, rocciatore ardi-to e poeta della montagna, cheoperava nel gruppo delle Paledi San Martino, e la guida au-striaca Radetzky (!) cui devo lagioia di aver toccato, insiemecon un amico abruzzese, la vet-ta del Grossglockner (che emo-zione il passaggio dal Klein alGrossglockner sul coltello diuna cresta ghiacciata!). Ebbene,in “I fuorilegge” del 1963 , Buz-zati racconta: “La mattina di unlontanissimo settembre, quandoper la prima volta venni a con-tatto con le famose Dolomiti …andavo, figuratevi, a fare il Bec-co di mezzodì sopra Cortina,per la via normale. Oggi, a pen-sarci, mi viene addirittura daridere. Allora, invece, avevo ilbatticuore … Naturalmente erocon una guida, altrimenti la

mamma non mi avrebbemai detto di sì… Senza gui-da, almeno a un ragazzet-to di buona famiglia comeme, sembrava inconcepibi-le affrontare quei pericoli…Com’ero orgoglioso, ragaz-zino ancora, di avere una miaguida. Di fronte ai turisti cheaffollavano il rifugio, probabil-mente mi davo un sacco diarie”. Proprio come me, quan-do mi accinsi, con l’ottimo Ritz,ad affrontare la Stabeler. Se-nonchè, poco prima della for-cella, Buzzati e la sua guida fu-rono raggiunti da due giovanispavaldi che si dirigevano ver-so il Becco per fare il Camino.“Rimasi – scrive Buzzati – loconfesso, un po’ male. Che duestudenti, sia pure più vecchi dime, si permettessero, da soli, ditentare la stessa arrampicatache io avrei fatta con la guida,che per mesi e mesi avevo va-gheggiata al punto di farne unaspecie di incubo, era quasi unamortificazione”. Parve, insom-ma, a Buzzati, quella dei dueragazzi, “una presuntuosa sfi-da, come la rottura di una re-gola, il sovvertimento di unalegge. Ne ebbi una rabbia! Queidue pivelli! Al loro paragone lamia impresa diventava una fac-cenda ridicola, uno scherzo dasignorine addirittura. E pocoprima ne ero orgoglioso!”. Ecco,se avessi avuto la penna di Buz-zati, avrei scritto le stesse coseripensando alle mie arcisicurearrampicate con il sostegno di

guide famose. Ma oggi, va’ là,a distanza di tanti anni, debbodire che sono felice di aver avutoanch’io, nel mio piccolo, espe-rienze così esaltanti.Ancora. Nei miei ripetuti ritor-ni alle Dolomiti risalendo laValle del Piave, non saprei tro-vare, a tutt’oggi, parole diver-se, nel descriverli, da quellescritte da Buzzati nel 1956: “Ilsipario si apre dopo Perarolo,quando si è superata la salitadella Cavallera, la strada sboc-ca dall’umido antro della vallee la natura improvvisamentecambia, con scenari di prati,abeti e larici: Cadore! Allora, nelgiro di pochi chilometri, le Do-lomiti esplodono tutto intornobiancheggiando sopra i dossiverdi e, se risplende il sole, viappaiono come una immaginedi felicità piena e solenne!”.Grazie, Buzzati! Queste tue ri-ghe mi accompagnano tuttora

DINO BUZZATI (1906-1972)

Nato a Belluno, sin da ragazzo manife-sta la propria creatività: scrive, dise-gna, si appassiona alla musica - studiaviolino e pianoforte - ed alla montagna.Proprio alla montagna dedica il suo pri-mo romanzo, “Bàrnabo delle montagne”(1933). Studia Giurisprudenza ma, an-cor prima di laurearsi, entra al “Corrie-re della Sera”, giornale alla cui attivitàsarà legato per tutta la vita. Fu inviatospeciale del “Corriere” ad Addis Abe-ba nel 1939 e s’imbarcò, come croni-sta di guerra, sull’incrociatore Fiume nel1940.Tra le sue opere citiamo:Bàrnabo delle montagne - 1933Il Segreto del Bosco Vecchio – 1935Il deserto dei Tartari – 1940I sette messaggeri – 1942 (raccoltadi racconti)Paura alla Scala – 1949Il crollo della Balinverna – 1954Sessanta racconti – 1958Esperimento di magia – 1958Il grande ritratto - 1960Un amore - 1963Il colombre – 1966Le notti difficili – 1971Grande l’interesse di Buzzati anche perla pittura, che si traduce in opere natedalla commistione tra testo ed illustra-zioni (“Poema a fumetti”, 1969; “I mi-racoli di Val Morel”, 1971)

ogni volta e le distribuirei comeun breviario a tutti coloro chein macchina salgono a Cortinacon lo sguardo fisso al nastro diasfalto che li porta in questoparadiso. “Spettacolo – scriveBuzzati – che per noi italiani èdiventato di ordinaria ammini-strazione e non ci facciamo piùcaso, eppure, senza ombra didubbio, è una delle cose più bel-le, potenti e straordinarie di cuiquesto pianeta disponga”.

AVVISOSU RICHIESTA

Su richiesta del prof. Paolo Giacomel, anche a nome del ca-pitano della Compagnia degli Schuetzen d’Ampezzo, pub-blichiamo il seguente avviso:

“I brani tra virgolette delle pagine 14-15, 18 e 20 con-tenuti nell’introduzione storica scritta da Paolo Gia-comel nell’album di fotografie in ricordo della visitadi “Un Arciduca in Ampezzo”, sono stati estrapolatidal libro di Mario Ferruccio Belli “Cortina d’Ampez-zo, 1914-1918: dall’Austria all’Italia”, Nuovedizionido-lomiti, Belluno 1993. Il testo non è stato scritto da un“Cronista Anonimo” ma è opera di pura fantasia, frut-to di ricerca e ricostruzione storica del suddetto gior-nalista e scrittore Mario Ferruccio Belli”.

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1515151515Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 29Numero 29Numero 29Numero 29Numero 29 ottobre 2006

Via Bepin 6 - Cortinatel 0436 862462

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NOVITNOVITNOVITNOVITNOVITÀÀÀÀÀ NELLA RACCOLTA RIFIUTI NELLA RACCOLTA RIFIUTI NELLA RACCOLTA RIFIUTI NELLA RACCOLTA RIFIUTI NELLA RACCOLTA RIFIUTIVetro e lattine finalmente raccolte a domicilioVetro e lattine finalmente raccolte a domicilioVetro e lattine finalmente raccolte a domicilioVetro e lattine finalmente raccolte a domicilioVetro e lattine finalmente raccolte a domicilio

Il servizio di raccolta dei rifiutiè gestito dalla Comunità Mon-tana Valle del Boite in forma as-sociativa dal 2000.La Comunità Montana nelmese di maggio ha provvedutoal nuovo appalto del servizio diraccolta dei rifiuti per il perio-do 2006-10. È risultata aggiu-dicataria la società Manutenco-op di Bologna.La principale novità del nuovo

appalto è l’attivazione ancheper i Comuni di Cortina d’Am-pezzo, di Vodo di Cadore e diCibiana del servizio di raccoltaraccoltaraccoltaraccoltaraccoltaa domicilio del vetro e dellea domicilio del vetro e dellea domicilio del vetro e dellea domicilio del vetro e dellea domicilio del vetro e dellelattinelattinelattinelattinelattine.Nel Comune di Cortina d’Am-pezzo il nuovo servizio di rac-colta “porta a porta” del vetroe delle lattine parte dal mese diottobre con un giorno di raccol-ta alla settimana per ogni zona.

Sono state consegnate alle sin-gole utenze cassette e conteni-tori blu. Il materiale va conferi-to sfuso all’interno dei conteni-tori, che devono essere espostientro le ore 6.00 del giorno diraccolta.Nell’arco di 20 giorni verrà ri-dotto il numero delle campanepresenti sul territorio; nel terri-torio di Cortina d’Ampezzo ri-marranno 5 piazzole ecologiche.

Al 31 dicembre2005 tutti i Co-muni associatihanno raggiuntouna percentualedi raccolta diffe-renziata ricono-sciuta dalla Re-gione Veneto su-periore al 50%.Obbiettivi dei

prossimi anni sono l’ulterioreaumento della raccolta differen-ziata, la riduzione della produ-zione di rifiuti, che va attuataanche mediante campagne diinformazione e di sensibilizza-zione della popolazione.

Alessandra Menardi

Borca di Cadore 65,00%

Cibiana di Cadore 54,20%

Cortina d'Ampezzo 52,30%

San Vito di Cadore 63,60%

Valle di Cadore 63,50%

Vodo di Cadore 72,40%

RACCOLTA DIFFERENZIATA al 31/12/2005

LA “SORGENTE”LA “SORGENTE”LA “SORGENTE”LA “SORGENTE”LA “SORGENTE”ovvero “La musica migliora la vita”ovvero “La musica migliora la vita”ovvero “La musica migliora la vita”ovvero “La musica migliora la vita”ovvero “La musica migliora la vita” di Roberto Pappacena

Tra le benemerite iniziati-ve (non molte in verità )a beneficio dell’umanità,

questa de “La Sorgente” – Cen-tro di formazione musicale atutto campo, mi sembra unadelle più indovinate e felici.

Non intendo qui ricalcare il fa-scicolo illustrativo che spiegadettagliatamente e con estremachiarezza le finalità che “LaSorgente” si propone.Desidero solo esprimere la miaprofonda ammirazione per unastruttura sorta dalla mente edalla volontà di persone dotatedi acuta intelligenza e di amo-re per il prossimo, le quali han-no compreso l’importanza edu-cativa e persino terapeutica diuna espressione, la musica, checoinvolge formazione, cultura,divertimento, utilità sociale, in-formazione: esigenze, insom-ma, tra le più importanti della

personalità umana, dalla primainfanzia alla vecchiezza.“Noi pensiamo che la musica, tut-ta la musica, vada trattata conamore e divertimento, oltre checon rispetto e serietà, perché la con-sideriamo una fonte inesauribile dienergia vitale, benessere e armo-nia interiore, un servizio essenzia-le per l’intera società”.Dopo aver letto parole comequeste, come non avvertire loslancio di iscriversi a un Cen-tro che apre le braccia a tutticoloro che intendono migliora-re la propria vita?Per porsi in contatto con que-sta “Piccola società cooperati-va a r.l. Onlus”, basta contat-tarla ai numeri telefonici0436-861768 (Cortina),0435-728544/347 4442539www.lasorgentemusica.it;[email protected] auguro che siano molti a far-lo (me compreso, chissà…)

La Sorgente

RECENTISSIMI RISULTATIDELLA SCUOLA DI MUSICA

A CORTINAIl 20 settembre 2006 IlariaMenardi, allieva della M.a LauraZardini presso la Scuola di Musi-ca di Cortina, ha brillantementesuperato l’esame di compimentoinferiore di clarinetto presso il Con-servatorio Statale “C. Pollini” diPadova.

A fianco delle formazioni or-chestrali de La Sorgente (Clas-sic Ensemble e Jazz Orchestra)nasce quest’anno “LA SOR-GENTE GOSPEL CHOIR” uncoro di voci miste rivolto a tuttigli appassionati del canto blues,spiritual, gospel, jazz.La partecipazione è del tuttogratuita!!!I laboratori del GOSPELCHOIR si terranno a Cortina,Domegge, Santo Stefano.

149 gli allievi iscritti alla Scuola diMusica nell’anno scolastico 2005/2006 a Cortina.

168 gli allievi iscritti presso le altresedi di Pieve, Domegge, Auronzo,Santo Stefano, Comelico Superio-re e Sappada nel 2005/2006.

14 gli insegnanti impegnati nellasede di Cortina, la maggior partedei quali proviene dalla stessaCortina.

2 i gruppi musicali: il “Classic En-semble” e la “Sorgente Jazz Or-

chestra”. Queste formazioni, oltread essere il naturale sviluppo di unpercorso di studi importante e se-rio, fungono da esempio e da spro-ne ai numerosi giovani allievi.

La scuola offre corsi di: flauto, cla-rinetto, oboe, fagotto, sax, corno,tromba, trombone, flicorno, tuba,pianoforte, tastiera el., fisarmoni-ca, chitarra, chitarra el., basso el.,percussioni, violino, contrabbas-so, canto lirico, canto moderno,coro, coro dei bambini, “giardinomusicale” per i più piccoli, labora-torio musicale, armonia e arran-giamento, composizione ed infineil “Coro Gospel” che nasce que-st’anno ed è aperto gratuitamentea tutti gli appassionati del reperto-rio blues, gospel, soul e jazz.

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1616161616 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 ottobre 2006

DALL’ESTONIA PER NOI,DALL’ESTONIA PER NOI,DALL’ESTONIA PER NOI,DALL’ESTONIA PER NOI,DALL’ESTONIA PER NOI,IL CORO “IL CORO “IL CORO “IL CORO “IL CORO “MEESKOOR SAKALA”MEESKOOR SAKALA”MEESKOOR SAKALA”MEESKOOR SAKALA”MEESKOOR SAKALA” di Morena Arnoldo

Sono in trenta, vengono dal-l’Estonia e amano cantare. Maper la comunità sono soprattut-to trenta nuovi amici, che ilCoro Cortina ha voluto ospita-re dal 6 al 10 Settembre. Si trat-ta di una sorta di “gemellaggio”con il Coro di Viljandi, che l’an-no scorso ha ospitato a sua vol-ta il Coro Cortina. Molti di loronon erano mai stati in Italia. Perfar loro conoscere un pizzicodelle meraviglie del nostro pae-se, sono stati accompagnati invisita a Venezia e in cima allaTofana di Mezzo. Alcuni di lorosi sono alzati alle 4:00 di matti-no per assistere alla levata delsole dai 3244 m della vetta piùalta di Cortina.Il sodalizio canoro si è esibitonella parrocchiale dei SS. Filip-po e Giacomo, accolto da unpubblico caloroso. Ha cantato

Due “note” storiche

Fondato nel 1929, il coro”Meeskor Sakala” è consi-derato uno dei migliori gruppivocali maschili dell’Estonia.

Svolge la sua attività preva-lentemente nella regione det-ta di Viljandi nel sud dell’Esto-nia, che in passato era deno-minata “Sakala” e dalla qua-le è derivato il nome.Tiene concerti anche in Fin-landia, Svezia, Norvegia,Germania e Ungheria.Il repertorio presenta brani dimusica popolare, classica econtemporanea sia di autoriestoni che stranieri.Attualmente sono diretti dalmaestro Mareks Lobe e dal-la maestra Taukar Karin

a Lienz nella Franziskanerkir-che assieme al Coro Cortina enella Parrocchiale a Valle assie-me al Coro Rualan.Tra la commozione generale dichi ha ospitato e conosciuto i

coristi estoni, lamattina del 10settembre sonoripartiti carichidelle immaginidi un’ incante-vole Cortina difine estate.‘Vogliamo ricor-dare quest’in-contro speciale,che ha significa-to un arricchi-mento prima ditutto umano, epoi culturale, augurandoci cheesperienze simili si ripetano neltempo.

foto servizioDiego Gaspari Bandion

L’ALBA IN CIMA ALLA TOFANA DI MEZZO (IN ALTO)I DUE CORI FESTEGGIANO CON I BERRETTI ESTONI (SOTTO)

FOTO RICORDO DALLA TERRAZZA DI RA VALLES)

UN MOMENTO UFFICIALE: IL RICEVIMENTO DEL SINDACO - AVV. GIACOBBI -NELLA SALA CONSILIARE DEL MUNICIPIO DI CORTINA D’AMPEZZO

UN MOMENTO DEL TOCCANTE CONCERTO NELLA PARROCCHIALE

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1717171717Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 29Numero 29Numero 29Numero 29Numero 29 ottobre 2006

AL VOTO! AL VOTO! AL VOTO!AL VOTO! AL VOTO! AL VOTO!AL VOTO! AL VOTO! AL VOTO!AL VOTO! AL VOTO! AL VOTO!AL VOTO! AL VOTO! AL VOTO!15 ottobre:15 ottobre:15 ottobre:15 ottobre:15 ottobre: Elezioni del Consiglio Pastorale Elezioni del Consiglio Pastorale Elezioni del Consiglio Pastorale Elezioni del Consiglio Pastorale Elezioni del Consiglio Pastorale

È importante: domenica15 ottobre ogni parrocchiano di Cortina d’Am-

pezzo voti ed esprima le pro-prie preferenze per l’elezionedel Consiglio pastorale parroc-chiale.È l’occasione per prendere par-te attivamente alla costituzionedi un importante organo con-sultivo all’interno della struttu-ra parrocchiale.Idee, suggerimenti, emozioni,critiche, lavoro, passione tro-veranno spazio e forza in unaconsulta che aiuterà il nostroParroco a conoscere meglio ilpaese … e ad aiutarci da parsuo.

CHE COS’E’CHE COS’E’CHE COS’E’CHE COS’E’CHE COS’E’IL CONSIGLIO PASTORALEIL CONSIGLIO PASTORALEIL CONSIGLIO PASTORALEIL CONSIGLIO PASTORALEIL CONSIGLIO PASTORALEIl Consiglio pastorale è un isti-tuto previsto dal Codice di di-ritto canonico della Chiesa cat-tolica.Il suo scopo è di permettere lapartecipazione dei fedeli allosvolgimento e alla programma-zione della vita pastorale dellaparrocchia, in maniera corre-sponsabile rispetto alle finalitàdella Chiesa.Sostiene e promuove l’attività

pastorale della Parrocchia;coinvolge i fedeli nella vita co-munitaria; programma iniziati-ve; coordina le varie attività esi-stenti.Consiglia nelle decisioni il Par-roco, pur non vincolandolo.Il Codice recita testuale:Can. 536 - §1Can. 536 - §1Can. 536 - §1Can. 536 - §1Can. 536 - §1. Se risulta oppor-tuno a giudizio del Vescovo dio-cesano, dopo aver sentito il consi-glio presbiteriale, in ogni parroc-chia venga costituito il consigliopastorale, che è presieduto dalParroco e nel quale i fedeli, insie-me con coloro che partecipano allacura pastorale della parrocchia inforza del proprio ufficio, prestanoil loro aiuto nel promuovere l’at-tività pastorale.§2§2§2§2§2. Il consiglio pastorale ha sola-mente voto consultivo ed è rettodalle norme stabilite dal Vescovodiocesano.Per chiarezza, rammentiamoche il Consiglio per gli affarieconomici è un istituto distintodal Consiglio pastorale. An-ch’esso è regolato dalle normedel Codice:Can. 537 Can. 537 Can. 537 Can. 537 Can. 537 - In ogni parrocchia visia il consiglio per gli affari eco-nomici che è retto, oltre che daldiritto universale, dalle norme

date dal Vescovo diocesano; inesso i fedeli, scelti secondo le me-desime norme, aiutino il parroconell’amministrazione dei beni dellaparrocchia, fermo restando il di-sposto del can. 532.Il Consiglio pastorale parroc-chiale è presieduto dal parrocoed ha voto consultivo. Lavora

LE VOTAZIONI PERIL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

DATA- Sabato 14 ottobre dalle 16 alle 19,30- Domenica 15 ottobre dalle 8 alle 20,30

LUOGOIn centro a Cortina, presso la Conchiglia di Piazza Venezia (per proble-mi 0436 5747)

SCHEDESi ritirano in Chiesa Parrocchiale o in Chiesa della Difesa

CHI VOTAOgni parrocchiano cresimato di Cortina dai 16 anni in su.

PER CHI SI VOTAVanno elette 12 persone cattoliche, maggiorenni e residenti.Si indicano 12 nominativi – anche non presenti nell’elenco riportatosulla scheda - suddivisi per fasce di età:- 2 giovani (tra i 18 e i 25 anni) - 4 adulti (tra i 26 e i 45 anni)- 4 maturi (tra i 46 e i 65 anni) - 2 anziani (oltre i 65 anni)

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in riunioni con un ordine delgiorno i cui punti sono discussie votati a maggioranza. Vienecosì a formarsi un orientamen-to che però – ricordiamo – nonobbliga il Parroco.I membri di diritto del Consigliosono i religiosi che prestano ser-vizio nella parrocchia.Gli altri componenti sono i lai-ci, che partecipano all’attivitàdel Consiglio in rappresentan-za della più estesa varietà so-ciale presente in parrocchia.

Domenica 24 settembreDomenica 24 settembreDomenica 24 settembreDomenica 24 settembreDomenica 24 settembrePELLEGRINAGGIO ALPELLEGRINAGGIO ALPELLEGRINAGGIO ALPELLEGRINAGGIO ALPELLEGRINAGGIO ALSANTUARIO DI PIETRALBA-WEISSENSTEIN,SANTUARIO DI PIETRALBA-WEISSENSTEIN,SANTUARIO DI PIETRALBA-WEISSENSTEIN,SANTUARIO DI PIETRALBA-WEISSENSTEIN,SANTUARIO DI PIETRALBA-WEISSENSTEIN,luogo in cui un tempo era consuetudine pregareluogo in cui un tempo era consuetudine pregareluogo in cui un tempo era consuetudine pregareluogo in cui un tempo era consuetudine pregareluogo in cui un tempo era consuetudine pregarela Madonna dei Sette Dolori.la Madonna dei Sette Dolori.la Madonna dei Sette Dolori.la Madonna dei Sette Dolori.la Madonna dei Sette Dolori.Una tradizione ripristinata con una giornata di devozione e festaUna tradizione ripristinata con una giornata di devozione e festaUna tradizione ripristinata con una giornata di devozione e festaUna tradizione ripristinata con una giornata di devozione e festaUna tradizione ripristinata con una giornata di devozione e festaa cui hanno partecipato più di trecento cortinesa cui hanno partecipato più di trecento cortinesa cui hanno partecipato più di trecento cortinesa cui hanno partecipato più di trecento cortinesa cui hanno partecipato più di trecento cortinesi.i.i.i.i.

foto di Marco Dibona

IN ALTO: IL SANTUARIO DI PIETRALBA (1553).SOPRA:LA VIA CRUCIS E LA SANTA MESSA CONCELEBRATA DAL

PARROCO DON DAVIDE FIOCCO, MOMENTI CONDIVISI DA OLTRE 300PARROCCHIANI VENUTI DA CORTINA D’AMPEZZO.

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1818181818 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 ottobre 2006

A CHE PUNTO SIAMOA CHE PUNTO SIAMOA CHE PUNTO SIAMOA CHE PUNTO SIAMOA CHE PUNTO SIAMOCON IL GOLF?CON IL GOLF?CON IL GOLF?CON IL GOLF?CON IL GOLF?

del giorno che riafferma la scel-ta di piazzare il golf in localitàFraina-Noulù, sui terreni adia-centi lo storico campo di golf delMiramonti. Il voto è per soste-nere il Piano golf, “auspicando-ne” al più presto la realizzazio-ne.È un messaggio anche perRoma.E da Roma arriva l’ok.

A scompigliare un po’ le cartevi è anche la proposta – presen-tata al pubblico il 24 giugno2004 – della Lega Nord, all’op-posizione in Consiglio comuna-le di Cortina.L’ipotesi di progetto messa sul

CONTINUA DA PAG. 3 tavolo, immagina un campo digolf, due alberghi, una serie distrutture sportive (campi da ten-nis, campi da calcetto, palestradi roccia, eccetera) e molto al-tro nella zona di Fiames.La zona sarebbe ben vista perun eventuale campo golf anchedagli ambientalisti, che la caval-cano come alternativa all’op-zione di Fraina, riconoscendo inquesto modo implicitamente lanecessità di un campo da golf.Sulla fattibilità tecnica e sullaqualità di un golf a Fiames, ipareri sono ovviamente discor-di e non è il caso di entrare inmerito.Il recupero della zona degrada-ta di Fiames, dove è previsto dalPiano regolatore l’aeroporto, èinvece un altro film.

LE POSIZIONI A FAVORE

Ormai è ammessa da tutti la necessità di dotare Cortina diun campo per il golf.

È un obiettivo che a questo punto in ogni caso va raggiunto.Occorre riconoscere un merito a chi da tempo lavora perquesto e ha aperto la strada alla consapevolezza che unalocalità turistica quale Cortina non può rinunciare ad un’infra-struttura così importante.

Il fatto che il Golf non necessiti di fabbricati e di impianti “inna-turali”, ne agevola la realizzazione anche in ambiti soggetti atutela.

La circostanza che il consumo di acqua – motivo principale(insieme alla speculazione edilizia) per il quale spesso larealizzazione dei golf è osteggiata – non sia un problemarispetto la nostra situazione ambientale è un punto a favore.

Quanto alla speculazione edilizia, tutto il territorio cortinese èperennemente sotto questa minaccia e solo una Amministra-zione pubblica rigorosa e intransigente – come ripete spes-so il Sindaco Giacobbi - può difenderci.

LE POSIZIONI CONTRO

Critici nei confronti del golf sono in primo luogo gli ambien-talisti. I loro argomenti sono da soppesare e considerare;chi ha a cuore la tutela del territorio e combatte per questoè in un certo senso una specie di Pubblico Ministero, cioècolui che deve procedere, dubitare, insinuare per contodel cittadino.È una controparte le cui idee vanno rispettate e non unnemico.

Riportiamo, in sintesi, la posizione dei Verdi del Veneto(www.verdiveneto.it per il testo completo):

“Il parere di ammissibilità al progetto Golf … è una vergo-gna.… (occorre – ndr) sapere quali guasti ambientali provo-

cherà e quali varchi aprirà nel prossimo futuro agli appetitiimmobiliari dell’area deputata al progetto.… Invece no, non bisogna disturbare i “signori” che … vo-gliono il “giochino” del campo da golf a Cortina.

… Rimane comunque il fatto che … rimane vincolante ilparere negativo espresso in ambito regionale dalla Soprin-tendenza.

A Cortina esisterebbe un’altra area possibile per la realiz-zazione del campo da golf, un’area degradata, l’ex aero-porto di Fiames …… Ribadiamo il nostro no al progetto e la nostra cocciu-

taggine a continuare la battaglia per impedire che una par-te preziosa di questo territorio venga sacrificata a questoscopo, quando se proprio Cortina non potesse fare a meno

di un campo da golf, ci sono soluzioni alternative menoimpattanti e più opportune”.

SOPRA: IMMAGINE AEREA, RISALENTE AL 1954, DI PARTE DELL’AREA INTERESSATA DAL

PERCORSO DEL GOLF

SOTTO: STESSA IMMAGINE, SCATTATA NEL 1999.A DESTRA IN BASSO IL COMPLESSO DELL’HOTEL MIRAMONTI E PARTE DELLA SS 51

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LA LEGGE URBANISTICA DEL VENETOLA LEGGE URBANISTICA DEL VENETOLA LEGGE URBANISTICA DEL VENETOLA LEGGE URBANISTICA DEL VENETOLA LEGGE URBANISTICA DEL VENETOLa La La La La LR 11/04 LR 11/04 LR 11/04 LR 11/04 LR 11/04 questo oggetto misterioso anche per gli Amministratoriquesto oggetto misterioso anche per gli Amministratoriquesto oggetto misterioso anche per gli Amministratoriquesto oggetto misterioso anche per gli Amministratoriquesto oggetto misterioso anche per gli Amministratori di Carla Pompanin

La conferenza organizza-ta dall’APE – Associazio-ne Professionisti Edili di

Cortina – il 15 settembre è stataun successo di pubblico, che hariempito la sala cultura. Rivol-to in particolar modo ai tecnicidel settore il relatore – l’urbani-sta De Conz di Belluno - è tut-tavia riuscito a rendere com-prensibili i contenuti portantidella normativa anche ai menoesperti, con una trattazionechiara e concisa. La nuova leg-ge urbanistica della RegioneVeneto entra in vigore a stralcie con non poche difficoltà, unvero “oggetto misterioso” se-condo la definizione dello stes-so dottor De Conz.Ecco i principi essenziali di que-sta normativa che, ricordiamo-lo, andrà a regolamentare, pri-ma o poi, anche il territorio delnostro comune:a) Semplificazione dei procedi-menti di pianificazione, congaranzia di trasparenza e par-tecipazione.b) Adozione e utilizzo di unabanca dati, in cui siano reperi-bili dati raffrontabili sull’interoterritorio.c) Coinvolgimento dei cittadini.d) Riconoscimento in capo aicomuni della responsabilità di-retta nella gestione del proprioterritorio.Nuovo è il parametro guida perlo sviluppo del territorio: se pri-ma l’indice base riguardava ilrapporto tra la cubatura edifi-cabile e il numero di abitanti diun Comune, la LR 11/2004prende a parametro la superfi-cie di suolo che non può venire“occupata” dagli edifici. Il risul-tato è una tendenza alla densi-ficazione delle aree abitate: sevi devono essere degli aumentivolumetrici essi si svilupperan-no verso l’alto (con un maggiornumero di piani) piuttosto chein pianta.

La pianificazione urbanistica alivello comunale si comporràessenzialmente di tre parti:1) il PAT1) il PAT1) il PAT1) il PAT1) il PAT (piano di assetto delpiano di assetto delpiano di assetto delpiano di assetto delpiano di assetto delterritorioterritorioterritorioterritorioterritorio) – soggetto ad appro-

vazione regionale - che conter-rà le scelte strategichescelte strategichescelte strategichescelte strategichescelte strategiche in meri-to alla quantità degli interventisull’intero territorio e la delica-tissima normativa che regolerài crediti edilizi e i criteri di pe-requazione. Fra gli elaboraticonterà la valutazione di soste-nibilità ambientale che dovràevidenziare la congruità dellescelte con gli obiettivi prefissi,soppesando costi/benefici del-l’impatto ambientale degli in-terventi; norme tecniche; elabo-rati grafici e la banca dati.2) il PIil PIil PIil PIil PI (piano degli interventipiano degli interventipiano degli interventipiano degli interventipiano degli interventi)– approvato dal Sindaco su ado-zione del Consiglio - che conter-rà le scelte operativescelte operativescelte operativescelte operativescelte operative, i progetticoncreti di opere pubbliche e learee per le nuove edificazioni,con l’indicazione precisa deimezzi economici per sostenernei costi di realizzazione. Esso sidovrà rapportare con il bilanciopluriennale comunale e con ilprogramma triennale delle ope-re pubbliche. Fra gli elaboraticonterà il registro dei crediti edi-lizi; il prontuario per la qualitàarchitettonica e la mitigazioneambientale; le priorità operativee il quadro economico.3) i PUAi PUAi PUAi PUAi PUA (piani urbanistici at-piani urbanistici at-piani urbanistici at-piani urbanistici at-piani urbanistici at-tuativituativituativituativituativi) che conterranno le pre-visioni progettuali specificheper gli interventi puntualiinterventi puntualiinterventi puntualiinterventi puntualiinterventi puntuali edanche il preventivo sommario dispesa. L’approvazione del pia-no costituisce dichiarazione dipubblica utilità per la durata di10 anni. Quando i PUA sono diiniziativa privata, devono esse-re presentati da almeno il 51%della proprietà (secondo i valo-ri catastali) e comunque alme-no equivalenti al 75% delle areeinserite nell’ambito.Il PATPATPATPATPAT sarà soggetto all’appro-vazione della Regione, che po-trà entrare nel merito dellequantità (indici di edificabilità)e degli obiettivi strategici. Men-tre nella formulazione dei pia-ni operativi, confermatori deidiritti edificatori, il Comunesarà autonomo.

LA CONCERTAZIONELA CONCERTAZIONELA CONCERTAZIONELA CONCERTAZIONELA CONCERTAZIONENell’elaborazione dello strumen-

to urbanistico il Comune dovràattenersi al principio fondamen-tale della concertazione e dellapartecipazione dei cittadini edelle forze economiche e socialidel paese. Questo aspetto si ri-velerà vincente se si instaureràl’abitudine della gente ad avereun contraddittorio con l’ammi-nistrazione: informarsi, chiede-re, proporre.Il Comune di Feltre, ad esempio,ha aperto un forum a cui parte-cipano un’ottantina di persone,rappresentati delle diverse real-tà del territorio; i cinque Comunidell’Alpago hanno optato peruna soluzione più tecnologica peravvicinare il cittadino alla proget-tazione urbanistica del proprioterritorio: riunioni pubbliche in-formative, correlate da un sitoweb con un blog, attraverso cuii cittadini possono interagire conl’ente pubblico, durante l’interoiter di programmazione e ap-provazione del PATI (il piano inquesto caso è intercomunale).

RAPPORTI TRARAPPORTI TRARAPPORTI TRARAPPORTI TRARAPPORTI TRAPUBBLICO/PRIVATOPUBBLICO/PRIVATOPUBBLICO/PRIVATOPUBBLICO/PRIVATOPUBBLICO/PRIVATOLa L.R. 11/2004 vuole raffor-zare il rapporto pubblico/pri-vato nella gestione del territo-rio, procedendo per accordipiuttosto che in virtù dell’auto-rità del pubblico. Alle espropria-zioni per pubblica utilità si an-dranno a preferire gli accordicon i privati per il raggiungi-mento di un obiettivo comune.

LA PEREQUAZIONE:LA PEREQUAZIONE:LA PEREQUAZIONE:LA PEREQUAZIONE:LA PEREQUAZIONE: è unnuovo concetto, i cui paletti an-dranno definiti nel PAT. La pe-requazione persegue l’equa di-stribuzione dei diritti edificato-ri, tra i proprietari degli immo-bili interessati dagli interventi. Èimportante ricordare che la nor-mativa si basa sulla suddivisio-ne del territorio in aree moltoampie ed omogenee (ATO), nellequali verranno individuati i ter-reni edificabili. Il diritto di edifi-care sarà concesso, però, in basea particolari parametri, a tutti iproprietari dell’area omogeneae non solo ai proprietari dei ter-reni in questione.

I CREDITI EDILIZI: I CREDITI EDILIZI: I CREDITI EDILIZI: I CREDITI EDILIZI: I CREDITI EDILIZI: per cre-dito edilizio si intende unaquantità volumetrica ricono-sciuta dal Comune al privatoche cede aree od edifici al Co-mune che ne ha bisogno peropere di interesse pubblico. Ilcredito edilizio verrà utilizzatodal Comune come moneta so-nante, per riconoscere un giu-sto corrispettivo al privato alquale non voglia imporrel’esproprio. Questo sistema in-tende rendere più veloce ed age-vole l’acquisizione di terreni perla realizzazione di opere pub-bliche e nel contempo non scon-tentare il cittadino. Non è dasottovalutare il fatto che questeoperazioni saranno a costo zeroper il bilancio comunale. I cre-diti edilizi vengono registrati sudi un apposito registro e sono li-beramente commerciabili: aspet-to quest’ultimo che rende quan-to mai delicata la loro gestione.

ATO:ATO:ATO:ATO:ATO: Sono gli Ambiti Territo-riali Omogenei, una sorta dimacroarea, per i quali sono fis-sati i parametri teorici di dimen-sionamento, i limiti quantitativie fisici per lo sviluppo degli in-sediamenti residenziali, com-merciali, industriali, direziona-li, turistico-ricettivi e i parame-tri per i cambi di destinazione.Per ogni ATO vengono quanti-ficati i metri quadrati da desti-nare a ciascun uso ma non ven-gono indicate le diverse aree sul-la mappa, come accadeva inve-ce nel PRG con la zonizzazione.

Il rischio di questo nuovo siste-ma è quello di mettere in motoamministrazioni comunali esocietà immobiliari, lasciandofuori dai giochi i privati.Alla fine, conclude il dott. DeConz, ciò che veramente farà ladifferenza sarà dunque la nor-mativa che ciascun Comune sa-prà elaborare.Per noi cittadini un monito apartecipare attivamente, conattenzione e con proposte con-crete, all’elaborazione dellostrumento urbanistico, senzafarcelo calare dall’alto.

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2020202020 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 ottobre 2006

Diario americanoDiario americanoDiario americanoDiario americanoDiario americanoLezioni universitarie.Lezioni universitarie.Lezioni universitarie.Lezioni universitarie.Lezioni universitarie.Forse abbiamo qualcosa da imparare.Forse abbiamo qualcosa da imparare.Forse abbiamo qualcosa da imparare.Forse abbiamo qualcosa da imparare.Forse abbiamo qualcosa da imparare. di Francesco Chiamulera

A chi mi chiede come sia-no le lezioni americanerispetto a quelle tenute in

Italia, rispondo così.Scordatevi un professore chespiega con la supponenza, l’au-toreferenzialità, anche la pro-fondità degli Italiani.Scordatevi una massa di stu-denti che ascoltano, scrivono,passivamente rigurgitano.Non è così che funziona qua,non potrebbe farlo.Suppongo che sia perché, vo-lenti o nolenti, noi Europei re-stiamo gerarchici e vassallatici,lasciamo sopravvivere l’osse-quio e il timore dei ruoli. E ungigantesco complesso di inferio-rità verso la nostra bella cultu-ra e il nostro ingombrante pas-sato. Molti dei miei docenti inItalia mal sopportano le inter-ruzioni, sono sgarbati e sbriga-tivi. Si stupiscono dell’ignoran-za della platea, la caricano dimoralismo cattedratico. Pensoalle lezioni di storia contempo-ranea. Alcuni addirittura chie-dono agli studenti di non inter-

venire: che senso ha che unmarmocchio appena entratonella Cultura dalla porta di ser-vizio dibatta con un professorecon quarant’anni di ricerca eventicinque di insegnamentoalle spalle? Le lezioni america-ne sono un’altra cosa. Un si-gnore amichevole e ironico sie-de al capo di un grande tavolo,o sta in piedi davanti a due otre file di sedie. Presenta conte-nuti e confini del corso con pre-cisione e rapidità. Invita gli stu-denti a parlare, anzi, fa di più,assegna esposizioni, relazioniorali, discussioni a cui parteci-pare con assoluta frequenza. Ei giovani statunitensi rispondo-no con naturalezza ed entusia-smo.Questo pomeriggio il prof. Za-tlin, al corso di Comparative eu-ropean fascism, dopo essersi se-duto e aver tenuto una stringa-ta introduzione al corso, hachiesto a ciascuno di noi di fareun resoconto dell’estate. Givean example of an authoritativeexperience you had during the

summer. Sì, così.Parlare di qual-cosa di autorita-rio che ci è capi-tato quest’estate.Immagino cosaprovocherebbe una simile indi-cazione sugli studenti italiani.Io stesso ho passato trenta se-condi penosi. Mentre uno allavolta i miei colleghi americanisi esibivano in storie di maltrat-tamenti da parte dei superiori,di funzionari doganali, di came-rieri sgarbati. E io che pensavoa Franco, Mussolini, Szalasi. Mela sono cavata con una battu-ta. Ma che infantili, ho pensa-to. Ci può essere una cosa piùidiota? Cosa c’entra col temadel corso?Poi abbiamo visto il Trionfo del-la volontà di Leni Riefenstahl.Alla fine, quarantacinque mi-nuti di interventi. Quarantacin-que! Questo è bellissimo: le opi-nioni qui contano davvero.Anche se certe volte sono un po’piatte, anche se il professoredeve fare la doppia fatica di

ascoltare e rielaborare quel chegli viene detto, fornire risposte,conferme, approfondimenti. Lagente parla, lo fa con piacere evoglia di confrontarsi, sempli-cità e schiettezza. In compen-so, inutile nasconderlo, non c’ègrande sistematicità, l’impres-sione un po’ fastidiosa è che lecose si fermino alla superficie.Ma per questi tipici pregiudizieuropei voglio aspettare anco-ra un po’.

BOSTON UNIVERSITY:“THE CASTLE” SEDE DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA (IN ALTO)L’INGRESSO DEL DIPARTIMENTO DI STORIA - LA PORTA A DESTRA DELLO STOP (SOTTO)

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Cortina, 11 settembre 2006, ore 8.45

Puntuali come ogni anno, gliamici di Lourdes giungonoall’appuntamento. Sorrisi, ab-bracci, volti radiosi. Alla sta-zione delle corriere sono pre-senti anche i compagni deiviaggi precedenti che perqualche motivo di lavoro oaltro non potranno parteci-pare. Vengono tuttavia a sa-lutare con una punta di ram-

marico. “Buon viaggio!” “Alprossimo anno.”C’è molto entusiasmo. Unanno è passato e finalmentesi parte di nuovo.Si torna dalla Mamma Cele-ste. Chi è alla prima espe-rienza, chi alla sesta, chi allatrentesima. Ognuno ha la suastoria e la sua speranza. DaCortina si va a Belluno conun autobus, poi in treno.Ventiquattro ore dura il viag-

VIAGGIO A LOURDESVIAGGIO A LOURDESVIAGGIO A LOURDESVIAGGIO A LOURDESVIAGGIO A LOURDES gio. Una in più, una in meno.Il tempo non ha importanza.Ciò che conta è salire sultreno e partire. Ventiquattroore sono tante ma non pesa-no. Passano in fretta perchéci sono gli amici. Si entra inuna vettura di sconosciuti chesubito si trasformano in per-sone premurose che si pre-occupano di far sentire ognu-no a proprio agio. Questemeravigliose persone sono ibarellieri e le sorelle di Lour-des che offrono l’assistenzaai malati e agli altri parteci-panti. A pensarci ci si chiedecome vi possa essere tantaallegria su un treno conanziani, malati e sofferenti. Equesto è il prodigio: in tuttivi è una sensazione di be-nessere interiore e di pace che

rimane per tutta la duratadel pellegrinaggio e ancheoltre. Sì, il viaggio a Lourdesè un pellegrinaggio e nonbisogna dimenticarlo. Perciòper l’intero tragitto si prega esi cantano inni alla Vergine.Ogni gesto, ogni pensiero sca-turisce direttamente dal cuo-re. Una volta entrati nellospirito di Lourdes, si avvertela piacevole sensazione diavvicinarsi alla Madonna cheè sempre nel cuore di chi lacerca. E non è poco. La pri-ma volta vi è grande curiosi-tà e forti emozioni. Basta soloavere una buona disposizio-ne di animo. Poi tutto va dasé con delle piacevoli sorpre-se. E se Dio vuole, arrivedercial prossimo settembre 2007.

Vincenzo Giancaspro

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2121212121Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 29Numero 29Numero 29Numero 29Numero 29 ottobre 2006

N.B. nota beneCONTRIBUTI ED ELARGIZIONI DEL COMUNE DI CORTINA D’AMPEZZOCONTRIBUTI ED ELARGIZIONI DEL COMUNE DI CORTINA D’AMPEZZOCONTRIBUTI ED ELARGIZIONI DEL COMUNE DI CORTINA D’AMPEZZOCONTRIBUTI ED ELARGIZIONI DEL COMUNE DI CORTINA D’AMPEZZOCONTRIBUTI ED ELARGIZIONI DEL COMUNE DI CORTINA D’AMPEZZO

OPINIONIE COMMENTI

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Contr ibuti ordinar i anno 2005 436.700Unione Italiano c iechi 250A ssoc iaz ione Sestieri d'A mpezzo 2.500Budokan Cortina Karate 500Gruppo vocale Regina Defens ionis 500Schutzenkompanie Sizar A npezo 1.000A ssoc iaz ione A stronomica Cortina 3.000A ssoc iaz ione Italiana Genitori Cortina 1.000Cisv sez . di Cortina 800A tletica Cortina 2.000Bob Club Cortina 5.000Coro Cortina 5.000Corpo Musicale Cortina 60.000Cortina Turismo 210.000La Filodrammatica d'A mpezzo 1.500Sportiv i Ghiacc io Cortina 62.000Gruppo Scoiattoli Cortina 4.000Regole d'A mpezzo 10.000Sci Club Cortina 30.000Società Calc io Cortina 5.000Union de i Ladins A npezo 2.500Croce Bianca sez. Cortina 20.000Soccorso A lpino sez . Cortina 4.000A na sez . Cortina 1.000Tennis country c lub Cortina 1.500Società Bocc iof ila Cortina 1.500A ssoc iaz ione Cic li Cortina 2.150

Contr ibuti s traordinar i 2005 64.774Soccorso A lpino sez . Cortina: carrello per motos litta 500Centro Informa: corso sci alpino per disabili 500Polo della V al Boite: concorso naz ionale Is tituti A lberghieri 1.600Is tituto comprens ivo Statale di Cortina: progetto res tauro tavole 5.774Festa c lasse 1987 300Is tituto comprens ivo Statale di Cortina: corso arrampicata 1.000Comune di Pieve: pullman del sabato sera 300Scuola sc i Cortina: premi f ine gara 1.000Telemark Cortina: 10° anniversario 1.000Società calc io Cortina: attiv ità settore giovanile 1.500Coro Cortina: 40° f ondazione 5.000Cortina Turismo: dvd promoz ionali 5.000A ssoc iaz ione "Facc iamo un nido": f esta San Nicolò 803Scuola elementare Cortina: f es ta San Nicolò 572Ulda Cortina: f es ta San Nicolò 797Scuola materna Cortina: f es ta San Nicolò 1.628A ss. Coppa del Mondo di Sc i alpino: candidatura mondiali 2013 2.500Scuola materna Cortina: lavori adeguamento norme s icurezza 15.000Comune di Colle Santa Luc ia: progetto "Casa della cultura ladina" 3.000Union Ladins dla Dolomites Ortisei: 100° fondaz ione 1.000Scuola Media annessa: aula informatica 8.000Scuola Elementare: aula informatica 8.000

Pubblichiamo l’elenco dei contributi e dei benefici eco-nomici concessi nel 2005 (l’anno scorso, dunque) dalComune di Cortina d’Ampezzo.

Ricordiamo che è scaduto a settembre il bando per richiedere icontributi 2006; invece c’è ancora tempo fino al 30 ottobre 2006per presentare la domanda per l’assegnazione delle borse distudio e dei premi di riconoscimento per gli studenti residenti.Per le famiglie con redditi bassi (fino a circa 18.000 euro), èpossibile accedere ai contributi regionali per i libri di testo.Tutte le informazioni sono reperibili in Municipio o suwww.comunecortinadampezzo.it

(ep) .

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IIIIINCENTIVINCENTIVINCENTIVINCENTIVINCENTIVI A A A A ANTINTINTINTINTI-I-I-I-I-INQUINAMENTONQUINAMENTONQUINAMENTONQUINAMENTONQUINAMENTO SOLOSOLOSOLOSOLOSOLO PERPERPERPERPER LELELELELE CITTÀCITTÀCITTÀCITTÀCITTÀ DIDIDIDIDI

BBBBBELLUNOELLUNOELLUNOELLUNOELLUNO EEEEE F F F F FELTREELTREELTREELTREELTRE.....CCCCCORTINAORTINAORTINAORTINAORTINA DDDDD’A’A’A’A’AMPEZZOMPEZZOMPEZZOMPEZZOMPEZZO ESCLUSAESCLUSAESCLUSAESCLUSAESCLUSA.....

Ecco che cosa ho trovato a Belluno presso l’ufficio relazionicon il pubblico (URP) della Provincia. Incentivi per motorini ecombustibili alternativi. La Provincia di Belluno eroga fondiper i residenti nei Comuni di Feltre e Belluno:“L’amministrazione provinciale ha emesso un bando per incenti-vare la rottamazione dei ciclomotori e l’integrazione con Gpl ometano nell’alimentazione delle automobili. I fondi, stanziati dallaRegione Veneto, sono vincolati ai residenti nei Comuni di Belluno eFeltre, gli unici due in provincia ad essere inseriti in fascia A (cioèi più a rischio inquinamento per quanto riguarda le polveri sottili)e nel complesso potranno beneficiarne 298 persone ….(omissis)”.ConclusioneConclusioneConclusioneConclusioneConclusione:o Cortina d’Ampezzo non è un paese ad alto rischio di inqui-namento, quindi le chiusure delle strade nell’inverno 2004/2005, imposte dall’allarmante quantità di polveri sottili, era-no barzellette, oppure Cortina d’Ampezzo non è in Provinciadi Belluno.

Sisto Menardi

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2222222222 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 ottobre 2006

SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICADal 27 settembre è ripartita la scuola di formazione teologica di Cortina,dedicata alla memoria di monsignor Vincenzo Savio (ore 20.30 sala cultura).

ELEZIONI CONSIGLIO PASTORALEIl 14 e il 15 ottobre sono invitati a votare per eleggere il nuovo Consigliopastorale parrocchiale tutti i parrocchiani cresimati dai 16 anni in su. Lascheda è disponibile in chiesa parrocchiale e alla Difesa dal 10 ottobre.

BORSE DI STUDIO E PREMI DI RICONOSCIMENTOLe domande per l’assegnazione di borse di studio e premi di riconosci-mento relativi all’anno 2005-2006, sono da presentare su apposita modulisticae da consegnare entro il 30 ottobre in Comune. Sono destinati agli studentiresidenti a Cortina, che frequentano l’università o che hanno conseguito il diplo-ma di scuola secondaria superiore o la laurea.

CONTRIBUTI TRASPORTO SCOLASTICO E LIBRI DI TESTOIn municipio entro il 31 ottobre si possono richiedere contributi regionali peril trasporto pubblico scolastico-formativo e per i libri di testo.

CONTRIBUTI RIFUGI ALPINIScadrà il 31 ottobre il termine per la presentazione delle domande per chie-dere il contributo della Regione a favore dei rifugi alpini.

ADESIONI MERCATINO DI NATALESi raccolgono sino al 16 ottobre le adesioni per gli espositori interessati apartecipare ai mercatini di Natale di Cortina che si svolgeranno dall’1 al 23dicembre 2006 al Palavolkswagen (www.cortina .dolomiti.org /gis).

ABBONAMENTI CAMPIONATO DI HOCKEYÈ aperta la vendita degli abbonamenti per le partite di serie A di hockeysu ghiaccio del Cortina Champagne De Vilmont. Costeranno 180 euro per gliadulti e 100 per gli under 16 le gradinate e 250 euro le tribune (in vendita alle

casse dello stadio Olimpico oppure al ristorante da Beppe Sello).

PREVENDITA SKIPASSÈ partita la promozione di Dolomiti Superski: lo skipass stagionale costerà 630euro ma chi lo acquisterà in prevendita sino al 23 dicembre spenderà 570 euro.I nati dopo il 25 novembre 1990 e prima del 25 novembre 1936 lo potranno avere a460 euro. I bambini nati dopo il 25 novembre del ’98 spenderanno 190 euro.

a cura di Alice Gaspari

APPUNTAMENTI

LETTERE AL GIORNALEAUTOBUS O AUTOMOBILE?Mi riferisco all�articolo di SistoMenardi su �Voci di Cortina� n. 28di settembre 2006, per esprime-re alcune considerazioni in me-rito all�aumento dell�abbona-mento dell�autobus per studenti.Ricordo sempre con piacere i miei�viaggi con il pullman� per anda-re e tornare da scuola, dalle Ele-mentari alle Medie. Probabilmen-te, come la maggior parte dei ge-nitori, anche io sono portata apensare che ciò che è andato beneper me, debba andare bene an-che per i miei figli: per questo,ho ritenuto che �educare� mia fi-glia all�utilizzo del mezzo pub-blico fosse �giusto� e nel con-tempo �bello� per lei.Nonostante in famiglia ci si po-tesse organizzare (combinandogli orari di lavoro) per accompa-gnarla a scuola con l�automobi-le, per due anni ho acquistatol�abbonamento annuale per stu-denti, ad un costo che mi è sem-pre sembrato un po� esagerato...ma mia figlia ha avuto modo difamiliarizzare con orari da rispet-tare, autisti, bambini di diverseetà, tutti accomunati da questomomento sociale, ed è semprestata contenta di �prendere� l�au-tobus!Quest�anno, mi sono sorpresanon poco nel constatare che, ri-spetto all�anno scolastico 2005/2006, proprio l�abbonamento an-nuale è aumentato del 10%, pas-sando da 155 a 170 euro.Cosa fare?Non sono stati i 15 euro annui(1,25 euro al mese!) la ragioneprincipale della mia decisione di�rinunciare all�autobus�; ritengo,invece, che l�aumento di cui so-pra, ma prima ancora il costo diun abbonamento per studenti,non possa essere così oneroso esia quindi ingiustificato, tanto danon capire quale sia, in questocontesto, la politica del Comu-ne.In conclusione, adesso mia figliava e torna da scuola con l�auto-mobile, la mia automobile, che iocomunque utilizzo per andare alavorare.A questo punto un�altra doman-da: �Non sarebbe stato meglio chefossi io a rinunciare all�automo-bile in favore dell�autobus, piut-tosto che mia figlia rinunciareall�autobus in favore dell�auto-mobile?�

Giuliana Constantini

UNA PRECISAZIONEDAL LICEO CLASSICOUna breve, quanto significativarettifica alla pur pregevole pano-ramica sulle scuole cortinesi(�Voci� di settembre, pag. 10), afirma di Francesco Chiamulera,che, nella chiusa, sottolineacome�per un soffio non si è riu-sciti anche quest�anno a crearedue sezioni di IV ginnasio,� nelLiceo classico di San Vito.In verità, l�attuale è già il terzoanno scolastico con le due se-zioni di biennio ginnasiale, afronte di un numero di iscritti allaprima classe sempre crescente eche quest�anno ha toccato l�api-ce con ben 38 alunni.Fra tanta abbondanza e positivitàdi numeri, che portano a 120 leunità frequentanti l�istituto,emerge sempre più pressante il

LA SE.AM. REPLICA SULCOSTO DELL�AUTOBUSMi corre l�obbligo di rispondereall�articolo a firma del signor Si-sto Menardi pubblicato a pag. 12di � Voci di Cortina� ed. sett.2006, con alcune precisazioni.È vero che dal 1 febbraio 2006 laGiunta Municipale, su richiestadella SE AM, ha provveduto a de-liberare le nuove tariffe dei ser-vizi comunali, ivi incluse anchele tariffe che riguardano, appun-to, il servizio automobilisticourbano, tenendo ben presente lenecessità sia della popolazione,diciamo, più anziana che dellapopolazione più giovane.Infatti l�abbonamento over 65costa all�utente per l�intero anno80 euro, divisibile in semestre,quindi 40 euro al semestre: sonoconsentite corse illimitate sianei giorni feriali che festivi.Il discusso abbonamento sco-lastico è passato da 16 a 18euro e non 20 come erronea-mente indicato nella predettadelibera, che dovrà essere retti-ficata nel corso dell�approvazio-ne di eventuali nuove tariffe perl�anno 2007. Anche con questoabbonamento i ragazzi possonoscorazzare in lungo e in largo pertutto il mese cui si riferisce il ti-tolo di viaggio. Aggiungo che alladata odierna gli abbonamentiscolastici sono 274, più 1,5 %rispetto all�anno precedente.Inoltre, l�Amministrazione Co-munale � Settore Politiche gio-vanili - da qualche anno ha isti-tuito la CartagiovaniCortina ,rilasciata ai giovani residenti aCortina tra i 13 e i 24 anni chepermette al titolare sconti edagevolazioni sugli autobus urba-ni, sugli impianti GIS ed in alcu-ni esercizi commerciali:- in particolare il costo dell�ab-bonamento annuale studenteammonta a 155 euro;- il carnet da 10 corse 4 euro.È evidente che spetta al posses-sore di detta Carta esibirla al mo-mento dell�abbonamento scola-stico.Ancora, il fatto che in giro neipaesi limitrofi (leggi Alto Adige)ci siano più agevolazioniè dovuto alla maggior disponi-bilità economica- finanziariadella Regione confinante� losappiamo!

Paola Valleamministratore unico SE AM

problema degli spazi.Con discreta probabilità per il pros-simo anno scolastico, con quasicertezza per il 2008/09 si dovran-no necessariamente attivare an-che due sezioni di triennio liceale.Fino ad oggi si è fatto fronte alproblema con tanta buona volon-tà e qualche rinuncia, come l�au-la destinata a biblioteca. Resta daattendere la concretizzazione deldichiarato impegno della Ammi-nistrazione provinciale, da tem-po sensibilizzata, per gli indero-gabili lavori di ampliamento del-l�edificio.Gli studenti del Liceo classico,insomma, per il momento nonfanno il verso alle sardine, maneppure hanno intenzioni dicandidarsi al ruolo in un futuronon così lontano.

Giorgio TorriResponsabile d�istituto

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2323232323Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 29Numero 29Numero 29Numero 29Numero 29 ottobre 2006 OJES DE ANPEZOOJES DE ANPEZOOJES DE ANPEZOOJES DE ANPEZOOJES DE ANPEZO

Pagina curata dall�Istitut CulturalLadin �Cesa de Jan�

e dalla U.L.d�A.www.istitutoladino.org

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2424242424 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 Numero 29 ottobre 2006

SVILUPPO = DEGRADO: PER FORZA?

02-set Assindustria sul piede di guerra contro la Sovrintenden-za che ha “una responsabilità nello sviluppo o piuttosto nella depres-sione del nostro territorio… - afferma Assindustria in una nota -… i veticontinui che vengono posti alla vita e al lavoro nelle nostre montagnedevono finire al più presto”… Si susseguono di fatto in questi giorni lenotizie relative al blocco da parte dell’ente di progetti di sviluppo comeil campo di golf a Cortina, lo sviluppo turistico ad Arabba e il campeg-gio in Comelico Superiore.

10-set La federazione bellunese dei Ds descrive l’ente guidatoda Monti come una realtà ottocentesca, ormai fuori dal mondo. “Varicercato un nuovo punto di equilibrio tra tutela dell’ambiente e oppor-tunità di vita per chi vi abita. In tal senso è oramai anacronistica laromantica concezione del territorio montano quale luogo selvaggio dicontemplazione della natura, laddove la modernità rappresenta quasisempre un elemento dequalificante”.

14-set Interviene la sezione di Belluno di Italia Nostra. Le conte-stazioni alle decisioni della Sovrintendenza si ritiene debbano riguar-dare la “non” rilevanza dell’impatto ambientale che gli interventi sotto-posti al suo esame producono sul territorio. “Il problema dello sviluppoturistico della provincia di Belluno si attua non alterando il patrimonionaturale delle Dolomiti… lo sviluppo edilizio non deve degradare lamontagna. Con l’occasione vogliamo rivolgere un appello alle Ammini-strazioni pubbliche locali perchè operino con cura nella gestione del-l’ambiente e dei centri urbani, attuando strumenti urbanistici e PianiRegolatori che non incentivino il degrado del territorio”.

Periodico di vita cittadina, cultura e attualitàDirettore Responsabile: Gianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniProprietà: Associazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico Cortina - Maion 146 - Cortinad’Ampezzo (BL)Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004Stampa: Tipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse snc -Pian da Lago, 74 - Cortinad’Ampezzo (BL)Comitato di Redazione: Marina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoLorenzi, Morena ArnoldoLorenzi, Morena ArnoldoLorenzi, Morena ArnoldoLorenzi, Morena ArnoldoLorenzi, Morena ArnoldoVia del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Impaginazione: Carla PompaninCarla PompaninCarla PompaninCarla PompaninCarla PompaninContatti: [email protected]@[email protected]@[email protected]

cell. 339/6176147cell. 339/6176147cell. 339/6176147cell. 339/6176147cell. 339/6176147Internet: www.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comTesti di esclusiva proprietà - stampato su carta riciclata

a cura di Alice Gaspari

spazi da adibire a laboratorio, per non dover lasciare il paese. “… mio malgrado devo comunicare - scriveil dirigente del Settore Patrimonio, Ivan Roncen- che al momento l’amministrazione comunale non ha adisposizione spazi e locali idonei da assegnare per lo svolgimento di attività artigianali”.

21-set “I soldi, nella nostra provincia, si fermano a Ponte nelle Alpi. La prima a dimenticarsi dellamontagna è proprio l’amministrazione provinciale, la stessa che poi, in nome della montagna, va inRegione a piangere per avere più trasferimenti…”. Renato Pesavento, consigliere provinciale di ForzaItalia, si scaglia contro la politica di Palazzo Piloni.

23-set Gli amministratori della valle del Boite invitano a cena i giornalisti per conoscersi meglio, suiniziativa del sindaco di San Vito De Vido. Non è passata inosservata l’assenza del sindaco di CortinaGiacobbi che non ha neppure mandato qualcuno in sua vece.

26-set Il ministero per i beni e le attività culturali, tramite il proprio Comitato tecnico - scientifico per ibeni architettonici e paesaggistici, ha espresso parere di ammissibilità del progetto delle prime 9 buchedel campo da golf, dopo un mese caldissimo di bocciature e polemiche (approfondimenti all’interno).Ø Ladri di nuovo in azione nella notte tra sabato e domenica in un appartamento a Pecol: approfit-tando dell’assenza dei proprietari, sono entrati asportando tutto ciò che hanno trovato a portata di mano.

27-set Dopo il terremoto… la rivoluzione! La Comunanza delle Regole d’Ampezzo ha eletto allapresidenza Cinzia Ghedina “de Antonia”, subentrata al dimissionario Alberto Lancedelli. È la prima voltanella storia che una donna ricopre l’incarico.

1-set Il sindaco Giacobbi interviene sul provvedimento preso dalla giunta di centrode-stra di Belluno di riaprire al traffico il centro storico della città: «… la tendenza oggi è quelladi pedonalizzare e a Cortina avremmo già raddoppiato l’area Ztl se non fossimo penalizzatidalla carenza cronica di parcheggi».Ø L’amministrazione comunale manterrà il PalaVolkswagen, anche quando saràpronta l’Alexander Girardi Hall, perché “si presta benissimo ad ospitare alcuni eventimolto importanti per la vita del paese, che per Pontechiesa non sarebbero adatti”.

7-set Il Consorzio Bim Piave investirà più di 330mila euro da destinare alle ammini-strazioni locali per la progettazione e la realizzazione di piccoli impianti che producanoenergia da fonte rinnovabile. Alla Comunità Montana Valle del Boite sono stati assegnati18mila euro per la progettazione preliminare di un impianto che potrebbe sfruttare il biogasprodotto dalla discarica di Cortina.Ø I consiglieri di minoranza abbandonano l’aula in segno di protesta per la deliberache stabilisce la permuta dell’ingresso su corso Italia del cinema Eden ed alcuni localidella ditta Franz Kraler. “Siamo chiamati a deliberare su una cosa già decisa dalla giuntaun anno e mezzo fa esautorando il consiglio, cui spettano le delibere in materia di permuteo cessioni” - dichiara Stefano Verocai.Ø Il traforo del Col Cavalier e la variante di Longarone sono fra le priorità della viabilitàbellunese che domani verranno presentate in Regione al ministro alle Infrastrutture Antonio DiPietro. Un pacchetto da 135 milioni dal quale rimarrà fuori la tangenziale di Cortina poiché,ha dichiarato Reolon, “sarebbe come costruire una casa partendo dal tetto”. A Cortinapotrebbe rimanere una mini variante da 10milioni di euro per la galleria di Zuel.

9-set Vertice sul turismo ieri in Comune tra l’amministrazione e le categorie legate alturismo (artigiani e … , per un disguido, non hanno ricevuto l’invito). Obiettivo dichiaratoquello di raggiungere più coesione tra amministrazione comunale e imprenditoria, al fine diarricchire l’offerta turistica della conca. Soprattutto in vista della possibilità di ospitarepresto un turismo di tipo congressuale, le parti hanno discusso sulla necessità di garantirela fruibilità di almeno il 50% dei servizi durante tutto l’anno. Tra le iniziative proposte quelladell’associazione albergatori che si è fatta carico di coinvolgere gli artigiani e i commer-cianti nella realizzazione di uno stand unico alla prossima Bit, la borsa internazionale delturismo che si terrà a Milano.Ø Terremoto ai vertici delle Regole d’Ampezzo: nella seduta di giovedì sera ilpresidente Alberto Lancedelli Ieza è stato sfiduciato dalla deputazione regoliera (vedi

approfondimento all’interno).

12-set L’assessore provinciale all’istruzione Claudia Bettiol, nel fruttuoso incontro colministro Fioroni a Cortina, ha ottenuto alcune rassicurazioni importanti per la sopravviven-za della scuola di montagna: “Nella Finanziaria sarà introdotta una norma che diminuirà ilnumero degli iscritti per le classi montane. Inoltre il ministro si è preso l’impegno di nonrivedere al ribasso il numero dei docenti di sostegno destinati alle nostre scuole”.Ø Iniziati ieri i lavori di manutenzione straordinaria, adeguamento e rifunzionalizza-zione del municipio di Cortina; il primo stralcio di interventi, per 731mila euro, prevede ilrestauro delle facciate e del sottotetto e il rifacimento della copertura. Dovrebbero conclu-dersi entro il 10 marzo 2007. Interventi strutturali di consolidamento ed adeguamentosismico, di rifacimento degli impianti elettrico, dati e telefonico e l’abbattimento dellebarriere architettoniche sono già previsti nella programmazione 2007.Ø È in fase di studio in Regione il progetto per una metropolitana di superficie checolleghi i punti strategici di Cortina: l’obiettivo è mettere al bando le auto. “È un progettoambizioso, sul quale stiamo lavorando con determinazione affinché possa essere accoltonel pacchetto europeo sulla competitività. La spesa verrebbe così coperta per un terzodall’Unione Europea, per un altro terzo da contributi pubblici e per la quota restante dalprivato… Se poi a questo progetto aggiungiamo anche quello di un collegamento ferrovia-rio Venezia-Cortina avremmo dato a Cortina una grande risposta in tema di mobilità” -afferma Oscar De Bona.

15-set Risultano quasi assenti le polveri sottili a Cortina nel mese di agosto. Questo èil risultato del monitoraggio Arpav sulle Pm10, effettuato dalla consueta postazione dellostadio del ghiaccio.Ø Sono 107.466 gli euro stanziati dalla Regione Veneto per la Provincia di Bellunoper finanziare la promozione di attività sportive. L’iniziativa è della giunta regionale suproposta dell’assessore allo sport Massimo Giorgetti.Ø La Guardia di Finanza di Cortina ha sequestrato oltre 2400 “gratta e vinci”irregolari. Ai rivenditori, probabilmente negligenti nei dovuti controlli sulle scadenze deiconcorsi, poiché nessun acquirente ha sporto denuncia, non è stata contestata l’ipotesi ditruffa; rischiano una sanzione amministrativa.Ø Quest’anno niente caccia ai camosci: decisione unanime di tutti i membri dellariserva ampezzana. Il presidente Adriano Verocai spiega che per il momento si è preferitoaspettare che i pochi esemplari rimasti, sopravvissuti all’epidemia di rogna scoroptica cheda alcuni anni li stava decimando, possano anzitutto rinforzarsi e generare piccoli con unpatrimonio immunitario che li potrà tenere al sicuro da un possibile nuovo contagio.

17-set Trentuno alberi avvelenati è il pesante bilancio di un’azione illecita ai danni di unafamiglia che da anni frequenta Cortina. A causare la morte di quelle piante è stato unpotente diserbante dal principio attivo denominato picloram. Un atto certamente voluto epremeditato che comporta ora gravi conseguenze per la famiglia stessa, che deverimediare alla situazione: non è escluso che il veleno possa avere raggiunto le faldeacquifere. La famiglia vittima denuncerà quest’azione alla procura della repubblica.

19-set Un gruppo di giovani artigiani di Cortina intenzionati a mettersi assieme e formareuna cooperativa, si è rivolto al sindaco Giacobbi con un’accorata lettera, per chiedere degli