Voci di Cortina - Gennaio 2006

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Direttore Responsabile: Gianni Milani Proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004 Stampa: Tipografia Printhouse snc Euro 1,40 POSTE ITALIANE s.p.a. SPEDIZIONE IN A.P. -70% - D.C.B. BL 4-5 TERRENI PRIVATI A PECOL TERRENI PRIVATI A PECOL TERRENI PRIVATI A PECOL TERRENI PRIVATI A PECOL TERRENI PRIVATI A PECOL Il Comune parte con le misurazioni per gli espropri, Il Comune parte con le misurazioni per gli espropri, Il Comune parte con le misurazioni per gli espropri, Il Comune parte con le misurazioni per gli espropri, Il Comune parte con le misurazioni per gli espropri, i proprietari non si rassegnano i proprietari non si rassegnano i proprietari non si rassegnano i proprietari non si rassegnano i proprietari non si rassegnano di Carla Pompanin Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Anno III numero 20 gennaio 2006 Anno III numero 20 gennaio 2006 Anno III numero 20 gennaio 2006 Anno III numero 20 gennaio 2006 Anno III numero 20 gennaio 2006 50 anni dalle Olimpiadi L’intervista a Kristian Ghedina Scuola: le elezioni dei Consigli d’Istiuto Uscito il nuovol libro di Tiziana Ghedina 6-7 10 13 14 La Casa di Riposo come funziona Risultato a sorpresa in assemblea Risultato a sorpresa in assemblea Risultato a sorpresa in assemblea Risultato a sorpresa in assemblea Risultato a sorpresa in assemblea BOCCIATO IL NUOVO LAUDO BOCCIATO IL NUOVO LAUDO BOCCIATO IL NUOVO LAUDO BOCCIATO IL NUOVO LAUDO BOCCIATO IL NUOVO LAUDO DELLE REGOLE DELLE REGOLE DELLE REGOLE DELLE REGOLE DELLE REGOLE di Edoardo Pompanin I n pratica nulla di fatto nel l’Assemblea regoliera del 18 dicembre. Non è stata approvata la ri- Non è stata approvata la ri- Non è stata approvata la ri- Non è stata approvata la ri- Non è stata approvata la ri- scrittura del Laudo scrittura del Laudo scrittura del Laudo scrittura del Laudo scrittura del Laudo; non è sta- to accolto il completo ricono- scimento delle donne al titolo regoliero; non è passata la semplificazione del funziona- mento degli organi sociali; bocciato il riesame dei princi- pi di gestione dei beni patri- moniali. Lo stop ha colto di sorpresa gli stessi regolieri. Forse è stata data per scontata l’approva- zione del nuovo Laudo, e l’at- tenzione era focalizzata solo sui “distinguo”. Come vedremo, alla fine han- no deciso “gli indecisi”! I numeri: I numeri: I numeri: I numeri: I numeri: 1.222 gli aventi di- ritto di voto, 460 i presenti (38% del totale): 349 fisica- mente, 111 in delega. Gli uo- mini sono 397 su 1.052; le don- ne sono 63 su 170. Osservia- mo, a margine, che se si fosse- ro presentate tutte le donne, e avessero votato “sì”, veniva approvata la trasmissione del diritto anche alla linea femmi- nile. Gli articoli passavano con il voto favorevole dei 2/3 dei presenti REGISTRATI; serviva- no almeno 307 “sì”. Una mag- gioranza nemmeno molto con- sistente, considerata l’impor- tanza dei cambiamenti. L’analisi del voto L’analisi del voto L’analisi del voto L’analisi del voto L’analisi del voto evidenzia alcuni dati: il numero massi- mo di schede votate con “tut- to no” è pari a 74. Conside- CONTINUA A PAG. 2 CONTINUA A PAG. 2 A lcuni mesi fa il Consi- glio Comunale ap- provava la variante alla viabilità di Pecol, consi- stente nell’identificazione del- la strada comunale per Ca’ dei Nani – evidentemente “sfuggita” nella stesura del Piano Regolatore (28/02/ 2005 si approva la variante – il 10/06/2005 passa l’appro- vazione definitiva). Oggetto della discussione era stata la previsione di utilizza- re la vecchia strada, ripida e bisognosa di lavori straordina- ri, piuttosto della strada che porta a Sompiei, le cui condi- zioni risultano essere decisa- mente migliori e la cui sistema- zione, pertanto, risultava eco- nomicamente vantaggiosa. La motivazione portata in aula dalla Giunta, a sostegno della decisione di utilizzare la vecchia strada, era stata quel- la che lì non era necessario passare sui terreni privati. A sostegno di questa tesi il re- sponsabile dell’Ufficio Espropri del Comune – dott. Ivo Ron- cen ci conferma che la soluzio- ne di Sompiei era stata scarta- ta perché il tracciato della stra- da avrebbe interessato anche il cortile fra due edifici. Forse, è questo il motivo di tan- ta sorpresa nei destinatari (una cinquantina di proprie- tari) delle due lettere con cui il Comune comunicava di vo- ler provvedere alle misurazio- ni e ai rilievi, primi atti di una procedura di esproprio. L’esproprio è finalizzato al reperimento dei terreni neces- sari a garantire un’adeguata via di accesso per Ca’ dei Nani, lungo quel tracciato che solo qualche mese fa, si era preferito a quello di Sompiei proprio perché non interes- proprio perché non interes- proprio perché non interes- proprio perché non interes- proprio perché non interes- sava terreni di privati sava terreni di privati sava terreni di privati sava terreni di privati sava terreni di privati. Nessun passaggio interlocuto- rio, nessuna telefonata per avvisare dell’intenzione del Comune di provvedere agli espropri, solo la rassicurazio- ne in diretta radiofonica, du- rante il Consiglio Comunale, che con quella soluzione non Inchiostro spiritoso

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Anno III numero 20 gennaio 2006

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Direttore Responsabile: Gianni Milani

Proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina

Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004

Stampa: Tipografia Printhouse snc

Euro 1,40POSTE ITALIANE s.p.a. SPEDIZIONE IN A.P. -70% - D.C.B. BL

4-5

TERRENI PRIVATI A PECOLTERRENI PRIVATI A PECOLTERRENI PRIVATI A PECOLTERRENI PRIVATI A PECOLTERRENI PRIVATI A PECOLIl Comune parte con le misurazioni per gli espropri,Il Comune parte con le misurazioni per gli espropri,Il Comune parte con le misurazioni per gli espropri,Il Comune parte con le misurazioni per gli espropri,Il Comune parte con le misurazioni per gli espropri,i proprietari non si rassegnano i proprietari non si rassegnano i proprietari non si rassegnano i proprietari non si rassegnano i proprietari non si rassegnano di Carla Pompanin

Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Anno III numero 20 gennaio 2006Anno III numero 20 gennaio 2006Anno III numero 20 gennaio 2006Anno III numero 20 gennaio 2006Anno III numero 20 gennaio 2006○

50 anni

dalle Olimpiadi

L’intervista a

Kristian Ghedina

Scuola: le elezioni

dei Consigli d’Istiuto

Uscito il nuovol libro

di Tiziana Ghedina

6-7 10 13 14

La Casa di Riposo

come funziona

Risultato a sorpresa in assembleaRisultato a sorpresa in assembleaRisultato a sorpresa in assembleaRisultato a sorpresa in assembleaRisultato a sorpresa in assemblea

BOCCIATO IL NUOVO LAUDOBOCCIATO IL NUOVO LAUDOBOCCIATO IL NUOVO LAUDOBOCCIATO IL NUOVO LAUDOBOCCIATO IL NUOVO LAUDODELLE REGOLEDELLE REGOLEDELLE REGOLEDELLE REGOLEDELLE REGOLE di Edoardo Pompanin

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In pratica nulla di fatto nell’Assemblea regoliera del18 dicembre.

Non è stata approvata la ri-Non è stata approvata la ri-Non è stata approvata la ri-Non è stata approvata la ri-Non è stata approvata la ri-scrittura del Laudoscrittura del Laudoscrittura del Laudoscrittura del Laudoscrittura del Laudo; non è sta-to accolto il completo ricono-scimento delle donne al titoloregoliero; non è passata lasemplificazione del funziona-mento degli organi sociali;bocciato il riesame dei princi-pi di gestione dei beni patri-moniali.

Lo stop ha colto di sorpresa glistessi regolieri. Forse è stata

data per scontata l’approva-zione del nuovo Laudo, e l’at-tenzione era focalizzata solosui “distinguo”.

Come vedremo, alla fine han-no deciso “gli indecisi”!

I numeri:I numeri:I numeri:I numeri:I numeri: 1.222 gli aventi di-ritto di voto, 460 i presenti(38% del totale): 349 fisica-mente, 111 in delega. Gli uo-mini sono 397 su 1.052; le don-ne sono 63 su 170. Osservia-mo, a margine, che se si fosse-ro presentate tutte le donne, eavessero votato “sì”, veniva

approvata la trasmissione deldiritto anche alla linea femmi-nile.Gli articoli passavano con ilvoto favorevole dei 2/3 deipresenti REGISTRATI; serviva-no almeno 307 “sì”. Una mag-gioranza nemmeno molto con-sistente, considerata l’impor-tanza dei cambiamenti.

L’analisi del votoL’analisi del votoL’analisi del votoL’analisi del votoL’analisi del voto evidenziaalcuni dati: il numero massi-mo di schede votate con “tut-to no” è pari a 74. Conside-

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Alcuni mesi fa il Consi-glio Comunale ap-provava la variante

alla viabilità di Pecol, consi-stente nell’identificazione del-la strada comunale per Ca’dei Nani – evidentemente“sfuggita” nella stesura delPiano Regolatore (28/02/2005 si approva la variante –il 10/06/2005 passa l’appro-vazione definitiva).Oggetto della discussione erastata la previsione di utilizza-re la vecchia strada, ripida ebisognosa di lavori straordina-ri, piuttosto della strada cheporta a Sompiei, le cui condi-zioni risultano essere decisa-mente migliori e la cui sistema-zione, pertanto, risultava eco-nomicamente vantaggiosa.La motivazione portata inaula dalla Giunta, a sostegnodella decisione di utilizzare lavecchia strada, era stata quel-la che lì non era necessariopassare sui terreni privati. Asostegno di questa tesi il re-sponsabile dell’Ufficio Espropridel Comune – dott. Ivo Ron-cen ci conferma che la soluzio-ne di Sompiei era stata scarta-ta perché il tracciato della stra-da avrebbe interessato ancheil cortile fra due edifici.Forse, è questo il motivo di tan-ta sorpresa nei destinatari(una cinquantina di proprie-tari) delle due lettere con cuiil Comune comunicava di vo-ler provvedere alle misurazio-ni e ai rilievi, primi atti di unaprocedura di esproprio.L’esproprio è finalizzato alreperimento dei terreni neces-

sari a garantire un’adeguatavia di accesso per Ca’ deiNani, lungo quel tracciato chesolo qualche mese fa, si erapreferito a quello di Sompieiproprio perché non interes-proprio perché non interes-proprio perché non interes-proprio perché non interes-proprio perché non interes-sava terreni di privatisava terreni di privatisava terreni di privatisava terreni di privatisava terreni di privati.Nessun passaggio interlocuto-rio, nessuna telefonata peravvisare dell’intenzione delComune di provvedere agliespropri, solo la rassicurazio-ne in diretta radiofonica, du-rante il Consiglio Comunale,che con quella soluzione non

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22222 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

ESPROPRI A PECOLESPROPRI A PECOLESPROPRI A PECOLESPROPRI A PECOLESPROPRI A PECOL Riproponiamo parte dell’articolo (v. Voci di Cortina n. 11)riguardante il Consiglio Comunale del 28.02.2005, con rife-rimento a CA’ DEI NANICA’ DEI NANICA’ DEI NANICA’ DEI NANICA’ DEI NANI.Lunga la discussione riguardante la strada per Ca’ dei Nani. L’in-dividuazione della strada si rende necessaria, perché la stessa, comealtre strade comunali, non è stata inserita nel PRG. I consiglieri diminoranza ritengono che piuttosto di investire molti denari su untracciato dalle pendenze ragguardevoli ed interamente da consoli-dare, sarebbe meglio scegliere la strada che salendo verso Sompieiarriva fino a pochi metri da Ca’ dei Nani. In realtà - spiega l’arch.Marangon - l’individuazione di questa viabilità non preclude, nelmomento dell’approvazione definitiva, la possibilità di sceglierealtre alternative. Ricorda inoltre, che questa tipologia di variante,essendo collegata ad un’opera pubblica non è soggetta all’impassenormativa e potrà quindi venire valutata anche più avanti.

Risultato a sorpresa in assembleaRisultato a sorpresa in assembleaRisultato a sorpresa in assembleaRisultato a sorpresa in assembleaRisultato a sorpresa in assemblea

BOCCIATO IL NUOVO LAUDO DELLE REGOLEBOCCIATO IL NUOVO LAUDO DELLE REGOLEBOCCIATO IL NUOVO LAUDO DELLE REGOLEBOCCIATO IL NUOVO LAUDO DELLE REGOLEBOCCIATO IL NUOVO LAUDO DELLE REGOLE

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riamolo lo ‘zoccolo duro’ deglioppositori al nuovo Laudo. Valeil 16% dei presenti, una percen-tuale significativa, ma non pro-prio determinante.La media degli indecisi – cioèdelle schede bianche e delle sche-de non consegnate – è del 15%.Il Laudo veniva approvato sesul fronte dei “sì” fossero arri-vati i voti degli indecisi. Era con-fermata solo la bocciatura del-l’articolo sull’ “utilizzazionediversa del patrimonio”, che èpoi il vero punto controverso edove più forti sono state le fri-zioni fra la Commissione Lau-do e la Deputazione, e fra glistessi Regolieri nelle discussio-

ni pubbliche in pre-assemblea.

La Commissione Laudo ha la-vorato duro per due anni nellastesura della proposta. Nelgruppo di lavoro figurano nomiregolieri tra i più autorevoli ecompetenti.La Deputazione non ha ritenu-to di accogliere in toto la pro-posta della Commissione. C’erauna forte divergenza sull’ideadi intangibilità del patrimonioantico: valore assoluto per laCommissione; suscettibile diuna certa apertura per la De-putazione.Si è arrivati in Assemblea divi-si, senza un accordo. Senzanemmeno un metodo condivi-

CONTINUA DA PAG. 1 so per proporre le due “versio-ni” ai Regolieri, affinché sulpunto si decidesse al voto.

Al dunqueAl dunqueAl dunqueAl dunqueAl dunqueLa Presidenza ha proposto ilnuovo Laudo con scarsa enfasi– in nome di una neutralità in-tesa come rispetto delle opinio-ni dell’assemblea.Sul fronte della Commissione,invece, la posizione si è arroc-cata solo sugli argomenti patri-moniali, senza spendere paro-la a persuadere i regolieri delvalore delle altre importantinovità.Voci influenti hanno taciuto.Altre hanno censurato le coseche non andavano bene, senza

promuovere i molti principicondivisi.Per questi motivi molte schedesono così rimaste nelle taschedegli incerti.

Cosa resta?Cosa resta?Cosa resta?Cosa resta?Cosa resta?Un Laudo riscritto sul quale la-vorare negli anni a venire. E laconsapevolezza che questaesperienza aiuterà le Regole aelaborare uno Statuto ancoramigliore.

Per chiudere, ricordiamo aicommentatori un po’ distrattiche di medioevale, in sala as-sembleare, c’è stato solo … il ri-scaldamento.

Edoardo Pompanin

CONTINUA DA PAG. 1

si andava a toccare la proprie-tà privata e che comunque si sa-rebbe potuto cambiare idea incorso d’opera. Probabilmenteuna spiegazione chiara e tra-una spiegazione chiara e tra-una spiegazione chiara e tra-una spiegazione chiara e tra-una spiegazione chiara e tra-sparentesparentesparentesparentesparente del perché il Comuneintendeva perseguire questa viaavrebbe tranquillizzato moltidei proprietari, forse no, ma cer-tamente la parte “debole” cioè“espropianda” meritava unamaggior attenzione.Una linea “dura” quindi quel-la scelta dall’Amministrazio-ne, sicuramente legittima manon per questo meno discuti-bile, per gestire questo tipo disituazioni.Con una consuetudine che per-mette la trattativa bonaria perla vendita dei terreni e una leg-ge (L.R. 11/2004) che prevede

addirittura la possibilità di of-frire crediti edilizi (cioè volume-trie edificabili in altre zone) qua-le indennizzo per l’espropriodei terreni, l’amministrazionecortinese ha preferito mettereinvece le mani avanti e utiliz-zare l’istituto unilateraleistituto unilateraleistituto unilateraleistituto unilateraleistituto unilaterale del-l’esproprio. Una scelta che – ilbuon senso farebbe credere – siutilizza quale ultima spiaggiaquando l’accordo con il priva-to non arriva e l’urgenza del-l’opera da realizzare per pub-blica utilità ne renda indilazio-nabile la realizzazione.In questa occasione non si puòcerto parlare di ultima spiaggiama piuttosto di prima scelta,forse quella di più veloce attua-bilità – se non partiranno i ri-corsi al TAR. Prima scelta cheperò mette in secondo piano la

proprietà privata dei contri-buenti.Restano inoltre alcuni dub-bi sulla “pubblica utilità”dell’intervento, i cui soli be-neficiari, al momento, par-rebbero essere i proprietaridi Ca’ dei Nani. Allo statoattuale, il PIRUEA (il pianodi recupero urbanistico) del-l’edificio non è ancora stato

discusso in Consiglio Comuna-le e pertanto non sono noti i ter-mini dell’accordo, in parole po-vere non si sa cosa ne ricaveràil Comune. Forse la pubblicautilità verrà resa nota in futuroe convincerà tutti della validitàdell’operazione. In analogia concasi precedenti, si può pensareal versamento di una somma indenaro al Comune per potervedere la trasformazione delkinderheim in appartamentiresidenziali, ma queste sono solocongetture.In attesa dell’approvazione delPIRUEA, ci si interroga su qua-le sia l’urgenzaurgenzaurgenzaurgenzaurgenza che ha portatol’amministrazione a scegliere diespropriare i propri cittadini,

piuttosto che cercare il dialogoed una soluzione bonaria.

Carla Pompanin

La scheda C/8 delle norme tecni-che di attuazione del piano regola-tore pone alcuni capisaldi dell’ope-razione Ca’ dei Nani.Destinazioni d’uso possibili: kin-derheim, residenziale e/o attrezza-ture e servizi di base e di livello ur-bano e sovracomunalePrescrizioni “deve essere garantitaun’adeguata accessibilità all’areamediante l’adeguamento e la siste-mazione della strada di accesso.”

Nella relazione al PRG si parla di unavolumetria stimata complessiva paria 2.787 mc

Foto: Ca’ dei Nani

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33333Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

LAUDO DELLE REGOLE.LAUDO DELLE REGOLE.LAUDO DELLE REGOLE.LAUDO DELLE REGOLE.LAUDO DELLE REGOLE.RiflettiamoneRiflettiamoneRiflettiamoneRiflettiamoneRiflettiamone di Luciano Bernardi

Il lavoro delle commissioni edella deputazione delle Regole non è stato vano.

Guardiamo i due punti più scot-tanti: si è visto intanto che lamaggioranza dei votanti è fa-vorevole all’ingresso delle don-ne, e anche alla utilizzazionediversa del patrimonio antico.Su un tavolo di dieci personealmeno sei sarebbero d’accordo,e non è poco. Una minoranza,in grazia delle severe norme delnostro Laudo, ha pesato diver-samente e ha soffocato speran-ze di tanti.

Certo, erano decisioni impor-tanti che ognuno ha valutato se-condo le proprie convinzioni:qualcuno definendo immutabilii principi medioevali, altri col ti-more dei problemi che darebbeun troppo forte aumento degliappartenenti. C’era chi vedevaspeculazione nel consentirel’utilizzazione del patrimonioantico a fini abitativi o artigia-nali, altri che ritengono giustochiudere assolutamente a per-

sone non discendenti da fami-glia regoliera originaria. E nonproseguo l’elenco.Tutte convinzioni rispettabiliche però si potranno sempre ri-discutere tranquillamente ap-profondendone la reale impor-tanza, gli impatti sociali, por-tata e conseguenze.

Tanti chiacchierando nel dopoassemblea avranno potuto sen-tire pensieri nuovi che primanon erano chiaramente usciti,anche perché nelle pre-assem-blee la partecipazione non erastata affatto numerosa.Ho udito un consorte che, purconvinto di aprire alle donne,visto l’articolo che consentireb-be ai Consorti non residenti divotare, considerava che nell’ar-co di decine di anni anche ledonne sposate fuori Cortina(non solo nei paesi vicini maovunque) potrebbero aumenta-re a decine di migliaia e deter-minare dall’esterno le sorti del-le Regole: per tale timore havotato negativamente. Sotto

questo profilo, se doves-se avere ragione, l’artico-lo merita un riesame.Ho udito donne, sposatead un regoliere, che sa-rebbero state contente di

poter partecipare anche esse,pure discendenti di famigliaampezzana alla vita delle Re-gole.E’ comprensibile il disappun-to delle ampezzane che han-no sposato un “foresto”, chemagari partecipa alla vita delpaese e delle regole più di tantialtri, e sono diventate estraneeper le Regole. Sono forse ledonne che maggiormente tra-smettono cultura, dialetto del-la nostra valle.

E come non capire la delusionedi famiglie col capofamiglia dicognome foresto, ma discen-dente in linea femminile da fa-miglia ampezzana e la moglieampezzana, che si vedonoescludere totalmente dalla Co-munità regoliera. Ambedue iconiugi hanno origini da fami-glie ampezzane regoliere, i lorobeni discendono da queste fa-miglie, e hanno perso ogni di-ritto. Non credo proprio che ciòsia tutto giusto!Come non capire chi, posseden-

do terreni non edificabili nel suopaese, è costretto ad andarseneperché non ha casa, e i suoi ter-reni di famiglia restano a valo-rizzare enormemente le secon-de case che godono di questo“verde” e niente gli giova esse-re consorte delle Regole, chepossiedono gran parte del ter-ritorio.E come spiegare a chi ha (oavrà) bisogno di casa che i re-golieri si sono negati la possibi-lità –reale - di poter fare casesu parte “di modesta entità”del patrimonio antico? E’ ma-sochismo o egoismo? Se doves-se favorire anche una sola fa-miglia, perché negarlo?.A molte famiglie viene pur giu-stamente consentito l’eserciziodi attività turistiche sul territo-rio regoliero. Viene pur consen-tita la realizzazione di impian-ti turistici, idroelettrici, ecc.Ma l’abitare non è forse altret-tanto necessario ?Certo, non tutti potranno per-metterselo: ma perché negarloa tutti ? Quando si offre un po-sto di lavoro e le domande sonotante è logico che solo uno saràaccolto. Se si offre in gestioneun rifugio, una attività, su tan-te domande una sola è accolta.Alla disponibilità di case del Co-mune pochi possono essere ac-

contentati.

Ma almeno quello che èpossibile, e non porta dan-no ad alcuno, cerchiamo difarlo. Detto no a questapossibilità, non abbiamoforse mancato ad una fina-lità delle Regole che è an-che “amministrare, conser-vare ed accrescere il patri-monio comune” ?

Non dimentichiamo chel’Assemblea Generale po-trà modificare il Laudo an-che ogni anno se occorres-se accettando le nuove pro-poste della Deputazione odi un gruppo di alcuni re-golieri.

Ripensiamoci, parliamone,discutiamone, aggiungia-mo altre idee; ma non dob-biamo rinunciare a miglio-rare il bene, il benessere ela coesione nella nostraComunità.

ArticoloPresenze

registrate

Schede

depositate

Schede non

depositate

Favorevoli

(sì)

% voti

favorevoli

Contrari

(no)

Schede

biancheSchede nulle Approvato?

1) La Comunanza delle Regole d'Ampezzo 460 394 66 267 58% 103 19 4 No

2) Finalità 460 394 66 282 61% 88 20 4 No

3) Laudo 460 411 49 289 63% 94 22 6 No

4) Consorti Regolieri

5) Catasto Generale

6) Titolo di Consorte Regoliere

7) Diritti e doveri dei Consorti Regolieri 460 441 19 320 70% 109 11 1 Sì

8) Sospensione dei diritti regolieri 460 441 19 312 68% 111 17 1 Sì

9) Patrimonio 460 443 17 296 64% 132 10 5 No

10) Uso collettivo del patrimonio 460 443 17 283 62% 139 16 5 No

11) Utilizzazione diversa del patrimonio 460 443 17 252 55% 169 17 5 No

12) Gestione economica 460 394 66 279 61% 91 20 4 No

13) Rapporti fra la Comunanza e le singole Regole 460 394 66 277 60% 94 19 4 No

14) Organi della Comunanza 460 411 49 299 65% 83 23 6 No

15) Assemblea Generale 460 411 49 300 65% 83 22 6 No

16) Costituzione e competenze dell'Assemblea G. 460 411 49 275 60% 105 25 6 No

17) Deputazione Regoliera 460 411 49 288 63% 89 28 6 No

18) Norme per l'elezione della Deputazione R. 460 411 49 290 63% 89 26 6 No

19) Costituzione delle riunioni della Deputazione R. 460 411 49 287 62% 93 25 6 No

20) Compiti della Deputazione Regoliera 460 411 49 256 56% 125 24 6 No

21) Giunta Esecutiva

22) Compiti della Giunta Esecutiva

23) Compiti del Presidente 460 411 49 288 63% 95 22 6 No

24) Collegio dei Sindaci

25) Norme per l'elezione del Collegio dei Sindaci

26) Compiti del Collegio dei Sindaci 460 411 49 277 60% 104 24 6 No

27) Rieleggibilità nelle cariche di Deputato e Sindaco 460 411 49 289 63% 89 27 6 No

28) Accesso agli atti 460 394 66 273 59% 99 18 4 No

29) Commissione arbitrale

30) Procedimento arbitrale

31) Norma transitoria 460 394 66 265 58% 99 26 4 No

I singoli articoli venivano approvati con il voto favorevole dei 2/3 dei presenti registrati (460), quindi con almeno 307 voti "sì" .

6 No

460 411 49 276 60% 107

Assemblea Generale Straordinaria - 18 dicembre 2005

RIEPILOGO VOTAZIONI PER LA MODIFICA DEL LAUDO

441 19 275 60% 151 1 No14

460 No41911225966394 56%

460

49 287 62%411

No22 6

460 96 22

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44444 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

LA CASA DI RIPOSO DI CORTINA D’AMPEZZOLA CASA DI RIPOSO DI CORTINA D’AMPEZZOLA CASA DI RIPOSO DI CORTINA D’AMPEZZOLA CASA DI RIPOSO DI CORTINA D’AMPEZZOLA CASA DI RIPOSO DI CORTINA D’AMPEZZONon sostituisce il calore della famiglia,Non sostituisce il calore della famiglia,Non sostituisce il calore della famiglia,Non sostituisce il calore della famiglia,Non sostituisce il calore della famiglia,ma risponde all’esigenza di avere un luogo sicuro dovema risponde all’esigenza di avere un luogo sicuro dovema risponde all’esigenza di avere un luogo sicuro dovema risponde all’esigenza di avere un luogo sicuro dovema risponde all’esigenza di avere un luogo sicuro dovei nostri anziani siano assistiti con professionalità e passionei nostri anziani siano assistiti con professionalità e passionei nostri anziani siano assistiti con professionalità e passionei nostri anziani siano assistiti con professionalità e passionei nostri anziani siano assistiti con professionalità e passionedi Morena Arnoldo

Claudio Talamini, diretto-re della Casa di Riposo,ci illustra le modalità e i

principi, alla base delle gestionedi quest’importante struttura.

La nuova Casa di Riposo è sta-La nuova Casa di Riposo è sta-La nuova Casa di Riposo è sta-La nuova Casa di Riposo è sta-La nuova Casa di Riposo è sta-ta costruita nell’Ottobre 2000ta costruita nell’Ottobre 2000ta costruita nell’Ottobre 2000ta costruita nell’Ottobre 2000ta costruita nell’Ottobre 2000in zona centrale. Quante per-in zona centrale. Quante per-in zona centrale. Quante per-in zona centrale. Quante per-in zona centrale. Quante per-sone può ospitare?sone può ospitare?sone può ospitare?sone può ospitare?sone può ospitare?La struttura è autorizzata persessanta posti letto di cui qua-rantacinque per non autosuf-ficienti e quindici per autosuf-ficienti.Il Centro Diurno ha sei postiautorizzati per non autosuffi-cienti.

Alla Casa di Riposo è annessoAlla Casa di Riposo è annessoAlla Casa di Riposo è annessoAlla Casa di Riposo è annessoAlla Casa di Riposo è annessoil Centro Diurno. In cosa si dif-il Centro Diurno. In cosa si dif-il Centro Diurno. In cosa si dif-il Centro Diurno. In cosa si dif-il Centro Diurno. In cosa si dif-ferenziano?ferenziano?ferenziano?ferenziano?ferenziano?Bisogna distinguere i servizi:mentre in Casa di Riposo gliospiti sono fissi, al Centro Diur-no gli anziani trascorrono lagiornata in un contesto protet-to, ma dormono a casa propria.Il fine del Centro è quello didare un’alternativa al ricoverodefinitivo.È dotato degli stessi servizi del-la Casa di Riposo e ha un pro-

prio responsabile di gruppo.

Ogni ospite è “speciale”. Esi-Ogni ospite è “speciale”. Esi-Ogni ospite è “speciale”. Esi-Ogni ospite è “speciale”. Esi-Ogni ospite è “speciale”. Esi-stono programmi specifici distono programmi specifici distono programmi specifici distono programmi specifici distono programmi specifici diassistenza per ogni caso?assistenza per ogni caso?assistenza per ogni caso?assistenza per ogni caso?assistenza per ogni caso?Per ogni ospite vengono raccol-te una serie di informazioni,utili per attivare fin da subitoun’assistenza adeguata.Entro il primo mese di perma-nenza, un’equipe multi-profes-sionale provvede alla stesura diun piano assistenziale persona-lizzato, che viene presentato al-l’ospite e ai suoi familiari.Tali piani hanno come fine,quello di stimolare il manteni-mento e, se possibile, il recupe-ro delle capacità della persona.

Lei fa riferimento a un’equipeLei fa riferimento a un’equipeLei fa riferimento a un’equipeLei fa riferimento a un’equipeLei fa riferimento a un’equipemultiprofessionale. Quali sonomultiprofessionale. Quali sonomultiprofessionale. Quali sonomultiprofessionale. Quali sonomultiprofessionale. Quali sonole figure professionali che as-le figure professionali che as-le figure professionali che as-le figure professionali che as-le figure professionali che as-sistono gli ospiti della Casa disistono gli ospiti della Casa disistono gli ospiti della Casa disistono gli ospiti della Casa disistono gli ospiti della Casa diRiposo?Riposo?Riposo?Riposo?Riposo?La Casa di Riposo si avvale diun’equipe di infermieri, opera-tori socio assistenziali, terapi-sti della riabilitazione, assisten-te sociale, educatore professio-nale e psicologo.Il coordinatore della Casa diRiposo è la figura professiona-le responsabile dell’organizza-zione di tali servizi. Cura inparticolare l’accoglienza deinuovi ospiti e partecipa allastesura del progetto assisten-ziale individuale. In ogni pia-no è inoltre presente un re-sponsabile di nucleo con man-sioni di coordinamento.C’è poi la figura dell’infermie-re, responsabile dell’assistenzae i fisioterapisti, le cui presta-zioni mirano sostanzialmenteal miglioramento della qualitàdella vita.

E l’aiuto dei volontari ?E l’aiuto dei volontari ?E l’aiuto dei volontari ?E l’aiuto dei volontari ?E l’aiuto dei volontari ?Prezioso!Nella Casa di Riposo gli edu-catori professionali collabora-no con obiettori di coscienza,

volontari dell’Auser, Associa-zioni, gruppi di musicisti e can-tanti. La giornata viene orga-nizzata partendo da una pro-gettazione che parte dal biso-gno del singolo, per poi rag-giungere tutti gli ospiti.Vengono così organizzate at-tività di tipo ludico, di intrat-tenimento e piccoli lavori ma-nuali. Si lascia molto spazio alcollegamento con l’esterno,per mantenere i contatti nonsolo con la famiglia, ma con lavita sociale del paese.Il contributo del volontariato éutile anche nell’aiutare gli ospitia partecipare alla vita religiosa.

Qual è la procedura iniziale,Qual è la procedura iniziale,Qual è la procedura iniziale,Qual è la procedura iniziale,Qual è la procedura iniziale,quando si vuole entrare a vi-quando si vuole entrare a vi-quando si vuole entrare a vi-quando si vuole entrare a vi-quando si vuole entrare a vi-vere in Casa di Riposo?vere in Casa di Riposo?vere in Casa di Riposo?vere in Casa di Riposo?vere in Casa di Riposo?Nel caso di una persona nonautosufficiente, la domandaviene valutata dall’U.V.M. -Unità Valutativa Multidimen-sionale – istituita nel DistrettoSanitario dell’Ulss n. 1, che au-torizza l’accoglienza.La domanda di valutazione al-l’U.V.M. viene promossa dalmedico di base o dal serviziosociale di territorio. Nel caso dirichiesta di ingresso per perso-ne anziane autosufficienti, lavalutazione viene effettuata di-rettamente dalla Direzione del-la Casa di Riposo.

E la “Graduatoria Unica”?E la “Graduatoria Unica”?E la “Graduatoria Unica”?E la “Graduatoria Unica”?E la “Graduatoria Unica”?E’ necessario distinguere traposti convenzionati (che bene-ficiano di un contributo regio-nale giornaliero) e posti conretta a totale carico dell’uten-te. Per l’ammissione nei posticonvenzionati vi è un Regola-mento per l’assegnazione del-le impegnative di residenziali-tà, entrato in vigore nell’otto-bre di quest’anno che vale pertutta la provincia di Belluno.La presa in carico dell’anzia-no, viene effettuata a secondadel suo posto in graduatoria.Il punteggio è dato dal suo gra-do di non autosufficienza, va-lutato alla data di presentazio-ne della domanda.Se l’anziano ottiene i contribu-ti regionali, ma in quel momen-to non c’è posto nella Casadove vuole andare, ci sono duepossibilità: o andare dove c’èposto e mettersi temporanea-mente in attesa nella lista dimobilità, o rinunciare, ma que-sto comporta la perdita dell’im-pegnativa.A questo punto la sua quotaviene data ad un altro anzia-no.

La legge presenta sicuramenteaspetti positivi e negativi, main futuro si prevedono ancoradei cambiamenti.

Foto: www.dgbandion.com

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55555Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

Foto: www.dgbandion.com

QUANTO COSTAQUANTO COSTAQUANTO COSTAQUANTO COSTAQUANTO COSTAAgli utenti è richiesto il pagamento di una retta giornaliera determinata attualmente dalConsiglio Comunale, sulla base delle direttive emanate dalla Regione Veneto e dei relativifinanziamenti.

CASA DI RIPOSO

Retta piena Contributo regionale

Contributo del Comune per i residenti

Retta effettiva

87,80 euro al giorno 41,25 euro 15,49 euro (per i non autosufficienti) Euro 31,06 33,57 euro al giorno 5,16 euro (per gli autosufficienti) Euro 28,41 CENTRO DIURNO

PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI

Retta piena Contributo regionale

Contributo del Comune per i residenti

Retta effettiva

Euro 67,46 per la giornata intera più due pasti Euro 23,56 Euro 15,49 Euro 28,41 Euro 62,29 per la giornata intera più un pasto Euro 23,56 Euro 15,49 Euro 23,24 Euro 54,54 per la mezza giornata più un pasto Euro 23,56 Euro 15,49 Euro 15,49 CENTRO DIURNO

PERSONE AUTOSUFFICIENTI

Retta piena Contributo del Comune per i residenti

Retta effettiva

Euro 28,41 per la giornata intera più due pasti Euro 5,16 Euro 23,25 Euro 23,24 per la giornata intera più un pasto Euro 5,16 Euro 18,08 Euro 15,49 per la mezza giornata più un pasto Euro 5,16 Euro 10,33

LA STRUTTURALA STRUTTURALA STRUTTURALA STRUTTURALA STRUTTURA

POSTI LETTOPOSTI LETTOPOSTI LETTOPOSTI LETTOPOSTI LETTO:60 60 60 60 60 posti letto, suddivisi in 30stanze da due posti letto cosìdistribuite:- n. 10 stanze al primo piano,(piano rosso)- n. 10 stanze al secondo piano(piano giallo)- n. 10 stanze al terzo piano(piano verde)

Ogni piano è contraddistinto daun colore, per consentire adospiti ed utenti esterni un piùfacile orientamento.La struttura dispone di giardi-no privato.Ogni stanza è dotata di un si-stema di comunicazione internache consente all’ospite di collo-quiare con il personale, per po-ter avere in tempo reale, una ri-sposta alle esigenze segnalate.Tutte le stanze sono dotate diservizi igienici con ausili per lepersone disabili. Vi è un bagnoattrezzato per ogni piano.

DISTRIBUZIONEDISTRIBUZIONEDISTRIBUZIONEDISTRIBUZIONEDISTRIBUZIONELOCALI E SERVIZI:LOCALI E SERVIZI:LOCALI E SERVIZI:LOCALI E SERVIZI:LOCALI E SERVIZI:

Piano terraPiano terraPiano terraPiano terraPiano terra: sala bar-soggiorno,cappella, uffici amministrativi ela reception.

Piano seminterratoPiano seminterratoPiano seminterratoPiano seminterratoPiano seminterrato: centrodiurno, cucina, spogliatoi delpersonale, saletta dotata di di-stributore automatico di caffèed altre bevande calde.

Piano interratoPiano interratoPiano interratoPiano interratoPiano interrato: lavanderia, cel-la mortuaria

Piano quarto (mansarda)Piano quarto (mansarda)Piano quarto (mansarda)Piano quarto (mansarda)Piano quarto (mansarda): : : : : pa-lestra, ambulatorio medico, sa-letta per la fisioterapia, farma-cia e ufficio dello psicologo.

LA “CARTA DEI SERVIZI”LA “CARTA DEI SERVIZI”LA “CARTA DEI SERVIZI”LA “CARTA DEI SERVIZI”LA “CARTA DEI SERVIZI”

Entro breve il Comune invierà ad ogni cittadino la “Carta deiservizi”, utile per la conoscenza della Casa di Riposo di Cortina.Vediamo in sintesi di cosa si tratta.

Cos’è: strumento per conoscere le caratteristiche strutturali e fun-zionali dell’Ente, sostenuto dalla volontà di far esercitare tre di-ritti fondamentali:il diritto all’informazioneil diritto alla partecipazioneil diritto all’auto tutelaObiettivo: coinvolgere l’utente e la sua famiglia nella gestione at-tiva della propria salute.Particolarità: importante strumento di verifica e controllo dellacorrispondenza fra il servizio effettivamente erogato e quello pro-messo, al fine di ottenere il miglioramento di quest’ultimo.

GLI ANZIANIGLI ANZIANIGLI ANZIANIGLI ANZIANIGLI ANZIANIPROTAGONISTPROTAGONISTPROTAGONISTPROTAGONISTPROTAGONISTIIIIIAttraverso due giornali, “ElJèn” e “El Téler”, si raccon-tano i ricordi di un tempo,ma anche la vita quotidiana,degli ospiti della Casa di Ri-poso. In vita dall’anno 2000,escono 2 volte all’anno e sonocurati dalla psicologa Katiadel Favero e dalla EducatriceEddy Sperandio.“El Jèn”“El Jèn”“El Jèn”“El Jèn”“El Jèn” significa “il gomito-lo”, nome ideale per il gior-nalino del Centro Diurno, incui si dipanano numeroseesperienze personali.“El Teler”“El Teler”“El Teler”“El Teler”“El Teler” è invece il giorna-lino della Casa di Riposo esignifica “il telaio”; il nomenasce dall’idea di voler co-struire un collante tra gliospiti e la famiglia.

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66666 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

L � I N T E R V I S T A . . .

PODI CONQUISTATIIN COPPA DEL MONDO:

29 IN DISCESA LIBERA(RECORD ATTUALE DEI DISCESISTI INATTIVITÀ) DI CUI:12 VITTORIE

9 SECONDI POSTI

8 TERZI POSTI

4 IN SUPERG: DI CUI:1 VITTORIA

2 SECONDI POSTI

1 TERZO POSTO

CAMPIONATI MONDIALI:ARGENTO NEL 1991 IN COMBINATA

A SAALBACH (AUSTRIA)ARGENTO NEL 1996 IN DISCESA LI-BERA A SIERRA NEVADA (SPAGNA)BRONZO NEL 1997 IN DISCESA LI-BERA A SESTRIERE (ITALIA)

OLIMPIADI:NESSUNA MEDAGLIA, MA MANCA

ANCORA TORINO 2006…Il più grande discesista italia-no di tutti i tempi (12 vittoriein coppa del mondo) parlaampezzano, il più “vecchio”sciatore a salire sul podio nel-lo storia dello sci alpino (se-condo posto nella libera diChamonix l’8 gennaio 2005 a35 anni) è sempre lui, KristianGhedina Broco, il Jet d’Ampez-zo, a cui manca ancora un so-gno da sportivo: la medagliaolimpica.

Torino 2006, la tua quintaTorino 2006, la tua quintaTorino 2006, la tua quintaTorino 2006, la tua quintaTorino 2006, la tua quintaOlimpiade, è alle porte: vistiOlimpiade, è alle porte: vistiOlimpiade, è alle porte: vistiOlimpiade, è alle porte: vistiOlimpiade, è alle porte: vistii recenti risultati, la formai recenti risultati, la formai recenti risultati, la formai recenti risultati, la formai recenti risultati, la formasembra non mancare, come tisembra non mancare, come tisembra non mancare, come tisembra non mancare, come tisembra non mancare, come tisenti? Sei in lotta per una me-senti? Sei in lotta per una me-senti? Sei in lotta per una me-senti? Sei in lotta per una me-senti? Sei in lotta per una me-daglia?daglia?daglia?daglia?daglia?Sono soddisfatto dei recenti ri-sultati, non dimentichiamoperò che l’Olimpiade è unagara secca, unica, tutto devegirare per il verso giusto: bi-sogna avere fortuna, materia-le giusto, giornata giusta, beltempo: se tutto dovesse girarebene, non vedo perché nonpotrebbe arrivare una meda-glia.

Com’è la pista del Sestiere? TiCom’è la pista del Sestiere? TiCom’è la pista del Sestiere? TiCom’è la pista del Sestiere? TiCom’è la pista del Sestiere? Tisi addice?si addice?si addice?si addice?si addice?Sulla pista del Sestiere ho cor-so i Mondiali nel 1997 e la fi-nale di Coppa del Mondo dueanni fa, non mi si addice par-ticolarmente, però ho vinto un

argento ai Mondiali, e questomi conforta nella lotta per unamedaglia olimpica.

Condividi la scelta di Caroli-Condividi la scelta di Caroli-Condividi la scelta di Caroli-Condividi la scelta di Caroli-Condividi la scelta di Caroli-na Kostner come alfiere olim-na Kostner come alfiere olim-na Kostner come alfiere olim-na Kostner come alfiere olim-na Kostner come alfiere olim-pico per l’Italia?pico per l’Italia?pico per l’Italia?pico per l’Italia?pico per l’Italia?Credo che la scelta della Ko-stner sia una scelta politica,perché la Kostner è un’emer-gente, con sponsor Fiat, non siè ancora affermata come Gior-gio Rocca, oppure io, o la Pa-ruzzi, atleti che hanno giàavuto dei risultati; normal-mente la scelta dell’alfiere cadesull’atleta più rappresentati-vo, che ha fatto più risultati.Questa, invece, pare dettatapiù dagli sponsor. Sono con-tento comunque per lei, chia-ro che sarebbe piaciuto anchea me, ci speravo, col fatto chele Olimpiadi sono in Italia eper me è la quinta partecipa-zione ai Giochi, comunque vabene così.

Quali sono i tuoi pronosticiQuali sono i tuoi pronosticiQuali sono i tuoi pronosticiQuali sono i tuoi pronosticiQuali sono i tuoi pronosticiper la squadra italiana di sciper la squadra italiana di sciper la squadra italiana di sciper la squadra italiana di sciper la squadra italiana di scialle Olimpiadi?alle Olimpiadi?alle Olimpiadi?alle Olimpiadi?alle Olimpiadi?La squadra di gigante, comegruppo, è molto forte; comesingoli Giorgio Rocca è ingrandissima forma, soprattut-to di testa, si è allenato perfet-tamente, è sicuramente il can-didato numero uno per la me-daglia d’oro. In campo femmi-

nile vedo in corsa le sorelleFanchini; in discesa libera nonsiamo certo tra le squadre te-mute, però, come dicevo, leOlimpiadi sono gare a sé, puòvincere anche qualcuno cheper anni non ha avuto grossirisultati, chiaro che non biso-gna sperare solo sulla fortuna,però speriamo che arrivi an-che una medaglia in discesalibera!

La tua stagione più bella – laLa tua stagione più bella – laLa tua stagione più bella – laLa tua stagione più bella – laLa tua stagione più bella – larivalità più bellarivalità più bellarivalità più bellarivalità più bellarivalità più bellaLa rivalità più bella è stataquella con Luc Alphand, an-davamo forti entrambi, com-battevamo per la Coppa delMondo, questo nel 1997, l’an-no che ho fatto più risultati.La stagione più bella però èstata nel 1990, quando ho vin-to la mia prima gara a Corti-na, poi mi sono fatto male,sono rientrato e ho vinto dinuovo, è stata una stagioneindimenticabile.

La tua stagione più difficile –La tua stagione più difficile –La tua stagione più difficile –La tua stagione più difficile –La tua stagione più difficile –la rivalità più difficilela rivalità più difficilela rivalità più difficilela rivalità più difficilela rivalità più difficileLa stagione più difficile è sta-ta nel 1990-91. Dopo essereemerso l’anno precedente cosìimpetuosamente, venuto allaluce dal niente, mi sembravafosse tutto facile, avevo fattouna bellissima stagione, mi erofatto male due volte, ma ero

sempre rientrato alla grande.L’anno dopo mi sentivo fortis-simo, in preparazione avevolavorato un po’ meno perchémi sentivo superiore, mi eroun po’ adagiato. Poi, iniziatele gare, prova e riprova i risul-tati non venivano, faticavo aclassificarmi nei primi 15, enon capivo perché, non me nefacevo una ragione. Solo conil senno di poi, con l’esperien-za di anni, ti rendi conto chenon s’inventa niente, senza la-vorare ti può andare bene unavolta, ma al momento – avevovent’anni – provavo una sof-ferenza pazzesca, ero avvili-to, mi sentivo il mondo cader-mi addosso. Piano piano misono ripreso, perché sono co-munque un combattente, esono riuscito a portare a casauna medaglia ai mondiali diSaalbach. La rivalità più diffi-cile è stata con Ortlieb, perchéera una persona che ti tratta-va male, si sentiva al di sopradi tutti, un po’ snob, quandoc’era lui non si respirava unbel clima.

Dopo Tomba e CompagnoniDopo Tomba e CompagnoniDopo Tomba e CompagnoniDopo Tomba e CompagnoniDopo Tomba e Compagnonic’è stato un calo di interessec’è stato un calo di interessec’è stato un calo di interessec’è stato un calo di interessec’è stato un calo di interesseper lo sci, soprattutto da par-per lo sci, soprattutto da par-per lo sci, soprattutto da par-per lo sci, soprattutto da par-per lo sci, soprattutto da par-

. . . A KRISTIAN GHEDINAA KRISTIAN GHEDINAA KRISTIAN GHEDINAA KRISTIAN GHEDINAA KRISTIAN GHEDINA“JET D’AMPEZZO”“JET D’AMPEZZO”“JET D’AMPEZZO”“JET D’AMPEZZO”“JET D’AMPEZZO” di Marina Menardi

nome:KRISTIAN GHEDINA

età�: 36 ANNI

segno zodiacale:SCORPIONE

professione:GRUPPO SPORTIVO FIAMME GIALLE,

GUARDIA DI FINANZA,SQUADRA NAZIONALE DISCESA

LIBERA E SUPER G

libro sul comodino:RIVISTE DI GOSSIP

sogno nel cassetto:TERMINARE LA CARRIERA

CON UNA MEDAGLIA OLIMPICA

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77777Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

te dei media. Per te che haite dei media. Per te che haite dei media. Per te che haite dei media. Per te che haite dei media. Per te che haivissuto la fase Tomba-Com-vissuto la fase Tomba-Com-vissuto la fase Tomba-Com-vissuto la fase Tomba-Com-vissuto la fase Tomba-Com-pagnoni, a cui si aggiungevapagnoni, a cui si aggiungevapagnoni, a cui si aggiungevapagnoni, a cui si aggiungevapagnoni, a cui si aggiungevaanche l’Italjet in discesa libe-anche l’Italjet in discesa libe-anche l’Italjet in discesa libe-anche l’Italjet in discesa libe-anche l’Italjet in discesa libe-ra, e anche quella attuale,ra, e anche quella attuale,ra, e anche quella attuale,ra, e anche quella attuale,ra, e anche quella attuale,come vedi ora la situazionecome vedi ora la situazionecome vedi ora la situazionecome vedi ora la situazionecome vedi ora la situazioneall’interno del team italianoall’interno del team italianoall’interno del team italianoall’interno del team italianoall’interno del team italianodi sci alpino?di sci alpino?di sci alpino?di sci alpino?di sci alpino?Sostanzialmente adesso nonc’è una squadra forte come aitempi e non ci sono gli elemen-ti leader come erano Tombaper gli uomini e la Compagno-ni per le donne. Avere duepersonaggi così forti insiemefa sì che arrivi la tv, gli spon-sor, si crea interesse, la squa-dra diventa più forte perché gliatleti per mettersi in mostradevono andare forte.

Però la squadra di gigante inPerò la squadra di gigante inPerò la squadra di gigante inPerò la squadra di gigante inPerò la squadra di gigante inproporzione è più forte adessoproporzione è più forte adessoproporzione è più forte adessoproporzione è più forte adessoproporzione è più forte adessoBeh, in effetti sì, come gruppodi atleti in media sono un po’più forti, però manca il leadertrascinante che può portare imedia, la televisione, glisponsor, i soldi: è un circolovizioso, se non ci sono gli at-leti che vanno non c’è la tele-visione, se non c’è la televisio-ne gli atleti sono un po’ pe-nalizzati, ma così succedeanche in altri sport. Nel motoGP, per esempio, adesso checi sono Valentino Rossi, Me-landri, Capirossi, l’attenzionedei media è al massimo, quan-do questi andranno via, ameno che non ce ne siano al-tri, il motomondiale tornerà insordina, nonostante sia sem-pre bello vederlo.

Alla luce di queste considera-Alla luce di queste considera-Alla luce di queste considera-Alla luce di queste considera-Alla luce di queste considera-zioni, come vedi il futuro del-zioni, come vedi il futuro del-zioni, come vedi il futuro del-zioni, come vedi il futuro del-zioni, come vedi il futuro del-lo sci in Italia?lo sci in Italia?lo sci in Italia?lo sci in Italia?lo sci in Italia?Con la federazione dopo i gio-chi non so cosa succederà, cisono grossi problemi economi-ci, crisi interne, c’è da sperareche ci siano dei buoni risulta-ti, perché altrimenti la federa-zione potrebbe anche saltare.

Pensi possibile la via dellaPensi possibile la via dellaPensi possibile la via dellaPensi possibile la via dellaPensi possibile la via dellaprivatizzazione, o è troppo aprivatizzazione, o è troppo aprivatizzazione, o è troppo aprivatizzazione, o è troppo aprivatizzazione, o è troppo arischio per gli atleti?rischio per gli atleti?rischio per gli atleti?rischio per gli atleti?rischio per gli atleti?La fortuna in Italia sono igruppi sportivi militari a cuipossono accedere tutti coloroche hanno delle capacità. Seci fosse un’agenzia privata siandrebbe in contrapposizionecon i corpi militari. Per questiavere atleti che vanno forte,

come ad esempio Tomba per iCarabinieri, è segno di presti-gio. La privatizzazione vor-rebbe dire far diventare gli at-leti dei professionisti, mentrenoi siamo considerati dilettan-ti: il nostro lavoro è il finan-ziere, il carabiniere, noi siamodei dipendenti statali, venia-mo pagati dai corpi militari, lafederazione ci dà un po’ disoldi come borse di studio,però noi siamo dilettanti a tuttigli effetti. Per fare il professio-nista non potresti più appar-tenere al gruppo militare, il di-scorso è piuttosto complesso,necessiterebbe una rivoluzio-ne completa di tutto il sistema,probabilmente ci vorrebbe unreferendum. Penso che tantisarebbero favorevoli, ma biso-gna valutare bene i pro e i con-tro. Comunque è un problemache non mi toccherà, perchéio non ci sarò più!

A 36 anni però sei ancora il piùA 36 anni però sei ancora il piùA 36 anni però sei ancora il piùA 36 anni però sei ancora il piùA 36 anni però sei ancora il piùforte discesista della squadraforte discesista della squadraforte discesista della squadraforte discesista della squadraforte discesista della squadraitaliana: come vedi il “dopoitaliana: come vedi il “dopoitaliana: come vedi il “dopoitaliana: come vedi il “dopoitaliana: come vedi il “dopoGhedina”?Ghedina”?Ghedina”?Ghedina”?Ghedina”?La discesa sta un po’ moren-do in Italia perché non interes-sa molto ed è sempre più dif-ficile che emerga qualche at-leta. I ragazzi iniziano moltogiovani a sciare, i genitori han-no paura della ve-locità, e ancora dipiù gli allenatoriper la responsabi-lità dello sci clubnel caso di inci-dente a un bambi-no. I bambini fan-

no subito pali, pali e pali, eappena hanno qualche risul-tato già a sette – otto anni i ge-nitori si esaltano, compranoloro due, tre paia di sci, li affi-dano ad allenatori privati… Afare solo gigante non si impa-ra a sciare, si impara poco, ladiscesa è la massima espres-sione dello sci, bisogna avere

destrezza, colpo d’occhio, sen-sibilità, interpretazione, que-ste cose si apprendono a scia-re liberi, a fare salti, ad anda-re nei boschi, come si facevaun tempo, solo che adesso nonsi fa più, perché non si trovapiù nessuno che si prenda laresponsabilità come allenato-re di far fare queste cose, per

la paura di una denuncia nelcaso che un ragazzo si facciamale.Cosa pensi della candidaturaCosa pensi della candidaturaCosa pensi della candidaturaCosa pensi della candidaturaCosa pensi della candidaturadi Cortina ai Mondiali deldi Cortina ai Mondiali deldi Cortina ai Mondiali deldi Cortina ai Mondiali deldi Cortina ai Mondiali del2013?2013?2013?2013?2013?Dopo le brutte figure che ab-biamo fatto a Bormio sarà mol-to dura prendere i Mondiali,perché a Bormio sembrava tut-to bello, organizzato bene, einvece è stato un flop su tutto,manifestazioni, parcheggi,pubblico, strade, dirette tv.Nel contesto del circo biancoe della Coppa del Mondo iMondiali di Bormio sono statimolto criticati, quindi saràdura.

Progetti per il futuro.Progetti per il futuro.Progetti per il futuro.Progetti per il futuro.Progetti per il futuro.Corro in Coppa del Mondoancora questa stagione, anchese non ne escludo un’altra,ipotesi comunque molto remo-ta, diciamo l’1%, se va tuttobene. Il mio sogno sarebbe tro-vare una squadra per correrein macchina su pista, ho fattodei test con la Formula 3000 esono andato bene, però èdura, bisogna trovare gli spon-sor e andare forti.Spero di riuscirci, perché sen-to ancora un po’ di adrenali-na, vorrei correre ancora qual-che anno.Nei miei progetti c’è ancheuna famiglia, dei figli, cosaevitata finora per l’attivitàtroppo impegnativa e perico-losa, in cui si rischia anche lavita.

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Page 8: Voci di Cortina - Gennaio 2006

88888 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

LE AUTONOMIE SPECIALILE AUTONOMIE SPECIALILE AUTONOMIE SPECIALILE AUTONOMIE SPECIALILE AUTONOMIE SPECIALIDOPO IL REFERENDUM DI LAMONDOPO IL REFERENDUM DI LAMONDOPO IL REFERENDUM DI LAMONDOPO IL REFERENDUM DI LAMONDOPO IL REFERENDUM DI LAMONInvestiamo nel progetto della Regione DolomitiInvestiamo nel progetto della Regione DolomitiInvestiamo nel progetto della Regione DolomitiInvestiamo nel progetto della Regione DolomitiInvestiamo nel progetto della Regione Dolomiti di Luigi Casanova

Ho seguito con grandeattenzione il dibattitoche l’esito del referen-

dum di Lamon ha imposto ainostri pigri politici leggendoanalisi banali, alcune anche ri-dicole, altre dettate da puro op-portunismo. Poche quelle im-portanti, certamente lo è la ri-chiesta dell’autonomia specialeper il bellunese. Qui si raccoglieil senso profondo del voto diLamon, il disagio di una terra dimontagna dimenticata da tutti,l’insofferenza verso la pianura,capace di conquista e che sta di-struggendo l’identità delle popo-lazioni delle vallate alpine, laconsapevolezza e quindi l’orgo-glio di chi tenacemente rimaneattaccato ai pascoli, alle vette,nonostante tutto, nonostante isacrifici ed i costi che questa scel-ta comporta.Certo, nelle analisi era ed è pre-sente anche l’incapacità di co-gliere i motivi dei cosiddetti pri-vilegi delle autonomie specialidate, io direi conquistate, alleprovince di Trento e Bolzano.Partendo da questo aspetto di-rei che invece di attaccare i no-stri vicini, potremo insieme ini-ziare un nuovo percorso, lungo,che sarà sofferto, ma un percor-so propositivo, che permetta albellunese di uscire da un lungoperiodo di depressione ed isola-mento. E’ infatti tempo di smet-tere di piangersi addosso e ac-cusare altri, Regione Venetocompresa ed impegnarci. Sap-piamo anche che altri percorsisimili a quelli di Lamon non por-teranno soluzioni concrete, la-scerei quindi perdere la rincor-sa alla secessione per abbraccia-re o Bolzano o Trento: in troppicasi queste proposte si fermanosolo ad una superficiale analisieconomicista.Chiediamoci invece se Trento eBolzano oggi meritino ancora laloro autonomia, o meglio, comela stanno vivendo.Vi assicuro che lo slancio rifor-mista che era seguito all’appro-

vazione dello statuto di autono-mia si è esaurito, sia a Trento chea Bolzano. Ora ci si soffermaspecialmente su un aspetto,quante risorse economiche ver-ranno da Roma. Solo fino a qual-che anno fa si andava orgoglio-si di ben altro. Avevamo impo-stato i primi piani urbanisticiprovinciali, avevamo costruitoleggi d’avanguardia sui parchie la difesa del territorio, sullagestione delle foreste, delle ac-que, avevamo distribuito inmodo serio la presenza dei ser-vizi sociali sia quelli rivolti aglianziani che ai giovani e struttu-rato un mondo del lavoro cheera riuscito a dare risposta an-che alla pesante crisi economicadegli anni ’80.Sia a Bolzano che a Trento sivoleva essere i primi della clas-se, offrire a tutta Italia esempie valori sui quali investire. Undecennio fa abbiamo invertitorotta e valori, abbiamo comin-ciato ad umiliare la regione,svuotandola di ogni competen-za per trasferire tutto alle dueprovince ed oggi, dell’entusia-smo iniziale sia a Bolzano, maspecialmente a Trento, rimaneben poco. Abbiamo invertito larotta virtuosa e stiamo struttu-rando una società basata sulclientelismo, una società quasisovietizzata dal denaro pubbli-co, dai favori, dove la politicaimpone ai cittadini il silenzia-tore. Chi protesta, chi alza lavoce, viene emarginato e sap-piamo quanto costi l’emargina-zione nei nostri piccoli paesi.Anche da noi si stanno dimen-ticando le vere esigenze dellamontagna, delle popolazioniche la vivono e la coltivano. Neinostri comuni le opposizionisono state private perfino delpotere di controllo, una voltaeletta la giunta comunale unconsiglio potrebbe anche scio-gliersi, tutto il potere viene as-sunto nella figura del sindaco– podestà. Ovviamente ci sonoeccezioni positive, ci manche-

rebbe, il filo della speranza nonsi è interrotto.Come leggete anche Trento eBolzano devono rivedere il sen-so, le motivazioni profonde chegiustificano la loro autonomiaspeciale. E’ un percorso che sa-rei lieto veder nascere assiemea Belluno, un percorso che sipuò consolidare sull’aspettofondante della montagna, nelnostro caso le montagne che ciuniscono e ci portano ad offri-re risposte di alto profilo e re-sponsabilità verso le generazio-ni future, queste montagnesono le Dolomiti.Un altro aspetto riguarda la di-fesa, il rafforzamento delle mi-noranze linguistiche romance etedesche presenti nelle tre pro-vince. Ed ancora, la rete dellestrutture, delle comunicazioni,della gestione delle risorse natu-rali, dell’acqua, dell’energia, tut-ti temi fra noi comuni, comesono comuni i problemi che gliamministratori trovano nell’of-frire risposte di qualità ai servi-zi, partendo dal mondo dellascuola per arrivare al lavoro, allagestione del turismo, alla difesadei suoli, alla coltivazione deiboschi, ai temi della famiglia edell’identità delle popolazioni dimontagna, in pratica una ripo-sta comune ai contenuti dellosviluppo sostenibile.Per affrontare questi temi tan-to delicati è necessario essereforti, rivivere l’orgoglio che ne-gli anni ‘70 aveva portato le po-polazioni dell’Alto Adige e delTrentino a conquistare l’autono-mia (è stata una conquista, esofferta, non certo un regalo).Per essere forti è necessario es-sere uniti. Ma il primo passo, amio avviso, deve partire dal bel-lunese. Devono essere i bellune-si, la loro classe politica adavanzare questa proposta tan-to radicale ed innovativa, nonci si può aspettare che proven-ga da chi oggi vive adagiato,cioè dalle due province sorelle.Certo, simili passi devono poi

trovare consenso nelle partioggi più forti, Trento e Bolza-no. Sono convinto che lavoran-do a livello di base nel brevevolgere di tempo questa propo-sta diventerà concreta e chenessuna forza politica la potràsottovalutare come è stato sot-tovalutato il referendum di La-mon.Vedete, nel Trentino ormai daalcuni anni abbiamo dato vitaad un movimento culturale epolitico che si chiama CostruireComunità. Il nome è già un pro-gramma. E’ un gruppo che rac-coglie sensibilità trasversali, dalmondo cattolico a quello dei di-ritti sindacali, da quello ambien-talista a quello che reclama tra-sparenza amministrativa e cit-tadinanza attiva. Penso potremocominciare ad incontrarci, a faruscire questo gruppo dalla pro-vincia di Trento e ad aiutarvianche voi ad uscire dall’isola-mento che troppe volte le mon-tagne consolidano.Teniamo anche presente la re-cente proposta di chiedere al-l’UNESCO che le Dolomiti di-vengano Patrimonio dell’Uma-nità. Come saprete Trento eBolzano hanno aderito con stan-chezza, immiserendo fino al-l’impossibile i contenuti dellaproposta, mentre Belluno haavuto più coraggio. Che sensopuò avere questo riconoscimen-to dell’UNESCO quando i terri-tori a livello amministrativo sonospezzati, quando risulta impra-ticabile promuovere politiche dialto valore sui temi dei traspor-ti, della tutela del territorio, del-la qualità della vita, della difesadelle minoranze culturali e lin-guistiche? La regione Dolomitici aiuterebbe a ricostruire equi-tà su questo prezioso territorio,sinergie politiche ed amministra-tive sempre più intense e special-mente ci aiuterebbe a costruiresolidarietà diffusa all’internodelle nostre stupende vallate.Saremo capaci noi cittadini del-le province di Belluno, Bolzanoe Trento di avviare, alimentare,sostenere un disegno così impor-tante e ambizioso? Dipenderàsolo dalla nostra convinzione edalla tenacia e pazienza che sa-premo mettere in campo.

Luigi Casanova, 50 anni, vive a Cavalese (TN) elavora a Moena come custode forestale. E’ statoPresidente nazionale di Mountain Wilderness Italiaed oggi è vicepresidente di CIPRA Italia.

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99999Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

20 DICEMBRE20 DICEMBRE20 DICEMBRE20 DICEMBRE20 DICEMBRECONSIGLIOCONSIGLIOCONSIGLIOCONSIGLIOCONSIGLIO

COMUNALECOMUNALECOMUNALECOMUNALECOMUNALE

SONDAGGIO 2001SONDAGGIO 2001SONDAGGIO 2001SONDAGGIO 2001SONDAGGIO 2001:::::

IL PASSAGGIO DI CORTINAIL PASSAGGIO DI CORTINAIL PASSAGGIO DI CORTINAIL PASSAGGIO DI CORTINAIL PASSAGGIO DI CORTINAALLA PROVINCIA DI BOLZANOALLA PROVINCIA DI BOLZANOALLA PROVINCIA DI BOLZANOALLA PROVINCIA DI BOLZANOALLA PROVINCIA DI BOLZANO“Lei è molto, poco o per niente favorevole alle proposte che vorrebbero farpassare il suo comune alla provincia di Bolzano?”- molto 42%- abbastanza 6%- poco 21%- per niente 22%- non sa/non risponde 9%

“Lei è a favore del passaggio alla provincia di Bolzano perché ci sarebbero”:- dei vantaggi economici 51%- una maggior valorizzazione turistica della zona 26%- agevolazioni e risposte più celeri nel settore edilizio 26%- un’amministrazione pubblica più efficiente 26%- ...

“Lei non è a favore del passaggio alla provincia di Bolzano perché”:- non migliorerebbe la qualità della vita 48%- non condivide la cultura dominante in provincia di Bolzano 36%- …

(estratto dal sondaggio S.w.g. su un campione di 500 residenti a Cortina il 12-13 dicembre

2001; commissionato dall’ULdA.)

Consiglio mattutino velo-ce veloce. Giusto il tem-

po per ratificare un paio di de-cisioni di Giunta in scadenza.Ne rendiamo conto per com-pletezza di cronaca.

Il Consiglio ha approvato l’ac-cordo di programma della Con-ferenza dei servizi per la prati-ca dell’ex albergo Girardi’ex albergo Girardi’ex albergo Girardi’ex albergo Girardi’ex albergo Girardi.Prosegue così l’iter per il cam-bio di destinazione e di ristrut-turazione dell’ex albergo di cor-so Italia: dalla struttura saran-no ricavati 11 appartamenti e2 negozi (i dettagli in Voci diCortina n. 8 di gennaio 2005).Con questo “piruea” il Comu-ne incassa 1.430.000 euro, de-stinati alla ristrutturazione delMunicipio.Ha votato “no” la minoranza,contraria a operazioni del ge-nere.

Sono state confermate le deci-sioni della Conferenza dei ser-vizi e della Giunta del 22 no-vembre riguardo il progetto perla realizzazione del tratto dipista ciclabilepista ciclabilepista ciclabilepista ciclabilepista ciclabile fra le località diAcquabona e di Socus, in va-riante al piano regolatore.Il consigliere di minoranza Ve-rocai chiede l’avvio di un grup-po di lavoro per approfondirelo studio del tracciato che va daSocus verso nord.

Il Comune garantirà il mutuodi 160.000 euro acceso dallaGestione Impianti Sportivi edestinato a pagare le tribunedestinato a pagare le tribunedestinato a pagare le tribunedestinato a pagare le tribunedestinato a pagare le tribune“a scomparsa”“a scomparsa”“a scomparsa”“a scomparsa”“a scomparsa” che saranno in-stallate in Piazza Venezia difronte alla conchiglia.Il progetto è del 2004. Sono pre-visti circa 160 posti a sedere.

Edoardo Pompanin

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CCCCCAPIVILLA ALLA RIBALTAAPIVILLA ALLA RIBALTAAPIVILLA ALLA RIBALTAAPIVILLA ALLA RIBALTAAPIVILLA ALLA RIBALTAIl Comune di Cortina vuoleIl Comune di Cortina vuoleIl Comune di Cortina vuoleIl Comune di Cortina vuoleIl Comune di Cortina vuolevalorizzare il ruolo tradizio-valorizzare il ruolo tradizio-valorizzare il ruolo tradizio-valorizzare il ruolo tradizio-valorizzare il ruolo tradizio-nale del capovilla.nale del capovilla.nale del capovilla.nale del capovilla.nale del capovilla.Cortina riscopre i capivilla, letradizionali figure di rappre-sentanti dei singoli villaggi (“vi-les”) d’Ampezzo. In un incon-tro del 5 dicembre scorso con ilSindaco e il Vicesindaco, i ven-ti capivilla hanno vissuto unnuovo coinvolgimento nellavita pubblica, dopo anni in cuiil loro ruolo era stato un po’emarginato.Ai presenti sono stati consegna-ti i diversi regolamenti comuna-li, in modo da essere informatisulle diverse attività di ordinepubblico e di attivare un colle-gamento diretto fra i cittadini el’Amministrazione.Questioni tipo le strade frazio-nali, la raccolta dei rifiuti, le fo-gnature, alcuni disagi sociali,l’assistenza domiciliare, i con-tributi pubblici e altro ancorapotranno essere segnalate e di-scusse dai cittadini con il lorocapovilla, il quale fa poi da por-tavoce delle necessità suggeri-te, e coinvolge gli uffici comu-nali competenti o direttamentegli Amministratori.

Ventuno gli uomini coinvolti(nessuna donna), rappresen-tanti di ventotto frazioni d’Am-pezzo. Queste figure “interme-die” fra il Comune e la cittadi-nanza, previste nello Statutocomunale, sono nominate dalSindaco e la loro carica scadeassieme a quella del primo cit-tadino, con possibilità di riele-zione.

S.L.

Dallo Statuto Comunale diCortina d’Ampezzo

Art. 38 “Organismi di parte-cipazione. Frazioni.”

3. Al fine di potenziare i rapporti

dell’amministrazione con le fra-

zioni, il comune riconosce il

capovilla quale espressione de-

gli interessi generali della frazio-

ne e portavoce delle esigenze dei

singoli cittadini. Il capovilla ènominato dal sindaco, decade

con il rinnovo del consiglio co-

munale e può essere

riconfermato.

4. I compiti, le modalità

dell’espletamento dell’incarico e

la revoca sono stabiliti con rego-

lamento approvato dal consiglio

comunale.

ECCO I NOMINATIVI DEI VENTUNO CAPIVILLA

ATTUALMENTE IN CARICA:

Acquabona e Socol Siro Bigontina “Titoto”Alverà Mario Dallago “Roco / Bastel”Bigontina Luigi Apollonio “de Marco”Cadelverzo Ugo Constantini “Ghea”Cadin Silvio Menardi “Menego”Chiave Giordano Menardi “Nando”Cojana e Fraina Paolo Manaigo “de Dea”Col Angelo Lacedelli “Poloto”Crignes Bartolomeo (Bortolo) Pompanin “Bartoldo”Lacedel e Meleres Giovanni Zardini Lacedelli“Sgneco”Majon e via del Castello Primo Alverà “Bissi”Mortisa Renato Caldara “Partel”Pecol Giorgio Alverà “de Zan”Pezié e Manaigo Tiziano Dibona “Moro”Ronco Elio Menardi “Diornista”Salieto e Campo Antonio Colli “da Fiames”Staulin Dino Bellodis “Fantorin”Val Giovanni Lacedelli “Juscia”Verocai e Grava Angelo Valleferro “Sfero”Zuel Bartolomeo (Bortolo) Alverà “Lete”

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1010101010 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

RIFLESSI DI OLIMPIARIFLESSI DI OLIMPIARIFLESSI DI OLIMPIARIFLESSI DI OLIMPIARIFLESSI DI OLIMPIA di Ennio Rossignoli

Anno nuovo, vecchi ri-cordi: giusto mezzo se-colo fa, su di una Cor-

tina un po’ sonnacchiosa, in-guainata nel solito abito di ari-stocratiche seduzioni, piomba-va - turbinando nel gelo di un

inverno dispettoso - l’Olimpia-de della neve, un grande even-to e insieme il ritorno dell’Italiasul proscenio dello sport mon-diale.Solo due anni prima il nome diCortina era echeggiato sullaconquista del K2, consegnandoLino Lacedelli alla storia dei

campioni di tutte le imprese.Ma ora era diverso: da ogniparte una folla variopinta e ru-morosa era arrivata a fare del-la conca di Ampezzo il Circodei Cinque Cerchi. Furono i gio-chi di Toni Sailer, ma soprattut-

to di una Cortina splen-dente, ricca di colori edi entusiasmi, scopertadal mondo di quella chestava diventandol’umanità di massa.

Rivista con gli occhi dioggi, una Olimpiade dimisure antiche, nellefogge, negli attrezzi, ne-gli spiriti di un agoni-smo ancora immune daicontagi della esaspera-zione tecnologica e mer-cantile: immagini com-moventi di atleti checorrono con i capelli alvento, dei bobbisti d’oroe di argento, degli angelidel trampolino, e sullosfondo la magnifica sce-

nografia dello Stadio.

Immagini viste e riviste millevolte, ma sempre fresche di unsentore d’avventura senza po-sticci; gli alberghi avevano po-sto per tutti, qualcuno potevaperfino dimenticarsi del calen-dario di gara, c’erano probabil-mente più bandiere che parte-cipanti. Per chi li ricorda, gior-ni eccitanti, orgogliosi, limpididi sport: ma anche gli stessigiorni dai quali nascerà la Cor-tina dei magazine, sparata suirotocalchi del gossip, una suc-cursale delle dolcezze fellinia-ne (i Vanzina verranno dopo).

Sarà la Cortina felix del boomnazionale, e resterà felice neglianni più bui, così appartata eprotetta dai venti del Nordcome dalle tempeste della poli-tica e della violenza di piazza.Poi, pian piano, il marchio diOlimpia è sbiadito ed è rimastosolo il glamour di un luogo che

neppure le immancabilidistrazioni del buon gustosono mai riuscite a can-cellare.Così, nel passare dellemode e nel trapassare deiloro protagonisti, Cortinaè arrivata fino a qui, conpiù di un conto in sospe-so con la modernità e tan-ti propositi di saldarli,mentre intanto pensa alucidare quel vecchio mar-chio: libri, articoli, la fiac-cola di passaggio, è tuttoun ripiegarsi della memo-ria su quei giorni festosi;inoltre la coincidenza deiGiochi di Torino offre ide-ale alimento alla ricostru-zione di una storia bella e per

lo più dimenticata, come tuttequelle che affondano nella lon-tananza del tempo.Certo è un bene che ci sia que-sto amore per il passato, in cui

riposano solitamente ivalori del patrimoniomorale e culturale di unacomunità (e lo sport, uncerto sport, può esserneil prezioso suggello). Hadetto qualcuno (eraquello strambo di OscarWilde) che noi siamo ciòche saremo non meno diciò che siamo stati: atten-ti dunque che le riesu-mazioni della memorianon finiscano però peralzare monumenti den-tro cui seppellire il futu-ro prima ancora che siaaccaduto: sarebbe unbrutto errore di prospet-tiva.E allora: anno nuovo,vecchi ricordi e l’auspi-cio di un domani che diquei ricordi sia un com-

pagno e non un suddito. In fon-do un pensiero d’amore e unaugurio per lei, signora deimonti e custode della loro sem-plice e naturale felicità.

LE FOTOGRAFIE DI QUESTA PAGINA SONO DI

ANTONIO VIOLA DI FOTO CRISTALLO

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1111111111Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

Aspetti poco noti delle Olimpiadi di CortinaAspetti poco noti delle Olimpiadi di CortinaAspetti poco noti delle Olimpiadi di CortinaAspetti poco noti delle Olimpiadi di CortinaAspetti poco noti delle Olimpiadi di Cortina

AL DI LAL DI LAL DI LAL DI LAL DI LÀÀÀÀÀ DELL’EVENTO! DELL’EVENTO! DELL’EVENTO! DELL’EVENTO! DELL’EVENTO!Una Cortina intenta al lavoro e al sacrificio per onorare l’impegnoUna Cortina intenta al lavoro e al sacrificio per onorare l’impegnoUna Cortina intenta al lavoro e al sacrificio per onorare l’impegnoUna Cortina intenta al lavoro e al sacrificio per onorare l’impegnoUna Cortina intenta al lavoro e al sacrificio per onorare l’impegno di Evaldo Gaspari

N ella preparazione enello svolgimento deiVII Giochi Olimpici di

Cortina, viene sempre dato ungiusto risalto alla parte spor-tiva della manifestazione.

Vi sono stati pure aspettimeno appariscenti, anche seessenziali, al fine che le olim-piadi potessero svolgersi nel-la maniera più perfetta pos-sibile.

Mi riferisco in particolare alservizio telefonico, del qualepersonalmente feci parte comedipendente della Società Tel-ve, al servizio postale, ai tra-sporti, all’assegnazione deglialloggi per gli atleti accompa-gnatori, giornalisti e spettato-ri, alle riprese radio e televisi-ve e a tutto il complesso orga-nizzativo.

Solo per la telefonia gli inter-venti e la mole di lavoro furo-no veramente imponenti: posain sotterraneo del nuovo cavointerurbano da Mestre a Cor-tina, che veniva a sostituire eampliare la vecchia e poco af-fidabile linea aerea; posa sem-pre in sotterraneo del cavo

Cortina-Misurina, meno latratta Passo Tre Croci – bivioper Auronzo, su palificazionecausa l’instabilità del terreno;costruzione dell’orrendo fab-bricato destinato ad ospitarePoste e telefoni. Queste le ope-re più impegnative.

In aprile del 1955 venne effet-tuato il trasloco della centraleautomatica e interurbana dal-la vecchia sede nello scantina-to del municipio, alla nuova inPiazzale delle Poste e subitodopo la posa dei cavi telefoni-ci per alimentare le cabine di-slocate in ogni campo gara.

Da queste cabine, in numeroda 10 a 25 secondo l’impor-tanza della manifestazione, igiornalisti si collegavano conla Sala Stampa allestita in unsalone al piano terra dell’Al-bergo Savoia nuovo, dove 8telefoniste smistavano le co-municazioni riguardanti i datidelle gare verso le agenzied’informazione e i giornali inItalia e nel mondo.

In un altro salone dell’albergoerano state installate 30 cabi-ne in modo che alla sera i gior-nalisti potessero inviare gli ar-ticoli completi di notizie e con-siderazioni di tutto ciò che eraavvenuto durante la giornata.

Considerando la grande di-stanza e quindi evitare di por-tare un cavo fino alla base del-la pista dei Vitelli (slalom gi-gante maschile), il cavo di Mi-surina era stato sezionato aRio Gere e mediante commu-tatori le linee potevano essereprolungate a Misurina per legare di pattinaggio di veloci-tà, oppure verso Pian de ra Bi-gontina per lo slalom.

Nella nuova centrale interur-

bana della Telve, i posti di la-voro per le telefoniste da 20furono portati a 40, più il ta-volo delle prenotazioni da 8posti; in pratica, fra le ragaz-ze e le sorveglianti, lavorava-no contemporaneamente piùdi 50 persone.

I dirigenti del Coni che opera-vano dall’hotel de la Poste ave-vano a disposizione 5 linee ur-bane continuamente impegnate.

Dall’autunno del 1955 fino al-l’inaugurazione olimpica si la-vorava senza più orario; ricor-do le tante corse a casa peruna frugale cena e poi di nuo-vo in centrale anche fino amezzanotte, dato che il tem-po a disposizione era ango-sciosamente scarso.

Durante le giornate olimpicheebbe a verificarsi un solo gua-sto, causa una saldatura difet-

tosa il centralino del campogare di Campo (fondo maschi-le e femminile) rimase fuoriservizio per pochi minuti; peril resto tutto il servizio telefo-nico funzionò perfettamente.

Nel ricordo del lavoro che al-lora ci coinvolse è stata decisauna riunione a Cortina dei su-perstiti dipendenti della Telveper il 26 gennaio prossimo,esattamente 50 anni dopo lacerimonia di inaugurazione.

Con noi ci sarà anche l’inge-gner Sergio Gombani che inquel periodo ebbe l’onore e laresponsabilità di dirigere i la-vori che ho menzionato e chepermisero di fare conoscere,momento per momento almondo intero, tutto lo svolger-si delle gare che Cortina seppedegnamente ospitare in quellemeravigliose giornate.

DICEMBRE 1955 - IL MINISTRO DELLE POSTE E TELECOMUNICAZIONI - ON.LE BRASCHI - INAUGURA LA NUOVA

SEDE DI DETTI SERVIZI, QUI NELLA CENTRALE DELLA TELVE GLI VIENE SPIEGATO IL FUNZIONAMENTO DI UN

SELETTORE.

Foto: ARCHIVIO EVALDO GASPARI

23 APRILE 1955 - APPENA ARRIVATA LA NUOVA CENTRALE TELEFONICA IN PIAZZALE DELLE POSTE, VIENE

TOLTA L’ALIMENTAZIONE ALLA VECCHIA CENTRALE UBICATA NELLO SCANTINATO DEL MUNICIPIO DI CORTINA.

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1212121212 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

CORTINA OLIMPICACORTINA OLIMPICACORTINA OLIMPICACORTINA OLIMPICACORTINA OLIMPICAUna mostra al Municipio VecchioUna mostra al Municipio VecchioUna mostra al Municipio VecchioUna mostra al Municipio VecchioUna mostra al Municipio Vecchioper celebrare l’eventoper celebrare l’eventoper celebrare l’eventoper celebrare l’eventoper celebrare l’evento di Alessandra Menardi

ASSOCIAZIONE ARTIGIANIDI CORTINA D'AMPEZZO

Via Pezié n. 11532043 Cortina d'Ampezzo (BL)

Tel. 368 7674980 � Fax 0436 879126E-mail: [email protected]

Per i latini recordari volevadire rimettere nel cuore,il cuore quale sede della

memoria. Cortina si appresta ariporre nel cuore un momentosignificativo della sua storia, gliundici giorni in cui si svolserole Olimpiadi Invernali.Una mostra, prodotta dalla so-cietà comunale GIS, celebra ilcinquantesimo dei Giochi Olim-pici di Cortina, le OlimpiadiBianche. E lo fa attraverso og-getti, cimeli, attrezzatura edequipaggiamenti d’epoca, sem-plici carte o attestati pubblici.Sci, scarponi, pattini, caschi inuso durante le competizioniolimpiche di Cortina, diplomi,distintivi, striscioni e manifestitrovano collocazione nella sedeespositiva del piano terra delMunicipio Vecchio con quel suoarredo d’antan che evoca l’at-mosfera anni Cinquanta.In mostra anche i plastici in le-gno del trampolino, dello Sta-dio della Neve – struttura prov-visoria per le gare olimpiche difondo- e del tratto più famosodella pista da bob: monumentidi tempi finiti e di tempi possi-bili.La curatrice della mostra, Ros-sella Meucci Reale, grazie an-che alla raccolta degli oggetticoordinata da Patrizia Siorpa-

es, ha operato un non facile“rammendo” sulla memoriadell’evento olimpico.Un evento or-mai d’altritempi, perché itempi sonocambianti, manon così lonta-no, perché giàben documen-tato dalle fotoe dalla filmo-grafia. E forseper questomolte “cose”non sono sem-brate averequella dignitàche le potevasalvare dallapattumiera.Gli oggetti esposti, a volte ap-parentemente semplici, diven-gono il pretesto, o meglio l’oc-casione per raccontare, rinno-vare nella memoria personale ecollettiva un evento unico perlo sport bianco e la Cortina in-vernale.Così nasce il raffronto con ciòche è divenuto lo sport inver-nale, con quello che è diventa-ta Cortina, e un bisogno di ri-flessione che riguarda anchenoi, la nostra capacità di volger-ci indietro a guardare.

MOSTRA CORTINA OLIMPICAQUI CORTINA… A VOI TORINO1956/2006

Periodo: 8 dicembre 2005-15 aprile 2006Sede: Municipio Vecchio, Corso ItaliaOrari: 10.00/12.30 – 16.00-19.00Info: [email protected] libero

LE FOTOGRAFIE DI QUESTA PAGINA:D.G. BANDION

ARCHIVIO G.I.S.

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1313131313Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

GENITORI, ALLE URNE!GENITORI, ALLE URNE!GENITORI, ALLE URNE!GENITORI, ALLE URNE!GENITORI, ALLE URNE!

Domenica 11 e lunedì 12dicembre 2005, pressol’Istituto Comprensivo

di Cortina d’Ampezzo e l’Istitu-to d’Istruzione Superiore PoloDella Val Boite, hanno avutoluogo le elezioni per il rinnovodel Consiglio d’Istituto per il tri-ennio 2005/06 – 2007/08. Perfacilitare la partecipazione de-gli elettori aventi diritto al voto,per soddisfare le esigenze dei ge-nitori e garantire un adeguatoservizio, i seggi, istituiti presso lescuole di Cortina, S. Vito, Vodoe Cibiana per il Comprensivo,nella sola sede centrale di Corti-na per il Polo, sono rimasti apertidalle ore 8 alle 12 delle domeni-ca e dalle 8 alle 13.30 del lunedì,grazie alla collaborazione di al-cuni genitori che si sono resi di-sponibili e adoperati in tal sen-so. Di seguito sono riportati i datie le percentuali d’affluenza alleurne così come gentilmente misono stati consegnati dalle ri-spettive Segreterie.Non è mia intenzione commen-Non è mia intenzione commen-Non è mia intenzione commen-Non è mia intenzione commen-Non è mia intenzione commen-tare quanto sopra riportato, letare quanto sopra riportato, letare quanto sopra riportato, letare quanto sopra riportato, letare quanto sopra riportato, lecifre parlano da sole; intendo,cifre parlano da sole; intendo,cifre parlano da sole; intendo,cifre parlano da sole; intendo,cifre parlano da sole; intendo,invece, invitare i genitori a ri-invece, invitare i genitori a ri-invece, invitare i genitori a ri-invece, invitare i genitori a ri-invece, invitare i genitori a ri-flettere sul ruolo importanteflettere sul ruolo importanteflettere sul ruolo importanteflettere sul ruolo importanteflettere sul ruolo importanteche la famiglia gioca oggi nel-che la famiglia gioca oggi nel-che la famiglia gioca oggi nel-che la famiglia gioca oggi nel-che la famiglia gioca oggi nel-la scuola.la scuola.la scuola.la scuola.la scuola.Il Consiglio d’Istituto è forse l’or-gano collegiale più importante

dell’Istituzione scolastica e deigenitori, dal momento che è ti-tolare del progetto educativodella scuola e preposto alla ge-stione ed alla ripartizione dellerisorse economiche dell’Istituto,esso deve garantire un’efficien-te ed efficace organizzazionedegli aspetti didattici ed educa-tivi, amministrativi e culturali.Molte sono le competenze delConsiglio d’Istituto, mi limiteròa citarne alcune, a mio avvisofondamentali, ma ciò che soprat-tutto vorrei portare all’attenzio-ne dei genitori è che all’internodi questo organo, il cui Presiden-te è sempre un genitore, la no-stra rappresentanza, alla paricon quella degli insegnanti, puòavanzare proposte, progetti chetengano conto delle esigenzeeducative e culturali delle fami-glie e dei nostri figli. Non mi sem-

bra cosa di poco conto!Sento spesso genitori lamentar-si di come la scuola non funzio-ni e di come non risponda alladomanda educativa dei ragaz-zi di oggi; se vogliamo, allora,se vogliamo, allora,se vogliamo, allora,se vogliamo, allora,se vogliamo, allora,che la situazione migliori nonche la situazione migliori nonche la situazione migliori nonche la situazione migliori nonche la situazione migliori nonchiudiamoci nel nostro micro-chiudiamoci nel nostro micro-chiudiamoci nel nostro micro-chiudiamoci nel nostro micro-chiudiamoci nel nostro micro-cosmo famigliare, collaboria-cosmo famigliare, collaboria-cosmo famigliare, collaboria-cosmo famigliare, collaboria-cosmo famigliare, collaboria-mo con la scuola, rendiamocimo con la scuola, rendiamocimo con la scuola, rendiamocimo con la scuola, rendiamocimo con la scuola, rendiamocidisponibili al dialogo ed al con-disponibili al dialogo ed al con-disponibili al dialogo ed al con-disponibili al dialogo ed al con-disponibili al dialogo ed al con-fronto con gli altri genitori efronto con gli altri genitori efronto con gli altri genitori efronto con gli altri genitori efronto con gli altri genitori econ gli insegnanti, andiamo acon gli insegnanti, andiamo acon gli insegnanti, andiamo acon gli insegnanti, andiamo acon gli insegnanti, andiamo avotare i nostri rappresentanti,votare i nostri rappresentanti,votare i nostri rappresentanti,votare i nostri rappresentanti,votare i nostri rappresentanti,di Classe e di Istituto, quandodi Classe e di Istituto, quandodi Classe e di Istituto, quandodi Classe e di Istituto, quandodi Classe e di Istituto, quandochiamati a farlochiamati a farlochiamati a farlochiamati a farlochiamati a farlo; solo così pos-siamo garantire ai nostri figli unaformazione culturale ed un fu-turo migliori e trasmettere loroquel senso di responsabilità ci-vica che oggi si sta annullandoin tutta Italia.I membri del Consiglio d’Istitu-to sono chiamati, inoltre, a sta-bilire, di concerto, i criteri gene-rali per la formulazione del POF(Piano Offerta Formativa): sitratta di un documento fonda-mentale per l’Istituto e le fami-glie; esso contiene, infatti, le scel-te culturali, organizzative e ope-rative della scuola. E’ un pianodi lavoro scritto che presenta alproprio interno la programma-zione e le indicazioni, fonda-mentali, degli obiettivi didatticoeducativi che la scuola si prefig-ge per i nostri figli; è quindi unvincolo per l’Istituto stesso chedeve rispondere della qualità deirisultati. Ogni genitore ha, infat-

ti, il diritto di prendere visionedi tale documento che si trovaesposto all’Albo di ogni Istituto.Il Consiglio, poi, decide e pro-muove tutte quelle attività, comecorsi di recupero e sostegno,viaggi di istruzione, scambi cul-turali con altre scuole, che per-mettono di offrire un’educazio-ne ampia, flessibile ed articolataa misura di uno studente realeed in armonia con le risorse delnostro territorio. I rappresentan-ti hanno il dovere di lavorare,affinché gli studenti, cioè i no-stri figli, possano godere di unSAPERE che si trasformi nelSAPER FARE in modo da svi-luppare quelle abilità per entra-re nella sfera del SAPER ESSE-RE e SAPER VIVERE!Una volta era la famiglia ad ave-re un ruolo fondamentale nellacostruzione della personalità diun ragazzo; oggi il processo edu-cativo si avvale di altre fonti trale quali il sistema scolastico. Unprocesso educativo maturato inprocesso educativo maturato inprocesso educativo maturato inprocesso educativo maturato inprocesso educativo maturato inun ambiente dove ci sia colla-un ambiente dove ci sia colla-un ambiente dove ci sia colla-un ambiente dove ci sia colla-un ambiente dove ci sia colla-borazione tra famiglia e scuo-borazione tra famiglia e scuo-borazione tra famiglia e scuo-borazione tra famiglia e scuo-borazione tra famiglia e scuo-lalalalala sarà proficuo sul piano delSAPERE e dell’ESSERE. Genito-ri di Cortina, la scuola si aprealle famiglie, alle prossime ele-zioni alle urne! In tal modo lenostre lamentele si trasforme-ranno, tramite i rappresentanti,in critiche e suggerimenti co-struttivi.

Tiziana Pivottiun genitore

aventi diritto al voto votanti percentuale aventi diritto al voto votanti percentualeGenitori totale 935 226 24,17% 902 51 5,65%

Genitori Cortina 517 87 16,82%Genitori San Vito 256 54 21,09%Vodo 122 55 45,08%Cibiana 40 30 75,00%Studenti ist.sup. 383 197 51,44%

Docenti 72 28 38,88% 80 45 56,25%

A.T.A. 19 13 68,42% 28 22 78,57%

dato non disponibile

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE POLO DELLA VALBOITE

RISULTATI RIASSUNTIVI ELEZIONI CONSIGLI D'ISTITUTO 11-12 DICEMBRE 2005

dato non disponibile

IST. COMPRENSIVO

STATALEPOLO DELLA VALBOITE

GENITORI Madella Massimo Malagò AminaDel Favero Mirco Pavanello SilviaTacla Jazmin Gaspari Lombardi SerenellaIannone ElenaPiccin AmbraGiacobbi SandraMartinolli GiovannaPivotti Tiziana

STUDENTI n.a. Savaris EleonoraBoscaro AndreaResente Tiziana

DOCENTI Menardi Lucia Torri GiorgioDalus Monica Bellotti LionelloTalamini Lucia Corbatto GiulianaLui Maria Grazia Talamini AntonioBellodis Giuliana Frena AgostinoSperanza Rosa Giacomel PaoloDemenego ElenaAnnunziata Marilisa

A.T.A. Bottecchia Bruna Soravia RenatoPivotti Valeria

COMPOSIZIONE NUOVI CONSIGLI DI ISTITUTO

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1414141414 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

STILI DI VITA A CONFRONTOSTILI DI VITA A CONFRONTOSTILI DI VITA A CONFRONTOSTILI DI VITA A CONFRONTOSTILI DI VITA A CONFRONTOnel nuovo libro di Tiziana Ghedinanel nuovo libro di Tiziana Ghedinanel nuovo libro di Tiziana Ghedinanel nuovo libro di Tiziana Ghedinanel nuovo libro di Tiziana Ghedina di Stefano Lorenzi

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

SHOPPING AL MERCATINO DI NATALE

- Sono andata al mercatino e ho speso100 euro.

- E cos�hai preso?

- La multa!

SALE & PEPE N.B. nota beneCORSO DI AMPEZZANOCORSO DI AMPEZZANOCORSO DI AMPEZZANOCORSO DI AMPEZZANOCORSO DI AMPEZZANO

L’Istitut Cultural Ladin “Cesade Jan” organizza il primo cor-so base per l’apprendimentodel ladino ampezzano, parlatoe scritto, aperto ai residenti chenon parlano ampezzano.

Il corso si terrà tutti i venerdìsera dalle 20.00 alle 22.00 coninizio il 13 gennaio e fino al 24marzo 2006.

Per informazioni:Ufficio Istituto Ladino presso ilMunicipio Vecchio – orariomartedì, giovedì e venerdì 9.30–12.30 (oltre al giovedì dalle16.30 alle 17.30).Iscrizioni entro il 12 gennaio,massimo 10 partecipanti.

VARIANTE ANAS –VARIANTE ANAS –VARIANTE ANAS –VARIANTE ANAS –VARIANTE ANAS –IL GOVERNO RISPONDERIL GOVERNO RISPONDERIL GOVERNO RISPONDERIL GOVERNO RISPONDERIL GOVERNO RISPONDERÀÀÀÀÀNel corso dell’incontro svoltosi il29 dicembre 2005, sul tema dellaviabilità, l’on.le Luana Zanellal’on.le Luana Zanellal’on.le Luana Zanellal’on.le Luana Zanellal’on.le Luana Zanellaha comunicato di aver presenta-to un’interrogazione parlamen-tare rivolta a conoscere il perchéla variante di Cortina d’Ampez-zo è stata inserita nell’ampio di-segno del corridoio V Lisbona-Kiev e il perchè si sia deciso difinanziare quest’opera e con-temporaneamente stralciareper miliardi di euro gli investi-menti nella rete ferroviaria.

L’appuntamento per la rispo-appuntamento per la rispo-appuntamento per la rispo-appuntamento per la rispo-appuntamento per la rispo-sta il 13 gennaiosta il 13 gennaiosta il 13 gennaiosta il 13 gennaiosta il 13 gennaio, seduta par-lamentare che potrà essere se-guita attraverso GR Parlamen-to e/o Radio Radicale.

È uscito in libreria a dicem-bre, su edizione dellaU.L.d’A., il libro “Corti-

na d ‘Ampezzo – animali, cam-pi, lavori” di Tiziana Ghedina,piacevole testo illustrato di 90pagine che racconta della vitaagreste d’Ampezzo.Da un lavoro di questo tipo cisi aspetta la solita rimembran-za del passato, del mito diun’esistenza pulita e di un mon-do a misura d’uomo, perso neiricordi di qualche anziano che,come quasi tutti, ha comunquepreferito gli agi della moderni-tà al lavoro di stalla.

C’è anche questo, inevitabil-mente, ma l’originalità del librosta nel fatto che la giovane au-trice trascrive la sua esperien-za diretta il mondo ruraled’Ampezzo, di ciò che ne rima-ne, rendendo testimonianzadella tensione fra la realtà odier-na e quella tradizionale.Inevitabile anche uno scontro

etico fra due modelli di vita, conun continuo auspicio non al ri-torno al passato, ma a un futu-ro che possa conciliare quantodi buono vi è da attingere in cia-scuno dei due mondi.Simpatico anche il continuo rin-vio al significato simbolico deitemi, dove questi sembrano sfu-mare nel contesto e diventaremetafore: esordisce, già dalleprime pagine, il paragone fra ilpaese sparso nella valle e lastruttura di un atomo.Altro elemento di originalità èil doppio registro linguistico incui scorre il testo: ampezzano eitaliano, con una particolareattenzione alle problematichegrafiche del primo, che l’autri-ce tenta fin dalle prime paginedi chiarire. Emerge forte la ste-sura ampezzana del testo,spontanea e schietta, che nonricorre a giri di parole ma vuo-le esprimere concetti e nozioniricorrendo anche, e dove occor-re, a neologismi, e riprendendo

i termini genuini eantichi laddovel’argomento lo con-sente. È questo unesercizio in cui an-che gli Ampezzanipossono trovarsidisagio, visto che lamaggior parte delle persone haperso l’uso di parole specificheun tempo e deve ricorrere aldizionario per interpretarle.

L’italiano che accompagna iltesto è forse l’elemento più“zoppicante” del lavoro, unqualcosa di aggiunto ad uso deinon parlanti il ladino, ma chesi limita alla traduzione nonsempre felice del contesto ori-ginario.

L’autrice espone in modo ordi-nato tutti gli elementi tipici del-la vita tradizionale, dal lavoronei campi alle attività domesti-che, all’allevamento, raccon-tando aneddoti e spiegando nei

dettagli le fasi dellalavorazione del latteo dello speck, ele-

menti della quotidianità che ri-mangono oggi sconosciuti, so-prattutto ai giovani, ma che untempo (e ancora oggi in alcunefamiglie), scandivano il ritmodelle stagioni.Semplici ed efficaci i disegnidell’autrice che arricchiscono illibro, tanto che esso diventaaccattivante anche per i bam-bini.Nel complesso è quindi un la-voro meritevole di rimanerenelle biblioteche domestiched’Ampezzo: senza pretese ac-cademiche o di stile, la sempli-cità del racconto e la epidermi-ca simbologia accennata nel te-sto, ne consigliano a tutti la let-tura.

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1515151515Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

“““““FUORI DAL TEMPO”FUORI DAL TEMPO”FUORI DAL TEMPO”FUORI DAL TEMPO”FUORI DAL TEMPO”I ragazzi del CEOD emozionano il pubblico dell’EdenI ragazzi del CEOD emozionano il pubblico dell’EdenI ragazzi del CEOD emozionano il pubblico dell’EdenI ragazzi del CEOD emozionano il pubblico dell’EdenI ragazzi del CEOD emozionano il pubblico dell’Edendi Carla Pompanin

Un pubblico veramentecommosso, toccato nel-le proprie emozioni più

profonde quello che ha assisti-to il 16 dicembre scorso alla rap-presentazione teatrale “Fuoridal tempo” – curata dal registaMirko Artuso, protagonisti iragazzi del C.E.O.D. di Pieve diCadore.

La sala piena del Cinema Edenha sorpreso anche l’assessoreLorenzo Lacedelli il quale haportato il saluto dell’ammini-strazione comunale. Sala pienadi persone, di condivisione, diemozioni vissute intensamentein un’ora veramente “fuori daltempo”.

I ragazzi del C.E.O.D. hannovissuto sul palco piccoli scorcidi vita quotidiana. Non si trat-tava di interpretare una scena,ma di vivere delle situazioni conuna spontaneità disarmanteche ha fatto correre veloce ilmessaggio fra la platea.Dopo un lungo giorno di fati-ca, e forse di noia al computer,si affievoliscono le luci, le carez-ze delle persone amate concilia-no il riposo e in un silenzio ma-gico arrivano i primi sogni. Rap-presentazioni di gioia, di pau-ra, di tranquillità, di ansia…Incontri notturni in cui ciascu-no poteva ritrovare le propriegioie, le proprie difficoltà, i pro-pri sogni. Il ritmo della musicache aveva dato vita al mondodei sogni, ha poi trasportato lospettatore nella tranquillità dellavoro nei campi, con le parolein dialetto sulla vita del conta-dino, tra i giochi dei bambini neiprati, al seguito dei genitori chelavorano. Il ritmo incalza e siviene trasportati nella frenesiadel mondo di oggi, tra squilli dicellulare, improbabili previsio-ni del tempo - “tempesta di pla-stica” annunciava qualcuno -,tastiere e computer, un andiri-vieni di persone scollegate, chesi scontrano senza vedersi, siincrociano senza guardarsi.Un lungo momento, quasi sen-

za parole, durante il quale gli“attori” hanno avuto la capa-cità di toccare il cuore deglispettatori, attraverso la chiavedella spontaneità e la capacitàdi vivere quei momenti con lastessa intensità con cui i bam-bini vivono i loro giochi e chenoi adulti purtroppo abbiamoperso, ma forse non per sempre.

A chiusura, riporto le parole diElena, una degli operatori, checosì ha scritto a proposito diquesta rappresentazione tea-trale: “Il sorprendente che pos-siamo proporre cattura l’atten-zione, ma a mantenerla è lapossibilità dell’esterno di sen-tirsi parte della scena, vivendodentro di sé le emozioni tra-smesse. In questo modo la sce-na non potrà chiudersi con lospegnersi dei riflettori, perchéle emozioni continueranno amuoversi nel cuore di chi le hafatte proprie”.

CEODCENTRO EDUCATIVO OCCUPAZIONALEDIURNO DI PIEVE DI CADOREIl Centro ospita persone con disabilità medio-grave, grave e gravissi-ma in età post-scolare dai 14 ai 45 anni e residenti nel territorio delDistretto con orario dal lunedì al venerdì 8.30-15.30; martedì 8.30-14.00.

FunzioniL’attività del Servizio è finalizzata principalmente al mantenimento,potenziamento e alla riabilitazione delle autonomie e al supportoalla famiglia nella gestione del carico assistenziale.In particolare il Centro interviene mediante:- assistenza e supporto nelle funzioni di cura ed igiene della persona;- trasporti ed accompagnamenti dal domicilio al centro diurno e ritorno;- attività riabilitative;- interventi educativi;- interventi d’integrazione sociale;- interventi per il progetto educativo;- musicoterapia.

Indirizzo: via Carducci n. 30 - 32044 Pieve di Cadore (BL) – PianoterraTelefono: 0435-341507 / 8 Fax: 0435-341530e-mail: [email protected]

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Concorso letterario “Le Pigne”Concorso letterario “Le Pigne”Concorso letterario “Le Pigne”Concorso letterario “Le Pigne”Concorso letterario “Le Pigne”CORTINA PREMIATA 2 VOLTECORTINA PREMIATA 2 VOLTECORTINA PREMIATA 2 VOLTECORTINA PREMIATA 2 VOLTECORTINA PREMIATA 2 VOLTE

S uccesso per ErnestoMajoni e i bambini della Scuola Elementare

Montessori di Zuel, che il 10dicembre 2005 sono stati pre-miati al Concorso letterario “LePigne”, organizzato dal Co-mune di Chiusaforte (UD) e

dalla Comunità Montana delGemonese - Canal del Ferro -Valcanale, giunto ormai allasua 15 edizione.Il concorso ha visto la parteci-pazione di 71 opere, di adultie bambini, suddivise nelle se-zioni poesia e narrativa italia-

na, friulana eladina.Ernesto Majoniè stato premia-to per il rac-conto in ladino“Ra tore che r’àvorù morì”ispirato allaTorre Trephor,la guglia di 30metri che ècrollata nell’in-verno 2003/

2004 nel gruppo delle CinqueTorri, mentre gli alunni dellascuola elementare hanno rice-vuto il premio per il libretto “Laterra racconta”, in cui sono sta-ti raccolti temi e racconti lega-ti alla natura e all’ambiente,scritti dai bambini nel corsodell’anno scolastico.

c.p.

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1616161616 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

ALLORA LA POLITICAALLORA LA POLITICAALLORA LA POLITICAALLORA LA POLITICAALLORA LA POLITICARiflessioni sul ruolo della politica nella scelta tangenzialeRiflessioni sul ruolo della politica nella scelta tangenzialeRiflessioni sul ruolo della politica nella scelta tangenzialeRiflessioni sul ruolo della politica nella scelta tangenzialeRiflessioni sul ruolo della politica nella scelta tangenziale di Pier Maria Gaffarini

Allora la politica, con idieci voti della maggio-ranza, ha deciso di ac-

cettare, con qualche stralcio, laproposta senza alternative del-la gran variante sulla viabilitàdovuta ai tecnici dell’Anas.

E’ stata una scelta “politica” esino a prova contraria è dirittodovere dei politici, eletti per go-vernare, scegliere e dare indica-zioni sul come loro ritenganogiusto e conveniente interveni-re, per il bene della comunità, nelcorso del loro mandato. Ed è altrettanto corretto ritene-re, da parte della comunità, chele scelte politiche di gran rile-vanza debbano essere sottopo-ste, prima di arrivare alla lorodefinizione o progettualità, adun approfondimento sui pro esui contro, sui costi e benefici, esul cosa ci si possa aspettare,come cittadini, da una suggeri-ta “proiezione verso il futuro”.Quando fu chiesto all’economi-sta Samuelson qualcosa sul fu-turo, rispose che non si puòchiedere nulla, perché (il futu-ro) o è ovvio o è imprevedibile.

Vediamo.Come sanno tutti gli addetti ailavori, politici e tecnici, l’appar-tenenza della gran variante alledue leggi sulle grandi infrastrut-ture, la sottrae ad ogni coinvol-gimento della popolazione loca-le e sfuma ogni completa e seriavalutazione d’impatto, sottopo-nendola solo “alle proceduresemplificate” previste al fine disveltirne l’iter.Tali procedure sono affidate allaRegione, ed in ogni caso non

sono ritenute soddisfacenti, perl’approvazione, né dalla com-missione di Strasburgo, né daquella di Bruxelles.

Con il National EnvironmentalAct del 1969, gli Stati Unitid’America stabilirono, che an-che la sola enunciazione di pro-getti che potessero avere unqualche interesse con l’ambien-te, doveva avvenire dopo avervalutato i loro possibili effetti, equindi attuata prima della stes-sa enunciazioneDunque niente approfondimen-to affidato al coinvolgimentodella popolazione, al trasferi-mento dei saperi, a specialistiasettici al di fuori dei giochi, pervalutare i pro e i contro. Nientealternative e nemmeno un’ipo-tesi sulla ventilata, e per alcunisconcertante, opzione zero.

La politica, in questo caso, sa-rebbe stata in grado di rilegge-re le scelte, meditarle e compor-tarsi di conseguenza. Modifi-carle, accettare le critiche, leprevisioni fondate e decidere,con nuovi elementi, nella ricer-ca del bene della comunità am-ministrata.E questo anche se la comunitàlocale è esautorata di fronte alprogetto dei tecnici dell’Anasche, com’è ben chiaro e noto,contiene alcune incongruenze,tecniche e di previsione.Così come il parere di un altroente statale che, rigettando unaparte della variante, è più mor-bido per quanto riguarda il per-corso in galleria.Decisione pilatesca che ignorao trascura tutti i problemi che

la realizzazioneprima, e il traffi-co poi in una gal-leria invece com-porta. Fra i qua-li e non di pococonto, il tempodi cantiere, l’in-quinamento, lavisibilità degliingressi e del-l’apparato di

ventilazione, non cancellabili omimetizzabili con alberelli odaltre ridicole amenità, non de-gne di un incommensurabilepaesaggio.

Come si tace sui deflussi delleacque meteoriche dai viadotti,e dall’arabesco viario in locali-tà Convento, normalmente tra-scinanti i solventi prodotti daltraffico che devono essere smal-titi senza inquinare il suolo e iflussi idrici, e senza arrecaredanni o distorsioni visive, comele barriere a difesa dal rumoredi rotolamento, sempre nellospirito della proiezione dellamontagna verso il “futuro”.

Per non parlare del consumodel suolo e della necessità diimpedire, in alcuni tratti, e conmezzi opportuni, l’attraversa-mento della sede stradale.Problemi, assieme ad altri nonprevisti e non quantificati, cherendono opinabile, con tutte leconseguenze del caso, la som-ma indicata per la realizzazio-ne della gran variante.

Quello che dovrebbe interessa-re e far discutere, è la sensazio-ne dell’appartenenza dellagran variante ad un presumi-bile sistema di traffico est oveste nord sud, quindi ai collega-menti autostradali per il tra-sporto su gomma nell’arco di unintero quadrante.Può darsi che anche questo siariferibile “ad un futuro dellamontagna”, certo una volta ri-solto il destino dei trasportomerci su gomma e l’incognita diquanto di esso potrà percorre-re una galleria che deve rispon-dere, in ogni caso, alle normedell’U E di fronte alle quali sia-mo sempre indecisi, o inadem-pienti, o tiepidi.

Viene allora, legittimo, il dub-bio sull’importanza (reale), dellagran variante nel sistema dellegrandi infrastrutture, come vo-lontà del governo in tema digrande traffico. In questo caso

sembra si vogliano tacitare pre-ventivamente le proteste degliignari abitanti, e consumare ilcarciofo delle grandi infrastrut-ture, da Pian di Vedoia versonord, una foglia alla volta.

Si aprono, però, altri problemiche dovrebbero essere verifica-ti secondo una ValutazioneAmbientale Strategica.Ove si ritenga di avere risolto iltraffico locale d’attraversamen-to, permane l’incognita di ciò chesuccederà lungo il tratto dellastatale 51 (Passo di Cimaban-che), verso nord, e a sud verso ilCadore, nonché per quello attra-verso il Passo di Tre Croci.

L’appetibilità del percorso, unavolta risolto il “nodo”, può in-canalare favorita dall’accessibi-lità, una massa di traffico, mer-ci e persone diretta a sud, (e dasud a nord), coinvolgendo la“Perla” in un roseo futuro dirotatoria.

Questa prospettiva non è risol-vibile con progetti (e decisioni)affidabili all’ingegneria, ma è,ancora una volta e prima, scel-ta politica nel ruolo della cresci-ta, nel significato del trasporto,nella separazione strada-rotaia,nella logistica, sul principio diprodurre beni e consegnarli inbreve tempo per evitare le gia-cenze. Contro l’incommensura-bilità di un patrimonio ambien-tale che basterebbe mantenerecon un’intransigente difesa, econservare in una ponderatadecrescita, per renderlo social-mente ed economicamente piùforte e capace di proporsi e gui-dare un futuro.

E’ ora di ridistribuire le carte e rimet-tere ciascuno al suo posto, in mododa non lasciare chi si batte per l’in-teresse generale rappresentato dal-la salvaguardia di un territorio a com-battere da solo contro poteri forti einteressi costituiti. E dimostrare chel’ambientalismo è un programma or-ganico di riconversione produttiva esociale. (Guido Viale in La Repub-blica, 13 dicembre 2005).

Via Bepin 6 - Cortinatel 0436 862462

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1717171717Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

SECONDE CASE E TURISMOSECONDE CASE E TURISMOSECONDE CASE E TURISMOSECONDE CASE E TURISMOSECONDE CASE E TURISMODilemma condiviso dalle province limitrofe che cercano diDilemma condiviso dalle province limitrofe che cercano diDilemma condiviso dalle province limitrofe che cercano diDilemma condiviso dalle province limitrofe che cercano diDilemma condiviso dalle province limitrofe che cercano diporvi rimedio. Ecco qualche anticipazione. porvi rimedio. Ecco qualche anticipazione. porvi rimedio. Ecco qualche anticipazione. porvi rimedio. Ecco qualche anticipazione. porvi rimedio. Ecco qualche anticipazione. di Sisto Menardi

Su “Voci di Cortina” delgiugno 2005 ha trovatoospitalità un mio raccon-

to che aveva per tema l’anda-mento del turismo ampezzanoin generale e toccava anche iltema delle seconde case.Sono stati veramente tanti i let-tori che mi hanno fatto cono-scere il loro pensiero e le loroimpressioni.Ricordo in particolare quello diTiziano Moro, che mi ha rac-contato come Cortina d’Am-pezzo, dopo le Olimpiadi, fos-se veramente al culmine dellanotorietà, ma anche dell’auten-tica efficienza ed organizzazio-ne in materia di turismo, so-prattutto invernale, tanto chechi viveva nelle Valli Ladine cheho citato nel racconto, guarda-va ed ammirava Cortina d’Am-pezzo con meraviglia e vogliadi imitare.Secondo Tiziano è la stessa me-raviglia ed ammirazione che sisente nel mio racconto, solo cheoggi essa va dalla parte oppo-sta, cioè da noi a loro. Stando aTiziano ciò è dovuto al norma-le ciclo della storia, all’inarresta-bile su e giù delle cose che si rin-corrono da sempre nell’umani-tà. Conclude Tiziano: “Vorreiproprio poter vedere come sa-ranno le citate Valli Ladine fra50 anni, ma purtroppo non cisarò”. Mi ha anche pregato discriverlo, perché lui non ha piùl’età per farlo. Lo faccio volen-tieri, anche perché il pensiero diTiziano, che mi sento di condi-videre, è esperienza sommataad analisi storica. Quindi “ma-tematica”.

Successivamente, (vedi VdC disettembre), ho raccontato qual-cosa di più specifico sulle secon-de case, per aver raccolto abi-tudini e tutele in vigore nelleRegioni e nelle Nazioni geogra-ficamente vicine a noi. Anchein questo caso ho avuto i gradi-ti commenti dei lettori, ma se-gnati dalla rassegnazione. Pre-vale l’impressione che, in ma-teria di seconde case, in Am-

pezzo tutto sia perduto e che lastoria non sappia invertire latendenza; di vendere le nostreabitazioni, per emigrare .........seppure con un notevole gruz-zolo nella valigia, ........ però daspendere altrove.Sulla “La Usc di Ladins” di finenovembre 2005, ho letto, duetitoli che mi hanno fatto sobbal-zare: “N dessegn de lege con-tra la seconda céses” (Un dise-gno di legge contro le secondecase!) e “Fascia à gran besegnde mudér endrez” (Fassa ha ungrande bisogno di cambiare in-dirizzo). Nella certezza che inVal di Fassa non leggono non leggono non leggono non leggono non leggono leVoci di Cortina, ho dedotto cheanche in Fassa c’è qualcuno chela pensa come me, e magari sa-rebbe disposto ad accettare tu-tele e vincoli a favore degli in-teressi collettivi.Si chiama Mauro Gilmozzi: èl’Assessore all’Urbanistica del-la Provincia Autonoma diTrento, ed ex sindaco di Cava-lese.Internet mi ha aiutato a trova-re il suo DISEGNO DI LEGGESULL’ISTITUTO DELLA PE-REQUAZIONE E SULLE SE-E SULLE SE-E SULLE SE-E SULLE SE-E SULLE SE-CONDE CASE. CONDE CASE. CONDE CASE. CONDE CASE. CONDE CASE. Pensate che siispira apertamente a quanto invigore nel Tirolo!Proverò nei prossimi mesi a ca-pirci qualcosa ed intanto “incol-lo” un passaggio di questo co-municato, per lettori più impa-zienti o che non hanno Internet.

Residenza ordinaria e residenza peril tempo libero e la vacanzaIn questo settore la legge introduceimportanti novità rispetto alla discipli-na attuale. L’obiettivo è quello di inver-tire decisamente la rotta in materia dipolitiche di costruzione di alloggi per inon residenti, ponendo quindi un fre-no alla crescita delle seconde case,per ragioni che coniugano la sensibi-lità ambientale alle nuove esigenze delmercato turistico. La premessa neces-saria è che negli ultimi trent’anni distoria urbanistica del Trentino il feno-meno della seconda casa ha assuntodimensioni di gran lunga maggiori diquelle che si potrebbero definire fisio-logiche, incidendo negativamente so-prattutto nelle aree turistiche. Oggi ri-sultano del tutto evidenti i problemi le-

gati all’irrazionalità dello sviluppo ur-banistico e allo spreco del territorio,allo sviluppo anomalo di reti tecnolo-giche e di servizio con conseguentiimplicazioni di carattere ambientale egestionale per i comuni, alla perdita divalori identitari riconoscibili nel patri-monio architettonico e così via.Anche sotto l’aspetto economico pos-siamo notare che buona parte delladomanda turistica è stata assorbita daquesto mercato, inibendo in parte lapossibilità di sviluppo del compartoalberghiero e delle altre attività tipichedell’offerta che caratterizzano altre lo-calità alpine, in particolare dell’Austriae della Svizzera, nostre competitrici. Idati più recenti (aggiornati al 31 dicem-bre 2003) riguardanti i flussi turistici,indicano in 460.000 circa i posti lettoturistici totali, di cui 95.000 negli alber-ghi, 61.000 nelle strutture extra-alber-ghiere gestite in forma imprenditoria-le, 115.000 in alloggi privati dati in lo-cazione e ben 189.000 in “secondecase”. La ricettività delle seconde caserisulta doppia rispetto a quella alber-ghiera; se si somma la ricettività delleseconde case con quella degli alloggidati in locazione in forma non impren-ditoriale, questa risulta tripla rispettoa quella alberghiera.La nuova disci-plina si ispira alla legge urbanisticadel Tirolo e prevede una distinzionedell’edilizia residenziale in due cate-gorie d’uso:a) alloggi destinati a residenza ordi-naria;b) alloggi per il tempo libero e vacan-ze.Si considerano alloggi destinati a re-sidenza ordinaria, e come tali non sog-getti alle limitazioni previste per le se-conde case per vacanze, anche quelliutilizzati come dimora temporanea aifini lavorativi, di studio, di cura e peraltre esigenze di natura personale di-verse da quelle del tempo libero.Secondo il nuovo disegno di legge laGiunta provinciale fissa con deliberaper ciascun comune la percentualemassima dei nuovi alloggi da realiz-zare per il tempo libero e vacanze ri-spetto a quelli destinati a residenzaordinaria (tenendo conto della popo-lazione residente), determinando inmodo distinto la percentuale assegna-ta alle nuove edificazioni rispetto aquella per i cambi d’uso degli edificiesistenti.Dopo il varo di tale delibera i Piani re-golatori comunali dovranno distingue-re, nell’ambito delle previsioni sullosviluppo della residenza, quale quan-tità può essere riservata ad alloggi pertempo libero e vacanze, nel rispetto deilimiti massimi stabiliti dalla Giunta pro-vinciale. Per snellire le procedure diapprovazione della varianti ai PRG, siapplicano le procedure semplificatepreviste per le opere pubbliche.Fino all’adeguamento dei PRG alle

nuove disposizioni non potranno es-sere rilasciate concessioni edilizie opresentate denunce di inizio attività perrealizzare nuovi alloggi per tempo li-bero e vacanze.Spetterà inoltre ai comuni vigilare sul-l’effettivo mantenimento della destina-zione delle costruzioni e sul loro utiliz-zo, mediante controlli su un campioneminimo del 10 per cento degli alloggi.La realizzazione abusiva, anche me-diante cambio d’uso con o senza ope-re, di alloggi per il tempo libero e va-canze comporta l’applicazione di san-zione pecuniaria pari a 15.000 euro,riducibile sino ad un quinto per la pri-ma violazione, ripetibile ogni tre mesi.Con regolamento è prevista la possi-bilità di individuare i casi in cui il co-mune può autorizzare, in deroga alledisposizioni precedenti, l’utilizzazionedi un alloggio destinato a residenzaordinaria come alloggio per il tempolibero e vacanze (ad esempio su ri-chiesta di emigrati iscritti all’Aire o disoggetti che dimostrino la necessitàdi utilizzare successivamente gli allog-gi come prima casa per i propri fami-liari).In coerenza con la distinzione fra resi-denza ordinaria e “seconde case”, ildisegno di legge prevede anche unospecifico costo di costruzione per glialloggi per il tempo libero e vacanze aifini della determinazione del contribu-to di concessione e la possibilità daparte dei comuni di elevare tale contri-buto fino al 20 per cento del costo dicostruzione, rendendolo in tal modosensibilmente più oneroso per la rea-lizzazione di seconde case.

Aggiungo che l’Assessore Gil-mozzi sta girando in questigiorni per le valli trentine a pre-sentare il suo progetto, ancheper raccogliere osservazioni,suggerimenti e commenti daicomuni.A Trento, intanto, è già inizia-to l’esame di questa Legge daparte del Consiglio Regionale.

Nota bene: è un disegno di leg-ge della Provincia Autonoma diTrento, ma non significa affat-to che non si possa copiare edadottare anche da noi. Attual-mente le competenze urbanisti-che sono in mano alle Regioni,anche a quelle con statuto or-dinario.

Staremo a vedere. È pur veroche il popolo è sovrano ...............o forse no?

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1818181818 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

LETTERE AL GIORNALEQUANTE ALTRE COSEGIRANO ATTORNOALLA TANGENZIALESi parla spesso di circonvallazio-ne di Cortina, di interventi vari persalvaguardare, oltre al CentroStorico anche la periferia dai pas-saggi non solo dei mezzi pesantima anche di tutti i veicoli a mo-tore, per evitare il �disastro� del-l�ambiente, l�effetto serra, l�in-quinamento acustico ed atmo-sferico, ma soprattutto l�idea dicreare zone dove possono par-cheggiare 5.000 veicoli, dallequali si potrà accedere alle pisteda sci e al centro storico con lenavette.5.000 veicoli significano anche20.000 ospiti, cifra in difetto inquanto non sono stati conteggia-ti i pullman, che in certi periodidella stagione invernale e nelmese di agosto raggiungonoCortina numerosi. Talvolta pres-so i parcheggi alla partenza degliimpianti di risalita se ne arrivanoa contare fino a 40 � 50.Non è detto che tutti vadano asciare, molti sosteranno nel cen-tro, per cui dato l�ingente afflus-so oltre ai residenti e ai proprie-tari di seconde case, si dovrà pro-cedere a gomitate come accadegià da ora durante le festività na-talizie e a ferragosto, quando èquasi impossibile, se non si è ar-mati di �santa pazienza� prende-re un caffè o fare la spesa in Co-operativa o al supermercato Kan-guro.Non avete mai pensato che la so-luzione migliore è rappresentatadalla FERROVIA con i carri � pi-scali per i tir e veicoli. Risolve-rebbe molti problemi per la via-bilità a Cortina e in Cadore lungola SS 51 di Alemagna? Dal costodi gran lunga inferiore a qualsia-si progetto ANAS e ad altre ipo-tesi di variante, la ferrovia nonsconvolgerebbe l�ambientequanto le predette opere ma si li-miterebbe ad una carreggiata,minimi ponti e gallerie.Si limiterebbe anche l�afflussopedonale, poiché anche quelloinquina e sporca e Cortina reste-rebbe un paese di montagna an-cora �vivibile�.Si limiterebbe anche l�accessoincondizionato al Parco Naturaled�Ampezzo, con danni incalcola-bili.C�è da tenere presente, inoltre,che anche i servizi sociali richie-dono un maggior impiego di per-sonale e quindi di spesa per le

casse comunali, che alla fine pa-gano i cittadini residenti.Maggiori oneri si devono preve-dere per assicurare il funziona-mento delle strutture sportive,per garantire la manutenzioneordinaria e straordinaria dell�il-luminazione e delle strade comu-nali, dell�acquedotto e della retefognaria, del depuratore, parchie giardini spesso oggetto di van-dalismi.Meditate � meditate!

Alfredo Spampani

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ANCORA LAMONDepositatosi un pò del polvero-ne sollevato dal recente referen-dum consultivo svoltosi nel co-mune di Lamon, mi permetto, daex candidato amministrativo eattivista politico fuori �patria�, difare qualche considerazione inmerito, anche partendo dal pre-supposto che l�iniziativa di quellarealtà è sovrapponibile ad altrecon simili velleità, e Cortina è si-curamente una di quelle, arche-tipo dei Comuni che all�insegnadel vecchio adagio che recita: �l�erba del vicino��, ambisce allatransumanza verso la targa au-tomobilistica (ora obsoleta) di BZal posto di BL.Tornando al risultato del Comu-ne in oggetto, peraltro più chescontato visto che l�ostacolo piùalto era il raggiungimento delquorum necessario, e chi si erarecato a votare, senza dubbioaveva nella mente il cambiamen-to e la percentuale bulgara deifavorevoli lo dimostra, bisognacomunque dare anche atto dellasensibilità civica di coloro chehanno espresso un parere sfavo-revole, consapevoli che era me-glio il voto che una più comodaastensione, pur sapendo di nonsalire sul carro dei vincitori; sem-pre ammesso che questo si ri-veli, nel futuro, una vittoria. Misi risponderà che peggio dicosì� ma c�è del tutto la co-scienza di e da che cosa sia com-posto il �peggio?� e la strada in-trapresa è di non ritorno, oppuresi salterà di qua e di là della retecome una pallina da ping-pong.Ammetto che il mio è un pen-siero all�estremo delle probabi-lità di avveramento.Riflettendoci, un po� di fastidio

mi ha preso nel costatare comequalche politico abbia forzata-mente voluto cavalcare la tigre,dando al voto un carattere giudi-cante come se il quesito referen-dario fosse stato impostato nonsulla volontà di migrare a favoredella provincia trentina, maespressione di contrarietà allaRegione Veneto, se non diretta-mente contro il suo �Governato-re�, come se le malattie di Lamonfossero calate direttamente dalleinefficienze di Venezia, che sicu-ramente non è del tutto incolpe-vole per le situazioni delle peri-ferie regionali di confine, ma daquesto a ciò che politicamente siè voluto evidenziare, ce ne pas-sa.Visto che ci siamo, parliamo giu-sto delle realtà di confine; rientranei parametri della logicità che ipromotori la consultazione si ri-tenevano, come comunità, vesti-ti degli umili panni di Ceneren-tola, confinata nell�ala estremadella casa, con una matrigna (Re-gione) disattenta e mal disposta,che ha occhi di riguardo per le fi-glie di primo letto, (proporzional-mente più vicine a Venezia) piùmeritevoli dei bocconi migliori elasciandole solo i resti del pran-zo. Un Comune, dunque, ai con-fini dell�Impero del Veneto, cheopta per il trasloco nel più appe-tibile ed intimo Regno della pro-vincia di Trento, rimanendo inogni caso, sempre ai confini, an-cora e sempre Cenerentola e noncertamente principessa se pur al-l�interno di un castello più ricca-mente ammobiliato, dove è en-trata non invitata anche se, si sup-pone, bene accetta. Il Primiero,anch�esso area di confine deltrentino, mugugna a sua volta perqualche motivo simile, e parzial-mente dipende per la sanità dallaUSL n° 2 feltrina, la quale ha qual-che problema di insolvenza daparte della Provincia Autonoma.Immaginabile la stessa sorte toc-chi anche Lamon, dipenderà an-che e ancora dalla USL veneta? osarà oggetto di trattamenti, pre-sunti, privilegiati di quella tren-tina?Allorquando una quindicina d�an-ni fa, si cominciava (da parte dimovimenti popolar-politico) aparlare di federalismo, autonomieo separatismo, alcuni elettibenpensanti erano pronti a strac-ciarsi le vesti come grandi sacer-doti come se i primi avessero be-stemmiato nel tempio, ora queglistessi, o i loro discepoli, se neriempiono la bocca, pronuncian-do fieramente perfino la parola,fino ieri tabù, secessionismo,dandone una connotazione alta-

mente positiva nel metterla in re-lazione alla fuga in avanti delquasi ex Comune del feltrino. (oPrimiero?) Rivisitazione e penti-mento, o semplicemente oppor-tunismo?Quanto queste situazioni possa-no rispecchiare similitudini intutte quelle realtà che si propon-gono per il salto �al di là�, è didifficile individuazione, ma ap-pellandomi ancora ad un adagioche recita: �Ogni medaglia ha unsuo rovescio�, per ora abbaglia ladoratura del suo dritto, ci augu-riamo sia proprio oro quello cheluccica, per il buon e miglior pro-seguo degli abitanti di Lamon, lacui esperienza sarà una lanternailluminatrice per chi vorrà seguirele sue orme.Volteggiano sempre sospese amonito sopra la mia mente, le pa-role che pronunciò un giornoJ.F.Kennedy: - Non chiederti sem-pre cosa lo Stato (Regione, Pro-vincia, Comune) può fare per te,ma qualche volta chiediti cosa tupuoi fare per lo Stato. (Comune,Provincia, Regione) � della serie:non tutto è dovuto, a volte esa-sperare i diritti non è producente.Nota conclusiva, ho avuto occa-sione di vedere la trasmissione diRAI 3 �Ballarò� del 22 novembreche aveva in collegamento conLamon, non ho gradito granchéla sufficienza con cui l�ex (di-menticato) presidente O. L. Scal-faro ha trattato l�argomento,guardandolo come fosse unasciocchezza partorita da un Si-moni (promotore del referendum)in vena di capriccio, così comenon m�è piaciuto l�atteggiamen-to di personaggi del comitato re-ferendario verso il Sindaco, nep-pure velatamente invitato ad ade-guarsi o dimettersi, (grossolana-mente espresso) credo che l�averottenuto una vittoria referenda-ria, seppur sull�onda dell�entu-siasmo, non dia alcun diritto dimettere in forse una figura isti-tuzionalmente eletta dai cittadi-ni; alla scadenza del mandato, chivuole si potrà presentare qualecandidato, e credo anche con ot-time possibilità, ma per ora cre-do opportuno che mantenga ilsuo già meritato e invidiabile po-sto.

Antonio Alberti CuciarinLa redazione ricorda a tutti iLettori l’indirizzo di postaelettronica a cui inviare com-menti, lettere ed opinioni:[email protected]@[email protected]@[email protected] ringrazia per la collabora-zione.

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1919191919Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

LA PAGINA IN LADINO: LA PAGINA IN LADINO: LA PAGINA IN LADINO: LA PAGINA IN LADINO: LA PAGINA IN LADINO: il perchè di una sceltail perchè di una sceltail perchè di una sceltail perchè di una sceltail perchè di una scelta

Si è discusso, in redazione,per quel confronto delleidee che è fondamento di

ogni stampa libera, e alla fineè prevalsa l’ipotesi affermativa.La pagina dunque ci sarà:l’Istitut Cultural Ladin “Cesade Jan”, comunicherà in ladi-no gli argomenti che lo riguar-dano in uno spazio autogesti-to del nostro giornale.Perché la discussione? C’era daun lato il timore di una inter-ferenza localistica nella lineaeditoriale, con una focalizza-zione poco compatibile con unfoglio presentatosi fin dallanascita anzitutto come unostrumento di informazione sul-

IL PENSIERODEL MESE

Nobile giovinezzaostinata e ribelle,nemica di ogni vile

incoerenza!Finisci quando impariil giuoco degli adulti.

r.p.

Disegno eseguito da Francesco Demenego(19862-1912), “autore di ammirati congegni perserrature e di lavori artistici in ferro battuto” (Fe-lice Mariotti), uno tra i capiscuola dell’artigia-nato ampezzano.

Da notare l’impostazione gotica e, al contempo,massiccio dell’edificio, che domina l’antica viaprincipale del paese.

r.p. .

LLLLL’ ’ ’ ’ ’ «««««ANCORAANCORAANCORAANCORAANCORA»»»»»NEL 1880NEL 1880NEL 1880NEL 1880NEL 1880

la vita amministrativa del pae-se.D’altra parte tra le voci di Cor-tina non poteva non trovareposto quella della “ladinità”,che rappresenta uno storicocoefficiente della identità cul-turale propria della gented’Ampezzo: e della cultura -come si sa - la lingua costitui-sce il più potente veicolo di con-servazione e di trasmissione.Perciò la pagina ladina del no-stro mensile ci sarà, dal prossi-mo numero. Essa può bene in-terpretarsi comeil riconoscimentodi una specificitàe un prezioso

contributo alla sua difesa, oggisoprattutto necessaria in tem-pi di omologazione dei valorie degli strumenti con cui co-municarli. In definitiva, nonuna riduzione, ma un amplia-mento del “campo visivo” delgiornale, ciò fatto avendo na-turalmente ben presente e vivoquello che in ogni caso resta pernoi preminente, ossia l’interes-se dei nostri lettori.

La Redazione

(VITA CULTURA ATTUALITA� DEL PAESE PIU� BELLO DEL MONDO)

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2020202020 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20Numero 20 gennaio 2006

Periodico di vita cittadina, cultura e attualitàDirettore Responsabile: Gianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniProprietà: Associazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico Cortina - Maion 146 - Corti-na d’Ampezzo (BL)Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004Stampa: Tipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse snc -Pian da Lago, 74 - Cortinad’Ampezzo (BL)Comitato di Redazione: Marina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoLorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Lorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Lorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Lorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Lorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Impaginazione: Carla PompaninCarla PompaninCarla PompaninCarla PompaninCarla PompaninContatti: [email protected]@[email protected]@[email protected]

cell. 339/6176147cell. 339/6176147cell. 339/6176147cell. 339/6176147cell. 339/6176147Internet: www.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comTesti di esclusiva proprietà - stampato su carta riciclata

a cura di Roberta Majoni

26-nov Il Sindaco di Cortina, Giacomo Giacobbi, chiarisce la motivazione per la qualenon intende partecipare alla tavola rotonda organizzata da un gruppo di venti cittadinicortinesi assistiti dalla società “Terra Srl “ in merito al tema viabilità. Giacobbi, che hapiena fiducia nel progetto Anas, non intende in alcun modo influenzare la scelta di coloroche prenderanno parte all’incontro.

27-nov Forti preoccupazioni per il futuro della sanità in Cadore sono emerse in PiazzaTiziano nel sit-in organizzato dal Comune di Pieve. All’ospedale cadorino infatti è statotolto il cardiologo fisso, sostituito sistematicamente dalla tecnologica telemedicina. Apartire dal Sindaco di Cortina Giacomo Giacobbi, intervenuto alla manifestazione, emergela consapevolezza che si tratta di un grave disservizio soprattutto in montagna dove latelemedicina resta inattuabile. Urge quindi trovare una soluzione confrontandosi diretta-mente, ed in tempi brevi, con la direzione dell’ Ulss di Belluno.

29-nov Due intense ore di discussione al Consiglio Comunale di Cortina in meritoall’ormai consueto problema viabilità. Le distanze che separano maggioranza ed opposi-zione non vengono accorciate in particolar modo sul nodo ambientale che resta la questio-ne più difficile da risolvere. Unica certezza comune rimane la necessità di trovare unasoluzione definitiva al serio problema del transito veicolare nel comprensorio ampezzano.Il Consiglio Comunale con 10 voti favorevoli, l’astensione del consigliere Micaela Maionie il voto contrario della minoranza approva il progetto di variante presentato dall’ANAS,richiedendo lo stralcio della galleria di Pierosà.

30-nov Novità a Cortina in merito alle abitazioni in diritto di superficie. Si è definitivamen-te giunti ad unanime approvazione del nuovo regolamento per l’assegnazione di porzionidi terreno a Zuel e Gilardon che verranno assegnate a nuclei familiari in possesso deirequisiti richiesti. Un notevole successo per il Sindaco di Cortina Giacobbi che ha ribaditol’importanza delle politiche in favore della casa.Ø Definitivo il calendario di eventi e manifestazioni a Cortina per il mese di dicem-bre. Ad inaugurarlo, dal 2 al 11 - anche per quest’anno - il grazioso mercatino natalizio alPalavolkswagen con i suoi stand variopinti. Sabato 17 ha avuto luogo il concerto pressola Chiesa Parrocchiale di tromba ed organo con Maurizio Salerno e Jonathan Pia, mentretorna dopo il grande successo estivo, il sestetto vocale M-Pact con il suo Vocal PopJazz, il 28 dicembre presso il Palavolkswagen. Imperdibile poi il tradizionale concerto diCapodanno, sempre al Palavolkswagen, in programma il 1 gennaio 2006 con l’orchestrafilarmonica di Stato di Romania con gli splendidi walzer di Strauss.Ø In occasione dei festeggiamenti per celebrare i 50 anni dei Giochi Olimpiciinvernali disputati a Cortina nel 1956 è stata inaugurata l‘8 dicembre presso il MunicipioVecchio una mostra interamente dedicata al grande evento storico svoltosi nel nostropaese. Un viaggio che trasporterà il visitatore a rivivere il fascino di un passato sportivoglorioso. Parte della mostra anche gli stand lungo corso Italia, presso i quali è possibilevedere i filmati originali di quei giorni di sport e celebrazioni.

4-dic Grande festa di compleanno a sorpresa per onorare gli 80 anni di Lino Lacedellipresso il ristorante “Brite de Lareto”. Per fare festa al loro amato Lino, si sono riuniti infattitutti gli Scoiattoli, capitanati da Stefano Dibona, che l’anno scorso presero parte allaspedizione K2 1954-2004. Nel corso della serata, in anteprima, è stato proiettato il film “K2L’Amico Ritrovato”, documentario ultimato da pochi giorni che, nell’emozione comune, hacoronato la serata.Ø L’Associazione Genitori di Cortina in collaborazione con l’Istituto ComprensivoStatale, organizza una raccolta fondi per realizzare un’aula di informatica con 12 stazionidi lavoro per gli alunni più una postazione per l’insegnante alla Scuola Elementare DucaD’Aosta. Il costo totale preventivato dell’opera ammonta a circa 23mila euro.

6-dic Comincia l’era contrassegnata dalla “Dolomiti Card” per il turismo in Cadore,Comelico ed Ampezzano. Da questo fine settimana infatti, scatta il lancio delle primeiniziative promozionali legate alla stagione ricettiva invernale proponendo pacchetti turisticisu misura per poter soddisfare le esigenze di ogni ospite del comprensorio dolomitico.

8-dic L’Associazione Cortina Turismo presieduta da Alberto De Stefani approva indefinitiva la proposta Anas in merito alla nuova viabilità. De Stefani dichiara la necessitàdi dare attuazione del progetto nel più breve tempo possibile, evidenziando la chiarasofferenza del settore turistico in merito al problema del traffico cittadino.Ø Dalla Regione Veneto verrà stanziato un contributo straordinario pari a 200milaeuro alla Gestione Impianti Sportivi di Cortina a sostegno delle celebrazioni del cinquan-tenario dei Giochi Olimpici. La somma, che non dovrebbe incontrare ostacoli in sede diapprovazione finanziaria, sarà erogata entro gennaio 2006 e verrà utilizzata per organiz-zare alcuni eventi e manifestazioni.

9-dic Cortina e Cadore si presentano ai paesi Baltici: in collaborazione con l’Enit diStoccolma e la Regione Veneto, il Consorzio Dolomiti Belluno organizza, in questi giorni,nell’area del Cadore e di Cortina un educational promozionale per agenti di viaggio egiornalisti dei tre paesi Baltici: Lituania, Lettonia ed Estonia.Ø Il Sindaco di Cortina Giacomo Giacobbi emette un’ordinanza che disciplina gliorari e le emissioni sonore degli esercizi pubblici con decorrenza 26 dicembre 2005. La

regolamentazione degli orari prevede tuttavia deroghe da valutare, per i gestori che motivati da certifica-zioni sull’impianto sonoro secondo norma, ne facciano richiesta al Comune tramite apposito modulo.

14-dic Si riunisce sabato mattina nelle sale della Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina l’assemblea deisostenitori della fondazione “Cortina d’Ampezzo per Anziani Onlus” per discutere quanto realizzato nelquinquennio trascorso. La presidente uscente Sandra Scarpa auspica che si riesca a realizzare nelprossimo futuro il sogno di creare un complesso di appartamenti indipendenti dove le persone anzianepotrebbero trasferirsi per trascorrere con maggior sollievo ed aiuto gli anni della terza età.

16-dic Cortina presto rivivrà l’emozione dei giochi olimpici invernali del 1956. È quanto promesso allapresentazione della settimana olimpica che tra il 23 ed il 29 gennaio si celebrerà nella regina delle Dolomiti.Il 26 gennaio infatti giungerà la fiamma olimpica a cinquant’anni esatti dall’apertura dei settimi giochidisputati sui campi di gara ampezzani. L’assetto urbano verrà riallestito per l’occasione cercando dirammentare il più possibile le glorie passate, avvalendosi anche di quattro schermi distribuiti lungo CorsoItalia che proietteranno una serie di filmati d’epoca e daranno l’opportunità di immergersi nelle atmosfere delpassato olimpico.

21-dic Presto Piazza Venezia avrà una tribuna idraulica a scomparsa davanti alla Conchiglia. È quantoconfermato ieri mattina in Consiglio Comunale e si tratterà di una struttura a sistema idraulico per un totaledi circa 150 posti a sedere. Qualora le sedute non servissero, si richiuderebbero e scomparirebbero sottole assi di legno già visibili dietro la Chiesa Parrocchiale.

22-dic Le Regole non aprono alle donne. Nella seduta straordinaria dell’Assemblea che prevedeva lariforma del Laudo, viene infatti bocciata la proposta di ammettere le donne, figlie di regolieri anche nonuniche eredi, primogeniti delle donne di famiglia regoliera che abbiano sposato un non regoliere e quanti purabitando nella conca ampezzana da molti anni, potevano avanzare richiesta.

27-dic Dalla Regione un contributo al Parco Dolomiti ampezzane. Un importo di circa 750mila euro èstato assegnato dalla Giunta Regionale ai gestori dei parchi per le spese di gestione, a saldo dell’esercizio2005. Alle Regole d’Ampezzo, ente gestore del Parco regionale delle Dolomiti ampezzane vanno 45.913euro.

29-dic Al culmine della capienza la Sala Cultura ospita un incontro pubblico dal titolo “Viabilità sosteni-bile in Valle d’Ampezzo”, presentato dalla giornalista Rosanna Raffaelli Ghedina. Tra i relatori il Soprain-tendente arch. Guglielmo Monti, che ha spiegato il parere redatto sul progetto dell’Anas dalla Soprintenden-za. Agli organizzatori il merito di essere riusciti ad avere presente sul tavolo del dibattito anche il Sindaco- avv. Giacomo Giacobbi. Unico neo: dato il protrarsi degli interventi, al pubblico presente in sala non èstato possibile partecipare al dibattito previsto a conclusione.

ESPROPRI

20-dic Attacco all’Amministrazione Comunale di Cortina d’Am-pezzo da parte del consigliere di minoranza Stefano Verocai checolpevolizza l’esproprio di terreni appartenenti a cittadini ampezzaniin località Pecol a favore delle seconde case per una chiara specu-lazione edilizia. Non si tratta infatti di un’operazione attuata per inte-resse pubblico, unica formula in favore della quale è permesso que-sto tipo di pratica, ma, stando a quanto dichiara Verocai, di un usoscorretto del piano integrato di recupero urbanistico edilizio ed am-bientale.