Voci di Cortina - Gennaio 2005

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Direttore Responsabile: Gianni Milani Proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004 Stampa: Tipografia Printhouse snc Euro 1,40 3-5 6 7-9 12 10 Quali sono gli obiettivi del Comune L’intervista a Enrico Valle BILANCIO COMUNALE FRA LUCI E OMBRE Centro cittadino e sala congressi il fiore all’occhiello. Edilizia scolastica e politiche sociali in paziente attesa. Stadio e sport - al solito - assi pigliatutto di Edoardo Pompanin Periodico di vita cittadina, cultura e attualità Anno I numero 8 gennaio 2005 Per l’edilizia al via i PIRUEA La vendita del negozio Bredo Restaurata la Pala di S. Floriano DOPO IL NATALE, UN FUTURO L ’ottimista? Uno per il quale il nostro è il mi- gliore dei mondi possi- bili: il pessimista teme che sia vero. Arguzie di una volta, paure di sempre, il piccolo viatico di un sorriso per l’anno che comin- cia sotto oscuri presagi. Tra l’apocalisse di Oriana Fal- laci e la TV dei famosi, tra il terrorismo e gli stenti di una vita via via più insicura e pre- occupata, una società ferita I l calendario impone di parlare del bilancio co- munale. Per i non addetti ai lavori è un argomento indigesto. D’altra parte, la valutazione dei do- cumenti di bilancio è la stra- da più sicura per giudicare con dati concreti l’attività del- la pubblica amministrazione. Una lettura coordinata dei conti comunali permette di esprimere alcune riflessioni, magari controcorrente. Sono tre le considerazioni: 1. il Comune di Cortina è ric- AMARCORD . . . di quando 10 anni fa è stato smantellato il Consorzio per lo Sviluppo Turistico. E delle cose pregevoli che aveva fatto. di Gianni Milani co di risorse e dispone di ampi margini – anche futuri - per sviluppare una politica di ser- vizio alla popolazione; 2. il problema del Comune non è la scarsa disponibilità di capitali da investire, ma è la difficoltà di rispettare i pro- grammi delle opere pubbliche che si propone; 3. le risorse comunali discre- zionali sono concentrate in pochi settori, e questo accade già da molti anni. Ciò va a sca- pito della varietà degli inter- venti e privilegia un limitato campo sociale di azione. CONTINUA A PAG. 3 CONTINUA A PAG. 2 A l grido “prima la commercializzazio- ne e poi la promozio- ne” in questi stessi giorni, die- ci anni orsono, veniva sman- tellato il COSVIT, ovvero il Consorzio per lo Sviluppo Tu- ristico di Cortina. Fu una scelta, detto a posterio- ri, errata, perché la cosiddetta “commercializzazione” attua- di Ennio Rossignoli ta attraverso l’acquisizione del- la gestione dell’Ufficio Cit di Cortina non funzionò mai, causando deficit che ancora oggi non sono stati estinti. Durante gli anni che vanno dal luglio 1986 alla fine del 1994 furono realizzate ini- CONTINUA A PAG. 2 continua a celebrare stanca- mente i suoi riti: si ride anco- ra, ma mentre si ride - come diceva Kafka - si pensa che c’è sempre tempo per la serietà. Ora quel tempo è arrivato, l’anima del mondo si è incu- pita perché ha perso il futuro, quanto meno la capacità di di- segnarne i volti, di progettar- ne i movimenti. La tecnologia ha soppiantato la filosofia, un universo di Inchiostro spiritoso

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Anno II numero 8 gennaio 2005

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Page 1: Voci di Cortina - Gennaio 2005

Direttore Responsabile: Gianni MilaniProprietà: Associazione Comitato Civico Cortina

Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004Stampa: Tipografia Printhouse snc

Euro 1,40

3-5 6 7-9 12 10

Quali sono gliobiettivi del Comune

L’intervista aEnrico Valle

BILANCIO COMUNALE FRA LUCI E OMBRECentro cittadino e sala congressi il fiore all’occhiello.Edilizia scolastica e politiche sociali in paziente attesa.Stadio e sport - al solito - assi pigliatuttodi Edoardo Pompanin

Periodico di vita cittadina, cultura e attualità Anno I numero 8 gennaio 2005

Per l’ediliziaal via i PIRUEA

La vendita delnegozio Bredo

Restauratala Pala di S. Floriano

DOPO IL NATALE,UN FUTURO

L’ottimista? Uno per ilquale il nostro è il mi-gliore dei mondi possi-

bili: il pessimista teme che siavero.Arguzie di una volta, paure disempre, il piccolo viatico di unsorriso per l’anno che comin-cia sotto oscuri presagi.Tra l’apocalisse di Oriana Fal-laci e la TV dei famosi, tra ilterrorismo e gli stenti di unavita via via più insicura e pre-occupata, una società ferita

Il calendario impone diparlare del bi lancio co-m u n a l e .

Per i non addetti ai lavori è unargomento indigesto. D’altraparte, la valutazione dei do-cumenti di bilancio è la stra-da più sicura per giudicarecon dati concreti l’attività del-la pubblica amministrazione.Una lettura coordinata deiconti comunali permette diesprimere alcune riflessioni,magari controcorrente.

Sono tre le considerazioni:1. il Comune di Cortina è ric-

A M A R C O R D. . . di quando 10 anni fa è stato smantellatoil Consorzio per lo Sviluppo Turistico.E delle cose pregevoli che aveva fatto.

di Gianni Milani

co di risorse e dispone di ampimargini – anche futuri - persviluppare una politica di ser-vizio alla popolazione;2. il problema del Comunenon è la scarsa disponibilità dicapitali da investire, ma è ladifficoltà di rispettare i pro-grammi delle opere pubblicheche si propone;3. le risorse comunali discre-zionali sono concentrate inpochi settori, e questo accadegià da molti anni. Ciò va a sca-pito della varietà degli inter-venti e privilegia un limitatocampo sociale di azione.

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Al grido “prima la

c o m m e r c i a l i z z a z i o -ne e poi la promozio-

ne” in questi stessi giorni, die-ci anni orsono, veniva sman-tellato il COSVIT, ovvero ilConsorzio per lo Sviluppo Tu-ristico di Cortina.Fu una scelta, detto a posterio-ri, errata, perché la cosiddetta“commercializzazione” attua-

di Ennio Rossignoli

ta attraverso l’acquisizione del-la gestione dell’Ufficio Cit diCortina non funzionò mai,causando deficit che ancoraoggi non sono stati estinti.

Durante gl i anni che vannodal luglio 1986 alla fine del1994 furono realizzate ini-

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continua a celebrare stanca-mente i suoi riti: si ride anco-ra, ma mentre si ride - comediceva Kafka - si pensa che c’èsempre tempo per la serietà.Ora quel tempo è arrivato,l’anima del mondo si è incu-pita perché ha perso il futuro,quanto meno la capacità di di-segnarne i volti, di progettar-ne i movimenti.La tecnologia ha soppiantatola filosofia, un universo di

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2 Voci di Cortina Numero 8 gennaio 2005

A M A R C O R DCONTINUA DA PAG. 1

DOPO IL NATALE, UN FUTURO

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ziative assolutamente straor-dinar ie .

Ne elenco alcune:

1987 - Nasce Cortina Magazi-ne, un successo editoriale ecce-zionale dimostrato dalle130.000 copie di tiratura all’an-no. La rivista era inviata in 40paesi del mondo;

1988 - Assieme all’ufficio turi-stico di Lienz parte la “Vierla-enderloipe”, la pista di fondoche univa Cortina a Villach.Nello stesso anno si disputa laprima di 5 edizioni della “Clas-sic Marathon” - dal Tower Bri-dge di Londra a Cortina - conla BBC al seguito;

1989 – La National Geographicallestisce una mostra per cele-brare il proprio centesimo an-niversario. Vengono scelte 64foto selezionate tra alcuni mi-lioni. Tra queste ve n’è una scat-

tata a Cortina nel1945. Proprio questafoto viene scelta dallaNational per la coper-tina del depliant pro-mozionale negli USA.

Un depliant che arriva a Corti-na: subito ci si attiva per averela mostra qui. E per la primavolta nella storia, la NationalGeographic concede una suamostra all’estero.In agosto del 1989 viene ospi-tata nella Ciasa de Ra Regolese visitata da oltre diecimila per-sone .

1989 - Ortisei, senza neve, deverinunciare alla sua discesa libe-ra. In poche ore viene decisa lacandidatura al recupero dellagara. La FIS dà l’OK e fummopremiati con la prima vittoriain Coppa del Mondo di KristianGhedina che nei due anni suc-cessivi portò sul casco il nomedi Cortina.

1990 - Dopo innumerevoli in-terventi ai vertici della Compa-gnia di Bandiera, in gennaiol’Alitalia decide di sperimenta-re un servizio navette dallaMalpensa a Venezia. Risolve un

problema che ci stava alienan-do dal mercato dello sci ameri-cano, perché fino all’inverno1989 i clienti che sbarcavanoalla Malpensa, dopo innumere-voli ore di volo, dovevano far-ne almeno altre 5 (nebbia per-mettendo) in bus per arrivare aCortina. Da allora gennaio nonè più un mese “morto”.

1990 - Nasce “Best of the Alps”,una straordinaria associazionetra le storiche stazioni turistichedell’Arco Alpino: Chamonix,Cortina, Davos, Garmisch,Grindelwald, Kitzbuehel, Lech,Seefeld, St. Anton, St. Moritz,Zermatt .

1991 - Stallone viene a Cortinae decide di filmare qui il famo-so “Cliffhanger”.

1992 - Stallone arriva il gior-no di Pasqua e Cortina si fer-ma: migliaia di fans lo voglio-no vedere. Viene festeggiato inMunicipio e il Cosvit gli regalauna maglia del Polo Club Cor-tina, con la speranza di vede-re Rambo - un giorno - giocarea Misurina.Nello stesso anno la RAI pro-

pone al Cosvit l’installazione diun punto di riversamento perconsentire a tutte le troupe dinon dovere andare a Veneziaper inviare i servizi. Nel solomese di agosto di quell’anno lepresenze di Cortina nei servizitelevisivi dei tre TG RAI furonouna sessantina. Mai Cortinaebbe tale e tanta presenza invideo, perché anche Canale 5aveva suoi inviati qui.

1993 - Cortina ospita la secon-da edizione della Porsche Para-de, manifestazione organizza-ta dalla Casa di Stoccarda. Ol-tre 300 auto provenienti da tut-to il mondo.

In questi anni si seminò ovun-que e si aprirono nuovi merca-ti; il Giappone - ad esempio -che tutt’oggi permette a moltialberghi di allargare la stagio-ne estiva.

Veri miracoli considerati i fi-nanziamenti .

Auguri di Buon anno a tutti.

Il direttoreGianni Milani

mezzi al posto della riflessio-ne sui fini: oggi si “fa” e non si“pensa”, soprattutto si ritieneinutile farlo: così lo sconvolgi-

mento dei valori ha lasciato lecoscienze ad annaspare nelvuoto delle vecchie certezze edelle nuove precarietà.

Certo, le scadenze della tradi-zione sono rispettate, resistono

le nicchie dei sentimenti,i l Natale anzitutto, sim-bolo di una pace che gliuomini invocano e nonsanno trovare. Ci sonostati Natali poveri, Natalidi guerra, vissuti con ilcuore stretto e il buio den-tro le case; poi sono ve-nuti i Natali della sborniaconsumista, i moderniSaturnali che - come gliantichi - lasciavano die-tro di sé la stanchezzadegli eccessi. E tuttavia

sempre da quella stalla di Pa-lestina è giunto un messaggiodi speranza, l’avvertimento diuna possibilità di salvezza perl’uomo angustiato e colpevole.E’ accaduto anche stavolta,anche qui: abbiamo visto gen-te felice, o che credeva di es-serlo, affollare le piste dello scie gli alberghi, esibire eleganzenei luoghi dell ’alta e bassamondanità; una Cortina scin-tillante in cui dimenticare perqualche attimo le pene dell’abi-tudine, ma non la parola del-l ’amore.

E così un altro anno si è con-cluso nella festa che l’incante-vole conca d’Ampezzo propi-zia inevitabilmente nei cuori enei pensieri di chi la contem-

pla: un’offerta di spensieratez-za, privilegio di questo piccolopaese di montagna che si tra-sforma d’un tratto in una cittàdel benessere della mente e del-l ’anima.

Può bastare a sciogliere le neb-bie grevi del tempo che verrà?Certamente no, perché troppesono le incognite che pesano sudi esso: e tuttavia sarà valso al-meno a portare il sollievo, purbreve, di una fiducia ritrovata,quella che nonostante tutto siaancora possibile attraversare lavita con il passo della serenitàe della gioia.

Forse quel l ’o t t imis ta d i pr i -ma non aveva in fondo tutt ii torti!

Ennio Rossignoli

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3Voci di CortinaNumero 8 gennaio 2005

BILANCIO COMUNALE FRA LUCI E OMBRE

pubblicitàartigiani

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fatto nel 2004 da fare nel 2005

illuminazione pubblica a Chiave 265

asfaltatura strade 660

parcheggio Cademai 1.340

Ponte sul Boite a Fiames 130

Accesso cimitero 25

Fogna via Faloria 439

sistemazione rii 150

progetto manutenzione municipio 30

manutenzione scuole 1.081

manutenzione municipio nuovo 500

strada Pian da lago 150

illuminazione edifici storici Corso Italia (I°) 203

illuminazione corso Italia 500

adeguamento Stadio OIimpico del ghiaccio 6.000

pavimentazione corso Italia (II°) 600

manutenzione municipio vecchio 500

(in migliaia) 3.039 9.534

OPERE PUBBLICHE

UN COMUNE RICCO

Il Comune ha un buon livellodi entrate. Le risorse sono perlo più costituite dall’ImpostaComunale sugli Immobili.L’Ici copre il 65% della spesacorrente.Questa imposta ha il grandevantaggio di non essere sogget-ta al continuo stillicidio dei ta-gli dei famosi “trasferimenti sta-tali”, vale a dire dei soldi che loStato gira ai Comuni. Cortinaha ricevuto nel 2003 solo146mila euro in trasferimentistatali, contro i 991mila del2 0 0 2 .Dunque dipendiamo poco daRoma e molto dall’Ici.Buone prospettive allora; labase imponibile dell’Ici futura èdestinata a crescere, anche sen-za penalizzare i residenti. Infat-ti sono in arrivo diverse secon-de case (a tassazione piena), èquasi certa la revisione degliestimi (almeno per sistemare lesituazioni anomale), ci sono lenuove unità abitative dichiara-te con il condono edilizio, c’èun’ottima attività degli ufficiper recuperare le situazioni dievasione e di elusione.Osserviamo che nel 2002 l’Iciammontava a 8.409.379 euro enel 2003 era a 9.167.660 euro,un +9% nonostante minimevariazioni di aliquote.

Sul fronte delle spese va dettoche i servizi pubblici sono adoggi in larga misura compensatidalle tariffe pagate dai cittadi-ni: la casa di riposo ha i costicoperti all’88%; l’acquedotto èal 78%, la nettezza urbana al70% e le fognature sono addi-rittura in surplus di 220.000euro.La spesa corrente è inoltre pocovincolata. Questo significa chegli amministratori hanno undiscreto margine di libertà perimpostare nel medio termineuna propria politica di assegna-zione delle risorse, senza gravivincoli .La somma delle spese per il per-

sonale e delle rate dei mutui dapagare ammontano al 36% del-le entrate correnti. In pratica èda sfatare – se mai è esistito – ilmito di una pesante spesa cor-rente dovuta ai costi per il per-sonale impiegato dal Comune.I 114 dipendenti sono costatinel 2003 l’importo di 3.458.478euro, il 21 % delle entrate cor-renti .

Il Comune è poi – non dimenti-chiamolo – un possidente coifiocchi.Il discorso delle proprietà co-munali è balzato agli onori del-la cronaca con la vendita di Bre-do. Accenniamo solo che la sti-ma di ricavo iscritta in bilancio2003 dal comune era di2.500.000 euro; l’incasso effet-tivo di 3.600.000 euro superadel 44 % quanto preventivato.Con questi soldi il Comune hacoperto diversi investimenti,senza intaccare i margini percontrarre ulteriori mutui nelfuturo.La vendita “delle meraviglie”ha ricordato a tutti che i cespi-ti comunali si rivalutano con imedesimi tassi di crescita delmercato immobiliare locale.Di conseguenza potrebbero ri-valutarsi anche le rese del pa-trimonio - senza bisogno di li-quidare i l capitale – almenocosì spera il cittadino contri-buente.Scrivono i Revisori contabili nelrendiconto 2003 a propositodei «proventi dei beni dell’en-te»: “I proventi non sono ade-guati al la realtà immobiliarelocale”.

RINVIO DEGLII N V E S T I M E N T I

Nel bilancio 2004 si ricaveran-no più di 160.000 euro di inte-ressi… attivi.Sembra paradossale.Ci sono più di 23.000.0000 dieuro di debiti (2003) ma stimia-mo in circa 8.000.000 di euro isoldi che nel 2004 sono “avan-zati” come fondo cassa. Ci pos-sono stare gli intoppi tecnici,ma l’importo resta notevole.Andiamo oltre.

Nel 2004 furono “finanziate”nel bilancio numerose operepubbliche. Però in corso d’annomolte sono state rinviate al 2005:

1) la manutenzione straordina-ria del municipio per 500.000euro;2) la manutenzione straordina-ria delle scuole elementari per500.000 euro;3) la manutenzione straordina-ria della strada di Pian da Lagoper 150.000 euro;4) l’illuminazione di Corso Ita-lia (stralcio) per 470.000 euro;5) l’adeguamento dello Stadiodel ghiaccio per 4.730.000 euro.

Tante altre cose sono state in-vece portate avanti: la sistema-zione delle strade, la pavimen-tazione di piazza Venezia, ilparcheggio per il Cademai, lasala congressi a Pontechiesa.In questa sede intendiamo solopuntualizzare come gli equili-bri di bilancio fossero garantitianche con un programma diopere pubbliche assai corposo.Dunque nel prossimo futuronon ci saranno problemi di “sol-d i ” …Resta incomprensibile perchégià a metà esercizio (in fase diricognizione) non si sia fattocenno alle difficoltà di apriretaluni cantieri (Stadio in pri-mis). Tirando le somme a fine

anno, si è dovuto prendernecomunque atto.

C O N C E N T R A Z I O N ESU POCHE OPERE

L’Amministrazione Comuna-le ama lo sport.Sia nelle spese correnti che inquelle d’investimento, l ’ indi-rizzo è di non lesinare sui mez-zi per garantire i l funziona-mento degli impianti sportivie per sistemare lo Stadio Olim-pico.

L’impegno di investire sullo

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4 Voci di Cortina Numero 8 gennaio 2005

Cortina Italia

- % "spese investimento" rispetto a "spese generali" 36% 37%

- % "rimborso prestiti" rispetto a "spese generali" 5% 7%

Cortina Nord-Est

- % "spese personale" rispetto a "spese correnti" 27% 32%

- % "acquisti beni e servizi" rispetto a "spese correnti" 48% 44%

- % "altre spese" rispetto a "spese correnti" 25% 24%

Cortina Veneto

- % "entrate tributarie" rispetto a "entrate correnti" 64% 54% autonomia impositiva = migliore

- % "entrate trib. + extratrib." rispetto a "entrate correnti" 87% 76% autonomia finanziaria = migliore

- % "contributi e trasf. Statali" rispetto a "entrate correnti" 13% 17% dipendenza erariale = migliore

- % "spese personale + rimb. Prestiti" rispetto a "entrate correnti" 34% 36% rigidità strutturale = migliore

- % "spese personale" rispetto a "entrate correnti" 22% 27% incidenza personale = migliore

dati 2002fonte: istat e rendiconto organo di revisione comune cortina

Indicatori di CORTINA a confronto con …

Entrate tributarie 11.755 9.168 ici

1.350 tassa rifiuti

1.237 altre

Trasferimenti 1.296 146 da Stato

1.065 da Regione (di cui 654 per casa riposo)

84 altre

Entrate extratributarie 3.478 2.331 da Servizi pubblici

760 da proventi dei beni comunali

387 altro

Entrate da trasferimenti conto capitale 6.070Entrate da prestiti 1.339Entrate da servizi per conto terzi 970TOTALE ENTRATE 24.908

Spese correnti 14.005 3.458 personale

595 acquisto beni

5.444 prestazione servizi

2.998 trasferimenti

1.227 interessi passivi

246 imposte e tasse

37 altroSpese in conto capitale 8.473

Rimborso prestiti 1.227Spese per servizi per conto terzi 970TOTALE USCITE 24.675

Avanzo gestione di competenza 233Avanzo di amministrazione complessivo 1.463( in mig l ia ia)

BILANCIO COMUNALE CORTINA 2003

E

N

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E

Stadio è nato nella notte dei tem-pi e ormai l’attuale amministra-zione è intransigente sul pun-to. Sta di fatto che nel 2005 tro-viamo stanziati 6 .000.000 dieuro per le opere di funziona-l izzazione .

Con importi e impegni tecnicidi tale fatta – portati poi da unbilancio all’altro – rimane pocospazio per altri lavori.

Intanto in tempi strettissimi èarrivata al tetto la costruzio-ne della sala congressi a Pon-techiesa: è consolante consta-tare che con i presupposti cor-retti e una linearità di condot-ta i l Comune ha davvero lecompetenze, le qualità e le ri-sorse per realizzare opere im-portant i .

Edoardo Pompanin

Stadio del Ghiaccio (solo deficit Gis) 40,00€ per abitante

Piscina (solo deficit Gis) 25,00€ per abitante

Pista da Bob (solo deficit Gis) 39,00€ per abitante

Istruzione pubblica 45,00€ per abitante

(scuole elementari, medie, superiori,

assistenza, refezione, trasporto, altro)

Asili nido, servizi per l'infanzia 12,00€ per abitante

e per i minori

ALCUNI INDICATORI PER DESTINAZIONE DI SPESA nel 2003

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5Voci di CortinaNumero 8 gennaio 2005

CONSIDERAZIONI DEI PROTAGONISTISULL’ATTIVITÀ COMUNALE DEL 2004

Giacomo GiacobbiGiacomo Giacobbi(Sindaco)(Sindaco)

La nostra è un’amministrazio-ne che per scelta vuole porta-re a compimento gli indirizziper i quali ha richiesto e otte-nuto il voto.E’ sotto gli occhi di tutti la fun-zionalità dello Stadio e comeattiva l’economia. Cortina hanecessità di strutture.E’ buona norma che quello chenon si è compiuto nel 2004,proseguirlo nel 2005.

Gianpietro GhedinaGianpietro Ghedina(Assessore al bilancio)(Assessore al bilancio)

Nel bilancio abbiamo varia-to la forma delle fonti di fi-nanziamento: dai mutui aimezzi propri (incasso dellavendita di Bredo, ndr). Cisaranno meno interessi chegravano sul bilancio comu-nale.Le opere sono slittate al2005 non per incompatibi-lità finanziaria.

Gianfrancesco DemenegoGianfrancesco Demenego(minoranza)(minoranza)

L’amministrazione continua adavere sprechi, spese inutili efuori luogo.Inoltre, molti interventi sonostati girati dal 2004 al 2005,come la sistemazione dellescuole.

Paolo FranceschiPaolo Franceschi(Assessore esterno all’urbanistica)(Assessore esterno all’urbanistica)

(29 novembre 2004): In progetto c’è anche la possibi-lità di costruire la piscina presso lo Stadio. Da discu-tere.Va però poi vista la destinazione della piscina diGuargné e il costo del rifacimento del suo tetto.(l’anno prima: 29 settembre 2003): La Coni Servizi spaha invitato il Comune a decidere …. Fra breve ci sarà ilpassaggio di proprietà dello Stadio a titolo gratuito alComune.

Michele MasiniMichele Masini(minoranza)(minoranza)

Nell’assestamento di bilancio sono stati spazzati via 15 miliardi di lire diopere pubbliche.Si avvicina il momento … delle scelte drastiche: di andare a rivederecerte scelte che sono in inerte continuità con la precedente amministra-zione.Occorre rivisitare le opere pubbliche.Gli equilibri di bilancio sono in difficoltà per i troppi mutui.C’è uno sperpero senza fine per lo Stadio del ghiaccio.Si proclamano grandi opere che poi a fine anno si stralciano.Nel 2005 ci sono 6.000.000 di euro per lo Stadio: costi pazzeschi e annidi accanimento. E’ opportuno fermarsi, azzerare e riprogettare; ad esem-pio prevedendo la piscina.Il Cademai: 11 miliardi di lire più 2 miliardi e 600 milioni per il par-cheggio: andava buttata giù la struttura.

Stefano VerocaiStefano Verocai(minoranza)(minoranza)

E’ un problema importantela situazione delle scuole,obsolete e vetuste.

Corso Italia, 197Cortina Ampezzo (BL)

tel. 0436 800000

Pagine a cura di Edoardo Pompanin

Page 6: Voci di Cortina - Gennaio 2005

6 Voci di Cortina Numero 8 gennaio 2005

L ’ I N T E R V I S T A . . .

nome:ENRICO VALLE 

età’:57 ANNI

titolo di studio:MAESTRO D’ARTE

incarico:PRESIDENTE ASSOCIAZIONE

PERMANENTE COPPA DEL MONDOaltri ruoli:

VICE PRESIDENTE F.I.S.I, PRESIDENTECOMMISSIONE D’APPELLO F.I.S.

hobby e passioni:LA FEDERAZIONE DELLO SCI

sport:SCI, NUOTO, TENNIS

libro sul comodino:IL CODICE DA VINCI di Dan Brown

ultimo film:IL GLADIATORE

COPPA DEL MONDO

DI SCI FEMMINILE 2005

PROGRAMMA GARE

Mercoledì 12 gennaio - ore 10.45

1° SuperG

Venerdì 14 gennaio - ore 10.30

2° SuperG

Sabato 15 gennaio - ore 10.30

1° Discesa

Domenica 16 gennaio - ore 10.45

2° Discesa

. . . . . . AL PRESIDENTISSIMO, PARLANDO

DI COPPA DEL MONDO E ALTRO . . .di Giorgio Torri

Via Bepin 6 - CortinaVia Bepin 6 - Cortinatel 0436 862462tel 0436 862462

Il grande Barnum dello sci inrosa ancora una volta a Corti-na, la tredicesima. L’Olimpiadelle Tofane, una delle piste piùbelle e tecniche, farà il giro delmondo, assieme agli incompa-rabili colori della Conca: il tut-to con l’abituale beneplacitodell’Addetto al tempo, che giàha strizzato l’occhiolino con lacopiosa nevicata natalizia. Masarà soprattutto l’ennesima ericonosciuta dimostrazione dipartecipe, qualificata efficienzaorganizzativa di un paese e,soprattutto, di quell’Associa-zione Permanente per la Cop-pa del Mondo che fa capo aEnrico Valle. Fisico asciutto diragazzino, di sportivo senzascorie da palestra, sguardo fer-mo sull’interlocutore, il presi-dentissimo parla con la sicuracompetenza di tanti anni d’im-pegno e di riscontri positivi:prospettive, problemi e soprat-tutto novità già per i quattroappuntamenti che dal 12 al 16

gennaio faranno di Cortina lacapitale dello sci.

Partiamo proprio dalle novità

La pista è stata allungata di almeno8-10 sec., grazie allo spostamentodella partenza ai 2.348 metri dellelibere maschili. Tanti i miglioramen-ti tecnici, ma soprattutto legati al-l’incolumità delle atlete, che fannodell’Olimpia uno dei tracciati ago-nistici più spettacolari e sicuri almondo.Associazione Permanente fa pensa-

re che..Non chiudiamo mai: dall’autunnoin poi ci troviamo tutti i giorni;d’estate un paio di volte la settima-n a .Diamo un po’ di…numeri dell’orga-nizzazione

Un consiglio di 15 persone, un co-mitato organizzatore di 20, un grup-po di collaboratori tra pista, salastampa e altro di circa 70.E di…cifre per allestimento

Quest’anno siamo a 1.350.000 euroAttinti da?

Sponsor, diritt i televisivi e com-mercial i

E il Comune come

vi sostiene?Con la massimadisponibilità dellaG.I.S. nel montarele nostre tribune ele postazioni tele-visive per cronistie telecamere.Già, la coperturatelevisiva?

Gare in diretta, cheunite ad altre regi-

strazioni fanno circa 200 ore di tra-smissione.Che valgono più di qualsiasi dépliantpubblicitario! Due Super G e due li-

bere: niente Gigante?No. La nostra pista è talmente tecni-ca che qui si preferisce recuperare lediscipline veloci, cosa che non è allaportata di tutti, diversamente dalGigante.La Coppa al femminile è un classico

per l’immagine di Cortina, ma anche

festa internazionale di gioventù, oc-casione per selezioni nazionali, rifi-

nitura in vista degli imminenti Mon-diali, passerella di campionesse, di

figure emergenti, di speranze. Ma ri-

vedremo mai gli uomini?Non esistono week-end liberi perpoter chiedere una gara maschile echi l’ha se la tiene ben stretta. Do-vrebbe verificarsi una coincidenza eCortina essere lì, subito pronta a ri-chiederla, senza dimenticare unaconcorrenza altrettanto agguerrita.A proposito di Mondiali: Cortina can-

didata per il 2013?

Sì, e la richiesta dovrà essere presen-tata entro il 2008.E che dice agli scettici?Che un Mondiale rappresenta unagrande opportunità per sistemareimpianti di risalita, piste, parcheg-gi, tutto coi soldi dello Stato. Gliesempi di Bormio, Sestrière e ValGardena parlano da sé.Aleggiano anche nell’ambiente dello

sci venti di federalismo. Che ne pen-sa il vicepresidente della FISI di una

nazionale dell’Alto Adige?E’ una provocazione di Durnwalderverso chi aveva promesso alla Fede-razione soldi che non sono arrivati.

Non è un’eventualità impossibile:dovesse verificarsi, la FISI si trove-rebbe con le nazionali snaturate,specie in slittino, sci alpino e bia-thlon composte quasi esclusivamen-te da altoatesini.Ennesimo segnale di una certa crisiche investe lo sci in generale. Anche

il livello del seguito non è quello diun recente passato. In televisione,

poi, sembra è diventato uno sport di

nicchia.Questione anche di palinsesti. E’più facile trasmettere un qualsiasiavvenimento sportivo coi suoi tem-pi scanditi che una gara di sci vin-colata spesso alle condizioni mete-orologiche e, quindi, a spostamentid’orario, se non a rinvii. In Germa-nia, ad esempio, si vede solo bia-thlon e salto dal trampolino, puressendoci fior d’atleti in tutte lespecialità. Comunque, è indubbioche lo sci alpino oggi fatica ad emer-gere, a trovare visibilità.Prendete esempio dal calcio! Met-

tete in uno studio TV un moderato-re-aizzatore, possibilmente dalla

chioma posticcia e luminescente,

qualche parodia di giornalista conriserve di fiato da far vergognare

Pavarotti, a ringhiare del racketdella sciolina, della sudditanza psi-

cologica dei cronometristi, dei gio-

chi di potere in Federazione o…delflirt segreto tra Montezemolo e la

Kostner e il gioco è fatto! Provoca-zione?

(Sorride) Fino a un certo punto! Stia-mo cercando, come FISI, di inventa-re qualcosa per pubblicizzare lo sci,per vivacizzargli intorno interesse.Un interesse che oggi si limita al-l’area della cerchia alpina, a diffe-renza del calcio, che, comunque, stapure stufando.Manca forse il personaggio?Può essere, ma a differenza dei tem-pi di Compagnoni e Tomba, oggi c’èla squadra .

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7Voci di CortinaNumero 8 gennaio 2005

L’EDILIZIA, CROCE E DELIZIA A CORTINADove la legge del mercato ha trasformato le norme per lacostruzione dell’abitazione, bene primo di una comunità,in regole per evitare le speculazionidi Carla Pompanin

È difficile affrontare iltema dell’edilizia a Cortina. I termini comuni a

gran parte del mondo, qui sonoinfatti stravolti dalle leggi delmercato, che hanno decretatoche a Cortina il mattone nonserve a costruire case ed infra-strutture per i suoi abitanti, ben-sì diventa uno strumento di in-vestimento per coloro che,avendo liquidità, preferisconol’investimento immobiliare aquello finanziario attraverso leb a n c h e .E’ così che, con la complicitàdella comunità (più o menoconsapevole di questo proces-so), un appartamento a Corti-na non è più solou n ’ a b i t a z i o n e ,ma diventa in-nanzitutto ungruzzoletto daparte , un asse-gno spendibileche i l più dellevolte aumentac o n s i d e r e v o l -mente di valore,si trasforma in merce di scam-bio e garanzia. Coloro i qualiavrebbero bisogno di quei mat-toni per continuare a popolarela valle, sede di queste grandifortune, rimangono fuori dalgioco e stanno a guardare.L’amministrazione comunaleha in mano le regole del gioco,il PRG, ma tanti e tali sono i vin-coli già creati, le regole già in-frante, i casi già accaduti, lecause già perse che fissare nuo-ve regole del gioco diventa qua-si impossibile anche perchénon è facile trovare un altrocampo da gioco simile, da cuitrarre insegnamenti, esperien-ze ed ispirazione. E ancora piùdifficile è sapere di dover risol-vere il problema dell’abitazio-ne per i residenti, ragionandocon la logica di evitare invecela speculazione edilizia.

Queste premesse e molte altre,ancor più complesse, fanno in-tuire con quale stato d’animoun Consiglio Comunale possaaffrontare la discussione diquesti temi. Ed infatti ben duesedute successive, con molteore di commissioni consiliarialle spalle hanno avuto comeargomento principale proprioun aspetto edilizio: la defini-zione dei criteri per l’applica-zione dei PIRUEA (cioè deipiani integrati di recupero ur-banistico, edilizio ed ambien-tale) che nel caso in questionesi concretizza nella possibilitàdi recuperare, cambiandone ladestinazione d’uso originaria

in residenziale, inove edifici indicatinel reportage foto-grafico di pag. 8 . Ladestinazione resi-denziale è la “mone-ta forte” nel merca-to degli scambi, manello stesso tempo èla destinazione cuianelano i residenti

per poter essere tali e per que-st’ultimi l’amministrazione si èimpegnata a creare disponibi-lità di alloggi. D’altro canto,l’esperienza insegna che, datii movimenti di denaro in bal-lo, con ogni probabilità partedi queste nuove residenze di-verranno fonte di speculazio-ne ovvero seconde case. A que-sto punto il Comune cerca ditrarre un po’ di profitto per ipropri cittadini e permette sìle trasformazioni, ma perlo-meno chiede in cambio qual-cosa: i criteri, oggetto di di-scussione, fisseranno cosa e inche misura. Il nostro giornalecercherà di raccontare, alme-no in parte, questo scorcio divita amministrativa.

CRONACA DEGLI ULTIMI AVVENIMENTICHE HANNO PORTATO ALL’APPROVAZIONE

DEI CRITERI PER I PIRUEA

L’11 novembre il Consiglio Comunale (originariamente convocato per il 22ottobre) rinvia la discussione dei criteri per l’attuazione dei PIRUEA, in quantola proroga a febbraio 2005 dell’entrata in vigore della Legge Regionale 11/2004, concede un po’ più di tempo per meglio approfondire l’argomento. IlSindaco conviene sulla necessità di informare bene la cittadinanza su que-sto tipo di argomenti e discussioni al fine di evitare che, a commento diquanto appare sulla stampa, si parli sempre, e spesso a sproposito, dispeculazione edilizia. I fatti purtroppo daranno torto al Sindaco. Come sipotrà desumere dall’ascolto del Consiglio del 9 dicembre, infatti nulla sidice sui due PIRUEA in approvazione, forse perché il pubblico in aula èscarso e i presenti sono già al corrente; sta di fatto che un cittadino perconoscere i dettagli delle due operazioni ha dovuto leggere la stampa o ledeliberazioni all’albo.

Il 30 novembre il Consiglio Comunale si riunisce per discutere, fra l’altro, icriteri per l’attuazione dei PIRUEA. La “poca chiarezza logico-letterale deltesto” proposto nel corso della seduta, secondo le testuali parole dell’As-sessore Franceschi, ha reso necessaria la sospensione della seduta dal-le 22.30 alle 23.00 circa, durante la quale la maggioranza ed i tecnici hannolavorato alacremente per la stesura di una versione aggiornata e più chiara.La stessa è poi approvata dal Consiglio Comunale orfano della minoranzache aveva precedentemente lasciato l’aula, in segno di protesta per la man-canza di chiarezza nel testo di una normativa tanto delicata, rifiutandosi diaccettare variazioni apportate in fretta e furia a chiusura di seduta. Dopol’uscita dall’aula della minoranza l’Assessore Ghedina dichiara “Vedo chela maggioranza è presente e si prende la responsabilità di governare, per-ché andarsene è facile”, il Sindaco aggiunge: “Vedo che le minoranze nonsi sottopongono ai lavori dopo così lunga discussione”. Sono passate in-fatti quasi due ore dall’inizio della discussione del punto quando il Sindacoapre la votazione, riassumendo la proposta e … sospende la seduta percirca mezz’ora per approvare infine il nuovo testo, precisando che saràapplicabile solo per i nove casi descritti e previsti dal PRG.

Il 3 dicembre la minoranza chiede l’annullamento della delibera del 30novembre, in quanto il testo approvato è diverso da quello per il quale ilSindaco aveva chiesto, dopo lunga discussione, la dichiarazione di voto. Laminoranza aveva lasciato l’aula e il Consiglio Comunale, dopo la sospen-s ione, aveva votato un testo, modi f icato nel l ’u l t imo paragrafo.Contestualmente chiede la riproposizione dell’argomento in una prossimaconvocazione.

Il 9 dicembre il Consiglio Comunale si riunisce nuovamente, per ridiscuterei criteri per l’attuazione dei PIRUEA, così come richiesto dalla minoranza,sebbene Sindaco e Segretario Comunale, rivendichino la legittimità dellaprecedente deliberazione. Il Sindaco dichiara di aver aderito alla richiestadella minoranza per motivi di opportunità politica, data l’importanza del pun-to all’ordine del giorno e non certo per regolarizzare il precedente attodeliberativo, pienamente legittimo.

La minoranza dichiara di abbandonare nuovamente l’aula, in quanto i crite-ri in corso di approvazione fanno sorgere grosse perplessità, soprattuttoper l’incongruità fra l’esiguo interesse pubblico e la rilevante convenienzaper la parte privata, in modo particolare nel caso della trasformazione dellestrutture alberghiere.Il Sindaco definisce “giochetti antipolitici, per la dignità del Consiglio Comu-nale” l’abbandono dell’aula da parte della minoranza, per la votazione di unargomento riproposto proprio in virtù di una loro richiesta. La richiesta sem-bra così ridursi soltanto alla volontà di far perdere tempo.

L ’ A m m i n i s t r a z i o n e

C o m u n a l e

ha in mano

le regole del gioco:

il P.R.G.

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Page 8: Voci di Cortina - Gennaio 2005

8 Voci di Cortina Numero 8 gennaio 2005

ECCO I NOVE EDIFICI CHE IL P.R.G.ASSOGGETTA ALLA DISCIPLINA DEI PIRUEA

EX PENSIONE VILLA ALESSANDRA - VIA ROMA - mq. 1202EX HOTEL FLORA - CORSO ITALIA - mq. 694

EX FUNIVIA DI POCOL - PARTENZA - mq. 794

EX HOTEL TIZIANO - CAMPO DI SOTTO - mq. 1005 (tot. 2495)

EX FUNIVIA DI POCOL - ARRIVO - mq. 674

EX KINDERHEIM CA’ DEI NANI A MONTE DI PECOL - mq. 851

EX PENSIONE MARMAROLE - VIA R. MENARDI - mq. 775

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9Voci di CortinaNumero 8 gennaio 2005

IN SINTESI I DUE PIRUEA APPROVATIDAL CONSIGLIO COMUNALE IL 9 DICEMBRE 2004

EX ALBERGO CAVALLINO - C.so Italia - mq. 374 EX HOTEL GIRARDI - C.so Italia - mq. 1093

Parte privata Soc. Astra sas di Chions (PN) Soc. Imm. Findomestic srl di MilanoData proposta 14/10/2004 18/10/2004Versamento al Comune proposto dal privato 300.000 euro pari al 25% dell'utile previsto

dall'operazione1.000.000 di euro pari al 25% dell'utile previsto dall'operazioneImporto richiesto dal Comune coi criteri approvati 490.000 euro pari al 35% dell'utile previsto

dall'operazione

1.430.000 euro pari al 35% dell'utile previsto

dall'operazioneTermine fine lavori 3 anni da approvazione 3 anni da approvazione

Numero appartamenti tre undiciNumero negozi uno due

Posti auto tre ventidueAttuale valore dell'immobile 2.585.000 euro 6.880.000 euro

Costi di ristrutturazione e progettazione 945.000 euro 1.880.000 euro*

Spese legali 60.000 euro comprese nella voce *

Utile previsto dall'operazione 1.300.000 euro 4.000.000 euro

Valore finale dell'immobile 5.170.000 euro 13.760.000 euro

Sempre con l’assenza della minoran-za, vengono approvati all’unanimitàdue programmi integrati rispettivamen-te degli ex hotel Cavallino e Girardi,entrambi lungo Corso Italia, i cui ter-mini principali si riassumono nella ta-bella che segue.

CONTROPROPOSTA DELLA MINORANZA

La controproposta della minoranza concerne la determinazione dell’importo da corrispondereda parte del privato proponente al Comune e deriva dalla funzione:f = (costo di costruzione al mq.) x (superficie ottenuta – una franchigia in metri quadrati) –superficie destinata a prima casa) x un coefficiente.I coefficienti sono in zona 1 in zona 2 e 3Nel caso di trasformazione da albergo a residenziale 3 2Nel caso di trasformazione da attività produttiva a residenziale 2 1,5Nel caso di trasformazione da albergo ad attività produttiva 0,5 0,1Secondo la minoranza il costo di costruzione è un parametro oggettivamente definibile, lafranchigia in metri quadri serve a coprire i costi fissi che non risultano proporzionali alladimensione dell’intervento (si sa che incidono più pesantemente su opere di piccole dimensio-ni), si sottrae totalmente la superficie destinata a prima casa, il coefficiente varia a seconda dellazona omogenea ed in funzione del tipo di trasformazione ottenuta, agevolando la trasformazio-ne in attività produttiva a discapito della destinazione residenziale. Per fare l’esempio dell’ap-plicazione di questa proposta ai casi Cavallino e Girardi sarebbe però necessario quantificarela franchigia.La controproposta della minoranza, presentata nel corso delle commissioni consiliari e nondiscussa invece in Consiglio, è stata valutata dall’arch. Marangon e dai legali del Comune chehanno espresso perplessità sulla sua applicabilità e quindi, afferma l’Assessore Franceschi,non ha trovato seguito. Il Consigliere Verocai si dichiara curioso di vedere “scritti” i parerilegali. Il Consigliere Matti trova non corretto accettare una proposta economica per conce-dere il cambio di destinazione d’uso. Se si parte dall’assioma che il denaro riveste qualità diinteresse pubblico, il Comune potrà trovarsi nell’impossibilità di declinare offerte al rialzo pertrasformazione di altri edifici, come dire che il denaro compra tutto.

CRITERI APPROVATI PER L’ATTUAZIONE DEI PIRUEA(testo estratto dalla deliberazione consiliare n. 81 del 09/12/2004)

“Ai fini della comparazione tra benefici pubblici e vantaggi derivanti ai privati dalla realizzazio-ne degli interventi di riqualificazione, si ritiene giustificata la proposta che preveda:1) la cessione gratuita in proprietà al Comune di una quota parte della superficie utileresidenziale e/o commerciale realizzata pari ad almeno il 10% della nuova superficie utileresidenziale e/o commerciale ricavata grazie al cambio di destinazione;2) in alternativa, il privato potrà proporre al Comune il maggior importo fra il 35%dell’utile complessivamente conseguito e il valore della quota parte della nuova superficie utileresidenziale e/o commerciale definito da perizia giurata ed asseverata. Per valutare lacongruità del valore e dell’utile dichiarati dal proponente, l’Amministrazione Comunale si riser-va di tenere conto dei seguenti parametri di stima:- zona omogenea-localizzazione sul territorio;- volumetria, anche in riferimento ad eventuali aumenti concessi;- superficie utile oggetto di cambio di destinazione;- periodo trascorso dalla cessazione dell’attività;- stato di manutenzione dell’immobile;- opere di urbanizzazione primaria e secondaria;- tempi e termini previsti per la realizzazione dell’intervento.3) la cessione gratuita del 10% della nuova superficie residenziale, ovvero delle equi-valenti risorse finanziarie per la realizzazione di servizi e infrastrutture pubbliche, potrà essereridotta del 50% qualora almeno la metà della superficie complessiva realizzata venga destina-ta, per un periodo di almeno 20 anni, a favore di residenti stabili, in conformità a quanto stabilitodall’art. 16 delle NTA, purchè in questo caso sia costituita ulteriore garanzia ipotecaria”.

Il Sindaco dichiara che è condivisibile la preoccupazione riguardo ai tentativi futuri di ottenerecambi di destinazione d’uso per altri edifici, in quanto la pressione e l’attenzione per il mercatoedilizio di Cortina sono altissimi e sintetizza: “Le certezze non sono di questo mondo né diquesta materia” ma ribadisce che l’Amministrazione presterà molta attenzione.L’assessore Franceschi commenta: “Quando il Consiglio Comunale si divide sulla materiaurbanistica dà il fianco ad altri poteri”. Ricorda inoltre che la monetizzazione è in secondaipotesi (ndr anche se è l’ipotesi prescelta nei primi due casi in esame: hotel Girardi e Cavallino,proposte peraltro già inoltrate al Comune prima dell’approvazione dei criteri). Anche il Sinda-co ribadisce che “Il criterio monetario è residuale ma il principio è quello della superficiedestinata a bene pubblico”.

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10 Voci di Cortina Numero 8 gennaio 2005

DALLE OLIMPIADI AD OGGILa storia del settore alberghiero raccontatadal Vicesindaco Dimai e dal Consigliere Demenego

Nel corso della seduta

del 30 novembre i dueamministratori hanno

illustrato la loro visione dellastoria in modo dettagliato. Cipare interessante riproporreuna sintesi delle due versioni.

Bruno Dimai – VicesindacoBruno Dimai – VicesindacoLe Olimpiadi sono state più undanno che un bene per Cortina.L’effetto Olimpiadi è stato nega-tivo perché ha illuso la gente diCortina e molta buona clientelaha colto l’opportunità di realiz-zare la seconda casa come alter-nativa al soggiorno in albergo. LeAmministrazioni Comunali han-no sempre aiutato gli alberghi,vedi la costruzione del VillaggioAl Mas a favore dell’Hotel Savo-ia, il Condominio Cristallo da unfienile, il villaggio Miramonti.Quando si è palesata la specula-zione l’Amministrazione ha cer-cato di mettere dei paletti (v. exVerokai – Hotel Umbria). Nonsempre le Amministrazioni sonostate difese dalla legge nel per-seguire i propri obiettivi di evi-tare le speculazioni. Parecchisono gli alberghi “mancati” inquesti ultimi 40 anni e nessunvantaggio ne è mai derivato alComune, ma piuttosto spese perresistere in giudizio. Ora per to-gliere di mezzo questi “ruderi”, viè questa proposta, che chiara-mente darà modo di realizzareseconde case, ed “anch’io sareicontrario in via di principio ma ènecessario stabilire dei criteri” –conclude Dimai. Nella scelta della

percentuale è necessario trovareuna via di mezzo, perché non ègiusto applicare una percentua-le bassa, ma una alta porterebbecon ogni probabilità una serie diricorsi.

Gianfrancesco DemenegoGianfrancesco DemenegoConsigliere di minoranzaConsigliere di minoranzaLe Olimpiadi hanno fatto cono-scere il paese alla comunità in-ternazionale e hanno reso piùappetibile il luogo dal punto divista turistico. Negli anni ’60 gliamministratori-albergatori era-no in larga maggioranza, tant’èche l’amministrazione ’65-’70 frai 20 consiglieri contava ben 14albergatori. In quel periodo conil piano di fabbricabilità, che per-metteva di edificare con 2500mq., in molti iniziarono a costru-ire e gli albergatori-consiglierinon si opposero, forse perché illoro interesse maggiore era chenon vi fosse la possibilità di co-struire alberghi (unica eccezionefu la costruzione dell’hotelBarisetti). E così nacquero le se-conde case o vere e proprie ville,divenute con gli anni la spina nel

fianco della comunità. Nel 1979con il PRG si mantiene il vincolodi 2500 mq. per l’edificabilità,non vengono previste zone per larealizzazione di nuove strutturealberghiere, ma l’equilibrio delsettore alberghiero inizia ad in-crinarsi a causa del cambio ge-nerazionale ed alla conseguentedifficoltà nella divisione eredita-ria. Il mattone come si sa non èequamente divisibile come il de-naro.Negli anni ’80 si cercò di risolve-re questo problema con il frazio-namento in ambito alberghiero didiverse attività quali bar e risto-ranti. Nel 1983 con il passaggiodella legge Nicolazzi viene datoil via libera alle costruzioni nellearee fabbricabili. Nemmeno inquesto periodo si prevedononuove zone per insediamenti al-berghieri.Nel 1989 il Comune blocca i la-vori all’ex Umbria – Verokai,dove si stanno ricavando unitàabitative, e dopo un mese il Sin-daco (Demenego stesso) è co-stretto, in quanto gli viene toltala fiducia da parte della sua

Giunta, a dare le dimissioni. Ifatti, quindi, dimostrano che lepassate amministrazioni hannosì cercato di tutelare gli interes-si della categoria alberghiera,magari non prestando la dovu-ta attenzione nel momento giu-sto al proliferare delle secondecase, ma vi sono stati ancheepisodi nei quali si sono battu-te per non crearne ulteriori, coni costi politici che ciò ha com-portato. Nell’affrontare adesso icriteri per l’attuazione deiPIRUEA, è opportuno differen-ziare nettamente i casi in cui sivanno a realizzare prime case edanche attività produttive, vannoindividuati i settori da finanzia-re con i ricavi di queste opera-zioni, principalmente primacasa, assistenza agli anziani,politiche giovanili e barrierearchitettoniche. In sostanzal’amministrazione deve attuareal fine di non innescare il mec-canismo per cui con i soldi sipuò ottenere tutto (leggi trasfor-mare alberghi in appartamenti).

pagine a cura di Carla Pompanin

BUONE NUOVE SOTTO L’ALBER(ELL)O

P i ù c o r t i i t e m p id i c o m p l e t a m e n t od e l c e n t r o c o n g r e s s id i P o n t e c h i e s a

Procedono veloci i lavori dic o s t r u z i o n e d e l n u o v o c e n -tro congressi di Pontechiesa,che in queste ultime settima-n e h a v i s t o f i n a l m e n t e l aposa del l ’alberel lo sul tetto,s e g n o s c a r a m a n t i c o c h e i n -dica i l completamento del la“ s c a t o l a ” .I volumi fuori terra sono cir-ca quel l i precedent i , cos ìcome simile a prima sarà l’ef-fetto estetico dell’edificio, so-migliante a una vecchia casa

con fienile.Soddisfazione anche dagli uf-fici comunali: la dott. ssaMarsia Ferrari, Vicesegretaria,ci informa che l’impresa al la-voro sta lavorando bene e se-gue diligentemente la tabella dimarcia. L’impegno è quello diconcludere i lavori entro i l2005, compreso l ’allestimentodei musei e dei punti informa-tivi che affiancheranno la salacongress i .

Le Regole porteranno infatti aPontechiesa i loro tre musei, eproprio in queste sett imanestanno valutando le diverseipotesi di progettazione degliinterni. Nell’aggregare in spa-

zi nuovi le diverse esposizionimuseali si conta infatti di mi-gliorare l’offerta culturale delpaese, integrando le attività dipromozione locale finora por-tate avanti , separatamente,dalle Regole, dalla G.I.S. , dalComune, dalla U.L.d’A. e daaltre associazioni.

Impegni pressanti per chi se-gue i lavori , dunque, ma an-che una certa sicurezza suitempi entro cui anche Corti-na potrà finalmente avere spa-zi adeguati per teatro e con-gressi .

Stefano Lorenzi

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11Voci di CortinaNumero 8 gennaio 2005

STADIO:LE VETRATE COPERTEDALLA PUBBLICIT À

Nel non lontano 2000, il So-printendente per i BeniAmbientali ed Architetto-nici del Veneto Orientale– arch. Monti , a propositodello Stadio del Ghiaccio ri-badiva:“… quanto ampiamente soste-nuto in passato e cioè che loStadio Olimpico costituisceinsieme al trampolino di Zuel,al campanile della Parrocchia-le, alle Tofane e alle 5 Torri,uno degli elementi simbolici dimaggior rilievo della concaampezzana. E’ un’opera di no-tevolissima qualità architetto-nica che appartiene alla storia,alla cultura e al paesaggio diCortina d’Ampezzo...”

LO STADIO COPERTOPER LA 2° VOLTA.CHISSÀ SE PERCOPRIRNE I COSTISI COPRIRANNO LETOFANE, LE 5 TORRI ...?

BREVI DAL CONSIGLIO COMUNALE

ACCORDO FRA COMUNEE HOTEL DE LA POSTERisolta con una transazionela vertenza nata per la co-struzione sul suolo pubbli-co di alcune pertinenze del-l’albergoNegli anni 1967/1968 l’HotelPosta costruì parte della terraz-za (39 mq.) e del garage (41mq.) sconfinando nel terreno diproprietà comunale. Il negoziosotto la terrazza occupò 11 mq.pubblici.I proprietari dell’albergo hannoinvocato l’usucapione ma il Giu-dice, dando ragione al Comu-ne, ha stabilito di far pagare aglialbergatori un corrispettivo.L’importo stabilito dal Tribuna-le e rivalutato ammonta a155.000 euro.Dopo anni, l’AmministrazioneComunale e i Manaigo si sonomessi d’accordo per chiudere ilcontenzioso con un pagamen-to a saldo di 130.000 euro, la co-stituzione di una servitù di pas-saggio pubblica sotto i portici divia Cesare Battisti di 70 mq. ela cessione di 22 mq. della stes-sa strada.Il Sindaco Giacobbi ha puntua-lizzato come questo atto sia una“transazione” e – come tale –non serva fare una valutazione

esclusivamente monetaria deivalori economici in gioco. Nel-la delibera infatti non vengonofatti dei prezzi sulle proprietàscambiate.La decisione è passata nel Con-siglio Comunale del 29 novem-bre e – al voto - si è astenuta laminoranza .

L’HOTEL POCOLSI DIVIDE IN DUENel Consiglio Comunale di-fine novembre l’Amministra-zione dà l’ok per separare lastruttura alberghiera in dueattività autonomePochi anni fa dalla dipenden-za dell’Hotel Pocol è stata rica-vata una nuova struttura desti-nata all’attività di meublè. Daallora i proprietari gestisconol’Hotel Pocol - un due stelle cheoffre 16 camere e i servizi com-pleti di albergo - e il meublè -un tre stelle con 13 camere conil solo servizio di colazione.Per necessità familiari, è statochiesto al Comune di fraziona-re la proprietà alberghiera e di-videre l’insieme delle due strut-ture. Così facendo, i proprieta-ri possono affittare o vendereuna attività, senza sacrificaretutto il complesso.L’Assessore Franceschi ha fat-

to presente come la gestioneabbia già due licenze distinte.Ha pure precisato che con ladecisione di separare le duestrutture, il meublè ha il dirittoteorico di costruire al propriointerno un’unità abitativa di280 metri cubi (100 mq.) ad usodel proprietario. Anche conl’eventuale alloggio, ci sarebbecomunque il numero minimo dicamere per condurre un’attivi-tà alberghiera.L’Assessore Gianluca Lorenzi –in qualità di Presidendente del-l’Associazione Albergatori – haribadito l’impegno della suaAssociazione per salvare le “de-stinazioni alberghiere”: “è solocon gli alberghi che si fa turi-smo”, ha dichiarato.Il consigliere Demenego è sem-brato d’accordo nell’agevolarei proprietari alberghieri in dif-ficoltà a causa della gestionefamiliare di grosse proprietà(successioni, divisioni, impegnifinanziari, eccetera). Ha peròrimarcato l’importanza di rie-saminare gli articoli dei regola-menti edilizi affinché tenganoconto delle mutate esigenze digestione con una regola unifor-me e di indirizzo.La minoranza è uscita dall’au-la e non ha votato.

e .p .

La Valle d’Ampezzo è stata al centro di una giornata di studi sulle frane e

i fenomeni di dissesto idrogeo-logico in montagna, organizza-ta il 9 dicembre scorso dalla“Fondazione Montagna e Euro-pa A. Colleselli” di Belluno. Lasala cultura del palazzo delleposte ha raccolto un buon nu-

mero di amministratori pubbli-ci e tecnici del bellunese, chehanno illustrato e discusso i variaspetti delle questioni riguar-danti la prevenzione e gli inter-venti sulle frane, con un occhioalle soluzioni offerte dalle nuo-ve tecnologie e uno al portafo-gli. È stato quindi raccontatoquanto ogni anno viene fatto perla prevenzione delle frane, equanto invece si dovrebbe o sipotrebbe fare.Riflettori puntati sui problemipiù evidenti anche in Ampezzo,dove esistono situazioni che re-centemente hanno destato qual-che preoccupazione: la più ur-

gente è quella di Fiames (Lonjes,per la precisione), dove da alcu-ni anni le ghiaie del Pomaga-gnon si stanno avvicinando,sempre più minacciose, alla stra-da statale e alla zona artigiana-le e abitativa di Brite de Val. L’al-tro è il condotto che scende dalFaloria verso Acquabona, appe-na a valle della vecchia coloniaAncillotto. Di rilievo, comunque,anche i lenti e inesorabili movi-menti sotto la Tofana, versoMortisa, e attorno all’abitato diStaulin.Nessuna novità, dunque, sullerealtà pericolose della valle, maun monito abbastanza diffusoper un maggiore coordinamen-to delle forze pubbliche impe-gnate nella difesa e nella preven-zione dal rischio frane. I vari entipreposti tendono infatti a igno-rarsi a vicenda, moltiplicando

quindi le progettazioni, i sopral-luoghi e le spese, e disperdendoquindi energie preziose – e de-nari – in un settore di primariaimportanza per i paesi di mon-tagna e per la gente che vi abita.Ottimi gli strumenti informaticie di controllo di cui oggi si di-spone, e molto razionale l’ap-proccio dei professionisti e degliuffici pubblici verso questo tipodi problematiche.Tuttavia, nonostante le parolerassicuranti dei tecnici, rimanela sensazione che anche da noipersista la cattiva abitudine dispendere con generosità i soldinei lavori di sistemazione deidanni solo dopo un evento fra-noso, mentre quando si parla diprevenzione e progetti a lungotermine, i denari da spenderesono spesso assai modesti.

Stefano Lorenzi

PRIMA O DOPO LE FRANE?Serve più coordinamentofra le forze di protezione civile

Page 12: Voci di Cortina - Gennaio 2005

12 Voci di Cortina Numero 8 gennaio 2005

IL PATRIMONIO COMUNALE:“BENE” DELLA COMUNITÀ DAVENDERE BENE O DA GESTIRE BENE?

Colpisce il fatto che l’Ammi-nistrazione dissuada il resi-dente a vendere gli immobilidi proprietà personale e nelcontempo decida di vendereall’asta i locali di “Bredo” diproprietà comunale. Non siparla comunque sempre di un“nostro” patrimonio?Lo scorso 16 dicembre, dopodue aperture di buste contenen-ti offerte per l’acquisto dell’im-mobile “Bredo”, si è conclusauna telenovela che durava or-mai da oltre un anno. Infatti,dopo una lunga corsa al rialzo,il Comune ha definitivamentevenduto una chicca del suopatrimonio per 3,6 milioni dieuro ad un imprenditore friu-lano, proprietario dell’agenziaimmobiliare Elmax srl, che ri-sponde al nome di Antonio Ba-ron Toaldo. Per capire benecome mai si sia deciso di mette-re sul mercato un pezzo da no-vanta del patrimonio di tutti noicittadini, è necessario fare qual-che passo indietro. Nel 2003quando, avendo già in esserenumerosi mutui per la realiz-zazione delle “promesse eletto-rali” (vedi stadio, illuminazio-ne pubblica, ecc.), e volendodotare Cortina di una sala po-lifunzionale all’altezza delleaspettative del mercato, gli Am-ministratori Comunali hannodeciso di sfruttare un finanzia-mento europeo per aprire ilcantiere di Pontechiesa e di co-prire parte della spesa di co-struzione residua con la vendi-ta di Bredo.I tempi di messa all’asta del-l’immobile però si sono rilevatinon corretti e, vista la necessitàdi partire subito per non ri-schiare di finire tardi i lavori edi perdere il cospicuo finanzia-mento europeo, l’Amministra-zione Comunale, senza tantiindugi, ha coperto l’intera spe-sa rimanente con un nuovomutuo. Fin qui nulla di irrime-diabile.Avendo però già “promesso” lavendita ed avendo dato lo

sfratto agli inquilini del negozio(ai quali è doveroso dire grazieper la gestione annuale che pro-seguiva senza soste dal 1969), inostri amministratori hannodeciso di proseguire dritti per la“loro” strada, arrivando all’epi-logo che tutti sappiamo, il cuirisvolto positivo è che permettedi rinunciare all’erogazione delmutuo. Partendo dal presuppo-sto che al Comune servisseroassolutamente questi 3,6 milio-ni di euro (anzi 3 milioni a based’asta) per continuare nel “re-stauro” di Cortina, ci siamochiesti come recuperare la stes-sa cifra in altri modi. Visto chenon è nel nostro stile contestaretanto per, ma siamo e saremosempre concreti, ci siamo messidi buona lena ed abbiamo fattoi “conti della serva” sull’immo-bile venduto e su alcune altreproprietà che sono sotto gli oc-chi di noi tutti. Dell’immensopatrimonio comunale, che lo ri-cordiamo ci appartiene, abbia-mo voluto prendere in conside-razioni solo altri due beni: l’uf-ficio urbanistica e l’ex CIT, checome il negozio di Bredo affac-ciano con ampie vetrine sulCorso Italia.Quando si è in possesso di unbene immobiliare due sono lepossibili soluzioni per ricavar-ne beneficio senza privarsenedefinitivamente: concederlo inlocazione ai valori di mercatooppure usarlo direttamente persvolgere la propria attività.

Negozio Bredo : inlibero mercato, vistal’invidiabile posizio-ne, si può valutareun introito mensileda affitto di 8.000

euro circa. Si può calcolare chel’affitto attualizzato per un pe-riodo di 30 anni abbia un valo-re di circa 1,6 milioni di euro,considerando un tasso di attua-lizzazione del 4%.

Ufficio Urbanistica: locali di 63mq. che si affacciano diretta-mente sul Corso Italia di frontealla Cooperativa. Vista la col-locazione e la “innata” predi-sposizione ad essere adibiti a ne-gozio, paragonando la sua me-tratura e la sua posizione ri-spetto a Bredo, negozio di128,60 mq. netti escludendo ilpiano interrato di 50,19 mq., siriesce facilmente a valutare, conle medesime precedenti pre-messe, un valore attualizzato diaffitto di 650 mila di euro. I lo-cali sono ora occupati dall’uffi-cio urbanistica ma è difficile ri-tenere che non esista un’altrasede di proprietà comunale al-trettanto ampia e forse mag-giormente funzionale per gliuffici e il cui costo per mancatointroito sia inferiore. Non di-mentichiamo, infatti, che unmancato introito corrispondead un costo, quando si è alla ri-cerca di liquidità.Ex CIT : (foto in alto) locali di110,1 mq. che attualmente sonoliberi e sfitti e sono tenuti tali per“impegni istituzionali”, almenoquesta è la definizione testualeche ci è stata data dalle fonti delpatrimonio. Non abbiamo esat-tamente capito che cosa ciò vo-

glia dire, ma deduciamo che ilComune rinuncia a 1,2 milionidi euro potenziali (applicandouno sconto del 15% alla loca-zione rispetto ai parametri pro-posti per Bredo).

La somma attualizzata degliintroiti derivanti dall’affittotrentennale di questi tre negoziammonta a 3.510.000 euro. Purnella necessità di disporre subi-to del denaro, qualora si fossescelta la via della gestione delpatrimonio, una buona partedell’affitto si sarebbe potuto ri-chiedere anticipatamente.Dati alla mano, ognuno traggale proprie conclusioni: se sia sta-ta più “saggia” la scelta di pri-varsi definitivamente di unbene come Bredo oppure se nonfosse stato meglio gestire inmodo più oculato gli altri im-mobili.

Prima di concludere vogliamofar risaltare la coerenza ideo-logica dei nostri amministrato-ri: per “meglio tutelare il pa-trimonio personale di residen-ti, di famiglie ampezzane e cor-tinesi e per far sì che non sivenda tutto in mano ai “fore-sti” trasformando Cortina inun dormitorio per turisti” ilComune ha imposto l’articolo16 sui toulà, in base al quale il25% della superficie va vinco-lata a prima residenza con attonotarile, ma solo per il nostrobene si capisce.

E’ condivisibile la volontà dievitare la speculazione ediliziae la vendita di un intero paeseper il vile denaro ma non vor-remmo sentirci dire che: “In re-altà «Bredo» era solo un pez-zett ino”.

Michele Dimai

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Page 13: Voci di Cortina - Gennaio 2005

13Voci di CortinaNumero 8 gennaio 2005

CORTINA OASI DI SICUREZZA?Possiamo definire così il nostro paese, per ospiti e residenti?di Gabr iella De Meio Puppin

Cortina è da sempre regi-na, la regina delle Dolomiti. Lo sanno tutti.

Per la neve, le piste, le monta-gne più belle del mondo, i tra-sporti su filo, i negozi, le belledonne, (ed i begli uomini), icampioni sportivi, le opere d’ar-te, i poeti, gli artisti, gli stilisti,gli artigiani, gli imprenditori, igiornalisti, i maestri di sci, i sen-tieri, le ferrate, le torri ed i diru-pi, gli stambecchi (come il notoRoger), gli abitanti cortesi e de-cisi, la cultura, anche quella ori-ginale delle “Regole” e del-l’U.L.D.A., i servizi, la pulizia,l’offerta e l’accoglienza.Per tutte queste cose Cortinad’Ampezzo è una regina, laRegina delle Dolomiti.Pochi però comprendono che,insieme, una delle caratteristi-che di Cortina è pure la sicu-rezza e la tranquillità.E’ città regina anche perché of-fre ai villeggianti e ai residentiuna condizione di serenità, dicui, per giunta c’è più bisognoquando si avvicinano le festivi-tà e le vacanze, a Natale o aPasqua, o in estate.L’agiatezza ed il benessere dichi frequenta la conca d’Am-pezzo sono garantiti non tantoe non solo da un controllo so-ciale esteso e diffuso, quantodalla gentile, tranquilla e fermapresenza della Polizia di Stato,dei Carabinieri e della Guardiadi Finanza, oltre che, natural-mente, dei nostri Vigili Urbani.Il problema degli accaserma-menti è stato in buona parte ri-solto ed è rimasto un gruppo diuomini e donne che - tra l’altrocon retribuzioni che andrebbe-ro fortemente migliorate (speciein un luogo in cui la ricchezzaè particolarmente evidente) -esercitano il lavoro di vigilanzae prevenzione con grande pro-fessionalità.Cosicché pochi sono i pur ne-cessari interventi repressivi. Lapresenza discreta di queste for-ze fa bene al cuore e, in certosenso, anche al portafoglio.A tutti loro, per esempio, oltre

che ad altri indimenticati per-sonaggi, abbiamo dovuto edoggi dobbiamo se il paesaggioè rimasto affascinante e non de-turpato, se non in minima par-te, da brutti ed incoscienti abu-si edilizi. Il Piano Regolatore haavuto una grande importanza,ma pure chi l’ha fatto rispetta-re.Alla loro presenza si deve se ifurti e le violenze sono moltoridotti a Cortina.

Vero che talvolta ci secca un po’che le automobili della poliziainvadano le zone pedonali, an-che nel fuori stagione, quandonon ci sono grossi personaggi dascortare.In quei luoghi meglio sarebbevedere uomini e donne dellapolizia e dei carabinieri che pas-seggiano a piedi. Ma siamo certiche i vari comandanti, validis-simi ed efficienti, sapranno te-ner conto pure di queste picco-le critiche.

In definitiva non possiamo farea meno di dire il nostro graziealla dott.ssa Manuela De Ber-nardin, al Capitano FedericoQuatrini, al Tenente dellaGuardia di Finanza Dott. Emi-lio Palermo, al Comandantedei Vigili Dott. Ivan Roncen.

E adesso alcune domande all’or-mai conosciutissima “vice que-stora” De Bernardin.

Che cosa consiglia alla gente per evi-

tare il pericolo di essere derubata,

non per la strada , ma nelle case? Isistemi d’allarme garantiscono mol-

to o poco?Consiglio di dotarsi di misure di di-fesa passiva, come una porta blin-data o del sistema d’allarme. E’ an-che opportuno prestare una certaattenzione e mutare comportamentiche, almeno in queste zone, una vol-ta erano consueti, come lasciare por-te e finestre aperte quando la casa èvuota. Chiudere il portone di casa,rendere difficoltoso l’ingresso, nonlasciare i valori in vista, magari in-stallare una cassaforte, ben murata,sono già ostacoli ad un primo livel-lo di furti. La maggior parte di furtiin abitazione può essere evitata adot-tando misure semplici, consideran-do che nella maggioranza dei casi iladri entrano forzando porte e fine-stre nei piani bassi con strumentiquali cacciaviti o piedi di porco. Cer-to, di fronte al professionista occor-rono misure di difesa appropriate epiù sofisticate, ma in genere questisono furti non occasionali e riguar-dano abitazioni contenenti valorielevati, nelle quali doverosamentedevono essere adottate misure di si-curezza.

Oltre al controllo esercitato nei pres-

si delle scuole, lo fate anche nei bar enelle discoteche, verificando che non

vengano somministrati alcolici aiminorenni?

Le scuole sono uno degli obbiettiviprimari della nostra attività di con-trollo del territorio. Vengono eseguiticontrolli anche nei bar e nelle disco-teche e nei casi accertati di sommi-nistrazione di alcolici in contrastocon la normativa i gestori dei localisono stati sanzionati.

C’è un controllo per evitare i furti di

sci all’esterno dei rifugi? E’ giusto il

suggerimento dipiantarli nella neve

scompagnati?La Polizia di Statoopera sulle piste disci di Cortina, inparticolare nel com-prensorio della To-fana e sul Passo Fal-zarego con un nu-cleo di 9 persone,s p e c i f i c a t a m e n t eaddestrate sia perprestare soccorsoagli infortunati, sia

per prevenire e reprimere i compor-tamenti pericolosi e illeciti sulle pi-ste. Nell’ambito del servizio quindiviene anche seguito il fenomeno deifurti di sci. Il suggerimento di divi-dere gli sci può essere efficace. E’ sta-ta pianificata una specifica attivitàdi contrasto ai furti di sci anche lon-tano dalle piste, ad esempio negli skirooms degli alberghi.

Il Ministro Pisanu ha mandato an-

che qui un rinforzo di uomini per lastagione invernale? Non saranno in-

vece quasi tutti impegnati nelle scor-

te, lasciando magari scoperte zone arischio furti o ronde notturne?

Il Commissariato di Cortina, oltre alnucleo addetto al servizio di soccor-so e sicurezza in montagna, duran-te le festività di fine d’anno ha il sup-porto di alcuni operatori aggregati,che danno man forte agli apparte-nenti al Commissariato, che tradi-zionalmente rinunciano alle ferieper assicurare la massima efficien-za dei servizi preventivi e repressi-vi. Le scorte sono affidate a perso-nale specializzato e non sottraggo-no forze al dispositivo di sicurezza.

Con questa domanda la mini-in-tervista alla Dirigente il Commis-sariato di Pubblica Sicurezza DeBernardin (che non ama esseredefinita Vice- questora!) è termi-nata. A proposito del centro, ladott. ssa De Bernardin ha speci-ficato che il centro è vigilato dapattuglie a piedi. Però le dina-miche del controllo del territo-rio comportano in alcuni casi lapresenza di pattuglie automon-tate, quando la tipologia del ser-vizio o dell’intervento (es. gli al-larmi) richiede un immediato ri-scontro. E’ evidente che ciò av-viene nei casi in cui si rende in-dispensabile. Grazie.

2003 2004

Arresti 3 2

Persone denunciate 81 72

Rapine 0 0

Scippi 0 0

Furti (tentati e consumati)

- abitazioni 30 19

- su auto 37 32

- borseggi 6 11

- in esercizi commerciali 22 15

estorsioni 0 0

suicidi 1 0

tentati suicidi 1 1

MINORI

- indagati all'A.G. 11 6

- reati in pregiudizio di minori 13 10

ALCUNI DATI STATISTICI

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14 Voci di Cortina Numero 8 gennaio 2005

RESTAURATA LA PALA DEDICATAA S. FLORIANO NELLA CHIESA DIS. CANDIDO E S. GIUSEPPE A CAMPOdi Rob erto Pappacena

Chi volesse respirare

l’aura magica di Corti-na d’Ampezzo, dovreb-

be sostare a Campo di Sotto e,soprattutto, a Campo di Sopra,dove si erge l’antica chiesetta diSan Candido e San Giuseppe,uno dei gioielli dell’arte dellanostra valle, protetta sull’in-gresso da una lastra che per-mette di osservare l’interno sen-za mettervi piede, ma soprat-tutto dalla coltre di silenzio incui respirano le casette intor-no. Vi opera accanto l’anticabottega dei Pelele, uno dei gio-ielli creativi della valle, e ac-canto alla Chiesa si erge unamagnifica arfa, autentica e pos-sente, simbolo di una operosi-tà contadina ormai quasi del

tutto scomparsa.All’interno la pala dell’altaremaggiore, raffigurante San Flo-riano, il Santo famoso protetto-re dagli incendi (immagine ri-corrente nella Valle) necessita-va di un restauro radicale. Il 25marzo 2004 la tela è stata affi-data ai Signori Restauratori Vel-luti di Arsiè – Villabruna (Fel-tre), gli stessi provvidero al re-stauro del superbo, cinquecen-tesco altare ligneo dedicato aSanta Caterina, ed è stata ricon-segnata a metà circa del mesedi dicembre. I Restauratori han-no provveduto a incollare la telasgualcita su un telaio di linonuovo, a tappare alcuni buchiprodotti dai chiodi, a ritoccarele parti scolorite con colori na-

turali. E’ stata anche opportu-namente stuccata la parte li-gnea dell’altare.E’ tuttora ignoto l’autore dellatela, che risale comunque alperiodo 1730-1750: ma i Vellu-ti sono tuttora impegnati a ri-salire – anche mediante fotogra-fie – al probabile autore.Visto il costo elevato del restau-ro e le poche sovvenzioni otte-nute da alcuni Enti, sarannomolto gradite le offerte dei visi-tatori di buon cuore.

Roberto Pappacena

(Notizie fornitemi gentilmente dalSignor Renzo Verocai, cui vanno inostri sentiti ringraziamenti).

A CORTINA UN’OCCASIONE PER COLTIVARELA SPIRITUALITÀ IN BAMBINI E RAGAZZI

I Gruppi dei giovani siincontrano in “Club” erichiamano a nuoveadesioni.Padre Timothy - dei Le-gionari di Cristo – è te-stimone dell’iniziativa.

L’ordine a cui appartengo -spiega Padre Timothy - è unordine religioso al servizio delvangelo e della Chiesa.Il Regnum Christi è un movi-mento di apostolato per la san-tificazione delle persone che vipartecipano e ha lo scopo diportare i valori di Cristo e il Suomessaggio al mondo, in parti-colare ai giovani.Ogni nostra attività viene svol-ta in funzione di questi idealimettendo Gesù Cristo al centro

della vita in un modo normale,entusiasta e appassionato.La nostra missione si concretiz-za in 5 campi diversi : tra i ra-gazzi, nella famiglia, nella scuo-la, per mezzo dei mass media econ le missioni.

Qui a Cortina ci proponiamo airagazzi nella modalità dei“Club” : attraverso una peda-gogia educativa e con attivitàspecifiche insegniamo loro acrescere in modo semplice e in-tegrale, in amicizia con Gesù.Sia che studino o che giochino,che stiano in famiglia o in so-cietà, l’importante è che senta-no Gesù come loro amico.

Oggi viviamo in una societàcosiddetta complessa. I ragaz-zi sono continuamente sottopo-sti a svariate forme di anti-va-

lori e con modelli di riferimen-to utopistici . Spesso rinuncia-no ad essere se stessi; per essereaccettati si mascherano e si mi-metizzano con il “gruppo”,conformandosi ad esso. Perdo-no così il valore grande chehanno come persone.

Il nostro scopo consiste nell’aiu-tare il giovane a essere se stessoin sincerità, a prendere coscien-za della propria personalitàumana, spirituale e sociale, pro-ponendogli svariate attività ri-creative: di svago e di conoscen-za profonda della sua interiori-tà e il valore della loro vita.Attualmente i ragazzi coinvol-ti in questo progetto di vita han-no un’età compresa tra i 6 a i16 anni.

Ogni livello propone un impe-

gno in più e una profonditàmaggiore.

Concretamente a Cortina c’è:- un gruppo NET (NuovaEvangelizzazione Terzo millen-nio) formato da bambini tra i 6e gli 11 anni che s’incontranonelle sale parrocchiali una vol-ta ogni due settimane circa;- un gruppo ECYD (Edu-cazione Cultura e Sport) for-mato da ragazzi tra i 12 e i 16anni che s’incontra una volta insettimana.

La redazione

Chi fosse interessato a condividerequeste esperienze può rivolgersi a:

Monica Siorpaes per il gruppo NET(Cell. 340 52.60.568)oppure aLuca Gandin per il gruppo ECYD (tel0436 87.82.81)

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15Voci di CortinaNumero 8 gennaio 2005

NOVITÀ PER I BAMBINI DI 1° ELEMENTAREAlla luce della riforma Moratti, gli insegnantiinvitano i genitori a riflettere su questo importante passodi Sisto Menardi

Nei giorni scorsi si è te-

nuta presso la ScuolaElementare – anzi

“primaria di primo grado”, unincontro informativo riservatoai genitori degli alunni che nel-l’anno scolastico 2005/2006frequenteranno la prima ele-mentare.Un incontro molto importante,anche alla luce delle novità in-trodotte dalla recente riformadella scuola dell’obbligo.Molti genitori hanno dimostra-to interesse per quanto riguar-da le nuove modalità di iscrizio-ne. Infatti nel prossimo annoscolastico 2005/2006 sono ob-bligati alla frequenza della pri-ma classe elementare – anzi“primaria di primo grado”, inati entro il 31 agosto 1999 .Così l’Italia si è finalmente ade-guata alle abitudini che in Eu-ropa sono in vigore da secoli,dove, da sempre, il primo gior-no di scuola è riservato ai bam-bini che hanno già compiuto 6anni, in modo da avere classipiù omogenee con bambini piùmaturi già dal primo anno.Un adeguamento però già par-zialmente annullato. A quantopare la riforma citata consente,senza particolari procedure, difar frequentare la prima classeElementare – anzi “primaria diprimo grado”, anche ai bambi-ni nati dopo. Quindi per l’annoscolastico 2005/2006, potrebbe-ro frequentare la prima elemen-tare anche i nati da settembre adicembre 1999 e come se nonbastasse anche i nati nei mesidi gennaio, febbraio, marzo edaprile 2000, con la conseguen-za che in teoria nel prossimosettembre, nelle prime classi ele-mentari – anzi “primaria di pri-mo grado”, ci potranno esserealunni di soli 5 anni e 4 o 5 mesidi età.A questo punto le insegnanti sisono mostrate un poco preoc-cupate ed hanno raccomanda-to ai genitori di pensarci bene

prima di mandare i loro figlianticipatamente a scuola. Cer-tamente esistono i “genietti”che possono affrontare tranquil-lamente la scuola elementare –anzi “primaria di primo grado”prima dei 6 anni di età, per unacorretta valutazione, però, leinsegnanti hanno elencato alcu-ne significative capacità – det-te competenze - che gli alunnidovrebbero avere già dal primogiorno di scuola. Per esempio,saper annodare i lacci dellescarpe – come indice di buonamanualità che serve nell’usoquotidiano del materiale didat-tico; saper utilizzare da soli iservizi igienici e rivestirsi corret-tamente – come indice di auto-nomia. È importante, secondole insegnanti, che gli alunni sia-no capaci di stare, per quantopossibile, fermi nei banchi peralmeno 4 ore giornaliere e di es-sere in grado di prestare pertutta la mattinata la necessariaattenzione – come indicativodell’autocontrollo. Va ancheconsiderato che le lezioni nellascuola elementare – ora “pri-maria di primo grado” - avran-no luogo anche di sabato, quin-di sei giorni alla settimana piùun rientro di un pomeriggio,tutt’altra cosa quindi rispettoalle cinque mattine di scuolamaterna – pardon - scuola d’in-fanzia come si chiama ora l’asi-lo a seguito della riforma.In più la scuola deve seguire deiprogrammi con dei tempi bendefiniti, quindi c’è un notevoleimpegno e le eventuali assenze,dovute per esempio alla stan-chezza, possono avere ripercus-sioni negative e ritardi nell’ap-prendimento.Ci sono alcuni genitori che tro-vano nelle lezioni di sabato unarisorsa, in quanto i bambini sonocustoditi per una mattina di piùalla settimana, lasciando ai ge-nitori un giorno in più da dedi-care al lavoro, per contro inve-ce ci sono delle mamme che alla

luce della riforma che imponela frequenza scolastica fino a 18anni, sono ben felici di regalareai loro figli un anno in più diinfanzia, lasciandoli vivere lagioiosa e spensierata esperien-za dell’asilo il più a lungo pos-sibile e sono contente di man-darli a scuola nell’anno scola-stico successivo, con il vantag-gio di andare ad inserirli nellascuola elementare – anzi “pri-maria di primo grado”, con unaetà superiore a quella media deicompagni .Va infine considerato che cisono bambini che hanno fre-quentato poco l’asilo e sonomagari meno abituati a starecon altri bambini ed altri inve-

ce che hanno fratelli o sorellepiù grandi e che quindi hannoassistito con interesse ai lorocompiti a casa e potuto assimi-lare in anticipo alcune compe-tenze di vita scolastica.È stato rilevato che a 6 anni dietà, 6 mesi di differenza sonogià tanti per l’apprendimento ela maturazione, ed è stato fattoun appello ai genitori di valu-tare bene tutti gli aspetti, facen-dosi consigliare anche da colo-ro che seguono i figli nella scuo-la materna – anzi d’infanzia,prima di procedere alla iscrizio-ne, che è fissata entro gennaio2 0 0 5 .

Sisto Menardi

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16 Voci di Cortina Numero 8 gennaio 2005

LETTERE AL GIORNALELETTERE AL GIORNALESECONDE CASE, PER FORZASECONDE CASE, PER FORZA

La situazione delle infrastrutturee delle “seconde case”, è signifi-cativa in ogni luogo di vacanza chene detenga le caratteristiche.Le caratteristiche dipendono dal-la localizzazione, dalle struttureche v’insistono e dall’offerta di unsoggiorno che consenta la pos-sibilità di soddisfare i bisogni del-lo svago e del riposo.Ma i bisogni si sono diversificatinel corso degli anni, il tempo della“villeggiatura” è lontano, e l’offer-ta, vuoi per soddisfarli o per pro-muoverne di nuovi si fa semprepiù martellante.Ad esempio l’albergo nel sensoclassico del termine non bastapiù, ma deve dotarsi di una seriedi “opportunità” che riportino ibenefici della vita urbana all’in-terno di uno spazio diverso, siaesso montano o marino.Anche i luoghi devono introdur-re, al loro interno, le stesse op-portunità, aree o spazi per l’eser-cizio di nuove attività sportive edi relazione, centri di benessere,cinema, auditorium, parcheggi, ecosì via.In questo caso si assiste ad uncambiamento, dove la specificitàdei luoghi diviene “lo sfondo” sulquale si collocano le opportunità,queste opportunità diventanoinsostituibili, e la loro presenzaorienta i criteri di scelta della col-lettività, i luoghi, quindi, non sonopiù fondamentali.Può darsi che sopravviva il desi-derio di “vedere” luoghi indubbia-mente “unici”, ma il loro “utilizzo”perde validità nel tempo, con lacontinua richiesta del nuovo e delcambiamento, mentre permanequello consolidato attorno alle“seconde case”. E la ricorrente os-servazione di chi offre e si con-sola dell’unicità del proprio luo-go, come baluardo all’offensivaspietata della “concorrenza”, con-tinua a perdere significato.Di contro, queste unicità tendo-no ad assumere un valore aggiun-to che, se non controllato con imezzi opportuni, stravolge il si-

stema sociale ed economico checon esse convive.E’ il caso della trasformazione,abnorme, del patrimonio edilizioesistente in seconde case, e lapossibilità della loro edificazioneconcessa da strumenti urbanisti-ci non verificati.Questa crescita abnorme, oramaiè risaputo, non risponde alla do-manda effettiva di chi risiede ecresce nei luoghi, né cometipologia abitativa, né come prez-zo.Obbedisce ad un “mercato” ester-no che ha aperto alla possibilitàdi investire, come si suol dire, sulmattone, perché la casa ha assuntoil valore di carta moneta, di ga-ranzia finanziaria, di forma di pa-gamento per altre operazioni.Queste aperture avranno, però,degli indubbi costi indotti che sitrasferiranno sui residenti, facen-do prendere corpo alla convinzio-ne che, per le amministrazionipubbliche, il rapporto costi/bene-fici non sarà ad esse favorevole.Le richieste, delle trasformazionid’uso del patrimonio edilizio cheprovengono da più luoghi, con lamancata proiezione verso il futu-ro delle strutture e delle infra-strutture (qui intese in sensocomplessivo), per rispondere alladomanda presente di soggiorno edi “vacanza”, lo stanno a testimo-niare.Si sta delineando una situazioneemblematica: la trasformazione diluoghi, che conservano un loroindubbio fascino, in una cassa-forte atta a custodire un notevoleesubero di beni che possono, osono destinati, a divenire mercedi scambio, cambiare valore edestinatari.Tutto in regola con il fenomenodella nuova economia o dellaglobalizzazione, ma viene da chie-derci se non fosse stato (e sia) al-trettanto necessario prevedere diconservare, con fierezza, lembi diun patrimonio d’identità come bi-sogno e confronto, operazionedifficile e per certi versi contrad-dittoria, ma da cogliere come unasfida del nostro tempo.

Non come chiusura o rifiuto, macome dialogo nella diversità percrescere. Un qualcosa che forsesarà chiesto dal tempo che verràe che non si potrà più offrire senon come folclore.

Pier Maria Gaffarini

UN AUGURIO ”SPECIALE”UN AUGURIO ”SPECIALE”DI BUON LAVORO PER IL 2005DI BUON LAVORO PER IL 2005

Noto con piacere che il periodico“Voci di Cortina”, giunto oramaial suo settimo numero, è riccopiù che mai di notizie e riflessionisulla vita civile, politica e cultu-rale di Cortina. A mio parere for-nisce una valida alternativa percomprendere la vita del paese nonsolo dall’esterno, ma anche dal-l’interno, “dietro le quinte” perintenderci, che prima mancava.Volevo semplicemente ringrazia-re tutti coloro che dedicano deltempo per la pubblicazione diquesto prezioso strumento di di-vulgazione e in attesa dell’otta-vo numero, auguro a tutti buonlavoro!

Morena Arnoldo

ECCO PERCHE’ SONO VARIATIECCO PERCHE’ SONO VARIATII PREZZI DEI BIGLIETTI PER LEI PREZZI DEI BIGLIETTI PER LEPARTITE DI HOCKEYPARTITE DI HOCKEY

Sollecitati da diversi lettori, ab-biamo chiesto alla Sportivi Ghiac-cio Cortina il perchè di quello chesembrava un aumento dei prezzidei biglietti . Pubblichiamo l’esau-riente risposta ricevuta per colo-ro che abbiano condiviso questacuriosità. Ringraziamo, nel con-tempo, la Sportivi Ghiaccio per ladisponibilità dimostrata.

Rispondiamo alla Vostra gentilerichiesta di avere dei chiarimentirispetto ai prezzi dei biglietti, perassistere alle partite del massi-mo campionato Italiano di Hoc-key su ghiaccio.Le tariffe attualmente in vigore,10 euro per la gradinata e 14 perla tribuna, sono concordate ed inlinea con i prezzi applicati dellealtre società limitrofe (Fassa-Al-leghe).Nel periodo di bassa stagione, dal1 ottobre al 21 dicembre 2004,la Sportivi Ghiaccio Cortina havolutamente abbassato il costod’ingresso a 8 euro per la gradi-nata e 12 per la tribuna, pensan-do di favorire in questo modo gliappassionati locali ed invogliarela gente ad assistere alle partitedi Hockey. Pertanto, più che di unaumento di prezzi, riteniamo sidebba parlare di una riduzione

prestabilita e limitata ad un pre-ciso periodo della stagione. Ol-tretutto, sempre nell’ottica di fa-vorire l’afflusso allo stadio, il bi-glietto ridotto del costo di 5 euroè stato proposto non solo ai ra-gazzi fino ai 12 anni, ma estesoanche ai ragazzi dei 16 anni com-piuti e tale promozione durerà pertutta la stagione agonistica2004-05.Ricordiamo anche che chi ha usu-fruito dall’inizio della stagione esono molti, della formula del-l’abbonamento stagionale, ha ot-tenuto una considerevole ridu-zione del costo d’ingresso.Vi ringraziamo per l’opportunitàe con l’occasione Vi porgiamo ipiù cordiali saluti.

S.g.Cortina Segafredo Zanetti

LETTERA AL S INDACOLETTERA AL S INDACOSULLA SEGNALETICASULLA SEGNALETICA“IMPROVVISATA”“ IMPROVVISATA”

Le scrivono alcuni cittadini chehanno avuto la sventura di incap-pare in contravvenzione (o di evi-tarla grazie ad una corsa veloce)martedi 14 dicembre, parcheg-giando il pomeriggio – comeconsuetudine - nei pressi dellescuole elementari.Niente da eccepire nel merito,salvo il fatto che la disposizionedi divieto era un foglio appicci-cato col nastro adesivo sopra latabelle.Le chiediamo (se possibile) didestinare le risorse per adottarein ambito comunale una cartel-lonistica adeguata e conformealle norme di legge. Ciò al fine dievitare che il cittadino virtuosodebba ottemperare agli ordini chetrova scritti anche su: fogli dicarta incellofanati, cartoni dise-gnati, post-it, nastri segnaleticisrotolati, lamiere pittate da pen-narelli. Come accade ormai diconsueto. Inoltre, siccomechiunque attacca moniti, avvisi,avvertimenti, intimazioni e divietinon solo all’interno dei propricondomini ma anche nei luoghipubblici, ci sembra opportunoche almeno i regolamenti muni-cipali trovino una espressione di-gnitosa (oltre che a norma).Cordiali saluti.

Paola Pompanin e altre 5 firme

p.s.:Se il divieto di accesso alle scuole è per pro-teggere gli scolari, le proponiamo di chiudere i dueaccessi in orario scolastico con i cavalletti (o con ipali a scomparsa). Potrebbe essere un compitodei bidelli metterli al mattino e toglierli alla fine del-l’orario.Solo così sarebbe realmente garantito un transitotranquillo alle scolaresche, evitando il traffico persostare “due minuti”, fare manovra, parcheggiarein abuso o in “diritto”.

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17Voci di CortinaNumero 8 gennaio 2005

Spazio autogestitoSpazio autogestito

L’ASSOCIAZIONE ARTIGIANIL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANILo Sci e lo ... SkimanLo Sci e lo ... Skiman

logoartigiani

Lo Skiman questo sconosciuto…potrebbe essere il titolo corretto diquesto articolo. Molti si chiedono: chi è lo Skiman?Cosa fa? Quando è nato?La domanda è legittima poiché delloSkiman non si parla quasi mai: que-sto personaggio, importantissimo perle vittorie di un atleta, non viene maimenzionato, così il suo lavoro rima-ne sempre relegato nelle silenzioseski-room degli alberghi. Eppure colo-ro che collaborano alle vittorie degliatleti in altri sport, vengono esaltaticome non mai: è il caso di citare ilcomportamento di Schumacher o diBarrichello nei confronti dei loro mec-canici? Si sono mai visti questi pilotiarrivare al traguardo senza passarevicino al muretto per ringraziare e gra-tificare gli artefici delle loro performan-ce? Le foto ufficiali della Ferrari con ipiloti ed i meccanici intorno sono sem-pre sotto gli occhi di tutti.Tutto questo non avviene mai nellosci… perché? Eppure le vittorie degliatleti sicuramente non esisterebberosenza il silenzioso lavoro di questi tec-nici che dedicano tutta la loro profes-sionalità e conoscenza ai loro atleti.Ma quando è nato lo Skiman? Uffi-cialmente alle Olimpiadi di Grenoblegrazie a Jean Claude Killy, ma se-condo noi molto prima, se ci soffer-miamo solo un momento a conosce-re la storia dello sci. Gli sci sembra-no essere comparsi contemporane-amente in diverse regioni del pianetaprima ancora della ruota, per affron-tare condizioni climatiche in cui nevee ghiaccio rendevano quasi impossi-bili gli spostamenti. Nell’estate del1921, due archeologi ritrovarono neipressi di Hoting, in Svezia, un curio-so pezzo di legno ricurvo, lungo pocopiù di un metro e largo 10 centimetri(che avessero già realizzato gli scicarving? ndr). Si stabilì che il repertorisaliva a 4.500 anni prima: per que-sto è considerato il più antico attrez-zo sportivo esistente ed è custoditonello Svenska Skimuseet di Stoccol-ma. Ma l’invenzione dello sci, affon-da nella preistoria e sembra proprioche la colonizzazione dell’America siaavvenuta con gli sci ai piedi. Ritrova-menti di sci e racchette sono avvenu-ti presso le tribù Athabasca del Ca-nada; oggetti che hanno una straor-dinaria somiglianza con quelli in usoalle popolazioni arcaiche in Islanda,in Finlandia, in Lapponia ed infine

dopo aver fatto il giro del mondo sonostati rinvenuti proprio nel nord-estasiatico in Manciuria e nella puntaestrema della Siberia.Il primo manuale-trattato di sci che siconosca (come si fabbricano e comesi usano; perfino con delle illustrazio-ni) è quello di un vescovo svedeseOlaus Magnus, che però pubblica ilvolume a Roma rientrando in Vatica-no nel 1555. Rimase una bizzarria enulla più.Forse è allora che è nato ufficialmen-te il primo Skiman. Ed è proprio daqui che vogliamo partire per capirecosa significhi fare lo Skiman, chetipo di attività sia e come vive lo Ski-man i giorni prima di una gara nellaspecialità regina: la Discesa Libera.L’abbiamo chiesto ad Aurelio RoncoSkiman di Carole Montillet.Arrivi nella località sede della gara - ciracconta Aurelio - con 18 paia di scinelle sacche e subito ti poni i primiproblemi come la ricerca di informa-zioni sul meteo dei giorni delle gare eti assalgono i primi dubbi: come saràla neve? il tempo? l’umidità?Nei primi giorni, mentre l’atleta si al-lena, si fanno i test su tutti gli sci conuna equipe di testatori della casa cheseguono tutte le gare di Coppa delMondo, per selezionare le tre paia chesaranno usate nei tre giorni di provelibere.Il primo giorno delle prove libere lasveglia suona alle 5,30 per verificareancora una volta gli sci selezionati.Alle 7,30, arrivi alla partenza della pi-sta per fare la ricognizione e un’ulti-ma valutazione delle condizioni dellaneve, del tracciato e delle scelte fat-te in precedenza. Si ritorna alla ski-room per prendere lo sci che saràusato in prova e portarlo alla parten-za per le ore 10,30.Alle 11,30, parte il primo concorrentee ti vengono ancora dubbi: speri diaver scelto lo sci giusto, che la tuaatleta faccia il risultato migliore, chenon cambi il tempo e intanto ripassimentalmente tutte le operazioni chehai fatto perché lei abbia le miglioricondizioni per esprimersi al massi-mo. Al termine della prova, di corsaall’ufficio gare per recuperare tutti i daticronometrici utili per analizzare laprova appena conclusa, perché inquel momento hai solo l’informazio-ne della rilevazione del tempo totalema già cerchi di capire se puoi esse-re soddisfatto. Ricevuti i dati, ti con-

fronti con l’atleta facendo l’analisi deivari settori del tracciato, delle suesensazioni, le confronti con i tempirealizzati nei vari settori e verifichiancora la possibilità di cambiare scio preparazione per le prove dei giornisuccessivi.Finalmente si arriva alla sera primadella gara e sembra che il mondo ticrolli addosso: tutte le tue certezze,le tue esperienze, la tua professiona-lità in un attimo diventano incertezzee ti chiedi se essere lì, in quel mo-mento, era proprio quello che volevidi più dalla vita. Cerchi di scacciare idubbi e diventi razionale facendo ladiagnosi del lavoro svolto e del meto-do usato. Gli sci sono tutti a postoed hai scelto il migliore per la gara:una responsabilità da niente…, mala fiducia dell’atleta ti conforta. Conquesti pensieri e questa consapevo-lezza sono arrivate le undici o giù di lìe decidi di andare a provare a dormi-re in compagnia delle tue paure.Il giorno della gara arriva dopo un’ in-terminabile notte durata magari an-che cinque o sei ore e quando la sve-glia suona alle 5,30 tu sei gia vestito,pronto per andare in pista a fare l’en-nesima ricognizione insieme alla tuaatleta. Finalmente arriva il momentodella partenza e di colpo comprendiche non puoi più tornare indietro, vor-resti magari cambiare qualcosa per-ché i dubbi ti passano per la mente,ma non hai più tempo per cambiarenulla e, soprattutto, devi trasmetterealla tua atleta la sicurezza di avere aipiedi lo sci migliore e più veloce cheabbia mai avuto ed è nelle condizionidi fare la “gara della sua vita”.Il resto…, lo saprai dopo circa 120secondi.Quello che Aurelio ci ha detto è soloun piccolo spaccato della sua vita diSkiman che si ripete ogni volta chele sue atlete sono impegnate in gareed ogni giorno dell’anno per la parteche riguarda invece la preparazione,la manutenzione e la riparazione ditutti gli sci di cui si deve occupare.Ma non ci sono solamente gli Ski-man di Coppa del Mondo: sono Ski-man anche coloro che lavorano neilaboratori dei negozi di articoli sporti-vi, nei noleggi e preparano e riparanogli sci del pubblico. Sono i tecnici ingrado di offrire servizi di qualità chevanno dai semplici consigli sui pro-dotti da acquistare, a quelli più pro-fessionali che prendono in conside-

razione le esigenze dello sciatore siaesso turista o impegnato nelle gare.Sono quei seri e capaci professioni-sti che hanno come obiettivo la sicu-rezza dello sciatore in pista ed il suodivertimento prima ancora delle pre-stazioni dell’attrezzo; che riescono aspiegare concretamente che lo sportdello sci non è pericoloso ma checomprende alcuni rischi non sicura-mente superiori a quelli che si corro-no andando in bicicletta o giocandoa calcio; che uno sci ben sciolinato èfondamentale per la sicurezza in pi-sta, così come le lamine preparatenel modo corretto e con un angoloadeguato; che gli attacchi devonoessere regolati sulla base di diversiparametri che riguardano lo sciatoree non solo sulla base del peso dellostesso; che l’abbigliamento e gli ac-cessori per la pratica di questo sportdevono essere giusti e sicuri.Tutto questo è lo Skiman ed è evi-dente che questa attività deve esse-re supportata da un’ infinita passioneche aiuta ad affrontare e superaregrandissimi sacrifici, non solo perso-nali in termini di grandi viaggi in autoo in aereo e di sistemazioni non sem-pre all’altezza delle situazioni, maanche familiari dovuti alle numeroseassenze, parlando di coloro che ope-rano in Coppa del Mondo. Per quelliinvece che lavorano nei laboratori ledifficoltà derivano dalla necessità diessere sempre a conoscenza deimateriali utilizzati da tutte le azien-de che producono attrezzi; dalle ge-ometrie degli sci: settore sempre ingrande fermento; dalle scioline chediventano sempre più performanti edei relativi metodi di apposizione e,per finire, dai tempi da dedicare allavoro che comprendono sempre ilpomeriggio inoltrato e la sera (moltospesso anche la notte), anche quisottraendo ore importanti alla famiglia.Provate a chiedere ad uno Skiman dirinunciare a questa vita e vi sentireterispondere che non è possibile… nonvi sapranno spiegare il perché, ma laverità è che questo lavoro ce l’hannonel sangue.

Jgor ScappinPres.Consorzio Sci Cortina

Responsabile Veneto Ass.Ski ManSiorpaes Renzo “Zino”

Presidente Associazione Artigianidi Cortina d’Ampezzo

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18 Voci di Cortina Numero 8 gennaio 2005

27-nov Ha inizio il ciclo di manifestazioni “Cortina Inverno”, una serie di appuntamentiche prevedono un ampio panorama musicale distribuito su tutte le feste e il giornosuccessivo si inaugura la stagione sciistica 2004/05: oltre cinquemila passaggi negliimpianti del comprensorio ampezzano che sono già aperti.

01-dic L’«Atlante della neve», a cura della rivista Quattroruote, pubblica unagraduatoria di 10 località invernali che sono state visitate ed esaminate dalla rivista.Cortina è 9a in classifica, dietro a Ortisei e a Selva, che devono la posizione anche aduna buona viabilità interna, ai parcheggi e al nuovo trenino che a Selva collega diversezone del paese. Sempre in testa Courmayeur.

03-dic Apre il mercatino di Natale di Cortina, quest’anno alla terza edizione.

07-dic Comincia la stagione del bob a Cortina. La pista Eugenio Monti, sottoposta findall’estate a numerosi interventi di risistemazione, è pronta per accogliere la primagara di Coppa del Mondo femminile, a partire dal 17 del mese.

08-dic I dati turistici provinciali relativi alla stagione estiva 2004 fanno segnare uncalo del 9,91% degli arrivi e dell’8,42% delle presenze rispetto al 2003. Le peggioriperformance le hanno registrate la Valbelluna con un -19,24% di arrivi, seguita dalCentro Cadore (-16,89%), dalla Val Boite (-14,76%) e dal Civetta (-13,71%). Cortinasegna un meno 7,75 per cento negli arrivi e meno 9 nelle presenze. Buon incremento(+8,60% negli arrivi) per l’Agordino, mentre restano stabili Alpago (+1,81%) e Feltrino(+0,17%). Cresce il mercato dell’est.

09-dic Il Consorzio Dolomiti si prepara ad accogliere 70 tour operator stranieri dimo-stratisi interessati al nostro territorio e pensa a iniziative volte a coinvolgere le asso-ciazioni della terza età. «E’ un target estremamente appetibile, visto che contribuiscenon poco alla destagionalizzazione», spiega il Presidente, Alberto de’ Stefani, cheinvita comunque a valutare i dati 2004 tenendo conto della riduzione dei posti letto nellaConca (-10%) e delle splendide condizioni meteo della stagione precedente.

24-dic Partenza «fiacca» per la stagione invernale, ma «siamo ottimisti»: così il Presiden-te dell’Associazione Albergatori Gianluca Lorenzi, che spiega: «In effetti la settimana cheprecede il Natale di solito è più animata, c’è più vita, si vede più gente, ma in paese sarà tuttopieno dal 26 dicembre al 4 gennaio e si sta riempiendo anche la settimana successiva, sinoa domenica 9 gennaio». Fiducioso anche Alberto de’ Stefani, Presidente di CortinaTurismo: gennaio andrà bene, e guardiamo anche a febbraio, al carnevale».

Periodico di vita cittadina, cultura e attualitàDirettore Responsabile: Gianni MilaniProprietà: Associazione Comitato Civico Cortina - Maion 146 - Corti-na d’Ampezzo (BL)Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004Stampa: Tipolitografia Printhouse snc -Pian da Lago, 74 - Cortinad’Ampezzo (BL)Comitato di Redazione: Marina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoLorenziImpaginazione: Carla PompaninDistribuzione: Giulio MiccolisContatti: [email protected]

cell. 339/6176147Internet: www.comitatocivicocortina.comTesti di esclusiva proprietà - stampato su carta riciclata

a cura di Francesco Chiamulera

CORTINA SI PREPARA PER LA STAGIONE

27-nov Ambulanti inferociti contro lo spostamento del mercato allo Stadio: «In questopostaccio abbiamo il 50% in meno dei passaggi ed almeno l’80% in meno degli introiti. Lostadio – aggiungono – è un luogo assolutamente decentrato».Ø Pista ciclabile: iniziati i lavori sul tratto Dogana Vecchia – Cortina. La pista saràpronta per la fine del 2005, assicura il Presidente della Comunità Montana Luciano Dalus.Ø Ha inizio il ciclo di manifestazioni “Cortina Inverno”, una serie di appuntamenti cheprevedono un ampio panorama musicale distribuito su tutte le feste.

01-dic Consiglio Comunale: passano i PIRUEA (v. articoli all’interno). Ma i consiglieridi minoranza abbandonano l’aula, denunciando carenze e imprecisioni nel documentosottoposto al voto del Consiglio. Ok dall’assemblea anche all’assestamento del bilancio2004: spariscono quasi nove milioni di euro, in prevalenza destinati ad opere pubbliche,ora rinviate agli anni a venire.

03-dic «Se si vuole restare al passo con i tempi ed essere competitivi con altre localitàturistiche non si può fare a meno di accogliere strutture come il golf a 18 buche». Il SindacoGiacobbi interviene per sostenere il progetto e assicura: «Le foto dell’area interessatascattate 70 anni fa mostrano che non c’erano gli alberi che ci sono oggi: il bosco è cresciutoperché i terreni erano lasciati incolti».

05-dic Sullo spostamento del mercato parla l’Assessore Lorenzi: «Abbiamo valutato ilproblema per giorni interi, prima di assumere questa decisione. Eravamo consci che iltrasferimento avrebbe comportato dei problemi di gestione operativa. C’è ancora qualcunoche reclama il mercato in centro, ma noi non abbiamo una zona adatta».Ø Cartelli stradali con i saluti in ladino per chi arriva a Cortina e per chi se ne va:è la novità introdotta dall’Istitut Cultural Ladin Cesa de Jan, che pensa alla doppiacartellonistica anche per i nomi locali di villaggi e frazioni.

09-dic Cortina è zona a pericolo frane: è il responso dato dal Piano di assetto idrogeologico(Pai), stilato dall’Autorità di Bacino dell’Alto Adriatico. Riflettori puntati sulla zona delMiramonti: nel perimetro che dovrebbe essere adibito al campo di golf ci sono areecontrassegnate nel Pai da un grado di pericolosità pari a 3 (l’area è inutilizzabile e nonedificabile prima degli adeguati interventi di mitigazione del pericolo). Per Luca Salti,geologo della Provincia: «Il rischio può essere arginato e diminuito, mai eliminato del tutto».

10-dic Il Consiglio Comunale approva i criteri generali di applicazione dei Piruea e dàl’ok alla trasformazione in negozi e appartamenti degli ex alberghi Cavallino e Girardi. Inconformità a quanto previsto dai programmi, le società che rileveranno i due stabilidovranno versare al comune, rispettivamente, 490 mila euro e un milione 430 mila,corrispondenti al 10% del valore della trasformazione. La minoranza abbandona polemi-camente la seduta; Demenego: «Il testo non favorisce come dovrebbe la parte pubblica».Ø Si avvicina il momento in cui la convenzione che regola l’acquisto di case in dirittodi superficie passerà all’esame del Consiglio Comunale. Non sono ancora pronti, tuttavia,né il bando per individuare i soggetti aventi diritto, né la convenzione stessa, che dovràregolare i rapporti fra il Comune e le persone che intendono realizzare una casa con questaformula. Intanto si riunisce la Commissione Consiliare per fare il punto su otto mesi dilavoro, contraddistinti da una buona intesa tra maggioranza e opposizione.Ø Si spegne in mattinata, all’ospedale di Belluno, l’architetto e urbanista EdoardoGellner. Era nato ad Abbazia, in Istria, nel 1909. Il suo nome è legato a numerose opere,come il Villaggio Agip di Corte di Cadore, o il Palazzo delle Poste di Cortina.

11-dic L’ex Sindaco e Assessore all’urbanistica Paolo Franceschi indagato per abusoedilizio, insieme ad altre sei persone. Il Sostituto Procuratore della Repubblica MartinaGasparini pone sotto sequestro il cantiere, in località Chiave, dove Franceschi stafacendo ristrutturare l’immobile acquistato nel 2003: nel mirino c’è un presunto ampliamen-to dell’abitazione in ristrutturazione. Franceschi: «Sono sereno, ho fiducia nella giustizia».

14-dic «Vengo tra voi come un fratello»: così il nuovo Parroco Decano di Cortinad’Ampezzo, Francesco De Luca, in una lettera che apre il Bollettino Parrocchiale. C’èattesa in paese per l’arrivo del nuovo parroco, previsto per il 9 gennaio.

15-dic Nell’aria di Cortina ci sono degli agenti inquinanti, ma in concentrazioni beninferiori ai limiti stabiliti dalla legge: questi i risultati dell’ indagine condotta dall’Arpav econcordata con Usl e Sindaco di Cortina. Ma per avere un quadro definitivo bisogneràattendere i dati relativi alla fase invernale, quando la concentrazione delle sostanzenell’aria potrebbe superare ampiamente le soglie.

17-dic E’ l’imprenditore di Pordenone Antonio Baron Toaldo, titolare della Elmax srl,un’agenzia immobiliare, a vincere l’asta per l’assegnazione del negozio Bredo, di proprietàdel Comune. Il negozio sarà venduto per tre milioni e 600 mila euro. Allo stesso prezzopuò comunque ancora far valere il proprio diritto di prelazione Margherita CardazziMenardi, colei che ha gestito per una ventina d’anni il negozio d’abbigliamento.

18-dic Dalla Regione Veneto un contributo di 50.000 euro finalizzato all’acquisto diautomezzi nuovi, in sostituzione di quelli in servizio da più di quindici anni. Una quotarilevante dell’importo, pari all’80%, dovrà essere utilizzato per immettere in circolazioneautobus ad alimentazione non convenzionale, a basso impatto ambientale.

21-dic Sono circa quattrocento le domande di condono edilizio presentate all’ufficio edilizia privata delComune entro la scadenza prevista dalla norma nazionale, il 10 dicembre scorso, più del previsto. IlComune ha già incamerato 288 mila euro, ma la cifra è destinata ad aumentare con il pagamentodell’eventuale seconda rata obbligatoria del contributo di concessione edilizia (da parte di chi ha scelto dipagare in due momenti).Ø Festa di fine anno della Croce Bianca. Il Presidente della Comunità Montana Luciano Dalusannuncia lo stanziamento di 33.000 euro da parte della Comunità ed elogia il lavoro svolto finora: «Sietegli angeli custodi di tutta la Valboite». Consegnato un premio al volontario Gabriele Sartori per i dieci annidi impegno.Ø Don Stefano Pontil, 34 anni, responsabile e fondatore della Pastorale Giovanile, lascerà Cortinadopo sette anni di lavoro: sarà Parroco in solido di Polpet-Ponte per Soverzene e responsabile dell’Agesci,cioè degli Scout.

22-dic Diffuso un numero speciale del notiziario Ciasa de ra Regoles, per spiegare l’introduzione anchesul territorio ampezzano dei “Sic”, aree protette in cui l’insediamento umano è permesso, ma a patto chenon comprometta l’habitat naturale. Per il 14 gennaio è previsto un incontro chiarificatore al PalaVolkswagen.

27-dic Code e intasamenti nei giorni di Natale, complici un’abbondante nevicata e l’arrivo di gran partedei turisti invernali. Enrico Valle, Presidente del Comitato Organizzatore delle gare di Coppa del Mondo:«La nevicata è stata una manna dal cielo».