Voci di Cortina - Agosto 2005

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Direttore Responsabile: Gianni Milani Proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004 Stampa: Tipografia Printhouse snc Euro 1,40 6-7 IL TRAVESTIMENTODI CORTINA di Ennio Rossignoli Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Anno II numero 15 agosto 2005 Abitare in montagna nel Convegno Confedilizia Intervista al Presidente del Corpo Musicale Abiti tradizionali e folk in mostra a Cortina Aggiornamenti sulla viabilità 8 10 12 14 Consuntivi approvati dal Consiglio Comunale C ’è un luogo tra i monti dell’emozione dolomi- tica dove in certi mo- menti si accalcano gli uomini in cerca di vecchie e usate con- suetudini, dove gli “happy few” accorrono in massa fino a perdere le piccole misure del privilegio - e il diritto del nome - e a impadronirsi di tutto, stra- de, case, sentieri, la vita dei giorni belli: che sono i giorni d’agosto, quando Cortina (na- turalmente è di lei che si par- la) si traveste da impresario di felicità magari effimere, certo preziose nei tempi dell’ansia che ci attanaglia. Sono i gior- ni nei quali diventa la passe- rella vezzeggiata delle perso- ne molto importanti per ragio- ne mediatica, e perciò lo spec- chio di una società che con- suma nell’immagine i presup- posti e la volontà del suo esi- stere. È il momento in cui so- prattutto la macchina del tu- rismo macina idee, progetti, iniziative di ogni specie e qua- lità: sotto il tendone della po- litica e della scrittura, nelle gal- lerie d’arte, in piazza o sulle rive del Boite, nei rifugi o nei saloni in cui la cultura si fa li- CONTINUA A PAG. 7 OPERAZIONI SANITARIO-IMMOBILIARI Per salvare il Codivilla dobbiamo rinunciare al Putti? Forse non è proprio così scontato ... di Edoardo Pompanin, Marina Menardi, Eleonora Duprè C on una sintesi brutale riassumiamo la situa- zione ospedaliera di Cortina in un concetto: per salvare il Codivilla va “sacri- ficato” il Putti. In pratica occorre in qualche modo monetizzare l’enorme valore patrimoniale del padi- glione Putti; con i soldi rica- vati riqualificando l’edificio del Putti, con una diversa de- stinazione d’uso rispetto alle attività di cura in senso stret- to, è possibile sostenere l’atti- vità del Codivilla per il pros- simo futuro. Queste non sono nuove in- terpretazioni, bensì la strada segnata già dagli anni ’90 e - volenti o meno - ormai non se ne esce! Il programma di ristruttura- zione edilizia è ben congegna- to, anche se presenta un ri- schio potenziale per gli inte- ressi della città di Cortina. Prima, l’analisi di cosa do- vrebbe accadere: 1. tutta l’attività sanitaria sarà concentrata al Codivilla, che dovrà perciò essere opportu- namente ristrutturato. La ge- stione dei posti letto è conve- niente solo se vengono posti in un’unica struttura; 2. per ristrutturare il Codivil- la si vende il Putti all’Inail (ente pubblico di assicurazio- ne obbligatoria contro gli in- fortuni sul lavoro) con un in- casso di circa 8 milioni di euro (che per 5.900 metri quadri, senza contare pertinenze e altro, fanno una spesa di cir- ca 1.400 euro al metro qua- dro); il Codivilla è così in gra- do di reggersi sulle proprie gambe con una struttura ade- guata e un obiettivo di capien- za pari a 130 posti letto; la gestione dell’ospedale è affi- data alla società mista pubbli- co-privato e vivrà in una si- tuazione di equilibrio econo- mico-finanziario; 3. il rifacimento edilizio del Putti prevede un progetto, che comprende alloggi e miniap- partamenti: per il personale, per i pazienti in regime con- valescenziale, per i parenti in visita... Sarà, inoltre, allestita un’area didattico-scientifica. In buona sostanza la parte più consistente della ristruttura- zione sarà convertita presu- mibilmente alla destinazione “residenziale”. Oltre agli al- loggi per il personale dipen- dente del Codivilla, sono an- che ipotizzati alloggi per i di- pendenti della pubblica ammi- nistrazione non residenti a Cortina. In aggiunta si preve- de la ristrutturazione degli edifici “minori” da destinare ad attività non strettamente sanitarie, ma comunque stru- mentali e complementari agli obiettivi conferiti al progetto sperimentale. I circa 10 milioni di euro che servono per questi lavori di riconversione saranno sborsati dall’Inail. L’Ente rientra però dei suoi investimenti affittan- do il Putti all’Unità Sanitaria Locale che, a sua volta, lo sub- affitta alla società mista pub- Inchiostro spiritoso CONTINUA A PAG. 2

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Anno II numero 15 agosto 2005

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Direttore Responsabile: Gianni MilaniProprietà: Associazione Comitato Civico Cortina

Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004Stampa: Tipografia Printhouse snc

Euro 1,40

6-7

IL TRAVESTIMENTODI CORTINAdi Ennio Rossignoli

Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Anno II numero 15 agosto 2005

Abitare in montagna nelConvegno Confedilizia

Intervista al Presidentedel Corpo Musicale

Abiti tradizionali e folkin mostra a Cortina

Aggiornamentisulla viabilità

8 10 12 14

Consuntivi approvatidal Consiglio Comunale

C’è un luogo tra i monti

dell’emozione dolomi-tica dove in certi mo-

menti si accalcano gli uominiin cerca di vecchie e usate con-suetudini, dove gli “happyfew” accorrono in massa finoa perdere le piccole misure delprivilegio - e il diritto del nome- e a impadronirsi di tutto, stra-de, case, sentieri, la vita deigiorni belli: che sono i giorni

d’agosto, quando Cortina (na-turalmente è di lei che si par-la) si traveste da impresario difelicità magari effimere, certopreziose nei tempi dell’ansiache ci attanaglia. Sono i gior-ni nei quali diventa la passe-rella vezzeggiata delle perso-ne molto importanti per ragio-ne mediatica, e perciò lo spec-chio di una società che con-suma nell’immagine i presup-

posti e la volontà del suo esi-stere. È il momento in cui so-prattutto la macchina del tu-rismo macina idee, progetti,iniziative di ogni specie e qua-lità: sotto il tendone della po-litica e della scrittura, nelle gal-lerie d’arte, in piazza o sullerive del Boite, nei rifugi o neisaloni in cui la cultura si fa li-

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OPERAZIONI SANITARIO-IMMOBILIARIPer salvare il Codivilla dobbiamo rinunciare al Putti?Forse non è proprio così scontato ...di Edoardo Pompanin, Marina Menardi, Eleonora Duprè

Con una sintesi brutaleriassumiamo la situa-zione ospedaliera di

Cortina in un concetto: persalvare il Codivilla va “sacri-ficato” il Putti.In pratica occorre in qualchemodo monetizzare l’enormevalore patrimoniale del padi-glione Putti; con i soldi rica-vati riqualificando l’edificiodel Putti, con una diversa de-stinazione d’uso rispetto alleattività di cura in senso stret-to, è possibile sostenere l’atti-vità del Codivilla per il pros-simo futuro.Queste non sono nuove in-terpretazioni , bensì la stradasegnata già dagli anni ’90 e- volenti o meno - ormai nonse ne esce!Il programma di ristruttura-zione edilizia è ben congegna-to, anche se presenta un ri-schio potenziale per gli inte-ressi della città di Cortina.Prima, l’analisi di cosa do-vrebbe accadere:1. tutta l’attività sanitaria saràconcentrata al Codivilla, chedovrà perciò essere opportu-namente ristrutturato. La ge-stione dei posti letto è conve-niente solo se vengono posti inun’unica struttura;2. per ristrutturare il Codivil-la si vende il Putti all’Inail(ente pubblico di assicurazio-ne obbligatoria contro gli in-fortuni sul lavoro) con un in-casso di circa 8 milioni di euro(che per 5.900 metri quadri,senza contare pertinenze ealtro, fanno una spesa di cir-

ca 1.400 euro al metro qua-dro); il Codivilla è così in gra-do di reggersi sulle propriegambe con una struttura ade-guata e un obiettivo di capien-za pari a 130 posti letto; lagestione dell’ospedale è affi-data alla società mista pubbli-co-privato e vivrà in una si-tuazione di equilibrio econo-

mico-finanziario;3. il rifacimento edilizio delPutti prevede un progetto, checomprende alloggi e miniap-partamenti: per il personale,per i pazienti in regime con-valescenziale, per i parenti invisita... Sarà, inoltre, allestitaun’area didattico-scientifica.In buona sostanza la parte più

consistente della ristruttura-zione sarà convertita presu-mibilmente alla destinazione“residenziale”. Oltre agli al-loggi per il personale dipen-dente del Codivilla, sono an-che ipotizzati alloggi per i di-pendenti della pubblica ammi-nistrazione non residenti aCortina. In aggiunta si preve-de la ristrutturazione degliedifici “minori” da destinaread attività non strettamentesanitarie, ma comunque stru-mentali e complementari agliobiettivi conferiti al progettosperimentale.I circa 10 milioni di euro cheservono per questi lavori diriconversione saranno sborsatidall’Inail. L’Ente rientra peròdei suoi investimenti affittan-do il Putti all’Unità SanitariaLocale che, a sua volta, lo sub-affitta alla società mista pub-

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2 Voci di Cortina Numero 15 agosto 2005

La lettera da noi inviata al Sin-daco con la richiesta di acqui-stare l’edificio Putti è stata det-

tata da una semplice considerazio-ne: perché lasciarsi sfuggire l’occa-sione di poter acquisire una tale vo-lumetria in una posizione bellissima,a un prezzo così basso?La risposta di Giacobbi è arrivatasolerte: in sintesi ci dice di ritener-si soddisfatto di come si sia risoltala questione del mantenimentodell’ospedale e ritiene l’acquistodel Putti da parte dell’Inail unagaranzia contro eventuali specu-lazioni edilizie. Secondo Giacob-bi non è necessario che il Comu-ne entri direttamente in questaoperazione; è sufficiente che esso“vigili sugli impegni assunti datutti i soggetti direttamente inte-ressati”. Giacobbi afferma ancheche l’Amministrazione ha tenutocome “valore assoluto e limite in-valicabile che non vi potessero es-sere speculazioni edilizie e che ilpatrimonio non potesse, attraver-so chissà quale stratagemma, es-sere svincolato dalla destinazionesanitaria in senso generale e vol-gere al mercato della secondacasa.” In realtà non c’è bisogno dichissà quale stratagemma per cam-biare la dest inazione del l ’area inoggetto: è sufficiente un Consiglio

blico-privato che gestisce il Co-divilla.È previsto che l’importo dell’af-fitto faccia guadagnare all’Inailil 2,5% sul capitale investito, ol-tre al 75% dell’inflazione.Il contratto dura 30 anni (piùrinnovo).Come si vede i conti tornano: isoldi che servono per il Codivil-la sono sborsati dall’Inail, cheper contraccambio diventa pro-prietaria di uno stabilimento ingran parte residenziale di 5.900metri quadrati nel posto più bel-lo di Cortina; l’Uls riesce a man-tenere in vita un’importantestruttura ospedaliera senzaoneri a suo carico (o, meglio, ri-nunciando alla proprietà delPutti); la società di gestione delCodivilla può contare sulla pos-sibilità di dare alloggio ai pro-pri dipendenti, pagando un af-fitto equo ed essere così agevo-lata nel reperire sul mercato ri-sorse qualificate.Il cittadino di Cortina – consi-derati i tagli continui ai servizipubblici – può quasi essere con-tento; paga il mantenimento diun presidio ospedaliero nel pae-se con il “sacrificio” della desti-nazione d’uso del Putti.Il motivo d’inquietudine per ilcortinese è il fatto che i postiletto che diventano apparta-menti o camere d’albergo nonsono una novità per il paese (ri-cordiamo in queste pagine adesempio la storia degli ex ospe-dali: Cademai, Villa Blu, Cri-gnes); il fatto poi che la pro-prietà non sia sotto il controllolocale non tranquillizza chive de nei cambi di destinazio-ne comunque un rischio per ilmantenimento delle destina-zioni stabilite.L’Inail investe nel Putti una quo-

ta dei propri fondi disponibiliper gli investimenti nell’ediliziasanitaria; la legge prevede unpuntuale ritorno economicosull’investimento . Nel contem-po, però, l’Ente sta dimettendo(cioè vendendo) gli immobili insuo possesso e succede che l’as-sociazione nazionale mediciInail contesti, ad esempio, i nuo-vi investimenti per il 2004, affer-mando che ben poco tutelano lefinalità e gli interessi dei lavora-tori infortunati (acquisto del-l’ospedale San Raffaele di Mila-no, investimenti in Calabria).La via d’uscita esiste ed è risolu-tiva: la controparte dell’Uls perl’acquisto del Putti può essereil Comune di Cortina!Gli otto milioni di euro non sonouna grande cifra per un Comu-ne come il nostro.Comunque vada in porto il pro-getto sanitario, l’acquisto da par-te del Comune è un affare adogni modo vincente per gli inte-ressi del paese:a) se tutto il progetto procedesenza intoppi, con un investi-mento di 8 milioni di euro il Co-mune si è fatto garante verso icittadini e può passare ogni va-riazione edilizia senza tema dispeculazione, in quanto rima-ne comunque proprietario diquanto viene costruito e ristrut-turato;b) se per qualche disgraziatomotivo la gestione del Codivilladovesse fallire, Cortina perde-rebbe un importante e storicoospedale ma, almeno, non ver-rebbe spoliata pure dell’edificioPutti (che in tale circostanzachissà che fine farebbe …)La scelta di acquisire il Putti alpatrimonio comunale sembradunque win-win (vincente-vin-cente).Sembra, abbiamo detto, perché

per il sindaco Giacobbi, è me-glio invece lasciare le cosecome stanno .Ci piacerebbe conoscere le sueargomentazioni , non solo sullascelta amministrativa di risolve-re il problema della prima casain altro modo (con le quali harisposto alla proposta del Comi-tato Civico – glissando invece ilnocciolo della questione), macon riferimento piuttosto agliinteressi futuri della comunitàda lui governata . Ciò che real-mente preme capire è:- quale miglior salvaguardia almantenimento della struttura sa-nitaria potrebbe derivare dal fat-to che proprietario del Putti sial’Inail piuttosto che il Comune?

CODIVILLA - PUTTI:OPERAZIONI SANITARIO-IMMOBILIARICONTINUA DA PAG. 1

- quale miglior garanzia alla tu-tela degli interessi sanitari (ecioè al voler fermamente far fun-zionare l’ospedale Codivilla) ilpoter escludere dall’intera ope-razione Putti anche la più remo-ta eventualità che si converta inun’operazione di investimentoimmobiliare da parte di terzi?Non vorremmo dover ascoltare inun futuro la frase: “con il sennodi poi …”Fra i suoi esperti il Sindaco puòcomunque contare sull’influen-te assessore Paolo Franceschi esul consigliere comunale dottorPirovano, che conoscono benetutti gli aspetti della vicenda inquanto fanno parte del consigliodi amministrazione della socie-tà mista pubblico-privato. Ricor-diamo che essi sono stati desi-gnati dall’Uls non in quanto rap-presentanti politici, bensì quali“autorevoli membri della comu-nità di Cortina d’Ampezzo”.

Comunale con il punto all’ordinedel giorno e il voto di maggioran-za favorevole, e il gioco è fatto. E’già successo con altre strutture:Clinica Crignes, Villa Blu, Ancil-lotto… Possiamo anche crederesinceramente nelle buone intenzio-ni del nostro Sindaco, ma comepossiamo essere certi delle Ammi-nistrazioni a venire? Se per ipotesil’ospedale in futuro dovesse chiu-dere e l’Inail si trovasse bisognosodi liquidi, come è già successo, ladisposizione sul mercato dell’ im-mobile sarebbe un buon tornacon-to per l’ Ente per gli infortuni sullavoro . Inoltre che senso avrebbemantenere la destinazione sanita-ria se l’ospedale non ci fosse più?Certo, è solo un’ipotesi, che co-munque potrebbe avverarsi. Secon-do noi la massima garanzia è quel-la che il Putti venga acquistato dalComune, anziché dall’Inail, con gliimpegni connessi. Nel caso cam-biassero le cose, ci si troverebbe co-munque con un’enorme volumetriaresidenziale in mano, a disposizio-ne della comunità, con un minimoinvestimento. Un’occasione daprendere al volo, adesso, prima che

sia troppo tardi.

Le due lettere, cui si fa riferimento so-pra, sono state integralmente riporta-te nella pagina a fianco

LA POSIZIONEDEL COMITATOC I V I C O

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3Voci di CortinaNumero 15 agosto 2005

I soldi del Comune:dicono che non ci sono soldi! Facciamo due conti allora:

8.000.000 di euro corrispondono ad un esborso annuo di circa 400.000euro ai tassi correnti;

la possibilità teorica di ricorso all’indebitamento per il Comune è pari acirca il doppio dei circa 30.000.000 di euro di debiti attuali (consideratepure le restrizioni dell’ultima finanziaria!);

per dare un numero: il deficit della gestione degli impianti sportivi eattività connesse è stato nel 2004 di 1.714.000 euro; è sforato di123.000 euro rispetto al preventivo iniziale ma il bilancio comunale èstato comunque quadrato.

I numeri del Putti:1939 : anno di realizzazione;5.900 : i metri quadrati di superficie utile;20.000 : i metri cubi di volume complessivo;60 circa : i posti letto disponibili.

I numeri del “nuovo” Codivilla:116 : il massimo dei posti letto disponibili previsti;180 : il numero di dipendenti stimato sulla capienza massima

Per gli alloggi del personale:- sono a disposizione 6 diversi edifici “minori” (da sistemare), oltre a 3nuovi appartamenti nel Cademai;- al Putti, destinando anche solo poco più della metà dei 5.900 metriquadri all’uso residenziale, si ricaverebbero 60 appartamenti.

TESTO DELLA LETTERA INVIATADAL COMITATO CIVICO CORTINA AL SINDACO

IL 25 MAGGIO 2005Studiando la sperimentazione gestionale che interessa il Codivilla-Putti abbiamo avuto modo diparlare con l’ing. Vielmo, Direttore dell’Asl.L’ing. Vielmo è stato molto disponibile a chiarirci i passaggi più complicati del noto programmatriennale di gestione.Abbiamo chiesto spiegazioni rispetto al passaggio all’Inail dell’immobile “Putti” per l’importo di 15miliardi di lire (7,8 milioni di euro), oltre all’impegno di investire 20 miliardi di lire (10,3 milioni di euro)per ristrutturarlo secondo il programma concordato (gran parte a destinazione residenziale). Va detto,in estrema sintesi, che, secondo gli accordi, l’Inail riaffitterà il cespite all’Asl con un canone commisu-rato all’importo che spenderà e al tasso del 2,5%.Le perplessità che abbiamo espresso all’ing. Vielmo riguardano il prezzo pagato: ci sembra che untale edificio (5.900 metri quadrati), nel posto più bello di Cortina, con una futura destinazione residen-ziale (sia pure – finchè c’è – legata al vincolo di fornire alloggio ai dipendenti del Codivilla) sia vendutoad una cifra irrisoria, per il mercato di Cortina.L’ing. Vielmo, non più tardi di lunedì 23 maggio, ha detto che se il Comune di Cortina – cioè unacontroparte Istituzionale - fosse interessato all’acquisto, ci sarebbe ancora la possibilità di discutereuna soluzione alternativa a quella prospettata con l’Inail.Nella presente non riportiamo i termini di tutto il passaggio di proprietà perché Le sono noti. Vorremmoperò chiederLe con estrema forza e passione per il bene del paese di attivarsi affinché il Putti vengaacquistato dal Comune. Non perda la possibilità di garantire a Cortina un immobile così prestigiosolamentando la mancanza di disponibilità finanziarie. Pensi che il Putti viene valutato come due“Bredo”; inoltre i soldi che vengono investiti nella struttura possono rientrare con l’affitto.Nel Bilancio c’è posto per ulteriori mutui, ma eventualmente anche la vendita di pochi appartamentinella disponibilità del patrimonio comunale, assicurerebbero al Comune un immobile da almeno 60appartamenti. Potrebbe inoltre essere presa in considerazione la vendita o l’affitto di una modestaporzione del Putti – con destinazioni d’uso appetibili - per garantire la disponibilità finanziaria perl’acquisto e la ristrutturazione di tutto il resto dell’importante volumetria.In estrema sintesi:

a)con la proprietà Putti ristrutturata e affittata al Codivilla, il nostro paese ha la certezza di darealloggio a residenti stabili, siano essi dipendenti dell’ospedale o – qualora l’ospedale chiudesse – altriresidenti “bisognosi”;

b) con la proprietà Putti, Cortina non avrebbe da temere dal cambio di destinazione del Putti:qualora chiudesse l’ospedale, l’immobile non andrebbe “sul mercato” delle seconde case ad incre-mentare il fenomeno della speculazione edilizia;

c)dopo tutto anche il Cademai è stato acquistato con questo spirito ed ora sta per dare alloggio amolti residenti che altrimenti dovrebbero cercare casa in altri Comuni limitrofi.Ci scusiamo per l’argomentazione molto sintetica, avremo modo di sviluppare meglio le ragioni cheLe abbiamo portato, in futuro. Per il momento ci preme sollecitarLa a contattare l’ing. Vielmo per unoscambio di idee su quanto Le abbiamo accennato.I tempi sono stretti, ma ci sono. Ci sono, ci pare, anche gli estremi per un investimento importante nelnostro Paese nella prospettiva, sempre in primo piano nei programmi elettorali e di governo, di unapolitica “per la prima casa”.

RISPOSTA DEL SINDACO IN DATA 07/06/2005ALLA PROPOSTA DEL COMITATO CIVICO

L’amministrazione comunale di Cortina d’Ampezzo, anche nel passato, ha sempre posto la massimaattenzione alla salvaguardia del presidio sanitario del Codivilla-Putti che, negli ultimi decenni, causal’andamento generale della sanità nazionale, aveva via via ridotto i posti letto e non certo migliorato ipropri standard sia sanitari in senso stretto sia di accoglienza nel suo complesso. Il Comune diCortina d’Ampezzo ha inteso salvaguardare le cure storiche (ortopedia/ osteomielite settica) maanche garantire alla cittadinanza e ai turisti un punto di primo intervento, un laboratorio analisi e altriservizi sanitari così importanti per un centro come Cortina; il tutto, visto il diritto costituzionale allasalute, secondo standard di massimo livello. Non ultimo si è anche ricercato l’obiettivo della salva-guardia dei posti di lavoro.Nello stesso tempo l’Amministrazione è sempre stata convinta delle potenzialità della struttura a finisanitari, anche in campi medici diversi da quelli storici, sollecitando tutti i soggetti competenti adavviare progetti di rilancio e chiedendo loro di assumersi la responsabilità di potenziare e rilanciare ilCodivilla-Putti. In quest’ottica la struttura è stata ritenuta avere un che di indivisibile, anche a seguitodi decenni di valutazioni, anche da parte di associazioni di cittadini, soprattutto per quanto riguarda idue padiglioni maggiori in quanto, come da più parti sostenuto, la possibilità di rilancio è sempreapparsa legata in via imprescindibile alla disponibilità di spazi adeguati a servizi e strutture connessein generale.Si badi che l’Amministrazione ha comunque sempre tenuto come valore assoluto e limite invalicabileche non vi potessero essere speculazioni edilizie e che il patrimonio non potesse, attraverso chissàquale stratagemma, essere svincolato dalla destinazione sanitaria in senso generale e volgere almercato della seconda casa. Infatti tutta l’area interessata nel vigente P.R.G. è vincolata ad attivitàsanitarie e connesse. Per ottenere tali risultati di garanzia per questa comunità, tenendo sempre contoche la proprietà di tutto il complesso dell’ULSS n. 1 di Belluno (a seguito dell’istituzione del serviziosanitario nazionale), si è ricercato il rilancio attraverso gli strumenti legislativi a disposizione, utilizzan-do il partner pubblico non come peso ma come risorsa.Il rilancio doveva giocoforza passare sia attraverso una gestione più efficiente, sia attraverso unaristrutturazione degli immobili, da troppo tempo lasciati alla semplice manutenzione ordinaria salve lenecessarie migliorie per il mantenimento degli standard sanitari.Per quanto attiene alla gestione, con il coordinamento regionale, dopo lunghi e difficili iter burocratici siè attivata una sperimentazione pubblico-privata (con la nascita della nuova società Istituto CodivillaPutti srl) che ha dato, a detta generale, ottimi frutti ed è avviata ad ulteriori miglioramenti.Per quanto riguarda invece la ristrutturazione, visti i cospicui investimenti necessari (e d’altrondepreso atto che la struttura ospedaliera in senso stretto può essere raggruppata tutta al Codivilla), eranecessario individuare forme che evitassero ogni possibile speculazione. In questo senso l’Ammini-strazione comunale si è fatta parte diligente per individuare la strada più corretta.Grazie al lavoro dei vertici dell’ULSS e dell’allora Ministro della Sanità Rosy Bindi, in sinergia conil Comune di Cortina, si è giunti ad un atto formale del Ministero della Sanità, un decreto ministerialedel 18.04.00 che ha individuato nell’INAIL, Ente nazionale avente finalità compatibili, il partnerpubblico per disporre dei capitali atti alla realizzazione della ristrutturazione ed al rilancio della strutturasanitaria e di tutto il complesso in generale. Dal punto di vista tecnico, anche con l’esperienza delleassociazioni sopra richiamate, ci si era anche resi conto che, come detto, la struttura sanitaria, sedebitamente ristrutturata, poteva essere concentrata in un unico padiglione senza nocumento perl’attività stessa, mentre il Putti poteva assurgere a struttura complementare per alloggiamenti dipersonale e famiglie dei ricoverati, di personale medico, per gabinetti specialistici e sale studio; tuttispazi necessari per il mantenimento e la valorizzazione dell’attività sanitaria.Da allora l’intensa attività tecnica e amministrativa della Direzione Generale dell’ULSS, della nuovasocietà, con il supporto del Comune, si è indirizzata interamente ad attuare questo difficile camminoper giungere al passaggio di proprietà del Putti dall’ULSS n. 1 all’INAIL, e dunque a soggetto pubblicoche ne garantisca la destinazione senza possibilità speculative, con il conseguente passaggio delprezzo all’ULSS che, avendone poi la gestione ad un canone concordato, sarà in grado di attuare laristrutturazione e rilanciare la struttura.Ciò premesso, dunque, il difficile iter, avviato da tempo e in corso di definizione (la pratica all’INAILè tecnicamente pronta), risponde perfettamente alle finalità per cui era partita e garantisce il futuro delnostro Ospedale, bene primario per questa comunità e per l’intero comprensorio provinciale (si tengaconto che tra le più grandi aziende nel territorio comunale).Tale percorso, oltre a garantire la sopravvivenza e il rilancio dell’Ospedale, obbiettivo per il quale,come già detto, il Putti è parte essenziale, impedisce anche la destinazione dell’immobile al mercatodella seconda casa. A questo fine, sebbene giuridicamente il Comune non sia soggetto direttamenteinteressato, è certo che l’azione amministrativa fatta e da fare nel futuro sia quella di vigilare sugliimpegni assunti da tutti i soggetti direttamente interessati.L’acquisto da parte del Comune di Cortina d’Ampezzo, in conclusione, non si pone come obbiettivoné primario, né necessario, avendo potuto, con il progetto descritto, assicurare gli obbiettivi cari aquesta comunità senza impegnarsi direttamente, cosa che, se in astratto possibile, avrebbe probabil-mente costituito un ostacolo al raggiungimento degli altri obbiettivi prettamente sanitari.La finalità di realizzare la prima casa, altro obbiettivo di primaria importanza, è stata indirizzata in altriprogrammi che questa Amministrazione sta portando avanti con determinazione (recupero Cademai,diritti di superficie, programmi edilizi, ecc.).Qualora, astrattamente, vi fossero delle modifiche oggi imprevedibili a tali indirizzi, da tutti verificabili,il Comune di Cortina d’Ampezzo avrebbe altrettanta influenza quale ha avuto per attuare quanto sinorafatto, per intervenire e attivarsi affinché ogni attività legata al Putti sia di primario interesse per i cittadinidi Cortina. In sintesi e tenendo conto delle necessarie premesse:a) la proprietà del Putti, quando ceduta all’INAIL, resterà pubblica ed inserita nella zona ospedaliera

in PRG con vincolo di destinazione ad attività collegate con l’attività ospedaliera, e non potràessere ceduta sul libero mercato;

b) il prezzo di cessione dall’ULSS nr. 1 all’INAIL è stato oggetto di perizie tecniche e tiene conto deivincoli di destinazione;

c) non è necessaria alcuna vendita al mercato privato, nemmeno di parte, (o di altri cespiti comesuggerito) ciò che altrimenti produrrebbe una vera e propria nuova destinazione a seconda casa,con i conseguenti effetti indesiderati.

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4 Voci di Cortina Numero 15 agosto 2005

Sanità: CORSI E RICORSI STORICIQuando il passato non è poi così lontano

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Il Comune non vuole intervenire sulla questione Sanità; anzi,diciamo meglio, è contento di come stanno andando le cose.C’è fiducia nei progetti di cambio d’uso del Putti e insiste nel

sostenere che tutto andrà per il meglio.Molti non la pensano così: chi conosce la storia di Cortina e dellesue strutture ospedaliere ogni volta che sente parlare di “ristrut-turazioni” sente battere le campane a martello. Speriamo stavol-ta non sia così. Per buon riguardo e per fare un poco di ripasso,ripercorriamo la storia di tre strutture ospedaliere cortinesi e delloro travagliato destino.Peschiamo i “ricordi” dall’amato Cortina Oggi e ne riproponia-mo solo alcune chicche. Varrebbe la pena raccogliere i resocontiin un volume, ad uso soprattutto degli amministratori poco por-tati alla Storia.Cominciamo però con il:

“VEDIAMO COME È ANDATA A FINIRE!”:

C A D E M A IL’immobile Cademai è natocome clinica della “Società Ca-demai Salus Hotel”ed è passatocon l’avvento delle Usl all’EnteSanitario “Istituti ElioterapiciRizzoli” di Bologna. Da questi èpassato al Comune di Cortina d’Ampezzo (fine anni ’80).Dopo numerose vicende è diventato un condominio di ediliziapubblica.

VILLA BLULa Villa Blu era una strutturariservata ai bambini affetti davarie patologie dello scheletro.Negli anni ’70 calarono i rico-veri e il Rizzoli lo cedette ad unasocietà privata.Attualmente è un albergo conmultiproprietà.

CLINICA CRIGNESLa clinica di Crignes nacque ne-gli anni Cinquanta – su solleci-tazione comunale – per creareun ambiente ospedaliero priva-to in occasione delle Olimpiadi,dato che Cortina non aveva maiavuto un suo ospedale civile.Già negli anni Settanta si parladi una sua trasformazione in “albergo o qualche cosa di analogo”.Dopo autorizzazioni alberghiere e condoni è diventata un resi-dence. e.p.

Ottobre 1976 n. 17(dalla prima pagina)“L’ultima seduta consiliare si èaperta con animazione su un pro-blema divenuto scottante: la si-tuazione Rizzoli-Cademai. Il Sin-daco ha letto ai consiglieri e pre-senti una lunga lettera del presi-dente del Rizzoli Colliva, dovequesti esponeva le ragioni di noninadempienza da parte del Rizzo-li a proposito della permuta dellostabile Cademai. Ricordiamo in-fatti che già nella precedente am-ministrazione, il Comune avevarinunciato al diritto di prelazio-ne dello stabile Villa Blu e terre-ni limitrofi, consentendo così al-l’Istituto Codivilla Putti la permu-ta di Villa Blu, con la ditta Scroc-co, in cambio dell’ex albergo Ca-demai. Sempre allora, i due con-siglieri Pci Costantini Marco e PsiVignali – dipendenti entrambi delCodivilla – assicurarono l’impegnodel Rizzoli di destinare lo stabi-le Cademai a servizi sanitari in-dispensabili, come risulta dalladelibera, e cioè: centro di riani-mazione, centro di unità corona-ria, centro di soccorso chirurgi-co, centro di maternità e ambula-tori polispecialistici. Tutto ciòviene ora smentito ufficialmentedal presidente Colliva e da quil’accesa polemica in merito.” …“A questo punto l’opinione pubbli-ca è giustamente preoccupata e sichiede senza vie di speranza:“Cosa farà il Rizzoli del Cademai?Se lo terrà come bene immobile olo destinerà come le delibere pre-cedenti testimoniano?”Il caso è veramente grave, se sipensa che la maggioranza Dc harinunciato al diritto di prelazio-ne proprio in vista di quell’impe-gno di servizi sanitari che il Riz-zoli si assunse permutando VillaBlu con il Cademai. Il ‘pasticciac-cio’ … presenta varie domande eipotesi che la gente va facendo-si: non si potrà certo fare un con-dominio del Cademai, visto che c’è

un vincolo alber-ghiero?!E su Villa Blu, dov’èfinito il vincolo ospe-daliero?! E che diredella clinica di Cri-gnes che diventa cli-nica dietetica …”.

TUTTO MUTA,NULLA CAMBIA!!!Zanuco d.c.d.m.,Maggio 1989 pagina 4“Quando nel 1982 o ’83, non ricor-do bene, il Consiglio Comunale trat-tò il cambiamento di destinazioneda Ospedale in albergo della Clini-ca Crignes, ci fu una levata di scu-di soprattutto dall’allora Lista Civi-ca “Tofana”.L’opposizione accanita, si infransecontro il muro compatto della mag-gioranza ed il cambiamento di de-stinazione passò…Se ci guardiamo un po’ indietro nonc’è dubbio che le varie Amministra-zioni che si sono succedute hannofatto non pochi errori.E’ vero “del senno del poi sono pie-ne le fosse” questo non vuol direche non si possa dire qualche cosa.Primo errore: quando i dottori Ma-lagò, per altro non sempre giusta-mente considerati, smisero la loroattività il Comune avrebbe potuto edovuto acquistarlo ed adibirlo acasa di riposo …Oggi è stata demolita ed anche achi la criticava, gli piange il cuore.”

SINDACO FRANCESCHIRosanna Ghedina, settembre 1993,pagina 6Domanda: “Cosa pensa Lei dello svin-colo ottenuto dal Crignes Park Ho-tel, che tutti ricordano come la Cli-nica Crignes dei dottori Malagò …?Risposta: “L’unica considerazioneche possa fare è che probabilmen-te allora si è persa una favorevoleoccasione per acquisire la ‘clinica’al patrimonio comunale per desti-narla, con limitati interventi, a‘Casa Albergo’ per anziani. Certoche con il senno di poi è più facilefare certe considerazioni”

ANCORA SINDACO FRANCESCHIComunicato, febbraio 1998, pagina 2“… una legge dello Stato, quella delcondono edilizio, rendeva vana lalotta del Comune di Cortina al-l’estendersi delle multiproprietà al-berghiere con la trasformazioned’uso di molti alberghi tradiziona-li. Anche l’immobile del Crignes, alquale mai sarebbe stato concessodi diventare appartamenti, ha po-tuto godere di questo colpo di spu-gna propiziato dallo Stato. Se nonci fosse stata quella sanatoria ilCrignes oggi sarebbe albergo.”

P R O F E Z I E ! ! !

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5Voci di CortinaNumero 15 agosto 2005

CONSIGLIO COMUNALE DI LUGLIODai rendiconti di gestionecogliamo spunti e notizie di Carla Pompanin

La seduta del 14 luglio delConsiglio Comunale èstata dedicata prevalen-

temente all’approvazione deirendiconti del Comune e dellesue società GIS e Servizi Am-pezzo. Ben cinque i consiglieriassenti, oltre all’assessore ester-no Franceschi. La minoranza siastiene nella votazione del ren-diconto SEAM e manifesta votocontrario al rendiconto del Co-mune e della GIS.

RENDICONTO DELLASERVIZI AMPEZZO SRLSnello e veloce il rendiconto pre-sentato dall’amministratoreunico – signora Paola Valle. Laperdita d’esercizio per l’anno2004 è stata pari a 18.549 euro,mentre il trend rispetto agli annipassati ha segnato un ulterioremiglioramento nel rapporto co-sti e ricavi, con eccezione di unaflessione di 37.000 euro sugliincassi da parchimetri, fonteprincipale di guadagno perl’avvicinamento al pareggioeconomico-finanziario con in-troiti per oltre 400.000 euro. Nelluglio 2004 la società ha inve-stito 187.000 euro (di cui 92.000euro da contributo regionale)nell’acquisto di un nuovo auto-bus, portando così a 11 il nu-mero dei mezzi in funzione, percoprire 340.000 km (10 lineeche coprono 43 km di territo-rio) e trasportare 470.000 per-sone all’anno.Confortanti sono stati sia i ri-sultati del sondaggio pressol’utenza svoltosi nel mese di set-tembre, che ha dato per rag-giunti gli obiettivi che la societàsi era prefissata, ed anche l’au-dit di sorveglianza per il tra-sporto pubblico, che ha ricon-fermato alla società il certifica-to d’idoneità per lo svolgimen-to del servizio per i prossimi 4anni .Tra le buone notizie c’è l’au-mento del 18% degli sciatori chenel 2004 hanno utilizzato loskibus rispetto al 2003, il suc-cesso della sperimentazionedelle corse serali sulle linee 1 e

2 per 15 giorni di agosto, utiliz-zate soprattutto dai campeggia-tori. Il parcheggio di Pontechie-sa, che rimane aperto 9 mesiall’anno, ha dato per la primavolta un soddisfacente torna-conto economico con un avan-zo di gestione di 25.500 euro.L’area di sosta per i camper diFiames, rimessa a nuovo nelgiugno 2004, ha dato un mag-gior introito rispetto all’annoprecedente di 6.000 euro.L’ufficio informazioni alla sta-zione offre tutto l’anno un ser-vizio essenziale per una locali-tà turistica, quale punto di rife-rimento per turisti e utenti deltrasporto pubblico, e non solo.Ha un costo di circa 50.000euro al netto degli introiti delservizio di biglietteria (pari a38.500 euro – quasi 10.000 euroin più rispetto al 2003). Altri17.000 euro circa di perdita de-rivano dalla gestione dei bagnipubblici, servizio, d’altronde,che una comunità deve offrire.L’unico dato che ha portatouna certa polemica è stata lanotizia dell’apertura a Socus dellavaggio, che oltre ad essereusato per i mezzi della Se.Am.(che altrimenti dovrebbero an-dare in Cadore per essere lava-ti), offre il servizio di lavaggioal pubblico. L’osservazione daparte della minoranza riguar-da in particolar modo la tariffadi 6 euro, ritenuta fuori merca-to per Cortina.

RENDICONTO DELLA GISAumenta di ulteriori 250.000euro rispetto al 2003 e si disco-sta di 122.000 euro dal preven-tivo il disavanzo della SocietàGestione Impianti Sportivi perun importo complessivo che su-pera 1.700.000 euro di perditache i l Comune deve andare aripianare.Il Presidente – Luigi Alverà – sot-tolinea che nel valutare il con-suntivo bisogna però tenere con-to delle variazioni agli indirizziimposte durante l’anno dal-l’Amministrazione Comunale,con particolare riguardo alle ma-

nifestazioni al Pala Volkswagen.Ecco alcune curiosità estrapo-late dal rendiconto della GIS:- ai chilometri di piste difondo si è aggiunto l’anello diTre Croci sul quale è stato pos-sibile sciare già da metà novem-bre.- gli incontri di Mezza Sta-gione, che fino al 2002 grava-vano sul bilancio comunale, orasono imputati al bilancio GIS,portando il centro di costo delCinema Eden ad una perdita di14.600 euro circa, dovuta in par-te anche al minor incasso perbiglietti motivabile - secondo ilPresidente - al minor rilievo ar-tistico e di richiamo turistico deifilm proiettati.- è di 300.000 euro l’introi-to derivante da sponsor mentrequasi a 70.000 euro corrispon-dono gli incassi del bar dello sta-dio (grazie alle partite di hoc-key). Sfiorano i 175.000 euro gliintroiti da servizi resi a terzi. Ilcosto dell’energia elettrica cor-risponde ad oltre 180.000 euro.- presso la piscina l’instal-lazione dell’impianto di coge-nerazione ha permesso un ri-sparmio di circa 30.000 euro,ma si ribadisce l’urgenza di si-stemare il tetto.

RENDICONTO DELLAGESTIONE-ESERCIZIOC O M U N A L EAmmonta a 1.217.000 eurol’avanzo di amministrazione re-gistrato per il 2004 sui circa 20milioni di euro del bilancio co-munale. Ciò a dimostrazionedell’efficienza ed efficacia del-l’azione amministrativa e degliuffici comunali – secondo l’as-sessore al Bilan-cio GiampietroGhedina. A far-la da padrona èanche quest’an-no l’ICI con unintroito per lecasse comunaliche sfiora gli11.000.000 dieuro. Cortinaha rispettato il

patto di stabilità e tuttigli altri parametri (sem-pre più vincolanti) dellafinanziaria e può quin-di vantare un bilancio“virtuoso”.Pur non entrando neidettagli tecnici, la mino-

ranza precisa che, al di là del-l’accettazione tecnica del ter-mine, “virtuoso” non è un ag-gettivo che ben definisce il bi-lancio comunale: in realtà nonsi vedono miglioramenti strut-turali , che facciano intravede-re una gestione più efficiente,né investimenti in servizi perla collettività (quali i parcheg-gi). Secondo il consigliere De-menego l’amministrazione do-vrà attingere dai cittadini, au-mentando l’imposizione fisca-le o attraverso i Piruea (o cre-diti edilizi) se vorrà far fronteagli ingenti impegni che si pre-vedono per il futuro (acquistodella sede della ferrovia, dellostadio …) e non si sente per-tanto di poter condividere ilfatto di andare fieri di questirisultati economici.L’assessore Ghedina precisache in realtà buoni risultati sisono ottenuti con l’operazionedi rinegoziazione dei mutui,ad esempio, che porta un mi-nor esborso annuo per le ratedei mutui pari a 250.000 eurocirca e ribadisce che non v’èstato aumento alle aliquote ICIrispetto al 2003. Il Sindaco ri-corda, inoltre, che il program-ma di rifacimento dell’illumi-nazione pubblica sta prose-guendo e dopo i primi interven-ti (Mortisa 2004 – Chiave 2005)sono programmati anche duetratti dell’i l luminazione dellapasseggiata ed oltre 11.000punti luce per l’illuminazionefunzionale e scenografica delcentro civico. Per quanto riguar-da la viabilità evidenzia, invece,la necessità di un momento diriflessione.

Via Bepin 6 - CortinaVia Bepin 6 - Cortinatel 0436 862462tel 0436 862462

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6 Voci di Cortina Numero 15 agosto 2005

DAL CONSIGLIO

NEL BRACCIO DI FERROFRA COMUNE E HOTEL DELA POSTE, LA FAMIGLIAMANAIGO HA LA MEGLIOAccesissima la discussione inaula quando si è trattato di re-vocare una delibera consiliaredello scorso anno con la qualesi poneva un punto fermo allavicenda dello sconfinamento diparte della terrazza dell’Hotelde la Poste su terreni comunali.Dopo quasi 40 anni dalla sen-tenza del Tribunale di Bellunoche imponeva alla famigliaManaigo e alla società Hotel dela Poste il pagamento al Comu-ne di 155.000 euro (attualizza-ti) ad indennizzo e pagamentodelle porzioni di terreno inte-ressate, il Consiglio Comunalecon la delibera 73 aveva addi-rittura concesso uno sconto di20.000 euro, per ottenere cosìcontestualmente l’iscrizionedella servitù d’uso pubblico suiportici costeggianti Via CesareBattisti. Nel giugno di quest’an-no però i Manaigo hanno di-chiarato di non voler più iscri-vere la servitù sulle particelle diproprietà e si dichiaravano, in-vece, disposti a pagare per in-tero la somma decretata dalGiudice nel 1968. Secondo l’as-sessore Lorenzo Lacedelli e ilSindaco stesso, la nuova propo-sta della famiglia Manaigo è ac-cettabile e non fa altro che dif-ferire ad altra sede la questionedell’uso pubblico. “In realtà –dice Giacobbi – la differenza èlievissima, fatto salvo che l’usopubblico c’è in quanto è l’utiliz-zo continuo che fa sorgere il di-ritto e la pratica tavolare ha deicosti”. Per Lacedelli “i privati

non voglio-no altro chela semplici-tà della pra-

tica” e ricorda poi che si sta par-lando di soli 10 mq. di negozio,30 mq. di locali accessori, 20mq. di terrazzo e circa 40 mq.di sottosuolo. Ribadisce che è“pacifico” che il sottoportico siaad uso pubblico, così come lagran parte dei marciapiedi diCorso Italia.Di ben altro parere è il consi-gliere Luciano Dalus che di-chiara apertamente che “inquesta maniera non si fanno gliinteressi del Comune” e che nonè bene addivenire a questa con-clusione anche per correttezzanei confronti degli altri concit-tadini. E come Dalus anche ilConsigliere Ghezze preannun-cia la propria astensione qua-lora non si decida di sospende-re la deliberazione in attesa diuna nuova contrattazione coni privati.La minoranza condivide le per-plessità sulla proposta che difatto mette ai Manaigo il coltel-lo dalla parte del manico, in unafutura contrattazione per l’in-tavolazione dell’uso pubblico,togliendo al Comune qualsiasipotere di negoziazione. Pertan-to esprime 4 voti contrari che,aggiunti ai 4 astenuti (Dalus,Ghedina E., Ghezze e MajoniF.), non sono però sufficienti abloccare la delibera che vieneapprovata, con soddisfazionedel Sindaco, con 5 voti favore-voli e che, con il medesimo esi-to, viene dichiarata anche im-mediatamente eseguibile.Ci si chiede: se l’uso pubblico è pa-cifico e se è vero che è l’utilizzocontinuo a far sorgere il diritto diuso pubblico (giusto per citare),per quale motivo il Consiglio Co-munale non più di 8 mesi fa ave-

va concesso uno sconto di 20.000euro su una sentenza del Giudice,a cui il privato non aveva ottem-perato in 36 anni?

CESSIONE DI MARCIAPIE-DE AL SIGNOR APOLLONIOUlteriore punto nel campo dellecessioni di terreni che porta unpo’ di imbarazzo alla maggio-ranza. A domanda precisa delconsigliere Verocai, né il Sinda-co (che pur dichiara di aver se-guito la pratica quand’era asses-sore), né l’assessore al patrimo-nio, né il responsabile del setto-re patrimonio – dott. Roncensanno dire se il signor Apollonioagisce per conto proprio o delcondominio. Praticamente ilConsiglio era pronto ad aliena-re 25 mq. di terreno pubblico inpieno centro civico senza cono-scere con certezza l’identità delrichiedente. La proposta è statarinviata (per permettere un’istrut-toria più puntuale).

A N C I L L O T T OIl Piruea approvato dal Consi-glio Comunale del 29.07.2004non è più attuabile, in quantola pubblicazione del Piano diAssetto Idrogeologico, inseriscebuona parte dell’area identifi-cata per la viabilità in zona “P4pericolosa”. Si determina (convoto contrario della minoranza)la revoca della deliberazione n.49 per dar modo alla conferen-za di servizi di proseguire nellavalutazione del nuovo proget-to di riqualificazione dell’areagià presentato dal privato, se-condo le disposizioni della sche-da del PRG ed in accordo conle nuove dispo-sizioni normati-ve del la leggeurbanistica re-gionale(L.R. 11/2004).

OBIETTIVI TATTICI DELLA G.I.S.

Gli obiettivi tattici volti al miglioramento della gestionesono stati così sintetizzati:- acquisizione di tecniche e metodologie volte alla pia-nificazione e controllo del pilotaggio aziendale;- miglioramento della gestione delle strutture e degliimpianti;- implementazione del sistema di archiviazione col finedi evidenziare le potenziali economie di scala;- definizione e modellazione delle metodologie di sele-zione e accreditamento del portafoglio fornitori;- acquisizione della procedurizzazione nell’organizza-zione e controllo di efficacia e efficienza nello svolgi-mento delle attività;- progressivo adeguamento alla normativa sull’impattoambientale e la sicurezza degli impianti;- redazione delle analisi preliminari volte all’individua-zione dei canali di ricerca e sviluppo che potranno es-sere esplorati negli esercizi successivi.(Resterà da vedere se paroloni così grossi porterannorisultati altrettanto grossi – ndr)

SEGNALATORI DI TRAFFICO

La minoranza chiede di conoscerequale impegno comporti la gestio-ne delle tabelle che segnalano iposti liberi dei parcheggi, che van-no sistematicamente risettate. “Inrealtà si tratta di poche ore setti-manali” – risponde la signora Val-le – “ma solo quattro tabelle fun-zionano correttamente. Vi è statoun ulteriore incontro con l’ing. Bre-da – resp. Lavori Pubblici del Co-mune – in cui si è determinato dicontattare nuovamente la ditta for-nitrice per risolvere il problema”.

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PARCHEGGIOPONTECHIESA

La minoranza coglie l’occasionedell’approvazione del rendicontoSe.Am. per chiedere delucidazionisul fatto che la Giunta abbia incari-cato una perizia sulla struttura delgarage di Pontechiesa all’ing. Tom-masini di Belluno. Il Sindaco preci-sa che a seguito di infiltrazioni d’ac-qua riscontrate al primo piano delparcheggio si è ritenuto correttochiedere un parere tecnico per po-ter verificare se sussistano respon-sabilità a carico del direttore lavori,del responsabile del procedimen-to e della ditta appaltatrice e vi sia-no ragioni fondate per ritenere chegli interessi del Comune non sia-no stati tutelati.

PISTA DI BOBÈ rimasta aperta fino a febbraio lapista di bob per il recupero di com-petizioni internazionali, con circa 25ore di trasmissioni TV.La pista è stata oggetto inoltre dilavori di sistemazione, eseguiti inaccordo con la Federazione conuna spesa complessiva di 280.000euro, coperta per 200.000 da uncontributo regionale in conto capi-tale. Il consigliere Demenego rice-ve rassicurazione che i lavori per-metteranno l’omologazione dellapista sia per il bob che per lo ske-leton e lo slittino, anche attraversoalcuni accorgimenti da adottarsinell’esecuzione della ghiacciatura.La minoranza sollecita l’ammini-strazione a stendere chiari patti conla Federazione ed il CONI per as-sicurare che dopo le Olimpiadi diTorino 2006 non vengano a man-care i contributi che, soli, posso-no garantire il proseguo dell’attivi-tà. Non sembra scontato infatti chesi mantengano due piste di bob inItalia, e comunque – secondo De-menego – anche in questo caso icontributi messi a disposizione ver-ranno divisi e sicuramente nonmoltiplicati fra le due piste.

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7Voci di CortinaNumero 15 agosto 2005

CANTIERI COMUNALI E NORME DI SICUREZZA

MINIMO COMUN DENOMINATORE:IL NASTRO DI SICUREZZA BIANCOROSSO?

turgia della mondanità, è tuttoun brulicare di umanità fatta diantichi amici e nuovi adepti del-la religione dell’esserci. Daitempi fatalmente lontani in cuila frequentazione della Reginaaveva una fisionomia discreta,appagata nei semplici ritualidella natura, nei tratti di un pia-cere più appartato e sommes-so, molte cose sono cambiate emolte abitudini, oggi per di piùstrette nella morsa della crisieconomica e dell’incombere delterrorismo. Così ora sotto leTofane si dà convegno una fol-la di gente sempre un po’ trafe-lata, che accorcia le permanen-ze e allunga le inquietudini, chele difficoltà odierne costringo-no a una sobrietà senza troppaspensieratezza. E come la gen-te - e per la gente - Cortina simuove con un passo un po’ af-fannato, accumula le occasionidi svago in una sorta di conge-stione edonistica, chiama a rac-

colta i protagonisti della crona-ca e del pettegolezzo per offrir-li in folla alla curiosità di unpubblico che non aspetta altro.Sono i riti attuali della promo-zione turistica, che riducono lamontagna a un corollario dellavacanza, che si può perfinoignorare nella grande festa del“rendez-vous” mondano. Unaspecie di fiera delle vanità, chefa bene all’economia e passa so-pra la cultura e l’anima d’Am-pezzo senza toccare l’integrità,il volto autentico della sua co-munità. E forse - gli esempi nonci vengono da lontano - unamaggiore attenzione a quei va-lori, il recupero della tradizionecome strumento di difesa con-tro l’alienazione del nostro tem-po, potrebbero costituire un piùforte fattore di richiamo per chi,avendo malamente perduto ilpresente, cerca nel passato laconsolazione di una purezza edi una verità sempre più difficilida ritrovare e da vivere.

Ennio Rossignoli

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IL TRAVESTIMENTODI CORTINA

LAVORI SULCORSO ITALIA

Gentile turista,

la redazione di “Vocidi Cortina” aveva in scalet-ta un articolo sui lavori dirifacimento dellapavimentazione di CorsoItalia.

Purtroppo non siamoriusciti a finirlo …

Ci scusiamo per il di-sagio arrecato.

La Redazione

SCAVI ATTRAVERSANO LA “PASSEGGIATA” SULSEDIME DELL’EX FERROVIA IN LOC. BIGONTINA

INGRESSO DELLA SEDE MUNICIPALE - CORSO ITALIA

PASSEGGIATA DELLA FERROVIA IN LOC. BIGONTINA

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8 Voci di Cortina Numero 15 agosto 2005

quale collaborano nove inse-gnanti estrapolati dal corpomusicale. La figura del corpomusicale rimane però sempreresponsabile della scuola, anchenei confronti dell’esterno.Il corpo musicale è radicato nelpaese ed è un punto importan-te capace di catalizzare la pas-sione dei giovani per la musica.È un motivo di orgoglio per tut-ta la comunità, e questo senti-mento si avverte soprattutto inoccasione delle manifestazionireligiose o pubbliche. Il corpomusicale, in un certo senso, rap-presenta la nostra comunità: labanda porta sempre un’atmo-sfera di armonia e di festa chesolo la musica sa dare. Un pae-se senza la banda sarebbe piùpovero, tanto che in molti pae-si stanno “reinventando” lebande, con gruppi che nasco-no qua e là.

L’impostazione del corpo musi-cale sembra essere prettamentedi tipo bandistico. C’è ancorariscontro nei giovani allievi perquesta attività, o preferisconoaltri generi musicali?Il corpo musicale non ha soloun indirizzo bandistico, maanche di altro genere, compre-so il canto. Attualmente, co-

L ’ I N T E R V I S T A . . .

nome:OSVALDO MAJONI 

età’: 62 ANNI (CLASSE 1943)stato di famiglia:

CONIUGATO, CON TRE FIGLIprofessione:

IMPRENDITOREaltri incarichi:

ATTUALMENTE NESSUNO,MA È STATO ASSESSORE COMUNALE,

PRESIDENTE DELLA SCUOLA MATERNA,DELLA S.C.I.A. , DEL LIONS CLUB - SEZ.

LOCALE, DEPUTATO DELLE REGOLE, ECC.hobby e passioni:

TELEMARK (con un solo bastone, alpenstock precisa), TORRENTISMO, ESCURSIONISMO

libro sul comodino:COME SCACCIARE GLI AFFANNI di D.

Carnegie, STORIA D’AMPEZZO di G. Riche-buono e SELEZIONE da Reader’s Digest

. . . . . . AL PRESIDENTEDEL CORPO MUSICALE DICORTINA D’AMPEZZOTrent’anni di crescita e di entusiasmo di Stefano Lorenzi

Nell’approssimarsi della

tradizionale festa del-le bande, in program-

ma dal 21 al 28 agosto 2005,incontriamo l’energico presi-dente del Corpo Musicale e, conl’occasione, scambiamo quattrochiacchiere sulle attività musi-cali di Cortina.

Il corpo musicale e la scuola dimusica sono ormai istituzioniassai radicate nella comunitàampezzana, così come ancheLei è divenuto quasi un’istitu-zione, rappresentando l’asso-ciazione da così tanti anni.L’entusiasmo sembra non man-carLe, visto il continuo succes-so della banda.Il corpo musicale è un’istituzio-ne del paese da centocin-quant’anni. Vanno però distin-ti il corpo musicale dalla scuoladi musica, che è una parte com-plementare del primo. La scuo-la di musica alimenta il corpomusicale di nuovi musicisti, ècome un vivaio che fa crescerela realtà musicale di Cortina: igiovani d’Ampezzo sono peral-tro molto portati musicalmen-te. La scuola di musica è statadata in gestione alla cooperati-va “La Sorgente” per questioniorganizzative, cooperativa alla

munque, il settore musicalebandistico è stato riscoperto daigiovani, con grande produzio-ne di musica per orchestre difiati in tutta Europa: c’è un ri-torno a questo tipo di musica,fresca, giovane, piacevole. Mala musica folcloristica non ba-sta, e va integrata con musichepiù “impegnate”.

Suonare in banda comporta unimpegno veramente ammirevo-le per quelli che vi si dedicano.Gli appuntamenti con prove econcerti sono assidui e costan-ti nell’anno. Sono in molti a “re-sistere” nel tempo o avete unricambio veloce dei musicisti?L’impegno bandistico è effetti-vamente notevole, ed abbiamoun ricambio di persone – un“turnover” di circa tre compo-nenti all’anno. Il periodo più dif-ficile per un musicista è il pas-saggio dalla scuola superiore al-l’università o al mondo del la-voro: chi lavora a Cortina tieneduro, chi emigra è in genere per-so. C’è comunque un reintegrocostante di giovani, che dà ossi-geno, e questo aspetto è moltoapprezzato anche da altri corpimusicali, anche perché la quali-tà media dei musicisti e il lorolivello esecutivo sono buoni.

La soddisfazione personale ri-paga sempre degli sforzi, per-ché è più bello fare musica cheascoltarla: e la banda è comeuna grande famiglia, in cui bi-sogna conciliare generazionidiverse e stare bene assieme.

All’interno del corpo musicalesi riescono ad aprire spazi perla musica contemporanea? Siformano gruppi nell’ambito del-la scuola che poi proseguonoautonomamente?All’interno del corpo musicaleè giusto dare spazio alle diver-se espressività. Vedo con occhiopositivo la presenza di piccoligruppi all’interno perché au-mentano la soddisfazione diesecuzione musicale, senza tra-lasciare il corpo musicale nelsuo complesso. I piccoli gruppiintegrano e non disgregano iltutto.Il tipo di musica che suoniamodipende anche dall’ambiente incui si suona; per molti anni l’uni-ca sala da concerti era la Chie-sa perché a Cortina non c’erauna sala da concerti. Con l’ide-

DENOMINAZIONE:CORPO MUSICALE DI CORTINA D’AMPEZZO

DATA DI COSTITUZIONE:1861

ATTIVITÀ:ORCHESTRA, BANDA

E INSEGNAMENTO DELLA MUSICA

DATI RILEVANTI:IL CORPO MUSICALE CONTA OGGI 67COMPONENTI (31 DONNE E 36 UOMINI),DEI QUALI 26 SONO DIPLOMATI AL CON-SERVAT ORIO.L’ETÀ MEDIA È DI 30 ANNI, CON 5 COM-PONENTI SOPRA I CINQUANTA ANNI E 20SOTTO I VENT ’ANNI COMPIUTI. LA “ANZIA-NITÀ BANDISTICA”, CIOÈ IL PERIODO DI

PERMANENZA MEDIO NEL CORPO MUSI-CALE È DI 14 ANNI. TRE COMPONENTI

HANNO OLTRE 40 ANNI DI ANZIANITÀ E

DIECI OLTRE DI 20 ANNI.

OGNI ANNO IL CORPO MUSICALE SI IN-CONTRA 136 VOLTE, 89 PER PROVE E

47 PER CONCERTI (O “SERVIZI”).

PARTICOLARITÀ:IL CORPO MUSICALE, OLTRE AD AVER STI-MOLATO E CONTRIBUIT O ALLA CULTURA

MUSICALE DELLA GENTE D’AMPEZZO, HA

ANCHE SVOLTO UN RUOLO IMPORTANTE

NEL MANTENIMENTO DEL COSTUME TRA-DIZIONALE, PORTATO CON ELEGANZA E

DISINVOLTURA DAI SUOI COMPONENTI.

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9Voci di CortinaNumero 15 agosto 2005

azione del palatenda sono natenuove possibilità di esecuzionedi brani per interno, e quindianche la banda si sta specializ-zando in questo settore. La nuo-va sala congressi sarà un ulte-riore passo avanti per l’amplia-mento del nostro repertorio. Lamusica da piazza ha infatti al-tre caratteristiche che non quel-la da interno o da camera. Inprogramma abbiamo anchemusica da film e brani contem-poranei.

Ci sono esempi di studenti par-ticolarmente dotati che poi rie-scono a fare carriera nell’am-bito musicale?Ne abbiamo alcuni esempi diquesti anni: c’è un basso tubache suona alla Scala di Milano,un corno all’orchestra da came-ra di Losanna e un altro fiatofra i Solisti Veneti.

La sua presidenza è affiancatada un consiglio di amministra-zione in cui sono attivi diversigiovani. Qualche nome a cui ungiorno passare il testimone?Il consiglio di amministrazione– che noi chiamiamo “ra presi-denza de ra banda” – è com-posto di sette elementi, in cari-ca con mandati di due anni. Ad

inizio mandato si distribuisco-no gli incarichi e ognuno segueun diverso settore. Amo averecomponenti giovani, per senti-re direttamente come parla ilmondo giovanile: dal 1976 labanda è cambiata e deve esseresensibile alle esigenze del grup-po per avere la presenza deivolontari. Altrimenti la gentesente disagio, si stufa e se ne va.È effettivamente difficile trova-re persone disponibili per il con-siglio, visto che gli impegni spa-ventano. La mia presidenzadura da 30 anni, e ricordo an-cora quando il testimone mi fulasciato dal vecchio presidenteSilvestro Franceschi, che era sta-to in carica per 15 o 20 anni(non ricordo bene). Allora unmandato così lungo mi parevaun’eternità, e gli dissi che sì,accettavo l’impegno ma nonper più di cinque anni, tempoche ritenevo giusto per un’alter-nanza di incarichi. Oggi sareb-be davvero una soddisfazionepoter affidare l’incarico a qual-cun altro.Il corpo musicale si trova oggiad affrontare un grosso proble-ma, e cioè il trasferimento dellasua sede all’ultimo piano delmunicipio vecchio.Ricordo che nel ‘53 la banda fu

allontanata dalla sua sede inLargo Poste per costruire il nuo-vo palazzo delle poste. Fu datadal Comune una sede provvi-soria, nel municipio vecchio,dove poi è rimasta cin-quant’anni e si trova attual-mente. Abbiamo individuatoun ambiente idoneo per la nuo-va sede all’ultimo piano delmunicipio vecchio, ed è statofatto un bel progetto per tra-sferire là anche la scuola dimusica e l’archivio. Il postosarebbe bellissimo, ma l’ammi-nistrazione comunale ancoranon si decide. Spero veramen-te che si possa fa re.

Veniamo dunque alla festa del-le bande, arrivata quest’annoalle ventinove candeline. Ormaiattorno al corpo musicale ven-gono messe in bella vetrina leprincipali attività di volonta-riato del paese. Qualche novi-tà rispetto allo scorso anno?Avremo la presenza della fan-fara della Polizia di Stato, ungruppo jazz proveniente dal-la scuola di musica per con-certi serali e pomeridiani, ungruppo di C r a m p u s (diavoli)dall ’Osttirol . Ci sarà ancheuna banda dalla Sicilia e unadal Lago Maggiore, oltre a di-

verse bande austriache, tirolesie del Veneto.

La settimana di festa è sempreimpeccabile, e lascia intendereuno sforzo organizzativo e dilavoro non da poco...È ormai un sistema consolida-to. Si lavora su quello che è giàstato fatto e si aggiunge semprequalcosa. L’importante è utiliz-zare l’esperienza acquisita eperseverare: così le cose appa-iono più semplici…È importante coinvolgere sem-pre il paese, l’aria di festa che sirespira rimane. Noi non voglia-mo che diventi una parata tu-ristica, ma che mantenga la suavernice “magica”, che non sitrova altrove. Se è così alloravengono anche tutti i volontarie i rappresentanti dei vari so-dalizi, altrimenti la gente si di-sperde.

Le tradizioni, come si sa, peressere tali devono mantenersiabbastanza invariate nel tem-po. Non teme che, alla lunga,anche questa ricorrenza possaperdere di interesse?Il segreto in queste cose è quel-lo di ossigenare sempre la sfila-ta, inserire cose nuove, prende-re spunto da altre realtà. Cosenuove che possono stupire, as-sieme alle bande di sempre.Non è mai la stessa festa: se fos-se solo una sfilata di bande in-vecchierebbe presto.

Ringraziamo Osvaldo Majoni egli auguriamo un buon succes-so anche per la festa di que-st’anno.Chi è interessato può visita-re anche i l s i to in ternet de lc o r p o m u s i c a l e , e l e g a n t e ecompleto, dal quale si posso-no scaricare anche brani mu-sical i da ascoltare(www. corpomusicalecortina. it).

CONTINUANO I FURTILe Forze dell’Ordine sono al lavoro maper il momento nessuna novità sugli autori di Nives Milani

La gente è sconcertata edha pau ra. I tanti, troppifurti, portati a termine

da malviventi senza scrupoli ,che nottetempo entrano nellecase mentre si dorme, è unevento mai capitato prima inAmpezzo, non almeno porta-to a termine con queste moda-lità.Di ladri che fanno razzie nelleville chiuse ce ne sono semprestati, come anche è accadutoche furti in pieno giorno venis-sero perpetrati ai danni di gen-te del luogo che lasciava mo-mentaneamente la casa incu-stodita, ma a tanto nessuno era

mai arrivato. “È g ente che vie-ne da fuori e che ha qualchecomplice qui; sono extracomu-nitari; si tratta di operai diqualche cantiere”, queste sonole diverse illazioni che si fannoa proposito.Per tutelarsi da queste incur-sioni notturne, i residenti sisono dotati di diversi dispositi-vi in grado di segnalare la pre-senza o l’entrata di un estra-neo. Hanno messo i catenaccialle porte, hanno adottato mi-sure di sicurezza, stanno all’er-ta. Anche chi ha subito i furti,non si sente al sicuro. “Non èdetto che non tornino”, sostie-

ne. I malviventi, pare, si accon-tentino del denaro che riesco-no ad arraffare, spesso sommeneppure consistenti, e di qual-che gioiello o cellulare.Sono state rubate anche al-cune automobili che si sup-pone vengano usate per spo-starsi .

Le Forze dell’Ordine, dopoanaloghi fatti accaduti an-che in Cadore, sono mobili-tate a tutto raggio.

Utile, a questo punto, diven-ta la collaborazione dei cit-tadini .

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10 Voci di Cortina Numero 15 agosto 2005

SEGALIN:COSTI DOPPI IN MONTAGNARISPETTO AL MARELuca Segalin, presidente dell’As-sociazione Proprietà Edilizia di Ve-nezia, ha tracciato poi un confrontotra l’affitto di appartamenti al maree in montagna: «va ricordato chenei condomini di montagna c’è unnumero minore di unità (media-mente 12 persone per condominio,a fronte delle 64 che vivono nei con-domini al mare), quindi menoframmentazione delle spese». Se-galin snocciola cifre eloquenti, ba-sate su rilevazioni condotte a Cor-tina e a Jesolo: un appartamentoal mare comporta mediamente855 € per la manutenzione e lagestione, uno in montagna 1712 €,il doppio. Infine, i prezzi degli affittia ferragosto: a Jesolo tra 600 e 800€ alla settimana, a Cortina tra gli800 e i 2000 euro.

GIOIE E DOLORI DELLA CASA IN MONTAGNAConfedilizia a convegno.Luciano Bernardi: guai alle speculazionia danno dei residenti di Francesco Chiamulera

Identità e flessibilità. Sono icardini del nuovo “pensie-ro edilizio” esposto dal pre-

sidente nazionale di Confedili-zia, Corrado Sforza Fogliani, achiusura del convegno sulleopportunità e le problematichedell’abitare in montagna pro-mosso di recente dall’associa-zione al Cinema Eden. Identi-tà, «perché la valorizzazionedella specificità locale è pre-supposto per entrare nel mon-do della globalizzazione e vin-cerne la sfida»; ma soprattut-to flessibilità, «perché le forzelocali possono fare quello chespesso gli amministratori nonfanno, e un esempio sono leRegole, che hanno svolto qui aCortina funzioni uniche, e leRegole sono espressione diret-ta della popolazione». Un ri-chiamo quindi a tutte le forzeintermedie tra cittadino e am-ministrazione; e Sforza Foglia-ni ricorda «la scuola libertariadegli Usa, dove le piazze sonocurate da comitati spontaneiche lavorano in accordo con lapopolazione». Però, «se io sgra-vo il Comune da opere e lavo-ri, lui mi deve sgravare da de-terminate imposte».E così il Presidente ha avutomodo di rispondere impeccabil-mente all’invito rivolto all’aper-tura dell’assemblea dal sindacoGiacomo Giacobbi, che avevachiesto di «cogliere nelle ammi-nistrazioni locali una risorsa,più che un punto di critica». Enon è mancata la nota spirito-sa: «vedo che il Sindaco si èeclissato non a caso quando siè cominciato a parlare di ICI».

NASINI:LA NUOVA LEGGESULLE LOCAZIONIVincenzo Nasini, del Coordina-mento legali Confedilizia, si è sof-fermato sui cambiamenti introdottidalla legge n° 431 del 9/12/98, cheha riformato l’intera materia riguar-dante le locazioni abitative. Vengo-no affermati i caratteri distintivi del-la locazione turistica, che la diffe-renziano dagli affittacamere e dal-la locazione alberghiera: essa hacome oggetto l’alloggio, quindiun’abitazione dotata di cucina eservizi igienici; inoltre deve averefinalità esclusivamente turistiche.Infine, Nasini ha puntualizzato: «lalocazione turistica è regolamenta-ta dal codice civile, ma le parti pos-sono liberamente determinare ilcontenuto del contratto, nei limitidella legge».

BERNARDI:TUTELARE I RESIDENTIArgomenti di grande attualità per iresidenti anche quelli sollevati dalpresidente della Cassa Rurale Lu-ciano Bernardi, che nel suo brevesaluto ha ricordato «la vicenda del-le case popolari, costruite daglioperai, riscattate dal locatario e ri-vendute a prezzi alti e senza amoreper le nostre zone, così come lecase Enel e le case dei maestri.Sarebbe devastante – ha spiegato –se le case costruite adesso in di-ritto di superficie fossero oggettodi una simile compravendita; dob-biamo permettere alla nostra Cor-tina di non perdere le sue più pre-ziose risorse, gli abitanti».

NERVI:IL PROPRIETARIO E’ UNPRESIDIO SUL TERRITORIOObiettivo condiviso dal prof. PietroNervi, dell’Università di Trento: «èimportante – ha detto – che si re-cuperi il ruolo della Provincia, isti-tuzione che è vissuta troppo temponel limbo». Nervi ha poi aggiunto:«dobbiamo trasformare il proprie-tario di immobili sul territorio in pro-prietario di immobili del territorio.Siccome uno spazio economicodeve essere anche uno spazioumano, è essenziale per il rispettodel territorio che ci sia il presidiodella popolazione che ci vive. An-che per questo – ha concluso – lagestione di quest’ultimo va nego-ziata dai proprietari con le ammini-strazioni».

DE BONA:PIU’ POTERI ALLE PROVINCEDell’intervento molto “politico” del-l’assessore regionale Oscar DeBona agli ascoltatori cortinesi è in-teressato particolarmente il puntoin cui l’ex-presidente della Provin-cia ha ricordato che «è opportunotrasferire le risorse che prima an-davano allo Stato e che ora vannoalle regioni, alle province: lo sfrut-tamento delle acque, la tassa disoggiorno, l’addizionale idroelettri-ca. A questo proposito, è stato si-glato un accordo con Sondrio eVarese, altre province montane; siè chiesto allo Stato di trasferire lerisorse del demanio idroelettricoalle province, e la richiesta è stataaccolta». De Bona ha concluso conl’auspicio che si arrivi presto all’ap-provazione del provvedimento insede regionale.

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GASPARI:TASSARE I REDDITIE DIFFERENZIARE L’ICIA proposito di ICI: l’ex-sindaco Ro-berto Gaspari, dello studio com-mercialisti Lorenzi, ha illustratobrevemente l’evoluzione della tas-sazione sul patrimonio negli ultimidieci anni. «L’imposta ICI dal ’93sostituisce in gran parte i trasferi-menti che lo Stato passava ai Co-muni; è diventata un’imposta faci-le da riscuotere e facile da aumen-tare, un po’ come il prezzo dellabenzina. Mi chiedo: perché ci siostina a tassare secondo il patri-monio e non secondo il reddito?L’articolo 53 della Costituzione dice:“tutti sono tenuti a concorrere allespese pubbliche in ragione dellaloro capacità contributiva”: è correttoche solo una parte dei cittadini deb-ba contribuire e un’altra no? Inol-tre, gli immobili “strumentali” (al-berghi, opifici, ecc…) dovrebberoessere esenti da imposizione fi-scale, perché già tassati sul profit-to che generano». Poi, Gaspari haauspicato un intervento dell’am-ministrazione comunale sull’ICIsulla seconda casa: «la secondacasa è spesso costruita per dareai figli la possibilità di continuarea stare in montagna: bisognereb-be distinguere tra quella dei resi-denti e quella dei non residenti,che ha scopi invece voluttuari oturistici, e regolare l’ICI di conse-guenza. Infine – ha concluso – nonsarebbe il caso che quando le am-ministrazioni realizzano le grandiopere, andassero a chiedere il pa-rere dei maggiori finanziatori, i pro-prietari di immobili, che qui a Cor-tina pagano anche 15-20.000 euroall’anno?».

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11Voci di CortinaNumero 15 agosto 2005

“ECHI DI GUERRA E DI SPERANZE 1915-1918”La memoria di un conflitto vissuto fra questi monti

NON CI INDURRE IN TENTAZIONE

Debbo confessare che quel “Non ci indurre in tentazione” delPadre Nostro, non mi ha mai convinto. Indurre in tentazionevuol dire “far cadere volutamente in tentazione”. Ora, che ilPadre nostro, cioè di noi tutti, voglia farci cadere in tentazio-ne, non è concepibile. Anche se lo scopo potrebbe esserequello di saggiare la nostra forza, mettendoci alla prova, o dimisurare il grado della nostra liberà.C’è chi ha scritto in proposito, sostenendo l’assurdità di taleespressione. Ma già Dante Alighieri, nella parafrasi del Paternoster dedicata ai “superbi”; nel canto XI del Purgatorio (vv.19-21) aveva chiarito da par suo il senso vero della frase:“Nostra virtù che di leggier s’adona – non spermentar conl’antico avversaro”, non mettere cioè alla prova con il demo-nio la nostra virtù che facilmente si fiacca, resta abbattuta,stroncata dalle tentazioni. Dante ha còlto in pieno il senso del“non ci indurre”, che potrebbe rendersi in modo più adeguatocon l’espressione: “Fa che non cadiamo in tentazione” o “Ren-dici refrattari ad ogni tentazione”.Perché, ripeto, a “indurci” è semmai il demonio, non Dio. Com-pito di Dio è, invece, sostenerci, aiutarci a non cadere nellarete del male e, quindi, farci da scudo liberandoci dal male.

Roberto Pappacena

Era un valoroso ufficialesardo. Si chiamava Igna-zio Deìdda. Scomparso

trent’anni or sono, di lui è rima-sto un diario in cui racconta, qua-si giorno per giorno, quella tre-menda guerra nella quale “…sipoteva anche morire”, come luistesso volle bonariamente scrive-re, ormai vecchio, a commentodi un brevissimo testamento det-tato dall’emozione vissuta so-prattutto per la morte di tanticolleghi e soldati al passo Falza-rego. L’avvincente racconto au-tobiografico è diventato un libro,presentato e coordinato nel con-testo storico-militare da PaoloGiacomel. Intitolato “Echi diguerra e di speranze 1915-1918”,il volume racchiude anche unastoria d’amore, di un grandeamore culminato con il matrimo-nio. Il 24 maggio 1915, Deìdda,giovane sottotenente non anco-ra ventenne, si trovava con il pro-prio battaglione della BrigataReggio a Castellavazzo, una qua-rantina di chilometri al confinedi Cortina, allora territorio del-l’Impero d’Austria e prima lineadel fronte dolomitico. Il battesi-mo del fuoco lo ebbe però il 15

giugno, quando il suo battaglio-ne andò all’assalto delle munitis-sime postazioni austriache tra ilPasso Falzarego e il Passo Val-parola. Per l’ardimento dimostra-to ottenne anche il primo enco-mio. La sera del 21 agosto 1915sul Col dei Bos nel gruppo delleTofane, fu ferito “… da pallettadi shrapnel che mi è penetratanell’anca, sul fianco sinistro, doveè rimasta conficcata…”. Soltan-to il 25 agosto poté con difficoltàessere trasportato alla stazioneferroviaria di Perarolo. Venne ca-ricato sul treno-ospedale direttoa Ivrea. Nel febbraio 1916, dopola convalescenza, fu inviato inSardegna, dove, presso il deposi-to del 46° Reggimento Fanteria,lo aspettava il compito di istruirele reclute alla vita di guerra e ditrincea. Successivamente il giova-ne ufficiale combatté sull’Altipia-no d’Asiago, poi, divenuto capi-tano, gli venne assegnato il 152°Reggimento della Brigata Sassa-ri. Venne poi trasferito alla Bri-gata Spezia, al 126° Reggimentocon il quale si trovò coinvoltonella disastrosa ritirata di Capo-retto. Successive tappe lo videroimpegnato sul Grappa e sul To-

nale. Nelle pagine del diario,Ignazio Deìdda, racconta la sto-ria d’amore con Enrichetta spo-sata al rientro dalla guerra il 3 lu-glio 1920. Un’attesa durata dal-la vigilia di Natale del 1915,quando la vide per la prima vol-ta mentre si trova in chiesa conla nonna e le sorelline e se ne in-namorò perdutamente. PaoloGiacomel, spiega il perché di que-sto libro: “Tutto cominciò in oc-casione dell’incontro che ebbi aCortina con la figlia Marcella e ilmarito di lei Giuliano D’Este.Avevano acquistato un mio libroe vi avevano trovato un breveaccenno al sottotenente IgnazioDeìdda. Vollero conoscermi persapere qualcosa di più di quel ri-ferimento e proprio in quell’oc-casione mi parlarono del diario.Capii subito che mi trovavo difronte a un testo straordinario,quasi un reperto... archeologico,una vera novità nel suo genere.Lo scritto, troppo singolare e af-fascinante perché continuasse arimanere esclusivo patrimonio dipochi, doveva invece diventareoccasione di riflessione sui valoricivili di un popolo. Scrive Deìd-da: “Sul Col dei Bos, quota 2310metri, fa veramente freddo lanotte. Nel secchiello per abbeve-rare quadrupedi, che mi serve dalavabo e che ogni sera, appenaimbrunisce, il mio attendenteriempie d’acqua che va ad attin-gere ad una vicina sorgente, tro-vo al mattino una lastra di ghiac-

cio spessa non meno di 5 centi-metri. Di notte qui sento più fred-do che sul Nuvolao che pure è aquota 2578 metri. Ma lì avevouna cameretta in legno. Qui il ri-paro è offerto da un misera ten-da. Sono stato ferito” - raccontain un’altra pagina - “colpito dauna pallottola di rimbalzo. L’am-bulanza della Croce Rossa si av-via verso Pocol. Qui mi ristoranopoi vengo trasferito all’ospedalet-to da campo installato a Borca diCadore. Da Perarolo mi metto-no su un treno”. Il libro è quasiun romanzo, non una storia del-la guerra ’15-’18, ma il raccontodella sua vita, “veramente vissu-ta” da giovane durante il primoconflitto mondiale.

Nives Milani

Il programma di indirizzo politico amministrativo del Comunecomincia con il motto che appare sullo stemma della Magnifi-ca Comunità di Cortina d’Ampezzo.

Lo stesso recita: “AC MODO VIVO AC TUTA QUIESCO”(vivo appena e sicura riposo).

Visto come procedono i lavori proporremo di aggiungere: “ET NE TURBAVERIS” (e non disturbare!)

SALE & PEPE

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12 Voci di Cortina Numero 15 agosto 2005

ETNO FOLK A CORTINAUn percorso alla scoperta di etnie, moda e tradizioni.Dall’abito tradizionale ampezzano ai caftani uzbeki,attraverso l’evoluzione della moda folk di Alessandra Menardi

ASSOCIAZIONE ARTIGIANIDI CORTINA D'AMPEZZO

Via Pezié n. 11532043 Cortina d'Ampezzo (BL)

Tel. 368 7674980 • Fax 0436 879126E-mail: [email protected]

apertura:• 23 luglio-30 settembre

2005• tutti i giorni 10.00-12.30 e

16.00-20.00sedi espositive:

• percorso storico- Ciasade ra Regoles

• percorso folk nel mondoMunicipio Vecchio

• percorso espositivo nellevetrine delle boutique sto-riche di Cortina

biglietto:• 5 euro è possibile visitare

Il Museo d’Arte ModernaMario Rimoldi e il MuseoPaleontologico RinaldoZardini

• 3 euro (ridotto)

COSTUME AMPEZZANO - A RA VECIA

LAVORI DEGLI STUDENTI DELLASCUOLA D’ARTE PER IL CONCORSO

COSTUME AMPEZZANO - MAGNES

S ommare l’abito tradizionale ampezzano con lamoda folk e il vestito etni-

co di popolazioni lontane puòsembrare un’operazione azzar-data o provocatoria. Una mo-stra suggestiva, che si articolain varie sedi –Municipio Vec-chio, Ciasa de raRegoles e negozidel Corso Italia -,racconta la modanella sua manife-stazione popola-re nel mondo ein Ampezzo,nonché la sua ri-visitazione nellaCortina monda-na e nella crea-tività esperta de-gli stilisti. Lamoda rappre-senta una parti-colare interpre-tazione della re-altà, una letturadinamica dellevicende deigruppi sociali. Itermini etno efolk vengono co-munemente utilizzati nella ter-minologia della moda, a voltegeneralizzati per quel che nonè propriamente produzione del

“popolo”, ma dello stilista cheattinge, mescola, reinterpreta osolamente evoca il vestito popo-lare, destinandolo ad una socie-tà non contadina.Nell’esposizione vi è la propo-sta della lettura del presente alla

luce del passato. Si possonoammirare, forse per la primavolta assieme, tutte le varie fog-ge del vestito ampezzano, inmolteplici varianti di colore e ditessuto. Vi sono abiti che par-lano di gusti personali delle si-gnore ampezzane, di adatta-menti allo stile del tempo o allepossibilità economiche: tuttisono un frammento della me-moria storica di un’intera co-munità .Accanto all’abito tradizionaletrovano posto le versioni mo-derne, i vestiti delle signore cheda anni frequentano Cortina:in gran parte abiti commissio-nati al le sarte ampezzane.Loro, le sarte, hanno attinto,contaminato e reinterpretato ilvestire tradizionale, attingen-do soprattutto elementi del co-stume tipico delle Valli limitro-

fe e del Tirolo. Le sarte, chehanno vissuto il loro tempo,assorbendo gli stimoli cultura-li e sociali provenienti dallacomunità e dalle committenze.Lo stile, il taglio, il colore, il tes-suto di ogni capo d’abbiglia-mento concorrono a comporreun mosaico unico.L’allestimento vuole, così, farcomprendere anche alle signo-re che frequentano Cortina ladifferenza tra “il vestito folk”e l’abito tradizionale, autenti-co, modello di identità per lacomuni tà .E poi i coloratissimi studi deiragazzi della Scuola d’Arte diCortina, che reinventano i tes-suti per il palegrèn (grembiule)del costume ampezzano. L’ispi-razione è all’arte futurista, ma“dietro” un’approfondita ricer-ca sulle varianti della tradizio-ne, sul particolare stile deigrembiuli di un tempo con l’ite-razione del motivo geometricoe floreale. Gli alunni del Concor-so Realmente Arte 2005 hanno,così, ristabilito un nesso con ilpassato, hanno dato al costumestorico la possibilità di ri-collo-quiare con le generazioni futu-re. Tessuti come forme artisti-che, tessuti come frammenti diun discorso mai interrotto conil passato.Al Municipio Vecchio sul nerodi fondo dell’allestimento sistaccano i coloratissimi vestitietnici di popoli più o meno lon-tani: caftani uzbeki, tunichepakistane, gonne ungheresi ,giacche afgane o shari indiani.Abiti di grandissimo interesse,bellezza, sorpresa. Il risultatoè un “racconto visuale” di unaèlite femminile che proprioquegli abiti ha deciso di indos-sare .L’esposizione, nel suo percor-so, è un’occasione per far riflet-tere sull’identità locale e sullediversità. In quest’epoca di glo-balizzazione tocca ripartiredalle culture popolari locali.Nel radicamento alla propria

cultura poggia, infatti, la con-dizione per una reciproca fe-condazione, e nel rispetto del-la tradizione il fondamento peruna qualsiasi innovazione com-patibile con la continuità diuna comunità.

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13Voci di CortinaNumero 15 agosto 2005

LA LUSINGA DI NUOVE STRADEPER POPOLAZIONI ORMAI RASSEGNATE

AL TRAFFICO E ALLO SMOGStrada chiama traffico che chiama strada che chiama traffico

LA TANGENZIALE SECONDO L’ANASIl Consiglio di Amministrazione dell’Anas ha approvato il progetto prelimi-nare, corredato dallo studio di impatto ambientale, relativo alla realizzazio-ne della Tangenziale di Cortina d’Ampezzo.Il progetto rientra nei nuovi interventi già previsti del 1° Programma delleInfrastrutture Strategiche approvato dal CIPE nella seduta del 21.12.2001,denominati “Complementi di viabilità del Corridoio 5: Asse di viabilità tan-genziale Cortina d’Ampezzo. L’intervento è altresì compreso nel Piano Plu-riennale della viabilità 2003-2012 e nel Contratto di Programma Triennale2003-2005.Il progetto prevede la realizzazione della variante alla S.S. 51 nel comune diCortina d’Ampezzo, avente lo scopo di realizzare un asse tangenziale alcentro abitato, attualmente attraversato sia dalla S.S. 51 “di Alemagna” chedalla S.S. 48 “delle Dolomiti”.Il tracciato è lungo circa 11.350 metri, prevede una sezione stradale a duecorsie, una per ogni senso di marcia, e presenta quattro gallerie naturali disviluppo complessivo di circa 9.300 metri. I tratti in aperto presentano unosvincolo, tre rotatorie e due bretelle di collegamento alle viabilità esistentied ai centri abitati.Il tracciato prevede un primo tratto da Zuel a sud di Cortina caratterizzato dauna galleria naturale (galleria Zuel) fino all’interferenza con il torrente Boitedenominato “Completamento a sud”; un tratto all’aperto in cui sono previ-sti una bretella di collegamento alla Strada Statale 48 in direzione est(Passo Falzarego) e lo svincolo di Cortina Sud; tale tratta risponde allostralcio “A” del Lotto I; il by-pass al centro abitato di Cortina si sviluppaquasi completamente nello stralcio “B” del Lotto I che prevede una gallerianaturale (galleria Meleres) che corre ad est del centro urbano e si estendedalla svincolo di Cortina fino al Km 106 circa dell’attuale Statale 51 allaquale si innesta a mezzo di un sistema rotatorio; nella stessa rotatoria siinnesta il “Completamento ad est” della variante che connette la Statale 51alla Statale 48 in direzione passo Tre Croci mediante la galleria naturalePiè Rosa.Il costo complessivo dell’opera è pari a 441 milioni di euro ed il tempoprevisto per la esecuzione dei lavori è stato stimato in 1200 giorni.Roma, 13 luglio 2005 - comunicato stampa ANAS

“Una strada a due corsie, una perogni senso di marcia, inserita tra icomplementi di viabilità del Corrido-io 5 (Lisbona-Kiev che attraversa ilterritorio italiano in Val Padana eprosegue fino a Trieste. Costo 441milioni di Euro)”. Questo si legge sulcomunicato dell’Anas. È la circonval-lazione di Cortina, lunga 1350 metricon 3 tunnel. L’investimento è rile-vante: 40 milioni di Euro (80 miliardidel vecchio conio) per chilometro.Solo l’appartenenza al Corridoio logiustifica e lo rende possibile.È in realtà un pezzo di un disegnopiù ampio, che comprende lo spo-stamento a Macchietto della A/27,

di cui è in corso il progetto prelimi-nare, e la grande circonvallazioneda Macchietto a Venas, sotto esamedell’Anas. Dopo diventerà inevita-bile affrontare il problema dellastrozzatura tra San Vito e Venas, cherenderebbe vano il tentativo di velo-cizzare i flussi dei veicoli.Sul n.5 di “Voci di Cortina” (ottobre2004) ho informato i lettori sui “cor-ridoi”. Confermo che le opere inquestione sono l’ipotenusa di untriangolo, che ha i suoi vertici al Bren-nero, a Verona e a Venezia. È la resaincondizionata a “Sua Maestà ilTrasporto su Gomma” alla cui cortestazionano potenti lobbies, che van-

LA POSIZIONE DELL’ONOREVOLE PANIZ

“Ci siamo fortemente impegnati perché il prolungamento della autostradaA27 diventi una autentica realtà”: con queste parole l’on. Maurizio Paniz hasintetizzato il proprio pensiero in merito al prolungamento dell’A27, ag-giungendo testualmente: “il sen. De Rigo e il consigliere regionale DarioBond sono stati estremamente concreti e tempestivi, assieme a me, nelfare quanto è possibile, l’uno colloquiando ai più alti livelli nazionali e l’altrosensibilizzando l’Assessore Regionale Chisso ed il Presidente Galan. IlMinistro Lunardi, del resto, è stato chiaro nel confermare, a margine di unarecente visita ai cantieri del passante di Mestre, che si sarebbero trovate lerisorse finanziarie per dotare il bellunese di una infrastruttura che granparte della popolazione vuole e considera essenziale per favorire lo svilup-po turistico del Cadore. Anche recentemente il Ministro Lunardi mi ha con-fermato analogo impegno. Ora vi è un progetto di massima, l’individuazio-ne di un corretto tracciato e delle sue possibili varianti, per cui è il momentodi passare ad una fase realizzativa ancora più concreta. Il Cadore ha biso-gno di evitare il traffico turistico festivo e di favorire una via di penetrazionea basso impatto ambientale: è possibile farlo con gli attuali strumenti tec-nologici e con una attenzione peculiare alla progettazione. Va ringraziato ilCommissario Mainardi per l’impegno proiettato ad individuare un tracciatocorretto e rispettoso proprio della bellezza dei nostri territori, ma l’esigenzadi avere questa linea di comunicazione è assolutamente prioritaria, comealtrettanto prioritaria è la prosecuzione dell’impegno perché si realizzino leulteriori infrastrutture già programmate per la provincia di Belluno, alcunegià in fase di realizzazione ed altre in fase di progettazione, come le circon-vallazioni di alcuni paesi e la strada di scorrimento rapido da Cadola aFeltre”.

no dalla Corporazione degli Auto-trasportatori a quella del Cemento edelle Concessionarie di Autostrade.Il sostegno delle industrie della pia-nura veneta, appoggiate da Assin-dustria Belluno, è altrettanto poten-te e determinante.Anche se l’export delle imprese bel-lunesi è fatto per il 70% dal settoredell’occhialeria, che usa i camionmolto parzialmente per spedire ipropri prodotti nel mondo.Alla stazione di Macchietto conflui-ranno, dunque, il flusso di veicolida e per la Repubblica Ceca, la Slo-vacchia, la Polonia e a seguire quel-lo da e per il Brennero, la Val Boite,la Val Pusteria.Un fiume percorso da una fila inin-terrotta di veicoli scorrerà a fiancodel Boite e del Piave. Lo conferma lastessa Anas che stima in 20.000 algiorno solo quelli in transito da everso la A/23 Tarvisio. Le valli ca-dorine non c’entrano per nulla. Vie-ne strumentalizzato il disagio del-le popolazioni afflitte da rumore einquinamento . Infatti, la soddisfa-zione è diffusa mista a rassegnazio-ne.Ma il traffico non diminuirà: que-ste opere sono costruite apposta perfacilitarlo e quindi incrementarlo.

Chi semina strade, raccoglie traffi-co, come è dimostrato dalla continuarichiesta di corsie aggiuntive nelleautostrade di pianura.Il piano della Regione di una lineaelettrificata Conegliano-Calalzo-Cortina, che costa come la sola cir-convallazione di Cortina, è di fattocancellato, dopo essere rimasto se-polto nei cassetti da oltre 5 anni(gennaio 2000).È un caso clamoroso di miopia, comeho argomentato su “Voci di Corti-na” nel novembre di 2004.Il prezzo del petrolio continuerà asalire ed il costo della mobilità di-venterà un fattore determinante perogni tipo di scelta, soprattutto delledestinazioni turistiche.Non essere collegati direttamentecon il sistema internazionale degliaeroporti e delle ferrovie diminuiràla competitività delle valli cadorine.I voli a basso costo ed i treni chartersono già una realtà in Europa. Se sivolesse davvero contrastare gli effettinegativi del trasporto su gomma sisceglierebbe di distribuirlo tra piùstrumenti come si fa e si progetta inEuropa, Italia esclusa, che detiene ilrecord negativo con il solo 15% subinari, strade del mare, etc.

Dino Fava

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14 Voci di Cortina Numero 15 agosto 2005

12 numeri 15 EURO (20 EURO – SOSTENITORE)è possibile abbonarsi presso :

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LETTERE AL GIORNALE, OPINIONI E COMLETTERE AL GIORNALE, OPINIONI E COMMENMENTITICODIVILLA: UN REPARTOCODIVILLA: UN REPARTODI RIABILITAZIONEDI RIABILITAZIONECARDIOLOGICA IN UNCARDIOLOGICA IN UNPROSSIMO FUTURO?PROSSIMO FUTURO?Gentilissimo dott. MilaniDirettore Responsabile delle Vocidi Cortina ho letto con partico-lare interesse il dossier sul Co-divilla Putti comparso nel nume-ro di Luglio della rivista da Lei di-retta a firma di Marina Menardi,Eleonora Du Prè ed Edoardo Pom-panin. Il quadro esposto mi è par-so assai equilibrato, esaustivo edel tutto condivisibile anche dachi, come me, può godere di unangolo visuale particolare, credoprivilegiato. Infatti, come consu-lente dell’Istituto e responsabile“in pectore” di un Reparto di Pre-venzione e Riabilitazione Cardio-logica, ma tutt’ora in serviziopresso la Clinica Cardiologia diPadova, mi sento contemporane-amente parte di questa istituzio-ne e osservatore esterno ad essa.Grazie alla Sua gentilezza, egre-gio Direttore, ed a completamen-to del recente articolo vorrei ri-cordare ai Suoi lettori che da unanno esatto un cardiologo è pre-sente per 7 ore al giorno, tutti igiorni della settimana. Coadiuvatida un personale medico ed infer-mieristico di primissimo livelloche ci ha accolto con simpatia epartecipazione, assieme a Mari-stella Rotundo e Riccardo Carta- due giovani cardiologi che han-no saputo conquistarsi la simpa-tia e la stima degli altri operatorie di molti cittadini - ci alternia-mo per garantire un servizio diconsulenza specialistica nei varireparti e nel Posto di Pronto In-tervento.Senza entrare nel merito dellagrandissima importanza cheavrebbe (avrà?) un reparto di ria-bilitazione cardiologica nell’am-bito della realtà ampezzana an-che per il sicuro realizzarsi di unaserie di servizi ancillari e di si-nergie organizzative preziosissi-me per l’intera area, vorrei porrein risalto come la nostra presen-za abbia già determinato un in-cremento tangibile del livello disicurezza della struttura ed unpunto di riferimento per l’interacittadinanza. Inoltre, il legamecon la Clinica Cardiologia Univer-sitaria diretta dal prof. Sabino Ili-ceto ha prodotto una serie di

eventi scientifici di altissimo li-vello culturale con l’affluenza aCortina di 450 colleghi da ogniregione d’Italia i quali hannomanifestato apprezzamento edinteresse per la nostra iniziativa.Ma pochi dei lettori delle Voci diCortina forse sanno che l’attualeCardiologia continuerà a rappre-sentare per l’Azienda un purocosto economico ed organizza-tivo, sino alla definitiva realiz-zazione del progetto riabilitati-vo per il quale manca solo il pa-rere favorevole della Regione Ve-neto. Attualmente e sino a quelgiorno l’unico ricavo è infattirappresentato dal miglioramen-to degli standard qualitativi e disicurezza per l’intera area a con-ferma della volontà chiaramenteespressa nelle due interviste siadal dott. Massimo Miraglia dallaGiomi SpA che dall’Ing AlbertoVielmo dell’ULSS n° 1 di riporta-re il Codivilla Putti ai livelli dieccellenza che l’hanno reso unpunto di riferimento nazionale edinternazionale. È la stessa volon-tà, caparbia e talvolta difficile dacomprendere, che ho avutomodo di apprezzare dalle paroleed ancor più dai comportamentidella maggioranza degli opera-tori dell’Istituto ai quali va tuttala mia sincera ammirazione equella dei miei collaboratori.Cordialmente Suo

Fabio BellottoClinica Cardiologia

dell’Università di PadovaIstituto Codivilla Puttidi Cortina d’Ampezzo

CURLING: DA TORINOCURLING: DA TORINOOLIMPICA UN ESEMPIO DIOLIMPICA UN ESEMPIO DICOSA PUCOSA PUÒÒ PORTARE LO SPORT PORTARE LO SPORTGentilissimo Direttore GianniMilani, vorrei segnalarti e poterraccontare brevemente un fatto.Mi sembra  simpatico e può in-teressare i Cortinesi. La storiainizia a Torino ma passa da Cor-tina e capirete il perché. Da Voiil gioco del curling ha ormai unalunga tradizione e moltiappassionati.Qui in Piemonte ècosa recente. La molla che ha fat-to nascere un certo interesse èstata inevitabilmente la candida-tura Olimpica. Dal quel momen-to, era il 1999, anche da noi si

sono viste le prime stones sulghiaccio ed i primi curiosi a pro-vare il lancio con uno stile più omeno goffo.Devo aggiungere chenon si è perso tempo e la passio-ne ci ha travolto. Il numero diiscritti è cresciuto a dismisuracon un numero di praticanti oggi,tesserati in Piemonte, secondisolo alla vostra Regione. Da al-cuni anni le squadre si sono mol-tiplicate e si  partecipa al gironenord ovest del CampionatoItaliano.Non sono mancati gliscontri diretti con le squadre Cor-tinesi. A onor del vero contro ivostri team non si è mai cantatavittoria. Ma imparato sempre...Ogni cosa per maturare ha biso-gno del suo tempo. L’entusiasmoaiuta ma non basta ci vuole la giu-sta esperienza.Ma nella primavera passata qui danoi succede qualcosa di moltosingolare e senza precedenti nelmondo del curling.Un gruppo distudenti universitari del Camerunvuole imparare a giocare a cur-ling. Sono una quindicina tra ra-gazzi e ragazze  piccola comuni-tà africana in una Torino semprecon troppo poco sole.Per molte settimane, di sera al-l’ora prestabilita,  si sono presen-tati in pista per iniziare gli alle-namenti. Fino al quel momento ilghiaccio per loro era sempre sta-to nel bicchiere di una bibita e maisotto le scarpe. Ma gradualmentehanno saputo prendere confiden-za  e con le prime partite l’entu-siasmo era semplicemente incon-tenibile.Mai come in quelle serate si eravisto un pubblico a bordo pi-sta. Sì ....di certo non potevanopassare inosservati 15 ragazzineri sul bianco del ghiaccio ma era il loro entusiasmo nel gio-care a curling a calamitare que-

sto interesse.Durante i corsi di apprendimen-to abbiamo spiegato  cosa sia ilcurling nella tecnica ed in parti-colare che esiste uno “Spirito delcurling”.Di certo anche questo aspetto liha sorpresi e non poco.Anche Cortina è logicamente en-trata con assidua frequenza nel-le lezioni. Cortina cuore del cur-ling italiano. Cortina e i cortinesicome divulgatori di questa pas-sione (ma non posso non citarepiù nel dettaglio i curler di Pian-zano e Tai di Cadore).Con le e-mail i ragazzi hanno in-viato una pioggia di fotografie aiparenti in Camerun che li ritrae-va in azioni di gioco. E posso benimmaginare l’espressione lo stu-pore e la curiosità di chi ha rice-vuto queste immagini. Ad un Smsricevuto di richiesta spiegazioniuno dei ragazzi ha semplicementerisposto “è uno sport molto bel-lo e mi diverte tantissimo”…Neigiorni scorsi i ragazzi di questosimpatico gruppo mi hanno con-fidato che attendono con ansia ilritorno della stagione fredda pertornare sul ghiaccio. Magia ....delcurling.Chissà forse, dopo la laurea, ilritorno a casa segnerà un sor-prendente avvio del curling in unpaese dell’Africa. Tutto è possi-bile. Basta crederci…

Renato Negro - PresidenteS.U.M. Draghi Curling Club

Torino

AUTOSTRADA, SAUTOSTRADA, S ÌÌAUTOSTRADA, NO …AUTOSTRADA, NO …Meditate … meditate!!!Meditate … meditate!!!Poiché la matematica non èun’opinione, è opportuno, primadi parlare di costi e ricavi per il

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15Voci di CortinaNumero 15 agosto 2005

progetto autostradale Pian di Ve-doia – Tolmezzo per congiunge-re la “A27” con la “A23”, cono-scere i presumibili transiti; perpoi passare alla progettazione,anche a grandi linee.L’importante è verificare quantiautomezzi si prevede potrannotransitare al giorno, elementodeterminante per una infinità dimotivi, per i quali in questi gior-ni si parla insistentemente trafavorevoli e contrari.A tal proposito, per quanto ri-guarda la Valle del Boite ho coltol’occasione della chiusura totaledel traffico ad ogni tipo di vei-colo per via Roma di Cortina ilgiorno di giovedì 16 giugno. Nelpredetto giorno, come nei giorniantecedenti e conseguenti, coloroche volevano entrare od uscire daCortina per dirigersi in Cadorenon avevano altra possibilità chetransitare per la via Olimpia.Appassionato di statistica e diproblemi per la viabilità ho po-tuto constatare il movimento inentrambi i sensi di marcia stan-domene sul poggiolo di casa miache si trova al n. 14, a pochi me-tri dalla carreggiata, vis a vis albivio per la circonvallazione. Hocontato il movimento, suddivisotra Tir, camion, furgoni e mezzid’opera, nonché autovetture neidue sensi di marcia: molti pro-seguivano per Dobbiaco e per ipaesi del centro ed est Europa.Prima di addentrarmi nelle cifre,dirò di aver notato un Tir targatoFinlandia, due Danimarca, treCecoslovacchia, altri Germania,Olanda, Austria ed Italia, con fa-cile lettura delle targhe poichéper affrontare la curva a gomitomolto stretta che immette nellacirconvallazione dovevano pro-seguire molto lentamente e moltiripetere due e tre volte la mano-vra, tanto erano carichi ed in-gombranti.Ho scelto tre periodi di maggiorafflusso: dalle 7 alle 9.30, dalle12.30 alle 14 e dalle 16 alle 19,in maniera da avere un quadronelle 12 ore.Nel primo periodo i Tir sono sta-ti 136, i camion 74, le vetture420. Nel secondo, i Tir 63, i ca-mion 32, le vetture 186. Nel ter-zo: Tir 82, camion 63, vetture210, per un totale di 1.226 auto-veicoli.Nei periodi non compresi sopra,ho stimato che l’afflusso potevacorrispondere a circa 1/3. Pertan-to nelle 12 ore considerate, perCortina, nei due sensi, sono tran-sitati 1.775 veicoli. Non sono ingrado di stabilire quanto sia ilmovimento notturno, che certa-mente non è di poco conto.Secondo Bortolo Mainardi, Com-

missario straordinario per leGrandi opere Nord-Est, il transi-to nel 2020 dovrebbe raggiunge-re le 25-30.000 unità al giornocome massimo e 20.000 comeminimo. Per arrivare alle 30.000unità, il traffico attuale in Valledel Boite e a Cortina dovrebbeaumentare del 169%, e per le20.000 unità dell’88%; con un in-cremento sulla base attuale, siarriverebbe nel primo caso a4.474 veicoli al giorno, nel se-condo a 3.337, solo per Cortinae soltanto nelle 12 ore prese inconsiderazione!!!Sono dati per rendere un’idea diche cosa potrebbe accadere conl’autostrada, di cui fortunata-mente non è previsto il passag-gio per Cortina.A questo punto non mi resta cherivolgere l’ardua sentenza agli“addetti ai lavori”, non escluden-do, prima di fare mosse false, conspreco di denaro pubblico,l’eventualità di un “referendum”dopo aver informato le popola-zioni del bellunese sul progettoe relativa equazione costi-ricavi.L’Autostrada non serve alla pro-vincia di Belluno ma alle zone in-dustriali del Veneto; e tanto menoserve al turismo, che diventereb-be un continuo “mordi e fuggi”,con grave pregiudizio dell’am-biente a causa dell’inquinamen-to acustico ed atmosferico.Ci sono in corso le pratiche pres-so l’Unesco per rendere le Dolo-miti “Patrimonio dell’Umanità”,richiesta condivisa dalla Cipra(Comitato internazionale per ladifesa delle Alpi) ed Associazio-ni ambientaliste.Non bastasse. Le Provincie di Bol-zano, Trento e Belluno si stannoaccordando per la chiusura deiPassi Dolomitici dalle 9 alle 16 inalcuni giorni.Chi vuole transitare paga un ticketdi 5 euro che verranno utilizzati perl’organizzazione del traffico e lamanutenzione delle strade.Già nel 1968 Indro Montanellidedicò un’intera pagina del Cor-riere della Sera per evitare chel’autostrada Venezia-Monacoideata dal senatore Giuseppe Ca-ron, esponente democristiano,già realizzata sino a Vittorio Ve-neto proseguisse per Cortina, pervalorizzare l’opera e richiamarel’attenzione di nuovi soci e so-stenitori.

Alfredo SpampaniGiornalista

QUANDO LA S ICUREZZAQUANDO LA S ICUREZZAIMPONE DELLE SCELTEIMPONE DELLE SCELTEVi sono cose alle quali si dà unpeso relativo, oppure si conside-

rano fisiologiche in una societàche, nel bene e nel male, si evolve.Quando queste si manifestano inpiccole comunità, adusate ad unavita comunitaria intrecciata “dovetutti conoscono”, compiuta nellareciproca fiducia, intaccano la vitasociale innestando le più variereazioni.Sto scrivendo sulla sicurezza,perché alcuni episodi che si rite-nevano confinati nelle “città”vengono a manifestarsi anchepresso di noi, e questo manife-starsi, nelle forme più varie, cirende insicuri.Ci rendiamo conto che qualcosatende a cambiare, ed intacca ilnostro sistema di vita.Quello che ritenevamo il frutto diuna vita comunitaria non è piùtale e dobbiamo fare ricorso adun sostegno diverso, la governa-bilità della nostra convivenza ab-bisogna d’altre scelte.Essendo allora, la sicurezza dellepersone e delle cose, il nostronuovo obiettivo ci troviamo co-stretti a adottare i necessari stru-menti per raggiungerlo, stabilirecon quali risorse, e con qualecoordinamento.In altre parole la sicurezza, cheprima funzionava secondo rap-porti chiari e condivisi, con ge-rarchie riconosciute ed accetta-te, adesso è intaccata.Ed inoltre, tutto questo scopria-mo che ha un prezzo, non solo ilbanale cambiamento delle ser-rature (ricordo, in altri tempi, diaver lasciato spesso la chiavenella serratura), ma l’adottare unacapillarità della sorveglianza,l’utilizzo di strumenti elettronicisofisticati esteso a tutto il terri-torio e facente capo ad una cen-trale operativa, un coordinamentotra le forze istituzionali presenti,per non parlare della cooperazio-ne fattiva degli abitanti.Il prezzo consiste nelle risorseumane e tecnologiche da impie-gare e il costo, in termini di de-naro, di una tale operazione perrendere “sicuro” un territorio.Certamente questo è un modo“artificiale” per raggiungere unasicurezza insidiata al di là del-l’essere fisiologica, ma non esi-stono al-ternative. Isintomi diun cam-biamentosi stannoman i f e-stando ind i v e r s is e t t o r idella vitaquotidia-na, quindi,d e v o n o

essere fatte delle scelte prima cheesso intacchi non solo la convi-venza, ma il patrimonio presentein una località dove abitanti, tu-rismo, e desiderio di soggiornarvi,non deve essere messo in discus-sione pena la sua decadenza.

Pier Maria Gaffarini

NN.B..B.nota benenota bene

CAMPANILE DI CORTINACAMPANILE DI CORTINAIl Sindaco ha aperto la riunionedel Consiglio Comunale del 14luglio 2005 conferendo alla si-gnora Valentina Bazzi il “Campa-nile” di Cortina, a dimostrazionedella gratitudine dell’Ammini-strazione per i 25 anni di servi-zio presso la Casa di Riposo.

GOLF:GOLF: La Giunta Provinciale diBelluno, sulla base del parereespresso dalla Commissione Pro-vinciale VIA la cui procedura si eraaperta alla fine del giugno 2004con l’invio di tutta la d ocumen-tazione necessaria, ha emesso ilGiudizio di Compatibilità Ambien-tale favorevole riguardo il progettodel nuovo campo da golf a 18 bu-che che dovrà sorgere a Cortina.

MUSEO ALL’APERTOMUSEO ALL’APERTODELLA GRANDE GUERRADELLA GRANDE GUERRAUna grande novità apre la stagio-ne estiva: visitare il più vastomuseo all’aperto della GrandeGuerra delle Dolomiti. In unagiornata si possono percorrere letrincee e le postazioni della Pri-ma Guerra Mondiale al Lagazuoied alle 5 Torri e visitare il ForteTre Sassi al passo di Valparola.I nuovi biglietti cumulativi, vali-di per l’area Lagazuoi-5 Torri, of-frono prezzi agevolati per l’in-gresso al Forte Tre Sassi e unacorsa Andata/Ritorno sugli im-pianti dell’area: Funivia Lagazuoi,Seggiovia 5 Torri, Seggiovia Giau(Fedare-Averau).

c.p.

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16 Voci di Cortina Numero 15 agosto 2005

espulsi con un rimpatrio coatto. Il responsabile dell’impresa edile verrà indagato dalla magistratura perimpiego abusivo di manodopera straniera.Ø L’edizione 2005 di “No Barriers Dolomiti” è stata eccezionale, gli organizzatori sono moltosoddisfatti. Un grosso contributo è venuto da ricercatori e da docenti universitari di prestigio i quali hannodichiarato di aver poche volte partecipato ad una rassegna di così alto contenuto.

23-lug Il Sindaco ha commissionato all’ing. Tomasini di Belluno una perizia affinchè verifichi la consi-stenza del degrado del parcheggio Pontechiesa, dopo soli 6 anni di utilizzo; si intende eventualmenteprocedere alla contestazione di inadempienze degli obblighi contrattuali nei confronti delle ditte che hannorealizzato la struttura. In consiglio comunale il gruppo di minoranza ha fatto riferimento anche alle eventualiresponsabilità del progettista e direttore dei lavori, Claudio De Marco, e dell’ing. Fiorese - responsabile delsettore lavori pubblici del comune, all’epoca.

24-lug La Croce Bianca di Cortina si è dotata di due nuove ambulanze, equipaggiate con tutte lestrumentazioni necessarie per intervenire in caso di emergenza. Una, l’unità di soccorso, un centro mobiledi rianimazione, stazionerà al Codivilla. Il suo acquisto (100.000 euro) è stato possibile grazie all’interven-to sostanzioso del Bim e della Comunità Montana della Valle del Boite. L’altra ambulanza è stata acquistataal costo di 70 mila euro, grazie ad una donazione della famiglia Barilla.Ø Il Parco Avventura, allestito all’interno della curva Antelao della pista di bob, è stato dotato di unnuovo circuito, con 14 percorsi adatti ai bambini più piccoli.

29-giu Denaro pubblico sprecato, a detta di Alberto dè Stefani, quello speso dal Comuneper l’annuario 2005 degli alberghi della provincia di Belluno, che viene distribuito a stagioneestiva ormai inoltrata. Secondo il Presidente del Consorzio Cortina Turismo e del Consor-zio Dolomiti, sarebbe stato meglio oramai finanziare direttamente quello del 2006.

30-giu Alla riunione pubblica indetta ieri sera per discutere e confrontarsi sul problemadell’inquinamento di via Battisti e di tutto il centro, hanno partecipato, oltre ai due relatori,undici cittadini tra cui un consigliere di minoranza. Grande la delusione.

1-lug Il termine ultimo per inoltrare al Comune le domande di contributo ordinario alleassociazioni per l’anno 2006, è fissato al 31 agosto 2005. Le informazioni e i moduliprestampati si ottengono all’ ufficio cultura, piano secondo del Municipio.

2-lug Le Regole d’Ampezzo e la Sezione di Cortina del CAI ripropongono il Concorsofotografico, dedicato quest’anno al gruppo del Cristallo-Pomagagnon. La data di consegnadelle opere è fissata per il 30 settembre 2005. A novembre seguirà la mostra presso laCiasa de ra Regoles e le migliori opere saranno utilizzate per un calendario 2006.Ø Quest’estate il Parco delle Dolomiti d’Ampezzo sperimenta una nuova attività dieducazione ambientale per bambini, coordinata da Priska Gaspari e Manuel Constantini:ogni giovedì, dalle 14:30 alle 16:30, ritrovo alla casetta del ponte Felizon. Info al 338 6958508.

7-lug Procedono i lavori di adeguamento e di abilitazione al volo notturnodell’eliosuperficie tra i padiglioni ospedalieri di Cortina. La piazzola sarà anche dotata disistema di riscaldamento per lo scioglimento della neve e del ghiaccio, durante i mesiinvernali. Il costo complessivo del progetto è di 206.582 euro; i lavori sono stati appaltatiall’Elettromeccanica Cuprum di Belluno per 148.143 euro e dovrebbero completarsi entrol’autunno.Ø Un gruppo di lavoratori che risiedono in Cadore e sono impiegati in aziende diCortina o di San Vito, chiede alla Dolomiti Bus di mantenere l’orario invernale della corrierache parte da Calalzo alle 6.35 ed arriva a Cortina alle 7.33. La richiesta è formulata alladirezione dell’azienda provinciale di trasporto pubblico. E’ al via una raccolta di firme.Ø Viene distribuito gratuitamente in questi giorni “El teler”, il periodico - oramaicollaudato - della Casa di Soggiorno per anziani di Cortina. I giornalisti sono naturalmentegli anziani ospiti della casa.

8-lug Il generale Bruno Iob, comandante delle Truppe Alpine di Bolzano e il ministrodella Difesa Antonio Martino, al termine dell’esercitazione “Falzarego 2005”, hanno confer-mato che reparti delle forze armate dell’Afghanistan verranno ad addestrarsi sulle Dolomiti,dove seguiranno gli insegnamenti degli ufficiali degli Alpini.Ø Anche la compagnia ampezzana degli Schuetzen avrà il permesso di sfilare coimoschetti Mauser K’98, che una speciale disattivazione rende idonei per sparare a salve.È ora necessario reperire i 6.000 euro necessari per l’acquisto, oltre ad un luogo idoneo adospitarli.

10-lug Inaugurata la nuova Via Crucis, dedicata a Giovanni Paolo II, realizzata neiboschi di Volpera dal gruppo di volontari del comitato presieduto da Roberto Majoni. Lecroci delle quattordici stazioni sono state realizzate dagli artigiani del paese e sarannoornate da alcune opere donate dagli artisti di Cortina.

13-lug Cortina non riuscirà ad acquisire con facilità la sede della vecchia ferrovia e i caselliche insistono sul relativo tracciato. Ne ha avuto conferma il sindaco Giacobbi durantel’ennesima riunione con i funzionari dell’Agenzia del Demanio, proprietaria degli immobili. Ilconsiglio comunale ha votato all’unanimità la decisione di acquistare tutto il compendio, terrenie edifici, in un unico blocco. La questione si complica però nella differenza fra il prezzo deiterreni e quello dei caselli, notevolmente più elevato. “Stiamo cercando di convincere ifunzionari dell’Agenzia che quegli immobili non possono essere valutati a prezzo di mercato,perché non sono sul mercato immobiliare normale di Cortina…”, precisa il Sindaco.

14-lug Approvato dal consiglio d’amministrazione dell’Anas il progetto preliminare dellanuova tangenziale di Cortina. Il tracciato progettato è lungo 11.350 metri, 9.300 dei quali in4 gallerie naturali, e prevede una sezione stradale a 2 corsie, una per ogni senso di marcia.Nei tratti all’aperto si prevedono 1 svincolo, 3 rotatorie e 2 bretelle di collegamento alleviabilità esistenti ed ai centri abitati della conca.

15-lug La vertenza fra il Comune di Cortina e i proprietari dell’Hotel de la Poste haspaccato la maggioranza dell’amministrazione cortinese, nel consiglio di ieri sera: da unaparte il Sindaco e i suoi quattro assessori, dall’altra i consiglieri del gruppo Cortina Dolomiti.Soltanto l’assenza del consigliere di opposizione Michele Masini, della Lega Nord, hapermesso l’approvazione della delibera, con cinque voti a favore, quattro contrari, quattroastenuti, evitando un clamoroso capitombolo politico. L’assessore Gianpietro Ghedina haaccusato i consiglieri che si sono astenuti di non essere presenti ai lavori delle commissio-ni e di lasciarsi incantare dal canto della minoranza. Affermazione alla quale sono seguitedecise reazioni.

19-lug È stata scoperta un’altra Supernova al Col Druscié, annunciano con orgoglio gliastronomi di Cortina. Era da due anni e mezzo, da quando all’Osservatorio H. Ullrich, erastata individuata la SN2002jo, che non si registravano successi nella ricerca di supernovaeextragalattiche.

21-lug Un uomo proveniente dal Marocco e quattro rumeni alle dipendenze dell’impresaimpegnata nei lavori di ristrutturazione dell’Hotel Savoia, sono risultati privi del permessodi soggiorno e di autorizzazione al lavoro. Condotti alla questura di Belluno, sono stati

CANDIDATURA AI CAMPIONATI MONDIALI DI SCI ALPINO

5-lug In una riunione alla quale partecipano amministrazioni edassociazioni del paese, viene esaminata la proposta di candidare Corti-na per i Campionati del Mondo di sci alpino, presumibilmente per l’edizio-ne del 2013. Il progetto, che prevede di utilizzare tutti i comprensori sciisticidella conca: la pista Olimpia della Tofana, dovrebbe accogliere le duegare di discesa libera, maschile e femminile, le discese per le due com-binate e le gare di slalom gigante. Sul monte Faloria si dovrebbero dispu-tare le due gare di super G, mentre la pista A del Col Druscié potrebbeessere la sede degli slalom, maschile e femminile, e degli slalom per lacombinata. Alle Cinque Torri e sul Cristallo dovrebbero trovar posto lepiste per gli allenamenti.

6-lug Il Sindaco e l’Assessore allo Sport parlano alle categorie:la proposta di candidatura è già stata presentata alla FISI e accolta confavore dal presidente Gaetano Coppi. Per muoversi in questo delicatoambito, però, bisogna andare tutti nella stessa direzione, con idee e pro-getti ben chiari. Per questo i responsabili delle categorie sono incaricatidi convocare i consigli delle diverse associazioni, affinché al prossimoincontro, il 26 luglio, ciascuno porti le delibere delle rispettive assemblee.“Ci teniamo, in questo modo, a raccogliere la condivisione del paeseintero, il coinvolgimento più ampio possibile.”

26-lug La candidatura è decisa, nel 2007 il congresso mondiale del-la Federazione internazionale dello sci deciderà a quale località affidare iCampionati del Mondo.Sarà un gruppo ristretto, sette persone, a organizzar-la: il sindaco Giacobbi, l’assessore allo sport Gianluca Lorenzi, il presidentedel consorzio Cortina Turismo Alberto de’ Stefani, il presidente degli impiantia fune Enrico Ghezze, più Enrico Valle, Benito Ferronato, Renato Pesavento eGianfranco Talamini, che da anni guidano l’Associazione Permanente per laCoppa del Mondo di sci alpino di Cortina. Se, nel corso del cammino,

dovessero emergere necessità diverse, il gruppo potrà allargarsi.dovessero emergere necessità diverse, il gruppo potrà allargarsi.dovessero emergere necessità diverse, il gruppo potrà allargarsi.

Periodico di vita cittadina, cultura e attualitàDirettore Responsabile: Gianni MilaniProprietà: Associazione Comitato Civico Cortina - Maion 146 - Corti-na d’Ampezzo (BL)Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004Stampa: Tipolitografia Printhouse snc -Pian da Lago, 74 - Cortinad’Ampezzo (BL)Comitato di Redazione: Marina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoLorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Impaginazione: Carla PompaninContatti: [email protected]

cell. 339/6176147Internet: www.comitatocivicocortina.comTesti di esclusiva proprietà - stampato su carta riciclata

a cura di Alice Gaspari