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V ISIDORO nacque nei pressi di Madrid verso il 1070. Da giovane lasciò la casa pater- na per andare a lavorare nei campi di ricchi proprietari ter- rieri. A quel tempo parte della Spagna era soggetta agli Al- moravidi, musulmani berberi originari del Marocco, poi nel 1147 conquistarono il potere gli Almohadi. Quando questi conquistarono Madrid, Isidoro si rifugiò a Torrelaguna dove conobbe e sposò la giovane Maria Toribia. La loro unio- ne fu caratterizzata dall’at- tenzione verso i poveri, con i quali condividevano la casa, il cibo, i pochi averi. Hanno lavorato sotto diversi padroni, qualcuno apparteneva a un’al- tra religione. Ma c’era da parte di tutti una grande tolleranza. Da semplici contadini lavora- vano la terra e da questa rica- vavano ciò che era necessario per vivere. La vita di questi sposi, laici illetterati dalla fede adaman- tina, elevati agli onori degli altari e dichiarati “a furor di popolo” patroni dei raccolti e della gente dei campi, si può riassumere in tre verbi: lavo- rare, pregare, donare. Isidoro e Maria Toribia ci fanno capire che la santità non consiste nel fare grandi cose, ma fare in modo grande le piccole cose di ogni giorno. Cercando di fare sempre la volontà di Dio, vivendo con gioia la fede in Cristo nella vita quotidiana. Ogni giorno i due sposi partecipavamo alla Messa mattutina e durante la giornata, in casa come nei campi, sospendevano l’attivi- tà per pregare senza guardare l’orologio (dovevano ancora inventarlo). A quel tempo tutta la vita era regolata solo dalla luce del sole. Questa vita di Maggio-Giugno 2014 - Anno LI - numero 3 www.parrocchiaditarzo.it Bollettino Parrocchiale di Tarzo Arfanta Corbanese Voce amica Sommario Comunità cristiana 1-4 Cronaca locale 5-6 Comune 7-8 Arfanta: paese mio 9-10 Voce di Corbanese 11-13 Parrocchia di Tarzo 14-17 Alpini 18 Anagrafe 19 Offerte 20 La Santa Messa Il termine “messa”, deriva dal latino missa che il sacerdote pronunciava quando congedava i fedeli dicendo: Ite mis- sa est. Prima di assumere tale nome, si chiamava Fractio panis, dal nome dell’azione più importante della liturgia. La celebrazione consiste di due parti principali: la Litur- gia della Parola e la Liturgia eucaristica ed ha quat- tro significati principali: il sacrificio, rinnovazione incruenta del sacrificio di Cristo sul Calvario, il memoriale, ricordo e presenza di Cristo nell’attesa del suo ritorno, il convito, segno di unione fra Cristo e la Chiesa, come l’Ultima cena, il ringraziamento, per i doni ricevuti da Dio, chiamati an- che “pace”. Un cristiano dovrebbe accostarsi alla Santa Messa, sia nel comportamento che nell’abbigliamento, tenendo pre- sente questi concetti. Poniamoci ora queste domande: Partecipare alla Mes- sa è solo un momento di festa? E’ una tradizione magari consolidata? E’ un’occasione per fare due chiacchiere o per sentirsi a posto con la coscienza? Oppure è qualche cosa di più? Papa Francesco indica alcuni segnali che ce la fanno comprendere. Il primo è il nostro modo di guardare e considerare gli altri. Di qui la domanda: L’Eucaristia che celebro mi porta a sentirli tutti davvero come fratelli e sorelle? O, al contrario, penso a spettegolare: “hai visto come è vestita quella?” A volte questo succede dopo la Messa, ma non si deve fare comunque. Un secondo indizio è la grazia di sentirci perdonati e pronti a perdonare. Se ognuno di noi non si sente bisognoso della misericor- dia di Dio, non si sente peccatore, è meglio che non vada a Messa! Una celebrazione può risultare anche impeccabile dal punto di vista esteriore, ma se non ci conduce all’incontro con Gesù Cristo, rischia di non portare alcun nutrimento al nostro cuore e alla nostra vita. Nella partecipazione alla Santa Messa il cristiano che ri- ceve l’Eucaristia alimenta la fede e riceve un farmaco con- tro i tanti mali attuali. Un ultimo indizio ci viene dal rapporto tra la celebrazione eucaristica e la vita delle nostre comunità cristiane. Spesso, in questa nostra società scristianizzata ed individualistica, ci sentiamo soli, ma se siamo capaci di stare con Gesù nessuno si potrà più sentire solo e senza speranza. d. F. Sant ’ Isidoro UN SANTO AL MESE

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«Voce amica»

ISIDORO nacque nei pressi di Madrid verso il 1070. Da giovane lasciò la casa pater-na per andare a lavorare nei campi di ricchi proprietari ter-rieri. A quel tempo parte della Spagna era soggetta agli Al-moravidi, musulmani berberi originari del Marocco, poi nel 1147 conquistarono il potere gli Almohadi. Quando questi conquistarono Madrid, Isidoro si rifugiò a Torrelaguna dove conobbe e sposò la giovane Maria Toribia. La loro unio-ne fu caratterizzata dall’at-tenzione verso i poveri, con i quali condividevano la casa, il cibo, i pochi averi. Hanno lavorato sotto diversi padroni, qualcuno apparteneva a un’al-tra religione. Ma c’era da parte di tutti una grande tolleranza. Da semplici contadini lavora-vano la terra e da questa rica-vavano ciò che era necessario per vivere.

La vita di questi sposi, laici illetterati dalla fede adaman-tina, elevati agli onori degli

altari e dichiarati “a furor di popolo” patroni dei raccolti e della gente dei campi, si può riassumere in tre verbi: lavo-rare, pregare, donare.

Isidoro e Maria Toribia ci fanno capire che la santità non consiste nel fare grandi cose, ma fare in modo grande le piccole cose di ogni giorno. Cercando di fare sempre la volontà di Dio, vivendo con gioia la fede in Cristo nella vita quotidiana. Ogni giorno i due sposi partecipavamo alla Messa mattutina e durante la giornata, in casa come nei campi, sospendevano l’attivi-tà per pregare senza guardare l’orologio (dovevano ancora inventarlo). A quel tempo tutta la vita era regolata solo dalla luce del sole. Questa vita di

Maggio-Giugno 2014 - Anno LI - numero 3 www.parrocchiaditarzo.it

Bollettino Parrocchiale di

TarzoArfantaCorbanese

Voce amica

S o m m a r i o

Comunità cristiana 1-4Cronaca locale 5-6Comune 7-8Arfanta: paese mio 9-10Voce di Corbanese 11-13

Parrocchia di Tarzo 14-17Alpini 18Anagrafe 19Offerte 20

La Santa MessaIl termine “messa”, deriva dal latino missa che il sacerdote

pronunciava quando congedava i fedeli dicendo: Ite mis-sa est. Prima di assumere tale nome, si chiamava Fractio panis, dal nome dell’azione più importante della liturgia.

La celebrazione consiste di due parti principali: la Litur-gia della Parola e la Liturgia eucaristica ed ha quat-tro signifi cati principali: il sacrifi cio, rinnovazione incruenta del sacrifi cio di Cristo sul Calvario, il memoriale, ricordo e presenza di Cristo nell’attesa del suo ritorno, il convito, segno di unione fra Cristo e la Chiesa, come l’Ultima cena, il ringraziamento, per i doni ricevuti da Dio, chiamati an-che “pace”.

Un cristiano dovrebbe accostarsi alla Santa Messa, sia nel comportamento che nell’abbigliamento, tenendo pre-sente questi concetti.

Poniamoci ora queste domande: Partecipare alla Mes-sa è solo un momento di festa? E’ una tradizione magari consolidata? E’ un’occasione per fare due chiacchiere o per sentirsi a posto con la coscienza? Oppure è qualche cosa di più?

Papa Francesco indica alcuni segnali che ce la fanno comprendere.

Il primo è il nostro modo di guardare e considerare gli altri.

Di qui la domanda: L’Eucaristia che celebro mi porta a sentirli tutti davvero come fratelli e sorelle?

O, al contrario, penso a spettegolare: “hai visto come è vestita quella?”

A volte questo succede dopo la Messa, ma non si deve fare comunque.

Un secondo indizio è la grazia di sentirci perdonati e pronti a perdonare.

Se ognuno di noi non si sente bisognoso della misericor-dia di Dio, non si sente peccatore, è meglio che non vada a Messa!

Una celebrazione può risultare anche impeccabile dal punto di vista esteriore, ma se non ci conduce all’incontro con Gesù Cristo, rischia di non portare alcun nutrimento al nostro cuore e alla nostra vita.

Nella partecipazione alla Santa Messa il cristiano che ri-ceve l’Eucaristia alimenta la fede e riceve un farmaco con-tro i tanti mali attuali.

Un ultimo indizio ci viene dal rapporto tra la celebrazione eucaristica e la vita delle nostre comunità cristiane. Spesso, in questa nostra società scristianizzata ed individualistica, ci sentiamo soli, ma se siamo capaci di stare con Gesù nessuno si potrà più sentire solo e senza speranza.

d. F.

Sant ’Isidoro UN SANTO AL MESE

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pagina 2 Maggio-Giugno 2014«Voce amica»

IL SEMINARIO

cristiani autentici suscitò l’in-vidia di altri lavoratori, i quali raccontarono al padrone bugie e maldicenze sul loro conto: che lavoravano poco, che per-devano tempo e che guadagna-vano il pane alle spalle delle loro fatiche. Ma nonostante queste pause il risultato della loro fatica era né più né meno uguale a quello degli altri lavo-ratori.

Juan de Vargas un proprieta-rio, tiene d’occhio Isidoro con diffi denza; ma alla fi ne, toccata con mano la sua onestà, arriva a dire che quei risultati non si spiegano solo con la capacità di lavoro; ci sono anche degli in-terventi soprannaturali: avven-gono miracoli, insomma, sulle sue terre.

Nella agiografi a di San Isido-ro si narra che, grazie alla vita di preghiera, gli angeli lo aiu-tassero quando arava i campi.

Che d’inverno si preoccu-pava per gli uccellini affamati

e per loro, andando al mulino con un sacco di grano, spargeva i chicchi a grandi manciate sul-la neve; ma arrivato al mulino, il sacco era ancora prodigiosa-mente pieno.

Alla sua morte, il 15 maggio 1130, Isidoro venne sepolto semplicemente nel cimitero del suo villaggio. Qualche anno dopo la moglie lo raggiunge in paradiso. La loro tomba diven-tò subito meta di pellegrinaggi e qualche decennio dopo, il corpo di Isidoro viene esumato, inspiegabilmente lo trovano in-corrotto, e portato nella chiesa madrilena di S. Andrea. La sua fama si diffonde subito in tutta la Spagna e in seguito nelle co-lonie spagnole. Isidoro venne canonizzato il 12 marzo 1622

da papa Gregorio XV, mentre Maria Toribia venne procla-mata beata nel 1697 da papa Innocenzo XII. Questa santità di coppia è poco conosciuta perché la devozione popolare ha fatto prevalere l’aspetto pro-digioso e miracolistico di Isido-ro. La popolarità che Isidoro si è guadagnato come patrono dei raccolti e dei contadini ha oscu-rato quella della moglie che pure si è fatta santa condividen-do gli stessi ideali di generosità e laboriosità del marito.

Isidoro è patrono di Madrid e di molte città spagnole. Un oratorio a lui dedicato si trova in loc. Talpon di Arfanta all’in-crocio delle strade per Corba-nese, Molinetto della Croda e Modragon.

Prospetto generale degli alunni

1. Scuole medie inferiori

II 1

Totale: 1

2. Scuole medie superiori

I 2

II 3

III 1

IV 3

V 1

Totale: 10

3. Comunità vocazionale

propedeutica 5

Totale: 5

4. Teologia

propedeutica 1

I 1

II 1

III 1

IV 1

V 2

VI 1

Totale: 8

Totale seminaristi: 24

PARROCCHIE DI PROVENIENZA DEGLI ALUNNI

medie superiori teologia

Camino 1

Cavalier 1

Castello Roganzuolo 1

Colfrancui 1

Conegliano-Campolongo 1

Conegliano-MDG 1 2

Conegliano-S. Martino 1

Fontanelle 1

Fossalta Maggiore 1

Fratta di Oderzo 1

Gorgo al Monticano 1

Mansuè 1

Mosnigo 1

Orsago 1

Sacile 1 1

S. Polo di Piave 1

S. Maria di Feletto 1

Ss. Pietro e Paolo di VV. 1

Visnà di Vazzola 1

Numero parrocchie rappresentate: 19

Diocesi di Belluno-Feltre:

Cesiomaggiore 1

Feltre 1

ASSEMBLEA DIOCESANA SULLE UNITA’ PASTORALI (U.P.)

Sabato 21 giugno si è svolta, presso il collegio San Giuseppe di Vitto-rio Veneto, l’Assemblea Diocesana avente come tema le unità pastorali. Il Vescovo Corrado ha aperto i lavori dell’assemblea ricordando il cammino recente in occasione del convegno diocesano e lo spazio importante de-dicato proprio a questo tema in sede di visita pastorale. Ha precisato che questa assemblea non intende essere una specie di Costituente rispetto alle unità pastorali, ma ha ribadito che il cammino è già tracciato. Il Vicario Monsignor Zagonel ha poi presentato un documento avente per oggetto i seguenti temi: 1) l’unità pastorale: la sua vera identità; 2) il ruolo dell’equipe dell’unità pastorale; 3) sulla formazione. Per ognuno di questi temi sono state illustrate: a) la proposta del consiglio presbiterale e del consiglio pastorale dioce-

sano; b) il punto della situazione considerate anche le risposte delle equipe

fornite in precedenza; Successivamente l’assemblea si è divisa in piccoli gruppi per una rifl es-

sione sulle seguenti domande: - Parrocchia e unità pastorale. Nell’attuale fase di passaggio, quali dire-

zioni spingere con maggiore decisione per incrementare le forme di colla-borazione tra le diverse parrocchie di una stessa unità pastorale?

- Equipe dell’unità pastorale e consiglio pastorale parrocchiale. Posto che l’equipe non sostituisce i singoli consigli pastorali parrocchiali, quali suggerimenti concreti per fare camminare insieme queste due realtà?

- Unità pastorale. Varietà di territorio in cui sono inserite una rispetto all’altra (città, collina, campagna o montagna). Quali proposte concrete per accompagnare adeguatamente ogni singola U.P.?

Alla fi ne il Vescovo ha indicato alcuni orientamenti su cui muoversi per l’immediato futuro e principalmente: a) Costituire un gruppo di persone (preti, diaconi, consacratile e laici) che,

opportunamente preparate, svolgano una funzione di accompagnamen-to delle U. P. a cominciare dal funzionamento dell’equipe delle U. P.

b) Con il rinnovo dei prossimi consigli pastorali parrocchiali, ridurre il nu-mero dei consiglieri per favorire il progressivo incontrarsi insieme dei consigli pastorali dell’U. P. in modo che crescano gli incontri dei diversi C. P. P. dell’U. P. mentre diminuiscano i singoli incontri dei C. P. P.

c) Poiché i presbiteri saranno coloro che dovranno portare il peso maggio-re di questa evoluzione saranno dedicati a questo tema i corsi residen-ziali di formazione permanente a loro riservati.

Il Vescovo ha concluso che riferirà, probabilmente in sede di presen-tazione della prossima lettera pastorale, sui risultati del lavoro svolto dai singoli gruppi sulle domande di cui sopra.

Mario Introvigne

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Maggio-Giugno 2014 pagina 3«Voce amica»

BEATO GIUSEPPE

ALLAMANO Fondatore nel 1901 l’Istituto

dei Missionari della Consolata e nel 1909 delle Suore Missionarie della Consolata.

(continuazione)Ricevuta l’ordinazione sacerdo-

tale il 20 settembre 1873, avreb-be desiderato darsi al ministero pastorale, ma fu destinato alla formazione dei seminaristi, prima come assistente (1873-1876), poi come direttore spirituale del se-minario maggiore (1876-1880). I progetti dell’Allamano, in realtà, erano molto diversi. Quando l’ar-civescovo mons. Lorenzo Gastal-di gli comunicò la destinazione, l’Allamano balbettò rispettosa-mente un’obiezione: “La mia in-tenzione era di andare vicecurato e poi forse parroco in qualche paesello …”. Ed ecco la benevola risposta: “Volevi andare parroco? Se è solo per questo, ecco, ti do la parrocchia più insigne della dioce-si: il seminario!”.

Come educatore di candidati al sacerdozio, si distinse nella fer-mezza dei principi e la soavità nel chiederne l’attuazione. In questo compito, gli furono unanimemen-te riconosciute ottime qualità che lo resero un vero “maestro nella formazione del clero”. Proseguì nello stesso tempo gli studi, con-seguendo la laurea in teologia presso la facoltà teologica di Tori-no (30 luglio 1876), e l’abilitazio-ne all’insegnamento universitario (12 giugno 1877). In seguito fu nominato membro aggiunto della facoltà di diritto canonico e civile, e ricoprì pure la carica di preside in ambedue le facoltà.

Nell’ottobre 1880 fu nominato rettore del santuario della Con-solata di Torino. Da allora fi no alla morte la sua attività si svolse sempre all’ombra del santuario. Anche questa nuova destinazione costò molto all’Allamano, sacer-dote di appena 29 anni. Più tardi, lui stesso riferì la conversazione con l’arcivescovo: “Ma monsi-gnore, io sono giovane” disse con confi denza fi liale, ricevendo questa risposta paterna ed inco-raggiante: “Vedrai che ti vorranno bene lo stesso. È meglio giovane, se fai degli sbagli hai tempo a cor-reggerli”.

Si associò come primo colla-boratore il sacerdote Giacomo Camisassa, che aveva conosciuto

e apprezzato in seminario quando era direttore spirituale. Lo invitò scrivendogli parole che lasciano intravedere il progetto pastorale: “Veda, mio caro, faremo d’accor-do un po’ di bene, e procureremo di onorare col Sacro Culto la cara nostra madre Maria Consolatrice”. La loro fraterna collaborazione sa-cerdotale durò tutta la vita, nel ri-spetto dei ruoli di ciascuno e nella condivisione di ideali. Possiamo constatare il mirabile esempio di amicizia e collaborazione aposto-lica tra questi due sacerdoti oltre che dalle opere realizzate insieme, anche dalle parole che l’Allama-no ebbe a dire dopo la morte del Camisassa: “Era sempre intento a sacrifi carsi, pur di risparmiare me”; “Con la sua morte ho perso tutte e due le braccia”; “Erano 42 anni che eravamo insieme, erava-mo una cosa sola”; “Tutte le sere passavamo nel mio studio lunghe ore…”; “Abbiamo promesso di dirci la verità e l’abbiamo sempre fatto”.

Il santuario, fatiscente fi sica-mente e decaduto spiritualmente, sotto la direzione dell’Allamano riprese vita. Con l’attiva colla-borazione del Camisassa, egli lo trasformò in quel gioiello d’arte, splendente di marmi e d’oro, che vediamo tutt’oggi. Ne curò l’atti-vità pastorale, liturgica e associa-tiva. Poco per volta il santuario divenne centro di spiritualità ma-riana e di rinnovamento cristiano per la città e la regione. L’Alla-mano vi contribuì anche con il carisma di cui fu dotato da Dio di consigliare e confortare. Persone di ogni ceto sperimentarono i se-greti della sua mente illuminata e del suo gran cuore. Egli divenne “punto di riferimento per quanti vedevano in lui il sacerdote vero, che sembrò investito di una mis-sione provvidenziale per una dio-cesi come Torino: la missione di consigliare e dirigere, incoraggia-re e ammonire, ridare alle anime con la grazia del sacramento della confessione la gioia e la pace della ritrovata amicizia con Dio, esorta-re ad ogni opera apostolica”.

(Continua)

IL CATECHISMOQuale relazione Dio ha posto tra l’uomo e la donna?

L’uomo e la donna sono stati creati da Dio in uguale dignità in quanto persone umane, e, nello stesso tempo, in una reciproca comple-mentarietà, essendo maschio e femmina. Dio li ha voluti l’uno per l’altro, per una comunione di persone. Insieme sono anche chiamati a tra-smettere la vita umana, formando nel matrimo-nio una sola carne, e a dominare la terra come “amministratori” di Dio.

Qual era la condizione originaria dell’uomo secondo il progetto di Dio?

Dio, creando l’uomo e la donna, aveva loro donato una spe-ciale partecipazione alla propria vita divina, in santità e giustizia. Nel progetto di Dio l’uomo non avrebbe dovuto ne soffrire ne morire. Inoltre regnava un’armonia perfetta nell’uomo in se stes-so, tra creatura e Creatore, tra uomo e donna, come pure tra la prima coppia umana e tutta la creazione.

Come si comprende la realtà del peccato??Nella storia dell’uomo è presente il peccato. Tale realtà si

chiarisce pienamente soltanto alla luce della Rivelazione divina, e soprattutto alla luce di Cristo, Salvatore di tutti, che ha fatto sovrabbondare la grazia proprio là dove è abbondato il peccato.

(Da: “Catechismo della Chiesa Cattolica – Compendio, nn. 71 – 72 - 73)

i i i d

I Fioretti di Papa Luciani

Albino Luciani aveva ricevuto da papà Giova-ni l’assenso ad entrare in Seminario per diven-tare prete. Ma ad Albino gli mancava la quinta elementare ed allora il parroco aveva pensato di fargli un po’ di scuola, durante l’estate, in modo da poterlo iscrivere al ginnasio, senza la quinta elementare. Albino andava in canonica a prendere lezioni da un maestro, ospite del parroco, e contemporane-amente al pomeriggio andava al pascolo con la mucca. Aveva preso con se un quaderno con le lezioni. Ma al pascolo c’erano anche altri ragazzi: un po’ avrà studiato, un po’ avrà giocato; lasciato il qua-derno accanto ad un abete, vicino al sacco dove c’era il sale da dare alle mucche, si era allontanato. Al ritorno però si accorse che oltre al sale, la mucca aveva rosicchiato anche il quaderno. Era arrivato a casa disperato. Come fare, adesso, a portare i compiti al maestro? Lo accompagnò la mamma Bortola. Il maestro gli disse: “La mucca ha mangiato i compiti e l’Albino non va più in seminario!”. Luciani scoppiò in lagrime, quasi disperato. Ed allora il parroco gli mise la mano sulla testa: “Va là, che quaderni ce ne sono ancora e ti in seminario ci andrai lo stesso”.

Luciani raccontaNella piazza del paese era stato aperto un nuovo negozio con que-

sta insegna: “Doni di Dio”. Un bambino entrò e domandò al nego-ziante:

Cosa vendi? Ogni ben di Dio.Fai pagare caro? No, i doni di Dio sono tutti gratuiti.Il ragazzo guardò e vide che vi erano anfore di amore, fl aconi di

fede, pacchi di speranza, scatole di impegno, confezioni di perdono e disse: Dammi un po’ di amore di Dio e tutto il perdono.

Il negoziante gli preparò tutto sul bancone, ma era solo un picco-lissimo pacco, grande come il cuore. Il ragazzo esclamò meraviglia-to: Tutto qui dentro? Così poco?

Rispose il negoziante: Mio caro bambino, nella bottega di Dio non si vendono frutti maturi, ma soltanto piccoli semi da coltivare! Poi viene il raccolto!

a

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pagina 4 Maggio-Giugno 2014«Voce amica»

I PAPI DELLA CHIESA

205. EUGENIO IV, 11.03.1431 – 23.02.1447Di ricca famiglia mercantile veneziana, monaco degli

eremitani di Sant’Agostino e nipote di Gregorio XII, Ga-briele Condulmer fu scelto per il suo equilibrio e per la

sua vasta cultura, doti sulle quali dovette far leva per fronteggiare una situazione sempre in fi brillazione. Dopo i concili, si era infatti andata affermando tra i car-dinali e in vari settori della Chiesa l’idea che il consesso conciliare dovesse avere maggiore autorità del papa (da

qui la corrente del “conciliatorismo”). Seppur minoritario a livello ecclesiale, tale movimento poteva contare sull’ap-

poggio dell’imperatore e di altri signori italiani. Gli esponenti ec-clesiastici appartenenti a al conciliatorismo si riunirono a Basilea, proclamarono la “superiorità” del Concilio e decretarono la depo-sizione di Eugenio IV, eleggendo nel 1440 al suo posto Amedeo VIII di Savoia, con il nome di Felice V. Con il sostegno di Alfonso V di Ara-gona, Eugenio IV riuscì a tornare a Roma (da dove era partito nel 1434 a causa di una sollevazione popolare guidata dai Colonna) e a rimettere d’accordo i francesi con i tedeschi, ispiratori e difensori delle conclusioni di Basilea. Il pontifi cato di Eugenio IV viene ricor-dato anche per aver indetto una crociata contro gli ottomani che stavano invadendo l’Ungheria dopo la caduta di Belgrado (1440), per l’azione svolta in favore della riforma dei costumi e per aver aiutato e protetto vari artisti: il Beato Angelico, il Pisanello, Leon Battista Alberti e Flavio Biondo. Morì il 23 Febbraio 1447 e come tanti suoi predecessori venne sepolto in San Pietro.

206. NICCOLÒ V, 19.03.1447 – 24.03.1455 Tommaso Parentucelli, fi glio di un medico di Sarzana, di famiglia

modesta, ma diplomatico abilissimo, riuscì da papa a chiudere lo strascico di polemiche originate dai “conciliaristi” di Basilea, liqui-dando con grande abilità la questione dell’antipapa Felice V, che gli

fece atto di obbedienza. Nel marzo 1452 incoronò im-peratore Federico III d’Asburgo, nella Basilica di San Pietro. Fu l’ultima circostanza in cui un imperatore venne incoronato a Roma. Mecenate di arti e cultura, può essere considerato un grande pontefi ce rina-scimentale. Favorì letterati e artisti, promosse alcuni

importanti restauri nella basilica di San Pietro, rafforzò le mura leonine, e fece edifi care molte chiese e alcuni

monumenti, fra cui la Fontana di Trevi. La sua ricca collezione di manoscritti e libri d’arte costituì la base per la Biblioteca Vaticana. Evento che gli causò grande amarezza fu la caduta di Costantino-poli, presa dai Turchi il 29 maggio 1453. Morì il 24 Marzo 1455 e fu sepolto nelle cripte vaticane.

207. CALLISTO III, 20.04.1455 – 6.08.1458 Nato presso Valencia da una famiglia molto ricca nel 1378, lo spa-

gnolo Alonso de Borja (Alfonso Borgia), quasi ottantenne, fu eletto dopo soli quattro giorni di conclave. Da buon spagnolo

tra le sue prime grandi iniziative, una volta diventato papa, ci fu la lotta contro i turchi, che non solo occu-pavano i luoghi santi, ma stavano estendendo il loro dominio anche nei Balcani. Per contrastarli, progettò una vera e propria crociata, ma non fu sostenuto dai

vari principi ai quali si era rivolto, ottenendo tuttavia un grande successo con la vittoria di Belgrado (1456).

Accorto e parsimonioso, Callisto III non lasciò certo immaginare che proprio i suoi parenti avrebbero introdotto per primi nella vita della Chiesa metodi e comportamenti totalmente in contrasto con il messaggio evangelico. Morì il 6 agosto 1458.

Nazioni con il maggior numero di vittime cristiane

negli ultimi 17 mesiNigeria 2.073Siria 1.479Pakistan 228Egitto 147Centrafrica 115Kenya 85Iraq 84Sudan 33Myanmar 33Venezuela 26

Da “Avvenire del 05.06.2014”. Nota: purtroppo questi dati sono in continuo aumento.

Giovani che si fanno onoreVenerdi 4 aprile 2014, Bressan Alice di Marco e Antonia Da

Forno, residente in Località Prapian si è laureata presso l’Università degli Studi di Udine, dipartimento di Scien-ze Economiche e Statistiche, conclu-dendo il Corso di Laurea Triennale in Economia Aziendale. Ha discusso la tesi dal titolo “Il processo di suc-cessione generazionale nelle aziende familiari: Il caso di HANDEL SOL-LEVAMENTI S.R.L.”, avendo come relatore il Professor aggr. Giancarlo Lauto. Alla neo dottoressa porgiamo

felicitazioni vivissime per il traguardo raggiunto, augurando nel-lo stesso tempo un futuro ricco di affermazioni professionali e personali.

Il giorno 26 giugno 2014, Casagrande David, di Roberto e Fabiana Introvigne, residente in lo-calità Introvigne, ha conseguito presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia la laurea triennale in fi losofi a (curriculum storico-fi losofi co) con votazione fi na-le di 110 e lode, presentando una tesi interdisciplinare in fi losofi a teoretica e fi losofi a della religione dal titolo: “Ge-nealogia, teologia e fi losofi a dell’Infer-no. Con una postilla sul primato della Speranza e un poscritto sul Primo Mi-stero di Fatima. Proposta per la nascita di una Dottrina della storia come Teofainologia”, avendo come relatore il ch. Professor Luigi Vero Tarca. David, a cui rinnovia-mo le nostre felicitazioni, continuerà ora il suo percorso di studi nel medesimo ateneo frequentando il corso di laurea magistrale in Scienze Filosofi che.

gg gMaggio-Giugno

e

Condividi la tua TESI di laurea I giovani l aureati sono invitati a dare una copia della propria Tesi

di Laurea alla Biblioteca Comunale, dove sarà catalogata e conservata.

Voce Amica ringrazia tutti coloro che la sostengono.

Prega i collaboratori di fornire i testi in formato (word)e le foto in (jpg)

per VOCE AMICA

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Maggio-Giugno 2014 pagina 5«Voce amica»

ISTITUTO COMPRENSIVO FOLLINA - TARZOAllievi che hanno superato

l’esame di terza media

Classe 3^A 1. Bez Jessica2. Biasi Ilaria3. Biscaro Denise4. Caprioli Diletta5. Crinto Linda6. Da Ros Silvia7. Dal Cin Denis8. Dal Col Samantha9. Dal Col Valeria10. De Coppi Eleonora11. De Noni Michele12. El Ouajjajy Yassin13. Faraon Jolanda14. Fava Matteo15. Favero Samantha16. Moz Matteo17. Mtibaa Mohamed Alì18. Possamai Giulia19. Resera Andrea20. Stolte Alexander Ignazio 21. Tomasi Dimitri

3^B1. Benlouarrak Saad 2. Bottega Beatrice3. Bottega Mattia4. Brait Cristina5. Brait Michael6. Canal Veronica7. Clean Sofi a8. Costa Kenon9. Costa Leonardo10. Costacurta Anna11. De Polo Sara12. Franceschet Anita13. Gandin Jennifer14. Pol Andrea15. Pollesel Angela 16. Pradal Giulio17. Sapia Concetta18. Sommavilla Federica19. Stringher Giorgia20. Zoppas Davide

Giornata splendida piena di sole, messaggera di primavera. Avvolti dagli effl uvi della natura e ac-carezzati da una fresca brezza che lambiva i declivi dei monti; così si presentava il mattino che giun-gemmo al castello Brandolini per l’apertura, tanto attesa, dell’Università degli anziani. Era il 6 marzo 1990. Fummo accolti dalla storica dimora: splen-dida la sala d’ingresso, imponente la gradinata che conduce all’incontro, fi ancheggiata da antiche ar-mature, vasto il salone delle riunioni. Quel giorno è risuonata dentro la parola: “emozione”. Sem-bravamo degli scolaretti al primo giorno di scuo-la. Otto gli anni trascorsi al Castello, avvolti nella storia del vecchio maniero. Otto anni di ascolti e di approfondimenti di conoscenze utili che ci han-no fatto riscoprire il valore della vita. Verso la fi ne di quell’ultimo anno del corso, nubi minacciose si affacciano all’orizzonte: corre voce che il castello è in vendita.

Infatti, l’anno seguente 1998, lo storico maniero passa ad altra proprietà, ma arriva provvidenziale la proposta dei coniugi Berta e Nello Buffon nel mettere a disposizione i loro locali in via Serenissi-ma come nuova sede dell’ateneo degli anziani.

Il tempo passa veloce, dopo diciotto anni tra-scorsi in letizia, il 13 giugno 2007 viene a mancare l’ideatore, l’animatore e direttore del Corso: Don Gustavo Resi.

Nuova incertezza sul proseguimento dell’istitu-zione, ma c’è sempre la Provvidenza. L’ispettore dei salesiani ed il direttore del Collegio don Bosco di Pordenone, su istanze ed incontri avvenuti con il dott. Renzo Romor provvedono ad assegnare l’in-carico, per la prosecuzione del corso, a don Giu-seppe Candido, che accetta. A lui va tutta la nostra gratitudine ed affetto.

Molta acqua è passata sotto i ponti e in questo incedere lento e inesorabile del tempo alcuni ci hanno lasciato. Oltre a don Gustavo Resi, il prof. Guido Porro, il dottor Renzo Romor ed il prof. Gianlodovico Molaro e tanti nostri amici.

Essi rimangono sempre vivi nella nostra memo-ria e nel nostro cuore.

Venticinque anni che hanno arricchito il nostro bagaglio di conoscenze, di cultura, di esperienza, di saggezza.

Tutto questo si è realizzato an-che con l’intervento determinante dei Comuni di Tarzo, Revine Lago, Cison di Valmarino, Miane e della Banca di Credito Cooperativo delle

Prealpi, ai quali va tutta la nostra gratitudine.Scrive il dott. Aldo Vallini nel suo libro “Elo-

gio alla vecchiezza”:…. “Ho notato da parte dei presenti la massima attenzione a tutto quello che veniva loro detto e la viva partecipazione alle di-scussioni che seguono le lezioni. Altrettanto impor-tante è l’aspettativa della lezione: sapere che l’in-contro, per l’anziano, è un impegno preciso. Non le giornate vuote che si susseguono con estrema malinconia, ma la viva attesa di un impegno cui si vuol tener fede. Ne consegue un arricchimento culturale e di conoscenza e esperienze con altre persone che non si sarebbero mai realizzate. Infat-ti, l’Università della terza età è una occasione per conoscere nuova gente, sia tra gli iscritti, sia tra il corpo docente”.

In questa nostra Università si respira un’aria sana, genuina, non esistono interessi particolari, differenziazioni socio-economiche e politiche e, discenti e docenti sono alla pari.

Merito degli organizzatori e dei docenti che, da 25 anni, dedicano parte del loro tempo, con grande trasporto ed umanità, per riaccendere in noi il pia-cere di stupirsi dinnanzi a cose nuove e belle.

L’Università degli adulti da un contributo perché ognuno trovi motivo e modo per migliorare la pro-pria condizione umana e sociale e stimolo per im-pegnarsi a sentirsi parte attiva della società.

L’anzianità, autunno della vita, ha il pregio di offrirci un silenzio interiore che non è inerzia, ma ascolto attento di sé stessi e di quanto ci circonda,

la possibilità di vivere le nostre giornate senza nostalgie.

Il poeta russo Alessandro Puskin così si esprimeva nei versi della sua poesia Autunno “L’autunno a me è caro – per la beltà che brilla così discre-tamente. – A dirla francamente – delle quattro stagioni io ho questa nel cuore. – C’è in lei tanto di buono”.

Auguriamoci, allora, che questa stagione, che è la nostra, si protragga per lungo tempo. Non dobbiamo rimpiangere pri-mavere ed estati, ma cerchiamo di goderci questa stagione per-ché “C’è in lei tanto di buono”

Antonio Pancot

I t t U i ità i i ’ i

Martedì 27 maggio u.s. si è concluso il 25° cor-so dell’Università degli anziani.

Villa Soligo, assicurando la tradizione annuale, ci ha ospitato per festeggiare con gli invitati la chiusura dell’Ateneo. In quell’incontro l’ultima lezione è stata tenuta dai coniugi proff. Luisa e Beppe De Filippi, giunti appositamente da Tori-no, per parlarci delle “Stamina” argomento que-sto, molto interessante e di attualità.

L’occasione si presen-tava propizia per ringra-ziare le Amministrazioni comunali della Vallata, la Banca Prealpi e tutte quelle persone che hanno collabo-

rato per la riuscita e la continuazione di questa istituzione culturale e sociale. Erano presenti Cri-stina Pin Sindaco di Cison e Battista Zardet di Revine Lago (assenti giustifi cati Gianangelo Bof Sindaco di Tarzo e Angela Colmellere di Miane), il dott. Walter Santinon per la Banca Prealpi, Da-rio Faraon presidente dell’Associazione Noi San Francesco di Cison, mons. Venanzio Buosi ed una trentina di docenti.

La giornata si è conclusa con alcuni interventi e la consegna di un signifi cativo dono al nostro direttore don Giuseppe Candido.

A. P.

CHIUSURA ANNO ACCADEMICO UNIVERSITA’ DEGLI ADULTI

UNIVERSITA’ DEGLI ADULTI25 ANNI DI STORIA E CULTURA

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pagina 6 Maggio-Giugno 2014«Voce amica»

Nel salotto della casa di Milla Camo sta accadendo qualcosa di strano: papà Doc e mamma Rina Zucche stanno per fare una scoperta straordinaria! Sul più bello arriva Milla con il suo fi do pappagallo e scombina i piani dei genitori… …e così in compagnia di Milla Domenica 8 giugno presso l’Auditorium della Banca Prealpi siamo en-trati nella macchina del tempo e siamo stati sbalzati nel pas-sato scoprendo come sono sta-ti inventati il fuoco e la ruota; assistendo ad una lezione di scuola in un aula preistorica insieme ai nostri amici Gugù, Pietrino e Ciottolina e potendo parlare con due veri preistorici: Fred e Wilma! Con luci e suoni l’atmosfera è stata magica; però la nostalgia di casa era forte e

così Milla, dopo aver ricordato la rima giusta e aver permesso al fi do pappagallo Cocò di tira-re la leva della macchina al mo-mento giusto, si è ricongiunta ai propri genitori … La Compa-gnia teatrale “I Balocchi”nata 3 anni fa da un gruppo di ge-nitori che gravitano attorno alla Scuola dell’Infanzia di Tarzo, ha messo in scena il suo terzo spettacolo, dopo “Pinocchio” del 2012 e “Un tesoro in una nuvola” dello scorso anno.

Ogni anno il nostro gruppo teatrale allestisce uno spetta-colo che ha lo stesso tema se-

guito dalla Scuola Materna: quest’anno, “Tracce dal passa-to” ci ha portato nella preisto-ria. Non trovando un testo che ci soddisfacesse abbiamo deci-so di scrivercelo e così ci siamo cimentati in questa avventura, e non contenti abbiamo anche scelto le musiche e costruito tutta la scenografi a e gli allesti-menti scenici. Il risultato, alla fi ne, è stata la consapevolezza che da soli siamo riusciti a met-tere in piedi qualcosa che ci ha soddisfatto e che probabilmen-te qualche anno fa nessuno di noi si sarebbe mai immaginato. L’unione fa la forza, vecchio detto che però è sempre attua-lissimo.

E per questo motivo non pos-siamo essere che grati a Ban-ca Prealpi che ci ha ospitato

nell’auditorium, facendoci assaporare l’ebbrezza di un vero palco; a don Fran-cesco e suor Leontina, per averci messo a disposizio-ne palestrina e asilo per le prove; alle nostre famiglie, che ci hanno sostenuto durante l’anno ed infi ne, ma non certo di minor im-portanza a tutti coloro, in particolare i bambini, che credono in noi e sono pub-

blico attento e affettuoso. Grazie. Il gruppo è in movi-

mento, quest’anno ci siamo im-preziositi di nuovi elementi, ma siamo pronti ad accogliere chi desidera passare qualche serata in compagnia. Ci vediamo il 22 luglio al Parco Va’ dee Femene, per rivivere con Milla questa fantastica avventura. Vi aspet-tiamo.

Nota: “In viaggio con Milla. Commedia brillante in 5 atti interamente scritta, musicata e allestita dalla Compagnia Tea-trale “I Balocchi”.

GRUPPO DI LAVORO “AGO E FILO”- I dis che le femenele sa solche ciacoear,ma noialtre co l’ago e il fi ltanti bei lavori aven fatborse, barete, mantee,golf, fi or, crosette,scarpette e anca gat.- Tutte le ha tirà forala so pasion e le ha fat robeche le pararie bonanca de andar in television.- L’è stat bel lavorar in compagniae speren che cussì ancora sia.- Se auguren de passar ben l’istà,un poc al mar e un poc in montagnao anca qua che Tarz,l’è cussì bel e dopotornar par far lavorare anca ciacoear.

Alla chiusura dei nostri incontri per la pausa estiva, abbiamo invitato il signor Sindaco per ringraziarlo per averci messo a di-sposizione un ambiente idoneo. Lui si è interes-sato ai nostri la-vori esposti e si è congratulato con noi. Arrive-derci in autunno e aspettiamo altre interessate a cuci-to, ricamo o altro.Per il gruppoSilvia F.

IL CIRCOLO MUSICALE FESTEGGIAI 25 ANNI DI ATTIVITA’

Si è concluso nel mese di giugno il 25° anno di attività del Circolo Musicale di Tarzo con grandi soddisfazioni per allievi e insegnanti e soci .E’ stato raggiunto il ragguardevole numero di 120 iscritti suddivisi nei vari corsi di strumento, musica d’insieme, propedeu-tica musicale e teatro, tutto ciò ha consentito la stipula di una con-venzione con il conservatorio A. Buzzolla di Adria. La convenzio-ne consente a tutti gli iscritti del Circolo Musicale di partecipare alle attività del Conservatorio e di accedere alle sessioni di esame attraverso il canale convenzionato. Merita i complimenti a questo proposito Elia d’Errico, che ha superato brillantemente l’esame di Teoria e percezione musicale lo scorso 10 giugno.

Grande successo per tutti gli eventi a cui hanno partecipato gli al-lievi dei corsi di strumento e musica d’insieme in primis il concerto “Spring school festival “ che lo scorso 25 maggio ha riscosso no-tevole entusiasmo tra il nu-meroso pubblico presente.

Ringraziando l’Ammini-strazione Comunale e Ban-ca Prealpi per la convinzio-ne con cui sostengono le nostre attività auguriamo a tutti, musicisti e appassio-nati, una splendida estate.

“In viaggio con MillaOvvero alla scoperta del fuoco, della ruota, della scuola”

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Maggio-Giugno 2014 pagina 7«Voce amica»wwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwww........ccccccccccoooooooooommmmmmmmmmmmmmuuuunnnnnnnnneeeeeeeeee.....tttttaaaaaaaarrrrrrzzzzzzzzzzzzzooooooooo....ttttttttttvvvvvvvvvvvvvv..........iiiiitttt ssssssssssssiiiicccccc@@@@@@@@@@@ccccccccoooooooooommmmmmuuuuunnnnnnnnnnneeeeeeeeeeee...tttttttttttttaaaaaaaaaarrrrrrrrrrzzzzzzzzooooooooooo....tttttttttttttvvvvvvvvvvv.......iiiiiiiiiiittttttttt

Notizie dal Comune

ELEZIONI EUROPEE del 25.05.2014Italia - Seggi 73: Elettori 49.256.169, Votanti 28.908.004, Voti

validi 27.371.747, Bianche 577.856, Nulle 954.718, Schede con-testate 3.683.

Circoscrizione Italia Nord-orientale (Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna) - Seggi 13: Abi-tanti della circoscrizione: 11.601.097; Elettori: 9.198.857; Votanti 5.930.508, Voti Validi 5.690.131, Bianche 85.778, Nulle 153.994, Contestate 605.

Provincia di Treviso: Elettori 720.617, Votanti 439.868, Voti validi 420.064, Bianche 6.905, Nulle 12.888, Contestate 11

Comune di Tarzo: Abitanti: 4.516; Elettori: 4.025; Votanti 1919, 47,7%, Bianche 10, Nulle 36.

Voti validi 1.873 Voti %PD (Partito Democratico) 605 32,3

M5S (Movimento 5 Stelle) 401 21,4

LEGA NORD - Die Freiheitlichen - Basta €uro 361 19,3

F I (Forza Italia) 263 14,0

NCD-UDC (Nuovo Centro Destra - Unione Centro) 82 4,4

Lista Tsipras (L’altra Europa Con Tsipras) 48 2,6

Fratelli D’Italia - Alleanza Nazionale 37 2,0

Scelta Europea - Centro Democratico - Fare 36 1,9

Verdi Europei - Green Italia 22 1,2

IDV (Italia Dei Valori) 8 0,4

SVP (Südtiroler Volkspartei) 5 0,3

Io Cambio - Maie 5 0,3

RICORRENZA DEL 25 APRILE

Giovedì, in una giornata piena di sole e di ca-lore patriottico, si è celebrata la ricorrenza del 25 Aprile. Questa manifestazione, che in prece-denza si svolgeva nel capoluogo, a partire dal 2000 anno della inaugurazione del Monumento ai tre Partigiani caduti, si celebra a Corbane-se.

Presenti il Sindaco G. Bof e il consigliere Giovanni Tessari con il gonfalone, i rappre-sentanti della Associazioni combattentisti-che, d’arma e del volontariato con i rispettivi vessilli. Al termine della celebrazione della S. Messa, offi ciata dal parroco don Angelo Lucchetta, che ha ricordato nell’omelia il sa-crifi cio dei combattenti durante quel periodo tragico, il corteo si è trasferito nella piazza XXX Ottobre ove ha avuto luogo la cerimo-nia commemorativa. Dopo l’Alzabandiera e l’Onore ai Caduti, ha preso la parola il Presi-dente dei Combattenti per il saluto alle autorità e ai convenuti soffermandosi poi su tre punti principali: il dovere di ogni cittadino di tener vivo il ricordo di tutti coloro che hanno sacrifi -cato la loro vita per la Patria; la pace che “non può essere frutto di superfi ciali compromessi, ma frutto della giustizia, virtù morale e garan-

zia legale che vigila nel pieno rispetto dei diritti e doveri e sull’equa distribuzione dei benefi ci ed oneri”; il valore del sacrifi cio umano con il pensiero “proiettato sulle montagne dove hanno visto protagonisti i partigiani e là nella steppa tra quelle tombe senza croce sulle quali spira la brezza del girasole e della betulla”.

Ha fatto seguito l’intervento del Sindaco il quale ha elogiato le virtù del popolo italiano, affermando che: “Nell’attuale momento critico noi sapremo superare queste diffi coltà, come sono state superate quelle più diffi cili in cui l’Italia si è trovata dopo il 25 Aprile del 1945”

Dopo la cerimonia il Gruppo Alpini di Cor-banese, al quale va il nostro ringraziamento, ha offerto uno spuntino

Antonio Pancot

L’Amministrazione Comunale cerca di individuare tutte le pro-blematiche che emergono nella nostra comunità, esaminando, in particolare, con attenzione e scrupolosità le situazioni di di-sagio sui problemi sociali.

1) Problemi legati alla disoc-cupazione. I disoccupati posso-no essere inseriti dall’Ammini-strazione comunale, per sei mesi e pagati attraversi i voucher, in lavori socialmente utili: puli-zie in edifi ci comunali, piccole manutenzioni del patrimonio comunale, assistenza alle per-sone, lavori di manutenzione edile, pulizia di sentieri, ecc.. (Per l’anno in corso sono stati stanziati 22 mila euro). Inoltre, si cerca di favorire l’inserimen-to nel lavoro di persone social-mente svantaggiate che vengo-no impiegate in lavori utili alla comunità. Questo serve anche a

promuovere la loro autostima. In questo contesto rientra anche il reinserimento lavorativo degli anziani nelle mansioni di “non-ni vigile”, nell’accompagnare i bambini nei pulmini scolastici, nel collaborare alla consegna dei pasti a domicilio.

2) Attenzione particolare al mondo giovanile con la parte-cipazione per la prima volta nel 2012 al bando regionale “Giova-ni cittadinanza attiva e volon-tariato” che offre la possibilità di entrare nel mondo del lavoro con attività di volontariato. Que-sta scelta fatta dal nostro Comu-ne è stata premiata da ottimi ri-sultati; infatti, oltre una ventina di giovani si sono impegnati in diversi ambiti a seconda delle proprie attitudini. Alcuni hanno collaborato con l’Associazione Vaa dee Femene, ridipingendo e sistemando i giochi e le casette presso il Parco di Colmaggiore. Per loro è stata una opportunità di stare insieme e, per l’Associa-zione e il Comune, il vantaggio di avere un’area rimessa a nuo-vo. Un ragazzo si è dedicato alla mappatura dei cimiteri. Alcune ragazze sono state impegnate nell’assistenza alla mensa nella scuola primaria di Corbanese. Assieme all’associazione San Vincenzo delle studentesse uni-versitarie, nel fi ne settimana, si sono messe a disposizione per offrire compagnia agli anziani in una casa di riposo. Con ragazzini delle scuole elementari e medie abbiamo creato laboratori per realizzare degli addobbi natalizi. Altri giovani stanno sisteman-do spazi pubblici: il parco Broli a Tarzo, l’area verde presso il cimitero di Tarzo e quella pres-so la canonica di Corbanese. Il bando è stato ripresentato ed ol-tre a questi progetti ne abbiamo inserito altri, come la compagnia

“Il nostro impegno per i cittadini”

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pagina 8 Maggio-Giugno 2014«Voce amica»

PIEDI BUS

Eccoci qui! Siamo quelli del piedibus! Bellissimo progetto ini-ziato a novembre anche a Tarzo. Un esperienza bellissima per tutti noi, bambini e accompagnatori, e per chi al mattino ci salu-ta con un sorriso vedendoci passare. Ci auguriamo che questo progetto continui negli anni a venire in quanto molto educativo e salutare per tutti. Contiamo sull’ aiuto e sostegno di tutti i ge-nitori, volontari e della comunità per poter portare avanti questa splendida iniziativa che, oltre a portarci tutti a scuola in com-pagnia, ha portato a nuove amicizie. Accogliamo nuovi volon-tari, che siano genitori, nonni o chiunque voglia dedicarsi, per il nuovo anno scolastico che partirà a settembre. Chiunque voglia rendersi disponibile o voglia informazioni può lasciare il proprio nominativo e recapito telefonico presso il “bar-gelateria Miche-lon” e sarà ricontattato da noi.

Fiduciosi vi aspettiamo! “quelli del piedibus”Ramus Giada

agli anziani bisognosi o soli, l’aiuto agli anziani nell’appren-dere l’utilizzo dei nuovi stru-menti tecnologici. Altri progetti saranno illustrati in un prossimo incontro con i giovani. A breve sarà aperto un punto di informa-zioni e turistica (INFOPOINT) presso le ex scuole di Fratta e Colmaggiore e vogliamo che a gestirlo siano i ragazzi che rien-trano in questo progetto

3) Ambito dell’istruzione. Seguo la scuola e le politiche giovanili assieme al consiglie-re con delega Luana Faraon. Dall’anno 2013 - 2014 l’Istituto Comprensivo comprende i co-muni di Follina, Cison di Val-marino, Miane e Tarzo, Revine Lago: sei scuole primarie e tre secondarie per un totale di oltre mille studenti. Questa unione

risulta positiva per la dirigenza della scuola e non penalizza il servizio, a Tarzo è presente una segreteria; dai colloqui con ge-nitori ed insegnanti il parere è positivo. Nel doposcuola a Cor-banese, con un numero crescen-te di scolari , l’Amministrazione collabora con la Cooperativa CSA. E’ stato avviato quest’an-no il progetto Piedibus: sono due i percorsi per Tarzo e due per Corbanese. L’accompagna-mento degli scolari è gestito da genitori e volontari per la gioia dei bambini. Altra iniziativa ri-guarda le “borse di studio”. A dicembre 2013 abbiamo pre-miato 49 ragazzi, dalle ele-mentari all’università, per un importo complessivo di 6.350 euro. Vorremo, inoltre, mettere a disposizione delle “borse di

studio” per le tesi di laurea che abbiano un tema relativo alla comunità di Tarzo.

4) Valorizzazione delle atti-vità sportive e delle associazio-ni che già svolgono un ottimo lavoro nei settori giovanili. Da ottobre 2013 abbiamo avviato il progetto “Gruppi di cammino” in collaborazione con l’Usl 7. Attualmente sono una quaranti-na di persone che, due volte alla settimana, si ritrovano per delle brevi passeggiate (4/6 km), con partenza il martedì da Tarzo e il venerdì da Corbanese. I “Gruppi di cammino” promuovono uno stile di vita sano ed hanno uno scopo sociale di aggregazione e di valorizzazione del territorio. Da ottobre il Comune di Tarzo diventerà punto di riferimento per tutti i comuni della zona con

oltre trecento partecipanti.5) Problema dello Stalking,

purtroppo ci sono stati dei casi anche nel nostro Comune. Come assessore al sociale fac-cio parte di un gruppo, promos-so dalla conferenza dei sindaci della Usl 7, al quale partecipano funzionari della Provincia e del-la Procura, carabinieri, medici e Telefono Rosa; questo tavolo di lavoro si occupa di violenza sulle donne e stalking. Riten-go importante la prevenzione e l’informazione, per questo collaboro con associazioni del Friuli V.G. esperte su questa te-matica.

Antonella Pol

(assessore alle Politiche sociali, Sport, Pari opportunità,

Promozione del lavoro e Servizi demografi ci)

ANZIANI (e non solo)

ATTENZIONE

Numeri utili emergenze Carabinieri 112 Polizia di Stato 113 Polizia di Stato emergenza infanzia 114 Vigili del Fuoco 115 Questura di Treviso tel. 0422.248111

LE DIECI REGOLE D’ORO 1) Non aprite la porta di casa a sconosciuti, anche se vesto-

no un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di azien-de di pubblica utilità.

2) Verifi cate sempre con una telefonata da quale servizio è stato mandato l’addetto che bussa alla vostra porta e per quali motivi.

3) Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per i rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.

4) Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi anche se è una persona distinta e dai modi affabili.

5) Quando fate operazioni in banca o in posta, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengo-no pagate le pensioni o in quelli di scadenze periodiche.

6) Se all’interno della banca o della posta avete il dubbio di essere osservati, parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza.

7) Durante il tragitto di andata e ritorno con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre.

8) Ricordatevi che nessun cassiere vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha con-segnato.

9) Quando utilizzate il bancomat usate prudenza. Non prele-vate se vi sentite osservati.

10) Le associazioni benefi che non fanno raccolta di soldi por-ta a porta. Fate un versamento solo attraverso la banca o la posta. In ogni caso, non date contanti a sconosciuti.

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Maggio-Giugno 2014 pagina 9«Voce amica» p gggggg paagigiigiggg na 9GIOVANI IN PREGHIERA UNITI

ALLO SPIRITONell’ultimo appuntamento dell’anno pa-

storale dedicato ai giovani e non solo, è stato realizzato un momento di raccogli-

mento che racchiudesse il tema proposto in questi mesi dal Ve-scovo Corrado e l’imminente festa di Pentecoste ed ecco che venerdì 6 giugno alle 20.30 ci siamo radunati nella chiesa parrocchiale di Arfanta per una veglia di preghiera sul tema: “Lo Spirito Santo ti chiama, va e anche tu fa lo stes-so”.

Con la visione di un breve video sulla parabola del “Buon Sa-maritano”, l’ascolto della Parola, la rifl essione personale, un canto allo Spirito e l’adorazione davanti al Santissimo abbiamo meditato su i due movimenti dell’”uscire” e dell’”andare”, chiedendoci “Che cosa signifi ca per me oggi, uscire verso?”

Come segno da portare a casa abbiamo donato una freccia, che indicandoci la Via da seguire porta in sé l’invito di Gesù Buon Samaritano: “Va’ e anche tu fa lo stesso”.

Ringraziando don Roberto Bischer, responsabile della pastora-le giovanile diocesana, che ha presieduto il rito e i tre cori giovani di Follina, Tovena e Cison che hanno animato la veglia con il can-to, auguriamo a tutti i ragazzi e giovani buona estate.

Valentina – Commissione Giovani La Vallata

VVVVoce ammmmmmmicaaa Arfanta Paese mio

• Giovedì 1 maggio, festa di S. Giuseppe lavoratore, durante la S. Messa celebrata alle ore 10.30 abbiamo reso grazie al Signore di tutto ciò che ci dona chiedendogli la capacità di svolgere il nostro lavoro, sia manuale che intellettuale, con lealtà, responsabilità ed impegno. Abbiamo poi pregato per le famiglie in diffi coltà a causa della crisi, perché trovino conforto nella Sua presenza. Al termine della liturgia si è svolta la tradizionale benedizione delle automobili ed attrezzi agricoli, preziosi mezzi di lavoro donati all’uomo.

• Un ricordo e un augurio a Luca De Marchi e Jenny Gallonet che quest’anno hanno concluso con il diploma di maturità i rispet-tivi corsi di studi. Noi tutti speriamo che possano, continuando con lo studio o entrando nel mondo del lavoro, trovare la loro strada nella vita. Auguri!

Iniziativa Pozzo di San PatrizioE’ partita, anche quest’anno, l’attività di raccolta per la forma-

zione della lista premi del Pozzo di San Patrizio, organizzato per la raccolta fondi a sostenimento delle necessità parrocchiali, che ver-rà aperto durante i festeggiamenti di San Bartolomeo. Così come organizzato, il Pozzo prevede la copertura di tutti i biglietti messi a disposizione cioè non ci sono pescate a vuoto. I premi provengono da donazioni di commercianti e artigiani, ma chiunque può dare il proprio contributo, contattando gli organizzatori in parrocchia.

M. T. T.

FINE ANNO CATECHISTICOSabato 10 maggio, si è svolta la pizzata con i bambini del cate-

chismo e i loro genitori: qualche ora in compagnia per condividere gioie e fatiche di un anno vissuto insieme. Il giorno seguente, nella giornata dedicata alla festa della mamma, con l’animazione della S. Messa si è chiuso l’anno catechistico. Un cammino durante il quale si è imparato a stare insieme, pregare insieme e si è scoperto Gesù, un Amico speciale che li ama da sempre e per sempre, che li ha chiamati ad essere suoi Figli attraverso il Battesimo. Al termine dell’Eucarestia è stata consegnata ad ognuno la croce pettorale di Papa Francesco unita ad un impegno per l’estate. I bambini hanno poi donato alle proprie mamme una rosa per la loro festa. Buona estate e tutti ricordandoci che Gesù non va in vacanza!

Valentina

BREVI di CRONACA

Festeggiamenti Arfantesi 27a SAGRA DI SAN BARTOLOMEO

22 Agosto: Inizio festeggiamenti. In serata Musica Country con Mi-ster DJ

23 Agosto: Musica con l’orchestra Pagina 4Domenica 24 agosto: FESTA DEL SANTO PATRONO. Santa Mes-

sa ore 9.30Alla sera intrattenimento con Tony Bres-

san e Spettacolo Pirotecnico29 agosto: serata con i Versione Acu-

stica30 agosto: Serata danzante con l’orche-

stra ArcobalenoDomenica 31 agosto ore 11 Santa Messa

in onore degli ex arfantesi e tradizionale pranzo comunitario (su prenotazione)

I festeggiamenti si svolgeranno al coperto e funzionerà un fornitissimo stand eno-gastronomico con specialità diverse per ogni giornata della festa.

Per prenotazioni Lara 3480550951 e Marco 349 4726348

Un anno da Figli di Dio

Le nostre mamme

Gruppo Emigranti di ArfantaGita a Eraclea

Domenica 25 maggio gli iscritti all’As-sociazione Emigranti di Arfanta, si sono dati appuntamento, accompagnati da fa-migliari e amici, per l’ormai tradizionale pranzo al mare (qualcuno non ha man-giato pesce). La meta scelta quest’anno è stata Eraclea. Il pullman dei gitanti è partito poco dopo le 10, da Resera e si è fermato a Tarzo e poi a Conegliano dove si sono aggregati altri simpatizzanti.

Prima e dopo il pranzo la compagnia ha potuto passeggiare anche lungo la spiaggia e apprezzare il primo caldo della stagione estiva 2014, qualcuno si è anche avventurato in un bagno.

Il pranzo è stato ottimo e abbiamo potuto assistere alla preparazione del dolce in diretta. Il viaggio di rientro si è concluso intorno alle 19 in tempo utile per permettere di recarsi al seggi per il voto, a quanti non avevano già provveduto al mattino. A tutti l’appuntamento per inizio 2015 per il pranzo sociale. Gruppo Emigranti Arfanta

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pagina 10 Maggio-Giugno 2014«Voce amica»

DON LORENZO DALLA BETTA24 novembre 1946 giugno 2003Parroco di Arfanta da settembre 1990 a ottobre 1999. Lo ricordiamo nell’anniversario della sua morte. Ha portato nella parroc-chia di Arfanta la novità di non avere il parroco esclusivo, con lui è iniziata l’epoca della canonica non abitata dal parroco, ma che abita nella ca-nonica di un’altra parrocchia, desti-no che negli ultimi anni ci ha accu-

munato a molte altre parrocchie. Nel 1990 era ancora una novità e non sempre i rapporti sono stati semplici e lineari. Noi lo ricordiamo per la positività, la preparazione, quel sorri-so pronto e la schiettezza che hanno contraddistinto gli anni del suo servizio ad Arfanta. E non lo dimenticheremo.

GARDENAL REGINA TERESA n. 26/04/1952 - m. 14/05/2009“Cinque anni sono trascorsi da quando, dopo aver lottato contro una lunga malattia, ci hai lasciato. In tutti noi rimane sempre vivo il tuo ricordo. Un abbraccio”

ATTILIO MATTIUZ02.10.1925 – 24.06.2004Ricordiamo papà Attilio. Dieci anni sono già passati e tante cose sono cambiate, il dolore è qua-si passato, ma il tuo ricordo resta in-variato. Non dicevi tante parole, ma a noi bastavano per ore e ore, non poterti più chiamare, non vederti, non sentirti, ci sembrava così strano, ma con il tempo abbiamo imparato a chiamarti e parlarti solo con il pensiero. Così nel giorno del tuo anniversario, vorrem-mo ricordarti con questa frase: “anche se un momento di gioia è destinato a consumarsi in fretta, lascia dietro di sé una durevole speranza e un ancor più duraturo ricordo”. Ri-marrai per sempre nei nostri cuori.Moglie, fi glie, generi e nipoti 24/0 6/2004 – 24/06/2014

LIBERO DA RIVA27/04/1950 – 10/06/2011Il nostro pensiero vola verso di te, per raggiungere le immagini ormai scolpite nella coscienza. Indelebi-li emozioni che non possiamo più scordare, che il pensiero andrà a cercare tutte le volte che ti sentire-mo distante, tutte le volte che ti vor-remmo parlare per dirti ancora, che sei tu la cosa che per noi è più importante. La famiglia ti ricorda con affetto e nostalgia

FORTUNATO “NATO” POL ottobre 1917 – luglio 2011

Sono ormai passati tre anni dalla tua scomparsa, ma il tuo ricordo rimane comunque vivo e presente nei nostri pensieri. Sia nei momenti di gioia che in quelli di diffi coltà ti sentiamo ancora vicino e ci succede, talvolta, di chiederci come ti saresti comportato tu al nostro posto, poiché ti consideriamo sempre un punto di riferimento ed un esempio di vita.Erik e Vincenzo Pol

GIUSEPPE ROSSINI 26.03.1926 – 26.06.2004

A ricordo del nostro caro marito, papà, nonno Bepi.Sembra ieri e sono già trascorsi 10 anni da quando ci hai lasciato per entrare a far parte degli angeli ac-canto al nostro Signore. Quanti ri-

cordi sono racchiusi nei nostri cuori, son come forzieri che custodiscono i loro tesori più preziosi; piccole e grandi cose imparate da te e condivise con te. Sei stato un marito, un papà, un nonno e un amico sempre presente e attento ai no-stri bisogni; ogni giorno c’è sempre qualche particolare, una frase, una parola, una canzone, un oggetto, un cibo, un aned-doto che ci riporta indietro nel tempo, a quando eri qui con noi. Ci manchi, ma la tua presenza è sempre viva nei nostri cuori e sappiamo che da lassù ci vegli e proteggi. Quando pensiamo a te, i nostri occhi si illuminano di gioia, anche se il nostro cuore è colmo di tristezza. Viviamo nel tuo ricordo e grazie è l’unica cosa che ti vogliamo dire!Grazie per averci dato la vita, grazie per averci insegnato il rispetto, la bontà e l’onestà.Grazie per averci dato tanto senza chiedere niente altro che amore,Grazie per averci dato la sicurezza anche solo con lo sguar-do, senza parlare.Grazie per averci fatto sentire importanti per te.Grazie per la pazienza nella tua sofferenza.Grazie per la tua silenziosa presenza.Grazie per tutto quello che hai fatto per noi!Nel nostro cuore ci sarà sempre un posto speciale, dove po-tremmo risentirti, tutte le volte che vorremmo, avvolti nel man-to nero della malinconia. Ciao Bepi!La tua famiglia

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Maggio-Giugno 2014 pagina 11«Voce amica»

Un anno scolastico ormai è passato ma quante cose abbiamo imparato e creato in-sieme! Eh si perchè la programmazione di quest’anno “Dire, fare, creare...impariamo a riciclare” ci ha davvero permesso di sbiz-zarrirci! I nostri amici personaggi che sono venuti a trovarci ci hanno insegnato un sac-co di cose...il camioncino della Bidonband ha dato il via alle nostre attività! La nostra

mente era piena di idee, quante cose aveva-mo intenzione di fare ma tante altre ce ne sono venute in corso d’opera...perchè si sa che i bambini hanno un gran voglia di fare e di apprendere!

I nostri primi amici che sono venuti a scuola sono stati Bottiglietta e Jo Barattolo, che ci hanno insegnato a riciclare plastica e lattine: il periodo natalizio è stato infatti caratterizzato da addobbi fatti soprattutto dai fondi delle bottiglie di plastica; poi è arrivata Zia Carterina, una zia un po’ pazza,

per insegnarci a non sprecare la carta e il cartone; il carnevale ci ha permesso di fare la carta pesta per poi creare del-le bellissime maschere. Rino Vetrino con la sua eleganza ci ha guidato alla scoperta del vetro, Umidino invece, personaggio timido e introverso, ci ha condotto alla conoscenza dell’umido con la creazione di un nostro piccolo orto (cipolle, rucola, ravanelli, fagio-lini) che ha coinvolto molto i bambini e infi ne l’illuminante Lampa-Dina per il secco.

Con loro abbiamo tagliato stoffe, carta, cartoncino, incollato, punteggiato, colora-

to, dipinto, modellato, impastato e molto molto altro...quanto ci siamo divertiti!!!

Il tutto si è concluso con la festa di fi ne anno che si è tenuta presso lo stand della proloco, dove i bambini hanno potuto far vedere ciò che avevano imparato nei pro-getti di danza creativa e di musica che sono stati svolti quest’anno...un sacco di stru-menti creati dai bambini con materiali di recupero (come i sonagli fatti con le con-chiglie, le maracas con pasta, farina, i tam-

buri con le scatole da scarpe, ecc.) hanno fatto da sfondo sonoro ai canti e ai balletti dei nostri bimbi!

Anche nelle diverse uscite didattiche che abbiamo fatto ci siamo divertiti molto,

dalle varie castagnate, al laboratorio didatti-co riguardante i colori svolto a Sarmede dal quale siamo tornati tut-ti colorati e bei dipinti, alla visita alla fattoria didattica, alle passeg-giate per Corbanese, ma dobbiamo dire che quella più emozionante è stata la visita ai vigili del fuoco di Conegliano, dove siamo potuti salire sul camion dei pompieri,

sull’ambulanza, sulle jeep della protezione civile e suonato le sirene delle auto di cara-binieri e polizia: che emozione per i nostri bimbi!!!

Ora l’estate è arrivata, auguriamo a tutti i bambini e alle loro famiglie delle BUONE VACANZE...ci rivediamo a settembre per un nuovo ed entusiasmante anno insieme!!!

Laura

VVoce amicaLa Voce di Corbanese UN ALTRO ANNO

SCOLASTICO SI E’ CONCLUSO!!!

Domenica 22 giugno ricorrenza del Corpus Domini. Dopo la Santa Messa celebrata da Monsignor Giampiero Moret e concelebrata dal nostro parroco Don Angelo si è tenuta la consueta processione lungo le vie del nostro paese. Durante il tragitto alcuni bambini della prima comunione e dell’asilo, accompagnati dai loro genitori, hanno sparso petali di rose colorate lungo il percorso dove passava la processione. Poi i fedeli sono rientrati in chiesa per ricevere la benedizione fi nale.

A conclusione del rito religioso un festoso suono delle nostre campane ha allietato e ricordato anche ai non presenti la solennità del Corpus Domini.

Un grazie di cuore ad Arturo Perenzin per i fi ori che ha messo sul muretto della chiesa

Francesco B.

Festivita’ Del Corpus Domini

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pagina 12 Maggio-Giugno 2014«Voce amica»

ANAGRAFE

Grest di Corbanese:“Ti ricordi lo sport?”

L’estate è arrivata!! E quindi è tempo per noi animatori di preparare il tanto atteso GREST parrocchiale di Cor-banese. Come da tradizione, un gruppo di giovani abba-stanza numeroso si è trovato alle prese con laboratori, momenti di preghiera, bans, giochi e gite da organizza-re. L’impresa certo non è facile ma la forza di volontà e l’impegno di tutti gli animatori sta portando alla realiz-zazione di un programma davvero entusiasmante!

Il grest si svolgerà all’oratorio di Corbanese tutte le MATTINE dal 7 Luglio al primo agosto. Durante queste quattro settimane accoglieremo tutti i bambini/ragazzi dai 7 ai 14 anni che vorranno trascorre le loro giornate in compagnia dei propri amici. Questa è, quindi, uQue-sta cffn’opportunità per tutti i giovanissimi di divertirsi attraverso diverse attività, diventando allo stesso tempo luogo di incontro, confronto e crescita. Il tema scelto quest’anno è davvero originale: “Ti ricordi lo sport?”. Durante le quattro settimane di Luglio racconteremo la storia di Alex e Gigi: un giornalista e un giovane che vivono in un piccolo paese della provincia di Treviso nel 2034 e che sentono una profonda mancanza. Nel 2034 lo sport è ormai fuorilegge: violenze e razzismo ne hanno sancito la morte. In occasione dell’anniversario della sua fi ne, il giornalista decide di ricordare con un reportage le storie più belle, gli atleti più talentuosi, le partite più emozionanti: i motivi per cui, forse, lo sport meritava di rimanere in vita. Gli articoli di Alex riscuo-tono un grande successo e colpiscono l’immaginazione di Gigi, un quindicenne pronto a tutto pur di tornare ad urlare “GOL!”. Nel 2034 ci saranno ancora i valori come l’amicizia, la carità, la fi ducia nel prossimo? Insieme a Don Angelo e altre fi gure adulte avremo modo di rifl et-tere insieme sui diversi valori cristiani. Ma ovviamente non possono mancare i nostri laboratori sempre più spe-cializzati e originali!! Quest’anno insieme ai laboratori c’è l’opportunità di conoscere e praticare alcuni sport (pallavolo, basket, danza, calcio e rugby) e scoprire il proprio talento sportivo. E i giochi?! Un gruppo numero-so di animatori si sta già specializzando in questo campo per organizzare tornei, sfi de e tante altre iniziative!!! Il grest è, quindi, un modo per noi animatori di poter espri-mere le nostre capacità e un modo per tutti i bambini, che parteciperanno, di condividere il proprio tempo con gli amici, di conoscere sé e gli altri e magari di crescere in compagnia. Come ogni grest, anche il nostro ha una sua storia, delle idee che crescono e si sviluppano, che pren-dono strade nuove e a volte imprevedibili. Come in una partita di pallavolo il risultato non è sempre scontato, il gioco di squadra è fondamentale per raggiungere l’obiet-tivo. Quindi un grande IN BOCCA AL LUPO a tutta la squadra di animatori 2014!

BATTESIMI3. MATTIUZ SOPHIA di Alberto e

di Marcon Sabina, nata a Vittorio Veneto il 14 marzo 2014. Resi-dente in via S. Francesco 1/C e battezzata nella nostra Chiesa Arcipretale, dopo il rito di acco-glienza, il 1° giugno 2014.

Madrina: Mattiuz Emanuela da Col San Martino.

4. MAIDA VITTORIA di Salvato-re e di Baratella Eleonora, nata a Conegliano il 22 dicembre 2013. Residente in Prapian di Tarzo, battezzata nella nostra Chiesa Arcipretale, dopo il rito di accoglienza, il 1° giugno 2014.

Padrini: Contiero Francesco e Pavanello Laila da Cavarzere.

5 GHIRARDI SOFIA di Stefano e di Cancian Laura, nata a Coneglia-no il 10 ottobre 2013. Residente in Conegliano parrocchia di Ma-

donna delle Grazie, su delega del suo parroco viene battezzata nella nostra Chiesa Arcipretale il 1° giugno 2014.

Padrini: Piovesana Fausto e Ci-tron Luigina da Cimadolmo.

6. PASSARO VIOLA INES di Aa-ron e di Ceschin Lisa, nata a Tre-viso il 21 dicembre 2013. Resi-dente in via Piave 2B, battezzata nella nostra Chiesa Arcipretale, dopo il rito di accoglienza, il 1° giugno 2014.

Madrine: Baldassar Sabrina di Ormelle, e Da Ros Susy da Tar-zo.

Auguri ai battezzati e alle loro fa-miglie. È opera meritoria, buona e giusta dare ai propri questo dono di Dio e permettere che di-ventino con questo sacramento fi gli di Dio.

NELLA CASA DEL PADRE

5. TONIN ROBERTO, coniugato con Cancian Alessandrina, di anni 65conosciuta in Germania dove si trovava per il suo lavoro di ferraio-lo. Era molto attivo, impegnato nel sociale, nello sport, nella politica, e molto attaccato alla famiglia. Ma quando capitano alcuni problemi di salute, ti trovi innanzi ai limiti dell’umana natura, così è stato per Roberto. “Non sono io che detto i tempi, io condivido il cammino di-

verso da quello del tempo e del-le cose”. Vedevi spesso Roberto con il suo cagnolino passeggiare per le nostre stradicciole fi no al 1° maggio 2014, quando conclu-se il suo pellegrinaggio terreno. Il suo funerale venne celebrato il 3 maggio nella nostra Chiesa. Lo ri-cordano tutti per la sua bontà, per il suo sorriso e per la sua battuta sempre pronta.

6. DA ROS ITALIA, fu Antonio e Te-resa Fiorin, vedova Botteon Luigi, di anni 97. La sua lunga vita è sta-

Mi permetto di sottolineare quanto mi è stato donato da una coppia: “Diven-tare genitori – mi è stato detto – non è stato facile per noi! Prima di poter abbracciare nostra fi glia abbiamo attraversato molte sofferenze e delusioni. Ma siamo convinti che in questo diffi cile percorso, il Signore ci abbia aiutato e sostenuto sempre! Ora siamo felici che la nostra piccola possa ricevere il Sacramento del Battesimo, così che anche lei possa iniziare la sua vita e il suo percorso accanto a Gesù”. Grazie a questa coppia per queste belle parole e questo bell’esempio di fi ducia. don Angelo

1a COMUNIONEIl suono gioioso delle 4 campane ha annunciato un grande evento domenica 4 maggio. La chiesa, gremita di fedeli, era addobbata a festa per accogliere 11 bambini con i loro genitori il dono del primo incontro con Gesù nell’eucaristia.Questi i loro nomi che rimarranno scritti nel “libro di Dio”:ANTIGA Anna, ANTONIAZZI Daniele, DE MARTIN Riccardo, DE PIZZOL Gioia, GOTTARDI Matteo, MENEGON Maitè, PIN Samuele, POSOCCO Diana, VARESE Anna, ZANETTE Lorenzo e ZANETTE Samuele.A tutti loro ed in modo particolare ai genitori ed alle catechiste un sentito grazie per la preparazio-ne, con l’impegno per continua-re a partecipare alle celebrazioni religiose ed, in modo particolare, alla Santa Messa domenicale e ricevere spesso Gesù.

“TI RICORDI LO SPORT”Quando? Dal 7 LUGLIO al 1° AGOSTODove? Oratorio di CorbaneseChi? TUTTI i ragazzi dai 7 ai 14 anniPerché? Perché è più divertente crescere in compagnia giocando, creando, ballando e cantandoCon chi? Con tutti gli animatori (i “Veterani” e le “New Entry”)…LE ISCRIZIONI SONO GIA’ APERTE!! VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!

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Maggio-Giugno 2014 pagina 13«Voce amica»

Bilancio più che positivo per la Mostra del vino Superiore dei Colli, tenutasi nei fi ne settimana da sabato 17 maggio sino a lunedì 2 giugno. La soddisfazione per la numerosa affl uenza di visitatori si leg-ge sul volto di tutti i volontari della locale Pro Loco ed in particolar modo del Pre-

sidente Renzo Perin. Mai come quest’anno il pubblico, pur poten-do scegliere tra tantissime manifestazioni concomitanti, ha rivelato apprezzamento per questa storica kermesse. Da sempre ne sono fi ore all’occhiello la qualità della cucina e l’enoteca che quest’anno ospitava 26 aziende del territorio, coerentemente con l’originario intento di promuovere gastronomia e vini autoctoni. La pedala-ta non competitiva in mountain bike e la camminata con le guide dell’Alpago, inoltre, hanno avvicinato le persone, molte

giunte da fuori, ad una conoscenza del nostro paesaggio collinare e dei suoi scorci più suggestivi. Il volontariato della Pro Loco è una grandissima risorsa per la valorizzazione turistica del nostro terri-torio, famoso già anticamente nell’esprimere eccellenza qualitativa nel mondo del vino, oggetto di esportazione verso la Germania fi n dal 1600. Scrive il nobile cenedese Giorgio Graziani nel suo libro “Descrizione della città di Ceneda”: “Onde non è meraviglia se gli Oltramontani della Germania comprano a gran prezzo i vini ordinari; e quelli di certi particolar siti pagano al pari della mal-vasia, o di qual si voglia sorte di esquisito vino; e in particolare Corbanese, villa poco discosta da Ceneda, si può chiamare la fonte del buono e generoso vino”. E proprio nel senso di incenti-vare ed accrescere la cultura del buon cibo e del buon vino la Pro Loco ha creato la serata evento “Golosi e Curiosi - il sapore del cibo il gusto del vino” giunta alla sua quarta edizione. Temi costanti il territorio e la stagionalità delle materie prime, interpretati quest’anno da Manuela Tessari dell’agriturismo Mondragon e da-

gli allievi dell’Istituto Alberghiero di Vittorio Veneto guidati abilmente dal professor Giuseppe Ingletto. Piatto forte l’apprezzatissima carne d’oca della famiglia Tessari, premiata con l’ambito riconoscimento di presidio Slow Food. Ad ogni portata sono stati abbinati tre vini scelti tra quelli delle aziende espositrici alla Mostra, abbinamenti votati dai commensali che hanno così decretato il miglior abbinamento cibo-vino. Di grande fascino e molto applaudito anche l’omaggio delle giovani e talentuo-se ospiti della serata: la violoncelli-sta Francesca Favit che ha appena terminato la registrazione dell’ultimo CD di Laura Pausini e la violinista Anna Apollonio che vanta collabo-razioni importanti come quella con Simone Cristicchi. La convivialità è un’occasione di incontro che può far crescere una comunità soprat-tutto quando si fonda sulla collabo-razione e sulla ricerca della qualità in ambito enogastronomico ed arti-stico.

Sara Meneguz

ta arricchita da molte esperienze che hanno arricchito l’esistenza e favorito la conoscenza. Vivace, al-legra, dalla parola allegra, dal dia-logo aperto: fi no alla fi ne manten-ne il suo spirito particolare. Venne meno il 30 maggio 2014, nella sua casa di Via Mondragon 10, dove abitava tra il verde del paesaggio e i fi ori del suo giardino. Il suo fu-nerale fu celebrato il 31 maggio.

7. CARLUCCIO ELISABETTA, fu Salvatore e fu Antonietta Carelli, vedova Carpené Daniele, di anni 73. La malattia la obbligò a cure mediche e ricoveri, ma manteneva la voglia di vivere, contrastando il male che non le dava tregua. La malattia si alternava a momenti di apparente guarigione, ma pian piano questo male l’ha ghermita e la fi ammella della speranza si è spenta all’Ospedale di Vittorio Ve-neto il 6 giugno 2014. Il suo fune-rale venne celebrato il 9 giugno.

8. DAL FARRA ERNESTA di anni 94, fu Rosa e Guglielmo, vedo-va Cedrin Monico,era nata il 15 gennaio 1920. La sua lunga vita potremmo riassumerla così: lavo-ratrice, brava persona, umile. Er-nesta ricordava tutte le persone che le hanno voluto bene e che l’hanno assistita con grande amo-re e attenzione e, presso il miste-rioso e infi nito del mondo di Dio, le accompagnerà e intercederà presso Dio per loro. Deceduta il 7.6.2014, il suo funerale venne, poi, celebrato il 10 giugno a Cor-banese in attesa della ricompensa divina.

9. BOTTEGA CARLO di anni 73 ma, fu Giacobbe e fu Foltran Maria Luigia è deceduto a Conegliano il giorno 8.6.2014. Celebrò il ma-trimonio con Moz Gemma, come dice la moglie, ora sta meglio di prima, perché nella casa di Dio non ci sarà più dolore, sofferenza, angoscia e morte. In nome di Dio assistiamo amorevolmente il no-stro prossimo, e la famiglia amore-vole e abbiamo pregato il Signore per un suo posto in paradiso. La Messa esequiale, come suo desi-derio, semplice e rispettosa, fu ce-lebrata a Corbanese l’11 giugno, ora riposa nel nostro cimitero in attesa della resurrezione fi nale.

10. PREVEDELLO MARZIANO fu Antonio e Maria Fornasier, di anni 69 e ved di Sabrina è deceduto all’ospedale di Conegliano il 25 giugno 2014. La sua vita che solo Dio conosce e giudica la trascor-se nel lavoro dei campi. Varie le sue sofferenze e alla fi ne, dopo la morte della moglie, seppur as-sistito amorevolmente, anche la solitudine. La malattia ha avuto il sopravvento sua sulla resistenza. Il suo funerale venne celebrato nella nostra chiesa il 28 giugno e ac-compagnato al cimitero in attesa della resurrezione.

CARLET CINZIA1963 - 2010

Nel quarto anno dalla tua scomparsa ti ricordiamo come

fosse il primo giorno. Sei sempre nei nstri cuori

Mamma papà Loris e parenti tutti

COSTELLA ATTILIO22.06.2012

Nel secondo anniversario la moglie Noemi, i fi gli i nipoti e i pronipoti lo ricordano con

amore

ANNUALE GITA ALPINA

Domenica 22 giugno 2014 si è svolta l’annuale gita alpi-na, che quest’anno ci ha portato a Palmanova, dove abbiamo stazionato e preparato il rancio presso la sede della protezio-ne civile della sezione alpini della città friulana.

La giornata, dal punto di vista del meteo, sembrava non promettere nulla di buono, invece tra lo stupore di tutti nelle terre friulane non abbiamo preso nemmeno una goccia di acqua. Il programma prevedeva, una volta arrivati in loco, la visita di una parte del centro storico della città e del museo della guerra, poi verso sera abbiamo previsto di spostarci per la cena presso Villa Manin a Passariano di Codroipo, con la visita dei giardini e delle scuderie. L’intensa giornata si è conclusa il rientro verso le 20.30.

Davide De Nardo

Particolare di Villa Manin

Ricordi

CARLET CINZIA

COSTELLA ATTILIO

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pagina 14 Maggio-Giugno 2014«Voce amica»

UNA GIORNATA DA PRIMITIVO!

La macchina del tempo ad aprile ci ha portato all’epoca

degli uomini primitivi. Dopo aver letto libri e visto dei fi lmati, che

gioia quando le maestre ci hanno detto che c’erano delle case degli uomini primitivi vi-cino al lago!

Così siamo andati al museo archeologico del Livelet a Revine.

Durante la mattinata abbiamo visto uno spettacolo teatrale sulla vita degli uomini primitivi. La guida ci ha mostrato come fa-cevano a fare il fuoco senza fi ammiferi e accendini, poi ab-biamo provato anche noi con

le pietre.Abbiamo visitato le palafi tte:le famose case

degli uomini primitivi.E dopo il pranzo al sacco, con le ultime ener-

gie eccoci al laboratorio di argilla.

www.parrocchiaditarzo.itwww.parrocchiaditarzo.itVoce Amica Tarzo

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ScuolaMATERNA

La scuola ...in piscina!Anche quest’anno grazie al contribu-

to della Banca Prealpi e del Comitato dei genitori i bambini della classe dei medi e dei grandi ha potuto partecipare al corso di nuoto presso la piscina di Vittorio Veneto.

I bambini per 8 mercoledì si sono recati con il pulmino in piscina per acquisire con-fi denza con l’ambiente acqua e apprendere, attraverso il gioco, abilità che consentiran-no un successivo apprendimento del nuoto, come il galleggiamento, lo scivolamento e il controllo respiratorio.

Questa esperienza suscita molte emozio-ni ai bambini e sviluppa loro le capacità di autonomia e di gestire una situazione al di fuori della routine.

Le insegnanti sperano di far partecipare sempre più bambini a questa meraviglio-sa avventura, per questo a nome di tutta la scuola diciamo un GRAZIE alla Banca Pre-alpi e al Comitato dei genitori che ci per-mette di fare questa esperienza!

Domenica 25 maggio 2014 siamo andati con tutti i nostri familiari ad assistere al saggio di fi ne anno della Scuola Materna. È stata una giornata bellissima, iniziata con un pranzo e tutti i genitori hanno collabo-rato insieme al Comitato Genitori. Dopo il caffè e digestivo ci siamo accomodati davanti al palco della Pro Loco di Tarzo

che ci ha gentilmente ospi-tati. Dall’inizio si è capito subito che la preparazione dei bambini era stata fatta accuratamente. Le canzoni erano state interpretate in modo incantevole; qualcu-no era impacciato, altri di-stratti ma, nel complesso, davvero tutti bravi.

La canzone di Gugù già nota anche ai nonni l’han-no cantata e illustrata con

movenze interpretate in modo simpa-tico. Quella del fuoco tra gesti e battiti il-

luminava i bambini che sembrava davvero volessero trasmettere ai parenti tutta la loro gioia ed emozione.

Ai bambini che il prossimo anno non sa-ranno alla scuola materna perché andranno alla scuola primaria è stato dato un ‘’diplo-ma speciale’’ e il cappellino dei laureati.

È stata fatta una dedica speciale alla ma-estra Laura che lascia il gruppo dei gran-di, tutti erano emozionati, pure la maestra stessa.

Bravi ai bambini/e e grazie a tutte le Inse-gnanti che ci hanno dato una giornata spen-sierata dedicata alle famiglie.

Una nonna

Saggio di fine anno

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Maggio-Giugno 2014 pagina 15«Voce amica»

10 Maggio 2014

Partenza ore 5, il viaggio sarà lungo. Mons. Francesco, aveva cercato di metterci tranquilli, dicendo che erano poco più di tre ore. Ma su internet, si sa tutto. Risultava-no sei ore e così è stato, ma sapevamo che come sempre, tutto era ben organizzato. Viaggio di andata tranquillo con due soste.

Lasciata la pianura, siamo entrati nella valle del fi ume Sesia. Arrivan-do, abbiamo ammirato la strut-tura del Santuario, così in alto e abbiamo pensato, come arrive-remo lassù, magari a piedi.

Invece la funivia, in pochi mi-nuti ci ha portato alla cima.

Qui siamo entrati in un ampio piazzale, circondato da diversi edifi ci e in fondo la chiesa, molto bella sia esternamente che inter-namente.

Mons. Francesco puntuale alle 11 ha celebrato la SS. Messa, as-sistita con devozione.

Dopo una breve visita all’interno del Santuario, ci aspettava un momento gradi-to a tutti: pranzo al ristorante. L’ambiente accogliente, il cibo semplice ma buono. Poi l’incontro con la guida, che ci avrebbe accompagnato a visitare le 42 cappelle nei dintorni.

Nell’interno era rappresentato, con sta-tue a grandezza d’uomo i fatti accaduti, da

Adamo ed Eva e la vita di Gesù fi no alla sua morte. Interessante e impressionante, la scena della strage degli innocenti.

Il re Erode sul trono, assisteva l’uccisione dei bambini, da parte dei soldati. Ci sarebbe voluto più tempo, per ammirare con atten-zione le varie scene rappresenta-te. Partenza per il ritorno ore 16.

L’autista bravo, sicuro della strada ci ha portati a Tarzo alle 22. Il tempo favorevole, ci ha fatto trascorrere una bella gior-nata, in serenità e armonia.

Grazie Mons. Francesco, che sta organizzando per noi in lu-glio, la prossima gita a Merano.

Silvia F.

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Al sacro monte di varallo

Correva l’anno 2014 ed era il 2 giugno, quando un’alle-gra brigata capitanata da Don Francesco, partiva alla scoper-ta del paese di Fusine. E’ così che ci sentivamo quel giorno trascorso tutti insieme catechi-sti, ragazzi dell’A.C.R. , chie-richetti, il coro e i collaboratori della parrocchia, una giornata iniziata trovandoci per la partenza in piazza. Arrivati a Fusine, ci sia-mo recati nella chiesa di San Nicola per assistere alla messa celebrata da Don Francesco. Una bel-la chiesa con affreschi e marmi, circondata da uno splendido panorama che ha colpito tutti. Termina-ta la messa, i ragazzi sono cor-si al parco giochi per giocare dando la possibilità ad alcune mamme, che aggiungo mol-to organizzate, di preparare il

pranzo in una saletta adiacente alla chiesa. Riuniti intorno alle tavole abbiamo brindato a Suor Leontina che festeggiava il 50° anniversario di vocazione. Nel-la preghiera dei fedeli abbiamo ringraziato il Signore per la sua professione religiosa e perché continui ad accompagnarla nel suo impegno che svolge nella

comunità con umiltà e devo-zione. Nel pomeriggio ci siamo incamminati per il sentiero che porta al rifugio Coldai. Il pae-saggio era bellissimo, lungo il sentiero c’erano dei mucchi di

neve che invitavano grandi e piccoli a lasciare le impronte. Il tempo ha giocato con noi alternando la pioggia con il sole e arrivati al rifugio un tuono ha rimbombato nel cielo come per avvisarci di rientrare. Raggiunto il po-sto di ristoro ci attendeva la merenda con lotteria e un ricordo per i chierichet-ti. Accompagnati da un ac-quazzone ci avviamo alle macchine per ritornare a casa; ognuno portava con se il ricor-do di una giornata spensierata e allegra. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno organiz-

zato dandoci appuntamento per un’altra occasione come questa per stare insieme.

Una catechista

Iª ConfessioneQuesti i bambini che hanno celebrato il sacramento della Prima Confessioneil giorno 25 maggio 2014:

BEZ ELIA, CARPENE’ GIULIA, CASAGRANDE ELENA, CASAGRANDE LEONARDO, DAL CIN GIULIA, DIONISIO ROSARIA, GUADAGNINI MATTEO ALBERTO, KAFOKU CLAUDIA, PERENZIN NICOLO’, PICCIN GIOVANNI, LUIGI LEON, RESERA LISA, TESO ARIANNA e TONON DAVID.

L’ALLEGRA BRIGATA

Page 16: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · Maria Toribia. La loro unio-ne fu caratterizzata dall’at-tenzione verso i poveri, con i quali condividevano la casa, ... con

pagina 16 Maggio-Giugno 2014«Voce amica»

S ot t oc ont o Cos t i Ri c a v i

RI M. F I NAL I - 369, 00RE TTE BAMBI NI - 64. 868, 00CONTRI BUTO PUBBL . I S TRUZ. - 37. 147, 00CONTRI BUTI RE GI ONE - 16. 120, 00CONTRI BUTI COMUNE - 29. 987, 00OF F E RTE VARI E - 6. 307, 00I NT. ATTI VI BANCARI - 162, 00RI M. I NI ZI AL I 401, 00 -AL I ME NTARI + RE F E ZI ONE 18. 459, 00 -MATERI AL E DI DATTI CO 1. 069, 00 -MATE RI AL E PUL I ZI A E CONS UMO 1. 205, 00 -F ORZA MOTRI CE 1. 903, 00 -COMB. PE R RI S CAL D. E CUCI NA 16. 823, 00 -S PE S E PE RS ONAL E + COL L ABORAZI ONE 104. 104, 00 -MANUTE NZI ONI 2. 559, 00 -CONTABI L I TA' E PAGHE 5. 218, 00 -ACQUA 310, 00 -AS S I CURAZI ONI 2. 850, 00 -QUOTE AS S OCI ATI VE 670, 00 -TEL E F ONO 502, 00 -RI F I UTI 613, 00 -S PE S E VARI E 392, 00 -COMM. BANC. 13, 00 -I MPOS T E VARI E 324, 00 -I MPOS T E S UL RE DDI T O 1. 066, 00 -AMMORTAME NTI 3. 543, 00 -

T O T A L E 162. 024, 00 154. 960, 00

PE RDI T A D' E S E RCI ZI O 7. 064, 00

T OT AL E A PARE GGI O 162. 024, 00 162. 024, 00

S CUOL A MATE RNA - TARZOBI L ANCI O AL 31. 12. 2013

I N UNI TA' DI E URO

CONTO E CONOMI CO

E NTRATEGE S TI ONE ORDI NARI A

OF F E RTE F E RI AL I E F E S TI VE 6. 250, 00OF F E RTE S E RVI ZI RE L I GI OS I ( BAT T E S I MI - F UNE RAL I - E CC. ) 4. 721, 00OF F E RTE BE NE DI ZI ONE F AMI GL I E 8. 775, 00OF F E RTE ORDI NARI E PE R CHI E S A 11. 653, 00OF F E RTE CANDE L E VOTI VE 2. 146, 00OF F E RTE VARI E 4. 828, 00I NTERE SSI ATTI VI BANCARI 109, 00

TOTAL E GE STI ONE ORDI NARI A 38. 482, 00

GE S TI ONE S TRAORDI NARI A

CONTRI BUTI DI OCE S I 5. 340, 00CONTRI BUTI VARI 5. 621, 00

TOTAL E GE STI ONE STRAORDI NARI A 10. 961, 00

TOTAL E GE NE RAL E E NTRATE 49. 443, 00

US CI TEGE S TI ONE ORDI NARI A

S PE S E CUL TO ( PART I COL E , CANDE L E , E CC. ) 3. 035, 00S PE S E PE RS ONAL E ( S ACE RDOT I , RE L I GI OS I ) 2. 885, 00S PE S E UTE NZE ( RI S CAL DAME NT O, L UCE , ECC. ) 16. 793, 00S PE S E UF F I CI O ( CANCE L L E RI A, POS TAL I , T E L . , ECC. ) 1. 351, 00S PE S E S US S I DI PAS TORAL I ( CATE CHI S MO, E CC. ) 2. 003, 00S PE S E AS S I CURAZI ONI E I MPOS T E VARI E 8. 438, 00TRI BUTO ORDI NARI O DI OCE S I 1. 118, 00S PE S E MANUT E NZI ONI ORDI NARI E 2. 099, 00

TOTAL E GE STI ONE ORDI NARI A 37. 722, 00

GE S TI ONE S TRAORDI NARI A

MANUTE NZI ONE S TRAORDI NARI A 9. 125, 00I NTE RE S S I PAS S I VI MUTUI 11. 866, 00

TOTAL E GE STI ONE STRAORDI NARI A 20. 991, 00

TOTAL E GE NE RAL E US CI TE 58. 713, 00

S I TUAZI ONE DE BI TORI A AL 31/ 12/ 2013

MUTUI 419. 253, 00PRESTI T I GRAZI OSI 105. 492, 00

TOTAL E PAS S I VO 524. 745, 00

PARROCCHI A TARZORE NDI CONTO ANNO 2013

I N UNI TA' DI E URO

I DE BI T I PE R MUTUI S ONO PARZI AL ME NTE COPE RTI DA CRE DI TI PE R CONTRI BUTI VE RS OL A S OVRI NTE NDE NZA DE L L E BE L L E ARTI .

De s c r i z i one S a l do DARE - De s c r i z i one S a l do AVE RE

T OT AL I 119. 503, 00 T OT AL I 119. 503, 00

S CUOL A MATE RNA - TARZOBI L ANCI O AL 31. 12. 2013

I N UNI TA' DI E URO

S TATO PATRI MONI AL E

De s c r i z i one S a l do DARE De s c r i z i one S a l do AVE RE

F ORNI T ORI 8 . 925, 00

DE BI T I V/ PE RS ONAL E - I S T . PRE V. 13. 392, 00

T F R 50. 782, 00

PAT RI MONI O NE T T O 46. 404, 00

T OT AL I 119. 503, 00 T OT AL I 119. 503, 00

PAS S I VI T A' E NE T T O

De s c r i z i one S a l do DARE De s c r i z i one S a l do AVE RE

CAS S A 501, 00

BANCA 32. 572, 00

BANCA PE R T F R 44. 131, 00

CRE DI T I V/ E RARI O 3. 876, 00

RI S CONT I AT T I VI 2 . 812, 00

CRE DI T I PE R CONT RI BUT I 18. 990, 00

RI MANE NZE 369, 00I MMOBI L I ZZ. MAT E RI AL I ( AL NE T T O F . DO AMM. T O) 9. 188, 00

PE RDI T A D' E S E RCI ZI O 7. 064, 00

T OT AL I 119. 503, 00 T OT AL I 119. 503, 00

AT T I VI T A'

5 Parole per la vitaPapa Francesco ha scelto cinque verbi a favore della vita, cinque verbi per generare futuro..1. Amare la vita. Ogni fi glio è volto del Signore amante della vita, dono per la

famiglia e la società2. Servire la vita. La cultura della disperazione mortifi ca il desiderio di generare

futuro e mancano le adeguate assistenze sociali e fi scali.3. Accogliere la vita. La famiglia naturale è oggetto di denigrazione culturale, di tr-

sacurattezza politica, di aggressione per renderla evanescente e ineffi cace.

4. Rispettare la vita. Specialmente quando è fragile e bisognosa doi attenzione e di

cure, dal grembo materno fi no alla fi ne su questa terra.. Non è possibile star a guardare quando è riconosciuto il diritto del più forte sulk più debole. Quando una stato decide chi è degno di vivere e ci no, a quel punto gli stessi diritti umani sono in grave pericolo e la società si imbarbarisce, perché senza la vita non può esistere nessun altro diritto.

5. Promuovere la vita. Favorendo l’unione della coppia in senso spirituale e la stabilità

della famiglia con una vita dignitosa.

S ot t oc ont o Cos t i Ri c a v i

RI M. F I NAL I - 369, 00RE TTE BAMBI NI - 64. 868, 00CONTRI BUTO PUBBL . I S TRUZ. - 37. 147, 00CONTRI BUTI RE GI ONE - 16. 120, 00CONTRI BUTI COMUNE - 29. 987, 00OF F E RTE VARI E - 6. 307, 00I NT. ATTI VI BANCARI - 162, 00RI M. I NI ZI AL I 401, 00 -AL I ME NMM TARI + RE F E ZI ONE 18. 459, 00 -MATE RI AL E DI DATTI CO 1. 069, 00 -MATE RI AL E PUL I ZI A E CONS UMOMM 1. 205, 00 -F ORZA MOTROO I CE 1. 903, 00 -COMB. PE R RI S CAL D. E CUCI NA 16. 823, 00 -S PE S E PE RS ONAL E + COL L ABORAZI ONE 104. 104, 00 -MANUTE NZI ONI 2. 559, 00 -CONTABI L I TA' E PAGHE 5. 218, 00 -ACQUA 310, 00 -AS S I CURAZI ONI 2. 850, 00 -QUOTE AS S OCIOO ATI VE 670, 00 -TE L E F ONO 502, 00 -RI F I UTI 613, 00 -S PE S E VARI E 392, 00 -COMM. BANC. 13, 00 -I MPOMM S T E OO VARI E 324, 00 -I MPOMM S T E OO S UL RE DDI TO 1. 066, 00 -AMMOMM RTAME NMM TI 3. 543, 00 -

T O T A L E 162. 024, 00 154. 960, 00

PE RDI T A D' E S E RCI ZI O 7. 064, 00

T OTOTTOO AL E A PARE GGI O 162. 024, 00 162. 024, 00

BI L ANCI O AL 31. 12. 2013I N UNI TA' DI E URO

CONTO E CONOMMIMMI CO

S CUOL A MAAAMMAAMMAATTTE RNA - TARZO

BI L ANCI O AL 31. 12. 2013I N UNI TA' DI E URO

S TATTTO PATTTRI MOMMOOMMOOMOMMOONI AL E

De s c r i z i one S a l do AVE RE

F ORNI T ORI 8 . 925, 00

DE BI T I V/ PE RS ONAL E - I S T . PRE V. 13. 392, 00

T F R 50. 782, 00

PAT RI MONMM I O NE T T O 46. 404, 00

T OTOTTOO AL I 119. 503, 00

PAS S I VI T A' E NE T T O

De s c r i z i one S a l do DAAARE

CAS S A 501, 00

BANCA 32. 572, 00

BANCA PE R T F R 44. 131, 00

CRE DI T I V/ E RARI O 3. 876, 00

RI S CONT I AT T I VI 2 . 812, 00

CRE DI T I PE R CONT RI BUT I 18. 990, 00

RI MANE NZE 369, 00I MMOBI L I ZZ. MAT E RI AL I ( AL NE T T OF . DO AO MM. T O)OO 9. 188, 00

PE RDI T A D' E S E RCI ZI O 7. 064, 00

T OTOOTTOO AL I 119. 503, 00

AT T I VI T A'

E NTRATTTEGE S TI ONE ORDI NARI A

OF F E RTE F E RI AL I E F E S TI VE 6. 250, 00OF F E RTE S E RVI ZI RE L I GI OS I ( BATTESI MI - F UNE RAL I - E CC. ) 4. 721, 00OF F E RTE BE NE DI ZI ONE F AMI GL I E 8. 775, 00OF F E RTE ORDI NARI E PE R CHI E S A 11. 653, 00OF F E RTE CANDE L E VOTIOO VE 2. 146, 00OF F E RTE VARI E 4. 828, 00I NTE RE S S I ATTI VI BANCARI 109, 00

TOTAOO L E GE S TI ONE ORDI NARI A 38. 482, 00

GE S TI ONE S TRAORDI NARI A

CONTRI BUTI DI OCE S I 5. 340, 00CONTRI BUTI VARI 5. 621, 00

TOTAOO L E GE S TI ONE S TRAORDI NARI A 10. 961, 00

TOTOOTTOO AL E GE NE RAL E E NTRATTTE 49. 443, 00

US CI TEGE S TI ONE ORDI NARI A

S PE S E CUL TO ( PARTI COL E , CANDE L E , E CC. ) 3. 035, 00S PE S E PE RS ONAL E ( S ACE RDOTIOO , RE L I GI OS I ) 2. 885, 00S PE S E UTE NZE ( RI S CAL DAMDD E NMM TO,OO L UCE , ECC. ) 16. 793, 00S PE S E UF F I CI O ( CANCE L L E RI A, POS TOO AL I , TE L . , ECC. ) 1. 351, 00S PE S E S US S I DI PAS TORAL I ( CATE CHI S MO,MM E CC. ) 2. 003, 00S PE S E AS S I CURAZI ONI E I MPOMM S T EOO VARI E 8. 438, 00TRI BUTO ORDI NARI O DI OCE S I 1. 118, 00S PE S E MANUTE NZI ONI ORDI NARI E 2. 099, 00

TOTAOO L E GE S TI ONE ORDI NARI A 37. 722, 00

GE S TI ONE S TRAORDI NARI A

MANUTE NZI ONE S TRAORDI NARI A 9. 125, 00I NTE RE S S I PAS S I VI MUTUI 11. 866, 00

TOTAOO L E GE S TI ONE S TRAORDI NARI A 20. 991, 00

TOTOOTTOO AL E GE NE RAL E US CI TE 58. 713, 00

S I TUAZI ONE DE BI TORI A AL 31/ 12/ 2013

MUTUI 419. 253, 00PRES TI T I GRAZI OS IOO 105. 492, 00

TOTOOTTOO AL E PAS S I VO 524. 745, 00

I DE BI T I PE R MUMMUUMMUUTUI S ONO PARZI AL MEMMEE NTE COPE RTI DADDAA CRE DI TI PE R CONTRI BUTI VE RS OL A S OVOOVVOOVRI NTE NDE NZA DE L L E BE L L E ARTI .

PARROCOOCCCCOCCCHI A TARZORE NDI CONTO ANNO 2013

I N UNI TA' DI E URO

S CUOL A MAAAMMAAMMAATTTE RNA - TARZO

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Maggio-Giugno 2014 pagina 17«Voce amica»

Un altro meraviglioso anno di ACR si è concluso, con un bel pomeriggio di giochi e fe-sta, sul tema che ci ha accom-pagnati per tutto l’anno: “Non c’è gioco senza Te”. Durante gli incontri di ogni sabato po-meriggio, attraverso il gioco e la condivisione, abbiamo sco-perto la Gioia di stare insieme con i nostri amici e con l’amico che sempre ci guida e ci proteg-ge, Gesù. Il momento conclu-sivo insieme a tutta la Diocesi di Vittorio Veneto è stato il 18 maggio, con il Congressino (la festa degli incontri): animato-ri e bambini provenienti dalle varie parrocchie della Diocesi si sono incontrati a Mareno di Piave per festeggiare in-sieme, in stile ACR. Du-rante la mattinata di giochi i ragazzi hanno seguito quattro diversi percorsi nel campo sportivo che li han-no portati a scoprire giochi classici, giochi dal mondo e giochi dal futuro; dopo il pranzo al sacco all’aper-to (per fortuna il tempo è stato clemente!), abbiamo

tutti insieme partecipato alla S. Messa presieduta dal Vescovo e alla quale hanno preso parte anche i genitori. I ragazzi di Tarzo hanno voluto consegnare al Vescovo una bottiglia con-tenente “i nostri momenti di Gioia”, che avevamo realizzato un sabato pomeriggio; il dono colorato è stato molto apprez-zato dal nostro Vescovo. A fi ne giornata abbiamo anche potuto salutare il nostro vecchio par-roco, don Mario, ora parroco a Mareno di Piave. Siamo tornati a casa un po’ stanchi ma molto contenti per la giornata passata giocando e condividendo attimi di gioia insieme.

Naturalmente non poteva

mancare una festa in parroc-chia. Sabato 31 maggio abbia-mo concluso l’anno di ACR a Tarzo, festeggiando con giochi all’aperto e una cascata di dol-ci!

Ma l’impegno dell’ACR non fi nisce qui, l’estate si presenta come un “tempo favorevo-

le” per continuare il cammino che ragazzi ed educatori vivo-no in parrocchia, attraverso i campi-scuola diocesani. Alcuni nostri ragazzi, accompagnati da un’animatrice, hanno parte-cipato ad uno di questi campi-scuola (dall’11 al 18 giugno), trascorrendo una settimana a casa Cimacesta, ad Auronzo di Cadore. Qui, più di 80 ragazzi seguiti dagli educatori, hanno avuto l’occasione di passare una bella settimana in mon-tagna, divertendosi, giocando e stando insieme con entusia-smo! I ragazzi sono stati ac-compagnati in questa settimana dalla conoscenza della vita di Davide (re di Israele), e hanno potuto scoprire sua la grande fede, il coraggio e la sua forza

nel fi darsi sempre di Dio.Auguriamo a tutti di passa-

re un’estate serena per ritro-varci tutti a ottobre con tanto entusiasmo! Ricordiamo che l’ACR è aperta a tutti i ra-gazzi e le ragazze dai 6 ai 13 anni, l’appuntamento è ogni sabato dalle 15 alle 16 sotto la canonica!

Vi aspettiamo numerosi per nuove avventure da con-dividere!

Celebrazione a Collaldrà

La S. Messa a Collaldrà, celebrata da don Francesco, è divenuta un appunta-mento tradizionale a fi ne maggio, mese del Rosario e delle antiche “Rogazioni”. Quest’anno era venerdì 23 maggio. I par-rocchiani del luogo, bimbi compresi, si sono impegnati per preparare la cerimonia con canti, fi ori ed intenzioni. Gli Alpini di

Tarzo hanno bonifi cato l’area da arbusti e vegetazione e le famiglie della località, infi ne, hanno preparato anche un bel rin-fresco.

Eravamo un bel gruppo, che cresce sem-pre più, e così la Festa cresce e si mani-festa nella sua essenzialità e spontaneità religiosa.

A Colladrà (oltre il colle) gli Alpini hanno fatto un intervento indispensabi-le per riportare alla luce e tenere in piedi l’edifi cio sacro; la Parrocchia, ora, si sta prodigando per trovare nuove risorse fi -nanziarie da aggiungere al contributo già

assegnato dal GAL e mira al restauro conservativo e al consolidamento statico della “Chiesetta dell’An-nunciazione della Beata Vergine”. Piccolo monu-mento, ricco di antica sto-ria e tradizione, tangibile e preziosa opera di fede e devozione dei nostri avi, affi nché possa essere uti-lizzato anche dai nostri posteri.

Franco

ACR: festa degli incontri e estate

Domenica 20 luglio al mattino la 41 a Marcia “Tra le colline ed i casta-gni”, nel pomeriggio la corsa ciclisti-ca 48° Trofeo Martiri della liber-tà. Il 2 e 3 agosto nell’antico borgo di Fratta 5° mostra - esposizione i “Cortili Dell’arte”. La festa chiu-derà il 3 agosto con la tradizionale Giornata dell’Emigrante, Santa Messa presso la chiesetta di San Martino, deposizione della corona di alloro al monumento dell’Emigrante e consegna della pergamena ricor-do.Durante i festeggiamenti sarà visi-tabile la mostra dell’artista Tiziano Scarpel.

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pagina 18 Maggio-Giugno 2014

di Francesco INTROVIGNE

FESTA ALPINA di SAN PIETROTradizionale festa del Gruppo nei gior-

ni 27, 28 e 29 giugno. Lo scorso anno è stato il “ritorno a casa”, in clima di pre-carietà, presso la sede del Gruppo in via degli Alpini, quest’anno è stato il “con-solidamento”. Nuova la cucina, costruita a norma con un ampliamento della strut-tura: collaudata, accatastata e “uffi cial-mente” agibile. E’ stata una corsa contro il tempo, un duro lavoro che, alla fi ne, ha ripagato tutti delle tante energie profuse.

Sabato 28 la “33a Caminada Alpina – omologata trevisando - XIII Memorial

Berto Cancian” con 230 partecipanti.La partenza è stata data dal Sindaco Bof

e dal Presidente della Sezione A.N.A. di Vittorio Veneto Biz. Inedito il percorso di 8 km che si è snodato sulle amene colline dei Piai, tra vigneti, prati, boschi di ca-stagno ed uliveti. Partenza con la discesa verso i Gardui e fi no al torrente Cervan di Nogarolo, quindi la salita lungo la Croda Granda fi no alla confl uenza della strada che arriva da Castagnera, il per-corso prosegue verso le Perdo-nanze e in salita sino al Monte Piai (525 m), poi rientro lungo la cresta, con stupendo panora-ma verso le Dolomiti a nord ed litorale adriatico tra Venezia e Trieste a sud-est, discesa verso Case Frassinelli e l’Azienda Agricola Manarin, e attraver-sando tutta la località Sottoriva si giunge al traguardo presso la sede. E’ stato un percorso giu-dicato dagli esperti impegnati-

vo e stupendo, il primo concorrente è arrivato il meno di 40 minuti ri-spetto alle 2 ore dispo-nibili per i camminatori amanti della natura e del paesaggio.

Quest’anno, in coin-cidenza con la festività dei SS. Pietro e Paolo domenica 29, l’intera comunità parrocchia-le si è riunita presso la chiesetta di San Pietro, sede spirituale degli alpini, per la Messa delle 10,30; una suggestiva cornice natu-rale, graziata dalla clemenza del tempo.

Alla celebrazione era presente una nu-trita rappresentanza di Alpini, con il Ves-sillo sezionale di Vittorio Veneto, fregiato di 4 medaglie d’oro, accompagnato dal Segretario Muzio Norcen, i gagliardet-

ti dei Gruppi di Cison di V., Colle Umberto, Corbanese, Cozzuo-lo, San Giacomo, Tovena e Tarzo (appuntato di medaglia d’argento al valor militare). Hanno reso gli onori di casa il Capogruppo Liessi, il Sindaco Bof, accompagnato dal Vice Sindaco Sacchet e dall’Ass. De Polo. Per Banca Prealpi, sem-pre vicina al Gruppo, partecipe so-stenitrice come l’Amministrazione comunale delle sue iniziative, erano presenti il Consigliere P. Introvigne ed il Direttore della fi liale di Tarzo

W. Santinon. Ha animato la S. Messa la Corale dei Laghi, sempre presente ed ap-prezzata, a cui va la nostra gratitudine, unitamente alla direttrice maestra Steffe-nino.

La Messa è stata celebrata dal nostro Parroco, Mons. Francesco Taffarel che, all’omelia, si è soffermato sulla com-plessa ed importante fi gura di S. Pietro.

“ ….Nato e cresciuto anonimo pescato-re, privo di formazione e cultura, por-tatore delle comuni miserie umane tra cui la paura ed il tradimento; dopo la Pentecoste diventerà una persona gene-rosa e sincera, la “pietra” su cui Gesù edifi cherà la sua Chiesa….. E’ così che Pietro risponde a Gesù “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”, rendendo noi Cristiani depositari della sua rivelazio-ne e testimoni di questa verità nel mon-do. La Chiesa, costruita sulla roccia, ha come pietra visibile il Papa e Pietro, pri-mo papa, confermato il suo amore per il Signore, è chiamato a pascere le sue pe-corelle con un servizio di amore e non di potere.” Don Francesco ci ha ricordato, poi, che l’anno 1492, in cui fu scoperta l’America, era lo stesso in cui alle Rive di San Pietro si scolpiva sulla pietra la presenza di una Chiesa e di una Comuni-tà che praticava la stessa fede cristiana in cui noi oggi ancora crediamo.

Alla fi ne, con la solita maestria e tradi-zione, gli appuntamenti eno-gastronomi-ci: lo spiedo di Tiziano e le grigliate dei collaudati cuochi Alpini, il tutto annaffi a-to dai buoni vini locali.

Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile per capacità, competenze, lavo-ro e dedizione il rinnovarsi di questa festa consolidata della tradizione popolare e alpina.

Grazie alla cittadinanza che ha compreso lo spirito della manifestazione, sop-portando qualche disagio. Arrivederci al prossimo anno, con la volontà di perfezionare la complessa macchina organizzativa migliorando la struttura e la ricettività esterna, per quanto sarà reso possibile dalle nostre risorse umane e fi nanziarie.

GRUPPO ALPINI di TARZO

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Maggio-Giugno 2014 pagina 19«Voce amica»

DEFUNTI19. BALDASSAR DOMENICO, si è con-

gedato da noi a 82 anni. A Tarzo dove era nato il 13 novembre 1932 aveva condiviso gli anni della giovinezza con il fratello Sergio, le sorel-le Angela e Zita. Si era formato la sua famiglia celebrando il matrimonio con Pradal Bernardi-na nel 1961 e con la moglie aveva gioito della nascita dei fi gli Loredana e Valerio e poi dei nipoti Vanessa e Matteo. Per cercare lavoro e assicurare un avve-nire dignitoso alla propria famiglia Domenico aveva lavorato da mu-ratore nell’edilizia e tale professione la esercitò per tutta la sua vita con passione con professionalità distinta. Era amante della natura, specie degli animali e nel cortile della sua casa si sentivano sempre cantare gli uccelli, che ricreavano e diffondevano note di vita. Era socio attivo del Gruppo Associazione Alpini, con i quali condivideva ideali, progetti, proposte, collaborando concretamente e di perso-na. Nella sua abitazione di via Battisti il 13 maggio 2014 concluse la sua permanenza su questa terra; il funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il 15 maggio e poi accompagnato al cimitero nella fede del Signore risorto.

20. DE NARDI ANGELO, era nato a Tarzo il 20 dicembre 1926. Trascorse gli anni della giovinezza assieme ai suoi sei fratelli, di que-sti ora rimangono Giovanni Battista e Jole. Fin da giovane aveva lavorato nel panifi cio che la famiglia gestiva con continuità. Trascor-se alcuni anni in Svizzera per lavoro; nel frattempo aveva celebrato il matrimonio con Pradal Anna Maria ed ebbero la gioia dei fi gli Valerio, Fabio e Milva. Poi trascorse come operaio a Conegliano alcuni altri anni della sua vita, con il sogno di avere una casa tutta propria, che con risparmi e sacrifi ci riuscì a costruire in via Diaz. I familiari ricordano il loro caro Angelo con amore, gratitudine e sot-tolineano di lui l’amore per la famiglia e desiderano che sia ricordato come persona che annodava amicizie, con la battuta sempre pronta per diffondere un atmosfera di allegria, di serenità e che riusciva a sdrammatizzare circostanze ingarbugliate. Trascorse gli ultimi anni soffrendo in silenzio la malattia che gli aveva tolto la bellezza del vedere, senza far pesare a nessuno la sua fragilità e anche senza la-mentarsi. Concluse la sua esistenza su questa terra a 87 anni nella sua abitazione il 20 maggio 2014 e il suo funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il 23 maggio e accompagnato al cimitero in attesa della resurrezione secondo la promessa di Gesù.

21. PERON CUNEGONDA – Suor MARIA RAINELDANata a Sovizzo (VI) il 27 aprile 1923, terzogenita di sette fratelli

da papà infermiere e madre sarta. All’età di 18 anni iniziò a Padova il Probandato, concluso poi a S. Maria delle Grazie; il 30 ottobre 1942 iniziò l’anno di noviziato, celebrando poi la propria Professio-ne religiosa il 3 ottobre 1943. Svolse il proprio servizio tra Vicenza, S. Maria di Feletto, Napoli e Venezia fi nché il 16 maggio 1969, in un terribile incidente, perse la mano destra. Passata la fase più dura, venne mandata a Roma e, dopo tre anni, a Villa Bianca dove lavorò in cucina e come economa per 10 anni. Dopo altri incarichi, il 3 settembre 2001, bisognosa di terapie, ritornò a Villa Bianca. E’ deceduta il xxxxxxxxxxx

22. PUGLISI GIUSEPPA, era nata a Catania il 1 novembre 1929 e trascorse con la sorella Rita gli anni della giovinezza, si era formata la sua famiglia celebrando il matrimonio con De Nardi Antonio ed ebbe la gioia dei fi gli Cinzia e Laura. Risiedeva a Tarzo, nella sua abitazione in via Prà Mesteghi. Visse accanto al marito Antonio che esercitava con professionalità distinta la professione di artigiano artistico della lavorazione del rame. Trascorse la sue giornate, che potevano anche essere sempre eguali, ma erano vis-sute con amore e nella solidarietà al marito che pianse alla sua morte. Trascorse questi ultimi tempi ospite a Villa Bianca dove il 22 giugno 2014, a 84 anni, concluse la sua esistenza su questa terra. Il funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il 25 giugno e poi accompagna al cimitero, nella fede del Signore Risorto.

Anagrafe

GARDENAL ANTONIO

Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai (2 Sam 12,13)Rendimi la gioia della tua salvezzaSostienimi con uno spirito generoso (Sal 50(51)Perché avete paura?Non avete ancora fede? (Mc 4,40)

NICOLE MATTIUZ13 luglio 2010

Da quattro anni non sei più con noi. Il tempo passa e il vuoto rimane, ma il tuo ricordo è sempre vivo nel cuore di chi ti ha voluto bene.I tuoi famigliari

ROMANITA CIBINin Meneguz di anni 65Non lasciatevi abbattere dal dolore miei cari, mirate la vita che ho comin-ciato non quella che ho fi nito.

Baldassar Domenico 13.11.1932 – 13.05.2014A due mesi dalla sua scomparsa lo ri-cordano con grande affetto la moglie Bernardina con i fi gli Loredana e Vale-rio, i nipoti Matteo e Vanessa, i fratelli Sergio e Angelo, la sorella Zita con le rispettive famiglie.Un doveroso ringraziamento a quanti hanno partecipato alla cerimonia fu-nebre, in particolare agli alpini ai quali Domenico era molto legato.

Ciao Innocente, ciao papà,è passato un anno da quel crudele destino che il Signore da lassù ti ha voluto vicino. Hai fatto tre-mare tanti cuori e il tuo sorriso sarà per sempre nelle menti di tanta gente. Lo vogliamo ricordare il prossimo 19 luglio alle ore 20.30 c/o l’Auditorium della Banca Prealpi di Tarzo. Grazie al Coro Brigata Alpina Julia Congeda-ti e al Coro Vittorio Veneto, Gruppo Alpini di Revine Lago e Tarzo con pa-renti, amici e conoscenti che vorranno con noi condividere una serata alla memoria. Antonella e Devis

N. 26.07.1965 - M. 14.07.2013

Ricordi

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Page 20: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · Maria Toribia. La loro unio-ne fu caratterizzata dall’at-tenzione verso i poveri, con i quali condividevano la casa, ... con

Per la CHIESA dalla visita alle famiglie

Borsoi Andrea 10 €, Gandin Carlo 30, Tomasi Costantina 20, Piccin Rita 10, Tomasi Giorgio 10, Pin-Tomasi 10, Tomasi Ennio 15, Zanetti Antonietta 10, Da Dalt Rita 20, Tomasi Aldo 10, Andreon Maria 20, Tomasi Battistina 20, Cesca Anna 10, Tomasi Guido 10, Casa-grande Roberto 10, Tomasi Giulia-na 10, Moschet Rosetta 5, Cadalt Franco 30, NN 20, Lovat -Manarin 50, Di Vincenzo 50, Ghin 10, Turri 20, Titton Giuseppe 5, Tomasi Re-nato 15, Ceschin Casagrande Dina 25, Forlin Bruno 10, Primo Ivano 10, Forlin Attilio 10, Profeti Giulia-no 20, Lazzari 20, NN 50, Soldan 20, Tomasi Laura 10, Simon Manera 10, Cancian Wilma 10, De Polo Gi-rolamo 20, Dal Cin Italo 10, Tomasi Dino20, Biz Attilio 10, De Bastiani Donato 10, Pizzol Luisa 50, Straz-zer Natale 10, Michelon Strazzer 20, Favero Anna 10, Introvigne Re-nato 20, Dal Lago 5, NN 10, Liessi Giovannina 10, NN 30, Dalle Cro-de Sante 10, Checcuz Ferruccio 10, Zago 20, Biz Paola 20.

Per la CHIESAGenitori dei ragazzi della Prima

Comunione 250 €, Sartor Gino 10, Funerale di Bernardi Maria 20, NN 30, Funerale di Baldassar Domeni-co 42.84, per opere parrocchiali 58.45 e in memoria 100, Funerale di De Nardi Angelo 56.48, per ope-re parrocchiali 50.30 e in memoria 150, Zuanella (Lutrano) 50, Grup-po Rosario Colmaggiore di Sotto 25, NN 20, NN 50, offerte festivo 663, feriale 186.56, stampa 183.1, candele 350.56, Un pone per amor di Dio 14.50, Suore Francescane di Cristo Re 20, Introvigne Anna Maria 30, NN 35, Gruppo Rosario Colmaggiore Sopra 38, Collaldrà offerte 81, Fregonese Silvia 30, In memoria di Cibin Ernesta 50.

Spese: energia elettrica 914,26 €, recinzione campo sportivo 52, Gas riscaldamento 266.11, versate Offerte Imperate alla Curia 802, varie pastorali 730, stampa 17.40, per ministero 180, aggiornamento libretti caldaie riscaldamento 200.

Per la SCUOLA MATERNAOfferte: Meneguz Erminia 10 €.Spese: CESA 978.71 €, Perso-

nale 9.354,00, Telecom 83.50, Gas 48.40, Sodexo (alimentari e cuo-ca- rapporti vari) 7.325,03, corso nuoto 1213,60, Artisport (cuscini gommapiuma) 187.88, Marchi (va-

rie) 23.35, Aggiornamento libretto caldaia riscaldamento 120.

Per la Chiesa di FRATTAOfferte: Della Bella Lorenzo

(Monza) 50 €Spese: Energia elettrica 142.75

Per la Chiesa di NOGARO-

LOOfferte 436.68 €Spese: Energia elettrica 157.32

€, lampada faro 6, controllo calda-ia 20, riscaldamento 120, lavasecco 13.

Per VOCE AMICATarzo: Gandin Carlo 20€, Piccin

Rita 20, Tomasi Giorgio 10, Zanet-ti Antonietta 5, Da Dalto Rita 10, Tomasi Aldo 10, Tomasi Vittorio 10, Andreon Maria 20, Tomasi Battisti-na 10, Cesca Anna 10, Tomasi Giu-liana 20, Cadalt Franco 20, NN 10, NN 10, Biz Attilio 20, Favero Anna 15, Della Bella Lorenzo (Monza) 25, Dal Lago 5, NN 10, NN 20, Ba-cas Della Pietà Paola (Grecia) 50, Mazzucco Egidio (Vittorio Vene-to) 30, Tonin Lina 10, Franceschet Egidio 10, NN 10, NN 20, Pradella Giorgio 5, Con Sonego Antonio 20,

“VOCE AMICA”Direttore responsabileDon Mario Fabbro

Direttore:Mons. Francesco Taffarel

Iscriz. Al n. 705 Reg. StampaTribunale TV 1-6-88

Stampa: TIPSE - Vittorio Veneto

Redazione e Collaboratori di questo numero

Parrocchia di Tarzo: Parroco, suor Leontina, Nicola De Polo, David e Roberto Casagrande, Mario Introvigne, Bruno Michelon, Francesco Introvigne, De Bastiani Damiano, Antonio Pancot.

Parrocchia di Corbanese: Parroco, Liviana Favero, Damian Renata, Francesco Borsoi, De Nardo D., Bruno e Sara Meneguz.

Parrocchia di Arfanta don Angelo, Carla Da Parè, Maria Teresa Tomasi, Valentina Resera, Milva Faraon, Giacomina Mattiuz, Paola Rossin i, Lara Faraon.

Calendarietto appuntamenti Luglio13. Festa dell’incontro vari gruppi famiglie19. Festa della Madonna del Carmine a Prapian26. Viaggio a Merano e Malles27. Rito di accoglienza al Battesimo

Agosto3. A Fratta: Festa emigranti e Trevisani nel mondo15. Festa della Madonna Assunta22. Redazione di Voce Amica25-28 Pellegrinaggio a Roma

Cancian Silvestrina 10, Della Bella Lorenzo 25, NN 20, Sacchet 20, Cesca Pol Jole 10, NN 10, Tonon Maria 10, Meneguz Erminia 5, Pol Bez Erminia 20, Casagrande Mario 20, Tomasi Anna Maria 10, France-schet Enrico 10, Cazzetta Roberto (Svizzera) 20, Cazzetta Giuliano 20, Al Gelatin 5, Trinca Giuseppe 5, Tomasi Rino 10, Pagotto 10, Casa-grande Roberto 20, D’Altoè Rita 10, Edicola Pol Nicola 100.

Corbanese: Via Madonna di L. 20 €, Piazza Papa Luciani 15, Bat-tiston Lisa ed Antonia 20, Pizzol Giorgio 20, Dal Col Stefano 20, Costella Noemi 20, Bottega Gem-ma 15, Pollesel Odone 15, De Polo Ettore 15, Tomasi Ottorino 12, To-masi Flora 10, Carlet Tommaso 10, Ghin Giovanni 5, Casagrande Luigi-na 5, Zanette 5, Tomasi Caterina 5, Amiche Liviana 28. Totale 240.

Arfanta: 100 €.Spese: Francobolli Spedizione

emigranti 175,18.

Angolo dei ricordi

O F F E R T E

In questa bella foto del 1958, fatta nella veranda dell’albergo ai Pini, si festeggia il successo dopo uno “spettacolo teatrale” svoltosi in casa dei maestri Paolo e Clelia.Questi bambini gli artisti:Da sinistra: Mario Moschet, Carla Candiani, Mariangela Gazzola, Tina Fedato, Angelo Pradella, Dario Pizzin; davanti: Pierangelo Fedato, Sandra Gazzola, Paola Mattarolo e Flavio Franceschet con la fi sarmonica, Federico Franceschet, Virginia Pizzin e accovacciato Geremia Franceschet.

Archivio F. Mattarolo, Info C. Candian. fotografo G. Della Pietà