Amica luglio 2016

amicaKirstin Liljegren

n.7 luglio 2016amica+allegato sfilateeuro 4,00www.amica.it

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ISSN

1120432 (O

nLine)

L’anima del viaggio.

Scopra di piu’.

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1 8 - A M I C A

41 Cattivi ProPositidi Maria Laura Rodotà43 tam tamdi Carla Ferron47 iConedi Gian Carla Perego54 tramedi Pietro Cheli56 mostre di Letizia Rittatore Vonwiller

58 amiCa internationaLdi Silvia Paoli197 L’orosCoPodi Susan Miller202 ULtima PaginaLa Cicci di Anna de Falco

62 Portfolio nel tempo del mondofoto Mimmo Jodice, testo Giuseppe Montesano

72 Come SI FA Il CAne peRFettodi Micaela Zucconi

76 dISAStRI A RAFFICAdi Michele Farina

80 susan millerFIGlIA delle Stelledi Marco De Martino

86 dove AndIAmo In vACAnzAdi Gianni Farinetti

90 In vIAGGIo Col SACCHettodi Nick Cave

v i s i o n il ug l i o

2 0 - A M I C A

136 grazie romadi Alessandra de Pinto140 dettaglifoto Enrico Suà Ummarino146 Fashion maildi Alessandra de Pinto150 tendenzefoto Antonino Cafiero154 zoomfoto Decabibò, Enrico Suà Ummarino, Enzo Truoccolo160 Focusfoto Decabibò161 spotlightfoto Decabibò162 instamica@la_defa

98 NORMANDYfoto Cometti

116 STYLISHfoto Graeme Montgomery

126 OLTRE IL BASICfoto Letizia Ragno

m o d al ug l i o

2 2 - A M I C A

176 SOTTO ESAMEdi Cristiana Provera177 MUST HAVEdi Carla Ferron182 BEAUTY MAILdi Cristiana Provera186 SMART PHARMACYdi Veronica Eredi187 NOUVELLE CUISINEdi Cristiana Provera191 SAVE THE DATEdi Cristiana Provera

166 MIX PLUS ULTRAdi Cristiana Provera

172 COLORI DI SCENAdi Carla Ferron

178 HAUTE CULTUREdi Cristiana Provera

188 LO SENTI QUEL PROFUMO?di Veronica Eredi

192 SPA & THE CITYAustralian Open di Sara Porro

194 FOOD & WINEInsalata caprese di Sara Porro

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i n co p e rt i n a

Grande appassionata di cibo, Kirstin ha un debole per i dolci. Ogni occasione è buona per entrare in pasticceria e sul suo profilo Instagram è facile vederla mentre sforna una torta. Ma, soprattutto, ha le valigie sempre pronte: i viaggi sono la sua grande passione. Appena può parte.

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Fendi Abito lungo in chiffon con ricami floreali. Make up: per l’incarnato Terracotta L’Eau Hâlée, Eau Fraîche Teintée pour le visage

e My Terracotta, La Poudre Bronzante n. 02 Natural Blondes. Tutto Guerlain. Foto Cometti. Styling Claudia Carretti. Trucco Gregoris e capelli David

Delicourt per Calliste. Modella Kirstin Liljegren per Women Management.

Nome: Kirstin Cognome: Liljegren

Data di Nascita: 01/10/1997

Luogo di Nascita: Frederiksberg

Nazionalità: Danese

Altezza: 182 cm

Occhi: Blu/verdi

Capelli: Biondi

Passioni: Viaggiare e cucinare

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2016

amicaLÕALTRA COPERTINA

Foto Straulino

Contiene micro capsule dall’effetto macro.

È Advanced Night Repair Intensive Recovery

Ampoules di Estée Lauder, il nuovo soin notturno “in dosi” che ripara

(e previene) i segni lasciati sulla pelle da vari fattori di stress. Sole compreso.

al riparoe state

Testo Carla Ferron Still-life Enzo Truoccolo

Si gira l’estremità superiore della capsula per aprirla, se ne distribuisce il contenuto sul palmo della mano, lo si stende su viso e collo con un delicato massaggio. Advanced Night Repair Intensive Recovery Ampoules di Estée Lauder rinnova il rito del soin notturno.

Un vasetto custodisce 60 capsu-le. Ogni capsula la giusta dose di una formula attiva al 100 per cento. Che, in una sola notte, calma la pelle del viso, in quelle successive la ripara e la rivitalizza. Advanced Night Repair Intensive Recovery Ampoules è il soin di Estée Lauder che, grazie a una tecnologia anti-irrita-zioni chiamata ChronoluxAI, fa dimenticare i segni dello stress (da inquinamento, vita frene-tica, esposizione al sole & co). Una capsula alla sera, dopo il siero riparatore, funziona sia da amplificatore dell’azione di recupero di una pelle sana, sia da scudo contro gli assalti futuri.

di FEliCiTàdoSi

contributors

Letizia RagnoMilanese, studi classici e artistici, si diploma alla Bauer nel 2001. Ha lavorato come assistente sui set di moda tra Milano, Parigi e New York e nel 2008 ha cominciato a concentrarsi sulla fotografia di studio e sulla costruzione della luce. Non può vivere senza arte e musica e, quando le è possibile, scappa al mare. A pagina 126, suo il servizio Oltre il basic.

Sissi ValassinaCresciuta nell’atelier della madre antiquaria, dove ha imparato il piacere di mettere insieme oggetti, ha preso dal padre la passione per la cartoleria e le scatole di latta. Ha studiato arte e lavora come stylist. Da oltre un anno si esercita per rendere bella la nostra rubrica Food & Wine (a pagina 194) insieme alla fotografa Francesca Moscheni, con cui ha collaborato al libro Tavole d’autore (Bibliotheca Culinaria).

Vanessa GiudiciDa molti anni si divide tra Milano, dove è nata, e Parigi, senza mai riuscire a godersi né l’una né l’altra. Come stylist segue importanti campagne pubblicitarie e collabora da sempre con Amica, dove questo mese firma, tra gli altri, a pagina 116, il servizio di accessori Stylish e, a pagina 166, quello di bellezza Mix plus ultra.

Claudia CarrettiÈ originaria di Modena, ma da 20 anni vive a Milano. Nata e cresciuta professionalmente ad Amica, dedica quasi ogni sua energia al lavoro di stylist: la sua specialità è lo stile maschile. Nel (poco) tempo che le rimane va al cinema. Sua la copertina e, a pagina 98, il servizio Normandy.

Giuseppe MontesanoNato a Napoli nel 1959, lettore onnivoro e vorace, ha assecondato la passione per la letteratura ed è diventato uno scrittore dalla vena ironica e paradossale. Al centro dei libri (il prossimo, La vita vera è altrove, esce in autunno da Giunti) c’è la sua città, che esplora in ogni sfumatura. Per noi racconta, a pagina 62, che cosa si prova a guardare le fotografie di Mimmo Jodice nel portfolio Nel tempo del mondo.

Enzo TruoccoloDopo il test d’ingresso a una scuola di fotografia di Milano, dove è nato nel 1968, gli avevano detto: “Non sei portato, cercati un’alternativa”. Poi, però, l’incontro “con una bellissima persona” gli ha permesso di iniziare a scattare still-life. E ora spazia dagli accessori (firma sempre le nostre Icone, qui, a pagina 47) al beauty (in questo numero, L’Altra copertina).

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uando in città arriva il caldo, molta gente dà il peggio di sé. Shorts, canottiere e infradito di gomma che camminano per le strade assolate senza la minima

vergogna. E, credetemi, non è un bel vedere. È vero che l’afa è veramente pesante da sopportare, ma non siamo né al mare né in spiaggia e, dal momento che dobbiamo lavorare, ci vorrebbe un po’ di buon gusto. Il caldo è uguale per tutti e spesso agogniamo il fresco di un negozio o di un ufficio con l’aria condizionata. A volte, nemmeno la sera riusciamo a trovare sollievo in una cena all’aperto, perché al tramonto veniamo divorati da nugoli di zanzare. Ma non è una giustificazione per andare in giro vestiti come vacanzieri maleducati. Sembra quasi che la vita metropolitana estiva legittimi qualsiasi abbigliamento e, se da una parte si soffre vedendo i forzati della giacca e cravatta, dall’altra ci si stupisce delle nudità che popolano strade e piazze. La calura è democratica perché tutti, magri o grassi, giovani o di mezza età, si spogliano allo stesso modo con risultati alterni (e, in certi casi, scoraggianti). Non vorrei sembrare eccessivamente bacchettona, ma penso sia una questione di rispetto degli altri e anche di senso civico. Aggiungerei che le città dove viviamo sono piuttosto sporche, trafficate, spesso inquinate, quindi girare con microscopiche braghette o a piedi nudi non è nemmeno igienico. L’Italia è famosa nel mondo per lo stile e l’eleganza e allora perché in estate vengono messi da parte?

Contenuti extra nel sito

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Editorialedi Emanuela Testori

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Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che

le altre le girano attorno Ennio Flaiano

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Zaini Prada, terra Guerlain

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di stagione. Su AMICA.IT è cominciata la never ending summer: lo stile a portata di mano

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Art director Anna Capettini ([email protected]) Caporedattore centrale & beauty Carla Ferron ([email protected]) Fashion director Anna de Falco ([email protected]) Uffi cio centrale Caporedattore Gian Carla Perego ([email protected])

Vicecaposervizio Barbara Pietroni ([email protected]) Photo editor Renata Ferri ([email protected])

Attualità Caposervizio Mariatilde Zilio ([email protected]) Stefania Romani ([email protected]) Moda Caposervizio Alessandra de Pinto ([email protected]) Bellezza Cristiana Provera (collaboratore moda e bellezza [email protected])

Web Caposervizio Antonella Catena ([email protected]) Manuel Campagna (collaboratore moda [email protected]) Photo production Daniela Ferro ([email protected]) Grafi ca Luca Lacorte ([email protected]) Noëla Levi ([email protected]) Ricerca iconografi ca

Cristina Ferrari ([email protected]) Segreteria di redazione Giovanna Ruosi ([email protected]) Special consultant Patrizia Pilotti (casting)

Progetto grafi co Antonio Meda ([email protected])

Uffi cio di Parigi Annalisa GaliCollaboratori Manuela Barbieri, Francesca Bona, Francesco Bongiorni, Rachele Briglia, Giampiero Cara, Claudia Carretti, Gabriella Carrubba,

Marco De Martino, Gaia De Vecchi, Veronica Eredi, Michele Farina, Gianni Farinetti, Davide Forleo, Maddalena Frazzingaro, Silvia Gabrielli, Vanessa Giudici, Viviana Graziano, Spiros Halaris, Susan Miller, Giuseppe Montesano, Giole Panedda, Silvia Paoli,

Sara Porro, Giulia Querenghi, Letizia Rittatore Vonwiller, Maria Laura Rodotà, Irene Traina, Sissi Valassina, Micaela Zucconi

Brand Manager Margherita Pezcoller Advertising Manager Federica Lucchesini Coordinamento Tecnico Chiara Banfi Centro Servizi Fotografi ci Rizzoli Cosimo Laberinto

Ricerche e Immagini Centro Documentazione Rizzoli tel. +39 0225843030 – [email protected]

Direttore ResponsabileEmanuela Testori ([email protected])

VicedirettorePietro Cheli ([email protected])

International EditionsMaria Francesca Sereni, [email protected] - Content Syndication: [email protected]

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racconta della capacità di creare legami forti a ogni età. Esorcizza la paura del futuro. Dà molte dritte su come diventare solidali con profi tto. E su come sentirsi meglio con se stesse. Dopo aver seguito le avventure di settantenni che ogni tanto fanno sesso con interesse, che sono interessate a farne con se stesse, si diceva, e che a volte lo trovano preferibile. “Quando le mie coetanee, che combattono da anni per tacitare la loro ‘body shame’, la vergogna per come sono fatti i loro corpi”, prosegue Weaver in questo commento, segnalatomi da una millennial italiana, “vedono donne di età avanzata che sono fi ere del proprio aspetto, vedono anche la speranza per un futuro in cui il sesso è sempre un atto che può far sentire felici e forti”. Amen, al netto dell’aspetto sempre eccellente di Fonda e Tomlin, che non è alla portata di tutte. Che però, nonostante o forse perché le due siano settantenni, diventa più interessante quando col divorzio gli sforzi per far fi gura accanto a un uomo vengono accantonati. Dopo la tragica cena con doppio coming out e abbandono, Fonda va allo specchio. Si toglie le ciglia fi nte. Si stacca un toupet dalla testa. Rimuove da sotto i capelli due tiranti che le tenevano su le guance. Poi si inventa, pian piano, una nuova vita (in cui si è in età e a volte ci si diverte con chiacchiere, marijuana, vecchi fi danzati, e non si risulta mai ridicole; che poi è una paura di tutte, da grandi, e si può combattere con le amiche, e con le sitcom, anche).

t Chi trova un’amicaF

Cattivi Propositidi Maria Laura Rodotˆ

empo fa, stupita dalle ventenni appassionate a una serie tv su due vecchie, ho iniziato a vederla. Ho continuato a stupirmi, perché è proprio su due vecchie. Si chiama Grace and Frankie, si trova su Netfl ix; Grace è Jane Fonda e Frankie è Lily Tomlin. Non sono espressive come una volta, anche per recitare in quanto vecchia, oggi, ti devi tirare, botoxare da tutte le parti e muovi poco la faccia. Ma lo sono abbastanza da rincuorare le ragazzine. Spiegando come e perché non avere paura. Mostrando come la vita può non fi nire mai di essere appagante, interessante, gratifi cante aff ettivamente e, a volte, sessualmente. Anche in assenza di partner, anche se il fi sico non è più quello di una volta; alla fi ne della seconda serie - spoiler alert - le due decidono di creare una linea di sex toy per donne con l’artrite, ed è una scena liberatoria, anche per chi non ha l’artrite. Le premesse fanno ridere, ma forse respingono le spettatrici ansiose di mezza età: ci sono due avvocati di San Diego, soci e amici di una vita (Martin Sheen e Sam Waterston, tutti smorfi e da Il vizietto, ma va be’) che confessano alle mogli di essere innamorati da 20 anni. E di volerle lasciare, perché si vogliono sposare. Fonda è un’ex imprenditrice borghesissima, Tomlin un’artista fricchettona. Si trovano costrette a coabitare in una casa sulla spiaggia, che i mariti avevano comprato insieme. Non si sono mai sopportate, pian piano diventano buonissime compagne di vita. Si pensava che la serie sarebbe stata gradita dalle baby boomer in pensione, è diventata cara alle millennial preoccupate. Anche Jane Fonda ne è sorpresa, ha scritto sul suo blog che non si aspettava tante reazioni da ragazze “che non hanno problemi come il divorzio e i fi gli cresciuti ma ancora dipendenti dai genitori”. Anche la rivista New York ha registrato il fenomeno e ingaggiato per scriverne una giornalista ventiquattrenne, Hilary Weaver, che ha spiegato: “La vera ragione per cui le donne della mia età amano questo show è il nostro bisogno di vedere un’amicizia che sconfi gge le avversità. Abbiamo la necessità di osservare le più anziane piene di vita, che hanno il controllo del loro corpo, che rifi utano di essere accantonate e invisibili, soprattutto che contano l’una sull’altra e agiscono insieme. Le mie coetanee non di rado hanno modo di vedere oltre le prime sfi de dell’esistenza, e quella che tanti miei amici chiamano ‘millennial angst’ fi nisce per sopraff arti”. L’amicizia improbabile che si fa via via incrollabile tra Grace e Frankie “dà un senso di sicurezza”,

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Il nuovo Musée Yves Saint Laurent Marrakech aprirà le sue porte nell’autunno del 2017. Ma si alza già il sipario sul progetto architettonico. Firmato dallo Studio KO, l’edificio alterna linee rette e curve e si presenta, all’esterno, come una composizione di elementi

cubici, il cui decoro è affidato a mattoni in terracotta made in Marocco. All’interno, tutto cambia: l’ambiente si fa luminoso e vellutato. Adiacente al famoso Jardin Majorelle, il museo diverrà la casa di pezzi importanti della collezione della Fondation Pierre Bergé-Yves Saint Laurent (tra questi, 5mila abiti e 15mila accessori Haute Couture, al momento custoditi a Parigi). La struttura ospiterà anche un auditorium, un temporary museum, un café-ristorante con terrazza e una libreria di ricerca con 5mila opere. Tra queste ultime, non solo moda, ma anche volumi di cultura berbera.

Il mondo Saint Laurent (e non solo) in 4mila metri quadrati haute marrakech

In alto, la facciata est, con l’ingresso al futuro Musée Yves Saint Laurent Marrakech

TAM TAMdi Carla Ferron

ChiCosaComeDov eQua nDo

Karl Fournier e Olivier Marty, fondatori dello Studio KO, firma francese dell’architettura

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TA M TA M

Ho capito da bambina che la fotografia sarebbe stata il mio mezzo di espressione...

non ero brava negli studi”. Ed è così che Sabine Weiss, svizzera-francese, è diventata reporter per molte riviste internazionali, anche di moda. Alla fotografa, amata da Robert Doisneau, il Jeu de Paume au Château de Tours dedica una personale (fino al 30 ottobre). Al centro, scene di strada, persone, emozioni passeggere. (L.R.V.)

la scelta di sabine

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Bob Dylan: A Year and a Day è disponibile in inglese, francese, tedesco (pp. 288, ¤ 500, Taschen)

Chez Dior, Paris, 1958

...vorreste rivedere delle copertine di “Time” dedicate a Hollywoodtutto quello che...

La prima copertina che Time magazine gli ha dedicato (nel 1972) recitava: “Tutto quello che avreste sempre voluto sapere su Woody Allen”. E, in effetti, il regista-attore di Manhattan, seduto per terra, nella foto (sopra) scattata da Frank

Cowan, sembra rivelare la sua anima. Un esempio di che cosa succede a una star, quando viene immortalata dal settimanale americano fondato nel 1923. Per altre testimonianze, c’è Hollywood and Time: Celebrity Covers, una mostra-evento alla National Portrait Gallery dello Smithsonian, a Washington. Che ri-espone alcuni dei personaggi più noti del cinema Usa, tra cui Elizabeth Taylor, Paul Newman, Marlon Brando, Tom Cruise, Meryl Streep, Barbra Streisand. (L.R.V.)Le cover di Time sui protagonisti del cinema Usa sono esposte a Washington, fino all’11 settembre (info: npg.si.edu)

P ubblicato per la prima volta nel 1967, il portfolio su Bob Dylan realizzato da Daniel Kramer

è diventato subito un classico. Il fotografo aveva iniziato a seguire il cantante-menestrello fin da Woodstock, quando ancora nessuno poteva avere la certezza (il sospetto, sì) che fosse destinato a trasformarsi in una leggenda. Dal 1964 al 1965, Kramer ebbe così la possibilità unica di documentarne tour, backstage e concerti. A distanza di 50 anni, Taschen recupera e valorizza quell’immenso lavoro con Bob Dylan: A Year and a Day, un vero libro-immagine, arricchito da 200 foto, molte delle quali mai pubblicate prima. All’edizione limitata (1.765 copie autografate dallo stesso Kramer) si affiancano due serie di Art Edition (200 copie in tutto) con stampe in gelatina d’argento. (Stefania Romani)

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non cartoline da capri

Capri Stone di Eugenio Tibaldi (bozzetto) e, in alto, Eremo di Raffaela Mariniello

Dalla musica alla moda, viaggio nelle sperimentazioni di Judy BlamestYling tips

Difficile definire Judy Blame: designer di accessori, art director, stilista, sicuramente è stato un artefice della cultura underground londinese, le cui energie alimentano ancora la moda. La sua capacità di creare immagini simboliche gli ha

garantito una carriera nel mondo della musica, come consulente di Boy George, Kylie Minogue, Massive Attack e Björk. Fashion stylist di riviste cult, tra cui i-D e Blitz, oggi presta la sua creatività a stilisti come John Galliano, Comme des Garçons, Gareth Pugh, Marc Jacobs. A tutto ciò, l’Institute of Contemporary Arts di Londra dedica una mostra: è Judy Blame: Never Again (dal 29 giugno al 4 settembre, ica.org.uk). In esposizione, un vero inventario di oggetti, abiti, collage, gioielli, schizzi che sottolineano l’amore di Blame per la sperimentazione. (L.R.V.)

A rtisti diversi per generazione e per origine, Raffaela Mariniello (Napoli, 1962) ed Eugenio Tibaldi

(Alba, 1977) condividono un obiettivo: con le loro opere provano, riuscendoci, a ribaltare il senso comune. Come dimostrano, insieme, nella mostra-evento Capri B&B - Behind and Beyond, ospitata fino al 24 luglio sull’Isola Azzurra, nella cornice della Certosa di San Giacomo. Le opere del duo creativo, di cui molte realizzate site-specific su invito della curatrice Adriana Rispoli, smascherano con ironia le solite scenografie da turismo di massa. Obbedendo all’input che viene dallo stesso titolo della mostra. Think different! “B&B”, qui acronimo di behind & beyond, non richiama, forse, la sigla convenzionale di un turismo che convenzionale non vuole essere?

Grace, foto di William Baker per i-D

Magazine (2010)

Da sinistra, Adam, foto di William Baker, per i-D Magazine (2010); Cheap Queen, collage di Judy Blame (1994)

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O per i fiori stilizzati. Ma a un primo sguardo

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T r a m e

va è una dodicenne che la mamma abbandona a casa del padre, quando quest’ultimo diventa vedovo della legittima consorte. La ragazzina, all’inizio di questa storia timida e impacciata, si libera grazie a Iris, la sorellastra più grande che, dietro l’aria della studentessa modello, nasconde una contagiosa leggerezza. Spinte da energia quasi magica, le “fortunate noi” del titolo partono in cerca di fortuna, appunto, a Hollywood: Iris sogna di diventare attrice. La vicenda picaresca di questo romanzo, molto ben orchestrato dalla sessantreenne scrittrice statunitense Amy Bloom, le porterà a New York e, oltreoceano, in Inghilterra. Su e giù per la vita, per vari amori e letti, per diversi lavori (fanno anche le domestiche per una famiglia italoamericana). Siamo negli Anni 40 del secolo scorso e la spensiera-tezza delle protagoniste non cancella la cupezza del tempo di guerra. In primo piano, tuttavia, scorre una vitalità alimentata da sorpren-denti colpi di scena (questo libro inchioda sino all’ultima pagina), con cui l’autrice costruisce un’epica della quotidianità, in cui commedia e tragedia sono sfumature di ogni personaggio e dove oltre l’apparenza si nascondono mondi da esplorare. Le avventure (e le disavventure) di Eva e Iris sono eccezionali quanto normali e per questo diventano accoglienti. Danno spazio a chi legge alimentandone la fantasia. Per qualche ora siamo in quella storia. E ci stiamo bene.

Amy Bloom Fortunate noi traduzione di Giacomo Cuva Fazi, pp. 274, € 18 libro, € 9,90 e-book

Su e giù per la vita con Eva e Iris

di P ietro Cheli

“Tuo padre vuole più bene a noi, ma ha un’altra

famiglia, una moglie e una ragazzina un po’ più

grande di te. I ricconi stanno da quella

parte della famiglia”—

Queste e altre recensioni su Amica.it

Sbarco in Normandia

Un chirurgo morto sulle rive del ruscello, che Monet aveva creato deviando un fiume per alimentare il lago del sue ce-

lebri ninfee. Il rituale spaventa Laurenc Sérénac, l’ispettore che deve risolvere il caso. Ottimo po-liziesco che scava in Normandia, dove è nato Michel Bussi (accento sulla i). Esordio italiano per un autore che spopola e che e/o (casa editri-ce che è una garanzia) lancia alla grande, pro-mettendo a breve altri tre titoli. Da non perdere.

michel Bussi Ninfee nere traduzione di Alberto Bracci Testasecca e/o, pp. 394, € 16 libro, € 9,99 e-book

Natale a Londra

Durante le vacanze di Natale del 2009, cinque genitori (amici dal liceo) si ritro-vano con i sei rispettivi figlioli adole-

scenti in una grande casa di Londra. Potrebbe essere l’inizio di un perfetto cinepanettone. Ri-costruendo, invece, quei momenti attraverso i ri-cordi che affiorano nel tempo, Mila Venturini ci consegna una storia pimpante che ruota intorno al dilemma se si possano o no capire i teenager. Soprattutto quelli che si sono messi al mondo. Quel giusto grado di cattiveria e ironia danno a queste pagine una combinazione piacevole.

milA Venturini Londra per famiglie nottetempo, pp. 240, € 14 libro, € 6,99 e-book

EstatE a puntatETre mesi in due romanzi. Lavinia sogna un’estate di grande contento. Vuole divertirsi facendo incontri straordinari. E quando sulla sua strada trova Claudio… Elisa Sabatinelli va a ruota libera in pagine cariche di eros e voglia di libertà. La prima parte di Summer (Rizzoli) esce in questi giorni, la seconda nel cuore di luglio.

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Colpo a Istanbul

Basta il titolo per ricordare il film. Torna un grande romanzo, Eric Ambler non delude mai (pescate a caso tra i libri ri-

proposti da Adelphi), anche con questa storia di un truffatore di origine egiziana che ad Atene ruba per errore nella valigia sbagliata. E finisce a Istanbul, all’interno di una macchinazione in-ternazionale dentro il palazzo dove sono custo-diti i gioielli dei sultani. Thrillerone potente tra spie, controspie e furfanti.

eric AmBler Topkapi traduzione di Mariagrazia Gini Adelphi, pp. 242, € 18 libro, € 9,99 e-book

Gioca Panatta

A driano Panatta, solo un omonimo, è un poliziotto che si è bruciato per eccesso di passione. Donne e cibo lo

hanno allontanato dal campo relegandolo in occupazioni ministeriali. Sinché una dieta ri-gorosa (meno 60 chili), una ex e, soprattutto, la figlia di quest’ultima lo rimettono in gioco. Deve indagare sulla morte di una ricca ragazza, su una setta (molto amata dalla mamma di lei), su implicazioni con la politica e traffici con le Maldive. Una perfetta geometria è un ottimo tito-lo: non solo per la silhouette del protagonista, ma anche per come Giorgio Serafini Prosperi disegna la trama di questo noir.

GiorGio serAfini ProsPeri Una perfetta geometria, NN editore, pp. 338, € 16 libro, € 7,99 e-book

Antonio Manzini 7-7-2007 Sellerio, pp. 320 € 14 libro € 9,99 e-book

Piange il telefonose lui non whatsappa

livia divide il mondo in Lascianti e Lasciati. Poco più che trentenne, avvocato divorzista, si occupa di sciagure senti-mentali. “Si lasciano tutti, è solo questione di quando. Forse posso rassegnarmi: se io e Dario tornassimo insieme, ci lasceremmo anco-ra”, così medita quasi all’inizio. Salvo, poi, scoprire che tanta saggez-za non tempera il dolore, quando su Facebook lui non è più disponi-bile, causa una che sembra “Kate Moss, nel 1998”. I social network giocano un ruolo importante in questo divertente romanzo, esordio di Ester Viola, avvocato a Napoli e tweetstar (@esterviola_). Anche il messaggio che tarda ad arrivare su WhatsApp allarga le ferite del cuore. Olivia, l’ironica amica Viola e le altre donne sono affascinan-ti, risolute, spesso decise, ma sempre sull’orlo della fragilità (non solo per Dario). Plus da segnalare: le bellissime pagine su Napoli e il suo caos che assecondano lo Sturm und Drang sentimentale.

ester ViolA L’amore è eterno finché non risponde Einaudi, pp. 219, € 17 libro, € 8,99 e-book

“Lasciarsi è una tragedia in due

atti. Il primo è quando lui se ne va. Il

secondo è vederlo felice con un’altra”

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Avevamo lasciato Rocco Schiavone, romano vicequestore ad Aosta, alle prese con un’amica uccisa a causa sua. Era la vendetta di un pregiudicato che gettava il poliziotto in un dolore insanabile, soprattutto per l’impotenza. Da quel momento e da quel sentimento oscuro ha inizio questo romanzo costruito in gran parte su un flashback. Esplora la vita del protagonista seriale di Antonio Manzini. Siamo a Roma in una parte più volte accennata nei romanzi pubblicati da Sellerio. 7-7-2007 intrigherà parecchio i lettori (sono sempre di più ed è facile prevedere che si insedierà in testa alla classifica dei bestseller). Cresce il talento di uno scrittore che non annoia mai (è appena uscito anche il film, da lui diretto, Cristian e Palletta contro tutti).

nEi luoghi oscuri di rocco

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di Letizia R it tatoRe VonwiLLeR

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Uno still-life e 82 ritratti, tutti delle stesse dimensioni (91,4 x121,9 cm), realizzati negli ultimi due anni fra l’Inghilterra e Los

Angeles. Ritorna alla Royal Academy David Hockney, uno degli artisti britannici più eclettici. I soggetti - amici, parenti, curatori e galleristi che gli hanno fatto visita nello studio - sono stati sistemati su una sedia e raffigurati su uno sfondo di varie sfumature di blu. Tempo massimo per la realizzazione di un ritratto? Due o tre giorni. Nonostante questo trattamento virtuoso, ognuno di loro riesce a mostrare personalità differenti e a trasmettere calore e immediatezza.

BlU Hockney

Dall’alto, in senso orario. Dagny Corcoran, 15-17 gennaio 2014. Jacob Rothschild, 5-6 febbraio 2014. Rufus Hale, 23-25 novembre 2015.

DaviD Hockney Ra: 82 PoRtRaits anD 1 still-life

Royal Academy of Arts, Londradal 2 luglio al 2 ottobreroyalacademy.org.uk

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Nan and Brian in Bed, New York City, 1983.

Seaside, 2014, Roger Woodiwiss.

Sex and drUgSSi ispira al titolo di una canzone de L’opera da tre

soldi di Bertolt Brecht La ballata di Nan Goldin, fotografa e videomaker statunitense, classe 1953. Il video dalla colonna sonora evocativa è una celebrazione della vita, nonostante i protagonisti, tra cui lei stessa, sperimentino di tutto (dal sesso alle droghe) e siano vittime di violenza domestica e dell’Aids. L’installazione è accompagnata da 700 istantanee e materiali provenienti dall’archivio dell’artista.

UrBan africaEddy Kamuanga Ilunga, artista congolese,

racconta i guerrieri mangbetu. Nelle sue grandi opere (sopra, Reconnaissance, 2016) la loro pelle viene ritratta come tanti circuiti elettronici. Il Paese africano è, infatti, uno dei produttori di coltan, materia prima di pc e cellulari.

ritorno al fUtUroUna riflessione sull’arte contemporanea ai tempi della

digitalizzazione. Sono 46 le opere, tra dipinti, disegni e incisioni, che rivisitano i generi classici, come il ritratto, il paesaggio e la natura morta. Gli autori, italiani e internazionali, sono stati selezionati per l’ottava edizione del premio Columbia Threadneedle.

gli USa dopo la criSiUna cinquantina di opere - di Edward Hopper, Georgia O’Keeffe, Grant

Wood, per citarne alcuni - che narrano gli Usa negli anni seguenti la crisi del 1929 e i percorsi creativi tra astrattismo, cubismo e pubblicità per ricostruire un’identità nazionale (qui accanto, il packaging del chewing gum Wrigley’s, realizzato nel 1937 da Charles Green Shaw).

nan GolDin: tHe BallaD of sexual DePenDency Moma, New York fino al 12 febbraio 2017, moma.org

eDDy kamuanGa ilunGa October Gallery, Londra dal 30 giugno al 30 luglio, octobergallery.co.uk

tHe columBia tHReaDneeDle PRize 2016Palazzo Strozzi, Firenzedall’1 al 24 luglio, strozzina.org

ameRica afteR tHe fall: PaintinG in tHe 1930s

The Art Institute, Chicagofino al 18 settembre, artic.edu

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Amica InternationalAppuntamento con il futuro

OLTRE SNAPCHAT

Snapchat, e dopo? Tra le collezioni resort e le sfi late uomo ha fatto man bassa di presenze nel mondo della moda. Il 6 giugno scorso gli utenti collegati erano più di quelli di Twitter. Il sorpasso è avvenuto. I profi li di diverse maison usano

il fantasmino come cornice e gli argomenti su questo social media sono quanto di più cool ci possa essere. Al momento. Nuove app si stanno per aff acciare sui nostri schermi (di smartphone), applicazioni nate per parlare o condividere contenuti, ma anche potenziali strumenti di comunicazione che necessitano di piani marketing adeguati per portare a casa visibilità e Roi (return on investment). Tra le prossime c’è Shots che, come suggerisce il nome, permette di scambiarsi scatti (e pure video) fatti con la fotocamera rivolta verso di sé, insomma, un’app per trasferirsi selfi e, su cui viene automaticamente apposta ora e data, con un font da videocassetta, considerato il massimo per l’eff etto vintage. Hyper è utile, invece, per condividere foto tra persone che hanno gli stessi interessi (identifi cabili attraverso hashtag tematici, come #music, #fashion): chiunque si sia iscritto e abbia inserito quell’hashtag riceve il contenuto relativo nel suo profi lo (interessante per un marchio, più che altro per raccogliere i dati degli utenti e vagliare che cosa guardano). Wanelo serve per acquistare capi di moda (il nome sta per “want, need, love”) e sta crescendo moltissimo. Infi ne, pare spopolare Blindspot, un sistema di messaggistica in veste anonima, molto utile per fl irtare. Anche per vendere vestiti in futuro? Non si sa, le menti del marketing troveranno di sicuro un modo per usarlo con profi tto (per promozioni, fi delizzazioni e premi per la “customer loyalty”).

LA MANIFATTURA? SARÀ ARTIFICIALE

Secondo recenti studi, negli Stati Uniti il 50 per cento dei posti di lavoro (specie nel manifatturiero

e nei servizi al cliente) potrà essere sostituito, nei prossimi anni, dall’intelligenza artifi ciale. La chiamano “obsolescenza umana”, e fa temere scenari inquietanti: tutte le abilità dell’uomo superate e sostituite da un robot. In realtà, gli esperti prevedono uno spostamento degli occupati a rischio verso altre e nuove professioni: come, in passato, i maniscalchi smisero di ferrare i cavalli con l’avvento delle macchine e si convertirono in meccanici (un’auto ha bisogno di manutenzione e di molte cure, come un purosangue), in futuro si assisterà alla creazione di posti di lavoro proprio a causa della proliferazione dei robot (nella riprogrammazione, nel mantenimento, nel miglioramento, eccetera). Il bilancio, quindi, tra perdita e nuova occupazione sarà uguale a zero.

#50enni sostenibili Basta con gli stereotipi. Secondo un sondaggio inglese della Warwick Business School, sono i 40/50enni a comprare etico, altro che i millennial! E no, non è solo una questione di prezzo (o di stipendio). Pur essendo fervidi alleati del sostenibile, dal cibo alla moda, i 30enni sono meno propensi a dedicare il proprio tempo alla ricerca, alla valutazione e, infi ne, all’acquisto del prodotto. Mentre la persona matura, una volta sposata la via “verde”, ne fa un lifestyle. Insomma, i 50enni lo fanno meglio.

Le nuove app #fashion sono Shots, Hyper, Wanelo e Blindspot

Testo Silvia PaoliIllustrazione Luca Lacorte

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il mondo, le cose che sono nel mondo e le perso-ne che adoperano le cose aspettano che avvenga un miracolo: siamo in attesa, questo sussurrano i silenzi di Mimmo Jodice, e hanno il potere di portarci lontano da fretta e ansia. Non lo dimentichiamo: c’è stata per ognuno un’ora della vita in cui abbiamo camminato lentamente, protetti da una bolla di pensieri va-gabondi e non assillanti, un’ora in cui pian piano la strada ha perso la faccia vuota di tutti i giorni ed è diventata nuova, un’ora in cui i passi stessi hanno guidato la mente come se la cullassero; e a un tratto, in quell’ora o in quel minuto, risvegliati come da un soffio di amante sulle palpebre, sorpresi da una canzone sconosciuta cantata a mezza voce, abbiamo visto qualcosa che non avevamo mai visto prima. Che cosa è che non avevamo mai visto prima? Potrebbe essere un pontile sospeso sul mare unito al cielo, che ci appare il giusto sogno di tutte le partenze che davvero ci portano via dalla noia e dall’angoscia: ma potrebbe

mondonel tempo

del

p o r t f o l i o

Dentro la bellezza quotidiana, dove l’imperfezione non taglia l’energia che esce da un’antica statua. E un pontile unito al cielo appare come il sogno di ogni partenza. In mostra a Napoli il racconto sospeso e senza limiti di un grande fotografo

Testo Giuseppe Montesano

FotoMimmo Jodice

Nella pagina accanto, Alba fucens, 2008. Insieme alle immagini di questo servizio, fa parte di Mimmo Jodice. Attesa. 1960-2016, la più grande retrospettiva dedicata all’artista (Museo Madre, Napoli, dal 24 giugno fino al 24 ottobre).

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Tutte le immagini sono stam

pe Fine Art su carta Photo Rag, Collezione dell’artista

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anche essere una stanza vuota con una sedia che aspetta, in una luce e in uno spazio che ci danno la sensazione di respirare a nostro agio. Quella stanza ci ricorda qualcosa, e il pontile che sposa il mare non ci è sconosciuto, come l’acqua di Venezia che in un’ora incerta e libera non ci è apparsa come acqua ma come una forma del piacere di vivere.

n quell’ora o in quel minuto abbiamo vissuto davvero, incon-trando qualcosa di noi stessi che troppo spesso ci sguscia via dalle dita come sabbia che si perde, e non si ritrova più: la sensazione di sentire la vita quotidiana in maniera completamente diversa è ciò che ci arriva dalle fotografie di Jodice. Non c’è bisogno di una veduta famosa, non servono proporzioni perfette, non è necessario il colore patinato che rende tutto vistoso ma privo di trasalimenti: per ottenere il miracolo che ci permette di vedere ciò che è noto come se fosse ignoto, a Jo-dice non serve molto. Gli basta una sala con delle poltrone, gli basta un luogo abbandonato, gli basta una sedia in un cubo di luce: sotto il suo sguardo anche una nuda casa-cubo dalle piccole finestre cieche si trasforma in un cubo magico, un giocattolo che esseri misteriosi han-no lasciato sulla Terra perché ci giocassero quelli che hanno saputo

Sopra, Attesa, opera n.7, 1994. Nella pagina accanto, Attesa, operan.2, 2012.

Questo sguardo trasforma una casa con tante piccole finestre in un cubo magico, come se fosse un giocattolo

abbandonato per caso da esseri misteriosi sulla Terra

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conservare in sé il bambino perpetuo. In una fotografia stupefacen-te, davanti agli occhi che quasi non reggono l’energia che fuoriesce dall’immagine, appare un’antica figura di statua: ha l’eleganza senza tempo della bellezza e una gioia che danza senza movimento, ma il suo volto è spaccato. È stato tagliato da un’ascia? Lo hanno divorato dèi mali-gni? Lo ha sconvolto il Tempo? Domande insensate: ciò che ci impedisce di staccare lo sguardo da quel volto ferito è la sua bellezza. La mente razionale non capisce, vuole pensare che un viso sfregiato non può essere bello, chiude gli occhi e li riapre per guardare meglio: e quando li riapre pensa che quel volto è bellissimo.

el mondo di Jodice c’è qualcosa di quietamente miste-rioso e seducente, qualcosa che ci regala quel minuto di distacco dalla ripetizione e dalla banalità, senza il quale saremmo morti: il minuto in cui accadono cose che non si possono e non si vogliono spiegare, il minuto in cui sentiamo di potere essere felici anche per un selciato sconnesso, il minuto in cui potremmo forse amare la nostra vita senza più chiederci perché o per cosa o per chi. Le immagini contemporanee ci assediano, e l’affollamento toglie forza a ognuna di loro, come la

Sopra, Attesa, opera n.4, 2004. Nella pagina accanto, Venezia, 2010.

Uno dei tanti angoli sconosciuti di una Laguna ricca di tesori diventa un istante eterno, se la superficie del mare

si presenta compatta e morbida come una forma di piacere

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folla ingoia e cancella gli individui: guardando le fotografie di Jodice abbiamo la sensazione che lui abbia pescato da un mare informe e af-follato di relitti proprio la cosa che cercavamo, l’immagine che è unica e non somiglia a niente. Sentiamo che stiamo avendo un’esperienza profonda che non è quella dello sguardo distratto. Avvertiamo un lieve e dolce smarrimento. E siamo più vicini alla bellezza. Non è una bellezza pomposa e chiassosa, è una bellezza quotidiana, sciupata come le scarpe in un quadro di Van Gogh, come i volti della donna amata certe sere, eppure è una bellezza che sa farci sognare: e che ci nutre anche quando è enigmatica come un volto di pietra. Non tutto devi conoscere; non tutto devi afferrare e gualcire; non tutto devi decidere e scegliere: lascia per un attimo che il mondo e le cose e le persone siano come sono, e le vedrai davvero. Così sussurrano le immagini di Jodice, così ci seducono e ci chiamano. Perché resistere?

Sopra, Il compagno di Ulisse, Baia, 1992. Nella pagina accanto, Attesa, opera n.22, 2011.

Non si resiste all’enigma di un volto di pietra consumato. Ci fa fantasticare proprio perché è così sciupato

e non ci obbliga a conoscere ma a immaginare la sua storia

In mostra a napolI Più di 100 opere, un percorso che lui stesso ha con-cepito per gli spazi del museo, mostrano il mondo di Mimmo Jodice. Sotto il titolo Mimmo Jodice. Attesa. 1960-2016 si presenta la più ampia retrospettiva mai dedicata all’ottantaduenne artista napoletano. È la ricerca artistica di un grande maestro attraverso il racconto delicato e intenso di un tempo sospeso e indefinito. Un appuntamento da non perdere al Museo Madre di Napoli dal 24 giugno al 24 ottobre, accompagnato da un catalogo pubblicato dall’Electa (info: madrenapoli.it).

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il comitato di benvenuto è composto da una quindicina di cani di varie razze e dimensioni, in festoso abbaiare. Spiccano degli enor-mi Irish Wolfhound, i levrieri irlandesi. Il più grande, 90 chili, mi prende in simpatia e decide di farsi coccolare. Basta essere preparati... Donnerhal, così si chiama il gigante, è nato con l’inseminazione artificiale da seme congelato. La sua proprietaria, Ludovica Salamon, è un’allevatrice di questa razza, ma soprattutto è una veterinaria specializzata nella riproduzione del cane, pioniera del settore in Europa. Nel suo ambulatorio vicino a Pavia, accanto all’oasi faunistica di Sant’Alessio, da cui provengono trilli e cinguet-tii, gestisce una banca del seme congelato. Lo sperma di quasi 1.000 cani viene conservato in tubicini sottili e vive all’interno di bidoni di azoto liquido a -194 gradi, che vanno rabboccati ogni tre settimane per contrastare l’evaporazione. Siamo in un centro Clo-ne, acronimo per Cryo-genetic Laboratory of New England, nome del pri-mo laboratorio dove questa tecnica è stata messa a punto negli Stati Uniti. «È l’unico sistema al mondo con una statistica concreta basata su grandi numeri e differenti razze, sviluppato da George Govette, già negli Anni 80. Negli Usa ci sono in media due centri in ogni Stato, in Europa siamo

perfettocome si fa

il cane

c r i o - d o g

Inseminazione artificiale, seme congelato e pratiche molto simili a quelle umane. Prende sempre più piede anche in Europa una tendenza diffusissima negli Stati Uniti. C’è spesso la ricerca del campione senza difetti, ma anche il desiderio di un nuovo compagno che aiuti a dimenticare la perdita dell’animale amato

Testo Micaela Zucconi

Foto Rankin

Trunk Archive / Contrasto

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ancora pochi», spiega Salamon. Giovanni Ballarini, dell’Università degli Studi di Parma, prefigurava già questi scenari più di 30 anni fa nel saggio L’animale tecnologico (Calderini, 1983). Una pratica, in atto per molti ani-mali domestici, che l’etologo Danilo Mainardi considera parte della sfera attinente all’addomesticamento, ovvero un percorso evolutivo dipendente dalla cultura umana, nella quale sono incluse le biotecnologie. Il congela-mento del seme, poi risvegliato e potenziato da un diluitore, consente una percentuale di successo dell’87 per cento, più alta di quella che si riscontra con la monta naturale. I bidoni con l’azoto liquido, espletate complesse pratiche burocratiche, volano verso la destinazione, a volte dall’altra parte del mondo, dove una quattrozampe, dopo l’opportuno trattamento preva-lentemente per via endoscopica, diventerà madre, se tutto va bene. C’è sempre la possibilità che qualcosa non funzioni.

sseri umani e cani condividono spesso lo stesso problema di infertilità, maschile e femminile, con i suoi corollari. «Ne sono colpite in particolar modo alcune razze, specialmente quelle gi-ganti. L’inseminazione artificiale può essere una soluzione, ma viene usata soprattutto per migliorare gli standard e controllare i rischi di consangui-neità, senza stressare gli esemplari con lunghi spostamenti. A me si rivol-gono in prevalenza allevatori seri, attenti alla qualità e non alla quantità. La riuscita è più facile con labrador, beagle, rottweiler e lagotti», specifica Salamon. In Australia, in questi giorni, è nata una cucciola concepita con il seme di uno dei levrieri dell’allevamento. La crioconservazione permette di diventare padri “in differita”. Per non perdere la linea di sangue di un esemplare eccezionale, è frequente che ne venga conservato il seme, per utilizzarlo anche dopo la morte (il mio nuovo amico Donnerhal, per esem-pio, è nato grazie a un cane che non è più in vita da tempo). Come succede altresì per gli uomini, in particolare nei casi in cui gravi malattie mettono a rischio la fertilità degli individui. La differenza tra l’inseminazione artificiale umana e quella canina risiede nei dettagli tecnici, più che nella sostanza. Nei cani il donatore è sempre noto, ogni tubicino è contrassegnato da nome, razza e numero di chip dell’esemplare, di solito un super campione vincitore di vari World Dog Show. Nel caso invece di donatore anonimo umano, si rispetta il vecchio assunto mater semper certa est, pater numquam. Insomma, sebbene sia stato preselezionato, non sai mai quello che ti capita, come con la scatola di cioccolatini di Forrest Gump. L’inseminazione canina avviene tra sog-getti sani, che sono stati valutati sotto l’aspetto genetico, morfologico e

caratteriale. Secondo il codice etico dell’Enci (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana), devo-no aver fatto almeno una volta l’esperienza di una monta naturale, indispensabile per verifi-care le capacità e il profilo comportamentale. «Garanzia per non costruire alcunché di inna-turale in una linea allevata», sottolinea Mainar-di. Una piccola percentuale dei cani coinvolti comprende quelli di famiglia, come nel caso recente di un rottweiler malato senza speran-za. L’affetto del padrone è stato tale da spin-gerlo ad assicurarsi una discendenza. Nel giro di qualche mese sono nati dieci cuccioli. Un amore esagerato? Sono in molti a pensarlo, ma per capirlo bisogna avere dei cani.Caso mai è questo inseguire la vita dopo la morte che può fare impressione, pur compren-dendo la carica emotiva che accompagna tali scelte. I costi cambiano in base alla lunghezza del viaggio, al prezzo richiesto dal proprieta-rio dello “stallone” (a meno che non si tratti di scambi), alle spese veterinarie. Una media dai 1.000 ai 3mila euro, con molte variabili. Nell’ambito di questo matrimonio studiato a tavolino, esiste anche la tecnica del seme re-frigerato, disponibile con un kit di più facile utilizzo, spesa minore e riuscita superiore, ma adatto solo a tratte brevi. C’è chi preferisce essere più romantico. Secondo alcuni esperti, un buon segugio nasce da una coppia che ha avuto un’ottima prestazione di caccia al mat-tino... Il famoso allevatore di cavalli purosan-gue Federico Tesio sosteneva, invece, la teoria che i grandi campioni, come Ribot, nascono solo per amore. «Leggende», sorride Salamon. E tutti i cani abbandonati o di strada? «Sono errori umani», situazioni inaccettabili che un’a-deguata politica di controllo delle nascite po-trebbe evitare. Secondo Mainardi, i meticci «si adattano con più facilità alla vita domestica». I “crio-dog” probabilmente salveranno le ri-spettive razze, inseguendo la perfezione. Ma, penso mentre saluto Donnerhal, che forse la-sciare qualche difetto potrebbe essere un tocco di originale bellezza (o perlomeno di saggezza).

Una tecnica che cancella l’antico detto mater semper certa est, pater numquam. A differenza dei nostri donatori, che restano sempre anonimi,

di quelli canini si sa ogni cosa: nome, cognome, storia e, soprattutto, pedigree

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crio-dog

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Sopra, Cash Meier Barn (Nebraska, 2012). Nella pagina accanto, Sun Through Rain (Nebraska, 2013). Le immagini di questo servizio fanno parte del lavoro Dirt Meridian, a cui Andrew Moore si è dedicato negli ultimi dieci anni. Il progetto è diventato un libro e una mostra che, fino al 22 luglio, propone lo Spazio Damiani di Bologna con una selezione di 20 scatti. (info: damianieditore.com)

a rafficaDisastri

v i t e t e m p e s t o s e

Tanti come gli inferni di cristallo. E le albe dei giorni dopo, alle quali corriamo il pericolo di assuefarci. Catastrofi economiche o calamità naturali entrano nella nostra vita quotidiana: con esse, purtroppo, siamo costretti a fare i conti

Testo Michele Farina

Foto Andrew Moore

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“ogni tempesta è una festa”, grac-chia il capo degli pterodattili nel film Il viaggio di Arlo. Il motto che segue, “the storm provides”, rende ancora più chiaro il concetto: è un’opportunità. Negli ultimi due secoli almeno, prima che l’incubo del bail-in (salvataggio interno), lo spettro del “global warming”, la beffa della “jobless growth” e altre emergenze inquinassero le falde dei nostri pensieri, la legge dello pterodattilo è stata una grande ve-rità, il gran varietà del mondo. Ogni catastrofe, soprattutto dal 1986 quando Chernobyl diventò una delle città più famose del pianeta, portava uno strascico più o meno lungo di audience e di ricostruzione, racconti e rinascite. Una narrativa in cui ci stava tutto: Hegel, Marx,

Darwin, la distruzione creativa del capitali-smo, la società dello spettacolo e quella delle Ong. Nel libro The Culture of Calamity: Disaster & the Making of Modern America, Kevin Rozario racconta la storia di tale dissonante, fondante binomio (che non vale solo per gli Stati Uni-ti): le calamità concepite non più come ca-stigo divino ma come calamite di progresso. Jack London nel 1906 terminava il suo crudo reportage sullo spaventoso terremoto di San Francisco con una lista di primi benefattori, in rappresentanza di “un’intera nazione che risponde inviando aiuti”: dal sindacato nazio-nale dei carpentieri (10mila dollari) alla Borsa di New York (250mila). La “cultura della catastrofe” come serra di benessere ha mostrato le crepe forse maggio-ri all’esordio del terzo millennio. Un segno, una scintilla, è rappresentata dagli atten-tati dell’11 settembre, con Art Spiegelman (“dopo tutto, i disastri sono la mia musa”, L’Ombra delle Torri) che vede avvicinarsi nien-

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temeno che “the end of the world”. Il libro di Rozario, pubblicato senza strepito nel 2007 (un anno prima della crisi economica che tut-tora ci sconquassa la vita) terminava con il capitolo La fine dei disastri. Ennesima variazione sul tema della “fine della storia” by Fukuyama? Per Rozario, il “tempo dell’emergenza” (liquida, continua?) in cui sia-mo immersi comporta anche “la distruzione del progresso”, o meglio dell’idea che ne abbiamo come singoli e collettività. La concezione postmoderna della calamità (come happening?) ha rotto lo specchio dove ci guardavamo vivere: la tremenda ma in fondo rassicurante alternanza di grandi disastri e (ancora più grandi) riprese.

utto ora sembra ribaltato: è il progresso stes-so a confezionare disastri. Il riscaldamento globale, i robot che ci rubano il lavoro, Internet che fa da incubatrice all’incubo del ter-rorismo fai-da-te e alle monadi (le mone) di quello che la scrittrice Hind Fraihi ha chiamato il “gangster Islam”. Le culle deserte e la fuga dei venditori di pannolini sono un’altra fotografia dello specchio infranto. Una frenata di vite (contraddetta ormai soltanto dai prolifici africani), il cui simbolo è l’Unione Europea, dove nel 2008 sono nati 5 milioni e 469mila bambini. Nel 2013 quasi 400mila in meno: una caduta del 7 per cento. La Kimberly-Clark, che fabbrica i pannolini Huggies, nel 2012 ha levato le tende da diversi Paesi europei, epicen-tro di asciutta denatalità. I sociologi si scervellano sul perché di tanti “missing baby” in luoghi ricchi come la Norvegia o l’Australia. Alla radice delle rivoluzioni (come quella francese), dei grandi smot-tamenti sociali, gli storici non guardano solo alla realtà quanto alle “aspettative relative” di persone o classi sociali. Come dire che per misurare il clima di una società bisogna controllare “la temperatu-ra percepita”, che spesso non coincide con quella vera. Secondo un sondaggio dell’autorevole Pew Research Center, condotto nel 2015 in 11 Paesi sviluppati, il 64 per cento degli intervistati è convinto che la vita dei bambini di oggi sarà peggiore di quella dei loro genitori. Questione di aspettative relative, a volte addirittura indotte dallo spet-tacolo dei vicini in difficoltà. Tomáš Sobotka, del Vienna Institute of Demography, spiega così il crollo delle nascite nei Paesi scandinavi, in verità solo sfiorati dalla grande crisi: “Una reazione al gran bollettino

di notizie che registrano tempi duri nelle altre parti dell’Europa. A furia di sentirne parlare”, ha detto a The Economist, “l’idea della crisi è entrata sotto la pelle di coloro che pure non ne risentono direttamente”. Dalla pelle di Barack Obama trasuda un’altra percezione. Per forza, dirà qualcuno: è stagio-ne di consuntivi per l’uomo del “Yes We Can”, che dopo otto anni si ritira. A The New York Ti-mes il presidente tramontante ha raccontato di un recente incontro con un gruppo di giovani, che lasciavano la Casa Bianca finito il perio-do di stage: “Se dovessi scegliere un momento della storia umana in cui vivere, io sceglierei adesso. La nostalgia ha la sua forza, ma la veri-tà è che il mondo di oggi è più ricco, tollerante, istruito, pacifico e in salute di quanto non sia mai stato. D’accordo, in giro c’è un sacco di crudeltà, dolore, stupidità. Ma volete mettere, per dire, gli Anni 70? Il Vietnam, i morti, i reduci abbandonati. La Cambogia con i suoi 2 milioni di morti, circa quattro volte le vitti-me dell’attuale conflitto in Siria. Eppure non ce lo ricordiamo. La corruzione? Negli Usa non c’è mai stato un parlamento meno corrot-to di quello attuale. Dico questo per cercare di vaccinare i ragazzi contro il cinismo, che è un’energia potente della nostra cultura. Ciò che passa per saggezza: essere ironici o cinici”.D’altra parte pure il roseo Obama dimostra di avere fiducia nel Presente, non necessaria-mente nel domani. Più che una progressione di calamità e ricostruzioni, discese e risalite, il futuro ci appare come un pantano di emer-genze più meno percepite. Anzi, iper percepi-te. In aeroporto, in banca, allo stadio. La tizia che vede il vicino di aereo scrivere un’equa-zione e lo denuncia come terrorista. Abbiamo più probabilità di morire schiacciati da un al-bero che in attentati dell’Isis, nonostante ciò confezioniamo e ascoltiamo a ritmo serrato le notizie che (non) arrivano da Raqqa, come se fossimo su Radio Londra e al posto del sedi-cente califfo Al Baghdadi ci fosse Hitler con i suoi panzer e la sua strategia di morte. Certo, l’Isis (la sua filiale autoctona) ha colpito in Eu-ropa. Come profetizzava il protagonista di Ru-more bianco di Don DeLillo: “Solo le catastrofi hanno la nostra attenzione. Le vogliamo, le cerchiamo, dipendiamo da loro. Fintantoché

Oggi come oggi, il futuro rischia di apparire come una catena di emergenze da gestire. Con paure che, sottilmente, si insinuano sotto pelle. Come quando in aereo

ci si preoccupa perché il vicino di posto è troppo concentrato a risolvere equazioni

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vite tempestose

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accadono a qualcun altro”. Così il bail-in ci fa più paura del bail-out. Le perdite che si addossa lo Stato si spalmano su (quasi) tutti, quelle che toccano il mio conto fregano solo me. Ovvio. Ma forse questa è una reazione che ormai abbiamo sviluppato per ogni genere di emergenza: come se il peso delle catastrofi lo sentissimo personalizzato, concen-trato, più nostro. Non nel senso che siamo diventati altruisti e dunque accogliamo i profughi di guerra. Nel senso che le gigantesche sfortune degli altri (pensate all’epidemia di Ebola) tendono a catturarci solo per il timore che in piccolissima (improbabile) misura possano toccare anche noi, come un virus che dall’Africa ci sbarcasse indisturbato ac-canto, mentre siamo in coda al controllo passaporti.Ogni tempesta è una festa. Non più per chi deve ricostruire, ma per chi se ne approfitta. Ne Il viaggio di Arlo gli pterodattili sono finti soccorritori

che cercano i sopravvissuti solo per divorarli. Ho chiesto a mio figlio, cinque anni, quale fosse il momento più pauroso del film. Con incon-fessato narcisismo, pensavo alla scena in cui la piena spazza via il papà di Arlo davanti agli oc-chi del piccolo. Macché. È quando il capo degli pterodattili si divora in un boccone un volpino appena salvato. Dopo la tempesta, un nuovo in-cubo: i presunti salvatori. A ben ricordare, an-che questa non giunge nuova. Il padre e il non-no di Robert Louis Stevenson andavano in giro a controllare i fari al largo delle pericolose co-ste scozzesi, incontrando l’aperta ostilità di di-versi villaggi. Perché in secoli non remoti, come racconta Bella Bathurst in The Wreckers, intorno ai naufragi (a volte causati proprio da segnali luminosi volutamente piazzati nei posti sbaglia-ti) girava una fetta dell’economia (non solo in Scozia). The storm provides. L’altrui naufragio dava un certo agio. E allora teniamoci il bail-in e lo spauracchio dell’Isis. In questo mondo di emergenza liquida e minacce iper percepite, forse ha ragione il pensionando Obama.

Along the Bad River (South Dakota, 2014). Qui accanto, la copertina del libro Dirt Meridian (Damiani editore), che propone il lavoro di Andrew Moore, con cui il fotografo e regista americano ha voluto raccontare la regione delle grandi pianure che si estende lungo il centesimo meridiano. Le immagini esaltano la natura che si snoda lungo la linea che divide l’America in due.

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a ppuntamento al bar dell’hotel Carlyle, dove siamo circondati dalle mogli dei finanzieri che abitano in zona, quelle che a New York chiamano, per via della loro attività prevalente, “ladies who lunch” (le signore che pranzano). Susan Miller, l’astrologa più consultata al mondo (ogni mese sono 18 milioni i visitatori del suo sito astrologyzone.com): un’app, un programma tv e collaborazioni con dieci giornali del globo, in Italia è su Amica, non fa fatica a confondersi nel glamour che ci avvolge. Oggi indossa un abito di Roberto Cavalli, che ha abbinato a una borsa di Valentino: «Quanto vorrei conoscerlo. È così elegante: so che ha un appartamento qui vicino». Susan Miller molto raramente fa carte del cielo, ma non appena le dico che sono un fan dei suoi oroscopi mi chiede data, luogo e ora di nascita e immediatamente mi dice: «È nato all’alba, quindi ha segno e ascendente uguali». Ha ragione, sono Bilancia-Bilancia, ma la sua precisione non mi sorprende. Quello che, invece,

stellefiglia delles u s a n m i l l e r

Ci azzecca sempre, è la più consultata al mondo. E lo sanno bene i milioni di persone che si affidano al suo oroscopo (ogni mese, anche su queste pagine). Precisione assoluta, competenza e un talento ereditato dalla mamma, che aveva iniziato a studiare i pianeti perché non credeva nell’astrologia

Testo Marco De Martino

Foto Ethan Hill

Susan Miller ha un sito (astrologyzone.com) con 18 milioni di visitatori al mese, un’app, un programma televisivoe collabora con dieci giornali. In Italia è su Amica.

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mi stupisce è che la sua conoscenza ha radici profondissime. Ha imparato l’astrologia dalla mamma, l’amatissima Erika, che se ne è andata di recente: veniva da una famiglia di ingegneri e matematici tedeschi, da cui Susan ha ereditato la passione per i numeri. Papà Tony, invece, era di origini siciliane, di cognome faceva Trentacoste. Susan è molto orgogliosa della sua parte italiana, ed è quindi inevitabile partire dall’inizio: dal negozio di alimentari specializzato in oli, prosciutto e altri prodotti italiani, A & G Trentacoste, sopra al quale Susan viveva.

Che cosa ricorda di quel periodo?La meticolosità di mio padre: ho ancora foto di lui che discuteva la qualità dei fagiolini con il grossista. Quando arrivava l’uva, passava il tempo a tagliare i gambi per averli nella direzione giusta, e si faceva pure pagare meno degli altri. Pensavo fosse una follia, ma alla fine aveva ragione lui: si figuri che a un certo punto ebbe abbastanza soldi per comprare l’intero palazzo che ospitava il negozio. Ci abitava tutta la nostra famiglia, compresi i suoi sei fratelli e sorelle. Dopo 81 anni di attività, chiuse e al telegiornale parlarono di noi.Perché sua mamma imparò l’astrologia? Non era una cosa insolita a quei tempi?Sì, e infatti all’inizio era scettica. Cominciò solo per restare in contatto con la sorella, quando tornò a New York, dopo un periodo in cui tutta la famiglia visse fuori città. Mia madre le disse: “Ti aiuterò con i calcoli, per dimostrarti che l’oroscopo non funziona”. Una bella partenza.Ma la verità è che nessun astrologo ci crede veramente in principio. È solo studiando che ti rendi conto che la natura non fa nulla per caso, e anche i pianeti esistono per un motivo preciso. Io, che sono una cattolica devota, penso che Dio li abbia creati con la funzione di dirci qualcosa.Erika fu subito favorevole alla sua voglia di imparare?Per niente! Aveva paura che non la pigliassi seriamente, ma io ero determinata. Ero appena uscita da un momento molto difficile: un problema alle gambe che avevo sin da bambina si era riacutizzato, ed ero rimasta paralizzata a letto. Mia mamma, che a quel punto era diventata un’esperta astrologa, mi rassicurava dicendomi che a 14 anni sarei guarita. E così fu, dopo un’operazione. Siccome volevo sapere di più su quello che mi avrebbe riservato il futuro, scrissi una lettera al giornale Daily Horoscope, chiedendo se effettivamente avrei continuato a stare bene. Fu quando mia madre la vide che capì la mia determinazione e acconsentì finalmente a insegnarmi. A una condizione: come lei, anch’io avrei dovuto studiare per 12 anni prima di interpretare a qualcuno la carta del cielo. E così avvenne.Quando ha capito che poteva essere un’astrologa professionista?Tardi. Anche se facevo l’oroscopo per due riviste di grande successo, Self e McCall’s, dopo avere lavorato pure per Cosmopolitan,

continuai a tenere il mio impiego regolare di agente fotografica. L’ho fatto per 16 anni, fino al 2001. Ma tenga conto che avevo un marito che non ha mai lavorato e due figlie al Sacred Heart, una delle migliori scuole private cattoliche di New York, dove sono andate anche Lady Gaga e Caroline Kennedy. Ogni tanto le suore mi chiamavano e mi dicevano: “Ma lei apre le buste con la retta? Ci deve 17mila dollari”. È stato durissimo, non indossavo certo Roberto Cavalli allora. Ma ne è valsa la pena.Che cosa fanno le sue figlie? Dopo un periodo in cui hanno avuto difficoltà a trovare un impiego, Diana ora è a capo del casting di uno degli show serali più seguiti d’America, quello di James Corden: è lei che trova gli ospiti, e l’offerta le è arrivata esattamente nel momento che avevo previsto io. Quanto a Chrissie, è direttore dell’immagine di un’importante

“Mia madre Erika veniva da una famiglia di ingegneri e matematici tedeschi: da lei ho preso la passione per i numeri. Papà Tony, invece, era di origini siciliane,

di cognome faceva Trentacoste, e aveva un negozio di alimentari con prodotti italiani”

Fsusan miller

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catena di negozi. Poche settimane fa mi ha dato il primo nipotino. Si chiama Otis, è nato il giorno del compleanno di sua mamma, e per accoglierlo gli ho preparato subito la carta del cielo. È arrivato all’alba come lei, è Pesci-Pesci.Fa sempre la carta del cielo a chi gliela chiede?No, e mai alle mie amiche che vogliono sapere del loro nuovo fidanzato. Io credo che occorra sempre dare una possibilità a tutti e, se sento parlare di compatibilità dei segni in amore, mi viene da ridere, perché quando si nasce la posizione del Sole è solo un elemento di una situazione astrale completamente unica. Forse lei non lo sa, ma la sua carta del cielo non è duplicabile, non ne esiste una uguale né nel passato remoto né nel futuro. Lei prende sul serio quello che dice ai suoi lettori...Sì, poiché il problema di cui mi parlava già la mia povera mamma, è quello delle profezie che si autorealizzano. Per questo devi essere assolutamente certa di ciò che dici. Le previsioni che faccio sul sito sono lunghissime, un po’ perché l’astrologia è molto tecnica e devi usare molte parole per renderla semplice, e un po’ perché, quando ho qualche situazione difficile da comunicare al lettore, devo anche dargli una speranza. Ogni tanto smetto di scrivere, la mia assistente mi chiede che cosa succede, e io rispondo: “Sto pensando a come fare uscire lo Scorpione da questa faccenda spinosa”. C’è sempre una soluzione, ed è giusto enfatizzarla.In che modo lavora?Comincio con l’Ariete e procedo con gli altri segni. Cerco di farlo fuori casa, altrimenti non mi concentro abbastanza e mi intrometto nelle discussioni di chi lavora con me. Una volta andavo da Starbucks ma ora non mi piace più: mi disturba il rumore delle macchine da caffè, e ogni 20 minuti abbassano la temperatura per farti andare via. Dunkin’ Donuts, che vende ciambelle, è perfetto anche perché le sedie non sono troppo alte per me. Nel mio palazzo poi c’è uno spazio bellissimo: ci sono tavoli, una fontana, fiori, mi sembra di essere al Four Seasons.Ha qualche celebrity fra le sue clienti?Ho incontrato per caso Jennifer Aniston a un party per Peter Bogdanovich, che dirigeva un suo film. Quando è entrata mi ha dato un bacio e mi ha detto: “Mi spiace che hai perso tua mamma, leggo ogni parola che scrivi”. “So che sei un Acquario”, subito ho attaccato a spiegarle, ma lei mi ha fermata: “Questa sera è dedicata a Peter, io e te ci vediamo a cena”. Un’altra volta Cameron Diaz mi ha chiesto del mercato immobiliare. Margherita Missoni invece mi ha domandato la carta del cielo: è una ragazza intelligentissima. E poi, a volte, qualche celebrity parla di me in un’intervista: di recente Kristen Stewart e Jeremy Scott.C’è qualcosa che la fa arrabbiare?Chi deride la mia professione. Quando ho cominciato a scrivere dei libri, mia mamma mi riteneva fortunata a vivere in un’epoca in cui gli astrologi non vengono criticati per quello che fanno, ma non è sempre vero. È successo ultimamente a una

cena, in cui un finanziere di Wall Street mi ha fatto parlare della mia professione e poi mi ha confidato che avrei dovuto avere un programma tv tutto mio. Ho risposto che ci stavo già lavorando, che ero alla ricerca di uno sponsor, e che non volevo andare su YouTube. Lui ha ribattuto: “So come fare per renderti ricca: chiedi 25 dollari a domanda, come quelle col turbante”. Mi sono infuriata. E non mi piace nemmeno quando qualcosa che prevedo si avvera e la persona a cui ho fatto l’oroscopo non mi dà un feedback. È accaduto con un’amica. Le avevo detto che avrebbe avuto il bambino che tanto desiderava. È rimasta incinta, ma non mi ha detto niente. Ci sono restata veramente male.Le posso chiedere della vita sentimentale, dopo la separazione da suo marito?Certo, tanto non è successo nulla! Non è vero, in realtà sono uscita a lungo con qualcuno. Ma si è ripetuta la stessa storia che ho vissuto con mio marito: quando l’ho conosciuto era un uomo di successo e poi è diventato una zavorra. Anche con quest’altro sono finita a dover pagare tutto. Come Donald Trump, che si mette sempre con modelle: anch’io scelgo sempre lo stesso tipo di uomo. Quindi ho smesso di cercare: dopo una certa età è comunque più difficile, c’è tanto passato, ex partner, abitudini e bambini. Sono contenta però di essere rimasta in buoni rapporti con mio marito, che come me non si è risposato. Ho visto divorzi difficili, non avrei l’energia per affrontare lo stress, e per i figli è terribile.Quindi è una single felice?Se ha un amico da farmi conoscere, non la fermerò di certo. Per caso ce l’ha?

“Non faccio mai la carta del cielo alle mie amiche che vogliono sapere del loro nuovo fidanzato. Quando sento parlare di compatibilità dei segni

in amore, mi viene da ridere: ogni situazione astrale è assolutamente unica!”

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metti una sera a cena d’inizio estate. La coppia Francesco e Laura (simpatici, ospitali, con figli già grandicelli in giro per l’Europa) invitano a casa l’amico di sempre Erman-no (scapolo) e Giuliana (bella donna fresca di separazione), collega di lei. L’intento del combino è chiarissimo. All’aperitivo si parla di traffico, di taxi introvabili, di vari buchi dell’ozono, di un concerto di clavicordio imperdibile (organizzato dal raffinato Ermanno), argomenti di tutto riposo, dunque. Poi, a tavola (trofie al pesto), ecco che salta fuori l’amabile tema di stagione che dispone a una piacevole serata: viaggi & vacanze. Il padrone di casa sorride all’amico: “Ti ricordi le nostre escursioni da giovanotti impegnati?”. “Quel tour con lo scassatissimo Maggiolino di tuo fratello? Ah...”, con fare sognan-te, “Praga!”. La bella Giuliana appoggia la forchetta: “Praga? Mioddio. Ma è tutta un fast food!”. L’Ermanno alza le braccia: “Me lo dicono, mai più torna-to. Ma a quei tempi, che atmosfera vecchia Europa, che vasti silenzi”. L’altra, accettando una seconda sventagliata di parmigiano sulle trofie: “Be’, a me l’Est mette una tristezza, ma una tristezza. Con mio marito, il mio ex marito, un anno abbiamo fatto San Pietroburgo. Zanzare e roba immangiabile. Senza contare il terribile servizio in albergo”. Francesco sorride guardandosi intor-

vacanzadove andiamo

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s t a g i o n e c a l d a

Succede che, a inizio estate, le idee non siano ancora chiare. E, così, che l’argomento principale alle cene tra amici diventi la villeggiatura. Viaggio? Mare? Montagna? Casa di campagna? Uno scrittore si diverte a immaginare l’orgia dei punti di vista

Testo Gianni Farinetti

Illustrazione Francesco Bongiorni

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no: “Ah, ci siete stati d’estate”. La bella signora lo guarda stupita: “Perché voi l’avete fatto d’inverno?”. Ora tutti sappiamo che l’ospite è sacro e non va mai contraddetto - e tanto meno corretto - qualsiasi cosa dica o faccia. Per cui gli altri si precipitano a rivelare che hanno fatto il Cile, fatto tutto il Dodecaneso, e pure fatto l’India intera ben due volte. Lei (intanto Laura serve un’insalata di gorgonzola, pere e tocchetti di sedano) li guarda arricciando un tantino il naso (cos’è, vogliono farla sentire una provinciale perché hanno fatto due volte l’India?) e butta là: “Noi, alle Barbados…”. La padrona di casa trilla: “Oh, chissà che bei posti!”, “Sissì, ma un umido spaventoso, il mare sembrava brodo”. L’Ermanno: “Ricordo Cuba, cos’era Francesco, il 1989? Le pian-tagioni di tabacco, quei laboratori pieni di fascino, la gente ospitalissima”. “Cuba? Ma per carità. Siamo capitati in un villaggio a gestione spagnola, pessimo”, “Meglio L’Avana con il suo fascino rétro, vero?”, “Non l’abbia-mo fatta L’Avana, dopo un po’ ’ste escursioni…”. Mmm, Laura tenta, “però quest’anno avrei proprio voglia di campagna, di leggere, dormire”, guarda ridente il marito, “escursioni pochissime”. La Giuliana, mordicchiando un se-dano: “Chissà che noia, però. No, no, mare, mare”. “Croazia allora, paesaggi incontaminati, una pace! Una volta in barca con i Marchetti…”. “Un deserto, vuoi dire (sono già al tu, nda), piuttosto Formentera, bella gente, happy hour al tramonto, movida”. Qui la faccenda s’incaglia sull’happy hour. Il padrone di casa, stappando un’altra bottiglia di Arneis ghiacciato: “Però è an-che bello lasciarsi un po’ di spazio per qualche mostra, no? Ad agosto alla fondazione Beyeler a Basilea…”, “Uh, l’Olanda, ma siamo matti?”. Come si fa, come si fa? Interviene il sobrio Ermanno: “Basilea non è una cattiva idea, e in un attimo si è a Friburgo”.

l repentino mutismo della bella signora mette in allar-me la tavolata. Oh no, rammenta rapida Laura: questa, che confonde Olanda e Svizzera, un ragguardevole motivo di antipatia, anzi d’apprensione, ce l’ha eccome per via del figlio più grande che una volta ad Amster-dam fu pinzato con un quantitativo di “roba” fin troppo esagerato persino per quel disinvolto Paese. Tossicchia: “Ha ragione Giuliana: d’estate è bello dimenticarsi il caos delle città”. L’altra interviene decisa: “Be’, dipen-de, Barcellona mi fa impazzire, lì sì che ci si diverte. Con Ettore, il mio ex marito, una volta siamo stati a Benidorm”. Bene, ponza l’Ermanno, si sono fatti pure quel postaccio di Benidorm lei e il marito Ettore! “Cer-to, un po’ tanta gente”, continua lei, “molta gioventù, ma che spiagge! C’era una discoteca pazzesca dove…”. Oh mammasanta, sorride Francesco versando il vino ghiacciato. E quel fesso dell’amico che per fare colpo

l’ha menata per 20 minuti con il clavicordio. L’altra imperterrita: “Musica latino-americana anche in piscina. Che ridere”. Gli altri ridono. La ciotola di fragole e panna viene accolta come un simpatico diversivo. Francesco: “In effetti con Laura abbiamo pensato a una cosa più casalinga”, “Assì? Cosa?”, “Un amico ha sistemato una casa nelle Langhe e...”, “Langhe? In Provenza? No, perché la Provenza sarà anche chic, ma che barba. E Cannes in piena estate non è che mi faccia morire”. Ermanno, cordiale: “Ah, in Provenza…”, Laura, soave: “No, no, le altre Langhe, in Piemonte”, “Detesto i tartufi”, “Ma non è stagione, cara. Piuttosto…”, “Una volta degli amici di Ettore, il mio

ex marito, ci hanno trascinato fin lassù, strade or-rende, a mangiare quegli affari che, francamente, nemmeno bolliti...”. Omioddio. Ermanno: “Però si beve benissimo, in Piemonte”, “Uh, quel vino rosso, troppo per me. Preferisco...” e indica il bic-chiere, “questo bianco, è buonissimo”. Francesco, pacifico: “È piemontese anche questo, Giuliana”, “Ma davvero? Sei sicuro?”. Ermanno sogguarda la generosa scollatura della bella signora. Peccato, si dice, bella è bella davvero, però. Lei gira gli occhi verso di lui. Peccato, si dice, un bell’uomo, benvestito, ma di un tedio - chissà poi cosa sarà ’sto clavicordio, una specie di tromba? - che piut-tosto... La serata si avvia a un inglorioso finale. Nell’atrio Ermanno, cerimonioso: “Ti posso ac-compagnare? Prendiamo un taxi”. Lei sbrigativa: “Grazie, ho la macchina”. Esitante: “Da che parti abiti? Se vuoi…”. Scoprono così con enorme sol-lievo di entrambi di abitare in due luoghi lontanis-simi l’uno dall’altro. Saluti, arrivederci, piacere di averti conosciuto. La coppia, chiudendo la porta alle loro spalle, alza gli occhi al soffitto: “Non ha funzionato, eh?”, “Oh, senti, sai cosa ti dico? Ad agosto ti faccio fare le Langhe e pure il Monferra-to. Facciamo pure Cuneo”. Ma, in un tardo pome-riggio d’ottobre, per caso, quei due s’incontrano alla presentazione di un libro. Si vedono da lon-tano e fanno ciao con la mano. Uh, quel mortale amico di Laura, pensa la bella signora. Uh, quella matta di quest’estate, pensa lo scapolo. Però, che bell’uomo, pensa lei osservando di sottecchi l’im-peccabile giacca di tweed di lui. Però, che bella, pensa lui guardando furtivo le spalle tornite avvol-te da uno scialle leggero di lei. Così, impercettibil-mente, si avvicinano l’uno all’altra finché - oh, che sorpresa, conosci l’autore? - eccoli l’uno a fianco dell’altra. Lei che non si è niente divertita in va-canza (due settimane con un grossolano che l’ha portata in Irlanda, è piovuto tutto il tempo), lui che non si è niente divertito in vacanza (da solo a Basilea mentre gli amici sbevacchiavano allegroni barbera ad Alba: cosa fai lassù? Vieni qui scemo-ne, che si sta da Dio), si sorridono apertamente. Vien naturale a lui prenderla per un gomito, vien naturale a lei passarsi la borsetta da un braccio all’altro. Fendono la folla: “Ma non abiti qui vici-no, se ben ricordo”, “Qui a due passi”, “Facciamo un pezzo di strada insieme?”. Lei lo guarda (già, molto bella davvero): “Sì, facciamolo”. Che bello farsi la città. Farlo in città.

E poi, mesi dopo, ci si ritrova alla presentazione di un libro, facendosi ciao con la manina. “Quel noioso”, pensa lei. “Quella matta”, pensa lui. Ma all’improvviso, scatta

l’amicizia quando si scopre di essere rimasti, nonostante i tanti progetti, tutti e due in città

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Un cantautore dall’anima dark prende appunti durante i voli di un tour in Nordamerica. E trasforma quanto annota e disegna su quelle carte in un libro che proponiamo in anteprima

ick Cave esplora le tenebre in ogni sfumatura, raccontandole con parole e note di canzoni che, soprattutto nei concerti, scuotono con vibrazioni profonde l’anima di chi ascolta. Lo stesso accade con i suoi libri di poesia e di narrativa. Anche in The Sick Bag Song, dove descrive un viaggio fatto di brevi notazioni molto liriche, prese a bordo degli aerei e appuntate sui sacchetti di carta per il mal d’aria (in queste pagi-ne vedete alcuni esempi). È un tour compiuto nel 2014, attraverso 22 città di Stati Uniti e Canada, con il gruppo The Bad Seeds (insieme al quale ha ap-pena registrato l’album Skeleton Tree, in uscita il 9 settembre e anticipato il giorno prima dal fi lm One More Time With Feeling, in cui debutta alla regia). Per gentile concessione della casa editrice Bompiani (che lo pubblica in questi giorni nella traduzione di Chiara Spaziani), ve ne proponiamo alcuni passi. Non perdetevi il piacere di leggerlo tutto.

SACCHETTOIN VIAGGIO

col

A N T I C I P A Z I O N E

Si parte! A sinistra Nick Cave, 58 anni, australiano. Qui accanto, il primo dei disegni raccolti nel libro The Sick Bag Song.

Testo Nick Cave

Foto Nicolas Guérin

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NASHVILLE,Eri il ritmo accelerato del cuore di un ragazzino.A MANCHESTER,Eri il lenzuolo di plastica blu che nascondeva un corpo senza testa.A LOUISVILLE,Eri un colibrì nero su un ponte sospeso.A KANSAS CITY,Eri un mucchio di teschi di bisonte in attesa di essere sepolti nel concime.

A MILWAUKEE,Eri un rifl esso d’inchiostro urlante intrappolato nello specchio di un hotel.A MINNEAPOLIS,Eri un pilone di cemento che diveniva gloriosa colonna di luce.A DENVER,Eri le viscere di un walkie-talkie smontato.A CALGARY,Eri un panetto di colofonia intrappolato in un blocco di ghiaccio.

A EDMONTON,Eri una bianca dragonessa che emetteva il suo ultimo respiro d’amore.A VANCOUVER,Eri il viso folle di un poeta che rideva.A SEATTLE,Eri uno Shiva in miniatura che galleggiava in un abbeveratoio zincato.A PORTLAND,Eri un treno con la faccia da sole che tuonava lungo i binari.A SAN FRANCISCO,Eri un coleottero in una ciotola di Grape Nuts di Ginsberg.A LOS ANGELES,Eri un viscido ectoplasma schizzato nell’aria arancione.A AUSTIN,Eri la madreselva, il sesso a goccia di rugiada di una ragazza texana.

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Il ricordo di Denver. Gli appunti presi da Nick Cave sul sacchetto per il mal d’aria, durante il volo da Denver (Colorado) a Calgary (Canada).

Fnick cave

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A NEW ORLEANS,Eri la malconcia lapide in pietra a forma di washboard di Windex Pete.A WASHINGTON,Eri il prezioso capo di un bucato sbagliato.A PHILADELPHIA,Eri l’interno coscia autografato di una teenager depressa.A DETROIT,Eri una fontanella che eiaculava acqua all’Aeroporto Wayne County.

A NEW YORK,Eri un uomo che vomitava fi occhi di neve in un sacchetto di qualche linea aerea.A TORONTO, qui, proprio ora, ogni versione di te sta cambiando forma. Stai diventando la madre delle nove muse, Mnemosine.Mnemosine diventa memoria. Tu stai diventando memoria. Per favore ricordatevi di me. Per favore non dimenticatevi di me. Per favore.E A MONTRÉAL, domani, venite, venite tutti,E vedrete un piccolo dio evanescente,Che giace a pezzi, accanto a un lago illuminato dalla luna. Sarete la luna che ricorda.Sarete il lago che ricorda.Così, fi no ad allora.

L’uomo che ha messo ora piede sul palco del Sony Centre di Toronto non si rende conto di non essere aff atto un uomo. È il sogno di un ragazzino, con le lacrime agli occhi, che sta congelato sui binari vibranti della ferrovia.L’uomo e il ragazzino si sognano l’un l’altro. Si ricordano l’un l’altro.L’uomo si avvicina al ragazzino e allunga le braccia verso di lui. Mano nella mano, si voltano e camminano nella luce inquisitoria. Il suono del treno che grida senza faccia è assordante. Camminano lentamente fi no al bordo del mondo. La terra sotto di loro si scuote e trema.Ognuno di loro comprende che l’altro potrebbe essere dimenticato.Ognuno di loro comprende che l’altro potrebbe morire. L’universo trattiene il respiro.Insieme e da soli, saltano.

Fnick cave

La copertina del libro The Sick Bag Song, che Bompiani pubblica a fi ne giugno.

m amica

moda07

F

AM I C A - 9 7

Maglioni oversize

e bikini Micro, leggerezze e

spessori. gli opposti di un paesaggio

Mutevole nel nord della

Francia

Foto Cometti Styling

Claudia Carretti

NORMANDY

Cardigan di lana tricot con collo a scialle,

Patrizia Pepe. Slip in ecopelle, Calzedonia.

Stivali Church’s.

Dolcevita in lana mélange, N°21. Nella pagina accanto. Aperta sulla schiena la maglia di cotone con maniche a corolla, Les Copains. Slip in garza di cotone con paillettes, MM6 Maison Margiela.

Pull di lana smanicato con collo alto

sfrangiato, Valentino. Nella pagina

accanto. Abito in lino con corsetto

interno, Yohji Yamamoto. Pantaloni in

bourette con dettaglio in cuoio sul

fondo, Emporio Armani.

Canottiera di cotone felpato, H&M.

Gonna asimmetrica in seta e taffetà a

balze, Roberto Cavalli. Stivali in canvas

di cotone e pelle, Yohji Yamamoto. Nella

pagina accanto. Costume intero reversibile in

jersey mono/multicolor, Chanel. Shorts in

denim con orli sfrangiati, Emporio Armani.

Gilet over in denim con revers in raso di seta, Saint Laurent. Top a fascia in jersey stretch, Yamamay. Culotte di viscosa a costine, Les Copains. Stivali Yohji Yamamoto.

Costume in tessuto tecnico con inserti di rete sui fianchi, Escada. Copricapo di cotone con visiera in Pvc, Yohji Yamamoto. Nella pagina accanto. Blazer over in cotone, Off White. Giacca in tessuto elasticizzato, reggiseno in raso di seta e pizzo con culotte coordinata, tutto Dolce & Gabbana.

Trench senza maniche in canvas di lino e

cotone washed, Blumarine. Completo di seta a

righe, Pinko. Reggiseno in pelle a triangolo,

La Perla. Nella pagina accanto. Chiodo in

nappa, Orciani. Dolcevita di lana e cashmere

a coste, Damir Doma. Culotte di pelle

lavorata a punto smock, Fendi. Boots

con borchie, Céline.

Senza maniche lo spolverino in nylon tecnico con cappuccio, Antonelli Firenze. Body in crêpe satin traforato, Kenzo. Nella pagina accanto. Maglia in lana con piume, Calvin Klein Collection. Brasiliana in charmeuse con lacci, Yamamay.

Camicia in mussola di cotone quadrettato con patch ricamati sulla schiena, Gucci. Mini dolcevita in cashmere e culotte di seta elasticizzata con cinghiette in cuoio, Michael Kors Collection. Ha collaborato Viviana Graziano. Trucco Gregoris e capelli David Delicourt per Calliste. Modella Kirstin Liljegren per Women Model Management.

Coolbeachwear

Shoulder bags in vitello con fibbie grafiche,

Céline. Foulard di seta stampata, Valentino

Garavani. Occhiali neri cat eye, Fendi.

Orecchini in resina e metallo, Marni. Occhiali

con montatura opaca, Prada Eyewear.

Foto Graeme Montgomery Styling Vanessa Giudici

Borse architettoniche, tacchi scultorei,

mash-up materici. definizioni del gusto

tylish

Décolletée in pelle stampata con

fascia, Michael Kors. Abito in seta a

stampa fiori e borsa in pelle dipinta a

mano, Dolce & Gabbana. Clutch di seta

ricamata con chiusura gioiello, Gucci.

Nella pagina accanto. Borsa in pelle e

suède, Giorgio Armani. Occhiali in acetato,

Dita. Bracciale rigido, Marni. Borsa

in pelle martellata con tracolla

staccabile, Max Mara.

1 2 0 - A M I C A

Ballerine di vernice con cinturino alla caviglia e fibbia dorata, Bally. Baguette in nappa con dettaglio lace up e mono orecchino, Fendi. Tracolla multicolor in pelle, cavallino e suède, Tod’s. Nella pagina accanto. Décolletée di pelle con tacco scultura, Marni. Borsa Diorever mini in pelle con finiture in palladio, Dior. Collana d’oro con diamante, Cartier. Foulard di seta, Valentino Garavani.

1 2 2 - A M I C A

AM I C A - 1 2 3

Tracolla ricamata in seta con piccole

pietre, Valentino Garavani. Décolletée di

pelle spazzolata bicolore, Pollini. Collier

rigido, & Other Stories. Borsa di pelle

intrecciata con decori a contrasto e catena

brunita, Bottega Veneta. Nella pagina

accanto. Borsa in tela Monogram

con banda colorata, logo e catena

metallici, Louis Vuitton. Collier rigido

con pendente, Bulgari.

1 2 4 - A M I C A

Sandali platform in velluto bicolore, tracolla in saffiano, e sullo sfondo T-shirt stampata, tutto Prada. Manchette in metallo finitura oro e lacca, Dior. Hanno collaborato Irene Traina e Giulia Querenghi.

Kimono in satin di seta stampata e body in maglina di seta a costine, Etro. Collana in oro con ciondoli e orecchini con borchie, Atelier VM.

Foto Letizia Ragno Styling Gabriella Carrubba

CamiCie riCamate, jeans glitterati, sahariane deCorate. l’easywear ha qualCosa in più

o lt r e i l b a s i c

Camicia in seta a stampa serpenti con decori in pietra, gonna plissé coordinata e spilla di cristalli, Gucci. Nella pagina accanto, camicia in seta dévoré con ricami dorati, Equipment. Jeans in lurex, Moschino.

Abito a palloncino in chiffon e popeline con collo alto arricciato e cintura, Louis Vuitton. Nella pagina accanto. Sahariana con profili di passamaneria oro, Ermanno. Pull girocollo in cotone, Alpha Studio. Shorts in denim, Fracomina. Cintura in cuoio vintage. Stivali di gomma con dettagli in pelle, Saint Laurent. Lenzuolo La Fabbrica del Lino.

Lungo trench in seta, Capucci. Top in pizzo stretch, Momonì. Jeans destroyed, Silvian Heach. Cintura vintage. Collana in oro giallo, Atelier VM. Nella pagina accanto. Casacca di cotone ricamato e miniabito in seta stampata con dettagli in pizzo, Fay. Stivali Saint Laurent.

Abito lungo in pizzo, Guess Jeans.

Stivaletti in pelle con punta metal,

Louis Vuitton. Collana Atelier VM. Nella

pagina accanto. Bomber in velluto ricamato

di perline, salopette in denim e canottiera

di cotone, Saint Laurent.

Ha collaborato Gioele Panedda. Trucco

Augusto Picerni e capelli Valentino Perini

per WM Management. Modella Annabell Hafner

per Why Not Models.

1 3 6 - A M I C A

romaGrazie

“Si ama e si detesta. Ti ferisce ma un attimo dopo ti ammalia”. Nelle parole di Carla e Silvia Fendi c’è tutto il senso del rapporto speciale che da 90 anni lega la Maison alla capitale. Oggi pronta ad accogliere la grande bellezza dell’Haute Fourrure

Testo Alessandra de Pinto

a luce soffusa, l’atmosfera felpata, l’ambiente elegan-temente borghese sono quelli del privé di Palazzo Boutique Fendi, sede da poco rinnovata della casa di moda romana: sembra una scenografia per Grup-po di famiglia in un interno, il capolavoro di Luchino

Visconti restaurato nel 2013 proprio grazie alla Maison. È qui che incontro Carla Fendi e Silvia Venturini Fendi, insieme (evento piuttosto raro) per ripercorrere la lunga storia di genialità, ar-tigianalità e, soprattutto, romanità del marchio. Quando salgo al secondo piano la signora Carla è già seduta in poltrona circondata dagli assi-stenti, è arrivata in lieve anticipo per dare un’ul-tima occhiata al libro Fendi Roma (Assouline) che festeggia i 90 anni della Maison, in libreria da settembre. Ora, però, le energie, in partico-

l

La prima boutique Fendi a Roma, aperta nel 1926 in via del Plebiscito: un negozio di borse con annesso atelier di pellicceria. Nel disegno (in basso) del 1994 di Karl Lagerfeld le sorelle Fendi vengono rappresentate come le cinque dita della mano.

i n co n t r i

AM I C A - 1 3 7

La lupa che allatta le cinque sorelle: doppio omaggio di Karl Lagerfeld a Roma e alle Fendi sisters (1993). In alto. Palazzo Boutique Fendi, nel cuore della capitale, appena rinnovato. Al primo piano c’è la sartoria di alta pellicceria su misura, al quarto il ristorante giapponese Zuma.

lare quelle della creative director Silvia, si stanno concentrando sul defilé di Haute Fourrure del 7 luglio, il momento più alto delle cele-brazioni, una sfilata – regia ovviamente di Karl Lagerfeld, da oltre 50 anni mente creativa - per mostrare al mondo l’eccellenza italiana. Mentre scrivo la location non è stata ancora decisa, ma in questa città si va sul sicuro, ogni posto è magico. Così la racconta Carla Fendi. «Ho girato ovunque, non c’è niente che possa eguagliarla. L’Italia, poi, è il Paese più bello del mondo, do-vremmo ricordarcelo sempre, abbiamo natura, paesaggi, capolavori a cielo aperto, competenze, ricchezze in ogni campo. In Francia e in America se sei bravo ti ammirano, qui scateni l’invidia. Siamo malati di individualismo. Noi avevamo l’Alta Moda, oltre alle nostre colle-zioni facevamo pellicce per atelier prestigiosi, Roma aveva un’iden-tità forte. Con l’arrivo del prêt-à-porter hanno cominciato a dire che l’Haute Couture non aveva più senso, anche la stampa non perdeva occasione di sottolineare quanto fosse inutile e superata. Il risultato? Si è perso un patrimonio di manodopera eccezionale. Ricordo quando Federico Forquet, sarto adorato dalle teste coronate di tutta Europa, mi disse “Carla, basta, ho deciso di lasciare. So creare soltanto l’Alta Moda. Vuol dire che d’ora in poi farò camelie”. Oggi fortunatamente si sta recuperando il tempo perduto, e anche grazie a mia nipote Silvia

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(presidente di Altaroma, ndr) si è ricreato un bel dialogo fra la couture e i giovani. Un lavoro faticoso: lei ha scelto di spendersi per l’Italia, è un vizio di famiglia, il senso civico si tramanda di generazione in generazione. C’è una frase che i miei genitori ci ripetevano spesso: in tutte le cose prima viene il suolo pubblico poi lo spazio privato». Nel frattempo ci raggiunge Silvia. «Non è facile oggi essere giovani. Mi metto nei loro panni, si diventa adulti troppo presto, il tempo della spensieratezza è molto breve, e poi la società è più complessa, piena di incertezze, c’è paura per il domani. Non possiamo rifarci a modelli del passato, la famiglia si è modificata, le donne hanno più responsabilità, l’età si è allungata, ci sono delle realtà oggettive che influiscono sulla formazione dei ragazzi. Con Altaroma pensiamo al futuro guardando meno a ciò che è stato».

ggi c’è un grande spirito di collaborazione fra Milano, Roma, Firenze, lavoriamo uniti, con convinzione e con un progetto chiaro condi-viso. Vogliamo che Roma sia il centro dello scouting, dove si viene per trovare nuove vi-sioni», continua. La capitale è sempre nei pen-sieri della famiglia Fendi: qui si restaurano monumenti (Fontana di Trevi e il complesso delle Quattro Fontane), si recuperano archi-

tetture dimenticate e oggi meta di visite guidate del FAI (Palazzo della Civiltà italiana all’Eur trasformato in quartier generale del gruppo), si aprono ristoranti di respiro internazionale come Zuma. «Si ama e si detesta», dice Silvia, «io subisco molto il suo fascino.

“Negli Anni 90 le borse erano espressione

della funzionalità, molto noiose. Con la

Baguette abbiamo introdotto un nuovo

minimalismo alla maniera di Fendi: nessun

limite alla creatività”

o

i n co n t r i Carla Fendi e, in alto, Silvia Venturini Fendi, seconda e terza generazione della dinastia di moda. A sinistra, alcune Baguette, borsa simbolo

del 1997. Sotto, il libro Fendi Roma realizzato per i 90 anni del brand.

AM I C A - 1 3 9

LA volte la odio e vorrei scappare, un attimo dopo sono ammalia-ta. Roma è seducente». Un rapporto controverso ma profondo. Nel percorso di Fendi va di pari passo con passioni altrettanto viscerali: l’arte, la cultura, il design e, soprattutto, il cinema.

atelier di via Borgognona era un ritrovo abitua-le di personaggi come Mauro Bolognini, Piero Tosi, e quando Federico Fellini passava saliva sem-pre al piano di sopra chiedendo “le mie fendine dove sono nascoste?” I racconti di zia e nipote si accavallano. «Per noi cinque sorelle il cinema era un rito», ricorda Carla. «Andavamo di sabato ma anche nei giorni feriali, si entrava al primo spetta-colo delle 15 e si usciva all’ultimo, eravamo attrez-

zate anche con cestini picnic. Poi a casa ripetevamo le scene – Anna era la regista - ognuna interpretava un ruolo e si andava avanti così per ore». Per Silvia, invece, sono ancora vive le domeniche con proiezioni per tutta la famiglia. «Nonna Adele allestiva un vero e proprio cinema casalingo con un lenzuolo bianco a fare da schermo, i film li decideva lei, quelli che le piacevano particolarmente continuava a proiettarli, era un po’ autoritaria ma stravedeva per noi nipoti: in estate, a turno, ci portava 15 giorni in vacanza. Era una maniaca dell’ordine e del-la precisione. Non scorderò mai un episodio. Eravamo a Chianciano, nel suo albergo preferito, dov’era conosciuta e riverita. Il primo giorno mi portò nel cortile che affacciava sulle cucine e davanti al personale mi disse “vedi, qui hanno steso male il bucato, adesso glielo facciamo vedere noi come si fa”, così mi fece cambiare tutta la disposizione del-

la biancheria, per colore e per misura, dalle cose più piccole alle più grandi. Una donna di grande dirittura morale e con un forte senso della giustizia. Severissima, ti inchiodava con un sguardo: di tutte le figlie Carla è quella che forse le somiglia di più». Cinque sorelle che fa-cevano lo stesso lavoro, strana eccezione nella moda, all’estero andavano pazzi per questa storia d’affetto e impegno al femminile. Che ha dato origine a invenzioni come le borse Selleria, la pelle Pergamena gialla, la Baguette “una risposta alle borse noiose” come dice Sil-via che l’ha disegnata nel 1997 o la Peekaboo (2009), subito adottata dalle celebrities inter-nazionali. Per non parlare delle pellicce. Quel-le con il marchio della doppia F di Fun Fur inventato da Karl Lagerfeld, dal 1965 punto di riferimento creativo della Maison. Una ri-voluzione “soffice” in continua evoluzione, sfociata nella prima sfilata di Haute Fourrure a Parigi, lo scorso anno. E il 7 luglio si replica. Roma caput mundi.

“La pelliccia è sempre stata considerata uno status symbol da ostentare. Karl Lagerfeld l’ha trasformata, rimodellata

e liberata dalla fodera. Rendendola leggera come un tessuto”

X-Ray, la prima pochette da sera in numero limitato. A sinistra, un

esempio di savoir-faire artigianale dell’Haute Fourrure.

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borsetracciate

Crossbody bag di pelle effetto saffiano, Eva Minge € 159. Tracolla in vitello multicolor con particolari metallici, Braccialini € 275. Letto Centopiedi di Pietro Salmoiraghi e Antonio Locatelli. Carrello bar di Giotto Stoppino.

Foto Enrico Suà Ummarino - Styling Anna de Falco - Ha collaborato Maddalena Frazzingaro

Sulla traiettoria regolare della pelle liscia inserti a tinte forti e bagliori metallici

det

tag

li

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neonbanda al

Sneaker in pelle con banda elastica fluorescente, Philippe Model € 285.

Sgabello e tavolino Rocchetto di Achille e Pier

Giacomo Castiglioni.

Un segnale fluo scandisce il walking power della classica sneaker. Rendendola riconoscibile anche in piena notte

ludicaLe sfumature violet della mascherina avvolgente, il tono vitaminico della clutch. Gli accessori giocano sul filo dell’eccesso

AM I C A - 1 4 2

Occhiali a mascherina in metallo con lenti

sfumate, Dior € 650. Clutch di vernice

gialla, Rodo € 200. Sedia di Gae Aulenti.

Tavolini impilabili di Giotto Stoppino.

nota

det

tag

li

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altoprofilo

Undici centimetri di tacco, punta affilatissima, silhouette slanciata. L’equilibrio perfetto ispira le décolletée multicolor

Décolletée di vernice con tacco laccato a più colori, Gimmy Baldinini € 450. Portaombrelli di Gino Colombini. Mobile Componibile di Anna Castelli Ferrieri.

worldMorbida, flessibile, pieghevole. Il lato sartoriale della gomma esce allo scoperto nel sandalo glam. Un origami giallo girasole

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Sandali Knot in gomma con fiocco annodato a mano, #n21loveskartell € 190. Pochette in vernice zebrata con logo metallico, Hogan € 375. Divano Bubble Club di Philippe Starck. Calice di Ettore Sottsass.

material

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det

tag

li

tintaa tutta Rosso lacca, bianco ghiaccio, blu elettrico:

un’estate senza incertezze. Dai sabot ai sandali, fino alla pochette XXS

Sabot di vernice con frange, Geox designed by Patrick Cox € 160. Sandali di vernice con fascia, Loriblu € 340. Minaudière 3D in plexiglas effetto rettile, Giorgio Armani € 1.390. Sgabelli Colonna e Pilastro di Ettore Sottsass.

Questo servizio è stato realizzato nel Museo Kartell, Noviglio (Milano).

1 4 6 - A M I C A

DI ALESSANDRA DE P INTO

FASHION MAILFASHION MAIL

La forma a decagono (12 lati geometricamente parlando) riprende esattamente quella degli occhiali da sole che Veruschka indossava negli Anni 70. Il remake - lenti d’acciaio inox sfaccettato, in due gradazioni fumé -è frutto della collaborazione fra il brand di eyewear Mykita e il fashion designer tedesco Bernhard Willhelm.

ANNISETTANTA

Nessun contrasto cromatico, il motivo si riconosce nettamente anche tono su tono. é la doppia GG di Gucci che torna a brillare nella collezione di borse Signature Leather, incisa sulla pelle rossa,viola, rosa, verde peonia o nera grazie a una tecnica di stampa a caldo ad altissima defi nizione.

PELLEGRIFFATA

Righe sportive e romantici tricot, fantasie full color e stampe animalier, molte tinte unite. La prima collezione Swimwear di Stella McCartney nasce nel segno della diversità, anche per quanto riguarda forme e modelli: olimpionici scattanti, interi super grafi ci, triangoli e top a fascia, slip di varie altezze. Per (s)vestire ogni tipo di donna.

IL MARE SECONDO

STELLA

Da alternare alle infradito ecco le espadrillas di Havaianas. Nessuno strappo con la tradizione, si va sul sicuro con la tela e la corda. Ma, come per le fl ip-fl op, la diff erenza la fanno le tonalità, tante e mai banali, declinate dalle più neutre alle più accese. E la gomma, qui circoscritta alla suola.

I COLORIDELLA TELA

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L’incubo di chi viaggia? Perdere il bagaglio. Problema risolto con il sistema di rintracciabilità della linea Move2 di Piquadro che, sfruttando un dispositivo collegato allo smartphone mediante app, segnala eventuali smarrimenti. Per avere la “luggage memory” Connequ basta andare su piquadro.com e compilare l’apposito modulo.

TROLLEYA VISTA

C’è la consulenza tecnica della squadra olimpica svedese dietro la nuova linea sportiva di H&M. Una collezione pensata per aff rontare qualsiasi disciplina (si chiama Per Ogni Vittoria) composta di T-shirt, pantaloncini, leggings, reggiseni active in nero, grigio, rosa antico e oro, più una serie di accessori. Tutti in materiali traspiranti come il poliestere, rigorosamente di riciclo.

GYMSOSTENIBILE

Kaws è uno dei più acclamati graffi tari newyorkesi, nonché pittore, scultore, illustratore e creatore di giocattoli. Nancy Gonzalez una designer di accessori deluxe. Dal loro incontro è nata una capsule di borse in edizione limitata segnate dall’inconfondibile X X, la fi rma dell’artista impressa sul coccodrillo prezioso di shopper, handbag, tracolle e pochette.

SEGNALIDI LUSSO

Il surrealismo del pittore belga René Magritte è il cuore della collezione di orologi Komono. Sei modelli in edizione limitata ispirati alle opere più famose dell’artista. Come The Art of Living del 1967 (a destra), ripreso nel modello Winston con movimento giapponese al quarzo, cassa di metallo oro spazzolato, quadrante a specchio e cinturino in tessuto.

Una bella combinazione di etnico e sportivo per cambiare strategia di look. Parliamo di Superga x CHULAAP, la collezione disegnata da Chu Suwannapha, stilista thai trapiantato a Città del Capo, in Sudafrica, che ha trasferito nelle classiche sneaker tutta la passione per le stampe afro (in vendita in monomarca selezionati e on line).

ORAD’ARTE

ETHNICSHOES

1 4 8 - A M I C A

Dall’Adriatico al Ligure: è il momento in cui lo stile si ispira al mare. Lungo la riva prosegue il viaggio tra le collezioni con i suggerimenti dei più importanti negozi di moda italiani

Sesto appuntamento con That’s Fashion, l’iniziativa che fa dialogare chi racconta su riviste e on line le novità della moda e chi la vende ogni giorno. Un incontro tra i fashion brand di RCS MediaGroup e il luxury network The Best Shops

Voglia di leggerezza

t h e b e s t s h o p s

Testo Gaia De Vecchi

Maurizio BruniBig Boss, Lido Degli Estensi (Ferrara)

1. Qual è la tendenza della stagione che sposate di più?Siamo rimasti colpiti dalle stampe di Dolce & Gabbana, dalle tinte accese e intrise di italianità. Ci hanno conquistato anche i capi e gli accessori essenziali di Chloé, e i toni strong di Saint Laurent. Siamo in una zona turistica, la scelta non è di tipo cittadino: qui c’è voglia di estate, di colore e di capi leggeri.

2. Vendete più vestiti o accessori? In genere la nostra clientela mostra interesse e curiosità per tutti e due. Tra gli accessori la scelta immediata è quasi sempre la borsa, mentre la stagione estiva si è inaugurata, come da tradizione, con un’alta richiesta di abiti da cerimonia.

3. Qual è il colore del momento? Senza dubbio le tinte più chiare, quelle che dal bianco passano all’avorio, per arrivare al beige. Sono le nuance light che diventano ancora più belle quando sono mixate a sfumature più mediterranee.

Carlo Pernigotti Pernigotti, Genova Nervi (Genova)

1. Qual è la tendenza della stagione che sposate di più?Nelle collezioni per questa primavera/estate abbiamo puntato soprattutto sulle tante sovrapposizioni di bianco e nero. Ma ci sono piaciuti molto anche le stampe e i decori. Inoltre, proponiamo un’ampia scelta di righe, il ritorno delle frange e il tocco romantico dei fiori applicati.

2. Vendete più vestiti o accessori? La richiesta maggiore è per il ready-to-wear, anche se le borse e le calzature funzionano sempre. Ci preme sottolineare che consideriamo l’accessorio un completamento del look, perché prima di tutto è necessario saper creare l’outfit giusto.

3. Qual è il colore del momento? A dispetto della stagione il più richiesto è il nero. E in ogni sfumatura possibile. Pensiamo che la spiegazione di una scelta così in controtendenza stia nel clima molto variabile di questa primavera.

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NEW MINIMAL Semplicità. Con accenni techno fantasy

Foto Antonino Cafiero ~ Styling Gabriella Carrubba

Giubbino in tessuto tecnico con

cuciture termosaldate,

Herno. Bikini stretch,

Yamamay.

1

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2Bikini fl uo con profi li a contrasto, Calzedonia. Shorts in materiale tecnico doppiato di tessuto traforato, Freddy.

Sneaker di pelle bicolore, Geox designed by Patrick Cox ¤ 140.

Secchiello in vitello con tracolla in tela, Céline ¤ 1.800.

Sandalo di pelle con suola in gomma e sughero, AGL ¤ 311.

TENDE

NZE

1 5 2 - A M I C A

3Blouson antivento con cappuccio, K-Way. Costume intero e reggiseno bicolore fl uo, H&M.

Borsa in saffi ano stampato, Emporio Armani ¤ 650.

Sandalo a fasce incrociate,Mot-Clè ¤ 89.

Slip on in vitello laserato con elastico nero, The Flexx ¤ 99.

Shopping in tessuto goffrato, Piero Guidi ¤ 195.

AM I C A - 1 5 3

4Olimpionico bicolore, Stella McCartney Swimwear. Bermuda di pelle, Diego M. Sandali in cuoio, Cédric Charlier.

Sneaker in nappa con platform, Patrizia Pepe ¤ 188.

Borsa Dotcom in vitello con intreccio, Fendi ¤ 2.200.

TENDE

NZE

Trucco Andrea Ballone. C

apelli Giovanni Iovino per H

M Battaglia/Cotril. M

odella Sanne de Roo per M

P Managem

ent

1 5 4 - A M I C A

Pendente Happy Diamonds in oro bianco e diamanti con nove brillanti mobili, Chopard ¤ 28.470. Perla nera di Tahiti sormontata da diamanti, Hausmann & Co ¤ 4.000.

carati pendantIncastonati nell’oro bianco, accostati alla perla nera.

Al collo, una pioggia di diamanti

Foto Enzo Truoccolo

z o o m

Styling Irene Traina

AM I C A - 1 5 5

bianco safariBasta il candore assoluto del lino. E la giacca diventa

complice dell’avventura urbana

Sahariana di lino tinto in capo

con cintura, European Culture ¤ 190.

z o o m

Foto Enrico Suà Ummarino Styling Maddalena Frazzingaro

1 5 6 - A M I C A

z o o m

cross roadStampate, traforate, comunque incrociate. Le fasce sono

il trait d’union dei sandali di stagione


Sandalo di pelle gialla con suola in rafia, Pollini ¤ 240. In tessuto a fantasia floreale, Camotartan for Geox ¤ 109,90. Sandalo in pelle cognac, Michael Kors Collection ¤ 475. In vitello bicolore traforata, Rodo ¤ 360.

AM I C A - 1 5 7AM I C A - 1 5 7

Pantaloni corti con risvolto in tessuto

comfort mano tecnica da ¤ 85, Ferrante.

comme il fautUn po’ bermuda un po’ pantaloncini. La lunghezza giusta

per esibire le gambe con eleganza


z o o m

1 5 8 - A M I C A

Occhiali in acetato blu, Prada Eyewear ¤ 270. Montatura nera con astine decorate, Liu Jo by Marchon ¤ 135. In acetato bianco, Fendi ¤ 260. Linea a gatto con strass e aste animalier, Blumarine Eyewear by Anastacia ¤ 219. Con interno delle astine effetto turtle, McQ ¤ 150.

sguardi flouLenti tonde, rettangolari, squadrate. Ma sfumate di grigio,

violet o blu per dominare la luce


z o o m

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Borsa in vitello con dettagli di metallo rosato e tracolla staccabile, Rodo ¤ 920. Sandalo in suède a fasce incrociate, Massimo Dutti ¤ 79,95. Bracciale in bronzo bicolore, Stroili.

tocco rouge Un intreccio carminio per spezzare una geometria verticale rosa

poudre. Fra i due estremi un punto d’incontro metallico

Foto Decabibò Styling Maddalena Frazzingaro

z o o m

foc

us

Una salopette in jeans délavé fa subito estate e disimpegno. Ancora di più se al classico pantalone lungo si preferisce la versione moderatamente short da indossare con una T-shirt, una canottiera, una camicia o direttamente sul costume (ma solo in vacanza). Skinny fit o misura extralarge? Dipende dal gusto e dall’attitudine personale, l’importante è interpretarla in modo cool. A cominciare dalla scelta delle scarpe. Ristretta a sneaker e sandali rigorosamente piatti. Di Yes Zee € 69,90.

Foto Decabibò Styling Maddalena Frazzingaro

Corto délavé

La salopette riduce la lunghezza. Per accentuare

il suo carattere casual

2 La tasca sulla pettorina

è caratterizzata da una asimmetria.

3 Pantaloncini morbidi

con risvolto d’ispirazione unisex.

1 Bretelle regolabili per un

effetto più o meno décontracté.

note di StiLe

1 6 0 - A M I C A

s p ot l i g h t

1- Sandali con frange bicolore, Gianluca Capannolo ¤ 489. 2- Busta in ecopelle tropical, Liu Jo ¤ 69. 3- Ciabattine in pelle stampata, Gucci. 4- Clutch in legno intagliato, Sarah’s Bag ¤ 870. 5- Borsa in neoprene con maxi logo e

decoro di conchiglie, Dsquared2 ¤ 2.090. 6- Orologio di plastica con cinturino in silicone, Swatch ¤ 105.7- Occhiali da sole con rivestimento in gomma, Givenchy by Riccardo Tisci ¤ 280. 8- Braccialetti ricamati di cristalli Swarovski, Shourouk ¤ 125 l’uno.

9- Bikini con top a fascia ¤ 30 e slip ¤ 20, Calzedonia.10- Collana di conchiglie, Dsquared2 ¤ 245. 11- Sneaker in suède, nylon e rete, Saucony Originals ¤ 105. 12- Infradito multicolor, Gio Cellini ¤ 18.

colorful

Foto DecabibòStyling Maddalena Frazzingaro

Stampe tropicali, fiori esotici, tinte fluo.

Un flash dalla testa ai piedi

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FUCSIA, BLU, GIALLO, VERDE & ROSA. NELL’ESTATE BRASILIANA GLI SMALTI NE FANNO DI TUTTI I COLORI. VIETATO SCEGLIERE. C’È UN DIKTAT: MISCHIARE

Testo Cristiana ProveraFoto Inès Dieleman Styling Vanessa Giudici

La Mini Color Hit estiva di Sephora “ruba” otto tonalità pop alla manicure brasiliana e si tinge di Tropical Pastel: qui ammirate il Lucky Day (5 ml, € 3,90). Mentre Free Spirit di Formula X riproduce la luce di un cielo azzurro (12 ml, €12,90, da Sephora), CND Vinylux tinge la Date Night di blu cobalto (Weekly Polish, 15 ml, € 17,80, in salone). Punta tutto sulla Formula Pura lo smalto con l’80% di ingredienti naturali di Deborah Milano, che poi osa con il colore: tra le 22 nuance estreme, il Magenta (8,5 ml, € 7,50). Tanto, per smorzare le tinte forti, c’è la sfumatura Serenity di Pantone adottata da Fedua per la versione Azure della sua vernice effetto gel (11 ml, € 16).

M I X P L U S U L T R A

LANCI DI BOUQUET

LANCI DI BOUQUET

Il verde smeraldo della macchia mediterranea che incornicia la Riviera è una delle quattro nuove nuance di Dior Vernis (Bay, 10 ml, € 25,61, limited edition). È metallizzato, invece, il green Jade in Manhattan della linea Slick Oilpaint

2016 di Essie Professional, da miscelare e sovrapporre a Indigo to the Gallery e Violet Auction per effetti tridimensionali e artistici (13,5 ml, € 13,60, in salone). È ad asciugatura rapida “il sole giallo” di Wycon, intenso, brillante, coprente

(10 ml, € 4,90). Il verde che colora le Young Emotions di Faby Joy è acido, ma rispetta l’ambiente: Big5Free e Cruelty Free (15 ml, € 13). È approvato Big5Free e Vegan Friendly anche l’arancio Arizona di Zoya (7,5 ml, € 14, in istituto).

LANCI DI BOUQUET

Dans la Lumière de l’été: nella collezione maquillage estiva di Chanel splende il rosa corallo di Turban, tra le cinque nuove nuance de Le Vernis Culte. Per un risultato lacca brillante, basta associargli Le Gel Top Coat (13 ml, € 25). La primavera-estate di Orly inizia dalla collezione Melrose (qui il rosa perlato Beautifully Bizarre, 18 ml, € 17) e prosegue con la Pacifi c Coast Highway. Il corallo intenso di Lasting Color Gel di Pupa ha un fi nish super glossato (5 ml, € 6,90). She is a Bad Muffuletta è, invece, la vivace sfumatura pink della collezione New Orleans di OPI (15 ml, € 15). Tra le 54 nuance dello smalto Estremo di Estrosa, anche il Nude, da sigillare col top coat per un effetto brillante (12 ml, € 12,20).

A manolibera

l’ o p e r a a l r o u g e

Testo Carla Ferron Foto Straulino Still-life Decabib˜

una trama a tinte forti unisce le più popolari soap coreane

a una drama collection per labbra made in italy

color i discena

he orange is the new greige. Il make up di un testimonial del non colore come Giorgio Armani guida oggi un trend a tinte forti. Lip Maestro n. 300, versione in arancione acceso del rossetto mat effetto lacca inventato circa cinque anni fa dalla make up artist Linda Cantello nel backstage di una sfila-ta, è “il lipstick che devi avere”. La comparsa in tre popolari se-rie tv coreane (per semplicità, ecco i titoli in inglese: It’s Okay, That’s Love; The Legendary Witch; The Time We Were Not in Love) lo ha gettato nel mezzo di una trama travolgente. Citato nel corso di alcune interviste dalle attrici protagoniste delle soap, il rossetto di Armani ha invaso i red carpet e alla tv è torna-to come protagonista di Get It Beauty, show di bellezza che fa audience in Corea del Sud. Gli endorsement su Instagram di celebrities come Ha Ji Won hanno fatto il resto: un solo post della protagonista di The Time We Were Not in Love su Lip Mae-stro ha generato quasi 36mila like. E contribuito al sold out del n. 300 a Seul e dintorni. Sono pazzi questi asiatici, verrebbe da dire. Se non fosse che il sequel di quelle storie apparentemente lontane va in onda in Occidente. «La Corea, un tempo il più classico dei Paesi dell’area, si è ritagliata un ruolo da trendset-ter», sottolinea proprio Linda Cantello. Che non nasconde di trasferire nel suo lavoro l’entusiasmo e l’interesse per ciò che accade nell’intera Asia, «al centro di un mutamento del co-stume paragonabile a quello dell’Inghilterra degli Anni 70». Con l’aggiunta di elementi locali caratterizzanti. «Esemplare il caso del Giappone: dopo Fukushima, il concetto di trasforma-zione geneticamente modificata è stato rielaborato anche dal maquillage», racconta Cantello. I brand della cosmetica, va da sé, dialogano con questa tribù sempre più trasversale che si riconosce nel e dal colore. E, infatti, le nuove nuance della Drama Collection di Lip Maestro, fresche di debutto, sono le più audaci di sempre. Teatrali, accendono i riflettori sulla bocca, come Drama Red, evoluzione in un rosso più intenso dell’iconico Quattrocento. O invitano a uscire dalla propria comfort zone, come il rosa shocking illuminato d’argento di Drama Pink. Persino i due rosa nude non sono mai stati così glow. E la storia non finisce qui. Le sfilate uomo di Armani dello scorso giugno hanno anticipato l’arrivo a settembre di un Lip Balm uomo-donna in sei nuance. Ma è all’autunno più inoltrato che Cantello ha riservato un nuovo coup de théâtre: sta per irrompere sulla scena Lip Magnet, un “inchiostro per le labbra” capace di trasformare il colore in tatuaggi.

l’ o p e r a a l r o u g e

T

I protagonisti di Lip Maestro Drama

Collection di Giorgio Armani Beauty

(da sinistra): n. 513 Drama Glow (one shot);

n. 510 Drama Berry (mix di rosso e rosa, one

shot); n. 512 Drama Nude; n. 511 Drama Pink;

n. 407 Drama Red (one shot); n. 505 Eccentrico, il rosa

leggermente fluo. Nella pagina accanto. Lip

Maestro n. 300 Flesh, la star del mercato

coreano (€ 33 cadauno).

Trucco Tan Vuong, m

odella Veronika Terokhina per Iconic Managem

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1 7 6 - A M I C A

Quando il genio della sopravvivenza (Alga delle Nevi) incontra il gene della longe-vità (Khloto), ringiovanire diventa possibile. Lo dimostra Secret D’Excellence di Galénic Paris, che racchiude la sua formula anti-age in una struttura ad hoc: Cristal Fusion. Trattasi di un’architettura in fiocchi di micro-gocce d’olio che assicura una distribuzione omogenea degli attivi sulle imperfezioni cutanee.So

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Un’alga che cresce sui ghiacciai è il segreto di un soin che corregge i segni dell’età e “recupera” la giovinezza.

Completa il refresh un tris di vitamine presenti nella formula

neve fresca

Testo Cristiana Provera Foto Decabibò

che cosa promette Secret D’Excellence La Crème ha un obiettivo: invertire il processo d’invecchiamento, rinforzando il gene della longevità e stimolando le cellule senescenti a risintetizzare acido ialuronico e collagene. Con un effetto a lunga durata.

come si usa Il soin si stende su viso, collo e décolleté mattina e sera. Anche se nasce come una crema ricca, a contatto con il calore della pelle, grazie alla struttura galenica Cristal Fusion, in pochi secondi si scioglie e penetra in profondità come un siero. Ne rende piacevole l’uso il bouquet a base di mughetto, rosa e fiore di ribes nero.

che cosa contiene Il principio attivo principale è l’Alga delle Nevi, ricca di carotenoidi antiossidanti, glicoproteine e polifenoli. Lo potenziano tre vitamine: la B3, che uniforma e affina la grana della pelle, la E, che inibisce l’ossidazione, e la C, che favorisce la luminosità. Glicerina e acido ialuronico completano la formula.

+365% Misura del reverse-aging. La percentuale dà conto dell’aumento dell’espressione del gene Klotho nelle cellule della pelle favorito dall’Alga delle Nevi.

+58% Incremento della sintesi di acido ialuronico garantito dall ’attività dell ’Alga delle Nevi. Che svolge anche un’azione antiossidante: +50%.

Klotho Detto anche gene della longevità, è stato scoperto dall ’Università di Tokio nel corso di uno studio sull ’ ipertensione.

hayflick*

*Metodo di studio in vitro utilizzato da Pierre Fabre

Secret D’Excellence La Crème di Galénic Paris (gruppo Pierre Fabre) ha un’azione reverse-aging (50 ml, € 98, in farmacia).

MUST HAVE

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Coltivato a 2mila metri, il tè nero dello Yunnan ha fama di stimolare le facoltà mentali. Il maestro profumiere Jacques Ca-vallier ne ha catturato lo spirito nell’Eau Parfumée au thé noir di Bulgari: quinta colonia di una collezione unisex, accorda note di rosa, magnolia e patchouli. Introduce la fragranza floreale-legnosa il bergamotto, spesso usato per aromatizzare un buon tè.

Il flacone-alabastro in vetro nero opaco

evoca la magnificenza romana, il tappo

corona l’Alta Goielleria, i germogli

di tè sull’etichetta la fragranza: Eau

Parfumée au thé noir di Bulgari è anche

un accordo di codici (75 ml, € 79).

black powerTesto Carla Ferron Foto Decabib˜

Il quinto Grand Cru di una collezione di colonie-benessere “imbottiglia” un raro tè nero cinese. Che stimola la mente

1 7 8 - A M I C A

iù che un’intervista è stato un piacevole pranzo in famiglia tra le colline dell’Alta Valle del Tevere, al confine tra Umbria e Toscana. Tra un profumato risotto ai carciofi, croccanti pol-pettine veg e vino biologico home-made, Giu-liano Nocentini, la moglie Antonella, le figlie Francesca e Giada (Benedetta, la più piccola, era all’università) e il gatto Brodino mi hanno aperto le porte di Villa Lodola e del green world Kemon. Un mondo made in Italy dedicato alla cura del capello con l’amore per la natura nel Dna. Era il 1959, infatti, quando nonno Partenio e nonna Amalia lanciarono i primi trattamenti a base di estratto d’ortica, la pianta spontanea che invadeva il loro orto. Oggi la linea Actyva del brand utilizza 40 ingredienti di origine natura-le, coltivati nei 21 ettari di terreno convertiti dal 2006 ad agricoltura biologica che circondano la Tenuta. Un vero e proprio laboratorio di ricerca a cielo aperto, in cui si testano le materie prime per produrre cosmetici sostenibili. «Le scelte fa-miliari e aziendali sono sempre state in qualche modo interdipendenti», mi racconta Francesca, 31 anni, direttore marketing di Kemon, mentre il suo gatto bianco e nero si acciambella sulle mie ginocchia. «Quando ci siamo trasferiti a

È la mission di un’azienda umbra, che da tre generazioni ha “in testa” la terra e i suoi frutti. Per prendersi cura dei capelli in modo naturale. Viaggio in un vero laboratorio a cielo aperto

Testo Cristiana Provera Still-life Decabib˜

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bio

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panthemis tinctoria

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quel mazzolin di ...Balsamo Vellutante (150 ml, € 20,50), Shampoo Doccia (250 ml, € 16, 50), Oil (125 ml, € 30): sono i tre nuovi prodotti “double face” della linea Bellessere di Actyva (Kemon). A base di olio di Argan e semi di lino, con un unico gesto si prendono cura di capelli e corpo. Naturalmente.

1 8 0 - A M I C A

fratelli green

Villa Lodola nel 2000 abbiamo subito capito che sperimentare sui terreni di casa nuove piante officinali era un’opportunità unica, da non perdere. Così, la linea sottile tra scienza e natura lanciata dal nonno e tradotta nel �78 nel logo della gamma Actyva ha ricevuto nuova linfa». Ventuno ettari, in effetti, sono davvero tanti. Me ne rendo conto passeggiando tra le colline ricoperte di vigneti, lavanda e ulivi. A destra e a sinistra è tutto un fiorire di verbasco, elicriso e anthemis tinctoria, intervallato da distese punteggiate di rosso e giallo, di papaveri e forsythia, a indicare le zone lasciate a riposo per la rotazione annuale.

irca a metà della salita mi colpisce una macchia di colore lilla. «Sono tutte Iris Pallida», continua Francesca. «In questa zona si fa sperimentazione. È un vero open lab, il nostro fiore all’occhiello. Ora la sfida è far crescere questa preziosissima specie floreale nella

Valtiberina. Se l’esperimento funzionasse, potremmo usarla per la profu-mazione di una nuova linea di prodotti Kemon. E non solo». Impresa non facile. Come ben sapeva Leonardo da Vinci che la ritrasse ne “La Vergine delle Rocce”, infatti, l’Iris Pallida è toscana, originaria della zona del Chian-ti e del Pratomagno. Spostarsi in terra umbra, anche se di pochi chilometri, potrebbe fare la differenza. Ma vale la pena tentare. La sua preziosissima essenza può costare fino a 80mila euro al chilo, più dell’oro, a causa della lunghezza e della difficoltà del ciclo di lavorazione: dal momento in cui vengono piantati i bulbi, infatti, bisogna attendere sei anni (tre sotto terra

Dall’Umbria di Kemon alla Liguria di Fratelli Carli. Lo scenario cambia, non così l’attaccamento al territorio e il desiderio di una famiglia di

valorizzarne le coltivazioni autoctone. In questo caso è Lucio Carli, il presidente di Mediterranea (beauty brand del gruppo), a volerci presentare nello stabilimento di Imperia l’ultima linea: «Olive è il nostro tributo a un’icona ligure per eccellenza». Oltre all’olio, infatti, dalle olive si estraggono distillati di principi attivi ideali per uso cosmetico. «Ricche di vitamina E, bioflavonoidi, polifenoli, lipidi e squalene, sono eccellenti antiossidanti», spiega Patrizia Perrone, la cosmetologa che ha affiancato i ricercatori nella messa a punto delle formule. Olive pensa anche all’ambiente con pack riciclabili al 100% e ingredienti provenienti da coltivazioni biologiche. Sette le referenze: Latte e Tonico, Crema Viso Multiattiva, Olio Liquido, Crema Mani, Scrub Corpo e, sotto, Fluido Corpo Idratante e Crema da Bagno (150 ml, € 17,30; 200 ml, € 8,20). (R.B.)

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verbasco

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e tre alla luce del sole) prima di iniziare l’estrazione dell’essenza. Anche la distillazione è elaborata e il know-how difficile da acquisire. «Attualmen-te è un lusso da francesi, ma tra qualche anno chissà. Nessuno avrebbe immaginato che dalla precedente sperimentazione nell’open lab i nostri laboratori avrebbero dato vita a una formula performante come il Velian Complex (verbasco, elicriso, lino e anthemis tinctoria, ndr), blend dalle spiccate proprietà antinfiammatorie, lenitive, emollienti e antiossidanti.

l prossimo step sarà sui vinaccioli», aggiunge Francesca. Che poi spie-ga come essere green non significhi solo creare prodotti naturali: «Il nostro amore per l’ambiente è a 360 gradi. Innanzitutto perché utiliz-ziamo energia pulita proveniente dalle Alpi Orientali e ci siamo dotati

di un impianto a osmosi inversa per la purificazione dell’acqua». E non è tutto. Il gruppo Kemon è certificato da oltre 20 anni sia a livello di qualità, che di sicurezza e rispetto per l’ambiente. «Lo stretto legame tra natura e scienza, oltre ad essere una filosofia di vita, è una necessità contempo-ranea, una richiesta di un numero crescente di consumatori evoluti che seguono principi sani, etici ed ecosostenibili, senza ripudiare la modernità e la tecnologia», racconta ancora la responsabile marketing di Kemon. «In America si chiamano Lohas (Life of Health and Sustainability, ndr). Ma stanno crescendo anche nel nostro Paese. Siamo ben lontani dai figli dei fiori che si avvicinavano quarant’anni fa per la prima volta al mondo bio con un maglione infeltrito e tanti sogni». Quello di Francesca e della sua

famiglia è creare una “True Visionary Beau-ty”, facendo cultura nel mondo della bellezza per sfrondarlo da quell’aurea di frivolezza che per anni l’ha contraddistinto: «A ben pensarci, ciò che accomuna l’abitante di un grattacielo e quello della giungla è che entrambi si dipingo-no il viso. Uno usa il mascara e il fondotinta, l’altro pigmenti naturali, ma entrambi cercano il modo di sentirsi meglio con se stessi, di im-pressionare gli altri. La cura di sé è qualcosa di ancestrale in tutte le culture. Diventa frivolezza solo se si parla di stereotipi, di modelli impossi-bili. Ma la bellezza vera, unica, il “bellessere” (nome dell’ultima linea di casa Kemon, ndr) è un’altra cosa. Ciò che vogliamo comunicare è la cultura dell’acconciatura, del buon prodotto, come riusciamo a mettervi dentro la nostra ter-ra e le sue piante, la ricerca, il know how. Così cerchiamo di riempire di sostanza un mondo dominato spesso dalla forma». Tanto di cap-pello. O sarebbe meglio dire capello?

Sono già 40 gli ingredienti coltivati in 21 ettari di terreno che hanno dato vita ai distillati del “bellessere”. Ora la sfida è far crescere nella Valtiberina anche un prezioso fiore toscano immortalato da Leonardo

I

elicriso

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In alto e sotto, due immagini di backstage dei film pubblicitari girati dal regista inglese Jacob Sutton per Allure Homme Sport di Chanel, il cui formato parte ora da 50 ml (€ 60).

Una storica Cologne maschile torna a video-raccontarsi. Sfidando la naturaCHAMPIONS LEAGUE

L’ uomo Chanel torna a sprigionare la sua Allure sportiva davanti all’obbiettivo di Jacob Sutton. È al giovane fotografo e regista inglese che, per la seconda volta, la Maison di rue Cambon ha affidato la direzione della campagna pubblicitaria della

sua famosa Cologne maschile. Protagonisti dei nuovi spettacolari film sono tre sport che permettono all’uomo di fronteggiare la natura con audacia e abilità: tuffi, downhill skateboard ed equitazione. A ogni disciplina Chanel ha scelto di associare un volto. Sfilano così il tuffatore brasiliano Hugo Parisi, il campione americano di skate e long-board Adam Crigler, il giovane attore-cavaliere Luke Grimes, che a settembre sarà sul grande schermo con il remake de I magnifici 7 (le sue doti di cavallerizzo gli sono tornate utili: guardare per credere). In quanto al jus, la Cologne Allure Homme Sport non cambia: fresca come un’acqua di Colonia, ma persistente come un’eau de toilette, questa esplosione tonificante di agrumi, su cui predomina il mandarino di Sicilia con aggiunta di note speziate e muschi bianchi, è però ora disponibile anche in formato da 50 e 100 ml.

di Cristiana Prover a

beauty mail

MEttErSI IN GIOCO Palla al centro: Dirk Bikkembergs inizia una nuova partita. Dopo la Sport Couture, lo stilista belga si lancia anche nel mondo delle fragranze maschili con il profumo Dirk. Forte e intenso, come la passione per il calcio, il jus dell’eau de toilette accorda note speziate e legnose (pepe rosa, mela, bergamotto, geranio, fiore d’arancio e fava tonka). Iconico anche il colore della fragranza: verde neon, come il terreno di gioco. Il flacone, ça va sans dire, è rotondo (50 ml, € 44). (Veronica Eredi)

L’ISOLA ANtI-EtàValmont porta la sua expertise nel mondo della cosmetica cellulare anti-età sui Faraglioni. La Capri Beauty Farm del Capri Palace, più volte premiata come migliore Medical Spa al mondo, è la prima (e unica) struttura in Italia a offrire il super trattamento anti-stress Elixir des Glaciers.

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Sulle sponde lombarde del lago di Garda, il Blu Mediterraneo colora la Regeneration Lounge di uno storico Grand Hotel. E ridefinisce i rituali di benessere su misura

COSMO-HUb CON vIStA

Dopo Porto Cervo e Venezia, Acqua di Parma approda sulle rive del Lago di Garda, a Gargnano. Più precisamente, all’interno di Villa Feltrinelli, un tempo dimora estiva

dell’omonima famiglia e oggi trasformata in uno dei Grand Hotel più esclusivi d’Italia. È qui che la griffe del gruppo LVMH ha inaugurato il suo terzo hub cosmetico. «Non una spa vera e propria, ma uno spazio in cui esclusività, personalizzazione dei rituali e benessere psico-fisico trovano la massima eco», spiega la brand manager Paola Lago. A pianta ottagonale, poco più ampia di 20 metri quadrati con vista lago, la Regeneration Lounge, com’è stata battezzata, accoglie gli ospiti (anche due in contemporanea) in un raffinato mosaico di legni pregiati, tra marmi bianchi e affreschi trompe-l’œil. Due i rituali signature: Brezza di Lago e Suggestioni del Garda. (Rachele Briglia)

La Regeneration Lounge del Grand Hotel Villa Feltrinelli di Gargnano (sopra, la facciata esterna).

Per Fragonard il fiore del 2016 è l’iris. Al cosiddetto nobile oro blu di Firenze la Maison ha dedicato una limited edition composta da saponi, diffusori e da un’eau de toilette che porta nel cuore la violetta, ma ha nel fondo proprio l’assoluta di iris (50 ml, € 17).

OdE ALL’IrIS

C’è una new entry estiva nel mondo profumato di Missoni. È la fresca e solare Eau de Toilette (50 ml, € 70,50) ispirata all’aurora e declinata anche in Body Lotion (250 ml, € 45), Perfumed Bath & Shower Gel (250 ml, € 39) e Perfumed Deodorant (50 ml, € 39). L’esperienza olfattiva si apre con note di arancia sanguinella e pera Nashi e prosegue con quelle di fresia, peonia e rosyfolia racchiuse in un bouquet di eliotropio, muschi e legni.

È L’AUrOrA

INtOrNO AI CLASSICIPer i suoi cent’anni ha scelto di celebrare Parma. Ma alla città e ai suoi due maestri della musica Acqua di Parma ha dedicato anche una nuova collezione del profumo-icona datato 1916, in tre partiture: Note di Colonia I, II e III. La prima, un omaggio brioso alla Traviata di Giuseppe Verdi, apre con bergamotto e chiude con patchouli e legno di cedro. La seconda, tributo a Nessun dorma di Giacomo Puccini, intreccia agrumi e legni. La terza è un inno alla Marcia trionfale dell’Aida a base di note imperiali come mandarino, ginger e mirra. Per tutte un’etichetta che riprende i classici libretti dell’opera e un nastro di seta, che ricorda il segna pagine degli spartiti.

Coffret in velluto per le note del centenario (150 ml, € 330 cadauna, in boutique).

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Un compagno di viaggio chiamato Davines. In mini size. La linea Essential Haircare SU/, in vista dell’estate, ha ridimensionato i formati di Hair & Body Wash (75 ml, € 6,60) e Hair Milk Spray (50 ml, € 7,90). Ideali prima, durante e dopo l’esposizione, i prodotti, oltre a essere dotati di filtri UV, contengono Provitamina B5 ed estratto di Chinotto di Savona, Presidio Slow Food, ricco di vitamina C. La linea è in vendita in salone.

hair travel

Al posto di ago e filo, spazzole e forcine. Come un sarto, un hair designer italiano ha creato la prima collezione di acconciature privé

sono venti capolavori

D al parrucchiere di quartiere siamo passati all’hairstylist o all’hair designer. Ora prepariamoci ad accogliere una nuova figura di acconciatore: un po’ scultore, un po’ decoratore, arriva il sarto di teste su misura.

L’ho incontrato personalmente, durante una performance dal vivo di Salvo Filetti, ambasciatore di L’Oréal Professionnel e del nuovo servizio Sur Mesure di Kérastase. Filetti parte da un’idea, da un volto, da una personalità che prende forma in un bozzetto realizzato estemporaneamente su un foglio A3. Abbandonate poi carta e penna, l’artista delle chiome impugna spazzola e forcine e, aiutandosi con la lacca e con piccoli elastici, realizza veri e propri capolavori. Idee per chi ama cambiare look senza accorciare le lunghezze e per chi ama sentirsi sempre diversa. Venti di queste pettinature hanno dato origine alla collezione Kérastase Sur Mesure, il cui book è disponibile nei saloni del brand.

L’impavido “fiore fantasma” che cresce nel deserto del Mojave torna a ispirare Byredo. Per fronteggiare i climi più torridi, la collezione Eau de Parfum Mojave Ghost si arricchisce di sei nuove referenze: Roll-on Oil, Shower Gel, Body Lotion (in foto, 225 ml, € 47), Body Cream, Crema mani e Sapone. Ventate di freschezza dallo spirito legnoso.

desert line

Tre trecce avvolte in piccoli e ordinati chignon: è la Danse des trois Étoiles, una delle 20 pettinature create da Salvo Filetti per il progetto Sur Mesure di Kérastase.

beauty mail

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Provengono da antiche formule che combinano piante e oli essenziali. Hanno proprietà purificanti, emollienti e rivitalizzanti. In salone (e a casa) è l’ora del remedy

trattamenti complessi

Aldo Coppola torna alle origini e recupera le antiche formule del fondatore per regalare ai capelli esperienze natural-sensoriali. I sei

nuovi Complessi a base di materie prime vegetali e Oli Essenziali sprigionano non solo aromi inebrianti, ma anche proprietà terapeutiche e cosmetiche che combattono i problemi di cute e fibra. Gli oli essenziali di pino ed eucalipto (Complesso 01), per esempio, hanno un’azione emolliente e idratante, ideale per ridare corpo ed elasticità ai capelli secchi. Nella famiglia dei purificanti troviamo lavanda e melaleuca (02), a cui è affidata la battaglia contro la forfora, mentre betulla e lemongrass (03) si occupano di riequilibrare lo stato idrolipidico. Cedro e Bay Thomas (04) sono forti rivitalizzanti, la camomilla (05) è per lavaggi frequenti e la rosa con i fiori d’arancio illumina e nutre, mentre deterge (06).

Dall’alto. Olio detergente lenitivo a base di rosa e fiori d’arancio (Complesso 06, 250 ml, € 27). Shampoo (05, 250 ml, € 24,50) e Latte Spray (0,5, 200 ml, € 26) alla camomilla. Della linea Oli Essenziali di Aldo Coppola.

Dream, Love e Smile. Soprani torna a parlare di emozioni e passioni con Solo. Più che una linea di fragranze, una filosofia e un concept olfattivo che non si sono mai interrotti dal “Vivi e Vola” del 1995. Dopo Solo Blu, Solo Rose e Solo Green, nel 2016 riappare la rondine, questa volta tatuata su tre nuovi astucci e flaconi, simbolo di libertà e rinnovamento. Spetta a lei svelare il nome del profumo (100 ml, € 24,90).

“solo” emozioni

Sbarca in Italia The Library of Fragrance, il brand dell’East Village specializzato nel catturare e rendere indossabili i profumi della natura. Fin dal suo debutto avvenuto nel 1996, la Demeter Fragrance Library Inc. (dal nome della dea greca dell’agricoltura) ha stupito gli appassionati della profumeria di nicchia con Terreno, Pomodoro ed Erba. Oggi il catalogo delle fragranze conta 300 referenze capaci di raccontare la storia di chi le indossa più di quella di chi le disegna. Dall’Espresso alla Banana Flambé, dalla Baby Powder al Cosmopolitan, fino alla pioggia, ognuno profumi il suo ricordo (30 ml, € 25).

l’essenza dei ricordi

s m a rt p h a r m ac y

1 8 6 - A M I C A

segni di terra Hanno texture impalpabili. Matt e/o perlate. E un obiettivo comune: illuminare e colorare ogni tipo

di pelle. Ecco le polveri che “lasciano” sul viso un’abbronzatura top. Al riparo da allergie

Testo Veronica Eredi Foto Decabibò

IndIcazIonI Defence Color Sun Touch Terra Compatta 206 Mosaique di BioNike regala un colorito abbronzato anche alle pelli sensibili e intolleranti.

composIzIone La texture ultra-fine della terra contiene polve-ri micronizzate di talco e amido di mais (leggere e trasparenti), agenti texturizzanti (setificanti) e vitamina E (idratante).

sommInIstrazIone La poudre si stende con tocchi ampi dal centro del viso verso l’esterno per ottenere un’abbronzatura naturale. Oppure, creando giochi di chiaroscuro, si usa per scolpire il viso.

avvertenze Dopo aver raccolto, con movimenti circolari, una picco-la quantità di prodotto, si lascia scaricare il pennello sul dorso della mano. Per evitare stacchi di colore tra il viso e il corpo, si distribuisce il prodotto anche su collo e décolleté.

InterazIonI Applicare Defence Color Fondotinta Liquido An-tiage Spf 15 Nude Serum, prima di stendere la polvere, permette di sublimare al massimo il colorito e di garantirsi una tenuta del trucco anche fino a otto ore. produttore Icim International (10 g, ¤ 22, in farmacia).

IndIcazIonI Cure Make Up Terra Duo Spf 15 di Korff, con semplici tocchi di pennello, colora e illumina l’incarnato e, contemporanea-mente, difende la pelle dai raggi solari.

composIzIone Due polveri, una matt e una perlata, formano la cialda. Ognuna è arricchita di acido ialuronico, olio di argan, olio inca, vitamina E, filtro solare e complesso soft-focus.

sommInIstrazIone Mescolando le polveri e poi applicandole su tut-to il viso si ottiene un incarnato “abbronzato”. Se, invece, si stende la terra opaca sotto gli zigomi e sulle tempie e quella perlata su zigomi, naso e mento si crea un effetto contouring.

avvertenze Priva di parabeni e oli minerali, la terra di Korff è testata per nickel, cobalto, cromo, palladio e mercurio. Piccole dosi di questi elementi possono, tuttavia, causare allergie e intolleranze.

InterazIonI Per rendere il colorito più omogeneo, prevenire le lucidità, minimizzare imperfezioni e piccole rughe si può stende-re prima della terra Cure Make Up Base Levigante Uniformante.

produttore Istituto Ganassini (18 g, con pennello kabuki, ¤ 40, in farmacia).

Cure Make up terra duo spf 15

di korff

defenCe Color sun touChterra CoMpatta

di Bionike

AM I C A - 1 8 7

RINFRESCA COME UN SORBETTO, disse-ta come un cocktail alla frutta. Hydramemory Cream Gel di Comfort Zone è un booster d’idratazione, un alleato della pelle quando il clima si fa particolarmente caldo. Dalla texture gelée, sfrutta un blend di ingredienti naturali (92%): per ripristinare la barriera cutanea e sti-molare la sintesi delle acquaporine (canali per il trasporto dell’acqua da e verso le cellule) sono state scelte mele, angurie e lenticchie. All’acido ialuronico macro spetta, invece, il compito di preservare l’equilibrio idrico cutaneo, mentre l’olio di moringa (più noto come albero della vita) fornisce un leggero apporto lipidico che non occlude i pori. Senza siliconi, parabeni, oli minerali, coloranti artificiali e derivati animali, il soin dà da bere alla pelle per 24 ore.

Hydramemory Cream Gel di Comfort Zone idrata la pelle, riducendo anche la perdita d’acqua transepidermica. Anche in “crema-crema” (60 ml, €62, in istituto).

due goCCe d’aCquaDoppia idratazione. Texture sorbetto. Un blend a base di mela e anguria. Voilà, la gelée per la pelle

Testo Cristiana Provera Foto Decabibò

n o u v e l l e c u i s i n e

1 8 8 - A M I C A

i sono formule che avremmo sempre voluto conoscere. La più fa-mosa, forse, è quella della Coca-Cola. Gelosa-mente coperte da brevetti commerciali top se-cret, sfuggono però a tutte le indagini, anche le più curiose. È, quindi, con un misto di stupore e meraviglia che abbiamo accolto l’invito della multinazionale Beiersdorf a recarci ad Ambur-go a scoprire da dove nasce il profumo della sua Nivea. Sua? Quello della famosa crema bianca è uno di quegli odori inconfondibili, di-ventati patrimonio olfattivo di ognuno di noi, un po’ come quello della benzina e della colla Coccoina, per dire. Concentrazione di moleco-le dal valore emozionale, è capace di sprigio-nare, secondo questionari raccolti dallo stesso Centro di Ricerca di Beiersdorf, ricordi di mo-menti felici: l’infanzia, le vacanze al mare, le mani e il volto della nonna e della mamma. Anche per questo motivo, mentre le formule di molti cosmetici si aggiornano e si rinnova-no continuamente, Nivea Creme in oltre cento anni di vita è rimasta fedele a se stessa. Proprio a partire dal profumo.

La composizione aromatica, ideata nella pri-mavera del 1911 dal chimico/fisico/botanico Oscar Troplowitz, inventore della crema dalla

cosmo-emozioni

texture bianca come la neve e proprietario all’epoca della Beiersdorf, non è solo una semplice commistione di molecole odorose, ma è una vera e propria piramide olfattiva, degna dei migliori profumi. In testa ci sono le note agrumate e aromatiche di lavanda, arancia e bergamotto; sul fondo, si uniscono ambra, muschio ed eliotropina (aldeide aromati-ca). Nel cuore si raccoglie, invece, un bouquet di rose, ninfee, violette e giaggioli. Non stupisce, allora, che questo iconico sentore dallo scorso autunno sia diventato finalmente un profumo, una fragranza in carne e ossa custodita in un flacone rotondo, completamente bianco e opaco a ri-cordare la scatola scoperchiata della crema e, soprattutto, la sua texture.

c’è voLuto più di un secoLo prima che quell’odore inconfondibile, ap-prezzato anche da Marilyn Monroe che, si racconta, amava spalmarsi ogni giorno la Nivea Creme sulle gambe, riuscisse a conquistare la digni-tà di una fragranza. Merito anche delle tante richieste da parte dei suoi fans. E, siccome profumo che vince non si cambia, si presentano intrisi dello stesso odore della crema anche le nuove linee Nivea, fresche di lancio: i detergenti Creme Care e i deodoranti Protect & Care. «Quando si vaporizza il deodorante vapo o spray, per esempio, si ha come la sensa-zione di spalmare la crema sulla pelle, anche se la fragranza è stata adat-tata alla formula con l’aggiunta di ingredienti rinfrescanti», spiega Rena-te WÖrndl, Head of Global Marketing Nivea Deo. I nuovi prodotti non “rubano” solo il profumo alla Nivea Creme, ne clonano anche l’aspetto: il colore blu dei loro flaconi è lo stesso della storica latta di alluminio che tutti conosciamo. Tinta che, a guardarla, genera sentimenti di calma, armonia, sicurezza, eternità. Emozioni insomma, come la fragranza.

Testo Veronica Eredi Foto Enzo Truoccolo

Lo senti quelPROFUmO?

cinconfondibile, sa di estate e d’infanzia. sì, È

proprio quello di una famosa crema bianca che

ha più di 100 anni. ora È diventato anche un’eau

de toilette. e qui vi raccontiamo come nasce

blu come la latta

Da sinistra, Latte Detergente Viso (250 ml, ¤ 5,69) e Crema Detergente Viso (150 ml, ¤ 5,69) della linea Crema Care; deodoranti Protect & Care Vapo (75 ml, ¤ 3,79), Roll-on (50 ml, ¤ 3,79) e Spray (150 ml, ¤ 3,79). Tutti al profumo di Nivea e con pack iconico.

Sono state le richieste dei fans di Nivea Creme a spingere i ricercatori Beiersdorf a creare un’eau de toilette che ne replicasse le note olfattive. Contenuta in un

flacone bianco, opaco e rotondo, è in vendita solo nei Nivea Shop (30 ml, ¤ 24).

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Tutte al mare: si festeggiano i 70 anni del due pezzi. Partner ideale, Summer Love di Australian Gold, l’intensificatore dell’abbronzatura (anti-radicali liberi). Senza filtri, ma con Bikini Body Complex (250 ml, ¤ 33,95).

Testo Cristiana Provera Still-life Decabibò

pr

e-so

la

re

Servitevi il superfood degli aborigeni: vitamine,

desert lime e wattle seed

OmbelicO del mOndO

I classici siano il vostro modello: prendete ispirazione dalle

fanciulle dei mosaici della Villa del Casale a Piazza Armerina

siete invitate a un bikini party

LUGLIO

s av e t h e dat e

5 Mettete il bronzer. E rendete omaggio al costume più “libertino”. Nato nel 1946 dalle mani del sarto Louis Réard e reso celebre da Brigitte Bardot

e Sophia Loren, oggi è lui l’indiscusso protagonista della spiaggia. Insieme a voi

Un esperimento esPlosIVo?

20 minuti prima di esporvi applicate

il cosmetico che fa bene alla silhouette

AM I C A - 1 9 1

“le statistiche sono come i bikini. Ciò che

rivelano è suggestivo, ma ciò che nascondono

è più importante”

Irving R. Levine

E per salvarsi la pelle: IPPOCASTANO (drena), acacia (tonif ica) e TEA Tr EE OIL (previene gli eritemi)

tropical blend

1 9 2 - A M I C A

Per arrivare alla spa bisogna prendere l’uscita del Southern Ocean Lodge che dà sulla baia. Da lì parte una passerella in legno che dopo alcuni me-tri si biforca: a sinistra, un sen-tiero di ciottoli conduce alla

spiaggia dove nidifica il pinguino minore blu, io proseguo a destra. Ed eccola: la Southern Spa è arroccata sulla cima di una scogliera e offre una vista spettacolare dell’oceano India-no e, più in là, di quello Antartico. Nell’aria si avverte l’inverno qui appena arrivato: il mare è agitato, le onde si infrangono contro le rocce diffondendo un profumo di ozono che invita a respirare a pieni polmoni. Questa struttura, che utilizza i prodotti del brand locale Li’tya, approfitta in pieno dell’eden in cui è immersa: Kangaroo Island, al largo della costa meridio-nale dell’Australia. E dei suoi atout: lavanda, argilla rosa, eucalipto, sali marini ricchi di nutrienti. E, soprattutto, miele delle api liguri. Sull’isola ne rimane, infatti, l’ultima colonia nel mondo: qui, dove il braccio di mare è trop-po ampio per il volo di un insetto, la purezza del sangue dello sciame, importato un tempo,

Il Southern Ocean Lodge di Kangaroo Island, al largo della costa meridionale dell’Australia. Nella spa in cima alla scogliera, i trattamenti iniziano con un pediluvio all’eucalipto.

Testo Sara Porro

Volute di incenso, composti di mandorle tritate e miele, scrub al sale di Shoals, docce di acqua piovana. Kangaroo Island ospita una casa del benessere dalle pareti di vetro. Affacciata sull’oceano Antartico, apre la mente alla contemplazione

australian

open

Spa & the city

AM I C A - 1 9 3

si è conservata. La piccola spa ha solo tre stanze. In ciascuna, la parete che dà sull’esterno è di vetro: la luce del primo pomeriggio, riverberata dalle onde dell’oceano, è quasi abbacinante. Il mio percorso inizia con un tradizionale rituale indigeno che prevede di mettere i piedi in am-mollo in acqua profumata all’eucalipto, mentre il viso viene avvolto dal fumo di incenso che si solleva in lente volute, una cerimonia che serve, mi spiegano, a “portare la mente e lo spirito nel presente”. Quando riapro gli occhi, scopro che i miei pensieri hanno seguito le spirali di fumo: si sono dissolti, regalandomi un profondo senso di quiete. Sono pronta per il trattamento, un body wrap al miele locale e alle mandorle. Si comincia con massaggio alla schiena: le mani della terapeuta oscilla-no come le onde dell’oceano, un battere e levare ipnotico, che mi lascia senza tensioni. Segue l’esfoliazione: l’attrito del sale - locale, viene dalla vicina Baia di Shoals - mi liscia la pelle, e mi prepara a ricevere sul corpo un composto viscoso e caldo di mandorle tritate e miele. Vengo avvolta in un panno tiepido e, mentre il soin penetra, la terapeuta mi massaggia il cuoio capelluto. Gli occhi chiusi, ascolto solo il suono della frizione delle dita sul cranio. Al termine, vengo lasciata sola per una lunga doccia di acqua piovana pura. Indosso l’accappatoio e mi trasfe-risco nella stanza accanto, dove mi aspettano una tazza di tisana e un binocolo: perlustro il mare cercando di intuire tra le onde il passaggio di un branco di delfini. Per la prima volta mi pare di comprendere davvero il significato del termine “contemplazione”.

Firmati Li’tya, i prodotti utilizzati per i percorsi di benessere sono rigorosamente locali.

La visitacontinua

insalata Caprese Con pomodoro e mozzarella, anche le pesche

A l liceo classico, quando ho cominciato a studiare greco e latino, ho scoperto che quanto più una lingua è antica, tanto più è complessa. Più indietro si va, più si moltiplicano tempi e modi verbali, perso-

ne, eccezioni. Controintuitivo, no? Tendiamo a immaginare il percorso di un idioma come quello dell’arte: si comincia apponendo il palmo di una mano dipinta di rosso sulla nuda roccia e si finisce con gli arabeschi floreali e gli stucchi del Rococò. Allo stesso modo, si parte scambiandosi grugniti di cortesia, poi avanti veloci ed eccoci qui a discutere di fisica quantistica (o di matrimoni vip dal parrucchiere, ma non sottilizziamo). La lingua tende alla semplificazione. Io no, ho la vocazione a complicarmi la vita. Ne prendo le fila e faccio come con gli auricolari del telefono: li metto in tasca un attimo e, appena li tiro fuori, si sono attorcigliati in un abbraccio laocoontico. Per que-

Testo Sara Porro ~ Foto Francesca Moscheni ~ Styling Sissi Valassina

Una ricetta semplice come rinfrescante contrappunto al caos della vita

f o o d & W i n e

sto adoro le ricette semplici, un rinfrescante con-trappunto alla tendenza al caos. Quelle con pochi ingredienti sono sincere al pari di un volto senza trucco: se è vero, come diceva il politico e gastro-nomo francese Brillat-Savarin, che nessun piatto è mai migliore del peggiore degli ingredienti, quan-do questi ultimi sono nudi e crudi non c’è rischio. Qui trovate la ricetta di uno “spin” sull’insalata caprese di Acorn a Denver, in Colorado: un ri-storante straordinario, dove l’ego dello chef non importa a nessuno. L’attenzione è concentrata sul-la scelta degli alimenti e sulla felicità degli ospiti.

PreparazioneLa cuoca americana Julia Child diceva che quella italiana non è cucina, è solo “gro-cery shopping”: insomma, per far da mangiare bene basta saper fare la spesa. Di sicuro è così per la ricetta che vi proponiamo, semplice da assemblare, ma dal sa-pore incredibile se si scelgono gli ingredienti giusti: questa volta, diamo indicazioni d’acquisto precise, portate pazienza. Comprare pomodori di dimensioni simili e ben maturi. Tagliarli a spicchi. Stessa operazione per le pesche (senza sbucciarle) e la mozzarella. Dividere nei piatti artisticamente (a torretta, a domino o a ruota? Mi ri-metto alla vostra decisione). Schiacciare un po’ le olive, dopo aver rimosso i noccioli, e aggiungerle al piatto. Completare con le foglie di basilico spezzettate con le mani, un pizzico di sale di Maldon - le scaglie rendono ogni boccone più interessante, con piccole esplosioni di sapidità distribuite casualmente - e pepe appena tritato. Infine, un generoso giro d’olio extravergine d’oliva.

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Ingredienti per 4 persone: 5 pomodori Camoneoppure Cuore di bue 2 pesche Saturnia300 gr di mozzarelladi bufala8 olive verdi di Cerignola2 cucchiai di olio extravergine d’oliva20 foglie di basilicopepe nerosale di Maldon

Il vino: Müller ThurgauUno dei pochi vini al mondo dal padre certo. Porta, infatti, il nome dell’enologo svizzero Hermann Müller Thurgau che elaborò il vi-tigno a fine Ottocento. È profuma-to, caldo nell’anima e sbarazzino negli aromi. Soprattutto questo, datato 2015, da poco imbottiglia-to a Termeno (Bz) nella maestosa cantina di casa Hofstätter (una ga-ranzia: bianchi o rossi, vini sem-pre buoni). Tutta la bellezza della natura trentina in (più di) un sorso (info: hofstatter.com). Pietro Cheli

AM I C A - 1 9 7

l’OrOscOpOdi Susan Miller

astrologyzone.com

a riete

g eMelli

toro

21 marzo19 aprile

20 aprile20 maggio

21 maggio21 giugno

Buona gestione dei soldi. Se negli ultimi mesi hai avuto qualche momento di incertez-za, la colpa è stata di Marte, che solo da poco è tor-

nato al moto diretto. Per fortuna le cose stanno per andare meglio. Trovandosi nella casa delle finanze, dove rimarrà per tutto il mese, questo pianeta ti farà, infatti, sentire pron-ta ad apportare eventuali cambiamenti nel portafoglio in-vestimenti. Contribuirà, inoltre, a renderti più saggia nella gestione delle spese mensili, così da evitare sprechi. La luna nuova del 4 luglio sarà nella casa del focolare domestico: se hai intenzione, quindi, di traslocare o di arredare l’ap-partamento, pensaci seriamente nei giorni successivi. Non preoccuparti delle risorse economiche: riuscirai facilmente a ottenere un prestito o un mutuo. Dopo un anno di duro lavoro, sentirai il bisogno di andare in vacanza. Meglio ri-mandare la partenza, però, perché è ad agosto che si pre-senterà l’occasione giusta per fare dei viaggi. Il 19 la carrie-ra ti darà grandi soddisfazioni. Per quanto riguarda l’amore, invece, l’1 incontrerai una persona nuova, grazie a Venere e a Giove che faranno scattare una forte attrazione reciproca. Se dovrai decidere una data per un secondo appuntamento, scegli il 6, quando Venere e Marte si troveranno in perfet-ta sintonia. I due pianeti hanno proprio il compito di far nascere belle storie sentimentali, quindi, prenota un tavolo a un ristorante per una cenetta a lume di candela: sarà il preludio a una serata romantica. Una buona giornata per programmare una gita con il partner? Il 10, quando l’intesa tra voi due sarà speciale, grazie al Sole e a Urano. Insomma, il periodo più produttivo su ogni fronte arriverà prima della fine del mese e porterà tante novità positive.

all’interno della sfera sentimentale. Il risultato? Nascerà una storia davvero importante. Cupido, in particolare, ti darà una mano dall’1 fino all’11. Il 6, poi, Venere in Cancro e Marte in Scorpione, in ottima angolazione, ti apriranno le porte dell’amore. Prendi in considerazione la possibilità di fare una breve trasferta fuori porta, subito dopo la luna nuova del 4 in Cancro. Scegli una località al mare o al lago: ti divertirai e trascorrerai dei giorni indimenticabili. Anche il weekend del 9 e 10 sarà un ottimo momento per partire. La prima parte del mese sembra fatta apposta per i viaggi da toccata e fuga, ma nella seconda metà la luna piena ti permetterà di programmare vacanze più lunghe, anche in città o posti esotici che sogni di vedere da tanto tempo. Se dovrai firmare un contratto, il 10 sarà la data perfetta per-ché Mercurio (accordi) e Marte (azione) ti faranno ottenere notevoli profitti. Nel complesso, ti attende un mese pro-duttivo: agisci con molta determinazione per non lasciarti sfuggire nessuna opportunità che ti si presenterà. Il 29, poi, grazie a Mercurio, il pianeta che ti governa, in sintonia con Urano, riporterai una grande vittoria a livello professionale. Avrai un’idea brillante, che ti procurerà gli applausi dei capi e la stima di tutti i colleghi. Quando accadrà, non perdere tempo: festeggia subito con gli amici.

Sentimenti alle stelle. A luglio la vita amorosa ti farà sentire al settimo cielo. Se ultimamen-te hai cercato di appianare una diversità di vedute con

il partner e ti è sembrato di non aver compiuto progressi, è stata colpa di Marte. Il pianeta dell’azione, però, è tornato al moto diretto il 29 giugno e, grazie a questo, ora le tue parole avranno maggior peso. Se sei in cerca di un rappor-to serio, Giove ti aiuterà muovendosi con grande energia

Il conto in banca aumenta. Questo mese sentirai la necessità di riesaminare la situazione fi-nanziaria, per vedere se sia possibile guadagnare di più. In

tal caso, la luna nuova del 4 luglio ti aiuterà a raggiungere l’o-biettivo. Chiedi un aumento nei giorni a seguire, perché avrai le opportunità migliori di tutto l’anno. A causa della presenza di Marte nella casa degli incarichi, sul lavoro sarai molto occu-pata e dovrai rispettare delle scadenze che ti lasceranno poco margine d’azione. Se avrai bisogno di acquistare nuovi mobili, è il momento giusto per cominciare la ricerca, approfittando della permanenza di Giove nella casa del focolare domestico fino al 9 settembre. Mercurio, dal canto suo, sarà esuberante per tutto il mese. Il 5, in particolare, si troverà in angolazione perfetta con Nettuno, rendendoti più creativa. Il 7, invece, si scontrerà con Plutone, creando delle tensioni in merito a una questione economica. Qualcuno insisterà per farti sborsare dei soldi o per farti accettare delle condizioni che non ti convinceranno appieno. Cerca di difenderti e resisti sulle

1 9 8 - A M I C A

leone

ca ncro 22 giugno22 luglio

23 luglio22 agosto

v erg ine 23 agosto22 settembre

tue posizioni. L’8, Mercurio e Giove ti consentiranno di comprare o di vendere un immobile con successo. L’amore andrà a gonfie vele a partire dal 12, con l’ingresso di Vene-re in Leone. Single o impegnata che tu sia, sarai favorita se deciderai di cambiare aria. Brevi viaggi, infatti, avranno ef-fetti magici sulla vita sentimentale, soprattutto nel weekend del 23 e 24. Gli amici progetteranno piani interessanti per te. Ascoltali e unisciti a loro!

I sogni diventano realtà. Aggiungi alla lista nuovi desideri che ti piacerebbe realizzare, perché la Luna, in posizione favorevole rispetto a Gio-

ve, ti aiuterà a concretizzarli. Per quanto riguarda la car-riera, i risultati che otterrai saranno molto apprezzati. Per rispettare la scadenza di un incarico, dovrai però spostare

Svolte professionali. Nei primi giorni di luglio, Mercurio, Venere, il Sole e la luna nuova del 4 si raduneranno nel tuo segno, dando inizio a un fa-

vorevole ciclo annuale. Sarà il momento di lanciare iniziati-ve importanti. Nettuno ti ispirerà e Marte ti farà escogitare soluzioni creative. Potrai, tuttavia, incontrare un ostacolo al raggiungimento di un obiettivo: si tratterà di un concor-rente abbastanza spietato o di un partner non pienamente d’accordo con te. Sulle prime, questo avversario ti sembre-rà invincibile, ma alla fine il sostegno dei pianeti su cui potrai contare ti darà la forza necessaria per trionfare. L’8, Mercurio e il portafortuna Giove uniranno le forze e riceve-rai ottime notizie relative a un progetto a cui stai lavorando da tempo. Visto che saranno favoriti anche i viaggi, pren-diti una vacanza dall’8 al 17, se possibile. Intorno al 19, grazie alla luna piena in Capricorno, la tua dolce metà ti proporrà di sposarla. Oppure sarà un collega a lanciare l’i-dea di un’unione lavorativa. Valuta la situazione, rifletti sui pro e i contro e poi sii pronta ad agire. Per quanto riguarda la carriera, il ritorno di Marte al moto diretto ti consentirà di ricominciare a compiere dei progressi notevoli, dopo un periodo di difficoltà. Mantieni la rotta e continuerai a mietere successi che non passeranno certo inosservati. Sul piano dei sentimenti, Marte ti offrirà le migliori opportuni-tà dell’anno. Se speri di riconciliarti con una persona che ami ma che ti sembra di aver perduto, fai la tua mossa: la riconquisterai in men che non si dica! Se sei single, socia-lizza più che puoi prima di essere sopraffatta dagli incarichi di lavoro. E se sei già impegnata, qualche breve fuga non lontano da casa farà riaccendere le fiamme della passione, grazie anche a Giove che, nella casa dei viaggi, contribuirà a rendere queste evasioni molto piacevoli.

Testa leggera. La luna nuova del 4 lu-glio preparerà il terreno, illuminando la casa dell’amicizia, del divertimento e degli eventi. Ad

accompagnarla ci saranno il Sole, Mercurio e Venere che ti faranno cogliere una meravigliosa opportunità per fare le valigie e partire. E anche se di solito sei molto dedita al lavoro e fai sempre in modo di concludere tutto per tem-po, finalmente potrai lasciare a casa i pensieri legati alla carriera e rilassarti un po’. Non ti preoccupare, al ritorno avrai lo stesso slancio di prima. Nelle settimane a venire, saranno inoltre favorite le attività che hanno a che fare con il luogo in cui abiti. Approfittane, quindi, per affittare o vendere una proprietà immobiliare inutilizzata e che da tempo volevi rendere redditizia. Il 19, con la luna piena in Capricorno, avrai occhi soltanto per la persona che ami. Sarà il momento giusto anche per organizzare un viaggio insieme, breve ma intenso. Se hai aspettato per andare in vacanza, il periodo dall’1 al 10 sarà il migliore per rag-giungere una località lontana, meglio se vicina al mare. Il 5, poi, Venere e Nettuno ti aiuteranno ad approfondire il rapporto sentimentale. Ma gli aspetti positivi non finisco-no qui. L’8 Mercurio, d’accordo con Giove, ti farà amare qualunque città deciderai di visitare. Le vacanze saranno memorabili, soprattutto il 10 quando il Sole si troverà in angolazione ideale rispetto al pianeta della fortuna. Gior-nate a cinque stelle anche per la carriera. La prima? L’8. Preparati perché ti arriveranno notizie davvero esaltanti. Il 26, invece, si presenterà all’improvviso una svolta profes-sionale. Sarà così entusiasmante che ti lascerà senza fiato.

la data di un viaggio di piacere. Dal 12 luglio Venere en-trerà in Leone. Sarà il momento ideale per sfogliare riviste di moda, fare shopping e rivedere il look. Venere nel tuo segno ti darà una mano a compiere le scelte giuste. A pro-posito della casa, se i progressi lenti ti hanno frustrata in quest’ultimo periodo, sappi che tutto riprenderà la piega giusta, grazie a Marte che abbandonerà il moto retrogrado. Cerca le opzioni più adatte, sia che tu voglia traslocare, ristrutturare o arredare. Sfrutta tutta la creatività e la visio-narietà che sono in te. Dal 3, poi, la fantasia sarà stimolata da Nettuno e dal Sole, il pianeta che ti governa, che con-giungeranno le loro forze. La giornata migliore del mese sarà il 10, merito di un’idea che ti porterà guadagni. Pre-sentala il più presto possibile, preparandoti con cura, visto che Mercurio, nella casa del reddito percepito, si troverà in perfetta sintonia con Giove. Per quanto riguarda le questio-ni sentimentali, se sei innamorata e hai in programma di fidanzarti, tieni presente che prima del 29 avrai buone pos-sibilità di ottenere quello che vuoi. Lo stesso consiglio vale se vorrai associarti a un nuovo partner d’affari. Cerca di trovare un accordo con lui l’8, quando Mercurio (contratti) e Giove (fortuna) saranno sulla stessa lunghezza d’onda.

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Soddisfazioni sul lavoro. Se è da tempo che desideri cambiare professione, questo mese, dopo l’arrivo della luna nuova del 4 luglio, sarà il mo-

mento giusto. Otterrai tutto il sostegno di cui hai bisogno, per trovare una prestigiosa opportunità di carriera capace di esaltare i tuoi talenti. Poiché la luna nuova è sempre più forte quando appare e si indebolisce gradualmente con il passare dei giorni, prendi appuntamenti per i colloqui il più presto possibile. In particolare il 5, il 6 o l’8. Ad aiutarti, grazie a Gio-ve in ottima angolazione, ci sarà anche una persona potente dietro le quinte che vorrà restare anonima e che farà il tifo per te, favorendoti senza che tu lo sappia. Il 19, con l’arrivo della luna piena in Capricorno, al centro dell’attenzione si troverà la casa. Se stai facendo dei lavori di ristrutturazione, li porterai a termine senza intoppi. E Marte in posizione favorevole ti darà l’energia necessaria per affrontare questi cambiamenti. Le spese saranno elevate, ma diminuiranno ad agosto, così le paure di vedere il conto in banca troppo alleggerito, presto si riveleranno infondate. Sul piano sentimentale Venere, che ti governa, e Giove si metteranno in moto per farti ottenere un primo appuntamento con chi ti piace. Anche il 6, quan-do il pianeta dell’amore si unirà a Marte, nasceranno potenti alchimie con una persona nuova, o con il fidanzato attuale. E quando, dal 12 luglio al 5 agosto, Venere soggiornerà nel segno del Leone, avrai più opportunità di trovare l’anima gemella. La forte enfasi sulla carriera comincerà a scemare, permettendoti di concentrarti di più sulle amicizie. Di con-seguenza, la vita si accenderà e potrai cominciare a divertirti di più. Anche se sarai impegnata con la casa, parteciperai a feste in cui farai un figurone. Il 20, poi, prenderai un impegno serio con il partner. Sempre se lo vorrai.

Prepara abbronzanti e valigie. La luna nuova del 4 luglio porterà il Sole, Venere e Mercurio a favorire le trasferte all’estero, specialmen-

te verso posti molto caldi. Comincerai a lavorare in campo editoriale o radiotelevisivo, oppure ti verrà chiesto di svolge-re un incarico per una società straniera. L’8, invece, sarà un giorno eccellente per un viaggio di piacere. Divertimento assicurato, per merito di Mercurio e Giove in buona ango-lazione. Il weekend del 9 e 10, poi, sarà insuperabile grazie al Sole e al pianeta della fortuna. Se gli obblighi lavorativi ti impediranno di partire, dopo la luna nuova del 4 ti concen-trerai su altre questioni come, per esempio, un ricorso lega-le o un progetto importante. Nessuna, però, sarà in salita, ciò di cui dovrai occuparti godrà del favore delle stelle. Nel complesso, infatti, i pianeti che, dall’1 al 21 si troveranno in un altro segno d’acqua come il tuo, ti assisteranno in tutto quello che farai. In ogni caso, la luna piena del 19 ti offrirà

scorpione 23 ottobre21 novembre

un’altra opportunità per partire. Che tu scelga la montagna o il mare, sarai in grado di goderti finalmente il meritato riposo. Dopo tutto, hai portato a termine un incarico che ti ha messo a dura prova e ha prosciugato le energie, o no? Le cose, poi, andranno più lisce rispetto ai mesi precedenti, gra-zie al ritorno di Marte al moto diretto dal 29 giugno scorso. Cogli l’occasione, quindi, per programmare incontri impor-tanti, soprattutto dal 15 in poi. Una giornata straordinaria per la carriera? Il 6, quando Venere e Marte si troveranno in ottima angolazione, consentendoti di arrampicarti da sola sulla scala del successo. Fai di tutto per mostrarti coraggiosa, proponendo un’idea originale e creativa ai capi, che sicu-ramente apprezzeranno. Otterrai l’approvazione che cerchi e, perché no, anche una promozione. Dal 22, poi, il Sole si sposterà nella casa della fama e degli onori, facendo piazza pulita di concorrenti, ostacoli e clienti fastidiosi.

Tempo di investimenti. Sarai favorita nelle questioni finanziarie, soprattutto dal 4 luglio, quando la luna nuova, il Sole, Mercurio e Venere,

supportati da Giove, illumineranno la casa dei grandi paga-menti. Se avrai bisogno di capitale da investire, lo otterrai in virtù della tua reputazione. L’8, in particolare, grazie a Mercurio e a Giove, avrai modo di firmare un contratto. Il 10, invece, il Sole si troverà in posizione ideale rispet-to a Giove, il pianeta che ti governa, favorendo possibili colloqui, anche quelli apparentemente più improbabili. Qualche difficoltà potrà creartela Plutone in opposizione alla luna nuova. Una persona a te vicina, per esempio, ver-rà a sapere che stai per ricevere un’importante somma di denaro e ne vorrà una parte. Sarà qualcuno con cui sei in causa, o che ritiene tu gli debba qualcosa, anche se non è vero. Più che di un ex partner, si tratterà di un concorrente senza scrupoli, determinato a vincere a tutti i costi. In tal caso, vivrai un periodo stressante, ma alla fine riuscirai a cavartela, grazie al sostegno di Marte. La luna piena del 19 concentrerà l’attenzione su guadagni e risparmi, che dovrai esaminare con cura per valutare possibili miglioramenti nella loro gestione. A livello lavorativo, riceverai l’aiuto di una persona potente, che però vorrà restare anonima. Se operi in un settore creativo, fatti dare per iscritto istruzio-ni dettagliate su quello che vuole il cliente, onde evitare malintesi e dover rifare il progetto. Comunque dai anche retta alla tua intuizione e seguila. Nelle questioni di salute, è il momento giusto per risolvere problemi che trascuri da mesi, come quelli legati ai denti, per esempio. Quindi, fissa una data. Per quanto riguarda le faccende sentimentali, il ritorno al moto diretto di Marte e Mercurio favorirà la vita amorosa. Prenditi il tempo necessario per decidere se man-tenere un rapporto in crisi o se troncarlo di netto. Se sei già sposata, invece, la situazione rimarrà stabile, anzi il legame diventerà più intenso che mai.

22 novembre21 dicembresag it ta rio

bil a nci a 23 settembre22 ottobre

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19 febbraio20 marzo

Belle novità in amore. Con il Sole, la luna nuova, Venere e Mercurio nel segno opposto del Cancro, la vita sentimentale subirà una grande svolta.

All’orizzonte vedrai giungere perfino un fidanzamento o un matrimonio. In caso di fiori d’arancio, il 4 luglio aspettati una luna di miele all’insegna del lusso, grazie alla buona angola-zione di Nettuno con i suddetti pianeti. Se non ti senti pronta al grande passo, invece, dirigi questa energia positiva verso una partnership per iniziare un progetto che ti interessa. En-tro il 19 avrai risolto qualunque problema riguardante affari personali importanti. A darti una mano ci sarà anche Marte, in posizione favorevole rispetto alla luna piena, che tra l’altro, essendo nel tuo segno, ti rivolgerà tutta l’attenzione, in parti-colare se compi gli anni nell’ultima decade. Il pianeta, re-trogrado fino al 29 giugno, ha ritardato la soluzione di una questione relativa alla casa. Da questo mese, tuttavia, po-trai tornare a compiere dei progressi. Uno dei giorni miglio-ri per concentrarti sull’abitazione sarà il 6. Se ti farai aiutare da un architetto, vedrai che saprà offrirti ottimi suggerimenti, ma ricordati di prendere le decisioni più importanti prima del 29. In amore, se sei già felicemente impegnata, vivrai momenti molto romantici. Se sei single, invece, la giornata migliore per incontrare una persona interessante sarà il 6. Affidati ai tuoi amici: si faranno in quattro per fare il ruolo di Cupido. Dall’8, poi, si prospettano lunghi viaggi dove ti divertirai molto, grazie a Mercurio e a Giove. Tra il 9 e il 10, riceverai una grande som-ma di denaro, due momenti ideali anche per esprimere tutta la creatività sul lavoro, negli hobby e nell’arredamento di casa. Unico neo di luglio: il 16. Non firmare nulla, perché Urano entrerà in conflitto con il Sole. Tolto questo piccolo dettaglio, sarà un mese splendente. Goditelo tutto!

acqua rio 2o gennaio18 febbraio

carriera. Grazie a Venere e a Marte, riceverai le lodi di una persona importante e che stimi molto. Sarà dunque il mo-mento ideale per un colloquio di lavoro o per presentare un’idea che ti sta a cuore. Nel frattempo, non perdere di vista la vita privata: ritagliati un po’ di tempo per ripo-sarti, prenota un pomeriggio in un centro massaggi, da un’estetista, oppure fai una lunga camminata nel parco per ossigenare mente e corpo. Dopo il 12, comunque, avrai finalmente modo di dedicarti a te stessa, forte del fatto che Venere entrerà in Leone, nella casa del matrimonio e di tutti i legami seri. Perciò sarai favorita, soprattutto se hai già un partner. E dal 26, conclusi i lavori più importanti, farai un lungo viaggio insieme alla dolce metà, per vivere un’avventura memorabile.

G ratificazioni in vista. Molti dei colleghi andranno in vacanza, e proprio per questo motivo la tua presenza sarà essenziale in

ufficio. Quindi tieniti pronta a lunghe giornate di lavoro intenso, almeno nelle prime due settimane di luglio. Non disperare perché ci sarà solo da guadagnarci: grazie a Marte nella casa della fama e degli onori, otterrai una pro-mozione importante, oltre che le dovute gratificazioni da parte dei capi. Inoltre Nettuno, il pianeta della creatività, in ottima angolazione rispetto alla luna nuova, ti permet-terà di aggiungere un tocco di originalità al progetto in cui sei coinvolta. Verrai ricompensata in modo generoso, specialmente se lavorerai in sintonia con il team. In ogni caso ricorda che, qualunque sforzo compirai, avrà effetti positivi per un anno o più. Insomma, mantieni l’ottimi-smo e la concentrazione, perché il meritato successo sta per arrivare. Il 6, infatti, sarà una giornata magica per la

Giorni fantastici. Dopo tutti i successi professionali che hai avuto nell’ultimo periodo, a luglio finalmente è arrivato il momento di allonta-

narti dalla scrivania e di dedicarti alla vita di coppia, oltre che al divertimento. Già dall’1, infatti, Venere costruirà un ponte virtuale tra la casa del vero amore e quella del ma-trimonio e, insieme a Giove, ti regalerà una giornata indi-menticabile. Il 4, inoltre, avrai una favorevole luna nuova sostenuta dal Sole, Venere e Mercurio; anche il pianeta della fortuna sarà in ottima angolazione e farà aumentare le possibilità di una meravigliosa storia sentimentale. Per tutto il mese, Marte si troverà in un altro segno d’acqua, quello dello Scorpione: viaggi lunghi saranno all’ordine del giorno. Prenderai una vacanza dal 6 in poi. Venere e Marte, in perfetta sintonia tra di loro, garantiranno tanti momenti piacevoli. Una buona data per partire sarà anche l’8, meglio ancora se insieme al partner. Tenendo conto dei risultati raggiunti fino a oggi nella carriera, fatti un bel regalo e concediti un resort di lusso con spa, in qualche location esotica che sogni di vedere da tempo. Te lo me-riti più di tutti, in fin dei conti. Ma le novità positive non finiscono qui: continueranno ad arrivare, soprattutto nel weekend del 9 e 10, quando il Sole unirà le sue forze con quelle di Giove nella casa del matrimonio. Sarà un fine set-timana fantastico, uno dei migliori dell’anno. Belle notizie anche sul fronte dei rapporti personali, perché la luna pie-na del 19 illuminerà la casa dell’amicizia. Se hai avuto dei problemi con una persona cara, sarà l’occasione giusta per chiarire le cose e riavvicinarsi. Verso la fine del mese sarai invitata a un importante evento sociale, come, per esempio, un anniversario o una festa di compleanno. Dovrai viaggia-re un giorno intero per arrivare a destinazione, ma ne varrà la pena, perché la meta finale sarà in un posto di campagna o in montagna, dove oltre che passare una serata in alle-gria, avrai anche modo di rilassarti in un’oasi di pace.

pe sci

Traduzione Giampiero CaraDisegni Davide Forleo

ca pricor no 22 dicembre19 gennaio

u lt i m a pag i n ala Cicci di Anna de Falco

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Amica luglio 2016

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