Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo...

16
V Stele nella basilica di Rapallo con sopra il volto dei genitori Titolari della Chiesa di Corbane Le notizie sui santi Gervasio e Protasio risalgono al 386 quando a Milano S. Ambrogio ebbe una rivelazione. Il 17 giugno egli fece fare uno scavo nel sottosuo- lo antistante la basilica dei SS. Nabore e Felice e si trovarono i corpi dei due martiri il cui ri- cordo era andato quasi perduto. Vecchi del luogo, affermarono di averne letto nomi in una iscri- zione sepolcrale. Il 18 giugno le sacre spoglie furono trasporta- te nella vicina basilica di Santa Fausta per una veglia notturna di preghiere. Il giorno seguente, venerdì 19 giugno, esse furono solennemente traslate nella basi- lica dei martiri (ora chiamata di S. Ambrogio) con un grandissi- mo concorso di popolo per con- sacrarla con questa deposizione di reliquie. In questa basilica da poco costruita S. Ambrogio aveva predisposto il luogo sot- to l’altare come sua tomba. Poi, scoperti i corpi dei due martiri, cedette loro dexteram portio- nem. Gervasio e Protasio, denun- ziati come cristiani ad Astasio, di passaggio per Milano diretto alla guerra contro i Marcoman- ni, non vollero assolutamente sacricare e perciò furono con- dannati a morte. Gervasio morì sotto i colpi dei agelli, Protasio venne invece decapitato. La leg- genda intorno ai nostri martiri si arricchì di ulteriori precisa- zioni: la Datiana historia eccle- siae Mediolanensis afferma che i due santi erano convertiti al Cristianesimo, assieme ai loro genitori Vitale e Valeria, nobilis- simi cittadini di Milano. Importante è la ricognizione Gennaio-Febbraio 2014 - Anno LI - numero 1 www.parrocchiaditarzo.it Bollettino Parrocchiale di Tarzo Arfanta Corbanese Voce amica Sommario Comunità cristiana 1-3 Cronaca locale 4 Comune 5 Arfanta: paese mio 6 Voce di Corbanese 7-9 Parrocchia di Tarzo 10 Ricordi 14 Anagrafe 15 Offerte 16 A messa senza orologio Papa Francesco ha ricordato che alla messa non si va con l’orologio in mano, come se si dovessero contare i minuti o assistere a una rappre- sentazione. Si va per partecipare al mistero di Dio. «I profeti - ha detto - riferivano le parole del Signore. Il grande profeta Mosè ha dato i comandamenti, che sono parola del Signore. E tanti altri profeti dicevano al popolo quello che il Signore voleva. Il Signore ha parlato anche in un’altra maniera e in un’altra forma al suo popolo: con le teofanie. Quando cioè lui si avvicina al popolo e si fa sentire, fa sentire la sua presenza proprio in mezzo al popolo». «Succede lo stesso - ha spiegato il Papa - anche nella Chiesa. Il Si- gnore ci parla attraverso la sua parola, raccolta nel Vangelo e nella Bibbia, e attraverso la catechesi, l’omelia. Non solo ci parla ma, si fa anche presente in mezzo al suo popolo, in mezzo alla sua Chiesa. Il Signore che si avvicina al suo popolo; si fa presente e condivide con il suo popolo un po’ di tempo. Questo è ciò che avviene durante la cele- brazione liturgica che certamente «non è un buon atto sociale - ha spie- gato ancora il vescovo di Roma - e non è una riunione di credenti per pregare insieme. È un’altra cosa» perché «nella liturgia eucaristica Dio è presente» e, se possibile, si fa presente in modo ancor «più vicino». La sua, ha detto ancora il Papa, «è una presenza reale». E, ha puntualizzato il Pontefice, «quando parlo di liturgia mi riferisco principalmente alla santa messa. Quando celebriamo la messa, non facciamo una rappresentazio- ne dell’Ultima Cena». La messa «non è una rappresentazione; è un’altra cosa. È proprio l’Ultima Cena; è proprio vivere un’altra volta la passione e la morte redentrice del Signore. È una teofania: il Signore si fa presente sull’altare per essere offerto al Padre per la salvezza del mondo». «Noi sentiamo o diciamo: “Ma, io non posso adesso, devo andare a messa, devo andare a sentire messa”. La messa non si sente, si partecipa. E si partecipa in questa teofania, in questo mistero della presenza del Signore fra noi». È qualcosa di diverso da altre forme della nostra devo- zione, ha precisato ancora portando a esempio il presepio vivente «che facciamo nelle parrocchie a Natale, o la Via Crucis che facciamo nella Settimana Santa». Queste, ha spiegato, sono rappresentazioni; l’eucari- stia è «una commemorazione reale, cioè è una teofania. Dio si avvicina ed è con noi e noi partecipiamo del mistero della redenzione». Il Pontefice si è poi riferito a un altro comportamento assai comune tra i cristiani: «Quante volte contiamo i minuti... “Ho appena mezz’ora, devo andare a messa ... “». Questo «non è l’atteggiamento proprio che ci chiede la liturgia: la liturgia è tempo di Dio e spazio di Dio, e noi dobbiamo metterci lì nel tempo di Dio, nello spazio di Dio e non guar- dare l’orologio. La liturgia è proprio entrare nel mistero di Dio; lasciarsi portare al mistero ed essere nel mistero». «Io ricordo che bambino, quando ci preparavano alla prima Comunione, ci facevano cantare “O santo altare custodito dagli angeli” e questo ci faceva capire che l’altare era custodito dagli angeli, ci dava il senso della gloria di Dio, dello spazio di Dio, del tempo di Dio. E poi, quando ci facevano fare la prova per la comunione, portavano le ostie per fare la prova e ci dicevano: “Guarda- te che queste non sono quelle che voi riceverete; queste non valgono niente, perché poi ci sarà la consacrazione”. Ci facevano distinguere bene una cosa dall’altra: il ricordo dalla commemorazione». Dunque ce- lebrare la liturgia significa «avere questa disponibilità per entrare nel mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, pregare in chiesa, pregare il rosario, pregare tante belle preghiere, fare la via crucis, leggere la Bibbia; e un’altra cosa è la celebrazione euca- ristica. Nella celebrazione entriamo nel mistero di Dio, in quella strada che noi non possiamo controllare: lui soltanto è l’unico, lui è la gloria, lui è il potere. Chiediamo questa grazia: che il Signore ci insegni ad entrare nel mistero di Dio». Santi Gervasio e Protasio UN SANTO AL MESE

Transcript of Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo...

Page 1: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, ... Bosco aveva messo come titolo

«Voce amica»

Stele nella basilica di Rapallo con sopra il volto dei genitori

Titolari della Chiesa di CorbaneLe notizie sui santi Gervasio e

Protasio risalgono al 386 quando a Milano S. Ambrogio ebbe una rivelazione. Il 17 giugno egli fece fare uno scavo nel sottosuo-lo antistante la basilica dei SS. Nabore e Felice e si trovarono i corpi dei due martiri il cui ri-cordo era andato quasi perduto. Vecchi del luogo, affermarono di averne letto nomi in una iscri-zione sepolcrale. Il 18 giugno le sacre spoglie furono trasporta-te nella vicina basilica di Santa Fausta per una veglia notturna di preghiere. Il giorno seguente, venerdì 19 giugno, esse furono solennemente traslate nella basi-lica dei martiri (ora chiamata di S. Ambrogio) con un grandissi-mo concorso di popolo per con-sacrarla con questa deposizione di reliquie. In questa basilica da poco costruita S. Ambrogio aveva predisposto il luogo sot-to l’altare come sua tomba. Poi,

scoperti i corpi dei due martiri, cedette loro dexteram portio-nem.

Gervasio e Protasio, denun-ziati come cristiani ad Astasio, di passaggio per Milano diretto alla guerra contro i Marcoman-ni, non vollero assolutamente sacrifi care e perciò furono con-dannati a morte. Gervasio morì sotto i colpi dei fl agelli, Protasio venne invece decapitato. La leg-genda intorno ai nostri martiri si arricchì di ulteriori precisa-zioni: la Datiana historia eccle-siae Mediolanensis afferma che i due santi erano convertiti al Cristianesimo, assieme ai loro genitori Vitale e Valeria, nobilis-simi cittadini di Milano.

Importante è la ricognizione

Gennaio-Febbraio 2014 - Anno LI - numero 1 www.parrocchiaditarzo.it

Bollettino Parrocchiale di

TarzoArfantaCorbanese

Voce amica

S o m m a r i o

Comunità cristiana 1-3Cronaca locale 4Comune 5Arfanta: paese mio 6Voce di Corbanese 7-9

Parrocchia di Tarzo 10Ricordi 14Anagrafe 15Offerte 16

A messa senza orologio Papa Francesco ha ricordato che alla messa non si va con l’orologio

in mano, come se si dovessero contare i minuti o assistere a una rappre-sentazione. Si va per partecipare al mistero di Dio. «I profeti - ha detto - riferivano le parole del Signore. Il grande profeta Mosè ha dato i comandamenti, che sono parola del Signore. E tanti altri profeti dicevano al popolo quello che il Signore voleva. Il Signore ha parlato anche in un’altra maniera e in un’altra forma al suo popolo: con le teofanie. Quando cioè lui si avvicina al popolo e si fa sentire, fa sentire la sua presenza proprio in mezzo al popolo». «Succede lo stesso - ha spiegato il Papa - anche nella Chiesa. Il Si-gnore ci parla attraverso la sua parola, raccolta nel Vangelo e nella Bibbia, e attraverso la catechesi, l’omelia. Non solo ci parla ma, si

fa anche presente in mezzo al suo popolo, in mezzo alla sua Chiesa. Il Signore che si avvicina al suo popolo; si fa presente e condivide con il suo popolo un po’ di tempo. Questo è ciò che avviene durante la cele-brazione liturgica che certamente «non è un buon atto sociale - ha spie-gato ancora il vescovo di Roma - e non è una riunione di credenti per pregare insieme. È un’altra cosa» perché «nella liturgia eucaristica Dio è presente» e, se possibile, si fa presente in modo ancor «più vicino». La sua, ha detto ancora il Papa, «è una presenza reale». E, ha puntualizzato il Pontefi ce, «quando parlo di liturgia mi riferisco principalmente alla santa messa. Quando celebriamo la messa, non facciamo una rappresentazio-ne dell’Ultima Cena». La messa «non è una rappresentazione; è un’altra cosa. È proprio l’Ultima Cena; è proprio vivere un’altra volta la passione e la morte redentrice del Signore. È una teofania: il Signore si fa presente sull’altare per essere offerto al Padre per la salvezza del mondo».

«Noi sentiamo o diciamo: “Ma, io non posso adesso, devo andare a messa, devo andare a sentire messa”. La messa non si sente, si partecipa. E si partecipa in questa teofania, in questo mistero della presenza del Signore fra noi». È qualcosa di diverso da altre forme della nostra devo-zione, ha precisato ancora portando a esempio il presepio vivente «che facciamo nelle parrocchie a Natale, o la Via Crucis che facciamo nella Settimana Santa». Queste, ha spiegato, sono rappresentazioni; l’eucari-stia è «una commemorazione reale, cioè è una teofania. Dio si avvicina ed è con noi e noi partecipiamo del mistero della redenzione».

Il Pontefi ce si è poi riferito a un altro comportamento assai comune tra i cristiani: «Quante volte contiamo i minuti... “Ho appena mezz’ora, devo andare a messa ... “». Questo «non è l’atteggiamento proprio che ci chiede la liturgia: la liturgia è tempo di Dio e spazio di Dio, e noi dobbiamo metterci lì nel tempo di Dio, nello spazio di Dio e non guar-dare l’orologio. La liturgia è proprio entrare nel mistero di Dio; lasciarsi portare al mistero ed essere nel mistero». «Io ricordo che bambino, quando ci preparavano alla prima Comunione, ci facevano cantare “O santo altare custodito dagli angeli” e questo ci faceva capire che l’altare era custodito dagli angeli, ci dava il senso della gloria di Dio, dello spazio di Dio, del tempo di Dio. E poi, quando ci facevano fare la prova per la comunione, portavano le ostie per fare la prova e ci dicevano: “Guarda-te che queste non sono quelle che voi riceverete; queste non valgono niente, perché poi ci sarà la consacrazione”. Ci facevano distinguere bene una cosa dall’altra: il ricordo dalla commemorazione». Dunque ce-lebrare la liturgia signifi ca «avere questa disponibilità per entrare nel mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, pregare in chiesa, pregare il rosario, pregare tante belle preghiere, fare la via crucis, leggere la Bibbia; e un’altra cosa è la celebrazione euca-ristica. Nella celebrazione entriamo nel mistero di Dio, in quella strada che noi non possiamo controllare: lui soltanto è l’unico, lui è la gloria, lui è il potere. Chiediamo questa grazia: che il Signore ci insegni ad entrare nel mistero di Dio».

Santi Gervasio e Protasio

UN SANTO AL MESE

Page 2: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, ... Bosco aveva messo come titolo

pagina 2 Gennaio-Febbraio 2014«Voce amica»

DALLA CUCINA AL PARADISODurante l’autunno del 1856

Mamma Margherita si sentiva stanca. Non usciva quasi più dal-la cucina, dove sedeva accanto al focolare dove lavorava e pregava.

“Ecco il mio garzone di cuci-na”

Un giorno tre persone impor-tanti chiesero a don Bosco di ve-dere sua madre. Lui le accompa-gnò semplicemente in cucina. E si svolse questo dialogo (traman-datoci da Giovanni Battista Le-moyne che aveva preso appunti durante una chiacchierata di don Bosco):

Ecco mia madre, che è pure la mamma dei nostri orfanelli. Siete voi anche la cuciniera?

Per guadagnare il Paradiso, facciamo un po’ di tutto. Quali pietanza date ai ragazzi?

Pane e minestra, minestra e pane. E quante al vostro don Bo-sco? Una sola.

È un po’ troppo poco. Ma al-meno gliela fate molto buona?

Buonissima! S’immagini che egli mangia sempre la stessa, mattino e sera.

Non avete nessuno che vi aiu-ti? Sì, ho un garzone, ma oggi mi ha lasciata sola perché ha molto da fare. E chi è questo garzone di cucina?

Eccolo, disse sorridendo Mar-gherita indicando don Bosco.

Maestra di semplicitàNell’ormai lontano 1835, a 20

anni, il chierico Bosco era sali-to sul pulpito di Alfi ano per fare una delle sue prime prediche. Il parroco, don Giuseppe Pela-to, richiesto di un parere, prima aveva fatto le congratulazioni al

chierico, ma poi gli aveva detto che prediche così la gente non le capiva. E gli diede lì, su due piedi, la formula della predica-zione effi cace che don Bosco avrebbe seguito per tutta la vita: “Bisogna parlare in maniera popolare, popolare, popolare!”. Ora, a Valdocco, don Bosco non predicava soltanto, ma scriveva molti libri e libretti per la gente. E voleva essere come sempre “popolare, popolare, popolare”. Per questo ogni tanto scendeva in cucina con un mazzo di fogli, e diceva: “Mamma, continuate pure il vostro lavoro. E io intanto vi leggo questi fogli. Voi ditemi quando capite e quando non ca-pite”. Un pomeriggio arrivò con un fascio di fogli dove narrava la vita di San Pietro, il primo papa cui Gesù aveva detto: “A te darò le chiavi del Regno di Dio”. Don Bosco aveva messo come titolo di quel libretto “Il grande Clavi-gero”, cioè “Il grande Portatore di chiavi”. Appena sentì il titolo Mamma Margherita disse: “Cla-vigero? Dov’è questo paese?”. Don Bosco capì che aveva sba-gliato, e cambiò il titolo sempli-cemente in “San Pietro”.

Per la prima volta non va ai Becchi

Nell’ottobre 1856 don Bosco andò, come sempre, ai Becchi per la celebrazione della Madonna del Rosario. Portò con sé i ragaz-zi migliori, ma per la prima volta Mamma Margherita non ci andò. Non si sentiva bene. Era rimasta a letto tormentata da una tosse in-sistente.

MAMMA MARGHERITA (continuazione)

delle reliquie dei SS. Ambro-gio, Gervasio e Protasio avve-nuta negli anni 1864 e 1871. Il 13 gennaio 1864, sotto l’altare maggiore della basilica di S. Ambrogio, furono trovati due loculi. A destra il loculo più grande dei due martiri, a si-nistra, quello più stretto di S. Ambrogio. I corpi sono rimasti in quei due loculi fi no all’an-no 835, allorché l’arcivescovo Angilberto II, in occasione del rifacimento totale della cadente basilica del sec. IV e della co-struzione dell’altare d’oro del maestro Wolvinio, li riunì in una sola urna di porfi do (anch’es-sa scoperta, ma non aperta nel 1864) che venne disposta in senso trasversale sopra i due

loculi che furono lasciati vuo-ti. L’8 agosto 1871, per ordine dell’arcivescovo Luigi Nazari di Calabiana, l’urna di porfi do fu scoperchiata. Era per due terzi piena di acqua limpidissima; sul fondo stavano i tre scheletri che, esaminati diligentemente, risul-tarono appartenenti ad uomini che misuravano rispettivamente cm 163 (S. Ambrogio) e cm 180 e 181 (Gervasio e Protasio). Le reliquie dei santi furono deposte in una nuova urna più preziosa, in argento e cristallo e sono visi-bili nella cripta della basilica. La festa dei due martiri viene cele-brata il 19 giugno anniversario della loro solenne traslazione del 386 nella basilica di S. Am-brogio.

(continua a pag. 9)

GeGeGeGennnce e e amamamammicicicica»a»a»a»

o n e-o : a .

n a. e.a , e o i-n a aò n o -e o -.--

i

o r a-a .a -

I Fioretti di Papa Luciani

In visita all’ospedale, una signora dice al Vescovo:

- Signor vescovo, al ghe dai una benedission granda a me fi ol, che l’è qua in letto in ospeda-le….una benedission nella testa perché al fassa giudizio..”

Ed il vescovo Luciani trova in una camera dell’ospedale un gio-vanotto, quasi del tutto ingessato, in seguito ad un incidente con la moto. E la madre continuò:

- Credevo fosse morto, invece l’è ancora qua e ringrazio il Si-gnore. Ma quando l’ò visto per terra, che non dava segni di vita, mi sono sentita morire….poi qui all’ospedale si è ripreso e la pri-ma cosa che mi detto è stata: “Mamma, la moto si è rovinata? Ti raccomando la moto, che non sia fuori alla pioggia e raccogli i dischi che portavo a casa! Pensi, signor vescovo, lui in quello stato quasi disperato che prima di tutto pensa e si preoccupa della moto e dei dischi.

E Luciani: - Signora, aiuti il fi glio a guarire; e invito anche suo fi glio a pregare insieme con noi perché il Signore gli metta la sua mano sulla testa perché riesca a capire quello che nella vita è più importante e merita di stare al primo posto nei pensieri e nelle speranze…

Luciani raccontaUn re aveva al suo servizio un buffone. Un giorno il re gli affi dò

il proprio scettro dicendogli: - Tienilo tu, fi no a che non troverai qualcuno più stupido di te:

allora potrai regalarlo a lui!Qualche anno dopo, il re si ammalò gravemente e sentendo av-

vicinarsi la morte, chiamò il buffone e gli disse: Parto per un lun-go viaggio.

- Quando tornerai? Fra un mese?- No, non tornerò mai più!- E quali preparativi hai fatto per questo viaggio?- Nessuno!- Tu parti per sempre e non ti sei preparato per niente? Allora

prendi lo scettro: ho trovato uno più stupido di me!

i F bb i 2014nnnnnnnnaiaiaiaio-o-oo FeFeFebbbbbb raaioiio 22010 4

l

n

IL CATECHISMOChe tipo di legame esiste tra le cose create?Esiste tra le creature una interdipendenza e una gerarchia,

volute da Dio. Nello stesso tempo, esiste una unità e solidarietà fra le creature, poiché tutte hanno il medesimo Creatore, sono da Lui amate e sono ordinate alla sua gloria. Rispettare le leggi iscritte nella creazione e i rapporti derivanti dalla natura delle cose, è quindi un principio di saggezza e un fondamento della morale.

Che relazione c’è fra l’opera della creazione e quella della redenzione?

L’opera della creazione culmina nell’opera ancora più gran-de della redenzione. Infatti questa da’ inizio alla nuova creazione, nella quale tutto ritroverà il suo pieno senso e il suo compimento..

In che senso l’uomo è creato a “immagine di Dio”?

L’uomo è creato a immagine di Dio nel senso che è capace di conoscere e di amare, nella li-bertà, il proprio Creatore. E’ la sola creatura, su questa terra, che Dio ha voluto per se stessa e che ha chiamato a condividere, nella conoscenza e nell’amore, la sua vita divina. Egli, in quanto cre-ato a immagine di Dio, ha la dignità di persona, :non è qualcosa, ma qualcuno, capaci di conoscersi, di donarsi liberamente e di entrare in comunione con Dio e con le altre persone.

(Da “Catechismo della Chiesa Cattolica – Compendio”, nn.64 – 66).

Page 3: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, ... Bosco aveva messo come titolo

Gennaio-Febbraio 2014 pagina 3«Voce amica»

“UOMO DI PENSIERO E DI AZIONE”

BEATO ANTONIO FEDERICO OZANAM(continuazione)

La Disquisitio de vita et actuositate Servi Dei, F. Ozanam a cura della Sacra Congregazione per le cause dei Santi, pubbli-cata a Roma nel 1980, il Decreto di riconoscimento del grado eroico delle virtù teologali e cardinali del 1993 ed il successi-vo riconoscimento del miracolo attribuito all’intercessione del Servo di Dio, hanno portato alla sua beatifi cazione a Parigi, il 22 agosto 1997, da parte del Papa Giovanni Paolo II, in occa-sione della XII Giornata mondiale della Gioventù.

Ricerche e studi recenti sulla fi gura e la santità di Ozanam ne hanno certamente accresciuto la conoscenza soprattutto nel contesto del suo tempo, ma resta ugualmente da approfondire il suo forte carisma di profeta dei tempi nuovi e la sua attualità, che lo rendono, come ha affermato Giovanni Paolo II, “un mo-dello ancora attuale dei giovani cristiani laici”.

LA CARITÀLa carità appartiene a tutti i luoghi e a tutti i tempi; e questa

cosa eterna è al tempo stesso estremamente evolutiva, perché ha questa caratteristica, di non accontentarsi di nessun progres-so, di non trovare riposo fi nché c’è un male senza rimedio”. (Rapporto all’Assemblea Generale, Parigi, 19 luglio 1849). La fede e la carità dei primi secoli, non è troppo per la nostra epo-ca? Non siamo forse come i cristiani dei primi tempi, gettati in mezzo ad una civiltà corrotta, ad una società cadente? Un ra-pido sguardo al mondo che ci circonda. Gli uomini ricchi e gli uomini felici, valgono forse molto di più di quelli che rispon-

devano a San Paolo: ti ascolteremo un’altra volta? E i poveri ed il popolo, godono forse più benessere di coloro ai quali predicavano gli apostoli? … La terra si è raffreddata e toc-ca a noi cattolici ricominciare l’era dei martiri … essere martire signifi ca dare la propria vita per Dio e per i propri fratelli … signifi ca dare al cielo tutto quel che se ne è ricevuto, la nostra ricchezza, il nostro sangue, la nostra intera anima. (a Léonce Curnier, Parigi, 23 febbraio 1835)

La confusione si è fatta tale nelle idee e nel linguaggio degli uomini, che nel momento in cui la fraternità cristiana è scritta sulla facciata di tutti i monumenti, la carità, e cioè l’espressione più tenera della fraternità cristiana, è divenuta sospetta all’orec-chio del popolo. La carità fu compromessa da coloro che la praticano male, dalla fi lantropia, più prodiga di discorsi che di sacrifi ci, dalla benefi cenza sdegnosa, dallo zelo indiscreto. Sta a noi sradicare questi vizi che rendono l’elemosina umiliante al povero e sterile davanti a Dio. Sta a noi sopprimere la fred-dezza che guasta un benefi cio, le impulsività e le imprudenze che lo compromettono e di riportare la carità, come la vuole il Vangelo, in mezzo a questo popolo che non aspetta che di ve-derla nei suoi veri tratti per riconoscerla e benedirla (Rapporto all’Assemblea Generale, Parigi, 2 agosto 1848).

(continua)

LA CHIESA CATTOLICA NEL MONDO

La popolazione del mondo è di circa 7 miliardi. I cattolici bat-tezzati alla fi ne dicembre 2011 erano un miliardo e 214 milio-ni, pari al 17,5% della popolazione mondiale. Nel 1978 erano 757 milioni. Parliamo di cattolici, non di cristiani. Se volessi-mo aggiungere anche tutti gli altri credenti in Cristo (ortodossi, protestanti, anglicani ed altre confessioni) arriviamo a circa due miliardi e 18 milioni, la religione più diffusa in assoluto.

L’Europa non è più il primo continente cattolico, come lo fu per oltre un millennio. Ora sono le due Americhe: alla fi ne del 2011 registravano 592 milioni di cattolici:, pari al 49%; il Brasi-le è la nazione con il maggior numero: 165 milioni.

In Europa vi sono 286 milioni di cattolici, il 24%, nel 1978 i cattolici erano il 35% di tutti i cattolici del mondo.

Il continente più vivo e dinamico, anche per conversioni e vo-cazioni religiose, è l’Africa. Alla fi ne del 2011 registrava 194 milioni il 16% del cattolicesimo mondiale. Negli ultimi 30 anni i cattolici africani sono cresciuti: del 109 per cento. Alcune na-zioni africane si avviano a diventare a maggioranza cattolica. Attualmente il Congo registra 38 milioni di cattolici, la Nigeria 25 milioni, come l’Uganda, il Kenya e la Tanzania.

Nell’immenso continente asiatico con i suoi 4, 2 miliardi di persone, i cattolici sono una minoranza: circa 132 milioni, il 10% del cattolicesimo. L’Oceania registra circa 10 milioni di cattolici, con un incremento di circa tre milioni negli ultimi 30 anni.

Il numero di tutti i sacerdoti, sia diocesani che religiosi, a li-vello mondiale ha subito profonde modifi che in questi anni. Nel 2000, il numero aveva registrato il minimo storico: poco più di 405mila. Nel 2011 il numero dei sacerdoti cattolici nel mondo,

compresi i sacerdoti religiosi, era di oltre 413mila. La crescita maggiore si è registrata in Africa e in Asia, mentre in Europa e in America troviamo la diminuzione maggiore. I preti in Europa trent’anni fa erano 250mila; nel 2011 erano 187mila.

I seminaristi, coloro che rappresentano le speranze per il fu-turo della Chiesa, sono in aumento negli ultimi 30 anni, seppur con una distribuzione diseguale: meno in Europa, molto più nu-merosi in Africa e in Asia. I seminaristi maggiori erano 64mila trent’anni fa, sono quasi raddoppiati nel 2011: più di 120mila. In forte diminuzione sono, invece, i religiosi e ancor più le religio-se. Queste erano quasi un milione trent’anni fa. Nell’Annuario Pontifi cio sono ora 713mila.

Nel complesso, questi numeri, dicono che la presenza della Chiesa cattolica è viva nel mondo. La vecchia Europa cristia-na ha perduto gli antichi primati, e sembra aver affi evolito il fervore della sua adesione al Vangelo. Ma non possiamo e non dobbiamo pensare che lo Spirito Santo che guida la Chiesa non sia in grado di suscitare nuovi slanci e vitalità. La preghiera è doverosa ed urgente.

Page 4: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, ... Bosco aveva messo come titolo

pagina 4 Gennaio-Febbraio 2014«Voce amica»

Venerdì 14 febbraio 2014 nel padiglio-ne 8.1 della fi era di Vicenza si è svolta la consegna dei premi internazionali Vicenza Numismatica, Vicenza Palladio e Fiera di Vicenza alla carriera. Sono state premiate sette zecche internazionali scelte tra i 48 Stati partecipanti alla manifestazione di quest’anno. Poi è stata letta la motivazione per il conferimento del premio internazio-nale “Vicenza Numismatica alla carriera” al Maestro Giuseppe Grava, che premia una lunga carriera iniziata a Milano nel 1967 costellata da riconoscimenti, parte-

cipazioni ad eventi internazionali e com-missioni da parte di Amministrazioni pubbliche e di privati. La conse-gna dell’ambito premio è stata effettuata da Battista Zardet, sindaco del Comune di Revine Lago. Il Maestro, visibilmente commosso, è stato applaudito da una standing ovation degli astanti, tra i quali numerosi erano gli amici ed estimatori venuti a Vicen-za per portargli le loro felicitazioni e la loro stima. Amici provenienti da Fregona,

Revine Lago, Tarzo, Vittorio Veneto, dal Cadore, da Padova e dal Vicentino,

tra cui l’amico pittore Vico Cala-brò. L’allegra, sentita e nutrita, partecipazione ha dato un toc-co di calore e di commozione alla manifestazione. I presenti hanno potuto visitare la bella

mostra vicentina dove al Mae-stro era stato concesso uno stand,

che spiccava tra la settantina di espo-sitori, rappresentanti zecche statali, numi-smatici, collezionisti, studiosi della mate-

ria ed espositori. Una splendida coreografi a, che accompagnava il visitatore ad ammirare esem-plari di monete romane, medio-evali e di molti Stati attuali, le splendide medaglie del periodo interbellico di Giuseppe Ro-magnoli e molto altro. Nato a Revine Bepi Grava è di casa anche a Tarzo dove ha sempre partecipato e collaborato con le manifestazioni della Pro Loco, arricchendole con varie fra le sue 220 opere.

Premio “alla carriera” a Giuseppe Grava

p gpagina 4 «VVoce a

201. BONIFACIO IX, 2/9 .XI.1389 – 1.X.1404Pietro Tomacelli, esperto di diritto e buon diplomatico,

convinto avversario dello scisma di Occidente, venne eletto papa con il nome di Bonifacio IX all’età di 35 anni. Si impegnò a ristabilire la piena autorità del papato e fu sostenuto anche dal popolo romano. Bonifacio IX favorì il potenziamento delle difese di Roma e indisse i Giubilei del 1390 e del 1400.

Riaffermò l’autorità papale nella confusa situazione politica dell’Italia. Recuperò allo Stato Pontifi cio mol-

ti territori settentrionali, abbandonati nell’anarchia. Fondò varie università, tra le quali quella di Ferrara. Canonizzò il 7 ottobre 1391 Brigida di Svezia e riorganizzò la Università di Roma. Avrebbe voluto ricomporre lo scisma esistente, ma morì il 1 ottobre 1404 con il rammarico di aver lasciato la Chiesa divisa come l’aveva trovata.

SECOLO XV

202. INNOCENZO VII, 17.X/11.XI. 1404 – 6.XI. 1406 Cosma Migliorati era stato arcivescovo di Ravenna e ve-

scovo di Bologna, venne inviato come Legato in Lombardia e in Toscana da Bonifacio IX. Venne eletto papa con il nome di

di Innocenzo VII mentre ad Avignone vi era l’antipapa Bonifacio XIII. Si impegnò ad eliminare lo scisma

di Occidente. Ma poi trascurò questi impegni e entrò in contrasto con i romani per aver tenta-to di coprire un suo nipote Ludovico Migliorati, che aveva ucciso dei cittadini tra i più rappre-sentativi della città. Una folla inferocita penetrò

in Vaticano a caccia del papa, che fu costretto a rifugiarsi a Viterbo. Soccorso dall’alleato Ladislao,

che occupò Castel Sant’Angelo, Innocenzo VII potè tornare a Roma ai primi di marzo del 1406. Il 22 settembre 1404 il papa ricevette una delegazione pacifi catoria dell’anti-papa Benedetto XIII, poi si scusò per la sua malferma salute e rimandò gli incontri. Morì il 6 novembre 1406.

I PAPI DELLA CHIESA ASSEMBLEA ELETTIVA

Si è svolta domenica 16 febbraio, presso la sede del Gruppo, l’Assemblea elettiva che ha rinnovato i quadri per il prossimo triennio 2014-2016. La riunione presieduta dal socio Carlo Dalle Crode e segretario Michele Gallon ha avuto l’onore della presenza del Presidente Sezionale An-gelo Biz. Dopo il ricordo dei soci “andati avanti”, sono sta-te approvate le relazioni: mo-rale e fi nanziaria; il consuntivo delle attività svolte nel 2013 ed il programma per il 2014. Si sono evidenziate quelle volte al sociale ed al patrimonio e realizzate in proprio ed in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Tra queste la consegna pasti a domi-cilio, la pulizia ed il mantenimen-to dei sentieri, la festa degli alberi, abbinata alla giornata ecologica, la conservazione ed il recupero delle chiesette di San Pietro, di Collaldrà e l’ampliamento della Sede in cui, già a giugno, per la fe-sta annuale del Gruppo, dovrem-mo vedere in funzione la nuova cucina. Le cariche elettive hanno visto la conferma di Giovanni Liessi a Capogruppo. Nel succes-sivo primo Consiglio di convalida sono stati confermati a Vicario Francesco Introvigne, Vice Iva-no Bazzo e Valerio Franceschet, Cassiere Claudio Franceschet ed

alla segreteria Michele Gallon. Gli altri Consiglieri eletti sono: Fabio Biz, Alfi o Casagrande, Ma-rio Casagrande, Giorgio Da Parè, Claudio Franceschet, Giampie-tro Gregoletto, Mario Liessi, An-drea Manfroi, Celestino Mattiuz, Antonio Pol, Romano Pancotto, Giovanni Tessari, Benito Zande-giacomo e Michele Zuanella. Re-visori dei conti Mirco Bernardi, Marco Franceschet e Leonardo Pradal, con supplenti Lorenzo Casagrande e Pietro Zanetti. La riunione si è conclusa, come consuetudine, con il pranzo so-ciale, in festosa amicizia fra Alpini, amici e famigliari. Tra i vari ospiti, sono intervenuti per un saluto di plauso e sprone il Vide-Sindaco Vincenzo Sacchet, il Presidente di Banca Prealpi Carlo Antiga ed il Presidente Sezionale Angelo Biz.

I. Francesco

GRUPPO ALPINI TARZO

Febbraio 2014

OOOOOOOOOOOO

Page 5: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, ... Bosco aveva messo come titolo

Gennaio-Febbraio 2014 pagina 5«Voce amica»

Grande l’apprezzamento per il concerto in ricordo dell’amico Emilio

Grande musica e grande successo, domenica 9 febbraio presso l’auditorium di Banca Prealpi a Tarzo,per il concerto “Specchi di avventure“, organizzato dal Circolo Musicale in collaborazione l’assessorato alla cultura del Comune e la locale sezione AIDO. Federico Stragà, cantante italiano dal timbro caldo ed eclettico ha incantato il numeroso pubblico assieme ai bravissimi musicisti che lo accompagnavano, Aldo Betto e Stefano Ottogalli alle chitarre e Marco Pandolfi all’armonica. Numerosi gli omaggi ai più noti can-tautori italiani da Vinicio Capossela e Fabrizio De Andrè a Lucio Dalla e tanti altri: un tuffo nelle emozioni e nei ricordi che tutto il pubblico ha condiviso entusiasticamente. Federico Stragà, ori-ginario di Belluno, ha proposto inoltre brani autografi tra i quali “L’astronauta“ e “Il coccodrillo vegetariano” con il quale ha vinto

il Disco per l’estate nel 2002. Le sapienti chitarre di Aldo Betto e Stefano Ottogalli e la fantastica armonica di Marco Pandolfi hanno creato arabeschi perfetti con la voce di Federico Stragà e hanno saputo evocare i ricordi di avventure vissute, battiti d’ali, fremiti di gioia che appartengono a tutti noi, coinvolgendo grandi e bambini in un coro di musica e di emozioni. In questo modo, tutto speciale, “Specchi di avventure” ha voluto ricordare Emilio Masetto, anche lui giovane chitarrista, a due anni dalla sua tragica scomparsa avve-nuta il 10 gennaio 2012, all’età di 10 anni.

IL GIURAMENTO DI AMINA SANE AMIATA

Commovente il giuramento di Amina Sane Amiata, nata a Dakar, diventata cittadina italiana il 13 febbraio 2014. Il sindaco Gianan-gelo Bof, con la fascia tricolore, ha letto lo Statuto, che concede, dopo dieci anni nel suolo italico, la cittadinanza (a chi la richiede). Amina, visibilmente commossa, ha letto a voce alta, ha giurato e fi rmato.

Come Presidente della San Vincenzo, le sono stata vicina, ma più ancora, come “nonna amica”, come lei mi chiama, ho condiviso la sua gioia, come ci insegna il Beato Federico Ozanam, fondato-re della S. Vincenzo De’ Paoli. Con una copia della Costituzione ben stretta, in mano, Amina mi ha abbracciato, orgogliosa e forte. Una brava donna, pronta ad ogni lavoro, anche il più umile, il più faticoso, pur di mantenere la sua bella famiglia. Sempre in gamba il nostro Sindaco, sempre presente, accogliente, generoso con il bi-sognoso, con una squadra che lavora per il bene del paese.. Amina sorridente ha immortalato il suo “giorno speciale” con la foto con il suo Sindaco. Amina a tutti gli effetti italiana e con lei i suoi fi gli Rokhiya, Benette, Abdoulaziz.

Sopracordevole Renata

Assessorato Cultura - Biblioteca comunale

ORARIO DÌ APERTURA AL PUBBLICO Lunedì 09.00 – 12.00 (V) e 14.30 - 18.30 (V) Martedì 09.00 – 12.00 (V) e 14.30 - 18.30 (B) Mercoledì 09.00 – 13.00 (B) e 14.30 - 18.30 (B) Giovedì 09.00 – 13.00 (B) e 14.30 - 18.30 (V) Venerdì 09.00 – 13.00 (B) e 14.30 - 18.30 (B) Sabato 09.00 – 12.00 (V) Domenica 18.00 – 21.00 (V) (B) Presenza del bibliotecario sig. Tarzariol Lucio(V) Presenza dei sigg. Volontari

STATISTICA DEMOGRAFICA AL 31.12.2013

di Francesco Introvigne

Il movimento demografi co della popolazione residente nel Comune(A.P.R.) nell’anno 2013:

INIZIONATI MORTI DIFF. IMMIG. EMIG. DIFF.

INCR./ FINE ANNO DECR. ANNO

M 2188 15 29 -14 47 58 -11 -25 2163F 2365 23 60 -37 98 69 29 -8 2357T 4553 38 89 -51 145 127 18 -33 4520

La popolazione, ripartita per Frazioni (Parrocchie), risulta così composta:

Maschi Femm Totale FamiglieARFANTA 205 176 381 173CORBANESE 733 758 1491 645TARZO - Capoluogo 1207 1236 2443 1052Case di Riposo 18 187 205

Totale 2163 2357 4520 1870

Cittadini non italiani residenti nel Comune, per Continente di provenienza:

M F TotaleComunità Europea 41 44 85Altri Paesi Europei 60 67 127Africa 64 65 129America 4 8 12Asia 3 4 7

Totale 172 188 360

Concittadini iscritti all’A.I.R.E. (Anagrafe Italiani residenti all’Estero)

sono invece così ripartiti:

M F TComunità Europea 217 142 359Altri Paesi Europei 92 90 182Africa 1 0 1America 179 195 374Asia 3 1 4Oceania 9 8 17

Totale 501 436 937

UFFICIO ANAGRAFE

Page 6: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, ... Bosco aveva messo come titolo

pagina 6 Gennaio-Febbraio 2014«Voce amica»«VVoce amica» Arfanta Paese mioLA COMMISSIONE

GIOVANI AD OSIGOUn’occasione di condivisione, preghiera e programmazione, que-

sto è stato per la Commissione Giovani il ritiro spirituale vissuto insieme al nostro nuovo assistente don Angelo, dalla serata di ve-nerdì 31 gennaio a quella di sabato 1 febbraio scorsi.

Ci siamo ritrovati alle 18 nella chiesetta di S. Maria di Lago per partecipare alla S. Messa da lui stesso celebrata, al termine della quale abbiamo raggiunto la meta, l’ex-asilo di Osigo, per la cena condivisa. La serata è poi proseguita recitando i vespri e con un momento di rifl essione ispirato al tema dell’anno pastorale “Và e anche tu fa lo stesso”. Era ormai mezzanotte, tutti a dormire.

Il mattino seguente sveglia alle 8, colazione, recita delle lodi pres-so la cappellina presente all’interno della struttura, poi riunione. I temi trattati sono stati tanti: l’incontro dei giovani con il Vescovo per la Visita Pastorale e la Via Crucis da organizzare, le rifl essioni sul cammino che stiamo facendo come “gruppo” e su quello intra-preso con i giovani della nostra forania, ci hanno accompagnato fi no a mezzogiorno.

Per il pranzo ci ha raggiunto don Roberto Bischer, responsabi-le diocesano di pastorale giovanile con il quale abbiamo trascorso parte del pomeriggio condividendo pensieri, proposte e fatiche del nostro essere giovani e lavorare per i giovani, tenendo sempre lo sguardo fi sso su Gesù.

Alle 17 contenti per l’esperienza positiva vissuta insieme abbia-mo fatto ritorno a casa.

La Commissione Giovani con don Angelo e don Roberto

PROSSIMI APPUNTAMENTI

Venerdì 4 aprile nell’ambito della Visita Pastorale “Colla-boratori della vostra gioia”, il Vescovo Corrado: alle ore 18.30 presso la sala riunioni della fi liale

di Revine della Banca Prealpi, incontra tutti i giovani della forania dai 14 ai 25 anni; alle ore 20.45 a Revine, presiede la

Via Crucis foraniale animata dai gruppi giova-ni parrocchiali. La partenza è prevista dal piazzale della Chiesa Parrocchiale. Si ricorda che in caso di maltempo il rito si terrà all’interno di quest’ultima.

Con l’augurio che l’arrivo del nostro Pastore possa essere un momento di gioia, dialogo e preghiera uniti dalla fi ducia in Gesù Cristo, vi aspettiamo numerosi!

Valentina – Commissione Giovani La Vallata

ncnconnonontrtrtrt a a aa tutuutttti i i i gigiovani

rererer sisiiedddde lla rupupupuppipipippp g g gioioi vavava-dal piazzaalehhhhhhhhe ee innii rnrnno o o o o

o o

La

BENEDIZIONE BAMBINI

Lunedì 6 gennaio, Solennità dell’Epifania, anche la nostra Co-munità ha dedicato uno spazio speciale a tutti i bimbi. Du-rante la S. Messa Mons. Rino ha be-nedetto i fanciulli presenti con i loro genitori, invocando su di loro la pater-na intercessione del Padre. Al termine dell’Eucarestia tut-ti si sono ritrovati in canonica per un breve momento conviviale.

I bambini con Mons. Rino attorno al Bambino Gesù.

NUOVO DIRETTIVO DEL GRUPPO RICREATIVO

Lunedì 20 gennaio in un’assemblea aperta a tutti i cittadini svoltasi alle ex-scuole elementari, è stato elet-to il nuovo Consiglio Direttivo del Gruppo Ricre-ativo, essendo il precedente decaduto il 31 dicembre scorso. Questi i nuovi membri con le rispettive cariche: Presidente: De Marchi Marco; vicepresidente: De Marchi Andrea; Segreteria: De Marchi Melissa, Faraon Lara; Consiglieri: Bressan Desy, De Biasi Silvestro, De Martin Gianni, Faraon Adriano, Faraon Antonella, Fara-on Chiari, Resera Riccardo; Revisore dei conti esterno: Tessari Giovanni.

A tutti l’augurio di buon lavoro per il bene del paese. Il direttivo

90 Anni di Guerrino Pradal

Guerrino ha festeggiato il 23 gennaio scorso il suo novantesimo compleanno, con i suoi familiari: la moglie Angela, la fi glia, il genero, nipoti e la pronipote Giada.

La comunità si associa agli auguri dei famigliari.

Brevi d’inverno

Page 7: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, ... Bosco aveva messo come titolo

Gennaio-Febbraio 2014 pagina 7«Voce amica»VVoce amicaLa Voce di Corbanese

EPIFANIA 2014Anche quest’anno, come di consueto, per la festa dell’Epifania nel

primo pomeriggio ci siamo dati appuntamento nella nostra Chiesa Par-rocchiale per la Benedizione dei fanciulli e il bacio al Bambin Gesù. Successivamente si è svolta un’interpretazione del Santo Natale ani-mata dai ragazzi del Catechismo.

Un grazie prima di tutto alle Catechiste che si sono prodigate nel pre-parare la Sacra Rappresentazione e ai bambini che con tanta semplicità si sono resi protagonisti.

Francesco B.

E’ una comunità in cammino, che dimo-stra una certa vivacità, «... senza suonare tanto le campane!» sorride don Angelo Lucchetta. “È una vivacità che si esprime attraverso l’impegno di parecchie persone nei diversi ambiti della catechesi e della liturgia, nei servizi e anche nelle realizza-zioni materiali. Anche se, tra benessere, lavoro, crescita economica e culturale, forse ci si sta rendendo conto che si “la-vora troppo”, a scapito della qualità della vita e delle relazioni interpersonali. Casa, lavoro, svago, sport domenicale lasciano pochi spazi liberi per una maggiore par-tecipazione alla vita parrocchiale. Tutta-via, le famiglie non presentano particolari situazioni di malessere o degrado morale, a conferma di un tessuto sociale in buona sostanza sano. Gente riservata, quella di Corbanese, da sempre. Ma anche molto generosa: Quando sono interpellati, ri-spondono sempre presente!”.

“L’animazione liturgica è caratteriz-zata da persone che ravvivano le funzioni religiose. Molto attiva, con una quarantina i coristi, la bella schola cantorum a quat-tro voci diretta dalla maestra Rossana Pra-dal. In parrocchia ci sono gruppi caritati-vi che si adoperano per sostenere l’asilo parrocchiale ed alcune adozioni a distanza. Negli ultimi anni il consiglio per gli affari economici è stato molto impegnato per la sistemazione della chiesa e del campanile; per la sistemazione interna ed esterna del campanile della chiesetta del Calvario de-dicata al Redentore. Le stazioni della Via Crucis sono state sistemate dagli alpini e dal-le famiglie ed il sentiero per interessamen-to del Comune. Sistemati, in parte, anche l’oratorio (ex canonica) secondo le norme antisismiche e la chiesetta dedicata alla Madonna di Loreto. Una grande mole di lavoro, realizzata, in collaborazione con la parrocchia, dalla Regione e da Banca Pre-alpi, a cui sono riconoscente. La comunità ha contribuito ed è contenta: si conserva il

volto cristiano e la volontà di sistemare il patrimonio religioso. Quindi rose e fi ori? Il pericolo è che allo sviluppo economico non si accompagni quello morale e religioso con la conseguente perdita dei fondamen-tali valori di fede, di onestà, di sobrietà, di solidarietà che erano nel DNA della nostra gente. La gente nuova che arriva in paese o lo frequenta per lavoro e studio ha

diffi coltà a integrarsi con la nostra comu-nità. Poi, si fatica a incontrarsi e soprattutto a coinvolgere i giovani. Per me è fonte di preoccupazione”.

“La scuola materna parrocchiale (ospi-tata nell’ex-orfanotrofi o aperto da mons. Faè nel lontano 1919, di cui conserviamo ancora i lettini) con soli 32 bambini fa fa-tica a sostenersi economicamente, ma nel contempo permette di incontrare le fami-glie e da loro un aiuto. Farò di tutto per mantenerla. Il catechismo è frequentato dalla quasi totalità dei bambini e ragazzi, ma poi dopo la cresima, addio! Fino a una decina di anni fa c’erano un paio di anima-tori, ora non più. Il consiglio pastorale, che purtroppo non ha giovani al suo interno, sta cercando una soluzione. L’oratorio c’è, è grande, è un punto di riferimento per i giovani del paese e per la comunità (è uti-lizzato anche dall’ULS per il prelievo del sangue). I giovani non si lasciano coinvol-gere nella vita parrocchiale: anche quelli disposti al dialogo vivono una fede lontana dalla realtà della vita. Inoltre, spesso lo sport non facilita la frequenza della mes-sa». «La nostra parrocchia - conclude don Angelo - mi sembra che conservi il volto cristiano, ma fi no a quando? C’è una sfi da da affrontare: una nuova evangelizzazio-ne, come dice il Papa!».

(Liberamente tratto da l’Azione 2/3/2014)

Parrocchia di Corbanese. In origine cappella della pieve di Tarzo, di-pese poi da Arfanta, i registri parrocchiali iniziano con il 1631 e dal 1672 fu elevata a parrocchiale, il “curato” cominciò a fi rmarsi parroco dal 1705 e arciprete dal 1775. L’attuale edifi cio fu ricostruito dopo un terremoto che, attorno al 1743, aveva distrutto la primitiva chiesetta di Santa Caterina. Finanziato dalla famiglia Zornio di Venezia, fu consacrato il 18 febbraio 1748 dal vescovo di Ceneda Lorenzo Da Ponte. La pala dell’altare maggiore e gli affreschi del soffi tto sono stati dipinti da Giovan Battista Dal Colle, mentre è stata attribuita a Silvestro Arnosti la piccola pala raffi gurante una Madonna col Bambino fra i santi Gervasio e Protasio, Gottardo e Giuseppe (1614). Le decorazioni sono di Salvadoretti (1928). L’organo è un De Lorenzi e fu commissionato nel 1859; ricordiamo che, nel 1943, fu suonato per otto mesi da Kraus Elca, musicista viennese di stirpe ebraica che, durante le persecuzioni naziste, aveva trovato rifugio presso l’arciprete di Corbanese.

La nostra Comunità

Page 8: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, ... Bosco aveva messo come titolo

pagina 8 Gennaio-Febbraio 2014«Voce amica»

Nella Casa De Padre

1. PIOL SISTO fu Ferdinando e fu Tac-ca Maria, di anni 81, ved. di Merlin Nor-ma. Condusse una vita di amore, di fede, di lavoro condividendo con i suoi fi gli la realtà del quotidiano. Era molto conosciu-to sia per il suo lavoro che per le molteplici attività. Accoglieva con gioia e un sorriso chi andava a trovarlo, non manifestando la sua sofferenza sia fi sica che interiore. Nel susseguirsi dei giorni belli e brutti con tanti sogni ma anche frustrazioni fu sem-pre amorevolmente assistito. Concluse la sua esistenza quasi improvvisamente il 1° febbraio 2014 ed il suo funerale venne ce-lebrato il giorno 3 febbraio e poi accom-pagnato da molti amici e conoscenti al no-stro cimitero.

ANAGRAFE

Ricordo

4 Generazioni

Nella foto la famiglia di Liliana vedova di Piero Battiston; in particolare le donne che la compongono. Al centro trovia-mo la bisnonna Liliana, a sinistra la nonna Carmen e mamma Vanessa con in braccio l’ultima, ma solo in ordine di “arrivo” la nipotina Eva.

A tutta la famiglia il nostro augurio di una vita felice e se-rena.

Franceschet Antonio31.08.1923 – 8.03.2013

Nel primo anniversario della tua scomparsa la moglie Eugenia e tutta la tua famiglia ti ricordano con affetto e nostalgia.

A RICORDO DEL TENENTE PILOTA DINO FACCHINELLI

Sabato 8 febbraio è stato ricordato il ten. pilo-ta Dino Facchinelli nel 30° anniversario della sua prematura scomparsa a Decimo Mannu in Sarde-gna.

Mentre era in fase di atterraggio per una serie di concause, perse il controllo dell’aereo che stava pilotando, si lanciò dal suo velivolo già inclinato, ma essendo e pochi metri dal suolo non riuscì a salvarsi.

La cerimonia è iniziata con l’alzabandiera al monumento ai caduti.Alla santa Messa celebrata dal nostro parroco in suo suffragio,

accompagnata dal nostro coro parrocchiale, hanno assistito vari suoi ex superiori e commilitoni, l’Amministrazione comunale con il Sindaco e vari assessori e tanta gente di Corbanese e non solo. Tutti hanno voluto onorare la sua memoria e stringersi attorno alla sua famiglia. Al termine, in corteo, i partecipanti alla cerimonia si sono recati presso le scuole elementari dove gli è stata intitolata una strada di recente costruzione..

Nel cortile delle scuole elementari è stata, infi ne, deposta una co-rona d’alloro presso il cippo in suo ricordo. Nel frattempo, a fare da cornice a questi eventi, tre aerei d’epoca hanno sorvolato il cielo di Corbanese disegnando il nastro tricolore

Sono stati momenti veramente commoventi anche per me che non ho conosciuto Dino, un ragazzo molto stimato e benvoluto da tutti come lo ha ricordato il suo ex comandante “un esempio che dovreb-be essere di stimolo a tutti i giovani.”

Francesco B.

A ricordo di Dino8 febbraio 201Ci siamo commossi nel vedere come tante persone hanno voluto partecipare e strin-

gersi vicino a noi nel ricordo del nostro amato Dino. Come trent’anni fa abbiamo sentito il vostro abbraccio ed il vostro affetto, abbiamo visto i vostri occhi farsi lucidi insieme ai nostri ed una giornata che sarebbe stata molto triste per la nostra famiglia

si è trasformata in una gior-nata da ricordare nei nostri cuori grazie alla vostra affet-tuosa partecipazione.

Vedere come Dino conti-nui ad essere presente nella nostra comunità anche a di-stanza di così tanto tempo ci riempie il cuore di gratitudi-ne che qui vi esprimiamo…. Vi diciamo grazie, piacevol-mente commossi da una così grande ed inaspettata testi-monianza di affetto. Grazie

Fam. Facchinelli

Page 9: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, ... Bosco aveva messo come titolo

Gennaio-Febbraio 2014 pagina 9«Voce amica»

CAMBIO GENERAZIONALEDopo ben 42 anni di lavoro Liviana Favero avendo raggiunto l’età

pensionabile ha deciso di chiudere la sua attività di parrucchiera in Via Piave, cedendo il suo negozio a Giulia Stringher, giovane piena di entusiasmo e creatività. Auguro a Giulia un futuro di tante soddi-sfazioni e serenità.

Liviana

Ho preso l’occasione della so-spirata pensione di Liviana per realizzare un sogno che coltivavo da molto tempo, vista la mia pas-sione per questo lavoro. Spero di poter proseguire nei migliori dei modi garantendo alla clientela la qualità che si aspettano da una professionista e, perché no, anche un bel momento di relax. Un gra-zie a Liviana per la fi ducia accor-datami.

Giulia

GRUPPO FON FIERUNAnche questo carnevale ci ha visti protagonisti durante le sfi -

late organizzate dall’associazione Carnevali di Marca. Abbiamo, infatti, partecipato a varie manifestazioni, iniziando da quella di Tarzo, e poi via via a quelle non rinviate per il mal tempo: Santa Lucia, Vittorio Veneto, Conegliano ecc.

In tutte abbiamo avuto una buona presenza di partecipanti a dimostrazione che il gruppo è vivo e che tutti coloro che vi partecipano mettono del loro meglio.

Il gruppo ringrazia tutti coloro che a vario titolo hanno parte-cipato alla realizzazione del carro mascherato. Un ringraziamen-to a tutti i nostri sponsor, che con il loro contributo ci permet-tono di poter migliorarci di anno in anno.

Grazie a tutti e arrivederci alla prossima stagione...

IL GRUPPO FON FIERUN.

La diagnosi del dottor Bellin-gheri, fu molto brutta: “Polmoni-te”. Era la malattia che aveva già portato via Francesco, suo marito, e che anni prima si stava portando via suo fi glio. Per i vecchi, in que-gli anni, “polmonite” signifi cava “fi ne della vita”. Mamma Marghe-rita lo sapeva, chiese a don Bosco di chiamare il suo confessore don Borel, e di portarle il Viatico.

Don Bosco fece immediatamen-te avvertire il fratello Giuseppe, e radunò i giovani perché pregassero per la Mamma molto ammalata. Fu un triste stupore per tutti. Le mam-me non dovrebbero mai morire. Per i fi gli sono indispensabili, in-sostituibili. Pensare che la mamma non ci sia più è come pensare che il sole non dia più luce, che i prati non diano più erba. Impossibile. Come si fa ad andare avanti senza di lei?

“Ora tocca a te aiutare tua ma-dre”

Don Bosco pensa che questa sarà una perdita gravissima per l’Orato-rio, e specialmente per lui. Gli ha insegnato a vivere, a essere prete, a educare i ragazzi, e tutto questo mentre andavano insieme in cam-pagna, quando si confi dava con lui alla sera, mentre all’Oratorio rime-stava la polenta.

Gli ha insegnato la forza di non stancarsi mai, la fi ducia nella Prov-videnza. Gli ha regalato, senza che lui se ne accorgesse, il suo sistema educativo che meraviglierà il mon-do. È tutto condensato nella sua vita e in sei parole: ”bontà dolce e forte della madre”.

Arriva il fratello Giuseppe, con le mani ancora sporche di terra. E lei dice in un soffi o come tutte le mamme: “Vogliatevi bene”. Il gior-no dopo, mentre il male avanza, riesce a dire ancora a don Bosco: “Dio sa quanto ti ho voluto bene. Spero di poterti amare meglio nel-la beata eternità. Ho la coscienza tranquilla. Ho fatto il mio dovere in tutto quello che ho potuto. Stai attento ai tuoi. Molti, invece della gloria di Dio, cercano la propria utilità. Molti amano la povertà ne-gli altri, ma non in se stessi……”. Dopo una lunga pausa: “Ricordati che questa vita consiste nel patire. I veri godimenti saranno nella vita eterna…”.

Margherita ha espresso in que-ste semplici parole la “concezione cristiana della vita” di centinaia di generazioni contadine, la con-vinzione che ha aiutato migliaia di mamme a tirare avanti la vita, nonostante la carestia e le guerre, la morte dei bambini, la fatica che stroncava.

Dio viene a prenderla alle 3 del mattino del 25 novembre

I freddi registri dei mortiI registri della parrocchia dei

Santi Simone e Giuda (oggi di San Gioacchino) documentano: “L’an-no del Signore 1856, il giorno 25 del mese di novembre, alle ore tre del mattino nel distretto di questa Parrocchia munita dei santissimi Sacramenti è morta Bosco Mar-gherita d’età di anni 69, nativa del Comune di Capriglio. Dichiaranti don Alasonatti Giuseppe d’età di 45 anni e Buzzetti Giuseppe d’età di anni 24. Il cadavere è stato se-polto il giorno 26 novembre nel cimitero di Torino”. Alla scadenza del campo “primitivo a mezza-notte”, fi la 31B, fossa 117, in cui Mamma Margherita era stata se-polta, i suoi resti mortali furono gettati nell’ossario generale, come tutti i resti mortali dei poveri.

I registri di DioMa oltre l’orizzonte di questa

povera vita mortale esiste un’altra vita, quella che Mamma Margheri-ta chiamava la “beata eternità”, e che Gesù annunciò con le parole: “Beati voi poveri, perché vostro è il Regno di Dio” (Lc 6,20). Noi cristiani crediamo che in questa nuova vita, di cui la morte spalanca la porta, ci sono altri registri: i re-gistri di Dio. Lì sono scritti i nomi dei giusti.

Don Bosco vide sua madre in questa “nuova vita”.

“Nell’agosto del 1860”, testi-monia G.B. Lemoyne, “gli parve d’incontrarla vicino al Santuario della Consolata. Il suo aspetto era bellissimo.

Ma come! Voi qui? – le disse don Bosco.

Sono morta, ma vivo – rispose Mamma Margherita.

E siete felice? Felicissima.Da-temi un segno della vostra felicità.

Allora vide sua madre risplen-dente, ornata di una preziosissima veste, con un aspetto di maestà meravigliosa. Margherita si pose a cantare. Il suo canto d’amore a Dio, di una inesprimibile dolcezza, andava dritto al cuore, lo invadeva, lo trasportava. Don Bosco, a quella soavissima melodia, rimase incan-tato. Più non seppe che cosa dire o chiedere a sua madre. Mamma Margherita, appena ebbe fi nito il canto, si rivolse a lui dicendogli: ti aspetto, poiché noi due dobbiamo star sempre insieme”.

FINE

(continua da pag. 2)

Voce Amica ringrazia tutti coloro che la sostengono.Prega i collaboratori di fornire i testi in formato (word)e le foto in (jpg)

per VOCE AMICA

Page 10: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, ... Bosco aveva messo come titolo

pagina 10 Gennaio-Febbraio 2014«Voce amica» www.parrocchiaditarzo.itwww.parrocchiaditarzo.itVoce Amica Tarzo

ScuolaMATERNA

In attesa della Visita PastoraleAnche alla Scuola Materna dell’Infanzia è arrivata la buona no-

tizia della visita pastorale del nostro vescovo Corrado. L’appunta-mento è stato fi ssato per mercoledì 19 marzo, festa di San Giuseppe e festa dei papà dei bambini. Una buona coincidenza per compren-dere il valore della paternità, fi sica e spirituale che ciascuna creatura può sperimentare lungo il cammino terreno….”ricevere vita e que-sta vita venga custodita e amata per sempre”.

La presenza del nostro vescovo Corrado, che come Buon Pastore ci viene a visitare, mandato da Gesù, ci assicura che ciascuno di noi è prezioso agli occhi di Dio e quindi siamo seguiti da questo amore paterno. In questo periodo le Insegnanti hanno presentato ai bambi-ni la parabola del Buon Pastore, per prepararli a questa straordinaria visita, con molta vivacità e freschezza. E’ stato bello (per qualche giorno) sentirci chiedere dai bambini….un pastore ha perso una pe-cora, l’hai vista? Ed erano alla ricerca preoccupati…e poi contenti dare la buona notizia che il pastore l’aveva trovata….fi nalmente. Nei loro disegni spontanei i bambini hanno saputo mettere bene in luce l’esperienza del dolore, dell’attesa e della gioia aperta ad una festa di questo Pastore Buono.

Questo è il testo del canto che i bambini hanno imparato volentie-ri, per accogliere il nostro vescovo Corrado.

- Cento pecorelle aveva il buon pastorebianche, nere e belle eran tutto il suo amore.- Alla sera stanco, al tramontar del sole, ne mancava una, corre a raccontarlo.- Era piccolina e anche capricciosalà sulla collina e farà che cosa?- Parte il pastore e va alla ricercacorre ore e ore, di nulla si spaventa.- Giunto è il pastore, la prende sulle spalle,batte il suo cuore, correndo per la valle.- Tutto sorridente a casa va contento,dice alla gente, ne ho ancora cento.- Siamo pecorelle, Gesù è il buon pastore,sane, buone e belle ci vuole il Signore. Le Insegnanti e Suor Leontina. 3. Il pastore felice con la pecorella.

1.Il pastore che piange

2.La pecora sulla collina

I ragazzi di seconda e terza media con le loro catechiste Rossana e Orietta, con la preziosissima collaborazione di Lui-gina, del gruppo giovani, di Caterina, di

Suor Leontina e di Pie-ro (tecnico delle luci), si sono dedicati alla crea-zione del Presepe nella nostra chiesa.

E’ stato fatto inte-ramente con le nostre mani, utilizzando ma-teriale recuperato dal-la soffi tta della Scuola Materna e dalle nostre case: coni del fi lo, co-tone, bottoni, carta, car-

tone, ritagli di stoffa, perline, pizzi. Ini-zialmente non eravamo certi di cosa ne sarebbe uscito, ma l’entusiasmo era tanto e i ragazzi sono stati bravi, fantasiosi e creativi; poco alla volta si sono delinea-ti persone, animali, case e tutto ha preso vita.

Abbiamo voluto rappresentare la co-munità che si riunisce attorno a Gesù nel nostro paese, Tarzo, ambientando il Pre-sepe nella piazzetta di Fratta, con la sua chiesa, le sue case con i portici e con le montagne sullo sfondo. Gesù, infatti, è nato tra noi e per noi.

Che ne dite, non è bellissimo?

Una catechista

Presepioparrocchiale

Page 11: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, ... Bosco aveva messo come titolo

Gennaio-Febbraio 2014 pagina 11«Voce amica»

ADORAZIONE in PARROCCHIA

Ogni Mercoledì:

dalle ore 9 alle 10 e dalle 10 alle 11

dalle 18.30 alle 19.30 e dalle 19.30 alle 20.30.

Si invita a scegliere l’ora e a dare la propria adesione in parrocchia.Sarà possibile anche segnalare le nostre intenzioni di preghiera, (su

un quaderno che si trova in chiesa) che saranno presentate a Dio da coloro che adorano il Signore.

La scuola dell’infanzia va al museo!

Giovedì 20 febbraio 2014 la sezione dei medi e dei grandi si è recata in visita al Museo civico di Crocetta del Montello per vedere da vicino fossili e reperti preistorici. Per molti bambini è stata la prima volta in un museo, l’aspettativa era tanta ed ecco cosa ci raccontano i bambini dell’emozionante esperienza...

“Cosa ti è piaciuto di più?”- La gamba del mammut perché era lunga e piegata in modo bello.- La faccia del T-rex e la gamba del mammut.- Il dinosauro di plastica.- Il cartellone dei pterodattili. - Quando la guida ha fatto il fuoco.- Le zanne del mammut.- Le facce del gorilla che diventano uomini.- I denti piatti del mammut che mangiava solo erba.

“Cosa ti ha raccontato la guida che ti ha incuriosito e non sapevi?”- La storia del velociraptor (per spiegare ai bambini come si sono

formati i fossili)

- Quando ci ha raccontato che prima eravamo storti e poi siamo diventati dritti

- Mi è piaciuto quando ha fatto il fuoco con due sassi.- Quando abbiamo fatto i pesci (per spiegare l’evoluzione della spe-

cie).

“Te lo aspettavi così il Museo?”La maggior parte dei bambini ha risposto di sì, ma alcuni con tutta

onestà hanno espresso il desiderio di vedere un intero scheletro!- Mi aspettavo che il T-rex avesse tutti i pezzi.- Pensavo ci fosse anche lo scheletro del t-rex.- No, pensavo fosse come quello in Inghilterra con i li-bri e il dinosauro che ruggiva.

Per tutti grandi e piccini questo piccolo ma ricco mu-seo è stato davvero una gran-de sorpresa.

Il cammino ACR 2013-2014 ci sta portando ad esplorare un grande parco giochi: tra giochi, attività, bans e cartelloni stiamo capendo che stando insieme tra di noi e con Gesù che ci ama, ci sostiene e ci incoraggia, il gioco acquisisce una gioia maggiore. “Non c’è gioco senza te” è appunto lo slogan che quest’anno ispira le nostre attività e quelle di tutti i gruppi ACR italiani.

Ogni sabato, dalle 15 alle 16 sotto la canonica, proseguiamo con le nostre attività settimanali capendo sempre meglio che, nel parco giochi come nella vita di tutti i giorni, è bello avere qualcuno con cui condividere le gioie e i divertimenti ma è altrettanto importante rispettarci e rispettare le regole.

Se qualche nuovo ragazzo/a (dai 6 ai 14 anni) volesse avventurarsi con noi nel parco giochi, sarebbe il benvenuto!! L’8 dicembre tutta l’Aziona Cattolica ha rinnovato il SI’ alla Chiesa e a Gesù, impegnandosi ad accogliere con fede e entu-siasmo il progetto che il Signore ha per ciascuno di noi. Insieme al rinnovo del nostro sì, quest’anno sono state rinnova-te anche le cariche parrocchiali:

Presidente: Flavia PradellaResponsabili adulti: Erminia Dalla

Bella, Loredana AntoniazziResponsabili ACR: Chiara De Bastiani,

Elisabetta MichelonResponsabili giovani: Marco Cesca,

Giulia Toffoli. Gli animatori ACR

de e entu-

Azione Azione CATTOLICACATTOLICA

Page 12: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, ... Bosco aveva messo come titolo

pagina 12 Gennaio-Febbraio 2014«Voce amica»

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutte le perso-ne che con le loro offerte o l’acquisto delle stelle di Natale e Uova di Pasqua, danno un sostegno all’as-sociazione AIL (Associa-zione Italiana contro le Leu-cemie). Un’iniziativa partita da Bruno dopo la perdita di Antonietta e continuata negli anni in loro memoria. Grazie!

Gruppo AIL Tarzo

“Pane e Tulipani”

A nome della Confraternita Santa Chiara d’Assisi, dell’As-sociazione “Società di San Vincenzo De Paoli” ringrazio il Dirigente Paolo Ligresti ed insegnanti dell’Istituto Com-prensivo di Tarzo e Follina per aver aderito al progetto “Pane e Tulipani” e di aver destina-to i generi di prima necessità, raccolti nel mese di dicembre nei plessi di Tarzo, Corbanese alla nostra associazione che si occupa della distribuzione gratuita di alimenti a persone indigenti che attualmente sono 148 in 32 nuclei famigliari. La raccolta attuata nelle classi è giunta provvidenzialmente, sono stati donati ben 135 kg di alimenti vari e una quantità di prodotti per la casa e l’igiene personale. Ringrazio di cuore i genitori e i ragazzi per la loro disponibilità e generosità.

Per i volontari della S. Vin-cenzo di Tarzo - Renata Sopra-cordevole

P.S.: La scuola di Tarzo prolun-

gherà la raccolta di viveri fi no a Pasqua. Inoltre ringraziamo il negozio di Gava, per la ce-sta messa a disposizione per la raccolta e per la disponibilità e l’aiuto che ci da. Stefania ogni mese arriva con le offerte, an-che varie famiglie di Colmag-giore aiutano in varie maniere.

Grazie a tutti

RENDICONTO ANNO 2013 PROGETTO “5 PANI E 2 PESCI”

Fondo emergenze 10% per foranie 2013 € 15.545,00

Erogazioni Forania Conegliano € 13.100,00

Erogazioni Forania la Colonna € 19.000,00

Erogazioni Forania Mottense € 29.200,00

Erogazioni Forania Opitergina € 4.500,00

Erogazioni Forania Pedemontana € 3.500,00

Erogazioni Forania Pontebbana € 11.710,00

Erogazioni Forania Quartier del Piave € 17.900,00

Erogazioni Forania Sacile € 9.500,00

Erogazioni Forania Vallata € 9.200,00

Erogazioni Forania Vittorio Veneto € 35.570,00

Erogazioni Forania Vittorio V. (casa Perin) € 6.263,75

Erogazioni Forania Zumellese € 500,00

Erogazioni Forania Torre di Mosto € 4.300,00

TOTALE € 179.788,75

ENTRATE USCITE

Residuo al31.12.2012 € 89.174,54 Commissioni per acquisto Voucher € 395,95

Contributi da prestatori d’opera

€ 2.680,00 Elaborazioni dati uff. amministrativo € 1.318,52

Contributo 8 x mille (Diocesi)

€ 75.000,00Saldo 10% anno 2012 erogato 2013

€ 2.840,00

Offerte parrocchie € 1.065,00

Offerte privati € 10.511,63

Offerte da enti* € 24.550,00

TOTALE al 31.12.2013 € 202.981,17 TOTALE USCITE € 184.343,22

Residuo al 31 dicembre 2013 € 18.637,95

* per Enti si intende: la carità del Vescovo, aziende e associazioni del territorio, ecc.

ConcertoSabato 1° Febbraio 2014 la nostra Parrocchia ha

accolto un concerto vocale e strumentale promos-so ed organizzato dall’Amministrazione Comu-nale ed inserito nelle manifestazioni per la Sagra della Candelora; infatti l’evento è stato battezzato MusiCandelora. Giunto alla sua II edizione, tale concerto ha visto la presenza del gruppo vocale femminile Scivias Ensemble di Conegliano che,

preparato e diretto da Milli Fullin, organista e gre-gorianista sacilese, annovera al suo interno due compaesane: Mara Gava e la giovane promet-tente Valentina Ceneda, la quale ha recentemente conseguito la Certifi cazione di I livello in Orga-no presso il Conservatorio A. Buzzolla di Adria (RO) studiando presso la Scuola di Musica Toti Dal Monte di Solighetto sotto la guida della Prof.ssa Milli Fullin.

Lo Scivias Ensemble nasce alla fi ne del 2011 e

si presenta già con un curriculum assai interes-sante, avendo partecipato a concerti e stagioni in Veneto, Emilia (Modena – Festival internaziona-le “Eco della Parola”) e nella città di Roma (S. Cecilia). Ha inoltre preso parte al Convegno Na-zionale sulla Musica Sacra svoltosi a Treviso nel Novembre 2012 riscuotendo vivi apprezzamenti dai vertici CEI.

Il programma musicale verteva sulle Antifone Mariane Maggiori (con l’Inno Ave Maris Stel-la) proposte in duplice veste: nella loro versio-ne originale gregoriana ed in differenti riletture

moderne per voci e organo e/o violoncello scritte da musicisti italiani legati alla Rifoma Ceciliana come i tre Direttori della Cappella Sistina alternatisi nel XX secolo (Lorenzo Perosi, Domenico Bartolucci e Giuseppe Li-berto) ed alcuni autori francesi.

Gli interpreti solistici sono stati assai ap-prezzati nelle loro esecuzioni a partire dal-la due voci, il soprano Elena Bazzo ed il Mezzosoprano Claudia Clarich nonché i due strumentisti, il violoncellista Matteo Mala-goli e l’organista Stefano Maso i quali hanno altresì fornito letture improvvisative, con i loro strumenti, su temi gregoriani proposti

dalle voci dello Scivias Ensemble.Il pubblico è accorso numeroso e ha riempito

la Chiesa parrocchiale, decretando vivo apprez-zamento per la proposta di alto livello musicale.

La serata si è conclusa nei locali parrocchiali intorno ad un nutrito rinfresco enogastronomi-co, gentilmente preparato dalla Fam. Ceneda alla quale va un sincero ringraziamento.

C. V.

Page 13: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, ... Bosco aveva messo come titolo

Gennaio-Febbraio 2014 pagina 13«Voce amica»

SE VUOI …….CANTIAMO!

Visto che i bambini presenti al coretto sono sempre meno vorremmo invitarvi tutti, dai 6

ai 90 anni … e più, alle prove di canto il sabato pomeriggio dalle 14.00 alle 15.00.

Insieme aiuteremo a vivere con gioia alcun celebrazioni particolari dell’ Anno Liturgico, perché come diceva S. Agosti-no: “Chi canta prega due volte”.

B.R.I.S.

È già ora di carnevale…e a Tarzo arriva la prima sfi lata dei carri allegorici del “Carnevale di Marca”. Un appuntamento imperdibile che richiama tantissima gente nel nostro paese. La sfi lata dei carri fa parte del contenitore della 25a Festa della Candelora!

La festa inizia Sabato 25 gennaio con la premiazione del XV concorso di dise-gno dedicato alle scuole medie del Ples-so di Tarzo. I ragazzi anche quest’anno hanno interpretato il tema del concorso in maniera fantasiosa e colorata, realizzan-do, con grande impegno e partecipazione, delle opere degne di nota. Il merito va si-curamente anche alla professoressa Minet che da diversi anni aderisce con interesse, all’iniziativa riuscendo a stimolare i suoi allievi nella giusta maniera. Sono interve-nuti alla premiazione per l’amministrazio-ne il sindaco Gianangelo Bof e l’assessore alla cultura De Polo Andrea, il sindaco di Revine Lago Battista Zardet e per Banca Prealpi il consigliere Casagrande Patrizia e il direttore della Filiale di Tarzo Walter Santinon, oltre alla giuria e la stessa Prof.Minet.

Domenica 26 gennaio si è svolta la tra-dizionale sfi lata dei carri mascherati ar-rivata ormai alla sua 32a edizione. Una meravigliosa giornata soleggiata ha accolto le moltissime persone arrivate a Tarzo per divertirsi, tra musiche e balli.

Domenica 2 febbraio, festa patronale della Candelora, si è svolta la 5a edizione della “Festa della Famiglia e della Comunità Tarzese”. Riuscitissima l’ini-ziativa che ha come obiettivo principale creare un momento di aggregazione per la nostra comu-nità. La giornata è iniziata con un ottimo pranzo per continuare nel pomeriggio con l’esibizione dei ragazzi del Circolo Musicale di Tarzo seguita dalla Corale dei Laghi e da ultimi anche se non meno importante il concor-

so delle mascherine con oltre 40 iscritti. La voglia di tutti di stare insieme in semplicità, in un am-biente libero ed adatto anche ai giochi dei più piccoli, ha sicura-mente contribuito al buon suc-cesso della giornata che auspi-chiamo diventi un appuntamento fi sso ed atteso ogni anno!

La XVa Festa della candelora è terminata come consuetudine il 2 febbraio con l’estrazione della lotteria! La vendita dei biglietti ha coinvolto nu-merose associazioni del territorio e l’utile della lotteria, che è stato di oltre 12.000 € è stato anche quest’anno completamente ridistribuito. Suddividendo l’utile dei bi-glietti venduti pari a 0,80 € a biglietto con una integrazione a carico della Pro Loco per un importo fi nale di 1 € a biglietto ven-duto per promuovere e aiutare le associa-zioni coinvolte. Calcio a 5 per Ass.Fiorot 2.326, U.C.Vallata MTB 1.026, Asilo Tar-zo 2.330, ASD Tarzo-Revine Lago 2.300, A.C. Vallata 1999 1.695, Asilo Corbanese 3.196, Volley Tarzo 2.250, Orienteering 1.200.

Degna di nota la proposta gastronomica offerta, che partendo dalle nostre radici e tradizioni, unita ad un’ottimale accoglienza

e ad uno stand caldo e conviviale, fa della nostra cucina un punto di riferimento per molti appassionati.

Come di consueto e senza retorica an-che in questa occasione ringraziamo tutti gli sponsor che contribuiscono alla buona riuscita delle manifestazioni. Un grazie particolare è doveroso alla Banca Prealpi, sempre disponibile, presente ed attenta. Un ringraziamento anche all’Amministrazione Comunale per la fattiva collaborazione.

Infi ne, è giusto ricordare il prezioso lavo-ro dei tanti e tanti volontari che con grande passione e dedizione offrono il loro tempo libero per realizzare le diverse iniziative, consentendo che tutto si svolga nel miglio-re dei modi.

Le attività della Pro Loco continuano il 9 marzo con l’annuale assemblea, e sem-

pre a marzo, domenica 23, inizierà la terza edizione di TARZ…EG-GIANDO. L’iniziativa continuerà domenica 6 aprile e terminerà con la terza ed ultima passeggiata do-menica 27 aprile.

A Maggio tornerà l’appuntamen-to con TARZ...ASSAGGIANDO due incontri di degustazione dei vini dei produttori Tarzesi. Ulterio-ri info sul sito www.prolocotarzo.com .

Per la Pro Loco di Tarzo Luciano Piaia

RACCOLTA FERRO Nonostante il tempo, inclemente, è andata bene. Questa, in sintesi, la conclusione della

raccolta di ferro in Parrocchia sabato 22 febbraio 2014. Hanno collaborato una quindi-cina di volontari, mettendo a disposizione gratuitamente il loro tempo e i loro mezzi, parecchi, girando le 68 vie strade, piazze e località di Tarzo, raccogliendo poco più di 3 containers, ovvero poco meno dello scorso anno. Anche il frutto di tanto lavoro è stato prezioso; meno, in proporzione, la resa, poiché il materiale è risultato meno “pulito” da “plastiche e rifi uti vari”, però pari a 2900 Euro, che andranno a ridurre i debiti che la Parrocchia ha contratto negli anni scorsi per il restauro, necessario, del patrimonio (Vil-la Tandura Mondini, Chiesa e campanile). Sono impegni gravosi che si stentano ad estinguere causa il mancato introito dei contributi assegnati (Ministero/Soprintendenza) e non liquidati.

Un grazie a tutti, a quanti hanno preparato il materiale ed a quanti l’hanno raccolto; è un se-gno tangibile di appartenenza e di collaborazio-ne per il bene della nostra Comunità.

Francesco I.

25a Festa della Candelora

S

av

Page 14: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, ... Bosco aveva messo come titolo

pagina 14 Gennaio-Febbraio 2014

GALLON SEVERINA in TomasiTarzo 8 maggio 1953 Agordo 30 marzo 2007

Ti ricordiamo con affetto e tu sei sem-pre con noi.

I tuoi cari

Gino Gallon era nato a Prapian il 06.01.1930. Nel 1954 partì per il Ca-nada in cerca di fortuna; lì lavorò per il Governo nei cantieri stradali ad Otta-wa, si sposò ed ebbe due fi gli: Nadia e Walther. Con cadenza annuale amava tornare in Italia, nella sua terra, dove si fermava sempre circa due mesi cercan-do di far coincidere il periodo con quello della vendemmia, che lui adorava. Quando arrivava era sempre pieno di entusiasmo e con la fretta di andare a salutare tutti i suoi amici e parenti.

Di anno in anno programmava la sua visita in Italia ancor prima di ripartire, sempre solare, sereno e pieno di vita.

Purtroppo la malattia l’ha aggredito, e in poco più di due mesi serenamente si è spento giovedì 19 dicembre 2013 a Ottawa, assistito dai suoi cari.

Il funerale è stato celebrato il 23 dicembre e riposa in pace nel cimitero di Ottawa. In Italia è stata celebrata una messa in suffragio sabato 28 dicembre presso la Chiesa “Immacolata di Lourdes” a Conegliano.

BEZ BRUNON. 24.8.1924 - M. 24.2.1991La moglie, i fi gli ,assieme ai nipoti e pronipoti, ti ricordano sempre.

DA DALTO ANTONIO

Moglie, fi gli e la adorata nipote Emma nel primo anniversario

ricordano Toni

Antonietta Balbinot 9/12/59 - 10/03/05 Bruno Casagrande

10/02/60 - 16/06/06

“ Cari Antonietta e Bruno, sono trascorsi diversi anni da quando ci avete lasciati, ma il vostro ricordo è sempre vivo nei nostri cuori”

I vostri amici

DAL GOBBO GIOVANNI 15.3.1939 - 22.4.2012

Il tempo che passa non affi evolisce il tuo ricordo né la tua presenza.

la famiglia

Sergio IntrovigneTarzo 17.10.1953 - Kassel 11.2.2014

Sergio Introvigne è morto una settimana fa, il proprietario dell’ex Cafè Wagner nel Middle West aveva solo 60 anni. Intro-vigne ha gestito la sua “ Boutique del Gelato “, nella Friedrich-Ebert Strasse per 32 anni, ed aveva ceduto l’attività lo scorso anno. Con duro lavoro e fascino italiano aveva condotto il caffè gelateria con la moglie Marita verso il successo. A Kassel era un’istituzione ben oltre il Middle West. I clienti abitua-li apprezzavano la qualità del gelato e l’atmosfera familiare. Nonostante la sua origine italiana Introvigne era un uomo dal carattere piuttosto tranquillo. Era ar-rivato in Germania nel 1970 ed aveva avuto il suo primo lavoro nella gelateria Eisdiele Am Stern, ora chiusa. Dopo una parentesi in Oberkaufungen ave-va assunto la gestione della rinomata Gelateria “Eisdiele Wagner” nel Midd-le West. Il duro lavoro del gelatiere - da metà febbraio a metà novembre sette giorni alla settimana dalla mattina presto fi no a tarda notte - non rimase senza conseguenze per la sua salute. Quando passò a un meritato riposo un anno fa, veniva colpito da improvvisi gravi problemi di salute. Tuttavia, aveva grandi pro-getti per il futuro: informatica, ballo, ecc. Ma al primo posto era il ritorno nella sua amata Tarzo, nel Veneto (Italia settentrionale), dove ora lo ha portato il suo ultimo viaggio. Sergio Introvigne lascia la moglie Marita, due fi glie e quattro nipoti.

(Kassel 17.02.2014, articolo pubblicato nel giornale Hessische Niedersächsische Allgemeine).

RicordiGGGiinTaA

pr

AAA9/BB10

“ trciricu

BBNLapr

Battesimi1. CASAGRANDE Martino Vittorio di Roberto e di Pin Fanny,

residenti a Tarzo in via Fontane, nato a Vittorio Veneto il 22.10.2013, è stato battezzato nella chiesa di Tarzo il 9 febbraio 2014, dopo il rito di accoglienza celebrato il 12.1.2014.

Padrini: Torresan Luca e Burato Ketty della Parrocchia di Sambu-ghè (TV) e Zane Enrica della Parrocchia di Canizzano (TV).

Il Battesimo di Martino Vittorio è stata l’occasione per riscoprire la nostra fede. Il lavoro e le incombenze quotidiane spesso ci por-tano a concentrarci sulle cose materiali, a dare la Vita per scontata e a dimenticare la nostra parte spirituale e lo Spirito che pervade il mondo. Con la nascita di nostro fi glio però si sono risvegliati in noi lo stupore e la meraviglia per il mistero e il miracolo della Vita. Così abbiamo sentito la necessità di riaccostarci alla preghiera e ai sa-cramenti. In particola-re il Battesimo, il luogo del primo incontro con Dio e con la comunità. E’ stato signifi cativo ed emozionante accompa-gnare Martino al suo primo incontro con la “sorgente da cui è nato, goccia piccola e infi nita”.

I Genitori

Anagrafe

Page 15: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, ... Bosco aveva messo come titolo

Gennaio-Febbraio 2014 pagina 15«Voce amica»

DEFUNTI

1. DELLA BELLA ADRIANO era nato a Tarzo 17.3.1957. Aveva ce-lebrato il matrimonio con Faraon Mara e aveva la sua residenza in via Fratta. Si è congedato da noi il 2.1.2014 ed è già arrivato nel mondo di Dio, che ha visto faccia a faccia e da Lui ha sentito la parola buona di Dio Padre di tutti gli uomini. Ha percorso una vita di sofferenza, accom-pagnato dall’amore delle persone che gli volevano bene. Il suo funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il 4 gennaio e poi accompagnato al cimitero in attesa della resurrezione.2. CAMPAGNUTA MARIA TERESA. Abbiamo salutato Maria Te-resa. Lei era nata a Pordenone il 1.10.1928. Nel 1962 a Motta di Livenza aveva celebrato il matrimonio con Pilat Flavio e con lui aveva vissuto nella loro casa di via Rujo. Soffrì per la morte del fratello an-cora giovane. Nell’ottobre 2012 rimase sola dopo la morte del marito. Di professione casalinga, le sue giornate potevano anche sembrare monotone con le sempre le stesse cose da fare e con i soliti problemi da affrontare, ma per l’impegno nel sociale del marito aveva anche motivo di interessarsi della comunità. In questi ultimi tempi era ospite a Villa Bianca; ricoverata poi in Ospedale a Vittorio Veneto concluse il suo viaggio terreno il 4.1.2014: Il suo funerale venne celebrato anella chiesa di Tarzo il giorno 8 gennaio e poi accompagnata al cimitero nella fede di Cristo Risorto.3. CASAGRANDE IDA. Abbiamo salutato Casagrande Ida che a 85 anni ha concluso la sua esistenza semplice, umile, laboriosa e serena coma mamma. Era nata a Tarzo il 23.7.1928. Trascorse la sua giovinez-za assieme ai fratelli Bortolo e Angela e di un fratello ora morto. Aveva celebrato il matrimonio con De Martin Mario, che lei seppe accom-pagnare con amore negli anni in cui egli aveva bisogno di maggiore attenzione, fi no alla morte avvenuta 12 anni fa. Erano felici della na-scita dei fi gli Antonio e Gabriella. Risiedeva a Reseretta e questo era il suo mondo e li continuò a vivere; in lei si risvegliavano ricordi, belle giornate, fatiche, anni spesi per un avvenire migliore. La salute si fece con gli anni fragile e si congedò da noi all’ospedale di Vittorio Veneto il 13.1.2014. Il funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il 15 gen-naio e poi accompagnata al cimitero nella fede di Cristo.4. POL LINA di 91 anni, era nata a Tarzo il 20.6.1922, ultima di 12 fratelli. Nell’amore e nella speranza aveva celebrato il matrimonio con Umberto Dalle Crode ed era per loro gioia grande, felicità, avvenire la nascita del fi glio Carlo. Poi il loro amore si era dilatato a Renata e alla nipote Roberta. Ora Lina ha raggiunto il marito Umberto, che era morto a soli 53 anni. Lina allora aveva 51 anni ed una lunga vita da affrontare. Le sue giornate erano riempite del lavoro quotidiano, nella semplicità, ma sempre ricche di amore e di serenità. La sua casa a Fratta era il suo mondo, che risvegliava in lei tanti ricordi, belle giornate, fatiche e diffi -coltà, anni di vita spesi per un avvenire migliore. Era sostenuta da una forte e schietta fede in Dio, dall’aiuto della preghiera, dalla frequenza ai Sacramenti. Per la Messa domenicale raggiungeva la chiesa a piedi, con altre persone, da Fratta a Tarzo. La sua casa era tappezzata di ricordi di famiglia, di immagini di Santi, che riteneva suoi compagni di viaggio. Partecipava sempre alle celebrazioni che si svolgevano nella chiesa di Fratta, vicina alla sua casa ed alla quale partecipava con il vestito della festa. Concluse la sua esistenza all’Istituto “Malanotti” a Vittorio il 15.1.2014: Il suo funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il giorno 28 gennaio e poi accompagna nella fede della resurre-zione al cimitero.PINZIN ANGELA – Suor M. ANSELMINA“Sono nata ad Altivole il 12 ottobre 1921 e nel Battesimo mi hanno messo il nome Angela. Sono la prima di sei fratelli e sono sempre rimasta in famiglia ad aiutare la mamma e a far crescere i miei fratelli. I miei genitori facevano i contadini, ci si guadagnava il pane che non sempre era suffi ciente per tutti. Ho conosciuto le Suore Francescane di Cristo Re, perché erano nel mio paese: mi colpiva la semplicità, la laboriosità, il loro raccoglimento in chiesa. Ho cominciato a sentire il desiderio di imitarle: guardando loro vedo messo in pratica quanto i miei genitori vivevano semplicemente la fede, la fi ducia in Dio e la preghiera del Rosario in casa. Frequentavo volentieri la parrocchia. All’età di 19 anni, con il consenso dei miei genitori, sono entrata in convento. Non ho trovato ostacoli: loro erano contenti di donarmi al Signore, anche se eravamo poveri, però anche le suore erano povere, così mi sono trovata subito bene. Con la vestizione religiosa mi hanno dato un nuovo nome: Suor Maria Anselmina. Sono andata nelle Case dell’Istituto dove l’obbedienza mi ha mandato e ho sempre esercitato per più di 50 anni l’uffi cio di cuoca. Sono contenta della ma vocazio-

ne.” Tarzo, 18.9.1995. Suor Anselmina è morta a Villa Bianca di Tarzo il 30.01.2014. Dopo la santa messa esequiale celebrata nella cappella delle suore france-scane di Cristo Re a Villa Bianca e le spoglie mortali sono state poi trasportate nel cimitero di Altivole per la tumulazione.6. GARDENAL ANTONIO. Nella festa della Presentazione di Gesù al Tempio Gesù è venuto a raccogliere Antonio e lo ha portato nella casa del Padre. Era nato a Oderzo il 14.2.1936 e viveva in una famiglia di 8 fratelli e sorelle. Lui è il primo a concludere il viaggio su questa terra a 77 anni. Iniziò il cammino della vita a Colfrancui di Oderzo, poi si trasferì a Conegliano e infi ne a Prapian di Tarzo. Nel suo uffi cio ha incontrato tante persone vivendo con loro sentimenti e azioni di ret-titudine morale e di rispetto. Attento a venire incontro alle necessità di tante persone che per il suo lavoro ha incontrato custode anche di tante dolorose situazioni di bisogno. A Prapian era animatore soler-te di quella comunità, nella celebrazione della Messa, del gruppo del Rosario. Ora la sua corona è stata collocata dalla moglie Marisa fra le sue mani ed affi dato alla Madonna. Nella nostra comunità Antonio era fervente lettore in chiesa, partecipe alla Messa domenicale assieme alla moglie. A Natale aiutava con il canto la preparazione della festa. Membro della Corale dei Laghi era contento per le belle esecuzioni. Antonio camminò su strade di amore, di fedeltà, di rettitudine e di fede. Aveva celebrato il matrimonio con Querincig Marisa e faceva parte del gruppo famiglie. La moglie conserva con commozione le lettere che da fi danzati si scambiavano e riconosce che erano due persone che cam-minavano nella stessa direzione. Viva e forte la gioia per i fi gli Giovanni e Marco, che si estendese ai nipoti, che rallegravano e riempivano di felicità la loro casa. Concluse il suo pellegrinaggio terreno a Vittorio Veneto nella “Casa Antica Fonte” il 1.2.2014. Il suo funerale venne celebrato nella nostra chiesa il giorno 3 febbraio e poi accompagnato al cimitero in attesa della resurrezione.7. PRADAL ROSA si è congedata da noi, terminando il suo pellegri-naggio su questa terra, a 89 anni. Era nata a Tarzo il 10.1.1925 con altre due sorelle e un fratello ora morto. Celebrò il matrimonio con Ca-sagrande Mario ed ebbe la gioia dei fi gli Gloria e Ivan. Le vicende della vita, la necessità di pensare ad un avvenire soddisfacente portò Rosa ad emigrare a Milano per lavoro dove concluse la sua esistenza terrena il 18.1.2014 e dopo le esequie a Milano. Venne celebrata la Messa di suffragio a Tarzo il 8.2.2014 e nel cimitero di Tarzo vennero collocate le sua ceneri., nella fede di Cristo Risorto. 8. INTROVIGNE SERGIO era nato a Tarzo 17.10.1953. Gli anni della giovinezza li ha vissuti con papà Giovanni e mamma Angela, assieme ai fratelli e sorelle Renato, Anna Maria, Gilda e Aldo. A 17 anni lasciò il suo paese per cercare lavoro in terra di Germania. L’anno scorso Ser-gio aveva terminato, dopo oltre quaranta anni, la propria attività con la moglie Marita, che con lui aveva condiviso fatiche, amore e comunità di vita. Il loro amore si allargava ed era ricambiato e condiviso con le fi glie Silvana e Daniela. Sognava non solo di potere godere dei frutti del suo lavoro nella sua casa che si era costruita in via Introvigne, ma anche di allargare gli orizzonti, di arricchire la esperienza della vita. Poi la fragilità delle sue forze fi accarono il suo entusiasmo di vita e di rapporti umani. Egli lascia il ricordo di persona disponibile, desiderosa di fare il bene, comprensivo degli altri, impegnato seriamente nel suo lavoro. Concluse la sua esistenza su questa terra a 61 anni, Kassel (D) 11.2.2014. La Santa Messa esequiale venne celebrata nella chiesa di Tarzo il 15.2.2014 e poi accompagnato al cimitero in attesa della resurrezione.9. PANCOTTO DOMENICO si è congedato da noi a 91 anni. Era nato il 10.6.1922 a Tarzo dove svolse la sua attività di artigiano. Aveva celebrato il matrimonio con Gemma Antoniazzi ed ebbero la gioia della nascita della fi glia Silvana. Assieme ai suoi fratelli Antonio e Agenore operava con professionalità nell’azienda di falegnameria. Rimasto solo dopo la morte della moglie scambiava saluti e rifl essioni con i pas-santi che transitavano lungo via Toniolo dove risiedeva, manifestando uno spiccato senso dell’ottimismo. A coloro che gli chiedevano del suo stato di salute, rispondeva sorridendo: bene, bene! Lo ricordiamo per la sua professionalità nel lavoro, attento a produrre il meglio per soddisfare esigenze e desideri di quanti si affi davano all’opera delle sue mani. Un tempo si era attenti a non sprecare il legno, si misurava bene prima di segare, si era accorti nell’individuare le qualità del legno adatto alle varie esigenze. Il 14 febbraio 2014 Domenico concluse la sua permanenza su questa terra e il suo funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il 18 febbraio e poi accompagnato al cimitero nell’atte-sa della resurrezione.

Page 16: Voce amica Voce amica» - Parrocchia di Tarzo (TV) · 2016-07-06 · mistero di Dio», nel suo spazio, nel suo tempo. Una cosa è pregare a casa, ... Bosco aveva messo come titolo

Per la CHIESAFunerale Della Bella Adriano 100 € e offerte in chiesa 79,65, Fune-rale di Campagnuta Maria Teresa 30 e in chiesa 13,52, Conferenza san Vincenzo 150, Faraon Giusep-pe 20, In memoria di Pol Lina 100 e in chiesa 33,42, Faraon Giuseppe 30, De Conti Ermida in Cancian 25, Serafi n Silvestrina 30, Prestito gra-zioso 3.000, De Martin Antonio in memoria di Casagrande Ida 100, In memoria di Casagrande Ida 100 e offerte in chiesa 30, NN 30, NN 150, De Coppi Lino 25, Gusatto Sante 10, De Nardi Antonio 10, Suore Fran-cescane di Cristo re 20, Concerto di Musica gregoriana 71.50, Zanetti Maria 15, NN 40, Casagrande David 10, Meneguz Erminia 20, Funerale di Pradal Rosa 50, in chiesa 16,53 e per opere parrocchiali 10.50, In memo-ria di Gardenal Antonio la moglie 500, in chiesa 51,31 e per opere par-rocchiali 27, Funerale di Introvigne Sergio, la moglie 200, in chiesa 55.58 e per opere parrocchiali 32.80. In memoria di Pancotto Domenico in chiesa 32,73, per opere parrocchiali 14, la fi glia e familiari 100. Offerte fe-stivo: 1020,19, offerte feriale 275,33, Candele 629,45, stampa: 125,39, Un posto al tuo pranzo di Natale 245.07, Busta del ringraziamento 311,56, Vendita ferro 2.900, offerta saletta canonica 27.30. Spese: Energia elettrica 412.94 €, Metano: 3.741,90, Particole 100, Stampa: 871.22, carta fotocopiatore e riparazione toner 176.96, Tassa diocesana per l’Azione Cattolica 60, Spese varie 164, alla Ditta Ceschin lavori chiesa 2.000.

Per la SCUOLA MATERNAIn memoria di Pol Lina 200 €, Mer-catino di Natale 1700, Donazione Mondragon 128, Gruppo Niero di VE 50, De Coppi Lino 25, Associa-zione Amici di Nogarolo 800, Pagos Laura in memoria di papà Adorno 100, da uscita scolastica 68, Pozzo S. Patrizio 1300, In memoria di Pancot-to Domenico, la fi glia e familiari 100.Spese: Personale 8.505 €, CESA 1045.49, Energia elettrica 555.69, metano 6.171,56, Quota associa-tiva FISM 670, Organizzazione vo-lontariato 46, abbonamento alla TV 4,13, Quota associativa FISM 2014 770, Telecom 79, Sodexo (alimentari – cuoca) 6309, COSIMA (Sicurez-za) 830, Marchi (vari detersivi ecc) 149.23, A Ortolan Luisa (corso di psicomotricità) 1648-

Per la chiesa di FRATTA

Offerte: NN. In memoria di Della Bella Adriano 100 €.Spese: Luce: 71,94 €

Per la chiesa di NOGAROLOOfferte: Associazione Amici di No-garolo 500 €-Spese: Luce 75,75 €

Per VOCE AMICATarzo: Zanchettin Nadia 10 €, Za-netti Angela 10, Tomasi Sergio 15, Pol Joele 10, Panifi cio Corazzin 20, Gallonet Sommavilla 60, De Nardi Antonio 30, Casagrande Bernar-di 30, Faraon Giuseppe 20, NN 10, Breda 50, Bar di via Roma 20, NN 20, NN 30, De Coppi Lino 20, De Nardi Antonio 10, Zanetti Maria 20, De Bastiani Donato 10, Associazio-ne Amici di Nogarolo 200, NN 100, Meneguz Erminia 10, Antiga Marco 10, Zuanella Teresa 20, Introvigne Aldo 100, Dal Gobbo Clementina (Revine) 10, NN 25, Lidia 10, Edicola Pol Nicola 100, Pro Loco Tarzo 500.Corbanese: piazza Papa Luciani 20 €, via Madonna 15, Castagnera Bas-sa 200, Alpini Corbanese 50, Casa-grande Della Pietà Bruno Rina e fi gli 36, De Coppi Vittorio 15, De Zanet Eli 20, Pizzol Tina 12, Tomasi Flora 10, Fam. Mattiuz Alberto – Sabina 20, Possamai Anna Maria 20, Tomasi Gianfranco 25, De Coppi Amelia 25, Toè Nico 20, De Zanet Castagnera alta 20, Antiga Delia 10, Casagrande Umberto 20, Pilat Vittorio Arfanta 20, Da Ros Ugo 12, De Pizzol Mario 15, Perenzin Olga 15, Bottega Illara 20, Bottega Lisetta 20, Franceschet Francesco 20, Morandin Adriano 30,

“VOCE AMICA”Direttore responsabileDon Mario Fabbro

Direttore:Mons. Francesco Taffarel

Iscriz. Al n. 705 Reg. StampaTribunale TV 1-6-88

Stampa: TIPSE - Vittorio Veneto

Redazione e Collaboratori di questo numeroParrocchia di Tarzo: Parroco, suor Leontina, Nicola De Polo, David e Roberto Casagrande, Bru-

no Michelon, Introvigne Francesco, De Bastiani Damiano, R. Sopracordevole, L. Piaia.Parrocchia di Corbanese: Parroco, Liviana Favero, Damian Renata, Francesco Borsoi, Facchi-

nelli.Parrocchia di Arfanta don Angelo, Valentina Reser a, Maria Teresa Tomasi, Milva Faraon.

Calendarietto appuntamenti Marzo2. Presentazione ragazzi della Cre-

sima5. Le Ceneri. Inizio della Quare-

sima6. A Tarzo: Inizio della Visita Pa-

storale del vescovo Corrado Pizziolo

7. A Corbanese: Incontro dei Con-sigli Pastorali parrocchiali del-la unità pastorale dei “Laghi”

A Jesolo:festa dei Giovani11. A Lago: Incontro Consigli Af-

fari economici della Unità pa-storale

12. Incontro La Bibbia13. A Lago: Incontro del vescovo

con le persone del Volontaria-to. In Scuola Materna: Incon-tro formativo dei genitori

16: Il vescovo in visita pastorale a Tarzo

17. Il vescovo incontra ragazzi del catechismo – i ragazzi del Grest e i Cresimandi e visita gli anziani

18. Il vescovo incontra ragazzi del catechismo e visita gli amma-lati e anziani

19. Il Vescovo visita la Scuola Ma-terna – ragazzi del catechismo – anziani

A Corbanese:; Cori parroc-chiali della Unità Pastorale

20. Il vescovo incontra ragazzi dei

catechismo e anziani – Visita la Casa delle Suore Ancelle Mis-sionarie

Ad Arfanta: Il vescovo incontra la Equipe della unità pastorale

21. Il vescovo visita Villa Bianca Commissione liturgica22. Il vescovo vista l’Istituto Padre

Pio – la redazione di Voce ami-ca – sito parrocchiale – volon-tariato -gruppi Rosario

Incontro Famiglie n. 223. A Nogarolo: Festa del Patrono I chierichetti vanno in pellegri-

naggio a Tovena A Cison incontro Caritas e San

Vincenzo della Forania30. Accoglienza del BattesimoAprile4. A Revine: via Crucis dei giovani

della Forania12. Domenica delle Palme, inizio

della Settimana Santa. Adora-zione

17: Giovedì Santo18. Venerdì Santo – Via Crucis par-

rocchiale 19. Solenne veglia pasquale20. Pasqua di Resurrezione21. Celebrazione del Battesimo24. Palio dei Chierichetti26. Ritiro dei Cresimandi A Valmarino. Conclusione della

Visita Pastorale

Franceschet Umberto 20, Annabel-la 20, Possamai Luisa – Rosalba 15, Favero Paola 20, Antoniazzi Alfi o 15, Franceschet Eugenia 15, F. E. off. 20, Antoniazzi Gelsomina 20, Battiston

Cristian 5, Favero Flora 5, Amiche Liviana 45, A.P. via Martiri 10. Totale 900 €Spese: Spedizione emigrati 255,23 €, Spedizione Biblioteche Roma, Fi-renze e Treviso 20,80, Tipografi a fat-ture n. 4 del 30.9.2013: 1287,00 € e n° 5 del 30.11.2013: 1.287,00 €.

Angolo dei ricordi

O F F E R T E

Bella immaginepubblicata su facebook,dove si vede l’attuale trattoria Vanzella postaall’incrocio di via Callesella e via San Francescoprimi anni del ‘900