Valmala giugno 2011:Valmala settembre 2004 · babilmente era legata ai monaci dell’isola di...

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Giugno 2011

OTTOBRE 1511 • OTTOBRE 2011

La Diocesi di Saluzzo festeggia i 500 anni di vita!

“La diocesi è una porzione del popolo di Dio, affidata alle cure pastoralidel Vescovo, coadiuvato dal suo presbiterio, in modo che aderendo al suo

pastore e, per mezzo del Vangelo e della SS.Eucarestia, unita nello SpiritoSanto, costruisca una Chiesa particolare, nella quale è presente e opera la

chiesa di Cristo, Una, Santa, cattolica e Apostolica” (dal Vat.II, Cristus Dominus, 11)

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La diocesi di Saluzzo quest’annofesteggia i 500 anni della sua costi-tuzione. Fu eretta infatti da Papa

Giulio II con un decreto che porta ladata del 29 ottobre 1511. È quindiun’occasione per ringraziare e per ren-derci conto di come sia bello appartene-re alla Chiesa.In realtà la comunità cristiana nel nostroterritorio è nata prima della diocesi. Nelvallone di Valmala, nella minuscola bor-gata Gai c’è una cappella dedicata a S.Onorato che risale al secolo XII e che pro-babilmente era legata ai monaci dell’isoladi Lérins (di fronte a Cannes, in Francia).Sono affascinato dal fatto che la fede cri-stiana è giunta nelle nostre terre attraver-so mille rivoli diversi. L’hanno portata imonaci benedettini (con i monasteri diPedona – Borgo S. Dalmazzo e Villar S.Costanzo); i monaci di S. Colombano (aPagno); i monaci cistercensi (a Staffarda);i certosini (sul monte Bracco); i canoniciregolari di Ulzio in Valle Susa (da cuidipendevano molte chiese nelle nostrevalli). Ma la fede è giunta a noi ancheattraverso il contributo di tanti missiona-ri: commercianti, pellegrini, viandantiche hanno testimoniato la loro adesioneal Vangelo di Gesù.Perché la fede si trasmette per contagio.È un dono, una grazia che abbiamoricevuto e che non possiamo tenere pernoi stessi.Ritengo che i santuari siano i luoghi pri-

vilegiati per questo “contagio”. Anche ilnostro santuario di Valmala è un luogodove da 167 anni si riceve speranza, ci siconforta, cioè ci si irrobustisce nellafede. La preghiera, l’atmosfera di racco-glimento, l’accostarsi al sacramentodella riconciliazione, la partecipazioneall’Eucaristia ricaricano il dono dellafede. A nostra volta attraverso la testi-monianza della vita cristiana la fedediventa per tanti altri una proposta cre-dibile, affascinante.Il mio augurio è pertanto che il santua-rio di Valmala divenga nella stagioneestiva luogo di trasmissione della fede.Come cristiani veniamo da lontano eandiamo lontano. L’intercessione diMaria, Madre e Regina di misericordia,accompagni il cammino di ciascuno.

� Giuseppe Guerrini

LUOGO DI TRASMISSIONE DELLA FEDE

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È, dunque, necessario che tutto quan-to ho detto nel presente documentosulla misericordia si trasformi in un'ar-dente preghiera: si trasformi di continuoin un grido che implori la misericordiasecondo le necessità dell'uomo nelmondo contemporaneo. Questo gridosia denso di tutta quella verità sulla mise-ricordia, che ha trovato così ricca espres-sione nella Sacra Scrittura e nellaTradizione, come anche nell'autenticavita di fede di tante generazioni delPopolo di Dio. Con tale grido ci richia-miamo, come gli scrittori sacri al Dioche non può disprezzare nulla di ciò cheha creato, al Dio che è fedele a se stesso,alla sua paternità e al suo amore. E,come i profeti, facciamo appello a quel-l'amore che ha caratteristiche materne e,a somiglianza di una madre, segue cia-scuno dei suoi figli, ogni pecorella smar-rita, anche se ci fossero milioni di talismarrimenti, anche se nel mondo l'ini-quità prevalesse sull'onestà, anche se l'u-manità contemporanea meritasse per isuoi peccati un nuovo “diluvio”, comeun tempo lo meritò la generazione diNoè. Facciamo ricorso a quell'amorepaterno, che ci è stato rivelato da Cristonella sua missione messianica, e che rag-giunse il culmine nella sua croce, nellasua morte e risurrezione! Facciamoricorso a Dio mediante Cristo, memoridelle parole del Magnificat di Maria, cheproclamano la misericordia “di genera-

zione in generazione”! Imploriamo lamisericordia divina per la generazionecontemporanea! La Chiesa che, sulmodello di Maria, cerca di essere anchemadre degli uomini di Dio, esprima inquesta preghiera la sua materna sollecitu-dine ed insieme il fiducioso amore, dacui appunto nasce la più ardente neces-sità della preghiera.

Eleviamo le nostre suppliche, guidatidalla fede, dalla speranza, dalla carità,che Cristo ha innestato nei nostri cuori.Questo atteggiamento è parimentiamore verso Dio, che l'uomo contem-poraneo a volte ha molto allontanato dasé, reso estraneo a se stesso, proclaman-do in vari modi che gli è “superfluo”.Questo è, quindi, amore verso Dio, lacui offesa-ripulsa da parte dell'uomo

La parola del Vescovo: invito a ValmalaLA PAROLA DEI PASTORIGiovanni Paolo II e la Madre della MISERICORDIA

LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA

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contemporaneo sentiamo profonda-mente, pronti a gridare con Cristo incroce: “Padre, perdonali, perché nonsanno quello che fanno”.

Questo è, al tempo stesso, amore verso gliuomini, verso tutti gli uomini senza ecce-zione e divisione alcuna: senza differenzadi razza, di cultura, di lingua, di concezio-ne del mondo, senza distinzione tra amicie nemici. Questo è amore verso gli uomini- e desidera ogni vero bene per ciascuno diessi e per ogni comunità umana, per ognifamiglia, ogni nazione, ogni gruppo socia-le, per i giovani, gli adulti, i genitori, glianziani, gli ammalati - verso tutti, senzaeccezione. Questo è amore, ossia premuro-sa sollecitudine per garantire a ciascunoogni autentico bene ed allontanare e scon-giurare qualsiasi male.

E, se taluno dei contemporanei noncondivide la fede e la speranza che miinducono, quale servo di Cristo e mini-stro dei misteri di Dio, a implorare inquesta ora della storia la misericordia diDio per l'umanità, egli cerchi almeno dicomprendere il motivo di questa premura.Essa è dettata dall'amore verso l'uomo,verso tutto ciò che è umano e che, secon-do l'intuizione di gran parte dei contem-poranei, è minacciato da un pericoloimmenso. Il mistero di Cristo che, sve-landoci la grande vocazione dell'uomo,mi ha spinto a ribadire nell'Enciclica“Redemptor Hominis”, la sua incompa-rabile dignità, mi obbliga, al tempo stes-so, a proclamare la misericordia qualeamore misericordioso di Dio, rivelatonello stesso mistero di Cristo. Esso miobbliga anche a richiamarmi a tale mise-

ricordia e ad implorarla in questa diffici-le, critica fase della storia della Chiesa edel mondo, mentre ci avviamo al termi-ne del secondo Millennio.

Nel nome di Gesù Cristo crocifisso erisorto, nello spirito della sua missionemessianica, che continua nella storia del-l'umanità, eleviamo la nostra voce e sup-plichiamo perché, in questa tappa dellastoria, si riveli ancora una volta quell'a-more che è nel Padre, e per opera delFiglio e dello Spirito Santo si dimostripresente nel mondo contemporaneo, epiù potente del male: più potente delpeccato e della morte. Supplichiamo perintercessione di Colei che non cessa diproclamare “la misericordia di genera-zione in generazione”, ed anche di colo-ro per i quali si sono compiutamenterealizzate le parole del Discorso dellamontagna: “Beati i misericordiosi, per-ché troveranno misericordia”.

Dall'Enciclica Dives in Misericordia di Giovanni Paolo II

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Una rappresentanza dei collaboratori delSantuario di Valmala si è recata, martedì 26aprile, al Santuario della Madonna dellaMisericordia di Savona. Qui nel 1536apparve la Madonna ad Antonio Botta,invocando la necessità della conversione edi affidarsi alla Misericordia di Dio. Il luogo si trova nella Valle del Letimbro, asette chilometri circa da Savona. Per arri-varci, uscendo dall’autostrada Torino-Savo-na, è necessario attraversare tutta la città,seguendo le precise indicazioni, che accom-pagnano tutto il percorso. Il Santuario, cheè aperto tutto l’anno, è il cuoredella diocesi di Savona ed èmeta di molte persone.Lo stesso papa Bene-detto XVI il 17maggio 2008,durante la sua visi-ta alla ChiesaSavonese, ha volu-to venire a pregarela Madonna, quivenerata con iltitolo di Madre del-la Misericordia,come a Valmala. Il nostro Santuario,come abbiamo ricordatonel bollettino di Pasqua, è lega-to, nelle sue origini, al Santuario di Savo-na. Una delle veggenti, la Pittavino, hariconosciuto la Signora apparsa al Chiot-to,in un quadretto raffigurante proprio laMadonna della Misericordia di Savona.

Durante la nostra visita cisiamo fermati a recitare il

rosario, davanti alla statuavenerata nel Santuario, pregando

per tutti i devoti e amici di Valmala.Un saluto al vicerettore (il rettore era

assente) ha rinnovato l’amicizia tra i dueluoghi mariani. Prima di partire la salitadella Via crucis fino alla cappella sovrastan-te ci ha permesso di ammirare il Santuarioe il paese dall’alto.

La parola del Vescovo: invito a ValmalaIN PELLEGRINAGGIO AL SANTUARIO DI SAVONA

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VENERDI 13 MAGGIO: APERTURA DELLA STAGIONE ESTIVA.In una giornata dal tempo incerto, si evolto il pellegrinaggio diocesano, in occa-sione della prima apparizione di Fatima.Nel primo pomeriggio è partita la proces-sione a piedi dal paese, a cui hanno parte-cipato molte persone. È stata guidata dalnuovo diacono don Marco Casalis, cheha affidato a Maria, di cui è molto devo-to, il suo nuovo ministero e la futuraordinazione sacerdotale. Ha partecipatoanche don Costanzo Barbero, che si èreso disponibile per le confessioni lungoil cammino. In santuario è stato recitato il rosario conle meditazioni date dal papa, per l’affida-mento dell’Italia alla Madonna. Ha gui-

dato la preghiera don Aldo Silvestro diDronero. In una chiesa gremita in ogniangolo, si e volta la solenne concelebra-zione presieduta dal Vescovo di Saluzzo,mons. Guerrini.Al termine è stato fatto solennementel’atto di affidamento della nostra Nazio-ne alla Madonna, secondo le indicazionidate dallo stesso Pontefice. Era presenteil pellegrinaggio di Bagnolo e Villarettocon i parroci.Un grazie sincero a tutti i sacerdoti chehanno collaborato e partecipato (abbia-mo già ricordato don Silvestro e donBarbero) e in particolare a quelli che sisono prestati per le confessioni: don Bar-tolo Solei, don Mauro Aimar, don Fran-co Oreste e don Giuseppe Audisio.

MESE MARIANOQuest’anno il mese dedicato alla Madon-na è iniziato con la festa della DivinaMisericordia. In tale occasione si è svoltoanche il primo pellegrinaggio: quello del-le parrocchie confinanti di Melle, Frassi-no, S. Maurizio e S. Eusebio, con il par-roco don Filippo.Durante il mese di Maggio, oltre la dome-nica, è stata celebrata la S. Messa anche algiovedì pomeriggio alle ore 16. Dal 13maggio il Santuario è aperto tutti i giornidalle 10 alle 17, per la preghiera e la visita

La parola del Vescovo: invito a ValmalaVITA AL SANTUARIO

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personale, un grazie sentito ai volontariPiero Bosio e Franco Garnero che lo ren-dono possibile.Il 31 maggio, festa della Visitazione diMaria, in una giornata di pioggia e neb-bia, sono saliti al Santuario due pellegri-naggi: un gruppo di Anziani di Busca eun gruppo porveniente dalla parrocchiaSS. Martiri di Sangano, vicino a Torino.Don Mauro ha celebrato per loro laS.Messa alle ore 11, animata dalla canto-ria parrocchiale di Sangano.

PELLEGRINAGGIO DELLE PERLE DI DRONEROAnche quest’anno, sabato 7 maggio, ungruppo di amici e volontari ha permessoagli ospiti della Casa “Le Perle” con le loroSuore di trascorrere una giornata di frater-nità e di serenità in Valle Varaita. L’itinera-rio è iniziato con la visita alla “Fabbrica deiSuoni” di Venasca, per poi salire al Santua-

rio di Valmala, per incontrare la Madon-na. Il rettore don Paolo ha celebrato perloro la S.Messa, nonostante fosse senzavoce, per una malattia di stagione. È poiproseguito alla Locanda del Santuario, peril pranzo, preparato con amore e in modosquisito da Mariella e dalla mamma Rita.Non sono poi mancati i medici clown perdivertire e creare momenti di gioia e diamicizia.

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Questa lettera ti porta i migliori auguri dalmio cuore e preghiere ferventi per il tuobene. Ti scrivo con tanta gioia questo augurioper la S. Pasqua. La Pasqua è la festa piùgrande di tutte le feste Cristiane, perché inessa celebriamo il mistero della risurrezione, ilfondamento della nostra fede.La Pasqua ci invita a dedicarci al nostro dove-re come il Cristo Signore si era dedicatototalmente a compiere lavolontà del Padre celeste.Il Cristo risorto ci dia lapace e la gioia che si trovanel dedicarsi al nostrodovere e che Egli solopuò garantire.Qualche notizia dallenostre parti giù in India.Con l’inizio dell’estate, hacominciato decisamente afare caldo. Adesso nellamia stanza la temperaturaè di 26° C (considera chesono sulla montagna adun altezza di 1600metri!). Nella pianura..non ne parliamo.Comunque stiamo benee felici, noi, i nostri seminaristi e i ragazzi delcollegio. I seminaristi e i ragazzi hanno datogli esami e ora sono in vacanza. Ma i semina-risti non vanno a casa per le vacanze! Man-diamo i seminaristi del secondo anno nellecomunità salesiane ad organizzare i campiscuola! Quelli del primo anno, invece, devo-no fare dei corsi in diversi luoghi: innanzitut-to vanno per un’esperienza di organizzazione

La parola del Vescovo: invito a ValmalaDON PATHI CI SCRIVE DALL’INDIA

della gente in paesi sperduti; poi partecipanoad un corso di computer; poi ad un corsoavanzato della lingua inglese e infine tornanoalla fine di maggio per ricominciare il nuovoanno accademico.Qualche news dalla nostra comunità… nellafoto troverai i letti a castello che abbiamoprovveduto ad acquistare grazie alla vostragenerosità per i ragazzi del nostro collegio.

Abbiamo comperato 40 letti(ciò significa che 80 ragazzi vipossono dormire). I letti sonostati realizzati da un fabbro…ogni letto è costato più omeno 100 euro. I ragazzisono stati molto felici di que-sta sistemazione. Quandopregano insieme le preghieredella notte, hanno un ricordoparticolare per voi! Troveraianche la foto della giornatadegli oratori: quel giorno sisono radunati 370 ragazzi egiovani. Al mattino hannopartecipato a dei giochi. Amezzogiorno hanno parteci-pato a un teatro e il tutto èterminato con il pranzo. Per

celebrare la festa di San Giovanni Bosco abbia-mo organizzato un torneo. In tutto hannopartecipato tredici squadre. È stato un grandesuccesso! Ci sono tante cose che vorrei raccon-tarvi... le scriverò volentieri la prossima vol-ta..Vi prometto un pensiero speciale nella miaumile preghiera. Grazie e arrivederci a presto.

Don Pathi The Retreat, Yercaud, 14 aprile 2011

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CALENDARIO GIUGNODal 20 al 30 giugno: S. Messa feriale quotidiana alle ore 16.00Domenica 5 giugno: Festa sociale degli Alpini - Sezioni Busca e Saluzzo

Domenica 26 giugno: FESTA DONATORI DEL SANGUE (ADAS)

LUGLIOMartedì di luglio e agosto ore 20,30 fiaccolata

Giovedì di luglio e agostoore 15,00 adorazione e S. Rosario. S. Messa per iSacerdoti e le vocazioni sacerdotali e religiose

Venerdì di luglio e agostoore 15,30 Via Crucis

Sabato 9 luglioPellegrinaggio UNITALSI Oftal, e volontari della sofferenza Ore 11.00 S. Messa e benedizione degli ammalati

Giovedì 28 luglioGIORNATA di fraternità dei SACERDOTIdella Diocesi di Saluzzo

Domenica 31 luglioFESTA DEI SS. ANNA E GIOACCHINO(Giornata delle famiglie e dei nonni)Ore 16.00 S. Messa e consacrazione alla Madonna ditutte le famiglie. Processione e benedizione deibambini davanti alla statua dell’Incoronata.

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APERTURA ESTIVA DEL SANTUARIO

dal 1 luglioMESSE FESTIVE:ore 8.00 - 10.00

11.00 - 16.00MESSE FERIALI:ore 11.00 - 16.00

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AGOSTOVenerdì 5 agosto: Solennità ANNIVERSARIOINIZIO APPARIZIONI AL SANTUARIOOre 6.30 partenza della processione dal Paese diValmala.Ore 9.30 S. Messa al SantuarioOre 11.00 Messa solenne con pellegrinaggiocomunità di Valmala e processioneOre 15.30 Recita del Rosario sotto il porticato, e S. Messa

Domenica 14 agosto: Solennità DELLA MADRE DELLA MISERICORDIA Mattino alle ore 8.00 - 10.00 - 11.00ore 15.30 Recita del Rosario meditatoore 16.00 Solenne Eucarestia, presieduta dal Vescovo ePROCESSIONE

Lunedì 15 agosto: Solennità dell’ASSUNTAMesse: ore 8.00 - 10.00 - 11.00ore 15.30 Rosario e S. Messaore 21.00 Rosario e fiaccolata in onore della Madonna

ESTIVODomenica 28 agostoFESTA DEL RINGRAZIAMENTO ore 15.30 Rosario meditato ore 16.00 S. Messa per tutti i devoti e amici delSantuario, PROCESSIONE

SETTEMBRE

OTTOBREGiovedì 13 ottobre ANNIVERSARIO APPARIZIONE DI FATIMA E CHIUSURA STAGIONE ESTIVAOre 13.30 partenza della processione dal Paese diValmala Ore 16.00 Celebrazione S. Messa in onore dellaMadonna di Fatima

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ORARIO FESTIVOore 11.00 - 16.00

FERIALEdal 1 al 13 settembre

S.Messa quotidiana ore 16.00DOPO IL 14 SETTEMBRE

S.Messa al giovedì alle ore 16.00

LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA12La parola del Vescovo: invito a ValmalaIL SANTUARIO DI VALMALA

E LA DIOCESI DI SALUZZO

Nel ricordo dei Cinquecento annidella Diocesi penso sia opportuno rive-dere i rapporti del nostro Santuario conla Diocesi stessa fin dai primordi, quan-do esso non era che una semplice cappel-la della parrocchia di Valmala; e neglianni che seguirono il 1934, quandodivenne “Santuario Diocesano”. Non sipuò infatti ignorare il contributo che ilSantuario ha offerto e continua ad offri-re alla Diocesi in cui è inserito e a quellevicine come luogo di aggregazione, diristoro materiale e spirituale, di iniziativesportive e turistiche... ritenendo semprevalida l'affermazione di un anziano delluogo secondo cui tutto sarebbe nulla seun giorno Qualcuno non vi fosse com-parso tra i pastori valmalesi con un par-ticolare messaggio...

Il Santuario non solo è pienamente inse-rito ora nel contesto diocesano, ma pur nelsuo ambito mariano, ne segue e diffondescelte e iniziative, offrendo collaborazioneper le confessioni e altre celebrazioni liturgi-che. I sacerdoti diocesani si trovano a casaloro, vi guidano i pellegrinaggi. Il Vescovostesso, specialmente nelle grandi festività,onora il Santuario con la sua sentita parte-cipazione, ed annualmente rivolge un invi-to ufficiale, come già scriveva Mons.Oberti, “a salire lassù dove buone pastorellesentirono cantar lodi alla Bella Signora...”

Fin dagli inizi, l'autorità religiosa locale ediocesana provvide a far sì che la devozionealla Madre della Misericordia, sbocciatacarismaticamente al Chiotto, non rimanes-

se nascosta, quasi proprietà dei pochi valmale-si interessati alle asserite apparizioni.

Vi provvide subito il parroco DonGiuseppe Rivoira con interrogatori e sopral-luoghi, non esitando in seguito ad affermarepubblicamente la sua fede negli avvenimentidel Chiotto con quella celbre frase, poi dive-nuta famosa: “A mio giudizio, le Apparizionidella Madre della Misericordia sono l'ottavosacramento... (a cui credo con la stessa fede).

Intervennero presto sull'avvenimento delChiotto anche i vescovi saluzzesi, seppur con

Mons. Antonio Podestà. Vescovo di Saluzzoal tempo delle Apparizioni (morto nel 1836)

LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA 13maggior prudenza: dapprima con fortidubbi, ma via via con sempre maggior con-vinzione. Come scriverà Mons. Alfonso DiMonale, colpito anche dal fatto che “doveprima c'erano solo boschi visitati da anima-li di rapina, ora vi salgono migliaia e migliaiadi pellegrini a pregare e ad accostarsi aiSacramenti... Tutto questo prova che lassùper divina disposizione v'ha uno di quei luo-ghi dove Egli si degna onorare la sua S.S.Madre con accordare grazie e favori...”

Il Santuario acquistò il titolo di titolo di“Diocesano” passando da semplice cappellaparrocchiale, con l'atto giuridico di acquistodel terreno su cui sorge e di circa 9 giornatecircostanti, nel 1934, Anno Centenariodelle Apparizioni. Vi provvide Mons.Giovanni Oberti con il parroco DonBernardo Civalleri. L'atto giuridico venneredatto tra il Can. Vottero ed il PrioreGiuseppe Pittavino per la Diocesi ed ilGeometra Nicolino, Commissario diValmala, allora legata alcomune di Melle.

Alcuni valmalesi in quel-la occasione andaronodicendo: “Hanno vendutola nostra Madonna...” Ma atutti rispondeva saggiamen-te il Pittavino: “Vedrete chenon sarà una perdita, ma unacquisto...” Non sarà smen-tito.

Mons. Luigi Lanzorafforzerà il legame delSantuario con la Diocesi, inparticolare dopo l'ultimoconflitto mondiale, quandosalirà al Chiotto ad incoro-nare la Statua dellaMadonna, dichiarata“Regina della Diocesi”, pre-senti i vescovi di Cuneo e di

Fossano; inoltre, quando sceglierà la Statuadella Madre della Misericordia per la riusci-tissima “Peregrinatio Mariae” nelle varie par-rocchie della Diocesi.

Ma, dopo aver esaltato il Santuario diValmala, giustamente ritenuto il principale,penso che non sia fuori luogo dare anche unosguardo alle varie chiese di rilievo sparse nelladiocesi saluzzese o nelle vicinanze, ricono-scendone la devozione ed i meriti: S.Chiaffredo, Santa Maria Delibera, Madonnadella Neve di Bagnolo, Santa Maria diMombracco, di Staffarda, la “Madonnina” diBusca, la Madonna di Oriente di Sanfront-Paesana, la Salesea di Cardè, Madonna delleGrazie di Casalgrasso, dei Cappuccini diSaluzzo, della Betulla di Melle, Santa Mariadi Cavour, Santa Maria di Ripoli, SantaMaria di Elva, di Lagnasco, di Stroppo, laBeata Vergine del Pilone di Moretta, del BelFaggio di Oncino, del Carmine di Piasco, delPilone di Polonghera, del Devesio di

Rifreddo, della Pietàdi Rossana, dellaConsolata di Saluzzo,di Peralba e di S.Lucia di Venasca,della Neve diVillanovetta, degliAlteni di Villafalletto,del Buon Rimedio diCantogno, dellaNoce di VillanovaSolaro...

a.p.

LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA14La parola del Vescovo: invito a ValmalaIL MESSAGGIO DE LA SALETTE

Vangelo, a camminare insieme a Gesùcrocifisso e a sentirsi pienamente coin-volti nella disumana condizione di tantipoveri ed emarginati. Come la vita è una“via crucis” dietro a Gesù crocifisso e uncammino verso la risurrezione, così laQuaresima essenzialmente deve essereuna tensione verso la Pasqua, da cuisgorga la vita divina da accogliere e par-tecipare ai fratelli.

La presenza di Dio provvidente“Avete mai visto del grano guasto, figlimiei?– No, Signora – rispondono.Ma tu, figlio mio, certamente unavolta lo hai visto con tuo padre, nel campo del Coin.Il padrone del campo disse a tuo padredi andare a vedere il suo grano guasto.Ci andaste tutti e due, prendeste in mano due o tre spighe, lestropicciaste e tutto cadde in polvere”

Germano Giraud, papà di Massimino,di mestiere falegname, da lungo temponon sente più il bisogno di Dio e non èpraticante. Sulle prime non vuole sentirnulla di quanto sta raccontando suo figlio,fino al giorno in cui (inizio di novembredello stesso anno 1846) Massimino glidice con decisione: “Papà, la bella Signoraha parlato anche di te”.

Sconvolto dal raccolto del figlio, neivari e concreti dettagli del “campo digrano guasto” egli scopre i segni dellatenerezza attenta e premurosa di Maria,della presenza e della provvidenza di

La Quaresima: seguire Gesùcrocifisso e risorto“In Quaresima vanno in macelleriacome i cani”

Anche questa è una espressione bibli-ca. Il popolo ebraico usava in tonodispregiativo questo epiteto verso i paga-ni, che venivano considerati come nemi-ci ostili (Sal 22, 17. 21), come incapaci diaccogliere la salvezza in quanto dèditi alculto degli idoli e facili a profanare le cosesante (Fil 3, 2; Mt 7, 6; 15, 26).

Nella nostra società consumisticaspesso si vive “come i cani”, ossia nellostile dei pagani e come se Dio non fosseil vero punto di riferimento della vita, perlo più preoccupati di accumulare benimateriali. Se la Vergine si esprime inmodo così forte, intende richiamare ibattezzati ad evitare il rischio di vivere laQuaresima superficialmente e senza spiri-to di fede oppure, al massimo, cometempo utile per qualche formale mortifi-cazione e “opera buona”.

La Quaresima è tempo favorevole perconvertirsi ulteriormente alle esigenze del

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Dio, che conosce la sua preoccupazionedi padre per il cibo e per la salute delfiglio. Si converte e sarà fedele alla prati-ca religiosa fino al termine della vita.

E noi crediamo davvero che Dio èpresente e non ci abbandona?

Solidarietà e condivisione“Al ritorno, quando eravate a mezz'orada Corps, tuo padre ti diede un pezzo dipane dicendoti:«Prendi, figlio mio, mangia ancora delpane per quest'anno, perché non so chi nemangerà l'anno prossimo, se il grano con-tinua in questo modo».- Oh si, Signora, - risponde Massimino -ora ricordo. Prima non me lo ricordavo”.

Maria non solo si mostra vigile e pre-murosa per le condizioni di povertà deiveggenti e di ogni epoca storica, ma conil gesto e le accorate parole del papà diMassimino ricorda anche a noi il doveredi affidarci alla Provvidenza di Dio, dicoltivare una mentalità di solidarietà eun impegno di concreta condivisionenelle odierne e varie situazioni di povertàe di emarginazione. Il che non può

ridursi a semplici e saltuari gesti di buo-nismo e di carità, ma chiede di uscire dalpiccolo guscio dei nostri problemi quoti-diani, per allargare mente, cuore e maniad orizzonti più ampi.

Testimonianza e impegnomissionario“Ebbene, figli miei, farete conoscere a tuttoil mio popolo.Andiamo, figli miei, fatelo conoscere a tuttoil mio popolo”.

La bella Signora termina il messaggio conl'invio in missione. Quindi attraversa ilruscello e, “scivolando” sull'erba, con unpercorso di una quarantina di metri, rag-giunge l'alto del pendio, si eleva di unmetro e mezzo dal prato, rimane qualcheistante immobile, con lo sguardo rivoltoverso il cielo e poi verso la terra, in direzio-ne sud-est. I veggenti notano che dai suoiocchi non sgorgano più lacrime. Quindilentamente scompaiono la sua figura e laluce in cui è immersa.Melania e Massimino hanno corrispostoal compito ricevuto. Anche a noi è rivol-ta l'esortazione pressante a diffondere ilVangelo della misericordia divina e dellariconciliazione, a “tenere alta” la Parolacome luce e norma per la vita. Il “percor-so” fatto dalla Vergine e la “via crucis” iviriprodotta evidenziano che la nostra vitaè una tensione verso l'alto, verso la Patriaeterna. E ciò implica il compito di “anda-re”, di essere testimoni e annunciatoridelle “meraviglie di Dio”, “far conoscere”a tutti che l'amore di Dio e la salvezza diGesù sono la vita per l'umanità.

Don Umberto Paiola

LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA16In ricordo di Don Giorgio Pepino,

rettore del Santuario di Castelmagno e di Sant'Anna di Vinadio, scomparso nell'aprile scorso.

Riportiamo di seguito il pensiero cordia-le di due suoi attivi collaboratori di Valgra-na, dove Don Giorgio Pepino era parroco.

Nato a Roccavione nel 1927, era statoordinato sacerdote nel 1951, fu in seguitovicecurato a Boves, poi parroco di Chiottidi Castelmagno e rettore del locale Santua-rio di San Magno, in seguito parroco diValgrana e Rettore del celebre Santuario diSant'Anna per quaranta anni di intensaattività spirituale e materiale.

Il Rettore e l'Amministrazione del nostroSantuario di Valmala si uniscono nel ricor-do e nella preghiera per Don Giorgio Pepi-no che seppe nella sua vita servire ed onora-re Sant'Anna, la madre di Maria, venerata aValmala, dove Sant'Anna trova pure unposto ragguardevole nella commemorazio-ne e nel cuore dei devoti.

“Don Giorgio era un uomo per gli altri,mai stanco, disponibile a qualunque lavoro,anche il più antipatico e pesante. Attentoagli anziani e alle loro necessità: dal portarel'Eucarestia o celebrare la Messa in casa, oarrivare con la spesa e la legna; dal fare leveglie nelle stalle, senza dimenticare le bor-gate più lontane, donando allegria e sere-nità, disponibile al trasporto di persone e dimateriale, a portare rimedio a semplici pro-blemi di salute... e di stalla. I parrocchiani sifidavano di lui, gli esponevano i problemilegati alle loro beghe, chiedendogli consiglioe facendolo custode dei loro segreti.

Lo stare insieme era un momento digioia e di festa, di canti popolari: era sem-plicemente fare famiglia.

Sapeva stupirsi e godere dell'ambientenaturale con i suoi fiori, animali, panoramimozzafiato... E questo fin da ragazzino, edancora quando, ultrasessantenne, aveva scala-to il Gran Paradiso ed il Monviso... o ancoranegli ultimi giorni, davanti ad un vasetto difiori offertogli da due giovani fidanzati venu-ti a fargli visita.

Portate in cuore una grande passione per iragazzi ed i giovani che apriva alla vita... Iragazzi dei campeggi a San Magno e aSant'Anna, a distanza di anni, ricordano lelunghe passeggiate, le Messe al campo, lenotti passate nei prati con i sacchi a pelo acontemplare le stelle e a cercare le costella-zioni che egli indicava, le albe e i tramonti, lenuvole e gli arcobaleni... ed ancora le gite edi viaggi sul famoso “Gibuti” o sul vecchiopulmino con tanta allegria...

Ancora oggi sono ricordati i pomeriggisugli sci e sulle slitte, le lunghe marce dive-nute leggendarie, con le pelli di foca o con

LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA 17scarponi”. Non esitano ad affermare “È statomio padre!”.

È stato un testimone di fede e di amore,ricercato come consigliere e come confessoresoprattutto dei giovani e delle persone consa-crate. Era un grande entusiasta della vita...Aveva una grande capacità di accorgersi, dicontemplare e di far contemplare la presenzadi Dio nelle piccole cose. Era capace di sof-frire fisicamente e ancor più psichicamentesenza svelare il suo problema e senza lamen-tarsi. Sapeva intessere rapporti umani intensie duraturi con chi lo incontrava, italiano ostraniero.

Nell'ultimo mese, passato a letto, si è pre-parato in modo esemplare al suo incontrocon il Signore, accettando serenamente laprogressiva riduzione delle sue capacità fisi-che, rispondendo alle domande prima congli occhi poi con una semplice stretta dimano. Si è così abbandonato alla volontà diDio, fidandosi di Lui come un bambino inbraccio al padre, sereno perché certo di esse-re amato ed atteso là dove Egli ci aspetta tut-ti... Siano rese grazie a Dio per questo gran-de uomo e sacerdote”.

Marisa e Felice

gli scarponi; sono ancor vive “le borse dellaBefana” per gli anziani del paese...

A Sant'Anna, anno dopo anno, riuscì arecuperare molti edifici semi diroccati, abban-donati dai militari, e a predisporre circa 800posti letto.

Alcuni adulti di Valgrana, allora bambini,ricordano con commozione l'arrivo e la rivolu-zione portata nella loro vita dal “prete con gli

Ordinazione sacerdotaleSabato 2 Luglio alle ore 21, a Saluzzo, nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, saràordinato sacerdote DON MARCO CASALIS. Tutta la comunità del Santuario siunirà a don Marco in questo momento, che è sicuramente il più bello e impor-tante della sua vita. Ringraziamo don Marco per tutto quello che ha fatto inquesti cinque anni come collaboratore preparato, preciso e umile nella vita delSantuario, in modo particolare nel servizio in chiesa e per la liturgia. Siamo sicu-ri che continuerà anche da prete a ricordare la vita al Santuario e amareValmala. Lo attendiamo per una delle sue prime messe in Santuario. Felicitazioni alla sua famiglia, da sempre legata a Valmala. Il papà Graziano è unfotografo molto in gamba e diverse sue foto sono già state pubblicate sulnostro bollettino.

Già dal 4 gennaio 2007 il santuario diValmala ha il suo sito Internet. Oradopo quattro anni, in cui molti lo han-no consultato, il sito è stato rinnovatocon una nuova grafica e presentazione.

Il nuovo indirizzo è:www.santuariovalmala.itinvece del precedente www.santuariovalmala.com

Chi apre il sito si trova davanti una pri-ma pagina con l’impostazione del sito, lenotizie essenziali e alcune fotografie, chepermettono ai lettori di farsi un idea delnostro santuario e della sua vita.

Sopra le foto passano le news piùimportanti (le notizie riguardanti l’orariodelle messe e le celebrazioni solenni).

LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA18La parola del Vescovo: invito a ValmalaIL SANTUARIO DI VALMALA SU INTERNET

Accanto a queste, alcune informazio-ni relative al rettore del Santuario, alVescovo della diocesi di Saluzzo, airecapiti telefonici. Viene riportato l’in-dirizzo e-mail per tutte le comunicazio-ni al Santuario e gli estremi del c/cpostale per eventuali offerte. Si posso-no visitare le pagine relative alle notiziesul Santuario e come raggiungerlo dallediverse parti del Piemonte, alla sua sto-ria, agli itinerari percorribili a partiredal Santuario, all’ospitalità (già presentinel vecchio sito). Ad esse sono stateaggiunte nuove pagine: ad esempioquella relativa alla rivista del Santuariocon i numeri degli anni precedenti, o alnegozio (alcune ancora in fase di realiz-zazione).

Il lavoro è stato realizzato da ArunAbishegam, giovane indiano, nipote didon Pathi, a cui vanno i complimenti eun vivo ringraziamento. Un grazieanche a tutti i collaboratori del Santua-rio che lo hanno aiutato.

Nella parte centrale accanto alle fotoè riportata la preghiera alla Madre dellaMisericordia, recitata dai pellegrini inSantuario. Ad essa vogliamo affidare lanuova realizzazione e tutti coloro che lavisiteranno.

La parola del Vescovo: invito a ValmalaPER CONOSCERE MEGLIO IL SANTUARIO

A. Ponso, “Io vidi - Il fatto diValmala e i suoi protagonisti”,1983Don Lorenzo Trecco, “Apparizioni di Valmala”Lobetti, Bodoni - Saluzzo 1879Ristampa Fusta Editore - Saluzzo 2004A. Ponso, “J’ai vu…”Gribaudo – Cavallermaggiore, 1993A. Ponso, “I a parlà coumo nous”LCL - Busca, 1986E. e C. Maero – A. Ponso,“Sui passi della Vergine”

Gribaudo – Marene, 1989A. Ponso, “La Salette – Valmala”,Cantalupa, 1997

NUMERI TELEFONICI DA RICORDARESANTUARIO: 0175.978014

DON PAOLO GERARDI (rettore) cellulare: 348.8034623e-mail segreteria: [email protected]

PER LE OFFERTE:c.c.p. n° 10304129 intestato a “La voce del Santuario” 12020 VALMALA

Per il bollettino si prega di specificare se si tratta di rinnovo o di nuovo abbonamento.e-mail redazione: [email protected]

Redazione e impaginazione a cura di P. G. Rolfo di Cavour

Per quanto riguarda la spedizione dei bollettini, abbiamo riscontrato che del-l’ultimo numero di Pasqua ne sono ritornati indietro dalle Poste più di 150! Lamotivazione era che il destinatario era trasferito o sconosciuto oppure che l’in-dirizzo era inesatto o incompleto. Chi non avesse ricevuto numeri in passatocontrolli l’esattezza dell’indirizzo comunicato nell’abbonamento. In caso dierrori o trasferimento dell’abbonato, vi chiediamo di darne al più presto comu-nicazione alla direzione della rivista o rivolgendovi nel negozio dei ricordioppure per telefono o lettera. Facciamo presente che a volte anche solo unnumero civico mancante o errato può causare il non recapito della rivista.

di Emilia Maddalenae Giovanni Ghibaudoa cura di ALDO PONSO

novità editoriale

Un libro «... per nondimenticare fatti e personeche valgono tutta unavita...»

Anno 49 - GIUGNO 2011 N. 2 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004n°46) art. 1, comma 2, DCB/CN. Con approvazione autorità ecclesiastica. Stampa autorizzazione del Tribunale di Saluzzo n. 16 il 5-2-1960. Direttore Responsabile: Don Mariano Tallone. Conto Corrente Postale n. 10304129 intestato a “La Voce del Santuario” 12020Valmala (CN) - Tel. 0175 978014. Stampa: Tipolitoeuropa - Cuneo.

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IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CMP/CPO DI CUNEO PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE,CHE SI IMPEGNA ALLA RELATIVA TARIFFA.

Attorno al Santuario la vita riprende dopo l’inverno e tutto si rinnova...

... come la grazie, nel cuore dell’uomo

che si converte al Signore!