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  • Pasqua 2010

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  • Al Vescovo Mons. Guerrini,a Mons. Bona, ai sacerdoti

    a tutti gli Amici e devoti del Santuario

    Auguri di Buona Pasqua!

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  • LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA 1

    GIOVEDÌ 13 MAGGIO 2010Anniversario dell’apparizione della Madonna aFatima, Pellegrinaggio diocesano al Santuario e

    apertura della stagione estiva.

    Ore 13.30: Partenza a piedi dal paese di Valmala (accanto alla ChiesaParrocchiale)

    Ore 15.30: Rosario meditato in SantuarioOre 16.00: Solenne concelebrazione in onore della Madonna.

    Saranno presenti sacerdoti per le confessioni.

    Sarà disponibile un servizio autobus con partenza da Saluzzo (piazzaGaribaldi) alle ore 13,30 e fermata a Manta, Verzuolo, Villanovetta,Costigliole Saluzzo, Piasco,Venasca, Brossasco e paese di Valmala.

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    Anche quest’anno non è mancata laneve al Santuario, che ha rivestito il suoabito invernale, per la gioia degli scia-tori e amanti della montagna.

    Salendo in questi mesi a Valmala,appariva ancora più chiara e maestosala croce del Monte S.Bernardo. L’hoammirata in particolare martedì 16febbraio quando con don Pathi e alcu-ni amici siamo saliti al colle per unapasseggiata con le ciastre. Essa con losfondo della neve appare in tutta la suaimponenza. È un forte richiamo aCristo e alla preghiera.

    Mi auguro che in tanti che sono sali-ti ai suoi piedi nei mesi scorsi, per unacamminata distensiva, abbiano almenorivolto una preghiera al Signore, chesulla croce ha dato la vita per noi.

    A proposito della Croce, ho lettosulla rivista “La grazia di Lourdes”, che

    il rettore del Santuario francese invitaquest’anno a pregare, alla scuola diBernardette, proprio con il SEGNODELLA CROCE.

    Nell’esperienza di Bernardette, ilsegno della croce, ha avuto un impor-tanza particolare. Fin dalla prima appa-rizione, Maria le ha insegnato comefare bene questo gesto semplice e fon-damentale.

    È la fanciulla stessa che descrive cosaè avvenuto l’11 febbraio 1858 “Volevofare il segno della croce, ma non pote-vo. La mia mano cadeva. Allora misono un po’ spaventata, ma non sonofuggita. La visione ha fatto il segnodella croce. Ho cercato anch’io di rifar-lo, allora ho potuto”.

    Maria ha fatto il segno della croce,per dirci che Lei l’Immacolata è il frut-to più grande della Croce di Cristo.

    LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA

    LA PAROLA DEL RETTORE

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  • LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA 3Maria fa parte dell’umanità, anche se inuna posizione unica e irrepetibile, ericorda a Bernardette e a tutti noi che ilpassaggio da un’umanità ferita dal pec-cato ad un’umanità rinnovata da Dio sifa attraverso la Croce.

    Attraverso la semplicità e la profon-dità di questo gesto Bernardette vieneintrodotta da Maria nel cuore delmistero Pasquale, come possiamo esser-lo anche noi.

    Per questo il papa BenedettoXVI, durante il suo pellegri-naggio a Lourdes nel 2008,ha detto:

    “Nel segno della crocefatto da Maria e daBernardette c’è tutto il mes-saggio di Lourdes”.

    Anche a Valmala il segnodella Croce ha accompagnatotutta la storia e la vita delSantuario.

    Dal primo segno di Croce fatto dapapà Pittavino davanti alla pietra, sucui appariva la Madonna, a quelli fattidalle migliaia di pellegrini saliti quassùdurante i decenni. Ancora oggi la croceè portata davanti al pellegrinaggio apiedi, che solennemente sale dal paesedi Valmala tre volte all’anno: il 13 mag-gio, il 5 agosto e il 13 ottobre, per affer-mare che dalla Croce di Cristo noi cilasciamo guidare nel cammino dellavita.

    Nei mesi di Aprile e Maggio molti dinoi andranno a Torino a contemplare laSindone, il sacro lenzuolo in cui è statoavvolto il corpo di Cristo, deposto dallaCroce.

    Le impronte del crocifisso su quellareliquia, saranno ancora un invito a

    guardare alla croce e al misteroche essa racchiude.

    Ricordandoci che però Cristo non siè fermato alla Croce e al Calvario, ma èrisorto glorioso.

    La croce è luminosa e gloriosa, comei padri della Chiesa hanno insegnato egli antichi cristiani raffiguravano.

    Vogliamo gloriarci di questo segno ein esso riconoscerci, anche se oggi moltirifiutano di farlo e hanno paura di farlovedere in pubblico, per una falsa tolle-ranza religiosa o più semplicemente perrispetto umano.

    Vogliamo gridare forte che solonella croce gloriosa di Cristo l’uo-mo è salvato!

    Con questo invito giunga a tutti l’au-gurio di una santa Pasqua!

    Don Paolo

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  • LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA4

    non tanto per insistere sulla crisi in atto,che è sotto gli occhi di tutti, quanto per“individuarne le cause e prospettare degliobiettivi da perseguire per tornare dall'e-silio educativo in cui sembra essersi con-finata la civiltà occidentale” (Card.Bagnasco).Nel contesto della società in cui viviamoci rendiamo conto di come c'è stato uncollasso della coscienza educativa, ancheper l'affacciarsi di modelli antropologiciche hanno sostituito all'orientamentodella formazione del carattere – che esigevolontà e disciplina – un atteggiamentovolto alla soddisfazione dell'io e alla per-missività. I guasti dei cattivi maestri sonoevidenti ma diventano una provocazioneper una inversione di marcia che possia-mo esprimere in parole semplici: “torna-re ad educare”.

    EDUCAZIONE: UN CAMMINO CHEPORTA AD ESSERE “PERSONA”.L'educazione non si riferisce soltantoall'istruzione e formazione al lavoro, chepure sono di vitale importanza, né a tra-smettere regole di comportamento chenon troverebbero risposta, ma ad“accompagnare ciascun individuo nelcammino che lo porta ad essere personaed assumere quella forma per cui l'uomoè autenticamente uomo” Occorre anche avere una chiara e convin-ta concezione della persona, del suo valo-re unico e irriducibile, e di tutte le suedimensioni, a cominciare dalla questione

    Il tema o problema della educazione èemerso in forma sempre più consistentein questi ultimi tempi, a fronte del qua-dro inquietante dei comportamenti gio-vanili ed alla crescente apprensione –quasi uno smarrimento – degli adulti chesi interrogano su cosa fare, così da veniredefinito “emergenza educativa” che coin-volge tutti, la società civile, lo Stato e laChiesa.

    UNA SFIDA PER LA COMUNITÀCRISTIANA E L'INTERA SOCIETÀ.La Chiesa italiana – che Paolo VI amavaconsiderare “esperta in umanità” - ha rac-colto questa urgenza che Papa BenedettoXVI indica “ineludibile priorità, grandesfida per la comunità cristiana e l'interasocietà” (Viterbo, 6/9/09), e intende

    dedicare il piano pastorale deiprossimi anni a questo compito,

    TORNARE AD EDUCARE

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  • LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA 5

    del senso del vivere, cioè delle domandefondamentali che attraversano tutta l'esi-stenza, come della sua vocazione ad esse-re relazione con gli altri, il mondo e l'in-finito.Tutto questo sarà possibile con l'opera dieducatori credibili e autorevoli, capaci digenerare umanità e “in questo senso l'at-tuale crisi educativa riguarda primaria-mente la generazione adulta chiamata amostrare con la vita ciò che veramentevale e a trasmettere una eredità viva”.

    RITORNO ALLA SORGENTE: RIE-DUCARE ALL'AMORE.L'invito è “guardare a Gesù”, alla sua vitae al suo vangelo, modello alto ma insiemeimitabile – pur con la distanza che rima-ne incolmabile – per chiunque vogliavivere autenticamente il suo battesimo.Perchè è seguendo Gesù di Nazareth,uomo perfetto, che l'uomo diventa piùuomo e don Paolo Arnaboldi non si stan-cava di ripetere: “dal momento che Dio siè fatto uomo voglio conoscere da vicino

    quest'uomo”.Con due proposte di fondo:• l'amore a Gesù, vangelo ed eucarestia,che ci ha chiamati amici e diventa per noifratello, amico, Salvatore e Signore;• l'amore ai fratelli, così come Gesù ci haamato, senza misura e fino alla fine, peressere tra noi comunione di mente, dicuore e di azione, fratelli, come una gran-de famiglia.

    + Diego Bona

    (dal foglio “Comunicazioni FAC” di dicem-bre 2009).

    Nel mese di Dicembre, mons. Diego Bonaha avuto problemi di salute ed è statoricoverato al Policlico Gemelli di Roma perle cure. Lo abbiamo ricordato nelle pre-ghiere e nella S.Messa al Santuario contanto affetto e riconoscenza. Lo abbiamoraccomandato alla Madre della Misericor-dia, a cui lui è sempre stato devoto. L’hosentito telefonicamente all’inizio di Gen-naio e mi ha assicurato di essersi ripresoin salute e di aver ricominciato i suoi solitiimpegni. Mi ha ringraziato per il bollettinodi Valmala, che riceve volentieri e leggecon molta attenzione e mi ha dato l’incari-co di salutare tutti gli amici e collaboratoridel Santuario. Speriamo di poterlo averedi nuovo presto ospite quassù, in mezzo anoi. Dal foglio di “Comunicazioni FAC”abbiamo appreso che nel mese di Dicem-bre mons. Bona è stato riconfermatoResponsabile dell’Associazione “SacraFamiglia di Nazaret” che promuove e ani-ma il Movimento di Fraterno Aiuto Cristia-no (FAC). A lui i migliori auguriper il suo ministero.

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  • LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA6

    NEVICATELa neve ha fatto molto presto la sua

    comparsa, già a fine ottobre, dando find’allora una aspetto invernale al Santuario.E’ tornata a cadere con abbondanza ladomenica dopo i Santi. La nevicata incorso non ha permesso a don Mauro (ilrettore aveva l’influenza!) di salire a cele-brare la S. Messa.

    Così le nevicate si sono susseguite,alternate a giornate di sole e bel tempo.Anche domenica 13 dicembre, per la nevi-cate in corso non è stata celebrata la S.Messa. il rettore e alcuni collaboratorierano saliti al Santuario, ma hanno fattosolo una preghiera davanti alla Madonna,perché non c’era nessuno. Il manto nevosoha raggiunto l’altezza massima di m.1,80,dopo l’abbondante nevicata di fine gen-

    naio. Un altro metro di neve ècaduto a Carnevale. In tutto,

    secondo gli addetti alle piste, sono caduticirca sei metri di neve. Le giornate soleg-giate e calde di inizio febbraio, hannoimpedito

    Alla neve di raggiungere una altezza piùelevata.

    FESTE NATALIZIESi è celebrato la S. Messa in tutte le

    giornate festive. Discreta l’affluenza ladomenica dopo Natale e a Capodanno.Domenica 20 dicembre si è celebrata lafesta natalizia per gli abitanti di Valmala,organizzata dal comune. Era presente ilsindaco e l’amministrazione, per fare gliauguri a tutta la popolazione, e una rap-presentanza dei Carabinieri di Venasca.Approfittiamo per ringraziare la forza pub-blica per la presenza costante che hannoavuto durante i mesi invernali, per il con-trollo del luogo e garantire la sicurezzadegli sportivi saliti al Santuario.

    VITA AL SANTUARIO

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  • LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA 7TESI DOTTORALE ALL’ATENEO

    SALESIANOAlcuni collaboratori del santuario con

    il rettore sono stati a Roma l’8 marzo perassistere alla difesa della tesi dottorale delsalesiano don Pathiaraj Rayappan. Il lavo-ro per la laurea in filosofia, dal titolo“L’intenzione nell’azione, secondo G.E.M.Ascombe” è stato brillantemente difesocon il relatore prof. Giuseppe Abbà. Èstata l’occasione per stringerci attorno adon Pathi, che nelle prossime settimanatornerà in India, nella sua patria, per espri-mergli tutto il nostro affetto e la ricono-scenza per il servizio svolto in questi treanni al Santuario. Sarà ancora con noi perle feste Pasquali, in cui tutti gli amiciavranno la possibilità di incontrarlo.

    FESTA DELLA MADONNA DILOURDES

    Domenica 14 febbraio si è celebrata laS. Messa in onore della Madonna diLourdes e per tutti gli ammalati. E’ statorecitato il rosario solenne davanti al san-tissimo per portare ai piedi di Maria tuttele sofferenze e le croci degli amici e devo-ti del Santuario.

    INIZIATIVE QUARESIMALIDomenica 21 febbraio è iniziato il

    tempo Quaresimale. Ogni domenica si èsvolto un pellegrinaggio penitenziale apiedi dal paese al Santuario, con la parte-cipazione di un numero, ogni anno mag-giore, di persone. Al Santuario è semprestata garantita la presenza di sacerdoti perle confessioni. Ringraziamo don Mauro,don Daniel e don Pathiaraj che si sono residisponibili per questo servizio.

    foto in arrivo

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  • LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA8Preghiera

    Signore, Dio misericordioso,tu sei lento all'ira epieno di amore e di fedeltà;la tua giustizia perdona il peccato:

    fa' di noi la tua proprietà.

    Nella mia angoscia ti chiamo, Signore,e tu mi rispondi.Dal profondo grido a teE tu ascolti la mia voce:

    la mia miseria attende la tua misericordia.

    Io canto lodi a te, Signore,ti offro sacrificie grido il mio grazie;fa' di me quello che hai promesso:

    sei tu che salvi, Signore.

    Guida il nostro cammino, Signore,aiutaci a far risplendere la verità,non per umiliare e accecare,ma a cercarla nella dolcezza

    della compagnia degli altri. Amen

    (dalla lettera pastorale del Vescovo “Vasi di Argilla”)

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  • LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA 9

    Calendario del SantuarioDa DOMENICA 4 APRILE la S. Messa Festiva sarà alle ore 16 Sarà celebrata la S. Messa Lunedì 25 aprile e Sabato 1 maggio alle ore 16

    MESE DI MAGGIOMessa Festiva: alle ore 16Domenica 30 maggio - chiusura Mese Mariano: Ss. Messe ore 11 e 16 Messa Feriale: al giovedì alle ore 16

    MESE DI GIUGNOMesse festive: ore 11 e 16Messe feriali: giovedì alle ore 16Da Lunedì 21 giugno S. Messa quotidiana alle ore 16

    APPUNTAMENTIDomenica 13 giugno: Raduno degli Alpini Sezioni di Saluzzo e Cuneo.Domenica 27 giugno: Raduno Donatori di Sangue dell’ADAS.

    MESI DI LUGLIO E AGOSTOFestivo: Ss. Messe ore 8 - 10 - 11 - 16Feriale: Ss. Messe ore (8*) - 11 - 16*La messa delle 8 nei giorni feriali viene celebratadalla metà di luglio alla fine di Agosto.

    PER EVENTUALI PELLEGRINAGGI IN ALTRE DATETELEFONARE AL RETTORE

    (Tel. Santuario 0175.978014 - Cell. 348.8034623)

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  • LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA10

    Con il mese di marzo, sono final-mente iniziati i lavori per la ristruttu-razione del Palazzo Nuovo e la realiz-zazione del nuovo blocco di servizi,che sorgerà accanto alla Locanda.

    Rispetto al progetto iniziale dellaprimavera 2009 (cfr. bollettino diGiugno 2009), si è aggiunta la neces-sità di ricostruire anche il tetto delPalazzo Nuovo. Ad un sopralluogo,fatto nell’estate 2009, è risultato inpessime condizioni, aggravate dallenevicate dello scorso inverno. Taletetto infatti non era stato rifatto neglianni ottanta insieme a quello dellaCasa del pellegrino e del Santuario,come erroneamente era stato credutoin un primo tempo.

    Il lavoro prevede tre lotti: il primocomprende la realizzazione del bloccoservizi e dovrebbe essere realizzatoentro il mese di maggio 2010; il secon-do consiste nel rifacimento del tettodel Palazzo Nuovo, durante l’estate del2010; il terzo consiste nella ristruttura-zione del Palazzo Nuovo, tra l’autunno2010 e la primavera 2011.

    È stata fatta una gara di appalto conil concorso di tre imprese edili.L’appalto è stato aggiudicato dalla dittaBarbero s.n.c. di Piasco. I lavori idrau-lici saranno eseguiti dalla ditta MarcoBono di Valmala, quelli elettrici dalladitta Franco Sarale di Melle. Come sipuò notare si è cercato di favorire il

    lavoro delle imprese dellaValle, per aiutare l’economia

    del territorio e per motivi di costi e affida-bilità.

    Il preventivo di spesa definitivo, com-prendente anche il rifacimento del tettodel Palazzo Nuovo, si aggira sui E.560.000. Verranno affrontati con il con-tributo regionale, in base alla legge sulturismo religioso n. 34 del 2006, di euro200.000. Il resto della spesa verrà sostenu-to con i fondi del Santuario e con unmutuo di E.250.000, che verrà stipulatocon la Cassa di Risparmio di Saluzzo. Ladiocesi ha promesso anche l’aiuto deifondi dell’otto per mille. Come vedete perrealizzare quest’opera attesa da tanti anniil Santuario si indebita fortemente.Confidiamo nell’aiuto della provvidenza edi tutti gli amici e devoti di Valmala.

    I lavori verranno sospesi nei mesi diLuglio e Agosto. Sarà possibile ancorausufruire del Palazzo Nuovo per l’ospita-lità durante l’estate.

    LAVORI AL SANTUARIO

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  • LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA 11Ricordando Don Giovanni BaudraccoUn anno fa, l’11 giugno, ci lasciava a

    Torino don GIOVANNI BAUDRAC-CO, fedele collaboratore del Santuarioper le confessioni per undici anni. Gliamici e i devoti del Santuario, insiemecon i familiari lo hanno voluto ricordare,facendo, l’estate scorsa, una sottoscrizio-ne per costruire una casa per una fami-glia povera in India. La somma raccoltaa stata consegnata a don Pathjaraj, che haprovveduto a portarla in India. Con ciòche è stato offerto è stato possibilecostruire due case dedicate a DonBaudracco. La prima è stata edificata nelvillaggio di PELATHUR ed è stata con-segnata ad una sposa con due figli di 7 e3 anni, abbandonata dal marito e chevive con la mamma anziana di 78 anni.Nella foto la famiglia e la capanna dovevivevano prima. La seconda è statacostruita nel villaggio di Semmanathan edata alla famiglia di Antonyraj e ReginaMary con un figlio di 4 anni. Con le

    generose offerte raccolte è stata data speran-za e serenità a due famiglie povere e donGiovanni sarà ricordato con riconoscenzaper molti anni anche in India.

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  • 12 LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALAI PELLEGRINI DI UN TEMPO AI SANTUARI...

    Senza nulla togliere ai pellegrini di oggi,specialmente a quanti sovente arrancanosulle tracce dei devoti del passato, penso siabene ripensare alla fede che muoveva lemasse di un tempo verso i tre vicini santuaridell'area provenzale: il Laus, Valmala e LaSalette. Come già nel Medioevo, versoRoma, Gerusalemme, Santiago deCompostela, Mont Saint-Michel...

    Al Laus, presso Gap, al Santuario“Rifugium Peccatorum”

    Lanciamo uno sguardo alla storia locale.Il sacerdote in cura d'anime presso quellalocalità al tempo delle apparizioni dellaMadonna a Benedetta Rencurel, annota:“Ero presente al Laus quando vi giunse ilpellegrinaggio di Orcières. Le ragazze, suicapelli scarmigliati e sciolti, avevano tuttecorone di spine. In qualche caso ho notatoche i capelli erano bagnati di sangue...Contavano devotamente le lodi dellaVergine; e facevano venir le lacrime agliocchi a quanti le vedevano passare... La mag-gior parte erano a piedi nudi...”

    Il giorno della Natività vennero contatefino a trenta processioni, con cinque o sei-mila persone...”

    A La Salette, presso Grenoble, alSantuario “Riconciliatrice dei Peccatori”

    Il giorno dell'Anniversario dell'Appa -rizione, il 19 settembre 1847, sulla monta-gna, a 1800 metri di altitudine, sotto una

    pioggia insistente, si contano circa100 mila pellegrini. Ma ecco un

    tratto della cronaca del tempo: “La sera pre-cedente i pellegrini non cessano di arrivare.Ma non trovano più asilo nei paesi sotto-stanti... Tra una pioggia torrenziale, si avven-turano nella notte su per i sentieri della mon-tagna... Alcuni si smarriscono, altri scivolanosulle rocce bagnate o rotolano lungo i pendii.Tuttavia senza gravi incidenti... Vi si contanocirca duemila persone erranti per buonaparte della notte, prima di raggiungere lasommità, madide di sudore e di pioggia,distrutte dalla fatica... Ma dalla piccola cap-pella in legno, ove avevano trovato rifugioalcuni sacerdoti e fedeli, si elevano possenti laSalve Regina ed il Magnificat, a cui la folla difuori, stoica nella tempesta, risponde in coropossente...”

    Don Viotti in pellegrinaggio a Valmala il 5 agosto1984, nel 150° delle Apparizioni

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  • te boscaglia. Ma data la stanchezza generale, ilchiasso durava poco: dopo un boccone dipane scuro ed un bicchiere di vino o d'acqualimpida, ci si preparava per la notte. I pochi“ricchi” o fortunati trovavano posto presso leosterie; ma la maggior parte si riparava nei duesaloncini sul retro del Palazzo Nuovo, su cuirimane tuttora la scritta “Per li uomini” e “Perle donne”. Qui finalmente potevano distende-re le stanche membra sulla paglia sminuzzata enon sempre “rinnovata”, sovente in compa-gnia di qualche insettuccio... Infine, a tutti irimanenti apriva le sue braccia il Santuario,sempre aperto. Qui si poteva almeno star lon-tani dall'umido della notte e chiuder gli occhi,seduti nei banchi, per alcune ore, sotto l'anti-ca Statua della Madre della Misericordia, dallosguardo benevolo e contadinesco di donna vis-suta. Lei sapeva che significa fatica: compren-siva, taceva...Anche quassù il giorno dell'Anniversario delleApparizioni, il 5 Agosto 1835, erano presentii pellegrini a migliaia...

    a.p.

    13LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA Al Santuario di Valmala “Madre dellaMisericordia”Non essendovi strade carrozzabili, nei primicento anni di storia della località, si giunge-va per lo più a piedi, solo raramente per i piùfortunati, a dorso di mulo o di cavallo. Siseguivano per lo più i grandi seguenti itine-rari: Venasca – La Rolfa – Pian Pietro;Brossasco – Via Paese di Valmala; Sampeyre– Monte Birun – Colle della Chabra;Rossana – Lemma – Pian Pietro; SanDamiano – Pagliero – Colli di Sampeyre edella Chabra...Si saliva sotto ogni tempo, in gruppi più omeno numerosi, per lo più sotto la guida diun sacerdote, cantando lodi sacre, portandogagliardetti ed immagini religiose; e, se almattino, digiuni dalla mezzanotte, ondepoter fare la Comunione in Santuario.Perciò, anche per evitare questo inconve-niente, si saliva per lo più la sera precedente,specie il sabato. Sul far della notte, eranoperciò presenti al Santuario molti pellegriniche creavano movimento e clima di festa. Lepoche locande (o rifugi) rigurgitavano chias-sose; si accendevano falò, anche per indicarela via ai ritardatari o sperduti nella sottostan-

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  • 14 LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA

    1. IL VANGELO SEMPRE ATTUALE“Venite vicino, fili miei, non abbiate paura:sono qui per annunciarvi un grande messaggio.”

    Avviciniamoci: anche noi siamo chiamati.Non abbiamo paura: la Madre piange e ciparla in nome di Dio. Ascoltiamola, anchese quello che ci dice ci sconcerta. Quello deLa Salette è un messaggio caratterizzatoanzitutto da uno stile biblico e da alcuneespressioni e idee tipicamente profetiche(come: “non abbiate paura; il mio popolo;sottomettersi; il braccio forte e pesante delFiglio; la pena che mi sono presa per voi; ilsettimo giorno; se si convertono; inQuaresima come i cani”) e i richiami sonofatti a nome di Dio (“vi ho dato”). Il “gran-de” messaggio non è altro che il richiamoal Vangelo, da noi sovente dimenticato.Messaggio “grande” ossia importante per irichiami materni, espliciti e “forti” checontiene, soprattutto all'amore “forte”,grande e straordinario di Dio. Messaggioindispensabile da ascoltare, comprendere,accogliere e vivere, come provocazione a ri-partire dal Vangelo, quale Parola che illu-mina, incoraggia e motiva le nostre sceltequotidiane.

    2. IL POPOLO DI DIO“Se il mio popolo...”

    Il “popolo” di cui parla Maria è l'umanitànel suo insieme ed in particolare la comu-nità dei redenti e salvati da Gesù, il “popo-

    lo sacerdotale” o comunità dei bat-tezzati a Lui consacrati (Gv 17,21;

    At 2,42-48). Siamo chiamati a viverecome “suo popolo” (“sottomesso” aDio),con fiducia e fedeltà.

    3. DIO AL PRIMO POSTO NELLANOSTRA VITA“... non vuole sottomettersi,...”

    Maria ci chiede di avere una immaginegiusta del Signore: Egli è da riconoscere eadorare come “il primo”: non perché siimpone, “si adira” e si vendica se pecchia-mo, ma perché è sorgente di vita, di amoree di tenerezza per i suoi figli.

    IL MESSAGGIO DE LA SALETTE

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  • za potente” ed efficace.E Dio ha donato a tutta l'umanità la“forza” efficace del suo amore attraverso laParola del Figlio (Lc 24,19 b), la sua operasalvifica (Lc 1,69), la capacità rinnovatricedella sua risurrezione dello Spirito Santo(At, 1-4).Così Gesù, in quanto unico Salvatore eRiconciliatore dei “figli dei dispersi” (Gv12,47; Ef 1,6-11), è divenuto “il Signore”e il centro della storia umana (at 2,36;5,31; Rm 1,4), il sommo Sacerdote e ilMediatore “sempre vivo per intercedere anostro favore presso il Padre” (Eb 7,25 b;8,6; Rm 8,3 a), il Pastore (Gv 10,1-18)che raduna la comunità dei consacrati, il“popolo sacerdotale” (1 Pt 2,9), perchécon Lui faccia della vita un vero culto elode al Padre, nella comunione e nellafedeltà.La nostra indifferenza religiosa (il fare ameno di Dio, non dare il primo posto aLui e a Gesù Riconciliatore, chiudersi allaGrazia) renderebbe inefficace ed inutilenon solo la Parola del Signore e la suaopera della salvezza (“braccio” di salvezza“pesante” e inerte, “lasciato libero”, lascia-to cadere e andare a vuoto: Es 17, 12; Eb10, 29), ma anche la sollecitudine e l'in-tercessione di Maria.Tuttavia, l'azione misericordiosa di Gesù èsempre all'opera: il “braccio forte” dellasua salvezza non pesa quindi per condan-nare, ma è aperto per accogliere le maniprotese dei fratelli salvati e fiduciosi (sim-bolo della luce pasquale, che si irradia dalCrocifisso sul petto diMaria).

    LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA 154. GESÙ UNICO SALVATORE ERICONCILIATORE“...sono costretta a lasciare libero il braccio dimio Figlio. Esso è così forte e così pesante che nonposso più sostenerlo”.

    Questo passaggio richiede una chiaracomprensione dell'espressione biblica“braccio forte e pesante del Figlio”, unasufficiente conoscenza della Scrittura edella missione di Gesù, onde evitare frain-tendimenti “apocalittici”, perplessità eapprocci deludenti al messaggio, che inquesta frase ha il suo punto focale ed evi-denzia la centralità di Cristo Gesù.Nell'AT si applicavano a Dio immaginiantropomorfiche (braccio, mano, dito diDio: Nm 11,23; Is 53,1; Bar 2,11; Sal89,11; Gv 12,38) per indicare ciò che Dioè e fa a favore del popolo ebraico e dell'u-manità: “Il Signore ci fece usciredall'Egitto con mano potente” (Dt 6,21b). “Braccio forte” quindi significa “salvez-

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  • I NOSTRI MORTI

    LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA

    Nella notte di Natale, è mancato a Saluzzo

    DON ALDO STOPPAEra nato a Busca nel 1928 e ordinato sacerdote nel 1953. Fumandato come viceparroco a Scarnafigi dove rimase per dodicianni, poi a Verzuolo come direttore del Convitto della Scuola Agrariaed infine fu nominato parroco della parrocchia S. Agostino di Saluzzo.Quando nel 1975 si ritirò per raggiunti limiti di età, diventò rettore del Santuario dellaConsolata, fino alla malattia che lo blocco nell’aprile dello scorso anno.Fu per molti anni incaricato diocesano dell’Ufficio Liturgico e della Musica Sacra.Impegno che svolse con passione e dedizione, anche per il suo grande amore per lamusica. Saliva ogni anno in pellegrinaggio al Santuario con la sua parrocchia e perla giornata di fraternità dei Sacerdoti, sempre attento alla cura dei canti e della cele-

    brazione. Lo raccomandiamo alla Vergine Madre della Misericordia, perchéora possa cantare per sempre davanti a Dio.

    IL QUADRO VOTIVOIl presente quadro votivo, a oliosu latta, secondo i coniugi DeAngelis, documenta l'incidentestradale accaduto ai cinquefratelli Agnese di Dronero. Sitratta del primo incidenteautomobilistico illustrato alSantuario. Purtroppo da quelladata in poi seguiranno moltialtri e assai peggiori. Il quadroè di ottima fattura in ogniparticolare, specie corona,manto azzurro con fermaglio,veste rosa con cintura dorata esandali. Inoltre il quadro èpregevole per la devozione, inquanto non si limita all'attualesigla “G.R.” (grazia ricevuta),ma annota “V.F.G.R.” (votofatto grazia ricevuta), chepresuppone un voto precedenteall'incidente stesso.

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  • Ricordati o piissima Vergine Maria, che nonsi è mai udito al mondo che qualcuno,ricorso al Tuo patrocinio, implorato il Tuoaiuto, chiesta la Tua protezione, sia statoabbandonato.Animato da tale fiducia, a Te ricorro, oMadre, Vergine delle Vergini, a Te vengo epeccatore contrito, con le lacrime agli occhi,mi prostro ai Tuoi piedi, a domandarepietà.Non volere, o Madre del Verbo, disprezzarele mie preghiere, ma ascoltami propizia edesaudiscimi.Così sia.

    Maria, Madre di graziae di misericordia,

    tu dal nemico salvaci,quando moriamo, accoglici.

    NUMERI TELEFONICI DA RICORDARESANTUARIO: 0175.978014

    DON PAOLO GERARDI (rettore) cellulare: 348.8034623e-mail segreteria: [email protected]

    Per le offerte: c.c.p. n° 10304129 intestato a “La voce del Santuario”12020 VALMALA (CN)

    Per il bollettino si prega di specificare se si tratta di rinnovo o di nuovo abbonamento.e-mail redazione: [email protected]

    Redazione e impaginazione di P. G. ROLFO di Cavour.

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  • Anno 48 - MARZO 2010 N. 1 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004n°46) art. 1, comma 2, DCB/CN. Con approvazione autorità ecclesiastica. Stampa autorizzazione del Tribunale di Saluzzo n. 16 il 5-2-1960. Direttore Responsabile: Don Mariano Tallone. Conto Corrente Postale n. 10304129 intestato a “La Voce del Santuario” 12020Valmala (CN) - Tel. 0175 978014. Stampa: Tipolitoeuropa - Cuneo.

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    Passio Christi Passio Hominis

    OSTENSIONE DELLA SINDONE

    TORINO 201010 Aprile - 23 Maggio

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