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Al Vescovo Mons. Guerrini, a Mons. Bona,

a tutti i devoti e amici del Santuariol'Augurio sincero di

Buon Natale e Felice Anno Nuovo

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LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA 1

L’anno 2011 sta volgendo al terminecon i suoi momenti gioiosi e con

quelli tristi, con i suoi problemi e con gliaspetti positivi. Per la diocesi è stato l’an-no della celebrazione dei 500 anni dellasua storia, avvenimento ricordato consolennità in Cattedrale, domenica 30ottobre.

Per quanto mi riguarda, con il 2011sono passati dieci anni dall’inizio del mioministero pastorale al Santuario di Valma-la. Il Vescovo, Mons. Bona mi aveva nomi-nato Rettore del Santuario il 19 marzo2001, in sostituzione del Can. Don CesareArnaudo, che aveva dato le dimissioni dal-l’incarico, per raggiunti limiti di età. Ave-vo già una conoscenza della vita del San-tuario, perché fin dal 1995 aiutavo don

Cesare per le confessionie le celebrazioni, spe-cialmente nei mesiinvernali. Nel 1998ero poi stato nomi-nato vicerettore,con un impegnopiù preciso ecostante, accantoa don Cesare. Lanomina a rettoreperò ha cambiato lamia vita sacerdotale,diventando il mioimpegno principale.

Le ricorrenze sono sem-pre un’occasione favorevole, perfermarsi e fare una revisione.

Non posso quindi non ricordare conaffetto e riconoscenza tutte le persone chesono state accanto a me in questi anni.Innanzitutto vorrei ricordare quei sacer-doti che hanno collaborato con me e chesono già ritornati nella casa del Padre. Inprimo luogo proprio don Cesare, che èstato per me un amico e un modello. Èlui che mi ha introdotto nella vita delSantuario, mi ha fatto incontrare le per-sone che già davano una mano e mi hainsegnato gli aspetti della complessaamministrazione delle sue strutture. Nonposso poi dimenticare don GiuseppeAimar, don Giovanni Baudracco e donGiuliano Sacchetto che già salivano a Val-mala durante l’estate con don Cesare ehanno continuato a farlo anche con me,S.Ecc. Mons. Giovanni Ceirano e infinedon Carlo Peano valido collaboratorenegli ultimi anni della sua vita.

LA PAROLA DEL RETTORE

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La Madre della Misericordia li ricom-pensi nella gioia del Paradiso.

In questi anni è stata particolarmenteintensa e fruttuosa la collaborazione con lacomunità Salesiana del Pontificio Ateneodi Roma, da cui sono venuti a dare unamano al Santuario don A. Ronco (il vete-rano, ormai da dodici anni presente al San-tuario) e grazie a lui don A. Favale, donPathiaraj, e don Emad. Con loro è nataanche una profonda amicizia. Un grazieparticolare infine a don Mauro Aimar, checontinua ad essere il più fedele e preziosocollaboratore, durante tutto l’anno sempredisponibile e generoso, da poter essere perme considerato come un vicerettore . Conlui ringrazio anche tutti quei sacerdoti del-la diocesi, che quando necessario, si sonoprestati per aiutarmi.

In questi anni ho poi visto e valorizzato lacollaborazione di tanti laici, senza i qualinon sarebbe possibile la gestione del santua-rio. È un gruppo numeroso (circa una qua-rantina), che non posso qui ricordare (sonomenzionati quelli attuali nella pagina succes-siva). A loro devo tanta gratitudine!

Vorrei solo ricordare Mario, ora amma-lato, che è stato il primo a invitarmi adandare a dare una mano a don Cesare eche mi ha accompagnato dal 1995 fintanto

che la salute glielo ha permesso.Come rettore ho toccato con mano

LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA

l’assistenza materna di Maria e l’aiutostraordinario della Provvidenza. Quantevolte è stata la Mamma del Cielo a farmitrovare la soluzione ai problemi, ad assi-stermi nelle difficoltà (che non sono maimancate!), a farmi avere le risorse econo-miche necessarie.

Mi sono però anche convinto che ildemonio fa il possibile per rovinare la vitaal Santuario. Probabilmente perché sa cheattraverso la casa della Madonna scendeabbondante la grazia di Dio e il Santuarioè luogo di conversione e di incontro con ilSignore. Ce la mette tutta per far nascereproblemi, far litigare le persone, creareincomprensioni, corrompere i cuori eindurli al male. Ma per fortuna il Signoreè più potente e la Madonna è sempre statapresente al nostro fianco, per aiutarci asconfiggere il Maligno. A Lei quindi ilmio grande ringraziamento, insieme all’in-vocazione di perdono per le volte che hoceduto al male e per gli sbagli che ho fatto.Alla Madre della Misericordia offro tuttal’attività svolta e ciò che è stato realizzato!

Chiedo a Lei l’aiuto per proseguire ilmio servizio finchè il Signore vorrà e ilVescovo lo riterrà opportuno.

A tutti i collaboratori, amici edevoti del santuario i più sinceri

auguri di buon Natale e buon Anno!Don Paolo

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LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA 3IL GRAZIE AI COLLABORATORI

D esidero porgere gli auguri e ringra-ziare di cuore tutti coloro che, in

questo anno passato, hanno dato una manoalla vita del Santuario, in particolare vor-rei ricordare:• in primo luogo il Vescovo di Saluzzo

mons. Giuseppe Guerrini e Mons.Diego Bona;

• tutti i sacerdoti che si sono prestati perle confessioni e le celebrazioni: i sale-siani don A. Favale e don A. Ronco,don Emad, don Pathiaraj durante lasua visita nel mese di luglio; don Mau-ro Aimar, don R. Bruna, don B. Solei,don G.Barbero, don R. Salomone, donG. Audisio, don M. Bruno;

• il sig. Sindaco e tutta l’Amministrazio-ne Comunale di Valmala; il presidentee l’amministrazione provinciale; lacomunità montana Valle Varaita e VallePo; i volontari della protezione civile diRossana;

• Aldo Ponso e Gianluca Barra organistie addetti al servizio della chiesa;

• Luigi Rosso di Costigliole, Franco Gar-nero e la moglie Paola e Piero Bosio

per la gestione materiale e amministra-tiva; Anna Viale, Lucia Monge e Caro-lina Sosnova in Barra per il servizio fat-to in canonica; Paolo Rolfo, FrancescaBunino, Cecilia Parizia, Lucia Ponso,Giraudo Cristiano, Federico Burzio,Martina Ardusso responsabili del nego-zio e addetti al servizio della casa, Ali-berti Nicolas, il più giovane dei colla-boratori; Cristina Romano e Arun Abi-shegam per la segreteria;

• la fam. Capitini di Pagno, che ha prov-veduto sempre i fiori per il Santuario;

• il sig. Paschetta di Costigliole per il ser-vizio d’ordine e nelle processioni;

• le suore del Cuore Immacolato diMaria, di Piasco; Pietro Mattio, Vale-rio Monge, Giovanni Peano, EgidioSpinazzè e Marchetti Mauro, equipedi servizio liturgico; i signori BertolottiGianMario, Giordano Franco e Chial-vo Antonio che hanno dato una manoper i lavori manuali;

• l’equipe di redazione del bollettinocomposta da Paolo Rolfo, Aldo Ponso,Cristina Romano e Arun Abishegam.

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LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA4

Scrive il Vescovo, Mons. Guerrini:“Da alcuni anni un’icona accompa-

gna l’anno pastorale. Quest’anno si è scelta‘Il Cristo e l’abate Mena’, detta anche iconadell’Amicizia… essa si trova al Museo delLouvre a Parigi. Essa appartiene alla tradi-zione della Chiesa copta (dell’Egitto). Pro-viene da un monastero e rappresenta Gesùche accompagna San Mena, abate delmonastero di Alessandria e protettore dellacittà. Nel linguaggio divulgativo è denomi-nata Icona dell’amicizia.

Secondo questa lettura, Cristo camminaa fianco di un anonimo, un amico scono-sciuto: chi contempla può identificare sestesso all’amico ignoto e così immedesimar-si nel personaggio e nella sua amicizia conCristo”.

Il Vescovo descrivepoi il dipinto. Gesùappoggia la manodestra sulle spalledell’amico. È unsegno molto bellodi fraternità, dicondivisione nellasofferenza, diguida ferma e sicu-ra. La spalla infatti èil luogo delle nostrefatiche, la parte delcorpo che rimane indebo-lita. Gesù condivide le nostrefatiche e sofferenze. La mano di Cristo è lamano del medico che sana, guarisce, con-sola, conforta. Gesù toccando il bracciodell’amico gli dà forza, lo rende capace abenedire. Cristo può trasformare le nostrefatiche, le nostre sofferenze in benedizione.

Anche gli altri particolari del voltohanno un significato particolare, le iconecopte infatti sottolineano i tratti del volto.

Così Gesù ha gli occhi molto grandi eaperti. Esprimono la sua presenza viva eattenta. Egli accompagna con cura la vitadi ogni uomo. Anche l’amico ha gli occhigrandi. La fede dona occhi grandi pervedere in modo nuovo la realtà e la vita. Inentrambi, ma soprattutto nell’amico c’èuno strabismo: Gesù tiene d’occhio l’ami-co, ma è soprattutto quest’ultimo chedeve tenere d’occhio Gesù. È importan-te mantenere lo sguardo su Cristo,soprattutto con una preghiera continua eincessante.

L’amico ha orecchie molto grandi e

LA LETTERA PASTORALE DEL VESCOVO“LA CHIESA MEMORIA E PROFEZIA”

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LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA 5sporgenti. Esprimono l’importanza dell’a-scolto. Si tratta dell’ascolto della Parola delMaestro. La bocca è invece molto piccola.Questo con un duplice significato: inprimo luogo l’esigenza del silenzio. Perascoltare è necessario far tacere le voci chesi agitano in noi e attorno a noi. In secon-do luogo è il bisogno di sobrietà. La boccaè il luogo con cui noi soddisfiamo i nostribisogni essenziali. Il discepolo trova nellaParola il vero nutrimento.

Gesù tiene poi in mano un grosso librodecorato e prezioso, è il libro della SacraScrittura. Il libro è chiuso, ha i sigilli, soloGesù può scioglierli e aprire il libro. Lastrada per leggere e capire la Scrittura èGesù. L’amico tiene invece in mano unpiccolo rotolo. È il foglio per gli appunti,sul quale annotare le Parole di Gesù epoterle imparare per la vita.

Infine si può notare l’aureola: l’aureoladi Gesù (più grande) e quella dell’amico(più piccola). Questa è un riflesso di quel-la di Gesù. Noi siamo invitati a imitareGesù e lasciare che la sua luce si possariflettere in noi.

ORARIO SS. MESSE

Da domenica 6 novembre 2011 a domenica 25 marzo 2012S. Messa festiva alle ore 15,30

Nelle Feste Natalizie sarà celebrata la S. Messa anche a Natale, Capodanno e Epifania alle ore 15,30

Sarà celebrata la S. Messa Festiva anche nel mese di gennaio(contrariamente a quello che era stato annunciato in un primo tempo)

Attraverso la lettura di questa icona,viene delineato il cammino del cristianoe della Chiesa. Un cammino incentratoin Cristo e consistente nella sua sequela.Questo è il progetto che la nostra Chiesavuole realizzare e che viene sottolineatodalla celebrazione del Giubileo di que-st’anno.

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LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA6

MESE DI SETTEMBRE

Sabato 3 Settembre, nonostante la stra-da chiusa per il Rally, un gruppo è salito apiedi da Sanfront e dalle parrocchie dellaMedia Valle Po. Quest’anno l’iniziativa si èsvolta in forma ridotta, sia a causa della cor-sa automobilistica, sia per la malattia delparroco don Piero Bocco. Alla messa delpomeriggio, a cui ha partecipato il pellegri-naggio si è pregato anche per la salute delparroco e per le comunità da lui guidate.

Il Rally, che del resto è stato sospeso perla tragedia avvenuta a Dronero, ha creatonon poche difficoltà alla Vita del Santua-rio, perché, a differenza degli anni scorsi, èstato anticipato all’inizio di settembre,quando ancora molti pellegrini salgono aValmala. Ha creato confusione nella gentee ha fatto danno all’immagine di Valmala.La direzione del Santuario avanza la richie-sta che la prova da Ponte Valcurta al San-tuario sia eliminata o almeno che il Rally sisvolga nella seconda metà di Settembrequando al Santuario non viene più celebra-ta la Messa, durante la settimana.

Quest’anno, grazie al bel tempo, moltagente è ancora salita al Santuario durantetutto il mese. La Messa quotidiana è statacelebrata fino al 13, anniversario dellapenultima apparizione di Fatima.

Nella seconda metà del mese solo più algiovedì e alla Domenica.

Giovedì 8 è stata celebrata con solennitàla festa della Natività di Maria, con la pre-

senza di molta gente.

Domenica 11 sono stati presenti a Val-mala don Eusebio e don Miran, sacerdotiSalesiani, rispettivamente direttore e vicariodella Comunità don Bosco dell’Ateneo Sale-siano di Roma.

Sono saliti per far visita al nostro Santua-rio e per riportare a Roma don Ronco al ter-mine del suo servizio tra di noi. Don Euse-bio ha presieduto la Messa del pomeriggio.È stata l’occasione per rinsaldare l’amiciziacon i Salesiani di Roma e rinnovare la colla-borazione con loro anche per il futuro.

Domenica 18, con la partecipazione dimolti pellegrini è stata celebrata la Festa del-l’Addolorata.

Al pomeriggio nell’adorazione si è prega-to per gli ammalati e i sofferenti.

Martedì 20 un pellegrinaggio è arrivatoal Santuario da Tortona, insieme con il lorosacerdote. Hanno celebrato la S. Messa alle11 e hanno potuto conoscere e ammirare,per la prima volta Valmala, in una splendi-da giornata di sole.

VITA AL SANTUARIO

Festa al Santuario con Don Eusebio e Don Miran

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Dopo la funzione il Vescovo, i sacerdoti e leautorità hanno visitato l’ultimo piano delPalazzo Nuovo, la cui ristrutturazione è già sta-ta terminata. Con loro diversi amici sono salitiper visitare la struttura. In questi mesi i lavorivengono terminati e l’intera Nuova Casa diOspitalità verrà inaugurata domenica 13 mag-gio 2012. Potrà così già essere in funzione dalunedì 14 maggio.

LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA 7

PELLEGRINAGGIO DIOCESANO E CHIUSURA DELLA STAGIONE ESTIVA

Anche quest’anno in occasionedell’ultima Apparizione di Fatima, siè svolto il pellegrinaggio diocesanodel 13 ottobre. Quest’anno la stu-penda giornata di sole e il caldo han-no favorito la partecipazione di mol-tissima gente, tanto che il Santuarionon è riuscito a contenerli tutti, mol-ti sono stati nell’atrio e anche sotto ilporticato. La processione a piedi si èsnodata, numerosa come poche vol-te, dal paese fino al Santuario, guida-ta da Giovanni Peano e dai volontariche collaborano con lui. Si è pregatoper la nostra chiesa diocesana, inoccasione del Giubileo, e per i sacer-doti ammalati del nostro presbiterio.In Santuario è stato recitato il Rosa-rio, guidato dal diacono PierCarloRosso di Busca. È seguita la Concele-brazione Eucaristica, presieduta dalVescovo di Saluzzo Mons. Guerrini,insieme con il Rettore, il Parroco diValmala don Roberto Salomone edon Franco Ribotta di Piasco. Han-no aiutato per le confessioni: donMauro Aimar, don B. Solei, don G.Audisio, don R. Bruna, don F. Ore-ste, don R. Salomone e don F. Ribot-ta, ai quali va un sentito ringrazia-mento.

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LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA8LAVORI AL SANTUARIO

Dopo il 13 ottobre, come forseavrete notato, si è provveduto allo

sgombero dell’atrio, per poter iniziare ilavori di ristrutturazione di questa parte delSantuario, che si trova in cattive condizio-ni di conservazione. Il tetto infatti nonera ancora mai stato rifatto dalla suacostruzione e lascia passare acqua in moltipunti, durante le precipitazioni (per bendue volte la statua del Sacro Cuore è statarovinata dall’acqua ed è ancora in restau-ro), i vetri sono rotti, non essendo statomesso loro un telaio, il pavimento è scon-nesso e umido, le mura scrostate. Per ren-dere possibile i lavori si è dovuto togliere lastatua della Madonna e portarla all’internodel Santuario, dietro il portone; sono statirimossi tutti i quadri, che terminati i lavoriverranno ricollocati con una nuova siste-mazione più uniforme e razionale. Ringra-zio di cuore tutti i volontari che hannodato una mano.

I lavori compren-dono due lotti: ilprimo consiste nellaristrutturazione deltetto con il rifaci-mento della coper-tura e della sotto-stante perlinatura, esi sta realizzando inqueste settimane; ilsecondo lotto consistenella ristrutturazione delpavimento e delle finestre, everrà realizzato nell’anno nuovoprima di Maggio. Speriamo che il tettovenga finito prima dell’arrivo della neve.

I lavori del secondo lotto comprendonola rimozione di tutte le pietre, la creazionedi un vespaio aerato sotto il pavimento, lasistemazione delle pietre originali e l’inte-grazione di quelle rotte, il risanamento delmuro e la sua tinteggiatura, la sostituzionedi tutti i vetri con telaio e vetri nuovi.

Il nuovo pavimento verrà realizzato eli-minando il gradino esistente tra l’interno el’esterno e riducendo quello di entrata nelSantuario, rendendolo più accessibile aidisabili. Molti avevano fatto notare che l’at-tuale pedana di accesso al Santuario dall’a-trio non era a norma e pericolosa. Il pre-ventivo di tutto il lavoro si aggira attorno ai140-150.000 euro.

Affidiamo a Maria questa nuova operache viene realizzata, per migliorare e rende-re sempre più accogliente il nostroSantuario.

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LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA 9

UN FIGLIO UN GIORNO (Natale '91)

Un figlio un giorno mi disse:“Padre, chi è Dio?”

Cercai nel profondo del mio cuore una risposta non studiata.

Dio è colui che fa sbocciare i fiori,che dà la vita ad ogni bimbo.Dio è colui che fa sorgere il solee rinnova la faccia della terra.

Dio è candido come la neve,luminoso come la luce,ha i colori dell'arcobalenoed è invisibile come l'aria.

Dio è colui che resiste ai prepotentie annulla i loro progetti,perché Dio sta sempre accanto al poveroche lo cerca.

Guardati intorno e veditutte le sue creature.Dio pensa ad ognuna di loroe non dimentica nessuno.

Dio è l'intelligenza che ha concepito le stelle,è l'amore che salva e che perdona.È colui che porta gli agnellini sul pettoe conduce pian piano le pecore madri.

Dio è colui che riempie di gioia il cuore di chi fa il benee fa provare rimorso al peccatore.

Dio è come un padre, come una madre,come un fratello, come una sorella,come l'amico più caro, sempre prontoa tenderti una mano.

Dio è colui che, più grande del mondo,ha saputo prendere il volto di un bambinoe ha detto: “Ciò che farai al più piccolo,l'avrai fatto a me”.

Nessuno mai ha visto Dio,ma guardando al volto di Gesùpotrai dire di averlo veduto.

Sorrideva. Allora conclusi:Dio sta anche dentro il tuo cuore e dietro il tuo sorriso.

(dal libro “Semi di Speranza” di don Enzo Conte)

Natale: Dio scende in mezzo a noi!

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LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA10

Carissimi Valmalesi, è la prima voltache vi raggiungo tramite il Bolletti-

no del Santuario, dopo che, dall'ottobre del2010, il Vescovo mi ha affidato la comunitàparrocchiale di Valmala unitamente a quelladi Brossasco. Essa è entrata così a far partedella cosiddetta unità pastorale costituita dal-le parrocchie di Venasca, Isasca e Bricco,Brossasco e Valmala affidate al sottoscrittocon la collaborazione di un Vice Parroco non-ché della parrocchia di Rossana guidata dalRettore del Santuario don Paolo Gerardi.

Colgo questa opportunità per analizzarecon voi il primo tratto di strada percorsoinsieme in questi dodici mesi. Come bensapete è difficile definire comunità parroc-chiale la nostra realtà di Valmala.

È infatti ormai molto esiguo il numero diresidenti in modo stabile sul territorio. Anchela Messa festiva settimanale ha un'assembleacomposita. Ai residenti si aggiungono ex Val-malesi che tornano alla loro antica parroc-chia sia per legame affettivo che per far cele-

LA PAROLA DEL PARROCO DI VALMALA

brare messe in suffragio dei propri morti.Diversa è la situazione nella stagione estiva.Le borgate si ripopolano, e non solo di ex par-rocchiani, ma anche di diverse famiglie nuo-ve, molte con bambini; in questi anni essehanno acquistato e restaurato case nelle qualiamano soggiornare nei fine settimana o inoccasione delle ferie. Lo si è notato durante lefeste alle cappelle dove, ora possiamo dirlo, èstata vincente la scelta di celebrare la Messafestiva nelle borgate anziché in parrocchia. Ilnumero dei partecipanti era il triplo rispetto aquello di chi frequentava abitualmente lachiesa parrocchiale.

MADONNA DEL PATROCINIODEGLI ARVATTI

Ha dato il via ai nostri festeggiamentiprimaverili ed estivi domenica 8 maggio.Ci ha accolti nella sua bella cappella laMadonna del Patrocinio, in onore dellaquale abbiamo celebrato l'Eucarestia alle10.30, affidandoci a Lei, al termine dellafunzione, con l'antica preghiera diS.Bernardo “Ricordatevi o piissima VergineMaria...” Quanta gente è scesa dalle diverseborgate che fanno riferimento a quella cap-pella, per festeggiare la Vergine Maria e perinvocarne la protezione sulle proprie fami-glie. All'uscita della Messa, sotto il portica-to, ci ha accolti un rinfresco da grandioccasioni. Ovunque grandi e piccoli si riu-nivano a gruppetti, i primi per aggiornarsisulle vicende dell'inverno trascorso, i secon-di per correre, giocare e saltare.

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LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA 11

S. GIUSEPPE AL VILLÈRipulita la cappella con l'aiuto di alcuni

vicini, sotto il vigile controllo di don Mat-teo, anche il Villé si è preparato ed ha ria-perto i suoi battenti per festeggiare lo sposodella Vergine Maria e custode del Redento-re: S.Giuseppe. Folto il gruppo dei parteci-panti alla messa festiva ed al successivomomento di fraternità.

ANNUNZIATA A CHIOT MARTINChiot Martin, una delle borgate più abi-

tate nella stagione estiva, ci ha accoltodomenica 24 luglio nella cappella, restaura-ta negli ultimi anni tramite il progetto “Suisentieri di Maria”, per festeggiare insieme laVergine Annunziata. È stata l'occasione perconoscere nuove persone e, dopo la parteci-pata celebrazione Eucaristica, per fare ungiro in borgata ed ammirare le diverse caserestaurate in questi anni.

S. ONORATO A BORGATA GAILa festa di S.Onorato domenica 31

luglio ha concluso questo mese estivo, unpo' bizzarro nel suo clima, presso l'antichis-sima cappella di Borgata Gai. Degno di

menzione è il lavoro di restauro e di ripuli-tura degli affreschi medioevali presentiall'interno della cappella e soprattutto nel-l'abside.

Anch'essi sono stati riportati al loroantico splendore, tramite il suddetto pro-getto. Particolare è il luogo in cui sorge lacappella, preceduta da una grande crocestazionale, presso la quale, fino a non mol-ti anni fa, ancora don Cesare si recava inprocessione in occasione delle Rogazioni.

S. BERNARDO A CÒ DI PIROTIl mese di agosto ci ha condotti dome-

nica 21 alla cappella di S.Bernardo. Un belpo' di lavoro si è reso necessario per pulirel'interno e l'esterno della chiesa, ma ancheil sentiero che vi conduce, zeppo di rami edi rovi, così come avviene là dove quasipiù nessuno percorre le antiche mulattiereche un tempo conducevano alla scuola o almercato. Ne è valsa la pena. Domenicamattina infatti l'antico sentiero si è ripo-polato quasi all'improvviso, quando adultie bambini hanno ridato un po' di vita aquel luogo fino a poco prima deserto etroppo silenzioso. La cappella è stata inca-pace di contenerci tutti, ma un potentemicrofono ha aiutato anche coloro cheerano all'esterno ad incontrarsi con laParola di quel Dio che ha creato il cielo ela terra. S.Bernardo si è fatto nostro mae-stro di preghiera per congiungerci al Padree al suo Divin Figlio Gesù.

NATIVITÀ AGLI ARVATTISi torna alla cappella degli Arvatti per

concludere, là dove si è iniziata la stagioneestiva delle nostre festività. L'occasione ci èdata dalla Natività di Maria. La sorpresa ditrovarci circondati da tanti bambinioltre che da molti adulti, ci ha fat-

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12 LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA

to venire l'idea d'impartire, al termine dellafestosa celebrazione, la Benedizione aiBambini. Ci auguriamo che questo possadiventare un appuntamento annuale ancheper il futuro.

“ËL DI DIJ SINCH”Forse era da un po' di tempo che il par-

roco di Valmala non aveva più avuto lapossibilità di accompagnare in prima per-sona la Processione del “ël di dij sinch”. Ilcinque di agosto è il giorno dedicato allaFesta della Madre della Misericordia. Sap-piamo che già prima del 1864, si svolgevaal Santuario la Processione il 5 di agosto.Quest’anno siamo saliti anche noi. Erava-mo più di 130 con al collo un foulardazzurro recante la scritta ParrocchiaS.Giovanni Battista di Valmala. Apriva laprocessione il restaurato e splendido sten-dardo che compiva esattamente 100 anni.

NUOVO ANNO PASTORALEAll'inizio del nuovo anno pastorale vi è

stato un “cambio di guardia” nel serviziosacerdotale della nostra unità pastorale. Ilviceparroco don Matteo Monge è statodestinato dal Vescovo alla parrocchia“Maria Vergine Assunta” di Busca, per con-tinuare il lavoro in mezzo ai tanti giovaniche la frequentano, interrotto dalla parten-za per Roma del vice parroco don CarloCravero. A sostituirlo è giunto tra noi donFederico Riba, già vice parroco della par-rocchia dei SS.Andrea e Ponzio in Drone-ro. Mentre ringraziamo dal più profondodel cuore don Matteo che ci ha donato leprimizie del suo sacerdozio, accogliamo

con gioia don Federico che, caricodell'esperienza svolta a Dronero inquesti anni, già si sta ben inseren-

do nella comunità di Venasca, di cui è vice-parroco, e in quelle vicine in cui presta ilsuo servizio come collaboratore. Arriveder-ci don Matteo, benvenuto don Federico.

AUGURI DI BUON NATALE E DI BUON ANNO

Giungano alle case di tutti i Valmalesidi ieri e di oggi, vicini e lontani e a tutti idevoti del Santuario di Valmala, gli auguridi un Natale ricco di amore e di serenità.Sia il Bambino Gesù a farvene dono nellaNotte Santa; è la notte in cui il cielo e laterra sono più vicini, mentre nel silenzio laParola più importante della storia della sal-vezza, si fa uomo e viene ad abitare in noi.Un augurio sincero giunga anche al Retto-re del Santuario della Madonna della Mise-ricordia, al signor sindaco, all'amministra-zione comunale, ai massari/e e ai collabora-tori della chiesa parrocchiale e delle nostrecappelle.

Il vostro Parrocodon Roberto

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Avviso a chi intende portare dei quadri votivi al SantuarioConsigliamo quanti desiderano portare quadri al Santuario di attenersi a quantosegue: che il quadro sia di proporzioni ridotte; riporti la data dell'avvenimento ecognome e nome o iniziali dell'interessato; località dell'accaduto. Ricordiamo infine che i quadri portati in questi prossimi mesi saranno riposti inluogo sicuro, in attesa dell'ultimazione dei restauri dell'atrio, dove verranno appesi.

13LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA

Le carceri nei quadri votivi di Valmala

Nel quadro si scorge “La Castiglia” diSaluzzo, un tempo carcerepenitenziario. Una donna è inpreghiera per il figlio. (Olio su cartone)1978, di Elda Maero.

Un detenuto dietro le sbarre, poi liberatograzie alle preghiere di una donna.

(Olio su cartone) 1965

Un uomo all'interno di una cellaspoglia (Olio su latta) 1949, M.G.

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14 LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA

Il paese di Melle sta acquistando rino-manza non solo per l'artigianato, le

tisane di Valverbe, i tomini, o per il grandeTavio Cosio; con l'opera splendida de “IPiloni di Melle” di Giuseppe Chiesa, EldaGiusiano, Giorgia Mellano (editore Fusta),d'ora in poi ne potranno trarre vantaggioanche l'arte e la religiosità popolare (untempo snobbata), il turismo religioso e lai-co, in particolare lo studio agiograficorivolto a Santi più o meno noti...

Gli autori hanno riferito quanto fatico-samente rilevato, con visite in loco edapprofonditi studi; e talora costretti a dareinterpretazioni personali, specie quandol'offesa del tempo e l'incuria dell'uomoavevano fatto perdere ai piloni le pur lievitracce dell'autore, del committente, dellerozze didascalie, delle date.

“I PILONI DI MELLE” RACCONTANO...

Si tratta di ben 91 edicole o piloni, stu-diati, fotografati, catalogati, con inseriti ivari itinerari per raggiungerli. L'opera ren-de onore agli autori ed è un invito alla loroconservazione. Oltre alla valorizzazione diqueste costruzioni, il testo offre un cennostorico sul paese, sui piloni del Piemonte edella Valle Varaita, una breve biografia deiSanti rappresentati e dei pittori degli affre-schi rilevati (Agnesotti, Testa, Gauteri,Panero, Bonetto...) Alcuni piloni sono“poveri” e rozzi come la mano di chi li haedificati (forse gli stessi proprietari del luo-go), altri esprimono ricchezza e tecnicapropria di valenti frescanti; alcuni sonoquasi intatti, altri cadenti o caduti; alcunionorati in frazioni, altri quasi sommersinella folta vegetazione...

Anche il Santuario della confinanteValmala, da sempre legato a Melle con lesue terre, strade, conoscenze, ne ha trattovantaggio. Abbiamo così scoperto che bentre dei piloni studiati dal libro, riportanol'immagine della Madre della Misericordiadel Chiotto di Valmala (fatto abbastanzararo): i lettori ne potranno vedere le imma-gini fotografiche ai numeri 6-28-37; in par-ticolare, il pilone numero 28, sulla stradache porta ai Giüzion, i cui affreschi sonoattribuiti a Giuseppe Gauteri, lo stesso pit-tore del Pilone eretto da Papà Pittavino sulsasso delle Apparizioni della Vergine, oranell'abside del Santuario. In tal modo pos-siamo arguire pure una probabile similitu-dine nelle due costruzioni, tra quella delChiotto del 1835 e quella riportata nel

i pilonidi melle

GIUSEPPE CHIESA • ELDA GIUSIANO • GIORGIA MELLANO

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15LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA

In occasione del pellegrinaggio diocesano del 13 ottobre si è chiuso anche il Banco diBeneficenza, aperto durante tutta l’estate. Grazie all’iniziativa sono state raccolte offerteper circa 9500 euro.Bisogna ricordare che con questa somma sono stati acquistati quest’anno un aspirapolvereindustriale per la pulizia della Chiesa e della Casa di ospitalità, una scala in alluminio per lamanutenzione. Un’offerta di 500 euro è stata inoltre consegnata a don Pathiaraj per lefamiglie povere dell’India.Un ringraziamento sincero ai coniugi Franco e Paola Garnero che ne sono i promotori erealizzatori, a Laura e Italo Mattioli, a Piero e Margherita Ronco e a tutti coloro che li hannoaiutati. Si ringraziano anche la ditta All.Boom di Pocapaglia, tutti i negozi e privati chehanno fornito gli articoli per il Banco.

BANCO DI BENEFICENZA

nostro libro, datato 1874, anno in cui ilGauteri era ancora vivo.

Alla pagina 123, il lettore, seguendo l'iti-nerario numero 4, potrà pure vedere la casaabitata (non “natia” come scritto) dalla veg-gente Maria Pittavino, andatavi sposa diGiovanni Marchetti nel 1847, di cui glianziani del luogo, alcuni anni or sono, ricor-davano la figlia Gin, simpatica vecchietta,moglie di Giacu dël Can.

Un cordiale compiacimento per la rea-lizzazione dell'opera grafica dell'EditorePaolo Fusta di Saluzzo, che da anni cura lastampa del Bollettino del Santuario edoffre spazio ai lavori nostrani, illustrandonelocalità e personaggi, l'arte ricca e povera dimonumenti e chiese, come quella riportatane “I Piloni di Melle”.

Aldo Ponso

La casa della Veggente Maria Pittavino a Ciabrie e il Pilone sulla strada che va ai Giüzion

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LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA

L’11 Agosto è mancato, dopo mesi di una dolorosa malattia, il diaconoDON MASSIMO BIANCO di anni 71. Era nato a Pagliero, il paese incui trascorse tutta la sua vita, svolgendo il duro lavoro dell’agricoltore dimontagna. Il 27 novembre 2005, era stato ordinato diacono da Mons.Guerrini. Ha esercitato il suo ministero nei diversi paesi e borgate dellamedia e alta Valle Maira, offrendo in particolare il servizio della Liturgiadella Parola. È stato una persona semplice, umile, dal cuore grande, cheha amato e servito la gente della montagna.

Il 24 settembre è morto a Saluzzo DON GIUSEPPE PONTE. Era nato aUssolo nel 1923. Dopo un breve periodo come viceparroco a VillarBagnolo, fu mandato come parroco in Valle Maira, dove rimase tutta la suavita, fintanto che per motivi di salute dovette scendere a Saluzzo, nella Casadel Clero. Prima parroco ad Albaretto Macra, poi a Ussolo e infine anche aS. Michele Prazzo e a SS. Maria Annunziata in Prazzo. Mons. Bona defi-niva don Ponte “un sacerdote di una sconcertante semplicità, buono, silen-zioso, operoso, fedele, saldamente ancorato alla sua fede, che cercava di tra-smettere ai parrocchiani”. Fu vero ritratto del buon pastore in mezzo allagente della Valle, a cui ha dedicato tutta la sua vita.

A Neive è mancato, questa primavera CASTAGNO CESARE (per gliamici Cesarone). Saliva tutti gli anni a Valmala con l’amico PadreEmilio, rettore del Santuario della Madonna del Buon Consiglio diCastiglione Tinella. Era stato uno dei promotori del gemellaggio tra inostri due Santuari. Lo ricordiamo per la sua affabilità e simpatia, unitaa un vena di comicità e di buon umore, che rallegrava i nostri incontri.

In ottobre è morta all’ospedale di Saluzzo GIUSEPPINA BOGLIO(PINA). Originaria di Pagno, era ospite da oltre trent’anni della Casa diRiposo ‘S.Chiaffredo’ di Revello. Aveva sempre partecipato alla settima-na della Solidarietà al Santuario. Gli piaceva la compagnia ed era moltodevota della Madonna.

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LUTTI IN VALLE MAIRADurante quest’estate la Chiesa della vicina Valla Maira ha perso

due membri del suo presbiterio.

AMICI DEFUNTI

I nostri morti

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La parola del Vescovo: invito a ValmalaPER CONOSCERE MEGLIO IL SANTUARIO

Don Lorenzo Trecco, “Apparizioni di Valmala”Lobetti, Bodoni - Saluzzo 1879Ristampa Fusta Editore - Saluzzo 2004A. Ponso, “J’ai vu…”Gribaudo - Cavallermaggiore, 1993A. Ponso, “I a parlà coumo nous”LCL - Busca, 1986E. e C. Maero - A. Ponso,“Sui passi della Vergine”

Gribaudo - Marene, 1989A. Ponso, “La Salette – Valmala”,Cantalupa, 1997A. Ponso e C. Romano, “Don CesareArnaudo... il custode della Madonna”,Fusta Editore Saluzzo, 2007

17LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA

NUMERI TELEFONICIDA RICORDARE

SANTUARIO: 0175.978014DON PAOLO GERARDI (rettore)

cellulare: 348.8034623e-mail segreteria:

[email protected]

Per le offerte: c.c.p. n° 10304129 intestato a

“La voce del Santuario”12020 VALMALA (CN)

Per il bollettino si prega di specificare se si tratta di rinnovo

o di nuovo abbonamento.e-mail redazione:

[email protected]

Redazione e impaginazione di P.G.ROLFO di Cavour

Visitate il sito di Valmalawww.santuariovalmala.it

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Anno 50 - DICEMBRE 2011 N. 4 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004n°46) art. 1, comma 2, DCB/CN. Con approvazione autorità ecclesiastica. Stampa autorizzazione del Tribunale di Saluzzo n. 16 il 5-2-1960. Direttore Responsabile: Don Mariano Tallone. Conto Corrente Postale n. 10304129 intestato a “La Voce del Santuario” 12020Valmala (CN) - Tel. 0175 978014. Stampa: Tipolitoeuropa - Cuneo.

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Ray of Hope“RAGGI DI SPERANZA”

È l’augurio di buon Anno 2012 che i seminaristi salesiani

di Yercaud (India) rivolgono a tutti gli amici e devoti

del Santuario di Valmala