I NUOVI LAVORI IL MOBBING ED IL CENTRO ANTIMOBBING CGIL DI PALERMO A cura di: Daniele Lo Presti.
UOS Psicologia del lavoro e Centro antimobbing Azienda Sanitaria USL RM/D Enzo Cordaro.
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UOS Psicologia del lavoro e Centro antimobbing
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*“ORGANIZZAZIONE E DISAGIO DA LAVORO:
NUOVI STRUMENTI PER MIGLIORARE COMPETITIVITA E PREVENZIONE A LIVELLO
EUROPEO” - L’Ape e L’Architetto –
Roma 26 ottobre 2012
Enzo Cordaro
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*
L’Ape e L’architettol’ape può simboleggiare il grado di spontaneità nel saper fare e
l’architetto il grado di costruzione di una competenza.
Enzo Cordaro
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*L’attività dell’Unità Operativa di Psicologia del lavoro e del Centro antimobbing è iniziata dal 1998 ed ha avuto come
obiettivo quello di garantire la prevenzione del disagio psichico sui posti di lavoro. L’attività è compiuta soprattutto in
collaborazione con chi opera nella prevenzione dei luoghi di lavoro (Responsabile dei Servizi di Prevenzione e protezione e
Medico Competente), per garantire, all’interno del sistema della sicurezza, la competenza psicosociale in grado di rispondere in termini ergonomici alla prevenzione e alla sicurezza dei luoghi
di lavoro nel rispetto di tutti i fattori che intervengono nel definire i rischi da lavoro (fattori biologici, fisici, chimici,
psicologici).
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*L’attività dell’Unità Operativa di Psicologia del lavoro e del Centro
antimobbing è motivata anche da un apparato legislativo che richiede al datore di lavoro: sia l’attività di prevenzione primaria attraverso l’analisi e la valutazione dei processi organizzativi che possono essere alla base dell’insorgenza del disagio da lavoro, e
sia un’attività di prevenzione secondaria che è esplicitata dal medico competente ed è finalizzata a individuare l’insorgenza del
disagio individuale (D.lgs N°81/2008 e s.m.i. che recepisce l’accordo europeo tra le parti sociali sulle patologie stress lavoro-
correlato dell’8 ottobre 2004).
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*-L’attività di analisi e valutazione relativamente alla dimensione
psicosociale dei processi organizzativi, per la rilevazione dei fattori di rischio che possono influenzare l’insorgenza di
patologie stress lavoro-correlato;-L’intervento sui processi organizzativi e sui processi psicosociali
per la riduzione del danno allo scopo di impostare un modello organizzativo e lavorativo che implichi un clima organizzativo
adeguato e maggiormente funzionale;-Analisi e valutazione del disagio individuale attraverso attività ambulatoriale sia riferita al disagio burn-out compatibile svolta
in stretto contatto con i medici competenti, e sia mobbing compatibile;
-Sperimentazione e ricerca riferita agli strumenti d’indagine relativi alla dimensione del disagio da lavoro.
Enzo Cordaro
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*Le attività della U.O. Psicologia del lavoro e centro antimobbing viene
svolta utilizzando strumenti tipici della letteratura scientifica psicologica e strumenti originali, opportunamente validati, per riuscire a rilevare le
condizioni sociali e/o soggettive che possono essere alla base delle situazioni che generano stress, disagi e sofferenza di chi lavora. Lo scopo prioritario del nostro impegno è di garantire un’adeguata misurazione delle condizioni psicosociali organizzative dei posti di lavoro, ridurre le costittivita organizzative che possono essere alla base di una vita sociale
disarmonica, attuare un processo di rimozione delle problematicità riscontrate, con lo scopo di definire una condizione di clima
organizzativo più idonea e adeguata alla vita sociale del gruppo di lavoro. Siamo inoltre chiamati a garantire una valutazione del malessere
individuale che può derivare da una condizione di lavoro e che può caratterizzare un disagio individuale e/o conclamate patologie stress
lavoro-correlato.
Enzo Cordaro
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*1-L’analisi dei processi organizzativi si caratterizzano nella procedura secondo il principio della partecipazione diretta
delle persone che si materializza con una condivisione con tutti gli “attori” delle motivazioni che ci portano all’analisi del
modello organizzativo e con la restituzione dei risultati che non rischia di alienare i soggetti dalla consapevolezza della loro
situazione.
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*Per l’indagine della dimensione psicosociale delle
organizzazioni abbiamo utilizzato un questionario chiamato ROAQ-R (Risk Organizzation Assessment Questionnaire –
Reduced) validato secondo i normali criteri statistici e somministrato ad una popolazione di oltre ventimila persone, e
da un’intervista strutturata da somministrare ai dirigenti che hanno responsabilità sul personale. Lo strumento è stato
utilizzato da undici Aziende Sanitarie e Ospedaliere su tutto il territorio, da tre importanti aziende del settore privato e da una
Residenza Sanitaria Assistita;
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*Composizione del ROAQ-R
Il ROAQ-R è composto di 28 domande, con le quali si chiede il parere del personale in merito a come vivono e
interpretano la situazione organizzativa del proprio “spazio lavoro”. I questionari vengono somministrati individuando servizi
omogenei. Il risultato che si ottiene evidenzia un valore di rischio riferito all’intera struttura organizzata e il livello di rischio diviso per i singoli servizi. Questo permetterà l’attribuzione di un codice
colore, sia riferito all’intera organizzazione e sia al singolo servizio. L’incrocio dei dati emersi dalla somministrazione del ROAQ-R con i
dati emersi dall’interista permettono l’analisi comparata degli elementi quantitativa e qualitativa dell’indagine, permettendo a
questa procedura di rilevare gli aspetti psicosociali che determina la condizione di rischio, permettendo l’impostazione di misure per
la riduzione del rischio.
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Le aree d’indagine del ROAQ-R-variabile di azione: “Adeguatezza dei flussi di azioni comunicazionali”. Quanto il rapporto fra il dipendente e il servizio/azienda è flessibile e
corretto, grazie alla definizione di regole chiare, trasparenti e coerenti;-Variabile emozionale: “Coinvolgimento con l’oggetto di lavoro”. Quanto il
lavoro svolto gratifica gli aspetti reali, ideali e relazionali del SE’-Variabile di azione: “Rispetto del rapporto tra vita privata e vita lavorativa”.
Quanto l’organizzazione dei processi lavorativi rispetta l’equilibrio fra l’orario di lavoro e la vita privata, considerando tale equilibrio una
variabile che incide sulla struttura organizzativa-Variabile emozionale: “clima relazionale”. Quanto l’organizzazione
favorisce un clima relazionale adeguato, riconosce e stimola le potenzialità del dipendente, ne favorisce l’autonomia, lo sostiene nel suo operato, attua
coerenza di comportamenti, garantendo procedure chiare, precise, trasparenti;
-Variabile di azione: non si attuano comportamenti tendenti a creare disagio
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*Il contesto è il luogo sociale in cui si verifica una certa
relazione, ed è anche il luogo, che attraverso il processo sociale, definisce il carattere individuale delle persone. Grazie a tale processo le emozioni
individuali possono esprimersi solo nell’ambito di un pattern sociale, che Bateson chiama Ethos, definito
come «un sistema culturalmente uniformato di organizzazione degli istinti e delle emozioni degli
individui» (Naven)Gregory Bateson
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*Nell’organizzazione si riesce a filtrare la dimensione psicologica espressa da chi la vive, riuscendo a integrare e a fare sintesi dei comportamenti dell’uomo con le regole che l’organizzazione si
deve porre pur funzionare, che si organizzano secondo delle priorità motivazionali che compongono la struttura del
funzionamento dei processi psicosociali. Si scopre che alla base del funzionamento dell’organizzazione si nascondono le spinte
umana e divengono fondamentali le motivazioni che gli individui, i loro gruppi di riferimento e l’organizzazione
costruiscono come riferimenti. Elton Mayo, Abraham Maslow
Enzo Cordaro
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*La Cibernetica nella sua 2° teoria si preoccupa di integrare i sistemi viventi, ovvero quei sistemi in
grado di guardare se stessi e di osservare le proprie osservazioni, causare perturbazioni che
ridefiniscono metaforicamente ciò che viene osservato; ovvero sistemi in grado di definire
rappresentazioni che dipendono dall’esito delle precedenti interazioni con il mondo esterno.
Heinz Von Foerster
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*…e che venga attribuita all’organizzazione la capacità di avere
una cultura che si caratterizza con un insieme di assunti basilari, in genere ereditato dal gruppo storico che ha dato vita all’organizzazione, i quali sono riusciti far fronte ai problemi di
adattamento esterno o di integrazione interna, e che si sono rivelati validi e, quindi, vengono acquisiti, difesi e trasmessi ai nuovi membri come l’indicazione unica del modo corretto di
percepire, pensare, sentire quei problemi. E. Schein
Enzo Cordaro
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*La teoria delle costrittività organizzative si riferisce a
quegli aspetti dell’organizzazione che possono caratterizzarsi come più o meno ingombranti nel loro funzionamento, tanto da ridurre gli spazi di decisione individuale, indotti dalle scelte che l’organizzazione fa o è costretta a fare, evidenziando in alcuni casi le
condizioni che possono intaccare il benessere fisico, mentale e sociale.
B. Maggi.
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*La funzione vitale dell’organizzazione permette ai gruppi che vi
operano di assumere “un’attività mentale collettiva” la cui dominante psicologica viene definita dalla commistione tra gli
aspetti cognitivi, emotivi derivati dalle singole individualità. Ciò che ne deriva è altro dalle soggettività, dai pensieri e dalle
emozioni che caratterizzano gli individui. Questo nuovo costrutto diviene la forza propulsiva che definisce “la
personalità” del gruppo, caratterizzandone la componente psicologica e impostandone il comportamento e l’azione. La
giustapposizione degli aspetti cognitivi con quelli emotivi caratterizza le differenze tra i diversi gruppi.
Wilfred Bion
Enzo Cordaro
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*2-L’attività di prevenzione primaria e la riduzione del
rischio psicosociale dei processi organizzativi si attua riducendo la presenza di costrittività organizzative e
la ridefinizione di processi comunicativi che sappiano riattivare gli snodi comunicazionali in
grado di provvedere alla trasmissione dell’informazione e alla gestione delle responsabilità. Anche per questa attività si è definita una procedura che garantisce la massima trasparenza e la massima
partecipazione dei soggetti
Enzo Cordaro
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Lo strumento utilizzato è il focus-group. Detto strumento è utilizzato con una doppia valenza:
-di strumento di analisi qualitativa da affiancare all’analisi quantitativa rilevata dai dati emersi con il ROAQ-R;
- di strumento utile a definire ipotesi di cambiamento della struttura.
Il gruppo che materialmente parteci al focus-group è un gruppo statisticamente rappresentativo del gruppo originario e le modalità
tecniche utilizzate si caratterizzano secondo la modalità proposte dal metodo del “Topic Guide” e “Questioning Route”. La rilevazione
delle risposte è effettuata da parte di due osservatori che affiancano il moderatore.
Prof. Vanda Lucia Zammuner (Ordinario della facoltà di Psicologia dell’Università di Padova)
Enzo Cordaro
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*3-L’attività ambulatoriale si caratterizza con l’accesso in
ambulatorio di due tipologie di soggetti: -quelli che hanno bisogno di una valutazione sulla condizione di
disagio da lavoro derivato dalle patologie stress lavoro-correlato, quando l’invio in ambulatorio è effettuato dal medico competente dell’Azienda RomaD ha un canale preferenziale che
implica una procedura d’urgenza, mentre viene rispettata la lista d’attesa se l’invio è fatto da medici competenti di altre
aziende diverse dall’Azienda Sanitaria della Roma D e anche da aziende non sanitarie;
-coloro che provengono per una certificazione di danno biologico da patologie mobbing compatibili che possono
provenire da qualsiasi posto di lavoro con la solo esclusione del personale dell’azienda sanitaria USL RM/D.
Enzo Cordaro
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*Le procedure utilizzate dal Centro per la rilevazione del danno
biologico da patologia mobbing compatibile
Il centro ha partecipato al net work dell’ISPESL e ne condivide le procedure e le indicazioni relative al modello organizzativo, agli strumenti clinici in uso e all’integrazione delle conoscenze per essere in grado di poter rilevare la complessità del fenomeno.
L’integrazione delle conoscenze viene garantita dalla partecipazione di diverse figure professionali al lavoro di
analisi e di valutazione e alla collegialità della decisione relativa alla certificazione conclusiva.
L’infermiere, lo Psicologo clinico, lo Psichiatra, Medico competente
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*Le procedure utilizzate dal Centro
-Accoglienza: effettuata da personale infermieristico opportunamente formato a raccogliere l’anamnesi personale,
l’anamnesi lavoristica, la dimensione psicosociale e a far compilare questionari d’accesso (STAI, CISS, ValMob)
-Somministrazione dei test clinici: somministrazione di test di personalità MMPI-2, test di livello WAIS, test proiettivi Wartegg.
-Visite specialistiche: dello psicologo clinico o del lavoro, dello psichiatra, del medico del lavoro
-Riunione collegiale: di tutti gli operatori che hanno seguito i singoli casi
-Stesura del certificato conclusivo
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*4-Sperimentazione e ricerca relativamente agli strumenti di
analisi della dimensione del disagio da lavoro.Nell’anno 2011 e 2012 il gruppo di ricerca dell’UO Psicologia del
lavoro ha attivato tre sperimentazione con lo scopo di evidenziare, sia in senso clinico dinamico e sia in senso fisico e biologico, modelli integrati sempre più raffinati di rilevazione dello stress, sia ai fini delle diagnosi di patologie stress lavoro
correlato (burn-out) e sia per le patologie mobbing compatibili.
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*la prima delle tre ricerche si riferisce all’esigenza di evidenziare
marker biologici che ci possano confermare con maggiore sicurezza la dimensione di stress lavorativo. La ricerca è stata organizzata congiuntamente con la la prof. Francesca Romana
Patacchioli (Professore Associato in Farmacologia Sapienza Università di Roma), con cui abbiamo definito per
caratteristiche e risposte cliniche un campione a cui abbiamo effettuato sei prelievi giornalieri di saliva per la misurazione dell’ -α amilasi e del cortisolo per analizzarne la curva che si
determina nel ritmo circadiano e con quale caratteristiche si associa alle patologie rilevato dal disagio da lavoro. I dati sono
ancora in fase di analisi. La metodica utilizzata fa da tempo parte del corpo di ricerca della
prof.ssa Patacchioli
Enzo Cordaro
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*la seconda l’abbiamo attivata con il prof. Vezio Ruggieri (Docente di
Psicofisiologia Clinica della Facoltà di Medicina e Psicologia dell'Università “ La Sapienza ” - Roma) e con la dr.ssa Laura Marrucci sua collaboratrice, con cui abbiamo misurato, allo stesso campione
sottoposto ai prelievi di saliva, la tensione muscolare attraverso l’elettromiografo e l’equilibrio e la postura misurate con il
baropodometro. I dati sono ancora in fase di analisi.La terza ricerca costituisce uno studio psicodinamico e si riferisce
all’esigenza di trovare una correlazione tra l’evento trigger da cui si è generato il disagio (se l’evento si caratterizza maggiormente con una
connotazione di squalifica o di disconferma), la dominante della modalità in cui si articola l’esperienza dell’attaccamento del soggetto
sofferente, le caratteristiche della sintomatologia riscontrata.
Enzo Cordaro
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*Nel workshop il nostro desiderio è quello di mettere insieme l’attività di sperimentazione già in atto nel gruppo di lavoro dell’Azienda Sanitaria con ricerche svolte in diverse realtà universitarie italiane ed europee. In particolare abbiamo
l’esigenza di dare un nuovo impulso alla ricerca finora svolta con strumenti di misurazione tipici della chemiometria e della statistica “tradizionale” e nel contempo permettere l’incontro con altre discipline che possano condurci ad un sistema nuovo
dell’indagine sperimentale.
Enzo Cordaro
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*Vogliamo perseguire un sogno: come “architetti dell’animo e del corpo umano” vogliamo riuscire a dare risposte all’ape che vive un disagio ma non riesce a comprendere le cause, una risposta
certa, inattaccabile e sicura. che renda finalmente giustizia a chi veramente soffre di disagio da lavoro, eleminando tutti quei
dubi che si frappongono al vero disagio e che definiscono questa condizione di sofferenza come inesistente e/o frutto di fantasie
assenteistiche.
Enzo Cordaro
Voi potete comprare il lavoro di un uomo,La sua presenza fisica in un determinato luogo,Potete comprare anche un determinato numero di abili movimenti muscolari per un’ora o per un giorno,Ma non potete comprare l’entusiasmo,La lealtà,La devozione del cuore, Della mente e dell’animo.Queste cose ve le dovete meritare Clarence Frencis