Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

160

description

 

Transcript of Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

Page 1: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio
Page 2: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

Copyright © 2007 by Corsinvest, Calcinato Brescia

Stampa beta test: Dicembre 2007. Il termine beta test è usato in informatica per indicare la versione di

Software che precede quella che poi verrà messa in commercio.

Essa viene distribuita agli Operatori più significativi del settore perché

la provino e la giudichino e ne segnalino eventuali malfunzionamenti e

migliorie.

La stessa valenza è stata attribuita al libro contraddistinguendolo con

la scritta Copia Beta test, in quanto veicola:

la Proposta Imprenditoriale IOA, che è di Generare Imprenditori

da Immigrati in Italia per i loro Paesi d’Origine

la Signoria e lo Stile Imprenditoriale dei Ragazzi di Campagna -

Uomini d’Impresa.

La distribuzione della Copia Beta Test è riservata:

A. agli Enti che si ritiene essere punto di riferimento per

l’acquisizione di Risorse, utili alla realizzazione dell’Opera,

mediante l’offerta di Opportunità e Profitto.

Agli Opinionisti degli Enti coinvolti è chiesto di esprimere per

iscritto il loro parere circa:

1. l’Opportunità ed il Profitto che la Proposta Imprenditoriale e

la Signoria e lo Stile Imprenditoriale, veicolati dal libro,

offrono sia all’Ente, sia ai suoi Associati / Assistiti / Utenti;

2. le modalità di diffusione del libro sia all’interno dell’Ente, sia

ai suoi Associati / Assistiti / Utenti;

3. le azioni da intraprendere per promuovere e favorire la

partecipazione alla costituenda Società Madre di Imprenditori

sia da parte dell’Ente, sia dei suoi Associati / Assistiti / Utenti.

B. agli Editori che si ritiene essere:

1. interessati al contenuto del libro e capaci di promuoverlo e

distribuirlo su tutto il territorio Nazionale,

2. disposti a produrre una edizione personalizzata, destinata agli

Enti Patrocinatori ed ai loro Associati / Assistiti / Utenti con le

finalità descritte al punto A, alle condizioni economiche di

tipografia.

Page 3: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

PATROCINATO E SOSTENUTO DA:

1.

2. .

3. .

4. .

5. .

6. .

7. .

8. .

9. .

10. .

11. .

12. .

13. .

14. .

Page 4: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio
Page 5: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

Un Gioco che Vale una Vita:

Creare e Condurre l’Impresa

“a mo’ di Dio”

Composizione dell’Opera:

1A.1 Presentazione dell’Opera

1A.2 Noi la Nostra Storia e dal Vissuto la Proposta

Imprenditoriale

1A.3 Nel solco della Tradizione della Comunità Rurale:

lo Stile Imprenditoriale dei Ragazzi di Campagna

Ai lettori che volessero comunicare, interagire o partecipare alla

realizzazione della Proposta Imprenditoriale IOA, è possibile farlo

tramite:

Internet: www.smi-ioa.it

e-mail: [email protected]

telefono: 030 9980754

fax: 030 9980612

Posta: Corsinvest via San Germano N° 31 25011 Calcinato Brescia

Page 6: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

INDICE PREFAZIONE: Dr Lionello Tabaglio - Psicologo Psicoterapeuta 8

PREFAZIONE: Dr Alfredo Mazzucchelli - Don Claudio Vezzoli Coldiretti Bs 10

PREFAZIONE: L’Omaggio di un Caro Amico 12

GLI AUTORI: Antonio Corsini - Lorenzo Rosa 14

1A.1

PRESENTAZIONE DELL’OPERA

1 Racconto delle Origini 21

1.1 Il Contesto Vitale del Gruppo e l’Origine dell’IOA 21

1.2 La Premessa e la Proposta Imprenditoriale 22

1.3 La Presentazione della Proposta Imprenditoriale IOA 25

1.4 La Riscoperta di un Patrimonio cui attingere a piene mani 26

1.5 La Composizione dell’Opera 27

2 Modalità e Metodologia di Realizzazione dell’Opera 29

2.1 Caratterizzazione dell’Impresa per la Personalità Relazionale ed Operativa 30

2.2 Stato dell’Arte e Proiezione Futura 39

3 Considerazioni Finali 44

3.1 Complementarietà dell’Opera nei Processi di alcune Realtà 44

3.2 Dedica dell’Opera 45

1A.2

NOI, LA NOSTRA STORIA E DAL VISSUTO

LA PROPOSTA IMPRENDITORIALE

1 Il Gruppo ha Svolto Missioni in Repubblica Centrafricana, Camerun,

Costa d’Avorio, Senegal, Togo 51

1.1 Incontrando ed Intrattenendo Relazioni con: 51

1.2 Avviando Iniziative: 51

1.3 Cogliendo informazioni circa l’Ambiente, le Arti, i Mestieri e la Società 51

1.4 Rendendosi conto che tale Umanità è ben presente anche nel nostro Paese. 71

2 Il Gruppo Si È Dotato Di Una Rete Di Interlocutori E Collaboratori 73

2.1 La Corsinvest, coinvolta: 73

2.2 L’Università di Padova, coinvolta: 74

2.3 La Perani Osvaldo, che è stata coinvolta: 80

2.4 Alcune Realtà Italiane: 81

2.5 Alcune Realtà dei Paesi in Via di Sviluppo: 81

3 Il Gruppo ha Maturato una Proposta Imprenditoriale definendo: 83

3.1 Il Firmamento dell’Impresa con la Stella Polare in un Icona 83

3.1.1 Due realtà che si vogliono mettere in relazione 83

3.1.2 Lo stile dell’agire nella relazione 85

3.1.3 Lo sviluppo umano e la sua sostenibilità 86

3.2 La Premessa e la Proposta Imprenditoriale 87

3.3 La Missione e l’Essere della Società Madre di Imprenditori IOA 90

3.4 Le Opportunità di Avvio della Società Madre d’Imprenditori IOA 91

3.5 Gli Attori della Società Madre 96

3.6 Il Piano Operativo e di Processo della Società Madre d’Imprenditori IOA 98

3.7 Alcuni Esempi Operativi e d’Impresa 100

3.7.1 Sviluppo di progetti su richiesta di Enti della Rete PVS 100

3.7.2 Immigrato che intende intraprendere un’attività nel Paese d’Origine. 101

3.7.3 Recupero della Risorsa macchinari, impianti ed attrezzi dalle dismissioni. 102

3.7.4 Futura Camerun: Iniziativa Imprenditoriale in Situazione 104

Page 7: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

1A.3

NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE DELLA COMUNITÀ RURALE: LO

STILE IMPRENDITORIALE DEI RAGAZZI DI CAMPAGNA

1 Visione Antropologica dell’Imprenditore e dell’Impresa 111

1.1 Genesi dell’Imprenditore e dell’Impresa 111

1.2 L’Impresa Creatura e Figlia dell’Imprenditore 112

1.3 La Riscoperta della Consistenza e Ragionevolezza della Nostra Cultura 115

1.3.1 Un Archetipo a cui Tendere 120

1.4 Origine ed Identità dell’Impresa 125

1.4.1 Forme Partecipative ed Organismi Sociali 125

1.4.2 Cinque Immagini dell’Impresa in Situazione 126

1.5 Dai detti, aneddoti e racconti la Saggezza Popolare 129

1.5.1 l’œf de l’asen: la storiella diventata l’Emblema e Nome dell’Iniziativa 129

1.5.2 L’occhio del padrone ingrassa il cavallo 133

1.5.3 La lezione di Madre Natura ad un gruppo Scout 134

1.6 Dai Genitori ai Figli 136

2 Visione Sistemica dell’Impresa e Modalità di Conduzione 143

2.1 I Processi, Sistemi, Metodi e Modalità del Modello Ecosistema Impresa 144

2.1.1 Il Processo di Fondazione e Rifondazione 144

2.1.2 Metodo Ciclico di Rifondazione, Consuntivazione, Riadeguamento 147

2.1.3 Sistema Operativo dell’Impresa 148

2.1.4 Sistemi Aziendali 150

2.1.5 Entità dell’Ecosistema 151

2.1.6 Elezione e Missione delle Entità 153

2.1.7 Autorità e Responsabilità 153

2.2 Strumento di Governo e di Gestione dell’Impresa 154

LISTA DEGLI INSERZIONISTI

1 .......................................................................................................... 159

2 .......................................................................................................... 159

3 .......................................................................................................... 159

4 .......................................................................................................... 159

5 .......................................................................................................... 159

6 .......................................................................................................... 159

7 .......................................................................................................... 159

8 .......................................................................................................... 159

9 .......................................................................................................... 159

10 .......................................................................................................... 159

11 .......................................................................................................... 159

12 .......................................................................................................... 159

13 .......................................................................................................... 159

14 .......................................................................................................... 159

15 .......................................................................................................... 159

16 .......................................................................................................... 159

17 .......................................................................................................... 159

18 .......................................................................................................... 159

Page 8: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 8 –––––––––––––––––––––––––––––

PREFAZIONE: Dr Lionello Tabaglio - Psicologo Psicoterapeuta

Consulente per la Gestione delle Risorse Umane

L'originale visione che emerge da quest'opera, come ben evidenziato dagli autori, parte dall’Epopea dei Ragazzi di Campagna, cioè da quell'esperienza forte e naturale che, grazie alla tradizione della loro Comunità Rurale, alla generosità della natura che li circondava, grazie alle potenzialità positive del contesto sociale ed economico nel quale muovevano i primi passi, ha reso possibile una azione concreta e proficua, finalizzata a dare risposta ai bisogni immediati di quella promettente umanità, costruendo in tal modo la linea di evoluzione del loro successo umano ed imprenditoriale. I "Ragazzi di Campagna" divenuti Uomini d’Impresa hanno voluto concretizzare tale esperienza in modo sistematico, attraverso il "Sapere del Poi", ovvero, hanno saputo riflettere, in modo critico, sul loro vissuto esperienziale, dandone una spiegazione logica, rivalutando ad ora le tecniche e le prassi che sono state alla base del loro agire.

La Visione dell’agire imprenditoriale, inoltre, prende ispirazione dalla fede nell’Archetipo buono e propulsore di vita, che si muove in una visione generativa e diffusiva. L’Archetipo demanda alle sue creature il compito di proseguire l'opera della sua creazione, mantenendosi profondamente rispettoso della libertà, individualità personale ed originalità delle creature stesse, alle quali non solo conferisce il mandato, ma anche la piena ed incondizionata signoria. In questa dimensione, l'uomo ricerca forme di successo utili per la sopravvivenza, nell'arte di soddisfare sia i propri bisogni personali, sia quelli comuni alla sua gente, muovendosi, tuttavia, in un ecosistema in modo progressivo ed efficace, ma nel contempo conservativo e rispettoso degli equilibri naturali, con l'intento di dare un nuovo e personale contributo alla storia dell'evoluzione, quale continuatore della magnifica opera iniziata dall'Archetipo. Di certo questo approccio richiede una necessaria evoluzione dei singoli nella gestione di se stessi e nell'affinamento delle proprie capacità di pensiero ed azione, con una partecipazione attiva, foriera di realizzazioni generative tangibili, qualitative e persistenti, in un rapporto armonico con l'ambiente di vita circostante. In questo contesto, il potenziamento dei singoli si mostra non invasivo dei bisogni degli altri esseri umani, non predatorio e non finalizzato ad indurre un atteggiamento selettivo a priori, in un’ottica di vera condivisione e sinergia di gruppo, attraverso una responsabile trasmissione intergenerazionale di Mission, Valori e Competenze. L’originale Visione Imprenditoriale viene fatta affiorare dalle riflessioni di alcuni compagni di vita già Ragazzi di Campagna-Uomini d’Impresa, in un contesto pragmatico ed esperienziale dettato dalla stringente necessità di conservazione. Infatti, l’Iniziativa "l’Ovo de l’Asino", parte dal bisogno

Page 9: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 9 –––––––––––––––––––––––––––––

sempre più incalzante di un futuro buono e sensato per sé e per la famiglia, per i compagni di vita e più in generale per tutta l’umanità, e dalla presa di coscienza del propria condizione di vita sia sul piano personale che sociale, e delle drammatiche "Realtà Moralmente Ineludibili di cui è afflitta l’Umanità". La Proposta Imprenditoriale, attraverso tale Iniziativa, vuole offrire dignità e speranza per un futuro migliore e possibile, sia nell'ambito vitale che lavorativo, a soggetti che si trovano loro malgrado in condizioni di bisogno o di svantaggio nella dura lotta quotidiana per la sopravvivenza, partendo dai loro livelli naturali e semplici di imprenditorialità e dalla loro iniziale ed esigua competenza tecnologica ed umana. L'intento è di rendere protagonisti del proprio Presente-Futuro - in una nuova cultura evolutiva, orientata verso un’azione creativa, utile e sostenibile sia in ambito umano sia imprenditoriale - i soggetti portatori delle esigenze più forti ed impellenti, aggravate dal fatto di essere spesso sottaciute di proposito o colpevolmente ignorate. Di certo, ciò è possibile solo in presenza di Soggetti autodiretti ed ispirati da una forte volontà di azione, sorretta da una decisa presa di responsabilità nei confronti del proprio cambiamento. Il processo parte da una Comunità Imprenditoriale che condivide valori e finalità di intenti ed azioni la quale, con gli Aspiranti Imprenditori, crea un’attiva e formativa aggregazione in cui sono condivise ed espanse, attraverso la trasmissione verticale ed orizzontale della conoscenza esperienziale, le capacità sia native, sia apprese, utili al processo di apprendimento e sviluppo. Attraverso l'implemento di una circolazione attiva e ciclica delle conoscenze e delle capacità tecnico-pratiche accompagnate da esempi di storie d’imprenditori e d’impresa, ed attraverso una comunicazione formativa interna - supportata da relazioni personali e professionali forti, basate sui comuni valori umani, spirituali e di azione - che veda la costruzione di modalità di pensiero comune, con un incrollabile intento si vuole agire sulla realtà circostante, al fine di migliorarla e trasformarla a vantaggio di tutti, in una strategia in cui ognuno, a seconda del contributo offerto, risulti vincente con un reale mutuo vantaggio per la società. Questo approccio, che supera la tendenza in atto ad una selezione naturale fra l'imprenditoria forte di tipo evoluto a danno di quella che si muove nelle aree del sommerso e del sottosviluppo, è una opportunità per coloro che nutrono un naturale istinto creativo e che non intendono rinunciare ad un'idea che può valere un'intera vita per sé, la propria gente e la propria terra, per non lasciare in mano ad altri la facoltà di decidere sul futuro proprio e dei propri figli.

Page 10: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 10 –––––––––––––––––––––––––––––

PREFAZIONE: Dr Alfredo Mazzucchelli - vice Direttore

Coldiretti Brescia

Leggendo il libro si comprende come negli autori sia avvenuto quel

cambiamento che Dan Zadra, esperto americano di comunicazione di

massa, ha ben espresso con il detto: Se tu ed io ci scambiamo un dollaro,

restiamo sempre con un dollaro ciascuno. Se invece ci scambiamo la

nostra idea, dopo tu ne hai due ed io pure. Questo è il punto sinergico ed

evolutivo dell’uomo: l’idea viene assunta e con la propria ne viene generata

una terza. Riflettendo sul loro vissuto, gli autori hanno maturato un’idea di

Impresa a misura d’uomo, in simbiosi con la natura ed a favore

dell’umanità, ed ora l’hanno messa in circolazione per scambiarla con la

nuova generazione.

Inoltre, S. Paolo in Atti 20,35 dice: c’è più gioia nel dare che nel ricevere.

Lo sguardo degli autori non si rivolge solo ai loro figli, ma anche ai

problemi dell’umanità dei Paesi in Via di Sviluppo e, di fronte alle

drammatiche realtà moralmente ineludibili, hanno avviato iniziative che

hanno permesso loro di formulare una Proposta Imprenditoriale alla quale,

ora, offrono all’Imprenditoria ed alle persone di buona volontà la

partecipazione per la realizzazione.

Lo stile con cui hanno svolto l’Iniziativa e le scelte che hanno fatto nel

formulare la Proposta Imprenditoriale si muovono nel “solco della

Tradizione della Comunità Rurale”, confermando come già si sapeva che il

settore agricolo è la Culla Imprenditoriale ove è nata una buona parte di arti

e mestieri che hanno formato il nostro attuale apparato produttivo,

commerciale e di servizio.

Dalla mia posizione professionale, dove sono presenti le tematiche cocenti

che deve affrontare l’Imprenditoria Agricola, guardando la Proposta

Imprenditoriale che con questo libro viene lanciata, vedo in essa delle

opportunità.

La grande capacità ed ambizione degli Imprenditori Agricoli della mia

Provincia è maggiore rispetto ai vincoli comunitari ed al territorio. Ad

esempio, il numero di animali allevati per unità di superficie supera

ampiamente le capacità fisiche di assorbimento del territorio, determinando

problemi di ordine igienico-sanitario con l’inquinamento delle falde

acquifere e difficoltà nella gestione di malattie endemiche negli

allevamenti, causando danni economici devastanti.

Purtroppo, ad oggi la soluzione tecnologica non è ancora risolutiva sul

piano sia tecnico, sia economico, quindi, non resta che la delocalizzazione,

pena la riduzione al lumicino della potenzialità Imprenditoriale Agricola.

A tale riguardo, la Proposta Imprenditoriale IOA giunge in un momento

propizio, e gli Imprenditori agricoli e le loro Organizzazioni professionali

Page 11: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 11 –––––––––––––––––––––––––––––

hanno l’opportunità di partecipare alla costituenda Società Madre di

Imprenditori conferendo ad essa storicità e consistenza morale, capacità

relazionale e tecnologica, oltre che economica.

La Missione della Società Madre è di generare, da Immigrati presenti in

Italia, Imprenditori per il loro paese d’origine nel solco della nostra

tradizione, ma con le peculiarità della loro cultura. In questo vivaio

imprenditoriale, agli imprenditori è possibile individuare ed eleggere

partner e territori idonei a trasmettere il proprio stile Imprenditoriale ed

espandere la propria Impresa in un contesto di giustizia distributiva.

Alla luce di esperienze già attuate in altri settori produttivi, con questa

prospettiva si possono ragionevolmente prevedere risolvibili alcune cocenti

tematiche dell’Imprenditoria Agricola, facilitati anche dall’inarrestabile

processo di globalizzazione che caratterizza il nostro tempo.

PREFAZIONE: Don Claudio Vezzoli - Parroco di Vighizzolo

Consulente Ecclesiastico Coldiretti Lombardia

Ho tra le mani il libro dono del carissimo amico Antonio che ha un titolo

originale: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l’Impresa “a mo’

di Dio“.

Una intuizione che guarda al futuro delle nuove generazioni. Prendendo

spunto dalla nostra sana Tradizione Rurale Cristiana offre degli spunti

innovativi nel contesto della nostra attuale società multietnica, proponendo

la nostra identità non come un ostacolo, ma come una ricchezza da

condividere.

L’idea di offrire efficaci soluzioni di lavoro al prossimo, pur diverso da noi

per mentalità e cultura, diventa testimonianza e missione e mostra come il

cristiano cattolico, declinato nell’oggi come seme, diventa pianta e raccolto

nel futuro.

In questo contesto ne trae vantaggio l’esperienza del mondo agricolo che

propone ai giovani un modo lodevole di fare l’imprenditore sorretto dai

valori cristiani, ovvero, la spiritualità cristiana al servizio di una Società

dove dei cristiani convinti sostenitori dell’impresa hanno avuto il coraggio

e la pazienza di coltivare un sogno, ma, che con questa proposta il sogno

può diventare Iniziativa, volti concreti e gioia nel dare non qualcosa, ma un

servizio che assume nella mediazione la più alta forma della carità.

Auguri ed una Preghiera affinché il cammino porti frutti abbondanti e si

moltiplichi in tanti lodevoli realizzazioni concrete dove al centro ci sta la

persona ed i suoi Bisogni Primari.

Page 12: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 12 –––––––––––––––––––––––––––––

PREFAZIONE: L’Omaggio di un Caro Amico

Questo libro - che è un intreccio tra vissuto e principi, bisogni umani ed

obbiettivi da perseguire per soddisfarli - offre concrete interpretazioni,

indicazioni e risposte, nonché sollecitazioni e proposte di azione.

Tra le molteplici interpretazioni che, con il sapere del poi, i Ragazzi di

Campagna - Uomini d’Impresa hanno saputo dare al proprio operato nel

bene e nel male, spicca la scoperta di un Archetipo a cui tendere per

sciogliere i nodi fondamentali della vita ed acquisire Signoria.

Questa scoperta mi porta alla mente sia il racconto del peccato originale e

le sue conseguenze, sia la nascita di Gesù nella grotta dove è posto nella

mangiatoia.

Nel racconto della Genesi, Adamo ed Eva, dopo aver mangiato del

frutto della pianta della vita, furono vestiti da Dio con tuniche di pelli e

cacciati dall’Eden. Si dice che da quel momento l’uomo, percependo la

propria corporeità, vive nella paura di sparire in quel nulla da cui è apparso,

ed è alla continua ricerca del frutto che gli restituisca la vita perduta.

Nel Vangelo della Natività di Luca viene detto per tre volte che il Bambino

fu posto in una mangiatoia. Questa sottolineatura di Luca assegna un

significato simbolico alla mangiatoia. Infatti, come l’asino ed il bue vanno

alla mangiatoia cercando cibo per stare in vita, così l’uomo crea, anche

abusivamente e peccando, strutture, ambiti di azione e situazioni per

soddisfare i propri bisogni ed avere una viva esistenza. Non agisce di certo

con l’intento e lo scopo di offendere Dio né tanto meno di autodistruggersi,

ma di mietere un po’ di piacere per continuare a vivere.

Nascendo in una mangiatoria, il Figlio di Dio ha scelto di incontrare

l’uomo proprio laddove la ripetitività delle azioni causate dal bisogno di

avere una viva esistenza, dominate dalla paura e dai vizi lo portano

continuamente, sapendo che un giorno aprirà gli occhi dentro la sua miseria

e potrà così scoprire Lui, che è il frutto della vita che sta cercando.

I ragazzi di Campagna nel loro agitato e contraddittorio vissuto

imprenditoriale hanno scoperto felicemente Lui: Principio e Fine nonché

Sorgente ed Archetipo del loro Essere.

Una scoperta che, a mio avviso, vale una fortuna, cambia radicalmente il

modo di vedere le cose: dà nuovo slancio nella motivazione del fare, del

coinvolgere le persone e la società. Ma soprattutto dà Serenità anche in una

situazione di rischio dove nella foga di mettere a frutto i propri talenti ci si

può perdere, perché Lui, da buon Pastore, non abbandona la pecora

smarrita, ma ritrovatala si rallegra di più che per le novantanove che non si

erano smarrite; cioè, di coloro che per opportunismo, pigrizia e paura

Page 13: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 13 –––––––––––––––––––––––––––––

seguono il gregge senza ricercare i ciuffi d’erba sparsi qua e là, ma

indispensabili per la crescita del gregge.

Rimanendo in tema, la Proposta Imprenditoriale IOA può essere un buon

pascolo per il Gregge ed opportunità per il Pastore. Infatti, offre

l’opportunità all’Impresa di estendere il campo d’azione oltre i propri

confini, ed all’Imprenditore iniziative di carattere sociale: Dare risposte ai

bisogni dell’umanità mediante il dono di se stessi – in una Società che

genera Neofiti Imprenditori da Immigrati, nel solco della propria

tradizione, ma con le peculiarità della loro cultura – è la più alta

espressione dell’Imprenditorialità e della consistenza morale e sociale

dell’Impresa.

Page 14: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 14 –––––––––––––––––––––––––––––

GLI AUTORI: Antonio Corsini - Lorenzo Rosa

Page 15: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 15 –––––––––––––––––––––––––––––

Corsini Antonio

Nato a Calcinato nel 1948 da una famiglia di contadini a mezzadria.

La sua storia è legata al Gruppo Imar di cui è Fondatore con alcuni amici

di infanzia.

Le radici partono nel lontano 1966 da un gruppo di ragazzi di campagna

che, emulando nel tempo libero gli adulti nel loro comportamento,

costruirono impianti idraulici per abbeverare il bestiame, molini a martelli

per produrre farine e sfibrato.

La loro avventura fu possibile grazie: ad alcune aziende agricole che,

lasciandosi entusiasmare dall'idealismo utopico dei ragazzi, aderirono alle

loro proposte; ad una officina meccanica di riparazione automezzi che,

vedendo la loro intraprendenza e volontà, permise loro, dopo l'orario di

attività, di utilizzare le sue attrezzature; ad un prestito di 50.000 lire del

Parroco del paese, Don Severino Treccani, ed alle sue buone parole, che

fecero loro ottenere dai Genitori il consenso a proseguire; alla disponibilità

incondizionata dei Padri di Antonio e dei cugini Gabriele e Carlino nel

trasformare il prestito del Parroco in finanziamento a fondo perduto ed a

fare da garanti di fronte a terzi.

L'esperienza proseguì nonostante la divisione provocata dal servizio

militare e la perdita del compagno d’avventura Giovanni Nodari arruolatosi

nel Corpo dei Carabinieri e sfociò nel 1968 nella costituzione di

un’impresa artigiana specializzata nella carpenteria metallica e l'idraulica.

Dopo le prime vicissitudini imprenditoriali, i soci dell'idraulica, per ragioni

organizzative costituirono una loro società e presero la loro strada.

Antonio Corsini con i cugini Carlino e Gabriele proseguì orientandosi alla

produzione di caldaie in acciaio per il riscaldamento, ed in quella occasione

cambiarono la denominazione della società in Nuovalancor, diventata

successivamente la Divisione Riscaldamento del Gruppo Imar.

Per l'evoluzione del mercato, dovuto alla metanizzazione, si era ravvisata la

necessità di produrre piccoli gruppi termici domestici. Per questa ragione,

non trovando sul mercato corpi caldaia di ghisa adeguati alle necessità, con

l'ing. Giovanni Sciarresi ed Ernesto Settimi nel 1978 il gruppo fondò la

società denominata Officine Fonderia Klein Kessel, diventata

successivamente la Divisione Fonderia del Gruppo Imar.

Per soddisfare le crescenti esigenze della clientela nella pre e post vendita e

nella gestione del parco prodotti installati, con Giorgio Ottelli nel 1978 il

gruppo fondò la società denominata S.T.C. acronimo di Servizi Tecnici

Commerciali, diventata successivamente la Divisione servizi del Gruppo

Imar.

Dopo 5 anni di attività congiunte delle tre società, nel 1983 si

manifestarono le prime stanchezze del sistema. Le principali cause erano:

Page 16: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 16 –––––––––––––––––––––––––––––

la sopravvivenza delle imprese dipendeva dalle persone che le gestivano e

la proprietà non poteva esercitare le proprie prerogative; le imprese erano

dipendenti tra di loro, e non riuscivano ad attuare una politica sovrana; le

aziende erano collegate operativamente e la loro dislocazione era causa di

inefficienze; il personale non veniva utilizzato appieno in quanto dipendeva

da tre realtà diverse; le persone che dirigevano le aziende erano le stesse e

dovevano tenere in piedi una duplice o triplice copia delle funzioni.

In questo contesto cominciarono a pensare ad un accentramento delle tre

società e, dopo discussioni e riflessioni sia a livello sociale, sia a livello

dirigenziale, identificarono i punti di convergenza che consentirono la

trasformazione delle tre società nel Gruppo Imar.

I primi passi della trasformazione iniziarono nel 1984 e si conclusero nel

1988 con la nascita del Gruppo Imar.

Nella costituzione delle ultime due società e nella trasformazione di queste

nel Gruppo Imar, vennero coinvolti nella compagine societaria, per

solidarietà e necessità di risorse umane e di capitale, i fratelli Luciano e

Severino, il cugino Bruno, l'amico avv. Angelo Carattoni e alcuni familiari

dei soci Ottelli e Sciarresi.

A 33 anni dalla nascita dell'impresa, per la crescita in capacità ed

aspirazioni dei componenti della compagine societaria e della famiglia, si è

ravvisata la necessità di soddisfare alcune aspirazioni legittime e di inserire

negli organici della società i giovani della nuova generazione per dare

continuità all'Opera. Per queste ragioni, nel 2000 è stato completato il

primo passamano generazionale.

Libero dagli impegni operativi dell’Impresa, Antonio con alcuni Amici

Compagni di Vita, con la presa di coscienza del proprio stato vitale e

sociale e delle drammatiche Realtà Moralmente Ineludibili di cui è afflitta

l’Umanità, ha avviato un’Iniziativa finalizzata a soddisfare alcuni bisogni

dell’Umanità nei Paesi in Via di Sviluppo, denominata in corso d’opera

Iniziativa l’Ovo de l’Asino.

Page 17: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 17 –––––––––––––––––––––––––––––

Lorenzo Rosa

È nato a Padova nel 1940 da una famiglia di tradizioni artigiane

specializzate nella produzione di modelli per fonderia, sempre aperta ad

appoggiare l’avvio di nuove iniziative autonome dei propri dipendenti.

Lorenzo è figlio di un imprenditore che nel 1947 ha fondato a Padova una

fonderia per la produzione di getti di grandi macchine utensili e poi, nel

1958, di componenti e di prodotti integrati per il riscaldamento.

La crescita di Lorenzo è stata fortemente influenzata dalla partecipazione

alle iniziative artigianali ed industriali della famiglia, e fin da ragazzo ha

condiviso i problemi e gli entusiasmanti risultati delle attività, alle quali ha

partecipato con spirito di emulazione e desiderio di contribuire.

L’ambiente periferico in cui le attività familiari avevano luogo, hanno

favorito la formazione di profonde convinzioni religiose e rigore morale. I

comportamenti sociali regolati dall’educazione, le fortunate occasioni di

incontro e consuetudine con personaggi di grande rilievo morale ed

intellettuale delle professioni, dell’imprenditoria e della politica, e l’elevato

livello intellettuale dei parenti hanno sempre spinto Lorenzo verso la

formazione della competenza professionale, ma anche l’approfondimento

dei problemi psicologici e morali della relazione sociale. Tutto ciò gli ha

permesso di riunire intorno a sé un gruppo di amici, che tuttora gli

accordano la propria convinta ed affettuosa amicizia, costruendo insieme

un ambiente sociale di grande vivacità, che comprende diversi settori, sia

professionali, sia artistici.

Lorenzo si è laureato in Ingegneria Meccanica presso la Facoltà di

Ingegneria dell'Università di Padova nel 1965, ha percorso la sua carriera

universitaria dal 1965 al 2006, con la ricerca e l’insegnamento di varie

discipline della Meccanica presso le Università di Padova e di Trento.

È sposato con Francesca, felice padre di tre figli e nonno di sette nipoti.

Durante la propria esperienza scientifica e professionale ha incontrato

Antonio Corsini. La lunga consuetudine e l’apprezzamento delle iniziative

di Antonio nel campo della Collaborazione Internazionale con i Paesi in

Via di sviluppo lo hanno portato ad un’adesione convinta ed entusiasta alla

Iniziativa l’Ovo de l’Asino.

Page 18: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 18 –––––––––––––––––––––––––––––

Page 19: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 19 –––––––––––––––––––––––––––––

Page 20: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 20 –––––––––––––––––––––––––––––

In poche pagine si vuol fare una sintesi del percorso che

“dall’Epopea dei Ragazzi di Campagna-Uomini d’Impresa”

sfocia nell’Opera Un Gioco che Vale una Vita: Creare e

condurre l’Impresa “a mo’ di Dio”, oltre che tracciare il

percorso metodologico di Realizzazione dell’Opera.

Page 21: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 21 –––––––––––––––––––––––––––––

1 RACCONTO DELLE ORIGINI

1.1 Il Contesto Vitale del Gruppo e l’Origine dell’IOA

“Iniziativa l’Ovo de l’Asino”

Dando uno sguardo alla Storia Italiana recente, che va dal 1930 fino alla

metà degli anni ‘80 – circa lo sviluppo Agricolo, Artigianale, Industriale e

Commerciale, generatori dell’attuale benessere economico – si può

scorgere con una certa facilità che la stragrande maggioranza delle Imprese

ha come fondatori Ragazzi di Campagna, soprattutto al Nord d’Italia.

Oggi, solo una piccola parte di queste Imprese è condotta dai Fondatori;

una parte consistente è condotta dalla 2a -

3a generazione; un'altra è passata

nelle mani di terzi; delle rimanenti alcune sono giunte alla maturità senza

compiere il passamano della vita, altre si sono perse per strada, lasciando

comunque un humus ammendante e nutritivo nel campo imprenditoriale.

Alcuni Amici Compagni di Vita, già Ragazzi di Campagna - Uomini

d’Impresa, giunti alla soglia della maturità della vita professionale – con la

presa di coscienza del proprio stato vitale e sociale e delle drammatiche

Realtà Moralmente Ineludibili di cui è afflitta l’Umanità – hanno avviato

un’Iniziativa finalizzata a soddisfare alcuni bisogni dell’Umanità nei Paesi

in Via di Sviluppo denominata in corso d’opera Iniziativa L’Ovo de l’Asino

(IOA). Il Nome fa riferimento alla storiella popolare l’œf de l’asen

raccontata durante la 1a missione del Gruppo. Oltre ad aver ispirato il nome

dell’Iniziativa, la storiella è diventata anche il suo Emblema. Il racconto si

trova al § 1.5.1 del documento 1A.3 nel solco della Comunità Rurale si è

Forgiato “lo Stile Imprenditoriale dei Ragazzi di Campagna”.

Questa esperienza trae le sue motivazioni:

A. dal bisogno sempre più incalzante di un futuro buono e sensato per se e

per la famiglia, per i compagni di vita e più in generale per tutta

l’Umanità.

B. dalla constatazione:

1. che le giovani leve della famiglia sono in grado di badare a se

stesse nel procurarsi beni di tutti i generi per proseguire una vita

dignitosa nell’essenzialità. Il voler dare il di più alle giovani leve

della famiglia, potrebbe giocare per un di meno circa il loro

sviluppo umano,

2. che vi sono drammatiche Realtà che affliggono l’Umanità e sono

Moralmente Ineludibili per i valori etici della tradizione, il modo di

essere Imprenditori, le risorse che la Provvidenza ha messo a

disposizione, di cui gli Amici si sentono amministratori più che

proprietari.

Page 22: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 22 –––––––––––––––––––––––––––––

Il clima e la situazione nel Gruppo ed il contatto con alcuni bisogni

dell’Umanità dei Paesi in Via di Sviluppo hanno costituito l’elemento

fondante e di avvio dell’esperienza.

Destinando risorse materiali e dedicando il loro tempo disponibile, il

Gruppo:

1. ha svolto missioni in Repubblica Centrafricana, Camerun, Costa

d’Avorio, Senegal, Togo;

2. si è dotato di una Rete di Interlocutori e Collaboratori sia in Italia, sia

nei Paesi in Via di Sviluppo (PVS);

3. ha maturato una Proposta Imprenditoriale.

1.2 La Premessa e la Proposta Imprenditoriale

Dagli eventi che l’Iniziativa ha messo in moto, il Gruppo ha potuto fare

esperienze, entrare in relazione con alcune realtà, conoscere da vicino

alcune situazioni, rendendosi conto che dai Paesi in Via di Sviluppo, luoghi

con notevoli Bisogni Primari Insoddisfatti e Realtà Moralmente Ineludibili,

un numero crescente di persone sta forzando le nostre frontiere ed un

numero consistente di immigrati sono già presenti, di cui:

una parte risulta essere indispensabile al nostro sistema produttivo e

sociale,

una parte risulta essere invadente, se non invasiva.

Nella stragrande maggioranza essi motivano la loro presenza con la

necessità di soddisfare i bisogni primari loro e della loro gente e credono di

trovare nel nostro sistema economico la soluzione.

Questa inversione di flusso delle persone – prima erano i nostri missionari

e volontari laici delle strutture di sussidiarietà e solidarietà che andavano da

loro, ora sono loro che vengono da noi – inaugura una Nuova Era,

caratterizzata da cambiamenti radicali:

nelle relazioni interpersonali di cittadinanza e professioni,

nelle relazioni internazionali di governi e istituzioni.

A questi immigrati che bussano alla nostra porta, convinti di trovare la

soluzione ai bisogni primari loro e della loro gente ed il modo di risanare le

realtà moralmente ineludibili dei loro Paesi, possiamo rispondere:

1. con indifferenza, intolleranza, disprezzo,

2. con quello che abbiamo, 3. con quello che siamo.

Escludendo la prima risposta, che con gradi diversi aggiunge disagio al

disagio e genera odio, la seconda risposta è possibile solo se vi è un

esubero di ricchezza – posti di lavoro, case, beni di consumo, ecc. –

altrimenti si genera un impoverimento economico con disagi e sentimenti

Page 23: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 23 –––––––––––––––––––––––––––––

negativi sia verso gli immigrati, sia verso le autorità ed i cittadini

accondiscendenti.

Se vi è un esubero di ricchezza si può parlare di giustizia distributiva, ma

anche in questo caso sono da tenere presenti alcune considerazioni di una

certa criticità, quali:

A. l’esubero dei posti di lavoro, dove gli immigrati oggi trovano

impiego, non è del tutto reale, né la situazione è stabile. Infatti:

a. l’esigenza di manodopera e di prestazioni è dovuta in gran parte

alla pretesa di mantenere lavorazioni e godere di servizi che i nostri

lavoratori e le nostre famiglie non sono più disponibili a svolgere.

Di qui un rapporto sbilanciato dal punto di vista della dignità

umana tra cittadini ed immigrati;

b. l’innovazione tecnologica, che tende a rendere i processi più

efficienti e compatibili con l’Ambiente Vitale, e la globalizzazione,

che per ragioni di costo di trasformazione costringe le nostre

Imprese a trasferire la produzione nei Paesi emergenti, stanno

riducendo drasticamente le richieste di manodopera. Di qui la

tragica prospettiva di una disoccupazione anche tra gli immigrati;

B. la formazione culturale ed ideologica – in certi casi, per l’impatto

violento tra civiltà diverse senza adeguate mediazioni e tempo per

rielaborare modalità di dialogo - non consente loro di vivere con la

società ospitante e con i suoi cittadini relazioni umane:

a. di condivisione ed accettazione delle consuetudini della comunità,

delle leggi dello Stato e degli obiettivi di lavoro, con la

conseguente assunzione della responsabilità personale,

b. di riconoscimento dell’altro come tale, nella sua alterità.

In questo caso la giustizia distributiva si trasforma in cavallo di Troia

per la nostra società ed in fonte di delusione per gli immigrati;

C. la privazione:

a. di una piena vita familiare per l’immigrato ed i suoi familiari

rimasti in patria,

b. dei suoi migliori cittadini per il Paese; anche se ad oggi gli

Immigrati sono i migliori contribuenti al suo sviluppo economico.

Risulta comunque evidente che le loro attese non possono trovare una

soluzione accettabile nella sola giustizia distributiva, tanto meno la nostra

società alla fine ne trarrà vantaggi. La giustizia distributiva potrebbe avere

risultati decisamente migliori se effettuata direttamente nei Paesi in Via di

Sviluppo; ciò allevierebbe i disagi individuali e sociali e, non ultimo, il

sovraccarico industriale dei territori mèta degli immigrati. Questo dipende

soprattutto dalla politica dei governi del Nord e del Sud del mondo.

Page 24: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 24 –––––––––––––––––––––––––––––

La terza risposta, che consiste nel rispondere con quello che siamo,

implica un impegno da parte nostra a farci conoscere, presentando storie di

Imprenditori ed Imprese che, anche se non vi sono mai state realizzazioni

perfette, possano svelare loro immagini che fanno l’essenza di ciò per cui

l’Imprenditore è Imprenditore, cosa vuol dire fare Impresa, quando si è

Impresa, perché si è Impresa. Da quelle immagini potranno scoprire le

proprie Potenzialità ed Insufficienze e vedere così ciò che potrebbero

essere e non sono. Questa consapevolezza costituirà la coscienza critica e

la molla di spinta ad orientare le relazioni umane, l’acquisizione del

sapere e della professione.

Solo queste condizioni, cioè:

noi nel rispondere con quello che siamo,

loro nel prendere coscienza di quello che potrebbero essere e non sono,

aprono la strada per un percorso sinergico in grado di trasformare:

noi in partner all’altezza della situazione,

loro in Neofiti Imprenditori capaci di generare Imprese nei loro Paesi,

nel solco della nostra tradizione, ma con le peculiarità della loro

cultura,

In questi ambito di sviluppo e vivaio imprenditoriale, agli imprenditori è

possibile individuare ed eleggere partner e territori idonei a trasmettere il

proprio stile Imprenditoriale ed espandere la propria Impresa in un contesto

di giustizia distributiva. Perciò, questa terza risposta presuppone anche il

dare quello che si ha.

Queste Iniziative Imprenditoriali – generate con il sapere del poi, ricco di

contraddizioni e deviazioni conseguenti sia al nostro sviluppo, sia alle loro

realtà – sono primariamente necessarie:

1. per migliorare le modalità degli interventi delle nostre strutture di

sussidiarietà e solidarietà, rendendoli più coinvolgenti e sinergici,

quindi con maggior possibilità di successo rispetto agli interventi fin

qui operati in modo prevalentemente invadente, in quanto pensati,

pianificati ed attuati, nella stragrande maggioranza dei casi, da nostri

concittadini che si sono improvvisati africani bianchi. In generale tali

interventi non hanno dato i benefici sperati e non hanno avuto un

seguito accettabile per le più svariate ragioni, tra cui il rigetto;

2. per innescare scambi commerciali e culturali nelle due direzioni,

cosa che non ha mai avuto la possibilità di realizzarsi con sufficienza, a

causa delle inefficienze logistico-commerciali e dei monopoli dei

signori di turno;

3. per superare lo stadio della sussistenza, soddisfacendo i bisogni

primari e risanando le Realtà Moralmente Ineludibili con prodotti e

Page 25: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 25 –––––––––––––––––––––––––––––

servizi appropriati di Imprese ed Imprenditori Indigeni, ed avviare uno

sviluppo umano sostenibile, uscendo così dal reciproco disagio.

1.3 La Presentazione della Proposta Imprenditoriale IOA ai

Potenziali Attori

Presentando la Proposta Imprenditoriale IOA alle Categorie dei Potenziali

Attori appartenenti al mondo:

del lavoro: Società d’Impresa, Imprenditori, Maestri del Lavoro;

del volontariato: Imprenditori e Maestri del Lavoro alla maturità,

persone di varia estrazione sociale con disponibilità al servizio;

delle Istituzioni, Enti ed Associazioni: Interlocutori e Collaboratori

della rete Italia, Interlocutori e Collaboratori della rete PVS;

degli Immigrati in Italia dai PVS:

non residenti: studenti, lavoratori dipendenti,

residenti: lavoratori dipendenti ed Imprenditori;

ed interloquendo con esse, affiorarono nuove tematiche circa:

la comprensibilità della Proposta Imprenditoriale; cioè dare ragione al

modo di interpretare la realtà e le conseguenti prese di posizione

espresse nella Proposta Imprenditoriale;

la peculiarità della Proposta Imprenditoriale, che non è quella di

produrre oggetti od erogare servizi (come di norma), ma di trasformare

in Neofiti Imprenditori individui provenienti dai Paesi in Via di

Sviluppo col mandato di costituire Imprese nei loro Paesi d’Origine, in

sinergia con la Società Madre e le realtà imprenditoriali della sua rete;

la modalità di realizzazione della Proposta Imprenditoriale;

la presentazione della Proposta Imprenditoriale ai Potenziali Attori che,

per la sua particolarità nel coinvolgimento delle persone, si è

dimostrata insufficiente ed inadeguata sia nelle modalità di

comunicazione, sia nell’interazione.

Veniva ravvisata così la necessità:

di ripartire dalle origini, cioè dalle Esperienze dell’Epopea dei Ragazzi

di Campagna-Uomini di Impresa e delle loro condizioni vitali, in

quanto elementi di base che hanno dato il via, l’orientamento e la

metodologia di conduzione all’Iniziativa;

di definire un processo in grado di generare Neofiti Imprenditori nelle

condizioni sopra esposte, il quale non poteva che essere un Percorso di

Iniziazione. Per tale processo risultavano indispensabili:

una Comunità cui Aderire per Appartenere e Crescere,

un Contesto ed un’Epoca cui far riferimento per comprendersi,

un evento Archetipo a cui tendere;

Page 26: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 26 –––––––––––––––––––––––––––––

di una modalità di realizzazione della Proposta Imprenditoriale IOA, e

di un piano cui riferirsi;

di un Ambiente informativo ed informatico in rete, di supporto al

Processo di realizzazione e conduzione della Proposta Imprenditoriale.

1.4 La Riscoperta di un Patrimonio cui attingere a piene mani

Volendo proseguire, e quindi far fronte alle necessità e dare risposta ai

problemi che le tematiche affiorate hanno generato, vennero fatte numerose

rielaborazioni, si svilupparono soluzioni partendo da prospettive diverse,

vennero abbozzati più documenti ed alla fine – partendo dalle origini, cioè

dall’Epopea dei Ragazzi di Campagna-Uomini d’Impresa – si riscoprì un

Patrimonio di Spiritualità e di Esperienze Imprenditoriali che diede vigore,

orientamento ed opportunità all’Iniziativa.

Infatti, nell’Epopea dei Ragazzi di Campagna-Uomini d’Impresa, che non

ha mai visto realizzazioni perfette di Imprenditori e tanto meno di Imprese,

esistono:

Storie di Imprenditori ed Imprese che svelano figure ed immagini che

fanno l’essenza di ciò per cui l’Imprenditore è Imprenditore, cosa vuol

dire fare Impresa, perché si è Impresa, quando si è Impresa;

uno Stile di Signoria Imprenditoriale dovuto alla particolare Visione

Sistemica dell’Impresa ed alle Modalità di Conduzione, sviluppate e

sperimentate con successo nelle Imprese dei Ragazzi di Campagna.

La varietà di Storie di Imprenditori e di Fatti di Impresa, la Visione

Sistemica dell’Impresa e le Modalità di Conduzione, altamente innovative,

costituiscono:

A. un Patrimonio cui attingere per:

1. dotare la realizzazione della Proposta Imprenditoriale IOA di una

metodologia,

2. dotare la costituenda Società Madre di Imprenditori IOA, che è la

Comunità cui i Neofiti Imprenditori aderiscono per Appartenere e

Crescere, di un modello organizzativo e gestionale,

3. dotare il Processo di Iniziazione Imprenditoriale di un riferimento

affinché i candidati possano comprendere se stessi: l’Epopea dei

Ragazzi di Campagna-Uomini d’Impresa;

B. un’Opportunità di Innesto nelle aree:

1. Editoriale, per la divulgazione di modelli d’Impresa a misura

d’Uomo ed a beneficio dell’Umanità, in simbiosi con l’Ambiente,

2. Informativa ed Informatica, per lo sviluppo del “Modello

Ecosistema Impresa” con la produzione del relativo Software.

Page 27: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 27 –––––––––––––––––––––––––––––

1.5 La Composizione dell’Opera

Attingendo a piene mani al Patrimonio Esperienziale dell’Epopea dei

Ragazzi di Campagna-Uomini d’Impresa e dalle esperienze dell’Iniziativa

l’Ovo de l’Asino:

A. si concepì l’Opera:

1. con la duplice funzione:

a. di realizzare la Proposta Imprenditoriale IOA,

b. di Archetipo per i Neofiti Imprenditori nella realizzazione della

loro Impresa;

2. con un nome che, per la Signoria Imprenditoriale e per gli

entusiasmanti obiettivi, non poteva che essere Un Gioco che Vale

una Vita: Creare e Condurre l’Impresa ”a mò di Dio”;

3. con una Veste Redazionale in forma documentale ed informatica

posta in rete che, oltre ad Informare, Formare e creare Interazioni e

Sinergie tra gli Attori dell’Iniziativa, ha la funzione di supporto:

a. alla gestione del Processo di Fondazione e di Rifondazione

secondo gli schemi di fig. 1 e fig. 2,

b. alla gestione dei Laboratori di Editoria e multidisciplinari di

ricerca e sviluppo del Modello Ecosistema Impresa,

c. alla gestione degli Ambiti di Sviluppo e di intervento della

IOA;

B. si portò a maturazione la Proposta Imprenditoriale, che venne

formalizzata nel documento: Noi, la Nostra Storia e dal Vissuto la

Proposta Imprenditoriale.

Lo schema di fig. 3, il Piano Operativo e di Processo della Società

Madre di Imprenditori IOA, fa sintesi della Proposta Imprenditoriale;

C. si materializzarono i Punti Fondamentali dell’Epopea dei Ragazzi di

Campagna-Uomini d’Impresa nel documento: Nel solco della

Tradizione della Comunità Rurale: lo Stile Imprenditoriale dei Ragazzi

di Campagna.

Page 28: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 28 –––––––––––––––––––––––––––––

fig. 1 L’Imprenditore e l’Alfa e l’Omega dell’Impresa

Page 29: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 29 –––––––––––––––––––––––––––––

2 MODALITÀ E METODOLOGIA DI

REALIZZAZIONE DELL’OPERA

Come detto, quest’Opera: Un Gioco che Vale una Vita: Creare e Condurre

l’Impresa “a mo’ di Dio”, che ha il compito di realizzare la Proposta

Imprenditoriale IOA, funge anche da Evento Archetipo per i Neofiti

Imprenditori sia come Esperienza Umana ed Imprenditoriale, sia come

Processo di Fondazione e Rifondazione della loro Impresa.

La realizzazione della Proposta Imprenditoriale consiste essenzialmente

nella costituzione della Società Madre di Imprenditori IOA e di

eventuali Società di complemento.

Il Processo di Fondazione e Rifondazione, che è il sistema dei sistemi, con

la ciclicità della Rifondazione posta in atto dall’Imprenditore e sviluppata

ed attuata dai suoi Collaboratori, genera lo Spazio Vitale dell’Impresa.

Esso si svolge in due Ambiti:

1. l’Ambito Soggettivo, laddove risiede la Realtà Trascendentale

dell’Impresa e la sua Ragione d’Essere, cioè nelle Coscienze

dell’Imprenditore e del suo Gruppo, e nelle aspettative della comunità

in cui intende operare,

2. l’Ambito Oggettivo, laddove risiede la Realtà Fisica dell’Impresa e la

sua Operatività, cioè nell’Immanente Umano.

fig. 2 dalla Signoria Imprenditoriale l’Origine e la Finalità dell’Impresa

Page 30: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 30 –––––––––––––––––––––––––––––

Come rappresentato in fig. 2, la ciclicità del Processo di Rifondazione

genera nella storia una spirale, la cui linea può essere più o meno virtuosa e

la maturità dell’Impresa più o meno consistente in funzione:

della Visione e Missione dell’Impresa,

delle esigenze dell’Umanità di quell’ambiente e di quel momento,

delle risorse Umane, Materiali e Finanziarie disponibili,

dei risultati dell’Operatività dell’Impresa.

2.1 Caratterizzazione dell’Impresa per la Personalità

Relazionale e la Capacità Operativa

L’Impresa che si andrà a generare, prima nel pensiero e poi nella mano

mediante il Processo di Fondazione, sarà un Ecosistema. Infatti, essa sarà

formata da Entità Animate ed Inanimate inseparabilmente legate tra loro

che sviluppano interazioni reciproche sia secondo le leggi della natura, sia

secondo logiche ed algoritmi definiti dagli attributi e prerogative della

Natura Umana.

La Missione della Società Madre è Generare Neofiti Imprenditori,

soprattutto da Immigrati in Italia provenienti dai Paesi in Via di Sviluppo,

col mandato di costituire Imprese nei loro Paesi d’Origine, in sinergia con

la Società Madre e le realtà Imprenditoriali della rete IOA. Ovviamente, vi

sarà poi un indotto dovuto alle necessità ed alle opportunità che andranno

ad arricchire la Missione con l’aggiunta di altri obiettivi secondari.

La Società Madre di Imprenditori IOA non può che essere una Comunità

di Imprenditori e Maestri del Lavoro, siano essi in attività od in

maturità, ed abbiano in comune un vissuto e condividano valori

imprenditoriali, modalità di conduzione dell’Impresa ed obiettivi da

perseguire. È da Essi che la Società acquisisce storicità e consistenza

morale, relazionale e tecnologica, nonché finanziaria in grado di:

introdurre mediante l’Iniziazione coloro che desiderano appartenervi,

condividendo valori, modi comportamentali ed obiettivi;

accogliere i Neofiti Imprenditori ed assisterli nella costituzione e

gestione della loro Impresa.

Inoltre – in proprio o tramite società di Complemento Controllate,

Partecipate, Collegate o con realtà delle Reti di interlocutori e collaboratori

– svolgerà le seguenti attività:

1. Formare e Generare Neofiti Imprenditori ed Imprese per i Paesi in

Via di Sviluppo, mediante:

A. un ambito per dinamiche di Gruppo, finalizzate a:

1. formare una mentalità imprenditoriale,

Page 31: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 31 –––––––––––––––––––––––––––––

2. sviluppare progetti imprenditoriali, atti a soddisfare alcuni

specifici bisogni dell’umanità nel loro Paese,

3. generare Neofiti Imprenditori ed Imprese per quella realtà;

B. una Rete di Interlocutori e Collaboratori in Italia,

C. una Rete di Interlocutori e Collaboratori nei Paesi in Via di

Sviluppo,

D. attività finalizzate:

1. a garantire una retribuzione ai Candidati Neofiti Imprenditori,

2. al praticantato, cioè alla formazione professionale pratica dei

Candidati e dei Neofiti Imprenditori.

2. Recuperare la Risorsa impianti, macchinari ed attrezzature, proveniente

dalle dismissioni tecnologiche.

3. Fare Ricerca e Sviluppo di Sistemi per l’utilizzo di energie da fonti

rinnovabili o da riciclo, nell’ambito civile, artigianale ed industriale.

4. Progettare, Realizzare ed Assistere impianti specifici nell’ambito

civile, agricolo, artigianale ed industriale.

5. Progettare, Assistere ed Attuare interventi finalizzati allo sviluppo

economico-sociale di Entità nazionali ed internazionali.

6. Sviluppare e consolidare il Modello Ecosistema Impresa con la

progettazione e produzione di Software.

7. Divulgare la filosofia di concepire, sviluppare e governare l'Impresa,

mediante attività di Editoria tradizionale ed informatica.

8. Fare da supporto alle Imprese Partecipate - Affiliate - Associate:

A. nella progettazione e nello sviluppo di prodotti e servizi,

B. nell’organizzazione e nella gestione dell’Impresa,

C. nell’approvvigionamento di prodotti e beni dai Paesi in Via di

Sviluppo per le attività artigianali e commerciali dei soci

sostenitori residenti in Italia,

D. nel reperire e fornire merci, impianti, ricambi dall’Italia e da altri

Paesi industrializzati.

Questo Modo d’Essere, della Società Madre di Imprenditori IOA, ha la

necessità Vitale di interagire con alcune specifiche Realtà per acquisire

Risorse mediante l’Offerta di Opportunità.

Per il soddisfacimento di tale necessità sono state individuate otto Realtà:

1. La presenza di Immigrati provenienti dai Paesi in Via di Sviluppo:

A. che sono intenzionati ad intraprendere Iniziative Imprenditoriali:

1. nel loro Paese, producendo beni ed erogando servizi atti a

soddisfare alcuni bisogni reali della loro gente, in sinergia con

le nostre Realtà Imprenditoriali,

2. in Italia, in quanto per cause di forza maggiore non possono

rientrare nel loro Paese,

Page 32: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 32 –––––––––––––––––––––––––––––

B. che sentono l’esigenza di comunicare e di operare con gruppi od

aggregazioni per mettere a disposizione la propria competenza

professionale, esercitare la finanza etica e godere dei benefici

morali e materiali derivanti dalle attività messe in atto.

2. La presenza sempre più numerosa di Italiani che sono intenzionati:

A. ad intraprendere iniziative imprenditoriali, in Italia e nei Paesi in

Via Sviluppo, finalizzate alla micro-finanza etica, ad attività

complementari dell’indotto agricolo e dell’edilizia domestica, al

commercio equo e solidale, ecc.

B. a dare il loro contributo morale e professionale, nel promuovere

iniziative finalizzate a sostenere gli immigrati nelle esigenze di

accoglienza ed integrazione.

3. l’aspirazione di alcuni Imprenditori Artigiani e Maestri del Lavoro

– giunti alla maturità professionale, avendo accumulato esperienza e

disponendo di energia e tempo – a mettere a disposizione la propria

Professionalità. Di qui, la Necessità e Volontà di:

A. sostenere iniziative finalizzate a dare risposte soprattutto ad alcune

Realtà Moralmente Ineludibili;

B. passare il testimone del Sapere Professionale alla nuova

generazione, soprattutto per spirito paterno, a beneficio dei più

bisognosi ed emarginati;

4. L’Epopea dei Ragazzi di Campagna - Uomini di Impresa. Anche se non vi è mai stata una realizzazione perfetta di Imprenditore

ed Impresa tra i Ragazzi di Campagna, ciò nonostante essi possono

svelare le immagini che fanno l’essenza di ciò per cui l’Imprenditore è

Imprenditore, cosa vuol dire fare Impresa, quando si è Impresa, perché

si è Impresa.

Con gli opportuni distinguo, questi Ragazzi di Campagna presentano

analogie con i Ragazzi di Villaggio dei Paesi in Via di Sviluppo,

circa:

A. le relazioni interpersonali e le vicende umane, intessute di valori

religiosi e vissute con giustizia e misericordia, nel limite

dell’umano,

B. il rapporto crudo, ma rispettoso e timoroso, con la natura,

C. la scarsa istruzione scolastica e l’abilità professionale tramandata

di padre in figlio,

D. il lavoro duro nei campi e nelle botteghe artigiane, affrontato

dall’intera famiglia, grandi e piccoli,

E. l’intraprendenza delle famiglie nel superare bisogni e disagi in

stato di povertà.

Page 33: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 33 –––––––––––––––––––––––––––––

Da tutto ciò emerge l’attualità dell’Epopea e l’opportunità di renderla

Comunità ed Epoca di riferimento per i Neofiti Imprenditori.

5. La necessità di alcuni nostri Imprenditori di estendere il campo

d’azione delle loro imprese, non solo alla produzione di beni e servizi

destinati al mercato, ma anche ad iniziative di carattere sociale,

finalizzate a dare consistenza e valore alla missione della loro Impresa.

Infatti, le imprese, per espletare appieno la loro missione, devono

necessariamente essere realtà generatrici di ricchezza, ma anche di

valori etici e sociali.

Dare risposte ai bisogni dell’umanità mediante il dono di se stessi – in

una Società che genera Neofiti Imprenditori da Immigrati, nel solco

della propria tradizione, ma con le peculiarità della loro cultura – è la

più alta espressione dell’Imprenditorialità e della consistenza morale e

sociale dell’Impresa.

6. la disponibilità della Rete di Interlocutori e Collaboratori Italia –

che si può espandere in funzione delle esigenze, coinvolgendo

Ministeri, Università, Scuole professionali, Associazioni di categoria

delle diverse attività imprenditoriali e dei loro soci, ONG – finalizzata:

A. all’istruzione scolastica di base,

B. alla formazione professionale teorica,

C. ad affrontare le situazioni con Signoria Imprenditoriale e Spirito

Associativo mediante lo sviluppo ad hoc di progetti di Processo e

d’Impresa proposti dalla Rete dei Paesi in Via di Sviluppo o dagli

Aspiranti Imprenditori.

7. la disponibilità della Rete di Interlocutori e Collaboratori PVS – che

si può espandere in funzione delle esigenze, coinvolgendo Ministeri,

Università, Scuole professionali, Associazioni di categoria delle

diverse attività imprenditoriali e dei loro soci, Vescovadi e loro

comitati di sviluppo, ONG – finalizzata:

A. ad interagire con Enti e personalità autorevoli, per avere

interlocutori e collaboratori nelle diverse fasi del progetto, quali:

1. la rilevazione dei bisogni reali di quella umanità cui sarebbe

necessario dare una risposta mediante Iniziative

Imprenditoriali,

2. la valutazione dei risultati dello sviluppo del progetto,

3. la realizzazione dell’eventuale Iniziativa Imprenditoriale,

B. ad interagire con la comunità laddove l’Impresa viene insediata:

1. per facilitarne e favorirne la costituzione e l’accoglienza nel

territorio,

2. per la protezione contro usanze tribali e taglieggiamenti.

Page 34: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 34 –––––––––––––––––––––––––––––

8. La presenza abbondante della risorsa impianti, macchinari,

attrezzature ed altri beni, proveniente dalle dismissioni tecnologiche,

nei diversi settori:

A. agricolo,

B. artigianale ed industriale manifatturiero,

C. artigianale ed industriale di trasformazione,

D. terziario: trasporti, lavori conto terzi, ecc.,

E. sanitario ambulatoriale ed ospedaliero.

Tali risorse possono costituire motivo di opportunità:

1. di lavoro remunerato e di esperienza imprenditoriale e

professionale per i candidati imprenditori dei PVS;

2. per i neofiti imprenditori nella formazione della dote necessaria per

l’avviamento e lo sviluppo della loro Impresa, nei PVS;

3. nelle Iniziative Imprenditoriali da parte dei Neofiti Imprenditori

circa la distribuzione e gestione del parco prodotti nei loro Paesi

d’Origine;

4. di approvvigionamento nei Paesi in Via di Sviluppo da parte di

Imprese, Ministeri, Associazioni, ONG e Fondazioni;

5. per le nostre Imprese nel farsi conoscere ed ampliare gli orizzonti

mercantili attraverso gli impianti ed i macchinari recuperati.

Oltre ad acquisire Risorse mediante l’offerta di opportunità, la Società

Madre di Imprenditori IOA:

1. dà Profitto alle Imprese.

Infatti, grazie ai Neofiti Imprenditori ed Imprese generate nei PVS ed

al recupero della risorsa dismissioni tecnologiche – macchinari ed

impianti, riadattati e distribuiti nei PVS – alle Imprese viene offerta

l’opportunità di allargare gli orizzonti dell’agire mercantile;

2. dà Profitto agli Imprenditori Titolari d’Impresa.

Infatti, per il ruolo fondamentale di riferimento ai valori di cui sono

investiti durante l’Iniziazione dei Neofiti Imprenditori, gli Imprenditori

Titolari d’Impresa ricevono sollecitazioni:

A. a riscoprire la propria identità, ciò che sono e che devono

continuare ad essere,

B. a re-iniziare se stessi e le proprie Imprese.

Inoltre, in questo vivaio imprenditoriale, i titolari d’impresa possono

individuare ed eleggere partner e territori idonei a trasmettere il proprio

Stile Imprenditoriale ed espandere la propria Impresa in un contesto di

giustizia distributiva.

3. dà Profitto agli Imprenditori e Maestri del Lavoro sia quelli in

attività, sia quelli giunti alla maturità professionale.

Page 35: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 35 –––––––––––––––––––––––––––––

Infatti, attraverso la formazione dei Neofiti Imprenditori, viene offerta

l’opportunità di sviluppo della loro professione ed il passaggio del

testimone, per la continuità della loro opera;

4. dà Profitto alle Istituzioni:

A. Italiane.

Infatti, oltre ad offrire l’opportunità nell’erogazione dei servizi

verso gli immigrati in Italia grazie ai Neofiti Imprenditori ed

Imprese generati nei PVS, offre l’opportunità di migliorare le

modalità degli interventi di sussidiarietà e solidarietà, rendendoli

più coinvolgenti e sinergici, quindi con maggiori possibilità di

successo;

B. dei Paesi in Via di Sviluppo

Infatti, oltre ad offrire l’opportunità di sinergia con Imprese, Enti

ed Istituzioni della Rete Italia per studi e progetti su specifiche

problematiche, grazie ai Neofiti Imprenditori ed Imprese generati

nei PVS, offre l’opportunità di migliorare le modalità di attuazione

delle politiche di sviluppo e di sfruttare meglio gli interventi di

sussidiarietà e solidarietà dei Paesi del Nord del mondo, rendendoli

più coinvolgenti e sinergici, quindi con maggiori possibilità di

successo;

5. dà Profitto agli Immigrati e Cittadini Italiani di buona volontà.

Infatti, nelle numerose attività ed azioni in favore dell’Iniziativa, agli

aderenti offre l’opportunità di agire da protagonista nel proprio stato

sociale mediante il contributo morale, professionale, di finanza etica e

di sviluppo del commercio equo e solidale;

6. dà Profitto agli Immigrati venuti in cerca di soluzioni ai bisogni della

loro famiglia e della loro gente.

Infatti, con la frequentazione dell’Iniziativa, vengono offerti loro:

A. la conoscenza di Storie d’Imprenditori ed Imprese utili alla propria

comprensione ed orientamento,

B. l’Amicizia ed una Comunità con cui relazionarsi per Appartenere,

C. un metodo archetipo, per Ideare e Formare la propria Impresa,

D. sinergie e mezzi nel conseguimento di obiettivi comuni.

In fig. 3 sono riassunte le prerogative assegnate alla Società Madre di

Imprenditori IOA che ne caratterizzano:

l'Essere e la Missione,

le attività che deve svolgere in proprio o tramite Società di

complemento controllate, partecipate, collegate, o con realtà delle Reti

di Interlocutori e Collaboratori,

le Realtà con cui Interagire per acquisire Risorse Umane, materiali e

finanziarie ed offrire Opportunità e Profitto.

Page 36: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 36 –––––––––––––––––––––––––––––

Rete IOA di interlocutori e collaboratori in Italia

Rete IOA di interlocutori e collaboratori nei Paesi in Via di Sviluppo

Paesi in Via di Sviluppo

Italia

Su

pp

ort

o a

gli

Im

pre

nd

ito

ri

Un Evento Archetipo:

l'Iniziativa l'Ovo de l'Asino

Una Comunità ed un'Epoca di Riferimento:

la Comunità Rurale e l'Epopea dei

Ragazzi di Campagna - Uomini d'Impresa

Neo

fiti

Im

pre

nd

ito

ri d

ei

Paesi

in

Via

di

Sv

ilu

pp

o

Neo

fiti

Im

pre

nd

ito

ri

Itali

an

i

Inte

rlo

cu

tori

e C

oll

ab

ora

tori

Rete

Ita

lia

Inte

rlo

cu

tori

e C

oll

ab

ora

tori

Rete

Paesi

Via

di

Sv

ilu

pp

o

So

ci

Gen

era

ti -

Ass

.

Dir

igen

ti e

Co

llab

ora

tori

dell

a S

ocie

Imp

ren

dit

ori

in

Att

ivit

à

Maest

ri d

el

Lav

oro

in A

ttiv

ità

Imp

ren

dit

ori

e M

aest

ri

del

Lav

oro

all

a M

atu

rità

Isti

tuzio

ni,

Ass

ocia

zio

ni

ed

Org

an

izzazio

ni

So

ci

Op

era

tiv

i

So

ci

So

sten

ito

ri

So

ci

Fo

nd

ato

ri

Base Societaria

Istituzioni, Associazioni

ed Organizzazioni

Attività in

proprio o tramite

Società

di complemento

finalizzate alla

Retribuzione ed

al Praticantato

degli Aspiranti

Imm

igra

ti L

av

ora

tori

Imm

igra

ti S

tud

en

ti

Imm

igra

ti R

esi

den

ti

Cit

tad

ini

Itali

an

i co

n

Vo

cazio

ne U

man

itari

a

Società di complemento

partecipate o controllate

Imprese da Neofiti

Imprenditori Italiani

Imprese da Neofiti

Imprenditori immigrati

Residenti

Imprese Promiscue

Imprese da Neofiti Imprenditori Italiani

Imprese da Neofiti Imprenditori PVS

Società di complemento partecipate o controllate

Imprese Promiscue PVS

Un Ambito di Sviluppo:

di progetti Industriali e d'Impresa

Pro

cess

o d

i In

izia

zio

ne

Asp

iran

ti S

oci

Asp

iran

ti N

eo

fiti

Imp

ren

dit

ori

Asp

iran

ti R

ete

Ita

lia

Asp

iran

ti R

ete

PV

S

Asp

iran

ti D

irig

en

ti

e C

oll

ab

ora

tori

Una Comunità cui Aderire per Appartenere e Crescere

Società Madre di Imprenditori IOA

Big - BangS

oci

On

ora

ri

Piano operativo e di processo della Società Madre di Imprenditori IOA

fig. 3 Piano Operativo e di Processo della Società Madre di Imprenditori

Page 37: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 37 –––––––––––––––––––––––––––––

In fig. 4 sono descritte le tre famiglie degli Attori della Società Madre di

Imprenditori IOA:

1. Base Societaria: Soci,

2. Reti: Interlocutori e Collaboratori,

3. Aspiranti e Candidati Imprenditori.

Essi aderiscono in funzione della loro provenienza e vocazione con Ruoli

diversificati ed appropriati. Sono poi espresse in modo semplificato e

schematico le ricadute di benefici sui diversi Attori.

Ap

par

ten

enza

al m

on

do

:

Stato Sociale

Fo

nd

ato

ri

So

sten

ito

ri

Op

erat

ivi

Gen

erat

i o

Aff

ilia

ti

On

ora

ri

Ital

ian

a

Pae

si i

n V

ia d

i S

vil

up

po

Imp

ren

dit

ori

in I

tali

a

Imp

ren

dit

ori

nei

PV

S

Ris

cop

erta

del

la

Pro

pri

a Id

enti

Acq

uis

izio

ne

di

Co

nsi

sten

za

Mo

rale

e S

oci

ale

Am

pli

amen

to d

egli

Ori

zzo

nti

Mer

can

tili

Ess

ere

Pro

tag

on

isti

nel

la

Fo

rmaz

ion

e e

nel

lo S

vil

up

po

Ess

ere

Pro

tag

on

isti

nel

la

So

lid

arie

tà e

nel

Ser

viz

io

Società Imprenditoriali XXXX XXXX X BBBB BBBB BBBB BB

Imprenditori XXXX XXXX X BBBB BBBB BBBB BB

Maestri del Lavoro XX XX X BBBB BBB BB

Imprenditori in Maturità XXX XXX XXXX BB BB BBBB BB

Maestri del Lavoro in Maturità XX XX XXXX BB BB BBBB BB

Cittadini Italiani Volontari XXX XXX X BB BBBB BBBB

Enti, Associazioni e Personalità

pubblici e privati di varia natura

dei Paesi in Via di Sviluppo

XXX XXXX BB BB BB

Enti, Associazioni e Personalità

pubblici e privati di varia natura

Italiani

XXX XXXX BB BB BB

Immigrati PVS Lavoratori X X XXX B BB

Immigrati PVS Studenti X X XXX B BB

Immigrati PVS Residenti

lavoratori e ImprenditoriX X XXX X B BB

Imprenditori e Imprese Affiliati

di Immigrati in ItaliaXXX X BBBB BBBB BBBB B

Imprenditori e Imprese Affiliati

nei PVSXXX X BBBB BBBB BBBB B

Imprenditori e Imprese

Generati nei PVSXXXX X BBBB BBBB BBBB B

Imprenditori e Imprese

Generati in ItaliaXXXX X BBBB BBBB BBBB B

del

l'Im

pre

nd

ito

ria

IOA

del

le I

stit

uzi

on

i,

En

ti e

d

Ass

oci

azio

ni

Aspiranti e

Candidati

Imprenditori

Base Societaria:

Soci

Reti IOA:

Interlocutori e

Collaboratori

Provenienza e Stato Sociale Attori

del

Lav

oro

del

Vo

lon

-

tari

ato

del

l'Im

mi-

gra

zio

ne

Tipo di Beneficio

Famiglie degli Attori e loro CategorieStruttura e Ruoli degli Attori Ricadute di Beneficio

fig. 4 Attori della Società Madre di Imprenditori

1. La Base Societaria è composta da 5 categorie di soci:

1. Soci Fondatori. Sono coloro che partecipano alla costituzione

della Società Madre assegnandole la Missione, conferendole

storicità e consistenza morale, relazionale e tecnologica, e

dotandola di fondi finanziari sufficienti per espletare la Missione;

Page 38: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 38 –––––––––––––––––––––––––––––

2. Soci Sostenitori. Sono coloro che condividono i valori morali e la

missione della Società Madre e contribuiscono economicamente

con liberalità;

3. Soci Operativi. Sono coloro che condividono i valori morali e la

missione della Società Madre e prestano servizio sia come

volontariato gratuito o parzialmente retribuito, sia come operatore

retribuito;

4. Soci Generati o Affiliati. Sono gli Imprenditori generati dalla

Società Madre e gli Imprenditori che hanno aderito ai valori morali

ed alla Missione della Società Madre, affiliandosi;

5. Soci Onorari. Sono le Personalità, gli Enti e le Associazioni

pubbliche e private di varia natura che manifestano pubblicamente

stima e simpatia nei confronti della Società Madre e sostengono

moralmente la sua Missione;

2. La Rete di interlocutori e collaboratori è suddivisa in due sottoreti

complementari:

A. Rete Italia. Essa coinvolge Ministeri, Università, Scuole

professionali, Associazioni di categoria delle diverse attività

imprenditoriali e dei loro soci, ONLUS ed ONG, ed ha come

finalità:

a. l’istruzione scolastica di base,

b. la formazione professionale teorica,

c. far affrontare le situazioni con mentalità imprenditoriale ed

associativa,

d. lo sviluppo, su proposta della Rete PVS o dei Candidati Neofiti

Imprenditori, di progetti industriali e d'Impresa.

B. Rete PVS. Essa coinvolge Ministeri, Università, Scuole

professionali, Associazioni di categoria delle diverse attività

imprenditoriali e dei loro soci, Vescovadi e loro comitati di

sviluppo, ONLUS ed ONG, ed ha come finalità:

a. interagire con Enti e personalità autorevoli, per avere

interlocutori e collaboratori nelle diverse fasi del progetto:

b. la rilevazione dei bisogni reali di quella umanità cui sarebbe

necessario dare una risposta mediante Iniziative

Imprenditoriali,

c. la valutazione dei risultati dello sviluppo del progetto,

d. la realizzazione dell'eventuale Iniziativa Imprenditoriale,

e. interagire con la comunità laddove l'Impresa viene insediata,

per facilitare e favorire la costituzione e l'accoglienza nel

territorio, oltre alla protezione contro usanze tribali,

boicottaggio e taglieggiamenti dovuti alla corruzione.

Page 39: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 39 –––––––––––––––––––––––––––––

3. I Neofiti Imprenditori

Per questa categoria di Attori, la preferenza è riservata agli Immigrati

in Italia dai Paesi in Via di Sviluppo, ma non vengono escluse altre

provenienze od appartenenze. Le caratteristiche essenziali del Neofita

Imprenditore, nelle varie tappe di progressione personale, sono:

A. da Interlocutore deve coltivare un desiderio ardente di realizzare se

stesso, mediante un’Iniziativa Imprenditoriale nel Paese d’origine;

B. da Aspirante avere scoperto nella Proposta Imprenditoriale IOA le

proprie Potenzialità ed Insufficienze, ed aver acquisito la

consapevolezza di ciò che potrebbe essere e non è, quindi aver

espresso la volontà di proseguire nel Processo di Iniziazione;

C. da Candidato aver dimostrato capacità, superando con azioni

pratiche le prove previste dal percorso iniziatico e di voler

diventare Neofita Imprenditore e membro della Società Madre, con

il mandato di costituire la propria Impresa nel Paese d’Origine.

Ogni Famiglia di Attori avrà un proprio Statuto che esprimerà in

maniera inequivocabile:

i Compiti e le Finalità,

i Requisiti essenziali del Candidato ed il Percorso Iniziatico da seguire

per diventare Attore,

i Diritti ed i Doveri.

Tutto ciò, sia a livello generale di Famiglia, sia a livello particolare di

Categoria.

2.2 Stato dell’Arte e Proiezione Futura

Lo schema di fig. 1: L’Imprenditore e l’Alfa e l’Omega dell’Impresa

contiene sinteticamente l’intero processo di Fondazione e Rifondazione, ed

è ad esso che ci si riferisce per valutare lo stato dell’arte e la proiezione

delle attività nel futuro.

Il Gruppo di Amici - Compagni di Vita, con l’Iniziativa l’Ovo de l’Asino –

in simbiosi con l’ecosistema sociale, in modo complementare con le Realtà

Imprenditoriali ed in equilibrio con l’Ecosistema Natura – ha interagito con

i bisogni dell’Umanità.

Da questa interazione ha intravisto un Futuro Buono e Sensato, che ha

soddisfatto le proprie aspirazioni e, con l’Ambiente Vitale, ha concepito la

Proposta Imprenditoriale (si vedano § 1.1 - § 1.2).

Con la redazione dei documenti:

1A.2 Noi, la Nostra Storia e dal Vissuto la Proposta Imprenditoriale,

1A.3 Nel solco della Tradizione della Comunità Rurale: lo Stile

Imprenditoriale dei Ragazzi di Campagna,

Page 40: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 40 –––––––––––––––––––––––––––––

che costituiscono il corpo del presente libro, e come esposto nei § 1.3 - §

1.4 - § 1.5, la Fase 1A Riflessiva Esperienziale e di Proposta Valoriale si

concluderà:

1. con la realizzazione del programma informatico posto in rete che –

oltre a raccogliere i risultati della presente Fase 1A. cioè il

Concepimento della Proposta Imprenditoriale – è in grado di

Informare, Formare e creare Interazioni e Sinergie tra gli Attori

dell’Iniziativa, per svolgere le attività necessarie:

ad intrattenere Relazioni tra il Gruppo Imprenditoriale e

l’Ambiente Vitale, per sviluppare nell’Ambito Soggettivo la Fase

1B: Relazionale Creativa, cioè la Gestazione della Proposta

Imprenditoriale,

alla consuntivazione dei dati operativi, all’interpretazione dei

risultati ed alla Ripianificazione nell’Ambito Oggettivo, delle Fasi

2A: Costitutiva, e 2B: Operativa e di Produzione;

2. con l’Intensificazione delle relazioni in corso, allargandole

all’Ambiente Vitale, in particolare:

per favorire la Partecipazione dei Cittadini all’Iniziativa,

per rapporti di cittadinanza e di complementarietà,

per acquisire le Risorse necessarie all’Iniziativa, mediante l’offerta

di Opportunità e Profitto.

Questi obiettivi verranno raggiunti:

mediante la diffusione del libro su due canali:

l’Editore, nelle librerie: il ricavato costituirà una rendita per

l’Iniziativa;

i Patrocinatori, direttamente ai potenziali Attori attraverso la

loro organizzazione: il costo dell’operazione sarà sostenuto

dagli Inserzionisti e dai Patrocinatori,

mediante incontri di sensibilizzazione organizzati in proprio o

congiuntamente con i Patrocinatori;

mediante contatti diretti ed individuali con potenziali attori, per la

loro ammissione al percorso propedeutico di orientamento, e con i

collaboratori per lo sviluppo della Fase 1B Relazionale Creativa;

mediante il Percorso Propedeutico dedicato agli Aspiranti Proto

Attori per l’accesso al Percorso Iniziatico come Candidati.

Page 41: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 41 –––––––––––––––––––––––––––––

Processo di Fondazione

Concepimento della

Proposta Imprenditoriale

Fase 1A

Riflessiva Esperienziale

e di Proposta Valoriale

Relazioni con l'Ambiente

Vitale alla ricerca:

di un Editore,

di Patrocinatori,

di Inserzionisti.

Relazioni con l'Ambiente

Vitale per un rapporto:

di Cittadinanza

di Complementarietà

Relazioni Esterne

Contatti diretti ed

individuali con potenziali

attori per l'ammissione al

percorso propedeutico di

orientamento

Diffusione dell’Opera:

in Libreria con l'Editore

direttamente alle

categorie degli Attori

con i Patrocinatori

Incontri di sensibilizzazione

organizzati in proprio o

congiuntamente con i

Patrocinatori

Pratico di Applicazione

Teorico di Orientamento

Noi siamo qui

Fase 2B

Operativa e di Produzione:

Produzione e Distribuzione

di Beni e Servizi

Fase 2A

Costitutiva: Nascita della

Società e Formazione

dell'Ecosistema quale

Struttura Operativa

Processo di Iniziazione

dei Proto Attori

Attività di completamento

della Fase 1A e di

acquisizione delle Risorse per

la Fase 1B

Fase 1B

Relazionale Creativa:

Gestazione della

Proposta Imprenditoriale

Accoglienza nella Comunità e Mandato

Verifica

Processo di Fondazione

Percorso Propedeutico

Fase 1A

Percorso Iniziatico

Fase 1B

Candidati Proto Attori:

3. con la redazione dei Piani dei Requisiti e Disposizioni Operative delle successive Fasi: A. Fase 1B: Relazionale Creativa.

Seguendo le linee della precedente Fase 1A e più precisamente dal punto di vista: 1. Procedurale: la Visione Sistemica dell’Impresa e la Modalità

di Conduzione: il Processo di Fondazione (documento 1A.2); 2. Valoriale: la Visione Antropologica dell’Imprenditore e

dell’Impresa (documento 1A.3); 3. Qualitativo: la Proposta Imprenditoriale e la Caratterizzazione

dell’Impresa per la Personalità Relazionale e la Capacità Operativa (documento 1A.1);

con l’ausilio del sistema informatico, che fa sintesi e procedura per lo sviluppo, il Gruppo dovrà:

Page 42: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 42 –––––––––––––––––––––––––––––

a. individuare la tipologia di Società a livello Formale,

Relazionale e Giuridico.

Dalla Missione dell’Impresa e dal Piano Operativo, verranno

definiti l’Oggetto Sociale e le Modalità Operative, e da essi:

i rapporti tra le Imprese e le relative Convenzioni;

i Modelli Giuridici più appropriati;

le Forme e le Modalità di Partecipazione, con i requisiti

che gli Attori delle rispettive categorie devono avere.

Con la definizione di questi elementi verrà steso lo statuto

della Società Madre di Imprenditori IOA e quello delle Società

di Complemento;

b. definire il Piano Operativo dell’Impresa tenendo presente:

le Opportunità e gli Ostacoli Ambientali,

le Capacità Professionali e Produttive a disposizione

dell’Impresa,

le Opportunità e gli Ostacoli negli Approvvigionamenti di

Risorse Umane, Materiali e Finanziarie;

c. dimensionare la Struttura Operativa dell’Impresa. In

funzione:

delle relazioni con l’Ambiente Vitale,

degli obiettivi del Piano Operativo,

della visione e missione attribuite all’Impresa,

si definiranno tutti gli elementi e le Entità dell’Ecosistema

Impresa, in grado di svolgere le funzioni, le attività ed i

processi necessari per produrre beni ed erogare servizi nelle

modalità previste.

La Realtà Trascendentale dell’Impresa così disegnata dovrà

avere orizzonti sufficientemente ampi ed obiettivi chiari

dell’immediato presente, al fine di offrire ai collaboratori la

possibilità di valutare l’opera nel suo contesto e le condizioni

per operare;

d. definire i Fabbisogni e le modalità di Approvvigionamento.

Dai sistemi aziendali dell’Ecosistema Impresa verranno

calcolati i fabbisogni diretti ed indiretti e, in funzione delle

capacità produttive dell’Impresa, si definiranno le tipologie

delle risorse Umane, Materiali, Finanziarie e di Servizio da

approvvigionare nell’Ambiente Vitale.

In parallelo alle sopraccitate attività e seguendo le linee del

Percorso Propedeutico svolto nella precedente Fase 1A, il Gruppo

dovrà costituire, condurre e portare a termine il Processo di

Iniziazione dei Proto Attori, accogliendoli al suo interno.

Page 43: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 43 –––––––––––––––––––––––––––––

Cosi formato, il Gruppo sarà in grado di varcare la soglia della

Fase 2A per la costituzione della Società.

I risultati verranno formalizzati col documento: Dalla Proposta

Imprenditoriale, la Proposta Fondativa;

B. Fase 2A: Costitutiva:

Seguendo le linee della precedente Fase 1B si dovrà:

a. convocare l’Assemblea Costituente e costituire la Società

secondo le disposizioni definite con gli Attori nella precedente

Fase 1B;

b. formare la struttura dell’Ecosistema Impresa secondo le

priorità definite nella precedente Fase 1B, raccogliendo nei

Prodotti e Servizi dell’Impresa e nella Struttura Operativa:

l’Eredità dell’Iniziativa l’Ovo de l’Asino,

gli Innesti sulle Esperienze dei Ragazzi di Campagna -

Uomini d’Impresa;

C. Fase 2B Operativa e di Produzione:

Seguendo le linee della precedente Fase 1B e sullo stato di

avanzamento della Fase 2A si dovrà:

a. avviare le Attività dell’Oggetto Sociale secondo le Priorità;

b. costituire ed avviare il Processo di Iniziazione per le famiglie e

categorie di Attori mediante:

l’ impostazione metodologica del Processo di Iniziazione,

la Costituzione della squadra degli Iniziatori,

la formazione del gruppo di Aspiranti Imprenditori;

c. prendere in carico gli Innesti sulle esperienze dell’Epopea dei

Ragazzi di Campagna - Uomini d’Impresa sviluppati nella

presente Opera, quali:

l’Area Editoriale, col Laboratorio EDIM per la

divulgazione di modelli d’Impresa a misura d’uomo ed a

favore dell’umanità;

Area Informativa ed Informatica:

col Laboratorio MEI di sviluppo e consolidamento del

Modello Ecosistema Impresa,

col Laboratorio SIUI-MEI di sviluppo e produzione del

Software, strumento di governo e di gestione del

Modello Ecosistema Impresa;

d. prendere in carico le Attività e gli Ambiti di Sviluppo

dell’IOA, cioè:

le Iniziative in Italia e nei Paesi in Via di Sviluppo,

i Progetti Industriali e d’Impresa con Enti ed Università.

Page 44: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 44 –––––––––––––––––––––––––––––

3 CONSIDERAZIONI FINALI

Il Concepimento è avvenuto: l’Ambiente di Accoglienza e di Sviluppo dell’embrione è stato

allestito!

le successive Fasi di Sviluppo della Società Madre di Imprenditori

IOA:

la Gestazione, cioè la Fase 1B: Relazionale Creativa,

dalla Nascita alla Maturità Operativa, cioè la Fase 2A: Costitutiva,

la piena Maturità Relazionale ed Operativa, cioè la Fase 2B:

Operativa e di Produzione,

sono state tracciate.

Ora la buona riuscita dell’Opera non dipende più dal solo Gruppo di Amici

Compagni di Vita, ma da tutti gli Attori chiamati in causa dalla Proposta

Imprenditoriale.

3.1 Complementarietà dell’Opera nei Processi di alcune Realtà

L’Opera: Un Gioco che Vale una Vita: Creare e Condurre l’Impresa “a

mo’ di Dio”, redatta col compito di realizzare la Proposta Imprenditoriale

IOA e fungere da Evento Archetipo per i Neofiti Imprenditori sia come

Esperienza Umana ed Imprenditoriale, sia come Processo di Fondazione e

Rifondazione della loro Impresa, nei numerosi incontri – grazie alla sua

Spiritualità, Stile e Signoria Imprenditoriale ed ai numerosi riferimenti di

cui è dotata: una Comunità ed un’Epoca a cui far riferimento per

comprendersi, un Archetipo a cui tendere, una Comunità a cui aderire per

appartenere e crescere – ha dimostrato di rispondere anche alle Esigenze di

Complementarietà di alcune altre realtà. Infatti:

1. le Missioni Religiose, soprattutto quelle nei Paesi in Via di Sviluppo

che hanno esperienza che l’Evangelizzazione va di pari passo con la

Promozione Umana, vedono nell’Opera un valido Strumento per

Generare, tra i Giovani della loro Comunità, Neofiti Imprenditori con

una pluralità di arti e mestieri, sostenuti dalle risorse locali offerte dalla

Natura ed in relazione con professioni e professionisti omologhi delle

reti Italia e PVS;

2. le Comunità, soprattutto quelle con vocazione al Recupero della

Persona, vedono nell’Opera un valido strumento metodologico:

da integrare nel loro processo, per far emergere la naturale

Imprenditorialità individuale e di gruppo, con Spiritualità, Stile e

Signoria,

Page 45: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 45 –––––––––––––––––––––––––––––

per l’inserimento nell’Ambiente Vitale degli ospiti al termine del

loro percorso riabilitativo, mediante la Società Madre di

Imprenditori IOA, che è la comunità a cui aderire per appartenere e

crescere;

3. le Associazioni Imprenditoriali, attente alla promozione dei loro

Associati e delle loro attività, vedono nell’Opera particolari

Spiritualità, Stile e Signoria che orientano, motivano e danno serenità

all’agire, anche in situazioni di rischio;

4. il mondo della Consulenza Aziendale, sempre alle prese con una

realtà che muta e nella quale deve interpretare gli eventi e dare

strumenti e direttive, l’Opera, per la visione sistemica e modalità di

conduzione rappresenta:

un modello a cui ispirarsi,

un metodo per costruire il modello interpretativo ed espressivo

della realtà,

una modalità di condurre l’Impresa.

3.2 Dedica dell’Opera

È desiderio degli autori:

dedicare l’Opera ai Compagni di Vita ed alle persone del loro

Ambiente Vitale per offrire sia un ricordo delle radici comuni, sia

l’opportunità di impegnarsi nel mettere a frutto ciò che di più prezioso

insieme hanno avuto dalla vita;

fare dell’opera il Testamento Spirituale rivolto ai figli ed alle nuove

generazioni;

offrire il seme dell’Opera al soffio dello Spirito, affinché venga sparso

nei campi delle coscienze degli uomini, e possa produrre buoni frutti.

Infatti, la Spiritualità Imprenditoriale dell’Opera trascende l’Epopea

dei Ragazzi di Campagna - Uomini d’Impresa ed anche la Proposta

Imprenditoriale IOA, in quanto fa parte del sentire comune delle

coscienze di Buona Volontà.

Page 46: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 46 –––––––––––––––––––––––––––––

Page 47: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 47 –––––––––––––––––––––––––––––

Page 48: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 48 –––––––––––––––––––––––––––––

La presa di coscienza del proprio Stato Vitale, Sociale e delle

drammatiche Realtà Moralmente Ineludibili di cui è afflitta l’Umanità,

hanno costituito l’elemento fondante e di avvio dell’iniziativa,

denominata in corso d’opera Iniziativa l’Ovo de l’Asino (IOA). Il Nome

fa riferimento alla storiella popolare l’œf de l’asen raccontata durante

la 1a missione del Gruppo. Oltre ad aver ispirato il nome dell’Iniziativa,

la storiella è diventata anche il suo Emblema. Il racconto si trova al §

1.5.1 del documento 1A.3.

Questa esperienza, iniziata nel 2000 da un Gruppo d’Amici-Compagni

di Vita, che dispongono dell’essenziale per una vita dignitosa propria e

delle loro famiglie, trae le sue origini:

A. dal bisogno sempre più incalzante di un futuro buono e sensato per sé e per la famiglia, per i compagni di vita e più in generale per

tutta l’umanità.

Il Gruppo ritiene che, per un futuro buono e sensato, sono

essenziali:

1. la generosità della natura, dono del Creatore. Sta scritto in Sal.

104,13-15: dalle tue alte dimore irrighi i monti, con il frutto

delle tue opere sazi la terra. Fai crescere il fieno per gli

armenti e l’erba al servizio dell’uomo, perché tragga alimento

dalla terra: il vino che allieta il cuore dell'uomo; l’olio che fa

brillare il suo volto e il pane che sostiene il suo vigore,

2. la tecnologia, che trasforma le risorse della natura in beni utili

a soddisfare i bisogni della vita quotidiana.

Tuttavia, la tecnologia prende forma e consistenza dalla qualità

della sinergia tra:

l’esperienza pratica,

il sapere teorico,

la disponibilità di risorse economiche, frutto del risparmio,

ed acquisisce la sua finalità dall’ideale di vita a cui l’uomo

presta Fede. Infatti esistono tecnologie a favore dello sviluppo

umano, ma anche dell’effimero, o peggio ancora, contro la

dignità dell’uomo.

Sta scritto in Is. 58, 6-8: Non è piuttosto questo il digiuno che

voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo,

rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non

consiste forse nel dividere il pane con l’affamato,

nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che

vedi nudo, senza distogliere gli occhi da quelli della tua

carne? Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita

si rimarginerà presto.

Page 49: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 49 –––––––––––––––––––––––––––––

B. dalla constatazione:

1. che le giovani leve della famiglia sono in grado di badare a se

stesse nel procurarsi beni di tutti i generi per proseguire una vita

dignitosa nell’essenzialità. Il voler dare il di più alle giovani

leve della famiglia, potrebbe giocare per un di meno circa il loro

sviluppo umano.

Il Gruppo ha esperienza di alcune situazioni familiari e sociali,

dove:

la penuria di beni è stata stimolo a coinvolgere le persone

ed unire le forze positive della famiglia e della società per

produrre e distribuire beni laddove mancavano, ed ha fatto

comprendere il valore delle cose e delle Relazioni Umane.

Invece l’abbondanza di beni ha reso inclini, soprattutto i

giovani eredi di tale opulenza, alla formazione di una

coscienza erronea, incapace di dare il giusto valore alle cose

ed alle Relazioni Umane, e di comprendere l’altro nel

bisogno;

l’acquisizione del sapere senza carattere, cioè di un sapere

non orientato alle esigenze reali della vita, tende a generare

nella persona attese e prospettive che sono fuori dalla realtà

dell’Ambiente Vitale:

fa vivere la persona disadattata ed in stato di

frustrazione e disorientamento, con attese fuori luogo e

pretese improprie di privilegi,

stimola la persona a cercare la propria realizzazione

fuori dall’Ambiente Vitale, privando così la famiglia e

la comunità di un figlio.

2. che vi sono drammatiche Realtà che affliggono l’Umanità e

sono Moralmente Ineludibili per i valori etici della tradizione, il

modo di essere Imprenditori, le risorse che la Provvidenza ha

messo a disposizione, di cui gli Amici si sentono amministratori

più che proprietari.

Il clima e la situazione nel Gruppo ed il contatto con alcuni bisogni

dell’Umanità dei Paesi in Via di Sviluppo hanno costituito l’elemento

fondante e di avvio dell’esperienza.

Destinando risorse materiali e dedicando il loro tempo disponibile, il

Gruppo:

1. ha svolto missioni in Repubblica Centrafricana, Camerun, Costa

d’Avorio, Senegal, Togo;

2. si è dotato di una Rete di Interlocutori e Collaboratori;

3. ha maturato una Proposta Imprenditoriale.

Page 50: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 50 –––––––––––––––––––––––––––––

Page 51: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 51 –––––––––––––––––––––––––––––

1 IL GRUPPO HA SVOLTO MISSIONI IN

REPUBBLICA CENTRAFRICANA, CAMERUN,

COSTA D’AVORIO, SENEGAL, TOGO

1.1 Incontrando ed Intrattenendo Relazioni con:

16 Direttori di Ministeri, Delegati Regionali, Capi Villaggio;

45 Sacerdoti, Missionari di cui 5 Vescovi ed un Nunzio Apostolico;

8 Direttori e Dirigenti di Associazioni di Categoria, Enti Finanziari;

14 Imprese Agricole, Artigianali, Commerciali e di Servizio;

4 Villaggi ed un centinaio di Famiglie.

1.2 Avviando Iniziative:

1. l’ONG CEDIFOD di Bangui ed i villaggi Zabo e Dario di Berberati,

Repubblica Centrafricana RCA:

1a Iniziativa Produzione Semi di Patata;

2. i Villaggi Zabo e Dario di Berberati, RCA:

2a Iniziativa Produzione Semi di Patata;

3. la Missione Cattolica di Kentzou, nella Diocesi di Batouri, Camerun:

Cooperazione per il ripristino dell’erogazione dell’acqua potabile alla

comunità e lo sviluppo delle attività agro-alimentari della regione;

4. la Società AFRISEM, di Bafoussam Camerun, produzione e commercio

di sementi:

Cooperazione di sviluppo, micro finanziamento e garanzie a terzi per

l’importazione di semi;

5. la Società FUTURA Camerun di Douala, importazione, revisione ed

assistenza meccanica di macchinari usati:

Collaborazione per un’Iniziativa Imprenditoriale nell’indotto

dell’agricoltura e nell’artigianato manifatturiero.

1.3 Cogliendo informazioni circa l’Ambiente, l’Agricoltura, le

Arti, i Mestieri e la Società

Nelle missioni si è potuto constatare che, nella stragrande maggioranza dei

luoghi la natura vegetativa è rigogliosa, ed il susseguirsi dei 4 periodi

climatici, che si attenuano man mano che ci si allontana dall’equatore:

1. grande pioggia dalla 2° metà di luglio alla 1° metà di novembre;

2. grande secca dalla 2° metà di novembre alla 1° metà di marzo;

3. piccola pioggia dalla 2° metà di marzo alla 1° metà di maggio;

4. piccola secca dalla 2° metà di maggio alla 1° metà di luglio;

rende la vegetazione fiorente tutto l’anno.

Page 52: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 52 –––––––––––––––––––––––––––––

Oltre alle foreste equatoriali ed alle savane, vi sono grandi superfici di

terreni fertili e coltivabili, con vocazioni diverse a seconda della zona.

Page 53: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 53 –––––––––––––––––––––––––––––

Page 54: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 54 –––––––––––––––––––––––––––––

Ciò nonostante:

le famiglie dei

villaggi vivono

in uno stato di

povertà, di

indigenza ed in

alcune zone con

alimentazione

incompleta,

Page 55: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 55 –––––––––––––––––––––––––––––

le città hanno un approvvigionamento di prodotti agricoli poco

efficiente con costi elevati, qualità scadente, rispetto alle possibilità del

Paese. Questo causa una sopravvivenza difficile, soprattutto nelle

periferie delle città.

Page 56: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 56 –––––––––––––––––––––––––––––

Ciò è dovuto essenzialmente alla mancanza di pluralità di arti e mestieri

complementari basati primariamente sulla risorsa agricola ed atti a formare

l’Ecosistema Economico dell’indotto agricolo:

1. l’artigianato con specialità di fabbro, idraulico, meccanico, elettricista,

falegname, edile, ecc.;

Page 57: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 57 –––––––––––––––––––––––––––––

2. le aziende agricole con specialità di selezione e riproduzione:

a. di sementi, piante da vivaio, piante innestate, ecc.;

b. di animali domestici e di allevamento, ecc.;

3. le imprese di servizio e di commercio con specialità di:

a. assistenza nella coltivazione,

b. assistenza nella zootecnia,

c. distribuzione di sementi e piantine, fitofarmaci, fertilizzanti,

attrezzi e macchine,

d. distribuzione di mangimi e farmaci per animali domestici e di

allevamento, ecc.,

e. raccolta, stoccaggio e vendita del prodotto in esubero sul mercato,

f. autotrasporto, con mezzi adeguati per raggiungere i villaggi più

lontani e trasferire i prodotti dai centri di raccolta ai mercati;

4. le imprese di trattamento dei prodotti agricoli, con specializzazione di:

a. stoccaggio e conservazione,

b. trasformazione in semilavorati, alimenti e bevande.

Page 58: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 58 –––––––––––––––––––––––––––––

Page 59: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 59 –––––––––––––––––––––––––––––

Page 60: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 60 –––––––––––––––––––––––––––––

Le materie prime destinate alle attività artigianali nel campo dell’edilizia

domestica e della produzione di energia, sono in gran parte presenti nel

territorio; basti pensare:

1. alle foreste; dal solo Camerun ogni anno vengono esportati circa 2

milioni di tonnellate di tronchi e questa quantità corrisponde al 25 -

30% del legname tagliato. Nella quasi totalità, il restante 70 - 75%

marcisce sul posto, in parte a causa del veto di accesso alla foresta

tagliata, ed in parte per la mancanza di iniziative imprenditoriali locali;

Page 61: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 61 –––––––––––––––––––––––––––––

2. alla laterite ed all’argilla, materiali base per la produzione di

manufatti per l’edilizia, largamente presenti in tutto il territorio;

3. agli ampi territori ed alla bassa densità di popolazione, che consente

senza problemi l’edificazione di abitazioni.

Tuttavia, anche

qui come nel caso

della risorsa

agricola, per la

mancanza di

pluralità di arti e

mestieri

complementari

atti a formare

l’Ecosistema

Economico

dell’indotto

edilizio, vengono

Page 62: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 62 –––––––––––––––––––––––––––––

ignorate e dissipate risorse materiali ed umane che potrebbero dare

notevoli benefici alle famiglie.

Esiste una discreta attività di importazione di autovetture, automezzi di

trasporto, macchinari, pezzi di ricambio usati, a cura di immigrati

intraprendenti e commercianti locali, ma con costi, sacrifici e rischi del

tutto esagerati.

L’Italia – come l’Europa ed in generale i Paesi più sviluppati, per la

continua innovazione

tecnologica – ha impianti,

macchinari ed attrezzature

dismessi, che possono

costituire un’opportunità

importante sia per le

imprese di tutti i settori, sia

per i progetti di Ministeri,

Associazioni di categoria,

ONG, ecc.

Le piccole e medie imprese manifatturiere italiane non riescono ad

intrattenere significativi rapporti d’impresa e commerciali sia per il ridotto

potere d’acquisto delle popolazioni, sia per le difficoltà logistico-

commerciali, sia per l’impossibilità di accesso alle materie prime a causa

delle inefficienze e dei monopoli dei signori di turno.

L’apparato produttivo e le strutture di comunicazione e di servizio

sono insufficienti e precarie. Infatti:

1. nelle attività agricole

gli attrezzi sono

elementari e nella

quasi totalità i lavori

vengono svolti senza

l’aiuto di una forza

motrice meccanica.

Solo in alcune zone

con l’aiuto di animali;

Page 63: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 63 –––––––––––––––––––––––––––––

2. per effetto dell’assenza di

differenziazione delle

coltivazioni familiari,

l’interscambio di prodotto

all’interno del villaggio è

ridotto al lumicino;

Page 64: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 64 –––––––––––––––––––––––––––––

3. i centri di raccolta dei prodotti agricoli non hanno continuità e stabilità,

ed una parte considerevole della produzione marcisce sul terreno,

soprattutto nei villaggi più isolati, così i contadini sono rassegnati e

demotivati.

4. i mercati sono mal forniti, hanno strutture poco igieniche con servizi

inadatti sia alla distribuzione, sia alla conservazione dei prodotti.

5. il parco automezzi ed i mezzi di trasporto, è datato ed in pessimo stato

di manutenzione,

6. le strade sono dissestate e con scarsa manutenzione e laddove viabili, ci

sono:

a. dossi per limitare la velocità talmente sproporzionati e mal

concepiti, da penalizzare anche il più corretto degli automobilisti,

danneggiandogli l’automezzo,

b. posti di blocco, che apparentemente sono preposti all’ordine

pubblico, di fatto sono composti da briganti pubblici che svenano

viandanti ed autisti,

Page 65: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 65 –––––––––––––––––––––––––––––

7. le comunicazioni via cavo, telefoniche ed internet, sono precarie e,

come quelle dei cellulari che sono tuttavia più affidabili, coprono il

territorio a macchie di leopardo;

8. normalmente, nelle attività artigianali gli impianti e le attrezzature sono

carenti sia nella funzionalità, sia nella sicurezza,

Page 66: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 66 –––––––––––––––––––––––––––––

Page 67: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 67 –––––––––––––––––––––––––––––

Nonostante ciò, nei Paesi Africani visitati esistono realtà potenti,

organizzazioni prevalentemente di natura economica che, pur utilizzando

risorse umane locali, al loro interno hanno una pluralità di arti e mestieri,

attrezzature, mezzi di trasporto, organizzazione e comunicazioni efficienti.

Esse possono prendere risorse naturali, produrre prodotti speciali con

libertà esportandoli nei paesi ricchi. Il tutto con benefici economici

irrilevanti per la popolazione locale, ma con conseguenze gravi circa:

l’impoverimento dell’ambiente,

il veto di accesso alle zone occupate,

il traffico di automezzi impropri alle piste, non asfaltate e dissestate,

che attraversano i villaggi inondandoli di polvere e rendendoli

invivibili e pericolosi.

La lotta contro la povertà, in molte occasioni, finisce per essere contro

il povero. Infatti:

1. è fortemente radicata la mentalità assistenzialistica, la quale,

prescindendo dal principio di riconoscenza e dai risultati del lavoro:

a. distrugge le risorse,

b. crea una coscienza erronea nelle persone – perdita del senso

morale, quindi incapacità di riconoscere il bene ed il male –

pregiudicando il futuro stesso della comunità, in quanto, non

potendo vivere col risultato del proprio lavoro, le persone, come la

comunità, vivono nella dipendenza;

Page 68: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 68 –––––––––––––––––––––––––––––

2. i progetti messi in atto dalle strutture di sussidiarietà e di

solidarietà, di governi,

ONG e privati, hanno in

buona parte la furbizia

della volpe, o perlomeno

hanno lo stesso effetto

descritto nella favola di

Fedro dove si racconta

che la volpe ha invitato a

pranzo la cicogna e le ha

imbandito in un piatto

largo una vivanda

1iquida, che la cicogna in

nessun modo ha potuto

assaggiare, benché

affamata. L’ironia della

sorte è che la cicogna,

che in questo caso veste

la parte del povero, non

può, come avviene nella

favola, contraccambiare

con la stessa moneta

l’invito alla volpe, che

veste la parte dei

benefattori, i quali

diventano così gli unici beneficiari del loro banchetto;

3. i Vescovadi con i loro Comitati di Sviluppo promuovono attività di

formazione finalizzate, oltre a migliorare qualitativamente e

quantitativamente la produzione, ad inserire nuove colture ed

allevamenti. Quest’opera,

sicuramente positiva per

un’alimentazione più

completa, ha come

rovescio della medaglia

una maggiore dipendenza

verso i commercianti dei

prodotti agricoli. Il rischio

è di svendere o di vedere

marcire sul posto il

raccolto.

Page 69: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 69 –––––––––––––––––––––––––––––

Le famiglie agricole, considerate un problema per il loro stato di bisogno,

di fatto costituiscono l’elemento essenziale nello sviluppo del Paese.

Tuttavia, esse non potranno mai superare la soglia che permetta loro di

arrivare, prima alla sussistenza, poi alla generazione di ricchezza, senza:

1. quell’Ecosistema economico dell’indotto agricolo, di cui costituiscano

la base e nel quale siano allo stesso tempo clienti e fornitori,

2. gli attrezzi ed il contributo di una forza motrice animale o meccanica

elementare.

Si è vista un’Africa:

1. dalla natura vigorosa e generosa verso le sue creature, ma anche

infestante ed aggressiva verso le coltivazioni agricole;

2. con una parte considerevole di famiglie poligame, anche in casa

cristiana; ciò rende la famiglia frazionata e semi orfana del padre.

Infatti:

a. ogni donna è costretta ad avere un’attività per sostenere i figli e,

per il suo ruolo di madre e per lo stato di povertà e di bisogno in

cui si trova, non riesce a dare impulsi migliorativi al suo lavoro,

b. l’uomo cura gli interessi generali della famiglia, ma nelle sue

condizioni di indigenza, non riesce a dare un supporto significativo

alle mogli, né tanto meno un orientamento alla famiglia,

c. all’interno del nucleo familiare regna una solidarietà, che, se da

una parte è positiva ed umana, dall’altra crea ostacoli per la

Page 70: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 70 –––––––––––––––––––––––––––––

crescita personale degli individui e per l’avvio di attività

imprenditoriali;

3. con problemi sociali:

a. circa i rapporti interpersonali, condizionati dai tabù culturali, dalla

stregoneria e dalla gelosia;

b. circa la salute, causati dalle condizioni igieniche, dalla scarsa

potabilità dell’acqua, dalle malattie endemiche e pandemiche;

c. circa la disaffezione dei giovani nel seguire i loro genitori nella vita

di villaggio ed il conseguente ingrossamento delle periferie delle

città. Alcune delle tante gocce che contribuiscono a far traboccare

il vaso sono:

le tecnologie di comunicazione che, pur essendo i villaggi

isolati dal mondo, fanno giungere messaggi di mode delle città

e, peggio ancora, del mondo occidentale,

certi tipi di istruzione e scolarizzazione, laddove esistono,

proiettano verso un sapere poco aderente alle reali esigenze,

creando così nell’individuo disadattamento anziché

consapevolezza della propria realtà e quindi incapacità di

azione e di sviluppo.

4. che, a causa:

a. della collusione tra il potere politico e quello economico, con

motivazioni diverse, ospita nel proprio territorio organizzazioni

potenti ed efficienti che sfruttano e colonizzano il territorio;

Page 71: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 71 –––––––––––––––––––––––––––––

b. della corruzione diffusa a tutti i livelli della vita sociale, scoraggia

e soffoca l’Iniziativa Privata, creando un clima di immobilismo e di

rassegnazione;

5. che, per la mancanza di pluralità di arti e mestieri e di

imprenditorialità, non ha un ecosistema economico adeguato a

soddisfare le esigenze dei cittadini, quindi vi sono inefficienze,

indigenza e povertà.

1.4 Rendendosi conto che tale Umanità è ben presente anche

nel nostro Paese.

La presenza in Italia di immigrati provenienti dai più disparati Paesi in Via

di Sviluppo è considerevole, ed un numero in continua crescita di migranti

sta forzando le nostre frontiere.

Questo fatto epocale,

rappresentato dall’inversione

di flusso delle persone –

prima erano le nostre

strutture di sussidiarietà e

solidarietà dei governi, dei

gruppi filantropici e delle

famiglie di religiosi che

andava nei paesi del Sud del

mondo, ora è il Sud del

mondo che viene da noi –

inaugura una Nuova Era

caratterizzata da cambiamenti radicali nelle relazioni interpersonali di

cittadinanza e professione, ed internazionali di governi ed istituzioni.

Questa presenza di immigrati in parte risulta essere indispensabile per la

nostra economia ed in parte essere invadente se non invasiva.

Tuttavia, escludendo gli immigrati invasivi ed intolleranti, questa presenza

ha caratteristiche decisamente interessanti per instaurare relazioni di

sviluppo con quei Paesi.

Infatti, vi è una buona parte degli immigrati che dimostra meraviglia e

stupore per le realtà imprenditoriali italiane e ritengono che questo Modello

Imprenditoriale potrebbe dare risposte ai bisogni loro e della loro gente.

Sono molti quelli che nutrono segretamente l’ambizione di ritornare in

Patria da Imprenditori con un’attività appropriata di produzione o di

servizio, in sinergia con le nostre realtà. Purtroppo però, non vi sono

condizioni favorevoli alla realizzazione di queste aspirazioni:

Page 72: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 72 –––––––––––––––––––––––––––––

gli immigrati studenti, non intravedendo un inserimento appropriato

alla loro formazione professionale nel loro Paese d’Origine, cercano

impiego qui da noi. Tra quelli che ritornano nel loro Paese d’Origine

dopo la laurea, pochi riescono a mantenere relazioni professionali con

l’Italia;

le relazioni tra Italiani ed Immigrati non si intensificano, né si

mantengono nel tempo. Anche se i lavoratori immigrati sono apprezzati

nelle fabbriche sia per le loro prestazioni, sia per la loro moralità,

ciononostante, quando gli immigrati arrivano alla pensione od alla

decisione di rientrare in Patria, per la mancanza di iniziative d’interesse

comune, i rapporti – seppur di stima, rispetto ed amicizia – si

spengono.

Page 73: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 73 –––––––––––––––––––––––––––––

2 IL GRUPPO SI È DOTATO DI UNA RETE DI

INTERLOCUTORI E COLLABORATORI

2.1 La Corsinvest, coinvolta:

1. nel coordinamento delle attività.

Sono state utilizzate le strutture immobiliari ed organizzative della

Corsinvest per le riunioni del Gruppo, per svolgere le attività ed

organizzare le missioni, oltre ad intrattenere la corrispondenza;

2. nello sviluppo del progetto: Dalla legna alla corrente.

È stato dato l’incarico alla Corsinvest di sviluppare il progetto ed, in

collaborazione con l’Università di Padova, sono stati pianificati gli

argomenti di tesi da affidare a laureandi ingegneri.

Lo sviluppo del progetto ha così avuto un regista nella Corsinvest ed

un contributo significativo dei docenti con i loro laureandi.

Il lavoro svolto ed i risultati ottenuti dal 2000 fino al 2005 sono

documentati nel libro bianco del prof. L. Rosa, dal titolo: Africa

Equatoriale: studio di fattibilità di un impianto di produzione di

energia elettrica dalla biomassa;

3. nel recupero della risorsa impianti, macchinari ed attrezzature,

provenienti dalle dismissioni tecnologiche.

Nell’ambito delle collaborazioni a livello imprenditoriale e

professionale, è stata individuata la possibilità di reperire:

a. automezzi militari da riconvertire per uso civile con i seguenti

vantaggi:

una robustezza superiore,

in quanto adatti per

trasporti di materiali su

terreni accidentati,

prezzi decisamente

interessanti in relazione

alle caratteristiche sopra

riportate.

Questi automezzi, che

hanno 4 ruote motrici e

cambio di velocità con ridotte, possono risolvere i problemi del

trasporto del raccolto dai campi ai centri di raccolta e di

rifornimento dei villaggi più sperduti;

b. macchine agricole elementari: trattori con le attrezzature

complementari, seminatrici di mais ecc. utilizzabili nell’agricoltura

africana con i seguenti vantaggi:

Page 74: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 74 –––––––––––––––––––––––––––––

una robustezza superiore ed una semplicità d’uso e

manutenzione, rispetto alle moderne attrezzature;

un costo accessibile per le possibilità finanziarie africane;

c. macchinari ed impianti per le imprese artigiane, manifatturiere e di

servizio.

4. nella realizzazione del progetto denominato: Cooperazione con la

Missione Cattolica di Kentzou per il ripristino dell’erogazione

dell’acqua potabile alla comunità e lo sviluppo delle attività agro-

alimentari della regione.

È stato dato l’incarico alla Corsinvest di svolgere mansioni di

coordinamento ed operative in collaborazione con l’Università di

Padova, la quale è responsabile del progetto.

2.2 L’Università di Padova, coinvolta:

1. Nel promuovere tesi di laurea, coinvolgendo anche i laureandi dei

Paesi in Via di Sviluppo, sui seguenti temi di attualità:

A. Impresa a misura d’Uomo ed in simbiosi con l’Ambiente:

1° tesi del 06/2005: Uno Stile Imprenditoriale. Laureando Elisa

Varagnolo, relatore L. Rosa

2° tesi del 11/2006: Un modello Imprenditoriale a favore

dell’uomo e dell’Ambiente. Laureando Andrea Martinelli, relatore

L. Rosa

3° tesi del 03/2007: Un modello Imprenditoriale a favore

dell’uomo e dell’Ambiente. Laureando Davide Tiziani, relatore L.

Rosa

B. dalla legna alla corrente:

Schema:

Impianto di

cogenerazione

dalla

gassificazione

del legno.

Page 75: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 75 –––––––––––––––––––––––––––––

1. Gassificatore.

1° tesi del 15/05/2001 Progettazione di un

Gassificatore a Biomassa.

Laureando Simone Maddé,

relatore L. Rosa;

2° tesi del 10/10/2001

Progettazione di Gassificatore a

Biomassa. Laureando

Massimiliano Tinto, relatore L.

Rosa, M. Masi;

3° e 4° tesi del 10/04/2004 Progettazione di Gassificatore a

Biomassa. Laureandi Andrea

Magarotto e Marco Carraro,

relatore L. Rosa, M. Masi

5° e 6° tesi del 3/03/2005 Progettazione di Gassificatore a

Biomassa. Laureandi Michele

Fratucello e Marco Xotta,

relatore L. Rosa, M. Masi

7° tesi del 9/2005 Progettazione

di Gassificatore a Biomassa.

Laureanda Daniela D’Onofrio,

relatore L. Rosa, M. Masi

2. Postcombustore

1° tesi del 5/6/2002 Progettazione del

postcombustore. Laureando

P. Paolo Barbato, relatore L.

Rosa, C. Majorana.

2° tesi del 5/6/2004 Progettazione del

postcombustore. Laureando

Enrico Babetto, relatore L.

Rosa.

3° tesi del 3/03/05,

Progettazione del

Generatore di vapore.

Laureando Alessio Visentin,

relatore L. Rosa

Page 76: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 76 –––––––––––––––––––––––––––––

3. Motore a Combustione Esterna.

1° tesi del 10/10/2001 Progettazione di motore a combustione

esterna. Laureando Federico Critelli, relatore L. Rosa.

2° e 3° tesi del 5/06/2002 Progettazione di motore a

combustione esterna. Laureandi Carlo Gios e Stefano

Mermoud, relatore L. Rosa.

4° tesi del 5/06/2003 Progettazione di

motore a combustione

esterna. Laureando

Francesco Dotto,

relatore L. Rosa.

5° tesi del 5/06/2004 Progettazione

termodinamica di

motore a vapore.

Laureando Denis

Sossai, relatore L.

Rosa.

6° tesi del 5/03/2005 Progettazione di

motrice a vapore.

Laureando Andrea Maniero, relatore L. Rosa.

7° tesi del 28/07/2005 Progettazione di motrice a vapore.

Laureando Andrea Bustreo, relatore L. Rosa.

C. Case di Padre Adriano, sviluppo componenti:

1° tesi del 11/2005 Studio di fattibilità:

di abitazioni adeguate alle esigenze familiari del luogo,

realizzabili da una edilizia sostenibile;

di un impianto di produzione di mattoni di laterite stabilizzata.

Laureando Fabrizio Ceccato, relatore L. Rosa.

Page 77: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 77 –––––––––––––––––––––––––––––

Impianto di Produzione Mattoni di laterite stabilizzata

Potenzialità 160 mattoni/ora.

Prototipo sperimentale dell’Iniziativa CAJED-IOA

Autocarro militare

ACM 80, riadattato con

ribaltabile trilaterale

Page 78: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 78 –––––––––––––––––––––––––––––

D. La conservazione dei prodotti agricoli nei villaggi: 1° tesi del 10/10/2001: Conservazione dei prodotti agricoli con

l’utilizzo di materiali e risorse del luogo. Laureando Cristina

Battistel, relatore L. Rosa;

E. La produzione di purea di frutta:

1° tesi del 09/05: Analisi dei problemi logistici di conferimento e

di trattamento della frutta tropicale. Laureando Francesco Zanini,

relatore L. Rosa.

F. Produzione di olio di palma:

1° tesi del 09/06: Analisi dei problemi di produzione e logistici

dell’olio di palmista in Camerun. Laureando Louis Florent

Soumele Momo, relatore L. Rosa.

Page 79: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 79 –––––––––––––––––––––––––––––

2. Nel progetto denominato: Cooperazione con la Missione Cattolica di

Kentzou per il ripristino dell’erogazione dell’acqua potabile alla

comunità e lo sviluppo delle attività agro-alimentari della regione.

L’Università, assumendo la responsabilità del Progetto, ha ottenuto

dalla Regione Veneto un modesto ma essenziale contributo

Page 80: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 80 –––––––––––––––––––––––––––––

2.3 La Perani Osvaldo, che è stata coinvolta:

1. Per lo sviluppo di combustibili non convenzionali da biomassa

Frequentando il CeTAmb (Centro Tecnologie Appropriate per

l'Ambiente nei paesi in via di sviluppo della Facoltà di Ingegneria

dell’Università di Brescia), il Gruppo è venuto a conoscenza di un

progetto, affidato al sig. Perani Osvaldo ed al laureando in ingegneria

Diego Cattaneo, relativo alla raccolta di alcune biomasse, presenti nel

territorio bresciano, al fine di avviare un modello di redazione, per la

biomassa, di una scheda unificata riguardante:

le caratteristiche termiche e di combustione,

il processo di raccolta, stoccaggio, distribuzione ed utilizzo, con i

relativi impianti,

le quantità presumibili di produzione nel Bresciano,

i costi ed il raffronto con gli altri combustibili.

Avendo avviato il progetto dalla legna alla corrente con la Corsinvest

e con l’Università di Padova, il Gruppo ritenne interessante il progetto,

in quanto molte biomasse utilizzabili sono presenti anche in Africa e

decise di mettersi in contatto con i responsabili del progetto.

Tipi di biomassa quale combustibile per fornelli di cottura

Alla presentazione dell’IOA Osvaldo Perani diede la sua disponibilità,

non solo nel rendere noti i risultati della ricerca, ma anche a partecipare

come componente del Gruppo IOA.

Page 81: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 81 –––––––––––––––––––––––––––––

2. come sostegno alle attività dell’IOA nel fare ricerche a livello

internazionale, circa:

lo stato dell’arte nell’utilizzo

della biomassa,

i progetti realizzati nel passato,

in essere ed in fase di avvio,

le tecnologie emergenti,

i possibili interlocutori circa:

1. i destinatari del prodotto,

2. i responsabili di progetto,

3. i ricercatori ed i produttori.

Fornello a biomassa

per cottura cibi

2.4 Alcune Realtà Italiane:

1. Regione Veneto, che ha contribuito finanziariamente al progetto:

Cooperazione con la Missione Cattolica di Kentzou per il ripristino

dell’erogazione dell’acqua potabile alla comunità e lo sviluppo delle

attività agro-alimentari della regione.

2. Comune di Calcinato, che ha contribuito finanziariamente allo stesso

progetto: Cooperazione con la Missione Cattolica di Kentzou per il

ripristino dell’erogazione dell’acqua potabile alla comunità e lo

sviluppo delle attività agro-alimentari della regione.

3. Associazioni locali e Comunità che hanno:

promosso e favorito l’informazione e la sensibilizzazione circa:

alcune Realtà Moralmente Ineludibili con cui interagire;

le Iniziative Intraprese e da Intraprendere;

partecipato operativamente alle varie Iniziative;

contribuito al Finanziamento delle varie Iniziative.

2.5 Alcune Realtà dei Paesi in Via di Sviluppo:

Oltre alle Realtà con cui il Gruppo ha avviato le iniziative descritte al punto

precedente, vi sono i numerosi interlocutori e collaboratori dei Paesi in Via

di Sviluppo, con cui il Gruppo ha intrattenuto ed intrattiene relazioni.

Page 82: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 82 –––––––––––––––––––––––––––––

Page 83: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 83 –––––––––––––––––––––––––––––

3 IL GRUPPO HA MATURATO UNA PROPOSTA

IMPRENDITORIALE DEFINENDO:

3.1 Il Firmamento dell’Impresa con la Stella Polare in un Icona

Al fine di avere sott’occhio i parametri di riferimento valoriali utili a

misurare la Qualità dell’Agire circa:

le Relazioni Umane,

lo Sviluppo Umano e la sua Sostenibilità,

in estrema sintesi e con simboli noti a tutte le culture gli elementi di

questa esperienza hanno preso forma in un’Icona

3.1.1 Due realtà che si vogliono mettere in relazione

Quando ci si accorge dell’altro, si scopre se stessi. Nella

consapevolezza della propria identità, è possibile una relazione con

l’altro e, con la relazione, è possibile scoprire il senso della vita e

realizzare appieno la propria ed altrui esistenza:

la bandiera che fa da sfondo all’icona, indica la provenienza della

realtà promotrice della relazione: cioè i Ragazzi di Campagna –

Uomini d’Impresa Italiani, il Nord del mondo;

Page 84: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 84 –––––––––––––––––––––––––––––

la cornice, che all’interno della bandiera apre alla nuova realtà,

rappresenta l’ambito in cui si sviluppa la relazione, cioè

l’Iniziativa;

il Nome posto sulla cornice, Iniziativa L’Ovo de l’Asino, fa

riferimento alla storiella popolare l’œff de l’asen raccontata

durante la 1a missione del Gruppo. Oltre ad aver ispirato il nome

dell’Iniziativa, la storiella è diventata anche il suo Emblema. Il

racconto si trova al § 1.5.1 del documento 1A.3 nel solco della

Comunità Rurale si è Forgiato “lo Stile Imprenditoriale dei

Ragazzi di Campagna”;

il villaggio africano, con persone in attività sullo sfondo, indica

l’altra realtà, cioè i Paesi in Via di Sviluppo, il Sud del mondo;

le palme poste nel mezzo indicano la finalità della relazione: cioè,

generare un’oasi di ristoro ai bisogni umani, materiali, spirituali e

di fratellanza;

la nascita dell’asino dall’uovo rappresenta la novità che

l’Iniziativa ha in sé;

l’asino viene assunto quale parametro di riferimento – sia

dell’agire nella relazione, sia dello sviluppo umano e la sua

sostenibilità – per la sua notorietà in tutte le culture come animale

umile, docile ed utile. Inoltre, l’asino è stato uno strumento

prezioso nella storia della salvezza umana. Infatti, nella tradizione

cristiana si racconta che:

nel trasferimento da Nazaret a Betlemme, per il censimento

voluto da Cesare Augusto, Giuseppe utilizzò l’asino per

alleviare le fatiche del viaggio a Maria, le quali sarebbero state

fatali visto il suo stato di donna incinta;

a riscaldare il bambino Gesù nella mangiatoia è stato l’asino

con il bue;

nella fuga in Egitto della Sacra Famiglia, per sottrarre Gesù

bambino alle minacce mortali di re Erode, Giuseppe utilizzò

l’asino;

nell’ingresso a Gerusalemme come Messia, Gesù Re Umile e

di Pace e Servo del Signore utilizzò l’asino per le sue

caratteristiche di umiltà e docilità.

Page 85: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 85 –––––––––––––––––––––––––––––

Giotto, Storie di Cristo,

Cappella degli Scrovegni, su

gentile concessione

dell’Assessorato ai Musei

Politiche Culturali e

Spettacolo del Comune di

Padova.

3.1.2 Lo stile dell’agire nella relazione

Esso deve essere a mo’ d’asino con le prerogative umane di:

Solidarietà: cioè mettere a disposizione le risorse materiali ed

immateriali che la Provvidenza ci ha dato, con la finalità di far

superare il guado della difficoltà a chi non ha risorse sufficienti in

quel momento, in condizioni di libertà sia di chi dà, sia di chi

riceve.

La Spirale Virtuosa della solidarietà basata sul riconoscimento del

dono – per grazia ho ricevuto, per riconoscenza gioco tutto me

stesso e, superato il guado, per giustizia ridono con gioia quanto

mi è possibile a chi è nel bisogno – è opposta all’assistenzialismo,

il quale, prescindendo dal principio di riconoscenza e dai risultati

del proprio lavoro, dissipa le risorse e crea una coscienza erronea.

La conseguenza dell’assistenzialismo è:

Page 86: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 86 –––––––––––––––––––––––––––––

la perdita del senso morale e, quindi, l’incapacità di

riconoscere il bene ed il male,

la mancanza di prospettive per il futuro, in quanto, non

vedendo il risultato del proprio lavoro, l’individuo, come la

comunità, vive nella dipendenza;

Corresponsabilità: cioè la consapevolezza, ed il conseguente

modo di agire responsabile, che ogni azione ed ogni presa di

posizione condiziona l’Ambiente Vitale, le relazioni, le scelte e di

conseguenza i successi e gli insuccessi propri e degli altri;

Sussidiarietà: cioè guardare i bisogni dell’umanità con occhi di

Padre di Famiglia, e conseguentemente agire per il bene di tutti e di

ciascuno e, quindi, creare le condizioni necessarie affinché la

comunità, come la persona, possa realizzare se stessa nel miglior

modo possibile e nel più breve tempo possibile.

3.1.3 Lo sviluppo umano e la sua sostenibilità

I parametri di valutazione sono sintetizzati nei seguenti tre punti:

1. il rapporto tra l’uomo e lo sviluppo umano.

Esso deve mantenere come riferimento il rapporto di preminenza

che esiste tra l’uomo e l’asino. È di capitale importanza fare scelte

appropriate nel campo della tecnologia, del sapere, dell’economia

ecc., per non creare dipendenza e frustrazione od i presupposti per

cadere nei Sette Peccati Mortali secondo il Mahatma Gandhi:

1. Ricchezza senza Lavoro

2. Godimento senza Coscienza

3. Sapere senza Carattere

4. Affari senza Morale

5. Scienza senza Umanità

6. Religione senza Sacrificio

7. Politica senza Principi

2. l’impatto sociale dello sviluppo umano.

Esso deve favorire l’instaurazione della Qualità Totale, cioè la

possibilità di ogni persona di essere servitore e beneficiario,

fornitore e cliente.

La Qualità Totale è intesa anche con questa ambivalenza:

mettersi a servizio in maniera imprenditoriale; cioè

individuare, sviluppare, proporre e produrre beni e servizi per

soddisfare i bisogni del cliente, quindi dell’umanità,

essere beneficiari scegliendo i fornitori ed i prodotti in tutta

libertà, in un mercato regolato da politiche valoriali;

Page 87: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 87 –––––––––––––––––––––––––––––

3. l’impatto ambientale dello sviluppo umano.

Esso deve mantenere come riferimento il rapporto di preminenza

delle leggi della natura, che opera sulle sue creature in proporzione

alle risorse.

Come l’asino prende dall’ambiente e restituisce alla natura un

rifiuto riciclabile, così deve essere la tecnologia adottata nello

sviluppo umano. Essa deve essere proporzionata dal buon senso, in

funzione delle risorse ambientali.

3.2 La Premessa e la Proposta Imprenditoriale

Dagli eventi che l’Iniziativa ha messo in moto, il Gruppo ha potuto fare

delle esperienze, entrare in relazione con alcune realtà, conoscere da vicino

alcune situazioni, rendendosi conto che dai Paesi in Via di Sviluppo, luoghi

con notevoli Bisogni Primari Insoddisfatti e Realtà Moralmente Ineludibili,

un numero crescente di persone sta forzando le nostre frontiere ed un

numero consistente d’immigrati sono già presenti, di cui:

una parte risulta essere indispensabile al nostro sistema produttivo e

sociale,

una parte risulta essere invadente se non invasiva.

Nella stragrande maggioranza essi motivano la loro presenza con la

necessità di soddisfare i bisogni primari loro e della loro gente e credono di

trovare nel nostro sistema economico la soluzione.

Questa inversione di flusso delle persone – prima erano i nostri missionari

e volontari delle strutture di sussidiarietà e solidarietà che andavano da

loro, ora sono loro che vengono da noi – inaugura una Nuova Era,

caratterizzata da cambiamenti radicali nelle relazioni:

interpersonali di cittadinanza e professioni,

internazionali di governi e istituzioni.

A questi immigrati che bussano alla nostra porta convinti di trovare la

soluzione ai bisogni primari loro e della loro gente ed il modo di risanare le

realtà moralmente ineludibili dei loro Paesi, possiamo rispondere:

1. con indifferenza, intolleranza, disprezzo,

2. con quello che abbiamo,

3. con quello che siamo.

Escludendo la prima risposta che con gradi diversi aggiunge disagio al

disagio e genera odio, la seconda risposta è possibile solo se vi è un

esubero di ricchezza: posti di lavoro, case, beni di consumo, ecc., altrimenti

si genera un impoverimento economico con disagi e sentimenti negativi sia

verso gli immigrati, sia verso le autorità ed i cittadini accondiscendenti.

Page 88: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 88 –––––––––––––––––––––––––––––

Se vi è un esubero di ricchezza si può parlare di giustizia distributiva, ma

anche in questo caso sono da tenere presenti alcune considerazioni di una

certa criticità:

1. l’esubero dei posti di lavoro, dove gli immigrati oggi trovano

impiego, non è del tutto reale, né la situazione è stabile. Infatti:

a. l’esigenza di manodopera e di prestazioni è dovuta in gran parte

alla pretesa di mantenere lavorazioni e godere di servizi che i nostri

lavoratori e le nostre famiglie non sono più disponibili a svolgere.

Di qui un rapporto sbilanciato dal punto di vista della dignità

umana tra cittadini ed immigrati;

b. l’innovazione tecnologica, che tende a rendere i processi più

efficienti e compatibili con l’Ambiente Vitale, e la

globalizzazione, che per ragioni di costo di trasformazione

costringe le nostre Imprese a trasferire la produzione nei Paesi

emergenti, stanno riducendo drasticamente le richieste di

manodopera. Di qui la tragica prospettiva di una disoccupazione

anche tra gli immigrati;

2. la formazione culturale ed ideologica – in certi casi, per l’impatto

violento tra civiltà diverse, senza adeguate mediazioni e tempo per

rielaborare modalità di dialogo – non consentono loro di vivere con la

società ospitante e con i suoi cittadini relazioni umane:

a. di condivisione ed accettazione delle consuetudini della comunità,

delle leggi dello Stato e degli obiettivi di lavoro, con la

conseguente assunzione della responsabilità;

b. di riconoscimento dell’altro come tale, nella sua alterità;

c. In questo caso la giustizia distributiva si trasforma in cavallo di

Troia per la nostra società ed in fonte di delusione per gli

immigrati;

3. la privazione:

a. per l’immigrato ed i suoi familiari rimasti in patria, di una

piena vita familiare;

b. per il Paese, dei suoi migliori cittadini, anche se ad oggi sembrano

essere gli Immigrati i migliori contribuenti al suo sviluppo

economico.

Da tutto ciò risulta evidente che le loro attese non possono trovare una

soluzione accettabile nella sola giustizia distributiva, tanto meno la nostra

società alla fine ne trarrà vantaggi.

La terza risposta, che consiste nel rispondere con quello che siamo,

implica un impegno da parte nostra a farci conoscere, presentando storie di

Imprenditori ed Imprese che, anche se non vi sono mai state realizzazioni

perfette, possano svelare loro immagini che fanno l’essenza di ciò per cui

Page 89: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 89 –––––––––––––––––––––––––––––

l’Imprenditore è Imprenditore, cosa vuol dire fare Impresa, quando si è

Impresa, perché si è Impresa. Da quelle immagini gli immigrati potranno

scoprire le proprie Potenzialità ed Insufficienze e vedere così ciò che

potrebbero essere e non sono. Questa consapevolezza costituirà la

coscienza critica e la molla di spinta ad orientare le relazioni umane,

l’acquisizione del sapere e della professione.

Solamente queste condizioni, cioè:

noi nel rispondere con quello che siamo,

loro nel prendere coscienza di quello che potrebbero essere e non sono,

aprono la strada per un percorso sinergico in grado di trasformare:

noi in partner all’altezza della situazione;

loro in Neofiti Imprenditori capaci di generare Imprese nei loro Paesi,

nel solco della nostra tradizione, ma con le peculiarità della loro

cultura.

Questa terza risposta presuppone anche il dare quello che si ha.

Ovviamente la Giustizia Distributiva in questo caso viene pienamente

valorizzata, in quanto effettuata direttamente nei Paesi in Via di Sviluppo.

Ciò allevia i disagi individuali e sociali di entrambi i fronti e non ultimo

riduce il sovraccarico industriale dei territori mèta degli immigrati.

Infatti, queste Iniziative Imprenditoriali – generate con il sapere del poi,

ricco di contraddizioni e deviazioni conseguenti sia al nostro sviluppo, sia

alle loro realtà – sono primariamente necessarie:

1. per migliorare le modalità degli interventi delle nostre strutture di

sussidiarietà e solidarietà, rendendoli più coinvolgenti e sinergici,

quindi con maggior possibilità di successo rispetto agli interventi fin

qui operati in modo prevalentemente invadente, in quanto pensati,

pianificati ed attuati, nella stragrande maggioranza dei casi, da nostri

concittadini che si sono improvvisati Africani Bianchi. In generale tali

interventi non hanno dato i benefici sperati e non hanno avuto un

seguito accettabile per le più svariate ragioni, tra cui il rigetto;

2. per innescare scambi commerciali e culturali nelle due direzioni,

cosa che non ha mai avuto la possibilità di realizzarsi con sufficienza, a

causa delle inefficienze logistico-commerciali e dei monopoli dei

signori di turno;

3. per superare lo stadio della sussistenza, soddisfacendo i bisogni

primari e risanando le realtà moralmente ineludibili con prodotti e

servizi appropriati di Imprese ed Imprenditori Indigeni, ed avviare uno

sviluppo umano sostenibile, uscendo così dal reciproco disagio.

Page 90: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 90 –––––––––––––––––––––––––––––

3.3 La Missione e l’Essere della Società Madre di Imprenditori

IOA

La Missione della Società Madre è Generare Neofiti Imprenditori,

soprattutto Immigrati in Italia provenienti dai Paesi in Via di Sviluppo, col

mandato di costituire Imprese nei loro Paesi d’Origine, in sinergia con la

Società Madre e le realtà Imprenditoriali della rete IOA. Ovviamente vi

sarà poi un indotto dovuto alle necessità ed alle opportunità che andranno

ad arricchire la Missione con l’aggiunta di altri obiettivi secondari.

La Società Madre di Imprenditori IOA, non può che essere una Comunità

di Imprenditori e Maestri del Lavoro, siano essi in attività od in

maturità, ed abbiano in comune un vissuto e condividano valori

imprenditoriali, modalità di conduzione dell’Impresa ed obiettivi da

perseguire. È da Essi che la Società acquisisce storicità e consistenza

morale, relazionale e tecnologica, nonché Finanziaria in grado di:

introdurre mediante l’Iniziazione coloro che desiderano appartenervi,

condividendo valori, modi comportamentali ed obiettivi,

accogliere i Neofiti Imprenditori ed assisterli nella costituzione e

gestione della loro Impresa in sinergia con la Società Madre e le Realtà

Imprenditoriali delle sue Reti Italiana e PVS.

Inoltre – in proprio o tramite società di Complemento Controllate,

Partecipate, Collegate o con realtà delle Reti di interlocutori e collaboratori

– svolgerà le seguenti attività:

1. Formare e Generare Neofiti Imprenditori ed Imprese per i Paesi in

Via di Sviluppo, mediante:

A. un ambito per dinamiche di Gruppo, finalizzate a:

1. formare una mentalità imprenditoriale,

2. sviluppare progetti imprenditoriali, atti a soddisfare alcuni

specifici bisogni dell’umanità nel loro Paese,

3. generare Neofiti Imprenditori ed Imprese per quella realtà;

B. una Rete di Interlocutori e Collaboratori in Italia,

C. una Rete di Interlocutori e Collaboratori nei Paesi in Via di

Sviluppo,

D. attività finalizzate:

1. a garantire una retribuzione ai Candidati Neofiti Imprenditori,

2. al praticantato, cioè alla formazione professionale pratica dei

Candidati e dei Neofiti Imprenditori.

2. Recuperare la risorsa impianti, macchinari ed attrezzature,

proveniente dalle dismissioni tecnologiche.

3. Fare Ricerca e Sviluppo di Sistemi per l’utilizzo di energie da fonti

rinnovabili o da riciclo, nell’ambito civile, artigianale ed industriale.

Page 91: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 91 –––––––––––––––––––––––––––––

4. Progettare, Realizzare ed Assistere impianti specifici nell’ambito

civile, agricolo, artigianale ed industriale.

5. Progettare, Assistere ed Attuare interventi finalizzati allo sviluppo

economico-sociale di Entità nazionali ed internazionali.

6. Sviluppare e consolidare il Modello Ecosistema Impresa con la

progettazione e produzione di Software.

7. Divulgare la Filosofia di concepire, sviluppare e governare l'Impresa,

mediante Attività di Editoria tradizionale ed informatica.

8. Fare da supporto alle Imprese Partecipate, Affiliate ed Associate:

A. nella progettazione e nello sviluppo di prodotti e servizi,

B. nell’organizzazione e nella gestione dell’Impresa,

C. nell’approvvigionamento di prodotti e beni dai Paesi in Via di

Sviluppo per le attività artigianali e commerciali dei soci

sostenitori residenti in Italia,

D. nel reperire e fornire merci, impianti, ricambi dall’Italia e da altri

Paesi industrializzati.

3.4 Le Opportunità di Avvio della Società Madre

d’Imprenditori IOA

Questo Modo d’Essere, della Società Madre di Imprenditori IOA, ha la

necessita Vitale di interagire con alcune specifiche Realtà per acquisire

Risorse mediante l’Offerta di Opportunità. Per il soddisfacimento di tale necessità sono state individuate otto Realtà:

1. la presenza di Immigrati provenienti dai Paesi in Via di Sviluppo:

A. che sono intenzionati ad intraprendere Iniziative Imprenditoriali:

1. nel loro Paese con i loro compagni di vita, con l’intento di

realizzare se stessi e dare una prospettiva dal futuro buono e

sensato alle loro famiglie, producendo beni ed erogando servizi

atti a soddisfare alcuni bisogni reali della loro gente, in sinergia

con le nostre Realtà Imprenditoriali,

2. in Italia, in quanto per cause di forza maggiore non possono

rientrare nel loro Paese, con l’obiettivo di realizzare se stessi e

dare una prospettiva dal futuro buono e sensato alla loro

famiglia, esercitando alcune attività tese:

a soddisfare le esigenze degli immigrati, distribuendo

prodotti e beni di vario genere provenienti dai Paesi in Via

di Sviluppo,

a commercializzare, produrre ed erogare, sia per gli

immigrati, sia per la clientela Italiana, prodotti e servizi

tipici dei Paesi d’Origine,

Page 92: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 92 –––––––––––––––––––––––––––––

B. che non sono in grado o non possono, per ragioni diverse,

intraprendere un’attività imprenditoriale, ma che, nonostante ciò,

intendono aderire all’Iniziativa per:

1. dare il loro contributo morale e professionale, di finanza etica,

di sostegno ad un commercio equo e solidale,

2. godere dei benefici derivanti da iniziative finalizzate a dare

risposta alle esigenze di accoglienza ed integrazione, quali: il

lavoro, la casa, l’istruzione di base, ecc.,

2. la presenza sempre più numerosa di Italiani che sono intenzionati:

A. ad intraprendere iniziative imprenditoriali, in Italia e nei Paesi in

Via di Sviluppo, finalizzate alla micro-finanza etica, ad attività

complementari dell’indotto agricolo e dell’edilizia domestica, al

commercio equo e solidale, ecc.,

B. a dare il loro contributo morale e professionale, nel promuovere

iniziative finalizzate a sostenere gli immigrati nelle esigenze di

accoglienza ed integrazione;

3. l’aspirazione di alcuni Imprenditori Artigiani e Maestri del Lavoro

– giunti alla maturità professionale, avendo accumulato esperienza e

disponendo di energia e tempo – a mettere a disposizione la propria

Professionalità. Di qui, la Necessità e Volontà di:

A. sostenere iniziative finalizzate a dare risposte soprattutto ad alcune

Realtà Moralmente Ineludibili,

B. passare il testimone del Sapere Professionale alla nuova

generazione, soprattutto per spirito paterno, a beneficio dei più

bisognosi ed emarginati;

4. l’Epopea dei Ragazzi di Campagna – Uomini di Impresa.

Anche se non vi è mai stata una realizzazione perfetta di Imprenditore

ed Impresa tra i Ragazzi di Campagna, ciò nonostante essi possono

svelare le immagini che fanno l’essenza di ciò per cui l’Imprenditore è

Imprenditore, cosa vuol dire fare Impresa, quando si è Impresa, perché

si è Impresa.

Con gli opportuni distinguo, essi presentano analogie con i Ragazzi di

Villaggio dei Paesi in Via di Sviluppo, circa:

A. le relazioni interpersonali e le vicende umane, intessute di valori

religiosi e vissute con giustizia e misericordia, nel limite

dell’umano,

B. il rapporto crudo, ma rispettoso e timoroso, con la natura,

C. la scarsa istruzione scolastica e l’abilità professionale tramandata

di padre in figlio,

Page 93: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 93 –––––––––––––––––––––––––––––

D. il lavoro duro nei campi e nelle botteghe artigiane, affrontato

dall’intera famiglia, grandi e piccoli,

E. l’intraprendenza delle famiglie nel superare bisogni e disagi nello

stato di povertà.

Da tutto ciò emerge l’attualità dell’Epopea e l’opportunità di renderla

Comunità ed Epoca di riferimento per i Neofiti Imprenditori;

5. la necessità di alcuni Imprenditori Italiani di estendere il campo

d’azione delle loro Imprese, non solo alla produzione di beni e servizi

destinati al mercato, ma anche ad iniziative di carattere sociale,

finalizzate a dare consistenza e valore alla loro missione. Infatti, le

Imprese, per espletare appieno la loro missione, devono essere

necessariamente realtà generatrici di ricchezza, ma anche di valori etici

e sociali.

Dare risposte ai bisogni dell’Umanità mediante il dono di se stessi – in

una Società che genera Neofiti Imprenditori da Immigrati, nel solco

della propria tradizione, ma con le peculiarità della loro cultura – è la

più alta espressione della Imprenditorialità e della consistenza morale e

sociale dell’Impresa.

6. la disponibilità della Rete di Interlocutori e Collaboratori Italia –

che si può espandere in funzione delle esigenze, coinvolgendo

Ministeri, Università, Scuole professionali, Associazioni di categoria

delle diverse attività imprenditoriali e dei loro soci, ONG – finalizzata:

A. all’istruzione scolastica di base,

B. alla formazione professionale teorica,

C. ad affrontare le situazioni con Signoria Imprenditoriale e Spirito

Associativo mediante lo sviluppo ad hoc di progetti di Processo e

d’Impresa proposti dalla Rete dei Paesi in Via di Sviluppo o dagli

Aspiranti Imprenditori.

7. la disponibilità della Rete di Interlocutori e Collaboratori PVS – che

si può espandere in funzione delle esigenze, coinvolgendo Ministeri,

Università, Scuole professionali, Associazioni di categoria delle

diverse attività imprenditoriali e dei loro soci, Vescovadi e loro

comitati di sviluppo, ONG – finalizzata:

A. ad interagire con Enti e personalità autorevoli, per avere

interlocutori e collaboratori nelle diverse fasi del progetto, quali:

1. la rilevazione dei bisogni reali di quella umanità cui sarebbe

necessario dare una risposta mediante Iniziative

Imprenditoriali,

2. la valutazione dei risultati dello sviluppo del progetto,

3. la realizzazione dell’eventuale Iniziativa Imprenditoriale,

Page 94: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 94 –––––––––––––––––––––––––––––

B. ad interagire con la comunità laddove l’Impresa viene insediata:

1. per facilitarne e favorirne la costituzione e l’accoglienza nel

territorio,

2. per la protezione contro usanze tribali e taglieggiamenti.

8. La presenza abbondante della risorsa impianti, macchinari,

attrezzature ed altri beni, proveniente dalle dismissioni tecnologiche,

nei diversi settori:

A. agricolo,

B. artigianale ed industriale manifatturiero,

C. artigianale ed industriale di trasformazione,

D. terziario: trasporti, lavori conto terzi, ecc.,

E. sanitario ambulatoriale ed ospedaliero.

Tali risorse possono costituire motivo di opportunità:

1. di lavoro remunerato e di esperienza professionale ed

imprenditoriale per i Candidati Imprenditori dei PVS;

2. per i Neofiti Imprenditori nella formazione della dote necessaria

per l’avviamento e per lo sviluppo della loro Impresa, nei PVS;

3. nelle Iniziative Imprenditoriali da parte dei Neofiti Imprenditori

circa la distribuzione e gestione del parco prodotti nei loro Paesi

d’Origine;

4. di approvvigionamento nei Paesi in Via di Sviluppo da parte di

Imprese, Ministeri, Associazioni, ONG e Fondazioni;

5. per le nostre Imprese nel farsi conoscere ed ampliare gli orizzonti

mercantili attraverso gli impianti ed i macchinari recuperati.

Oltre ad acquisire Risorse mediante l’offerta di Opportunità, la Società

Madre di Imprenditori IOA:

1. dà Profitto alle Imprese.

Infatti, grazie ai Neofiti Imprenditori ed Imprese generati nei PVS ed al

recupero della risorsa dismissioni tecnologiche, macchinari ed

impianti, riadattate e distribuite nei PVS, alle Imprese viene offerta

l’opportunità di allargare gli orizzonti dell’agire mercantile;

2. dà Profitto agli Imprenditori.

Infatti, per il ruolo fondamentale di riferimento ai valori di cui sono

investiti durante l’Iniziazione dei Neofiti Imprenditori, gli Imprenditori

Titolari d’Impresa ricevono sollecitazioni:

A. a riscoprire la propria identità, ciò che sono e che devono

continuare ad essere,

B. a re-iniziare se stessi e le proprie Imprese.

Page 95: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 95 –––––––––––––––––––––––––––––

Inoltre, in questo vivaio imprenditoriale, i titolari d’impresa possono

individuare ed eleggere partner e territori idonei a trasmettere il proprio

Stile Imprenditoriale ed espandere la propria Impresa in un contesto di

giustizia distributiva;

3. dà Profitto agli Imprenditori e Maestri del Lavoro, sia quelli in

attività, sia quelli giunti alla maturità professionale.

Infatti, attraverso la formazione dei Neofiti Imprenditori, viene offerta

loro l’opportunità di sviluppo della propria professione ed il passaggio

del testimone, per la continuità della loro opera;

4. dà Profitto alle Istituzioni:

A. Italiane

Infatti, oltre ad offrire l’opportunità nell’erogazione dei servizi

verso gli immigrati in Italia, grazie ai Neofiti Imprenditori ed

Imprese generati nei PVS, offre l’opportunità di migliorare le

modalità degli interventi di sussidiarietà e solidarietà, rendendoli

più coinvolgenti e sinergici, quindi con maggiori possibilità di

successo;

B. dei Paesi in Via di Sviluppo

Infatti – oltre ad offrire l’opportunità di sinergia con Imprese, Enti

ed Istituzioni della Rete Italia per studi e progetti su specifiche

problematiche, grazie ai Neofiti Imprenditori ed Imprese generati

nei PVS – offre l’opportunità di migliorare le modalità di

attuazione delle politiche di sviluppo e di sfruttare meglio gli

interventi di sussidiarietà e solidarietà dei Paesi del Nord del

mondo, rendendoli più coinvolgenti e sinergici, quindi con

maggiori possibilità di successo;

5. dà Profitto agli Immigrati e Cittadini Italiani di buona volontà

Infatti, nelle numerose attività ed azioni in favore dell’Iniziativa, agli

aderenti offre l’opportunità di agire da protagonista nel proprio stato

sociale mediante il contributo morale, professionale, di finanza etica e

di sviluppo del commercio equo e solidale;

6. dà Profitto agli Immigrati venuti in cerca di soluzioni ai bisogni

della loro famiglia e della loro gente.

Infatti, con la frequentazione dell’Iniziativa, vengono offerti loro:

A. la conoscenza di Storie d’Imprenditori ed Imprese utili alla propria

comprensione ed orientamento,

B. l’amicizia ed una Comunità con cui relazionarsi per Appartenere e

Crescere,

C. un Metodo Archetipo, per ideare e formare la propria Impresa,

D. sinergie e mezzi nel conseguimento di obiettivi comuni.

Page 96: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 96 –––––––––––––––––––––––––––––

3.5 Gli Attori della Società Madre

In fig. 4 sono descritte le tre famiglie degli Attori della Società Madre di

Imprenditori IOA:

1. Base Societaria: Soci,

2. Reti: Interlocutori e Collaboratori,

3. Aspiranti e Candidati Imprenditori.

Essi aderiscono in funzione della loro Provenienza e Vocazione con Ruoli

diversificati ed appropriati. Sono poi espresse in modo semplificato e

schematico le ricadute di benefici sui diversi Attori.

Ap

par

tenen

za

al m

on

do

:

Stato Sociale

Fo

nd

ato

ri

So

sten

ito

ri

Op

erat

ivi

Gen

erat

i o A

ffil

iati

On

ora

ri

Ital

iana

Pae

si i

n V

ia d

i S

vil

up

po

Imp

rend

ito

ri

in I

tali

a

Imp

rend

ito

ri

nei

PV

S

Ris

cop

erta

del

la

Pro

pri

a Id

enti

Acq

uis

izio

ne

di

Co

nsi

sten

za

Mora

le e

So

cial

e

Am

pli

amen

to d

egli

Ori

zzon

ti M

erca

nti

li

Ess

ere

Pro

tag

on

isti

nel

la

Fo

rmaz

ion

e e

nel

lo S

vil

up

po

Ess

ere

Pro

tag

on

isti

nel

la

So

lid

arie

tà e

nel

Ser

viz

io

Società Imprenditoriali XXXX XXXX X BBBB BBBB BBBB BB

Imprenditori XXXX XXXX X BBBB BBBB BBBB BB

Maestri del Lavoro XX XX X BBBB BBB BB

Imprenditori in Maturità XXX XXX XXXX BB BB BBBB BB

Maestri del Lavoro in Maturità XX XX XXXX BB BB BBBB BB

Cittadini Italiani Volontari XXX XXX X BB BBBB BBBB

Enti, Associazioni e Personalità

pubblici e privati di varia natura

dei Paesi in Via di Sviluppo

XXX XXXX BB BB BB

Enti, Associazioni e Personalità

pubblici e privati di varia natura

Italiani

XXX XXXX BB BB BB

Immigrati PVS Lavoratori X X XXX B BB

Immigrati PVS Studenti X X XXX B BB

Immigrati PVS Residenti

lavoratori e ImprenditoriX X XXX X B BB

Imprenditori e Imprese Affiliati

di Immigrati in ItaliaXXX X BBBB BBBB BBBB B

Imprenditori e Imprese Affiliati

nei PVSXXX X BBBB BBBB BBBB B

Imprenditori e Imprese

Generati nei PVSXXXX X BBBB BBBB BBBB B

Imprenditori e Imprese

Generati in ItaliaXXXX X BBBB BBBB BBBB B

del

l'Im

pre

nd

ito

ria

IOA

del

le I

stit

uzi

on

i,

Enti

ed

Ass

oci

azio

ni

Aspiranti e

Candidati

Imprenditori

Base Societaria:

Soci

Reti IOA:

Interlocutori e

Collaboratori

Provenienza e Stato Sociale Attori

del

Lav

oro

del

Vo

lon

-

tari

ato

del

l'Im

mi-

gra

zion

e

Tipo di Beneficio

Famiglie degli Attori e loro CategorieStruttura e Ruoli degli Attori Ricadute di Beneficio

fig. 4 Attori della Società Madre di Imprenditori

1. La Base Societaria è composta da 5 categorie di soci:

1. Soci Fondatori. Sono coloro che partecipano alla costituzione

della Società Madre assegnandole la Missione, conferendole

storicità e consistenza morale, relazionale e tecnologica, e

dotandola di fondi finanziari sufficienti per espletare la Missione;

Page 97: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 97 –––––––––––––––––––––––––––––

2. Soci Sostenitori. Sono coloro che condividono i valori morali e la missione della Società Madre e contribuiscono economicamente con liberalità;

3. Soci Operativi. Sono coloro che condividono i valori morali e la missione della Società Madre e prestano servizio sia come volontariato gratuito o parzialmente retribuito, sia come operatore retribuito;

4. Soci Generati o Affiliati. Sono gli Imprenditori generati dalla Società Madre e gli Imprenditori che hanno aderito ai valori morali e la Missione della Società Madre, affiliandosi;

5. Soci Onorari. Sono le Personalità, gli Enti e le Associazioni pubbliche e private di varia natura che manifestano pubblicamente stima e simpatia nei confronti della Società Madre e sostengono moralmente la sua Missione.

2. La Rete di interlocutori e collaboratori è suddivisa in due sottoreti complementari: 1. Rete Italia. Essa coinvolge Ministeri, Università, Scuole

professionali, Associazioni di categoria delle diverse attività imprenditoriali e dei loro soci, ONLUS ed ONG, ed ha come finalità: A. l’istruzione scolastica di base, B. la formazione professionale teorica, C. far affrontare le situazioni con mentalità imprenditoriale ed

associativa, D. lo sviluppo, su proposta della Rete PVS o dei Candidati Neofiti

Imprenditori, di progetti industriali e d'Impresa; 2. Rete PVS. Essa coinvolge Ministeri, Università, Scuole

professionali, Associazioni di categoria delle diverse attività imprenditoriali e dei loro soci, Vescovadi e loro comitati di sviluppo, ONLUS ed ONG, ed ha come finalità: A. interagire con Enti e personalità autorevoli, per avere

interlocutori e collaboratori nelle diverse fasi del progetto, B. la rilevazione dei bisogni reali di quella umanità cui sarebbe

necessario dare una risposta mediante Iniziative Imprenditoriali,

C. la valutazione dei risultati dello sviluppo del progetto, D. la realizzazione dell'eventuale Iniziativa Imprenditoriale, E. interagire con la comunità laddove l'Impresa viene insediata,

per facilitare e favorire la costituzione e l'accoglienza nel territorio, oltre alla protezione contro usanze tribali, boicottaggio e taglieggiamenti dovuti alla corruzione.

Page 98: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 98 –––––––––––––––––––––––––––––

3. I Neofiti Imprenditori

Per questa categoria di Attori, la preferenza è riservata agli Immigrati

in Italia dai Paesi in Via di Sviluppo, ma non vengono escluse altre

provenienze od appartenenze. Le caratteristiche essenziali del Neofita

Imprenditore, nelle varie tappe di progressione personale, sono:

A. da Interlocutore deve coltivare un desiderio ardente di realizzare se

stesso, mediante un’Iniziativa Imprenditoriale nel Paese d’Origine;

B. da Aspirante aver scoperto nella Proposta Imprenditoriale IOA le

proprie Potenzialità ed Insufficienze, ed aver acquisito la

consapevolezza di ciò che potrebbe essere e non è, quindi aver

espresso la volontà di proseguire nel Processo di Iniziazione;

C. da Candidato aver dimostrato capacità, superando con azioni

pratiche le prove previste dal Percorso Iniziatico e di voler

diventare Neofita Imprenditore e membro della Società Madre con

il mandato di costituire la propria Impresa nel Paese d’Origine.

Ogni Famiglia di Attori avrà un proprio Statuto che esprimerà in

maniera inequivocabile:

i Compiti e le Finalità,

i Requisiti essenziali del Candidato ed il Percorso Iniziatico da seguire

per diventare Attore,

i Diritti e i Doveri.

Tutto ciò sia a livello generale di Famiglia, sia a livello particolare di

Categoria.

3.6 Il Piano Operativo e di Processo della Società Madre

d’Imprenditori IOA

In fig. 3 sono riassunte le prerogative assegnate alla Società Madre di

Imprenditori IOA che ne caratterizzano:

l'Essere e la Missione,

le attività che deve svolgere in proprio o tramite Società di

complemento controllate, partecipate, collegate, o con realtà delle Reti

di Interlocutori e Collaboratori,

le Realtà con cui Interagire per acquisire Risorse Umane, materiali e

finanziarie ed offrire Opportunità e Profitto.

Page 99: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 99 –––––––––––––––––––––––––––––

Rete IOA di interlocutori e collaboratori in Italia

Rete IOA di interlocutori e collaboratori nei Paesi in Via di Sviluppo

Paesi in Via di Sviluppo

Italia

S

upport

o a

gli

Im

pre

ndit

ori

Un Evento Archetipo:

l'Iniziativa l'Ovo de l'Asino

Una Comunità ed un'Epoca di Riferimento:

la Comunità Rurale e l'Epopea dei

Ragazzi di Campagna - Uomini d'Impresa

Neofi

ti I

mpre

nd

itori

dei

Paesi

in V

ia d

i S

vil

up

po

Neofi

ti I

mpre

nd

itori

Itali

ani

Inte

rlocuto

ri e

Coll

abo

rato

ri

Rete

Ita

lia

Inte

rlocuto

ri e

Coll

abo

rato

ri

Rete

Paesi

Via

di

Svil

up

po

Soci

Genera

ti -

Ass

.

Dir

igenti

e C

oll

abo

rato

ri

dell

a S

ocie

Impre

nd

itori

in A

ttiv

ità

Maest

ri d

el

Lavo

ro

in A

ttiv

ità

Impre

nd

itori

e M

aest

ri

del

Lavo

ro a

lla M

atu

rità

Isti

tuzio

ni,

Ass

ocia

zio

ni

ed O

rganiz

zazio

ni

Soci

Opera

tivi

Soci

Sost

enit

ori

Soci

Fon

dato

ri

Base Societaria

Istituzioni, Associazioni

ed Organizzazioni

Attività in

proprio o tramite

Società

di complemento

finalizzate alla

Retribuzione ed

al Praticantato

degli Aspiranti

Imm

igrati

Lav

orato

ri

Imm

igrati

Stu

den

ti

Imm

igrati

Resi

den

ti

Cit

tadin

i It

ali

ani

con

Vocazio

ne U

manit

ari

a

Società di complemento

partecipate o controllate

Imprese da Neofiti

Imprenditori Italiani

Imprese da Neofiti

Imprenditori immigrati

Residenti

Imprese Promiscue

Imprese da Neofiti Imprenditori Italiani

Imprese da Neofiti Imprenditori PVS

Società di complemento partecipate o controllate

Imprese Promiscue PVS

Un Ambito di Sviluppo:

di progetti Industriali e d'Impresa

Pro

cess

o d

i In

izia

zione

Asp

iranti

Soci

Asp

iranti

Neofi

ti

Impre

nd

itori

Asp

iranti

Rete

Ita

lia

Asp

iranti

Rete

PV

S

Asp

iranti

Dir

igenti

e C

oll

abo

rato

ri

Una Comunità cui Aderire per Appartenere e Crescere

Società Madre di Imprenditori IOA

Big - Bang

Soci

Ono

rari

Piano operativo e di processo della Società Madre di Imprenditori IOA

fig. 3 Piano Operativo e di Processo della Società Madre di Imprenditori

Page 100: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 100 –––––––––––––––––––––––––––––

3.7 Alcuni Esempi Operativi e d’Impresa

Per far comprendere meglio come potrebbe svolgersi l’operatività della

Società Madre di Imprenditori IOA, sono stati redatti tre esempi operativi e

la presentazione di un’Iniziativa Imprenditoriale in Situazione.

3.7.1 Sviluppo di progetti su richiesta di Enti della Rete PVS

Se la Rete di Interlocutori e Collaboratori PVS facesse presente alcuni

bisogni della loro comunità con la richiesta alla Società Madre, od alle

Università della omologa Rete Italia, di sviluppare delle Proposte

Imprenditoriali, dopo una valutazione di chi ha competenza ed autorità,

questo sarebbe un elemento sufficiente per:

1. orientare laureandi, soprattutto del Paese proponente, a svolgere la

tesi di laurea sull’argomento;

2. costituire un Gruppo di Lavoro, in seno alla Società Madre, atto a

sviluppare un progetto imprenditoriale. Il Gruppo:

A. sarebbe formato soprattutto da studenti e lavoratori del Paese

proponente interessati a sviluppare o ad intraprendere

un’eventuale Iniziativa,

B. verrebbe coordinato ed eventualmente sponsorizzato da Padrini

Imprenditori,

C. risulterebbe assistito da professionisti e da docenti,

D. sarebbe orientato e valutato dall’ente proponente, dalle autorità

competenti e dagli enti finanziatori.

Anche nella peggiore delle ipotesi, nel caso in cui tutte queste attività

sfociassero in un nulla di fatto, rimarrebbe sempre il fatto:

1. di una esperienza umana vissuta, con individui di diversa cultura in

una relazione di Gruppo, dove ogni individuo riconosce e gli viene

riconosciuto un ruolo, con la conseguente responsabilità, oltre alla

condivisione di un obiettivo da perseguire,

2. che avendo avuto la possibilità di discutere, sviluppare proposte ed

interagire con problemi e personalità del loro Paese, gli immigrati

si sentono investiti da una particolare responsabilità; quindi:

A. le relazioni umane, l’acquisizione del sapere e la professione

avrebbero un migliore orientamento;

B. alla fine degli studi non sarebbero più disorientati e soli, ma

avrebbero conoscenza dei bisogni dell’Umanità del loro Paese

ed una consapevolezza di ciò che potrebbero fare, avvalendosi

dei loro compagni di vita e degli Enti e dei personaggi

autorevoli con cui sono venuti in relazione.

Page 101: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 101 –––––––––––––––––––––––––––––

3.7.2 Immigrato che intende intraprendere un’attività nel

Paese d’Origine.

Premesso che la missione della Società Madre è quella di generare

Neofiti Imprenditori ed Imprese per i PVS, qualora essa dovesse avere

una richiesta da immigrati provenienti dai Paesi in Via di Sviluppo, che

intendono intraprendere un’attività imprenditoriale nel Paese

d’Origine, al fine di:

1. realizzare se stessi,

2. dare una prospettiva dal futuro buono e sensato alla loro famiglia,

3. produrre beni e servizi atti a soddisfare alcuni bisogni reali della

loro gente,

la Società Madre – dopo la prima fase di valutazione con esito positivo

circa le reali intenzioni del richiedente e le reali possibilità di

intraprendere un’attività nel Paese d’Origine, con la propria struttura e

con l’impiego della rete PVS collegata alla omologa Rete Italia – avvia

un progetto d’Impresa, definendo gli obiettivi da raggiungere, i tempi

di realizzazione e le risorse umane per sviluppare le varie fasi del

progetto, quali:

1. l’individuazione dei bisogni reali da soddisfare,

2. la definizione dei prodotti e dei servizi da produrre e distribuire,

3. la descrizione della tipologia dell’Iniziativa Imprenditoriale e la

sua struttura operativa, la quale dovrà essere adeguata alle attività,

al tempo ed al luogo,

4. l’interazione con la comunità laddove l’Impresa verrà insediata, per

facilitarne e favorirne l’accoglienza, oltre alla protezione contro le

usanze tribali ed i taglieggiamenti della corruzione.

5. il Processo di Iniziazione con i percorsi di orientamento e di

formazione dell’Aspirante Imprenditore.

Alla fine di queste attività di sviluppo e di formazione, se i risultati

saranno positivi, si procederà ad avviare il progetto di realizzazione

dell’opera:

1. col Padrino Imprenditore, il Candidato Imprenditore verrà iniziato

ed accettato nella Società Madre come componente, in uno dei

ranghi previsti dallo statuto;

2. il Neofita Imprenditore, col supporto delle persone competenti

della Società Madre affronterà le tematiche:

A. sociali e relative al tipo di relazione che intende avere con la

Società Madre, previste dallo statuto,

B. Amministrative, Finanziarie, Organizzative e Logistiche ed,

alla fine, costituirà e avvierà le attività della sua Società.

Page 102: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 102 –––––––––––––––––––––––––––––

3.7.3 Recupero della Risorsa macchinari, impianti ed attrezzi

dalle dismissioni.

Tra le attività previste dall’oggetto sociale della Società Madre c’è il

recupero della risorsa proveniente dalle dismissioni tecnologiche. La

ragione per cui si è inserita tale attività nell’oggetto sociale è perché

nella risorsa si è intravista l’opportunità:

A. di lavoro remunerato e di esperienza imprenditoriale e

professionale per i Candidati Imprenditori dei PVS,

B. di formazione della dote necessaria per l’avviamento dell’impresa

da parte dei Neofiti Imprenditori, e successivamente per lo

sviluppo della loro Impresa, nei PVS,

C. dei Neofiti Imprenditori nelle Iniziative Imprenditoriali di

distribuzione e gestione del parco prodotti nei loro Paesi d’Origine,

D. di approvvigionamento nei Paesi in Via di Sviluppo da parte di

Imprese, Ministeri, Associazioni, ONG e Fondazioni,

E. per le nostre industrie di far conoscere il proprio nome ed

introdursi nei PVS mediante gli impianti ed i macchinari

recuperati.

Le modalità di reperimento, di recupero e di distribuzione della risorsa

possono essere:

1. Reperimento ed Informazione ai potenziali clienti con le seguenti

attività:

A. raccolta di informazioni presso Associazioni, Aziende,

Commercianti ecc., circa le risorse disponibili nel territorio;

B. elaborazione dei dati raccolti, raggruppando i prodotti secondo

categorie omogenee, determinandone i valori su scala minimo

– medio – massimo, relativi a: quantità, caratteristiche, prezzi,

stato, con informazioni sui costi di recupero ai vari standard di

qualità, nonché la lista dei ricambi con prezzi;

C. stesura di un Bollettino periodico delle risorse disponibili da

recuperare e recuperate. Esso sarà sempre più arricchito nel

tempo con l’esperienza ed una maggiore conoscenza del

mercato. I destinatari del Bollettino sono i potenziali acquirenti

presenti nella rete di collaborazione PVS.

2. Recupero con le seguenti modalità:

A. come prodotto a catalogo, quindi con ordini di

approvvigionamento e di recupero emessi all’interno della

Società Madre o delle Società di Complemento,

B. su richiesta del cliente.

Page 103: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 103 –––––––––––––––––––––––––––––

In entrambi i casi, la Società Madre o le Società di Complemento si

impegnano a fornire i prodotti con uno standard dichiarato o

concordato e garantiscono nel tempo, direttamente o

indirettamente, la disponibilità di ricambi e di assistenza tecnica.

3. Distribuzione effettuata anche verso clienti occasionali, ma

l’obiettivo è quello di proporsi ai collaboratori della rete PVS come

opportunità, e quindi essere parte integrante nei loro progetti e

godere dei benefici fiscali e di promozione ad essi riservati. Il

servizio consiste nel:

A. fornire prodotti a catalogo o su specifica richiesta, con standard

e prezzi concordati. alle condizioni espresse al punto 2,

B. costituire, laddove è possibile, Società Partecipate, Affiliate od

Associate in grado:

1. di importare attrezzi, automezzi e macchinari ecc. destinati

alla vendita, al noleggio, alla locazione finanziaria,

2. di gestire un’officina di riparazione e revisione.

Page 104: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 104 –––––––––––––––––––––––––––––

3.7.4 Futura Camerun: Iniziativa Imprenditoriale in Situazione

L’ing. Patrice Seudieu dopo la laurea in Ingegneria Meccanica a

Brescia, ha frequentato il Gruppo ed ha maturato l’idea di costituire la

Società FUTURA Camerun SARL a Douala con l’oggetto sociale di

importazione, revisione ed assistenza meccanica di macchinari ed

impianti usati nel campo manifatturiero ed agricolo.

Alcune immagini di questa Realtà Camerunese

1

°

Page 105: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 105 –––––––––––––––––––––––––––––

1 Corsini Antonio con l’ing. Patrice Seudieu

2 l’officina meccanica

3 - 4 Impianti per la produzione di manici di macete

5 - 6 - 7 impianto per la produzione di olio dai noccioli di Palma

2

°

3

°

4

°

5

°

7

°

6

°

Page 106: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 106 –––––––––––––––––––––––––––––

Page 107: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 107 –––––––––––––––––––––––––––––

Page 108: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 108 –––––––––––––––––––––––––––––

In questo documento vengono materializzati i punti fondamentali

dell’Epopea dei Ragazzi di Campagna - Uomini d’Impresa. Essi

rappresentano la conquista di oltre mezzo secolo di storia ed il gruppo

ne ha sperimentato la bontà.

Il contenuto del documento non è frutto di analisi su tendenze di

mercato o di ricerche sui successi od insuccessi delle imprese, né tanto

meno di teorie, ideologie o dottrine, ma scaturisce dal Vissuto dei

Ragazzi di Campagna - Uomini d’Impresa che, con il sapere del poi,

hanno potuto dare ragione nel bene e nel male al loro operato e

giustezza alle loro radici culturali.

Tale esperienza è stata possibile grazie al clima politico ed economico

dell’Ambiente Vitale, ma soprattutto alla tradizione della Famiglia e

della Comunità Rurale, che hanno potuto far vivere le relazioni umane

interpersonali:

nel rispetto dell’alterità e nel riconoscimento dell’altro come tale,

in esperienze che hanno gettato luce sull’esistenza umana, aiutando

gli individui a comprendersi ed a mettere a frutto le proprie

potenzialità nel miglior modo e nel minor tempo possibile,

in una dinamica d’Impresa dove, nel limite dell’umano, hanno

condiviso:

la realtà dell’Ambiente Vitale,

i valori della vita,

gli obiettivi sia a livello generale, sia a livello particolare, in

funzione dei ruoli e delle responsabilità che ogni individuo

assumeva e gli venivano riconosciuti sulla base delle capacità

fisiche, intellettuali e morali.

Anche se non vi è mai stata una realizzazione perfetta di Imprenditore

e di Impresa nell’Epopea dei Ragazzi di Campagna, essa può

comunque offrire alla Proposta Imprenditoriale IOA:

1. Storie di Imprenditori ed Imprese che possono svelare Figure ed

Immagini che fanno l’essenza di ciò per cui l’Imprenditore è

Imprenditore, cosa vuol dire fare Impresa, perché si è Impresa,

quando si è Impresa.

La varietà di Storie di Imprenditori e di Fatti di Impresa costituisce

un patrimonio ed una opportunità su cui innestare:

A. il Processo di Iniziazione dei Neofiti Imprenditori, quale

Comunità ed Epoca a cui far riferimento per comprendersi,

B. l’Attività del Laboratorio Editoriale al servizio dell’Iniziativa e

per la divulgazione di modelli d’Impresa a Misura d’Uomo ed

al servizio dell’Umanità, in sinergia con l’Ambiente;

Page 109: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 109 –––––––––––––––––––––––––––––

2. uno Stile di Signoria Imprenditoriale da riattualizzare e da

divulgare. La Visione Sistemica dell’Impresa e la Modalità di

Conduzione, sviluppate e sperimentate con successo nelle Imprese

dei Ragazzi di Campagna - Uomini d’Impresa, sono altamente

innovative e costituiscono un patrimonio ed un’opportunità su cui

innestare attività del Laboratorio Multidisciplinare:

A. di definizione e sviluppo del Modello Ecosistema Impresa

(MEI).

Il Modello Ecosistema Impresa è la base teorica, costituita

dalle logiche ed algoritmi degli attributi delle prerogative della

Natura Umana, di supporto:

allo sviluppo del Progetto Impresa,

alla gestione dell’Impresa,

alla consuntivazione,

alla ripianificazione;

B. di sviluppo e produzione del software del Modello Ecosistema

Impresa denominato Sistema Informatico per Uomini

d’Impresa (SIUI).

Mediante il Lay-out Relazionale Pluridimensionale Evolutivo

dell’ambiente informatico, l’Imprenditore con il suo Gruppo:

sceglie le logiche e gli algoritmi più appropriati, in sinergia

con l’Ambiente Vitale,

si interfaccia a tutti i livelli con l’Impresa vista come

Ecosistema, utilizzando programmi commerciali

appropriati, gestiti come Utensili:

nell’Ambito Soggettivo, nella formulazione della

Proposta Imprenditoriale e del successivo Processo di

Fondazione o di Rifondazione,

nell’Ambito Oggettivo, nelle Attività di Costituzione o

Ricostituzione e di Produzione.

Page 110: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 110 –––––––––––––––––––––––––––––

Page 111: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 111 –––––––––––––––––––––––––––––

1 VISIONE ANTROPOLOGICA

DELL’IMPRENDITORE E DELL’IMPRESA

I Ragazzi di Campagna-Uomini d’Impresa, col Sapere del Poi, sono

riusciti a gettare una nuova luce sul loro bagaglio esperienziale circa l’agire

Imprenditoriale e la vita dell’Impresa, oltre alla reintepretazione della loro

epopea. Con gioia e trepidazione hanno:

1. hanno rielaborato la Genesi dell’Imprenditore e dell’Impresa;

2. hanno constatato che l’Impresa è Creatura e Figlia dell’Imprenditore;

3. hanno riscoperto la Consistenza e la Ragionevolezza della loro Cultura;

4. hanno dato lustro alla Visione Antropologica ed all’Identità

dell’Impresa;

5. hanno attinto dai detti, aneddoti e racconti la Saggezza Popolare;

6. hanno riveduto il passaggio generazionale dai Genitori ai Figli.

1.1 Genesi dell’Imprenditore e dell’Impresa

Facendo riferimento alla filosofia del personalismo e della morale – che

definisce l’Uomo essere sociale, quindi in comunione con gli altri,

intelligente e libero, quindi chiamato ad assumere responsabilmente il

compito di vivere la sua socialità – con ragionevolezza si può affermare

che l’Imprenditorialità è inscritta nella natura umana.

L’Imprenditorialità è presente nella natura umana come seme e gli elementi

decisivi per il suo sviluppo sono, oltre alle doti naturali fisiche e psichiche,

l’Ambiente Vitale, la famiglia ed i compagni di vita.

Infatti, il Cucciolo d’Uomo:

nasce ignorante, come tutti i cuccioli di Madre Natura. Per non far

subire le deformazioni del vissuto dei loro predecessori, Madre Natura

attua questa prassi a tutti i suoi cuccioli;

ha proprie caratteristiche fisiche e psichiche e, nella normalità,

un’attrazione naturale verso i suoi simili con l’esigenza di vicinanza e

di gioco;

vede il mondo, le cose che lo circondano e gli eventi con i propri occhi

e sensi, ma li scopre e li percepisce nella loro realtà attraverso i

sentimenti dei genitori e del clima della famiglia in cui vive.

Queste doti e caratteristiche naturali – unite all’esperienza, che può essere

positiva o negativa, intensa o blanda, a seconda della dinamica e del clima

familiare – costituiscono il patrimonio individuale di ogni bambino, utile

per entrare in relazione con altri bambini. È con i fratellini ed i cuginetti,

poi con i compagni di cortile ed infine col Gruppo di Amici, che riesce a

soddisfare la sua esigenza di vicinanza e di gioco.

Page 112: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 112 –––––––––––––––––––––––––––––

Nel gioco ogni individuo sviluppa ed esprime le proprie potenzialità fisiche

e psichiche, ma soprattutto arricchisce il proprio fardello esperienziale,

scimmiottando il fare dei grandi. Inoltre, nel Gruppo riconosce e gli

vengono riconosciute abilità e caratteristiche personali e di conseguenza

ruoli e responsabilità nel perseguire gli obiettivi del Gruppo.

È dal patrimonio individuale e dalla qualità delle dinamiche di Gruppo che

si forgia la personalità ed il carisma dell’individuo e la consapevolezza

delle capacità proprie e sinergiche con i compagni di vita.

L’individuo – con questa personalità e consapevolezza, vivendo la famiglia

e la comunità nella gioia e nella fatica, nella certezza e nella speranza, nel

disagio e nei bisogni – si sente sollecitato e chiamato a dare una risposta ai

disagi ed ai bisogni reali della comunità.

Alla sollecitazione ed alla chiamata verso l’impegno della vita da adulto,

sembra inevitabile il distacco dalla vita precedente, ma all’eccomi! suo e

dei suoi Compagni di Vita, inizia una nuova epopea che trasforma:

il Gruppo in Impresa,

il Gioco in Vita da Protagonisti,

i bisogni e lo stato di disagio della comunità:

in opportunità per mettere a frutto i propri talenti e realizzare la

propria esistenza a beneficio degli altri,

in occasione di collaborazione e di complementarietà nelle attività

per un mondo più giusto e più umano.

È proprio vero il detto: quando tutte le porte ti si chiudono, è perché Dio

vuole aprirti il Portone. I Ragazzi di Campagna hanno potuto scorgere il

portone grazie alle loro famiglie ed al clima sociale della comunità, ed

hanno potuto varcarne la soglia, prestando fede ai nuovi orizzonti che

promettevano un futuro buono e sensato, grazie ai Compagni di Vita.

1.2 L’Impresa Creatura e Figlia dell’Imprenditore

La Natura, che è Madre e Maestra, dà origine alle sue creature nel

concepimento, mediante il desiderio ardente che la vita ha di se stessa,

seguito dalla gestazione che culmina con la loro nascita. Poi, mediante i

cicli vitali, le creature seguono uno sviluppo – determinato sia dalla loro

indole e qualità caratteriali, sia dai fattori ambientali con cui esse entrano in

relazione – che culmina nella maturità riproduttiva e si conclude con la

morte.

Questo vale anche per l’Impresa. Infatti, il concepimento dell’Impresa, che

è frutto del desiderio ardente che gli individui hanno di realizzare se stessi,

viene portato a maturazione all’interno di una dinamica di Gruppo con

Page 113: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 113 –––––––––––––––––––––––––––––

l’atto di volontà creativa dell’Imprenditore con i suoi Collaboratori nel e

con l’ambiente Vitale.

Il Concepimento della Proposta Imprenditoriale e la sua Gestazione, la

nascita della Società con la formazione della sua maturità operativa e

l’esercizio della piena Personalità Relazionale ed Operativa dell’Impresa,

vengono garantiti dal processo ciclico di Fondazione e di Rifondazione.

In fig. 1 vengono rappresentati schematicamente:

la relazione del Gruppo Imprenditoriale con l’Ambiente Vitale,

fondamentale per il Concepimento della Proposta Imprenditoriale,

i due Ambiti in cui si Sviluppa l’Impresa: l’Ambito Soggettivo e

l’Ambito Oggettivo,

le Fasi ed il Flusso di Fondazione e di Rifondazione.

È nell’Ambito Soggettivo che vengono definite o ridefinite le ragioni

dell’Essere Impresa e creata o ricreata la Realtà Trascendentale

dell’Impresa condivisa dal Gruppo.

Nella massa informe delle esperienze e delle idee, sulla quale il suo spirito

si libra, l’Imprenditore con il suo Gruppo fa luce, separa e connota i vari

elementi, forma i vari ambiti ed, alla fine, disegna l’Ecosistema Impresa

con varie specie di Entità, tra cui spiccano quelle ad immagine e

somiglianza dell’Imprenditore, che sono i suoi collaboratori.

È nell’Ambito Oggettivo che l’Imprenditore con il suo Gruppo crea le

condizioni per la costituzione della Società e realizza nell’immanente

umano la Realtà Trascendentale dell’Impresa, dando così vita

all’Ecosistema Impresa, nel quale si rivela progressivamente ai

collaboratori, diventando egli stesso collaboratore, per offrire ad essi la

prerogativa di diventare imprenditori con lui. Questa è anche l’essenza

della Qualità Totale.

L’autonomia e la realizzazione di ogni collaboratore all’interno

dell’Impresa sta nella consapevolezza e condivisione della Realtà

Trascendentale dell’Impresa e della sua ragione d’essere e, conosciuto il

proprio ed altrui ruolo, nello svolgimento della propria funzione in un

contesto sinergico ed universale.

Come rappresentato in fig. 2, lo Spazio Vitale dell’Impresa sta nel Processo

di Fondazione e Rifondazione, e la sua ciclicità genera nella storia una

spirale, la cui linea può essere più o meno virtuosa e la maturità

dell’Impresa più o meno consistente in funzione:

della Visione e Missione dell’Impresa,

delle esigenze dell’Umanità di quell’ambiente e di quel momento,

delle risorse Umane, Materiali e Finanziarie disponibili,

dei risultati operativi dell’Impresa.

Page 114: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 114 –––––––––––––––––––––––––––––

fig. 1: L’Imprenditore e l’Alfa e l’Omega dell’Impresa

Page 115: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 115 –––––––––––––––––––––––––––––

fig. 2 dalla Signoria Imprenditoriale l’Origine e la Finalità dell’Impresa

Attraverso l’evoluzione dell’Ecosistema Impresa, l’Imprenditore col suo

Gruppo conduce l’Impresa nella storia verso la sua maturità.

Questa modalità di Fondazione e Rifondazione ciclica dell’Impresa, vista

con il sapere del poi, ha somiglianza con il Racconto biblico delle Origini

del Mondo e dell’Umanità descritto nei primi capitoli della Genesi. Infatti,

dopo aver messo ordine e creato il mondo, Dio creò l’Uomo a sua

immagine e somiglianza mettendolo in relazione con sé, con il prossimo e

con il creato. Nella pienezza dei tempi, si fece Uomo, per offrire all’Uomo

la prerogativa e la capacità di partecipare alla vita Divina.

1.3 La Riscoperta della Consistenza e Ragionevolezza della

Nostra Cultura

Ogni Iniziativa coinvolge la persona, la società e l’ambiente.

Per un’adesione convinta e partecipata della persona e della società:

1. c’è la necessità di Risposte Ragionevoli con argomenti plausibili:

A. chi può dare senso, efficienza ed efficacia all’agire Umano?

Con il mito di Sisifo, leggendario personaggio condannato dagli

Dei a spingere un enorme masso di pietra in cima alla montagna,

gli antichi greci esprimevano il radicale non senso della vita e della

fatica umana.

Infatti, vedendo il masso ai piedi della montagna, Sisifo

cominciava a farlo rotolare con tutto il suo vigore su per il pendio e

Page 116: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 116 –––––––––––––––––––––––––––––

– spingi, spingi, spingi – dopo tanta fatica, il masso raggiungeva la

cima, ma subito dopo, non potendo stare in equilibrio rotolava giù

e Sisifo istintivamente e con tutto il suo ardore ricominciava da

capo.

Ai nostri tempi, con il concetto filosofico vivere equivale ad agire,

viene riconfermato quanto già gli antichi greci avevano espresso

con il mito di Sisifo. Così, con l'agire tendiamo continuamente ad

un di più, che allo stesso tempo ha la caratteristica:

1. di essere necessario, perché non ci è possibile avere una viva

esistenza senza questa tensione;

2. di essere inaccessibile, perché dove si è in grado di giungere,

in realtà è una mèta che si trova sempre un passo più indietro

rispetto a quanto si vorrebbe raggiungere.

Infatti, quando si è raggiunto quello che sembrava essere

l'oggetto del desiderio, si desidera ancora e si continua ad

agire. Ciò vuol dire che quel di più cui si sta tendendo in realtà

è inaccessibile, è sempre un passo più avanti;

Si agisce continuamente tendendo, con tutta la volontà, con tutte le

forze, per tutta la vita, verso una mèta che alla fine non

raggiungeremo mai.

B. chi può dare credibilità al “Futuro Buono e Sensato” a cui si

presta Fede? Sempre col concetto vivere equivale ad agire, viene messo in

evidenza che quando si compie un'azione, la si compie perché si ha

già la fede che quello che si sta per fare sarà buono e sensato. Se

non si avesse questa fede non si agirebbe. Quindi, l'avvio di ogni

nostra azione non è dato né dall'abilità del fare, né dal sapere, ma

dalla Fede.

Quando si agisce, lo si fa per realizzare un qualcosa che ancora non

esiste, il che significa che si sta facendo qualcosa a cui tendiamo e

per cui viviamo, avendo la necessaria forza e possibilità di agire.

Facciamo questo perché anticipiamo, precorrendo il futuro che

riteniamo buono e sensato, quel giorno in cui tutto si realizzerà. Se

non ritenessimo buono e sensato il futuro verso il quale

camminiamo con fatica agendo ed operando, ci fermeremmo: chi

ce lo farebbe fare di tribolare per qualcosa che non è né buono né

sensato?

Facendo quest'opera di precorrimento verso il futuro buono e

sensato, in pratica ci si affida ad una realtà che non possiamo mai

conoscere pienamente e che non siamo mai in grado di garantirci

con le nostre sole mani. Questo affidarsi è un atto di Fede Umana,

Page 117: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 117 –––––––––––––––––––––––––––––

ma Fede è, in quanto la ragione non ci potrà mai dire né si né no:

potrà solo illuminare la Fede dando ad essa più o meno

Ragionevolezza.

Questa Fede, che non è facoltativa ma è indispensabile per una

viva esistenza, è sorretta dalla Ragionevole Certezza di raggiungere

il Fine Ultimo e la sua bontà circa un Futuro Buono e Sensato.

Purtroppo però sappiamo che questo obiettivo e caratteristica sono

fallaci e l'esperienza ci dice che:

1. laddove si è in grado di giungere, è una mèta che si trova

sempre un passo più indietro rispetto a quella che si vorrebbe

raggiungere. Ciò vuol dire che quel che si sta tentando di

raggiungere, in realtà è inaccessibile, è sempre un passo più

avanti;

2. le cose sono in continua evoluzione e quello che si ritiene

Buono e Sensato oggi potrebbe non esserlo domani, anzi

potrebbe essere di ostacolo al bene e alla felicità, in quanto la

ricchezza ed il potere, frutto dell’agire, generano invidia,

solitudine, ansia e preoccupazione per il futuro.

C. chi può aprire la gabbia esperienziale che rinchiude l’uomo

nell’ordine delle cose toccate con mano?

Davanti ad una qualsiasi situazione, almeno implicitamente, si

prova una sensazione positiva o negativa. Al fatto che accade non

ci si rapporta semplicemente come testimoni passivi, piuttosto

come testimoni attivi ed interattivi. Si entra nel fatto con la propria

personalità e si vive l'evento col proprio bagaglio esperienziale,

codificando la nuova esperienza secondo il proprio credo valoriale,

con l'orizzonte:

del bene e del male,

del piacevole e dello spiacevole,

dell'utile e dell'inutile,

dell'opportuno e del dannoso.

Questo modello di valutazione non si è formato nella coscienza in

maniera astratta, ma in maniera concreta, attraverso le persone che

ci hanno cresciuto ed introdotto nella vita sociale e relazionale, da

qui il timbro del gruppo e della società da cui si proviene, e

rimodellato continuamente dai fatti della vita.

Il bagaglio esperienziale, frutto dei fatti che si sono toccati con

mano nel lungo viaggiare nella vita, non è disordinato né tanto

meno obsoleto, ma riesaminato all'ultimo evento, codificato e ben

archiviato nella coscienza.

Page 118: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 118 –––––––––––––––––––––––––––––

Nell'esperienza c'è sempre qualcosa che precede, che è passato, e

qualcosa che seguirà, che si compirà in futuro. Infatti, quando si

dice che l'esperienza ci ha insegnato qualcosa, significa che da quel

momento si cercherà di riprodurre od evitare quel fatto, perché

l'esperienza ci ha insegnato.

Purtroppo però, l'esperienza è limitata solamente a quello che ci è

stato possibile misurare e verificare. L'esperienza sviluppa ed

affina sempre più la capacità di ripetizione di quello che si è

sempre fatto, ma, per il fatto che ci rinchiude in un futuro

nell’ordine delle cose toccate con mano, umilia e spegne la

capacità di apertura verso qualcosa di nuovo da attendere e da

sperare.

Rinchiusi in questa gabbia esperienziale, nell'intimo della

coscienza si fa esperienza di morte e di non senso della vita.

2. c’è la necessità di Comportamenti ed Azioni che facciano

trasparire Autorevolezza e Fedeltà:

Chi può donare Dignità e Signoria per operare in armonia con

l’umanità ed il creato?

La morale sociale e l’etica pongono al centro del loro discorso la

persona affermando che principio, soggetto e fine di tutte le istituzioni

sociali è e dev’essere la persona umana. La corrente filosofica del

personalismo afferma che per comprendersi e realizzarsi, l’uomo ha

bisogno del rapporto Io – Tu.

La persona sente il bisogno di una vita sociale. Questa esigenza non è

qualcosa di aggiunto o di esterno, perché è proprio grazie al rapporto

con gli altri all’interno delle strutture sociali – la famiglia, la comunità

civica, il lavoro e l’economia – che la persona sviluppa le proprie

capacità, le proprie virtualità e può rispondere alla propria vocazione.

Il rapporto Io - Tu è veramente costruttivo solo quando tutti possono

esprimersi come soggetti, come persone, e quando tutti vengono

riconosciuti come tali. Esso esige per giustizia:

la distinzione tra l’Io ed il Tu, tra una persona e l’altra, pena

l’utilizzo della persona come oggetto per le proprie finalità, sia di

sfruttamento, sia di riversamento di esigenze sentimentali ed

assistenzialistiche,

un adeguato grado di efficienza ed un impegno a raggiungere

risultati adeguati, pena l’impossibilità di convivenza e di relazioni

interpersonali.

Nella nostra era, caratterizzata dalla sovrapproduzione di beni e servizi,

per garantirsi sopravvivenza e sviluppo, l’impresa ha ampliato gli

orizzonti dell’agire fuori dalle necessità reali della comunità, giudicate

Page 119: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 119 –––––––––––––––––––––––––––––

secondo i valori della tradizione, ovviamente a discapito dell’ambiente

e della stabilità sociale. Infatti, si è passati:

dall'essenzialità al consumismo,

dalla valorizzazione delle cose alla loro banalizzazione,

dall’utilizzo rispettoso della risorse della natura allo sfruttamento

indiscriminato, al di là delle sue capacità di riproduzione e di

riciclaggio dei rifiuti, con inquietanti scenari per le generazioni

future,

da un ritmo relazionale e di collaborazione a misura d’uomo e della

famiglia, alla frenesia sociale ed all’appropriazione anticipata di

beni, mediante l’ipoteca sul lavoro futuro.

Inoltre, da una equilibrata competitività tra le Imprese, circa i prodotti e

servizi, quale confronto costruttivo tra le Imprese e garanzia di libertà

di scelta del cliente, si è passati al conflitto per il predominio,

seducendo le masse:

con le effimere suggestioni:

dell’innovazione tecnologica,

della riduzione del prezzo,

delle campagne promozionali,

della convenienza al consumo,

con informazioni equivoche circa la bontà dei prodotti e la

certificazione dell’eticità dell’agire dell’Impresa.

In questo contesto i rapporti tra le parti sociali sono sempre più aspri,

con giochi di parte che trovano compromessi fortemente condizionanti

la convivenza sociale, lo sviluppo di relazioni interpersonali e

l’Ambiente Vitale.

di fronte a queste necessità di Senso ed

Autorevolezza, parlare di Dio

Principio e Fine, Creatore e Signore,

e da Imprenditori vedere in Lui l’Archetipo,

è Pertinente e Ragionevole.

Page 120: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 120 –––––––––––––––––––––––––––––

1.3.1 Un Archetipo a cui Tendere

Siate perfetti come è Perfetto il Padre vostro celeste, Mt 5,48

Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, in perfetta Relazione d’Amore con

Se stesso, esce da Sé e crea un ecosistema che, nel suo sviluppo, è

capace di Conoscerlo, Amarlo e Servirlo e, raggiunta la maturità,

diventare il suo Regno.

Alla fine della creazione per rendere l’Ecosistema capace di Lui, Dio

Creò l’Uomo a sua immagine, maschio e femmina li creò, in relazione

con Lui, tra di essi e con il creato, dicendo: siate fecondi e

moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate su ogni

essere vivente. Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di

Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse, e gli diede questo comando:

Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della

Page 121: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 121 –––––––––––––––––––––––––––––

conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu

ne mangiassi, certamente moriresti.

Michelangelo Buonarroti,

Il Giudizio, Universale, Cappella

Sistina, Roma

Particolari:

la creazione dell’Uomo e

della Donna,

la cacciata di Adamo ed Eva

dal paradiso terrestre,

il Sacrificio di Noè.

Per concessione dei Musei

Vaticani

Questa sintonia dell’uomo con Dio e con il

creato è entrata in crisi quando l’uomo e la

donna, tentati dal fascino delle creature e

consapevoli della loro superiorità su di esse, si

sostituirono a Dio decidendo in piena

autonomia ciò che è bene e ciò che è male per

la propria vita e il proprio destino.

Nonostante il rifiuto di Dio da parte dell’uomo,

Dio, fedele a se stesso, non abbandonò l’uomo

al suo destino ma, amorevolmente con

giustizia e misericordia, lo seguì nelle sue

vicende terrene. Dalle esperienze vitali, alcuni

uomini si riconobbero essere creature di Dio e

riscoprirono che la Salvezza è solo in Lui.

Page 122: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 122 –––––––––––––––––––––––––––––

Con questi uomini Dio iniziò una nuova Relazione con l’Umanità; con

essi e la loro discendenza fece patti e alleanze. Elesse tra i discendenti

il capostipite del suo popolo quale strumento per potersi rivelare e

radunare l’umanità dispersa sulla terra riconducendola alla salvezza.

In questa Nuova relazione, segnata da trasgressioni, tradimenti e

ripensamenti da

parte del suo

popolo e dei suoi

rappresentanti,

Dio si rivelò

progressivamente

e nella pienezza

dei tempi donò se

stesso

all’umanità

facendosi Uomo

nell’unigenito

suo Figlio.

Page 123: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 123 –––––––––––––––––––––––––––––

Giotto, Storie di Cristo, Cappella degli Scrovegni, su gentile concessione

dell’Assessorato ai Musei Politiche Culturali e Spettacolo del Comune di Padova.

Page 124: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 124 –––––––––––––––––––––––––––––

La Sua Presenza nel mondo rivelò il volto di Dio e l’autentica

immagine dell’Uomo, e:

con l’offerta della sua vita riconciliò l’umanità con Dio Padre,

con il dono del suo Spirito fece superare il drammatico rapporto

creatura Creatore con il rapporto di figli nel Figlio.

Da questo evento

salvifico, le modalità

di appartenenza al

Popolo Eletto per

discendenza furono

superate dal dono che

Dio fa di sè nel Figlio

mediante lo Spirito

Santo a ciascun uomo

e dalla risposta

personale di Fede, di

Speranza e di Carità

suscitata, cresciuta ed

accolta dal Popolo

Eletto:

Fede nel Figlio di Dio, verità di Dio e dell’Uomo;

Speranza in un destino di beatitudine da Figli di Dio;

Carità, esercitata e vissuta con i medesimi suoi sentimenti.

Con e per

mezzo del

Popolo

Eletto, il

Figlio di Dio

perpetua la

sua presenza

nella storia e

continua

l’Opera di

Redenzione

dell’Umanità

e di Sviluppo

della

Creazione a

Gloria e Lode di Dio Padre

Page 125: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 125 –––––––––––––––––––––––––––––

1.4 Origine ed Identità dell’Impresa

I Ragazzi di Campagna-Uomini d’Impresa hanno intravisto nella misteriosa

disuguaglianza e diversità dei doni, che gli uomini ricevono con la vita, gli

elementi essenziali, previsti dal Progetto Amorevole dell’Autore, per far

partecipare l’Uomo al gioco della vita da protagonista.

Infatti, l’Autore della Vita:

ama nello stesso tempo e modo sia chi è nell’abbondanza, sia chi è

nella necessità, e comunque tutti gli uomini in alcune cose ed in alcuni

momenti sono nell’abbondanza e nella necessità:

nell’abbondanza, viene dato loro il privilegio di essere

amministratori dei beni con la finalità di promuovere un equo

scambio nell’Ambiente Vitale,

nella necessità, viene data loro la dignità di trasmettere il

messaggio di giustizia e di amore misericordioso e

compassionevole dell’Autore della Vita, come compenso

dell’opera provvidenziale gestita dall’Uomo nel colmare le lacune;

offre ad ognuno la possibilità di piena realizzazione, sviluppando nella

propria vita i doni ricevuti in seme attraverso la relazione

interpersonale, finalizzata a soddisfare i bisogni materiali, spirituali e di

fratellanza propri e degli altri.

Infatti la vita diventa, a seconda di come viene accettata e vissuta:

gioiosa e significativa: vita da signore, se i doni ricevuti con la vita

vengono percepiti come beni di proprietà, ma da amministrare

nell’Ambiente Vitale in sintonia col progetto amorevole e creativo

dell’Autore;

dura e deludente: vita da assediato, se i doni ricevuti con la vita

vengono percepiti come beni di proprietà, ma da far valere

nell’Ambiente Vitale per accumularvi ulteriori beni che, per la

disuguaglianza che creano, ne esigono la difesa;

una disgrazia da subire, una Maledizione di Dio: vita sfigata, se i

doni ricevuti con la vita non vengono riconosciuti.

1.4.1 Forme Partecipative ed Organismi Sociali

Per partecipare al gioco della vita, la socialità viene vissuta

nell’esercizio di una professione o stato di vita, i quali richiedono di

costituire od aderire ad un organismo sociale, dove, attraverso

dinamiche di gruppo, sinergie e complementarietà, vengono prodotti

beni, erogati servizi e creati ambienti funzionali per stili di vita,

secondo la visione e la missione attribuitagli.

Page 126: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 126 –––––––––––––––––––––––––––––

Gli Organismi Sociali, pur riflettendo le motivazioni con cui

l’Imprenditore ed il suo Gruppo li hanno costituiti e li conducono:

il desiderio ardente di realizzare se stessi: l’eros;

l’interesse comune e la complementarietà di intenti: la philia;

per il fatto che le loro azioni sociali ed economiche hanno come

sorgente il bene dell’Uomo nella sua integrità, cioè l’amore agapico,

sono strumenti essenziali nella loro specificità intenzionale.

Infatti, l’amore agapico è pienamente umano e sostenibile solo se ha:

il desiderio e la passione di realizzare, propri dell’eros,

la libertà dell’amicizia e la gioia del fare, proprie della philia.

Se l’eros e la philia non sono toccati e purificati dall’amore agapico:

l’eros, sprofonda nell’attimo fuggente cercando di soddisfare

desideri e passioni, a discapito della socialità e dell’ambiente,

la philia, naufraga in un egoismo di gruppo, in un circolo esclusivo

di soli amici circondato da nemici.

Con l’amore agapico si realizza l’alchimia che trasforma gli interessi

privati economici in Bene Comune:

il contratto, che è la normale relazione dell’eros, cioè del dare e

dell’avere senza curarsi del bene dell’altro, in strumento di libertà

ed uguaglianza,

l’unione di interessi e la complementarietà di intenti, che è la

normale relazione tra amici, in strumento di fraternità universale.

Figurativamente, l’agape in alcune circostanze è il lievito ed in altre il

sale: senza di essi non c’è né fragranza né sapore; tuttavia, non è

possibile preparare un banchetto solo con lievito o sale.

È l’amore a più dimensioni che dà sapore e gusto alla vita e profondità

e pienezza all’agire umano.

1.4.2 Cinque Immagini dell’Impresa in Situazione

L’Ambiente Operativo dell’Impresa,

la Missione ed il Risultato Questi concetti vengono espressi visivamente e sinteticamente

dall’Icona:

il groviglio dei percorsi rappresenta i Disagi causati dai Bisogni

insoddisfatti dell’Umanità,

l’Imprenditore a capo del suo Gruppo rappresenta la Missione

dell’Impresa, cioè l’Uscita dai Disagi Soddisfacendo i Bisogni

Reali dell’Umanità,

dal nuovo Ambiente Vitale si aprono Orizzonti dal Futuro Buono e

Sensato.

Page 127: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 127 –––––––––––––––––––––––––––––

L’Ambiente Vitale dell’Impresa

F. Guardi, il Bucintoro in Laguna. Museo del Louvre, Parigi.

L’impresa è un Ecosistema che nasce nell’Ecosistema Sociale generato

dalla natura Umana, ed è in stretta relazione sia con esso, sia con altri

analoghi Ecosistemi, sia con l’Ecosistema Natura.

Essa prende:

Le risorse umane, materiali e finanziarie, dall’Ambiente Vitale,

La missione dall’Origine e dalla Finalità attribuitele dal Gruppo

Imprenditoriale,

Il carattere dallo stile di Signoria Imprenditoriale del Gruppo

Page 128: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 128 –––––––––––––––––––––––––––––

La Relazione Fondamentale dell'Impresa con l’Ambiente

L’immagine dell’ape e dell’alveare esprime simbolicamente questo

tipo di relazione, cioè acquisire Risorse mediante l’Offerta di

Opportunità e Profitto, infatti:

l’ape acquisisce dal fiore il nettare ed al fiore offre la fecondità,

con il nettare l’alveare si sviluppa e:

produce gli alimenti

per la colonia, ed in

sovrappiù dolcezza,

sapori ed energia per

l’uomo,

produce la cera per

costruire l'alveare, ed

in sovrappiù, col

cero, illumina le notti

buie dell’uomo ed è

segno della sua fede,

speranza e carità.

La Personalità Relazionale e la Capacità Operativa dell’Impresa

G. Lorenzetti, Il Buon Governo, Per gentile concessione del Comune di Siena.

Queste prerogative proprie dell’Impresa:

prendono consistenza e vigore:

dalla Qualità degli Ecosistemi Sociale, Impresa e Natura;

dalle Risorse dell’Ambiente Vitale;

dall’Adeguatezza della Missione;

dall’Indole Caratteriale impressa dal Gruppo Imprenditoriale;

si esprimono: nel Sistema Operativo e nei Prodotti e Servizi.

Page 129: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 129 –––––––––––––––––––––––––––––

Il Firmamento dell’Impresa con la sua Stella Polare

Come l’umanità fa riferimento al firmamento per orientarsi, così anche

l’Impresa fa riferimento alla stella polare del suo firmamento –

composto da elementi simbolici, significativi ed interpretabili – per

avere a colpo d’occhio i parametri valoriali atti ad orientare e misurare

la Qualità dell’Agire circa:

le Relazioni

Umane,

lo Sviluppo

Umano e la sua

Sostenibilità dai

punti di vista:

del Rapporto

con l’Uomo,

dell’Impatto

Sociale,

dell’Impatto

Ambientale.

1.5 Dai detti, aneddoti e racconti la Saggezza Popolare

Per non appesantire il documento, dal repertorio vengono riportati

solamente una storiella, un detto ed una considerazione esperienziale:

1.5.1 l’œf de l’asen: la storiella popolare diventata Nome ed

Emblema dell’Iniziativa

Nella prima missione effettuata a luglio-agosto del 2000 nella

Repubblica Centrafricana, durante il viaggio in aereo da Parigi a

Bangui, i tre componenti della missione ebbero modo di affiatarsi e di

conoscersi meglio raccontando le proprie storie ed indulgendo a

confidenze che di tanto in tanto sfociavano in barzellette od in racconti

popolari che facevano emergere le proprie radici culturali. Un racconto

rimase particolarmente impresso al Trio: l’œf de l’asen. La storiella

recita:

C’era una volta una giovane coppia di sposi freschi di matrimonio; Lui

lavorava i campi e Lei badava alle faccende di casa. A volte, però,

anche Lei andava a lavorare nei campi perché il marito era solo e senza

alcun aiuto, e tante volte era talmente stanco che si addormentava a

tavola con il cucchiaio in mano mentre cenava.

Page 130: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 130 –––––––––––––––––––––––––––––

Con il passare dei giorni sentivano sempre di più il bisogno di avere un

asino per lavorare i campi. Purtroppo il loro reddito bastava a

malapena a sbarcare il lunario e l’unica disponibilità finanziaria era una

piccola somma, dono di parenti ed amici in occasione del matrimonio,

che tenevano da parte per far fronte ad eventuali emergenze.

Tutte le notti che precedevano il mercato, a letto fantasticavano a lungo

di come sarebbe stato bello avere un asino, ma il problema era come

averlo. Una notte, più delle altre, parlarono a lungo dei vantaggi che

l’asino avrebbe dato loro sia nella fatica, sia come risultati economici e

decisero di giocarsi tutta la disponibilità finanziaria che avevano. Lei

era disposta a fare qualsiasi sacrificio e lui a ribaltare il mercato pur di

avere l’asino.

Al mattino di buonora, dopo aver recitato con la moglie le preghiere e

aver ricevuto i soldi con le raccomandazioni, il marito partì fiducioso di

potercela fare. Per strada, andando con passo deciso, superava i suoi

compaesani che andavano al mercato e salutandoli gioiosamente

diceva: “Oggi è il giorno buono per comperare l’asino!” Questi

sorridendo e menando la testa dicevano tra loro: “Poveretto, ingenuo

com’è si farà imbrogliare e perderà anche quei quattro soldi che ha!”

Arrivato al mercato cominciò a trattare prima con i privati che avevano

l’asino da vendere, poi con i commercianti; ma anche l’asino più

malandato costava di gran lunga più dei soldi che aveva in tasca. Il

mercato stava per chiudere, ma non si dava per vinto, correva su e giù,

qua e la per il mercato, guardava, chiedeva e richiedeva informazioni:

ormai tutti lo conoscevano ed alcuni lo deridevano.

Un mercante di zucche e di cocomeri che aveva la sua bancarella

vicino al mercato degli asini si accorse del contadinello e pensò bene di

fagli uno scherzetto per ripulirgli le tasche. Gli si

accostò dicendo: "Ho sentito che stai cercando un

asino!" "Sì!" rispose il contadinello, aggiungendo:

“Ho solo una difficoltà, quella di trovarne uno

alla portata delle mie tasche.. ”

“Se è per questo - rispose il commerciante - io

posso risolvere il tuo problema”.

“Come?” rispose il contadinello, con occhi

curiosi. “Io ho una novità assoluta, vieni con me”. Si avviarono verso

la bancarella del commerciante ed entrati nella tenda, il commerciante

prese delicatamente da un cesto, posto in un angolo ben protetto, una

zucca assomigliante in tutto e per tutto ad un grosso uovo e disse:

“Questo è un uovo d'asino che viene dai mercati orientali di Taitù e che

mia moglie sta covando ormai da più di 10 mesi. Come tu sai, è

Page 131: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 131 –––––––––––––––––––––––––––––

nell’11° mese che l’asina partorisce, quindi, a momenti dovrebbe

nascere l'asinello. Io, che giro il mondo e non faccio il contadino, potrei

aspettare la prossima occasione per avere l’asinello, mentre tu ne hai

proprio bisogno per lavorare i campi”.

“Eh.... Sì! E mia moglie sicuramente sarebbe disposta a portare a

termine la cova”, rispose il contadinello.

“Bene! - disse il commerciante fregandosi le mani e soggiungendo -

quanti soldi hai?”

Il contadinello tirò fuori i soldi e li mise sul tavolino; il commerciante

li contò mentre il contadinello accarezzava dolcemente l’uovo.

"Ehi, ti raccomando fa piano perché è molto delicato! - e togliendosi il

cappello si grattava la testa dicendo - mi dispiace, i soldi che hai

proprio non bastano!”. Il contadinello frugò freneticamente in tutte le

tasche e trovò ancora qualche spicciolo che mise subito sul tavolo.

Il commerciante, vedendo che non c’era da aspettarsi altro, disse: “non

dovrei farlo, ma visto che sei un bravo ragazzo e dell’asino ne hai

proprio bisogno, pur rovinandomi te lo do!”

Il contadinello ringraziò il commerciante, e dopo aver ricevuto le

ultime raccomandazioni su come trattare l’uovo, partì tutto gioioso e

con passo spedito verso casa.

La strada che dal mercato conduce alla casa era sconnessa e irta; ai lati

vi erano delle profonde scarpate con boscaglie molto fitte. Dopo circa

un’ora di cammino, per la fatica o forse per l’euforia, inciampò contro

un sasso e, cadendo, l’uovo gli uscì di mano e andò giù per la scarpata.

Il contadinello disperato si alzò in fretta, si affacciò sulla scarpata e

vide, ai bordi della boscaglia i pezzi di guscio dell’uovo sparsi qua e là.

Disperato e con le mani nei capelli corse giù, quando dietro un

cespuglio sentì un fruscìo e vide un animale correre via. Non riuscì a

distinguere cosa fosse, ma tutto faceva credere, visto che la cova era a

termine, che quell’animale altro non fosse che l’asinello, quindi

istintivamente cambiò direzione e lo rincorse per prenderlo.

Scandagliò la boscaglia a destra e a sinistra per ore e ore, ma

dell’asinello non trovò traccia. Si stava facendo buio, quando ad un

tratto sentì dei ragli d’asino e, seguendo la direzione della loro

provenienza fuori dal bosco lungo il sentiero, scorse una carovana che

stava bivaccando e nel recinto vi erano parecchie asine che stavano

allattando gli asinelli e pensò tra sé: “forse l’asinello ha sentito il

richiamo ed è venuto qui”.

Andò dal capo carovana, gli raccontò l’accaduto e gli domandò se, per

caso, fra le sue asine c’era anche il suo asinello. Il capo carovana,

incuriosito dall’ingenuità del contadinello, lo invitò a sedersi al fuoco

Page 132: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 132 –––––––––––––––––––––––––––––

del suo bivacco e gli fece parecchie domande facendosi raccontare

l’accaduto nei minimi particolari. Capì il Tipo - commosso per la sua

ingenuità, innocenza e dai suoi buoni propositi, ed indignato

dall’imbroglio che il commerciante gli aveva fatto - il capo carovana

pensò di rimediare e in un certo qual modo risolvere anche una

situazione che gli stava diventando tragica.

Infatti, qualche giorno prima, una sua asina aveva partorito due

bellissimi puledrini ma, a causa della fatica del viaggio, non aveva latte

a sufficienza per entrambi. L’asinello più timido era diventato debole e

per non farlo deperire ulteriormente l’avevano messo in una cesta

appesa al carro, ma per lui non c’erano grandi prospettive di vita.

Il capo carovana si alzò e, con voce commossa, disse: “figliolo,

andiamo a prendere il tuo asinello! - messogli il braccio sulla spalla, si

diressero verso il carro dove era appesa la cesta dalla quale sporgevano

le orecchie e la testa dell’asinello - Prendilo, quello è tuo!”.

Pieno di gioia e tremante per l’emozione, il contadinello prese il

piccolo asinello fra le braccia, ringraziò in mille modi e di corsa partì

verso casa.

Sua moglie, che era stata tutto il giorno in ansia ed aveva già recitato

decine di rosari, preoccupata per il ritardo del marito chiese

informazioni al vicinato per sapere se l’avessero visto.

Tutti in occasioni diverse dissero di averlo visto, ma nessuno sapeva

dove potesse essere andato e, menando la testa, commentavano tra loro:

“Il ragazzo è ingenuo, si sarà fatto prendere in giro!”

“cosa andava a cercare: con i soldi che aveva, poteva comperare al

massimo un capretta, non un asino!”

“Avrà perso anche quei pochi soldi che aveva! Povero disgraziato,

come è possibile?”

Alla fine decisero di andarlo a cercare e, mentre stavano per partire,

eccolo arrivare raggiante ed euforico con in braccio l’asinello. La

moglie gli saltò al collo e subito dopo cominciò ad accarezzare

dolcemente l’asinello, mentre i suoi vicini gli domandavano cosa gli

fosse successo.

Al suo racconto rimasero stupiti ed increduli e, menando la testa,

dicevano tra loro: "Poveretto, chissà cosa gli sarà realmente accaduto!”

Ma una volta congedati i vicini, i due andarono a dormire contenti

perché il sogno di tante notti si era avverato.

Alla fine del racconto con sorpresa il Trio si accorse di vestire i

panni del contadinello. Si resero conto di essere degli sprovveduti e

senza mezzi, inadeguati di fronte ad un’impresa così grande.

Page 133: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 133 –––––––––––––––––––––––––––––

Tuttavia, riflettendo sul finale della storia, il gruppo si rincuorò ed ebbe

la certezza che alla fine della missione qualcosa di buono si sarebbe

fatto, se non per propria bravura e mezzi a disposizione, per Bontà

Altrui. D’altra parte, sta scritto:

Sal. 123,1-2: Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i

costruttori, se la città non è custodita dal Signore invano veglia il

custode, Invano vi alzate di buon mattino, tardi andate a riposare e

mangiate pane di sudore: il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.

1Cor 3,6: Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma è Dio che ha fatto

crescere;

La storiella fu di grande utilità nel valutare le relazioni con i

personaggi, gli avvenimenti e le situazioni che si venivano a creare

durante la missione. Con grande soddisfazione riscontravano che le

interpretazioni dedotte dalle dinamiche dei personaggi della storiella

avevano una buona approssimazione con la realtà.

1.5.2 L’occhio del padrone ingrassa il cavallo

Per il suo uso in alcune circostanze, quando le cose sono andate bene

per la presenza del padrone od andate male per averle egli affidate ad

altri, o quando si vuole ammonire l’interessato facendogli capire che se

una cosa gli sta a cuore non può delegarla ad altri, ma deve farla di

persona, si pensava volesse indicare che non ci si può fidare di

nessuno: solo il Padrone, che ha un interesse diretto rispetto allo

Stalliere, può riuscire!

Alla luce di una relazione umana sensata, questa interpretazione, anche

se diffusa e dimostrata dall’esperienza che le cose nella stragrande

maggioranza dei casi vanno così, non può essere presa in

considerazione, perché è in dispregio della dignità umana.

Quindi, il significato del detto non può essere questo, anche perché

rimangono senza risposta due domande:

come fa l’occhio del padrone ad ingrassare il cavallo?

perché solo l’occhio del Padrone ingrassa il cavallo e non quello

dello Stalliere? visto che vi sono degli stallieri che hanno una

professionalità ed un attaccamento al proprio lavoro da non

invidiare quello del padrone!

La risposta a questi interrogativi, e quindi il senso del detto, venne

durante l’esperienza imprenditoriale, quando, investiti nella parte del

Padrone, si comprese che:

il Padrone del cavallo ha su di esso un progetto creativo e

amorevole, e per esso vuole il meglio del meglio di ogni bene.

Page 134: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 134 –––––––––––––––––––––––––––––

È attraverso questa immagine, che si è formata nella sua coscienza,

che il Padrone guarda il Cavallo, e quindi:

nella coincidenza tra l’immagine e la realtà gode e dà libertà di

espressione al suo cavallo, come nella difformità soffre e cerca

in tutti i modi di correggere e

colmare la lacuna,

immedesimandosi nella sua

natura, sente su di sé le sensazioni

di benessere e di disagio e mette

in pratica tutte quelle attenzioni

finalizzate a mettere il cavallo a

proprio agio ed in linea col

progetto che ha su di esso.

In queste condizioni il Cavallo

viene ad avere due nature, la

propria come cavallo, e quella

amorevole del suo Padrone.

È questa seconda natura, che è il dono libero che il padrone fa

di se stesso al suo cavallo, che lo fa ingrassare!

lo Stalliere, per il fatto di essere un professionista, per amore

proprio e della sua professione accudisce il cavallo in modo

impeccabile, ma non avendo su di esso un progetto creativo, il suo

sguardo non potrà mai ingrassarlo.

1.5.3 La lezione di Madre Natura ad un gruppo Scout

Durante un’escursione di mezza estate, percorrendo un sentiero di

campagna, uno scout vide su un rametto della siepe un bozzolo.

Incuriosito si avvicinò e guardandolo attentamente si accorse che la

crisàlide stava facendo un piccolo foro sul bozzolo per uscire e

diventare farfalla.

Di fronte all’eccezionalità dell’evento, invitò

il gruppo a fermarsi e godersi lo spettacolo.

Dopo una lunga attesa, durante la quale la

crisàlide aveva fatto numerosi tentativi per

uscire, lo scout pensò che era giunto il

momento di fare la sua buona azione

quotidiana allargando il foro del bozzolo.

Con il consenso del gruppo fece la buona

azione e la farfalla uscì quasi subito, ma il suo

corpo era rattrappito con due monconi al

posto delle ali ed i movimenti intorpiditi.

Page 135: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 135 –––––––––––––––––––––––––––––

Il gruppo continuò ad osservarla, credendo che da un momento all’altro

si formassero le ali e cominciasse a volare. Passò il tempo ma non

successe nulla!

La farfalla non fu mai in grado di volare e passò il resto della sua

esistenza trascinandosi per terra col corpo rattrappito e le ali rimaste

monconi.

Il gruppo comprese che il loro gesto di gentilezza e di benevolenza, di

fatto, aveva procurato alla farfalla una disgrazia irreparabile.

Nella verifica sull’escursione, gli scout aiutati

dal loro capo, si resero conto che nel loro

intervento non avevano tenuto conto del modo

con cui la Natura sviluppa e porta a

compimento le sue Creature. Infatti, uscire da

quel piccolo foro, era la fatica e lo sforzo

necessario affinchè il fluido del suo corpo,

messo sotto pressione, formasse delle grandi

sacche che poi, una volta uscita dal bozzolo e

ritornata alla normalità la pressione, si

sarebbero svuotate, diventando così ali in

grado di far volare la farfalla.

Da questa Esperienza con la Natura gli Scout compresero:

1. che ogni dono si acquisisce pienamente con lo svolgimento

personale del compito ad esso attribuito. Infatti il dono:

della forza viene dato attraverso le difficoltà da superare,

della sapienza viene dato attraverso i problemi da risolvere,

della prosperità viene dato attraverso il lavoro, utilizzando

cervello e muscoli,

dell’amore viene dato dalle relazioni con persone bisognose di

affetto e cure, ma:

non bisogna mai sostituirsi all’altro nello svolgimento del

compito a lui assegnato, perché si potrebbe fare più danno

che beneficio alla sua vita,

se si è chiamati ad intervenire, non bisogna mai scegliere

né la soluzione più difficile, né la più facile, né la via di

mezzo, ma scegliere secondo il modo di fare di Madre

Natura con i sentimenti del Creatore;

2. che non bisogna mai approfittare delle occasioni di comodo per

delegare agli altri quello che si deve fare personalmente!

La propria vita potrebbe subirne menomazioni gravi. Infatti,

l’assistenzialismo tante volte si sostituisce all’individuo, ed egli per

Page 136: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 136 –––––––––––––––––––––––––––––

la mala interpretazione di diritto e convenienza lascia fare agli altri

cose che dovrebbe fare lui. Le conseguenze sono disastrose:

formazione di una coscienza erronea,

dipendenza dal sistema,

dissipazione di risorse, quindi impoverimento dell’intera

comunità.

3. che è possibile sorridere anche nelle difficoltà, perché si ha tutto

quello che serve per diventare quello che si deve essere. Se si

ritiene che manchi qualcosa, vuol dire che non si sta facendo tutto

quello che si deve fare, oppure che la visione che si ha di sé non

coincide con quella del Creatore. In questo caso è cosa buona e

giusta pareggiarsi!

1.6 Dai Genitori ai Figli

Il clima della comunità rurale, caratterizzato:

da relazioni interpersonali e da vicende umane intessute di valori

religiosi e vissute con giustizia e misericordia, nel limite dell’umano,

dal rapporto crudo, ma rispettoso e timoroso, con la natura,

da una scolarizzazione elementare e da un’abilità professionale

tramandata di padre in figlio,

dal lavoro nei campi e nelle botteghe artigiane dell’intera famiglia,

piccoli e grandi,

dall’intraprendenza delle famiglie nel far fronte ai bisogni ed ai disagi

nello stato di povertà,

ha maturato nei Ragazzi di Campagna una coscienza critica che li ha spinti

ad impegnarsi in iniziative utili a soddisfare alcuni bisogni della famiglia e

della comunità.

Queste condizioni sono state anche la molla per l’acquisizione del sapere e

per la formazione professionale. Infatti, l’acquisizione del sapere aveva un

orientamento determinato dai bisogni e dai valori della tradizione, ed ogni

soluzione che veniva proposta, con la soluzione conosciuta, generava una

nuova soluzione, e questa si apriva ad altre. Il sapere era carpito: da una

parola udita, due parole si formavano nella coscienza.

Con l’avvento delle Imprese, si sono create le condizioni sinergiche che

hanno permesso di liberare e sviluppare le capacità degli individui, quindi

di utilizzare in modo più razionale ed efficiente le risorse esistenti e

raggiungere ed utilizzare nuove risorse della natura.

Con questo sviluppo si sono create le condizioni per intrattenere rapporti

con altre Realtà, formando così sinergie più allargate ed una circolazione

più ampia di beni, servizi e conoscenze.

Page 137: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 137 –––––––––––––––––––––––––––––

In questo contesto di coinvolgimento generale delle persone, sono state

date risposte ai bisogni primari della comunità mediante l’aumento della

produttività. Nel dare risposta ai bisogni primari, si è creato un indotto di

attività e professioni che hanno dato risposta:

alla fatica del lavoro, con la meccanizzazione,

alle esigenze sociali, mediante servizi nell’ambiente vitale,

alle richieste di benessere della persona, con abitazioni, arredi, mezzi di

locomozione e di comunicazione,

all’istruzione e alla specializzazione, con scuole e laboratori di

formazione.

Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3

Nelle fig. 1 - 2 - 3 si è voluto rappresentare graficamente l’effetto delle

iniziative imprenditoriali sulle condizioni sociali della comunità. Gli eventi

naturali sono rappresentati dalla valanga che:

nella figura 1 travolge tutto e lascia come unica salvezza la fuga. La

vita della comunità rurale era fortemente dominata dagli eventi naturali

ed accidentali;

nella figura 2 è prevista, e quindi sono intraprese le opportune azioni

per evitare danni a persone e cose. Con le iniziative imprenditoriali, si

sono messi in campo prodotti e servizi che hanno ridotto l’influenza

degli eventi naturali ed accidentali nella vita della comunità;

nella figura 3 oltre a essere prevista, viene provocata e gestita a

beneficio della comunità. Con lo sviluppo delle iniziative

imprenditoriali, oltre a ridurre al minimo l’influenza degli eventi

naturali ed accidentali, se ne sono creati di più favorevoli a soddisfare i

bisogni della comunità.

I bisogni primari assorbivano ampiamente la capacità produttiva delle

Imprese che, favorite dalla domanda, la svilupparono e, nel medio periodo,

le Imprese riuscirono a soddisfare le richieste reali ed essenziali.

Durante questa evoluzione si crearono le condizioni che hanno favorito una

Politica Sociale tesa a regolamentare l’organizzazione del lavoro a livello:

di parti sociali e di rapporti all’interno della fabbrica, finalizzati a

garantire il lavoratore dal punto di vista:

Page 138: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 138 –––––––––––––––––––––––––––––

dell’assistenza sanitaria e della previdenza sociale,

della stabilità del posto di lavoro,

della regolamentazione dell’orario e del reddito;

di metodologie e processi tesi a:

valorizzare le professionalità,

tutelare i lavoratori circa la salute, la sicurezza e la privacy,

tutelare l’ambiente,

fabbricare prodotti ed erogare servizi con standard adeguati,

corrispondenti sia alle esigenze, sia alla tutela della Persona.

Con il superamento delle richieste generate dai bisogni primari, le Imprese

si trovarono ad avere una potenzialità produttiva superiore al necessario, e

di conseguenza:

si accentuò la competitività tra le Imprese con beneficî sulla qualità del

prodotto e sul contenimento dei prezzi,

si misero in campo nuovi prodotti e servizi, tuttavia non sempre

corrispondenti alle esigenze reali dell’umanità, entrando così

nell’effimero e nel consumismo.

La nuova prospettiva, non più centrata sulle necessità reali della comunità

giudicate secondo i valori della tradizione, ma sulla sopravvivenza e lo

sviluppo dell’Impresa, ne ampliò gli orizzonti dell’agire ed il reddito, ma a

rischio dell’ambiente e della stabilità sociale. Infatti, si è passati:

dall’essenzialità al consumismo,

dalla valorizzazione delle cose alla loro banalizzazione,

dall’utilizzo rispettoso della risorse della natura al suo sfruttamento

indiscriminato, al di là delle sue capacità di riproduzione e di

riciclaggio dei rifiuti, con inquietanti scenari per le generazioni future,

da un ritmo relazionale e di collaborazione a misura d’uomo e della

famiglia, alla frenesia sociale ed all’appropriazione anticipata di beni,

mediante l’ipoteca sul lavoro futuro.

Inoltre, da una equilibrata competitività tra le Imprese, circa i prodotti e

servizi, quale confronto costruttivo tra le Imprese e garanzia di libertà di

scelta del cliente, si è passati al predominio del mercato seducendo le

masse:

con le effimere suggestioni:

dell’innovazione tecnologica,

della riduzione del prezzo,

delle campagne promozionali,

della convenienza al consumo;

con informazioni equivoche circa la bontà dei prodotti e la

certificazione dell’eticità dell’agire dell’Impresa,

Page 139: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 139 –––––––––––––––––––––––––––––

generando così l’instabilità dell’Impresa, la precarietà del lavoro e di

conseguenza la fragilità del sistema economico.

In questo nuovo contesto i rapporti tra le parti sociali si sono sempre più

inaspriti, con giochi di parte che hanno trovato compromessi fortemente

condizionanti:

la flessibilità dell’impresa,

la valorizzazione della persona,

la convivenza sociale,

le relazioni interpersonali,

l’Ambiente Vitale.

La nuova generazione – posta in un ambiente vitale opulento e

consumistico con messaggi a vivere il momento e sfruttare l’occasione, ma

privata degli elementi più significativi che avevano dato origine e sviluppo

alle Iniziative Imprenditoriali dei Padri – è incline a formare una coscienza

erronea che sovente accetta e giustifica quello che Mahatma Gandhi

definiva come i Sette Peccati Mortali:

1. la Ricchezza senza Lavoro,

2. il Godimento senza Coscienza,

3. il Sapere senza Carattere,

4. gli Affari senza Morale,

5. la Scienza senza Umanità,

6. la Religione senza Sacrificio,

7. la Politica senza Principi.

Pur avvertendo il bisogno sempre più pressante di un futuro buono e

sensato, per il fatto che è immersa in questa situazione, di fronte agli eventi

della vita la nuova generazione è disorientata e travolta, e non riesce a

vivere le situazioni con i sentimenti, i valori e gli orientamenti che stavano

a fondamento della Società e delle Imprese dei loro Padri.

Di qui l’incapacità della nuova generazione di fare proposte rifondative

delle Imprese dei Padri, e quindi:

il progressivo prevalere del passaggio di proprietà delle Imprese sul

passaggio generazionale da Padre a Figlio,

il progressivo dissipamento di Arti e Mestieri, Conoscenze ed Abilità,

Relazioni e Mercati.

Oggi, tra gli Uomini d’Impresa, protagonisti di questa evoluzione, sta

emergendo la consapevolezza:

che una delle principali cause di tale situazione è la deviazione della

Missione dell’Impresa: nata per soddisfare i bisogni dell’umanità, ora

la sta condizionando ai propri fini suscitando e soddisfacendo bisogni

sempre più effimeri che generano dipendenza;

Page 140: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 140 –––––––––––––––––––––––––––––

che tale deviazione è dovuta alla degenerazione della Visione

Antropologica dell’Impresa causata:

dalla progressiva seduzione della ricchezza e del potere,

dalla progressiva perdita dei valori della tradizione, sia da parte

degli Uomini d’Impresa, ma soprattutto dall’Ambiente Vitale;

che la frenesia sociale nell’appropriazione di beni, soprattutto

mediante l’ipoteca sul lavoro futuro, ha trasformato la famiglia e

l’ambiente Vitale, privando i figli degli elementi più significativi che

hanno dato origine e sviluppo alle Iniziative Imprenditoriali. Infatti:

il coinvolgimento di tutta la famiglia, piccoli e grandi – nel vivere e

far fronte ai bisogni reali, quindi l’assimilazione col latte materno

della dimensione relazionale familiare e sociale, dell’essenzialità,

dell’operatività e dell’intraprendenza – non è più possibile: tutta la

famiglia ha impegni individuali esterni ed i momenti di vita

familiare sono ridotti al lumicino e marginali; la vita nella famiglia allargata, nella cascina o nella comunità – che

con le autorità costituite orientava l’agire e dava comprensibilità

agli eventi, presentando, dal fare dei grandi, figure da imitare o

da rifiutare – è svanita;

gli impegni professionali e gli interessi personali hanno atomizzato

la famiglia, hanno spopolato la cascina, hanno messo in secondo

piano la vita comunitaria, facendo perdere le figure di riferimento,

la capacità di interpretazione degli eventi e di conseguenza la

capacità di orientamento e di azione;

l’aia delle cascine, le piazze della contrada, gli oratori e le scuole –

veri laboratori esperienziali di vita permeati di autorevolezza e nei

quali i giovani, scimmiottando il fare dei grandi, sviluppavano ed

esprimevano le proprie potenzialità fisiche, psichiche e morali che,

riconosciute, creavano ruoli e sinergie – sono stati soppiantati dalle

istituzioni scolastiche, dalle aggregazioni sportive e del

divertimento, che hanno bensì potenziato le attività ed allargato le

conoscenze ed i rapporti interpersonali, ma non hanno svolto la

funzione di laboratori esperienziali di vita permeati di

autorevolezza;

che la venuta meno del coinvolgimento attivo dei figli nei bisogni reali

della famiglia, la difficoltà di riconoscimento dell’autorità e delle

figure da imitare o da rifiutare, oltre alla mancanza di ambiti permeati

di autorevolezza nei quali sviluppare ed esprimere le proprie

Potenzialità fisiche, psichiche e morali, rendono impossibile ai giovani:

la condivisione di ideali utopici e la sinergia delle abilità coi

compagni di vita,

Page 141: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 141 –––––––––––––––––––––––––––––

il desiderio ardente di realizzare se stessi e di sapersi meritare

fiducia nel superare le difficoltà derivanti dalle responsabilità

assunte,

la crescita della vocazione all’Imprenditorialità nella sua integrità

spirituale.

che i Figli potranno vivere l’Impresa da Imprenditori:

solo se i Padri sapranno rigenerare nell’attuale, situazioni ed ambiti

d’azione con dinamiche sociali che avevano dato origine e sviluppo

alle loro iniziative Imprenditoriali,

solo se i Padri sapranno ridare alla loro Impresa la visione

antropologica e la spiritualità ricevute a loro volta dai Padri,

arricchite dal loro vissuto e depurate dalle loro deviazioni.

Di certo non mancano le Opportunità, gli Stimoli e le Sfide per la

Rigenerazione dell’Impresa, ed alcuni di essi derivano:

dalla presa di coscienza che l’Impresa è un Bene Sociale e che

l’Imprenditorialità è una Vocazione.

Nella mentalità corrente esiste la convinzione che l’Impresa funziona

solo perché c’è uno che negli affari ci sa fare e non guarda in faccia a

nessuno, rischia in prima persona e comanda, ha attorno a sé alcuni

fedeli ed altri che ubbidiscono per interesse, soldi, carriera, ecc.

Ciò è anche vero! Per far funzionare l’Impresa ci vuole l’Imprenditore

capace che, con i Compagni di Vita, assuma i rischi e gli oneri di

condurre l’Impresa come se tutto dipendesse da lui, ma, per un futuro

buono e sensato, determinante è la presa di coscienza della Spiritualità

Imprenditoriale. Infatti è la Spiritualità che:

dà Ragionevolezza alla Fede nell’Impresa e nella bontà del suo

agire,

fa da filo conduttore nel passaggio generazionale, rendendo i figli

Neofiti Imprenditori ai quali consegnare il testimone per il

proseguimento dell’opera,

fa da riferimento per il rientro dalle deviazioni di rotta;

dal rapporto con le Realtà Moralmente Ineludibili oggi esistenti sul

pianeta. Infatti, relazionandosi con quella umanità, è possibile

assimilare nella propria coscienza la dimensione sociale dei loro

bisogni, attese e rivendicazioni, quindi, in spirito di sussidiarietà,

corresponsabilità e solidarietà, ampliare gli orizzonti con nuovi ideali

utopici e nuove sinergie;

dal confronto inevitabile con la globalizzazione, attraverso la quale le

comunità economiche nascenti – che non sono ancora appesantite dai

vincoli delle politiche sociali, dal tenore di vita e dalle degenerazioni

Page 142: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 142 –––––––––––––––––––––––––––––

dell’opulenza delle economie avanzate – invadono i mercati. Tale

evento mette a nudo la realtà e sfida:

le parti sociali a collaborare tra di loro nello sciogliere lacci e

laccioli, frutto di compromessi di parte ed accanimenti su principi

ideologici, che generano costi insopportabili, condizionano la

flessibilità dell’impresa e limitano la persona,

la comunità a prendere atto dei diritti ed aspirazioni di quelle

realtà emergenti, che vogliono partecipare a pieno titolo

all’economia mondiale. Per non soccombere, nasce la necessità di

operare scelte coerenti e di far si che il proprio operato abbia un

valore aggiunto;

i governi a confrontarsi con queste realtà emergenti per negoziare:

le conquiste della politica sociale riadeguandole alla nuova

situazione. Conquiste che non possono essere né totalmente di

parte, né tanto meno essere azzerate,

le condizioni di produzione e di commercializzazione circa la

tutela dell’ambiente, la sicurezza sul lavoro, le caratteristiche

del prodotto e le regole di mercato,

la formazione di una rete, a livello mondiale, di Enti di

controllo efficienti ed efficaci, in grado di far rispettare le

regole e la qualità dei prodotti in circolazione.

In questo contesto si è avviata l’esperienza

degli Amici Compagni di Vita,

già Ragazzi di Campagna - Uomini d’Impresa,

che è sfociata nell’IOA

“Iniziativa l’Ovo de l’Asino”

Page 143: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 143 –––––––––––––––––––––––––––––

2 VISIONE SISTEMICA DELL’IMPRESA E

MODALITÀ DI CONDUZIONE

Per i Ragazzi di Campagna, che hanno vissuto in modo empirico e globale

la relazione diretta con l’Ecosistema Natura, anche l’Impresa è un

Ecosistema, ovviamente con gli opportuni distinguo. Infatti:

col termine Ecosistema Natura si indica l’insieme degli esseri viventi,

dell’ambiente e delle condizioni fisico-chimiche che, in uno spazio

delimitato, sono inseparabilmente legati tra loro, sviluppando

interazioni reciproche secondo le leggi della natura;

col termine Ecosistema Impresa si indica l’insieme di tutte le Entità

Animate ed Inanimate con i vari elementi che compongono l’Impresa e

che sono inseparabilmente legati tra loro, i quali sviluppano interazioni

reciproche sia secondo le leggi della Natura, sia secondo logiche ed

algoritmi definiti dagli attributi e prerogative della Natura Umana.

L’Ecosistema Impresa ha il suo Ambiente Vitale nell’Ecosistema Sociale

generato dalla Natura Umana, ed è in stretta relazione sia con esso, sia con

altri analoghi Ecosistemi, sia con l’Ecosistema Natura.

È attraverso l’evoluzione dell’Ecosistema Impresa che l’Imprenditore con i

suoi collaboratori conduce l’Impresa nella storia, verso la maturità.

Da questo Stile di Signoria Imprenditoriale, i Ragazzi di Campagna:

1. hanno ideato e sperimentato il Modello Ecosistema Impresa con

Processi, Sistemi, Metodi e Modalità, atti a svolgere le funzioni e le

attività necessarie per produrre beni ed erogare servizi nella Visione e

Missione attribuite alla loro Impresa.

Il Modello Ecosistema Impresa, utilizzato con successo con un

approccio prevalentemente intuitivo, abbisogna di essere ulteriormente

definito;

2. hanno sviluppato uno strumento informatico ed informativo per la

gestione sistemica della complessa realtà dell’Impresa sia nel governo,

sia nelle attività. Questo strumento – denominato SIUI, acronimo di

Sistema Informatico per Uomini d’Impresa – in buona parte è già stato

realizzato e sperimentato con risultati eccellenti, ma per la tecnologia

adottata non è esportabile.

Queste condizioni favoriscono la costituzione di un Laboratorio

Multidisciplinare finalizzato:

allo sviluppo ed al consolidamento del Modello Ecosistema Impresa

MEI;

alla riprogettazione e produzione, con le nuove tecnologie

informatiche, ed alla distribuzione del SIUI, che è il software

gestionale del MEI

Page 144: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 144 –––––––––––––––––––––––––––––

2.1 I principali Processi, Sistemi, Metodi e Modalità del

Modello Ecosistema Impresa

In questo capitolo vengono presentati i principali Processi, Sistemi, Metodi

e Modalità che regolano il Modello Ecosistema Impresa, quali:

1. il Processo di Fondazione e Rifondazione,

2. il Metodo Ciclico di Rifondazione, Consuntivazione, Riadeguamento,

3. il Sistema Operativo dell’Impresa,

4. i Sistemi Aziendali,

5. le Entità dell’Ecosistema,

6. l’Elezione e la Missione delle Entità,

7. l’Autorità e la Responsabilità.

Per una più dettagliata documentazione si deve far riferimento alla

produzione del costituendo Laboratorio Multidisciplinare: Sviluppo e

Consolidamento del Modello Ecosistema Impresa.

2.1.1 Il Processo di Fondazione e Rifondazione

Dopo l’atto di Volontà Creativa dell’Imprenditore e del suo Gruppo, la

definizione della Proposta Imprenditoriale e fondativa dell’Impresa, la

conseguente costituzione ed il suo sviluppo fino alla maturità, vengono

garantiti dal processo ciclico di Fondazione e Rifondazione, che

costituisce lo Spazio Vitale ciclico dell’Impresa.

Nel grafico sotto riportato viene schematicamente rappresentato questo

processo, che è il Sistema dei Sistemi. Esso si svolge ciclicamente con

Fasi Sequenziali nei due ambiti noti:

1. l’Ambito Soggettivo, laddove risiede la Realtà Trascendentale

dell’Impresa e la sua Ragione d’Essere, cioè nella Coscienza

dell’Imprenditore e del suo Gruppo.

In questo ambito vengono definite le ragioni dell’Essere Impresa e

creata o ricreata la Realtà Trascendentale dell’Impresa condivisa

dal Gruppo. Nella massa informe delle esperienze e delle idee,

sulla quale il suo spirito si libra, l’Imprenditore col suo Gruppo fa

luce, separa e connota i vari elementi, forma i vari ambiti ed, alla

fine, disegna l’Ecosistema Impresa con varie specie di Entità, tra

cui spiccano quelle ad immagine e somiglianza dell’Imprenditore,

che sono i suoi Collaboratori.

Tali attività sono svolte in due fasi:

Fase1A: Riflessiva Esperienziale e di Proposta Valoriale, che è

finalizzata a comprendere la situazione oggettiva dell’Umanità

laddove intende operare e del Gruppo nel suo Ambiente Vitale,

ed elaborare la Visione e la Missione dell’Impresa.

Page 145: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 145 –––––––––––––––––––––––––––––

Fase1B: Relazionale Creativa, che è finalizzata a definire gli

obiettivi, elaborare le previsioni, quantificare i fabbisogni e

modellare l’Ecosistema Impresa in grado di svolgere le

funzioni, le attività ed i processi necessari per produrre beni ed

erogare servizi nelle modalità previste dalla Visione e

Missione attribuite all’Impresa.

La definizione degli obiettivi, l’elaborazione delle previsioni,

la quantificazione dei fabbisogni e la modellazione

dell’Ecosistema Impresa, avvengono tramite le logiche e gli

algoritmi dei Sistemi Aziendali, che sono in stretta relazione

tra di loro;

2. l’Ambito Oggettivo, laddove risiede la realtà fisica dell’Impresa e

la sua operatività, cioè nell’Immanente Umano.

In questo ambito, la Realtà Trascendentale condivisa dell’Impresa

viene realizzata producendo beni ed erogando servizi, oltre che

generare ricchezza per l’Ambiente Vitale. L’Imprenditore con il

suo Gruppo crea le condizioni per la costituzione della Società e

realizza nell’immanente umano la Realtà Trascendentale

dell’Impresa, dando così vita all’Ecosistema Impresa, nel quale si

rivela progressivamente ai Collaboratori, diventando egli stesso

collaboratore, per offrire ad essi la prerogativa di diventare

Imprenditori con lui. Questa è anche l’essenza della Qualità Totale.

L’autonomia e la realizzazione di ogni collaboratore all’interno

dell’Impresa sta nella consapevolezza e condivisione della Realtà

Trascendentale dell’Impresa e della sua ragione d’essere e,

conosciuto il proprio ed altrui ruolo, nello svolgimento della

propria funzione in un contesto sinergico ed universale.

Tali processi sono svolti in due fasi:

Fase 2A: Costitutiva, che è finalizzata alla costituzione della

Società ed alla formazione dell’Ecosistema Impresa, quale

struttura operativa per la produzione di Beni ed erogazione di

Servizi secondo la Visione e la Missione assegnate

all’Impresa;

Fase 2B: Operativa e di Produzione, che è finalizzata a produrre

beni ed erogare servizi secondo la Visione e la Missione

assegnate all’Impresa e generare ricchezza. Questa fase entra

in attività solo dopo l’approntamento della struttura operativa

realizzata dalla precedente Fase Costitutiva, tuttavia, superato

il primo ciclo di Fondazione, nei cicli successivi di

Rifondazione i tempi di attesa tendono a ridursi.

Page 146: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 146 –––––––––––––––––––––––––––––

1: Sviluppo nell'Ambito Soggettivo

Valo

ri

dell

a t

rad

izio

ne

Am

bie

nte

Vit

ale

2 Sviluppo nell'Ambito Oggettivo

2A: Fase

Costitutiva

2B: Fase

Operativa

Variazioni

dei Piani?

Uomini d'Impresa: Rifondatori

Ragazzi di Campagna: Fondatori

Prodotti e Servizi

Entrate Finanziarie

Piani Direzionali S istemi Aziendali

Elaborazione del Consuntivo sia a livello generale

sia a livello di ogni Sistema Aziendale circa:

- la Politica,

- gli Obbiettivi,

- i Fabbisogni,

- il Fondo di Portafoglio,

- il Conto Economico

Correzioni

SìNo

Piano Direzionale

di Revisione

Riesame

Sistemi Aziendali

Autorità e Responsabilità

Inadeguatezze

dei Sistemi?

Revisione

Sistemi Aziendali

No

1A: Fase Riflessiva

Esperienziale e di

Proposta Valoriale

Sviluppo

Soddisfacente?

NoDocumento:

Noi la Nostra Storia e dal Vissuto

la Proposta Imprenditoriale

1B: Fase Relazionale

Creativa

Sviluppo

Soddisfacente?

No

Documento: Dalla Proposta Imprenditoriale

la Proposta Fondativa Dell'Impresa

OK Ambito

Soggettivo?

No

Piani Direzionali Sistemi Aziendali

Elaborazione delle Previsioni sia a livello

generale sia a livello di ogni Sistema Aziendale

definendo:

- la Politica,

- gli Obiettivi,

- i Fabbisogni,

- il Fondo di Portafoglio,

- il Conto Economico

1° la Consapevolezza del Gruppo Imprenditoriale

2° l'Interazione con l'Ambiente Vitale

3° la Proposta Imprenditoriale

Page 147: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 147 –––––––––––––––––––––––––––––

2.1.2 Metodo Ciclico di Rifondazione, Consuntivazione,

Riadeguamento

Questo Metodo viene attuato mediante i Piani Direzionali, i quali si

sviluppano in tre ambiti:

1. Fondazione e Rifondazione,

2. Consuntivazione e correzioni di rotta,

3. Riesame e Revisione dei Sistemi Aziendali.

I Piani Direzionali sono riservati al:

0. Sistema Processo di Fondazione e Rifondazione,

1. Sistema di Conduzione,

2. Sistema di Proposta al Mercato,

3. Sistema di Formazione, Informazione e Comunicazione,

4. Sistema di Controllo della Qualità,

5. Sistema di Prevenzione e Sicurezza,

6. Sistema di Garanzia della Privacy,

7. Sistema di Controllo di Gestione.

Nella loro attuazione, i Piani Direzionali si sviluppano in modo

gerarchico su più livelli, ed ogni livello è dotato di un Piano Esecutivo

che proviene e rimanda al Piano Generale. I Piani Esecutivi hanno in

comune la seguente struttura:

a. gli Obiettivi con i relativi Requisiti,

b. le Attività da svolgere,

c. i Tempi di realizzazione,

d. le Risorse Finanziarie disponibili,

e. le Risorse Umane disponibili con Ruoli e Responsabilità,

f. i Supporti attestanti i Risultati con le regole di redazione ed

approvazione.

Le modalità di utilizzo dei Piani Direzionali sono le seguenti:

1. Piano Direzionale di Fondazione o Rifondazione.

Nella Fondazione (cioè prima del tempo di esistenza dell’Impresa

fino alla Fase 2A Costitutiva, quando l’Impresa venuta

all’esistenza può generare col materiale prodotto il Piano

Direzionale di Fondazione), le disposizioni circa:

la pianificazione delle attività e le specifiche operative,

lo stato di avanzamento dei lavori e la consuntivazione,

le modalità di produzione dei supporti attestanti i risultati,

saranno contenute nei documenti fondativi.

Nei cicli successivi di Rifondazione il piano viene messo in atto

con un certo anticipo sulla fine di ogni esercizio per consentire di

Page 148: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 148 –––––––––––––––––––––––––––––

avere l’approvazione sia della Proposta Imprenditoriale, sia della

Proposta di Rifondazione, prima dell’inizio del nuovo esercizio.

Il piano si articola in due fasi:

Fase 1A: Riflessiva Esperienziale e di Proposta Valoriale,

finalizzata a generare la Proposta Imprenditoriale,

Fase 1B: Relazionale Creativa, finalizzata a definire la

Proposta di Rifondazione.

2. Piani Direzionali di Consuntivazione.

Essi vengono previsti dal Piano Direzionale di Fondazione o

Rifondazione ed attivati nel periodo previsto.

3. Piani Direzionali di Riesame e Revisione.

Vengono messi in atto solo al verificarsi di inadeguatezze del

sistema, a loro volta messe in evidenza sia dal Piano di Fondazione

o Rifondazione, sia dai Piani di Consuntivazione, e prevedono due

attività fondamentali:

1. il Riesame, col compito di:

A. prendere visione delle esigenze immediate e future, delle

opportunità ed ostacoli presenti nella realtà,

B. formare la Consapevolezza dell’Impresa in relazione alla

nuova realtà,

C. prendere visione dello Stato dell’Arte,

D. elaborare il Piano di Revisione del Sistema per adattarlo

alle nuove esigenze.

L’elaborazione del Piano avviene con gli stessi dettagli del

piano di sviluppo della Fase di Rifondazione;

2. la Revisione, con il compito di:

A. sviluppare proposte o soluzioni appropriate, in linea con

quanto previsto dal Piano di Riesame,

B. rielaborare il Sistema Aziendale, producendo la nuova

Revisione Approvata e Validata dai Responsabili, secondo

lo stesso Piano di Riesame.

2.1.3 Sistema Operativo dell’Impresa

L’Operatività dell’Impresa, che è l’insieme delle funzioni, delle attività

e dei processi necessari per produrre beni ed erogare servizi, viene

svolta dal Sistema Operativo. In funzione delle Politiche Aziendali,

l’operatività viene attuata sia in proprio, sia con terzi.

Il Sistema Operativo:

2. prende Forma Strutturale dalla Struttura Operativa

dell’Impresa, la quale è costituita dai seguenti componenti:

Settori,

Page 149: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 149 –––––––––––––––––––––––––––––

Direzioni,

Reparti - Comparti - Uffici - Servizi,

Zone di Lavoro - Attività,

Centri di Lavoro - Gruppi - Squadre,

costituiti ad hoc, in funzione dei Processi necessari a produrre beni

ed erogare servizi nelle modalità previste dalla Visione e Missione

dell’Impresa, oltre che delle Politiche di Conduzione della stessa;

3. prende Dimensione Strutturale dalle previsioni, definite nella

Proposta Fondativa o Rifondativa dell’Impresa e dai consuntivi

rilevati dai Sistemi Aziendali;

4. prende Consistenza dalla Struttura Immobiliare dell’Impresa;

5. prende Animazione, Operatività, Autorità e Responsabilità

dalle Entità Operative Interne dell’Impresa (Collaboratori).

La Struttura Operativa dell’Impresa, che è sostanzialmente un

funzionigramma, è rappresentata in forma Gerarchica nelle diverse

modalità, in funzione:

1. della Conduzione. La Struttura Operativa viene codificata in

funzione di questa gerarchia, essendo questa la parte predominante

nella Gestione dell’Impresa;

2. della Politica. Essa viene formata mediante legami tra i

componenti della struttura operativa, in funzione delle esigenze di

carattere strategico ed organizzativo;

3. dell’Autorità e Responsabilità. Essa viene formata mediante

legami tra i componenti della Struttura Operativa, in funzione delle

esigenze di delega nella corresponsabilità.

Il Sistema Operativo viene formato tramite legami dei suoi componenti

alla Struttura Operativa dell’Impresa, con causali appropriate:

A. ai Processi,

1. Prodotti,

2. Servizi al Cliente,

B. agli Impianti,

C. alle Entità Operative dell’Impresa.

È dai Calendari dei componenti la Struttura Operativa:

dell’Impresa,

delle Entità Operative dell’Impresa,

degli Impianti,

che il Sistema Operativo:

1. pianifica il carico del lavoro e la successiva consuntivazione,

2. determina i costi preventivi e consuntivi di trasformazione,

3. forma i dati per la gestione e per la statistica.

Page 150: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 150 –––––––––––––––––––––––––––––

2.1.4 Sistemi Aziendali

I sette Sistemi Aziendali, indispensabili all’Impresa per le Relazioni

Interne e con l’Ambiente Vitale, rappresentano l’intera realtà

relazionale aziendale, che ricordiamo essere:

1. Sistema di Conduzione,

2. Sistema di Proposta al Mercato,

3. Sistema di Formazione, Informazione e Comunicazione,

4. Sistema di Controllo della Qualità,

5. Sistema di Prevenzione e Sicurezza,

6. Sistema di Garanzia della Privacy,

7. Sistema di Controllo di Gestione.

Nel Processo di Fondazione e Rifondazione, che costituisce lo Spazio

Vitale dell’Impresa, i Sistemi Aziendali, oltre ad essere punto di

riferimento operativo nella gestione, hanno la duplice funzione:

1. di dimensionamento previsionale dell’Ecosistema Impresa,

2. di consuntivazione – correlazione – correzione di rotta.

Infatti:

1. nella Fase 1B: Relazionale Creativa dell’Ambito Soggettivo,

vengono elaborate le previsioni, attraverso gli algoritmi dei Sistemi

Aziendali, in funzione di quattro elementi:

1. la Proposta Imprenditoriale,

2. le Opportunità e gli Ostacoli Ambientali,

3. le Capacità Professionali e Produttive dell’Impresa,

4. la disponibilità di risorse: Umane - Materiali - Finanziarie.

Per ogni Sistema:

viene definita la Politica Aziendale,

vengono definiti gli Obiettivi,

vengono calcolati i Fabbisogni,

viene assegnato un Fondo di Portafoglio in grado di finanziare

le innovazioni nella Struttura Operativa e nello sviluppo dei

prodotti e servizi,

vengono redatti i Conti Economici e Finanziari.

Essendo inseparabilmente legati ed in relazione tra loro mediante

logiche ed algoritmi, i Sistemi danno luogo al Dimensionamento

Previsionale dell’Impresa.

Questo processo viene formalizzato nel documento: Dalla

Proposta Imprenditoriale, la Proposta Fondativa dell’Impresa.

Page 151: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 151 –––––––––––––––––––––––––––––

2. Per realizzare nell’Ambito Oggettivo quanto definito nella

precedente Fase 1B, nelle Fasi 2A Costitutiva o Ricostitutiva e 2B

Operativa e di Produzione, fanno ancora da riferimento i Sistemi

Aziendali.

Il Monitoraggio dello Stato di Avanzamento e di Correlazione – sia

tra i Sistemi, sia con le Previsioni – viene eseguito mediante i Piani

Direzionali di Consuntivazione.

2.1.5 Entità dell’Ecosistema

Le Entità che affollano l’Ecosistema Impresa appartengono ai Processi,

ai Sistemi ed ai Metodi nelle Modalità esposte nel § 2.1.3 e sono di due

tipi:

1. Entità animate: 00 Entità Operative Interne dell’Impresa:

01. Soci proprietari e personale di governo dell’Impresa,

02. Personale dipendente,

03. Personale di terzi collaboratori clienti,

04. Personale di terzi collaboratori fornitori,

Esse animano l’Impresa mediante l’Operatività, l’esercizio

dell’Autorità e l’assunzione della Responsabilità.

Per l’espletamento delle loro funzioni esse si avvalgono delle

Entità Inanimate, come ambito di sviluppo e di riferimento, e

delle Entità Operative Esterne, come complementari

nell’approvvigionamento, nei processi, nella distribuzione dei

prodotti e nell’erogazione dei servizi;

40 Entità Operative Esterne dell’Impresa:

01. Clienti, destinatari della proposta dell’Impresa,

02. Fornitori, punti di approvvigionamento di materiali e

processi complementari dell’impresa,

03. Terze Parti, punti di approvvigionamento della provvista

finanziaria e dei servizi complementari dell’impresa.

2. Entità inanimate: 10 Entità Ambiti di Sviluppo:

02. Piani Direzionali:

1. di Rifondazione,

2. di Consuntivazione e Riadeguamento,

3. di Riesame e Revisione dei Sistemi Aziendali;

03. Piani Operativi per l’Esecuzione delle Attività;

04. Progetti per la Realizzazione di Opere.

Page 152: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 152 –––––––––––––––––––––––––––––

20 Entità di Riferimento nell’Organizzazione:

01. Sistemi Aziendali:

01. Struttura Operativa dell’Impresa,

02. Processi Aziendali,

03. Prove, Test e Piani per Misure, Controlli e Collaudi,

04. Profili delle Entità Operative Interne ed Esterne,

05. Leggi, Norme e Specifiche di Riferimento;

30 Entità Immobiliari:

01. Struttura Fabbricati ed Impianti connessi,

02. Struttura Informatica di Raccolta ed Elaborazione Dati,

03. Struttura per le Misure, il Controllo ed i Collaudi,

04. Struttura di ricezione, movimento, stoccaggio, spedizione e

consegna merci,

05. Struttura per la produzione, attrezzature, macchine ed

impianti,

06. Struttura per la Distribuzione del Prodotto,

07. Struttura per l’Assistenza Tecnica pre e post-vendita,

08. Struttura per l’Ecologia, la Sicurezza e la viabilità in

fabbrica,

09. Struttura per l’Asservimento Energetico della fabbrica;

50 Entità Merci e Prodotti;

01. Materiali di processo, parti componenti, materiali di

consumo,

02. Prodotti;

60 Entità Servizi;

01. Servizi al Mercato ed agli Utenti,

02. Servizi di diversa natura destinati alla Struttura

dell’Impresa;

70 Entità di Proposta al, dal e nel Mercato.

Per le molteplici funzioni di equilibrio e di sviluppo del sistema, le

Entità Inanimate hanno una loro particolare natura e collocazione,

a seconda delle caratteristiche dell’impresa. Nei confronti delle

Entità Operative interne dell’impresa, esse hanno la funzione:

di Ambito di Sviluppo per le attività e per la progettazione di

nuovi prodotti, servizi ed impianti,

di Riferimento nelle attività e nella gestione.

Page 153: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 153 –––––––––––––––––––––––––––––

2.1.6 Elezione e Missione delle Entità

Ogni Entità viene generata dall’Entità Padre con una missione da

svolgere all’interno dell’Impresa, secondo le esigenze di sviluppo e

maturazione dell’Entità Padre.

Il Piano Direzionale di Fondazione o di Rifondazione è l’Entità Padre

di primo livello. È in questa Entità che vengono definiti i Dati

Previsionali, gli Obiettivi con i Requisiti di ogni Sistema Aziendale,

assegnando ad essi le Risorse Umane, Materiali e Finanziarie, oltre ai

Tempi di esecuzione.

Questi dati costituiscono l’elemento per generare le Entità Piani

Direzionali dei Sistemi Aziendali, i quali a loro volta definiscono gli

Obiettivi con i Requisiti, le Risorse Umane, Materiali e Finanziarie,

oltre ai Tempi di Esecuzione delle Entità che, a loro volta, devono

generare.

Le Entità più comuni che i Piani Direzionali dei Sistemi Aziendali

generano sono:

le Entità Progetto, per lo sviluppo di Prodotti, Servizi, Impianti,

Attrezzature, ecc.

le Entità Piano, come Ambiti di Sviluppo ed esecuzione dei

lavori,

le Entità Processo, nell’Approvvigionamento, nella Produzione,

nei Servizi, ecc.

2.1.7 Autorità e Responsabilità

Essendo l’Ecosistema Impresa gestito da logiche ed algoritmi definiti

dagli attributi e dalle prerogative della natura umana:

per la ridefinizione delle ragioni dell’Essere Impresa e per la

ricreazione della Realtà Trascendentale dell’Impresa condivisa dal

Gruppo, nell’Ambito Soggettivo;

per la realizzazione nell’immanente umano della Realtà

Trascendentale condivisa dell’Impresa, nell’Ambito Oggettivo,

è indispensabile una gestione Autorevole, Consapevole e Responsabile

in grado:

di esercitare una politica unitaria e di settore,

di condurre l’Impresa in modo:

unitario e delegato,

partecipativo a livello di direzione e di gruppi di lavoro,

di interagire con l’Ambiente Vitale per Appartenere, Operare e

Crescere.

Page 154: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 154 –––––––––––––––––––––––––––––

2.2 Strumento di Governo e di Gestione dell’Impresa

Il nome SIUI è l’acronimo di Sistema Informativo per Uomini d’Impresa.

Poiché il SIUI è il software del Modello Ecosistema Impresa (MEI), nella

nuova release il suo nome sarà SIUI-MEI. Per una più dettagliata

documentazione si deve far riferimento alla produzione del Laboratorio

Multidisciplinare di Sviluppo e Produzione Software SIUI-MEI. In questo capitolo si diranno le ragioni che hanno dato origine e sviluppo al

SIUI e si descriveranno le principali Utilità che esso offre per la gestione

sistemica della complessa realtà dell’Impresa.

L’ambiente e le consuetudini dei Ragazzi di Campagna erano caratterizzate

da un’interpretazione della realtà con un approccio personale, diretto ed

intuitivo e con conseguenti azioni empiriche di buon senso.

Nell’intraprendere l’Iniziativa Imprenditoriale, si è manifestata la necessità

di modelli in grado di dare forma alle relazioni complesse sia all’interno

dell’Impresa, sia tra l’Impresa e l’Ambiente Vitale, e di favorire la scelta di

iniziative, sicuramente di buon senso, ma con orizzonti relazionali più

ampi, superando l’opportunismo immediato a favore del medio e lungo

termine.

È da questa esigenza, che nel tempo si è maturata l’idea di vedere l’Impresa

come Ecosistema, avendo indicato con tale termine l’insieme di tutte le

Entità Animate ed Inanimate con i vari elementi e vincoli che appartengono

all’Impresa e che sono inseparabilmente legati tra loro, i quali hanno

interazioni reciproche sia secondo le leggi della Natura, sia secondo

logiche ed algoritmi definiti dagli attributi e le prerogative della Natura

Umana.

Ovviamente questo approccio di valutazione della realtà ha portato enormi

benefici, in quanto tutta l’Impresa veniva vista relazionata e di ogni azione

si poteva immaginare l’effetto, senza però poterlo quantificare se non in

una maniera Personale, Diretta ed Intuitiva, poiché non esistevano supporti

informatici per la raccolta dei dati e la loro elaborazione.

L’avvento dell’informatica portò con sé, oltre all’opportunità di raccogliere

ed elaborare i dati e di sviluppare la progettazione, alcune gravi malattie di

gioventù, quali:

la deformazione dei processi e delle procedure aziendali per adeguarli

ai limiti di Hardware e Software;

la frammentazione gestionale dell’Impresa ridotta a singoli processi e

sistemi, in quanto Hardware e Software disponibili erano specifici per

la gestione di particolari processi e non erano interconnettibili tra loro;

l’impossibilità operativa ed economica di migliorare e di sviluppare

interfacce tra i vari software di processo, in quanto la selvaggia

innovazione tecnologica non consentiva la necessaria stabilità.

Page 155: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 155 –––––––––––––––––––––––––––––

Sistema di

conduzione

Previsioni

Consuntivo

Sistema di

Comunicazione

Previsioni

Consuntivo

Sistema di

Proposta al Mercato

Previsioni

Consuntivo

Sistema di

Controllo Qualità

Previsioni

Consuntivo

Sistema di

Sicurezza sul Lavoro

Previsioni

Consuntivo

Sistema di

Privacy

Previsioni

Consuntivo

Previsioni

Consuntivo

Sistema di

Controllo Gestione

0 Proprietà e Governo

Utensili del SIUIProgrammi Gestionali Transazionali

Programmi di Pianificazione

Programmi di Produzine Documenti

Programmi di Laboratorio e di C.Q.

Programmi per la Statistica

Programmi di Comunicazione

Pia

nif

iva

zio

ne e

Mo

nit

ora

ggio

Sis

tem

i A

zie

nd

ali

di

Co

nd

uzio

ne -

Prev

isio

ne -

Co

nsu

nti

va

zio

ne

Am

bie

nte

Vit

ale

Sett

ori

Azie

nd

ali

Area Operativa Area Informativa e Informatica

Piani Direzionali

1 Direzione Generale

2 Servizi Generali

3 Produzione

4 Commerciale

5 Amministativo

Riesame e

Revisione dei

Sistemi

Aziendali

Fondazione e

Rifondazione

Consuntivo e

Riadeguamento

Lay-out del SIUI, Sistema Informatico per Uomini d'Impresa

Am

bie

nte

Vit

ale

co

n

Oriz

zo

nte

e P

erio

di

Op

era

tiv

i

Am

bit

o S

og

gett

ivo

Ap

pa

ra

to G

est

ion

ale

dell

'Im

presa

Am

bit

o O

gg

ett

ivo

Lay-out del SIUI, Sistema Informatico per Uomini d’Impresa

Page 156: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

––––––––––––––––––––––––––– 156 –––––––––––––––––––––––––––––

Superata la prima fase delle malattie di gioventù dell’informatica – sia

della tecnologia HW, sia dei linguaggi di sviluppo del SW, sia la

connettività tra i diversi ambienti e sistemi – si determinarono le condizioni

per sviluppare il SIUI, Sistema Informativo per Uomini d’Impresa, che è il

Software del Modello Ecosistema Impresa.

Come rappresentato schematicamente nel Lay-out Relazionale

Pluridimensionale ed Evolutivo dell’ambiente informatico, l’Imprenditore

con il suo Gruppo:

sceglie le logiche e gli algoritmi più appropriati, in sinergia con

l’Ambiente Vitale,

si interfaccia a tutti i livelli con l’Impresa vista come Ecosistema,

utilizzando programmi commerciali appropriati, gestiti come Utensili:

sia nell’Ambito Soggettivo, nella formulazione della Proposta

Imprenditoriale e della successiva proposta di Fondazione o di

Rifondazione,

sia nell’Ambito Oggettivo, nelle Attività delle Fasi di Costituzione

o Ricostituzione ed Operativa di Produzione.

Page 157: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio
Page 158: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio
Page 159: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

Page 160: Un gioco che vale una vita: Creare e Condurre l'Impresa a mo' di Dio