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U.Gasparini, Fisica I 1
U.Gasparini, Fisica I
“Dinamica” : studia le relazioni tra il moto dei corpi, descritto dalle quantità
cinematiche (velocità, accelerazioni), e le “forze” (interazioni tra corpi) che lo
condizionano determinando le “variazioni dello stato di moto”
Il moto in “assenza di forze” (condizione sperimentale non realizzabile:
teoricamente, quella di un corpo infinitamente lontano da ogni altro corpo) o
in assenza di forze non equilibrate è regolato dal “principio di inerzia”
(o prima legge della dinamica, dovuta a Galileo Galilei) :
un corpo sul quale non agiscono forze, ovvero sul quale agiscono
forze che si equilibrano, persevera nel suo stato di quiete o
di moto, ossia non varia la sua velocità v
risultato di un procedimento di osservazione sperimentale
e di “astrazione”, intesa come estrapolazione dei risultati
ottenuti in una situazione reale ad una situazione ideale
di totale assenza di forze non equilibrate (ad es., attriti)
il principio d’inerzia soppianta le leggi aristoteliche del moto che associavano,
erroneamente, le forze alle velocità piuttosto che alle loro variazioni
(accelerazioni)
Principio d’inerzia
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“Definizione operativa” di una grandezza fisica :
definire un procedimento ripetibile di misura,
attraverso cui associare un numero alla grandezza in questione
Intensità di una “forza” applicata ad un corpo :
misurata da un “dinamometro”, strumento opportunamente tarato;
l’operazione di “taratura del dinamometro” va considerata come parte
integrante della definizione operativa della grandezza fisica “forza”.
Intensità di una forza
Schematicamente:
1 “unità di
massa” m
(arbitraria) 1 “unità
di forza”
oggetto deformabile che risponde
in maniera riproducibile ad una
sollecitazione di
trazione e/o
compressione
0. (=posizione “di riposo”,
oggetto non deformato) Dx
( convenzionalmente :
per m 1 kg (unità di massa nel S.I.)
1 “unità di forza” 9,8 “Newton”)
unità di misura della
forza nel S.I .
2 “unità di forza”
2 m
…. ecc.
0.
Dx
U.Gasparini, Fisica I 4
Esperimenti sull’effetto dell’applicazione di una forza sul moto dei corpi :
Forze ed accelerazioni
2 “Newton” a F
a = 2 m/s2
F
1 “Newton”
m= 1 kg
a Il corpo di massa m=1kg
subisce un’accelerazione
a = 1 m/s2
a F
4 “Newton”
a = 4 m/s2
1 Newton
F a
a = 0.5 m/s2
m= 2 kg
2 N F a
a = 1 m/s2
4 N F a
a = 2 m/s2
U.Gasparini, Fisica I 5
Inoltre:
r = 1m v= 1 m/s
1 N a = v2 / r = 1 m/s2
m=1 kg
v
Forze e cambiamenti di direzione
v
v= 2 m/s
4 N
m r
a =v2 /r = 4 m/s2
U.Gasparini, Fisica I
a=3m/s2
F1=3 N
m=1 kg F2=4N
a=4m/s2
/ 2
Carattere “vettoriale” della forza e 2a legge di Newton
Forze applicate separatamente:
L’ accelerazione ottenuta e’ uguale (vettorialmente),
all’ accelerazione che si sarebbe avuta applicando
un’ unica forza R risultante della somma vettoriale
delle due forze F1 ed F2 applicate separatamente.
a=5m/s2
F1
F2
Forze applicate contemporaneamente:
R
risultante delle forze agenti sul corpo di massa m
L’insieme delle osservazioni sperimentali sopra schematicamente riportate si
riassume nella seguente relazione vettoriale:
2a legge della dinamica ( legge di Newton ) : “massa inerziale”
F = m a
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p m v
m
ii) meccanica relativistica ( v ~ c=3 108 m/s, velocità della luce)
m vm
v
c
( )
0
2
21
“massa di riposo” (caratteristica intrinseca
del corpo)
Esempi:
i ) meccanica classica: razzo (sistema con massa variabile del combustibile)
“Quantità di moto”:
v
Fdp t
dt
( ) formulazione più generale
della 2a legge della dinamica,
valida anche per situazioni
in cui m costante
dt
tvmd
dt
tvdmamF
)]([)(
U.Gasparini, Fisica I 8
“Impulso” di una forza F(t) in un dato intervallo di tempo ( t1, t2 ) :
J t t F t dt
t
t
( , ) ( )1 2
1
2
[ J ] = N s
Impulso di una forza e teorema dell’ impulso
Forze che in tempi molto brevi (infinitesimi) esercitano un impulso finito:
lim ( ) lim ( )
0 00
0
0 J F t dt
t
t
(ossia l’intensità della forza tende all’infinito nel tempo molto
breve considerato) si dicono “forze impulsive”.
Teorema dell’impulso: J t t p p pi f f i( , ) D
Infatti, integrando la 2a legge di Newton:
Fdp t
dt
( )
F t dt
dp t
dtdt dp p
t
t
t
t
p
p
i
f
i
f
i
f
( )( )
D
J t ti f( , )
U.Gasparini, Fisica I 9
Teorema dell’ impulso: esempio di applicazione
Un punto materiale urta un muro e rimbalza con velocità opposta
Se l’urto dura Δt, quanto vale la forza media durante l’urto?
vmpin
vmp fin
m
nell’urto cambia il verso della velocità:
vmvmpptFdtF m
infinD
mF
tvmFm D/2
L’ urto e’ molto breve, ad esempio : Dt~10-3s;
La forza media che si sviluppa e’ molto intensa. Per una pallina da tennis (m= 0.1 kg) che impatta
su un muro con velocita’ v= 20 m/s :
Fm = 0.2∙ 20 /10-3 = 4000 N
iv
if vv
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Terza legge delle dinamica: principio di azione
e reazione
ABF
ABBA FF
A
B
Se due corpi interagiscono esercitando mutuamente una forza tra loro,
la forza FBA che il corpo A esercita sul corpo B e’ uguale e contraria
alla forza FAB che il corpo B esercita sul corpo A.
forza su A esercitata da B
forza su B esercitata da A
Questo principio, verificato sperimentalmente
in ogni situazione fisica, e’ indipendente dalla
natura dell’ interazione (forza attrattiva o
repulsiva, interazione elettrica, gravitazionale…)
n.b.: le due forze, oltre ad essere antiparallele,
agiscono lungo la stessa retta d’ azione, congiungente
i due corpi A e B ( “coppia di forze a braccio nullo”)
U.Gasparini, Fisica I
Conservazione della quantita’ di moto
Conseguenza della 3a legge delle dinamica, e’ la conservazione
della quantita’ di moto totale di due oggetti interagenti tra loro ed
“isolati” rispetto al resto del mondo:
ABF
)()( tFtF ABBA
A
B
forza su A esercitata da B forza su B esercitata da A
i
Ap
f
Ap
f
Bp
i
Bp
B
t
t
B
t
t
BA
t
t
AB
t
t
AA pdt
dt
tpddtFdtFdt
dt
tpdp
f
i
f
i
f
i
f
i
DD
)()(
)(
f
B
i
B
i
A
f
A pppp
i
B
i
A
f
B
f
A pppp
U.Gasparini, Fisica I 12
E’ la forza di attrazione gravitazionale cui è soggetto un corpo a causa della Terra:
gp mF F kmp g
Sperimentalmente, si osserva che sotto l’azione della sola forza peso,
tutti i corpi si muovono con la stessa accelerazione a = 9,8 m/s2 g :
F km m a m gp g i i
legge di Newton
“massa inerziale”
indipendente
dalla massa
“massa gravitazionale”
mm
kg mg
ii la massa gravitazionale è proporzionale
alla massa inerziale
“Forza peso”:
la costante k dipende unicamente dall’unità di misura convenzionalmente scelta
per m mi g,
Si può porre : m mi g F mgp
(ossia k g)
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2) Elettromagnetica interaz. tra cariche elettriche;
repulsiva ed attrattiva, raggio d’azione infinito;
ruolo fondamentale nella struttura di atomi e molecole
e nei processi chimici e biologici
3) interazione forte interaz. tra “quarks”, a “corto raggio” (5m);
Struttura dei nuclei atomici;
processi di fissione e fusione nucleare
4) interazione debole decadimenti radiativi, dinamica stellare
1) gravitazionale interazione tra masse (es.: pianeti,stelle, galassie…);
forza attrattiva; raggio d’azione infinito
Le interazioni fondamentali :
U.Gasparini, Fisica I
La presenza di “vincoli” che limitano le possibilità di movimento di un corpo
determina lo sviluppo di forze dette “reazioni vincolari”, dipendenti dalle
altre forze agenti sul corpo (es., forza peso) e dal moto che il corpo
è vincolato a compiere
Esempi:
i ) reazione vincolare di un piano d’appoggio orizzontale
esercitata su un corpo in quiete:
mg
F a 0 m
Reazioni vincolari
cos0
sin0
mga
ga
yy
xx
F
F
F mg
R mg ma F 0
risultante delle forze
agenti sul corpo
mg ma F
ii ) reazione vincolare di un piano inclinato “liscio”
(privo d’attrito capace di sviluppare una reazione
unicamente normale alla sua superficie):
mg x
y
F
ay 0
a
Esempio
U.Gasparini, Fisica I 15
v0=4 m/s
l = 1,5 m
Determinare la velocità finale di un
blocchetto in moto con velocità iniziale
v0=4 m/s , che sale lungo un piano di
lunghezza l = 1,5 m, inclinato di un
angolo ϑ=20o .
vf
ϑ
Determinare il tempo di salita tS, discutendo il significato fisico delle
due soluzioni algebriche trovate per tS.
U.Gasparini, Fisica I
Descrizione fenomenologica della forza d’attrito:
Si verifica sperimentalmente:
NFF s
Max
S
attr
S
“coefficiente di attrito
statico”, caratteristico
delle due superfici a contatto
Forza d’attrito statico
forza di
“attrito statico”
i ) forza d’attrito statico:
mg
Fy
F
F
x
y mg
0
R ma 0
0attr
SF
x mg
F F
F
F
xattr
y
F F
mg N
FF attr
S
“reazione
normale”
piano “scabro”
(= non liscio)
FSattr
17
Esempi Ad un blocco di massa M=5 kg poggiato su un piano
scabro con coefficiente di attrito statico S=0,3
è applicata una forza F = 4 N; si osserva che
Il blocco rimane in quiete.
1)
M F
F 2)
M
m Un secondo blocco di massa m=3 kg viene
appoggiato sul primo blocco; si supponga il piano liscio,
mentre vi è attrito statico tra i due blocchi, con S=0,3.
Si osserva che i due blocchi procedono insieme lungo il piano.
Determinare la forza d’attrito statico che si sviluppa tra i due blocchi.
Determinare il massimo valore Fmax di F affinché i due blocchi procedano insieme
(senza slittare un sull’altro)
F 3)
M
m Determinare Fmax ripetendo l’esercizio 2) applicando
la forza F al blocco superiore m.
Determinare la forza d’attrito esercitata dal piano sul
blocco ed il massimo valore Fmax della forza F applicabile
affinché il blocco rimanga fermo.
U.Gasparini, Fisica I 18
Nmg
Fmg
y
attr
Sx
F
F
cos
sin
Equilibrio statico su un piano inclinato “scabro”:
y
x
F
mg
condizione per l’equilibrio statico
su un piano scabro con coefficiente
d’attrito statico s
cossin mgNFmgF ss
Max
S
attr
S
Per la legge della forza d’attrito statico:
tan s
FSattr
“Forza d’ attrito
statico”
N R mg ma F 0
F mg
Nmg
F
y
attr
Dx
F
F
Esempio:
moto lungo un piano inclinato scabro:
y
v
mg
F
x
a g D (sin cos )
mg
x
Fa
y
Forza d’attrito dinamico
“coefficiente di attrito dinamico”,
indipendente dalla velocità
Legge del moto: v t v at( ) 0x t x v t at( ) 0 0
21
2
NF D
attr
D Si verifica sperimentalmente:
ma mg mg
mg
D
y
sin cos
cos
0 F
Legge di Newton: ma mg F
U.Gasparini, Fisica I 20
materiali d s
gomma su asfalto
(asciutto) 0.80 0.90
gomma su asfalto
(bagnato) 0.25 O.30
acciaio su acciaio 0.57 0.74
vetro su vetro 0.40 0.94
legno su cuoio 0.25 0.30
rame su acciaio 0.36 0.53
acciaio su ghiaccio 0.06 0.10
sci su neve 0.05 0.10
teflon(*) su teflon 0.04 0.04
Coefficienti d’attrito statico e dinamico
sd
NF s
MAXattr
s ,
NF s
attr
s
NF D
attr
D
Sperimentalmente si osserva:
(*) materiale plastico (polimero tertrafluoroetene) resistente alle alte temperature,
usato per produrre superfici “antiaderenti”; ha il piu’ basso coefficiente
d’attrito conosciuto
21
Forze di trazione
Una forza puo’ essere trasmessa ad un corpo per “trazione”
attraverso un filo o una corda tesa.
Filo o corda “inestensibile” : filo / corda le cui deformazioni sono trascurabili
per qualsiasi valore della forza di trazione applicata → la lunghezza del
filo rimane costante durante il moto degli oggetti
La velocita’ e l’ accelerazione di ogni punto del filo (in particolare: dei suoi
estremi, ai quali sono collegati gli oggetti in moto) ad un dato istante
sono le stesse
x A B
A’ B’ posizione del
filo al tempo t
posizione del
filo al tempo t+dt
'' BAAB BBBAAA xxdxxxdx ''
BB
AA a
dt
xda
dt
xd
2
2
2
2
e analogamente:
BB
AA v
dt
dxv
dt
dx
22
Filo (ideale) di massa trascurabile
Se la massa del filo e’ trascurabile (~ 0) , la forza di tensione
e’ la stessa in ogni punto del filo.
x
dx elemento di filo di massa dm = 0
)(xF
)( dxxF
Esempio: due corpi di masse mA, mB collegati da una fune di tensione T e
trainati da una forza F
F T -T mA mB
le due tensioni sono
uguali in modulo
amTF B
amT A aaa BA
(per l’ insestensibilita’
del filo)
)/( BA mmFa Fmm
mamT
BA
AA
ammF BA )(
0)()( admxFdxxF
Per la legge di Newton applicata all’ elemento di filo, essendo dm = 0:
)()( xFdxxF
U.Gasparini, Fisica I 23
O
x
y
R
l
g
g
l
g
R
gR
v2
222
cossin
tan
Il punto di massa m descrive una traiettoria
circolare nel piano orizzontale
(date opportune condizioni iniziali)
l
sinlR Rv
Per un pendolo conico di lunghezza l,
l’apertura del cono dipende solo dalla
velocità angolare (indipendente dalla
massa)
Pendolo conico
R
vmFT N
2
sin asse x:
0cos mgT asse y:
NF
T
gm
NF
mg+T = ma = FN
U.Gasparini, Fisica I 24
Curva piana e curva “sopraelevata”
Curva su strada piana L’attrito tra i pneumatici ed il terreno fornisce la "forza
centripeta " necessaria traiettoria: arco di circonferenza
di raggio r
=> forza d’attrito statico (se l’auto non sbanda)
Nss
max
N mamgNF velocità massima:
r
vmmgs
2
max rgv smax
Condizione perchè l’ auto percorra a velocità
costante un arco di circonferenza di raggio r
in un piano orizzontale , sotto l’azione di una
reazione vincolare N che sia normale al piano stradale
mgNy
r
vmmaRNx N
cos)
sin)2
gr
v2
tan
FN FN
Curva sopraelevata liscia (velodromo)
x
y
r
Esercizio
U.Gasparini, Fisica I 25
Un tratto curvo di autostrada, con raggio
di curvatura r = 400 m è stato progettato
con il piano stradale inclinato di un
angolo rispetto al piano orizzontale.
Determinare la componente della forza parallela al piano stradale necessaria per mantenere
in carreggiata una macchina di massa m= 103 kg, che percorra la curva alla velocità
v’=120 km/h .
Determinare l’ angolo di inclinazione, affinché un’ auto che percorra la curva
alla velocità consigliata v = 80 km/h subisca una reazione vincolare FN
perpendicolare al piano stradale. Verificare se il risultato trovato dipende dalla
massa della macchina.
U.Gasparini, Fisica I 26
Forza elastica - forza la cui intensita’ cresce linearmente con la distanza da un punto (x0,
punto di equilibrio) in cui la forza e’ nulla;
- la forza e’ una forza “di richiamo”, ossia e’ diretta sempre verso il punto
di equilibrio
F = -k x ux
dalla legge di Newton: F = m a Fx = m ax
kx t md x t
dt( )
( )2
2d x t
dtx t
2
2
2( )( )
k/m con:
x(posizione di equilibrio)
x
F x < 0.
Fx = -k x > 0.
F
xx
x > 0.
Fx = -k x < 0.
il moto di un punto materiale di massa m sotto l’azione di una “forza elastica” e’
un moto armonico:
U.Gasparini, Fisica I 27
Moto di un “pendolo semplice”
Moto in un piano verticale di un punto materiale sospeso ad un filo, sotto l’azione
della forza peso mg , per piccole oscillazioni intorno alla posizione di equilibrio
(asse verticale):
mg T
m
Proiezione lungo l’asse T tangente alla traiettoria:
maT = mg sin
l
md s t
dtmg t
2
2
( )sin ( )
a
ma = Ftot = mg + forza di tensione del filo
mld t
dtmg t
2
2
( )sin ( )
Equazione di un moto armonico nella variabile θ(t)
d2
2
2
2 )()(
dt
td
dt
tsd
Vale la relazione geometrica: ds = - l d
ds
l -l Per piccole oscillazioni: sin
d t
dtt
2
2
2
( )( )
dove:
/g / l