TRINITÀ in Andrej Rublëv e in Jacopo dal...

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Pasquale di Gesù di Nàzaret e colloca sulla spiaggia del Brenta il “Mistero di Dio”. Egli ritiene a tal punto che il Dio Uno e Trino rivelato da Gesù di Nàzaret abbia a che fare con la storia, da immergerlo nella vita della sua città: Bassano. Contemplando la “Trinità in cro- ce”, Jacopo dal Ponte coglie la diversa compartecipazione delle Tre Persone Divine e scopre che la nostra storia non si svolge separata e straniera rispetto all’Amore Trini- tario: qualunque cosa succeda su questa terra, qualunque sia il nostro atteggiamento e comportamento, Dio tiene spalancate le Sue braccia e, nella croce di Suo Figlio, anche le nostre croci, di figli dello stesso Padre, sono sollevate in alto, sia perché sono condivise dalla Trinità in croce, sia perché saranno trasfigu- rate dalla Trinità in Gloria! Proprio là dove siamo, Dio ci raggiunge, si fa nostro prossimo, ci incontra e trasfigura tutta la nostra realtà. Ma che cosa si può dire davvero della “sofferenza di Dio”?! Chi accompagna FERRUCCIO MERCANTE Laureato in Teologia e insegnante di Religione Cattolica nella Diocesi di Vicenza, è studente del biennio di specializzazione per la Licenza in Teologia Pastorale presso la Facoltà Teologica del Triveneto (sede di Padova). Allievo dei professori e monsignori Diego Baldan e Giandomenico Tamiozzo, ha già presentato a Villa Immacolata la Sacra Sindone e la Beata Vergine Maria di Guadalupe. Quando GIOVEDÌ 12 MAGGIO 2016 ore 21.00 in preparazione alla solennità della Santissima Trinità! LA SANTISSIMA TRINITÀ in Andrej Rublëv e in Jacopo dal Ponte Arte e Teologie Cristiane d’Oriente e d’Occidente a confronto FERRUCCIO MERCANTE

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Pasquale di Gesù di Nàzaret e colloca sulla spiaggia del Brenta il “Mistero di Dio”. Egli ritiene a tal punto che il Dio Uno e Trino rivelato da Gesù di Nàzaret abbia a che fare con la storia, da immergerlo nella vita della sua città: Bassano.

Contemplando la “Trinità in cro- ce”, Jacopo dal Ponte coglie la diversa compartecipazione delle Tre Persone Divine e scopre che la nostra storia non si svolge separata e straniera rispetto all’Amore Trini- tario: qualunque cosa succeda su questa terra, qualunque sia il nostro atteggiamento e comportamento, Dio tiene spalancate le Sue braccia e, nella croce di Suo Figlio, anche le nostre croci, di figli dello stesso Padre, sono sollevate in alto, sia perché sono condivise dalla Trinità in croce, sia perché saranno trasfigu- rate dalla Trinità in Gloria!

Proprio là dove siamo, Dio ci raggiunge, si fa nostro prossimo, ci incontra e trasfigura tutta la nostra realtà.

Ma che cosa si può dire davvero della “sofferenza di Dio”?!

Chi accompagna

FERRUCCIO MERCANTE Laureato in Teologia e insegnante di Religione Cattolica nella Diocesi di Vicenza, è studente del biennio di specializzazione per la Licenza in Teologia Pastorale presso la Facoltà Teologica del Triveneto (sede di Padova). Allievo dei professori e monsignori Diego Baldan e Giandomenico Tamiozzo, ha già presentato a Villa Immacolata la Sacra Sindone e la Beata Vergine Maria di Guadalupe.

Quando

GIOVEDÌ 12 MAGGIO 2016 ore 21.00

in preparazione alla solennità della Santissima Trinità!

LA SANTISSIMA TRINITÀ

in Andrej Rublëv e in Jacopo dal Ponte

Arte e Teologie Cristiane

d’Oriente e d’Occidente a confronto

FERRUCCIO MERCANTE

Page 2: TRINITÀ in Andrej Rublëv e in Jacopo dal Ponteirc2.vicenza.chiesacattolica.it/documenti/home/2016/... · 2016. 4. 23. · Sergio di Radonez, il quale era vis- suto contemplando

L’ICONA DELLA TRINITÀ di Andrej Rublëv

Il santo monaco Andrej Rublëv (il più grande iconografo russo) verso il 1425 fu incaricato di dipingere una icona della Santissima Trinità a lode del santo russo più famoso, san Sergio di Radonez, il quale era vis- suto contemplando il mistero trinitario e aveva detto: «Se vogliamo tornare a sentirci popolo, dobbiamo rifarci al Dio-Trinità».

Rublëv conosceva molto bene il messaggio biblico e patristico relativo

alla Trinità e il suo cuore era solidale con il dramma vissuto dal suo popolo.

Egli desiderava che le persone, contemplando l’icona, si aprissero con fede a quella speranza che non delude che solo Dio può dare.

Rublëv si ispirò al celebre capitolo 18 della Genesi che racconta la visita di tre misteriosi pellegrini ad Abramo (Gen 18,1-15).

Nata in Russia, ed erede di tutta la ricchezza spirituale dell’Oriente, l’icona della Trinità di Rublëv ritorna in eredità a tutta la Chiesa. Ha detto P.N. Evdokimov: «Si può dire con certezza che non esiste altrove niente di simile quanto a potenza di sintesi teologica, a ricchezza di simbolismo e a bellezza artistica».

I Tre sembrano aspettare qual- cuno: ci sarebbe forse un quarto commensale?

LA PALA DELLA TRINITÀ IN CROCE

di Jacopo dal Ponte

Jacopo dal Ponte (detto Bassa- no) è uno dei più originali interpreti della civiltà figurativa veneta del Cinquecento, accanto a Tiziano, Tintoretto e Veronese.

Nel 1547, Jacopo dal Ponte pro- pone una lettura trinitaria dell’Evento