Trentino Industriale agosto-settembre 2015

68
ANNO 56 | N°04 AGOSTO | SETTEMBRE 2015 Settant’anni di Confindustria Trento Gli industriali trentini festeggiano l’anniversario dell’Associazione Associazione Giulio Bonazzi è il nuovo presidente di Confindustria Trento Speciale carta e grafica Una produzione di qualità orientata all’estero Aziende ZF festeggia ad Arco i 100 anni con un Family Day

description

Il bimestrale di Confindustria Trento.

Transcript of Trentino Industriale agosto-settembre 2015

Page 1: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

ANNO 56 | N°04

AGOSTO | SETTEMBRE 2015

Settant’anni di Confindustria Trento

Gli industriali trentini festeggiano l’anniversario dell’Associazione

AssociazioneGiulio Bonazzi è il nuovo presidente

di Confindustria Trento

Speciale carta e graficaUna produzione di qualità

orientata all’estero

AziendeZF festeggia ad Arco i 100 anni

con un Family Day

Page 2: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

blab

desi

gn.it

SAIV SpAhead office: Via Zamenhof, 843 / 36100 Vicenza / ITALIA Tel. [+39] 0444 587500 / [email protected]: Bassano del Grappa / Padova / Trento / Udine / Venezia / Verona Algeri / Dohawww.saiv.it

Information and Communication Technology

Vicenza, 2015

Nella Control Room, cuore dell’Headquarters di SAIV SpA

BEST monitoringsicurezza assistenzarisparmio semplificazione

Page 3: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

0461.915235

www.fotonadiabaldo.it

telefono

sito web

Foto Nadia Baldofotografia pubblicitaria e industriale

Un’immagine che colpisce parla di teanche quando non ci sei

Page 4: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

è il segno del gruppo Marangoni. Uno dei pochi al mondo a gestire tutte le attività connesse all’intero ciclo di vita del

pneumatico: dai macchinari per l’industria del pneumatico alle gomme per usi industriali, dalla produzione di pneumatici

nuovi ai ricostruiti, dai sistemi per la ricostruzione alla distribuzione. è il segno di un’azienda in movimento verso il futuro,

continuamente alla ricerca di materiali e tecnologie all’avanguardia. è segno di un grande rispetto per l’ambiente che si

concretizza nell’impegno per il recupero dell’energia attraverso lo smaltimento.

Ecco perché, se sulla vostra strada c’è Marangoni, è sempre un buon segno.

Buon segno.

21x28 istituzionale.indd 1 25/05/15 15.19

Page 5: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

som

mar

io03

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

editoriale

7 Continuità e rinnovamento

speciale assemblea

9 Giulio Bonazzi è il nuovo Presidente

10 L’industria al centro

12 La nuova Giunta Esecutiva di Confindustria Trento

13 “Quattro anni al servizio delle imprese”

15 Premiati i “pionieri” dell’industria trentina

17 Il tributo alle aziende fondatrici

18 L’omaggio ai Past President

19 Nel cuore della struttura operativa

20 "Il bello dell’industria"

copertina

22 70 anni di industria

speciale carta

31 Prodotti di qualità orientati all'estero

33 Crescita continua per Fedrigoni

36 La sostenibilità è il mantra di Cartiere del Garda

38 Un mercato sempre più globale per il gruppo Lego

40 Con Bertolin imballaggi su misura del cliente

42 Nuova vita alla carta

aziende

45 Con Nesco efficienza energetica al top in azienda

47 ZF festeggia il secolo di attività

49 Trent'anni di Tama

51 Zobele scommette sui nuovi talenti

53 Porte aperte alla Mahle

education

56 Nice: formati altri 237 lavoratori

57 Il futuro della moda

edilizia

58 Casse edili e Durc… solo quelle “Doc”

internazionalizzazione

61 Come accedere ai fondi europei

62 Good news dalla Gran Bretagna

università

64 Nasce il festival della Meteorologia

rubriche

9 speciale assemblea

22 copertina

31 speciale carta

45 aziende

56 education

58 edilizia

61 internazionalizzazione

64 università

Page 6: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

I prezzi indicati vanno maggiorati di IVA.

L’editore si riserva di valutare di volta in volta la compatibilità con la rivista dei messaggi pubblicati proposti.

Laura Canzian [email protected] 338 7789032 | F 0461 933551

04

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

www.trentinoindustriale.comil nostro periodico è anche online compresi i numeri arretrati

[email protected]

ANNO 56 | N°04

AGOSTO | SETTEMBRE 2015

Settant’anni di Confindustria Trento

Gli industriali trentini festeggiano l’anniversario dell’Associazione

AssociazioneGiulio Bonazzi è il nuovo presidente

di Confindustria Trento

Speciale carta e graficaUna produzione di qualità

orientata all’estero

AziendeZF festeggia ad Arco i 100 anni

con un Family Day

La pubblicità su Trentino Industriale significa:

11 mila copie ogni numero;

invio a tutte le industrie aderenti a Confindustria Trento e ad un selezionato elenco di imprese artigiane, turistiche,commerciali e di servizi;

invio ai professionisti trentini: ingegneri ed architetti,commercialisti e consulenti aziendali, notai ed avvocati, giornalisti...;

invio a università, istituti di ricerca, scuole e centri di formazione professionale;

articoli, servizi, firme autorevoli e interviste a personaggi di spicco;

presentazione di aziende, loro attività e prodotti ad una vasta e competente platea di lettori;

autorevolezza di una voce “targata” Confindustria.

PUBBLICITÀ

TRENTINO INDUSTRIALE Anno 56 | N. 4 Agosto - Settembre 2015

elab

oraz

ione

: gra

ffiti

Direttore ResponsabileAlessandro Santini

Comitato di RedazioneAlessandro LunelliRoberto BusatoPaolo AnghebenPierangelo BaldoLorenzo GarbariAndrea MarsonetEduard MartinelliRoberto Pisetta

RedazioneSilvia BrunoPrimo Bee

Direzione, Redazione e AmministrazionePalazzo Stella, Via Degasperi, 7738123 TrentoT 0461 360000 | F 0461 933551Internet: www.trentinoindustriale.come-mail: [email protected]

Progetto graficoGRAFFITI - It’s Communication

StampaSaturnia | Via Caneppele, 46 | Trento 0461 822636 - 822603

EditoreAssociazione degli Industrialidella Provincia di Trento

PubblicitàITIS Srl | Via Degasperi, 77 | Trento | T 0461 360000Laura Canzian | T 338 7789032 | F 0461 933551

Autorizzazione del Tribunale di TrentoN. 71 del 10 febbraio 1990

Le tesi espresse nelle rubriche e negli articoli firmati impegnano soltanto l’autore e non rispecchiano quindi necessariamente le opinioni della rivista.

Associato all’UnioneStampa Periodica Italiana

INFORMATIVAAi sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, si informano i destinatari del periodico che i dati dei medesimi sono conservati - con la garanzia di massima sicurezza - nell’archivio informatico del Titolare del trattamento: Associazione degli Industriali della Provincia di Trento via Degasperi 77 - 38100 TRENTO. Tali dati saranno utilizzati esclusivamente per l’invio del periodico e di eventuali allegati.Ai sensi dell’art. 7 del citato D.Lgs., i destinatari hanno diritto di conoscere, aggiornare, rettificare, cancellare i dati, nonché di esercitare tutti i restanti diritti ivi previsti mediante comunicazione scritta al Titolare del trattamento.

TARIFFE

SECONDA DI COPERTINA | I ROMANA | CONTROSOMMARIOper un’uscita € 1.700

FRONTE COLOPHON | FRONTE EDITORIALEper un’uscita € 1.600

TERZA DI COPERTINAper un’uscita € 1.500

PAGINA INTERNA A COLORIper un’uscita € 1.100

PAGINA DOPPIA A COLORIper un’uscita € 1.950

PUBLIREDAZIONALEper un’uscita, testo fornito di 2.200 battute, accompagnato da 1 o 2 foto in alta definizione (300dpi) € 1.200

INSERTOpeso max 40 gr. formato 21x28(stampa esclusa) € 2.200

PER POSIZIONI DI RIGORE I PREZZI VANNO MAGGIORATI DEL 15%

Page 7: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

CdG_TrentinoInd_210x280.indd 1 06/06/11 08.57

Page 8: Trentino Industriale agosto-settembre 2015
Page 9: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

07

Guardarsi alle spalle offre sempre qualche spunto interessante. Misurare la distanza già coperta dà il senso del valore di un percorso.

All'approssimarsi della ricorrenza del settantesimo anniversario della nostra As-sociazione abbiamo riaperto archivi storici, sfogliato vecchi notiziari e album di fotografie, riletto verbali, interventi e relazioni, indagato le parole e gli sguardi di quanti hanno fatto grande la storia dell'Associazione. Abbiamo rivissuto l'entu-siasmo e i fermenti della fondazione e della ricostruzione, l’irremovibile coerenza nelle difficoltà, l'energia, la perseveranza, l’ostinazione, l’ingegno.

Sempre e comunque l'orgoglio, il senso di appartenenza, la fedeltà allo spirito delle origini e la spinta al cambiamento, allo sviluppo, all'innovazione. Caratteri che sono tutt’oggi tratti distintivi della classe imprenditoriale che rappresentia-mo. Non ci sorprende riscoprire negli appelli dei nostri Presidenti del passato l'invito alla formazione e all'aggiornamento delle risorse umane, all'internazionalizza-zione, allo sviluppo di nuove tecnologie. Furono, quelle, intuizioni originali che ancora oggi perseguiamo. Allo stesso tempo prendiamo in considerazione i nuovi bisogni del presente per individuare risposte valide anche per gli anni a venire.

In quest’ottica, assume una valenza particolare il fatto che l’anniversario si sia celebrato in concomitanza del cambio di Presidenza: quasi che alla squadra che guiderà l’Associazione per il prossimo quadriennio si consegni un’eredità lunga settant’anni, affidandole allo stesso tempo il futuro della nostra Associa-zione.

La crisi che ha messo a dura prova il nostro sistema produttivo non è ancora alle spalle. Si registra però più di un segnale di fiducia. Anche in questa prospet-tiva Confindustria Trento continuerà a lavorare per essere un punto di riferimen-to sempre più importante ed efficace per le aziende associate.

Un caloroso augurio dunque, per il traguardo raggiunto e per il lavoro che anco-ra resta da fare, al nuovo Presidente, alla nuova Giunta, agli Associati e a tutte le imprese trentine.

Roberto BusatoDirettore Confindustria Trento

Continuità e rinnovamento

il pun

to

Page 10: Trentino Industriale agosto-settembre 2015
Page 11: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

09

è conclusa con l’elezione del nuovo Presidente di Confindu-stria Trento, Giulio Bonazzi, l’As-semblea privata 2015 dell’Associa-zione. L’Assemblea lo ha eletto con una larga maggioranza: oltre il 90% dei votanti.Si completa così l’iter per il rin-novo delle cariche, iniziato con la consultazione degli associati da parte del Comitato di designa-zione, successivamente passato attraverso il Consiglio direttivo dello scorso maggio e quindi ra-tificato dall’Assemblea il 24 giu-gno.Assieme al presidente – che reste-rà in carica per un quadriennio – sono stati eletti dall’Assemblea anche i tre vicepresidenti di sua scelta, Ilaria Vescovi (Tecnoclima Spa), Rocco Cristofolini (Union-porfidi Srl) ed Enrico Zobele (Zo-bele Holding Spa).Bonazzi, nel suo intervento di presentazione del programma, ha spiegato che sono obiettivi del suo mandato la valorizzazio-ne delle aziende del territorio e la collocazione dell’industria al centro della politica economica provinciale. Temi prioritari sa-ranno l’innovazione, l’internazio-nalizzazione e i rapporti con gli associati.L’Assemblea ha anche approvato all’unanimità il bilancio consun-

tivo 2014 e quello preventivo 2015, illustrati dal Direttore Ro-berto Busato.Nel corso dell’Assemblea è stato celebrato il settantesimo an-niversario della costituzione dell’Associazione, che ricorre quest’anno. Per l’occasione sono state premiate – dal nuovo presidente Bonazzi e dal presidente uscente Mazzalai – le azien-de fondatrici (iscritte dal 1945), ma anche i cosiddetti “Pionieri dell’Industria trentina”, gli imprenditori “over 75” ancora in attività.L’Assemblea ha voluto anche esprimere un segno di riconoscen-za e di gratitudine a quegli imprenditori che nel corso degli anni hanno profuso nell’attività associativa impegno e dedizio-ne ricoprendo ruoli apicali: i Past President dell’Associazione, ma anche i Past President dei Giovani e della Piccola industria. Un saluto particolare è stato anche riservato all’ex direttore Fa-bio Ramus e agli ex dipendenti dell’Associazione in pensione.Per ricordare i settant’anni di storia dell’Associazione è stato anche realizzato un documentario sui fatti, gli avvenimenti e i protagonisti che hanno scandito questo lungo percorso, durante il quale l’industria trentina si è profondamente modificata fino a formare quello che oggi è un tessuto produttivo articolato, dinamico, flessibile, innovativo e internazionalizzato. (pb)

Si

Con il nuovo Presidente eletti anche i tre nuovi Vicepresidenti: Rocco Cristofolini, Ilaria Vescovi ed Enrico Zobele. Festeggiati con i Past President e gli ex dipendenti i 70 anni dell’Associazione.

Giulio Bonazzi è il nuovo Presidente

spec

iale

ass

emb

lea

speciale assemblea

Il passaggio di consegne tra Bonazzi (a sinistra) e Mazzalai

foto

: Mon

iQue

Page 12: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

10

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

esordito chiedendo la collaborazione di tutti gli associati e la partecipazione alla vita associati-va il nuovo presidente Giulio Bonazzi, nella sua relazione all’Assemblea privata dell’Associazione, incentrata sulla presentazione del programma per il quadriennio 2015-2018. La partecipazione, ha sottolineato Bonazzi, è la linfa vitale della nostra Associazione e Palazzo Stella “è la casa degli imprenditori, di tutti gli im-prenditori. A cominciare da quelli delle aziende piccole e medie, che rappresentano la nervatura del nostro sistema imprenditoriale”.L’industria, ha aggiunto Bonazzi, “deve essere al centro della politica economica trentina. Come Associazione dobbiamo essere coinvolti nella fase di definizione degli interventi pubblici e dobbia-mo reclamare il nostro ruolo nei confronti del-le istituzioni e delle altre categorie economiche trentine”. Dobbiamo partire dal presupposto che la globa-lizzazione non solo è un processo che non si può

fermare, ma ha cambiato il mondo e per que-sto resistere o arroccarsi all’interno dei proprio fortino non serve. Per cogliere le opportunità di questi cambiamenti serve invece – ha continuato Bonazzi – “investire su più direttrici: l’innovazio-ne e l’internazionalizzazione saranno due delle priorità del mio mandato di Presidenza”.Bonazzi ha posto anche l’accento sul fatto che “ci sono altri temi di cruciale importanza, come quelli del credito e delle relazioni industriali, che dovranno essere seguiti dall’Associazione con grande attenzione, attraverso un dialogo costante con le banche e con le rappresentanze sindacali. Così come dovremmo potenziare l’attività di co-municazione sull’esterno affinché la politica, le parti sociali e la comunità trentina comprendano appieno il peso e il ruolo dell’industria”. Passando ad illustrare le singole tematiche car-dine del suo programma, Bonazzi ha rimarcato come sul fronte dell’innovazione sia necessario proseguire sul percorso intrapreso negli ultimi

Ha

Presentando il suo programma, il neo Presidente ha spiegato che punterà soprattutto su innovazione e internazionalizzazione. L'biettivo è riportare l'industria al centro delle politiche economiche.

L’industria al centro

speciale assemblea

Bonazzi presenta la nuova squadra

di Giunta

Page 13: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

11

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

strumento utile a supportare in maniera efficace le nostre aziende, soprattutto quelle piccole, che in questo momento sono maggiormente in diffi-coltà”.Sul tema del lavoro Bonazzi ha posto l’accento, in particolare, sull’importanza di continuare la collaborazione portata avanti negli ultimi anni con i Sindacati, sulla necessità di agire sulle po-litiche attive del lavoro tramite le nuove deleghe provinciali in materia di ammortizzatori sociali e sul rafforzamento dei servizi per la conciliazione famiglia-lavoro, presupposto imprescindibile per incrementare la produttività dei dipendenti e fa-vorire l’occupazione femminile.Nel concludere l’illustrazione del suo program-ma, Bonazzi ha spiegato che presterà particolare attenzione alla comunicazione verso l’esterno. È necessario fare comprendere alla comunità – ha detto il presidente – che senza industria il Tren-tino non si potrebbe sostenere economicamente. L’Associazione cercherà pertanto di comunicare i valori dell’industria e di mettere in evidenza il ruolo e il contributo che offre al territorio.

speciale assemblea

anni, potenziando la collaborazione con i cen-tri di ricerca trentini e l’Università, che devono essere maggiormente collegati con il network in-ternazionale della ricerca. Serve inoltre una com-plessiva riorganizzazione del sistema locale della ricerca, continuare a sostenere l’innovazione nelle imprese tramite gli incentivi provinciali e mettere a regime il Polo della Meccatronica.“Un’altra importante priorità del mio programma – ha puntualizzato Bonazzi – è quella dell’interna-zionalizzazione. Dobbiamo aiutare le imprese di tutti i settori e di tutte le dimensioni, che hanno un potenziale nei mercati esteri, a uscire dai con-fini nazionali. Ciò è possibile creando collabora-zioni all’interno del nostro Sistema tra imprese internazionalizzate e altre con meno esperienza”. Bonazzi è quindi passato a illustrare gli altri pun-ti strategici del suo programma. Sul fronte del credito va proseguito il dialogo con le banche, nell’ottica di garantire alle imprese sane il credito necessario per l’operatività quotidiana e per effet-tuare gli investimenti. Al contempo – ha aggiunto Bonazzi – “il Confidi deve tornare ad essere uno

foto

: Mon

iQue

Page 14: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

12

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

speciale assemblea

La nuova Giunta Esecutiva di Confindustria Trento

Presidente: Giulio Bonazzi

VicepresidenteAlessandro Benedetti

VicepresidenteRocco Cristofolini

VicepresidenteIlaria Vescovi

VicepresidenteEnrico Zobele

Membro ElettivoAndrea Basso

Membro ElettivoMirco Cainelli

Membro ElettivoSimone Caresia

Membro ElettivoBarbara Fedrizzi

Membro ElettivoRiccardo Felicetti

Membro ElettivoGiulio Misconel

Membro ElettivoStefania Segata

Membro ElettivoGiordano Tamanini

Nominato dal PresidenteEleuterio Arcese

Pres. Gruppo GiovaniAlessandro Lunelli

Pres. Piccola IndustriaMarco Giglioli

Past PresidentPaolo Mazzalai

Page 15: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

13

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

presidente uscente Mazzalai, nel prendere la parola, ha ricordato come il suo mandato fosse iniziato nel 2011, anno nel quale la crisi finan-ziaria, scoppiata qualche anno prima negli Stati Uniti, è stata importata in Europa travolgendo anche il nostro Paese. Ma “in questi quattro anni non siamo stati con le mani in mano a su-bire gli eventi. Abbiamo, invece, reagito con un programma di azioni a sostegno delle imprese aderenti al nostro Sistema”.E partendo proprio da questa affermazione Mazzalai ha sottolineato “è stato proprio pen-sando alle aziende che abbiamo orientato la nostra azione, perché le imprese sono la risorsa del nostro territorio, ed è solo mettendo l’impre-sa al centro che possiamo puntare alla ripresa”.Nel richiamare le varie iniziative che l’Associa-zione ha intrapreso durante la sua presidenza, Mazzalai ha ricordato che “per i colleghi im-prenditori sono stati potenziati i servizi offerti e rivisto il meccanismo delle quote associati-ve, in base a principi di maggiore equità ed uguaglianza”, ma nel contempo – ha aggiunto – “abbiamo anche lavorato per il rilancio del manifatturiero, da un lato cercando di diffonde-re una cultura favorevole all’impresa e dall’altro aiutando le nostre imprese a crescere, a raffor-zarsi e a confrontarsi con un mercato sempre più vasto”.Particolare attenzione – ha proseguito Mazzalai – è stata dedicata al bilancio dell’Associazione attraverso “un costante contenimento dei costi, meno 15% negli ultimi quattro anni, ottimizzan-do le risorse e potenziando al tempo stesso i servizi per gli Associati. Anche il costo del per-sonale è stato reso più sostenibile con una ridu-zione del 20% dal 2011 ad oggi. Abbiamo anche

cambiato il contratto e i dipendenti di Palazzo Stella hanno rinunciato a una mensilità dello stipendio lordo annuo”.Notevole è stato anche l’impegno profuso – ha continuato Mazzalai – per favorire i processi di internazionalizzazione delle imprese andando a costituire un servizio dedicato, cosi come sul fronte dell’innovazione sono stati rafforzati i rapporti con i centri di ricerca. Oggi in Asso-ciazione sono presenti un delegato della Fonda-zione Bruno Kessler e uno dell’Università, che sono a disposizione delle imprese associate. Un cenno a parte Mazzalai lo ha voluto dedicare al Polo della Meccatronica di Rovereto, afferman-do come esso rappresenti “un progetto strategi-co per il nostro territorio”.

il

Nella relazione all’Assemblea privata di giugno, il presidente uscente di Confindustria Trento ha tracciato il consuntivo del suo mandato.

“Quattro anni al servizio delle imprese”

speciale assemblea

foto

: Mon

iQue

Paolo Mazzalai

Page 16: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

14

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

speciale assemblea

anno più di 800 studenti fanno un’esperienza di lavoro remunerata in azienda”. Mazzalai ha concluso la sua relazione afferman-do: “Lascio una Confindustria Trento con un'or-ganizzazione interna ridisegnata per le esigenze delle imprese di oggi e con le competenze adat-te a sostenere le nostre aziende sui mercati glo-bali. E questo lo debbo ai colleghi che mi hanno sempre sostenuto anche nei giorni difficili, alla Direzione che ha mantenuto la barra dritta e a tutto lo staff che ha saputo, con lungimiranza e senso di responsabilità, adattarsi alle mutate esigenze di questo nuovo sistema di rappresen-tanza. Ringrazio tutti i colleghi che mi hanno affiancato con vari ruoli in questi quattro anni. Un periodo che abbiamo chiamato “4 anni al servizio delle imprese”, come titola il rappor-to che vi è stato consegnato. Non è stato un periodo facile. Auguro al mio successore che si verifichi un'inversione di rotta e che ricominci un periodo di crescita. Grazie e buona prosecu-zione del viaggio a tutti”. (pb)

Mazzalai ha posto anche l’accento sulle azioni intraprese per valorizzare le relazioni sindacali, sottolineando in particolare come “nel gennaio 2014 sia stato firmato un protocollo d’intesa con Cgil Cisl e Uil del Trentino. L’obiettivo è incre-mentare la competitività della nostra industria migliorando le condizioni di contesto in cui operano le nostre imprese. Sulla scia di questa nostra esperienza, nell’aprile dello stesso anno è stato siglato un analogo accordo esteso alla Provincia e alle altre associazioni di categoria”.“Una particolare attenzione è stata dedicata ai giovani – ha Mazzalai – e a tale proposito non posso non sottolineare come all’inizio del mio mandato abbiamo lanciato il progetto “Giova-ni industriosi”, per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Il progetto ha promosso il contratto di apprendistato profes-sionalizzante, portando all’assunzione di più di 200 laureati nelle imprese associate. Abbiamo ideato e attivato per primi lo strumento del la-voro estivo nell’industria, grazie al quale ogni

foto

: Mon

iQue

Page 17: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

15

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

Come di consueto è stato consegnato un riconoscimento agli imprenditori “over 75” ancora in attività. A loro è andato il caloroso tributo dell’Assemblea.

Premiati i “pionieri”dell’industria trentina

speciale assemblea

Renzo Avi – Ferrari Franco & C. Sas

Lino Allegri – Euro Porfidi Srl Umberto Anzelini – Sif Impianti Funiviari Lusia Spa

Giorgio Arman – Arman Costruzioni Srl

Luigi Basso – Basso geom. Luigi Srl Carlo Bonazzi - Gruppo Aquafìl

foto

: Mon

iQue

Page 18: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

16

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

speciale assemblea

Eduino Gabrielli – Paganella 2001 Spa

Gianfranco Redolf - Latemar 2200 Spa

Iginio Dalbon – Dalbon Costruzioni Srl

Ernesto e Rodolfo Umberto Knycz - Knycz Srl

RICORDANDO... Rolando SegattaAbbiamo appreso con dolore la notizia della scomparsa dell'ing. Rolando Segatta, fondatore del gruppo Coster. Un pioniere dell'industria trentina, unanimemente ricordato come grande imprenditore e grande uomo. Colpiscono, in questi giorni, le testimonianze di quanti hanno voluto richia-mare queste sue doti: i colleghi imprenditori, i dipendenti, le organizzazioni sindacali. Uomo dal grande carisma, si è sempre distinto per capacità innovativa e visione internazionale. Fino all'ultimo, nonostan-te l'età avanzata, si è impegnato per l'azienda. Di recente ci aveva coinvolti nel suo progetto per la realizzazione di un importante polo logistico dell'azienda in Trentino. Inoltre, pochi giorni prima dalla sua scomparsa, ci aveva fatto

visita a Palazzo Stella per ricevere la targa dedicata ai "Pionieri dell'industria trentina" (foto) che non aveva potuto ritirare durante l'Assemblea di giugno. La scomparsa di Rolando Segatta è una grande perdita per l'industria trentina. Resterà per tutti noi un riferimento e un modello da cui trarre esempio.

(Roberto Busato)

Page 19: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

17

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

platea dell’assemblea privata del-lo scorso giugno c’era anche lo zoccolo duro dell’industria trentina rappresentata da Confin-dustria Trento: le aziende che in settant’anni non hanno mai smesso di partecipare alla vita associativa.Si tratta di imprese nate e cresciute sul territo-rio trentino. Nei casi in cui si sono registrati passaggi di proprietà, variazioni societarie, ac-quisizioni e fusioni, i nuovi assetti hanno sa-puto valorizzare e sviluppare le peculiarità e la vitalità proprie di ogni realtà. Le fondatrici ancora associate sono: A. Foletto di Foletto Snc (produzione di sciroppi e liquo-

ri), Buzzi Unicem Spa (produzione di cemento, calcestruzzo e aggregati naturali), Distilleria F.lli Pisoni Srl (vini e distillati), Distillerie Trentine Sas (distillati), Fedrigoni Spa (carta), G. Bono-mi & Figli Spa (fonderia), Gruppo Cordenons Spa (carta), Italcementi Spa (produzione di ce-mento e materiali da costruzione), Leoni F.lli Impresa Costruzioni Snc (edilizia), Magnifica comunità di Fiemme (selvicoltura e vendita di legname), Mazzalai Costruzioni Generali Spa (edilizia), Molino Oleificio F. Costa Srl (pro-duzione di olio), Sandvik Italia Spa (utensili di precisione per l’industria meccanica), Zobele Holding Spa (profumatori e insetticidi).

Nella

Assegnato un riconoscimento alle aziende associate a Confindustria Trento fin dalla nascita, nel 1945. Quattordici imprese a buon titolo annoverate tra i padri fondatori dell’Associazione.

Il tributo alle aziende fondatrici

speciale assemblea

foto: MoniQue

Page 20: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

18

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

La celebrazione del settantesimo anniversario di Confindustria Trento ha offerto il pretesto per omaggiare i protagonisti dell’Associazione tra il 1945 e il 2015.

Una paginadi storia

speciale assemblea

Ferruccio Marchi Nino Domenico Toffenetti Giovanni Bongiovanni Bruno Bernardi

Rodolfo Benini Ito Del Favero Paolo Moruzzi Mimmo Franco Cecconi

Ilaria Vescovi Paolo Mazzalai

Mario Marangoni Italo Garbari Enrico Zobele Gianfranco Pedri

I 14 Presidenti

Page 21: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

19

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

speciale assemblea

Marino Malacrea Augusto Mussato Silvio Marchesoni Gino Malaspina

Fabio Ramus Roberto Busato

I 6 Direttori

I Presidenti del Gruppo Giovani Imprenditori

M. Franco Cecconi

Francesco Cristofolini

Luigi Lunelli

Erardo Molignoni

Enrico Zobele

Fausto Manfrini

Mirco Pellegrini

Andrea Penzo

Marcello Lunelli

Ilaria Vescovi

Rocco Cristofolini

Luca Cattoi

Carlo Odorizzi

Alessandro Lunelli

I Presidenti del Comitato Piccola Industria

Ezio Marsilli

Francesco Cristofolini

Erardo Molignoni

Luigi Lunelli

Francesco Cristofolini

Gian Paolo Cappelletti

Benito Larentis

Francesco Cristofolini

Paolo Piffer

Alessandro Benedetti

Marco Giglioli

I collaboratori dell’Associazione oggi in pensione

Donatella Lenzi

Carmen Lacchin

Piero Zamboni

Sandro Cavalieri

Franco Menestrina

Maria Antonietta Conte

Ezio Dalsass

Lucia Piccinini

Giovanni Anichini

Giuliana Branz

Claudio Azzetti

Page 22: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

20

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

sguardo preciso e non comune sulla pro-duzione industriale, che può avvertire la bellezza come un lusso fuori luogo, un capriccio da la-sciare fuori dai cancelli dello stabilimento”: così Nadia Baldo a proposito della mostra fotografica allestita negli spazi adiacenti l’assemblea privata di Confindustria Trento.In un intero anno di lavoro Baldo, assieme al collaboratore di sempre Danilo Colì e al giova-

ne assistente Filippo Forti, ha visitato 17 aziende associate e ha colto, nei particolari dei prodotti e delle lavorazioni, cinquanta frammenti di estatica perfezione. “Il nostro lavoro – spiega – ha voluto concretizzare in cinquanta metri quadrati di linee e colori l’impegno di molte intelligenze e migliaia di mani che, con grande professionalità, si dedi-cano quotidianamente a produrre beni che spesso rappresentano la massima qualità nel mondo”.

“UNo

La mostra fotografica realizzata da Nadia Baldo in occasione dell’assemblea privata valorizza la bellezza di prodotti e lavorazioni dell’industria trentina.

"Il bello dell’industria"

speciale assemblea

Page 23: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

La comodità di Telepass e la tranquillità di Telepass Premium Extra partono dalla tua Banca. E sono gratis!

Scegli Telepass per arrivare prima, ovunque stai andando. E con Telepass Premium Extra hai il soccorso stradale gratuito.

Ritiralo subito allo sportello oppure richiedilo onlinee hai Telepass Premium Extra gratis per 6 mesi!

PPAGAMENTOAUTOSTRADA

PAGAMENTOPARCHEGGI

RISPARMIO SOCCORSO STRADALEGRATUITO

Messaggio Pubblicitario con finalità promozionale. Offerta valida per chi attiva il Telepass e/o il Premium Extra dal 01/06/2015 al 31/08/2015 presso le Filiali aderenti all’iniziativa. La promozione è valida solo per i nuovi contratti. Al termine dei 6 mesi di gratuità il canone mensile del Telepass sarà pari a 1,26€ più 1,78€ per chi attiva anche il Premium Extra. (prezzi IVA inclusa).

PROMOZIONE VALIDA FINO AL 31/08/2015

www.casserurali.it

telepass.it 800-269.269

Page 24: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

22

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

La storia dell'Associazione degli industriali della provincia di Trento nel racconto dei fatti, dei protagonisti, dei temi che hanno impegnato i pionieri dell'industria trentina tra il 1945 e il 2015,

di PRIMO BEE e SILVIA BRUNO

70 anni di industria

copertina

cop

ertin

a

settembre 1945, Trento, via Manci: una rappre-sentanza di 26 industriali si costituisce in assem-blea generale. Animati da una grande voglia di riscatto dalla miseria della guerra, questi uomini sapranno guardare avanti, prefigurando un futuro di crescita per l’economia locale e di benessere per la loro comunità.Quella che ne è seguita è una storia stupenda: ispirata da un’esemplare passione, sorretta da im-pegno, costanza e determinazione, scandita da un

grande spirito associativo. Mentre dunque a Roma Alcide De Gasperi assume la presidenza del Consi-glio, a Trento nasce l’Associazione degli Industriali della Provincia di Trento. La presiede Ferruccio Marchi; la dirige Marino Malacrea.Nei primi anni di vita – gli stessi in cui il Tren-tino Alto Adige ottiene lo Statuto di Autonomia – l’Associazione si trova a gestire le fasi della rico-struzione post bellica.La struttura produttiva è ancora embrionale. Un

4

Page 25: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

23

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

alla lunga presidenza di Giovanni Bongiovanni.L’associazione, che ha ora sede alla Galleria Tirre-na di via Belenzani, apre nuovi uffici a Rovereto. Esce il primo numero di Trentino Industriale, Au-gusto Mussato prende il posto di Marino Mala-crea.Sono gli anni del boom economico: vede la luce il primo piano di politica industriale, si inaugura-no nuovi stabilimenti, si incrementano le attività nelle stazioni turistiche del Trentino. Si costruisce l’Autostrada del Brennero.Nascono l’Università di Trento e l’Istituto Tren-tino di Cultura, del quale l’Associazione è socio fondatore.Una disastrosa alluvione inasprisce la congiuntu-ra economica.Gli Industriali si trovano ad affrontare situazioni difficili (le tensioni nei rapporti sindacali sfociano in crescenti scioperi, lotte operaie e contestazioni studentesche) ma anche problematiche legate alle nuove normative contenute nel Piano Urbanisti-co Provinciale e nel Piano Economico Provinciale, documenti legislativi con i quali la Provincia non solo regolamenta l’uso del territorio, ma traccia anche le linee di indirizzo in campo economico.Alla guida dell’Associazione si susseguono per bre-ve tempo Bruno Bernardi e Rodolfo Benini, fino a che, nel 1969, l’assemblea acclama Ito Del Favero.Del Favero, uno degli industriali più noti del Tren-tino, si impegnò a traghettare l’Associazione negli anni settanta cercando di superare il periodo dei forti contrasti innescati dal sessantotto, durante il quale la figura dell’industriale veniva accumu-nata più a quella del “padrone” che non a quella dell’imprenditore.

forte impulso all’industrializzazione del Trentino è dato dalla costruzione delle centrali idroelettri-che: l’acqua diventa il carbone bianco: una risorsa tuttora preziosa per la nostra provincia.Vocata alla rappresentanza degli interessi della categoria, l’Associazione punta da subito allo svi-luppo dei servizi: apre l’ufficio per la consulenza fiscale e tributaria, si fanno indagini e sondaggi.Nel 1954 alla guida degli industriali è eletto Nino Domenico Toffenetti, che presto cede il passo

La giunta di Confindustria Trento, presieduta da Paolo Moruzzi, con Guido Carli

In basso: Il verbale di costituzione dell'Associazione

Page 26: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

24

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

che supera addirittura il 20%. L’Associazione, alla cui presidenza è eletto Mimmo Franco Cecconi, cerca di rafforzare la sua funzione di raccordo e di collaborazione con la realtà esterna.Il suo contributo è determinante nella definizione di una legge provinciale – la cosiddetta Legge 4 (antesignana della Legge 6) – pensata per rilancia-re l’attività industriale e sostenere l’occupazione. L’assemblea del 1982, vista la partecipazione del presidente di Confindustria Vittorio Merloni, di-venta l’occasione per il sindacato per innescare una forte contestazione contro la disdetta della scala mobile.Alla direzione dell’Associazione Fabio Ramus, fino ad allora responsabile del Servizio Studi, suc-cede a Malaspina.Nel 1985 si celebra il quarantennale dell’Associa-zione alla presenza del presidente di Confindu-stria Luigi Lucchini. È l’occasione per un’attenta riflessione sul ruolo imprescindibile e vitale dell’industria trentina per lo sviluppo economico del territorio.L’anno è segnato anche dalla tragedia di Stava, che oltre alle numerose vittime, innesca un clima di ostruzionismo nei confronti delle attività produt-tive legate all’utilizzo del territorio.A dare vigore all’”immagine rilanciata e vitale”

L’Associazione è animata dalla volontà di ricerca-re un suo nuovo ruolo e una sua diversa presenza all’interno della società trentina: non più e non solo sindacato di categoria ma soggetto comparte-cipe e protagonista della crescita e dello sviluppo dell’intera comunità locale.Si costituisce il Gruppo Giovani, Gino Malaspina è nominato alla direzione dell’Associazione.Nel 1972, nel corso di un’assemblea straordinaria, si inaugura la nuova sede di via Grazioli. L’as-sise del trentennale sarà invece l’occasione per l’intervento di Giovanni Agnelli, da pochi mesi presidente di Confindustria, proprio mentre a Del Favero è subentrato Paolo Moruzzi.L’Associazione continua nel difficile compito di recuperare il ruolo e l’immagine degli imprendi-tori nella società, tramite strategie organizzative, formative e informative. Si costituisce il Servizio Stampa, si pubblicano importanti studi sul settore.Allo scopo di promuovere i prodotti dell’industria trentina nel mondo, a metà anni Settanta nasce “Trentino Export”. Dello stesso periodo è anche la costituzione del “Confidi”.All’alba degli anni ottanta la situazione è critica: alle tensioni sociali (la sede degli industriali su-bisce un nuovo attentato), fa riscontro una con-giuntura negativa caratterizzata da un’inflazione

copertina

L'assemblea del 1982, presieduta da Mimmo Cecconi, con Vittorio

Merloni

Page 27: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

25

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

anche in Trentino. L’associazione è chiamata a tu-telare l’immagine delle imprese del territorio.L’Assemblea pubblica si sofferma sulla necessità di intraprendere un cammino segnato da valori e responsabilità.Si implementano i servizi: nascono Assoservizi e lo Sportello Qualità. La celebrazione del cinquantennale dell’associa-zione coincide con l’elezione di Enrico Zobele alla presidenza.Per favorire la conoscenza della realtà industria-le locale sono realizzati il volume “Repertorio dell’industria trentina” e il filmato “Protagonisti dello sviluppo”.Davanti al presidente di Confindustria, Giorgio Fossa, Enrico Zobele dice: bisogna “Accelerare il cambiamento”.Nell’estate del 1997 chiude uno degli stabilimenti storici della città: la Michelin.Alla presenza di oltre mille partecipanti l’Asso-ciazione lancia il convegno “Oltre il Duemila”: momento di grande richiamo per i contenuti e i relatori: intervengono infatti insieme a Zobele e Fossa Alfredo Ambrosetti, Giancarlo Lombardi, Cesare Romiti e Claudio Demattè.Dal convegno nasce il progetto Patti per lo Svi-luppo, portato avanti insieme alle altre compo-nenti della società civile ed economica locale, con l’obiettivo di rafforzare la coesione e lo sviluppo del Trentino. I Patti portano anche alla creazione dell’Agenzia per lo Sviluppo e a un pacchetto stra-ordinario di interventi sulla viabilità.In Associazione sono costituiti il Consorzio per l’Energia e il gruppo grandi aziende.Sul volgere del decennio l’Associazione avvia un percorso di apertura alla realtà del Nord Est, che porta alla costituzione della Fondazione Nord Est

dell’industria trentina arriva, nell’86, Mario Ma-rangoni, che promuoverà il Meeting per lo svi-luppo: un grande evento mediatico, ma anche un momento imprescindibile di analisi, confronto e realizzazione di proposte e progetti. Al meeting partecipano relatori di caratura internazionale, su tutti Franco Modigliani, premio Nobel per l’eco-nomia.La Sony sbarca in Trentino e gli industriali trenti-ni, invece, volano in Giappone per un soggiorno di studio. È solo il primo di una lunga serie di missioni: Stati Uniti, Unione Sovietica, Cina, Ar-gentina, Australia.Viene costituito il Consorzio Trentino Costruttori, come risposta originale alle sfide del futuro del settore edile.Alla fine degli anni Ottanta cade il muro di Berli-no. È un periodo molto intenso per l’Associazione: nasce la Scuola per la Gestione d’Impresa, l’Eu-rosportello, la sezione terziario avanzato, ma so-prattutto gli uffici si trasferiscono a Palazzo Stella. La nuova sede viene inaugurata alla presenza del presidente di Confindustria, Sergio Pininfarina. Gli anni novanta iniziano con il restyling del Trentino Industriale.Nel frattempo alla presidenza degli industriali trentini è nominato Italo Garbari.L’Associazione promuove un Forum per uno sfor-zo comune contro la crisi e in rappresentanza del Coordinamento imprenditori, lancia le Dieci pro-poste per il Trentino che cambia.Pochi mesi prima della nascita dell’Unione Euro-pea, gli industriali trentini con grande lungimi-ranza aprono un Ufficio a Praga per favorire le relazioni con i mercati dell’Europa orientale.In quegli stessi anni, l’esplosione del caso nazio-nale di tangentopoli crea importanti ripercussioni

Sergio Pininfarina, tra il presidente Marangoni e il direttore Ramus, inaugura la nuova sede di Palazzo Stella

Page 28: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

26

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

mento Imprenditori, sottopone il documento “Il Trentino tra sfida e opportunità”.Un’Associazione positiva e compatta che guarda con fiducia al futuro, espressione di un mondo industriale che esprime la volontà di esercitare un “ruolo costruttivo per e con il territorio” è il mes-saggio che il presidente Pedri trasmette in occa-sione dell’Assemblea pubblica che si tiene al Mart di Rovereto nella primavera del 2004, alla quale partecipa il neo eletto presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo e il Ministro degli Esteri del Governo Berlusconi, Franco Frattini. Il 2004 si chiude con l’immane tragedia dello “Tsunami” che ha colpito il Sud Est asiatico e il 2005 inizia con la scomparsa di Papa Wojtyla.Al progetto della Provincia “Trentini per il Trenti-no” l’Associazione dedica un contributo originale con il progetto Pascal, che ha preciso obiettivo di giungere a concreti snellimenti burocratici.Nel 2006 l’Associazione cambia nome e diventa “Confindustria Trento”.Nel 2007 è eletta la prima donna alla guida dell’Associazione: Ilaria Vescovi, che presenta un programma dedicato a internazionalizzazione, in-novazione, formazione e aggregazioni. Il suo mandato è segnato subito da pesanti tensio-ni sullo scenario internazionale che si aggravano nell’autunno 2008 con il fallimento di Lehman Brothers, evento simbolo dell’avvio della più grave recessione che l’economia mondiale ricordi.All’Assemblea pubblica del 2007, alla presenza del presidente di Confindustria Luca di Montezemolo e del ministro per il Commercio internazionale, Emma Bonino, si sofferma sul tema della “Globa-lizzazione e competitività” e ribadisce con forza che l’industria “continua a rappresentare un’op-zione strategica e irrinunciabile per il territorio”.

alla quale l’Associazione aderisce come socio fon-datore.Il nuovo millennio si apre con una buona situa-zione economica generale, pur nel clima di incer-tezza seguito all’attentato alle Torri gemelle.Gianfranco Pedri subentra a Enrico Zobele alla guida dell’Associazione. Pedri dedicherà la sua prima assemblea pubblica al tema delle “risorse umane”. Negli anni successi-vi, costituirà gruppi di lavoro orientati ad affron-tare temi di grande attualità: Università, Ricerca, Rapporti con la Pubblica Amministrazione, Inter-nazionalizzazione.All’indomani dell’adozione dell’Euro, l’Associazio-ne organizza missioni presso le istituzioni dell’U-nione Europea a Bruxelles e verso nuovi mercati esteri come quelli di Bulgaria e Sud Africa, senza però perdere di vista la realtà locale alla quale l’Associazione dedica un particolare attenzione con la realizzazione del bilancio sociale territo-riale presentato all’Assemblea pubblica del 2003 a Riva del Garda.Alla politica si torna a ricordare il valore dell’in-dustria per il Trentino: in occasione dell’appun-tamento elettorale Pedri, che guida il Coordina-

Italo Garbari con Luigi Abete

Enrico Zobele con Giorgio Fossa

Page 29: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

27

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

ne sempre più vicina alle esigenze delle imprese in termini di servizi e rappresentanza.Mentre Confindustria nazionale celebra il cen-tenario della Fondazione gli industriali Trentini avviano una partnership con la Fondazione Bru-no Kessler, che distacca in associazione un suo delegato per favorire il trasferimento tecnologico verso le imprese.All’inizio dell’autunno 2010 oltre 1200 persone par-tecipano all’Assemblea pubblica che si tiene in un luogo fortemente evocativo, quale l’ex Manifattura Tabacchi di Rovereto, che affronta argomenti di grande attualità: meritocrazia e innovazione, che rappresentano “la chiave per crescere nel prossi-mo futuro”.L’assemblea generale di giugno a Levico elegge Paolo Mazzalai alla presidenza di Confindustria Trento alla presenza della presidente di Confindu-stria Emma Marcegaglia.La crisi finanziaria, scoppiata qualche anno prima negli Stati Uniti, viene importata in Europa e si

L’Associazione realizza una serie di bilanci terri-toriali per comunicare il ruolo e il peso dell’in-dustria trentina all’interno negli ecosistemi locali. Promuove anche alcune puntate di un talk show televisivo chiamato “Industria e territorio”.Nel 2008 viene lanciato il progetto “Tu Sei”, giun-to oggi alla settima edizione, che promuove a col-laborazione tra scuola e industria.Viene avviata una intensa fase di dialogo con gli associati, attraverso incontri organizzati sul terri-torio.Nella splendida e significativa cornice della cen-trale Enel di Santa Massenza si tiene un’Assemblea pubblica focalizzata sul tema dell’energia. Viene lanciato un messaggio preciso alla politica affin-ché sappia esprimere “capacità di visione e forza realizzatrice”. L’appello viene raccolto dalla nuova Giunta provinciale, che presenta un pacchetto di misure antirecessive prossimo agli ottocento mi-lioni di euro, quasi il 5% del Pil provinciale.Il 2009 Trentino Industriale compie 50 anni. È l’oc-casione per un restyling grafico, nei contenuti e nell’utilizzo delle tecnologie digitali.“Ritorno al futuro”, ovvero ripartire dalla fiducia nelle imprese, rifocalizzarsi sul manifatturiero e sulle logiche del mercato, è il tema scelto per l’As-semblea pubblica che si è tenuta a Levico alla pre-senza del Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi.Il 2010 si apre all’insegna del cambio alla direzio-ne: a Fabio Ramus, alla guida della struttura per 26 anni, subentra Roberto Busato.Viene avviato un importante progetto di riorganiz-zazione interna, per evolvere verso un’associazio-

copertina

Gianfranco Pedri con Luca Cordero di Montezemolo

La squadra di Ilaria Vescovi al suo insediamento

Page 30: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

28

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

ciazione e un gruppo di imprese volano in Brasile nello Stato di Santa Catarina e a Doha in Qatar. Con il vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani si parla di politica commerciale e delle opportunità offerte dall’Europa alle imprese.Nel 2012 Giorgio Squinzi viene eletto presidente di Confindustria. Succede a Emma Marcegaglia.L’autunno segna per Confindustria Trento una data importante: il passaggio al digitale per co-municare con i propri associati in modo veloce, interattivo e sostenibile. Grazie al progetto di di-gitalizzazione, Confindustria Trento è finalista al premio “Cloud innovation Awards” indetto dal Politecnico di Milano.Per la prima volta una riunione della Giunta Ese-cutiva dell’Associazione si svolge all’estero, nella sede di Lubiana del gruppo Aquafil.

“Più industria, più lavoro, più benessere” è il tema scelto per l’Assemblea Generale di metà manda-to di Confindustria Trento alla quale partecipa il Presidente Giorgio Squinzi. L’Assemblea approva la riforma del sistema delle quote associative e introduce uno sconto per il 2013 come segnale di vicinanza dell’Associazione nei confronti delle im-prese in un momento di crisi.In occasione del quarantesimo anniversario della fondazione del Gruppo Giovani del Trentino Alto Adige, i giovani imprenditori di Confindustria Trento presentano la pubblicazione “Industria & Movimento”.In vista delle elezioni provinciali 2013 Confindu-stria Trento pubblica sui quotidiani locali un do-cumento che fissa le priorità attorno al quale fare convergere l’azione del governo provinciale e delle parti sociali, per costruire il rilancio dell’economia locale. Dei mesi successivi sono l’accordo sottoscritto con i sindacati “Costruire il futuro del Trentino”, e il documento siglato anche dalle altre organizzazio-

trasmette all’economia reale. Viene colpito dura-mente anche il Trentino, con le prime chiusure di aziende.In tale contesto la nuova Giunta esecutiva appro-va il “Piano Operativo”, con una serie di azioni per aiutare le imprese in una fase congiunturale difficile.Viene lanciato il progetto Giovani Industriosi, con l’obiettivo di favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e di contrastare la disoc-cupazione giovanile. Grazie alle azioni previste dal progetto - al quale viene anche dedicata una trasmissione televisiva a puntate realizzata dalla RAI - più di 200 giovani laureati vengono assunti dall’industria trentina e più di 800 studenti del-le superiori fanno esperienza di lavoro estivo in azienda.Nell’anno successivo i risultati del progetto vengo-no presentati in un evento pubblico alla presenza del ministro del lavoro Elsa Fornero.Al Mart di Rovereto, nel 2012, l’Assemblea modifi-ca lo Statuto associativo, in particolare gli aspetti concernenti la rappresentanza territoriale.Si intensifica l’attività dell’Associazione per l’inter-nazionalizzazione, con nuovi servizi e una serie di incontri con delegazioni straniere da Brasile, Polo-nia, Turchia, Egitto, Baviera, Iran e Ucraina. L’Asso-

Roberto Busato, direttore di

Confindustria Trento dal 2010, con Fabio

Ramus, che lo ha preceduto

Ilaria Vescovi con Emma Marcegaglia

Page 31: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

29

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

pressione fiscale. Come risposta la Provincia non solo conferma le agevolazioni IRAP, ma riduce le aliquote rispetto agli anni precedenti.L’astronoma trentina Samantha Cristoforetti sa-luta dallo spazio le oltre 700 persone riunite per l’Assemblea generale 2015 presso il Polo della mec-catronica di Rovereto. “Ingranaggi, fibra e chip: le nuove fabbriche” il titolo scelto per l’occasione, per promuovere il nuovo Polo che dovrà rilanciare la competitività del manifatturiero trentino.In settant’anni, l’Associazione ha contribuito in modo decisivo a trasformare profondamente il trentino, realizzando nei fatti il sogno di un grup-po di illuminati pionieri.Forte di questo glorioso passato, Confindustria Trento sarà l’alleato imprescindibile del futuro del-le nostre imprese e della nostra comunità.

ni imprenditoriali e dal governo provinciale “Un patto per lo sviluppo economico e il lavoro”. Per rilanciare l’immagine dell’autonomia provin-ciale sull’esterno viene organizzato a Rovereto un incontro con le Confindustrie del Nord d’Italia a cui partecipano i governatori delle provincie di Trento e Bolzano.La direzione dell’Associazione avvia un progetto per la conciliazione famiglia-lavoro, che vale la certificazione “Family Audit” consegnata a Roma presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.L’Assemblea privata 2014 di Confindustria Trento si tiene al Mart di Rovereto e nella sua relazione il presidente Mazzalai sprona il Trentino a “cam-biare passo per cogliere le molte opportunità che il mondo attorno a noi offre”. Gli industriali chie-dono in particolare di ridurre la burocrazia e la

copertina

La squadra di Paolo Mazzalai al suo insediamento

Paolo Mazzalai con Giorgio Squinzi

Page 32: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

Stabilimento di Condino Via Roma, 153 - 38083 Condino (TN) Italia - T +39 0465 622 511 - F +39 0465 622 540 - [email protected]

50 anni nel mondo della carta.Ringranziamo tutti coloro che hanno voluto festeggiare con noi.

Page 33: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

31

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

intervista a GEROLD ZUEGG, presidente della sezione Carta e grafica di Confindustria Trento.

carta e grafica e pensi alle pagine di una rivi-sta, alle risme del fotocopiatore, ai flyer, ai manife-sti, alla corrispondenza del mattino. Ma la “carta” che esce dalle aziende del settore attive in Trentino è decisamente molto altro: confezioni e imballag-gi per alimenti e mangimi, protezioni per cerotti, etichette adesive, cartelli stradali, stagnola argen-tata che sigilla astucci e cartocci per sigarette. La sezione che raccoglie le associate a Confindustria Trento è guidata da Gerold Zuegg, di Cham Paper Group Italia Spa.

Presidente, come descriverebbe l’andamento del settore in Trentino?È opportuna una premessa: il sistema delle im-prese della carta e della grafica attive nella nostra provincia ha caratteristiche del tutto particolari. Storicamente, la disponibilità pressoché illimitata di risorse idriche ha posto le condizioni affinché sul territorio si sviluppasse un gruppo di realtà so-lide e di dimensioni importanti. Intorno a queste realtà sono andate costituendosi nel tempo diver-se reti informali di fornitori fidelizzati: le aziende cartarie sono divenute il fulcro di sistemi econo-mici locali dalla produttività diffusa di cui sono parte essenziale anche le realtà del settore grafico, cartotecnico, editoriale e del recupero della carta. Di questo bisogna tenere conto quando si analiz-zano i dati sulla congiuntura relativi al settore: che segnano peraltro essi stessi un andamento positivo del fatturato, della produzione e dell’occupazione, con valori decisamente migliori rispetto al conte-sto nazionale.

Precisate le ragioni, quali sono i punti di forza del sistema trentino? Le aziende trentine del settore offrono una gam-

ma produttiva ampia e diversificata, con prodotti speciali e prodotti di lusso che si collocano tra i segmenti più alti del mercato. Direi che il valo-re distintivo della produzione locale risiede nella ricerca della qualità e nella volontà di risponde-re alle esigenze in continua evoluzione del com-mittente. È un processo che richiede costanza e continuo monitoraggio del mercato da cui deriva continua evoluzione del prodotto finito. Cito ad esempio il caso di un’importante commessa assun-ta da Cham Paper nel settore aeronautico, per il quale ci era stato chiesto di fornire il supporto per la produzione di fibre di carbonio realizzato con l’impiego della nostra carta. I primi incontri risal-gono a otto anni fa: il progetto è partito quest’anno e abbiamo già ordini consistenti.

In questo senso, l’attitudine all’innovazione co-stituisce un’inclinazione naturale?È esatto. Innovare, per noi, significa aderire al

Dici

Prodotti di qualità orientati all'estero

spec

iale

car

ta

speciale carta

Gerold Zuegg

Page 34: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

32

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

speciale carta

nergia, destinati a lievitare anche per effetto del paradossale assoggettamento agli oneri generali di sistema della quota di energia autoprodotta: l’incidenza del costo energetico sul costo della produzione supera il 20%. Rimane poi il nodo sempre presente della burocrazia, dello scarto tra tempi della politica e i tempi dell’impresa. Se-gnalo, ad esempio, la chiusura dello scalo merci di Rovereto ad inizio 2014 che ha comportato un significativo aggravio del costo per il trasporto della materia prima, in special modo della cellu-losa. In tale occasione la Provincia aveva assicura-to misure compensative che a tutt’oggi non sono ancora state attuate.

Per concludere, una riflessione sul significa-to dell’associazionismo imprenditoriale e sui progetti futuri di Confindustria Trento.Guardi, su questi temi il confronto assiduo con Alessandro Fedrigoni che ha una storia persona-le di tutto riguardo quanto a impegno dentro il sistema Confindustria a Trento a Verona ed in Assocarta (e che ha in qualche modo stimolato qualche anno fa anche il mio impegno), è servito a chiarirmi le idee. Penso che Confindustria deb-ba realizzare un incontro virtuoso tra le istanze delle piccole imprese e quelle delle realtà medie e grandi, far da collante tra prospettive spesso non coincidenti per dare vita a sintesi positive per la crescita dei sistemi economici locali.L’Associazione medesima trova ragion d’essere nella capacità di selezionare tra i molteplici in-teressi singoli delle imprese quelli di portata più ampia e generale ponendo gli imprenditori come protagonisti e forza trainante dello sviluppo dei territori. Questa mi pare essere l’anima di una rappresentanza al passo coi tempi.Il raggiungimento di una forte coesione tra im-prenditori darà forza per avviare un confronto serrato, costruttivo ma senza sconti con la Politi-ca e con le altre forze sociali locali, confronto nel quale dobbiamo essere capaci di portare l’orien-tamento al risultato che è proprio degli impren-ditori e che mi pare troppo spesso drammatica-mente manchi in altre sedi. (sb)

cambiamento, sia che esso ci orienti alla ricerca di nuovi prodotti, sia che ci richieda nuovi pa-radigmi in termini di processo. E non per forza esclusivamente nella relazione con il cliente. Alcu-ne cartiere trentine sono protagoniste di progetti all’avanguardia che hanno straordinarie ricadute sul territorio e sul benessere della comunità che lo abita: ad esempio, nell’Alto Garda, un potente ed efficiente impianto di cogenerazione recupera energia termica in grado di fornire calore a citta-dini e operatori economici. Ma anche a Condino, dove si inaugura in questi giorni un nuovo centro acquatico servito da una rete di teleriscaldamento che utilizza l’energia prodotta nel ciclo di lavora-zione della carta. E poi ci sono i casi virtuosi di stabilimenti – quello di Villalagarina e non solo – che hanno realizzato innovativi impianti di depu-razione dell'acqua e di autoproduzione di energia per abbattere le emissioni nocive e i consumi da fonti fossili.

Come si collocano le aziende del sistema trenti-no nel contesto globale?Il 45% del fatturato delle aziende del settore car-tario proviene dalle esportazioni, con punte di singole realtà che superano l’80%. Per essere più competitive sull’orizzonte globalizzato alcune fra le nostre imprese maggiori hanno assunto nuovi assetti societari: penso a Cartiere del Garda, che fa parte di un gigante spagnolo qual è il Gruppo Lecta; penso alle acquisizioni nel distretto di Fa-briano da parte di Fedrigoni, che è divenuto in questo modo il secondo gruppo in Europa nel campo delle carte speciali; penso alla recente ac-quisizione dello storico stabilimento mantovano delle cartiere Burgo da parte di Cartiere Villa La-garina del Gruppo Pro-Gest.

Quali sono le problematiche degli operatori del settore? Il deprezzamento dell’euro (le cellulose sono quo-tate in dollari sui mercati internazionali), iI costo del lavoro, la carenza di infrastrutture e di col-legamenti viabilistici validi, la questione dell’I-mis sugli imbullonati. E soprattutto i costi dell'e-

Page 35: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

33

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

A giugno 2015 il fatturato del gruppo presentava un incremento del 20% rispetto all'anno precedente, confermando la leadership per le carte speciali ad alto contenuto estetico e tecnologico.

passati quasi 300 anni. Era il 1717 quando Giuseppe Fedrigoni avviò a Trambileno, vicino a Rovereto, una cartiera. Rifondata nel 1888 dopo una lunga pausa a seguito delle guerre napoleo-niche e risorgimentali, l’azienda appartiene ancora oggi alla famiglia. Ha superato periodi di recessio-ne e due guerre mondiali. Si è ampliata in tutto il mondo conquistando quote di mercato sempre crescenti. Mediante un percorso di consolidamento societario, Fedrigoni abbraccia oggi diversi ambi-ti produttivi nel settore delle carte speciali, delle trasformazioni e dei complementi di alta qualità commercializzando un prodotto dall’alto valore ag-giunto. Carte speciali ma anche fili di sicurezza per le banconote, ologrammi e film plastici adesivi. “La realtà attuale di Fedrigoni Spa – spiega la direttrice marketing e membro del consiglio di amministra-zione Chiara Medioli – integra la competenza di

otto divisioni produttive e otto aziende distributive per servire segmenti di mercato strategici e ad alto tasso di crescita del settore cartario mondiale”. Il Gruppo opera con società dirette in 11 paesi nel mondo e ne serve più di 100 attraverso partner qua-lificati. Rappresenta una delle prime 5 realtà euro-pee nel settore delle carte speciali ad alto contenuto estetico e tecnologico. Conta oltre 2.700 dipendenti e un fatturato che nel 2015 sfiorerà il miliardo di euro. Nello scorso mese di giugno il fatturato pre-sentava un incremento del 20% rispetto ai valori del giugno 2014. Fortemente internazionalizzata, Fe-drigoni Spa realizza due terzi del fatturato all’estero. Alla compagine attuale si è giunti attraverso alcune tappe fondamentali: “I più significativi momenti di crescita degli ultimi vent’anni – continua Chiara Medioli – hanno visto la fondazione di Arconvert nel 1989, l’acquisizione di Manter nel 1993, l’acqui-

SoNo

di ALESSANdRO dE BERtOLINI

Crescita continua per Fedrigoni

speciale carta

Page 36: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

34

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

ni con nastro a caldo e in piegatura, per packaging di cosmetici, cioccolato e altro”. Come sottolinea Chiara Medioli, nel settore cartario Fedrigoni è leader nella produzione di “carte spe-ciali ad alto contenuto estetico e tecnologico”. Ma cosa significa? “Serviamo clienti molto esigenti che necessitano di prodotti dalle elevate performance sia tecniche sia qualitative. Le banche centrali di molti paesi, per esempio, alle quali forniamo la materia prima per la realizzazione delle bancono-te. Ma anche molti gruppi aziendali del lusso, che vogliono il miglior prodotto possibile in termini di qualità, confezione, piegatura, cucitura. La carta e i colori devono avere buona resistenza alla luce e sopportare i vari tipi di stress che la vita di un oggetto presenta: la pioggia accidentale, il secchiello del ghiaccio per le etichette del vino, la lavatrice per le banconote. Ci serviamo della carta migliore, ga-rantiamo l’affidabilità tecnica e la cura estetica in-terpretando le evoluzioni del design e della moda con soluzioni su misura per i clienti più esigenti”. Dior, Gucci, Swarovski e altre grandi firme interna-zionali si rivolgono a Fedrigoni. Tra i marchi e le realtà trentine ci sono il gruppo vinicolo Ferrari, Trentino Marketing, i Suoni delle Dolomiti e la Pro-vincia autonoma di Trento.In tema di qualità ed estetica, elementi chiave per Fedrigoni, l’azienda sposta continuamente l’asti-cella verso l’alto investendo in tecnologie, ricerca e sviluppo. “La maggior parte degli utili – spiega Medioli – è ogni anno reinvestita nel Gruppo: ab-biamo un modello di R&D ‘diffusa’, dove spesso progettiamo da soli le nostre macchine. Per noi, un investimento nel miglioramento del ciclo produtti-vo o nella formulazione di un nuovo adesivo sono entrambi investimenti in ricerca e sviluppo”.

sizione nel 2002 delle storiche Cartiere Miliani Fa-briano, l’incorporazione di Mantegazza Arti Grafi-che nel 2004 (divenuta poi Fabriano Securities), la fondazione di Arconvert Brasil e le acquisizioni del-la statunitense Gpa e della brasiliana Arjo Wiggins Ltda (ora Fedrigoni Brasil Ltda) nel 2015. A partire dal 2011 le società Fedrigoni Cartiere Spa, Cartiere Miliani-Fabriano Spa e Fabriano Securities Srl si sono unite in Fedrigoni Spa mantenendo i rispet-tivi marchi commerciali di riconoscibilità”. Presi-dente è Alessandro Fedrigoni, che guida il Gruppo con il Ceo Claudio Alfonsi. Altri esponenti della famiglia attivi in azienda sono Guido Cantini, in consiglio di amministrazione, e la stessa Medioli.In Trentino, Fedrigoni è presente con la sede di Varone e con il sito di Arco, dove si trovano due distinti stabilimenti. Varone realizza carte per il packaging di lusso, specialmente colorate/goffrate e naturali. Ad Arco sono prodotte carte adesive e carte patinate speciali ad alto volume e per stam-pa digitale. Queste ultime sono prerogativa del sito Arconvert. L’area di produzione trentina si inscrive nella più ampia cornice industriale di Fedrigoni, che conta quattro stabilimenti nelle Marche (Fa-briano, Rocchetta, Pioraco, Castelraimondo), uno a Milano, due in Spagna (a Girona) e due in Brasile (a San Paolo). Oltre a questi ci sono due centri logi-stici (Marche e Veneto) e una rete commerciale di proprietà, fatta di numerose filiali con deposito in Italia e all'estero.Tra Arco e Varone sono impegnati 543 persone, qua-si un quinto del totale dei dipendenti del Gruppo. Dagli stabilimenti trentini esce anche Sirio Ultra-black, “la carta più nera che c’è sul mercato, molto ecologica (fibre certificate Fsc e assenza di pigmenti ‘carbon black’), molto performante sulle lavorazio-

Page 37: Trentino Industriale agosto-settembre 2015
Page 38: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

36

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

“SoSteNibilità

L’azienda del gruppo spagnolo Lecta investe da sempre nella sostenibilità economica, ambientale e sociale. Tuttavia resta alto il costo dell’energia in Italia.

La sostenibilità è il mantra di Cartiere del Garda

speciale carta

economica, sostenibilità am-bientale, sostenibilità sociale: su questi principi si è sviluppata l’azienda. Siamo convinti che sen-za di essi non avrebbe potuto crescere e credia-mo che essi siano indispensabili per avere un futuro”. Giovanni Lo Presti, direttore industriale generale di Cartiere del Garda, leader nel settore delle carte patinate senza legno, non ha dubbi sui valori alla base del successo dall’azienda gar-desana. Non solo sostenibilità economica dell’im-presa in termini di bilanci e strategie di medio e lungo periodo: “Ma anche sostenibilità ambien-tale – spiega il direttore – nel senso che l’azienda non può avere un futuro se non è in grado di convivere con l’ambiente senza recarvi danno. E sostenibilità sociale, che significa avere cura e rispetto di tutti i portatori di interesse sul territo-rio, dai lavoratori dell’azienda a ciascun cittadino che condivide con noi l’area gardesana”.Gli impianti produttivi di Cartiere del Garda e tutte le componenti dello stabilimento sono lo specchio di questo atteggiamento. “I nostri im-pianti – sottolinea il direttore – adottano le mi-gliori tecnologie per la depurazione delle acque, i migliori sistemi per l’abbattimento del rumore e sono collocati in strutture moderne a basso im-patto ambientale. Impegnandoci periodicamente con importanti investimenti, riusciamo a essere sempre all’avanguardia in tema di sostenibilità nel processo produttivo, negli smaltimenti, nella caratteristiche strutturali degli edifici e nel consu-mo di energia”.Cartiere del Garda, come le altre imprese del set-tore, è un’industria energivora. In tema di con-sumi energetici l’azienda si è sempre mossa in modo estremamente lucido e lungimirante. “Per far funzionare la cartiera – sottolinea Lo Presti

– c’è bisogno di grandi quantità di energia ter-mica ed elettrica. Dal 1988 l’azienda si è dotata di impianti combinati, costituiti da turbine a gas abbinate a caldaie di recupero, rendendosi così del tutto autonoma sul lato del fabbisogno ener-getico. Questa tecnologia, per quanto ancora la più efficace sul mercato per soddisfare le esigenze produttive di una cartiera, non era più sufficien-te a garantire da sola la sostenibilità del costo energetico, dopo che il prezzo del gas, a partire dal 2003, ha subito un brusco innalzamento ag-ganciandosi al paniere del resto dei combustibili fossili”. Questo ha obbligato Cartiere del Garda a un ul-teriore sforzo di innovazione attraverso la proget-tazione di una nuova centrale di cogenerazione che, adottando le migliori tecnologie disponibili, ha permesso di raggiungere le efficienze massime ottenibili. “La scelta fu un’intuizione vincente – prosegue Lo Presti – e ci permise, lavorando in sinergia con AGS, la multiutility del Comune di Riva del Garda, di costituire la società Alto Gar-da Power”. Tramite quest’ultima, partecipata per l’80% da Cartiere del Garda e per il 20% da AGS, fu realizzata la nuova centrale di cogenerazione all’interno degli spazi della cartiera che, oltre a soddisfare il fabbisogno energetico della cartiera, fornisce energia termica per il teleriscaldamento alle abitazioni di Riva del Garda. “Fu un esempio eccezionale di operosità positiva, collaborazione e armonia tra aziende private ed ente pubblico: la nuova centrale, un progetto da 55 milioni di euro, fu realizzata in tempi brevissimi sottoline-ando il legame virtuoso tra industria e territorio”. Ciò nonostante, l’energia rimane per Cartiere del Garda un nervo scoperto. “Fino a quando il Go-verno non sarà in grado di intraprendere una

Page 39: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

37

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

speciale carta

un’erosione molto forte, con il calo del 30%. Il mercato italiano è allineato su questi indici”.A preoccupare Lo Presti è anche il sistema viario della zona del Garda. Aziende come la Cartiera necessitano di una viabilità che serva in modo più efficiente le zone periferiche. “La nostra collocazio-ne geografica complica la logistica aziendale. Non siamo sufficientemente forniti di infrastrutture. Per quanto ci riguarda, parliamo di una produzio-ne annua di 350 mila tonnellate di carta, che com-porta una movimentazione di altrettanti volumi in entrata. Senz’altro gioverebbe il potenziamen-to del sistema autostradale con il collegamento dell’asse del Brennero con l’area del Basso Sarca”. Lo stabilimento di Riva del Garda appartiene al gruppo internazionale Lecta, costituito con lo sco-po di porsi come protagonista sul mercato euro-peo ed extraeuropeo. Il 90% dell’offerta di carta patinata è detenuto da cinque grandi gruppi indu-striali, tra cui il Gruppo Lecta. Oltre a quello tren-tino, Lecta possiede uno stabilimento in Francia e cinque in Spagna. “A seguito della crisi – conclude Lo Presti – Lecta ha ridotto i propri volumi con-centrando la produzione nei propri stabilimenti più efficienti, tra cui quello trentino. Per sopperire al calo della domanda ci siamo orientati maggior-mente all’estero. Oggi, il nostro fatturato è realiz-zato per oltre il 50% sul mercato straniero, contro il 30% del 2007, prima della crisi”. (adb)

politica energetica degna di questo nome – spiega Lo Presti – le industrie come la nostra continue-ranno a soffrire. Il costo dell’energia in Italia è troppo alto e non è paragonabile a quello de-gli altri Paesi d’Europa, a cominciare dai nostri vicini, come la Germania. Per noi è impossibile lottare ad armi pari con i nostri concorrenti stra-nieri. Nessuno, oggi, si sognerebbe mai di instal-lare un’industria energivora in Italia. Il Governo italiano dovrebbe almeno fare qualcosa per con-sentire alle realtà che già ci sono di sopravvivere”. Il problema non sta solo nella mancanza di una politica energetica e nell’alto costo dell’energia, ma anche nell’incertezza del diritto. “Rendiamoci conto che viviamo in un Paese in cui non c’è nessuna garanzia di continuità: le leggi cambiano continuamente e questo mette in crisi le aziende, che non possono fare piani di investimenti a me-dio e lungo termine. La carenza e il disordine de-gli orientamenti legislativi sono in questo senso pesantissimi, gravando sui bilanci delle aziende, che sono costrette a operare in un settore dove cambiano continuamente le regole del gioco”. Queste criticità si aggiungono a un momento di crisi generalizzato che ha colpito il settore della carta. “Nel nostro comparto – spiega il direttore – la crisi ha cominciato a farsi sentire nel 2008 e ha portato a un crollo della domanda nel 2009. A livello europeo, dal 2007 al 2014 abbiamo subito

Page 40: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

38

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

la parola data. È questa la quintessenza del nostro modo di fare impresa; un atteggiamento che ha sempre orientato le no-stre azioni e il modo di operare dell’azienda ver-so i clienti, i fornitori, i dipendenti, i sindacati e ogni altro interlocutore”. Giulio Olivotto, al timone della Legatoria Editoriale Giovanni Oli-votto – in acronimo Lego – riassume così la filo-sofia dell’impresa di famiglia, che accanto allo stabilimento principale di Vicenza affianca dal 1990 la sede trentina di Lavis. Giulio rappresenta la quarta generazione, coadiuvato dai figli Rosa e Giovanni nelle mansioni di governance. Lego vanta infatti una lunga tradizione. “Il mio bisnonno Pietro – spiega Giulio Olivotto – fondò l’azienda nell’anno 1900 avviando una produ-

zione propria dopo aver lavorato come legatore in una stamperia vicentina. Suo figlio Giovan-ni, mio nonno, trasformò la piccola impresa in una realtà solida che già negli anni 30 impiegava oltre 150 dipendenti. Successivamente, sotto la direzione di mio padre Piero, Lego assunse di-mensioni industriali realizzando la costruzione di un nuovo stabilimento a Vicenza che giunse a impiegare oltre 1.000 dipendenti”. Giulio Olivotto, presidente del consiglio di am-ministrazione, ha iniziato a lavorare nell’impresa di famiglia nel 1970 promuovendo negli ultimi decenni un forte processo di internazionalizza-zione dell’azienda e l’acquisizione di nuove so-cietà. Nel 1991 venne acquista Eurografica, azien-da del vicentino presente dal 1980. Poco dopo fu fondata Legoprint, allo scopo di entrare nel settore della rotativa monocolore. Legoprint na-sceva al fine di acquisire due aziende trentine in difficoltà, la Litovelox e la Lit, che stavano per essere cedute a seguito di un periodo di serie difficoltà economico-finanziarie. L’avventura trentina di Lego si concretizzò così, sul principio degli anni 90, divenendo ben pre-sto uno dei punti di forza della holding. “Quan-do rilevammo le aziende trentine – precisa Oli-votto – lavoravano presso gli stabilimenti poco più di trenta persone. Oggi abbiamo superato le 300 unità”. Il Gruppo Lego dà lavoro complessivamente a 670 dipendenti con un fatturato di circa 105 mi-lioni di euro. “Nel 2008 abbiamo registrato un fatturato di 140 milioni. Segno che la crisi si è fat-ta sentire, colpendo duramente anche il nostro settore. Nonostante questo, pur avendo utilizzato cassa integrazione e pre-pensionamenti nello sta-bilimento di Vicenza, non abbiamo mai forzato

“MaNteNiaMo

Il gruppo vicentino è presente dal 1990 in Trentino, con la sede di Lavis. Oggi dà lavoro a 670 dipendenti e realizza un fatturato di 105 milioni di euro, per il 70% all’estero.

Un mercato sempre più globale per il gruppo Lego

speciale carta

Page 41: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

39

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

lità di uomini provenienti da settori affini ma non identici”. Il parco macchine del Gruppo Lego si caratterizza per essere altamente tecnologico e diversificato: dai reparti di pre-stampa alla rotativa, dalla stam-pa piana alla legatoria, dalla brossura al cartonato, dai punti metallici alle cartoline. Decisamente orientato all’estero, Lego realizza il 70% del fatturato al di fuori dei mercati domestici. “Lavoriamo con quasi tutti i paesi europei, con attenzione particolare per l’Inghilterra, la Francia, la Germania, il Belgio e l’Olanda. Un po’ meno con gli Stati Uniti e con la Russia, con i quali stia-mo ottenendo comunque buoni risultati. Il nostro è un prodotto molto specialistico che sopporta male le grandi distanze”. Il valore complessivo del 70% riflette contesti leggermente diversificati all’in-terno della holding: “Lo stabilimento di Trento la-vora un po’ meno con l’estero, per l’alta incidenza del mercato scolastico italiano. Accade l’inverso per lo stabilimento vicentino”. (adb)

riduzioni di personale nella sede trentina di La-vis e continuiamo a guardare avanti con tenacia ed entusiasmo”. Lo stabilimento di Lavis (Legoprint) realizza bros-sure (libri con copertina flessibile in cartoncino) e blocchi libro che verranno poi finiti nello stabi-limento di Vicenza. Nel sito produttivo di Vicen-za (Lego) si producono libri con copertina rigida (cartonata). Un terzo sito, a Marano in provincia di Vicenza (Eurografica), rappresenta un reparto di stampa piana distaccato della sede principale di Vicenza. A Legoprint si affianca una piccola realtà indipendente, Legodigit, che si occupa di stampa digitale. Infine, “Lego possiede circa il 20% di un’importante azienda di stampa indiana che produce quasi esclusivamente per il mercato locale”. Nel 2008 si è proceduto all’unificazione di tutte le aziende del gruppo in Lego Spa: “Una realtà che si presenta oggi al mercato come un’unica azienda, forte dell’esperienza e della professiona-

speciale carta

Page 42: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

40

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

ruolo dello scatolificio non è più quello di un tempo, quando la scatola di cartone aveva ca-ratteristiche generiche e serviva per essere riem-pita alla rinfusa. Oggi, il cliente si rivolge a noi per avere una scatola che serva sì da imballaggio, ma che al tempo stesso vesta il prodotto e svolga la funzione di veicolo pubblicitario. Molto spes-so, la scatola è l’ultima cosa a cui un’azienda pensa e la prima che viene buttata via... Ma è il primo biglietto da visita con cui si mostra il prodotto”. A presentare il lavoro dell’azienda di famiglia è Dino Bertolin, di Bertolin Imballag-gi Srl, azienda di Borgo Valsugana specializzata nella produzione di cartoni da imballaggio di medie e piccole dimensioni.Con 22 dipendenti e un fatturato di circa 8 mi-lioni di euro, il marchio Bertolin è sinonimo di qualità nel comparto degli imballaggi dagli anni 50 del secolo scorso. “Nel 1948 – racconta Dino Bertolin, socio dell’azienda e responsabile amministrativo – mio padre Attilio fondò con suo fratello Mariano una segheria nella zona di Caldonazzo. Si chiamava Segheria Imballaggi F.lli Bertolin. Inizialmente l’impresa realizzava imballaggi in legno. Poi, negli anni 80, in seguito alle mutate condizioni del mercato, la famiglia decise di convertire il ciclo produttivo passando al cartone. La domanda di imballaggi stava cam-biando e il cartone presentava una serie di van-taggi rispetto al legno: era più leggero, più per-formante e biodegradabile. Con l’uso del cartone iniziammo una nuova fase che portò l’azienda a crescere nel volume di affari e di commesse. Poi, nel 1992 ci trasferimmo in un nuovo stabi-limento nella zona artigianale di Caldonazzo. E successivamente, nel 2004, realizzammo la sede di Borgo Valsugana, dove operiamo ancora oggi”.

Nel comparto degli imballaggi, Bertolin lavora mediante due linee produttive differenti: scatole di tipo americano e scatole fustellate. “A seconda delle necessità – dice Bertolin – forniamo scatole stese o montate. Siamo specializzati nella produ-zione di imballaggi in cartone ondulato, scatole americane, fustellati, contenitori e imballi spe-ciali come divisori, boxes, strisce, alveare e altro. Il tutto nel rispetto di un sistema qualità certi-ficato secondo le norme Iso 9001 con attenzione al rispetto dell’ambiente mediante certificazione Fsc”.I committenti sono imprese di settori differenti, chiunque abbia bisogno di imballaggi per i pro-pri prodotti. “Offriamo una vasta gamma di pro-dotti per tutte le industrie, da quelle meccaniche a quelle alimentari, con particolare riguardo al settore vinicolo”. In questo ambito l’azienda ha acquisito grande esperienza: “In Trentino Alto Adige siamo fornitori di diverse cantine e azien-de agricole. Questo settore garantisce oltre il 50% del nostro fatturato. La restante metà è suddivisa su tutte le altre categorie produttive”.Proprio la diversificazione della clientela rima-ne un punto di forza dell’azienda. E una delle condizioni che hanno permesso a Bertolin di superare la crisi economica senza difficoltà. “La molteplicità dei settore merceologici a cui ci ri-volgiamo, dall’alimentare al metalmeccanico all’ortofrutticolo, ci ha consentito di affrontare il duro momento di stagnazione generale che ha patito il nostro comparto. Per ora, la crisi ci ha solo rallentato. Abbiamo procrastinato al 2016 importanti investimenti nel rinnovamento del ciclo produttivo, che avevamo immaginato di poter effettuare quest’anno. Abbiamo infatti in-tenzione di rinnovare le linee di produzione con

“il

L’azienda di Borgo Valsugana è attiva dal 1948. Grazie a una diversificazione dei settori serviti la crisi ha solo rallentato la crescita dell’azienda. Che ha in serbo importanti investimenti.

Con Bertolin imballaggi su misura del cliente

speciale carta

Page 43: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

41

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

l’acquisto di macchinari di ultima generazione”. Le nuove macchine consentiranno di soddisfare ancora meglio le esigenze del cliente. “Un servi-zio a misura di cliente; è questo – precisa Ber-tolin – il nostro slogan principale insieme alla ricerca della qualità. Ci avvaliamo di un esperto staff che si dedica allo sviluppo di nuovi pro-dotti per soddisfare ogni necessità. Grazie alle moderne tecnologie, ma soprattutto grazie alla competenza, all’esperienza e alla disponibilità è possibile offrire un servizio di alta qualità dalla progettazione alla produzione degli articoli la-vorando in tempi stretti e garantendo che tutte le operazioni, dallo studio dell’imballo alla pro-duzione alla consegna, siano programmate e re-alizzate su misura. In questa direzione va anche l’importante brevetto che abbiamo da poco pre-sentato con il nome di Sèsame: un’innovazione nel sistema degli imballaggi wrapround che con-sente l’apertura a strappo della scatola secondo linee preordinate semplicemente usando le mani senza necessità di forbici o coltelli”. La scatola anonima, insomma, sta cessando di esistere e l’impegno di Bertolin è finalizzato a realizzare al meglio le esigenze del cliente, che cerca un imballaggio non soltanto pratico e affi-dabile ma anche esteticamente curato.La materia prima, il cartone, viene acquistata in Italia dalle cartiere della Toscana e del Veneto. Il mercato di riferimento è principalmente do-mestico. “I costi di trasporto influiscono molto sul nostro prodotto. Perciò lavoriamo tenden-zialmente nell’area del Nord est. I nostri mer-cati principali sono il Trentino, l’Alto Adige e il Veneto”. In Trentino-Alto Adige non vi sono molti compe-titors. “Esistono altre tre realtà simili alla nostra – spiega Bertolin – ma riusciamo a non sovrappor-ci poiché lavoriamo su produzioni leggermente diverse”. Ciò che crea maggiori difficoltà all’a-zienda non è la concorrenza né il momento di crisi dei mercati: “Le vere difficoltà sono i costi dell’energia, un sistema bancario latitante e la burocrazia che la fa da padrona”, conclude Dino Bertolin. (adb)

speciale carta

RICORDANDO…Francesco Delladio

Con la scomparsa di Francesco Delladio il mondo imprenditoriale della valle di Fiemme e del Trentino ha perso uno dei suoi espo-nenti più rappresentativi. Un uomo e un imprenditore dal carisma indiscusso, contrassegnato da un entusiasmo contagioso, co-stantemente proiettato verso nuovi obiettivi strategici e innovazioni tecnologiche sempre più ambiziose, che ha trasfuso giorno dopo giorno nell’azienda alla quale ha dedicato tutta la sua vita.Entrato giovanissimo in azienda all’inizio degli anni cinquanta Fran-cesco, con sapiente tempismo, inizia i lavori per la costruzione di un nuovo laboratorio alla periferia di Tesero e nel nuovo e spazioso edificio incomincia a pensare, a progettare e a fabbricare gli scarponi da sci, produzione che negli anni settanta si sposterà sugli scarponi da montagna e nelle innovative scarpette da arrampicata. Proprio grazie a questi prodotti, oggi La Sportiva è leader mondiale per le calzature per l’arrampicata e per l’alta montagna. Negli ultimi anni l’azienda ha ampliato la propria gamma inventan-do le scarpe per il “mountain running”, progettando e realizzando scarponi e attrezzature per lo sci alpinismo e introducendo una linea di abbigliamento tecnico per la montagna.

Page 44: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

42

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

il rifiuto dalle discariche e lo tra-sformiamo in materiali da riutilizzare per la produzione di carta riciclata. Con il nostro in-tervento il rifiuto torna ad avere valore”. Giorgio Moser, titolare assieme al fratello Luciano della Moser Marino & figli Srl, amministra un’azienda da 10 milioni di euro di fatturato l’anno con 35 dipendenti e un’area di 15.000 metri quadrati, di cui 7.000 coperti. L’impresa, protagonista nel set-tore della raccolta dei rifiuti della carta da oltre 70 anni, fu fondata a Trento dal padre Marino nel dopoguerra. “Era il tempo in cui per soprav-vivere ci si arrangiava a fare di tutto. Mio padre cominciò così, subito dopo la fine della guerra nell’Italia della ricostruzione, utilizzando per la raccolta dei rifiuti i sacchi del cemento”. Giorgio e Luciano rappresentano la seconda generazione. Ma in azienda hanno già iniziato a lavorare i loro figli. “La nostra attività è nata a gestione familiare – continua Giorgio – e ancora oggi con-serviamo con orgoglio questa tradizione”. Moser Marino & figli Srl, con sede nella zona

industriale di Lavis in via Galilei, è specializzata nel settore della carta. Il 90% dei rifiuti che rac-coglie e che lavora proviene dal comparto della carta, il restante 10% sono rifiuti di altra natura.

“Operiamo per garantire alle industrie un servizio tempestivo e conveniente. Siamo specialisti nel recupero di carta e scarti dell’industria grafica o editoriale, ma siamo in grado di smaltire anche carichi residui della lavorazione di legname, fer-ro, politene e altri materiali plastici”.Il rifiuto cartaceo occupa il 40% circa di tutto il materiale che confluisce nelle discariche. È que-sto un dato generale, riferito a tutto il settore della differenziata in Italia e in Europa. “Azien-de come la nostra – precisa sul punto Moser – contribuiscono a togliere dalle discariche enormi quantità di materiale per destinarlo al riutilizzo”. Tutti i materiali recuperati da Moser sono sele-zionati tra la mole della raccolta differenziata e giungono in azienda tramite due canali. Da un lato, le multiutility presenti sul territorio regiona-le forniscono i rifiuti all’azienda tramite accordi

“leviaMo

Negli stabilimenti di Lavis, Moser Marino & figli Srl trasforma gli scarti in materiali da riutilizzo che rivende alle industrie del comparto cartario per produrre carta riciclata.

Nuova vita alla carta

speciale carta

Page 45: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

43

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

realizzato sul mercato domestico, il restante 20% deriva dai mercati esteri. Una percentuale desti-nata a crescere velocemente, sottolinea Giorgio Moser, che è aumentata negli ultimi anni. “Ci stiamo orientando all’export. Al di fuori dell’Eu-ropa lavoriamo bene con la Cina. Sul mercato europeo le nostre aree di riferimento sono l’Au-stria, la Germania e la Spagna. Per il futuro, stia-mo guardando con interesse a nuovi sbocchi in Turchia e in Algeria. In Italia vendiamo il nostro prodotto a quasi tutte le principali cartiere pre-senti nel settore della carta riciclata. Tutte le aree della Penisola, quindi, con una concentrazione maggiore in Veneto, in Lombardia e in Toscana”. Da oltre dieci anni l’azienda possiede tutte le certificazioni necessarie a garantire che lo svolgi-mento delle attività di riciclo avvenga nel rispet-to delle normative vigenti. “Nel corso del 2006, dopo aver superato gli adempimenti previsti dal-la legge, abbiamo ottenuto la certificazione ISO 14001 e successivamente la certificazione ISO 9001 attestante la conformità al Sistema di gestione ambientale. A breve otterremo la certificazione Emas. Sono traguardi importanti che gratificano la nostra serietà e il nostro impegno nella di-fesa dell’ambiente di lavoro. Un modo, inoltre, per garantire ai nostri interlocutori, clienti e for-nitori, la qualità sull’operato di Moser Srl nella raccolta e lavorazione di carta da macero e di materiali di recupero”. (adb)

siglati mediante il consorzio Comieco (Consor-zio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica). Dall’altro, l’azienda stessa si rivolge direttamente al privato andando a pre-levare dalle industrie gli scarti cartacei. Il rifiuto che giunge dalle multiutility proviene da tutto il Trentino-Alto Adige. Quando gli scarti arrivano negli stabilimenti di Lavis vengono trasformati in materia prima, che viene venduta alle indu-strie del comparto cartario per produrre carta riciclata. “Nei nostri stabilimenti lavoriamo con impianti tecnologicamente avanzati e personale qualificato. Nasce qui lo standard qualitativo in-dispensabile per il riutilizzo dei lavorati come materie prime presso le industrie della carta e dei materiali plastici. Mediante la selezione, la triturazione e la riduzione volumetrica degli scarti e con operazioni specifiche volte alla va-lorizzazione dei vari materiali che trattiamo, ot-teniamo il prodotto. Al termine del processo di lavorazione, tale prodotto viene stoccato nei no-stri magazzini dove viene catalogato e diviso per tipologie. A questo punto il materiale è pronto per essere utilizzato, o meglio riutilizzato, dalle realtà produttive che ne fanno richiesta. I prodot-ti finiti che escono dalla nostra azienda vengono così impiegati sia sul mercato nazionale che in-ternazionale”. Moser Srl produce 80.000 tonnellate di prodotto cartaceo finito all’anno. Se l’80% del fatturato è

speciale carta

Page 46: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

E�cienza energetica

LA NOSTRA SPECIALITA’ A SERVIZIO DELL’INDUSTRIA

Aiutiamo le imprese a crescere

NESCO Srl è partner di AssoServizi nella proposta di Audit Energetici

agli associati di Con�ndustria Trento

Collaboriamo con importanti gruppi industriali nazionali per gli

adempimenti degli Audit Energetici del Decreto 102/2014

RISULTATO GARANTITO

FASE 4

SoluzioneScelta della soluzione più adeguata e sostenibile.

FASE 5

RealizzazioneProgettazione, realizzazione e gestione dell’intevento di miglioramento.

FASE 6

Garanzia di risparmio

risparmio tangibile.

METODO FIDATO

FASE 1

ClienteAnalisi delle esigenze e raccolta dati.

FASE 2

DiagnosiAnalisi multidisciplinaredegli aspetti energetici.

FASE 3

PropostaReport degli scenari e proposte di interventi migliorativi.

NESCO North Energy Service COmpany Srl - www.nescosrl.it - [email protected]

Principali servizi

Audit energetici

Analisi e gestione delle forniture di energia

Consulenze e studi in tutto il settore energetico

Processi autorizzativi e gestione pratiche incentivi

Veri�che misure elettriche e collaudi illuminotecnici

Gestione TEE (certi�cati bianchi)

Contratti EPC (di rendimento energetico)

Servizi di Energy Management

Formazione in ambito energetico - EGE

Analisi tecnico-economiche di interventi

Page 47: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

45

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

denza è tassativa. E, per come è stato impostato l’impianto normativo, in vigore dal 19 luglio del 2014, non sembra che vi siano margini di ne-goziazione né è ipotizzabile uno slittamento dei termini. Il report va trasmesso a Enea – l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – l’ente pubblico di ricerca e vigilanza al quale il Ministero dello sviluppo economico ha demandato la gestione della materia. “Per adempiere agli obblighi pre-visti dal decreto, Nesco interviene come partner dell’azienda – continua Valcanover – al fine di redigere l’audit mediante l’espletamento di tutte le operazioni necessarie, sia per quanto riguarda l’apparato burocratico, sia per quanto concerne la verifica caso per caso del funzionamento degli impianti energetici e la valutazione di piani di

scadenza è fissata il 5 dicembre 2015. Entro questa data, tutte le aziende energivore, quelle con oltre 250 dipendenti o con fatturato superio-re ai 50 milioni di euro dovranno adeguarsi. Il mancato adempimento è sanzionato con multe comprese tra i 4.000 e i 40.000 euro. “Il decreto legislativo 102 del 2014 in attuazione della diret-tiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica – spiega Roberto Valcanover, socio fondatore e presiden-te di Nesco Srl – obbliga le imprese che rientrano nella categoria individuata a presentare entro il prossimo mese di dicembre un report, o audit energetico, che descrive le modalità di impiego di energia nella propria azienda: un rapporto energetico sui consumi, dove e come avvengono, in quali quantità, attraverso quali macchinari e con quale grado di efficientamento”. La sca-

la

azie

nde

La Esco trentina si occupa di risparmio energetico e di efficientamento energetico. Supporta Assoservizi per gli audit energetici agli associati di Confindustria Trento.

Con Nesco efficienza energetica al top in azienda

aziende

L'ad Fruet e il presidente Valcanover presso un impianto di cogenerazione a biomassa, realizzato tramite una partecipata di Nesco

Page 48: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

46

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

aziende

a seconda degli accordi tra le parti. Dopodichè, i nuovi impianti installati rimangono all’azienda. Tale proposta prende il nome di “contratto di rendimento energetico”. “Lavoriamo con la massima serietà – sottolinea Roberto Valcanover – nella consapevolezza che, se le nostre proposte non danno i risultati spera-ti, garantiamo noi per il cliente, anche nel caso di eventuali sanzioni sugli audit energetici. Non operiamo quindi solo come società di consulen-za, ma rispondiamo totalmente del nostro lavo-ro e, quando proponiamo un piano di sviluppo energetico con nostro finanziamento, selezionia-mo un pool di aziende specializzate che realizzi-no tutti gli interventi e gli adeguamenti necessari, con la qualità indispensabile per conseguire i ri-sultati da noi previsti”. Nel 2007, Nesco è stata tra le prime aziende in Italia a muoversi nel campo dei certificati bian-chi. Precorrendo i tempi, Nesco Srl ha così potuto in parte autofinanziarsi. I certificati bianchi sono dei titoli – Titoli di efficienza energetica (TEE) – che certificano i risparmi energetici ottenuti da vari soggetti, società e imprese soprattutto, grazie alla realizzazione di interventi di efficientamen-to energetico. Il sistema è stato avallato in Italia nel 2004 a seguito dell’emanazione di due decreti ministeriali in tema di energia e gas, ma ha preso piede dal 2007 e fino al 2012 ha avuto difficoltà a decollare. In tale periodo Nesco è stata tra le prime operatrici del mercato nazionale. I certifi-cati vengono rilasciati da Enea e hanno la parti-colarità di essere convertibili in euro. “In pratica – precisa Valcanover – si tratta di incentivi mi-nisteriali, derivanti dal protocollo di Kyoto, che misurano i risparmi ottenuti nell’efficientamento dell’energia. Normalmente hanno una durata di 5 o 8 anni. Tramite questo sistema, Nesco trasfor-ma gli interventi di efficientamento in titoli. È questa una delle nostre finalità. Siamo stati tra i primi a partire nel 2007. Nel 2011 avevamo già coinvolto oltre 300 aziende. Da allora il valore nominale dei certificati bianchi è aumentato no-tevolmente. Questa è la nostra storia. Siamo nati così”. (adb)

investimento per l’efficientamento delle struttu-re, laddove questo si presenti opportuno o ne-cessario. Nesco Srl ha tutte le certificazioni per operare in questo settore, dispone di personale altamente professionalizzato e inserito nel per-corso dei formatori a livello nazionale. Seguiamo grossi gruppi imprenditoriali di livello nazionale e internazionale. Oltre a essere consociata a Con-findustria Trento, la nostra azienda partecipa a numerose associazioni del settore, tra cui Asso-esco e Kyoto Club. Abbiamo recentemente sotto-scritto una convenzione con Assoservizi di Con-findustria Trento per la realizzazione degli audit energetici ai consociati. Collaboriamo con Enea, accogliendo in azienda alcuni stagisti indicati da un loro bando”. Nesco nasce in Trentino nel 2007 da un grup-po di soci con precedenti esperienze nel campo delle energie rinnovabili. Con sede a Trento, in via Brennero, la società conta oggi sette soci, una ventina di unità tra collaboratori e dipendenti e muove complessivamente un centinaio di perso-ne tra reti d’impresa e accordi di collaborazione, tecnici professionisti specializzati nei vari ambiti dell’impiantistica, coordinati dall’amministratore delegato Nicola Fruet. “Tramite una rete di im-prese – aggiunge Valcanover – abbiamo di recente aperto una sede a Milano, dove stiamo amplian-do il giro d’affari”. Nesco si occupa principalmente di risparmio energetico e di efficientamento. L’acronimo è esemplificativo: North Energy Service Company. Le Esco (Energy Service Company) sono società che realizzano interventi finalizzati al migliora-mento dell’efficienza energetica delle aziende con la prerogativa di assumere presso di sé il rischio delle iniziative che propongono. Se i consumi energetici di un’azienda presentano margini di miglioramento, la Esco, tra le varie possibili ipo-tesi di intervento, propone al cliente un piano di investimenti per l’efficientamento energetico rispetto al quale si assume la responsabilità sia organizzativa sia finanziaria. Il risparmio energe-tico che ne deriva viene diviso tra il cliente e la Esco per un periodo contrattuale che può variare

Page 49: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

47

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

da Friedrichshafen, piccolo comune della Germania meridionale sul lago di Co-stanza, la storia di ZF. La multinazionale tede-sca nasce nel 1915 dall’intuizione del pioniere dell’aria Ferdinand von Zeppelin con il nome di “Zahnradfabrik Friedrichshafen”.Oggi, a cento anni dalla sua costituzione, ZF è un’azienda che si colloca fra i primi dieci for-nitori al mondo di componentistica di settore. Le principali aree di business del gruppo sono: l’automotive (cambi meccanici, automatici ed automatizzati, assali, sistemi sterzanti, frizioni, prese di forza, sospensioni, ecc.), l’automazione industriale (freni a isteresi, riduttori epicicloida-li e angolari, inverter), il settore marino (inverti-tori, sistemi di propulsione, eliche a passo varia-bile fino alle innovative eliche di superficie), il

settore ferroviario (riduttori ferroviari) ed eolico (moltiplicatori eolici).

Nella produzione di sistemi di propulsione na-vale – attività che riguarda ZF Padova ovvero gli stabilimenti di Padova e di Arco – l’azienda ha una consolidata leadership mondiale.

Parte

Nella sede di Arco l’anniversario è stato festeggiato con un “Family Day” per i dipendenti e per le loro famiglie.

ZF festeggia il secolo di attività

aziende

Il gruppo occupa oltre 134 mila dipendenti, dislocati in 40 paesi, con un fatturato che supera i 31 miliardi di euro.

Page 50: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

48

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

Nel 2011, a seguito di importanti processi rior-ganizzativi dell’intero gruppo, avviene la fusio-ne tra lo stabilimento di Padova, capogruppo della Business Unit Marine, e quello di Arco sotto il nome di ZF Padova S.r.l. La sede tren-tina dell’azienda rimane comunque un capo-saldo dell’intero gruppo, come dimostra l’inau-gurazione sul finire dello scorso anno, di un Training Center. La sede di Arco funge da rife-rimento per le attività di formazione di Service del Marino. In occasione dei festeggiamenti del centena-rio, ZF si è “regalata” una nuova acquisizione, quella del gruppo statunitense TRW. L’azienda americana opera nel comparto della sicurezza attiva e passiva in campo automobilistico con applicazioni tecnologiche e informatiche parti-colarmente avanzate.Per festeggiare l’importante tappa del secolo di attività ZF ha organizzato un “Family Day”, che ha permesso ai dipendenti e ai loro familiari di visitare il sito produttivo e di intrattenersi tra giochi e spettacoli per grandi e bambini.I festeggiamenti sono iniziati con il benvenuto di Daniel Härter, CEO di ZF Marine Propul-sion Systems. Mr. Härter ha ripercorso la storia dello stabilimento di Arco, ricordando anche i momenti difficili che l’azienda ha attraversato nel recente passato che, però, sono stati brillan-temente superati con l’impegno, il contributo e la determinazione di tutti i soggetti coinvolti: dipendenti, parti sociali e pubblica ammini-strazione. Alla cerimonia erano presenti anche i Rappresentanti di Confindustria Trento che, nel consegnare a Mr. Härter una targa celebra-tiva, si sono congratulati per l’importante tra-guardo raggiunto e hanno sottolineato il signi-ficativo contributo che l’azienda ha dato sia allo sviluppo del tessuto industriale trentino, sia alla comunità locale in termini di occupa-zione e di reddito generato.Erano presenti anche le istituzioni, con il Sin-daco di Arco Alessandro Betta, e la Delegazio-ne sindacale rappresentata dalla Segretaria del-la Fiom-Cgil Manuela Terragnolo. (pb)

Complessivamente il gruppo occupa oltre 134 mila dipendenti dislocati in 40 paesi con un fatturato che supera i 31 miliardi di euro.La storia trentina della multinazionale tedesca inizia nel 1995, quando la proprietà della Hurth

Marine Gear (presente ad Arco dal 1993) cede tutte le attività industriali al gruppo tedesco ZF, assumendo il nome di ZF Hurth Marine.Nel 2007 l’azienda cambia nuovamente la sua denominazione e diventa ZF Marine Arco.

aziende

Il Ceo Härter (a destra) riceve la

targa di Confindustria Trento a ricordo dell'anniversario

Per festeggiare l’importante tappa del secolo di attività ZF ha organizzato un “Family Day”, che ha permesso ai dipendenti e ai loro familiari di visitare il sito produttivo e di intrattenersi tra giochi e spettacoli per grandi e bambini.

Page 51: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

49

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

Celebrato l'anniversario dell'impresa guidata da Giovanni Coletti. Qualità, rispetto dell’ambiente, attenzione per il cliente, capacità di fare team, innovazione e internazionalizzazione le parole chiave.

trent'anni di tama

30 anni Tama di Mollaro. “Era il 1985 quando pensai che quello era il momento giusto e fondai l’azienda. L’impresa nacque nel garage di casa, a Tuenetto, dove abitavo, in una frazione di Taio. Una vecchia Ritmo diesel con gancio da traino, un rimorchio, una cassetta per gli attrezzi e un piccolo trabattello: erano questi i miei attrez-zi di lavoro, nient’altro”. Giovanni Coletti, classe 1959, racconta così i primi passi. La società na-sceva come impresa semplice per la manutenzio-ne e l’assistenza di impianti per la depurazione dell’aria. Nell’acronimo Tama il significato: Tecni-ca Assistenza Macchine. Un anno dopo Giovanni assumeva il primo collaboratore.Con un fatturato di oltre 15 milioni di euro, oggi Tama conta oltre 50 dipendenti, controlla 5 azien-de nel mondo ed è leader internazionale nel set-tore. “Una realtà – continua Giovanni – che ho costruito assieme a tutti i miei collaboratori in 25 anni di duro lavoro. Che ho voluto e cercato con determinazione nella volontà di fare cose uni-che. Ho sempre desiderato fare diversamente dalla

concorrenza. I nostri competitors sono spietati e solo continuando a innovare possiamo sopravvi-vere offrendo prodotti unici sul mercato. Quando non saremo più in grado di farlo, la concorrenza ci supererà invece che rincorrerci”.Il core business di Tama Group è la progettazio-ne e la realizzazione di impianti di aspirazione e depurazione dell’aria ecocompatibili per preve-nire l’inquinamento, aventi il più basso impatto sull’ambiente e sulla salute dei lavoratori. Oltre a offrire prodotti standard, l’azienda si concentra sulla realizzazione e produzione di filtri e sistemi di abbattimento polveri e fumi in base alle speci-fiche esigenze del cliente. In questo settore, l’Engi-neering division di Tama pone la propria atten-zione sulla piccola, media e grande impiantistica nell’assoluto rispetto delle normative ambientali vigenti con tutte le certificazioni più aggiornate del comparto. La sede di Mollaro è il quartier generale di Tama Group. A questa si aggiungono due stabilimenti produttivi in Francia (Lione) e in Brasile (Caxia do

coMPie

aziende

Page 52: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

50

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

sono i clienti e i fornitori, il cervello pensante sono i nostri amministratori e soci, i muscoli sono i collaboratori. È a questo sistema che dobbiamo essere in grado di dare impulso continuo”.A rendere speciale Tama sono queste caratteristi-che, specchio di una strategia d’impresa che ha fatto del welfare territoriale e del sostegno alle categorie più deboli della società una prerogati-va. Giovanni Coletti non è solo l’imprenditore al timone del Gruppo Tama, ma anche l’uomo che nel 1995 fonda Agsat, l’Associazione genitori sog-getti autistici del Trentino, e nel 2010 costituisce la Fondazione trentina per l’autismo. Sposato con Emanuela, compagna di lavoro e di una vita, nel 1988 diventa papà di due gemelle – le “mie piccole regine” – entrambe affette da autismo. Dopo al-cuni anni, travolto dalle difficoltà, è sul punto di mollare. Ma trova la forza per continuare e “inver-tire i problemi in nuove energie e opportunità”. Nel 1996 l’Azienda provinciale per i servizi sanitari del Trentino sigla una convenzione con Agsat per accreditare all’ente pubblico le spese delle cure dei bambini autistici seguiti dall’associazione. È la pri-ma grande vittoria di Giovanni. “Fu una soddisfa-zione immensa – ricorda Coletti – perché così riu-scimmo ad aiutare molte altre famiglie come noi”. A questo primo traguardo ne seguirono tanti altri. Da alcuni mesi sono iniziati i lavori per la co-struzione di Casa Sebastiano a Coredo in valle di Non: “La struttura, voluta dalla Fondazione tren-tina per l’autismo, sarà il primo e l’unico centro specializzato in Italia per l’accoglienza e la cura dei bambini che soffrono di autismo”. Si tratta di un progetto da diversi milioni di euro – la conclu-sione dei lavori è prevista nel 2016 – che ha visto la mobilitazione di una cordata di soggetti e di indi-vidui impegnati moralmente ed economicamente a favore dell’autismo.

Sul) e uno stabilimento commerciale in Spagna (Barcellona). Tali presidi servono per conquistare posizioni sui mercati locali e svolgono funzioni di ponte per raggiungere i mercati delle aree con-finanti. Con oltre il 90% del fatturato realizzato all’estero, il Gruppo Tama presidia i mercati di tutto il mondo. Dall’inizio degli anni 2000, inter-nazionalizzare l’impresa è stato uno degli obbietti-vi più importanti. Gli impianti di Tama sono oggi presenti nei capannoni dei più grandi marchi internazionali. Tra gli altri, depurano l’aria negli stabilimenti Ferrari e Rolex. Oltre all’internazionalizzazione, le parole chia-ve di Tama sono qualità, rispetto dell’ambiente, attenzione per il cliente, capacità di fare team e vocazione all’innovazione. Tra i segreti dell’azien-da anche il know-how, cresciuto in tre decenni di esperienza. La ricchezza del Gruppo e il vero valo-re aggiunto sono le competenze maturate interna-mente grazie alla spinta innovativa di Coletti, al lavoro dei collaboratori e alle opportunità offerte dal territorio. Il legame tra impresa e territorio non è mai venu-to meno. Oltre il 90% dei collaboratori Tama pro-viene dalla valle di Non. “Inoltre – precisa Coletti – in tutte le aziende che ho creato il 65% dei dipen-denti viene assunto dopo aver fatto stage estivi e periodi di formazione post-scolastici”.In Tama, la cultura d’impresa è legata a doppio filo con il territorio. Sul punto Coletti è chiarissi-mo: “Le aziende devono avere un cuore. E il cuore di Tama pulsa a Mollaro. I capisaldi azienda-terri-torio-collaboratori sono alla base della filosofia di Tama e il ruolo strategico del nostro territorio, sia come motore di sviluppo che come oggetto delle nostre attenzioni, non può mai essere messo in discussione. Tama Group ha il cuore a Mollaro: le arterie sono le nostre società nel mondo, le vene

Page 53: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

51

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

nome del progetto evoca in sé il senso dell’i-niziativa: una corsia prioritaria, tracciata per ga-rantire un intenso e radicale processo di crescita professionale. A scanso di equivoci: il percorso non prevede alcun tipo di facilitazione, e nulla è lasciato al caso. Sul migliaio di candidature perve-nute ogni anno, soltanto poche unità - non più di una decina - avranno libero accesso al programma.Lanciato da Zobele Group a livello globale per il terzo anno consecutivo, “Fast Track Program” è uno strumento per la ricerca, l’inserimento stabi-le e lo sviluppo di nuovi talenti in azienda. Dal 2012 la multinazionale promuove, presso le sedi di volta in volta coinvolte (dal Messico alla Cina, dall’Italia all’India) una severa selezione di giovani laureati. Tra i requisiti richiesti all’atto della can-didatura, un curriculum di studi in ingegneria o in management, una perfetta conoscenza della lin-gua inglese (e se possibile di una seconda lingua), esperienze all’estero, abilità con sistemi di gestione, facilità nelle relazioni personali.Selezionati nel corso di un articolato iter di in-terviste, valutazioni individuali e di gruppo, test psicometrici, i neolaureati individuati ricevono una proposta di lavoro dipendente in linea con le

migliori pratiche di mercato nazionale. Vengono, dunque, immediatamente inseriti in azienda. “Da quel momento - spiega Emanuele Marchi, Group Human Resources Director - ai giovani talenti è proposto un programma di 24 mesi caratterizzato da job rotation che consentiranno loro di assume-re posizioni diverse, di effettuare missioni all’este-ro, di lavorare all’interno dei team di lavoro, en-trando in contatto con il top management. Questo tipo di processo offre la possibilità di sviluppare trasversalmente le proprie competenze, costruen-do professionalità uniche, plasmate sulle pecu-liarità dell’azienda. A conclusione del percorso, i giovani hanno profili tali da poter colmare alcune delle vacancy disponibili. Si tratta, in buona so-stanza, di un investimento orientato all’attrazione di talenti in azienda per lo sviluppo del sistema”.Per il “Fast Track Program”, quella del 2015 è la terza edizione. Il programma era partito come pro-getto pilota in Bulgaria, dove aveva portato all’in-serimento di due giovani. Nel corso della seconda edizione, insieme alla Bulgaria, erano stati coinvol-ti Italia, Cina, India e Messico. Quanto all’edizione corrente, in queste settima-

il

Terza edizione per il “Fast track program” lanciato a livello globale da Zobele Group. Obiettivo è la selezione di giovani laureati di talento, da inserire nelle sedi internazionali del gruppo.

Zobele scommettesui nuovi talenti

aziende

Emanuele Marchi

Page 54: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

52

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

e il Politecnico di Milano: da quest’ultimo provie-ne il 51% delle candidature per l’Italia. In questo caso, il processo di selezione è stato completato nel mese di giugno con l’inserimento ad organico di tre giovani talenti provenienti da altrettante na-zioni diverse: Italia, India e Bielorussia”. Nel primo caso, il giovane selezionato ha appena conseguito la laurea specialistica in Ingegneria dei materiali presso l’ateneo trentino. Dal Politecnico viene invece il laureato di origini indiane, che ol-tre agli studi in ingegneria meccanica ha ricevuto anche la borsa di studio “Invest Your Talent in Italy” dal Ministero degli Affari Esteri. È invece nata e cresciuta in Bielorussia la terza candidata inserita in azienda: alle spalle una laurea specia-listica in Management internazionale conseguita lo scorso anno presso l’Università degli Studi di Trento e un’altra in Language Interpretation and Translation, conferita dalla Belarusian State Uni-versity nel 2010.In quello che appare uno straordinario ed esem-plare caso di concorso privato alla valorizzazio-ne dei talenti e all’occupazione giovanile, una componente essenziale e prioritaria è data dalla dimensione internazionale, che è privilegiata e sviluppata nell’ambito del programma, ma è pure caratteristica ricorrente nei candidati e propria dell’azienda.Fondato nel 1919, Zobele Group è il principale pro-duttore mondiale per fatturato di dispositivi per l’air care e insetticidi: la società vende principal-mente ai maggiori gruppi mondiali nei prodotti di largo consumo per la cura della casa e della persona. L’headquarter è a Trento, ma il gruppo gestisce impianti di produzione in sei nazioni (Messico, Cina, Italia, Bulgaria, Brasile e India), ha centri di sviluppo e design in cinque paesi (Italia, Spagna, Messico, Cina e Bulgaria) e centri di inno-vazione in Spagna e Singapore.

ne Italia e Cina hanno concluso con successo il progetto di inserimento di quattro giovani talenti, mentre gli altri siti inizieranno a breve la fase di selezione.284 le domande presentate per la selezione aperta quest’anno presso la sede trentina; 33 i Paesi di provenienza dei candidati, con una importante presenza di application in arrivo da India, Iran, Turchia e Pakistan. “E dall’Italia naturalmente - continua Marchi -. Il 45% dei candidati di naziona-lità italiana ha inoltrato la propria manifestazio-ne di interesse tramite LinkedIn: una percentuale mai raggiunta in passato che sottolinea quanto sia fondamentale l’uso dei social network anche a livello di recruiting”. Fondamentale, nel corso del reclutamento, è anche l’alleanza con le più importanti università locali: a Plovdiv, le bulgare University of Food Technology e Technical Uni-versity of Sofia; in Messico, l’Instituto Tecnológico des Estudios Superiores de Monterrey, l’Universi-dad del Valle de Mexico e l’Instituto Tecnológico de Hermosillo; in India, la Mukesh Patel School of Technology Management & Engineering della SVKM’s NMIMS University di Mumbai; in China, la Guangzhou University.“Per quanto riguarda la nostra sede - aggiunge il dirigente del Gruppo - il programma è sostenuto anche dalla partnership con l’Università di Trento

Page 55: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

53

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

appuntamento originale, occasione di coin-volgimento e condivisione per i dipendenti, le fa-miglie, gli amici, e per la città di Trento.“L’aeroporto di Gardolo rivive per un giorno” è stata l’iniziativa promossa all’inizio dello scorso mese di luglio: la prima di una serie – dicono dallo stabilimento – perché negli anni a venire l’appuntamento sarà certamente rinnovato, vista la vivace partecipazione registrata: quasi duecen-tocinquanta le persone che hanno visitato la sede dell’azienda, aderendo con entusiasmo alle propo-ste di intrattenimento organizzate. Non è la prima volta che un Open Day anima gli spazi dello stabilimento Mahle di Trento: anche in passato l’azienda ha scelto di aprire le porte ai propri collaboratori, ricevendo l’omaggio di ospiti internazionali e autorità locali. Nel 2011, in occasione del cinquantesimo anniversario dall'at-to costitutivo dello stabilimento sorto nella zona industriale a Trento nord, e poi ancora nel 2013, quando l’azienda trentina ha celebrato il cinquan-tenario dell’avvio dell’attività produttiva dell’allo-ra Glyco Metal Werke GmbH.

A guidare la regia dell’evento sono stati, questa volta, diversi temi che hanno trovato vicini Mahle ed il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni: lo stabilimento produce infatti componenti per motori, e si trova nei pressi dell’ex aeroporto di Gardolo, proprio nella via intitolata a Martino Aichner, aviatore ed imprenditore aeronautico trentino del secolo scorso; il Museo Caproni pe-raltro è già meta fissa culturale per le delegazioni internazionali in visita allo stabilimento Mahle di Trento; infine la volontà di supportare, oltre a quello storico, anche il capitale tecnologico ed industriale rappresentato dal museo dell’aeronau-tica di Trento è ulteriore interesse comune. Per l’occasione il museo di Mattarello ha realiz-zato presso lo stabilimento un allestimento ori-ginale e al tempo stesso unico: sono stati esposti dei preziosi motori storici provenienti non solo dalla sede ma anche dalla ricca collezione del Mu-seo stesso, che ad oggi non è ancora stata esposta al pubblico per mancanza di spazio. Molti pezzi sono infatti stati messi a disposizione del pubbli-co per la prima volta.

UN

Presso lo stabilimento di Trento è stato organizzato lo scorso luglio l’evento “L’aeroporto di Gardolo rivive per un giorno”, alla presenza di 250 persone tra dipendenti, familiari e amici.

Porte aperte alla Mahle

aziende

Page 56: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

54

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

trentino, allo scopo di ridurre i costi di produzione e la movimentazione del materiale e di mantenere così quella competitività essenziale al sostenimento del business.Tra i vari ospiti presenti all’evento del 4 luglio scor-so particolarmente gradita è stata la presenza di Alessandro Aichner, figlio dello storico aviatore, che è stato estremamente disponibile con i presenti nel raccontare in persona alcuni aneddoti della vita paterna.L’evento è stato ulteriormente arricchito dalla pre-senza del Gruppo Modellistico Trentino di studio e ricerca storica, che per l’occasione ha presentato una vasta ed interessantissima serie di fotografie storiche degli aeroporti di Gardolo e Cirè di Pergi-ne, risalenti a un centinaio di anni fa.Visto il successo della manifestazione, la comunan-za di interessi verso molti temi affrontati, e dunque il filo rosso che lega lo stabilimento Mahle ed il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni, è in corso di definizione una prossima partnership istituzio-nale per la promozione di iniziative congiunte.

Agli ospiti dell’Open Day – insieme a una serie di interessanti e divertenti attività laboratoriali a tema per grandi e piccini - è stato proposto un percorso guidato che ha consentito di ammirare, assieme ai rari pezzi del Caproni, impianti e macchinari im-piegati dai collaboratori dell’azienda per la realiz-zazione dei componenti per i motori.Mahle in questi anni ha infatti investito in nuove tecnologie all’avanguardia, sviluppate internamen-te al Gruppo e anche presso lo stesso stabilimento

Impresa trentina attiva nel settore dei componenti meccanici per il settore automotive, l’azienda appartiene oggi al Gruppo Mahle GmbH di Stoccarda; fino al 2007 è stata proprietà di Dana Corpo-ration, prima ancora della multinazionale inglese T&N plc e dell’a-mericana Clevite Graphite Bronze (poi Gould Clevite Inc ed Imperial Clevite Internacional). La prima attestazione va ricercata negli anni Sessanta, ovvero all’a-pertura del primo blocco dello stabilimento della Glyco Metal Werke GmbH.L’ultima tappa della cronostoria di Mahle risale invece allo scorso anno, quando Glacier Vandervell Italy si fonde in Mahle Componenti Motori Italia Spa.Oggi lo stabilimento di Trento impiega 236 persone, ma sono oltre 70mila i dipendenti attivi presso le sedi del Gruppo in tutto il mondo. I prodotti realizzati, semicuscinetti e boccole, garantiscono il funzio-namento degli organi in movimento all’interno del motore; vengono utilizzati in diverse applicazioni del mercato automotive e sono destinati alle maggiori case produttrici di automobili, motocicli e mezzi pesanti: da Fiat a Bmw, da Iveco a Volvo, da Piaggio a Ducati e Ferrari, solo per citarne alcuni.

Mahle

Page 57: Trentino Industriale agosto-settembre 2015
Page 58: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

56

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

Particolare attenzione si è prestata ai risultati qualitativi delle azioni, emersi dal monitoraggio affidato all'Università degli studi di Trento. Oltre il 35% - in rapporto al totale dei lavoratori - le donne coinvolte nelle azioni formative, oltre il 15% i lavoratori di età superiore a 50 anni, sospesi e stranieri, così come i lavoratori giovani con età com-presa tra 18 e 29 anni.Le aree di intervento contemplate dalla pianificazione sono state in particolare: innovazione tecnologica di prodotto e di processo; digi-talizzazione dei processi aziendali; commercio elettronico; contratti di rete; internazionalizzazione; sviluppo organizzativo; ambiente, si-curezza e innovazione organizzativaNel complesso, sono state sviluppate competenze tecnico-professio-nali; competenze gestionali e di processo; qualificazione, riqualifi-cazione e consolidamento delle competenze chiave, in particolare linguistiche e digitali.

è concluso il percorso di forma-zione “Nice: Network-Innovation-Change-Export” grazie al quale As-soservizi Srl, Delta Informatica Spa e Enfap Trentino - tramite i fondi messi a disposizione da Fondim-presa - hanno garantito 1012 ore di formazione finanziata a 237 lavora-tori di 35 imprese trentine.Il progetto, presentato nell’ambito dell’Avviso generalista 5/2013, ha coinvolto un gruppo di aziende trentine attive in diversi settori: dalla chimica alla metalmeccanica, dalle tecnologie dell'informazione e della comunicazione al trasporto aereo. Gli interventi formativi sono stati suddivisi in azioni aziendali (destinate ai dipendenti di una sin-gola azienda) e azioni interazienda-li (che coinvolgono contemporanea-mente i collaboratori di più realtà): in quest’ultimo caso le ore di forma-zione erogate sono state 432.La quasi totalità delle azioni forma-tive ha portato all’acquisizione di competenze verificate e certificate: 948 sono le ore di formazione delle azioni concluse con la verifica e la certificazione delle competenze. Tre i partecipanti che hanno superato positivamente il secondo percorso di validazione delle competenze specializzate nella contabilità e con-trollo di bilancio gestito da Confin-dustria – Fondimpresa: processo riconosciuto a livello provinciale.

Nelle scorse settimane sono stati consegnati a Palazzo Stella gli attestati ai primi sei lavoratori che hanno seguito, nell'am-bito del piano dal titolo “Far crescere le Pmi in Trentino per rafforzare l’economia di sistema” gestito dall’Ati costituita da Assoservizi Srl, Delta Informatica Spa e Formazione Spa Scarl, la sperimentazione della validazione delle competenze avviata d'intesa con la Provincia autonoma di Trento.

Si

Grazie al finanziamento di Fondimpresa Assoservizi Srl, Delta Informatica Spa e Enfap Trentino garantiscono 1.012 ore di formazione finanziata a 35 imprese trentine.

education

Nice: formati altri 237 lavoratori

Validazione delle competenze

Page 59: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

57

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

ragazzi che oggi frequentano il primo anno del Centro Moda Canossa si diplomeranno nel 2020 e, se tutto andrà nella direzione in cui stia-mo investendo, troveranno un lavoro coerente che li occuperà fino al 2062. È veramente difficile prevedere quali saranno i capi d’abbigliamento del 2062 e ancor di più come questi verranno costruiti, ma se una scuo-la si pone come obiettivo quello di formare i professionisti di domani non può esimersi dal riflettere su queste sfide. Riflessioni che non possono essere chiuse all’interno delle aule di scuola, ma che devono essere condivise con gli attori del contesto produttivo locale, nazionale e globale. In questa fase di riflessione sul futu-ro, Confindustria Trento ci ha stimolati con il progetto Tu Sei e ci ha dato un forte impulso all’innovazione grazie al lavoro di Maria Cri-stina Poletto, concretizzando queste visioni at-traverso il contatto con Fondazione Nordest e in particolare candidando il Cmc come unica scuola nel Trentino per il progetto “FabLab a scuola”. Il progetto, che coinvolge anche Uni-Credit, Roland e Dws, ha permesso di realizzare in alcune scuole pilota quel laboratorio di in-novazione tecnologica e metodologica che è un FabLab appunto. Oggi al Cmc abbiamo aperto un FashionFabLab che conta su due stampanti 3d, una dotazione completa di kit Arduino e di sensoristica e con-gegni wearables per permettere agli studenti di sperimentare quelle lavorazioni che crediamo troveranno applicazione nel futuro, come ad esempio la borsa intelligente che tara la sua illu-minazione interna a seconda di quanta luce c’è nell’ambiente, che capisce se il suo peso è sem-pre lo stesso, con le incisioni personalizzabili

col taglio laser e con un illuminazione esterna a led programmabili. Questo è per ora solo un esercizio tecnico ma raccoglie in sé un enorme potenziale di sviluppo. Nel nostro FashionFabLab mancano ancora al-cune strumentazioni importanti: un body scan-ner, per raccogliere velocemente e con estrema precisione le misure del corpo attorno al qua-le modellare e personalizzare i capi, e un la-ser cutter per le incisioni e il taglio rapido. Per l’acquisto di questi strumenti abbiamo deciso di coinvolgere aziende e genitori nel contribu-ire allo sviluppo del laboratorio attraverso il crowdfunding: dal sito www.fablabascuola.it si può partecipare alla raccolta fondi avendo in cambio simpatici premi. Riportiamo qui l’im-magine della borsa realizzata con la stampante 3d: oggetto ideato e progettato dagli allievi del Cmc e realizzato con la collaborazione del Fa-bLab del Muse.Tutto questo nel segno della nuova manifattu-ra italiana che nasce dalla contaminazione fra l’antica tradizione tipica del Made in Italy e i nuovi saperi digitali.

i

a cura degli allievi del Centro Moda Canossa

Al Centro Moda Canossa il Fashion Fab Lab, il laboratorio di innovazione tecnologica e metodologica in grado di precorrere tendenze e bisogni dei consumatori di domani.

Il futuro della moda

education

Page 60: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

58

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

un colpo duro quello che il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 2895 depositata il 12 giugno 2015, ha inferto alle Casse edili cosiddette “ano-male”. Rigettando il ricorso presentato dalla Ce-nai, la Cassa Edile Nazionale Artigianato e Indu-stria, contro la sentenza del Tar Lazio n. 5004 del 2014 che le aveva negato la legittimazione a stipu-lare una convenzione con lnps e Inail propedeu-tica all’attività di rilascio del Durc, Palazzo Spada sancisce così un principio fondamentale per il settore dell’edilizia da sempre sostenuto dall’Ance.La Cenai, ricorrendo contro la sopraccitata sen-tenza di primo grado, chiedeva l’annullamento

degli atti con i quali il Ministero del Lavoro le aveva negato la partecipazione al procedimento finalizzato alla stipula, unitamente all’Inps e all’I-nail, della convenzione per il rilascio del Durc. La Cenai, nello specifico, lamentava innanzitutto

l’assenza di una norma di legge che legittimasse il diniego del Ministero del Lavoro di non ammet-terla a detto procedimento.Il ragionamento del Consiglio di Stato parte con il sottolineare che le Casse edili sono innanzitut-to Enti bilaterali; organismi cioè la cui gestione è affidata ai rappresentanti delle distinte categorie dei datori di lavoro e dei lavoratori. Tale precisa connotazione di bilateralità presuppone pertanto la sussistenza di un certo grado di rappresentati-vità in capo alle associazioni che vi aderiscono, escludendosi che essa possa indirettamente ed automaticamente desumersi dall’essere sempli-cemente contemplate da un contratto collettivo nazionale. Specificamente, in base alle norme vigenti, per potersi definire ente bilaterale una Cassa edile deve essere stata contemplata da un contratto col-lettivo sottoscritto dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative.A ciò si aggiunge altresì il requisito della recipro-cità, in base al quale i lavoratori iscritti ad una Cassa devono poter far valere presso detto ente i contributi, l’anzianità e gli accantonamenti matu-rati altrove. Già la Legge n. 109/94 (la cosiddetta Legge Merloni) aveva escluso che il requisito della reciprocità fosse automaticamente ed indistinta-mente riconoscibile a favore di ciascuna Cassa Edile, richiedendosi invece un accordo tra le or-ganizzazioni nazionali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative, poi intervenuto il 18 dicembre 1998.La sentenza in esame si sofferma quindi sulla ve-rifica circa la sussistenza o meno, in capo alla Cenai, dei predetti requisiti.Nello specifico, tale Cassa risulta costituita da Or-ganizzazioni che, nel settore, non detengono il

È

di LORENZO GARBARI, Segretario Ance trento

Le sole Casse edili costituite dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale possono rilasciare il Durc.ed

ilizi

a

edilizia

Casse edili e durc…solo quelle “doc”

L’abilitazione al rilascio del Durc è possibile solo nel caso in cui la Cassa edile sia costituita da Associazioni, sia per la parte datoriale che per la parte sindacale stipulanti il Ccnl, comparativamente più rappresentative nell’ambito del settore edile.

Page 61: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

59

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

il Ccnl, comparativamente più rappresentative nell’ambito del settore edile.Tale fondamentale principio è stato peraltro san-cito dallo stesso Ministero del Lavoro e delle po-litiche sociali nella circolare dell’8 giugno scorso contenente le prime indicazioni operative sul Dm 30 gennaio 2015 relativo al Durc “on-line”. Afferma infatti il Ministero che “le Casse edili competenti ad attestare la regolarità contributiva sono esclusivamente quelle costituite da uno o più associazioni dei datori e dei prestatori di la-voro stipulanti il contratto collettivo nazionale e che siano, per ciascuna parte, comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, ricono-sciute come tali dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali”.

requisito della rappresentatività e che non hanno mai sottoscritto il Protocollo del 1998 né altri ac-cordi che impegnano al rispetto della reciprocità. Palazzo Spada evidenzia pertanto la carenza dei requisiti e quindi l’impossibilità di inserire la Ce-nai tra le Casse edili abilitate al rilascio del Durc.Il Consiglio di Stato, in un altro passaggio della sentenza, sancisce un ulteriore principio e cioè che la distinzione tra Casse edili, formulata a se-conda del grado di rappresentatività comparativa, non solo risponde ad esigenze di ragionevolezza, ma è correlata alle delicate funzioni certificative che le Casse edili sono chiamate a svolgere nel momento in cui rilasciano, a favore di un’impre-sa edile, un’attestazione di regolarità contributiva valida anche in relazione alla posizione dell’im-presa nei riguardi degli istituti previdenziali e as-sicurativi Inps e Inail.Interessante anche il passaggio riferito al fatto che la Cenai, come ulteriore motivo d’appello, paven-tava il pericolo che in capo alle Casse Edili legitti-mate alla stipula delle convenzioni per il rilascio del Durc si consolidi una posizione di abuso di posizione dominante. Il Consiglio di Stato chiarisce che non si ravvisa-no i presupposti per l’applicazione della norma-tiva antitrust in considerazione del fatto che trat-tasi di attività non economica svolta dalle Casse Edili a titolo gratuito in favore di ciascuna società richiedente, oltre all’ulteriore considerazione che le Casse Edili abilitate al rilascio del Durc non rappresentano un numerus clausus di soggetti abilitati in via definitiva e la stessa appellante Cenai potrebbe conseguire in futuro i requisiti di rappresentatività la cui carenza le è oggi di ostacolo per la stipula della convenzione per il rilascio del predetto documento.In definitiva, per le motivazioni sopra evidenzia-te, il Consiglio di Stato ha respinto l’appello della Cenai confermando la sentenza di primo grado del Tar Lazio.È chiaro dunque che l’abilitazione al rilascio del Durc è possibile solo nel caso in cui la Cassa edile sia costituita da Associazioni, sia per la par-te datoriale che per la parte sindacale stipulanti

edilizia

Ricordando…Andrea Bonvecchio

Ci ha lasciato prematuramente Andrea Bonvecchio, imprenditore titolare della storica azienda trentina “Bonvecchio lavorazioni del legno” fondata nel 1895. Insieme alla sua attività imprendi-toriale, di Andrea Bonvecchio va anche ricordata la carica umana che traspariva anche nell’impe-gno profuso nella vita associativa

all’interno di Confindustria Trento, dove ha ricoperto importanti ruoli di vertice. È stato infatti presidente della Sezione Legno dal 2004 al 2012, vicepresidente di sezione dal 2012 al 2014 e per molti anni membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione.È stato anche presidente del consorzio case in legno “Sofie Veritas”.Nel ricordare la scomparsa di Andrea Bonvecchio il direttore di Confindustria Trento, Roberto Busato, ha affermato: “Ci ha lasciato un imprenditore che ha dato molto all’Associazione in termini di impegno e collaborazione”.

Page 62: Trentino Industriale agosto-settembre 2015
Page 63: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

61

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

con successo il percorso di Proget-tazione europea elaborato da Confindustria Trento e da Assoservizi Srl. Dopo il lancio con il seminario del 27 febbraio, alla presenza di 60 imprenditori e di ospiti del sistema trentino e delle associazioni locali e dei territori limitrofi, il 23-24 giugno si è tenuto il 2° step del percorso: due giorni di formazione e coaching alle imprese dell’industria trentina.Sei aziende hanno partecipato a una giorna-ta di formazione specifica tenuta da Roberta Mancia, formatrice, coach e progettista europea di stanza a Bruxelles, su “La progettazione su fondi a gestione diretta: regole di partecipazio-ne, aspetti legali e finanziari”.L’esperta ha trasmesso i lineamenti dei progetti Horizon 2020, relativo strumento per le Pmi e Cosme, che insieme compongono finanziamen-ti per oltre 86 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, a vantaggio delle imprese europee che fanno innovazione e che vogliono interna-zionalizzarsi.Sono stati approfonditi finalità e programmi, ma anche le modalità di costruzione e gestio-ne del Consorzio europeo (quando serve) e del contratto di sovvenzione, gli aspetti metodolo-gici e redazionali della proposta progettuale, fino alle regole finanziarie e alla gestione e ren-dicontazione del finanziamento.È stata inoltre confermata l’opportunità di in-tegrazione fra i finanziamenti ex Legge n°6/99 della Provincia autonoma di Trento e i fondi europei, sostenendo con i primi il grado va-riabile di ricerca e innovazione necessario per accedere ai finanziamenti Horizon 2020.Il giorno successivo, ciascuna azienda ha be-neficiato di un coaching individuale atto a

valutare l’idea progettuale anticipata alcune settimane prima. L’europrogettista ha potuto quindi fornire valutazioni sulle potenzialità del progetto e indicazioni di specifici bandi o programmi europei a cui ogni impresa potrà partecipare nel prossimo futuro. Ogni azienda ha tratto dal coaching indicazione chiara se la propria idea sia a livello di principio finan-ziabile dalla Commissione europea, con quali strumenti e programmi, secondo quali proce-dure e tempistiche e attraverso la partecipazio-ne a quali bandi e call.I riscontri delle imprese sono positivi. Ad esempio, Nicola Fruet, Ad di Nesco Srl, ha evidenziato come la partecipazione al percor-so di Europrogettazione gli abbia permesso di comprendere meglio le dinamiche relative alla possibilità di accedere ad un finanziamento europeo diretto. Ha detto: “Il percorso non è semplice, ma se fatto con attenzione e insieme ad un gruppo di aziende qualificate, le oppor-tunità possono essere decisamente interessanti, anche per una piccola impresa come quella che rappresento." Oltre alla possibile organizzazione di ulteriori edizioni di formazione e coaching sulla proget-tazione europea, l’Associazione e la sua società di servizi rimangono a disposizione per l’at-tivazione del terzo e ultimo step del percor-so: la redazione vera e propria del progetto. In stretta collaborazione con Mancia, una volta selezionato il bando, si procederà alla ricerca dei partner e costituzione del consorzio inter-nazionale e, infine, alla predisposizione della proposta progettuale e presentazione del pro-getto. Si imparerà, dunque, scrivendo il proprio progetto.

ProceDe

di NICOLò ANdREINI, responsabile Area internazionalizzazione

Si rivela vincente la formula adottata da Assoservizi per consentire alle imprese di accedere ai finanziamenti di Bruxelles. Aderire al percorso è ancora possibile.

inte

rnaz

iona

lizza

zio

ne

internazionalizzazione

Come accedere ai fondi europei

Page 64: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

62

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

Ottime le possibilità commerciali nel settore food, in special modo biologico, e nel settore vitivinicolo. Le opportunità maggiori dal metalmeccanico e della componentistica per l’edilizia.

Gran Bretagna, con più di 275 milioni di euro è il quarto mercato per l’export trentino, alle spal-le di Usa, Germania e Francia, con una crescita nel 2014 di ben il 29% rispetto al dato del 2013 (dati Istat). Forte di questa positiva crescita, Trentino Export ha organizzato una giornata di incontri indivi-duali con il proprio referente britannico, a cui hanno partecipato otto aziende associate alla Cooperativa. L’interesse dimostrato è stato forte e gli incontri individuali hanno permesso di ap-profondire le opportunità commerciali di questo mercato, oltre alle migliori pratiche per acceder-vi in tutta sicurezza. Con il collaudato metodo che ad una prima fase di sondaggi di mercato ed organizzazione di incontri Business to Business, affianca il sostegno alle aziende nella fase post B2b e l’assistenza nello start-up, Trentino Export si propone, quindi, di sostenere, aumentare e conso-lidare l’export trentino anche verso questa area a noi molto prossima. Fattori positivi per le nostre aziende sono oltre al forte tasso di crescita del prodotto interno lor-do britannico che negli ultimi anni si è attestato intorno al 3%, l’importante svalutazione dell’euro sulla sterlina inglese che ha riportato, dopo alcuni anni di difficoltà in questo senso, le produzioni italiane a essere competitive rispetto a quelle dei nostri competitor. Ottime possibilità commerciali ancora inespresse vi sono nel settore food, in spe-cial modo biologico, e nel settore vitivinicolo, i britannici da grandi consumatori di birra stanno diventando ottimi apprezzatori di vino. Il setto-re però prevalente e con maggiori opportunità è quello metal meccanico e della componentistica per l’edilizia. “La Gran Bretagna – ha dichiarato Tony Fowler,

referente Trentino Export per la Gran Bretagna – è riuscita a superare la crisi economica del 2009 e negli ultimi anni ha avuto una crescita sostenu-ta e costante del proprio prodotto interno lordo. I dati delle esportazioni trentine illustrano bene l’importanza di questo mercato, ma le opportu-nità per le piccole e medie imprese italiane sono molteplici ed in vari settori ancora inesplorate. Il Made in Italy è molto apprezzato ed è conside-rato non a torto sinonimo di alta qualità. Oltre al settore agroalimentare e vitivinicolo, vi sono grandi opportunità per tutto il comparto mani-fatturiero”.Trentino Export, nella sua strategia di ampliamen-to dei propri referenti esteri, ha voluto aggiungere questo “tassello” al suo team di professionisti este-ri, che copre ormai tutti i maggiori ed emergenti mercati mondiali. Capacità e professionalità al servizio delle piccola e media impresa trentina.

la

internazionalizzazione

di GIORGIO ZAGONEL

Good news dalla Gran Bretagna

Page 65: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

TRENTINO EXPORT

allarga i tuoi orizzonti commerciali

[email protected] via degasperi 77 Trento | tel. 0461 93 10 11

TRENTINOEXPORT.it

assiste e supporta le piccole e medie imprese nel processo di internazionalizzazione

ricerca partner esteri per collaborazioni commerciali ed industriali, esegue sondaggi e indagini di mercato personalizzate

interagisce con la rete italiana dei consorzi export di Federexport

favorisce l’aggregazione tra imprese e la costituzione di pool aggregati

organizza missioni economiche e partecipazioni a manifestazioni fieristiche internazionali

interagisce con organismi italiani ed esteri preposti all’internazionalizzazione (ICE, Simest, Finest, Sportelli per l’Internazionalizzazione)

GR

AFF

ITI2

000.

CO

M

Page 66: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

64

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | AGO-SET 2015

appassionati della meteorologia si danno appuntamento a Rovereto il 16 e 17 ottobre 2015 in occasione della prima edizione del Festival-meteorologia, evento interamente dedicato a una scienza la cui rilevanza per le nostre attività quo-tidiane è sempre più ampiamente riconosciuta. Il Festivalmeteorologia è organizzato dall’Univer-sità di Trento con la collaborazione del Comune di Rovereto e della Fondazione Museo Civico di Rovereto. Come spiega il responsabile scientifico Dino Zardi, il Festival intende contribuire alla diffusione di una cultura meteorologica di base, attualmente carente in Italia, ma sempre più ne-cessaria per la comprensione della mole di infor-mazioni meteorologiche quotidianamente diffusa dai mezzi di comunicazione. A Rovereto si in-contreranno le diverse realtà della meteorologia italiana: dagli operatori dei servizi meteorologici, sia istituzionali che privati, ai professionisti e alle aziende che operano nel settore, dai ricercatori universitari agli utenti dei servizi e dei prodotti meteorologici, dagli appassionati di meteorologia fino a docenti e studenti delle scuole di ogni livel-lo e al grande pubblico.Un intenso ciclo di conferenze si articolerà su entrambe le giornate del Festivalmeteorologia presso l’Auditorium Fausto Melotti del Mart. In particolare, il venerdì avranno luogo gli interven-ti dedicati ai servizi meteorologici istituzionali e privati e ai loro utenti, alle applicazioni del-la meteorologia per la tutela dell’ambiente, della salute e della sicurezza pubblica, nonché ai pro-blemi aperti e alle prospettive di sviluppo futuro di questa scienza. Il sabato invece si aprirà con una panoramica sulle opportunità di formazio-ne meteorologica in Italia e all’estero, passando poi all’associazionismo meteorologico amatoriale

e scientifico, seguito a sua volta dai temi caldi attualmente oggetto di ricerca meteorologica in Italia e nel mondo all’interno di università e cen-tri di ricerca internazionali. Alcuni interventi fo-calizzati sulla comunicazione della meteorologia sui media e nelle scuole, chiuderanno infine il Festival. Ad un programma tanto ambizioso sono associati relatori di eccellenza, appartenenti ad istituzioni e prestigiosi centri di ricerca nazionali ed internazionali, nonché volti noti al pubblico. Inoltre, il Festivalmeteorologia vedrà coinvolte numerose associazioni di meteo-appassionati e saranno proposte attività culturali e didattiche a tema.Accanto a questo fitto programma, a Palazzo Piomarta sarà allestita una sezione espositiva che ospiterà gli stand di alcune aziende italiane operanti nel campo delle tecnologie e dei servizi meteorologi rivolti a settori quali aviazione, na-vigazione, attività produttive costiere e off-shore, energie rinnovabili e agricoltura. Le aziende di-sporranno di un momento riservato alla presen-tazione al pubblico della loro offerta di servizi, delle loro attività commerciali e di innovazione. Il Festivalmeteorologia costituirà quindi un’occa-sione privilegiata di incontro e interazione per tutte quelle realtà industriali locali potenzialmen-te interessate a ricevere servizi di supporto meteo-rologico dedicati, come quelle operanti nei settori alimentare ed agricolo, dell’autotrasporto, dell’e-dilizia, della fornitura di energia, gas e acqua, del trasporto a fune e degli impianti sciistici, nonché del turismo. Si tratta indubbiamente di un’oppor-tunità preziosa per gettare finalmente uno sguar-do su un settore nuovo e in grande ascesa, che promette molteplici applicazioni e interessanti sviluppi.

Gli

di LAVINIA LAItI e CLAUdIO NIdASIO, Università di trento

Innovazione e industria nel settore della meteorologia applicata: a Rovereto, tra il 16 e il 17 ottobre, la prima edizione del Festivalmeteorologia, tra conferenze e sessioni espositive.

Nasce il festival della Meteorologia

univ

ersi

università

Page 67: Trentino Industriale agosto-settembre 2015
Page 68: Trentino Industriale agosto-settembre 2015

Palazzo StellaVia Degasperi, 77 | 38123 TrentoT 0461 360000 | F 0461 933551

[email protected]