BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito...

40
Pergine Valsugana (Tn) 38057 – loc. Fratte, 18/8 Tel. 0461.554165 – fax 0461.553938 P.Iva 01963790223 Resp. AREA AMBIENTE Ing. Diego Fedel cell. 328.2211671 e.mail: [email protected] PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI FAEDO Prot. 3408-10 (da citare nella corrispondenza) A cura dell’ing. Diego Fedel Pergine Valusugana (TN), gennaio 2011 BIOENERGIA TRENTINO SRL TRENTO – 38122 Via Verdi, 19 RELAZIONE TECNICA INTEGRATIVA relativa alla domanda di localizzazione nel Piano Provinciale di Smaltimento Rifiuti dell’impianto di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti urbani nel Comune di Faedo

Transcript of BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito...

Page 1: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Pergine Valsugana (Tn) 38057 – loc. Fratte, 18/8

Tel. 0461.554165 – fax 0461.553938

P.Iva 01963790223

Resp. AREA AMBIENTE

Ing. Diego Fedel cell. 328.2211671

e.mail: [email protected]

PROVINCIA DI TRENTO

COMUNE DI FAEDO

Prot. 3408-10 (da citare nella corrispondenza)

A cura dell’ing. Diego Fedel

Pergine Valusugana (TN), gennaio 2011

BIOENERGIA TRENTINO SRL

TRENTO – 38122 Via Verdi, 19

RELAZIONE TECNICA

INTEGRATIVA

relativa alla domanda di localizzazione nel Piano Provinciale di Smaltimento Rifiuti

dell’impianto di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti urbani nel Comune

di Faedo

Page 2: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Sommario

1 Premessa........................................................................................................................................ 1

2 Ampliamento area interessata dall’attività di recupero ....................................................................... 4

2.1 Inquadramento geografico ed urbanistico................................................................................. 4 2.2 Inquadramento programmatico................................................................................................ 9

3 Descrizione dell’attività di recupero ................................................................................................ 10

3.1 Descrizione generale ............................................................................................................. 10 3.2 Funzionamento ..................................................................................................................... 11 3.3 Schema di flusso ................................................................................................................... 12 3.4 Schema impiantistico............................................................................................................. 15 3.5 Produzione energetica ........................................................................................................... 16

4 Materiali in ingresso all’impianto..................................................................................................... 17

4.1 Tipologie di rifiuti per cui si richiede la localizzazione ............................................................... 17 4.2 Altri materiali in ingresso necessari al processo e non classificati rifiuti ..................................... 17

5 Analisi degli impatti ambientali derivanti dall’attività ........................................................................ 19

5.1 Emissione odorose ................................................................................................................ 19 5.2 Produzione rifiuti ................................................................................................................... 20 5.3 Scarichi idrici e inquinamento al suolo .................................................................................... 20 5.4 Rumore ................................................................................................................................ 21

5.4.1 Riferimenti normativi ..................................................................................................... 21 5.4.2 Individuazione dei valori limite ....................................................................................... 22 5.4.3 Limite differenziale d’immissione .................................................................................... 22 5.4.4 Orario di lavoro e di funzionamento degli impianti ........................................................... 22 5.4.5 Descrizione ricettori....................................................................................................... 22 5.4.6 Dati acustici per gli elementi della struttura che ospitano i vari impianti ............................ 22

5.5 Emissione di polveri in atmosfera ........................................................................................... 24 5.6 Stabilità e sicurezza geologica................................................................................................ 24 5.7 Utilizzo risorse naturali ed energetiche.................................................................................... 24 5.8 Trasporti............................................................................................................................... 24 5.9 Impatto visivo....................................................................................................................... 26

6 Autorizzazioni all’esercizio dell’attività ............................................................................................. 26

ALLEGATI ................................................................................................................................................I

PIANO URBANISTICO PROVINCIALE sistema insediativo e reti infrastrutturali aree agricole ..........................I

PIANO URBANISTICO PROVINCIALE sistema insediativo e reti infrastrutturali ............................................ II

PIANO URBANISTICO PROVINCIALE Carta delle tutele paesistiche ........................................................... III

PIANO URBANISTICO PROVINCIALE reti ecologiche e ambientali ..............................................................IV

PIANO URBANISTICO PROVINCIALE Carta del paesaggio ..........................................................................V

PIANO URBANISTICO PROVINCIALE Carta di sintesi geologica..................................................................VI

PIANO URBANISTICO PROVINCIALE ..................................................................................................... VII

PIANO GENERALE DI UTILIZZAZIONE DELLE ACQUE PUBBLICHE Rischio idrogeologico ......................... VIII

PIANO REGOLATORE GENERALE DEL COMUNE DI FAEDO........................................................................IX

Page 3: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 1

1 Premessa

La società Bioenergia Trentino srl, con sede a Trento in via Verdi n. 19, è stata costituita allo scopo

di produrre energia rinnovabile attraverso l’utilizzo di biomasse di derivazione dai rifiuti (FORSU)

ottimizzando il processo di biostabilizzazione dei rifiuti organici all’interno di un processo innovativo e di

nuova generazione già ben sperimentato e consolidato in altre realtà europee. La società nasce

dall’esperienza nel settore delle rinnovabili maturata dalla controllante Bio Energia Fiemme SpA, prima

società trentina ad aver realizzato un sistema di teleriscaldamento a biomasse e società fortemente motivata

all’investimento nel settore delle energie alternative.

In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la

società (allora Bioenergia Fiemme S.p.A.) presentava domanda di localizzazione nel Piano provinciale di

smaltimento dei rifiuti, approvato con D.G.P. 4526 di data 9 maggio 1997, dell’area individuata dalla p.f.

1056/2 nel C.C. Faedo sita a nord-est della località Cadino nel Comune di Faedo, per la realizzazione di un

nuovo impianto di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti solidi urbani.

Alla luce dei pareri acquisiti ed in particolare dell’esame svolto dall’Agenzia provinciale per la

protezione dell’ambiente e dal Servizio per le Politiche di gestione dei rifiuti, la Giunta Provinciale in data

data 27 febbraio 2009 approvava con propria deliberazione n. 350 la localizzazione in questione segnalando

che eventuali questioni ambientali di rilievo dovranno essere approfondite in sede di valutazione di impatto

ambientale che Bioenergia Trentino s.r.l. si è impegnata a svolgere nonostante l’attività non sia, ai sensi del

regolamento di esecuzione della LP n. 28/1998. obbligatoriamente soggetta.

Il provvedimento delibera:

1) di approvare - ai sensi dell’art. 68 bis del T.U.L.P. in materia di tutela dell'ambiente dagli inquinamenti – lo schema di accordo di programma per la costruzione e per l’esercizio di un impianto di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti urbani nel Comune di Faedo, nel testo allegato quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2) di dare atto che, ai sensi dell’art. 68 bis del T.U.L.P. in materia di tutela dell’ambiente dagli inquinamenti, l’ accordo di programma di cui al punto 1) produce gli effetti di cui all’art. 67, comma 1, del Testo unico medesimo;

3) di stabilire che in sede di valutazione di impatto ambientale, ad integrazione del presente provvedimento, siano definite, in coerenza con le prescrizioni che saranno impartite nell’ambito di tale procedura, le precisazioni delle unità minime di intervento, degli indici edilizi ed in generale delle regole per la trasformazione o conservazione delle aree urbanizzate e da urbanizzare;

4) di stabilire l’obbligo di rispettare le seguenti prescrizioni e indicazioni formulate dalle strutture provinciali in merito alla proposta localizzativa, che saranno ulteriormente definite e verificate in sede di valutazione dell’impatto ambientale del progetto:

- dovrà essere verificata la effettiva assenza di interferenza dell’attività con i pozzi ad uso irriguo rilevati cartograficamente nella zona, tra cui uno presente nell’area interessata dal progetto, e le relative fasce di rispetto;

- lo smaltimento delle acque meteoriche raccolte nei piazzali dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dall’art. 14 delle norme di attuazione del Piano provinciale di risanamento delle acque e della normativa vigente in materia di gestione dei rifiuti; a tal fine non è ammesso lo scarico al suolo e nel sottosuolo delle acque venute a contatto con i rifiuti, nemmeno se preventivamente trattate in impianto di depurazione dedicato;

- dal punto di vista paesaggistico, si rende necessario un adeguato approfondimento progettuale, che sappia elaborare un corretto inserimento della struttura produttiva nel contesto di

Page 4: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 2

riferimento: in particolare, l’attuale piano di campagna non dovrà essere modificato in modo sostanziale, ma dovrà essere utilizzato come quota di riferimento della nuova costruzione, e lungo il lato prospiciente la strada statale e quello a confine con l’area di lavorazione inerti dovrà essere prevista la realizzazione di una barriera verde costituita da piante di medio-alto fusto di essenze autoctone;

- secondo quanto previsto dalla carta di sintesi geologica, in fase progettuale è richiesta l’esecuzione di indagini e studi geologici e geotecnici approfonditi per ogni tipo di intervento, estesi al possibile volume delle opere previste;

- considerata la presenza del SIC/ZPS IT3110036 “Parco naturale di Monte Corno” ad una distanza di circa 1.100 metri sul territorio della Provincia di Bolzano, in fase di progettazione dovranno essere verificati eventuali effetti significativi sul sito ai sensi della direttiva 92/43/CE;

5) di dare atto che l’accordo di programma di cui al punto 1) è stato elaborato tenuto conto del rapporto ambientale predisposto ai sensi dell’art. 4 del d.P.P. 14 settembre 2006, n. 15-68/Leg.;

6) di autorizzare il Presidente della Provincia autonoma di Trento a sottoscrivere l’accordo di programma di cui al punto 1);

7) di stabilire che l’accordo di programma di cui al punto 1) produce effetti anche nei confronti di eventuali soggetti subentranti nella realizzazione e gestione dell’impianto. Al fine del permanere degli effetti giuridici derivanti dall’accordo, la Bioenergia Trentino srl deve provvedere ad estendere l’efficacia del contenuto dell’accordo medesimo a tali soggetti, comunicando tempestivamente alla Provincia autonoma di Trento ed al Comune di Faedo l’assunzione delle obbligazioni derivanti dall’accordo da parte del soggetto subentrante;

8) di dare atto che sarà avviata la procedura di modifica del Piano provinciale di smaltimento dei rifiuti per quanto riguarda lo stralcio della previsione dell’impianto di trattamento della frazione organica presso le ex Distillerie Valdadige nel Comune di Mezzocorona;

9) di disporre la pubblicazione della presente deliberazione, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige, nonché l’affissione del testo integrale del provvedimento all’Albo della Provincia autonoma di Trento, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, comma 5, del d.P.P. 14 settembre 2006, n. 15-68/Leg..

Nel frattempo la società ha potuto effettuare le proprie valutazioni tecnico – progettuali tenendo in

considerazione quanto definito nella delibera di Giunta, quanto emerso dai pareri e dai contatti dei singoli

servizi provinciali e del Comune di Faedo, nonché le indicazioni riportate nello studio previsionale di impatto

olfattivo condotto dal Servizio di Valutazione ambientale in collaborazione con il Politecnico di Milano (aprile

2010) per poter migliorare le scelte di natura tecnica e organizzativa proposte in sede di prima istanza di

localizzazione.

In riferimento alla verifica della effettiva assenza di interferenza dell’attività con i pozzi ad uso irriguo

rilevati cartograficamente nella zona, compreso quello presente nell’area interessata dal progetto, verrà

ottemperato in sede di progettazione esecutiva dell’opera.

Tenuto conto inoltre che nel corso degli ultimi due anni si è verificato un sostanziale miglioramento

della qualità della frazione organica dei RU a livello provinciale, dovuto a:

- progressivo affinamento del sistema di raccolta porta a porta;

- graduale applicazione del sistema spinto di raccolta dell’umido anche alla città di Trento: tale

processo comporterà nei prossimi 2 anni un’ulteriore riduzione delle impurezze anche nel

materiale raccolto nel capoluogo.

Page 5: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 3

L’aumento della purezza della frazione organica comporta una riduzione di elementi strutturanti con

modifica delle proprietà meccaniche della stessa. In considerazione delle indicazioni riportate nello Studio

previsionale di impatto olfattivo sopra menzionato, si provvederà inoltre a ridurre la produzione e il rilascio di

odori in atmosfera, con particolare riguardo alle emissioni diffuse, anche attraverso la minimizzazione della

movimentazione interna. Questo non riduce soltanto potenziali cause di emissioni odorigene, ma migliora

anche le condizioni di lavoro degli addetti.

Su tali basi si è individuato, attraverso l’analisi delle migliori tecnologie disponibili sul mercato

condotta da apposita commissione interna, un sistema di digestione anaerobica alternativo rispetto a quanto

illustrato nella prima istanza di localizzazione, rappresentato dalla cosiddetta “tecnologia a semi-secco”,

peraltro andando ad organizzare le attrezzature e gli spazi necessari su di un’area di maggior superficie

estesa a particelle limitrofe, resesi nel frattempo disponibili.

A seguito di tutto ciò, nella presente relazione, che va intesa come integrazione della prima istanza

di localizzazione, vengono descritte le nuove scelte strategiche della richiedente.

La presente relazione è stata redatta da Consultec srl in collaborazione con Syneco srl

Page 6: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 4

2 Ampliamento area interessata dall’attività di recupero

In seguito a quanto sopra menzionato è intenzione di BIOENERGIA TRENTINO SRL localizzare nel

Piano Provinciale per lo smaltimento dei rifiuti l’attività di recupero, oltre che sulla già localizzata p.f. 1056/2

sulle limitrofe pp.ff. 1050, 1052, 1054, 1055/2 e 1256/1 tutte nel Comune catastale di Faedo, passando così

dagli attuali 11.017 m2 ad una superficie complessiva di circa 23.000 m2.

Tale incremento si rende necessario per alcune scelte tecnologiche che il richiedente, anche alla luce

delle richieste pervenute dal territorio e a seguito dei numerosi incontri avuti con i rappresentanti

dell’Amministrazione Provinciale, ha ritenuto di apportare al progetto originario privilegiando soluzioni

impiantistiche ancora più cautelative e rigorose rispetto al primo processo di digestione previsto, scelte

ispirate a garantire i più ampi margini di sicurezza e affidabilità.

Si procede pertanto all'inquadramento urbanistico dell'area, facendo riferimento ai numerosi

tematismi sviluppati dall'Amministrazione provinciale nel corso degli ultimi anni.

2.1 Inquadramento geografico ed urbanistico

Come già descritto nella precedente relazione il sito in oggetto è situato a circa 1000 m a nord – est

dalla frazione Cadino nel Comune di Faedo. Attualmente l’area, totalmente pianeggiante, risulta coltivata a

vigneto. A circa 40 m a sud del limite meridionale dell’area giacciono le pendici rocciose del monte Dosson.

A circa 150 m a nord dell’area scorre il fiume Adige; nelle vicinanze scorrono inoltre dei canali di

drenaggio della campagna circostante, i più importanti dei quali sono la fossa di Caldaro e la fossa Porzen.

In corrispondenza dell’argine sinistro dell’Adige transita pure la pista ciclabile che collega,

attraversando da nord a sud il Trentino, la provincia di Bolzano con quella di Verona.

Page 7: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 5

Figura 1: Corografia dell'area. Fonte: PAT - Sistema Informativo Ambiente e Territorio. Elaborazione Consultec srl

In particolare, l’area già localizzata (p.f. 1056/2) è situata in posizione depressa tra il vecchio e

l’attuale tracciato della strada statale n. 12 del Brennero. Il dislivello tra il piano stradale ed il piano

campagna è in media pari a circa 2,5 m.

La nuova richiesta integrativa prevede l’ampliamento su nuove particelle così caratterizzate:

- parte della p.f 1256/1 caratterizzata da relitto della Strada Statale del Brennero n. 12

- parte delle pp.ff. 1054 e 1052 caratterizzate dalle rampe adiacenti al relitto di strada

provinciale

- la p.f. 1050 interessata da coltivazione a vigneto

- le pp.ff. 1039/4 e 1055/ 2 attualmente incolte

Si fa presente che le pp.ff. 1039/4, 1050 e 1055/2 sono localizzate in parte nel Piano Provinciale per

lo Smaltimento Rifiuti tramite la D.G.P. 1418 d.d. 14-07-2006 per la lavorazione di rifiuti inerti.

Page 8: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 6

E’ necessario comunque procedere alla localizzazione nel Piano Provinciale anche di queste particelle

in riferimento alla specifica attività di recupero rifiuti che si intende attuare.

PROPRIETARIO Comune Catastale

Comune Amministrativo

Particella Coltura Sup. catastale totale della

particella [m2]

Sup. interessata intervento

[m2]

BIOENERGIA TRENTINO SRL 143 “FAEDO” FAEDO 1056/2 VIGNA 11017 Completa

1256/1 STRADA 36542 1623

1052 STRADA 812 383

DEMANIO PUBBLICO DELLO STATO RAMO STRADE BIOENERGIA TRENTINO stà provvedendo alla richiesta di concessione della porzione di area necessaria all’attività

143 “FAEDO” FAEDO

1054 STRADA 1707 1135

1050 BOSCO 2163 Completa

1055/2 ARATIVO 8312 7160

M.G.M. SRL TRENTO BIOENERGIA TRENTINO è in possesso di contratto preliminare di acquisto allegato alla presente.

143 “FAEDO” FAEDO

1039/4 ARATIVO 7240 40

Le particelle interessate solo parzialmente dall’intervento saranno oggetto di frazionamento catastale

successivamente all’inserimento delle medesime nel Piano Provinciale. Le superfici interessate dall’intervento

riportate in tabella sono indicative, poiché verranno definite in modo preciso in sede di frazionamento con

adeguamento delle superfici catastali, non sempre coincidenti con quelle reali.

Preme evidenziare che nella particella 1055/2 non viene considerata una parte di superficie (area

con tratteggio rosso) perché, mediante la realizzazione di un tomo di terreno, è destinata alla protezione

della rimanente superficie dalla caduta massi dalla parete rocciosa soprastante.

Page 9: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 7

Figura 2: estratto mappa del comune catastale di Faedo con, in viola, la particella per cui è

già stata ottenuta la localizzazione mentre in azzurro sono evidenziate le particelle sulle quali è intenzione

allargare la localizzazione. Fonte: PAT - Sistema Informativo Ambiente e Territorio. Per maggiori dettagli

si rimanda all’estratto mappa allegato alla presente in scala 1:1.000. Elaborazione Consultec srl

In particolare sono stati presi in considerazione gli strumenti di pianificazione del territorio elencati di

seguito:

− P.U.P. (Piano Urbanistico Provinciale) – sistema insediativo ed

infrastrutturale. La cartografia del sistema agricolo classifica l'area come agricola. I

terreni pianeggianti circostanti invece sono classificati come aree agricole di pregio.

Dalla cartografia emerge che a nord-est dell’area è prevista la realizzazione di una nuovo

tracciato della “ferrovia di progetto” (alta capacità ferroviaria); per la piccola porzione di

area che ricade in fascia di rispetto da tale opera il Servizio Urbanistica e tutela del

paesaggio ha già espresso parere favorevole in sede di prima localizzazione.

− P.U.P. (Piano Urbanistico Provinciale) – tutele paesistiche: l'intera areale è

classificata di tutela ambientale. Ogni intervento è pertanto subordinato all'ottenimento

dell'apposita autorizzazione dall'ente competente.

− P.U.P. (Piano Urbanistico Provinciale) – reti ecologiche e ambientali: sull'area

non viene segnalata la presenza di alcuna area di protezione delle risorse idriche, di

Page 10: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 8

elevata naturalità e di elevata integrità. Gli argini del fiume Adige sono stati classificati

come aree di protezione fluviale;

− P.U.P. (Piano Urbanistico Provinciale) – carta del paesaggio: classifica i terreni

posti a nord della strada identificata dalla p.f. 1256/1 come aree rurali, mentre i terreni

a sud come aree di interesse forestale;

− P.U.P. (Piano Urbanistico Provinciale) – carta di sintesi geologica: il sito

presenta delle penalità (geologiche) gravi o medie con sismicità trascurabile (zona

sismica 4); in queste aree gli aspetti litologici, morfologici idrogeologici e di allagamento

richiedono l'esecuzione di studi ed indagini geologici e geotecnici approfonditi per ogni

tipo di intervento, estesi alla possibile area di influenza delle opere in progetto.

− P.U.P. (Piano Urbanistico Provinciale) – carta delle risorse idriche: sull'area non

è segnalata la presenza di pozzi, sorgenti utilizzata a scopi potabili;

− P.G.U.A.P (Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche), per quanto

concerne il rischio idrogeologico classifica l’area a rischio nullo; alla banchina stradale

della S.S. n. 12 e relativa scarpata è stato invece assegnato un rischio medio (R2). Ciò

risulta del tutto ininfluente ai fini della realizzazione dell’impianto in oggetto;

− P.C.S.R.S. (Piano Comprensoriale di Smaltimento dei Rifiuti Speciali) non

individua alcuna discarica di inerti o centro di rottamazione sull’area in parola;

− P.R.G. (Piano Regolatore Generale) del Comune di Faedo classifica l’area in parte

come “Area improduttiva” e, in parte, come “Fascia di rispetto stradale”. È in iter la

variante del PRG, adottato in prima adozione con delibera del Consiglio Comunale n. 35

23/12/2009, in seconda adozione delibera n. 7 del 31/03/2010, in terza adozione il

giorno 22/12/2010. Il comune non ha ancora adottato la classificazione acustica del

territorio.

La cartografia relativa agli strumenti pianificatori di cui sopra è riportata negli allegati alla presente

relazione.

Page 11: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 9

2.2 Inquadramento programmatico

L’inquadramento programmatico fa riferimento essenzialmente al III° aggiornamento del Piano

Provinciale di Smaltimento dei Rifiuti, approvato con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 1730 d.d. 18-

08-2006. Le integrazioni dettagliate nella presente richiesta fanno quindi riferimento al medesimo strumento

pianificatorio provinciale, attualmente in fase di modifica proprio a seguito della Delibera di Giunta

provinciale n. 350 del 27 febbraio 2009 relativa all’approvazione della localizzazione dell’area in oggetto, con

cui al punto 8) si dava avviamento allo stralcio della previsione dell’impianto di trattamento della frazione

organica presso le ex Distillerie Valdadige nel Comune di Mezzocorona.

Si ritiene pertanto che non vi siano modifiche rispetto a quanto descritto nella precedente relazione

relativamente all’inquadramento programmatico.

Page 12: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 10

3 Descrizione dell’attività di recupero

3.1 Descrizione generale

La finalità dell’impianto rimane invariata rispetto alla prima richiesta di localizzazione, in quanto è

sempre prevista la digestione anaerobica per il recupero di energia e materia (compost di qualità) partendo

dalla frazione organica dei rifiuti urbani e dalla frazione verde. Pertanto, per gli aspetti generali si fa

riferimento al capitolo 5 della relazione tecnica di prima istanza di localizzazione.

La differenza rispetto alla prima istanza di localizzazione riguarda il sistema della digestione

anaerobica scelta. Infatti era stato presentato un trattamento a secco batch, che viene ora sostituito da un

sistema semisecco continuo.

Questo sistema, particolarmente idoneo per la digestione di miscele di biomasse ad alto tenore di

sostanza secca lavora, con un contenuto medio di sostanza secca in digestione intorno al 20%. Dal punto di

vista impiantistico la soluzione adottata è costituita da un reattore miscelato e coibentato a pistone

orizzontale (CSTR) che può operare in regime termofilo (55°C). In questo processo, garantito da miscelatori

meccanici, si osserva la formazione di tre reazioni distinte all’interno del reattore (idrolisi, acidificazione e

metanogenesi).

Il rifiuto organico proveniente da raccolta differenziata presenta caratteristiche che sono

generalmente ottimali per l’applicazione diretta nel processo, previo ricorso a semplici pre-trattamenti di

pulizia del rifiuto con eliminazione del materiale ferroso e di quello inerte grossolano.

I processi a semi-secco non lavorano con cumuli stabili, ma con una fase pastosa, che viene

continuamente movimentata dall’entrata del digestore fino alla uscita. Per questo non necessita di materiale

strutturante e si può prevedere una riduzione del fabbisogno di substrato di ricircolo (per l’inoculo) fino a

20%. Tale quantità di ricircolo consente un riempimento medio annuo ottimale dei due digestori previsti; il

volume di ricircolo potrà essere ridotto per permettere il trattamento di quantità stagionalmente più elevate

della media (ad esempio si prevede un incremento nei mesi estivi pari a 1,2 - 1,3 volte la media mensile

annua). Tale caratteristica tecnologica permette di dedicare l’intera quantità del verde alla funzione di

strutturante nella fase del compostaggio per garantire la produzione di compost d’alta qualità.

Nel confronto con la tecnologia a secco si manifestano, inoltre, i seguenti vantaggi e svantaggi:

Trattamento Vantaggi Svantaggi

Secco

• Presenza di pochi macchinari – poche manutenzioni da prevedere

• Sistema modulare – gestione indipendente di ciascun modulo

• Pretrattamenti ridotti all’eventuale frantumazione grossolana, senza separazione delle impurità presenti

• Impegno di grandi superfici • Rese inferiori di produzione biogas • Necessità di movimentare tramite pala gommata

ingenti quantitativi di substrato • Alto fabbisogno di strutturante • Rifiuti con basso tenore in sostanza solida non

possono essere trattati da soli

Page 13: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 11

• Minore sensibilità alla variazione dell’umidità del materiale in ingresso

• Resistenza a picchi di concentrazione di substrato e a sostanze tossiche per i batteri metanigeni (funzionamento a batch)

• Rischio atmosfera esplosiva nei fermentatori anaerobici

• Minima possibilità di diluire sostanze inibitorie e carichi organici eccessivi con acqua fresca

• Necessità di controllo dei parametri fondamentali presenti nel reattore per ottimizzare la produzione di biogas

Semisecco

• Elevata produzione di biogas • Possibile fermentazione in termofilia • Movimentazione chiusa dei substrati:

riduzione emissioni potenziali • Alimentazione in continuo – riduzione

stoccaggi a monte • Fabbisogno ridotto di strutturante

• Numerosi macchinari impiegati con conseguente manutenzione

• Fabbisogno di substrati “puliti” • Sistema poco modulare

3.2 Funzionamento

Il trattamento previsto può essere complessivamente articolato nei seguenti passi:

DIGESTIONE ANAEROBICA

- Conferimento: la frazione organica viene scaricato dai mezzi in una fossa nell’interno di un

capannone chiuso e in depressione

- Pre-trattamento: in automatico la frazione organica viene trasportata nella tramoggia del

trituratore aprisacchi. I rifiuti passano poi alla vagliatura per separare la frazione di sottovaglio

per l’alimentazione del digestore e la frazione di sopravaglio, composta prevalentemente da

plastiche

- Carico del digestore: il sottovaglio viene caricato in funzione automatica nel digestore.

L’alimentazione si svolge in semi-continuo; in funzione delle caratteristiche e della portata del

flusso di umido fresco, può essere ricircolata un quota di digestato fino al 25%.

- Estrazione del digestato: al completamento della fase di digestione anaerobica il digestato viene

estratto da una pompa che opera in ciclo automatico ed effettua anche il ricircolo del materiale

di inoculo. Il digestato estratto viene stoccato in una vasca apposita.

COMPOSTAGGIO

- Miscelazione: il digestato viene miscelato con la frazione verde per ricevere caratteristiche di

struttura idonee al compostaggio

- Carico e scarico biotunnel: la miscela viene prelevata dal box di accumulo e caricata nei

biotunnel mediante pala gommata. Alla fine del processo di stabilizzazione accelerata, la pala

gommata preleva il materiale e alimenta la linea di vagliatura intermedia.

- Vagliatura intermedia: la pala gommata deposita il materiale estratto dai biotunnel nella

tramoggia di alimentazione del vaglio. Il vaglio separa la frazione di sopravaglio di ricircolo e la

frazione di sottovaglio che viene trasferita in aia di maturazione

Page 14: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 12

- Aia di maturazione e vagliatura finale: il materiale disposto in aia di maturazione viene rivoltato

periodicamente. Alla fine del ciclo di maturazione viene sottoposto alla vagliatura finale ed in

seguito trasferito in area di deposito.

3.3 Schema di flusso

Il processo semi-secco funziona senza la necessità di aggiunta di frazione verde come strutturante.

Inoltre tale processo ha un fabbisogno minore di superficie, a parità di materiale trattato. Ciò consente una

maggiore flessibilità nella gestione dell’impianto, che risulta in grado di tollerare nel periodo estivo una

quantità di rifiuto in ingresso superiore alla media mensile, pur rispettando la quantità annua di rifiuti in

ingresso all’impianto di digestione anaerobica indicata nella prima delibera di localizzazione dell’impianto,

pari a 25.715 t.

Il digestato in uscita dalla fase anaerobica necessita di miscelazione con verde fresco per

raggiungere la necessaria sostanza secca (struttura) e carica organica (per consentire l’avvio del processo

aerobico di compostaggio).

Considerate le caratteristiche attuali della frazione organica e l’elevata degradazione della sostanza

secca raggiunta nella fermentazione a semisecco, la fase di compostaggio necessita dell’integrazione di circa

8.500 t/anno di verde, classificabile ai sensi dell’art. 1 comma 3 della recente legge nazionale 13 agosto

2010, n. 129, come “sottoprodotto”. La fase di compostaggio a valle della digestione a semisecco è del tutto

comparabile con il processo già descritto nella relazione tecnica redatta nel 2008.

Di seguito si schematizza il processo con un diagramma di flusso. Le percentuali indicate, riprese da

letteratura e confermate da dati forniti da produttore di impianti similari, hanno un valore indicativo poiché

sono influenzate dalla qualità del materiale in ingresso (frazione organica e “verde”) e dalla qualità del

compost che si vuole ottenere.

Page 15: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 13

umido da raccolta differenziata 25.715 t/ a

impurità 1,6 %

TOTALE 25.715 t

impuritàimpurità 400 t/ a

TOTALE 400 t/a

umido 25.315 t/ a

TOTALE 25.315 t/a

ricircolo 7.470 t/ a

TOTALE 7.470 t/a

umido 25.315 t/ a

ricircolo 7.470 t/ a

TOTALE 32.785 t/a

produzione biogas

TOTALE 3.645 1000 Nm3/a

5.104 t/ a

Valore PCI 18,00 MJ/Nm3

Contenuto energetico 5,00 kWh/Nm3

cogeneratore 7500 heq / anno

potenza elettrica generata attesa 950 kW

potenza termica generata attesa 1000 kW

energia elettrica attesa 7.125.000 kWh/a

potenza termica attesa 7.500.000 kWh/a

TOTALE 27.681 t/a

digestato a compostaggio

TOTALE 20.211 t/a

substrato ingresso impianto digestione

conferimento impianto di digestione

ricircolo

miscela alla digestione

digestato

DIGESTIONE

PRE-TRATTAMENTO

MISCELAZIONE

Page 16: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 14

digestato 20.211 t/a

sostanza secca 17,9%

Verde 8.500,0 t/a

sostanza secca 50%

TOTALE 28.711 t/a

acqua 26.593 t/a

sostanza secca 13.099 t/a 33%

TOTALE 39.692 t/a

acqua 14.094 t/a

sostanza secca 2.423 t/a 15%

TOTALE 16.518 t/ a

acqua 12.499 t/a

sostanza secca 10.676 t/a 46%

TOTALE 23.174 t/a

acqua 5.749 t/a

sostanza secca 5.231 t/a 48%

TOTALE 10.980 t/ a

acqua 6.749 t/a

sostanza secca 5.445 t/a 45%

TOTALE 12.194 t/a

acqua 1.519 t/a

sostanza secca 381 t/a 20%

TOTALE 1.900 t/ a

acqua 5.231 t/a

sostanza secca 5.063 t/a 49%

TOTALE 10.294 t/a

acqua 449 t/a

sostanza secca 920 t/a 67%

TOTALE 1.369 t/ a

acqua 4.782 t/a

sostanza secca 4.143 t/a 46%

TOTALE 8.925 t/a

Sovvallo di ricircolo

Compost grezzo

Perdite di processo

Compost maturo

Scarti di processo

ACM

substrato ingresso impianto compostaggio

miscela

perdite di processo

organico compostato

VAGLIATURA INTERMEDIA

MISCELAZIONE

FASE ACT IN BIOCELLE

MATURAZIONE SU AIA

VAGLIATURA FINALE

Con riferimento a quanto riportato sopra, si specifica che le perdite di sostanza secca nelle fasi “fase act” e

“maturazione su aia” sono costituite da solidi volatili che vanno quindi dispersi in atmosfera, previo

abbattimento per mezzo del biofiltro.

Page 17: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 15

3.4 Schema impiantistico

Di seguito viene riportato un dimensionamento tipo del’impianto descritto. In rosso il limite delle particelle interessate dall’intervento. Per maggiori

dettagli si rimanda allo schema impiantistico allegato alla presente in scala 1:1.000.

Page 18: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 16

3.5 Produzione energetica

Considerato il flusso continuo del materiale in ingresso, si può considerare continuo anche l'intero

processo della digestione: ciò comporta una qualità costante del biogas prodotto, che rende più facile

l'ottimizzazione della combustione dello stesso nel motore e maggiore la conseguente valorizzazione

energetica.

Il processo a semisecco è caratterizzato da un autoconsumo elettrico leggermente più elevato del

sistema a secco in quanto sono installati un numero maggiore di pompe e miscelatori. L'autoconsumo di

energia termica dipende, in generale, dalla scelta di gestire l'impianto in regime mesofilo (ambiente di

digestione termostatato a 37°C) o termofilo (55°C).

Per massimizzare la produzione energetica, ottimizzare lo sfruttamento dei volumi di digestione e

semplificare la successiva fase di compostaggio, è previsto un processo termofilo. Grazie all'elevata

temperatura a cui avviene il processo di digestione, la degradazione anaerobica avviene in modo accelerato

e, nel contempo, il materiale viene igienizzato. Per queste ragioni l'autoconsumo d'energia termica è

piuttosto sostenuto e può essere stimato intorno al 30% del calore prodotto in assetto cogenerativo.

Page 19: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 17

4 Materiali in ingresso all’impianto

4.1 Tipologie di rifiuti per cui si richiede la localizzazione

A seguito delle osservazioni rilevate durante il precedente iter procedurale relativo alla p.f. 1056/2, la società

Bioenergia Trentino srl intende limitare le tipologie di rifiuti in ingresso al nuovo impianto di digestione

anaerobica e successivo compostaggio.

In generale i rifiuti oggetto di recupero mediante digestione anaerobica e compostaggio devono avere una

matrice organica e una natura legnosa limitatamente al legno vergine. Si intendono accettare in ingresso

all’impianto esclusivamente i rifiuti caratterizzati contenuti nei capitoli del codice CER elencati nella tabella

seguente.

Descrizione capitolo elenco CER

Rifiuti presenti nella precedente richiesta di

localizzazione 2008

Rifiuti presenti nella NUOVA richiesta di localizzazione

- 02 Rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca, trattamento e preparazione di alimenti

Si Si

- 03 Rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli, mobili, polpa, carta e cartone

Si Si

- 04 Rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce e dell'industria tessile Si No

- 15 Rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi (non specificati altrimenti)

Si No

- 19

Rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito, nonché dalla potabilizzazione dell'acqua e dalla sua preparazione per uso industriale

Si

Si, esclusivamente per i seguenti sottocapitoli di rifiuti presenti nell’elenco CER: - 19 05 rifiuti prodotti dal

trattamento aerobico di rifiuti solidi

- 19 06 rifiuti prodotti dal trattamento anaerobico dei rifiuti

- 20

Rifiuti urbani (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni) inclusi i rifiuti della raccolta differenziata

Si Si

Facendo riferimento alla prima istanza di localizzazione rimane immutata la scelta di escludere il ritiro di

rifiuti fangosi prodotti da impianti di depurazione di acque reflue.

4.2 Altri materiali in ingresso necessari al processo e non classificati rifiuti

Alcuni materiali, attualmente classificati come rifiuto, potranno in futuro essere gestiti come sottoprodotti nel

rispetto di quanto previsto dall’articolo 183 lettera p) del DLgs 152/06, escludendoli di fatto dal campo di

applicazione della normativa sulla gestione dei rifiuti.

Questo a seguito della recente modifica dell'articolo 185 del D.lgs. 152/2006, avvenuta con la Legge n.

129/2010, che prevede la possibilità di classificare “sottoprodotti” i materiali provenienti da sfalci e potature

di manutenzione del verde pubblico o privato oppure da attività agricole, nonché la possibilità di utilizzare gli

Page 20: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 18

stessi “anche al di fuori del luogo di produzione, ovvero ceduti a terzi, o utilizzati in impianti aziendali o

interaziendali per produrre energia o calore, o biogas”.

In attesa di chiarimenti sulla effettiva efficacia del suddetto precetto, sia a livello statale che provinciale, si

continuerà a gestire tali materiali come rifiuti.

I quantitativi di rifiuti per cui si richiede la localizzazione nel Piano provinciale non tengono perciò conto di

questa ipotesi e considerano questa tipologia di materiali esclusivamente come rifiuto.

Rimane comunque la possibilità descritta in sede di prima istanza di localizzazione di integrare la frazione

verde e legnosa, necessaria per la corretta gestione della degradazione anaerobica ed aerobica, con

biomassa naturale.

Page 21: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 19

5 Analisi degli impatti ambientali derivanti dall’attività

Le scelte tecnologiche sopra descritte sono state effettuate considerando in primo luogo la

minimizzazione della produzione e del rilascio di odori in atmosfera, sia di tipo convogliato che diffuso,

attraverso la riduzione della movimentazione interna dei materiali ottenendo nel contempo il miglioramento

delle condizioni di lavoro degli addetti.

Considerato che i potenziali impatti sulle componenti ambientali interessate saranno oggetto di

opportuno approfondimento in sede di valutazione degli impatti ambientali di prossima presentazione, si

ritiene che l’attività di recupero sopra descritta non comporti modifiche sostanziali nelle valutazioni già

effettuate; per completezza si andrà comunque ad effettuare una verifica degli impatti relativi ai seguenti

aspetti ambientali, evidenziando le eventuali differenze rispetto a quanto esposto nell’istanza di

localizzazione del 2008:

• emissioni odorose;

• produzione rifiuti;

• scarichi idrici e inquinamento al suolo;

• rumore;

• emissione di polveri in atmosfera;

• trasporti;

• stabilità e sicurezza geologica;

• utilizzo risorse naturali ed energetiche;

• impatto visivo.

5.1 Emissione odorose

Le sorgenti emissive previste dalla soluzione impiantistica descritta risultano del tutto compatibili, in

termini di impatti, con quanto ipotizzato al paragrafo 3.2 del citato “Studio previsionale di impatto” redatto

dalle dott. ing. Selena Sironi e dott. ing. Laura Capelli nel mese di aprile 2010 su commissione del Servizio

Valutazione Ambientale della Provincia di Trento; pertanto si ritiene che le valutazioni e le conclusioni

contenute nello stesso non perdano di validità se riferite alla nuova configurazione impiantistica individuata.

Nello studio sono state considerate:

- Emissioni dei fumi del gruppo di cogenerazione con una portata pari a 3.500 Nm³/h ad una

temperatura di 180°C - cautelativamente è stato considerato un valore misurato il laboratorio

uguale a 1.5001 ouE/m³.

- Emissioni dal biofiltro di superficie uguale a 670 m², portata di 90.000 m³/h ed una temperatura

media di 30°C - è stato scelto un valore in linea con i limiti indicati in diverse norme di

riferimento uguale a 300 ouE/m³.

1 ouE/m3: unità europee di odore che esprime quanto il campione odorigeno debba essere diluito affinché raggiunga la soglia di rilevazione olfattiva (rif: UNI EN 13725:2004)

Page 22: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 20

- Emissioni dai cumuli di compost raffinato stoccato su platea aventi una superficie complessiva di

1000 mq e un’altezza media di 3,5 metri – sono stati considerati diversi dati di letteratura,

indicando un valore pari a 7,5 *106 ouE/t.

Dato che non sono disponibili limiti di riferimento né a livello provinciale, né a livello nazionale, lo

studio fa riferimento alle linee guida del Regno Unito. Il maggiore impatto è atteso dal cumulo del compost

maturo, soprattutto in assenza di copertura dell’area. Anche in questo caso, comunque, sono prevedibili

basse concentrazioni d’odore per il ricettore più vicino (tra 1,5 e 2 ouE/m³). Se lo stoccaggio si svolge,

invece, in ambito chiuso, l’isolinea di concentrazione corrispondente alla concentrazione di odore di 1,5

ouE/m³ non arriva comunque a lambire né il centro abitato di Cadino né il primo ricettore (concessionario

autoveicoli).

Con la nuova configurazione impiantistica:

- non si rilevano modifiche sostanziali ai dati di input indicati dallo “studio previsionale di impatto”.

- i cumuli di compost raffinato sono previsti su platea al coperto in capannone chiuso su tre lati

proprio per ridurre la dispersione delle sostanze odorigene da tale area, che rimane in linea con

quanto previsto in precedenza, perciò l’impatto in termini di emissioni in atmosfera non varia in

maniera significativa rispetto a quanto analizzato e valutato in precedenza.

Tali considerazioni saranno comunque diffusamente argomentate e dettagliate nello Studio di

Impatto Ambientale di prossima pubblicazione.

5.2 Produzione rifiuti

La produzione di rifiuti rimane principalmente legata alla fase di raffinazione con separazione delle

impurità presenti nel materiale trattato; il materiale così separato verrà indirizzato a smaltimento in impianti

autorizzati esterni. Per quanto concerne le quantità, si fa riferimento allo schema di flusso riportato nel

paragrafo 3.3, da cui deriva una produzione annua di circa 1.770 ton/anno (400 ton di impurità nel materiale

in ingresso e 1369 ton di scarti del processo di compostaggio).

5.3 Scarichi idrici e inquinamento al suolo

Si ritiene che le considerazioni fatte in sede di prima istanza rimangano immutate.

In fase di progettazione esecutiva verranno tenute in considerazione le prescrizioni della Delibera di

giunta provinciale n. 350/2009 relative alla verifica dell’effettiva assenza di interferenza dell’attività con i

pozzi ad uso irriguo rilevati cartograficamente nella zona, tra cui uno presente nell’area interessata dal

progetto, e delle relative fasce di rispetto, nonché relative allo smaltimento delle acque meteoriche raccolte

nei piazzali che dovranno avvenire nel rispetto di quanto previsto dall’art. 14 delle norme di attuazione del

Page 23: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 21

Piano provinciale di risanamento delle acque e della normativa vigente in materia di gestione dei rifiuti; a tal

fine si terrà presente che non è ammesso lo scarico al suolo e nel sottosuolo delle acque venute a contatto

con i rifiuti, nemmeno se preventivamente trattate in impianto di depurazione dedicato.

5.4 Rumore

Come già argomentato sopra, la nuova tecnologia a trattamento semi – secco comporta l’utilizzo di

numerosi macchinari per i quali è necessario procedere ad una valutazione preventiva di impatto acustico,

riportata di seguito.

Infatti, nella gestione dell’impianto saranno installati una serie di macchinari più o meno rumorosi

che possono costituire delle fonti di rumore impattanti per i bersagli individuati di seguito. I macchinari più

rumorosi saranno installati all’interno del capannone, mentre i rimanenti all’esterno. Il fornitore delle

macchine ha fornito i livelli di pressione sonora delle singole macchine (rumore misurato ad una distanza di 1

m) che sono indicati nelle seguente tabella:

SORGENTI SONORE PRESENTI ALL’INTERNO DELL’AREA

Sorgente Ubicazione Livello di pressione

sonora [dB(A)]

Distanza di riferimento

Trituratore lento DW 2560 Area Interna 97 1 m Vaglio a dischi NEUENHAUSER Area Interna 90 1 m

Vaglio a tamburo rotante Area Interna 96 1 m Miscelatore Area Interna 105 1 m

Nastri trasportatori Area Interna 80 1 m Tramoggia polmone 180 mc Area Interna 80 1 m

Pala meccanica Area Interna 85 1 m Alimentatore Digestore Area Esterna 70 1,5 m

Digestori Area Esterna 70 1,5 m Centrale Idraulica Area Esterna 60 1,5 m Centrale Elettrica Area Esterna 50 1,5 m Centrale Termica Area Esterna 70 1,5 m

Estrattore Digestore Area Esterna 60 1,5 m Cogeneratore Area Esterna 70 1,5 m

Scarico cogeneratore (camino) Area Esterna 78 1 m Ventilatore Biocelle Area interna 85 1 m Ventilatore Biofiltro Area Esterna 85 1 m

Per stimare l’entità di questo impatto è stata effettuata una valutazione del rumore generato

dall’attività, ovvero degli impianti sopra descritti, rispetto al ricettore più sensibile.

5.4.1 Riferimenti normativi

La legge base per la tutela dall'inquinamento acustico é la legge n. 447/1995 con i relativi decreti

attuativi.

L'analisi é stata effettuata in ottemperanza alle disposizioni legislative vigenti.

Page 24: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 22

5.4.2 Individuazione dei valori limite

Il Comune di Faedo non ha ancora redatto la zonizzazione acustica del territorio; in questo contesto,

si ipotizzano pertanto le seguenti classi di destinazione d’uso del territorio:

Classificazione delle aree

Ipotesi

Classificazione Acustica

Limite emissione diurno Leq (A)

Zone a nord della frazione di Faedo

Classe II DPCM 14/11/97

50

Zone a nord est del concessionario di autoveicoli

Classe III

DPCM 14/11/97 55

5.4.3 Limite differenziale d’immissione

All’interno degli ambienti abitativi bisogna rispettare anche il limite differenziale: la differenza tra il

rumore ambientale e il rumore residuo deve essere inferiore a 5 dB nel periodo diurno e a 3 dB nel periodo

notturno.

Il criterio differenziale non si applica quando sono verificate in contemporanea le seguenti

condizioni:

a) il rumore ambientale misurato a finestre aperte è inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e a 40

dB(A) durante il periodo notturno;

b) il rumore ambientale misurato a finestre chiuse è inferiore a 35 dB(A) durante il periodo diurno e a 25

dB(A) durante il periodo notturno.

5.4.4 Orario di lavoro e di funzionamento degli impianti

L’impianto sarà aperto solamente nel periodo diurno. Il trituratore funzionerà mediamente un’ora al

giorno.

5.4.5 Descrizione ricettori

Come specificato al paragrafo 2 della presente relazione la zona in parola risulta distante da centri

abitati; nei dintorni non risultano neanche abitazioni sparse. Si evidenziano, come potenziali ricettori, a circa

600 metri un concessionario di autoveicoli e a 950 metri la frazione Cadino nel comune di Faedo.

5.4.6 Dati acustici per gli elementi della struttura che ospitano i vari impianti

L’isolamento acustico fornito da una struttura rappresenta la facoltà della stessa ad opporsi a

trasmissioni di rumori che si propagano nell’aria. Per strutture di separazione sia verticali che orizzontali si

intende con potere fonoisolante R la caratteristica di una determinata struttura ottenibile da misurare di

laboratorio.

Muri perimetrali esterni

La struttura che occupa gli impianti si considera costituita da pareti in calcestruzzo leggero compreso

anche il tetto. Da valori tabellari di può considerare un valore di potere fono isolante pari a Rw’ 36

Page 25: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 23

Porta industriale e pareti finestrate

Anche per questi elementi da dati tabellari si può considerare un Rw’ di 25

Potere fonoisolante della struttura totale

Per calcolare il potere fono isolante della struttura sarebbero necessari i valori di superficie di vari

elementi (parete in cemento e finestre e portoni) che in questa fase non sono disponibili. Da dati bibliografici

e dai materiali che generalmente sono utilizzati nell’edilizia industriale si può considerare un valore di Rw’ 38.

Per motivi cautelativi in questa relazione confideremo un valore di Rw’ 33 (valore sottostimato).

All’interno del capannone consideriamo un livello di pressione sonora diffusa pari a circa 107 dB(A),

determinato dalla somma logaritmica dei singoli livelli di pressione sonora indicati nella tabella.

Isolamento acustico del locale e l’ambiente esterno

Secondo la norma EN 12354-4 relativa alla trasmissione del suono dall’interno verso l’esterno

potrebbe essere applicare la seguente formula:

Questa formula esprime la potenza sonora equivalente posta all’esterno dell’ambiente rumoroso. La

sorgente equivalente è posta a 1 m dalla facciata. In assenza di dati specifici, cautelativamente consideriamo

che il valore di Lw’ calcolato sia pari al livello di pressione sonora calcolato all’interno del capannone.

Livelli di pressione sonora totali macchinari esterni

Anche in questo caso consideriamo che tutti gli impianti installati esternamente funzionino assieme e

che risultino installati tutti a breve distanza l’uno dall’altro (situazione peggiorativa e non reale).

La somma logaritmica dei livelli di pressione sonora indicati nella tabella fornisce un valore

complessivo di 88 dB(A).

Livelli sonori calcolati presso i ricettori

Considerando che il campo acustico si propaghi con onde sferiche, possiamo calcolare il livello di

pressione sonora ai ricettori sopra elencati proveniente dal solo funzionamento degli impianti installati

all’interno del capannone. Si considera che la distanza dal ricettore più vicino sia pari a circa 600 m.

In questa situazione, il livello di pressione sonora è pari a 45,0 dB(A).

Per calcolare invece il livello di pressione sonora allo stesso ricettore proveniente dal funzionamento

degli impianti installati all’esterno si può utilizzare la seguente formula:

Dove r1 è la distanza di riferimento del ricettore (600 m) e r2 la distanza di misura del livello di

pressione della sorgente (1,5 m). Il livello di pressione sonora ricavato è pari a 36,0 dB(A).

Il livello di pressione sonora totale al ricettore più vicino è stato calcolato con la seguente formula ed

è pari a 46,0 dB(A)

6log10'' −+−=

o

wS

SpRLpL

6log20')( −−= rLwALp

21log205,1)()(

rrmaALpricettALp −=

)(46)1010(log10)( 5.46.3 AdBALp =++=

Page 26: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 24

In questo studio, per assenza di dati specifici che saranno disponibili solamente in seguito allo

sviluppo del progetto esecutivo dell’impianto, la valutazione di impatto acustico è stata eseguita utilizzato

formule semplificate ed effettuando delle approssimazioni di dati sempre per difetto. In questa maniera, i

risultati sopra esposti risultano sovrastimati e quindi a favore di sicurezza.

Dai calcoli svolti emerge che presso il ricettore più sensibile (concessionaria automobili) l’impatto

acustico dell’impianto è comunque poco rilevante con conseguente rispetto dei limiti di legge.

Si chiarisce fin d’ora che in fase di valutazione di impatto ambientale, l’inquinamento acustico sarà

analizzato in maniera più dettagliata prendendo pure in considerazione, ove necessari, eventuali interventi di

bonifica sulle sorgente per mitigare il rumore propagato all’esterno.

5.5 Emissione di polveri in atmosfera

Si ritiene che le modifiche impiantistiche apportate non generano incidenze di rilievo su questa

matrice ambientale.

5.6 Stabilità e sicurezza geologica

Le nuove aree sono classificate, secondo la Carta di Sintesi Geologica allegata al PUP, come “Area

con penalità gravi o medie”. Secondo le relative Norme di Attuazione in tali aree gli aspetti litologici,

morfologici, idrogeologici e di allagamento richiedono l'esecuzione di studi ed indagini geologici e geotecnici

approfonditi per ogni tipo di intervento, estesi alla possibile area di influenza delle opere in progetto.

Peraltro tale prescrizione era già prevista nel provvedimento di localizzazione della particella

fondiaria oggetto della prima istanza (anno 2008).

In riferimento a ciò, in sede di progettazione definitiva e di valutazione di impatto ambientale tali

studi e approfondimenti verranno svolti per l’intera area interessata dall’intervento.

5.7 Utilizzo risorse naturali ed energetiche

Si ritiene che le modifiche progettuali non comportino modifiche sostanziali alle valutazioni fatte in

sede di prima istanza.

5.8 Trasporti

Le modifiche sopra descritte comportano un leggero incremento di traffico veicolare rispetto a

quanto valutato in sede di prima istanza, dovuto all’aumento dei quantitativi di materiale verde.

Al fine di valutare l’incremento di traffico si ritiene opportuno illustrare l’andamento del volume di

traffico medio giornaliero sulla strada statale n. 12 dell’Abetone e del Brennero; in particolare, i dati si

riferiscono alla stazione di rilevamento sita a San Michele all’Adige per l’intervallo 2005 – 2010 (dati

rapportati al periodo 01 gennaio - 31 ottobre 2010).

Page 27: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 25

Leggeri Pesanti

2005 7736 1550 9286

2006 8042 1574 9616

2007 7822 1606 9428

2008 7485 1586 9071

2009 7712 1587 9299

2010 7945 1598 9543

Tipologia autoveicoliTOTALEAnno

Tabella 1: traffico medio giornaliero suddiviso per tipologia di veicoli e per anno. Fonte: PAT – Sistema Informativo Ambiente e Territorio (dati rilasciati il 20-12-2010). Elaborazione: Consultec srl.

Per quanto riguarda il calcolo del traffico aggiunto, sono state fatte delle ipotesi sulla massa dei

rifiuti trasportata dai mezzi in entrata ed in uscita sulla base di quanto potrebbe accadere nella realtà,

migliorando le ipotesi effettuate nella precedente istruttoria.

• Massa dei rifiuti in ingresso: tenendo in considerazione che per ottimizzare i costi di trasporto,

una parte del rifiuto in ingresso, soprattutto quello proveniente dalle aree periferiche del

Trentino, venga trasferito dai mezzi solitamente adibiti alla raccolta del materiale in mezzi di

maggior portata, mentre che solo una parte arrivi direttamente con i mezzi di medie dimensioni;

si è ipotizzato che il 30% dei rifiuti in ingresso vengano conferiti con mezzi con portata media

pari a 25 tonnellate e il rimanente con mezzi da 10 tonnellate;

• Massa dei materiali lavorati per ogni autocarro pari a circa 25 tonnellate (autocarro medio –

grande);

• Materiale in entrata: 34.215 ton/anno (25.715 ton di rifiuti e 8.500 ton di “verde”);

• Materiale in uscita: 10.694 ton/anno (8.925 ton di compost, 1.369 ton di scarti e 400 ton di

impurità).

Ne consegue che il traffico indotto dal trasporto dei rifiuti è pari a circa 2.800 mezzi all’anno;

considerando quindi 250 giorni utili all’anno, si avrà il transito di circa 11,5 mezzi al giorno; questo dato va

raddoppiato (23 mezzi al giorno) per tenere conto del tragitto di ritorno.

Per quanto riguarda il traffico in uscita, seguendo uno schema di calcolo analogo si ottiene un

traffico pari a 4 mezzi al giorno. In totale si avrà quindi un traffico pari a 28 mezzi al giorno, costituito per

intero da autocarri.

Si andrà ad incrementare il traffico medio della strada statale di circa il 1,71% per quanto riguarda il

transito di mezzi pesanti e dello 0,29% del totale.

Alla luce di questi dati, è possibile affermare che risulta ancora trascurabile l’incremento del traffico

indotto rispetto al volumi di traffico locale e pertanto rimarrà pressoché impercettibile alla popolazione

residente nei dintorni.

L’altro aspetto valutato nella precedente istruttoria era la viabilità di accesso al sito. In realtà questo

aspetto è già stato definito e previsto in sede di seconda adozione del nuovo Piano Regolatore del Comune

di Faedo; è prevista infatti la realizzazione di una nuova rotatoria posta fra l’abitato di Cadino e l’impianto

stesso che favorisce l’ingresso e l’uscita senza ostacolare i mezzi in transito sulla Statale.

Page 28: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica Bioenergia Trentino s.r.l.

CONSULTEC srl pag. 26

5.9 Impatto visivo

Come previsto nella delibera di Giunta, in sede progettuale dovrà essere prevista una barriera verde

costituita da piante medio-alto fusto di essenze autoctone per limitare la vista degli impianti dal tracciato

della strada statale del Brennero.

Peraltro in sede di progettazione verranno anche valutate soluzioni architettoniche tali da valorizzare

il contesto ambientale circostante o gli elementi caratteristici degli impianti dedicati al recupero energetico e

merceologico dei rifiuti al fine di evidenziare gli aspetti positivi dell’attività svolta nel sito.

6 Autorizzazioni all’esercizio dell’attività

L’iter per ottenere l’autorizzazione all’esercizio seguirà quanto previsto dall’articolo 84 del T.U.L.P. in

materia di tutela dell’ambiente dagli inquinanti e potrà seguire la procedura ordinaria, ai sensi dell’articolo

208 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, oppure la procedura semplificata secondo quanto previsto

dall’articolo 216 del medesimo decreto.

Il tecnico

dott. ing. Diego Fedel

Page 29: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica – Allegati Bioenergia Fiemme S.p.A.

CONSULTEC srl ALLEGATI

ALLEGATI

Nelle pagine seguenti vengono riportati gli estratti cartografici relativi agli strumenti urbanistici elencati nel paragrafo 2.1. Si fa presente che tutte le immagini

sono state ottenute dalla Provincia Autonoma di Trento - Sistema Informativo Ambiente e Territorio ed elaborate da Consultec snc.

Page 30: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica – Allegati Bioenergia Fiemme S.p.A.

CONSULTEC srl ALLEGATI - pag. I

PIANO URBANISTICO PROVINCIALE sistema insediativo e reti infrastrutturali

aree agricole

Page 31: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica – Allegati Bioenergia Fiemme S.p.A.

CONSULTEC srl ALLEGATI - pag. II

PIANO URBANISTICO PROVINCIALE sistema insediativo e reti infrastrutturali

Page 32: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica – Allegati Bioenergia Fiemme S.p.A.

CONSULTEC srl ALLEGATI - pag. III

PIANO URBANISTICO PROVINCIALE Carta delle tutele paesistiche

Page 33: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica – Allegati Bioenergia Fiemme S.p.A.

CONSULTEC srl ALLEGATI - pag. IV

PIANO URBANISTICO PROVINCIALE reti ecologiche e ambientali

Page 34: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica – Allegati Bioenergia Fiemme S.p.A.

CONSULTEC srl ALLEGATI - pag. V

PIANO URBANISTICO PROVINCIALE Carta del paesaggio

Page 35: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica – Allegati Bioenergia Fiemme S.p.A.

CONSULTEC srl ALLEGATI - pag. VI

PIANO URBANISTICO PROVINCIALE Carta di sintesi geologica

Page 36: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica – Allegati Bioenergia Fiemme S.p.A.

CONSULTEC srl ALLEGATI - pag. VII

PIANO URBANISTICO PROVINCIALE

Carta delle risorse idriche

Page 37: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica – Allegati Bioenergia Fiemme S.p.A.

CONSULTEC srl ALLEGATI - pag. VIII

PIANO GENERALE DI UTILIZZAZIONE DELLE ACQUE PUBBLICHE Rischio idrogeologico

Page 38: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora

Relazione tecnica – Allegati Bioenergia Fiemme S.p.A.

CONSULTEC srl ALLEGATI - pag. IX

PIANO REGOLATORE GENERALE DEL COMUNE DI FAEDO

Page 39: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora
Page 40: BIOENERGIA TRENTINO SRL - Provincia Autonoma di Trento · In data 20 agosto 2008, nell’ambito della volontà di diversificare la proprie attività produttive, la società (allora