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Como
11 giugno 2009
Tessile comasco e sistema moda di fronte alla crisi
Centro Tessile SericoCentro Tessile SericoCentro Tessile SericoCentro Tessile Serico
Risultati per fatturato ed exportnel 2008 e scenari per il tessile-moda
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 | 2
agenda 0 | lo scenario di riferimento
1 | le prospettive per il Sistema Moda (cenni)
2 | l’andamento della tessitura serica italiana
3 | le esportazioni di tessile-abbigliamento del
distretto comasco
4 | analisi dell’export distrettuale per comparto
5 | che fare? Spunti per la riflessione strategica
6 | conclusioni
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 | 3
agenda 0 | lo scenario di riferimento
0.1 macroeconomia
0.2 industria manifatturiera
1 | le prospettive per il Sistema Moda (cenni)
2 | l’andamento della tessitura serica italiana
3 | le esportazioni di tessile-abbigliamento del distretto comasco
4 | analisi dell’export distrettuale per comparto
5 | che fare? Spunti per la riflessione strategica
6 | conclusioni
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lo scenario di riferimento: macroeconomia
0.1.1 i mesi della paura e le incognite da considerare
Gli ultimi mesi hanno sperimentato un peggioramento generalizzato del quadro previsivo. Il Pil mondiale si contrarrà dell’1.5 (IMF), la prima volta dal 1945
Variazioni del Pil | previsioni alle diverse date
(Consensus Ec.)
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0
Stati Uniti Uem Giappone
novembre 2008
gennaio 2009
aprile 2009
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lo scenario di riferimento: macroeconomia
0.1.2 dall’economia reale emergono i primi segni di rallentamento della caduta
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-2
0
2
4
6
mar-01 mar-03 mar-05 mar-07 mar-09
paesi industrializzati paesi emergenti mondo
indici della produzione industriale | var. % di 3 mesi sui 3 mesi precedenti
l’evoluzione più recente della produzione industriale indica che, nonostante il permanere di tendenze recessive a livello globale, il ritmo di contrazione dell’attività economica è divenuto più moderato
ad attenuare l’intensità della recessione contribuiscono soprattutto le economie emergenti
anche il clima di fiducia delle imprese comincia a presentare qualche segno di miglioramento, soprattutto nella componente delle aspettative per il futuro
gli indici PMI degli approvvigionatori del settore manifatturiero appaiono in moderato recupero da alcuni mesi, pur permanendo su livelli che segnalano ancora forti flessioni dell’attività
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I piani di stimolo alla domanda hanno provocato una crescita del deficit pubblico (negli Stati Uniti èdell’12% del PIL, in Europa del 7%).
Un rientro dei conti troppo tempestivo rappresenta uno shock negativo piuttosto consistente.
Le politiche monetarie hanno dato liquidità senza riflessi sui prezzi.
Senza il giusto timing e un adeguato coordinamento internazionale si rischia una spirale inflazionistica o peggio una
sindrome giapponese.
protezionismo
Le crisi del passato hanno alimentato spirali protezionistiche. Senza il
coordinamento internazionale c’è il pericolo di ricadere negli stessi errori attraverso le clausole di salvaguardia
nelle manovre di sostegno.
lo scenario di riferimento: macroeconomia
0.1.3 le incognite da considerare
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Analisi di alcune traiettorie possibili fra gli “infiniti” scenari che si possono delineare
Stimolo per approfondimenti e riflessioni sulle possibili conseguenze future di scelte effettuate(o non effettuate) oggi
lo scenario di riferimento: macroeconomia
0.1.4 é utile fare previsioni “oggi”? Si, se si recupera la loro funzione originale
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lo scenario di riferimento: macroeconomia
0.1.5 la novità di questa crisi | tempi lunghi e recuperi solo parziali
Il commercio mondiale è previsto debole fino a tutto il 2010, per riprendere nel triennio
successivo.
-5.0
-2.5
0.0
2.5
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7.5
10.0
1994-'98 1999-'03 2004-'08 2009-'13 2009-'10 2011-'13
Domanda mondiale rivolta all’Italia | var.% medie annue,
prezzi costantiPIL | var.% medie annue, prezzi costanti
2008 2009 2010 2011 2012 2013
Stati Uniti 1.1 -3.3 0.4 1.5 1.8 1.6
Uem 0.7 -4.7 0.1 1.0 1.5 1.6
Giappone -0.7 -8.0 0.1 0.7 1.2 1.2
Cina 9.0 6.6 7.8 8.1 7.9 8.3
India 7.4 5.1 4.4 4.6 4.9 5.1
Europa Centro-orientale 4.5 -2.2 1.4 2.6 3.0 3.2
America Latina 5.0 -2.1 0.7 1.7 2.2 2.5
lo scenario è quello di una ripresa piuttosto lenta -soprattutto per i paesi industrializzati - vincolata dalle necessità di riduzione delle posizioni debitorie di famiglie, imprese e settore finanziario
nell’ambito delle aree emergenti, i più colpiti dalla recessione mondiale saranno i paesi dell’Europa Centrale e quelli latino-americani.
soltanto le economie senza particolari squilibri delle partite correnti (principalmente quelle asiatiche) e con famiglie e imprese poco indebitate manterranno tassi di crescita positivi, sia pure inferiori a quelli sperimentati negli ultimi anni
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determinanti dei consumi delle famiglie | tassi di variazione percentuale
2007 2008 2009 2010 2011 '12-'13
consumi interni delle famiglie 1.1 -1.0 -2.0 -0.1 0.6 1.1
reddito disponibile reale 1.0 -0.3 -0.7 0.0 0.4 1.3
propensione al consumo (livello) 88.5 88.0 86.8 86.8 87.1 87.1
pressione fiscale (livello) 43.1 42.8 42.6 42.6 42.7 42.8
occupazione totale 1.0 0.9 -1.6 -0.5 0.4 0.7
ricchezza finanziaria netta famiglie -3.7 -16.8 -0.1 2.5 2.7 4.1
indice generale dei prezzi al consumo 1.8 3.3 1.0 1.9 2.6 1.9
fonte: prometeia rapporto di Previsione - aprile 2009
lo scenario di riferimento: macroeconomia
0.1.6 consumi deboli fino al 2010 | calano occupazione e redditi e aumenta la propensione al risparmio
L’impatto della crisi sull’andamento dell’attività economica e dell’occupazione condizioneràl’evoluzione dei redditi delle famiglie: nel 2009 è prevista un’ulteriore flessione del reddito reale,
atteso avviarsi su un percorso di modesto recupero solo dal 2011.
Almeno fino a tutto il 2010, i consumi soffriranno anche dell’aumento della propensione al risparmio
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-7.5
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consumiinterni
beni e serv.tempo libero
vestiariocalzature
auto e moto durevolicasa
cura del sé high tech
2009 2010 2011
evoluzione dei consumi non alimentari nel prossimo triennio | v.m.a. % pz. costanti
lo scenario di riferimento: macroeconomia
0.1.7 consumatore selettivo negli acquisti | nei prossimi anni, il “giusto rapporto”qualità prezzo ma anche contenuti emotivi, di innovazione, e di servizio i driver dell’acquisto
nel biennio 2009-’10, dato il contesto non favorevole agli acquisti di prodotti di valore unitario elevato, il comparto dei beni durevoli per la mobilità e per la casa (auto, moto, elettrodomestici, mobili, etc.) risulterà il più colpito dalla crisi, nonostante
gli incentivi governativi. Tengono, invece, gli acquisti di prodotti per la cura del sé e high tech.
nei prossimi anni, il consumatore si mostrerà selettivo negli acquisti e orientato, all’interno di ciascuna categoria di spesa, verso la scelta di beni in grado di coniugare contenuti emotivi gratificanti ad un favorevole rapporto qualità prezzo
(cosmetici, elettronica di consumo a maggiore contenuto innovativo, alcuni comparti del sistema moda)
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agenda 0 | lo scenario di riferimento
0.1 macroeconomia
0.2 industria manifatturiera
1 | le prospettive per il Sistema Moda (cenni)
2 | l’andamento della tessitura serica italiana
3 | le esportazioni di tessile-abbigliamento del distretto comasco
4 | analisi dell’export distrettuale per comparto
5 | che fare? Spunti per la riflessione strategica
6 | conclusioni
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lo scenario di riferimento: industria manifatturiera
0.2.1 l’attività industriale si conferma in calo ad avvio 2009, al pari di quanto sperimentato da tutte le principali economie industrializzate
il drastico deterioramento della crescita mondiale ed il rientro dei corsi delle commodity hanno accentuato il ripiegamento del fatturato manifatturiero, sostenuto fino all’estate dalla tenuta
degli ordini esteri, in grado di mitigare – sia pure solo in parte – la debolezza della domanda interna ed il ripiegamento del ciclo scorte
anche l’industria italiana si trova pertanto a scontare gli effetti di una crisi che, a partire dall’epicentro finanziario degli Usa, si sta espandendo a tutti i paesi e a tutti gli ambiti
dell’economia reale
produzione industriale | indici eurostat 2000=100 (m.m.3m.) fatturato Italia | indici istat 2005=100; ciclo trend
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lo scenario di riferimento: industria manifatturiera
0.2.2 nessun settore manifatturiero è indenne, data l’intensità e la crescente pervasività della crisi … ma il sistema moda “resiste” relativamente meglio
primi 3 trim.'08ultimo trim.'08gen.-mar.'09
-60 -40 -20 0 20
elettrodomestici
elettronica
mobili
prod. da costr.
altri intermedi
sistema moda
meccanica
auto e moto
tot. manufatti
int. chimici
farmaceutica
elettrotecnica
metallurgia
prod. in metallo
alim. e bevande
largo consumo
Fatturato settori manifatturieri | variazioni tendenziali
-20 -15 -10 -5 0 5 10
Abbigliamento
e maglieria
Pelli,
calzature e
pelletteria
Tessile
Fatturato comparti Sistema Moda | variazioni tendenziali
Fonte: Elab. Prometeia su dati Istat
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lo scenario di riferimento: industria manifatturiera
0.2.3 lo scenario per l’industria italiana: recupero nel 2011-’13, insufficiente a ripianare le perdite registrate finora
livelli di attività | contributi alla var.%, prezzi costanti
domanda int.
comm. estero
scortevar. %
fatturato (pz.cost.)
-12
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-6
-4
-2
0
2
4
6
00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11-13
la necessità dell’economia mondiale di riaggiustare gli squilibri condizionerà il
manifatturiero
l’industria italiana è prevista tornare a crescere solo dal 2011 a ritmi insufficienti
(1.7% m. a. nel triennio 2011-’13) a ripianare le perdite registrate nella fase di ripiegamento
del 2008-09
in presenza di uno scenario di lento recupero della domanda – sia sul fronte estero che su
quello interno – tale crescita evidenzia comunque la capacità delle imprese italiane di cogliere con maggiore reattività rispetto
al passato i segnali di ripresa
questo pur in presenza di un quadro competitivo che si confermerà acceso e di condizioni valutarie e finanziarie complessivamente meno favorevoli che nella prima parte del decennio
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Rafforzare la presenza sui mercati che torneranno ad essere i più dinamici per crescita
demografica e prodotto pro-capite
Cogliere le occasioni “irripetibili” per la crescita dimensionale, soprattutto per linee esterne, stante i valori “convenienti” di molte imprese
Estendere ulteriormente le proprie attività “a monte” e “a valle” della trasformazione
industriale
1
2
3
Lotta alle inefficienze piùnascoste ed insidiose legate ai comportamenti ed alle
routine aziendali
0.2.4 tre piste strategiche (non “innovative”) a disposizione delle imprese italiane che investiranno per proseguire nel percorso di riposizionamento intrapreso da inizio decennio
+
lo scenario di riferimento: industria manifatturiera
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agenda 0 | lo scenario di riferimento
1 | le prospettive per il Sistema Moda (cenni)
2 | l’andamento della tessitura serica italiana
3 | le esportazioni di tessile-abbigliamento del distretto comasco
4 | analisi dell’export distrettuale per comparto
5 | che fare? Spunti per la riflessione strategica
6 | conclusioni
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le prospettive per il Sistema Moda (cenni)
1.1 il calo del sistema moda italiano è nettamente inferiore a quello dei principali competitor e del manifatturiero nazionale | si accentua la flessione del tessile
SM Ita: evoluzione dei diversi compartiSM: confronto fra i principali paesi europei e il manifatturiero
italiano
Nel primo trimestre 2009, il calo tendenziale delle produzioni tessili-moda è risultato in Italia (-13.6%) nettamente inferiore a quello dei principali competitor UE (superiore al 20%); anche rispetto al manifatturiero nazionale (-21%), il cedimento del sistema moda è (fino ad ora) meno intenso.
All’interno del sistema moda italiano, performance peggiori per il tessile (quasi -30% ad avvio 2009) e per pelli e calzature (-20%). I comparti “ a valle” mostrano, invece, una maggiore tenuta (con cedimenti
tendenziali inferiori al 5%).
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3/05 3/06 3/07 3/08 3/09
Germania Spagna Francia Italia Manifatturiero ITA
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3/05 3/06 3/07 3/08 3/09
Abbigliamento e maglieria Pelli, calzature e pelletteria Tessile
produzione industriale indici eurostat 2005=100; ciclo trend
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le prospettive per il Sistema Moda (cenni)
1.2 nel 2008 si allarga di nuovo la forbice fra opportunità potenziali sui mercati mondiali e crescita effettiva dell’export
-15 .0
-10.0
-5 .0
0.0
5 .0
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d.m. Sistema moda export Sistema moda
Domanda mondiale ed export del Sistema moda
var.% m. a. prezzi costanti
0.0 2.0 4.0 6.0 8.0 10.0 12.0 14.0
Francia
Germania
Svizzera
USA
Spagna
Russia
Regno Unito
Hong Kong
Romania
Giappone
2008 2004
Principali paesi di destinazione dell’exportQuote % a prezzi correnti
Dal 2001, l’Italia non è strutturalmente in grado di cogliere tutte le opportunità potenziali sui mercati mondiali. Nel 2007, il gap fra opportunità e crescita effettiva dell’export si era quasi azzerato, ma nel
2008 la forbice si è di nuovo allargataFonte: Prometeia, Analisi dei Settori Industriali – maggio 2009
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le prospettive per il Sistema Moda (cenni)
Tessile Abbigliamento e maglieria
1.3 nelle esportazioni, cali a due cifre per il tessile | risultato peggiore dell’ultimo decennio
Domanda mondiale e export | var.% medie annue, prezzi costanti
-15.0
-10.0
-5.0
0.0
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Domanda mondiale TessileExport Tessile
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Dom. mond. Abb.e maglieriaExport Abb. e maglieria
Nel 2008, cedimenti del 12% per l’export tessile: risultato peggiore dell’ultimo decennio
Si conferma la capacità di tenuta dei comparti a valle: inferiore al 2% il calo dell’export di
abbigliamento e maglieria.
Anche per il “valle”, tuttavia, il risultato del 2008 annulla la crescita dell’ultimo biennio e riporta
l’export ai livelli del 2005.
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le prospettive per il Sistema Moda (cenni)
1.4 i consumi dei prodotti del Sistema Moda | il 2008, l’A-I ed i saldi invernali
Consumi nel 2008 | var.% prezzi costanti
-8.0 -6.0 -4.0 -2.0 0.0 2.0 4.0
Pelletteria
Tessile
Intimo e calzetteria
TOT SM
Abbigliamento
Calzature
Consumi totali
Cinture e accessori
-4.0 -2.0 0.0 2.0 4.0
Pelletteria
Abbigliamento
TOT SM
Tessile casa
Calzature
Stagione AI 2008-2009 I saldi invernali (gen-feb 2009)
-2.0 0.0 2.0 4.0 6.0
Abbigliamento
TOT SM
Tessile casa
Calzature
Pelletteria
(var.% prezzi costanti sul corrispondente)
Anche l’A/I 2008-09 si è chiusa negativamente (-1.6%, a prezzi costanti) per i consumi interni di prodotti moda, con la sola eccezione delle calzature.
Le politiche “aggressive” dei saldi non hanno premiato l’abbigliamento.
Fonte: Elab. Prometeia su dati Sita
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le prospettive per il Sistema Moda (cenni)
Tessile Abbigliamento e maglieria
1.5 prospettive sui mercati esteri | uscita dalla crisi lenta e debole per il tessile italiano
Domanda mondiale e export | var.% medie annue, prezzi costanti
-15.0
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-5.0
0.0
5.0
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01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11-
13
Domanda mondiale TessileExport Tessile
-15.0
-10.0
-5.0
0.0
5.0
10.0
15.0
01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11-
13
Dom. mond. Abb.e maglieriaExport Abb. e maglieria
Solo dal 2011 dovrebbe manifestarsi un segno positivo (in termini annuali) per l’export tessile
italiano. Tra 5 anni, nel 2013, l’export di tessile è previsto risultare inferiore del 10% rispetto ai livelli del
2008
Non indenni alla crisi, nell’anno in corso si attende un netto peggioramento dell’export anche per i comparti a valle.
Già dal prossimo anno, però, si prevede una tenuta dei livelli e un lento sentiero di crescita nel triennio successivo.
Tra 5 anni, nel 2013, l’export è previsto comunque inferiore del 5% rispetto ai livelli del 2008
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le prospettive per il Sistema Moda (cenni)
consumi finali interni | var.% medie annue, prezzi costanti
-4.0
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0.0
1.0
2.0
01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11-13
sistema moda consumi totali
1.6 consumi interni deboli nel prossimo quinquennio | si riduce ulteriormente il peso dei consumi di prodotti moda
Nei prossimi anni, non solo cautela e oculatezza negli acquisti, dati i vincoli di reddito e la maggiore propensione al consumo, ma anche ricerca di un giusto mix tra qualità e prezzo.
Solo una parte del mix d’offerta attuale di prodotti moda sembra coerente con i driver di acquisto dei prossimi anni.
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le prospettive per il Sistema Moda (cenni)
livelli di attività per comparto | var. %, a prezzi costanti
Il recupero di un sentiero di crescita, lento e graduale, non sarà sufficiente a ripianare le perdite subite nella fase acuta della crisi (2008-2009).
Maggiori sofferenze per il comparto del tessile (filati, tessuti e nobilitazione), i cui livelli di attivitàpotrebbero risultare nel 2013 (a parità di scenario macroeconomico) inferiori di circa il 20% rispetto
al 2007
1.7 le previsioni per il Sistema Moda: aspettando il 2011, il “valle” resiste meglio
-20.0
-15.0
-10.0
-5.0
0.0
5.0
10.0
00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11-13
Tessile Abbigliamento e maglieria
*
* cagr
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agenda 0 | lo scenario di riferimento
1 | le prospettive per il Sistema Moda (cenni)
2 | l’andamento della tessitura serica italiana
3 | le esportazioni di tessile-abbigliamento del distretto comasco
4 | analisi dell’export distrettuale per comparto
5 | che fare? Spunti per la riflessione strategica
6 | conclusioni
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2.1 la tessitura serica italiana: il bilancio complessivo (2001-2008)
quadro di settore | (milioni di euro correnti)
l’andamento della tessitura serica italiana
Nel 2008, Il fatturato nazionale della tessitura serica è calato del
5% perdendo il terreno guadagnato nel biennio
precedente.
Di magnitudo ancora maggiore, il cedimento relativo alle vendite ascrivibili ad attività realizzate in
Italia(produzione in valore)
In base alle stime SMI, il calo del fatturato non ha ancora impattato sui livelli occupazionali, ma ha comunque già intensificato il processo di selezione fra le
impreseFonte: SMI
* Tessuti di seta e di fibre chimiche continue. in base alle indagini campionarie, il peso relativo della seta rispetto al complesso delle materie prime processate è del 14% nel 2005 in quantità, rispetto al 68% rappresentato da fibre sintetiche e artificiali continue
2001200120012001 2002200220022002 2003200320032003 2004200420042004 2005200520052005 2006200620062006 2007200720072007 2008200820082008
FatturatoFatturatoFatturatoFatturato 1 685 1 557 1 446 1 436 1 446 1 481 1 564 1 485
Var. % -7.6 -7.1 -0.7 0.7 2.4 5.5 -5.0
Valore della ProduzioneValore della ProduzioneValore della ProduzioneValore della Produzione 1 654 1 526 1 417 1 356 1 367 1 398 1 453 1 368
Var. % -7.7 -7.2 -4.3 0.8 2.2 4.0 -5.9
EsportazioniEsportazioniEsportazioniEsportazioni 987 889 795 755 727 726 764 755
Var. % -9.9 -10.6 -5.0 -3.7 -0.2 5.2 -1.2
ImportazioniImportazioniImportazioniImportazioni 414 348 303 295 288 318 318 326
Var. % -15.9 -13.0 -2.6 -2.5 10.5 0.1 2.4
Saldo commercialeSaldo commercialeSaldo commercialeSaldo commerciale 573 541 492 460 440 408 445 429
Var. % -5.6 -9.0 -6.5 -4.5 -7.2 9.1 -3.7
Disponibilità internaDisponibilità internaDisponibilità internaDisponibilità interna 1 081 986 925 896 927 990 1 008 939
Var. % -8.8 -6.2 -3.1 3.5 6.7 1.8 -6.8
Aziende (no.) (*)Aziende (no.) (*)Aziende (no.) (*)Aziende (no.) (*) 790 751 726 699 669 644 630 590
Var. % -4.9 -3.3 -3.8 -4.2 -3.8 -2.2 -6.4
Addetti (no.) (*)Addetti (no.) (*)Addetti (no.) (*)Addetti (no.) (*) 17 761 17 217 16 788 16 391 16 318 16 233 16 304 16 255
Var. % -3.1 -2.5 -2.4 -0.4 -0.5 0.4 -0.3
Addetti/AziendeAddetti/AziendeAddetti/AziendeAddetti/Aziende 22.5 22.9 23.1 23.4 24.4 25.2 25.9 27.6
Fatturato/ aziendeFatturato/ aziendeFatturato/ aziendeFatturato/ aziende 2.1 2.1 2.0 2.1 2.2 2.3 2.5 2.5
Indicatori strutturaliIndicatori strutturaliIndicatori strutturaliIndicatori strutturali
Export/Produzione 58.6 57.1 55.0 52.6 50.3 49.0 48.8 50.8
Propensione all'import 37.2 34.3 31.7 30.2 28.6 29.6 28.5 30.9
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |26
2.2 la dinamica del 2008 è ascrivibile principalmente al mercato interno
contributi alla crescita produttiva della tessitura serica | (milioni di euro correnti)
l’andamento della tessitura serica italiana
Il calo medio del 2008 (originatosi nella seconda parte dell’anno) èascrivibile soprattutto (80% della riduzione totale) al deludente
andamento della domanda interna.
Dal commercio con l’estero, invece, nonostante il brusco rallentamento in corso d’anno, gli impulsi recessivi sono stati
mediamente limitati
quantitativi venduti | (var. % tend.)
A fine 2008, il calo tendenziale evidenziato dalle indagini congiunturali non aveva ancora superato il 10%.
Molto più preoccupanti le prime news sul 2009 (con la notevole eccezione del
foulard)
Fonte: SMI-Unione Industriali di Como, indagini interneFonte: SMI
-10.0
-8.0
-6.0
-4.0
-2.0
0.0
2.0
4.0
6.0
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Domanda estera Domanda interna
-30.0
-25.0
-20.0
-15.0
-10.0
-5.0
0.0
5.0
10.0
01Q4 02Q4 03Q4 04Q4 05Q4 06Q4 07Q4 08Q4
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 | 27
2.3 l’industria serica nel 2008: soffre meno della media tessile … ma più dei comparti di “valle”
fatturato Sistema Moda nel 2008 | (var. % a prezzi correnti)
l’andamento della tessitura serica italiana
Il comparto serico, pur in sofferenza, ha sperimentato
cedimenti inferiori rispetto alla media
tessile
I differenziali rispetto alle performance dei
comparti a valle si sono invece confermati
rilevanti
Fonte: Elaborazioni Prometeia su dati Istat e SMI (per la tessitura serica)
2.0
-0.3
-1.6
-8.2
-10.0 -8.0 -6.0 -4.0 -2.0 0.0 2.0 4.0
Abbigliamento e
maglieria
Pelli, calzature e
pelletteria
SISTEMA MODA
Tessile
5.6
2.5
1.4
1.0
-1.6
-2.6
-3.8
-4.5
-5.0
-5.6
-10.8
-12.8
-20.0 -15.0 -10.0 -5.0 0.0 5.0 10.0
MAGLIERIA ESTERNA
ABBIGLIAMENTO
CALZATURE
PELLETTERIA
SISTEMA MODA
PELLICCERIA
PELLI E CONCIA
TESSILE CASA E PER L'ARREDAMENTO
TESSITURA SERICA
FINISSAGGIO DEI TESSILI
FILATI E TESSUTI
CALZETTERIA
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |28
agenda 0 | lo scenario di riferimento
1 | le prospettive per il Sistema Moda (cenni)
2 | l’andamento della tessitura serica italiana
3 | le esportazioni di tessile-abbigliamento del
distretto comasco
4 | analisi dell’export distrettuale per comparto
5 | che fare? Spunti per la riflessione strategica
6 | conclusioni
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |29
3.1 l’export comasco sperimenta il calo più forte da inizio decennio
export TA Como | var. %, in valore
le esportazioni di TA del distretto comasco
6.6
12.5
18.4
6.7
-3.0
-0.6
2.3
-10.2
10.1
2.3
-6.9-5.7
-3.7
-1.4
-7.7
0.82.5
1000
1100
1200
1300
1400
1500
1600
1700
1800
1900
1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008
Mil e
uro
-15.0
-10.0
-5.0
0.0
5.0
10.0
15.0
20.0
Var
.%
Livelli Export Ta Como Var % TA Como (sc. dx)
Nel 2008 il fatturato estero del TA comasco è sceso del 7,7%, ma ha continuato a generare oltre il 50% delle vendite
In un solo anno, si è perso tutto il terreno guadagnato nel quinquennio precedente.
In termini di var. annua, solo nel 1999 si è assistito ad una flessione più intensa
export, import e saldo commerciale TA Como
La brusca frenata delle esportazioni registrata nell’ultima parte del 2008 ha impattato negativamente sull’attivo
commerciale provinciale, sceso sotto la soglia del miliardo di euro
I bassi livelli di export di fine ’08/inizio ‘09 ipotecano fortemente anche i risultati di quest’anno
(effetto trascinamento statistico)
700
800
900
1 000
1 100
1 200
1 300
1 400
92 94 96 98 00 02 04 06 08
Mil
euro
-30.0
-20.0
-10.0
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
Export, var % (sc.dx) Import, var % (sc. dx)
saldo commerciale, livelli (sc. sx)
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |30
3.2 nel 2008, Como e Prato perdono terreno rispetto a Biella (ed al tessile nazionale)
Dinamica 2001-2008 | var. %, in valore
le esportazioni di TA del distretto comasco
Peso relativo | % su export TA nazionale
export italiano di TA: il ruolo e i risultati di Como e degli altri distretti tessili
-20.0
-15.0
-10.0
-5.0
0.0
5.0
10.0
15.0
20.0
25.0
30.0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
biella prato italia como
5.2
4.1
6.4
0.0
2.0
4.0
6.0
8.0
10.0
12.0
1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008
como
biella
prato
58
43
66
28
48
41
51
43
21
52
25
59 58
19
53
43
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
60.0
70.0
como biella prato italia
1995 2001 2007 2008
Il ruolo della tessitura | % su export TA
Il calo annuale dell’export TA comasco (superiore al 7%) è stato analogo a quello pratese: un ritmo nettamente
superiore a quello che ha caratterizzato il biellese (-2,3%) e la
media tessile nazionale
La tessitura comasca ottiene risultati meno negativi rispetto al TA
provinciale ed aumenta leggermente il proprio contributo all’export del
sistema moda provinciale
All’opposto, negli altri distretti la tessitura perde “peso”
Il peso relativo dei tre maggiori distretti tessili sull’export del TA
nazionale continua a ridursi (dal 20% del 2000 si è ora scesi al 15,7%). Fra i
distretti, Prato e Como perdono terreno rispetto a Biella.
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 | 31
3.3 natalità e mortalità delle imprese | a Biella il saldo peggiore dell’ultimo decennio le esportazioni di TA del distretto comasco
Como
Dopo i picchi negativi del 2007, in termini di natimortalità aziendale, Biella conferma nel 2008 una situazione peggiore degli altri distretti: l’incidenza del saldo si mantiene su livelli critici per il distretto, a causa dell’elevato numero di imprese
cessate (maggiore del 50% rispetto ai livelli del biennio 2005-’06)
Como mostra una tendenza al peggioramento nel 2008: il numero di imprese cessate è più che raddoppiato rispetto al 2006
Tendenza alla stabilizzazione del saldo per il distretto pratese dopo il forte processo di ristrutturazione dell’ultimo decennio: nel 2008 nel registro risultavano attive poco più di 3 mila imprese, numero più che dimezzato nell’ultimo
quinquennio
Iscrizioni, cessazioni* e saldo
| incidenza sul totale imprese attive (elab. Prometeia su dati Movimprese)
-5.0
-4.0
-3.0
-2.0
-1.0
0.0
1.0
2.0
'98_4 '00_4 '02_4 '04_4 '06_4 '08_4
Saldo Iscritte Cessate
nel 2008 904 imprese attive
-12% rispetto al 1998
-5.0
-4.0
-3.0
-2.0
-1.0
0.0
1.0
2.0
'98_4 '00_4 '02_4 '04_4 '06_4 '08_4
Saldo Iscritte Cessate
nel 2008 878 imprese attive
-30% rispetto al 1998
-5.0
-4.0
-3.0
-2.0
-1.0
0.0
1.0
2.0
'98_4 '00_4 '02_4 '04_4 '06_4 '08_4
Saldo Iscritte Cessate
nel 2008 3121 imprese attive
-45% rispetto al 1998
Biella Prato* nelle cessazioni sono comprese le cancellazioni di ufficio
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |32
3.4 il sistema moda comasco ottiene i risultati di export peggiori dopo l’elettromeccanica e riduce il proprio contributo all’attivo commerciale provinciale
L’export TA a confronto con l’industria manifatturiera
comasca | var. % in valore, nel 2008
le esportazioni di TA del distretto comasco
Quote esportazioni settoriali nel lungo termine
il ruolo del TA all’export provinciale comasca
-10.0 -5.0 0.0 5.0 10.0 15.0
Lav.elettriche e elettroniche
Sistema moda
Lav. minerali non metalliferi
Metallurgia e prod. in metallo
Altro
Chimica e farmaceutica
Totale esportazioni
Alimentare e Bevande
Meccanica e mezzi di trasporto
Mobili
Export
mln €
2008 01-05 06-07 2008 2000 2008 2000 2008
Agricoltura 6 -14.3 13.4 17.5 0.2 0.1 -64 -86
Ind. estrattiva ed energia 2 -31.6 19.1 -1.0 0.2 0.0 -1 -11
Alimentare e Bevande 173 13.9 18.8 0.3 1.4 2.7 -58 13
Chimica e farmaceutica 354 3.8 13.4 -2.2 5.0 6.3 -268 -173
Metallurgia e prodotti in metallo 683 3.3 15.2 -4.3 9.8 12.1 179 223
Lavorazioni elettriche e elettroniche 295 -9.5 3.1 -7.3 10.6 6.7 76 -6
Lavorazioni minerali non metalliferi 72 5.6 5.7 -5.6 1.1 1.5 23 35
Meccanica e mezzi di trasporto 958 2.4 12.3 5.2 13.8 16.2 221 613
Mobili 612 -2.5 13.8 9.6 10.5 9.7 470 569
Sistema moda 1 473 -2.9 1.6 -5.9 37.6 34.0 1 254 968
Altro 504 0.6 5.2 -3.7 9.9 10.6 160 185
Totale settoriTotale settoriTotale settoriTotale settori 5 1325 1325 1325 132 -0.9-0.9-0.9-0.9 8.18.18.18.1 -1.4-1.4-1.4-1.4 100100100100 100100100100 1 9931 9931 9931 993 2 3312 3312 3312 331
Export quote % saldo (mln €)Export v.m.a. %
Il distretto tessile comasco mantiene un ruolo dominante in termini di saldo commerciale provinciale, ma vede scendere per la prima volta sotto il miliardo di euro il proprio avanzo commerciale
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |33
3.5 nel 2008 performance negative in tutti i comparti TA … ma i tessuti mostrano una maggior capacità di tenuta
le esportazioni di TA del distretto comasco
i mutamenti all’interno della filiera | quota %, valore
5848 50 51 52
911
15 14 13
58
7 8 7
28 31 27 27 26
0%
20%
40%
60%
80%
100%
1995 2001 2006 2007 2008
Filati Tessuti
Manufatti tessili conf. Tessuti a maglia
Abbigliamento in tessuto
la dinamica | var. %, in valore
Livello
2008 (mil. €)
Quota %
20082001-'08* 2001-'05* 2006-'07* 2008
Filati 13 1 -5.2 -2.4 -10.4 -7.9
Tessuti 723 52 -1.6 -2.2 1.7 -5.1
Manufatti tessili conf. 183 13 -0.1 2.2 0.2 -11.2
Tessuti a maglia 99 7 -4.0 -6.9 8.9 -13.4
Abbigliamento in tessuto 364 26 -4.7 -5.9 0.8 -9.3
Totale 1 382 100 -2.6 -3.1 1.6 -7.7
* Cagr
var. %
il ruolo dell’export dei diversi anelli della filiera TA di Como
Fra le varie produzioni TA provinciali, i tessuti sperimentano la migliore capacità di tenuta (-5.1%) ad aumentano il loro peso
nell’export provinciale.
All’opposto, le flessioni più consistenti hanno riguardato i manufatti tessili confezionati (tessile casa e per l’arredamento)
Anche per i prodotti finiti (con l’eccezione dei foulard) si assiste ad un calo rilevante (-9.3%)
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |34
3.6 una stima delle performance dell’export dei prodotti in seta
La dinamica e il ruolo della seta all’interno della filiera TA del distretto comasco | dati in valore
le esportazioni di TA del distretto comasco
-8.7
-1.0
3.3
-2.6
-15.5
-1.11.5
-1.2
300
400
500
2000 2002 2004 2006 2008
Mil e
uro
-20
-15
-10
-5
0
5
Var
. %
Livello Export prod. Seta
Var % prod. Seta (sc.dx)
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Livelli Export, milioni di euro 521 508 429 392 405 411 406 401 398
var% -2.6 -15.5 -8.7 3.3 1.5 -1.1 -1.2 -1.0
quota % su Export TA comasco 30.6 29.2 26.5 25.7 27.5 28.3 27.4 26.8 28.8
per memoria:
prezzi internazionali della seta* 100 105 76 59 66 78 103 78 74
var% 5.0 -27.3 -23.0 13.0 17.8 31.2 -23.9 -5.7
*prezzi medi in euro all'export di seta grezza dalla Cina, indice 2000=100, fonte: elab. Prometeia su General Administration of Customs of the PRC
Per memoria: l’aggregato “prodotti in seta” è costituito da tessuti di seta, foulard e cravatte
L’export dei prodotti in seta mostra una migliore tenuta rispetto al complesso del TA comasco. Risultato ancora più “positivo” se letto congiuntamente al cedimento dei prezzi internazionali della materia prima.
Nel 2008, performance positive per i tessuti (+6.7%) ed i foulard (+10.8%); l’export di cravatteria, invece, peggiora ulteriormente (-20.6%).
Tra i tessuti, sono gli stampati ad aver trainato la crescita nel fatturato estero (circa +14%), compensando la forte caduta dell’export di “tinti in filo” (quasi -10%).
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |35
3.7 focus sui tessuti | migliore capacità di tenuta
dinamica di lungo periodo dell’export | var. %, in valore
le esportazioni di TA del distretto comasco
il ruolo dei tessuti all’interno della filiera TA di como
3.65.6
11.4
2.3
-2.8
2.8
0.8
-6.9-6.2
-11.7
16.6 16.0
-5.1
2.7
-0.4
-2.7
-14.3
500
600
700
800
900
1000
1100
1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008
Mil e
uro
-20.0
-15.0
-10.0
-5.0
0.0
5.0
10.0
15.0
20.0
Var
. %
Livelli Export Tessuti
Var % Tessuti (sc. dx)
45
50
55
60
65
1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008
quota
%
-20.0
-16.0
-12.0
-8.0
-4.0
0.0
4.0
8.0
12.0
16.0
20.0
Var
. %
Peso % Tessuti su Export Totale TA ComoVar % Tessuti (sc. dx)Var % TA Como (sc.dx)
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |36
3.8 focus sui tessuti | l’export comasco per area geografica (1/2)
le esportazioni di TA del distretto comasco
dinamica nel 2008| var. %, in valore dinamica di lungo periodo | quote % in valore
In un contesto di generalizzata flessione delle esportazioni, si mantiene in forte crescita il fatturato sui mercati del Nord Africa e Medio Oriente.
Oltre l’80% di tale incremento è stato originato in Tunisia, divenuto 15°mercato di destinazione dell’export comasco di tessuti (dal 20° del 2007).
Europa
Occidentale
Nafta
Altri paesi
Europei
Asia
Nord Africa -
Medio Oriente
Resto Mondo
-18.0
-12.0
-6.0
0.0
6.0
12.0
18.0
24.0
30.0
36.0
-36.0 -24.0 -12.0 0.0 12.0 24.0 36.0
Var. % 2008
Var %
200
7
La dimensione del cerchio indica
la quota % nel 2008
63.4
8.0
4.0
9.1
12.5
2.9
9.1
2.9
9.1
12.8
2.9
13.9
3.2
4.7
12.1
3.6
63.362.4
0 20 40 60 80 100
Europa Occidentale
Nafta
Nord Africa - Medio Oriente
Altri paesi Europei
Asia
Resto del Mondo
2008 2007 2001
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |37
le esportazioni di TA del distretto comasco
dinamica di lungo periodo | quote % in valoredinamica nel 2008| var. % in valore
9.2
88.2
-2.3
-5.6
-6.4
-10.8
-16.5
-15.6
-2.0
-0.8
20.3
12.0
42.5
-25.6
1.4
7.2
-8.1
3.4
5.1
2.1
-2.3
-0.8
-3.9
1.6
1.5
-1.6
-14.8
-1.4
-4.7
20.6
Portogallo
Austria
Turchia
Giappone
Hong Kong
Regno Unito
USA
Germania
Francia
Spagna
2008 2007 2006
3.9 focus sui tessuti | l’export sui primi dieci mercati di destinazione (1/2)
2.1
3.0
3.4
3.5
4.6
5.1
6.6
14.5
14.6
17.0
1.8
1.5
3.3
3.5
4.7
5.5
7.5
16.3
14.2
16.3
1.8
1.1
0.9
6.2
2.5
9.3
14.0
18.0
15.5
9.0
Portogallo
Austria
Turchia
Giappone
Hong Kong
Regno Unito
USA
Germania
Francia
Spagna
2008 2007 2001
Cina e Hong Kong conquistano ulteriori
posizioni e si collocano al 4° posto, davanti agli USA, con una quota del 6.7%
Sostanziale tenuta del fatturato sul mercato
spagnolo, che consolida il ruolo di principale paese di destinazione dei tessuti
comaschi
Sugli altri principali mercati di destinazione, invece, l’export mostra una caduta a tassi compresi tra il 6% e il 15%
Si segnala, all’opposto, l’importante espansione del
fatturato sul mercato austriaco, che nel 2008 balza al 9° posto dal 15° del 2007
Nel 2008, Cina e Hong Kong superano i livelli di export degli USA (rispettivamente 48.1 vs 47.7 mln di €), poco
meno della metà del fatturato realizzato in Francia e
Germania
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |38
le esportazioni di TA del distretto comasco
3.10 focus sui tessuti | l’export sui primi venti mercati di destinazione (2/2)
i 5 mercati più dinamici
i 5 mercati più in difficoltàLivello 2008
(mil. €) Quota % 20082001-'08 * 2001-'05* 2006-'07* 2008
1 Spagna 123.1 17.0 6.5 6.3 10.9 -0.8
2 Francia 105.8 14.6 -2.3 -3.3 0.1 -2.0
3 Germania 104.6 14.5 -4.3 -3.9 1.0 -15.6
4 USA 47.7 6.6 -10.5 -8.8 -11.5 -16.5
5 Regno Unito 37.1 5.1 -8.7 -12.5 2.7 -10.8
6 Hong Kong 33.5 4.6 6.4 11.4 1.4 -6.4
7 Giappone 25.0 3.5 -8.5 -7.2 -13.1 -5.6
8 Turchia 24.4 3.4 16.3 20.1 17.0 -2.3
9 Austria 21.4 3.0 10.9 1.9 5.4 88.2
10 Portogallo 15.4 2.1 0.2 -4.5 8.4 9.2
11 Cina 14.6 2.0 28.4 39.1 18.9 0.6
12 Svizzera 14.1 2.0 -4.0 -4.8 -4.2 0.0
13 Belgio e Luss. 12.7 1.8 5.5 8.3 14.0 -20.4
14 Polonia 12.7 1.8 16.2 11.0 38.8 2.8
15 Tunisia 11.4 1.6 15.3 -9.7 60.3 102.2
16 Olanda 10.5 1.4 -0.5 1.1 -9.0 9.8
17 Grecia 9.1 1.3 -9.5 -5.2 -13.5 -21.1
18 Romania 8.4 1.2 16.9 50.3 -21.9 -25.4
19 Altri paesi Europei 7.5 1.0 -0.7 -2.9 15.4 -17.4
20 Russia 7.4 1.0 29.7 33.9 23.7 21.4
Totale Export 723 100.0 -1.6-1.6-1.6-1.6 -2.2-2.2-2.2-2.2 1.71.71.71.7 -5.1-5.1-5.1-5.1
*var% m. a. (cagr)
Var. %, in valore
Alla ricerca di “opportunità” ai tempi della crisi:
Raddoppia l’export diretto in Tunisia, dopo il balzo già
registrato nel biennio 2006-07
Anche i flussi diretti in Russia si mantengono molto dinamici
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |39
3.11 focus sui distretti |negli altri distretti, il calo dell’export della tessitura è “doppio“ rispetto alla media TA provinciale (a differenza che a Como)
le esportazioni di TA del distretto comasco
Biella | dinamica export, in valoreStruttura export | quote % in valore
Livello
2008 (mil. €)
Quota %
20082001-'08* 2001-'05* 2006-'07* 2008
Filati 309 28 -5.9 -2.7 -7.9 -17.1
Tessuti 467 43 -0.5 0.8 -1.6 -4.3
Manufatti tessili conf. 127 12 7.8 6.6 15.6 -0.8
Tessuti a maglia 26 2 -0.8 1.4 4.1 -19.6
Abbigliamento in tessuto 168 15 9.4 2.1 6.1 64.6
Totale 1 098 100 -0.8 -0.2 -1.6 -2.3
* Cagr
var. %
Prato | dinamica export, in valore
39.639.639.639.6 43.443.443.443.435.935.935.935.9 33.233.233.233.2 28.228.228.228.2
43 4146
4343
4 5 9 1112
3 3 2 32
9 8 7 9 15
0%
20%
40%
60%
80%
100%
1995 2001 2006 2007 2008
Filati Tessuti
Manufatti tessili conf. Tessuti a maglia
Abbigliamento in tessuto
Struttura export | quote % in valore
Livello 2008
(mil. €)
Quota %
20082001-'08* 2001-'05* 2006-'07* 2008
Filati 147 9 -4.9 -4.1 -1.0 -16.0
Tessuti 899 53 -6.1 -5.0 -4.2 -15.1
Manufatti tessili conf. 113 7 -9.7 -11.1 -7.2 -7.3
Tessuti a maglia 293 17 -4.7 -11.2 4.8 12.1
Abbigliamento in tessuto 249 15 1.0 -5.3 11.4 14.7
Totale 1 700 100 -5.3 -6.4 -1.4 -7.2
* Cagr
var. %
6.46.46.46.4 8.88.88.88.8 10.110.110.110.1 9.59.59.59.5 8.68.68.68.6
66 59 59 58 53
6 9 7 77
17 15 13 1417
5 8 11 12 15
0%
20%
40%
60%
80%
100%
1995 2001 2006 2007 2008
Filati Tessuti
Manufatti tessili conf. Tessuti a maglia
Abbigliamento in tessuto
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |40
le esportazioni di TA del distretto comasco
dinamica in valore nel 2008 | var. % in valore
prato
biella
dinamica di lungo periodo | quote % in valore
Export tessuti:
899 mln €nel 2008
(-15.1 vs 2008)
Export tessuti:
467 mln €nel 2008
(-4.3% vs 2007)
3.12 focus sui distretti | performance peggiori per l’export di tessuti di Prato
Europa
Occidentale
Nafta
Altri paesi
Europei
Asia
Nord Africa -
Medio Oriente
Resto Mondo
-18.0
-12.0
-6.0
0.0
6.0
12.0
18.0
-36.0 -24.0 -12.0 0.0 12.0 24.0 36.0
Var. % 2008
Var %
200
7
La dimensione del cerchio indica
la quota % nel 2008
46.1
6.4
2.3
12.7
29.8
2.7
7.3
1.6
13.0
32.4
2.5
10.4
1.7
5.1
27.9
2.2
43.352.8
0 20 40 60 80 100
Europa Occidentale
Nafta
Nord Africa - Medio Oriente
Altri paesi Europei
Asia
Resto del Mondo
2008 2007 2001
Europa
OccidentaleNafta
Altri paesi
Europei
Asia
Nord Africa -
Medio Oriente
Resto Mondo
-18.0
-12.0
-6.0
0.0
6.0
12.0
18.0
-36.0 -24.0 -12.0 0.0 12.0 24.0 36.0
Var. % 2008
Var %
200
7
La dimensione del cerchio indica
la quota % nel 2008
52.1
2.9
3.4
21.7
14.8
5.1
3.6
2.8
19.9
15.5
6.0
6.0
2.1
17.4
16.8
5.5
52.152.1
0 20 40 60 80 100
Europa Occidentale
Nafta
Nord Africa - Medio Oriente
Altri paesi Europei
Asia
Resto del Mondo
2008 2007 2001
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 | 41
agenda 0 | lo scenario di riferimento
1 | le prospettive per il Sistema Moda (cenni)
2 | l’andamento della tessitura serica italiana
3 | le esportazioni di tessile-abbigliamento del distretto comasco
4 | analisi dell’export distrettuale per comparto
5 | che fare? Spunti per la riflessione strategica
6 | conclusioni
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |42
Stampati
Tinti in Filo
Tinti in
pezza
-24.0
-20.0
-16.0
-12.0
-8.0
-4.0
0.0
4.0
-16.0 -12.0 -8.0 -4.0 0.0 4.0 8.0
Var. % valori, 2008
Var. %
quantità, 200
8
La dimensione del cerchio indica
il fatturato estero nel 2008
4.1 volumi e prezzi | analisi delle performance per tipo di produzione
analisi dell’export distrettuale per comparto
Nel 2008, i tessuti stampati mostrano le performancemigliori: aumento del fatturato estero e sostanziale stabilità dei volumi esportati.
Si tratta di una situazione opposta a quella che aveva caratterizzato il 2007, quando erano stati i prodotti tinti (in filo o in pezza) ad ottenere i risultati migliori.
dinamica del 2008 | var. % dinamica 2007 | var.%
Stampati
Tinti in Filo
Tinti in pezza
-4.0
-2.0
0.0
2.0
4.0
6.0
0.0 2.0 4.0 6.0
Var. % valori, 2007
Var. % quantità, 200
7
La dimensione del cerchio indica
il fatturato estero nel 2007
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |43
4.2 volumi e prezzi | analisi delle performance per mkt di destinazione
dinamica del 2008 | var. %
Tessuti per
tendaggi
Tessuti per
abbigl. femm.
Tessuti in seta
per abb.e
cravatteria
Tessuti mare
Tessuti per
camiceriaFoulard
Cravatte
-40.0
-35.0
-30.0
-25.0
-20.0
-15.0
-10.0
-5.0
0.0
5.0
10.0
-30.0 -25.0 -20.0 -15.0 -10.0 -5.0 0.0 5.0 10.0 15.0
Var. % valori, 2008
Var. %
quantità, 200
8
La dimensione del cerchio indica
il fatturato estero nel 2008
Nel 2008 spicca la performance dei tessuti di seta: unico comparto in crescita, sia in valore che in quantità
Si mantiene in crescita il fatturato dei foulard, ma conferma la riduzione dei volumi esportati
dinamica 2007 | var.%
Tessuti per
tendaggi
Tessuti per
abbigl. femm.
Tessuti in seta
per abbigl. .e
cravatteriaTessuti mare
Tessuti per
camiceria
FoulardCravatte
-40.0
-30.0
-20.0
-10.0
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
60.0
-20.0 -15.0 -10.0 -5.0 0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 25.0 30.0 35.0 40.0
Var. % valori, 2007
Var. %
quantità, 200
7
La dimensione del cerchio indica
il fatturato estero nel 2007
analisi dell’export distrettuale per comparto
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |44
4.3 il peso dei paesi Europei sull’export distrettuale
dinamica dell’Europa Occidentale | quote in valore
Stampati
Tinti in Filo
Tinti in pezza
Tessuti per
tendaggi
Tessuti per
.abbigl. femm
Tessuti in seta
per abb.e
cravatteriaTessuti mare
Tessuti per
camiceria
Foulard
Cravatte
30.0
40.0
50.0
60.0
70.0
80.0
90.0
-8.0 -6.0 -4.0 -2.0 0.0 2.0 4.0 6.0 8.0
Diff. quota 2007-'08
Quo
ta UE occide
ntale, 2008
dinamica degli Altri paesi europei | quote in valore
Stampati
Tinti in Filo
Tinti in pezza
Cravatte
Foulard
Tessuti per
camiceria
Tessuti mare
Tessuti in seta
per abb.e
cravatteria
Tessuti per
.abbigl. femm
Tessuti per
tendaggi
0.0
5.0
10.0
15.0
20.0
25.0
30.0
35.0
-1.0 -0.5 0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0
Diff. quota 2007-'08
Quo
ta Altri UE, 200
8
La debolezza della domanda dei principali paesi europei occidentali ha penalizzato l’export di quasi
tutti i comparti analizzati.
Fanno eccezione nel 2008 i tessuti stampati, in particolare in seta, ed i foulard
Si rafforzano i flussi di esportazione dei tessuti in seta destinati ad essere confezionati nei paesi
dell’est (in primis, in Turchia).
In rapida progressione anche l’export dei tinti in filo e dei tessuti per tendaggi
analisi dell’export distrettuale per comparto
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |45
4.4 il ruolo dei mercati emergenti sull’export distrettuale: Asia e Nord Africa e Medio Oriente
dinamica ASIA | quote in valore
Stampati
Tinti in Filo
Tinti in pezza
Tessuti per
tendaggi
Tessuti per
.abbigl. femm
Tessuti in seta
per abb.e
cravatteria
Tessuti mare
Tessuti per
camiceria
Foulard
Cravatte
0.0
5.0
10.0
15.0
20.0
-2.0 -1.5 -1.0 -0.5 0.0 0.5 1.0 1.5 2.0
Diff. quota 2007-'08
Quota Asia, 2008
Stampati
Tinti in Filo
Tinti in pezzaTessuti per
tendaggi
Tessuti per
.abbigl. femm
Tessuti in seta
per abb.e
cravatteria
Tessuti mare
Tessuti per
camiceriaFoulard
Cravatte
0.0
1.0
2.0
3.0
4.0
5.0
6.0
7.0
-4.0 -3.0 -2.0 -1.0 0.0 1.0 2.0 3.0 4.0
Diff. quota 2007-'08
Quo
ta NAMOR 200
8
dinamica NAMOR | quote in valore
Il peso dei mercati del Nord Africa e Medio Oriente èaumentato (4% dell’export nel 2008) in quasi tutti i
comparti, con l’eccezione dei foulard e dei tessuti mare.
A trainare l’export sono Tunisia, Marocco e Emirati Arabi
Situazione eterogenea tra i comparti: sui mercati asiatici spiccano i progressi dei
tessuti per tendaggi e mare.
analisi dell’export distrettuale per comparto
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |46
agenda 0 | lo scenario di riferimento
1 | le prospettive per il Sistema Moda (cenni)
2 | l’andamento della tessitura serica italiana
3 | le esportazioni di tessile-abbigliamento del distretto comasco
4 | analisi dell’export distrettuale per comparto
5 | che fare? Spunti per la riflessione strategica
6 | conclusioni
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |47
che fare? Spunti per la riflessione strategica
Alcune opzioni strategiche a disposizione delle imprese tessili comasche | spunti per ulteriori approfondimenti
Difendere lo “status quo”, limitare i danni (es.
contenendo i costi, etc.) ed aspettare la ripresa
Opzione 1 Difendere le posizioni
Rafforzare le relazioni con i clienti, valorizzando il know-how tessile e diventando partner “insostituibili”
nei processi innovativi
Opzione 2 Rafforzare le relazioni “verticali”
Potenziare le “reti d’impresa”(distrettuali ed extra-distrettuali),
superando i limiti “di scala” e mantenendo elevata flessibilità
(prodotti e servizi)
Opzione 3 Rafforzare le relazioni “orizzontali”
L’esperienza storica del distretto (e della filiera tessile in generale) mostra inoltre come non esistano soluzioni “univoche”: ogni impresa è chiamata a trovare la “propria” strada
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |48
agenda 0 | lo scenario di riferimento
1 | le prospettive per il Sistema Moda (cenni)
2 | l’andamento della tessitura serica italiana
3 | le esportazioni di tessile-abbigliamento del distretto comasco
4 | analisi dell’export distrettuale per comparto
5 | che fare? Spunti per la riflessione strategica
6 | conclusioni
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |49
le principali evidenze (1/6)conclusioni
In questo contesto, a causa del brusco deterioramento del quadro di domanda registrato nell’ultimo trimestre dell’anno, il 2008 viene archiviato con un fatturato in sensibile calo (-5%, nei dati di SMI) per la tessitura serica nazionale. In calo sono infatti risultate sia le esportazioni
(-1,2%) che, soprattutto, le vendite sul mercato interno (-6,8%).
La tessitura serica ha ottenuto risultati leggermente meno penalizzanti rispetto al totale tessile nazionale (-8,2%), ma ha perso molte posizioni rispetto ai comparti “di valle” (il fatturato nazionale di “abbigliamento e maglieria” si è infatti mantenuto in leggera crescita, +2%).
Gli effetti “reali” della crisi finanziaria mondiale hanno assunto intensità di magnitudo via via maggiore con il passare dei mesi. Dallo scoppio della crisi a settembre 2008, il quadro prospettico è di conseguenza progressivamente peggiorato. Attualmente, il calo del PIL mondiale atteso per il 2009 (-1,5% nelle previsioni del FMI) è il più intenso dalla fine della
seconda guerra mondiale.
Anche l’industria manifatturiera italiana si trova pertanto a scontare gli effetti di una crisi “esogena” che, a partire dall’epicentro finanziario degli USA, si sta espandendo a tutti i paesi ed
a tutti gli ambiti dell’economia reale.
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |50
le principali evidenze (2/6)conclusioni
Sul fronte dell’export provinciale, nel 2008 il TA comasco ha perso (-7,7%) tutto il terreno recuperato nel quinquennio precedente ed ha visto ridursi al 5,2% il proprio contributo al
fatturato estero complessivo del TA nazionale. Il calo comasco è analogo a quello sperimentato a Prato, mentre i risultati biellesi sono stati leggermente migliori.
Il distretto tessile comasco mantiene un ruolo dominante in termini di saldo commerciale provinciale, ma vede scendere per la prima volta sotto il miliardo di euro il proprio avanzo
commerciale.
All’interno del TA comasco, la tessitura (anche grazie ai prodotti in seta) presenta la maggior capacità di tenuta (soprattutto grazie ai buoni risultati che hanno caratterizzato i primi nove
mesi dell’anno) e consolida il proprio ruolo di voce dominante dell’export tessile-modadistrettuale.
Nel 2008 quasi tutti i comparti hanno registrato un calo del fatturato estero, sia in valore che in quantità. Fanno eccezione i tessuti “stampati” che, all’opposto di quanto registrato nel
2007, hanno sperimentato una dinamica annuale in crescita, grazie ad un aumento dei prezzi medi all’export (+5%). L’analisi per mercato di destinazione, evidenzia i progressi dei tessuti
in seta destinati all’abbigliamento: unico comparto in cui sono risultati in crescita sia i quantitativi esportati che i controvalori. All’opposto, le difficoltà maggiori hanno interessato i
tessuti per tendaggi, il beachwear e le cravatte.
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 | 51
le principali evidenze (3/6)conclusioni
La tessitura comasca continua a destinare quasi i 2/3 del proprio export sui mercati tradizionali dell’Europa Occidentale, dove la Spagna (anche grazie al progressivo
spostamento verso l’alto del mix d’offerta della principale catena nazionale) ha nettamente superato la Francia al primo posto nel ranking dei maggiori mercati di sbocco.
Sui mercati asiatici, il “bacino cinese” mostra ormai una capacità di assorbimento quasi doppia rispetto al Giappone e superiore anche all’export di tessuti Made in Como destinato negli USA.
…. La tessitura comasca si conferma maggiormente orientata all’area del Mediterraneo rispetto agli altri distretti tessili: nel 2008, l’export mantiene una crescita del 30%. Booming
dellaTunisia, dopo il balzo del biennio precedente; in progressione anche gli acquisti “comaschi”di Marocco e Emirati Arabi.
Tra i distretti tessili risultati meno negativi per Biella: i forti cedimenti della tessitura sui mercati asiatici (Hong Kong, in primis) sono stati attenuati soprattutto dalla crescita sui mercati dell’Europa Occidentale (in particolare, Francia e Spagna) ma anche di quella sui
mercati Nord Africa e Medio Oriente. Prato ha invece registrato performance peggiori degli altri distretti sia sui mercati europei che asiatici, ricevendo anche un minore sostegno
dall’area del Mediterraneo.
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |52
le principali evidenze (4/6)conclusioni
Dall’analisi per comparto e area di destinazione (si veda “Back up: i risultati analitici per comparto”), emerge come le difficoltà della domanda sui tradizionali mercati dell’Europa
Occidentale hanno penalizzato quasi tutte le produzioni (con l’eccezione dei tessuti stampati in seta e dei foulard).
È proseguito il processo di diversificazione dei mercati di sbocco, confermandosi intenso per i tessuti per camiceria (in particolare verso i mercati vicini europei) e per i tessuti mare e per tendaggi (soprattutto verso i mercati asiatici). Sempre in tema di “opportunità” da cogliere, evidenziamo la crescente capacità di assorbimento dei mercati del bacino del Mediterraneo,
paesi che hanno continuato a garantire spazi di sbocco a quasi tutti i comparti (Tunisia, Marocco e Emirati Arabi).
L’ambiente in cui si troveranno ad operare le imprese tessili comasche nei prossimi anni si preannuncia molto complicato.
Sulla base dell’attuale scenario macroeconomico, ed utilizzando la modellistica econometrica“storica” sull’industria manifatturiera (che, ovviamente, fatica a tener conto dell’accelerazione dei mutamenti strutturali, soprattutto in termini di “comportamenti” delle imprese, provocata
dalla crisi finanziaria), il percorso di uscita dalla crisi attuale si profila lento e parziale.
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |53
le principali evidenze (5/6)conclusioni
La domanda “potenziale” di prodotti tessili-moda rivolta all’Italia mostrerà segnali di risveglio solo dalla seconda parte del 2010, trainata da Cina ed India, i primi Paesi che guideranno la
ripresa del commercio mondiale.
Sul mercato interno, l’impatto della crisi sull’andamento dell’attività economica e dell’occupazione condizionerà l’evoluzione dei redditi delle famiglie: nel 2009 è prevista
un’ulteriore flessione del reddito reale, atteso avviarsi su un percorso di modesto recupero solo dal 2011. I consumi soffriranno anche, almeno fino a tutto il prossimo anno, dell’aumento della
propensione al risparmio.
Le famiglie si confermeranno molto selettive negli acquisti, privilegiando, all’interno di ciascuna categoria di spesa, i beni in grado di coniugare contenuti emotivi gratificanti ad un favorevole rapporto qualità/prezzo: oltre a cosmetici ed elettronica di consumo a maggiore contenuto innovativo, anche una parte del mix d’offerta attuale di prodotti moda sembra coerente con
questi driver di acquisto.
In questo scenario (il più probabile, pur all’interno di un quadro “incerto” come non mai, che consente di immaginare un numero “infinito” di futuri possibili), la ripresa che si profila dal 2011 non sembra in grado di consentire di recuperare per intero il terreno perso nel 2008-2009.
Questa riduzione semi-permanente di domanda, renderà molto evidenti i problemi di sovra-capacità produttiva “fisica” del manifatturiero italiano.
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |54
le principali evidenze (6/6)conclusioni
Il tessile non farà eccezione: in assenza di mutamenti significativi nei “comportamenti” delle imprese sarà difficile recuperare il terreno perso in questo biennio ed il comparto potrebbe ritrovarsi, ancora nel 2013, con livelli di attività “fisici” inferiori del 20% rispetto a quelli pre-
crisi.
La sfida è quindi quella di accelerare ulteriormente (e in tempi ancora più rapidi) il percorso del passaggio dalla produzione di “metri” alla produzione di “valore” già iniziato nei primi anni 2000. Questo percorso passa da una ricapitalizzazione delle imprese e dal successivo avvio di un ciclo di investimenti. In questo scenario, è possibile individuare (almeno) due “piste” strategiche a
disposizione delle imprese tessili comasche:
1) difendere le posizioni e proseguire lungo la strada dell’internazionalizzazione
2) rafforzare le relazioni di filiera, cogliendo anche le opportunità di crescita dimensionale e/o di aggregazione (finalizzate alla ricerca dell’eccellenza)
E’ ovvio che i comportamenti e le scelte delle singole imprese saranno molto eterogenei e ciascun imprenditore opterà per le linee di crescita, siano esse interne o esterne, all’estero o sul territorio nazionale, che meglio rispecchiano la specificità, la storia e la tradizione della sua
impresa, come è anche evidente che alcuni comparti soffriranno maggiormente di un necessario e doloroso processo di consolidamento prima di poter tornare a crescere.
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |55
E tu saprai tutto quello che c’è da sapere di come l’imprenditoria
nasce, viene coltivata e giunge a maturità in questo glorioso XXI
secolo dell’umanità
Aravind Adiga (La Tigre Bianca, 2008)
Progetto Osservatorio Centro Tessile Serico - Prometeia 11 giugno 2009 |56
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